del 22/02/2016
22 febbraio 2016
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/migranti-in-abruzzo-1917-in-attesa-di-asilo--la-difficileintegrazione-e-i-costi-per-lo-stato/591940-4/
MIGRANTI: IN ABRUZZO 1.917 IN ATTESA DI ASILO,
REGIONE CHIEDE SOTTOCOMMISSIONE ALL'AQUILA
L'AQUILA - Un immigrato a cui è stata revocata l'assistenza, ospite del centro di
accoglienza di Barisciano (L'Aquila), dopo un alterco con un connazionale, e 9
extracomunitari denunciati a Schiavi d'Abruzzo (Chieti) dopo una mega rissa nata da futili
motivi tra afgani, pakistani e gambiani.
La cronaca racconta quotidianamente la difficile integrazione delle decine di migliaia di
immigrati presenti in Italia, ospitati spesso in centri di accoglienza di piccoli comuni dove
l'arrivo anche di pochi rifugiati mina gli equilibri della comunità.
In Abruzzo i profughi sono in tutto 1.917, accolti nelle circa cinquanta strutture disseminate
sul territorio individuate dalle Prefetture attraverso bandi annuali.
Il maggior numero di profughi sono in provincia di Chieti (558), segue quella di Teramo con
526, poi L'Aquila con 432 e Pescara con 401.
Come conferma il vice prefetto vicario dell'Aquila, Giuseppe Guetta, gli Uffici del
capoluogo sono in questi giorni impegnati nella valutazione delle offerte proposte per il
rinnovo delle convenzioni con le associazioni che si occupano dell'accoglienza, che
spesso affittano appartamenti da privati da adibire a centri di accoglienza.
Soggetti che si prendono cura dell'immigrato a 360 gradi, dal vitto e l'alloggio, a servizi di
mediazione culturale, avviamento allo studio della lingua italiana, all'assistenza psicologica
e socio-sanitaria.
Una presa in carico complessiva che costa allo Stato 32 euro al giorno più Iva. "Il bando
prevede un disciplinare molto rigido - spiega Guetta - il contratto di locazione dei privati è a
favore dell'associazione, con la quale noi interloquiamo".
La Regione si sta intanto attivando per tentare di velocizzare i tempi di esame delle
richieste di asilo politico, attraverso l'istituzione di una sede distaccata all'Aquila della
Commissione di Ancona, competente per l'Abruzzo.
La risoluzione presentata dal consigliere regionale di Forza Italia Emilio Iampieri che va in
questa direzione, è stata approvata all'unanimità dalla Commissione Salute e sicurezza
sociale della Regione Abruzzo.
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22 febbraio 2016
http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2016/02/21/news/riabilitazione-motoria-servizio-arischio-per-novanta-bambini-1.12996996
L'AQUILA, RIABILITAZIONE MOTORIA: SERVIZIO A RISCHIO PER
NOVANTA BAMBINI
L’AQUILA. Una novantina di famiglie che hanno figli piccoli bisognosi di cure riabilitative in
conseguenza di problemi neurologici hanno scritto una lettera all’ Asl per il funzionamento
a singhiozzo del servizio. Ora più che mai le famiglie sono disperate in quanto, al
momento, manca il manager Asl come interlocutore e le terapie devono essere immediate:
le cure hanno successo solo se fatte subito e, soprattutto, con frequenza. Un genitore, che
si fa portavoce delle altre famiglie, sintetizza così il suo caso: «Mio figlio prima faceva 4
sedute a settimana, ore ne fa solo una al mese». «Esattamente un anno fa, nel febbraio
2015», si legge nella lettera che ripercorre le tappe di questo caso, «un gruppo di genitori
di minorenni assistiti nel servizio di Riabilitazione territoriale, all’interno del presidio
ospedaliero di Collemaggio, formalizzò la propria protesta contro l’interruzione del servizio
di riabilitazione, a causa di problematiche legate alla stabilizzazione del personale
