ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
Via Ferrari, 2 - 41053 MARANELLO (MO) - tel. 0536.941233 - fax 0536.940262
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P.O.F.
PIANO OFFERTA FORMATIVA
anno scolastico 2010/2011
approvato dal Collegio dei Docenti in data 23/11/2010
ratificato dal Consiglio d’Istituto in data 24/11/2010
INDICE
IDENTITÀ DELL’IPSIA “A. FERRARI” __________________________________________________________________________ 3
L’IPSIA FERRARI NEL TERRITORIO ___________________________________________________________________________ 3
MISSION, VISION, POLITICA E FINALITÀ DELL’ISTITUTO _________________________________________________________ 5
IL NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI ______________________________________________________ 6
PROFILI PROFESSIONALI __________________________________________________________________________________ 6
CAPITOLO 1 ____________________________________________________________________________________________ 7
PROFILI FORMATIVI - PROFESSIONALI IN USCITA ______________________________________________________________ 7
NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - quadro orario delle discipline ______________________________ 7
3° ANNO: OPERATORE TERMICO E OPERATORE MECCANICO - quadro orario delle discipline ___________________________ 8
BIENNIO POST QUALIFICA: TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI - profilo professionale e quadro orario ____________________ 8
BIENNIO POST QUALIFICA - TECNICO DELL’INDUSTRIA MECCANICA- profilo professionale e quadro orario________________ 8
CORSO SERALE__________________________________________________________________________________________ 9
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ____________________________________________________________________________ 9
CAPITOLO 2 ___________________________________________________________________________________________11
ORGANIGRAMMA E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA ________________________________________________________11
COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2010/2011 E RELATIVI SEGRETARI _______________________________________________12
FUNZIONI SPECIFICHE DEL COORDINATORE DI CLASSE_________________________________________________________12
SPAZI ________________________________________________________________________________________________13
IL PERSONALE _________________________________________________________________________________________13
REFERENTI RESPONSABILI INCARICHI E FUNZIONI STRUMENTALI - COMPOSIZIONE COMMISSIONI _____________________13
LA RESPONSABILITÀ GESTIONALE__________________________________________________________________________15
LE RESPONSABILITÀ IN ORDINE ALLA DIDATTICA _____________________________________________________________15
I RAPPORTI CON I GENITORI ______________________________________________________________________________16
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA, STUDENTI E FAMIGLIE ____________________17
CRITERI ADOTTATI PER FORMARE LE CLASSI _________________________________________________________________18
CAPITOLO 3 ___________________________________________________________________________________________19
PROGETTAZIONE DIDATTICO - EDUCATIVA __________________________________________________________________19
COMPETENZE FORMATIVE, EDUCATIVE E DIDATTICHE TRASVERSALI _____________________________________________19
CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI ________________________________________________________________________22
VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA ______________________________________________________23
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ____________________________________________________________24
SANZIONI DISCIPLINARI: PROCEDURA ______________________________________________________________________24
VALUTAZIONE CLASSI TERZE: CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO PER L’ESAME DI QUALIFICA_____________________25
ATTIVITA’ DI RECUPERO _________________________________________________________________________________26
CAPITOLO 4 ___________________________________________________________________________________________27
PROGETTI CURRICULARI _________________________________________________________________________________27
CAPITOLO 5 ___________________________________________________________________________________________31
PROGETTI E ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI__________________________________________________________________31
CAPITOLO 6 ___________________________________________________________________________________________43
PROGETTI EUROPEI ED EXTRA EUROPEI_____________________________________________________________________43
CAPITOLO 7 ___________________________________________________________________________________________48
AREA PROGETTI INNOVAZIONE PROTOTIPI ED ENERGIE ALTERNATIVE ____________________________________________48
CAPITOLO 8 ___________________________________________________________________________________________50
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE _______________________________________________50
AUTOVALUTAZIONE DELL’OFFERTA DIDATTICA DELL’ISTITUTO __________________________________________________50
IDENTITÀ DELL’IPSIA “A. FERRARI”
L’Istituto Professionale Statale “Alfredo Ferrari” di Maranello si presenta al territorio come punto di riferimento per l’area
meccanica, in modo particolare nel settore dell’autoveicolo. Infatti ha manifestato la sua vocazione motoristica fin dal
momento della fondazione, nel 1962, ad opera dell’ingegner Enzo Ferrari, che lo ha voluto come una struttura strategica per
lo sviluppo della sua azienda e per la formazione delle sue maestranze.
Anche dopo il passaggio al sistema formativo statale, avvenuto nel 1965, l’Istituto, che ha assunto tutte le caratteristiche
degli Istituti Professionali di area meccanica, ha mantenuto le peculiarità specifiche che ne hanno fatto un punto di
riferimento per lo studio della meccanica dell’automobile e in particolare del motore. La vicinanza fisica e anche affettiva e
vocazionale con la Ferrari spa, legata alle medesime radici, ha sempre privilegiato, nello studio dell’area meccanica,
l’interesse verso il tema della mobilità e dei veicoli.
Così, quando le qualifiche statali rilasciate dall’Istituto sono diventate T.S.E. (Tecnico dei Sistemi Energetici) e T.I.M. (Tecnico
dell’Industria Meccanica), nella nostra scuola sono sempre state intese come specializzazioni legate al motore come
macchina termica, ai suoi limiti e ai grossi problemi insiti nella sua natura (basso rendimento, alto inquinamento), allo studio
delle diverse alternative tipologiche di energia applicabili al motore, alla meccanica dell’industria automobilistica.
L’istituto Professionale “A. Ferrari” in questi anni si è trasformato notevolmente, percorrendo rapidamente le tappe che ne
hanno segnato l’evoluzione: da scuola con corso atipico ad indirizzo “ meccanico motorista”, è giunta ad attivare una prima
riforma dei corsi, prevista dal progetto “92”, e, in rapida successione, ha attuato, a partire dall’anno scolastico 1997/98 il
Progetto 2002, caratterizzato da innovazioni sia di tipo didattico-formativo sia curricolare. Quest’ultima sperimentazione ha
previsto l’introduzione di moduli orari da 50 minuti, riducendo l’orario medio di frequenza settimanali a 35 moduli e
mantenendo inalterati gli obiettivi professionalizzanti.
La nuova riforma, che stabilisce il riordino degli istituti professionali e ne definisce le modalità attuative,avviata dal presente
anno scolastico, ha riportato le ore a 60 minuti effettivi ma ha ridotto il monte ore settimanale che, nelle classi prime,
assomma a 32. Le classi seconde e terze effettuano quest’anno 34 ore settimanali, ed hanno modificato il quadro orario
secondo quanto stabilito dalla riforma. Le classi quarte e quinte effettuano 30 ore settimanali su cinque giorni di lezione; nel
corso dell’anno scolastico svolgeranno 66 ore di alternanza scuola-lavoro e due settimane di tirocinio didattico in azienda.
L’istituto è inserito nel quadro della riforma nel settore Industria e Artigianato con l’indirizzo “Manutenzione e assistenza
tecnica”. Permane la possibilità, sempre nel quadro dell’istruzione quinquennale, di acquisire, al termine del primo triennio, il
diploma di qualifica come Operatore Meccanico od Operatore Termico. Tale percorso viene effettuato anche in
collaborazione con i Centri di Formazione Professionale del territorio. La riforma prevede l’acquisizione per tutti gli studenti
del Diploma di Stato, al termine del percorso quinquennale. E’ salvo in ogni caso il principio che rende possibile il passaggio
da un istituto di istruzione superiore ad un altro senza perdere anni di studio, attraverso un sistema di certificazione delle
competenze acquisite (crediti formativi).
L’IPSIA FERRARI NEL TERRITORIO
L’Istituto dialoga attivamente con il Territorio. Intrattiene rapporti collaborativi con gli Enti Locali: Comune, Distretto di
Sassuolo, Provincia, Regione, AUSL; con l’Associazione “Vittime della strada”, con l’Associazione “Pro SLA”, con Associazioni
di volontariato, con la Ferrari spa. Ricerca costantemente ed ottiene il sostegno delle Imprese e delle Ditte locali, in
particolare di quelle che operano nel settore della meccanica e dei motori, che accolgono i ragazzi per tirocini didattici e
mettono a disposizione “borse di studio” per gli allievi che si sono distinti per l’impegno. Anche il Comune di Maranello ha
messo a disposizione della scuola borse di studio per gli studenti meritevoli.
3
La scuola ha attivato da anni una convenzione con il Politecnico di Milano; ha realizzato progetti di Educazione stradale, tra
cui un progetto pilota, finanziato dal MPI, dall’Osservatorio per l’educazione stradale, dalla Provincia, dai Comuni del
Distretto. Ha attivato inoltre progetti di Educazione alla Salute, anche correlati all’educazione stradale, ed avvierà un
progetto di raccordo incentrato sul valore del volontariato: di quest’ultima attività ricorre nel 2011 la celebrazione mondiale.
Sono sempre attivi i Progetti Internazionali: a partire dalla metà degli anni ’90 gli insegnanti e gli studenti dell’IPSIA hanno
sviluppato studi, ricerche e tesi nel settore delle energie rinnovabili e alternative legate ai problemi della mobilità sostenibile.
Dal 1999 l’Istituto intrattiene rapporti di scambi e di collaborazione con N.A.C., un college di Nagoya (Giappone). I progetti
incentrati sui valori ideali dei cittadini europei, che coinvolgono con modalità trasversali molti studenti della scuola, sono
molteplici e vengono sviluppati in collaborazione con organi ed istituzioni locali, nazionali ed europei.
Una peculiarità dell’IPSIA è la provenienza degli studenti, in parte, dal Distretto di Sassuolo (Maranello, Formigine, Sassuolo,
Fiorano), in parte da Modena e provincia (comprese le località di montagna) ma anche da Reggio , Bologna e da varie regioni
d’Italia . Alcuni studenti provengono anche da Paesi stranieri.
Negli anni scolastici 2005-2006, 06-07, 07-08 l’Istituto ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001: 2000. Nell’anno 2009
ha nuovamente intrapreso il percorso per la certificazione di qualità, che ha portato a termine con successo. Dall’a.s.
2009/2010 l’IPSIA Ferrari si fregia infatti nuovamente di tale certificazione UNI EN ISO 9001:2008, nel seguente campo
applicativo: “Progettazione ed erogazione di servizi di istruzione professionale nel settore meccanico della produzione
industriale e della manutenzione dell'autoveicolo”. Essa è indice di un sistema che, attraverso monitoraggi costanti ed
accurati, garantisce l’efficienza e l’efficacia delle procedure didattiche ed amministrative.
In sintesi la scuola da ha considerato prioritario:
►
fornire agli studenti una formazione sempre più tecnica e specializzata;
►
prevenire il disagio e la dispersione scolastica;
►
infondere una cultura europea ed internazionale;
►
educare i giovani alla conoscenza ed al rispetto di regole ed individui;
►
sensibilizzare gli studenti alla partecipazione sociale, anche nel quadro, previsto dalla Riforma, dell’educazione alla
cittadinanza attiva e alla conoscenza delle leggi.
La scuola fa parte delle seguenti Istituzioni territoriali:
►
rete territoriale per l’integrazione degli alunni disabili del Distretto di Sassuolo;
►
ASA-MO (RETE Scuole Autonome provincia di MO).
E’ possibile avere notizie su di noi anche consultando la pagina Web dell’Istituto: http:/www.ipsiaferrari.mo.it
4
MISSION, VISION, POLITICA E FINALITÀ DELL’ISTITUTO
MISSION
L’istituto è nato negli Anni Sessanta dall’idea di Enzo Ferrari di creare figure professionali esperte nell’area
meccanica motoristica. Tenendo fede a tale proposito e alle nuove esigenze di un territorio con una realtà
produttiva ad alto contenuto tecnologico, l’istituto prepara figure con competenze ampie e flessibili.
L’istituto, tramite un percorso di educazione, istruzione e formazione, permette l’acquisizione di
conoscenze, capacità e comportamenti che portano gli studenti a raggiungere livelli di prestazione tali da
essere garanzia di successo per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’istituto orienta le sue scelte verso un
percorso professionale nell’area meccanica della produzione e dell’autoveicolo.
VISION
►
►
►
►
►
►
►
►
►
►
►
Potenziare i rapporti scuola-famiglia.
Coinvolgere le realtà produttive nel percorso formativo scolastico incentivando i rapporti con gli Enti
esterni, e in particolare con Enti locali per permettere una continua verifica delle opportunità e delle
esigenze del territorio.
Prevenire e attenuare il fenomeno dell’abbandono scolastico.
Potenziare la formazione e l’aggiornamento del personale docente e non docente.
Migliorare costantemente il livello di soddisfazione dell’utenza in merito ai servizi proposti dall’istituto.
Sensibilizzare e coinvolgere il corpo docente e non docente sui principi e sul sistema di gestione qualità.
Mantenere e migliorare l’efficienza delle attrezzature dei laboratori e adeguarle alle esigenze
dell’innovazione tecnologica per fornire agli studenti una preparazione adeguata e all’avanguardia.
Implementare un sistema di gestione, registrazione e diffusione delle esperienze scolastico-formative e
professionali degli studenti.
Promuovere la “conoscenza Europea” e le competenze interculturali.
Promuovere il sentimento di cittadinanza attiva.
Agevolare le pari opportunità nell’accesso al mercato del lavoro per i giovani che rischiano l’esclusione
sociale.
POLITICA
Il Dirigente scolastico promuove, sostiene e guida l’istituto verso una politica per la qualità, con la
collaborazione di tutto il personale. Le motivazioni fondamentali di questa politica sono quelle di dare agli
allievi dell’I.P.S.I.A. “A. Ferrari” concrete possibilità di successo nella scuola e nel lavoro, e al personale
migliori strumenti e metodologie di lavoro.
A tal fine il Dirigente Scolastico nomina il responsabile gestione qualità, supportato da un comitato per la
qualità, per la gestione del sistema qualità dell’istituto. Il Dirigente Scolastico nel rispetto delle competenze
degli organi collegiali definisce ogni anno gli obiettivi specifici da raggiungere, le risorse umane da
coinvolgere, e gli strumenti da utilizzare.
FINALITÀ
Le finalità sono traguardi a lungo termine verso cui tendere che non necessariamente si conseguono
nell’arco del quinquennio. L’istituto ha individuato come prioritarie le seguenti:
►
►
►
►
►
promuovere lo sviluppo personale e culturale dello studente come individuo e come cittadino italiano
inserito in un più ampio contesto europeo e mondiale, in relazione ai propri bisogni educativi e alle
esigenze formative che emergono dallo sviluppo culturale e sociale;
far acquisire la consapevolezza del proprio ruolo in una società democratica, multiculturale e
multietnica, caratterizzata da un pluralismo di modelli e di valori e promuovere una efficace
comunicazione interculturale;
incentivare l’elaborazione di autonome scelte di valori;
promuovere, anche attraverso la diversificazione delle proposte formative, il superamento del disagio,
la valorizzazione delle attitudini e la capacità di porsi in dialogo e confrontarsi con le diversità;
formare e potenziare la capacità di conoscere se stessi e la realtà circostante, orientando alla
definizione di un personale progetto di vita.
5
IL NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
LINEE GUIDA (D.P.R. 15 MARZO 2010, N. 87, ARTICOLO 8, COMMA 6) - SINTESI
Il settore “Industria e artigianato” comprende due ampi indirizzi riferiti rispettivamente alle produzioni industriali e artigianali
e alla manutenzione e assistenza tecnica ( settore Servizi)
Gli indirizzi e le loro articolazioni, pur nella diversità delle filiere di riferimento, sono connotati da elementi comuni che
riguardano esigenze generali, principalmente l’adeguamento all’evoluzione dei bisogni ed alle innovazioni tecnologiche ed
organizzative delle produzioni, la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo
del lavoro e con istituzioni, soggetti pubblici e privati operanti sul territorio.
I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali del settore sono coerenti con
l’obiettivo di consentire al diplomato di agire con autonomia e responsabilità nei processi produttivi e di assumere ruoli
operativi nei processi produttivi relativi alle citate filiere.
Lo studente affronta, nel primo biennio, lo studio di alcune discipline obbligatorie che, anche attraverso una articolata
didattica laboratoriale, favoriscono l’orientamento verso la scelta effettiva dell’indirizzo.
Queste discipline - “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”, “Scienze integrate (Fisica)” e ”Scienze integrate
(Chimica)”, “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”- comuni a tutto il settore, si caratterizzano in modo
peculiare in relazione agli specifici risultati di apprendimento d’indirizzo e sono complementari nella progettazione didattica.
Esse costituiscono, di fatto, il nucleo contenutistico-metodologico dei successivi apprendimenti di indirizzo (nelle diverse
articolazioni) che vengono gradualmente introdotti con la disciplina “Laboratori tecnologici ed esercitazioni”, le cui attività
laboratoriali, in questa fase, hanno ancora funzioni prevalentemente orientative.
Nel secondo biennio e nel quinto anno i risultati di apprendimento dei due indirizzi sono riferiti alle relative competenze
specialistiche per tener conto dei peculiari processi produttivi dell’industria e dell’artigianato e per sostenere gli studenti
nelle loro successive scelte di studio e di lavoro.
Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a partire dal quadro unitario definito
dagli assi culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato. Le discipline di indirizzo concorrono,
in particolare, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di
sviluppare una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché
all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio futuro personale e
professionale.
PROFILI PROFESSIONALI
Il corso di studi dell’IPSIA Ferrari è inserito nel settore “Industria e artigianato”, con indirizzo “Manutenzione e assistenza
tecnica”.
L’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso
quinquennale, competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di
diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici.
COMPETENZE
Le competenze di indirizzo si riferiscono alle varie filiere dei settori produttivi (elettronica, elettrotecnica, meccanica,
termotecnica etc.) e vengono poi sviluppate ed integrate in relazione alle esigenze proprie del mondo produttivo e lavorativo
del territorio.
Il percorso formativo, multifunzionale e politecnico, mira anche a sostenere le diverse filiere produttive nella fase post
commercializzazione in rapporto all'uso e alle funzionalità dei sistemi tecnici e tecnologici. Il manutentore, autonomo o
dipendente, svolge interventi tecnici a servizio dell'utente in relazione alla complessità dei dispositivi tecnologici industriali e
commerciali che, progettati per un'utilizzazione sempre più amichevole e facilitata, richiedono interventi specialistici non
comuni per la messa a punto, la manutenzione ordinaria, la riparazione e la dismissione dei sistemi di interesse. Oltre ad una
preparazione tecnica e tecnologica, l'etica della manutenzione comporta una cultura giuridica ed economica sufficiente per
sostenere il diplomato nel continuo aggiornamento sulle normative tecniche e giuridiche relative ai rispettivi settori, sui temi
della sicurezza dei dispositivi, del risparmio energetico e dei danni prodotti dall'inquinamento dovuto all'uso ed abuso dei
prodotti tecnologici e allo smaltimento dei rifiuti e dei dispositivi dismessi.
6
CAPITOLO 1
PROFILI FORMATIVI - PROFESSIONALI IN USCITA
OPERATORE TERMICO
OPERATORE MECCANICO
Opera nell’area termica.
Opera nell’area meccanica.
Acquisisce competenze di base nel campo dei motori,
pompe, compressori, impianti idraulici, termici e sanitari.
Acquisisce competenze di base nel campo delle macchine
utensili, della manutenzione e montaggio macchine e impianti
di produzione.
L’operatore termico deve raggiungere le seguenti competenze:
L’operatore meccanico deve raggiungere le seguenti competenze:
Conoscere principi e funzionamento dei motori endotermici.
Conoscere principi di funzionamento degli impianti idrici e
termici anche in relazione alle norme di sicurezza, risparmio
energetico e inquinamento ambientale.
Interpretare correttamente un disegno meccanico.
Individuare ed eliminare “ anomalie” di motori e impianti.
Essere in grado di intervenire su motori a quattro tempi
comprese le fasi di smontaggio e montaggio.
Conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici ed
il loro impiego.
Conoscere i componenti ed il funzionamento di semplici circuiti
oleodinamici e pneumatici.
Conoscere i principi di funzionamento delle M.U. (Macchine
Utensili) tradizionali e C.N.C. (a Controllo Numerico
Computerizzato).
Conoscere e sviluppare cicli di lavorazione.
Conoscere e realizzare semplici impianti di automazione.
Eseguire montaggio e smontaggio di parti di macchine e
impianti.
Eseguire e interpretare un disegno meccanico.
Conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il
loro impiego.
Conoscere i componenti e il funzionamento di semplici circuiti
oleodinamici e pneumatici.
NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI - quadro orario delle discipline
La Riforma prevede un sistema di istruzione basato su un percorso esclusivamente quinquennale (2+2+1, costituito cioè da
un primo biennio, un secondo biennio e l’anno conclusivo).
Il seguente quadro orario, afferente alla riforma, trova immediata applicazione nelle classi prime e graduale applicazione
nelle classi successive.
