Periodico di informazione e di cultura della Parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano in Crotone
GESÙ È LA NOSTRA SPERANZA
Lettera mensile alle famiglie dall’Arcivescovo
C
arissimo/a,
parecchi anni fa usciva un libro
che ebbe molto successo: Io…
speriamo me la cavo; una simpatica raccolta di temi scritti da alcuni bambini e consegnati dall’insegnante al lettore
nella loro naturale edizione farcita di errori.
L’obiettivo era di far fiorire il sorriso in chi
si fosse avventurato tra quelle pagine.
Il libro tenne fede al titolo, e la speranza di
affermazione dell’autore divenne realtà.
Quante volte anche noi sussurriamo: “Io…
speriamo me la cavo”.
A differenza della speranza suggerita dal
libro, che indica un modo simpatico di affrontare la vita, la speranza dei cristiani è
una virtù teologale; vale a dire la sua origine non siamo noi, ma è in Dio stesso che
provvede ad infondercela perché abbiamo a
vivere in pienezza.
A che serve?
Non serve a farci saltare l’ostacolo momentaneo che si presenta davanti a noi; è quanto serve a mantenerci in piedi quando siamo
in difficoltà, affannati all’interno di un progetto che non abbiamo firmato noi ma direttamente Dio stesso.
Se il nostro progetto non è anche il Suo, allora conviene chiedere aiuto altrove. Chiedere aiuto a Dio.
Ti benedico
Domenico Graziani
“se il nostro progetto non è anche il Suo, allora conviene chiedere aiuto altrove. A Dio”
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
osservatorio
Fiducia nella politica
i cattolici a Todi: rilanciamo la fiducia nella politica
C
i vuole un governo nuovo e
più forte, questo non va bene,
non è adeguato; questa maggioranza non ce la fa e per il
bene del Paese vanno trovate soluzioni
diverse". A illustrare il senso di una giornata di lavori condotta rigorosamente a
porte chiuse è il segretario generale della
Cisl Raffaele Bonanni, affiancato dagli
altri presidenti del Forum delle associazioni cattoliche riunitesi a Todi e dal loro
portavoce Natale Forlani.
elezioni anticipate…?
Dal Forum arriva anche un altolà a elezioni politiche anticipate: "Meglio andare
alla scadenza naturale, con un altro governo" sulla cui definizione non ci si sbilancia più di tanto: "Lo si può chiamare
come si vuole". Altre esigenze richiamate
dai cattolici riuniti nel convento francescano di Montesanto, alle porte di Todi,
riguardano una nuova legge elettorale che
sia proporzionale corretta e che reintroduca le preferenze, "per restituire ai cittadini elettori il diritto di scegliersi i propri
rappresentanti; nonché una riforma del
fisco che introduca il quoziente famigliare per i ceti bassi e medi". Più in generale, si sottolinea l'esigenza di "rilanciare la
fiducia nella politica" e si assicura: "mai
come adesso siamo uniti". Ma l'obiettivo
proclamato non è quello di creare un partito dei cattolici che sono invece chiamati
"in questa difficile fase politica all'interno di una crisi economica, sociale e morale" a "scendere in campo, uscire dalla
porta e andare in mare aperto contro i
guasti che sono sotto gli occhi di tutti".
da il Forum delle Associazioni
Nel sintetizzare i lavori del Forum delle
associazioni cattoliche, Bonanni ribadisce che "tutti siamo chiamati all'impegno,
ale sistema politico, Bonanni stigmatizza
"i morsi sui cittadini prodotti dal bipolarismo, trasformatosi in un litigio continuo
senza esclusione di colpi". Quello che il
Forum dei cattolici vuole costruire, ribadisce, "non è un soggetto politico ma un
movimento d'opinione che costruisca con
convinzione una nuova realtà per uscire
dal pantano e rilanciare la speranza. Non
dobbiamo fare nessun partito, e chi si
aspetta questo resterà deluso; ma stimolare le persone a riprendersi in mano il loro
destino: è molto elementare".
i lavori
che è esclusivamente pre-politico. Il rapporto fra i cittadini e la politica è molto
precario e la nostra mira è aprire una discussione forte nella società italiana: con
oggi, finisce un lungo periodo di silenzio
dei cattolici. Puntiamo a iniziative forti
nei territori, a iniziative nazionali e anche
a dar vita a iniziative di respiro europeo,
per rilanciare la fiducia nella politica, con
nuove strutture capaci di far fronte a tutte
le difficoltà intervenute". Auspicate una
nuova legge elettorale "per recuperare in
pieno il rapporto fra elettori ed eletti" e
una riforma fiscale "per mettere al centro
la famiglia", Bonanni sottolinea che proprio quest'ultima è stata "il centro motore
che ha affrontato la crisi che tuttora imperversa, utilizzando tutte le risorse a
disposizione che hanno funzionato da
ammortizzatore sociale". Quanto all'attu-
Il convegno "La buona politica per il
bene comune", organizzato dal Forum
delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro, è
iniziato oggi con la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco. Sono seguite tre
sezioni di lavoro: "Ripartire dai valori per
fare comunità", con relatore Lorenzo
Ornaghi, rettore dell’università Cattolica;
"Leve per una stagione di sviluppo", con
relatori Corrado Passera, Ceo di Banca
Intesa, e Stefano Zamagni, presidente
dell’Agenzia per il Terzo settore;
"Costruire una politica orientata al futuro", con relatori Vittorio Emanuele Parsi,
docente di Relazioni internazionali alla
Cattolica, e Giuseppe De Rita, presidente
del Censis. A Todi si sono ritrovate tutte
le associazioni e i movimenti che fanno
diretto riferimento alla Chiesa e alla sua
dottrina sociale.
Mons. Gualtiero Bassetti, vicepresidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città
della Pieve, in una intervista rilasciata al SIR, ha spiegato come il seminario di Todi
sia nato da una legittima e spontanea iniziativa dei laici cristiani che, consapevoli
della grave situazione economico-sociale e politica in cui versa il nostro Paese, sentono la responsabilità di ribadire che, per i cattolici, «l’impegno politico deve essere
svolto con spirito di carità senza interessi personali, perché la politica è un alto esercizio della virtù della carità». Il degrado morale dilagante e la situazione di povertà e
precarietà sociale – ben documentata dai dossier Caritas – richiedono dai cattolici
un senso civico pari a quello che, dopo la guerra, rese loro protagonisti della rinascita dello Stato italiano e – attraverso uomini come la Pira e De Gasperi – anche padri della Costituzione Italiana, ispirati dal
Vangelo e dalla dottrina sociale della
Chiesa. Oggi, prima che l’incontro abbia
inizio, sentiamo già aleggiare su di esso
facili strumentalizzazioni politiche e
l’accusa di ingerenza della Chiesa nella
politica. La Chiesa però, giova ricordarlo,
non ha intenzione di fondare partiti, piuttosto promuovere nei cattolici la consapevolezza che l’impegno nel sociale e nel
politico è per loro una vocazione e una
missione, anzi, un dovere fondato sulla
teologia morale che tratta dei problemi
legati al bene comune e alla vita di tutti.
Mons. Gualtiero Bassetti
2
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
OSSERVATORIO
Dialogo sulla perdita
Eccolo di nuovo
Le ricorrenze di Ognissanti e dei fratelli defunti
Si vince la crisi riscoprendo la famiglia
No allo sfruttamento di Crotone
Una gratitudine
Le varietà della fortuna
Tempo e defunti
No svendite dei Parchi Nazionali
Comunicato Stampa
Il libro Energia
Chiamati a crescere
A scuola con lo zaino
SOMMARIO
don Riccardo Alfieri
Gennaro Crugliano
Giuseppe Morrone
Salvatore Barresi
pag. 5
pag. 7
pag. 9
pag. 10
pag. 11
Alessandra Mottola Molfino
pag. 12
Lucia Bellassai
pag. 13
pag. 14
Teresa Liguori
Angela Caccia
Gianfranco Paluccio
pag. 15
pag. 16
Cara Italia ti scrivo
Walter Frisina
pag 18
La Calabria accoglie
Un’armonia di parole
Amatissima Accademia
Valerio Presti
pag 19
Vincenzo Paluccio
pag 20
SCUOLA
PARROCCHIA
Il suffragio dei defunti
Nasello al limone
Caritas parrocchiale
Tonino Laratta
pag. 22
pag. 23
commentare qualche articolo, o per affrontare un argomento contattateci all’indirizzo
internet: [email protected]
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
3
Osservatorio
4
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
osservatorio
Dialogo sulla ‘perdita’
Ho iniziato a vivere tormentato dai dubbi, certo che Dio (se c’era) mi avesse abbandonato
vivere, pur nella sofferenza del ricordo e nella mancanza così
Carissimo Don Riccardo,
lacerante per quel figlio che non era più.
grazie per la stima e l’affetto
che hai per me anche dopo
Più di un anno fa seppi che Madre Teresa di Calcutta aveva
molti anni. La persona che hai
vissuto per quasi cinquanta anni in una profonda crisi spirituale
conosciuto c’è ancora, ma
nella quale non aveva più avvertito la presenza di Dio e che le
l’esperienza dolorosa che ho
sue confessioni erano state pubblicate in un libro Come be my
vissuto mi ha segnato profonlight, anche se solo in inglese. Immaginai che forse la sua misdamente. All’inizio ho trovato
sione, vissuta nell’esperienza quotidiana della sofferenza e della
la forza di tenere insieme la mia famiglia e sicuramente la fede
morte avesse in qualche modo determinato quella sua crisi e mi
mi ha aiutato. Mia moglie si era chiusa completamente nel dolo- affrettai a cercare ed acquistare il libro, nella speranza di trovare e viveva unicamente nella preghiera, per chiedere a Dio che
re in esso ciò che mi avrebbe aiutato a riconquistare la fede in
ci concedesse di riavere nostro figlio .... Lei non perdeva occaDio e la speranza nella vita. Ho ritrovato in molte riflessioni
sione per chiedere a tutti di fare altrettanto: bisogna avere fede,
parte della mia esperienza:
Dio può tutto e … occorre solo essere insistenti!
