ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Via Ferrari, 2 - 41053 MARANELLO (MO) - tel. 0536.941233 - fax 0536.940262 http:/www.ipsiaferrari.mo.it - email: [email protected] - email cert. [email protected] P.O.F. PIANO OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2010/2011 approvato dal Collegio dei Docenti in data 23/11/2010 ratificato dal Consiglio d’Istituto in data 24/11/2010 INDICE IDENTITÀ DELL’IPSIA “A. FERRARI” __________________________________________________________________________ 3 L’IPSIA FERRARI NEL TERRITORIO ___________________________________________________________________________ 3 MISSION, VISION, POLITICA E FINALITÀ DELL’ISTITUTO _________________________________________________________ 5 IL NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI ______________________________________________________ 6 PROFILI PROFESSIONALI __________________________________________________________________________________ 6 CAPITOLO 1 ____________________________________________________________________________________________ 7 PROFILI FORMATIVI - PROFESSIONALI IN USCITA ______________________________________________________________ 7 NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - quadro orario delle discipline ______________________________ 7 3° ANNO: OPERATORE TERMICO E OPERATORE MECCANICO - quadro orario delle discipline ___________________________ 8 BIENNIO POST QUALIFICA: TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI - profilo professionale e quadro orario ____________________ 8 BIENNIO POST QUALIFICA - TECNICO DELL’INDUSTRIA MECCANICA- profilo professionale e quadro orario________________ 8 CORSO SERALE__________________________________________________________________________________________ 9 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ____________________________________________________________________________ 9 CAPITOLO 2 ___________________________________________________________________________________________11 ORGANIGRAMMA E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA ________________________________________________________11 COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2010/2011 E RELATIVI SEGRETARI _______________________________________________12 FUNZIONI SPECIFICHE DEL COORDINATORE DI CLASSE_________________________________________________________12 SPAZI ________________________________________________________________________________________________13 IL PERSONALE _________________________________________________________________________________________13 REFERENTI RESPONSABILI INCARICHI E FUNZIONI STRUMENTALI - COMPOSIZIONE COMMISSIONI _____________________13 LA RESPONSABILITÀ GESTIONALE__________________________________________________________________________15 LE RESPONSABILITÀ IN ORDINE ALLA DIDATTICA _____________________________________________________________15 I RAPPORTI CON I GENITORI ______________________________________________________________________________16 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA, STUDENTI E FAMIGLIE ____________________17 CRITERI ADOTTATI PER FORMARE LE CLASSI _________________________________________________________________18 CAPITOLO 3 ___________________________________________________________________________________________19 PROGETTAZIONE DIDATTICO - EDUCATIVA __________________________________________________________________19 COMPETENZE FORMATIVE, EDUCATIVE E DIDATTICHE TRASVERSALI _____________________________________________19 CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI ________________________________________________________________________22 VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA ______________________________________________________23 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ____________________________________________________________24 SANZIONI DISCIPLINARI: PROCEDURA ______________________________________________________________________24 VALUTAZIONE CLASSI TERZE: CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO PER L’ESAME DI QUALIFICA_____________________25 ATTIVITA’ DI RECUPERO _________________________________________________________________________________26 CAPITOLO 4 ___________________________________________________________________________________________27 PROGETTI CURRICULARI _________________________________________________________________________________27 CAPITOLO 5 ___________________________________________________________________________________________31 PROGETTI E ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI__________________________________________________________________31 CAPITOLO 6 ___________________________________________________________________________________________43 PROGETTI EUROPEI ED EXTRA EUROPEI_____________________________________________________________________43 CAPITOLO 7 ___________________________________________________________________________________________48 AREA PROGETTI INNOVAZIONE PROTOTIPI ED ENERGIE ALTERNATIVE ____________________________________________48 CAPITOLO 8 ___________________________________________________________________________________________50 ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE _______________________________________________50 AUTOVALUTAZIONE DELL’OFFERTA DIDATTICA DELL’ISTITUTO __________________________________________________50 IDENTITÀ DELL’IPSIA “A. FERRARI” L’Istituto Professionale Statale “Alfredo Ferrari” di Maranello si presenta al territorio come punto di riferimento per l’area meccanica, in modo particolare nel settore dell’autoveicolo. Infatti ha manifestato la sua vocazione motoristica fin dal momento della fondazione, nel 1962, ad opera dell’ingegner Enzo Ferrari, che lo ha voluto come una struttura strategica per lo sviluppo della sua azienda e per la formazione delle sue maestranze. Anche dopo il passaggio al sistema formativo statale, avvenuto nel 1965, l’Istituto, che ha assunto tutte le caratteristiche degli Istituti Professionali di area meccanica, ha mantenuto le peculiarità specifiche che ne hanno fatto un punto di riferimento per lo studio della meccanica dell’automobile e in particolare del motore. La vicinanza fisica e anche affettiva e vocazionale con la Ferrari spa, legata alle medesime radici, ha sempre privilegiato, nello studio dell’area meccanica, l’interesse verso il tema della mobilità e dei veicoli. Così, quando le qualifiche statali rilasciate dall’Istituto sono diventate T.S.E. (Tecnico dei Sistemi Energetici) e T.I.M. (Tecnico dell’Industria Meccanica), nella nostra scuola sono sempre state intese come specializzazioni legate al motore come macchina termica, ai suoi limiti e ai grossi problemi insiti nella sua natura (basso rendimento, alto inquinamento), allo studio delle diverse alternative tipologiche di energia applicabili al motore, alla meccanica dell’industria automobilistica. L’istituto Professionale “A. Ferrari” in questi anni si è trasformato notevolmente, percorrendo rapidamente le tappe che ne hanno segnato l’evoluzione: da scuola con corso atipico ad indirizzo “ meccanico motorista”, è giunta ad attivare una prima riforma dei corsi, prevista dal progetto “92”, e, in rapida successione, ha attuato, a partire dall’anno scolastico 1997/98 il Progetto 2002, caratterizzato da innovazioni sia di tipo didattico-formativo sia curricolare. Quest’ultima sperimentazione ha previsto l’introduzione di moduli orari da 50 minuti, riducendo l’orario medio di frequenza settimanali a 35 moduli e mantenendo inalterati gli obiettivi professionalizzanti. La nuova riforma, che stabilisce il riordino degli istituti professionali e ne definisce le modalità attuative,avviata dal presente anno scolastico, ha riportato le ore a 60 minuti effettivi ma ha ridotto il monte ore settimanale che, nelle classi prime, assomma a 32. Le classi seconde e terze effettuano quest’anno 34 ore settimanali, ed hanno modificato il quadro orario secondo quanto stabilito dalla riforma. Le classi quarte e quinte effettuano 30 ore settimanali su cinque giorni di lezione; nel corso dell’anno scolastico svolgeranno 66 ore di alternanza scuola-lavoro e due settimane di tirocinio didattico in azienda. L’istituto è inserito nel quadro della riforma nel settore Industria e Artigianato con l’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”. Permane la possibilità, sempre nel quadro dell’istruzione quinquennale, di acquisire, al termine del primo triennio, il diploma di qualifica come Operatore Meccanico od Operatore Termico. Tale percorso viene effettuato anche in collaborazione con i Centri di Formazione Professionale del territorio. La riforma prevede l’acquisizione per tutti gli studenti del Diploma di Stato, al termine del percorso quinquennale. E’ salvo in ogni caso il principio che rende possibile il passaggio da un istituto di istruzione superiore ad un altro senza perdere anni di studio, attraverso un sistema di certificazione delle competenze acquisite (crediti formativi). L’IPSIA FERRARI NEL TERRITORIO L’Istituto dialoga attivamente con il Territorio. Intrattiene rapporti collaborativi con gli Enti Locali: Comune, Distretto di Sassuolo, Provincia, Regione, AUSL; con l’Associazione “Vittime della strada”, con l’Associazione “Pro SLA”, con Associazioni di volontariato, con la Ferrari spa. Ricerca costantemente ed ottiene il sostegno delle Imprese e delle Ditte locali, in particolare di quelle che operano nel settore della meccanica e dei motori, che accolgono i ragazzi per tirocini didattici e mettono a disposizione “borse di studio” per gli allievi che si sono distinti per l’impegno. Anche il Comune di Maranello ha messo a disposizione della scuola borse di studio per gli studenti meritevoli. 3 La scuola ha attivato da anni una convenzione con il Politecnico di Milano; ha realizzato progetti di Educazione stradale, tra cui un progetto pilota, finanziato dal MPI, dall’Osservatorio per l’educazione stradale, dalla Provincia, dai Comuni del Distretto. Ha attivato inoltre progetti di Educazione alla Salute, anche correlati all’educazione stradale, ed avvierà un progetto di raccordo incentrato sul valore del volontariato: di quest’ultima attività ricorre nel 2011 la celebrazione mondiale. Sono sempre attivi i Progetti Internazionali: a partire dalla metà degli anni ’90 gli insegnanti e gli studenti dell’IPSIA hanno sviluppato studi, ricerche e tesi nel settore delle energie rinnovabili e alternative legate ai problemi della mobilità sostenibile. Dal 1999 l’Istituto intrattiene rapporti di scambi e di collaborazione con N.A.C., un college di Nagoya (Giappone). I progetti incentrati sui valori ideali dei cittadini europei, che coinvolgono con modalità trasversali molti studenti della scuola, sono molteplici e vengono sviluppati in collaborazione con organi ed istituzioni locali, nazionali ed europei. Una peculiarità dell’IPSIA è la provenienza degli studenti, in parte, dal Distretto di Sassuolo (Maranello, Formigine, Sassuolo, Fiorano), in parte da Modena e provincia (comprese le località di montagna) ma anche da Reggio , Bologna e da varie regioni d’Italia . Alcuni studenti provengono anche da Paesi stranieri. Negli anni scolastici 2005-2006, 06-07, 07-08 l’Istituto ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001: 2000. Nell’anno 2009 ha nuovamente intrapreso il percorso per la certificazione di qualità, che ha portato a termine con successo. Dall’a.s. 2009/2010 l’IPSIA Ferrari si fregia infatti nuovamente di tale certificazione UNI EN ISO 9001:2008, nel seguente campo applicativo: “Progettazione ed erogazione di servizi di istruzione professionale nel settore meccanico della produzione industriale e della manutenzione dell'autoveicolo”. Essa è indice di un sistema che, attraverso monitoraggi costanti ed accurati, garantisce l’efficienza e l’efficacia delle procedure didattiche ed amministrative. In sintesi la scuola da ha considerato prioritario: ► fornire agli studenti una formazione sempre più tecnica e specializzata; ► prevenire il disagio e la dispersione scolastica; ► infondere una cultura europea ed internazionale; ► educare i giovani alla conoscenza ed al rispetto di regole ed individui; ► sensibilizzare gli studenti alla partecipazione sociale, anche nel quadro, previsto dalla Riforma, dell’educazione alla cittadinanza attiva e alla conoscenza delle leggi. La scuola fa parte delle seguenti Istituzioni territoriali: ► rete territoriale per l’integrazione degli alunni disabili del Distretto di Sassuolo; ► ASA-MO (RETE Scuole Autonome provincia di MO). E’ possibile avere notizie su di noi anche consultando la pagina Web dell’Istituto: http:/www.ipsiaferrari.mo.it 4 MISSION, VISION, POLITICA E FINALITÀ DELL’ISTITUTO MISSION L’istituto è nato negli Anni Sessanta dall’idea di Enzo Ferrari di creare figure professionali esperte nell’area meccanica motoristica. Tenendo fede a tale proposito e alle nuove esigenze di un territorio con una realtà produttiva ad alto contenuto tecnologico, l’istituto prepara figure con competenze ampie e flessibili. L’istituto, tramite un percorso di educazione, istruzione e formazione, permette l’acquisizione di conoscenze, capacità e comportamenti che portano gli studenti a raggiungere livelli di prestazione tali da essere garanzia di successo per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’istituto orienta le sue scelte verso un percorso professionale nell’area meccanica della produzione e dell’autoveicolo. VISION ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► Potenziare i rapporti scuola-famiglia. Coinvolgere le realtà produttive nel percorso formativo scolastico incentivando i rapporti con gli Enti esterni, e in particolare con Enti locali per permettere una continua verifica delle opportunità e delle esigenze del territorio. Prevenire e attenuare il fenomeno dell’abbandono scolastico. Potenziare la formazione e l’aggiornamento del personale docente e non docente. Migliorare costantemente il livello di soddisfazione dell’utenza in merito ai servizi proposti dall’istituto. Sensibilizzare e coinvolgere il corpo docente e non docente sui principi e sul sistema di gestione qualità. Mantenere e migliorare l’efficienza delle attrezzature dei laboratori e adeguarle alle esigenze dell’innovazione tecnologica per fornire agli studenti una preparazione adeguata e all’avanguardia. Implementare un sistema di gestione, registrazione e diffusione delle esperienze scolastico-formative e professionali degli studenti. Promuovere la “conoscenza Europea” e le competenze interculturali. Promuovere il sentimento di cittadinanza attiva. Agevolare le pari opportunità nell’accesso al mercato del lavoro per i giovani che rischiano l’esclusione sociale. POLITICA Il Dirigente scolastico promuove, sostiene e guida l’istituto verso una politica per la qualità, con la collaborazione di tutto il personale. Le motivazioni fondamentali di questa politica sono quelle di dare agli allievi dell’I.P.S.I.A. “A. Ferrari” concrete possibilità di successo nella scuola e nel lavoro, e al personale migliori strumenti e metodologie di lavoro. A tal fine il Dirigente Scolastico nomina il responsabile gestione qualità, supportato da un comitato per la qualità, per la gestione del sistema qualità dell’istituto. Il Dirigente Scolastico nel rispetto delle competenze degli organi collegiali definisce ogni anno gli obiettivi specifici da raggiungere, le risorse umane da coinvolgere, e gli strumenti da utilizzare. FINALITÀ Le finalità sono traguardi a lungo termine verso cui tendere che non necessariamente si conseguono nell’arco del quinquennio. L’istituto ha individuato come prioritarie le seguenti: ► ► ► ► ► promuovere lo sviluppo personale e culturale dello studente come individuo e come cittadino italiano inserito in un più ampio contesto europeo e mondiale, in relazione ai propri bisogni educativi e alle esigenze formative che emergono dallo sviluppo culturale e sociale; far acquisire la consapevolezza del proprio ruolo in una società democratica, multiculturale e multietnica, caratterizzata da un pluralismo di modelli e di valori e promuovere una efficace comunicazione interculturale; incentivare l’elaborazione di autonome scelte di valori; promuovere, anche attraverso la diversificazione delle proposte formative, il superamento del disagio, la valorizzazione delle attitudini e la capacità di porsi in dialogo e confrontarsi con le diversità; formare e potenziare la capacità di conoscere se stessi e la realtà circostante, orientando alla definizione di un personale progetto di vita. 5 IL NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI LINEE GUIDA (D.P.R. 15 MARZO 2010, N. 87, ARTICOLO 8, COMMA 6) - SINTESI Il settore “Industria e artigianato” comprende due ampi indirizzi riferiti rispettivamente alle produzioni industriali e artigianali e alla manutenzione e assistenza tecnica ( settore Servizi) Gli indirizzi e le loro articolazioni, pur nella diversità delle filiere di riferimento, sono connotati da elementi comuni che riguardano esigenze generali, principalmente l’adeguamento all’evoluzione dei bisogni ed alle innovazioni tecnologiche ed organizzative delle produzioni, la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo del lavoro e con istituzioni, soggetti pubblici e privati operanti sul territorio. I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali del settore sono coerenti con l’obiettivo di consentire al diplomato di agire con autonomia e responsabilità nei processi produttivi e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi relativi alle citate filiere. Lo studente affronta, nel primo biennio, lo studio di alcune discipline obbligatorie che, anche attraverso una articolata didattica laboratoriale, favoriscono l’orientamento verso la scelta effettiva dell’indirizzo. Queste discipline - “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”, “Scienze integrate (Fisica)” e ”Scienze integrate (Chimica)”, “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”- comuni a tutto il settore, si caratterizzano in modo peculiare in relazione agli specifici risultati di apprendimento d’indirizzo e sono complementari nella progettazione didattica. Esse costituiscono, di fatto, il nucleo contenutistico-metodologico dei successivi apprendimenti di indirizzo (nelle diverse articolazioni) che vengono gradualmente introdotti con la disciplina “Laboratori tecnologici ed esercitazioni”, le cui attività laboratoriali, in questa fase, hanno ancora funzioni prevalentemente orientative. Nel secondo biennio e nel quinto anno i risultati di apprendimento dei due indirizzi sono riferiti alle relative competenze specialistiche per tener conto dei peculiari processi produttivi dell’industria e dell’artigianato e per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e di lavoro. Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a partire dal quadro unitario definito dagli assi culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato. Le discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio futuro personale e professionale. PROFILI PROFESSIONALI Il corso di studi dell’IPSIA Ferrari è inserito nel settore “Industria e artigianato”, con indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”. L’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. COMPETENZE Le competenze di indirizzo si riferiscono alle varie filiere dei settori produttivi (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica etc.) e vengono poi sviluppate ed integrate in relazione alle esigenze proprie del mondo produttivo e lavorativo del territorio. Il percorso formativo, multifunzionale e politecnico, mira anche a sostenere le diverse filiere produttive nella fase post commercializzazione in rapporto all'uso e alle funzionalità dei sistemi tecnici e tecnologici. Il manutentore, autonomo o dipendente, svolge interventi tecnici a servizio dell'utente in relazione alla complessità dei dispositivi tecnologici industriali e commerciali che, progettati per un'utilizzazione sempre più amichevole e facilitata, richiedono interventi specialistici non comuni per la messa a punto, la manutenzione ordinaria, la riparazione e la dismissione dei sistemi di interesse. Oltre ad una preparazione tecnica e tecnologica, l'etica della manutenzione comporta una cultura giuridica ed economica sufficiente per sostenere il diplomato nel continuo aggiornamento sulle normative tecniche e giuridiche relative ai rispettivi settori, sui temi della sicurezza dei dispositivi, del risparmio energetico e dei danni prodotti dall'inquinamento dovuto all'uso ed abuso dei prodotti tecnologici e allo smaltimento dei rifiuti e dei dispositivi dismessi. 