DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.it PREMESSA Il Piano dell'offerta formativa si configura come il documento che definisce l'identità culturale e progettuale del Circolo Didattico di Caluso. Dall’anno scolastico 2011/2012 al Circolo Didattico di Caluso è stato conferito l'accreditamento regionale MARCHIO SAPERI per la Qualità e l’Eccellenza della scuola da parte dell’ Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Il risultato positivo ottenuto dall’ Istituzione scolastica, a seguito di audit valutativo di esperti, si basa sul conseguimento dei seguenti obiettivi: diffusione della cultura della Qualità; miglioramento continuo dei processi di apprendimento /insegnamento e soddisfazione dell'utenza; valutazione ed autovalutazione secondo modelli d'eccellenza europei(EFQM / CAF). 1 La politica scolastica improntata sulla qualità è connotata da una serie di interventi mirati alla pianificazione delle attività, dei processi, dei servizi secondo criteri di efficacia e di controllo. Le finalità condivise con il collegio dei docenti ed il consiglio di circolo sono: - diffusione tra tutto il personale docente e non docente di una “cultura della qualità” orientata verso i risultati con attitudine operativa a rilevare e misurare gli obiettivi di ogni procedura per un reale miglioramento dei servizi erogati; - applicazione delle procedure di qualità per migliorare gli interventi metodologico-didattici; - applicazione delle procedure di qualità per migliorare gli strumenti organizzativi dell’intero sistema scuola; - valorizzazione ottimale di tutte le risorse professionali attraverso la suddivisione del Collegio dei docenti in commissioni di lavoro e attraverso un percorso di formazione permanente che abbia un effetto di ritorno sulle basi culturali degli alunni e dell’intero sistema scolastico. Gli obiettivi annuali della Qualità per il corrente anno scolastico 2014-15, coerentemente con il piano dell’offerta formativa, sono sul piano formativo: - favorire la creazione di un clima di lavoro sereno e di un ambiente per l’apprendimento stimolante - educare gli allievi ai più importanti valori individuali e sociali; - rendere i discenti autonomi e responsabili nel rispetto di sé, degli altri e delle cose; - conseguire il successo degli allievi inteso come sviluppo integrale della personalità attraverso il conseguimento di conoscenze, di competenze, di maturità e senso di responsabilità. sul piano gestionale: - il miglioramento qualitativo del servizio scolastico e delle sue procedure interne attraverso l’analisi della situazione , la progettazione e la realizzazione di azioni volte ad assicurare l’efficacia dei servizi erogati. Essi si attueranno attraverso la realizzazione di un Piano di Miglioramento che si propone di: - affinare la circolazione delle informazioni e la condivisione delle stesse; - proseguire nella strumentazione interventi e progetti ; idonea a valutazioni statistiche di 2 - affinare i programmi per la de- materializzazione della documentazione e la comunicazione efficace con le famiglie; - proseguire con la riflessione sui processi di apprendimento delle competenze di base alla luce dei risultati Invalsi e delle attività di miglioramento previste nel P.M. biennale. - attivare percorsi formativi volti al miglioramento delle relazioni tra docenti e tra docenti e genitori Il P.O.F. è lo strumento attraverso il quale la nostra istituzione scolastica esprime la propria intenzionalità formativa, la cui organizzazione e i cui interventi educativo - didattici superano l'occasionalità e la frammentarietà e si caratterizzano per la loro specifica finalizzazione formativa. Pertanto il P.O.F. rappresenta l'offerta formativa che la scuola predispone partendo dall'analisi dei bisogni del territorio, dei soggetti interessati, delle risorse umane e materiali disponibili e reperibili. Attraverso il P.O.F si mira a perseguire non soltanto obiettivi relativi all'istruzione ma anche alla formazione degli atteggiamenti e delle competenze che caratterizzano la persona umana, intesa come "un sistema integrato" di tutte le sue dimensioni costitutive. In particolare, ci si propone di coinvolgere gli alunni in percorsi che facilitino e incrementino l’acquisizione di competenze, valorizzando nel contempo comunicazione ed espressività nell’interazione individuo-contesto- cultura. Si individuano alcuni criteri generali per delineare il Piano dell’Offerta Formativa e l’organizzazione complessiva necessaria per la sua attuazione: 3 promozione del successo formativo attraverso l’organizzazione funzionale del curricolo di base e l’ampliamento dell’offerta formativa (pluralità di linguaggi, di canali e di contesti di apprendimento); valorizzazione della diversità personale, culturale, linguistica e religiosa; personalizzazione dei percorsi formativi per la realizzazione di un’effettiva uguaglianza di opportunità; accoglienza, integrazione e cura del “benessere” come presupposto fondamentale per l’apprendimento; valorizzazione delle risorse interne ed esterne alla scuola per la qualificazione del sistema scolastico; partecipazione, efficienza e trasparenza nell’organizzazione dei servizi; incremento dei livelli di informazione/comunicazione all’interno della scuola (condivisione, decisionalità diffusa) e all’esterno (con l’utenza e gli enti territoriali di riferimento). Dal “RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE” 2014/15 4 5 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.it 1. CONTESTO AMBIENTALE DATI ANAGRAFICI del CIRCOLO Il Circolo di Caluso si compone di sei plessi di Scuola Primaria e di quattro plessi di Scuola dell’Infanzia. SCUOLE PRIMARIE Il plesso di Scuola Primaria di CALUSO, sito in Via Gnavi n. 1, conta 10 classi a Tempo Pieno e 1 classe a Tempo Pieno modulare con un totale di n. 222 alunni di cui 11 diversamente abili. Il plesso di Scuola Primaria di ARÈ conta 4 classi a Tempo Pieno e 1 classe a Tempo Pieno modulare con un totale di n. 67 alunni di cui 3 diversamente abili. Il plesso di Scuola Primaria di MAZZÈ conta 4 classi a Tempo Pieno e 1 classe a Tempo Pieno modulare con un totale di n. 84 alunni di cui 1 diversamente abile. Il plesso di Scuola Primaria di TONENGO conta 5 classi a Tempo Pieno con un totale di n. 83 alunni di cui 2 diversamente abili. Il plesso di Scuola Primaria di VILLAREGGIA conta 3 classi organizzate a tempo modulo di 30 ore (pluriclasse 1^-2^; 3^-4^; 5^) con un totale di n. 37 alunni. Il plesso di Scuola Primaria di VISCHE conta 3 classi (n. 2 pluriclassi con abbinamento 1^- 2^; 3^-5^; 4^) di cui 2 a Tempo Pieno e 1 organizzata a Tempo Pieno modulare con un totale di n. 48 alunni di cui 4 diversamente abili. SCUOLE DELL’INFANZIA Il plesso della Scuola dell’Infanzia di CALUSO comprende n.3 sezioni funzionanti a Tempo Pieno con n.75 alunni di cui 5 diversamente abili. Il plesso della Scuola dell’Infanzia di RODALLO comprende n.2 sezioni funzionanti a Tempo Pieno con n.51 alunni. Il plesso della Scuola dell’Infanzia di MAZZÈ comprende n.3 sezioni funzionanti a Tempo Pieno con n.75 alunni di cui 1 diversamente abile. Il plesso della Scuola dell’Infanzia di VISCHE comprende n.1 sezione funzionante a Tempo Pieno con n. 22 alunni di cui 1 diversamente abile. 6 Popolazione Scolastica del Circolo di Caluso ANNO SCOLASTICO 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA PLESSO MASCHI FEMMINE TOTALE CALUSO 101 121 222 ARÈ 45 22 67 MAZZÈ 46 38 84 TONENGO 37 46 83 VILLAREGGIA 18 19 37 VISCHE 25 23 48 272 269 541 TOTALE GENERALE ORGANICO DI PLESSO CALUSO ARÈ MAZZÈ TONENGO VILLAREGGIA VISCHE N° N° N° N° N° N° 10 4 4 5 3 2 CLASSI CLASSI CLASSI CLASSI CLASSI CLASSI a a a a a a T.P. + 1 T.P. modulare T.P. + 1 T.P. modulare T.P. + 1 T.P. modulare T.P. Modulo T.P. +1 T.P. modulare SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO SEZ. MASCHI FEMMINE TOTALE CALUSO 3 43 32 75 RODALLO 2 23 29 51 MAZZÈ 3 42 33 75 VISCHE 1 14 8 22 TOTALE GENERALE 102 111 223 TOTALE DEL CIRCOLO DIDATTICO: n° alunni 764 7 Popolazione Scolastica del Circolo Didattico di Caluso A.S. 2015/2016 – SCUOLE PRIMARIE CONSISTENZA NUMERICA DEGLI ALUNNI 140 120 100 80 60 40 20 0 C ALUSO ARE' MAZZE' TONENGO VILLAREGGI A VISC HE Maschi 118 36 42 33 21 21 Femmine 117 34 26 36 23 24 PLESSI SCOLASTICI Popolazione Scolastica del Circolo Didattico di Caluso A.S. 2015/2016– SCUOLE DELL’INFANZIA 8 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.it UBICAZIONE DELLE SCUOLE - Direzione Didattica - Primaria - Dell’infanzia - Primaria Dell’infanzia - Dell’infanzia - Primaria - Primaria - - Primaria - Primaria - Dell’infanzia 9 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.it LETTURA DEL TERRITORIO La popolazione scolastica presente nelle nostre scuole proviene principalmente dai comuni che fanno parte del Circolo Didattico: Caluso, Mazzè, Villareggia e Vische. Caluso, in questi ultimi decenni, è diventato sede di Istituti di scuola secondaria (Liceo “Martinetti”, Istituto Professionale per l’Agricoltura “Ubertini”) e della Scuola Media “G. Gozzano” che raccoglie anche l’utenza dei Comuni di circoli didattici viciniori. Tutto ciò ha contribuito a fare di Caluso un polo scolastico territorialmente collocato tra Chivasso ed Ivrea che finora erano i due maggiori centri su cui gravitavano gli studenti della zona. Nei Comuni di Caluso e Villareggia sono presenti scuole dell’infanzia paritarie (G.Guala e B.Ferro). A Caluso sono utilizzabili: una biblioteca, due teatri (Oratorio S. Andrea e Istituto M. Ausiliatrice), un centro aperto , un parco (Spurgazzi), un centro sportivo ad Arè con piscina coperta, campi da tennis e calcio, palestra. Nei Comuni di Mazzè , Villareggia e Vische sono utilizzabili: una biblioteca comunale, campi sportivi e da tennis, parchi gioco, sale pluriuso, palestre. La popolazione del Circolo risulta caratterizzata da famiglie di operai, artigiani, commercianti ed impiegati. La maggior parte dei genitori richiede la scuola a tempo pieno perché entrambi impiegati nelle attività lavorative. A Caluso e Mazzè si rileva una consistente richiesta di servizi scolastici integrativi (pre e post-scuola) con orari prolungati sia nella scuola Primaria sia nella scuola dell’Infanzia. 10 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.it 2. PRINCIPI E FINALITÀ DELLA SCUOLA La nostra comunità scolastica riconosce come propri i seguenti valori: Valore della persona Valore della scuola come comunità educante Valore della cultura Valore insito in una buona organizzazione scolastica. Pertanto nelle scelte educative, negli orientamenti e nella concreta organizzazione del servizio intende attenersi ai seguenti principi fondamentali: UGUAGLIANZA La scuola si adopera affinché le diversità di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche non ostacolino l’esercizio effettivo del diritto all’istruzione e siano garantite a tutti le stesse opportunità di crescita culturale. IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ A tutti gli utenti deve essere garantito un trattamento obiettivo ed imparziale. Viene garantita l’imparzialità: nella formazione delle classi e delle sezioni nella definizione dei tempi destinati agli incontri con le famiglie nell’assegnazione dei docenti nell’impostazione degli orari dei docenti ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La scuola garantisce l’impegno per l’inserimento e l’integrazione di tutti gli alunni differenziando la proposta formativa per offrire a tutti la possibilità di sviluppare pienamente le proprie potenzialità. Nelle scuole del Circolo sono presenti e in costante aumento alunni stranieri di diverse nazionalità. Per favorire l’integrazione si predispongono situazioni, attività, mirate al riconoscimento, al rispetto ed alla valorizzazione delle diverse identità, al confronto e allo scambio tra diverse culture, alla conoscenza reciproca delle abitudini di vita, delle tradizioni, dei 11 costumi. La presenza di bambini di culture diverse può essere una risorsa per il gruppo, sollecitando il confronto, le relazioni, l’integrazione tra identità diverse e costituendo un’occasione per aprire vari percorsi. Educare alla mondialità nella conoscenza e nel rispetto delle diverse culture e religioni è uno degli obiettivi perseguiti dalla nostra scuola. il processo di integrazione ha inizio quando gli insegnanti, gli alunni, i genitori considerano la classe come una comunità che accoglie tutti; una comunità a cui tutti appartengono, dove le esigenze di tutti i membri vengono soddisfatte e dove le persone sono solidali le una con le altre e si sostengono a vicenda. Nelle scuole del Circolo la diversità è ritenuta un valore: l’incontro con l’altro arricchisce ogni persona dandole l’opportunità di occuparsi dell’altro, di imparare dall’altro, di conoscere l’altro, di acquisire abilità e valori, di sviluppare la propria personalità in modo originale. Sono molte e diverse le strategie che si possono adottare per rendere l’integrazione scolastica una realtà. La prima, e forse la più importante, consiste nell’elaborare una filosofia scolastica basata sui principi egualitari e democratici, tenedo presente che l’integrazione è un valore da perseguire. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA Viene rispettata la libertà di scelta degli utenti tra le varie scuole; è garantita l’osservanza dell’obbligo scolastico con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione. EFFICIENZA E TRASPARENZA Gli Organi Collegiali favoriscono una gestione partecipata della scuola; gli operatori si impegnano a semplificare le procedure e a dare informazioni complete e trasparenti. LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE La programmazione collegiale, in armonia con la libertà di attuazione degli insegnanti, persegue la formazione completa dell’alunno, nel rispetto degli obiettivi nazionali. Per migliorare le competenze degli operatori della scuola vengono predisposti interventi regolari ed organici di aggiornamento. 12 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.it 3. CENTRALITÀ DELL’ALUNNO NEL PROCESSO EDUCATIVO E FORMATIVO RISPETTO DEI DIRITTI DEL FANCIULLO Il principio guida del Circolo di Caluso è il rispetto dei diritti del fanciullo. La scuola sarà intesa come ambiente ricco di affettività positiva, dove il bambino potrà sperimentare l'accettazione, la comprensione, la gratificazione, l'incoraggiamento e dove il rispetto dei suoi diritti sarà garantito. Nelle programmazioni educative della scuola dell’infanzia e primaria si terrà conto del diritto dell'alunno di ricevere un'informazione chiara e completa sul funzionamento della scuola e una valutazione corretta e trasparente nei criteri, nelle forme, nei tempi e nei modi. Nella stesura delle programmazioni didattiche (una per ogni scuola dell’infanzia e una per ogni interclasse di scuola primaria) si terrà conto delle caratteristiche degli alunni sia dal punto di vista dell’ apprendimento (esperienze, conoscenze, abilità e modi dell'apprendimento) sia del comportamento relazionale (relazionalità e partecipazione, atteggiamento nei confronti dell'esperienza scolastica) CONOSCENZA DEGLI ALUNNI Saranno curati in modo particolare i contatti con le famiglie negli incontri programmati (vedi Regolamento di Circolo), durante i quali saranno date e richieste informazioni utili anche a correggere eventuali comportamenti anomali, di disagio, di disadattamento. Per i casi più difficili ci si avvarrà della consulenza dell’équipe psico-medica presente nel territorio. In ogni caso la conoscenza degli alunni effettuata con metodi e strumenti vari (osservazioni, colloqui, conversazioni, questionari, test, ecc.) costituirà il punto di partenza delle programmazioni didattiche. 13 Tenuto conto che la famiglia ha la funzione primaria di educare e formare il fanciullo e che la scuola non esaurisce tutte le funzioni educative, riteniamo necessario ed indispensabile nell'ambito delle nostre competenze (autonomia funzionale) favorire l’ interazione formativa tra le due istituzioni. Uno dei mezzi utilizzabili a tale scopo è la partecipazione democratica, prevista dalle norme sugli organi collegiali ai vari livelli. Altro momento essenziale consiste nella valorizzazione delle risorse culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture in esso operanti (visite di istruzione, rapporti con l’équipe psico-medica, Progetto Genitori, Progetto continuità tra i vari ordini di scuola). Particolare attenzione sarà rivolta a favore degli alunni in situazione di svantaggio, per evitare che le diversità si trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi di comportamento, preludio all'insuccesso scolastico. Gli interventi operativi terranno conto delle esigenze di valorizzare le capacità individuali, al fine di raggiungere il massimo dei risultati per ciascuno, in relazione alla situazione di partenza. A tale scopo sarà predisposto un itinerario operativo che dovrà prevedere: a) un momento di conoscenza degli alunni, attraverso criteri oggettivi di osservazione e di valutazione che mirino non a classificarli, ma ad individuare possibilità e vincolo dell'azione; b) l'individuazione di eventuali difficoltà e ritardi sulla base degli accertamenti effettuati nella fase di accoglienza; c) l'attivazione di specifici interventi che richiedano l'utilizzazione di tutti i canali della comunicazione e della appropriata metodologia; d) protocollo di accoglienza degli alunni stranieri. L'intervento educativo deve cercare di corrispondere al maggior numero possibile di aspetti della personalità dell'allievo; occorre una differenziazione di stimoli, una attenzione che, senza perdere di vista il gruppo classe, riesca a penetrare i casi particolari. Sono auspicabili, al riguardo, attività di classi aperte attraverso l'allestimento di laboratori di lettura, pittura, drammatizzazione, giardinaggio, ecc. Gli apprendimenti hanno bisogno di prerequisiti; di conseguenza, a favore di chi non li possiede, saranno necessarie iniziative di sostegno. 14 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.it OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI La scuola farà in modo che il principio della convivenza democratica non venga vissuto con indifferenza passiva e solleciterà gli alunni alla consapevolezza delle proprie idee e alla responsabilità delle proprie azioni. Si terrà conto del patrimonio culturale di ogni alunno. Si opererà affinché il fanciullo: a) prenda consapevolezza tra l’assunzione di un’idea e la realizzazione; b) abbia ampia occasione di iniziative, decisioni, responsabilità personale ed autonomia e possa sperimentare progressivamente forme di lavoro di gruppo; c) abbia consapevolezza delle varie forme di diversità ed emarginazione; d) sia progressivamente guidato ad ampliare l’orizzonte culturale e sociale oltre la realtà ambientale più prossima in uno spirito di comprensione e cooperazione internazionale. Le scuole, dell’infanzia e primaria, concorreranno a sviluppare le potenzialità creative del fanciullo, privilegiando in modo particolare le funzioni motorie, cognitive, affettive prestando attenzione allo sviluppo psicologico dell’alunno. Si promuoverà nell’alunno la consapevolezza delle proprie possibilità e del proprio io come progressiva capacità di autonomia sul piano personale e sociale. La scuola contribuirà alla formazione di un costume comprensione e di rispetto in materia di credo religioso. di reciproca Dovrà essere curata la realizzazione di un clima sociale positivo nella vita quotidiana della scuola, per raggiungere concretamente il giusto rapporto tra istruzione ed educazione. Sarà particolarmente garantito il diritto all’educazione di quei soggetti che presentano difficoltà di apprendimento scolastico, sia legate a situazioni di handicap sia dovute a carenze familiari e a disagio economico-sociale; a tal fine la scuola si impegnerà ad evitare che le “diversità” degli alunni si trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi di comportamento. Si favorirà la creazione di un clima atto a far sì che l’alunno impari a star bene con se stesso, con gli altri e con il mondo che lo circonda. 15 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.it 4. STRATEGIE E MEZZI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI ORGANIZZAZIONE GENERALE Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa il Circolo si è dato una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro. I gruppi hanno il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici e verificarne l'efficacia, realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio. In questo contesto, vengono maggiormente valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e favoriti processi decisionali che coinvolgano tutti i docenti. Staff di direzione E’ formato dai docenti incaricati di funzione strumentale, dai docenti collaboratori del dirigente scolastico e dal Dirigente Scolastico. Commissione Integrazione alunni diversamente abili E' formata da tutti gli insegnanti coinvolti in esperienze di integrazione di alunni in situazione di handicap. Obiettivi: Analizzare i casi degli alunni disabili, scambiarsi opinioni e informazioni riguardanti gli stessi. Individuare soluzioni per l’inserimento in classe e strategie didattiche per un apprendimento mirato. Formulare proposte da presentare al Collegio dei Docenti e all’ASL riguardo alla disabilità. Stabilire le modalità di utilizzo dei fondi e delle risorse. Commissione Autonomia/Indicazioni per il curricolo Obiettivi: Raccogliere ed organizzare gli elementi costitutivi il POF (finalità, progetti, attività, dati tecnici, …). Coordinare le attività di progettazione didattico-educativa del Circolo 16 Monitorare le attività di progettazione didattico-educativa del Circolo. Divulgare presso i genitori i punti fondamentali del POF (depliant informativo). Commissione continuità Obiettivi: Promuovere incontri tra insegnanti dei diversi ordini di scuola al fine di favorire una continuità del percorso educativo-didattico. Individuare ed elaborare strumenti per la raccolta di dati e informazioni sul livello di maturazione raggiunto dai bambini al termine di un percorso educativo-didattico. Promuovere iniziative comuni. Commissione mensa Obiettivi: Partecipare alle riunioni della commissione mista per il controllo e la verifica della qualità del servizio di ristorazione scolastica erogato dal comune di competenza. Commissione sito internet Obiettivi: Curare la redazione e l’aggiornamento del sito internet del Circolo,alla luce della P.U.A. Gruppo di progettazione L2 Obiettivi: Coordinare l’attività didattico-formativa dell’insegnamento della lingua straniera nel Circolo. Gruppo di lavoro progetto Competenz’ISS Obiettivi Partecipare all’attività di ricerca-azione per la conoscenza e la diffusione della scienza e della tecnica attraverso un innovativo approccio metodologico. 17 Gruppo progetto Bright Start Obiettivi: Applicare il metodo Bright start al fine di trovare nuovi strumenti didattici rispondenti ai bisogni dell’infanzia nell’ottica metacognitiva. Gruppo HC Costituito da rappresentanti dei docenti di sostegno e comuni, dei genitori, degli Enti Locali, dell’ASL e delle Associazioni dei Genitori e presieduto dal Dirigente Scolastico, formula proposte e organizza iniziative per favorire l’integrazione degli alunni portatori di disabilità. Commissione integrazione alunni stranieri Obiettivi: promuovere attività di accoglienza favorire i processi di integrazione promuovere il sostegno linguistico divulgare le informazioni relative all’ambito di appartenenza. Gruppo di lavoro GLI Obiettivi: rilevare i BES presenti nella scuola raccogliere e documentare gli interventi offrire consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola Commissione verifica prove quadrimestrali Obiettivi: rivedere le prove di verifica quadrimestrali apportando le opportune modifiche alla luce delle “Nuove Indicazioni Nazionali” 18 ACCORDI DI RETE L’art. 7 DEL d.p.r. 275/99 (Regolamento Autonomia delle Istituzioni Scolastiche), consente accordi e convenzioni tra le Istituzioni scolastiche per il coordinamento di attività di comune interesse. L’accordo può avere per oggetto: 1. attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; 2. attività di amministrazione e contabilità; 3. acquisto di beni e servizi, organizzazione e altre attività coerenti con le finalità istituzionali delle scuole in rete. L’accordo di rete dev’essere approvato dal Consiglio di Circolo e, nel primo dei casi segnalati, anche dal collegio di Docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza. Il nostro Circolo Didattico aderisce ai seguenti accordi di rete: Accordo di rete per Integrazione e inclusione degli alunni in situazione di handicap ACCORDO DI RETE TRA LE SEGUENTI ISTITUZIONI SCOLASTICHE: PAVONE- I. C.AZEGLIO- I. C. CALUSO - CIRCOLO DIDATTICO CALUSO- SC. SEC. I° GRADO CASTELLAMONTE- CIRCOLO DIDATTICO CASTELLAMONTE -IS "FACCIO" CUORGNÈ - CIRCOLO DIDATTICO CUORGNÈ – IIS XV APRILE FAVRIA I.C. FORNO - I.C. IVREA I – I.C. IVREA II - I. C. RIVAROLO - I. C. IVREA – IIS GRAMSCI SAN GIORGIO CANAVESE - CIRCOLO DIDATTICO SETTIMO VITTONE – I.C. VISTRORIO – I.C. STRAMBINO- I.C. Visto Visto Vista Vista Vista Vista Vista l’art. 21 della Legge n. 59 del 15 marzo 1997; l’art. 7 del D.P.R. n. 275 del 8 marzo 1999; la Lettera Circolare n.139 del 13 settembre 2001; la Circ. Reg. N.63 del 5 novembre 2001; la C.P. N. 694 del 19/12/2001; la Circ. Reg. n.78 del 20 dicembre 2001; la L.R.28/07 – Diritto allo studio 19 Vista la Direttiva Ministeriale 27-12-12 e C.M. 8 del 6-3-2013 Premesso che le istituzioni scolastiche firmatarie riconoscono: · l’opportunità di operare per lo sviluppo della cultura dell’inclusione dei soggetti con disabilità e per lo sviluppo e conseguente diffusione della documentazione di buone prassi didattiche nell’ottica dell’inclusione di tutti gli alunni · la necessità di realizzare modalità di spesa efficienti ed efficaci per l’acquisto di strumenti e tecnologie volti alla piena realizzazione di un progetto di vita per gli alunni disabili · la necessità di realizzare acquisti territoriali che favoriscano lo sviluppo di reti, anche Interistituzionali, per creare modalità di lavoro condivise e favorire la cultura dell’inclusione; · la necessità di garantire la massima utilizzazione degli strumenti in dotazione e disponibili e promuovere la formazione per il loro utilizzo migliore . Si stipula il seguente accordo di rete tra le istituzioni scolastiche: · La Scuola Polo: I.C. PAVONE rappresentata dal dirigente scolastico Dr.ssa Marzia Giulia Niccoli · le Direzioni Didattiche di cui all’allegato 1 · gli istituti comprensivi di cui all’allegato 2 · le scuole secondarie di I grado di cui all’allegato 3 · le scuole secondarie di II grado di cui all’allegato 4 Art.1 La premessa è parte integrante dell’accordo. Art.2 Le istituzioni scolastiche aderenti alla rete collaborano per l’attuazione di azioni mirate alla realizzazione di quanto riconosciuto in premessa che assume valore di obiettivi a lungo e a medio termine. Art.3 Le istituzioni scolastiche firmatarie si impegnano a: · collaborare per definire i criteri da utilizzare per la gestione delle risorse, consapevoli che le modalità di acquisto e di distribuzione non possono essere soggette a parametri esclusivamenti economici o numerici; · collaborare al fine di creare un sistema efficace per la diffusione delle buone prassi e la loro documentazione · cooperare con la scuola polo per tutti i casi in cui se ne ravvede la necessità · versare annualmente alla scuola polo la somma di €103,00 per le spese di gestione e di formazione della rete, che saranno rendicontate annualmente. - collaborare per rendere la condivisione della piattaforma SUSSIDINRETE efficace e diffusa sul territorio al fine anche di facilitare il lavoro di raccordo tra le scuole polo Art. 4 Per ciascuna rete viene costituto un comitato tecnico scientifico. Laddove il numero delle scuole aderenti alla rete superi le 30 Istituzioni Scolastiche si potranno istituire più comitati tecnici scientifici suddividendo le competenze per ordine di scuola. Non si possono comunque istituire più di tre CTS nella stessa scuola polo. Ciascun comitato tecnico scientifico sarà così composto: 1. dirigente scolastico della scuola polo o suo delegato, che lo presiede. 