“...Nella mia anima io sento solo quel dolore
i riporta una lettera di un
Tutto il resto era per lei secondario, anche il
terribile di perdita – di Dio che non mi aspetta –
Padre che ha perso premapiccolo … di 11 anni.
di Dio che non è Dio – di Dio che realmente non
turamente, per una malattia
Ho trascorso momenti difficili e quando lei ha
esantemica in forma grave esiste (Gesù, per favore perdona la mia besteminiziato a mostrare i primi timidi segnali di ri- (malattie infettive dei bambini), il mia…). Quell’oscurità che mi circonda su tutti i
presa, allora è iniziato il mio crollo. Ho iniziato proprio figlio appena adolescente. A lati… Nel mio cuore non c’è fede – non amore –
a vivere tormentato dai dubbi, certo che Dio (se seguire si mette a conoscenza la non speranza – c’è così molto dolore… Io non
c’era) mi avesse abbandonato, … quasi a com- risposta …
prego più – La mia anima non è niente senza di
pletare così l’esperienza umana della “Croce”!
te…”. Ma ovviamente qualsiasi confronto sarebNon riuscivo ad essere perseverante come Anna, e soprattutto
be assolutamente fuori luogo. Lei aveva trovato la forza nel suo
non riuscivo più ad accettare la distanza che percepivo tra la
immenso amore per Cristo di accettare qualsiasi cosa, compresa
mia esperienza di ogni giorno e le tante certezze evangeliche.
la prova delle “tenebre”. “…Oggi io feci una preghiera nuova –
Sentivo anche come la mia sofferenza fosse sempre più unita a
Gesù, Io accetto qualunque cosa tu mi dai – e io do qualunque
quella di tanti uomini e donne, genitori e figli, che in questo nocosa Tu prendi”. Forse proprio a seguito di quella prova aveva
scritto: “Se io mai diverrò una Santa – Io sarò certamente una
stro mondo possono solo accettarla o subirla.
Ho cercato allora di scrivere la mia esperienza, le mie riflessio- dell’oscurità. Io sarò continuamente assente dal Paradiso per
accendere la luce di quelli che si trovano nell’oscurità sulla terni, nella speranza che tale “esternazione” mi potesse in qualche
ra…”.
modo aiutare a recuperare la speranza e la fede che sentivo ormai perduta. Ho condiviso il mio scritto anche con alcuni sacerOgni giorno sentivo più fragile e sottile il confine tra la fede ed
doti; ma … nessuno ha forse potuto “raccogliere” quella che
il bisogno di credere. Di credere per poter sperare che ciò che ci
ha legato ai nostri cari, che non sono più, non abbia mai fine e
voleva essere una richiesta di aiuto. Mi sono allontanato dai
sacramenti, per la poca fede e… la rabbia che a volte mi assaliva per quanto era accaduto. Ciononostante sentivo che dovevo
mantenere “aperto
un canale di comunicazione”: ho continuato a frequentare
la Santa Messa della
Domenica e a pregare nella speranza
che prima o poi Dio
avrebbe illuminato
la mia mente ed il
mio cuore.
La nascita della
che la morte rappresenti solo un passaggio tra due modi diversi
piccola..., nel 2005,
di esistere. Quello di credere è un bisogno universale, talora
aveva riscaldato i
disperato, per accettare di vivere, per non lasciarsi andare e
nostri cuori. Lei e
soprattutto per trovare la forza di soffocare la disperazione, …
…….. ci aiutavano,
di offrirsi per chi ci ama ed ha ancora bisogno di noi.
con la loro presenza
Quest’anno, in occasione della Santa Pasqua, ho deciso di
e con il loro affetto,
“arrendermi” … non riuscivo più a vivere senza speranza. Dopo
ad andare oltre, ad
più di 5 anni mi sono riaccostato ai Sacramenti, ma sento dentro
amarli con tutto
di me di aver non ancora raggiunto la meta.
l’amore possibile,
dando così ancora
Con affetto
un senso al nostro
S
Madre Teresa nel suo incontro … con Dio!
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
5
osservatorio
La risposta
Carissimo ….,
posso rispondere solo ora alla tua lettera,
perché sono mancato per una quindicina
di giorni.
L’ho letta e riletta e la trovo di una
‘bellezza’ che solo un cuore torchiato da
un dolore indomabile può esprimere. Non
ti sembri banale questa osservazione. Mi
è sempre più chiaro lo spartiacque tra
l’arte e le raffinatezze artificiose.
Ricordo molto bene quando, per telefono,
mi hai raccontato la tua passione di padre
che reggeva tra le braccia il figlio, sanguinante come l’Ecce Homo.
E’ una immagine che mi rimane scolpita,
struggente.
Ho percepito, mentre ti ascoltavo, tutta
la tua grandezza umana. Mi sembra che
questa tragedia –comune purtroppo a
molti genitori- abbia avuto una singolarità che ho colto mentre mi dicevi.
Il tuo figliolo tra le braccia che cercava
da te consolazione e speranza, da te che
vivevi lo strazio e l’angoscia
dell’impotenza. Questa misura umana
imposta da una simile condizione è la
stessa che ti ha prodotto la fierezza di
avvertire spazzatura la fede facile, (che
trova risposta a tutto, perché non guarda
oltre il confine delle proprie piccole cose)
e ti ha insinuato la ‘ribellione’.
Non mi sembra che tu ti sia riconciliato
con la fede di prima. Forse ora vivi altro.
Non più il Dio potente che interviene –su
efficace richiesta- ad aggiustare le cose
quando si rompono, ma il Dio che appare
assente.
Come lo avvertono i condannati a morte,
e quelli in attesa della fine sotto le macerie dei tanti terremoti, i perseguitati dalle
oppressioni degli uomini o quelli vittime
di terribili infermità …
Come loro, in qualche modo, anche tu hai
gridato ‘perché mi hai abbandonato’, che,
ti assicuro, in quel momento non era una
dotta citazione.
Mi è sempre rimasto impresso il racconto di uno scampato alla morte nei
campi di concentramento, che raccontava
di quando –dopo la decimazione seguita
ad una fuga di prigionieri- in fila con i
compagni ha dovuto assistere
all’impiccagione anche di un adolescente.
Mentre il ragazzo si dimenava sulla forca
racconta di aver sentito da qualcuno –
angosciato sottovoce- dire ‘ma Dio,
dov’è Dio?’. ‘E’ agonizzante su quella
forca’ gli ha risposto una voce.
Dov’è Dio? Qui la novità del Vangelo
che si rivela nella pasqua di Gesù. Dio è
6
presente ‘nascosto’ nelle tragedie umane.
Tu l’hai tenuto tra le braccia -come Maria
nella pietà di Michelangelo- E il tuo figliolo attraverso te si è sentito stringere
fra le sue braccia. Hai fatto un ‘percorso’
che ti ha portato,forse, a scoprire che la
potenza di Dio ha un altro nome: ‘Pietà’.
Madre Teresa non l’ha più sentito il
Signore ‘dentro di sé’ ma l’ha visto, ama-
to, pianto, consolato nei suoi miserabili.
Questo è il contatto sicuro che le liturgie
possono solo segnalare non compiutamente offrire. Il tuo cuore, irrimediabilmente piagato ha uno straordinario potenziale di compassione su cui, forse, il Signore fa affidamento.
Consentimi un affettuoso abbraccio.
R. A.
Una testimonianza di speranza
L
’impulso avrei risposto: quale speranza potrei avere io che ho perso un figlio
di soli 20 anni a causa di un pirata della strada?
Sono una donna senza alcun nome, perché il dolore che trapassa il mio cuore,
mi rende tale. Se ad una donna alla quale muore il marito viene attribuito il
nome di vedova, a chi perde un genitore il nome di orfana, chi perde un figlio...
resta senza nome.
Un abisso di rabbia, dolore, odio, disperazione questi erano i sentimenti di quel brutto
giorno. Mentre accompagnavo mio figlio in chiesa per la Benedizione, ho pregato il
Signore e gli ho chiesto di non farmi cadere nella disperazione e di non
farmi chiudere nel mio dolore: dovevo occuparmi del resto della mia famiglia. Il Signore ha esaudito la mia preghiera: non sono rimasta con la testa china sul dolore, ho
aperto la porta del mio cuore a Cristo e Lui ha operato in me.
In questi anni tante persone mi sono state vicine con l’affetto e con parole di conforto.
Il più grande conforto è stata la presenza di Gesù nella mia vita; è la sua mano che
quando sto per cadere mi afferra e mi sostiene, tutto quello che avviene nella mia vita
non può essere opera mia, ma solamente opera di Dio: è Lui che mi da la forza. A tutti
voglio gridare e in modo particolare a coloro che vivono questa esperienza di dolore,
che Gesù è la nostra speranza, Gesù risorto ci dà la certezza che un giorno
incontreremo i nostri figli, più belli e splendenti.
la mamma di Antonio, da Crotone
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
osservatorio
E
ccolo di nuovo! L'ENI.
Sono anni che il sottoscritto manifesta il proprio timore che Crotone, nel disegno di qualcuno proteso al
solo e spregiudicato guadagno, debba diventare il
ricettacolo di tutto quanto di negativo esista per il territorio e di
tutto quello che nessuna altra popolazione d'Italia ha consentito
che si insediasse.
Un colosso che ha letteralmente succhiato l'anima al territorio di
Eccolo
di nuovo
i cittadini guardano all’orizzonte e...
Crotone e che non ha lasciato altro che inquinamento e malattie.
il colosso dell’Eni
Ebbene oggi, lo stesso colosso (leggasi ENI) si
appresta ad avviare un nuovo pozzo estrattivo sul
promontorio di Capocolonna, o meglio, che parte da lì e con una
sorta di cunicolo va ad attingere ad una falda che sta nei fondali
dell'Area Marina Protetta (ma non era intoccabile anche il fondale marino?). Il tutto con la benedizione dell'amministrazione
comunale che, all'insaputa del Sindaco (così lo stesso ha dichiarato), ha concesso la necessaria autorizzazione.
pertanto
Dobbiamo decidere però, o perseguiamo concretamente la vocazione naturale del territorio verso il turismo e l'agroalimentare o
aspettiamo che il personaggio di turno ci offra il vantaggio delle
royalties, facendolo passare come un grosso privilegio, mentre
in realtà è il classico piatto di lenticchie; a meno che il piatto più
succulento non imbandisca qualche altro tavolo. Mobilitiamoci
e non consentiamo che ci distruggano.
