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In questo numero
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Anno XX
n. 90, 1° semestre 2006
pubblicazione aprile
Reg. Trib. Ancona n.5 del 27.1.1976
Direttore Resp. Maurizio Toccaceli
spedizione in abb. postale 70%
Dir. Comm. Business Ancona
Stampa UTJ, Jesi
Pag. 2
Le delibere
QUANTI
SIAMO
nati...............n. 7
morti.............n. 7
matrimoni......n. 0
 
emigrati.........n. 24
immigrati.......n. 44
 
totale abitanti al
30 marzo 2006
Albachiara a Morro 1884
Inaugurata la Comunità Socio educativa riabilitativa
Tre anni
Tre anni in cui abbiamo dovuto fronteggiare tagli pesanti e
buchi di bilancio. I tagli sono
costituiti dalla riduzione di
190 mila euro di finanziamenti
statali dal 2003 al 2005. I buchi sono quelli ereditati dall’Amministrazione Ciarimboli:
previsioni improprie (entrate
dello Stato mai arrivate) o
più basse del necessario (50
mila euro per l’Unione dei
comuni, quando, in realtà, ne
occorrevano oltre 200 mila).
Nonostante somme arretrate
da pagare risalenti addirittura
al 2001, siamo stati in grado
di proporre, per il 2006, un
bilancio senza ulteriori sacrifici oltre a quelli introdotti dal
2005. A questo punto possiamo guardare con più fiducia e
maggiore tranquillità al futuro
auspicando, per prima cosa
che, a seguito delle elezioni
politiche, si verifichi un’inversione di tendenza nella politica dello stato centrale nei
confronti dei piccoli comuni.
Sarebbe opportuno concertare
insieme fra le varie istituzioni le strade da perseguire per
raggiungere obiettivi comuni,
sia per reperire che per spendere risorse. Gli enti locali non
devono essere considerati nemici da contrastare o zavorre
da abbandonare. Quando è necessario tirare la cinghia tutti
i livelli istituzionali si devono
mettere in discussione senza
falsi moralismi o facile populismo di marcato interesse elettorale. Nel nostro comune la
spesa mensile per il Sindaco e
i due assessori, comprensiva di
oneri, è passata da 1.961 euro del 2002 (amministrazione
Ciarimboli) a 1.176 euro per
il 2003/2004 fino ad arrivare a
1.000 euro per il 2005 e 2006.
Se la via del dialogo sarà perseguita sarà possibile ottimizzare le disponibilità che
continua a pagina 2
Sabato 18 Marzo si è svolta la cerimonia d’inaugurazione per l’apertura della Comunità Socio-Educativa
Riabilitativa che si chiamerà “ALBA CHIARA”, riprendendo il titolo di una famosa canzone di Vasco
Rossi per l’assonanza con il nome
del nostro paese. Nell’arco di alcuni mesi il nuovo centro residenziale
entrerà nella sua piena attività e ciò
grazie anche ai morresi, alla Banca di Credito Cooperativo di Ostra
e Morro d’Alba ed a quanti hanno
permesso, con il loro contributo, di
rendere l’appartamento più funzionale ed accogliente.
Oltre all’orgoglio di vedere realizzata la prima ed unica struttura residenziale d’Ambito proprio a Morro
d’Alba e l’importanza sociale, vorrei sottolineare anche il beneficio
economico che ne consegue, poiché
molti acquisti saranno effettuati nel
nostro Comune, i pasti verranno
fruiti dalla mensa della nostra Casa
di Riposo e, attualmente, due residenti di Morro d’Alba sono stati
selezionati per essere assunti fra il
personale socio-operativo, che lavorerà all’interno della comunità.
Infine, per concludere voglio ricordare alcune attività, fra quelle
volute dall’Amministrazione Comunale, che attualmente si stanno
svolgendo:
1) Il Centro Educativo attivato dal
mese di Novembre e rivolto a tutti
gli studenti della scuola elementare
e media per seguirli nello svolgimento dei compiti scolastici.
2) Il Sostegno Linguistico per Minori Stranieri attivato dal mese
di Novembre, che prevede un intervento didattico integrativo per
agevolare l’apprendimento della
lingua italiana negli alunni stranieri
e consentire loro una migliore integrazione nell’ambiente scolastico.
Come da progetti presentati dalle
insegnanti, l’intervento è attuato sia
all’interno della scuola materna e
media in orario scolastico, che come doposcuola per gli alunni della
scuola elementare e media.
3) Il Corso di Lingua Italiana per
Adulti Stranieri residenti nel nostro comune attivato dal mese di
Febbraio, avrà la durata di 4 mesi.
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Pag. 3
Il giorno
della memoria
Pag. 4
Il questionario
Pag. 5
Il tempo
del sensale
Pag. 6
I nuovi volti
della tradizione
Pag. 7
Presepi 2005
Pag. 8
Un ducato di...vino
591 fino a 30 anni
795 da 31 a 60 anni
498 oltre 60 anni
Aperto l’Ufficio
di Promozione Sociale
Uno sportello informativo per l’accesso e la fruizione
dei servizi sociali e socio sanitari
Con la legge 328/2000 si sono impartite partite le linee guida per
la riforma delle Politiche Sociali
(Welfare) e fra queste è stato individuato l’Ambito Territoriale quale
strumento per la gestione unitaria
dei servizi sociali, perciò nel 2001
la Regione ha istituito nelle Marche 24 Ambiti Territoriali Sociali
(A.T.S.).
Il nostro Ambito d’appartenenza è
l’A.T.S. IX, che comprende 21 Comuni (Apiro, Belvedere Ostrense,
Castelbellino, Castelplanio, Cingoli, Cupramontana, Filottrano, Jesi,
Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Montecarotto, Monteroberto,
Morro d’Alba, Poggio San Marcello, Poggio San Vicino, Rosora, San
Marcello, San Paolo di Jesi, Santa
Maria Nuova, Staffolo.), di cui Jesi
è stato individuato come Comune
Capofila e racchiude una popolazione di circa 105.000 abitanti.
Compito principale dell’Ambito è
analizzare i bisogni ed i problemi
della popolazione, definirne gli obbiettivi e le priorità, programmare
gli interventi sociali e attraverso la
gestione associata estenderli a tutti
i cittadini, indipendentemente dal
Comune di residenza, permettendo
così anche ai piccoli Comuni, come
il nostro, di poter erogare servizi
maggiori e qualitativamente migliori, che altrimenti non avrebbero la
forza, né economica né organizzativa, di sostenere.
Questo cammino che si è intrapreso
di gestire insieme i servizi sociali,
ha permesso di avviare nel nostro
Comune l’Ufficio di Promozione
Sociale (U.P.S.) e la Comunità Socio-Educativa Riabilitativa (CO.
S.E.R.).
Dal mese di settembre è attivo presso la sede comunale l’U.P.S. e cioè
uno sportello informativo aperto a
tutti i cittadini a cui rivolgersi per
avere indicazioni utili circa l’utilizzo dei servizi sociali e sociosanitari e quali sono le procedure
per accedervi. Tutti i martedì dalle
ore 10 alle ore 12 presso gli uffici
comunali (tel. 0731/63000) è presente l’Assistente Sociale Vanessa
Stefani alla quale ci si può rivolgere per:
- informazioni sui servizi presenti
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Le delibere di Giunta
11 ottobre 2005
p Adozione del programma triennale dei
lavori pubblici anni 2006-2008 ed elenco
annuale anno 2006.
18-10-2005
p Gemellaggio enogastronomico Lacrima
di Morro d’Alba – Tartufo di Acqualagna.
Compartecipazione all’iniziativa.
p Centro giovani – ridefinizione rapporti e
modalità di gestione.
p Gemellaggio con il Comune di Acqualagna. Approvazione atto ufficiale.
d’ambito anno 2005/2006 “I linguaggi
giovanili dell’Italia repubblicana” III
annualità.
29 novembre 2005
p Chiusura uffici per il giorno
31/10/2005.
p Criteri per contributi sulle rette dell’asilo nido associato.
p Adesione al progetto per la costituzione
di un centro servizi territoriale (C.S.T.)
promosso dalla Provincia di Ancona in
risposta all’avviso di selezione del Centro
Naz.le Informatica Pubblica Amm.ne.
p Conferma impegno ricavato da vendite del patrimonio della ex IPAS Casa di
Riposo.
Affidamento gestione impianti sportivi
alla società sportiva “ Lancia-Lucarelli”.
p Assestamento generale bilancio previsione 2005. Assegnazione risorse ed obiettivi di gestione ai responsabili delle aree
funzionali ai sensi dell’art. 169 del D.Lgs.
n. 267/2000.
2 novembre 2005
6 dicembre 2005
p Sostegno alla manifestazione nazionale promossa a Bologna il 08/11/2005
dalla Confederazione Italiana Agricoltori,
Confagricoltura e Coopagri.
p Variazione programma contributi per
attività ricreative e culturali anno 2005.
p Determinazione importi e modalità di
rimborso spese a carico della CO.S.E.R.
p Liquidazione gettoni di presenza ai consiglieri comunali – atto d’indirizzo.
