Le sette sorelle ROVIGO ProgettObesità Per la tutela della salute del donatore. D a queste colonne, due numeri fa, annunciavamo che le Associazioni del dono del sangue della provincia di Rovigo, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato, con le Aziende Ulss n.18 e 19, nonché con il Dipartimento di Medicina Trasfusionale diretto dal Primario dott. Rocco Potenza, avrebbero posto in essere un'iniziativa di grande interesse nel quadro della tutela della salute del donatore: la corretta educazione alimentare e, come diretta conseguenza, la gestione delle problematiche connesse. Ora dalle parole si è passati ai fatti, con l'avvio del “progetto obesità”. Aderendo attraverso la compilazione di un modulo che viene distribuito presso il Centro trasfusionale, il donatore ottiene un opuscolo informativo sulle corrette norme alimentari. Successivamente, viene messo in contatto con il Servizio di dietologia dell'Ulss di riferimento (in esenzione di ticket) per un controllo della propria situazione e per dei consigli. Alla prima visita il donatore riceve, inoltre, un simpatico ed assai utile contapassi. Il progetto è destinato a migliorare la vita e le abitudini alimentari dei donatori. A sinistra, il presidente dell’Avis provinciale Gianluca Braga ed il primario del SIT di Rovigo, Rocco Potenza che collaborano al progetto. A Canaro Avis & Aido fanno “50” in due esta grande per Avis e Aido di Canaro che hanno scena la commedia “Att salut minghina” commedia Rispettivamente raggiunto rispettivamente il 30° e il 20° anno dalla dialettale vincitrice del 2° concorso “Teatro in vernacoF hanno compiuto fondazione. Un traguardo festeggiato in due momenti lo” citta di Voghiera (FE). Nell'occasione è stato presen30 e 20 anni. 26 diversi, a partire da venerdì 31 agosto. A fare da apripista è stata una serata organizzata in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e con la compagnia teatrale “Briciole d'Arte” di Canaro che, presso i giardini del Teatro Comunale, ha magistralmente messo in tato il libro celebrativo di questo duplice anniversario alla presenza di diverse autorità civili fra cui il vicesindaco, Riccardo Piovan e l'ex sindaco Giuseppe Zogno. Numerosi i dirigenti di associazioni come il presidente provinciale dell'Avis, Gianluca Braga, con il vicepresidente Udino Veronese, un collaboratore del Centro di coordinamento trapianti di Rovigo, Lorenzo Libanori, il consigliere regionale dell'Aido, Lino Ruzza. È seguita una domenica più religiosa, con la S. Messa officiata dal vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo, S. E. mons. Lucio Soravito de Franceschi, che ha sottolineato quanto sia “doveroso salvare, difendere e valorizzare la vita in ogni stagione dell'esistenza e in ogni situazione: giovane o carica di anni; sana o malata; forte o debole che sia”. La liturgia è stata animata dalla Schola Cantorum di Canaro che ha cantato per la prima volta l'inno del donatore. Hanno partecipato una quarantina di comunali dell'Avis e dell'Aido e numerosissimi concittadini e parrocchiani. Non hanno fatto venir meno la loro presenza nemmeno gli alunni della classe quinta elementare che, con la loro insegnante, hanno visto esposti i loro lavori durante nell'anno scolastico. A Ceneselli l’Avis vola come un aquilone C ontinuano ad essere numerose e molteplici le attività organizzate dall'Avis comunale di Ceneselli per sensibilizzare un sempre maggior numero di persone e perchè ogni cittadino (di qualsivoglia età) possa sentirsi parte integrante della grande famiglia dei donatori di sangue. Con i bambini delle scuole elementari è stato organizzato un concorso per il migliore striscione Avis, per tutti i ragazzi si organizza, da cinque anni a questa parte, la “festa degli aquiloni” che sta riscuotendo un successo crescente di edizione in edizione. Ancora: l'Avis è presente tra i ragazzi più grandi, agonisticamente impegnati nella squadra di calcio a sette, così come tra le persone che hanno compiuto qualche primavera in più e che frequentano i corsi di ginnastica di mantenimento (nell'ultimo anno le iscrizioni sono addirittura raddoppiate). L'Avis, inoltre, collabora fattivamente, assieme ad una nutrita schiera di amici e simpatizzanti, con l'Amministrazione comunale al servizio di assistenza domiciliare per gli anziani. Se poi aggiungiamo la festa sociale dell'8 dicembre e l'ormai tradizionale rappresentazione teatrale con i ragazzi del CEOD di Canda, possiamo ben capire quanto la realtà avisina sia radicata ed attiva nel comune di Ceneselli. Un'Avis che, sulla scia degli insegnamenti del grande socio Bruno Zaghini, continua ad interpretare un ruolo di sensibilità, dono, disponibilità e solidarietà senza confini. Franco Raddi Cinque anni con una festa dedicata ai più giovani. Una delle tante attività organizzate dall’Avis comunale di Ceneselli per coinvolgere in gran massa la comunità. Il “cuore” di Gavello N el Comune di Gavello è stato inaugurato un monumento al… donatore? No, non sarebbe una novità “da giornale”. A Gavello hanno fatto qualcosa di più e tutti i volontari del paese possono ora riconoscersi e farsi monito ai concittadini grazie ad una presenza “monumentale” che invita tutti ad aver cuore per le necessità del prossimo. L'iscrizione che campeggia alla base del monumento dice: “Quello che facciamo per noi stessi muore con noi, quello che facciamo per gli altri o per il mondo, rimane ed è immortale…”. La massima, dell'autore americano Albert Paine (What we do for ourselves dies with us. What we do for others and the world remains and is immortal), è davvero un ottimo incoraggiamento per dare sempre del proprio meglio, per gli altri, per tutti. G.C. L’Avis per giocare A vis che vai, gadget che trovi… Dopo l'incredibile successo della penna Avis alla forma di siringa (piovono ordini da tutta Italia!), la Provinciale licenzia ora un nuovo gadget. Si tratta del gioco delle 15 tessere, parente del cubo magico (ad una sola faccia). Sarà un modo per ingannare il tempo e per ricordarsi sempre dell'Avis… Notizie in breve... notizie in breve... notizie in breve... notizie in breve... Quest'anno l'Assemblea provinciale dell'Avis si terrà a Taglio di Po. Il Consiglio Provinciale ha deciso di rendere itinerante l'evento assembleare per raggiungere, con questo importante appuntamento per la nostra vita associativa, le varie realtà Avis della nostra terra polesana. La Festa Avis provinciale Rovigo 2008 si terrà, invece, ad Adria sabato 14 e domenica 15 giugno. La Comunale di Adria festeggia, proprio quest'anno, il cinquantesimo anniversario di fondazione. Superata nel 2007, dall'Avis provinciale di Rovigo, la soglia delle 20 mila donazioni. Il numero è straordinario in relazione al numero di abitanti e, conseguentemente, di donatori della provincia. È stato raggiunto, per l'esattezza, il tetto delle 21.952 donazioni: un traguardo meraviglioso! Grazie di cuore a tutti i donatori. Sulla scia delle possibili agevolazioni che l'Avis provinciale di Rovigo cerca di proporre a favore dei propri soci e donatori iscritti, segnaliamo che il 27 novembre scorso è stata sottoscritta una convenzione tra Avis provinciale Rovigo e Unipol Assicurazioni. L'intesa prevede uno sconto in tutti i rami assicurativi a favore dei soci Avis e dei loro familiari. Basta presentarsi presso qualsiasi agenzia Unipol ed esibire il tesserino associativo. Per tutti citiamo il 10% per l'RC Auto. Anche altri sconti per furto/incendio dal 20% al 30%... 