“La Scuola è nostra, miglioriamola insieme” IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa De Gennaro Guillermina 1 CHI 2° CIRCOLO DI CONVERSANO La Scuola dell’Infanzia Che cosa La Scuola Primaria Tramite il P.O.F. Informa sull’identità culturale e progettuale della Istituzione Scolastica ed esplicita la progettazione curricolare,extracurricolare, educativa ed organizzativa Garantisce Variegati itinerari operativi differenziati per un servizio culturale qualificato 2 CARATTERISTICHE DEL P.O.F. Definisce l’identità culturale e progettuale dell’Istituzione Scolastica È rapportato ai principi generali della nostra Costituzione e alle Indicazioni Nazionali per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo di istruzione (DM 254 del 16 novembre 2012) Elaborato dal Collegio dei Docenti Precisa l’integrazione, la distribuzione e i tempi delle discipline e delle attività Esprime una progettualità che coniuga le finalità generali e comuni a tutto l’ambito nazionale con le esigenze specifiche degli allievi e con le caratterizzazioni locali Riflette le “esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale” (D.P.R. 275/1999 art. 3 comma 2) Tiene conto degli obiettivi formativi e di quelli specifici di apprendimento prescritti dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254 del 16 novembre 2012) 3 IL POF DELLA NOSTRA SCUOLA CONTIENE: La Progettazione curricolare della Scuola dell’Infanzia La Progettazione curricolare della Scuola Primaria L’ampliamento dell’offerta formativa La Progettazione organizzativa La Progettazione educativa 4 Il Piano dell‟Offerta Formativa vuole essere la Carta d‟Identità del 2° Circolo Didattico di Conversano e come tale intende mettere a conoscenza del territorio la sua identità culturale e progettuale pienamente rispondente agli standard nazionali di apprendimento e alle esigenze culturali e sociali del territorio. E‟ improntato ai principi di: IMPARZIALITA’ UGUAGLIANZA PARTECIPAZIONE FLESSIBILITA’ SOLIDARIETA’ ACCOGLIENZA TRASPARENZA INCLUSIONE DEMOCRAZIA EFFICACIA Vuole assicurare un servizio di qualità; accrescere la responsabilità di chi opera nella scuola; assicurare la coerenza e l'integrazione di tutte le scelte formativo – educative. 5 I PRINCIPI 1. Accoglienza ed inclusione La scuola favorisce l‟accoglienza degli alunni e dei genitori, l‟inserimento e l‟integrazione dei primi con particolare attenzione alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è posto per la soluzione delle problematiche relative ad alunni BES. 2. Rispetto delle diversità dell‟identità culturale di ciascuno dei ritmi e dei tempi di apprendimento delle scelte educative della famiglia 3. Partecipazione, efficienza e trasparenza La scuola garantisce una corretta formazione ed una valutazione promozionale ed equilibrata, finalizzando il suo intervento alla pianificazione e alla risoluzione delle situazioni di disagio e di emarginazione e persegue la strada dell‟efficienza e della trasparenza. 4. Diritto di scelta, obbligo e frequenza La scuola riconosce la libertà di scelta dell‟istituzione scolastica che meglio risponde alle proprie esigenze e attese. L‟obbligo scolastico e la regolarità nella frequenza vengono garantiti con interventi di prevenzione e controllo periodico dell‟evasione scolastica in collaborazione con le altre istituzioni interessate. 5. Innovazione curricolare La nostra istituzione scolastica si pone come obiettivo innovativo quello di realizzare l‟intero progetto educativo-didattico avvalendosi della tecnologia come strumento funzionale a trasformare i vecchi ambienti di apprendimento nelle nuove aule 3.0. Le difficoltà di tipo strutturale ed economico-finanziarie saranno in parte superate con la partecipazione a progetti finanziati da Enti pubblici e non solo. Tra questi, un‟attenzione particolare sarà rivolta agli Avvisi pubblici relativi ai Programmi Operativi Nazionali finanziati con fondi FSE e FESR. L‟intera comunità scolastica si pone come traguardo quello di favorire l‟apprendimento attivo degli studenti attraverso il metodo della ricerca, del confronto, dei gruppi che interagiscono tra loro. Si vuole supportare la rivoluzione tecnologica, non solo dal punto di vista metodologico-didattico, ma anche dal punto di vista strutturale, per cui sarà una priorità supportare la didattica e la formazione dei docenti con un‟attenta evoluzione degli spazi e degli arredi per far sì che i ragazzi utilizzino a pieno tutte le potenzialità offerte dai nuovi strumenti. A tale scopo la scuola si impegnerà a sviluppare la connettività senza fili in aree interne ai plessi scolastici per la fruizione di contenuti digitali. 6 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Il Processo formativo di codesta istituzione scolastica intende caratterizzarsi per: una riorganizzazione del tempo-scuola in cui lo 'spazio temporale' del processo di apprendimento non si esaurisca nell'arco dell'attività didattica svolta in classe ma permetta di dilatare i tempi di studio scolastico e 'domestico' interconnettendoli reciprocamente. In quest'ottica l'allievo avrebbe un supporto online per lo studio che permetterebbe uno scambio proficuo di informazioni e di contenuti didattici mediante internet e i servizi che offre; una riorganizzazione didattico - metodologica implementando paradigmi didattici che hanno bisogno di una rete di trasmissione dati come supporto. Si pensi ad una nuova didattica che sappia relazionarsi con le menti 'veloci' dei ragazzi, passando da un modello di scuola che 'eroga' contenuti ad una scuola che 'sostiene' e guida i ragazzi ad acquisire saperi, abilità e competenze. Uno spostamento dal modello 'piramidale' della classe a quello 'orizzontale' del social network con un'attenzione particolare al learning by doing; l‟innovazione curricolare: essa si incentra principalmente sull‟articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi e sulla flessibile aggregazione delle discipline. Il ripensamento degli spazi e dei tempi dell‟apprendimento si basa sul principio pedagogico del “curricolo implicito” e del “curricolo per competenze trasversali”. La scelta di valorizzare il curricolo implicito porta a superare il setting tradizionale una classe/un‟aula: attraverso l‟uso delle TIC si organizza lo spazio in modo funzionale a diversificate situazioni di apprendimento (spazi per esplorare, per costruire, per condividere, per esporre, per rielaborare). L‟obiettivo è caratterizzare gli ambienti in modo funzionale alle competenze che si intendono sviluppare. La didattica per competenze trasversali si basa sul principio che le competenze sono trasferibili (sono strutture mentali utilizzabili in diversi campi, la loro trasferibilità è di per sé generativa di conoscenza) e sono operative (si connotano per la loro usabilità, superando la dicotomia fra sapere e saper fare). Si investe sul valore formativo delle discipline, impostando la didattica in modo che le competenze vengano trasferite da un ambito disciplinare all‟altro; l'uso di contenuti digitali: la diffusione della cultura digitale e la produzione di contenuti e libri digitali non devono essere la semplice digitalizzazione del vecchio manuale cartaceo o la trasposizione di contenuti tradizionali in formato elettronico, ma si devono configurare come strumenti adeguati agli stili cognitivi dei nostri nativi digitali e agli ambienti di apprendimento interattivi. La scuola si impegna e organizza funzionalmente tutte le risorse umane e materiali al fine di: considerare e vivere la diversità come valore; garantire la piena accoglienza, promozione e valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali; offrire pari opportunità e dignità con un‟organica e funzionale progettazione, programmazione e realizzazione di piani personalizzati; creare un clima sereno ed idoneo atto a favorire “lo star bene” quotidiano a scuola; formare l‟uomo e il cittadino nel quadro dei principi fondamentali affermati dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza; 7 favorire la maturazione dell‟identità, la conquista dell‟autonomia e lo sviluppo delle competenze e del senso di cittadinanza; promuovere la prima alfabetizzazione culturale, permettere agli alunni di fruire di risorse digitali nella didattica di classe; realizzare la continuità pedagogica, curriculare ed organizzativa nell‟ambito del sistema formativo istituzionalizzato con particolare riferimento alla Scuola dell‟Infanzia e alla Scuola Secondaria di primo grado. La scuola opera responsabilmente affinché tutti gli alunni siano: guidati ad esprimere le proprie idee, a diventare consapevoli delle proprie azioni; sostenuti nella progressiva autonomia di giudizio, di scelta, di assunzione di impegni; aiutati a diventare cittadini con pari dignità ed uguaglianza senza alcuna distinzione; invogliati alla coerenza verso gli ideali assunti; incoraggiati a lavorare in gruppo, autonomamente e ad essere di vicendevole aiuto e sostegno; stimolati a riflettere sulle esperienze concrete e sui rapporti umani in una dimensione di condivisione e rispetto per l‟altro; educati alla comprensione e alla cooperazione interculturale e al processo di integrazione; sensibilizzati ai principi della legalità, ai problemi ecologici, al risparmio energetico, al rispetto delle norme stradali, di sicurezza e dei servizi di pubblica utilità. 8 IL TERRITORIO ASPETTI CULTURALI, GEOGRAFICI E SOCIO-ECONOMICI La città di Conversano, con 25.760 abitanti, sorge su una collina a 219 metri sul livello del mare, a sud di Bari, da cui dista 30 km. Città d‟arte e di storia, nella sua bellezza conserva tutto il patrimonio dell‟ingegno umano sedimentato nei secoli. Già abitata nel Paleolitico, costituisce uno dei centri più antichi della Peucetia, come evidenziano gli abbondantissimi reperti archeologici e le testimonianze architettoniche delle successive epoche magnogreca e romana. Conversano raggiunse il suo massimo splendore nell‟alto medioevo. A tale epoca, infatti, risalgono molti dei suoi monumenti più importanti che l‟hanno resa centro di cultura e faro per i centri circostanti. Sede vescovile e centro di una rinomata e antica tradizione culturale, vanta una cospicua presenza di scuole di ogni ordine e grado con diversi indirizzi di studio che oltre a favorire l‟afflusso di molti giovani dai paesi limitrofi contribuisce ad elevare il livello culturale generale della popolazione conversanese. Nell'ambito delle celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario dell‟Unità d‟Italia il 2 aprile 2011 al Comune di Conversano è stato conferito, dal Presidente della Repubblica, il titolo di città. La realtà socio-culturale degli alunni che frequentano il 2° Circolo di Conversano appare variegata: vi sono bambini che provengono da famiglie di livello economico più o meno modesto, che si impegnano però a garantire ai propri figli gli strumenti didattici utili ai loro studi, ma che non forniscono altrettanti supporti culturali; altri che ,invece, appartenendo a famiglie di ceto medio e medio-alto dispongono di stimoli e strumenti culturali e creativi più produttivi rispetto ai primi. Esistono, inoltre, situazioni in cui i bambini vivono condizioni di disagio familiare e, durante il tempo extrascolastico, non potendo fruire dei servizi offerti dalle strutture esistenti nel quartiere a causa delle carenti condizioni economiche, utilizzano preferibilmente la strada per organizzare le loro attività ludiche, con conseguenze, a volte, precarie per la loro crescita umana. Emerge, pertanto, la costante necessità di promuovere iniziative extracurricolari che puntino al recupero motivazionale e cognitivo degli alunni, e le tante famiglie che iscrivono i loro bambini presso il 2° Circolo Didattico mostrano di guardare con fiducia all‟opera formativa ed educativa che viene svolta. Il fenomeno dell‟insediamento di piccoli gruppi di extracomunitari impone poi un‟attenta e puntuale opera di educazione alla multiculturalità. La Scuola assume pertanto la funzione alta e nobile di produttrice di cultura, di momento unificante e vivificante della comunità, aprendosi al territorio per divenirne motore di crescita, veicolo di progresso e autentico modello di comportamento. 9 LE RISPOSTE DELLA SCUOLA ALLE CRITICITA’ SOCIOECONOMICHE E CULTURALI DEL TERRITORIO Un’interazione con le agenzie socio-culturali e sportive presenti nel territorio per ampliare e arricchire il vissuto dell’utente Un clima di accoglienza ricco di relazioni interpersonali simmetriche e umanizzanti che faccia sentire il bambino compreso, aiutato da compagni e docenti, consentendogli di scoprire le proprie potenzialità, di essere valorizzato come soggetto di diritti e responsabilizzato nei suoi doveri di scolaro. Bisogni emergenti Un ambiente scolastico attrezzato di strumenti didattici e articolato fra aule, laboratori e spazi che facilitino lo sviluppo di una socializzazione allargata e di un apprendimento significativo. Un metodo attivo di fare scuola che vede l’alunno protagonista del fare, del pensare, dell’agire, da solo e in gruppo, per costruire, anche con l’apporto degli altri, la sua identità culturale. L‟ambito territoriale del 2° Circolo Didattico di Conversano è piuttosto ampio per la presenza capillare di sezioni di Scuola dell‟Infanzia e di plessi di Scuola Primaria distribuiti fra i diversi quartieri del paese. Un plesso comprendente alunni di Scuola dell‟Infanzia e Primaria ha sede nella frazione di Triggianello, a 7 km. di distanza dal centro di Conversano. Il Circolo conta 3 plessi di Scuola Primaria e 4 plessi di Scuola dell‟Infanzia. Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Primaria plesso “Via Firenze” alunni n. 186 Primaria plesso “Via Guglielmi” alunni n.285 Primaria plesso”S. Francesco D‟Assisi” (Triggianello) alunni n.29 dell‟Infanzia plesso “Via Sassari” alunni n.183 dell‟Infanzia plesso “Tre Pergole” alunni n.39 dell‟Infanzia plesso “ Via Firenze” alunni n.81 dell‟Infanzia plesso”S. F. D‟Assisi” (Triggianello) alunni n.24 10 RISORSE UMANE Dirigente Scolastico Scuola Primaria n°38 docenti su posto comune n°8 docenti per il sostegno n°1 docente specialista di Lingua Inglese n°2 docenti specialista di I.R.C. Scuola dell’Infanzia n°28 docenti su posto comune n°4 docenti di sostegno n°2 docenti specialisti di I.R.C. Organico potenziato La legge 107/15 ha introdotto la possibilità di richiedere un certo numero di docenti per il potenziamento dell‟organico di fatto e costituire così il cosiddetto organico dell‟autonomia (art. 1, c. 5), tanto al fine di programmare interventi mirati al miglioramento dell‟Offerta Formativa. La scuola pertanto è stata chiamata ad operare le proprie scelte in ordine di priorità in merito ad insegnamenti e attività per il raggiungimento dei seguenti obiettivi, come di seguito specificato: Priorità 1) Potenziamento linguistico Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning(CLIL). Priorità 2) Potenziamento scientifico Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. Priorità 3) Potenziamento umanistico socio-economico e per la legalità Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore. Priorità 4) Potenziamento artistico e musicale Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori. Priorità 5) Potenziamento laboratoriale Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione. Tali scelte sono motivate dai risultati emersi dall‟elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) compilato in base all‟art.6,comma 1, del D.P.R. n. 80 del 28 marzo 2013 e dai risultati ottenuti durante le prove Invalsi nel triennio 2011/12-2012/13-2013/14. 