Assegnazione risorse per quota associativa
p 2005 a seguito di proroga convenzione
per gestione pratiche previdenziali.
p Liquidazione CE.M.I.M. – approvazione
patto di sindacato fra i soci pubblici.
p Affidamento incarico per la redazione
dei piani di sicurezza comunali per la
gestione della postazione di emissione
C.I.E.
18 ottobre 2005
8 novembre 2005
p Approvazione regolamento per le progressioni verticali.
p Costituzione ufficio U.R.P.
15 novembre 2005
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Albachiara
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L’intervento si pone come un utile strumento d’integrazione sociale per
ciascun immigrato adulto, perché avere una buona conoscenza della lingua
italiana permette un miglior inserimento nella vita sociale e nell’attività
lavorativa e per le donne, in particolare, una maggiore partecipazione all’attività scolastica dei propri figli.
4) l’Assistenza Domiciliare per Anziani un servizio rivolto agli anziani
soli per la pulizia della casa e l’igiene personale.
5) Il Laboratorio di Formazione-Educazione al Suono e alla Musica attivato, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di S. Marcello, presso
la scuola elementare, che coinvolge tutte le 5 classi e si pone l’ obbiettivo
di avvicinare i bambini alla musica e far nascere in loro la curiosità e la
voglia d’imparare a suonare uno strumento, che potranno concretizzare
frequentando il Corso d’Orientamento Musicale e divenire così i futuri
componenti della Banda Cittadina, la quale con la sua continua crescita
professionale è un orgoglio per tutto il paese.
Cinzia Fradeani
Assessore ai Servizi Sociali
20 dicembre 2005
25 novembre 2005
p Collocamento a riposo della Sig.ra Vitaletti M. Stefania.
p Aggiornamento programma assunzioni
e indizione selezione verticale.
Iniziative per il periodo natalizio – atto di
indirizzo.
27 dicembre 2005
p Assegnazione risorse per trascrizione
vincolo imposto dal DOCUP ob.2 asse 3
mis. 3.3 sub. 1 – Casa di Riposo.
p Assegnazione risorse per il periodo di
durata esercizio provvisorio 2006.
p Assunzione in servizio della Sig.ra
Rocchetti Laura in posizione di comando.
Presa d’atto decorrenza e conseguente
aggiornamento organigramma.
p Indirizzi operativi interreg. III trasfrontaliero adriatico.
p Autorizzazione al personale dipendente
ad effettuare lavoro straordinario per
l’anno 2006.
p Servizio infermieristico presso la Casa
di Riposo. Affidamento incarico anno
2006.
p Pubblicazione di un volume sulla tradizione del Cantamaggio.
p Destinazione risorse all’Istituto Comprensivo di San Marcello per spese scuola
Materna ed Elementare a.s. 2005/06.
p Proroga inserimento tirocinante volontario presso gli uffici comunali.
Le delibere di Consiglio
28 novembre 2005
p Modifica regolamento edilizio comunale
(TIT. IV Commissione Edilizia Comunale).
Modifica art. 9 convenzione per gestione
impianti sportivi.
p Trasferimento all’Unione dei Comuni del
servizio di raccolta differenziata dei rifiuti
solidi urbani, rifiuti speciali assimilabili agli
urbani e rifiuti urbani pericolosi.
p Ratifica delibera G.M. n. 117 del
18/10/2005 ad oggetto “Seconda variazione
al bilancio di previsione 2005” .
UPS
dalla prima
su tutto il territorio dell’Ambito e
su come potere accedere alle prestazioni;
- informazioni sui contributi e servizi
erogati direttamente dal Comune di
Morro d’Alba e avere assistenza per
compilare le richieste ed i moduli;
- informazioni e assistenza per le problematiche relative ai cittadini stranieri (permesso di soggiorno, accesso
all’istruzione scolastica, assistenza
sanitaria anche per stranieri temporaneamente presenti sul territorio italiano, diritto alla casa, ecc..);
- assistenza per l’iscrizione al Centro
per l’Impiego di Jesi, per la ricerca di
lavoro e avere informazioni sui corsi
di formazione professionali organizzati dal Centro stesso;
- collegamento con i patronati per la
compilazione della modulistica varia
(es. pensioni, accompagnamento);
- consulenza per minori in difficoltà
comportamentali, attivando anche
una collaborazione con la scuola e
la famiglia;
- consulenza per problematiche inerenti all’abuso di sostanze (alcol,
droga);
p Assestamento generale al bilancio esercizio finanziario 2005.
31 gennaio 2005
p Adesione alla SIC 1 S.r.l. Società di
servizi a capitale pubblico per la gestione
dell’informatica.
p Nomina Commissione Elettorale comunale.
p Approvazione regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari
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dalla prima
p Avvio secondo corso scuola di restauro.
p Approvazione progetto per sostegno scolastico linguistico a minori figli di immigrati (L.R. n. 2/98) – anno 2005/2006.
p L.R. n. 30/98 “Interventi a favore della
Famiglia”. Aggiornamento criteri e modalità erogazione contributi anno 2005.
p Presa d’atto primo report Università
Politecnica delle Marche per lo studio di
fattibilità azienda speciale consortile per
la gestione dei servizi sociali nell’ambito
territoriale IX.
p Presa d’atto protocollo d’intesa tra
ambito territoriale IX – ASUR 5 – Centro
Giustizia Minorile Emilia Romagna/Marche per gestione coordinata e integrata
prestazioni e servizi assistenza minori.
p Presa d’atto iniziative ambito territoriale
e sociale IX in tema di prevenzione dipendenze e disagio e di promozione benessere
tra adolescenti e giovani a valere sulla
D.G.R. 172 del 07/02/2005.
p Presa d’atto approvazione piano sociale
di zona 2005/2007.
p Servizio assistenza domiciliare – indirizzi di gestione.
Recupero indennità di turno erogata alle
cuoche Casa di Riposo e quantificazione
maggiorazione oraria festiva per il periodo
settembre 2003 – febbraio 2004.
p Accertamento valori unitari aree edificabili per gli anni 2003-2004.
Offerte per la casa di riposo in occasione
dei decessi degli ospiti.
p L.R. n. 46/95. Adesione al progetto
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- consulenza per l’attivazione dei
servizi per l’inserimento dei portatori d’handicap ( es. inserimenti lavorativi, inserimenti in centri
diurni);
- informazioni sui servizi socio-sanitari erogati dalla Zona Territoriale 5 dell’ASUR ( Azienda Sanitaria
Unica Regionale) e su come poter
accedere alle prestazioni.
Con
la
realizzazione
della
CO.S.E.R. presso l’appartamento
situato al 3° piano dell’ex scuola
materna, lungo via Roma, si è sopperito alla necessità di dotare l’Ambito di una struttura residenziale
per disabili maggiorenni, sia per far
ritornare sul territorio quelli che attualmente sono ospitati in strutture
extraterritoriali, sia, soprattutto, per
andare incontro ai bisogni di molte
famiglie ed è per questo che 2 posti,
dei 4 che la comunità può contenere, sono riservati per l’accoglienza
temporanea come progetto “Sollievo alle famiglie”.
Per tipologia la CO.S.E.R. è una
struttura residenziale a carattere
comunitario di piccole-medie dimensioni (al massimo può ospitare 8 persone), ciò significa che il
disabile lì mangerà, lì dormirà, lì
sarà coinvolto a collaborare nelle
normali attività quotidiane e dove l’attività educativa-riabilitativa
e formativa tendono al recupero e
mantenimento di una sua autonomia nella gestione di se stesso e nei
rapporti con gli altri per favorire la
sua integrazione sociale.
ci sono, creando così una maggiore possibilità di investimento anche per i comuni piccoli
come il nostro, dove di certo
non mancano le necessità.
Basti pensare alla Casa di Riposo, servizio sociale importantissimo per la nostra comunità. Servono somme ingenti
per una soluzione radicale
dei suoi problemi strutturali e
ho personalmente sollevato la
questione ai vari livelli istituzionali per cercare collaborazione. Il Sindaco di un piccolo
comune non può sostenere da
solo il peso di un servizio sociale di ampio respiro, con una
storia profonda molto sentita
da tutti i cittadini. Anche la
Scuola Elementare ha bisogno
di un intervento, ma la scarsità di fondi statali per l’edilizia
scolastica sta mettendo in difficoltà molti comuni. Siamo riusciti ad ottenere dalla Regione
un contributo di 20 mila euro
sufficiente a coprire il 50 per
cento delle spese per l’adeguamento sismico dell’edificio e
questo ci dovrebbe favorire per
le future ripartizioni di fondi
destinati all’esecuzione di tali
progetti.
Abbiamo presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un progetto di sistemazione
esterna del palazzo comunale
per ottenere un finanziamento
attraverso i fondi raccolti dallo
stato con l’otto per mille. Stiamo aspettando risposte, economiche, per varie richieste di
pronto intervento fatte anche
in seguito alle forti piogge del
2005 ed è in corso una valutazione, in collaborazione con la
Provincia di Ancona, per intervenire nella sistemazione del
primo tratto di via del Mare.
