BILANCIO ATTIVITÁ CRPM
(Ottobre 2009-Settembre 2010)
Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime
6, rue Saint-Martin - 35700 Rennes (FR)
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SOMMARIO
1.
Introduzione .................................................................................................................... - 3 -
2.
Orientamenti a medio termine della CRPM (2010-2014)................................................... - 4 -
3.
Strategia EU 2020 e Bilancio............................................................................................. - 4 -
4.
Governance ..................................................................................................................... - 5 -
5.
Coesione ......................................................................................................................... - 5 -
6.
7.
5.1 – Politica regionale .................................................................................................................. - 5 5.2 – Occupazione e Inclusione sociale ........................................................................................... - 6 5.3 - Coesione territoriale .............................................................................................................. - 6 5.4 – Cooperazione territoriale....................................................................................................... - 7 -
Mare ............................................................................................................................... - 7 -
6.1 – Politica marittima integrata .................................................................................................. - 7 6.2 – Sicurezza marittima............................................................................................................... - 8 6.3 – Pesca .................................................................................................................................... - 8 -
Ricerca e innovazione ...................................................................................................... - 9 -
8. Energia e cambiamento climatico....................................................................................... - 9 9. Trasporti .......................................................................................................................... - 10 10. Agricoltura e Sviluppo rurale ......................................................................................... - 11 11. Vicinato ......................................................................................................................... - 11 12. Sviluppo ........................................................................................................................ - 12 13. Comunicazione .............................................................................................................. - 12 -
Bilancio di attività della CRPM 2010
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Introduzione
CLAUDIO MARTINI,
PRESIDENTE DELLA CRPM
&
ELENI MARIANOU,
SEGRETARIO GENERALE DELLA
CRPM
Cari amici,
durante lo scorso anno, l’attualità europea è stata contrassegnata dall’impatto della crisi economica, dall’entrata
in vigore dei cambiamenti istituzionali previsti dal Trattato di Lisbona e dall’avvio ufficiale del dibattito sul
futuro della strategia europea e delle sue politiche.
In questo contesto difficile e di transizione, la CRPM ha dimostrato la sua forte capacità propositiva ed operativa
per il conseguimento degli obiettivi per essa prioritari. Sulla base dei nuovi orientamenti politici a medio termine
che riaffermano i nostri valori fondamentali, la coesione e la dimensione marittima, nei prossimi mesi la CRPM
dovrà continuare a mobilitarsi con vigore.
A tal fine, la CRPM potrà contare sulle sue Regioni, sulle sue sei Commissioni Geografiche, nonché su una
squadra di grande valore diretta dalla dott.ssa Eleni Marianou, nuovo Segretario Generale dell’organizzazione.
In occasione dell’Assemblea Generale di Aberdeen, la Presidenza della CRPM sarà rinnovata, essendo il mio
mandato giunto al termine. Fiero del lavoro svolto dalla CRPM e dalle sue Regioni in questi ultimi anni, sono
certo della nostra capacità di influenzare gli orientamenti del nuovo progetto europeo che si profila. Senza alcun
dubbio, l’Europa e le Regioni periferiche marittime hanno ancora cammino molto lungo da percorrere insieme.
Claudio Martini, Presidente della CRPM
Cari amici,
è per me un grande onore condividere con voi il rapporto di attività 2009-2010 della CRPM.
In questi ultimi mesi, la CRPM si è molto attivata per far pervenire al più alto livello i messaggi politici delle sue
Regioni. Su numerosi temi, legati agli obiettivi della coesione, della dimensione marittima, e delle politiche che
vi concorrono, la CRPM ha mantenuto fede alla sua reputazione di organizzazione capace di sviluppare e far
valere proposte ambiziose in seno al dibattito europeo.
La CRPM è oggi una voce importante ed ascoltata a livello europeo. Più che mai, ha voglia di dar prova
d’iniziativa e d’immaginazione. Sulla base dei nostri valori, del lavoro compiuto e della nostra capacità di
mobilitazione, siamo pronti a impegnarci a pieno nella preparazione delle politiche europee post 2014.
In questa prospettiva, desidero altresì esprimere il mio impegno entusiasta e determinato a servizio degli
obiettivi della nostra organizzazione. Insieme alle Regioni della CRPM e alle sue Commissioni Geografiche, farò
del mio meglio per contribuire a che le nostre aspirazioni divengano realtà !
Eleni Marianou, Segretario Generale della CRPM
Bilancio di attività della CRPM 2010
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2. Orientamenti a medio termine della CRPM (2010-2014)
Il secondo piano di sviluppo a medio termine della CRPM è arrivato a scadenza a fine 2009. Nuovi
orientamenti a medio termine sono stati approvati dal Bureau Politico del giugno 2010. Proposti
all'Assemblea Generale di Aberdeen dell'ottobre 2010, questi orientamenti focalizzano l'azione della CRPM,
in sinergia con le Commissioni geografiche, sui suoi temi politici di sempre, che sono la coesione e la
dimensione marittima, ed insistono sullo sviluppo sostenibile, l'accessibilità e la governance multilivello.
