B L d’ A A RO In questo numero DI E N U OM R O M IL C OD I R E P IC L ODEL INI M M A ’ S ON I Z A TR EC NAL U M O E Anno XX n. 90, 1° semestre 2006 pubblicazione aprile Reg. Trib. Ancona n.5 del 27.1.1976 Direttore Resp. Maurizio Toccaceli spedizione in abb. postale 70% Dir. Comm. Business Ancona Stampa UTJ, Jesi Pag. 2 Le delibere QUANTI SIAMO nati...............n. 7 morti.............n. 7 matrimoni......n. 0 emigrati.........n. 24 immigrati.......n. 44 totale abitanti al 30 marzo 2006 Albachiara a Morro 1884 Inaugurata la Comunità Socio educativa riabilitativa Tre anni Tre anni in cui abbiamo dovuto fronteggiare tagli pesanti e buchi di bilancio. I tagli sono costituiti dalla riduzione di 190 mila euro di finanziamenti statali dal 2003 al 2005. I buchi sono quelli ereditati dall’Amministrazione Ciarimboli: previsioni improprie (entrate dello Stato mai arrivate) o più basse del necessario (50 mila euro per l’Unione dei comuni, quando, in realtà, ne occorrevano oltre 200 mila). Nonostante somme arretrate da pagare risalenti addirittura al 2001, siamo stati in grado di proporre, per il 2006, un bilancio senza ulteriori sacrifici oltre a quelli introdotti dal 2005. A questo punto possiamo guardare con più fiducia e maggiore tranquillità al futuro auspicando, per prima cosa che, a seguito delle elezioni politiche, si verifichi un’inversione di tendenza nella politica dello stato centrale nei confronti dei piccoli comuni. Sarebbe opportuno concertare insieme fra le varie istituzioni le strade da perseguire per raggiungere obiettivi comuni, sia per reperire che per spendere risorse. Gli enti locali non devono essere considerati nemici da contrastare o zavorre da abbandonare. Quando è necessario tirare la cinghia tutti i livelli istituzionali si devono mettere in discussione senza falsi moralismi o facile populismo di marcato interesse elettorale. Nel nostro comune la spesa mensile per il Sindaco e i due assessori, comprensiva di oneri, è passata da 1.961 euro del 2002 (amministrazione Ciarimboli) a 1.176 euro per il 2003/2004 fino ad arrivare a 1.000 euro per il 2005 e 2006. Se la via del dialogo sarà perseguita sarà possibile ottimizzare le disponibilità che continua a pagina 2 Sabato 18 Marzo si è svolta la cerimonia d’inaugurazione per l’apertura della Comunità Socio-Educativa Riabilitativa che si chiamerà “ALBA CHIARA”, riprendendo il titolo di una famosa canzone di Vasco Rossi per l’assonanza con il nome del nostro paese. Nell’arco di alcuni mesi il nuovo centro residenziale entrerà nella sua piena attività e ciò grazie anche ai morresi, alla Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba ed a quanti hanno permesso, con il loro contributo, di rendere l’appartamento più funzionale ed accogliente. Oltre all’orgoglio di vedere realizzata la prima ed unica struttura residenziale d’Ambito proprio a Morro d’Alba e l’importanza sociale, vorrei sottolineare anche il beneficio economico che ne consegue, poiché molti acquisti saranno effettuati nel nostro Comune, i pasti verranno fruiti dalla mensa della nostra Casa di Riposo e, attualmente, due residenti di Morro d’Alba sono stati selezionati per essere assunti fra il personale socio-operativo, che lavorerà all’interno della comunità. Infine, per concludere voglio ricordare alcune attività, fra quelle volute dall’Amministrazione Comunale, che attualmente si stanno svolgendo: 1) Il Centro Educativo attivato dal mese di Novembre e rivolto a tutti gli studenti della scuola elementare e media per seguirli nello svolgimento dei compiti scolastici. 2) Il Sostegno Linguistico per Minori Stranieri attivato dal mese di Novembre, che prevede un intervento didattico integrativo per agevolare l’apprendimento della lingua italiana negli alunni stranieri e consentire loro una migliore integrazione nell’ambiente scolastico. Come da progetti presentati dalle insegnanti, l’intervento è attuato sia all’interno della scuola materna e media in orario scolastico, che come doposcuola per gli alunni della scuola elementare e media. 3) Il Corso di Lingua Italiana per Adulti Stranieri residenti nel nostro comune attivato dal mese di Febbraio, avrà la durata di 4 mesi. continua a pagina 2 Pag. 3 Il giorno della memoria Pag. 4 Il questionario Pag. 5 Il tempo del sensale Pag. 6 I nuovi volti della tradizione Pag. 7 Presepi 2005 Pag. 8 Un ducato di...vino 591 fino a 30 anni 795 da 31 a 60 anni 498 oltre 60 anni Aperto l’Ufficio di Promozione Sociale Uno sportello informativo per l’accesso e la fruizione dei servizi sociali e socio sanitari Con la legge 328/2000 si sono impartite partite le linee guida per la riforma delle Politiche Sociali (Welfare) e fra queste è stato individuato l’Ambito Territoriale quale strumento per la gestione unitaria dei servizi sociali, perciò nel 2001 la Regione ha istituito nelle Marche 24 Ambiti Territoriali Sociali (A.T.S.). Il nostro Ambito d’appartenenza è l’A.T.S. IX, che comprende 21 Comuni (Apiro, Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelplanio, Cingoli, Cupramontana, Filottrano, Jesi, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Montecarotto, Monteroberto, Morro d’Alba, Poggio San Marcello, Poggio San Vicino, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Staffolo.), di cui Jesi è stato individuato come Comune Capofila e racchiude una popolazione di circa 105.000 abitanti. Compito principale dell’Ambito è analizzare i bisogni ed i problemi della popolazione, definirne gli obbiettivi e le priorità, programmare gli interventi sociali e attraverso la gestione associata estenderli a tutti i cittadini, indipendentemente dal Comune di residenza, permettendo così anche ai piccoli Comuni, come il nostro, di poter erogare servizi maggiori e qualitativamente migliori, che altrimenti non avrebbero la forza, né economica né organizzativa, di sostenere. Questo cammino che si è intrapreso di gestire insieme i servizi sociali, ha permesso di avviare nel nostro Comune l’Ufficio di Promozione Sociale (U.P.S.) e la Comunità Socio-Educativa Riabilitativa (CO. S.E.R.). Dal mese di settembre è attivo presso la sede comunale l’U.P.S. e cioè uno sportello informativo aperto a tutti i cittadini a cui rivolgersi per avere indicazioni utili circa l’utilizzo dei servizi sociali e sociosanitari e quali sono le procedure per accedervi. Tutti i martedì dalle ore 10 alle ore 12 presso gli uffici comunali (tel. 0731/63000) è presente l’Assistente Sociale Vanessa Stefani alla quale ci si può rivolgere per: - informazioni sui servizi presenti continua a pagina 2 I L C O M U N E Le delibere di Giunta 11 ottobre 2005 p Adozione del programma triennale dei lavori pubblici anni 2006-2008 ed elenco annuale anno 2006. 18-10-2005 p Gemellaggio enogastronomico Lacrima di Morro d’Alba – Tartufo di Acqualagna. Compartecipazione all’iniziativa. p Centro giovani – ridefinizione rapporti e modalità di gestione. p Gemellaggio con il Comune di Acqualagna. Approvazione atto ufficiale. d’ambito anno 2005/2006 “I linguaggi giovanili dell’Italia repubblicana” III annualità. 29 novembre 2005 p Chiusura uffici per il giorno 31/10/2005. p Criteri per contributi sulle rette dell’asilo nido associato. p Adesione al progetto per la costituzione di un centro servizi territoriale (C.S.T.) promosso dalla Provincia di Ancona in risposta all’avviso di selezione del Centro Naz.le Informatica Pubblica Amm.ne. p Conferma impegno ricavato da vendite del patrimonio della ex IPAS Casa di Riposo. Affidamento gestione impianti sportivi alla società sportiva “ Lancia-Lucarelli”. p Assestamento generale bilancio previsione 2005. Assegnazione risorse ed obiettivi di gestione ai responsabili delle aree funzionali ai sensi dell’art. 169 del D.Lgs. n. 267/2000. 2 novembre 2005 6 dicembre 2005 p Sostegno alla manifestazione nazionale promossa a Bologna il 08/11/2005 dalla Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura e Coopagri. p Variazione programma contributi per attività ricreative e culturali anno 2005. p Determinazione importi e modalità di rimborso spese a carico della CO.S.E.R. p Liquidazione gettoni di presenza ai consiglieri comunali – atto d’indirizzo. Assegnazione risorse per quota associativa p 2005 a seguito di proroga convenzione per gestione pratiche previdenziali. p Liquidazione CE.M.I.M. – approvazione patto di sindacato fra i soci pubblici. p Affidamento incarico per la redazione dei piani di sicurezza comunali per la gestione della postazione di emissione C.I.E. 18 ottobre 2005 8 novembre 2005 p Approvazione regolamento per le progressioni verticali. p Costituzione ufficio U.R.P. 15 novembre 2005 D I M O Albachiara R R O D d’ L’intervento si pone come un utile strumento d’integrazione sociale per ciascun immigrato adulto, perché avere una buona conoscenza della lingua italiana permette un miglior inserimento nella vita sociale e nell’attività lavorativa e per le donne, in particolare, una maggiore partecipazione all’attività scolastica dei propri figli. 