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TUMORE DEL PANCREAS, 750 NUOVE DIAGNOSI ALL’ANNO IN TOSCANA
PISA È IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE
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Pisa, 22 Settembre 2014
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SETTEMBRE 2014
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22/09/14
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22-09-2014
http://www.asca.it/salute/internoCopertina‐Salute‐Tumori__Pancreas__in_Italia_12mila_nuove_diagnosi_ogni_anno‐1426455‐1.html Tumori: Pancreas, in Italia 12mila nuove diagnosi ogni
anno
22 Settembre 2014 - 15:03
(ASCA) - Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in Toscana,
12mila in Italia. E' una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne
informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato
con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di piu'. Sono i dati del sondaggio
promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione ''PanCrea: creiamo informazione'', che tocca oggi
Pisa, voluta dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione ''Insieme contro il
cancro'' in sette Regioni e unica nel suo genere. ''Il nostro e' un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa
150 nuovi casi - afferma Alfredo Falcone, Direttore U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, dell'AOU Pisana -.
Il tour e' fondamentale perche' punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione,
particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita
sano e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che
hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad
esempio, che uno dei pericoli piu' grandi e' la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non
pratica esercizio fisico con regolarita' e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate.
Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire''. Nell'ambito della campagna ''PanCrea'', resa
possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno
dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. ''Il nostro centro
ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica, con cui abbiamo operato circa 200 pazienti, risultando
leader in Europa e nei primi tre al mondo - afferma Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e
Trapianti nell'Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana -. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza internazionale
(500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta, vena mesenterica, arteria
epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri specialisti:
l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ''poco frequente' per il 43% degli
oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro
conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando
strategie di prevenzione''. Creare informazione e dibattito e' fondamentale per rafforzare il collegamento tra
specialista e ''camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre
meno paura.
22-09-2014
http://www.tumorepancreas.org/news‐leggi.php?ID=249 Tumore del pancreas, 750 nuove diagnosi all'anno in Toscana 22/09/2014
Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750
persone in Toscana, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto
diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i
sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il
proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i
dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione
“PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Pisa, voluta dall’Associazione
Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro” in
sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno
trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone, Direttore U.O.
Oncologia Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale perché
punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente
importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile
di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma,
secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una
condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei
pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55%
non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di
frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo
intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al
contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi,
uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per
gli oncologi. “Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica,
con cui abbiamo operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi
tre al mondo – afferma il prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e
Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la maggior
esperienza internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione
vascolare (porta, vena mesenterica, arteria epatica, arteria mesenterica, tripode
celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la
storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri
specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece
essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al
nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono
perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio,
attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale
per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i
tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo
questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ –
aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione
culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che
oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici
di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a
cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al
centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in
carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente
misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano
questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione
Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel
campo della prevenzione e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita.
Questa è l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in stretta
collaborazione con le Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”. “La
ricerca scientifica sta finalmente segnando importanti passi avanti contro le
neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Enrico
Vasile, U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È stato infatti
approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato
all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del
cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il tumore
pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la
sopravvivenza di pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nabpaclitaxel possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova
indicazione”.
22-09-2014
http://www.meteoweb.eu/2014/09/tumore‐pancreas‐750‐nuove‐diagnosi‐ogni‐anno‐in‐toscana/326220/
Tumore del pancreas: 750 nuove diagnosi ogni anno in Toscana lunedì 22 settembre 2014, 12:11 di F.F.
Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in Toscana, 12mila in Italia. È una forma
di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non
conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il
proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio
promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca
oggi Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme
contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni
anno trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone, Direttore U.O. Oncologia
Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la
popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un
tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di
cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre
1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più
grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con
regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti
non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile
grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno
dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Il
nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica, con cui abbiamo operato circa 200
pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo – afferma il prof. Ugo Boggi, Direttore
U.O. di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo
la maggior esperienza internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione
vascolare (porta, vena mesenterica, arteria epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se
vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo
rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le
forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo
rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono
perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie
di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra
specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno
sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male
incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione
culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si
possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono
quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per
indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il
management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una
patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’
affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione Oncologica
Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel campo della prevenzione e
dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è l’occasione per una vera e propria
chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo
medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando importanti passi avanti contro le neoplasie
del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Enrico Vasile, U.O. Oncologia
Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa
patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già
disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti
scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il
tumore pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di
pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nab-paclitaxel possa essere presto
rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione”.