Gennaro Crugliano
una multinazionale e Crotone?
I soldi della politica
dopo questi dati, bisogna ricomprendere e, forse,
riacquisire il concetto divergogna sociale e povertà
P
er la prima volta viene tolto il
segreto su quanto costa ai contribuenti l'assistenza sanitaria
integrativa dei deputati. Si tratta
di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le
cui prestazioni sono gratis o al più pari al
ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che
da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento Wiki-
Parlamento
Leaks.
rimborsi sanitari
Va detto ancora che la Camera assicura
un rimborso sanitario privato non solo ai
630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro
familiari compresi (per volontà dell'ex
presidente della Camera Pier Ferdinando
Casini) i conviventi more uxorio. Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e
117mila euro. Tre milioni e 92mila euro
per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro
(976mila euro, per la precisione),
per fisioterapia. Per visite varie, 698mila
euro. Quattrocentottantotto mila euro per
occhiali e 257mila per far fronte, con la
psicoterapia, ai problemi psicologici e
psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Per curare i problemi delle vene varicose
(voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro.
Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I
deputati si sono anche fatti curare in
strutture del servizio sanitario nazionale,
e dunque hanno chiesto il rimborso
all'assistenza integrativa del Parlamento
per 153mila euro di ticket. Ma non tutti i
numeri sull'assistenza sanitaria privata
dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi
nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia,
shiatsuterapia, massaggio sportivo ed
elettroscultura (ginnastica passiva).
chirurgia plastica?
Volevamo sapere anche l'importo degli
interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce
li hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili? Cosa c'è da nascondere? Ecco il
motivo di quel segreto secondo i Questori
della Camera: "Il sistema informatizzato
di gestione contabile dei dati adottato
dalla Camera non consente di estrarre le
informazioni richieste. Tenuto conto del
principio generale dell'accesso agli atti in
base al quale la domanda non può comportare la necessità di un'attività di elabo-
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
7
osservatorio
Troppi soldi al calcio... e alla politica
razione dei dati da parte del soggetto
destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le
modalità richieste". Il partito di Pannella,
a questo proposito, è contrario. "Non
ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a
dare una assicurazione integrativa. Ogni
deputato potrebbe benissimo farsela per
conto proprio avendo gia l'assistenza che
hanno tutti i cittadini italiani. Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono
pagarselo, visto che già dispongono di un
rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi
un'assicurazione privata. Non si capisce perché questa 'mutua integrativà la
debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori". "Secondo
noi - aggiunge - basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di
euro all'anno".Mentre a noi
tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è
deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e
sempre nel massimo silenzio di tutti.
continuando la carrelata
Sull'Espresso di qualche settimana fa
Caro ..., quando ci sono troppi soldi in palio tanto nel calcio quanto nella politica,
prevale lo spirito di contesa. In politica specialmente, non è la prima volta che ci si
trova ad assistere a scene nelle quali, i nostri governanti o si insultano o, peggio ancora, vengono alle mani. Quando la politica e il mondo del calcio si macchiano di
corruzione, poiché di questo si tratta , nel popolo è legittimo il malcontento e la voglia di non credere più in questi personaggi. Con i soldi che prendono i politici o i
calciatori ogni qualvolta che scendono in campo a disputare un incontro, quante persone giovani e/o anziane potrebbero vivere un po' più dignitosamente rispetto a come
sono costrette a vivere attualmente ? Basterebbe un quarto dello stipendio percepito
da questi personaggi per aiutare molte persone
che vivono nella soglia della povertà. Se vi fosse
un impegno più concreto da parte di questi due
settori, allora e solo allora, si guarderà con uno
sguardo più fiducioso al domani di moltissime
persone che, possiamo dirla tutta, non se la
spassano affatto. A volte, e concludo, basta davvero poco per regalare la voglia di sperare alle
persone che, assistendo a litigi da parte di soggetti ricchi, attendono da loro una risposta. A
volte, come ricorda il Vangelo del ricco Epulone
e del povero Lazzaro, sono sufficienti anche le
briciole di pane che cadono dalle tavole dei
ricchi per rendere felici i molti poveri che bussano alla loro porta. Igor Moretto.
c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato
all'UNANIMITA' e senza astenuti un
aumento di stipendio per i parlamentari
pari a circa € 1.135,00 al mese. Inoltre la
mozione e stata camuffata in modo tale
da non risultare nei verbali ufficiali.
un po’ di sani conti
STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE,
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00
al mese, PORTABORSE circa Euro
4.030,00 al mese (generalmente parente o
familiare), RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese, INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTAS-
SE, TELEFONO CELLULARE gratis,
TESSERA DEL CINEMA gratis, TESSERA TEATRO gratis, TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis,
FRANCOBOLLI gratis, VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis, CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis, PISCINE E
PALESTRE gratis, FS gratis, AEREO DI
STATO gratis, AMBASCIATE gratis,
CLINICHE gratis, ASSICURAZIONE
INFORTUNI gratis, ASSICURAZIONE
MORTE gratis, AUTO BLU CON AUTISTA gratis, RISTORANTE gratis (nel
1999 hanno mangiato e bevuto gratis per
Euro 1.472.000,00)., Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo
35 mesi in parlamento mentre obbligano i
cittadini a 35 anni di contributi (41 anni
per il pubbico impiego). Circa Euro
103.000,00 li incassano con il rimborso
spese elettorali (in violazione alla legge
sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti
della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria,
l'auto blu ed una scorta sempre al suo
servizio)
un po’ di danni…
Totò e la politica...
8
La classe politica ha causato al paese un
danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI
di EURO. La sola camera dei deputati
costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO! Si sta promuovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti
i parlamentari.
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
osservatorio
Le feste e l’odierno contesto
culturale del moderno
Le feste di Ognissanti e dei Defunti nei
primi due giorni del mese di novembre
rappresentano un richiamo alla riflessione sul nostro destino in questa storia e
sulla verità profonda della nostra esistenza. In più oggi è dominante una mentalità
che certamente non favorisce un sereno,
attento ed equilibrato discernimento del
corredo valoriale che plasma e forma
coscienze sensibili al bene e alla verità.
La preoccupazione ossessiva della carriera nel lavoro, il guadagno come unico
scopo nella vita, il successo a tutti i costi,
rivelano
l’intimo
atteggiamento
dell’uomo ricurvo su se stesso, unicamente interessato alla ricerca del proprio
tornaconto,
del
bene
personale.
L’orizzonte di senso tende a restringersi
in una dimensione fortemente orizzontale, quando, per esempio, non siamo in
grado di compiere gesti di autentico bene
che, invece, ci costringe a spostare il centro dell’attenzione sull’altro e sulle sue
esigenze. In fondo, il problema dei nostri
giorni è che crediamo poco a ciò che realizza la nostra esistenza e il pensiero per-
Le ricorrenze di tutti
i santi e dei defunti
due momenti per riflettere e ricordare i nostri fratelli nella fede...
La festa dei defunti
tra ricordo e speranza
Cristo risorto dai morti
La certezza di ogni credente è che l’uomo
è chiamato alla santità per essere uguale a
colui che è Santo. Grazie a Gesù realizziamo questa intima vocazione, questo
destino che già in Gen.1,27 veniva misteriosamente rivelato: l’uomo è fatto ad
immagine e somiglianza di Dio. Il credente deve tenere presente, come criterio
L’altra festa che celebriamo in
questo mese è quella dei defunti: nelle fede siamo convinti che i nostri cari vivono alla presenza di Dio, nella
sua casa. Ricordare questo ci fa prendere
seriamente in considerazione la nostra
relazione con Dio: siamo invitati, dunque, a riscoprire questa relazione fondante e primordiale con Dio. Le radici del
nostro essere sono piantate in Dio,
l’Eterno, e in Lui vivremo. Dio che è
amore, l’amore del padre misericordioso
verso i suoi figli che Cristo ci ha rivelato,
ci fa vivere in pienezza. Questo lo sappiamo perché Gesù ce l’ha detto. Perciò
già in questa vita possiamo vivere nella
condizione che sarà vissuta in pienezza
dopo. In questa storia siamo in grado di
rinascere ad una nuova vita, quella dello
spirito, che è primizia della vita rinnovata
in cielo, garanzia della gioia che i nostri
cari defunti, grazie alla fede che hanno
professato con la loro vita, stanno già
godendo alla presenza di Dio Padre.
Giuseppe Morrone
la Commemorazione come evento di fede...
de lo slancio e il desiderio di innalzarsi
alla contemplazione della verità del nostro essere.
L’intima vocazione
dell’uomo: la santità
Schiera dei Santi
e principio della sua condotta, Cristo che
ha vissuto nella sua umanità la totale
obbedienza alla volontà del Padre.
L’uomo ritrova la sua originaria bellezza,
così come Dio lo aveva pensato
dall’eternità. Ciò significa, in altre parole, che la vera umanità, quella che ogni
uomo per essere autenticamente felice
deve costantemente guardare, è quella di
Cristo, che ha creduto nel bene, quel bene
umano che appartiene ad ogni uomo se
onestamente e faticosamente cercato: la
fedeltà alla propria coscienza, il senso
della lealtà e dell’onestà, lo spirito
dell’altruismo e della gratuità, l’amore
libero e sincero verso le persone. Questo
ci rende santi e ci fa essere figli di Dio.
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
la Gerusalemme celeste
9
osservatorio
si può vincere la crisi
riscoprendo la famiglia
uno sbando che si può superare con la famiglia….