sanitario adibito a tale servizio. La protesta, prima di arrivare sui tavoli della Procura della
Repubblica, come minacciato dai genitori, approdò sulla stampa locale, tramite la quale
l’allora direttore generale dell’Asl aquilana si impegnò a ripristinare tempestivamente il
servizio. La promessa fu mantenuta, ma il personale impiegato è rimasto precario, per cui
oggi il problema si ripresenta in maniera preoccupante: dopo una serie di interruzioni a
singhiozzo ora il servizio di riabilitazione neuromotoria, che assiste molti bambini e che
presenta una lunga lista d’attesa, sembra avere avanti a sé appena due mesi di vita. La
stessa sorte dovrebbe toccare alla riabilitazione logopedica che si trova a fronteggiare, tra
l’altro il fenomeno delle dislessie, in drammatica crescita tra i bambini». «Quei genitori, che
lo scorso anno animarono la protesta e che avevano invitato l’Asl a non mantenere il
servizio di riabilitazione nel precariato», si legge nel documento, «sono ancora sul sentiero
di guerra per difendere la salute dei propri figli nonché un servizio che è di fondamentale
aiuto per i bambini, molti dei quali sono affetti da disturbi e patologie di differente gravità e
titolari di particolari diritti, riconosciuti loro dalla legge 104/92. È impensabile che tale
servizio sia affidato a personale qualificato, ma precario, e tantomeno che possa essere
affidato a personale strutturato, ma privo di una specifica formazione per l’età evolutiva, a
danno del servizio stesso, ma soprattutto, dei piccoli e doppiamente sfortunati pazienti. È
un diritto di questi bambini svantaggiati usufruire di un servizio di qualità, stabile e
continuativo, a cui affidare la prospettiva di una vita migliore. Questa lettera vuole essere
un primo passo di noi genitori, volto a informare l’opinione pubblica e le istituzioni al
problema, sperando di non dover passare dalla carta stampata dei giornali alla carta
bollata dei tribunali, per veder riconosciuti i diritti dei nostri bambini».
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http://www.quotidianosanita.it/marche/articolo.php?articolo_id=36642
SALUTE SENZA FRONTIERE. A L’AQUILA INTERPRETI E UNA GUIDA
SCRITTA IN RUSSO, INGLESE, FRANCESE, ARABO E ALBANESE PER
LE EMERGENZE
L’associazione femminile immigrate, tramite un’intesa con la Asl, in oltre un anno ha
garantito 314 prestazioni di mediazione linguistica e culturale, per le urgenze e per le altre
situazioni. Per profughi e richiedenti asilo, le richieste maggiori per inglese, pachistano,
camerunense, eritreo e arabo. Per gli immigrati ordinari, invece, traduzioni soprattutto per
Marocco, Albania, Macedonia, Russia e Ucraina.
Durante l’emergenza Ebola, a cavallo tra il 2014 e il 2015, la Asl 1 seppe parlare più
lingue, dall’arabo all’albanese, per chiedere e avere informazioni, per assicurare le cure, a
profughi e richiedenti asilo che venivano sottoposti, all’ospedale di L’Aquila, alla prima
visita. Nacque allora, sull’onda dell’emergenza Ebola, un servizio di mediazione culturale
che la Asl ha successivamente strutturato e che oggi svolge un ruolo decisivo nell’accesso
ai servizi sanitari, non solo di extracomunitari ma di chiunque, proveniente dai paesi più
disparati, ha diritto per legge alle prestazioni sanitarie. La direzione Asl ha istituito così il
servizio di mediazione e integrazione culturale delle popolazioni straniere e di immigrati,
articolandolo in diverse modalità. C’è un manuale, intitolato ‘salute senza frontiere’, scritto
in 5 lingue (russo, inglese, francese, arabo e albanese, disponibile sul sito Asl 1 alla voce
‘Carta dei servizi’).
