Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 18 maggio 2006 - Anno LXXIIX - N. 8 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 1 giugno 2006 Domenica votiamo «No» Istituzioni sociali pagina 2 pagina 4 Edilizia e prepensionamento L’Autopostale ha 100 anni pagina 3 pagina 7 Per la scuola ticinese e l’economia Accettata la revisione, ma a denti stretti In discussione il rinnovo del Ccl Festeggiamenti in chiaroscuro 2 TICINO POLITICA 18 maggio 2006 ■ DOMENICA SI TORNA ALLE URNE Formazione Che ne sarà della scuola ticinese? Franziska Zoppi* Pietro Ortelli* l 21 maggio il popolo svizzero sarà chiamato a esprimersi sul Decreto federale sul nuovo ordinamento delle disposizioni costituzionali nel settore della formazione. Il nuovo decreto può essere un bene per le scuole di livello universitario e universitario professionale, ma è invece insoddisfacente per quanto riguarda la scuola dell’obbligo: esso conferirebbe infatti alla Confederazione, se fosse approvato dal popolo, la possibilità di obbligare i cantoni a conformarsi a disposizioni ratificate da accordi intercantonali. Le conseguenze negative, per il Ticino, rischierebbero di essere importanti e incisive, se si tiene conto che è già attualmente in consultazione nei cantoni il progetto HarmoS ed è a questo che potrebbe esserci chiesto di adeguarci. La domanda che sorge spontanea dopo averlo letto è: che ne sarà della scuola ticinese? Volenti o nolenti dovremo adattarci a un sistema scolastico molto diverso da quello attuale. Il progetto prevede infatti la scuola dell’infanzia obbligatoria di 2 anni, e ciò dai 4 anni d’età: che ne sarà del primo anno di scuola dell’infanzia, così importante per molte famiglie in Ticino? Prevede anche una scuola elementare di 6 anni e una scuola secondaria di 3 anni (art. 5 del progetto HarmoS): e la nostra scuola media, fiore all’occhiello del nostro sistema scolastico, che fine farà? All’interno del progetto ho trovato ben poco spazio per preservare l’impostazione e le caratteristiche del nostro sistema scolastico (che da più parti della Svizzera ci invidiano). Vi è poi la «standardizzazione» dei programmi, il livellamento su scala nazionale delle materie insegnate: nel progetto la parola «standard» ricorre troppo spesso e si ha l’impressione che si tratti di un concetto chiave che ispira tutto l’impianto. Vi è pure espressa con forza la preoccupazione della verifica ciclica del raggiungimento di tali standard. Stiamo forse andando incontro a una scuola basata sui profitti raggiunti, che spinge sempre più verso i risultati tralasciando le esigenze del bambino e anticipando sempre più la selezione? - continua a pagina 8 - enza entrare troppo nel gergo tecnico vorrei mettere qui in evidenza un'altra ragione forte per respingere HarmoS. Qual è infatti la concezione di scuola implicita in quel progetto? Purtroppo una scuola dove la formazione profonda e complessiva della personalità (in funzione di un inserimento consapevole nella propria tradizione storica e culturale, in preparazione al mestiere di uomo e di cittadino) viene sostituita da una costruzione di «competenze», ossia di saperi tecnici, facilmente (in teoria) misurabili, su standard che si suppongono funzionali alle richieste del mondo economico e delle formazioni professionali: insomma dalla lirica di Montale all’imballaggio dell’aspirina, dal dizionario (strumento simbolico di un certo lavoro sul linguaggio) al motore di ricerca in Internet. Si tratta - con differenze, è ovvio della stessa impostazione che in Italia ha condotto alla fallimentare riforma scolastica detta delle tre «I» (inglese, informatica, impresa). Una concezione simile di «efficienza scolastica» esercita il suo fascino di mortale, ipnotica Medusa, su questo progetto di riforma della scuola in Svizzera, malgrado sia evidente il disastro dove simili impianti sono già stati messi in atto. Si veda ad esempio, per quanto riguarda l’Italia, la raffica di critiche radicali e spietate nel volume «Tre più due uguale zero» a cura di Gian Luigi Beccaria (Milano, Garzanti, 2004), nel quale, anche se è centrato sulla riforma universitaria, si leggono riflessioni preziosissime su aspetti che qui ci interessano: per esempio l’opposizione tra formazione profonda e pedagogia delle «competenze», la critica a sistemi scolastici finalizzati alle formazioni professionali, il no a una scuola che si riduce a una sorta di «lunghissima anticamera davanti alla porta del capufficio. Una precocissima, spietata selezione del personale». Per questo occorre un NO massiccio e inequivocabile del popolo ticinese il 21 maggio: per evitare che riforme scolastiche anonime e centralizzate, calate dall’alto, ci rendano più difficile la conservazione della nostra identità e della nostra memoria. I S *Presidente Comitato OCST Docenti Votiamo due volte «No» Oro della Banca nazionale svizzera Settore della formazione VOTAZIONE CANTONALE. Oggetto: «Decreto legislativo concernente la concessione di un credito di 280 milioni di franchi da destinare ad ammortamenti straordinari nei conti dello Stato 2005» VOTAZIONE POPOLARE. Oggetto: «Nuovo ordinamento delle disposizioni costituzionali nel settore della formazione» L’OCST è contraria e invita a votare NO L’OCST è contraria e invita a votare NO L’OCST invita a votare «No» alla proposta del Gran Consiglio di utilizzare una parte del provento dell’oro della Banca nazionale (280 milioni di franchi) per un ammortamento straordinario del debito del Cantone. Questa entrata è straordinaria e quindi anche la sua destinazione deve essere straordinaria. L’OCST propone di impiegare l’importo in progetti che possano rilanciare l’economia ticinese. In questa direzione va anche l’iniziativa «Un patto per l’economia e l’occupazione» dei deputati Renato Ricciardi, Giuliano Butti, Gianni Guidicelli e Lorenzo Quadri. I parlamentari propongono quattro indirizzi di impiego delle risorse. 1. Promozione dell’imprenditorialità, che significa sostegno - con finanziamenti e fornitura di capitali alle nuove aziende in Ticino - alle piccole e medie imprese con problemi di successione a causa di motivi finanziari e a strutture di consulenza e intermediazione. 2. Potenziamento dell’attività di ricerca, di promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico e rafforzamento delle formule di collegamento tra i centri che si occupano di ricerca. 3. Sostegno a progetti di reinserimento di persone difficilmente collocabili, estensione delle misure per agevolare l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani. 4. Una quota minoritaria del capitale potrebbe essere utilizzata per aiutare le persone più bisognose. Il Comitato OCST docenti invita a respingere le modifiche costituzionali proposte che porterebbero allo smantellamento della scuola ticinese. Chiare le motivazioni: NO alle modifiche costituzionali perché non si accetta di affidare alla Confederazione un potere così ampio nel campo della scuola dell'obbligo. Tale decisione porrebbe fine a una lunga e consolidata tradizione che, per quanto riguarda il Ticino, ha dato nel tempo buoni risultati, e nel complesso, un sistema scolastico che altre parti della Svizzera ci invidiano. Questo non significa che ci opponiamo alla necessità di coordinamento e che rifiutiamo di muoverci in un quadro più ampio di quello cantonale (cosa certamente necessaria); ma non a questo prezzo, non a queste condizioni. NO perché il progetto HarmoS, se generalizzato, stravolgerebbe completamente la scuola ticinese (esso prevede, infatti, tra l’altro: 8 anni di scuola elementare, con inizio a 4 anni di età (2 di pre-scuola più 6 di scuola elementare vera e propria) nella quale si insegneranno due lingue straniere; una scuola media di 3 anni (che si riducono a soli 2 per chi prosegue negli studi). NO perché, qualora il Ticino riuscisse a evitare tutto ciò nell'immediato futuro, non è detto che in un futuro più lontano possa essere imposto al nostro cantone un modello anche peggiore. 18 maggio 2006 SINDACATO ATTIVITÀ 3 ■ EDILIZIA - SI È TENUTA A BERNA LA CONFERENZA PROFESSIONALE SYNA-OCST Revisione sul prepensionamento accettata a denti stretti Contratto nazionale. A margine di questa importante trattanda, i delegati hanno i è tenuta a Berna, lo ricevuto le informazioni delscorso 6 maggio, la l’ultima ora concernenti il conferenza profesLavoratori in pensionamento anticipato 3.838 beneficiari Cnm 2008 dell’edilizia prinsionale nazionale dei lavoDomande respinte 913 cipale. ratori edili SYNA-OCST. Il Da alcuni mesi si discute piatto forte della giornata Rendite ponte pagate (dal 1.7.03 al 31.3.06) 425 milioni di franchi a livello centrale (un dialogo era rappresentato dal proMedia rendita ponte pagata fr. 4.642 netti tra sordi, in verità) su tre getto di revisione del conquestioni apparentemente tratto e del regolamento del Media annua contributi Avs per beneficiario fr. 1.600 semplici da risolvere: PEAN, pensionamento anti(a carico della fondazione PEAN sino al 31.12.06) - la SSIC-CH è convinta cipato settoriale dei lavoraMassa salariale CH (dato anno 2005) 4.340 milioni che, con il nuovo contratto, tori edili. si possa utilizzare la flessibidi cui una contribuzione complessivo (dato 2005, 5%) 217 mio di franchi lità non solo in rapporto alle PEAN alla lente. A poco Valutazione maggior incasso agenzie interinali circa 6 milioni ore supplementari (= lavoro meno di tre anni dall’entrata (vedi bilaterali 2, a partire dall’1.4.06) più ore oggi per compensarin vigore di questa storica le in tempo libero domani, se conquista contrattuale, il non c'è lavoro) ma anche consiglio di fondazione del alle ore negative (= inizio PEAN - organismo in cui siefr. 4.000 netti, la rendita PEAN passerà da fr. l’anno con un saldo negativo di ore, e questo dono impresari e sindacalisti - aveva infatti 4.140 netti a fr. 3.880 netti); saldo negativo lo recupero durante l’anno per chiesto ai partner contrattuali (SSIC-CH, - l’importo forfettario di fr. 6.000, su decisiogarantire tutte le ore contrattuali). SYNA-OCST, UNIA) di introdurre con una ne del consiglio di fondazione PEAN, potrà Inaccettabile, dal punto di vista sindacale: certa urgenza i necessari correttivi, al fine di essere aumentato durante la validità del Ccl un conto è una flessibilità controllata e comungarantire al fondo stesso una compattezza qualora le condizioni economiche del fondo lo que delimitata (quella concordata, ad esemeconomica a lungo termine. dovessero permettere; pio, nel cantone Ticino), un conto è una flessiLa necessità di rivedere «il sistema» era - la fondazione PEAN non pagherà più i conbilità a 360 gradi senza alcun controllo. Le ore anche supportata da una verifica esterna (peritributi Avs (i lavoratori residenti in Svizzera, negative («minus-Stunden», come le chiamazia Deprez) che, al 31.12.2005, attestava un fatta salva la verifica e il computo dei contribuno a Zurigo durante le trattative) sono inoltre grado di copertura del 103.7: detta in parole ti Avs eventualmente pagati dalla moglie, contrarie alla Legge: secondo l’art. 324 del povere, erano integralmente garantite le rendisaranno chiamati a pagare personalmente i Codice delle Obbligazioni, «se il datore di lavote, ma l’accantonamento a riserva era definito contributi volontari dal 60° al 65° anno di età); ro impedisce per sua colpa la prestazione del troppo modesto. Come dire, un fondo, quello - la possibilità massima di lavorare in un’imlavoro o è in mora nell’accettazione del lavoro, del PEAN, sicuramente non fallimentare ma presa durante il prepensionamento è aumenegli rimane tenuto al pagamento del salario, che comunque doveva ritrovare una maggiore tata da fr. 6.000 sino a fr. 9.000 all’anno; senza che il lavoratore debba prestare ulteriorsolidità economica. - la rendita PEAN non potrà superare 2,4 volte mente il suo lavoro». Posizione della SSICIn occasione della trattativa tra partner conla rendita semplice massima Avs (ovvero, la renCH: insistiamo! Posizione dei sindacati: non se trattuali del 7 aprile, sono state sondate tutte le dita ponte è plafonata a fr. 5.160 mensili); ne parla nemmeno! opzioni di risanamento: dall’aumento del con- per i lavori in sotterraneo (in galleria, ad tributo dei lavoratori (attualmente 1 per cento Un’adesione a denti stretti. I delegati esempio, cantieri Alptransit) non si riesce a del salario, ritenuto che non è possibile sino al SYNA-OCST riuniti a Berna, a denti stretti e sciogliere il bandolo della matassa sia per un 2012 ritoccare la percentuale dei datori di lavocon molti interventi critici, hanno dato la proaccordo sull’aumento dell’indennità per turni ro già attestata al 4 per cento) al differimento pria adesione alla revisione del PEAN con 50 continui (da fr. 1 a fr. 2 all’ora) sia per l’interdella data di diritto al prepensionamento (da voti favorevoli, 5 contrari e 19 astenuti. I delepretazione al diritto al supplemento 25 per 60 a 61 anni), dalla diminuzione dell’importo gati ticinesi OCST, astenutisi unitamente ai cento per i turnisti occupati il sabato. delle rendite, all’abolizione del pagamento dei colleghi vallesani, hanno sollevato alcune Nell’impossibilità di trovare un accordo, i premi Avs sino ad arrivare a una partecipazioriserve e perplessità sulla tempistica e sui conpartner contrattuali - impegnandosi tutti formalne dei lavoratori pre-pensionati al premio della tenuti di questa revisione. mente ad accettarne senza riserve la decisiocassa pensione. I lavoratori edili (con i paviPerché, ad esempio, non attendere l’effetto ne - hanno sottoposto per competenza le tre mentatori stradali e i lavoratori del granito), lo dei