Le sette sorelle
ROVIGO
ProgettObesità
Per la tutela
della salute
del donatore.
D
a queste colonne, due numeri fa, annunciavamo che
le Associazioni del dono del sangue della provincia
di Rovigo, in collaborazione con il Centro Servizi
Volontariato, con le Aziende Ulss n.18 e 19, nonché con
il Dipartimento di Medicina Trasfusionale diretto dal
Primario dott. Rocco Potenza, avrebbero posto in essere
un'iniziativa di grande interesse nel quadro della tutela
della salute del donatore: la corretta educazione alimentare e, come diretta conseguenza, la gestione delle
problematiche connesse. Ora dalle parole si è passati ai
fatti, con l'avvio del “progetto obesità”. Aderendo
attraverso la compilazione di un modulo che viene distribuito presso il Centro trasfusionale, il donatore ottiene
un opuscolo informativo sulle corrette norme alimentari. Successivamente, viene messo in contatto con il
Servizio di dietologia dell'Ulss di riferimento (in esenzione di ticket) per un controllo della propria situazione e
per dei consigli. Alla prima visita il donatore riceve, inoltre, un simpatico ed assai utile contapassi. Il progetto è
destinato a migliorare la vita e le abitudini alimentari dei
donatori.
A sinistra, il presidente dell’Avis provinciale Gianluca Braga ed il primario del SIT di Rovigo, Rocco Potenza che collaborano al progetto.
A Canaro Avis & Aido fanno “50” in due
esta grande per Avis e Aido di Canaro che hanno scena la commedia “Att salut minghina” commedia
Rispettivamente
raggiunto rispettivamente il 30° e il 20° anno dalla dialettale vincitrice del 2° concorso “Teatro in vernacoF
hanno compiuto fondazione.
Un traguardo festeggiato in due momenti lo” citta di Voghiera (FE). Nell'occasione è stato presen30 e 20 anni.
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diversi, a partire da venerdì 31 agosto. A fare da apripista è stata una serata organizzata in collaborazione con
l'Amministrazione Comunale e con la compagnia
teatrale “Briciole d'Arte” di Canaro che, presso i giardini del Teatro Comunale, ha magistralmente messo in
tato il libro celebrativo di questo duplice anniversario
alla presenza di diverse autorità civili fra cui il vicesindaco, Riccardo Piovan e l'ex sindaco Giuseppe Zogno.
Numerosi i dirigenti di associazioni come il presidente
provinciale dell'Avis, Gianluca Braga, con il vicepresidente Udino Veronese, un collaboratore del Centro di
coordinamento trapianti di Rovigo, Lorenzo Libanori, il
consigliere regionale dell'Aido, Lino Ruzza.
È seguita una domenica più religiosa, con la S. Messa
officiata dal vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo, S. E.
mons. Lucio Soravito de Franceschi, che ha sottolineato
quanto sia “doveroso salvare, difendere e valorizzare la
vita in ogni stagione dell'esistenza e in ogni situazione:
giovane o carica di anni; sana o malata; forte o debole
che sia”. La liturgia è stata animata dalla Schola
Cantorum di Canaro che ha cantato per la prima volta
l'inno del donatore. Hanno partecipato una quarantina
di comunali dell'Avis e dell'Aido e numerosissimi concittadini e parrocchiani. Non hanno fatto venir meno la
loro presenza nemmeno gli alunni della classe quinta
elementare che, con la loro insegnante, hanno visto
esposti i loro lavori durante nell'anno scolastico.
A Ceneselli l’Avis vola come un aquilone
C
ontinuano ad essere numerose e molteplici le attività organizzate dall'Avis comunale di Ceneselli per
sensibilizzare un sempre maggior numero di persone e
perchè ogni cittadino (di qualsivoglia età) possa sentirsi
parte integrante della grande famiglia dei donatori di
sangue. Con i bambini delle scuole elementari è stato
organizzato un concorso per il migliore striscione Avis,
per tutti i ragazzi si organizza, da cinque anni a questa
parte, la “festa degli aquiloni” che sta riscuotendo un
successo crescente di edizione in edizione. Ancora:
l'Avis è presente tra i ragazzi più grandi, agonisticamente impegnati nella squadra di calcio a sette, così
come tra le persone che hanno compiuto qualche
primavera in più e che frequentano i corsi di ginnastica
di mantenimento (nell'ultimo anno le iscrizioni sono
addirittura raddoppiate). L'Avis, inoltre, collabora fattivamente, assieme ad una nutrita schiera di amici e
simpatizzanti, con l'Amministrazione comunale al servizio di assistenza domiciliare per gli anziani. Se poi
aggiungiamo la festa sociale dell'8 dicembre e l'ormai
tradizionale rappresentazione teatrale con i ragazzi del
CEOD di Canda, possiamo ben capire quanto la realtà
avisina sia radicata ed attiva nel comune di Ceneselli.
Un'Avis che, sulla scia degli insegnamenti del grande
socio Bruno Zaghini, continua ad interpretare un ruolo
di sensibilità, dono, disponibilità e solidarietà senza
confini.
Franco Raddi
Cinque anni
con una festa
dedicata
ai più giovani.
Una delle tante attività organizzate dall’Avis comunale di Ceneselli per coinvolgere in gran massa la comunità.
Il “cuore” di Gavello
N
el Comune di Gavello è stato inaugurato un monumento al… donatore?
No, non sarebbe una novità “da giornale”. A Gavello hanno fatto qualcosa di
più e tutti i volontari del paese possono
ora riconoscersi e farsi monito ai concittadini grazie ad una presenza “monumentale” che invita tutti ad aver cuore
per le necessità del prossimo. L'iscrizione
che campeggia alla base del monumento dice: “Quello che facciamo per noi
stessi muore con noi, quello che facciamo per gli altri o per il mondo, rimane ed
è immortale…”.
La massima, dell'autore americano
Albert Paine (What we do for ourselves
dies with us. What we do for others and
the world remains and is immortal), è
davvero un ottimo incoraggiamento per
dare sempre del proprio meglio, per gli
altri, per tutti.
G.C.
L’Avis per giocare
A
vis che vai, gadget che trovi… Dopo l'incredibile
successo della penna Avis alla forma di siringa
(piovono ordini da tutta Italia!), la Provinciale licenzia
ora un nuovo gadget. Si tratta del gioco delle 15
tessere, parente del cubo magico (ad una sola faccia).
Sarà un modo per ingannare il tempo e per ricordarsi sempre dell'Avis…
Notizie in breve... notizie in breve... notizie in breve... notizie in breve...
Quest'anno l'Assemblea provinciale dell'Avis si terrà a Taglio di Po.
Il Consiglio Provinciale ha deciso di rendere itinerante l'evento assembleare per raggiungere, con questo importante appuntamento per la
nostra vita associativa, le varie realtà Avis della nostra terra polesana.
La Festa Avis provinciale Rovigo 2008 si terrà, invece, ad Adria sabato 14 e domenica 15 giugno. La Comunale di Adria festeggia, proprio
quest'anno, il cinquantesimo anniversario di fondazione.
Superata nel 2007, dall'Avis provinciale di Rovigo, la soglia delle 20
mila donazioni. Il numero è straordinario in relazione al numero di
abitanti e, conseguentemente, di donatori della provincia. È stato
raggiunto, per l'esattezza, il tetto delle 21.952 donazioni: un traguardo
meraviglioso! Grazie di cuore a tutti i donatori.
Sulla scia delle possibili agevolazioni che l'Avis provinciale di Rovigo
cerca di proporre a favore dei propri soci e donatori iscritti, segnaliamo
che il 27 novembre scorso è stata sottoscritta una convenzione tra Avis
provinciale Rovigo e Unipol Assicurazioni. L'intesa prevede uno sconto
in tutti i rami assicurativi a favore dei soci Avis e dei loro familiari. Basta
presentarsi presso qualsiasi agenzia Unipol ed esibire il tesserino associativo. Per tutti citiamo il 10% per l'RC Auto. Anche altri sconti per
furto/incendio dal 20% al 30%...
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Le sette sorelle
TREVISO
Pari coi consumi
Invariate
le donazioni
2007, in calo
i consumi,
soddisfatte
le necessità
non solo
della Marca.
Flessione nei
nuovi iscritti,
un punto
da monitorare.
A
nche quest'anno, in provincia di Treviso, si sono
raccolte più di 48.000 sacche che hanno registrato
una leggera flessione dello 0,3% rispetto al 2006, l'anno della raccolta record. È aumentata la raccolta effettuata presso i Centri trasfusionali, mentre è diminuita
del 5,5% quella delle Unità di raccolta esterne gestite
dall'Associazione. Si riscontrano “velocità” diverse fra le
tre Ulss presenti in provincia: la 7 di Conegliano ha
incrementato la raccolta del 3%, mentre nella 8 di
Castelfranco-Montebelluna e nella 9 di Treviso vi è stata
una diminuzione rispettivamente dello 0,5% e
dell'1,5%. Dal punto di vista dell'Avis, il 2007 è stato un
anno molto equilibrato, dato che l'andamento della
raccolta ha seguito di pari passo quello registrato dai
consumi. Durante i 12 mesi non abbiamo mai registrato periodi di marcata carenza di scorte, come quasi
sistematicamente avveniva negli anni passati nei quali,
di solito nei periodi estivi o
in occasione delle festività
natalizie, si verificava un
calo delle scorte disponibili.
