Periodico di informazione e di cultura della Parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano in Crotone GESÙ È LA NOSTRA SPERANZA Lettera mensile alle famiglie dall’Arcivescovo C arissimo/a, parecchi anni fa usciva un libro che ebbe molto successo: Io… speriamo me la cavo; una simpatica raccolta di temi scritti da alcuni bambini e consegnati dall’insegnante al lettore nella loro naturale edizione farcita di errori. L’obiettivo era di far fiorire il sorriso in chi si fosse avventurato tra quelle pagine. Il libro tenne fede al titolo, e la speranza di affermazione dell’autore divenne realtà. Quante volte anche noi sussurriamo: “Io… speriamo me la cavo”. A differenza della speranza suggerita dal libro, che indica un modo simpatico di affrontare la vita, la speranza dei cristiani è una virtù teologale; vale a dire la sua origine non siamo noi, ma è in Dio stesso che provvede ad infondercela perché abbiamo a vivere in pienezza. A che serve? Non serve a farci saltare l’ostacolo momentaneo che si presenta davanti a noi; è quanto serve a mantenerci in piedi quando siamo in difficoltà, affannati all’interno di un progetto che non abbiamo firmato noi ma direttamente Dio stesso. Se il nostro progetto non è anche il Suo, allora conviene chiedere aiuto altrove. Chiedere aiuto a Dio. Ti benedico Domenico Graziani “se il nostro progetto non è anche il Suo, allora conviene chiedere aiuto altrove. A Dio” Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- osservatorio Fiducia nella politica i cattolici a Todi: rilanciamo la fiducia nella politica C i vuole un governo nuovo e più forte, questo non va bene, non è adeguato; questa maggioranza non ce la fa e per il bene del Paese vanno trovate soluzioni diverse". A illustrare il senso di una giornata di lavori condotta rigorosamente a porte chiuse è il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, affiancato dagli altri presidenti del Forum delle associazioni cattoliche riunitesi a Todi e dal loro portavoce Natale Forlani. elezioni anticipate…? Dal Forum arriva anche un altolà a elezioni politiche anticipate: "Meglio andare alla scadenza naturale, con un altro governo" sulla cui definizione non ci si sbilancia più di tanto: "Lo si può chiamare come si vuole". Altre esigenze richiamate dai cattolici riuniti nel convento francescano di Montesanto, alle porte di Todi, riguardano una nuova legge elettorale che sia proporzionale corretta e che reintroduca le preferenze, "per restituire ai cittadini elettori il diritto di scegliersi i propri rappresentanti; nonché una riforma del fisco che introduca il quoziente famigliare per i ceti bassi e medi". Più in generale, si sottolinea l'esigenza di "rilanciare la fiducia nella politica" e si assicura: "mai come adesso siamo uniti". Ma l'obiettivo proclamato non è quello di creare un partito dei cattolici che sono invece chiamati "in questa difficile fase politica all'interno di una crisi economica, sociale e morale" a "scendere in campo, uscire dalla porta e andare in mare aperto contro i guasti che sono sotto gli occhi di tutti". da il Forum delle Associazioni Nel sintetizzare i lavori del Forum delle associazioni cattoliche, Bonanni ribadisce che "tutti siamo chiamati all'impegno, ale sistema politico, Bonanni stigmatizza "i morsi sui cittadini prodotti dal bipolarismo, trasformatosi in un litigio continuo senza esclusione di colpi". Quello che il Forum dei cattolici vuole costruire, ribadisce, "non è un soggetto politico ma un movimento d'opinione che costruisca con convinzione una nuova realtà per uscire dal pantano e rilanciare la speranza. Non dobbiamo fare nessun partito, e chi si aspetta questo resterà deluso; ma stimolare le persone a riprendersi in mano il loro destino: è molto elementare". i lavori che è esclusivamente pre-politico. Il rapporto fra i cittadini e la politica è molto precario e la nostra mira è aprire una discussione forte nella società italiana: con oggi, finisce un lungo periodo di silenzio dei cattolici. Puntiamo a iniziative forti nei territori, a iniziative nazionali e anche a dar vita a iniziative di respiro europeo, per rilanciare la fiducia nella politica, con nuove strutture capaci di far fronte a tutte le difficoltà intervenute". Auspicate una nuova legge elettorale "per recuperare in pieno il rapporto fra elettori ed eletti" e una riforma fiscale "per mettere al centro la famiglia", Bonanni sottolinea che proprio quest'ultima è stata "il centro motore che ha affrontato la crisi che tuttora imperversa, utilizzando tutte le risorse a disposizione che hanno funzionato da ammortizzatore sociale". Quanto all'attu- Il convegno "La buona politica per il bene comune", organizzato dal Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro, è iniziato oggi con la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco. Sono seguite tre sezioni di lavoro: "Ripartire dai valori per fare comunità", con relatore Lorenzo Ornaghi, rettore dell’università Cattolica; "Leve per una stagione di sviluppo", con relatori Corrado Passera, Ceo di Banca Intesa, e Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia per il Terzo settore; "Costruire una politica orientata al futuro", con relatori Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali alla Cattolica, e Giuseppe De Rita, presidente del Censis. A Todi si sono ritrovate tutte le associazioni e i movimenti che fanno diretto riferimento alla Chiesa e alla sua dottrina sociale. Mons. Gualtiero Bassetti, vicepresidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, in una intervista rilasciata al SIR, ha spiegato come il seminario di Todi sia nato da una legittima e spontanea iniziativa dei laici cristiani che, consapevoli della grave situazione economico-sociale e politica in cui versa il nostro Paese, sentono la responsabilità di ribadire che, per i cattolici, «l’impegno politico deve essere svolto con spirito di carità senza interessi personali, perché la politica è un alto esercizio della virtù della carità». Il degrado morale dilagante e la situazione di povertà e precarietà sociale – ben documentata dai dossier Caritas – richiedono dai cattolici un senso civico pari a quello che, dopo la guerra, rese loro protagonisti della rinascita dello Stato italiano e – attraverso uomini come la Pira e De Gasperi – anche padri della Costituzione Italiana, ispirati dal Vangelo e dalla dottrina sociale della Chiesa. Oggi, prima che l’incontro abbia inizio, sentiamo già aleggiare su di esso facili strumentalizzazioni politiche e l’accusa di ingerenza della Chiesa nella politica. La Chiesa però, giova ricordarlo, non ha intenzione di fondare partiti, piuttosto promuovere nei cattolici la consapevolezza che l’impegno nel sociale e nel politico è per loro una vocazione e una missione, anzi, un dovere fondato sulla teologia morale che tratta dei problemi legati al bene comune e alla vita di tutti. Mons. Gualtiero Bassetti 2 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone OSSERVATORIO Dialogo sulla perdita Eccolo di nuovo Le ricorrenze di Ognissanti e dei fratelli defunti Si vince la crisi riscoprendo la famiglia No allo sfruttamento di Crotone Una gratitudine Le varietà della fortuna Tempo e defunti No svendite dei Parchi Nazionali Comunicato Stampa Il libro Energia Chiamati a crescere A scuola con lo zaino SOMMARIO don Riccardo Alfieri Gennaro Crugliano Giuseppe Morrone Salvatore Barresi pag. 5 pag. 7 pag. 9 pag. 10 pag. 11 Alessandra Mottola Molfino pag. 12 Lucia Bellassai pag. 13 pag. 14 Teresa Liguori Angela Caccia Gianfranco Paluccio pag. 15 pag. 16 Cara Italia ti scrivo Walter Frisina pag 18 La Calabria accoglie Un’armonia di parole Amatissima Accademia Valerio Presti pag 19 Vincenzo Paluccio pag 20 SCUOLA PARROCCHIA Il suffragio dei defunti Nasello al limone Caritas parrocchiale Tonino Laratta pag. 22 pag. 23 commentare qualche articolo, o per affrontare un argomento contattateci all’indirizzo internet: [email protected] Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- 3 Osservatorio 4 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone osservatorio Dialogo sulla ‘perdita’ Ho iniziato a vivere tormentato dai dubbi, certo che Dio (se c’era) mi avesse abbandonato vivere, pur nella sofferenza del ricordo e nella mancanza così Carissimo Don Riccardo, lacerante per quel figlio che non era più. grazie per la stima e l’affetto che hai per me anche dopo Più di un anno fa seppi che Madre Teresa di Calcutta aveva molti anni. La persona che hai vissuto per quasi cinquanta anni in una profonda crisi spirituale conosciuto c’è ancora, ma nella quale non aveva più avvertito la presenza di Dio e che le l’esperienza dolorosa che ho sue confessioni erano state pubblicate in un libro Come be my vissuto mi ha segnato profonlight, anche se solo in inglese. Immaginai che forse la sua misdamente. All’inizio ho trovato sione, vissuta nell’esperienza quotidiana della sofferenza e della la forza di tenere insieme la mia famiglia e sicuramente la fede morte avesse in qualche modo determinato quella sua crisi e mi mi ha aiutato. Mia moglie si era chiusa completamente nel dolo- affrettai a cercare ed acquistare il libro, nella speranza di trovare e viveva unicamente nella preghiera, per chiedere a Dio che re in esso ciò che mi avrebbe aiutato a riconquistare la fede in ci concedesse di riavere nostro figlio .... Lei non perdeva occaDio e la speranza nella vita. Ho ritrovato in molte riflessioni sione per chiedere a tutti di fare altrettanto: bisogna avere fede, parte della mia esperienza: Dio può tutto e … occorre solo essere insistenti! “...Nella mia anima io sento solo quel dolore i riporta una lettera di un Tutto il resto era per lei secondario, anche il terribile di perdita – di Dio che non mi aspetta – Padre che ha perso premapiccolo … di 11 anni. di Dio che non è Dio – di Dio che realmente non turamente, per una malattia Ho trascorso momenti difficili e quando lei ha esantemica in forma grave esiste (Gesù, per favore perdona la mia besteminiziato a mostrare i primi timidi segnali di ri- (malattie infettive dei bambini), il mia…). Quell’oscurità che mi circonda su tutti i presa, allora è iniziato il mio crollo. Ho iniziato proprio figlio appena adolescente. A lati… Nel mio cuore non c’è fede – non amore – a vivere tormentato dai dubbi, certo che Dio (se seguire si mette a conoscenza la non speranza – c’è così molto dolore… Io non c’era) mi avesse abbandonato, … quasi a com- risposta … prego più – La mia anima non è niente senza di pletare così l’esperienza umana della “Croce”! te…”. Ma ovviamente qualsiasi confronto sarebNon riuscivo ad essere perseverante come Anna, e soprattutto be assolutamente fuori luogo. Lei aveva trovato la forza nel suo non riuscivo più ad accettare la distanza che percepivo tra la immenso amore per Cristo di accettare qualsiasi cosa, compresa mia esperienza di ogni giorno e le tante certezze evangeliche. la prova delle “tenebre”. “…Oggi io feci una preghiera nuova – Sentivo anche come la mia sofferenza fosse sempre più unita a Gesù, Io accetto qualunque cosa tu mi dai – e io do qualunque quella di tanti uomini e donne, genitori e figli, che in questo nocosa Tu prendi”. Forse proprio a seguito di quella prova aveva scritto: “Se io mai diverrò una Santa – Io sarò certamente una stro mondo possono solo accettarla o subirla. Ho cercato allora di scrivere la mia esperienza, le mie riflessio- dell’oscurità. Io sarò continuamente assente dal Paradiso per accendere la luce di quelli che si trovano nell’oscurità sulla terni, nella speranza che tale “esternazione” mi potesse in qualche ra…”. modo aiutare a recuperare la speranza e la fede che sentivo ormai perduta. Ho condiviso il mio scritto anche con alcuni sacerOgni giorno sentivo più fragile e sottile il confine tra la fede ed doti; ma … nessuno ha forse potuto “raccogliere” quella che il bisogno di credere. Di credere per poter sperare che ciò che ci ha legato ai nostri cari, che non sono più, non abbia mai fine e voleva essere una richiesta di aiuto. Mi sono allontanato dai sacramenti, per la poca fede e… la rabbia che a volte mi assaliva per quanto era accaduto. Ciononostante sentivo che dovevo mantenere “aperto un canale di comunicazione”: ho continuato a frequentare la Santa Messa della Domenica e a pregare nella speranza che prima o poi Dio avrebbe illuminato la mia mente ed il mio cuore. La nascita della che la morte rappresenti solo un passaggio tra due modi diversi piccola..., nel 2005, di esistere. Quello di credere è un bisogno universale, talora aveva riscaldato i disperato, per accettare di vivere, per non lasciarsi andare e nostri cuori. Lei e soprattutto per trovare la forza di soffocare la disperazione, … …….. ci aiutavano, di offrirsi per chi ci ama ed ha ancora bisogno di noi. con la loro presenza Quest’anno, in occasione della Santa Pasqua, ho deciso di e con il loro affetto, “arrendermi” … non riuscivo più a vivere senza speranza. Dopo ad andare oltre, ad più di 5 anni mi sono riaccostato ai Sacramenti, ma sento dentro amarli con tutto di me di aver non ancora raggiunto la meta. l’amore possibile, dando così ancora Con affetto un senso al nostro S Madre Teresa nel suo incontro … con Dio! Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- 5 osservatorio La risposta Carissimo …., posso rispondere solo ora alla tua lettera, perché sono mancato per una quindicina di giorni. L’ho letta e riletta e la trovo di una ‘bellezza’ che solo un cuore torchiato da un dolore indomabile può esprimere. Non ti sembri banale questa osservazione. Mi è sempre più chiaro lo spartiacque tra l’arte e le raffinatezze artificiose. Ricordo molto bene quando, per telefono, mi hai raccontato la tua passione di padre che reggeva tra le braccia il figlio, sanguinante come l’Ecce Homo. E’ una immagine che mi rimane scolpita, struggente. Ho percepito, mentre ti ascoltavo, tutta la tua grandezza umana. Mi sembra che questa tragedia –comune purtroppo a molti genitori- abbia avuto una singolarità che ho colto mentre mi dicevi. Il tuo figliolo tra le braccia che cercava da te consolazione e speranza, da te che vivevi lo strazio e l’angoscia dell’impotenza. Questa misura umana imposta da una simile condizione è la stessa che ti ha prodotto la fierezza di avvertire spazzatura la fede facile, (che trova risposta a tutto, perché non guarda oltre il confine delle proprie piccole cose) e ti ha insinuato la ‘ribellione’. Non mi sembra che tu ti sia riconciliato con la fede di prima. Forse ora vivi altro. Non più il Dio potente che interviene –su efficace richiesta- ad aggiustare le cose quando si rompono, ma il Dio che appare assente. Come lo avvertono i condannati a morte, e quelli in attesa della fine sotto le macerie dei tanti terremoti, i perseguitati dalle oppressioni degli uomini o quelli vittime di terribili infermità … Come loro, in qualche modo, anche tu hai gridato ‘perché mi hai abbandonato’, che, ti assicuro, in quel momento non era una dotta citazione. Mi è sempre rimasto impresso il racconto di uno scampato alla morte nei campi di concentramento, che raccontava di quando –dopo la decimazione seguita ad una fuga di prigionieri- in fila con i compagni ha dovuto assistere all’impiccagione anche di un adolescente. Mentre il ragazzo si dimenava sulla forca racconta di aver sentito da qualcuno – angosciato sottovoce- dire ‘ma Dio, dov’è Dio?’. ‘E’ agonizzante su quella forca’ gli ha risposto una voce. Dov’è Dio? Qui la novità del Vangelo che si rivela nella pasqua di Gesù. Dio è 6 presente ‘nascosto’ nelle tragedie umane. Tu l’hai tenuto tra le braccia -come Maria nella pietà di Michelangelo- E il tuo figliolo attraverso te si è sentito stringere fra le sue braccia. Hai fatto un ‘percorso’ che ti ha portato,forse, a scoprire che la potenza di Dio ha un altro nome: ‘Pietà’. Madre Teresa non l’ha più sentito il Signore ‘dentro di sé’ ma l’ha visto, ama- to, pianto, consolato nei suoi miserabili. Questo è il contatto sicuro che le liturgie possono solo segnalare non compiutamente offrire. Il tuo cuore, irrimediabilmente piagato ha uno straordinario potenziale di compassione su cui, forse, il Signore fa affidamento. Consentimi un affettuoso abbraccio. R. A. Una testimonianza di speranza L ’impulso avrei risposto: quale speranza potrei avere io che ho perso un figlio di soli 20 anni a causa di un pirata della strada? Sono una donna senza alcun nome, perché il dolore che trapassa il mio cuore, mi rende tale. Se ad una donna alla quale muore il marito viene attribuito il nome di vedova, a chi perde un genitore il nome di orfana, chi perde un figlio... resta senza nome. Un abisso di rabbia, dolore, odio, disperazione questi erano i sentimenti di quel brutto giorno. Mentre accompagnavo mio figlio in chiesa per la Benedizione, ho pregato il Signore e gli ho chiesto di non farmi cadere nella disperazione e di non farmi chiudere nel mio dolore: dovevo occuparmi del resto della mia famiglia. Il Signore ha esaudito la mia preghiera: non sono rimasta con la testa china sul dolore, ho aperto la porta del mio cuore a Cristo e Lui ha operato in me. In questi anni tante persone mi sono state vicine con l’affetto e con parole di conforto. Il più grande conforto è stata la presenza di Gesù nella mia vita; è la sua mano che quando sto per cadere mi afferra e mi sostiene, tutto quello che avviene nella mia vita non può essere opera mia, ma solamente opera di Dio: è Lui che mi da la forza. A tutti voglio gridare e in modo particolare a coloro che vivono questa esperienza di dolore, che Gesù è la nostra speranza, Gesù risorto ci dà la certezza che un giorno incontreremo i nostri figli, più belli e splendenti. la mamma di Antonio, da Crotone Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone osservatorio E ccolo di nuovo! L'ENI. Sono anni che il sottoscritto manifesta il proprio timore che Crotone, nel disegno di qualcuno proteso al solo e spregiudicato guadagno, debba diventare il ricettacolo di tutto quanto di negativo esista per il territorio e di tutto quello che nessuna altra popolazione d'Italia ha consentito che si insediasse. Un colosso che ha letteralmente succhiato l'anima al territorio di Eccolo di nuovo i cittadini guardano all’orizzonte e... Crotone e che non ha lasciato altro che inquinamento e malattie. il colosso dell’Eni Ebbene oggi, lo stesso colosso (leggasi ENI) si appresta ad avviare un nuovo pozzo estrattivo sul promontorio di Capocolonna, o meglio, che parte da lì e con una sorta di cunicolo va ad attingere ad una falda che sta nei fondali dell'Area Marina Protetta (ma non era intoccabile anche il fondale marino?). Il tutto con la benedizione dell'amministrazione comunale che, all'insaputa del Sindaco (così lo stesso ha dichiarato), ha concesso la necessaria autorizzazione. pertanto Dobbiamo decidere però, o perseguiamo concretamente la vocazione naturale del territorio verso il turismo e l'agroalimentare o aspettiamo che il personaggio di turno ci offra il vantaggio delle royalties, facendolo passare come un grosso privilegio, mentre in realtà è il classico piatto di lenticchie; a meno che il piatto più succulento non imbandisca qualche altro tavolo. Mobilitiamoci e non consentiamo che ci distruggano. Gennaro Crugliano una multinazionale e Crotone? I soldi della politica dopo questi dati, bisogna ricomprendere e, forse, riacquisire il concetto divergogna sociale e povertà P er la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento Wiki- Parlamento Leaks. rimborsi sanitari Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio. Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari. Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket. Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). chirurgia plastica? Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili? Cosa c'è da nascondere? Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un'attività di elabo- Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- 7 osservatorio Troppi soldi al calcio... e alla politica razione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste". Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani. Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge - basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all'anno".Mentre a noi tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti. continuando la carrelata Sull'Espresso di qualche settimana fa Caro ..., quando ci sono troppi soldi in palio tanto nel calcio quanto nella politica, prevale lo spirito di contesa. In politica specialmente, non è la prima volta che ci si trova ad assistere a scene nelle quali, i nostri governanti o si insultano o, peggio ancora, vengono alle mani. Quando la politica e il mondo del calcio si macchiano di corruzione, poiché di questo si tratta , nel popolo è legittimo il malcontento e la voglia di non credere più in questi personaggi. Con i soldi che prendono i politici o i calciatori ogni qualvolta che scendono in campo a disputare un incontro, quante persone giovani e/o anziane potrebbero vivere un po' più dignitosamente rispetto a come sono costrette a vivere attualmente ? Basterebbe un quarto dello stipendio percepito da questi personaggi per aiutare molte persone che vivono nella soglia della povertà. Se vi fosse un impegno più concreto da parte di questi due settori, allora e solo allora, si guarderà con uno sguardo più fiducioso al domani di moltissime persone che, possiamo dirla tutta, non se la spassano affatto. A volte, e concludo, basta davvero poco per regalare la voglia di sperare alle persone che, assistendo a litigi da parte di soggetti ricchi, attendono da loro una risposta. A volte, come ricorda il Vangelo del ricco Epulone e del povero Lazzaro, sono sufficienti anche le briciole di pane che cadono dalle tavole dei ricchi per rendere felici i molti poveri che bussano alla loro porta. Igor Moretto. c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese. Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali. un po’ di sani conti STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE, STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese, PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare), RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese, INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTAS- SE, TELEFONO CELLULARE gratis, TESSERA DEL CINEMA gratis, TESSERA TEATRO gratis, TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis, FRANCOBOLLI gratis, VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis, CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis, PISCINE E PALESTRE gratis, FS gratis, AEREO DI STATO gratis, AMBASCIATE gratis, CLINICHE gratis, ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis, ASSICURAZIONE MORTE gratis, AUTO BLU CON AUTISTA gratis, RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00)., Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (41 anni per il pubbico impiego). Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio) un po’ di danni… Totò e la politica... 8 La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO! Si sta promuovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari. Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone osservatorio Le feste e l’odierno contesto culturale del moderno Le feste di Ognissanti e dei Defunti nei primi due giorni del mese di novembre rappresentano un richiamo alla riflessione sul nostro destino in questa storia e sulla verità profonda della nostra esistenza. In più oggi è dominante una mentalità che certamente non favorisce un sereno, attento ed equilibrato discernimento del corredo valoriale che plasma e forma coscienze sensibili al bene e alla verità. La preoccupazione ossessiva della carriera nel lavoro, il guadagno come unico scopo nella vita, il successo a tutti i costi, rivelano l’intimo atteggiamento dell’uomo ricurvo su se stesso, unicamente interessato alla ricerca del proprio tornaconto, del bene personale. L’orizzonte di senso tende a restringersi in una dimensione fortemente orizzontale, quando, per esempio, non siamo in grado di compiere gesti di autentico bene che, invece, ci costringe a spostare il centro dell’attenzione sull’altro e sulle sue esigenze. In fondo, il problema dei nostri giorni è che crediamo poco a ciò che realizza la nostra esistenza e il pensiero per- Le ricorrenze di tutti i santi e dei defunti due momenti per riflettere e ricordare i nostri fratelli nella fede... La festa dei defunti tra ricordo e speranza Cristo risorto dai morti La certezza di ogni credente è che l’uomo è chiamato alla santità per essere uguale a colui che è Santo. Grazie a Gesù realizziamo questa intima vocazione, questo destino che già in Gen.1,27 veniva misteriosamente rivelato: l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Il credente deve tenere presente, come criterio L’altra festa che celebriamo in questo mese è quella dei defunti: nelle fede siamo convinti che i nostri cari vivono alla presenza di Dio, nella sua casa. Ricordare questo ci fa prendere seriamente in considerazione la nostra relazione con Dio: siamo invitati, dunque, a riscoprire questa relazione fondante e primordiale con Dio. Le radici del nostro essere sono piantate in Dio, l’Eterno, e in Lui vivremo. Dio che è amore, l’amore del padre misericordioso verso i suoi figli che Cristo ci ha rivelato, ci fa vivere in pienezza. Questo lo sappiamo perché Gesù ce l’ha detto. Perciò già in questa vita possiamo vivere nella condizione che sarà vissuta in pienezza dopo. In questa storia siamo in grado di rinascere ad una nuova vita, quella dello spirito, che è primizia della vita rinnovata in cielo, garanzia della gioia che i nostri cari defunti, grazie alla fede che hanno professato con la loro vita, stanno già godendo alla presenza di Dio Padre. Giuseppe Morrone la Commemorazione come evento di fede... de lo slancio e il desiderio di innalzarsi alla contemplazione della verità del nostro essere. L’intima vocazione dell’uomo: la santità Schiera dei Santi e principio della sua condotta, Cristo che ha vissuto nella sua umanità la totale obbedienza alla volontà del Padre. L’uomo ritrova la sua originaria bellezza, così come Dio lo aveva pensato dall’eternità. Ciò significa, in altre parole, che la vera umanità, quella che ogni uomo per essere autenticamente felice deve costantemente guardare, è quella di Cristo, che ha creduto nel bene, quel bene umano che appartiene ad ogni uomo se onestamente e faticosamente cercato: la fedeltà alla propria coscienza, il senso della lealtà e dell’onestà, lo spirito dell’altruismo e della gratuità, l’amore libero e sincero verso le persone. Questo ci rende santi e ci fa essere figli di Dio. Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- la Gerusalemme celeste 9 osservatorio si può vincere la crisi riscoprendo la famiglia uno sbando che si può superare con la famiglia…. S iamo ormai allo sbando e constatiamo che nessuno prende le difese della famiglia tranne la Chiesa. Proprio il Santo Padre Benedetto XVI, recentemente, ha sottolineato come sia importante che il mondo del lavoro, dell’impresa e dell’economia debbano essere guidati dalla “caritas” come già richiamato nell’Enciclica “Caritas in Veritate”. Lo sbando ha portato ad una crisi profonda della famiglia, sia economica che morale, minando la struttura portante e incrementando le separazioni. più separazioni familiari C’è una tendenza all’aumento del numero delle separazioni familiari e alla diminuzione del numero delle celebrazioni matri- uno stato di pace e serenità lavorativa, ad uno stato di povertà assoluta. Il risvolto che nessuno dice della crisi è questo! La distruzione della famiglia. L’analisi delle conseguenze che produce l’aumento del tasso di separazione per matrimonio è violento nella società odierna. Produce un dramma generale e provoca problemi psicologici sociali. Il dramma per i figli, che iniziano a vivere in famiglie destrutturate, imparando, al contrario, dando valore negativo, alla fedeltà, all’impegno e al sacrificio. Quali valori insegneranno i figli di oggi ai figli di domani senza un progetto di vita? Forse tutto questo non comporta delle conseguenze negative per la società? una società più strutturata il problema delle famiglie divise e delle crisi moniali. È palese l’egoismo imperante, ormai si sta andando verso una società egoista e individualista dove la famiglia non è più al centro delle questioni economiche e