I civilisti all’opera Un valore aggiunto Approfittate dell’aiuto di persone giovani e motivate. Diventate anche voi istituto d’impiego del servizio civile. Organo d‘esecuzione del servizio civile ZIVI Il servizio civile crea un valore aggiunto per tutti. I civilisti lavorano nell’interesse pubblico: forniscono assistenza alle persone, si prendono cura della natura, conservano i beni culturali e si impegnano a favore della collaborazione allo sviluppo. Ogni anno prestano circa 1,5 milioni di giorni di servizio civile presso un istituto d’impiego riconosciuto. A determinate condizioni anche il vostro istituto potrebbe diventare un istituto di questo genere. In tal modo la vostra azienda e la vostra «clientela» potrebbero trarre beneficio dalla vitalità e dalla forza di questi giovani. Nelle pagine seguenti sono presentate le varie possibilità d’impiego dei civilisti nonché informazioni sulle modalità con cui la vostra azienda può diventare un istituto d’impiego del servizio civile. Restiamo con piacere a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti. Christoph Hartmann Capo del servizio civile Un servizio molto richiesto. Nella casa di cura per anziani Adullam di Basilea il civilista Nicolas serve la colazione alle signore. UN VALORE AGGIUNTO 02 03 «I migliori collaboratori arrivano sempre dal servizio civile.» Matthias Müller, capo del centro d’integrazione Il servizio civile Più di un servizio sostitutivo In Svizzera gli uomini sono obbligati a prestare servizio militare. Per coloro che non riescono a conciliare l’attività militare con la loro coscienza nel 1996 è stato istituito il servizio civile. Con una scelta consapevole i ragazzi, e in rari casi le ragazze, decidono di impegnarsi per una volta e mezzo la durata del servizio militare e di fornire il loro contributo lavorando all’interno di istituti di pubblica utilità fino al compimento del trentesimo, rispettivamente del trentaquattresimo anno di età. I civilisti prestano servizio in modo scaglionato per periodi di almeno 26 giorni, anche se molti di essi sono anche tenuti a svolgere impieghi di lunga durata, di sei mesi, nell’ambito di programmi prioritari. Istituto d’impiego 11028 Centro d’integrazione Basilea Campagna ESB Riconosciuto dal 18 dicembre 2003 Posti: 10 www.esb-bl.ch Vivere, imparare, lavorare: il centro d’integrazione Eingliederungsstätte Baselland (ESB) si occupa di persone speciali con esigenze speciali. Giovani e adulti con diverse forme di disabilità vivono in centri residenziali assistiti dove possono accedere a tirocini e formazioni professionali e dove hanno la possibilità di lavorare in istituti di produzione orientate ai servizi. La fondazione privata «insieme Baselland» svolge una funzione di utilità pubblica. Un quarto dei fondi proviene dai servizi offerti sul mercato. Nel loro percorso verso una vita autonoma, i disabili ricevono aiuto da circa 200 specialisti altamente competenti e da un massimo di dieci civilisti che si occupano dell’assistenza quotidiana a domicilio, dell’organizzazione del tempo libero e della supervisione delle persone diversamente abili durante il processo produttivo nell’istituto. Un notevole valore aggiunto Lavorare con persone diversamente abili richiede molta pazienza e attenzione. Grazie al servizio civile, gli istituti che vogliono affermarsi sul mercato con i propri prodotti o servizi riceveranno un adeguato sostegno, in quanto i civilisti possono dedicarsi all’assistenza dei collaboratori anche nei periodi di maggiore lavoro. I collaboratori del centro d’integrazione di Basilea Campagna (Eingliederungsstätte Baselland) sono fieri dell’ottima reputazione sul mercato dei servizi offerti e si sentono pertanto parte di un istituto di produzione di alta precisione piuttosto che di un semplice laboratorio. Nella sede di Reinach un team composto da professionisti esperti e «collaboratori con la pensione», come vengono con rispetto chiamati i colleghi diversamente abili, produce componenti meccaniche di precisione. Nel locale adiacente altri collaboratori confezionano ed etichettano cosmetici e prodotti tessili. Fra di loro, il civilista ventunenne Andreas spiega a una disabile mentale come etichettare i tubetti. È già la quarta volta che presta servizio presso il centro d’integrazione: dopo un totale di 48 settimane conosce bene la sua collega e sa come aiutarla per concludere in tempo i compiti assegnati. È uno degli ultimi giorni di servizio per Andreas, tra poco avrà concluso i 387 giorni di servizio che ha deciso di prestare al posto del servizio militare. «Finora nessuno è stato licenziato». Karl Gerber, responsabile del personale e dell’amministrazione del centro d’integrazione, ha sempre avuto civilisti molto motivati nella sua azienda. I giovani hanno un buon rapporto con le persone diversamente abili. Hanno imparato come comportarsi anche durante il corso di formazione previsto per l’impiego presso la sua azienda. Tuttavia è necessario un periodo di introduzione relativamente lungo, per questo Gerber chiede ai civilisti di lavorare per almeno sei mesi. Trovare civilisti non è però comunque un problema, anzi spesso questi ultimi ritornano per un nuovo impiego ma in questo caso anche solo per quattro settimane, ovvero la durata minima prevista per un impiego di servizio civile. La mentalità moderna e il valore aggiunto portati in azienda dai civilisti sono visibili anche nel laboratorio di Reinach. Poiché i capigruppo lavorano spesso a ritmo serrato a causa