ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 Scheda-Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica ai sensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014 ISTITUZIONE SCOLASTICA PROPONENTE Denominazione Codice meccanografico Istituto di Istruzione Superiore – Istituto Polivalente “L. Einaudi” di Senorbì Catd050003 Recapito Contatti ufficiali Tel/Fax: E-mail: Cognome e nome: Referente Qualifica: Tel. E-mail: Piazza del Popolo – Senorbì – Cagliari 0709808623-0709808635 – 0709809123 [email protected] Ignazio MARRAS Dirigente Scolastico 0709808623 [email protected] ELENCO DELLE EVENTUALI SCUOLE IN RETE (ESCLUSA LA SCUOLA PROPONENTE / CAPOFILA) n. Codice meccanografico Denominazione DIRIGENTE SCOLASTICO 1. 2. 3. 4. 5. 6. ELENCO DEGLI EVENTUALI PARTNER COINVOLTI NEL PROGETTO n. 7. 8. DENOMINAZIONE Ragione sociale RAPPRESENTANTE LEGALE DIRETTORE CENTRO DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE DELL’EDUCAZIONE MATEMATICA (CRSEM) C/O DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E INFORMATICA DELL’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI CENTRO DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE DELL’EDUCAZIONE MATEMATICA PROF.SSA MARIA POLO ASSOCIAZIONE FAMIGLIE “DOPO DI NOI” ASSOCIAZIONE FAMIGLIE “DOPO DI NOI” PRESIDENTE SIG. ANTONINO STROSCIO 9. COOPERATIVA SOCIALE “PASSAPAROLA” ONLUS COOPERATIVA SOCIALE “PASSAPAROLA” PROF. PIER GAVINO SECHI PRIORITÀ DEGLI INTERVENTI [INDICARE ALMENO DUE PRIORITÀ] X PREVENZIONE DEL DISAGIO CAUSA DI ABBANDONI SCOLASTICI X RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA Dati di cui all’allegato A del DM 16 gennaio 2014 N. assoluto % su totale alunni CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA TOTALE ALUNNI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA (O DELLA RETE) – Biennio 2012-13 298 ALUNNI NEO IMMGRATI (DA MENO DI SEI MESI) / ALUNNI IMMIGRATI DI PRIMA GENERAZIONE 4 ALUNNI ROM, SINTI O CAMINANTI / ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ (CON DOCENTE DI SOSTEGNO) 5 1 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 ALUNNI FREQUENTANTI SCUOLA IN CARCERE / ALUNNI FREQUENTANTI SCUOLA IN OSPEDALE O DOMICILIARE 1 ALUNNI FREQUENTANTI I CPIA (GIÀ CTP) / DATI RELATIVI AL RENDIMENTO DEGLI ALUNNI – A.S. 2012-13 PERCENTUALE NON AMMESSI ALLA CLASSE SUCCESSIVA – Giugno 2013 23,7% PERCENTUALE INTERRUZIONI DI FREQUENZA (FORMALIZZATE E NON) 3% PERCENTUALE ALUNNI CON GIUDIZIO SOSPESO – Giugno 2013 33% PERCENTUALE DI RIPETENZE – Giugno e Settembre 2013 27,2% PERCENTUALE DI DEBITO FORMATIVI – Giugno 2013 45% PERCENTUALE DI CLASSI CON UN PUNTEGGIO INVALSI DI ITALIANO ALMENO 2 PUNTI AL DI SOTTO DELLA MEDIA REGIONALE (SPECIFICARE DI QUALE LIVELLO SCOLASTICO: 2ª PRIMARIA; 5ª PRIMARIA; 1ª SEC. 1° GRADO; 3ª SEC. 1° GRADO; 2ª SEC. 2° GRADO E L’A.S. AL QUALE SI RIFERISCONO I RISULTATI CONSIDERATI) 28,6% (CLASSE CONSIDERATA: SECONDA A.S. 2012/2013) N. TOTALE ASSENZE A.S. 2012-2013 10333 N. SANZIONI DISCIPLINARI A.S. 2012-2013 42 CARATTERISTICHE DEL CONTESTO TERRITORIALE (*) INDICATORE 1: NUMERO ELEVATO DI NUCLEI FAMILIARI CON PROBLEMI NEI RAPPORTI INTERPERSONALI TRA CONIUGI E TRA GENITORI E FIGLI INDICATORE 2: CARENZA DI SERVIZI SPECIFICI PER LA FAMIGLIA IN PARTICOLARE NEL RAPPORTO ADOLESCENTI-GENITORI INDICATORE 3: PERSISTENTI E RIPETUTE RICHIESTE DI AIUTO ECONOMICO POTENZIALI CAUSE DI EMARGINAZIONE SOCIALE (*) SCEGLIERE FINO A UN MASSIMO DI TRE INDICATORI CHE SI RITENGONO SIGNIFICATIVI PER QUANTIFICARE IL RISCHIO DI DISPERSIONE SCOLASTICA DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO FINALITA’ E OBIETTIVI L’Istituto “L. Einaudi” di Senorbì, nel corso degli anni, ha aderito a progetti nazionali e locali, ha sviluppato varie attività extrascolastiche, ha dato vita ad iniziative culturali, artistiche e sportive, ha organizzato conferenze, ha attivato progetti PON, POR e IFTS di interesse rilevante per tutto il territorio, ha stretto collaborazioni con Università e Associazioni di volontariato, ha manifestato sensibilità ai Bisogni Educativi Speciali (BES) degli studenti, ha cercato di mantenere uno stile di vita scolastica il più possibile aderente alle esigenze formative dei giovani del territorio di utenza (Trexenta-Gerrei) costituito dai comuni di Barrali, Gesico, Goni, Guamaggiore, Guasila, Mandas, Nuraminis, Ortacesus, Pimentel, Samatzai, San Basilio, Sant'Andrea