sociali. Prima, se c’erano famiglie forti e stabili implicavano una società forte e stabile, oggi, con una società debole la famiglia è senza futuro. Nonostante i forti richiami della Chiesa e dei movimenti cattolici, non c’è una volontà politica ad aiutare la famiglia, anzi vige la regola di azioni contrarie, tutto secondo un progetto di imposizione del relativismo, del laicismo e dell’ideologia di genere. Bisogna, quindi, riscoprire le virtù della famiglie quale esempio per risolvere la crisi. Dobbiamo fermare questo annoso problema, siamo al limite: tante separazioni quanti sono i matrimoni e in gran numero dovuto alla difficoltà che oggi le famiglie vivono per via del non lavoro e della solitudine con cui affrontano il problema. Anche se Papa Benedetto XVI ha recentemente ricordato che “Non è compito della Chiesa definire le vie per affrontare la crisi in atto", ha precisato che dobbiamo riscoprire il valore della solidarietà sentendoci tutti responsabili di tutti, senza lavarci le mani delegando tutto allo Stato. Certo, se si continua con politiche che ci conducono verso una società più destrutturata e individualista, la famiglia non sarà più una istituzione, ma una combinazione di cose priva di relazioni vere dove sovrabbonda l’egoismo e l’individualismo. I cristiani hanno una grande responsabilità quella di denunciare i mali, di testimoniare e tenere vivi i valori su cui si fonda la dignità della persona, e di promuovere quelle forme di solidarietà che favoriscono il “Bene Comune”, affinché diventi l'umanità sempre più famiglia di Dio. Perché ho accumunato la crisi economica e la crisi della famiglia e la forte separazione dei matrimoni? Perché, anche se le cause sono diverse, in primis quella culturale, si evidenzia, da più parti, la trasmissione di idee in base alle quali, di fronte alla crisi economica, del non lavoro, della perdita del possesso – denaro – acquisti – privilegi - l’unica soluzione è la rottura; non ci si dà una seconda opportunità. verso una fedeltà Ci è stata trasmessa anche l’idea che la fedeltà e l’indissolubilità sono un’utopia, che il matrimonio è una questione esclusivamente di affetto e che quando questo si esaurisce posso cambiare, che è un contratto che in un dato momento posso annullare. Se rimango senza lavoro, senza privilegi non ha più senso che siamo famiglia. Questa è la considerazione che molti fanno nei momenti di crisi. È più semplice la separazione che affrontare il problema. Ecco perché è importante – come dice il Santo Padre – imparare a comunicare i valori comuni portanti e non soltanto viverli, comunicando e trasmettendo la nostra esperienza di famiglia che vive e soffre la crisi economica e valoriale. Si può vincere la crisi generale con la riscoperta della solidarietà dentro la famiglia partecipando a forme di comunità più ampie di natura associativa, creando contesti particolari di mutuo soccorso riuscendo, insieme, a superare le difficoltà svolgendo opere buone, cioè "sapere vivere nel quotidiano la solidarietà". la Giustizia commutativa Nel vivere sociale la Giustizia commutativa - osare per avere - e quella distributiva - osare per dovere - non sono sufficienti, e necessario, perché vi sia vera Giustizia, aggiungere la gratuità e la solidarietà. Famiglie distrutte dalla separazione perché privi del minimo per poter vivere. Famiglie che soffrono la crisi senza essere consapevoli e senza responsabilità dirette. Famiglie che perdono i punti di riferimento, passando repentinamente da nel legame una vittoria 10 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone osservatorio No allo sfruttamento della nostra città le associazioni dicono ‘NO’ allo sfruttamento energetico del territorio crotonese L e ultime notizie sulla persistenza ed il paventato aumento dell’estrazione di gas metano da parte dell’Eni a Crotone, (pare che Eni voglia ampliare l’estrazione del metano con nuovi impianti a mare ed a terra), fanno tornare alla ribalta l’annosa questione dello sfruttamento energetico del nostro territorio e dei dan- sprofondamento ed erosione della costa, particolarmente evidente nel parco archeologico di Capo Colonna, area soggetta a vincolo archeologico ed ambientale perché compresa nell’ Area marina protetta “Capo Rizzuto”, tra le più estese in Italia. Tali fenomeni di subsidenza sono stati confermati dal prof.Leonardo Seeber, sismologo di fama della Columbia University, il quale, in una recente intervista rilasciata ad un quotidiano nazionale (Corriere della Sera), aveva fatto riferimento, tra l’altro, al fenomeno della sub- con uno sfruttamento che non ha avuto alcuna seria ricaduta occupazionale per la comunità. una presa di posizione chiara Le associazioni firmatarie, insieme ai movimenti a difesa del territorio, intendono assumere una presa di posizione chiara; -contro l’Eni, colosso dell’energia a partecipazione statale (l’Eni è controllata in parte dal Ministero del Tesoro), responsabile dello sfruttamento energetico nel crotonese; -contro le politiche di sfruttamento intensivo del territorio, attraverso ulteriori impianti di estrazione, che l’Eni intende perseguire; contro qualsiasi ulteriore costruzione od ampliamento di pozzi ed impianti per l’estrazione, sia a mare che a terra. importante e non per ultimo piattaforma ed i fenomeni connessi dietro? ni che questo ha provocato. Da oltre ottanta anni, infatti, la provincia ed il territorio della città in particolare, hanno basato lo sviluppo economico, se così lo si può definire, sullo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e del patrimonio ambientale, con gravi ripercussioni sull’ambiente. tre piattaforme e ancora…? La presenza stabile di tre piattaforme, con una quarta in arrivo, e di ben 82 tra pozzi ed impianti per l’estrazione del gas metano, di proprietà dell’Eni (oltre 16% del fabbisogno nazionale di gas metano è estratto a Crotone) starebbe provocando da tempo il fenomeno della subsidenza – una Crotone da ripulire sidenza lungo le coste di Crotone, che stanno lentamente abbassandosi rispetto al resto della Calabria. le conseguenze sull’ambiente Senza escludere altre cause, lo scienziato aveva ritenuto principalmente responsabili le ricerche petrolifere. Le gigantesche piattaforme sembra abbiano causato anche conseguenze negative alla flora ed alla fauna marine, con certezza al paesaggio costiero e marino, compromettendo così la vocazione turistica della costa ricadente nella riserva marina e nel parco Archeologico di Capo Colonna. L’Eni continua a perpetrare attività estrattive, da quasi un secolo ormai, ai danni dei cittadini e del patrimonio culturale e naturale del territorio, Le associazioni ritengono necessario che, prima di qualsiasi ulteriore intervento, l'Eni paghi i lavori della bonifica dei siti i cui danni siano riconducibili alle attività della stessa ENI (alcune stime quantificano i profitti a 2.720 milioni di euro), garantendo la copertura economica a tutti gli interventi tecnicamente indispensabili al risanamento della terra, dell’aria e dell’acqua e che, infine, tutte le decisioni, le autorizzazioni e le scelte che riguardano la tutela dell’ambiente e della salute debbano essere prese attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. Crotone, 25 settembre 2011 ALTURA, ARCI, ENPA, WWF, ITALIANOSTRA, LIPU, MAN, GAK e la bonifica? Tanti problemi irrisolti Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- 11 osservatorio Una gratitudine... La gratitudine d’Italia Nostra per la sopraintendenza archeologica della Calabria S u un giornale locale di Crotone è apparsa la Consiglio Direttivo Nazionale notizia di alcuni interventi della Soprintendenza archeologica della Calabria finalizzati alla tutela del rilevante patrimonio archeologico di Crotone. In particolare, la soprintendente Simonetta Bonomi ha dato parere negativo al progetto di una stazione di servizio in area archeologica, con destinazione a verde pubblico, progetto che il Comune di Crotone aveva già approvato. Una destinazione non consentita dal vigente Piano regolatore generale, che descriveva l’area come “abitato antico con divieto di scavo e con verde pubblico da mantenere con prescrizioni”. situato in area adiacente ad una zona archeologica demaniale di grande interesse, le mura ellenistiche dell'antica KROTON, risalenti al IV secolo a.C. L’ordinanza di sospensione dei lavori è stata notificata dai Carabinieri di Crotone. Indagini sono in corso a cura del Comando Carabinieri TPC – Nucleo di Cosenza. La presidente nazionale di Italia Nostra, Alessandra Mottola Molfino, nell’esprimere riconoscenza e gratitudine alla Soprintendente dott.ssa Bonomi ed al direttore dott. Marino, sostiene che si tratta di una significativa vittoria della Legalità e delle Istituzioni dello Stato, impegnate nella difficile e contrastata attività di tutela e salvaguardia attiva del rilevante patrimonio culturale di Crotone. un altro intervento una riconoscenza per... Altro intervento quanto mai opportuno da parte della Soprintendenza, sempre su segnalazione del funzionario archeologo Domenico Marino, ha portato alla sospensione dei lavori di un cantiere edile, Riconoscenza estesa al Capitano R. Giovinazzo, comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Calabria, che, pur contando su pochi uomini, da anni supporta con efficacia le attività di tutela il sito di Capocolonna delle Soprintendenze, contribuendo a salvare dalla distruzione/sparizione innumerevoli reperti archeologici e storicoartistici