EDITORIALE Anno 1 – n. 1 – marzo 2016 di Chiara Tarenghi INSIEME… SI PUO’! L’inclusione mi piace e sono contenta di occuparmene. Comporta un cambiamento, una rivoluzione di pensiero che si realizza attraverso una serie di azioni concrete, senza le quali rimarrebbe solo un bell’ideale. Si contrappone all’esclusione e già questo è un buon punto di partenza. Nessuno di noi desidera essere o sentirsi escluso, anzi, tutti abbiamo bisogno di appartenerci e appartenere e, per far questo, dobbiamo vivere in relazione agli altri. Credo che la società globale rischi davvero di essere “liquida”, come sostiene Zygmund Bauman, se venisse a mancare l’inclusione: tutto intorno si muove continuamente e senza confini e noi rischiamo di rimanere in balia di ciò che succede, forse senza accorgercene e avere la possibilità di cambiare rotta. Possiamo lasciarci trascinare dalle onde oppure decidere di nuotare verso una meta -che spero non sia solo una boa di salvataggio- diventando chi veramente desideriamo. L’inclusione si realizza non quando siamo costretti a doverci adattare a un sistema che già esiste, ma se è questo a cambiare anche grazie e insieme a noi e la società è un sistema dinamico che può essere capace di accogliere tutti. Possiamo già viverla nella comunità della nostra scuola, cercando di dare il giusto spazio a tutti e a ciascuno, rispettando le differenze in quanto risorsa e sapendo che anche se può essere impegnativo, ne valga la pena. Questo è l’invito che vi rivolgo: cercate di essere protagonisti della vostra vita, lasciando che gli altri lo siano della loro, nella consapevolezza che solo insieme realizziamo PAROLANDO il benessere di tutti! OPEN DAY Il 19 dicembre 2015 si è svolto il tradizionale appuntamento Open Day del nostro Istituto, la vetrina aperta al pubblico, occasione per proporre la nostra offerta didattica, indirizzata a chi, dalla scuola media, passerà alle superiori. L’affluenza di ragazzi e genitori è stata molto buona. La prima fase di iscrizioni si è conclusa a febbraio, ma la maggior parte delle nuove leve del Rubini arriverà sicuramente con le iscrizioni estive. A pagina 3 troverete un reportage fotografico della giornata di orientamento organizzata dalla Commissione Orientamento. RUBINI goes to CHESTER Gli studenti delle classi 5ª A RIM, 5ª B SIA, 5ª A CAT, 5ª Socio Sanitario sono partiti per un soggiorno linguistico a Chester, Regno Unito dal 15 al 21 novembre. Gli studenti delle classi 3ª A Cat, 4ª A Rim sono partiti per la stessa meta dal 6 al 12 dicembre. (continua a pag. 15) Il genio di Leonardo, racchiuso in modelli di macchine. (continua a pag. 16) Pagina 1 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Sommario Cover Story OPENDAY, un reportage fotografico pag. 3 Iniziative Fooday pag. 5 Sir-Coaching. Sogni in realtà. pag. 7 Che bella esperienza lavorare al Rubini pag. 8 Caramba! pag. 9 Progetto Common Goods pag. 10 Mi illumino di meno pag. 11 On the Road Il Percorso dei Santi pag. 12 Turista per frutta pag. 13 Monet…izziamo cultura! pag. 14 Rubini goes to Chester pag. 15 Scientist La scienza e la tecnologia di Leonardi da Vinci pag. 16 Nel numero 0 ci siam dimenticati della giornata con Legambiente: puliamo il mondo. Alla manifestazione hanno partecipato la 2^B AFM e la 2^A CAT, che si sono dedicate alla pulizia delle sponda compresa tra il ponte di Bariano e il laghetto Nettuno. (26 settembre) ERRATA CORRIGE al Numero Zero Non sono pervenute segnalazioni di errori, salvo a pag. 8. La Certificazione Cambridge English: Preliminary non ha bisogno dei “:”. Qualcuno ha detto che scienza e fede… pag. 18 Il rapporto tra scienza e fede pag. 19 Come va l’orto? Piccole piante crescono. pag. 20 Dalla Palestra pag. 20 Riflessioni Un libro: cibo per la mente pag. 21 Per essere felici bisogna… pag. 23 The Human Right 1948. Diritto n. 16. pag. 25 Quizzando pag. 26 Salutando pag. 27 REDAZIONE Responsabile: il Dirigente Scolastico Gabriella Villa Promoter: prof. Gianluigi Nava Supervisione: prof.ssa Maria Cristina Rizzoli Impaginazione: A.T. Fabio Giurdanella Responsabile web: prof. Fabio Steccanella Collaboratori: Tutti i docenti e gli alunni di buona volontà, che hanno collaborato a riempire queste pagine. Pagina 2 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 OPENDAY Un reportage fotografico. In auditorium, la nostra preside Gabriella Villa, con la collaborazione del prof. Angelo Silva, illustra a genitori e ragazzi i vari indirizzi di studio offerti dal nostro Istituto Alcuni genitori visitano assieme ai loro figli il laboratorio di chimica, una delle tappe del tour dell’Istituto organizzato dalla Commissione orientamento. I vari gruppi, suddivisi in base all’indirizzo di interesse, erano accompagnati nella visita dai nostri alunni, i quali hanno eseguito magistralmente il compito di Ciceroni. Pagina 3 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 A sinistra e in alto, alcune foto delle mostre allestite dai nostri alunni in occasione dell’Openday. In basso, il rinfresco organizzato in biblioteca per ringraziare chi ci è venuto a trovare, nella speranza di rivederlo l’anno scolastico prossimo Pagina 4 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 La 2 B AFM L’attività parte dall’anno scorso, quando i nostri docenti avevano proposto un’unità formativa comune incentrata sull’alimentazione. Ovvio che la scelta fosse stata influenzata da Expo. In italiano avevamo fatto un test dedicato alla nostra alimentazione quotidiana, in francese la piramide alimentare, in scienze il lato oscuro del cibo: le malattie, disturbi, patologie e chi più ne ha più ne metta. In geografia avevamo creato un lavoro in powerpoint sull’alimentazione dei “giargianesi”, fastfood, slowfood, in inglese il lessico… In educazione fisica la corretta alimentazione, in particolare quella dell’atleta Le attività si erano concluse con la visita alla mostra dedicata ad immagini sul cibo di tutto il mondo. Quest’anno il consiglio di classe ha riproposto il tutto iniziando dalla visita del 9 ottobre con i prof: Selini e Giglio, all’Expo di Milano. In geografia abbiamo parlato dell’alimentazione dei ricchi e dei poveri. In scienze, legate alla classica