6 CAPITOLO 1 PROFILI FORMATIVI - PROFESSIONALI IN USCITA OPERATORE TERMICO OPERATORE MECCANICO Opera nell’area termica. Opera nell’area meccanica. Acquisisce competenze di base nel campo dei motori, pompe, compressori, impianti idraulici, termici e sanitari. Acquisisce competenze di base nel campo delle macchine utensili, della manutenzione e montaggio macchine e impianti di produzione. L’operatore termico deve raggiungere le seguenti competenze: L’operatore meccanico deve raggiungere le seguenti competenze: Conoscere principi e funzionamento dei motori endotermici. Conoscere principi di funzionamento degli impianti idrici e termici anche in relazione alle norme di sicurezza, risparmio energetico e inquinamento ambientale. Interpretare correttamente un disegno meccanico. Individuare ed eliminare “ anomalie” di motori e impianti. Essere in grado di intervenire su motori a quattro tempi comprese le fasi di smontaggio e montaggio. Conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici ed il loro impiego. Conoscere i componenti ed il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici. Conoscere i principi di funzionamento delle M.U. (Macchine Utensili) tradizionali e C.N.C. (a Controllo Numerico Computerizzato). Conoscere e sviluppare cicli di lavorazione. Conoscere e realizzare semplici impianti di automazione. Eseguire montaggio e smontaggio di parti di macchine e impianti. Eseguire e interpretare un disegno meccanico. Conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il loro impiego. Conoscere i componenti e il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici. NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - quadro orario delle discipline La Riforma prevede un sistema di istruzione basato su un percorso esclusivamente quinquennale (2+2+1, costituito cioè da un primo biennio, un secondo biennio e l’anno conclusivo). Il seguente quadro orario, afferente alla riforma, trova immediata applicazione nelle classi prime e graduale applicazione nelle classi successive. 1° biennio 2° biennio 5° anno cl. 1a cl. 2 a cl. 3 a cl. 4 a cl. 5 a ore settimanali di lezione DISCIPLINE DISCIPLINE AREA COMUNE DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO * ** Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Scienze della terra e biologia 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione o attività alternative 1 1 1 1 1 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Scienze integrate: fisica (con 1 ora laboratorio*) 2 2 Scienze integrate: chimica (con 1 ora laboratorio*) 2 2 Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione 2 2 Laboratori tecnologici ed esercitazioni ** 3 3 4 3 3 Tecnologie meccaniche ed applicazioni 5 5 3 Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni 5 4 3 Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione 3 5 8 L'attività didattica in laboratorio caratterizza l'area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. Insegnamento affidato al docente tecnico pratico. 7 3° ANNO: OPERATORE TERMICO E OPERATORE MECCANICO - quadro orario delle discipline AREA DI EQUIVALENZA numero unità: 13 Discipline Area di equivalenza AREA DI INDIRIZZO numero unità: 19 unità AREA D’INTEGRAZIONE numero unità: 2 Area d’indirizzo unità Area integrazione unità Area integrazione 2 Italiano 3 Fisica e Lab. 3 (1) Storia 2 Discipline Tecnologiche 11 (5) Lingua Straniera 2 Esercitazioni Pratiche Matematica 3 Ed.Fisica 2 I.R.C. 1 4+1 L’area d’integrazione costituisce strumento di interazione tra le esigenze produttive del territorio e quelle della didattica. E’ utilizzata per il collegamento con realtà produttive e/o dei servizi del territorio impiegando le risorse professionali dell’area di indirizzo. BIENNIO POST QUALIFICA: TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI - profilo professionale e quadro orario Il Tecnico dei Sistemi energetici ha competenze specifiche nel settore delle macchine idrauliche, dell’autoveicolo e degli impianti tecnici di edifici civili e industriali. E’ in grado di coordinare interventi di avviamento, regolazione e controllo su impianti e motori. DISCIPLINE AREA COMUNE Italiano Storia Matematica Informatica Lingua straniera Ed.Fisica I.R.C. AREA DI INDIRIZZO Meccanica Macchine e Disegno Impianti Termotecnici Elettronica-Elettrotecnica Il corso permette il conseguimento di : diploma di Stato che consente l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria; ► attestato relativo all’attività di alternanza scuola- lavoro . Il diploma costituisce credito per accedere ai corsi specifici per il collaudo di veicoli. UNITÀ CLASSE 4ª 4 2 3 3 2 1 UNITÀ CLASSE 5ª 4 2 3 3 2 1 5 (3) 7(3) 3 5 (3) 7 (3) 3 30 30 ► TOTALE UNITA’ BIENNIO POST QUALIFICA - TECNICO DELL’INDUSTRIA MECCANICA- profilo professionale e quadro orario Il tecnico dell’industria meccanica è una figura professionale appositamente preparata per l’industria meccanica e trova la sua collocazione nei quadri intermedi della progettazione o produzione. E’ in grado di analizzare e gestire i processi lavorativi con una capacità specifica nella gestione dei sistemi di automazione e nello studio di attrezzature adeguate al processo. AREA COMUNE Italiano Storia Matematica Informatica Lingua straniera Ed.Fisica I.R.C. Il corso permette il conseguimento del: AREA DI INDIRIZZO Tecnologia Meccanica e Lab. Tecnica Produz. e lab. Elettronica-Elettrotecnica Macchine a fluido Meccanica applicata alle macchine ► diploma di Stato professionale che consente l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria; ► attestato relativo all’attività di alternanza scuola- lavoro. DISCIPLINE TOTALE UNITA’ UNITÀ CLASSE 4ª 4 2 3 3 2 1 UNITÀ CLASSE 5ª 4 2 3 3 2 1 7 + 1 (4+1) 3 4 7 + 1 (5+ 1) 3 4 - 30 30 PER ENTRAMBI I CURRICOLI POST QUALIFICA: ai quadri orari vanno aggiunte annualmente le ore dedicate all’alternanza scuola-lavoro: da un minimo di 66 ore annue a un massimo di 132 per le classi quarte e le classi quinte; inoltre sono previste 80 ore annue, sia nelle quarte che nelle quinte, di tirocinio didattico in azienda, finalizzato alla preparazione specifica professionalizzante. Per gli studenti particolarmente motivati e capaci l’Istituto organizza tirocini di lavoro all’estero in strutture con cui la scuola intrattiene regolari rapporti. 8 CORSO SERALE Il corso serale per il conseguimento della qualifica di Operatore Termico e del diploma di Tecnico dei Sistemi Energetici è attivo da vari anni presso il nostro Istituto. In questo modo la scuola si apre sempre più ai bisogni della società e di quell’utenza che ha bisogno di riqualificarsi e di migliorare il proprio livello di cultura o di istruzione. Prepara infatti una figura professionale in grado di inserirsi in modo più attivo e funzionale nel mondo del lavoro o di migliorare la sua posizione per adeguarsi alla rapida evoluzione del settore. E’ un servizio che si sta sempre più ampliando e diversificando per rispondere alle esigenze del territorio e della società in cui l’Istituto è inserito. Gli studenti hanno la possibilità di seguire un piano di studi personalizzato e strutturato in moduli: in tale ottica, agli studenti possono venire riconosciuti anche crediti formativi (titoli di studio, corsi certificati ed altro) e competenze acquisite in ambito lavorativo. Il corso serale ha una struttura chiaramente definita con classi aperte e ed è caratterizzato da flessibilità per rispondere alle esigenze di formazione degli adulti, valorizzando conoscenze e capacità che sono integrate con le materie del corso. Nelle classi 4ª e 5ª serale, così come nel diurno, viene attuato un progetto di alternanza scuola-lavoro per una professionalizzazione mirata a soddisfare le esigenze produttive del territorio. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 1) TIROCINIO DIDATTICO FORMATIVO (STAGE) E’ un percorso formativo presso aziende del comprensorio con contemporanea sospensione delle lezioni. La durata è di due settimane per le classi terze, quarte e quinte. Per le classi seconde, l’effettuazione dello stage è subordinata alla delibera vincolante del Consiglio di Classe. OBIETTIVI: ► favorire i contatti fra lo studente e le aziende in previsione di un eventuale inserimento lavorativo; ► favorire il reciproco scambio di conoscenze fra mondo del lavoro e mondo della scuola tramite lo studente che integra così le conoscenze acquisite a scuola con quelle fornite dall’esperienza in azienda; ► consentire allo studente di verificare, in ambito lavorativo, i contenuti ed avere un riscontro immediato di quanto apprende a scuola. E’ possibile effettuare il tirocinio didattico anche presso un’impresa Europea collegata ad Istituti nostri partner nel progetto Leonardo - mobilità. 2) PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: CORSO POST QUALIFICA E’ parte integrante del curriculum nei corsi post - qualifica (4°, 5° anno), collegata alla seconda area e, in parte, anche alla prima. Viene svolta da docenti esterni o provenienti dalla scuola con specifiche esperienze nei settori di interesse professionale e organizzata da un gruppo di docenti interni. Si basa sulla progettazione di moduli che tengono conto della preparazione di base degli studenti, degli obiettivi formativi dell’intero biennio, delle esigenze del territorio e delle possibilità occupazionali. Le conoscenze e abilità acquisite si riferiscono sia al sapere professionale, sia al comportamento in ambiente di lavoro. Gli argomenti di studio sono elaborati dal gruppo organizzativo in base agli interessi degli studenti, alle esperienze pregresse maturate all’interno della scuola, all’acquisizione di una professionalità spendibile nel mondo del lavoro. Particolarmente qualificante la collaborazione con quasi tutte le concessionarie dei maggiori marchi automobilistici presenti nella provincia di Modena. In particolare, molte concessionarie danno disponibilità ad accogliere un limitato numero di studenti per proporre loro una esperienza di stage in officina, direttamente guidato dal loro personale, sui modelli di vetture più recenti. Tale opportunità, rivolta alle classi quarte e quinte costituisce un percorso formativo di grande valore dal punto di vista professionale. E’ inoltre attivo un corso biennale interno di costruzione prototipi che si avvale di alcune alte professionalità provenienti dal ricchissimo territorio maranellese. 9 Per l’anno scolastico in corso si presenta il quadro orario dell’attività di alternanza distinto per classe: PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ► CLASSI QUARTE sez. A-B-D-E Si dispongono: n° 48 ore di corsi teorici da svolgere in aula; n° 80 ore di Stage formativo in azienda. TOTALE n° 128 ore ► CLASSE QUARTA sez. C Si dispongono: n° 50 ore di corsi teorici da svolgere in aula; n° 80 ore di Stage formativo in azienda. TOTALE n° 130 ore ► CLASSI QUINTE sez. A-B-D-E Si dispongono: n° 51 ore di corsi (lezioni teoriche/pratiche) da svolgere in aula/off. meccaniche; n° 80 ore di Stage formativo in azienda. TOTALE n° 131 ore ► CLASSE QUINTA sez. C Si dispongono: n° 49 ore di corsi teorici da svolgere in aula; n° 80 ore di Stage formativo in azienda. TOTALE N° 129 ORE. I corsi verranno organizzati compatibilmente con le risorse finanziarie. 3) INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO L’IPSIA “A. Ferrari” di Maranello e le imprese del settore meccanico che operano nel territorio hanno sempre collaborato al fine di sviluppare le capacità professionali degli studenti nel quadro , anche, di specifici programmi Provinciali e Regionali. La scuola, a tal fine, utilizza tutti gli spazi di flessibilità gestionale del sistema scolastico e formativo derivante dall’applicazione della Legge sull’autonomia scolastica e dei vari decreti in merito, in particolare: ► il ricorso in misura crescente alle ore dell’area d’integrazione e all’alternanza, per la realizzazione di moduli di laboratorio e di esercitazioni pratiche richiesti dal territorio; ► il ricorso ad interventi di orientamento che coinvolgano sempre più le imprese del territorio al fine di creare percorsi didattici spendibili nel mondo del lavoro. 10 CAPITOLO 2 ORGANIGRAMMA E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DIRETTORE AMMINISTRATIVO DIRIGENTE SCOLASTICO RESPONSABILE GESTIONE QUALITA’ CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLABORATORI DEL DS GIUNTA RESPONSABILE SICUREZZA COMITATO QUALITA’ DIPARTIMENTI COLLEGIO DOCENTI COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO TUTOR AREA AMMINISTRATIVA AREA DIDATTICA AREA GESTIONALE UFFICIO TECNICO DIRETTORE AMMINISTRATIVO FUNZIONI STRUMENTALI DOCENTI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COMITATO VALUTAZIONE CLASSI APPROVIGIONAMENTO COLLABORATORI SCOLASTICI COORDINATORI PROGETTI LABORATORI MANUTENZIONE ASSISTENTI TECNICI COMITATO AREE DISCIPLINARI EX FUNZIONI AGGIUNTIVE CONSIGLI DI CLASSE 11 COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2010/2011 E RELATIVI SEGRETARI Classe Coordinatori Segretari a Gazzotti Barone a Miselli Coriglione a 1 C Corazza Di Maida a 1 D Olivieri Di Roma 1 E a Accogli Biancardi a 1 F Tropea Rossi a 2 A Cescon Zanichelli a 2 B Ruberto Sinapi a Bertugli Sottile a Matteoni Cordi’ a 2 E Fuda Negrini a Papa Bertocchi a Poggioli Scali a Doddi Prezioso a 3 C Di Meo Donadio a Mousa Ferri a 3 E Bonaiuti Ciannameo a 4 A Barbolini Del Giudice a 4 B Magagni Balsemin a Barracco Rizzo L. a 4 D Zanetti Vaccari a Moneti Barbara a 5 A Paderno Cirigliano 5 B a Barbolini Spina a 5 C Barbolini Salomone a Magagni Resci a Moneti Sala Cursio /// 1 A 1 B 2 C 2 D 2 F 3 A 3 B 3 D 4 C 4 E 5 D 5 E a a a Serale: 3 S - 4 S - 5 S FUNZIONI SPECIFICHE DEL COORDINATORE DI CLASSE I docenti coordinatori, nominati dal Dirigente Scolastico ai sensi del decreto legislativo n. 297/94 art. 5 comma 8, rappresentano un punto di riferimento per la classe e per i docenti del consiglio; sono deputati al coordinamento e allo svolgimento delle seguenti funzioni: ► ► ► ► ► ► ► presiedere i consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico; curare i rapporti con le famiglie; proporre il voto di condotta; ritirare il materiale relativo agli scrutini e sovrintendere alla compilazione da parte del C.d.C; coordinare le attività relative alla compilazione delle griglie per pianificare i corsi di recupero; curare i rapporti con i colleghi, in particolare rispetto alla presenza in classe di alunni segnalati; monitorare la frequenza scolastica e adottare i relativi provvedimenti. Per le classi d’esame i coordinatori: provvedono a coordinare le attività relative alle prove simulate ► coordinano le attività per la stesura del documento del 15 maggio, avendo cura di consegnare una vicepresidenza . ► copia in 12 SPAZI PRESIDENZA VICEPRESIDENZA UFFICI AMMINISTRATIVI AULE 30 AULA MAGNA 1 LABORATORI E AULE SPECIALI 4 PALESTRE 0 1 OFFICINA dotata di 5 reparti di lavorazione e di 4 laboratori SALA INSEGNANTI 1 SALA LETTURA 1 IL PERSONALE Oltre al Dirigente scolastico di ruolo, l’organico docente e amministrativo dell’Istituto è costituito da n. unità, così come riepilogato nella successiva tabella. TOTALE RUOLO INCARICHI o SUPPLENZE ANNUALI TEMPO PIENO 81 51 30 4 1 1 1 7 7 7 8 6 2 1 8 14 9 4 1 14 PERSONALE DOCENTE PERSONALE ATA DIRETTORE S.G.A. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ASSISTENTI TECNICI COLLABORATORI SCOLASTICI PART-TIME 21 POSTI ORARIO CATTEDRA 81 REFERENTI RESPONSABILI INCARICHI E FUNZIONI STRUMENTALI - COMPOSIZIONE COMMISSIONI PROSPETTO INCARICHI a.s. 2010-11 Referente Disciplina Organo di Garanzia Ruberto, Matteoni Emanuela, Zanetti Catia, Zanichelli (supplente) Commissione POF Zanetti Catia, Matteoni Emanuela, Paderno Emilia, Miselli Andrea Commissione Qualità Miselli Andrea, Mousa Issa, Olivieri Matteo GLH D’istituto (ex Commissione Alunni H) Messina Paola, Cordì Giuseppina , Di Meo Tiziana, Del Giudice Maria Grazia, Papa Maria Pia e Orientamento Classi 2 - 3 Cescon Roberto e e Orientamento Classi 3 Post-qualifica Cescon Roberto e Orientamento Classi 5 Ruberto Francesco, Bonaiuti Giuliano Orientamento in Ingresso Ruberto Francesco, Paderno Emilia, Poggioli Silvano, Spina Carmine Orientamento-Apertura Straordinaria Paderno Emilia, Cirigliano Saverio, Sottile Domenico, Fuda Francesco, Poggioli Silvano, Linoci Leonardo, Simeone Vincenzo, Spina Carmine, Moneti Cristina, Cursio Nicola Commissione Formazione Classi Barbolini Emanuela, Matteoni Manuela, Mousa Issa Commissione Progetti Internazionali Paderno Emilia, Linoci Leonardo, Accogli Grazia Commissione Viaggi Paderno Emilia, Ruberto Francesco, Limardi Foca Commissione Educazione alla Salute Matteoni Manuela, Papa Maria Pia, Cordì Giuseppina, Moneti Cristina Progetto Educazione Stradale - Patentino Spina Carmine, Simeone Vincenzo Progetto Educazione Stradale Spina Carmine, Simeone Vincenzo, Moneti Cristina Commissione Prototipi Sala Filippo, Poggioli Silvano, Gombia Enea, Guidicelli Rossella, Cirigliano Saverio, Olivieri Matteo Commissione Orario Balsemin Paola, Vaccari Daniela 13 Commissione Accoglienza Docenti Bonaiuti Giuliano, Poggioli Silvano, Zanetti Catia Gestione Sito Web Ruberto Francesco , Zanetti Catia, Mousa Issa Commissione Alunni Stranieri Di Meo Tiziana, Papa Maria Pia Organizzazione Sostituzione Docenti Bonaiuti Giuliano, Poggioli Silvano Commissione Assistenza agli Scrutini ed Esami di Stato Barracco Vincenzo, Ruberto Francesco Commissione Tecnica Balsemin Paola, Limardi Foca, Miselli Andrea, Guidicelli Rossella, Linoci Leonardo Commissione Mostre ed Eventi Paderno Emilia, Simeone Vincenzo, Spina Carmine Referenti Assi Culturali Zanetti Catia, Miselli Andrea, Corazza Patrizia, Guidicelli Rossella COORDINATORI DI DISCIPLINA Riforma Poggioli Silvano, Miselli Andrea, Sala Filippo, Cescon Roberto, Ruberto Francesco, Zanetti Catia, Negrini Pierangela, Paderno Emilia, Matteoni Manuela Registro Elettronico Ruberto Francesco, Cirigliano Saverio, Baggetta Paolo Commissione Accoglienza Studenti: Presentazione Regolamento e Regole di Disciplina Zanichelli Catia, Matteoni Emanuela, Accogli Grazia, Papa Maria Pia FUNZIONI STRUMENTALI AL POF - AREE (CCNL SCUOLA 2007-09, art. 33) Elettrotecnica ed Elettronica Balsemin Paola 1) Area Integrazione: Allievi Diversamente Abili Allievi Stranieri Laboratorio Meccanico C320 Bonaiuti Giuliano Messina Paola Di Meo Tiziana Fisica Sinapi Religione 2) Area POF Zanetti Catia Baggetta Paolo 3) Area Nuove Tecnologie Balsemin Paola Diritto ed Economia Negrini Pierangela Paderno Emilia Inglese Guidicelli Rossella 4) Area Cittadinanza Europea Progetti Europei Lorini Roberto 5) Area Prototipi Studio Energie Alternative Sala Filippo Educazione Fisica Triennio Materie Letterarie Magagni Paola 6) Area Antidispersione: Scienze Della Terra Matteoni Manuela Sportello d’ascolto Cristina Moneti Gruppo H Messina Paola Ruberto Francesco Discipline Tecnologiche A020 Cescon Roberto Referente Studenti per la Disciplina, Organizzazione Attività Lavori Soc. Utili TIC Ruberto Francesco 7) Area Qualità Miselli Andrea Matematica Vaccari Daniela 8) Area Alternanza Scuola-Lavoro Cirigliano Saverio Materie Letterarie Zanetti Catia Responsabile Calendari e Organizzazione Corsi di Recupero Bonaiuti, Miselli, Mousa, Paderno Coordinatore Alternanza Scuola Lavoro Cirigliano Saverio Matematica Biennio Responsabile Corso Serale Cursio Nicola Gestione Registro Elettronico Ruberto Francesco RESPONSABILI DEI LABORATORI Laboratorio Tecnologico Cirigliano Saverio Laboratorio Banco Donadio Giuseppe Officina Motori, Laboratorio Fisica, Macchine Termiche, Sala Prove Linoci Leonardo Supporto e Verbalizzazione Consiglio d’Istituto Fuda Francesco Macchine Utensili - Esercitazioni Pratiche Donadio Giuseppe Responsabile Calendari e Organizzazione Consigli di Classe Fuda Francesco Reparto Saldatura Donadio Giuseppe Laboratorio di Pneumatica Ruberto Francesco Laboratorio TIC, Laboratori Informatici Ruberto Francesco Laboratorio Prototipi Sala Filippo Gestione Palestre Lorini Roberto Responsabile Organizzazione Elezioni Scolastiche Bonaiuti Giuliano Collaborazione con il Dirigente Scolastico e Gestione Permessi Limardi Foca Responsabile Progetto Manutenzione Limardi Foca Rapporti con Enti Formazione Professionale Bonaiuti Giuliano Si precisa che il RSPP dell’Istituto è il prof. Fuda Francesco. Il RLS è il prof. Roberto Cescon. 