11 Personale amministrativo e ausiliario Direttore dei Servizi Generali Amministrativi n°4 assistenti amministrativi n°12 collaboratori scolastici RISORSE PROFESSIONALI Nel Circolo Didattico sono presenti docenti provvisti di specializzazioni diverse: Informatica, Sostegno agli alunni diversamente abili, Insegnamento di Lingua straniera, di Religione. La scuola si avvale inoltre della presenza di assistenti specializzati e di educatori, che collaborano con i docenti curriculari e di sostegno alla stesura del progetto educativo individualizzato degli alunni diversamente abili. La nuova dimensione della scuola dell‟Infanzia e della scuola Primaria comporta una funzione complessa del ruolo docente e sicuramente un ampliamento delle sue responsabilità. Non si richiede più soltanto un‟approfondita preparazione dal punto di vista culturale e professionale, ma anche la capacità di gestire sempre nuove situazioni; particolare rilevanza assume a tale proposito una formazione continua. L‟aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e rappresentano un elemento decisivo per qualificare l‟innovazione. La formazione avviene nella scuola, ma non soltanto attraverso essa. Si stabilisce un circuito tra scuole e scienza, tra esperienza e ricerca, tra formazione scolastica ed extra scolastica, all‟interno di un processo culturale e formativo, per integrare la scuola con la vita nelle sue molteplici dimensioni e per collegarla in tempo reale a quanto sta avvenendo al di fuori di essa. Indispensabile risulta il confronto con le altre esperienze didattiche e con altre istituzioni scolastiche. In questo senso grande importanza assume la dimensione della continuità scolastica e della progettualità in rete. Con la progettazione finalizzata alla continuità si cerca di assicurare ai singoli soggetti in formazione uno sviluppo graduale ed armonico evitando incoerenze e contraddizioni. La scuola si impegna ad attuare le seguenti iniziative: Progetti in rete Scambio di materiale e strumenti, fascicolo personale, schede di passaggio, ecc. Momenti di comunicazione tra le scuole attraverso scambi di visite programmate. Attività che hanno coinvolto alunni delle ultime classi di scuola dell‟Infanzia e di scuola Primaria i continuità con la scuola Secondaria di 1° grado. Stage con le scuole superiori. 12 I docenti, oltre le impegnative attività di insegnamento, svolgono altri adempimenti rientranti nelle attività funzionali e aggiuntive all‟insegnamento: Preparazione delle lezioni e delle esercitazioni previsti nelle unità di apprendimento; Correzione elaborati; Rapporti individuali con le famiglie; Valutazioni periodiche e finali; Utilizzo e gestione del registro elettronico; Scrutini e compilazione degli atti valutativi; Partecipazione alle riunioni del Collegio dei Docenti; Partecipazione alle riunioni di consiglio di Interclasse e Intersezione; Programmazione e verifica; Aggiornamento e formazione in servizio; Attività di tutoring (art. 43 C.C.N.L./99) Per il buon funzionamento della scuola vengono determinati gli impegni collegiali: COLLEGI DEI DOCENTI congiunti tra scuola dell‟Infanzia e scuola Primaria senza escludere l‟eventualità di incontri, anche sotto forma di commissioni, determinati da particolari esigenze CONSIGLI DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE circa l‟andamento scolastico dei propri figli e per la consegna delle schede di I e II quadrimestre (scuola Primaria) ATTIVITA‟ DI PROGRAMMAZIONE ATTIVITA‟ DI VERIFICA iniziale, in itinere e finale GRUPPI DI LAVORO AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO secondo il piano stabilito dal collegio dei docenti 13 DIRIGENZA E FIGURE DI COLLABORAZIONE E DI SUPPORTO Dirigente Scolastico: Dott.ssa Guillermina DE GENNARO COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Collaboratore-Vicario 2° Collaboratore Ins. Antonia ZIVOLI Ins. Lucrezia VANNELLA REFERENTI DI PLESSO Scuola Primaria Plesso Via Firenze Plesso Via Guglielmi Plesso San Francesco d’Assisi Triggianello Ins. A. ZIVOLI Ins. A. BABBO - A. D‟ALESSANDRO Ins. F. TOSCANO Scuola dell’Infanzia Plesso via Sassari Plesso Tre Pergole Plesso Via Firenze Plesso San Francesco d’Assisi Triggianello Ins. Ins. Ins. Ins. L. VANNELLA – A. LATERZA F. LARICCHIUTA M.DELLITURRI F. TOSCANO Interclasse 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ SCUOLA PRIMARIA Presidente Ins. Angela D‟Ambruoso Ins. Elia A. Fantasia Ins. M.Carmela Lerede Ins. Maria Teofilo Ins. Grazia Mastroleo Segretario Ins. Angela Babbo Ins. Anna Sisto Ins. V. Lofano Ins. Anna Fanelli Ins. R. Aurelia Amodio Intersezione TRE PERGOLE VIA FIRENZE TRIGGIANELLO VIA GUGLIELMI Presidente Ins. Domenica Lorusso Ins. Annunziata Tinella Ins. Felicia Toscano Ins. Angela Di Mise Segretario Ins. Raffaella De Toma Ins. Maria Delliturri Ins. Anna Fantasia Ins. F. Maria Ramunni 14 FUNZIONI STRUMENTALI L‟art. 28 del CCNL/99 individua aree di competenze, articolabili in specifiche funzioni volte al raggiungimento degli obiettivi connessi con il coordinamento della didattica, con la formazione in servizio, con tutto il sistema di accoglienza e di orientamento nonché con i rapporti nel territorio per la realizzazione di un ambiente formativo pienamente integrato. FS Area 1 “Gestione del POF” Docente 1. Raccolta e coordinamento dei progetti presentati e attivati dai docenti, loro monitoraggio e valutazione e coordinamento dei progetti di circolo 2. Elaborazione opuscoli informativi per le famiglie degli alunni nuovi iscritti in collaborazione con la F.S. Area 6 3. Attivazione di procedure di autovalutazione del servizio offerto 4. Valutazione INVALSI degli apprendimenti degli alunni 5. Valutazione dell’offerta formativa Ins. Angela Babbo 6. Partecipazione ai lavori del GLI 7. Raccolta e invio della documentazione inerente a progetti e manifestazioni, in collaborazione con i referenti dei progetti relativi alla propria area, presso la direzione nonché alla F.S. preposta alla gestione del sito WEB Area 6 e alla F.S. Area 4 addetto stampa e comunicazione esterna. 8. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento 9. Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF FS Area 2 “Sostegno al lavoro dei docenti” 1. Individuazione dei bisogni formativi dei docenti 2. Coordinamento dei corsi e delle attività di aggiornamento/formazione 3. Cura della documentazione del Curricolo Verticale e della documentazione educativa e didattica 4. Organizzazione e coordinamento dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate sul territorio 5. Raccolta e invio della documentazione inerente a progetti e manifestazioni, in collaborazione con i referenti dei progetti relativi alla propria area, presso la direzione nonché alla F.S. preposta alla gestione del sito WEB Area 6 e alla F.S. Area 4 addetto stampa e comunicazione esterna 6. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento. 7. Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF Docente Ins. Antonia D’Alessandro 15 FS Area 3 “Interventi e servizi per gli alunni” 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Elaborazione delle attività per l’inserimento degli alunni nell’ambiente scolastico educativo e coordinamento degli insegnanti di sostegno Organizzazione orario docenti di sostegno e assistenti specialisti Partecipazione e verbalizzazione dei lavori del GLI Cura delle problematiche dell’inclusione e dell’integrazione scolastica e stesura del Piano Annuale per l’Inclusione Applicazione del Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri Partecipazione agli incontri promossi da istituzioni, enti locali, associazioni, reti di scuole su temi specifico Produzione di documentazione specifica richiesta dal Collegio e/o dal Dirigente Scolastico Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF FS Area 4 “Realizzazione di progetti d’intesa con enti ed istituzioni esterni alle scuole” 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Cura delle relazioni con Enti Locali, associazioni, fondazioni, enti ed agenzie formative presenti nel territorio per la realizzazione di progetti ed iniziative formative Ricerca e divulgazione di attività provinciali, regionali, nazionali ed europee volte a arricchire l’offerta formativa della scuola Coordinamento delle attività relative al Consiglio Comunale dei ragazzi Organizzazione orario per l’utilizzo della palestra per l’attività motoria curriculare e per l’attività pomeridiana a carico di eventuali associazioni sportive del territorio Adesione ad attività ed iniziative concorsuali, competitive e progettuali individuate nell’ambito dell’ Offerta formativa Raccolta e invio della documentazione inerente a progetti e manifestazioni, in collaborazione con i referenti dei progetti relativi alla propria area, presso la direzione nonché alla F.S. preposta alla gestione del sito WEB Area 6 Addetto stampa e comunicazione esterna Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF FS Area 5 “Continuità ed orientamento” Individuazione delle conoscenze, abilità e competenze che gli alunni dovrebbero possedere alla fine di ogni percorso scolastico, confrontando metodi e stili di insegnamento 2. Progettazione di attività atte a favorire il passaggio degli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria ed alla Scuola Secondaria di I° Grado 3. Programmazione ed organizzazione di attività funzionali alla continuità e orientamento 4. Cura delle fasi procedurali inerenti la scelta ed adozione dei libri di testo Docente Ins. M.Giovanna Belfiore Docente Ins. Catherine Calo’ Docente 1. Ins. Grazia Mastroleo 16 5. 6. 7. Raccolta e invio della documentazione inerente a progetti e manifestazioni, in collaborazione con i referenti dei progetti relativi alla propria area, presso la direzione nonché alla F.S. preposta alla gestione del sito WEB Area 6 e alla F.S. Area 4 addetto stampa e comunicazione esterna. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF FS Area 6 “Tecnologie informatiche e loro uso didattico” 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Informazione e gestione delle risorse informatiche e multimediali presenti nella scuola Supporto in itinere ai docenti per l’utilizzo della strumentazione informatica Gestione del sito istituzionale Gestione informatica dei rapporti con le famiglie Compilazione ed immissione on line di questionari di vario genere Supporto alle altre F.S. per una maggiore efficienza informatica Elaborazione opuscoli, inviti, locandine e manifesti informativi- divulgativi relativi ad eventi e progetti inclusi nell’offerta formativa della scuola Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF Docente Ins. Maria Delliturri COMMISSIONI Orario di servizio e delle lezioni Docenti Inss. M. Gabriella D‟Accolti - Angela Babbo – Anna Sisto – Anna Fanelli –Lucrezia Vannella – A. Zivoli Progetti Docenti Inss. A. Zivoli – A. Babbo – A. Lo Greco – G. D‟Accolti – E. Giannuzzi – L. Vannella – M. Mastrangelo – A. Meola – P. Lestingi – M. Delliturri – M. Lorusso Accoglienza Docenti Docenti uscenti delle classi quinte Scuola Primaria – docenti degli alunni di 3 e 5 anni della Scuola dell‟Infanzia – Docente uscente F.S. Area 5 17 Fondo d’Istituto FSE - FESR Comune Provincia Regione Famiglie Aziende del territorio 18 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI Le finalità che la scuola persegue e che orientano le sue scelte educative e didattiche vengono desunte dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione. L‟assetto organizzativo e didattico è disciplinato dal D.P.R. 20 marzo 2009, n.89. Scuola dell’Infanzia FINALITÀ “La Scuola dell‟Infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all‟educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale e istituzionali presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convocazione sui diritti dell‟ infanzia e dell‟adolescenza e nei documenti dell‟Unione europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza”. Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione. A tal fine, concependo il bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l‟ambiente e la cultura, la Scuola dell‟Infanzia si propone di realizzare i suoi interventi e le sue scelte per raggiungere gli obiettivi generali del processo formativo attraverso la promozione di: Sviluppo dell‟Identità Sviluppo dell‟Autonomia Conquista dell‟autonomia Sviluppo delle Competenze Sviluppo della Cittadinanza 19 Sviluppo dell’Identità “Consolidare l‟identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.” Sviluppo dell’Autonomia “Sviluppare l‟autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.” Sviluppo delle competenze “Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull‟esperienza attraverso l‟esplorazione, l‟osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Sviluppo del senso della cittadinanza “Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l‟altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell‟ascolto, l‟attenzione al punto di vista dell‟altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell‟ambiente e della natura.” Tali finalità trovano la loro applicazione nei Campi di esperienza Il sé e l’altro Il Corpo e il movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento e contribuisce a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell‟infanzia, ogni bambino deve aver sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. 