4) l’Assistenza Domiciliare per Anziani un servizio rivolto agli anziani soli per la pulizia della casa e l’igiene personale. 5) Il Laboratorio di Formazione-Educazione al Suono e alla Musica attivato, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di S. Marcello, presso la scuola elementare, che coinvolge tutte le 5 classi e si pone l’ obbiettivo di avvicinare i bambini alla musica e far nascere in loro la curiosità e la voglia d’imparare a suonare uno strumento, che potranno concretizzare frequentando il Corso d’Orientamento Musicale e divenire così i futuri componenti della Banda Cittadina, la quale con la sua continua crescita professionale è un orgoglio per tutto il paese. Cinzia Fradeani Assessore ai Servizi Sociali 20 dicembre 2005 25 novembre 2005 p Collocamento a riposo della Sig.ra Vitaletti M. Stefania. p Aggiornamento programma assunzioni e indizione selezione verticale. Iniziative per il periodo natalizio – atto di indirizzo. 27 dicembre 2005 p Assegnazione risorse per trascrizione vincolo imposto dal DOCUP ob.2 asse 3 mis. 3.3 sub. 1 – Casa di Riposo. p Assegnazione risorse per il periodo di durata esercizio provvisorio 2006. p Assunzione in servizio della Sig.ra Rocchetti Laura in posizione di comando. Presa d’atto decorrenza e conseguente aggiornamento organigramma. p Indirizzi operativi interreg. III trasfrontaliero adriatico. p Autorizzazione al personale dipendente ad effettuare lavoro straordinario per l’anno 2006. p Servizio infermieristico presso la Casa di Riposo. Affidamento incarico anno 2006. p Pubblicazione di un volume sulla tradizione del Cantamaggio. p Destinazione risorse all’Istituto Comprensivo di San Marcello per spese scuola Materna ed Elementare a.s. 2005/06. p Proroga inserimento tirocinante volontario presso gli uffici comunali. Le delibere di Consiglio 28 novembre 2005 p Modifica regolamento edilizio comunale (TIT. IV Commissione Edilizia Comunale). Modifica art. 9 convenzione per gestione impianti sportivi. p Trasferimento all’Unione dei Comuni del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, rifiuti speciali assimilabili agli urbani e rifiuti urbani pericolosi. p Ratifica delibera G.M. n. 117 del 18/10/2005 ad oggetto “Seconda variazione al bilancio di previsione 2005” . UPS dalla prima su tutto il territorio dell’Ambito e su come potere accedere alle prestazioni; - informazioni sui contributi e servizi erogati direttamente dal Comune di Morro d’Alba e avere assistenza per compilare le richieste ed i moduli; - informazioni e assistenza per le problematiche relative ai cittadini stranieri (permesso di soggiorno, accesso all’istruzione scolastica, assistenza sanitaria anche per stranieri temporaneamente presenti sul territorio italiano, diritto alla casa, ecc..); - assistenza per l’iscrizione al Centro per l’Impiego di Jesi, per la ricerca di lavoro e avere informazioni sui corsi di formazione professionali organizzati dal Centro stesso; - collegamento con i patronati per la compilazione della modulistica varia (es. pensioni, accompagnamento); - consulenza per minori in difficoltà comportamentali, attivando anche una collaborazione con la scuola e la famiglia; - consulenza per problematiche inerenti all’abuso di sostanze (alcol, droga); p Assestamento generale al bilancio esercizio finanziario 2005. 31 gennaio 2005 p Adesione alla SIC 1 S.r.l. Società di servizi a capitale pubblico per la gestione dell’informatica. p Nomina Commissione Elettorale comunale. p Approvazione regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari A L B A dalla prima p Avvio secondo corso scuola di restauro. p Approvazione progetto per sostegno scolastico linguistico a minori figli di immigrati (L.R. n. 2/98) – anno 2005/2006. p L.R. n. 30/98 “Interventi a favore della Famiglia”. Aggiornamento criteri e modalità erogazione contributi anno 2005. p Presa d’atto primo report Università Politecnica delle Marche per lo studio di fattibilità azienda speciale consortile per la gestione dei servizi sociali nell’ambito territoriale IX. p Presa d’atto protocollo d’intesa tra ambito territoriale IX – ASUR 5 – Centro Giustizia Minorile Emilia Romagna/Marche per gestione coordinata e integrata prestazioni e servizi assistenza minori. p Presa d’atto iniziative ambito territoriale e sociale IX in tema di prevenzione dipendenze e disagio e di promozione benessere tra adolescenti e giovani a valere sulla D.G.R. 172 del 07/02/2005. p Presa d’atto approvazione piano sociale di zona 2005/2007. p Servizio assistenza domiciliare – indirizzi di gestione. Recupero indennità di turno erogata alle cuoche Casa di Riposo e quantificazione maggiorazione oraria festiva per il periodo settembre 2003 – febbraio 2004. p Accertamento valori unitari aree edificabili per gli anni 2003-2004. Offerte per la casa di riposo in occasione dei decessi degli ospiti. p L.R. n. 46/95. Adesione al progetto ’ 2 - consulenza per l’attivazione dei servizi per l’inserimento dei portatori d’handicap ( es. inserimenti lavorativi, inserimenti in centri diurni); - informazioni sui servizi socio-sanitari erogati dalla Zona Territoriale 5 dell’ASUR ( Azienda Sanitaria Unica Regionale) e su come poter accedere alle prestazioni. Con la realizzazione della CO.S.E.R. presso l’appartamento situato al 3° piano dell’ex scuola materna, lungo via Roma, si è sopperito alla necessità di dotare l’Ambito di una struttura residenziale per disabili maggiorenni, sia per far ritornare sul territorio quelli che attualmente sono ospitati in strutture extraterritoriali, sia, soprattutto, per andare incontro ai bisogni di molte famiglie ed è per questo che 2 posti, dei 4 che la comunità può contenere, sono riservati per l’accoglienza temporanea come progetto “Sollievo alle famiglie”. Per tipologia la CO.S.E.R. è una struttura residenziale a carattere comunitario di piccole-medie dimensioni (al massimo può ospitare 8 persone), ciò significa che il disabile lì mangerà, lì dormirà, lì sarà coinvolto a collaborare nelle normali attività quotidiane e dove l’attività educativa-riabilitativa e formativa tendono al recupero e mantenimento di una sua autonomia nella gestione di se stesso e nei rapporti con gli altri per favorire la sua integrazione sociale. ci sono, creando così una maggiore possibilità di investimento anche per i comuni piccoli come il nostro, dove di certo non mancano le necessità. Basti pensare alla Casa di Riposo, servizio sociale importantissimo per la nostra comunità. Servono somme ingenti per una soluzione radicale dei suoi problemi strutturali e ho personalmente sollevato la questione ai vari livelli istituzionali per cercare collaborazione. Il Sindaco di un piccolo comune non può sostenere da solo il peso di un servizio sociale di ampio respiro, con una storia profonda molto sentita da tutti i cittadini. Anche la Scuola Elementare ha bisogno di un intervento, ma la scarsità di fondi statali per l’edilizia scolastica sta mettendo in difficoltà molti comuni. Siamo riusciti ad ottenere dalla Regione un contributo di 20 mila euro sufficiente a coprire il 50 per cento delle spese per l’adeguamento sismico dell’edificio e questo ci dovrebbe favorire per le future ripartizioni di fondi destinati all’esecuzione di tali progetti. Abbiamo presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un progetto di sistemazione esterna del palazzo comunale per ottenere un finanziamento attraverso i fondi raccolti dallo stato con l’otto per mille. Stiamo aspettando risposte, economiche, per varie richieste di pronto intervento fatte anche in seguito alle forti piogge del 2005 ed è in corso una valutazione, in collaborazione con la Provincia di Ancona, per intervenire nella sistemazione del primo tratto di via del Mare. Quindi considerando i lavori per il collegamento in via degli orti, l’allargamento del