3. Strategia EU 2020 e Bilancio
Le questioni legate alla strategia EU2020 e al Bilancio sono state segnate, nel settembre 2009, da una
preoccupazione molto forte della CRPM e di altri attori di fronte ad un progetto di comunicazione della
Commissione europea sul futuro del bilancio europeo. Si imponeva una reazione decisa, per il grave rischio
che questo progetto incuteva al futuro della coesione territoriale e della politica regionale.
Fin dall'ottobre 2009, diversi Presidenti della CRPM hanno espresso la loro preoccupazione in una lettera
aperta rivolta all'attenzione di José Manuel Durão Barroso, Presidente della Commissione europea.
Coordinata con quella di altri attori, la reazione della CRPM si è rivelata efficace ed ha ottenuto che
preliminarmente alle discussioni sul bilancio si svolgesse un dibattito sugli obiettivi del progetto europeo.
Il dibattito sulla strategia EU2020 si è poi ufficialmente avviato attraverso il processo di consultazione posto
in essere nel novembre 2009 dalla Commissione europea. Il contributo della CRPM a questo dibattito,
approvato nel febbraio 2010 dal Bureau Politico della CRPM, ha espresso un sostegno agli obiettivi generali
della strategia, pur tuttavia chiedendo alla Commissione europea di attuarla basandosi sui territori e su un
sistema di governance che coinvolga pienamente le Regioni.
Nel giugno 2010, attraverso il parere « Per un'interpretazione ambiziosa del Trattato di Lisbona nella strategia
Europa 2020 », il Bureau Politico della CRPM ha constatato con rammarico che le condizioni per assicurare il
successo della strategia EU2020 purtroppo non erano state ancora raggiunte. Il testo proposto dalla
Commissione europea, infatti, era contraddistinto dall'assenza di una dimensione territoriale, dalla
imprecisione sulle modalità di partecipazione degli attori regionali e da una visione debole e riduttiva del
principio di coesione territoriale.
Questa constatazione, così come alcune proposte
della CRPM per porvi rimedio, sono state
presentate e sottolineate nel corso di un incontro
tra una delegazione di 8 Presidenti di Regioni
della CRPM e José Manuel Durão Barroso,
Presidente della Commissione Europea, svoltosi il
7 luglio 2010.
Grazie ad una forte mobilitazione, la CRPM è
riuscita a sottolineare l’importanza della
dimensione territoriale e del ruolo delle Regioni
nell’ambito di EU2020.
Incontro con il Presidente Barroso,
Bruxelles, 7 luglio 2010
L’Assemblea Generale di Aberdeen sarà investita di un progetto
di parere politico su tali questioni, alla presenza del Commissario
Johannes Hahn, incaricato della politica regionale.
La questione del bilancio è stata altresì oggetto di un incontro tra
le principali associazioni europee di Regioni - tra cui la CRPM ed il Commissario Janusz Lewandowsky, incaricato della
programmazione finanziaria e del bilancio. In tale occasione, il
Commissario ha confermato la sua preferenza per un approccio
integrato del bilancio.
Incontro con il Commissario Janusz Lewandowsky,
Bruxelles, 17 maggio 2010
Bilancio di attività della CRPM 2010
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4. Governance
Otto anni dopo la pubblicazione del Libro bianco della Commissione Europea sulla Governance, mentre il
Trattato di Lisbona è entrato in vigore e si apre il dibattito sul futuro della strategia e delle politiche dell'UE,
la CRPM ritiene che debba farsi un salto qualitativo nell'attuazione effettiva della Governance Multilivello in
Europa.
In questa prospettiva, la CRPM ha esposto dettagliatamente nel dicembre 2009 le sue proposte nel quadro
del suo contributo al dibattito lanciato dal Libro bianco del CdR sulla Governance Multilivello.
Successivamente, la CRPM ha preso parte a diversi incontri politici a livello europeo sulla questione, ed in
particolare al « Seminario congiunto del CdR sul Libro bianco, relativo alla governance multilivello e al Trattato di
Lisbona », organizzato dal CdR a Barcellona nel marzo 2010. Questi aspetti sono oggi inclusi nelle proposte
della CRPM relative alla strategia EU2020 e alle varie politiche cui si riferisce, tra cui in primo luogo la
politica regionale.
La CRPM si è anche attivata per promuovere la governance multilivello a livello internazionale. In questa
prospettiva, la CRPM ha collaborato con il FOGAR (Forum Globale delle Associazioni di Regioni), in
particolare nel quadro del « Vertice delle Regioni del mondo sulla sicurezza alimentare », organizzato a
Dakar nel gennaio 2010, su invito di Abdoulaye Wade, Presidente della Repubblica del Senegal. Essa ha
d'altra parte fornito prestazioni alla rete, sulla base delle decisioni adottate dal Bureau Politico della CRPM il
16 febbraio 2010.
5. Coesione
5.1 – Politica regionale
Su richiesta del Bureau Politico, la CRPM si era rapidamente mobilitata nel 2009 per sviluppare un'analisi
specifica ed indipendente dell'impatto della crisi all’interno delle sue Regioni. Le conclusioni dello studio
della CRPM « Le Regioni e la crisi », presentate all'Assemblea Generale di Göteborg, mostravano la necessità
di adattare i piani di rilancio ai contesti specifici territoriali e di coordinarli meglio con l'azione delle Regioni.