27 Le sette sorelle TREVISO Pari coi consumi Invariate le donazioni 2007, in calo i consumi, soddisfatte le necessità non solo della Marca. Flessione nei nuovi iscritti, un punto da monitorare. A nche quest'anno, in provincia di Treviso, si sono raccolte più di 48.000 sacche che hanno registrato una leggera flessione dello 0,3% rispetto al 2006, l'anno della raccolta record. È aumentata la raccolta effettuata presso i Centri trasfusionali, mentre è diminuita del 5,5% quella delle Unità di raccolta esterne gestite dall'Associazione. Si riscontrano “velocità” diverse fra le tre Ulss presenti in provincia: la 7 di Conegliano ha incrementato la raccolta del 3%, mentre nella 8 di Castelfranco-Montebelluna e nella 9 di Treviso vi è stata una diminuzione rispettivamente dello 0,5% e dell'1,5%. Dal punto di vista dell'Avis, il 2007 è stato un anno molto equilibrato, dato che l'andamento della raccolta ha seguito di pari passo quello registrato dai consumi. Durante i 12 mesi non abbiamo mai registrato periodi di marcata carenza di scorte, come quasi sistematicamente avveniva negli anni passati nei quali, di solito nei periodi estivi o in occasione delle festività natalizie, si verificava un calo delle scorte disponibili. Il 2007 ha registrato anche a livello dipartimentale un calo dei consumi di circa il 6% e di pari passo sono aumentate le autodonazioni del 26%. Questo ha indubbiamente contribuito positivamente all'equilibrio della bilancia del fabbisogno e alla garanzia dell'autosufficienza dipartimenta- le. Sono aumentate anche le cessioni extraregionali di oltre 2.250 unità. È stata buona anche l'attività di modulazione di chiamata messa in atto dall'associazione, in particolare nelle zone della nostra provincia in cui non esiste un “ufficio di chiamata”, cosa che ha permesso di rallentare la raccolta per quei gruppi sanguigni per i quali c'erano scorte più che a sufficienza e di accelerarla per altri, i cui consumi richiedevano contributi maggiori. A questo proposito pensiamo che questa esperienza vada incrementata ed affinata sempre di più. Molto positivo anche il bilancio della raccolta su appuntamento per le piastrine, che ha registrato 1.022 unità. Complessivamente, il giudizio che si può esprimere è sicuramente più che positivo. Grazie al prezioso dono dei soci donatori, al lavoro svolto dai novanta presidenti, dai loro consigli direttivi e da tutti i volontari siamo riusciti a soddisfare le esigenze terapeutiche del Dipartimento, sapientemente messe in atto dal personale medico e paramedico degli ospedali della Marca trevigiana. Di contro, nel 2007 abbiamo registrato un calo complessivo dei nuovi iscritti del 13%, dato che ci preoccupa e del quale dobbiamo tenere conto. Dobbiamo studiare e analizzare bene questo fenomeno che va arrestato ed è necessario fare il possibile per invertire la rotta. Gli ammalati hanno bisogno del sangue delle persone sane e chi sta fisicamente bene deve sentire il dovere di aiutare chi è meno fortunato. Sulla scia di questi ultimi dati dobbiamo tutti trovare in noi l'entusiasmo che ci spinga a superare l'“ordinario” ed acquisire la consapevolezza che una società civile è tale solo quando è capace di progettare un futuro più agevole e sicuro per tutti. Gino Foffano 5 x mille a ricerca e modernizzazione della raccolta L a legge finanziaria 2008 ha riproposto la possibilità di destinare una quota-parte del cinque per mille dell'IRPEF a sostegno delle associazioni di volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale... quindi anche dell'Avis. A questo proposito, visti gli onerosi impegni per l'adeguamento e l'accreditamento dei Servizi mobili (le Unità di Raccolta esterne) della Marca trevigiana secondo le nuove normative regionali e nazionali (legge n. 22 del 16 agosto 2002), l'Avis provinciale ha stabilito che i contributi andranno a finanziare il più possibile gli interventi e le strumentazioni necessarie. “E' nostra intenzione riuscire a dare un contributo anche al laboratorio di ricerca scientifica legato all'attività della 28 Banca Cordonale del Centro Trasfusionale di Treviso - spiega il presidente provinciale, Gino Foffano - Nell'ambito della ricerca applicativa clinica il laboratorio, infatti, in collaborazione con la scuola di Dottorato di Ricerca in Medicina Rigenerativa dell'Università di Padova, ha individuato la presenza di cellule staminali ad elevata plasticità anche nei baffy coat, ottenuti dal frazionamento delle unità di sangue intero. Ciò potrebbe rivelarsi una preziosa fonte di cellule staminali prontamente disponibili per la terapia cellulare. Contiamo sulla collaborazione di tutti i contribuenti, donatori e non, per poter arrivare ad un ottimo risultato in entrambi i casi”. Due rose per Avis È nato a scuola il manifesto 2008 dell'Avis provinciale di Treviso. Due rose che si avvicinano a rappresentare, in modo straordinariamente semplice, ma efficace, la capacità del gesto del dono di saper unire. A “firmarle” Chiara Buriola, studentessa della 4ª B dell'Istituto statale d'Arte “B. Munari” di Vittorio Veneto, vincitrice del concorso lanciato dall'Associazione ad ottobre scorso. Una scelta non facile, quella da parte della commissione (composta sia da rappresentanti dell'Avis, sia da esperti esterni nel settore grafico e della comunicazione), trovatasi a decidere tra ben 30 bozzetti realizzati dagli allievi delle classi 4ª B e C della sezione stampa, coordinate dal prof. Antonio Dei Rossi. La collaborazione tra l'Avis provinciale e l'Istituto d'Arte di Vittorio Veneto era partita nel 2007, con l'obiettivo di puntare sui giovani, sul loro modo di comunicare e sulle loro formidabili idee per incrementare il numero dei nuovi donatori! Una forma di sensibilizzazione diversa per l'Associazione, che ai ragazzi ha dato la massima libertà di espressione. “Abbiamo pensato al manifesto come a mezzo di comunicazione diretta e immediata per parlare ai giovani di donazione di sangue - spiega la referente Avis dell'iniziativa, Wanda Pradal - e abbiamo lasciato che a guidare disegni, slogan e parole rivolti ai giovani fossero la fantasia e la creatività di altri giovani: gli studenti, appunto”. Molto soddisfatto il presidente dell'Avis provinciale, Gino Foffano: “Abbiamo intrapreso una strada nuova che ci ha portati a straordinari risultati. Tutti i lavori realizzati sono di alta qualità e dimostrano che i ragazzi di oggi, pur bombardati da mille sollecitazioni diverse, sanno cogliere in pieno il messaggio della solidarietà”. Nel corso della conferenza stampa, il 31 gennaio all'Istituto d'Arte, è stato sottolineato l'entusiasmo anche da parte della scuola per la collaborazione. “Esser stati scelti per tale iniziativa è motivo di orgoglio per l'Istituto - ha dichiarato la preside, prof.ssa Sandra Molinaro - abbiamo sposato subito e con entusiasmo l'iniziativa, i ragazzi hanno messo in campo testa, mani e cuore e i risultati ne sono la dimostrazione”. Il concorso ha visto il coordinamento del prof. Maurizio Armellin e in Commissione, tra gli altri, il grafico ed editore Roberto Da Re Giustiniani. Ha collaborato l'Avis comunale di Vittorio Veneto. La premiazione ufficiale del manifesto di Chiara Buriola e l'esposizione di tutti i bozzetti partecipanti si svolgerà il 29 marzo a Motta di Livenza, in occasione dell'assemblea dell'Avis provinciale. Michela Rossato Nasce all’Istituto d’Arte“Munari” di Vittorio Veneto il manifesto 2008 della Provinciale. Resana & Paolo Berro: una serata da ricordare I l dono del sangue “raccontato” ai ragazzi da chi l'ha ricevuto. È l'iniziativa realizzata con successo a Resana grazie ad un testimonial straordinario e al concorso “L'impegno nella vita!”. Per l'ottava edizione del concorso sul tema della donazione di sangue, organizzato in collaborazione con l'Istituto comprensivo scolastico locale e il patrocinio del Comune resanese e della Provincia di Treviso, l'Avis comunale di Resana ha infatti ospitato un giovane eccezionale: Paolo Berro. Dopo il testimonial Ippolito Sanfratello, campione olimpico di pattinaggio sul ghiaccio, è stata la volta di Berro, da dieci anni su una carrozzina a causa di un incidente stradale. Paolo, paralizzato dal collo in giù, si è salvato anche grazie al sangue degli avisini ed ha raccontato la sua storia fatta di momenti difficili, ma anche di tanta forza di volontà e tante conquiste. “Voi donatori state facendo qualcosa di straordinario - ha detto perché salvate delle vite umane! Chissà quanto sangue sarà servito per salvare me! Senza di voi, non avrei potuto superare tutto quello che ho superato! Grazie per quello che fate e che continuerete a fare!”. “Hai mai avuto momenti di sconforto? - ha chiesto con l'ingenuità tipica dei giovani una ragazza di terza media e Paolo, disarmante nella sua risposta - e chi non ne ha mai avuto? solo che non ho nemmeno il tempo di pensarci, ci sono persone che stanno peggio di me ed io sto sfruttando al massimo quello che posso fare... Dopo l'incidente non respiravo nemmeno da solo, poi, dopo una lunga terapia riabilitativa, sono riuscito a reinventarmi la mia nuova vita”. Grazie ad un programma di riconoscimento vocale che gli permette di navigare in internet, telefonare e scrivere senza usare le mani, Paolo ha realizzato molti progetti importanti. Ha due lauree (ha dato gli esami in videoconferenza), ha riaperto online il museo civico di Castelfranco Veneto ed è promotore della fondazione “Paolo Berro per l'arte e la cultura”. I ragazzi sono rimasti affascinati dal suo racconto e dall'entusiasmo con cui, nonostante le enormi difficoltà, affronta ogni suo giorno: una lezione di vita importante! L'iniziativa è stata un successo e la premiazione del concorso, il 15 marzo, è coincisa con la serata musicale “Dal Festival di Sanremo per l'Avis” che ha visto esibirsi quattro giovani cantautori, di cui due reduci da “Sanremo Giovani”. Stefano Bosa 29 Le sette sorelle TREVISO Politraumi, successo per quattrocento Sala strapiena per un incontro organizzato dalle Avis di Mareno di Piave e Vazzola. D i fronte ad una platea di circa 400 persone, non soltanto gli organizzatori avisini, ma anche gli stessi illustri relatori dell'incontro “La gestione del politrauma”, si sono dimostrati piacevolmente sorpresi e soddisfatti. Il dibattito del 29 novembre su un argomento non facile, ma importante, ha attirato un pubblico davvero folto. L'Avis comunale di Mareno e di Vazzola, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, hanno infatti voluto regalare a tutta la cittadinanza una serata di formazione e riflessione presso l'Oasi Campagnola di Mareno sul tema della sicurezza stradale e soprattutto dell'intervento sanitario in casi di politraumi, dalla chiamata del 118 alla gestione ospedaliera. Dopo i saluti di Giancarlo Battistella, presidente dell'Avis comunale di Mareno di Piave e di Mirella Brugnera, in rappresentanza dell'Avis comunale di Donatori abituati... parcheggi riservati P osti auto riservati ai donatori di sangue, e in particolare a chi effettua le aferesi, al parcheggio dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Non sono facili da trovare, ma ci sono. Cercate il cartello di divieto di sosta e con la scritta “Ulss 9 Servizio S.I.T.”