Quindi considerando i lavori
per il collegamento in via degli
orti, l’allargamento del nuovo
museo rispetto al progetto iniziale, il prossimo avvio dei lavori all’incrocio di S. Amico e
la realizzazione del nuovo padiglione cimiteriale, le iniziative
in itinere sono diverse e varie.
Un ultima nota la voglio dedicare alla “Scuola di Restauro”
che ha avuto varie citazioni
nei due precedenti numeri di
questo periodico. L’istituzione
della Scuola è nata fondamentalmente dalla passione che
il Prof. Marchegiani e i suoi
collaboratori hanno per l’arte
in genere e specialmente per
quella contemporanea. Tutti si
sono resi disponibili ad avviare i corsi chiedendo come compenso le sole rette che il comune incassa dagli allievi iscritti.
Di questa disponibilità sono
grato principalmente al Prof.
Marchegiani che ha voluto
mettersi in discussione in questa esperienza dando al nostro
territorio un opportunità culturale di importante rilevanza
considerato anche i potenziali
sbocchi lavorativi.
Simone Spadoni
Sindaco
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Rifiuti: il Consorzio
è in piena attività
Il presidente Simone Cecchettini fa il punto
della situazione nei 33 Comuni
“Riduzione, recupero, riciclaggio. La nostra filosofia è quella delle
tre R, il principio che c’ispira in ogni nostra azione e in ogni nostro
impegno”. Sono le parole di Simone Cecchettini, presidente del Consorzio obbligatorio per i rifiuti Vallesina-Misa Cir33, che fa il punto
sulle attività del 2005.
“E’ importante aver chiaro – ha detto Cecchettini – il concetto essenziale ed innovativo che lo smaltimento è divenuto, non solo nel Piano
provinciale ma già a monte nelle normative nazionali, solamente la
fase residuale del sistema di gestione di rifiuti. E’ destinato ad essere
ridotto ai minimi termini con un conseguente forte risparmio economico nei bilanci comunali”.
Il Cir33 ha lavorato, nel 2005, per appaltare i lavori dei due impianti di trattamento dei rifiuti previsti dal Piano provinciale, uno per il
recupero della frazione umida che sarà realizzato a Corinaldo (An)
e l’altro per la valorizzazione della frazione secca che sarà attivo a
Maiolati (An).
Per Corinaldo è stato fatto il progetto definitivo, è stata ottenuta la Valutazione d’impatto ambientale, è stato definito il progetto esecutivo,
e sono stati dati in appalto i lavori il 28 dicembre 2005. L’impianto tratterà tutti i rifiuti organici di provenienza alimentare collettiva,
domestica, commerciale dei 33 Comuni del Consorzio. L’obiettivo è
raggiungere nella fase iniziale un recupero di 25.000 tonnellate l’anno
mentre, a regime, saranno lavorati a Corinaldo il 22-23% dei rifiuti
prodotti, pari ad una media di 121 chili per anno per cittadino. Per
Maiolati, dopo il progetto definitivo,la Via ed il progetto esecutivo
si attende che la Regione Marche metta a disposizione tutti i finanziamenti previsti ed appena saranno assegnati il Consorzio appalterà
i lavori. A regime l’impianto recupererà 60.000 tonnellate l’anno di
rifiuti.
“Il Consorzio – ha aggiunto il direttore Laura Filonzi – ha già avviato con i Comuni la definizione del Piano industriale che riguarda
la raccolta differenziata e il trasporto dei rifiuti. Dopo la definizione
delle linee guida, il Cir33 ha definito, in accordo con gli Enti locali,
le tecniche d’attivazione del sistema di raccolta dei rifiuti Comune
per Comune tenendo in considerazione che dovrà essere raggiunta almeno il 35% di raccolta differenziata e il contenimento dei costi per
l’applicazione del nuovo sistema”.
Dal prossimo mese, il Consorzio lavorerà quindi ai progetti di attivazione della raccolta differenziata nel bacino definendo un nuovo
Piano industriale che tenga conto delle sinergie ed economie di scala
che si possono avere se i Comuni gestiscono questo servizio assieme.
Il nuovo sistema di raccolta partirà in autunno per giungere a regime
nell’intero bacino n.2 alla fine del 2007. Tutti i cittadini saranno informati nei prossimi mesi con una specifica campagna di comunicazione
e di sensibilizzazione.
“Fra le azioni del 2006 – ha aggiunto Cecchettini – ci sarà anche quella di elaborare un unico regolamento per il passaggio dalla tassa sui
rifiuti alla tariffa per l’igiene pubblica, legata all’effettiva produzione
di rifiuti da parte di ogni contribuente, che permetterà di fare scelte
trasparenti di politica gestionale e tariffaria. Lavoreremo inoltre alla definizione di un gestione unitaria nel territorio per il servizio di
raccolta differenziata, in modo da razionalizzare la raccolta stessa e
migliorare gli obiettivi di gestione dei rifiuti nell’ambito dei 33 Comuni associati”.
Nel corso della seduta consiliare del 30 gennaio l’Amministrazione comunale
ha voluto salutare Maria Stefania Vitaletti in pensione dopo trenta anni di lavoro
nella Casa di Riposo. Il Sindaco ha consegnato una pergamena quale attestazione di stima e affetto.
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27 GENNAIO
Giorno della memoria
Iniziative con i giovani per non dimenticare
Anche quest’anno, così come negli
anni precedenti, l’Amministrazione
Comunale di Morro d’Alba ha inteso ricordare con due manifestazioni, il terribile olocausto di cui fu
vittima il popolo ebreo, così come
previsto dalla Legge 20/07/2000
n. 211. La prima di queste iniziative si è svolta in mattinata presso
l’Istituto Comprensivo di San Marcello con un inquadramento storico
dell’olocausto della Professoressa
Gabriella Boyer, già insegnante nei
Licei Scientifici di Jesi e Falconara Marittima, per proseguire con
la proiezione del film “Il giardino
dei Finzi Contini” del regista Vittorio De Sica, e terminare poi con
interventi musicali e canori della
prof.ssa Antonella Vento dell’Associazione Culturale “Non canto per
cantare” di Senigallia.
La Professoressa Boyer ha condotto
una lezione di storia molto profonda
e interessante, ma nel contempo ben
comprensibile da tutti gli allievi. Il
film, molti se lo ricorderanno, è stato lirico, struggente e drammatico.
Come si ricorderà si parla della vita
felice di una famiglia di ebrei, interrotta dalle leggi razziali emanate
dal regime fascista di Mussolini che
interromperanno il fluire quotidiano
della loro vita fino alla svolta mortale dell’internamento nei campi di
concentramento. La Professoressa
Vento ha concluso la giornata con
musica e canti ebraici. Giornata piena, dedicata alla memoria, affinché
quello che è accaduto non succeda
più. È bello che le nuove generazioni sentano parlare di valori come
l’uguaglianza, la libertà, l’istruzione, la felicità, la non discriminazione e il rispetto per tutte le idee e di
tutti i popoli.
In serata poi presso 1’Auditorium
di Santa Teleucania, l’Associazione
culturale di Senigallia “Non canto
per cantare” ha presentato un programma di canzoni e musiche mol-
to suggestive, delicate, ammalianti,
riguardanti la tradizione e la cultura ebraica. Di particolare rilievo la
voce della cantante Antonella Vento, intonata, trasparente ed emozionante. In definitiva si può dire che
giornate come queste di riflessione,
di dolore, di amore, di memoria restano a fondamento di una volontà
di vivere diversamente e meglio i
nostri rapporti umani e sociali. Forse servono veramente a migliorarci
un po’ e di questo ce n’è tanto bisogno.
L’Assessore alla cultura
Wanni Venanzoni
ELEZIONI POLITICHE 2006
SENATO
CAMERA DEI DEPUTATI
VOTANTI
1252
VOTANTI
1152
Alternativa sociale
6
Alternativa sociale
5
Udc
92
Alleanza nazionale
139
Alleanza Nazionale
139
Lega Nord
5
No euro
2
Democrazia cristiana
7
Lega Nord
8
Forza Italia
155
Democrazia cristiana
6
Ecologisti
3
Ecologisti
4
No euro
2
Fiamma tricolore
6
Udc
82
Forza Italia
168
Partito repubblicano
6
Rosa nel pugno
18
Fiamma tricolore
4
Democratici di sinistra
292
l’Ulivo
575
Rif. comunista
116
Italia dei valori
27
Udeur
7
Rif. comunista
84
Verdi-Pdci
44
Udeur
12
Idv
35
Verdi
20
Rosa nel pugno
16
Pensionati
7
Margherita
164
Comunisti italiani
38
Pensionati
6
Voti validi
1212
Repubblicani europei
21
Bianche
21
Voti validi
1110
Nulle
19
Bianche
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Nulle
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Corso di restauro:
un giudizio critico
È giusto spendere risorse del comune
per questo tipo di iniziative?
Nel leggere l’articolo del Sig. Marchegiani, pubblicato a dicembre su queste pagine, sono rimasto sorpreso di come un semplice
aggettivo scritto dal consigliere Piattella (“affollatissimo”) possa
aver prodotto tre colonne intere trasudanti astio, pregiudizi ed
invettive: un odore pungente di coda di paglia bruciata.