Questo manuale è una guida minuziosa per orientare stranieri e immigrati all’interno della
multiforme galassia dei servizi offerti dalla Asl. Punto per punto viene spiegato come,
dove, quando accedere ai diversi servizi, dall’ospedale alle altre strutture sanitarie del
territorio. Oltre a questo prontuario-guida, esiste un servizio di intervento, sia per le
urgenze sia per i casi ordinari, in cui è prevista la presenza fisica (in ospedale o in altre
strutture della Asl) del mediatore culturale nella specifica lingua. Il mediatore, in sostanza,
fa da interprete tra i medici e l’utente straniero e immigrato, rendendo possibile o
agevolando la prestazione sanitaria da erogare. Per garantire questo servizio essenziale
la Asl, dal 2014, si avvale dell’associazione femminile immigrate per le pari opportunità
che fornisce, al bisogno, 7 operatori come interpreti dei vari idiomi. Al tempo
dell’emergenza Ebola, garantendo la comunicazione tra operatori sanitari e immigrati,
l’associazione fu al fianco dei medici nello screening iniziale di 44 profughi e richiedenti
asilo e, successivamente, nelle altre visite specialistiche. Venne confezionato anche un
opuscolo- Ebola in sette lingue: arabo, russo, rumeno, albanese, francese, inglese e
ucraino. Superata la paura Ebola, la Asl (tramite l’associazione femminile immigrate), ha
successivamente continuato ad assicurare, in modo continuativo e strutturato, la presenza
sul posto di interpreti sia all’ospedale San Salvatore sia nei diversi servizi dell’aquilano:
salute mentale, igiene, prevenzione, epidemiologia e sanità pubblica. L’attività di
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mediazione culturale (che è fruibile da tutte le strutture Asl della Provincia di L’Aquila), alla
luce degli ottimi risultati raggiunti e del numero di prestazioni già erogate (314
nell’aquilano), è stata quindi prorogata per tutto l’anno corrente. Per i profughi e richiedenti
asilo gli idiomi da tradurre più richiesti sono inglese, pachistano, camerunense, eritreo e
arabo. Tra gli immigrati ordinari, invece, Marocco, Albania, Macedonia, Russia e Ucraina
sono i paesi col maggior numero di richieste di interpreti. A questa griglia di lingue, si
aggiungono egiziano e francese.
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http://www.meteoweb.eu/2016/02/costituita-allaquila-la-nuova-associazione-ecologistaappennino-ecosistema/639271/
COSTITUITA ALL’AQUILA LA NUOVA ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA
“APPENNINO ECOSISTEMA”
E’ stata costituita a L’Aquila da circa 150 soci fondatori provenienti soprattutto dalla zona
dell’Aquilano la nuova Associazione ecologista “Appennino Ecosistema”. Si tratta della
prima entità associativa che si propone come scopo fondamentale quello di proteggere
ecosistemi e specie montane con base all’Aquila. I pilastri delle attività di Appennino
Ecosistema saranno la base rigorosamente scientifica e la pretesa del rispetto e
dell’attuazione di tutte le normative in campo ambientale, a livello internazionale, europeo,
nazionale e regionale. Scopo fondamentale di Appennino Ecosistema sarà infatti la
protezione degli ecosistemi e delle specie montane, con priorità assoluta rispetto alle
attività umane nelle aree protette, utilizzando le migliori conoscenze scientifiche nel campo
della ricerca ecologica. Tre gli scopi primari dell’Associazione:
1) ribaltare l’attuale modello di gestione del territorio basato sul concetto di “riserve”
protette in un territorio ampio e mal gestito, per affermare un nuovo modello di gestione
razionale e integrata di tutto il territorio, applicando le migliori conoscenze scientifiche nel
campo della ricerca ecologica, le conoscenze di base sulla biodiversità, nonché le misure
previste dalla Strategia Nazionale sulla Biodiversità e dalla Strategia Nazionale di
Adattamento ai Cambiamenti Climatici (adottate ufficialmente dal Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, e quindi
vincolanti per tutti gli organi dello Stato a partire dal 2010 e dal 2014);
2) lanciare un grande piano di ripristino ambientale e risanamento di tutto il territorio, per
aumentarne resistenza e resilienza (anche in termini di politiche di adattamento all’impatto
dei cambiamenti climatici);
3) promuovere l’applicazione di un nuovo modello di gestione del territorio partendo
dall’area Appenninica, una delle “eco-regioni” con le più alte concentrazioni di valori
ecologici, di biodiversità, di ecosistemi ancora in parte integri ma, allo stesso tempo,
fortemente minacciata da devastanti progetti infrastrutturali. Tra le prime iniziative che
saranno lanciate nei prossimi giorni, nuove proposte sulla gestione delle risorse
ecologiche del Gran Sasso e del Velino-Sirente.
Per raggiungere i propri scopi, Appennino Ecosistema può contare sul solido supporto di
un Consiglio scientifico di alto profilo, composto da 22 esperti nel campo dell’ecologia,
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della botanica, della zoologia, della geologia, delle scienze forestali e di quelle giuridiche.