programmazione, ecco le macrobiomolecole, e via di carboidrati, di zuccheri, di grassi e… proteine, vitamine, piramide alimentare, IMC . Abbiamo considerato le diete per sportivi, per donne in gravidanza e …, ma l’attività che ci ha visto protagonisti è stata la giornata dedicata a Fooday. Sveglia all’alba prima ora una dose di Rizzoli con slide dedicate al cibo nella storia, nella letteratura e nell’arte, seconda ora raccolta di tutto il materiale con la Giglio cooperativ-lerning: opuscolo. Terza ora senza preavviso disturbata nel suo essere tranquillo e programmata la prof Ponzellini ha parlato delle sofisticazioni alimentari, e “se ghe chi mor ghe chi Nas”. Quarta ora la matematica va in laboratorio e via di calcoli per preparare il croccante, gioie e dolori degli zuccheri, operazione conclusa. Alla quinta e sesta ora, con la sempre perfetta acconciatura ecco a voi entra in campo la prof Severgnini che ci ha portato insieme al tecnico di laboratorio al Conad di Romano a fare la spesa virtuale: ogni gruppo ha preparato un menù ipercalorico e uno ipocalorico…. il prof. Nava sta ancora aspettando il lavoro…. L’attività è stata riproposta alla 2 OT. Pagina 5 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Amarcord di EXPO Milano 2015. Palazzo Italia La classe 2ª OT prepara il croccante. Pagina 6 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Esperienza SIR COACHING - Sogni in realtà Classe 4ª A R.I.M. Nei giorni 25,26 gennaio la nostra classe, inUn argomento che ci ha colpito è stato quello sieme alla classe terza, ha partecipato riguardante l’autostima ed il credere in noi all’attività, proposta dalla nostra scuola, del stessi e nelle nostre capacità. Durante le attiviSIR COACHING. tà che ci sono state proposte grazie all’aiuto Secondo le opinioni raccolte è stata dei nostri compagni abbiamo scoperto quali un’esperienza molto utile che ci ha per messo sono le nostre doti e abbiamo trovato il modo di conoscere meglio noi stessi e reciprocaper poterle sfruttare al meglio nel nostro quomente. Grazie alle attività proposte abbiamo tidiano. Svolgendo questa attività è stato stipotuto porci i molante soproblemi “più stenerci a vifrequenti” che cenda poiché ci capitano nel ci ha reso più quotidiano e sicuri di noi. grazie alle “riOltre alla risorse” che ci flessione risono state date guardante i abbiamo tropunti di vista vato il modo abbiamo anper alleviarli che acquisito e\o risolverli. dei metodi efAttraverso le ficaci inerenti conoscenze le emozioni e acquisite in soprattutto la questi giorni L’incontro di SIR COACHING tenuto nel nostro Istituto capacità di abbiamo imcontenerle parato a riconoscere e scoprire i vari modi nei (per esempio non farci sopraffare dall’ansia quali le persone si relazionano e le varie modurante le verifiche). dalità di apprendimento secondo il “metodo” L’ultimo incontro si è concluso in maniera VAK (visivo, auditivo e cinestetico). E fin da molto particolare: abbiamo creato attraverso subito abbiamo applicato queste conoscenze dei disegni il nostro futuro ed i nostri sogni tra di noi associandoci reciprocamente nelle che, grazie alle risorse che i Sir Coaching ci varie categorie. Ciò ci è sembrato molto utile hanno proposto, ora ci sembrano un passo più poiché ora, se riconosciamo il canale di covicini a noi. municazione di una persona, possiamo rapIn generale la classe è stata molto soddisfatta portarci con lei utilizzando dei comportamenti dell’esperienza e la riproporremmo anche per adatti al suo modo di comunicare. le altre che non hanno potuto partecipare. Altra cosa importante, e che ci ha fatto riflet(Armellini) tere molto, è stato l’argomento riguardante i punti di vista. Mettendoci “nei panni” di un’altra persona e vedere le cose con i suoi occhi è utile per il confronto con altri che hanno opinioni differenti dalla nostra. Pagina 7 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Che bella esperienza lavorare al G.B. Rubini di Romano di Lombardia! Il 25 e 26 gennaio 2016, è stato effettuato un Coaching di orientamento di gruppo con le classi 3a e 4a RIM. In un programma di 12 ore, divise su due giornate, i tre Life Coach di SiR Coaching hanno guidato gli studenti in un percorso articolato e ambizioso alla scoperta di risorse interiori e strumenti di crescita personale. Il primo fattore che ha determinato l’ottima riuscita dell’evento è la lungimiranza della dirigenza e degli insegnanti che hanno riconosciuto l’importanza di una proposta studiata ad hoc per gli adolescenti della scuola superiore. L’ulteriore elemento decisivo è stato mettere al centro dell’attività gli studenti in un ruolo attivo e determinate, che gli alunni delle due classi hanno saputo riconoscere e rivestire con grande partecipazione. L’aspetto innovativo di questa proposta è l’utilizzo dei principi del Coaching applicati all’orientamento scolastico, per consentire ai ragazzi di approfondire la conoscenza di sé, indispensabile per mettere a fuoco gli obiettivi personali e esprimere al meglio le proprie “Progetto il mio futuro” potenzialità. Il 25 e il 26 gennaio 2016 gli alunni Gli strumenti forniti delle classi 3 ARIM e 4 ARIM hansono stati approfonditi e sperimentati in prima no svolto un’attività con esperti Life persona dai ragazzi nel Coaching dal titolo “Progetto il mio futuro”. contesto dell’orientamento, e (Il coaching è quel processo che costituiscono risorse permette alle persone di esprimere il preziose a cui essi stessi potranno attinge- proprio potenziale, superare i limiti e re in ogni momento attuare i cambiamenti necessari per raggiungere obiettivi specifici.) della loro vita. Una delle attività più L’obiettivo essenziale, dell’attività significative è stata proposta, è stato quello di fornire l’interazione positiva tra gli studenti, che ha agli alunni gli strumenti per riconovisto ognuno di loro scere i propri desideri, capacità e ricontribuire a valorizza- sorse per progettare coerentemente il re le qualità gli uni de- futuro. gli altri, in un clima di La sera del 25 gennaio 2016 alle ore serena collaborazione. Di grande interesse è 20.30 nella biblioteca del nostro Ististato l’incontro del lu- tuto si è svolto un incontro