Il giudizio critico dell’amico Vincenzo, condiviso da me e dalla
stragrande maggioranza del paese, non è rivolto alla qualità dell’iniziativa, ma alla sua opportunità. In anni in cui l’Amministrazione comunale non fa che aumentare tasse e tariffe, riducendo
i servizi ai cittadini e i contributi alle numerose associazioni è
opportuno spendere più di 5.000 euro all’anno per l’istituzione di
una scuola, che dovrebbe essere di competenza della Regione e
della Provincia?
È giusto che l’Amministrazione comunale sottragga all’uso della
comunità i locali dell’auditorium della SS. Annunziata, unica struttura esistente nel territorio, per destinarla a sede della scuola?
In ogni caso rammarica leggere le parole di un uomo, che si definisce di cultura, denigranti in maniera così abietta le attività culturali
svolte fino ad aggi nel nostro paese.
Sarebbe bello vedere per una volta il nostro Sindaco, in un impeto
di sano orgoglio paesano, tirare fuori gli attributi ed elargire un
acculturato, seppur figurato, calcio nel sedere al “maestro” Marchegiani.
Enrico Ciarimboli
Il giornale del comune di Morro d’Alba
è consultabile anche sul sito
www.provincia.ancona.it/comuni/morrodalba/
(dal n° 2/2003)
LE COSE FATTE
Nell’ultimo numero del giornalino di Morro d’Alba in un articolo si
parlava di lampade a basso consumo energetico che l’ENEL ha regalato all’amministrazione comunale in occasione della seconda festa
annuale di “Voler bene all’Italia. Festa nazionale della Pivvola Grande
Italia”. Per completezza dell’informazione, le 200 lampadine di cui si
parla sono state distribuite a tutti i bambini della scuola elementare di
Morro d’Alba. in un incontro tra il Sindaco e gli stessi alunni.
CIMITERO:
Nel mese di gennaio sono state riesumate delle salme, dopo che era
stato dato un anno di tempo circa ad eventuali parenti o familiari per
discutere il da farsi visto lo stato di abbandono in cui giacevano i loculi.
A questo punto si è proceduto alla riduzione delle salme stesse alla
presenza dell’ufficiale sanitario venuto da Jesi. Per quanto riguarda i
nuovi padiglioni che 1’Amministrazione vuole realizzare, il progetto
è pronto ora aspettiamo di vedere le prenotazioni dei nuovi loculi e
delle cappelline cosi da appaltare e dare inizio nel più breve tempo
possibile i lavori.
Altro argomento che interessa la cittadinanza sono le scalette di collegamento tra Via Roma e Via degli Orti. I lavori sono stati appaltati
alla Ditta “Cooperativa Combattenti” di JESI che nel mese di marzo
dovrebbe allestire il cantiere, per poi avviare i lavori con durata massima di 4 mesi circa dall’inizio.
Franco Animali
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IL QUESTIONARIO...
Ancora a proposito della Adsl
Volevo portare all’attenzione dei
miei concittadini un piccolo particolare su uno dei tanti invii che ci
giungono dalla nostra Amministrazione Comunale sempre solerte a
farsi avanti appena ne ha l’occasione. Mi riferisco alla lettera-questionario relativa alla informazione
su quanti fossero interessati ala
banda larga, cioè la famosa ADSL
tanto pubblicizzata in televisione.
Non so se lo sapete, ma credo di si,
la linea digitale è giunta fino a San
Marcello ed ha girato a Belvedere
Ostrense Ma la questione non è
questa. Analizzando il questionario
e leggendo le prime 4 domande si
va via tranquilli ma poi le altre 4?
Innanzitutto sono scritte in un carattere più grande ma ci può stare l’errore di scrittura (chissà se voluto o
meno), ma se le andiamo a leggere
che cosa ci chiede la 5° domanda?
Che cosa vuol dire?
“Trova una bella iniziativa che il
suo Comune si preoccupi di fornire
un servizio diverso ai cittadini”
Cioè, tu Amministratore, chiedi a
me, cittadino, di dirti che sei bravo
perché ti interessi a darmi l’ADSL?
Cioè ti lodi prima che lo faccia
io? Attenti perché “chi si loda poi
si sbroda”. Ma se vi preoccupate
tanto ora per noi cittadini di doverci
fornire un servizio di così vitale
importanza perché avete impiegato
quasi metà del Vostro mandato per
attivarvi? E perché è dovuto apparire un articolo su questo periodico
prima che voi pensavate di attivarvi
per una ricerca di mercato?
Cos’è volete far passare come
Vostra ed unica iniziativa questa
mossa sull’ADSL?
Sembrerebbe, ma forse il mio è un
occhio troppo critico, che, arrivati
a questo punto, per poter avere
qualche cosa basta scriverlo sul
giornale e poco dopo i nostri solerti
Amministratori si attiveranno per
poter fornire il servizio o esaudire
la richiesta basta che poi non ci
dimentichiamo di dirgli che sono
stati bravi e belli!!
Tralasciamo le domande 6 e 7 che
secondo me sono servite per riempire la pagina; chi va a vedere sul
sito internet di Morro d’Alba la
data di una festa? Credete che non
le sappiano? Ma anche se si svolgesse in un Comune vicino al nostro
un’iniziativa importante, credete
che ci si debba collegare ad internet
per leggere le date di un evento? La
cerchia dei Comuni a noi limitrofi è
limitata a pochi chilometri!
Attenti poi alla videosorveglianza
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perché potrebbero esserci dei problemi con la legge sulla privacy,
già emersa addirittura con le foto
scattate dai videofonini (i famosi
cellulari con la video camera incorporata). L’ultima domanda poi è una
vera chicca! Ci chiedete se potete
istallare qualche (quante? Lo sapete
già ma non volete dircelo?) piccola
antennina ma che sono di potenza
assai inferiori a quelle che dicono
che fanno male alla salute! Come
per dire “Noi non lo vogliamo fare
ma siamo costretti a mettere su
queste antenne perché altrimenti
l’ADSL a Morro d’Alba non arriverà mai. Se lo facciamo vi disturbiamo?” Ma io mi domando perché
non pensate a cose più importanti
per la nostra salute?
Un esempio? Anche due e poi concludo. Un bel rapporto costante sulla
qualità della nostra aria a me piacerebbe saperlo. Vero è che abitando
lontano dalle città dove si produce
molto più smog ed inquinamento
ambientale dovremmo stare tranquilli, ma chi ce lo assicura?
E perché non avere anche un rapporto costante sulla qualità della
nostra acqua che utilizziamo per
bere e preparare le nostre cucine?
Questa sarebbe una bella iniziativa
lodevole da parte di chi amministra:
fornire giornalmente un rapporto
sulla qualità dell’aria e dell’acqua a
tutti i cittadini due beni essenziali
per una vita sana e se sono di livello
buono possono essere utilizzate per
pubblicizzare il nostro territorio
così si incentiva anche il turismo e
dove c’è turismo c’è economia che
si muove.
A questo punto aspetto con ansia un
altro questionario dai nostri solerti
Amministratori! E se non arriva?
Meglio!
Vorrà dire che le lodi le prenderanno i prossimi Amministratori!
Gianluca Nisi
Componente Redazione
LA CASA DI RIPOSO
VERSO LA CHIUSURA?
L’Amministrazione non si dimostra
capace di gestire questo bene della comunità
Risulta quale peculiarità del tessuto sociale marchigiano che sia presenti in
ogni comunità, una casa di riposo per persone anziane o sole e che non hanno
una famiglia che le possa ospitare. È grazie a tanti benefattori, che nel passato
hanno permesso la costruzione e la conduzione di queste importanti strutture
che sono arrivate fino ad oggi e che tuttora hanno un ruolo fondamentale nella
società in cui viviamo e sempre più ne avranno in futuro. Oggi la gestione
di questi istituti è solitamente affidata a consigli autonomi dell’ente o alla
giunta comunale, come nel caso di Morro d’Alba. È ovvio che gestire la casa
di riposo è impegnativo, visto che è un’azienda che non produce reddito, ma al
contrario necessita di continui investimenti. Purtroppo secondo il sottoscritto,
la casa di riposo di Morro d’Alba è destinata ad una lenta ma inesorabile
chiusura, vista l’incapacità da parte dell’amministrazione comunale di gestire
tale bene della comunità. La mia non è una pura e semplice affermazione
politica o demagogica, ma è il pensiero che mi sono fatto, vista e considerata
l’assoluta assenza di progetti e di investimenti, nonché le poco edificanti e
costruttive risposte che il sindaco ha sempre riferito alle numerose interrogazioni fatte in consiglio comunale.
Anche nella seduta pubblica del consiglio del 31 gennaio, il sindaco non era
in grado di risolvere quesiti né di rispondere dignitosamente e coscientemente
per sostenere questo importante servizio, punto di forza della stessa amministrazione é il programma elettorale e impegno morale assunto il giorno delle
elezioni. Spero che i cittadini di Morro d’Alba si siano resi conto che l’attuale
amministrazione è assente, sulle questioni importanti per un comune, è incapace di trovare soldi, senza alcun investimento rilevante in previsione. Quindi,
come ho già sottolineato in altre occasioni, anche se non è un vanto per nessuno, ribadisco che il nostro non è un paese che riesce, né riuscirà a tenere il
passo con i tempi, come invece accade ai nostri paesi confinanti. Ci sono da
risolvere situazioni serie ed importanti per la collettività: pensate bene prima
di spendere i soldi dei cittadini in rotatorie, incroci e lottizzazioni private!!...