22-09-2014
LETTORI
27.000
http://www.medinews.it/news,17568
22 settembre 2014
TUMORE DEL PANCREAS, 750 NUOVE DIAGNOSI ALL’ANNO
IN TOSCANA. PISA È IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA
PREVENZIONE
Pisa, 22 settembre 2014 - L’Associazione Italiana di Oncologia Medica ha lanciato la campagna ‘PanCrea’,
per sensibilizzare cittadini, clinici e Istituzioni. Il prof. Falcone, dell’AOU Pisana: “Siamo un centro di
riferimento”
Scarica la cartella stampa
Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in Toscana, 12mila in Italia. È una forma di cancro
aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma
l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di
sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di
Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo
genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo
Falcone, Direttore U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale perché
punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di
un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro,
anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una
condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta:
infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci
mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo
intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di
Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a
un ulteriore questionario per gli oncologi. “Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica,
con cui abbiamo operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo – afferma il
prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana
–. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a
resezione vascolare (porta, vena mesenterica, arteria epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se
vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare
innanzitutto la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche
risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno,
in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono
individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è
fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori,
grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini
il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma
l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le
neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono
quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare
precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in
carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”.
“FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott.
Angelo Pomicino, dell’Associazione Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre
impegnata nel campo della prevenzione e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è
l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni, le altre
Associazioni ed il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando importanti passi avanti
contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Enrico Vasile, U.O.
Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa
patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel
trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il tumore pancreatico – conclude il
prof. Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo
quindi che il nab-paclitaxel possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione”.
22-09-2014
http://pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=19253 Tumore al pancreas: la prevenzione può salvare la vita
Solo in Toscana, ogni anno, 750 nuovi casi. Fa tappa a Pisa il primo tour
nazionale di “PanCrea”
Pisa - 22/09/2014
Si è tenuto oggi a Pisa, al Polo Oncologico dell’Ospedale S.
Chiara, un incontro nell'ambito della campagna “PanCrea: creiamo
informazione” si tratta della prima campagna nazionale di
sensibilizzazione sul tumore del pancreas, per far luce sulla
patologia, rivolta a cittadini e clinici, lanciata dall’Associazione
Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Il progetto prevede la
distribuzione diopuscoli, sondaggi tra medici, cittadini e pazienti e
un tour di incontri pubblici in sette regioni italiane: dopo Reggio
Emilia, Ancona, Roma, Verona, oggi il tour ha toccato Pisa,
(approderà a Napoli per concludersi a Milano.)
Il tumore del pancreas è una delle neoplasie più aggressive e colpisce ogni anno circa 12.200
persone in Italia. Solo in Toscana ogni anno vengono diagnosticati 750 nuovi casi: per sconfiggerlo è
fondamentale adottare fin da giovani stili di vita sani come non fumare, avere una corretta
alimentazione, svolgere regolarmente attività fisica e non bere alcolici. Nonostante la sua diffusione sia in
continuo aumento si parla ancora troppo poco di questo tipo di cancro: «C'è ancora molta
ignoranza su questo tumore - ha sottolineato il professor Alfredo Falcone, Direttore
dell’Oncologia Medica 2 dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana - ma una corretta
informazione e quindi la prevenzione sono fondamentali perché ridurrebbero notevolmente l'incidenza
di mortalità che oggi è ancora molto alta».
Il dottor Enrico Vasile dell'unità operativa di Oncologia medica universitaria, ha illustrato i
risultati del'indagine portata avanti proprio dalla campagna PanCrea e ha evidenziato come tra le
persone comuni ma anche tra il personale medico ci sia ancora scarsa informazione o
una sottostima del problema. La prevenzione primaria può
ridurre l'incidenza e la mortalità del tumore al pancreas (che purtroppo vanno quasi di pari passo,
proprio a causa di una scarsissima diagnosi precoce) del 50%. «APisa siamo il centro di
riferimento per la cura del carcinoma pancreatico» ha detto il professor Falcone: annualmente
a Pisa si contano circa 500 casi di cui almeno il 60% tra citadini toscani. Di questi 500, circa 200
vengono operati: l'intervento chirurgico, quando la malattia non è ancora in fase avanzata, si dimostra
ancora risolutivo nella maggioranza dei casi.
