Rassegna del 04/07/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 04/07/2014 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 04/07/14 P. 30 Teleriscaldamento quanto di costi! La Voce Di Mantova 04/07/14 P. 20 I dipendenti sotto la lente 04/07/14 P. 15 Pasticcio in bolletta Sfida all'ultimo cent con l'azienda del gas Gazzetta Mantova 04/07/14 P. 15 Stop definitivo alla centrale sul Mincio Gazzetta Mantova 04/07/14 P. 18 Via Pianoni è un colabrodo «Intervenite al più presto» Gazzetta Mantova 04/07/14 P. 19 Il cablaggio avanza Nuove opportunità per le aziende locali Maurizio Toti Buratti 1 2 ENERGIA Gazzetta Mantova Lino Fontana 3 SERVIZI 4 5 Vittorio Negrelli 6 POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 04/07/14 P. 13 Il festival e i fondi regionali «Ok, se arrivano in tempo» Gazzetta Mantova 04/07/14 P. 16 Taglio da 50mila euro Le consulenze d'oro sono solo un ricordo Vincenzo Corrado 8 7 04/07/14 P. 22 Asm, volano gli utili 2013 ma è scontro sui revisori Roberto Lodigiani 9 Lisa Cesco COMPETITORS Provincia Pavese RIFIUTI: SCENARIO Brescia Oggi 04/07/14 P. 11 Pulizia, il Comune ora ci prova con l'ironia 10 Giornale Di Brescia 04/07/14 P. 12 La Loggia lancia «Brescia sei tu Tienila pulita» 12 Giornale Di Brescia 04/07/14 P. 30 Salò Tolleranza zero sui rifiuti in trasferta 14 L` Arena 04/07/14 P. 37 I sacchetti del secco da riportare nelle case 15 Corriere Della Sera 04/07/14 P. 14 «Terra dei Fuochi, mortalità aumentata tra il 10 e il 13%» Mario Pappagallo 16 Sole 24 Ore 04/07/14 P. 8 Incolmabile spread tra Campania e Friuli Paolo Bricco 17 ENERGIA: SCENARIO Resto Del Carlino Modena 04/07/14 P. 13 Mirandola, Coopgas apre il nuovo ufficio Sole 24 Ore 04/07/14 P. 10 Mercato elettrico più trasparente Celestina Dominelli 20 Sole 24 Ore 04/07/14 P. 10 «Sconti sulla bolletta esigui» Carmine Fotina 21 Stampa 04/07/14 P. 13 Quella luce rossa sul televisore costa59 miliardi l'anno Roberto Giovannini 22 Cittadino Di Lodi 04/07/14 P. 15 Risparmio e tutela dell'ambiente con la nuova rete di luci in città Giulia Cerboni 25 Indice Rassegna Stampa 19 Pagina I TEA Te erisca amento quanto di costi! La risposta di data dal l'ingegner Raffagnato della Tea alle mie considerazioni fatte su questo giornale (28 giugno) non fanno che confermare le stesse. Le tariffe applicate dalla Tea verso il nostro condominio, così come ben spiegate, sono mediamente dei 30% in più rispetto a quelle che avevamo e che avremmo con la caldaia a metano. Sono conti matematici che, usando due strade diverse di calcolo, portano al lo stesso risultato. A noi non interessano le tariffe monomieo binomieotri noni ie. A noi interessa chevengano rispettate le promesse fatte prima dell'allacciamento con teleriscaldamento, ovvero che avremmo pagato come con metano. Cosa confermata dallo stesso ingegnere sulla Gazzetta del 18/01/2012. LaTea va contro alle normali regole di comportamento tra persone, ovvero la lealtà alla parola data. Se poi viene meno questo tra aziende ancor peggio. Qui siamo tra azienda e cl iente e mai come in questo caso il cliente ha ragione. Come mai in 18 annidi riscaldamento a metano non abbiamo mai avuto nulla da dire? Perché il gestore, nel computo finale, arrivava ad applicare la tariffa stabil ita dall'autorità per l'energia. Se anche la Tea applicasse la stessa cosa avremmo pari costi. Ma con la quota portata emessa anche in estate la fattura I ievita e il kwt non è più in linea con il mc metano. Pertanto ancora una volta il nostro condominio ha tutte le ragioni perché Tea restituisca con nota credito tutte o quasi le quote di portata dal 2008/09 ad oggi per un totale che si aggira intorno ai 30.000 euro, il 30% in più. Maurizio Toti Buratti Si parla di noi Pagina 1 Viadana: scadenze per il Comune. C'è anche il nucleo di valutazione d ipend enti s otto l a lente VIADANA - Diverse scadenze e adeguamenti per il Comune di Viadana che, come noto, da un mese esatto si trova senza sindaco né amministrazione comunale. Il primo step da affrontare è il cosiddetto "nucleo di valutazione dei dipendenti", strumento atto a verificare la produttività di un dipendente rispetto agli obiettivi prefissati nell'anno precedente. C'è anche un premio (si parla di 300 curo circa) con cui gratificare chi, attraverso un buon lavoro e un livello di produzione soddisfacente, ha mantenuto fede agli impegni programmatici assunti. In precedenza la figura incaricata di eseguire tali verifiche era la presidente della locale casa di riposo, Wilma Gardani, il cui compito è decaduto. Si tratta quindi di nominare un incaricato cui affidare il medesimo incarico. Un altro impegno riguarda invece il rinnovo delle figure all'interno della società per azioni Viadana Sviluppo, la cui scadenza è avvenuta il 30 giugno scorso. Il rinnovo dei componenti il consiglio dovrebbe avvenire entro il 16 luglio. Come anche quello all'interno della Farmacia Comunale e della Gisi, anche se quest'ultima società è destinata alla cessazione per il subentro di Tea acque. Tante scadenze e rinnovi che solitamente venivano affrontate da giunta e consiglio comunale attraverso trattative e contatti spesso difficili e contorti ma che alla fine raggiungevano l'accordo con o senza compromessi. Una questione ancor più delicata invece riguarda lo svolgimento delle gare d'appalto che un recente decreto legge stabilisce debbano essere svolte solo da Comuni consorziati tra di loro. Viadana ha sempre agito in autonomia senza mai unirsi né a Dosolo né Pomponesco, pur essendoci stati diversi approcci in tal senso. Quindi d'ora in avanti, come da previsioni dei legge, il Comune dovrà rivolgersi alla Provincia per procedere a gare d'appalto e simili. (rp) ()I,ii„PO 1 Piccolo rischia di annegare in piscina Si parla di noi Pagina 2 Pasticcio in bolletta Sfida all'ultimo cent con l'azienda del gas Caste) d'Arto. Incredibile vicenda per una fattura già pagata il pc non vede il versamento e arriva un'immediata diffida ! CASTEL D'ARIO Quanto accaduto a un'impiegata del Comune di Castel d'Ario, Anna Maria Corezzola, ha dell'incredibile: ha ricevuto dall'Eni spa divisione gas & power, fornitrice del gas, una diffida legale per insolvenza di fattura per il presunto mancato pagamento di una fattura con scadenza 9 maggio 2014 per 203,38 euro (importo composto da euro 203,37 per la fattura di maggio e euro 0,01 relativo al conguaglio su una fattura del 22 novembre 2013). «Quando ho ricevuto la lettera di diffida-racconta Anna Maria Corezzola - mi sono preoccupata perché il pagamento delle bollette viene fatto tramite banca e mi sembrava strano stavolta non fosse avvenuto». La banca, interpellata, ha subito rilasciato copia dell'avvenuto accredito in data 9 maggio all'Eni spa di euro 203,37 come da fattura. La signora ha inviato copia via fax del pagamento nei termini previsti, ma non accetta di essere diffidata per un inesistente mancato pagamento. Non solo. «L'aggiunta di un centesimo in più sulla fattura di maggio è quanto meno strana - aggiunge Corezzola - infatti nella lettera si fa riferimento all'importo dovuto aggiornato al 12 maggio 2014 ovvero tre giorni dopo la scadenza della fattura stessa (9 maggio) data entro la quale ho regolarmente pagato quanto do- voto e richiesto, ovvero 203,37 giuro». La signora si sarebbe attesa quanto meno un preavviso del presunto mancato pagamento e non direttamente la diffida, «per giunta con quel centesimo in più che io avrei regolarmente pagato se mi fosse stato addebitato sulla bolletta con scadenza 9 maggio. Per correttezza ho provveduto oggi stesso (ieri, per chi legge ndr) a pagare il centesimo dovuto con un