Comune di Bologna Settore Cultura Scambio Portland/Oregon - USA 2010 La città di Portland si trova nel nord – ovest dell’Oregon, uno stato federato degli USA, confinante a nord con lo stato di Washington, con cui condivide un lungo tratto del fiume Columbia, a est con l'Idaho, a sud con il Nevada e la California, mentre a ovest è bagnato dall'Oceano Pacifico. La Cascade Mountains, una catena montuosa di origine vulcanica che si estende da nord a sud lungo tutto il paese, ha creato due aree con climi e paesaggi diversi: il West of the Cascades, con clima marino, mite e piovoso, dove dominano verdi foreste di conifere e tantissimi corsi d’acqua; ad est delle Cascades il paese arriva, in alcuni tratti, ad essere addirittura desertico con temperature contrastanti dal rovente al freddo. La Willamette Valley è una rigogliosa regione intermedia, terra di vigneti, di fiori, dove si sono sviluppate diverse città importanti, tra le quali Salem, la capitale e Portland, la meta del nostro soggiorno. Alcune informazioni geografiche sull’Oregon Capitale: Salem (151.913 ab./ 2007) Città più popolosa: Portland (550.396 ab./ 2007) Area Superficie: 255.026 km² Popolazione Totale: 3.747.455 ab. Densità: 14,44 ab./km² Altitudine max.: 3.426 m s.l.m. (monte Hood a 80 Km a sud-est di Portland) Altitudine media: 1.005 m s.l.m. Fuso orario: Pacific (Portland) - 8 Clima: temperato con estati miti nell’area pacifica (14/27 gradi a giugno/luglio) dove le piogge sono più abbondanti, specie nella catena montuosa della costa occidentale, dove sono presenti foreste pluviali; all’estremo orientale il clima arido ha creato aree desertiche. Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org Cenni storici I primi insediamenti in queste terre risalgono a 15.000 anni fa e furono trovati sulla costa nord-oves del Pacifico; si diffusero poi su tutto il territorio dello stato, specie nel tratto basso del fiume Columbia. Passando a tempi a noi più vicini arriviamo al sedicesimo secolo e troviamo numerose tribù di Nativi d’America con i quali vennero in contatto i primi esploratori al seguito di James Cook, quando nel 1778 esplorò la costa per andare alla ricerca del Passaggio a nord-ovest. Da qui ebbero inizio altre esplorazioni attratte dall’abbondanza di animali da pelliccia. Famosa fu la ‘Spedizione di Lewis e Clark’, due esploratori statunitensi che partirono da Pittsburgh nel 1803 per arrivare sulla costa del Pacifico; si affiancò a loro una leggendaria figura femminile, Sacajawea una giovane nativa d’America che fece loro da guida e alla quale è dedicata una statua nel Washington Park di Portland. Nel Ridgefield National Wildlife Refuge, a nord di Portland, è stato ricostruito un villaggio Chinook, una tribù di nativi, dediti alla pesca del salmone, che si erano insediati in questi luoghi. L’area è una grande riserva naturale ricca di numerose specie vegetali e animali. Il primo insediamento europeo in Oregon risale al 1811, quando fu costruito Fort Astoria sull’estuario del fiume Columbia, avamposto commerciale della Pacific Fur Company, specializzata nel commercio di pellicce. Oltre alla presenza britannica, nella storia di queste terre, specie della costa, ci fu la presenza della Russia che dalla sua base in Alaska si spingeva fin qui per la caccia alla balena. Nella regione arrivarono poi i coloni lungo la Oregon Trail , una pista che li condusse a popolare queste terre, in seguito agli accordi tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. L’Oregon diventò il 33° stato degli USA il 14 febbraio 1859. La colonizzazione restrinse sempre più le tribù indiane in territori circoscritti, provocando ai Nativi sofferenze indicibili. La crescita delle città si affiancò al commercio del legname e del frumento, favorito dalla costruzione di numerose linee ferroviarie, a partire dal decennio 1880-1890. Fort Astoria