della pressione del mercato, il lavoro dei civilisti, che possono aiutarli prendendosi il tempo necessario ad assistere i «collaboratori con la pensione», hanno un ruolo ancora più importante. Si tratta di un approccio win-win, in cui la società beneficia delle prestazioni sociali, il civilista è motivato a fornire un servizio sostitutivo maturando anche esperienze utili per la sua vita e l’istituto riceve sostegno e assistenza di buona qualità. «I migliori collaboratori arrivano sempre dal servizio civile» aggiunge Matthias Müller, capo dell’istituto. Concedersi tempo. In un’azienda del centro d’integrazione Eingliederungsstätte Baselland il civilista Andreas coordina il lavoro dei «collaboratori con la pensione». UN VALORE AGGIUNTO 04 05 Una valigia piena di esperienze I civilisti non sono professionisti altamente qualificati. Ma le esperienze personali, le competenze professionali e i corsi di formazione del servizio civile permettono di creare le migliori condizioni per l’inserimento aziendale, come dimostra l’esempio del Bieler Landschaftswerk. L’eccezione che conferma la regola: Regina Stucki, capo della gestione del personale presso l’impresa di cura del paesaggio di Bienne, afferma di preferire solitamente civilisti che hanno terminato il tirocinio. Alain fa eccezione. È inverno e un gruppo di disoccupati di lunga durata sta tagliando e spaccando ceppi che diventeranno legna da ardere. Il civilista ventiduenne coordina i lavori dimostrando di essere bravo, nonostante sia un «colletto bianco». Il sogno di Alain era quello di diventare giardiniere paesaggista, ma il destino l’ha portato a frequentare la scuola commerciale e a conseguire la maturità professionale. Adesso approfitta quindi dell’opportunità di lavorare all’aperto. Gli altri requisiti li soddisfa pienamente: i civilisti che lavorano in questa azienda devono possedere la patente e, a dipendenza del luogo di lavoro, avere buone conoscenze di tedesco e francese. Fra i compiti di vice capogruppo del nostro civilista rientrano anche attività di direzione lavori. La sua competenza in questo ambito non l’ha maturata nel periodo di pratica professionale, ma piuttosto durante la lunga esperienza in qualità di responsabile di corsi Gioventù+Sport. «Capita spesso che ci si lamenti di più con me che con il capo». Si tratta di esperienze che gli torneranno utili anche nella sua futura carriera professionale. Prima di questo impiego Alain ha frequentato due corsi di formazione del servizio civile. Il corso «Gestione non violenta dei conflitti» gli è utile per coordinare gruppi di persone seguite dall’assistenza sociale, mentre il corso «Protezione dell‘ambiente e della natura» gli permette di integrare nel suo bagaglio culturale nozioni di base sulla conoscenza delle specie animali e vegetali, della biodiversità e della tutela del territorio. Le abilità pratiche nell’uso dei macchinari, le ha invece approfondite in azienda, dove si tengono appositi corsi di formazione. Alain aveva inizialmente scelto di rimanere in azienda per sei mesi, ovvero il periodo obbligatorio per gli impieghi di lunga durata, ma ha già deciso di prolungare la sua esperienza a nove mesi, in modo da iniziare subito dopo gli studi di economia con indirizzo immobiliare a Lucerna. In questo modo potrà partecipare ai lavori di giardinaggio e pulizia delle sponde del lago durante il periodo estivo, ai quali non vede l’ora di dedicarsi per poi eventualmente tornare al Landschafswerk per svolgere i restanti giorni di servizio, nonostante il lavoro inizi alle 7.15 del mattino. Regina Stucki sarebbe ben lieta di assumerlo nuovamente e, sorridendo, aggiunge: «se un giorno avremo molti immobili da gestire, lo impiegheremo ancor più volentieri…». Istituto d’impiego 21026 Impresa per la cura del paesaggio Biel-Seeland AG Riconosciuto dal 12 marzo 2008 Posti: 4 www.landschaftswerk.ch Il Landschaftswerk Biel-Seeland è un’impresa sociale con 40 posti per disoccupati di lunga durata. Impiegando le persone nella cura del paesaggio e accompagnandole attraverso un sostegno sociopedagogico, l’azienda facilita il loro reinserimento professionale. Gli azionisti di questa società per azioni, fortemente radicata nel territorio, esente da tassazione e di pubblica utilità, sono comuni della regione di Biel-Seeland e organizzazioni regionali che si occupano di protezione della natura, del territorio e del paesaggio. L’azienda impiega i civilisti come vice capigruppo per compiti di coordinamento nella salvaguardia del territorio, come aiuto nel servizio di noleggio biciclette dell’azienda, per le consegne interne e, se dispongono della relativa formazione, nel sostegno socio-pedagogico ai disoccupati di lunga durata. Collaboratore e «motivatore»: insieme ai disoccupati, Alain ricava legna da ardere prodotta dagli alberi abbattuti nell’ambito di progetti di salvaguardia del paesaggio. «Mi è sempre piaciuto lavorare all’aperto.» Alain Küffer, civilista presso l’impresa per la cura del paesaggio di Bienne. Il suo sogno era diventare giardiniere paesaggista. Il civilista Un’attività ricca di esperienze I civilisti dispongono di un enorme bagaglio di conoscenze, capacità e abilità. Grazie ai nostri corsi di formazione e ai vostri corsi introduttivi, il vostro istituto potrà usufruire di un’assistenza competente. Grazie al loro impegno personale, giovani ragazzi (più raramente ragazze) tra i 18 e i 34 anni, provenienti dai più svariati settori professionali, forniscono conoscenze utili