bollettino di conto corrente postale che mi è costato di tassa 130 volte di più del versamento». Anna Maria si lamenta non solo per l'incredibile fatto di cui è stata protagonista ma anche perché, da tempo, l'Eni ha chiuso lo sportello di Ostiglia «e se abbiamo bisogno di Eni gas dobbiamo andare a Desenzano. Visto come sono stata trattata, sto pensando di cambiare gestore». Alla fine, per evitare di «incorrere nel provvedimento di sospensione dell'erogazione del gas trascorsi 20 giorni dalla diffida», la signora lia provveduto quindi a integrare il già avvenuto pagamento di 203,37 euro con il centesimo richiesto. Lino Fontana II bollettino postale con il pagamento di un centesimo r.. nd,, ,, 1'0euu Energia Pagina 3 .1 alla centrale sul Ancio 1 MARMIROLO(Pozzolo) I I sito dellacentrale La seconda conferenza di servizi si è chiusa con un definitivo no. Stop, dunque al progetto della centrale idroelettrica che doveva sorgere fra Pozzolo e Volta Mantovana, in località Mulini. Gli enti chiamati ad esprimere il proprio parere hanno giudicato l'impatto troppo alto per un'area così sensibile dal punto di vista ecologico. Già nella prima conferenza di servizi si era avuto il no della maggioranza degli enti coinvolti. L'iter era comunque proseguito in attesa che la ditta producesse modifiche per venire incontro ai rilievi emersi. Ma anche questo secondo esame si è rivelato negativo e così il progetto è stato definitivamente bocciato. l 41J a d ìdl inu an,1`,virnd.i J<L:r Servizi Pagina 4 VIADANA ®•e un c olabrodo Via . * ` p re sto» «Interven it e al p M Uno dei tratti maggiormente ammaiorati di via Pianoni ® VIADANA Un gruppo di cittadini lamenta lo stato di dissesto ed incuria di via Pianoni. La segnalazione è stata inviata al commissario prefettizio Isabella Alberti, alla p olizia locale, all'ufficio tecnico municipale e per conoscenza al prefetto. «Il manto stradale - scrive Luigi Gardini - risulta a tratti sfondato, crepato e rimosso a causa del passaggio di mezzi troppo pesanti. Si richiede di intervenire urgentemente per ripristinare la normale percorribilità». Le buche ed i sollevamenti di asfalto creano dislivelli anche di oltre 30 centimetri, con grave pregiudizio per la sicurezza degli automobilisti e per lo stato manutentivo delle auto stesse. Servizi (foto r. n.) «Tra l'altro - nota Gardini - la foltavege tazione non è curata sulla riva della strada»: e ciò limita la visibilità, soprattutto in prossimità delle curve, col rischio che un mezzo in transito non si accorga per tempo di qualche voragine. Lo stesso Gardini aveva già in più occasioni chiesto al sindaco, sin dall'estate scorsa, l'introduzione di limitazioni di portata: «Si chiede pertanto di individuare i responsabili degli sfondamenti, per procedere al più presto alla sistemazione a loro spese». Non manca una nota polemica: «Non ci sono soldi per la corretta manutenzione delle strade, nonostante l'aumento dei prelievi fiscali; eppure si utilizza denaro pubblico per rifare la piazza antistante la chiesa di Salina». (r. n,) Pagina 5 PEGOGNAGA 11 cablaggio avanza Nuove opportunità per le aziende locali / PEGOGNAGA Da giovedì 10 a sabato 12 luglio nel municipio di Pegognaga sarà aperto uno sportello informativo sulla rete in fibra ottica e i servizi evoluti di telecomunicazione a banda larga, che saranno presto disponibili nel territorio. Nel paese è in corso una rivoluzione tecnologica, e nel prossimo autunno le prime aziende potranno essere collegate alla nuova infrastruttura che apporta strategici e nuove opportunità di sviluppo all'economia. I lavori di posa della rete di accesso ultraveloce nella zona industriale della ditta "Brennercom" di Bolzano sono in avanzata fase di realizzazione. La fibra che viene posata lungo la rete elettrica dell'illuminazione pubblica è a costo zero per il Comune che ha messo a disposizione le proprie infrastrutture sotterranee. Pegognaga sarà il primo comune mantovano ad essere interamente digitale. Per le aziende il cablaggio potrà significare la realizzazione di servizi efficienti, riduzione dei costi, flessibilità, sicurezza ed innovazione. Le imprese potranno usufruire di vantaggi strategici e di innumerevoli opportunità per servizi tecnologicamente avanzati: intemet ad altissima velocità, telefonia fissa, cloud computing. «Per il territorio l'infrastruttura rappresenterà l'occasione per attivare la presenza di nuove aziende-ha dichiarato il sindaco Dimitri Melli - salvaguardare l'occupazione e generare un indotto economico in grado di implementare servizi innovativi». Vittorio Negrelli , , , , , •, , „ :,., ,.,,,,, :, ,,,:, , Servizi Pagina 6 Il festival e i fondi regionali «0k, se arrivano in tempo» II patron Nicolini abbassai toni dopo la polemica con l'assessore alla cultura «Non cerchiamo scontri. II contributo? Ancora un'incognita, pronti ad accoglierlo» «Abbiamo partecipato al bando regionale e attendiamo di conoscerne l'esito. Noi stiamo alle regole. Se la commissione deciderà di stanziare un contributo a Festivaletteratura non vi rinunceremo. Se arriverà in tempo utile, la Regione comparirà col logo sul libretto del Festival come avviene per tutti gli altri sponsor». A rispondere all'assessore regionale alle culture, identità e autonomie, la leghista Cristina Cappellini, è lo stesso patron della manifestazione che ogni anno porta a Mantova autori di tutto il mondo, Luca Nicolini. Una risposta che pur evitando toni da battaglia non nasconde la delusione per le parole usate dall'erede istituzionale di assessori che al Festival avevano dato maggiori soddisfazioni. Nessuna risposta, invece, al cinguettio su Twitter dell'assessore lumbard Gianni Fava che faceva un ironico riferimento alle indiscrezioni relative alla possibile candidatura a sindaco dello stesso Nicolini. E la formula del «Questi», utilizzata da Fava per indicare il comitato del Festival, non è passata inosservata, per quanto, anche in questo caso, non si registrino commenti. I commenti sono riservati alla sfida al Festival lanciata dalla Cappellini, originaria di Soncino (provincia di Cremona) e inserita, prima di essere nominata assessore da Roberto Maroni, nella segreteria di Calderoni e di Bossi: «Se Festivaletteratura snobba in tempi di crisi gli eventuali contributi messi a disposizione dal bando...farebbe meglio a non accettare l'eventuale contributo». Il contributo, se concesso, sarebbe compreso trai l Omila e i 20mila euro. «Non vogliamo attaccare o snobbare la Regione - spiega Nicolini - semplicemente non sappiamo ancora se da Milano arriverà un contributo. Se la richiesta che abbiamo presentato nei termini previsti dal bando troverà esito positivo accetteremo il contributo. Fino a quel momento, ovviamente, non possiamo sapere se Regione Lombardia sarà uno sponsor. Noi stamperemo a breve il libretto del Festival e se lo stan ziamento arriverà in tempo utile inseriremo il logo regionale. L la procedura che usiamo per tutti gli sponsor». Diverso il discorso per altri enti pubblici, che già hanno stanziato contributi più sostanziosi: Comune (60mila euro), Provincia (50mila) e Camera di commercio (circa40mila). Critiche alla Regione sono arrivate dai consiglieri regionali mantovani Andrea Fiasconaro (M5S) e Marco Carra (Pd). Il primo osserva che «i finanziamenti regionali per la cultura sono sempre più esigui. Comunque l'assessore avrebbe dovuto attivarsi per reperire ulteriori risorse per il Festival, oltre al bando, vista la sua rilevanza internazionale». L'assessore Cappellini tra il governatore Maroni e Daverio 1I fLi, i, i Fondi rei nn i «(16. k• ai-ri u io in fe opu» Per Carra «le dichiarazioni