20 Scuola Primaria Il primo ciclo d‟istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l‟apprendimento e lo sviluppo dell‟identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l‟intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è l‟acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l‟accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l‟evasione dell‟obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva ogni scuola promuove: Il senso dell’esperienza educativa L’ alfabetizzazione Conquista dell‟autonomia culturale di base Cittadinanza e Costituzione L’ambiente di apprendimento 21 Il senso dell’esperienza educativa La scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita. L’alfabetizzazione culturale di base La scuola primaria mira all‟acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano, la scuola primaria, offre l‟opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. Cittadinanza e Costituzione Obiettivi irrinunciabili dell‟educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un‟etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l‟impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, L’ambiente di apprendimento Una buona scuola primaria deve : valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l‟operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Tali finalità trovano la loro applicazione nelle diverse discipline: Italiano Lingua inglese Storia Geografia Matematica Scienze Musica Arte e immagine Educazione fisica Tecnologia Religione cattolica I docenti, in stretta collaborazione, attraverso le discipline, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle stesse si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall‟esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare. 22 UNA SCUOLA AMICA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI L‟attestazione di “SCUOLA AMICA” conferita al nostro istituto in data 02/08/2011 dalla Commissione provinciale, costituita dai rappresentanti del MIUR , dell‟UNICEF e dalla Consulta degli Studenti, testimonia il percorso intrapreso di conoscenza, valorizzazione e traduzione pratica dei diritti contenuti nella Convenzione. Essa rappresenta il più importante strumento giuridico a disposizione di tutti coloro – individui, famiglie, associazioni, governiche si battono per un mondo in cui ogni bambino e ogni bambina, ogni ragazzo e ogni ragazza, abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro. Anche nel corrente anno scolastico la scuola si impegna a proseguire il percorso, già avviato negli scorsi anni, attraverso la realizzazione delle seguenti azioni: sensibilizzazione e promozione della convenzione sui diritti dell‟infanzia e dell‟adolescenza, attivazione/consolidamento di un percorso di progettazione partecipata con il coinvolgimento diretto degli alunni sulle tematiche; promozione di iniziative concrete di solidarietà. Il progetto è in linea con le indicazioni per l‟insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, teso ad evidenziare come l‟educazione alla cittadinanza e alla costituzione, alla partecipazione e alla cultura della legalità costituisca parte integrante dell‟apprendimento: una dimensione trasversale a tutti i saperi, nonché una premessa culturale indispensabile a tutte le discipline di studio. PROGETTAZIONE EDUCATIVA La scuola intende valorizzare le esperienze pregresse, il confronto interpersonale, la diversità e la solidarietà per promuovere l‟educazione integrale della personalità dei bambini e delle bambine e favorire la progressiva maturazione dell‟autonomia. ATTIVITA’ DI INCLUSIONE In ottemperanza alla normativa vigente, il nostro Circolo offre molteplici opportunità educative a favore degli alunni con diagnosi funzionale di disabilità nonché degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). La scuola non sottovalutando i fattori socio-familiari, affettivi, economici che, spesso, condizionano le famiglie, crea una rete di interventi che oltre ad interessare la sfera cognitiva di propria competenza, affronta anche i problemi riabilitativi, relazionali e sociali. A questo fine mantiene attivi rapporti interistituzionali con l'Ufficio di Piano sociosanitario del territorio, con la ASL, con l'Ufficio comunale dei servizi sociali. La scuola garantisce: la valorizzazione e la promozione di alunni diversabili; la loro integrazione e inclusione nel contesto generale delle esperienze e dei processi di apprendimento; l‟azione consapevole e responsabile dei docenti per strutturare un percorso formativo unitario finalizzato al conseguimento della piena integrazione; l‟atteggiamento positivo e corresponsabile da parte dei docenti e degli alunni del gruppo classe/sezione, nonché di tutto il personale della scuola, finalizzato al miglioramento della qualità della vita dell‟alunno; la partecipazione ad iniziative promosse da altri enti ed istituzioni. 23 Gli interventi sono gestiti: mediante la stesura di uno strumento programmatico di interventi didatticoeducativi che si concretizza nel P.E.I. in attenta e proficua collaborazione con le famiglie con la presenza dell‟insegnante di sostegno, in relazione alla gravità del caso, che collabora a pari titolo di competenza e responsabilità con gli insegnanti di classe con incontri programmati con i responsabili delle agenzie educative riabilitative del territorio nella formazione di gruppi finalizzati alla verifica e predisposizione di soluzioni idonee per ogni singolo caso attraverso attività e progetti curricolari ed extracurricolari integrati con l‟ausilio delle nuove tecnologie. Per gli alunni BES, la scuola predispone Piani Didattici Personalizzati (PDP): per recuperare la fiducia nelle proprie potenzialità per superare le difficoltà in ordine alla sfera socio-relazionale, emotivo-affettiva e cognitiva per agevolare il percorso formativo All‟uopo, si promuove l‟utilizzo di nuove tecnologie nella didattica quali strumenti per favorire l‟inclusione, attraverso vera interattività, personalizzazione ed individualizzazione degli apprendimenti. In tal senso, le strategie di intervento mireranno a : favorire lo sviluppo di abilità linguistiche, fonetiche, fonologiche, meta fonologiche e grafiche per mezzo di software didattici; favorire l‟autonomia personale attraverso l‟uso di strumenti multimediali sperimentare metodologie innovative per esprimersi in tutte le forme di comunicazione; sperimentare le potenzialità dei diversi dispositivi tecnologici nella pratica quotidiana, individualmente, in piccoli gruppi e nel contesto classe; potenziare le capacità attentive e di memorizzazione degli alunni, attraverso il linguaggio iconico dei vari dispositivi; potenziare le capacità logiche e di astrazione attraverso la costruzione collettiva di mappe concettuali; consolidare l‟autonomia operativa degli alunni attraverso la costruzione e l‟utilizzo di contenuti digitali. Vengono attivati laboratori di recupero, consolidamento e approfondimento degli apprendimenti durante lo svolgimento dei quali la scuola è chiamata a cercare le risposte agli effettivi bisogni dei singoli alunni. Particolare attenzione verrà prestata alle problematiche relative all‟integrazione scolastica degli alunni BES per i quali la scuola si avvale dei seguenti organismi: il GLI, Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione, composto da insegnanti, genitori e operatori dei servizi socio-sanitari, con i seguenti compiti: 1. rilevazione dei bisogni educativi speciali presenti nella scuola; -svantaggio sociale e culturale; -disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici; -difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel Circolo infatti risultano iscritti 24 n.45 alunni stranieri e tutte le iniziative in loro favore sono esplicitate mediante il protocollo d‟Accoglienza(approvato dal Collegio Docenti il 27/10/2014) allegato al P.O.F.. 2. Confronto sui casi, consulenza e supporto ai docenti sulle strategie/metodologie di gestione delle classi. 3. Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola. 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLHO sulla base delle effettive esigenze. 5. Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l‟Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. il GLHO, Gruppo di Lavoro per l‟Handicap Operativo, dedicato al singolo alunno, composto dagli insegnanti curricolari di classe, dall‟insegnante di sostegno, dai genitori, dagli operatori designati dalla ASL e dall‟Ente Locale. Il GLHO provvede alla stesura del Piano Educativo Individualizzato (PEI), alla sua verifica in itinere, all‟integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche. CONTINUITA’ La continuità educativa nasce dall‟esigenza primaria di garantire il diritto dell‟alunno ad un percorso formativo organico e completo che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Una corretta azione educativa richiede un progetto formativo continuo. Nella progettazione i vari livelli di scuola dell‟Infanzia, Primaria e scuola Secondaria di primo grado, hanno svolto in passato e intendono proseguire in futuro, attività in comune, promuovendo e favorendo il reciproco coordinamento nelle attività educativo - didattiche, al fine di attuare un corretto processo educativo e formativo. Significative esperienze sono favorite con la realizzazione di attività in comune tra gli alunni delle classi prime della Scuola Primaria e gli alunni dell‟ultimo anno della Scuola dell‟Infanzia, al fine di agevolare il passaggio di questi ultimi nella Scuola Primaria. Pertanto, la scuola dell‟Infanzia, in raccordo con la scuola Primaria intende realizzare il progetto atto a favorire tale “passaggio”. Inoltre, la scuola Primaria, in raccordo con la scuola Secondaria di Primo Grado Carelli-Forlani promuoverà iniziative volte all‟ orientamento e alla continuità. PERCORSO FORMATIVO L‟Offerta Formativa curriculare del 2° Circolo Didattico viene esplicitata nella Programmazione educativa e didattica secondo le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell‟infanzia e del primo ciclo d‟istruzione” e si struttura alla luce del Regolamento sull‟assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell‟infanzia e del primo ciclo, ai sensi del C.M. n. 31 del 18.04.12, (D.P.R. 20.03.09, n.89); essa è elaborata dal Collegio dei docenti della Scuola Primaria e dell‟Infanzia. Il Circolo Didattico collabora con le agenzie educative e le associazioni culturali, sportive e turistiche presenti sul territorio per la realizzazione di attività di insegnamento della lingua straniera, rientri pomeridiani, scambi culturali con altre scuole, studio delle tradizioni popolari, elaborazione e produzione di testi, di materiale multimediale, di manifestazioni sportive, realizzazione di progetti ministeriali. 25 ATTIVITA’ ALTERNATIVE Nel Circolo sono presenti alcuni alunni che non si avvalgono dell‟insegnamento della religione cattolica. Durante le ore settimanali dedicate a tale disciplina gli stessi, su richiesta di esonero da parte della famiglia, seguono attività didattiche alternative con un docente a disposizione su delibera del Collegio dei docenti. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L‟ampliamento dell‟Offerta Formativa si realizza mediante iniziative programmate quali: visite guidate nel territorio per ricercare e verificare quanto appreso in classe e per conoscere beni architettonici, archeologici, monumentali, artistici, paesaggistici, scientifici e avvicinare consapevolmente l‟allievo al proprio ambiente di vita; viaggi d‟istruzione secondo itinerari culturali scelti in sintonia con le unità didattiche, per stimolare gli alunni a nuovi interessi e a più forti motivazioni verso la ricerca, lo studio, l‟approfondimento; festa dell‟accoglienza rivolta ad alunni e genitori; attività esterne, in occasione di festività e ricorrenze; visione di film e spettacoli teatrali; partecipazione a concorsi didattici; partecipazione ad attività musicali, teatrali e giornalistiche; rapporti con altre scuole, con forze sociali e culturali territoriali; progetti per sostenere gli alunni in difficoltà di apprendimento e di nazionalità straniera; manifestazioni e attività di educazione ambientale; iniziative di educazione alla solidarietà e alla legalità; percorsi formativi di educazione alla salute e di educazione al rispetto della propria vita e di quella degli altri. L‟istituzione scolastica, infine, nell‟elaborazione delle attività progettuali, mostra una particolare attenzione nei confronti delle proposte che saranno offerte dalla nuova Programmazione PON FSE/FESR 2014-2020, consapevole della duplice finalità da perseguire: favorire l‟equità e la coesione, riducendo il divario territoriale e sostenendo gli alunni caratterizzati da maggiori difficoltà; promuovere le eccellenze per garantire a tutti pari opportunità formative. A tal fine, numerosi sono i progetti che si prefiggono di sviluppare competenze specifiche disciplinari e trasversali attraverso la tecnologia. ACCORDI DI RETE Le Istituzioni scolastiche, secondo l‟art. 7 del Regolamento dell‟autonomia delle Istituzioni scolastiche (d.P.R. n. 275/1999), possono promuovere o aderire ad accordi di rete, per lo svolgimento in collaborazione di attività didattiche, di ricerca e di formazione; di amministrazione e contabilità; di acquisto di beni e servizi; organizzative, o di altro tipo, coerenti con le finalità delle scuole. Nel rispetto della suddetta normativa la scuola ha aderito ai seguenti accordi di rete: Rete progetto interscuole Rete interistituzionale Rete sociale per il benessere a scuola Rete Indicazioni Nazionali 2012 -“Azioni per il Curricolo” 26 PROGETTI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI SCUOLA DELL’INFANZIA “TUTTI I COLORI DELL’AMICIZIA” Il progetto si propone di favorire nei bambini atteggiamenti di accoglienza delle diversità da cogliere come ricchezza per ciascuno. Progetto accoglienza: “A COME AMICO” Il progetto intende valorizzare la dimensione affettiva ed emotiva dell‟accoglienza sensibilizzare i genitori al valore educativo e formativo della frequenza continuativa. e “SCUOLA IN FESTA” Il progetto rivolto ai bambini di 5 anni, di tutti i plessi, si propone di rafforzare l‟autostima, sviluppare la coordinazione e la musicalità. “UNA SCUOLA A COLORI” Continuità Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria Il progetto si rivolge ai bambini della Scuola dell‟Infanzia e alle classi prime della Scuola Primaria PROGETTO “EMOZIONI IN GIOCO” MIUR-CONI “PLAY WITH ENGLISH” Il progetto mira ad arricchire lo sviluppo cognitivo del bambino creando le basi fonologiche della L 2. “VIVIAMO LO SPORT” Rivolto ai bambini di 5 anni di tutti i plessi, il progetto ha la finalità di sviluppare e acquisire il senso di appartenenza al gruppo, nel rispetto di regole condivise e di potenziare attraverso l‟attività motoria l‟organizzazione spaziale e le capacità logico-intuitive e creative del bambino. Percorsi di alternanza scuola-lavoro PROGETTO “LE BUONE PRATICHE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA” Liceo Statale S. Benedetto “SAGRA DELLE CILIEGIE” Il progetto accoglie la proposta avanzata dal territorio e mira ad avvicinare il bambino al mondo rurale dell‟economia locale. “EMOZIONI IN VIAGGIO” Progetto continuità con le ludoteche presenti nel territorio. 27 PROGETTI CON FINANZIAMENTI SPECIFICI PROGETTI PON-POR Progetti finanziati con Fondi Strutturali Europei –PON (FSE-FESR) Adesione all’Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN PROGETTI EE.LL. Progetti attivati sulla base di Convenzioni e Accordi di rete con gli Enti Locali, le istituzioni scolastiche e con le associazioni presenti sul territorio: Proloco, Cooperativa Armida, Cooperativa Itaca, Associazione AIDO, Consiglio Comunale dei Ragazzi, Biblioteca Comunale, Biblioteca dei bambini, Associazioni sportive, GAL sud est Barese, Università degli Studi di Bari per le attività di Tirocinio Formativo .AttivoAttivo..