con i genedì sera con inse- nitori e docenti delle classi coinvolgnanti e genitori, dal te, dove è stato affrontato il tema titolo “La comunica- della comunicazione efficace, partizione efficace”, duran- colarmente rivolta al rapporto coi te il quale è stato ap- giovani. profondito il delicato rapporto fra adulti e adolescenti con particolare riguardo al valore delle parole. articolo di Marcella Crespi, Michela Manzoni, Mirco Bassi (responsabili dell’incontro) [email protected] Trovate la brochure dell’incontro di SIR Coaching sul sito dell’Istituto al seguente link: http://www.gbrubini.gov.it/wp-content/uploads/2016/01/SiR-Coaching_volantino-Rubini.pdf Pagina 8 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Nel mese di febbraio 2016 si è svolta presso la nostra scuola un’attività da parte del comando locale dei carabinieri nelle classi seconde e prime dell’istituto. In particolare il comandante dei carabinieri è intervenuto nella 2^A AFM per parlare a noi studenti delle solo da un uomo e le ragazze solo da donne. In particolare se non c’è un ufficiale donna disponibile abbiamo capito che le forze dell’ordine possono chiedere anche a un passante di effettuare una perquisizione. Un altro argomento di di- che quando si viene trovati con un bilancino o delle buste di plastica per contenere la sostanza stupefacente allora si può essere incriminati per spaccio. Siamo stati anche informati che non esiste solo un tipo di sostanza di stupefacenti ma anche La classe 1ª A CAT insieme al maresciallo dei Carabinieri che ci ha fatto visita problematiche legali connesse con alcuni comportamenti sbagliati, di cui noi spesso ignoriamo le conseguenze. Le tematiche affrontate hanno riguardato l’uso e la detenzione di sostanze stupefacenti. Tra le cose più interessanti raccontateci dal comandante vi è stata la modalità di effettuazione, da parte delle forze dell’ordine, della persecuzione personale dello studente trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Abbiamo capito che i ragazzi possono essere perquisiti scussione ha riguardato legalità o l’illegalità dell’uso di sostanze stupefacenti in Italia: ci siamo parecchio intrattenuti sul significato di uso personale e quello di spaccio. Il comandante ci ha spiegato che esiste una minima dose per uso personale, che comporta una sanzione amministrativa, invece se si vieni trovati anche con una piccola quantità, destinata allo spaccio (o racchiusa in bustine apposite), è prevista l’incriminazione per il reato di spaccio. Ci è stato detto delle droghe sintetiche acquistabili su internet. L’incontro sarà seguito da un altro che si terrà in marzo. Abbiamo ritenuto interessante l’intervento del comandante e ci piacerebbe approfondire altri argomenti o dedicare maggiore spazio ai quesiti durante il prossimo intervento. Alla fine abbiamo ritenuto l’intervento molto utile perché abbiamo ottenuto delle spiegazioni su argomenti che ci interessano. 2ªA AFM: Armellini, Bonetti, Galliani, Giavardi con la collaborazione della Prof.ssa M.C. Carioni Pagina 9 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 L'area del parco vicino al cimitero di Romano, vista dall'alto. PROGETTO COMMON GOODS Social Super Bowl Fra le pratiche relative al progetto “alternanza scuola lavoro”, alcune associazioni della Regione Lombardia hanno avviato per le classi terze del settore tecnico il progetto “Common Goods – Social Super Bowl”. Il progetto ha come obiettivo quello di contribuire alla formazione di giovani allievi con una cultura imprenditoriale sana, attiva e responsabile, per un loro ingresso nel mondo del lavoro come gruppo e/o singolo imprenditore. Tale progetto sarà svolto in collaborazione con la fondazione PIME Onlus e realizzato con AVCO, Assolombarda Università Cattolica di Milano, Fondazione Cariplo, ecc. Il primo livello del percorso “Common Goods – Social Super Bowl” proposto per l’anno 20152016 alle classi terze, dove hanno partecipato le nostre classi 3^A CAT, 3^A RIM e 3^B SIA, si articolerà nel seguente modo: N° sei incontri di formazione in aula, di due ore ciascuno, con la formatrice Sig.ra Rita Rombolotti; Lavoro dei team sui progetti nelle tre fasi della conoscenza del territorio, della realizzazione del progetto e della sua presentazione, con il sostegno di un docente referente (Professor Figlioli) e del gruppo docenti dell’area tecnica dell’istituto. Per quanto riguarda la 3^A CAT, il progetto scelto è: Progetto di riutilizzo in modo diverso di uno spazio pubblico “Parchetto Piazza Rossa” di Romano di Lombardia. Il sogno di 3 A RIM. Il trenino di Romano Pagina 10 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Mara Filippoli e Nicole Rizzi 4ª S Il MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha proposto un’iniziativa di risparmio energetico che si è svolta in classe nella giornata del 19 febbraio. Lo slogan è “M’illumino di meno” e propone di spegnere qualsiasi tipo di strumento elettronico e l’illuminazione per dieci minuti, dalle ore 12.00 alle ore 12.10. Questa iniziativa ha scatenato il dibattito in classe sul fatto se sia questa la via per il risparmio o meno. La maggior parte degli studenti sostiene che il risparmio possa giovare sia da un punto di vista economico, sia per evitare un dispendio di energie inutili. Oltretutto vi è un maggior riguardo nei confronti dell’ambiente, infatti si cerca di stimolare l’utilizzo di energie rinnovabili come ad esempio l’energia eolica, solare, idrica e fotovoltaica. È importante che non si riducano solo a questi dieci minuti tutti i piccoli accorgimenti come spegnere la luce -se non è necessaria- e tutti quegli strumenti elettronici con i led che solitamente rimangono accesi, non far scorrere l’acqua inutilmente, ecc. È necessario che ci sia un’attenzione continua e da parte di tutti. Per questo, contrariamente alla tesi del risparmio, c’è chi sostiene che quest’occasione sia stata inutile perché soltanto dieci minuti non fanno la differenza. Si è detto anche che c’è molta indifferenza, c’è chi pensa soltanto a sé e percepisce come inutili certi piccoli gesti quotidiani. Qualcuno sostiene che l’energia è indispensabile e spesso non è possibile risparmiare