dell'assessore Cappellini danno la misura del provincialisino di questa giunta regionale». (vico) Politica locale Pagina 7 Taglio da SOmila euro Le consulenze d'oro sono solo un ricordo Castiglione. In sei mesi spesi "solo" 95mila euro per avvocati li sindaco: «Facciamo di tutto per non finire in tribunale» di Vincenzo Corrado ministrazione è diventata me- 1 CASTIGLIONE no litigiosa, invece? Forse, ma Il sindaco di Castiglione Alessandro Novellini è un promotore finanziario e spesso si occupa dei risparmi dei suoi clienti. Il predecessore, Fabrizio Paganella è un avvocato e conosce a menadito la legge. Sarà per questo che con l'avvento dell'attuale primo cittadino le spese per le consulenze esterne (soprattutto avvocati) del Comune sono diminuite in maniera molto sensibile? Sicuramente no, non dipende solo da questo. L'am- stando ai fatti la verità è che gran parte del merito della cura dimagrante è della spending rev-iew imposta dal governo centrale di Roma. Veniamo ai numeri . Nei pri mi cinque mesi di quest'anno, quindi al 31 maggio, il Comune di Castiglione ha speso 94.961, 54 euro per consulenze ed incarichi esterni. Si tratta di una cifra ben inferiore ai 144mila spesi nello stesso periodo dell'anno scorso. Un risparmio di cinquantamila euro, niente male, vien da dire. Bene, questi numeri se confrontati con i dati del 2012 sono bazzecole. Negli ultimi sei mesi dell'amministrazione Paganella, infatti, la spesa si aggirava attorno ai 400mila euro. Quattro volte quanto ha speso il Comune quest'anno. Vediamo ora di capire dove nasce una differenza tanto importante. Oltre alla già citata spending review che ha imposto il contenimento della spesa dei Comuni per parcelle degli avvocati e consulenze esterne, va detto che il 2012 fu un anno particolarmente impegnativo per i legali che seguivano le cause dell'amministrazione. In particolare fu l'anno dell'arbitrato con Italgas: solo per quella vicenda il Comune spese 123mila euro per assistenza legale il primo febbraio, 18mila il 3 aprile, 85mila il 19 dello stesso mese, altri 37mila il 30 aprile e tremila a metà maggio. «Quando sono diventato sindaco commenta Novellini - ho dato la disposizione di evitare le cause in tribunale se non strettamente necessarie. Gli uffici devono riuscire a risolvere alcune questioni mettendo in campo le competenze, che ci sono». L'attuale primo cittadino faceva parte della giunta Paganella e non ha parole di biasimo per colui che lo nominò assessore, ma è chiaro che sulla questione consulenze le visioni sono ben diverse. Quando, già nel 2011, Paganella venne attaccato dalle minoranze consiliare sul tema delle parcelle facili, il numero uno del municipio si difese dicendo che valeva la pena spendere per difendersi in tribunale e che l'investimento iniziale sarebbe stato ripagato dalla vittoria delle dispute legali. lagllu fvi 5 0miln vro [runnnlrm.Moro ?ñ_ s. .vno wdo ini nnir,ln II Comune di Castiglione ha ridottola spesa per avvocati e consulenti Politica locale Pagina 8 Asm, volano gli utili 2013 ma è scontro sui revisori Guido Marchese resta a capo del collegio sindacale, minoranza all'attacco Via libera al bilancio, in crescita attivo e ricavi. «Meno tasse perle famiglie» di Roberto lodigiani ì VOGHERA Vola l'utile Asm, ma è polemica sulla conferma di Guido Marchese alla presidenza dei revisori dei conti aziendali. Pd e Movimento 5 Stelle criticano duramente la scelta dell'amministrazione comunale vogherese (principale azionista dell'azienda), per la fiducia al commercialista, indagato con il sindaco Barbieri per le presunte tangenti versate all'ex braccio di Tremonti, Mauro Milanese, in cambio del sostegno nell'affidamento di incarichi in enti e società (l'iter processuale riparte dall'udienza preliminare, ancora da fissare, dopo il trasferimento degli atti dal tribunale di Napoli a quello di Roma; la difesa sostiene che i soldi riguardavano una compravendita immobiliare in Costa Azzurra). «Siamo di fronte alle solite logiche di potere - incalza Antonio Marfi, consigliere pentastellato - l'etica avrebbe suggerito una scelta diversa e l'opportunità di non nominare una persona coinvolta in una vicenda giudiziaria, al di là della presun- zione di innocenza. In Germania ministri si dimettono per aver copiato parti di una tesi di laurea, da noi la prassi è questa». «Marchese? Voghera sembra che sia lui l'ultimo commercialista ancora disponibile sulla piazza - ironizza Enzo Garofoli, coordinatore Pd - mentre l'etica e il semplice buon senso avrebbero consigliato un altro nome. Marchese avrà tutte le occasioni per dimostrare la sua estraneità ai fatti, ma il fatto che si insista su di lui è particolarmente fastidioso e tale da suscitare ovvie perplessità nella cittadinanza». Il 46enne professionista ieri ha presenziato all'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2013 diAsin. Volti distesi e sorridenti, i conti floridi dell'ex municipalizzata giustificano il clima rilassato. L'azienda ha chiuso l'anno con un uti le di un milione 201 mila euro, contro il milione 143mila del 2012; in crescita anche i ricavi netti, che passano da 37 milioni 803 mila euro a 38 milioni 714 mila, mentre diminuiscono sia il costo del lavoro (0,76% pari a 74.566 euro) che ammortamenti e svalutazioni (-18,97%, un milione 7lmila); il saldo della gestione finanziaria, infine, registra un valore positivo di quasi due milioni. «Si tratta di un grande risultato, per il quale ringraziamo anche l'operato del precedente cda - sottolinea il presidente Sergio Bariani, in carica dal settembre 2013 - la larga partecipazione all'assemblea dimostra l'attaccamento dei soci. Piani futuri? La gara per la rete gas, il potenziamento della struttura commerciale e altre iniziative, tra le quali il progetto per l'Expo». «Per il governo dice il sindaco Carlo Barbieri le municipalizzate rappresentano un problema, ma se fossero tutte come Asm, il problema sarebbe già risolto. I numeri dicono che il cda (presenti alla conferenza stampa post bilancio in via Pozzoni Gianluigi Algeri e Antonella Albertotti) e il personale hanno lavorato bene e le strategie sono giuste. Se l'azienda produce sempre più utili, questo può aiutare ancora di più il Comune ad alleviare il peso fiscale sulle famiglie». Barbieri parela di «modello Asm» a sostegno della città e del territo- rio. Paolo Affronti, vicepresidente: «Asm ha acquisito a pieno diritto una notevole credibilità in Oltrepo e anche nel Tortonese, dopo l'acquisizione di Asmt». Quanto al peso della morosità sulle bollette, nessuna cifra (dati «sensibili», comunque chiesti dal gruppo Pd), ma l'assicurazione che non si tratta di crediti inesigibili e che quindi non influiscono sugli utili. O R I PRODLIZI0 NE RISERVATA Da sinistra Paolo Affronti , Carlo Barbieri e Sergio Bariani; nella foto in alto Guido Marchese Competitors Pagina 9 L'INIZIATIVA. Per sensibilizzare i cittadini e invitarli a prendersi cura della città sono stati individuati sei temi che hanno per protagonisti altrettanti oggetti «parlanti» • -E A-I • 9• • Pul z a iLo comune o"" ^-* prova con i iroma i i , La campagna di comunicazione «Brescia sei tu. Tienila pulita» e lanciata dall'Amministrazione comunale con «Propaganda 3» Lisa Cesco .............................................................................. Lattine sconsolate che implorano «non lasciarmi sola al parco: mi sento meglio in un cestino». Gomme da masticare provocatorie che avvertono «divento una tipa appiccicosa se mi abbandoni in giro». Colonne antiche che perdono la pazienza e sbottano con un «mi sono rotta di essere taggata. Ogni arte ha il suo luogo». Più