S
iamo ormai allo sbando e constatiamo che nessuno
prende le difese della famiglia tranne la Chiesa. Proprio il Santo Padre Benedetto XVI, recentemente, ha
sottolineato come sia importante che il mondo del lavoro, dell’impresa e dell’economia debbano essere guidati dalla
“caritas” come già richiamato nell’Enciclica “Caritas in Veritate”. Lo sbando ha portato ad una crisi profonda della famiglia,
sia economica che morale, minando la struttura portante e incrementando le separazioni.
più separazioni familiari
C’è una tendenza all’aumento del numero delle separazioni familiari e alla diminuzione del numero delle celebrazioni matri-
uno stato di pace e serenità lavorativa, ad uno
stato di povertà assoluta. Il risvolto che nessuno dice della crisi è questo! La distruzione
della famiglia. L’analisi delle conseguenze
che produce l’aumento del tasso di separazione per matrimonio è violento nella società
odierna. Produce un dramma generale e provoca problemi psicologici sociali. Il dramma per i figli, che iniziano a vivere in famiglie destrutturate, imparando, al contrario,
dando valore negativo, alla fedeltà, all’impegno e al sacrificio.
Quali valori insegneranno i figli di oggi ai figli di domani senza
un progetto di vita? Forse tutto questo non comporta delle conseguenze negative per la società?
una società più strutturata
il problema delle famiglie divise e delle crisi
moniali. È palese l’egoismo imperante, ormai si sta andando
verso una società egoista e individualista dove la famiglia non è
più al centro delle questioni economiche e sociali. Prima, se
c’erano famiglie forti e stabili implicavano una società forte e
stabile, oggi, con una società debole la famiglia è senza futuro.
Nonostante i forti richiami della Chiesa e dei movimenti cattolici, non c’è una volontà politica ad aiutare la famiglia, anzi vige
la regola di azioni contrarie, tutto secondo un progetto di imposizione del relativismo, del laicismo e dell’ideologia di genere.
Bisogna, quindi, riscoprire le virtù della famiglie quale esempio
per risolvere la crisi. Dobbiamo fermare questo annoso problema, siamo al limite: tante separazioni quanti sono i matrimoni e
in gran numero dovuto alla difficoltà che oggi le famiglie vivono per via del non lavoro e della solitudine con cui affrontano il
problema. Anche se Papa Benedetto XVI ha recentemente ricordato che “Non è compito della Chiesa definire le vie per affrontare la crisi in atto", ha precisato che dobbiamo riscoprire il valore della solidarietà sentendoci tutti responsabili di tutti, senza
lavarci le mani delegando tutto allo Stato.
Certo, se si continua con politiche che ci conducono verso una
società più destrutturata e individualista, la famiglia non sarà più
una istituzione, ma una combinazione di cose priva di relazioni
vere dove sovrabbonda l’egoismo e l’individualismo. I cristiani
hanno una grande responsabilità quella di denunciare i mali, di
testimoniare e tenere vivi i valori su cui si fonda la dignità della
persona, e di promuovere quelle forme di solidarietà che favoriscono il “Bene Comune”, affinché diventi l'umanità sempre più
famiglia di Dio. Perché ho accumunato la crisi economica e la
crisi della famiglia e la forte separazione dei matrimoni? Perché,
anche se le cause sono diverse, in primis quella culturale, si evidenzia, da più parti, la trasmissione di idee in base alle quali, di
fronte alla crisi economica, del non lavoro, della perdita del
possesso – denaro – acquisti – privilegi - l’unica soluzione è la
rottura; non ci si dà una seconda opportunità.
verso una fedeltà
Ci è stata trasmessa anche l’idea che la fedeltà e l’indissolubilità
sono un’utopia, che il matrimonio è una questione esclusivamente di affetto e che quando questo si esaurisce posso cambiare, che è un contratto che in un dato momento posso annullare.
Se rimango senza lavoro, senza privilegi non ha più senso che
siamo famiglia. Questa è la considerazione che molti fanno nei
momenti di crisi. È più semplice la separazione che affrontare il
problema. Ecco perché è importante – come dice il Santo Padre
– imparare a comunicare i valori comuni portanti e non soltanto
viverli, comunicando e trasmettendo la nostra esperienza di famiglia che vive e soffre la crisi economica e valoriale. Si può
vincere la crisi generale con la riscoperta della solidarietà dentro
la famiglia partecipando a forme di comunità più ampie di natura associativa, creando contesti particolari di mutuo soccorso
riuscendo, insieme, a superare le difficoltà svolgendo opere buone, cioè "sapere vivere nel quotidiano la solidarietà".
la Giustizia commutativa
Nel vivere sociale la Giustizia commutativa - osare per avere - e
quella distributiva - osare per dovere - non sono sufficienti, e
necessario, perché vi sia vera Giustizia, aggiungere la gratuità e
la solidarietà. Famiglie distrutte dalla separazione perché privi
del minimo per poter vivere. Famiglie che soffrono la crisi senza essere consapevoli e senza responsabilità dirette. Famiglie
che perdono i punti di riferimento, passando repentinamente da
nel legame una vittoria
10
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
osservatorio
No allo sfruttamento
della nostra città
le associazioni dicono ‘NO’ allo sfruttamento
energetico del territorio crotonese
L
e ultime notizie sulla persistenza ed il paventato aumento
dell’estrazione di gas metano
da parte dell’Eni a Crotone,
(pare che Eni voglia ampliare l’estrazione
del metano con nuovi impianti a mare ed
a terra), fanno tornare alla ribalta
l’annosa questione dello sfruttamento
energetico del nostro territorio e dei dan-
sprofondamento ed erosione della costa,
particolarmente evidente nel parco archeologico di Capo Colonna, area soggetta a
vincolo archeologico ed ambientale perché compresa nell’ Area marina protetta
“Capo Rizzuto”, tra le più estese in Italia.
Tali fenomeni di subsidenza sono stati
confermati dal prof.Leonardo Seeber,
sismologo di fama della Columbia
University, il quale, in una recente intervista rilasciata ad un quotidiano nazionale (Corriere della Sera), aveva fatto riferimento, tra l’altro, al fenomeno della sub-
con uno sfruttamento che non ha avuto
alcuna seria ricaduta occupazionale per
la comunità.
una presa di posizione chiara
Le associazioni firmatarie, insieme ai
movimenti a difesa del territorio, intendono assumere una presa di posizione
chiara; -contro l’Eni, colosso dell’energia
a partecipazione statale (l’Eni è controllata in parte dal Ministero del Tesoro), responsabile dello sfruttamento energetico
nel crotonese; -contro le politiche di
sfruttamento intensivo del territorio, attraverso ulteriori impianti di estrazione,
che l’Eni intende perseguire; contro qualsiasi ulteriore costruzione od ampliamento di pozzi ed impianti per l’estrazione,
sia a mare che a terra.
importante e non per ultimo
piattaforma ed i fenomeni connessi dietro?
ni che questo ha provocato. Da oltre ottanta anni, infatti, la provincia ed il territorio della città in particolare, hanno basato lo sviluppo economico, se così lo si
può definire, sullo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e del patrimonio
ambientale, con gravi ripercussioni
sull’ambiente.
tre piattaforme e ancora…?
La presenza stabile di tre piattaforme,
con una quarta in arrivo, e di ben 82 tra
pozzi ed impianti per l’estrazione del gas
metano, di proprietà dell’Eni (oltre 16%
del fabbisogno nazionale di gas metano è
estratto a Crotone) starebbe provocando
da tempo il fenomeno della subsidenza –
una Crotone da ripulire
sidenza lungo le coste di Crotone, che
stanno lentamente abbassandosi rispetto
al resto della Calabria.
le conseguenze sull’ambiente
Senza escludere altre cause, lo scienziato
aveva ritenuto principalmente responsabili le ricerche petrolifere. Le gigantesche
piattaforme sembra
abbiano causato anche conseguenze negative alla flora ed
alla fauna marine, con
certezza al paesaggio
costiero e marino,
compromettendo così
la vocazione turistica
della costa ricadente
nella riserva marina e
nel parco Archeologico di Capo Colonna.
L’Eni continua a perpetrare attività estrattive, da quasi un secolo ormai, ai danni dei
cittadini e del patrimonio culturale e
naturale del territorio,
Le associazioni ritengono necessario che,
prima di qualsiasi ulteriore intervento,
l'Eni paghi i lavori della bonifica dei siti i
cui danni siano riconducibili alle attività
della stessa ENI (alcune stime quantificano i profitti a 2.720 milioni di euro), garantendo la copertura economica a tutti
gli interventi tecnicamente indispensabili
al risanamento della terra, dell’aria e
dell’acqua e che, infine, tutte le decisioni,
le autorizzazioni e le scelte che riguardano la tutela dell’ambiente e della salute
debbano essere prese attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. Crotone,
25 settembre 2011
ALTURA, ARCI, ENPA, WWF, ITALIANOSTRA, LIPU, MAN, GAK
e la bonifica? Tanti problemi irrisolti
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
11
osservatorio
Una gratitudine...
La gratitudine d’Italia Nostra per la
sopraintendenza archeologica della Calabria
S
u un giornale locale
di Crotone
è apparsa la
Consiglio Direttivo Nazionale
notizia di alcuni
interventi della Soprintendenza archeologica della Calabria finalizzati alla tutela
del rilevante patrimonio archeologico di
Crotone. In particolare, la soprintendente
Simonetta Bonomi ha dato parere negativo al progetto di una stazione di servizio
in area archeologica, con destinazione a
verde pubblico, progetto che il Comune
di Crotone aveva già approvato. Una destinazione non consentita dal vigente
Piano regolatore generale, che descriveva l’area come “abitato antico con divieto
di scavo e con verde pubblico da mantenere con prescrizioni”.
situato in area adiacente ad una zona
archeologica demaniale di grande interesse, le mura ellenistiche dell'antica
KROTON, risalenti al IV secolo a.C.
L’ordinanza di sospensione dei lavori è
stata notificata dai Carabinieri di Crotone. Indagini sono in corso a cura del Comando Carabinieri TPC – Nucleo di Cosenza. La presidente nazionale di Italia
Nostra, Alessandra Mottola Molfino,
nell’esprimere riconoscenza e gratitudine
alla Soprintendente dott.ssa Bonomi ed al
direttore dott. Marino, sostiene che si
tratta di una significativa vittoria della
Legalità e delle Istituzioni dello Stato,
impegnate nella difficile e contrastata
attività di tutela e salvaguardia attiva del
rilevante patrimonio culturale di Crotone.
un altro intervento
una riconoscenza per...