1° biennio
2° biennio
5° anno
cl. 1a
cl. 2 a cl. 3 a cl. 4 a cl. 5 a
ore settimanali di lezione
DISCIPLINE
DISCIPLINE
AREA COMUNE
DISCIPLINE
AREA DI
INDIRIZZO
*
**
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione o attività alternative
1
1
1
1
1
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3
3
Scienze integrate: fisica
(con 1 ora laboratorio*)
2
2
Scienze integrate: chimica
(con 1 ora laboratorio*)
2
2
Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni **
3
3
4
3
3
Tecnologie meccaniche ed applicazioni
5
5
3
Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni
5
4
3
Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione
3
5
8
L'attività didattica in laboratorio caratterizza l'area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo
alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia
didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo
monte-ore.
Insegnamento affidato al docente tecnico pratico.
7
3° ANNO: OPERATORE TERMICO E OPERATORE MECCANICO - quadro orario delle discipline
AREA DI EQUIVALENZA
numero unità: 13
Discipline Area di equivalenza
AREA DI INDIRIZZO
numero unità: 19
unità
AREA D’INTEGRAZIONE
numero unità: 2
Area d’indirizzo
unità
Area integrazione
unità
Area integrazione
2
Italiano
3
Fisica e Lab.
3 (1)
Storia
2
Discipline Tecnologiche
11 (5)
Lingua Straniera
2
Esercitazioni Pratiche
Matematica
3
Ed.Fisica
2
I.R.C.
1
4+1
L’area d’integrazione costituisce strumento di interazione tra le esigenze produttive del territorio e quelle della didattica.
E’ utilizzata per il collegamento con realtà produttive e/o dei servizi del territorio impiegando le risorse professionali dell’area di indirizzo.
BIENNIO POST QUALIFICA: TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI - profilo professionale e quadro orario
Il Tecnico dei Sistemi energetici ha competenze
specifiche nel settore delle macchine idrauliche,
dell’autoveicolo e degli impianti tecnici di edifici
civili e industriali.
E’ in grado di coordinare interventi di avviamento,
regolazione e controllo su impianti e motori.
DISCIPLINE
AREA
COMUNE
Italiano
Storia
Matematica Informatica
Lingua straniera
Ed.Fisica
I.R.C.
AREA
DI
INDIRIZZO
Meccanica Macchine e Disegno
Impianti Termotecnici
Elettronica-Elettrotecnica
Il corso permette il conseguimento di :
diploma di Stato che consente l’iscrizione a
qualsiasi facoltà universitaria;
► attestato relativo all’attività di alternanza
scuola- lavoro .
Il diploma costituisce credito per accedere ai corsi
specifici per il collaudo di veicoli.
UNITÀ CLASSE
4ª
4
2
3
3
2
1
UNITÀ CLASSE
5ª
4
2
3
3
2
1
5 (3)
7(3)
3
5 (3)
7 (3)
3
30
30
►
TOTALE UNITA’
BIENNIO POST QUALIFICA - TECNICO DELL’INDUSTRIA MECCANICA- profilo professionale e quadro orario
Il tecnico dell’industria meccanica è una figura
professionale appositamente preparata per
l’industria meccanica e trova la sua collocazione
nei quadri intermedi della progettazione o
produzione.
E’ in grado di analizzare e gestire i processi
lavorativi con una capacità specifica nella
gestione dei sistemi di automazione e nello studio
di attrezzature adeguate al processo.
AREA
COMUNE
Italiano
Storia
Matematica Informatica
Lingua straniera
Ed.Fisica
I.R.C.
Il corso permette il conseguimento del:
AREA
DI
INDIRIZZO
Tecnologia Meccanica e Lab.
Tecnica Produz. e lab.
Elettronica-Elettrotecnica
Macchine a fluido
Meccanica applicata alle
macchine
►
diploma di Stato professionale che consente
l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria;
►
attestato relativo all’attività di alternanza
scuola- lavoro.
DISCIPLINE
TOTALE UNITA’
UNITÀ CLASSE
4ª
4
2
3
3
2
1
UNITÀ CLASSE
5ª
4
2
3
3
2
1
7 + 1 (4+1)
3
4
7 + 1 (5+ 1)
3
4
-
30
30
PER ENTRAMBI I CURRICOLI POST QUALIFICA:
ai quadri orari vanno aggiunte annualmente le ore dedicate all’alternanza scuola-lavoro: da un minimo di 66 ore annue a un
massimo di 132 per le classi quarte e le classi quinte; inoltre sono previste 80 ore annue, sia nelle quarte che nelle quinte, di
tirocinio didattico in azienda, finalizzato alla preparazione specifica professionalizzante. Per gli studenti particolarmente
motivati e capaci l’Istituto organizza tirocini di lavoro all’estero in strutture con cui la scuola intrattiene regolari rapporti.
8
CORSO SERALE
Il corso serale per il conseguimento della qualifica di Operatore Termico e del diploma di Tecnico dei Sistemi Energetici è
attivo da vari anni presso il nostro Istituto. In questo modo la scuola si apre sempre più ai bisogni della società e di
quell’utenza che ha bisogno di riqualificarsi e di migliorare il proprio livello di cultura o di istruzione. Prepara infatti una figura
professionale in grado di inserirsi in modo più attivo e funzionale nel mondo del lavoro o di migliorare la sua posizione per
adeguarsi alla rapida evoluzione del settore. E’ un servizio che si sta sempre più ampliando e diversificando per rispondere
alle esigenze del territorio e della società in cui l’Istituto è inserito.
Gli studenti hanno la possibilità di seguire un piano di studi personalizzato e strutturato in moduli: in tale ottica, agli studenti
possono venire riconosciuti anche crediti formativi (titoli di studio, corsi certificati ed altro) e competenze acquisite in ambito
lavorativo. Il corso serale ha una struttura chiaramente definita con classi aperte e ed è caratterizzato da flessibilità per
rispondere alle esigenze di formazione degli adulti, valorizzando conoscenze e capacità che sono integrate con le materie del
corso. Nelle classi 4ª e 5ª serale, così come nel diurno, viene attuato un progetto di alternanza scuola-lavoro per una
professionalizzazione mirata a soddisfare le esigenze produttive del territorio.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
1) TIROCINIO DIDATTICO FORMATIVO (STAGE)
E’ un percorso formativo presso aziende del comprensorio con contemporanea sospensione delle lezioni. La durata è di
due settimane per le classi terze, quarte e quinte. Per le classi seconde, l’effettuazione dello stage è subordinata alla
delibera vincolante del Consiglio di Classe.
OBIETTIVI:
►
favorire i contatti fra lo studente e le aziende in previsione di un eventuale inserimento lavorativo;
►
favorire il reciproco scambio di conoscenze fra mondo del lavoro e mondo della scuola tramite lo studente che
integra così le conoscenze acquisite a scuola con quelle fornite dall’esperienza in azienda;
►
consentire allo studente di verificare, in ambito lavorativo, i contenuti ed avere un riscontro immediato di quanto
apprende a scuola.
E’ possibile effettuare il tirocinio didattico anche presso un’impresa Europea collegata ad Istituti nostri partner nel
progetto Leonardo - mobilità.
2) PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: CORSO POST QUALIFICA
E’ parte integrante del curriculum nei corsi post - qualifica (4°, 5° anno), collegata alla seconda area e, in parte, anche alla
prima. Viene svolta da docenti esterni o provenienti dalla scuola con specifiche esperienze nei settori di interesse
professionale e organizzata da un gruppo di docenti interni.
Si basa sulla progettazione di moduli che tengono conto della preparazione di base degli studenti, degli obiettivi
formativi dell’intero biennio, delle esigenze del territorio e delle possibilità occupazionali. Le conoscenze e abilità
acquisite si riferiscono sia al sapere professionale, sia al comportamento in ambiente di lavoro.
Gli argomenti di studio sono elaborati dal gruppo organizzativo in base agli interessi degli studenti, alle esperienze
pregresse maturate all’interno della scuola, all’acquisizione di una professionalità spendibile nel mondo del lavoro.
Particolarmente qualificante la collaborazione con quasi tutte le concessionarie dei maggiori marchi automobilistici
presenti nella provincia di Modena. In particolare, molte concessionarie danno disponibilità ad accogliere un limitato
numero di studenti per proporre loro una esperienza di stage in officina, direttamente guidato dal loro personale, sui
modelli di vetture più recenti. Tale opportunità, rivolta alle classi quarte e quinte costituisce un percorso formativo di
grande valore dal punto di vista professionale.
E’ inoltre attivo un corso biennale interno di costruzione prototipi che si avvale di alcune alte professionalità provenienti
dal ricchissimo territorio maranellese.
9
Per l’anno scolastico in corso si presenta il quadro orario dell’attività di alternanza distinto per classe:
PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
►
CLASSI QUARTE sez. A-B-D-E
Si dispongono:
n° 48 ore di corsi teorici da svolgere in aula;
n° 80 ore di Stage formativo in azienda.
TOTALE n° 128 ore
►
CLASSE QUARTA sez. C
Si dispongono:
n° 50 ore di corsi teorici da svolgere in aula;
n° 80 ore di Stage formativo in azienda.
TOTALE n° 130 ore
►
CLASSI QUINTE sez. A-B-D-E
Si dispongono:
n° 51 ore di corsi (lezioni teoriche/pratiche) da svolgere in aula/off. meccaniche;
n° 80 ore di Stage formativo in azienda.
TOTALE n° 131 ore
►
CLASSE QUINTA sez. C
Si dispongono:
n° 49 ore di corsi teorici da svolgere in aula;
n° 80 ore di Stage formativo in azienda.
TOTALE N° 129 ORE.
I corsi verranno organizzati compatibilmente con le risorse finanziarie.
3) INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO
L’IPSIA “A. Ferrari” di Maranello e le imprese del settore meccanico che operano nel territorio hanno sempre collaborato
al fine di sviluppare le capacità professionali degli studenti nel quadro , anche, di specifici programmi Provinciali e
Regionali. La scuola, a tal fine, utilizza tutti gli spazi di flessibilità gestionale del sistema scolastico e formativo derivante
dall’applicazione della Legge sull’autonomia scolastica e dei vari decreti in merito, in particolare:
►
il ricorso in misura crescente alle ore dell’area d’integrazione e all’alternanza, per la realizzazione di moduli di
laboratorio e di esercitazioni pratiche richiesti dal territorio;
►
il ricorso ad interventi di orientamento che coinvolgano sempre più le imprese del territorio al fine di creare percorsi
didattici spendibili nel mondo del lavoro.
10
CAPITOLO 2
ORGANIGRAMMA E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
DIRIGENTE SCOLASTICO
RESPONSABILE
GESTIONE QUALITA’
CONSIGLIO DI ISTITUTO
COLLABORATORI DEL DS
GIUNTA
RESPONSABILE SICUREZZA
COMITATO QUALITA’
DIPARTIMENTI
COLLEGIO DOCENTI
COMITATO
TECNICO-SCIENTIFICO
TUTOR
AREA AMMINISTRATIVA
AREA DIDATTICA
AREA GESTIONALE
UFFICIO TECNICO
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
FUNZIONI
STRUMENTALI
DOCENTI
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
COMITATO
VALUTAZIONE
CLASSI
APPROVIGIONAMENTO
COLLABORATORI
SCOLASTICI
COORDINATORI
PROGETTI
LABORATORI
MANUTENZIONE
ASSISTENTI
TECNICI
COMITATO AREE
DISCIPLINARI
EX FUNZIONI
AGGIUNTIVE
CONSIGLI DI
CLASSE
11
COORDINATORI DI CLASSE A.S. 2010/2011 E RELATIVI SEGRETARI
Classe
Coordinatori
Segretari
a
Gazzotti
Barone
a
Miselli
Coriglione
a
1 C
Corazza
Di Maida
a
1 D
Olivieri
Di Roma
1 E
a
Accogli
Biancardi
a
1 F
Tropea
Rossi
a
2 A
Cescon
Zanichelli
a
2 B
Ruberto
Sinapi
a
Bertugli
Sottile
a
Matteoni
Cordi’
a
2 E
Fuda
Negrini
a
Papa
Bertocchi
a
Poggioli
Scali
a
Doddi
Prezioso
a
3 C
Di Meo
Donadio
a
Mousa
Ferri
a
3 E
Bonaiuti
Ciannameo
a
4 A
Barbolini
Del Giudice
a
4 B
Magagni
Balsemin
a
Barracco
Rizzo L.
a
4 D
Zanetti
Vaccari
a
Moneti
Barbara
a
5 A
Paderno
Cirigliano
5 B
a
Barbolini
Spina
a
5 C
Barbolini
Salomone
a
Magagni
Resci
a
Moneti
Sala
Cursio
///
1 A
1 B
2 C
2 D
2 F
3 A
3 B
3 D
4 C
4 E
5 D
5 E
a
a
a
Serale: 3 S - 4 S - 5 S
FUNZIONI SPECIFICHE DEL COORDINATORE DI CLASSE
I docenti coordinatori, nominati dal Dirigente Scolastico ai sensi del decreto legislativo n. 297/94 art. 5 comma 8,
rappresentano un punto di riferimento per la classe e per i docenti del consiglio; sono deputati al coordinamento e allo
svolgimento delle seguenti funzioni:
►
►
►
►
►
►
►
presiedere i consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico;
curare i rapporti con le famiglie;
proporre il voto di condotta;
ritirare il materiale relativo agli scrutini e sovrintendere alla compilazione da parte del C.d.C;
coordinare le attività relative alla compilazione delle griglie per pianificare i corsi di recupero;
curare i rapporti con i colleghi, in particolare rispetto alla presenza in classe di alunni segnalati;
monitorare la frequenza scolastica e adottare i relativi provvedimenti.
Per le classi d’esame i coordinatori:
provvedono a coordinare le attività relative alle prove simulate
► coordinano le attività per la stesura del documento del 15 maggio, avendo cura di consegnare una
vicepresidenza .
►
copia in
12
SPAZI
PRESIDENZA
VICEPRESIDENZA
UFFICI AMMINISTRATIVI
AULE
30
AULA MAGNA
1
LABORATORI E AULE SPECIALI
4
PALESTRE
0
1
OFFICINA
dotata di 5 reparti di lavorazione e di 4 laboratori
SALA INSEGNANTI
1
SALA LETTURA
1
IL PERSONALE
Oltre al Dirigente scolastico di ruolo, l’organico docente e amministrativo dell’Istituto è costituito da n. unità, così come
riepilogato nella successiva tabella.
TOTALE
RUOLO
INCARICHI o
SUPPLENZE
ANNUALI
TEMPO PIENO
81
51
30
4
1
1
1
7
7
7
8
6
2
1
8
14
9
4
1
14
PERSONALE
DOCENTE
PERSONALE
ATA
DIRETTORE S.G.A.
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
ASSISTENTI
TECNICI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
PART-TIME
21
POSTI ORARIO
CATTEDRA
81
REFERENTI RESPONSABILI INCARICHI E FUNZIONI STRUMENTALI - COMPOSIZIONE COMMISSIONI
PROSPETTO INCARICHI a.s. 2010-11
Referente Disciplina Organo di Garanzia
Ruberto, Matteoni Emanuela,
Zanetti Catia, Zanichelli (supplente)
Commissione POF
Zanetti Catia, Matteoni Emanuela,
Paderno Emilia, Miselli Andrea
Commissione Qualità
Miselli Andrea, Mousa Issa,
Olivieri Matteo
GLH D’istituto
(ex Commissione Alunni H)
Messina Paola, Cordì Giuseppina ,
Di Meo Tiziana, Del Giudice Maria Grazia,
Papa Maria Pia
e
Orientamento Classi 2 - 3
Cescon Roberto
e
e
Orientamento Classi 3 Post-qualifica
Cescon Roberto
e
Orientamento Classi 5
Ruberto Francesco, Bonaiuti Giuliano
Orientamento in Ingresso
Ruberto Francesco, Paderno Emilia,
Poggioli Silvano, Spina Carmine
Orientamento-Apertura Straordinaria
Paderno Emilia, Cirigliano Saverio,
Sottile Domenico, Fuda Francesco,
Poggioli Silvano, Linoci Leonardo,
Simeone Vincenzo, Spina Carmine,
Moneti Cristina, Cursio Nicola
Commissione Formazione Classi
Barbolini Emanuela, Matteoni Manuela,
Mousa Issa
Commissione Progetti Internazionali
Paderno Emilia, Linoci Leonardo,
Accogli Grazia
Commissione Viaggi
Paderno Emilia, Ruberto Francesco,
Limardi Foca
Commissione Educazione alla Salute
Matteoni Manuela, Papa Maria Pia,
Cordì Giuseppina, Moneti Cristina
Progetto Educazione Stradale - Patentino
Spina Carmine, Simeone Vincenzo
Progetto Educazione Stradale
Spina Carmine, Simeone Vincenzo,
Moneti Cristina
Commissione Prototipi
Sala Filippo, Poggioli Silvano,
Gombia Enea, Guidicelli Rossella,
Cirigliano Saverio, Olivieri Matteo
Commissione Orario
Balsemin Paola, Vaccari Daniela
13
Commissione Accoglienza Docenti
Bonaiuti Giuliano, Poggioli Silvano,
Zanetti Catia
Gestione Sito Web
Ruberto Francesco , Zanetti Catia,
Mousa Issa
Commissione Alunni Stranieri
Di Meo Tiziana, Papa Maria Pia
Organizzazione Sostituzione Docenti
Bonaiuti Giuliano, Poggioli Silvano
Commissione Assistenza agli Scrutini
ed Esami di Stato
Barracco Vincenzo, Ruberto Francesco
Commissione Tecnica
Balsemin Paola, Limardi Foca,
Miselli Andrea, Guidicelli Rossella,
Linoci Leonardo
Commissione Mostre ed Eventi
Paderno Emilia, Simeone Vincenzo,
Spina Carmine
Referenti Assi Culturali
Zanetti Catia, Miselli Andrea,
Corazza Patrizia, Guidicelli Rossella
COORDINATORI DI DISCIPLINA
Riforma
Poggioli Silvano, Miselli Andrea,
Sala Filippo, Cescon Roberto,
Ruberto Francesco, Zanetti Catia,
Negrini Pierangela, Paderno Emilia,
Matteoni Manuela
Registro Elettronico
Ruberto Francesco, Cirigliano Saverio,
Baggetta Paolo
Commissione Accoglienza Studenti:
Presentazione Regolamento e
Regole di Disciplina
Zanichelli Catia, Matteoni Emanuela,
Accogli Grazia, Papa Maria Pia
FUNZIONI STRUMENTALI AL POF - AREE (CCNL SCUOLA 2007-09, art. 33)
Elettrotecnica ed Elettronica
Balsemin Paola
1) Area Integrazione:
Allievi Diversamente Abili
Allievi Stranieri
Laboratorio Meccanico C320
Bonaiuti Giuliano
Messina Paola
Di Meo Tiziana
Fisica
Sinapi
Religione
2) Area POF
Zanetti Catia
Baggetta Paolo
3) Area Nuove Tecnologie
Balsemin Paola
Diritto ed Economia
Negrini Pierangela
Paderno Emilia
Inglese
Guidicelli Rossella
4) Area Cittadinanza Europea
Progetti Europei
Lorini Roberto
5) Area Prototipi
Studio Energie Alternative
Sala Filippo
Educazione Fisica
Triennio Materie Letterarie
Magagni Paola
6) Area Antidispersione:
Scienze Della Terra
Matteoni Manuela
Sportello d’ascolto
Cristina Moneti
Gruppo H
Messina Paola
Ruberto Francesco
Discipline Tecnologiche A020
Cescon Roberto
Referente Studenti per
la Disciplina, Organizzazione
Attività Lavori Soc. Utili
TIC
Ruberto Francesco
7) Area Qualità
Miselli Andrea
Matematica
Vaccari Daniela
8) Area Alternanza Scuola-Lavoro
Cirigliano Saverio
Materie Letterarie
Zanetti Catia
Responsabile Calendari e Organizzazione Corsi di Recupero
Bonaiuti, Miselli, Mousa, Paderno
Coordinatore Alternanza
Scuola Lavoro
Cirigliano Saverio
Matematica Biennio
Responsabile Corso Serale
Cursio Nicola
Gestione Registro Elettronico
Ruberto Francesco
RESPONSABILI DEI LABORATORI
Laboratorio Tecnologico
Cirigliano Saverio
Laboratorio Banco
Donadio Giuseppe
Officina Motori, Laboratorio Fisica,
Macchine Termiche, Sala Prove
Linoci Leonardo
Supporto e Verbalizzazione Consiglio d’Istituto
Fuda Francesco
Macchine Utensili - Esercitazioni Pratiche
Donadio Giuseppe
Responsabile Calendari e Organizzazione Consigli di Classe
Fuda Francesco
Reparto Saldatura
Donadio Giuseppe
Laboratorio di Pneumatica
Ruberto Francesco
Laboratorio TIC, Laboratori Informatici
Ruberto Francesco
Laboratorio Prototipi
Sala Filippo
Gestione Palestre
Lorini Roberto
Responsabile Organizzazione Elezioni Scolastiche
Bonaiuti Giuliano
Collaborazione con il Dirigente Scolastico e Gestione Permessi
Limardi Foca
Responsabile Progetto Manutenzione
Limardi Foca
Rapporti con Enti Formazione Professionale
Bonaiuti Giuliano
Si precisa che il RSPP dell’Istituto è il prof. Fuda Francesco.