14 LA RESPONSABILITÀ GESTIONALE La Dirigenza Scolastica ha il compito di garantire la realizzazione delle attività previste dal P.O.F. e risponde in merito agli obiettivi prefissati. Da quando l’Istituto ha adottato il Sistema di Gestione per la qualità ISO 9001: 2008, le responsabilità connesse ad ogni profilo professionale, molte procedure fondamentali e i relativi strumenti di verifica sono descritti analiticamente nel Manuale della qualità a cui si rimanda. Per quanto riguarda il funzionamento degli altri organismi attivi nella scuola, si fa riferimento alla “Carta dei Servizi” e allo “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” in vigore dal 22/06/1998 - DPR n. 249. LE RESPONSABILITÀ IN ORDINE ALLA DIDATTICA L’offerta formativa dell’istituto si realizza attraverso la valorizzazione delle attività espletate dagli Organi Collegiali (Collegio Docenti, comprese le due articolazioni funzionali previste dal nuovo ordinamento, i Dipartimenti e il Comitato Tecnico scientifico, e Consiglio di Classe), dagli organi di programmazione (riunioni per materia), dai singoli docenti e dall’attività di formazione degli insegnanti (corsi di aggiornamento). Il Collegio Docenti è l’organo tecnico cui è affidata l’elaborazione della programmazione educativo-didattica dell’istituto. Esso opera sulla base delle indicazioni programmatiche ministeriali e delle competenze professionali di ciascun docente. Il Collegio Docenti, direttamente o attraverso commissioni specifiche, prende decisioni in merito ad ogni attività didattica e formativa da proporre agli studenti e ne programma le modalità di svolgimento. Le competenze formative e cognitive trasversali deliberate dal Collegio Docenti sono punto di riferimento per la programmazione di ogni Consiglio di Classe e per la definizione degli obiettivi di ogni disciplina. Il Collegio Docenti, integrandosi con le funzioni degli altri organi collegiali, si riunisce periodicamente secondo un calendario definito anno per anno. Il Nuovo Ordinamento degli Istituti professionali prevede due possibili articolazioni interne al Collegio, denominate Dipartimenti e Comitato Tecnico Scientifico. I primi possono supportare la didattica e la progettazione, consolidare le competenze di base e fungere da raccordo tra area di istruzione generale e area d’indirizzo. Possono individuare i bisogni formativi e promuovere i piani di aggiornamento e la diffusione delle metodologie ritenute maggiormente efficaci. Il Comitato Tecnico Scientifico, composto da docenti ed esperti del mondo delle professioni e della ricerca, ha funzione consultiva e propositiva per organizzare l’area d’indirizzo e consolidare i rapporti tra scuola e mondo del lavoro. Il Consiglio di Classe è composto dai docenti , da due rappresentanti degli studenti e da due genitori per ogni singolo gruppo classe. Ogni Consiglio di Classe, attenendosi delle competenze formative e cognitive trasversali formulate dal Collegio Docenti, concorda un piano di lavoro integrato e studiato per la situazione specifica della classe: ► esamina la situazione in ingresso ed attiva strategie di recupero; ► definisce norme di comportamento ed atteggiamenti comuni; ► concorda obiettivi formativi e cognitivi trasversali e metodologie didattiche, compresi gli obiettivi minimi; ► definisce strumenti e metodi di osservazione del comportamento e dell’apprendimento, strumenti di verifica e criteri per la valutazione periodica finale; ► concorda l’equa distribuzione del lavoro settimanale degli studenti; ► elabora ed approva proposte di attività integrative, progetti speciali, attività di integrazione (per le classi dei primi tre anni); ► pianifica i rapporti con coordinatori e formatori della terza area (per le classi del biennio post-qualifica); ► elabora piani di lavoro per attività interdisciplinari; ► programma il calendario delle attività della classe, compresi interventi di esterni, visite didattiche, viaggi d’istruzione, tirocini didattici e tesine; ► prepara eventuali piani educativi differenziati per alunni portatori di handicap; ► propone l’adozione di nuovi libri di testo 15 Le Riunioni per Materia, vengono organizzate per gruppi di docenti della stessa disciplina, per eventuali gruppi di docenti di materie affini, di classi parallele e per progetti specifici. Esse definiscono: ► le competenze pregresse e quelle da acquisire in ambito educativo, in relazione ed accordo con le competenze trasversali formulate nel P.O.F.; ► la programmazione modulare della materia; ► le competenze didattiche, i contenuti ed i metodi; ► le competenze, conoscenze ed abilità minime da perseguire; ► la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza ed abilità concordando, laddove possibile, verifiche comuni di fine modulo con relativi criteri di valutazione; ► la proposta di eventuali adozioni di libri di testo. Il singolo Docente presenta entro il 30 novembre di ogni anno la propria programmazione didattica che può essere concordata con i colleghi della medesima disciplina e che deve, necessariamente, tenere in debita considerazione: ► la programmazione educativa e didattica elaborata dal Collegio Docenti; ► la programmazione modulare concordata in sede di Riunione per Materia; ► le competenze formative e cognitive trasversali elaborate in sede di Consiglio di Classe; ► le indicazioni programmatiche ministeriali; ► la situazione di partenza della classe; ► le competenze formative disciplinari; ► i presupposti del contratto formativo, in termini di presa d’atto consapevole da parte dei discenti circa le loro responsabilità, impegni e compiti al fine di conseguire i risultati formativi attesi. I RAPPORTI CON I GENITORI Sono attivati tutti i canali possibili per una comunicazione efficace scuola- famiglia. In particolare è compito della Presidenza convocare in assemblea i genitori all’inizio di ogni anno scolastico per informare sulle norme che regolano la vita dell’istituto e sulle eventuali variazioni del regolamento rispetto agli anni precedenti. Ciò coincide, di norma, con la convocazione dei genitori per l’elezione dei rappresentanti nei Consigli di Classe. I genitori degli alunni delle classi prime usufruiscono di un incontro specifico col Dirigente Scolastico, in coda all’assemblea generale di inizio anno, nel quale vengono approfonditi gli aspetti disciplinari e relativi alla frequenza scolastica e si affrontano insieme le criticità eventualmente emerse in relazione a tali problematiche. Per i colloqui con i genitori degli allievi, ciascun docente mette a disposizione un’ora settimanale inserita nel quadro orario del docente stesso, comunicata tempestivamente alle famiglie, non appena approntato il calendario, attraverso comunicazione scritta e inserimento sul sito web dell’istituto. In occasione dei colloqui con i familiari degli allievi i docenti si impegnano a riferire valutazioni precise sul loro comportamento e sul profitto. Durante i colloqui possono essere visionati gli elaborati corretti e valutati. Anche per le verifiche orali viene espressa una valutazione precisa e comunicata alle famiglie attraverso gli alunni. Sono programmati, nella tradizione dell’Istituto, due colloqui generali pomeridiani con i genitori degli allievi, distribuiti uno per quadrimestre. Tutti i genitori possono avere ulteriori informazioni sull’andamento della classe del proprio figlio rivolgendosi al coordinatore . E’ inoltre attivo il servizio di registro elettronico che permette ai genitori di avere informazioni in tempo reale sulle assenze e relative giustificazioni dei propri figli, sulle entrate in ritardo e sulle uscite anticipate. E’ stato avviato anche il servizio di comunicazione a distanza via sms, che permette ai genitori di venire a conoscenza delle assenze ingiustificate del proprio figlio. Il servizio si attiva dopo quattro assenze per le quali l’alunno non abbia presentato regolare giustificazione. L’Istituto si impegna a stipulare con le famiglie degli alunni un patto di corresponsabilità per favorire una collaborazione nel percorso di istruzione e formazione dei ragazzi. 16 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA, STUDENTI E FAMIGLIE Nel rispetto dello Statuto delle studentesse e degli studenti e del Regolamento interno di istituto, Scuola, Famiglie e Alunni si impegnano a rispettare il seguente patto che regola le relazioni, gli interventi educativi e didattici, la partecipazione e i compiti dei soggetti del processo formativo. LA SCUOLA S’IMPEGNA A… ► Creare un clima di fiducia per favorire scambi ed interazioni e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie all’inserimento degli alunni nella società e nel mondo del lavoro. ► Intervenire con attività di recupero e sostegno nelle aree in cui gli alunni sono più carenti. ► Rafforzare il senso di responsabilità e far rispettare le norme di comportamento e i divieti. ► Procedere alle attività di verifica e di valutazione al termine di un adeguato percorso didattico chiarendone le modalità e motivando i risultati. ► Comunicare con le famiglie in modo puntuale e trasparente in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti riferiti alla condotta. LA FAMIGLIA S’IMPEGNA A… ► Prendere visione del Piano dell’Offerta Formativa e del Patto Educativo, condividerli e farne motivo di riflessione con i propri figli. ► Costruire con i docenti una comunicazione il più possibile chiara e corretta fatta di ascolto reciproco, comunicazione diretta e rispetto di aspettative ed esigenze. ► Tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche firmando tutte le comunicazioni per presa visione e controllando anche il sito web della scuola. ► Rispettare le regole per il buon funzionamento della scuola e, in particolare: ► far rispettare ai propri figli l’orario di ingresso; ► richiedere uscite o entrate fuori orario solo in casi gravi e rari; ► giustificare sempre eventuali assenze o ritardi; ► garantire la regolarità della frequenza scolastica; ► controllare che il proprio figlio abbia eseguito i compiti assegnati dopo aver consultato il diario; ► evitare di sostituirsi ai figli nell’esecuzione dei compiti. ► Partecipare agli incontri scuola-famiglia, documentandosi sul profitto in ciascuna disciplina e sul comportamento in classe. ► Intervenire con coscienza e responsabilità rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico. L’ALUNNO S’IMPEGNA A… ► Rispettare persone, regole, strutture, orari. ► Prestare l’attenzione necessaria durante l’attività didattica e partecipare alle lezioni con interventi opportuni, evitando le occasioni di disturbo. ► Svolgere i compiti assegnati ed impegnarsi nello studio. ► Rispettare le scadenze per la giustificazione delle assenze e dei ritardi. ► Non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza e tenere anche fuori della Scuola un comportamento educato e rispettoso verso tutti e comunque non lesivo del buon nome della Scuola. ► Essere leali nei rapporti e nelle verifiche. L’Istituzione scolastica, le famiglie e gli studenti riconoscono che i comportamenti incompatibili con il Patto Educativo saranno sanzionati dagli organi competenti, secondo le procedure previste dal Regolamento d’Istituto e controllate dall’Organo di Garanzia. 17 CRITERI ADOTTATI PER FORMARE LE CLASSI Gli studenti del primo anno saranno innanzitutto suddivisi secondo le seguenti fasce di livello: ► Buono nel profitto e nel comportamento ► Carente nel profitto, ma buono nel comportamento ► Carente nel profitto e nel comportamento ► Alunni stranieri che non hanno padronanza della lingua italiana ► Situazioni di alunni certificati, o elementi particolari come tipo di lingua studiata alla scuola media etc. ► Si formeranno gruppi classe omogenei fra loro ma eterogenei al loro interno. ► Nel limite del possibile si cercherà di evitare l’isolamento, mettendo nella stessa classe piccoli gruppi di studenti provenienti dalle stesse zone. ► Alunni certificati: le assegnazioni saranno fatte sulla base di valutazioni educative e didattiche riferite sia alla peculiarità dell’alunno sia alle caratteristiche del gruppo classe. Tali assegnazioni avverranno, ove sia possibile, a rotazione tra i corsi e in modo omogeneo. ► In ogni classe saranno presenti almeno due alunni provenienti dalla stessa scuola media inferiore, salvo casi di oggettiva impossibilità ► Se opportuno, per ragioni pratiche di gestione del materiale, i fratelli saranno inseriti nella stessa classe. ► Gli alunni che ripetono l’anno scolastico saranno contattati in merito all’inserimento nello stesso corso o al cambiamento, salvo diverse indicazioni fornite dai docenti in accordo con la famiglia. Tali alunni non saranno concentrati in un solo corso, ma divisi equamente fra i vari corsi, salvo situazioni particolari segnalate dal coordinatore. ► Le richieste delle famiglie di unire nello stesso gruppo classe determinati alunni, saranno vagliate dalla commissione, prese in considerazione solo se adeguatamente motivate e comunque sempre nel rispetto dei criteri di formazione delle classi esposti nella presente procedura. Tali richieste non saranno accolte se le motivazioni addotte saranno giudicate irrilevanti dalla commissione, di concerto col Dirigente scolastico e saranno conseguentemente archiviate. 18 CAPITOLO 3 PROGETTAZIONE DIDATTICO - EDUCATIVA Il percorso didattico-educativo dell’Istituto è caratterizzato da quattro elementi portanti: 1) COMPETENZE FORMATIVE, EDUCATIVE E DIDATTICHE TRASVERSALI 2) CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI 3) STRATEGIE D’INTERVENTO-SANZIONI DISCIPLINARI 4) ATTIVITA’ RECUPERO 1) COMPETENZE FORMATIVE TRASVERSALI Le competenze da acquisire sono comportamenti precisi, osservabili e misurabili e coincidono con ciò che lo studente deve saper fare al termine di ogni tappa (moduli, quadrimestre, anno di corso, triennio, quinquennio) del percorso educativo e didattico. In particolare va sottolineato che l’attività didattica ed educativa è orientata in modo tale da consentire allo studente di conseguire conoscenze, competenze e abilità in diverse dimensioni: ► etico - civile, ► linguistico - comunicativa, ► logico - scientifica, ► tecnico-professionale. Il Collegio dei docenti ritiene importante formulare alcune proposte comuni in merito all’individuazione delle competenze che ciascuno studente deve acquisire nell’arco del quinquennio di studi. A ciascun Consiglio di Classe, comunque, nell’ambito della definizione della programmazione annuale e nell’attività di raccordo interdisciplinare e di verifica dell’andamento scolastico, resta affidata l’individuazione delle metodologie operative più adatte e produttive. Le competenze formative trasversali possono essere così sintetizzate: COMPETENZE EDUCATIVE TRASVERSALI Il Collegio dei docenti delinea un complesso di finalità educative e didattiche, all’interno del quale ciascun Consiglio di Classe, in considerazione della progressiva maturazione degli alunni, individua le competenze trasversali che ciascuno studente dovrà raggiungere. In particolare, non si prescinderà dall’inserimento, nel piano educativo delle classi prime e seconde, delle competenze chiave di cittadinanza, in ottemperanza a quanto raccomandato dal Parlamento Europeo, che prevede l’acquisizione da parte di ogni alunno, entro il compimento dei 16 anni di età, delle 8 competenze chiave di cittadinanza, necessarie per entrare da protagonisti nella vita di professionale e relazionale, anche nell’ottica del long life learning (apprendimento permanente). Le competenze chiave di cittadinanza, previste dal Documento Tecnico, allegato al D.M. 139 del 2007 sono le seguenti: 1. IMPARARE AD IMPARARE 2. PROGETTARE 3. COMUNICARE 4. COLLABORARE E PARTECIPARE 5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE 6. RISOLVERE PROBLEMI 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI 19 I giovani possono acquisire tali competenze attraverso conoscenze e abilità riferite a competenze di base specifiche, riconducibili ai seguenti quattro assi culturali che abbracciano tutte le discipline del nostro corso: ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO ASSE STORICO-SOCIALE fisica, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, chimica, scienze della terra e biologia, tecnologia dell’informazione e della comunicazione, laboratori tecnologici ed esercitazioni storia, diritto ed economia ASSE DEI LINGUAGGI ASSE LOGICO- MATEMATICO italiano, inglese matematica Si evince dunque che l’attività didattica ed educativa è orientata in modo tale da consentire allo studente di conseguire conoscenze, competenze e abilità in diverse dimensioni: ► etico - civile, ► linguistico - comunicativa, ► logico - scientifica. ► tecnico-professionale. A ciascun Consiglio di Classe comunque, nell’ambito della definizione della programmazione annuale e nell’attività di raccordo interdisciplinare e di verifica dell’andamento scolastico, resta affidata l’individuazione delle metodologie operative più adatte e proficue. AMBITO EDUCATIVO La scuola intende promuovere una cultura aperta e disponibile all’accettazione dell’altro, alla collaborazione, alla valorizzazione delle diversità e della solidarietà. Per favorire il raggiungimento di tale competenza in ciascun alunno la scuola, attraverso specifiche strategie, promuove attività mirate. a) SAPER RISPETTARE SE STESSI (competenze chiave n. 3, 4, 5) Saper accettare osservazioni Acquisire consapevolezza dei propri limiti Manifestare autonomia di giudizio e di comportamento 3. COMUNICARE 4. COLLABORARE E PARTECIPARE 5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Strategie di intervento Test di autovalutazione Verifiche e controlli mirati Controllo sistematico dei compiti assegnati b) SAPER RISPETTARE GLI ALTRI (competenze chiave n. 3, 4, 5) Saper intervenire in modo ordinato e rispettoso delle idee altrui Essere disposto a cambiare il proprio punto di vista attraverso il confronto 3. COMUNICARE 4. COLLABORARE E PARTECIPARE 5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Strategie di intervento Illustrare agli studenti gli obiettivi educativi e didattici e i criteri di valutazione adottati Stimolare la modalità di lavoro autonomo e di gruppo 20 c) SAPER ACQUISIRE SENSO DI RESPONSABILITÀ VERSO GLI ALTRI (competenze chiave n. 3, 4, 5) Essere in grado di conoscere e rispettare le regole, i materiali e l’ambiente Rispettare la dignità di ogni persona, riconoscendone e valorizzandone ruolo e competenze 3. COMUNICARE 4. COLLABORARE E PARTECIPARE 5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Strategie di intervento Attivazione di esperienze che promuovano il senso di solidarietà e scoraggino atteggiamenti pregiudiziali (lavori di gruppo e discussioni guidate, conferenze) Sportelli di ascolto per sostenere lo studente nella scelta di una soluzione personale ai problemi Controllo del comportamento e delle attività in classe d) SAPER DIMOSTRARE INTERESSE AL SAPERE E ALLE ESPERIENZE COSTRUTTIVE SUL PIANO UMANO E SOCIALE (tutte le competenze chiave) Saper osservare e interrogarsi sulla realtà nella sua complessità Saper affrontare consapevolmente i vari ed articolati problemi che la vita offre Strategie di intervento Discussione su temi di attualità Partecipazione attiva agli organi collegiali della scuola 1. IMPARARE AD IMPARARE 2. PROGETTARE 3. COMUNICARE 4. COLLABORARE E PARTECIPARE 5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE 6. RISOLVERE PROBLEMI 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI AMBITO COGNITIVO La scuola, attraverso le varie discipline, intende fornire le seguenti competenze trasversali: a) SAPER ASCOLTARE (riferimento competenze chiave n. 1, 7, 8) Saper individuare il senso globale di una comunicazione e/o di una lezione Saper individuare lo scopo di una comunicazione Saper leggere Saper individuare le informazioni fondamentali di un testo Saper individuare la tipologia e la struttura di un testo Saper dividere un testo in sequenze e individuare le parole chiave Strategie di intervento Lavoro metodico di presa di appunti Esercizi di sintesi Esposizioni riassuntive orali di brevi paragrafi Analisi di un testo per l’individuazione dei concetti principali Saper acquisire una graduale abitudine alla lettura autonoma di testi di diverso genere b) SAPER PARLARE (competenze chiave n. 3, 4, 7, 8) 1. IMPARARE AD IMPARARE 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI Saper rispondere in modo pertinente agli stimoli e alle domande Saper organizzare il proprio discorso secondo un piano logico Saper adeguare la propria comunicazione a diversi contesti, destinatari e scopi Saper utilizzare un lessico specifico 3. COMUNICARE 4. COLLABORARE E PARTECIPARE 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI Strategie di intervento Attenzione al lessico e costante e puntuale correzione delle imprecisioni Valorizzazione di una esposizione organizzata e coerente 21 c) SAPER SCRIVERE (competenze chiave n. 2, 3, 4, 7, 8) Saper distinguere la differenza fra formulazione orale e scritta del pensiero Saper costruire testi adeguati al contesto, allo scopo e al destinatario Saper costruire scalette schemi grafici, tabelle a partire da un testo Saper prendere appunti Saper sintetizzare 2. PROGETTARE 3. COMUNICARE 4. COLLABORARE E PARTECIPARE 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI Strategie di intervento Spiegazioni approfondite e collegate al reale Lettura di testi specifici e riviste, esercizi di arricchimento lessicale Costruzione e strutturazione di un argomento più o meno complesso d) SAPER OPERARE (competenze chiave n. 2, 6, 7, 8) Saper distinguere le informazioni fondamentali di fatti e fenomeni Saper procedere per confronti e per induzione Saper applicare principi, leggi e regole nella risoluzione dei problemi Saper cooperare in funzione di un obiettivo comune 2. PROGETTARE 6. RISOLVERE PROBLEMI 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI Strategie di intervento Partecipazione degli studenti a tirocini didattici e visite in azienda Attivazione di gruppi di lavoro e) SAPER VALUTARE (competenze chiave n. 6, 7, 8) Saper interpretare una situazione Sapersi assumere responsabilità Saper esprimere giudizi di merito sul proprio e sull’altrui operato Saper divenire consapevoli delle proprie potenzialità e dei propri limiti 6. RISOLVERE PROBLEMI 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI Strategie di intervento Partecipazione a esperienze culturali collettive Partecipazione a visite di istruzione 2) CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI Si ritiene che verifica e valutazione siano da intendersi soprattutto: ► come accertamento del raggiungimento delle competenze, chiaramente ed esplicitamente formulati; ► come processo (anziché come momento isolato e periodico) dotato quindi di una funzione dell’azione didattica; ► come impegno di chiarire agli alunni e ai loro genitori i criteri di valutazione al fine di favorire la limpidezza del rapporto tra insegnanti, studenti e famiglie. Pertanto la valutazione del profitto si intende non come rigida classificazione del merito individuale ma come verifica dell’acquisizione di conoscenze, di abilità e competenze espresse negli obiettivi generali e specifici indicati dal P.O.F. Relativamente ad essa i docenti dell’IPSIA Ferrari fanno riferimento ai criteri, le modalità e gli strumenti che, definiti in sede di programmazione generale, mirano a: ► verificare il possesso dei requisiti di partenza; ► rafforzare la validità e attendibilità oggettiva degli strumenti di misurazione; ► allargare la gamma degli elementi valutabili; ► trasformare il momento valutativo, da parentesi occasionale e preoccupante, in tappa necessaria di verifica e autovalutazione di capacità e saperi, che avrà una valenza educativa perché agli studenti saranno esplicitati parametri e criteri. Ferma restando l’opportunità di attingere a modalità e strumenti diversificati, si ricorrerà a forme di verifica che si possono catalogare in tipologie differenti ma tutte correlate ai fini di una valutazione formativa, e in linea con la riformulazione di parametri e tipologie previsti dalla normativa . 