Il 2007 ha registrato anche
a livello dipartimentale un
calo dei consumi di circa il
6% e di pari passo sono
aumentate le autodonazioni del 26%. Questo ha
indubbiamente contribuito
positivamente all'equilibrio
della bilancia del fabbisogno e alla garanzia dell'autosufficienza dipartimenta-
le. Sono aumentate anche le cessioni extraregionali di
oltre 2.250 unità. È stata buona anche l'attività di
modulazione di chiamata messa in atto dall'associazione, in particolare nelle zone della nostra provincia in cui
non esiste un “ufficio di chiamata”, cosa che ha
permesso di rallentare la raccolta per quei gruppi
sanguigni per i quali c'erano scorte più che a sufficienza e di accelerarla per altri, i cui consumi richiedevano
contributi maggiori. A questo proposito pensiamo che
questa esperienza vada incrementata ed affinata
sempre di più. Molto positivo anche il bilancio della
raccolta su appuntamento per le piastrine, che ha registrato 1.022 unità. Complessivamente, il giudizio che si
può esprimere è sicuramente più che positivo. Grazie al
prezioso dono dei soci donatori, al lavoro svolto dai
novanta presidenti, dai loro consigli direttivi e da tutti i
volontari siamo riusciti a soddisfare le esigenze terapeutiche del Dipartimento, sapientemente messe in atto dal
personale medico e paramedico degli ospedali della
Marca trevigiana. Di contro, nel 2007 abbiamo registrato un calo complessivo dei nuovi iscritti del 13%, dato
che ci preoccupa e del quale dobbiamo tenere conto.
Dobbiamo studiare e analizzare bene questo fenomeno che va arrestato ed è necessario fare il possibile per
invertire la rotta. Gli ammalati hanno bisogno del
sangue delle persone sane e chi sta fisicamente bene
deve sentire il dovere di aiutare chi è meno fortunato.
Sulla scia di questi ultimi dati dobbiamo tutti trovare in
noi l'entusiasmo che ci spinga a superare l'“ordinario”
ed acquisire la consapevolezza che una società civile è
tale solo quando è capace di progettare un futuro più
agevole e sicuro per tutti.
Gino Foffano
5 x mille a ricerca e modernizzazione della raccolta
L
a legge finanziaria 2008 ha riproposto la possibilità di destinare
una quota-parte del cinque per mille dell'IRPEF a sostegno delle
associazioni di volontariato, delle organizzazioni non lucrative di
utilità sociale... quindi anche dell'Avis.
A questo proposito, visti gli onerosi impegni per l'adeguamento e
l'accreditamento dei Servizi mobili (le Unità di Raccolta esterne) della
Marca trevigiana secondo le nuove normative regionali e nazionali
(legge n. 22 del 16 agosto 2002), l'Avis provinciale ha stabilito che i
contributi andranno a finanziare il più possibile gli interventi e le strumentazioni necessarie. “E' nostra intenzione riuscire a dare un contributo anche al laboratorio di ricerca scientifica legato all'attività della
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Banca Cordonale del Centro Trasfusionale di Treviso - spiega il presidente provinciale, Gino Foffano - Nell'ambito della ricerca applicativa
clinica il laboratorio, infatti, in collaborazione con la scuola di
Dottorato di Ricerca in Medicina Rigenerativa dell'Università di
Padova, ha individuato la presenza di cellule staminali ad elevata
plasticità anche nei baffy coat, ottenuti dal frazionamento delle unità
di sangue intero.
Ciò potrebbe rivelarsi una preziosa fonte di cellule staminali prontamente disponibili per la terapia cellulare. Contiamo sulla collaborazione di tutti i contribuenti, donatori e non, per poter arrivare ad un
ottimo risultato in entrambi i casi”.
Due rose per Avis
È
nato a scuola il manifesto 2008 dell'Avis provinciale
di Treviso. Due rose che si avvicinano a rappresentare, in modo straordinariamente semplice, ma efficace, la
capacità del gesto del dono di saper unire. A “firmarle”
Chiara Buriola, studentessa della 4ª B dell'Istituto statale d'Arte “B. Munari” di Vittorio Veneto, vincitrice del
concorso lanciato dall'Associazione ad ottobre scorso.
Una scelta non facile, quella da parte della commissione (composta sia da rappresentanti dell'Avis, sia da
esperti esterni nel settore grafico e della comunicazione), trovatasi a decidere tra ben 30 bozzetti realizzati
dagli allievi delle classi 4ª B e C della sezione stampa,
coordinate dal prof. Antonio Dei Rossi. La collaborazione tra l'Avis provinciale e l'Istituto d'Arte di Vittorio
Veneto era partita nel 2007, con l'obiettivo di puntare
sui giovani, sul loro modo di comunicare e sulle loro
formidabili idee per incrementare il numero dei nuovi
donatori! Una forma di sensibilizzazione diversa per
l'Associazione, che ai ragazzi ha dato la massima libertà
di espressione. “Abbiamo pensato al manifesto come a
mezzo di comunicazione diretta e immediata per parlare ai giovani di donazione di sangue - spiega la referente Avis dell'iniziativa, Wanda Pradal - e abbiamo lasciato che a guidare disegni, slogan e parole rivolti ai giovani fossero la fantasia e la creatività di altri giovani: gli
studenti, appunto”. Molto soddisfatto il presidente
dell'Avis provinciale, Gino Foffano: “Abbiamo intrapreso una strada nuova che ci ha portati a straordinari risultati. Tutti i lavori realizzati sono di alta qualità e dimostrano che i ragazzi di oggi, pur bombardati da mille
sollecitazioni diverse, sanno cogliere in pieno il messaggio della solidarietà”. Nel corso della conferenza stampa, il 31 gennaio all'Istituto d'Arte, è stato sottolineato
l'entusiasmo anche da parte della scuola per la collaborazione. “Esser stati scelti per tale iniziativa è motivo di
orgoglio per l'Istituto - ha dichiarato la preside, prof.ssa
Sandra Molinaro - abbiamo sposato subito e con entusiasmo l'iniziativa, i ragazzi hanno messo in campo
testa, mani e cuore e i risultati ne sono la dimostrazione”. Il concorso ha visto il coordinamento del prof.
Maurizio Armellin e in Commissione, tra gli altri, il grafico ed editore Roberto Da Re Giustiniani. Ha collaborato
l'Avis comunale di Vittorio Veneto. La premiazione ufficiale del manifesto di Chiara Buriola e l'esposizione di
tutti i bozzetti partecipanti si svolgerà il 29 marzo a
Motta di Livenza, in occasione dell'assemblea dell'Avis
provinciale.
Michela Rossato
Nasce all’Istituto
d’Arte“Munari”
di Vittorio
Veneto
il manifesto
2008 della
Provinciale.
Resana & Paolo Berro: una serata da ricordare
I
l dono del sangue “raccontato” ai ragazzi da chi
l'ha ricevuto. È l'iniziativa realizzata con successo
a Resana grazie ad un testimonial straordinario e
al concorso “L'impegno nella vita!”. Per l'ottava
edizione del concorso sul tema della donazione di
sangue, organizzato in collaborazione con
l'Istituto comprensivo scolastico locale e il patrocinio del Comune resanese e della Provincia di
Treviso, l'Avis comunale di Resana ha infatti ospitato un giovane eccezionale: Paolo Berro. Dopo il
testimonial Ippolito Sanfratello, campione olimpico di pattinaggio sul ghiaccio, è stata la volta di
Berro, da dieci anni su una carrozzina a causa di
un incidente stradale. Paolo, paralizzato dal collo
in giù, si è salvato anche grazie al sangue degli
avisini ed ha raccontato la sua storia fatta di
momenti difficili, ma anche di tanta forza di
volontà e tante conquiste. “Voi donatori state
facendo qualcosa di straordinario - ha detto perché salvate delle vite umane! Chissà quanto
sangue sarà servito per salvare me! Senza di voi,
non avrei potuto superare tutto quello che ho
superato! Grazie per quello che fate e che continuerete a fare!”. “Hai mai avuto momenti di
sconforto? - ha chiesto con l'ingenuità tipica dei
giovani una ragazza di terza media e Paolo, disarmante nella sua risposta - e chi non ne ha mai
avuto? solo che non ho nemmeno il tempo di
pensarci, ci sono persone che stanno peggio di me
ed io sto sfruttando al massimo quello che posso
fare... Dopo l'incidente non respiravo nemmeno
da solo, poi, dopo una lunga terapia riabilitativa,
sono riuscito a reinventarmi la mia nuova vita”.
Grazie ad un programma di riconoscimento vocale che gli permette di navigare in internet, telefonare e scrivere senza usare le mani, Paolo ha
realizzato molti progetti importanti. Ha due lauree
(ha dato gli esami in videoconferenza), ha riaperto online il museo civico di Castelfranco Veneto ed
è promotore della fondazione “Paolo Berro per
l'arte e la cultura”. I ragazzi sono rimasti affascinati dal suo racconto e dall'entusiasmo con cui,
nonostante le enormi difficoltà, affronta ogni suo
giorno: una lezione di vita importante! L'iniziativa
è stata un successo e la premiazione del concorso,
il 15 marzo, è coincisa con la serata musicale “Dal
Festival di Sanremo per l'Avis” che ha visto esibirsi quattro giovani cantautori, di cui due reduci da
“Sanremo Giovani”.
Stefano Bosa
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Le sette sorelle
TREVISO
Politraumi, successo per quattrocento
Sala strapiena
per un incontro
organizzato
dalle Avis
di Mareno di
Piave e Vazzola.