Frius, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli e negli ultimi anni anche di Silius, San Nicolò Gerrei e di Villasalto, che sono territorialmente più distanti. Il progetto proposto rispetta pienamente le finalità individuate nell’art. 1 del DM 87/2014, in quanto mira da un lato alla riduzione degli abbandoni nel corso dell'anno scolastico e nel passaggio da un anno scolastico all'altro, delle ripetenze e dei debiti formativi (nelle discipline fondamentali quali Italiano, Matematica e Inglese), dei giorni di assenza e delle sanzioni disciplinari, dall’altro all’aumento del livello delle competenze in matematica e lettura che, come risulta dagli esiti delle rilevazioni condotte dell’INVALSI, è basso. Le priorità dell’intervento sono le prime due elencate nell’art. 2 del succitato DM: a) prevenzione del disagio causa di abbandoni scolastici; b) rafforzamento delle competenze di base. Gli obiettivi specifici sono pertanto i seguenti: 1. favorire la piena inclusione scolastica degli studenti rimuovendo gli ostacoli che impediscono il successo negli studi, incrementando l’autostima e la fiducia in se stessi, sviluppando una maggiore consapevolezza dei propri limiti e delle proprie risorse; 2. favorire la crescita dello studente come persona inserita in ambienti collettivi: famiglia, scuola, società, mondo del lavoro. 3. migliorare nello studente le capacità di relazione, socializzazione, comunicazione e organizzazione nei vari contesti in cui è chiamato ad operare; 4. raggiungere un più adeguato livello di preparazione nelle discipline di base; 5. coinvolgere gli studenti alla vita della scuola in modo più partecipato attraverso le Assemblee di Classe e di Istituto; 6. coinvolgere le famiglie nel percorso educativo-formativo scolastico dei loro figli. Il progetto persegue le finalità e gli obiettivi suddetti attraverso attività didattiche di sostegno e di recupero, anche di tipo laboratoriale; in particolare queste ultime saranno scelte fra quelle di maggior interesse per i giovani, sulla base dell’esperienza maturata dall’Istituto con il Piano dell’Offerta Formativa (POF) degli ultimi anni scolastici nelle varie occasioni che hanno visto i nostri studenti 2 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 protagonisti in qualità di guide e animatori (peer-tutor) di laboratori interattivi rivolti ad altri studenti; i laboratoriali ed i loro exibit hanno dimostrato sono attività nelle quali vengono mobilitate sia le competenze di base, in termini di risultati di apprendimento al termine del percorso scolastico nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, sia le competenze chiave di cittadinanza attiva in accordo con le Raccomandazioni dell’Unione Europea. La peculiarità del progetto è che le attività proposte sono svolte con metodologie: a. integrative, rispetto alla didattica curricolare; b. innovative, sia per i contenuti disciplinari (per esempio il Laboratorio di Robotica Educativa) che per le metodologie (per esempio il Laboratorio di Modellizzazione Matematica, studenti con il ruolo di peer-tutor con la supervisione del docente); c. inclusive, per la particolare sensibilità nei confronti degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) grazie anche alla Funzione Strumentale per l’inclusione e al Dipartimento per il Sostegno inseriti nel POF a partire dal corrente anno scolastico; d. collaborative, grazie a partners quali: Centro di Ricerca e Sperimentazione dell’Educazione Matematica (CRSEM) del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari; Associazione Famiglie “Dopo di noi”; Cooperativa sociale “Passaparola” Onlus. Il progetto prevede momenti di autovalutazione e autoriflessione da parte degli studenti attraverso questionari da compilare periodicamente, consentendo il controllo dell’andamento delle attività, sia in termini di apprendimento che di soddisfazione. In particolare si prevede l’autovalutazione e autoriflessione su: partecipazione e interesse degli studenti; autonomia degli studenti nell’uso di strumenti specifici; la modalità di svolgimento delle attività e delle verifiche; il rapporto di interscambio docente-discente e viceversa discente-docente; le competenze acquisite. L’istituto svolgerà in modo autonomo il monitoraggio e la valutazione del progetto attraverso schede di osservazione somministrate periodicamente ai diversi partecipanti nelle varie fasi del progetto. Il