di grande valore. Dalla presidente Mottola l’auspicio che i cittadini di Crotone siano custodi sempre più attenti e tenaci del loro importante patrimonio culturale, avendo presente che tale compito deve essere perseguito in primis dalle Amministrazioni Pubbliche, da loro elette democraticamente. infine Infine, un pensiero dello scrittore Giorgio Bassani, già presidente di Italia Nostra “Nessuna generazione ha mai avuto tanta responsabilità nei confronti del futuro come la nostra. Salvare i beni culturali, l’ambiente e la natura è oggi un impegno civile a cui siamo tutti chiamati”. Roma, 7 agosto 2011 Alessandra Mottola Molfino La varietà della fortuna Così ammonisce Cornelio Nepote, l’autore Il ‘De viris illustribus’ I n un paesino del'ex Russia dove la comunità per la maggior formata da contadini per cui avere un asinello, un caCornelio Nepote vallo che fossero di aiuto per coltivare la terra era una grossa fortuna, un giorno alla fiera del paese alla lotteria come premio c'era un cavallo. Vassiliv comprò un biglietto e con quell'unico biglietto vinse il cavallo. Tutta la gente del paese allora andava dicendo: come è fortunato Vassiliv che con un unico biglietto ha vinto un cavallo. Dopo qualche giorno Vassiliv andando a cavallo cadde e si ruppe una gamba e tutta la popolazione del paese: come è sfortunato Vas- siliv alla prima caduta si è rotto la gamba. Dopo qualche giorno il signorotto del paese intraprese una guerra con il paese vicino e tutti i cittadini furono chiamati ad andare a combattere tranne Vassiliv che aveva una gamba rotta. E la gente: come è fortunato Vassiliv! La guerra fu vinta ed i cittadini dal signorotto ricevettero grano per il pane e legna per il fuoco, tranne Vassiliv che non aveva partecipato alla battaglia. E tutta la gente: come è stato sfortunato Vassiliv! All'improvviso i vicini vinti invasero il paese, lo devastarono rubando grano e legna e bruciarono tutte le case tranne quella di Vssiliv nella quale non c'era nulla. E la gente: quanto è fortunato Vassiliv! Non bisogna mai strapparsi i capelli nella sfortuna e non bisogna mai fare salti di gioia nella fortuna: l'una può essere conseguenza dell'altra! Vincenzo Lista la steppa russa... 12 il popolo russo... Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone osservatorio T empo di Ognissanti, tempo di Commemorazione di defunti: il pensiero va insistentemente a chi ci ha preceduto, ci ha amato, ci ha voluto con sé e per sé e adesso non c’è più; il pensiero va anche a quelle persone che si sono talmente distinte in carità da essere riconosciute sante. Tra noi e loro resta un solco di pensieri, di riflessioni, di scambi avuti; tutto divenuto ricordo palpitante di un panorama di valori condivisi in molti casi, di intuizioni spezzate insieme. Questa che Vi riporto è una, lasciatami da persone a me carissime, che adesso non sono più. Il trascriverla è il modo più bello di ricordarle in questo mese di novembre. Tempo e defunti Sono un connubio inscindibile eppure una grande emozione Mi dicevano: “Ti chiediamo se, guardando agli aeroplani che volano sulle nostre teste, hai pensato che si librano in voli che ci caricano di brividi: il poter guardare le nostre città, i nostri paesi, il mare, i monti con i piedi sospesi dalla terra è un’emozione che l’uomo ha sempre avuto nel suo cuore, un’istanza di libertà di movimento alla quale ha dato una risposta tecnologica sempre più avanzata. Eppure non ci sono aerei che non abbiano la necessità di partire dalla terraferma e a questa arrivare. E’ il caso di dire che non si può volare senza aeroporti! riconciliarci con il passato Così è anche per la nostra vita corrente e ancor più per la nostra vita interiore: non possiamo andare verso il futuro e il nuovo senza ricordare il passato, senza rispettarlo e tenerlo in giusta considerazione. Non possiamo tranciare di netto il nostro rapporto con le tradizioni in nome di una battaglia allo oscuranti- un vedere per un andare sempre più in alto smo, cosa di cui si potrebbe frettolosamente venire accusati. Errore su errore, questa sarebbe la migliore via per restare in breve privi di ogni identità. Riusciremo ad approdare a situazioni di novità, a cambiamenti veri e significativi con la cura di non perderci mai solo se i nostri “aeroporti” di partenza e di arrivo funzioneranno; solo così la nostra vita interiore sarà sempre più una crociera e sempre meno una deriva”. pertanto E’ così che i nostri morti non sono morti ma continuano a vivere più efficaci ed eloquenti che mai. Lucia Bellassai No svendite dei Parchi Nazionali la proposta della modifica della legge 394/91 l’orrore di perdere la naturalità dei Parchi Nazionali E ’ in corso al Senato, presso la Commissione Ambiente, la discussione del disegno di legge 8 N. 1820 per la modifica della legge quadro sulle aree protette (Legge 394/91). La Legge 394/91 era stata voluta da menti illuminate, che, con tanta ostinazione e coraggio, erano riuscite a farla approvare dal Parlamento, dopo un lungo e tortuoso percorso, durato ben 31 anni. una legge peggiorativa Il disegno di legge risulta peggiorativo, rispetto al testo attualmente in vigore, in diversi punti ma tra questi, vogliamo, in questo momento, metterne in evidenza uno particolarmente insidioso e pericoloso e cioè l'emendamento N.2.0.300, presentato dal sen.Orsi, relatore del ddl, lo stesso che aveva proposto mesi addietro una nuova legge sulla caccia particolarmente im- pattante. Il “cacciasenatore” Orsi è ritornato all’attacco ancora più pesantemente, proponendo con il suo emendamento, di dare la facoltà ai titolari di concessioni idroelettriche, cave, impianti a biomasse, ricerche di idrocarburi, impianti eolici, fotovoltaici di dare “elargizioni” agli Enti Parco, in cambio del “disturbo”. Basterà pagare i parchi per poterne sfasciare il territorio, facendo leva sul fatto che l’attuale Governo non ha esitato a dimezzare i fondi concessi agli Enti parco, rendendo sempre più difficile la loro azione di tutela del territorio e di sviluppo sostenibile delle comunità locali. un futuro veramente nero Immaginabili quali e quante pressioni le lobby dell'energia, del cemento stiano facendo sui parlamentari, con l’ obiettivo di scardinare la legge quadro 394/91, considerata, finora, una tra le migliori al mondo nel campo della tutela della biodiversità e della protezione degli ecosistemi e non solo. Un fiore all'occhiello per il nostro Paese, fiore che qualcuno sta cercando ostinatamente di far appassire, per soddisfare certi gruppi di potere facilmente. Individuabili L' aggressione ai parchi nazionali, alle aree protette, alla Rete Natura 2000 è ormai palese. Il Parlamento bocci questa proposta deleteria per la conservazione della natura e la tutela del paesaggio, che verrebbero svenduti, con gravissimi danni anche per la collettività. La bocci, prima che sia troppo tardi. Lì, 22 Settembre 2011 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- ALTURA, ITALIANOSTRA, CALABRIA, WWF, LIPURENDE, MEDITERRANEA NATURA, COMITATO NAZIONALE PAESAGGIO, ENPA-CROTONE, ARCI-CROTONE 13 osservatorio Comunicato stampa traffico e vivibilità urbana: ascoltare la voce dei cittadini e risolvere una volta per tutte l’annosa problematica rimento veloce, che incrocia quartieri e scuole non trova da anni una soluzione degna di una comunità attenta alla sicurezza ed alla qualità della vita nei quartieri. La violazione generalizzata della segnaletica, ha oramai stratificato nella mente dei cittadini e soprattutto nei bambini delle scuole, tra l’altro impegnati nell’educazione stradale, l’idea che le regole civiche sono un optional e che valgono solo per gli altri. e di indicatori di sostenibilità L a nostra città, come sottolineato dal rapporto sull’ecosistema urbano delle città italiane, non gode di un buono stato per quel che riguarda la vivibilità e la qualità degli spazi pubblici. Il traffico, la viabilità, le piste ciclabili e gli spazi verdi sono tra i fattori che più incidono sulla qualità della vita urbana. soltanto scarsi risultati Se ne discute da troppo tempo ma con scarsi risultati; le lettere alla stampa locale di numerosi cittadini ed associazioni (ricordiamo quella di Italia Nostra a firma di Teresa Liguori) riaprono il dibattito che, purtroppo, non si traduce poi nell’attuazione di decisioni migliorative. Il sistema delle autonomie locali, nato negli anni novanta proprio per ricostruire un nuovo rapporto tra la pubblica amministrazione ed i cittadini ha trasferito competenze nuove ma non la responsabilità dei risultati. La viabilità, l’incremento della sicurezza sulle strade di scorrimento che attraversano i quartieri della città ed il traffico in prossimità di alcune scuole sono questioni che vanno affrontate con urgenza e determinazione. Riteniamo indispensabile la individuazione di indicatori di sostenibilità delle strade cittadine nei quali ponderare i seguenti parametri fondamentali: il livello del traffico veicolare, il livello di frequentazione pedonale o in bici, la sicurezza degli attraversamenti pedonali, gli spazi disponibili nei quartieri, l’inquinamento acustico e dell’aria. Nella società della conoscenza il concetto di “efficacia” è sempre più accesso immediato e semplice al servizio atteso mentre quello di “efficienza” fa riferimento al tempo trascorso tra l’idea e la sua realizzazione. L’Associazione Bene comune L’associazione “Bene comune” è nata anche per promuovere un cambiamento dell’attività amministrativa capace