Con questa semplice nota voglio anche informare la cittadinanza e in particolare i genitori di Morro d’Alba che grazie alle lettere che ho inviato a numerose istituzioni questa amministrazione, indifferente al problema di una scuola
elementare dalla struttura fatiscente e cadente (giugno 2005) sarà costretta a
mettere un minimo d’impegno per fare gli adeguamenti
strutturali previsti dalla legge. Come se tutto ciò non bastasse, grazie alle collaborazioni professionali esterne che questa amministrazione si accolla - vedi
il prof. Elio Marchegiani - in paese si è notato un grosso aumento di traffico
pesante, ossia numerosi autocarri carichi di vino “lacrima” che partono alla
volta della città di Marsala in Sicilia: sarà forse il sindaco costretto a reclutare vigili in quantità per snellire la viabilità?
Vincenzo Piattella
Consigliere comunale
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IL TEMPO
DEL SENSALE
I ricordi di Aurora Toccaceli
Dal racconto di una sera d’inverno l’evocazione di un tempo
passato, di tradizioni, del legame
tra uomini e animali per strappare
faticosamente alla terra i frutti per
il sostentamento della famiglia.
I ricordi di Gina Galli sono gli
stessi di molti morresi, ma per me
il suo racconto è speciale perché
Gina è mia nonna e la sua storia è
quella della mia famiglia.
Raccontami nonna, dove sei
nata?
Sono molti anni che abito a Morro
d’Alba, ma in realtà sono nata a
Jesi, precisamente a Mazzangrugno, il 6 dicembre 1925. Dopo
qualche anno la mia famiglia si è
trasferita a S.Lucia di Jesi. Ero la
più piccola di cinque fratelli e ho
sempre fatto la contadina.
di tutti i contadini della contrada
che si aiutavano a vicenda.
Un’altra attività esclusivamente
manuale era la “scanafogliatura”.
Consisteva nel liberare il granoNonna, mi hai detto che sei nata turco dalle foglie che lo rivestono
a Jesi, ma nonno era di Morro, e che, a volte, erano utilizzate per
come vi siete conosciuti?
fare i materassi. In questa operaAll’epoca, come per molte cose, zione venivano spesso chiamati
c’era il sensale: era detto così ad aiutare anche i bambini, ed
chi, sapendo che due giovani non una volta terminata si faceva una
erano fidanzati, provvedeva a farli festicciola: qualcuno portava l’orincontrare, poi, se questi si piace- ganetto, si ballava e si cantavano
vano, si sposavano. Ma la ragazza gli stornelli.
doveva avere la dote che il giorno
del matrimonio era portata con Quali erano le colture prevail biroccio fino a casa del marito. lenti?
Così è stato anche per me, ed una Oltre al grano e al granoturco,
volta sposata, ho continuato a fare si coltivavano le piante da orto.
la contadina a Morro, eravamo Quando ero ancora con la mia
infatti mezzadri del Dott. Giam- famiglia d’origine si coltivava
paolini.
il tabacco,che veniva essiccato
e portato in manifattura con il
Come si svolgeva l’attività del biroccio. Veniva coltivata anche la
contadino, o meglio del mezza- vite, ma in maniera un po’ diversa
dro?
rispetto ad oggi: c’era “l’alberata”,
Prima di tutto occorre ricordare cioè i fili che sostenevano la vite
che il raccolto veniva diviso a erano retti da alberi, come gli olmi,
metà con il padrone della terra. creando dei filoni distanti uno dalTutti i lavori, poi, erano svolti a l’altro anche cinque o sei metri.
mano, non c’erano delle macchine
come ora, pensa alla mietitura: si In campagna, quali erano le attiraccoglieva il grano con la falce, vità tipicamente femminili?
si facevano tutti piccoli mucchietti Le donne intervenivano in tutti i
detti “pecorelle”, che poi erano lavori da fare, ma prevalentemente
uniti per fare un “covone”.Venuta si occupavano dei bachi da seta (da
la sera si facevano i “cavalletti” noi detti “baci”). Questi vermicelli
con i covoni realizzati. Dopo venivano messi negli “sturoli”cioè
qualche giorno, i “covoni” veni- delle grate, coperti con del cartone,
vano portati nell’aia, e ammassati e forniti di foglie di gelso di cui si
formando un “barcone” in attesa nutrivano. Quando i bachi stavano
della battitura. Solo quest’ultima per “andare in seta” si mettevano
operazione veniva fatta con una le “frattucce”, cioè le piante secmacchina in grado di separare il che delle rape. I bachi risalivano
grano dalla paglia e dalla “pula”. le “frattuccie” per fare il bozzolo
La mietitura era quindi un’attività della seta che poi veniva staccato,
molto impegnativa che richiedeva ripulito e portato in filanda.Tutto il
il lavoro di tutta la famiglia e quello
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Inaugurato
il Circolo giovanile
Il 5 gennaio 2006 l’Amministrazione comunale ha inaugurato un circolo giovanile, nei locali dove si trovavano le Poste.
La presenza giovanile è stata nutrita, sorridente, si è ascoltato della buona musica e si sono fatti alcuni brindisi accompagnati da ottimi pasticcini. In serata i
giovani hanno ulteriormente festeggiato con balli e canti. In effetti ci eravamo
accorti che i giovani che facevano parte del centro sociale “Libera Mente” non
si incontravano più in quanto diversi di loro erano impegnati nel lavoro e all’università e quindi si erano dispersi. Abbiamo quindi parlato con loro e si sono
subito dimostrati molto favorevoli a che i locali a loro disposizione passassero
ai più giovani. Ci hanno proposto, cosa che abbiamo accettato ben volentieri, di
usare quei locali per due iniziative alle quali “Libera Mente” tiene in particolare: il Babbo Natale e il Cantamaggio.
Ci siamo accorti che i giovani forse sono un po’ pigri ma se stimolati, fanno
iniziative molto interessanti e si presentano in maniera educata e civile.
Però è necessario avere con loro un atteggiamento di interesse, di rispetto e di
capacità di ascolto. I giovani hanno provveduto a pulire i locali, hanno disegnato in maniera stupefacente una stanza con murales e stanno procedendo a
fare proposte di diverso tipo all’Amministrazione. Attualmente nel locale del
circolo si può ascoltare musica, vedere la televisione, giocare con il calciobalilla. C’è altresì intenzione di dotare il circolo di giochi da tavolo, come le carte,
la dama, gli scacchi, e di una biblioteca interna. Si sta lavorando per costruire
iniziative di dibattito su temi che possano interessare i giovani e nel contempo possano essere di grande interesse per i genitori e per tutta la cittadinanza.
L’Amministrazione comunale è fiera e contenta di aver messo in piedi questa
iniziativa in quanto pensa che ciò che si riesce a dare ai giovani in termini di
divertimento e impegno costituisce la migliore attività che si possa fare a favore
di una comunità.
Wanni Venanzoni
Assessore alle politiche giovanili
procedimento era lungo almeno un
mese. Ma le donne si occupavano
anche degli animali, oltre a quelli
da cortile avevamo le “vacche”,
per noi molto preziose perché
venivano legate all’aratro e impiegate nella lavorazione della terra.
Quando nascevano dei vitelli, a
volte tuo nonno li portava al mercato. In quell’occasione, venivano legati agli anelli che corrono
lungo la cinta muraria del castello.
Il proprietario si rivolgeva al sensale che provvedeva a trovare un
acquirente.
Siamo ormai prossimi alla
Pasqua, quali tradizioni ricordi
di questo periodo?
Quando stava per arrivare la
Pasqua si facevano le pulizie per
tutta la casa. Ogni ambiente veniva
rivestito a festa, nei letti venivano
messe le lenzuola migliori, le
coperte nuziali, perché il sacerdote, passando per l’acqua Santa,
avrebbe benedetto ogni angolo
della casa. Tutti i venerdì di quaresima, poi, si faceva “vigilia” mangiando baccalà o stoccafisso. La
carne ( il cappone), veniva consumato il giorno di Pasqua, quando
si riuniva tutta la famiglia facendo
una gran festa come quella che
faremo anche quest’anno.
Alessandra Boldreghini
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UN FUTURO DIVERSO
Il titolo scelto per questo nostro inserto
sul Notiziario Comunale è emblematico.
L’anno 2006 rappresenta infatti una
tappa importante per la vita della Mutuo Soccorso G. Leopardi. Innanzitutto
per il Rinnovo delle Cariche Sociali per
il prossimo triennio 2006 - 2008, fissato
per Domenica 2 Aprile durante la annuale Assemblea Generale; i Soci sono
stati sollecitati a partecipare ed a dare
ognuno il proprio contributo.
È certo che con l’aiuto, il consiglio e
la collaborazione di quante più persone
possibile realizzeremo più cose e con
risultati migliori.