Altro intervento quanto mai opportuno
da parte della Soprintendenza, sempre su
segnalazione del funzionario archeologo
Domenico Marino, ha portato alla sospensione dei lavori di un cantiere edile,
Riconoscenza estesa al Capitano R. Giovinazzo, comandante del Nucleo Tutela
Patrimonio Culturale della Calabria, che,
pur contando su pochi uomini, da anni
supporta con efficacia le attività di tutela
il sito di Capocolonna
delle Soprintendenze, contribuendo a
salvare dalla distruzione/sparizione innumerevoli reperti archeologici e storicoartistici di grande valore. Dalla presidente Mottola l’auspicio che i cittadini di
Crotone siano custodi sempre più attenti
e tenaci del loro importante patrimonio
culturale, avendo presente che tale compito deve essere perseguito in primis dalle Amministrazioni Pubbliche, da loro
elette democraticamente.
infine
Infine, un pensiero dello scrittore Giorgio
Bassani, già presidente di Italia Nostra
“Nessuna generazione ha mai avuto tanta
responsabilità nei confronti del futuro
come la nostra. Salvare i beni culturali,
l’ambiente e la natura è oggi un impegno
civile a cui siamo tutti chiamati”. Roma,
7 agosto 2011
Alessandra Mottola Molfino
La varietà della fortuna
Così ammonisce Cornelio Nepote, l’autore Il ‘De viris illustribus’
I
n un paesino del'ex Russia dove la comunità per la maggior formata da contadini per cui avere un asinello, un caCornelio Nepote
vallo che fossero di aiuto per coltivare
la terra era una grossa fortuna, un giorno alla fiera del paese
alla lotteria come premio c'era un cavallo. Vassiliv comprò un
biglietto e con quell'unico biglietto vinse il cavallo.
Tutta la gente del paese allora andava dicendo: come è fortunato Vassiliv che con un unico biglietto ha vinto un cavallo. Dopo
qualche giorno Vassiliv andando a cavallo cadde e si ruppe una
gamba e tutta la popolazione del paese: come è sfortunato Vas-
siliv alla prima caduta si è rotto la gamba.
Dopo qualche giorno il signorotto del paese intraprese una
guerra con il paese vicino e tutti i cittadini furono chiamati ad
andare a combattere tranne Vassiliv che aveva una gamba rotta. E la gente: come è fortunato Vassiliv! La guerra fu vinta ed i
cittadini dal signorotto ricevettero grano per il pane e legna per
il fuoco, tranne Vassiliv che non aveva partecipato alla battaglia. E tutta la gente: come è stato sfortunato Vassiliv! All'improvviso i vicini vinti invasero il paese, lo devastarono rubando
grano e legna e bruciarono tutte le case tranne quella di Vssiliv
nella quale non c'era nulla. E la gente: quanto è fortunato Vassiliv! Non bisogna mai strapparsi i capelli nella sfortuna e non
bisogna mai fare salti di gioia nella fortuna: l'una può essere
conseguenza dell'altra!
Vincenzo Lista
la steppa russa...
12
il popolo russo...
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
osservatorio
T
empo di Ognissanti, tempo di Commemorazione di defunti: il pensiero
va insistentemente a chi ci ha preceduto, ci ha amato, ci ha voluto con
sé e per sé e adesso non c’è più; il pensiero va
anche a quelle persone che si sono talmente
distinte in carità da essere riconosciute sante.
Tra noi e loro resta un solco di pensieri, di
riflessioni, di scambi avuti; tutto divenuto
ricordo palpitante di un panorama di valori condivisi in molti
casi, di intuizioni spezzate insieme. Questa che Vi riporto è una,
lasciatami da persone a me carissime, che adesso non sono più.
Il trascriverla è il modo più bello di ricordarle in questo mese di
novembre.
Tempo e defunti
Sono un connubio inscindibile
eppure una grande emozione
Mi dicevano: “Ti chiediamo se, guardando agli aeroplani che
volano sulle nostre teste, hai pensato che si librano in voli che ci
caricano di brividi: il poter guardare le nostre città, i nostri paesi, il mare, i monti con i piedi sospesi dalla terra è un’emozione
che l’uomo ha sempre avuto nel suo cuore, un’istanza di libertà
di movimento alla quale ha dato una risposta tecnologica sempre più avanzata. Eppure non ci sono aerei che non abbiano la
necessità di partire dalla terraferma e a questa arrivare.
E’ il caso di dire che non si può volare senza aeroporti!
riconciliarci con il passato
Così è anche per la nostra vita corrente e ancor più per la nostra
vita interiore: non possiamo andare verso il futuro e il nuovo
senza ricordare il passato, senza rispettarlo e tenerlo in giusta
considerazione. Non possiamo tranciare di netto il nostro rapporto con le tradizioni in nome di una battaglia allo oscuranti-
un vedere per un andare sempre più in alto
smo, cosa di cui si potrebbe frettolosamente venire accusati.
Errore su errore, questa sarebbe la migliore via per restare in
breve privi di ogni identità. Riusciremo ad approdare a situazioni di novità, a cambiamenti veri e significativi con la cura di
non perderci mai solo se i nostri “aeroporti” di partenza e di
arrivo funzioneranno; solo così la nostra vita interiore sarà sempre più una crociera e sempre meno una deriva”.
pertanto
E’ così che i nostri morti non sono morti ma continuano a vivere
più efficaci ed eloquenti che mai.
Lucia Bellassai
No svendite dei
Parchi Nazionali
la proposta della modifica della legge 394/91
l’orrore di perdere la naturalità dei Parchi Nazionali
E
’ in corso al Senato, presso la
Commissione Ambiente, la
discussione del disegno
di legge 8 N. 1820 per la modifica della legge quadro sulle aree protette
(Legge 394/91).
La Legge 394/91 era stata voluta da menti illuminate, che, con tanta ostinazione e
coraggio, erano riuscite a farla approvare
dal Parlamento, dopo un lungo e tortuoso
percorso, durato ben 31 anni.
una legge peggiorativa
Il disegno di legge risulta peggiorativo,
rispetto al testo attualmente in vigore, in
diversi punti ma tra questi, vogliamo, in
questo momento, metterne in evidenza
uno particolarmente insidioso e pericoloso e cioè l'emendamento N.2.0.300,
presentato dal sen.Orsi, relatore del ddl, lo stesso che
aveva proposto mesi addietro una nuova legge sulla
caccia particolarmente im-
pattante.
Il “cacciasenatore” Orsi è ritornato
all’attacco ancora più pesantemente, proponendo con il suo emendamento, di dare
la facoltà ai titolari di concessioni idroelettriche, cave, impianti a biomasse, ricerche di idrocarburi, impianti eolici,
fotovoltaici di dare “elargizioni” agli Enti
Parco, in cambio del “disturbo”.
Basterà pagare i parchi per poterne sfasciare il territorio, facendo leva sul fatto
che l’attuale Governo non ha esitato a
dimezzare i fondi concessi agli Enti parco, rendendo sempre più difficile la loro
azione di tutela del territorio e di sviluppo sostenibile delle comunità locali.
un futuro veramente nero
Immaginabili quali e quante pressioni le
lobby dell'energia, del cemento stiano
facendo sui parlamentari, con l’ obiettivo
di scardinare la legge quadro 394/91,
considerata, finora, una tra le migliori al
mondo nel campo della tutela della biodiversità e della protezione degli ecosistemi
e non solo. Un fiore all'occhiello per il
nostro Paese, fiore che qualcuno sta cercando ostinatamente di far appassire, per
soddisfare certi gruppi di potere facilmente. Individuabili L' aggressione ai
parchi nazionali, alle aree protette, alla
Rete Natura 2000 è ormai palese. Il Parlamento bocci questa proposta deleteria
per la conservazione della natura e la
tutela del paesaggio, che verrebbero
svenduti, con gravissimi danni anche per
la collettività. La bocci, prima che sia
troppo tardi. Lì, 22 Settembre 2011
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
ALTURA, ITALIANOSTRA, CALABRIA,
WWF, LIPURENDE, MEDITERRANEA NATURA, COMITATO NAZIONALE PAESAGGIO, ENPA-CROTONE, ARCI-CROTONE
13
osservatorio
Comunicato stampa
traffico e vivibilità urbana: ascoltare la voce dei cittadini
e risolvere una volta per tutte l’annosa problematica
rimento veloce, che incrocia quartieri e
scuole non trova da anni una soluzione
degna di una comunità attenta alla sicurezza ed alla qualità della vita nei quartieri. La violazione generalizzata della segnaletica, ha oramai stratificato nella
mente dei cittadini e soprattutto nei bambini delle scuole, tra l’altro impegnati
nell’educazione stradale, l’idea che le
regole civiche sono un optional e che
valgono solo per gli altri.
e di indicatori di sostenibilità
L
a nostra città, come sottolineato
dal rapporto sull’ecosistema
urbano delle città italiane, non
gode di un buono stato per quel
che riguarda la vivibilità e la qualità degli
spazi pubblici. Il traffico, la viabilità, le
piste ciclabili e gli spazi verdi sono tra i
fattori che più incidono sulla qualità della
vita urbana.
soltanto scarsi risultati
Se ne discute da troppo tempo ma con
scarsi risultati; le lettere alla stampa locale di numerosi cittadini ed associazioni
(ricordiamo quella di Italia Nostra a firma di Teresa Liguori) riaprono il dibattito che, purtroppo, non si traduce poi
nell’attuazione di decisioni migliorative.
Il sistema delle autonomie locali, nato
negli anni novanta proprio per ricostruire
un nuovo rapporto tra la pubblica amministrazione ed i cittadini ha trasferito
competenze nuove ma non la responsabilità dei risultati. La viabilità, l’incremento
della sicurezza sulle strade di scorrimento
che attraversano i quartieri della città ed
il traffico in prossimità di alcune scuole
sono questioni che vanno affrontate con
urgenza e determinazione.
Riteniamo indispensabile la individuazione di indicatori di sostenibilità delle strade cittadine nei quali ponderare i seguenti
parametri fondamentali: il livello del traffico veicolare, il livello di frequentazione
pedonale o in bici, la sicurezza degli
attraversamenti pedonali, gli spazi disponibili nei quartieri, l’inquinamento
acustico e dell’aria. Nella società della
conoscenza il concetto di “efficacia” è
sempre più accesso immediato e semplice al servizio atteso mentre quello di
“efficienza” fa riferimento al tempo trascorso tra l’idea e la sua realizzazione.