Tra di questi, gli ecologi Alicia Acosta (Università RomaTre), Roberto Canullo (Università di
Camerino), Ferdinando Boero (Università del Salento), Kinga Krause (Accademia Polacca
delle Scienze), Pierluigi Nimis (Università di Trieste) Sandro Pignatti (Università di Roma),
Alessandra Pugnetti (CNR Venezia), Angela Stanisci (Università del Molise) e Jean-Paul
Theurillat (Centro Alpino Svizzero di Fitogeografia), i botanici Fabio Conti (Barisciano),
Gianfranco Pirone (Pescara) e Franco Pedrotti (Università di Camerino), gli zoologi
Fabrizio Bulgarini (Roma), Marco Bologna (Università RomaTre) e Vincenzo Ferri
(Tarquinia), i geologi Silvano Agostini (Chieti) e Marco Pezzotta (Roma), gli ecologi
forestali Caterina Artese (Penne) e Giorgio Matteucci (CNR Roma) i giuristi Giampiero Di
Plinio (Università di Chieti) e Carlo Alberto Graziani (Università di Siena), nonché il noto
conservazionista Franco Tassi. Presidente di Appennino Ecosistema è stato eletto
l’ecologo aquilano Bruno Petriccione, mentre Direttore della nuova Associazione sarà
l’abruzzese di adozione, ma inglese di origine, Sarah Gregg. Tra pochi giorni sarà
operativo il sito web www.appenninoecosistema.org, ove saranno disponibili tutti i dettagli
sull’Associazione e tutte le informazioni sulle iniziative che saranno intraprese.
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http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&Itemid=2&task=view&id=36722
VIA LIBERA DEL CONSIGLIO ALLA RESIDENZA PER ANZIANI
PRATOLA - Nella seduta del 15 febbraio il consiglio comunale di Pratola ha deliberato
all'unanimità la concessione in comodato d'uso gratuito alla Asl 1 Abruzzo dell'immobile
dell'ex scuola media per la realizzazione di una residenza protetta per anziani.
“Si tratta di un importante passo avanti nel percorso iniziato nel dicembre del 2014 quando
l'amministrazione comunale ha proposto alla Asl di utilizzare l'immobile di proprietà
comunale come residenza per anziani non autosufficienti – spiegano dal gruppo di
maggioranza Vivere Pratola - Grazie alla volontà della Asl e alla convinta collaborazione
dell'Assessore Regionale alla Sanità Silvio Paolucci, che con il decreto n.108 del 2015 ha
autorizzato l'avvio delle procedure, nella Valle Peligna potrà sorgere una struttura pubblica
dedicata agli anziani non autosufficienti.
Il contratto di comodato d'uso gratuito della durata di 40 anni verrà sottoscritto a breve e
subito dopo la firma la Asl potrà avviare le procedure per l'adeguamento sismico e
funzionale della struttura. Una casa per gli anziani, un obbiettivo voluto e raggiunto”.
I lavori dovrebbero terminare entro due anni.
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http://www.abruzzolive.it/?p=34969
PROIETTATO IL FILM SULL’ADUNATA ALPINI, OGGI (IERI, 21
FEBBRAIO, N.D.R.) DIECIMILA PENNE NERE ATTESE A SAN GABRIELE
L’Aquila. Diecimila Alpini attesi a Isola del Gran Sasso per l’annuale raduno regionale in
corso al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, dedicato al ricordo dei Caduti della
battaglia di Selenyj Jar nel 1943, durante la Campagna di Russia. A meno di tre mesi
all’appuntamento di Asti l’Associazione Nazionale Alpini (Ana) presenta il bilancio ufficiale
dell’88/a Adunata Nazionale che L’Aquila ha accolto nel maggio 2015. Ai numeri, però,
l’Associazione ha voluto affiancare le emozioni legate all’evento, con un film-reportage che
racconta in 30 minuti le tre giornate attraverso immagini dei luoghi e la viva voce dei
protagonisti. Rapporto e film, che sarà distribuito su dvd dall’Associazione, sono stati
presentati ieri dalla sezione Abruzzi a Isola del Gran Sasso (Teramo). Presenti, con il
presidente Ana Sezione Abruzzi, Giovanni Natale, il consigliere nazionale Ana e
presidente Coa, Comitato organizzatore Adunata, Luigi Cailotto, e il vice presidente
dell’Ana, Ferruccio Minelli. Il reportage si ispira al tema del cammino sia inteso come
marcia – non mancano alcune immagini storiche provenienti dall’archivio Ana – sia
pensando al concorso che ha coinvolto i bambini delle scuole primarie per creare la
mascotte dell’Adunata 2015, “Alpiedino”, alpino dalla testa ai piedi, su disegno del piccolo
Adam El Haddad. Tra le altre, la testimonianza di Franco Marini, già presidente del Senato
nonché attuale presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse
nazionale. “Il film prodotto dalla Sezione Abruzzi, grazie a idea, regia e realizzazione di
Massimo Alesii e Luca Cococcetta, si intitola ‘Dalla testa ai piedi. La marcia degli Alpini per
L’Aquila’ – spiega Giovanni Natale – Questa particolare marcia degli Alpini meritava di
essere raccontata, la storia di una grande Adunata in un momento tanto delicato per
L’Aquila e il circondario, una comunità ferita dal terremoto del 2009 che si sta rialzando”.