all’istituto nel quale sono impiegati. Avete inoltre la possibilità di definire nel mansionario le conoscenze richieste. A supporto dell’introduzione svolta in azienda, il civilista segue dei corsi di formazione specifici finanziati dalla Confederazione, così da poter iniziare subito l’impiego in maniera produttiva. Saper comunicare è un’arte soprattutto nell’ambito dell’assistenza alle persone. Nel corso Comunicazione e assistenza i civilisti affrontano tematiche fondamentali in questo campo. Durante il corso Assistenza ai malati vengono invece insegnati i principi di base dell’igiene e della cura dei malati e i vari tipi di mobilizzazione e posizionamento. In quattro corsi di formazione specifici i civilisti vengono preparati alle attività di assistenza alle persone disabili, alle persone anziane, ai bambini e ai giovani. Tutti questi corsi specifici sono articolati in due moduli. I civilisti che effettuano impieghi di una durata superiore ai sei mesi possono frequentare il secondo modulo. Anche il corso Protezione dell’ambiente e della natura trasmette competenze pratiche poiché i partecipanti, oltre alle lezioni teoriche in ambito ambientale, imparano sul campo a riconoscere le specie animali e applicano concretamente le conoscenze acquisite sulla tutela del paesaggio. Piuttosto intensivo il corso Uso della motosega, della durata di due giorni, che insegna ai civilisti a eseguire semplici lavori con questo attrezzo. Il corso Sicurezza durante l’impiego all’estero prepara ai possibili rischi e fattori di stress durante l’impiego all’estero. Le descrizioni dettagliate e gli obiettivi dei corsi sono consultabili sul sito Internet del servizio civile www.zivi.admin.ch. UN VALORE AGGIUNTO 06 07 Riconoscimento unanime I civilisti prestano servizi di interesse pubblico non solo presso lo Stato ma anche in enti privati, che possono essere riconosciuti come istituto d’impiego, se svolgono attività di interesse pubblico. Perché ciò avvenga è necessario rispettare alcune regole. «Il servizio civile interviene nei settori dove le risorse per lo svolgimento di compiti importanti per la collettività mancano o sono insufficienti.» Il Consiglio federale e il Parlamento hanno indicato in diverse disposizioni in che modo va intesa tale affermazione. Non tutte le istituzioni svizzere possono impiegare civilisti, ma la scelta è comunque ampia: fra gli istituti di impiego si annoverano fondazioni, associazioni, enti pubblici, cooperative, amministrazioni e addirittura società per azioni. Il punto in comune è la pubblica utilità, indipendentemente dalla forma giuridica. Nelle imprese private o ad economia mista questa caratteristica viene solitamente attestata dall’Amministrazione fiscale cantonale. I lavori di pubblica utilità possono essere svolti in diversi luoghi così come vari sono gli ambiti di attività nei quali gli istituti d’impiego si avvalgono di civilisti: sanità, servizi sociali, conservazione dei beni culturali, protezione dell’ambiente e della natura, salvaguardia del paesaggio, foreste, agricoltura, cooperazione allo sviluppo, aiuto umanitario e aiuto in caso di catastrofe e situazioni d’emergenza. Il riconoscimento come istituto di impiego non dà diritto all’assegnazione di civilisti, che non devono perciò essere inseriti nell’organico, perché non sostituiscono il personale impiegato. Al momento del riconoscimento viene stabilito il numero massimo di civilisti che possono essere impiegati contemporaneamente nell’istituto d’impiego. Questo numero è limitato e dipende da quanti sono i posti di lavoro a tempo pieno. Per poter accertare se il vostro istituto soddisfa le disposizioni della legge e dell’ordinanza sul servizio civile, oltre alla domanda di riconoscimento occorrono altri documenti come lo statuto, l’organigramma e i rapporti di gestione. Durante un incontro con il centro regionale competente (v. pag. 19) vi verrà spiegato se, e in quale forma, il vostro istituto potrà essere riconosciuto. La procedura di riconoscimento è completamente gratuita. Lista di controllo Programmi prioritari Requisiti Azione concentrata Chi presta servizio civile fornisce una prestazione lavorativa di interesse pubblico. Per potersi avvalere del lavoro dei civilisti, il vostro istituto deve essere impegnato in attività di pubblico interesse, la cui definizione è contenuta nell’Ordinanza sul servizio civile. Abbiamo preparato per voi una lista di controllo semplificata. Questa lista di controllo non vale per le aziende agricole, le quali possono richiedere al centro regionale competente l’opuscolo specifico «Civilisti impiegati nell’agricoltura». JA NEIN Il vostro istituto ha sede in Svizzera? È un ente di diritto pubblico, un’organizzazione privata o un’impresa a economia mista che svolge attività di pubblica utilità? La pubblica utilità viene solitamente riconosciuta sotto forma di esenzione fiscale. Ecco alcuni punti ai quali prestare attenzione: ›› la vostra attività principale non deve essere a scopo di lucro. Sono previste eccezioni per gli istituti a scopo di lucro nel settore sociosanitario di cui l’ente pubblico possiede la maggioranza del capitale e dei voti; ›› almeno tre persone usufruiscono delle attività svolte dal vostro istituto; ›› non sussistono condizioni particolari o non pertinenti per beneficiare dei vostri servizi; ›› le attività non sono volte a soddisfare interessi personali o dei vostri famigliari. Operate in uno degli ambiti di attività del servizio civile? L’Organo