semplicemente perché ci sono esigenze più importanti che superano il problema del dispendio energetico. un tema che non si tratta di frequente. Risparmiare è un fatto economico, che interessa tutti, ma che pochi mettono in pratica. Siamo convinte che, nonostante siano stati solo dieci minuti, un piccolo cambiamento si sia attuato almeno con la discussione in classe. Ad esempio d’ora in poi proponiamo alcuni consigli: quando lavi i denti non fare scorrere l’acqua inutilmente, apri e chiudi il rubinetto solo quando serve. Per quanto riguarda la luce, accendila solo in caso di necessità e, prima di uscire di casa, controlla sempre che tutto sia spento. Infine, cerca di attuare nuovi sistemi di risparmio che per ora non metti in pratica e riduci la luminosità del telefono per consumare meno batteria. Risparmia anche nelle piccole cose! Secondo il nostro punto di vista questa iniziativa è stata un’ottima idea che ha portato a una riflessione su Pagina 11 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 La classe 1ª Operatore Turistico Il Percorso dei Santi Il 15 dicembre con il professor Nava abbiamo deciso di programmare l’uscita sul Percorso dei Santi, le osservazioni che abbiamo effettuato tramite riprese fotografiche saranno utilizzate per partecipare al concorso “I territori mutanti” di AREA parchi Lombardia. Partenza ore 8 dall’istituto; il tempo ci assiste, ci dirigiamo verso la stazione utilizzando il sottopasso ci troviamo in via Cappuccini, dove scorre il Fontanone: l’ultimo dei fontanili. Ci dirigiamo in via Dosso Pagano e scopriamo la Cappella omonima, poi superando La piantina del percorso con il sottopasso della circonvallazione ci avviciniamo alla cascina Bandiera dove la signora Aglioni ci racconta della sua azienda: l’allevamento di tori e le coltivazioni. Sulla strada verso il Serio troviamo la chiesetta campestre di San Rocco, poi l’azienda Lamera dove si allevano mucche da latte, le cascine Marina e Marinella successivamente sosta all’Orto Botanico con la guardia ecologica Isaia che ci ha presentato l’area. Scavalcando il “fosso” ecco la colonia Igea o quello che ne rimane. Si riprende la strada sterrata a destra la vecchia Cava e a sinistra il Laghetto Nettuno. Sottopassiamo la ferrovia e la strada che va a Bariano e via sul greto del Serio a tirare i sassi. Riprendendo la strada dei prefabbricati Serio in mezzo a campi, argini vecchi e cascine arriviamo finalmente alla chiesa di San Giuseppe. Ultimo sottopasso e via nel centro di Romano. Rientro a scuola dopo undici Km alle ore 13:30. Per altre informazioni vi rimando al nostro video e all’opuscolo dedicato se i miei compagni mi daranno una mano. Martina Carminati Pagina 12 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 TURISTA PER “FRUTTA”. biamo cercato di trovare dei contenu20 febbraio 201666 ti o degli strumenti didattici che ci permettessero di collegarci a questo Il Consiglio di Classe della II OT ha primo percorso. Non è stato possibile proposto per lo svolgimento della o fattibile per tutti, ma per alcuni prima Unità Formativa Comune di l’idea è arrivata, con l’obiettivo coispirarsi al percorso dell’anno scorso mune di creare, alla fine, una Brosvolto in occasione dell’EXPO. Il la- chure che illustrasse e raccontasse la voro dei “frutti dimenticati”, che fa nostra esperienza. Nell’attesa che parte del progetto “dalla Scuola al l’opuscolo sia pronto, però, non abTerritorio”, è partito con diverse visi- biamo resistito al desiderio di racte all’Orto Botanico con le guardie contarvela per primi. del parco Serio. Nell’area sono mantenute “ancora in vita” diverse specie Per Tecnica Turistica l’esperienza è di piante, alcune più conosciute e dif- stata laboriosa ma interessante…nonché avventurosa. fuse, altre quasi sconosciute o dimenticate. Durante gli incontri, le ...“Profe ma cosa dobbiamo cercaguardie volontarie hanno fornito agli re?”…. “Quali sono le domande?..” studenti un quadro chiaro e completo profe va bene se le mando la sulla natura e sulle caratteristiche bomail?”…. “Profe, se le do la chiavettaniche di queste piante e gli alunni ta?”. Dopo un susseguirsi di scambi, hanno risposto allestendo una simpacorrezioni e reinvii, ecco finalmente tica mostra in occasione dell’open la raccolta finale di tutti questi “frutday: il tutto descritto negli articoli ti”, dimenticati dal tempo e rivalutati apparsi sia sul settimanale di Trevinel loro fascino antico e nelle loro glio e nel nostro giornale on line sconosciute proprietà, anche terapeudell’Istituto. tiche! Aggiungiamo i lavori di grupCosì l’idea di continuare l’unità for- po sull’agriturismo, quello sulle leggi relative ai parchi (svolto con la promativa comune che partisse da quest’esperienza ha coinvolto anche fessoressa Cucciniello), un articolo in francese (con la prof.ssa Dragone), noi colleghi del CdC, tanto che ab- Frutti non dimenticati.... in pasticceria. uno in inglese (con il prof. Galimberti) e il lavoro di geografia. E ora… si può passare all’assemblaggio! La meta sembrava lontana, ma ce l’abbiamo fatta. Non è stato un viaggio organizzato in agenzia, ma un percorso costruito passo per passo, tra soste, curve, cammini impervi e discese, un tour tra “antiche rovine botaniche” riscoperte e piccole risorse naturali da rivalutare. Nessuna città d’arte, nessun antico monumento, ma solo una passeggiata naturalistica, reale e virtuale, che forse anche un semplice turista “balneare” apprezzerebbe. Con un pizzico di presunzione, ma senza voler proporre la solita “educazione alimentare”, gli alunni della II OT ci hanno voluto semplicemente insegnare che i nostri nonni conoscevano e apprezzavano frutti, che oggi, per motivi economici o scarsa convenienza, si coltivano solo in zone rare e nascoste, o si rilanciano sul mercato a prezzi da capogiro. Anche la frutta segue la moda e un attento operatore turistico deve accorgersene… Anna Paola Battenti La pera cotogna Pagina 13 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Monet…izziamo cultura!!! Torino, 15 Dicembre 2015 Le classi 4^ A RIM e 5^ A RIM effettuano, in data 15 Dicembre 2015, una visita d’istruzione alla città di Torino…oltre le abitudini. Torino città