“Sono rimasto toccato dal grande evento del 2015 – dice Luigi Cailotto – L’ho vissuto
molto intensamente e rivedere nel film quelli che sono diventati amici in quei giorni di
maggio è un’emozione grandissima”.
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http://www.abruzzoweb.it/contenuti/terremoto-avviso-comune-laquila-per-predisporrecommemorazione/592012-302/
TERREMOTO: AVVISO COMUNE L'AQUILA PER PREDISPORRE
COMMEMORAZIONE
L'AQUILA - Al fine di dare visibilità e adeguata rilevanza alle iniziative commemorative del
6 Aprile 2009 che si terranno a L’Aquila, il Comune, Settore Politiche Sociali e Cultura,
intende predisporre un calendario specifico da diffondere nella città.
Si invitano pertanto tutte le istituzioni e associazioni culturali cittadine ad inviare i dati
relativi alle iniziative commemorative per l'anniversario del 6 aprile, in corso di
programmazione, specificando: denominazione dell'associazione promotrice, titolo
dell'iniziativa, programma o breve descrizione dell'iniziativa, luogo e orario, nome del
referente, indirizzo e-mail e contatto telefonico e altre informazioni che si ritengono utili.
Tali informazioni dovranno pervenire entro e non oltre venerdì 11 marzo 2016
esclusivamente all'indirizzo [email protected].
L'Amministrazione provvederà alla promozione e alla diffusione del calendario delle
iniziative.
L'avviso completo è pubblicato nella pagina degli Avvisi della sezione Concorsi, Gare e
Avvisi dell'area Amministrazione del sito internet del Comune.
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22 febbraio 2016
http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&Itemid=2&task=view&id=36731
PIAZZA GARIBALDI OCCUPATA DAL BEACH SOCCER, AMBULANTI
PRONTI ALLA SERRATA
SULMONA - Preoccupati di quanto alcune associazioni stanno ipotizzando di fare per
l’estate prossima; preoccupati ancor di più per la mancanza di un’Amministrazione
comunale che possa garantire, con efficienza e nel rispetto della legislazione e dei
regolamenti, la gestione dei mercati su aree pubbliche, gli Ambulanti che operano in
Piazza Garibaldi hanno deciso di tenere un’Assemblea, presso la Sede della
Confesercenti di Sulmona, per discutere e deliberare su eventuali iniziative di protesta”.
Si scaldano gli animi sulla questione della chiusura della piazza in occasione della Giostra
cavalleresca, che quest’anno potrebbe prolungarsi in seguito all’organizzazione di un
torneo di beach soccer.
All’odg della riunione degli ambulanti ci sono:
1. Valutazione del Programma della Giostra Cavalleresca su Piazza Garibaldi (in
riferimento alla ventilata ipotesi di aumentare i giorni di occupazione della stessa Piazza);
2. Spostamento del Mercato, in tempo di Giostra, in Via Papa Giovanni XXIII (è necessario
un Atto/Delibera che definisca questa questione, almeno per l’anno in corso);
3. Ristrutturazione del Mercato di Piazza Garibaldi;
4. Regolamento per il funzionamento e la gestione dei Mercati su spazi e aree pubbliche
(anche in funzione di quanto previsto dalla Direttiva Europea Bolkestain);
5. Organizzazione di iniziative di protesta e di confronto con gli Enti Pubblici e Privati:
definizione dei tempi, delle metodologie e dei contenuti.
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22 febbraio 2016
http://www.ilcapoluogo.it/2016/02/20/la-divisa-ti-dona-un-successo/
“LA DIVISA TI DONA” UN SUCCESSO
L’iniziativa, partita dalla Croce Bianca di Teramo, coinvolgerà quest’anno tutta la regione
Abruzzo e mira ad “accendere i riflettori sull’importanza che ricopre la donazione del
sangue, tema molto sensibile che meriterebbe più attenzione da parte della cittadinanza”,
spiega Daniela Casilli di Croce Bianca L’Aquila e Anpas Regionale.