nuovo museo rispetto al progetto iniziale, il prossimo avvio dei lavori all’incrocio di S. Amico e la realizzazione del nuovo padiglione cimiteriale, le iniziative in itinere sono diverse e varie. Un ultima nota la voglio dedicare alla “Scuola di Restauro” che ha avuto varie citazioni nei due precedenti numeri di questo periodico. L’istituzione della Scuola è nata fondamentalmente dalla passione che il Prof. Marchegiani e i suoi collaboratori hanno per l’arte in genere e specialmente per quella contemporanea. Tutti si sono resi disponibili ad avviare i corsi chiedendo come compenso le sole rette che il comune incassa dagli allievi iscritti. Di questa disponibilità sono grato principalmente al Prof. Marchegiani che ha voluto mettersi in discussione in questa esperienza dando al nostro territorio un opportunità culturale di importante rilevanza considerato anche i potenziali sbocchi lavorativi. Simone Spadoni Sindaco I L C O M U N E Rifiuti: il Consorzio è in piena attività Il presidente Simone Cecchettini fa il punto della situazione nei 33 Comuni “Riduzione, recupero, riciclaggio. La nostra filosofia è quella delle tre R, il principio che c’ispira in ogni nostra azione e in ogni nostro impegno”. Sono le parole di Simone Cecchettini, presidente del Consorzio obbligatorio per i rifiuti Vallesina-Misa Cir33, che fa il punto sulle attività del 2005. “E’ importante aver chiaro – ha detto Cecchettini – il concetto essenziale ed innovativo che lo smaltimento è divenuto, non solo nel Piano provinciale ma già a monte nelle normative nazionali, solamente la fase residuale del sistema di gestione di rifiuti. E’ destinato ad essere ridotto ai minimi termini con un conseguente forte risparmio economico nei bilanci comunali”. Il Cir33 ha lavorato, nel 2005, per appaltare i lavori dei due impianti di trattamento dei rifiuti previsti dal Piano provinciale, uno per il recupero della frazione umida che sarà realizzato a Corinaldo (An) e l’altro per la valorizzazione della frazione secca che sarà attivo a Maiolati (An). Per Corinaldo è stato fatto il progetto definitivo, è stata ottenuta la Valutazione d’impatto ambientale, è stato definito il progetto esecutivo, e sono stati dati in appalto i lavori il 28 dicembre 2005. L’impianto tratterà tutti i rifiuti organici di provenienza alimentare collettiva, domestica, commerciale dei 33 Comuni del Consorzio. L’obiettivo è raggiungere nella fase iniziale un recupero di 25.000 tonnellate l’anno mentre, a regime, saranno lavorati a Corinaldo il 22-23% dei rifiuti prodotti, pari ad una media di 121 chili per anno per cittadino. Per Maiolati, dopo il progetto definitivo,la Via ed il progetto esecutivo si attende che la Regione Marche metta a disposizione tutti i finanziamenti previsti ed appena saranno assegnati il Consorzio appalterà i lavori. A regime l’impianto recupererà 60.000 tonnellate l’anno di rifiuti. “Il Consorzio – ha aggiunto il direttore Laura Filonzi – ha già avviato con i Comuni la definizione del Piano industriale che riguarda la raccolta differenziata e il trasporto dei rifiuti. Dopo la definizione delle linee guida, il Cir33 ha definito, in accordo con gli Enti locali, le tecniche d’attivazione del sistema di raccolta dei rifiuti Comune per Comune tenendo in considerazione che dovrà essere raggiunta almeno il 35% di raccolta differenziata e il contenimento dei costi per l’applicazione del nuovo sistema”. Dal prossimo mese, il Consorzio lavorerà quindi ai progetti di attivazione della raccolta differenziata nel bacino definendo un nuovo Piano industriale che tenga conto delle sinergie ed economie di scala che si possono avere se i Comuni gestiscono questo servizio assieme. Il nuovo sistema di raccolta partirà in autunno per giungere a regime nell’intero bacino n.2 alla fine del 2007. Tutti i cittadini saranno informati nei prossimi mesi con una specifica campagna di comunicazione e di sensibilizzazione. “Fra le azioni del 2006 – ha aggiunto Cecchettini – ci sarà anche quella di elaborare un unico regolamento per il passaggio dalla tassa sui rifiuti alla tariffa per l’igiene pubblica, legata all’effettiva produzione di rifiuti da parte di ogni contribuente, che permetterà di fare scelte trasparenti di politica gestionale e tariffaria. Lavoreremo inoltre alla definizione di un gestione unitaria nel territorio per il servizio di raccolta differenziata, in modo da razionalizzare la raccolta stessa e migliorare gli obiettivi di gestione dei rifiuti nell’ambito dei 33 Comuni associati”. Nel corso della seduta consiliare del 30 gennaio l’Amministrazione comunale ha voluto salutare Maria Stefania Vitaletti in pensione dopo trenta anni di lavoro nella Casa di Riposo. Il Sindaco ha consegnato una pergamena quale attestazione di stima e affetto. D I M O R R O D d’ ’ A L B A 27 GENNAIO Giorno della memoria Iniziative con i giovani per non dimenticare Anche quest’anno, così come negli anni precedenti, l’Amministrazione Comunale di Morro d’Alba ha inteso ricordare con due manifestazioni, il terribile olocausto di cui fu vittima il popolo ebreo, così come previsto dalla Legge 20/07/2000 n. 211. La prima di queste iniziative si è svolta in mattinata presso l’Istituto Comprensivo di San Marcello con un inquadramento storico dell’olocausto della Professoressa Gabriella Boyer, già insegnante nei Licei Scientifici di Jesi e Falconara Marittima, per proseguire con la proiezione del film “Il giardino dei Finzi Contini” del regista Vittorio De Sica, e terminare poi con interventi musicali e canori della prof.ssa Antonella Vento dell’Associazione Culturale “Non canto per cantare” di Senigallia. La Professoressa Boyer ha condotto una lezione di storia molto profonda e interessante, ma nel contempo ben comprensibile da tutti gli allievi. Il film, molti se lo ricorderanno, è stato lirico, struggente e drammatico. Come si ricorderà si parla della vita felice di una famiglia di ebrei, interrotta dalle leggi razziali emanate dal regime fascista di Mussolini che interromperanno il fluire quotidiano della loro vita fino alla svolta mortale dell’internamento nei campi di concentramento. La Professoressa Vento ha concluso la giornata con musica e canti ebraici. Giornata piena, dedicata alla memoria, affinché quello che è accaduto non succeda più. È bello che le nuove generazioni sentano parlare di valori come l’uguaglianza, la libertà, l’istruzione, la felicità, la non discriminazione e il rispetto per tutte le idee e di tutti i popoli. In serata poi presso 1’Auditorium di Santa Teleucania, l’Associazione culturale di Senigallia “Non canto per cantare” ha presentato un programma di canzoni e musiche mol- to suggestive, delicate, ammalianti, riguardanti la tradizione e la cultura ebraica. Di particolare rilievo la voce della cantante Antonella Vento, intonata, trasparente ed emozionante. In definitiva si può dire che giornate come queste di riflessione, di dolore, di amore, di memoria restano a fondamento di una volontà di vivere diversamente e meglio i nostri rapporti umani e sociali. Forse servono veramente a migliorarci un po’ e di questo ce n’è tanto bisogno. L’Assessore alla cultura Wanni Venanzoni ELEZIONI POLITICHE 2006 SENATO CAMERA DEI DEPUTATI VOTANTI 1252 VOTANTI 1152 Alternativa sociale 6 Alternativa sociale 5 Udc 92 Alleanza nazionale 139 Alleanza Nazionale 139 Lega Nord 5 No euro 2 Democrazia cristiana 7 Lega Nord 8 Forza Italia 155 Democrazia cristiana 6 Ecologisti 3 Ecologisti 4 No euro 2 Fiamma tricolore 6 Udc 82 Forza Italia 168 Partito repubblicano 6 Rosa nel pugno 18 Fiamma tricolore 4 Democratici di sinistra 292 l’Ulivo 575 Rif. comunista 116 Italia dei valori 27 Udeur 7 Rif. comunista 84 Verdi-Pdci 44 Udeur 12 Idv 35 Verdi 20 Rosa nel pugno 16 Pensionati 7 Margherita 164 Comunisti italiani 38 Pensionati 6 Voti validi 1212 Repubblicani europei 21 Bianche 21 Voti validi 1110 Nulle 19 Bianche 25 Nulle 17 3 I L C O M U N E Corso di restauro: un giudizio critico È giusto spendere risorse del comune per questo tipo di iniziative? Nel leggere l’articolo del Sig. Marchegiani, pubblicato a dicembre su queste pagine, sono rimasto sorpreso di come un semplice aggettivo scritto dal consigliere Piattella (“affollatissimo”) possa aver prodotto tre colonne intere trasudanti astio, pregiudizi ed invettive: un odore pungente di coda di paglia bruciata. Il giudizio critico dell’amico Vincenzo, condiviso da me e dalla