cosiddetti Bilaterali 2 che dal 1° aprile obbliposizioni aperte al Collegio Arbitrale Nazionarammentiamo, possono oggi beneficiare del gano le agenzie interinali di collocamento a le. Affaire à suivre. pensionamento anticipato a 60 anni, con una pagare i contributi professionali e di prepensiorendita ponte corrispondente a circa l’80 per namento per chi opera nel settore edile? Carpentieri. Al termine della conferenza cento dell’ultimo salario percepito (salario Aumentando la possibilità di lavorare dei prenazionale edili SYNA-OCST, i delegati delle carannuo al 70 per cento + fr. 6.000 importo forfepensionati sino a fr. 9.000 all’anno, non si fa il penterie edili hanno approvato le seguenti decitario), ritenuto che il fondo PEAN - integralgioco di quelle imprese che già oggi mantensioni inerenti il proprio settore professionale: mente - paga i contributi Avs e Lpp durante il gono una struttura di impresa all’osso e, quan- il sindacato UNIA, dopo aver detto peste e periodo 60 sino a 65 anni d’età. do ci sono i picchi di lavoro, richiamano i precorna sul Ccl-CH affinato tra l’associazione pensionati, non assumendo giovani lavoratori? nazionale di categoria (Hulzbau-Schweiz) e Al tavolo delle trattative ci si è indirizzati quinCosa fa il consiglio di fondazione del PEAN SYNA, ha chiesto di entrare nello stesso Ccl: di per una soluzione equilibrata nel suo comper incassare tutti i contributi di prepensionaingresso accettato; plesso ma non priva di modifiche penalizzanti mento (è stato fatto l’esempio della Socedil SA - il nuovo Ccl-CH delle carpenterie edili per i futuri pre-pensionati. A partire dal 1° gendi Lugano, fallita nelle scorse settimane, che entrerà in vigore con effetto dal 1° gennaio naio 2007 (ritenuto che le prestazioni dei preper un centinaio di lavoratori non ha mai versa2007 e al medesimo sarà conferita l’obbligatopensionati sino al 31 dicembre non saranno to un centesimo al PEAN. Un «regalo» da circa rietà federale (DFO); modificate): fr. 900.000 in tre anni, laddove però i lavoratori - impegno formale a discutere un modello - la rendita ponte è diminuita al 65 per cento, si sono trovati comunque in busta paga la tratdi pensionamento anticipato settoriale che mantenendo però invariato l’importo forfetario tenuta dell’1 per cento)? Suggestioni, domande entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio di fr. 6.000 (indicativamente, a fronte di un e critiche che sono state fatte dai rappresentan2010. salario mensile lordo di 4.800, rispettivamente ti SYNA in seno alla fondazione PEAN. Paolo Locatelli S I numeri del PEAN (edilizia, pavimentazioni stradali, granito) Periodo 1.7.2003 - 31.3.2006 4 SINDACATO ATTIVITÀ 18 maggio 2006 ■ ISTITUZIONI SOCIALI - RINNOVO DEL CCL Vacanze e orario in primo piano Renato Ricciardi uovo passo nella trattativa per il rinnovo del contratto delle istituzioni sociali. Personale e sindacati si sono dichiaratamente opposti alle modifiche delle norme salariali (limitazione dell’adeguamento al rincaro, raddoppio degli anni per raggiungere lo stipendio massimo, indennità in base ai meriti del dipendente). Dopo l’ultimo incontro questo aspetto sembra ora acquisito e i peggioramenti elusi. I rappresentanti delle istituzioni e del personale hanno confermato l’obiettivo di un contratto di lavoro cantonale unico e la via del negoziato per raggiungere un rinnovo che tenga in considerazione le regole imposte dai contratti di prestazione, da un lato e l’esigenza di adeguate condizioni di lavoro per il personale, sottoposto, in questi ultimi anni di risparmi, a carichi di non poco conto nell’attività in favore degli utenti, dall’altro. Per non sollevare ulteriori impedimenti alla trattativa è stato deciso di tenere come base di discussione il testo dell’attuale contratto, come richiesto dal personale. Il Ccl in vigore ha dato infatti buona prova anche nei cambiamenti (pensiamo al contratto di prestazione) intervenuti in questi anni. Il modello del monte ore annuo, così come N proposto dall’Atis, è, secondo il personale, di difficile applicazione. Pur prevedendo le 40 ore per tutti, la limitazione generalizzata delle vacanze ha trovato l’opposizione dei dipendenti, che ritengono indispensabile assicurare un periodo adeguato di riposo per consentire il recupero del sempre maggiore carico del lavoro di cura e di assistenza. I direttori hanno accettato di ridiscutere il modello proposto abbandonando la proposta delle 40 ore per il personale educativo, lasciando l’attuale diritto alle vacanze. La conferenza dei direttori è tuttavia decisa a portare a sette le settimane di vacanza, chiedendo di rivedere le otto settimane sancito come diritto acquisito dal contratto del 2002. La richiesta tende a uniformare i diversi regimi esistenti in tema di vacanze. La proposta viene ora sottoposta ai dipendenti. Da parte del sindacato e dei rappresentanti del personale presenti alla trattativa l’entrata in materia su questo tema è stata condizionata all’impegno dell’ente sussidiante e delle direzioni di garantire che le ore di lavoro recuperate vengano reinvestite per migliorare la situazione delle altre categorie di dipendenti e per misure concrete che consentano di risolvere alcune condizioni precarie come il picchetto (il sindacato ha proposto di fissare un limite massimo di sette picchetti mensili) e la sostituzione dei dipendenti assenti per malattia o per formazione. Queste ore di lavoro non dovranno essere incamerate come risparmio dall’ente sussidiante. I direttori sarebbero d’accordo di introdurre le 40 ore per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Ma hanno proposto di differenziare il diritto alle vacanze tra chi svolge turni di lavoro (notturni e festivi) e chi lavora solo in turni diurni. Da parte sindacale sono state avanzate altre richieste riguardanti il piano sociale per i dipendenti che dovessero perdere il posto di lavoro in caso di ristrutturazione e la cassa pensioni. Il sindacato ha anche chiesto che il nuovo contratto abbia una durata di quattro anni per dare solidità e continuità a un Ccl che è stato periodicamente messo in discussione in questi anni. Un incontro con i rappresentanti del Dss è previsto domani, venerdì: si otterrà forse l’impegno richiesto. La trattativa con Atis continua invece il 29 maggio. ■ DIPENDENTI DELLO STATO Nuove assunzioni solo alle Contribuzioni? Lorenzo Jelmini ella tormentata vicenda delle Contribuzioni, sulla quale tutti hanno voluto dire tutto e di più, siamo contenti che sia stata presa una prima giusta decisione. Il Consiglio di Stato ha attribuito nove unità supplementari alla Divisione delle contribuzioni a sostegno degli Uffici del fisco che operano nei settori dell’accertamento fiscale. La misura, come si legge nella comunicazione ufficiale, «si inserisce nella volontà del Governo di garantire un confacente livello di accertamento, sostenere adeguate procedure di controllo interno, contenere il numero di tassazioni arretrate, e migliorare la parità di trattamento ed evitare possibili minori introiti per lo Stato». L’OCST ritiene molto positiva questa decisione e in linea con quanto più volte sostenuto. Per svolgere con efficacia ed efficienza i compiti assegnati, è necessario poter contare su un adeguato numero di collaboratori, oltre che sulle loro competenze. L’ambito delle contribuzioni ne è un esempio: il lavoro è aumentato e non solo a causa del passaggio alla tassazione annuale. N Fallimento della politica del personale. Come detto, fin qui tutto bene. È opportuno tuttavia chiedersi se questa decisione non sia in contrasto con quelle assunte in questi anni dall’esecutivo cantonale, con la politica occupazionale e la gestione del personale attuata dal Consiglio di Stato e condivisa da tutti i suoi membri, nessuno escluso. È noto che, tra le misure adottate per il riequilibrio delle finanze cantonali, è stato deciso il blocco delle assunzioni e la riduzione degli effettivi del 3 per cento all’anno per il 2005-2008. Il comitato cantonale OCST dei dipendenti statali già nel 2004 aveva espresso forte preoccupazione per il fatto che le valutazioni sull’Amministrazione cantonale venivano da tempo analizzate unicamente dal profilo dei costi, anziché affrontare una verifica delle attività da svolgere e dei mezzi necessari a disposizione. Da tempo rendiamo attento il Consiglio di Stato che non si possono attuare tagli sulle risorse per il funzionamento dell'amministrazione pubblica e per l’erogazione delle prestazioni alla popolazione, senza affrontare l’analisi dell’organizzazione e dei servizi dello Stato. E negli altri ambiti? Non chiediamo che il Consiglio di Stato esprima pubblicamente il suo mea culpa. Ben più importante sarebbe riconoscere l'errata valutazione e ritornare sulle decisioni assunte così da evitare che talune misure portino ad altre situazioni di inefficienza nell’amministrazione cantonale. Ci permettiamo di suggerire allora uno sguardo su alcuni ambiti, la Polizia e il Penitenziario cantonale per esempio, che, come la Divisione delle contribuzioni, necessitano sicuramente di un potenziamento dell’organico. Urc, problemi e prospettive l sindacato OCST ha riunito i collaboratori degli Uffici regionali di collocamento per Idiscutere problemi e prospettive dell’attività nell’ottica di un migliore servizio alle persone che sono alla ricerca di un posto di lavoro. Sui risultati dell’incontro ritorneremo con un apposito contributo del nostro sindacato. I collocatori presenti hanno rilevato come, ancora una volta, sono al centro di una polemica resa pubblica da Unia, precisando che se si vogliono introdurre miglioramenti nel servizio di collocamento questi devono considerare l’impegno già oggi assicurato da chi lavora negli uffici regionali e non prescindendo da esso. Premio infortuni, restituita la differenza ome noto, il Consiglio di Stato ha deciso di applicare a tutti i dipendenti dello Stato C affiliati alla Suva la sentenza del Tribunale amministrativo relativa ai premi per l’assicurazione contro gli infortuni non professionali. Ai duemila dipendenti interessati con lo stipendio di maggio verrà corrisposta la differenza di premio pagata nei cinque anni precedenti la petizione insieme con gli interessi del cinque per cento. Con questo pagamento in favore dei dipendenti si chiude una, per certi versi incomprensibile, disparità di trattamento, che l’autorità giudiziaria ha dovuto correggere con la sentenza emessa il 14 maggio 2004. L’adeguamento dei premi è già stato attuato lo scorso mese di marzo. 18 maggio 2006 SINDACATO ATTIVITÀ ■ SWISSCOM Il Nazionale: «No» alla privatizzazione 5 Azienda e servizio pubblico devono coincidere Meinrado Robbiani embra destinato a naufragare, almeno per ora, il progetto del consiglio federale di privatizzare Swisscom. Il Consiglio nazionale ha, in effetti, bocciato la proposta del governo di privatizzare l’azienda di telecomunicazioni con 99 voti contro 90 e 4 astensioni. Il voto è scaturito a seguito di un dibattito acceso che ha visto i partiti Ppd, socialista, Verdi e Partito evangelico opporsi all’entrata in materia. Favorevoli sono rimasti liberali-radicali e Udc. Già la commissione preparatoria, che aveva bacchettato il governo per le modalità di presentazione del progetto, aveva proposto di respingere la liberalizzazione di Swisscom. L’OCST, assieme al personale di Swisscom, si felicita per l’esito della votazione. Le conseguenze di un tale progetto sarebbero ricadute ancora una volta interamente sul personale e sui servizi resi alla popolazione e all’economia. Non che la direzione dell’operatore telefonico si sia dimostrata particolarmente attenta alle condizioni di lavoro dei suoi dipendenti o alle problematiche occupazionali. Tuttavia il rischio, una volta privatizzata totalmente e senza più legami con la Confederazione, di finire in futuro nelle mani di un qualche colosso estero è troppo ele- S ra le pieghe della tangibile soddisfazione per lo stop imposto dal Consiglio nazionale al governo affiora tuttavia qualche insopprimibile venatura di amarezza. Mentre il mondo politico si batte a salvaguardia di Swisscom, non facendo nessuna distinzione tra l’azienda e il servizio pubblico, è rilevabile l’impressione che l’azienda tenda invece a sottrarsi almeno in parte a questa concezione, come se la natura di servizio pubblico le vada stretta. La politica del personale e la considerazione delle regioni periferiche non sono all’altezza del suo carattere di servizio pubblico. L’azienda sembra più ammaliata dai modelli del privato che dalla convinzione di disporre, quale servizio pubblico, di punti di forza preziosi e di potenzialità impareggiabili. Swisscom ha ricevuto in eredità una radicata identificazione della popolazione nell’azienda, alla quale nessuna impresa privata può ambire. Le è stata inoltre consegnata una maestranza impregnata di un granitico senso di appartenenza e della fierezza di operare in un servizio pubblico prestigioso. Sottovalutare e persino disperdere questo patrimonio, rinunciando a farne un perno decisivo di competitività, è un imperdonabile errore, nel quale l’azienda sembra tuttavia incorrere. Il mondo politico non dovrebbe perciò limitarsi a riconfermare il controllo di Swisscom da parte della Confederazione in nome della salvaguardia del servizio pubblico. Dovrebbe anche esigere che l’indirizzo e le scelte dell’azienda siano coerentemente ispirate al valore e al primato del servizio pubblico. Invece di blandire una direzione fin troppo allettata dallo sganciamento dalla Confederazione, dovrebbe insistere affinché i dirigenti di Swisscom si impegnino a dare forma a un modello originale di presenza sul mercato e di competitività, che non rinneghi ma sappia al contrario valorizzare pienamente gli atout insiti nella sua natura di servizio pubblico. Ricostruire una più netta coincidenza tra azienda e servizio pubblico è un obiettivo che la decisione del Consiglio nazionale rende ancora più irrinunciabile. T vato ed è un rischio che non possiamo correre in questo settore strategico per l’economia e la popolazione di questo paese. La partita ancora non è terminata. Infatti, la discussione si è ora spostata al Consiglio degli Stati che discuterà dell’argomento nel corso della sessione di giugno. Solo un rifiuto da parte della Camera del popolo metterebbe la parola fine al disimpegno chiesto dal Consiglio federale e, purtroppo, anche dalla stessa Swisscom. L.J. Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST OCST è firmataria dei Contratti collettivi di lavoro in L’ tutte le categorie professionali. È il sindacato più rappresentativo del Ticino in tutte le categorie. Mette a disposizione i propri Segretariati in ogni regione del Cantone. LE SEDI Segretariato cantonale Lugano, v. Balestra 19, tel. 0919211551, posta elettronica [email protected] Segretariati regionali 6500 Bellinzona, via Pellandini 2 tel. 091 8214151 6710 6830 6814 6600 6900 6850 Biasca, Piazza Centrale Chiasso, via Bossi 12 Lamone, via Sirana Locarno, via della Posta Lugano, via Balestra 19 Mendrisio, via Lanz 25 tel. 091 8730120 tel. 091 6825501 tel. 091 9660063 tel. 091 7513052 tel. 091 9211551 tel. 091 6405111 Permanenze Faido (tel. 091 8661293); Grono (tel. 0918271396); Stabio, via Giulia (tel. 0916471414); Cannobio, via Gallaroli 2 (tel. 0039032371086); Cevio, Bar Castello; Lavena Ponte Tresa, via Marconi 59 (tel. 00390332551281); Porlezza, via Osteno 1 (tel. 0039034461687); S. Maria Maggiore, sala municipale. 6 SINDACATO ATTIVITÀ 18 maggio 2006 ■ VENDITA - L’OCST PRENDE POSIZIONE CONTRO GLI ATTACCHI AL SUO LAVORO Noi il personale lo difendiamo sul serio, senza dietrologie Nando Ceruso a conferenza stampa tenuta all’inizio di maggio dai responsabili del sindacato Unia, per battere la grancassa nel settore del commercio e della vendita, ha messo in evidenza i soliti slogan ideologici e di marketing sindacale di un’organizzazione in affanno e sempre più a corto di argomenti. L’infelice episodio verificatosi durante la conferenza, che ha visto Saverio Lurati criticare le scelte delle altre forze sindacali, è ritenuto biasimevole. Prendere come pretesto le concessioni di deroga tese a favorire l’apertura dei negozi nelle zone turistiche, di frontiera e in occasione delle festività infrasettimanali e natalizie col fine di gettare discredito nell’intero settore e verso le altre forze sindacali, lascia intravedere che l’Unia non è interessata a risolvere i problemi del personale di vendita, ma quelli più specifici di bottega. Non è la prima volta che assistiamo a mascalzonate di questo genere (e a ricorsi fasulli) tese a propagandare l’Unia, gettando discredito verso le altre forze sindacali. Nel precisare che le deroghe concesse dal Consiglio di Stato di fatto tentano di colmare le lacune di una ormai superata legge cantonale sul commercio, va evidenziato che se fossero passate certe improvvisazioni ideologiche dell’Unia «Ticino e Moesa», il settore della vendita avrebbe parecchi posti di lavoro in meno. Il comportamento dell’Unia denota scarsa serietà e un’assoluta incoerenza: fa ostruzionismo contro le deroghe, limitate comunque a periodi particolari anche di forte concorrenza dei commerci di oltre frontiera, ma ha sostenuto e sottoscritto il contratto collettivo di un importante centro commerciale che gode d’aperture domenicali tutto l’anno e orari (giornalieri e festivi) fino alle 19, sette giorni su sette. Il vero problema sono i manager e il precariato L Dov’è la serietà e la coerenza? I «super» dirigenti delle segreterie centrali Unia hanno pure sottoscritto il contratto collettivo del personale di vendita di Basilea (peggiorativo rispetto Nando Ceruso roprio in questi giorni l’OCST sta prendendo posizione contro le direP zioni di alcune grandi imprese della distri- a quello sottoscritto dagli altri sindacati in Ticino), lasciando ogni possibilità di deroga e l’apertura prolungata dei negozi fino alle ore 20; hanno inoltre concesso ampia flessibilità nel settore dell’edilizia lasciando mano libera ai datori di lavoro di sfruttare al massimo gli orari e i piani di lavoro, giornalieri e settimanali. Le continue esternazioni ideologiche e di propaganda assumono dunque caratteristiche offensive da vera presa in giro che generano divisioni, disinformazione e ricadute molto negative sul settore vendita e sull’economia cantonale. Per tali ragioni, il confronto duro che stiamo profondendo contro i manager senza scrupoli che adottano politiche aziendali speculative sulla pelle del personale di vendita, lo adotteremo anche contro i «super» dirigenti e funzionari Unia che battono la grancassa ideologica e del marketing, ma che, de facto , non fanno nulla per favorire migliori condizioni economiche, contrattuali e di lavoro per il personale di vendita. buzione a seguito delle politiche del personale a dir poco scellerate messe in atto, finalizzate al massimo della redditività e del profitto. L’OCST non accetterà più forme contrattuali precarie, a ore e su chiamata, che destabilizzano la vita sociale e familiare dei venditori e delle venditrici. L’OCST ha un grande rispetto delle grandi imprese che operano nel settore della vendita mentre è molto critica verso il management che negli ultimi anni ha mortificato il senso del lavoro e annullato totalmente la responsabilità sociale delle imprese. Infatti le politiche del personale messe in atto tendono a svuotare dei contenuti sociali e salariali i contratti collettivi interaziendali, per finalità biecamente di profitto e di diretto interesse manageriale. Questo stato di cose ha generato una situazione di grande disagio sociale tra il personale, il quale si trova a dover subire politiche gestionali dall’alto che lo relegano in uno stato di precariato e di povertà. Nei prossimi giorni l’OCST si farà carico di intervenire verso le direzioni centrali delle grandi imprese che operano in Ticino e che dal mercato ticinese traggono importanti risorse finanziarie, chiedendo un sollecito intervento teso a rompere logiche manageriali che calpestano i più elementari diritti del personale di vendita. ■ COIFFURESUISSE Disdetta in caso di incapacità al lavoro dopo il congedo maternità «Il congedo per maternità di 16 settimane di una mia collaboratrice è terminato il 15 dicembre 2005. Per il periodo a partire dal 16 dicembre il suo medico le ha rilasciato un certificato di incapacità al lavoro per malattia a tempo indeterminato. Quando posso disdire il rapporto di lavoro in qualità di datrice di lavoro?». In base all’art. 336c, capoverso 1, lit. c) il periodo di attesa scade 16 settimane dopo il parto. Secondo l’art. 336 c, capoverso 1, lit. b) CO, dal 16 dicembre inizia un nuovo periodo di attesa in seguito a incapacità al lavoro per malattia. Dal 2° fino al 5° anno di servizio, tale periodo di attesa è di al massimo 90 giorni e dal 6° anno di servizio di 180 giorni, tuttavia mai più lungo della durata dell’incapacità al lavoro stabilito dal medico. La sua dipendente si trova ora nel terzo anno di servizio. Lei potrà quindi inviare la disdetta quando sarà di nuovo abile al lavoro o al più tardi allo scadere dei 90 giorni a partire dal 16 dicembre 2005, cioè dal 16 marzo 2006. In questo giorno inizia poi anche il termine di disdetta di un mese. Se durante questo periodo la dipendente è nuovamente incapace al lavoro per un motivo che non sia la malattia attualmente in corso, scatta un nuovo periodo di attesa che eventual- mente potrebbe avere come conseguenza un ulteriore prolungamento del rapporto di lavoro. A queste condizioni la pianificazione del personale per un salone con poche collaboratrici risulta essere molto difficile. Se lei vuole la massima certezza di non avere mai troppe collaboratrici alle sue dipendenze, non le resta che assumere collaboratrici a termine per i tempi «incerti». Per quanto concerne i rapporti di lavoro a termine, durante il periodo di prova, in caso di motivi validi per un licenziamento immediato o se la collaboratrice ha inoltrato la disdetta, i periodi di attesa non trovano applicazione alcuna. CPN, Margrit Gilardi, presidente 18 maggio 2006 SINDACATO ATTIVITÀ 7 ■ I 100 ANNI DELL’AUTOPOSTALE - FESTEGGIAMENTI IN TUTTA LA SVIZZERA Oltre 100 milioni i viaggiatori. Ma non sono solo rose e fiori Lorenzo Jelmini ent’anni di vita è, anche per un’azienda, un traguardo importante e lo è ancora di più in questi tempi segnati da repentini cambiamenti, da precarietà e insicurezza. Giusto dunque festeggiare con orgoglio i cento anni di Autopostale. Lo ha fatto la Posta sabato scorso con una sfilata di corriere d’epoca e con la partecipazione del presidente della Confederazione, Moritz Leuenberger, e del direttore della Posta, Ulrich Gygi. Altre ricorrenze verranno organizzate nel corso dell’anno con numerose attività a livello regionale e nazionale. Per ricordare il giubileo, una locomotiva delle Ffs circolerà durante tutto l’anno con il look di un AutoPostale. Le attività di Autopostale ebbero inizio nel 1906 con il collegamento Bern - Wohlen - Detligen e da allora questa unità della Posta ha saputo ritagliarsi un’importante posizione nel panorama dei trasporti pubblici in Svizzera. Una rete di oltre 10.000 chilometri che copre tutte le regioni del Paese, oltre 100 milioni di viaggiatori, circa 2.000 veicoli sono alcuni numeri che ben dimostrano l’importante offerta che rende Autopostale leader del trasporto viaggiatori sulle strade svizzere. C Oltre i festeggiamenti. Non vogliamo rovinare i festeggiamenti di questo importante traguardo. Ma non possiamo neppure non rilevare come la situazione stia cambiando e a nostro parere, purtroppo, non in positivo. Autopostale, come giustamente ricordato nel corso dei festeggiamenti, è diventato negli anni un importante veicolo d’immagine per la Posta Svizzera, sinonimo di affidabilità e di qualità. Ora la Posta è cambiata e i continui smantellamenti hanno certo permesso al gigante giallo di migliorare la sua situazione finanziaria ma hanno altresì compromesso proprio l’immagine di azienda affidabile e di qualità. Privatizzare, sì o no. Autopostale stessa è risultata vittima di strategie aziendali sempre più indirizzate alla ricerca del profitto a scapito del servizio e della qualità delle condizioni lavorative. Malgrado oggi la direzione centrale della Dal primo luglio, sempre che l’Ufficio federale di giustizia non decida, come avvenuto per PostaPacchi, che la privatizzazione non è conforme all’ordinamento giuridico vigente, Autopostale diventerà dunque società anonima e i suoi dipendenti saranno estromessi dal Ccl Posta anche se le attuali condizioni contrattuali rimarranno, per ora, immutate. Alcune ombre sul Ticino. La gestione del servizio di Autopostale anche nella nostra regione negli ultimi anni non è certamente stata immune da pecche e ha fatto parlare parecchio, non in positivo. L’ultima questione è la richiesta da parte della Posta Svizzera di «clienti osservatori» che hanno il compito di misurare regolarmente la qualità delle prestazioni degli autisti. In altre parole persone esterne che hanno l’obbligo di spiare gli autisti, aumentandone la pressione, sulla base di non si sa quale autorevolezza. Ed è solo la punta dell’iceberg. Diversi i problemi rilevati in questi ultimi tempi e l’assenza di autocritica da parte dei responsabili non ha favorito la ricerca di adeguate soluzioni. La conduzione da parte del precedente responsabile di Autopostale Ticino ha lasciato molti dubbi a partire dal dispendioso e assurdo trasloco della sede amministrativa, da Bellinzona a Giubiasco, che è durato pochi anni. Gli uffici sono, infatti, ritornati dopo pochi anni ancora a Bellinzona. Si è, inoltre, proceduto all’assurdo acquisto di alcuni autopostali tramite una ditta estera che ha causato ingenti costi per i necessari adattamenti alle condizioni delle strade nelle nostre valli. La nostra regione ha pure perso la responsabilità di taluni compiti, in particolare la gestione del personale che è passata sotto la sede di Coira e che ha portato a un ridimensionamento dell’organico in Ticino oltre ad aver peggiorato il servizio ai dipendenti. Il mancato rispetto delle regole previste dal Ccl o la sua applicazione alquanto singolare (mancata concessione di indennità per picchetto per esempio o l’obbligo dell’autista di rendere noto il proprio nome così da diventare facile bersaglio di violenze verbali e non). Queste sono solo alcune delle questioni sollevate e che attendono ancora risposta. Vorremmo dunque che questo giubileo, oltre ai giustificati ricordi dei tempi che furono, diventi anche l’occasione per una sana e approfondita analisi sulla situazione attuale, sulle sfide future e sulle condizioni con le quali si vuole affrontare tali sfide, senza dimenticare che questi primi cent’anni possono essere festeggiati perché Autopostale ha potuto contare su autisti capaci e altamente professionali. zione al numero 0919211551. Falegnami (Luganese). Si terrà mercoledì 24 maggio, alle 18.30, all’OCST di Lugano. Si parlerà del contratto, delle prospettive del settore e dei Bilaterali. Saranno nominati i membri dell’Ufficio presidenziale. Dipendenti comunali (Mendrisiotto). «Qual è il ruolo del sindacato? In che modo il sindacato può essere utile ai dipendenti