Con la sua azione, la CRPM ha fortemente contribuito a rendere più visibile la dimensione regionale e la
situazione specifica dei suoi membri nel dibattito sulla crisi, e a indicare i modi per rispondervi.
In più, la CRPM ha rapidamente integrato le sue analisi sulla crisi nelle proprie riflessioni sul futuro della
politica regionale. Preparata dall’Assemblea Generale di Göteborg, la nota tecnica «Uscire più forti dalla crisi: i
territori al centro delle politiche europee di medio termine», proponeva un insieme di proposte riguardanti il
futuro della politica regionale ed il Patto territoriale che la CRPM da tempo auspica. Successivamente,
questo approccio ha costituito una base su cui la CRPM ha potuto appoggiarsi per agire con rapidità ed
efficacia nel dibattito sulla politica regionale.
Più volte, la visione della CRPM ha potuto essere dibattuta ad alto livello con le istituzioni europee.
Nel novembre 2009 è stato organizzato a
Marsiglia un Seminario politico sulle Regioni e la
crisi, grazie all’invito di Michel Vauzelle,
Presidente della Regione Provenza-Alpi-Costa
Azzurra.
Seminario « Le Regioni e la crisi »,
Marsiglia, 27 novembre 2009
Bilancio di attività della CRPM 2010
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Il Bureau Politico di Gijón del febbraio 2010 è stato l'occasione per uno scambio di vedute approfondito con
la Presidenza spagnola, rappresentata da Manuel Chaves Gonzales, Ministro della Politica Territoriale del
Governo spagnolo. In quest’occasione, è emersa una convergenza di punti di vista tra la CRPM e la
Presidenza spagnola.
Nel marzo 2010, meno di un mese dopo l’entrata
in funzione della nuova Commissione Barroso, è
stato organizzato un primo incontro tra Claudio
Martini, Presidente della Regione Toscana e della
CRPM, ed il Commissario Hahn, responsabile
della politica régionale.
Incontro con il Commissario Hahn,
Bruxelles, 3 marzo 2010
Su invito della Presidenza spagnola dell'Unione Europea, la CRPM ha poi partecipato direttamente alla
riunione informale dei Ministri della Politica Territoriale a Malaga, nel marzo 2010. Altri incontri hanno
avuto luogo regolarmente anche con il Parlamento Europeo, in particolare con Danuta Hübner, Presidente
della Commissione per gli Affari Regionali.
Successivamente, le analisi e le proposte della CRPM sono state approfondite attraverso l’elaborazione di tre
scenari possibili, sul futuro della politica regionale. Preparati per il Bureau Politico di Troms del giugno
2010, questi scenari sono presentati nella nota « Politica regionale 2014-2020 - Quale architettura - Quali
condizioni d'attuazione ? », che sarà presentata all'Assemblea Generale di Aberdeen, alla presenza del
Commissario Hahn.
5.2 – Occupazione e Inclusione sociale
Con l'appoggio dei Gruppi di lavoro « Occupazione e formazione », coordinato dalla Regione Aquitania, e
«Inclusione sociale dei migranti», coordinato dalla Regione Skåne, la CRPM ha concentrato la sua azione sul
contributo del FSE alla politica regionale. Inizialmente è stato condotto un lavoro di analisi per mezzo di un
questionario, presso i predetti Gruppi di lavoro. Poi, sono state presentate delle proposte politiche nel Parere
del Bureau Politico della CRPM « Raggiungere gli obiettivi EU 2020 in materia di occupazione, di istruzione, di
formazione e d'inclusione sociale : per un Fondo Sociale Europeo territorializzato al centro della politica regionale dopo
il 2013 », adottato nel giugno 2010.
La CRPM ha portato avanti i suoi rapporti con il Parlamento europeo, in particolare attraverso colloqui, in
marzo e aprile 2010, con Pascale Gruny, membro della Commissione Occupazione e Affari sociali, e con
Pervenche Bérès, Presidente della stessa Commissione. E’ prevista una riunione nell'autunno 2010 con il
Commissario László Andor, responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione. Un gruppo di
rappresentanti regionali della CRPM incontrerà, invece, Pascale Gruny in ottobre.
Nell’ambito del Gruppo di lavoro sull'inclusione sociale dei migranti, è stata svolta invece un'inchiesta sulle
politiche e le esperienze delle Regioni. Le conclusioni dell'inchiesta, portata a termine nel marzo 2010, hanno
sottilineato l'importanza del FSE, e hanno avanzato delle proposte per il miglioramento della sua
utilizzazione.
Sulla base di questi lavori, la CRPM porterà nel 2011 dei nuovi contributi alla preparazione dei regolamenti
europei sul FSE.
5.3 - Coesione territoriale
Negli ultimi anni la CRPM si è fortemente impegnata per ottenere l'inserimento dell'obiettivo di coesione
territoriale nel Trattato di Lisbona e per promuoverne una sua interpretazione ambiziosa. Dopo aver ribadito
nel 2008 tale principio in occasione del dibattito sul Libro Verde della Commissione Europea sulla coesione
territoriale, la CRPM ha deplorato i pochi progressi realizzati nel 2009 e 2010. Questo punto è stato sollevato
varie volte in seno alle Istituzioni europee, come ad esempio in occasione del Bureau Politico di Troms nel
giugno 2010 alla presenza di Dirk Ahner, Direttore Generale della DG REGIO della Commissione Europea.