(TFA). PROGETTO SPERIMENTALE DI FORMAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA PER LE SCUOLE Iniziativa siglata dal MIUR e dalla BANCA D‟ITALIA per educare le giovani generazioni ad una corretta cultura economica, finanziaria e monetaria. PROPOSTE PROGETTUALI subordinate a FINANZIAMENTI SPECIFICI INCLUSIONE Al fine di integrare l‟offerta formativa rivolta agli alunni diversabili, si realizzano attività in orario curricolare ed extracurricolare nel rispetto della diversità di ognuno, per offrire a ciascun alunno pari opportunità e valorizzarne la specificità. INTERCULTURA Favorisce l‟integrazione degli alunni extracomunitari coinvolgendoli in specifici progetti finalizzati a sviluppare la comprensione e la comunicazione in lingua italiana e a promuovere l‟educazione interculturale. Art. 9 del C.C.N.L. progetto relativo ad aree a forte processo immigratorio. PROGETTO “FAMIGLIE AL CENTRO” AMBITO TERRITORIALE DI CONVERSANO – COOPERATIVA SOCIALE ITACA 28 PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Utenti Area artisticoespressivomusicale Progetto Cinema Progetto Teatro “ Petruzzelli e le opere per i ragazzi” “La natura: musica in movimento” “Opera in scena” “Geniali con un click” Tutte le classi Tutte le classi Interclasse di 4 ae 5a Interclasse di 1a Interclasse di 5a Interclasse di 4a Pallamano a scuola Giochi Sportivi Studenteschi Viviamo lo sport “Sport di classe “ nella scuola primaria MIUR-CONI Interclasse di 4a Interclasse di 5a Tutte le classi Tutte le classi Classi 4a e 5a “L‟ora del codice ( Coding)” Classi 3a e 4a Educazione alimentare “ Frutta nelle scuole” Tutte le classi Storia “A spasso nel tempo” Interclasse di 3a “Festa dei lettori” “Libriamoci! Giornata di lettura nella scuola” Tutte le classi Tutte le classi Educazione Fisica Area tecnologicoinformatica Area linguistico - espressiva “Raccontami una storia” Tempo Pieno Interclasse 2a Classe 3a B e 5a C T.P. Progetto CLIL:” Eco-friendly” “Learning English” Continuità “ Crescere con la musica” Scuola Primaria - Scuola Secondaria di primo grado “Una scuola a colori” Scuola infanzia-scuola primaria Classi 2^-3^-4^ – 5^ Interclasse di 5a Cinquenni e classi prime Inclusione “ Io coltivo, tu coltivi. A scuola di giardinaggio ” Classi con alunni disabili di scuola primaria Intercultura “Il mondo intorno a noi ” Alunni stranieri 29 VISITE di ISTRUZIONE CLASSI CLASSI CLASSI CLASSI CLASSI I II III IV V Masseria didattica “ RUOTOLO” – Cassano delle Murge Tenuta CARRISI Cellino S. Marco Matera “Sassi – museo - laboratorio” GROTTE di Castellana Margherita di Savoia “Saline” – “Gargano” VISITE GUIDATE ( Da effettuare all‟interno dell‟orario curricolare ) CLASSI CLASSI CLASSI CLASSI CLASSI I II III IV V Biblioteca dei Bambini - Conversano Industria “ Plastic Angela” - Conversano Ambiente Bosco – C.da S. Lorenzo Studi di Telenorba – Grotte e piante della Macchia Mediterranea Centro storico di Conversano e Pinacoteca Sarà possibile effettuare visite guidate nel territorio in bicicletta. 30 31 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ Il piano dell‟offerta formativa prevede per l‟a.s. 2014-2015 le seguenti attività: ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO Scrutini Programmazione disciplinare Valutazioni periodiche Preparazione del lavoro individuale AZIONI CONNESSE CON L’ATTIVITA’ DIDATTICA Cura di laboratori, sussidi didattici e biblioteca Riunioni per aree disciplinari Attività per gli alunni in difficoltà Attività di continuità Visite e viaggi di istruzione Funzionamento della biblioteca 32 ATTIVITA’ CONNESSE CON IL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Partecipazione alle attività dei Consigli di Interclasse e di Intersezione Partecipazione alle riunioni del Collegio dei Docenti Svolgimento degli scrutini e degli atti relativi alla valutazione Informazioni alle famiglie sui processi di apprendimento, sul grado di sviluppo della personalità, sui risultati degli scrutini quadrimestrali e finali PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO A.S. 2015/2016 a) Aggiornamento e formazione in servizio All‟inizio di ogni anno il Collegio dei Docenti definisce il piano delle attività interne ed esterne di aggiornamento-formazione, nonché i criteri per la partecipazione alle iniziative esterne. L‟art. 63 del CCNL 2006/2009 recita nel primo comma: “Nell‟ambito dei processi di riforma e di innovazione nella scuola e nelle istituzioni educative, la formazione costituisce una leva strategica e fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per una efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione e di formazione in servizio…” Ai sensi della legge 107 del 13 luglio 2015, art. 1, c. 124, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Pertanto, il Collegio Docenti approva per l‟a.s. 2015/2016 il seguente Piano di Formazione/Aggiornamento: 33 CORSO MONTE ORE DESTINATARI PERIODO Corso di formazione sull’uso del registro elettronico 4 ore ( 2 incontri da 2 ore) Docenti S. Primaria Novembre Docenti S. PrimariaS. Infanzia Nel corso dell‟ anno scolastico Formazione in rete a supporto delle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione” Da definire “Tecniche artistico-manipolative ed espressive” 8 ore ( 4 incontri da 2 ore) Docenti S. Infanzia Gennaio-Giugno “Sicurezza: D.Lgs. 81/2008” ( antincendio/ primo soccorso) Da definire Docenti – A.T.A. Gennaio/Giugno Educazione emotivo-affettiva 8 ore ( 4 incontri da 2 ore) Docenti S. Primaria S. Infanzia “Sostegno alla genitorialità” 9 ore (6 incontri da 1,30 ore) Genitori e docenti “Lingua digitale” “Matematica digitale” 10 ore ( 2 incontri da 3 ore; un incontro da 4 ore) Docenti Gennaio/Aprile Dicembre /Maggio Febbraio/Marzo b) Criteri per la partecipazione ad iniziative esterne La scuola favorisce la partecipazione del personale ad iniziative di formazione. Sono da considerarsi iniziative esterne tutte le attività di aggiornamento-formazione organizzate e svolte dall‟amministrazione, dalle Università, dagli istituti scientifici, dagli enti culturali e dalle associazioni professionali. La partecipazione a dette attività è vincolata ad alcune condizioni: che l‟attività abbia ottenuto il formale riconoscimento prescritto, nel caso di soggetti diversi dall‟amministrazione; che i temi in oggetto dei corsi di aggiornamento-formazione riguardino le seguenti problematiche assunte tra le finalità e gli obiettivi propri della nostra scuola: dispersione scolastica – disagio – continuità – comunicazione nei processi formativi – valutazione dei processi e dei prodotti formativi – educazione alla salute – integrazione degli alunni disabili – educazione ambientale – metodologia e didattica delle discipline – relazioni interpersonali nella comunità scolastica – normativa sulla sicurezza e sulla privacy – 34 intercultura – autonomia delle scuole – riforma dei cicli scolastici – linguaggi non verbali – nuove tecnologie informatiche; innovazioni, sperimentazioni, miglioramento della qualità del servizio scolastico, verifiche e valutazione dei risultati della scuola. la partecipazione, qualora non comporti l‟esonero dal servizio, è richiesta con formale istanza preventiva per la relativa autorizzazione da tutti i docenti interessati; Le iniziative di progettazione di attività finalizzate al miglioramento della qualità del servizio scolastico sono affidate alla professionalità di ogni singolo docente. Tuttavia, la responsabilità diretta del coordinamento e della gestione è affidata ai docenti con incarico di Funzione Strumentale ed alle commissioni di pertinenza, le quali raccolgono tutta la documentazione sull‟attività annuale svolta nella scuola per la verifica dei risultati e che saranno oggetto di discussione e di riflessione da parte del Collegio dei Docenti nella fase finale dell‟anno scolastico. CALENDARIO SCOLASTICO Inizio lezioni: Termine lezioni scuola primaria: Termine lezioni scuola dell‟infanzia: Termine 1° quadrimestre: Scrutini e valutazioni finali: 14.09.2015 08.06.2016 30.06.2016 29.01.2016 14.06.2016 FESTIVITA’ E PERIODI DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE 02 novembre 2015 24 novembre 2015 (Ricorrenza santo Patrono) 07 dicembre 2015 08 dicembre 2015 23 dicembre 2015 – 06 gennaio 2016 (vacanze natalizie) 8/9/ febbraio 2016 (vacanze di Carnevale) 24 marzo – 29 marzo 2016 (vacanze pasquali) 25 aprile 2016 02 giugno 2016 35 CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO ART. 29 C.C.N.L. 2007 COLLEGIO DEI DOCENTI (comma 3 lett. a) Mercoledì Martedì Lunedì Giovedì Giovedì Giovedì Giovedì 2 settembre 8 settembre 5 ottobre 29 ottobre 17 marzo 19 maggio 30 giugno 40 ore annue 2015 2015 2015 2015 2016 2016 2016 CONSIGLI DI INTERCLASSE (CCNL art. 29, c. 3/b) L 2007 Martedì 27 ottobre 2015 S.I.-S.P. Mercoledì 11 Novembre 2015 S.I.- S.P. Venerdì 29 gennaio 2016 S.P. Martedì 2 febbraio 2016 S.I. Giovedì 31 marzo 2016 S.P. Giovedì 5 maggio 2016 S.P. Martedì 29 maggio 2016 S.I. Elezione rappr. genitori negli OO.CC. (annuale) Insediamento; andamento educativo didattico, P.O.F. 2015/2016 Verifica attività didattica e valutazione alunni Verifica attività didattica e valutazione alunni Andamento didattico-educativo periodico Andamento didattico - educativo periodico Verifica attività didattica e valutazione alunni INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE Incontri con le famiglie per le informazioni sui risultati degli scrutini quadrimestrali e finali nonché sull’andamento delle attività educative (CCNL art. 29, c. 3/a) Martedì Martedì Mercoledì Martedì Giovedì Mercoledì Giovedì Venerdì 15 22 25 19 11 13 26 24 settembre settembre novembre gennaio febbraio aprile maggio giugno 2015 2015 2015 2016 2016 2016 2016 2016 S.I. S.P. S.P. S.I. S.P. S.P. S.I. S.P. Colloquio genitori 3 anni Colloquio genitori classi prime Colloquio genitori Colloquio genitori Schede di valutazione 1^quadrimestre Colloquio genitori Colloquio genitori Consegna schede di valutazione L‟ipotesi del piano annuale delle attività collegiali è stato approvato nella seduta del Collegio dei Docenti del 5 ottobre 2015. 36 PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA In riferimento agli artt. 8 e 12 del Regolamento dell‟Autonomia, l‟80% del monte ore annuale viene destinato a. Individuare, gli obiettivi formativi e i piani di studio personalizzati per l‟acquisizione delle competenze da parte dei bambini e degli alunni secondo i traguardi indicati negli allegati B-D (D. Lgs n°59 del 19.02.2004), le discipline e le attività costituenti la quota nazionale del curricolo e il relativo monte ore annuale; Introdurre forme di flessibilità organizzativa e didattica per favorire l‟individualizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento e integrazione dei soggetti in difficoltà; Ricercare la continuità nel processo educativo. La quota restante fino a un massimo del 20% viene destinata a: Definire itinerari disciplinari fondamentali e modalità di ampliamento dell‟offerta formativa Individuare all‟interno del curricolo complessivo, obiettivi formativi trasversali e verticali inerenti la formazione globale dell‟alunno. TEMPO SCUOLA La Scuola dell’Infanzia osserva il seguente orario scolastico: Dalle ore 8.00 alle ore 16.00, con servizio mensa, dal lunedì al venerdì per un totale di 40 ore settimanali. Nel corso dell‟anno scolastico il servizio mensa sarà sospeso in occasione delle riunioni sindacali e nei giorni 22 dicembre 2015, 5 febbraio 2016 e 23 marzo 2016 per assicurare la migliore organizzazione delle attività didattiche . La Scuola Primaria osserva il seguente orario: 8.00-13.30 dal lunedì al giovedì, 8.00-13.00 il venerdì per un totale di 27ore settimanali per le classi a tempo normale ( settimana corta); Dalle 8.00 alle 16.00, con servizio mensa, dal lunedì al venerdì, per un totale di 40 ore settimanali per le classi a tempo pieno. Nel corso dell‟anno scolastico il servizio mensa sarà sospeso in occasione delle riunioni sindacali e nei giorni 22 dicembre 2015, 5 febbraio 2016 e 23 marzo 2016 per assicurare la migliore organizzazione delle attività didattiche. MODALITA' DI ACCOGLIENZA E USCITA ALUNNI SCUOLA DELL‟INFANZIA L‟accoglienza dei bambini avviene dalle ore 8.00 alle ore 9.30 L‟uscita avviene dalle ore 15.30 alle ore 16.00 SCUOLA PRIMARIA Gli insegnanti accolgono gli alunni, all‟ingresso della scuola, cinque minuti prima dell‟inizio delle lezioni. È compito dei singoli docenti accompagnare nell‟aula i propri alunni. A metà mattina è prevista una breve pausa funzionale, considerata momento educativo per favorire la socializzazione e costituire concrete occasioni di educazione igienico-alimentare. Al momento dell‟uscita i docenti accompagnano le scolaresche, disposte in fila, fino al cancello dell‟ingresso riservato agli alunni. 37 ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI Le docenti della Scuola dell‟Infanzia effettuano un servizio di 25 ore di insegnamento settimanale articolato su cinque giorni. I docenti della Scuola Primaria effettuano un servizio di 22 ore di insegnamento settimanale, cui si aggiungono 3 ore di programmazione ogni dieci giorni circa, dalle 16.00 alle 19.00. Le ore di contemporaneità/disponibilità saranno utilizzate obbligatoriamente per la sostituzione dei colleghi durante il loro primo giorno di assenza, come da normativa vigente (L.107/2015 e L. 190/2014). STRUTTURE E MEZZI La scuola è dotata di Spazi interni Spazi esterni Laboratori tecnologico – informatici Laboratorio scientifico Laboratorio linguistico Laboratorio musicale Laboratorio prassico-manuale Aula di sostegno Palestra 38 VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche in itinere degli apprendimenti sono sistematiche e periodiche e si attuano mediante: Forme strutturate e non (conversazioni, correzione dei compiti assegnati, griglie, schede) Interventi individuali e/o di gruppo Esse sono finalizzate a : Sostenere il percorso educativo-didattico Verificare la validità e il grado di produttività Apportare opportune modifiche (dove emerge la necessità) La valutazione è quadrimestrale e realizzata con profili descrittivo-qualificativi desunti dalla lettura critica dei risultati ottenuti dalle varie prove. Essa è caratterizzata da criteri di: CHIAREZZA (intellegibilità) CONGRUENZA (coerenza con i giudizi analitici) PROMOZIONALITA‟ (valorizzazione dei traguardi conseguiti) 39 INVALSI Alle ordinarie modalità di valutazione si affiancano anche le prove nazionali INVALSI, la cui finalità, prescritta dal D.Lgs. 286/2004, consiste nel progressivo miglioramento e armonizzazione del sistema dell'istruzione. Riveste particolare importanza, accrescere nella Scuola la cultura della valutazione e dell‟autovalutazione, come strumento indispensabile per migliorare la qualità del servizio reso alla comunità. La direttiva Miur n°75 del 15.09.2008 prot. 6342 disciplina alcuni aspetti fondamentali della valutazione: Valutare il sistema scolastico basandosi su indicatori generali; Rilevare gli apprendimenti degli studenti nei momenti di ingresso ed uscita dei diversi livelli di scuola (alunni della seconda e quinta classe di Scuola Primaria); Valutare gli apprendimenti nelle aree disciplinari relative all‟italiano e alla matematica. La scuola, avvalendosi del gruppo professionale costituito, predisporrà ogni azione utile alla partecipazione attiva e proficua alle iniziative predisposte dal Ministero e dall‟Invalsi all‟interno del programma nazionale di valutazione del sistema scolastico. AUTOANALISI E VALUTAZIONE DI ISTITUTO RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 è stata disposta –per il triennio costituito dagli aa. ss. 2014/2015,2015/2016, 2016/2017- la progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione secondo le fasi previste dall‟art.6,comma 1,del D.P.R. n. 80 del 28 marzo 2013. Ogni scuola è invitata all‟elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) attraverso una piattaforma operativa unitaria predisposta dai servizi informativi del MIUR. Tutto il lavoro intende essere innanzitutto uno stimolo alla riflessione, attraverso indicatori e dati affidabili, per poter meglio comprendere, rappresentare e migliorare la propria offerta formativa. Il sistema consente, quindi, ad ogni Istituzione scolastica, attraverso una lettura comparata dei propri dati con quelli riferiti a tutte le scuole del Paese, di sviluppare un processo di autovalutazione che, ponendo in relazione esiti di apprendimento, processi organizzativi e didattici e contesti socio-culturali, porta ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e le priorità verso cui orientare le azioni di miglioramento. Una volta terminata la compilazione del RAV , in ogni sua parte, il documento dovrà essere pubblicato nell‟apposita sezione di “Scuola in chiaro” dedicata alla valutazione e sul sito della scuola. PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE DELL’ISTITUZIONE L‟autoanalisi è tesa a rilevare l‟efficacia, l‟efficienza e la appropriatezza dei servizi offerti al fine di: Raccogliere elementi di riflessione per la progettazione dell‟anno scolastico successivo; Rivedere il processo formativo con un‟offerta adeguata alle richieste e attese attuali; Favorire una circolazione di rapporti interpersonali, scambio di esperienze, pluralità di opportunità formative. Essa avviene attraverso strumenti idonei e appositamente predisposti con i quali il Dirigente Scolastico, gli insegnanti, il personale ATA ed i genitori accertano risultati, esiti, difficoltà e propongono le modifiche necessarie dal punto di vista organizzativo. 