d’esecuzione determina tramite cosiddetti programmi prioritari dove concentrare l’azione degli impieghi del servizio civile. I civilisti che devono effettuare un periodo di impego obbligatorio di lunga durata lo devono svolgere all’interno di un programma prioritario. Attualmente esistono due programmi prioritari. Assistenza e cura I mansionari che prevedono il contatto diretto dei civilisti con persone bisognose di cure o assistenza per almeno il 30 per cento dei giorni di servizio possono essere inseriti nel programma prioritario «Assistenza e cura», indipendentemente dal fatto che si tratti di bambini, giovani, anziani, disabili o richiedenti l’asilo. Il programma mira ad alleggerire il lavoro del personale sanitario e a migliorare la qualità dell’assistenza fornita agli ospiti e ai pazienti. Infine, questi impieghi promuovono la solidarietà intergenerazionale e interculturale. Protezione dell’ambiente e della natura Sporcarsi le mani è il primo risultato visibile del secondo programma prioritario. Questo tipo di mansionari prevede l’impiego dei civilisti principalmente all’aperto, nella cura di biotopi e foreste, nella rinaturalizzazione delle acque, nel restauro di muri a secco e nella realizzazione e gestione di parchi naturali e paesaggistici. Così facendo i civilisti contribuiscono alla salvaguardia della biodiversità e preservano le funzioni protettive e ricreative del bosco e del paesaggio. Ambiti di attività del servizio civile: ›› Sanità ›› Servizi sociali ›› Conservazione dei beni culturali ›› Protezione dell’ambiente e della natura, salvaguardia del paesaggio ›› Foreste ›› Agricoltura ›› Cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario ›› Aiuto in caso di catastrofe e di situazioni d’emergenza Se avete risposto positivamente a queste tre domande, non vi sono altri ostacoli al vostro riconoscimento quale istituto d’impiego. In caso di dubbi o risposte negative non gettate la spugna, ma mettetevi in contatto con noi, esamineremo volentieri insieme eventuali problemi. UN VALORE AGGIUNTO 08 09 Possibili attività Responsabilizzare i civilisti I civilisti possono rivelarsi utili per ogni genere di attività. Le possibilità di impiego sono molte, ma non casuali. Nei cosiddetti mansionari gli istituti d’impiego e il centro regionale competente indicano in maniera vincolante le tempistiche e le attività per le quali verrà impiegato il civilista. I civilisti possono essere impiegati in modo mirato sia nei periodi di maggiore lavoro che durante i picchi stagionali e, pur non sostituendo un collaboratore fisso, permettono di migliorare la pianificazione aziendale. Anche la qualità ne risente positivamente. Nel mansionario l’azienda definisce in accordo con il centro regionale competente i vari compiti e li quantifica permettendo così l’inserimento di attività molto diverse all’interno dello stesso mansionario. Il civilista, infatti, può essere impiegato soltanto per le attività stabilite nel mansionario. I civilisti vanno considerati esattamente come gli altri collaboratori, anche se ci sono alcune regole da seguire: un impiego deve durare almeno 26 giorni, iniziare di lunedì e finire di venerdì. Per il resto massima flessibilità: si può ricorrere al lavoro nel fine settimana, al lavoro notturno e a turni, ma non al lavoro a tempo parziale. Nel mansionario è possibile concordare una durata minima più lunga e l’orario di lavoro settimanale. A partire da 180 giorni di impiego il civilista ha diritto a otto giorni di ferie, e per ogni 30 giorni di servizio supplementari, a due giorni di ferie in più. Se il civilista accumula ore supplementari può compensarle durante l’impiego. L’accumulo sistematico di ore per disporre di ulteriori giorni di ferie è invece vietato. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare la legge e l’Ordinanza sul servizio civile. «Con il loro modo di lavorare spontaneo e disinteressato i civilisti portano vivacità e leggerezza nel lavoro di cura quotidiano.» Lucia Schenk, responsabile dei servizi di cura presso il Centro Schlossmatt della regione di Burgdorf Impieghi che offrono flessibilità I civilisti prestano servizio nel Centro Schlossmatt della regione di Burgdorf sulla base di quattro tipologie completamente diverse di mansionario. Che si tratti della cura, dell’assistenza, del lavoro in cucina o della manutenzione, i civilisti sono perfettamente integrati nei team, con notevoli vantaggi: questi posti sono infatti molto richiesti. Esempio istituto d’impiego 40 Centro Schlossmatt regione Burgdorf Riconosciuto dal 29 aprile 1998 Posti: 5 www.zsburgdorf.ch Adagiato sulle colline dell’Emmental, il Centro Schlossmatt della regione di Burgdorf offre spazi abitativi con elevati standard di qualità a 147 anziani bisognosi di cure. La casa anziani, gestita dall’omonima fondazione di pubblica utilità e quindi non soggetta a tassazione, impiega circa 250 collaboratori che offrono svariati servizi sia agli ospiti della struttura che ai clienti esterni. I civilisti affiancano il team in cucina, nell’assistenza a gruppi e singoli e nelle cure di base oppure nei lavori di giardinaggio, manutenzione e riparazione. Naturalmente non tutti i mansionari previsti nel Centro Schlossmatt della regione di Burgdorf sono equamente sfruttati. I civilisti chiedono principalmente gli impieghi in cucina o nella manutenzione, soprattutto per via della durata minima più breve. Tuttavia Christina Estermann, responsabile del personale, è riuscita a convincere alcuni