Il novecento: Walter Gropius e
la scuola del Bauhaus
• LA SVOLTA RAZIONALISTA
NELL’URBANISTICA,
• LA MACCHINA PER ABITARE
• IL QUARTIERE
• LA CITTA’
Walter Gropius
1883
nasce a Berlino
1906
A 23 anni realizza le sue prime opere
1908
lavora nello studio di Peter Behrens (fig.1)
1910
apre uno studio indipendente a Berlino e compie una serie di viaggi studio
1918
A 35 anni è nominato direttore della scuola di Weimar, dalla unione nell’anno
successivo con un altro istituto forma il Bauhaus che diviene centro del
dibattito nazionale e internazionale sulle questioni di progettazione artistica
1925
il Bauhaus si trasferisce a Dessau (fig.2)
1928
Gropius si ritira dalla direzione della scuola per tornare alla sua
attività professionale
1934
lavora a Londra in associazione con l’architetto Maxwell Fry
1937
diviene professore di architettura all’università di Cambridge
1946
fonda a Cambridge lo studio TAC
1952
presiede il “comitato dei cinque” architetti internazionali chiamati a
svolgere consulenza per la costruzione della sede dell’UNESCO a
Parigi
1969
muore a Boston dopo aver avuto riconoscimenti importanti in tutto il mondo
Peter Behrens
Villa residenziale a Saarbruken, 1905
Fabbrica di Turbine AEG, Berlino, 1907
L’insediamento del Bauhause a Dessau
La scuola
Gli alloggi
L’existenz minimum
Gropius
riprende l’idea della casa come macchina per abitare proposta da Le
Corbusier come soluzione dei problemi delle abitazioni; ne studia il modulo
base nell’applicazione alla sede del Bauhaus di Dessau fino a definire la sua
cellula abitativa “existenz minimum:
1.unità abitativa di dimensioni ottimali e distribuzione razionale,
2.riduzione dei bisogni a quelli fondamentali,
3.standardizzazione, residenze uguali per tutti in uno stesso luogo,
4.applicazione della prefabbricazione (economicità e variabilità)
l’aggregazione di queste unità abitative determina il quartiere di espansione,
in germania il “Siedlung” quartiere operaio caratterizzato da:
•
max di aria, luce solare, vegetazione,
•
min di traffico, spese di realizzazione, spese di esercizio
macchina per abitare
Dove il minimo non è tanto da
intendersi di sopravvivenza
biologica quanto a
un’esistenza sociale
Siedlung
Il concetto di Siedlung (letteralmente: insediamento degli
uomini sulla terra) assume significati diversi nella storia
dell’urbanistica:
•
1850, insediamento dei lavoratori all’esterno della
città (colonia)
•
dopo la prima guerra mondiale diviene insediamento
per i soldati all’esterno della città: viene utilizzato
come coordinamento di tipologie di alloggi singoli,
abbinati o a schiera
•
nel periodo razionalista assume il significato di
estensione urbana: complessi residenziali nelle
periferie delle città tedesche nei quali si rivede il
modo dell’abitare e si applica l’existenz minimum
(1918-1925, Wagner, Taut, 1925-1932, Gropius, Mies van der Rohe, May)
Le Corbusier
• Le Corbusier,psudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris 1887 - 1965 è stato fra i padri dell’architettura e dell’urbanistica
moderna : architetto, urbanista, pittore e designer.
• Maestro del Movimento Moderno è stato fra i pionieri nell'uso del
ferro-beton che ha impiegato nell’Architettura. Se ne
ricorda i 5 punti:
Pilotis , Tetto-giardino, Plan libre , Facciata libera, Fenêtre en
longueur
• Membro fondatore dei Congressi Internazionali di Architettura
Moderna, riuscì a fondere l’architettura con i bisogni sociali
dell'uomo medio, rivelandosi geniale pensatore della realtà
urbana del suo tempo.
Teoria dell’Unità
di abitazione per il
risparmio di suolo
Unité d'Habitation, Briey-en Forêt, France, 1956
Le Courbusier e L’Urbanistica
Moderna
• “L’uomo viene posto al centro della
progettazione e della pianificazione della
città”.