40 Gli aspetti sui quali costruire la qualità della scuola e da accertare alla fine di ogni anno scolastico sono: le strutture i processi di insegnamento-apprendimento la relazionalità la comunicazione l‟organizzazione la flessibilità l‟interazione con il territorio e le varie agenzie educative. Al fine di avviare una ricerca valutativa sui livelli di efficacia ed efficienza del servizio,il Dirigente Scolastico le docenti titolari delle funzioni strumentali, elaborano strumenti di analisi e procedono alla valutazione del Circolo. Al termine dell‟anno scolastico la commissione sottopone i risultati al Collegio dei docenti. SICUREZZA A SCUOLA (ai sensi del T.S. D.Lgs. 81/2008) Il Testo Unico D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008, la Legge 106/2009 e ss. mm. ii. ridisegnano la materia della salute e sicurezza sul lavoro, le cui regole (fino ad oggi contenute in una lunga serie di disposizioni, succedutesi nel tempo ) sono state rivisitate e collocate in un‟ottica di sistema. Lo stesso Testo Unico identifica la scuola non solo come luogo di lavoro, ma ad essa assegna un ruolo attivo nella promozione della cultura della prevenzione e di valorizzazione del lavoro e della sua sicurezza. Esso ribadisce una serie di obblighi sia per il Dirigente Scolastico, che in qualità di “datore di lavoro” è chiamato a ridisegnare con attenzione tutta la mappa dell‟organizzazione del personale, sia per i lavoratori: docenti, personale ATA, alunni. Piano di prevenzione dei rischi Ogni ambiente può presentare pericoli, ma il rischio che essi possano arrecare dei danni dipende da quanto essi sono conosciuti e da quali indicazioni si seguono per evitarli. Anche nell‟interno dell‟edificio scolastico sono presenti dei pericoli , ma attraverso un‟attenta osservazione dell‟ambiente che ci circonda ( l‟aula, i corridoi, la palestra, i laboratori, ecc.) è possibile acquisire le informazioni necessarie per prevenire i rischi insiti nell‟ambiente scolastico. Il Testo Unico D.Lgs.81/2008 rappresenta per la scuola un momento di grande impegno educativo che coinvolge tutto il personale indicando e prescrivendo degli obblighi: per gli alunni, che equiparati a dei lavoratori, devono usare mezzi di prevenzione per prendersi cura della propria sicurezza e di quella delle persone sulle quali possono ricadere le proprie azioni; per tutto il personale ( docenti e personale ATA ) che devono contribuire, insieme al Dirigente Scolastico, all‟adempimento degli obblighi previsti a tutela della protezione collettiva ed individuale; osservare le disposizioni in materia di sicurezza, segnalare qualsiasi condizione di pericolo…, partecipare ai programmi di formazione e informazione; per il Dirigente Scolastico, che insieme al Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, elabora e aggiorna il Documento di valutazione dei rischi contenente: la relazione sulla valutazione dei rischi con l‟indicazione dei criteri adottati; 41 le misure di prevenzione e di protezione per migliorare la sicurezza e la salute nel luogo di lavoro; un programma di attuazione delle misure di cui sopra; gli aspetti gestionali quali: il programma di informazione e formazione di tutto il personale; la cura della segnaletica e della manutenzione..; la prevenzione e la protezione contro i rischi derivanti da agenti chimici, fisici e biologici ( in particolare derivanti dal piombo, dall‟amianto e dal rumore ) e dall‟uso di strumenti e apparecchiature, compresi i videoterminali; le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso.. Non basta solo l’attenzione per prevenire gli incidenti nella scuola, è molto importante la conoscenza dei rischi che ogni ambiente comporta. PIANO DI EMERGENZA La scuola ha un suo piano di evacuazione per l‟emergenza. La cartina appesa sulla porta della classe permette di capire la posizione e di conoscere il percorso per raggiungere l‟uscita di emergenza. In ogni classe vengono individuati: 1 alunno apri-fila 1 alunno chiudi-fila PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI Tutti gli atti della scuola, salvo espliciti impedimenti previsti dalla legge, sono pubblici e pubblicizzabili. I responsabili della scuola, ognuno al proprio livello, ne garantiscono l‟accesso e la visione, pur sempre nel rigoroso rispetto delle norme esistenti. Il diritto di accesso a documenti ed atti scolastici consiste nella richiesta di prenderne visione o di averne copia, a condizione che il richiedente sia titolare di un interesse giuridicamente rilevante. La richiesta, adeguatamente motivata, è rivolta al Dirigente Scolastico. Essa è redatta in carta semplice ove trattasi di richiedente legato da rapporto di servizio con la scuola. Legge sulla privacy. Quando l‟atto richiesto in copia riguardi più persone, l‟avente diritto può ottenerlo solo per la parte di stretta pertinenza. Così per un documento riguardante più alunni, il genitore può ottenere copia solo della parte riguardante il proprio figlio. Non sono consentite richieste miranti a semplice desiderio di conoscenza e curiosità. Non sono accessibili atti rientranti nella seguente tipologia: sfera privata di soggetti operanti nella scuola o terzi in legittimo rapporto con essa; salute personale; rapporti informativi sul personale e relativa attività. Trascorsi senza esito almeno 30 giorni dalla data di presentazione, la richiesta deve intendersi rifiutata. Contro il rifiuto, l‟interessato può produrre ricorso giurisdizionale al TAR della Puglia entro 30 giorni successivi. SERVIZI AMMINISTRATIVI La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone l‟osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: Celerità delle procedure; Trasparenza; Tempi di attesa agli sportelli; Flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. 42 Delibera di approvazione Collegio dei Docenti del 5 ottobre 2015 Delibera di approvazione del Consiglio di Circolo del 13 ottobre 2015 Il Vicepresidente del Consiglio di Circolo Sig.ra Tiziana Boccuzzi Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Guillermina DE GENNARO 43 PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER UN’INCLUSIONE CONSAPEVOLE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI FINALITA’ Alla luce delle disposizioni contenute nella legge 8 ottobre 2010 n. 170 e del D.M. 12 luglio 2011, la nostra scuola ha stilato un PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA che costituisce una guida d‟informazione riguardante l‟accoglienza, l‟integrazione e l‟inserimento degli alunni con bisogni educativi speciali all‟interno della nostra scuola. Le molteplici situazioni individuali degli allievi, i diversi livelli socio-culturali, le differenti modalità di acquisire ed elaborare informazioni, i personali ritmi e stili di apprendimento rendono necessario un lavoro individualizzato e la progettazione di interventi e azioni mirate e di Percorsi didattici personalizzati attivando tutte le risorse possibili. Il protocollo contiene: principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con bisogni educativi speciali; definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all‟interno dell‟Istituzione scolastica; 44 traccia le linee delle possibili fasi dell‟accoglienza e delle attività di facilitazione per l‟apprendimento; costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate. Il documento si propone di: - definire pratiche condivise tra tutto il personale all‟interno della nostra scuola; - facilitare l‟ingresso a scuola e sostenere gli alunni nella fase di adattamento al nuovo ambiente; - promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali (Comune, ASL, Cooperative, Enti di formazione); STRATEGIE DIDATTICHE La scuola si presterà ad identificare nel processo di insegnamento - apprendimento di uno studente con DSA, percorsi diversi, strategie alternative procedendo per gradi diversi di difficoltà nel conseguire l‟obiettivo. Pertanto l‟azione didattica dovrà risultare adeguata, personalizzata e “metacognitiva”. In particolare potrà essere utile ricorrere al canale visivo, al linguaggio iconico e, se possibile si sfrutteranno canali di apprendimento alternativi, come la visione di filmati, l‟ascolto dei testi (in sostituzione della lettura) e le schematizzazioni. La didattica prevista per gli studenti con DSA risulterà funzionale per tutti gli studenti. Sarà inoltre importante che l‟insegnante: • conosca la diagnosi (per l‟istituzione scolastica è legalmente valida sia una diagnosi pubblica che privata, purché firmata da un neuropsichiatra infantile o uno psicologo, redatta secondo le linee guida) • sia adeguatamente informato sulle tematiche dei D.S.A. • parli alla classe, previo accordo con la famiglia, e la coinvolga, non nascondendo il problema ma spiegando le necessità dello studente con D.S.A. per evitare fraintendimenti fra gli studenti • collabori attivamente con i colleghi per garantire risposte coerenti al problema e con i genitori e con chi segue lo studio pomeridiano dello studente. Parallelamente sarà importante offrire allo studente l‟opportunità di compensare le sue difficoltà per mezzo di strumenti compensativi, dispensativi e compensativi informatici. Lo strumento compensativo non rappresenta e non deve essere visto come una facilitazione, piuttosto rappresenta il mezzo per compensare la difficoltà determinata dal disturbo e consente il dispiegarsi pieno delle altre abilità. STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI Nel Protocollo indichiamo alcuni dei principali strumenti compensativi e dispensativi, precisando tuttavia che l‟insegnante può sentirsi direttamente coinvolto nella loro ideazione e creazione. Difatti il docente conosce le individualità degli studenti ed ha di conseguenza una posizione privilegiata nell‟individuare i percorsi di apprendimento più idonei. STRUMENTI COMPENSATIVI Utilizzo di mappe concettuali e mentali, schemi, grafici e tabelle per lo studio e in fase di verifica (orale e scritta) - dizionari digitali per la lingua italiana, straniera e non nativa da usare con il PC software per la creazione di mappe e tabelle 45 - software per la matematica – traduttori – calcolatrice – formulari - uso del PC per la stesura dei testi, la lettura per mezzo di sintesi vocale, la creazione di mappe concettuali e l‟uso di power point come ausilio all‟esposizione orale - uso del registratore (MP3) in sostituzione agli appunti manoscritti o per la stesura del testo. STRUMENTI DISPENSATIVI I D.S.A., non consentendo il raggiungimento dell‟automatismo dell‟apprendimento, denotano maggiore lentezza e affaticabilità nello svolgimento delle prove e nello studio in generale. Può essere importante, di conseguenza, dispensare lo studente da alcune tipologie di compiti. In generale le prove da dispensare riguarderanno la quantità del compito piuttosto che la qualità dello stesso; può talvolta rivelarsi importante non limitarsi a ridurre la quantità di compiti richiesti ma va riconsiderata la modalità di svolgimento degli stessi, garantendo comunque gli obiettivi minimi di apprendimento. Le principali misure dispensative da adottare saranno le seguenti: l‟insegnante deve evitare di chiedere lettura a voce alta, a meno che lo studente non ne faccia richiesta; non va richiesta eccessiva memorizzazione dei termini (in particolare se astratti); rispetto dei tempi standard (tempi maggiori per l‟espletamento delle prove o meglio tempi ottimizzati, con meno esercizi per ogni tipologia). Può essere importante concordare con lo studente e la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa e intervenire relativamente alla quantità di compiti e non alla qualità degli stessi. INFORMATICA E D.S.A. L‟informatica è una importante risorsa per favorire l‟autonomia nello studio. Esistono numerosi programmi informatici specifici per gli studenti con D.S.A. (e non solo), la cui funzione non rimane esclusivamente la compensazione delle difficoltà legate al disturbo ma anche il mezzo per una presa di consapevolezza delle proprie ed individuali strategie di apprendimento e un importante rinforzo all‟autostima e l‟immagine di sé. Per la Lettura: Si potranno utilizzare software di abilitazione e potenziamento - programmi di sintesi vocale attraverso una voce digitale il PC “legge” qualsiasi testo in formato digitale (testi da internet, file di testo, libri scolastici digitali.) consentendone anche il salvataggio come file audio – audiolibri e libro parlato: case editrici e associazioni di volontari offrono un‟ampia scelta di libri, romanzi, racconti di ogni genere in traccia audio, letti da attori professionisti o volontari. Per la Scrittura: scrittura al pc con programmi di correzione ortografica - predittore lessicale – programmi (anche gratuiti) per la velocizzazione della battitura al computer. Per lo Studio: programmi per la creazione di mappe concettuali, mappe mentali, schemi, tabelle figurate come ausilio allo studio e alla ripetizione. Questi programmi consentono il salvataggio, la modifica, la stampa, la possibilità di integrare il lavoro precedentemente svolto - uso di presentazioni di slides come ausilio all‟esposizione verbale - dizionari digitali per la lingua italiana e le lingue straniere, programmi informatici per le scienze matematiche, le equazioni e la creazione di figure geometriche. LIBRI SCOLASTICI DIGITALI Alcune difficoltà di lettura, comprensione e memorizzazione degli studenti con D.S.A. possono trovare un valido aiuto nei libri digitalizzati. Attraverso la convenzione tra 46 numerose case editrici e l‟AID è stato possibile rendere molti libri di testo, adottati nelle scuole, digitali (file PDF), il che ne consente la visone al pc, la lettura per mezzo di sintesi vocale, la modifica o semplificazione. Questo vuol dire che, con la tecnologia di sintesi vocale installata sul sistema operativo del computer è possibile far leggere al pc il contenuto del libro. La nostra scuola potrebbe pertanto adottare testi scolastici che siano anche disponibili in formato digitale e consentano allo studente l‟utilizzo di libri digitalizzati . PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO / PIANO EDUCATIVO PERSONALIZATO P.D.P. / P.E.P. Compito della scuola è quello di assicurare, nel modo più ampio possibile, il successo formativo a ciascun alunno (DPR 275/99). Questo obiettivo richiede un‟attenzione alle potenzialità e alle specifiche inclinazioni e un conseguente adeguamento della proposta didattica. L‟esperienza maturata in molti anni di lavoro nella scuola, indica che il piano didattico personalizzato (P.D.P.) rappresenta lo strumento più efficace per impostare percorsi personalizzati di studio elaborati in base a specifiche esigenze di alunni con D.S.A. Il P.D.P. viene deciso dagli insegnanti relativamente ai ragazzi con D.S.A.. Nel P.D.P.vanno riportati: la descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, calcolo…) il grado di consapevolezza da parte dell‟alunno le eventuali modificazioni degli obiettivi didattici l‟utilizzo degli strumenti dispensativi e compensativi, gli obiettivi, le strategie e le metodologie didattiche, le modalità di verifica e i criteri di valutazione - le griglie di valutazione, debitamente modificate e il patto con la famiglia. VERIFICHE E VALUTAZIONI VERIFICA E MODALITÀ DA METTERE IN ATTO: Conoscendo le caratteristiche dei DSA, l‟alta affaticabilità di questi alunni e il risultati ottenuti spesso inferiori alla maturità cognitiva dei soggetti, è opportuno che le verifiche tengano conto di specifiche modalità da mettere in atto: � le verifiche avranno come oggetto obiettivi e contenuti ben specificati ciascuna competenza dell‟alunno richiede una verifica specifica definizione di obiettivi e contenuti specifici � sarà opportuno compensare/integrare i compiti scritti ritenuti non adeguati con prove orali; all‟alunno sarà concesso l‟uso di mediatori didattici calcolatrice, vari ausili, tavole compensative, schemi e mappe concettuali durante le prove scritte e orali. I tempi e le modalità delle verifiche saranno pianificati (possibilmente non più di una al giorno e più di tre alla settimana, tempi più lunghi o/e verifiche più brevi) VALUTAZIONE Sarà individualizzata tenendo conto delle caratteristiche personali del disturbo, del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi; ad esempio, in fase di correzione degli elaborati degli studenti, si terrà conto dell‟influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione, ortografia, sintassi e grafismo) e sarà orientata la valutazione su competenze più ampie e generali come da normativa (L. 170 dell‟8 ottobre 2010). 