22 In rapporto con la doverosa trasparenza e soprattutto al fine di una maggiore efficacia didattica del momento valutativo, l’esito della valutazione sarà comunicato all’alunno al termine della verifica, in caso di prova orale, e in tempi brevi, in caso di prove scritte. Per le verifiche scritte la data sarà stabilita e comunicata agli studenti con opportuno anticipo, le verifiche orali saranno decise dai docenti sulla base di autonome scelte. Per quanto riguarda la valutazione del profitto nelle singole materie si fa riferimento alla seguente tabella, approvata in sede di Collegio dei Docenti il 23 novembre 2010. VOTO GIUDIZIO 10 ECCELLENTE Conosce a fondo la materia e la espone in modo brillante, con interessanti apporti personali. 9 OTTIMO Conosce molto bene la materia, sa rielaborarla in modo personale ed esprimerla con sicurezza ed ampiamente. 8 BUONO Padroneggia la conoscenza degli argomenti sviluppati nell’attività didattica e li espone con precisione. 7 DISCRETO Si è preparato diligentemente e sa esporre con chiarezza quasi tutti gli argomenti. 6 SUFFICIENTE Espone con accettabile precisione gli argomenti fondamentali. 5 MEDIOCRE Fraintende alcuni argomenti significativi e si esprime con qualche incertezza. 4 INSUFFICIENTE Possiede poche conoscenze, in un quadro confuso e si esprime in modo disorganico. 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Ha qualche nozione isolata e priva di significato. 1-2 DEL TUTTO INSUFFICIENTE Non dimostra di possedere neanche le nozioni elementari rifiuta la verifica - consegna in bianco le prove scritte. VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA (ai sensi del D.P.R. n. 235/07 e della Nota MIUR n. 235 prot. 3602/08) Il Collegio dei Docenti, assumendo come obiettivo interdisciplinare e come fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica la formazione di un’etica della responsabilità,della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà, ai fini di facilitare l’assegnazione del voto di condotta e di uniformare le modalità della valutazione, assume i seguenti criteri che verranno utilizzati da tutti i Consigli di Classe per l’assegnazione del voto di condotta, quale indicatore del livello di raggiungimento del predetto obiettivo. VOTO 10 Comportamento esemplare e lodevole per rispetto delle persone, dell’ambiente e delle norme scolastiche, nonché collaborativo e attivo nella promozione di un atteggiamento positivo all’interno del gruppo classe e della comunità scolastica. VOTO 9 Comportamento sempre corretto e responsabile, scrupoloso negli adempimenti dei doveri e nel rispetto delle norme della vita scolastica. VOTO 8 Comportamento complessivamente corretto e rispettoso delle regole e dei doveri scolastici; sanzionato con richiami verbali per scorrettezza ma atteggiamento disponibile al dialogo educativo e all’autocorrezione. VOTO 7 Comportamento spesso inadempiente alle norme e ai doveri della vita scolastica e quindi oggetto di sanzioni disciplinari; successivo atteggiamento maggiormente responsabile. VOTO 6 Comportamento adeguato solo in maniera superficiale alla norme della comunità scolastica, spesso connotato da forme di scorrettezza e inadempienza, con atteggiamenti o azioni sanzionati con richiamo scritto e sospensione dalle lezioni e persistenza di atteggiamento non responsabile. 23 VOTO 5 Comportamento gravemente o ripetutamente scorretto caratterizzato da atteggiamenti di bullismo, razzismo, violenza con danno fisico e morale alle persone e alla comunità, atti vandalici di particolare entità ai danni dell’ambiente e dei beni della scuola. Comportamenti e azioni in genere con rilevanza civile e/o penale. I voti dal 10 (dieci) al 6 (sei) concorrono alla determinazione della media del profitto scolastico. Il voto 5 (cinque) comporta la non ammissione alla classe successiva, pur a fronte di voti positivi nelle singole materie di studio. Si ricorda, inoltre, che, a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19/08/2009 del Decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009, n. 122 relativo al Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni, sono stati modificati i criteri di ammissione degli studenti delle classi quinte all’Esame di Stato. Infatti l’art. 6, comma 1, stabilisce che “Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un voto unico secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato”. Pertanto, non è più sufficiente per l’ammissione la media del sei, ma occorre conseguire la sufficienza in tutte le discipline dell’ultimo anno di corso, oltre un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. 3) CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SANZIONI DISCIPLINARI: PROCEDURA (approvata dal Gruppo Coordinatori in data 11 ottobre 2010 - ratificata dal Collegio dei Docenti in data 23 novembre 2010) Le sanzioni disciplinari prevedono le seguenti azioni, scaturite dal rispetto della normativa che prevede una gradualità nella comminazione delle stesse. ► A fronte di un comportamento scorretto, la prima azione è il richiamo verbale. ► In seguito, se lo studente reitera l’infrazione, il docente può comunicare con la famiglia tramite diario, ricordando che il comportamento scorretto concorre alla definizione del voto di condotta; ► Se l’infrazione è grave è opportuno apporre un’annotazione sul registro della classe. L’annotazione deve essere chiara e dettagliata. ► Il coordinatore di classe e, se ripristinata la funzione al momento temporaneamente sospesa, in collaborazione con il Comitato di Disciplina, attraverso un controllo sistematico (settimanale o bisettimanale) del registro, raccoglie le annotazioni a carico di ciascuno studente e: 1°- Convoca lo studente a colloquio privato e ne ascolta le ragioni; 2°- Se necessario, ammonisce ufficialmente l’alunno stesso apportando debita annotazione sullo stesso registro; 3°-In caso di ammonizione scritta, convoca la famiglia dello studente a colloquio, usufruendo dell’ora di ricevimento settimanale e sincerandosi che la convocazione raggiunga effettivamente il destinatario; ► Se la famiglia non si presenta al colloquio, ed il ragazzo reitera l’infrazione o comunque non modifica il proprio atteggiamento, il consiglio di classe procede con la successiva sanzione, configurata nella tipologia del lavoro socialmente utile, organizzato tramite: 1. Segnalazione al prof. Ruberto, referente per l’organizzazione delle sanzioni, della necessità di calendarizzare per lo studente in oggetto un pomeriggio di attività socialmente utili presso l’istituto, o esterno, quest’ ultimo organizzato e gestito dal Comune. Lo studente ha facoltà di appellarsi all’Organo di Garanzia dell’Istituto, che deve pronunciarsi entro 10 giorni. 2. Segnalazione contemporanea ai genitori della sanzione comminata, sempre tramite comunicazione scritta, nella quale si esplicitano le conseguenze della mancata presentazione dell’alunno il giorno della sanzione. ► Se lo studente non si presenta ad espletare l’attività socialmente utile, il consiglio di classe converte automaticamente tale sanzione in un giorno di allontanamento dalla comunità scolastica; ► Come sanzione successiva, nel caso lo stesso studente continui nei comportamenti scorretti e vengano apposte ulteriori note sul registro, il coordinatore, sempre dopo aver effettuato l’audizione del ragazzo, propone l’allontanamento dello stesso dalla comunità scolastica. Nel caso sia calendarizzato un Consiglio di Classe a breve scadenza, concorda col Dirigente Scolastico la convocazione dello stesso al completo dei suoi componenti ( qualora essa non sia già prevista). Se invece non sono previsti Consigli di Classe a breve, concorda col Dirigente la convocazione di un Consiglio di Classe straordinario, alla presenza dei suoi componenti e, se opportuno, anche dello studente deputato alla sanzione e dei suoi genitori. In caso di diverse assenze non giustificate, il coordinatore comunica ufficialmente e per iscritto alla famiglia la situazione, ricordando la normativa vigente che definisce l’obbligo di frequenza per ogni studente in almeno tre quarti dell’ orario annuale personalizzato (art. 14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n. 122) e specificando altresì che le numerose assenze concorreranno negativamente quando verrà formulato, in sede di scrutinio, il voto di condotta. A tal proposito verranno, dopo l’approvazione della procedura in oggetto da parte del Dirigente Scolastico e del Consiglio d’Istituto, approntati i moduli necessari per la comunicazione alla famiglia da parte del coordinatore. Per quanto non dettagliato nel presente documento si fa riferimento, in modo vincolante, al Regolamento d’Istituto. 24 VALUTAZIONE CLASSI TERZE: CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO PER L’ESAME DI QUALIFICA TABELLA DEI CREDITI M = media voti Punti classi 1ª e 2ª Punti classe 3ª M<6 // 24-25 6≤M<6.5 14-15 26-29 6.5≤M<7 16-17 30-34 7≤M<8 18-19 35-39 M≥8 20 40 Tirocinio Didattico (stage) // 6 Area di integrazione // 4 TOTALE MASSIMO REALIZZABILE NELLA CLASSE 1ª = PUNTI 20 MAX TOTALE MASSIMO REALIZZABILE NELLA CLASSE 2ª = PUNTI 20 MAX TOTALE MASSIMO REALIZZABILE NELLA CLASSE 3ª = PUNTI 50 MAX Il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio di ammissione all’esame, può assegnare un punteggio aggiuntivo di 5 punti max, considerando uno o più dei seguenti elementi: 1) l’impegno e la partecipazione dimostrati durante gli anni scolastici; 2) i debiti formativi eventualmente colmati; 3) il positivo percorso scolastico. IL TOTALE DEI PUNTI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME NON PUÒ SUPERARE I 90 PUNTI PUNTEGGIO D’ESAME: 1ª PROVA INTEGRATA MAX 4 PUNTI 2ª PROVA INTEGRATA MAX 6 PUNTI Agli studenti interni che hanno sostenuto l’esame di idoneità, per il passaggio dalla classe 1ª alla classe 3ª, indipendentemente dalle votazioni riportate nelle singole materie in sede di esame di idoneità, verrà assegnato per la classe 2ª, dalla Commissione esaminatrice, seguendo la tabella dei crediti, un punteggio uguale a quello della classe 1ª. Gli studenti provenienti da altri Istituti: Caso A) TRAMITE ESAMI INTEGRATIVI Sarà la Commissione esaminatrice che, in sede di esame integrativo, assegnerà il punteggio seguendo la tabella dei crediti, considerando la media dei voti riportati nelle materie comuni ad entrambi gli Istituti e dei voti riportati nelle singole discipline oggetto dell’esame integrativo; tutto ciò sia per la classe 1ª sia per la classe 2ª. Caso B) TRAMITE SEMPLICE PASSAGGIO Sarà il Consiglio della classe nella quale verrà inserito lo studente che, in sede di prima riunione utile o di scrutinio, assegnerà il punteggio seguendo la tabella dei crediti, considerando la media dei voti riportati presso l’Istituto di provenienza; tutto ciò sia per la classe 1ª sia per la classe 2ª. 2 3 4 71<M <79 M>80 (media valutazione dei tre moduli) 1 61<M<70 Punti A.I.di terza 0 50<M<60 Punti stage di 3ª M<50 La valutazione dello stage e dell’Area d’Integrazione viene fatta secondo il seguente criterio: 0 1 2 3 4 5 6 I 6 punti dello stage verranno attribuiti in modo proporzionale sulla base della valutazione del datore di lavoro. I 4 punti, in base alla media dei voti dei 3 moduli dell’area di integrazione di terza. 25 4) ATTIVITA’ DI RECUPERO L’Istituto per favorire il recupero degli allievi in difficoltà attiva le seguenti strategie: ► corsi di recupero durante il periodo estivo (giugno-luglio) come sostegno al recupero dei debiti formativi assegnati con giudizio sospeso per la classe successiva; si richiede comunque il massimo impegno dello studente durante le vacanze a svolgere il lavoro assegnato dal docente, in base alle indicazioni comunicate in merito ed emerse durante lo scrutinio finale per colmare i debiti formativi; ► corsi di recupero attivati in vari momenti dell’anno scolastico a seconda delle necessità emerse dalle varie classi; sono approvati dai Consigli di Classe e i gruppi di allievi saranno composti da un minimo di 5 a un massimo di 15 studenti ; ► sportelli didattici su richiesta degli studenti (almeno 3) che preventivamente prenotano il servizio; ► contratti didattici; ► pause didattiche volte, oltre che al recupero di argomenti non compresi, al recupero motivazionale individuale, in cui gli insegnanti analizzano con lo studente il percorso scolastico effettuato, individuano gli eventuali problemi e insieme, ne progettano soluzioni; ► attività di recupero in itinere. I corsi di recupero e gli sportelli vengono svolti sempre in ore extracurricolari, compatibilmente con esigenze organizzative e disponibilità finanziarie. Questi interventi sono da intendere anche come prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica, in particolare per le classi prime e per le classi quarte, dove le oggettive difficoltà legate all’avvio di un percorso spesso non ancora consapevole rendono necessario un recupero non esclusivamente mirato ai contenuti, ma anche all’acquisizione di abilità trasversali, di un metodo di studio adeguato e di una più sicura motivazione. I genitori saranno sempre informati sui corsi di recupero programmati. Le attività di recupero rappresentano uno degli strumenti per arginare la dispersione scolastica e motivare lo studente ad affrontare in modo più consapevole il corso di studi intrapreso. Per questo l’istituto ha avviato diverse strategie in itinere che accompagnano l’allievo durante il suo iter scolastico. Queste vengono individuate in: ► potenziamento dell’utilizzo dei laboratori d’Istituto , soprattutto per le attività di officina; ► interventi di esperti esterni che, essendo strettamente a contatto con il mondo del lavoro, possono portare una testimonianza diretta; ► organizzazione di attività di orientamento scolastico; ► offerta di opportunità nell’ambito della “scuola aperta“. 26 CAPITOLO 4 PROGETTI CURRICULARI 1) Educazione alla salute 2) Antidispersione 3) Accoglienza 4) Orientamento 5) Educazione stradale - corso per il patentino ciclomotore 6) Educazione alla sicurezza 7) Cittadinanza e Costituzione Queste attività comprendono progetti volti a migliorare la qualità della vita scolastica, a favorire la socializzazione e l’integrazione degli alunni, ad aiutare la loro crescita come persone, come studenti e come cittadini e, infine, a favorire una scelta consapevole del proprio futuro. Tali progetti non sono specifici di una singola disciplina; nel loro insieme vengono a costituire un percorso di formazione volto ad aiutare gli studenti a raggiungere le seguenti competenze educative: ► Saper accettare sé e i propri limiti ► Saper riconoscere le proprie capacità e lo sviluppo delle proprie potenzialità ► Saper acquisire rispetto di sé ► Saper acquisire rispetto degli altri ► Saper acquisire rispetto dell’ambiente Comprendono : ► attività di educazione alla salute ► attività di antidispersione ► attività di accoglienza ► attività di orientamento ► attività di educazione stradale: corso di patentino ciclomotore ► attività di educazione alla sicurezza ► attività di educazione alla cittadinanza e alla conoscenza della Costituzione 1) ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE PROGETTO CLASSI PRIME FINALITA’ ENTI IN COMPARTECIPAZIONE Conoscere i principi di una corretta alimentazione. Alimentazione Confrontare le varie modalità nell’alimentazione di diverse etnie. Riconoscere i segnali dei principali disturbi alimentari Sostanze che creano dipendenza Conoscere quali sostanze e con quali modalità si instaura il fenomeno della dipendenza, soprattutto analizzando alcol,fumo e sostanze stupefacenti di ampia diffusione. AUSL di Sassuolo che interviene con operatori con competenze sia in ambito tecnico che psicologico AUSL di Sassuolo con gli operatori del SERT del territorio L.I.L.T. Sede di Reggio Emilia Visita al centro ”Luoghi di prevenzione” di R. Emilia 27 PROGETTO CLASSI SECONDE FINALITA’ ENTI IN COMPARTECIPAZIONE Riconoscere emozioni e sentimenti propri dell’età adolescenziale Affettività e sessualità Conoscere il servizio offerto dallo “spazio giovani” e dal consultorio Conoscere i principali metodi anticoncezionali AUSL di Sassuolo con operatori dello “spazio giovani” che lavorano sia in ambito paramedico che psicologico Conoscere le principali malattie sessualmente trasmissibili Riconoscere le interazioni causa effetto nel campo degli infortuni sul lavoro Analizzare i principali infortuni tipici dell’attività in un’officina meccanica Sicurezza sul lavoro Conoscere i D.P.I. necessari quando si svolge una determinata attività e riconoscerne il simbolo AUSL di Sassuolo con operatori preposti alla prevenzione degli incidenti sul lavoro Partecipare al concorso annuale proposto da Provincia di Modena e INAIL Sensibilizzare a stili di vita sani tali da non compromettere attenzione e lucidità Associazione genitori di vittime della strada che collaborano con l’intervento di tecnici, in relazione alle regole e alle sanzioni, psicologi per affrontare il problema dal punto di vista emozionale e testimonials che riportano le esperienze personali “Salviamone almeno 1” Conoscere la testimonianza di chi in prima persona o come famigliare ha vissuto il dramma dell’invalidità a causa di un abuso di sostanze PROGETTO CLASSI QUARTE FINALITA’ ENTI IN COMPARTECIPAZIONE RINNOVARE la sensibilizzazione a stili di vita sani tali da non compromettere attenzione e lucidità soprattutto quando ci si deve mettere alla guida Associazione genitori di vittime della strada che collaborano con l’intervento di tecnici, in relazione alle regole e alle sanzioni, psicologi per affrontare il problema dal punto di vista emozionale e testimonials che riportano le esperienze personali. “Salviamone almeno 1” Conoscere la testimonianza di chi in prima persona o come famigliare ha vissuto il dramma dell’invalidità a causa di un abuso di sostanze che hanno avuto come conseguenza incidenti stradali. Sensibilizzare alla donazione come azione di volontariato Conoscere le modalità e le regole a cui attenersi per effettuare una donazione di sangue, di plasma e di organi Donazione Conoscere le strutture, mobili e fisse, deputate alla raccolta di sangue e le strutture ospedaliere a cui rivolgersi per donare plasma ae organi. Confronto con operatori AVIS del territorio e con volontari ADMO ed AIDO del Policlinico di Modena. Sapere il valore che la donazione può avere nel salvare vite umane Si è deciso come Collegio docenti di non effettuare attività sulle classi terze e quinte impegnate con la preparazione degli esami di fine corso. Tutte le attività progettate sono a costo zero per la scuola e comunque subordinate alla disponibilità degli operatori esterni coinvolti. 