D
i fronte ad una platea di circa 400 persone, non
soltanto gli organizzatori avisini, ma anche gli stessi
illustri relatori dell'incontro “La gestione del politrauma”, si sono dimostrati piacevolmente sorpresi e soddisfatti. Il dibattito del 29 novembre su un argomento
non facile, ma importante, ha attirato un pubblico
davvero folto. L'Avis comunale di Mareno e di Vazzola,
in collaborazione con l'Amministrazione Comunale,
hanno infatti voluto regalare a tutta la cittadinanza una
serata di formazione e riflessione presso l'Oasi
Campagnola di Mareno sul tema della sicurezza stradale e soprattutto dell'intervento sanitario in casi di politraumi, dalla chiamata del 118 alla gestione ospedaliera. Dopo i saluti di Giancarlo Battistella, presidente
dell'Avis comunale di Mareno di Piave e di Mirella
Brugnera, in rappresentanza dell'Avis comunale di
Donatori abituati...
parcheggi riservati
P
osti auto riservati ai donatori di sangue, e in particolare a chi effettua le aferesi, al parcheggio dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Non sono facili da
trovare, ma ci sono. Cercate il cartello di divieto di
sosta e con la scritta “Ulss 9 Servizio S.I.T.”. Un po’
criptico anche il cartello, messo insieme ad altri che
fanno confusione, ma è il pensiero gentile per i donatori che conta... E l’idea è stata del Primario G.B. Gajo.
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Vazzola, del sindaco Tocchet e dell'Assessore provinciale Noal, la parola è passata a Diego Sala, consigliere
dell'Avis nazionale, che ha ribadito ancora una volta la
sempre attuale necessità di donare sangue. Perché,
sebbene il Veneto sia complessivamente una regione
“all'avanguardia” per quanto concerne le sacche di
sangue raccolte annualmente, l'Italia non è affatto un
Paese autosufficiente per quanto concerne la disponibilità di sangue ed emocomponenti. Il dott. Agueci,
Direttore U.O. Ortopedia/Traumatologia Conegliano, ha
moderato l'intera conferenza, che ha visto quattro
autorevoli interventi. Innanzitutto, quella del dott. Rosi,
direttore U.O.C. Suem 118 Tv Emergenza, il quale ha
riassunto i principi del primo soccorso e le fasi previste
per soccorrere tempestivamente un ferito traumatizzato. Ha fatto seguito il dott. Bernardi, direttore U.O.C.
Pronto Soccorso Conegliano, che ha focalizzato l'attenzione sulla gestione iniziale in Pronto Soccorso. Altro
momento davvero interessante è stato quello della relazione sul “trauma grave in terapia intensiva” del dott.
Possamai, direttore U.O.C Anestesia-Rianimazione di
Conegliano, che ha posto l'accento su un aspetto piuttosto delicato: al giorno d'oggi esistono patologie che
hanno impatto diverso sui mass media.
Quotidiani e telegiornali dedicano ampi spazi ai numerosi giovani tragicamente coinvolti in incidenti automobilistici, ma poi non si curano di informare la cittadinanza riguardo agli sviluppi post-trauma o alle difficoltà
delle categorie più deboli, quale quella dei disabili. Per
finire, è intervenuto il dott. Giovanni Battista Scalì,
V.Q.A. Comando Polizia Stradale Treviso. L'attenzione è
dunque stata riposta su alcune delle più usuali violazioni al corretto comportamento civico in caso di incidente
stradale, come la fuga e l'omissione di soccorso.
Davvero una serata da esportare...
Laura Rossi
Le sette sorelle
VENEZIA
Le soddisfazioni 2007
le sfide 2008 per il Src
S
oddisfazione, all'Avis provinciale di Venezia, per l'andamento del 2007. La raccolta è stata buona e si è verificato un rilevante incremento della raccolta totale di
sacche di sangue intero (+712 unità), con un importante
aumento anche in occasione delle raccolte domenicali
(+348 unità). La raccolta di plasma in aferesi si è mantenuta sui buoni livelli dell'anno precedente (2.198 sacche
totali). Sono stati inoltre eseguiti 1.455 controlli specifici ai
donatori e 1.192 esami ad aspiranti donatori, che costitui-
I
l 2008: anno ricco d'impegni e novità. Quest'anno
dovrebbero iniziare i controlli della Regione Veneto sui
requisiti di idoneità previsti dalle norme regionali per le
strutture trasfusionali. Sono interessati tutti i centri dove
viene effettuata la raccolta di sangue. La documentazione necessaria è stata consegnata alla Regione a
settembre 2007, con coordinamento dell'Avis regionale
per tutte le sedi interessate nelle province di Venezia,
Padova e Treviso. L'esperienza e la costante richiesta e
scambio d'informazioni suggeriscono di avviare presto,
ed in modo strutturato, una sinergia tra le realtà del
Veneto che effettuano direttamente la raccolta. Un
percorso di aggregazione delle strutture di raccolta,
come peraltro previsto anche dalla legge sangue, può
portare alla condivisione di acquisti, sistemi informativi,
convenzioni e non solo. Anche l'utilizzo nelle tre province dello stesso sistema informativo “Emonet” rende
logica un'azione comune per ottenere le ottimizzazioni
necessarie e non correre il rischio di pagare tre volte il
costo degli aggiornamenti. I benefici comuni sono intuibili per tutti. Per questo abbiamo apprezzato l'intervento dell'Avis regionale e speriamo che possa essere avviata un'azione a breve per un successivo sviluppo. Nel
frattempo, abbiamo messo a disposizione i protocolli
operativi in uso presso di noi per consentire un corretto
e controllato sistema di svolgimento di tutte le attività,
sia presso il centro, sia in occasione delle raccolte domenicali. Il nuovo sistema informativo dipartimentale
troverà completa introduzione nel corso di quest'anno.
Nonostante i problemi che tale sistema sta causando,
siamo ottimisti sugli sviluppi futuri che prevedono da
parte nostra la possibilità di fornire ai donatori gli esami
tramite Web, eliminando tempi di attesa, problemi
postali e consentendo quindi di disporre on line della
propria situazione clinica. Nello stesso tempo, tutte le
comunali che hanno aderito alla gestione donatori
tramite Assoweb, potranno avere in tempo reale la
scono la garanzia di continuità e ricambio generazionale
per il futuro. I traguardi raggiunti devono essere un punto
di partenza per trovare nuove vie che consentano di assicurare un corretto rifornimento a fronte delle aumentate
richieste da parte delle unità ospedaliere. Da parte nostra
garantiamo tutto l'impegno necessario ed ai donatori chiediamo di continuare a donare con la consueta assiduità. Di
seguito l’articolo di Giorgio Gobbo fa il punto sull’attività
del Servizio Raccolta Convenzionata Provinciale Avis (Src).
situazione dei propri soci (donazioni, esami, sospensioni...), nonché un software in grado di rispondere a tutte
le esigenze di segreteria. Nei prossimi mesi, probabilmente prima dell'estate, si realizzerà il trasloco del
Centro di raccolta di Mestre presso il nuovo ospedale.
Una sistemazione più idonea per garantire flusso e assistenza dei donatori e vicina ai servizi a cui va consegnato il materiale biologico raccolto. Utilizzeremo al meglio
gli spazi assegnatici, anche mettendo a frutto quanto
arrivatoci grazie al “cinque per mille” raccolto grazie a
413 cittadini, che ringraziamo di cuore. Assicuriamo che
anche ciò che ci verrà destinato in futuro sarà utilizzato
per migliorare le strutture per l'accoglimento dei donatori e per continuare a garantire gli standard di qualità
che sono sempre stati l’obiettivo della nostra attività. La
predisposizione del calendario per le raccolte domenicali è stata laboriosa, ma abbiamo cercato di venire
incontro a tutte le esigenze delle Avis, riuscendo ad
inserire anche le nuove raccolte per le sedi di
Pramaggiore e Cintocaomaggiore. Il calendario inserito
anche nel nostro sito (www.avisrcmestre.ve.it) è occasione per coloro che vogliono donare il proprio sangue
o desiderano effettuare gli esami preventivi per diventare donatori per scegliere data e località a loro più comoda. L'organizzazione è tale
da consentire l'accesso da
parte di chiunque, con la
semplice accortezza per i
donatori abituali che per la
prima volta fanno la donazione presso le nostre strutture, di portare gli esami
rilasciati in occasione
dell'ultima donazione o
dell'ultimo controllo effettuato.
Sul tappeto
il trasferimento
nel nuovo
Centro
trasfusionale e
l’accreditamento
dei punti
di raccolta.
Giorgio Gobbo
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Le sette sorelle
VENEZIA
Trasformando il mondo
“... il più importante
principio del Teatro
dell'Oppresso è di
aiutare a restaurare
il dialogo tra
gli esseri umani”.
Le nuove tecniche
dei nostri operatori.