Il RLS è il prof. Roberto Cescon.
14
LA RESPONSABILITÀ GESTIONALE
La Dirigenza Scolastica ha il compito di garantire la realizzazione delle attività previste dal P.O.F. e risponde in merito agli
obiettivi prefissati.
Da quando l’Istituto ha adottato il Sistema di Gestione per la qualità ISO 9001: 2008, le responsabilità connesse ad ogni
profilo professionale, molte procedure fondamentali e i relativi strumenti di verifica sono descritti analiticamente nel
Manuale della qualità a cui si rimanda.
Per quanto riguarda il funzionamento degli altri organismi attivi nella scuola, si fa riferimento alla “Carta dei Servizi” e allo
“Statuto delle Studentesse e degli Studenti” in vigore dal 22/06/1998 - DPR n. 249.
LE RESPONSABILITÀ IN ORDINE ALLA DIDATTICA
L’offerta formativa dell’istituto si realizza attraverso la valorizzazione delle attività espletate dagli Organi Collegiali (Collegio
Docenti, comprese le due articolazioni funzionali previste dal nuovo ordinamento, i Dipartimenti e il Comitato Tecnico
scientifico, e Consiglio di Classe), dagli organi di programmazione (riunioni per materia), dai singoli docenti e dall’attività di
formazione degli insegnanti (corsi di aggiornamento).
Il Collegio Docenti è l’organo tecnico cui è affidata l’elaborazione della programmazione educativo-didattica dell’istituto. Esso
opera sulla base delle indicazioni programmatiche ministeriali e delle competenze professionali di ciascun docente.
Il Collegio Docenti, direttamente o attraverso commissioni specifiche, prende decisioni in merito ad ogni attività didattica e
formativa da proporre agli studenti e ne programma le modalità di svolgimento. Le competenze formative e cognitive
trasversali deliberate dal Collegio Docenti sono punto di riferimento per la programmazione di ogni Consiglio di Classe e per
la definizione degli obiettivi di ogni disciplina.
Il Collegio Docenti, integrandosi con le funzioni degli altri organi collegiali, si riunisce periodicamente secondo un calendario
definito anno per anno. Il Nuovo Ordinamento degli Istituti professionali prevede due possibili articolazioni interne al
Collegio, denominate Dipartimenti e Comitato Tecnico Scientifico. I primi possono supportare la didattica e la progettazione,
consolidare le competenze di base e fungere da raccordo tra area di istruzione generale e area d’indirizzo. Possono
individuare i bisogni formativi e promuovere i piani di aggiornamento e la diffusione delle metodologie ritenute
maggiormente efficaci. Il Comitato Tecnico Scientifico, composto da docenti ed esperti del mondo delle professioni e della
ricerca, ha funzione consultiva e propositiva per organizzare l’area d’indirizzo e consolidare i rapporti tra scuola e mondo del
lavoro.
Il Consiglio di Classe è composto dai docenti , da due rappresentanti degli studenti e da due genitori per ogni singolo gruppo
classe. Ogni Consiglio di Classe, attenendosi delle competenze formative e cognitive trasversali formulate dal Collegio
Docenti, concorda un piano di lavoro integrato e studiato per la situazione specifica della classe:
►
esamina la situazione in ingresso ed attiva strategie di recupero;
►
definisce norme di comportamento ed atteggiamenti comuni;
►
concorda obiettivi formativi e cognitivi trasversali e metodologie didattiche, compresi gli obiettivi minimi;
►
definisce strumenti e metodi di osservazione del comportamento e dell’apprendimento, strumenti di verifica e criteri per
la valutazione periodica finale;
►
concorda l’equa distribuzione del lavoro settimanale degli studenti;
►
elabora ed approva proposte di attività integrative, progetti speciali, attività di integrazione (per le classi dei primi tre
anni);
►
pianifica i rapporti con coordinatori e formatori della terza area (per le classi del biennio post-qualifica);
►
elabora piani di lavoro per attività interdisciplinari;
►
programma il calendario delle attività della classe, compresi interventi di esterni, visite didattiche, viaggi d’istruzione,
tirocini didattici e tesine;
►
prepara eventuali piani educativi differenziati per alunni portatori di handicap;
►
propone l’adozione di nuovi libri di testo
15
Le Riunioni per Materia, vengono organizzate per gruppi di docenti della stessa disciplina, per eventuali gruppi di docenti di
materie affini, di classi parallele e per progetti specifici. Esse definiscono:
►
le competenze pregresse e quelle da acquisire in ambito educativo, in relazione ed accordo con le competenze
trasversali formulate nel P.O.F.;
►
la programmazione modulare della materia;
►
le competenze didattiche, i contenuti ed i metodi;
►
le competenze, conoscenze ed abilità minime da perseguire;
►
la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza ed abilità concordando, laddove possibile, verifiche comuni di fine
modulo con relativi criteri di valutazione;
►
la proposta di eventuali adozioni di libri di testo.
Il singolo Docente presenta entro il 30 novembre di ogni anno la propria programmazione didattica che può essere
concordata con i colleghi della medesima disciplina e che deve, necessariamente, tenere in debita considerazione:
►
la programmazione educativa e didattica elaborata dal Collegio Docenti;
►
la programmazione modulare concordata in sede di Riunione per Materia;
►
le competenze formative e cognitive trasversali elaborate in sede di Consiglio di Classe;
►
le indicazioni programmatiche ministeriali;
►
la situazione di partenza della classe;
►
le competenze formative disciplinari;
►
i presupposti del contratto formativo, in termini di presa d’atto consapevole da parte dei discenti circa le loro
responsabilità, impegni e compiti al fine di conseguire i risultati formativi attesi.
I RAPPORTI CON I GENITORI
Sono attivati tutti i canali possibili per una comunicazione efficace scuola- famiglia.
In particolare è compito della Presidenza convocare in assemblea i genitori all’inizio di ogni anno scolastico per informare
sulle norme che regolano la vita dell’istituto e sulle eventuali variazioni del regolamento rispetto agli anni precedenti. Ciò
coincide, di norma, con la convocazione dei genitori per l’elezione dei rappresentanti nei Consigli di Classe. I genitori degli
alunni delle classi prime usufruiscono di un incontro specifico col Dirigente Scolastico, in coda all’assemblea generale di inizio
anno, nel quale vengono approfonditi gli aspetti disciplinari e relativi alla frequenza scolastica e si affrontano insieme le
criticità eventualmente emerse in relazione a tali problematiche.
Per i colloqui con i genitori degli allievi, ciascun docente mette a disposizione un’ora settimanale inserita nel quadro orario
del docente stesso, comunicata tempestivamente alle famiglie, non appena approntato il calendario, attraverso
comunicazione scritta e inserimento sul sito web dell’istituto.
In occasione dei colloqui con i familiari degli allievi i docenti si impegnano a riferire valutazioni precise sul loro
comportamento e sul profitto. Durante i colloqui possono essere visionati gli elaborati corretti e valutati.
Anche per le verifiche orali viene espressa una valutazione precisa e comunicata alle famiglie attraverso gli alunni.
Sono programmati, nella tradizione dell’Istituto, due colloqui generali pomeridiani con i genitori degli allievi, distribuiti uno
per quadrimestre. Tutti i genitori possono avere ulteriori informazioni sull’andamento della classe del proprio figlio
rivolgendosi al coordinatore .
E’ inoltre attivo il servizio di registro elettronico che permette ai genitori di avere informazioni in tempo reale sulle assenze e
relative giustificazioni dei propri figli, sulle entrate in ritardo e sulle uscite anticipate. E’ stato avviato anche il servizio di
comunicazione a distanza via sms, che permette ai genitori di venire a conoscenza delle assenze ingiustificate del proprio
figlio. Il servizio si attiva dopo quattro assenze per le quali l’alunno non abbia presentato regolare giustificazione.
L’Istituto si impegna a stipulare con le famiglie degli alunni un patto di corresponsabilità per favorire una collaborazione
nel percorso di istruzione e formazione dei ragazzi.
16
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TRA ISTITUZIONE SCOLASTICA, STUDENTI E FAMIGLIE
Nel rispetto dello Statuto delle studentesse e degli studenti e del Regolamento interno di istituto, Scuola, Famiglie e Alunni si
impegnano a rispettare il seguente patto che regola le relazioni, gli interventi educativi e didattici, la partecipazione e i
compiti dei soggetti del processo formativo.
LA SCUOLA S’IMPEGNA A…
►
Creare un clima di fiducia per favorire scambi ed interazioni e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze
necessarie all’inserimento degli alunni nella società e nel mondo del lavoro.
►
Intervenire con attività di recupero e sostegno nelle aree in cui gli alunni sono più carenti.
►
Rafforzare il senso di responsabilità e far rispettare le norme di comportamento e i divieti.
►
Procedere alle attività di verifica e di valutazione al termine di un adeguato percorso didattico chiarendone le modalità e
motivando i risultati.
►
Comunicare con le famiglie in modo puntuale e trasparente in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle
discipline di studio oltre che ad aspetti riferiti alla condotta.
LA FAMIGLIA S’IMPEGNA A…
►
Prendere visione del Piano dell’Offerta Formativa e del Patto Educativo, condividerli e farne motivo di riflessione con i
propri figli.
►
Costruire con i docenti una comunicazione il più possibile chiara e corretta fatta di ascolto reciproco, comunicazione
diretta e rispetto di aspettative ed esigenze.
►
Tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche firmando tutte le comunicazioni per presa visione e
controllando anche il sito web della scuola.
►
Rispettare le regole per il buon funzionamento della scuola e, in particolare:
►
far rispettare ai propri figli l’orario di ingresso;
►
richiedere uscite o entrate fuori orario solo in casi gravi e rari;
►
giustificare sempre eventuali assenze o ritardi;
►
garantire la regolarità della frequenza scolastica;
►
controllare che il proprio figlio abbia eseguito i compiti assegnati dopo aver consultato il diario;
►
evitare di sostituirsi ai figli nell’esecuzione dei compiti.
►
Partecipare agli incontri scuola-famiglia, documentandosi sul profitto in ciascuna disciplina e sul comportamento in
classe.
►
Intervenire con coscienza e responsabilità rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi,
materiale didattico.
L’ALUNNO S’IMPEGNA A…
►
Rispettare persone, regole, strutture, orari.
►
Prestare l’attenzione necessaria durante l’attività didattica e partecipare alle lezioni con interventi opportuni, evitando le
occasioni di disturbo.
►
Svolgere i compiti assegnati ed impegnarsi nello studio.
►
Rispettare le scadenze per la giustificazione delle assenze e dei ritardi.
►
Non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza e tenere anche fuori della Scuola un comportamento
educato e rispettoso verso tutti e comunque non lesivo del buon nome della Scuola.
►
Essere leali nei rapporti e nelle verifiche.
L’Istituzione scolastica, le famiglie e gli studenti riconoscono che i comportamenti incompatibili con il Patto Educativo
saranno sanzionati dagli organi competenti, secondo le procedure previste dal Regolamento d’Istituto e controllate
dall’Organo di Garanzia.
17
CRITERI ADOTTATI PER FORMARE LE CLASSI
Gli studenti del primo anno saranno innanzitutto suddivisi secondo le seguenti fasce di livello:
►
Buono nel profitto e nel comportamento
►
Carente nel profitto, ma buono nel comportamento
►
Carente nel profitto e nel comportamento
►
Alunni stranieri che non hanno padronanza della lingua italiana
►
Situazioni di alunni certificati, o elementi particolari come tipo di lingua studiata alla scuola media etc.
►
Si formeranno gruppi classe omogenei fra loro ma eterogenei al loro interno.
►
Nel limite del possibile si cercherà di evitare l’isolamento, mettendo nella stessa classe piccoli gruppi di studenti
provenienti dalle stesse zone.
►
Alunni certificati: le assegnazioni saranno fatte sulla base di valutazioni educative e didattiche riferite sia alla peculiarità
dell’alunno sia alle caratteristiche del gruppo classe. Tali assegnazioni avverranno, ove sia possibile, a rotazione tra i corsi
e in modo omogeneo.
►
In ogni classe saranno presenti almeno due alunni provenienti dalla stessa scuola media inferiore, salvo casi di oggettiva
impossibilità
►
Se opportuno, per ragioni pratiche di gestione del materiale, i fratelli saranno inseriti nella stessa classe.
►
Gli alunni che ripetono l’anno scolastico saranno contattati in merito all’inserimento nello stesso corso o al
cambiamento, salvo diverse indicazioni fornite dai docenti in accordo con la famiglia. Tali alunni non saranno concentrati
in un solo corso, ma divisi equamente fra i vari corsi, salvo situazioni particolari segnalate dal coordinatore.
►
Le richieste delle famiglie di unire nello stesso gruppo classe determinati alunni, saranno vagliate dalla commissione,
prese in considerazione solo se adeguatamente motivate e comunque sempre nel rispetto dei criteri di formazione delle
classi esposti nella presente procedura. Tali richieste non saranno accolte se le motivazioni addotte saranno giudicate
irrilevanti dalla commissione, di concerto col Dirigente scolastico e saranno conseguentemente archiviate.
18
CAPITOLO 3
PROGETTAZIONE DIDATTICO - EDUCATIVA
Il percorso didattico-educativo dell’Istituto è caratterizzato da quattro elementi portanti:
1) COMPETENZE FORMATIVE, EDUCATIVE E DIDATTICHE TRASVERSALI
2) CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI
3) STRATEGIE D’INTERVENTO-SANZIONI DISCIPLINARI
4) ATTIVITA’ RECUPERO
1) COMPETENZE FORMATIVE TRASVERSALI
Le competenze da acquisire sono comportamenti precisi, osservabili e misurabili e coincidono con ciò che lo studente deve
saper fare al termine di ogni tappa (moduli, quadrimestre, anno di corso, triennio, quinquennio) del percorso educativo e
didattico. In particolare va sottolineato che l’attività didattica ed educativa è orientata in modo tale da consentire allo
studente di conseguire conoscenze, competenze e abilità in diverse dimensioni:
►
etico - civile,
►
linguistico - comunicativa,
►
logico - scientifica,
►
tecnico-professionale.
Il Collegio dei docenti ritiene importante formulare alcune proposte comuni in merito all’individuazione delle competenze
che ciascuno studente deve acquisire nell’arco del quinquennio di studi.
A ciascun Consiglio di Classe, comunque, nell’ambito della definizione della programmazione annuale e nell’attività di
raccordo interdisciplinare e di verifica dell’andamento scolastico, resta affidata l’individuazione delle metodologie operative
più adatte e produttive. Le competenze formative trasversali possono essere così sintetizzate:
COMPETENZE EDUCATIVE TRASVERSALI
Il Collegio dei docenti delinea un complesso di finalità educative e didattiche, all’interno del quale ciascun Consiglio di Classe,
in considerazione della progressiva maturazione degli alunni, individua le competenze trasversali che ciascuno studente
dovrà raggiungere. In particolare, non si prescinderà dall’inserimento, nel piano educativo delle classi prime e seconde, delle
competenze chiave di cittadinanza, in ottemperanza a quanto raccomandato dal Parlamento Europeo, che prevede
l’acquisizione da parte di ogni alunno, entro il compimento dei 16 anni di età, delle 8 competenze chiave di cittadinanza,
necessarie per entrare da protagonisti nella vita di professionale e relazionale, anche nell’ottica del long life learning
(apprendimento permanente).
Le competenze chiave di cittadinanza, previste dal Documento Tecnico, allegato al D.M. 139 del 2007 sono le seguenti:
1. IMPARARE AD IMPARARE
2. PROGETTARE
3. COMUNICARE
4. COLLABORARE E PARTECIPARE
5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
6. RISOLVERE PROBLEMI
7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI
19
I giovani possono acquisire tali competenze attraverso conoscenze e abilità riferite a competenze di base specifiche,
riconducibili ai seguenti quattro assi culturali che abbracciano tutte le discipline del nostro corso:
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
ASSE STORICO-SOCIALE
fisica, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica,
chimica, scienze della terra e biologia, tecnologia
dell’informazione e della comunicazione, laboratori
tecnologici ed esercitazioni
storia, diritto ed economia
ASSE DEI LINGUAGGI
ASSE LOGICO- MATEMATICO
italiano, inglese
matematica
Si evince dunque che l’attività didattica ed educativa è orientata in modo tale da consentire allo studente di conseguire
conoscenze, competenze e abilità in diverse dimensioni:
►
etico - civile,
►
linguistico - comunicativa,
►
logico - scientifica.
►
tecnico-professionale.
A ciascun Consiglio di Classe comunque, nell’ambito della definizione della programmazione annuale e nell’attività di
raccordo interdisciplinare e di verifica dell’andamento scolastico, resta affidata l’individuazione delle metodologie operative
più adatte e proficue.
AMBITO EDUCATIVO
La scuola intende promuovere una cultura aperta e disponibile all’accettazione dell’altro, alla collaborazione, alla
valorizzazione delle diversità e della solidarietà.
Per favorire il raggiungimento di tale competenza in ciascun alunno la scuola, attraverso specifiche strategie, promuove
attività mirate.
a) SAPER RISPETTARE SE STESSI
(competenze chiave n. 3, 4, 5)
Saper accettare osservazioni
Acquisire consapevolezza dei propri limiti
Manifestare autonomia di giudizio e di comportamento
3. COMUNICARE
4. COLLABORARE E PARTECIPARE
5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
Strategie di intervento
Test di autovalutazione
Verifiche e controlli mirati
Controllo sistematico dei compiti assegnati
b) SAPER RISPETTARE GLI ALTRI
(competenze chiave n. 3, 4, 5)
Saper intervenire in modo ordinato e rispettoso delle idee altrui
Essere disposto a cambiare il proprio punto di vista attraverso il confronto
3. COMUNICARE
4. COLLABORARE E PARTECIPARE
5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
Strategie di intervento
Illustrare agli studenti gli obiettivi educativi e didattici e i criteri di
valutazione adottati
Stimolare la modalità di lavoro autonomo e di gruppo
20
c)
SAPER ACQUISIRE SENSO DI RESPONSABILITÀ VERSO GLI ALTRI
(competenze chiave n. 3, 4, 5)
Essere in grado di conoscere e rispettare le regole, i materiali e l’ambiente
Rispettare la dignità di ogni persona, riconoscendone e valorizzandone
ruolo e competenze
3. COMUNICARE
4. COLLABORARE E PARTECIPARE
5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
Strategie di intervento
Attivazione di esperienze che promuovano il senso di solidarietà e
scoraggino atteggiamenti pregiudiziali (lavori di gruppo e discussioni
guidate, conferenze)
Sportelli di ascolto per sostenere lo studente nella scelta di una soluzione
personale ai problemi
Controllo del comportamento e delle attività in classe
d) SAPER DIMOSTRARE INTERESSE AL SAPERE E ALLE ESPERIENZE
COSTRUTTIVE SUL PIANO UMANO E SOCIALE
(tutte le competenze chiave)
Saper osservare e interrogarsi sulla realtà nella sua complessità
Saper affrontare consapevolmente i vari ed articolati problemi che la vita
offre
Strategie di intervento
Discussione su temi di attualità
Partecipazione attiva agli organi collegiali della scuola
1. IMPARARE AD IMPARARE
2. PROGETTARE
3. COMUNICARE
4. COLLABORARE E PARTECIPARE
5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
6. RISOLVERE PROBLEMI
7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI
AMBITO COGNITIVO
La scuola, attraverso le varie discipline, intende fornire le seguenti competenze trasversali:
a) SAPER ASCOLTARE
(riferimento competenze chiave n. 1, 7, 8)
Saper individuare il senso globale di una comunicazione e/o di una lezione
Saper individuare lo scopo di una comunicazione
Saper leggere
Saper individuare le informazioni fondamentali di un testo
Saper individuare la tipologia e la struttura di un testo
Saper dividere un testo in sequenze e individuare le parole chiave
Strategie di intervento
Lavoro metodico di presa di appunti
Esercizi di sintesi
Esposizioni riassuntive orali di brevi paragrafi
Analisi di un testo per l’individuazione dei concetti principali
Saper acquisire una graduale abitudine alla lettura autonoma di testi di
diverso genere
b) SAPER PARLARE
(competenze chiave n. 3, 4, 7, 8)
1. IMPARARE AD IMPARARE
7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI
Saper rispondere in modo pertinente agli stimoli e alle domande
Saper organizzare il proprio discorso secondo un piano logico
Saper adeguare la propria comunicazione a diversi contesti, destinatari e
scopi
Saper utilizzare un lessico specifico
3. COMUNICARE
4. COLLABORARE E PARTECIPARE
7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI
Strategie di intervento
Attenzione al lessico e costante e puntuale correzione delle imprecisioni
Valorizzazione di una esposizione organizzata e coerente
21
c)
SAPER SCRIVERE
(competenze chiave n. 2, 3, 4, 7, 8)
Saper distinguere la differenza fra formulazione orale e scritta del pensiero
Saper costruire testi adeguati al contesto, allo scopo e al destinatario
Saper costruire scalette schemi grafici, tabelle a partire da un testo
Saper prendere appunti
Saper sintetizzare
2. PROGETTARE
3. COMUNICARE
4. COLLABORARE E PARTECIPARE
7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI
Strategie di intervento
Spiegazioni approfondite e collegate al reale
Lettura di testi specifici e riviste, esercizi di arricchimento lessicale
Costruzione e strutturazione di un argomento più o meno complesso
d) SAPER OPERARE
(competenze chiave n. 2, 6, 7, 8)
Saper distinguere le informazioni fondamentali di fatti e fenomeni
Saper procedere per confronti e per induzione
Saper applicare principi, leggi e regole nella risoluzione dei problemi
Saper cooperare in funzione di un obiettivo comune
2. PROGETTARE
6. RISOLVERE PROBLEMI
7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI
Strategie di intervento
Partecipazione degli studenti a tirocini didattici e visite in azienda
Attivazione di gruppi di lavoro
e) SAPER VALUTARE
(competenze chiave n. 6, 7, 8)
Saper interpretare una situazione
Sapersi assumere responsabilità
Saper esprimere giudizi di merito sul proprio e sull’altrui operato
Saper divenire consapevoli delle proprie potenzialità e dei propri limiti
6. RISOLVERE PROBLEMI
7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE INFORMAZIONI
Strategie di intervento
Partecipazione a esperienze culturali collettive
Partecipazione a visite di istruzione
2) CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI
Si ritiene che verifica e valutazione siano da intendersi soprattutto:
►
come accertamento del raggiungimento delle competenze, chiaramente ed esplicitamente formulati;
►
come processo (anziché come momento isolato e periodico) dotato quindi di una funzione dell’azione didattica;
►
come impegno di chiarire agli alunni e ai loro genitori i criteri di valutazione al fine di favorire la limpidezza del rapporto
tra insegnanti, studenti e famiglie.