candidati a optare per un impiego nell’assistenza o nella cura, nonostante in questi due settori non siano previsti impieghi di breve durata. La casa di cura beneficia del fatto che ogni civilista, che non ha adempiuto la scuola reclute, deve compiere un periodo di impiego più lungo, della durata di sei mesi. Per ogni mansionario la responsabile del personale ha concordato con il centro regionale di Thun tutti i dettagli relativi alla durata minima degli impieghi e alla possibilità di ricorrere al lavoro a turni o nel fine settimana. Nel mansionario sono inoltre indicate e quantificate chiaramente le attività che il civilista deve svolgere. In quello degli aiuto infermieri, ad esempio, il civilista trascorre il 75 per cento delle sue 42 ore settimanali a svolgere attività riguardanti le cure di base. La descrizione del mansionario prevede tuttavia, oltre all’aiuto nell’igiene personale, nell’alimentazione e nella mobilizzazione dei pazienti, anche attività di assistenza. Christina Estermann consiglia di formulare descrizioni generiche, così da permettere alle varie divisioni di impiegare i civilisti in modo flessibile a seconda delle loro capacità. I civilisti che non si sentono adatti a svolgere un impiego nell’ambito delle cure si candidano per il mansionario sull’assistenza vera e propria, partecipando quindi al corso d’introduzione sull’assistenza invece che a quello sulle cure (si veda pagina 7). Per gli istituti che si occupano di anziani l’Organo d’esecuzione mette a disposizione un modello standard di mansionario con un ampia scelta di attività. La signora Estermann si occupa dell‘impiego dei civilisti da oltre 15 anni e soltanto una volta ha dovuto interrompere dopo due giorni un impiego nell’ambito delle cure a causa dell’eccessivo stress del civilista. Per il resto il suo bilancio è positivo: i civilisti si sono sempre integrati bene nel team di lavoro e i giovani sono stati ben accolti dagli ospiti della struttura. L’utilità dei civilisti è di gran lunga superiore ai costi. Essi aumentano la qualità e la frequenza dell’assistenza, mentre in cucina e nella manutenzione facilitano la pianificazione delle attività discontinue, il tutto con costi di gestione ragionevoli… Un aiuto efficace. Il civilista Thomas ripara il deambulatore al Centro Schlossmatt della regione di Burgdorf. UN VALORE AGGIUNTO 10 06 11 07 La ciliegina sulla torta ha il suo prezzo Secondo Margarete Baur, direttrice dell’asilo nido Felsenburg di Kreuzlingen, il vantaggio di impiegare civilisti non è quello di alleggerire il carico dei collaboratori, ma piuttosto di arricchire l’offerta fornendo ai bambini figure maschili di riferimento. Anche se costa di più. «È come una calamita» commenta la direttrice, Margarete Baur, che da oltre dieci anni lavora all’asilo nido Felsenburg. Ogni volta che arriva un nuovo civilista la scena è la stessa: «Dopo appena un minuto è già circondato dai bambini». Dato che all’asilo nido lavorano prevalentemente donne (maestre, educatrici sociali, stagiste, una cuoca e una donna delle pulizie) Margarete Baur apprezza ancora di più il valore aggiunto rappresentato dai civilisti come figure maschili di riferimento nell’assistenza quotidiana. I quattro gruppi, uno composto dai bambini più piccoli e tre dai bambini oltre i 18 mesi, vengono gestiti da tre dipendenti fissi dell’asilo. Il civilista non fa parte dell’organico e rappresenta piuttosto «un lusso che l’asilo si concede volentieri», spiega Baur. I civilisti, infatti, non lavorano gratuitamente. L’associazione degli asili nido di Kreuzlingen (Verein Kreuzlinger Kinderkrippe) versa alla Confederazione 10,50 franchi al giorno per ogni civilista, a cui si aggiungono i 5 franchi giornalieri per le piccole spese, a garanzia della parità di trattamento tra civilisti e membri dell’esercito stabilita dalla legge. Questa concezione si riflette anche nel rimborso spese: dato che l’asilo nido è aperto dalle 6.30 alle 18.30 e i civilisti fanno colazione, pranzano e cenano con i bambini, l’asilo nido paga loro le spese per il vitto (20 franchi) solo per il fine settimana. «Il civilista deve poter vivere anche il sabato e la domenica» scherza Baur. Oltre alle spese per raggiungere il luogo di lavoro e i cinque franchi giornalieri per l’alloggio privato, la signora Baur versa mensilmente al civilista poco più di 600 franchi, più un tributo alla Confederazione di circa 300 franchi. Nel complesso, la cifra è leggermente superiore al salario di uno stagista. Nonostante i costi, Margarete Baur preferirebbe avere un civilista per ognuno dei quattro gruppi di bambini. Studenti, meccanici o installatori di caldaie sono persone con esperienza pratica che possono ampliare gli orizzonti del team, la cui formazione è invece esclusivamente pedagogica. Secondo la signora Baur al momento non vi sono altre possibilità per reclutare figure maschili di riferimento. «Sono come la ciliegina sulla torta». E spostando lo sguardo verso la porta dietro la quale le maestre pranzano con i bambini, aggiunge: «non solo per i bambini, ma anche per loro»! Un uomo tuttofare: mentre i più piccoli dormono, il civilista «ispettore» Sven discute un caso complicato con i bambini più grandi dell’asilo nido di Felsenburg. «I civilisti sono un lusso che ci permettiamo volentieri.» Margarete Baur, direttrice dell’asilo nido di Felsenburg, apprezza l’arricchimento qualitativo permesso dai civilisti. I costi Il civilista non è gratuito Ogni istituto d’impiego deve sostenere