In secondo luogo il Consiglio di Amministrazione uscente ha avviato importanti trattative con il Consiglio della
B. C. C. - Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba, al fine di
ridefinire e rinnovare importanti accordi
di collaborazione che potranno portare
notevoli vantaggi a tutti i Soci, sia della
Mutuo Soccorso che della stessa B. C.
C.; accordi già in parte esistenti fino
dalla fusione fra Finanziaria di Mutuo
Soccorso e Banca, ma che scadranno
fra qualche anno e che pertanto debbono necessariamente, a nostro avviso, essere migliorati, nell’interesse reciproco.
Il futuro della G. Leopardi è senz’altro
da ricercare e indirizzare nella mutual-
ità integrativa; questo era uno dei principali scopi ed una precisa finalità delle
Mutuo Soccorso fin dal loro sorgere, ai
tempi dell’unità d’Italia.
E gli stessi scopi e le stesse finalità
avevano, in origine, le Casse Rurali
- ora B. C. C., indirizzate alla ricerca
del benessere dei Soci, specie i più bisognosi.
Allora siamo certi che nessuna altra
meta dovremo prefissarci se non la
stesura di accordi di collaborazione e di
lavoro in sinergia, “sfruttando” la vocazione sociale della B. C. C., e nello
stesso tempo consolidando la mutualità
fra i Soci della Mutuo Soccorso.
Le attuali leggi sulla previdenza integrativa riconoscono e considerano
le Mutuo Soccorso fra gli Enti deputati a gestire questo tipo di previdenza;
diverse B. C. C. si sono orientate o si
stanno orientando su questi indirizzi.
Queste sono le basi su cui si è mosso il
Consiglio di Amministrazione della G.
Leopardi; e su queste basi e su questi
indirizzi abbiamo ottenuto il consenso
di massima del Consiglio della B. C. C..
A1 nostro nuovo Consiglio il compito di
portare a conclusione quanto avviato.
Il Presidente
della Mutuo Soccorso “G. Leopardi”
Cesare Cuicchi
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CEV, Consorzio
per l’energia
640 associati e 33 mila punti di consumo, rifornisce anche Morro d’Alba
CEV è il primo Consorzio Pubblico
Italiano d’acquisto e fornitura di servizi nel settore dell’energia, nato con
l’obiettivo di far risparmiare gli Enti
Pubblici. Costituitosi nel dicembre
2002 per iniziativa di E-globalservice e Anci Veneto, oggi conta oltre
640 Enti associati, fornisce 33.000
punti di consumo ed ha garantito per
l’anno 2005, riconfermandolo anche
per il 2006, un risparmio di 3 milioni
d’euro sul costo dell’energia.
La crescita esponenziale raggiunta sin dal primo anno d’attività, ha
spinto il Consorzio ad estendere le
opportunità di risparmio a tutti i Comuni ed Enti presenti sul territorio
nazionale. Attualmente il Consorzio
è presente in Veneto, Friuli Venezia
Giulia, Lombardia, Emilia Romagna,
Toscana, Lazio, Marche, Umbria,
Abruzzo, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia.
I numeri di CEV testimoniano il
successo di una realtà che ha saputo
creare fiducia nei propri associati in
ragione dei risparmi ottenuti e consolidati sino ad oggi, nonostante la
notevole riduzione dell’offerta.
CEV garantisce ai propri associati il
risparmio sull’acquisto dell’energia
elettrica, il cambio del gestore in tutta sicurezza e senza oneri, l’emissione di un’unica fattura col dettaglio
dei singoli punti di consumo, la verifica on-line, in tempo reale, dei dati
contrattuali ed il dettaglio di consumi e fatture.
Sempre alla ricerca di nuovi margini di risparmio, CEV ha costituito
una società di trading per l’energia,
Global Power spa, che dal gennaio
2006 è il fornitore unico di CEV, con
il compito di acquistare energia elettrica sul libero mercato nazionale,
internazionale e dalle piccole produzioni degli Enti Locali.
Global Power spa fornirà i 33.000
punti di consumo dei soci CEV per
un fatturato di 60 milioni d’euro.
La controllata, ha garantito al Consorzio gli stessi sconti del 2005 ed ha
investito il plus di risparmio nell’acquisto di 200 milioni di KWh d’energia verde certificata, rispondendo al
desiderio di CEV di rispettare i parametri imposti dal progetto Green
Public Procurement (GPP), con il
decreto promulgato dalla Direttiva
Europea 2004/18/CE.
Il Consiglio Direttivo del Consorzio,
inoltre, ha ottenuto che il 30% della
fornitura d’energia elettrica per l’anno 2006 fosse energia verde certificata, consentendo ai Comuni e alle
Province Associate d’essere esempio nella tutela dell’ambiente e nel
rispetto dei parametri del protocollo
di Kyoto.
A richiesta e sino ad esaurimento, il
Socio potrà ricevere la fornitura del
rimanente 70% d’energia verde certificata con lo sconto ridotto di 0,003
per KWh.
Tra i vantaggi assicurati agli associati
per l’anno 2006, inoltre, riguarda la
fideiussione gratuita, poiché il Con-
gono i consumi e si ottemperano i
dettami del protocollo di Kyoto, ottenendo così i certificati bianchi. CEV,
dunque, punta ad un risparmio a tutto
tondo, che in futuro farà sempre più
leva anche sulla propria natura costituzionale. La strategia del Consorzio prevede la concretizzazione del
principio del risparmio in vari settori
applicando il principio che “l’unione,
oltre che la forza, fa il risparmio”.
Accanto al settore dell’energia elettrica, la formula consortile di CEV
sta producendo una serie di vantaggiose convenzioni che spaziano dal
campo delle consulenze, a quello
editoriale, a quello della formazione, assicurativo e culturale.Nell’ottica di offrire un servizio sempre più
qualificato agli associati, CEV sta
siglio Direttivo ha deliberato che il stipulando una convenzione con il
Consorzio si farà interamente carico Ministero dell’Ambiente e della Tudei costi dovuti al Socio Fornitore.
tela del Territorio, grazie alla quale i
L’abbattimento dei costi, affiancato Soci saranno tempestivamente inforalla riduzione dei consumi, rappre- mati di tutte le opportunità relative
senta l’accoppiata vincente che il all’energia prodotta da fonti rinnovaConsorzio è riuscito a concretizzare bili e delle modalità con cui accedere
costituendo Global Power Service ai contributi previsti.
Spa, una ESCO che sta attuando effi- Quello azionato dal Consorzio è un
caci progetti di risparmio energetico meccanismo virtuoso che renderà i
in alcuni Comuni associati.
Comuni e gli Enti associati sempre
Grazie ad impianti ad alta efficienza più protagonisti e sempre più motoe al sistema di telecontrollo della rete ri attivi del risparmio a favore delle
d’illuminazione pubblica, si conten- proprie realtà amministrative.
Sono state distribuite ai bambini
della scuola elementare le lampade ad alto rendimento donate
al Comune di Morro d’Alba dall’Enel. Le lampade, che hanno
una maggior durata di quelle
tradizionali, consentono una
notevole riduzione dei consumi
energetici e delle immissioni di
gas nocivi in atmosfera.
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I nuovi volti della
tradizione
Presentato il libro patrocinato
dall’Amministrazione comunale di Morro
Si è tenuta domenica 29 gennaio, nell’Auditorium Santa Teleucania di
Morro D’Alba, alla presenza delle telecamere di Rai 3, la presentazione
del libro “I nuovi volti della tradizione. Etnografia del maggio marchigiano” (Ed. L’Orecchio di Van Gogh), di Giacomo Medici, giornalista
scrittore, nonché collaboratore del quotidiano Corriere Adriatico e recensore della rivista specialistica “Folk Bulletin”. Oltre all’autore sono
intervenuti il Sindaco di Morro D’Alba Simone Spadoni, Don Gianni
Chiavellini (parroco di Domo) e Gastone Pietrucci (direttore Centro
Tradizioni Popolari).
Il libro, sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Morro D’Alba
e già disponibile nelle librerie, nasce dalle ricerche etnomusicologiche
condotte sul campo dall’autore negli ultimi anni, durante i quali si è
dedicato allo studio delle forme rituali marchigiane e delle nuove funzioni che, evolvendosi, sono andate ad assumere.
Soggetti principali del volume sono il Cantamaggio di Morro D’Alba e
il Piantamaggio di Domo, riti molto antichi che si sono mantenuti in vita
grazie alla loro capacità di adattamento ai nuovi contesti sociali. Racconta Giacomo Medici: “Questa esperienza è stata gratificante sotto tutti
i punti di vista, innanzi tutto perché nasce dal sostegno offertomi dalla
mia ex professoressa Tullia Magrini, grande etnomusicologa purtroppo
recentemente scomparsa, dal Professor Marco Santoro dell’Università
di Bologna, che firma la prefazione, e da Gastone Pietrucci, leader
storico del folk revival marchigiano e de ‘La Macina’ che, oltre a firmare la post-fazione, ha collaborato con la propria consulenza scientifica.