• Viene posta l’esigenza di riconquistare il
rapporto diretto con il territorio. (l’unitè
d’abitation)
• Si propone la prefabbricazione per
diminuire i costi di produzione delle
abitazioni
Il movimento moderno
L’abitazione moderna
I razionalisti, dopo la prima guerra mondiale, diedero
un notevole contributo progettuale e normativo alla nuova
concezione dell’abitare soprattutto la casa e il quartiere
furono al centro dell’esigenza morale di scoprire nella
coerenza fra funzione e forma un’armonia che indicasse
la strada del superamento dei contrasti sociali.
Per l’architetto razionalista erano superate le distinzioni
fra casa borghese e popolare in quanto la casa era vista
come espressione dell’abitare nella perfetta organizzazione
delle parti, secondo necessità eguali per tutti gli uomini,
che sono:
“collettive” in ambienti comuni di soggiorno,
“individuali negli ambienti per il sonno,
“complementari nei servizi di cucina e di igiene
Villa Savoye a Poissy
1° CIAM
1928, 1 CIAM castello di La Sarraz
(convegno internazionale di architettura moderna)
Scopi: confrontare le diverse esperienze e propagandare i risultati del
confronto
All’ordine del giorno:
•
la tecnica moderna e le sue conseguenze
•
la standardizzazione
•
l’urbanistica
•
l’economia
•
l’educazione dei giovani
•
la realizzazione: rapporto fra architettura e Stato
Nasce la maison citrohan (cellula abitativa standard) di Le Corbusier, obiettivi
(destinazione del suolo, organizzazione dei trasporti, legislazione)
Si propone eliminazione del plusvalore fondiario
Klein ‘ 28
Studi distributivi
Razionalizzazione
dei percorsi
Il movimento moderno
II° CIAM di Francoforte, ’29
alloggi per il livello minimo di vita, Mostra di Ernst May
Tipologie di Case Uni e Pluri-familiari
Dove il minimo non è
tanto da intendersi di
sopravvivenza biologica
quanto a un’esistenza
sociale
Un notevole contributo
progettuale
e normativo
2° e 3° CIAM
1929, 2° CIAM – Francoforte
• Alloggio minimo (problemi igienici, ventilazione
illuminazione,, soleggiamento)
• Standards abitativi
1930, 3° CIAM – Bruxelles
• Si studia il passaggio dal tipo edilizio al quartiere,
analizzando i quartieri realizzati in Europa.
• Le Corbusier propone:
città giardino verticale
strade interne ai fabbricati
edifici - quartiere
Il movimento moderno
III°CIAM di Bruxelles ’30
Quartieri, morfologia, e
tipologie edilizie relative
- mostra dei casi
La carta d’Atene
1933, 4° CIAM – LA CITTA’ - viaggio da Marsiglia ad Atene
Si esaminano 33 città, si conclude con la stesura della Carta d’Atene.
l’interesse privato domina lo sviluppo (plusvalore urbano)
§
la città non risponde ai bisogni degli abitanti
§
la città deve essere dimensionata a scala umana (modulor)
§
le 4 funzioni della città (abitare, muoversi, lavorare e ricrearsi)
§
legislazione per il controllo sul territorio
alloggio (nucleo base), insieme di alloggi (unità d’abitazione,
residenza-città)
Dall’analisi deriva il concetto di città vista come un organismo
complesso e quindi l’impossibilità di controllare il suo sviluppo.
LA CARTA D’ATENE
• " les clefs de l'urbanisme sont dans les
quatre fonctions :
habiter, travailler, se récréer (dans
les heures libres) e circuler"
• Nasce così lo “zoning”
• "Les plans déterminent la structure de
chacun des secteurs attribués aux quatre
fonctions-clefs et ils fixeront leur
emplacement respectif dans l'ensemble“
Carta costitutiva dell’Urbanistica
Moderna - ZONING
• Si codifica il principio della separazione
delle funzioni urbane nella distribuzione
delle attività all’interno della città.
• Il cosiddetto zoning sarà alla base delle
normative urbanistiche nazionali e
diverrà il modello che verrà adoperato
fino ai nostri giorni (quando non avrà
più ragion d’essere)
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WALTER GROPIUS