stragrande maggioranza del paese, non è rivolto alla qualità dell’iniziativa, ma alla sua opportunità. In anni in cui l’Amministrazione comunale non fa che aumentare tasse e tariffe, riducendo i servizi ai cittadini e i contributi alle numerose associazioni è opportuno spendere più di 5.000 euro all’anno per l’istituzione di una scuola, che dovrebbe essere di competenza della Regione e della Provincia? È giusto che l’Amministrazione comunale sottragga all’uso della comunità i locali dell’auditorium della SS. Annunziata, unica struttura esistente nel territorio, per destinarla a sede della scuola? In ogni caso rammarica leggere le parole di un uomo, che si definisce di cultura, denigranti in maniera così abietta le attività culturali svolte fino ad aggi nel nostro paese. Sarebbe bello vedere per una volta il nostro Sindaco, in un impeto di sano orgoglio paesano, tirare fuori gli attributi ed elargire un acculturato, seppur figurato, calcio nel sedere al “maestro” Marchegiani. Enrico Ciarimboli Il giornale del comune di Morro d’Alba è consultabile anche sul sito www.provincia.ancona.it/comuni/morrodalba/ (dal n° 2/2003) LE COSE FATTE Nell’ultimo numero del giornalino di Morro d’Alba in un articolo si parlava di lampade a basso consumo energetico che l’ENEL ha regalato all’amministrazione comunale in occasione della seconda festa annuale di “Voler bene all’Italia. Festa nazionale della Pivvola Grande Italia”. Per completezza dell’informazione, le 200 lampadine di cui si parla sono state distribuite a tutti i bambini della scuola elementare di Morro d’Alba. in un incontro tra il Sindaco e gli stessi alunni. CIMITERO: Nel mese di gennaio sono state riesumate delle salme, dopo che era stato dato un anno di tempo circa ad eventuali parenti o familiari per discutere il da farsi visto lo stato di abbandono in cui giacevano i loculi. A questo punto si è proceduto alla riduzione delle salme stesse alla presenza dell’ufficiale sanitario venuto da Jesi. Per quanto riguarda i nuovi padiglioni che 1’Amministrazione vuole realizzare, il progetto è pronto ora aspettiamo di vedere le prenotazioni dei nuovi loculi e delle cappelline cosi da appaltare e dare inizio nel più breve tempo possibile i lavori. Altro argomento che interessa la cittadinanza sono le scalette di collegamento tra Via Roma e Via degli Orti. I lavori sono stati appaltati alla Ditta “Cooperativa Combattenti” di JESI che nel mese di marzo dovrebbe allestire il cantiere, per poi avviare i lavori con durata massima di 4 mesi circa dall’inizio. Franco Animali D I M O R R O D d’ ’ A L B A IL QUESTIONARIO... Ancora a proposito della Adsl Volevo portare all’attenzione dei miei concittadini un piccolo particolare su uno dei tanti invii che ci giungono dalla nostra Amministrazione Comunale sempre solerte a farsi avanti appena ne ha l’occasione. Mi riferisco alla lettera-questionario relativa alla informazione su quanti fossero interessati ala banda larga, cioè la famosa ADSL tanto pubblicizzata in televisione. Non so se lo sapete, ma credo di si, la linea digitale è giunta fino a San Marcello ed ha girato a Belvedere Ostrense Ma la questione non è questa. Analizzando il questionario e leggendo le prime 4 domande si va via tranquilli ma poi le altre 4? Innanzitutto sono scritte in un carattere più grande ma ci può stare l’errore di scrittura (chissà se voluto o meno), ma se le andiamo a leggere che cosa ci chiede la 5° domanda? Che cosa vuol dire? “Trova una bella iniziativa che il suo Comune si preoccupi di fornire un servizio diverso ai cittadini” Cioè, tu Amministratore, chiedi a me, cittadino, di dirti che sei bravo perché ti interessi a darmi l’ADSL? Cioè ti lodi prima che lo faccia io? Attenti perché “chi si loda poi si sbroda”. Ma se vi preoccupate tanto ora per noi cittadini di doverci fornire un servizio di così vitale importanza perché avete impiegato quasi metà del Vostro mandato per attivarvi? E perché è dovuto apparire un articolo su questo periodico prima che voi pensavate di attivarvi per una ricerca di mercato? Cos’è volete far passare come Vostra ed unica iniziativa questa mossa sull’ADSL? Sembrerebbe, ma forse il mio è un occhio troppo critico, che, arrivati a questo punto, per poter avere qualche cosa basta scriverlo sul giornale e poco dopo i nostri solerti Amministratori si attiveranno per poter fornire il servizio o esaudire la richiesta basta che poi non ci dimentichiamo di dirgli che sono stati bravi e belli!! Tralasciamo le domande 6 e 7 che secondo me sono servite per riempire la pagina; chi va a vedere sul sito internet di Morro d’Alba la data di una festa? Credete che non le sappiano? Ma anche se si svolgesse in un Comune vicino al nostro un’iniziativa importante, credete che ci si debba collegare ad internet per leggere le date di un evento? La cerchia dei Comuni a noi limitrofi è limitata a pochi chilometri! Attenti poi alla videosorveglianza 4 perché potrebbero esserci dei problemi con la legge sulla privacy, già emersa addirittura con le foto scattate dai videofonini (i famosi cellulari con la video camera incorporata). L’ultima domanda poi è una vera chicca! Ci chiedete se potete istallare qualche (quante? Lo sapete già ma non volete dircelo?) piccola antennina ma che sono di potenza assai inferiori a quelle che dicono che fanno male alla salute! Come per dire “Noi non lo vogliamo fare ma siamo costretti a mettere su queste antenne perché altrimenti l’ADSL a Morro d’Alba non arriverà mai. Se lo facciamo vi disturbiamo?” Ma io mi domando perché non pensate a cose più importanti per la nostra salute? Un esempio? Anche due e poi concludo. Un bel rapporto costante sulla qualità della nostra aria a me piacerebbe saperlo. Vero è che abitando lontano dalle città dove si produce molto più smog ed inquinamento ambientale dovremmo stare tranquilli, ma chi ce lo assicura? E perché non avere anche un rapporto costante sulla qualità della nostra acqua che utilizziamo per bere e preparare le nostre cucine? Questa sarebbe una bella iniziativa lodevole da parte di chi amministra: fornire giornalmente un rapporto sulla qualità dell’aria e dell’acqua a tutti i cittadini due beni essenziali per una vita sana e se sono di livello buono possono essere utilizzate per pubblicizzare il nostro territorio così si incentiva anche il turismo e dove c’è turismo c’è economia che si muove. A questo punto aspetto con ansia un altro questionario dai nostri solerti Amministratori! E se non arriva? Meglio! Vorrà dire che le lodi le prenderanno i prossimi Amministratori! Gianluca Nisi Componente Redazione LA CASA DI RIPOSO VERSO LA CHIUSURA? L’Amministrazione non si dimostra capace di gestire questo bene della comunità Risulta quale peculiarità del tessuto sociale marchigiano che sia presenti in ogni comunità, una casa di riposo per persone anziane o sole e che non hanno una famiglia che le possa ospitare. È grazie a tanti benefattori, che nel passato hanno permesso la costruzione e la conduzione di queste importanti strutture che sono arrivate fino ad oggi e che tuttora hanno un ruolo fondamentale nella società in cui viviamo e sempre più ne avranno in futuro. Oggi la gestione di questi istituti è solitamente affidata a consigli autonomi dell’ente o alla giunta comunale, come nel caso di Morro d’Alba. È ovvio che gestire la casa di riposo è impegnativo, visto che è un’azienda che non produce reddito, ma al contrario necessita di continui investimenti. Purtroppo secondo il sottoscritto, la casa di riposo di Morro d’Alba è destinata ad una lenta ma inesorabile chiusura, vista l’incapacità da parte dell’amministrazione comunale di gestire tale bene della comunità. La mia non è una pura e semplice affermazione politica o demagogica, ma è il pensiero che mi sono fatto, vista e considerata l’assoluta assenza di progetti e di investimenti, nonché le poco edificanti e costruttive risposte che il sindaco ha sempre riferito alle numerose interrogazioni fatte in consiglio comunale. Anche nella seduta pubblica del consiglio del 31 gennaio, il sindaco non era in grado di risolvere quesiti né di rispondere dignitosamente e coscientemente per sostenere questo importante servizio, punto di forza della stessa amministrazione é il programma elettorale e impegno morale assunto il giorno delle elezioni. Spero che i cittadini di Morro d’Alba si siano resi conto che l’attuale amministrazione è assente, sulle