S
E
ntrare in una classe significa già instaurare un
rapporto con chi, in quella classe, ci attende. Entrare
in una classe significa avere un ruolo, indossare la
maschera del momento per essere se stessi al meglio; e
per far ciò occorre saper leggere tutti i messaggi, verbali e non verbali, che ci vengono lanciati e rispondere con
altrettanti messaggi significativi, capaci di lasciare un
segno. Cominciava così la dispensa consegnata
quest'anno agli operatori scuola dell'Avis provinciale
Venezia, al corso di formazione per chi opera nelle scuole con giochi di simulazione, giochi in scatola e attività
sulle fiabe, sulla solidarietà e il dono. Ogni educatore
(colui che conduce), ogni operatore (colui che opera,
che crea) dovrebbe essere in grado di sentire il proprio
corpo mentre comunica, di utilizzare il proprio corpo a
tal fine e di accogliere l'animato, l'educando come
compagno di viaggio dove fondamentale è il percorso,
il processo formativo in atto. Durante le attività di
promozione dell'Avis e della cultura della solidarietà che
l'Avis provinciale Venezia organizza ormai da sei anni
presso moltissimi istituti della Provincia, si ha davvero
poco tempo a disposizione: si parla di amore, di incontro, di muri da abbattere per accogliere, di gesti capaci
di lasciare segni profondi, il tutto in due ore di lezione.
È proprio per questo che la formazione degli operatori
ha voluto incentrarsi su alcune tecniche che potessero
aiutare a lasciar segni profondi, per far sì che l'esperienza vissuta potesse diventare per gli studenti fortemente significativa. Tra queste tecniche, tratte per lo più
dal Teatro Sociale, particolarmente utile e interessante è
risultata la metodologia del Teatro dell'Oppresso. “Il
Teatro dell'Oppresso è basato sul principio che tutte le
relazioni umane dovrebbero essere di natura dialogica:
tra uomini e donne, tra razze, famiglie, gruppi e nazioni, il dialogo dovrebbe prevalere. In realtà tutti i dialoghi
hanno la tendenza a diventare monologhi, che creano
la relazione oppressi-oppressori. Riconoscendo questa
realtà, il più importante principio del Teatro
dell'Oppresso è di aiutare a restaurare il dialogo tra gli
ono già più di 50 gli iscritti al
Gruppo Avis Carive, nato meno
di due anni fa per volontà della
Comunale di Venezia. Al gruppo appartengono dipendenti della Cassa di
Risparmio di Venezia SpA (Gruppo Intesa San Paolo), ma anche familiari ed
ex-dipendenti, quasi tutti donatori effettivi. L'obiettivo è quello di promuovere la donazione di sangue tra il personale della Banca organizzando
iniziative che possano dare visibilità all'Associazione e fare nuovi proseliti.
Ne è stato un esempio la Festa di Babbo Natale per i bambini dei dipen-
32
esseri umani”. Il Teatro dell'oppresso (TdO) nasce negli
anni '60 in Brasile, ad opera di Augusto Boal, direttore
del Teatro Arena di Saõ Paulo. Si basa su una precisa
presa di posizione, a favore degli "oppressi" e, parallelamente a Paulo Freire, su un lavoro di coscientizzazione. La metodologia intende il teatro come mezzo di
conoscenza e come linguaggio, come mezzo di conoscenza e trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale. È un teatro che rende attivo il pubblico e
serve ai gruppi di “spett-attori” per esplorare, mettere
in scena, analizzare e trasformare la realtà che essi stessi vivono. Ha tra le finalità quella di far riscoprire alla
gente la propria teatralità, vista come mezzo di conoscenza del reale, e di rendere gli spettatori protagonisti
dell'azione scenica, affinché lo siano anche nella vita. Si
basa sull'ipotesi che “tutto il corpo pensa”, in altre
parole su una concezione “globale” dell'uomo visto
come interazione reciproca di corpo, mente, emozioni.
Il metodo fornisce strumenti d'analisi, liberazione e
coscientizzazione attraverso un approccio non direttivo
e ad una relazione dialogica, che annulli gli aspetti di
violenza a favore del dialogo e della cooperazione.
L'Avis provinciale di Venezia ha tratto da questa metodologia un grande aiuto per la formazione dei propri
operatori e ha deciso di “esportare” tutto ciò all'interno del progetto “Con-tatto”, in collaborazione con
l'Osservatorio Politiche di Welfare del Comune di
Venezia, l'Assessorato alla Cultura della Provincia di
Venezia e il Centro servizi volontariato della provincia di
Venezia. All'interno del progetto si stanno svolgendo e
si svolgeranno dei corsi, in tutta la provincia, in comunicazione per il sociale e esercizi tratti dalla metodologia
del Teatro dell'Oppresso di cui si potrà leggere e a cui ci
si potrà iscrivere navigando sul sito dell'Avis provinciale
di Venezia. Un altro cammino, altre strade e altre energie, per la Provinciale e per le sue Comunali, convinti
che “non occorra pensare che il mondo va cambiato;
occorre trasformarlo, ora”. (Augusto Boal)
Laura Elia - Area scuola e formazione - Avis provinciale
denti, organizzata dal Circolo
Dipendenti Carive, che ha permesso al Gruppo Avis di presentarsi
ufficialmente ai molti ospiti; con l'occasione ai bimbi è stato regalato del
materiale didattico preparato dall'Avis (un quaderno illustrato). “Credo
molto nelle potenzialità di questo gruppo - ha dichiarato Roberto Belli,
presidente dell'Avis Comunale di Venezia - in breve ha registrato un’ottima
crescita e partecipa con grande entusiasmo alla vita dell'associazione, il che
Giorgia Chiaro
mi fa ben sperare per il ricambio generazionale”.
Come cresce il gruppo Avis Carive!
MammeAvis, non per caso
L
'unione fa la forza, soprattutto per l'Avis, soprattutto
a Venezia. Qui la popolazione è distribuita nelle isole
di Pellestrina, Lido, Burano e Murano e unire tutti i
donatori in momenti di aggregazione è effettivamente
un'impresa. Se i risultati ci sono (nel 2007 l'Avis di
Venezia ha raggiunto circa 5300 donazioni) è unicamente grazie allo sforzo che tutti assieme si fa nell'organizzare eventi associativi. In particolare si devono
ringraziare i gruppi nati all'interno della Comunale
veneziana: il Gruppo dell'ACTV, il primo nato da oltre 25
anni; il Gruppo di Pellestrina, che partecipa alle attività
sempre numeroso e con grande entusiasmo; il gruppo
Sportivo del Lido, che promuove eventi sportivi e culturali al Lido di Venezia; il Gruppo di Burano che è molto
attivo nella sua isola e il neo-nato Gruppo della Carive.
Grazie all'aiuto di tutti i loro componenti, ogni manifestazione diventa un evento da ricordare e fa riscoprire il
piacere di stare assieme, scambiarsi idee e donare il
proprio tempo agli altri. Oltre all'ottava “Giornata dello
sport” e “Natale con l'Avis”, ricordiamo il concerto delle
“Mamme per caso”,
tenutosi a gennaio al
Lido, in concomitanza
con i festeggiamenti
dei 50 anni della
fondazione della chiesa parrocchiale di San
Nicolò. Quale occasione migliore per accogliere una vasta platea
di veneziani, per un
pomeriggio di sensibilizzazione alla cultura
del dono? Dirette dal Maestro Maurizio Piccoli (conosciuto dagli addetti ai lavori per i brani scritti per Mina,
Loredana Bertè, Mia Martini e Renato Zero) le 12
“mamme” hanno eseguito canzoni tratte dal film Sister
Act e pezzi di Gigi d'Alessio e George Harrison, per
concludere con un gran finale di brani natalizi.
Orietta Guerrasio , vice presidente Avis Venezia
Le mille iniziative
della Comunale
di Venezia
uniscono le sue
varie realtà.
San Michele al Tagliamento: fantasia e crescita costante
Tante iniziative,
C
tanta visibilità,
onfermato anche nel 2007 il trend di crescita
dell'Avis di San Michele al Tagliamento. Nel ringraziare tutti i propri donatori presenta con soddisfazione i
suoi numeri, contando ad oggi 352 iscritti di cui 237
effettivi e 115 soci sostenitori che possono essere soddisfatti del +8% registrato dalle donazioni che, dopo il
+8% del 2005 e il +10% del 2006, fa ben sperare in un
incremento anche per l'anno appena iniziato. Un ottimo
incentivo a proseguire nell'attività di sensibilizzazione
che, nel corso dell'ultimo anno, ha visto l'Avis partecipare alle principali manifestazioni locali: ad agosto alla
tradizionale festa di Cesarolo “Sot li stelis”, a settembre
alla “Sagra dei Osei in Villa Ivancic” e a dicembre a
“Natale Insieme”, iniziativa promossa dal Comune di
San Michele al Tagliamento in concomitanza con le
celebrazioni dei suoi 200 anni. In questa occasione
l'Avis ha distribuito snack caldi alle famiglie, donando
un cappellino di Babbo Natale ed un simpatico pallonci-
no ai bambini. Il gazebo (nuovo di zecca!) è stato affollato durante tutta la domenica: un vero successo in
termini di visibilità e promozione!
L'associazione si è inoltre occupata della sistemazione di
una staccionata nel parco della città, che va ad aggiungersi all'adiacente monumento sorto sempre grazie
all'Avis. Queste iniziative si sommano alle tre uscite
domenicali organizzate in collaborazione con l'Avis SRC
a San Michele al Tagliamento, San Giorgio al
Tagliamento e Cesarolo. Tutti gli appuntamenti hanno
visto la valida collaborazione dei membri del Consiglio,
che, muniti di un nuovo opuscolo informativo, hanno
anche presentato l'associazione a chi di volta in volta si
è affacciato al mondo della donazione. L'Avis San
Michele al Tagliamento ha numero telefonico 3333283842, e-mail: [email protected] e il sito internet: www.avisveneto.it/sanmichelealtagliamento.
e i risultati
si vedono.