28 2) ATTIVITÀ DI ANTIDISPERSIONE Sono volte a diminuire l’insuccesso scolastico degli studenti attraverso due vie: 1. 2. mirando ad un loro maggior coinvolgimento nelle attività scolastiche, affinché sentano la scuola come un ambiente in cui “star bene”; aumentando la motivazione allo studio e favorendo l’acquisizione di un metodo di lavoro. All’interno di questa attività assumono un ruolo fondamentale lo sportello d’ascolto, la figura del Coordinatore di Classe, le strategie di recupero e sostegno. Percorso integrato Per una classe seconda e una classe terza viene attuato un percorso integrato in collaborazione con un ente di formazione professionale (I.A.L.) Tali classi sono state formate con alunni che ne hanno fatto esplicita richiesta. La proposta formativa è caratterizzata da grande flessibilità in quanto, al termine del secondo anno integrato gli studenti potranno scegliere fra un terzo anno integrato, un terzo anno tradizionale o il secondo anno di percorso di obbligo formativo presso l’ente di formazione, con l’obiettivo di conseguire la qualifica statale, la qualifica professionale, o entrambe. Il percorso per ogni anno prevede lo svolgimento di 200 ore di formazione inserite nelle ore curricolari, di cui almeno un centinaio nell’area tecnica e professionalizzante e le altre nell’area linguistica, storica o socio-economica. 3) ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA E’ destinata a tutti gli studenti delle classi prime che giungono da diverse scuole medie. L’iniziativa ha molteplici scopi: ► ► ► ► favorire la creazione nella classe di un clima positivo per agevolare il processo di socializzazione tra i ragazzi Consentire in tempi rapidi la conoscenza tra alunni e insegnanti e la conoscenza delle diverse strutture dell’Istituto Facilitare la nascita del senso del gruppo e di appartenenza all’Istituto Diffondere la conoscenza dei diritti/doveri degli studenti e delle consuetudini dell’Istituto 4) ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO Gli interventi di orientamento accompagnano gli studenti durante i processi di scelta in momenti distribuiti su tutto l’arco del quinquennio. Orientamento scuola media di 1° grado L’obiettivo è quello di offrire agli studenti una migliore informazione sui percorsi didattici dell’Istituto al fine di favorire una scelta consapevole del percorso di studi della scuola media di 2°grado. Sono possibili, visite all’Istituto programmate in alcuni fine settimana (sabato pomeriggio, domenica mattina), visite su appuntamento di intere classi o di gruppi di studenti e genitori. L’Istituto partecipa con docenti e studenti a iniziative di orientamento presso le Scuole medie. Riorientamento e prevenzione della dispersione scolastica per gli alunni delle classi prime Il diritto-dovere della formazione fino a 18 anni, prevede la possibilità di un riorientamento per gli alunni delle classi prime che, dopo un primo periodo nella scuola, ritengono di non aver operato la scelta più idonea. L’Istituto attua, in collaborazione con un Centro di Formazione Professionale, un progetto per la prevenzione della dispersione scolastica) le cui attività sono volte ad accrescere la motivazione negli studenti interessati, a studiare percorsi che stimolino l’interesse di quelli meno motivati. Orientamento per gli studenti del Biennio Lo scopo è quello di indirizzare gli studenti ad una scelta consapevole fra Operatore termico. e Operatore Meccanico attraverso interventi di esperti e attività svolte nell’area di integrazione. Orientamento per le classi terze (Monoennio) L’attività ha lo scopo di facilitare la scelta degli alunni tra il mondo del lavoro o il proseguimento degli studi. Orientamento al lavoro per le classi quinte Per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti che dopo l’esame di Stato optano per questa scelta, l’Istituto organizza, in collaborazione con esperti, incontri e visite guidate ad aziende del settore meccanico-automobilistico. 29 Orientamento per le classi del biennio post-qualifica Lo scopo è quello di fornire agli studenti ulteriori conoscenze sul mondo del lavoro, sulle opportunità formative post diploma (IFTS - Corsi di istruzione e formazione tecnica superiore - , Corsi organizzati dai CFP...) sugli indirizzi di studio universitari, attraverso opuscoli informativi, incontri con operatori del mondo del lavoro, stage lavorativi presso aziende. 5) ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE STRADALE E’ rivolta sia agli studenti delle classi prime , seconde, sia a quelli delle classi quarte. Ha come scopo quello di favorire e consolidare l’applicazione di regole legate alla sicurezza sulle strade, attraverso lezioni frontali e test pratici con veicoli; incontri con la polizia stradale in merito alle norme del codice e incontri con operatori dell’USL per informazioni sulle tecniche di Pronto Soccorso. Sono previsti inoltre incontri per sensibilizzare i giovani verso i pericoli legati all’uso e abuso di alcol e droghe durante la guida di moto ed autoveicoli . Corso per il conseguimento della patente ciclomotori L’Istituto organizza il corso di preparazione per l’esame di patente di guida dei ciclomotori. Ogni corso prevede 20 ore di lezione di cui 8 rientranti nelle normali attività didattiche e inserite nella programmazione ordinaria soprattutto nelle discipline di diritto e materie letterarie e 12 affidate ad esperti esterni alla scuola (istruttori di scuola guida o agenti della polizia stradale o municipale) da svolgersi nei locali scolastici ma in orario extrascolastico. Il corso si concluderà con un esame effettuato da personale autorizzato dalla motorizzazione civile. La frequenza è obbligatoria per l’ammissione all’esame. “Salviamone almeno uno” (già descritto dettagliatamente nella sezione dell’Educazione alla salute) Il progetto è promosso dall’Associazione Italiana Giovani Vittime della Strada e dal DSM (Az. USL) di Modena , in collaborazione con enti ed istituzioni provinciali ed è propedeutico e a supporto delle classi 1^ e 2^ col percorso Patentino a “Guida al ciclomotore” e delle classi 4 “Guida al veicolo”. Si inserisce in un piano di azioni in rete volto alla promozione della Sicurezza Stradale e alla prevenzione degli Incidenti stradali nei giovani e negli adolescenti. La finalità del presente progetto è la promozione di una cultura orientata alla Sicurezza e a Stili di vita orientati alla salvaguardia della salute. Il percorso, che interessa diverse scuole superiori del modenese, è considerato dall’IPSIA Ferrari particolarmente importante, in quanto gli studenti dell’istituto hanno di solito una vera passione per i motori, che deve tradursi però in un uso corretto e responsabile dei veicoli, anche nell’ottica di una corretta espressione della cittadinanza attiva. 6) ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA L’Istituto promuove la sensibilizzazione degli studenti ai temi della sicurezza. A tal fine, in collaborazione con le strutture territorialmente competenti in materia, ha inserito nei propri programmi di studio, moduli specifici nei quali vengono affrontate le tematiche relative alla prevenzione ed alla tutela della sicurezza e della salute sul lavoro, con particolare riguardo ai percorsi didattici professionalizzanti. L’attività didattica trova un suo specifico campo di applicazione nelle attività di laboratorio oppure di tirocinio didattico, presso aziende esterne e nelle prove di evacuazione dell’edificio scolastico che annualmente vengono organizzate. Nell’ambito applica regolarmente le leggi inerenti la sicurezza sul posto di lavoro e l’igiene previsti dall’applicazione del D. Lgs. 81/08. Le attività principali in ambito di sicurezza sono: Aggiornamento/ revisione del documento di valutazione dei rischi con indicazione degli interventi da effettuare Informazione e formazione destinata a nuovi assunti e informazione e formazione periodica per studenti, docenti, ATA ► Organizzazione degli addetti all’antincendio-emergenze e addetti al primo soccorso ► Controllo periodico riguardante i presidi antincendio (estintori e idranti), la segnaletica di sicurezza e le piante presenti nelle aule e nei punti di maggiore afflusso ► Realizzazione delle prove di evacuazione in caso di pericolo grave e immediato ► ► 7) ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E COSTITUZIONE Il progetto si compone di interventi inseriti nelle discipline di Storia e Diritto ed economia; verranno inoltre trattate queste problematiche anche nell’ambito della materia alternativa all’Irc. I moduli attivati fanno altresì riferimento alla didattica per competenze e alla definizione degli assi culturali individuate dalla riforma Fioroni (2007) in connessione con l’innalzamento dell’obbligo scolastico. L’insegnamento ha come fine la creazione ed il successivo consolidamento, negli studenti dell’istituto, di un sentimento profondo e condiviso di cittadinanza. Per questo motivo le uu.dd. vertono su un approfondimento dei principi fondamentali della nostra Costituzione, per passare poi ad una comparazione critica della legge fondamentale italiana rispetto alla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. 30 CAPITOLO 5 PROGETTI E ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) Giornate celebrative: Memoria, Liberazione, Legalità Cineforum -Teatro Materia alternativa all’I.R.C. Progetti di integrazione di alunni diversamente abili (Messina) Progetti per alunni con DSA (Messina) Progetto di integrazione alunni stranieri (Di Meo ) Progetto sportello d’ascolto (Moneti) Progetto lettura (Zanetti) Progetto prototipi (Sala) Volontariato (Moneti) Centro sportivo (Lorini) Viaggi e visite di istruzione (Limardi) Progetto Qualità (Miselli) Progetti europei ed internazionali (Paderno) Un treno per Auschwitz (Moneti) Giornalino interdistrettuale (Tropea) 150° dell’Unità d’Italia (Tropea) Classi 2.0 (Miselli) Progetti Comune di Maranello a sostegno dell’IPSIA ► Uscite/visite a fiere mostre di carattere ambientale (se organizzate) ► Percorsi didattici in archivio: ciclo di incontri relativi all’archivistica rivolti a due classi ► Percorsi di educazione stradale ► Club Europeo ► Celebrazioni Unità d’Italia ► Contributo per borse di studio 1) GIORNO DELLA MEMORIA, ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE, GIORNATA DELLA LEGALITÀ Le programmazioni disciplinari di Italiano e Storia riservano spazio all’attualità e alle giornate celebrative. In particolare le tre citate verranno analizzate e contestualizzate, creando spunti per un lavoro interdisciplinare attinente all’insegnamento della Cittadinanza e Costituzione. 2) CINEFORUM-TEATRO Nel corso dell’anno scolastico, i ragazzi dell’Istituto hanno l’opportunità di assistere ad alcune proiezioni cinematografiche e/o spettacoli teatrali, attivati in orario scolastico presso l’Auditorium E. Ferrari di Maranello ed altre strutture provinciali. I docenti vaglieranno le proposte pervenute e sceglieranno quelle più attinenti alla programmazione disciplinare. L’attività di cineforum rientra nella programmazione didattica, con l’obiettivo precipuo di accrescere l’interesse e la conoscenza rispetto a tematiche storiche e di attualità. L’attività prosegue con una riflessione in classe guidata dai docenti. 3) MATERIA ALTERNATIVA ALL’I.R.C. - Progetti a) Progetto “ La didattica del giornalismo” Il progetto ha i seguenti obiettivi: ► favorire la circolazione delle informazioni offrendo agli alunni l’opportunità di diffonderle e reperirle; ► favorire lo sviluppo della creatività, delle capacità critiche, della concentrazione e della riflessione; ► saper lavorare in gruppo responsabilmente per un obiettivo comune; ► comporre articoli che rispondano alle caratteristiche del giornalismo. Tempi: un’ora settimanale a partire da novembre 2010 Responsabile: prof.ssa Tropea 31 b) Progetto”Caratterizzazione, impieghi ed effetti dell’energia nucleare” Il progetto si pone l’obiettivo di esaminare brevemente le quattro interazioni fondamentali dell’Universo, di esplorare la composizione delle particelle partendo dall’infinitamente piccolo, nonché di esaminare l’energia prodotta dai conseguenti processi di interazione di tale materia. Si procede, quindi, considerando le tecniche che permettono di fornire e sfruttare l’energia nucleare con i relativi vantaggi, pericoli e danni. I destinatari sono studenti del secondo anno della scuola superiore. Tempi: si svolgerà un’ora di lezione per settimana Responsabile del progetto: prof. Salvatore Sinapi. c) Progetto “ Elementi di statistica descrittiva” Obiettivi: saper individuare gli elementi di un’indagine statistica, raccogliere dati mediante osservazioni e misurazioni, rappresentarli in una tabella di frequenze, rappresentare le informazioni raccolte tramite supporti informatici, conoscere e calcolare i valori medi di una distribuzione di frequenze, conoscere le principali misure di dispersione. Tempi: 1 ora settimanale fino dalla prima settimana di novembre al termine dell’a.s. Responsabile del progetto: Prof.sa Maria Elena Maffei. E’ in corso la programmazione di altri progetti che verranno realizzati nell’ambito dell’alternativa all’I.R.C. 4) PROGETTI DI INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 5) PROGETTI ALUNNI SEGNALATI PER DSA L’inserimento e l’integrazione di un alunno diversamente abile prevede un percorso strutturato in tre parti fra loro complementari: a) Certificazione - Diagnosi Funzionale (D.F.) b) Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) c) Piano Educativo Individualizzato (P.E.I) Il punto a) viene svolto dall’ASL, che ha in carico il ragazzo, i punti b) e c) sono invece frutto della collaborazione fra la scuola, l’ASL e la famiglia. In particolare alla scuola compete la strutturazione della programmazione didattico educativa (P.E.I.) individualizzata dell’alunno che scaturisce dall’analisi dei dati relativi alle capacità, nonché alle potenzialità dell’alunno raccolti nel periodo di osservazione iniziale (primi due mesi di scuola ). A tal fine, nelle classi con alunni diversamente abili, gli insegnanti curricolari devono accludere alla programmazione una scheda di osservazione redatta nei primi due mesi di scuola, finalizzata all’elaborazione del Profilo dinamico funzionale dello studente; qualora gli obiettivi minimi della classe non possano essere raggiunti dall’allievo, si procede alla stesura, previo consenso dei genitori, di un Piano Educativo Individualizzato. Quest’ultimo dovrà essere sviluppato per moduli dall’insegnante di sostegno e dai docenti curricolari delle discipline interessate. Le verifiche saranno correlate alle effettive potenzialità dello studente; la valutazione dovrà essere riferita agli obiettivi dei moduli e, in caso di situazioni impreviste relative all’apprendimento, è opportuno eseguire verifiche straordinarie. Al raggiungimento degli obiettivi educativi e formativi di questi alunni, contribuiscono gli insegnanti di sostegno ed i “tutor”, giovani che fungono da tramite con il mondo circostante. Grazie al loro appoggio l inserimento nella classe del ragazzo diversamente abili viene notevolmente agevolato . Gli studenti in situazioni di handicap partecipano alle attività di laboratorio con la classe, agli stage lavorativi programmati in collaborazione con le aziende di rilievo del territorio al progetto teatrale realizzato dall’istituto, a percorsi di alternanza scuola-lavoro, vengono inseriti inoltre fra i candidati dei progetti Comunitari per effettuare esperienze di soggiorno, L’Istituto prevede la costituzione di un gruppo coordinato da un insegnante che si occupi sia di formalizzare i rapporti fra scuola, famiglia e ASL, sia di fornire ai docenti e ai Consigli di Classe eventuale materiale organizzativo (griglie, moduli). L’Istituto fa inoltre parte della rete costituita tra le Istituzioni scolastiche del distretto di Sassuolo con la finalità di coordinare e facilitare la circolazione delle migliori esperienze, ottimizzare l’utilizzo dei sussidi e attrezzature didattiche, definire e consolidare buona prassi nel campo dell’integrazione scolastica degli studenti disabili. Gli alunni segnalati per DSA usufruiscono già, per legge, di una didattica che utilizza strumenti dispensativi e compensativi al fine di agevolare il raggiungimento delle diverse competenze disciplinari. Le nuove norme (ottobre 2010) relative a questa tipologia di discente, inoltre, hanno definito con chiarezza quali siano le strategie ottimali per ottenere il successo scolastico. 32 Per l’anno scolastico 2010/2011 l’istituto “Ferrari” prevede la realizzazione di 4 progetti, destinati agli alunni diversamente abili, agli alunni con Dsa o ad entrambe le tipologie. I progetti vengono qui descritti nelle dettagliate fasi di svolgimento, vista la loro importanza ai fini del successo scolastico degli alunni interessati. PROGETTO PERCORSO MISTO SCUOLA-LAVORO (ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI) Responsabile progetto Prof.ssa Paola Messina Obiettivi ► Graduale inserimento nel mondo del lavoro. ► Accrescere il grado di autonomia, di relazione, di responsabilità e competenza operativa sul piano personale, professionale, sociale e relazionale. ► Assumersi e interpretare un ruolo ► Rispondere alle aspettative del ruolo assunto Descrizione progetto Il percorso misto scuola-lavoro è un progetto organizzato dalla scuola in collaborazione con il Servizio di Inserimento Lavorativo (SIL) e prevede l’inserimento di alunni diversamente abili nel mondo del lavoro. Nell’anno scolastico 2010/2011 sono previsti due progetti misti rivolti ad altrettanti alunni certificati in base alla L.104/92. Sono coinvolte due officine di riparazioni auto. Il progetto prevede sia la frequenza scolastica sia quella lavorativa per uno o due giorni la settimana. Con l’attivazione del progetto, generalmente, il percorso scolastico si modifica in modo tale da favorire l’acquisizione di competenze spendibili sia in ambito lavorativo sia in quello scolastico. se non emergono motivi tali da dover interrompere il progetto, l’esperienza lavorativa si attiva anche l’anno scolastico successivo. Dal momento che il PEI subisce sostanziali cambiamenti, riducendo e riadattando le competenze da acquisire, il percorso di studi termina con l’acquisizione del solo Attestato di Competenze, rilasciato ai sensi dell'art. 13 del DPR 23 luglio 1998, n. 323. PROGETTO SPERIMENTALE PER STUDENTI DSA DEL BIENNIO Si tratta di un progetto promosso dall’Ufficio Comune del Distretto di Sassuolo, rivolto agli alunni del primo biennio segnalati per DSA. Il progetto prevede la partecipazione di piccoli gruppi di alunni, da novembre 2010 a maggio 2011 che, seguiti da un insegnate e un educatore specificamente formato, impareranno ad avvalersi degli strumenti compensativi a loro riservati e degli ausili forniti dalle nuove tecnologie, apprendendo l’utilizzo di software specifici, libri digitali, sintesi vocali ed altri strumenti dedicati, al fine di aumentare l’autonomia e favorire l’integrazione di questa tipologia di discenti. PROGETTO DIDATTICO/EDUCATIVO (CONTINUITÀ, ACCOGLIENZA) (ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI) Obiettivi ► Favorire la continuità tra scuola media inferiore e scuola media superiore ► Facilitare lo scambio di informazioni tra scuola media inferiore e scuola media superiore; tra AUSL e scuola; tra famiglia e scuola ► Agevolare lo scambio di informazioni tra insegnanti del Consiglio di classe e tra i docenti delle classi successive ► Favorire l'integrazione degli alunni diversamente abili in ambito scolastico ed eventualmente extrascolastico ► Favorire la relazione degli alunni diversamente abili con tutto il personale scolastico ed eventualmente con le figure di riferimento in ambito extrascolastico (es. datore di lavoro, ecc.) ► Raccordare le diverse figure ed Enti coinvolti nel percorso formativo (famiglia, ASL, Comune, Provveditorato, tutor/educatore) ► Organizzare in maniera coordinata gli interventi educativi, progettando percorsi adeguati ai bisogni di ognuno ► Creare strumenti omogenei, all'interno del Consiglio di Classe, di rilevazione dei dati e di progettazione Del seguente progetto si riporta anche la premessa, che illustra la “filosofia” che sta alla base dell’azione educativa sottesa al progetto stesso. 