47 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Premessa Il Protocollo di Accoglienza per l‟inclusione degli alunni con cittadinanza non italiana contiene principi, criteri e indicazioni operative riguardanti l'iscrizione e l'inserimento di tali alunni; definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo e dei mediatori culturali; traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l'apprendimento della lingua italiana. Esso è stato elaborato in linea con quanto previsto dalla normativa vigente e tenendo conto in particolare della C.M. n°2 dell’8 gennaio 2010 che recita: “Nell’ambito dell’ampio scenario evidenziato, particolare attenzione e cura vanno rivolte alla inclusione ed alla integrazione degli alunni stranieri, al fine di predisporre, nei loro confronti, condizioni paritarie che possano prevenire le situazioni di disagio e di difficoltà derivanti dai nuovi contesti di vita e di studio e contribuire a creare la indispensabile condivisione delle norme della convivenza e della partecipazione sociale. …Pur nella oggettiva complessità della questione, infatti, la scuola non può certo rinunciare alla sua priorità fondamentale, che è appunto quella di perseguire con ogni possibile efficacia e responsabilità una istruzione di qualità”. Il Protocollo, strumento di lavoro integrato e rivisto periodicamente dal Collegio dei Docenti, è adottato dal Consiglio di Circolo e costituisce parte del Piano dell‟Offerta Formativa. Finalità Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo di Accoglienza, la Scuola si propone di: facilitare l‟ingresso nella comunità scolastica degli alunni con cittadinanza non italiana, sostenendoli nella fase di adattamento al nuovo ambiente; proporre un clima di accoglienza e attenzione alle relazioni, che prevenga o rimuova eventuali ostacoli alla piena inclusione; definire e attivare pratiche condivise all‟interno dell‟Istituto Scolastico in tema di accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana, anche perché la Scuola si offra quale contesto favorevole all'incontro tra le culture e alla valorizzazione delle "storie" di ogni alunno; promuovere la comunicazione e la collaborazione fra Scuola, famiglia e agenzie del territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale, nella direzione di un sistema formativo integrato. 48 Indice del Protocollo Il presente Protocollo di Accoglienza delinea tre aree per le prassi condivise: 1. Amministrativa e informativa: l'iscrizione e l'inserimento a scuola degli alunni stranieri. 2. Comunicativa e relazionale: i compiti e i ruoli degli operatori scolastici, le fasi dell'accoglienza e del percorso di inclusione nella vita scolastica. 3. Educativa e didattica: le fasi relative all'assegnazione della classe, all‟insegnamento dell'italiano come seconda lingua (L2), alla valutazione. 1. Area amministrativa e informativa Quest‟area viene gestita dall‟incaricato/a di segreteria per la didattica e rappresenta il primo approccio delle famiglie degli alunni con cittadinanza non italiana all'Istituzione Scolastica. I compiti e le azioni principali in questa fase sono: informare la famiglia sull'organizzazione della Scuola, consegnando note informative se necessario nella lingua d'origine (quando possibile); consegnare alla famiglia il Piano dell‟Offerta Formativa, se necessario tradotto nella lingua d'origine (quando possibile); sulla base dell‟età anagrafica dell‟alunno, accertare se e come è stato assolto l'obbligo scolastico; iscrivere l'alunno utilizzando la modulistica eventualmente predisposta, acquisendo contestualmente l'opzione di avvalersi o non avvalersi dell‟Insegnamento della Religione Cattolica; informare i genitori del tempo che intercorrerà tra l'iscrizione e l'effettivo inserimento nella classe; fissare il primo incontro tra la famiglia e il docente della classe ricevente. 2. Area comunicativa e relazionale In quest‟area agiscono una Commissione Accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana ed una Commissione Intercultura. 2.1 La Commissione Accoglienza Essa è rappresentativa delle diverse figure coinvolte e ha il compito di seguire le varie fasi dell‟inclusione degli alunni con cittadinanza non italiana a partire dal momento della richiesta di iscrizione a scuola. Tale Commissione è formata da: Dirigente Scolastico, un gruppo di docenti rappresentanti gli ordini di scuole presenti nel Circolo Didattico, incaricati dell‟accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana, incaricato/a della segreteria per il settore didattica. La Commissione si riunisce ogni qualvolta si presenti il caso di nuova iscrizione di alunni con cittadinanza non italiana. I compiti e le azioni della Commissione Accoglienza sono: esaminare la prima documentazione raccolta dalla segreteria all'atto dell'iscrizione; effettuare un colloquio con la famiglia nel quale raccogliere ulteriori informazioni su situazione familiare, storia personale e scolastica, competenza linguistica dell'alunno; 49 fornire alla famiglia, nel contesto del suddetto colloquio, informazioni sull‟organizzazione della Scuola e prospettare l‟opportunità della stretta collaborazione con la Scuola stessa; effettuare un colloquio con l'alunno per la valutazione delle abilità, delle competenze, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi; proporre l'assegnazione dell‟alunno alla classe e stabilire, sulla base degli elementi raccolti durante i colloqui, la classe specifica d‟inserimento, tenendo conto dell‟età anagrafica, dell‟ordinamento degli studi del Paese di origine e/o di provenienza, del primo accertamento di competenze e abilità, delle aspettative familiari emerse dal colloquio, del numero di alunni per classe e della presenza di altri alunni stranieri nell‟Istituto Scolastico. Il colloquio con l‟alunno dovrà consentire alla Commissione di: rilevare il livello di conoscenza dell‟italiano in base al quadro comune europeo; rilevare le abilità di lettura in lingua madre; rilevare le abilità logiche-matematiche. Fra l‟atto formale dell‟iscrizione e l‟effettivo inserimento nella classe assegnata intercorre il lasso di tempo che permette di curare i fondamentali per l‟inserimento (scambio di informazioni, accordi con Consiglio di Classe che accoglierà l‟alunno, preparazione della classe). Per gli alunni che si iscrivono durante il periodo estivo, l‟inserimento effettivo nella classe avverrà, previa convocazione della Commissione, a settembre prima dell‟inizio delle lezioni. Si può prevedere, in caso di iscrizione in corso d‟anno, che l‟alunno non frequenti la Scuola finché non saranno espletate le prime fasi del Protocollo d‟Accoglienza (iscrizione, colloquio, determinazione della classe). 2.2 Il patto formativo con la famiglia Durante il colloquio con la famiglia è compito della Commissione Accoglienza rendere esplicito ciò che la Scuola in Italia richiede agli alunni e alle loro famiglie. In particolare si farà presente che: si richiede l‟esecuzione dei compiti a casa; si richiede la gestione in autonomia del materiale scolastico; si richiede il rispetto della disciplina, pur considerando che la partecipazione dell‟alunno durante le lezioni è sollecitata ed è considerata positiva; si informa che è necessario che la famiglia durante l‟anno scolastico firmi avvisi, consensi per uscite didattiche e comunicazioni di assenze; si stabilisce un patto formativo con l‟alunno e la sua famiglia, nel quale si richiede l‟acquisizione della lingua italiana come un obiettivo fondamentale; si prospetta una buona acquisizione della lingua italiana nell‟arco di almeno 3 anni; si precisa che non è da considerarsi mancanza di rispetto da parte dei docenti se un genitore aspetta il proprio turno nei colloqui a scuola; si richiede la partecipazione dei genitori alla vita scolastica. 2.3 La Commissione Intercultura Essa è formata da un docente funzione strumentale per l‟accoglienza alunni con cittadinanza non italiana (Area 1) e da un gruppo di docenti rappresentanti gli ordini di scuole presenti nel Circolo Didattico, facenti parte anche della Commissione Accoglienza. I compiti e le azioni della Commissione Intercultura sono: 50 promuovere l‟attuazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati e facilitando, ove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti incaricati dell‟alfabetizzazione; favorire e facilitare il rapporto con la famiglia; stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre istituzioni scolastiche per condividere proposte, progetti e corsi di formazione; fornire tutte le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l'alunno in classe; individuare con il Consiglio di Classe dell‟alunno i percorsi di mediazione e facilitazione; convocare, per il primo incontro con la famiglia e l'alunno straniero, un insegnante del Consiglio di Classe che presumibilmente accoglierà il nuovo iscritto; curare la documentazione relativa all‟inclusione, opportunamente predisposta dal Consiglio di classe. 2.4 Criteri di assegnazione alla classe I dati raccolti nelle fasi precedenti permettono di assumere decisioni in merito alla classe di inserimento secondo le indicazioni del DRP 31/08/99 n.394, posto che l'iscrizione di un minore con cittadinanza non italiana alla Scuola dell'obbligo in Italia può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori con cittadinanza non italiana soggetti all‟obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all‟età anagrafica, salvo che venga decisa in Commissione l‟iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: dell‟ordinamento degli studi del Paese di origine e/o di provenienza dell‟alunno, che può determinare l‟iscrizione a una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all‟età anagrafica; dell‟accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell‟alunno; del corso di studi eventualmente seguito dall‟alunno nel Paese di origine e/o di provenienza; del titolo di studio eventualmente posseduto dall‟alunno. E‟ necessario, inoltre, tener presente che ciascuna classe non deve superare la quota del 30% di alunni stranieri. La Commissione Intercultura può rilevare l‟opportunità della consulenza di un mediatore culturale che fornisca informazioni sui sistemi scolastici dei Paesi di origine e/o provenienza, sulla tipologia dei loro curricoli, sulla durata e sul calendario scolastico. La decisione finale riguardo all‟assegnazione dell‟alunno con cittadinanza non italiana alla classe spetta, comunque, al Dirigente Scolastico. 3. Area educativa e didattica In questa fase il Consiglio di Classe, dopo aver valutato il nuovo alunno, individua i percorsi facilitati più opportuni di primo inserimento e successiva inclusione e stabilisce le modalità di adattamento dei programmi curricolari (INDICAZIONI NAZIONALI) e i percorsi di facilitazione relazionale. 3.1 L’accoglienza dell’alunno con cittadinanza non italiana L'accoglienza dell‟alunno costituisce uno dei momenti più significativi della sua vita scolastica e relazionale. Pertanto occorre progettarla e realizzarla in sinergia con 51 tutte le agenzie educative interessate. La fase dell‟accoglienza, quindi, deve configurarsi come espressione della volontà di instaurare e mantenere nella Scuola un clima sereno e motivante per tutti i protagonisti dell'azione educativa. La collegialità è il suo tratto caratteristico. E‟ tuttavia compito specifico degli insegnanti predisporre attività mirate a sensibilizzare soprattutto la classe che accoglie l‟alunno con cittadinanza non italiana. L‟accoglienza prevede le seguenti azioni: informare i compagni del nuovo arrivo, creando un clima positivo di attesa, fornendo informazioni sulla nazionalità del nuovo compagno, sulla conoscenza della sua lingua, individuandone il Paese di provenienza su una cartina geografica, chiedendo agli stessi studenti italiani cosa sanno di tale Paese; dedicare tempo ad attività di benvenuto e conoscenza; preparare un‟aula visibilmente multiculturale; individuare un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor (compagno di viaggio) del nuovo compagno, per favorire la conoscenza degli spazi, dei tempi e dei ritmi della scuola, e la comprensione dell'organizzazione delle attività educativo – didattiche; stabilire contenuti minimi adattando ad essi la verifica e la valutazione; programmare il lavoro con gli insegnanti che seguono l‟alunno; informare l‟alunno e la sua famiglia del percorso formativo predisposto per lui dalla Scuola; progettare azioni educativo - didattiche concrete per valorizzare la differente cultura. 