pubblici?». A queste e ad altre domande si darà una risposta il 31 maggio, alle 18.45, al Ristorante Starna di Balerna. Interverranno il segretario regionale, Sandro Mecatti, e altri collaboratori sindacali. Iscrizioni entro il 26 maggio, telefonando al numero 091 6405111. Posta si dimostri attiva nel promuovere i festeggiamenti del giubileo, è evidente il suo disimpegno nei confronti di questa unità. Con la scusa della concorrenza, Autopostale è stata difatti privatizzata ed esternalizzata dall’azienda, anche se per ora la Posta ne mantiene l’intera proprietà. ■ AGENDA OCST ASSEMBLEE Statali. Il comitato si riunirà il 22 maggio, alle 18, al Ristorante della Stazione a Ponte Brolla. Si discuterà dell’attività sindacale (trattative con il Consiglio di Stato, diffusione del nuovo opuscolo OCST-Statali) e dell’attività del comitato. Confermare la propria partecipa- SINDACATO ATTIVITÀ 8 18 maggio 2006 ■ DOPO LA FESTA DELLA MAMMA, UNA RIFLESSIONE SU CHI DI FIGLI NON NE HA I giovani rinunciano alla famiglia perché non si sentono protetti Mara Valente l quotidiano inglese The Guardian ha condotto di recente una ricerca sull’essere genitori. Ebbene, i risultati sono alquanto deludenti. La maggior parte degli intervistati rinuncia ad avere figli perché non trova il partner giusto o per ambizioni di avanzamento professionale. Partendo da questa inchiesta, voglio fare alcune riflessioni personali. I giovani hanno paura di avere figli perché non si sentono protetti dalla società e dalla famiglia. Gli impegni economici che la nascita di uno o più bambini comporta sono insostenibile per moltissime coppie, visto che i bisogni materiali sono molti. In questi giorni riflettevo sulla frase di un capofamiglia, un pensiero in cui molte famiglie si riconosceranno: «Abbiamo avuto il secondo figlio perché, come dice un luogo comune, dove mangia uno mangiano in due e, invece, ci accorgiamo che facciamo molta fatica ad arrivare a fine mese. Le mie preoccupazioni non sono per oggi, ma per il futuro. Come farò a garantire loro il sostentamento per gli studi? Mia moglie dovrà tornare a lavorare e poi quanti problemi avremo per seguirli bene?» Abbiamo un altro aspetto da considerare e cioè la figura dei nonni che accudiscono i nipoti mentre i genitori lavorano. Figura che va sparendo dal quadro sociale. È questa una immagine del passato, che purtroppo gli egoi- I smi hanno rilegato ai libri di favole. Se sono in salute, i nonni vivono la loro esistenza senza il sorriso e l’amore dei nipotini, perché impegnati in mille attività. Quando gli anni passano e i nonni diventano molto anziani si ricoverano nelle case per anziani e così quelle belle tavolate di genitori, figli e nonni sono sempre più rare. Infine mancano le strutture aziendali che permettono alla donna di lavorare avendo la sicurezza di poter vedere i propri figli nei diversi momenti di I nonni sono un supporto importante per i genitori che lavorano. pausa dal lavoro. La mancanza di una famiglia sia per egoito delle famiglie. smi personali sia per esigenze economiche va Una società è mille volte più povera se non sempre più impoverendo la società. Bisogna può investire economicamente nella crescita tornare a valutare bene l’importanza di alcune delle generazioni future. scelte che fatte in gioventù, possono segnare Un vecchio proverbio recita: «Ci sono personegativamente tutta la vita. ne con i soldi e persone ricche». Ebbene, facÈ compito delle forze politiche studiare e ciamo della nostra società una società ricca e attuare più leggi atte al sostentamento e all’aiunon una società con i soldi. Che ne sarà della scuola ticinese? - continua da pagina 2 Il fatto che l’argomento in votazione sia sostenuto dagli ambienti economici deve farci pensare: si rischia una scuola prematuramente al servizio dell’economia e sempre meno invece alla formazione complessiva della persona e del futuro cittadino. È sicuramente giusto avere obiettivi educativi comuni, ma il mio timore è che non ci sarà più spazio per i nostri obiettivi, per la nostra cultura. Viviamo tempi in cui tutto viene unificato, livellato e reso uguale su scala planetaria: le singole culture, specialmente se sono espressioni di piccole realtà regionali, incontrano difficoltà crescenti a preservare e difendere le proprie caratteristiche e la scuola, su questo piano, dovrebbe essere uno strumento fondamentale. Se da una parte si proteggono le minoranze e si cerca di fare molto per preservarle, dall’altra i nuovi articoli costituzionali infliggono loro un duro colpo, limitando in modo incisivo l’autonomia nella scelta culturale-educativa. È semplice: i programmi federali assorbiranno molto spazio riducendo di conseguenza quello riservato alle esigenze culturali dei singoli cantoni. Questo può andar bene per la Svizzera tedesca, e risponde sicuramente alle loro esigenze, ma molto meno alle nostre, infatti lo spazio riservato alle singole realtà verrà neces- sariamente ridotto e se ne rischia seriamente, con il tempo, l'azzeramento. Non mi bastano le rassicurazioni tranquillizzanti e anche superficiali dei nostri politici per votare di sì: di scritto c'è molto, ma si tratta di affermazioni generiche e vaghe, che lasciano spazio a troppe ipotesi e possibilità di rigirare la torta in mille modi. Ai nostri politici, peraltro uomini non appartenenti al mondo della scuola (perché tra l’altro, come si sa, ai docenti è negata l’eleggibilità a livello cantonale…), tutto appare semplice, ma l’esperienza insegna che le cose al momento della realizzazione concreta dei progetti non sono per niente semplici e le attese spesso disilluse. Nella mia qualità di docente della scuola dell’obbligo con molti anni d’insegnamento alle spalle ho visto e vissuto tante trasformazioni ed evoluzioni della nostra scuola: e questa non vorrei proprio doverla subire. Invito quindi tutti a votare NO il 21 maggio: un no potrebbe in futuro darci forza contrattuale a livello federale e aiutarci a salvare alcuni punti cardine del nostro sistema scolastico ed educativo, e delle scelte culturali che lo ispirano, un sistema che è valido e riconosciuto come tale anche a livello federale. *Docente di scuola elementare e membro del comitato OCST Docenti Dichiarazione d’imposta Gli orari dei Segretariati OCST ◆ Bellinzona. Orari di sportello. Per appuntamento, tel. 091 8214154 (signora Michela Marangoni) o [email protected] ◆ Chiasso. Martedì e venerdì 9-11.30 e 13.30-16. Per appuntamento tel. 0916825501. ◆ Lamone. Martedì, ore 8-12, 13.3017.30, mercoledì e giovedì ore 8-12; venerdì, 13.30-17.30. Per appuntamento, tel. 0919660063. ◆ Locarno. Per appuntamento, tel. 0917513052, orari d’ufficio. ◆ Lugano. Tutti i giorni, ore 8.30-11.30 e 13.45-17.30. Per appuntamento, tel. 0919211551, int. 211, signorina Claudia Tettamanti. ◆ Mendrisio. Tutti i lunedì, mercoledì e giovedì, ore 9-11.30 e 13.45- 17.30. Per appuntamento, tel. 0916405111. ◆ Tre Valli. Biasca: martedì e giovedì, 9-12 e 14-17.30; mercoledì 9-11.30; venerdì 9-11.30 e 14-17.30. Per appuntamento: tel. 0918730120. 18 maggio 2006 SINDACATO FORMAZIONE 9 ■ SCUOLA CANTONALE DEGLI OPERATORI SOCIALI DI MENDRISIO Aperte le iscrizioni al corso per diventare operatore sociosanitario l Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport ha aperto le iscrizioni per l’anno 2006-2007 al corso di formazione complementare destinato ad aiuto familiari e operatori socioassistenziali (tirocinio sperimentale biennale alla Scos, riconosciuto dalla Confederazione) che intendono conseguire l’attestato federale di capacità nella professione di operatore sociosanitario. Questa formazione complementare è un’opportunità per chi ha l’attestato federale di aiuto familiare o di operatore socioassistenziale (è questo, infatti, il requisito per iscriversi alla scuola). Si svolge sull’arco di un anno scolastico e include lezioni teoriche e teorico-pratiche svolte a scuola per circa 160 ore/lezione. Per poter acquisire le competenze professionali necessarie per svolgere l’attività di operatore sociosanitario viene inoltre richiesta I I CORSI ALL’OCST E cco i nuovi corsi del Centro di formazione professionale dell’OCST (Cfp). INFORMATICA Corso Ecdl Core (inclusi Skills Card e tassa per 7 esami) da settembre, martedì e giovedì, dalle 19.10 alle 21.55, 99 ore. Costo: fr. 1.557 soci, fr. 1.730 non soci. Access per principianti, dal 13 giugno al 27 luglio, martedì e giovedì, orario diurno o serale, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Word per avanzati, dal 14 giugno al 19 luglio, lunedì e mercoledì, orario diurno o serale, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Corel Photo Paint per principianti, dal 13 giugno al 27 luglio, martedì e giovedì, orario diurno o serale, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Corel Draw per principianti, dal 13 giugno al 27 luglio, martedì e giovedì, orario diurno o serale, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. EDILIZIA Autocad approfondimento, dal 14 giugno al 17 luglio, lunedì e mercoledì, dalle 19 alle 21.30, 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. Autocad per principianti, dal 14 giugno al 17 luglio, lunedì e mercoledì, dalle un’applicazione pratica certificata dal datore di lavoro della durata minima di 240 ore. Il numero di posti è limitato. Se il numero di candidati ritenuti idonei supera quello dei posti disponibili, 35 posti sono ripartiti a dipendenza degli effettivi dei servizi di assistenza e cura a domicilio, mentre i rimanenti sono a disposizione di altri candidati ritenuti idonei, con priorità in ordine di invio della candidatura. I corsi, per i quali è richiesta una tassa di 200 franchi, si tengono nella sede di Mendrisio della Scuola cantonale degli operatori sociali. Il formulario per le domande di iscrizione va richiesto alla segreteria della scuola, corredato dai certificati di studio e di lavoro e da due fotografie formato passaporto. Il termine di iscrizione è il 9 giugno. Info: Scuola cantonale degli operatori sociali di Mendrisio, tel. 091 8165961, www.spc.ti.ch. 19 alle 21.30, 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. MECCANICA-METALLURGIA Lettura del disegno meccanico, inizio imminente, martedì e giovedì, dalle 19 alle 21.30, 36 ore. Costo: fr. 300 soci, fr. 500 non soci. Autocad per meccanici, inizio imminente, lunedì e mercoledì, dalle 19 alle 21.30, 30 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. CNC macchine a controllo numerico, da settembre, lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 18 alle 20.30, 39 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. LINGUE Corsi intensivi di italiano per stranieri (minimo 7 partecipanti) dal 6 al 30 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 9, 80 ore. Costo: fr. 750 soci, fr. 1.000 non soci. Corsi intensivi estivi: inglese - tedesco - francese (min. 5 partecipanti), dal 19 al 30 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 oppure dalle 14 alle 17, 30 ore. Costo: fr. 360 soci, fr. 450 non soci. Corsi intensivi estivi: inglese - tedesco - francese (min. 5 partecipanti), dal 3 al 14 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 oppure dalle 14 alle 17, 30 ore. Costo: fr. 360 soci, fr. 450 non soci. Corsi intensivi estivi: inglese - tedesco - francese (min. 5 partecipanti), dal 17 al 28 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 oppure dalle 14 alle 17, 30 ore. Un corso di reinserimento per infermieri diplomati l Centro di formazione dell’Associazione svizzera infermiere/i, sezione Ticino (AsiISbk), organizza un corso di reinserimento professionale per infermiere e infermieri diplomati, in collaborazione con il Decs. La formazione, teorica e pratica, inizierà in ottobre per terminare nel maggio 2007 (60 giorni complessivi). Permetterà di attualizzare e adattare le proprie conoscenze professionali al contesto sanitario cantonale. Il suo costo è di 725 franchi per i membri dell’associazione e di 925 franchi per gli altri. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato Asi-Sbk/Decs. Info: Segretariato Asi-Sbk, via Simen 8, 6830 Chiasso. Tel. 091 6822931, fax 091 6822932, e-mail [email protected], internet www.asiticino.ch. Costo: fr. 360 soci, fr. 450 non soci. Corsi intensivi estivi: inglese - tedesco-francese (min. 5 partecipanti), dal 21 agosto al 1 settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 oppure dalle 14 alle 17, 30 ore. Costo: fr. 360 soci, fr. 450 non soci. Tedesco per venditori principianti (Mendrisio), periodo da stabilire, martedì e giovedì, dalle 9 alle 10.40, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr.500 non soci. CONTABILITÀ Teoria base, dal 13 giugno al 20 luglio, martedì e giovedì, dalle 19 alle 21.30, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr. 500 non soci. Banana base, dal 12 giugno al 12 luglio, lunedì e mercoledì, dalle 19 alle 21.30, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. VENDITA Tecnica della vendita, Lugano, dal 22 maggio al 28 giugno, lunedì e mercoledì, dalle 19 alle 21.30, 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 800 non soci. SEGRETARIATO Corso di segretariato, da settembre, tutti i venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 16, 130 ore. Costo: fr. 1.300 soci, fr. 1.700 non soci. Iscrizioni: Centro di formazione professionale, tel. 091 9211551, [email protected]; www.ocst.com. 18 maggio 2006 ANNUNCI DI LAVORO Internet: www.ocst.com RICERCHE DI COLLABORATORI formatrice/tore per corso baby-sitting. 