di leggere ed interpretare i bisogni dei cittadini attraverso incontri di ascolto nei quali si riscopre il valore della partecipazione sociale e civile. Per questo chiediamo un dibattito nella sala consiliare del comune nel quale istituzioni locali, associazioni sensibili al tema e cittadini possono esprimere idee e soluzioni nuove. ITALIANOSTRA: PRESENTAZIONE SUL LIBRO ENERGIA Domenica 28 agosto 2011 è ricorso il 48° anniversario della scomparsa del primo presidente di Italia Nostra, Umberto Zanotti Bianco (Creta, 22 Gennaio 1889 Roma, 28 Agosto 1963), al quale la sezione di Crotone ha dedicato un parco urbano, l'unico in Italia, voluto dall’associazione sin dal 1977 ed inaugurato il 22 Febbraio 2007 insieme all’Amministrazione Comunale. In occasione dell’anniversario, la sezione di Italia Nostra ha organizzato un incontro pubblico, nel parco Zanotti, angolo della magnolia, durante il quale è stato presentato il Quaderno N. 28 sull’ "Energia", curato ed edito da Italia Nostra nazionale, presentato ufficialmente a Roma, nell’Aula Bologna del Senato, il 30 Giugno scorso. Alla redazione del “Quaderno” ha collaborato la presidente di sezione con un breve dossier su "Parchi nazionali e centrali a biomasse: un rapporto insostenibile". La presentazione del libro è stata curata dall’avvocato Marcello Nardi, di Cosenza, esperto di diritto dell’ambiente. Gli ex studenti del 1977 Sono stati invitati tutti i cittadini a partecipare ed in particolare gli ex “ragazzi” (già studenti) delle scuole superiori di Crotone che nel 1977 hanno lavorato da volontari nell’area incolta del futuro parco. Area che, dopo trent’anni, è diventata giardino pubblico. l’urgenza di un modello La metodologia da utilizzare non è nuova, negli enti locali dovrebbe essere patrimonio di tutti: il “problem solving”. Insomma, un nuovo modello organizzativo dei servizi orientato ai risultati. Comprendere un problema, identificare gli aspetti specifici, analizzarne le cause e predisporre soluzioni fanno parte del nuovo bagaglio professionale obbligatorio di ogni dirigente o amministratore pubblico. La viabilità, cosiddetta di scor- 14 L’Associazione Bene Comune Claudia G. Rubino studenti a lavoro: foto del 1977 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone osservatorio Chiamati a crescere la dimostrazione dal paradigma dell’esperienza concreta.. C he l’uomo sia chiamato in questa vita a crescere, lo dimostra il paradigma di ogni esperienza: acquisito un dato e validatolo come verità, capita che, nel corso del tempo, venga rimesso da noi stessi in discussione: un intimo e occasionale studio lo scandaglia, lo approfondisce e poi lo accresce, e poi ci accresce. Ho sempre amato una citazione di cui non ricordo l’autore, a dirla tutta penso di averla ascoltata in un film: si parla spesso dell’anima. Oggi mi chiedo se quell’assioma che individua l’uomo nei suoi principi sia ancora valido, se non sia necessario elaborare ancora di più quel concetto che il credere implichi la relativa azione; se non sia più giusto, insomma, riconoscere alla coerenza dell’agire, e non alla sola fede, il merito di identificare l’uomo. La convinzione si rafforza vivendo in questo nostro attualissimo mondo di ladri, dove il problema del credere e dell’agire correlato, non si pone: tutti protesi a dimostrare la validità delle nostre ragioni attraver- Cos’è un santo se non la coerenza coriacea tra un valore vissuto intimamente e un vivere che lo conferma e lo sostanzia? Ecco, allora, che l’uomo sarà anche i suoi principi, ma la sua sostanza sta tutta nel verificare cosa è capace a rinunciare per viverli, come e quando si rialza dagli immancabili scivoloni, quanto è disposto a “santificarsi”. Accanto ad errori e colpe e difetti che quotidianamente ci dipingono, di quanti eroici si e altrettanto eroici no è costellata la vita di ognuno? Eroismi poco visibili a chi guarda dall’esterno – certo, non è materiale per propaganda elettorale! -, per nulla riconosciuti e gratificabili, tutti silenziosi, ma non muti: se non ambiranno a costruire la tempra del santo, struttureranno e quantificheranno la grandezza dell’uomo Angela Caccia un tempo che fa a pezzi la personalità…? dell’uomo e dei suoi principi, ma l’uomo è i suoi principi. In questa, che ho sentito come una verità, ho tentato di identificarmi, di rimanere cioè fedele alla convinzione che - come il cibo, consumato sano e fresco, traspare e si consolida in un corpo sano ed energico – i valori in cui si crede, sono la nostra essenza che in qualche modo trapela anche all’esterno, altrimenti detto gli occhi sono lo specchio so il più becero sofisma, quanti attestiamo in opere che il principio su cui fondiamo le nostre ragioni è valore vissuto prima che strombazzato? Se così fosse, se veramente in noi ci fosse la tensione a viverlo quel valore, ci accorgeremmo subito della difficoltà implicita a realizzare il proposito, dei pezzi di noi a cui bisogna periodicamente rinunciare per metterlo in pratica, ma soprattutto emergerebbe che, acquisita quella tensione, manca spesso la forza e il coraggio di perseguirla con costanza – altro che strombazzare valori!... Sarebbe una sorta di pudore ad avere la meglio: celebrarci attraverso i valori che professiamo sarebbe come puntare il dito, ma il pudore di cui parlo sgorga dalla consapevolezza che le altre quattro dita rimangono puntate contro di noi: è il pudore che chiede conto della nostra coerenza. Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- Eraclito 15 salute O gni mattina i nostri figli si trovano a combattere con molti “nemici” in primis la famigerata sveglia che molti vorrebbero lanciare contro il muro!.alcuni non amano fare colazione (abitudine molto sbagliata perché la distanza che li separa dall’ultimo pasto e’ tanta e questo significa che la glicemia si è abbassata e bisogna farla risalire. E’ un po’ come avere il serbatoio dell’auto in riserva!), altri fisicamente si alzano dal A scuola con lo zaino Zaini pesanti e postura sbagliata possono provocare alterazioni alla colonna vertebrale scrivente, può spiegarci in breve lo stato dell’arte di tale problematica ed in particolare i rischi che si corrono suggerendoci piccoli accorgimenti, dall'organizzazione delle borse al modo corretto di stare seduti, per non mettere in pericolo la colonna vertebrale durante le ore di scuola e di studio. una domanda rilevante... Zaini pesanti e postura sbagliata possono provocare alterazioni alla colonna vertebrale? La risposta è sì e no. Nel senso che la scoliosi, la malattia più nota e temuta della colonna vertebrale in età evolutiva, non ha relazioni con zaini pesanti e postura sbagliata: si tratta di una malattia su base familiare con una precisa ereditarietà, in cui al massimo ci possono essere condizioni favorenti un'evoluzione e non la sua comparsa. Invece, abbiamo dei sospetti sul fatto che zaini pesanti e posture sbagliate possano provocare l'insorgenza del dorso curvo o ipercifosi, ma anche qui ci sono poche certezze. La ricerca in questi anni ha, comunque, dimostrato che causano mal di schiena, in particolare gli zaini che non dovrebbero superare il 10-15% del peso corporeo dei ragazzi, mentre di norma arrivano oltre il 20% con punte in giornate particolari oltre il 30%: carichi quotidiani assurdi che sarebbero vietati perfino ai lavoratori in età adulta. spesso lo zaino è maggiore del bambino... letto ma e’ pura apparenza perché continuano a dormire in bagno ma, ecco spuntare alla fine di tutta la preparazione il nemico forse più temuto soprattutto dai genitori: LO ZAINO. a scuola…? Riaprono le scuole e la schiena dei ragazzi torna a essere messa alla prova dal peso di libri e zaini, dalle posture sbagliate e dalla sedentarietà, che accompagna e segna le giornate scolastiche dei nostri ragazzi. Sono state poste alcune domande riguardanti tale tema al dott. Stefano Negrini, fisiatra e direttore scientifico di Isico (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale). Egli, molto meglio dello zaino deve pesare il meno possibile, va riempito in altezza e tenuto contro la schiena in modo da avere un gioco di leve favorevoli che ne riducono relativamente il carico, deve avere uno schienale rigido che non si pieghi con il tempo, deve se possibile non essere tenuto aperto a soffietto allontanando il carico dalla schiena. Più che lo zaino, comunque, contano i professori ed una loro attenzione ai carichi fisici oltre che a quelli mentali, ed il tempo di percorrenza casascuola con lo zaino in spalla: se si arriva in auto sotto il portone della scuola, problemi non ce ne saranno mai! e la posizione corretta? Qual è la posizione corretta per studiare e per stare seduti al banco di scuola e quante pause bisogna fare? Cominciamo dalle ultime, che sono la cosa più importante. La colonna soffre le posture fisse prolungate: quindi la pausa, il cambiare posizio- i danni subiti Quali sono i danni che può subire la schiena a causa di pesi o posture sbagliate? Se compare il mal di schiena al trasporto dello zaino, allora significa che si sono superate le capacità di difesa della colonna. Si deve ridurre il carico, ridurre il tempo di trasporto, e aumentare di molto l'attività fisica per potenziare la muscolatura e consentire di sopportare il peso. Il fatto che ci sia mal di schiena non significa però che ci siano dei veri e propri danni: si tratta di un problema funzionale cioè un malfunzionamento, che potrebbe diventare un danno se prolungato per anni. Ma anche di questo non abbiamo prove scientifiche, quindi nulla si può dire con certezza. Allo stato delle conoscenze direi che no, danni veri non ne provocano proprio. ne, il muoversi è la cosa più importante, molto più importante della postura più corretta. Quindi, più che stare fermi, ma in posizione giusta, ci si deve muovere e cambiare posizione. A scuola è fondamentale l'intervallo e il cambio dell'ora per alzarsi. A casa si deve studiare alla scrivania, sul letto, sul divano, ripetere camminando: insomma variare spesso posizione. Cosa che i ragazzi spontaneamente fanno, sembrando irrequieti dopo essere stati fermi per un po', ma solo perché sentono questo bisogno più di noi. come deve essere lo zaino? conclusioni Come deve essere organizzato lo zaino? Deve avere caratteristiche particolari? Lo Conclusioni? Soltanto fare tesoro di cio’ che abbiamo appena appreso! si allo studio, no ai libri pesanti…. inizio scuola e tanti libri... 