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La CRPM continuerà a mobilitarsi nei prossimi mesi e ha fin d’ora avanzato proposte relative alla coesione
territoriale nel quadro propositivo sulla politica regionale e sulle diverse politiche settoriali.
5.4 – Cooperazione territoriale
Il futuro dell'Obiettivo Cooperazione Territoriale è uno dei punti importanti del dibattito sul futuro della
politica regionale. Inoltre, è anche uno degli elementi del dibattito sulle strategie territoriali europee, in
particolare a riguardo delle macroregioni e delle frontiere dell'Unione Europea. Con l'appoggio di un
Gruppo di lavoro coordinato dalla Regione Nord Pas de Calais, la CRPM ha avanzato numerose proposte ed
iniziative su queste questioni. Le riflessioni della CRPM sul futuro dell'Obiettivo di Cooperazione
Territoriale, come pure i suoi legami con gli altri Obiettivi della politica regionale, sono state ad esempio
sintetizzate nella nota del dicembre 2009 « Quali legami tra gli obiettivi 1 e 2 e l'obiettivo 3 della politica regionale
dell'UE ? »
Una particolare attenzione è stata dedicata alla questione delle macroregioni, affrontata in particolare nelle
note tecniche « Elementi di analisi sullo sviluppo di strategie macroregionali » del novembre 2009, e «Monitoraggio
degli approcci macroregionali nell'ambito delle Commissioni geografiche della CRPM » del gennaio 2010. Le
proposte della CRPM quanto al futuro di questi approcci, come pure il ruolo che le Regioni possono svolgere
al proprio interno, sono quindi state oggetto della nota dell’aprile 2010 « Cooperazione territoriale e strategie
macroregionali: quali opportunità per la politica di coesione dopo il 2013 ? ».
Nel maggio 2010, le proposte della CRPM sono state
presentate nel corso del Seminario su « La cooperazione
territoriale nell’Unione Europea e alle sue frontiere: quale
contributo agli obiettivi strategici dell’UE per il 2020 ? »,
organizzato a Valencia su invito del Sig. Francisco Enrique
Camps Ortiz, Presidente della Regione Valencia.
Seminario Cooperazione territoriale,
Valencia (ES), 25 maggio 2010
Nella continuità di questo lavoro e con il sostegno della Commissione del Mar Baltico della CRPM, è stato
posto l’accento sull'analisi della partecipazione delle Regioni alla strategia europea dell'Unione Europea per
il Mar Baltico. Più in generale, la CRPM ha sostenuto le iniziative prese in seno a diverse Commissioni
geografiche per giungere allo sviluppo di strategie macroregionali, ad esempio nei bacini dell’Atlantico, del
Mare del Nord e del Mediterraneo.
6. Mare
6.1 – Politica marittima integrata
La Politica Marittima Integrata (PMI) è stata lanciata dalla Commissione Europea nel 2005 grazie
all’iniziativa della CRPM e di altri attori. Si è strutturata a partire dal 2008 sotto forma di un piano d'azione e
di un Libro Blu che ne hanno fissato alcuni orientamenti sino al 2010. Grazie al lavoro del gruppo di lavoro
“Aquamarina”, presieduto dalla Regione Bretagna, e delle sue Commissioni Tematiche, aperte a tutte le
Regioni della CRPM, la CRPM ha intrapreso un controllo permanente dello svolgimento del piano d'azione e
ha avanzato proposte mirate in precisi settori:
•
Ricerca e cluster marittimi: la CRPM è membro di un gruppo di esperti della Commissione Europea
sulla questione del finanziamento delle infrastrutture per la ricerca marina e marittima. La questione
è al centro della strategia europea sulla ricerca marina e marittima e riguarda direttamente le
Regioni ed il futuro della politica regionale. È stata affrontata in particolare in occasione di un
Seminario organizzato dalla CRPM nel quadro delle giornate europee del mare, organizzate a Gijón
nel maggio 2010. La CRPM vi ha anche organizzato un Seminario sui cluster marittimi. L'azione
della CRPM in questo settore è coordinata dal Land Schleswig-Holstein.
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•
Dati litorali marittimi: in occasione di una riunione organizzata il 10 dicembre 2009 a Bruxelles, la
CRPM ha messo in evidenza le competenze delle Regioni e ha insistito sulla necessità di un migliore
coordinamento dei dati disponibili nel quadro della PMI. Oltre alle Regioni, questa riunione ha
coinvolto le competenti Direzioni Generali della Commissione Europea e dell'Agenzia Europea
dell'Ambiente. Il lavoro della CRPM su queste questioni, coordinato dalla Regione Provenza-AlpiCosta Azzurra, continuerà nei prossimi mesi.
•
Formazione e risorse umane: la CRPM è all'origine del progetto pilota « Erasmus marittimo »,
formulato su iniziativa del sottogruppo Aquamarina che si occupa di queste questioni, coordinato
dal Land Mecklenburg-Vorpommern.