tre tipi di costi: un tributo alla Confederazione per evitare alterazioni della concorrenza; vitto, alloggio e altre spese per il civilista, una parte delle quali può tuttavia essere corrisposta in natura; e un versamento di 5 franchi al giorno per le piccole spese. Troppo complicato? Il centro regionale competente vi spiegherà come funziona il sistema. Gli istituti d’impiego versano alla Confederazione un tributo allo scopo di evitare che i civilisti provochino una alterazione della concorrenza. Il tributo serve a coprire le spese d’esecuzione e dovrebbe motivare gli istituti d’impiego a utilizzare i civilisti nel modo più efficiente possibile. L‘importo varia da 8,40 franchi al giorno al un massimo del 25 per cento del salario lordo usuale per il luogo e la professione corrisposto per un’attività comparabile. A tal fine ogni mansionario viene inserito in una classe di contributo. Poiché tuttavia anche un civilista ha bisogno di tempo per svolgere a pieno ritmo il suo lavoro, i primi 26 giorni viene versata solo la metà del tributo. Istituto d’impiego 544 Associazione degli asili nido di Kreuzlingen Riconosciuto dal 27 novembre 1998 Posti: 4 www.felsenburg.info In una splendida villa sul «Gaissberg», una collina che domina la città di Kreuzlingen, i 20 collaboratori dell’asilo nido Felsenburg, principalmente donne, accolgono ogni giorno fino a 45 bambini. La struttura, che ospita bambini e bambine fino ai cinque anni di età, fa parte insieme a quattro asili nido dell’associazione degli asili di Kreuzlingen (Verein Kreuzlinger Kinderkrippe), esente da tassazione. I civilisti, due o tre a seconda dei periodi, si riconoscono immediatamente in mezzo alle assistenti, tutte donne. Benché esistano mansionari anche per gli asili nido, i civilisti collaborano principalmente con il team della scuola dell’infanzia, migliorando la qualità dell’assistenza durante il gioco, i pasti e l’igiene e svolgendo attività di economia domestica. Anche i civilisti devono poter vivere. Per questo deve essere offerto loro vitto e alloggio. Se ciò non fosse possibile, deve essere versata un’indennità massima di 25 franchi, a cui si aggiunge un importo non superiore a 7,20 franchi come supplemento al tributo per la Confederazione. L’importo vale per ogni giorno di servizio computabile, quindi anche per il fine settimana. Se il civilista necessita di un particolare abbigliamento da lavoro, l’istituto d’impiego deve fornirglielo o rimborsargli l’acquisto. Anche le eventuali spese giornaliere per raggiungere il luogo di lavoro devono essere sostenute dall’istituto. L’Organo d’esecuzione si assume soltanto le spese per il viaggio di andata e di ritorno nel fine settimana. Infine, anche se si tratta di una somma irrisoria, l’istituto d’impiego deve versare al civilista anche un importo giornaliero di 5 franchi per le piccole spese. Durante l’impiego i civilisti sono assicurati contro le malattie e gli infortuni presso l’assicurazione militare. L’istituto d’impiego risponde dei danni causati dal civilista a terzi durante la sua attività, come se si trattasse di un collaboratore interno. Se il civilista agisce intenzionalmente o con grave negligenza l’istituto può rivolgersi alla Confederazione. UN VALORE AGGIUNTO 12 13 I miei civilisti devono essere forti e in forma Nella cucina dell’ospedale cantonale di Lucerna i processi sono collaudati. I civilisti che vi prestano servizio devono integrarsi alla perfezione nel sistema. Per questo il responsabile della cucina Walter Hüberli svolge un colloquio personale con ciascun candidato, spiegandogli cosa ci si aspetta da lui. Sono le quattro del pomeriggio e nella cucina dell’ospedale cantonale di Lucerna si lavora a pieno ritmo. I civilisti Nikoll Markaj e David Kunz caricano i singoli vassoi con la cena per i pazienti sui carrelli termici che verranno poi agganciati tra di loro. «Serviamo circa 600-650 pazienti a ogni pasto e dobbiamo farlo con rapidità e competenza. Ecco perché i civilisti devono essere forti e in forma». Walter Hüberli, responsabile della cucina, verifica durante il colloquio se il candidato è in grado di svolgere il lavoro: «Già dal primo contatto si capisce se il civilista è adatto all’impiego. Se non siamo sicuri, concordiamo un periodo di prova». Siamo sommersi dalle richieste per i mansionari più ambiti, spiega la specialista in risorse umane Aline Deville, che oltre di E-ZIVI, il portale del servizio civile, gestisce un proprio portale d’impiego per i 23 mansionari. Ancor più degli impieghi da aiuto cuoco attirano quelli nel servizio di posta interno, nella gestione amministrativa dei laboratori e nel giardinaggio. I responsabili hanno invece minori possibilità di scelta quando si tratta di reclutare persone per compiti specifici, come aiuto infermieri o cuochi, i cui mansionari prevedono requisiti molto impegnativi. Per trovare il civilista adatto a ogni settore d’impiego la signora Deville esamina le candidature pervenute per determinare se la persona corrisponde ai requisiti definiti nel mansionario. Solo in quel caso inoltra il dossier al settore competente. Le candidature arrivano quindi anche al responsabile della cucina Walter Hüberli. Se dopo il colloquio sia lui sia il capo del settore competente ritengono che il candidato è in grado di svolgere il lavoro previsto si passa alla compilazione della convenzione d’impiego con l’aiuto di Aline Deville. Una volta arrivata la convocazione da parte del centro regionale competente l’impiego può