. Un po’ criptico anche il cartello, messo insieme ad altri che fanno confusione, ma è il pensiero gentile per i donatori che conta... E l’idea è stata del Primario G.B. Gajo. 30 Vazzola, del sindaco Tocchet e dell'Assessore provinciale Noal, la parola è passata a Diego Sala, consigliere dell'Avis nazionale, che ha ribadito ancora una volta la sempre attuale necessità di donare sangue. Perché, sebbene il Veneto sia complessivamente una regione “all'avanguardia” per quanto concerne le sacche di sangue raccolte annualmente, l'Italia non è affatto un Paese autosufficiente per quanto concerne la disponibilità di sangue ed emocomponenti. Il dott. Agueci, Direttore U.O. Ortopedia/Traumatologia Conegliano, ha moderato l'intera conferenza, che ha visto quattro autorevoli interventi. Innanzitutto, quella del dott. Rosi, direttore U.O.C. Suem 118 Tv Emergenza, il quale ha riassunto i principi del primo soccorso e le fasi previste per soccorrere tempestivamente un ferito traumatizzato. Ha fatto seguito il dott. Bernardi, direttore U.O.C. Pronto Soccorso Conegliano, che ha focalizzato l'attenzione sulla gestione iniziale in Pronto Soccorso. Altro momento davvero interessante è stato quello della relazione sul “trauma grave in terapia intensiva” del dott. Possamai, direttore U.O.C Anestesia-Rianimazione di Conegliano, che ha posto l'accento su un aspetto piuttosto delicato: al giorno d'oggi esistono patologie che hanno impatto diverso sui mass media. Quotidiani e telegiornali dedicano ampi spazi ai numerosi giovani tragicamente coinvolti in incidenti automobilistici, ma poi non si curano di informare la cittadinanza riguardo agli sviluppi post-trauma o alle difficoltà delle categorie più deboli, quale quella dei disabili. Per finire, è intervenuto il dott. Giovanni Battista Scalì, V.Q.A. Comando Polizia Stradale Treviso. L'attenzione è dunque stata riposta su alcune delle più usuali violazioni al corretto comportamento civico in caso di incidente stradale, come la fuga e l'omissione di soccorso. Davvero una serata da esportare... Laura Rossi Le sette sorelle VENEZIA Le soddisfazioni 2007 le sfide 2008 per il Src S oddisfazione, all'Avis provinciale di Venezia, per l'andamento del 2007. La raccolta è stata buona e si è verificato un rilevante incremento della raccolta totale di sacche di sangue intero (+712 unità), con un importante aumento anche in occasione delle raccolte domenicali (+348 unità). La raccolta di plasma in aferesi si è mantenuta sui buoni livelli dell'anno precedente (2.198 sacche totali). Sono stati inoltre eseguiti 1.455 controlli specifici ai donatori e 1.192 esami ad aspiranti donatori, che costitui- I l 2008: anno ricco d'impegni e novità. Quest'anno dovrebbero iniziare i controlli della Regione Veneto sui requisiti di idoneità previsti dalle norme regionali per le strutture trasfusionali. Sono interessati tutti i centri dove viene effettuata la raccolta di sangue. La documentazione necessaria è stata consegnata alla Regione a settembre 2007, con coordinamento dell'Avis regionale per tutte le sedi interessate nelle province di Venezia, Padova e Treviso. L'esperienza e la costante richiesta e scambio d'informazioni suggeriscono di avviare presto, ed in modo strutturato, una sinergia tra le realtà del Veneto che effettuano direttamente la raccolta. Un percorso di aggregazione delle strutture di raccolta, come peraltro previsto anche dalla legge sangue, può portare alla condivisione di acquisti, sistemi informativi, convenzioni e non solo. Anche l'utilizzo nelle tre province dello stesso sistema informativo “Emonet” rende logica un'azione comune per ottenere le ottimizzazioni necessarie e non correre il rischio di pagare tre volte il costo degli aggiornamenti. I benefici comuni sono intuibili per tutti. Per questo abbiamo apprezzato l'intervento dell'Avis regionale e speriamo che possa essere avviata un'azione a breve per un successivo sviluppo. Nel frattempo, abbiamo messo a disposizione i protocolli operativi in uso presso di noi per consentire un corretto e controllato sistema di svolgimento di tutte le attività, sia presso il centro, sia in occasione delle raccolte domenicali. Il nuovo sistema informativo dipartimentale troverà completa introduzione nel corso di quest'anno. Nonostante i problemi che tale sistema sta causando, siamo ottimisti sugli sviluppi futuri che prevedono da parte nostra la possibilità di fornire ai donatori gli esami tramite Web, eliminando tempi di attesa, problemi postali e consentendo quindi di disporre on line della propria situazione clinica. Nello stesso tempo, tutte le comunali che hanno aderito alla gestione donatori tramite Assoweb, potranno avere in tempo reale la scono la garanzia di continuità e ricambio generazionale per il futuro. I traguardi raggiunti devono essere un punto di partenza per trovare nuove vie che consentano di assicurare un corretto rifornimento a fronte delle aumentate richieste da parte delle unità ospedaliere. Da parte nostra garantiamo tutto l'impegno necessario ed ai donatori chiediamo di continuare a donare con la consueta assiduità. Di seguito l’articolo di Giorgio Gobbo fa il punto sull’attività del Servizio Raccolta Convenzionata Provinciale Avis (Src). situazione dei propri soci (donazioni, esami, sospensioni...), nonché un software in grado di rispondere a tutte le esigenze di segreteria. Nei prossimi mesi, probabilmente prima dell'estate, si realizzerà il trasloco del Centro di raccolta di Mestre presso il nuovo ospedale. Una sistemazione più idonea per garantire flusso e assistenza dei donatori e vicina ai servizi a cui va consegnato il materiale biologico raccolto. Utilizzeremo al meglio gli spazi assegnatici, anche mettendo a frutto quanto arrivatoci grazie al “cinque per mille” raccolto grazie a 413 cittadini, che ringraziamo di cuore. Assicuriamo che anche ciò che ci verrà destinato in futuro sarà utilizzato per migliorare le strutture per l'accoglimento dei donatori e per continuare a garantire gli standard di qualità che sono sempre stati l’obiettivo della nostra attività. La predisposizione del calendario per le raccolte domenicali è stata laboriosa, ma abbiamo cercato di venire incontro a tutte le esigenze delle Avis, riuscendo ad inserire anche le nuove raccolte per le sedi di Pramaggiore e Cintocaomaggiore. Il calendario inserito anche nel nostro sito (www.avisrcmestre.ve.it) è occasione per coloro che vogliono donare il proprio sangue o desiderano effettuare gli esami preventivi per diventare donatori per scegliere data e località a loro più comoda. L'organizzazione è tale da consentire l'accesso da parte di chiunque, con la semplice accortezza per i donatori abituali che per la prima volta fanno la donazione presso le nostre strutture, di portare gli esami rilasciati in occasione dell'ultima donazione o dell'ultimo controllo effettuato. Sul tappeto il trasferimento nel nuovo Centro trasfusionale e l’accreditamento dei punti di raccolta. Giorgio Gobbo 31 Le sette sorelle VENEZIA Trasformando il mondo “... il più importante principio del Teatro dell'Oppresso è di aiutare a restaurare il dialogo tra gli esseri umani”. Le nuove tecniche dei nostri operatori. S E ntrare in una classe significa già instaurare un rapporto con chi, in quella classe, ci attende. Entrare in una classe significa avere un ruolo, indossare la maschera del momento per essere se stessi al meglio; e per far ciò occorre saper leggere tutti i messaggi, verbali e non verbali, che