Il libro riassume le mie ricerche riguardanti il Cantamaggio del Centro
Italia e, principalmente, quello di Morro D’ Alba, che viene descritto
attraverso l’etnografia dell’edizione 2004. Ho intervistato i protagonisti della performance rituale, partendo dagli ultimi portatori della tradizione, prima di illustrare quali sono le fasi principali della pratica ed i
significati ad essa correlati. Ciò è servito poi a valutare le evoluzioni del
rito e ad analizzare in quale modo oggi il pubblico partecipa a questa
performance rituale allargata”.
Altro “punto forte” della pubblicazione, apprezzata dal numeroso pubblico presente in sala (al quale, al termine della presentazione, è stato
offerto un ricco rinfresco a base di prodotti tipici), è la descrizione del
Piantamaggio di Domo, frazione di Serra San Quirico nella quale, ogni
anno, viene innalzato, la notte del trenta aprile, un pioppo alto più di
venti metri, simbolo di fertilità e di cooperazione tra i membri della
comunità. Le frazioni limitrofe cercano successivamente di tagliarlo,
in una competizione curiosa nata tra i comuni della zona che ha rifunzionalizzato il rito. Spiega l’autore: “Domo è una delle poche realtà
ancora legata al Piantamaggio. Alla luce di questo credo che sia stato
importante parlarne in un libro, permettendo a più persone di conoscere
questa pratica così peculiare e affascinante”.
Il volume contiene, oltre alla storia dei riti presi in considerazione e
all’analisi della loro evoluzione, anche una serie di interessanti interviste fatte ai portatori della tradizione e un’appendice fotografica che
nasce dalla collaborazione tra Medici e Michel Giaccaglia, fotoreporter
e documentarista de “Alle falde del Kilimangiaro”.
Dalla prefazione al volume: “Èun ricco e dinamico panorama intellettuale che fa da sfondo al libro di Giacomo Medici. Egli ha identificato
nella sociologia della produzione culturale e in quella dei consumi la
chiave per lo studio, in particolare, di una manifestazione di cultura
popolare marchigiana, che sopravvive proprio grazie alla sua capacità
di rinnovarsi ed integrarsi con quegli stessi mutamenti sociali e culturali che stanno sollecitando anche gli studi demologici a ripensarsi. Essi
si sono dovuti negli ultimissimi anni nuovamente rimettere in gioco,
hanno dovuto rivedere i propri metodi e assunti, ripensare i propri statuti e infine aprire alle nuove prospettive di ricerca che dalla sociologia
sono state elaborate nel corso degli ultimi venti, trent’anni, soprattutto
negli Stati Uniti, con significativi contributi da parte di studiosi rappresentanti di società e di gruppi sociali che si sarebbero una volta detti - e
che ancora si dicono, con evidenti riferimenti gramsciani - subalterni:
minoranze etniche, paesi ex coloniali, categorie più o meno “devianti”
e trasgressive. È anche grazie a lodevoli studi come questi - e quindi
ai loro altrettanti lodevoli autori - che iniziative culturali nate e gestite
localmente spesso per puro spirito di volontariato e di partecipazione
alla vita della comunità possono farsi conoscere - e riconoscere per
il loro valore - nell’economia contemporanea, che non è solo sempre
più globale ma anche sempre più simbolica, creativa e, come ben sappiamo, multiculturale”.
Marco Santoro
(Univerrsità di Bologna)
PRESEPI 2005
I vincitori
Avio Goffi - premio
per i presepi negli anni
Maurizio Barchiesi
1° cl cat B
Alessio Bastari
Giovanni Cossu
Alice Orciari
Alessandro Romagnoli
Emiliano e Marzia Magini
1° cl. cat A
Francesco Bolognini
Isabella Costanzi
Leonardo Orciari
Francesco Romagnoli
Silvia e Giada Ronconi
2° cl. cat A
Attilio Bronzini
Miranda Gagliardini
Parrocchia
Maurizio Ronconi
Scuola elementare
2° cl. cat A
Attilio Bronzini
Marina Gianferro
Laura Lucarelli
Franco Pasqualini
Emily e Valery Salafia
John Morelli
2° cl. cat B
Catechismo 2 anno B
Anna Maria Guerri
Marta Magini
Erika Piaggesi
Silvia Schiavoni
Centro aggregativo San
Benedetto 3° cl. cat B
Centro aggregativo San
Benedetto
Letizia, Chiara, Giorgio,
Gianmarco, Michele, Stefa-
Primo anno catechismo
Adriano Tomassetti
Filippo Animali
Centro aggregativo San
Benedetto
Alice Magini
Michela Tittarelli
Gino Ramazzotti
Eevelina Tomassetti
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Un Ducato di...vino
Un po’ di storia del lacrima
Sulle dolci e soleggiate colline del
Comune di Morro d’Alba e dei Comuni circostanti, in provincia di Ancona, si coltiva, da secoli, un vitigno
noto col nome di LACRIMA, ritenuto
autoctono, dal quale si ricava un vino
oggi denominato e conosciuto, come
LACRIMA DI MORRO D’ALBA
D.O.C. Sulla origine di questo antico
vitigno, non si hanno molte testimonianze.
Secondo alcuni studiosi, una leggenda narra che già nel 1167, Federico
I di Hohenstaufen, il noto Barbarossa apprezzasse questo vino quando
posta sotto assedio la città di Ancona scelse come dimora il Castello di
Morro d’Alba allora conosciuto come
Castello di Morro.
Il filosofo, botanico e medico (fu medico di Papa Sisti V), Andrea Bacci,
nella sua monumentale opera “DE
NATURALI VINORUM ISTORIA
DE VINIS ITALIE” scritta nel 1596,
non menziona ne la Lacrima ne il
VERDICCHIO; mentre cita molti vini Italiani e marchigiani tra i quali, in
particolare, quelli della provincia di
Ascoli Piceno.
Cita invece una Lacrima prodotta
sulle pendici del Vesuvio nota come
Lacrima Christi.
Tra la prima e la seconda guerra
mondiale, si conosceva anche un vino denominato LACRIMA DI MORRUCO, prodotto da vitigni coltivati
in Contrada Morruco in Comune di
Monte San Vito; vino che veni-
va esportato in Germania con etichetta sulla bottiglia in lingua tedesca.
Molto probabilmente si trattava sempre dello stesso vitigno.
Negli anni 70, a causadi una politica
di espianto che premiava solamente i
vigneti specializzati a scapito di quelli tradizionali; la superflicie coltivata
col vitigno Lacrima subì una notevole riduzione specialmente dopo il
riconoscimento della denominazione
di origine controllata ai vini Verdicchio e Rosso Piceno, i cui disciplinari
ne consentivano la coltivazione anche nelle zone tradizionali del vitigno
Lacrima.
Fu allora che un gruppo di persone
che apprezzavano il vino Lacrima
e volevano difendere la produzione
anche a difesa della economia locale e con a capo il Sindaco di allora
Franco Fava, intraprese una decisa
azione presso la Regione Marche e
l’apposita Commissione del Ministero dell’Agricoltura al fine ottenere
il riconoscimento di Denominazione
origine Controllata anche per il vino
Lacrima di Morro d’Alba. Fu una battaglia lunga e molto dura anche per
l’opposizione di produttori di vino del
Piemonte che avevano in com­mercio
un vino denominato MORRO D’ALBA, per cui temevano una certa concorrenza. Finalmente, dopo sei anni
di lotta e intralci burocratici, il D.P.R,
del 9 gennaio 85 sanciva la D.O.C per
la Lacrima di Morro d’Alba, delimitandone il comprensorio a sei Comu-
“CHIESE APERTE” 2006
Dopo l’apertura della Chiesa dei Santi Simone e Giuda, nel 2003, di quella
del SS. Sacramento, nel 2004, e della Chiesa di S. Maria del Fiore, nel 2005,
l’Archeoclub di Morro d’Alba parteciperà anche quest’anno alla Giornata Nazionale delle “Chiese Aperte”, con una iniziativa sulla Chiesa di San Benedetto.
Ormai da alcuni anni, infatti, è stata istituita una manifestazione nazionale nella
quale le sedi locali dell’Archeoclub sono invitate a segnalare, rendendole possibilmente fruibili ai visitatori, tutte quelle chiese che, per vari ordini di motivi, economici, storici o pastorali, sono chiuse al pubblico e quindi esposte al
rischio del degrado materico e dell’oblìo. La manifestazione, giunta oggi alla X
edizione, si svolge nel corso della II domenica di maggio.
Nelle precedenti edizioni, come pure in quella del 2006, la sede di Morro d’Alba
ha promosso la pubblicazione di un opuscolo illustrativo che potesse raccogliere cenni storici, architettonici ed artistici, delle chiese del nostro territorio.
Si è andata così formando la collana “I quaderni di Scripta”, che ha ricevuto
recentemente un prezioso riconoscimento, vedendosi attribuire il III premio nazionale nella rassegna “Archeolibro”, svoltasi a Messina il 5 novembre 2005.
La data della prossima Giornata Nazionale delle “Chiese Aperte” cadrà il prosimo 14 maggio, giorno nel quale sarà possibile per tutti gli interessati la visita
della Chiesa di San Benedetto, chiusa ormai da circa 15 anni.