Nella riunione del giugno 2010 a Troms, il Bureau Politico della CRPM ha approvato un calendario
marittimo per il 2010/2011 che prevede di proseguire queste azioni, con un particolare accento
sull'organizzazione dei bacini marittimi e sulla gestione integrata delle zone costiere.
La CRPM durante questo periodo ha saputo sviluppare i suoi legami con il Parlamento Europeo, ed in
particolare con il suo Intergruppo “mare”, di cui assicura la segreteria. La CRPM ha anche contribuito alla
redazione del Rapporto d’iniziativa preparato dall’on. Gesine Meissner sulla PMI. I rapporti di lavoro tra la
CRPM e la DG Mare della Commissione Europea su questo tema sono andati avanti ed hanno permesso la
partecipazione del Commissario Maria Damanaki ad
un'udienza pubblica organizzata dall’Intergruppo “Mare” nel
marzo 2010, e all'Assemblea Generale di Aberdeen. Con la
Regione delle Asturie, la CRPM ha infine contribuito al successo
delle Giornate marittime di Gijón nel maggio 2010, in
particolare attraverso l'organizzazione di seminari e tramite la
partecipazione del Presidente Martini in seduta plenaria.
Intergruppo “mare” alla presenza del Commissario Maria Damanaki,
Bruxelles, 25 marzo 2010
6.2 – Sicurezza marittima
I lavori di « Aquamarina » sono consistiti essenzialmente nella
preparazione di un’iniziativa della CRPM, da lanciare nel 2011
in collegamento con le proprie Commissioni geografiche, già in
mobilizzazione, che riguarderebbe un futuro pacchetto « Erika
4 ». Tale futuro pacchetto verterebbe in particolare sulle misure
miranti a regolamentare la navigazione dei porta-container, lo
smantellamento delle navi obsolete e le trivellazioni « offshore ».
Riunione Aquamarina,
Bruxelles, 8 giugno 2010
6.3 – Pesca
Nel 2009, grazie ad un parere politico preparato con l'appoggio del Gruppo di lavoro « Pesca », coordinato
dalla Regione Shetland, convalidato dall'Assemblea Generale di Göteborg, la CRPM si è espressa nel
dibattito avviato dal Libro Verde della Commissione Europea: « Riforma della Politica Comune della Pesca ».
La CRPM ha partecipato altresì alla costituzione e al lancio della « Farnet support unit », piattaforma creata
dalla Commissione Europea mirante a fornire un sostegno tecnico ai « Gruppi locali pesca » (GALPs) e alle
Autorità di Gestione dei 21 Stati membri eleggibili agli aiuti dell'asse 4 del Fondo Europeo per la Pesca
(FEP). In questo contesto, il Segreterio Generale della CRPM ha partecipato all'organizzazione di due eventi:
• Una giornata di confronto a Varsavia, nel novembre 2009, tra i rappresentanti del Ministero polacco
dell'Agricoltura e della Pesca, i pescatori candidati a far parte dei « Gruppi locali pesca » in Polonia e
gli esperti Farnet.
• Un seminario internazionale in Spagna, organizzato a Gijón nel marzo 2010, che ha offerto ai 90
GALPs e a 30 Autorità di Gestione presenti l'opportunità di confrontarsi su temi legati all'attuazione
dell'asse 4 del FEP.
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7. Ricerca e innovazione
La ricerca e l'innovazione hanno acquisito una dimensione determinante nelle politiche europee attraverso la
loro influenza nell'ambito delle strategie di Lisbona e di EU2020 e nell'ambito di diverse politiche a forte
impatto territoriale (politica regionale, politica marittima integrata,…) o specificamente dedicate a R&S:
Programma-quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico (PQRST), Programma-quadro per la
Competitività e l'Innovazione (PQI), Regolamentazioni degli aiuti di Stato.
In occasione dell'Assemblea Generale della CRPM di Göteborg, la CRPM ha costituito un nuovo Gruppo di
lavoro intercommissioni, coordinato dalla Regione Midi-Pirenei, sul ruolo delle Regioni nello Spazio
europeo della ricerca e dell'innovazione. La riflessione del gruppo si è rapidamente orientata sulla questione
delle sinergie tra le Regioni e le politiche interessate.
In seguito alla nota tecnica « Le Regioni e i territori regionali, pietre angolari delle sinergie tra la politica regionale e
le politiche di R&S dell'UE », del febbraio 2010, la CRPM è stata invitata a prendere parte attiva nella
principale Conferenza della Presidenza spagnola sui legami tra le Regioni, le politiche europee e la R&S
(WIRE Conferenza, Granada, 15-17 marzo 2010).
Parallelamente, la CRPM è stata invitata a partecipare al gruppo di esperti sulle sinergie costituito dalla
Commissione Europea. Questo gruppo comincerà prossimamente e formulerà nel 2011 delle
raccomandazioni politiche sui legami tra la politica regionale, il PQRST e il PCI, come pure sul futuro di
programmi come « Regioni della conoscenza ». La CRPM ha sviluppato altresì legami con il Parlamento
Europeo, attraverso ad esempio una riunione seguita da un'interazione costruttiva, fin dal dicembre 2010,
con Lambert Van Nistelrooij, eurodeputato ed autore di un rapporto sulla questione delle sinergie.