che i divieti imposti dall'alto, l'ironia può essere una formidabile arma per scolpire nella testa dei bresciani un nuovo senso civico, capace di incentivare il rispetto del bene comune e ridurre i comportamenti poco "urbani'; come lasciare per terra rifiuti e cartacce, imbrattare muri, non raccogliere le deiezioni del proprio cane. Ed è proprio sul registro dell'ironia che gioca la campagna di comunicazione "Brescia sei tu. Tienila pulita"; lanciata dal Comune in collaborazione con l'agenzia di comunicazione Propaganda 3: a partire da oggi e fino alla fine di agosto le vie e i mezzi pubblici cittadini verranno tappezzati con 700 manifesti, 101 bolli per i pavimenti delle stazioni del metrobus, 1.500 pendini su bus e metrò (cui si aggiunge un bus Rifiuti: Scenario che sarà integralmente decorato con i motivi della campagna). Per sensibilizzare i cittadini e invitarli a prendersi cura della propria città sono stati individuati sei temi che hanno per protagonisti altrettanti oggetti "parlanti" - cartacce, lattine, gomme da masticare, ecc - con il compito di ricordare alcuni gesti elementari ma non scontati: non buttare cartacce, mozziconi di sigaretta e chewing gum per terra, non lasciare lattine e rifiuti nei parchi, raccogliere gli escrementi dei cani, non deturpare monumenti storici con tag o graffiti. L'IDEA É nata dal sindaco Emilio Del Bono, convinto che la qualità del servizio da un lato e il momento repressivo dall'altro, con un'applicazione più rigorosa del Regolamento di Polizia locale, siano due aspetti importanti, ma non sufficienti. «Serve intervenire sulla coscienza e sensibilità dei cittadini - dice -, innescando un processo di cambiamento culturale che valorizzi il "bene comune" come bene della collettività, che come tale ha un valore multiplo». L'obiettivo è fare di Brescia una città dallo stile nordeuropeo, «ma su questo dobbiamo ancora lavorare con determinazione avverte il sindaco -, perché rimangono delle sacche significative di inciviltà urbana, dai piccoli gesti come gettare cartacce per terra a quelli più gravi come gli atti di vandalismo». La campagna di comunicazione è costata meno di 10 mila euro, e dopo il lancio in questi due mesi estivi riprenderà in autunno. «Spesso i divieti imposti in modo rigido portano a fare esattamente il contrario - ragiona Nicola Micheli, titolare insieme a Diego Filippini dell'agenzia di comu- nicazione Propaganda 3 che ha ideato la campagna -. Per questo abbiamo scelto un linguaggio ironico, umanizzando i rifiuti e facendoli parlare come se fossero persone, per far sì che la gente possa sorridere e riflettere sui propri errori». Per ciascuno dei sei temi scelti nella campagna, oltre allo slogan ironico che cattura l'attenzione vengono riportati anche dati concreti sull'importo delle multe cui si va incontro se si buttano per terra cartacce o altro, ma anche curiosità (in città ogni anno vengono gettati mozziconi di sigaretta sufficienti a riempire 7 campi da calcio) e informazioni sui costi necessari a riparare i danni dell'inciviltà: per togliere i graffiti, ad esempio, la Loggia spende quasi 100 mila euro l'anno. L'iniziativa è pensata come un primo passo per far nascere un senso diffuso di civiltà e innalzare anche il controllo sociale, facendo sì che lo sguardo dei vicini dissuada dal compiere gesti incivili. Il risultato atteso è riuscire a intervenire su tutte le fasce d'età, e primariamente sui giovani. In una seconda fase della campagna, dal prossimo autunno, verrà coinvolta la cittadinanza - in particolare le scuole e gli oratori - nella proposta di idee e slogan di contrasto all'inciviltà per proseguire il percorso di sensibilizzazione. • Intervenire sulla coscienza e sulla sensibilità dei cittadini per valorizzare il bene comune Ri m ang ono sacche significative di inciviltà urbana dai piccoli gesti agli atti vandalici Pagina 10 Ha preso il via la campagna per una città più pulita Del Bono con Diego Filippini (a sinistra) e Nicola M icheli FOTOLIVE Rifiuti: Scenario Pagina 11 DECth i!7 P /, %/ / /j/J /rr9 /% //////// / /r, /////////, irü wi vii/ i// /, /////////i d/// l ancì / rüii/// /// // ///// // / o /r //////// rürr / /////// ï ///d / //rr iüi/// /// r, °, /////// / / io%i, . !r ////////n /9/j % r/ a q / //// t u i r/voo/ ru // rir (i ///k /// . . vi a la c amp agn a dí e duc azi one civica ín collaborazione con il Giornale ' Brescia «Ho scoperto di essere stato ribattezzato Mastrolindo per l'attenzione che presto alla pulizia della città». Parte da una battuta il sindaco Del Bono per presentare la campagna di comunicazione che da oggi sarà visibile nelle vie cittadine e su tutti i mezzi pubblici. «Brescia sei tu. Tienila pulita» sarà il tam tam con cui il Comune interagirà, tra luglio e agosto, con i bresciani. La campagna, ideata dall'agenzia Propaganda 3 e realizzata con la collaborazione del Giornale di Brescia, si inserisce nella visione più ampia di «patriottismo municipale» che Del Bono va ripetendo sin dalla campagna elettorale del 2013. Quell'idea di impronta simil-britannica di autogoverno e tenuta delle comunità locali per cui i cittadini devono sentirsi parte attiva della città. Sul decoro urbano e la pulizia di Brescia, Del Bono immagina un tricorno d'azione: rafforzamento della qualità del servizio di pulizia, repressione con maggiori sanzioni amministrative da parte della Polizia locale; ma anche una maggiore sensibilizzazione del cittadino. Quest'ultimo punto ha generato la campagna che in modo spiritoso vuole ricordare ai bresciani alcuni gesti elementari facendo parlare i rifiuti stessi. «Vogliamo per entrare nel cuore e nella testa dei bresciani non solo con un messaggio repressivo - ha detto Del Bono - piuttosto ricordando il sentimento di disagio a chi ci sta intor- Rifiuti: Scenario no il compiere un gesto irrispettoso per gli spazi pubblici». Per queste ragioni il mozzicone dice: «Non lasciarmi in mezzo alla strada, preferisco il posacenere»; o una colonna ribadisce «Mi sono rotta di essere taggata, ogni arte ha il suo luogo» e ancora la carta «non mollarmi a bordo campo, voglio andare a canestro». Certo lo slogan che vuole far più parlare di sé è quello dedicato agli escrementi di cane che «Non sono una tipa da marciapiede, il tuo cane non può raccogliermi, tu sì». La città da oggi sarà tappezzata da 700 manifesti, inoltre ci saranno 101 bolli stesi sui pavimenti delle stazioni della metropolitana e su bus e metro saranno appesi un totale di 1.500 pendini. Il Giornale di Brescia ha deciso di collaborare con il Comune e sulle nostre pagine troveranno spazio come pubblicità i sei manifesti della campagna, così come sono previsti passaggi sul nostro sito web. Massimo Lanzini per il Giornale di Brescia ha spiegato: «Abbiamo aderito convinti che questo sia un servizio alla città per il bene della città». È già in cantiere, come hanno spiegato Nicola Micheli e Diego Filippini di Propaganda 3 «una seconda fase per l'autunno quando anche i cittadini, in particolare scuole ed oratori, saranno coinvolti per suggerire nuovi temi e slogan per proseguire la sensibilizzazione». cm Pagina 12 !"r4i seFá°t:? mptPlio i33 un f°i=°s$lnC3 NON LASCIARMI IN MEZZO ALLA STRAD pr'efc-t» %,Vco il jio*rs:lf'Æ.