L’Associazione Bene comune
L’associazione “Bene comune” è nata
anche per promuovere un cambiamento
dell’attività amministrativa capace di
leggere ed interpretare i bisogni dei cittadini attraverso incontri di ascolto nei quali si riscopre il valore della partecipazione sociale e civile. Per questo chiediamo
un dibattito nella sala consiliare del comune nel quale istituzioni locali, associazioni sensibili al tema e cittadini possono
esprimere idee e soluzioni nuove.
ITALIANOSTRA:
PRESENTAZIONE SUL LIBRO ENERGIA
Domenica 28 agosto 2011 è ricorso il 48° anniversario della scomparsa del primo presidente di Italia Nostra, Umberto Zanotti Bianco (Creta, 22 Gennaio 1889 Roma, 28 Agosto 1963), al quale la
sezione di Crotone ha dedicato un parco urbano, l'unico in Italia, voluto
dall’associazione sin dal 1977 ed inaugurato il 22 Febbraio 2007 insieme
all’Amministrazione Comunale. In occasione dell’anniversario, la sezione di Italia
Nostra ha organizzato un incontro pubblico, nel parco Zanotti, angolo della magnolia, durante il quale è stato presentato il Quaderno N. 28 sull’ "Energia", curato ed
edito da Italia Nostra nazionale, presentato ufficialmente a Roma, nell’Aula Bologna
del Senato, il 30 Giugno scorso. Alla redazione del “Quaderno” ha collaborato la
presidente di sezione con un breve dossier su "Parchi nazionali e centrali a biomasse:
un rapporto insostenibile". La presentazione del libro è stata curata dall’avvocato
Marcello Nardi, di Cosenza, esperto di diritto dell’ambiente.
Gli ex studenti del 1977
Sono stati invitati tutti i cittadini a partecipare ed in particolare gli ex “ragazzi” (già
studenti) delle scuole superiori di Crotone che nel 1977 hanno lavorato da volontari
nell’area incolta del futuro parco. Area che, dopo trent’anni, è diventata giardino
pubblico.
l’urgenza di un modello
La metodologia da utilizzare non è nuova, negli enti locali dovrebbe essere patrimonio di tutti: il “problem solving”. Insomma, un nuovo modello organizzativo
dei servizi orientato ai risultati. Comprendere un problema, identificare gli
aspetti specifici, analizzarne le cause e
predisporre soluzioni fanno parte del
nuovo bagaglio professionale obbligatorio di ogni dirigente o amministratore
pubblico. La viabilità, cosiddetta di scor-
14
L’Associazione Bene Comune
Claudia G. Rubino
studenti a lavoro: foto del 1977
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
osservatorio
Chiamati a crescere
la dimostrazione dal paradigma dell’esperienza concreta..
C
he l’uomo sia
chiamato
in
questa vita a
crescere,
lo
dimostra il paradigma di
ogni esperienza: acquisito
un dato e validatolo come
verità, capita che, nel corso del tempo, venga rimesso da noi stessi
in discussione: un intimo e occasionale
studio lo scandaglia, lo approfondisce e
poi lo accresce, e poi ci accresce. Ho
sempre amato una citazione di cui non
ricordo l’autore, a dirla tutta penso di
averla ascoltata in un film: si parla spesso
dell’anima.
Oggi mi chiedo se quell’assioma che
individua l’uomo nei suoi principi sia
ancora valido, se non sia necessario elaborare ancora di più quel concetto che il
credere implichi la relativa azione; se non
sia più giusto, insomma, riconoscere alla
coerenza dell’agire, e non alla sola fede,
il merito di identificare l’uomo. La convinzione si rafforza vivendo in questo
nostro attualissimo mondo di ladri, dove
il problema del credere e dell’agire correlato, non si pone: tutti protesi a dimostrare la validità delle nostre ragioni attraver-
Cos’è un santo se non la coerenza
coriacea tra un valore vissuto intimamente e un vivere che lo conferma e lo sostanzia?
Ecco, allora, che l’uomo sarà
anche i suoi principi, ma la sua sostanza
sta tutta nel verificare cosa è capace a
rinunciare per viverli, come e quando si
rialza dagli immancabili scivoloni, quanto è disposto a “santificarsi”. Accanto ad
errori e colpe e difetti che quotidianamente ci dipingono, di quanti eroici si e
altrettanto eroici no è costellata la vita di
ognuno? Eroismi poco visibili a chi guarda dall’esterno – certo, non è materiale
per propaganda elettorale! -, per nulla
riconosciuti e gratificabili, tutti silenziosi,
ma non muti: se non ambiranno a costruire la tempra del santo, struttureranno e
quantificheranno la grandezza dell’uomo
Angela Caccia
un tempo che fa a pezzi la personalità…?
dell’uomo e dei suoi principi, ma l’uomo
è i suoi principi. In questa, che ho sentito
come una verità, ho tentato di identificarmi, di rimanere cioè fedele alla convinzione che - come il cibo, consumato sano
e fresco, traspare e si consolida in un
corpo sano ed energico – i valori in cui si
crede, sono la nostra essenza che in qualche modo trapela anche all’esterno, altrimenti detto gli occhi sono lo specchio
so il più becero sofisma, quanti attestiamo in opere che il principio su cui fondiamo le nostre ragioni è valore vissuto
prima che strombazzato?
Se così fosse, se veramente in noi
ci fosse la tensione a viverlo quel valore,
ci accorgeremmo subito della difficoltà
implicita a realizzare il proposito, dei
pezzi di noi a cui bisogna periodicamente
rinunciare per metterlo in pratica, ma
soprattutto emergerebbe che, acquisita
quella tensione, manca spesso la forza e
il coraggio di perseguirla con costanza –
altro che strombazzare valori!... Sarebbe
una sorta di pudore ad avere la meglio:
celebrarci attraverso i valori che professiamo sarebbe come puntare il dito, ma il
pudore di cui parlo sgorga dalla consapevolezza che le altre quattro dita rimangono puntate contro di noi: è il pudore che
chiede conto della nostra coerenza.
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
Eraclito
15
salute
O
gni mattina i nostri figli si
trovano a combattere con
molti “nemici” in primis la
famigerata sveglia che molti
vorrebbero lanciare contro il muro!.alcuni non amano fare colazione
(abitudine molto sbagliata perché la distanza che li separa dall’ultimo pasto e’
tanta e questo significa che la glicemia si
è abbassata e bisogna farla risalire. E’ un
po’ come avere il serbatoio dell’auto in
riserva!), altri fisicamente si alzano dal
A scuola con lo zaino
Zaini pesanti e postura sbagliata possono
provocare alterazioni alla colonna vertebrale
scrivente, può spiegarci in breve lo stato
dell’arte di tale problematica ed in particolare i rischi che si corrono suggerendoci piccoli accorgimenti, dall'organizzazione delle borse al modo corretto di stare seduti, per non mettere in pericolo la
colonna vertebrale durante le ore di scuola e di studio.
una domanda rilevante...
Zaini pesanti e postura sbagliata possono
provocare alterazioni alla colonna vertebrale? La risposta è sì e no. Nel senso che
la scoliosi, la malattia più nota e temuta
della colonna vertebrale in età evolutiva,
non ha relazioni con zaini pesanti e postura sbagliata: si tratta di una malattia su
base familiare con una precisa ereditarietà, in cui al massimo ci possono essere
condizioni favorenti un'evoluzione e non
la sua comparsa. Invece, abbiamo dei
sospetti sul fatto che zaini pesanti e posture sbagliate possano provocare l'insorgenza del dorso curvo o ipercifosi, ma
anche qui ci sono poche certezze. La ricerca in questi anni ha, comunque, dimostrato che causano mal di schiena, in particolare gli zaini che non dovrebbero superare il 10-15% del peso corporeo dei
ragazzi, mentre di norma arrivano oltre il
20% con punte in giornate particolari
oltre il 30%: carichi quotidiani assurdi
che sarebbero vietati perfino ai lavoratori
in età adulta.
spesso lo zaino è maggiore del bambino...
letto ma e’ pura apparenza perché continuano a dormire in bagno ma, ecco spuntare alla fine di tutta la preparazione il
nemico forse più temuto soprattutto dai
genitori: LO ZAINO.
a scuola…?
Riaprono le scuole e la schiena dei ragazzi torna a essere messa alla prova dal
peso di libri e zaini, dalle posture sbagliate e dalla sedentarietà, che accompagna e
segna le giornate scolastiche dei nostri
ragazzi. Sono state poste alcune domande
riguardanti tale tema al dott. Stefano Negrini, fisiatra e direttore scientifico di
Isico (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale). Egli, molto meglio dello
zaino deve pesare il
meno possibile, va
riempito in altezza e
tenuto contro la
schiena in modo da
avere un gioco di
leve favorevoli che
ne riducono relativamente il carico, deve
avere uno schienale
rigido che non si pieghi con il tempo,
deve se possibile non essere tenuto aperto
a soffietto allontanando il carico dalla
schiena. Più che lo zaino, comunque,
contano i professori ed una loro attenzione ai carichi fisici oltre che a quelli mentali, ed il tempo di percorrenza casascuola con lo zaino in spalla: se si arriva
in auto sotto il portone della scuola, problemi non ce ne saranno mai!
e la posizione corretta?
Qual è la posizione corretta per studiare e
per stare seduti al banco di scuola e quante pause bisogna fare? Cominciamo dalle
ultime, che sono la cosa più importante.