33 PROGETTO: NON PIÙ “STUDIO MATTO E DISPERATISSIMO”- ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E ALUNNI SEGNALATI PER DSA Premessa La scuola, per gli alunni diversamente abili e per quelli segnalati per Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), può essere fonte di grande disagio: leggere, scrivere e far di conto diventano una fatica sempre più grande e la prestazione non migliora, per quanti sforzi vengano fatti. Dal canto loro, le nuove tecnologie hanno registrato notevoli progressi e possono rivelarsi utili in varie aree applicative; in particolare, possono essere uno strumento compensativo interessante, ma la scuola è un ambiente molto complesso e delicato e l’introduzione di un computer in classe, in aiuto all’alunno in difficoltà, non è così semplice. L’idea di costruire un laboratorio rivolto agli studenti con disabilità nasce dalla consapevolezza delle difficoltà che questi ragazzi incontrano nel corso delle attività didattiche. La lettura, la scrittura, il calcolo e lo studio in generale sono attività che impegnano il lavoro domestico di tutti gli alunni, in modo particolare con disabilità: se non aiutate e sostenute, diventano molto pesanti, poco motivanti e di scarsa efficacia. E’ noto che le tecnologie informatiche possono essere di grande supporto nell’attenuare le difficoltà, a patto che venga costruito un percorso formativo accurato e vengano predisposti adeguati sostegni. Il laboratorio, gestito da personale competente, è pensato per colmare questa lacuna. Nell’Istituto è presente un’aula dedicata agli alunni con disabilità ma non è attrezzata con strumenti informatici adeguati: i PC sono obsoleti e non è possibile installare software specifici. Si vorrebbe attrezzare l’aula in modo da utilizzarla con gruppi di studenti sia durante le ore scolastiche sia extrascolastiche. Classi interessate Tutte le classi in cui siano presenti alunni certificati, in base alla L.104/92, e alunni segnalati per DSA i cui Consigli di Classe si rendano disponibili a partecipare a questo tipo di progetto. Destinatari 18 alunni certificati e 39 alunni segnalati. Responsabile Prof. P. Messina Progetto Realizzare un laboratorio sperimentale per consentire agli alunni di familiarizzare con gli strumenti informatici e telematici che possono compensare le difficoltà che incontrano nello studio. Sperimentare l'impiego quotidiano del computer con alunni certificati e segnalati, per permettere loro di svolgere la normale attività di studio mantenendo traccia del percorso fatto attraverso la documentazione. Si vorrebbe realizzare un laboratorio multimediale in cui gruppi di studenti, non più di 8, affiancati da un docente, curricolare o di sostegno, e da un esperto di mezzi informatici, possano sperimentare e fare proprio l’utilizzo del PC, per uso didattico e non solo ludico, ma soprattutto acquisire la capacità di utilizzare in modo autonomo alcuni software specifici. Gli alunni potranno accedere all’aula solo con un docente di riferimento e secondo calendari predisposti, in modo da dare a tutti la possibilità di utilizzare al meglio e nel modo più proficuo possibile le tecnologie informatiche. Sarà necessario che il docente, di sostegno o curriculare, sia affiancato, all’incirca per 20 ore, da un esperto di nuove tecnologie e software specifici, in modo tale da “addestrare” l’insegnante. Sarebbe interessante sperimentare anche l’affiancamento di un esperto con specifica formazione, psicologo o educatore, sulle difficoltà di apprendimento. Obiettivi formativi Favorire l’autonomia. ► Agevolare l’inclusione attraverso il superamento delle difficoltà dovute alle difficoltà apprendimento. ► Potenziare l’autostima. ► Rendere piacevole e sereno il lavoro scolastico. ► Competenze specifiche ► Saper utilizzare strumenti informatici (PC, scanner, ecc.). ► Saper utilizzare software specifici. ► Applicare tali conoscenze alle discipline. ► Ridurre l’insuccesso scolastico. ► Ridurre la dispersione scolastica. 34 Modalità di realizzazione L’ipotesi di progetto prevede incontri/lezioni rivolti principalmente agli studenti con disabilità ma non solo. Si dovrebbero individuare all’interno delle classi, in cui siano presenti alunni certificati e/o segnalati, piccoli gruppi di studenti che in alcune ore dell’orario scolastico svolgano attività didattica nell’aula allestita con le tecnologie informatiche e i software specifici. I gruppi di studenti si alterneranno per dare modo a tutti di sperimentare tale opportunità. In orario extrascolastico, ad esempio un pomeriggio di 2 ore a settimana, il docente, di sostegno o curricolare, potrebbe essere affiancato da un esperto sulle tematiche relative le difficoltà di apprendimento, in modo da agevolare l’approccio con gli studenti in difficoltà, consigliare la metodologia più indicata ad affrontare questo tipo di problema, fungere da figura di riferimento nel caso in cui sia lo studente a chiedere consigli o informazioni utili a lui e alla sua famiglia perché, come spesso accade, molte di queste famiglie non sono in grado di gestire al meglio le difficoltà che la scuola “crea” agli studenti con disabilità. Tutto il progetto è, però, vincolato alla realizzazione dell’aula “multi funzione” senza la quale non è possibile attivarlo. PROGETTO TUTOR/EDUCATORE ( ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E ALUNNI SEGNALATI PER DSA) Responsabile progetto Prof.ssa Messina Obiettivi Condurre e favorire le seguenti attività: ► Integrare le ore di sostegno didattico statale ► Aiutare gli alunni nell’organizzazione del lavoro scolastico ► Facilitare la relazione con il gruppo classe e con gli adulti ► Favorire lo sviluppo del sé, dell’autostima, dell’identità, ecc. ► I destinatari sono alunni diversamente abili e alunni segnalati per DSA Descrizione progetto Reperire (tutor) e coordinare le seguenti figure: ► Il tutor/personale educativo assistenziale segue l’alunno diversamente abile nelle attività scolastiche (es. lo aiuta nella preparazione delle verifiche, nel prendere appunti, nel preparare schemi, mappe e riassunti), e in quelle di laboratorio (solo il Pea) ► Il tutor/personale educativo assistenziale segue l’alunno in percorsi individualizzati, finalizzati allo sviluppo di abilità trasversali spendibili anche al di fuori dell’ambito scolastico. ► L’educatore assume anche un ruolo educativo e di contenimento nei casi di alunni con disturbo del comportamento. Tipologia di PRODOTTO/SERVIZIO previsto ed eventuale uso sperimentale ► Migliore e più completa integrazione dell’alunno diversamente abile ► Maggiore autonomia personale, sociale e organizzativa del ragazzo anche in ambito extrascolastico ► Favorire e agevolare il regolare percorso scolastico per gli alunni segnalati per DSA 6) PROGETTO TRA-MITE - Accoglienza per alunni stranieri L’idea di un progetto per favorire l’inserimento di alunni stranieri è nata per fronteggiare l’emergenza dovuta agli allievi stranieri che, iscritti nella nostra scuola, non sono in possesso degli strumenti della lingua italiana. Gli obiettivi generali del corso sono quelli di favorire la piena integrazione degli alunni e di far loro raggiungere una sufficiente autonomia di studio e di consultazione dei testi, il tutto in un clima di condivisione e rispetto delle differenze culturali. Il progetto Tra-mite si colloca nell'ottica dell'educazione interculturale perché considera gli stranieri un tra-mite per approdare alla conoscenza di culture diverse e risorse positive per la crescita della società e delle persone, in un mite clima di reciproco arricchimento. Attraverso le attività del progetto, il Collegio dei Docenti si propone di: Definire pratiche condivise all'interno dell’Istituto in tema di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri; Costruire un contesto favorevole all'incontro con altre culture; ► Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale. ► ► 35 a) Attività di inserimento Le attività di accoglienza e inserimento forniscono indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni immigrati, definiscono i compiti e i ruoli degli operatori scolastici, diverse possibili fasi di accoglienza. La Commissione Intercultura è formata dal Dirigente Scolastico, dai docenti referenti per le attività riguardanti gli stranieri e da alcuni docenti che affiancano i referenti nelle varie attività di accoglienza e sostegno agli alunni stranieri. La presenza del mediatore linguistico/culturale, ove necessario, potrà contribuire a creare un clima sereno di comunicazione reale. Gli insegnanti preparano l'accoglienza predisponendo attività mirate a : Sensibilizzare la classe all'accoglienza del nuovo compagno Favorire la conoscenza dei compagni ► Favorire la conoscenza degli spazi della scuola ► Favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola ► Facilitare la comprensione dell'organizzazione delle attività (compiti, orario) ► ► Per facilitare l'inserimento del nuovo alunno, si possono affiancare per un breve periodo uno o più compagni aventi funzione di tutor, che potrebbero anche, qualora se ne presenti la necessità, facilitare al nuovo arrivato la comprensione della lingua dello studio con appunti, schemi o altro, sotto la guida dell’insegnante. Il consiglio di classe: 1) favorisce l’integrazione nella classe degli alunni stranieri; 2) in relazione alle competenze linguistiche dell’alunno, attiva percorsi didattici programmando: ► gli obiettivi minimi da raggiungere nelle singole discipline; ► percorsi di italiano L2 o consolidamento linguistico che potranno essere organizzati in base alla disponibilità dei docenti del C.d.C. e dell’Istituto e prevedendo la possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi individualizzati di supporto anche in piccolo gruppo; ► modalità di semplificazione linguistica per ogni disciplina quando lo studente avrà acquisito una minima conoscenza dell’italiano come lingua d’uso; 3) prevede momenti di confronto sul percorso di apprendimento dell’alunno; 4) predispone materiali per percorsi di facilitazione (testi semplificati, vocabolari bilingui, materiale audio e video) presenti nella biblioteca della scuola. c) Attività di apprendimento della lingua italiana Azioni livello 1: prevedono corsi di apprendimento della lingua italiana di primo livello tenuti da docenti dell’Istituto ed eventualmente da un mediatore linguistico. Corso di italiano L2 (Livello base) Obiettivi dell’azione: ► fornire gli elementi base per la conoscenza della lingua italiana attraverso lo sviluppo delle quattro abilità (ascolto, parlato, lettura e scrittura) ► Sviluppare le abilità comunicative ► Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale ► Aiutare gli alunni a sviluppare conoscenze, atteggiamenti, valori importanti per vivere in una società multietnica e multiculturale. ► Favorire il recupero motivazionale ► Favorire il recupero disciplinare nel Laboratorio di studio assistito Azioni livello 2: prevedono corsi di apprendimento della lingua italiana di secondo livello in cui sono coinvolti sia insegnanti dei corsi di primo livello che insegnanti curriculari. Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, seleziona i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Corso di italiano L2 (Livello intermedio ed avanzato) Obiettivi dell’azione: Potenziare le competenze linguistiche Conoscere i linguaggi settoriali ► Acquisire una maggiore autonomia nello studio e nella consultazione dei diversi testi ► ► 36 Acquisire abilità e competenze per operare nelle officine Favorire l’integrazione mediante il dialogo e il confronto culturale ► Preparare un percorso per l’esame finale ► ► Corso storico-letterario (livello intermedio/avanzato) Obiettivi dell’azione: potenziare le competenze linguistiche favorire il recupero delle lacune disciplinari ► costruire un percorso per l’esame finale ► ► Valutazione alunni stranieri Per poter valutare l’alunno straniero, i Consigli di Classe, privilegiando la valutazione formativa rispetto a quella sommativa (con riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR in Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, Circ. min. n.24 del 01/03/2006), prendono in considerazione i seguenti indicatori: ► ► ► ► ► ► ► ► il percorso scolastico pregresso; gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza; il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione; la motivazione; la partecipazione; l’impegno; la progressione e le potenzialità d’apprendimento; il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di italiano L2, che è oggetto di verifiche. d) Attività a carattere interculturale Le attività a carattere interculturale vengono svolte in tutte le azioni dei progetti dell’Istituto per promuovere il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a culture diverse; per offrire occasioni e stimoli per un clima relazionale positivo; per favorire l’apprendimento della lingua italiana e di ogni altra forma espressiva. 7) PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO” La scuola si propone come luogo in cui ogni alunno possa maturare la consapevolezza delle proprie conoscenze e capacità per giungere a svilupparle e a trasformarle in competenze e in successo formativo. L’attivazione dello sportello d’ascolto rientra in questa visione della scuola come luogo di formazione e crescita personale particolarmente importante nella società articolata e complessa di oggi. Non vi in questo progetto nessun intento di terapia psicologica. Pur essendo teoricamente destinato a tutti gli operatori scolastici, privilegia gli studenti e si prefigge principalmente lo scopo di contattare gli studenti in difficoltà su indicazione dei coordinatori di classe, ascoltare i giovani che vorranno volontariamente riferire problemi, chiedere consigli, esprimere pareri, cercare di risolvere tempestivamente i conflitti nelle relazioni interpersonali. Destinatari Gli studenti, genitori e insegnanti. Obiettivi 1) Offrire supporto ai ragazzi nell’area della motivazione, della prevenzione al disagio e del benessere 2) Offrire aiuto a ragazzi in momenti di difficoltà, di orientamento scolastico e lavorativo e riorientamento. 3) Promuovere empowerment, autostima 4) Promuovere capacità di comunicazione e di relazione con gli altri 5) Rilevare casi di particolare disagio personale o familiare, o anche di patologie che necessitano di terapie più specifiche da rinviare a personale competente 6) In generale offrire un servizio ad una fascia di età che difficilmente si rivolge alle strutture canoniche private o dell’ASL. Contenuti Il progetto prevede l’attivazione di uno sportello in un luogo fisico riconosciuto e visibile dove sia garantita la privacy L’attivazione dello sportello di ascolto si effettua tramite appuntamento concordato con la counselor, prof.ssa Moneti Cristina, in orario scolastico. Il progetto si basa inoltre sulla necessaria consulenza e supervisione da parte del counselor che ha attivato lo sportello d’ascolto con la dott.ssa Sessa psicologa che coordina e lavora presso il Centro Giovani del Distretto di Sassuolo. Tale 37 collaborazione è iniziata 2 anni fa con il Nostro Istituto ed è importante anche come aggancio con tutta la rete di servizi forniti dall’ASL sul territorio . Metodologia e modalità di lavoro Il progetto consiste in colloqui di counseling individuali e/o di gruppo. L’approccio è di tipo rogersiano- gestaltico ma vengono usate anche tecniche della scuola cognitivo-comportamentale, , metodo Gordon. Può essere necessaria inoltre l’attività di mediazione fra alunni e insegnanti o con i genitori. Dove si rende necessari può essere richiesto l’intervento del Dirigente scolastico. Generalmente i ragazzi contattano il counselor tramite appuntamento diretto o vengono invitati su suggerimento del coordinatore di classe. Lo sportello scolastico di ascolto NON E’ PSICOTERAPIA ma una metodologia di supporto per lavorare su difficoltà o esigenze formative , di orientamento, di apprendimento e motivazione, su disagi relazionali. Si basa sul presupposto che il ragazzo cliente abbia le potenzialità per migliorare il proprio problema, ma occorra un aiuto per riconoscerle e mobilitarle nella giusta direzione. Si lavora pertanto sulla persona sana e non su patologie. Tempi Lo sportello prevede indicativamente 2 ore alla settimana ( + 2 ore nell’ambito del Progetto Tra-mite) Risultati attesi ► Diffusione della conoscenza del progetto fra docenti e studenti. ► Buona frequenza dello sportello come gia si è verificato negli anni precedenti. ► Aumento della motivazione e partecipazione alle attività scolastiche e parascolastiche. ► Prevenzione ad eventuali disagi. Responsabile del progetto Counselor Prof.ssa M.Cristina Moneti PROGETTO TRA-MITE - “SPORTELLO D’ ASCOLTO” PER ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA Premessa La scuola si propone come luogo in cui ogni alunno possa maturare la CONSAPEVOLEZZA delle proprie conoscenze e capacità per giungere a svilupparle e a trasformarle in competenze e in successo formativo. L’attivazione dello sportello d’ascolto PER ALUNNI STRANIERI rientra in questa visione della scuola come luogo di ACCOGLIENZA , FORMAZIONE E CRESCITA personale particolarmente importante nella società articolata e complessa di oggi. Lo sportello intende essere uno strumento per facilitare la relazione corretta tra alunni di provenienza diversa, o con disagi particolari. La provenienza da paesi diversi dal nostro, oltre alle difficoltà linguistiche, può significare disagio nella relazione con i compagni, o anche conflitto con la famiglia di origine se sono ormai diversi anni che il ragazzo vive in Italia; lo scontro adolescenziale, in questo caso infatti, diviene anche scontro fra due mentalità diverse. Inoltre capita spesso di incontrare ragazzi di origine straniera che hanno alle spalle situazioni familiari non regolari, con genitori separati o legalmente o semplicemente perché una parte della famiglia è rimasta nel paese di origine. Lo sportello d’ascolto per ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA ha come obiettivo primario la loro accoglienza legata al successo scolastico e ANTIDISPERSIONE e la CONVIVENZA positiva all’interno della comunità scolastica tra tutti gli alunni. Poiché come afferma B.Spinelli in “Ricordati che eri straniero” Grazie allo straniero siamo portati a chiederci chi siamo, che cosa vogliamo, da dove veniamo. E per effetto di questa domanda siamo portati a trasformarci. Non vi è in questo progetto nessun intento di terapia psicologica. Destinatari Gli studenti di origine straniera Obiettivi 1) Offrire aiuto ai ragazzi di origine straniera a relazionarsi agli altri in modo corretto e positivo e a sentirsi a proprio agio sia scuola che nell’ambito sociale. 2) Offrire supporto ai ragazzi nell’area della motivazione, della prevenzione al disagio e del benessere. 3) Offrire aiuto a ragazzi in momenti di difficoltà, di orientamento scolastico e lavorativo e riorientamento, di rendimento. 4) Promuovere empowerment, autostima. 5) Rilevare casi di particolare disagio personale o familiare, che necessitano di interventi sociali offerti dal distretto di appartenenza. 6) Aiutare il coordinatore e il consiglio di classe a gestire situazioni difficili di comportamento o di disagio. 7) Prevenire situazioni di disagio o a rischio negli stili di vita: uso di sostanze, guida pericolosa. 38 8) Facilitare la relazione tra insegnanti e studenti e tra genitori e figli in caso di particolare difficoltà. 9) Prevenire la dispersione scolastica Contenuti Il progetto prevede l’attivazione di uno sportello in un luogo fisico riconosciuto e visibile dove sia garantita la privacy. 8) PROGETTO LETTURA : IL PIACERE DI LEGGERE Questo progetto, inserito nella programmazione della disciplina di Italiano, coinvolge tutte le classi dell’Istituto ad eccezione di quattro classi prime. Il Progetto Lettura vede come attività centrale l’intervento di un lettore esperto che narra agli studenti diverse opere letterarie italiane e straniere che abbiano un legame con la programmazione didattica. Per l’anno scolastico corrente un esperto interverrà nelle classi raccontando, con l‘eventuale ausilio di brani musicali e di effetti scenici, opere letterarie inerenti alla programmazione. Gli incontri, della durata di due ore circa, saranno in genere uno per un gruppo formato da due classi e si svolgeranno nel corso dell’intero anno scolastico. Il Progetto Lettura ha l’obiettivo primario di creare negli studenti interesse per le opere presentate oralmente in modo da indurli a leggere e ad affrontare altri romanzi dello stesso autore e dello stesso genere. Viene introdotto e completato da un lavoro nella disciplina di Italiano, come previsto dalla programmazione didattica. 