*i4G_'l'Ë' M I SONO DI ROTTA GGATA ogBlí arte ha fl suo sUoCyo Quattro dei sei manifesti della campagna di sensibilizzazione «Brescia sei tu. Tienila pulita» Rifiuti: Scenario Pagina 13 L'Amministrazione comunale inasprisce controlli e sanzioni per chí «esporta» la propria spazzatura: spesi 7 `la e uro in più nel 2 0 13 per lo smaltimento SALÒ Tolleranza zero nei confronti dei «portoghesi» della spazzatura. Il Comune di Salò adotta il pugno di ferro contro chi, dai Comuni limitrofi, giunge a conferire i propri rifiuti nei cassonetti della città lacustre. Un fenomeno in crescita negli ul timi tempi, da quando nei Comuni confinanti è stato introdotto, eliminando i cassonetti, il servizio di raccolta differenziata porta a porta. Che qualcuno evidentemente considera una seccatura, preferendo, per pigrizia o per calcolata intenzione di non differenziare gli scarti, gettare qualsiasi genere di rifiuto nel sacco nero e sbarazzarsene poi nei cassonetti del Comune più vicino. In questo caso a Salò, dove ultimamente il volume della spazzatura è notevolmente aumentato, soprattutto nei cassonetti «di frontiera», posti cioè a ridosso dei confini comunali, con conseguente aggravio dei costi di smaltimento (nel 2013 sono stati spesi 70mila euro Il sindaco ha disposto controlli serrati anche sul passaggio delle biciclette sulle passeggiate a lago: «Sul lungolago Antiche Rive, dal Mulino al Tip Tap - spiega ancora il comandante Traverso - è vietato andare in bicicletta, se non con la stessa condotta a mano. Si può invece circolare in bici sul lungolago Zanardelli, avendo cura di transitare sulla carreggiata in porfido e non sulla porzione di passeggiata riservata ai pedoni. E in ogni caso, per la tutela dei pedoni stessi, bisogna NO I ' procedere avelociRibadito tà ridotta». dalla Giunta il divieto ad andare in bicicletta sulle passeggiate a lago in più dell ' anno prima). La questione, già affrontata dall'Amministrazione Botti con un' apposita ordinanza e un'intensificazione della vigilanza, è stata presa di petto dal nuovo sindaco Giampiero Cipani, che ha disposto controlli ancor più serrati da parte degli agenti della Polizia locale, prevedendo anche servizi in borghese , per sorprendere con le mani nel... cassonetto i pendolari del rifiuto. «Effettivamente - spiega il comandante dei Vigili , Stefano Traverso - questa cattiva abitudine è in preoccupante crescita. Tanto che nel corso della prima settimana di controlli abbiamo elevato 15 verbali». Rifiuti: Scenario Ricordiamo che ogni trasgressione all'ordinanza comunale che vieta «il conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini non iscritti nel ruolo dei rifiuti del Comune di Salò» è punita con una multa di 200 giuro. Anche in questo caso non sono mancate le multe ai trasgressori (14 nelle ultime due settimane). Pugno di ferro, infine, anche per chi abbandona le deiezioni del proprio cane sul suolo pubblico e, in particolare, sui marciapiedi destinati alla circolazione pedonale, sul lungolago, sulle spiagge, i prati e nelle aiuole delle strade e dei giardini. Anche su questo fronte sono stati implementati i controlli tesi a far rispettare l'ordinanza in vigore da tempo, che vieta di «introdurre cani, ancorché al guinzaglio, nelle spiagge e nei parchi pubblici, nelle aree attrezzate e nelle aiuole» e che impone ai proprietari e conduttori di cani di rimuovere dal suolo pubblico eventuali deiezioni dei loro animali. In caso di mancato rispetto dell'ordinanza sono previste multe da 25 a 500 euro. s=m roo-- -w am, m o-a,r, Simone Bottura Pagina 14 YIL F N I sacchetti del secco dariportare nelle case Prove di raccolta differenziata a esito negativo. Ieri mattina in alcune vie del centro c'erano cumuli di sacchetti della sezione del secco che però non andavano esposti. Dal primo luglio, infatti, la raccolta di secco e carta passa da settimanale a quindicinale e mercoledì sera toccava alla zona A (blu) esporre i sacchi. Molti cittadini della zona B (rosa) li hanno depositati fuori. E ora dovranno ritirarli, perché non saranno raccolti. Per loro, infatti, il turno del secco è fissato per mercoledì 9 luglio. Il passaggio da settimanale a quindicinale riguarda solo carta e secco e le date in cui esporre il materiale sono indicate nel volantino che è stato spedito il mese scorso ai cittadini: il territorio è stato diviso in due fasce, A e B. Il cittadino deve controllare in quale delle due è inseritala propria via di residenza. Chi non ha l'opuscolo può ritirarlo in municipio o chiedere informazioni scrivendo a segnalazioni@comune. villafranca.vr.it. Le nuove disposizioni sono descritte anche sul sito del Comune. Per gli altri materiali, invece, non cambia nulla. Anche la raccolta del verde segue il consueto calendario. Tra gli errori c'è l'esposizione del rifiuto in via Nino Bixio che rientra nella zona B, rosa. Forse alcuni cittadini hanno mal interpretato l'indicazione del volantino che inserisce in zona blu il tratto di via Pace compreso tra «via Bixio a viaPrina».•MV.A. Rifiuti: Scenario Pagina 15 11 ' l i Lo studio dell'Istituto superiore di sanità «Terra dei Fuochí, mortafit á aumentata tra fl 10 e fl 13 %» Nella Terra dei Fuochi c'è un eccesso di mortalità rispetto al resto della Campania, del 1o% per gli uomini e del 13% per le donne, nei Comuni in provincia di Napoli, mentre per quelli in provincia di Caserta è rispettivamente del 4 e del6%D. E a Taranto, nella città dell'Ilva, la mortalità infantile (tra o e 14 an ni) registrata per tutte le cause è maggiore del 21% rispetto alla media regionale, mentre per gli adulti sono confermati gli eccessi negativi già riscontrati in precedenza. Lo affermano i dati contenuti nell'aggiornamento dello studio epidemiologico «Sentieri» appena pubblicato dall'Istituto superiore di sanità (155). Per quanto riguarda la Terra dei Fuochi, l'analisi si basa sui dati di 55 Comuni, confermando anche un eccesso di ricoveri ospedalieri per diversi tipi di tumore. «In particolare è stato individuato il gruppo di malattie per le quali sussiste un eccesso di rischio negli uomini e nelle donne, per tutti e tre gli indicatori utilizzati (mortalità, ricoveri, incidenza di cancro)», si legge nel rapporto. Quali sono? Elenca lo studio: «Tumori maligni dello stomaco, del fegato, del polmone, della vescica, del pancreas (tranne che nell'incidenza fra le donne), della laringe (tranne che nella mortalità fra le donne), del rene (tranne che nell'incidenza fra gli uomini), linfoma non Hodgkin (tranne che nella mortalità fra gli uomini)». Il tumore della mammella è in eccesso in tutti e tre gli indicatori. Cioè: mortalità, ricoveri, incidenza. In provincia di Caserta, eccessi in entrambi i generi per i due esiti disponibili (mortalità e ricoveri ospedalieri) «riguardano i tumori maligni dello stomaco e del fegato; i tumori del polmone, della vescica e del- Rifiuti: Scenario la laringe risultano in eccesso tra i soli uomini». L'analisi non ha invece trovato un eccesso di mortalità tra i bambini, mentre il tasso di ricoveri nel primo anno di età per i tumori è risultato maggiore del 51% nella provincia di Napoli e del68%a in quella di Caserta. «Per quanto riguarda la fascia di età o-14 anni si osserva un eccesso di ospedalizzazione per leucemie in provincia di Caserta spiega il rapporto Sentieri -. Nella provincia di Napoli, servita dal Registro tumori, si è osservato un eccesso di incidenza per tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nelle classi d'età o-14». É la conferma di studi fatti anche in passato, ma mai vali- dati in modo chiaro. Ora, però, è l'Istituto superiore di sanità a tirare le somme di quanto sia minacciata la salute degli abitanti nella Terra dei Fuochi. «Non mi meraviglierei, però, di un'incidenza elevata di malattie dell'apparato respiratorio (anche croniche), di manifestazioni allergiche, di patologie autoimmuni», commenta Armando Santoro, direttore del Cancer center dell'Humanitas di Rozzano. Poi aggiunge: «Tutto ciò è inaccettabile, la popolazione ha diritto