Pertanto la valutazione del profitto si intende non come rigida classificazione del merito individuale ma come verifica
dell’acquisizione di conoscenze, di abilità e competenze espresse negli obiettivi generali e specifici indicati dal P.O.F.
Relativamente ad essa i docenti dell’IPSIA Ferrari fanno riferimento ai criteri, le modalità e gli strumenti che, definiti in sede
di programmazione generale, mirano a:
►
verificare il possesso dei requisiti di partenza;
►
rafforzare la validità e attendibilità oggettiva degli strumenti di misurazione;
►
allargare la gamma degli elementi valutabili;
►
trasformare il momento valutativo, da parentesi occasionale e preoccupante, in tappa necessaria di verifica e autovalutazione di capacità e saperi, che avrà una valenza educativa perché agli studenti saranno esplicitati parametri e
criteri.
Ferma restando l’opportunità di attingere a modalità e strumenti diversificati, si ricorrerà a forme di verifica che si possono
catalogare in tipologie differenti ma tutte correlate ai fini di una valutazione formativa, e in linea con la riformulazione di
parametri e tipologie previsti dalla normativa .
22
In rapporto con la doverosa trasparenza e soprattutto al fine di una maggiore efficacia didattica del momento valutativo,
l’esito della valutazione sarà comunicato all’alunno al termine della verifica, in caso di prova orale, e in tempi brevi, in caso di
prove scritte. Per le verifiche scritte la data sarà stabilita e comunicata agli studenti con opportuno anticipo, le verifiche orali
saranno decise dai docenti sulla base di autonome scelte.
Per quanto riguarda la valutazione del profitto nelle singole materie si fa riferimento alla seguente tabella, approvata in
sede di Collegio dei Docenti il 23 novembre 2010.
VOTO
GIUDIZIO
10
ECCELLENTE
Conosce a fondo la materia e la espone in modo brillante, con
interessanti apporti personali.
9
OTTIMO
Conosce molto bene la materia, sa rielaborarla in modo
personale ed esprimerla con sicurezza ed ampiamente.
8
BUONO
Padroneggia la conoscenza degli argomenti sviluppati nell’attività
didattica e li espone con precisione.
7
DISCRETO
Si è preparato diligentemente e sa esporre con chiarezza quasi
tutti gli argomenti.
6
SUFFICIENTE
Espone con accettabile precisione gli argomenti fondamentali.
5
MEDIOCRE
Fraintende alcuni argomenti significativi e si esprime con qualche
incertezza.
4
INSUFFICIENTE
Possiede poche conoscenze, in un quadro confuso e si esprime in
modo disorganico.
3
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
Ha qualche nozione isolata e priva di significato.
1-2
DEL TUTTO INSUFFICIENTE
Non dimostra di possedere neanche le nozioni elementari rifiuta la verifica - consegna in bianco le prove scritte.
VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
(ai sensi del D.P.R. n. 235/07 e della Nota MIUR n. 235 prot. 3602/08)
Il Collegio dei Docenti, assumendo come obiettivo interdisciplinare e come fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica
la formazione di un’etica della responsabilità,della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà, ai
fini di facilitare l’assegnazione del voto di condotta e di uniformare le modalità della valutazione, assume i seguenti criteri che
verranno utilizzati da tutti i Consigli di Classe per l’assegnazione del voto di condotta, quale indicatore del livello di
raggiungimento del predetto obiettivo.
VOTO 10
Comportamento esemplare e lodevole per rispetto delle persone, dell’ambiente e delle norme scolastiche,
nonché collaborativo e attivo nella promozione di un atteggiamento positivo all’interno del gruppo classe e della
comunità scolastica.
VOTO 9
Comportamento sempre corretto e responsabile, scrupoloso negli adempimenti dei doveri e nel rispetto delle
norme della vita scolastica.
VOTO 8
Comportamento complessivamente corretto e rispettoso delle regole e dei doveri scolastici; sanzionato con
richiami verbali per scorrettezza ma atteggiamento disponibile al dialogo educativo e all’autocorrezione.
VOTO 7
Comportamento spesso inadempiente alle norme e ai doveri della vita scolastica e quindi oggetto di sanzioni
disciplinari; successivo atteggiamento maggiormente responsabile.
VOTO 6
Comportamento adeguato solo in maniera superficiale alla norme della comunità scolastica, spesso connotato
da forme di scorrettezza e inadempienza, con atteggiamenti o azioni sanzionati con richiamo scritto e
sospensione dalle lezioni e persistenza di atteggiamento non responsabile.
23
VOTO 5
Comportamento gravemente o ripetutamente scorretto caratterizzato da atteggiamenti di bullismo, razzismo,
violenza con danno fisico e morale alle persone e alla comunità, atti vandalici di particolare entità ai danni
dell’ambiente e dei beni della scuola. Comportamenti e azioni in genere con rilevanza civile e/o penale.
I voti dal 10 (dieci) al 6 (sei) concorrono alla determinazione della media del profitto scolastico.
Il voto 5 (cinque) comporta la non ammissione alla classe successiva, pur a fronte di voti positivi nelle singole materie di
studio.
Si ricorda, inoltre, che, a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19/08/2009 del Decreto del Presidente
della Repubblica del 22 giugno 2009, n. 122 relativo al Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni, sono stati modificati i criteri di ammissione degli studenti delle classi quinte all’Esame di Stato.
Infatti l’art. 6, comma 1, stabilisce che “Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei
decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un voto unico secondo l’ordinamento vigente
e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato”. Pertanto, non è più sufficiente per
l’ammissione la media del sei, ma occorre conseguire la sufficienza in tutte le discipline dell’ultimo anno di corso, oltre un
voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
3) CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
SANZIONI DISCIPLINARI: PROCEDURA
(approvata dal Gruppo Coordinatori in data 11 ottobre 2010 - ratificata dal Collegio dei Docenti in data 23 novembre 2010)
Le sanzioni disciplinari prevedono le seguenti azioni, scaturite dal rispetto della normativa che prevede una gradualità nella
comminazione delle stesse.
► A fronte di un comportamento scorretto, la prima azione è il richiamo verbale.
► In seguito, se lo studente reitera l’infrazione, il docente può comunicare con la famiglia tramite diario, ricordando che il
comportamento scorretto concorre alla definizione del voto di condotta;
► Se l’infrazione è grave è opportuno apporre un’annotazione sul registro della classe. L’annotazione deve essere chiara e
dettagliata.
► Il coordinatore di classe e, se ripristinata la funzione al momento temporaneamente sospesa, in collaborazione con il
Comitato di Disciplina, attraverso un controllo sistematico (settimanale o bisettimanale) del registro, raccoglie le
annotazioni a carico di ciascuno studente e: 1°- Convoca lo studente a colloquio privato e ne ascolta le ragioni; 2°- Se
necessario, ammonisce ufficialmente l’alunno stesso apportando debita annotazione sullo stesso registro; 3°-In caso di
ammonizione scritta, convoca la famiglia dello studente a colloquio, usufruendo dell’ora di ricevimento settimanale e
sincerandosi che la convocazione raggiunga effettivamente il destinatario;
► Se la famiglia non si presenta al colloquio, ed il ragazzo reitera l’infrazione o comunque non modifica il proprio
atteggiamento, il consiglio di classe procede con la successiva sanzione, configurata nella tipologia del lavoro
socialmente utile, organizzato tramite:
1. Segnalazione al prof. Ruberto, referente per l’organizzazione delle sanzioni, della necessità di calendarizzare per lo
studente in oggetto un pomeriggio di attività socialmente utili presso l’istituto, o esterno, quest’ ultimo organizzato
e gestito dal Comune. Lo studente ha facoltà di appellarsi all’Organo di Garanzia dell’Istituto, che deve pronunciarsi
entro 10 giorni.
2. Segnalazione contemporanea ai genitori della sanzione comminata, sempre tramite comunicazione scritta, nella
quale si esplicitano le conseguenze della mancata presentazione dell’alunno il giorno della sanzione.
► Se lo studente non si presenta ad espletare l’attività socialmente utile, il consiglio di classe converte automaticamente
tale sanzione in un giorno di allontanamento dalla comunità scolastica;
► Come sanzione successiva, nel caso lo stesso studente continui nei comportamenti scorretti e vengano apposte ulteriori
note sul registro, il coordinatore, sempre dopo aver effettuato l’audizione del ragazzo, propone l’allontanamento dello
stesso dalla comunità scolastica. Nel caso sia calendarizzato un Consiglio di Classe a breve scadenza, concorda col
Dirigente Scolastico la convocazione dello stesso al completo dei suoi componenti ( qualora essa non sia già prevista). Se
invece non sono previsti Consigli di Classe a breve, concorda col Dirigente la convocazione di un Consiglio di Classe
straordinario, alla presenza dei suoi componenti e, se opportuno, anche dello studente deputato alla sanzione e dei suoi
genitori.
In caso di diverse assenze non giustificate, il coordinatore comunica ufficialmente e per iscritto alla famiglia la situazione,
ricordando la normativa vigente che definisce l’obbligo di frequenza per ogni studente in almeno tre quarti dell’ orario
annuale personalizzato (art. 14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n. 122) e specificando altresì che le numerose assenze
concorreranno negativamente quando verrà formulato, in sede di scrutinio, il voto di condotta. A tal proposito verranno,
dopo l’approvazione della procedura in oggetto da parte del Dirigente Scolastico e del Consiglio d’Istituto, approntati i moduli
necessari per la comunicazione alla famiglia da parte del coordinatore.
Per quanto non dettagliato nel presente documento si fa riferimento, in modo vincolante, al Regolamento d’Istituto.
24
VALUTAZIONE CLASSI TERZE: CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL CREDITO PER L’ESAME DI QUALIFICA
TABELLA DEI CREDITI
M = media voti
Punti classi 1ª e 2ª
Punti classe 3ª
M<6
//
24-25
6≤M<6.5
14-15
26-29
6.5≤M<7
16-17
30-34
7≤M<8
18-19
35-39
M≥8
20
40
Tirocinio Didattico (stage)
//
6
Area di integrazione
//
4
TOTALE MASSIMO REALIZZABILE NELLA CLASSE 1ª = PUNTI 20 MAX
TOTALE MASSIMO REALIZZABILE NELLA CLASSE 2ª = PUNTI 20 MAX
TOTALE MASSIMO REALIZZABILE NELLA CLASSE 3ª = PUNTI 50 MAX
Il Consiglio di Classe, in sede di scrutinio di ammissione all’esame, può assegnare un punteggio aggiuntivo di 5 punti max,
considerando uno o più dei seguenti elementi:
1) l’impegno e la partecipazione dimostrati durante gli anni scolastici;
2) i debiti formativi eventualmente colmati;
3) il positivo percorso scolastico.
IL TOTALE DEI PUNTI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME NON PUÒ SUPERARE I 90 PUNTI
PUNTEGGIO D’ESAME:
1ª PROVA INTEGRATA MAX 4 PUNTI
2ª PROVA INTEGRATA MAX 6 PUNTI
Agli studenti interni che hanno sostenuto l’esame di idoneità, per il passaggio dalla classe 1ª alla classe 3ª,
indipendentemente dalle votazioni riportate nelle singole materie in sede di esame di idoneità, verrà assegnato per la classe
2ª, dalla Commissione esaminatrice, seguendo la tabella dei crediti, un punteggio uguale a quello della classe 1ª.
Gli studenti provenienti da altri Istituti:
Caso A) TRAMITE ESAMI INTEGRATIVI
Sarà la Commissione esaminatrice che, in sede di esame integrativo, assegnerà il punteggio seguendo la tabella dei
crediti, considerando la media dei voti riportati nelle materie comuni ad entrambi gli Istituti e dei voti riportati nelle
singole discipline oggetto dell’esame integrativo; tutto ciò sia per la classe 1ª sia per la classe 2ª.
Caso B) TRAMITE SEMPLICE PASSAGGIO
Sarà il Consiglio della classe nella quale verrà inserito lo studente che, in sede di prima riunione utile o di scrutinio,
assegnerà il punteggio seguendo la tabella dei crediti, considerando la media dei voti riportati presso l’Istituto di
provenienza; tutto ciò sia per la classe 1ª sia per la classe 2ª.
2
3
4
71<M <79
M>80
(media valutazione
dei tre moduli)
1
61<M<70
Punti A.I.di terza
0
50<M<60
Punti stage di 3ª
M<50
La valutazione dello stage e dell’Area d’Integrazione viene fatta secondo il seguente criterio:
0
1
2
3
4
5
6
I 6 punti dello stage verranno attribuiti in modo proporzionale sulla base della valutazione del datore di lavoro.
I 4 punti, in base alla media dei voti dei 3 moduli dell’area di integrazione di terza.
25
4) ATTIVITA’ DI RECUPERO
L’Istituto per favorire il recupero degli allievi in difficoltà attiva le seguenti strategie:
►
corsi di recupero durante il periodo estivo (giugno-luglio) come sostegno al recupero dei debiti formativi assegnati con
giudizio sospeso per la classe successiva; si richiede comunque il massimo impegno dello studente durante le vacanze a
svolgere il lavoro assegnato dal docente, in base alle indicazioni comunicate in merito ed emerse durante lo scrutinio
finale per colmare i debiti formativi;
►
corsi di recupero attivati in vari momenti dell’anno scolastico a seconda delle necessità emerse dalle varie classi; sono
approvati dai Consigli di Classe e i gruppi di allievi saranno composti da un minimo di 5 a un massimo di 15 studenti ;
►
sportelli didattici su richiesta degli studenti (almeno 3) che preventivamente prenotano il servizio;
►
contratti didattici;
►
pause didattiche volte, oltre che al recupero di argomenti non compresi, al recupero motivazionale individuale, in cui gli
insegnanti analizzano con lo studente il percorso scolastico effettuato, individuano gli eventuali problemi e insieme, ne
progettano soluzioni;
►
attività di recupero in itinere.
I corsi di recupero e gli sportelli vengono svolti sempre in ore extracurricolari, compatibilmente con esigenze organizzative e
disponibilità finanziarie.
Questi interventi sono da intendere anche come prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica, in particolare per
le classi prime e per le classi quarte, dove le oggettive difficoltà legate all’avvio di un percorso spesso non ancora consapevole
rendono necessario un recupero non esclusivamente mirato ai contenuti, ma anche all’acquisizione di abilità trasversali, di un
metodo di studio adeguato e di una più sicura motivazione. I genitori saranno sempre informati sui corsi di recupero
programmati.
Le attività di recupero rappresentano uno degli strumenti per arginare la dispersione scolastica e motivare lo studente ad
affrontare in modo più consapevole il corso di studi intrapreso. Per questo l’istituto ha avviato diverse strategie in itinere che
accompagnano l’allievo durante il suo iter scolastico.
Queste vengono individuate in:
►
potenziamento dell’utilizzo dei laboratori d’Istituto , soprattutto per le attività di officina;
►
interventi di esperti esterni che, essendo strettamente a contatto con il mondo del lavoro, possono portare una
testimonianza diretta;
►
organizzazione di attività di orientamento scolastico;
►
offerta di opportunità nell’ambito della “scuola aperta“.
26
CAPITOLO 4
PROGETTI CURRICULARI
1) Educazione alla salute
2) Antidispersione
3) Accoglienza
4) Orientamento
5) Educazione stradale - corso per il patentino ciclomotore
6) Educazione alla sicurezza
7) Cittadinanza e Costituzione
Queste attività comprendono progetti volti a migliorare la qualità della vita scolastica, a favorire la socializzazione e
l’integrazione degli alunni, ad aiutare la loro crescita come persone, come studenti e come cittadini e, infine, a favorire una
scelta consapevole del proprio futuro. Tali progetti non sono specifici di una singola disciplina; nel loro insieme vengono a
costituire un percorso di formazione volto ad aiutare gli studenti a raggiungere le seguenti competenze educative:
►
Saper accettare sé e i propri limiti
►
Saper riconoscere le proprie capacità e lo sviluppo delle proprie potenzialità
►
Saper acquisire rispetto di sé
►
Saper acquisire rispetto degli altri
►
Saper acquisire rispetto dell’ambiente
Comprendono :
►
attività di educazione alla salute
►
attività di antidispersione
►
attività di accoglienza
►
attività di orientamento
►
attività di educazione stradale: corso di patentino ciclomotore
►
attività di educazione alla sicurezza
►
attività di educazione alla cittadinanza e alla conoscenza della Costituzione
1) ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
PROGETTO CLASSI PRIME
FINALITA’
ENTI IN COMPARTECIPAZIONE
Conoscere i principi di una corretta alimentazione.
Alimentazione
Confrontare le varie modalità nell’alimentazione di
diverse etnie.
Riconoscere i segnali dei principali disturbi
alimentari
Sostanze che creano
dipendenza
Conoscere quali sostanze e con quali modalità si
instaura il fenomeno della dipendenza, soprattutto
analizzando alcol,fumo e sostanze stupefacenti di
ampia diffusione.
AUSL di Sassuolo
che interviene con operatori con
competenze sia in ambito tecnico che
psicologico
AUSL di Sassuolo
con gli operatori del SERT del territorio
L.I.L.T. Sede di Reggio Emilia
Visita al centro ”Luoghi di prevenzione” di R. Emilia
27
PROGETTO CLASSI SECONDE
FINALITA’
ENTI IN COMPARTECIPAZIONE
Riconoscere emozioni e sentimenti propri dell’età
adolescenziale
Affettività e sessualità
Conoscere il servizio offerto dallo “spazio giovani”
e dal consultorio
Conoscere i principali metodi anticoncezionali
AUSL di Sassuolo
con operatori dello “spazio giovani” che
lavorano sia in ambito paramedico che
psicologico
Conoscere le principali malattie sessualmente
trasmissibili
Riconoscere le interazioni causa effetto nel campo
degli infortuni sul lavoro
Analizzare i principali infortuni tipici dell’attività in
un’officina meccanica
Sicurezza sul lavoro
Conoscere i D.P.I. necessari quando si svolge una
determinata attività e riconoscerne il simbolo
AUSL di Sassuolo
con operatori preposti alla prevenzione
degli incidenti sul lavoro
Partecipare al concorso annuale proposto da
Provincia di Modena e INAIL
Sensibilizzare a stili di vita sani tali da non
compromettere attenzione e lucidità
Associazione genitori di vittime della
strada che collaborano con l’intervento
di tecnici, in relazione alle regole e alle
sanzioni, psicologi per affrontare il
problema dal punto di vista emozionale
e testimonials che riportano le
esperienze personali
“Salviamone almeno 1”
Conoscere la testimonianza di chi in prima persona
o come famigliare ha vissuto il dramma
dell’invalidità a causa di un abuso di sostanze
PROGETTO CLASSI QUARTE
FINALITA’
ENTI IN COMPARTECIPAZIONE
RINNOVARE la sensibilizzazione a stili di vita sani
tali da non compromettere attenzione e lucidità
soprattutto quando ci si deve mettere alla guida
Associazione genitori di vittime della
strada che collaborano con l’intervento
di tecnici, in relazione alle regole e alle
sanzioni, psicologi per affrontare il
problema dal punto di vista emozionale
e testimonials che riportano le
esperienze personali.