3.2 Le fasi dell’inserimento nella classe Nella prima fase dell‟inserimento dell‟alunno nella classe, l‟insegnamento della lingua italiana va considerato come prioritario e decisivo, poiché fornisce gli strumenti linguistici indispensabili alla partecipazione delle attività comuni e alla socializzazione nell‟ambiente. Lo studio della lingua italiana, sia nell‟apprendimento sia nel consolidamento, è quindi l‟obiettivo prioritario per tutto il primo periodo di attività dell‟alunno con cittadinanza non italiana. Per quanto riguarda le materie di studio, è utile notare che il comma 4 dell‟art. 45 del D.P.R. n.394 del 31 agosto 1999 così recita: “Il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa”. Il Consiglio di Classe coinvolto, individuerà le forme di “adattamento delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell‟Infanzia e del primo ciclo d‟istruzione” secondo i seguenti criteri: temporanea esclusione dal curriculum di quelle discipline che presuppongono una specifica competenza linguistica, sostituendole con attività di alfabetizzazione e/o consolidamento linguistico; 52 riduzione degli obiettivi di apprendimento e dei contenuti di alcune discipline, in modo da favorire inizialmente il raggiungimento di obiettivi minimi disciplinari; sostituzione di parti di programma con altre più consone alla formazione e alle competenze dell‟alunno. Per assicurare agli studenti di nazionalità non italiana, soprattutto se di recente immigrazione e di ingresso nella scuola in corso d‟anno, la possibilità di seguire un efficace processo di insegnamento-apprendimento – e quindi una loro effettiva inclusione – la Scuola nell‟ambito dell‟autonomia può attivare iniziative di alfabetizzazione linguistica, per gruppi di livello sia in orario curricolare (anche in ore di insegnamento di altre discipline) sia in corsi pomeridiani, quali: - moduli intensivi; laboratori linguistici; percorsi personalizzati di lingua italiana 3.3 L’Italiano come seconda lingua La scuola attiva laboratori di italiano L2, secondo necessità, articolandoli nei livelli previsti dal Portfolio europeo; tuttavia le classi di italiano L2 potranno prevedere nei laboratori accorpamenti di livelli simili (esempio: A1+A2 o B1+B2), seguendo questa classificazione dei livelli: Livello 1 (cfr Portfolio europeo livelli A1, A2) Alfabetizzazione di base, con l‟obiettivo che l‟alunno acquisisca una padronanza strumentale della lingua italiana. Livello 2 (cfr Portfolio europeo livelli B1, B2) Consolidamento delle abilità acquisite per migliorare la capacità espressiva e comunicativa, con l‟obiettivo che l‟alunno raggiunga una padronanza linguistica che gli consenta di esprimersi compiutamente e inserirsi nel nuovo codice comunicativo. Livello 3 (cfr Portfolio europeo livelli C1, C2) Apprendimento della lingua per studiare con l‟obiettivo che l‟alunno sappia utilizzare la lingua specifica delle varie discipline. 3.4 La valutazione Per quanto attiene alle modalità di valutazione e di certificazione degli alunni con cittadinanza non italiana, in particolare di coloro che sono coinvolti nella prima accoglienza, si fa riferimento a quanto disposto nelle norme, adattato nelle “Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana” proposte dal MIUR (Circolare ministeriale n.° 2 dell‟8 gennaio 2010), e a quanto in materia è deliberato dal Collegio dei Docenti (cfr. „La valutazione‟ nel POF). Anche se l‟art. 1 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009), al comma 9, stabilisce che “i minori con cittadinanza non italiana […] siano valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani” , rimangono operanti, in ragione dei previsti “adattamenti dei programmi”, le seguenti indicazioni e criteri: a) per il Consiglio di Classe che deve valutare gli alunni stranieri inseriti nel corso dell'anno scolastico diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto va privilegiata 53 conseguentemente la valutazione formativa rispetto a quella sommativa, prendendo in considerazione innanzitutto il percorso dell'alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l'impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. b) Il Consiglio di Classe potrà eventualmente decidere che gli alunni con cittadinanza non italiana in accoglienza, i quali non conoscendo la lingua italiana partono da un‟evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione centrata in primo luogo sulle attività pratiche, e quindi meno legate alla lingua come strumento di studio, quali: arte e immagine, musica, educazione fisica, tecnologia e, per alcuni aspetti, matematica. c) Il lavoro svolto dai suddetti alunni nei corsi di alfabetizzazione linguistica diventa parte integrante della valutazione di italiano o anche di altre discipline. Tale attività di alfabetizzazione sarà, quindi, oggetto di verifiche orali e scritte predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l‟insegnante curriculare. d) Nel caso in cui l‟alunno abbia una buona conoscenza di una lingua straniera europea (inglese –francese – spagnolo- tedesco), essa almeno in una prima fase può essere utilizzata come lingua veicolare per l‟acquisizione dei contenuti e la loro esposizione. e) Il Consiglio di Classe coinvolge la famiglia nei diversi momenti del processo valutativo e prevede, se necessario, d‟intesa con il Dirigente Scolastico la presenza di un mediatore linguistico durante i colloqui con i genitori e durante la consegna del Documento di Valutazione. f) Nella valutazione finale, per il passaggio da una classe all‟altra o da un grado scolastico al successivo, si deve tener conto dello sviluppo formativo dell‟alunno, degli obiettivi educativi e trasversali raggiunti anche in relazione alla situazione di svantaggio linguistico iniziale e alle possibili interferenze, nell‟acquisizione dei contenuti disciplinari, dovute allo sforzo compiuto per l‟apprendimento dell‟Italiano. 54 FUNZIONIGRAMMA A.S. 2015/16 FUNZIONI COMPITI COLLABORATRICE VICARIA Ins. Zivoli Antonia COLLABORATRICE DEL D.S. Ins. Vannella Lucrezia Sostituzione del D.S. in caso di assenza Supporto al lavoro del D.S. Coordinamento organizzativo e logistico su indicazioni del D.S. Coordinamento delle attività ordinarie dei plessi in raccordo con i referenti di plesso Diffusione delle informazioni, comunicazioni e materiali per l’ottimizzazione dell’organizzazione scolastica Coordinamento delle relazioni con le famiglie degli alunni, con gli operatori scolastici, con gli enti e le associazioni esterne che si relazionano con la scuola Coordinamento delle relazioni con il personale al fine di migliorare gli aspetti organizzativi dell’attività scolastica Cura dell’attribuzione quotidiana delle supplenze in collaborazione con l’ufficio di segreteria Partecipazione ai lavori degli organi collegiali e delle commissioni in sostituzione del D.S. Coordinamento delle attività delle Funzioni Strumentali su indicazione del D.S. Partecipazione ai lavori del GLI Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF Cura del coordinamento organizzativo e logistico, compresa la gestione della sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi in collaborazione con l’ufficio di segreteria Collegamento con i plessi decentrati anche in funzione dei compiti previsti dal DLgs. 81/2008 Coordinamento e organizzazione delle attività annuali dei docenti (programmazioni, ricevimento famiglie, assemblee e consigli di intersezione) Referente della sede di Via Guglielmi Cura delle relazioni con il personale scolastico, al fine di promuovere autonome iniziative tendenti a migliorare gli aspetti organizzativi, comunicativi e logistici previa intesa con il D.S. Coordinamento delle relazioni con le famiglie degli alunni, con gli operatori esterni della scuola, con gli enti e le associazioni che in qualche modo si relazionano con l’ambiente scolastico Diffusione di informazioni, materiali, comunicazioni aventi ad oggetto aspetti degli ambiti di cui sopra Sostituzione del D.S., d’intesa con il medesimo e con la docente collaboratrice vicaria Redazione dei verbali del Collegio dei Docenti Avanzamento di proposte al D.S. in ordine ad aspetti organizzativi, di coordinamento, comunicazione e relazione Partecipazione ai lavori del GLI Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF 55 F.S. AREA 1 Gestione del POF Ins. Babbo Angela AREA 2 Sostegno al lavoro dei docenti Ins. D’Alessandro Antonia 1. Raccolta e coordinamento dei progetti presentati e attivati dai docenti, loro monitoraggio e valutazione e coordinamento dei progetti di circolo 2. Elaborazione opuscoli informativi per le famiglie degli alunni nuovi iscritti in collaborazione con la F.S. Area 6 3. Attivazione di procedure di autovalutazione del servizio offerto 4. Valutazione INVALSI degli apprendimenti degli alunni 5. Valutazione dell’offerta formativa 6. Partecipazione ai lavori del GLI 7. Raccolta e invio della documentazione inerente a progetti e manifestazioni, in collaborazione con i referenti dei progetti relativi alla propria area, presso la direzione nonché alla F.S. preposta alla gestione del sito WEB Area 6 e alla F.S. Area 4 addetto stampa e comunicazione esterna. 8. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento 9. Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF 1. Individuazione dei bisogni formativi dei docenti 2. Coordinamento dei corsi e delle attività di aggiornamento/formazione 3. Cura della documentazione del Curricolo Verticale e della documentazione educativa e didattica 4. Organizzazione e coordinamento dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate sul territorio 5. Raccolta e invio della documentazione inerente a progetti e manifestazioni, in collaborazione con i referenti dei progetti relativi alla propria area, presso la direzione nonché alla F.S. preposta alla gestione del sito WEB Area 6 e alla F.S. Area 4 addetto stampa e comunicazione esterna 6. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento. 7. Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF 1. Elaborazione delle attività per l’inserimento degli alunni nell’ambiente scolastico educativo e coordinamento degli insegnanti di sostegno 1. Organizzazione orario docenti di sostegno e assistenti specialisti AREA 3 2. Partecipazione e verbalizzazione dei lavori del GLI 3. Cura delle problematiche dell’inclusione e dell’integrazione Interventi e servizi per gli alunni 4. scolastica e stesura del Piano Annuale per l’Inclusione 5. Applicazione del Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri 6. Partecipazione agli incontri promossi da istituzioni, enti locali, Ins. Belfiore M. Giovanna associazioni, reti di scuole su temi specifico 7. Produzione di documentazione specifica richiesta dal Collegio e/o dal Dirigente Scolastico 8. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento 9. Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF 56 AREA 4 Realizzazione di progetti d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola Ins. Calò Catherine AREA 5 Continuità ed orientamento Ins. Mastroleo Grazia AREA 6 Tecnologie informatiche e loro uso didattico Ins. Delliturri Maria 1. Cura delle relazioni con Enti Locali, associazioni, fondazioni, enti ed agenzie formative presenti nel territorio per la realizzazione di progetti ed iniziative formative 2. Ricerca e divulgazione di attività provinciali, regionali, nazionali ed europee volte a arricchire l’offerta formativa della scuola 3. Coordinamento delle attività relative al Consiglio Comunale dei ragazzi 4. Organizzazione orario per l’utilizzo della palestra per l’attività motoria curriculare e per l’attività pomeridiana a carico di eventuali associazioni sportive del territorio 5. Adesione ad attività ed iniziative concorsuali, competitive e progettuali individuate nell’ambito dell’ Offerta formativa 6. Raccolta e invio della documentazione inerente a progetti e manifestazioni, in collaborazione con i referenti dei progetti relativi alla propria area, presso la direzione nonché alla F.S. preposta alla gestione del sito WEB Area 6 7. Addetto stampa e comunicazione esterna 8. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento 9. Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF 1. Individuazione delle conoscenze, abilità e competenze che gli alunni dovrebbero possedere alla fine di ogni percorso scolastico, confrontando metodi e stili di insegnamento 2. Progettazione di attività atte a favorire il passaggio degli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria ed alla Scuola Secondaria di I° Grado 3. Programmazione ed organizzazione di attività funzionali alla continuità e orientamento 4. Cura delle fasi procedurali inerenti la scelta ed adozione dei libri di testo 5. Raccolta e invio della documentazione inerente a progetti e manifestazioni, in collaborazione con i referenti dei progetti relativi alla propria area, presso la direzione nonché alla F.S. preposta alla gestione del sito WEB Area 6 e alla F.S. Area 4 addetto stampa e comunicazione esterna. 6. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento 7. Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF 1. Informazione e gestione delle risorse informatiche e multimediali presenti nella scuola 2. Supporto in itinere ai docenti per l’utilizzo della strumentazione informatica 3. Gestione del sito istituzionale 4. Gestione informatica dei rapporti con le famiglie 5. Compilazione ed immissione on line di questionari di vario genere 6. Supporto alle altre F.S. per una maggiore efficienza informatica 7. Elaborazione opuscoli, inviti, locandine e manifesti informativi- divulgativi relativi ad eventi e progetti inclusi 57 nell’offerta formativa della scuola 8. Cura delle verifiche in itinere e della valutazione finale delle attività di riferimento 9. Partecipazione al gruppo di lavoro per la redazione del PTOF COMMISSIONE ORARIO Inss. 1. 2. 3. 4. 5. 6. M. Gabriella D’Accolti Angela Babbo Anna Sisto Anna Fanelli Lucrezia Vannella A.Zivoli COMMISSIONE PROGETTI Inss. 1. Antonia Zivoli 2. Angela Babbo 3. Angela Lo Greco 4. Gabriella D’Accolti 5. Elisabetta Giannuzzi 6. Lucrezia Vannella 7. Marisa Mastrangelo 8. Angela Meola 9. Palma Lestingi 10. Maria Delliturri 11. Maria Lorusso 12. Anna Fanelli REFERENTE LABORATORIO INFORMATICO (Via Firenze) Ins. Delliturri Maria REFERENTE LABORATORIO INFORMATICO/SCIENTIFICO (Via Guglielmi) Ins. Mastrangelo Marisa (Via Firenze) Ins. Lerede Maria, Carmela Coordinamento delle indicazioni proposte dal Collegio dei docenti in relazione all'organizzazione oraria Elaborazione del quadro orario settimanale delle lezioni Costituzione delle tabelle orarie provvisorie e definitive Valutare le proposte dei vari progetti (interni ed esterni) , Verificare la coerenza didattica nel nostro contesto, Verificare situazione di ridondanza, integrazione con altri progetti esistenti, confermare o meno le proposte. Adesioni a reti, Accettazione di proposte esterne che incrementano e/o migliorano la qualità e la varietà dell’offerta formativa. Custodia dei materiali e controllo tramite registrazione scritta dei fruitori e dei tempi d’impiego Controllo funzionamento e segnalazione eventuali guasti Collaudo e messa in opera dei materiali di nuovo acquisto Revisione e denuncia di smarrimento o danno delle attrezzature Custodia dei materiali e controllo tramite registrazione scritta dei fruitori e dei tempi d’impiego Controllo funzionamento e segnalazione eventuali guasti Collaudo e messa in opera dei materiali di nuovo acquisto Revisione e denuncia di smarrimento o danno delle attrezzature Regolamentazione oraria per l’adeguata fruizione dei laboratori 58 PRESIDENTI E SEGRETARI DI INTERCLASSE Classi I Presidente: D’Ambruoso Angela Segretario: Babbo Angela Classi II Presidente: Fantasia A. Elia Segretario: Sisto Anna Classi III Presidente: Lerede M. Carmela Segretario: Lofano Vitantonio Classi IV Presidente: Teofilo Maria Segretario: Fanelli Anna Classi V Presidente: Mastroleo Grazia Segretario: Amodio R. Aurelia Organizzazione e cura della documentazione relativa alla programmazione annuale nei suoi vari aspetti Individuazione e coordinamento della progettazione dell’O.F. facoltativa - opzionale e integrativa comprese le attività extrascolastiche Coordinamento delle riunioni dei Consigli e dei relativi atti, con la collaborazione del Segretario Comunicazione al D.S. di proposte, casi, richieste ed ogni altra necessità che dovesse emergere nel corso dell’a.s. PRESIDENTI E SEGRETARI DI INTERSEZIONE Via Guglielmi Presidente: Di Mise Angela Segretario: Ramunni F. Maria Via Firenze Presidente: Tinella Annunziata Segretario: Delliturri Maria Triggianello Presidente: Toscano felicia Organizzazione e cura della documentazione relativa alla programmazione annuale nei suoi vari aspetti Individuazione e coordinamento della progettazione dell’O.F. facoltativa - opzionale e integrativa comprese le attività extrascolastiche Coordinamento delle riunioni dei Consigli e dei relativi atti, con la collaborazione del Segretario Comunicazione al D.S. di proposte, casi, richieste ed ogni altra necessità che dovesse emergere nel corso dell’ a.s. Segretario: Fantasia Anna Tre Pergole Presidente: Lorusso Domenica Segretario: De Toma Raffaella 59 INFORMAZIONE REFERENTI DI SEDE Via Firenze: Ins. Zivoli Antonia Delliturri Maria Via Guglielmi: Ins. Vannella Lucrezia Laterza Angela Babbo Angela D’Alessandro Antonia Tre Pergole: Ins. Laricchiuta Fonte Diffusione ai colleghi e all’utenza di quanto comunicato dal Dirigente e dagli Uffici di Segreteria, in forma scritta e verbale, vaglio della posta in arrivo, diffusione interna delle circolari e degli avvisi, cura dell’albo Cura dei rapporti fra personale docente e ausiliario in funzione di risoluzione di eventuali urgenti problematiche organizzative e di gestione Rapporti con le famiglie per problematiche generali della scuola di cui riportare al D.S. Contatti con la direzione e gli uffici di segreteria per le questioni inerenti problematiche di sicurezza, rapporti con il Responsabile e l’addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione Segnalazioni al D.S. relative ad ogni problematica di pulizia nell’edificio scolastico e nell’area esterna Partecipazione agli incontri per le informazioni periodiche circa l’andamento della scuola ORGANIZZAZIONE Triggianello: Ins. Toscano Felicia Cura e coordinamento del rapporto tra personale docente e uffici amministrativi Coordinamento degli incontri di plesso e delle iniziative relative alla sicurezza Autorizzazione al cambio turno per motivate esigenze che non arrechino danno al servizio, previa comunicazione al D.S. Organizzazione del servizio in caso di improvvisa assenza o ritardo di un insegnante Conservazione e prestito dei materiali e dei sussidi della scuola Gruppo GLI Dott.ssa De Gennaro Guillermina (Dirigente Scolastico) Ins. Zivoli Antonia (docente Vicaria) Attività di programmazione generale dell’integrazione scolastica Ins. Vannella Lucrezia Attività di coordinamento delle iniziative educative e di (docente Collaboratrice) integrazione previste dai Piani Educativi Individualizzati Ins. Babbo Angela Promozione di una azione di sostegno permanente tesa (referente plesso via Guglielmi) all’individuazione delle risorse necessarie per rispondere ai Ins. Belfiore M. Giovanna bisogni degli alunni portatori di handicap (docente di sostegno) Ins. Delliturri Maria (docente scuola dell’Infanzia) 60 Ins. Lo Greco Angela ( docente scuola Primaria) Ins. Mastroleo Grazia (docente scuola Primaria) Dott.ssa Cinquepalmi Carmela (Psicologa) Dott.ssa Tarulli Francesca (Direttore Piano di Zona) Sig.ra Lorusso Maria (genitore S.P.) Sig.ra Fratella Teresa (genitore S.I.) Sig.ra Iacovazzo Pasqua (genitore alunno BES S.P.) Sig.ra d’Aloja Chiara (genitore Consiglio di Circolo) ASSETTO ORGANIZZATIVO SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SEDE “VIA FIRENZE” Ins. Vannella Lucrezia Ass.Amm.Vergori Ernesto RLS ASPP Ins. Delliturri Maria Fino Patrizia Loiacono Angela Zivoli Antonia Emanazione e diffusione ordine di evacuazione Ass. amm. Netti Giancarlo Vergori Ernesto Ins. Delliturri Maria Loiacono Angela Coll. D’Accolti Carmela Ass. amm. Vergori Ernesto Murro Milena Colagrande Vito Ins. Fino Patrizia Zivoli Antonia Ass. amm. Netti Giancarlo Vergori Ernesto Chiamate di soccorso: 118- Pronto Soccorso 115- Vigili del Fuoco Primo Soccorso Controllo Evacuazione Coll. Abbatepaolo Antonia 61 D’Accolti Carmela Spada Carmela Martinelli Matteo Coll. Abbatepaolo Antonia D’Accolti Carmela Spada Carmela Ass. Amm. Colagrande Vito Ass. Amm. Vergori Ernesto Colagrande Vito Murro Milena Ins. Delliturri Maria Loiacono Angela Ass. Amm. Netti Giancarlo Murro Milena Colagrande Vito Vergori Ernesto Chiusura/Aperture porte e cancelli esterni Interruzione Energia Elettrica e Centrale Termica Addetti alla prevenzione incendi Controllo Presidi antincendio (estintori-naspi-uscite-vie) SEDE “VIA GUGLIELMI” Ins. Laterza Angela Vannella Lucrezia Emanazione e diffusione ordine di evacuazione (piano terra Scuola dell’Infanzia) Ins. Babbo Angela D’Alessandro Antonia (primo piano scuola Primaria) Ins. Laterza Angela Coll. De Santis Rosa (piano terra Scuola dell’Infanzia) Chiamate di soccorso: Ins. Babbo Angela Coll. Guardavaccaro Barbara 118- Pronto Soccorso (primo piano scuola Primaria) Ins. Vannella Lucrezia Coll. De Santis Rosa (piano terra Scuola dell’Infanzia) 115- Vigili del Fuoco Ins. Babbo Angela Coll. Guardavaccaro Barbara (primo piano scuola Primaria) Ins. D’Alessandro Antonia Coll. De Santis Rosa Primo Soccorso (piano terra Scuola dell’Infanzia) Coll. Abbatepaolo Francesco Coll. Guardavaccaro Barbara (primo piano scuola Primaria) 62 Ins. Laterza Angela Vannella Lucrezia Controllo Evacuazione (piano terra Scuola dell’Infanzia) Ins. Babbo Angela D’Alessandro Antonia (primo piano scuola Primaria) Coll. Abbatepaolo Francesco Simone Francesco Schettini Anna Fantasia Fonte I. Chiusura/Aperture porte e cancelli esterni Coll. Abbatepaolo Francesco Simone Francesco Schettini Anna Fantasia Fonte I. Interruzione Energia Elettrica e Centrale Termica Coll. Abbatepaolo Francesco Simone Francesco De Santis Rosa Addetti alla prevenzione incendi Ins. Vannella Lucrezia Coll. De Santis Rosa Schettini Anna Controllo Presidi antincendio (estintori-naspi-uscite-vie) (piano terra Scuola dell’Infanzia) Ins. Babbo Angela Coll.Abbatepaolo Francesco Simone Francesco Guardavaccaro Barbara (primo piano scuola Primaria) SEDE “VIA TRE PERGOLE” Ins. Laricchiuta Fonte Lorusso Domenica Emanazione e diffusione Ins. Lorusso Domenica Coll.Galluzzi Giuseppe Chiamate di soccorso: 118- Pronto Soccorso Ins. Laricchiuta Fonte Coll. Galluzzi Giuseppe 115- Vigili del Fuoco Ins. Lorusso Domenica Coll. Galluzzi Giuseppe Primo Soccorso ordine di evacuazione 63 Coll. Galluzzi Giuseppe Operatore (Coop. Dussmann) Controllo Evacuazione Chiusura/Aperture porte e cancelli esterni Coll. Galluzzi Giuseppe Operatore (Coop. Dussmann) Interruzione Energia Elettrica e Centrale Termica Ins. Lorusso Domenica De Toma Raffaella Addetti alla prevenzione incendi Controllo Presidi antincendio (estintori-naspi-uscite-vie) Ins. Laricchiuta Fonte Lorusso Domenica SEDE “S. Francesco d’Assisi” TRIGGIANELLO Coll. Russo Liberata G. Rotolo Michele Emanazione e diffusione ordine di evacuazione Coll. Russo Liberata G. Rotolo Michele Chiamate di soccorso: 118- Pronto Soccorso 115- Vigili del Fuoco Ins. Fantasia Anna Lorusso Maria Coll. Rotolo Michele Primo Soccorso Ins. Lorusso Maria Coll. Rotolo Michele Controllo Evacuazione Chiusura/Aperture porte e cancelli esterni Ins. Toscano Felicia Coll. Rotolo Michele Interruzione Energia Elettrica e Centrale Termica Ins. Toscano Felicia Lorusso Maria Addetti alla prevenzione incendi Ins. Toscano Felicia Coll. Rotolo Michele Lorusso Maria Controllo Presidi antincendio (estintori-naspi-uscite-vie) 64 RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA EMERGENZE QUALIFICA DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTE DESIGNATO PERSONALE ATA RUOLO CORDINATORI GESTIONE EMERGENZE INCENDI EVACUAZIONE ADDETTO al TELEFONO MANSIONI Emana l’ordine di evacuazione dell’istituto. Coordina le operazioni d’evacuazione e di soccorso Costituisce un centro d’informazione per soddisfare le richieste di notizie Decide l’interruzione dell’erogazione d’energia elettrica e termica Provvede che non siano modificate le misure di sicurezza Richiede l’intervento secondo le procedura prevista nel PE “CHIAMATA di SOCCORSO” dopo diretta richiesta di un componente squadra Primo Soccorso Interviene con estintore per piccoli incendi secondo modalità prestabilite. Allontana le persone dalla zone dell’incendio Allontana i dell’incendio DOCENTI E PERSONALE ATA SQUADRA di PREVENZIONE INCENDI addestramento specifico da parte degli organismi competenti materiali combustibili dalla zona Interviene con altri estintori e con idranti, solo dopo il controllo dell’interruzione dell’alimentazione elettrica nella zona e circoscrive le fiamme. Prima di intervenire, si accerta che non si producano fumi tossici. In presenza di fumo tossici l’intervento del personale è effettuabile solo dopo aver adottato le idonee precauzioni (p.e. panno umido). Dopo lo spegnimento Controlla tutto il locale in modo accurato. Apre finestre o porte rivolte verso l’esterno per sgombrare il locale da eventuali fumi. Individua la fonte di pericolo, ne valuta l’entità e avvisa il centralino. DOCENTI E PERSONALE ATA ADDETTI ALLE EMERGENZE Chiude la valvola gas della centrale termica eventualmente presente. Attiva il segnale d’evacuazione agendo sul pulsante d’allarme (richiesta del coordinatore). Toglie tensione al fabbricato agendo sul pulsante d’allarme 65 (richiesta del coordinatore). Sorveglia la corretta evacuazione. Raccoglie i moduli d’evacuazione e li porta al centro d’informazione. Fa applicare le misure di sicurezza a tutta la classe secondo le procedure stabilite Verifica che nessun alunno si allontani dalla fila e che gli apri - fila e serra-fila eseguano i compiti assegnati. DOCENTI Provvede di aiutare gli alunni con handicap loro affidati. RESPONSABILE DI CLASSE/SEZIONE Prende il registro di classe. Chiude la porta dell’aula. Compila e fa pervenire al responsabile dell’area di raccolta il modulo d’evacuazione. Attuano le misure di sicurezza per l’evacuazione secondo le procedure stabilite. Si dispongono in fila e rimangono collegati fisicamente seguendo in modo ordinato il compagno che lo precede. ALUNNI APRI-FILA CHIUDI-FILA Se sorpresi da un terremoto al di fuori dell’aula seguono le procedure stabilite. I due allievi più vicini all’uscita dell’aula escono dall’aula solo se collegati fisicamente ai compagni che li seguono a dopo la conferma del docente. I due allievi più lontani dall’uscita dell’aula escono, controllando che non sia più presente nessuno nell’aula e chiudono la porta dell’aula. DOCENTI E ATA SQUADRA DI PRONTO SOCCORSO Intervengono per piccoli incidenti secondo procedure prestabilite. Controllano periodicamente le cassette di medicazione. Coordinano le operazioni di soccorso, in caso di interventi del Pronto Soccorso. Avvisano l’addetto al telefono, descrivendo lo stato dell’infortunato, per la chiamata al Pronto Soccorso. Avvisano i genitori in caso di incidente grave. Allontanano le persone dalla zona dell’incidente. 66 ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI PLESSI ED ALLE CLASSI SCUOLA PRIMARIA Plesso Via Firenze 1^A 1^B 2^A 2^B 3^A 3^C 4^A 5^A 5^B 5^C T.N. T.N. T.N. T.P. T.N. T.N. T.N. T.N. T.P. T.N. D’Ambruoso A./Trovisi /Spagnolo/ D’Ambruoso A. / Trovisi / Spagnolo/ Liuzzi A./Cavallo/Zivoli/Giannuzzi Meola/Lestingi/Lerede/Giannoccaro Liuzzi A./Cavallo/Zivoli/Calò Rotolo/Lerede Calò/Teofilo/Giannoccaro Mastroleo/D'Accolti/Spagnolo/Giannoccaro Mastroleo/D'Accolti/Spagnolo/Giannoccaro Fino/Giannuzzi/Giannoccaro Plesso Via Guglielmi 1^C 1^D 2^C 2^D 3^B 3^D 3^E 4^B 4^C 4^D 4^E 5^D 5^E 5^F T.N. T.N. T.N. T.N. T.P. T.N. T.P. T.N. T.P. T.N. T.N. T.P. T.N. T.N. Sisto M.C./Lestingi/Lo Greco/Giannoccaro Logreco/Lamanna/Babbo/Sabatelli Sisto A./Fantasia/De Laurentis/Buonasora/Sabatelli Sisto A./Fantasia/De Laurentis/Buonasora/Sabatelli Lo Greco/Marrone/Angiulli/Giannoccaro Lo Greco/Marrone/Angiulli/Sabatelli Laviola/Lofano/Sabatelli Bivacco/Fanelli A. Meola/Teofilo/Chiaffarata/Lofano/Sabatelli Chiaffarata/Teofilo/Angiulli/Lorusso/Sabatelli Buonasora/De Bellis/Fanelli A. Amodio/Mastrangelo/Trovisi/Sabatelli Amodio/Mastrangelo/De Donato/Sabatelli D’Alessandro/De Donato/Sabatelli Plesso Triggianello 1^E/2^E T.N. 3^F/4^F/5^G T.N. Cazzorla/Lorusso/De Laurentis/Sabatelli Cazzorla/Lorusso/De Laurentis/Sabatelli 67 ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI PLESSI ED ALLE SEZIONI SCUOLA INFANZIA SEZIONE omogenee per età A B C D E F G L SEZIONE eterogenee per età A B C SEZIONE eterogenee per età A B SEZIONE eterogenee per età A PLESSO VIA GUGLIELMI Daniele Anna – Pace Fonte Di Carlo Raffaella –Totaro Palma Letizia Pace Fonte i.r.c. Nardomarino Sara – Malena Maria Lorusso Maria – Fanelli Rita Di Mise Angela – Ramunni Fonte M. Pace Fonte i.r.c. Vannella Lucrezia – Laterza Angela Moncelli Fonte – Lorusso Rosa Laricchiuta Grazia irc Mangini Maria P. – Sciannamblo Filomena Pace Fonte i.r.c. PLESSO VIA FIRENZE Spina Angela – Lacandela Maria Fanelli Isabella – Loiacono Angela Laricchiuta Grazia i.r.c. Tinella Annunziata – Delliturri Maria PLESSO TRE PERGOLE Lorusso Domenica – De Toma Raffaella Laricchiuta Grazia i.r.c. Laricchiuta Fonte - Natale Mariangela Laricchiuta Grazia i.r.c. PLESSO TRIGGIANELLO Fantasia Anna – Toscano Felicia Laricchiuta Grazia i.r.c. 68 DOCENTI SCUOLA PRIMARIA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. Abbonante Vincenzo Accolti Gil Matilde Amodio Rosa Aurelia Angiulli Giovanna Babbo Angela Belfiore M. Giovanna Belfiore Rita Bivacco Anna Maria Buonasora Isabella Calo’ Catherine Cavallo Emilia Cazzorla Rosaria Maria Chiaffarata Eleonora D’Accolti Maria Gabriella D’Alessandro Antonia D’Ambruoso Angela De Bellis Isabella De Donato Rosangela De Laurentis Mariantonia Fanelli Anna Fantasia Elia Antonia Fino Patrizia Giannoccaro Lucia Giannuzzi Elisabetta Lamanna Giovanna Lamorgese Marika Laricchiuta Maria Laviola Rossana Lerede Maria, Carmela Lestingi Palma Liuzzi Addolorata Lo Greco Angela Lofano Vitantonio Lorusso Maria Mancini Isabella Marrone Maria A. Mastrangelo Marisa Mastroleo Grazia Menga Emilia Meola Angelina Rotolo Lucrezia Sabatelli Maddalena Sisto Anna Sisto Maria Chiara DOCENTI SCUOLA INFANZIA 1. Camponobile Ilaria 2. Castiglione-Minischetti Maria 3. Daniele Anna 4. Delliturri Maria 5. De Michele M. Teresa 6. De Toma Raffaella 7. Di Carlo Raffaella 8. Di Mise Angela 9. Fanelli Isabella 10. Fanelli Rita 11. Fantasia Anna 12. La Candela Maria 13. Laricchiuta Fonte 14. Laricchiuta Grazia 15. Laterza Angela 16. Loiacono Angela 17. Lorusso Domenica 18. Lorusso Maria 19. Lorusso Rosa 20. Malena Maria 21. Mangini Maria Pia 22. Moncelli Fonte Maria 23. Nardomarino Sara 24. Natale Mariangela 25. Pace Fonte 26. Pace Fonte i.r.c. 27. Ramunni Fonte Maria 28. Sciannamblo Filomena 29. Spina Angela 30. Tinella Annunziata 31. Toscano Felicia 32. Totaro Palma Letizia 33. Vannella Lucrezia 69 45. 46. 47. 48. 49. Spagnolo Fiorella Teofilo Maria Trovisi Rosa Valente Annalisa Zivoli Antonia 70 71 72