monitoraggio verrà svolto: in itinere per confermare, integrare e/o modificare le strategie in corso; finale per una valutazione complessiva. Indicatori usati nel monitoraggio saranno: percentuale di partecipanti; registrazione delle frequenze dei singoli beneficiari; gradimento da parte dei beneficiari del servizio erogato (rapporti interpersonali, comunicazione, didattica, qualità, utilità). materiali forniti, interventi didattici, grado di acquisizione delle conoscenze e competenze, percorso formativo generale, materiali prodotti, assolvimento degli incarichi assegnati, capacità di lavorare in team. I risultati dell’attività monitoraggio e valutazione, rappresentati in forma di tabelle e grafici, saranno comunicati al collegio dei docenti, a studenti, genitori e docenti coinvolti nel progetto, ai partners con i quali si è collaborato, e saranno pubblicati nel sito istituzionale della scuola. ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA’ Tipologia A (gruppi) – Interventi sulle competenze di base Da due anni scolastici l’Istituto somministra, nel primo mese di scuola, nelle prime classi, nell’ambito delle attività di accoglienza, dei Test d’ingresso di Italiano e Matematica, del tipo prove-INVALSI, allo scopo di individuare gli studenti con scarsi prerequisiti scolastici ed indirizzarli ad attività di ri-allineamento; a partire da quest’anno scolastico prove simili sono somministrate per classi parallele del 1° biennio anche nel mese conclusivo del 1° e d el 2° quadrimestre. L’elaborazione dei risultati di tali prove ha evidenziato la necessità di intervenire in modo sistematico con attività di recupero, in Italiano e Matematica, mirate rafforzamento delle competenze di base. Inoltre, considerando che durante il percorso scolastico gli studenti manifestano difficoltà nell’apprendimento della lingua Inglese e al termine del quinquennio saranno chiamati a sostenere una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL) è fondamentale intervenire già nel 1° biennio nel recupero di tale disc iplina. Sulla base dei risultati degli scrutini intermedi e/o finali, dei test d’ingresso e/o in itinere, delle situazioni problematiche di frequenza scolastica e andamento disciplinare, si prevede di individuare gli studenti a rischio di abbandono, ripetenza o elevato numero di debiti formativi, sui quali intervenire per il rafforzamento delle competenze di base; l’intervento didattico (nelle discipline Italiano, Matematica, Inglese) sarà supportato da una adeguata azione di ri-motivazione allo studio finalizzata al miglioramento nella frequenza scolastica e nell’andamento disciplinare e all’acquisizione di un adeguato metodo di studio. Per armonizzare gli interventi di sostegno e recupero svolti sui gruppi di studenti si prevedono incontri periodici con i formatori. L’intervento sarà organizzato in orario scolastico e/o extrascolastico e prevede attività differenziate in funzione dei bisogni dei ragazzi coinvolti: Sostegno allo studio: all’interno dei gruppi, una particolare attenzione viene prestata a quei soggetti che presentano fragilità o disturbi dell'apprendimento e che necessitano di un sostegno educativo continuativo e significativo; in tal modo si desidera aiutare gli studenti che, nonostante l'impegno, hanno maggiori difficoltà nello studio perché faticano a seguire i tempi di apprendimento pianificati dalla scuola; un accompagnamento adeguato può permettere loro di ambire al successo scolastico, evitando la perdita di fiducia in se stessi, la demotivazione allo studio, alterazioni del comportamento (dalla chiusura in se stessi a manifesto egocentrismo). Metodologia di studio: perseguendo l’obiettivo di insegnare ai ragazzi un metodo di studio da fare proprio e padroneggiare nelle ore di studio individuale, verranno svolti gruppi di metodo di studio con l’obiettivo di incentivare la partecipazione attiva di ogni studente e lo sviluppo di una maggiore consapevolezza dei propri limiti e risorse; i gruppi di studio sono rivolti agli studenti che presentano difficoltà scolastiche, offrendo un concreto aiuto nell’acquisizione di un metodo di studio adeguato e nello svolgimento dei compiti. Recupero disciplinare: in Italiano, Matematica, Inglese, mediante metodologie didattiche che privilegiano la pratica anche grazie alle nuove tecnologie informatiche ormai in dotazione in ogni aula dell’Istituto: PC con