A margine, è stato effettuato un lavoro specifico anche sulla questione del legame tra la coesione territoriale
e l'impatto delle politiche europee che finanziano la ricerca e l'innovazione (Earmarking della politica
regionale, PQRST, PCI). Sulla questione, è stato elaborato un progetto ESPON, coordinato dalla Regione
Toscana con la partecipazione di altre 8 Regioni marittime e con un sostegno tecnico diretto e rilevante della
Segreteria Generale. Tale progetto è stato selezionato, ed avrà inizio verso dicembre 2010. D'altra parte, la
CRPM è partner associato del progetto IC-MED, coordinato dalla Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, che
riguarda la questione dei cluster e coinvolge Regioni mediterranee.
Le proposte della CRPM su questi temi saranno discussi all'Assemblea generale di Aberdeen. Saranno
affrontate anche in una Conferenza sull'impatto delle politiche europee che finanziano l'innovazione e la
ricerca nelle Regioni del Mar Baltico. Organizzata con la DG REGIO e con la Commissione Mar Baltico della
CRPM, e con un forte sostegno delle Regioni Päijät-Häme, Itä-Uusimaa ed Uusimaa, la Conferenza si terrà a
Lahti (regione Päijät-Häme, Finlandia), il 16 e 17 settembre 2010.
8. Energia e cambiamento climatico
Nel quadro della iniziativa di sostegno agli
obiettivi del pacchetto « Energia Clima », la
CRPM ha incentrato i suoi lavori sullo sviluppo
delle energie marine. Facendo seguito alla
manifestazione organizzata su tale tema in
Cornovaglia a fine 2009, si è svolto in Cantabria
nell’aprile 2010 un seminario dedicato alla
strategia dell’arco atlantico.
Seminario in Cornovaglia sulle energie marine,
Cornwall, ottobre 2010
Bilancio di attività della CRPM 2010
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Le principali conclusioni dei diversi seminari organizzati dal Gruppo di
lavoro « Energia» della CRPM sono state riprese in una risposta alla recente
consultazione della Commissione Europea sulla nuova strategia energetica
europea per il periodo 2011-2020.
Nell'autunno 2010 è prevista una riunione con il Gabinetto del Commissario
Günther, responsabile per l'energia, per discutere della questione. Infine è
prevista a fine 2010 o inizio 2011 una visita tecnica al centro di trattamento
dei rifiuti nucleari dell’Aia, organizzata in collaborazione con la Regione
Bassa-Normandia.
In materia di clima, la situazione nel 2010 è stata caratterizzata dagli interrogativi sul seguito da dare al
fallimento del Vertice di Copenaghen del dicembre 2009. A livello comunitario, la creazione di una nuova
Direzione Generale « CLIMA » ha ritardato il calendario d’attuazione del Libro Bianco sull'adattamento, a
cui la CRPM avrebbe dovuto partecipare, in particolare per quanto riguarda gli aspetti degli « indicatori di
vulnerabilità » e dell’ « adattamento nelle zone costiere ». In questo contesto, i lavori della CRPM si sono
imperniati sull'introduzione della dimensione « adattamento al cambiamento climatico » in diversi progetti
di cooperazione transnazionale ed interregionale nello spazio atlantico con il progetto ANCORIM, e nello
spazio mediterraneo con il progetto MAREMED.
Parallelamente, la CRPM ha partecipato ai programmi della DG Ambiente e dell'Agenzia europea
dell'ambiente relativi agli indicatori di vulnerabilità.
Sul piano internazionale, la CRPM ha proseguito i suoi lavori nell’ambito del sostegno che porta alla rete
nrg4SD. Questi lavori hanno mirato da un lato a consolidare la capacità della rete di lavorare a livello
europeo, e dall'altro a diffondere presso le Regioni europee i risultati dei progetti realizzati in materia
d'adattamento. La rete nrg4SG trasmetterà le proposte della CRPM al prossimo Vertice mondiale sul
cambiamento climatico, che si terrà a Cancun.
9. Trasporti
Il tema dei trasporti abbraccia le due priorità strategiche di medio termine
della CRPM, che sono la coesione territoriale e la valorizzazione della
dimensione marittima. Inoltre, l'importanza attribuita dalla CRPM a tipi di
trasporto che rispettano l'ambiente, come il marittimo e la ferrovia,
testimonia l'approccio sostenibile dello sviluppo regionale che essa difende
a lungo termine.
La CRPM si è in primo luogo mobilitata sulla questione delle RTE-T e
dell'accessibilità. La Commissione Europea ha recentemente intrapreso una
revisione di fondo di questa politica, elaborata nel 1996 e poi riveduta varie volte. Questa revisione merita
una mobilitazione delle Regioni, al fine di promuovere il miglioramento dell'accessibilità nelle regioni
periferiche, e Ultraperiferiche e nelle Isole. Su coordinamento dell'Aragona, un Gruppo di lavoro
intercommissioni geografiche ha preparato delle posizioni adottate dalla CRPM nel quadro della
consultazione lanciata dalla DG MOVE nel corso dell'estate 2010. La Commissione Europea è stata recettiva
alle proposte della CRPM. Pertanto, il Presidente Iglesias, Governatore dell'Aragona, è stato invitato a
presentare il punto di vista delle Regioni dinanzi a 400 responsabili europei, in occasione delle giornate
europee RTE-T l'8 giugno, evento faro della Presidenza spagnola nel settore dei trasporti.