iniziare. È andata così anche per Nikoll e David, che nel frattempo hanno caricato i vassoi sui carrelli, già avviati verso le stanze dei pazienti in attesa della cena. Hüberli è soddisfatto della sua scelta: «I civilisti sono giovani motivati che offrono un importante aiuto nella gestione del lavoro.» Istituto d’impiego 35 Ospedale cantonale di Lucerna Riconosciuto dal 18 gennaio 2000 Posti: 48 www.luks.ch Con i suoi 3500 collaboratori, il più grande ospedale non universitario della Svizzera si occupa ogni anno del benessere e della salute di circa 100 000 pazienti stazionari e ambulatoriali. Questo efficiente ospedale nel cuore della Svizzera offre assistenza medica qualificata 24h/24 e gestisce numerosi servizi di pronto soccorso. L’ospedale cantonale di Lucerna impiega fino a 48 civilisti per compiti definiti in 23 mansionari diversi. Cliniche e istituti si avvalgono anche di giardinieri, aiuto cuochi, addetti al trasporto dei letti e personale per la gestione amministrativa dei laboratori e la consegna della posta interna. Se dispongono della relativa formazione, l’ospedale impiega anche studenti di medicina, cuochi e infermieri. Perfettamente coordinati: i civilisti Nikoll e David caricano i vassoi con i pasti per i pazienti dell’ospedale cantonale di Lucerna. La procedura di selezione La scelta spetta a voi In qualità di istituto d’impiego del servizio civile siete voi a ricercare il personale di cui avete bisogno. Decidete autonomamente se desiderate impiegare un civilista, le procedure di selezione disponibili sono numerose. Registrate le vostre offerte in E-ZIVI, il portale del servizio civile. Saranno i civilisti interessati a contattarvi direttamente. A quel punto spetta a voi sfruttare le opportunità di una procedura di selezione ordinaria: analizzate il dossier, effettuate colloqui e concordate, se necessario, un periodo di prova da uno a cinque giorni. Il vostro centro regionale sarà lieto di consigliarvi. Una volta trovato il civilista firmate insieme a lui la convenzione d’impiego. In base alla convenzione il centro regionale competente redigerà la convocazione, che sta alla base di ogni impiego. Se l’istituto d’impiego e il civilista sono registrati in E-ZIVI, tutta la procedura è interamente elettronica, senza alcun supporto cartaceo. Sono esclusi dal servizio civile nella vostra azienda i collaboratori, gli stagisti, il personale interno e tutti coloro che hanno avuto o hanno stretti rapporti con il vostro istituto. Inoltre, non si può prestare servizio civile a scopo di formazione o perfezionamento né a favore dei famigliari del civilista. In caso di dubbi, rivolgetevi al vostro centro regionale. La scelta spetta a voi. Approfittate dell’esperienza e delle conoscenze dei civilisti più adatti per la vostra azienda. «Già dal primo contatto si capisce se il civilista è adatto all’impiego.» Walter Hüberli, responsabile della cucina dell’ospedale cantonale di Lucerna, punta sul colloquio personale. UN VALORE AGGIUNTO 14 15 Mögliche Tätigkeiten Nehmen Sie Zivis in die Pflicht Zivildienstleistende können Sie an allen Ecken und Istituto d’impiego 388 Enden unterstützen und entlasten. Die Einsatzmöglichkeiten sind breit – aber nicht beliebig. Caritas Vaud In den sogenannten Pflichtenheften halten Sie Riconosciuto 23 settembre 1998 zusammen mit Ihrem dal Regionalzentrum verbindlich Posti: 10 fest, wann und wofür Sie Ihre Zivis einsetzen. www.caritas-vaud.ch Sei es bei Arbeitsspitzen oder saisonalen Engpässen: Da oltre 60 anni Caritas Vaud lotta contro la povertà Setzen Sie Ihre Zivis gezielt Sie ersetzen e l’emarginazione. 94ein. collaboratori, 450zwar volonkeine feste jedoch ihren assistenza Planungs- a pertari eStelle, fino a steigern 10 civilisti forniscono sone bisognose e adie rischio di tutte età, creando spielraum. Zudem gewinnt Qualität IhrerleLeistuncondizioni necessarie possanomit condurre gen. Im le Pflichtenheft definieren affinché Sie zusammen una vita dignitosa e aiutandole a reinserirsi nella Ihrem Regionalzentrum den jeweiligen Aufgabenbesocietà riacquistando la propria autonomia. reich und die11 verschiedenen Laquantifizieren Caritas gestisce negozi dove i Tätigkeipiù poveri posten. So ist es auch möglich, Tätigkeisono trovare vestiti everschiedenste generi alimentari a prezzi convenienti, centri d’integrazione, dormiten in einem einzigendirige Pflichtenheft unterzubringen. tori d’emergenza e centri di assistenza sociale forDenn ein Zivi darf immer nur für die darin festgelegnendo consulenza e aiuto a chi viene a trovarsi in ten Aufgaben eingesetzt werden. situazioni di difficoltà. L’associazione si avvale del sostegno diZivis civilisti quasi tutti i settori e le sedi Behandeln Sie Ihre wiein normale Mitarbeitende. del Canton Vaud. Dennoch gilt Folgendes: Einsätze dauern mindestens 26 Tage, beginnen an einem Montag und enden an einem Freitag. Dazwischen sind Sie flexibel: Wochenend-, Schicht- oder Nachtarbeit ist möglich, Teilzeitarbeit jedoch nicht. Eine längere Mindesteinsatzdauer und die Wochenarbeitszeit definieren Sie im Pflichtenheft. Ab 180 Einsatztagen hat ein Zivi Anrecht auf acht Ferientage; für 30 zusätzliche Diensttage gibt es noch einmal zwei Ferientage. Macht ein Zivi einmal Überstunden, kann er diese während des Einsatzes kompensieren; ein systematisches Ansammeln für weitere Freitage ist jedoch nicht erlaubt. Im Zweifelsfalle gelten Zivildienstgesetz und -verordnung. «Abbiamo già avuto civilisti che hanno prestato l’intero servizio alla