16 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone Scuola Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- 17 scuola: IPSIA Barlacch Barlacchii Cara Italia ti scrivo premiati con forza e vigore i lavori più belli dell'iniziativa "Cara Italia ti scrivo..." C ara Italia ti scrivo..., è il progetto dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale del Senato della Repubblica che si è concluso nel mese di giugno, nell’ambito delle manifestazioni per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. I messaggi elaborati dagli alunni sono stati pubblicati sulla piattaforma didattica predisposta per le scuole e sono stati votati dalla comunità degli iscritti. I messaggi che dovevano avere una lunghezza di circa 160 caratteri (l’equivalente di un sms), sono stati l’espressione di pensieri, emozioni, sentimenti, suggestioni sul Paese in cui viviamo. Quelli più significativi e che hanno riscosso maggiori consensi sono stati premiati e nei giorni scorsi sono pervenuti alle scuole gli attestati di merito. lastico svolto e per integrarlo opportunamente con gli strumenti offerti dal Senato, in modo da favorire lo sviluppo di future attività di ricerca individuali e collettive. Gli incontri si sono articolati presso tre diversi Palazzi del Senato: Palazzo delle Coppelle, Palazzo della Minerva, complesso Palazzo Carpegna - Palazzo Madama, secondo il programma pubblicato nel sito www.senatoperiragazzi.it e di volta in volta comunicato alle classi interessate, a cura dell'Ufficio comunicazione istituzionale. Le classi che dell’IPSIA A. M. Barlacchi hanno inteso partecipare all’iniziativa inviando agli Uffici Scolastici Regionali un progetto formativo. Tali Uffici hanno compiuto una prima selezione sulla base del progetto formativo presentato dai docenti e una visita al Senato In occasione della visita al Senato della Repubblica delle classi 3° e 5° sezione Ottico dell’IPSIA A.M Barlacchi di Crotone, i ragazzi hanno partecipato al concorso per immagini pubblicate sulla piattaforma didattica. Il pensiero espresso dai ragazzi dell’Istituto e valutato dalla comunità di eworkshop.senatoperiragazzi.it e da una giuria di senatori e funzionari del senato, è stato il più votato. L’ufficio convocazione istituzionale del Senato ha fatto pervenire al dirigente scolastico prof. Umile Meringolo l’attestato di merito e l’opuscolo del senato dove a pagina 27 viene riportato il pensiero degli alunni dell’IPSIA che è stato il più votato d’Italia. per avvicinare la scuola Il Senato della Repubblica, al fine di avvicinare sempre più il mondo della scuola alle Istituzioni parlamentari, ha, infatti, attivato lo scorso anno scolastico incontri periodici di studio e di formazione, denominati "Un giorno in Senato", con le classi dell’ultimo biennio delle scuole secondarie di secondo grado. Gli studenti entrano direttamente in contatto con il lavoro dell’Assemblea parlamentare di Palazzo Madama, mettendo a confronto, tra l’altro, le conoscenze acquisite nell’ambito dell’attività didattica, con il concreto funzionamento delle predette Istituzioni. Le classi che hanno partecipato all’iniziativa dovevano, infatti, già aver affrontato studi sul sistema costituzionale italiano. rilevante il riconoscimento di peculiarità personali... le classi sono state scelte dal Senato, d’intesa con il MIUR. A Palazzo delle Coppelle si sono svolti gli incontri con le scuole e le simulazioni di seduta Presso la Libreria - Centro di informazione del Senato, dove Personale specializzato ha fornito informazioni sul funzionamento dell’Istituzione e sull’ordinamento costituzionale. concludendo Gli alunni dell’IPSIA guidati dai docenti proff. Pugliese, Sacco e Talarico hanno visitato Palazzo Madama e assistito alle simulazioni di seduta in diretta o in differita e ai dibattiti che si svolgono in Aula attraverso appositi schermi. Gli alunni hanno avuto modo così di rivivere i momenti salienti di un dibattito parlamentare e di familiarizzare con le procedure adottate nelle Assemblee legislative. formandosi ed informandosi Le giornate di studio sono state connotate da una specifica attività di formazione e informazione per valorizzare il lavoro sco- docenti e ragazzi alla premiazione 18 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone scuola: Ist. Gravina Il Papa in Calabria la Calabria accoglie il Santo Padre Benedetto XVI una grande commozione lo schermo gigante I l 9 ottobre 2011 è una di quelle date che resteranno indelebilmente scolpite nel cuore dei calabresi per un eccezionale evento: il Santo Padre Benedetto XVI è a Lamezia Terme e a Serra S. Bruno per la sua prima visita pastorale in terra di Calabria. Una visita inattesa, ma tanto invocata in questi tempi difficili, che richiedono una presenza nuova ed una nuova evangelizzazione, una visita che rappresenta il bisogno di una parola forte di incoraggiamento che aiuta a risollevarci dalla nostra paralisi e ad abbeverarci alla fonte di Pietro, una visita, che riveste un profondo significato per tutto il mezzogiorno: apre la navigazione spirituale del cuore al Nocchiero della barca di Pietro. Le nubi grigie che sembravano minacciose di pioggia si sono dimostrate clementi, in una calma tranquilla pareva che il tempo, regolato dal Buon Dio, dovesse premiarci per buona condotta. Quarantamila i fedeli accorsi per la celebrazione della S. Messa, nell’area industriale di Lamezia Terme. Ricco di commozione l’incontro con la singolare comunità dei monaci dell’antica abbazia, ci sentiamo impiccioliti dinanzi alla grandezza incomparabile,il bagliore bianco del Papa e i visi magri vestiti di un saio,con le grandi maniche,il cingolo e un cappuccio, che isolata dal mondo vive una semplice vita regolata da norme immutate da secoli con i loro canti e il loro silenzio,fatto di preghiere, salmi, meditazione e ore di lavoro. Forti, intrepide , incoraggianti ,di conforto le parole del Pontefice che risuonano distinte nella luce ad una folla che ascolta e tace con occhi supplici. le Parole... in tutta la regione, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni. Se osserviamo questa bella regione, essa è una terra sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche strutturale, comportamentale e sociale.>> <<E’ terra di disoccupazione e di una criminalità spesso efferata che ferisce il tessuto sociale>>. Il pontefice è vicino ai calabresi, ci invita d affrontare un futuro più radioso perché conosce la nostra straordinaria capacità di adattamento al disagio e ci invita a non cedere mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento e alla nuova generazione di uomini e donne di andare avanti,di migliorare ,di non tralasciare l’intraprendenza ,di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune. Grazie Santo Padre. <<So che anche in questo territorio, come Valerio Prestia Classe V A Un’armonia di parole per Laura Tarantino tanti affettuosi pensieri... V i è mai capitato di entrare nel laboratorio di informatica di via Ugo Foscolo dell’Istituto “G.V. Gravina” di Crotone? Non ci si sente né confusi e né smarriti. Chi si addentra nel labirintico mondo tecnologico e si tuffa nell’affascinante viaggio dell’esplorazione della sfera dell’immediato, trova il tecnico di laboratorio Laura Tarantino. Bella nei tratti e luminosa nel sorriso, dolce e veloce, colta e raffinata, un atteggiamento sempre professionale, costruttivo e rispettoso, una vita meravigliosa. In un’atmosfera serafica e silenziosa, rotta dal vociare del vasto pubblico di frequentatori, tutto è docile, tutto obbedisce, ed è piacevole lasciarsi conquistare da questo spazio che tutti percorrono: <<Noi, alberi spogli senza foglie,con la luce e il suo calore,siamo fiori che si aprono sui rami ritorti>>. Se proviamo ad immaginare il laboratorio senza Laura lo vedremo meno colorato e accogliente. E’ l’esperta che valorizza le qualità individuali, è sicurezza, piacere, entusiasmo, ricerca, gratificante fatica. serie di pensierini... A Laura, da parte mia, la più grande e profonda dimostrazione di stima la prof.ssa Silvana Talerico Prego, ragazzi, volete accomodarvi? Il significato del nostro tecnico di laboratorio Laura Tarantino ,al di là del vero significato ufficiale è energia vitale ,niente di più bello, di più brillante, di più ordinato, un modello di grande mente e di gran cuore. Caterina Liberti 4D “E’ cammino fiducioso a risolvere qualunque difficoltà o problema importante ….Ti voglio bene ! Carmen Marino 4D Chi trova Laura, trova un tesoro! Angela Amato Laura è infinitamente equilibrio