L’apertura di una Chiesa, anche se solo per un giorno, assume un significato
profondo sotto diversi punti di vista: essa racchiude in se’ secoli di storia, elementi d’arte, riti, usanze, forme architettoniche, spazi di meditazione e di contemplazione. Ciò è vero per tutti, sia per chi crede che per chi non crede, perché
si tratta di valori comuni, che non conoscono etichettature.
Ne è conferma il fatto che la manifestazione è stata patrocinata non solo
dall’Ufficio Nazionale dei Beni Ecclesiastici della C.E.I., ma anche, a livello
locale, da numerosi enti comunali e sovraterritoriali.
La sede di Morro d’Alba ringrazia l’Amministrazione Comunale per aver voluto sostenere l’iniziativa, la Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro
d’Alba, il parroco don Giuseppe Livieri, gli autori delle memorie prof. Carlo
Vernelli, prof.ssa Lucia Zannini, dott. arch. Mauro Gastreghini, e quanti, a vario
titolo collaboreranno alla manifestazione o lo hanno già fatto partecipando alle
precedenti edizioni.
Invitiamo quindi caldamente i lettori a visitare la Chiesa di San Benedetto domenica 14 maggio, dedicando qualche prezioso istante alla visita guidata e alla
lettura del nuovo quaderno di Scripta, riscoprendo così uno dei nostri piccoli
tesori.
Il direttivo della Sede Archeoclub di Morro d’Alba
ni di cui Morro d’Alba, SanMarcello,
Monte San Vito, Belvedere Ostrense,
Ostra e Senigallia (con esclusione dei
fondi Valle e dei versanti delle colline
prospicienti il mare).
Da questa data in poi la coltivazione del vitigno Lacrima ha ripreso
ad estendersi in pieno anche perché
il mercato richiedeva sia in Italia
che all’estero, il vino LACRIMA DI
MORRO D’ALBA in quantità sempre
crescente. Il professor. Mario Fregoni, illustre membro dell’Accademia
della vite e del vino, in un suo recente
articolo apparso su “Civiltà del bere “
ha incluso il vitigno Lacrima di Morro d’Alba, unico vitigno della Regione marche, nell’elenco dei vitigni di
qualità esistenti in Itaiia.
Caratteristiche del vino LACRIMA
DI MORRO D’ALBA D.O.C.
Vitigno: Lacrima di Morro d’Alba
autoctono
Colore: Rosso rubino a volte intenso con sfumature violacee specie nel
primo stadio.
Profumo: Intenso, fruttato molto caratteristico che rammenta i frutti di
sottobosco non­ché le rose e le Viole,
gradevole. Adatto per antipasti e carni.
Sapore: Asciutto e sapido, corposo,
tendente al morbido, piuttosto rotondo. Servirlo a temperatura di circa
16°
Grado alcoolico: 11-13
In questi ultimi anni il VINO LACRIMA di MORRO d’ALBA D.O.C. ha
sostenuto molti riconosci­menti tra
cui: Medaglia d’argento dell’Enoteca
di Siena, riconoscimento al XXI Banco di Assaggio di Torgiano ed altri.
Renato Bartolucci
IL COMUNE
DI MORRO D’ALBA
Periodico d’informazione
della Amministrazione
comunale
REDAZIONE
MAURIZIO TOCCACELI
(Direttore responsabile)
SIMONE SPADONI
(Sindaco)
FRANCO ANIMALI
SOFIA ANGELETTI
ALESSANDRA
BOLDREGHINI
GIANLUCA NISI
MARIA CONCETTA ZIZZA
CAROLINA BROCCHINI
EMANUELE PANNI
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L
B
A
GRAZIE!
Questo è quello che mi sento di dire a tutti i soci ACLI del nostro Circolo.
Grazie per avermi dato questa grande opportunità di guidarVi in questi
due anni e grazie per avermi “sopportato”.
Le nuove esperienze arricchiscono sempre e apportano al proprio bagaglio
quelle lacune che si possono colmare solo esponendosi in prima persona.
All’inizio le idee erano tantissime, ma si sa, i cambiamenti sono lenti e
devono essere “digeriti” con calma e pazienza. Non si può pensare di fare
rivoluzioni in quattroepuattr’otto perché portano negli animi dei più, timori e a volte indifferenza che sfocia poi in quella area di scetticismo e di
distacco. Ma come poi sempre accade, dopo la tempesta ritorna il sereno,
e quindi dopo la “digestione” tutto ritorna alla normalità.
Il 26 di febbraio si è svolto, nell’ambito dell’Assemblea Generale dei Soci, il rinnovo delle cariche elettive. In quella seduta ho chiesto a tutti i soci
presenti di votare quelle persone che ritenevano più idonee a ricoprire
incarichi all’interno del Consiglio Direttivo spiegando loro il motivo per
cui io non potevo più dirigere la Presidenza del suddetto consiglio.
Così è stato. I soci eletti voteranno, nella prima seduta, il nuovo Presidente e le altre cariche.
Il mio augurio al nuovo Consiglio Direttivo è quello di un buon lavoro e
se possibile la continuità di quei piccoli cambiamenti che erano in programma ma che non sono stati portati a termine.
La speranza è che non venga persa quella piccola iniziativa del gruppo
“AMICI DELLA VESPA” anche se coinvolgente solo una piccolissima
parte degli iscritti, ma che fa tanto aggregazione. A tal proposito anticipo
a tutti gli interessati che un paio di itinerari sono pronti e che altri verranno preparati e presentati al momento opportuno. In questo senso aspetto
un cenno da parte dei nuovi dirigenti del Circolo Acli.
Un ultimo grazie vorrei riservarlo ai miei più stretti collaboratori, che con
il loro validissimo aiuto hanno fatto si che i lavori all’interno del circolo
si sono svolti nel miglior modo possibile.
Gianluca Nisi
RESTAURO DELLA
CHIESA PARROCCHIALE:
CORAGGIO E SPERANZA
Sono appena iniziati i lavori di restauro della Chiesa Parrocchiale.
Qualcuno potrebbe chiederci: perché?; era proprio necessario? Diciamo
proprio si; ogni edificio ha necessità di essere mantenuto efficiente, funzionale ed in condizioni che non portino al degrado.
La nostra chiesa, oltre ad essere luogo di culto, nel centro del paese, ha un
suo intrinseco valore storico, artistico ed architettonico, da troppo tempo
lasciato senza manutenzione ed in degrado; una chiesa deve essere accogliente, confortevole, decorosa.
Attendere ancora significherebbe andare incontro a maggiori costi, sia per
l’aumento dei prezzi, sia per l’aggravarsi delle carenze strutturali dell’edificio. Si poteva forse operare per stralci, facendo una cosa alla volta, ma
ogni lavoro di riparazione o adeguamento comporta necessariamente altri
interventi; non si può fare la tinteggiatura senza sistemare prima l’impianto elettrico, non si può mettere a norma l’impianto di riscaldamento senza
rifare il pavimento; è inutile fare i lavori interni senza aver prima sistemato
il tetto.Allora non si può fare altro che armarsi di coraggio e cogliere l’occasione propizia. Su questa linea si è mosso giustamente con coraggio e
lungimiranza, il Parroco Don Giuseppe.
È stato ripreso ed aggiornato un progetto globale, giacente in Parrocchia
da almeno dieci anni, redatto dal nostro concittadino Arch. Mauro Gastreghini, del costo totale di 556mila euro; l’intero elaborato è stato inoltrato,
previo parere favorevole della Sovrintendenza ai Beni Architettonici, alla
C.E.I. - Conferenza Episcopale Italiana - con richiesta di finanziamento,
motivata e circostanziata. La C.E.I. contribuirà per circa il 50% della spese
totale, con i fondi dell’otto per mille, con l’importo di 252 mila euro.
Per il resto non si può che confidare sulla generosità di tutti, Enti, Istituzioni, Ditte, Famiglie.
Un primo aiuto è venuto dalla B. C. C. - Banca di Credito Cooperativo di
Ostra e Morro d’Alba, che elargirà un proprio contributo per 2.000 euro e
concederà un prestito a condizioni vantaggiose. Inoltre, le Filiali Bancarie
operanti in paese - B. C. C. - Banca Marche - Banca Popolare, permetteranno a chi vorrà contribuire con offerte libere o mensili di effettuare
versamenti mediante bonifico, su apposito conto corrente, senza spese per
l’offerente.Auguriamoci che altri Enti, Associazioni, Imprese e Ditte varie
considerino l’opportunità di dare un aiuto, compatibilmente con le proprie
disponibilità, tenuto anche conto che potranno dedurre gli importi devoluti
in sede di dichiarazione dei redditi.
Secondo il progetto, ed in base a contratto con la ditta appaltatrice, i lavori
esterni dovranno essere eseguiti entro il mese di maggio, mentre la chiesa
verrà chiusa dalla prima decade di giugno ed il restauro totale dovrà essere
ultimato, e la chiesa essere resa di nuovo agibile, per il prossimo Natale.
Ed infine confidiamo nella Provvidenza e ringraziamo tutti per la generosità.
Il Consiglio Parrocchiale Affari Economici
e Consigliere Provinciale FIDC
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Anteprima - Comune di Morro d`Alba