La CRPM prepara ora le sue argomentazioni in previsione della messa in atto a livello legislativo del
dibattito in corso, che avrà luogo a partire dall’inizio del 2011.
Parallelamente alle questioni legate alle RTE-T, la CRPM si è mobilitata anche per difendere una politica
europea del trasporto marittimo più ambiziosa. La CRPM considera il trasporto marittimo come una delle
leve-chiave per una politica europea globale di lotta al cambiamento climatico. Ma il riferimento sempre più
generale fatto dalla Commissione al concetto di co-modalità sembra tradurre un'esitazione a mettere tutti gli
strumenti della politica comunitaria dei trasporti a servizio di un trasferimento di massa del traffico dalla
strada verso il mare. In questo contesto, la CRPM si è posta l’obiettivo di produrre, da oggi alla primavera
Bilancio di attività della CRPM 2010
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del 2011, un complesso di argomentazioni che giustifichino lo sviluppo del trasporto marittimo sotto tutte le
sue forme, dal micro-cabotaggio fino alle Autostrade del mare.
10. Agricoltura e Sviluppo rurale
La CRPM da una decina di anni cerca di influenzare le istituzioni europee a
tener conto delle tematiche territoriali nell'ambito della Politica Agricola
Comune. È un compito non facile, visto che le abitudini della Commissione
Europea, degli Stati e delle organizzazioni professionali lasciano poco
spazio alle Regioni che sono senza dubbio dei nuovi attori.
A partire dall'Assemblea Generale del 2009, la CRPM ha riunito il suo
Gruppo di lavoro intercommissioni «Agricoltura e sviluppo rurale»
coordinato dall'Andalusia e dai Paesi della Loira, per preparare una serie di posizioni che sono state
approvate dall Bureau Politico nel febbraio 2010 a Gijón. Su questa base, la CRPM ha poi risposto alla
consultazione lanciata dalla Commissione EU sul futuro della PAC, e ha partecipato il 19 e 20 luglio a
Bruxelles al seminario di chiusura di detta consultazione.
La CRPM ha anche sviluppato le relazioni con il Parlamento Europeo, a cui il Trattato di Lisbona ha
conferito il potere di co-decisione nel campo dell'agricoltura, incontrando Paolo De Castro, Presidente della
Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, e George Lyon, eurodeputato e relatore sul futuro della
PAC.
Ma la voce della CRPM non basterà a rendere la PAC più territoriale e più « governata con le Regioni ». La
CRPM ha preso pertanto l'iniziativa di costituire una piattaforma di 11 organizzazioni interregionali,
denominata Agriregio, di cui anima i lavori. Insieme, queste organizzazioni prepareranno proposte in vista
del dopo-2013, in particolare per quanto riguarda il primo pilastro della PAC, la ripartizione degli aiuti
diretti agli agricoltori, nonché la considerazione dell'origine dei prodotti nei marchi di qualità riconosciuti
dall'UE in Europa e di fronte ai concorrenti mondiali.
Infine, la CRPM elaborerà le sue proposte in materia di sviluppo rurale,
chiedendo in particolare un migliore coordinamento tra le diverse politiche
comunitarie in funzione (FEADER/FESR) e rivendicando una responsabilità
sancita giuridicamente nella loro applicazione
11. Vicinato
La CRPM partecipa, sin dal loro avvio a livello europeo, alle riflessioni sulle relazioni dell'UE con i suoi paesi
limitrofi. Nel corso degli ultimi mesi, e con l'appoggio delle Regioni del Gruppo di lavoro sulla cooperazione
esterna, coordinato dalla Catalogna, la riflessione e le proposte del CRPM sono state arricchite attraverso la
nota tecnica « Per una partecipazione più attiva dei territori ad una nuova politica di vicinato 2014–2020 »,
presentata al Bureau Politico di Troms nel giugno 2010. Per alimentare la riflessione e promuovere un vero
approccio integrato e territoriale dei rapporti tra le Regioni europee ed i territori vicini, la CRPM ha condotto
un lavoro d'analisi dell'avanzamento del programma di cooperazione territoriale della Politica Europea di
Vicinato (PEV), a cui hanno partecipato Regioni delle Commissioni geografiche del Mar Baltico, dei Balcani e
Mar Nero e del Mediterraneo. I risultati di questa analisi sono stati sintetizzati nella nota tecnica relativa a «
ENPI e i programmi di cooperazione transfrontaliera » del giugno 2010.
La Commissione Europea si è mostrata molto ricettiva nei confronti delle proposte della CRPM, in
particolare in occasione di una riunione organizzata nell'aprile 2010 con il Gabinetto di Stephan Füle,
Commissario europeo incaricato dell'allargamento e della politica di vicinato.