Molto però si è insistito sulla necessità di un approccio multidisciplinare, sulla diffusione di
unainformazione capillare nella popolazione e, come ha ricordato il dottor Andrea Salvetti,
Presidente della Società Italiana di Medicina Generale di Grosseto, «è fondamentale
l'integrazione e la collaborazione tra i cosiddetti medici di base e gli specialisti, ed è altrettanto
importante il ruolo del medico che ha un ruolo fondamentale nell'informare i pazienti sulle buone regole
di vita che ciascuno di noi può adottare per scongiurare il rischio di contrarre questa malattia.»
Tiziana Paladini
22-09-2014
(Il sito ufficiale alla campagna della Fondazione Insieme contro il cancro) http://www.lalottaalcancrononhacolore.org/notizie‐leggi.php?id=111
Tumore del pancreas, 750 nuove diagnosi
all'anno in Toscana. Pisa è in prima fila per
sostenere la prevenzione
Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in
Toscana, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i
cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai
letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma
l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla
campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi
Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione
“Insieme contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di
riferimento, ogni anno trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone,
Direttore U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale
perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente
importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita
sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49%
delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve
a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il
23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno
su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti,
su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie
al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno
dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi.
“Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica, con cui abbiamo
operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo – afferma il
prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel
Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza internazionale (500 casi)
di resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta, vena mesenterica, arteria
epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi
precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la
collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche
risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche
al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono
perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando
strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il
collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche
alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei
cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti,
Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli
abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un
processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti
oncologici. Si deve riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare
precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management
delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia
praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’
affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione
Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel campo
della prevenzione e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è
l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le
Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente
segnando importanti passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare – spiega il dott. Enrico Vasile, U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana
–. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel
(paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento
del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il tumore
pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di
pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nab-paclitaxel possa essere presto
rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione”.
23-09-2014
http://fidest.wordpress.com/2014/09/23/tumore‐al‐pancreas‐3/ Tumore al pancreas
Posted by fidest on Tuesday, 23 September 2014
Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750
persone in Toscana, 12mila in Italia. È una forma di
cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini
non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce
i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il
97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di
famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di
più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla
campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea:
creiamo informazione”, che tocca oggi Pisa, voluta
dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro”
in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo
circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone, Direttore U.O. Oncologia Medica 2
Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione,
soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile
da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del
pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una
condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la
sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e
solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti,
su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al
contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla
prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Il nostro centro ha
due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica, con cui abbiamo operato circa 200 pazienti,
risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo – afferma il prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di
Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la
maggior esperienza internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione
vascolare (porta, vena mesenterica, arteria epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se
vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo
rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme
metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci
anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono
perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie
di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra
specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno
sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un
‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione
culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie
si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono
quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per
indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il
management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una
patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’
affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione Oncologica
Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel campo della prevenzione
e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è l’occasione per una vera e propria
chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo
medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando importanti passi avanti contro le neoplasie
del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Enrico Vasile, U.O. Oncologia
Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa
patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già
disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti
scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il
tumore pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di
pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nab-paclitaxel possa essere presto
rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione”.
23-09-2014
LETTORI
222.000
https://it.notizie.yahoo.com
TUMORI: PANCREAS, IN ITALIA 12MILA NUOVE DIAGNOSI OGNI ANNO
Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in
Toscana, 12mila in Italia. E' una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini
non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in
merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe
interessato a saperne di piu'. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di
sensibilizzazione ''PanCrea: creiamo informazione'', che tocca oggi Pisa, voluta
dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione ''Insieme contro il
cancro'' in sette Regioni e unica nel suo genere. ''Il nostro e' un centro di riferimento, ogni anno
trattiamo circa 150 nuovi casi - afferma Alfredo Falcone, Direttore U.O. Oncologia Medica 2
Universitaria, dell'AOU Pisana -. Il tour e' fondamentale perche' punta a informare la
popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un
tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano e' necessario per ridurre il rischio
di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al
sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio,
che uno dei pericoli piu' grandi e' la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non
pratica esercizio fisico con regolarita' e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure
raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire''. Nell'ambito della
campagna ''PanCrea'', resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati
realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un
ulteriore questionario per gli oncologi. ''Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia
robotica, con cui abbiamo operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre
al mondo - afferma Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e Trapianti nell'Uremico e
nel Diabetico, AOU Pisana -. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza internazionale (500 casi) di
resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta, vena mesenterica, arteria
epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e
provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la
collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta
invece essere ''poco frequente' per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro
esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia
dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione''.