“Salviamone almeno 1”
Conoscere la testimonianza di chi in prima persona
o come famigliare ha vissuto il dramma
dell’invalidità a causa di un abuso di sostanze che
hanno avuto come conseguenza incidenti stradali.
Sensibilizzare alla donazione come azione di
volontariato
Conoscere le modalità e le regole a cui attenersi
per effettuare una donazione di sangue, di plasma
e di organi
Donazione
Conoscere le strutture, mobili e fisse, deputate alla
raccolta di sangue e le strutture ospedaliere a cui
rivolgersi per donare plasma ae organi.
Confronto con operatori AVIS del
territorio e con volontari ADMO ed
AIDO del Policlinico di Modena.
Sapere il valore che la donazione può avere nel
salvare vite umane
Si è deciso come Collegio docenti di non effettuare attività sulle classi terze e quinte impegnate con la preparazione degli
esami di fine corso.
Tutte le attività progettate sono a costo zero per la scuola e comunque subordinate alla disponibilità degli operatori esterni
coinvolti.
28
2) ATTIVITÀ DI ANTIDISPERSIONE
Sono volte a diminuire l’insuccesso scolastico degli studenti attraverso due vie:
1.
2.
mirando ad un loro maggior coinvolgimento nelle attività scolastiche, affinché sentano la scuola come un ambiente in
cui “star bene”;
aumentando la motivazione allo studio e favorendo l’acquisizione di un metodo di lavoro.
All’interno di questa attività assumono un ruolo fondamentale lo sportello d’ascolto, la figura del Coordinatore di Classe, le
strategie di recupero e sostegno.
Percorso integrato
Per una classe seconda e una classe terza viene attuato un percorso integrato in collaborazione con un ente di formazione
professionale (I.A.L.) Tali classi sono state formate con alunni che ne hanno fatto esplicita richiesta.
La proposta formativa è caratterizzata da grande flessibilità in quanto, al termine del secondo anno integrato gli studenti
potranno scegliere fra un terzo anno integrato, un terzo anno tradizionale o il secondo anno di percorso di obbligo formativo
presso l’ente di formazione, con l’obiettivo di conseguire la qualifica statale, la qualifica professionale, o entrambe.
Il percorso per ogni anno prevede lo svolgimento di 200 ore di formazione inserite nelle ore curricolari, di cui almeno un
centinaio nell’area tecnica e professionalizzante e le altre nell’area linguistica, storica o socio-economica.
3) ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA
E’ destinata a tutti gli studenti delle classi prime che giungono da diverse scuole medie.
L’iniziativa ha molteplici scopi:
►
►
►
►
favorire la creazione nella classe di un clima positivo per agevolare il processo di socializzazione tra i ragazzi
Consentire in tempi rapidi la conoscenza tra alunni e insegnanti e la conoscenza delle diverse strutture dell’Istituto
Facilitare la nascita del senso del gruppo e di appartenenza all’Istituto
Diffondere la conoscenza dei diritti/doveri degli studenti e delle consuetudini dell’Istituto
4) ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO
Gli interventi di orientamento accompagnano gli studenti durante i processi di scelta in momenti distribuiti su tutto l’arco del
quinquennio.
Orientamento scuola media di 1° grado
L’obiettivo è quello di offrire agli studenti una migliore informazione sui percorsi didattici dell’Istituto al fine di favorire una
scelta consapevole del percorso di studi della scuola media di 2°grado.
Sono possibili, visite all’Istituto programmate in alcuni fine settimana (sabato pomeriggio, domenica mattina), visite su
appuntamento di intere classi o di gruppi di studenti e genitori. L’Istituto partecipa con docenti e studenti a iniziative di
orientamento presso le Scuole medie.
Riorientamento e prevenzione della dispersione scolastica per gli alunni delle classi prime
Il diritto-dovere della formazione fino a 18 anni, prevede la possibilità di un riorientamento per gli alunni delle classi prime
che, dopo un primo periodo nella scuola, ritengono di non aver operato la scelta più idonea. L’Istituto attua, in collaborazione
con un Centro di Formazione Professionale, un progetto per la prevenzione della dispersione scolastica) le cui attività sono
volte ad accrescere la motivazione negli studenti interessati, a studiare percorsi che stimolino l’interesse di quelli meno
motivati.
Orientamento per gli studenti del Biennio
Lo scopo è quello di indirizzare gli studenti ad una scelta consapevole fra Operatore termico. e Operatore Meccanico
attraverso interventi di esperti e attività svolte nell’area di integrazione.
Orientamento per le classi terze (Monoennio)
L’attività ha lo scopo di facilitare la scelta degli alunni tra il mondo del lavoro o il proseguimento degli studi.
Orientamento al lavoro per le classi quinte
Per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti che dopo l’esame di Stato optano per questa scelta, l’Istituto
organizza, in collaborazione con esperti, incontri e visite guidate ad aziende del settore meccanico-automobilistico.
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Orientamento per le classi del biennio post-qualifica
Lo scopo è quello di fornire agli studenti ulteriori conoscenze sul mondo del lavoro, sulle opportunità formative post diploma
(IFTS - Corsi di istruzione e formazione tecnica superiore - , Corsi organizzati dai CFP...) sugli indirizzi di studio universitari,
attraverso opuscoli informativi, incontri con operatori del mondo del lavoro, stage lavorativi presso aziende.
5) ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE STRADALE
E’ rivolta sia agli studenti delle classi prime , seconde, sia a quelli delle classi quarte.
Ha come scopo quello di favorire e consolidare l’applicazione di regole legate alla sicurezza sulle strade, attraverso lezioni
frontali e test pratici con veicoli; incontri con la polizia stradale in merito alle norme del codice e incontri con operatori
dell’USL per informazioni sulle tecniche di Pronto Soccorso. Sono previsti inoltre incontri per sensibilizzare i giovani verso i
pericoli legati all’uso e abuso di alcol e droghe durante la guida di moto ed autoveicoli .
Corso per il conseguimento della patente ciclomotori
L’Istituto organizza il corso di preparazione per l’esame di patente di guida dei ciclomotori.
Ogni corso prevede 20 ore di lezione di cui 8 rientranti nelle normali attività didattiche e inserite nella programmazione
ordinaria soprattutto nelle discipline di diritto e materie letterarie e 12 affidate ad esperti esterni alla scuola (istruttori di
scuola guida o agenti della polizia stradale o municipale) da svolgersi nei locali scolastici ma in orario extrascolastico.
Il corso si concluderà con un esame effettuato da personale autorizzato dalla motorizzazione civile. La frequenza è
obbligatoria per l’ammissione all’esame.
“Salviamone almeno uno”
(già descritto dettagliatamente nella sezione dell’Educazione alla salute)
Il progetto è promosso dall’Associazione Italiana Giovani Vittime della Strada e dal DSM (Az. USL) di Modena , in
collaborazione con enti ed istituzioni provinciali ed è propedeutico e a supporto delle classi 1^ e 2^ col percorso Patentino
a
“Guida al ciclomotore” e delle classi 4 “Guida al veicolo”. Si inserisce in un piano di azioni in rete volto alla promozione della
Sicurezza Stradale e alla prevenzione degli Incidenti stradali nei giovani e negli adolescenti. La finalità del presente progetto è
la promozione di una cultura orientata alla Sicurezza e a Stili di vita orientati alla salvaguardia della salute. Il percorso, che
interessa diverse scuole superiori del modenese, è considerato dall’IPSIA Ferrari particolarmente importante, in quanto gli
studenti dell’istituto hanno di solito una vera passione per i motori, che deve tradursi però in un uso corretto e responsabile
dei veicoli, anche nell’ottica di una corretta espressione della cittadinanza attiva.
6) ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
L’Istituto promuove la sensibilizzazione degli studenti ai temi della sicurezza.
A tal fine, in collaborazione con le strutture territorialmente competenti in materia, ha inserito nei propri programmi di
studio, moduli specifici nei quali vengono affrontate le tematiche relative alla prevenzione ed alla tutela della sicurezza e
della salute sul lavoro, con particolare riguardo ai percorsi didattici professionalizzanti. L’attività didattica trova un suo
specifico campo di applicazione nelle attività di laboratorio oppure di tirocinio didattico, presso aziende esterne e nelle prove
di evacuazione dell’edificio scolastico che annualmente vengono organizzate.
Nell’ambito applica regolarmente le leggi inerenti la sicurezza sul posto di lavoro e l’igiene previsti dall’applicazione del D.
Lgs. 81/08.
Le attività principali in ambito di sicurezza sono:
Aggiornamento/ revisione del documento di valutazione dei rischi con indicazione degli interventi da effettuare
Informazione e formazione destinata a nuovi assunti e informazione e formazione periodica per studenti, docenti, ATA
► Organizzazione degli addetti all’antincendio-emergenze e addetti al primo soccorso
► Controllo periodico riguardante i presidi antincendio (estintori e idranti), la segnaletica di sicurezza e le piante presenti
nelle aule e nei punti di maggiore afflusso
► Realizzazione delle prove di evacuazione in caso di pericolo grave e immediato
►
►
7) ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Il progetto si compone di interventi inseriti nelle discipline di Storia e Diritto ed economia; verranno inoltre trattate queste
problematiche anche nell’ambito della materia alternativa all’Irc. I moduli attivati fanno altresì riferimento alla didattica per
competenze e alla definizione degli assi culturali individuate dalla riforma Fioroni (2007) in connessione con l’innalzamento
dell’obbligo scolastico. L’insegnamento ha come fine la creazione ed il successivo consolidamento, negli studenti dell’istituto,
di un sentimento profondo e condiviso di cittadinanza. Per questo motivo le uu.dd. vertono su un approfondimento dei
principi fondamentali della nostra Costituzione, per passare poi ad una comparazione critica della legge fondamentale
italiana rispetto alla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
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CAPITOLO 5
PROGETTI E ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
Giornate celebrative: Memoria, Liberazione, Legalità
Cineforum -Teatro
Materia alternativa all’I.R.C.
Progetti di integrazione di alunni diversamente abili (Messina)
Progetti per alunni con DSA (Messina)
Progetto di integrazione alunni stranieri (Di Meo )
Progetto sportello d’ascolto (Moneti)
Progetto lettura (Zanetti)
Progetto prototipi (Sala)
Volontariato (Moneti)
Centro sportivo (Lorini)
Viaggi e visite di istruzione (Limardi)
Progetto Qualità (Miselli)
Progetti europei ed internazionali (Paderno)
Un treno per Auschwitz (Moneti)
Giornalino interdistrettuale (Tropea)
150° dell’Unità d’Italia (Tropea)
Classi 2.0 (Miselli)
Progetti Comune di Maranello a sostegno dell’IPSIA
► Uscite/visite a fiere mostre di carattere ambientale (se organizzate)
► Percorsi didattici in archivio: ciclo di incontri relativi all’archivistica rivolti a due classi
► Percorsi di educazione stradale
► Club Europeo
► Celebrazioni Unità d’Italia
► Contributo per borse di studio
1) GIORNO DELLA MEMORIA, ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE, GIORNATA DELLA LEGALITÀ
Le programmazioni disciplinari di Italiano e Storia riservano spazio all’attualità e alle giornate celebrative. In particolare le tre
citate verranno analizzate e contestualizzate, creando spunti per un lavoro interdisciplinare attinente all’insegnamento della
Cittadinanza e Costituzione.
2) CINEFORUM-TEATRO
Nel corso dell’anno scolastico, i ragazzi dell’Istituto hanno l’opportunità di assistere ad alcune proiezioni cinematografiche
e/o spettacoli teatrali, attivati in orario scolastico presso l’Auditorium E. Ferrari di Maranello ed altre strutture provinciali. I
docenti vaglieranno le proposte pervenute e sceglieranno quelle più attinenti alla programmazione disciplinare. L’attività di
cineforum rientra nella programmazione didattica, con l’obiettivo precipuo di accrescere l’interesse e la conoscenza rispetto
a tematiche storiche e di attualità. L’attività prosegue con una riflessione in classe guidata dai docenti.
3) MATERIA ALTERNATIVA ALL’I.R.C. - Progetti
a) Progetto “ La didattica del giornalismo”
Il progetto ha i seguenti obiettivi:
► favorire la circolazione delle informazioni offrendo agli alunni l’opportunità di diffonderle e reperirle;
► favorire lo sviluppo della creatività, delle capacità critiche, della concentrazione e della riflessione;
► saper lavorare in gruppo responsabilmente per un obiettivo comune;
► comporre articoli che rispondano alle caratteristiche del giornalismo.
Tempi: un’ora settimanale a partire da novembre 2010
Responsabile: prof.ssa Tropea
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b) Progetto”Caratterizzazione, impieghi ed effetti dell’energia nucleare”
Il progetto si pone l’obiettivo di esaminare brevemente le quattro interazioni fondamentali dell’Universo, di esplorare la
composizione delle particelle partendo dall’infinitamente piccolo, nonché di esaminare l’energia prodotta dai
conseguenti processi di interazione di tale materia. Si procede, quindi, considerando le tecniche che permettono di
fornire e sfruttare l’energia nucleare con i relativi vantaggi, pericoli e danni. I destinatari sono studenti del secondo anno
della scuola superiore.
Tempi: si svolgerà un’ora di lezione per settimana
Responsabile del progetto: prof. Salvatore Sinapi.
c)
Progetto “ Elementi di statistica descrittiva”
Obiettivi: saper individuare gli elementi di un’indagine statistica, raccogliere dati mediante osservazioni e misurazioni,
rappresentarli in una tabella di frequenze, rappresentare le informazioni raccolte tramite supporti informatici, conoscere
e calcolare i valori medi di una distribuzione di frequenze, conoscere le principali misure di dispersione.
Tempi: 1 ora settimanale fino dalla prima settimana di novembre al termine dell’a.s.
Responsabile del progetto: Prof.sa Maria Elena Maffei.
E’ in corso la programmazione di altri progetti che verranno realizzati nell’ambito dell’alternativa all’I.R.C.
4) PROGETTI DI INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
5)
PROGETTI ALUNNI SEGNALATI PER DSA
L’inserimento e l’integrazione di un alunno diversamente abile prevede un percorso strutturato in tre parti fra loro
complementari:
a) Certificazione - Diagnosi Funzionale (D.F.)
b) Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.)
c) Piano Educativo Individualizzato (P.E.I)
Il punto a) viene svolto dall’ASL, che ha in carico il ragazzo, i punti b) e c) sono invece frutto della collaborazione fra la scuola,
l’ASL e la famiglia. In particolare alla scuola compete la strutturazione della programmazione didattico educativa (P.E.I.)
individualizzata dell’alunno che scaturisce dall’analisi dei dati relativi alle capacità, nonché alle potenzialità dell’alunno
raccolti nel periodo di osservazione iniziale (primi due mesi di scuola ).
A tal fine, nelle classi con alunni diversamente abili, gli insegnanti curricolari devono accludere alla programmazione una
scheda di osservazione redatta nei primi due mesi di scuola, finalizzata all’elaborazione del Profilo dinamico funzionale dello
studente; qualora gli obiettivi minimi della classe non possano essere raggiunti dall’allievo, si procede alla stesura, previo
consenso dei genitori, di un Piano Educativo Individualizzato.
Quest’ultimo dovrà essere sviluppato per moduli dall’insegnante di sostegno e dai docenti curricolari delle discipline
interessate. Le verifiche saranno correlate alle effettive potenzialità dello studente; la valutazione dovrà essere riferita agli
obiettivi dei moduli e, in caso di situazioni impreviste relative all’apprendimento, è opportuno eseguire verifiche
straordinarie.
Al raggiungimento degli obiettivi educativi e formativi di questi alunni, contribuiscono gli insegnanti di sostegno ed i “tutor”,
giovani che fungono da tramite con il mondo circostante. Grazie al loro appoggio l inserimento nella classe del ragazzo
diversamente abili viene notevolmente agevolato .
Gli studenti in situazioni di handicap partecipano alle attività di laboratorio con la classe, agli stage lavorativi programmati in
collaborazione con le aziende di rilievo del territorio al progetto teatrale realizzato dall’istituto, a percorsi di alternanza
scuola-lavoro, vengono inseriti inoltre fra i candidati dei progetti Comunitari per effettuare esperienze di soggiorno,
L’Istituto prevede la costituzione di un gruppo coordinato da un insegnante che si occupi sia di formalizzare i rapporti fra
scuola, famiglia e ASL, sia di fornire ai docenti e ai Consigli di Classe eventuale materiale organizzativo (griglie, moduli).
L’Istituto fa inoltre parte della rete costituita tra le Istituzioni scolastiche del distretto di Sassuolo con la finalità di coordinare
e facilitare la circolazione delle migliori esperienze, ottimizzare l’utilizzo dei sussidi e attrezzature didattiche, definire e
consolidare buona prassi nel campo dell’integrazione scolastica degli studenti disabili.
Gli alunni segnalati per DSA usufruiscono già, per legge, di una didattica che utilizza strumenti dispensativi e compensativi al
fine di agevolare il raggiungimento delle diverse competenze disciplinari. Le nuove norme (ottobre 2010) relative a questa
tipologia di discente, inoltre, hanno definito con chiarezza quali siano le strategie ottimali per ottenere il successo scolastico.
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Per l’anno scolastico 2010/2011 l’istituto “Ferrari” prevede la realizzazione di 4 progetti, destinati agli alunni diversamente
abili, agli alunni con Dsa o ad entrambe le tipologie. I progetti vengono qui descritti nelle dettagliate fasi di svolgimento,
vista la loro importanza ai fini del successo scolastico degli alunni interessati.
PROGETTO PERCORSO MISTO SCUOLA-LAVORO (ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI)
Responsabile progetto
Prof.ssa Paola Messina
Obiettivi
► Graduale inserimento nel mondo del lavoro.
► Accrescere il grado di autonomia, di relazione, di responsabilità e competenza operativa sul piano personale,
professionale, sociale e relazionale.
► Assumersi e interpretare un ruolo
► Rispondere alle aspettative del ruolo assunto
Descrizione progetto
Il percorso misto scuola-lavoro è un progetto organizzato dalla scuola in collaborazione con il Servizio di Inserimento
Lavorativo (SIL) e prevede l’inserimento di alunni diversamente abili nel mondo del lavoro. Nell’anno scolastico 2010/2011
sono previsti due progetti misti rivolti ad altrettanti alunni certificati in base alla L.104/92. Sono coinvolte due officine di
riparazioni auto. Il progetto prevede sia la frequenza scolastica sia quella lavorativa per uno o due giorni la settimana. Con
l’attivazione del progetto, generalmente, il percorso scolastico si modifica in modo tale da favorire l’acquisizione di
competenze spendibili sia in ambito lavorativo sia in quello scolastico. se non emergono motivi tali da dover interrompere il
progetto, l’esperienza lavorativa si attiva anche l’anno scolastico successivo. Dal momento che il PEI subisce sostanziali
cambiamenti, riducendo e riadattando le competenze da acquisire, il percorso di studi termina con l’acquisizione del solo
Attestato di Competenze, rilasciato ai sensi dell'art. 13 del DPR 23 luglio 1998, n. 323.
PROGETTO SPERIMENTALE PER STUDENTI DSA DEL BIENNIO
Si tratta di un progetto promosso dall’Ufficio Comune del Distretto di Sassuolo, rivolto agli alunni del primo biennio segnalati
per DSA. Il progetto prevede la partecipazione di piccoli gruppi di alunni, da novembre 2010 a maggio 2011 che, seguiti da un
insegnate e un educatore specificamente formato, impareranno ad avvalersi degli strumenti compensativi a loro riservati e
degli ausili forniti dalle nuove tecnologie, apprendendo l’utilizzo di software specifici, libri digitali, sintesi vocali ed altri
strumenti dedicati, al fine di aumentare l’autonomia e favorire l’integrazione di questa tipologia di discenti.
PROGETTO DIDATTICO/EDUCATIVO (CONTINUITÀ, ACCOGLIENZA) (ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI)
Obiettivi
► Favorire la continuità tra scuola media inferiore e scuola media superiore
► Facilitare lo scambio di informazioni tra scuola media inferiore e scuola media superiore; tra AUSL e scuola; tra famiglia e
scuola
► Agevolare lo scambio di informazioni tra insegnanti del Consiglio di classe e tra i docenti delle classi successive
► Favorire l'integrazione degli alunni diversamente abili in ambito scolastico ed eventualmente extrascolastico
► Favorire la relazione degli alunni diversamente abili con tutto il personale scolastico ed eventualmente con le figure di
riferimento in ambito extrascolastico (es. datore di lavoro, ecc.)