Daniele Aggio
A Concordia Sagittaria una tradizione che “scalda” il cuore
A
nche quest'anno le Associazioni Avis ed Aido di Concordia hanno mantenuto
accesa la tradizione del vin brulè. Fin dall'anno della costituzione dell'Avis di
Concordia Sagittaria (1982), la notte di Natale è un'occasione privilegiata per un
“caloroso” scambio di auguri. Caloroso e caldo, in quanto riscaldato dalla passione
dei nostri volontari… ma anche intiepidito dai bicchieri fumanti di vin brulè e cioccolata calda che vengono gratuitamente offerti a quanti si avvicinano al nostro gazebo
installato sulla piazza della cattedrale. L'impresa è stoica, perché le lunghe ore di attesa sotto il gazebo con le rigide temperature di dicembre, riscaldati solo dai fornelletti a gas, scoraggerebbero chiunque. Solo il grande cuore dei volontari di Avis ed Aido
può portare avanti questa tradizione, non senza il sostegno che ci vengono offerti
dalle tante persone che, al termine della Santa Messa, si avvicinano per farci gli auguri. La speranza è che anche nel 2008 sempre più persone possano provare, come
quotidianamente sperimentano i volontari di Avis ed Aido, quanto la gioia di donare
superi di gran lunga quella di ricevere.
Dario Piccolo
33
Le sette sorelle
VERONA
Un buon 2007, un intenso 2008
Ai positivi risultati
donazionali si
sposa un’intensa
attività prevista
per l’anno in
corso, partendo
dal 50° della
Provinciale
e dal 60° della
Comunale
di Verona.
C
oncluso il 2007 in positivo (40.500 unità donate,
con un +0,8%) è iniziato bene anche il 2008, anno
di grandi appuntamenti per l'Avis veronese. Si è aperto
con prima riunione della Conferenza di Dipartimento,
che è venuta a sancire la partenza reale e concreta del
Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale,
ovvero del Coordinamento provinciale collegato con
l'ufficio regionale sangue e le Associazioni, previsto dal
IV Piano sangue per favorire l'utilizzo ottimale del
sangue stesso, risorsa strategica per il Servizio Sanitario
e per le aspettative di salute e di vita di noi tutti. Oltre al
Direttore, dott. Giuseppe Aprili, e ai responsabili dei
Centri trasfusionali di Verona e provincia, anche il volontariato del sangue vi partecipa con tre rappresentanti,
(due dell'Avis e uno della Fidas) a pieno titolo coinvolti
nella discussione. Preceduta dall'incontro col nuovo
Direttore Generale dell'Azienda ospedaliera, dott.
Sandro Caffi, che ha dimostrato da subito una buona
conoscenza e una certa attenzione nei confronti della
realtà trasfusionale, la riunione è servita a fare il punto
della situazione e a gettare le basi della programmazione futura. Da parte associativa, si sono puntualizzate le
aspettative dei volontari: uniformità e sicurezza nella
donazione, mantenimento della raccolta localizzata in
relazione alla reale esistenza dei donatori. Abbiamo
altresì assicurato la nostra disponibilità per attuare
gradualmente uffici di chiamata atti a disciplinare le
donazioni, per continuare ad essere in grado di garantire agli ammalati tutto il sangue e gli emocomponenti
necessari, del tipo giusto e nella giusta quantità, ogni
giorno. Ma il 2008 sarà anche l'anno del 50° dell'Avis
provinciale e de 60° della comunale di Verona: una
lunga intensa storia, costellata da tanti episodi e di innumerevoli gesti dettati dalla solidarietà. Una concreta
forma di disponibilità che ha coinvolto e tuttora coinvolge migliaia e migliaia di persone. Per l'occasione,
realizzato un logo comune, i Consigli direttivi provinciale e comunale hanno concordato anche un calendario
comune di manifestazioni che sarà presentato il 16 aprile. Domenica 20 aprile, in occasione dell’assemblea
regionale Avis, ci sarà invece l'inaugurazione della
mostra “Avista” e Filatelica con annullo postale dedicato. L’assemblea e la mostra si svolgeranno presso il Polo
Giorgio Zanotto dell’Università di Verona. Il 14 giugno,
ancora, cerimonia e S. Messa celebrata dal vescovo,
mons. Giuseppe Zenti per la Giornata Mondiale del
donatore al Centro Carraro ed infine il 25 ottobre, alla
Gran Guardia, il convegno: “Medicina Trasfusionale in
Italia e in Europa: modelli organizzativi a confronto”,
con realtori i massimi esponenti associativi e di ambito
medico scientifico nazionale. E non finisce qui, perché
altre iniziative sono ancora in cantiere. Tanti appuntamenti e tanto impegno per tutti, per festeggiare degnamente le ricorrenze, sempre con l'attenzione volta ai
nostri obiettivi primari: la puntualità all'appuntamento
periodico con la donazione e la massima determinazione nel promuovere gli ideali associativi, per favorire l'aggregazione di tanti altri che hanno bisogno della spinta
finale, concretamente “del nostro aiuto” per scoprire a
loro volta la gioia di donare.
Luigi Piva
Donare è buono e salutare, parola di... Passaparola!
D
onare sangue è un'azione buona e
salutare. Evviva l'Avis, evviva i volontari dell'Avis! Con queste belle parole
Gerry Scotti, durante la trasmissione di
Passaparola del 13 gennaio 2008, ha
ringraziato tutti i donatori di sangue e in
particolare Mario Luchi, dell'Avis provinciale di Verona nonchè collaboratore del
nostro periodico, che si trovava tra il
pubblico. Al notissimo e amato presentatore di Canale 5, Mario aveva portato in
omaggio una delle bellissime e ormai
celeberrime felpe realizzate dalla
Commissione Giovani veronese per richia-
34
mare l'attenzione sul dono del sangue.
Quello di Scotti è stato un messaggio
breve e conciso, ma venuto dal cuore e
che ha dimostrato ancora una volta la
sensibilità del presentatore verso l'argomento della donazione.
Mentre parlava, Gerry ha chiesto al cameraman di inquadrare il nostro baldo Mario
Luchi, che indossava la felpa Avis,
raggiungendo con l'appello più di sei
milioni di telespettatori sparsi in tutta
l'Italia. Ecco qui accanto il nostro “alfiere”
colto direttamente in... video. Bel colpo
Mario! Grazie Gerry!
Pedalando con Avis
C
orri a donare è lo slogan che “firma” la maglietta di
500 completi professionali da ciclista che l'Avis
Veronese ha lanciato per gli appassionati della bicicletta
con testimonial nientemeno che la campionessa olimpionica di mountain bike, Paola Pezzo. Il progetto è
stato presentato alla stampa lo scorso 4 dicembre.
L'iniziativa, sostenuta dal Centro Servizi per il
Volontariato della provincia di Verona che ha coperto
oltre il 60% della spesa, ha prodotto divise professionali da ciclista con la scritta "Corri a donare", riportato
sotto il logo Avis che, a sua volta, si trova racchiuso
dentro un grande cuore. Alla conferenza stampa erano
presenti il dott. Giuseppe Aprili, direttore del
Dipartimento trasfusionale provinciale, Antonio
Pastorello vicepresidente dell'Amministrazione provinciale di Verona, Federico Sboarina Assessore comunale
allo sport di Verona e Lucio Garonzi, direttore del
Centro Servizi per il Volontariato. “Sport e donazione
del sangue sono un connubio perfetto - ha sostenuto
l'ideatore dell'iniziativa, Piergiorgio Lorenzini, vicepresidente provinciale dell'Avis - L'idea è nata due anni fa
vedendo i ciclisti amatoriali correre sulle strade con
magliette generiche o di qualche sponsor locale. Ho
pensato di lanciare il nostro messaggio sulle magliette,
anziché tramite i soliti
volantini, con lo scopo si
incentivare le donazioni
del sangue e dei suoi
componenti sempre più
necessari alle nostre strutture sanitarie”. Paola
Pezzo, la campionessa
olimpica di Atlanta e
Sidney, ha ammesso: “Io
non ho mai donato sangue
perché già me ne toglievano abbastanza per le analisi.
Ora sono in attesa del secondo figlio e non posso, ma
in seguito aderirò anch'io. E appena riprenderò gli allenamenti, non mancherò di indossare questo bellissimo
completo”. In un mese i 500 completi da ciclista sono
letteralmente andati a ruba e sicuramente li vedremo
per le strade indossati dai numerosi appassionati della
bicicletta, nelle loro passeggiate o gare, con la consapevolezza che anche questa iniziativa contribuirà a
incentivare la donazione di sangue. Constatato il
successo del progetto, con risultati al di sopra di ogni
aspettativa, la provinciale di Verona si sta mettendo in
moto per poterne realizzare un'altra serie. Mario Luchi
La campionessa
olimpica Paola
Pezzo madrina
d’eccezione per
le nuove divise
da ciclista.
A Gazzolo d’Arcole si continua a crescere bene
L
'Avis di Gazzolo d'Arcole è una piccola realtà avisina dell'est veronese,
costituita da 127 soci donatori (al 31 dicembre del 2007). Da qualche
anno riscontra un notevole successo tra i nostri concittadini, con un
costante incremento degli iscritti e dei partecipanti alle iniziative sociali.