Oregon Pony Union Station Oregon Trail >>Portland fu fondata nel 1851 da dei pionieri che si erano spinti fino a quelle terre. La scelta del nome fu giocata ai dadi, Frencis W. Pettygrove vinse e la chiamò come la sua città natale, Portland nel Maine. Il villaggio in origine aveva 800 abitanti, una segheria a vapore, una locanda e un giornale, il Weekly Oregonian, ancora stampato. Lo sviluppo della città e del suo porto furono molto rapidi, favoriti dalla posizione strategica vicina alla costa del Pacifico e dalla possibilità di una vasta rete di trasporti fluviali lungo i fiumi Willamette e Columbia. Portland nel 1883 Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org Il paesaggio Beaver State, lo stato dei castori è il soprannome dato all’Oregon, per la notevole presenza di questi simpatici roditori che vivono nelle sue foreste. L’attrazione per questi territori che hanno conservato nel tempo il loro fascino, ricchi di vegetazione e di animali, aveva già spinto le carovane dei pionieri ad affrontate un viaggio anche di sei mesi, alla ricerca della terra promessa, arrivando fino sulla costa occidentale e alimentando il mito del ‘Far West’. L’Oregon, paese di taglialegna, dopo la seconda guerra mondiale divenne meta di giovani, amanti della natura, che influenzarono con le loro idee le scelte politiche in materia socio-ambientale. Un tratto della valle, lungo i La Willamette Valley è la regione più fianchi della Cascade Range è florida dell’Oregon, dove sorgono stata denominata ‘wild and Portland, Salem che è la capitale dello scenic’ per la bellezza della natura, la trasparenza delle stato ed Eugene, dinamica ed interessante sede universitaria, città sue acque e gli incantevoli natale della Nike. La valle prende il panorami nome dal fiume che la attraversa, è circondata dalle catene montuose Coast Rage e Cascades ed è facilmente visitabile da Portland. Il paesaggio è dominato da grandi aree agricole ricche di campi di grano, di ortaggi, di fiori e di vigneti che producono vini rinomati. La costa, lunga quasi 500 km, offre una varietà di pittoresche località come Seaside (1 ora e mezza da Portland), con uno splendido lungomare di 3,5 km e la possibilità di svolgere vari tipi di sport acquatici come nuoto e surf; l'antico villaggio di Tillamook con la cascata più alta della costa (80 m) e Cannon Beach con il suo enorme Haystack Rock, il più grande dei tanti faraglioni sulla spiaggia. Seaside Haystack Rock a Cannon Beach Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org Anche i fiumi che scorrono in quest’area sono un’attrattiva paesaggistica: lungo la sponda orientale del fiume Willamette, che attraversa la città di Portland, è stato creato un parco, il Vera Katz Eastbank Esplanade, con un bellissimo percorso pedonale e una pista ciclabile proprio nel centro della città: ciclisti, amanti della corsa e pedoni usufruiscono di questo meraviglioso percorso di 4,8 km che offre viste ineguagliabili. A soli 22km da Portland, la Columbia River Gorge National Scenic Area è una vastissima area naturale con panorami bellissimi che si possono già ammirare dalla Historic Columbia River Highway. Una delle prime soste è quella di Vista House, dove lo sguardo si incanta sui maestosi paesaggi di questo tratto del fiume Columbia. Proseguendo si incontrano oltre 70 cascate e poi sentieri segnalati per i percorsi nei boschi e aree per il picnic. Multnomah Falls è la più grande cascata dell´Oregon con un’altezza di 189 metri. Hood River è una cittadina sul fiume Columbia, paradiso del windsurf nei mesi estivi. Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org >> Portland Portland si trova a circa 120 km dalla costa ed è la città più popolata dell'Oregon, anche chiamata la "città delle rose" in virtù dei suoi numerosi giardini di rose. E’ attraversata dal fiume Willamette che la divide in cinque aree, tra cui "Downtown Portland" in cui si trova il maggior numero di luoghi d'interesse come musei, parchi, l'università, negozi e centri commerciali. Nel 2006 Portland è stata nominata da Style Magazine una delle dieci migliori città per l'arte: teatri, opera, musica e film per tutti i gusti, musei e centri d'arte interattiva offrono un importante contributo alla vita culturale della città. Città di commerci, di industrie cantieristiche, alimentari, fa parte di quell’area elettronico-tecnologica soprannominata ‘Forrest Valley’, per il grande sviluppo di questo settore, come nella più famosa ‘Silicon Valley’. La popolazione di Portland è costituita da 78% bianchi e 7% ciascuno da afro-americani, asiatici e latinos. Solo l'1% è costituito dalla popolazione nativa americana. Nel panorama di Portland spicca il Monte Hood, il più alto picco di origine vulcanica della catena delle Cascades Mountain. La natura pervade questa moderna città piena di aree verdi: il Forest Park è il più esteso parco urbano degli USA. Washington Park, uno dei parchi più antichi e amati della città, ubicato sulle colline ad ovest del centro, include l´International Rose Test Garden, il Japanese Garden, l´Oregon Zoo, il Vietnam Veterans Memorial. Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org >> Vi suggeriamo alcune visite: - Portland Art Museum: il museo dell’arte, il più antico museo d'arte nel nord-ovest del Pacifico, fondato alla fine del 1800, ospita una collezione permanente di arte europea ed americana, nonché una bella collezione di argento inglese. Recentemente ristrutturato e ampliato, possiede un giardino di scultura all’aperto e un nuovo centro d’arte contemporanea. - Oregon Historical Society: più di 85.000 sono i reperti relativi alla storia della regione che sono custoditi nelle sue collezioni: diversi manufatti dei nativi americani e molti oggetti di uso quotidiano dal vasellame agli abiti; documenti e reperti dei pionieri americani; una ricca collezione di oggetti d’arte. Il percorso espositivo è integrato da un interessante materiale audiovisivo. - Oregon Museum of Science and Industry: laboratori e strumenti interattivi portano alla scoperta della scienza e della tecnologia; vi si trova il planetario più grande del Nord-Ovest e si può visitare il più moderno sottomarino in mostra, l’USS Blueback, in servizio dal 1959 al 1990 e donato al museo nel 1994. - International RoseTest Garden: un giardino di rose nell’ambito del Washington Park, inaugurato nel 1917. Da aprile a ottobre fioriscono oltre 7.000 piante di rose di circa 550 specie, in continuo incremento per i nuovi cultivar inviati da molte parti del mondo e testati per il colore, il profumo, la resistenza alle malattie. Ogni anno si tiene una grande manifestazione, la Grand Floreal Parade, che si snoda nel centro cittadino e festeggia Portland soprannominata ‘la città delle rose’. - Portland Classical Chinese Garden: paesaggi armoniosi di piante, acque e pietre convivono con caratteristici padiglioni, tutti in stile cinese. Al suo interno ospita una sala da tè nella Tower of Cosmic Reflections. Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org - Portland Japanese Garden: uno dei giardini giapponesi più autentici fuori dal Giappone, comprende cinque differenti stili di giardino giapponese in un’atmosfera rilassata e meditativa. Ubicato in una posizione panoramica sulle colline di Portland, offre una vista insuperabile di Mount Hood. - l’Oaks Amusement Park, dal - il Portland Saturday Market è un 1905 diverte le famiglie di luogo di incontro e di svago, tra Portland ed è il più longevo parco bancarelle di ogni tipo, con di divertimenti d’America, situato manufatti e cibi prodotti dalle a pochi minuti dal centro. diverse culture che convivono a Portland. - Powell’s city è un paradiso per gli amanti dei libri nuovi e usati. Situato