La colonna soffre le posture fisse prolungate: quindi la pausa, il cambiare posizio-
i danni subiti
Quali sono i danni che può subire la
schiena a causa di pesi o posture sbagliate? Se compare il mal di schiena al trasporto dello zaino, allora significa che si
sono superate le capacità di difesa della
colonna. Si deve ridurre il carico, ridurre
il tempo di trasporto, e aumentare di molto l'attività fisica per potenziare la muscolatura e consentire di sopportare il
peso. Il fatto che ci sia mal di schiena
non significa però che ci siano dei veri e
propri danni: si tratta di un problema
funzionale cioè un malfunzionamento,
che potrebbe diventare un danno se prolungato per anni. Ma anche di questo non
abbiamo prove scientifiche, quindi nulla
si può dire con certezza. Allo stato delle
conoscenze direi che no, danni veri non
ne provocano proprio.
ne, il muoversi è la cosa più importante,
molto più importante della postura più
corretta. Quindi, più che stare fermi, ma
in posizione giusta, ci si deve muovere e
cambiare posizione. A scuola è fondamentale l'intervallo e il cambio dell'ora
per alzarsi. A casa si deve studiare alla
scrivania, sul letto, sul divano, ripetere
camminando: insomma variare spesso
posizione. Cosa che i ragazzi spontaneamente fanno, sembrando irrequieti dopo
essere stati fermi per un po', ma solo perché sentono questo bisogno più di noi.
come deve essere lo zaino?
conclusioni
Come deve essere organizzato lo zaino?
Deve avere caratteristiche particolari? Lo
Conclusioni? Soltanto fare tesoro di cio’
che abbiamo appena appreso!
si allo studio, no ai libri pesanti….
inizio scuola e tanti libri...
16
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
Scuola
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
17
scuola: IPSIA Barlacch
Barlacchii
Cara
Italia
ti
scrivo
premiati con forza e vigore i lavori più
belli dell'iniziativa "Cara Italia ti scrivo..."
C
ara Italia ti scrivo..., è il progetto
dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale del Senato della Repubblica che
si è concluso nel mese di giugno,
nell’ambito delle manifestazioni per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. I messaggi
elaborati dagli alunni sono stati pubblicati sulla
piattaforma didattica predisposta per le scuole e sono stati votati
dalla comunità degli iscritti. I messaggi che dovevano avere una
lunghezza di circa 160 caratteri (l’equivalente di un sms), sono
stati l’espressione di pensieri, emozioni, sentimenti, suggestioni
sul Paese in cui viviamo. Quelli più significativi e che hanno
riscosso maggiori consensi sono stati premiati e nei giorni scorsi
sono pervenuti alle scuole gli attestati di merito.
lastico svolto e per integrarlo opportunamente con gli strumenti
offerti dal Senato, in modo da favorire lo sviluppo di future attività di ricerca individuali e collettive. Gli incontri si sono articolati presso tre diversi Palazzi del Senato: Palazzo delle Coppelle,
Palazzo della Minerva, complesso Palazzo Carpegna - Palazzo
Madama, secondo il programma pubblicato nel sito
www.senatoperiragazzi.it e di volta in volta comunicato alle
classi interessate, a cura dell'Ufficio comunicazione istituzionale. Le classi che dell’IPSIA A. M. Barlacchi hanno inteso partecipare all’iniziativa inviando agli Uffici Scolastici Regionali un
progetto formativo. Tali Uffici hanno compiuto una prima selezione sulla base del progetto formativo presentato dai docenti e
una visita al Senato
In occasione della visita al Senato della Repubblica delle classi
3° e 5° sezione Ottico dell’IPSIA A.M Barlacchi di Crotone, i
ragazzi hanno partecipato al concorso per immagini pubblicate
sulla piattaforma didattica. Il pensiero espresso dai ragazzi
dell’Istituto e valutato dalla comunità di eworkshop.senatoperiragazzi.it e da una giuria di senatori e funzionari del senato, è stato il più votato. L’ufficio convocazione istituzionale del Senato ha fatto pervenire al dirigente scolastico prof.
Umile Meringolo l’attestato di merito e l’opuscolo del senato
dove a pagina 27 viene riportato il pensiero degli alunni
dell’IPSIA che è stato il più votato d’Italia.
per avvicinare la scuola
Il Senato della Repubblica, al fine di avvicinare sempre più il
mondo della scuola alle Istituzioni parlamentari, ha, infatti, attivato lo scorso anno scolastico incontri periodici di studio e di
formazione, denominati "Un giorno in Senato", con le classi
dell’ultimo biennio delle scuole secondarie di secondo grado.
Gli studenti entrano direttamente in contatto con il lavoro
dell’Assemblea parlamentare di Palazzo Madama, mettendo a
confronto, tra l’altro, le conoscenze acquisite nell’ambito
dell’attività didattica, con il concreto funzionamento delle predette Istituzioni. Le classi che hanno partecipato all’iniziativa
dovevano, infatti, già aver affrontato studi sul sistema costituzionale italiano.
rilevante il riconoscimento di peculiarità personali...
le classi sono state scelte dal Senato, d’intesa con il MIUR. A
Palazzo delle Coppelle si sono svolti gli incontri con le scuole e
le simulazioni di seduta Presso la Libreria - Centro di informazione del Senato, dove Personale specializzato ha fornito informazioni sul funzionamento dell’Istituzione e sull’ordinamento
costituzionale.
concludendo
Gli alunni dell’IPSIA guidati dai docenti proff. Pugliese, Sacco
e Talarico hanno visitato Palazzo Madama e assistito alle simulazioni di seduta in diretta o in differita e ai dibattiti che si svolgono in Aula attraverso appositi schermi. Gli alunni hanno avuto modo così di rivivere i momenti salienti di un dibattito parlamentare e di familiarizzare con le procedure adottate nelle Assemblee legislative.
formandosi ed informandosi
Le giornate di studio sono state connotate da una specifica attività di formazione e informazione per valorizzare il lavoro sco-
docenti e ragazzi alla premiazione
18
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
scuola: Ist. Gravina
Il Papa in Calabria
la Calabria accoglie il Santo Padre Benedetto XVI
una grande commozione
lo schermo gigante
I
l 9 ottobre 2011 è una di quelle date
che resteranno indelebilmente scolpite nel cuore dei calabresi per un
eccezionale evento: il Santo Padre
Benedetto XVI è a Lamezia Terme e a
Serra S. Bruno per la sua prima visita
pastorale in terra di Calabria.
Una visita inattesa, ma tanto invocata in
questi tempi difficili, che richiedono una
presenza nuova ed una nuova evangelizzazione, una visita che rappresenta il bisogno di una parola forte di incoraggiamento che aiuta a risollevarci dalla nostra paralisi e ad abbeverarci alla fonte di
Pietro, una visita, che riveste un profondo
significato per tutto il mezzogiorno: apre
la navigazione spirituale del cuore al
Nocchiero della barca di Pietro.
Le nubi grigie che sembravano minacciose di pioggia si sono dimostrate clementi,
in una calma tranquilla pareva che il tempo, regolato dal Buon Dio, dovesse premiarci per buona condotta. Quarantamila
i fedeli accorsi per la celebrazione della
S. Messa, nell’area industriale di Lamezia Terme. Ricco di commozione
l’incontro con la singolare comunità dei
monaci dell’antica abbazia, ci sentiamo
impiccioliti dinanzi alla grandezza incomparabile,il bagliore bianco del Papa e
i visi magri vestiti di un saio,con le grandi maniche,il cingolo e un cappuccio, che
isolata dal mondo vive una semplice vita
regolata da norme immutate da secoli con
i loro canti e il loro silenzio,fatto di preghiere, salmi, meditazione e ore di lavoro. Forti, intrepide , incoraggianti ,di conforto le parole del Pontefice che risuonano distinte nella luce ad una folla che
ascolta e tace con occhi supplici.
le Parole...
in tutta la regione, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni. Se osserviamo questa bella regione, essa è una
terra sismica non solo dal punto di vista
geologico, ma anche strutturale, comportamentale e sociale.>> <<E’ terra di disoccupazione e di una criminalità spesso
efferata che ferisce il tessuto sociale>>. Il
pontefice è vicino ai calabresi, ci invita d
affrontare un futuro più radioso perché
conosce la nostra straordinaria capacità
di adattamento al disagio e ci invita a non
cedere mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento e alla nuova generazione di uomini e donne di andare
avanti,di migliorare ,di non tralasciare
l’intraprendenza ,di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune.
Grazie Santo Padre.
<<So che anche in questo territorio, come
Valerio Prestia
Classe V A
Un’armonia di parole
per Laura Tarantino tanti affettuosi pensieri...
V
i è mai capitato di entrare
nel laboratorio di informatica di via Ugo Foscolo dell’Istituto “G.V. Gravina” di Crotone? Non ci
si sente né confusi e né
smarriti. Chi si addentra
nel labirintico mondo
tecnologico e si tuffa nell’affascinante viaggio dell’esplorazione
della sfera dell’immediato, trova il tecnico di laboratorio Laura
Tarantino. Bella nei tratti e luminosa nel sorriso, dolce e veloce,
colta e raffinata, un atteggiamento sempre professionale, costruttivo e rispettoso, una vita meravigliosa. In un’atmosfera
serafica e silenziosa, rotta dal vociare del vasto pubblico di frequentatori, tutto è docile, tutto obbedisce, ed è piacevole lasciarsi conquistare da questo spazio che tutti percorrono: <<Noi,
alberi spogli senza foglie,con la luce e il suo calore,siamo fiori
che si aprono sui rami ritorti>>. Se proviamo ad immaginare il
laboratorio senza Laura lo vedremo meno colorato e accogliente. E’ l’esperta che valorizza le qualità individuali, è sicurezza,
piacere, entusiasmo, ricerca, gratificante fatica.
serie di pensierini...
A Laura, da parte mia, la più grande e profonda dimostrazione
di stima la prof.ssa Silvana Talerico
Prego, ragazzi, volete accomodarvi?
Il significato del nostro tecnico di laboratorio Laura Tarantino ,al di là del vero significato ufficiale è energia vitale ,niente
di più bello, di più brillante, di più ordinato, un modello di
grande mente e di gran cuore. Caterina Liberti 4D
“E’ cammino fiducioso a risolvere qualunque difficoltà o problema importante ….Ti voglio bene ! Carmen Marino 4D
Chi trova Laura, trova un tesoro! Angela Amato
Laura è infinitamente equilibrio e serenità della mente. Giusy
Manfredi
Laura Tarantino: costruire un’umanità in cui si possa non essere cattivi.