Creare informazione e dibattito e' fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e
''camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre
meno paura.
22-09-2014
(Piattaforma virtuale di scambio di opinioni e informazioni tra i maggiori opinion leader in campo oncologico) http://www.innovareinoncologia.net/news.php?ID=218 22.09.2014 / Tumore del pancreas, 750 nuove diagnosi all'anno in Toscana
Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750
persone in Toscana, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto
diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i
sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il
proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i
dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione
“PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Pisa, voluta dall’Associazione
Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro” in
sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno
trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone, Direttore U.O.
Oncologia Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale perché
punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente
importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile
di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma,
secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una
condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei
pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55%
non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di
frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo
intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al
contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi,
uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per
gli oncologi. “Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica,
con cui abbiamo operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi
tre al mondo – afferma il prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e
Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la maggior
esperienza internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione
vascolare (porta, vena mesenterica, arteria epatica, arteria mesenterica, tripode
celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la
storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri
specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece
essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al
nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono
perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio,
attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale
per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i
tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo
questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ –
aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione
culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che
oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici
di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a
cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al
centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in
carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente
misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano
questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione
Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel
campo della prevenzione e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita.
Questa è l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in stretta
collaborazione con le Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”. “La
ricerca scientifica sta finalmente segnando importanti passi avanti contro le
neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Enrico
Vasile, U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È stato infatti
approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato
all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del
cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il tumore
pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la
sopravvivenza di pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nabpaclitaxel possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova
indicazione”.
22-09-2014
(Piattaforma virtuale di comunicati stampa nazionali) http://www.informazione.it/c/1A8800AA‐A930‐4590‐B97E‐86F5D1176E41/TUMORE‐DEL‐PANCREAS‐750‐NUOVE‐DIAGNOSI‐ALL‐ANNO‐IN‐TOSCANA‐PISA‐
e‐IN‐PRIMA‐FILA‐PER‐SOSTENERE‐LA‐PREVENZIONE TUMORE DEL PANCREAS, 750 NUOVE DIAGNOSI
ALL’ANNO IN TOSCANA. PISA È IN PRIMA FILA PER
SOSTENERE LA PREVENZIONE
Pisa, 22 settembre 2014 - L’Associazione Italiana di Oncologia Medica ha lanciato la campagna ‘PanCrea’,
per sensibilizzare cittadini, clinici e Istituzioni. Il prof. Falcone, dell’AOU Pisana: “Siamo un centro di
riferimento”
Pisa, 22/09/2014 (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Il tumore del pancreascolpisce ogni
anno oltre 750 persone in Toscana, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i
cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e
il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più.
Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo
informazione”, che tocca oggi Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla
Fondazione “Insieme contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di
riferimento, ogni anno trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone, Direttore U.O. Oncologia
Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione,
soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da
curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma,
secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a
poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma
non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e
verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna
“PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli
informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Il
nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica, con cui abbiamo operato circa 200 pazienti,
risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo – afferma il prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia
Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza
internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta, vena mesenterica,
arteria epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri specialisti:
l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli
oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro
conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie
di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e
‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura.
“Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott.
Andrea Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli
abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge
anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a cogliere i
primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul
territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia
praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a
360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra
Associazione si è sempre impegnata nel campo della prevenzione e dell’informazione attiva e mirata al sano stile
di vita. Questa è l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le
Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando importanti
passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Enrico Vasile,
U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa
patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel
trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il tumore pancreatico – conclude il prof.
Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi
che il nab-paclitaxel possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione”.
22-09-2014
(Sito web dedicato all’immunoncologia) http://www.immunoncologiatarget.it/news.php?ID=194 22.09.2014 / Tumore del pancreas, 750 nuove diagnosi all'anno in Toscana
Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in
Toscana, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i
cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai
letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma
l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla
campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi
Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione
“Insieme contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di
riferimento, ogni anno trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone,
Direttore U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale
perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente
importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita
sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49%
delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve
a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il
23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno
su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti,
su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie
al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno
dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi.
“Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica, con cui abbiamo
operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo – afferma il
prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel
Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza internazionale (500 casi)
di resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta, vena mesenterica, arteria
epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi
precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la
collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche
risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche
al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono
perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando
strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il
collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche
alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei
cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti,
Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli
abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un
processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti
oncologici. Si deve riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare
precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management
delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia
praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’
affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione
Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel campo
della prevenzione e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è
l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le
Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente
segnando importanti passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare – spiega il dott. Enrico Vasile, U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana
–. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel
(paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento
del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il tumore
pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di
pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nab-paclitaxel possa essere presto
rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione”.
22-09-2014
(quotidiano on line registrato presso il Tribunale di Firenze) http://www.gonews.it/2014/09/22/il‐77‐italiani‐non‐conosce‐sintomi‐cancro‐pancreas‐in‐citta‐la‐campagna‐di‐sensibilizzazione/ Il 77% italiani non conosce i sintomi del cancro al pancreas, in città la campagna di sensibilizzazione
Il 77% degli italiani non conosce i sintomi del tumore del pancreas, che ogni anno colpisce oltre 750 persone
in Toscana e 12 mila in Italia ed è una forma di cancro aggressiva e molto diffusa. L’88% degli italiani non ha
mai letto nulla su di esso e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Lo rivela un
sondaggio dell’associazione italiana di oncologia medica (Aiom). Per questo è stata promossa la campagna
nazionale di sensibilizzazione ‘PanCrea: creiamo informazione’, che tocca oggi Pisa, voluta dall’Aiom e dalla
Fondazione ‘Insieme contro il cancro’, che coinvolge sette regioni italiane ed è unica nel suo genere. ”Il nostro
– ha spiegato Alfredo Falcone, direttore di oncologia medica 2 dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana –
è un centro di riferimento: ogni anno trattiamo circa 150 nuovi casi. Il tour è fondamentale perché punta a
informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un
tumore molto difficile da curare”. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro,
anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una
condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23%
di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le
porzioni di frutta e verdure raccomandate”. A Pisa, ha aggiunto Ugo Boggi, direttore della chirurgia generale e
trapianti nell’uremico dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana, ”la chirurgia robotica, con cui abbiamo
operato circa 200 pazienti, risulta leader in Europa e tra le prime tre al mondo, ma vi è anche la maggiore
esperienza internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta, vena
mesenterica, arteria epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco)”. Risultati d’eccellenza, che però da soli non
bastano, ha sottolineato Boggi, perché ”se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la
storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri specialisti: l’approccio
multidisciplinare per le forme metastatiche è ancora ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi”. Secondo
Boggi occorre rivolgersi ”in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la
storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”.
22-09-2014
http://www.ilritrattodellasalute.org/news.php?ID=3448&ID_CAT=5
22/09/2014 - Tumore del pancreas, 750 nuove diagnosi all'anno in Toscana. Pisa e' in
prima fila per sostenere la prevenzione
Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in Toscana, 12mila
in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne
informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai
parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del
sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che
tocca oggi Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione “Insieme
contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno
trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone, Direttore U.O. Oncologia Medica 2
Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione,
soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da
curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma,
secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata
serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di
loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le
porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”.
Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono
stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un
ulteriore questionario per gli oncologi. “Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia
robotica, con cui abbiamo operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo
– afferma il prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico,
AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas
associate a resezione vascolare (porta, vena mesenterica, arteria epatica, arteria mesenterica, tripode
celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore,
dobbiamo rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le
forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci
anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la
storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare
informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’,
soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo
sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea
Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti
della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge
anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a cogliere
i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo
sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una
patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’
affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione Oncologica Pisana ‘P.
Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel campo della prevenzione e dell’informazione
attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in
stretta collaborazione con le Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”. “La ricerca scientifica
sta finalmente segnando importanti passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare – spiega il dott. Enrico Vasile, U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È stato
infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in
nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che
sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova
arma contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la
sopravvivenza di pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nab-paclitaxel possa essere
presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione”.