nel centro di Portland, occupa un intero isolato ed è stata definita la libreria più grande del mondo. In famiglia Dal 2003 Portland è gemellata con Bologna e l’Associazione Portland Bologna Sister City Association collabora con il Comune di Bologna alla realizzazione di scambi culturali per giovani studenti, interessati a conoscere questa realtà americana, attenta alla qualità della vita, ecologica e certamente molto meno caotica rispetto a tanti altri centri abitati di pari dimensioni. Un soggiorno in famiglia costituisce una parte importante dell'apprendimento, poiché favorisce la totale immersione nella pratica della lingua inglese e nelle abitudini ed attività quotidiane. Con la festività del 4 Luglio (Independence Day) i ragazzi avranno la possibilità di vivere con le famiglie ospitanti una delle tradizioni americane più belle e significative. Fuochi artificiali, parate, carnevali, barbecue e pick-nic, si svolgeranno in tutta la città. Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org >> Suggerimenti per i giovani che partecipano agli scambi internazionali Scegliere un programma di scambi presuppone: grande curiosità e disponibilità a condividere quotidianamente la vita del paese e della famiglia che vi ospita capacità di coinvolgimento del partner straniero nella propria vita quotidiana >> Tutto ciò senza strafare, offrendo uno spaccato reale dei propri rapporti con la famiglia, con i coetanei, con la scuola, nei momenti di studio, di divertimento, di sport. - La semplicità, la naturalezza, l’abituale tran-tran quotidiano possono essere utili per conoscersi meglio e per trasmettere un’immagine vera della vostra cultura, delle vostre tradizioni e di voi stessi. - Aggiungete semplicemente un posto a tavola, un posto nella vostra camera, un posto tra i vostri amici e tra i vostri parenti, nella vostra automobile… e tutto verrà da sé senza inutili stress. “Take it easy” si dice negli USA e anche in altri paesi ove l’ospitalità in famiglia è molto diffusa. - Evitate di scombinare la vita dei vostri genitori con pretese assurde, discoteche o feste ogni sera, non credo ciò avvenga abitualmente e tra l’altro non serve, stanca anche i vostri ospiti e li costringe a un ritmo irreale. - I momenti delle feste, degli incontri collettivi, riservateli, eventualmente, ai fine settimana. • L’obiettivo di fondo di uno scambio è quello di promuovere l’amicizia, la comprensione tra popoli e culture diverse. >> Come fare, esistono ricette? • Certamente evitare di assumere degli atteggiamenti di giudizio nei confronti delle diversità che quotidianamente rileverete. Diversità nell’orario scolastico, nei pasti e nel valore degli stessi, nei rapporti genitori – figli, negli atteggiamenti tra ragazzi e ragazze, nel rapporto tra insegnanti e studenti, nell’atteggiamento durante le cerimonie, nei luoghi pubblici, nell’abbigliamento, nei confronti della moda, nell’ambiente… a voi la curiosità, il privilegio e l’avventura di scoprirle. >> Ci ricorda Marina, una studentessa che ha partecipato a uno scambio: “L’atteggiamento giusto per sfruttare al massimo una simile vacanza? Spogliarsi dei panni del giudice nazionalista ipercritico per diventare un osservatore curioso, rispettoso, ma soprattutto affrontare ogni cosa, anche la nostalgia di casa, le naturali difficoltà di adattamento, con ottimismo e spirito di avventura, strumenti indispensabili per conquistare il mondo e “to have fun”. • Quando vi incontrerete quotidianamente con i vostri connazionali, evitate di fare la lista delle cose che non vanno, spesso perché diverse da quelle cui siete abituati; raccontate invece i medesimi episodi con ottimismo evidenziandone gli aspetti positivi. Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org >> Francesca, che è andata a St. Louis anni fa, suggerisce: “Un consiglio per i ragazzi italiani: si deve cercare di puntare soprattutto all’approfondimento dei rapporti con la famiglia ospitante e se con questa ci dovesse essere qualche attrito, bisogna cercare di eliminarlo spiegandosi, prima di cercare appoggio e sfogo sulle spalle dei connazionali”. - Ovviamente sarà utile e indispensabile parlarne anche con i vostri accompagnatori che vi saranno di grande sostegno nel superamento di ogni tipo di difficoltà. - Non fate l’errore di confrontare le varie famiglie anche rispetto alle opportunità di escursioni, di attività che vi offriranno. Le famiglie, generalmente, possono avere diverse disponibilità anche economiche, ma ciò che verrà a tutti garantito sarà l’attenzione, l’affetto e la curiosità con cui vi accoglieranno e il desiderio di conoscervi meglio e di conoscere attraverso di voi l’Italia, la nostra cultura, le tradizioni, abitudini. Non dimenticate che spesso venite vissuti come veri e propri ambasciatori. - In passato un aspetto che disturbò e creò problemi fu il comportamento piuttosto cameratesco adottato dai nostri giovani nei confronti degli adulti, negli spazi scolastici, durante le gite, negli incontri ufficiali e non. Il disordine, il chiasso, le risatine vengono valutate atteggiamenti di poco rispetto e maleducazione nei confronti di chi vi ospita, quindi è meglio evitarli. >> Essere diversi non presuppone che qualcuno sia migliore o peggiore, ma significa che esistono storie, condizioni ambientali, organizzazioni sociali di cui ciascun popolo è espressione. Solo osservando le diverse espressioni di ciascun popolo, scoprendone con curiosità i motivi, ci si può arricchire imparando a conoscere meglio anche noi stessi. Si scoprirà che ci si può nutrire sufficientemente anche senza le tagliatelle, il pane o la pizza italiana, che si riesce a non annoiarsi anche senza vedere ogni giorno i programmi preferiti o ascoltando la musica quando si cammina o si viaggia e ciò sarà tanto più possibile se ci si saprà immergere nella vita del paese che vi ospita. - Si scoprirà, inoltre, che al di là delle differenze, tanti sono i valori di fondo per l’Umanità che vi uniscono. - Evitate affrettate interpretazioni circa alcuni atteggiamenti del partner. Può capitare nel corso del soggiorno che il vostro partner abbia i nervi o cambi umore, desideri per un attimo stare solo con se stesso; non drammatizzate, lasciategli la libertà di avere le proprie tristezze, nostalgie (capiterà anche a voi) e cogliete l’occasione per scrivere una e mail a casa o una pagina di diario o semplicemente riposatevi. Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org Consigli pratici: Conservate fin da subito un poco di denaro per l’ultima settimana Conservate sempre il denaro a casa, così pure i documenti originali. Accettate con curiosità e tentate di mangiare quanto vi viene preparato, ciò non vuol dire che non possiate segnalare ciò che tra il cibo non vi piace proprio; se fatto con spontaneità ed educazione verrà apprezzato anche dalla vostra famiglia. Evitate di combinare appuntamenti con altri giovani del gruppo bolognese, verrebbe vissuto come atteggiamento poco rispettoso nei confronti della famiglia. Non trattate assolutamente la vostra famiglia come fosse un hotel. Chiedete sempre il permesso per fare telefonate e limitatele all’essenziale. Siate ordinati in camera e nel bagno, all’estero ci si tiene molto anche se avete una vostra camera. Parlate la lingua del paese che vi ospita, vi capirete certamente. Buon viaggio… e a conclusione dell’esperienza, se lo ritenete necessario, arricchite queste note con i suggerimenti che vi sembreranno utili per i giovani che in futuro avranno l’opportunità di prendere parte ad un programma di scambio. Divertitevi, siate ottimisti e allegri! Ufficio Politiche Giovanili – Via Oberdan, 24 – 40126 Bologna – Tel. (0039) 051 2194637 / 67 [email protected] www.giramondo.org