di vivere in un ambiente ecologicamente salutare, mentre in quell'area non si sa nemmeno che cosa hanno scaricato. E urgente un'operazione di honifica». Mario Pappagallo @Mariopaps 9 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 16 .d t .Uno studio mette a confronto due aziende meccaniche di uguale perimetro che operano in due consorzi a Napoli e a Pordenone Incolmabile spread tra C di Paolo Bricco è l'imprenditore, con i suoi limiti e le sue qualità. C'è l'impresa, con il suo profilo tecno -produttivo e le sue caratteristiche patrimoniali e finanziarie . E c'è l'ambiente - istituzionale e fisico in cui quest 'ultima opera. Ambiente che può stimolare o deprimere. Alimentare il delicato organismo aziendale o assorbirne energie fino a comprometterne il metabolismo. La ricerca "Aree di sviluppo industriale e nuovi modelli organizzativi", curata dall'economista Francesco Izzo per conto dell'Unione industriali e della Camera di commercio di Napoli, adotta il metodo della comparazione qualitativa fra due imprese del tutto affini, che si trovano a essere insediate in due ambienti formalmente analoghi, nella sostanza diversissimi. Le due aziende - entrambe del settore meccanico, entrambe di non piccolissima dimensione - operano una nel consorzio industriale Asi di Napoli, l'altra nel consorzio industriale Ponte Rosso di San Vito al Tagliatnento, in provincia di Pordenone. Quella campana ha 5o dipendenti e aderisce al consorzio dal 2006. Quella friulana ha 35 addetti e vi aderisce dal 2003. Dunque, si tratta di due casi ben strutturati, le cui valutazioni risultano interessanti per cogliere le differenze - profonde e radicali - fra le varie aree di un Paese che, in toto, avrebbe bisogno di rivisitazione e di un ammodernamento dellepolicy di sviluppo locale, di cui i consorzi sono una parte non irrilevante. Il primo problema riguarda i servizi fondamentali forniti. In un mese, qual è il numero medio di interruzioni dei servizi? Se lavori in Friuli zero. Non ci sono interruzioni né del servi- Il problema numero uno riguarda le interruzioni medie dei servizi (elettrici, idrici e informatici): zero al Nord, 4,5 al mese nel Mezzogiorno Rifiuti: Scenario Al Sud mancano soprattutto i servizi di base alle imprese, in particolare la gestione dei rifiuti e delle acque per non parlare delle reti viarie ........................................................................... zio elettrico, né della rete idrica, né della rete internet. Il tuo processo produttivo, i collegamenti coni clienti, perfino il bagno dove i tuoi operai vanno a lavarsi le mani, non hanno problemi di sorta. Se, invece, ti trovi in Campania, non è così. In media, ogni mese, per una volta e mezza ti salterà la corrente, internet non funzionerà e manco l'acqua avrai. Per la semplice regola della media, questo vorrà dire che, se un mese ti capiterà una volta, il mese dopo ti succederà due volte. Con tutti gli effetti del caso sulla produttività aziendale e sull'interiorità dell'imprenditore e dei suoi collaboratori. Lo "spread" fra Nord e Sud in generale e fra Campania e Friuli Venezia Giulia inparticolare si coglie ancora di più quando ai titolari delle due imprese sono chiesti dei giudizi sulle infrastrutture che accolgono (e che dovrebbero sostenere e favorire) le loro imprese. Valutazioni esprimibili sulla classica scala da zero a dieci. L'imprenditore di Napoli impietrito dalla insoddisfazione e dunque molto frustrato è impietoso. Soddisfazione della rete viaria interna all'area? Zero. E per il collegamento con il centro urbano, presumibilmente Napoli? Sempre zero. E quale è il giudizio per la sorveglianza e la vigilanza? Di nuovo zero. L'imprenditore di San Vito al Tagliamento, invece, vive una realtà del tutto diversa. Soffre un poco di isolamento, visto che dà una insufficienza (cinque) ai collegamenti con il centro urbano (probabilmente Pordenone), ma la realtà della sua area industriale è ben organizzata: la rete viaria interna merita unbel nove. Ma, soprattutto, non ha nessun problema pania e Friuli di "tranquillità": il suo giudizio su sorveglianza e vigilanza vale otto. La divaricazione fra le due imprese tipo diventa enorme sui servizi alle persone che lavorano nelle aziende. Nel caso campano, non c'è nulla: no ristorazione, no spacci aziendali, no servizi per l'infanzia, no sale riunioni, no aree verdi attrezzate. Nel caso friulano, invece, c'è tutto. E, a parte un due assegnato allo spaccio aziendale, tutti gli altri servizi erogati alle persone ottengono una votazione 2'Jm L'indagine mn Sul Sole 24 Ore del Lunedì del 30 giugno il termometro delle difficoltà del fare impresa in Italia in base alle rilevazioni della Fondazione Impresa Il Trentino Alto Adige è la regione meno penalizzante; in Sicilia le maggiori criticità, seguita da Umbria, Basilicata, Campania, Calabria e Sardegna compresa fra nove e dieci. Non c'è soltanto il problema dei servizi alle imprese. C'è anche la questione dei servizi di base alle imprese, per esempio la gestione dei rifiuti e delle acque: l'imprenditore di Napoli vive in una realtà in cui il consorzio Asi Napoli non ha impianti comuni di depurazione e non ha trattamenti comuni degli scarti delle lavorazioni; l'imprenditore del Friuli sì e giudica sufficiente (voto 6) questi ultimi, dando addirittura 9 al funzionamento dei primi. Per fortuna a Napoli si trovano i servizi di depurazione delle acque reflue e di smaltimento dei rifiuti, anche se l'imprenditore - per nulla contento della loro qualità - assegna un misero 1(9 e 7, invece, per il suo alter ego settentrionale). Nell'Asi di Napoli manca, invece, il riciclo delle acque, che è presente - ma con una valutazione insufficiente (5) - nel caso friulano. L'imprenditore friulano non è per niente soddisfatto dei servizi di consulenza (assegna i all'assistenza tecnica, finanzi aria e legale e 4 al marketing e alla comunicazione). Almeno, lui, ce l'ha. Come - al di là delle valutazioni - ha il servizio postale, le linee di trasporto dedicate, il trasporto commerciale, l'area di smistamento delle merci. Cose che, il suo alter ego campano, semplicemente non ha. © RIPR0D MODE R]sERVaTA Pagina 17 Il faccia a faccia Il confronto tra le due aziende nei consorzi Asi di Napoli e Ponte Rosso di San Vito al Tagliamento (Pn) LE IMPRESE -0 top Settore , Me,,canka MA' N° dipendenti 1111 1 l Anno adesione consorzio Ieccani: a 50 3:+ 2006 2003 LE INTERRUZIONI DEI SERVIZI (numero medio in un mese) Servizio elettrico O Rete idrica C I,i o I3 0 Reteinternet 1,5 TOTALE 4,5 IL GIUDIZIO SULLE INFRASTRUTTURE (scala 0-10) Rete viaria interna Retedico llegam. =:2 Sorveglianza e vigilanza QUALITÀ MEDIA 9 0 4ì d9 (I .3 LA RICETTIVITA DEI CONSORZI Tipo segnalazione/ problema N° segnalazioni / mese Esito segnalazioni brava stato c,1i abbandoro Sicurezza, flirti. amhiente Irtinite 2 ' Segna azioni i 'io (ICen,orno iia for ito j i terza PROBLEMI RISOLTI I1 IL PUNTEGGIO 32 Fonte: Unione industriali e Camera di commercio di Napoli Rifiuti: Scenario Pagina 18 Mirandola, Coopgas apre il nuovo ufficio -M)RAN L4OGGI alle 18 la società Coopgas srl del Gruppo Cpl Concordia inaugura in via Agnini (direzionale La Favorita) il nuovo ufficio clienti per la vendita di gas, energia elettrica, internet e telefonia. Con l'apertura dell'ufficio, Coopgas «intende dare un segnale forte di vicinanza a tutti gli utenti che vogliono dare un `taglio' alle proprie bollette per avere un triplice servizio integrato ed efficiente». Gli esperti Coopgas saranno sempre a disposizione per informazioni sulle modalità di risparmio proposte e sulle pratiche per il cambio di gestore. Andrea Barbi con il suo show e Radio Pico animeranno oggi ]'evento- Energia: Scenario Pagina 19 Acquirente i . Già parzialmente operativo il SII, sistemai nformatico di dati identificativi dei clienti finali Mercato elettrico più trasparente Celestina Dominelli ROMA inow-wa Il sistemainformativointegrato (SII), la banca dati dei punti di prelievoe dei dati identificativi dei clienti forali, sarà pienamente operativoentro il2ol5perilsettore elettrico, a quattro anni dalla legge (la 129/2010) chene ha previsto l'istituzione «per sostenere la competitività e incentivare la migliore funzionalità delle attività delle imprese operanti nel settore dell'energia elettrica e del gas». A tracciare un bilancio dello stato dell'arte, è stato ieri il presidente e ad di Acquirente Unico, Paolo Vigevano, nel corso di un convegno dedicato al nuovo strumento. «Èstato untempo record quello intercorso tra l'introduzione della legge e l'entrata in funzione del sistema- ha spiegato Vigevano -, dovevamo completare il lavoro sul settore elettrico entro ïl 2015 e poi partire con il gas. Non solo contiamo di rispettare i tempi sull'elettrico, ma da questo mese siamo già parti ti con il gas, garantendo l'aggiornamento quotidiano del registro degli utenti». L'obiettivo del sistema, che, secondo Vigevano «è assimilabile per potenzialità a quello bancario», è consentire l'interlocuzione trasparente tra gli operatori (370 nel mercato elettrico e almeno 6ooin quello del gas) egli utenti finali (56milioni complessivamente le utenze tra elettrico e gas) attraverso Acquirente Unico. «Un esempio dell'utilità del SII-ha proseguito Vigevano -: a gennaio di quest'anno, nel solo mercato libero dell'energia elettrica, sono stati riscontrati circa 17omila contatori Energia: Scenario cui non corrispondeva alcun codice fiscale opartita Ivavalidi. Si tratta del tipo di errore che blocca qualunque operazione (volture, cambi di fornitore, etc.). Lavorando con gli operatori, il sistema ha consentito nel giro di un solo mese di abbattere questi errori a 15mila Oggi l'errore è prossimo allo zero». Il sistema, ha ricordato Vigevano, «dal suoavvio aoggiècostato l2milioni. L'impatto sugli operatori, invece, è del tutto marginale». Sui vantaggi connessi al SII èintervenuto anche il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. «Il sistema informativo integrato è indispensabile per l'efficienza e la competitività del mercato. Ma bisogna lavorare ancora su informazione standard per rendere trasparente il mercato dell'energia». Attenzione, però, ad accelerare i tempi, ha osservato il presidente dell'Autoritàperl'energia, GuidoBortoni. «Il sistema, prima che gli siano date le chiavi del mere ato, deve essere affidabile, caratteristica che, come Autorità, vogliamo fortemente sottolineare prima che metta levelesui sistemi più importanti». Il mercato retail, ha chiarito Bortoni, «ha problemi e patologie, ma è serio rispetto ad altri, per questo vorremmo che il SII sia studiato per migliorare la situazionedegli utenti finali». 13 R:PROn;ìZEONE RIçERuAtA Pagina 20 I fondi esteri che hanno investito sul fotovoltaico annunciano ricorsi contro lo «spalma incentivi» «Sconti sulla bolletta esigui» Authority energia: troppo ampia la platea fissata dal governo Carmine Fotina ROMA Risparmi probabilmente sovrastimati e una pioggia di ricorsi in arrivo. Dalle audizioni in corso al Senato, il pacchetto energia del decreto competitività esce un po' logorato: l'Authority parla di benefici individuali per le Pini «piuttosto esigui», i fondi esteri preannunciano azioni legali contro il governo per centinaia di milioni. Molto netto il parere dato dal presidente dell'Authority energia, Guido Bortoni, sul taglio della bolletta che secondo il governo, a regime, arriverà a 1,5 miliardi (8oo milioni subito e il resto con interventi successivi). Il giudizio è positivo ma, sui numeri, l'Autorità invita alla prudenza. Il cosiddetto "spalma incentivi", infatti, prevede per gli impianti fotovoltaici con potenza oltre 200 Kw l'estensione del periodo incentivante da 20 a 24 anni, con rimodulazione variabile del beneficio, oppure una riduzione secca dell'8% fermo restando il periodo di 20 anni. E non è una differenza di poco conto: a seconda delle opzioni esercitate, ïl risparmio in bolletta varia da 330 a 840 milioni a partire dal 2015. Bortoni - non molto esiguo. La spesa totale per la platea è di circa 20 miliardi, dunque anche nell'ipotesi più ottimistica - se si raggiungessero i fatidici 1,5 miliardi promessi - si tratterebbe di un taglio del 7,5% della bolletta delle Pini e non del io%come annunciato. La distribuzione a "pioggia" degli sconti non è l'unico aspetto sul quale dovranno riflettere le commissioni Industria e Amb iente del Senato. Un attacco durissimo al provvedimento è giunto dai fondi esteri che giudicano la retroattività dello "spalma incentivi" una scelta in contraddizione con le politiche dell'esecutivo per l'attrazione di investimenti stranieri. Ad esporre questa tesi in audizione è stato un gruppo di investitori proprietari di i gigawatt di capacità installata nel fotovoltaico, pari a 4 miliardi di euro investiti. «L'intervento retroattivo - spiegano - rischia di causare sofferenze bancarie agli investitori che utilizzano finanziamenti, penalizzando di riflesso anche le banche. Lo Stato si espone ad azioni legali, sia a livello nazionale, per profili di incostituzionalità, sia a livello internazionale». La richiesta dei fondi è riaprire un negoziato tra il governo e il settore, rappresentato da Assorinnovabili. Critico sullo "spalma incentivi" anche l'Enea. Assoelettrica, per sua parte, ribadisce l'esigenza di norme eque ma ricorda anche la «preoccupazione per il livello raggiunto dagli oneri di sistema, in larga misura dovuto alle politiche d'incentivazione delle fonti rinnovabili e del fotovoltaico in particolare». Al tema rinnovabili si è agganciato anche Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi, che nel corso di un'ulteriore audizione ha rimarcato il rischio di cambiare le regole a partita in corso: «Si mina la fiducia nella certezza del sistema italiano, soprattutto da parte degli investitori esteri». Ma una parte centrale dell'intervento di Sabatini è stata ovviamente dedicata alla contestata norma sull'anatocismo (gli interessi sugli interessi bancari), inserita solo in extremis nel decreto e destinata a finire in diversi emendamenti soppressivi o correttivi dei senatori. Sabatini ha ricostruito l'origine della misura, come interpretativa di una norma precedente, ma ha anche ricordato che «le banche italiane devono lavorare in un mercato unico europeo e non si giustificano più norme che creano delle disparità tra chi fa credito in Francia e chi in Italia». Infine, sui finanziamenti diretti alle imprese che potranno essere concessi anche dalle assicurazioni, aggiunge il dg dell'Ab i, il giudizio è positivo, purché ovviamente «ci siano le regole che garantiscano la stabilità del sistema e la parità di trattamento». © REPROESZION£ RISERVATA LA NORMA SUGLI IT ESSI Sabatini (Abi): sull'anatocismo necessario raggiungere la parità di regole con il contesto europeo ........................................................................... senza ribadire in ottica risparmi l'invito a eliminare l'Iva che grava sugli oneri generali - sottolinea inoltre che l'ampiezza della platea dei beneficiari (oltre ioomila in media tensione e oltre 86omila in bassa tensione) determinerà uno sconto individuale Energia: Scenario Pagina 21 Quella luce rossa sul televisore costa 59 miliardi l'anno Nell'era della connessione non si