22-09-2014
http://www.ilfont.it/salute‐tumore‐pancreas‐toscana‐triste‐primato/ SALUTE – TUMORE DEL PANCREAS: ALLA TOSCANA IL TRISTE PRIMATO
Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in Toscana, 12mila in Italia. È una forma di cancro
aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88%
non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe
interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione
“PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica
(AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo genere.
“Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il professor Alfredo Falcone,
Direttore U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale perché punta a
informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore
molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del
pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta
equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il
23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le
porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito
della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due
opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli
oncologi. “Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica, con cui abbiamo operato circa 200
pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo – afferma il professor Ugo Boggi, Direttore U.O. di
Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza
internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta, vena mesenterica,
arteria epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri specialisti:
l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli
oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro
conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di
prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e
‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo
questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dottor Andrea
Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma ’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della
Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di
famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a cogliere i primi segnali di malattia,
per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle
persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”.
“FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo
Pomicino, dell’Associazione Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel
campo della prevenzione e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è l’occasione per una vera
e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”.
“La ricerca scientifica sta finalmente segnando importanti passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora
molto difficili da affrontare – spiega il dottor Enrico Vasile, U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È
stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in
nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le
più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il tumore
pancreatico – conclude il Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di pazienti con metastasi diffuse.
Ci auguriamo quindi che il nab-paclitaxel possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova
indicazione”.
22-09-2014
http://www.followuponcologia.net/news‐leggi.php?id=16 Tumore del pancreas, 750 nuove diagnosi all'anno in Toscana. Pisa e' in prima fila
per sostenere la prevenzione
Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in
Toscana, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i
cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai
letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma
l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla
campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che tocca oggi
Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione
“Insieme contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di
riferimento, ogni anno trattiamo circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone,
Direttore U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il tour è fondamentale
perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente
importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita
sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49%
delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve
a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il
23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno
su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti,
su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie
al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno
dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi.
“Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti: la chirurgia robotica, con cui abbiamo
operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo – afferma il
prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel
Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre, abbiamo la maggior esperienza internazionale (500 casi)
di resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta, vena mesenterica, arteria
epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi
precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la
collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche
risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche
al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono
perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando
strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito è fondamentale per rafforzare il
collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche
alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei
cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti,
Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli
abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un
processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti
oncologici. Si deve riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare
precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management
delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia
praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’
affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino, dell’Associazione
Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel campo
della prevenzione e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è
l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le
Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente
segnando importanti passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare – spiega il dott. Enrico Vasile, U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana
–. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel
(paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento
del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una nuova arma contro il tumore
pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di
pazienti con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nab-paclitaxel possa essere presto
rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione”.
22-09-2014
http://www.50canale.tv/tutte‐le‐notizie/pisa‐il‐77‐degli‐italiani‐non‐conosce‐i‐sintomi‐del‐cancro‐al‐pancreas/ Pisa: il 77% degli italiani non
conosce i sintomi del cancro al
pancreas
Il 77% degli italiani non conosce i sintomi del tumore del
pancreas, che ogni anno colpisce oltre 750 persone in
Toscana e 12 mila in Italia ed è una forma di cancro
aggressiva e molto diffusa. L’88% degli italiani non ha mai
letto nulla su di esso e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Lo rivela
un sondaggio dell’associazione italiana di oncologia medica (Aiom). Per questo è stata
promossa la campagna nazionale di sensibilizzazione ‘PanCrea: creiamo informazione’, che
tocca oggi Pisa, voluta dall’Aiom e dalla Fondazione ‘Insieme contro il cancro’, che coinvolge
sette regioni italiane ed è unica nel suo genere. ”Il nostro – ha spiegato Alfredo Falcone,
direttore di oncologia medica 2 dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana – è un centro di
riferimento: ogni anno trattiamo circa 150 nuovi casi. Il tour è fondamentale perché punta a
informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si
tratta di un tumore molto difficile da curare”. Seguire uno stile di vita sano è necessario per
ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno
risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno che
uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non
pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure
raccomandate”.
22-09-2014
(Sito della prima fondazione che unisce medici e pazienti, presieduta dal prof. Francesco Cognetti) http://www.insiemecontroilcancro.net/notizia.php?ID=519
Tumore del pancreas, 750 nuove diagnosi all'anno in Toscana.