2. n.1 docente referente della scuola polo 3. n. 4 docenti, ognuno in rappresentanza del proprio ordine 4. n. 1 rappresentante degli EE.LL. individuato dagli stessi 20 5. n. 1 genitore per ogni ordine di scuola afferente al singolo comitato tecnico Con i seguenti compiti: - stabilire le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di cui all’art.2; - stabilire criteri per l’acquisto dei nuovi sussidi - stabilire criteri per la distribuzione e la gestione delle risorse; - verificare periodicamente l’aggiornamento dei dati sulla piattaforma SUSSIDINRETE - elaborare valutazioni e proposte per il miglioramento della piattaforma e il suo utilizzo - promuovere iniziative varie, sia in ordine alla formazione del personale, sia rivolte ai genitori - mettere a punto strategie per un sempre maggiore e più efficace coinvolgimento dei soggetti esterni (ASL, EE.LL-. Associazioni di volontariato, ecc.) per l'integrazione dei soggetti disabili, anche nell’ottica di accedere a finanziamenti e/o ad opportunità progettuali, in coerenza con le finalità definite in premessa. Il comitato tecnico può avvalersi, nel caso lo giudichi necessario, di esperti esterni, purché a titolo gratuito. Il dirigente responsabile della rete promuove, con cadenza almeno annuale, un incontro aperto con le scuole aderenti alla rete, finalizzato a presentare il programma annuale e a raccogliere osservazioni e proposte. I membri del comitato tecnico di cui ai punti 3 e 5 saranno designati esclusivamente dalle singole scuole aderenti alle rete ed eletti nella prima assemblea plenaria; il membro di cui al punto 4 è indicato dagli Enti , a seguito di richiesta formale della scuola polo; il membro di cui al punto 2 è designato dal Dirigente Scolastico della scuola polo. Art. 5 La gestione delle risorse finanziarie e strumentali assegnate alla rete viene affidata alla scuola polo. Il bilancio di tali risorse verrà pubblicato annualmente. Art. 6 Le reti gestiscono le risorse per il prestito d’uso dei sussidi necessari agli alunni disabili di tutte le scuole del territorio di pertinenza Le comunicazione dei tempi e delle modalità con cui chiedere i sussidi sarà rivolto a tutte le Istituzioni Scolastiche del territorio. Art.7 La partecipazione alle attività di rete è aperta a tutte le istituzioni, enti, associazioni interessate e disponibili a collaborare con la scuola per l’integrazione dei soggetti con disabilità e per la diffusione della cultura dell’inclusione. La modalità di tali collaborazioni vengono definite via via dal comitato tecnico. Le istituzioni, gli enti e le associazioni che aderiscono alla rete possono prendere parte all’incontro annuale di cui all’art. 4. Le scuole della rete hanno priorità nell’accesso ai corsi di formazione organizzati dalla rete. Art. 8 Ogni scuola individua un docente referente e ne dà comunicazione alla scuola polo. Art. 9 Il presente accordo ha durata biennale e si intende rinnovato, salvo disdetta di una delle parti. 21 Art. 10 Il testo del presente accordo è depositato presso le segreterie delle scuole e pubblicato sulla piattaforma SUSSIDINRETE da cui gli interessati possono prenderne visione ed estrarne copia. Art.11 L’accordo è approvato dai rispettivi Consigli di Istituto e Collegi Docenti per le parti di propria competenza. ACCORDO DI RETE TRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE della Provincia di TORINO Competenz’ I.S.S. – INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI Il giorno 26 Gennaio 2008 presso i locali dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero Martinetti” di Caluso si riuniscono i Dirigenti Scolastici delle seguenti scuole che partecipano al Piano ISS: - Istituto di Istruzione Superiore “Piero Martinetti” di Caluso (scuola presidio della Provincia di Torino) - Liceo Scientifico “Antonio Gramsci” di Ivrea (scuola del docente tutor) - Istituto Comprensivo Statale di Azeglio (scuola del docente tutor) - Direzione Didattica di Caluso - Direzione Didattica I CIRCOLO - Istituto Comprensivo Statale IVREA I - Istituto Comprensivo Statale IVREA II - Istituto Comprensivo di Strambino - Scuola Secondaria I grado “G.Gozzano “ di Caluso - Istituto Comprensivo Statale di Verolengo - Istituto Comprensivo Statale di Favria di Chivasso al fine di stipulare un accordo di rete per la realizzazione del Piano ISS provinciale all’interno di un quadro di coordinamento da parte del Gruppo di Pilotaggio Regionale. PREMESSE Visto il Piano Nazionale ISS del Ministero della Pubblica Istruzione (documento di base del 20 febbraio 2006) promosso nel quadro del Protocollo di Intesa sottoscritto con le Associazioni disciplinari AIF, ANISN, SCI-DDC, Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano e Città della Scienza di Napoli; Visto il Protocollo di Intesa in data 12 ottobre 2006 tra l’USR Piemonte e le Associazioni Disciplinari AIF, ANISN, SCI-DDC; 22 Vista la C.R. n. 343 del 5.09.2006 relativa all’attuazione del Piano ISS in Piemonte; Tenuto conto delle funzioni svolte dal Gruppo di Pilotaggio Nazionale, da quelle svolte dal Comitato Scientifico Nazionale e dal Gruppo di Pilotaggio Regionale costituito con Decreto n. 9306/P/A2 del 29.09.2006; Visto l’art. 7, comma 2, del D.P.R. 275/99 che consente espressamente l’adozione di accordi di rete fra diverse istituzioni scolastiche aventi per oggetto il coordinamento e la collaborazione in attività di comune interesse per il raggiungimento delle finalità Dato atto che il Piano ISS è inserito come progetto nei POF delle scuole sopraccitate si conviene e stipula quanto segue Art. 1 - Premesse Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale dell’accordo. Art. 2 – Costituzione e denominazione della rete E’ istituita la rete delle scuole aderenti al Piano ISS denominata “Rete ISS Provincia di Torino”d’ora in avanti denominata “RETE”. Art. 3 – Finalità La RETE ha per finalità generale l’applicazione del Piano Nazionale ISS secondo le linee indicate dal Gruppo di Pilotaggio Regionale. In particolare l’obiettivo della RETE è la collaborazione tra le istituzioni scolastiche aderenti, al fine di dare concretezza ai diversi campi di intervento del Piano ISS con l’apporto dei docenti tutor come indicato nell’opuscolo nazionale di presentazione del 20 febbraio 2006 - dare concretezza all’autonomia didattica, di sperimentazione e ricerca attraverso il miglioramento della professionalità dei docenti, chiamati ad elaborare piani di studio con sviluppo verticale nei quali le singole esperienze scientifiche diventano tappe strutturate di percorsi didattici con una coerente organizzazione del tempo scuola; - indicare alle scuole in forma essenziale gli orizzonti didattici e gli spazi organizzativi affinché si costruiscano offerte formative rispondenti alle attese e capaci di promuovere un nuovo incontro tra i giovani e la cultura scientifica, in entrambe le dimensioni di ricerca e di studio.” Art. 4 – Durata L’accordo ha durata annuale e si intende rinnovato salvo diverse indicazioni provenienti dai competenti Organi nazionali e regionali e salvo disdetta motivata da parte di ciascuna istituzione scolastica aderente che vale solo per l’istituzione scolastica disdettante. 23 Art. 5 – Istituto scolastico aderente Le istituzioni scolastiche firmatarie del presente accordo riconoscono nell’Istituto di Istruzione Superiore “P.Martinetti “ individuato dall’USR Piemonte quale Presìdio territoriale per la provincia di Torino ,punto di riferimento nell’attuazione locale del Piano ISS (come illustrato nell’art.6). Esse si impegnano a individuare un referente del Progetto relativo al Piano ISS interno all’istituto e a promuovere presso il gruppo di docenti partecipante all’attività di formazione e ricerca-azione del Piano “l’approccio metodologico innovativo connotato da: - attenzione alla costruzione di conoscenza; - riconoscimento del ruolo determinante dell’esperienza concreta nelle situazioni strutturate e non: in laboratorio, sul campo, in classe, nell’ambiente e nella tecnologia; - uso appropriato dei diversi linguaggi (gestuale, orale, scritto, iconico, formale,…) sia nella prima costruzione di conoscenza che nella sua organizzazione progressiva; - raccordi significativi con le radici dell’esperienza e della conoscenza quotidiana; - adozione progressiva dei punti di vista della diverse discipline attraverso la scomposizione – “disintreccio” dei fenomeni osservati e la loro ricomposizione – “reintreccio” secondo scopi espliciti; - graduale acquisizione della consapevolezza che la conoscenza scientifica cresce attraverso la costruzione di modelli; - riflessione costante sull’apprendimento e sul significato di quanto si apprende, a livello individuale e collettivo e con modalità adeguate all’età. e la raccolta, la valorizzazione e la produzione di materiali didattici, anche multimediali, che possano essere adattati a diverse esigenze e successive trasformazioni e i donei ad assicurare l’implementazione flessibile della proposta didattica complessiva.” (cfr. succitato opuscolo ministeriale) Art. 6 – Scuola capofila e gestione amministrativo-contabile L’Istituto di Istruzione Superiore “P.Martinetti” assume il ruolo di scuolacapofila del presenteaccordo.Tale istituzione scolastica svolge compiti di supporto organizzativo, gestionale e documentale per la promozione e la realizzazione degli interventi innovativi e formativi avvalendosi della propria equìpe tutoriale e mettendo a disposizione i supporti organizzativi e di segreteria necessari, come indicato e sottoscritto nell’accordo di rete regionale tra le scuole presidio firmato il 4 luglio 2007. Essa si impegna a realizzare il programma di attività di seguito allegato rispondente ai bisogni delle scuole aderenti alla rete e al territorio, mettendo a disposizione attrezzature, laboratori scientifici e tecnologici per lo svolgimento delle attività programmate e la documentazione del lavoro svolto secondo le linee generali indicate dal Piano ISS Nazionale e le indicazioni del Gruppo di Pilotaggio Regionale. 24 Essa gestisce come compenso del lavoro di tutoraggio i fondi assegnati dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, come stabilito nel predetto accordo regionale. Gestisce inoltre al suo interno tutti gli aspetti organizzativi, amministrativi ed economici necessari per la realizzazione delle iniziative relative al proprio progetto approvato dal Gruppo di Pilotaggio Regionale. Periodicamente rendiconta il proprio operato al Gruppo di Pilotaggio Regionale dal quale riceve supporto istituzionale, di risorse e consulenza scientifico-organizzativa-didattica e rende disponibili le rendicontazioni analitiche delle spese sostenute. Art. 7 – Coordinamento all’interno della rete E’ previsto un coordinamento tra le scuole presso cui sono in servizio i docenti tutor e un coordinamento allargato tra le scuole appartenenti alla rete con la partecipazione dei rispettivi Dirigenti Scolastici o di un loro delegato referente del progetto interno alla singola istituzione. Caluso, 26 Gennaio 2008 ACCORDO DI RETE SULLA SICUREZZA FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE LE SEGUENTI ISTITUZIONI SCOLASTICHE: Direzione Didattica Statale di Caluso(TO) Direzione Didattica Statale di San Giorgio (TO) Istituto comprensivo di Strambino(TO) Istituto comprensivo di Favria (TO) Istituto di Istruzione Superiore “P. Martinetti di Caluso (To) Per ottemperare al disposto del D.Leg.vo 81/08 in merito alla sorveglianza sanitaria nei confronti del personale e per l’individuazione della figura di Medico Competente per l’anno scolastico 2008/09 CONVENGONO E STIPULANO quanto segue: Impegni della Direzione Didattica Statale di Caluso: richieste di preventivo a nome di tutte le istituzioni per i costi per il servizio di sorveglianza sanitaria e di consulenza continuativa in medicina del lavoro,alla luce della vigente normativa sulla sicurezza. Impegni di tutte le istituzioni scolastiche : 25 Ogni istituzione si impegna a valutare le proposte giunte alla Direzione Didattica di Caluso e a sottoporle al vaglio dei competenti organi collegiali entro i termini di legge. Le istituzioni,nelle figure del Dirigente Scolastico, si impegnano a concordare la scelta di un unico medico competente. Ogni istituzione provvede singolarmente alla stipula del contratto. Ogni istituzione provvede singolarmente alla relativa liquidazione del compenso entro i termini previsti. Ogni istituzione ottempera alla normativa citata in premessa e mette a disposizione i dati necessari per i sopraluoghi sanitari , per la stesura del protocollo sanitario e ogni documentazione utile al processo di valutazione dei rischi sanitari. Il presente accordo ha validità annuale, rinnovabile, con decorrenza dal mese di novembre 2010. ACCORDO DI RETE “LA SCUOLA SI-CURA DI ME” ACCORDO DI RETE TRA LE SEGUENTI ISTITUZIONI SCOLASTICHE Circolo Didattico di Caluso Circolo Didattico di San Giorgio Scuola Secondaria di I grado di Caluso I.C. di Strambino I.C. Ivrea 1 Premesso che: - l’art. 7 del D.P.R. 275/99 (Regolamento Autonomia delle Istituzioni Scolastiche), consente accordi e convenzioni tra le Istituzioni Scolastiche per il coordinamento di attività di comune interesse, ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 L. 241/90; - le istituzioni scolastiche intendono avvalersi della facoltà offerta dalla normativa citata per meglio realizzare le proprie finalità istituzionali; - l’adesione all’accordo di rete potrà essere inserita nel Piano dell’Offerta Formativa delle Istituzioni Scolastiche; -la presente Rete è stata costituita nell’a.s.2008/09 tra i Circoli Didattici di Caluso, San Giorgio C.se e Strambino e viene integrata dalla Scuola Media Statale “G.Gozzano” di Caluso dall’a.s.2011-2012. Il Circolo didattico di Strambino è ora costituito in Istituto Comprensivo. Dall’a.s.2015/16 la Rete accoglie al suo interno anche l’Istituto Comprensivo di Ivrea 1. - l’adesione al presente accordo è stata decisa dai competenti organi collegiali con specifiche Deliberazioni . Considerato che: il collegamento in Rete tra le scuole autonome è finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato, evitando così la frantumazione delle iniziative e la dispersione delle risorse; 26 SI CONVIENE QUANTO SEGUE Art. 1 Finalità e obiettivi dell’accordo Le Istituzioni Scolastiche intestatarie del presente accordo istituiscono tra loro un collegamento in rete ai sensi dell’art. 7 del DPR 275/99, che prende il nome di “Rete La Scuola si-cura di me“ L’accordo di rete è finalizzato a creare le condizioni di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e con i possibili referenti a livello locale,provinciale e regionale per promuovere la cultura della sicurezza, della legalità, del benessere e della cittadinanza attiva . In specifico ci si propone di: • definire e realizzare progetti didattici relativi alle tematiche della sicurezza ed alla promozione della cittadinanza attiva inseriti nei POF d'Istituto; • sostenere e valorizzare il ruolo del SPP interno nell’azione di gestione della sicurezza e nella didattica della sicurezza; • assicurare un’azione di formazione continua del personale scolastico sui temi della sicurezza, della legalità, della cittadinanza attiva e dell’educazione alla salute con particolare riguardo alla ricaduta didattica; • operare a livello organizzativo e strutturale, in sinergia con gli enti territoriali per garantire un sicuro ambiente di lavoro e di studio. Art. 2 Oggetto e durata 2.1. Gli obiettivi dell’accordo riguardano: □ la promozione della cultura della sicurezza,della cittadinanza responsabile e della salute tra i discenti, intesa come acquisizione della capacità di percepire i rischi ambientali e comportamentali e di adottare e favorire comportamenti sicuri e responsabili; □ l’assunzione di un ruolo attivo sul fronte della sicurezza da parte degli allievi e del personale scolastico; □ la collaborazione tra le istituzioni che aderiscono alla Rete per la diffusione e lo scambio di materiale didattico e informativo e la promozione delle buone pratiche; □ l'aggiornamento e la formazione del personale scolastico con compiti di gestione della sicurezza secondo il D.Lgs. 81/08; □ lo sviluppo di una strategia di collaborazione tra Scuola , Enti proprietari ed Enti convenzionati per lo sviluppo e diffusione di progetti specifici; □ la gestione pratica degli aspetti di cui ai punti precedenti compresa la produzione di materiale divulgativo. 2.2 Le Istituzioni Scolastiche che aderiscono alla Rete si impegnano a: a. individuare ognuna un proprio referente, con l'incarico di promuovere iniziative didattiche e formative all'interno del proprio istituto e di svolgere un'azione di collegamento con la Rete; b. definire progetti didattici congiunti e/o afferenti alla rete inseriti nel Piano dell'Offerta Formativa d'istituto e concretamente realizzati; c. dare la propria disponibilità a scambiare materiale didattico e informativo; d. collaborare in materia di formazione del personale; e. mettere a disposizione materiale informativo (pubblicazioni, opuscoli, procedure…) per gli studenti; 27 f. partecipare a gruppi di lavoro per la progettazione di iniziative e la costruzione di strumenti didattici. 2.3.La durata dell’accordo,vigente dall’a.s.2008-09, è triennale a partire dall’a.s.2015-16. Art. 3 Organo responsabile della gestione 3. 1. Le Istituzioni Scolastiche intestatarie del presente accordo, individuano al proprio interno una scuola capofila cui è affidata l’attività organizzativa, istruttoria, negoziale, di gestione delle risorse finanziarie e di esecuzione delle decisioni assunte dall’organo di cui al successivo punto 3.4. 3.2. L’istituto Circolo Didattico di Caluso (TO) assume il ruolo di scuola capofila di cui al presente articolo, p. 1 3.3 Le istituzioni scolastiche della Rete conferiscono alla scuola capofila formale mandato a rappresentarle nelle comunicazioni esterne concernenti l’attività della Rete stessa. 3.4. L’organo responsabile dell’individuazione delle specifiche attività oggetto della reciproca collaborazione all’ambito del presente accordo, viene individuato nella “Conferenza di servizi”, così come disciplinata dall’art.14, L.241/90. Nella Conferenza di servizi le singole scuole sono rappresentate dal Dirigente Scolastico o suo delegato. 3.5. La convocazione della Conferenza di servizi è disposta dal Dirigente scolastico della scuola capofila, che svolge anche la funzione di Presidente della Conferenza, o suo delegato. 3.6. L’Istituzione capofila si impegna a : -individuare un docente referente di rete; -individuare una o più persone con il compito di coadiuvare il referente; -predisporre un apposito capitolo di bilancio per la gestione finanziaria della rete; -mettere a disposizione un locale ad uso della rete; -mettere a disposizione attrezzature e materiali adeguati per iniziative che dovessero svolgersi al suo interno; -garantire la custodia dei materiali; -garantire la visibilità della rete anche attraverso il proprio sito web; -sperimentare al proprio interno buone pratiche sulla sicurezza; -garantire l’esecuzione delle decisioni assunte dalle istituzioni scolastiche aderenti. Art. 4 Recesso I Rappresentanti legali delle Istituzioni Scolastiche possono recedere dagli impegni assunti con il presente accordo con un preavviso di 60 giorni, fatti salvi gli impegni assunti alla data di comunicazione del recesso. Si acquisiscono agli atti della scuola capofila le rispettive delibere dei Collegi dei Docenti e dei Consigli di Circolo e/o di Istituto delle istituzioni scolastiche aderenti alla rete. 28 ACCORDO DI RETE: Rete di formazione e ricerc-azione per l’implementazione delle Indicazioni Nazionali 2012 ACCORDO DI RETE TRA LE SEGUENTI ISTITUZIONI SCOLASTICHE: DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI SAN GIORGIO CANAVESE DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO DIREZIONE DIDATTICA DI VOLPIANO I.C. AZEGLIO – I.C. FORNO – I.C. IVREA II I.C. FAVRIA SCUOLA MEDIA STATALE DI CALUSO SCUOLA MEDIA STATALE DI VOLPIANO Rete di formazione e Ricerc-azione per l’implementazione delle Indicazioni Nazionali 2012. VISTO il D.M. 254/2012 con il quale il MIUR ha predisposto, per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo, il Regolamento recante Indicazioni Nazionali per il curricolo, a norma dell’articolo 1, comma 4 del DPR n. 89 del 20 marzo 2009, che, a partire dall’a.s. 2012/13 costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curriculare affidata alle scuole VISTA la C.M. 22 del 26 agosto 2013, con la quale, considerata l’esigenza di realizzare l’avvio della fase di prima attuazione delle misure di accompagnamento alle Indicazioni Nazionali 2012, il MIUR ha predisposto un preciso quadro organizzativo a livello nazionale e regionale VISTA la nota n.8905/U/C23.i dell’USR Piemonte con la quale si chiarivano i termini delle misure di accompagnamento alle Indicazioni a livello regionale e si forniva una scheda progetto specifica per la presentazione dei progetti sulle Indicazioni ribadendo l’esigenza di lavorare in reti di scuole VISTA la nota n.9538 del 21/11/14 dell’USR Piemonte per la presentazione delle candidature per progetti sulle Indicazioni VISTA la C.M. 49 del 18/11/14 – Misure di accompagnamento per l’attuazione delle IN 12 VISTO il documento del Comitato Tecnico Scientifico “Accompagnare le Indicazioni” VISTO IL D.M. 940 del 15/09/2015 – Misure di accompagnamento/completamento per l’attuazione delle IN12 di cui al D.M. 254/2012 per iniziative di Formazione relative alla certificazione delle competenze 29 VISTA la nota USR Piemonte n. 7929 del 2015; CONSIDERATO che il collegamento in Rete tra le scuole autonome è finalizzato alla realizzazione di un sistema formativo integrato, evitando la frantumazione delle iniziative e la dispersione delle risorse; PREMESSO CHE : - l’art. 7 del D.P.R. 275/99 (Regolamento Autonomia delle Istituzioni Scolastiche), consente accordi e convenzioni tra le Istituzioni Scolastiche per il coordinamento di attività di comune interesse, - le istituzioni scolastiche intendono avvalersi della facoltà offerta dalla normativa citata per meglio realizzare le proprie finalità istituzionali; - che l’accordo di rete sarà inserito nel Piano dell’Offerta Formativa delle Istituzioni Scolastiche; - l’adesione al presente accordo è stata decisa dai competenti organi collegiali con specifiche deliberazioni SI CONVIENE QUANTO SEGUE Art. 1 Finalità e obiettivi dell’accordo Le Istituzioni Scolastiche intestatarie del presente accordo istituiscono tra loro un collegamento in rete ai sensi dell’art. 7 del DPR 275/99, che prende il nome di “Rete territoriale per la ricerca e l’innovazione pedagogica, didattica-valutativa”. L’accordo di rete è finalizzato a creare le condizioni di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e con i possibili referenti a livello locale e regionale per l’implementazione delle Nuove indicazioni, per sviluppare percorsi di ricercazione sulle stesse e per condividere esperienze formative e buone pratiche e per la costruzione di un curricolo verticale. In specifico ci si propone di: promuovere e sperimentare percorsi di ricerc-azione che innovino le metodologie didattiche realizzare azioni di informazione/formazione per il personale scolastico, i genitori, il territorio costruire percorsi didattici per competenze; costruire strumenti valutativi per la certificazione delle competenze; mettere a disposizione della rete e diffondere nel territorio buone pratiche didattiche e valutative Art. 2 Contenuto dell’accordo 1. Le Istituzioni Scolastiche intestatarie del presente accordo, individuano al proprio interno una scuola capofila cui è affidata l’attività organizzativa, istruttoria, negoziale, di gestione delle risorse finanziarie e di esecuzione delle decisioni assunte dall’organo di cui al successivo punto 2. L’istituto Circolo Didattico di San Giorgio Canavese assume il ruolo di scuola capofila di cui al presente articolo, p. 1 3. Le istituzioni scolastiche della Rete conferiscono alla scuola capofila formale mandato a rappresentarle nelle comunicazioni esterne concernenti l’attività della Rete stessa, compresa la referenza per l’USR per il Piemonte. 