In particolar modo, il numero delle donazioni è salito dalle 206 del 2004,
alle 280 del 2007, con un incremento del 30%. Per non parlare degli
aspiranti nuovi donatori, che lo scorso anno sono stati ben 51. “Questo
continuo incremento di iscritti e donazioni sono il frutto di un costante
impegno da parte di tutto il consiglio direttivo, volto soprattutto verso i
giovani della nostra comunità. - conferma il presidente, Andrea Rossi Oltre ai “soliti” tornei sportivi, alle manifestazioni in occasione di feste
popolari e propaganda di vario genere, particolare successo hanno
riscontrato il dialogo e l'invito diretto: ogni anno infatti, soprattutto nel
periodo estivo, ci presentiamo in punta dei piedi ai nuovi maggiorenni
direttamente a casa loro, per fare conoscere il mondo Avis. Da quando
abbiamo iniziato con questo sistema di “reclutamento”, i numeri sono
aumentati e le prospettive sono molto incoraggianti”. Un esempio,
anche per altre Avis, di impegno diverso verso una costante diffusione
della cultura del dono! Del direttivo di questa piccola realtà fanno parte
Marco Meneghini, Fabio Castellani, Giuseppe Bonvicini, Giuseppe
Boggiani, Silvio Damini, Massimo Lorenzoni, Alessandro Longo, Luca
Pegoraro, Giulio Maistrello ed Anna Carlassara.
Un dolce Natale di solidarietà grazie ai Pandori
Un "dolce" Natale per sostenere la cooperazione internazionale.
“NataleVero” è nato dal desiderio di far incontrare le realtà non profit
del territorio veronese che promuovono progetti nei Paesi in via di
sviluppo con la comunità in cui vivono, assieme alla volontà di offrire
loro un aiuto concreto nella raccolta di fondi. Dal 14 al 16 dicembre, in
Piazza Bra e al Palazzo della Gran Guardia, si è avuta la possibilità di
conoscere i progetti di 23 organizzazioni impegnate in attività di sostegno e aiuto nei cinque diversi continenti. A coloro che versavano un
contributo è stato donato, quale segno di ringraziamento, il “Pandoro
della Solidarietà”. Il tipico dolce natalizio, simbolo della manifestazione,
è stato offerto dalle tre aziende del distretto dolciario veronese: Bauli,
Melegatti e Paluani. A promuovere l'evento è stata “Dimensione Etica”,
associazione nata nel 2005 con il desiderio di avvicinare il mondo profit
a quello non profit, che ha trovato l'appoggio del Comune di Verona, il
forte sostegno della Banca Popolare di Verona e la partecipazione di altri
enti pubblici e sponsor privati, nonché la collaborazione di varie realtà
associative e culturali.
Tra queste, non poteva certo mancare l'Avis veronese. Una splendida
dimostrazione che c'è tanta bontà nel cuore di Verona, in particolare nel
cuore dei tanti veronesi impegnati nella solidarietà.
35
Le sette sorelle
VICENZA
Donatori “liberi”
Per il 2008 chiesto
alla provincia
di Vicenza
un incremento
di donazioni
di circa il 2%.
Un convegno,
il 5 aprile, per
capire come
cambia il mondo
trasfusionale.
S
i riparte: anno nuovo, vita nuova! E come ogni anno,
ci si augura che il nuovo sia migliore del precedente.
Per noi donatori, migliorare il numero di donazioni
rispetto all'anno appena trascorso è ormai diventata
una costante. Ogni anno i nostri ammalati usano un
numero sempre maggiore di sacche di sangue, di conseguenza i dirigenti regionali del Servizio sanitario ci chiedono di aumentare le donazioni. Quest'anno, al
Dipartimento di Vicenza il Crat ha chiesto un aumento
pari al 2%, circa 1.000 sacche di sangue. Siamo sicuri
che con l'impegno di tutti centreremo l'obiettivo e
sapremo esportare la nostra solidarietà anche oltre i
confini del Veneto. L'Avis vicentina per il nuovo anno
proporrà ai suoi soci le attività realizzate negli anni
passati: la “biciclettada” al Tempio del donatore a
Pianezze di Valdobbiadene e la festa del donatore a
“Busa Fonda “ad Asiago (la prima a fine giugno e la
seconda a fine agosto). In collaborazione con l'Avis
regionale, abbiamo organizzato un convegno che si
terrà il 5 aprile alla scuola alberghiera “P. Artusi” di
Recoaro, dove approfondiremo i temi: lo sviluppo del
dipartimento, la nuova legge 219 sul sistema trasfusionale italiano, e la modifica delle convenzioni che riguardano i rapporti tra associazioni e federazioni di donatori di sangue con il servizio sanitario nazionale. Siete tutti
invitati. Mi sembra doveroso ritenere che tutti i donatori devono essere coscienti e consapevoli di come sta
cambiando il sistema trasfusionale, in tutte le sue
componenti. Perché sapere quali sono le problematiche,
evita di essere strumentalizzati, di subire imposizioni, di
essere liberi di pensare con la propria testa. Come potete leggere, lavoro ce n'è per tutti, basta voler essere
persone attive, pronte a essere protagoniste nelle nostre
Avis comunali, senza avere... le “mani legate”. Sicuro di
ritrovarvi nei prossimi incontri associativi, un saluto dal
vostro presidente.
Enrico Iseppi
Cornedo: un libro per il 35° presentato con il coro
A
vis Cornedo - una presenza per la
vita... è il titolo del libro, curato dal
socio Giorgio Fin, presentato il 21 ottobre dall'Avis comunale di Cornedo, in
occasione del 35° anniversario della sua
fondazione. È un libro che intende
consegnare alle future generazioni la
memoria di molte persone che hanno
capito da subito l'importanza del dono
del sangue e che hanno creduto fortemente che dovesse essere un gesto libero, gratuito e volontario, fatto e promosso all'interno di una associazione. È libro
Era un clone?
È
lui o non è lui? Nel vederlo entrare, “aggirarsi” e sedersi a pranzo tra gli avisini, il
dubbio si è fatto sempre più forte… Alla festa
sociale di Cornedo Vicentino, in parecchi si
sono chiesti se il “giovanotto” con la camicia
a righe altri non fosse se non… il direttore
maximo di “Dono & Vita”! Stessa impronta
del viso, stessa espressione, stesso “taglio” di
36
capelli, persino la stessa “facilità di comunicazione”. Strano, di solito alle feste non lo si
vede mai... Si è poi scoperto essere, in effetti,
un donatore, quel sosia quasi perfetto di
Beppe Castellano. Il quale, prima che facessimo in tempo a pubblicare la foto a lato,
eludendo con mille artifici la sua ferrea
“guardia” sul giornale e sulla sua impaginazione, si era già fatto ricrescere i capelli (si fa
per dire, visto che son cresciuti con... riporto).
Diavolo d'un Direttor!
in cui viene raccontata la storia della
comunale di Cornedo, delle sue attività,
delle persone che le hanno dedicato il
loro tempo. La presentazione dell'opera,
che ha visto la presenza di numerosi soci,
delle autorità comunali, dei dirigenti
delle Avis consorelle, dell'Avis provinciale
e del responsabile del Servizio trasfusionale dell'Ulss 5, si è tenuta della meravigliosa cornice della sala di rappresentanza di Villa Trissino ed è stata allietata da
un concerto del coro “Valle fiorita” di
Cereda.
Zaino leggero, se dentro c’è un dono
G
rande successo per il concorso “Un dono nello
zaino” organizzato dall'Avis comunale di Piovene
Rocchette. “A nome del Consiglio direttivo voglio esprimere un ringraziamento a quanti hanno avuto un ruolo
nell'organizzazione di questo concorso - sottolinea il
presidente, Gianni Gasparini - ai ragazzi per l'impegno
spontaneo e positivo, agli insegnanti e al dirigente
scolastico dell'Istituto comprensivo Statale “A.
Fogazzaro” dott. Mario Chiarello, che hanno permesso
e favorito lo svolgimento dell'iniziativa”. Un progetto
che torna di grande vantaggio agli studenti e alla scuola italiana, che si arricchisce di fattori umani e di valori
didattici. “Un dono nello zaino” è infatti riuscito a
proporre non solo momenti di riflessione sui bisogni
degli “altri”, ma anche occasioni di crescita personale,
che stimolano l'apertura verso “l'altro” attraverso la
conoscenza e la condivisione. “L'importanza del dare
dovrebbe inserirsi nel comportamento sociale - continua
Gasparini - Il dono dovrebbe essere spontaneo, gratuito, altrimenti non lo si può definire un dono. Non ci si
deve aspettare nulla in cambio. Tutto va vissuto come
una scelta naturale, oggi sono io a dare agli altri e
domani potrebbe essere il contrario. Penso, che questo
desiderio di fare del bene venga altrettanto spontaneo
alla vista di un giovane o di un bambino sofferente, che
non può avere una vita allegra e serena come tutti gli
altri, perché costretto a letto a causa di una grave
malattia”. L'iniziativa ha permesso di far capire che
donare è un esempio di solidarietà, che è un valore che
si può esprimere in molti modi, che essere solidali significa decidere che vogliamo vivere insieme, avanzare
insieme, sentirci uniti da progetti e ideali, piuttosto che
“vivere uno contro l'altro”. Le premiazioni del concorso
si sono svolte sabato 15 e 22 dicembre presso le Scuole
“G. Pascoli e “Don Pietro Costa” di Piovene Rocchette.
Hanno partecipato un centinaio di ragazzi della scuola
elementare e media, ai quali è stato consegnato uno
zaino come simbolo dell'iniziativa con all'interno il CD
Rom Sangue, Energia e Vita.