► Raccordare le diverse figure ed Enti coinvolti nel percorso formativo (famiglia, ASL, Comune, Provveditorato,
tutor/educatore)
► Organizzare in maniera coordinata gli interventi educativi, progettando percorsi adeguati ai bisogni di ognuno
► Creare strumenti omogenei, all'interno del Consiglio di Classe, di rilevazione dei dati e di progettazione
Del seguente progetto si riporta anche la premessa, che illustra la “filosofia” che sta alla base dell’azione educativa sottesa
al progetto stesso.
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PROGETTO: NON PIÙ “STUDIO MATTO E DISPERATISSIMO”- ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E ALUNNI SEGNALATI PER DSA
Premessa
La scuola, per gli alunni diversamente abili e per quelli segnalati per Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), può essere
fonte di grande disagio: leggere, scrivere e far di conto diventano una fatica sempre più grande e la prestazione non migliora,
per quanti sforzi vengano fatti.
Dal canto loro, le nuove tecnologie hanno registrato notevoli progressi e possono rivelarsi utili in varie aree applicative; in
particolare, possono essere uno strumento compensativo interessante, ma la scuola è un ambiente molto complesso e
delicato e l’introduzione di un computer in classe, in aiuto all’alunno in difficoltà, non è così semplice.
L’idea di costruire un laboratorio rivolto agli studenti con disabilità nasce dalla consapevolezza delle difficoltà che questi
ragazzi incontrano nel corso delle attività didattiche.
La lettura, la scrittura, il calcolo e lo studio in generale sono attività che impegnano il lavoro domestico di tutti gli alunni, in
modo particolare con disabilità: se non aiutate e sostenute, diventano molto pesanti, poco motivanti e di scarsa efficacia. E’
noto che le tecnologie informatiche possono essere di grande supporto nell’attenuare le difficoltà, a patto che venga
costruito un percorso formativo accurato e vengano predisposti adeguati sostegni. Il laboratorio, gestito da personale
competente, è pensato per colmare questa lacuna.
Nell’Istituto è presente un’aula dedicata agli alunni con disabilità ma non è attrezzata con strumenti informatici adeguati: i PC
sono obsoleti e non è possibile installare software specifici. Si vorrebbe attrezzare l’aula in modo da utilizzarla con gruppi di
studenti sia durante le ore scolastiche sia extrascolastiche.
Classi interessate
Tutte le classi in cui siano presenti alunni certificati, in base alla L.104/92, e alunni segnalati per DSA i cui Consigli di Classe si
rendano disponibili a partecipare a questo tipo di progetto.
Destinatari
18 alunni certificati e 39 alunni segnalati.
Responsabile
Prof. P. Messina
Progetto
Realizzare un laboratorio sperimentale per consentire agli alunni di familiarizzare con gli strumenti informatici e telematici
che possono compensare le difficoltà che incontrano nello studio.
Sperimentare l'impiego quotidiano del computer con alunni certificati e segnalati, per permettere loro di svolgere la normale
attività di studio mantenendo traccia del percorso fatto attraverso la documentazione. Si vorrebbe realizzare un laboratorio
multimediale in cui gruppi di studenti, non più di 8, affiancati da un docente, curricolare o di sostegno, e da un esperto di
mezzi informatici, possano sperimentare e fare proprio l’utilizzo del PC, per uso didattico e non solo ludico, ma soprattutto
acquisire la capacità di utilizzare in modo autonomo alcuni software specifici.
Gli alunni potranno accedere all’aula solo con un docente di riferimento e secondo calendari predisposti, in modo da dare a
tutti la possibilità di utilizzare al meglio e nel modo più proficuo possibile le tecnologie informatiche.
Sarà necessario che il docente, di sostegno o curriculare, sia affiancato, all’incirca per 20 ore, da un esperto di nuove
tecnologie e software specifici, in modo tale da “addestrare” l’insegnante.
Sarebbe interessante sperimentare anche l’affiancamento di un esperto con specifica formazione, psicologo o educatore,
sulle difficoltà di apprendimento.
Obiettivi formativi
Favorire l’autonomia.
► Agevolare l’inclusione attraverso il superamento delle difficoltà dovute alle difficoltà apprendimento.
► Potenziare l’autostima.
► Rendere piacevole e sereno il lavoro scolastico.
►
Competenze specifiche
► Saper utilizzare strumenti informatici (PC, scanner, ecc.).
► Saper utilizzare software specifici.
► Applicare tali conoscenze alle discipline.
► Ridurre l’insuccesso scolastico.
► Ridurre la dispersione scolastica.
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Modalità di realizzazione
L’ipotesi di progetto prevede incontri/lezioni rivolti principalmente agli studenti con disabilità ma non solo. Si dovrebbero
individuare all’interno delle classi, in cui siano presenti alunni certificati e/o segnalati, piccoli gruppi di studenti che in alcune
ore dell’orario scolastico svolgano attività didattica nell’aula allestita con le tecnologie informatiche e i software specifici. I
gruppi di studenti si alterneranno per dare modo a tutti di sperimentare tale opportunità.
In orario extrascolastico, ad esempio un pomeriggio di 2 ore a settimana, il docente, di sostegno o curricolare, potrebbe
essere affiancato da un esperto sulle tematiche relative le difficoltà di apprendimento, in modo da agevolare l’approccio con
gli studenti in difficoltà, consigliare la metodologia più indicata ad affrontare questo tipo di problema, fungere da figura di
riferimento nel caso in cui sia lo studente a chiedere consigli o informazioni utili a lui e alla sua famiglia perché, come spesso
accade, molte di queste famiglie non sono in grado di gestire al meglio le difficoltà che la scuola “crea” agli studenti con
disabilità.
Tutto il progetto è, però, vincolato alla realizzazione dell’aula “multi funzione” senza la quale non è possibile attivarlo.
PROGETTO TUTOR/EDUCATORE ( ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E ALUNNI SEGNALATI PER DSA)
Responsabile progetto
Prof.ssa Messina
Obiettivi
Condurre e favorire le seguenti attività:
► Integrare le ore di sostegno didattico statale
► Aiutare gli alunni nell’organizzazione del lavoro scolastico
► Facilitare la relazione con il gruppo classe e con gli adulti
► Favorire lo sviluppo del sé, dell’autostima, dell’identità, ecc.
► I destinatari sono alunni diversamente abili e alunni segnalati per DSA
Descrizione progetto
Reperire (tutor) e coordinare le seguenti figure:
► Il tutor/personale educativo assistenziale segue l’alunno diversamente abile nelle attività scolastiche (es. lo aiuta nella
preparazione delle verifiche, nel prendere appunti, nel preparare schemi, mappe e riassunti), e in quelle di laboratorio
(solo il Pea)
► Il tutor/personale educativo assistenziale segue l’alunno in percorsi individualizzati, finalizzati allo sviluppo di abilità
trasversali spendibili anche al di fuori dell’ambito scolastico.
► L’educatore assume anche un ruolo educativo e di contenimento nei casi di alunni con disturbo del comportamento.
Tipologia di PRODOTTO/SERVIZIO previsto ed eventuale uso sperimentale
► Migliore e più completa integrazione dell’alunno diversamente abile
► Maggiore autonomia personale, sociale e organizzativa del ragazzo anche in ambito extrascolastico
► Favorire e agevolare il regolare percorso scolastico per gli alunni segnalati per DSA
6) PROGETTO TRA-MITE - Accoglienza per alunni stranieri
L’idea di un progetto per favorire l’inserimento di alunni stranieri è nata per fronteggiare l’emergenza dovuta agli allievi
stranieri che, iscritti nella nostra scuola, non sono in possesso degli strumenti della lingua italiana. Gli obiettivi generali del
corso sono quelli di favorire la piena integrazione degli alunni e di far loro raggiungere una sufficiente autonomia di studio e
di consultazione dei testi, il tutto in un clima di condivisione e rispetto delle differenze culturali.
Il progetto Tra-mite si colloca nell'ottica dell'educazione interculturale perché considera gli stranieri un tra-mite per
approdare alla conoscenza di culture diverse e risorse positive per la crescita della società e delle persone, in un mite clima di
reciproco arricchimento.
Attraverso le attività del progetto, il Collegio dei Docenti si propone di:
Definire pratiche condivise all'interno dell’Istituto in tema di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri;
Costruire un contesto favorevole all'incontro con altre culture;
► Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione
interculturale.
►
►
35
a) Attività di inserimento
Le attività di accoglienza e inserimento forniscono indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni
immigrati, definiscono i compiti e i ruoli degli operatori scolastici, diverse possibili fasi di accoglienza.
La Commissione Intercultura è formata dal Dirigente Scolastico, dai docenti referenti per le attività riguardanti gli
stranieri e da alcuni docenti che affiancano i referenti nelle varie attività di accoglienza e sostegno agli alunni stranieri. La
presenza del mediatore linguistico/culturale, ove necessario, potrà contribuire a creare un clima sereno di
comunicazione reale.
Gli insegnanti preparano l'accoglienza predisponendo attività mirate a :
Sensibilizzare la classe all'accoglienza del nuovo compagno
Favorire la conoscenza dei compagni
► Favorire la conoscenza degli spazi della scuola
► Favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola
► Facilitare la comprensione dell'organizzazione delle attività (compiti, orario)
►
►
Per facilitare l'inserimento del nuovo alunno, si possono affiancare per un breve periodo uno o più compagni aventi
funzione di tutor, che potrebbero anche, qualora se ne presenti la necessità, facilitare al nuovo arrivato la comprensione
della lingua dello studio con appunti, schemi o altro, sotto la guida dell’insegnante.
Il consiglio di classe:
1) favorisce l’integrazione nella classe degli alunni stranieri;
2) in relazione alle competenze linguistiche dell’alunno, attiva percorsi didattici programmando:
► gli obiettivi minimi da raggiungere nelle singole discipline;
► percorsi di italiano L2 o consolidamento linguistico che potranno essere organizzati in base alla disponibilità dei
docenti del C.d.C. e dell’Istituto e prevedendo la possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi
individualizzati di supporto anche in piccolo gruppo;
► modalità di semplificazione linguistica per ogni disciplina quando lo studente avrà acquisito una minima
conoscenza dell’italiano come lingua d’uso;
3) prevede momenti di confronto sul percorso di apprendimento dell’alunno;
4) predispone materiali per percorsi di facilitazione (testi semplificati, vocabolari bilingui, materiale audio e video)
presenti nella biblioteca della scuola.
c)
Attività di apprendimento della lingua italiana
Azioni livello 1: prevedono corsi di apprendimento della lingua italiana di primo livello tenuti da docenti dell’Istituto ed
eventualmente da un mediatore linguistico.
Corso di italiano L2 (Livello base)
Obiettivi dell’azione:
► fornire gli elementi base per la conoscenza della lingua italiana attraverso lo sviluppo delle quattro abilità (ascolto,
parlato, lettura e scrittura)
► Sviluppare le abilità comunicative
► Sviluppare le abilità per orientarsi nel sociale
► Aiutare gli alunni a sviluppare conoscenze, atteggiamenti, valori importanti per vivere in una società multietnica e
multiculturale.
► Favorire il recupero motivazionale
► Favorire il recupero disciplinare nel Laboratorio di studio assistito
Azioni livello 2: prevedono corsi di apprendimento della lingua italiana di secondo livello in cui sono coinvolti sia
insegnanti dei corsi di primo livello che insegnanti curriculari.
Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, seleziona i contenuti individuando i nuclei tematici
fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla
programmazione.
Corso di italiano L2 (Livello intermedio ed avanzato)
Obiettivi dell’azione:
Potenziare le competenze linguistiche
Conoscere i linguaggi settoriali
► Acquisire una maggiore autonomia nello studio e nella consultazione dei diversi testi
►
►
36
Acquisire abilità e competenze per operare nelle officine
Favorire l’integrazione mediante il dialogo e il confronto culturale
► Preparare un percorso per l’esame finale
►
►
Corso storico-letterario (livello intermedio/avanzato)
Obiettivi dell’azione:
potenziare le competenze linguistiche
favorire il recupero delle lacune disciplinari
► costruire un percorso per l’esame finale
►
►
Valutazione alunni stranieri
Per poter valutare l’alunno straniero, i Consigli di Classe, privilegiando la valutazione formativa rispetto a quella
sommativa (con riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR in Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli
alunni stranieri, Circ. min. n.24 del 01/03/2006), prendono in considerazione i seguenti indicatori:
►
►
►
►
►
►
►
►
il percorso scolastico pregresso;
gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza;
il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione;
la motivazione;
la partecipazione;
l’impegno;
la progressione e le potenzialità d’apprendimento;
il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di italiano L2, che è oggetto di verifiche.
d) Attività a carattere interculturale
Le attività a carattere interculturale vengono svolte in tutte le azioni dei progetti dell’Istituto per promuovere il dialogo e
la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a culture diverse; per offrire occasioni e stimoli per un clima
relazionale positivo; per favorire l’apprendimento della lingua italiana e di ogni altra forma espressiva.
7) PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO”
La scuola si propone come luogo in cui ogni alunno possa maturare la consapevolezza delle proprie conoscenze e capacità
per giungere a svilupparle e a trasformarle in competenze e in successo formativo. L’attivazione dello sportello d’ascolto
rientra in questa visione della scuola come luogo di formazione e crescita personale particolarmente importante nella società
articolata e complessa di oggi. Non vi in questo progetto nessun intento di terapia psicologica.
Pur essendo teoricamente destinato a tutti gli operatori scolastici, privilegia gli studenti e si prefigge principalmente lo scopo
di contattare gli studenti in difficoltà su indicazione dei coordinatori di classe, ascoltare i giovani che vorranno
volontariamente riferire problemi, chiedere consigli, esprimere pareri, cercare di risolvere tempestivamente i conflitti nelle
relazioni interpersonali.
Destinatari
Gli studenti, genitori e insegnanti.
Obiettivi
1) Offrire supporto ai ragazzi nell’area della motivazione, della prevenzione al disagio e del benessere
2) Offrire aiuto a ragazzi in momenti di difficoltà, di orientamento scolastico e lavorativo e riorientamento.
3) Promuovere empowerment, autostima
4) Promuovere capacità di comunicazione e di relazione con gli altri
5) Rilevare casi di particolare disagio personale o familiare, o anche di patologie che necessitano di terapie più specifiche da
rinviare a personale competente
6) In generale offrire un servizio ad una fascia di età che difficilmente si rivolge alle strutture canoniche private o dell’ASL.
Contenuti
Il progetto prevede l’attivazione di uno sportello in un luogo fisico riconosciuto e visibile dove sia garantita la privacy
L’attivazione dello sportello di ascolto si effettua tramite appuntamento concordato con la counselor, prof.ssa Moneti
Cristina, in orario scolastico.
Il progetto si basa inoltre sulla necessaria consulenza e supervisione da parte del counselor che ha attivato lo sportello
d’ascolto con la dott.ssa Sessa psicologa che coordina e lavora presso il Centro Giovani del Distretto di Sassuolo. Tale
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collaborazione è iniziata 2 anni fa con il Nostro Istituto ed è importante anche come aggancio con tutta la rete di servizi
forniti dall’ASL sul territorio .
Metodologia e modalità di lavoro
Il progetto consiste in colloqui di counseling individuali e/o di gruppo. L’approccio è di tipo rogersiano- gestaltico ma vengono
usate anche tecniche della scuola cognitivo-comportamentale, , metodo Gordon. Può essere necessaria inoltre l’attività di
mediazione fra alunni e insegnanti o con i genitori. Dove si rende necessari può essere richiesto l’intervento del Dirigente
scolastico. Generalmente i ragazzi contattano il counselor tramite appuntamento diretto o vengono invitati su suggerimento
del coordinatore di classe. Lo sportello scolastico di ascolto NON E’ PSICOTERAPIA ma una metodologia di supporto per
lavorare su difficoltà o esigenze formative , di orientamento, di apprendimento e motivazione, su disagi relazionali. Si basa
sul presupposto che il ragazzo cliente abbia le potenzialità per migliorare il proprio problema, ma occorra un aiuto per
riconoscerle e mobilitarle nella giusta direzione. Si lavora pertanto sulla persona sana e non su patologie.
Tempi
Lo sportello prevede indicativamente 2 ore alla settimana ( + 2 ore nell’ambito del Progetto Tra-mite)
Risultati attesi
► Diffusione della conoscenza del progetto fra docenti e studenti.
► Buona frequenza dello sportello come gia si è verificato negli anni precedenti.
► Aumento della motivazione e partecipazione alle attività scolastiche e parascolastiche.
► Prevenzione ad eventuali disagi.
Responsabile del progetto
Counselor Prof.ssa M.Cristina Moneti
PROGETTO TRA-MITE - “SPORTELLO D’ ASCOLTO” PER ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA
Premessa
La scuola si propone come luogo in cui ogni alunno possa maturare la CONSAPEVOLEZZA delle proprie conoscenze e capacità
per giungere a svilupparle e a trasformarle in competenze e in successo formativo. L’attivazione dello sportello d’ascolto PER
ALUNNI STRANIERI rientra in questa visione della scuola come luogo di ACCOGLIENZA , FORMAZIONE E CRESCITA personale
particolarmente importante nella società articolata e complessa di oggi.
Lo sportello intende essere uno strumento per facilitare la relazione corretta tra alunni di provenienza diversa, o con disagi
particolari. La provenienza da paesi diversi dal nostro, oltre alle difficoltà linguistiche, può significare disagio nella relazione
con i compagni, o anche conflitto con la famiglia di origine se sono ormai diversi anni che il ragazzo vive in Italia; lo scontro
adolescenziale, in questo caso infatti, diviene anche scontro fra due mentalità diverse. Inoltre capita spesso di incontrare
ragazzi di origine straniera che hanno alle spalle situazioni familiari non regolari, con genitori separati o legalmente o
semplicemente perché una parte della famiglia è rimasta nel paese di origine. Lo sportello d’ascolto per ALUNNI DI ORIGINE
STRANIERA ha come obiettivo primario la loro accoglienza legata al successo scolastico e ANTIDISPERSIONE e la CONVIVENZA
positiva all’interno della comunità scolastica tra tutti gli alunni.
Poiché come afferma B.Spinelli in “Ricordati che eri straniero”
Grazie allo straniero siamo portati a chiederci chi siamo, che cosa vogliamo, da dove veniamo.
E per effetto di questa domanda siamo portati a trasformarci.
Non vi è in questo progetto nessun intento di terapia psicologica.
Destinatari
Gli studenti di origine straniera
Obiettivi
1) Offrire aiuto ai ragazzi di origine straniera a relazionarsi agli altri in modo corretto e positivo e a sentirsi a proprio agio sia
scuola che nell’ambito sociale.
2) Offrire supporto ai ragazzi nell’area della motivazione, della prevenzione al disagio e del benessere.
3) Offrire aiuto a ragazzi in momenti di difficoltà, di orientamento scolastico e lavorativo e riorientamento, di rendimento.
4) Promuovere empowerment, autostima.
5) Rilevare casi di particolare disagio personale o familiare, che necessitano di interventi sociali offerti dal distretto di
appartenenza.
6) Aiutare il coordinatore e il consiglio di classe a gestire situazioni difficili di comportamento o di disagio.
7) Prevenire situazioni di disagio o a rischio negli stili di vita: uso di sostanze, guida pericolosa.
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8) Facilitare la relazione tra insegnanti e studenti e tra genitori e figli in caso di particolare difficoltà.
9) Prevenire la dispersione scolastica
Contenuti
Il progetto prevede l’attivazione di uno sportello in un luogo fisico riconosciuto e visibile dove sia garantita la privacy.
8) PROGETTO LETTURA : IL PIACERE DI LEGGERE
Questo progetto, inserito nella programmazione della disciplina di Italiano, coinvolge tutte le classi dell’Istituto ad eccezione
di quattro classi prime.
Il Progetto Lettura vede come attività centrale l’intervento di un lettore esperto che narra agli studenti diverse opere
letterarie italiane e straniere che abbiano un legame con la programmazione didattica. Per l’anno scolastico corrente un
esperto interverrà nelle classi raccontando, con l‘eventuale ausilio di brani musicali e di effetti scenici, opere letterarie
inerenti alla programmazione. Gli incontri, della durata di due ore circa, saranno in genere uno per un gruppo formato da due
classi e si svolgeranno nel corso dell’intero anno scolastico.
Il Progetto Lettura ha l’obiettivo primario di creare negli studenti interesse per le opere presentate oralmente in modo da
indurli a leggere e ad affrontare altri romanzi dello stesso autore e dello stesso genere. Viene introdotto e completato da un
lavoro nella disciplina di Italiano, come previsto dalla programmazione didattica.