30 4. L’organo responsabile dell’individuazione delle specifiche attività oggetto della reciproca collaborazione all’ambito del presente accordo, viene individuato nella “Conferenza di servizi”, così come disciplinata dall’art.14, L.241/90. Nella Conferenza di servizi le singole scuole sono rappresentate dal Dirigente Scolastico o suo delegato. 5. La convocazione della Conferenza di servizi è disposta dal Dirigente scolastico della scuola capofila, che svolge anche la funzione di Presidente della Conferenza, o suo delegato. 6. La scuola capofila acquisirà nel proprio bilancio i finanziamenti per le attività della rete e gestirà i fondi destinandoli in base alle decisioni che saranno successivamente individuate dalla Conferenza di Servizi. 7. La rete s’impegna a collaborare strettamente affinché: - le scelte progettuali e la destinazione delle risorse risultino funzionali al raggiungimento degli obiettivi - sia garantita la diffusione della documentazione - sia garantito il coinvolgimento degli alunni, dei docenti, delle famiglie e del territorio. 8. Ciascuna istituzione scolastica aderente alla rete si impegna ad attuare al proprio interno un processo di formazione dei docenti con modalità ed obiettivi condivisi. 9. Si costituisce un gruppo tecnico di lavoro con l’incarico di coordinare i gruppi di lavoro presenti nelle scuole. 10. Il gruppo tecnico di lavoro è costituito da tutti i docenti referenti nominati dai capi d’istituto, con compiti di : referenza per la propria scuola, passaggio di comunicazioni/informazioni, svolgimento delle azioni previste e stabilite durante le riunioni, valutazione delle opportunità di revisione/integrazioni al progetto, raccolta dati utili al monitoraggio e alla valutazione. 11. Il lavoro nelle singole scuole o gruppi di scuole potrà riferirsi ad una o più discipline/aree disciplinari, secondo quanto stabilito dal gruppo tecnico. 12. I Dirigenti scolastici delle istituzioni aderenti alla rete si impegnano ad attuare un comune percorso formativo sulla tematica delle Nuove Indicazioni. Art. 3 Durata dell’ accordo Il presente accordo ha la durata di un biennio, rinnovabile, a partire dalla data della stipula. Art. 4 Recesso I Rappresentanti legali delle Istituzioni Scolastiche possono recedere dagli impegni assunti con il presente accordo con un preavviso di 60 giorni, fatti salvi gli impegni assunti alla data di comunicazione del recesso. Si acquisiscono agli atti le rispettive delibere dei Collegi dei Docenti e dei Consigli di Circolo e/o di Istituto delle istituzioni scolastiche aderenti alla rete. 31 Rete di scuole per l’Autovalutazione di Istituto e il Miglioramento dell’Efficacia della Scuola LINEE GUIDA AZIONI AVIMES 2014-15 AVIMES (Autovalutazione di Istituto per il Miglioramento dell’Efficacia della Scuola) è un network di scuole che si occupa di - qualità educativa, progettazione didattica, valutazione e miglioramento dei processi e dei risultati di insegnamento-apprendimento; - auto-analisi e miglioramento dell’organizzazione dell’istituto scolastico, leadership educativa allargata ai docenti; - formazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici con modalità di ricerca-azione e di interazione fra pari per la realizzazione di sperimentazioni, approfondimenti, produzione di materiali utili alla didattica e all’autovalutazione migliorativa; - raccordo con il territorio, con i soggetti ed enti impegnati nella qualificazione degli interventi educativi, nella valutazione e nella formazione iniziale e in servizio, sia in ambito regionale e nazionale sia in ambito internazionale. La rete fa riferimento ai più qualificati esiti e aggiornamenti della ricerca sui sistemi di istruzione, sulla didattica, sui fattori e indicatori che favoriscono lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli attori e delle scuole nel loro complesso. In particolare, il framework fondamentale si basa sulla teoria delle scuole efficaci e sui modelli di teorie delle organizzazioni secondo gli sviluppi attuali: cfr in bibliografia gli autori J.Scheerens e Quinn e Rorbaugh e i numerosi materiali di ricerca e resoconti di esperienza. Dopo oltre quindici anni di attività, la Rete ha sviluppato competenze e strumenti, via via messi a punto con applicazioni opportunamente revisionate, ha condotto studi e interventi di formazione presso le scuole, l’Università, l’Amministrazione scolastica e vari enti, avvalendosi di formatori propri e di esperti esterni. Ha mantenuto al contempo il raccordo con i principali centri di elaborazione e ha interpretato in modo critico e costruttivo le normative ministeriali e le proposte del Sistema di Valutazione nazionale. Come è noto, molte sono le innovazioni recenti sul fronte istituzionale, ad esempio il Documento La Buona Scuola, che contiene, tra gli altri, elementi di interesse in tema di Formazione degli insegnanti e di Qualità Educativa e la Direttiva ministeriale n° 11 del 18 sett. u.s. in tema di Sistema Nazionale di Valutazione. Relativamente al primo esempio, verranno elaborate riflessioni e proposte in collaborazione con i Formatori e i dirigenti della Rete, al fine di redigere un documento critico e propositivo da inviare ai responsabili della consultazione. 32 Relativamente al secondo esempio, è in corso la lettura approfondita della Direttiva in funzione dell’allestimento di specifiche azioni, in ragione dell’elevata coerenza tematica dei contenuti della direttiva stessa con il framework AVIMES. Offrirà supporto il consistente e qualificato Gruppo di esperti Valutatori di cui la rete dispone, a seguito delle sperimentazioni nazionali V&M, VALES, INVALSI, TIMSS, OSCE PISA, in cui detti valutatori hanno operato. Molte sono anche le Attività AVIMES già prefigurate alla conclusione dello scorso anno scolastico: - Raccolta-redazione e pubblicazione dei Materiali prodotti dagli insegnanti negli ultimi anni sia per la Didattica della Lingua italiana che per la Didattica della Matematica; - Sviluppo e applicazione delle proposte di Miglioramento contenute nel Rapporto Gli allievi valutano la loro scuola; - Raccolta – Redazione e pubblicazione dei Materiali elaborati dal Gruppo Dirigenti scolastici in tema di Autovalutazione di Istituto; - Valorizzazione e Diffusione , su richiesta, dei Materiali sulle Indicazioni per il curricolo elaborati da varie scuole e reti di scuole con il supporto della Rete in collaborazione con esperti del Gruppo di lavoro regionale dell’USR, del MIUR, ecc). Inoltre, sono previste azioni di: -formazione continua dei docenti in servizio, mediante corsi centralizzati o decentrati, anche con la struttura di moduli brevi e workshop, sulle tematiche di Lingua italiana, Italiano L2 in collaborazione con l’UTS inserimento scolastico alunni stranieri, Matematica, Valutazione degli apprendimenti; -azioni di consulenza e supporto alle scuole per l’elaborazione del Rapporto di autovalutazione di Istituto e per l’avvio, la realizzazione e il monitoraggio degli interventi di miglioramento connessi ai nodi critici individuati nel rapporti di autovalutazione. Sul piano internazionale: - la Rete è diventata Partner ufficiale di un ampio Progetto europeo, PETALL( Pan European Task Activities for Language Learning), in tema di insegnamento delle Lingue straniere secondo la metodologia dei Learning Task con il supporto delle TIC: il sostegno scientifico è assicurato dall’Università di Torino, professoressa Carla Marello con la collaborazione delle dottoresse Elisa Corino e Cristina Onesti. - l’Università Kansai del Giappone ha chiesto alla Rete di sviluppare un Progetto di partenariato di Ricerca in tema di Formazione iniziale degli insegnanti nei due paesi, in interazione con l’Università degli studi di Torino e l’USCOT, con particolare riferimento alle modalità di Tirocinio nelle scuole. Verranno coinvolti insegnanti supervisori e docenti di classe accoglienti, in funzione di tutor degli studenti universitari futuri insegnanti. 33 Scuole X Canavese= Rete Nessuno escluso ACCORDO DI RETE FRA LE SEGUENTI ISTITUZIONI SCOLASTICHE: IIS Moro di Rivarolo Canavese - TOIS00400V LA Faccio di Castellamonte IIS XXV Aprile di Cuorgnè I Paritario SS.Annunziata di Rivarolo C.se IC Gozzano di Rivarolo C.se Sez. Medie Faccio di Castellamonte, Agliè IC di Forno C.se IC di Favria Cena di Cuorgnè, Valperga Alighieri di Volpiano,San Benigno DD di San Giorgio DD di Volpiano DD di Caluso Titolo del Progetto Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. (Fenomeni migratori di ieri e di oggi: accoglienza, integrazione, comprensione). PREMESSA Il progetto si propone di approfondire il tema dell’incontro fra culture come opportunità di arricchimento reciproco e di occasione per riflettere sulle forme di solidarietà che una società progredita ed economicamente sviluppata deve necessariamente essere in grado di mettere in atto; esso mira poi a contribuire a diffondere una informazione in grado di offrire ai cittadini strumenti di analisi e di comprensione di eventi come quelli relativi allo spostamento di popoli alla ricerca del miglioramento delle proprie condizioni di vita. Si intende cercare di operare a largo raggio individuando, accanto alle attività curricolari e ai gruppi di lavoro, interventi che puntino all’ educazione alla partecipazione civile e politica, alla valorizzazione delle differenze linguisticoculturali ed imperniati sui motivi della unità, della diversità e della loro conciliazione dialettica. Le azioni saranno modulate e adattate in base alle diverse fasce d’età dell’utenza impiegando tecniche educative e strumenti specifici. Formazione/informazione cittadinanza attiva La comprensione di fenomeni così complessi necessita di cittadini prima di tutto consapevoli della propria storia e fondati sulla propria identità e poi informati e consci che la diffusione dei diritti è il primo passo per la pace e la convivenza fra i popoli. Alle problematiche relative alle migrazioni è infatti connessa l’intera problematica del traffico di esseri umani e del loro sfruttamento sotto le forme del lavoro nero e del caporalato, da considerarsi 34 in senso ampio - come elementi che rischiano di indebolire le basi della nostra stessa vita democratica. Il progetto si propone dunque di favorire, attraverso una prima fase di studio, l’acquisizione di un’informazione critica e consapevole; in una seconda fase, più operativa, di promuovere e realizzare forme di cittadinanza attiva e di protagonismo dei giovani nelle scelte delle istituzioni e degli enti operanti sul territorio, nonché in quelle della loro vita. Le scuole coinvolte nel progetto collaboreranno anche per l’avvio di una sperimentazione metodologica nell’approccio al lavoro in termini di adozione di forme di didattica innovative miranti all’autonomia degli studenti nel costruire percorsi di studio e ricerca di informazioni (cooperative learning, flipped class, didattica laboratoriale, ecc.) Il progetto è frutto della azione coordinata e trasversale di diversi ordini di scuole in rete e di Enti (Comuni) e Associazioni (Libera, Emergency, ecc.) Descrizione sintetica della Rete e del relativo contesto territoriale ed operativo Si è iniziato a lavorare per la costituzione della rete “Scuole x Canavese = Rete” (di seguito SCR) a partire dallo scorso a.s. vista la necessità a livello locale (zona circoscritta della Provincia di Torino) di condividere, come esplicitato nell’Accordo: 1. attività di ricerca, di sperimentazione e di sviluppo; 2. risorse; 3. iniziative di formazione e aggiornamento; 4. laboratori didattici; 5. progettazione di attività comuni; 6. iniziative di documentazione, di ricerche, di esperienze e di informazione; 7. attrezzature, sussidi e materiale di facile consumo; 8. prestazioni di servizi e di assistenza tecnico-professionale; 9. attività di consulenza sui problemi amministrativi, giuridici e legislativi comuni; 10. elaborazione e sottoscrizione di convenzioni e di accordi con Enti locali o soggetti esterni alla Rete. Tutto il vissuto della da poco costituita rete SCR che in pratica coinvolge quasi tutte le Scuole del territorio canavesano è documentato sul sito: http://scr.istitutomoro.it/ 35 ACCORDO DI RETE:INSEGNANTI IN VIAGGIO Promuovere il progetto CLIL ACCORDO DI RETE FRA LE SEGUENTI ISTITUZIONI SCOLASTICHE: Scuola secondaria di I° grado di Caluso Scuola secondaria di I° grado di Volpiano IC di Forno C.se IC di Favria IC Azeglio DD di San Giorgio DD di Caluso Viste le delibere dei Consigli di Istituto e dei Collegi dei Docenti degli Istituti partecipanti stipulano in data 1 ottobre 2015 presso la scuola Sec. Di I° grado “GOZZANO” a Caluso il seguente accordo finalizzato alla partecipazione al bando per i CLIL pormosso dal MIUR Finalità e obiettivi La rete che si intende costituire con la denominazione “INSEGNANTI IN VIAGGIO” mira a promuovere il progetto CLIL con le seguenti finalità e obiettivi: Fare acquisire contenuti discplinari migliorando le competenze linguistiche nella lingua veicolare (inglese e francese), utilizzata come strumento per appprendere e sviluppare abilità linguistiche. Obiettivi: - far comprendere che la lingua è uno strumento di comunicazione, acquisizione e trasmissione del sapere e non un insieme astratto di regole grammaticali e parole - progettare unità didattiche di apprendimento per l’acquisizione di specifici contenuti disciplinari in lingua diversa da quella matrena - sviluppare abilità e competenze trasversali, di tipo meta cognitivo (cogliere i rapporti tra forme linguistiche, analizzare, sintetizzare, rielaborare ed esprimere contenuti in modo personale) e culturale (consapevolezza della diversità sviluppo e interessi plurilingue) - utilizzare presentazioni multimodali e multimediali degli argomenti - elaborare uno o più prodotti digitali per scuola, anche in continuità fra scuole di diverso grado - mettere in comune e divulgare processi e prodotti CLIL attraverso la documentazione delle esperienze Struttura della rete La Rete è costituita dalle Istituzioni scolastiche sopra elencate. Si individua tra le scuole partecipanti la Scuola Sec. Di I° grado “G.Gozzano” di Caluso come Scuola Capofila, responsabile del raggiungimento delle finalità dell’accordo e della gestione delle risorse Il presente accordo ha durata fino al termine delle attività previste dal progetto. 36 Linee guida per l'ammissione di sponsor (Approvate dal Consiglio di Circolo del 24 ottobre 2008) ( Legge 27 dicembre 1997, n.449, art. 43 - legge 27/12/1997, n. 449art.41 del D.I. 44/2001) IIl Dpr 8 marzo 1999 n° 275 sull'autonomia scolastica, richiede a ciascuno dei protagonisti del ciclo educativo - docenti, responsabili degli istituti, personale della scuola, alunni, famiglie - un rinnovato e più ampio impegno. Sempre più forte si manifesta la necessità di offrire alle giovani generazioni oltre al sapere anche una più articolata educazione che li renda consapevoli della loro condizione di cittadini liberi ed eguali, responsabilmente partecipi della vita sociale e soggettivamente membri di una collettività solidale. Le attuali sfide educative comportano un impegno intellettuale e strumentale, con necessità finanziarie che le risorse economiche attualmente messe a disposizione dallo stato e dagli enti locali, non sempre sono in grado di soddisfare. Si rende quindi necessaria la ricerca di fonti di finanziamento, integrative di quelle pubbliche, per poter costruire un'istituzione scolastica non solo più attrezzata, non solo più dinamica, ma anche capace o almeno messa nelle condizioni di poter sperimentare percorsi formativi nuovi, originali. Fonti di finanziamento integrative significa, in altri termini, sostenitori, sponsor, mecenati. Prima di intraprendere la ricerca di queste figure, il Consiglio di Circolo indica una serie di requisiti che saranno la griglia di selezione dei potenziali 'offerenti' dell'Istituto, partendo dalla inderogabile condizione della scuola quale luogo protetto per il bambino. CRITERI DI SELEZIONE DEL SOSTENITORE Premesso che qualsiasi forma di rapporto, fra l'Istituzione scolastica e l'erogatore di finanziamenti, deve essere privo del coinvolgimento sia attivo che passivo dei bambini, si dovranno escludere le seguenti tipologie merceologiche: • Beni voluttuari in genere (abbigliamento, bibite analcoliche ed alcoliche in genere, giocattoli, profumi, preziosi, casalinghi, ecc.); • Produzioni dove è più o meno evidente il rischio per l'essere umano o per la natura (industrie chimiche o farmaceutiche, industrie belliche); Inoltre aziende sulle quali grava la certezza o anche il solo sospetto di comportamenti censurabili (sfruttamento del lavoro minorile, rapina delle risorse nei paesi del terzo mondo, inquinamento del territorio, speculazione finanziaria, condanne passate in giudicato, atti processuali in corso, ecc.). OPPORTUNITA' PER IL SOSTENITORE Le più diffuse forme di finanziamento privato alle scuole prevedono, la richiesta di un ritorno di immagine dell'erogatore, mediante la comparizione del suo logo e/o del suo nominativo, sul materiale informativo prodotto dalla scuola in 37 relazione all'evento che vede coinvolto il finanziatore. Qualora il contributo non fosse legato ad una specifica iniziativa possono essere proposte altre forme di contribuzione e conseguenti ritorni: • divulgazione a mezzo stampa dell'iniziativa di finanziamento/donazione; • apposizione del logo del/dei sostenitori sul materiale cartaceo prodotto dal Circolo e sul sito web. DEFINIZIONE DELL'OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE Finalità determinata Nel caso si abbia a disposizione l'esatto preventivo di una determinata attività (progetto, manifestazione, acquisto di materiali ecc.) è possibile realizzare la ricerca di finanziatori con finalità specifica. A costoro si proporrà la formula del ritorno di immagine legata all'evento, con un contributo minimo che dovrà essere definito di volta in volta a seconda della importanza dell'evento proposto. Finalità non predeterminata Altri obiettivi possono essere determinati anche in momenti seguenti alla raccolta di finanziamento. In questi casi è possibile offrire al sostenitore forme di pubblicizzazione della propria immagine mediante le elencate già ipotesi che devono trovare una valutazione economica legata alla tipologia e ai tempi di visibilità del sostenitore e che verranno stabilite , di volta in volta e a seconda dei casi,dal Dirigente Scolastico,sentito il parere degli organi collegiali. Tipologia donazione di materiali per la didattica (anche riciclati): sponsorizzazioni etiche forniture di materiali per le attività scolastiche in cambio di forme pubblicitarie non invasive e rispettose della missione educativa della scuola. contributo finanziario per attività o progetti della scuola che intendi sostenere. Presentazione La ricerca di sponsorizzazioni si attuerà attraverso uno spazio sul sito del Circolo e/o attraverso l’informazione cartacea . 38 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] . SITO :www.circolodidatticocaluso gov.it VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Il processo di valutazione degli alunni è strettamente connesso con l’attività di programmazione, non solo per il controllo degli apprendimenti ma come verifica dell’intervento didattico al fine di apportare eventuali modifiche al progetto educativo. Le insegnanti di scuola primaria, durante la programmazione, stabiliscono collegialmente a classi parallele, prove di verifica degli apprendimenti che vengono utilizzate: in ingresso in itinere nel momento terminale. Il documento ufficiale resta la scheda di valutazione, elaborata a livello di Circolo didattico, in cui compaiono la valutazione periodica e annuale e il giudizio globale che include aspetti relazionali e socio-affettivi degli alunni. CRITERI DI VALUTAZIONE Ai sensi e per gli effetti dell’art.4,comma 4 del D.P.R. 275/1999 e dell’art.1,c.5 del D.P.R. 122/2009, la valutazione e l’attribuzione dei voti disciplinari verrà effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati. 1) La gamma dei voti decimali da 5 a 10 viene assegnata secondo la seguente tabella: SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO Carenza di attenzione e impegno tale da compromettere l’apprendimento. Inadeguate prestazioni per la maggior parte degli indicatori Prestazioni solo parzialmente adeguate nella maggior parte degli indicatori usati. Capacità di strutturare l’argomento in VOTI 5 39 alcuni dei suoi aspetti,ma non in modo completo. Relativa autonomia nell’applicare le procedure. Adeguate prestazioni solo per alcuni indicatori. Capacità di strutturare l’argomento nei suoi aspetti fondamentali. Discreta autonomia nell’applicare le procedure. Adeguate prestazioni per tutti gli indicatori. Adeguato possesso delle conoscenze fondamentali di base. Adeguata capacità nell’applicare le fondamentali procedure. Sicurezza di prestazioni per la maggior parte degli indicatori disciplinari. Sicuro possesso delle conoscenze oggetto di insegnamento. Sicurezza nell’applicare le fondamentali procedure. Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi. Eccellenza delle prestazioni in tutti gli indicatori considerati. Sicuro ed articolato possesso delle conoscenze oggetto di insegnamento. Padronanza nell’applicare procedure. Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi. 6 7 8 9 10 2) I voti disciplinari per gli alunni diversamente abili vengono determinati secondo le specifiche procedure previste dal P.E.I. di cui all’art 12,comma 5 della L.104/92. 3) Per gli alunni non italofoni di nuovo e/o recente inserimento si fa riferimento al protocollo di accoglienza deliberato dagli Organi Collegiali (prot. N°1208 del 22/05/09). 4) Per gli alunni diagnosticati con DSA la valutazione tiene conto delle specifiche situazioni di tali alunni;sono adottati strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei nelle attività didattiche e nelle prove di verifica. La valutazione nella scuola dell’infanzia precede, accompagna e segue i percorsi curricolari assumendo una funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento. 40 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it PROGRAMMAZIONI EDUCATIVE E DIDATTICHE La scuola, nel rispetto degli obiettivi stabiliti dalle indicazioni ministeriali e della libertà di insegnamento dei docenti, definisce i curricoli di base, individuando gli obiettivi specifici dell’apprendimento, i contenuti, i metodi e gli strumenti idonei a favorire il pieno sviluppo della personalità degli alunni, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento di ognuno. Il curricolo di Circolo tiene in considerazione le aspettative, gli interessi, le esigenze dei protagonisti del processo formativo (allievi, docenti, genitori) e le caratteristiche del contesto in cui la scuola sorge e opera. Esso è stato rielaborato alla luce delle Nuove Indicazioni Nazionali ed è attuato attraverso periodici adattamenti di contesto. Nel nostro Circolo le programmazioni specifiche sono concordate settimanalmente dai team docenti per definire nel dettaglio le attività delle diverse aree disciplinari. Nella PROGRAMMAZIONE PERIODICA i docenti, esercitando la loro libertà di insegnamento, riprendono in considerazione gli obiettivi specifici e progettano le adeguate attività didattiche. I gruppi di programmazione, organizzati per classi parallele, sono coordinati da un insegnante referente. Gli assi culturali di riferimento definiti nel Circolo sono: asse dei linguaggi asse matematico asse scientifico-tecnologico asse geo-storico-sociale L’insegnamento della lingua straniera è svolto da insegnanti specialisti e specializzati, così come quello della Religione Cattolica Le suddivisioni orarie settimanali delle singole discipline fanno riferimento ai rapporti minimi di cui al D.M. 10-09-91 e ai rapporti massimi individuati dal Collegio dei Docenti. 41 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it INSERIMENTO ED INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Compito primario della Scuola è quello di impartire l’istruzione, tale obiettivo non può rimanere fine a se stesso, ma lo si deve inquadrare in una “piena formazione della personalità degli alunni”. Il diritto all’educazione e all’istruzione degli alunni in situazione di handicap nelle sezioni e nelle classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado è disciplinato dalla cosiddetta Legge-Quadro sull’handicap, cioè dalla legge 5 febbraio 1992, n.104, che riprende e perfeziona quanto precedentemente disposto da altre norme legislative. L’integrazione è dunque un concetto ben più ampio di quello che definisce il solo inserimento nelle classi comuni, condanna tutte le forme di esclusione, di carità compassionevole, di assistenzialismo e promuove i diritti alla persona: il diritto alla qualità della vita, allo studio, alla relazione, allo sviluppo di tutte le potenzialità ed eccellenze, alla cura come rispetto e dignità, all’autodeterminazione e alla non discriminazione. Tutto ciò attraverso un impegno che coinvolge tutta la scuola e richiede piccoli o grandi cambiamenti. La Legge Quadro prevede l’istituzione di un Gruppo di studio e di lavoro di Circolo, con il compito di predisporre e seguire il percorso formativo degli alunni portatori di handicap. Il Gruppo ha il compito di: - analizzare la situazione complessiva nell’ambito delle scuole di competenza (numero alunni in situazione di handicap, tipologia dell’handicap, classi coinvolte); - coordinare l’attività di integrazione (corsi di formazione e autoformazione - predisporre le procedure di continuità; - analizzare le difficoltà sorte ed attivare strategie organizzative (confronto, invio a consulenti specifici, utilizzo di strumenti multimediali) capaci di rispondere efficacemente alle problematiche; - attivare il raccordo con gli Enti corresponsabili del processo di integrazione; - offrire agli Organi Collegiali consulenza per la formazione delle classi; - attivare possibilità di consulenza e sostegno alle insegnanti del Circolo, riguardo problematiche relative alle difficoltà di apprendimento; creare percorsi formativi, in collaborazione con le famiglie, volti a favorire e migliorare lo sviluppo integrale del bambino. Il Gruppo ha evidenziato tre aspetti prioritari che è necessario sviluppare e migliorare per garantire una sempre più efficace integrazione, nella scuola che accoglie il deficit e riduce l’handicap: 42 1. Dalla socializzazione alla piena realizzazione delle potenzialità. L’obiettivo è quello di produrre il massimo di efficacia formativa. 2. L’autonomia didattica e organizzativa. L’autonomia è un forte volano di adattamento di curricoli, didattiche, tempi, organizzazione, spazi, alle esigenze di ognuno. 3. L’integrazione dell’integrazione. L’integrazione tra i diversi Servizi è strategica per ottimizzare gli interventi e realizzare pienamente il progetto formativo. I percorsi formativi prevedono lo sviluppo: dell’apprendimento della comunicazione delle relazioni della socializzazione dell’autonomia e della comunicazione personale. Momento significativo nell’iter formativo riguarda, come precedentemente indicato, l’esigenza di una integrazione di tutte le competenze e di tutte le professionalità che entrano in gioco: - la scuola, nelle sue diverse componenti; gli operatori delle Aziende Sanitarie Locali; assistenti per l’autonomia e la comunicazione; la famiglia. Il Gruppo infatti, mediante incontri sistematici, interagisce con modalità costante e continuativa con i familiari, gli operatori ASL, gli educatori. Come previsto dalla Legge-Quadro, il processo di integrazione passa attraverso: 1. l’individuazione dell’alunno come persona in situazione di handicap; 2. la definizione di una “diagnosi funzionale”; 3. la predisposizione di un “profilo dinamico funzionale”; 4. la formulazione di un “piano educativo individualizzato”; 5. la stesura della Relazione Osservativa nell’accoglienza dei bambini, sia all’ingresso alla scuola dell’infanzia, sia nel passaggio alla scuola Primaria; 6. le occasioni di verifica degli interventi realizzati e di aggiornamento della documentazione. Vengono inoltre definite le modalità di intervento, le caratteristiche peculiari di tale documentazione e i limiti degli interventi stessi, avendo ben presente le esigenze di sviluppo della personalità complessiva e non le singole prestazioni. 43 Al momento dell’entrata a scuola il Gruppo, dopo una iniziale osservazione mirata e sistematica, predispone il progetto di integrazione, in cui si evidenziano gli strumenti, i materiali e gli ausili, che sono necessari per la sua realizzazione. In seguito verranno redatti tutti i documenti necessari alla progettazione, cioè: 1. Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF). Dopo un primo periodo di osservazione, i genitori, il referente del caso (ASL), gli insegnanti, gli educatori, sulla base della conoscenza dell’alunno e del contenuto della diagnosi funzionale, concordano gli obiettivi didattici ed educativi e le proposte di attività dell’intero ciclo scolastico. 2. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il gruppo tecnico propone interventi integrati ciascuno secondo le proprie specificità, relativi all’educazione, all’istruzione ed all’integrazione scolastica, stabilendo modalità e tempi di verifica per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.. A partire dall’anno in corso, verrà implementato l’utilizzo dell’ ICF (International Classification of Functioning) sviluppato all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (ONU). Obiettivo dell’ICF è: - la definizione di uno schema di classificazione utilizzabile in tutto il mondo, in ogni contesto culturale, per descrivere in modo coerente il funzionamento della persona; - fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute, delle condizioni, conseguenze e cause ad essa correlate; - fornire uno schema di codifica sistematico per i sistemi informativi sanitari. L’approccio viene chiamato bio-psico-sociale perché la salute viene valutata complessivamente secondo tre dimensioni: biologica, individuale e sociale. La disabilità viene quindi intesa come una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, i fattori personali e i fattori ambientali, ossia il contesto in cui egli vive. 44 PIANO PER L’INCLUSIONE- BES Con la direttiva del 27 dicembre 2012 e della C.M n 8 del 6/3/2013 relativa ai Bisogni educativi speciali (BES) il MIUR ha accolto gli orientamenti da tempo presenti in alcuni Paesi dell’Unione europea che completano il quadro italiano dell’inclusione scolastica. Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute (International Classification of Functioning, disability and health) fondata sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La circolare del 6 marzo 2013 tra le varie questioni esplicava che in tema di BES si deve realizzare un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (in sigla GLI) il quale svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; focus/confronto sui casi; consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno) La nostra Scuola, dopo aver verificato la prima attuazione del Piano nello scorso anno Scolastico, ha elaborato il nuovo “Piano Annuale per l’Inclusività” a.s.2014/15 (in sigla PAI) alla stesura del quale hanno collaborato le F.S. e il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di istituto (in sigla GLI) . Il PAI è, per la nostra scuola, lo sfondo integratore, nonché la scelta pedagogica che intende concretizzare le numerose e variegate istanze provenienti dalla comunità educante, dalle famiglie e dall’intero territorio. Il PAI è una scelta civile prima che pedagogica visto che l’Istruzione è un diritto sancito dalla Costituzione garantito a tutti, anche attraverso azioni e processi finalizzati a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono la piena attuazione. 45 INTERVENTI PER ALUNNI CON DSA /EES In integrazione della normativa generale DPR 275/99 – Regolamento dell’Autonomia e delle note del MIUR, con la L. 8/10/2010 n. 170 – Nuove Norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento in ambito scolastico , sono stati definiti tali disturbi, identificati con le sigle DSA e EES. DSA = Disturbi Specifici di Apprendimento EES = Esigenze Educative Speciali Per DSA si intendono alunni con un’alterazione delle modalità normali di acquisizione di determinate abilità scolastiche, quali la lettura, la scrittura e il calcolo. La loro caratteristica principale è la specificità: il disturbo riguarda uno specifico dominio di abilità, in modo sugnificativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Altre caratteristiche sono l’eterogeneità dei quadri funzionali e dei profili di sviluppo. Rientrano nei Disturbi Specifici Evolutivi di Apprendimento: - dislessia - disgrafia - disortografia - discalculia Gli alunni con Esigenze Educative Speciali sono soggetti che necessitano di specifica programmazione educativa e che risultano così valutati dai Servizi di Neuropsichiatria Infantile o da struttura Specialistica del SSN entro il 31/12 dell’anno di riferimento: PATOLOGIA CODIFICATA SECONDO CLASSIFICAZIONE ICD 10 DELL’OMS: Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico ( codici da F80 a F89) F 80 – Disturbo evolutivo specifico dell’eloquio e del linguaggio F 81 - Disturbo evolutivo specifico delle abilità scolastiche (D.S.A.) (comprende dislessia, discalculia, ecc.) F 82 - Disturbo evolutivo specifico delle abilità motorie F 83 - Disturbi evolutivi specifici misti F 88 – Altri sintomi e disturbi da alterato sviluppo psicologico F 89 – Sindromi e disturbi non specificati da alterato sviluppo psicologico Sindromi ipercinetiche ( comprende ADHD) F 90.0 – Disturbo dell’attività e dell’attenzione F 90.1 – Disturbo ipercinetico della condotta F 90.8 – Sindromi ipercinetiche di altro tipo F 90.9 – Sindrome ipercinetica non specificata Deficit cognitivo Livello intellettivo con QI compreso indicativamente tra i valori 70 e 84 (codificato nel sistema Npi.net con il codice QXX: capacità cognitive al limite QI da 70 a 84). Per gli alunni con DSA e EES si prevedono 4 tipi di intervento: 46 1. Intervento di tipo preventivo attraverso programmi di potenziamento dei pre-requisiti dell’apprendimento della letto-scrittura, da attuarsi a partire dalla Scuola dell’Infanzia. 2. Diagnosi precoce attraverso il riconoscimento dei sintomi, l’attivazione di trattamenti tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura e sensibilizzazione della famiglia al problema. 3. Elaborazione di idonei piani didattici personalizzati di intervento (in sigla PDP) da parte dei docenti, nelle cui classi sono presenti alunni con diagnosi specifiche, che dovranno tenere conto delle caratteristiche individuali dell’alunno, dei punti di forza e debolezza, delle risorse a sua disposizione ed il rispetto dei suoi stili di apprendimento e prevedere un percorso di apprendimento parallelo rispetto a quello tradizionale. 4. Intervento di tipo globale che coinvolga tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunno, docenti, tecnici, referenti ASL e privati), le conoscenze (culturali, legislstive, didattiche, psicologiche, pedagogiche), gli strumenti (tradizionali, compensativi, dispensativi), le strategie (metodologiche, didattiche). Il Gruppo ed i docenti concorderanno i criteri e le modalità di verifica e di valutazione, prevedendo la compensazione di prove non ritenute adeguate e valutazioni più attente ai contenuti. Compiti del referente DSA - Mettere a disposizione dei colleghi la normativa di riferimento e fornire consulenza in merito; - fornire informazioni e ricercare materiali didattici sulle difficoltà di apprendimento; - organizzare una mappatura degli allievi con disturbo specifico di apprendimento; - fornire la modulistica specifica ai colleghi che la richiedano; - predisporre monitoraggi periodici per studiare l’evoluzione e l’efficacia delle iniziative programmate; - fornire supporto ai docenti nell’adozione di Piani Didattici Personalizzati (PDP) e di criteri valutativi adeguati nel rispetto delle disposizioni nazionali; - organizzare, nell’ambito degli incontri di continuità, il passaggio delle informazioni degli allievi che si iscrivono ad altra scuola; - in caso di trasferimento dell’alunno, predisporre la documentazione necessaria ed informare gli insegnanti della scuola che accoglie l’allievo; - occuparsi delle comunicazioni con AID, ASL, MIUR/URS/UFFICI periferici, Reti di Scuole; - frequentare corsi di formazione e aggiornamento con successiva sessione di ricaduta al collegio dei docenti. 47 COME GESTIRE LO SVANTAGGIO CULTURALE Nella scuola si può verificare la presenza di alunni in situazione di svantaggio culturale dovuto a situazioni familiari, a scarsa scolarizzazione pregressa, a provenienza culturale diversa. Entrando nelle aule scolastiche lo svantaggio, che produce un apprendimento difficoltoso, rischia di esaltarsi in un apprendimento ancora più difficoltoso. Lo svantaggio è un fenomeno molto complesso, in cui intervengono fattori che a volte sono difficili da controllare. Un ruolo determinante lo riveste l’insegnante, che applicherà precise metodologie didattiche, creerà rapporti interpersonali positivi che facilitino l’adattamento scolastico, organizzerà attività in piccolo gruppo e predisporrà interventi diversificati. Sono inoltre attive convenzioni con operatori del volontariato sociale per ampliare l’offerta di risorse umane e professionali in grado di operare con alunni in particolare situazione di disagio. 48 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it L'ACCOGLIENZA La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni. NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA l'inizio dell'attività didattica viene preceduto da assemblee, a cui sono invitati soprattutto i genitori dei bambini nuovi, per concordare un piano di inserimento degli alunni. La presenza dei genitori in sezione, nei primi giorni di inserimento, viene limitata a pochi momenti per dare spazio a giochi spontanei, giochi di gruppo, conoscenza reciproca degli alunni, conoscenza dell'ambiente e delle persone che vi lavorano, conoscenza dei contrassegni. NELLA SCUOLA PRIMARIA si cerca di favorire un piacevole approccio con la scuola organizzando visite degli alunni della scuola dell’infanzia alla primaria, dove gli ex compagni dei più piccoli raccontano le loro esperienze rassicurando e offrendo ai più piccoli stimoli e aspettative positive nei confronti della scuola. Sono previsti inoltre scambi di materiali prodotti ed attività in comune tra insegnanti ed alunni delle “classi ponte” (infanzia – primaria, primaria- scuola secondaria di primo grado). 49 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it CONTINUITA' EDUCATIVA L'articolo 2 della legge 148 del 5-6-90 concretizza le forme e le modalità della continuità. Esse concernono: 1. la comunicazione dei dati sull'alunno; 2. la comunicazione di informazioni sull'alunno acquisite anche tramite la collaborazione con la famiglia; 3. il coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali; 4. la formazione delle classi iniziali; 5. il sistema di valutazione degli alunni (insegnamento/apprendimento); 6. l'utilizzo dei servizi di competenza degli Enti Locali (impianti sportivi, laboratori, parchi gioco, ludoteche, biblioteche...); 7. incontri tra i Capi di Istituto e Docenti per "favorire opportune armonizzazioni della programmazione didattica". Per ciò che concerne il sistema di valutazione, si identificano, si valutano e si certificano i livelli di competenza raggiunti dagli alunni cinquenni e dagli alunni delle classi prime e quinte di scuola primaria.In merito alla continuità didattica tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado vengono attuati incontri tra Capi di Istituto circa iscrizioni, notizie alunni, confronti di programmazioni, accordi per le feste di accoglienza, organizzazione di manifestazioni che coinvolgano le classi quinte e prima secondaria, (realizzazione di giornalini, concorsi grafico- pittorici, ...) Alcune scuole, per ciò che concerne la continuità educativa, organizzano momenti di incontro-festa in occasione di ricorrenze importanti, scambiandosi reciproci inviti. La continuità educativa si realizzerà tenendo conto della storia scolastica precedente del bambino in modo attivo e proponendo elementi curricolari e organizzativi nuovi, che a quella storia si possono collegare. Sarà intesa anche in senso bidirezionale, cioè come passaggio e assunzione di modalità organizzative e di metodologie di conduzione, proprie del grado di scuola inferiore da parte della scuola che segue. 50 In relazione anche alle esperienze pregresse si adotteranno iniziative finalizzate al raccordo tra i diversi ordini di scuola. Un’ iniziativa concreta per favorire il raccordo tra scuola dell’infanzia e scuola primaria potrà consistere nell’individuare in comune alcuni semplici obiettivi educativi e nel portare avanti attività coordinate tra i due ordini di scuola, finalizzate al raggiungimento ed al consolidamento degli obiettivi. Verranno individuati momenti per la comunicazione di: 1. informazioni, dati scolastici e non, supporti offerti dagli enti territoriali, per quanto riguarda gli alunni; 2. modalità di lavoro degli insegnanti (programmazione didattica, sistema di valutazione degli alunni, formazione delle classi iniziali). Gli organi collegiali, previsti dal DPR 416/74, trovano la loro motivazione anche nell'esigenza di garantire ed attuare forme di continuità orizzontale. Infatti tutti gli organi collegiali (Consigli d'Interclasse, Consigli di Circolo) sono costituiti anche dalla componente genitori. Sono inoltre attivi tavoli di concertazione interistituzionali su tematiche inerenti il benessere dei minori con la presenza di rappresentanti degli Enti Locali ,di altre associazioni operanti sul territorio, del CISS-AC , del servizio di NPI e della Dirigenza Scolastica. 51 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it LA LINGUA STRANIERA NEL CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO L’insegnamento della lingua straniera è stato avviato nel nostro circolo sin dall’a.s.1992/1993. Partito come esperienza laboratoriale limitata ad alcune classi, nel corso degli anni si è articolato come insegnamento curricolare esteso a tutte le classi e si è arricchito di numerose esperienze extra curricolari: attività di animazione teatrale, introduzione dell’intervento di un docente lettore madrelingua, grazie al Progetto Socrates Assistentato Lingua Comenius, l’interazione epistolare con coetanei anglofoni e la partecipazione a progetti con scuole di diversi Paesi dell’Unione Europea (Progetti Socrates Comenius Azione 1). Dall’a.s.2011/2012, in tutte le scuole dell’infanzia del circolo è attivo per gli alunni cinquenni un progetto di arricchimento dell’offerta formativa volto a favorire un primo ludico incontro con la lingua inglese. Non ci si propone un insegnamento precoce, ma una sensibilizzazione del bambino verso un codice linguistico diverso dal proprio, utile per la sua crescita formativa. Le risorse di organico a disposizione del circolo sono così utilizzate: le insegnanti specializzate dei vari team insegnano l’inglese nella propria classe di docenza e due insegnanti specialisti coprono le classi per le quali manca nel team l’insegnante di L2. L’offerta formativa si articola nel seguente modo: 1 ora di lezione nelle classi prime; 2 ore nelle seconde; 3 ore nelle classi terze, quarte, quinte. Nelle pluriclassi l’orario settimanale viene calcolato in base al monte ore minimo della classe di grado superiore. 52 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 5. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA: IL CURRICOLO BASE Alla luce delle "NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI" 2012, le attività didattiche del Circolo sono organizzate al fine di favorire lo sviluppo dell’identità, dell'autonomia, della competenza e del pensiero scientifico, allo scopo di avviare gli alunni alle prime esperienze di cittadinanza. Si articolano in: attività di laboratori e di sezioni aperte attività di gruppo in sezione attività di piccolo gruppo attività per gruppi di età omogenea. Nei plessi del Circolo si allestiscono spazi-laboratorio, angoli di attività in cui i bambini possono toccare, manipolare, costruire ed inventare. Si usa materiale povero, di recupero, strutturato e non. Per attuare i suoi compiti la scuola si organizza in modo funzionale rispetto agli obiettivi educativi da perseguire, predisponendo un’adeguata organizzazione didattica, che parta dalle effettive capacità ed esigenze degli alunni. La Scuola dell’Infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione, che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione perseguendo la finalità dello sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza. Sviluppare l’identità significa diventare consapevoli del proprio corpo, della propria personalità e del proprio stare con gli altri; vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti dagli altri, in un ambiente sociale allargato. Sviluppare l’autonomia significa saper fronteggiare le situazioni problematiche attraverso strategie di soluzione, saper cooperare con gli altri e se è il caso modificare il proprio convincimento, saper chiedere aiuto avendo la consapevolezza del proprio limite. 53 Sviluppare la competenza significa promuovere nell’ambito dell’esperienza e sotto forma di gioco le capacità di esplorare, osservare, confrontare e intuire; implica inoltre sapere descrivere, tradurre, rievocare, narrare e rappresentare i fatti significativi dell’esperienza stessa. Nella scuola dell’Infanzia le competenze implicano il possesso di un insieme di abilità, di conoscenze e di atteggiamenti affettivo-cognitivi. Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire l'altro da sé e attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni; comprendere l'importanza di regole condivise e il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti. E’ previsto anche l’insegnamento della Religione Cattolica solo per i bambini che se ne avvalgono. Le competenze previste per i bambini in uscita dalla scuola dell’infanzia sono intese come consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettuali e come sviluppo di ulteriori capacità culturali e cognitive, tipiche del pensiero adulto, che si articolano nei cinque campi di esperienza. 54 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 6. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE NELLA SCUOLA PRIMARIA Per favorire la formazione degli alunni, le attività didattiche della scuola primaria, si articolano in diversi modi: lezione collettiva (comunicazione di informazioni uguali per tutti, eventualmente con utilizzo di mezzi audiovisivi) attività di piccolo gruppo (attività di ricerca, di approfondimento, di recupero) attività a classe organizzata a laboratorio (consentono un diverso uso degli spazi e delle attrezzature; gli alunni possono beneficiare di maggiori opportunità di apprendimento e di stimoli alla socializzazione) interventi individualizzati (strategie adeguate alle esigenze dei soggetti). UTILIZZO DELLE CONTEMPORANEITÀ DEI DOCENTI L'Istituzione scolastica, nell'esercizio dell'autonomia didattica e organizzativa prevista dal Dpr 275/99, articola il tempo scuola in modo flessibile, individuando le soluzioni più idonee al migliore impiego delle risorse. Le ore di contemporaneità disponibili nell’organico di istituto vanno utilizzate prioritariamente “per l’ampliamento del tempo pieno sulla base delle richieste della famiglie e, in subordine, per la realizzazione di altre attività volte a potenziare l’offerta formativa” (da Circ. MIUR n.38 del 2/4/09.) Sulla base del disposto normativo, ferma restando la prioritaria esigenza di una adeguata e funzionale organizzazione che favorisca lo sviluppo delle competenze degli alunni e l’ampliamento delle opportunità formative, si usano le risorse a diposizione per: 1. la realizzazione di interventi individualizzati, cioè un adeguamento della didattica alle possibilità dei singoli alunni che consenta loro di raggiungere mete comuni attraverso percorsi diversificati; 2. l’impiego di metodologie rivolte al piccolo gruppo per attività di laboratorio e di ricerca; 3. il recupero per gli alunni con difficoltà; 4. l’inserimento di alunni stranieri; 5. l’organizzazione delle attività formative delle pluriclassi; 55 6. l’alfabetizzazione informatica intesa non tanto come disciplina a se stante, ma come attività trasversale a tutte le discipline; 7. la realizzazione dei progetti contenuti nel P.O.F. Le finalità che la scuola persegue e che orientano le sue scelte educative e didattiche vengono desunte dalle Nuove Indicazioni Nazionali 2012 per il Curricolo e rapportate alle esigenze educative della comunità e dei singoli allievi. La scuola primaria accoglie e valorizza le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti da disabilità, promuove il pieno sviluppo della persona, concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza e contrasta la dispersione, persegue il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola guida gli alunni ad elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. Il senso dell’ esperienza La scuola fornisce agli alunni le occasioni per capire se stessi e il mondo, per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse, per comprendere che il proprio corpo è un bene di cui prendersi cura; favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare ad imparare, per leggere le proprie emozioni e gestirle; promuove il senso di responsabilità attraverso il fare bene il proprio lavoro, nel portarlo a termine, nell'avere cura di sé e della realtà circostante; sollecita a una riflessione sui comportamenti al fine di imparrae a collaborare con gli altri. L’alfabetizzazione culturale di base La scuola mira all’acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti costituzionali. Si pone come scuola formativa che permette di esercitare attraverso i linguaggi delle diverse discipline le differenti potenzialità, ponendo le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Cittadinanza e Costituzione L’educazione alla cittadinanza attiva viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere il concreto prendersi cura di sé, 56 degli altri e dell’ambiente e che favoriscono forme di cooperazione e solidarietà. Obiettivi irrinunciabili sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità raggiungibili attraverso una prima conoscenza della Costituzione. L’ambiente di apprendimento La scuola promuove apprendimenti significativi e garantisce il successo formativo degli alunni. A tal fine è possibile individuare, nel rispetto della libertà d’insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo: · valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni · attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità · favorire l’esplorazione e la scoperta · incoraggiare l’apprendimento collaborativo · promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere · realizzare percorsi in forma di laboratorio. STRUTTURAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI Al fine di realizzare gli obiettivi del processo formativo di ciascun alunno, la scuola sta rielaborando il proprio curricolo di Istituto, messo a punto collegialmente dal team docente e dallo stesso verificato, secondo le Nuove Indicazioni Nazionali 2012. Gli obiettivi di competenza vengono scanditi in annualità come tappe di avvicinamento alle competenze di uscita dalla scuola primaria. Al termine del percorso educativo-didattico l’alunno dovrà essere in grado di: Comunicare ed esprimersi attraverso vari tipi di linguaggio Risolvere situazioni problematiche utilizzando strumenti, strategie, conoscenze e abilità acquisite Relazionarsi con gli altri nel rispetto reciproco e nello spirito di collaborazione Riflettere con spirito critico su fatti ed eventi personali ed esterni Verbalizzare conoscenze acquisite con il lessico adeguato. Considerare le diversità un arricchimento e un valore irrinunciabile. 