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Tel. +39 0332473202. traduzioni in tedesco, info: 091 9947847. lezioni di matematica e/o fisica, info: Salvatore, tel. 079 6807329. impiegata di vendita, cassiera (50%) Zona Basso Malcantone. Tel. 0763905038. autista, meccanico, carrozziere, verniciatore o magazziniere. Patente B-B1-C-C1-DD1, conoscenze informatiche, tel. 079 7118294. signorina diploma addetta cura della casa x ospedali,case anziani, mense.Tel. 0793710020. 14 ATTUALITÀ OLTRE ■ LA GUARDIA PONTIFICIA COMPIE 500 ANNI Un corpo che inorgoglisce la Svizzera a Guardia Svizzera Pontificia dà lustro alla Svizzera e i festeggiamenti, tenutisi a Roma il 6 maggio per i 500 anni dalla sua creazione, sono un’occasione per riscoprire il ruolo e il senso di un tale organismo per la Confederazione e per la Chiesa. L La marcia. Ripercorrendo il cammino intrapreso 500 anni fa dai primi soldati che hanno dato vita alla Guardia Svizzera Pontificia, il 6 aprile un’ottantina di ex guardie svizzere ha intrapreso un pellegrinaggio lungo 720 chilometri. Sono partite da Bellinzona con l’obiettivo di raggiungere Roma attraverso la via Francigena, in occasione del giuramento delle nuove Guardie. Durante il viaggio si sono unite a loro altre 30 ex Guardie. È stata una dura prova fisica, 30 chilometri al giorno, cui i partecipanti si sono preparati con 18 mesi di allenamento. Questi moderni pellegrini hanno attraversato l’Italia compiendo un cammino di approfondimento della fede in memoria dei compagni defunti. L’ex comandante Pius Segmüller li ha guidati fino a Roma dove sono giunti e si sono uniti alle guardie in servizio. Il giuramento. Sabato 6 maggio il culmine delle celebrazioni: la messa celebrata da papa Benedetto XVI in San Pietro e il giuramento di 33 nuove guardie. Il Papa ha osservato che le Guardie Svizzere, espressione singolare della presenza dei laici nella Chiesa, «motivate dall’amore per Cristo e la Chie- I difensori della fede in dai tempi dei romani gli Svizzeri sono F stati considerati combattenti valorosi, fedeli, quasi invincibili. A motivo della povertà del territorio e della loro abilità nell’arte della guerra, riconosciuta da tutti i regnanti europei, erano numerosi gli uomini che intraprendevano la professione di mercenario. La Confederazione organizzava questa attività e come contropartita riceveva dagli sa, si pongono al servizio del Successore di Pietro. Essere Guardie Svizzere significa aderire senza riserve a Cristo e alla Chiesa, pronti per questo a dare la vita». Nel ripercorrere le letture, ha ricordato inoltre il tema del dono totale di sé, che viene ripreso anche nelle parole del giuramento delle nuove Guardie: «Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Sommo Pontefice e i suoi legittimi successori, come pure di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, ove occorra, anche la vita per la loro difesa». B.R. altri stati grano, sale o privilegi commerciali. Il 21 gennaio 1506 i primi 150 soldati svizzeri entrarono in Vaticano chiamati da Papa Giulio II. Il 6 maggio del 1527 diedero prova del loro valore riuscendo a salvare Papa Clemente VII con un enorme sacrificio di vite umane. La Guardia Svizzera Pontificia si è trasformata con i secoli e ora svolge soprattutto un’attività di servizio d’ordine e di vigilanza. Viene considerata dalla Confederazione un corpo di «polizia locale che presta servizio di custodia». 18 maggio 2006 ■ AL VOLO Un premio internazionale per la Mikron. La Mikron di Agno ha ricevuto un importante riconoscimento a livello mondiale per la macchina transfer Mikron Nrg-50, l’«iF product design award 2006». La carenatura esterna di questa macchina è stata concepita in collaborazione con la Process Product design di Lucerna. Nella foto, da sinistra, il management di Mikron Agno: Giordano Gaboardi, Markus Schnyder e Franz Wyss. La Bibbia in primo piano su Dialoghi. Il numero di aprile di «Dialoghi» pubblica un ampio e documentato servizio sulla Bibbia, con gli interventi di Ernesto Borghi, presidente dell’Associazione biblica della Svizzera italiana, Elena Sala, insegnante di religione evangelica, e Vincenzo Giudici, ex insegnante. La rivista, in vendita in libreria, tratta anche il tema delle vignette danesi e il problema della violenza domestica. Il Ticino ha un incubatore? Il terzo e ultimo incontro del ciclo «Imprese sociali: crearle... inventarle!», proposto dalla Fondazione Diamante, avrà come tema «Un incubatore in Ticino?». I relatori, introdotti da Mario Ferrari, direttore della Fondazione Diamante, saranno: Siegfried Alberton, docente ricercatore alla Supsi, Furio Bednarz, responsabile Ufficio studi e ricerche Ecap Sei Ticino, e Mauro Martinoni, responsabile Ufficio degli studi universitari. L’incontro si terrà martedì 23 maggio, alle 20.30, al Canvetto luganese, via Simen 14b. L’Unione europea ascolti le imprenditrici. Più sostegno all’imprenditorialità femminile, più attenzione al tema della conciliazione lavoro e famiglia e più spazio alle donne nelle sedi decisionali. Lo hanno chiesto a gran voce all’Unione europea le imprenditrici di dieci Paesi europei riunite in un recente convegno al Lariofiere di Erba. Hanno ribadito anche la necessità di abbattere le disparità tra i sessi con azioni specifiche e rendendo cogente il mainstreaming di genere. ■ TICINESI SUL PODIO - MARGHERITA SIBONI I suoi splendidi costumi vincono a Roma argherita Siboni (nella foto, al centro con i suoi modelli), 26 anni di Breganzona, diplomata alla Scuola d’arti e mestieri della sartoria di Viganello, si è aggiudicata il primo premio del «Final Work di Costume 2006» dell’Accademia di costume e di moda di Roma dove attualmente studia. Gli allievi dovevano presentare un progetto ispirato ai «Quadri per un’esposizione» di Musorgskij, una suite per pianoforte resa famosa dalla versione per orchestra realizzata da Ravel. L’opera, scritta da Musorgskij in occasione della visita ad una mostra, cerca di tra- M durre nel linguaggio musicale la forza espressiva dei quadri. Il lavoro di Margherita, dal titolo «Il Vecchio Castello ovvero delle umane certezze», rappresenta e rielabora il secondo quadro dell’opera. Secondo l’interpretazione il vecchio castello rappresenta le certezze materiali in cui l’uomo si rifugia, sontuose e invincibili in apparenza ma decadenti e soggette alla morte. Accompagnate dal pezzo suonato al clavicembalo tre ragazze in splendidi costumi ideati e realizzati dalla stessa Margherita si sono esibite nella rappresentazione della battaglia fra il Vecchio Castello e la Morte. 18 maggio 2006 ATTUALITÀ OLTRE 15 ■ PRESENTATO AL PARLAMENTO EUROPEO UNO STUDIO SULLA FAMIGLIA Nascite in calo ma salvate dagli immigrati, e divorzi alle stelle Benedetta Rigotti Crescita della popolazione nell’Unione europea dal 1994 al 2004 Ipf, l’Istituto di politica familiare (vedi riquadro), ha pubblicato lo studio «Rapporto sull’evoluzione della famiglia in Europa 2006», che è stato presentato il 9 maggio al Parlamento europeo a Bruxelles. Dalla ricerca sono emersi dati preoccupanti soprattutto su due fronti: il calo demografico e il tasso di divorzi. L’ Calo demografico. Nella maggior parte dell’Unione europea, l’aumento della popolazione è sostenuto dai flussi migratori, tanto che più dell’80 per cento della crescita demografica è generata dall'immigrazione (vedi grafico). A questo fenomeno è in particolare dovuta l'impercettibile crescita demografica dell’Italia, della Germania e della Polonia. Questa tendenza si accompagna a una crescente percentuale di aborti: una gravidanza su sei viene interrotta, con una frequenza di un aborto ogni 30 secondi. Questi dati demografici sono in controtendenza rispetto agli Stati Uniti il cui tasso di crescita è, secondo la ricerca, 12 volte superiore Fonte: EUROSTAT Immigrazione a quello europeo. La diminuzione delle nascite ha modificato la struttura della popolazione: mentre negli anni Sessanta il numero di anziani (sopra i 65 anni) era di quasi dieci punti percentuali inferiore rispetto al numero di ragazzi (sotto i 14), ora i due dati sostanzialmente si equivalgono. Un Istituto per capire la famiglia Istituto di politica familiare (www.ipfe.org), un ente indipendente, senza vincoli con amministrazioni pubbliche, partiti politici o organizzazioni religiose, nasce dall’esigenza di comprendere la situazione e le difficoltà della famiglia per elaborare delle proposte politiche efficaci di sostegno a quello che viene definito «il principale elemento di supporto all'interno della società». L’istituto ritiene che la famiglia sia il punto di riferimento stabile in cui viene curata l’educazione culturale e sociale, dove vengono naturalmente trasmessi, tramite la convivenza, il valore della solidarietà e la capacità di far coesistere i propri diritti e i propri bisogni con quelli del resto della società. L’ Divorzio, fenomeno in crescita. Considerando che, nonostante la crescita della popolazione, il numero dei matrimoni è diminuito (negli ultimi 24 anni del 23,5 per cento) e che l’età degli sposi è sensibilmente aumentata, è ancora più rilevante il dato sul numero di divorzi. La durata del matrimonio va riducendosi e si attesta su valori che raggiungono il massimo in Spagna (13,8 anni). Il primato di brevità va invece a Cipro in cui in media le famiglie non superano la crisi del settimo anno. Crescita naturale Immigrazione In Svizzera il divorzio riguarda, secondo l’Ufficio federale di statistica (www.bfs.admin.ch), il 44 per cento dei matrimoni, che hanno una durata media di circa 10 anni; in Italia, nel 2002 il 13,6 per cento dei matrimoni è stato sciolto. Proposte di sostegno. Con le proposte presentate il 9 maggio al parlamento dell’Unione europea, l’Ipf analizza il problema da due punti di vista: quello della risposta alle necessità economiche e quello della creazione di una cultura che valorizzi il ruolo della famiglia. Tra le proposte di intervento più immediate ci sono la riduzione dell’Iva su tutti i beni di prima necessità per i neonati e la deducibilità delle spese sostenute per l’educazione. Viene inoltre promossa la possibilità di aumentare i sussidi per la maternità. Dalla ricerca risulta infatti che, in Europa, solo poco più del 7 per cento della spesa sociale viene dedicato alla famiglia. Con una serie di campagne di comunicazione l’Istituto si prefigge inoltre di diffondere una maggiore sensibilità verso questi problemi. ■ EDITORIA - TRE NUOVI LIBRI PER GLI APPASSIONATI DI ENOGASTRONOMIA Torte, focacce, frittate e succhi, ovvero le gioie genuine del palato olo a guardarli viene voglia di mettersi ai fornelli e riscoprire i sapori di un tempo. Sono freschi di stampa tre libri, pubblicati dalle Edizioni Ritter di Lugano, che propongono antiche ricette, ticinesi e non. «Bevi che ti passa», di Sabrina Cattaneo, presenta ricette popolari di bevande genuine ticine- S si; «Le tentazioni della nonna», rivisto e arricchito da Aristide Cavaliere, riporta le ricette di torte e dolci ticinesi; «I profumi del chiostro», a cura di Giuseppe Zois, è dedicato alle ricette popolari, dagli antipasti ai dolci, delle monache di Santa Chiara di Montefalco, in provincia di Perugia (alle quali sarà devoluto il rica- vato della vendita del libro). I libri sono in vendita nelle librerie Manor e Melisa o possono essere richiesti a Ritter Promotion SA, via San Gottardo 17, 6908 Lugano. Costo: 18 franchi (50 franchi tutti e tre, con il testo «Cronache d’oggi per Don Leber» di Giuseppe Zois in omaggio). 16 18 maggio 2006 Pagina a cura di Franco Narducci Assegni familiari Un compromesso raggiunto grazie a Travail.Suisse Che ritira l’iniziativa «Più giusti assegni per i figli» e sostiene la nuova legge ravail.Suisse vuole condurre a buon fine il successo conseguito in Parlamento grazie all’iniziativa «Più giusti assegni per i figli». Questo obiettivo ha ispirato la decisione di ritirare l’iniziativa parlamentare e contemporaneamente di dare forza - assieme alle altre organizzazioni che si battono per il miglioramento degli assegni familiari – a una vasta campagna a sostegno della nuova legge sugli assegni familiari. Giova ricordare che Travail.Suisse aveva lanciato nel 2001 l’iniziativa «Più giusti assegni per i figli», grazie alla quale è stato possibile riaprire la discussione bloccata da tempo in Parlamento. Dopo un dibattito intenso e acceso, il Parlamento ha approvato il 24 marzo la nuova legge sugli assegni familiari, come controproposta al progetto portato avanti da Travail.Suisse. T Grazie all’iniziativa è stata approvata la legge sugli assegni familiari. La legge sugli assegni familiari risale all’iniziativa parlamentare Fankhauser approvata dal Consiglio nazionale nel lontano 1992. Nel corso degli anni ’90 furono fatti ripetuti tentativi per dare applicazione concreta alla legge sul piano normativo, franati regolarmente, tuttavia, a causa dell’inasprimento del clima politico. Soltanto l’iniziativa di Travail.Suisse ha fatto spiccare il volo al progetto di riforma. Senza le pressioni dell’iniziativa, infatti, il disegno di legge sarebbe stato ignorato ancora una volta e sarebbe rimasto nei cassetti di Palazzo federale. Oppure sarebbe stato bocciato definitivamente in Parlamento per la mancanza di compattezza tra le forze politiche sostenitrici. Travail.Suisse considera pertanto la legge approvata come un chiaro successo della propria iniziativa «Più giusti assegni per i figli». Gli innegabili vantaggi della legge sugli assegni familiari. La nuova legge sugli assegni familiari introduce vantaggi innegabili per le famiglie: maggiorazione degli assegni familiari per un milione di bambini: minimo 800.000 bambini e 300.000 giovani riceveranno un assegno più sostanzioso grazie alla nuova legge. In assoluto, si tratta del 70 per cento dei bambini che vivono in Svizzera. Basta con i bambini «a metà»: adesso, le persone occupate a tempo parziale ricevono soltanto una quota degli assegni. Ma i loro bambini non mangiano meno degli altri e non si vestono soltanto a metà. Grazie alla riforma, l’assegno sarà uguale per tutti i bambini e inoltre anche le persone senza attività lavorativa o colpite da malattia di lunga durata riceveranno un assegno familiare per i loro bambini. Fine delle sorprese sgradite per le persone in mobilità: nel caos che per ora regna sovrano nel campo degli assegni familiari, si registrano continuamente «buchi normativi» che creano ingiustizie e difficoltà. Cambiare posto di lavoro e trasferirsi in un altro cantone, per esempio, può causare una notevole riduzione degli assegni familiari. Di fronte alla crescente e diffusa mobilità occupazionale, una caratteristica stimolata per altro con forza dall’odierno mercato del lavoro, si richiede dunque maggiore disciplina e armonizzazione, esigenze recepite dalla nuova legge. 