9) PROGETTO PROTOTIPI
SINTESI: IDEE , OBIETTIVI E PROGRAMMI PER ANNO SCOLASTICO 2010-2011
Area museale
Presso i reparti di lavorazione è stata creata una piccola area per la galleria museale che racconta concretamente il percorso
del laboratorio prototipi dell’IPSIA “A. Ferrari “negli ultimi vent’anni.
Nel corso dell’anno scolastico renderemo usufruibile l’area alle visite e la prepareremo didatticamente con pannelli e
modelli.
Per visitare l’area prepareremo alcuni alunni del team che accompagneranno le persone interessate singole o a piccoli gruppi
per illustrare i prototipi e i modelli in mostra.
Side-Car elettrico CELERIFERO
Prototipo elettromuscolare a due posti già frutto di una tesi ed esistente come “modello” funzionante in alluminio.
Possediamo stampi, disegni e progetti. La ditta RCM è interessata a questo mezzo e dovrebbe accollarsene i costi. Celerifero
attende di essere terminato da un paio di anni, mi auguro sia l’anno giusto. Un veicolo interessante per la mobilità urbana
per il trasporto di un bambino, fare la spesa o prendere aria con il cane.
Virgil!
Iniziato nell’anno scolastico 2008-2009 ha partecipato, ancora in fase di ultimazione, alla Shell-Eco-Marathon del 2009.
Dedicato a Virgilia Santandrea, nostra vicepreside per vent’anni, è un veicolo-testimonianza a cui teniamo tantissimo.
Abbiamo rallentato notevolmente la sua ultimazione e ri-progettazzione perché desideriamo fare un “bel” prototipo molto
innovativo e che rappresenti una proposta futuribile per la mobilità urbana . Per ultimare Virgil servono fondi che ancora
dobbiamo reperire.
Continueremo in ogni caso il lavoro su telaio e carrozzeria con i mezzi che già sono a disposizione. Sposteremo il sistema di
trazione alimentato a idrogeno da Fuell Buster a Virgil.
Forno, fornello solare, motori e celle di Peltier
Abbiamo già sviluppato alcuni prototipi basati sulla tecnologia solare applicata alla cucina.
Unitamente alla ditta ITALKERO interessata allo sviluppo di questi prodotti è stato riprogettato il forno. Conto di firmare una
convenzione per qualche borsa di studio con la ditta ITALKERO (come già accade con RCM Motoscope) e sviluppare un
progetto di fornello solare progettato, ideato e già disegnato da noi. Affronteremo la ricerca e sperimentazione sul motore
steerling e sulle celle di Peltier.
Idrogeno
Continua la sperimentazione sul ciclo dell’idrogeno. Mancano alcuni componenti essenziali per far funzionare al meglio il
nostro complesso ed originale sistema, ma possiamo considerare ultimata tutta la fase di messa a punto della filiera. Senza
falsa modestia, e la manifestazione di Roma ne è stata la prova, abbiamo un laboratorio-sistema di produzione e utilizzo
dell’idrogeno da fare invidia a un avanzato centro ricerca. Il prototipo MuloSystem potrebbe essere il “veicolo” didattico
corretto per le applicazioni pratiche di questi risultati.
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Dovremmo impegnarci come scuola (in particolar modo l’ufficio tecnico) per ottenere una tettoia nel cortile della scuola dove
applicare i moduli fotovoltaici, (già in nostro possesso), posizionare l’elettrolizzatore e un paio di prototipi per dimostrare il
funzionamento di una stazione di ricarica elettrica-idrogeno.
Obiettivi
Nella eventualità che si riesca a terminare VIRGIL entro il Mese di aprile 2011:
► Partecipare nuovamente alla Shell-Eco Marathon.
► Partecipare, nell’Ottobre 2011, al World Solar Challenge australiano.
Modalità di realizzazione
Verrà formato un team con alcuni alunni rimasti dalla squadra precedente e si cercherà di valutare l’inserimento di nuovi
a
a
a
elementi. Alunni delle classi del prof. Sala, referente del progetto, 5 E, 4 B e 4 D, verranno sicuramente e maggiormente
coinvolte nell’attività e faranno parte del team ,integrando con le tesi e le discipline scolastiche di MMD,Impianti ed E.E. il
lavoro sui prototipi. Le attività con il team verranno svolte anche in ore extrascolastiche.
Nel limite del possibile si cercherà di prefigurare queste attività come un “esperienza pilota” per il futuro indirizzo tecnico
“Trasporti Terrestri” nell’articolazione “Costruzione del veicolo”.
10) VOLONTARIATO
Il 2011 è stato nominato “ Anno dedicato al Volontariato”. Per questa ragione le attività didattiche incentrate sull’argomento,
già usuali nell’istituto, vengono ulteriormente potenziate.
In particolare, si prevedono due azioni specifiche:
► Intervento di operatori dell’Asl di Sassuolo allo scopo di illustrare le attività dei volontari in ambito socio-sanitario.
► Partecipazione a progetti internazionali che trattano questa tematica.
E’ inoltre importante sottolineare che il volontariato, oltre alla valenza sociale e morale, ha importanza anche per il rilascio di
un attestato valido per ottenere crediti formativi alla fine dell’anno scolastico.
11) CENTRO SPORTIVO
L’Istituto offre agli studenti l’opportunità di partecipare ad attività di avviamento e perfezionamento della pratica dello sci e
dello snow-board proponendo una “settimana bianca” in concomitanza con i viaggi e le visite di istruzione.
Inoltre organizza una giornata dedicata allo sport che si tiene a Ca’ Marta a Sassuolo riservata agli istituti di istruzione
secondaria di secondo grado del distretto di Sassuolo e Maranello.
12) VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
All’inizio dell’anno scolastico, la commissione viaggi e visite d’istruzione ha proposto ai consigli di classe il piano per l’anno
scolastico 2010/2011, così suddiviso :
► prime e seconde classi: viaggi e visite d’integrazione culturale di durata non superiore a un giorno e distanza massima
300 Km, fatta eccezione l’attività sportiva sulla neve (max 3 giorni);
► terze , quarte e quinte classi, oltre ai viaggi culturali e ai viaggi d’integrazione della preparazione d’indirizzo nelle città
dove si trovano le diverse aziende è stata proposta l’attività sportiva sulla neve. Il viaggio all’estero e l’attività sportiva
sulla neve possono avere una durata (max di 6 giorni).
La destinazione principale del viaggio culturale proposto è la città di Londra.
Si sottolinea la valenza educativa e culturale dei viaggi d’istruzione: essi rappresentano, nell’articolato progetto dell’offerta
formativa della scuola, un ambiente di apprendimento che offre un’ opportunità fondamentale per la promozione dello
sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l’attuazione del processo di integrazione scolastica degli studenti
diversamente abili,nel pieno esercizio del diritto allo studio.
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13) PROGETTO QUALITA’
Il progetto ha come finalità il mantenimento della certificazione del sistema di gestione della qualità della scuola secondo la
normativa UNI EN ISO 9001:2008.
In specifico lo scopo è garantire che il sistema organizzativo della scuola gestisca in modo certificabile la progettazione e
l’erogazione di servizi di istruzione e formazione professionale.
Ulteriori Obiettivi
1. Diffusione della cultura e delle metodologie della qualità tra i docenti e tra tutti coloro che sono impiegati nella scuola.
2. Occasione di formazione degli studenti sulle normative dei sistemi qualità.
Destinatari
I vari uffici dell’organizzazione scolastica, docenti e alunni.
Metodologie
Lavoro in team secondo le best practice del quality management.
► Diffusione nell’istituto, attraverso interventi sui gruppi classe, volte alla conoscenza del sistema qualità, nell’ambito del
progetto Accoglienza.
► Verifiche ispettive sia interne (RGQ e collaboratori) che esterne(DNV).
► Riunioni di area/processo e formazione per le persone di volta in volta coinvolte.
►
14) PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI
Vedi capitolo 6 più avanti.
15) PROGETTO “UN TRENO PER AUSCHWITZ”
Tra le tante iniziative organizzate in occasione del Giorno della Memoria, una delle più significative è certamente “Un treno
per Auschwitz”. Il progetto consiste nel condurre ogni anno un numero cospicuo di giovani studenti delle scuole superiori
modenesi ad Auschwitz, in visita al museo storico, alle baracche di ricevimento, alle camere a gas e ai forni crematori di
questo luogo tristemente famoso. Nello scorso anno scolastico questo viaggio, per la prima volta, ha visto la partecipazione
anche di allievi del nostro Istituto, partiti dalla stazione di Carpi insieme ad altri 600 studenti ed insegnanti, per un viaggio in
treno, sullo stesso tragitto percorso tanti anni fa dai deportati che partivano dal campo di concentramento di Fossoli, per
raggiungere Auschwitz e gli altri lager nazisti. Quest’anno i giovani del Ferrari che parteciperanno saranno dieci,
accompagnati dal docente referente. Il viaggio si svolgerà dal 25 al 28 gennaio 2011 e sarà preceduto da 6 ore di formazione
interna per gli studenti e 6 ore di ulteriore preparazione per tutti i partecipanti.
Si tratta di un viaggio nella memoria e per la memoria, di un percorso didattico che le scuole partecipanti hanno intrapreso
già nei mesi precedenti con laboratori ed incontri formativi e che è proseguito dopo il viaggio con altri convegni. I ragazzi
sono invitati a riflettere, incontrarsi, dialogare, lavorare insieme, nella speranza che in futuro crimini di tale portata non
debbano più avere luogo. Nel corso del viaggio sono diversi gli appuntamenti durante i quali i ragazzi e gli insegnanti
incontrano gli ospiti speciali, nella carrozza-ristorante del treno o a Cracovia negli spazi del circolo culturale Rotunda. Sul
treno è in funzione anche una biblioteca per permettere ai partecipanti di approfondire i vari aspetti di questa esperienza con
letture ad hoc.
16) GIORNALINO INTERDISTRETTUALE
Dal presente anno scolastico l’istituto parteciperà alla realizzazione di un giornalino, che vede coinvolti studenti e docenti
delle scuole superiori del Distretto di Sassuolo, coordinati dalla docente e giornalista Prof.sa Tropea. Gli articoli spazieranno
dalla presentazione di progetti peculiari delle scuole di provenienza ad argomenti di specifico interesse per il target di utenza.
17) CELEBRAZIONI 150° UNITA’ D’ITALIA
L’istituto aderisce al piano provinciale delle celebrazioni a Modena e Provincia per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, in
collaborazione con il Comune di Maranello. Le iniziative spaziano da lezioni, conferenze ed incontri fino a cicli di film e
laboratori didattici.
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18) CLASSI 2.0
Si tratta di un progetto avviato dal Ministero e che ha coinvolto gradualmente tutti gli ordini di scuole. Dall’anno scolastico
corrente interessa anche gli istituti di istruzione superiore di secondo grado. Si propone di modificare gli ambienti di
apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Le Classi 2.0
costruiscono, con il supporto di prestigiose istituzioni, un progetto didattico per la sperimentazione di metodologie didattiche
avanzate. Il nome del progetto si riferisce al sistema Web 2.0, attraverso il quale le tecnologie permettono ai dati di diventare
indipendenti dalla persona che li produce o dal sito in cui vengono creati e di viaggiare liberamente. Nel progetto classi 2.0 gli
utenti hanno dunque la possibilità di prendere informazioni da diversi siti simultaneamente e di distribuirle sui propri per
nuovi scopi, creando una vera rete di scuole in grado di interagire ed elaborare le informazioni collettivamente.
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CAPITOLO 6
PROGETTI EUROPEI ED EXTRA EUROPEI
Il contesto
Il futuro dell'Europa dipende dal successo del dialogo interculturale e dalla riuscita delle politiche di cooperazione economica,
ma soprattutto dallo scambio e dal comune sviluppo culturale tra popoli e culture della vecchia Europa, del Mediterraneo e
dei paesi dell'Est. Il crescente fenomeno dell'immigrazione nella regione Emilia Romagna la rende sempre più etnicamente
variegata, e perciò sempre più complessa sotto il profilo dell'identità culturale. Un fenomeno che implica una profonda
trasformazione sul piano sociale e richiede alle istituzioni educative concrete strategie innovative. La scuola deve dotarsi di
nuove proposte culturali diverse da quelle tradizionali che sono state modellate in un contesto che una volta era
profondamente diverso in quanto tradizionalmente monoculturale.
Dall'inizio degli anni '90 ad oggi si è assistito ad uno sviluppo senza precedenti di progetti internazionali nel campo
dell'educazione alla cittadinanza. La caduta del muro di Berlino, la crisi delle tradizionali forme di stato sociale, l'emergere dei
temi e delle contraddizioni legate al processo di globalizzazione dell'economia, la crisi di alcuni valori che avevano sorretto
per decenni le società moderne (in particolare le democrazie occidentali) costituiscono il retroterra economico-sociale,
politico e culturale di questa nuova attenzione ai problemi della cittadinanza e conseguentemente a quelli della preparazione
dei cittadini all'esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole.
Finalità
Il senso dell’appartenenza alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere in un sistema di regola fondato
sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione all a convivenza e all’esercizio attivo
della cittadinanza.
La partecipazione responsabile, come persona e cittadino, alla vita sociale permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella
difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. La raccomandazione del
Parlamento e del Consiglio Europeo del dicembre 2006 sollecita gli stati membri a potenziare nei giovani lo spirito di
intraprendenza e di imprenditorialità,. Di conseguenza, per promuovere la progettualità individuale e valorizzare le attitudini
per le scelte da compiere per la vita adulta nella mission dell’Istituto risulta importante fornire gli strumenti per la
conoscenza del tessuto sociale ed economico del territorio, delle regole della convivenza civile, delle possibilità di mobilità.
Per questi obiettivi la scuola promuove attività e progetti in collaborazione con le istituzioni locali, provinciali, regionali ed
europee.
PROGETTO CONCITTADINI - SEMINARIO DI VENTOTENE
Anche quest’anno una selezione di allievi dell’istituto accompagnata da un docente parteciperà alla giornata di studio e di
approfondimento preparatorio del cosiddetto “Seminario Europeo di Ventotene”, promosso dall’Assemblea Legislativa della
Regione Emilia-Romagna e dal Movimento Federalista Europeo. Insieme agli studenti del nostro istituto parteciperanno
delegazioni di studenti e docenti di Istituti Scolastici Superiori dell’Emilia-Romagna per un totale di 150, a cui si sono aggiunti
anche i 45 allievi, provenienti da tutta Europa, del Master in Alti Studi Europei del Collegio Europeo di Parma - “Promozione
2010/2011 - Altiero Spinelli”.
La Giornata di Studio Europei avrà relatori di prestigio quali la Dott.ssa Barbara Spinelli, Editorialista de “La STAMPA”, Figlia di
Altiero Spinelli; il Prof. Alfonso Mattera di Ricigliano, Direttore Scientifico del Collegio Europeo di Parma; il Prof. Domenico
Moro, Direttore Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli”; il Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione EmiliaRomagna Matteo Richetti; il Dott. Marcello Limina, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.
Tra il la fine di agosto e gli inizi di settembre 2011, i migliori 18 giovani studenti selezionati fra i membri delle delegazioni
delle Scuole Superiori dell’Emilia-Romagna, avranno l'opportunità di effettuare una settimana di studi europei federalisti
nell’isola di Ventotene - nella quale venne confinato Altiero Spinelli dal regime fascista - , focalizzandosi sulle principali sfide
che ha di fronte l’Unione Europea. Agli studenti selezionati inoltre è stato consegnato come premio, e quale materiale
d'approfondimento preparatorio per il “Seminario Europeo di Ventotene”, il saggio autobiografico “Come ho tentato di
diventare saggio” di Altiero Spinelli.
INCONTRO ANNUALE DEGLI STUDENTI EUROPEI
Cosa
Nato nel 2009 in occasione delle elezioni europee, il progetto consiste nell'invio nelle scuole secondarie di secondo grado
delle otto Regioni del nord Italia di giovani “ambasciatori” laureati o laureandi che hanno svolto negli ultimi anni un periodo
di stage presso le istituzioni UE, selezionati dalla Rappresentanza della Commissione europea e dall'Ufficio del Parlamento
europeo a Milano e formati grazie a corsi specifici tenuti a Milano e a Bruxelles.
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Edizione a.s. 2010-11: “La nuova Europa: sostenibilità e biodiversità”
Con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, l'Unione europea ha adattato la propria struttura ai 27 Stati membri che la
compongono, allargando e rafforzando le proprie competenze e ponendosi obiettivi ambiziosi: tra essi, in particolare, la
salvaguardia dell'ecosistema e la lotta ai cambiamenti climatici, settori nei quali l'Europa è
all'avanguardia.
Finalità
Coinvolgere i ragazzi delle scuole in un confronto attivo, per renderli più consapevoli di cosa significa essere cittadini europei,
come funziona l'Europa e di quali e quante sono le sfide e le opportunità da cogliere.
Vantaggi
L'approccio “peer-to-peer”: la giovane età degli “ambasciatori” e la modalità di presentazione degli incontri, permette uno
scambio di informazione diretto e partecipato con gli studenti, assicurando un maggior coinvolgimento delle classi negli
incontri.
Gli “ambasciatori” interverranno a gennaio 2011 nella nostra scuola secondo un calendario deciso dal coordinatore del
e
e
progetto insieme ai docenti delle classi 4 e 5 .
Verranno coinvolti circa 60 studenti (2 classi) e saranno idealmente organizzati in due sessioni nella stessa mattina così da
poter coinvolgere almeno circa 120 studenti per il nostro istituto.
Nessuna spesa è prevista da parte degli istituti per la partecipazione al progetto.
È possibile fare richiesta di materiale di documentazione da mettere in distribuzione agli studenti.
Incontro annuale giovani europei a Bologna in occasione del ventennale della caduta del muro di Berlino organizzata
dall'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Obiettivi
Sviluppare un’identità europea fondata su valori, una storia e una cultura comuni; promuovere la tolleranza e la
comprensione reciproca tra i giovani europei, rispettando e valorizzando la diversità culturale e linguistica, contribuendo al
contempo al dialogo interculturale; accrescere e valorizzare il ruolo delle scuole e degli insegnanti nel processo di formazione
della cittadinanza europea.
Nell’ambito dell’Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, sensibilizzare i giovani sul tema della povertà e
dell'esclusione sociale in Europa e accrescere la consapevolezza dell'interdipendenza globale e dei temi dello sviluppo
sostenibile e della solidarietà europea, internazionale ed intergenerazionale. Potenziamento della lingua Inglese.
Rafforzamento del senso di appartenenza alla UE e condivisione delle tematiche comunitarie.
Partners
Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna; Ufficio scolastico regionale; Associazione Culturale Europea Tulip-project;
Istituti scolastici regionali ed europei.
PROGRAMMA PERMANENTE PER L'APPRENDIMENTO COMENIUS
Partenariato Multilaterale: Cooperazione istituti Europei; potenziamento linguistico; Superamento barriere culturali;
Condivisione tema /argomento didattico.
Partners
Tre o più Istituti scolastici europei.
COMENIUS REGIO: GoFar
Il progetto GoFar promosso e coordinato dall’USRER è un Comenius Regio. La commissione europea nell’attivare questo
nuovo programma ha inteso facilitare la collaborazione fra due regioni europee. Nel progetto GoFar le regioni sono appunto
l’Emilia Romagna e la regione di Amburgo (county of Pinneberg) al nord della Germania. IPSIA Ferrari di Maranello è uno
degli istituti facenti parte della rete regionale del progetto insieme a ISISS Giordani di Parma, IC Ferrari di Parma, ISIS Aldini
Valeriani di Bologna, ENAC di Fidenza e il Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma. Il progetto è focalizzato
sull’insegnamento delle materie scientifiche che generalmente sono considerate difficili o relativamente interessanti dagli
studenti. La regione tedesca è all’avanguardia per quanto riguarda l’utilizzazione di metodi innovativi basati sul problemsolving (IBSE) e il metodo Sinus-Transfer.
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Partners
IPSIA Ferrari di Maranello è uno degli istituti facenti parte della rete regionale del progetto insieme a ISISS Giordani di Parma,
IC Ferrari di Parma, ISIS Aldini Valeriani di Bologna, ENAC di Fidenza e il Convitto Nazionale Maria Luigia di Parma. Entrambe
le regioni condividono lo stesso contesto socio-economico con un economia basata sull’industria manufatturiera, entrambe
le regioni devono far fronte a sistemi d’istruzione in cambiamento. C’è anche una situazione simile per quanto riguarda il
problema dei migranti. Il ruolo dei metodi d’insegnamento innovativi assume quindi una particolare importanza per
migliorare le motivazioni di studenti e insegnanti. Il progetto mira a far emergere le buone prassi esistenti in entrambi i
consorzi di scuole per sviluppare un approccio che favorisca la rimotivazione dei giovani verso l’apprendimento scientifico.