Una bella
iniziativa
a Piovene
Rocchette
ha coinvolto
gli studenti.
Piovene: anche il Comune è in campo
L'Amministrazione comunale di Piovene Rocchette (Vi) ha recentemente organizzato alcuni incontri sul tema della solidarietà. In un'occasione
l'Avis, assieme all'Admo, si è presentata alla comunità ripercorrendo un
po' la storia dell'associazione, illustrando gli obiettivi raggiunti e le attività realizzate. È stato avvalorato lo scopo di promuovere la donazione
di sangue volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e
consapevole. Un gesto inteso come valore umanitario universale ed
espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale
promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della
salute, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla
salute. Ha riscoscco molto interesse tra la cittadinanza l'intervento del
Direttore sanitario dell'Avis provinciale di Vicenza, Enrico Acerbi, che ha
esposto in modo semplice e diretto tutti gli aspetti positivi e meno della
donazione, ripercorrendo alcune fasi della nostra storia. Molto "toccante" i due momenti che hanno visto l'intervento di un donatore e di un
ricevente di midollo osseo, che hanno testimoniato la propria esperienza. Da un lato la testimonianza di chi ha sentito il desiderio di “donare
una parte di se stessi" a chi chiede aiuto, dall'altra la “gioia di poter ricominciare a vivere” proprio grazie a quel desiderio. Alla serata ha partecipato anche il presidente dell'Avis provinciale, Enrico Iseppi. Un grazie
sincero dal Consiglio direttivo dell'Avis di Piovene Rocchette a quanti
hanno contribuito alla riuscita dell'incontro. Seneca, filosofo latino vissuto ai tempi dell'Imperatore Nerone diceva: “devi vivere per un altro se
vuoi vivere per te stesso”.
Presepi Avis sull’Altopiano
I
l gruppo Avis di Rotzo, sull'Altopiano d'Asiago, ha collaborato con la parrocchia nell'organizzazione della 9ª mostra dei 100 presepi, realizzata presso l'antica chiesetta di Santa
Margherita. La rassegna ha avuto un grande consenso tra i visitatori, sorpresi quanto soddisfatti per un viaggio nel mondo dei presepi probabilmente inaspettato per qualità e quantità. Ad essere esposti presepi costruiti con sapienza e maestria, con l'utilizzo delle più
semplici risorse che la natura ci offre, originali, di fine abilità artistica, personali rappresentazioni del presepio nell'incantevole scenario della chiesa più antica dell'Altopiano.
L'iniziativa mira a far conoscere il paese di Rotzo (il comune più piccolo e antico
dell'Altopiano) e a tenere alto lo spirito del dono, qualunque esso sia.
37
Le sette sorelle
BELLUNO
Donazione prenotata e “mirata”
Meno tempi
d’attesa per
i donatori,
più razionale
gestione del
sangue donato.
L
'ufficio di chiamata dell'Abvs si prepara ad un ulteriore grande salto di qualità. Facendo seguito alle
richieste e ai successivi accordi con il primario, dott.
Gaetano Caloprisco, e con l'aiuto dott. Capelli del Sit di
Belluno, l'associazione ha concordato di organizzare
l'afflusso dei propri donatori di sangue, che fanno riferimento alla struttura ospedaliera di Belluno (Centro
Trasfusionale), in modo da garantire tipologie di sangue
e numero di donatori omogeneo per giornata di prelievo. Verrà perciò ulteriormente implementata la lista
delle chiamate telefoniche giornaliere; da
aprile, inoltre, sarà
possibile la prenotazione per fascia oraria
(ore 7.30-8.30-9.30)
con l'obiettivo di
accorciare drasticamente i tempi di attesa
per i donatori.
L'accordo verrà dettagliatamente spiegato
ai donatori a mezzo
lettera che verrà predisposta congiuntamente da Sit e
Abvs. Nella prima fase della nuova procedura, i donatori prenotati avranno diritto di precedenza su quanti si
presenteranno senza prenotazione, e in una seconda
fase si auspica di riuscire ad organizzare tutto il flusso
dei donatori presso il Sit con appuntamento. Questo
accordo non vuole essere un vincolo nei confronti dei
soci, ma piuttosto un ulteriore mezzo per evitare tempi
di attesa troppo lunghi, per garantire un flusso omogeneo di donatori e quantità di donazioni predefinite per
evitare giacenze di sangue. Verranno gestite, per orario,
anche le donazioni di plasma per i gruppi AB e B. Siamo
certi che i donatori di sangue dell'Abvs, così come
hanno fatto nel passato, comprenderanno i motivi di
questo accordo e faranno del loro meglio per agevolare
il lavoro di prenotazione. Li invitiamo, quindi, a contattare la segreteria provinciale al numero telefonico 043727700 per concordare direttamente, senza attendere
una nostra telefonata, la propria seduta di prelievo. Se
qualche cosa non dovesse funzionare al meglio, la
segreteria provinciale è a disposizione anche con il fax:
che ha numero 0437-25150.
Gina Bortot - Presidente Abvs provinciale
L’inaugurazione del Centro di Chiamata, realizzato grazie al CSV, al Consorzio BIM Piave e alla ditta Guarnier
E l’invito a donare corre in... corriera
Un’iniziativa
con DolomitiBus
38
U
n invito al dono del sangue e un ringraziamento a
chi già dona lungo… le strade della provincia. E’
l'iniziativa messa in essere dall'Abvs nel mese di gennaio
in collaborazione con la “Dolomiti bus”. Su tutti i pullman e autobus della linea bellunese, infatti, sono stati
affissi dei pannelli con lo slogan “Grazie ai nostri donatori e un benvenuto a coloro che vorranno imitarli” su
un arcobaleno di colori. Nel pannello compare anche
l'indicazione del numero di telefono da comporre per
avvicinarsi all'Abvs. Lo scorso anno, sempre a gennaio,
l'Abvs aveva utilizzato lo stesso sistema per “affrontare” il tema del bullismo tra i giovani.
Nicola Boito
Limana B vince il torneo della Befana
L
a squadra del Limana B si è aggiudicata l'undicesima
edizione del torneo di pallavolo dell'Abvs, svoltosi il 5
e 6 gennaio 2008 al Palimana a Limana, dopo tre anni
di assenza (l'ultimo si era giocato nel 2004).
Organizzato dalla sezione limanese dell'Abvs, il torneo
ha visto la collaborazione del gruppo della pallavolo
Limana. La formazione di casa era composta da Roberto
Bianchini, Orlando Bordin, Diego Canal, Alessia Cibien,
Oscar Da Cas, Roberto Famà, Lino Marcon, Damiano
Ortolan, Tiziano Sommacal e Sandra Tacca. Due giorni
di volley, sei squadre, oltre settanta iscritti (fra tesserati
Fipav e non, fra donatori del sangue e non) ed una
formula molto semplice: si gioca al meglio dei tre set, ai
15, rete a 2,35 metri, un punto per ogni parziale vinto,
in un girone unico in stile mini-campionato… ed abbiamo finito di dare i numeri! Parola al campo per le sette
partite del sabato, al termine delle quali è il Limana B a
chiudere in vetta con 6 punti, seguito da Trichiana e
Tambre Spert con 3, Sedico e Belluno con 2 e Limana A
fermo ad 1. Domenica prima battuta alle 9.30: il
Trichiana tiene accese le proprie speranze di insidiare la
capolista battendo Belluno e Sedico, il Limana B le
spegne vincendo a sua volta col Belluno ed il derby con
Limana A e chiudendo a punteggio pieno. Limana A
che, dopo aver strappato un set ai cugini, si toglierà la
soddisfazione di battere 2-1 la seconda classificata, il
Trichiana, sceso in campo per l'ultima partita conscio
che un set sarebbe bastato per chiudere secondo e che
pertanto, conquistato il primo set, ha lasciato campo
alle ragazze. A far calare il sipario sulla manifestazionela sfida fra Tambre e Belluno, con gli alpagoti capaci di
attraccare il Limana A a quota 5. Insomma, un weekend
in cui giocatori, giocatrici, allenatori, dirigenti e semplici appassionati si sono dati battaglia; divertimento ed
intrecci (uno su tutti, gli scontri riguardanti i vari componenti del volley Limana) sono stati i fili conduttori di un
evento che, organizzato soprattutto per far conoscere
l'Abvs, potrebbe diventare un classico delle feste natalizie pallavolistiche.
Ecco la classifica finale che recita: 1) Limana B 10 punti;
2) Trichiana 8; 3) Sedico 7; 4) Limana A e Tambre Spert
5; 6) Belluno 2. (deb).
Il trofeo Abvs
di volley ritorna
alla grande
dopo tre anni.
A sinistra, Nicola Ancillani premia
le giocatrici Federica Segato e
Chiara Piol; in basso, il Limana B,
squadra vincitrice.
“Casparetha” con sci, ciaspe e... Basso
A
nche quest'anno si è corsa la gara amatoriale “Casparetha” lungo
lo splendido tracciato che parte dalla piazza di Canale D'Agordo e
arriva al “Camping Lastei”. Al via 130 concorrenti (96 con le caspe e 34
con gli sci d'alpinismo) tra i quali, a sorpresa, il campione di ciclismo
Ivan Basso (vincitore del “Giro d'Italia” 2006). Il percorso era di 5,6
chilometri per i “ciaspisti” o “caspisti” e di 8 chilometri per gli sciatori
di alpinismo che si sono goduti anche una splendida serata di neve, in
un'atmosfera da “fiaba” anche se non senza inconvenienti e… fatica!