Grazie all’ impulso del suo forte sentimento religioso ho imparato davvero cos’è importante nella vita. Mi ha accompagnato
per la prima volta nell’esperienza spirituale di Paravati che mi
ha illuminato il cuore . Ho riscoperto quella fede che credevo
perduta, la luce mi ha aperto l’anima … ti voglio bene…grazie
Laura! Daniela Scalise 4D
Laura… un ingegno sottile e acuto, una inesauribile risorsa
dello spirito, ammirevole per costanza e bravura,correttezza e
passione , valida e insostituibile Viviana Calabretta
E’ una persona fondamentale per il nostro Istituto e speciale!!
Grazie a lei ho vissuto un’esperienza bellissima a Paravati che
mi ha fatto riflettere molto sulla fede di noi giovani
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
19
scuola: Istituto Comprensivo Don Milani
Credo che sia molto difficile trovare
persone come lei, per questo mi reputo
fortunata , ti voglio bene. Valentina Buscema 4D
Non vi sono accenti negativi per Laura,ma solo giudizi positivi: la regola della sua vita la disponibilità autentica a non fermarsi mai: Nel suo insegnamento non si
trovano altro che parole che conducono alla pace ,che suonano come amicizia ,che hanno il sapore della lealtà ,della sincerità e dell’amore. Katia Mancuso 4D
Laura: Uno spirito dolce e gentile che trasmette positività e
armonia è la guida su cui ognuno di noi fa affidamento per
comprendere l’incomprensibile mondo virtuale !!!! love you…
Sabrina De Pasquale 4D
Laura è il pilastro del nostro Istituto… E’ sempre pronta ad
aiutare il prossimo, soprattutto noi giovani, in tutta la nostra
allegria ed esuberanza… Nonostante i pochi mezzi e le poche
risorse che possediamo in questa Scuola, lei riesce con un tocco ,direi magico, a risolvere ogni nostro piccolo problema.
Una donna eccezionale non solo umanamente ma anche professionalmente; in Laura è una luce e una pace interiore così in-
tensa da trasmettere a chiunque le sta
vicino una grande tranquillità .Valentina
Marra 4D
Non sono una poetessa e non so formulare frasi solenni però esprimo tutta la
mia stima nei confronti di una donna dolce, preparata, lavoratrice infaticabile, disponibile e “testimone”…!! Prof ssa Annamaria Muscò
Laura è Laura. Senza di lei questo anno scolastico non sarebbe
stato così fantastico ed emozionante. Avrei tanto da dirle, me
racchiudo tutto in una parola: Grazie!! Grazie per i momenti
trascorsi insieme e principalmente per la tua infinita disponibilità…Ti voglio bene… Isabelle Casulli 4D
infine
E’ un pensiero speciale che dedichiamo a te…. Se ti avessimo
portato la luna d’argento dal mare quaggiù già domani sarebbe
svanita nel blu e le rose più belle lo sai, dopo un giorno non
durano più, mentre quello che abbiamo scritto oramai resterà per
la vita lo sai…!!!
con Affetto gli studenti di
S.d.F G.V. Gravina
Amatissima Accademia
un’aspirazione profonda con la commozione di un sogno...
I
o, ora, sto facendo la terza media e
sto capendo, anzi, ho capito cosa
voglio fare (perché ho già le idee
chiare).
Intanto,voglio andare all’Accademia di
Belle Arti perché desidero fare come
facoltà SCUOLA DI DECORAZIONE
per diventare un professore di arte di liceo (CLASSICO, ARTISTICO, SCIENTIFICO, MAGISTRALE,ecc…) o ginnasio
(CLASSICO). Non lo voglio fare alle
medie perché,appunto,nella scuola media, c’è una maleducazione assurda, che
non dovrebbero esistere ma che, invece,
esiste(io, al loro posto, mi vergognerei!!).
Invece, nella scuola superiore, c’è più
educazione verso gli insegnanti, ovviamente anche loro faranno le loro pazzie,
le loro follie (impensabili
per i professori), ma sono
giovani (quasi adulti),
mentre quelli delle medie
(ancora piccoli, ma già in
fase di crescita mentale e
fisica) sono troppo esagerati e per fare certe cose
bisogna essere un po' o
(direttamente)
più
GRANDI!
Vorrei insegnare nelle
scuole superiori anche
perché mi interessano le
esperienze dei veri adolescenti (perché noi, in realtà, siamo all’inizio, ora
siamo entrati nel periodo o
20
TUNNEL della adolescenza). E,
comunque, quelli delle medie, fanno
certe cose che io, non per colpa dei
miei genitori ma per mia volontà,
non farei assolutamente. Inoltre, mi
piacerebbe avere una doppia laurea
per diventare anche un insegnate di
ITALIANO e STORIA (per le seconde) e ITALIANO, STORIA e
GEOGRAFIA (per le terze); per seconde e terze intendo scuola media,
perché, comunque, voglio solo insegnare (come Scuola Media)
all’ISTITUTO COMPRENSIVO
DON MILANI!
Vincenzo Paluccio – 3^ D
nella giovinezza le chiavi per un futuro
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
Vita parrocchiale
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
21
parrocchia
Il suffragiodei defunti
un ricordo per la carità … perché i nostri cari accelerino
il tempo di purificazione e passino presto alla luce di Dio
le tre Virtù...
UNA LACRIMA PER I DEFUNTI EVAPORA,
UN FIORE SULLA TOMBA APPASSISCE,
UNA PREGHIERA ARRIVA FINOAL
CUORE DELL’ALTISSIMO
Sant’Agostino
La fede, la speranza, la carità vengono ad
impartirci insegnamenti di luce sì da rendere possibile la comunione con i nostri defunti. Siamo usciti dalle mani di Dio, che ci
ha creati, per vivere sempre. Questa coscienza, di cui disponiamo, non si spegnerà
mai. Ognuno può dire: il mio essere non
sarà assorbito da un sonno di morte, cioè di
annullamento e di distruzione. Vivrò! Quel
che facciamo ora ha una ripercussione
nell’eternità. Di qui il peso e il valore della
nostra vita presente. Le nostre azioni ci
accompagnano nell’eternità: diventano di
una importanza enorme. Saremo, di fronte a
DIO , per questo ci stiamo plasmando con
la nostra volontà, con le nostre virtù.
le Tre virtù teologali: fede, speranza, carità
che si chiama amore, durerà sempre.
un vincolo tra noi e Dio
Questo vincolo esistente tra Dio e noi arriva
a metterci in comunicazione anche con le
anime dei nostri defunti. attraverso il misterioso canale costituito dalla Comunione dei
Santi, quindi , possiamo aiutare i nostri cari
defunti nella celebrazione della Eucarestia
che è il sacrificio di Cristo.
Caritas parrocchiale
una fede rilevante...
O
gnuno ricorda i propri cari, specie coloro la cui dipartita è recente e la cicatrice del dolore
non è ancora rimarginata. Poi il
pensiero va alle persone conosciute, a coloro che hanno avuto con noi vincoli di parentela, o rapporti di professione ed amicizia, che con noi hanno condiviso le vicende
del pellegrinaggio terreno, partecipando
alla nostra vita sociale. L’orizzonte si allarga ancora, e sentiamo doverosa la preghiera
per gli altri defunti, a cominciare dalle vittime delle guerre del nostro tempo, sino ai
molti caduti anche in questi giorni perché
non siamo capaci di essere fratelli.
La fede ci inserisce nell’albero dell’eterna
vita: CRISTO. Se siamo innestati in Lui e
cristiani vivi, il nostro destino è bene assicurato, siamo incamminati verso l’oceano
della vita: Cristo, la nostra redenzione e
salvezza, il nostro premio. Egli ci aspetta, ci
chiama ; perciò sostiene il nostro pellegrinaggio terreno con la sicurezza
dell’incontro finale con Lui. Ed ecco la
carità. Fiorisce questa virtù che, come dice
San Paolo, giammai verrà meno, e non si
spegnerà. La fede e la speranza si risolveranno nella visione di Dio e nel suo godimento della vita futura. La carità no: quel
che oggi compiamo nella ricerca di Dio,
nel volergli bene, nel seguirne i precetti e
nell’essere uniti a Cristo : questo slancio,
una fede da scalare...
Un’occhiata nella nostra piccola Comunità. Indovina chi? Questo uomo si offre per portare i doni all’altare… ma chi è?
22
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
parrocchia
a cura di Tonino Laratta
Ingredienti
per 4 person
personee
un nasello da 1/1,5 Kg, olio di oliva , aglio , prezzemolo, vino bianco secco, limoni,
pepe nero/bianco e sale q.b.
Il nasello lavatelo e privatelo delle squame, dopodiché, tagliatelo a fette, le stesse vanno salate e passate nella farina
bianca (tipo 00). Fatto ciò, in una padella capiente, mette uno spicchio d’aglio tagliuzzato un poco d’olio d’oliva mettete
sul fuoco moderato e fate dorare l’aglio. Una volta dorato l’aglio mettete le fette del pesce nella padella in modo da farlo
soffriggere da tutte e due le parti , a fuoco moderatamente alto, aggiungete un bicchiere di vino bianco, il prezzemolo
tritato molto finemente, il pepe nero oppure bianco (secondo il gusto), inoltre, il succo di uno o due limoni. A cottura
ultimata, togliete le fette del pesce dalla padella e completate di far addensare l’intingolo fino a diventare una quasi cremina, che verserete sulle fette del pesce in un piatto rotondo di portata, guarnendo con fantasia.
Vini consigliati: Librandi Labella, Cirò Krinos
L’attesa del Santo Natale:
..il cenone naturalmente!
.«..ed ecco la Stella li precedeva, finche’
giunse sul luogo dove abitava Gesu’»
mamma, papà! Perché si dice ‘pancia
mia fatti capanna?
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-
23
Novembre 2011
Domenica 27 Inizio Avvento. S. Messa ore 10.00
Mercoledì 30 Inizio Novena dell’Immacolata. S. Messa ore 18.30
CELEBRAZIONI E S. MESSE:
S. Messe festive: ore 10.00;
Sabato e Vigilari, ore 18.30
S. Messe feriali: ore 18.30
UFFICIO PARROCCHIALE
Lunedì, Mercoledì, Venerdì: dalle ore 17.30 alle ore 18.30
CENTRO D’ASCOLTO
, Martedì e Giovedì dalle 17.00 alle 18.00
24
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone
Scarica

osservatorio - `Santi COSMA E DAMIANO`