ci vengono lanciati e rispondere con altrettanti messaggi significativi, capaci di lasciare un segno. Cominciava così la dispensa consegnata quest'anno agli operatori scuola dell'Avis provinciale Venezia, al corso di formazione per chi opera nelle scuole con giochi di simulazione, giochi in scatola e attività sulle fiabe, sulla solidarietà e il dono. Ogni educatore (colui che conduce), ogni operatore (colui che opera, che crea) dovrebbe essere in grado di sentire il proprio corpo mentre comunica, di utilizzare il proprio corpo a tal fine e di accogliere l'animato, l'educando come compagno di viaggio dove fondamentale è il percorso, il processo formativo in atto. Durante le attività di promozione dell'Avis e della cultura della solidarietà che l'Avis provinciale Venezia organizza ormai da sei anni presso moltissimi istituti della Provincia, si ha davvero poco tempo a disposizione: si parla di amore, di incontro, di muri da abbattere per accogliere, di gesti capaci di lasciare segni profondi, il tutto in due ore di lezione. È proprio per questo che la formazione degli operatori ha voluto incentrarsi su alcune tecniche che potessero aiutare a lasciar segni profondi, per far sì che l'esperienza vissuta potesse diventare per gli studenti fortemente significativa. Tra queste tecniche, tratte per lo più dal Teatro Sociale, particolarmente utile e interessante è risultata la metodologia del Teatro dell'Oppresso. “Il Teatro dell'Oppresso è basato sul principio che tutte le relazioni umane dovrebbero essere di natura dialogica: tra uomini e donne, tra razze, famiglie, gruppi e nazioni, il dialogo dovrebbe prevalere. In realtà tutti i dialoghi hanno la tendenza a diventare monologhi, che creano la relazione oppressi-oppressori. Riconoscendo questa realtà, il più importante principio del Teatro dell'Oppresso è di aiutare a restaurare il dialogo tra gli ono già più di 50 gli iscritti al Gruppo Avis Carive, nato meno di due anni fa per volontà della Comunale di Venezia. Al gruppo appartengono dipendenti della Cassa di Risparmio di Venezia SpA (Gruppo Intesa San Paolo), ma anche familiari ed ex-dipendenti, quasi tutti donatori effettivi. L'obiettivo è quello di promuovere la donazione di sangue tra il personale della Banca organizzando iniziative che possano dare visibilità all'Associazione e fare nuovi proseliti. Ne è stato un esempio la Festa di Babbo Natale per i bambini dei dipen- 32 esseri umani”. Il Teatro dell'oppresso (TdO) nasce negli anni '60 in Brasile, ad opera di Augusto Boal, direttore del Teatro Arena di Saõ Paulo. Si basa su una precisa presa di posizione, a favore degli "oppressi" e, parallelamente a Paulo Freire, su un lavoro di coscientizzazione. La metodologia intende il teatro come mezzo di conoscenza e come linguaggio, come mezzo di conoscenza e trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale. È un teatro che rende attivo il pubblico e serve ai gruppi di “spett-attori” per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stessi vivono. Ha tra le finalità quella di far riscoprire alla gente la propria teatralità, vista come mezzo di conoscenza del reale, e di rendere gli spettatori protagonisti dell'azione scenica, affinché lo siano anche nella vita. Si basa sull'ipotesi che “tutto il corpo pensa”, in altre parole su una concezione “globale” dell'uomo visto come interazione reciproca di corpo, mente, emozioni. Il metodo fornisce strumenti d'analisi, liberazione e coscientizzazione attraverso un approccio non direttivo e ad una relazione dialogica, che annulli gli aspetti di violenza a favore del dialogo e della cooperazione. L'Avis provinciale di Venezia ha tratto da questa metodologia un grande aiuto per la formazione dei propri operatori e ha deciso di “esportare” tutto ciò all'interno del progetto “Con-tatto”, in collaborazione con l'Osservatorio Politiche di Welfare del Comune di Venezia, l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia e il Centro servizi volontariato della provincia di Venezia. All'interno del progetto si stanno svolgendo e si svolgeranno dei corsi, in tutta la provincia, in comunicazione per il sociale e esercizi tratti dalla metodologia del Teatro dell'Oppresso di cui si potrà leggere e a cui ci si potrà iscrivere navigando sul sito dell'Avis provinciale di Venezia. Un altro cammino, altre strade e altre energie, per la Provinciale e per le sue Comunali, convinti che “non occorra pensare che il mondo va cambiato; occorre trasformarlo, ora”. (Augusto Boal) Laura Elia - Area scuola e formazione - Avis provinciale denti, organizzata dal Circolo Dipendenti Carive, che ha permesso al Gruppo Avis di presentarsi ufficialmente ai molti ospiti; con l'occasione ai bimbi è stato regalato del materiale didattico preparato dall'Avis (un quaderno illustrato). “Credo molto nelle potenzialità di questo gruppo - ha dichiarato Roberto Belli, presidente dell'Avis Comunale di Venezia - in breve ha registrato un’ottima crescita e partecipa con grande entusiasmo alla vita dell'associazione, il che Giorgia Chiaro mi fa ben sperare per il ricambio generazionale”. Come cresce il gruppo Avis Carive! MammeAvis, non per caso L 'unione fa la forza, soprattutto per l'Avis, soprattutto a Venezia. Qui la popolazione è distribuita nelle isole di Pellestrina, Lido, Burano e Murano e unire tutti i donatori in momenti di aggregazione è effettivamente un'impresa. Se i risultati ci sono (nel 2007 l'Avis di Venezia ha raggiunto circa 5300 donazioni) è unicamente grazie allo sforzo che tutti assieme si fa nell'organizzare eventi associativi. In particolare si devono ringraziare i gruppi nati all'interno della Comunale veneziana: il Gruppo dell'ACTV, il primo nato da oltre 25 anni; il Gruppo di Pellestrina, che partecipa alle attività sempre numeroso e con grande entusiasmo; il gruppo Sportivo del Lido, che promuove eventi sportivi e culturali al Lido di Venezia; il Gruppo di Burano che è molto attivo nella sua isola e il neo-nato Gruppo della Carive. Grazie all'aiuto di tutti i loro componenti, ogni manifestazione diventa un evento da ricordare e fa riscoprire il piacere di stare assieme, scambiarsi idee e donare il proprio tempo agli altri. Oltre all'ottava “Giornata dello sport” e “Natale con l'Avis”, ricordiamo il concerto delle “Mamme per caso”, tenutosi a gennaio al Lido, in concomitanza con i festeggiamenti dei 50 anni della fondazione della chiesa parrocchiale di San Nicolò. Quale occasione migliore per accogliere una vasta platea di veneziani, per un pomeriggio di sensibilizzazione alla cultura del dono? Dirette dal Maestro Maurizio Piccoli (conosciuto dagli addetti ai lavori per i brani scritti per Mina, Loredana Bertè, Mia Martini e Renato Zero) le 12 “mamme” hanno eseguito canzoni tratte dal film Sister Act e pezzi di Gigi d'Alessio e George Harrison, per concludere con un gran finale di brani natalizi. Orietta Guerrasio , vice presidente Avis Venezia Le mille iniziative della Comunale di Venezia uniscono le sue varie realtà. San Michele al Tagliamento: fantasia e crescita costante Tante iniziative, C tanta visibilità, onfermato anche nel 2007 il trend di crescita dell'Avis di San Michele al Tagliamento. Nel ringraziare tutti i propri donatori presenta con soddisfazione i suoi numeri, contando ad oggi 352 iscritti di cui 237 effettivi e 115 soci sostenitori che possono essere soddisfatti del +8% registrato dalle donazioni che, dopo il +8% del 2005 e il +10% del 2006, fa ben sperare in un incremento anche per l'anno appena iniziato. Un ottimo incentivo a proseguire nell'attività di sensibilizzazione che, nel corso dell'ultimo anno, ha visto l'Avis partecipare alle principali manifestazioni locali: ad agosto alla tradizionale festa di Cesarolo “Sot li stelis”, a settembre alla “Sagra dei Osei in Villa Ivancic” e a dicembre a “Natale Insieme”, iniziativa promossa dal Comune di San Michele al Tagliamento in concomitanza con le celebrazioni dei suoi 200 anni. In questa occasione l'Avis ha distribuito snack caldi alle famiglie, donando un cappellino di Babbo Natale ed un simpatico pallonci- no ai bambini. Il gazebo (nuovo di zecca!) è stato affollato durante tutta la domenica: un vero successo in termini di visibilità e promozione! L'associazione si è inoltre occupata della sistemazione di una staccionata nel parco della città, che va ad aggiungersi all'adiacente monumento sorto sempre grazie all'Avis. Queste iniziative si sommano alle tre uscite domenicali organizzate in collaborazione con l'Avis SRC a San Michele al Tagliamento, San Giorgio al Tagliamento e Cesarolo. Tutti gli appuntamenti hanno visto la valida collaborazione dei membri del Consiglio, che, muniti di un nuovo opuscolo informativo, hanno anche presentato