questioni importanti per un comune, è incapace di trovare soldi, senza alcun investimento rilevante in previsione. Quindi, come ho già sottolineato in altre occasioni, anche se non è un vanto per nessuno, ribadisco che il nostro non è un paese che riesce, né riuscirà a tenere il passo con i tempi, come invece accade ai nostri paesi confinanti. Ci sono da risolvere situazioni serie ed importanti per la collettività: pensate bene prima di spendere i soldi dei cittadini in rotatorie, incroci e lottizzazioni private!!... Con questa semplice nota voglio anche informare la cittadinanza e in particolare i genitori di Morro d’Alba che grazie alle lettere che ho inviato a numerose istituzioni questa amministrazione, indifferente al problema di una scuola elementare dalla struttura fatiscente e cadente (giugno 2005) sarà costretta a mettere un minimo d’impegno per fare gli adeguamenti strutturali previsti dalla legge. Come se tutto ciò non bastasse, grazie alle collaborazioni professionali esterne che questa amministrazione si accolla - vedi il prof. Elio Marchegiani - in paese si è notato un grosso aumento di traffico pesante, ossia numerosi autocarri carichi di vino “lacrima” che partono alla volta della città di Marsala in Sicilia: sarà forse il sindaco costretto a reclutare vigili in quantità per snellire la viabilità? Vincenzo Piattella Consigliere comunale I L C O M U N E D I M O R IL TEMPO DEL SENSALE I ricordi di Aurora Toccaceli Dal racconto di una sera d’inverno l’evocazione di un tempo passato, di tradizioni, del legame tra uomini e animali per strappare faticosamente alla terra i frutti per il sostentamento della famiglia. I ricordi di Gina Galli sono gli stessi di molti morresi, ma per me il suo racconto è speciale perché Gina è mia nonna e la sua storia è quella della mia famiglia. Raccontami nonna, dove sei nata? Sono molti anni che abito a Morro d’Alba, ma in realtà sono nata a Jesi, precisamente a Mazzangrugno, il 6 dicembre 1925. Dopo qualche anno la mia famiglia si è trasferita a S.Lucia di Jesi. Ero la più piccola di cinque fratelli e ho sempre fatto la contadina. di tutti i contadini della contrada che si aiutavano a vicenda. Un’altra attività esclusivamente manuale era la “scanafogliatura”. Consisteva nel liberare il granoNonna, mi hai detto che sei nata turco dalle foglie che lo rivestono a Jesi, ma nonno era di Morro, e che, a volte, erano utilizzate per come vi siete conosciuti? fare i materassi. In questa operaAll’epoca, come per molte cose, zione venivano spesso chiamati c’era il sensale: era detto così ad aiutare anche i bambini, ed chi, sapendo che due giovani non una volta terminata si faceva una erano fidanzati, provvedeva a farli festicciola: qualcuno portava l’orincontrare, poi, se questi si piace- ganetto, si ballava e si cantavano vano, si sposavano. Ma la ragazza gli stornelli. doveva avere la dote che il giorno del matrimonio era portata con Quali erano le colture prevail biroccio fino a casa del marito. lenti? Così è stato anche per me, ed una Oltre al grano e al granoturco, volta sposata, ho continuato a fare si coltivavano le piante da orto. la contadina a Morro, eravamo Quando ero ancora con la mia infatti mezzadri del Dott. Giam- famiglia d’origine si coltivava paolini. il tabacco,che veniva essiccato e portato in manifattura con il Come si svolgeva l’attività del biroccio. Veniva coltivata anche la contadino, o meglio del mezza- vite, ma in maniera un po’ diversa dro? rispetto ad oggi: c’era “l’alberata”, Prima di tutto occorre ricordare cioè i fili che sostenevano la vite che il raccolto veniva diviso a erano retti da alberi, come gli olmi, metà con il padrone della terra. creando dei filoni distanti uno dalTutti i lavori, poi, erano svolti a l’altro anche cinque o sei metri. mano, non c’erano delle macchine come ora, pensa alla mietitura: si In campagna, quali erano le attiraccoglieva il grano con la falce, vità tipicamente femminili? si facevano tutti piccoli mucchietti Le donne intervenivano in tutti i detti “pecorelle”, che poi erano lavori da fare, ma prevalentemente uniti per fare un “covone”.Venuta si occupavano dei bachi da seta (da la sera si facevano i “cavalletti” noi detti “baci”). Questi vermicelli con i covoni realizzati. Dopo venivano messi negli “sturoli”cioè qualche giorno, i “covoni” veni- delle grate, coperti con del cartone, vano portati nell’aia, e ammassati e forniti di foglie di gelso di cui si formando un “barcone” in attesa nutrivano. Quando i bachi stavano della battitura. Solo quest’ultima per “andare in seta” si mettevano operazione veniva fatta con una le “frattucce”, cioè le piante secmacchina in grado di separare il che delle rape. I bachi risalivano grano dalla paglia e dalla “pula”. le “frattuccie” per fare il bozzolo La mietitura era quindi un’attività della seta che poi veniva staccato, molto impegnativa che richiedeva ripulito e portato in filanda.Tutto il il lavoro di tutta la famiglia e quello R O D d’ ’ A L B A Inaugurato il Circolo giovanile Il 5 gennaio 2006 l’Amministrazione comunale ha inaugurato un circolo giovanile, nei locali dove si trovavano le Poste. La presenza giovanile è stata nutrita, sorridente, si è ascoltato della buona musica e si sono fatti alcuni brindisi accompagnati da ottimi pasticcini. In serata i giovani hanno ulteriormente festeggiato con balli e canti. In effetti ci eravamo accorti che i giovani che facevano parte del centro sociale “Libera Mente” non si incontravano più in quanto diversi di loro erano impegnati nel lavoro e all’università e quindi si erano dispersi. Abbiamo quindi parlato con loro e si sono subito dimostrati molto favorevoli a che i locali a loro disposizione passassero ai più giovani. Ci hanno proposto, cosa che abbiamo accettato ben volentieri, di usare quei locali per due iniziative alle quali “Libera Mente” tiene in particolare: il Babbo Natale e il Cantamaggio. Ci siamo accorti che i giovani forse sono un po’ pigri ma se stimolati, fanno iniziative molto interessanti e si presentano in maniera educata e civile. Però è necessario avere con loro un atteggiamento di interesse, di rispetto e di capacità di ascolto. I giovani hanno provveduto a pulire i locali, hanno disegnato in maniera stupefacente una stanza con murales e stanno procedendo a fare proposte di diverso tipo all’Amministrazione. Attualmente nel locale del circolo si può ascoltare musica, vedere la televisione, giocare con il calciobalilla. C’è altresì intenzione di dotare il circolo di giochi da tavolo, come le carte, la dama, gli scacchi, e di una biblioteca interna. Si sta lavorando per costruire iniziative di dibattito su temi che possano interessare i giovani e nel contempo possano essere di grande interesse per i genitori e per tutta la cittadinanza. L’Amministrazione comunale è fiera e contenta di aver messo in piedi questa iniziativa in quanto pensa che ciò che si riesce a dare ai giovani in termini di divertimento e impegno costituisce la migliore attività che si possa fare a favore di una comunità. Wanni Venanzoni Assessore alle politiche giovanili procedimento era lungo almeno un mese. Ma le donne si occupavano anche degli animali, oltre a quelli da cortile avevamo le “vacche”, per noi molto preziose perché venivano legate all’aratro e impiegate nella lavorazione della terra. Quando nascevano dei vitelli, a volte tuo nonno li portava al mercato. In quell’occasione, venivano legati agli anelli che corrono lungo la cinta muraria del castello. Il proprietario si rivolgeva al sensale che provvedeva a trovare un acquirente. Siamo ormai prossimi alla Pasqua, quali tradizioni ricordi di questo periodo? Quando stava per arrivare la Pasqua si facevano le pulizie per tutta la casa. Ogni ambiente veniva rivestito a festa, nei letti venivano messe le lenzuola migliori, le coperte nuziali, perché il sacerdote, passando per l’acqua Santa, avrebbe benedetto ogni angolo della casa. Tutti i venerdì di quaresima, poi, si faceva “vigilia” mangiando baccalà o stoccafisso. La carne ( il cappone), veniva consumato il giorno di Pasqua, quando si riuniva tutta la famiglia facendo una gran festa come quella che faremo anche quest’anno. Alessandra Boldreghini 5 UN FUTURO DIVERSO Il titolo scelto per questo nostro inserto sul Notiziario Comunale è emblematico. L’anno 2006 rappresenta infatti una tappa importante per la vita della Mutuo Soccorso G. Leopardi. Innanzitutto