Pisa è in prima fila per sostenere la prevenzione
Pisa, 22 settembre 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno oltre 750 persone in Toscana, 12mila in Italia. È una
forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe
interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea:
creiamo informazione”, che tocca oggi Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione
“Insieme contro il cancro” in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento, ogni anno trattiamo
circa 150 nuovi casi – afferma il prof. Alfredo Falcone, Direttore U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, dell’AOU Pisana –. Il
tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante
quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di
cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta
equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro
fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure
raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa
possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla
prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Il nostro centro ha due aspetti caratterizzanti:
la chirurgia robotica, con cui abbiamo operato circa 200 pazienti, risultando leader in Europa e nei primi tre al mondo –
afferma il prof. Ugo Boggi, Direttore U.O. di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico, AOU Pisana –. Inoltre,
abbiamo la maggior esperienza internazionale (500 casi) di resezioni del pancreas associate a resezione vascolare (porta,
vena mesenterica, arteria epatica, arteria mesenterica, tripode celiaco). Ma se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e
provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare innanzitutto la collaborazione con altri specialisti:
l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi.
Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la
storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e
dibattito è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie
anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più
un ‘male incurabile’ – aggiunge il dott. Andrea Salvetti, Presidente SIMG Grosseto –. Ma l’operazione culturale non si può
fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che
coinvolge anche i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti oncologici. Si deve riuscire a cogliere i primi
segnali di malattia, per indirizzare precocemente gli assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management
delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO,
AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Angelo Pomicino,
dell’Associazione Oncologica Pisana ‘P. Trivella’ – e la nostra Associazione si è sempre impegnata nel campo della prevenzione
e dell’informazione attiva e mirata al sano stile di vita. Questa è l’occasione per una vera e propria chiamata alle armi, in
stretta collaborazione con le Istituzioni, le altre Associazioni ed il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente
segnando importanti passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega il dott. Enrico
Vasile, U.O. Oncologia Medica 2 Universitaria, AOU Pisana –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il
nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della
mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nanomedicina rappresenta una
nuova arma contro il tumore pancreatico – conclude il prof. Falcone –, consentendo di prolungare la sopravvivenza di pazienti
con metastasi diffuse. Ci auguriamo quindi che il nab-paclitaxel possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa
nuova indicazione”.
Ilritrattodella
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IL
ritratto
DELLA
sa ute
SALUTE
Il quotidiano della prevenzione dal tuo medico di famiglia
ANNO III, NUMERO 172
Consulenza
scientifica
HEALTHY FOUNDATION
Con il patrocinio di
Presidenza
del Consiglio
dei Ministri
NEWS
MARTEDÌ
23
SOCIETÀ ITALIANA
DI MEDICINA GENERALE
CERCACI SU
SETTEMBRE 2014
HEALTHY FOUNDATION
A PISA QUINTA TAPPA DI “PANCREA”, IL TOUR NAZIONALE VOLUTO DA AIOM, ICC, SIMG E AIMAC
Oncologi e medici di famiglia scendono in campo per
la prevenzione dei tumori
Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in
merito e il 97% non ne ha mai
parlato con il proprio medico di
famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono
i dati del sondaggio sul tumore
del pancreas promosso dalla
campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo
BENESSERE IN TAVOLA
Uva, mele e mirtilli:
la frutta nemica
del diabete
È ormai risaputo che gli zuccheri
sono i principali nemici di chi soffre
di diabete, ma cosa dire a proposito di quelli contenuti nella frutta? A
cercare di fare chiarezza su questo
punto è uno studio degli esperti
americani dell’Harvard School of
Public Health , che hanno analizzato
per la prima volta l’effetto esercitato
sul rischio di diabete dai singoli frutti, dimostrando che il consumo di
mirtilli, uva e mele aiuta a ridurre la
probabilità di sviluppare il diabete di
tipo 2, quello tipicamente associato
all’avanzare dell’età. I dati a disposizione sono stati utilizzati sia per
valutare l’effetto del consumo totale di frutta, sia quello di alcuni frutti
specifici: ne è emerso che mangiare
almeno 2 porzioni alla settimana di
mirtilli, uva e mele riduce del 23% il
rischio di diabete rispetto a quello
corso da chi ne mangia meno di una
porzione al mese. “I nostri risultati –
affermano i ricercatori – suggeriscono che alcuni frutti possono essere
particolarmente utili per ridurre il
rischio di diabete”.
informazione”, che ha toccato
ieri Pisa, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica
(AIOM) e dalla Fondazione “Insieme contro il cancro” in sette
Regioni e unica nel suo genere.