l'associazione a chi di volta in volta si è affacciato al mondo della donazione. L'Avis San Michele al Tagliamento ha numero telefonico 3333283842, e-mail: [email protected] e il sito internet: www.avisveneto.it/sanmichelealtagliamento. e i risultati si vedono. Daniele Aggio A Concordia Sagittaria una tradizione che “scalda” il cuore A nche quest'anno le Associazioni Avis ed Aido di Concordia hanno mantenuto accesa la tradizione del vin brulè. Fin dall'anno della costituzione dell'Avis di Concordia Sagittaria (1982), la notte di Natale è un'occasione privilegiata per un “caloroso” scambio di auguri. Caloroso e caldo, in quanto riscaldato dalla passione dei nostri volontari… ma anche intiepidito dai bicchieri fumanti di vin brulè e cioccolata calda che vengono gratuitamente offerti a quanti si avvicinano al nostro gazebo installato sulla piazza della cattedrale. L'impresa è stoica, perché le lunghe ore di attesa sotto il gazebo con le rigide temperature di dicembre, riscaldati solo dai fornelletti a gas, scoraggerebbero chiunque. Solo il grande cuore dei volontari di Avis ed Aido può portare avanti questa tradizione, non senza il sostegno che ci vengono offerti dalle tante persone che, al termine della Santa Messa, si avvicinano per farci gli auguri. La speranza è che anche nel 2008 sempre più persone possano provare, come quotidianamente sperimentano i volontari di Avis ed Aido, quanto la gioia di donare superi di gran lunga quella di ricevere. Dario Piccolo 33 Le sette sorelle VERONA Un buon 2007, un intenso 2008 Ai positivi risultati donazionali si sposa un’intensa attività prevista per l’anno in corso, partendo dal 50° della Provinciale e dal 60° della Comunale di Verona. C oncluso il 2007 in positivo (40.500 unità donate, con un +0,8%) è iniziato bene anche il 2008, anno di grandi appuntamenti per l'Avis veronese. Si è aperto con prima riunione della Conferenza di Dipartimento, che è venuta a sancire la partenza reale e concreta del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale, ovvero del Coordinamento provinciale collegato con l'ufficio regionale sangue e le Associazioni, previsto dal IV Piano sangue per favorire l'utilizzo ottimale del sangue stesso, risorsa strategica per il Servizio Sanitario e per le aspettative di salute e di vita di noi tutti. Oltre al Direttore, dott. Giuseppe Aprili, e ai responsabili dei Centri trasfusionali di Verona e provincia, anche il volontariato del sangue vi partecipa con tre rappresentanti, (due dell'Avis e uno della Fidas) a pieno titolo coinvolti nella discussione. Preceduta dall'incontro col nuovo Direttore Generale dell'Azienda ospedaliera, dott. Sandro Caffi, che ha dimostrato da subito una buona conoscenza e una certa attenzione nei confronti della realtà trasfusionale, la riunione è servita a fare il punto della situazione e a gettare le basi della programmazione futura. Da parte associativa, si sono puntualizzate le aspettative dei volontari: uniformità e sicurezza nella donazione, mantenimento della raccolta localizzata in relazione alla reale esistenza dei donatori. Abbiamo altresì assicurato la nostra disponibilità per attuare gradualmente uffici di chiamata atti a disciplinare le donazioni, per continuare ad essere in grado di garantire agli ammalati tutto il sangue e gli emocomponenti necessari, del tipo giusto e nella giusta quantità, ogni giorno. Ma il 2008 sarà anche l'anno del 50° dell'Avis provinciale e de 60° della comunale di Verona: una lunga intensa storia, costellata da tanti episodi e di innumerevoli gesti dettati dalla solidarietà. Una concreta forma di disponibilità che ha coinvolto e tuttora coinvolge migliaia e migliaia di persone. Per l'occasione, realizzato un logo comune, i Consigli direttivi provinciale e comunale hanno concordato anche un calendario comune di manifestazioni che sarà presentato il 16 aprile. Domenica 20 aprile, in occasione dell’assemblea regionale Avis, ci sarà invece l'inaugurazione della mostra “Avista” e Filatelica con annullo postale dedicato. L’assemblea e la mostra si svolgeranno presso il Polo Giorgio Zanotto dell’Università di Verona. Il 14 giugno, ancora, cerimonia e S. Messa celebrata dal vescovo, mons. Giuseppe Zenti per la Giornata Mondiale del donatore al Centro Carraro ed infine il 25 ottobre, alla Gran Guardia, il convegno: “Medicina Trasfusionale in Italia e in Europa: modelli organizzativi a confronto”, con realtori i massimi esponenti associativi e di ambito medico scientifico nazionale. E non finisce qui, perché altre iniziative sono ancora in cantiere. Tanti appuntamenti e tanto impegno per tutti, per festeggiare degnamente le ricorrenze, sempre con l'attenzione volta ai nostri obiettivi primari: la puntualità all'appuntamento periodico con la donazione e la massima determinazione nel promuovere gli ideali associativi, per favorire l'aggregazione di tanti altri che hanno bisogno della spinta finale, concretamente “del nostro aiuto” per scoprire a loro volta la gioia di donare. Luigi Piva Donare è buono e salutare, parola di... Passaparola! D onare sangue è un'azione buona e salutare. Evviva l'Avis, evviva i volontari dell'Avis! Con queste belle parole Gerry Scotti, durante la trasmissione di Passaparola del 13 gennaio 2008, ha ringraziato tutti i donatori di sangue e in particolare Mario Luchi, dell'Avis provinciale di Verona nonchè collaboratore del nostro periodico, che si trovava tra il pubblico. Al notissimo e amato presentatore di Canale 5, Mario aveva portato in omaggio una delle bellissime e ormai celeberrime felpe realizzate dalla Commissione Giovani veronese per richia- 34 mare l'attenzione sul dono del sangue. Quello di Scotti è stato un messaggio breve e conciso, ma venuto dal cuore e che ha dimostrato ancora una volta la sensibilità del presentatore verso l'argomento della donazione. Mentre parlava, Gerry ha chiesto al cameraman di inquadrare il nostro baldo Mario Luchi, che indossava la felpa Avis, raggiungendo con l'appello più di sei milioni di telespettatori sparsi in tutta l'Italia. Ecco qui accanto il nostro “alfiere” colto direttamente in... video. Bel colpo Mario! Grazie Gerry! Pedalando con Avis C orri a donare è lo slogan che “firma” la maglietta di 500 completi professionali da ciclista che l'Avis Veronese ha lanciato per gli appassionati della bicicletta con testimonial nientemeno che la campionessa olimpionica di mountain bike, Paola Pezzo. Il progetto è stato presentato alla stampa lo scorso 4 dicembre. L'iniziativa, sostenuta dal Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Verona che ha coperto oltre il 60% della spesa, ha prodotto divise professionali da ciclista con la scritta "Corri a donare", riportato sotto il logo Avis che, a sua volta, si trova racchiuso dentro un grande cuore. Alla conferenza stampa erano presenti il dott. Giuseppe Aprili, direttore del Dipartimento trasfusionale provinciale, Antonio Pastorello vicepresidente dell'Amministrazione provinciale di Verona, Federico Sboarina Assessore comunale allo sport di Verona e Lucio Garonzi, direttore del Centro Servizi per il Volontariato. “Sport e donazione del sangue sono un connubio perfetto - ha sostenuto l'ideatore dell'iniziativa, Piergiorgio Lorenzini, vicepresidente provinciale dell'Avis - L'idea è nata due anni fa vedendo i ciclisti amatoriali correre sulle strade con magliette generiche o di qualche sponsor locale. Ho pensato di lanciare il nostro messaggio sulle magliette, anziché tramite i soliti volantini, con lo scopo si incentivare le donazioni del sangue e dei suoi componenti sempre più necessari alle nostre strutture sanitarie”. Paola Pezzo, la campionessa olimpica di Atlanta e Sidney, ha ammesso: “Io non ho mai donato sangue perché già me ne toglievano abbastanza per le analisi. Ora sono in attesa del secondo figlio e non posso, ma in seguito aderirò anch'io. E appena riprenderò gli allenamenti, non mancherò di indossare questo bellissimo completo”. In un mese i 500 completi da ciclista sono letteralmente andati a ruba e sicuramente li vedremo per le strade indossati dai numerosi appassionati della bicicletta, nelle loro passeggiate o gare, con la consapevolezza che anche questa iniziativa contribuirà a incentivare la donazione di sangue. Constatato il successo del progetto, con risultati al di sopra di ogni aspettativa, la provinciale di Verona si sta mettendo in moto per poterne realizzare un'altra serie. Mario Luchi La campionessa olimpica Paola Pezzo madrina d’eccezione per le nuove divise da ciclista. A Gazzolo d’Arcole si continua a crescere bene L 'Avis di Gazzolo d'Arcole è una piccola realtà avisina dell'est veronese, costituita da 127 soci donatori (al 31 dicembre del 2007). Da qualche anno riscontra un