per il Rinnovo delle Cariche Sociali per il prossimo triennio 2006 - 2008, fissato per Domenica 2 Aprile durante la annuale Assemblea Generale; i Soci sono stati sollecitati a partecipare ed a dare ognuno il proprio contributo. È certo che con l’aiuto, il consiglio e la collaborazione di quante più persone possibile realizzeremo più cose e con risultati migliori. In secondo luogo il Consiglio di Amministrazione uscente ha avviato importanti trattative con il Consiglio della B. C. C. - Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba, al fine di ridefinire e rinnovare importanti accordi di collaborazione che potranno portare notevoli vantaggi a tutti i Soci, sia della Mutuo Soccorso che della stessa B. C. C.; accordi già in parte esistenti fino dalla fusione fra Finanziaria di Mutuo Soccorso e Banca, ma che scadranno fra qualche anno e che pertanto debbono necessariamente, a nostro avviso, essere migliorati, nell’interesse reciproco. Il futuro della G. Leopardi è senz’altro da ricercare e indirizzare nella mutual- ità integrativa; questo era uno dei principali scopi ed una precisa finalità delle Mutuo Soccorso fin dal loro sorgere, ai tempi dell’unità d’Italia. E gli stessi scopi e le stesse finalità avevano, in origine, le Casse Rurali - ora B. C. C., indirizzate alla ricerca del benessere dei Soci, specie i più bisognosi. Allora siamo certi che nessuna altra meta dovremo prefissarci se non la stesura di accordi di collaborazione e di lavoro in sinergia, “sfruttando” la vocazione sociale della B. C. C., e nello stesso tempo consolidando la mutualità fra i Soci della Mutuo Soccorso. Le attuali leggi sulla previdenza integrativa riconoscono e considerano le Mutuo Soccorso fra gli Enti deputati a gestire questo tipo di previdenza; diverse B. C. C. si sono orientate o si stanno orientando su questi indirizzi. Queste sono le basi su cui si è mosso il Consiglio di Amministrazione della G. Leopardi; e su queste basi e su questi indirizzi abbiamo ottenuto il consenso di massima del Consiglio della B. C. C.. A1 nostro nuovo Consiglio il compito di portare a conclusione quanto avviato. Il Presidente della Mutuo Soccorso “G. Leopardi” Cesare Cuicchi I L C O M U N E D I M O R CEV, Consorzio per l’energia 640 associati e 33 mila punti di consumo, rifornisce anche Morro d’Alba CEV è il primo Consorzio Pubblico Italiano d’acquisto e fornitura di servizi nel settore dell’energia, nato con l’obiettivo di far risparmiare gli Enti Pubblici. Costituitosi nel dicembre 2002 per iniziativa di E-globalservice e Anci Veneto, oggi conta oltre 640 Enti associati, fornisce 33.000 punti di consumo ed ha garantito per l’anno 2005, riconfermandolo anche per il 2006, un risparmio di 3 milioni d’euro sul costo dell’energia. La crescita esponenziale raggiunta sin dal primo anno d’attività, ha spinto il Consorzio ad estendere le opportunità di risparmio a tutti i Comuni ed Enti presenti sul territorio nazionale. Attualmente il Consorzio è presente in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia. I numeri di CEV testimoniano il successo di una realtà che ha saputo creare fiducia nei propri associati in ragione dei risparmi ottenuti e consolidati sino ad oggi, nonostante la notevole riduzione dell’offerta. CEV garantisce ai propri associati il risparmio sull’acquisto dell’energia elettrica, il cambio del gestore in tutta sicurezza e senza oneri, l’emissione di un’unica fattura col dettaglio dei singoli punti di consumo, la verifica on-line, in tempo reale, dei dati contrattuali ed il dettaglio di consumi e fatture. Sempre alla ricerca di nuovi margini di risparmio, CEV ha costituito una società di trading per l’energia, Global Power spa, che dal gennaio 2006 è il fornitore unico di CEV, con il compito di acquistare energia elettrica sul libero mercato nazionale, internazionale e dalle piccole produzioni degli Enti Locali. Global Power spa fornirà i 33.000 punti di consumo dei soci CEV per un fatturato di 60 milioni d’euro. La controllata, ha garantito al Consorzio gli stessi sconti del 2005 ed ha investito il plus di risparmio nell’acquisto di 200 milioni di KWh d’energia verde certificata, rispondendo al desiderio di CEV di rispettare i parametri imposti dal progetto Green Public Procurement (GPP), con il decreto promulgato dalla Direttiva Europea 2004/18/CE. Il Consiglio Direttivo del Consorzio, inoltre, ha ottenuto che il 30% della fornitura d’energia elettrica per l’anno 2006 fosse energia verde certificata, consentendo ai Comuni e alle Province Associate d’essere esempio nella tutela dell’ambiente e nel rispetto dei parametri del protocollo di Kyoto. A richiesta e sino ad esaurimento, il Socio potrà ricevere la fornitura del rimanente 70% d’energia verde certificata con lo sconto ridotto di 0,003 per KWh. Tra i vantaggi assicurati agli associati per l’anno 2006, inoltre, riguarda la fideiussione gratuita, poiché il Con- gono i consumi e si ottemperano i dettami del protocollo di Kyoto, ottenendo così i certificati bianchi. CEV, dunque, punta ad un risparmio a tutto tondo, che in futuro farà sempre più leva anche sulla propria natura costituzionale. La strategia del Consorzio prevede la concretizzazione del principio del risparmio in vari settori applicando il principio che “l’unione, oltre che la forza, fa il risparmio”. Accanto al settore dell’energia elettrica, la formula consortile di CEV sta producendo una serie di vantaggiose convenzioni che spaziano dal campo delle consulenze, a quello editoriale, a quello della formazione, assicurativo e culturale.Nell’ottica di offrire un servizio sempre più qualificato agli associati, CEV sta siglio Direttivo ha deliberato che il stipulando una convenzione con il Consorzio si farà interamente carico Ministero dell’Ambiente e della Tudei costi dovuti al Socio Fornitore. tela del Territorio, grazie alla quale i L’abbattimento dei costi, affiancato Soci saranno tempestivamente inforalla riduzione dei consumi, rappre- mati di tutte le opportunità relative senta l’accoppiata vincente che il all’energia prodotta da fonti rinnovaConsorzio è riuscito a concretizzare bili e delle modalità con cui accedere costituendo Global Power Service ai contributi previsti. Spa, una ESCO che sta attuando effi- Quello azionato dal Consorzio è un caci progetti di risparmio energetico meccanismo virtuoso che renderà i in alcuni Comuni associati. Comuni e gli Enti associati sempre Grazie ad impianti ad alta efficienza più protagonisti e sempre più motoe al sistema di telecontrollo della rete ri attivi del risparmio a favore delle d’illuminazione pubblica, si conten- proprie realtà amministrative. Sono state distribuite ai bambini della scuola elementare le lampade ad alto rendimento donate al Comune di Morro d’Alba dall’Enel. Le lampade, che hanno una maggior durata di quelle tradizionali, consentono una notevole riduzione dei consumi energetici e delle immissioni di gas nocivi in atmosfera. 6 R O D d’ ’ A L B A I nuovi volti della tradizione Presentato il libro patrocinato dall’Amministrazione comunale di Morro Si è tenuta domenica 29 gennaio, nell’Auditorium Santa Teleucania di Morro D’Alba, alla presenza delle telecamere di Rai 3, la presentazione del libro “I nuovi volti della tradizione. Etnografia del maggio marchigiano” (Ed. L’Orecchio di Van Gogh), di Giacomo Medici, giornalista scrittore, nonché collaboratore del quotidiano Corriere Adriatico e recensore della rivista specialistica “Folk Bulletin”. Oltre all’autore sono intervenuti il Sindaco di Morro D’Alba Simone Spadoni, Don Gianni Chiavellini (parroco di Domo) e Gastone Pietrucci (direttore Centro Tradizioni Popolari). Il libro, sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Morro D’Alba e già disponibile nelle librerie, nasce dalle ricerche etnomusicologiche condotte sul campo dall’autore negli ultimi anni, durante i quali si è dedicato allo studio delle forme rituali marchigiane e delle nuove funzioni che, evolvendosi, sono andate ad assumere. Soggetti principali del volume sono il Cantamaggio di Morro D’Alba e il Piantamaggio di Domo, riti molto antichi che si sono mantenuti in vita grazie alla loro capacità di adattamento ai nuovi contesti sociali. Racconta Giacomo Medici: “Questa esperienza è stata gratificante sotto tutti i punti di vista, innanzi tutto perché nasce dal sostegno offertomi dalla mia ex professoressa Tullia Magrini, grande