Aspetti, questi, che rendono appassionante e viva una gara che, pur
amatoriale, è sempre molto partecipata e sentita dai partecipanti. A
suggellare la manifestazione lo splendido paesaggio montano e della
Valle di Gares, la neve, il punto di rifornimento in località Campion, i
fuochi (in dialetto Canalino “Pavarui”). Per la cronaca, a vincere la gara
maschile di sci alpinismo è stato Moreno Nart, con il tempo di 51,29
minuti, secondo Giorgio Farenzena con 54,09 minuti e terzo Michele
Lucani con 57,03. Quella femminile è andata ad Arianna Pasquali con
1.05.53, seconda Celestina Tommaselli con 1.21.13 e terza Martina
Lorenzi con 1.34.20. Per le “Ciaspe” o “Caspe” la vittoria è andata a
Paolo Gamberoni giunto al traguardo in 34,31 minuti, al secondo posto
si è classificato Gianluca Favero in 36,06 e al terzo Paolo Laplaca in
37,28. Nella sezione femminile la prima è stata Emanuela Zaetta in
59.46, seconda Sandra Cassol in 1.07.04 e terza Costantina Lorenzi con
1.16,08. Da tutti gli organizzatori, dalla Polisportiva Canale D'Agordo ai
donatori di sangue, vanno i complimenti ai concorrenti che hanno
partecipato alla gara con vero spirito sportivo che è quello di divertirsi e
passare una serena e divertente serata all'insegna dello stare insieme e
dell'allegria. Un ringraziamento va anche a tutti quelli che hanno dato
una mano per la buona riuscita della gara e che mettono il proprio
tempo libero e a disposizione del volontariato. Anche il dopo gara è
stato molto divertente, con le premiazioni e le estrazioni a sorteggio, il
“Pasta party” e tanta buona musica. L'invito ora si rinnova per l'11
gennaio 2009.
Dino Xaiz
39
Le sette sorelle
PADOVA
Padova, città
protagonista
Assemblea
provinciale 2008
e festa regionale
per la Giornata
Mondiale
del Donatore
nel capoluogo.
L
a 49ª assemble dell'Avis provinciale si tiene quest'anno a Padova, città scelta anche per la terza “Festa
regionale del donatore”. Al centro dei lavori assembleari vi sono i cambiamenti che varie istituzioni, quali la
Comunità Europea, la Regione Veneto e il Ministero
della Salute, hanno imposto a tutto il sistema trasfusionale e della raccolta sangue in particolare, fissando
nuovi requisiti strutturali e modificando alcuni riferimenti. Questi cambiamenti iniziano a creare non poche
difficoltà organizzative a molte Avis, ma si tratta di
novità che devono essere lette come “strada” per
migliorare sempre di più la tutela della donazione e che
per questo motivo necessitano di una concreta disponibilità da parte delle stesse istituzioni. Quanto ai dati, il
totale provinciale di 34.644 donazioni (di cui 8.605 di
sangue intero raccolti dal Centro Raccolta dell'Avis) fa
segnare un incoraggiante +2,51% rispetto all'anno
scorso, ma che non è bastato. Pur con l'aumento di 849
unità raccolte, infatti, il Dipartimento Provinciale è
dovuto ricorrere a più di 10.500 unità di sangue esterne, (+500 sul 2006). È evidente quanto ci sia ancora da
fare! A partire dal Piovese, che ci si augura rientri presto
nel Dipartimento di Padova, è fondamentale la
programmazione regionale, che ci ha dato per il 2008
l'obiettivo di aumentare la raccolta del 5%, praticamente il doppio dell'aumento fatto segnare quest'anno.
Per ottenere ciò si seguirà l'indirizzo della regionale che
riguarda l'istituzione ed il potenziamento dei Centri di
chiamata che (l'esperienza insegna) portano ad un
incremento delle donazioni. Considerato che alcune
Avis comunali hanno difficoltà su questo punto, la
Provinciale fornirà tutti i supporti e, in funzione di
garanzia, procederà anche ad eseguire le chiamate per
evitare che molti donatori idonei non siano contattati. A
dare una mano sarà pure la firma della prima convenzione provinciale, che regolerà l'attività donazionale in
maniera uniforme (e più vantaggiosa per il donatore) su
tutto il territorio, con maggiori tutele e garanzie. Farà
avvicinare ed entusiasmare tutta la cittadinanza padovana e veneta la grandiosa manifestazione che è stata
organizzata per il 21 e 22 giugno a Padova, quale terza
giornata regionale del donatore: donatori, famiglie,
ragazzi, giovani ed istituzioni sono tutti attesi in città.
Sergio Zambon
Quest’anno a Conselve TeleThon s’è fatto in tre
C
ome ogni anno, anche lo scorso dicembre i giovani avisini di Conselve (Pd) sono
scesi in piazza per la raccolta fondi organizzata da Telethon e in contemporanea alla
maratona televisiva. Quest'anno con tre
presidi, uno nella piazza principale di
Conselve e due all'entrata dei principali
supermercati di Conselve, è stata raggiunta
la cifra di 700 euro, interamente devoluti al
Comitato Telethon. Ancora una volta, un
grazie sentito ai giovani volontari che sono
stati per due giorni “al freddo e al gelo” e a
tutta la popolazione di Conselve per la grande sensibilità e generosità dimostrata.
A sinistra, un “giovanissimo” stand Avis che, nonostante il
freddo, non ha smesso di funzionare nel Conselvano.
40
Donare... il progetto entra nel vivo
S
ta entrando nel vivo la realizzazione del progetto
ideato dal gruppo Giovani, assieme all'Esecutivo,
dell'Avis Provinciale di Padova intitolato “Donare… Ce
l'abbiamo nel sangue!” e finanziato dal Comitato di
Gestione del fondo sociale per il Volontariato del
Veneto. È una bella dimostrazione di capacità
di proporre e responsabilità da parte di un
gruppo che vuole essere protagonista
dell'Avis di oggi. Il progetto, che durerà fino
ad agosto, vuole sensibilizzare i giovani fino ai
35 anni su due aspetti fondamentali, ovvero
gli stili di vita corretti (per imparare a tutelare
la salute propria ed altrui) ed alcuni aspetti del
volontariato in Avis (coinvolgendo gli stessi
donatori). In particolare, è una ghiotta opportunità per tutte le Comunali (alle quali è stato
presentato in una apposita riunione in cui
sono divenute protagoniste) di farsi conoscere e fidelizzare i giovani del proprio territorio,
illustrando i vari momenti della vita associativa che vanno oltre la donazione. Sta riscuotendo, in questo periodo, grande successo il
Corso di formazione “Creare le radici della
conoscenza”, realizzato perché riteniamo che
per avvicinare i giovani delle Comunali all'attività associativa sia importante fargliela prima
conoscere. Partendo da questa considerazione sono state realizzati tre incontri, al sabato mattina,
rispettivamente su: Avis; la donazione e IV piano
sangue; comunicare l'Avis ai giovani. I relatori erano
medici come la dottoressa Nicoletta Gallo, responsabile
sanitario del Centro Avis, dirigenti come Francesco
Magarotto e Bernardino Spaliviero e docenti esterni
come il prof. Francesco Pira. Di grande impatto si sta poi
rivelando Desdy Metuis, il nuovo testimonial dell'Avis:
accattivante, bella e “di carta” come potete apprezzare
nella locandina qui sotto. Avremo presto modo di conoscerla attraverso i manifesti che saranno distribuiti a
Rivolto ai giovani,
durerà fino
ad agosto 2008.
tutte le Comunali e, grazie all'aiuto di una donatrice di
Padova, si racconterà in un fumetto dai toni forti
sull'importanza della donazione di sangue.
Ma non vi vogliamo svelare il segreto: lo scoprirete
leggendo! A presto!
Marina Barbieri
Un (segna) libro apre la mente
il dono del sangue riapre la vita
S
ono 114mila i segnalibri informativi sulla donazione di sangue, sono in distribuzione tra studenti e cittadini della provincia di Padova. Promossa dall'Avis regionale del Veneto, in collaborazione con il Consorzio Biblioteche Padovane associative e
con il patrocinio della Regione Veneto, la campagna è partita nelle trenta biblioteche
presenti in 28 comuni del Padovano: Abano Terme, Albignasego, Arquà Petrarca,
Battaglia Terme, Cadoneghe, Cartura, Casalserugo, Cervarese S. Croce, Due Carrare,
Galzignano Terme, Limena, Masera', Mestrino, Montegrotto Terme, Noventa
Padovana, Ponte S. Nicolo', Rovolon, Rubano, Saccolongo, Saonara, Selvazzano
Dentro, Teolo, Torreglia, Veggiano, Vigodarzere, Vigonza, Villafranca Padovana, Vo'.
All'iniziativa, inoltre, hanno aderito anche altre 15 biblioteche comunali nelle province di Vicenza, Venezia, Verona e Treviso. Vista l’importanza e l’economicità dell’iniziativa (gran parte della spesa è stata sostenuta dall’Avis Regionale) ci si sarebbe
aspettati, in verità, una più entusiastica adesione dalle altre province.
Il segnalibro, immancabile compagno di studio o di lettura, vede stampate su un lato
il logo della Avis Regionale e della Regione Veneto con un invito alla donazione,
sull'altro lo spazio è personalizzato in base alla singola biblioteca che distribuirà i
segnalibri e i riferimenti della sede Avis locale.
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