notevole successo tra i nostri concittadini, con un costante incremento degli iscritti e dei partecipanti alle iniziative sociali. In particolar modo, il numero delle donazioni è salito dalle 206 del 2004, alle 280 del 2007, con un incremento del 30%. Per non parlare degli aspiranti nuovi donatori, che lo scorso anno sono stati ben 51. “Questo continuo incremento di iscritti e donazioni sono il frutto di un costante impegno da parte di tutto il consiglio direttivo, volto soprattutto verso i giovani della nostra comunità. - conferma il presidente, Andrea Rossi Oltre ai “soliti” tornei sportivi, alle manifestazioni in occasione di feste popolari e propaganda di vario genere, particolare successo hanno riscontrato il dialogo e l'invito diretto: ogni anno infatti, soprattutto nel periodo estivo, ci presentiamo in punta dei piedi ai nuovi maggiorenni direttamente a casa loro, per fare conoscere il mondo Avis. Da quando abbiamo iniziato con questo sistema di “reclutamento”, i numeri sono aumentati e le prospettive sono molto incoraggianti”. Un esempio, anche per altre Avis, di impegno diverso verso una costante diffusione della cultura del dono! Del direttivo di questa piccola realtà fanno parte Marco Meneghini, Fabio Castellani, Giuseppe Bonvicini, Giuseppe Boggiani, Silvio Damini, Massimo Lorenzoni, Alessandro Longo, Luca Pegoraro, Giulio Maistrello ed Anna Carlassara. Un dolce Natale di solidarietà grazie ai Pandori Un "dolce" Natale per sostenere la cooperazione internazionale. “NataleVero” è nato dal desiderio di far incontrare le realtà non profit del territorio veronese che promuovono progetti nei Paesi in via di sviluppo con la comunità in cui vivono, assieme alla volontà di offrire loro un aiuto concreto nella raccolta di fondi. Dal 14 al 16 dicembre, in Piazza Bra e al Palazzo della Gran Guardia, si è avuta la possibilità di conoscere i progetti di 23 organizzazioni impegnate in attività di sostegno e aiuto nei cinque diversi continenti. A coloro che versavano un contributo è stato donato, quale segno di ringraziamento, il “Pandoro della Solidarietà”. Il tipico dolce natalizio, simbolo della manifestazione, è stato offerto dalle tre aziende del distretto dolciario veronese: Bauli, Melegatti e Paluani. A promuovere l'evento è stata “Dimensione Etica”, associazione nata nel 2005 con il desiderio di avvicinare il mondo profit a quello non profit, che ha trovato l'appoggio del Comune di Verona, il forte sostegno della Banca Popolare di Verona e la partecipazione di altri enti pubblici e sponsor privati, nonché la collaborazione di varie realtà associative e culturali. Tra queste, non poteva certo mancare l'Avis veronese. Una splendida dimostrazione che c'è tanta bontà nel cuore di Verona, in particolare nel cuore dei tanti veronesi impegnati nella solidarietà. 35 Le sette sorelle VICENZA Donatori “liberi” Per il 2008 chiesto alla provincia di Vicenza un incremento di donazioni di circa il 2%. Un convegno, il 5 aprile, per capire come cambia il mondo trasfusionale. S i riparte: anno nuovo, vita nuova! E come ogni anno, ci si augura che il nuovo sia migliore del precedente. Per noi donatori, migliorare il numero di donazioni rispetto all'anno appena trascorso è ormai diventata una costante. Ogni anno i nostri ammalati usano un numero sempre maggiore di sacche di sangue, di conseguenza i dirigenti regionali del Servizio sanitario ci chiedono di aumentare le donazioni. Quest'anno, al Dipartimento di Vicenza il Crat ha chiesto un aumento pari al 2%, circa 1.000 sacche di sangue. Siamo sicuri che con l'impegno di tutti centreremo l'obiettivo e sapremo esportare la nostra solidarietà anche oltre i confini del Veneto. L'Avis vicentina per il nuovo anno proporrà ai suoi soci le attività realizzate negli anni passati: la “biciclettada” al Tempio del donatore a Pianezze di Valdobbiadene e la festa del donatore a “Busa Fonda “ad Asiago (la prima a fine giugno e la seconda a fine agosto). In collaborazione con l'Avis regionale, abbiamo organizzato un convegno che si terrà il 5 aprile alla scuola alberghiera “P. Artusi” di Recoaro, dove approfondiremo i temi: lo sviluppo del dipartimento, la nuova legge 219 sul sistema trasfusionale italiano, e la modifica delle convenzioni che riguardano i rapporti tra associazioni e federazioni di donatori di sangue con il servizio sanitario nazionale. Siete tutti invitati. Mi sembra doveroso ritenere che tutti i donatori devono essere coscienti e consapevoli di come sta cambiando il sistema trasfusionale, in tutte le sue componenti. Perché sapere quali sono le problematiche, evita di essere strumentalizzati, di subire imposizioni, di essere liberi di pensare con la propria testa. Come potete leggere, lavoro ce n'è per tutti, basta voler essere persone attive, pronte a essere protagoniste nelle nostre Avis comunali, senza avere... le “mani legate”. Sicuro di ritrovarvi nei prossimi incontri associativi, un saluto dal vostro presidente. Enrico Iseppi Cornedo: un libro per il 35° presentato con il coro A vis Cornedo - una presenza per la vita... è il titolo del libro, curato dal socio Giorgio Fin, presentato il 21 ottobre dall'Avis comunale di Cornedo, in occasione del 35° anniversario della sua fondazione. È un libro che intende consegnare alle future generazioni la memoria di molte persone che hanno capito da subito l'importanza del dono del sangue e che hanno creduto fortemente che dovesse essere un gesto libero, gratuito e volontario, fatto e promosso all'interno di una associazione. È libro Era un clone? È lui o non è lui? Nel vederlo entrare, “aggirarsi” e sedersi a pranzo tra gli avisini, il dubbio si è fatto sempre più forte… Alla festa sociale di Cornedo Vicentino, in parecchi si sono chiesti se il “giovanotto” con la camicia a righe altri non fosse se non… il direttore maximo di “Dono & Vita”! Stessa impronta del viso, stessa espressione, stesso “taglio” di 36 capelli, persino la stessa “facilità di comunicazione”. Strano, di solito alle feste non lo si vede mai... Si è poi scoperto essere, in effetti, un donatore, quel sosia quasi perfetto di Beppe Castellano. Il quale, prima che facessimo in tempo a pubblicare la foto a lato, eludendo con mille artifici la sua ferrea “guardia” sul giornale e sulla sua impaginazione, si era già fatto ricrescere i capelli (si fa per dire, visto che son cresciuti con... riporto). Diavolo d'un Direttor! in cui viene raccontata la storia della comunale di Cornedo, delle sue attività, delle persone che le hanno dedicato il loro tempo. La presentazione dell'opera, che ha visto la presenza di numerosi soci, delle autorità comunali, dei dirigenti delle Avis consorelle, dell'Avis provinciale e del responsabile del Servizio trasfusionale dell'Ulss 5, si è tenuta della meravigliosa cornice della sala di rappresentanza di Villa Trissino ed è stata allietata da un concerto del coro “Valle fiorita” di Cereda. Zaino leggero, se dentro c’è un dono G rande successo per il concorso “Un dono nello zaino” organizzato dall'Avis comunale di Piovene Rocchette. “A nome del Consiglio direttivo voglio esprimere un ringraziamento a quanti hanno avuto un ruolo nell'organizzazione di questo concorso - sottolinea il presidente, Gianni Gasparini - ai ragazzi per l'impegno spontaneo e positivo, agli insegnanti e al dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Statale “A. Fogazzaro” dott. Mario Chiarello, che hanno permesso e favorito lo svolgimento dell'iniziativa”. Un progetto che torna di grande vantaggio agli studenti e alla scuola italiana, che si arricchisce di fattori umani e di valori didattici. “Un dono nello zaino” è infatti riuscito a proporre non solo momenti di riflessione sui bisogni degli “altri”, ma anche occasioni di crescita personale, che stimolano l'apertura verso “l'altro” attraverso la conoscenza e la condivisione. “L'importanza del dare dovrebbe inserirsi nel comportamento sociale - continua Gasparini - Il dono dovrebbe essere spontaneo, gratuito, altrimenti non lo si può definire un dono. Non ci si deve aspettare nulla in cambio. Tutto va vissuto come una scelta naturale, oggi sono io a dare agli altri e domani potrebbe essere il contrario. Penso, che questo desiderio di fare del bene venga altrettanto spontaneo alla vista di un giovane o di un bambino sofferente, che non può avere una vita allegra e serena come tutti gli altri, perché costretto a letto a causa di una grave malattia”. L'iniziativa ha permesso di far capire che donare è un esempio di solidarietà, che è un valore che si può esprimere in molti modi, che essere solidali significa decidere che vogliamo vivere insieme, avanzare insieme, sentirci uniti da progetti e ideali, piuttosto che “vivere uno contro l'altro”. Le