dai molti salotti all’aperto, dai molteplici palazzi sontuosi; Torino città delle gratificazioni sensuali, del fiume Po, del Parco del Valentino e della sua evocazione in musica. No! Non sono questi i contrassegni della nostra visita… Noi andiamo oltre le abitudini, diritti alle nostre mete: la GAM, sede della mostra temporanea di MONET, il padre dell’IMPRESSIONISMO ed il MUSEO DIFFUSO della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. Trepida attesa all’ingresso alla GAM, come da copione; benevolo afflusso dei nostri studenti, alle sale dell’esposizione. All’interno, incontriamo diversi visitatori, raccolti in piccoli ed in grandi gruppi. Sciamano lungo le sale, si soffermano, carichi di aspettative o inclini ad intrinseche conferme, davanti alle opere di MONET. Scrutano le pitture, le interpretano secondo loro categorie, le scartano con sorprendente abilità (come alcuni fra di noi) allorquando non vogliono trovare alcun nesso interattivo con esse. Indugiano, invece, quando avvertono delle sinestesie e si compiacciono (come alcuni fra di noi) ed esprimono un sonoro e convinto “Mi piace”. Io, operatore didattico, prestato per la visita, confesso di aver condotto con due colleghi, oltre le abitudini, coadiuvato, nella 2^ parte da un Formatore didattico messo a disposizione dal Museo Diffuso della Città. Di fatto, percorriamo, per 1 h 30, il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. Puntiamo lo sguardo su alcuni palazzi dalle facciate asimmetriche che ospitavano determinate persone, su cancelli anomali che, ad ora prefissata, rinchiudevano, determinate persone nelle loro dimore. Ci trasferiamo alla Sinagoga che il Formatore didattico ci descrive dal piazzale, presidiato da forza armata. Alla Stazione di Porta Nuova, concludiamo il nostro percorso a piedi, ma non per prendere il mezzo per il ritorno, bensì per conoscere il binario da cui partiva il treno della Deportazione carico di indesiderate persone. Sul piazzale antistante I.S.S. Rubini siamo ritornati edificati, arricchiti interiormente dalla visita…oltre le abitudini? Confesso che i semi sono stati gettati, copiosamente… Confesso che quei semi germoglieranno. Prof. Danilo Selini Pagina 14 PAROLANDO CHESTER! Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 A Chester c’eravamo anche noi … dalla prima pagina A Liverpool con John Lennon Gli allievi sono stati ospitati dalle famiglie e hanno seguito le lezioni presso la “Conlan School”, dove a fine corso è stato consegnato un certificato di frequenza. Il soggiorno ha previsto escursioni nei dintorni : Shrewsbury (il paese natale di Charles Darwin); la visita per un’intera giornata a Liverpool con la sua cattedrale, il Maritime Museum e il Cavern Club; la visita del MOSI (Museum of Science and Industry) a Manchester; una breve visita al Manchester United stadium. Gli studenti hanno partecipato ad una lezione universitaria (economia aziendale) presso la Glyndŵr University, Wrexham (Galles). Hanno, inoltre, partecipato ad una “treasure hunt” per le vie di Chester e assistito alla Chester Christmas parade e i 12 Days of Christmas. Noi della 3ªA C.A.T. , insieme ad alcuni alunni della 4ªA R.I.M. e 4ªB C.A.T. , siamo andati a Chester, Inghilterra, per una vacanza-studio. Siamo partiti il 6 Dicembre dall’ aeroporto di Orio al Serio e siamo atterrati a Manchester dopo un’ora e mezza di volo. Da lì un’altra mezzora di autobus per arrivare a Chester dove le famiglie ci hanno accolti. Per una settimana la mattina andavamo a scuola per circa tre ore mentre nel pomeriggio svolgevamo attività dove dovevamo parlare inglese. In giro eravamo indipendenti: prendevamo l’autobus per venire a scuola, per tornare a casa e andavamo per le strade di Chester per conto nostro. Abbiamo fatto anche due gite in due grandi città: Manchester e Liverpool. Gli studenti hanno apprezzato e ritenuto l’esperienza molto positiva in tutti i suoi aspetti. L’unica lamentela è stata la durata poiché desideravano restare un’altra settimana. Sia gli insegnanti che le famiglie locali si sono complimentati per il comportamento corretto e responsabile degli studenti. Sono stati cinque giorni molto belli sia per imparare meglio l’inglese, sia per essere più autonomi e per socializzare anche con i ragazzi delle altre classi. Purtroppo la vacanza-studio se n’è andata subito e il 12 Dicembre siamo dovuti tornare in Italia. Però è stata una bella esperienza per tutti sotto ogni punto di vista, speriamo di rifarla anche l’anno prossimo! Pagina 15 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 La scienza e la tecnologia, la teoria e la sperimentazione, insieme secondo il genio di Leonardo da Vinci, racchiuso in modelli di macchine. dalla prima pagina Meccanismi riprodotti usando soprattutto materiale di riciclo, osservando i disegni di Leonardo nei Codici Hammer, Atlantico e di Madrid. I modelli sono visibili nello storico laboratorio di meccanica e macchine utensili dell’Istituto Rubini, in via Belvedere, fino al termine dell’anno scolastico. Si può visitare tutte le mattine dal martedì al sabato. Per visite guidate è gradita la prenotazione (da effettuarsi presso la segreteria della scuola). L'ingresso è gratuito. Vale la pena una capatina. Adesso vi vogliamo descrivere alcune realizzazioni ricavate dai progetti di Leonardo da Vinci, e precisamente: IL PONTE “SALVATICO” Il ponte rientra nel vasto repertorio delle macchine da guerra progettate da Leonardo. Questo ponte è chiamato “salvatico” perché è utile per il salvataggio. Ha una costruzione molto semplice e utilizza soluzioni tecniche molto geniali. Poteva essere costruito in tempi brevissimi e distrutto subito dopo l’impiego in modo da impedire al nemico di trarne vantaggio. I tronchi sono incastrati fra loro secondo una schema semplice ed efficace. Inoltre questo ponte non richiede accessori metallici o corde la asportazione di uno solo degli elementi che lo compongono ne pregiudica completamente la stabilità. IL PARADOSSO MECCANICO Il nostro “modellino” si compone di una base in legno sulla quale sono fissate due parallelepipedi divergenti il cui lato superiore, a partire da un punto più in basso, sale in modo da costituire