250 franchi per un giovane ben istruito: il futuro della Svizzera dipende dalle qualifiche acquisite dai nostri giovani. L’aumento dell’assegno di formazione a un minimo di 250 franchi a partire dal 16° anno d’età, migliora le possibilità di formazione dei giovani e di riflesso le loro chance professionali. Gli assegni familiari saranno adeguati al carovita: l’importo minimo degli assegni familiari sarà ora di 200 franchi a valere nell’intera Svizzera, il che equivale a un aumento degli assegni familiari in 17 Cantoni. Nei Cantoni che già ora corrispondono assegni superiori a detto importo, sarà mantenuta la regola vigente. È invece nuova la norma contenuta nella riforma di adeguare gli assegni al carovita. Il referendum è una scelta di retrovia. La legge sugli assegni familiari ha recepito alcuni importanti punti dell’iniziativa. Altri aspetti – in particolare per l’ammontare dell’assegno – non soddisfano chiaramente le aspettative, per cui la legge approvata deve essere intesa come una moderna forma di compromesso. Dopo la votazione finale, Travail.Suisse ha analizzato con attenzione la situazione e ha deciso di sostenere il compromesso raggiunto in Parlamento. Coerentemente, Travail.Suisse ha deciso di ritirare l’iniziativa «Più giusti assegni per i figli». Gli avversari della legge sugli assegni familiari, invece, hanno cocciutamente protratto il loro atteggiamento contrario e hanno lanciato il referendum. A giudizio di Travail.Suisse si tratta di un tentativo assurdo dell’Associazione padronale arti e mestieri, nonché delle rappresentanze dei datori di lavoro, di obbligare il popolo a pronunciarsi e di mancanza di volontà ad accettare il compromesso raggiunto. Genitori e bambini vinceranno. L’intera problematica del miglioramento degli assegni familiari si trascina da 15 anni nel Palazzo federale. Negli ultimi cinque anni l’iniziativa di Travail.Suisse «Più giusti assegni per i figli» ha rimesso in moto il processo e ha fruttato un risultato accettabile. Travail.Suisse metterà ora in campo il massimo impegno per evitare che genitori e bambini debbano attendere ancora per 15 anni i miglioramenti sul delicato versante degli assegni familiari. Travail.Suisse insieme con le sue federazioni, nonché con le numerose organizzazioni aderenti al Comitato di sostegno e soprattutto con i genitori e con i bambini svizzeri, farà di tutto per vincere il referendum sugli assegni più giusti per i figli. 17 18 maggio 2006 Pagina a cura di Moises Palmeiro El seguro de sueldo por enfermedad Para saber qué escala aplicar en cada caso hay que preguntar en el Tribunal de Distrito competente. El modelo más extendido actualmente es la Escala de Berna uando ya no tiene remedio, a veces surge la sorpresa: Enfermedad larga y sin seguro de sueldo. ¿Quién paga el sueldo cuando un trabajador enferma? La única disposición aplicable a toda Suiza es el Art. 324a del Código de Obligaciones, que dispone que, siempre que la relación laboral haya durado un mínimo de 3 meses o el contrato de trabajo tenga esa duración mínima, durante el primer año de servicio, la empresa tiene que pagar el sueldo durante 3 semanas y, a partir del segundo año de servicio «por un periodo más largo, fijado equitativamente, dependiendo de la duración de la relación laboral y de circunstancias especiales». La duración de este «periodo más largo» la fijan los tribunales. Para ello suelen aplicar una de las tres escalas siguientes: C Escala de Zúrich Duración de la relación laboral Derecho a sueldo del 4º al 12º mes 2º año 3er año 4º año por cada año más 3 semanas 8 semanas 9 semanas 10 semanas 1 semana más Escala de Basilea del 4º al 12º mes 2º y 3 er año del 2º al 10º año del 11º al 15º año del 16º al 20º año 3 semanas 2 meses 3 meses 4 meses 6 meses Escala de Berna del 4º al 12º mes 2º año 3º y 4º año del 5º al 9º año del 10º al 14º año del 15º al 19º año del 20º al 25º año 3 semanas 1 mes 2 meses 3 meses 4 meses 5 meses 6 meses Para saber qué escala aplicar en cada caso hay que preguntar en el Tribunal de Distrito competente. El modelo más extendido actualmente es la Escala de Berna. En contra de lo que mucha gente cree (debido, quizá, a que el seguro de sueldo por accidente sí que es obligatorio), el seguro de sueldo por enfermedad no es obligatorio. Como en la mayoría de las empresas hay un seguro colectivo privado, mucha gente piensa que es en todas igual. No lo es. Por eso, cuando uno duda de si tiene el seguro o no (p. ej., cuando en la nómina no le descuentan nada por Krankentaggeld), debe preguntar directamente en la empresa. Convenios colectivos. En efecto, algunos convenios colectivos ofrecen este seguro con unas prestaciones mínimas del 80 por 100 del salario; con derecho a cobrar un máximo de 720 días durante un periodo de 900 días seguidos. Pero se trata de acuerdos limitados a ciertos sectores laborales y limitados también en el tiempo; además no todos los convenios son de obligatoriedad general. Por otra parte, los convenios colectivos no cubren, ni mucho menos, todos los sectores laborales. A ello hay que añadir que los parados se ven obligados a concertar por su cuenta un carísimo seguro de pérdida de salario por enfermedad. Algunas empresas han decidido dejar el seguro colectivo y asumir directamente el riesgo de pagar el sueldo (o una parte) durante la enfermedad. Esto puede resultar perjudicial para el trabajador, ya que al dejar la empresa no tiene la posibilidad de pasar del seguro colectivo al seguro individual. La única solución razonable sería el seguro obligatorio. Hace unos tres años que los sindicatos lanzaron una iniciativa en este sentido, pero la abandonaron al no haber conseguido en un año más que la cuarta parte de las 100'000 firmas necesarias. ¿Qué queda? El que no tiene un seguro colectivo debería hacerse un seguro privado. Cierto que resulta carísimo, pero peor es arriesgarse a quedarse sin nada. Ahora bien, cuanto más tiempo se retrase la percepción de prestaciones, menos caro resulta. Así, por ejemplo, si uno tiene derecho a cobrar el sueldo de la empresa durante los tres primeros meses de enfermedad, puede hacer un seguro que le pague a partir del cuarto mes. Conviene pedir ofertas a varias cajas, pues las diferencias suelen ser notables. Las mujeres deberían asegurar también la pérdida de salario por maternidad. Pasar del seguro colectivo al individual. Cuando uno deja de trabajar en una empresa con seguro colectivo de sueldo por enfermedad, tiene el derecho a continuar en el mismo seguro concertan-do una póliza individual. No importa que le hayan despedido o se haya despedido él. ¡Atención!: Para pasar del seguro co-lectivo al seguro individual hay un plazo que oscila entre los 30 y los 90 días. Muchas empresas suelen advertir de es-to al trabajador, pero no siempre es así. 19 18 maggio 2006 Pagina a cura di Rogerio Sampaio Viver em Zurique O contributo mulher portuguesa na sociedade Suiça Curso de integração para mulheres Queridas mulheres interessadas Rogério Sampaio ortugal é inegavelmente um país de imigração. O povo português por mais variados motivos, foi e continuará à ser sempre, apaixonado pela aventura da emigração. As rotas e os destinos formam alterando consoante as regiões de origem, sempre com forte influência familiar. A Suiça só a partir dos anos 60 derivado da guerra colonial começou timidamente a ser rota de emigração propriamente dito. Nesse período eram mais os homens que fugindo da Guerra colonial, procuravam refugio nestas paragens, trabalhando fundamentalmente na agricultura. A partir dos anos 70 com o acordo dos trabalhadores da indústria hoteleira e construção, surgiu então uma verdadeira corrente migratória. A partir do 25 de Abril de 1974, a crise cíclica derivada da descolonização, criou o novo ciclo na emigração para a Suiça. Muitos jovens que não encontravam respostas nas escolas e no mercado de trabalho, optaram por procurar a sorte noutros países e muito especialmente na Suiça, onde a industria hoteleira absorvia um elevado número de trabalhadores jovens, especialmente mão-de-obra feminina. È neste contexto que surge uma realidade nova na emigração portuguesa. As mulheres começaram a ser mão-de-obra de recrutamento, com a particularidade de muitas delas terem uma escolaridade de bom nível, o que proporcionou uma rápida adaptação as exigências do mercado de trabalho. Esta nova vaga contrapunha-se com a emigração anterior de mulheres que não dispunham de uma escolaridade média, mas eram reconhecidas com excelentes executantes. Actualmente na Suiça a mulher portuguesa ganhou um estatuto privilegiado, devidos aos dois factores acima referidos. Uma adaptara-se através da sua persistência e capacidade de trabalho e outras aliaram as qualidades as capacidades intelectuais e ocupam hoje posições de relevo na sociedade Suiça. A esta classe de mulheres trabalhadoras juntaram-se a «mulher – mãe», que vieram juntar-se aos maridos dedicando exclusivamente a educação dos filhos. P Franco Narducci eleito deputado pela imigração com grande orgulho que congratulamos com a eleição do colega É Franco Narducci, a deputado para o Parlamento Italiano, para o ciclo da imigração. Os emigrantes na primeira oportunidade que lhes foi dado, viraram o curso das eleições italianas. O voto dos emigrantes , especialmente da Suiça foram decisivos na derrota do Berlusconi e da direita italiana. Franco pelo seu carísma, competência e versatilidade, contribuiu para a vitória do seu partido e da sua própria eleição.Os emigrantes acudiram ao nosso apelo ao voto, estamoslhes imensamente gratos, em especial, aos sócios do Syna, que mobilizara em torno do seu vice -presidente. Cabe ao Franco retribuir esse gesto, através de um trabalho digno, em prol da emigração italiana no Mundo. Boa sorte. Este fluxo de imigração feminina trouxe consigo um novo fenómeno social e educacional. Houve necessidade de criar estruturas como creches, jardins-de-infância, comissão de pais e associações, para dar resposta as necessidades crescentes da nova imigração. Com a evolução dos tempos e o precioso contributo da mulher portuguesa, é frequente encontrar trabalhadoras vulgarmente denominadas de «emigrante de sucesso» ou seja empresárias. Todavia constituem uma gota de água no oceano, no universo da população emigrada que rondam 160 mil pessoas. O acordo bilateral realizada entre a Suiça e a União Europeia, veio abrir a porta ao reagrupamento familiar à muito exigida pelos sindicatos, proporcionando uma nova realidade a emigração portuguesa. O antigo objectivo da construção da casa e do retorno, têm vindo timidamente a ser trocado com a permanência. Já é bastante frequente, a aquisição de casa própria, ou a preocupação em fazer o 3° Pilar como garantia de uma reforma mais segura. Esta nova realidade, deve-se muito as mães, pelo afecto familiar aos filhos, que cada vez mais, decidem permanecer e realizarem carreira profissional neste país, acabando por repetir a história dos antigos imigrantes italianos, que foram contemplados com o mesmo fenómeno. Mas nem tudo são maravilhas no país «Del Rei», se é verdade que há mulheres com sucessos e outras que para lá caminham, também é verdade que muitas ficam impedidas de realizar os seus sonhos, por razões da educação dos filhos, por razões da dificuldade da língua e muitas são obrigadas a recorrer caridade social para enfrentarem o dia a dia.Mas o tempo é de esperança e a mulher portuguesa é reconhecida pela sua bravura, acaba sempre por vencer as vicissitudes da vida e sair triunfadora. Congratulo-me por isso, e sinto-me orgulhoso do papel que vêm desempenhando na construção da sociedade Suiça, que será a de muitos dos nossos filhos. Conferência profissional da construção civil em Berna s delegados de toda a Suiça do sindicato syna, reunidos em conferência profissional do ramo em Berna, debateram O os pontos em negociação entre os sindicatos e a Sociedade de empresários construtores, para a renovação do novo contrato colectivo de trabalho para o período 2006-2008. Os pontos em discussão eram os seguintes: Reforma antecipada aos 60 anos no sector; Horas flexíveis, trabalhos aos sábados, trabalhos nos túneis; Regulamento das horas em caso de mau tempo; Contrato dos capatazes; Contrato do sector da madeira. Devido a falta de acordo e desentendimento. Os delegados debateram e votaram os pontos em negociação e credenciaram os negociadores para os representar nas próximas negociações. Conteúdo do Curso. Você mora em Zurique e gostaria de participar activamente na vida desta cidade. Você interessa-se por temas culturais, sociais e jurídicos. Você deseja conhecer outras mulheres, criar novos contactos e cultivar novas amizades. No curso de integração para mulheres em língua portuguesa oferecemos-lhe informações sobre a Cultura, a História, a Política, a Sociedade e sobre aspectos da vida quotidiana. 0 Contributo da sua experiência de vida e o seu back-ground cultural são essenciais à dinâmica do curso. Que diferenças existem entre o meu país e a Suiça? Como e a vida em Zurique com pessoas provenientes de mais de 160 regiões? Venha conhecer melhor a vida na nossa cidade! Teremos muito gosto em recebe-la! Local: Zentrum Karl der Grosse, Kirchgasse 14, 8001 Zürich. Começo: Maio e Novembro. Duração: 6 meses, 20 unidades. Horário: Quintas-feiras das 9.00 às 11.00. Custo: Fr. 210.(descontos são possíveis). Creche: Fr. 90.- (uma criança), Fr. 120.- (duas crianças). Matrícula: Com a ficha de inscrição anexa Suiça. História e Geografia; Politica (inclusive visita a uma sessão do Parlamento Municipal). Educação. Sistema escolar; formação pós-escolar e formação profissional. Trabalho. Procura de emprego; Reconhecimento de diplomas; Direito laboral; Desemprego. Habitação. Direito de locação; Conflitos entre vizinhos; Procura de habitação. Saúde. Prevenção; Ginecologia; Emergência. Seguros. Velhice; Doença e invalidez; Seguros facultativos. Finanças. Orçamento; Impostos; Autoridades de execução de dividas. Excursões. Centro comunitário; Lar municipal de terceira idade; Centro de incineração e reciclagem de Zürich; Passeio histórico à cidade. Você pode obter o programa completo do curso. Basta requisitá-lo pelo telefone 044 216 37 37 ou por e-mail: [email protected] 20 18 maggio 2006 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST L’anziano, il clima e l’alimentazione L’interessante conferenza si è tenuta a Lugano ltre cinquanta soci sono intervenuti, alla O fine di aprile, ad ascoltare il dr. William Pertoldi su un tema molto importante e d’attualità per l’anziano. All’inizio dell’incontro è stato osservato un attimo di raccoglimento per ricordare l’improvvisa scomparsa della nostra cara presidente Celina Merlini che tanto ha dato in questo suo periodo di Presidenza alla causa dei nostri anziani. Il dr. Pertoldi ha iniziato il suo esposto citando Ippocrate che già 2000 anni fa diceva: «L’alimentazione è la nostra prima medicina». Le statistiche dicono che ai primi del 1900 solo l’8 per cento delle persone raggiungeva i 65 anni: si calcola che fra 10 anni, un quinto della popolazione mondiale li supererà. Questo è il risultato di condizioni di vita migliorate sia nell’igiene che nell’alimentazione, ma anche dei numerosi progressi fatti dalla medicina. Oggi il compito primordiale del geriatra è di assistere tempestivamente l’anziano quando diventa disabile con menomazioni fisiche come, per esempio, l’Alzheimer. L’invecchiamento provoca la riduzione delle performance fisiche e mentali, la riduzione delle riserve funzionali e della capacità dell’organismo ad adattarsi all’invecchiamento. Una delle cause è la malnutrizione, cioè il bilancio negativo fra apporto alimentare e richiesta nutrizionale dell’organismo: mangiamo poco e male, l’organismo non assimila e il fabbisogno aumenta. Si può parlare anche di marasma alimentare che porta all’obesità. Il fabbisogno normale di una persona oltre i 70 anni è di circa 1.700-2.000 calorie per le donne e 2.000-2.300 per gli uomini e dovrebbe comprendere circa il 54-57 per cento di carboidrati, il 28-30 per cento di grassi e il 15-16 per cento di proteine. La malnutrizione fa diminuire le riserve, ritarda la guarigione delle ferite, peggiora le funzioni intestinali e di conseguenza diminuisce la mobilità e si utilizzano piu farmaci. Perciò è importante curare l’alimentazione riducendo le quantità a favore della qualità. Si deve aumentare il consumo di alimenti integrali, di frutta, ortaggi e limitare i dolci e le bevande zuccherate. In inverno favorire il consumo di avena, orzo, frutta secca, diversificando i tipi di carne mentre nei mesi caldi si devono preferire pesce, ortaggi e frutta di stagione. Per concludere la sua interessante conferenza il dottor Pertoldi ha raccomandato ai presenti due cose molto importanti: aumentare l’attività fisica e soprattutto essere sereni. Osservando queste semplici regole sicuramente vivremo meglio gli anni della terza età. elleerre ■ AGENDA Bellinzona Mendrisio Costinata ai grotti di Lostallo, martedì 20 giugno. Ritrovo: ore 16.15 pista di pattinaggio Bellinzona; 16.30 Mercato coperto Giubiasco. Costo: fr. 22 bibite comprese. Iscrizioni: tel. 091 8572284 o 091 8292005 entro il 15 giugno. Cineforum «Il pranzo di Babette», martedì 13 giugno, ore 14.30 sede Acli, via Geretta, Bellinzona. Su invito della parrocchia di Balerna, pomeriggio riservato a tutti gli anziani, per la celebrazione del 25° del Trasporto del Simulacro di S. Antonio, giovedì 8 giugno, alle 14.30 sul Colle S. Antonio di Balerna. Al termine, sarà offerta una merenda. Iscrizioni: tel. 091 6405111, entro il 1° giugno. Posteggi dietro al santuario. Tre Valli Locarno Gita a Rodengo-Saiano (BS), località Franciacorta, 20 giugno. Visita all’abbazia S. Nicolò, pranzo in ristorante tipico, pomeriggio con visita a sorpresa. Costo fr. 70 (non soci 80). Iscrizioni: tel. 0917513052, entro il 14 giugno. Lugano Gita in Umbria, dal 2 al 6 ottobre. Costo fr. 1.055, supplemento singola fr. 190, assicurazione annullamento obbligatoria, fr. 32. Info e iscrizioni: tel. 091 9102021, entro il 31 luglio. Al Centro AAPI, tombola tutti i martedì alle ore 15. Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021. Passeggiata sui monti Mornera, martedì 27 giugno. Trasferimento in torpedone a Monte Carasso, salita con la teleferica a Mornera, pranzo all’ostello Curzutt. Nel pomeriggio passeggiata (circa 15 minuti) in uno splendido castagneto, e visita della chiesetta dedicata a San Bernardo. Costo fr. 45, non soci fr. 60. La gita avrà luogo solo con il bel tempo. Iscrizioni: dal 12 al 23 giugno, tel. 091 8730120. ASSEMBLEA CANTONALE delegati AAPI OCST Giovedì 1° giugno, ore 8.30, Melide, Sala comunale multiuso L’ingegno è... vecchio e loro mani esprimono la fatica e la forza, i loro occhi sono lucidi, appannati, sentimentali e malinconici. Sono segni indelebili sul corpo, una testimonianza del tempo che passa dove ogni ruga è segno, un ricordo, una vittoria. Sono gli anziani, sono loro che non sanno, non conoscono per esempio internet, che non hanno idea di cosa sia la globalizzazione, di cosa sia un concerto rave. Almeno è quello che crede la popolazione che si trova al di sotto dei 50 anni. Conoscevo un anziano che con le sue rughe, il suo andamento precario, i suoi pochi capelli sapeva le cose, anche quelle più strane e diverse. Sapeva cosa era il lavoro, il sacrificio, la passione, l’amore, la politica, la vita e la morte. Sapeva che non gli sarebbe rimasto molto altro da vivere e allora quel tempo che gli rimaneva voleva spenderlo nel modo migliore e così continuava ad amare e a insegnare tutte le cose che aveva imparato nella sua lunga vita. Era speciale perché sapeva di non conoscere tutto, che ancora gli mancava una parte di mondo da scoprire, ma questa sua «ignoranza» era la sua forza perché nascosta dietro a essa c’era la voglia di conoscenza. I giovani erano la sua fonte vitale, erano la sua enciclopedia del nuovo mondo che si evolveva inarrestabile e lui, dall’alto dei suoi meravigliosi 85 anni, gli parlava di tutte le avventure che aveva vissuto. La guerra, la fame, la speranza di un domani migliore per le sue figlie. Questa è la storia di un uomo come tanti, di un anziano, custode della nostra memoria e spesso fonte di saggezza infinita. Sono proprio gli anziani che, con naturalezza e franchezza, hanno dimostrato di essere forti, stravaganti, geniali, eclettici, pieni di energie e voglia di agire. C'è sempre tempo per realizzare un desiderio, e qui comincia la nostra storia: ricca di personaggi straordinari che non hanno permesso al tempo che passa di osteggiare la vitalità. Giuseppe Verdi, il famoso musicista, compose a 80 anni il «Falstaff» e la sua carriera proseguì fino agli 84 anni. Il pittore francese Monet dipinse il suo «Autoritratto» a 77 anni. Morì nel 1926 a 86 anni mentre stava terminando la sua ultima opera «Grande Decorazione dell’Orangerie». Il poeta Giuseppe Ungaretti a 68 anni incontrò il grande amore, Bruna Bianco, grazie alla quale uscì da una profonda depressione. Per il suo ottantesimo compleanno venne pubblicata la raccolta di poesie d’amore dedicata alla sua amata. Edison, l’inventore del telegrafo a ripetizione, produsse la sua ultima invenzione a 81 anni. L’attore e regista inglese Charlie Chaplin ha ottenuto il suo unico Oscar alla carriera a 83 anni. In più «Charlot» ebbe l’ultimo figlio a «soli» settantatre anni. L 21 18 maggio 2006 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST Una giornata tra storia e arte Gerolamo Cocchi l gruppo anziani OCST regione Tre Valli ha visitato lunedì 24 aprile il museo del Forte a Biasca. È stata l’occasione per rivivere, in modo particolare, gli anni difficili della prima e seconda guerra mondiale, e rendersi conto della grande importanza che aveva l’esercito a quei tempi. Nel pomeriggio, con Alvise Nenzi, esperta e preparata guida, visita della chiesa di S. Ambrogio a Chironico. La chiesa Parrocchiale, già documentata nel 1227 come museo storico nazionale, è stata completamente restaurata, e i lavori, durati 15 mesi, sono terminati lo scorso anno. La chiesa contiene dei bellissimi affreschi di tre periodi diversi, in parti- I colare dell’artista Petrus Paulus del 1338. Nell’abside a nord sono visibili l’incoronazione della Madonna, retta da 6 angeli, sotto, l’espressivo gruppo della Crocifissione, il peso delle opere dell’uomo davanti a un demone, con l’arcangelo Gabriele, S. Stefano, S. Lorenzo, S. Filippo e S. Giacomo, dai vestiti riccamente decorati. La chiesa è considerata monumento di notevole importanza sia nazionale che internazionale, ed è meta di continue e apprezzatissime visite. Nella chiesetta sono inoltre conservati affreschi con scene della vita di S. Ambrogio, di S. Anna e S. Gioacchino, allegorie della fede e delle età dell’uomo, scene del giudizio universale, oltre a un affresco votivo del 1537 raffigurante la Madonna tra S. Giovanni Battista e S. Ambrogio. Durante il pranzo, servito in modo eccellente, al ristorante Defanti di Lavorgo, il gruppo ha festeggiato l’ottantesimo compleanno del presidentissimo Carlo Franscini anima e motore della nostra sezione. Inchiesta per conferenze informative Allo scopo di organizzare manifestazioni, incontri e conferenze che possano soddisfare gli interessi di ogni iscritto all’AAPI-OCST, siete pregati di rispondere al seguente questionario: Nome e Cognome (facoltativo) .............................................................................. Età ........................................................................ Segretariato di appartenenza: Mendrisio Lugano Bellinzona Locarno RTV Mi piacerebbe frequentare corsi o conferenze su temi riguardanti: medicina geografia storia filosofia politica sociale fiscalità sociologia antropologia Lingue: inglese francese tedesco altra ...................................... Da spedire entro il 30 maggio a: AAPI-OCST, Segretariato Cantonale, via S. Balestra 19, 6900 Lugano. Soggiorni marini e montani 2006 Info: Sergio Ercolani, Segretariato Cantonale AAPI, Lugano. Tel. 091 9102021 Igea Marina Dal 12 al 24 giugno e dal 26 agosto al 7 settembre (fr.1.050) Supplementi: fr. 300 camera singola, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria. Hotel Diana *** in posizione centrale a pochi passi dal mare. Atmosfera accurata sotto la direzione della famiglia Gori. Camere con servizi privati, TV/SAT, telefono, asciugacapelli e ascensore. Servizio accurato ai tavoli: tre menu a scelta e buffet a colazione, buffet di insalata e dessert ai pasti. Convenzione con operatore per i servizi di spiaggia. La quota comprende: viaggio, pernottamento in albergo, pensione completa con bevande ai pasti, mance, assistenza. Iscrizioni entro il 28 luglio (2° turno). Minimo: 18 partecipanti. Nel 1° turno ci sono ancora posti disponibili. Il capogruppo è Pietro Vignutelli. Prato Leventina dal 3 al 21 luglio Casa Prà Verde (1.045 metri sul livello del mare), fr. 1.600 a persona in camera doppia con servizi. Fr. 1.480 a persona in camera doppia senza servizi. Supplementi: fr. 180 camera singola con servizi, fr. 90 camera singola senza servizi. Le strutture della casa Prà Verde sono accoglienti, con ampie camere e ascensore. Spazi pianeggianti per comode passeggiate nel verde. Il soggiorno è gestito in parte dai volontari dell’associazione e destinato a persone autosufficienti. Il clima familiare, offre serenità e tranquillità ai partecipanti. L’equipe di animazione cura il servizio ai tavoli, le escursioni e le attività del gruppo. È disponibile un servizio infermieristico. La quota comprende: viaggio dal/al domicilio, pensione completa con bevande ai pasti, escursioni, animazioni, mance. Minimo 25 partecipanti. 