“Per questo”, prosegue, “abbiamo abbracciato l’iniziativa, una giornata che possa
avvicinare i nostri soci ad una forma alternativa di volontariato, che richiede lo stesso
impegno e lo stesso cuore che solitamente ci vogliono nel compiere i servizi interni alle
nostre associazioni. Grazie a questa occasione riusciamo anche ad avvicinare nuovi
donatori”.
Questa mattina (sabato, 20 febbraio, n.d.r.) i 102 volontari di tutte le Pubbliche Assistenze
d’Abruzzo si sono recati, in divisa, presso il centro trasfusionale dell’ospedale di
competenza e donare il sangue.
“ANPAS Abruzzo sposa in toto l’iniziativa ideata dalla Croce Bianca Teramo”, dichiara
Serafino Montaldi presidente dell’associazione, sottolineandone la “valenza sociale e
solidale” e l’entusiasmo con cui i “tantissimi volontari delle pubbliche assistenze regionali
hanno aderito”.
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22 febbraio 2016
http://www.marsicalive.it/?p=111474
L’AVIS SAN PELINO SENSIBILIZZA I SUOI SOCI E LI INVITA A
PARTECIPARE ALLA CAMPAGNA DI DONAZIONE
Avezzano. La sezione Avis di San Pelino di Avezzano metterà a disposizione dei donatori,
presso la piazza della frazione, l’autoemoteca con la quale potranno essere effettuate le
donazioni di sangue. La donazione è un gesto molto importante sia per gli altri, perchè
cresce il bisogno di sangue e emoderivati che come ben noto non possono essere creati
in laboratorio,sia per se stessi, perchè attraverso i normali esami di routine si può avere un
continuo monitoraggio delle proprie condizioni di salute. In definitiva con un piccolo gesto
si possono salvare molte vite. La sezione Avis di base di san pelino conta otre 80 associati
e,con una presenza sul territorio dal 2008 e’ diventata una delle realtà maggiormente
presenti sul territorio. Il presidente Simone Di Cicco, ha spiegato che: “in un momento di
così grave difficoltà per il sistema di raccolta sangue, solo con un’azione costante da parte
dei donatori si può superare il problema della carenza di plasma. E’ noto che i problemi
legati con l’adeguamento della struttura del centro trasfusionale, stanno creando non pochi
problemi a chi vuol donare. Soltanto con una forte mobilitazione si possono superare le
difficoltà contingenti”. L’Avis di San pelino tiene a ricordare, inoltre, che nel corso
dell’ultima manifestazione ha premiato tre donatrici, le signore Anastasia Panei, Giovanna
Volante ed Enrica De Tiberiis, per il loro costante e rilevante contributo in termini di
donazioni.
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22 febbraio 2016
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/barisciano-lintervento-madonna-consolazione-di-nomee-di-fatto/591986-302/
BARISCIANO: L'INTERVENTO, ''MADONNA CONSOLAZIONE DI NOME E
DI FATTO''
BARISCIANO - "Non stupisce notare che ad intervenire non sia l'amministrazione del
paese dato che il terremoto, come narra l'articolo, non ha che contribuito a peggiorare il
preesistente pessimo stato di conservazione".
Così Walter Salvatore, presidente della Onlus Il Crogiuolo di Barisciano (L'Aquila), sui
lavori di ricostruzione della Chiesa ottagonale di Santa Maria della Consolazione, i cui
dettagli sono stati svelati da AbruzzoWeb.
Il "gioiello artistico ed architettonico appartenente al Comune di Barisciano corpo unico
con il cimitero delle frazioni".
"Un cimitero che, mi dicono, inesistente sulle mappe catastali", dice Salvatore.
"Un degrado sistematico comune a tutte le emergenze storiche, artistiche ed
architettoniche di cui Barisciano e frazioni sono ricchi. Inestimabile lascito ereditato da chi,
alla luce dei fatti, può definirsi un indegno erede".
"Unica consolazione è apprendere che uno di questi tesori sarà presto recuperato e
sottratto, almeno questo, all'ignoranza ed incuria del proprietario".
"Speriamo che presto sia la volta del Castello recinto del XIII secolo, della chiesetta
dimentica di Santa Maria di Forfona dell'anno 1000, del Ponte Romano edificato intorno al
47 d.c. ed ancora in piedi a dispetto dell'incuria e dell'ignoranza, al Santuario della
Madonna di Valle Verde, e così via".
"C'è solo l'imbarazzo della scelta", conclude Salvatore.
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Rassegna stampa del 22 febbraio 2016