9) PROGETTO PROTOTIPI SINTESI: IDEE , OBIETTIVI E PROGRAMMI PER ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Area museale Presso i reparti di lavorazione è stata creata una piccola area per la galleria museale che racconta concretamente il percorso del laboratorio prototipi dell’IPSIA “A. Ferrari “negli ultimi vent’anni. Nel corso dell’anno scolastico renderemo usufruibile l’area alle visite e la prepareremo didatticamente con pannelli e modelli. Per visitare l’area prepareremo alcuni alunni del team che accompagneranno le persone interessate singole o a piccoli gruppi per illustrare i prototipi e i modelli in mostra. Side-Car elettrico CELERIFERO Prototipo elettromuscolare a due posti già frutto di una tesi ed esistente come “modello” funzionante in alluminio. Possediamo stampi, disegni e progetti. La ditta RCM è interessata a questo mezzo e dovrebbe accollarsene i costi. Celerifero attende di essere terminato da un paio di anni, mi auguro sia l’anno giusto. Un veicolo interessante per la mobilità urbana per il trasporto di un bambino, fare la spesa o prendere aria con il cane. Virgil! Iniziato nell’anno scolastico 2008-2009 ha partecipato, ancora in fase di ultimazione, alla Shell-Eco-Marathon del 2009. Dedicato a Virgilia Santandrea, nostra vicepreside per vent’anni, è un veicolo-testimonianza a cui teniamo tantissimo. Abbiamo rallentato notevolmente la sua ultimazione e ri-progettazzione perché desideriamo fare un “bel” prototipo molto innovativo e che rappresenti una proposta futuribile per la mobilità urbana . Per ultimare Virgil servono fondi che ancora dobbiamo reperire. Continueremo in ogni caso il lavoro su telaio e carrozzeria con i mezzi che già sono a disposizione. Sposteremo il sistema di trazione alimentato a idrogeno da Fuell Buster a Virgil. Forno, fornello solare, motori e celle di Peltier Abbiamo già sviluppato alcuni prototipi basati sulla tecnologia solare applicata alla cucina. Unitamente alla ditta ITALKERO interessata allo sviluppo di questi prodotti è stato riprogettato il forno. Conto di firmare una convenzione per qualche borsa di studio con la ditta ITALKERO (come già accade con RCM Motoscope) e sviluppare un progetto di fornello solare progettato, ideato e già disegnato da noi. Affronteremo la ricerca e sperimentazione sul motore steerling e sulle celle di Peltier. Idrogeno Continua la sperimentazione sul ciclo dell’idrogeno. Mancano alcuni componenti essenziali per far funzionare al meglio il nostro complesso ed originale sistema, ma possiamo considerare ultimata tutta la fase di messa a punto della filiera. Senza falsa modestia, e la manifestazione di Roma ne è stata la prova, abbiamo un laboratorio-sistema di produzione e utilizzo dell’idrogeno da fare invidia a un avanzato centro ricerca. Il prototipo MuloSystem potrebbe essere il “veicolo” didattico corretto per le applicazioni pratiche di questi risultati. 39 Dovremmo impegnarci come scuola (in particolar modo l’ufficio tecnico) per ottenere una tettoia nel cortile della scuola dove applicare i moduli fotovoltaici, (già in nostro possesso), posizionare l’elettrolizzatore e un paio di prototipi per dimostrare il funzionamento di una stazione di ricarica elettrica-idrogeno. Obiettivi Nella eventualità che si riesca a terminare VIRGIL entro il Mese di aprile 2011: ► Partecipare nuovamente alla Shell-Eco Marathon. ► Partecipare, nell’Ottobre 2011, al World Solar Challenge australiano. Modalità di realizzazione Verrà formato un team con alcuni alunni rimasti dalla squadra precedente e si cercherà di valutare l’inserimento di nuovi a a a elementi. Alunni delle classi del prof. Sala, referente del progetto, 5 E, 4 B e 4 D, verranno sicuramente e maggiormente coinvolte nell’attività e faranno parte del team ,integrando con le tesi e le discipline scolastiche di MMD,Impianti ed E.E. il lavoro sui prototipi. Le attività con il team verranno svolte anche in ore extrascolastiche. Nel limite del possibile si cercherà di prefigurare queste attività come un “esperienza pilota” per il futuro indirizzo tecnico “Trasporti Terrestri” nell’articolazione “Costruzione del veicolo”. 10) VOLONTARIATO Il 2011 è stato nominato “ Anno dedicato al Volontariato”. Per questa ragione le attività didattiche incentrate sull’argomento, già usuali nell’istituto, vengono ulteriormente potenziate. In particolare, si prevedono due azioni specifiche: ► Intervento di operatori dell’Asl di Sassuolo allo scopo di illustrare le attività dei volontari in ambito socio-sanitario. ► Partecipazione a progetti internazionali che trattano questa tematica. E’ inoltre importante sottolineare che il volontariato, oltre alla valenza sociale e morale, ha importanza anche per il rilascio di un attestato valido per ottenere crediti formativi alla fine dell’anno scolastico. 11) CENTRO SPORTIVO L’Istituto offre agli studenti l’opportunità di partecipare ad attività di avviamento e perfezionamento della pratica dello sci e dello snow-board proponendo una “settimana bianca” in concomitanza con i viaggi e le visite di istruzione. Inoltre organizza una giornata dedicata allo sport che si tiene a Ca’ Marta a Sassuolo riservata agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado del distretto di Sassuolo e Maranello. 12) VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE All’inizio dell’anno scolastico, la commissione viaggi e visite d’istruzione ha proposto ai consigli di classe il piano per l’anno scolastico 2010/2011, così suddiviso : ► prime e seconde classi: viaggi e visite d’integrazione culturale di durata non superiore a un giorno e distanza massima 300 Km, fatta eccezione l’attività sportiva sulla neve (max 3 giorni); ► terze , quarte e quinte classi, oltre ai viaggi culturali e ai viaggi d’integrazione della preparazione d’indirizzo nelle città dove si trovano le diverse aziende è stata proposta l’attività sportiva sulla neve. Il viaggio all’estero e l’attività sportiva sulla neve possono avere una durata (max di 6 giorni). La destinazione principale del viaggio culturale proposto è la città di Londra. Si sottolinea la valenza educativa e culturale dei viaggi d’istruzione: essi rappresentano, nell’articolato progetto dell’offerta formativa della scuola, un ambiente di apprendimento che offre un’ opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l’attuazione del processo di integrazione scolastica degli studenti diversamente abili,nel pieno esercizio del diritto allo studio. 40 13) PROGETTO QUALITA’ Il progetto ha come finalità il mantenimento della certificazione del sistema di gestione della qualità della scuola secondo la normativa UNI EN ISO 9001:2008. In specifico lo scopo è garantire che il sistema organizzativo della scuola gestisca in modo certificabile la progettazione e l’erogazione di servizi di istruzione e formazione professionale. Ulteriori Obiettivi 1. Diffusione della cultura e delle metodologie della qualità tra i docenti e tra tutti coloro che sono impiegati nella scuola. 2. Occasione di formazione degli studenti sulle normative dei sistemi qualità. Destinatari I vari uffici dell’organizzazione scolastica, docenti e alunni. Metodologie Lavoro in team secondo le best practice del quality management. ► Diffusione nell’istituto, attraverso interventi sui gruppi classe, volte alla conoscenza del sistema qualità, nell’ambito del progetto Accoglienza. ► Verifiche ispettive sia interne (RGQ e collaboratori) che esterne(DNV). ► Riunioni di area/processo e formazione per le persone di volta in volta coinvolte. ► 14) PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI Vedi capitolo 6 più avanti. 15) PROGETTO “UN TRENO PER AUSCHWITZ” Tra le tante iniziative organizzate in occasione del Giorno della Memoria, una delle più significative è certamente “Un treno per Auschwitz”. Il progetto consiste nel condurre ogni anno un numero cospicuo di giovani studenti delle scuole superiori modenesi ad Auschwitz, in visita al museo storico, alle baracche di ricevimento, alle camere a gas e ai forni crematori di questo luogo tristemente famoso. Nello scorso anno scolastico questo viaggio, per la prima volta, ha visto la partecipazione anche di allievi del nostro Istituto, partiti dalla stazione di Carpi insieme ad altri 600 studenti ed insegnanti, per un viaggio in treno, sullo stesso tragitto percorso tanti anni fa dai deportati che partivano dal campo di concentramento di Fossoli, per raggiungere Auschwitz e gli altri lager nazisti. Quest’anno i giovani del Ferrari che parteciperanno saranno dieci, accompagnati dal docente referente. Il viaggio si svolgerà dal 25 al 28 gennaio 2011 e sarà preceduto da 6 ore di formazione interna per gli studenti e 6 ore di ulteriore preparazione per tutti i partecipanti. Si tratta di un viaggio nella memoria e per la memoria, di un percorso didattico che le scuole partecipanti hanno intrapreso già nei mesi precedenti con laboratori ed incontri formativi e che è proseguito dopo il viaggio con altri convegni. I ragazzi sono invitati a riflettere, incontrarsi, dialogare, lavorare insieme, nella speranza che in futuro crimini di tale portata non debbano più avere luogo. Nel corso del viaggio sono diversi gli appuntamenti durante i quali i ragazzi e gli insegnanti incontrano gli ospiti speciali, nella carrozza-ristorante del treno o a Cracovia negli spazi del circolo culturale Rotunda. Sul treno è in funzione anche una biblioteca per permettere ai partecipanti di approfondire i vari aspetti di questa esperienza con letture ad hoc. 16) GIORNALINO INTERDISTRETTUALE Dal presente anno scolastico l’istituto parteciperà alla realizzazione di un giornalino, che vede coinvolti studenti e docenti delle scuole superiori del Distretto di Sassuolo, coordinati dalla docente e giornalista Prof.sa Tropea. Gli articoli spazieranno dalla presentazione di progetti peculiari delle scuole di provenienza ad argomenti di specifico interesse per il target di utenza. 17) CELEBRAZIONI 150° UNITA’ D’ITALIA L’istituto aderisce al piano provinciale delle celebrazioni a Modena e Provincia per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, in collaborazione con il Comune di Maranello. Le iniziative spaziano da lezioni, conferenze ed incontri fino a cicli di film e laboratori didattici. 41 18) CLASSI 2.0 Si tratta di un progetto avviato dal Ministero e che ha coinvolto gradualmente tutti gli ordini di scuole. Dall’anno scolastico corrente interessa anche gli istituti di istruzione superiore di secondo grado. Si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Le Classi 2.0 costruiscono, con il supporto di prestigiose istituzioni, un progetto didattico per la sperimentazione di metodologie didattiche avanzate. Il nome del progetto si riferisce al sistema Web 2.0, attraverso il quale le tecnologie permettono ai dati di diventare indipendenti dalla persona che li produce o dal sito in cui vengono creati e di viaggiare liberamente. Nel progetto classi 2.0 gli utenti hanno dunque la possibilità di prendere informazioni da diversi siti simultaneamente e di distribuirle sui propri per nuovi scopi, creando una vera rete di scuole in grado di interagire ed elaborare le informazioni collettivamente. 42 CAPITOLO 6 PROGETTI EUROPEI ED EXTRA EUROPEI Il contesto Il futuro dell'Europa dipende dal successo del dialogo interculturale e dalla riuscita delle politiche di cooperazione economica, ma soprattutto dallo scambio e dal comune sviluppo culturale tra popoli e culture della vecchia Europa, del Mediterraneo e dei paesi dell'Est. Il crescente fenomeno dell'immigrazione nella regione Emilia Romagna la rende sempre più etnicamente variegata, e perciò sempre più complessa sotto il profilo dell'identità culturale. Un fenomeno che implica una profonda trasformazione sul piano sociale e richiede alle istituzioni educative concrete strategie innovative. La scuola deve dotarsi di nuove proposte culturali diverse da quelle tradizionali che sono state modellate in un contesto che una volta era profondamente diverso in quanto tradizionalmente monoculturale. Dall'inizio degli anni '90 ad oggi si è assistito ad uno sviluppo senza precedenti di progetti internazionali nel campo dell'educazione alla cittadinanza. La caduta del muro di Berlino, la crisi delle tradizionali forme di stato sociale, l'emergere dei temi e delle contraddizioni legate al processo di globalizzazione dell'economia, la crisi di alcuni valori che avevano sorretto per decenni le società moderne (in particolare le democrazie occidentali) costituiscono il retroterra economico-sociale, politico e culturale di questa nuova attenzione ai problemi della cittadinanza e conseguentemente a quelli della preparazione dei cittadini all'esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole. Finalità Il senso dell’appartenenza alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere in un sistema di regola fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione all a convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. La partecipazione responsabile, come persona e cittadino, alla vita sociale permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. La raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo del dicembre 2006 sollecita gli stati membri a potenziare nei giovani lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità,. Di conseguenza, per promuovere la progettualità individuale e valorizzare le attitudini per le scelte da compiere per la vita adulta nella mission dell’Istituto risulta importante fornire gli strumenti per la conoscenza del tessuto sociale ed economico del territorio, delle regole della convivenza civile, delle possibilità di mobilità. Per questi obiettivi la scuola promuove attività e progetti in collaborazione con le istituzioni locali, provinciali, regionali ed europee. PROGETTO CONCITTADINI - SEMINARIO DI VENTOTENE Anche quest’anno una selezione di allievi dell’istituto accompagnata da un docente parteciperà alla giornata di studio e di approfondimento preparatorio del cosiddetto “Seminario Europeo di Ventotene”, promosso dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e dal Movimento Federalista Europeo. Insieme agli studenti del nostro istituto parteciperanno delegazioni di studenti e docenti di Istituti Scolastici Superiori dell’Emilia-Romagna per un totale di 150, a cui si sono aggiunti anche i 45 allievi, provenienti da tutta Europa, del Master in Alti Studi Europei del Collegio Europeo di Parma - “Promozione 2010/2011 - Altiero Spinelli”. La Giornata di Studio Europei avrà relatori di prestigio quali la Dott.ssa Barbara Spinelli, Editorialista de “La STAMPA”, Figlia di Altiero Spinelli; il Prof. Alfonso Mattera di Ricigliano, Direttore Scientifico del Collegio Europeo di Parma; il Prof. Domenico Moro, Direttore Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli”; il Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione EmiliaRomagna Matteo Richetti; il Dott. Marcello Limina, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Tra il la fine di agosto e gli inizi di settembre 2011, i migliori 18 giovani studenti selezionati fra i membri delle delegazioni delle Scuole Superiori dell’Emilia-Romagna, avranno l'opportunità di effettuare una settimana di studi europei federalisti nell’isola di Ventotene - nella quale venne confinato Altiero Spinelli dal regime fascista - , focalizzandosi sulle principali sfide che ha di fronte l’Unione Europea. Agli studenti selezionati inoltre è stato consegnato come premio, e quale materiale d'approfondimento preparatorio per il “Seminario Europeo di Ventotene”, il saggio autobiografico “Come ho tentato di diventare saggio” di Altiero Spinelli. INCONTRO ANNUALE DEGLI STUDENTI EUROPEI Cosa Nato nel 2009 in occasione delle elezioni europee, il progetto consiste nell'invio nelle scuole secondarie di secondo grado delle otto Regioni del nord Italia di giovani “ambasciatori” laureati o laureandi che hanno svolto negli ultimi anni un periodo di stage presso le istituzioni UE, selezionati dalla Rappresentanza della Commissione europea e dall'Ufficio del Parlamento europeo a Milano e formati grazie a corsi specifici tenuti a Milano e a Bruxelles. 43 Edizione a.s. 2010-11: “La nuova Europa: sostenibilità e biodiversità” Con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, l'Unione europea ha adattato la propria struttura ai 27 Stati membri che la compongono, allargando e rafforzando le proprie competenze e ponendosi obiettivi ambiziosi: tra essi, in particolare, la salvaguardia dell'ecosistema e la lotta ai cambiamenti climatici, settori nei quali l'Europa è all'avanguardia. Finalità Coinvolgere i ragazzi delle scuole in un confronto attivo, per renderli più consapevoli di cosa significa essere cittadini europei, come funziona l'Europa e di quali e quante sono le sfide e le opportunità da cogliere. Vantaggi L'approccio “peer-to-peer”: la giovane età degli “ambasciatori” e la modalità di presentazione degli incontri, permette uno scambio di informazione diretto e partecipato con gli studenti, assicurando un maggior coinvolgimento delle classi negli incontri. Gli “ambasciatori” interverranno a gennaio 2011 nella nostra scuola secondo un calendario deciso dal coordinatore del e e progetto insieme ai docenti delle classi 4 e 5 . Verranno coinvolti circa 60 studenti (2 classi) e saranno idealmente organizzati in due sessioni nella stessa mattina così da poter coinvolgere almeno circa 120 studenti per il nostro istituto. Nessuna spesa è prevista da parte degli istituti per la partecipazione al progetto. È possibile fare richiesta di materiale di documentazione da mettere in distribuzione agli studenti. Incontro annuale giovani europei a Bologna in occasione del ventennale della caduta del muro di Berlino organizzata dall'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. Obiettivi Sviluppare un’identità europea fondata su valori, una storia e una cultura comuni; promuovere la tolleranza e la comprensione reciproca tra i giovani europei, rispettando e valorizzando la diversità culturale e linguistica, contribuendo al contempo al dialogo interculturale; accrescere e valorizzare il ruolo delle scuole e degli insegnanti nel processo di formazione della cittadinanza europea. Nell’ambito dell’Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, sensibilizzare i giovani sul tema della povertà e dell'esclusione sociale in Europa e accrescere la consapevolezza dell'interdipendenza globale e dei temi dello sviluppo sostenibile e della solidarietà europea, internazionale ed intergenerazionale. Potenziamento della lingua Inglese. Rafforzamento del senso di appartenenza alla UE e condivisione delle tematiche comunitarie. Partners Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Ufficio scolastico regionale; Associazione Culturale Europea Tulip-project; Istituti scolastici regionali ed europei. PROGRAMMA PERMANENTE PER L'APPRENDIMENTO COMENIUS Partenariato Multilaterale: Cooperazione istituti Europei; potenziamento linguistico; Superamento barriere culturali; Condivisione tema /argomento didattico. Partners Tre o più Istituti scolastici europei. COMENIUS REGIO: GoFar Il progetto GoFar promosso e coordinato dall’USRER è un Comenius Regio. La commissione europea nell’attivare questo nuovo programma ha inteso facilitare la collaborazione fra due regioni europee. Nel progetto GoFar le regioni sono appunto l’Emilia Romagna e la regione di Amburgo (county of Pinneberg) al nord della Germania. IPSIA Ferrari di Maranello è uno degli istituti facenti parte della rete regionale del progetto insieme a ISISS Giordani di Parma, IC Ferrari di Parma, ISIS Aldini Valeriani di Bologna, ENAC di Fidenza e il Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma. Il progetto è focalizzato sull’insegnamento delle materie scientifiche che generalmente sono considerate difficili o relativamente interessanti dagli studenti. La regione tedesca è all’avanguardia per quanto riguarda l’utilizzazione di metodi innovativi basati sul problemsolving (IBSE) e il metodo Sinus-Transfer. 