57 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 7. LA SICUREZZA NELLA SCUOLA Il D.Lgs. n. 81/08 prescrive misure di tutela della sicurezza dei lavoratori di tutti i settori di attività pubblici e privati, compreso la scuola. La sicurezza delle scuole richiede l’intervento sia delle Istituzioni scolastiche che degli enti locali, entrambi con adempimenti e responsabilità precise e stabilite per legge. Per quanto riguarda le Scuole, esse devono : Predisporre la valutazione dei rischi Preparare il Piano di evacuazione degli edifici scolastici Nominare il Responsabile della Sicurezza Nominare il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza Provvedere alla formazione degli Addetti alla sicurezza. Il Dirigente Scolastico adempie a questi obblighi di legge, facendo predisporre da un tecnico specializzato il documento riguardante i rischi presenti negli edifici scolastici ed il piano di evacuazione. Copie di questi documenti sono inviate al Comune per gli adempimenti di competenza. Nomina, inoltre, il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. In ogni edificio scolastico individua gli Addetti al Primo Soccorso, all’Antincendio e all’Evacuazione tra il personale docente e non docente. Le RSU designano il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. In ogni edificio scolastico esiste l’Albo della Sicurezza con i nominativi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e degli Addetti. Particolare risalto viene dato all’aspetto formativo nei riguardi dei lavoratori della Scuola in quanto, a vario titolo, hanno un ruolo nell’assicurare condizione di salute e sicurezza nell’ambiente scolastico, offrendo loro un’adeguata formazione atta a garantire che ognuno svolga le proprie mansioni con una giusta preparazione e conoscenza. Il piano di evacuazione è uno strumento operativo, specifico per l’edificio di 58 ciascun plesso, attraverso il quale sono state studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti dell’edificio. Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione di un edificio sono generalmente i seguenti: incendi che si sviluppano all’interno dell’edifico scolastico; incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola; un terremoto; crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui; inquinamenti dovuti a cause dell’allontanamento dalla zona esterne, che implichino l’obbligo avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Dirigente Scolastico. Il documento viene rivisto ogni qualvolta vengano introdotte nell’edificio delle modifiche di carattere strutturale. All’inizio di ogni anno scolastico gli insegnanti danno agli alunni adeguata informazione sul piano di evacuazione. In ogni edificio scolastico si effettuano quattro prove di evacuazione simulate nell’arco dell’anno scolastico. 59 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 8. OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015/2016 Costituisce l’ambito/contenitore comune che meglio si presta alla creazione di una rete di collegamento tra le diverse realtà territoriali e le strutture scolastiche che in esse operano. E’ la scuola che mette in atto strumenti per favorire il benessere, che costruisce adeguati progetti, che offre opportunità, che cresce e che fa crescere il bambino, che risulta essere il protagonista del suo percorso di maturazione in armonia con se stesso e con gli altri. A tal fine sono stati individuati i seguenti Obiettivi da conseguire: creare un clima affettivo atto a far sì che l’alunno impari a star bene con se stesso, con gli altri e con il mondo che lo circonda; migliorare il livello di apprendimento; consolidare la continuità didattica tra la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria; intensificare momenti di Insegnanti; confronto e collaborazione tra gli favorire l’interdisciplinarietà a livello metodologico; consolidare l’unitarietà del Circolo. I docenti sono supportati nella conduzione dei Progetti, per la parte economico- finanziaria, dal personale di segreteria. Nello specifico il Progetto di motoria della Regione Piemonte, e l’attività di Educazione Motoria sono seguiti dal D.S.G.A. 60 Il percorso di lavoro risulta così strutturato: ARGOMENTO MAPPE CONCETTUALI (vedi allegato 1) CONNESSIONI CURRICOLARI INTERVENTI EXTRACURRICOLARI TECNICHE DI PROCEDURA REALIZZAZIONE (ipertesti, libri, spettacoli, cartelloni …) VALUTAZIONE RIFORMULAZIONE DI NUOVI PERCORSI RIFORMULAZIONE DI NUOVI PERCORSI 61 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it STRUMENTI Gli strumenti organizzativi con cui si intende operare per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa possono essere suddivisi in due grandi aree: Attività di laboratorio e progetti realizzati con risorse interne alla scuola. Attività di laboratorio e progetti realizzati con risorse esterne alla scuola. 1. ATTIVITÀ, LABORATORI E PROGETTI CON RISORSE INTERNE Laboratori e Progetti di Educazione Musicale Progetti di Multiculturalità Progetti di Multimedialità Progetti di Continuità Progetti per l’educazione alla cittadinanza Progetti di Lingua Straniera – Inglese (L2); 2. ATTIVITÀ, LABORATORI E PROGETTI CON RISORSE ESTERNE Laboratori e Progetti di Educazione Motoria Progetti di Prevenzione del Disagio e Promozione dell’Agio Progetti per l’integrazione degli alunni diversamente abili Laboratori e Progetti di Educazione Motoria Progetti di sensibilità verso le diversità Laboratori e Progetti di Educazione Musicale 62 LABORATORI E PROGETTI: SCUOLA PRIMARIA Progetti di Circolo Progetti di musica “SCUOLA SICURA” “UNA APP PER LA SCUOLA SICURA” “UNA SCUOLA PER TUTTI: MANTENIMENTO DELL’AGIO E INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI STATI DI DISAGIO” “SCUOLA E TERRITORIO” Progetti di informatica “EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITÀ” “CONOSCERSI, CAPIRSI, RISPETTARSI: PROGETTO GLOBALE DI INTEGRAZIONE” “IL MONDO INTORNO A NOI” Integrazione e accoglienza “INTERCULTURA: CULTURE ANGLOFONE A CONFRONTO CON LA NOSTRA” “INCONTRIAMO UN INGLESE MADRELINGUA ” “SONGS, DANCES, RHYMES & NURSERY RHYMES” « CAMBIO DI ROTTA »progetto CLIL “SCUOLA FUORI DALLA SCUOLA: ISTRUZIONE DOMICILIARE” “CHI SIAMO, DA DOVE VENIAMO, DOVE ANDIAMO” “ATTIVITÀ MOTORIA NELLE SCUOLE PRIMARIE E DELL’INFANZIA” “L’AMBIENTE VA A SCUOLA” “IL GUSTO DELLA SALUTE” “CHILDREN LOVE TO LEARN” Progetto di continuità “AZIONI DI SISTEMA A SOSTEGNO DELLE FASCE DEBOLI DELLE ISTITUZIONI STATALI SCOLASTICHE DEL PIEMONTE” “SPERIMENTAZIONE NELLE SCUOLE PRIMARIE DEL METODO DI PFEIFFER E JONES” 63 “ASCOLTA… SI LEGGE! ANDIAMO IN BIBLIOTECA” “Competenz’ISS.(insegnare scienze sperimentali) PRESIDIO pr.TORINO” “VIVERE INSIEME, VIVERE FELICI” Progetto di educazione all’affettività per la scuola primaria del Canavese “EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA” MAZZÈ TONENGO VISCHE VILLAREGGIA CALUSO “CONOSCIAMOCI: LABORATORIO INTERCULTURALE DI 1° LIVELLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI” “APPROFONDIAMO L’ITALIANO. laboratorio interculturale di 2° livello” “INTERVENTI PER ALUNNI IN DIFFICOLTÀ “SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE... Fare scuola per costruire competenze: focus sulla valutazione e la certificazione”. “@PPRENDERE IL CODING” “DID@TTICA MULTIMEDIALE” Progetti di informatica LABORATORI E PROGETTI: SCUOLA DELL’INFANZIA “SPERIMENTAZIONE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DEL BRIGHT START METODO DI EDUCAZIONE COGNITIVA DI C. HAYWOOD” "SCUOLA E TERRITORIO" “PER NATALE REALIZZA ANCHE TU “ASCOLTA…SI LEGGE! UNA PIGOTTA” ANDIAMO IN TONENGOBIBLIOTECA” “SCUOLA SICURA” « CHILDREN LOVE TO LEARN » Approccio alla lingua inglese per alunni cinquenni Progetto di continuità “UNA SCUOLA PER TUTTI: MANTENIMENTO DELL’AGIO E INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI STATI DI DISAGIO” “EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITÀ” “PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE” “CONOSCERSI, CAPIRSI, RISPETTARSI: PROGETTO GLOBALE DI INTEGRAZIONE” “ATTIVITÀ MOTORIA NELLE SCUOLE PRIMARIE E DELL’INFANZIA” “CONOSCIAMOCI: LABORATORIO INTERCULTURALE DI 1° LIVELLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI” PROGETTO INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI “A CHE SUONO GIOCHIAMO? Progetti di musica 64 “SPERIMENTAZIONE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DEL METODO DI PFEIFFER E JONES” “SPORTELLO DI ORIENTAMENTO E PERCORSO FORMATIVO PER GENITORI E DOCENTI” LABORATORI E PROGETTI RIVOLTI ALLE INSEGNANTI E AL PERSONALE ATA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI 1. 2. Formazione per addetti ASPP - modulo A e B - (52 ore totali) Corso di prima formazione/informazione per neo assunti – sicurezza (12ore) Corso di formazione/informazione sui rischi da stress-lavoro correlato. Corso di formazione di PRIMO SOCCORSO - (12 ore) Corso di aggiornamento per “figure sensibili”. Corsi organizzati dalle reti di scuole, con particolare riferimento alla DIDATTICA INCLUSIVA e per COMPETENZE. 3. 4. 5. 6. Corsi di formazione istituzionali per neo assunti. “FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO ATA” “UNA SCUOLA PER TUTTI: MANTENIMENTO DELL’AGIO E INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI STATI DI DISAGIO” 1. 2. 3. SPERIMENTAZIONE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DEL BRIGHT START METODO DI EDUCAZIONE COGNITIVA DI C. HAYWOOD” 65 SICUREZZA RISCHI PSICO-SOCIALI NELLA SCUOLA INNOVAZIONI NELLO SVOLGIMENTO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE. DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it Attività, laboratori e progetti Progetto 1: promozione dell’apprendimento della lingua inglese Denominazione del progetto “SONGS, DANCES, RHYMES & NURSERY RHYMES” “INTERCULTURA: CULTURE ANGLOFONE A CONFRONTO CON LA NOSTRA” “INCONTRIAMO UN INGLESE MADRELINGUA” Responsabile del progetto Fisanotti Mirella, insegnante di scuola primaria, specializzata in lingua inglese. Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti di inglese del circolo. Classi coinvolte Tutte le classi del Circolo Didattico di Caluso Tutte le classe quarte e quinte per il progetto “Incontriamo un inglese madrelingua” Obiettivi Obiettivi: - mantenere viva la motivazione all’apprendimento dell’inglese attraverso attività coinvolgenti; - utilizzare filastrocche e canzoni popolari originali inglesi; - favorire l’acquisizione di una corretta pronuncia; - introdurre nuovi elementi linguistici; - rinforzare l’acquisizione di strutture linguistiche di base attraverso il gioco, la drammatizzazione e il canto; - approfondire la conoscenza delle civiltà anglofone, ampliando gli orizzonti degli alunni e favorendo la comprensione (e quindi il rispetto) tra popoli diversi; - favorire un contatto con materiale autentico inglese; - permettere un uso concreto della lingua studiata dandole il valore di reale strumento di comunicazione; - offrire occasioni di ascolto diretto della lingua inglese dal “vivo”, non veicolata da strumenti audio-visivi. 66 Durata Anno scolastico 2015/2016 Risorse umane Insegnanti di lingua inglese specialiste e specializzate del circolo, insegnanti madrelingua inglese. Beni e servizi Per il progetto “INCONTRIAMO UN INGLESE MADRELINGUA”: utilizzo di un residuo del finanziamento proveniente dall’iniziativa di solidarietà “ADOTTA UNA SCUOLA CON COOP” a sostegno delle scuole del territorio (edizione 2014/2015) 67 Denominazione del progetto “CHILDREN LOVE TO LEARN” Responsabile del progetto Costa Antonio, Fisanotti Mirella, Ozella Maria Rita, Patti Elena, insegnanti di scuola primaria specializzati nell’insegnamento della lingua inglese. Insegnanti coinvolte Gli insegnanti che attueranno il progetto e le insegnanti delle scuole dell’infanzia del circolo. Classi coinvolte Gli alunni cinquenni delle scuole dell’infanzia del circolo. Obiettivi Finalità: -proporre un primo ludico incontro con la lingua inglese; -suscitare l’interesse e il piacere dei bambini verso l’apprendimento di una lingua straniera; -prendere coscienza di un codice linguistico diverso dal proprio, per favorire la crescita formativa. Obiettivi didattici: -scoprire i suoni della lingua inglese; -avviare il bambino all’ascolto di suoni e parole nuove pronunciati in una lingua diversa da quella materna per potenziare le capacità di ascolto, di attenzione, di comprensione e di memorizzazione. Metodologia: - story-telling - ascolto di suoni e parole inglesi - utilizzo di immagini - riproduzione di suoni e semplici ritmi della lingua inglese - giochi - utilizzo di filastrocche e canzoni mimate - total physical response - attività individuali grafico-pittoriche a conclusione delle lezioni per favorire la memorizzazione Modalità di verifica: - osservazione dell’insegnante - giochi - partecipazione ad attività di TOTAL comprensione dei contenuti proposti PHYSICAL RESPONSE per dimostrare la Durata 5 incontri da un’ora ciascuno per ogni gruppo di alunni (2 gruppi per le scuole dell’infanzia di Caluso e di Mazzè), nell’ultima parte dell’anno scolastico (mesi di aprile/maggio 2015), per favorire le attività di continuità con la scuola primaria. 68 Risorse umane Gli insegnanti Costa Antonio, Fisanotti Mirella, Ozella Maria Rita, Patti Elena e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia Beni e servizi Fondi Fondo di Istituto 69 Denominazione del progetto “CAMBIO DI ROTTA” (approccio didattico-educativo CLIL) Responsabile del progetto Insegnanti coinvolte Le insegnanti delle classi aderenti al progetto. Classi coinvolte Gli alunni delle classi aderenti al progetto. Obiettivi Finalità: - Far acquisire contenuti disciplinari migliorando le competenze linguistiche nella liíngua veicolare (inglese e francese) utilizzata come strumento per apprendere e sviluppare abilità linguistiche. Obiettivi: - far comprendere che la lingua è uno strumento di comunicazione, acquisizione, trasmissione del sapere e non un insieme astratto di regole grammaticali e parole - progettare unità didattiche di apprendimento per l'acquisizione di specifici contenuti disciplinari - utilizzare una lingua diversa da quella materna; - sviluppare abilità e competenze trasversali, di tipo metacognitivo (cogliere rapporti tra forme linguistiche, analizzare, sintetizzare, rielaborare ed esprimere contenuti in modo personale ) e culturale (consapevolezza della diversità, sviluppo di interessi e atteggiamenti plurilingue) - utilizzare presentazioni multimodali e multimediali - elaborare uno o più prodotti digitali per la scuola anche in continuità tra scuole di diverso grado - mettere in comune e divulgare processi e prodotti CLIL attraverso la documentazlone delle esperienze É prevista un'organizzazione didattica che consenta Ia partecipazione linguistica e cognitiva attiva e poichè si prevede la partecipazione di alunni piccoli sarà dato ampio spazio all'utitizzo di codiciverbali a sostegno dell' apprendimento. Saranno utilizzate strategie di scaffolding e insieme all’utilizzo del cooperative-learning, della peer education e di tutte le strategie che permettono di superare la lezione trasmissiva, si prevedono strategíe che rendano il contenuto comprensibile agli atunni: pre- listerning, white listering, uso di startegie quali riformulazioni, semplificazioni e ripetizioni. Saranno utilizzati tutti i mezzi informatici di cui dispongono le varie scuole con i vari software , saranno utilizzati dai docenti diari di bordo per le riflessioni collettive nei momenti di progettazione e di programmazione. Valutazione: Si prevedono due verifiche: una a marzo e una finale a maggio Pubblicazione dei prodotti elaborati su piattaforme internazionati. 70 Durata Da gennaio a maggio 2016. Risorse umane Gli insegnanti dei diversi ordini di scuola coinvolti nel progetto. Beni e servizi Si utilizzeranno le Lim, le aule informatiche e le aule linguistiche. 71 Progetto 2: l’educazione motoria, fisica, sportiva, orienta e unisce per crescere bene tra i banchi di scuola. Denominazione del progetto “ATTIVITÀ MOTORIA NELLE SCUOLE PRIMARIE E DELL’INFANZIA” Responsabile del progetto Cignetti Margherita insegnante di scuola primaria incaricata della funzione strumentale al POF Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti delle scuole primarie di: Caluso, Arè, Mazzè, Tonengo, Vische. Classi coinvolte Tutte le classi di scuola primaria del Circolo. Tutti gli alunni di scuola dell’infanzia del Circolo. Obiettivi Finalità: - favorire ed incrementare l’attività motoria nella scuola. Obiettivi: - favorire le attività motorie nelle classi di scuola primaria e dell’infanzia mediante l’organizzazione di attività motorie e sportive - collaborare con associazioni sportive nel proporre agli alunni attività mirate al raggiungimento degli obiettivi didattici presenti nella programmazione di Circolo di educazione motoria, nonché nel POF - accettare se stessi per accettare gli altri e la natura attraverso il gioco - insegnare ai bambini,attraverso il gioco,il significato della segnaletica stradale al fine di accrescere le proprie conoscenze e la propria sicurezza stradale promuovere e favorire la partecipazione degli alunni all’attività natatoria e di acquaticità favorire la partecipazione a manifestazioni sportive organizzate sia dalla scuola che da enti esterni - collaborare con i diversi ordini di scuola in ambito motorio, nell’ottica della continuità educativa. Tali obiettivi devono essere raggiunti dal coinvolgimento e gradimento almeno del >= 90%, espressi tramite questionario di qualità somministrato agli alunni - Metodologia: - attività didattiche condotte dagli insegnanti di classe - attività didattiche condotte da insegnanti interne alla scuola - attività didattiche condotte con la collaborazione di consulenti esterni alla scuola. 72 Durata Tennis: 5/6 ore per le classi di scuola primaria che hanno aderito al progetto: “Il Testimone ai Testimoni…” Motoria 4 ore karate Budokan Caluso e di Arè per tutte le classi 4 ore di ginnastica- danza per le classi di Caluso e Arè Risorse umane Tennis Karate Motoria Andrea Cecconello Nico Primavera Gianfranca Congiu Beni e servizi Risorse strumentali: palestre e relative attrezzature, spazi esterni alle scuole, attrezzature messe a disposizione da società sportive. 73 Progetto 3: la multimedialità Denominazione del progetto “LA MULTIMEDIALITÀ” Responsabile del progetto Magrini Rossana insegnante di scuola primaria- plesso di Caluso capoluogo. Insegnanti coinvolte Il progetto è rivolto a tutte le classi del Circolo. Classi coinvolte Tutte le classi del Circolo. Obiettivi Finalità: - valorizzare le risorse tecnologiche già esistenti mediante l’integrazione per favorire la comunicazione, la circolarità, la diffusione di esperienze e informazioni di ordine culturale, didattico e amministrativo, ma anche di immagine e promozione del territorio, in collaborazione con l’ente locale - migliorare la circolazione e la diffusione delle comunicazioni fra i vari plessi del Circolo - “guardare fuori e dentro” attraverso il Web, finestra che si affaccia sulla realtà. Obiettivi: - potenziare le postazioni multimediali di tutti i plessi del Circolo in modo che possano essere utilizzate da gruppi di alunni e dagli alunni diversamente abili per lo sviluppo delle varie attività programmate - promuovere e valorizzare gli aspetti culturali, storici, artistici e ambientali dei paesi afferenti al Circolo Didattico - stabilire rapporti con le istituzioni scolastiche del territorio - conoscere e sviluppare le potenzialità della LIM Si considerano raggiunti gli obiettivi se con il questionario di qualità rivolto ai docenti, si raggiungerà il miglioramento del >=10% rispetto all’ultima rilevazione Metodologia: - attivare e organizzare le risorse umane e tecnologiche - gestire e le relazioni interne tra scuola, allievi, genitori e docenti e quelle esterne tra la scuola e altre istituzioni - formare e aggiornare a vari livelli docenti, personale amministrativo, tecnico ed ausiliario sull’utilizzo di programmi base (Word, Power Point e Front Page), di Internet e sulla creazione e gestione di pagine Web e utilizzo LIM - formare e consolidare l’interesse e le abilità degli studenti nell’uso delle nuove tecnologie per approfondimenti e/o recupero, anche a sostegno di alunni in situazione di handicap - stabilire reti programmatiche. Nel corrente a.s. i docenti utilizzeranno i registri on line: a tal fine è stato acquistato il software Argo e sono stati attivati corsi di aggiornamento, per il relativo utilizzo, rivolti agli insegnanti. Durata Durata pluriennale: anno scolastico 2015/2016 e seguenti. Con i fondi a disposizione si potenzieranno i sistemi informativi per l’organizzazione e la didattica nella scuola. Risorse umane Docenti del Circolo, formatori esterni, tecnici esterni. Beni e servizi Prodotti di consumo(floppy, cd…) Manutenzione hardware Commesse esterne Attrezzature 74 Denominazione del progetto “@pprendere il coding” Responsabile del progetto Antonino Riggio docente di scuola primaria, plesso di Caluso. Insegnanti coinvolti Antonino Riggio, Sandro Eritreo, insegnanti plesso di Caluso Paola Giovanna Canonica e Liborio Guzzo, insegnanti del plesso di Tonengo Classi coinvolte 3° B e 4° B plesso di Caluso e 1° plesso di Tonengo Obiettivi Finalità: - analizzare e organizzare i dati del problema in base a criteri logici - sviluppare il pensiero computazionale - affrontare e risolvere i problemi secondo i principi dell'informatica - consentire all'alunno di passare dal ruolo di fruitore passivo della tecnologia al ruolo di protagonista - sviluppare competenze (life skills) Obiettivi: - analizzare e organizzare i dati del problema in base a criteri logici - identificare, analizzare, implementare e verificare le possibili soluzioni con un’efficace ed efficiente combinazione di passi e risorse (avendo come obiettivo la ricerca della soluzione migliore secondo tali criteri) - generalizzare il processo di risoluzione del problema per poterlo trasferire ad un ampio spettro di altri problemi - rappresentare i dati del problema tramite opportune astrazioni - sviluppare la capacità di comunicare e lavorare con gli altri per il raggiungimento di una meta comune o di una soluzione condivisa - migliorare le capacità di osservazione e riflessione - sviluppare la capacità degli alunni di trovare soluzioni alternative - sviluppare capacità cognitive della previsione e della comunicazione attiva ed efficace tenendo conto della varietà dei codici Metodologia: - l'attività prevede due momenti: un percorso base (con avvio al pensiero computazionale e partecipazione all'Ora del codice) e un percorso avanzato (percorso per lo sviluppo del pensiero computazionale) - lezioni interattive sui siti: www.programmailfuturo.it https://code.org https://lightbot.com - attività unplugged - analizzare e organizzare i dati del problema in base a criteri logici - rappresentare i dati del problema tramite opportune astrazioni - formulare il problema in un formato che ci permetta di usare un “sistema di calcolo” (nel senso più ampio del termine, ovvero una macchina, un essere umano, o una rete di umani 75 e macchine) per risolverlo - automatizzare la risoluzione del problema definendo una soluzione algoritmica, consistente in una sequenza accuratamente descritta di passi, ognuno dei quali appartenente ad un catalogo ben definito di operazioni di base - identificare, analizzare, implementare e verificare le possibili soluzioni con un’efficace ed efficiente combinazione di passi e risorse (avendo come obiettivo la ricerca della soluzione migliore secondo tali criteri); - generalizzare il processo di risoluzione del problema per poterlo trasferire ad un ampio spettro di altri problemi. Durata Percorso base: Ora del Codice dal 7 al 13 dicembre 2015 Percorso avanzato: dicembre 2015 - maggio 2016 Risorse umane Gli insegnanti delle classi coinvolte. Percorso di formazione Il Coding in Testa promosso dall'Associazione Magistrale Niccolò Tommaseo in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell'Università di Torino. Beni e servizi Laboratorio di informatica, LIM, connessione internet, palestra. 76 Denominazione del progetto “Did@ttica multimediale” Responsabile del progetto Antonino Riggio, docente di scuola primaria, plesso di Caluso. Insegnanti coinvolte Antonino Riggio, Cristiana Praolini, Francesca Pia, Elena Patti, Miriam Vulcano, Ariagno Milena Classi coinvolte 3° B Caluso, 5° Arè, 3° Mazzè, 4/5 Villareggia Obiettivi Finalità: - potenziare la creatività - potenziare il pensiero laterale - sviluppare l'abilità di base sull'utilizzo del pc e di internet (computer literacy) - sviluppare l'abilità di gestire le informazioni (information literacy) - sviluppare l'abilità di comprendere e produrre contenuti digitali (multimedia literacy) - sviluppare competenze (life skills) Obiettivi: - favorire l'apprendimento attivo - co-costruire contenuti: insegnanti e alunni collaborano alla costruzione di conoscenze - individualizzare l'apprendimento - sostenere varie forme di apprendimento - favorire un maggiore coinvolgimento educativo - colmare il digital divide tra gli alunni. Metodologia: Si utilizzerà la metodologia dell'apprendimento misto (blended learning) e il modello dell'apprendimento capovolto (flipped learning) in cui si ha un'inversione della didattica: l'apprendimento inizia a casa e a scuola si realizza la classe capovolta (flipped classroom). Ruolo dell'insegnante: - individua i video e li trasforma da un contenuto passivo in un'esperienza attiva per gli alunni, inserendo quesiti direttamente collegati al tempo del video (EduCanon) - verifica i contenuti appresi in autonomia ed eventualmente rielabora le informazioni poco chiare - aumenta il controllo sulla didattica e utilizza in modo più efficiente il tempo scuola - individua i feedback e predispone piani personali per attività di recupero o approfondimento - supporta gli alunni nella creazione di prodotti originali che derivino dall'applicazione di quanto appreso. Ruolo dell'alunno: - assume maggiore controllo sul proprio apprendimento - visiona il materiale didattico a casa, una o più volte secondo il proprio ritmo di apprendimento - elabora singolarmente o in gruppo contenuti di vario tipo anche digitali. 