e serenità della mente. Giusy Manfredi Laura Tarantino: costruire un’umanità in cui si possa non essere cattivi. Grazie all’ impulso del suo forte sentimento religioso ho imparato davvero cos’è importante nella vita. Mi ha accompagnato per la prima volta nell’esperienza spirituale di Paravati che mi ha illuminato il cuore . Ho riscoperto quella fede che credevo perduta, la luce mi ha aperto l’anima … ti voglio bene…grazie Laura! Daniela Scalise 4D Laura… un ingegno sottile e acuto, una inesauribile risorsa dello spirito, ammirevole per costanza e bravura,correttezza e passione , valida e insostituibile Viviana Calabretta E’ una persona fondamentale per il nostro Istituto e speciale!! Grazie a lei ho vissuto un’esperienza bellissima a Paravati che mi ha fatto riflettere molto sulla fede di noi giovani Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- 19 scuola: Istituto Comprensivo Don Milani Credo che sia molto difficile trovare persone come lei, per questo mi reputo fortunata , ti voglio bene. Valentina Buscema 4D Non vi sono accenti negativi per Laura,ma solo giudizi positivi: la regola della sua vita la disponibilità autentica a non fermarsi mai: Nel suo insegnamento non si trovano altro che parole che conducono alla pace ,che suonano come amicizia ,che hanno il sapore della lealtà ,della sincerità e dell’amore. Katia Mancuso 4D Laura: Uno spirito dolce e gentile che trasmette positività e armonia è la guida su cui ognuno di noi fa affidamento per comprendere l’incomprensibile mondo virtuale !!!! love you… Sabrina De Pasquale 4D Laura è il pilastro del nostro Istituto… E’ sempre pronta ad aiutare il prossimo, soprattutto noi giovani, in tutta la nostra allegria ed esuberanza… Nonostante i pochi mezzi e le poche risorse che possediamo in questa Scuola, lei riesce con un tocco ,direi magico, a risolvere ogni nostro piccolo problema. Una donna eccezionale non solo umanamente ma anche professionalmente; in Laura è una luce e una pace interiore così in- tensa da trasmettere a chiunque le sta vicino una grande tranquillità .Valentina Marra 4D Non sono una poetessa e non so formulare frasi solenni però esprimo tutta la mia stima nei confronti di una donna dolce, preparata, lavoratrice infaticabile, disponibile e “testimone”…!! Prof ssa Annamaria Muscò Laura è Laura. Senza di lei questo anno scolastico non sarebbe stato così fantastico ed emozionante. Avrei tanto da dirle, me racchiudo tutto in una parola: Grazie!! Grazie per i momenti trascorsi insieme e principalmente per la tua infinita disponibilità…Ti voglio bene… Isabelle Casulli 4D infine E’ un pensiero speciale che dedichiamo a te…. Se ti avessimo portato la luna d’argento dal mare quaggiù già domani sarebbe svanita nel blu e le rose più belle lo sai, dopo un giorno non durano più, mentre quello che abbiamo scritto oramai resterà per la vita lo sai…!!! con Affetto gli studenti di S.d.F G.V. Gravina Amatissima Accademia un’aspirazione profonda con la commozione di un sogno... I o, ora, sto facendo la terza media e sto capendo, anzi, ho capito cosa voglio fare (perché ho già le idee chiare). Intanto,voglio andare all’Accademia di Belle Arti perché desidero fare come facoltà SCUOLA DI DECORAZIONE per diventare un professore di arte di liceo (CLASSICO, ARTISTICO, SCIENTIFICO, MAGISTRALE,ecc…) o ginnasio (CLASSICO). Non lo voglio fare alle medie perché,appunto,nella scuola media, c’è una maleducazione assurda, che non dovrebbero esistere ma che, invece, esiste(io, al loro posto, mi vergognerei!!). Invece, nella scuola superiore, c’è più educazione verso gli insegnanti, ovviamente anche loro faranno le loro pazzie, le loro follie (impensabili per i professori), ma sono giovani (quasi adulti), mentre quelli delle medie (ancora piccoli, ma già in fase di crescita mentale e fisica) sono troppo esagerati e per fare certe cose bisogna essere un po' o (direttamente) più GRANDI! Vorrei insegnare nelle scuole superiori anche perché mi interessano le esperienze dei veri adolescenti (perché noi, in realtà, siamo all’inizio, ora siamo entrati nel periodo o 20 TUNNEL della adolescenza). E, comunque, quelli delle medie, fanno certe cose che io, non per colpa dei miei genitori ma per mia volontà, non farei assolutamente. Inoltre, mi piacerebbe avere una doppia laurea per diventare anche un insegnate di ITALIANO e STORIA (per le seconde) e ITALIANO, STORIA e GEOGRAFIA (per le terze); per seconde e terze intendo scuola media, perché, comunque, voglio solo insegnare (come Scuola Media) all’ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI! Vincenzo Paluccio – 3^ D nella giovinezza le chiavi per un futuro Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone Vita parrocchiale Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- 21 parrocchia Il suffragiodei defunti un ricordo per la carità … perché i nostri cari accelerino il tempo di purificazione e passino presto alla luce di Dio le tre Virtù... UNA LACRIMA PER I DEFUNTI EVAPORA, UN FIORE SULLA TOMBA APPASSISCE, UNA PREGHIERA ARRIVA FINOAL CUORE DELL’ALTISSIMO Sant’Agostino La fede, la speranza, la carità vengono ad impartirci insegnamenti di luce sì da rendere possibile la comunione con i nostri defunti. Siamo usciti dalle mani di Dio, che ci ha creati, per vivere sempre. Questa coscienza, di cui disponiamo, non si spegnerà mai. Ognuno può dire: il mio essere non sarà assorbito da un sonno di morte, cioè di annullamento e di distruzione. Vivrò! Quel che facciamo ora ha una ripercussione nell’eternità. Di qui il peso e il valore della nostra vita presente. Le nostre azioni ci accompagnano nell’eternità: diventano di una importanza enorme. Saremo, di fronte a DIO , per questo ci stiamo plasmando con la nostra volontà, con le nostre virtù. le Tre virtù teologali: fede, speranza, carità che si chiama amore, durerà sempre. un vincolo tra noi e Dio Questo vincolo esistente tra Dio e noi arriva a metterci in comunicazione anche con le anime dei nostri defunti. attraverso il misterioso canale costituito dalla Comunione dei Santi, quindi , possiamo aiutare i nostri cari defunti nella celebrazione della Eucarestia che è il sacrificio di Cristo. Caritas parrocchiale una fede rilevante... O gnuno ricorda i propri cari, specie coloro la cui dipartita è recente e la cicatrice del dolore non è ancora rimarginata. Poi il pensiero va alle persone conosciute, a coloro che hanno avuto con noi vincoli di parentela, o rapporti di professione ed amicizia, che con noi hanno condiviso le vicende del pellegrinaggio terreno, partecipando alla nostra vita sociale. L’orizzonte si allarga ancora, e sentiamo doverosa la preghiera per gli altri defunti, a cominciare dalle vittime delle guerre del nostro tempo, sino ai molti caduti anche in questi giorni perché non siamo capaci di essere fratelli. La fede ci inserisce nell’albero dell’eterna vita: CRISTO. Se siamo innestati in Lui e cristiani vivi, il nostro destino è bene assicurato, siamo incamminati verso l’oceano della vita: Cristo, la nostra redenzione e salvezza, il nostro premio. Egli ci aspetta, ci chiama ; perciò sostiene il nostro pellegrinaggio terreno con la sicurezza dell’incontro finale con Lui. Ed ecco la carità. Fiorisce questa virtù che, come dice San Paolo, giammai verrà meno, e non si spegnerà. La fede e la speranza si risolveranno nella visione di Dio e nel suo godimento della vita futura. La carità no: quel che oggi compiamo nella ricerca di Dio, nel volergli bene, nel seguirne i precetti e nell’essere uniti a Cristo : questo slancio, una fede da scalare... Un’occhiata nella nostra piccola Comunità. Indovina chi? Questo uomo si offre per portare i doni all’altare… ma chi è? 22 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone parrocchia a cura di Tonino Laratta Ingredienti per 4 person personee un nasello da 1/1,5 Kg, olio di oliva , aglio , prezzemolo, vino bianco secco, limoni, pepe nero/bianco e sale q.b. Il nasello lavatelo e privatelo delle squame, dopodiché, tagliatelo a fette, le stesse vanno salate e passate nella farina bianca (tipo 00). Fatto ciò, in una padella capiente, mette uno spicchio d’aglio tagliuzzato un poco d’olio d’oliva mettete sul fuoco moderato e fate dorare l’aglio. Una volta dorato l’aglio mettete le fette del pesce nella padella in modo da farlo soffriggere da tutte e due le parti , a fuoco moderatamente alto, aggiungete un bicchiere di vino bianco, il prezzemolo tritato molto finemente, il pepe nero oppure bianco (secondo il gusto), inoltre, il succo di uno o due limoni. A cottura ultimata, togliete le fette del pesce dalla padella e completate di far addensare l’intingolo fino a diventare una quasi cremina, che verserete sulle fette del pesce in un piatto rotondo di portata, guarnendo con fantasia. Vini consigliati: Librandi Labella, Cirò Krinos L’attesa del Santo Natale: ..il cenone naturalmente! .«..ed ecco la Stella li precedeva, finche’ giunse sul luogo dove abitava Gesu’» mamma, papà! Perché si dice ‘pancia mia fatti capanna? Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- 23 Novembre 2011 Domenica 27 Inizio Avvento. S. Messa ore 10.00 Mercoledì 30 Inizio Novena dell’Immacolata. S. Messa ore 18.30 CELEBRAZIONI E S. MESSE: S. Messe festive: ore 10.00; Sabato e Vigilari, ore 18.30 S. Messe feriali: ore 18.30 UFFICIO PARROCCHIALE Lunedì, Mercoledì, Venerdì: dalle ore 17.30 alle ore 18.30 CENTRO D’ASCOLTO , Martedì e Giovedì dalle 17.00 alle 18.00 24 Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone