Rassegna del 04/07/2014
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 04/07/2014
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
04/07/14 P. 30
Teleriscaldamento quanto di costi!
La Voce Di Mantova
04/07/14 P. 20
I dipendenti sotto la lente
04/07/14 P. 15
Pasticcio in bolletta Sfida all'ultimo cent con l'azienda del gas
Gazzetta Mantova
04/07/14 P. 15
Stop definitivo alla centrale sul Mincio
Gazzetta Mantova
04/07/14 P. 18
Via Pianoni è un colabrodo «Intervenite al più presto»
Gazzetta Mantova
04/07/14 P. 19
Il cablaggio avanza Nuove opportunità per le aziende locali
Maurizio Toti Buratti
1
2
ENERGIA
Gazzetta Mantova
Lino Fontana
3
SERVIZI
4
5
Vittorio Negrelli
6
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
04/07/14 P. 13
Il festival e i fondi regionali «Ok, se arrivano in tempo»
Gazzetta Mantova
04/07/14 P. 16
Taglio da 50mila euro Le consulenze d'oro sono solo un ricordo
Vincenzo Corrado
8
7
04/07/14 P. 22
Asm, volano gli utili 2013 ma è scontro sui revisori
Roberto Lodigiani
9
Lisa Cesco
COMPETITORS
Provincia Pavese
RIFIUTI: SCENARIO
Brescia Oggi
04/07/14 P. 11
Pulizia, il Comune ora ci prova con l'ironia
10
Giornale Di Brescia
04/07/14 P. 12
La Loggia lancia «Brescia sei tu Tienila pulita»
12
Giornale Di Brescia
04/07/14 P. 30
Salò Tolleranza zero sui rifiuti in trasferta
14
L` Arena
04/07/14 P. 37
I sacchetti del secco da riportare nelle case
15
Corriere Della Sera
04/07/14 P. 14
«Terra dei Fuochi, mortalità aumentata tra il 10 e il 13%»
Mario Pappagallo
16
Sole 24 Ore
04/07/14 P. 8
Incolmabile spread tra Campania e Friuli
Paolo Bricco
17
ENERGIA: SCENARIO
Resto Del Carlino Modena
04/07/14 P. 13
Mirandola, Coopgas apre il nuovo ufficio
Sole 24 Ore
04/07/14 P. 10
Mercato elettrico più trasparente
Celestina Dominelli
20
Sole 24 Ore
04/07/14 P. 10
«Sconti sulla bolletta esigui»
Carmine Fotina
21
Stampa
04/07/14 P. 13
Quella luce rossa sul televisore costa59 miliardi l'anno
Roberto Giovannini
22
Cittadino Di Lodi
04/07/14 P. 15
Risparmio e tutela dell'ambiente con la nuova rete di luci in città
Giulia Cerboni
25
Indice Rassegna Stampa
19
Pagina I
TEA
Te erisca amento
quanto di costi!
La risposta di data dal l'ingegner Raffagnato della Tea alle
mie considerazioni fatte su questo giornale (28 giugno) non fanno che confermare le stesse.
Le tariffe applicate dalla Tea verso il nostro condominio, così come ben spiegate, sono mediamente dei 30% in più rispetto a
quelle che avevamo e che avremmo con la caldaia a metano.
Sono conti matematici che, usando due strade diverse di calcolo,
portano al lo stesso risultato.
A noi non interessano le tariffe
monomieo binomieotri noni ie.
A noi interessa chevengano rispettate le promesse fatte prima
dell'allacciamento con teleriscaldamento, ovvero che avremmo pagato come con metano.
Cosa confermata dallo stesso
ingegnere sulla Gazzetta del
18/01/2012.
LaTea va contro alle normali regole di comportamento tra persone, ovvero la lealtà alla parola
data. Se poi viene meno questo
tra aziende ancor peggio.
Qui siamo tra azienda e cl iente e
mai come in questo caso il cliente ha ragione.
Come mai in 18 annidi riscaldamento a metano non abbiamo
mai avuto nulla da dire? Perché
il gestore, nel computo finale,
arrivava ad applicare la tariffa
stabil ita dall'autorità per l'energia. Se anche la Tea applicasse la
stessa cosa avremmo pari costi.
Ma con la quota portata emessa
anche in estate la fattura I ievita e
il kwt non è più in linea con il mc
metano. Pertanto ancora una
volta il nostro condominio ha
tutte le ragioni perché Tea restituisca con nota credito tutte o
quasi le quote di portata dal
2008/09 ad oggi per un totale
che si aggira intorno ai 30.000
euro, il 30% in più.
Maurizio Toti Buratti
Si parla di noi
Pagina 1
Viadana: scadenze per il Comune. C'è anche il nucleo di valutazione
d ipend enti s otto l a lente
VIADANA - Diverse scadenze e
adeguamenti per il Comune di
Viadana che, come noto, da un
mese esatto si trova senza sindaco né amministrazione comunale. Il primo step da affrontare è
il cosiddetto "nucleo di valutazione dei dipendenti", strumento
atto a verificare la produttività di
un dipendente rispetto agli obiettivi prefissati nell'anno precedente. C'è anche un premio (si
parla di 300 curo circa) con cui
gratificare chi, attraverso un
buon lavoro e un livello di produzione soddisfacente, ha mantenuto fede agli impegni programmatici assunti. In precedenza la figura incaricata di eseguire
tali verifiche era la presidente
della locale casa di riposo, Wilma Gardani, il cui compito è
decaduto. Si tratta quindi di nominare un incaricato cui affidare
il medesimo incarico.
Un altro impegno riguarda invece il rinnovo delle figure
all'interno della società per azioni Viadana Sviluppo, la cui scadenza è avvenuta il 30 giugno
scorso. Il rinnovo dei componenti il consiglio dovrebbe avvenire entro il 16 luglio. Come
anche quello all'interno della
Farmacia Comunale e della Gisi,
anche se quest'ultima società è
destinata alla cessazione per il
subentro di Tea acque.
Tante scadenze e rinnovi che solitamente venivano affrontate da
giunta e consiglio comunale attraverso trattative e contatti spesso difficili e contorti ma che alla
fine raggiungevano l'accordo
con o senza compromessi.
Una questione ancor più delicata
invece riguarda lo svolgimento
delle gare d'appalto che un recente decreto legge stabilisce
debbano essere svolte solo da
Comuni consorziati tra di loro.
Viadana ha sempre agito in autonomia senza mai unirsi né a
Dosolo né Pomponesco, pur essendoci stati diversi approcci in
tal senso. Quindi d'ora in avanti,
come da previsioni dei legge, il
Comune dovrà rivolgersi alla
Provincia per procedere a gare
d'appalto e simili. (rp)
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Piccolo rischia di annegare in piscina
Si parla di noi
Pagina 2
Pasticcio in bolletta
Sfida all'ultimo cent
con l'azienda del gas
Caste) d'Arto. Incredibile vicenda per una fattura già pagata
il pc non vede il versamento e arriva un'immediata diffida
! CASTEL D'ARIO
Quanto accaduto a un'impiegata del Comune di Castel d'Ario,
Anna Maria Corezzola, ha
dell'incredibile: ha ricevuto
dall'Eni spa divisione gas &
power, fornitrice del gas, una
diffida legale per insolvenza di
fattura per il presunto mancato
pagamento di una fattura con
scadenza 9 maggio 2014 per
203,38 euro (importo composto
da euro 203,37 per la fattura di
maggio e euro 0,01 relativo al
conguaglio su una fattura del 22
novembre 2013).
«Quando ho ricevuto la lettera di diffida-racconta Anna Maria Corezzola - mi sono preoccupata perché il pagamento delle bollette viene fatto tramite
banca e mi sembrava strano stavolta non fosse avvenuto». La
banca, interpellata, ha subito rilasciato copia dell'avvenuto accredito in data 9 maggio all'Eni
spa di euro 203,37 come da fattura. La signora ha inviato copia
via fax del pagamento nei termini previsti, ma non accetta di essere diffidata per un inesistente
mancato pagamento. Non solo.
«L'aggiunta di un centesimo in
più sulla fattura di maggio è
quanto meno strana - aggiunge
Corezzola - infatti nella lettera
si fa riferimento all'importo dovuto aggiornato al 12 maggio
2014 ovvero tre giorni dopo la
scadenza della fattura stessa (9
maggio) data entro la quale ho
regolarmente pagato quanto do-
voto e richiesto, ovvero 203,37
giuro». La signora si sarebbe attesa quanto meno un preavviso
del presunto mancato pagamento e non direttamente la diffida, «per giunta con quel centesimo in più che io avrei regolarmente pagato se mi fosse stato
addebitato sulla bolletta con
scadenza 9 maggio. Per correttezza ho provveduto oggi stesso
(ieri, per chi legge ndr) a pagare
il centesimo dovuto con un bollettino di conto corrente postale
che mi è costato di tassa 130 volte di più del versamento». Anna
Maria si lamenta non solo per
l'incredibile fatto di cui è stata
protagonista ma anche perché,
da tempo, l'Eni ha chiuso lo
sportello di Ostiglia «e se abbiamo bisogno di Eni gas dobbiamo andare a Desenzano. Visto
come sono stata trattata, sto
pensando di cambiare gestore».
Alla fine, per evitare di «incorrere nel provvedimento di sospensione dell'erogazione del
gas trascorsi 20 giorni dalla diffida», la signora lia provveduto
quindi a integrare il già avvenuto pagamento di 203,37 euro
con il centesimo richiesto.
Lino Fontana
II bollettino postale con il pagamento di un centesimo
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Energia
Pagina 3
.1
alla centrale sul Ancio
1 MARMIROLO(Pozzolo)
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dellacentrale
La seconda conferenza di servizi si è
chiusa con un definitivo no. Stop, dunque al progetto della centrale idroelettrica che doveva sorgere fra Pozzolo e
Volta Mantovana, in località Mulini.
Gli enti chiamati ad esprimere il proprio parere hanno giudicato l'impatto
troppo alto per un'area così sensibile
dal punto di vista ecologico. Già nella
prima conferenza di servizi si era avuto il no della maggioranza degli enti
coinvolti. L'iter era comunque proseguito in attesa che la ditta producesse
modifiche per venire incontro ai rilievi emersi. Ma anche questo secondo
esame si è rivelato negativo e così il
progetto è stato definitivamente bocciato.
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Servizi
Pagina 4
VIADANA
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«Interven it e al p M
Uno dei tratti maggiormente ammaiorati di via Pianoni
® VIADANA
Un gruppo di cittadini lamenta
lo stato di dissesto ed incuria di
via Pianoni. La segnalazione è
stata inviata al commissario prefettizio Isabella Alberti, alla p olizia locale, all'ufficio tecnico municipale e per conoscenza al prefetto. «Il manto stradale - scrive
Luigi Gardini - risulta a tratti
sfondato, crepato e rimosso a
causa del passaggio di mezzi
troppo pesanti. Si richiede di intervenire urgentemente per ripristinare la normale percorribilità».
Le buche ed i sollevamenti di
asfalto creano dislivelli anche di
oltre 30 centimetri, con grave
pregiudizio per la sicurezza degli automobilisti e per lo stato
manutentivo delle auto stesse.
Servizi
(foto r. n.)
«Tra l'altro - nota Gardini - la foltavege tazione non è curata sulla
riva della strada»: e ciò limita la
visibilità, soprattutto in prossimità delle curve, col rischio che
un mezzo in transito non si accorga per tempo di qualche voragine. Lo stesso Gardini aveva
già in più occasioni chiesto al
sindaco, sin dall'estate scorsa,
l'introduzione di limitazioni di
portata: «Si chiede pertanto di
individuare i responsabili degli
sfondamenti, per procedere al
più presto alla sistemazione a loro spese». Non manca una nota
polemica: «Non ci sono soldi per
la corretta manutenzione delle
strade, nonostante l'aumento
dei prelievi fiscali; eppure si utilizza denaro pubblico per rifare
la piazza antistante la chiesa di
Salina».
(r. n,)
Pagina 5
PEGOGNAGA
11 cablaggio avanza
Nuove opportunità
per le aziende locali
/ PEGOGNAGA
Da giovedì 10 a sabato 12 luglio
nel municipio di Pegognaga sarà aperto uno sportello informativo sulla rete in fibra ottica e i
servizi evoluti di telecomunicazione a banda larga, che saranno presto disponibili nel territorio. Nel paese è in corso una rivoluzione tecnologica, e nel
prossimo autunno le prime
aziende potranno essere collegate alla nuova infrastruttura
che apporta strategici e nuove
opportunità di sviluppo all'economia.
I lavori di posa della rete di
accesso ultraveloce nella zona
industriale
della
ditta
"Brennercom" di Bolzano sono
in avanzata fase di realizzazione. La fibra che viene posata
lungo la rete elettrica dell'illuminazione pubblica è a costo
zero per il Comune che ha messo a disposizione le proprie infrastrutture sotterranee. Pegognaga sarà il primo comune
mantovano ad essere interamente digitale. Per le aziende il
cablaggio potrà significare la realizzazione di servizi efficienti,
riduzione dei costi, flessibilità,
sicurezza ed innovazione. Le
imprese potranno usufruire di
vantaggi strategici e di innumerevoli opportunità per servizi
tecnologicamente avanzati: intemet ad altissima velocità, telefonia fissa, cloud computing.
«Per il territorio l'infrastruttura
rappresenterà l'occasione per
attivare la presenza di nuove
aziende-ha dichiarato il sindaco Dimitri Melli - salvaguardare
l'occupazione e generare un indotto economico in grado di implementare servizi innovativi».
Vittorio Negrelli
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Servizi
Pagina 6
Il festival e i fondi regionali
«0k, se arrivano in tempo»
II patron Nicolini abbassai toni dopo la polemica con l'assessore alla cultura
«Non cerchiamo scontri. II contributo? Ancora un'incognita, pronti ad accoglierlo»
«Abbiamo partecipato al bando regionale e attendiamo di
conoscerne l'esito. Noi stiamo
alle regole. Se la commissione
deciderà di stanziare un contributo a Festivaletteratura non
vi rinunceremo. Se arriverà in
tempo utile, la Regione comparirà col logo sul libretto del
Festival come avviene per tutti
gli altri sponsor». A rispondere
all'assessore regionale alle culture, identità e autonomie, la
leghista Cristina Cappellini, è
lo stesso patron della manifestazione che ogni anno porta a
Mantova autori di tutto il mondo, Luca Nicolini. Una risposta che pur evitando toni da
battaglia non nasconde la delusione per le parole usate
dall'erede istituzionale di assessori che al Festival avevano
dato maggiori soddisfazioni.
Nessuna risposta, invece, al
cinguettio su Twitter dell'assessore lumbard Gianni Fava
che faceva un ironico riferimento alle indiscrezioni relative alla possibile candidatura a
sindaco dello stesso Nicolini.
E la formula del «Questi», utilizzata da Fava per indicare il
comitato del Festival, non è
passata inosservata, per quanto, anche in questo caso, non
si registrino commenti.
I commenti sono riservati alla sfida al Festival lanciata dalla Cappellini, originaria di Soncino (provincia di Cremona) e
inserita, prima di essere nominata assessore da Roberto Maroni, nella segreteria di Calderoni e di Bossi: «Se Festivaletteratura snobba in tempi di crisi
gli eventuali contributi messi a
disposizione dal bando...farebbe meglio a non accettare
l'eventuale contributo». Il contributo, se concesso, sarebbe
compreso trai l Omila e i 20mila euro.
«Non vogliamo attaccare o
snobbare la Regione - spiega
Nicolini - semplicemente non
sappiamo ancora se da Milano
arriverà un contributo. Se la richiesta che abbiamo presentato nei termini previsti dal bando troverà esito positivo accetteremo il contributo. Fino a
quel momento, ovviamente,
non possiamo sapere se Regione Lombardia sarà uno sponsor. Noi stamperemo a breve il
libretto del Festival e se lo stan ziamento arriverà in tempo
utile inseriremo il logo regionale. L la procedura che usiamo per tutti gli sponsor». Diverso il discorso per altri enti
pubblici, che già hanno stanziato contributi più sostanziosi: Comune (60mila euro), Provincia (50mila) e Camera di
commercio (circa40mila).
Critiche alla Regione sono
arrivate dai consiglieri regionali mantovani Andrea Fiasconaro (M5S) e Marco Carra (Pd). Il
primo osserva che «i finanziamenti regionali per la cultura
sono sempre più esigui. Comunque l'assessore avrebbe
dovuto attivarsi per reperire ulteriori risorse per il Festival, oltre al bando, vista la sua rilevanza internazionale».
L'assessore Cappellini tra il governatore Maroni e Daverio
1I fLi, i, i Fondi rei nn i
«(16. k• ai-ri u io in fe opu»
Per Carra «le dichiarazioni
dell'assessore Cappellini danno la misura del provincialisino di questa giunta regionale».
(vico)
Politica locale
Pagina 7
Taglio da SOmila euro
Le consulenze d'oro
sono solo un ricordo
Castiglione. In sei mesi spesi "solo" 95mila euro per avvocati
li sindaco: «Facciamo di tutto per non finire in tribunale»
di Vincenzo Corrado
ministrazione è diventata me-
1 CASTIGLIONE
no litigiosa, invece? Forse, ma
Il sindaco di Castiglione Alessandro Novellini è un promotore finanziario e spesso si occupa dei risparmi dei suoi
clienti. Il predecessore, Fabrizio Paganella è un avvocato e
conosce a menadito la legge.
Sarà per questo che con l'avvento dell'attuale primo cittadino le spese per le consulenze esterne (soprattutto avvocati) del Comune sono diminuite in maniera molto sensibile? Sicuramente no, non dipende solo da questo. L'am-
stando ai fatti la verità è che
gran parte del merito della cura dimagrante è della spending rev-iew imposta dal governo centrale di Roma.
Veniamo ai numeri . Nei pri mi cinque mesi di quest'anno, quindi al 31 maggio, il Comune di Castiglione ha speso
94.961, 54 euro per consulenze ed incarichi esterni. Si tratta di una cifra ben inferiore ai
144mila spesi nello stesso periodo dell'anno scorso. Un risparmio di cinquantamila euro, niente male, vien da dire.
Bene, questi numeri se confrontati con i dati del 2012 sono bazzecole. Negli ultimi sei
mesi dell'amministrazione
Paganella, infatti, la spesa si
aggirava attorno ai 400mila
euro. Quattro volte quanto ha
speso il Comune quest'anno.
Vediamo ora di capire dove
nasce una differenza tanto
importante. Oltre alla già citata spending review che ha imposto il contenimento della
spesa dei Comuni per parcelle degli avvocati e consulenze
esterne, va detto che il 2012 fu
un anno particolarmente impegnativo per i legali che seguivano le cause dell'amministrazione. In particolare fu
l'anno dell'arbitrato con Italgas: solo per quella vicenda il
Comune spese 123mila euro
per assistenza legale il primo
febbraio, 18mila il 3 aprile,
85mila il 19 dello stesso mese,
altri 37mila il 30 aprile e tremila a metà maggio. «Quando sono diventato sindaco commenta Novellini - ho dato la disposizione di evitare le
cause in tribunale se non
strettamente necessarie. Gli
uffici devono riuscire a risolvere alcune questioni mettendo in campo le competenze,
che ci sono». L'attuale primo
cittadino faceva parte della
giunta Paganella e non ha parole di biasimo per colui che
lo nominò assessore, ma è
chiaro che sulla questione
consulenze le visioni sono
ben diverse.
Quando, già nel 2011, Paganella venne attaccato dalle
minoranze consiliare sul tema delle parcelle facili, il numero uno del municipio si difese dicendo che valeva la pena spendere per difendersi in
tribunale e che l'investimento iniziale sarebbe stato ripagato dalla vittoria delle dispute legali.
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II Comune di Castiglione ha ridottola spesa per avvocati e consulenti
Politica locale
Pagina 8
Asm, volano gli utili 2013
ma è scontro sui revisori
Guido Marchese resta a capo del collegio sindacale, minoranza all'attacco
Via libera al bilancio, in crescita attivo e ricavi. «Meno tasse perle famiglie»
di Roberto lodigiani
ì VOGHERA
Vola l'utile Asm, ma è polemica
sulla conferma di Guido Marchese alla presidenza dei revisori dei conti aziendali. Pd e
Movimento 5 Stelle criticano
duramente la scelta dell'amministrazione comunale vogherese
(principale
azionista
dell'azienda), per la fiducia al
commercialista, indagato con
il sindaco Barbieri per le presunte tangenti versate all'ex
braccio di Tremonti, Mauro Milanese, in cambio del sostegno
nell'affidamento di incarichi in
enti e società (l'iter processuale
riparte dall'udienza preliminare, ancora da fissare, dopo il trasferimento degli atti dal tribunale di Napoli a quello di Roma; la difesa sostiene che i soldi riguardavano una compravendita immobiliare in Costa
Azzurra).
«Siamo di fronte alle solite logiche di potere - incalza Antonio Marfi, consigliere pentastellato - l'etica avrebbe suggerito
una scelta diversa e l'opportunità di non nominare una persona coinvolta in una vicenda
giudiziaria, al di là della presun-
zione di innocenza. In Germania ministri si dimettono per
aver copiato parti di una tesi di
laurea, da noi la prassi è questa». «Marchese? Voghera sembra che sia lui l'ultimo commercialista ancora disponibile sulla piazza - ironizza Enzo Garofoli, coordinatore Pd - mentre
l'etica e il semplice buon senso
avrebbero consigliato un altro
nome. Marchese avrà tutte le
occasioni per dimostrare la sua
estraneità ai fatti, ma il fatto
che si insista su di lui è particolarmente fastidioso e tale da suscitare ovvie perplessità nella
cittadinanza».
Il 46enne professionista ieri
ha presenziato all'assemblea
dei soci che ha approvato il bilancio 2013 diAsin. Volti distesi
e sorridenti, i conti floridi
dell'ex municipalizzata giustificano il clima rilassato. L'azienda ha chiuso l'anno con un uti le di un milione 201 mila euro,
contro il milione 143mila del
2012; in crescita anche i ricavi
netti, che passano da 37 milioni 803 mila euro a 38 milioni
714 mila, mentre diminuiscono sia il costo del lavoro (0,76% pari a 74.566 euro) che
ammortamenti e svalutazioni
(-18,97%, un milione 7lmila); il
saldo della gestione finanziaria, infine, registra un valore positivo di quasi due milioni.
«Si tratta di un grande risultato, per il quale ringraziamo anche l'operato del precedente
cda - sottolinea il presidente
Sergio Bariani, in carica dal settembre 2013 - la larga partecipazione all'assemblea dimostra l'attaccamento dei soci.
Piani futuri? La gara per la rete
gas, il potenziamento della
struttura commerciale e altre
iniziative, tra le quali il progetto per l'Expo». «Per il governo dice il sindaco Carlo Barbieri le municipalizzate rappresentano un problema, ma se fossero
tutte come Asm, il problema sarebbe già risolto. I numeri dicono che il cda (presenti alla conferenza stampa post bilancio in
via Pozzoni Gianluigi Algeri e
Antonella Albertotti) e il personale hanno lavorato bene e le
strategie sono giuste. Se l'azienda produce sempre più utili,
questo può aiutare ancora di
più il Comune ad alleviare il peso fiscale sulle famiglie». Barbieri parela di «modello Asm» a
sostegno della città e del territo-
rio. Paolo Affronti, vicepresidente: «Asm ha acquisito a pieno diritto una notevole credibilità in Oltrepo e anche nel Tortonese, dopo l'acquisizione di
Asmt». Quanto al peso della
morosità sulle bollette, nessuna cifra (dati «sensibili», comunque chiesti dal gruppo
Pd), ma l'assicurazione che
non si tratta di crediti inesigibili e che quindi non influiscono
sugli utili.
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Da sinistra Paolo Affronti , Carlo Barbieri e Sergio Bariani; nella foto in alto Guido Marchese
Competitors
Pagina 9
L'INIZIATIVA. Per sensibilizzare i cittadini e invitarli a prendersi cura della città sono stati individuati sei temi che hanno per protagonisti altrettanti oggetti «parlanti»
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La campagna di comunicazione
«Brescia sei tu. Tienila pulita» e
lanciata dall'Amministrazione
comunale con «Propaganda 3»
Lisa Cesco
..............................................................................
Lattine sconsolate che implorano «non lasciarmi sola al
parco: mi sento meglio in un
cestino». Gomme da masticare provocatorie che avvertono
«divento una tipa appiccicosa
se mi abbandoni in giro». Colonne antiche che perdono la
pazienza e sbottano con un
«mi sono rotta di essere taggata. Ogni arte ha il suo luogo».
Più che i divieti imposti dall'alto, l'ironia può essere una formidabile arma per scolpire
nella testa dei bresciani un
nuovo senso civico, capace di
incentivare il rispetto del bene
comune e ridurre i comportamenti poco "urbani'; come lasciare per terra rifiuti e cartacce, imbrattare muri, non raccogliere le deiezioni del proprio cane.
Ed è proprio sul registro dell'ironia che gioca la campagna
di comunicazione "Brescia sei
tu. Tienila pulita"; lanciata dal
Comune in collaborazione
con l'agenzia di comunicazione Propaganda 3: a partire da
oggi e fino alla fine di agosto le
vie e i mezzi pubblici cittadini
verranno tappezzati con 700
manifesti, 101 bolli per i pavimenti delle stazioni del metrobus, 1.500 pendini su bus e
metrò (cui si aggiunge un bus
Rifiuti: Scenario
che sarà integralmente decorato con i motivi della campagna). Per sensibilizzare i cittadini e invitarli a prendersi cura della propria città sono stati individuati sei temi che hanno per protagonisti altrettanti
oggetti "parlanti" - cartacce,
lattine, gomme da masticare,
ecc - con il compito di ricordare alcuni gesti elementari ma
non scontati: non buttare cartacce, mozziconi di sigaretta e
chewing gum per terra, non lasciare lattine e rifiuti nei parchi, raccogliere gli escrementi
dei cani, non deturpare monumenti storici con tag o graffiti.
L'IDEA É nata dal sindaco Emilio Del Bono, convinto che la
qualità del servizio da un lato
e il momento repressivo dall'altro, con un'applicazione
più rigorosa del Regolamento
di Polizia locale, siano due
aspetti importanti, ma non
sufficienti. «Serve intervenire
sulla coscienza e sensibilità
dei cittadini - dice -, innescando un processo di cambiamento culturale che valorizzi il "bene comune" come bene della
collettività, che come tale ha
un valore multiplo». L'obiettivo è fare di Brescia una città
dallo stile nordeuropeo, «ma
su questo dobbiamo ancora lavorare con determinazione avverte il sindaco -, perché rimangono delle sacche significative di inciviltà urbana, dai
piccoli gesti come gettare cartacce per terra a quelli più gravi come gli atti di vandalismo». La campagna di comunicazione è costata meno di 10
mila euro, e dopo il lancio in
questi due mesi estivi riprenderà in autunno. «Spesso i divieti imposti in modo rigido
portano a fare esattamente il
contrario - ragiona Nicola Micheli, titolare insieme a Diego
Filippini dell'agenzia di comu-
nicazione Propaganda 3 che
ha ideato la campagna -. Per
questo abbiamo scelto un linguaggio ironico, umanizzando i rifiuti e facendoli parlare
come se fossero persone, per
far sì che la gente possa sorridere e riflettere sui propri errori».
Per ciascuno dei sei temi scelti nella campagna, oltre allo
slogan ironico che cattura l'attenzione vengono riportati anche dati concreti sull'importo
delle multe cui si va incontro
se si buttano per terra cartacce o altro, ma anche curiosità
(in città ogni anno vengono
gettati mozziconi di sigaretta
sufficienti a riempire 7 campi
da calcio) e informazioni sui
costi necessari a riparare i danni dell'inciviltà: per togliere i
graffiti, ad esempio, la Loggia
spende quasi 100 mila euro
l'anno. L'iniziativa è pensata
come un primo passo per far
nascere un senso diffuso di civiltà e innalzare anche il controllo sociale, facendo sì che lo
sguardo dei vicini dissuada
dal compiere gesti incivili. Il risultato atteso è riuscire a intervenire su tutte le fasce d'età, e
primariamente sui giovani. In
una seconda fase della campagna, dal prossimo autunno,
verrà coinvolta la cittadinanza - in particolare le scuole e
gli oratori - nella proposta di
idee e slogan di contrasto
all'inciviltà per proseguire il
percorso di sensibilizzazione. •
Intervenire
sulla coscienza
e sulla sensibilità
dei cittadini
per valorizzare
il bene comune
Ri m ang ono
sacche
significative
di inciviltà urbana
dai piccoli gesti
agli atti vandalici
Pagina 10
Ha preso il via la campagna per una città più pulita
Del Bono con Diego Filippini (a sinistra) e Nicola M icheli FOTOLIVE
Rifiuti: Scenario
Pagina 11
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vi a la c amp agn a
dí e duc azi one civica
ín collaborazione con il Giornale ' Brescia
«Ho scoperto di essere stato ribattezzato Mastrolindo per l'attenzione
che presto alla pulizia della città». Parte da una battuta il sindaco Del Bono
per presentare la campagna di comunicazione che da oggi sarà visibile nelle vie cittadine e su tutti i mezzi pubblici. «Brescia sei tu. Tienila pulita» sarà il tam tam con cui il Comune interagirà, tra luglio e agosto, con i bresciani. La campagna, ideata dall'agenzia
Propaganda 3 e realizzata con la collaborazione del Giornale di Brescia, si
inserisce nella visione più ampia di
«patriottismo municipale» che Del
Bono va ripetendo sin dalla campagna elettorale del 2013. Quell'idea di
impronta simil-britannica di autogoverno e tenuta delle comunità locali
per cui i cittadini devono sentirsi parte attiva della città. Sul decoro urbano
e la pulizia di Brescia, Del Bono immagina un tricorno d'azione: rafforzamento della qualità del servizio di pulizia, repressione con maggiori sanzioni amministrative da parte della
Polizia locale; ma anche una maggiore sensibilizzazione del cittadino.
Quest'ultimo punto ha generato la
campagna che in modo spiritoso vuole ricordare ai bresciani alcuni gesti
elementari facendo parlare i rifiuti
stessi. «Vogliamo per entrare nel cuore e nella testa dei bresciani non solo
con un messaggio repressivo - ha detto Del Bono - piuttosto ricordando il
sentimento di disagio a chi ci sta intor-
Rifiuti: Scenario
no il compiere un gesto irrispettoso
per gli spazi pubblici».
Per queste ragioni il mozzicone dice:
«Non lasciarmi in mezzo alla strada,
preferisco il posacenere»; o una colonna ribadisce «Mi sono rotta di essere
taggata, ogni arte ha il suo luogo» e ancora la carta «non mollarmi a bordo
campo, voglio andare a canestro».
Certo lo slogan che vuole far più parlare di sé è quello dedicato agli escrementi di cane che «Non sono una tipa
da marciapiede, il tuo cane non può
raccogliermi, tu sì». La città da oggi sarà tappezzata da 700 manifesti, inoltre ci saranno 101 bolli stesi sui pavimenti delle stazioni della metropolitana e su bus e metro saranno appesi
un totale di 1.500 pendini.
Il Giornale di Brescia ha deciso di collaborare con il Comune e sulle nostre
pagine troveranno spazio come pubblicità i sei manifesti della campagna,
così come sono previsti passaggi sul
nostro sito web. Massimo Lanzini per
il Giornale di Brescia ha spiegato: «Abbiamo aderito convinti che questo sia
un servizio alla città per il bene della
città».
È già in cantiere, come hanno spiegato Nicola Micheli e Diego Filippini di
Propaganda 3 «una seconda fase per
l'autunno quando anche i cittadini,
in particolare scuole ed oratori, saranno coinvolti per suggerire nuovi temi
e slogan per proseguire la sensibilizzazione».
cm
Pagina 12
!"r4i seFá°t:? mptPlio i33 un f°i=°s$lnC3
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Quattro dei sei manifesti della campagna di sensibilizzazione «Brescia sei tu. Tienila pulita»
Rifiuti: Scenario
Pagina 13
L'Amministrazione comunale inasprisce controlli e sanzioni per chí «esporta»
la propria spazzatura: spesi 7
`la e uro in più nel 2 0 13 per lo smaltimento
SALÒ Tolleranza zero nei
confronti dei «portoghesi»
della spazzatura.
Il Comune di Salò adotta il pugno di ferro contro chi, dai Comuni limitrofi, giunge a conferire i propri rifiuti nei cassonetti della città lacustre. Un
fenomeno in crescita negli ul timi tempi, da quando nei Comuni confinanti è stato introdotto, eliminando i cassonetti, il servizio di raccolta differenziata porta a porta. Che
qualcuno
evidentemente
considera una seccatura, preferendo, per pigrizia o per calcolata intenzione di non differenziare gli scarti, gettare
qualsiasi genere di rifiuto nel
sacco nero e sbarazzarsene
poi nei cassonetti del Comune più vicino. In questo caso
a Salò, dove ultimamente il volume della spazzatura è notevolmente
aumentato,
soprattutto nei cassonetti «di frontiera», posti cioè a ridosso dei confini
comunali,
con
conseguente aggravio dei costi di
smaltimento (nel
2013 sono stati
spesi 70mila euro
Il sindaco ha disposto controlli serrati anche sul passaggio
delle biciclette sulle passeggiate a lago: «Sul lungolago
Antiche Rive, dal Mulino al
Tip Tap - spiega ancora il comandante Traverso - è vietato andare in bicicletta, se non
con la stessa condotta a mano. Si può invece circolare in
bici sul lungolago Zanardelli,
avendo cura di transitare sulla carreggiata in porfido e
non sulla porzione di passeggiata riservata ai pedoni. E in
ogni caso, per la
tutela dei pedoni
stessi,
bisogna
NO I '
procedere avelociRibadito
tà ridotta».
dalla Giunta
il divieto
ad andare
in bicicletta
sulle passeggiate
a lago
in più dell ' anno prima).
La questione, già affrontata
dall'Amministrazione Botti
con un' apposita ordinanza e
un'intensificazione della vigilanza, è stata presa di petto
dal nuovo sindaco Giampiero Cipani, che ha disposto
controlli ancor più serrati da
parte degli agenti della Polizia locale, prevedendo anche
servizi in borghese , per sorprendere con le mani nel...
cassonetto i pendolari del rifiuto.
«Effettivamente - spiega il comandante dei Vigili , Stefano
Traverso - questa cattiva abitudine è in preoccupante crescita. Tanto che nel corso della prima settimana di controlli abbiamo elevato 15 verbali».
Rifiuti: Scenario
Ricordiamo che ogni trasgressione all'ordinanza comunale che vieta «il conferimento
dei rifiuti da parte dei cittadini non iscritti nel ruolo dei rifiuti del Comune di Salò» è punita con una multa di 200 giuro.
Anche in questo
caso non sono
mancate le multe
ai trasgressori (14
nelle ultime due
settimane).
Pugno di ferro, infine, anche per chi
abbandona le deiezioni del proprio cane sul suolo pubblico
e, in particolare, sui marciapiedi destinati alla circolazione pedonale, sul lungolago,
sulle spiagge, i prati e nelle
aiuole delle strade e dei giardini. Anche su questo fronte sono stati implementati i controlli tesi a far rispettare l'ordinanza in vigore da tempo,
che vieta di «introdurre cani,
ancorché al guinzaglio, nelle
spiagge e nei parchi pubblici,
nelle aree attrezzate e nelle
aiuole» e che impone ai proprietari e conduttori di cani
di rimuovere dal suolo pubblico eventuali deiezioni dei
loro animali. In caso di mancato rispetto dell'ordinanza
sono previste multe da 25 a
500 euro.
s=m roo-- -w am, m o-a,r,
Simone Bottura
Pagina 14
YIL
F
N
I sacchetti
del secco
dariportare
nelle case
Prove di raccolta differenziata
a esito negativo. Ieri mattina
in alcune vie del centro c'erano cumuli di sacchetti della sezione del secco che però non
andavano esposti. Dal primo
luglio, infatti, la raccolta di secco e carta passa da settimanale a quindicinale e mercoledì
sera toccava alla zona A (blu)
esporre i sacchi.
Molti cittadini della zona B
(rosa) li hanno depositati fuori. E ora dovranno ritirarli, perché non saranno raccolti. Per
loro, infatti, il turno del secco è
fissato per mercoledì 9 luglio.
Il passaggio da settimanale a
quindicinale riguarda solo carta e secco e le date in cui esporre il materiale sono indicate
nel volantino che è stato spedito il mese scorso ai cittadini: il
territorio è stato diviso in due
fasce, A e B. Il cittadino deve
controllare in quale delle due
è inseritala propria via di residenza. Chi non ha l'opuscolo
può ritirarlo in municipio o
chiedere informazioni scrivendo a segnalazioni@comune.
villafranca.vr.it. Le nuove disposizioni sono descritte anche sul sito del Comune. Per
gli altri materiali, invece, non
cambia nulla. Anche la raccolta del verde segue il consueto
calendario. Tra gli errori c'è l'esposizione del rifiuto in via Nino Bixio che rientra nella zona
B, rosa. Forse alcuni cittadini
hanno mal interpretato l'indicazione del volantino che inserisce in zona blu il tratto di via
Pace compreso tra «via Bixio a
viaPrina».•MV.A.
Rifiuti: Scenario
Pagina 15
11 ' l i Lo studio dell'Istituto superiore di sanità
«Terra dei Fuochí,
mortafit á aumentata
tra fl 10 e fl 13 %»
Nella Terra dei Fuochi c'è un
eccesso di mortalità rispetto al
resto della Campania, del 1o%
per gli uomini e del 13% per le
donne, nei Comuni in provincia
di Napoli, mentre per quelli in
provincia di Caserta è rispettivamente del 4 e del6%D. E a Taranto, nella città dell'Ilva, la
mortalità infantile (tra o e 14 an ni) registrata per tutte le cause è
maggiore del 21% rispetto alla
media regionale, mentre per gli
adulti sono confermati gli eccessi negativi già riscontrati in
precedenza. Lo affermano i dati
contenuti nell'aggiornamento
dello studio epidemiologico
«Sentieri» appena pubblicato
dall'Istituto superiore di sanità
(155).
Per quanto riguarda la Terra
dei Fuochi, l'analisi si basa sui dati di 55 Comuni,
confermando anche un eccesso di
ricoveri ospedalieri per diversi
tipi di tumore.
«In particolare è
stato individuato
il gruppo di malattie per le quali
sussiste un eccesso di rischio negli
uomini e nelle
donne, per tutti e
tre gli indicatori utilizzati (mortalità, ricoveri, incidenza di cancro)», si legge nel rapporto.
Quali sono? Elenca lo studio:
«Tumori maligni dello stomaco,
del fegato, del polmone, della
vescica, del pancreas (tranne
che nell'incidenza fra le donne),
della laringe (tranne che nella
mortalità fra le donne), del rene
(tranne che nell'incidenza fra gli
uomini), linfoma non Hodgkin
(tranne che nella mortalità fra
gli uomini)».
Il tumore della mammella è
in eccesso in tutti e tre gli indicatori. Cioè: mortalità, ricoveri,
incidenza. In provincia di Caserta, eccessi in entrambi i generi
per i due esiti disponibili (mortalità e ricoveri ospedalieri) «riguardano i tumori maligni dello
stomaco e del fegato; i tumori
del polmone, della vescica e del-
Rifiuti: Scenario
la laringe risultano in eccesso
tra i soli uomini».
L'analisi non ha invece trovato un eccesso di mortalità tra i
bambini, mentre il tasso di ricoveri nel primo anno di età per i
tumori è risultato maggiore del
51% nella provincia di Napoli e
del68%a in quella di Caserta. «Per
quanto riguarda la fascia di età
o-14 anni si osserva un eccesso
di ospedalizzazione per leucemie in provincia di Caserta spiega il rapporto Sentieri -.
Nella provincia di Napoli, servita dal Registro tumori, si è osservato un eccesso di incidenza
per tumori del sistema nervoso
centrale nel primo anno di vita e
nelle classi d'età o-14».
É la conferma di studi fatti
anche in passato, ma mai vali-
dati in modo chiaro. Ora, però, è
l'Istituto superiore di sanità a tirare le somme di quanto sia minacciata la salute degli abitanti
nella Terra dei Fuochi.
«Non mi meraviglierei, però,
di un'incidenza elevata di malattie dell'apparato respiratorio
(anche croniche), di manifestazioni allergiche, di patologie autoimmuni», commenta Armando Santoro, direttore del Cancer
center dell'Humanitas di Rozzano. Poi aggiunge: «Tutto ciò è
inaccettabile, la popolazione ha
diritto di vivere in un ambiente
ecologicamente salutare, mentre in quell'area non si sa nemmeno che cosa hanno scaricato.
E urgente un'operazione di honifica».
Mario Pappagallo
@Mariopaps
9 RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 16
.d t
.Uno studio mette a confronto due aziende meccaniche di uguale perimetro che operano in due consorzi a Napoli e a Pordenone
Incolmabile spread tra C
di Paolo Bricco
è l'imprenditore, con i
suoi limiti e le sue qualità. C'è l'impresa, con
il suo profilo tecno -produttivo
e le sue caratteristiche patrimoniali e finanziarie . E c'è l'ambiente - istituzionale e fisico in cui quest 'ultima opera. Ambiente che può stimolare o deprimere. Alimentare il delicato organismo aziendale o assorbirne energie fino a comprometterne il metabolismo.
La ricerca "Aree di sviluppo
industriale e nuovi modelli organizzativi", curata dall'economista Francesco Izzo per conto dell'Unione industriali e della Camera di commercio di Napoli, adotta il metodo della
comparazione qualitativa fra
due imprese del tutto affini,
che si trovano a essere insediate in due ambienti formalmente analoghi, nella sostanza diversissimi.
Le due aziende - entrambe
del settore meccanico, entrambe di non piccolissima dimensione - operano una nel
consorzio industriale Asi di
Napoli, l'altra nel consorzio
industriale Ponte Rosso di
San Vito al Tagliatnento, in
provincia di Pordenone. Quella campana ha 5o dipendenti
e aderisce al consorzio dal
2006. Quella friulana ha 35 addetti e vi aderisce dal 2003.
Dunque, si tratta di due casi
ben strutturati, le cui valutazioni risultano interessanti
per cogliere le differenze - profonde e radicali - fra le varie
aree di un Paese che, in toto,
avrebbe bisogno di rivisitazione e di un ammodernamento
dellepolicy di sviluppo locale,
di cui i consorzi sono una parte non irrilevante.
Il primo problema riguarda i
servizi fondamentali forniti. In
un mese, qual è il numero medio di interruzioni dei servizi?
Se lavori in Friuli zero. Non ci
sono interruzioni né del servi-
Il problema numero uno
riguarda le interruzioni medie
dei servizi (elettrici, idrici
e informatici): zero al Nord,
4,5 al mese nel Mezzogiorno
Rifiuti: Scenario
Al Sud mancano soprattutto
i servizi di base alle imprese,
in particolare la gestione
dei rifiuti e delle acque
per non parlare delle reti viarie
...........................................................................
zio elettrico, né della rete idrica, né della rete internet. Il tuo
processo produttivo, i collegamenti coni clienti, perfino il bagno dove i tuoi operai vanno a
lavarsi le mani, non hanno problemi di sorta. Se, invece, ti trovi in Campania, non è così. In
media, ogni mese, per una volta e mezza ti salterà la corrente, internet non funzionerà e
manco l'acqua avrai. Per la
semplice regola della media,
questo vorrà dire che, se un mese ti capiterà una volta, il mese
dopo ti succederà due volte.
Con tutti gli effetti del caso sulla produttività aziendale e
sull'interiorità dell'imprenditore e dei suoi collaboratori.
Lo "spread" fra Nord e Sud
in generale e fra Campania e
Friuli Venezia Giulia inparticolare si coglie ancora di più
quando ai titolari delle due imprese sono chiesti dei giudizi
sulle infrastrutture che accolgono (e che dovrebbero sostenere e favorire) le loro imprese. Valutazioni esprimibili sulla classica scala da zero a dieci.
L'imprenditore di Napoli impietrito dalla insoddisfazione e dunque molto frustrato è impietoso. Soddisfazione
della rete viaria interna
all'area? Zero. E per il collegamento con il centro urbano,
presumibilmente
Napoli?
Sempre zero. E quale è il giudizio per la sorveglianza e la vigilanza? Di nuovo zero. L'imprenditore di San Vito al Tagliamento, invece, vive una realtà del tutto diversa. Soffre
un poco di isolamento, visto
che dà una insufficienza (cinque) ai collegamenti con il centro urbano (probabilmente
Pordenone), ma la realtà della
sua area industriale è ben organizzata: la rete viaria interna
merita unbel nove. Ma, soprattutto, non ha nessun problema
pania e Friuli
di "tranquillità": il suo giudizio su sorveglianza e vigilanza
vale otto. La divaricazione fra
le due imprese tipo diventa
enorme sui servizi alle persone che lavorano nelle aziende.
Nel caso campano, non c'è
nulla: no ristorazione, no spacci aziendali, no servizi per l'infanzia, no sale riunioni, no
aree verdi attrezzate. Nel caso friulano, invece, c'è tutto.
E, a parte un due assegnato allo spaccio aziendale, tutti gli
altri servizi erogati alle persone ottengono una votazione
2'Jm
L'indagine
mn Sul Sole 24 Ore del Lunedì
del 30 giugno il termometro
delle difficoltà del fare impresa
in Italia in base alle rilevazioni
della Fondazione Impresa
Il Trentino Alto Adige è la
regione meno penalizzante;
in Sicilia le maggiori criticità,
seguita da Umbria, Basilicata,
Campania, Calabria e Sardegna
compresa fra nove e dieci.
Non c'è soltanto il problema dei servizi alle imprese.
C'è anche la questione dei servizi di base alle imprese, per
esempio la gestione dei rifiuti
e delle acque: l'imprenditore
di Napoli vive in una realtà in
cui il consorzio Asi Napoli
non ha impianti comuni di depurazione e non ha trattamenti comuni degli scarti delle lavorazioni; l'imprenditore del
Friuli sì e giudica sufficiente
(voto 6) questi ultimi, dando
addirittura 9 al funzionamento dei primi. Per fortuna a Napoli si trovano i servizi di depurazione delle acque reflue e di
smaltimento dei rifiuti, anche
se l'imprenditore - per nulla
contento della loro qualità - assegna un misero 1(9 e 7, invece, per il suo alter ego settentrionale). Nell'Asi di Napoli
manca, invece, il riciclo delle
acque, che è presente - ma con
una valutazione insufficiente
(5) - nel caso friulano.
L'imprenditore
friulano
non è per niente soddisfatto
dei servizi di consulenza (assegna i all'assistenza tecnica, finanzi aria e legale e 4 al marketing e alla comunicazione). Almeno, lui, ce l'ha. Come - al di
là delle valutazioni - ha il servizio postale, le linee di trasporto dedicate, il trasporto commerciale, l'area di smistamento delle merci. Cose che, il suo
alter ego campano, semplicemente non ha.
© RIPR0D MODE R]sERVaTA
Pagina 17
Il faccia a faccia
Il confronto tra le due aziende nei consorzi Asi di Napoli e Ponte Rosso di San Vito al Tagliamento (Pn)
LE IMPRESE
-0
top Settore
,
Me,,canka
MA' N° dipendenti
1111 1 l
Anno adesione
consorzio
Ieccani: a
50
3:+
2006
2003
LE INTERRUZIONI DEI SERVIZI (numero medio in un mese)
Servizio
elettrico
O Rete idrica
C
I,i
o
I3
0
Reteinternet
1,5
TOTALE
4,5
IL GIUDIZIO SULLE INFRASTRUTTURE (scala 0-10)
Rete viaria interna
Retedico llegam.
=:2 Sorveglianza
e vigilanza
QUALITÀ MEDIA
9
0
4ì
d9
(I
.3
LA RICETTIVITA DEI CONSORZI
Tipo segnalazione/
problema
N° segnalazioni /
mese
Esito segnalazioni
brava stato c,1i abbandoro
Sicurezza, flirti. amhiente
Irtinite
2
'
Segna azioni i
'io
(ICen,orno iia for ito j i terza
PROBLEMI RISOLTI I1
IL PUNTEGGIO
32
Fonte: Unione industriali e Camera di commercio di Napoli
Rifiuti: Scenario
Pagina 18
Mirandola, Coopgas
apre il nuovo ufficio
-M)RAN L4OGGI alle 18 la società Coopgas
srl del Gruppo Cpl Concordia
inaugura in via Agnini
(direzionale La Favorita) il
nuovo ufficio clienti per la
vendita di gas, energia elettrica,
internet e telefonia. Con
l'apertura dell'ufficio, Coopgas
«intende dare un segnale forte di
vicinanza a tutti gli utenti che
vogliono dare un `taglio' alle
proprie bollette per avere un
triplice servizio integrato ed
efficiente». Gli esperti Coopgas
saranno sempre a disposizione
per informazioni sulle modalità
di risparmio proposte e sulle
pratiche per il cambio di gestore.
Andrea Barbi con il suo show e
Radio Pico animeranno oggi
]'evento-
Energia: Scenario
Pagina 19
Acquirente
i
. Già parzialmente operativo il SII, sistemai nformatico di dati identificativi dei clienti finali
Mercato elettrico più trasparente
Celestina Dominelli
ROMA
inow-wa Il sistemainformativointegrato (SII), la banca dati dei punti di
prelievoe dei dati identificativi dei
clienti forali, sarà pienamente operativoentro il2ol5perilsettore elettrico, a quattro anni dalla legge (la
129/2010) chene ha previsto l'istituzione «per sostenere la competitività e incentivare la migliore funzionalità delle attività delle imprese operanti nel settore dell'energia
elettrica e del gas». A tracciare un
bilancio dello stato dell'arte, è stato ieri il presidente e ad di Acquirente Unico, Paolo Vigevano, nel
corso di un convegno dedicato al
nuovo strumento. «Èstato untempo record quello intercorso tra l'introduzione della legge e l'entrata
in funzione del sistema- ha spiegato Vigevano -, dovevamo completare il lavoro sul settore elettrico
entro ïl 2015 e poi partire con il gas.
Non solo contiamo di rispettare i
tempi sull'elettrico, ma da questo
mese siamo già parti ti con il gas, garantendo l'aggiornamento quotidiano del registro degli utenti».
L'obiettivo del sistema, che, secondo Vigevano «è assimilabile
per potenzialità a quello bancario», è consentire l'interlocuzione
trasparente tra gli operatori (370
nel mercato elettrico e almeno
6ooin quello del gas) egli utenti finali (56milioni complessivamente
le utenze tra elettrico e gas) attraverso Acquirente Unico. «Un
esempio dell'utilità del SII-ha proseguito Vigevano -: a gennaio di
quest'anno, nel solo mercato libero dell'energia elettrica, sono stati
riscontrati circa 17omila contatori
Energia: Scenario
cui non corrispondeva alcun codice fiscale opartita Ivavalidi. Si tratta del tipo di errore che blocca qualunque operazione (volture, cambi di fornitore, etc.). Lavorando
con gli operatori, il sistema ha consentito nel giro di un solo mese di
abbattere questi errori a 15mila Oggi l'errore è prossimo allo zero». Il
sistema, ha ricordato Vigevano,
«dal suoavvio aoggiècostato l2milioni. L'impatto sugli operatori, invece, è del tutto marginale».
Sui vantaggi connessi al SII èintervenuto anche il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio
De Vincenti. «Il sistema informativo integrato è indispensabile per
l'efficienza e la competitività del
mercato. Ma bisogna lavorare ancora su informazione standard per
rendere trasparente il mercato
dell'energia». Attenzione, però, ad
accelerare i tempi, ha osservato il
presidente dell'Autoritàperl'energia, GuidoBortoni. «Il sistema, prima che gli siano date le chiavi del
mere ato, deve essere affidabile, caratteristica che, come Autorità, vogliamo fortemente sottolineare prima che metta levelesui sistemi più
importanti». Il mercato retail, ha
chiarito Bortoni, «ha problemi e patologie, ma è serio rispetto ad altri,
per questo vorremmo che il SII sia
studiato per migliorare la situazionedegli utenti finali».
13 R:PROn;ìZEONE RIçERuAtA
Pagina 20
I fondi esteri che hanno investito sul fotovoltaico annunciano ricorsi contro lo «spalma incentivi»
«Sconti sulla bolletta esigui»
Authority energia: troppo ampia la platea fissata dal governo
Carmine Fotina
ROMA
Risparmi probabilmente sovrastimati e una pioggia di ricorsi
in arrivo. Dalle audizioni in corso al Senato, il pacchetto energia del decreto competitività
esce un po' logorato: l'Authority parla di benefici individuali
per le Pini «piuttosto esigui», i
fondi esteri preannunciano
azioni legali contro il governo
per centinaia di milioni.
Molto netto il parere dato dal
presidente dell'Authority energia, Guido Bortoni, sul taglio della bolletta che secondo il governo, a regime, arriverà a 1,5 miliardi (8oo milioni subito e il resto
con interventi successivi). Il giudizio è positivo ma, sui numeri,
l'Autorità invita alla prudenza. Il
cosiddetto "spalma incentivi", infatti, prevede per gli impianti fotovoltaici con potenza oltre 200
Kw l'estensione del periodo incentivante da 20 a 24 anni, con rimodulazione variabile del beneficio, oppure una riduzione secca
dell'8% fermo restando il periodo di 20 anni. E non è una differenza di poco conto: a seconda delle
opzioni esercitate, ïl risparmio in
bolletta varia da 330 a 840 milioni
a partire dal 2015. Bortoni - non
molto esiguo. La spesa totale per
la platea è di circa 20 miliardi,
dunque anche nell'ipotesi più ottimistica - se si raggiungessero i
fatidici 1,5 miliardi promessi - si
tratterebbe di un taglio del 7,5%
della bolletta delle Pini e non del
io%come annunciato.
La distribuzione a "pioggia" degli sconti non è l'unico aspetto
sul quale dovranno riflettere le
commissioni Industria e Amb iente del Senato. Un attacco durissimo al provvedimento è giunto
dai fondi esteri che giudicano la
retroattività dello "spalma incentivi" una scelta in contraddizione
con le politiche dell'esecutivo
per l'attrazione di investimenti
stranieri. Ad esporre questa tesi
in audizione è stato un gruppo di
investitori proprietari di i gigawatt di capacità installata nel
fotovoltaico, pari a 4 miliardi di
euro investiti. «L'intervento retroattivo - spiegano - rischia di
causare sofferenze bancarie agli
investitori che utilizzano finanziamenti, penalizzando di riflesso anche le banche. Lo Stato si
espone ad azioni legali, sia a livello nazionale, per profili di incostituzionalità, sia a livello internazionale». La richiesta dei fondi è
riaprire un negoziato tra il governo e il settore, rappresentato da
Assorinnovabili. Critico sullo
"spalma incentivi" anche l'Enea.
Assoelettrica, per sua parte, ribadisce l'esigenza di norme eque
ma ricorda anche la «preoccupazione per il livello raggiunto dagli oneri di sistema, in larga misura dovuto alle politiche d'incentivazione delle fonti rinnovabili e
del fotovoltaico in particolare».
Al tema rinnovabili si è agganciato anche Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi, che nel
corso di un'ulteriore audizione
ha rimarcato il rischio di cambiare le regole a partita in corso: «Si
mina la fiducia nella certezza del
sistema italiano, soprattutto da
parte degli investitori esteri».
Ma una parte centrale dell'intervento di Sabatini è stata ovviamente dedicata alla contestata
norma sull'anatocismo (gli interessi sugli interessi bancari), inserita solo in extremis nel decreto e
destinata a finire in diversi emendamenti soppressivi o correttivi
dei senatori. Sabatini ha ricostruito l'origine della misura, come interpretativa di una norma precedente, ma ha anche ricordato che
«le banche italiane devono lavorare in un mercato unico europeo e non si giustificano più norme che creano delle disparità tra
chi fa credito in Francia e chi in
Italia». Infine, sui finanziamenti
diretti alle imprese che potranno
essere concessi anche dalle assicurazioni, aggiunge il dg dell'Ab i,
il giudizio è positivo, purché ovviamente «ci siano le regole che
garantiscano la stabilità del sistema e la parità di trattamento».
© REPROESZION£ RISERVATA
LA NORMA SUGLI IT ESSI
Sabatini (Abi):
sull'anatocismo
necessario raggiungere
la parità di regole
con il contesto europeo
...........................................................................
senza ribadire in ottica risparmi
l'invito a eliminare l'Iva che grava sugli oneri generali - sottolinea inoltre che l'ampiezza della
platea dei beneficiari (oltre
ioomila in media tensione e oltre
86omila in bassa tensione) determinerà uno sconto individuale
Energia: Scenario
Pagina 21
Quella luce rossa
sul televisore costa
59 miliardi l'anno
Nell'era della connessione non si spegne più nulla
I ' Onu calcola il prezzo di questa bolletta nascosta
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
Controllare la posta sul nostro smartphone, fermi al
semaforo, è un gesto tra i
più banali. Tutti in ufficio
hanno un computer in rete,
così come sono in rete le
stampanti. In tanti, la sera
a casa, seguono programmi
televisivi «on demand».
Essere connessi 24 ore al
giorno, sette giorni su sette, è una rivoluzione che secondo gli esperti si estenderà a macchia d'olio. E investirà anche altri aspetti
della vita quotidiana: presto potremo essere connessi e
«dialogare» a distanza con frigoriferi, lavatrici, luci, sistemi
di sicurezza. Con i forni per far
partire l'arrosto al momento
giusto, o col termostato per
avere una casa più calda o più
fresca. II guaio, spiega uno studio dell'lea (la International
Energy Agency), è che attualmente sono attivi la bellezza di
14 miliardi di dispositivi connessi e in standby, ovvero sempre pronti ad entrare in azione
anche se apparentemente
spenti. Apparentemente spenti, perché la
stragrande
Energia: Scenario
maggioranza degli oggetti collegati a una rete consuma più o
meno la stessa quantità di
energia, che siano in standby o
effettivamente in funzione.
La conseguenza è che per
far funzionare questi dispositivi - che restano sempre accesi,
anche se magari sono utilizzati
solo per pochi minuti al giorno
- e le reti che li collegano tra loro, l'umanità spreca una quantità spaventosa di energia elettrica. Secondo la Iea, nel 2013
sono stati consumati per essere «aiways on» 616 TWh (TeraWatt ora) dì elettricità, per
lo più per dispositivi in
standby. Lo studio calcola che
400 TWh - equivalente all'elettricità consumata in un anno
da Gran Bretagna e Norvegia sono stati sprecati per colpa di
tecnologie inefficienti.
Il costo della bolletta di
questo spreco? 80 miliardi di
dollari, 59 miliardi di euro. In
termini energetici, si potrebbero chiudere 133 centrali a
carbone da 500 MW, ed evitare di scaricare nell'atmosfera
600 milioni di tonnellate di
anidride carbonica, che aumenta l'effetto serra. Se non si
farà nulla, il problema si accentuerà: sempre più disposi-
tivi connessi (si prevede saranno 100 miliardi nel 2030),
sempre più consumi,
sempre più sprechi.
Sulla carta le soluzioni per risolvere questo problema già ci sono. Come spiega il direttore esecutivo della Iea
Maria van der Hoeven, «se adottiamo le
migliori tecnologie disponibili, saremo in grado di minimizzare il costo
per soddisfare la domanda e accrescere i vantaggi
dei dispositivi collegati».
Senza inventare nulla, ma
soltanto migliorando l'efficienza con soluzioni già praticabili, si potrebbe tagliare il
consumo di energia in standby
- senza modificare le prestazioni dei dispositivi, ovviamente - di almeno il 65 per
cento. Tutto sta a volerlo fare
sul serio, naturalmente.
L'aspetto tecnico su cui si
dovrebbe agire è il collegamento alla rete dei vari dispositivi: alcuni di essi consumano l'80% dell'elettricità soltanto per vedere ogni istante se la
rete per caso ha mandato un
segnale di attivazione. Colpa
della struttura e dei protocolli
dei «network», che per l'appunto chiedono che l'apparecchio connesso sia sempre attivo e visibile nella
rete. Dal punto di vista
tecnologico la soluzione
esiste: uno smartphone
per essere connesso richiede solo 0,5 mW. Un
televisore acceso ha bisogno di 30 Watt (ovvero, 60 mila volte in più),
una in standby ben 25
Watt (50 mila volte).
Un decoder, ad esempio, usa 16 W acceso e 15
W in standby.
Insomma, la responsabilità è dei produttori
di televisori, decoder e affini: se volessero potrebbero costruirli «risparmiosi». Ma
non lo fanno: dovrebbero spendere
di più e tribolare
per risolvere un problema di cui il singolo
consumatore non si accorge nemmeno. Secondo
alcune stime, per una famiglia media lo spreco dello standby costa 80 euro l'anno.
Il guaio è che una famiglia
dispone di cinque, sei dispositivi sempre connessi. Ma nel
mondo, come detto, ce ne sono
già 14 miliardi e il numero crescerà esponenzialmente - così
come lo spreco di energia. La
Iea chiede dunque ai governi di
intervenire dall'alto, per spingere produttori e consumatori
a premiare l'efficienza.
Si può fare: fissando limiti
massimi di consumo, con sistemi di etichettatura, con accordi volontari, incentivi, premi,
campagne informative.
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IMPIANTI ALLAVANGUARDIA DOPO GLI INTERVENTI DEL GESTORE
Risparmio e tutela dell'ambiente
con la nuova rete di luci in città
Grazie all'impiego
di speciali lampade
consumi ridotti
e drastica diminuzione
delle emissioni di C02
GIULIA CERBONI
Lampioni e semafori all'avanguardia su tutto il territorio
di San Donato, con impianti
"amici dell'ambiente" che porteranno ad una riduzione di circa
mille tonnellate di anidride carbonica all'anno.
I dati sono stati diramati in una
nota in cui società Hera Luce, che
gestisce il servizio di illuminazione pubblica dall'inizio del 2011,
annuncia la conclusione dei la
vori messi in campo per il rinnovo di 5554 "centri luminosi" della
città. Con l'investimento effettuato si parla di «una riduzione
dei consumi paria 327,25 Tep all'anno e alla mancata emissione
in atmosfera di 1015 tonnellate di
C02, equivalenti a 67667 alberi
salvati».
In particolare, la società fa presente che sono state utilizzate «le
migliori tecnologie sul mercato»
con l'impiego di lampade a vapori di sodio (luce gialla) per l'illuminazione delle strade e ioduri
metallici o led (luce bianca) per
l'illuminazione di parcheggi e
parchi». Gli interventi hanno
previsto anche il rinnovo dei pali
deteriorati, nonché la messa a
norma dei quadri elettrici, inoltre
tutti i punti luce, così come i semafori, sono dotati di un sistema
di alimentazione elettronica che
permette il telecontrollo attraverso una stanza dei bottoni che
mantiene continuamente monitorata la situazione.
Pertanto, eventuali black out legati a guasti da ora in avanti dovrebbero essere tempestivamente individuati in modo da far
scattare l'immediato servizio di
manutenzione.
Resta in ogni caso attivo per
eventuali urgenze il numero verde (800 498616), dove i cittadini
possono continuare a segnalare la
presenza di lampioni fuori uso. Il
piano coinvolge anche i semafori
del territorio che sono stati ade -
Energia: Scenario
guati al nuovo Codice della strada. A tal proposito Hera Luce fa
sapere che «sono stati installati
dispositivi per i non vedenti e sono state sostituite tutte le lanterne con moduli a led, che garantiscono maggiore visibilità dei colori, anche in presenza della luce
solare, bassissimi consumi e una
durata di oltre 10 anni».
L'investimento complessivo era
previsto nel capitolato del bando
di appalto per la gestione del settore dove veniva chiesto all'operatore di rimettere in sesto tutti i
punti luce della città nell'arco di
tre anni a partire dalla presa in
carico del servizio. Alla scadenza
del termine previsto viene dunque tracciato il bilancio delle
opere eseguite con cui si è conclusa la fase dei cantieri che ha
interessato tutti i quartieri di
questo tratto di hinterland.
Da ora in avanti dunque i vantaggi legati al risparmio energetico
dovrebbero andare di pari passo
con l'efficienza del servizio anche in termini di soluzioni tempestive di eventuali problemi legati in particolare ai black out che
nel recente passato non sono certo mancati. Dietro le quinte c'è
infatti una tecnologia che tiene
sotto controllo tutta la rete.
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Rassegna del 04/07/2014