premiazioni del concorso si sono svolte sabato 15 e 22 dicembre presso le Scuole “G. Pascoli e “Don Pietro Costa” di Piovene Rocchette. Hanno partecipato un centinaio di ragazzi della scuola elementare e media, ai quali è stato consegnato uno zaino come simbolo dell'iniziativa con all'interno il CD Rom Sangue, Energia e Vita. Una bella iniziativa a Piovene Rocchette ha coinvolto gli studenti. Piovene: anche il Comune è in campo L'Amministrazione comunale di Piovene Rocchette (Vi) ha recentemente organizzato alcuni incontri sul tema della solidarietà. In un'occasione l'Avis, assieme all'Admo, si è presentata alla comunità ripercorrendo un po' la storia dell'associazione, illustrando gli obiettivi raggiunti e le attività realizzate. È stato avvalorato lo scopo di promuovere la donazione di sangue volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole. Un gesto inteso come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute. Ha riscoscco molto interesse tra la cittadinanza l'intervento del Direttore sanitario dell'Avis provinciale di Vicenza, Enrico Acerbi, che ha esposto in modo semplice e diretto tutti gli aspetti positivi e meno della donazione, ripercorrendo alcune fasi della nostra storia. Molto "toccante" i due momenti che hanno visto l'intervento di un donatore e di un ricevente di midollo osseo, che hanno testimoniato la propria esperienza. Da un lato la testimonianza di chi ha sentito il desiderio di “donare una parte di se stessi" a chi chiede aiuto, dall'altra la “gioia di poter ricominciare a vivere” proprio grazie a quel desiderio. Alla serata ha partecipato anche il presidente dell'Avis provinciale, Enrico Iseppi. Un grazie sincero dal Consiglio direttivo dell'Avis di Piovene Rocchette a quanti hanno contribuito alla riuscita dell'incontro. Seneca, filosofo latino vissuto ai tempi dell'Imperatore Nerone diceva: “devi vivere per un altro se vuoi vivere per te stesso”. Presepi Avis sull’Altopiano I l gruppo Avis di Rotzo, sull'Altopiano d'Asiago, ha collaborato con la parrocchia nell'organizzazione della 9ª mostra dei 100 presepi, realizzata presso l'antica chiesetta di Santa Margherita. La rassegna ha avuto un grande consenso tra i visitatori, sorpresi quanto soddisfatti per un viaggio nel mondo dei presepi probabilmente inaspettato per qualità e quantità. Ad essere esposti presepi costruiti con sapienza e maestria, con l'utilizzo delle più semplici risorse che la natura ci offre, originali, di fine abilità artistica, personali rappresentazioni del presepio nell'incantevole scenario della chiesa più antica dell'Altopiano. L'iniziativa mira a far conoscere il paese di Rotzo (il comune più piccolo e antico dell'Altopiano) e a tenere alto lo spirito del dono, qualunque esso sia. 37 Le sette sorelle BELLUNO Donazione prenotata e “mirata” Meno tempi d’attesa per i donatori, più razionale gestione del sangue donato. L 'ufficio di chiamata dell'Abvs si prepara ad un ulteriore grande salto di qualità. Facendo seguito alle richieste e ai successivi accordi con il primario, dott. Gaetano Caloprisco, e con l'aiuto dott. Capelli del Sit di Belluno, l'associazione ha concordato di organizzare l'afflusso dei propri donatori di sangue, che fanno riferimento alla struttura ospedaliera di Belluno (Centro Trasfusionale), in modo da garantire tipologie di sangue e numero di donatori omogeneo per giornata di prelievo. Verrà perciò ulteriormente implementata la lista delle chiamate telefoniche giornaliere; da aprile, inoltre, sarà possibile la prenotazione per fascia oraria (ore 7.30-8.30-9.30) con l'obiettivo di accorciare drasticamente i tempi di attesa per i donatori. L'accordo verrà dettagliatamente spiegato ai donatori a mezzo lettera che verrà predisposta congiuntamente da Sit e Abvs. Nella prima fase della nuova procedura, i donatori prenotati avranno diritto di precedenza su quanti si presenteranno senza prenotazione, e in una seconda fase si auspica di riuscire ad organizzare tutto il flusso dei donatori presso il Sit con appuntamento. Questo accordo non vuole essere un vincolo nei confronti dei soci, ma piuttosto un ulteriore mezzo per evitare tempi di attesa troppo lunghi, per garantire un flusso omogeneo di donatori e quantità di donazioni predefinite per evitare giacenze di sangue. Verranno gestite, per orario, anche le donazioni di plasma per i gruppi AB e B. Siamo certi che i donatori di sangue dell'Abvs, così come hanno fatto nel passato, comprenderanno i motivi di questo accordo e faranno del loro meglio per agevolare il lavoro di prenotazione. Li invitiamo, quindi, a contattare la segreteria provinciale al numero telefonico 043727700 per concordare direttamente, senza attendere una nostra telefonata, la propria seduta di prelievo. Se qualche cosa non dovesse funzionare al meglio, la segreteria provinciale è a disposizione anche con il fax: che ha numero 0437-25150. Gina Bortot - Presidente Abvs provinciale L’inaugurazione del Centro di Chiamata, realizzato grazie al CSV, al Consorzio BIM Piave e alla ditta Guarnier E l’invito a donare corre in... corriera Un’iniziativa con DolomitiBus 38 U n invito al dono del sangue e un ringraziamento a chi già dona lungo… le strade della provincia. E’ l'iniziativa messa in essere dall'Abvs nel mese di gennaio in collaborazione con la “Dolomiti bus”. Su tutti i pullman e autobus della linea bellunese, infatti, sono stati affissi dei pannelli con lo slogan “Grazie ai nostri donatori e un benvenuto a coloro che vorranno imitarli” su un arcobaleno di colori. Nel pannello compare anche l'indicazione del numero di telefono da comporre per avvicinarsi all'Abvs. Lo scorso anno, sempre a gennaio, l'Abvs aveva utilizzato lo stesso sistema per “affrontare” il tema del bullismo tra i giovani. Nicola Boito Limana B vince il torneo della Befana L a squadra del Limana B si è aggiudicata l'undicesima edizione del torneo di pallavolo dell'Abvs, svoltosi il 5 e 6 gennaio 2008 al Palimana a Limana, dopo tre anni di assenza (l'ultimo si era giocato nel 2004). Organizzato dalla sezione limanese dell'Abvs, il torneo ha visto la collaborazione del gruppo della pallavolo Limana. La formazione di casa era composta da Roberto Bianchini, Orlando Bordin, Diego Canal, Alessia Cibien, Oscar Da Cas, Roberto Famà, Lino Marcon, Damiano Ortolan, Tiziano Sommacal e Sandra Tacca. Due giorni di volley, sei squadre, oltre settanta iscritti (fra tesserati Fipav e non, fra donatori del sangue e non) ed una formula molto semplice: si gioca al meglio dei tre set, ai 15, rete a 2,35 metri, un punto per ogni parziale vinto, in un girone unico in stile mini-campionato… ed abbiamo finito di dare i numeri! Parola al campo per le sette partite del sabato, al termine delle quali è il Limana B a chiudere in vetta con 6 punti, seguito da Trichiana e Tambre Spert con 3, Sedico e Belluno con 2 e Limana A fermo ad 1. Domenica prima battuta alle 9.30: il Trichiana tiene accese le proprie speranze di insidiare la capolista battendo Belluno e Sedico, il Limana B le spegne vincendo a sua volta col Belluno ed il derby con Limana A e chiudendo a punteggio pieno. Limana A che, dopo aver strappato un set ai cugini, si toglierà la soddisfazione di battere 2-1 la seconda classificata, il Trichiana, sceso in campo per l'ultima partita conscio che un set sarebbe bastato per chiudere secondo e che pertanto, conquistato il primo set, ha lasciato campo alle ragazze. A far calare il sipario sulla manifestazionela sfida fra Tambre e Belluno, con gli alpagoti capaci di attraccare il Limana A a quota 5. Insomma, un weekend in cui giocatori, giocatrici, allenatori, dirigenti e semplici appassionati si sono dati battaglia; divertimento ed intrecci (uno su tutti, gli scontri riguardanti i vari componenti del volley Limana) sono stati i fili conduttori di un evento che, organizzato soprattutto per far conoscere l'Abvs, potrebbe diventare un classico delle feste natalizie pallavolistiche. Ecco la classifica finale che recita: 1) Limana B 10 punti; 2) Trichiana 8; 3) Sedico 7; 4) Limana A e Tambre Spert 5; 6) Belluno 2. (deb). Il trofeo Abvs di volley ritorna alla grande dopo tre anni. A sinistra, Nicola Ancillani premia le giocatrici Federica Segato e Chiara Piol; in basso, il Limana B, squadra vincitrice. “Casparetha” con sci, ciaspe e... Basso A nche quest'anno si è corsa la gara amatoriale “Casparetha” lungo lo splendido tracciato che parte dalla piazza di Canale D'Agordo e arriva al “Camping Lastei”. Al via 130 concorrenti (96 con le caspe e 34 con gli sci d'alpinismo) tra i quali, a sorpresa, il campione di ciclismo Ivan Basso (vincitore del “Giro d'Italia” 2006). Il percorso era di 5,6 chilometri per i “ciaspisti” o “caspisti” e di 8 chilometri per gli sciatori