44 Partners IPSIA Ferrari di Maranello è uno degli istituti facenti parte della rete regionale del progetto insieme a ISISS Giordani di Parma, IC Ferrari di Parma, ISIS Aldini Valeriani di Bologna, ENAC di Fidenza e il Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma. Entrambe le regioni condividono lo stesso contesto socio-economico con un economia basata sull’industria manufatturiera, entrambe le regioni devono far fronte a sistemi d’istruzione in cambiamento. C’è anche una situazione simile per quanto riguarda il problema dei migranti. Il ruolo dei metodi d’insegnamento innovativi assume quindi una particolare importanza per migliorare le motivazioni di studenti e insegnanti. Il progetto mira a far emergere le buone prassi esistenti in entrambi i consorzi di scuole per sviluppare un approccio che favorisca la rimotivazione dei giovani verso l’apprendimento scientifico. LEONARDO DA VINCI - MOBILITÀ/ACCOGLIENZA Accoglienza studenti provenienti da istituti europei nostri partners. Organizzazione e sistemazione di studenti e docenti europei nostri partner ospiti. Organizzazione attività di Formazione in imprese: tirocini. Monitoraggio, verifica e valutazione. Organizzazione visite culturali. Obiettivi Conoscenza reciproca, scambio prassi didattiche. Potenziamento lingua inglese. Partners Istituti scolastici europei: Portogallo, Olanda, Spagna. Imprese del territorio, Comune di Maranello, Provincia di Modena Programma permanente per l'apprendimento: Leonardo Da Vinci: accoglienza docenti in visita preparatoria per mobilità (Svezia) e progetto trasferimento dell’innovazione (Francia), PROGETTO CiaoLeo Obiettivi Consolidamento ampliamento partenariato europeo. Acquisizione e utilizzo di conoscenze e competenze per facilitare lo sviluppo personale, l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo. Potenziamento linguistico, miglioramento dell’attrattiva dell’istruzione e della formazione professionale. Partners Istituti scolastici europei, imprese del territorio, USRER, Comune di Maranello, Provincia di Modena; Assemblea Legislative della Regione Emilia-Romagna, Centri di formazione Professionale. Leonardo da Vinci trasferimento dell’innovazione: CiaoLeo Lo scopo di CiaoLeo progetto nell’ambito dei partenariati multilaterali e trasferimento dell’innovazione Leonardo da Vinci è quello di migliorare la qualità e l’attrattiva della formazione/istruzione professionale adattando e integrando contenuti innovativi e/o risultati di altri progetti innovativi nel sistema di formazione/istruzione pubblica e privata a livello nazionale, locale, regionale e di settore. Il processo di trasferimento di contenuti e risultati innovativi include: identificazione e analisi dei bisogni degli utenti, selezione e analisi dei contenuti innovativi per rispondere a questi bisogni e analisi della flessibilità di trasferimento integrazione in un sistema di pratica europeo, nazionale, regionale, locale, settoriale. Il progetto “CiaoLeo” nasce per sostenere e promuovere la collaborazione tra imprese e istituzioni per investire sull’innalzamento delle competenze alte. Le condizioni di lavoro delle imprese “sul mercato dei servizi di assistenza post-vendita per gli autoveicoli hanno una rilevanza diretta sia in termine di sicurezza pubblica, dal momento che la guida di un autoveicolo riparato in modo scorretto può rivelarsi pericolosa, che di danni per la salute pubblica e l’ambiente, a causa delle maggiori emissioni di anidride carbonica e di altri inquinanti atmosferici se l’autoveicolo non è stato sottoposto a manutenzione regolare” [ regolamento (UE) N.461/2010 della Commissione europea del 27 maggio 2010 nel settore automobilistico, Gazzetta ufficiale dell’UE L129/53, 28.05.2010]. E’ quindi necessario concentrarsi sulla qualità del lavoro e migliorare le capacità manageriali. 45 I temi sui quali sono attualmente impegnate le associazioni di categoria in Europa sono per esempio: ► La difficoltà nel reperire personale qualificato. ► La mancanza di interesse dei giovani per l’attività di riparazione auto. ► Il problema della impostazione del contratto di apprendistato e la mobilità dei lavoratori: l’attenzione va prestata quanto a migliorare la capacità organizzativa e finanziaria per le imprese più piccole, in modo da non gravare l’azienda con troppe assenze dell’apprendista. L’obiettivo del progetto “CiaoLeo” è quello di dar vita ad un iniziativa che possa essere di stimolo per tutti gli attori locali sia pubblici, sia privati per identificare quelle che possono essere le migliori strategie per affrontare con successo le sfide ed i cambiamenti delle imprese. Aspetti su cui è possibile agire sono cosi sintetizzabili: ► Cooperare rafforzando le relazioni tra imprese, istituzioni scolastiche, università, centri di ricerca e utenti della formazione per adattare l’offerta formativa ai fabbisogni ► Intrecciare aspetti globali e dinamiche locali raffrontando le esperienze significative e adottando un approccio che sappia coniugare attenzione al globale ed azione nel locale ► Avviare un’indagine e trattative con giovani ed imprenditori per promuovere un ambiente formativo e il dialogo intergenerazionale valorizzando partnership gia esistenti ► Ovviare alle difficoltà organizzative e finanziarie per le imprese più piccole elaborando strumenti di supporto alla mobilità e di sensibilizzazione dei beneficiari “LEO” è una roadmap per l’implementazione delle soluzioni individuate. Il contributo del progetto “CiaoLeo” all’innovazione è la capacità da parte dell’impresa in cooperazione con tutti gli attori locali di “saper costruire delle reti” per un offerta formativa con mobilità in impresa estera. Fin dal 1995, Il coordinatore di progetti Brigitte Castell sviluppa la cooperazione transnazionale e la mobilità degli autoriparatori dall Scandinavia COOPERAZIONE GEMELLAGGIO NAC GIAPPONE Scambio studenti /docenti per tirocinio in Italia-Giappone. Visita gruppo giapponese in Italia. Visita staff giapponese a Maranello. Visita staff IPSIA in Giappone. Scambio prassi didattiche/lavorative. Potenziamento lingua inglese. Collaborazione con paesi terzi. Partners NAC Giappone; Comune di Maranello, imprese del territorio. VISITA CAPITALE EUROPEA NELL’AMBITO DEL PROGETTO IL CLUB EUROPEO - LONDRA Progetto pluridisciplinare che si conclude con la visita ad una capitale europea significativa per la storia dell’unione europea. Discipline coinvolte : italiano, storia, lingue straniere, educazione civica. Obiettivi Conoscenza storia europea, superamento barriere culturali, potenziamento lingua inglese. Partners Comune di Maranello, Istituto professionale di Brighton, Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. 46 CLUB EUROPEO Organizzare un club europeo nella scuola al fine di favorire lo sviluppo di uno spirito europeo nella scuola favorendo l’integrazione e l’apprendimento della competenza chiave di cittadinanza. Obiettivi ► Promuovere iniziative volte a favorire la comprensione di una realtà complessa qual è l’Europa nei suoi diversi aspetti: culturale, linguistico storico, politico, geografico ed economico. ► Favorire, con visite e viaggi, la possibilità di incontrare giovani di altri paesi al fine di creare, grazie ala conoscenza reciproca, uno scambio di esperienze tra cultura e tradizioni differenti. ► Creare, attraverso le proprie iniziative, delle occasioni per mantenere vivi i legami tra coloro (studenti ed ex studenti) che condividono gli ideali di interesse e di partecipazione nei confronti della realtà circostante (cittadina, nazionale, europea). ► Far conoscere attraverso tutti i canali di cui si dispone quelle iniziative locali (mostre, eventi musicali e teatrali, fiere, iniziative di solidarietà ecc.) che verranno ritenute particolarmente significative per comprendere l’anima della nostra città. ► Favorire uno scambio di informazioni sul sistema scolastico dei vari paesi al fine di stimolare positivi confronti tra realtà differenti. Partners Comune di Maranello, scuole del Comune di Maranello, associazioni interculturali. 47 CAPITOLO 7 AREA PROGETTI INNOVAZIONE PROTOTIPI ED ENERGIE ALTERNATIVE UN ISTITUTO DI ESPERIENZE SPERIMENTALI- LABORATORIALI: CRONOLOGIA DELLE CREAZIONI E REALIZZAZIONI DI PROTOTIPI AD ENERGIA ALTERNATIVA La vocazione a ideare e realizzare nuovi sistemi che utilizzino le energie alternative ha permesso di sviluppare nel tempo molte esperienze sperimentali e una vera e propria “cultura specifica” con vasti e anche importanti tratti di originalità che hanno trovato la loro materializzazione in una serie di prototipi didattici artigianali pensati, studiati, testati e realizzati per intero all’interno dell’Istituto. Talvolta si è trattato di manufatti dalla vita effimera perché le parti riutilizzabili dei prototipi già realizzati venivano smontate e modificate per la costruzione dei modelli nuovi. Tuttavia si poteva leggere nei veicoli innovativi lo sviluppo di una tecnologia originale o di una idea scientifica, l’esemplificazione di una legge fisica, l’applicazione di un principio. Insomma ogni realizzazione ha avuto la sua dignità di prodotto scientifico sperimentale e, soprattutto, di utile strumento nella pratica didattica. Le prime importanti realizzazioni dei prototipi risalgono al 1994 con la partecipazione dell’Istituto al “Progetto energia” promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’ ENEA seguito poi dall’attivazione del progetto M.E.N.T.E. (Muoversi Entro Nuove tecnologie Energetiche). Nel 1994 venne realizzato Oxiana 1 (prima realizzazione di un veicolo completo e funzionante) presentata con grande successo a Milano alla manifestazione “Motore del 2000” nella primavera del 1995. Il veicolo ebbe vita breve perché i suoi pezzi furono utilizzati nell’anno scolastico successivo per la costruzione di Oxiana 2 che, percorrendo tutto l’iter di collaudo dei nuovi prototipi, arrivò al traguardo dell’immatricolazione come “auto elettrica”. Oxiana 2 è stata sperimentata su strada nel corso di un memorabile viaggio fino al fiume Oxus (da cui il nome Oxiana) al confine tra Afghanistan e Uzbekistan ripercorrendo, idealmente e fisicamente, l’analogo viaggio compiuto negli anni ’30 da Robert Byron con macchine a carbone del tutto rivoluzionarie per l’epoca. E’ poi stato realizzato “Pinocchio” che ha partecipato nel novembre 1996, (unico team europeo ammesso) alla prestigiosa World Solar Cycle Challange (3600 Km. con veicoli solari attraverso il deserto australiano) classificandosi al 4° posto! Pinocchio è un veicolo elettro-solare ad emissione zero aiutato dall’energia muscolare che ha mantenuto una velocità media di 35 Km/h per 3600 Km. con punte di 50 Km./h. Le sue caratteristiche sono una perfetta didascalia delle linee di ricerca perseguite dall’Istituto e della loro filosofia. Il 1998 è stato l’anno della Bicicletta solare “Grasparossa” (identiche caratteristiche tecniche di Pinocchio applicate ad una bici da corsa). Del 1998 è anche il Progetto Speed Bike (Progetto Europeo SAVE II) realizzato con il sostegno economico del Comune di Modena. Il progetto ha comportato la sperimentazione di quaranta biciclette elettriche (tutti prototipi) a pedalata assistita. Sono stati percorsi complessivamente cinquantamila km. L’Istituto si è fatto carico del coordinamento tecnico, dell’assistenza e del monitoraggio dell’intera sperimentazione oltre che della progettazione e della realizzazione di alcuni prototipi che componevano la flotta (Giona1-Giona2), ed ha offerto consulenza e collaborazione tecnica alla realizzazione di alcuni altri prototipi componenti la flotta(Cab-Bike-OttoAdel). Il progetto speed-bike si è concluso con la partecipazione al Transeuropean 1998, primo rally di veicoli elettrici che attraversa l’Europa (Bruxelles-Montecarlo-1300 Km) con sei prototipi, guidati da studenti dell’ istituto. Classificatosi al primo posto, l’ equipaggio vinse il Premio ENEA. Il prototipo “Fuel Buster”, poi, ha approfondito in particolare i temi della scorrevolezza e dell’aereodinamicità ed ha partecipato ad una manifestazione mondiale di veicoli ecologici (Marathon Schell) svoltasi in Francia sul circuito di Nogaro riuscendo a percorrere 350 km. Con un litro di carburante. Lì vinsero i Giapponesi, con un veicolo che percorre con un solo litro di carburante ben 1.200 Km.! E’ seguito nel 2001 il progetto Biciclando in collaborazione con l’ Istituto Venturi e alcune scuole elementari e medie della provincia di Modena. Il medesimo anno, ha visto la costruzione di un Side-Car elettrico per trasporto disabili. Nell’anno 2003, è stata realizzata “Energie in Everest-speed expedition 2003” (spedizione scientifico-sportiva sull’Everest coordinata da Emanuela Di Centa). Nell’occasione il nostro Istituto ha realizzato e fornito alla spedizione un forno solare, un fornello solare, una stazione fotovoltaica mobile, una doccia solare e diversi strumenti per la misurazione delle energie utilizzate al campo base dai componenti della spedizione. 48 Dall’8 al 26 agosto 2005, in soli 18 giorni di viaggio,la macchina elettrica “Maranello”, e costruita dal Gruppo enerBLU con soluzioni studiate anche all’interno dell’Istituto, ha percorso 4365 km. dal 45° al 71° parallelo, coprendo il tragitto Modena Capo Nord senza segnalare guasti. Nel 1999 è iniziata e negli anni successivi si è intensifica e si è consolidata la collaborazione, ancora oggi attiva, con il N.A.C. (Nakanihon Automotive College) di Nagoya, prestigiosa scuola di specializzazione per grandi motori, giapponese. La collaborazione con i partner asiatici ha prodotto la partecipazione all’importante gara internazionale di veicoli solari svoltasi nella provincia di Aikita e alla coprogettazione tra i due Istituti di una vettura solare con cui un gruppo di studenti e docenti italiani e giapponesi hanno percorso un lungo tratto della via della seta in territorio Cinese. Sempre in collaborazione con i patner del N.A.C. il nostro Istituto ha infine partecipato al periplo dell’isola di Hokkaido (nord del Giappone) con un’auto solare. Nel 2006 è stato realizzato il progetto Levante, innestato sulle esperienze sopra descritte, che è consistito in due diverse fasi: a)la costruzione di un innovativo prototipo di veicolo solare versatile, indifferentemente destinato alla movimentazione di persone e di merci, con elevata autonomia di movimento e bassi costi di gestione; b) una traversata Roma - Maranello denominata “Appia Antica Solar Challenge” effettuata con una carovana di veicoli ad emissione zero . Alla traversata, partita dal centro di Roma e terminata nella pista della Ferrari di Fiorano, hanno partecipato il team del N.A.C. di Nagoya e altri team italiani. Si è trattato di un evento rilevante che ha avuto ampia visibilità, che ha previsto soste in varie importanti città italiane, visite a scuole tecniche, conferenze scientifiche, mostre di veicoli ad emissione zero. Indubbia la valenza formativa dell’iniziativa, non solo per gli studenti coinvolti, ma anche per la rilevanza data ai temi ecologici, ambientali, scientifici ed economici. Lo studio del prototipo si è avvalso delle competenze e della collaborazione del Politecnico di Milano. All’interno del progetto prototipi, è stato realizzato l’ “Urban Concept” Mulosystem, veicolo elettrico alimentato a idrogeno. Un team di docenti e studenti dell’istituto ha partecipato all’iniziativa Shell Eco Marathon con un prototipo innovativo di Urban concept a emissione zero. LE ULTIME ESPERIENZE La compagnia dei prototipi viene da un anno scolastico particolarmente impegnativo. E’ continuato lo studio e la ricerca sulla mobilità ad emissione zero e parallelamente l’attività pratica di laboratorio e sperimentazione. Alcuni importanti eventi (motor show; ecomobility; conferenze “verdi” locali etc), ci hanno visto in prima fila. Abbiamo messo a punto il prototipo Fuel Buster nella versione solare-idrogeno , e partecipato alla Shell Eco Marathon con un ottimo risultato. Ci siamo classificati al I° posto nel concorso organizzato dal CNR INV-FACTOR. Sono continuati i lavori di restauro di alcuni prototipi. Sono in stato di avanzamento i lavori sul veicoloVirgil. In collaborazione con il Politecnico di Milano abbiamo “esportato” il progetto-prototipo Mulosystem in sudafrica presso l’università di Città del Capo. E’ doveroso anche sottolineare la numerosa rete di contatti e collaborazioni che si è ulteriormente ampliata nell’ultimo anno scolastico. Buona parte del team degli alunni si è diplomata, sono state presentate alcune tesi sull’attività prototipale. Ancora una volta, instancabilmente, si deve sottolineare la fatica nel portare avanti questa attività in ambito istituzionale ed economico. L’inserimento di un modulo prototipi nell’area professionalizzante ha alleggerito le difficoltà istituzionali di “collocamento” di questa attività didattica. L’utilizzo parsimonioso e attento (in collaborazione con la segreteria amministrativa) dei pochi fondi rimasti unito a piccole e preziose sponsorizzazioni hanno permesso di continuare l’acquisto di materiali . Alcuni componenti costosi sono stati donati (modulo FV) o realizzati (ala in fibra carbonio) gratuitamente per noi. 49 CAPITOLO 8 ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE L’istituto considera la formazione e l’aggiornamento sia metodologico sia disciplinare del personale parte integrante del profilo professionale di tutti i lavoratori della scuola. Il piano d’aggiornamento dell’Istituto può essere costituito da iniziative promosse e realizzate in proprio o in rete con altre scuole, o da progetti di Enti ed Associazioni Professionali cui il personale della scuola aderisce. All’interno di tale piano di aggiornamento sono da collocare le attività di scambio culturale legate al Programma Leonardo da Vinci e i programmi di accoglienza dei docenti e del personale ATA, che prevedono per docenti e non docenti l’incarico di accogliere i nuovi colleghi, di illustrare loro i Progetti dell’Istituto e di consegnare una copia del POF. Al personale ATA viene illustrata nei dettagli l’organizzazione interna del lavoro e la suddivisione dei compiti. Nel corrente anno scolastico il Piano di Aggiornamento comprende i seguenti interventi principali, che si svolgeranno nei locali della scuola od organizzati e gestiti presso altre sedi: ► ► ► ► ► ► ► ► ► ► un’attività di informazione-formazione per il personale docente, effettuata prima dell’inizio delle lezioni, sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro, tenuto da un esperto della Provincia; attività di aggiornamento sulla riforma degli istituti professionali; attività di aggiornamento sui nuovi metodi didattici multimediali- LIM; corso di formazione sul fenomeno del bullismo; corso di formazione sui percorsi didattici della narrativa italiana; corso di formazione di Storia: Storia come disciplina per una cittadinanza aperta e responsabile; corso sulla sicurezza-elementi di primo soccorso; corsi di formazione legati all’alfabetizzazione degli alunni stranieri; corso di formazione “Teorie del diritto e dell’economia- elementi di didattica”(1) corsi di aggiornamento sugli alunni DSA (1) CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO “FORMAZIONE per la COMUNICAZIONE” ai sensi di: D.P.R. 382/1980, L.705/1985, art.11 L .Riforma 341/1990 Personalità Giuridica concessa da Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica con D.M. 09-10-1997, su G.U. 29-10-1997 Iscrizione al R.P.G. Prefettura di Roma al n. 25/1998 Sistema di Qualità Certificato ISO 9001 : 2008 Certificato N° FS536789 - ROMA Corso di perfezionamento di 1500 ore post-lauream a.a. 2010-2011 TEORIE DEL DIRITTO E DELL'ECONOMIA: ELEMENTI DI DIDATTICA Il corso è destinato prevalentemente ai docenti della scuola, ma anche agli operatori del diritto e dell'economia. Il corso intende esplorare le componenti teoriche che hanno determinato e determinano la nascita e lo sviluppo delle istituzioni di governo del diritto e dell'economia, al fine di comprendere e far comprendere l'importanza delle funzioni sociali che tali istituzioni sono chiamate a svolgere. Il programma del corso prevede i seguenti esami, intesi come percorsi didattici: 1) Diritto comparato. 2) Il Diritto della Comunità Internazionale. 3) Il sistema delle Istituzioni dell'Unione Europea: princìpi fondamentali e Istituzioni politiche. 4) Il sistema delle Istituzioni dell'Unione Europea: le Istituzioni giudiziarie. 5) L'Economia Aziendale. 6) Il Sistema Aziendale. 7) Microeconomia. 8) Macroeconomia. Ogni percorso formativo prevede, oltre alle conoscenze specifiche delle materie oggetto di analisi, anche ulteriori approfondimenti didattici. Le conoscenze di ogni percorso saranno sottoposte a verifica. E' prevista la redazione di una tesi finale, avente a oggetto un argomento a scelta del corsista nell'ambito delle materie sopraelencate, da concordare con il docente che segue il corsista. La dissertazione della tesi costituirà l'esame finale del corso. AUTOVALUTAZIONE DELL’OFFERTA DIDATTICA DELL’ISTITUTO Al termine dell’anno scolastico è prevista un’attività di autovalutazione tramite somministrazione questionari a tutti gli studenti e a tutti i docenti. Letto e approvato dal Collegio dei Docenti del 23 novembre 2010 e ratificato dal Consiglio di Istituto del 24 novembre 2010 50