LEONARDO DA VINCI - MOBILITÀ/ACCOGLIENZA
Accoglienza studenti provenienti da istituti europei nostri partners. Organizzazione e sistemazione di studenti e docenti
europei nostri partner ospiti. Organizzazione attività di Formazione in imprese: tirocini. Monitoraggio, verifica e valutazione.
Organizzazione visite culturali.
Obiettivi
Conoscenza reciproca, scambio prassi didattiche. Potenziamento lingua inglese.
Partners
Istituti scolastici europei: Portogallo, Olanda, Spagna. Imprese del territorio, Comune di Maranello, Provincia di Modena
Programma permanente per l'apprendimento: Leonardo Da Vinci: accoglienza docenti in visita preparatoria per mobilità
(Svezia) e progetto trasferimento dell’innovazione (Francia),
PROGETTO CiaoLeo
Obiettivi
Consolidamento ampliamento partenariato europeo. Acquisizione e utilizzo di conoscenze e competenze per facilitare lo
sviluppo personale, l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo. Potenziamento linguistico,
miglioramento dell’attrattiva dell’istruzione e della formazione professionale.
Partners
Istituti scolastici europei, imprese del territorio, USRER, Comune di Maranello, Provincia di Modena; Assemblea Legislative
della Regione Emilia-Romagna, Centri di formazione Professionale.
Leonardo da Vinci trasferimento dell’innovazione: CiaoLeo
Lo scopo di CiaoLeo progetto nell’ambito dei partenariati multilaterali e trasferimento dell’innovazione Leonardo da Vinci è
quello di migliorare la qualità e l’attrattiva della formazione/istruzione professionale adattando e integrando contenuti
innovativi e/o risultati di altri progetti innovativi nel sistema di formazione/istruzione pubblica e privata a livello nazionale,
locale, regionale e di settore. Il processo di trasferimento di contenuti e risultati innovativi include: identificazione e analisi
dei bisogni degli utenti, selezione e analisi dei contenuti innovativi per rispondere a questi bisogni e analisi della flessibilità di
trasferimento integrazione in un sistema di pratica europeo, nazionale, regionale, locale, settoriale.
Il progetto “CiaoLeo” nasce per sostenere e promuovere la collaborazione tra imprese e istituzioni per investire
sull’innalzamento delle competenze alte.
Le condizioni di lavoro delle imprese “sul mercato dei servizi di assistenza post-vendita per gli autoveicoli hanno una rilevanza
diretta sia in termine di sicurezza pubblica, dal momento che la guida di un autoveicolo riparato in modo scorretto può
rivelarsi pericolosa, che di danni per la salute pubblica e l’ambiente, a causa delle maggiori emissioni di anidride carbonica e
di altri inquinanti atmosferici se l’autoveicolo non è stato sottoposto a manutenzione regolare” [ regolamento (UE)
N.461/2010 della Commissione europea del 27 maggio 2010 nel settore automobilistico, Gazzetta ufficiale dell’UE L129/53,
28.05.2010]. E’ quindi necessario concentrarsi sulla qualità del lavoro e migliorare le capacità manageriali.
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I temi sui quali sono attualmente impegnate le associazioni di categoria in Europa sono per esempio:
►
La difficoltà nel reperire personale qualificato.
►
La mancanza di interesse dei giovani per l’attività di riparazione auto.
►
Il problema della impostazione del contratto di apprendistato e la mobilità dei lavoratori: l’attenzione va prestata quanto
a migliorare la capacità organizzativa e finanziaria per le imprese più piccole, in modo da non gravare l’azienda con
troppe assenze dell’apprendista.
L’obiettivo del progetto “CiaoLeo” è quello di dar vita ad un iniziativa che possa essere di stimolo per tutti gli attori locali sia
pubblici, sia privati per identificare quelle che possono essere le migliori strategie per affrontare con successo le sfide ed i
cambiamenti delle imprese. Aspetti su cui è possibile agire sono cosi sintetizzabili:
►
Cooperare rafforzando le relazioni tra imprese, istituzioni scolastiche, università, centri di ricerca e utenti della
formazione per adattare l’offerta formativa ai fabbisogni
►
Intrecciare aspetti globali e dinamiche locali raffrontando le esperienze significative e adottando un approccio che sappia
coniugare attenzione al globale ed azione nel locale
►
Avviare un’indagine e trattative con giovani ed imprenditori per promuovere un ambiente formativo e il dialogo
intergenerazionale valorizzando partnership gia esistenti
►
Ovviare alle difficoltà organizzative e finanziarie per le imprese più piccole elaborando strumenti di supporto alla
mobilità e di sensibilizzazione dei beneficiari
“LEO” è una roadmap per l’implementazione delle soluzioni individuate.
Il contributo del progetto “CiaoLeo” all’innovazione è la capacità da parte dell’impresa in cooperazione con tutti gli attori
locali di “saper costruire delle reti” per un offerta formativa con mobilità in impresa estera. Fin dal 1995, Il coordinatore di
progetti Brigitte Castell sviluppa la cooperazione transnazionale e la mobilità degli autoriparatori dall Scandinavia
COOPERAZIONE GEMELLAGGIO NAC GIAPPONE
Scambio studenti /docenti per tirocinio in Italia-Giappone. Visita gruppo giapponese in Italia. Visita staff giapponese a
Maranello. Visita staff IPSIA in Giappone. Scambio prassi didattiche/lavorative. Potenziamento lingua inglese. Collaborazione
con paesi terzi.
Partners
NAC Giappone; Comune di Maranello, imprese del territorio.
VISITA CAPITALE EUROPEA NELL’AMBITO DEL PROGETTO IL CLUB EUROPEO - LONDRA
Progetto pluridisciplinare che si conclude con la visita ad una capitale europea significativa per la storia dell’unione europea.
Discipline coinvolte : italiano, storia, lingue straniere, educazione civica.
Obiettivi
Conoscenza storia europea, superamento barriere culturali, potenziamento lingua inglese.
Partners
Comune di Maranello, Istituto professionale di Brighton, Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.
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CLUB EUROPEO
Organizzare un club europeo nella scuola al fine di favorire lo sviluppo di uno spirito europeo nella scuola favorendo
l’integrazione e l’apprendimento della competenza chiave di cittadinanza.
Obiettivi
►
Promuovere iniziative volte a favorire la comprensione di una realtà complessa qual è l’Europa nei suoi diversi aspetti:
culturale, linguistico storico, politico, geografico ed economico.
►
Favorire, con visite e viaggi, la possibilità di incontrare giovani di altri paesi al fine di creare, grazie ala conoscenza
reciproca, uno scambio di esperienze tra cultura e tradizioni differenti.
►
Creare, attraverso le proprie iniziative, delle occasioni per mantenere vivi i legami tra coloro (studenti ed ex studenti) che
condividono gli ideali di interesse e di partecipazione nei confronti della realtà circostante (cittadina, nazionale,
europea).
►
Far conoscere attraverso tutti i canali di cui si dispone quelle iniziative locali (mostre, eventi musicali e teatrali, fiere,
iniziative di solidarietà ecc.) che verranno ritenute particolarmente significative per comprendere l’anima della nostra
città.
►
Favorire uno scambio di informazioni sul sistema scolastico dei vari paesi al fine di stimolare positivi confronti tra realtà
differenti.
Partners
Comune di Maranello, scuole del Comune di Maranello, associazioni interculturali.
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CAPITOLO 7
AREA PROGETTI INNOVAZIONE PROTOTIPI ED ENERGIE ALTERNATIVE
UN ISTITUTO DI ESPERIENZE SPERIMENTALI- LABORATORIALI:
CRONOLOGIA DELLE CREAZIONI E REALIZZAZIONI DI PROTOTIPI AD ENERGIA ALTERNATIVA
La vocazione a ideare e realizzare nuovi sistemi che utilizzino le energie alternative ha permesso di sviluppare nel tempo
molte esperienze sperimentali e una vera e propria “cultura specifica” con vasti e anche importanti tratti di originalità che
hanno trovato la loro materializzazione in una serie di prototipi didattici artigianali pensati, studiati, testati e realizzati per
intero all’interno dell’Istituto. Talvolta si è trattato di manufatti dalla vita effimera perché le parti riutilizzabili dei prototipi già
realizzati venivano smontate e modificate per la costruzione dei modelli nuovi. Tuttavia si poteva leggere nei veicoli
innovativi lo sviluppo di una tecnologia originale o di una idea scientifica, l’esemplificazione di una legge fisica, l’applicazione
di un principio. Insomma ogni realizzazione ha avuto la sua dignità di prodotto scientifico sperimentale e, soprattutto, di utile
strumento nella pratica didattica.
Le prime importanti realizzazioni dei prototipi risalgono al 1994 con la partecipazione dell’Istituto al “Progetto energia”
promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’ ENEA seguito poi dall’attivazione del progetto M.E.N.T.E. (Muoversi
Entro Nuove tecnologie Energetiche).
Nel 1994 venne realizzato Oxiana 1 (prima realizzazione di un veicolo completo e funzionante) presentata con grande
successo a Milano alla manifestazione “Motore del 2000” nella primavera del 1995. Il veicolo ebbe vita breve perché i suoi
pezzi furono utilizzati nell’anno scolastico successivo per la costruzione di Oxiana 2 che, percorrendo tutto l’iter di collaudo
dei nuovi prototipi, arrivò al traguardo dell’immatricolazione come “auto elettrica”. Oxiana 2 è stata sperimentata su strada
nel corso di un memorabile viaggio fino al fiume Oxus (da cui il nome Oxiana) al confine tra Afghanistan e Uzbekistan
ripercorrendo, idealmente e fisicamente, l’analogo viaggio compiuto negli anni ’30 da Robert Byron con macchine a carbone
del tutto rivoluzionarie per l’epoca.
E’ poi stato realizzato “Pinocchio” che ha partecipato nel novembre 1996, (unico team europeo ammesso) alla prestigiosa
World Solar Cycle Challange (3600 Km. con veicoli solari attraverso il deserto australiano) classificandosi al 4° posto!
Pinocchio è un veicolo elettro-solare ad emissione zero aiutato dall’energia muscolare che ha mantenuto una velocità media
di 35 Km/h per 3600 Km. con punte di 50 Km./h. Le sue caratteristiche sono una perfetta didascalia delle linee di ricerca
perseguite dall’Istituto e della loro filosofia.
Il 1998 è stato l’anno della Bicicletta solare “Grasparossa” (identiche caratteristiche tecniche di Pinocchio applicate ad una
bici da corsa).
Del 1998 è anche il Progetto Speed Bike (Progetto Europeo SAVE II) realizzato con il sostegno economico del Comune di
Modena. Il progetto ha comportato la sperimentazione di quaranta biciclette elettriche (tutti prototipi) a pedalata assistita.
Sono stati percorsi complessivamente cinquantamila km. L’Istituto si è fatto carico del coordinamento tecnico, dell’assistenza
e del monitoraggio dell’intera sperimentazione oltre che della progettazione e della realizzazione di alcuni prototipi che
componevano la flotta (Giona1-Giona2), ed ha
offerto consulenza e collaborazione tecnica alla realizzazione di alcuni altri prototipi componenti la flotta(Cab-Bike-OttoAdel).
Il progetto speed-bike si è concluso con la partecipazione al Transeuropean 1998, primo rally di veicoli elettrici che attraversa
l’Europa (Bruxelles-Montecarlo-1300 Km) con sei prototipi, guidati da studenti dell’ istituto. Classificatosi al primo posto, l’
equipaggio vinse il Premio ENEA.
Il prototipo “Fuel Buster”, poi, ha approfondito in particolare i temi della scorrevolezza e dell’aereodinamicità ed ha
partecipato ad una manifestazione mondiale di veicoli ecologici (Marathon Schell) svoltasi in Francia sul circuito di Nogaro
riuscendo a percorrere 350 km. Con un litro di carburante. Lì vinsero i Giapponesi, con un veicolo che percorre con un solo
litro di carburante ben 1.200 Km.!
E’ seguito nel 2001 il progetto Biciclando in collaborazione con l’ Istituto Venturi e alcune scuole elementari e medie della
provincia di Modena. Il medesimo anno, ha visto la costruzione di un Side-Car elettrico per trasporto disabili.
Nell’anno 2003, è stata realizzata “Energie in Everest-speed expedition 2003” (spedizione scientifico-sportiva sull’Everest
coordinata da Emanuela Di Centa). Nell’occasione il nostro Istituto ha realizzato e fornito alla spedizione un forno solare, un
fornello solare, una stazione fotovoltaica mobile, una doccia solare e diversi strumenti per la misurazione delle energie
utilizzate al campo base dai componenti della spedizione.
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Dall’8 al 26 agosto 2005, in soli 18 giorni di viaggio,la macchina elettrica “Maranello”, e costruita dal Gruppo enerBLU con
soluzioni studiate anche all’interno dell’Istituto, ha percorso 4365 km. dal 45° al 71° parallelo, coprendo il tragitto Modena Capo Nord senza segnalare guasti.
Nel 1999 è iniziata e negli anni successivi si è intensifica e si è consolidata la collaborazione, ancora oggi attiva, con il N.A.C.
(Nakanihon Automotive College) di Nagoya, prestigiosa scuola di specializzazione per grandi motori, giapponese. La
collaborazione con i partner asiatici ha prodotto la partecipazione all’importante gara internazionale di veicoli solari svoltasi
nella provincia di Aikita e alla coprogettazione tra i due Istituti di una vettura solare con cui un gruppo di studenti e docenti
italiani e giapponesi hanno percorso un lungo tratto della via della seta in territorio Cinese. Sempre in collaborazione con i
patner del N.A.C. il nostro Istituto ha infine partecipato al periplo dell’isola di Hokkaido (nord del Giappone) con un’auto
solare.
Nel 2006 è stato realizzato il progetto Levante, innestato sulle esperienze sopra descritte, che è consistito in due diverse fasi:
a)la costruzione di un innovativo prototipo di veicolo solare versatile, indifferentemente destinato alla movimentazione di
persone e di merci, con elevata autonomia di movimento e bassi costi di gestione; b) una traversata Roma - Maranello
denominata “Appia Antica Solar Challenge” effettuata con una carovana di veicoli ad emissione zero .
Alla traversata, partita dal centro di Roma e terminata nella pista della Ferrari di Fiorano, hanno partecipato il team del N.A.C.
di Nagoya e altri team italiani.
Si è trattato di un evento rilevante che ha avuto ampia visibilità, che ha previsto soste in varie importanti città italiane, visite
a scuole tecniche, conferenze scientifiche, mostre di veicoli ad emissione zero. Indubbia la valenza formativa dell’iniziativa,
non solo per gli studenti coinvolti, ma anche per la rilevanza data ai temi ecologici, ambientali, scientifici ed economici.
Lo studio del prototipo si è avvalso delle competenze e della collaborazione del Politecnico di Milano.
All’interno del progetto prototipi, è stato realizzato l’ “Urban Concept” Mulosystem, veicolo elettrico alimentato a idrogeno.
Un team di docenti e studenti dell’istituto ha partecipato all’iniziativa Shell Eco Marathon con un prototipo innovativo di
Urban concept a emissione zero.
LE ULTIME ESPERIENZE
La compagnia dei prototipi viene da un anno scolastico particolarmente impegnativo.
E’ continuato lo studio e la ricerca sulla mobilità ad emissione zero e parallelamente l’attività pratica di laboratorio e
sperimentazione.
Alcuni importanti eventi (motor show; ecomobility; conferenze “verdi” locali etc), ci hanno visto in prima fila. Abbiamo messo
a punto il prototipo Fuel Buster nella versione solare-idrogeno , e partecipato alla Shell Eco Marathon con un ottimo
risultato. Ci siamo classificati al I° posto nel concorso organizzato dal CNR INV-FACTOR. Sono continuati i lavori di restauro di
alcuni prototipi. Sono in stato di avanzamento i lavori sul veicoloVirgil.
In collaborazione con il Politecnico di Milano abbiamo “esportato” il progetto-prototipo Mulosystem in sudafrica presso
l’università di Città del Capo.
E’ doveroso anche sottolineare la numerosa rete di contatti e collaborazioni che si è ulteriormente ampliata nell’ultimo anno
scolastico.
Buona parte del team degli alunni si è diplomata, sono state presentate alcune tesi sull’attività prototipale.
Ancora una volta, instancabilmente, si deve sottolineare la fatica nel portare avanti questa attività in ambito istituzionale ed
economico.
L’inserimento di un modulo prototipi nell’area professionalizzante ha alleggerito le difficoltà istituzionali di “collocamento” di
questa attività didattica. L’utilizzo parsimonioso e attento (in collaborazione con la segreteria amministrativa) dei pochi fondi
rimasti unito a piccole e preziose sponsorizzazioni hanno permesso di continuare l’acquisto di materiali . Alcuni componenti
costosi sono stati donati (modulo FV) o realizzati (ala in fibra carbonio) gratuitamente per noi.
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CAPITOLO 8
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
L’istituto considera la formazione e l’aggiornamento sia metodologico sia disciplinare del personale parte integrante del
profilo professionale di tutti i lavoratori della scuola.
Il piano d’aggiornamento dell’Istituto può essere costituito da iniziative promosse e realizzate in proprio o in rete con altre
scuole, o da progetti di Enti ed Associazioni Professionali cui il personale della scuola aderisce.
All’interno di tale piano di aggiornamento sono da collocare le attività di scambio culturale legate al Programma Leonardo da
Vinci e i programmi di accoglienza dei docenti e del personale ATA, che prevedono per docenti e non docenti l’incarico di
accogliere i nuovi colleghi, di illustrare loro i Progetti dell’Istituto e di consegnare una copia del POF. Al personale ATA viene
illustrata nei dettagli l’organizzazione interna del lavoro e la suddivisione dei compiti.
Nel corrente anno scolastico il Piano di Aggiornamento comprende i seguenti interventi principali, che si svolgeranno nei
locali della scuola od organizzati e gestiti presso altre sedi:
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un’attività di informazione-formazione per il personale docente, effettuata prima dell’inizio delle lezioni, sulla sicurezza
nell’ambiente di lavoro, tenuto da un esperto della Provincia;
attività di aggiornamento sulla riforma degli istituti professionali;
attività di aggiornamento sui nuovi metodi didattici multimediali- LIM;
corso di formazione sul fenomeno del bullismo;
corso di formazione sui percorsi didattici della narrativa italiana;
corso di formazione di Storia: Storia come disciplina per una cittadinanza aperta e responsabile;
corso sulla sicurezza-elementi di primo soccorso;
corsi di formazione legati all’alfabetizzazione degli alunni stranieri;
corso di formazione “Teorie del diritto e dell’economia- elementi di didattica”(1)
corsi di aggiornamento sugli alunni DSA
(1) CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO “FORMAZIONE per la COMUNICAZIONE”
ai sensi di: D.P.R. 382/1980, L.705/1985, art.11 L .Riforma 341/1990
Personalità Giuridica concessa da Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica con D.M. 09-10-1997, su G.U. 29-10-1997
Iscrizione al R.P.G. Prefettura di Roma al n. 25/1998
Sistema di Qualità Certificato ISO 9001 : 2008 Certificato N° FS536789 - ROMA
Corso di perfezionamento di 1500 ore post-lauream
a.a. 2010-2011
TEORIE DEL DIRITTO E DELL'ECONOMIA: ELEMENTI DI DIDATTICA
Il corso è destinato prevalentemente ai docenti della scuola, ma anche agli operatori del diritto e dell'economia.
Il corso intende esplorare le componenti teoriche che hanno determinato e determinano la nascita e lo sviluppo delle istituzioni di governo del diritto e
dell'economia, al fine di comprendere e far comprendere l'importanza delle funzioni sociali che tali istituzioni sono chiamate a svolgere.
Il programma del corso prevede i seguenti esami, intesi come percorsi didattici:
1) Diritto comparato.
2) Il Diritto della Comunità Internazionale.
3) Il sistema delle Istituzioni dell'Unione Europea: princìpi fondamentali e Istituzioni politiche.
4) Il sistema delle Istituzioni dell'Unione Europea: le Istituzioni giudiziarie.
5) L'Economia Aziendale.
6) Il Sistema Aziendale.
7) Microeconomia.
8) Macroeconomia.
Ogni percorso formativo prevede, oltre alle conoscenze specifiche delle materie oggetto di analisi, anche ulteriori approfondimenti didattici. Le conoscenze
di ogni percorso saranno sottoposte a verifica.
E' prevista la redazione di una tesi finale, avente a oggetto un argomento a scelta del corsista nell'ambito delle materie sopraelencate, da concordare con il
docente che segue il corsista. La dissertazione della tesi costituirà l'esame finale del corso.
AUTOVALUTAZIONE DELL’OFFERTA DIDATTICA DELL’ISTITUTO
Al termine dell’anno scolastico è prevista un’attività di autovalutazione tramite somministrazione questionari a tutti gli
studenti e a tutti i docenti.
Letto e approvato dal Collegio dei Docenti del 23 novembre 2010
e ratificato dal Consiglio di Istituto del 24 novembre 2010
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Pof 2011_2 - IPSIA Ferrari