di alpinismo che si sono goduti anche una splendida serata di neve, in un'atmosfera da “fiaba” anche se non senza inconvenienti e… fatica! Aspetti, questi, che rendono appassionante e viva una gara che, pur amatoriale, è sempre molto partecipata e sentita dai partecipanti. A suggellare la manifestazione lo splendido paesaggio montano e della Valle di Gares, la neve, il punto di rifornimento in località Campion, i fuochi (in dialetto Canalino “Pavarui”). Per la cronaca, a vincere la gara maschile di sci alpinismo è stato Moreno Nart, con il tempo di 51,29 minuti, secondo Giorgio Farenzena con 54,09 minuti e terzo Michele Lucani con 57,03. Quella femminile è andata ad Arianna Pasquali con 1.05.53, seconda Celestina Tommaselli con 1.21.13 e terza Martina Lorenzi con 1.34.20. Per le “Ciaspe” o “Caspe” la vittoria è andata a Paolo Gamberoni giunto al traguardo in 34,31 minuti, al secondo posto si è classificato Gianluca Favero in 36,06 e al terzo Paolo Laplaca in 37,28. Nella sezione femminile la prima è stata Emanuela Zaetta in 59.46, seconda Sandra Cassol in 1.07.04 e terza Costantina Lorenzi con 1.16,08. Da tutti gli organizzatori, dalla Polisportiva Canale D'Agordo ai donatori di sangue, vanno i complimenti ai concorrenti che hanno partecipato alla gara con vero spirito sportivo che è quello di divertirsi e passare una serena e divertente serata all'insegna dello stare insieme e dell'allegria. Un ringraziamento va anche a tutti quelli che hanno dato una mano per la buona riuscita della gara e che mettono il proprio tempo libero e a disposizione del volontariato. Anche il dopo gara è stato molto divertente, con le premiazioni e le estrazioni a sorteggio, il “Pasta party” e tanta buona musica. L'invito ora si rinnova per l'11 gennaio 2009. Dino Xaiz 39 Le sette sorelle PADOVA Padova, città protagonista Assemblea provinciale 2008 e festa regionale per la Giornata Mondiale del Donatore nel capoluogo. L a 49ª assemble dell'Avis provinciale si tiene quest'anno a Padova, città scelta anche per la terza “Festa regionale del donatore”. Al centro dei lavori assembleari vi sono i cambiamenti che varie istituzioni, quali la Comunità Europea, la Regione Veneto e il Ministero della Salute, hanno imposto a tutto il sistema trasfusionale e della raccolta sangue in particolare, fissando nuovi requisiti strutturali e modificando alcuni riferimenti. Questi cambiamenti iniziano a creare non poche difficoltà organizzative a molte Avis, ma si tratta di novità che devono essere lette come “strada” per migliorare sempre di più la tutela della donazione e che per questo motivo necessitano di una concreta disponibilità da parte delle stesse istituzioni. Quanto ai dati, il totale provinciale di 34.644 donazioni (di cui 8.605 di sangue intero raccolti dal Centro Raccolta dell'Avis) fa segnare un incoraggiante +2,51% rispetto all'anno scorso, ma che non è bastato. Pur con l'aumento di 849 unità raccolte, infatti, il Dipartimento Provinciale è dovuto ricorrere a più di 10.500 unità di sangue esterne, (+500 sul 2006). È evidente quanto ci sia ancora da fare! A partire dal Piovese, che ci si augura rientri presto nel Dipartimento di Padova, è fondamentale la programmazione regionale, che ci ha dato per il 2008 l'obiettivo di aumentare la raccolta del 5%, praticamente il doppio dell'aumento fatto segnare quest'anno. Per ottenere ciò si seguirà l'indirizzo della regionale che riguarda l'istituzione ed il potenziamento dei Centri di chiamata che (l'esperienza insegna) portano ad un incremento delle donazioni. Considerato che alcune Avis comunali hanno difficoltà su questo punto, la Provinciale fornirà tutti i supporti e, in funzione di garanzia, procederà anche ad eseguire le chiamate per evitare che molti donatori idonei non siano contattati. A dare una mano sarà pure la firma della prima convenzione provinciale, che regolerà l'attività donazionale in maniera uniforme (e più vantaggiosa per il donatore) su tutto il territorio, con maggiori tutele e garanzie. Farà avvicinare ed entusiasmare tutta la cittadinanza padovana e veneta la grandiosa manifestazione che è stata organizzata per il 21 e 22 giugno a Padova, quale terza giornata regionale del donatore: donatori, famiglie, ragazzi, giovani ed istituzioni sono tutti attesi in città. Sergio Zambon Quest’anno a Conselve TeleThon s’è fatto in tre C ome ogni anno, anche lo scorso dicembre i giovani avisini di Conselve (Pd) sono scesi in piazza per la raccolta fondi organizzata da Telethon e in contemporanea alla maratona televisiva. Quest'anno con tre presidi, uno nella piazza principale di Conselve e due all'entrata dei principali supermercati di Conselve, è stata raggiunta la cifra di 700 euro, interamente devoluti al Comitato Telethon. Ancora una volta, un grazie sentito ai giovani volontari che sono stati per due giorni “al freddo e al gelo” e a tutta la popolazione di Conselve per la grande sensibilità e generosità dimostrata. A sinistra, un “giovanissimo” stand Avis che, nonostante il freddo, non ha smesso di funzionare nel Conselvano. 40 Donare... il progetto entra nel vivo S ta entrando nel vivo la realizzazione del progetto ideato dal gruppo Giovani, assieme all'Esecutivo, dell'Avis Provinciale di Padova intitolato “Donare… Ce l'abbiamo nel sangue!” e finanziato dal Comitato di Gestione del fondo sociale per il Volontariato del Veneto. È una bella dimostrazione di capacità di proporre e responsabilità da parte di un gruppo che vuole essere protagonista dell'Avis di oggi. Il progetto, che durerà fino ad agosto, vuole sensibilizzare i giovani fino ai 35 anni su due aspetti fondamentali, ovvero gli stili di vita corretti (per imparare a tutelare la salute propria ed altrui) ed alcuni aspetti del volontariato in Avis (coinvolgendo gli stessi donatori). In particolare, è una ghiotta opportunità per tutte le Comunali (alle quali è stato presentato in una apposita riunione in cui sono divenute protagoniste) di farsi conoscere e fidelizzare i giovani del proprio territorio, illustrando i vari momenti della vita associativa che vanno oltre la donazione. Sta riscuotendo, in questo periodo, grande successo il Corso di formazione “Creare le radici della conoscenza”, realizzato perché riteniamo che per avvicinare i giovani delle Comunali all'attività associativa sia importante fargliela prima conoscere. Partendo da questa considerazione sono state realizzati tre incontri, al sabato mattina, rispettivamente su: Avis; la donazione e IV piano sangue; comunicare l'Avis ai giovani. I relatori erano medici come la dottoressa Nicoletta Gallo, responsabile sanitario del Centro Avis, dirigenti come Francesco Magarotto e Bernardino Spaliviero e docenti esterni come il prof. Francesco Pira. Di grande impatto si sta poi rivelando Desdy Metuis, il nuovo testimonial dell'Avis: accattivante, bella e “di carta” come potete apprezzare nella locandina qui sotto. Avremo presto modo di conoscerla attraverso i manifesti che saranno distribuiti a Rivolto ai giovani, durerà fino ad agosto 2008. tutte le Comunali e, grazie all'aiuto di una donatrice di Padova, si racconterà in un fumetto dai toni forti sull'importanza della donazione di sangue. Ma non vi vogliamo svelare il segreto: lo scoprirete leggendo! A presto! Marina Barbieri Un (segna) libro apre la mente il dono del sangue riapre la vita S ono 114mila i segnalibri informativi sulla donazione di sangue, sono in distribuzione tra studenti e cittadini della provincia di Padova. Promossa dall'Avis regionale del Veneto, in collaborazione con il Consorzio Biblioteche Padovane associative e con il patrocinio della Regione Veneto, la campagna è partita nelle trenta biblioteche presenti in 28 comuni del Padovano: Abano Terme, Albignasego, Arquà Petrarca, Battaglia Terme, Cadoneghe, Cartura, Casalserugo, Cervarese S. Croce, Due Carrare, Galzignano Terme, Limena, Masera', Mestrino, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Ponte S. Nicolo', Rovolon, Rubano, Saccolongo, Saonara, Selvazzano Dentro, Teolo, Torreglia, Veggiano, Vigodarzere, Vigonza, Villafranca Padovana, Vo'. All'iniziativa, inoltre, hanno aderito anche altre 15 biblioteche comunali nelle province di Vicenza, Venezia, Verona e Treviso. Vista l’importanza e l’economicità dell’iniziativa (gran parte della spesa è stata sostenuta dall’Avis Regionale) ci si sarebbe aspettati, in verità, una più entusiastica adesione dalle altre province. Il segnalibro, immancabile compagno di studio o di lettura, vede stampate su un lato il logo della Avis Regionale e della Regione Veneto con un invito alla donazione, sull'altro lo spazio è personalizzato in base alla singola biblioteca che distribuirà i segnalibri e i riferimenti della sede Avis locale. 41