etnomusicologa purtroppo recentemente scomparsa, dal Professor Marco Santoro dell’Università di Bologna, che firma la prefazione, e da Gastone Pietrucci, leader storico del folk revival marchigiano e de ‘La Macina’ che, oltre a firmare la post-fazione, ha collaborato con la propria consulenza scientifica. Il libro riassume le mie ricerche riguardanti il Cantamaggio del Centro Italia e, principalmente, quello di Morro D’ Alba, che viene descritto attraverso l’etnografia dell’edizione 2004. Ho intervistato i protagonisti della performance rituale, partendo dagli ultimi portatori della tradizione, prima di illustrare quali sono le fasi principali della pratica ed i significati ad essa correlati. Ciò è servito poi a valutare le evoluzioni del rito e ad analizzare in quale modo oggi il pubblico partecipa a questa performance rituale allargata”. Altro “punto forte” della pubblicazione, apprezzata dal numeroso pubblico presente in sala (al quale, al termine della presentazione, è stato offerto un ricco rinfresco a base di prodotti tipici), è la descrizione del Piantamaggio di Domo, frazione di Serra San Quirico nella quale, ogni anno, viene innalzato, la notte del trenta aprile, un pioppo alto più di venti metri, simbolo di fertilità e di cooperazione tra i membri della comunità. Le frazioni limitrofe cercano successivamente di tagliarlo, in una competizione curiosa nata tra i comuni della zona che ha rifunzionalizzato il rito. Spiega l’autore: “Domo è una delle poche realtà ancora legata al Piantamaggio. Alla luce di questo credo che sia stato importante parlarne in un libro, permettendo a più persone di conoscere questa pratica così peculiare e affascinante”. Il volume contiene, oltre alla storia dei riti presi in considerazione e all’analisi della loro evoluzione, anche una serie di interessanti interviste fatte ai portatori della tradizione e un’appendice fotografica che nasce dalla collaborazione tra Medici e Michel Giaccaglia, fotoreporter e documentarista de “Alle falde del Kilimangiaro”. Dalla prefazione al volume: “Èun ricco e dinamico panorama intellettuale che fa da sfondo al libro di Giacomo Medici. Egli ha identificato nella sociologia della produzione culturale e in quella dei consumi la chiave per lo studio, in particolare, di una manifestazione di cultura popolare marchigiana, che sopravvive proprio grazie alla sua capacità di rinnovarsi ed integrarsi con quegli stessi mutamenti sociali e culturali che stanno sollecitando anche gli studi demologici a ripensarsi. Essi si sono dovuti negli ultimissimi anni nuovamente rimettere in gioco, hanno dovuto rivedere i propri metodi e assunti, ripensare i propri statuti e infine aprire alle nuove prospettive di ricerca che dalla sociologia sono state elaborate nel corso degli ultimi venti, trent’anni, soprattutto negli Stati Uniti, con significativi contributi da parte di studiosi rappresentanti di società e di gruppi sociali che si sarebbero una volta detti - e che ancora si dicono, con evidenti riferimenti gramsciani - subalterni: minoranze etniche, paesi ex coloniali, categorie più o meno “devianti” e trasgressive. È anche grazie a lodevoli studi come questi - e quindi ai loro altrettanti lodevoli autori - che iniziative culturali nate e gestite localmente spesso per puro spirito di volontariato e di partecipazione alla vita della comunità possono farsi conoscere - e riconoscere per il loro valore - nell’economia contemporanea, che non è solo sempre più globale ma anche sempre più simbolica, creativa e, come ben sappiamo, multiculturale”. Marco Santoro (Univerrsità di Bologna) PRESEPI 2005 I vincitori Avio Goffi - premio per i presepi negli anni Maurizio Barchiesi 1° cl cat B Alessio Bastari Giovanni Cossu Alice Orciari Alessandro Romagnoli Emiliano e Marzia Magini 1° cl. cat A Francesco Bolognini Isabella Costanzi Leonardo Orciari Francesco Romagnoli Silvia e Giada Ronconi 2° cl. cat A Attilio Bronzini Miranda Gagliardini Parrocchia Maurizio Ronconi Scuola elementare 2° cl. cat A Attilio Bronzini Marina Gianferro Laura Lucarelli Franco Pasqualini Emily e Valery Salafia John Morelli 2° cl. cat B Catechismo 2 anno B Anna Maria Guerri Marta Magini Erika Piaggesi Silvia Schiavoni Centro aggregativo San Benedetto 3° cl. cat B Centro aggregativo San Benedetto Letizia, Chiara, Giorgio, Gianmarco, Michele, Stefa- Primo anno catechismo Adriano Tomassetti Filippo Animali Centro aggregativo San Benedetto Alice Magini Michela Tittarelli Gino Ramazzotti Eevelina Tomassetti I L C O M U N E D I M O R Un Ducato di...vino Un po’ di storia del lacrima Sulle dolci e soleggiate colline del Comune di Morro d’Alba e dei Comuni circostanti, in provincia di Ancona, si coltiva, da secoli, un vitigno noto col nome di LACRIMA, ritenuto autoctono, dal quale si ricava un vino oggi denominato e conosciuto, come LACRIMA DI MORRO D’ALBA D.O.C. Sulla origine di questo antico vitigno, non si hanno molte testimonianze. Secondo alcuni studiosi, una leggenda narra che già nel 1167, Federico I di Hohenstaufen, il noto Barbarossa apprezzasse questo vino quando posta sotto assedio la città di Ancona scelse come dimora il Castello di Morro d’Alba allora conosciuto come Castello di Morro. Il filosofo, botanico e medico (fu medico di Papa Sisti V), Andrea Bacci, nella sua monumentale opera “DE NATURALI VINORUM ISTORIA DE VINIS ITALIE” scritta nel 1596, non menziona ne la Lacrima ne il VERDICCHIO; mentre cita molti vini Italiani e marchigiani tra i quali, in particolare, quelli della provincia di Ascoli Piceno. Cita invece una Lacrima prodotta sulle pendici del Vesuvio nota come Lacrima Christi. Tra la prima e la seconda guerra mondiale, si conosceva anche un vino denominato LACRIMA DI MORRUCO, prodotto da vitigni coltivati in Contrada Morruco in Comune di Monte San Vito; vino che veni- va esportato in Germania con etichetta sulla bottiglia in lingua tedesca. Molto probabilmente si trattava sempre dello stesso vitigno. Negli anni 70, a causadi una politica di espianto che premiava solamente i vigneti specializzati a scapito di quelli tradizionali; la superflicie coltivata col vitigno Lacrima subì una notevole riduzione specialmente dopo il riconoscimento della denominazione di origine controllata ai vini Verdicchio e Rosso Piceno, i cui disciplinari ne consentivano la coltivazione anche nelle zone tradizionali del vitigno Lacrima. Fu allora che un gruppo di persone che apprezzavano il vino Lacrima e volevano difendere la produzione anche a difesa della economia locale e con a capo il Sindaco di allora Franco Fava, intraprese una decisa azione presso la Regione Marche e l’apposita Commissione del Ministero dell’Agricoltura al fine ottenere il riconoscimento di Denominazione origine Controllata anche per il vino Lacrima di Morro d’Alba. Fu una battaglia lunga e molto dura anche per l’opposizione di produttori di vino del Piemonte che avevano in commercio un vino denominato MORRO D’ALBA, per cui temevano una certa concorrenza. Finalmente, dopo sei anni di lotta e intralci burocratici, il D.P.R, del 9 gennaio 85 sanciva la D.O.C per la Lacrima di Morro d’Alba, delimitandone il comprensorio a sei Comu- “CHIESE APERTE” 2006 Dopo l’apertura della Chiesa dei Santi Simone e Giuda, nel 2003, di quella del SS. Sacramento, nel 2004, e della Chiesa di S. Maria del Fiore, nel 2005, l’Archeoclub di Morro d’Alba parteciperà anche quest’anno alla Giornata Nazionale delle “Chiese Aperte”, con una iniziativa sulla Chiesa di San Benedetto. Ormai da alcuni anni, infatti, è stata istituita una manifestazione nazionale nella quale le sedi locali dell’Archeoclub sono invitate a segnalare, rendendole possibilmente fruibili ai visitatori, tutte quelle chiese che, per vari ordini di motivi, economici, storici o pastorali, sono chiuse al pubblico e quindi esposte al rischio del degrado materico e dell’oblìo. La manifestazione, giunta oggi alla X edizione, si svolge nel corso della II domenica di maggio. Nelle precedenti edizioni, come pure in quella del 2006, la sede di Morro d’Alba ha promosso la pubblicazione di un opuscolo illustrativo che potesse raccogliere cenni storici, architettonici ed artistici, delle chiese del nostro territorio. Si è andata così formando la collana “I quaderni di Scripta”, che ha ricevuto recentemente un prezioso riconoscimento, vedendosi attribuire il III premio nazionale nella rassegna “Archeolibro”, svoltasi a Messina