una sorta di binario in salita. Il componente più importante del nostro esperimento, o elemento mobile, è costituito da due coni in materiale plastico uniti per la base. Attraverso i vertici passa un asse che fuoriesce di quanto basta per potersi appoggiare sulle guide. Adesso appoggiamo il nostro bicono sul punto di partenza. Con sorpresa vediamo che comincia a ruotare intorno al proprio asse ed a percorrere il binario in salita fino ad arrivare al punto di arresto. Pagina 16 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 ALTRI MODELLI ESPOSTI CENNI SUL GENIO “LEONARDO DA VINCI” Leonardo di Piero da Vinci, di cui vediamo a destra il famoso autoritratto, figlio illegittimo del benestante Piero e della contadina Caterina, crebbe a Firenze. Fu apprendista presso la bottega di Andrea Verrocchio e, successivamente, lavorò come pittore indipendente. Dal 1482 al 1499 fu capo bottega a Milano al servizio del duca Ludovico Sforza. Successivamente si trasferì a Mantova e a Venezia per tornare a Firenze nel 1500. Qui fu al servizio di Cesare Borgia, figlio di Papa Alessandro VI, come ingegnere e architetto militare. Tornò a Milano nel 1506 e, dal 1513 al 1516, visse a Roma dove già operavano artisti come Raffaello e Michelangelo. Nel 1516 si trasferì in Francia al servizio di Francesco I e si stabilì vicino ad Amboise. Morì nel 1519 e venne sepolto nella cappella di Saint-Hubert nel castello di Amboise. Vi attendiamo numerosi per visionarne altri modelli e poter sperimentare, toccare, costruire insieme. Prof. Luciano Lanzeni Pagina 17 PAROLANDO Q Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 ualcuno ha detto che Scienza e Fede sono inconciliabili, era nel Medioevo. Poi c’è Galileo. G alileo Galilei dice che le interpretazioni della Bibbia si limitano al significato letterale del testo; i contrasti tra la Bibbia e le teorie scientifiche sono solo apparenti, dovuti ad un'interpretazione sbagliata del Testo sacro. Se la Bibbia e la scienza non sono d'accordo su un determinato tema, significa che o la scienza su quel punto sta sbagliando oppure si sta interpretando la Bibbia nella maniera sbagliata. Secondo Galilei è sbagliato interpretare alla lettera la Bibbia, perché i Libri sacri sono stati scritti in maniera che la gente dell'epoca, poco istruita, potesse comprenderli. Galilei dice ancora che il fine della Bibbia era solo spirituale e morale; la Bibbia indica agli uomini la via della salvezza eterna e non è un libro scientifico. Nel testo della lettera inviata a Benedetto Castelli, Galilei descrive le sue teorie sul rapporto tra scienza e fede; alla fine afferma l'autonomia della scienza, dicendo che questo può dare beneficio anche alla fede. Nella lettera emerge che, per Galilei, la Bibbia e la natura sono entrambe fonti di conoscenza importanti e attendibili, in quanto derivano da Dio: la Bibbia spiega le verità che riguardano la salvezza dell'anima; la Di Martina Giavarini, 4ªS scienza, invece, le leggi degli eventi naturali. Gli uomini non devono confondere i due ambiti e non devono pensare di trovare nella Bibbia le spiegazioni dei fenomeni fisici. La Bibbia non è un trattato scientifico, non è stata scritta con uno scopo religioso, quello di guidare gli uomini alla salvezza eterna. Il mio pensiero, in accordo con Galilei, è che la Bibbia ci insegna "come si fa ad andare in cielo" e non "come è fatto il cielo". Riguardo alla religione ed alla fede, credo che dopo la morte ci sia Dio ed il paradiso; penso che Galileo risorgeremo in Galilei un altro luogo, nell'aldilà. Riguardo alle questioni delicate, come ad esempio l'aborto, ritengo che sia innaturale, come uccidere una persona a cui vogliamo bene. Infine, è immorale chi abortisce perché sa che gli nascerà un figlio disabile; secondo il mio cuore, sarebbe più utile e più giusto accudirlo fin dalla nascita per farlo vivere il meglio possibile. Pagina 18 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Il rapporto tra scienza e fede Frasi estratte dai testi di 4S sulla dicotomia tra la Morale e la Scienza. La Bibbia afferma che il mondo è stato creato da Dio come proviene da Dio la vita dell’essere umano. (Luana Martini) La scienza si basa sulle osservazioni e sugli esperimenti da cui si deducono le leggi generali. La religione è un atto di fede. Gli scienziati non pretendono di dimostrare scientificamente se ci sia Dio o no, che ci sia il paradiso o l’inferno. Sono due ambiti diversi: uno è razionale e uno di fede. (Genai Toure, parafrasando Galileo Galilei) Il tema del rapporto tra scienza e fede si è sempre manifestato in termini accesi. Questo scontro rappresenta uno sviluppo critico perché coinvolge questioni delicate di storia della scienza e pensieri teologici. (Veronica Natali) Io la penso come il professor Zichichi perché, anche se i due campi del sapere sono differenti e hanno avuto molti contrasti, secondo me possono combaciare. (Krizia Fratus) Dall’ultimo secolo fino ai nostri giorni si è diffusa la convinzione che la fede possa essere sostituita dalle conoscenze scientifiche. A tal proposito, invece, credo che la legge morale sia fondamentale anche per porre dei limiti alla scienza che si sta evolvendo sempre di più. Per esempio penso che, in un mondo così avanzato come il nostro, l’aborto dovrebbe essere praticato solo in caso di salute compromessa per la madre e per il bambino, o in caso di stupro; ma non perché si ha avuto un rapporto non protetto o perché il bambino è un maschio e non una femmina, come avviene ancora in alcuni paesi non sviluppati del mondo. Inoltre, in Italia, l’eutanasia o buona morte non è approvata, né legalmente, né in ambito religioso perché, per la Chiesa, solo Dio può donare o togliere la vita. Per questo motivo, questa pratica è considerata un omicidio a tutti gli effetti, ma non è così in tutti i Paesi del mondo. (Nicole Rizzi) Al giorno d’oggi, il dibattito tra scienza e fede riguarda tematiche più delicate che si rifanno alla vita umana, alla bioetica; un esempio ne è l’eutanasia, la morte dolce. È importante porsi all’origine del problema ponendosi il quesito seguente: le macchine che tengono in vita un soggetto in stato vegetativo sono frutto