Caritas Vaud.» Gabriel Oguey, direttore amministrativo della Caritas Vaud, si avvale anche di civilisti che tornano nuovamente a prestare servizio. I civilisti contenti ritornano La Caritas Vaud è un istituto d’impiego molto apprezzato, come dimostra la propensione dei civilisti a ritornarci volentieri per svolgere periodi d’impiego successivi, con un grande vantaggio per l’istituto stesso. La filiale vodese dell’ente di beneficienza Caritas è stata fondata nel 1942 per accogliere e assistere i profughi provenienti dalla Polonia. All’epoca erano i volontari e i sacerdoti a prendersi cura di loro, senza l’aiuto dei civilisti. Oggi circa 30 civilisti prestano ogni anno quasi 2000 giorni di servizio nelle varie istituzioni della Caritas Vaud. «Le nostre risorse finanziarie sono limitate» spiega il direttore amministrativo Gabriel Oguey. «Il servizio civile è una buona soluzione, che ci permette di ricevere un sostegno concreto». Come accade per esempio a Yverdon-les-Bains, dove la Caritas gestisce per conto del comune una stazione di biciclette. Alcuni disoccupati coordinano il sistema cittadino di noleggio delle biciclette, si occupano della riparazione e sorvegliano il parcheggio lavorando anche sotto la supervisione dei civilisti. «Molti lavorano bene, alcuni addirittura eccellono. Sono pochi invece quelli che fanno il minimo indispensabile» commenta François Zurcher, che dirige la stazione di biciclette. Zurcher preferisce i civilisti che scelgono di rimanere il più a lungo possibile e per questo ha concordato con il centro regionale una durata minima d’impiego di due mesi. Spesso i civilisti ritornano. «Alcuni tornano da noi regolarmente, perché conoscono il lavoro e gli piace» racconta Oguey. Si tratta di una situazione doppiamente vantaggiosa, dove anche l’azienda beneficia delle conoscenze acquisite negli impieghi precedenti. Inoltre, aggiunge Oguey, anche per i civilisti è più facile tornare in un posto che apprezzano e non dover quindi cercare un nuovo impiego. «I civilisti lavorano bene e la maggior parte di loro è fortemente motivata ed estremamente competente». La Caritas Vaud può dunque avvalersi di un sostegno in più per il suo team di professionisti, ma anche di nuove idee: «Spesso le loro proposte e il loro punto di vista esterno ci aiutano a migliorare i nostri processi. I civilisti sono un importante fattore di innovazione». Maestri e allievi: nella stazione di biciclette della Caritas Vaud a Yverdon-les-Bains i civilisti coordinano i disoccupati che riparano le bici imparando anche qualcosa da loro. UN VALORE AGGIUNTO 16 17 Mögliche Tätigkeiten INehmen prossimi passi Sie Zivis in die Pflicht Zivildienstleistende Come raggiungerci können Sie an allen Ecken und Avete di non voler più rinunciare all’aiuto dei Endendeciso unterstützen und entlasten. Die Einsatzcivilisti? Allorasind non breit vi resta che nicht contattare il centro möglichkeiten – aber beliebig. regionale competente. In den sogenannten Pflichtenheften halten Sie zusammen mit Ihrem Regionalzentrum verbindlich Se l’offerta vi interessa rivolgetevi a noi. Nella carfest, wann und wofür Sie Ihre Zivis einsetzen. tina a destra troverete il centro regionale più vicino a voi. lieti di rispondere alle vostre domande Sei esSaremo bei Arbeitsspitzen oder saisonalen Engpässen: e di inviarvi la documentazione necessaria la Setzen Sie Ihre Zivis gezielt ein. Sie ersetzenper zwar domanda di Stelle, riconoscimento istituto keine feste steigern come jedoch ihren d’impiego. Planungsspielraum. Zudem gewinnt die Qualität Ihrer LeistunLa procedura è gratuita e avviene in tempi brevi. Ultegen. dubbi Im Pflichtenheft definieren Siedurante zusammen mit riori potranno essere chiariti un colloIhrem Regionalzentrum den Aufgabenbequio personale. Speriamo di jeweiligen potervi accogliere prosreich und quantifizieren die servizio verschiedenen simamente fra i partner del civile. Tätigkeiten. So ist es auch möglich, verschiedenste Tätigkeiten in einem einzigen Pflichtenheft unterzubringen. Denn ein Zivi darf immer nur für die darin festgelegten Aufgaben eingesetzt werden. Behandeln Sie Ihre Zivis wie normale Mitarbeitende. Dennoch gilt Folgendes: Einsätze dauern mindestens 26 Tage, beginnen an einem Montag und enden an einem Freitag. Dazwischen sind Sie flexibel: Wochenend-, Schicht- oder Nachtarbeit ist möglich, Teilzeitarbeit jedoch nicht. Eine längere Mindesteinsatzdauer und die Wochenarbeitszeit definieren Sie im Pflichtenheft. Ab 180 Einsatztagen hat ein Zivi Anrecht auf acht Ferientage; für 30 zusätzliche Diensttage gibt es noch einmal zwei Ferientage. Macht ein Zivi einmal Überstunden, kann er diese während des Einsatzes kompensieren; ein systematisches Ansammeln für weitere Freitage ist jedoch nicht erlaubt. Im Zweifelsfalle gelten Zivildienstgesetz und -verordnung. Impressum Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca DEFR Organo d’esecuzione del servizio civile ZIVI www.zivi.admin.ch Redazione e testo Olivier Rüegsegger, Heinz Schenk Traduzione verso l’italiano Michele Egger Concetto e creazione Werbelinie AG – Agentur für Kommunikation Fotografia Gaëtan Bally (pagina 3), Olivier Rüegsegger (oltre) Distribuzione: UFCL, Vendita di pubblicazioni federali, CH-3003 Berna, www.pubblicazionifederali.admin.ch No 735.104i 10.15 100 860365018/3 Cure a domicilio. Il civilista Yannick cura l’alluce di un paziente del servizio Spitex della regione Berna nord. Organo d’esecuzione del servizio civile ZIVI www.zivi.admin.ch