22 18 maggio 2006 18 maggio 2006 GIORNALE APERTO ■ LE DOMANDE DEI LETTORI Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate. 23 Prepensionamento, qual è la percentuale di decurtazione? D A luglio compirò 61 anni. Ho sempre lavorato in Svizzera nella stessa ditta, una carrozzeria di veicoli pesanti. Attualmente il lavoro scarseggia e ho l’impressione che mi possano licenziare. Per questi motivi inizio a pensare a un eventuale prepensionamento. Desidero sapere se e a che età posso chiedere il prepensionamento, e quale sarà in percentuale la decurtazione. In caso di licenziamento, posso da disoccupato chiedere il prepensionamento? Grazie mille e saluti. Mario M., Porlezza R Carissimo Mario, le attuali leggi in materia di pensionamento in Svizzera prevedono la possibilità del pensionamento anticipato di un anno o al massi- mo due, rispetto all’età regolare di pensionamento, fissata nei 65 anni per gli uomini e 64 per le donne. La richiesta di rendita anticipata comporta una riduzione in percentuale dell’importo della rendita stessa, attualmente fissato nel 6,8 per cento per ogni anno di anticipo per l’uomo, e nel 3,4 per cento per ogni anno, per le donne. Nel tuo specifico caso, avendo 61 anni devi aspettare ancora 2 anni prima di poter richiedere la rendita svizzera. Come hai già indicato nella tua lettera, in caso di licenziamento da parte del datore di lavoro per motivi economici non imputabili al lavoratore, hai la possibilità di percepire il trattamento di disoccupazione previsto per i lavoratori con permesso frontaliero, per una durata di 360 giorni, di conseguenza in caso di licenziamento al compimento dei 62 anni di età potrai beneficiare della disoccupazione erogata dall’Inps italiano fino al compimento dei 63 anni, per poi richiedere la rendita di vecchiaia svizzera anticipata. Avviso importantissimo, ti consiglio di presentarti nei nostri uffici almeno tre mesi prima del compimento dell’età, infatti la richiesta di rendita di vecchiaia svizzera anticipata deve essere inoltrata al massimo entro il mese di compimento degli anni, pena la perdita del diritto. Ti aspetto nei nostri uffici per ulteriori chiarimenti. Roberto Crugnola Responsabile Inas -Cisl Svizzera ■ VITA NOSTRA Auguri ad Alma Puricelli e Lorenzo Starace (nelle foto) che in questo mese terminano l’attività lavorativa all’OCST. Alma entrò a far parte dell’Organizzazione nel gennaio del 1971, come segretaria di Giuseppe Bottani, segretario regionale del Luganese, e mantenne poi la stessa funzione anche quando subentrò l’attuale segretario Dario Tettamanti. Lorenzo, ha svolto la sua attività come custode e manutentore dello stabile di Lugano. Ad entrambi il grazie per quanto hanno fatto nei rispettivi ambiti professionali, e l’augurio di una serena quiescenza ricca di opportunità e occasioni da dedicare ai loro hobby e alle diverse attività in cui operano come volontari. a Benedetta Rigotti, collega del Lavoro, e a Simone Siragusa, che il 13 maggio, nella chiesa Santa Maria in Pazzalino a Pregassona, si sono uniti in matrimonio. a Claudio Tarca di Dubino, socio settore Elettricisti, e a Romina Boscacci, che sabato 20 maggio, nella chiesa di Prosito di Piuro, attorniati da parenti e amici, si sposano. a Carlo Franscini, attivo presidente AAPI sezione Tre Valli, che lo scorso mese di aprile, attorniato dai suoi cari, ha festeggiato in splendida forma l’ottantesimo compleanno. a Clino Dioli di Bellinzona, fedelissimo associato da ben 60 anni, e alla moglie Mafalda, che il 12 maggio, Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese (OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano Redattrice responsabile Antonella Sicurello Segretaria di redazione Maurizia Conti attorniati dall’affetto dei figli, hanno festeggiato l’invidiabile traguardo delle nozze d’oro. a Enzo Spörri, socio segretariato del Luganese, che ha terminato l’attività alla Società navigazione lago di Lugano. Con gli auguri migliori per una meritata quiescenza. Condoglianze a Teresita Vassena, socia sezione AAPI Locarno, per la scomparsa del fratello Sandro Cattaneo. ai figli Marisa e Franco, ai nipoti, alla cognata Lisetta Amstad, e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Laura Trachsel-Lehmann, socia AAPI sezione del Luganese, e già dipendente OCST negli anni cinquanta. a Mario Bianchi di Mendrisio, socio Segretariato Mendrisio, per la morte della mamma Albina. a Marisa Ponci Baccaglio, socia e vice presidente della sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa del caro marito Paolo. ad Armida Colosso, socia sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa della sorella Mariuccia. a Sergio Battalora, socio sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la morte del fratello Fausto a Ferdinando Bianda e alla moglie Augusta, soci sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa della nuora Florence. a Manuel Revellado, socio sezione Ospedali Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa del caro papà Manuel. a Goran Mladenovic, socio sezione impiegati d’albergo Lugano, e a tutti i familiari, per la scomparsa della cara moglie Yvonne. a familiari e parenti di Virginia Sargenti, socia sezione AAPI Locarno, deceduta negli scorsi giorni. a Carmen Adamoli, socia AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa della cara mamma Noemi. Redazione e amministrazione via Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551, fax 0919242471, e-mail [email protected] Stampa Corriere del Ticino SA via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Areafin Communication SA tel. 0919101070, fax 0919101071 e-mail [email protected] Tiratura controllata REMP 41.616 copie Consiglio esecutivo Presidente: Romano Rossi Membri: Carla Albertoli, Fausto Leidi, Bruno Ongaro, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi La scomparsa di Angelo Carugati giorni scorsi è N eideceduto Angelo Carugati, Amministratore unico de «La Rapida S.A.» di Chiasso, azienda attiva nel settore della metalmeccanica che occupa oltre un centinaio di dipendenti. L’azienda produce palette di turbine ottenute per fresatura ed è apprezzata per la qualità dei suoi prodotti in Europa e negli Stati Uniti. Angelo Carugati fu tra i fondatori della Rapida, costituita il 1° giugno 1970, con la quale è in vigore un Contratto collettivo di lavoro aziendale. I rapporti tra sindacati, direzione e in particolare con Carugati sono sempre stati improntati sullo spirito di collaborazione e la cordialità. Alla famiglia e ai parenti tutti giunga l’espressione del sentito cordoglio. D.P. Segretario cantonale e Copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano: Dario Tettamanti Mendrisio: Alessandro Mecatti Bellinzona: Paolo Locatelli Locarno: Arturo Trezzini Tre Valli: Giancarlo Nicoli 18 maggio 2006 GIORNALE APERTO ■ LE DOMANDE DEI LETTORI Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate. 23 Prepensionamento, qual è la percentuale di decurtazione? D A luglio compirò 61 anni. Ho sempre lavorato in Svizzera nella stessa ditta, una carrozzeria di veicoli pesanti. Attualmente il lavoro scarseggia e ho l’impressione che mi possano licenziare. Per questi motivi inizio a pensare a un eventuale prepensionamento. Desidero sapere se e a che età posso chiedere il prepensionamento, e quale sarà in percentuale la decurtazione. In caso di licenziamento, posso da disoccupato chiedere il prepensionamento? Grazie mille e saluti. Mario M., Porlezza R Carissimo Mario, le attuali leggi in materia di pensionamento in Svizzera prevedono la possibilità del pensionamento anticipato di un anno o al massi- mo due, rispetto all’età regolare di pensionamento, fissata nei 65 anni per gli uomini e 64 per le donne. La richiesta di rendita anticipata comporta una riduzione in percentuale dell’importo della rendita stessa, attualmente fissato nel 6,8 per cento per ogni anno di anticipo per l’uomo, e nel 3,4 per cento per ogni anno, per le donne. Nel tuo specifico caso, avendo 61 anni devi aspettare ancora 2 anni prima di poter richiedere la rendita svizzera. Come hai già indicato nella tua lettera, in caso di licenziamento da parte del datore di lavoro per motivi economici non imputabili al lavoratore, hai la possibilità di percepire il trattamento di disoccupazione previsto per i lavoratori con permesso frontaliero, per una durata di 360 giorni, di conseguenza in caso di licenziamento al compimento dei 62 anni di età potrai beneficiare della disoccupazione erogata dall’Inps italiano fino al compimento dei 63 anni, per poi richiedere la rendita di vecchiaia svizzera anticipata. Avviso importantissimo, ti consiglio di presentarti nei nostri uffici almeno tre mesi prima del compimento dell’età, infatti la richiesta di rendita di vecchiaia svizzera anticipata deve essere inoltrata al massimo entro il mese di compimento degli anni, pena la perdita del diritto. Ti aspetto nei nostri uffici per ulteriori chiarimenti. Roberto Crugnola Responsabile Inas -Cisl Svizzera ■ VITA NOSTRA Auguri ad Alma Puricelli e Lorenzo Starace (nelle foto) che in questo mese terminano l’attività lavorativa all’OCST. Alma entrò a far parte dell’Organizzazione nel gennaio del 1971, come segretaria di Giuseppe Bottani, segretario regionale del Luganese, e mantenne poi la stessa funzione anche quando subentrò l’attuale segretario Dario Tettamanti. Lorenzo, ha svolto la sua attività come custode e manutentore dello stabile di Lugano. Ad entrambi il grazie per quanto hanno fatto nei rispettivi ambiti professionali, e l’augurio di una serena quiescenza ricca di opportunità e occasioni da dedicare ai loro hobby e alle diverse attività in cui operano come volontari. a Benedetta Rigotti, collega del Lavoro, e a Simone Siragusa, che il 13 maggio, nella chiesa Santa Maria in Pazzalino a Pregassona, si sono uniti in matrimonio. a Claudio Tarca di Dubino, socio settore Elettricisti, e a Romina Boscacci, che sabato 20 maggio, nella chiesa di Prosito di Piuro, attorniati da parenti e amici, si sposano. a Carlo Franscini, attivo presidente AAPI sezione Tre Valli, che lo scorso mese di aprile, attorniato dai suoi cari, ha festeggiato in splendida forma l’ottantesimo compleanno. a Clino Dioli di Bellinzona, fedelissimo associato da ben 60 anni, e alla moglie Mafalda, che il 12 maggio, attorniati dall’affetto dei figli, hanno festeggiato l’invidiabile traguardo delle nozze d’oro. a Enzo Spörri, socio segretariato del Luganese, che ha terminato l’attività alla Società navigazione lago di Lugano. Con gli auguri migliori per una meritata quiescenza. Condoglianze a Teresita Vassena, socia sezione AAPI Locarno, per la scomparsa del fratello Sandro Cattaneo. ai figli Marisa e Franco, ai nipoti, alla cognata Lisetta Amstad, e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Laura Trachsel-Lehmann, socia AAPI sezione del Luganese, e già dipendente OCST negli anni cinquanta. a Mario Bianchi di Mendrisio, socio Segretariato Mendrisio, per la morte della mamma Albina. a Marisa Ponci Baccaglio, socia e vice presidente della sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa del caro marito Paolo. ad Armida Colosso, socia sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa della sorella Mariuccia. a Sergio Battalora, socio sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la morte del fratello Fausto a Ferdinando Bianda e alla moglie Augusta, soci sezione AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa della nuora Florence. a Manuel Revellado, socio sezione Ospedali Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa del caro papà Manuel. a Goran Mladenovic, socio sezione impiegati d’albergo Lugano, e a tutti i familiari, per la scomparsa della cara moglie Yvonne. a familiari e parenti di Virginia Sargenti, socia sezione AAPI Locarno, deceduta negli scorsi giorni. a Carmen Adamoli, socia AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la scomparsa della cara mamma Noemi. Stampa: Corriere del Ticino SA Lugano Lavoro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE Prezzo copia Euro 0.25 Direttore: Fausto Tagliabue Direttore Responsabile Claudio Ramaccini Proprietà: Cisl Servizi Srl Como - via Rezzonico 43 e-mail: [email protected] Registrazione Tribunale di Como n.11 del 23 maggio 1988 Registro degli operatori di comunicazione n. 7772 del 19.02.2003 La scomparsa di Angelo Carugati giorni scorsi è N eideceduto Angelo Carugati, Amministratore unico de «La Rapida S.A.» di Chiasso, azienda attiva nel settore della metalmeccanica che occupa oltre un centinaio di dipendenti. L’azienda produce palette di turbine ottenute per fresatura ed è apprezzata per la qualità dei suoi prodotti in Europa e negli Stati Uniti. Angelo Carugati fu tra i fondatori della Rapida, costituita il 1° giugno 1970, con la quale è in vigore un Contratto collettivo di lavoro aziendale. I rapporti tra sindacati, direzione e in particolare con Carugati sono sempre stati improntati sullo spirito di collaborazione e la cordialità. Alla famiglia e ai parenti tutti giunga l’espressione del sentito cordoglio. D.P. Sportelli frontalieri CISL e OCST tel. 0332551281, gio 15-18 COMO Olgiate Comasco v. San Gerardo 28, tel. 031944040 ve 16.30-18.30, sa 9-12 COMO Porlezza tel. 034461100, ven 16-18 VARESE Luino Piazza Marconi 35, tel. 0332531767 ma 14-18, sa 9.30-11.30 VARESE Lavena-Ponte Tresa Ufficio frontalieri OCST Chiasso, via Bossi 12D tel. +4191 6825501 Segretariati regionali OCST Bellinzona, tel. +4191 8214151 Chiasso, tel. +4191 6825501 Lugano, tel. +4191 9211551 Locarno, tel. +4191 7513052 Mendrisio, tel. +4191 6405111 Lamone, tel. +4191 9660063 LAVORO N.15 del 18 maggio 2006 del Settimanale d’informazione Azeta-Lavoro “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Como”. Il Lavoro - Tel. +4191 9211551 - Fax +4191 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 1 giugno 2006 Domenica votiamo «No» Istituzioni sociali pagina 2 pagina 4 Edilizia e prepensionamento L’Autopostale ha 100 anni pagina 3 pagina 7 Per la scuola ticinese e l’economia Accettata la revisione, ma a denti stretti In discussione il rinnovo del Ccl Festeggiamenti in chiaroscuro