dell’invenzione dell’uomo per combattere la morte e sentirsi superiori a Dio oppure dell’intelligenza, dono di Dio stesso, per innalzare il dono della vita? Anche parlando laicamente ogni vita ha ragione di esistere e nessun uomo o macchina può sceglierne la durata. Occorre quindi differenziare eticamente il concetto di procurare la morte e quindi negare la vita da quello di permettere la morte stessa, l’essere contrari all’accanimento terapeutico, per accettare il normale compimento di essa. Non è tanto importante prendere posizione tra scienza e fede, ma tra vita e morte, sempre nel rispetto della dignità dell’esistenza. (Lisa Cucchi) Pagina 19 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 COME VA L’ORTO? Piccole piante crescono Il giorno venerdì 5 febbraio la nostra classe, che sta seguendo il progetto orto, cioè la 1ªA CAT è andata a vedere i risultati del loro lavoro svolto nel 1° quadrimestre. Abbiamo subito notato dei germogli nella parte dell’aglio bianco e rosso, quindi verso la fine dell’anno si potrà ammirare tutto il lavoro che abbiamo realizzato. Il prof. Figlioli ha annunciato alla classe che molto probabilmente, nella parte dove attualmente si trova l’orto, il comune costruirà un marciapiede o una strada e si dovrà spostare l’orto una decina di metri più indietro rispetto a dove si trova adesso. Si ringrazia la nostra preside e la segreteria per la sollecitudine nel procurare il materiale acquistato. Mattia, della 1ª A CAT, controlla la crescita delle piantine. Dalla Palestra E’ stato presentato un progetto, per incentivare la pratica sportiva, riguardante i tornei d’ Istituto di Calcio a 5 e Pallavolo riservato agli studenti del biennio che saranno guidati dai docenti Pisani e Ferri. La dirigente scolastica ha accolto favorevolmente la proposta condividendo gli obiettivi educativi e formativi del progetto: Pratica sportiva; Conoscenza della tecnica e dei regolamenti degli sport praticati; Confronto in ambito di gioco fra pari; Saper mettere in atto le proprie capacità motorie; Socializzazione e Fair-play. Al torneo di Pallavolo si sono iscritte le classi: 1^-2^ S SSS e 1^-2^ OT, mentre al torneo di Calcio a 5 si sono iscritte le classi: 1^ Xm; 2^Xm; 1^ Cat; 2^ Cat. Le partite si disputeranno nella palestra della scuola nelle giornate del giovedì dalle ore 13.30 alle ore 15.30, i tornei inizieranno il 10 marzo e si prolungheranno fino al mese di maggio con le semifinali e le finali. La direzione degli incontri sarà effettuata dai docenti: Pisani e Ferri che in ogni incontro ricorderanno a tutti i partecipanti lo spirito dell’iniziativa e cioè confronto all’insegna di un autentico fair-play. (Prof. Pisani) Pagina 20 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Un libro? Cibo per la mente Con questa citazione abbiamo iniziato, già dalla prima, cioè l’anno scorso a parlare di lettura. La nostra profe ci ha proposto di tutto di più ma il fatto è che noi della nostra generazione leggiamo poco. Si può dire che nei vari discorsi che abbiamo considerato è emerso che l’unico romanzo che tutti abbiamo letto, anche se in modo alternativo, sono “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni (eh eh eh la nostra profe è mitica, le inventa tutte pur di coinvolgerci e invogliarci alla lettura). A parte qualche ragazza nessuno di noi legge se non cose per la scuola e anche quelle malvolentieri. Uno dei cartelloni realizzati dalla 2ª B AFM…., ma qualcosa non va…. Trovate l’errore! Tornando alla frase iniziale, se uno mangia la tendenza è quella di scegliere cibi che gli piacciono, da consumare quando preferisce e veramente ha fame e soprattutto in com- pagnia delle persone giuste. Lo stesso vale per la lettura: leggiamo quello che ci piace: fumetti, giornali, manga ebook senza fatica, il resto con molta fatica. Pagina 21 PAROLANDO Per riassumere, sintetizzare (va bene profe?) tutti i discorsi e le discussioni affrontate abbiamo realizzato alcuni cartelloni. Gli argomenti sono quelli più importanti per noi: - - Quali generi preferiamo Quali sono i nostri libri preferiti (perché alcuni li abbiamo letti) Quindi quali libri vi consigliamo e quali no Perché ci piace leggere e perché non ci piace leggere Mentre preparavamo i cartelloni nel passaggio dalla brutta (progetto iniziale…siamo gente seria!!!) alla copia in bella un gruppo ha sbagliato un termine, capita! Abbiamo deciso di lasciare l’errore e lanciare una sfida: lo trovate? E se lo avete trovato sapete dire Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 quale termine si deve mettere? Attenzione perché sono ben 3 le possibilità, si cambia una lettera…abbiamo già detto troppo. Mentre lavoravamo abbiamo scoperto che fra i nostri compagni stranieri soli i due ragazzi di nazionalità cinese preferiscono leggere nella loro lingua, gli altri in italiano, anche chi conosce i caratteri diversi tipo arabo o cirillico (paesi dell’est europeo). E poi un fatto divertente: un nostro compagno, Gabriele, per non fare nomi, già lo scorso anno aveva confessato alla profe di non avere MAI letto un libro! Lei ha fatto di tutto per convincerlo e un po’di Promessi Sposi e qualcosa sull’antologia ha letto, ma non molto. Quest’anno però Gabriele è proprio caduto nella trappola! Parlando parlando la profe gli ha proposto di leggere un libro “due pagine alla volta”. La cosa funziona così: ogni volta che abbiamo lezione la profe porta a Gabriele due pagine di un libro, lui sa solo che è un romanzo d’avventura, e legge. Solo che all’inizio lo ha tenuto molto “sulle spine”, fingeva di non ricordarsi di portare le pagine, Gabriele ha insistito molto. Quando ha dimostrato di volere davvero iniziare a leggere ha portato fotocopie. Gabriele ha tentato di imbrogliare, come era abituato alle medie, cioè cercare su internet la trama e il titolo, per ora senza successo. L’esperimento funziona, ogni giorno è sempre più curioso e chiede i suoi fogli, la profe li ha sempre nella cartelletta ma finge di scordarsi e lui chiede, chiede… Pagina 22 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Il MANTRA di questo articolo è PER ESSERE FELICI BISOGNA… … SFRUTTARE AL MEGLIO IL NOSTRO TEMPO (Clarissa Giuliani 4S) Io