77 Il materiale prodotto dall'insegnante e dagli alunni sarà inserito sul social network per l'apprendimento Edmodo la cui grafica è simile a quella di Facebook. Il sito offre la possibilità di comunicare e di interagire in modo corretto e soprattutto sicuro poiché tutto è gestito e può essere filtrato dall'insegnante che ha creato la classe virtuale. Edmodo consente di creare forum che il maestro può monitorare o cancellare se non ritiene adatti all’ambiente didattico. Gli studenti possono comunicare direttamente solo con il docente o con tutti i compagni, i messaggi privati tra studenti infatti non sono ammissibili, non sono ammessi commenti o messaggi anonimi. Valutazione: Valutazione formativa in itinere delle conoscenze e degli artefatti prodotti dagli alunni. Durata Intero anno scolastico Risorse umane Gli insegnanti delle classi coinvolte. Beni e servizi Laboratorio di informatica, LIM, web. 78 Progetto 4: insieme per conoscersi, capirsi, rispettarsi: un progetto globale di integrazione Denominazione del progetto “CONOSCERSI, CAPIRSI, RISPETTARSI: PROGETTO GLOBALE DI INTEGRAZIONE” Responsabile del progetto Perotti Serena: insegnante di sostegno- scuola dell’infanzia –plesso scolastico di Caluso. Insegnanti coinvolte Insegnante di classe / sezione e di sostegno del Circolo (in cui siano inseriti alunni stranieri, diversamente abili, con disabilità di apprendimento, in svantaggio culturale). Classi coinvolte Le classi in cui si renda necessario un intervento didattico educativo, specifico e mirato, nei confronti di alunni inseriti. Obiettivi Finalità: - sviluppare e consolidare le potenzialità di apprendimento, formazione, socializzazione, per integrarsi in modo autonomo nella società - migliorare l’offerta formativa ed offrire percorsi compensativi di intervento per tutti gli alunni (stranieri, diversamente abili, in difficoltà sociali e culturali). Obiettivi: - favorire un’integrazione armoniosa attraverso una serie di opportunità formative tali da garantire risposte consone alle diverse esigenze degli alunni - favorire la creazione di un ambiente sereno e positivo nel gruppo classe per ottenere una migliore integrazione - promuovere la cultura dell’integrazione come risorsa di civiltà e di apprendimento per tutti. Tali obiettivi devono essere raggiunti dal >=30% degli alunni coinvolti che saranno valutati con verifiche iniziali e finali. Metodologia: - articolazione flessibile del gruppo classe/sezione - coinvolgimento di tutti gli insegnanti del team nel percorso compensativo (classi con inserimenti) - utilizzo della comunicazione come catena per la trasmissione di dati, conoscenze, risultati - diffusione (rete, mediateca Pavone) Durata Annuale: ore aggiuntive di insegnamento ore aggiuntive di progettazione. Risorse umane Insegnanti del Circolo. Beni e servizi Fondi statali. 79 Denominazione del progetto “CONOSCIAMOCI: LABORATORIO INTERCULTURALE DI 1° LIVELLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI e Integrazione alunni stranieri” “APPROFONDIAMO L’ITALIANO: LABORATORIO INTERCULTURALE DI 2° LIVELLO PER ALUNNI STRANIERI GIÀ IN ITALIA DA TEMPO” Insegnanti coinvolte Team insegnanti con alunni stranieri di primo inserimento: ovvero in Italia da poco tempo e che non conoscono l’italiano. Team insegnanti con alunni stranieri che, pur avendo già frequentato da tempo la scuola, necessitano di attività integrative. Responsabile:insegnante Angeli Laura docente di scuola Primaria del plesso di Caluso Classi coinvolte Classi in cui sia inserito un alunno straniero di primo inserimento. Sezioni di scuola dell’infanzia. Classi in cui sia inserito un alunno straniero già frequentante. Obiettivi Finalità: Poiché il DPR 394/1999 stabilisce che l’iscrizione di minori stranieri nelle scuole può essere richiesto in qualunque periodo dell’anno scolastico, occorre predisporre un piano di intervento a livello didattico- educativo- sociale atto a favorire nel migliore dei modi il loro inserimento e la loro integrazione nella scuola e nella realtà sociale per : - favorire gradualmente l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri nel contesto scolastico migliorare le competenze linguistiche degli studenti stranieri migliorare il successo di tutti gli alunni stranieri nei percorsi formativi potenziare l’autostima attraverso un miglioramento del rendimento scolastico Obiettivi: - saper fare uso della lingua come strumento per imparare i contenuti delle discipline (uso veicolare della lingua) - realizzare percorsi di prima alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana - comprendere la lingua parlata nelle situazioni di vita più comuni - organizzare esperienze linguistiche per l'apprendimento intensivo della lingua italiana a vari livelli, con attenzione 1. al linguaggio orale per - migliorare l'uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni superare le difficoltà linguistiche, spesso legate alle differenze fonetiche fra la lingua d'origine e la lingua italiana 2. al linguaggio scritto per - favorire il consolidamento del nuovo lessico via via acquisito 80 - intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche. Lingua dello studio - realizzare interventi per la facilitazione degli apprendimenti. predisporre attività di recupero o di rinforzo dell'apprendimento a livello individuale o a piccoli gruppi. Tali obiettivi devono essere raggiunti dal >=30% degli alunni coinvolti che saranno valutati con verifiche iniziali e finali. Metodologia: - fondamentale è non separare l’apprendimento linguistico dal processo di socializzazione. Per l’alunno straniero è di primaria importanza l’arricchimento sociale all’interno della classe e della scuola, attraverso la qualità dei legami affettivi con i compagni e gli insegnanti, presupposto necessario per la motivazione all’apprendimento - la comunicazione è il più importante tra i bisogni di un allievo non-italofono e neo arrivato che ha l’esigenza di stabilire i primi contatti con compagni e insegnanti, reagire a richieste e sollecitazioni ed esprimere le proprie necessità. Perché vi sia una corretta acquisizione della nuova lingua che faccia leva su una memoria a lungo termine, è necessario che l’allievo abbia i primi stimoli, relativi al quotidiano, in un’atmosfera accogliente in cui venga facilitata la socializzazione; in tal modo si riduce il livello di ansia, si favorisce l’autostima e si facilita il processo di acquisizione delle nuove competenze linguistiche. Utilizzo dei fondi erogati con la Circolare Regionale n° 195 del 3 Giugno 2008 fruibili in parte per la retribuzione di prestazioni aggiuntive all’orario del personale docente, in parte per l’acquisto di materiali o per l’intervento di esperti esterni, allo scopo di favorire l’apprendimento della lingua italiana. Durata L’intero anno scolastico. Risorse umane Insegnanti delle classi. Famiglie. Sportello stranieri (Comune di Caluso). CISSAC – mediatori culturali Beni e servizi Attuabile se ci saranno finanziamenti. Se finanziato: risorse dell’U.S.R. e della regione Piemonte. Materiale specifico di apprendimento, CD, testi operativi. 81 Denominazione del progetto “INTERVENTI PER ALUNNI IN DIFFICOLTÀ” Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti del Circolo che ne faranno richiesta. Plessi Vische, Mazzé, Tonengo, Arè, Villareggia, Caluso. Classe e numero di alunni a cui si rivolge il progetto Gli alunni delle classi i cui insegnanti ne faranno richiesta. Obiettivi Finalità: - Condurre gli alunni al superamento delle difficoltà linguistiche e matematiche Obiettivi: - Raggiungere gli obiettivi minimi nell’area linguistica e matematica previsti dalla programmazione Metodologia: - Attività individualizzata con ore aggiuntive di insegnamento - Verifiche previste: Al termine dell’ apprendimento si verificherà il livello raggiunto che deve essere almeno >=30% degli alunni coinvolti. Durata L’intero anno scolastico. Numero previsto di ore Progetto finanziato con il FIS 82 Denominazione del progetto “SCUOLA FUORI DALLA SCUOLA: ISTRUZIONE DOMICILIARE” Responsabile del progetto Insegnanti eventualmente coinvolti nel progetto. Insegnanti coinvolte Le insegnanti di alunni cui è impedita la frequenza scolastica. Classi coinvolte Le classi in cui si renda necessaria l’attivazione del progetto. Obiettivi Finalità: - garantire il diritto allo studio a studenti in un contesto differente dalla classe che può essere il domicilio dello studente o un ambiente isolato all’interno della struttura scolastica. Obiettivi: - evitare il più possibile la situazione di isolamento in cui si viene a trovare l’alunno - annullare il più possibile il senso di distacco dalla realtà scolastica e dal gruppo classe Metodologia: - utilizzo combinato di strumenti multimediali per mantenere un collegamento con la scuola e il gruppo dei pari - adattamento della didattica tradizionale al contesto in cui si opera - flessibilità didattica e relazionale Durata L’intero anno scolastico o il tempo necessario al rientro nella struttura scolastica. Risorse umane Disponibilità dei docenti delle classi interessate come prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo. Beni e servizi Se finanziato: fondi erogati, dietro presentazione ed approvazione di un progetto specifico, dall’U.S.R. 83 Progetto 5: scuola, enti locali e territorio In questa area rientrano tutti i progetti preparati in collaborazione con gli Enti Locali e le associazioni presenti sul territorio. Denominazione del progetto “SCUOLA ED ENTI LOCALI” Responsabie del progetto Sasso Anna: DSGA della Direzione Didattica. Classi coinvolte Tutte le classi del Circolo didattico. Obiettivi Finalità: - favorire i rapporti con i Comuni su cui gravita la Direzione Didattica di Caluso. Durata L’intero anno scolastico. Beni e servizi Fondi dei Comuni per attività varie: fondi per acquisto di materiale di pulizia per le scuole, fondi per lo svolgimento delle funzioni miste, borse di studio alle famiglie degli alunni, iniziative rivolte alla scuola da parte dei Comuni. Fondi ministeriali: fondi ministeriali per rimborso ai comuni dei pasti agli insegnanti. Non si fanno previsioni in quanto si farà variazione al momento dell’assegnazione delle cifre. 84 Denominazione del progetto “SCUOLA E TERRITORIO” Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti del Circolo didattico. Classi coinvolte Tutte le classi del Circolo didattico. Obiettivi Finalità: - aprire le porte della scuola a ogni tipo di collaborazione e di cooperazione interagire con gli Enti locali, l’utenza e le associazioni presenti sul territorio Attraverso: - attività di sorveglianza da parte dei “Nonni Vigile” all’entrata e uscita degli alunni, sugli scuolabus, durante le uscite didattiche sul territorio - attività di sorveglianza, da parte dei “Nonni Vigili” di Mazzè, nella scuola primaria - attività di volontariato a scuola da parte di ex insegnanti, educatori, genitori, esperti - attività con specialisti per l’ampliamento dell’offerta formativa, promosse e/o sostenute dai Comuni - manifestazioni ed eventi conclusivi e/o promossi da enti territoriali - partecipazioni a mostre, spettacoli e/o premiazioni - assistenza mensa e dopomensa comunale - doposcuola comunale a Villareggia il martedì (12:30-16:30) - attività di supporto alle insegnanti al momento dell’ingresso (8:30-9:00) da parte dei volontari della Associazione di volontariato USG Rodallese nella Scuola dell’Infanzia di Rodallo Durata L’intero anno scolastico Risorse umane Nonni vigile, esperti, genitori, volontari. Beni e servizi 85 Denominazione del progetto “L’AMBIENTE VA A SCUOLA” Responsabile del progetto Carra Lidia, insegnante di scuola primaria, plesso di Mazzè. Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti del Circolo. Classi coinvolte Tutte le classi e le sezioni del Circolo che aderiscono al progetto Obiettivi Finalità: - favorire comportamenti corretti di rispetto dell’ambiente - stimolare negli adulti del domani la consapevolezza di ciò che dobbiamo difendere, tutelare, proteggere e conservare. Obiettivi: - acquisire informazioni e conoscenze relative all’ambiente - favorire la conoscenza della natura e dei problemi di tutela ambientale - comprendere che con l’impegno di tutti è possibile avere un mondo migliore Metodologia: - utilizzo di cd Rom, schede, libri e tabelle - produzione di cartelloni riassuntivi e di brani musicali - incontri con le G.E.V. - adesione alle iniziative promosse da LEGAMBIENTE (“Puliamo il mondo”, Festa dell’albero”, “Notte dei rospi”, “M’illumino di meno”) - contatti con la SCS per incontri sulla raccolta differenziata dei rifiuti - collaborazione con la COOP Durata Da settembre 2015 a giugno 2016. Risorse umane Collaborazione con il personale del Comune, con le G.E.V. della provincia di Torino, con LEGAMBIENTE, SCS e COOP e l’Associazione VIVERE I PARCHI. Beni e servizi Risorse interne. Uso televisore, videoproiettore e LIM Materiali forniti dalle G.E.V., da SCS, da LEGAMBIENTE, da COOP. 86 Denominazione del progetto “ASCOLTA… SI LEGGE! ANDIAMO IN BIBLIOTECA” Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti del Circolo. Classi coinvolte Tutti i bambini delle classi e delle sezioni interessate. Obiettivi Finalità: - migliorare le capacità di ascoltare, di prestare attenzione, di comprendere e di rielaborare - stimolare i bambini all’ascolto di fiabe e racconti attraverso la lettura, attraverso la musica, attraverso le attività grafico – pittoriche. Obiettivi: - favorire il piacere di leggere - sensibilizzare i bambini alla fruizione di un servizio pubblico - arricchire il linguaggio verbale - conoscere e rispettare l’ ambiente - stimolare l’attenzione e la concentrazione - imparare nel gruppo a conoscere il silenzio per osservare e ascoltare. Metodologia: - visite guidate - letture - allestimento della biblioteca della nostra scuola - esperienze di prestito d’uso - rielaborazione collettiva dei contenuti. Durata Ottobre – maggio 2015/2016 Risorse umane Le responsabili delle biblioteche comunali. Beni e servizi Risorse interne e Biblioteca Comunale. 87 Denominazione del progetto “IL GUSTO DELLA SALUTE” “Piccoli semi crescono” Progetto di educazione alimentare Responsabile del progetto Bertone Daniela, insegnante di scuola primaria, plesso di Mazzè Insegnanti coinvolte Le insegnanti delle classi di scuola primaria dei plessi di Caluso, Mazzè, Vische. Le insegnanti della scuola dell’infanzia di Rodallo. Classi coinvolte Le classi dei plessi di Caluso, Mazzè, Vische. Le sezioni del plesso di Rodallo. Obiettivi Finalità: - rendere l’educazione alimentare argomento inter-disciplinare importante per l’educazione e l’istruzione degli alunni. - avvicinare gli alunni alla scoperta dei prodotti del proprio territorio - comprendere l'importanza di un'alimentazione sana e consapevole - apprezzare i cibi e la loro preparazione attraverso esperienze con gli alimenti e le loro “trasformazioni” Obiettivi: - conoscere i cinque sensi (saper apprezzare il profumo, il gusto, la consistenza, quali componenti essenziali del gradimento di un cibo) maturare la consapevolezza delle proprie capacità senso-percettive per l’esplorazione e lo studio scientifico della realtà circostante conoscere i principi di una sana e varia alimentazione ai fini di una crescita equilibrata ed armonica promuovere il consumo di frutta e verdura migliorare la qualità della prima colazione favorire e rafforzare la conoscenza delle filiere alimentari (dalla terra alla tavola) avvicinare i ragazzi al mondo vegetale attraverso un contatto diretto e un approccio di tipo operativo (coltivazione di un orto didattico) far apprendere conoscenze in campo botanico e agrario, elementi di zoologia di vertebrati ed invertebrati e conoscenze sulla natura del terreno attraverso esperienze laboratoriali guidare gli alunni alla conoscenza e al rispetto dei ritmi della natura e delle stagioni approccio alla variabile “clima” Metodologia: - valorizzazione delle conoscenze pregresse di ciascun alunno 88 - rispetto dei ritmi e delle modalità di apprendere didattica laboratoriale attraverso il problem-solving: esplorazione, invenzione, scoperta uso di materiale non strutturato e reperibile nell’ambiente di vita degli alunni collaborazione con strutture presenti sul territorio supporto degli alunni e degli insegnanti dell’Istituto Agrario Ubertini che, attraverso il progetto laboratoriale “L’Ubertini coltiva piccoli frutti”, affiancano i piccoli della Primaria come tutor (Caluso) Attività: - osservazioni della realtà circostante - osservazione, descrizione e assaggio dei frutti e delle verdure prodotti nel nostro territorio e/o coltivati negli orti didattici dei vari plessi - attività con esperti - esperenze laboratoriali di cucina in classe e nei ristoranti - visite didattiche e orti, fattorie, vigneti, ecc.. - allestimento di cartelloni riassuntivi - raccolta di materiali e fotografie che documentino il percorso didattico Al termine dell’a.s. è previsto un evento conclusivo, inoltre tutte le attività e i percorsi sono documentati sul sito internet della scuola. Durata Da settembre 2015 a giugno 2016 Risorse umane Supporto degli alunni e degli insegnanti dell’Istituto agrario Ubertini, attraverso il progetto laboratoriale “L’Ubertini coltiva piccoli frutti” Scuola secondaria di secondo grado: Istituto Professionale Di Stato Per L'Agricoltura Carlo Ubertini Ente Parco Naturale del Lago di Candia “Vivere i Parchi A.P.S.” Dott. Ardizio Magda Dirigente Veterinario Responsabile SS Sanità animale A.S.L. VC Ristorante “Gardenia” di Caluso Hotel “Erbaluce” di Caluso “La bottega dei Bombi” di Vische Azienda Agribioturistica “A casa di Giò” di Mazzè Azienda agricola Actis Perinetto Danilo Azienda agricola “La Cascinassa” di Pavone “Pane Dolce e Caffè” di Marcella Simeone di Caluso Associazione “Verde didattico nel Canavese” Associazione “Gli amici del frutto antico” Comuni coinvolti Caluso, Mazzè, Vische Eventuali collaborazioni con altre realtà presenti sul territorio Beni e servizi Fondi erogati dalla Fondazione Banca di Alba e del Canavese. 89 Denominazione del progetto “VIVERE INSIEME, VIVERE FELICI” Progetto di educazione all’affettività per la scuola primaria del Canavese Responsabile del progetto Insegnante collaboratrice del DS, Scapino Elisabetta, scuola primaria di Caluso. Insegnanti coinvolte Insegnanti delle classi quinte elementari del Circolo didattico. Classi coinvolte Classi quinte del Circolo didattico Obiettivi Finalità: - favorire lo sviluppo armonico delle potenzialità di ogni bambino - offrire ad ogni alunno stimoli culturali, affettivi, sociali adeguati, affinché ciascuno sviluppi le proprie potenzialità Obiettivi: - alfabetizzare emotivamente i ragazzi - stimolare l’intelligenza relazionale - informare in modo chiaro e corretto sulla sessualità - supportare le famiglie nella trattazione di tematiche complesse e “scomode” - sensibilizzare le istituzioni scolastiche sull’argomento - prevenire la violenza di genere Argomenti trattati: - Anatomia o Cambiamenti del corpo umano o Ciclo, concepimento, gravidanza - Affettivita’ e sessualita’ o Conoscere meglio le emozioni o Uomini e donne, similitudini e differenze Durata Febbraio/marzo 2016: 2 incontri per alunni di ogni classe quinta (quinta Villareggia e Vische: unico gruppo) 1 incontro rivolto a tutti i genitori delle classi coinvolte Risorse umane Dott. Fabrizio Florio, psicologo Dott.ssa Rosangela Graziano, ostetrica Ing. Maurizio Leone, Dott. ssa Cristina Arro’, responsabili del progetto. Beni e servizi Fondi della Fondazione della Banca di Alba e del Canavese 90 Denominazione del progetto “A CHE SUONO GIOCHIAMO” Insegnanti coinvolte Le insegnanti delle scuole dell’infanzia di Mazzè e Vische Classi coinvolte I bimbi di 3- 4- 5 anni dei plessi di Vische e di Mazzè. Obiettivi Finalità: - avvicinare il bambino al mondo dei suoni e dei ritmi - lavorare per un prodotto finale - favorire l’interiorizzazione di concetti base di lingua e matematica. Obiettivi: - puntare sull’esperienza attiva in cui la musica è soggetto e contemporaneamente oggetto educativo. - sviluppare autocontrollo e attenzione - imparare a orientarsi nello spazio mediante prospettiva sonora - uso creativo della voce - risposta fisica al suono - sviluppare l’intonazione - percezione di strutture sonore elementari - interpretazione di eventi sonori - collegamento suono- immagine - sviluppo del pensiero creativo Metodologia: - esplorazione dell’ambiente sonoro - riproduzione di suoni - uso del gioco, del corpo, della voce - strumentario didattico. Durata Tutto l’anno scolastico suddiviso in tranche per ciascun plesso. Risorse umane Simona Sallustio Bruno Lampa Beni e servizi Fondi dei Comuni di Mazzè e di Vische. 91 Denominazione del progetto “EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA” Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti dei plessi di Tonengo, Mazzè, Vische, Villareggia, Caluso Classi coinvolte Tutte le classi della scuola primaria di Tonengo, Mazzè, Vische e Villareggia. Obiettivi Finalità: - educare i bambini al suono e alla musica in un’ottica interdisciplinare, integrando l’ascolto e l’educazione musicale con il gioco, la drammatizzazione, l’espressione mimico- gestuale, il movimento, la danza, la poesia e l’espressione grafico- pittorica. Obiettivi: - sviluppo della capacità di ascolto, attenzione e concentrazione - sviluppo della memoria musicale, della capacità di utilizzo della voce parlata e cantata e di coordinazione motoria - sviluppo della capacità di organizzare il proprio corpo nello spazio sia in maniera personale che interagendo con i compagni, dell’autocontrollo e della capacità di adattamento a nuove situazioni - sviluppo delle capacità di cogliere differenze e somiglianze, di rapportare un suono ad un segno e viceversa, di analisi, della creatività e del senso critico - sviluppo del senso ritmico. Metodologia: - attività musicali intuitive (filastrocche, conte, giochi cantati,esecuzioni abbinate a semplici ostinati, cori, piano vivente, canto a due voci, coreografie…) - attività di alfabetizzazione musicale - riproduzione di melodie eseguite con il flauto dolce e le percussioni - canti inerenti a brani popolari, storici e di attualità. Durata Tutto l’anno scolastico suddiviso in tranche per ciascun plesso. Risorse umane Simona Sallustio Anna Forloni Lorenzo Vacca Beni e servizi Attività finanziate dai Comuni di Mazzè, Vische e Villareggia e contributo volontario dei genitori. 92 Progetto 6: scuola sicura Denominazione del progetto “SCUOLA SICURA” “La scuola si –cura di me” Responsabile del progetto Ariagno Milena insegnante di scuola primaria plesso di Villareggia –referente commissione sicurezza Personale scolastico coinvolto Progetto di rete tra le I.s. DDS Caluso, DDS San Giorgio, I.C. Strambino, SMS “G.Gozzano” Caluso, I.C. Ivrea 1. I Dirigenti Scolastici, la referente di rete e Addetta SPP, le addette SPP, le addette SPILA, tutte le insegnanti del Circolo, i collaboratori scolastici, il personale amministrativo e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Classi coinvolte Tutti gli alunni di scuola dell’infanzia, primaria e scuola secondaria di primo grado. Obiettivi Finalità: - acquisire e diffondere la cultura della Sicurezza attraverso l’educazione comportamento e l’addestramento all’autoprotezione, formazione degli alunni. al Obiettivi generali: - preparare tutti coloro che occupano l’edificio scolastico a situazioni di pericolo: aggiornamento e pubblicazione del Piano di Evacuazione - prove guidate all’interno di ogni classe per un rapido abbandono dell’aula - prove guidate all’interno della scuola e all’esterno per il rapido raggiungimento delle aree di raccolta prestabilite - compilazione delle schede aggiornate e corrispondenti in ogni momento alla situazione di attività della scuola - compilazione di schede e registri di controllo periodico dell’efficienza degli estintori e idranti, del sistema di illuminazione di sostegno e di emergenza - infondere fiducia verso il superamento dei pericoli - potenziare l’autocontrollo e la collaborazione come reazione all’eccitazione collettiva - abituare le persone alla prevenzione e alla protezione - promuovere attività di sensibilizzazione al tema della sicurezza rivolte a docenti, alunni e genitori anche in collaborazione con gli enti locali - potenziare e favorire l’aggiornamento e la formazione del personale. Obiettivi del progetto di rete: - Promuovere la cultura della sicurezza fin dalla scuola dell’infanzia - Saper individuare e riconoscere i fattori determinanti delle situazioni a rischio. - Sentirsi rassicurato e responsabile. 93 - Accrescere le competenze sul piano della consapevolezza del proprio e altrui benessere. In riferimento alla convenzione rep. 16298 del 26 luglio 2006,che regola la collaborazione tra Regione Piemonte, INAIL e USR per le iniziative da attuare in tema di promozione della cultura della sicurezza nelle scuole e tenendo conto della necessità di ottemperare alla disciplina relativa alla formazione dei lavoratori prevista dall’art.37 del D.lgs 81/08,la rete di scuole per la sicurezza aderisce al bando di concorso “Vito ScafidiLa sicurezza a fumetti” che prevede l’elaborazione di pacchetti formativi che consentano di avvicinarsi in maniera efficace alla mentalità dei più giovani, offrendo, contemporaneamente strumenti didattici e formativi per supportare la formazione degli allievi della scuola primaria equiparati a lavoratori. Le scuole della rete prepareranno moduli didattici a fumetti, con quiz e giochi di verifica dell’apprendimento, tenendo conto dell’età degli allievi e dell’esposizione ai rischi scolastici. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI: Prendere coscienza delle regole e delle norme che danno sicurezza al comportamento autonomo. Sviluppare un comportamento adeguato alle varie circostanze. Essere consapevole delle situazioni di pericolo concreto e reale e saper mantenere comportamenti idonei a situazioni di pericolo. Sviluppare comportamenti di solidarietà, collaborazione e autocontrollo. OBIETTIVI STRUTTURALI ED ORGANIZZATIVI: Prendere coscienza dell’importanza di adeguate strategie di prevenzione. Migliorare e rendere più efficace l’intervento formativo in materia di prevenzione Attuare strategie condivise. Durata L’intero anno scolastico. Risorse umane I Dirigenti Scolastici, la referente di rete e Addetta SPP, le addette SPP, le addette SPILA, tutte le insegnanti del Circolo ,i collaboratori scolastici, il personale amministrativo e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Esperti esterni : RSPP e Medico Competente di rete Protezione civile Beni e servizi Contratto consulenza esterna D.L.g.s. 81/09 con lo Studio Tecnico Ing.Tini e con il Medico competente Dr.L.Montanari. Corsi di formazione in rete con i circoli viciniori tenuti dall’ing. Paolo Pieri. Acquisto e fornitura dei D.P.I. (guanti, mascherine, ecc…) Fondi ministeriali. 94 Denominazione del progetto “UNA APP PER LA SCUOLA SICURA" Responsabile del progetto Ins. MILENA ARIAGNO docente scuola primaria Circolo Didattico di Caluso Insegnanti coinvolte Gli insegnanti di scuola primaria e secondaria di I° grado coinvolti nel progetto. Classi coinvolte Alunni di scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Obiettivi Finalità: - rispondere all’ esigenza della scuola di effettuare un percorso sia formativo che divulgativo coinvolgente, interdisciplinare e di ampia valenza educativa - generare buone pratiche esportabili ad altre realtà territoriali, attraverso la comunanza di pratiche ed interventi - incentivare la creazione di una moderna coscienza di protezione civile nei futuri cittadini Obiettivi: - promuovere la cultura della sicurezza - saper individuare e riconoscere i fattori determinanti delle situazioni a rischio – - sentirsi rassicurato e responsabile - accrescere le competenze sul piano della consapevolezza del proprio e altrui benessere - saper individuare praticare comportamenti sociali responsabili verso se stessi, gli altri e l’ambiente A queste esigenze si risponderà con una proposta volta a: - conoscere e praticare comportamenti corretti - promuovere e individuare interventi didattici per sensibilizzare alunni, insegnanti e famiglie nei confronti delle buone pratiche in materia di salute e sicurezza - coinvolgere il maggior numero di fruitori - promuovere il benessere dello studente - individuare i temi della sicurezza già presenti nella programmazione scolastica per richiamarne la valenza affinché non siano trascurati, sminuiti o disattesi - favorire l’utilizzo didattico delle nuove tecnologie con la consapevolezza dei rischi legati ad un uso non corretto delle stesse Metodologia: La metodologia utilizzata per gli interventi di tipo didattico e formativo sarà quella del “learning by doing”, vale a dire dell’apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare. In questo modo gli obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare a”, piuttosto che di “conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del perché sia importante conoscere qualcosa e come una certa conoscenza possa essere utilizzata. La finalità del metodo è quella di migliorare la strategia per ottenere una vera competenza. 95 Cambiamenti attesi: - miglioramento della conoscenza delle proprie capacità - miglioramento della consapevolezza del rischio e della sua possibile prevenzione - diffusione buone pratiche all’interno della scuola, dell’ambiente familiare,dell’ambiente sociale e dei pari. Durata Da gennaio 2016 a settembre 2016. Risorse umane Interventi formativi ed informativi per il personale docente e ATA e formazione figure sensibili da parte di esperti del settore per la creazione di percorsi didattici sulla prevenzione e la conoscenza del rischio a scuola,a casa e sul territorio. Beni e servizi Realizzazione di una app per sperimentare con modalità digitale le proprie competenze in materia di prevenzione del rischio. Realizzazione di link dedicati sul sito dell’istituzione scolastica capofila con rimandi ai siti di tutte le scuole della rete. Utilizzo di strumentazioni multimediali. 96 Denominazione del progetto “PEDIBUS” Responsabile del progetto Cignetti Margherita Insegnanti coinvolte Il progetto, se attuato, è gestito dai Comuni di Mazzè e Caluso Classi coinvolte Tutte gli alunni interessati al progetto Obiettivi Finalità: - acquisire l’importanza della sicurezza stradale e del rispetto delle regole - favorire comportamenti corretti Obiettivi: - sviluppare e migliorare il senso di responsabilità e della sicurezza stradale - promuovere all’interno delle classi la cultura del rispetto delle regole e la giusta educazione alla cittadinanza - promuovere l’uso corretto dell’automobile Metodologia: - utilizzo di schede didattiche suddivise per sottoprogetti - uscite sul territorio ADESIONE AL PROGETTO “ A SCUOLA CAMMINANDO” (se confermato) Durata Mese di Marzo e Aprile ( 1 giorno a settimana) Risorse umane Vigili urbani dei Comuni di Mazzè e Caluso Genitori Insegnanti a titolo volontario Beni e servizi Gestione dei Comuni di Caluso e Mazzè 97 Progetto 7: documentazione ed informazione Denominazione del progetto “DOCUMENTAZIONE E INFORMAZIONE” Responsabile del progetto Magrini Rossana: insegnante di scuola primaria –plesso Caluso capoluogo. Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti coinvolte nel progetto. Classi coinvolte Tutte le classi delle insegnanti coinvolte. Obiettivi Finalità: - favorire la circolarità dell’informazione all’interno dell’istituzione scolastica e la comunicazione con l’esterno. Obiettivi: - migliorare la comunicazione interna facendo ricorso a strumenti informatici e alle tecnologie della comunicazione a distanza - aggiornare il sito Web della scuola - incrementare le informazioni disponibili nel sito Web della scuola - pubblicare elaborati didattici e diffondere le informazioni fra gli utenti del Web - garantire la connessione alla rete Internet, alle postazioni informatiche ad uso amministrativo ed ai laboratori didattici delle singole scuole - implementare una rete intranet fra le scuole del Circolo. Metodologia: - questionari - modulistica - pagine web - news letters - mailing list. Indicatori: - pagine web realizzate nel sito Internet - numero di accessi alle pagine stesse - numero richieste di informazione provenienti dalle famiglie degli alunni - numero articoli e servizi pubblicati sui mezzi di informazione locali. Durata Il progetto ha durata pluriennale. Risorse umane Docenti interni per la realizzazione di pagine Web – Consulente grafico esterno. Fornitori di servizi Internet Beni e servizi Canone di abbonamento: Serverplan. Contratto di consulenza grafica con esperto esterno. Fondi del FIS. 98 Progetto 8: mantenimento dell’agio e individuazione precoce degli stati di disagio “UNA SCUOLA PER TUTTI” MANTENIMENTO DELL'AGIO E INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI STATI DI DISAGIO (anno scolastico 2015-2016) La nostra istituzione scolastica si è caratterizzata negli anni (più di dieci) per la particolare attenzione alla problematica del disagio e alla sua prevenzione. Fino ad oggi siamo riusciti a fornire un buon supporto agli alunni più vulnerabili, con bisogni speciali e/o provenienti da famiglie in difficoltà attraverso interventi di tipo preventivo, diagnosi precoce, osservazioni nelle classi, sportello orientativo rivolto a genitori e insegnanti, recupero individualizzato e/o in piccolo gruppo, formazione per insegnanti e genitori... Nel tempo le risorse economiche si sono progressivamente ridotte, rendendo sempre più difficile reperire i fondi necessari per proseguire in modo adeguato ed efficace. Il nostro intento è ancora, e sempre di più, poter continuare in questa direzione assicurando attenzione ai soggetti in difficoltà, sempre più numerosi e problematici. Destinatari Le classi della scuola primaria e le sezioni dei cinquenni della scuola dell’infanzia della Direzione Didattica, genitori e docenti del Circolo. Sportello orientativo a cadenza mensile nella sede della Direzione Didattica. Obiettivi e Finalità Motivazioni e finalità: a) fornire agli insegnanti gli strumenti atti a mantenere il benessere e a cogliere i segnali di eventuali difficoltà attraverso la costruzione di adeguati progetti di intervento sia educativo che didattico b) fornire agli insegnanti gli strumenti atti a riconoscere ed intervenire in situazioni di disagio comportamentale c) collegare i diversi momenti di transizione tra gradi ed ordini diversi di scuola d) creare occasioni di interazione ed integrazione all’interno del sistema formativo e) promuovere e pubblicizzare le buone pratiche educative f) coinvolgere le famiglie Obiettivi: 1. soddisfare le necessità di spiegare e interpretare i segnali di eventuali difficoltà sia del singolo che del gruppo classe 2. rispondere alle richieste di chiarimento da parte delle famiglie circa le modalità educative da adottare con i propri figli 3. aprire canali di comunicazione e collaborazione tra famiglia e insegnanti per favorire ricadute positive sull’andamento scolastico degli alunni 4. organizzare incontri congiunti insegnanti- famiglie che agevolino la realizzazione di un percorso comune mirato a risolvere specifici problemi. 5. mantenere rapporti di collaborazione con il servizio di NPI e i Servizi Sociali del comune di Caluso Metodologia: g) osservazioni per ogni classe prima aderente al progetto e per altre classi che lo richiedano h) osservazioni per ogni sezione di cinquenni della scuola dell’infanzia aderente al progetto 99 i) incontri di sportello con insegnanti e genitori j) incontri di raccordo con la psicologa dell’ASL Risultati attesi: k) coinvolgimento attivo delle famiglie l) ampliamento e diffusione dei servizi di consulenza individualizzata già offerti dagli enti presenti, integrandoli con le esperienze effettuate dalle scuole m) attuazione di iniziative che facilitino i momenti di passaggio tra i diversi sistemi di formazione/istruzione n) produzione e diffusione di strumenti operativi utili alle osservazioni degli insegnanti o) orientamento e riorientamento rivolto agli insegnanti e ai genitori degli alunni in difficoltà Verifiche: p) nell'attività di consulenza sono previsti incontri di verifica con gli insegnanti sulle specifiche situazioni riportate e un questionario finale. Durata Tutto l’anno scolastico. Risorse umane Dott.ssa Princi Floriana dell’ associazione “Il Centro Girasole” di Torino. Collaborazione con servizio di Neuropsichiatria dell'ASL TO4. Interventi di supporto con educatori e OSS rivolti alle famiglie e alla scuola, concordati con il CISSAC (Consorzio Intercomunale Servizi Socio-Assistenziali Caluso). Finanziamento: fondi elargiti dalla Fondazione di Comunità del Canavese Costi Il costo orario è di € 61,00 ivato. Sulla base del finanziamento ottenuto verrà quantificata la ripartizione tra ore di osservazione e di sportello. Ipotesi: ore 16 per osservazioni sulle classi e sugli alunni cinquenni ore 33 per lo sportello rivolto a genitori e insegnanti. Totale costo: € 3000,00 100 Denominazione del progetto “CHI SIAMO, DA DOVE VENIAMO, DOVE ANDIAMO” (Fenomeni migratori di ieri e di oggi: accoglienza, integrazione, comprensione). Responsabile del progetto Patti Elena insegnante di scuola primaria del plesso di Arè. Insegnanti coinvolte Insegnanti delle classi quinte del Circolo Classi coinvolte Classi quinte del Circolo didatico Obiettivi Finalità: - approfondire il tema dell’incontro fra culture come opportunità di arricchimento reciproco e di occasione per riflettere sulle forme di solidarietà che una società progredita ed economicamente sviluppata deve necessariamente essere in grado di mettere in atto - favorire, attraverso una prima fase di studio, l’acquisizione di un’informazione critica e consapevole; in una seconda fase, più operativa, di promuovere e realizzare forme di cittadinanza attiva e di protagonismo dei giovani nelle scelte delle istituzioni e degli enti operanti sul territorio, nonché in quelle della loro vita. Obiettivi: Sviluppare nei bambini il senso della partecipazione alla costruzione di collettività più ampie e composite siano esse quella nazionale, europea e mondiale. Sviluppare un'identità nazionale nel bambino che sia aperta ad altre identità in un contesto di vita democratica. Sviluppare negli alunni l'empatia come presupposto per una solidarietà attiva per evitare che venga offesa se non annullata, la dignità delle persone e dei popoli. Sviluppare un senso di difesa e tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale per valorizzare l'unicità e la singolarità dell'identità propria e altrui. Sviluppare nei bambini la capacità di mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nel proprio percorso sociale e scolastico. La scuola è un luogo in cui il presente è elaborato nell'intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto. Metodologia: - Indagine statistica condotta dagli allievi delle classi quinte intervistando se stessi e gli allievi delle altre classi. sulla provenienza delle famiglie di appartenenza fino alla seconda generazione con costruzione di grafici e commenti che siano fruibili all’esterno (pubblicazioni, slide, immagini, mostra itinerante) sulle tradizioni dei paesi di origine relativamente a racconti popolari, giochi e piatti tipici. - Interviste ai giovani migranti ospiti sul territorio (costruzione di schede di raccolta dati) - Interviste ad operatori e volontari - Composizione di articoli di giornale e recensioni di libri e film 101 - Realizzazione di posters di promozione culturale (pubblicità progresso) - Realizzazione di una piattaforma informatica sul tema - Realizzazione di un evento pubblico con la presenza di esperti (mostra-convegno) - Realizzazione di un evento-festa in cui presentare sul territorio l’esito dei laboratori (musica, performance e reading teatrali) Valutazione: - Relazione sull’attività svolta a conclusione degli interventi programmati. - Materiali per la registrazione delle attività Durata Anno scolastico 2015/16 Risorse umane Azione coordinata e trasversale di diversi ordini di scuole in rete e di Enti (Comuni) e Associazioni (Libera, Emergency, ecc.) Beni e servizi Computer, LIM, libri, macchina fotografica, videocamera, programmi per lo studio della geografia (google earth o altro). 102 “EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA LEGALITÀ” Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti del Circolo Didattico interessate. Classi coinvolte Le classi di scuola primaria delle insegnanti interessate al progetto. Obiettivi Finalità: - diffondere nelle scuole, soprattutto fra i più giovani, una cultura della legalità e far maturare coscienza civile e partecipazione democratica - far sì che le regole vengano rispettate, comprese, discusse e condivise, dagli adulti come dai bambini - ragionare sul quotidiano, sulle percezioni dei singoli bambini del senso delle regole e della libertà, sul valore della convivenza. Obiettivi: promuovere all’interno delle scuole la cultura della legalità e della convivenza civile attraverso la discussione sul senso e il valore delle regole all’interno e al di fuori dell’ambiente scolastico. - discutere e ragionare con i bambini sul senso e il valore delle regole, fondamento della convivenza civile all’interno e al di fuori della scuola ragionare sul significato del gruppo, a partire da esperienze vissute in prima persona dai bambini far emergere le dinamiche interne alla classe, capire le motivazioni alla base dell’esclusione, dell’aggressività,o dell’isolamento di alcuni compagni favorire la scelta di modalità di risoluzione dei conflitti interni alla classe basati sulla comunicazione, sullo scambio e sul rispetto del punto di vista altrui ragionare sul senso di cultura e atteggiamento mafioso, alla base di una cultura dell’illegalità e della prepotenza, che conosciamo spesso nella nostra quotidianità conoscere i valori e le riflessioni alla base della nostra Costituzione ragionare su alcuni articoli particolarmente importanti, nel tentativo di comprenderli e metterli in pratica in prima persona e come cittadino comprendere , in modo semplificato, il processo che ha portato alla redazione del patto costituente. Metodologia: il metodo principale è la discussione, il dialogo tra pari e guidato da un adulto: i bambini esprimono le proprie idee e i propri dubbi senza la preoccupazione di essere giudicati o valutati dagli insegnanti o dai propri compagni. Il conduttore tenterà di guidare la discussione, riprendendo e sottolineando alcune riflessioni emerse o ponendo nuovi interrogativi utili al ragionamento collettivo o tirando le fila di quanto emerso. Verranno proposte attività ludiche differenti che aiuteranno a riflettere sulle tematiche presentate. Adesione al progetto: “IL TESTIMONE AI TESTIMONI” 103 Il progetto è rivolto alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie e si configura come un percorso educativo -sportivo per la legalità. Propone momenti formativo- culturali e iniziative che coinvolgono le classi aderenti in modo attivo. Per l’anno scolastico 2015/16 il tema filo conduttore del progetto è “Sport, legalità, pace, amicizia, collaborazione” Durante l’anno scolastico gli studenti, attraverso il coinvolgimento diretto in attività ludicosportive, sono invitati a riflettere sull’argomento proposto e a realizzare elaborati grafici o multimediali. Durata L’intero anno scolastico. Risorse umane Insegnanti di classe e esperti del GRUPPO ABELE e di LIBERA. Istruttori di educazione motoria dell'Associazione ex allievi di Mario Belardinelli Beni e servizi Iniziative gratuite offerte dall'associazione "Il testimone ai testimoni" con la collaborazione del Tennis Club di Ivrea e dell'associazione Libera - concorso multimediale a premi rivolto alle scuole dell’infanzia - settimana sportiva allo stadio G:Pistoni di Ivrea attività motoria nelle scuole con tecnici specializzati proiezione di film per l’infanzia incontri con le classi quinte;argomento 1: l’educazione alla salute e al primo soccorso- intervento di IVREA SOCCORSO la staffetta dei diritti, della legalità e della pace ad Ivrea 104 Denominazione del progetto “IL MONDO INTORNO A NOI” Responsabile del progetto Enrico Barbara, insegnante di IRC. Insegnanti coinvolte Gli insegnanti di IRC. Classi coinvolte Tutte le classi del Circolo didattico. Obiettivi Finalità: - trasmettere conoscenze, tradizioni, usi e costumi diverso dal proprio. Obiettivi: - presa di consapevolezza da parte degli alunni, accettazione e conoscenza di ciò che è diverso e sensibilizzazione nei confronti delle tematiche della società moderna. Metodologia: - utilizzo di materiale multimediale; interventi di esperti; lavoro in apprendimento cooperativo e uscite sul territorio Valutazione dei risultati: discussione e dibattito collettivo, attività ludico didattiche e produzione di materiale inerente al progetto. Durata L’intero anno scolastico. Risorse umane Insegnanti ed esperti esterni 105 Denominazione del progetto “SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE……Fare scuola per costruire competenze: focus sulla valutazione e la certificazione”. Responsabile del progetto Per il Circolo didattico: Praolini Cristiana insegnante di scuola primaria del plesso di Caluso Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti del Circolo didattico interessate all’argomento. Classi coinvolte Tutte le classi del Circolo le cui insegnanti siano convolte dall’aggiornamento Obiettivi Finalità: - affrontare nuclei tematici relativi ad aspetti specifici del modello sperimentale di certificazione delle competenze, collegabili anche ad approfondimenti relativi alle Indicazioni Nazionali del 2012 - realizzare, nella didattica quotidiana, una scuola che “insegni a vivere”(cfr. con J. Rosseau ed E. Morin), che dia gli strumenti per governare la complessità e la fluidità del nostro tempo Obiettivi: - implementare una didattica non trasmissiva e consegnativa ma attiva, costruttiva di saperi, abilità e competenze, centrata sull’alunno, sulla ricerca e sulla rielaborazione - attuare una didattica capace di costruire competenze - implementare l’utilizzo della didattica laboratoriale e cooperativa - riflettere sull’impianto valutativo nel suo complesso, mettendo in risalto le funzione diagnostica, formativa e certificativa della valutazione Metodologia: Si intendono avviare 3 laboratori per la formazione - DIDATTICA PER COMPETENZE: dalla teoria alla pratica: apprendistato cognitivo, famiglie di situazioni, situazioni problema, progetti e compiti autentici per spostare il focus dell’apprendimento dall’insegnante all’alunno, rimodellando il fare scuola. - VALUTARE LE COMPETENZE: analisi della dimensione osservativa, di quella autovalutativa e di quella analitica dei risultati ottenuti. Quali strumenti per un’equa e affidabile valutazione delle competenze? - ANALISI DEL NUOVO MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE: punti di forza e di debolezza per uno strumento funzionale ed efficace. - attività di sperimentazione attraverso l’attuazione di percorsi formativi nelle classi/sezioni basati su una didattica laboratoriale, cooperativa incentrata sull’esperienza pratica degli alunni. Valutazione: osservazioni sistematiche, pratiche autovalutative, autoriflessive e metacognitive, atte a valutare le competenze acquisite nel percorsi attuati e a certificarle secondo il nuovo modello 106 di certificazione Durata Attività attuate da febbraio a maggio 2016, accompagnate da un percorso formativo attuarsi da gennaio 2016 a maggio 2016. da Risorse umane Docenti appartenenti sia a scuole del nostro territorio sia ad altre scuole con cui si hanno rapporti formativi e istituzionali. Beni e servizi La Raccolta e la diffusione dei materiali prodotti e dei percorsi attuati verrà effettuata su supporto digitale attraverso presentazioni in power point, prezi e produzione di brevi video e filmati reperibili sul sito della scuola capofila e sui siti scolastici delle scuole della rete. 107 Denominazione del progetto “Competenz’ISS (insegnare scienze sperimentali) PRESIDIO provincia DI TORINO” Insegnanti coinvolte Le insegnanti delle classi coinvolte. Classi coinvolte Scuola dell’infanzia di Rodallo. Le classi di scuola primaria delle insegnanti interessate al progetto. Obiettivi Finalità: - collaborazione tra le istituzioni scolastiche aderenti al presidio - dare concretezza all’autonomia didattica, di sperimentazione e di ricerca attraverso il miglioramento della professionalità dei docenti chiamati ad elaborare piani di studio con sviluppo verticale - costruire offerte formative rispondenti alle attese e capaci di promuovere un nuovo incontro tra i giovani e la cultura scientifica nelle dimensioni della ricerca e dello studio. Obiettivi: - costruzione di curricoli verticali su nodi concettuali delle scienze sperimentali - progettare attività di didattica laboratoriale relative ai curricoli costruiti - sperimentare nelle classi i percorsi progettati - attivare delle comunità di pratiche che lavorino sulla metodologia delle scienze sperimentali. Gli obiettivi si considerano raggiunti con il >=90% di pareri favorevoli da parte delle insegnanti aderenti al progetto. I docenti che aderiscono al progetto partecipano ad incontri di formazione e di ricerca-azione con i colleghi delle altre scuole coinvolte. I materiali prodotti saranno raccolti,anche sotto forma multimediale, per essere adattati a esigenze diverse e successive trasformazioni e presentati nel convegno previsto per il mese di aprile. Durata L’intero anno scolastico. Risorse umane Le insegnanti di classe. Beni e servizi Fondi del Fondo di Istituto. Fondi del programma annuale per la realizzazione di materiale informativo sul progetto (stimati 350 euro) 108 Progetto 9: formazione e aggiornamento Responsabile del progetto Canonica Paola Giovanna, insegnante di scuola primaria – plesso di Tonengo - docente incaricata della funzione strumentale per l’area di SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI. Denominazione dei progetti “FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO” 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Formazione per addetti ASPP - modulo A e B - (52 ore totali) Corso di prima formazione/informazione per neo assunti – sicurezza (12ore) Corso di formazione/informazione sui rischi da stress-lavoro correlato. Corso di formazione di PRIMO SOCCORSO - (12 ore) Corso di aggiornamento per “figure sensibili”. Corsi organizzati dalle reti di scuole, con particolare riferimento alla DIDATTICA INCLUSIVA e per COMPETENZE. Corsi di formazione istituzionali per neo assunti. Insegnanti coinvolte Tutti gli insegnanti del Circolo. Obiettivi Finalità: i corsi hanno l’obiettivo di favorire la crescita professionale, la consapevolezza delle norme e di aggiornare i docenti sulle buone pratiche. Metodologia: lezione frontale, partecipazione a stages e convegni, gruppi di lavoro. Valutazione Al termine dei corsi verrà fatta compilare, a ciascun partecipante, una scheda di valutazione. L’esito del corso sarà considerato positivo se almeno il 60% dei partecipanti lo valuterà BUONO o OTTIMO (grado di soddisfazione complessiva). Durata Anno scolastico 2015/2016 Risorse umane PB Consulting. Consulente tecnico: Ing. Paolo Pieri. Ins. Ariagno Milena e Ing. Tini. Medico competente: Dr. L.Montanari. Medico competente: Dr. L.Montanari. Risorse da reperire a livello provinciale. Risorse di rete. Risorse ministeriali. Beni e servizi MOF 109 Denominazione dei progetti “Iniziative di formazione” ai sensi dell’art.6 del CCNL/ 06-09 Personale ATA coinvolto I collaboratori