Le proposte della CRPM sono state presentate e discusse, poi, durante due seminari : « La cooperazione
territoriale nell’Unione Europea e alle sue frontiere : quale contributo agli obiettivi strategici dell’UE per il 2020 ? »,
organizzato a Valencia su invito di Francisco Enrique Camps Ortiz, Presidente della Regione Valencia, e « L'
Europa e il suo vicinato : verso macroregioni ? Prospettive politiche ed operative », svoltosi presso il Parlamento
Europeo nel luglio 2010 su invito di Danuta Hübner.
Bilancio di attività della CRPM 2010
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12. Sviluppo
Dal 2006, la CRPM si è impegnata in una riflessione globale sullo sviluppo, con l’obiettivo di ottenere il
riconoscimento politico del ruolo delle Regioni ed un maggiore sostegno alla loro azione da parte del livello
europeo. Le proposte relative al futuro della politica europea di sviluppo sono stato oggetto del parere «Le
Regioni nella futura politica europea di sviluppo : preparare il dialogo strutturato 2010», adottato dal Bureau
Politico di Gijón nel febbraio 2010. Dopo questo parere, la CRPM ha prodotto nella primavera del 2010
diversi contributi significativi sulla revisione a metà percorso del programma ANE/AL, e allo «Spring
Package» della Commissione Europea. La CRPM ha altresì proseguito il suo lavoro nell'ambito della rete
PLATFORMA (piattaforma degli Enti regionali e locali per lo sviluppo), co-finanziata dalla Commissione
Europea.
L'interesse della Commissione Europea per le proposte della CRPM è stato anche sottolineato in occasione
di un incontro, nell'aprile 2010, con il Gabinetto del Commissario Andris Piebalgs, responsabile per lo
sviluppo. Pertanto, una riunione con il Commissario è prevista prima della fine del 2010.
13. Comunicazione
La strategia di comunicazione della CRPM si rivolge soprattutto alle sue Regioni ed alle Istituzioni europee.
Nel 2009-2010 si è lavorato su numerosi strumenti per accrescere la visibilità della CRPM. Il sito
(www.crpm.org - www.cpmr.org - www.crpm.eu - www.cpmr.eu) è stato parzialmente rivisto al fine di
illustrare al meglio le attività della CRPM e di essere sempre più chiaro e leggibile. E’ stato creato un nuovo
opuscolo «Come diventare membro della CRPM» che fornisce, tra l’altro, anche informazioni sull'ammontare
delle quote contributive a carico delle regioni e sul lavoro delle Commissioni geografiche.
Nel 2009-2010, il bollettino mensile di informazioni - il Tenore – ha inviato
informazioni sulle principali attività della Segreteria e messaggi chiave da parte
di molti attori regionali. Esso ha anche raccolto le interviste di diversi leader
politici europei come Maria Damanaki -Commissaria agli Affari Marittimi-,
Danuta Hübner -Presidente della Commissione REGI del Parlemento Europeo-,
Corine Lepage -Presidente dell’Intergruppo Marittimo del PE-, Dirk Ahner Direttore Generale della DG REGIO-, Nicola De Michelis – Vice-Direttore del
Gabinetto del Commissario alla politica regionale, Johannes Hahn-, Pat Cox -ex
Presidente del Parlamento Europeo e Presidente del Movimento Europeo. Il
Tenore conta oggi più di 2000 lettori tra funzionari europei, deputati al
Parlamento Europeo, attori Regionali ed altri attori.
Inoltre, il « Brussels calling » è stato creato per rendere un servizio alle Regioni basate a Bruxelles. Su una base
quasi quotidiana, questo strumento diffonde le informazioni più importanti sulle tematiche seguite dalla
CRPM.
La CRPM ha anche allestito uno stand alle « Giornate marittime europee », organizzate nel maggio 2010 a Gijón
(Asturie).
Ma anche, le relazioni con la stampa e gli invii di comunicati nel 2009-2010 sono stati molto intense e
numerosi. Come risultato, la presenza della CRPM sui media europei (Agenzia Europa, EUVoice,
Europolitics, Euractive, Euronews TV, ecc.) è stata costante e continua. Ma la CRPM ha fatto anche passare il
suo messaggio ai principali mass media nazionali, compreso televisioni del calibro di France 3 e RAI mentre
una particolare attenzione è stata rivolta ai media specializzati come «Le Marin» o «l'Avvisatore marittimo»,
che sono diffusi presso esperti di altissimo livello.
Infine, la CRPM è stata davvero molto presente sulla stampa regionale, contribuendo ad assicurare ai propri
membri una visibilità a livello locale. Oggi, più di 500 giornalisti sono nei nostri elenchi di diffusione e 23
comunicati stampa sono stati inviati nel periodo 2009-2010. Grosso modo, questa cifra equivale al numero di
comunicati inviati durante gli scorsi anni, mentre il numero di articoli che citano la CRPM è aumentato
progressivamente. 223 articoli nell’anno 2005-06, 280 nel 2006-07, 339 nel 2007-08, 307 nel 2008-09 e 409 nel
2009-2010.
Bilancio di attività della CRPM 2010
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