sono una persona felice? Non tutti siamo in grado di rispondere al quesito, perché non prestiamo attenzione a ciò che abbiamo. Prima di provare a rispondere, occorre soffermarsi sul desiderio che si prova. Secondo numerosi esperti di Psicologia, la felicità è uno stato d’animo che ha origine dalla soddisfazione dei propri bisogni e desideri. Questa disciplina dice anche che la felicità è nella soluzione ai propri problemi, è la consapevolezza di appartenere a qualcuno. Nella piramide dei desideri di Maslow, famoso studioso, al terzo gradino troviamo amicizie, affetti familiari e intimità sessuale: essere amati completa la nostra esistenza. Alla luce di queste riflessioni, penso che la vera felicità sia quella che si prova solo in età avanzata; nel momento in cui sbirciamo nel passato e ripercorriamo con la mente tutte le sfide che la vita ci ha posto, tutte le sofferenze e le delusioni, valutando quanto queste ci hanno fatto crescere, ma anche quanto ci hanno cambiato la vita, ci rendiamo conto di aver sfruttato al meglio il tempo e allora possiamo considerarci persone felici. MANTRA: "veicolo o strumento del pensiero o del pensare", ovvero una "espressione" e formula sacra. Piramide dei bisogni di Maslow Teoria delle motivazioni di Maslow Pagina 23 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 … CERCARE DENTRO DI NOI (Lendita Kranisqi 4S) FELICITA’, REALTA’ o ILLUSIONE? Nessuno di noi sa cosa sia realmente la felicità, la cerchiamo ovunque durante la vita, soprattutto durante l’adolescenza. Spesso ci convinciamo che si trovi nella persona che amiamo. Secondo me è sbagliato “racchiudere” la felicità in un altro individuo; l’unica persona che ha titolo per custodire la nostra gioia siamo noi stessi, che ci conosciamo e sappiamo cosa vogliamo realmente. Credo sia impossibile essere costantemente felici perché la vita ci mette davanti tanti ostacoli che ci potrebbero portarci alla crisi, piuttosto che al nostro bene. Per questo non dobbiamo mai smettere di cercare ciò che può renderci felici, che può celarsi dentro di noi. Perché ciò sia possibile, bisogna avere stima e fiducia in noi stessi, piuttosto che negli altri. …NON DESIDERARE (Desirè Bassani 4S) Il momento della felicità si raggiunge quando ci troviamo in uno stato di benessere psico-fisico assoluto. Come si arrivi a questo non è ben chiaro. Quando non desideriamo più nulla di quello che possediamo, siamo consapevoli che il nostro bisogno si è estinto e non ci resta che far durare il nostro stato di felicità più a lungo possibile. Per fare ciò bisogna tenere “aumentato” il grado di felicità - qui sta il segreto!- sulla base di cambiamenti emozionali che ci caratterizzano, ponendoci degli obiettivi che siano alla nostra portata e raggiungendoli uno dopo l’altro, fino ad arrivare ad una realizzazione personale, per non lasciare che la nostra vita diventi una monotona routine senza via d’uscita. Il prototipo della persona felice? Chi ha una bella famiglia, chi ha successo economico e sociale ma anche il peggiore della società, il delinquente, il drogato o il barbone potrebbe essere felice, il più felice del mondo se è contento di ciò che fa e se si trova bene nell’ambiente che lo circonda. …VALORIZZARE CHI TI STA ACCANTO (Rossana Barone 4S) Credo che la felicità stia nelle piccole cose- luogo comune, lo so!- Quali piccole cose? Per esempio l’emozione che un padre stanco, tornando a casa dal lavoro, trova nella voce di sua figlia che gli dice: “Ciao, papà!”. La felicità è nel rapporto con le persone care, nella fiducia negli altri, nell’amore e nell’amare. Molti filosofi e sociologi nei loro libri scrivono di felicità e suggeriscono teorie e percorsi, versano fiumi di inchiostro per arrivare alla conclusione che ciascuno troverà la propria strada per la felicità. Secondo l’economista Zamagni l’avaro è l’emblema dell’infelicità ed è infelice perché si priva del rapporto umano, preso com’è dal mito dell’efficienza. La vita è troppo breve per essere sprecata tra avidità ed ira. Se facciamo un po’ d’attenzione, ci accorgeremo che la felicità si può trovare accanto a noi, nell’emozione di chi ci sorride. Pagina 24 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 The Human Rights 1948 (Rossana BARONE 4S) Nella Dichiarazione universale dei Diritti umani, leggendo il diritto numero 16 “Matrimonio e famiglia, ho trovato una frase: “Ogni adulto ha il diritto di sposarsi e di avere una famiglia se vuole. Uomini e donne hanno gli stessi diritti quando sono sposati e quando sono separati”. Allora, visto che vorrei capire come si fa, ho pensato di rivolgermi alle due persone che mi amano più di tutti e che sono sposate da 46 anni, i miei nonni. Ho domandato loro cosa significhi il matrimonio e loro si sono messi a ridere. Sorridendo mi hanno risposto: “Sopportare e amare”. Sono pie- namente d’accordo con la loro risposta. Successivamente ho chiesto a mio nonno come avesse capito che sua moglie era la donna giusta. Lui ha risposto quasi con le lacrime agli occhi: “Era bellissima e, quando la guardavo, sentivo le formichine nello stomaco”; poi, senza farsi sentire dalla nonna, ha aggiunto: “Era una piccola principessa da far crescere e, anche se dopo 46 anni non ci sopportiamo quasi più, la sera ci accomodiamo sul divano e guardiamo insieme la televisione, ricordando ogni tanto i bei tempi quando eravamo belli e sani, come te!”. La nonna ha aggiunto: “Il nostro matrimonio non è stato rose e fiori, ma nonostante tutto abbiamo cercato un modo concorde per entrambi, spesso rinunciando ad un po’ di orgoglio personale”. Credo che questa coppia sia per tutti d’esempio perché insegna che l’amore, che ci dovrebbe essere nel mondo, passa per il rispetto. Nella mente di uomini e donne dovrebbe esser chiaro che, per essere rispettati, si deve rispettare. Pagina 25 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Che cos’è? A. Il progetto di un mulino. B. Un quadro astratto. C. La torta del prof. Franchetti Chi è? A. Maria Montessori. B. Enriqueta del “Segreto”. C. E’ la prof.ssa ... Pagina 26 PAROLANDO Anno 1 – n. 1 Marzo 2016 Saluti da Silvia e da Ilaria di 4 OT in ASL al BAR Saluti dalla segreteria... Pagina 27