il 5 novembre 2005. La data della prossima Giornata Nazionale delle “Chiese Aperte” cadrà il prosimo 14 maggio, giorno nel quale sarà possibile per tutti gli interessati la visita della Chiesa di San Benedetto, chiusa ormai da circa 15 anni. L’apertura di una Chiesa, anche se solo per un giorno, assume un significato profondo sotto diversi punti di vista: essa racchiude in se’ secoli di storia, elementi d’arte, riti, usanze, forme architettoniche, spazi di meditazione e di contemplazione. Ciò è vero per tutti, sia per chi crede che per chi non crede, perché si tratta di valori comuni, che non conoscono etichettature. Ne è conferma il fatto che la manifestazione è stata patrocinata non solo dall’Ufficio Nazionale dei Beni Ecclesiastici della C.E.I., ma anche, a livello locale, da numerosi enti comunali e sovraterritoriali. La sede di Morro d’Alba ringrazia l’Amministrazione Comunale per aver voluto sostenere l’iniziativa, la Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba, il parroco don Giuseppe Livieri, gli autori delle memorie prof. Carlo Vernelli, prof.ssa Lucia Zannini, dott. arch. Mauro Gastreghini, e quanti, a vario titolo collaboreranno alla manifestazione o lo hanno già fatto partecipando alle precedenti edizioni. Invitiamo quindi caldamente i lettori a visitare la Chiesa di San Benedetto domenica 14 maggio, dedicando qualche prezioso istante alla visita guidata e alla lettura del nuovo quaderno di Scripta, riscoprendo così uno dei nostri piccoli tesori. Il direttivo della Sede Archeoclub di Morro d’Alba ni di cui Morro d’Alba, SanMarcello, Monte San Vito, Belvedere Ostrense, Ostra e Senigallia (con esclusione dei fondi Valle e dei versanti delle colline prospicienti il mare). Da questa data in poi la coltivazione del vitigno Lacrima ha ripreso ad estendersi in pieno anche perché il mercato richiedeva sia in Italia che all’estero, il vino LACRIMA DI MORRO D’ALBA in quantità sempre crescente. Il professor. Mario Fregoni, illustre membro dell’Accademia della vite e del vino, in un suo recente articolo apparso su “Civiltà del bere “ ha incluso il vitigno Lacrima di Morro d’Alba, unico vitigno della Regione marche, nell’elenco dei vitigni di qualità esistenti in Itaiia. Caratteristiche del vino LACRIMA DI MORRO D’ALBA D.O.C. Vitigno: Lacrima di Morro d’Alba autoctono Colore: Rosso rubino a volte intenso con sfumature violacee specie nel primo stadio. Profumo: Intenso, fruttato molto caratteristico che rammenta i frutti di sottobosco nonché le rose e le Viole, gradevole. Adatto per antipasti e carni. Sapore: Asciutto e sapido, corposo, tendente al morbido, piuttosto rotondo. Servirlo a temperatura di circa 16° Grado alcoolico: 11-13 In questi ultimi anni il VINO LACRIMA di MORRO d’ALBA D.O.C. ha sostenuto molti riconoscimenti tra cui: Medaglia d’argento dell’Enoteca di Siena, riconoscimento al XXI Banco di Assaggio di Torgiano ed altri. Renato Bartolucci IL COMUNE DI MORRO D’ALBA Periodico d’informazione della Amministrazione comunale REDAZIONE MAURIZIO TOCCACELI (Direttore responsabile) SIMONE SPADONI (Sindaco) FRANCO ANIMALI SOFIA ANGELETTI ALESSANDRA BOLDREGHINI GIANLUCA NISI MARIA CONCETTA ZIZZA CAROLINA BROCCHINI EMANUELE PANNI 8 R O D d’ ’ A L B A GRAZIE! Questo è quello che mi sento di dire a tutti i soci ACLI del nostro Circolo. Grazie per avermi dato questa grande opportunità di guidarVi in questi due anni e grazie per avermi “sopportato”. Le nuove esperienze arricchiscono sempre e apportano al proprio bagaglio quelle lacune che si possono colmare solo esponendosi in prima persona. All’inizio le idee erano tantissime, ma si sa, i cambiamenti sono lenti e devono essere “digeriti” con calma e pazienza. Non si può pensare di fare rivoluzioni in quattroepuattr’otto perché portano negli animi dei più, timori e a volte indifferenza che sfocia poi in quella area di scetticismo e di distacco. Ma come poi sempre accade, dopo la tempesta ritorna il sereno, e quindi dopo la “digestione” tutto ritorna alla normalità. Il 26 di febbraio si è svolto, nell’ambito dell’Assemblea Generale dei Soci, il rinnovo delle cariche elettive. In quella seduta ho chiesto a tutti i soci presenti di votare quelle persone che ritenevano più idonee a ricoprire incarichi all’interno del Consiglio Direttivo spiegando loro il motivo per cui io non potevo più dirigere la Presidenza del suddetto consiglio. Così è stato. I soci eletti voteranno, nella prima seduta, il nuovo Presidente e le altre cariche. Il mio augurio al nuovo Consiglio Direttivo è quello di un buon lavoro e se possibile la continuità di quei piccoli cambiamenti che erano in programma ma che non sono stati portati a termine. La speranza è che non venga persa quella piccola iniziativa del gruppo “AMICI DELLA VESPA” anche se coinvolgente solo una piccolissima parte degli iscritti, ma che fa tanto aggregazione. A tal proposito anticipo a tutti gli interessati che un paio di itinerari sono pronti e che altri verranno preparati e presentati al momento opportuno. In questo senso aspetto un cenno da parte dei nuovi dirigenti del Circolo Acli. Un ultimo grazie vorrei riservarlo ai miei più stretti collaboratori, che con il loro validissimo aiuto hanno fatto si che i lavori all’interno del circolo si sono svolti nel miglior modo possibile. Gianluca Nisi RESTAURO DELLA CHIESA PARROCCHIALE: CORAGGIO E SPERANZA Sono appena iniziati i lavori di restauro della Chiesa Parrocchiale. Qualcuno potrebbe chiederci: perché?; era proprio necessario? Diciamo proprio si; ogni edificio ha necessità di essere mantenuto efficiente, funzionale ed in condizioni che non portino al degrado. La nostra chiesa, oltre ad essere luogo di culto, nel centro del paese, ha un suo intrinseco valore storico, artistico ed architettonico, da troppo tempo lasciato senza manutenzione ed in degrado; una chiesa deve essere accogliente, confortevole, decorosa. Attendere ancora significherebbe andare incontro a maggiori costi, sia per l’aumento dei prezzi, sia per l’aggravarsi delle carenze strutturali dell’edificio. Si poteva forse operare per stralci, facendo una cosa alla volta, ma ogni lavoro di riparazione o adeguamento comporta necessariamente altri interventi; non si può fare la tinteggiatura senza sistemare prima l’impianto elettrico, non si può mettere a norma l’impianto di riscaldamento senza rifare il pavimento; è inutile fare i lavori interni senza aver prima sistemato il tetto.Allora non si può fare altro che armarsi di coraggio e cogliere l’occasione propizia. Su questa linea si è mosso giustamente con coraggio e lungimiranza, il Parroco Don Giuseppe. È stato ripreso ed aggiornato un progetto globale, giacente in Parrocchia da almeno dieci anni, redatto dal nostro concittadino Arch. Mauro Gastreghini, del costo totale di 556mila euro; l’intero elaborato è stato inoltrato, previo parere favorevole della Sovrintendenza ai Beni Architettonici, alla C.E.I. - Conferenza Episcopale Italiana - con richiesta di finanziamento, motivata e circostanziata. La C.E.I. contribuirà per circa il 50% della spese totale, con i fondi dell’otto per mille, con l’importo di 252 mila euro. Per il resto non si può che confidare sulla generosità di tutti, Enti, Istituzioni, Ditte, Famiglie. Un primo aiuto è venuto dalla B. C. C. - Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba, che elargirà un proprio contributo per 2.000 euro e concederà un prestito a condizioni vantaggiose. Inoltre, le Filiali Bancarie operanti in paese - B. C. C. - Banca Marche - Banca Popolare, permetteranno a chi vorrà contribuire con offerte libere o mensili di effettuare versamenti mediante bonifico, su apposito conto corrente, senza spese per l’offerente.Auguriamoci che altri Enti, Associazioni, Imprese e Ditte varie considerino l’opportunità di dare un aiuto, compatibilmente con le proprie disponibilità, tenuto anche conto che potranno dedurre gli importi devoluti in sede di dichiarazione dei redditi. Secondo il progetto, ed in base a contratto con la ditta appaltatrice, i lavori esterni dovranno essere eseguiti entro il mese di maggio, mentre la chiesa verrà chiusa dalla prima decade di giugno ed il restauro totale dovrà essere ultimato, e la chiesa essere resa di nuovo agibile, per il prossimo Natale. Ed infine confidiamo nella Provvidenza e ringraziamo tutti per la generosità. Il Consiglio Parrocchiale Affari Economici e Consigliere Provinciale FIDC