“Il nostro è un centro di riferimento – ha affermato il prof. Alfredo Falcone, Direttore Oncologia Medica dell’AOU Pisana – e
questo tour è fondamentale perché punta a informare la popolazione sulla prevenzione, particolarmente importante quando si
tratta di un tumore molto dif�icile da curare”. Nell’ambito della
campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi,
uno dedicato alla prevenzione
e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare
le diagnosi precoci e cambiare
la storia di questo tumore – ha
affermato il prof. Ugo Boggi, Direttore di Chirurgia Generale e
Trapianti, AOU Pisana – dobbia-
UN CUORE IN FORMA
mo rafforzare la collaborazione
con altri specialisti”. “Il 100%
degli abitanti della Penisola deve
sapere che oggi le neoplasie si
possono scon�iggere – ha aggiunto il dott. Andrea Salvetti,
Presidente SIMG Grosseto –. È
un processo che coinvolge anche
i medici di famiglia, perché ricevono quotidianamente pazienti
oncologici”. “La ricerca scienti�ica sta �inalmente segnando
importanti passi avanti contro
le neoplasie del pancreas – ha
spiegato il dott. Enrico Vasile,
Oncologia dell’AOU Pisana –. È
stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia,
il nab-paclitaxel, un farmaco che
sfrutta le più recenti scoperte in
ambito di nanotecnologia”.
L’ottimismo fa bene al nostro motore
Siete soliti pensare positivo? Avrete meno problemi di cuore! Gli ottimisti hanno maggiori probabilità di non soffrire di disturbi cardiovascolari,
rispetto a quelli che tendono a vedere il mondo attraverso lenti grigie e
dunque a non essere felici. È la tesi di uno studio statunitense pubblicato dalla rivista scientifica European Hearth Journal. I ricercatori hanno
seguito per dieci anni 862 uomini e 877 donne, misurando sia i fattori
di rischio per problemi cardiaci sia la tendenza a sintomi di depressione
o ostilità o al contrario a sentimenti positivi. Al termine della ricerca, è
stato dimostrato che chi non ha nessun atteggiamento positivo nei confronti della vita protegge ha il 22% in più di probabilità di ammalarsi di
chi ne ha poco, che a sua volta ha il 22% in più di probabilità di chi lo ha
moderato. Il motivo? Per prima cosa chi ha un atteggiamento positivo
ha periodi più lunghi di relax, e potrebbe avere una migliore regolazione
del sistema parasimpatico. Inoltre gli ottimisti recuperano prima dalle
forti condizioni di stress e sono meno inclini a riviverle.
Editore: Intermedia srl
Direttore responsabile: Mauro Boldrini. Amministratore unico: Sabrina Smerrieri
Consulenza Scientifica: Healthy Foundation
Registrazione presso il tribunale di Brescia n. 9/2012 del 26.04.2012
I VERO/FALSO DI
“TUTTI IN FORMA”
Il pilates è un
toccasana di benessere
Vero!
È una disciplina molto
consigliata e sicura. Non si suda,
non si fa troppa fatica, non si
rischiano infortuni. Nel giro di due
mesi poi si rimodella il corpo, specie
nei punti critici come pancia e glutei.
Ecco spiegato il suo successo. Le
calorie consumate sono poche e
l’obiettivo non è quello di bruciare
i grassi, ma di tonificare i muscoli
in modo armonico. Molti esercizi
si concentrano sugli addominali e
sulle gambe, ma non si usano pesi
e si lavora sempre in allungamento,
per migliorare l’elasticità, la postura,
la coordinazione e l’equilibrio.
Questa tecnica di fitness può
essere praticata
a qualsiasi età e
anche in presenza
di artrosi, mal di
schiena o malattie
cardiovascolari.
Quella che avete
letto è una sintesi di uno dei
320 “vero/falso” su
sport, alimentazione, equilibrio
psico-fisico, piccoli disturbi e molto
altro che trovate su “Tutti in forma”,
il primo volume realizzato da “Il Ritratto della salute” con Giunti Editore
e la consulenza scientifica di Healthy
Foundation. Potete trovarlo nelle
librerie di tutta Italia e, per la prima
volta, anche nelle oltre 500 farmacie
del network Apoteca Natura e negli
Autogrill!
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