spegne più nulla I ' Onu calcola il prezzo di questa bolletta nascosta ROBERTO GIOVANNINI ROMA Controllare la posta sul nostro smartphone, fermi al semaforo, è un gesto tra i più banali. Tutti in ufficio hanno un computer in rete, così come sono in rete le stampanti. In tanti, la sera a casa, seguono programmi televisivi «on demand». Essere connessi 24 ore al giorno, sette giorni su sette, è una rivoluzione che secondo gli esperti si estenderà a macchia d'olio. E investirà anche altri aspetti della vita quotidiana: presto potremo essere connessi e «dialogare» a distanza con frigoriferi, lavatrici, luci, sistemi di sicurezza. Con i forni per far partire l'arrosto al momento giusto, o col termostato per avere una casa più calda o più fresca. II guaio, spiega uno studio dell'lea (la International Energy Agency), è che attualmente sono attivi la bellezza di 14 miliardi di dispositivi connessi e in standby, ovvero sempre pronti ad entrare in azione anche se apparentemente spenti. Apparentemente spenti, perché la stragrande Energia: Scenario maggioranza degli oggetti collegati a una rete consuma più o meno la stessa quantità di energia, che siano in standby o effettivamente in funzione. La conseguenza è che per far funzionare questi dispositivi - che restano sempre accesi, anche se magari sono utilizzati solo per pochi minuti al giorno - e le reti che li collegano tra loro, l'umanità spreca una quantità spaventosa di energia elettrica. Secondo la Iea, nel 2013 sono stati consumati per essere «aiways on» 616 TWh (TeraWatt ora) dì elettricità, per lo più per dispositivi in standby. Lo studio calcola che 400 TWh - equivalente all'elettricità consumata in un anno da Gran Bretagna e Norvegia sono stati sprecati per colpa di tecnologie inefficienti. Il costo della bolletta di questo spreco? 80 miliardi di dollari, 59 miliardi di euro. In termini energetici, si potrebbero chiudere 133 centrali a carbone da 500 MW, ed evitare di scaricare nell'atmosfera 600 milioni di tonnellate di anidride carbonica, che aumenta l'effetto serra. Se non si farà nulla, il problema si accentuerà: sempre più disposi- tivi connessi (si prevede saranno 100 miliardi nel 2030), sempre più consumi, sempre più sprechi. Sulla carta le soluzioni per risolvere questo problema già ci sono. Come spiega il direttore esecutivo della Iea Maria van der Hoeven, «se adottiamo le migliori tecnologie disponibili, saremo in grado di minimizzare il costo per soddisfare la domanda e accrescere i vantaggi dei dispositivi collegati». Senza inventare nulla, ma soltanto migliorando l'efficienza con soluzioni già praticabili, si potrebbe tagliare il consumo di energia in standby - senza modificare le prestazioni dei dispositivi, ovviamente - di almeno il 65 per cento. Tutto sta a volerlo fare sul serio, naturalmente. L'aspetto tecnico su cui si dovrebbe agire è il collegamento alla rete dei vari dispositivi: alcuni di essi consumano l'80% dell'elettricità soltanto per vedere ogni istante se la rete per caso ha mandato un segnale di attivazione. Colpa della struttura e dei protocolli dei «network», che per l'appunto chiedono che l'apparecchio connesso sia sempre attivo e visibile nella rete. Dal punto di vista tecnologico la soluzione esiste: uno smartphone per essere connesso richiede solo 0,5 mW. Un televisore acceso ha bisogno di 30 Watt (ovvero, 60 mila volte in più), una in standby ben 25 Watt (50 mila volte). Un decoder, ad esempio, usa 16 W acceso e 15 W in standby. Insomma, la responsabilità è dei produttori di televisori, decoder e affini: se volessero potrebbero costruirli «risparmiosi». Ma non lo fanno: dovrebbero spendere di più e tribolare per risolvere un problema di cui il singolo consumatore non si accorge nemmeno. Secondo alcune stime, per una famiglia media lo spreco dello standby costa 80 euro l'anno. Il guaio è che una famiglia dispone di cinque, sei dispositivi sempre connessi. Ma nel mondo, come detto, ce ne sono già 14 miliardi e il numero crescerà esponenzialmente - così come lo spreco di energia. La Iea chiede dunque ai governi di intervenire dall'alto, per spingere produttori e consumatori a premiare l'efficienza. Si può fare: fissando limiti massimi di consumo, con sistemi di etichettatura, con accordi volontari, incentivi, premi, campagne informative. Pagina 22 eriti nel rn si spenq ,tate Le: . ccesso a ri'{ternet Enerç dagli ap _,c; ch e v r R¡spa rm : îhéép, più di 13 COnsuï', Energia: Scenario Pagina 23 Pext.2n ri c. ri=aP<3 n'sssU L.i7t'SiZ.S S'SS - Ta S €'r4ÍS Energia: Scenario Pagina 24 IMPIANTI ALLAVANGUARDIA DOPO GLI INTERVENTI DEL GESTORE Risparmio e tutela dell'ambiente con la nuova rete di luci in città Grazie all'impiego di speciali lampade consumi ridotti e drastica diminuzione delle emissioni di C02 GIULIA CERBONI Lampioni e semafori all'avanguardia su tutto il territorio di San Donato, con impianti "amici dell'ambiente" che porteranno ad una riduzione di circa mille tonnellate di anidride carbonica all'anno. I dati sono stati diramati in una nota in cui società Hera Luce, che gestisce il servizio di illuminazione pubblica dall'inizio del 2011, annuncia la conclusione dei la vori messi in campo per il rinnovo di 5554 "centri luminosi" della città. Con l'investimento effettuato si parla di «una riduzione dei consumi paria 327,25 Tep all'anno e alla mancata emissione in atmosfera di 1015 tonnellate di C02, equivalenti a 67667 alberi salvati». In particolare, la società fa presente che sono state utilizzate «le migliori tecnologie sul mercato» con l'impiego di lampade a vapori di sodio (luce gialla) per l'illuminazione delle strade e ioduri metallici o led (luce bianca) per l'illuminazione di parcheggi e parchi». Gli interventi hanno previsto anche il rinnovo dei pali deteriorati, nonché la messa a norma dei quadri elettrici, inoltre tutti i punti luce, così come i semafori, sono dotati di un sistema di alimentazione elettronica che permette il telecontrollo attraverso una stanza dei bottoni che mantiene continuamente monitorata la situazione. Pertanto, eventuali black out legati a guasti da ora in avanti dovrebbero essere tempestivamente individuati in modo da far scattare l'immediato servizio di manutenzione. Resta in ogni caso attivo per eventuali urgenze il numero verde (800 498616), dove i cittadini possono continuare a segnalare la presenza di lampioni fuori uso. Il piano coinvolge anche i semafori del territorio che sono stati ade - Energia: Scenario guati al nuovo Codice della strada. A tal proposito Hera Luce fa sapere che «sono stati installati dispositivi per i non vedenti e sono state sostituite tutte le lanterne con moduli a led, che garantiscono maggiore visibilità dei colori, anche in presenza della luce solare, bassissimi consumi e una durata di oltre 10 anni». L'investimento complessivo era previsto nel capitolato del bando di appalto per la gestione del settore dove veniva chiesto all'operatore di rimettere in sesto tutti i punti luce della città nell'arco di tre anni a partire dalla presa in carico del servizio. Alla scadenza del termine previsto viene dunque tracciato il bilancio delle opere eseguite con cui si è conclusa la fase dei cantieri che ha interessato tutti i quartieri di questo tratto di hinterland. Da ora in avanti dunque i vantaggi legati al risparmio energetico dovrebbero andare di pari passo con l'efficienza del servizio anche in termini di soluzioni tempestive di eventuali problemi legati in particolare ai black out che nel recente passato non sono certo mancati. Dietro le quinte c'è infatti una tecnologia che tiene sotto controllo tutta la rete. Pagina 25