Scolastici e il personale di segreteria. Obiettivi L’aggiornamento professionale costituisce un elemento di qualità del servizio scolastico, per affrontare in modo consapevole i problemi che, nell’attuale società, sono in continua evoluzione. Le iniziative di formazione si svolgeranno fuori dell’orario di lavoro. Il personale ATA potrà partecipare, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico e in relazione alle esigenze di funzionamento del servizio, ad iniziative di aggiornamento organizzate dall’amministrazione o svolte da Enti accreditati. La partecipazione alle iniziative di aggiornamento si intende nel limite delle ore necessarie alla realizzazione del processo formativo e dell’eventuale raggiungimento della sede. Sarà prioritaria la formazione relativa a : a) Sicurezza b) rischi psico-sociali nella scuola c) Innovazioni nello svolgimento delle procedure amministrative. Durata Anno scolastico 2015/2016 110 Denominazione del progetto “SPERIMENTAZIONE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DEL “BRIGHT START” METODO DI EDUCAZIONE METACOGNITIVA DI C. HAYWOOD” Insegnanti coinvolte L’applicazione sperimentale del metodo di educazione cognitiva “Bright start” è rivolto a tutti i plessi della scuola dell’infanzia del Circolo Didattico di Caluso. L’esigenza di trovare nuovi strumenti didattici, per rispondere al crescente disagio infantile, per creare una scuola multietnica, per condividere uno strumento metodologico comune, per una crescita professionale e personale, è il motivo per cui le insegnanti hanno deciso di conoscere il Bright start. Classi coinvolte La sperimentazione del metodo in specifici laboratori dall’anno scolastico 2007-2008 coinvolge le scuole dell’Infanzia di Caluso, Mazzè, Rodallo, Tonengo, ed è rivolto ai bambini dell’ultimo anno, anche se l’ottica metacognitiva è la linea guida di tutta la Programmazione didattica. La metacognizione, che è alla base del metodo Haywood, si basa sul principio della modificabilità cognitiva e sposta l’attenzione dal risultato al processo (imparare ad imparare) Obiettivi Finalità: Nel Bright start non s’insegna nulla, ma i bambini imparano a riflettere su ciò che già fanno, sulle procedure che già possiedono e mettono in atto spontaneamente. L’attenzione è focalizzata sulle procedure e non sui contenuti. In quest’ottica le finalità sono: - dedicare tempo ai processi del pensiero favorire l’apprendimento attraverso il gioco e le esperienze provocare la consapevolezza dei propri processi cognitivi (individuarli e imparare a riconoscerli) indurre una motivazione intrinseca (provo piacere ad imparare) Obiettivi: con questo metodo ci si propone di aiutare il bambino a : - comprendere le domande - rispondere in modo metacognitivo - saper generalizzare - trasporre analogicamente - lavorare in gruppo, rispettando se stesso e gli altri (stimolare la capacità di autoregolazione) Metodologia e Strumenti didattici: l’applicazione del metodo si struttura in laboratori settimanali di un’ora ciascuno con piccoli gruppi (5-9 bambini) di età omogenea. Un’unità didattica è suddivisa nelle seguenti parti: - presentazione dell’attività principale - descrizione del materiale 111 - presentazione del compito conversazione guidata su come procedere realizzazione del compito discussione sugli effetti ottenuti in rapporto a quelli attesi autoriflessione sugli errori e sui successi Gli strumenti usati sono: - mediazione attraverso la conversazione guidata - giochi-stimolo - ausilio di audiovisivi Durata Novembre 2015- maggio 2016 Risorse umane Tutte le insegnanti del Circolo interessate. Beni e servizi Fondi del F.I.S. 112 Progetto 10: visite d’istruzione Denominazione del progetto “VISITE DI ISTRUZIONE” Responsabile del progetto Sasso Anna, DSGA. Insegnanti coinvolte Tutte le insegnanti del Circolo Didattico. Classi coinvolte Tutte le classi del Circolo Didattico. Obiettivi Finalità: - approfondire mediante il contatto diretto con luoghi e situazioni, alcuni aspetti degli argomenti di studio inseriti nella programmazione didattica - effettuare esperienze di apprendimento e di crescita della personalità, basate su progetti articolati e coerenti con la programmazione didattica Durata L’intero anno scolastico Risorse umane Sasso Anna per l’organizzazione amministrativa. Guide. Ditta Rastel Bogin per il trasporto Beni e servizi Contributi volontari dei genitori. 113 VISITE D'ISTRUZIONE DATA ORARIO 20/11/’16 23/03/’16 9,30-11,30 8,30/17,00 31/3/’16 19/4/’16 8,30/16,30 7,30-12,30 circa 7,30-17,00 8,30-16,30 7,30-18,30 8,30/16,30 8,30-16,30 ½ giornata 8,30/12,30 6/4/’16 7/4/’16 8/4/’16 28/04/’16 29/4/’16 Maggio Fine maggio Fine maggio 19/5/’16 9/6/’16 8:30/14:30 9,00/16,30 circa ½ giornata 9/6/’16 ½ giornata 11o18/3/16 8,30-16,30 8/4/’16 8,30-16,00 14 o 18 maggio 8,30/16,30 2016 29/4/’16 8,30/16,30 29/4/’16 7,00/18,30 Fine giugno 9,00/12,30 CL. PLESSO 2^A-2^B 3B+ 3^ 3^A e 3C 5^A e B 3^A-B-C 4^A-B 3^A-B-C 5^A-B 1^A-B 2^A-B 2^A 1^A-B 2^A-B 3^A-C 4^A-B 5^A-B 3^B CALUSO CALUSO+ MAZZE CALUSO CALUSO 5^A-B 1^A e B 3^A-C 3^B4^AB 5^A-B 3^ 1^-2^ 1^ e 2^ 2^A—2^B 3^ 3^ 5^ 5^ 5^ 1^- 2^3^ N.D OC 5 5 TOT DESTINAZIONE 47 39 CANDIA CUORGNE’ 5 11 38 98 PULLMAN PULLMAN 5 6 7 5 5 2 16 52 56 44 51 47 23 221 CUORGNE’ TORINO Teatro Nuovo per DIDEROT TORINO M. EGIZIO CANDIA AOSTA TORINO MUSEO DEL XKE’ CANDIA E BATTELLO TORINO REGIO IVREA GIORNATA DELLO SPORT CALUSO CALUSO 33 37 50 47 50 37 46 42 21 46 42 33 47 37 17 37 2 8 19 45 TRENO PULLMAN CALUSO 78 9 87 IVREA GIORNATA SPORT CHIVASSO chiese IVREAMARCIA DELLA PACE CALUSO 101 11 112 IVREA MARCIA DELLA PACE TRENO ARE’ ARE’ ARE’ CALUSO 15 33 33 42 15 14 11 16 23 67 2 6 11 17 39 86 PROVIBUS PROVIBUS PULLMAN 4 33 CANDIA E BATTELLO CANDIA E BATTELLO TORINO Salone del libro CUORGNE’ Museo archeologico 6 56 AOSTA/DONNAZ PONDEL PULLMAN 8 75 IVREA PULLMAN CALUSO CALUSO CALUSO CALUSO CALUSO CALUSO CALUSO ARE’ TONENGO ARE’ MAZZE’ TONENGO ARE’ N.AL. 42 34 MEZZO TRASPORTO PROVIBUS PULLMAN PULLMAN PIEDI PULLMAN PULLMAN AUTONOMO TRENO PULLMAN PULLMAN PULLMAN 114 1/3/’16 11/3/’16 10,3016,30 8,30-13,00 1/4/’16 5/4/’16 6/4/’16 8/4/’16 9,00-14,30 9,00-16,00 9,30-14,30 7,45-16,30 12/4/’16 8,30-16,30 15/4/’16 20/4/’16 Maggio Maggio 9,00-15,30 9,00-15,00 ½ giornata Giugno 11/3/’15 4/4/’16 14/4/’16 26/4/’16 Maggio 5/5/’16 8,30-16,30 9,00-15,00 8,15-16,40 9,00-15,30 8,45-16,30 9,15-14,30 28/4/’16 8,00/16,30 7/4/’16 14/4/’16 26/4/’16 5/5/2016 8,30-14,00 8,30-14,00 8,30-15,00 9,00/16,30 18/3/’16 9,00-16,30 4^- 5^ 4^ MAZZE’ 15 2 17 CANDIA E BATTELLO SCUOLABUS 2^-3^ 2^ 3^ 1^ 2^ 4^ 4^ 4^ 5^ MAZZE’ TONENGO MAZZE’ MAZZE’ MAZZE’ Mazzè Tonengo Arè MAZZE 49 5 54 TORINO Museo della frutta PULMANN 17 19 17 39 2 2 2 6 19 21 19 45 CANDIA CANDIA E BATTELLO CANDIA E BATTELLO TORINO Museo Egizio SCUOLABUS SCUOLABUS SCUOLABUS PULMANN 16 2 18 CANDIA E BATTELLO SCUOLABUS 2^ 3^ 4^ 3^-5^ 3B 3^-4^-5^ 3^ 2^ 1^ 2^ 1^-4^-5^ 1^ MAZZE’ MAZZE’ MAZZE’ MAZZE’ CALUSO MAZZE’ TONENGO TONENGO TONENGO TONENGO TONENGO TONENGO 17 17 15 50 2 2 2 6 19 19 17 56 Castello di Masino PAVONE az. Agr. La Cascinassa IVREA IVREA SCUOLABUS SCUOLABUS SCUOLABUS TRENO 48 14 15 13 15 52 13 6 2 2 2 2 6 2 54 16 17 15 17 58 15 IVREA CANDIA E BATTELLO CANDIA E BATTELLO TORINO CASTELLO DI MASINO IVREA CANDIA E BATTELLO TRENO SCUOLABUS SCUOLABUS TRENO SCUOLABUS TRENO SCUOLABUS 1^-2^3^-4^-5^ 1^-2^3^-4^-5^ 2^-3^ 1^ 4^ SEZIONE A-B-CSEZIONE A-B-C- VILLAREG GIA VISCHE 37 4 95 POMBIA PULLMAN 48 6 VISCHE VISCHE VISCHE INFANZIA CALUSO INFANZIA MAZZE’ 20 8 10 75 3 2 2 11 23 10 12 86 TORINO TORINO TORINO TAVAGNASCO CASCINA BARBASSA TRENO TRENO TRENO PULLMAN 75 8 83 CUMIANA PARCO ZOOM BUS E INGRESSO 115 116 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 9. ORGANIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO ORARIO N° SEZIONI SERVIZI AGGIUNTIVI PRESENZA DI OPERATORI SÌ SÌ CALUSO 8.25/16.30 3 MENSA PRE-POST Scuola RODALLO 8.25/16.30 2 MENSA TRASPORTO 3 MENSA PRE-POST Scuola 1 MENSA PRE-POST Scuola MAZZE’ VISCHE 8.25/16.30 8.25/16.30 SÌ SÌ 117 SCUOLA PRIMARIA PLESSO ORARIO FUNZION. N° Classi 11 CALUSO 8.25/16.30 ARÈ 8.25/16.30 5 TIPOLOGIA SERVIZI ORGANIZ. AGGIUNTIVI MENSA 10 T.P. PRE-POST 1 T.P. mod. Scuola TRASPORTO MENSA 4T.P. TRASPORTO 1T.P.mod MAZZÈ 8.25/16.30 5 4T.P. 1T.P.mod. TONENGO 8.25/16.30 5 T.P. Lu-me-gio VILLAREGGIA 8.15/16.30 Ma - ve 8.15/12.30 Ma 12:30/16:30 gestione comunale 8.25/16.30 SÌ SÌ SÌ SÌ 3 (di cui 2 pluriclasse con abbinamen to 1^-2^ 3^ 4^) 5^ 3 ( di cui n° 2 VISCHE MENSA PRE-POST Scuola TRASPORTO CON SCUOLABUS MENSA PRE-POST Scuola TRASPORTO CON SCUOLABUS PRESENZA OPERATORI pluriclasse con abbinamento 1^ - 2^ 3^ - 5^) MODULO 30 h. MENSA TRASPORTO CON SCUOLABUS MENSA PRE-POST 2 T.P. Scuola 1 T.P. mod. TRASPORTO (40 h.) CON SCUOLABUS SÌ SÌ 4^ 118 RISORSE IN TERMINI DI PERSONALE Rete interna di figure e gruppi che collaborano per la realizzazione della proposta formativa del Circolo. Il Dirigente Scolastico Lo Staff di Direzione I Docenti incaricati delle Funzioni Strumentali al POF I Coordinatori di plesso I Referenti dei Progetti e dei Laboratori Le Commissioni Commissione Autonomia e Aggiornamento Commissione Continuità Commissione Integrazione alunni HC Gruppo di Redazione Sito Internet Commissione L2 Commissione Sicurezza Gruppo “Competenz’ISS” Commissione integrazione alunni stranieri GLI gruppo di lavoro per l’integrazione Il Personale A.T.A. 119 Dirigente Scolastico Scolastico Direttore SGA Collaboratrice Vicaria Staff Consiglio di Circolo Giunta Esecutiva Collaboratrice Scuole infanzia Fiduciarie di plesso Coordinatrice SPP Funzioni strumentali al POF Coordinatrici Programmazione Collegio dei docenti Referenti commissioni Referenti area Commissioni del CDD Addette SPP Docenti del Circolo Personale ATA ORGANIGRAMMA CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO 120 ORGANIGRAMMA SICUREZZA DEL CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO Datore di lavoro Dirigente scolastico Dott.ssa Valeria Miotti R.S.P.P. ( esterno) Ing. D.Tini Medico competente Dott. Luigi Montanari Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: Barengo M. Rosa (collaboratrice scolastica) DIRIGENTI DSGA:A.Sasso Ins. E.SCAPINO (primaria) Ins. M.TURLETTI (infanzia) Coordinatore della sicurezza nel circolo: Insegnante Ariagno Milena A.S.P.P Insegnanti: Ariagno M., Ascheri A. M.( scuole primarie del Circolo) Insegnanti: Benedetti R.,Vesco P. (scuole dell’infanzia del Circolo) ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO Coordinatrice: Bertello Bianca Scuole dell’infanzia insegnanti: Bertello B. e Giuliano Albo M.(Caluso), Bergandi M. ( Rodallo), Monti F. (Mazzè),Cordera E. (Vische). Scuole Primarie insegnanti: Ascheri A.M.e Valle A.M. (Caluso Cap.), Gamerro M.G.e Chirillo M.(Arè),Grazio F. e Carra M.(Mazzè),Carra R.R. e Ciliberti C.(Tonengo), Ariagno M. (Villareggia), Fortunelli C. e Mendicino S. (Vische). PREPOSTI: Scuole primarie:Ozella M.Giunipero R.-BussiL.-Giorgis L.Rossini A,.-Ariagno M. Scuole dell’infanzia: Martano P.Bergandi M.- Cordera E.-Neirotti M. ADDETTI SPILA Coordinatrice: Bergandi Maria Scuole dell’infanzia insegnanti: Bertello B. e Martano P.(Caluso Cap.), Bergandi M. e Turletti M.C.(Rodallo), Cordera C. e Bertone M.F.(Mazzè), Cordera E. e Rege A.(Vische) Scuole primarie insegnanti:Ascheri A.M. e Valle A.M.(Caluso Cap.),Bretti O. e Chirillo M.(Arè),Bussi L. e Bertone D.(Mazzè),Margherio G. e De Marco C. (Tonengo),Ariagno M. e Guarino G. (Villareggia),Cappello F.- Cingari S.(Vische). ADDETTI SERVIZIO EVACUAZIONE E SALVATAGGIO Scuole dell’Infanzia Martano P. e Scigliano G. (Caluso),Bergandi M. e Boero P.(Rodallo), Neirotti M. e Ferrari L. (Mazzè), Cordera E. e Inella M.(Vische) Scuole Primarie Ozella M. e Barengo M.R.(Caluso),Giunipero R. e Massucco D. (Arè),Bussi L. e Vigliocco F. (Mazzè),Giorgis L. e Salvetti M. (Tonengo), Ariagno M. e Revel Chion E. (Villareggia), Rossini A. e Inella M.Vische) 121 Rete esterna di figure, Enti e Associazioni, presenti sul territorio che collaborano con le Scuole del Circolo. I Circoli Didattici e le Scuole del territorio circostante Enti Locali A.S.L. 9 e CISSAC I rapporti fra l'Istituzione Scolastica, gli Enti Locali territoriali, le associazioni culturali e sportive del territorio sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di: promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole mettere a disposizione degli alunni proposte didattiche ed educative ampie e al tempo stesso integrate e congruenti con le linee-guida indicate nel POF. Associazioni Associazione Culturale “F. Mondino” di Mazzè Associazione Ambientale “Natura e Paese” di Vische Associazione Canavesana Tutela Ambiente Associazione Culturale ”G. Rodari” per la promozione della lettura Fondazione “Levi-Montalcini” – Centro Orientamento di Caluso Associazioni Sportive Associazione “Libera” ANPI Caluso Biblioteche Civiche dei Comuni di Caluso, Mazzè, Villareggia e Vische Banda Musicale di Caluso Legambiente Comitato zonale dell’associazione “Libera” G.E.V. COOP 122 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 – Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 10. INIZIATIVE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO La programmazione delle attività di formazione e di aggiornamento tiene conto delle risultanze dei questionari rivolti a tutti i docenti del Circolo , delle esigenze emerse dalle nuove progettazioni e del piano annuale di aggiornamento approvato dal Collegio dei Docenti. Le attività formative dovranno tener conto dei seguenti criteri: Coinvolgere tutto il Circolo o referenti nominati dal Collegio dei docenti. Favorire la continuità con gli interventi già attuati. Rivolgersi ai docenti che necessitano di competenze specifiche. L'aggiornamento dei docenti è di fondamentale importanza e grande utilità per ampliare le competenze professionali e didattiche dei docenti; migliorare la qualità dell'insegnamento; creare sinergie tra i docenti e le agenzie educative coinvolte nei corsi; adeguare le metodologie e i materiali didattici alle tecnologie moderne. Sono inoltre previsti corsi di formazione rivolti al personale ATA allo scopo di migliorare la professionalità e la qualità del servizio. 123 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 11. GESTIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA CARTA DEI SERVIZI È stata rielaborata ed è depositata agli atti. REGOLAMENTO DI CIRCOLO Il Regolamento di Circolo è il documento che raccoglie le norme a cui tutta l’attività scolastica è improntata. SERVIZI AMMINISTRATIVI FATTORI DI QUALITÀ STANDARD RAGGIUNTI disponibilità gli uffici di Segreteria della Direzione Didattica sono aperti: dal 1° settembre al 30 giugno dalle ore 7,45 alle ore 17,00 per 5 giorni settimanali; dal 1° luglio al 31 agosto dalle ore 8,00 alle ore 14,00 per 5 giorni settimanali. trasparenza presso gli uffici di Segreteria sono disponibili: tabelle orarie delle attività elenchi dei componenti delle varie commissioni e degli eventuali comitati piano visite guidate e viaggi di istruzione programma annuale e scritture contabili Regolamento di Circolo Programmazioni educative e didattiche 124 Piano dell’Offerta Formativa. celerità Il rilascio di certificati e documentazioni avviene su richiesta dei singoli interessati entro i limiti di tempo strettamente necessari alla predisposizione degli strumenti e alla successiva formazione dell’atto. Le operazioni devono essere finalizzate, di norma, al rispetto della seguente tempistica: Nulla-Osta al trasferimento: nello stesso giorno Utilizzo locali: autorizzazione entro 3 giorni dalla riunione dell’Organo Collegiale competente Iscrizioni: nello stesso giorno Certificati di iscrizione e frequenza: nello stesso giorno Attestati e documenti sostitutivi del diploma: entro un termine massimo di 3 giorni lavorativi Documenti di valutazione: 5 giorni dallo scrutinio Autorizzazione assemblee di genitori: 5 giorni Certificati di servizio: entro un termine massimo di 5 gg. I servizi amministrativi dell’istituzione scolastica sono informatizzati. FONDO DI ISTITUTO L’utilizzo del Fondo dell’Istituzione Scolastica è finalizzato a: valorizzare e sviluppare le numerose risorse umane presenti nella scuola; migliorare l’organizzazione complessiva del Circolo; favorire lo sviluppo delle attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro; riconoscere i maggiori impegni individuali di docenti referenti e/o responsabili di specifiche attività e iniziative di carattere generale; riconoscere il maggiore impegno e specializzazione richiesto al personale di segreteria, in seguito all’avvento dell’autonomia; riconoscere il maggior carico di lavoro ai collaboratori scolastici dovuto alle sempre crescenti esigenze scolastiche. 125 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 12. DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE DOCUMENTAZIONE Le documentazioni più significative vengono pubblicate nel sito della scuola. AMBITI DELLA VALUTAZIONE Il sistema di valutazione vuole essere formativo, gli ambiti della valutazione saranno i seguenti: PER I DOCENTI Formazione e aggiornamento Partecipazione alle iniziative previste Fruibilità dei temi trattati. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Livello di condivisione Problematiche emerse Riscontro tra la proposta e il raggiungimento degli obiettivi Livello di gradimento. PER L’UTENZA Controllo degli esiti formativi affettivi e intellettuali Grado di coinvolgimento e partecipazione. 126 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 13. PIANO ECONOMICO FINANZIARIO L’Istituzione scolastica autonoma sarà dotata da parte del M.P.I. (Ministero Pubblica Istruzione) di un finanziamento formato da un contributo ordinario perequativo e di altre entrate provenienti dalle Regioni o da altri Enti pubblici e privati che costituiscono la dotazione finanziaria d’Istituto. Esse si distinguono in : 1. RISORSE ORDINARIE che provengono da: - contributi dello Stato: ordinari perequativi e di natura specifica in quanto diretti a finanziare determinate attività; - contributi volontari dei genitori degli alunni; - contributi di Enti dovuti per legge; - contributi regionali; - economie di reimpiego; - possibilità di storni dal Fondo di Riserva. 2. RISORSE AGGIUNTIVE DA RICERCARE che provengono da: - contributi di Enti Locali; - finanziamenti per partecipazione a programmi locali di sviluppo; - contratti di sponsorizzazione; - risorse provenienti da donazioni e legati; - proventi per contratti di gestione finanziaria. Tale dotazione sarà utilizzata a norma della L.59/97 e del D.P.R. n.233/98, senza alcun vincolo di destinazione se non quello prioritario diretto allo svolgimento delle attività di istruzione, di formazione e di orientamento proprie della scuola così come previsto nel POF (Piano dell’Offerta Formativa). 127 Il programma annuale sull’attività finanziaria che coincide con l’anno solare viene deliberato dal Consiglio di Circolo su proposta presentata dal Dirigente scolastico entro i termini di legge. Nella relazione del Dirigente Scolastico sono individuati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle Risorse in coerenza con il POF. Le spese sono imputate tenendo conto dei costi sia del funzionamento generale sia dei progetti nei limiti dell’effettiva disponibilità finanziaria. Per ogni singolo progetto sarà tenuta aggiornata una scheda illustrativa e finanziaria per le funzioni di controllo a cura del responsabile del Progetto e dal DSGA con riferimento allo stato di attuazione, all’andamento e allo stato delle spesa del Progetto stesso. 128 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI CALUSO Via Gnavi, 1 - 10014 CALUSO(TO) Tel. 011/9833253 - Fax 011/9891435 E –mail: [email protected] SITO :www.circolodidatticocaluso.gov.it 14. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano dell’Offerta Formativa è necessario dotarsi di adeguati strumenti di comunicazione interna e di informazione esterna. Attraverso una valida rete interna di comunicazione (Collegio Docenti, Consiglio di Circolo, Consigli di Interclasse e di Intersezione…) si portano tutti gli operatori dell’Istituzione scolastica alla conoscenza, alla condivisione e all’attuazione responsabile del Progetto comune. Per garantire all’utenza il maggior grado di informazione possibile sulle caratteristiche e sulle modalità del servizio scolastico offerto nell’ambito del Circolo, vengono messe in atto le seguenti iniziative: Comunicati periodici per illustrare le varie iniziative intraprese nelle scuole del Circolo. Mappe di Sintesi del “PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA” per tutti i genitori. Lettera di richiesta di consenso all’uso di Internet per i propri figli, rivolta a tutti i genitori del Circolo, che vengono informati dell’esistenza del documento di “regolamento della rete informatica di Circolo, Politica di Uso Accettabile (PUA)” delle tecnologie informatiche. Sito INTERNET rivolto all’utenza e agli operatori scolastici per: o condividere finalità e risorse o garantire l’accesso all’informazione e alla documentazione educativa e/o amministrativa o divulgare materiali ed esperienze didattiche o favorire scambi culturali fra scuole europee o aggiornare gli utenti del web sulle iniziative promosse e sostenute dalla scuola. o Registro elettronico: in tutte le scuole Primarie si utilizza per le comunicazioni Scuola-Famiglia. 129 PREMESSA 1. INDICE CONTESTO AMBIENTALE DATI ANAGRAFICI DEL CIRCOLO UBICAZIONE DELLE SCUOLE pag.6 pag.9 pag.10 PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA pag.11 LETTURA DEL TERRITORIO 2. pag.1 3. CENTRALITA’ DELL’ALUNNO NEL PROCESSO EDUCATIVO E FORMATIVO RISPETTO DEI DIRITTI DEL FANCIULLO CONOSCENZA DEGLI ALUNNI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI pag.13 pag.13 pag.15 4. STRATEGIE E MEZZI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI ORGANIZZAZIONE GENERALE ACCORDI DI RETE LINEE GUIDA PER L’AMMISSIONE DI SPONSOR VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI PROGRAMMAZIONI EDUCATIVE E DIDATTICHE INSERIMENTO ED INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PIANO PER L’INCLUSIONE- BES INTERVENTI PER ALUNNI CON DSA, EES COME GESTIRE LO SVANTAGGIO CULTURALE L’ACCOGLIENZA CONTINUITA’ EDUCATIVA LA LINGUA STRANIERA NEL CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO 5. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA pag.16 pag.19 pag.37 pag.39 pag.41 pag.42 pag.45 pag.46 pag.48 pag.49 pag.50 pag.52 pag.53 130 6. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE NELLA SCUOLA PRIMARIA Pag.55 7. pag.58 LA SICUREZZA NELLA SCUOLA 8. OFFERTA FORMATIVA - a. s. 2011/2012 “STARE BENE E CRESCERE INSIEME A SCUOLA” pag.60 pag.62 STRUMENTI LABORATORI E PROGETTI SCUOLA PRIMARIA LABORATORI E PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA LABORATORI E PROGETTI RIVOLTI ALLE INSEGNANTI E AL PERSONALE ATA pag.63 pag.64 pag.65 ATTIVITA’, LABORATORI E PROGETTI PROGETTO 1: PROMOZIONE DELL’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA INGLESE “Intercultura: culture anglofone a confronto con la nostra”. “Incontriamo un inglese madrelingua” “Songs, rhymes & nursery rhymes”. “Children love to learn” “Cambio di rotta (approccio CLIL)” pag.68 pag.70 PROGETTO 2: L’EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA, SPORTIVA, ORIENTA E UNISCE PER CRESCERE BENE TRA I BANCHI DI SCUOLA pag.66 “Attività motorie nelle scuola primarie e dell’infanzia. “PROGETTO 3: LA MULTIMEDIALITÀ “@pprendere il coding” “Did@ttica multimediale” pag.72 pag.74 pag.75 pag.77 PROGETTO 4: INSIEME PER CONOSCERSI, CAPIRSI, RISPETTARSI: UN PROGETTO GLOBALE DI INTEGRAZIONE “Conoscersi, capirsi, rispettarsi: progetto globale di integrazione”. “Conosciamoci: laboratorio interculturale di 1° livello di accoglienza degli alunni stranieri” pag.79 pag.80 131 “Approfondiamo l’italiano: laboratorio interculturale di 2° livello per alunni stranieri già da tempo in Italia “Interventi per alunni in difficoltà pag.82 “Scuola fuori dalla scuola: istruzione domiciliare”. pag.83 PROGETTO 5: SCUOLA, ENTI LOCALI E TERRITORIO “Scuola ed enti locali” “Scuola e territorio” “L’ambiente va a scuola”! “Ascolta si legge…Andiamo in biblioteca” “Il gusto della salute.” “Vivere insieme, vivere felici” “A che suono giochiamo”? “Educazione al suono e alla musica” pag.84 pag.85 pag.86 pag.87 pag.88 pag.90 pag.91 PROGETTO 6: SCUOLA SICURA “Scuola sicura”. “Una APP per una scuola sicura” “Pedibus” pag.93 pag.95 pag.97 PROGETTO 7: DOCUMENTAZIONE ED INFORMAZIONE pag.98 PROGETTO 8: MANTENIMENTO DELL’AGIO E INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI STATI DI DISAGIO “Una scuola per tutti: mantenimento dell’agio e individuazione precoce degli stati di disagio” “Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo” “Educazione alla cittadinanza e alla legalità “Il mondo intorno a noi” “Sapere, saper fare, saper essere” “Competenz’I.S.S (insegnare scienze sperimentali)Presidio pr. Torino” pag.99 pag.101 pag.103 pag.105 pag.106 pag.108 PROGETTO 9: FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO “Formazione e aggiornamento”. “Iniziative di formazione” pag.109 pag.110 “Sperimentazione nelle scuole dell’infanzia, del Brigth Start: pag.111 132 metodo di educazione metacognitiva di C. Haywood”. PROGETTO 10: VISITE DI ISTRUZIONE 9. ORGANIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA RISORSE IN TERMINI DI PERSONALE ORGANIGRAMMA CIRCOLO DIDATTICO CALUSO ORGANIGRAMMA SICUREZZA CIRCOLO DIDATTICO CALUSO pag.113 pag.116 pag.117 pag.118 pag.119 pag.120 10. INIZIATIVE DI FORMAZIONE E pag.122 11. GESTIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA pag.123 AGGIORNAMENTO CARTA DEI SERVIZI REGOLAMENTO DI CIRCOLO SERVIZI AMMINISTRATIVI FONDO D’ISTITUTO pag.123 pag.123 pag.123 pag.124 12. DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE 13. PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO 14. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE pag.125 INDICE ALLEGATI pag.129 pag.126 pag.128 CARTA DEI SERVIZI REGOLAMENTO DI CIRCOLO PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ E DEGLI IMPEGNI DEL PERSONALE DOCENTE 133