collegamento in Internet e LIM; Incontri periodici con i docenti dei Consigli di Classe e le famiglie: si prevede di organizzare incontri periodici (almeno tre: all’avvio, in itinere e alla fine) con i docenti dei Consigli di Classe degli studenti coinvolti e con le loro famiglie per 3 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 condividere la programmazione delle attività, stabilire metodologie, individuare strumenti con l’obiettivo principale di far maturare senso di responsabilità nei ragazzi coinvolti. Il dettaglio del Modulo Organizzativo, descritto nella relativa tabella, ai fini dell’impegno pomeridiano scolastico, a livello di docenti e collaboratori scolastici, sarà il seguente: 6 gruppi di 10 studenti ciascuno per un totale di 60 studenti coinvolti; 3 gruppi distribuiti su 2 giorni per 2 ore per un totale di 4 ore; ugualmente per gli altri 3 gruppi; quindi un totale di 8 ore la settimana: - a.s. 2013/14: 6 settimane di cui 2 nel mese di Aprile e 4 nel mese di Maggio, per un totale di 48 ore; - a.s. 2014/15: 9 settimane di cui 4 nel mese di Ottobre, 4 nel mese di Novembre e 1 nel mese di Dicembre, per un totale di 72 ore; complessivamente l’intervento impegnerà la scuola nel pomeriggio per 15 settimane per un totale di 120 ore; 4 ore settimanali di docenza per un gruppo: - nel periodo a.s. 2013/14 si prevedono 6 settimane, quindi 24 ore per 1 gruppo con un totale di 144 ore di docenza per i 6 gruppi; - nel periodo a.s. 2014/13 si prevedono 9 settimane, quindi 36 ore per 1 gruppo con un totale di 216 ore di docenza per i 6 gruppi. Tipologia B (platea) – Laboratori di attività culturali, artistiche, sportive o ricreative L’Istituto, con il Piano dell’Offerta Formativa, ha maturato esperienza di attività laboratoriali di vario tipo (Informatica, Matematica, Chimica, Disegno AutoCAD, Modellazione, Fotografia, Musicali, Teatrale, Sportivo), anche in collaborazione con esperti esterni, svolte con successo e soprattutto soddisfazione degli studenti che vi hanno partecipato, come protagonisti attivi, anche in qualità di guide e animatori (peer-tutor), a volte insieme ai loro compagni diversamente abili, con autentico spirito di collaboratività ed inclusività. I laboratori sono un supporto fondamentale per offrire ai giovani demotivati, con scarsa capacità di attenzione e concentrazione, la possibilità di scoprire nuove competenze e abilità; infatti la risposta immediata ad attività di tipo pratico è sempre stata una crescita dell'autostima e, di conseguenza, una maggior fiducia nel futuro e il desiderio di rimettersi in gioco. Questi laboratori sono proposti nel progetto, proprio perché fortemente richiesti dagli studenti, sono rivolti ovviamente solo al 1° biennio, ma prevedono la partecipazione anche di alcuni studenti del triennio, selezionati fra i più motivati e meritevoli, con il ruolo di peer-tutor con la supervisione del docente, metodologia che sta riscuotendo successo anche nelle scuole. Si è consapevoli di proporre nel progetto un lungo elenco di attività laboratoriali, ma, come detto sopra, sono quelle che riscuotono maggiore interesse e soddisfazione negli studenti; pertanto si prevede all’avvio del progetto, di somministrare agli studenti un questionario di gradimento delle attività laboratoriali, coinvolgendo anche i loro rappresentanti di Classe e di Istituto, allo scopo di selezionare quelli di maggiore interesse che verranno realizzati compatibilmente con il monte ore previsto nel progetto e con le risorse finanziarie richieste. Le produzioni dei laboratori che verranno attivati potranno tornare utili ai fini della partecipazione a seguenti iniziative: Festival Scienza 2014: l’Istituto Einaudi ha partecipato al Festival Scienza 2013 con gli exibit dei Laboratori di Modellizzazione Matematica, Robotica Educativa e Chimica durante i quali gli studenti hanno svolto il ruolo di tutor (guide, animatori). giornate “Scuola aperta” in occasione della promozione dell’Istituto nell’a.s. 2014/15, ai fini dell’orientamento in entrata, rivolta agli studenti della scuola media: l’Istituto Einaudi ha organizzato nell’anno scolastico precedente exibit di diversi laboratori svolti direttamente dai nostri studenti alle scuole medie in visita: Modellizzazione Matematica, Robotica Educativa, Chimica, Disegno AutoCAD, Costruzioni e Topografia, Giochi di abilità in palestra. Alcune attività laboratoriali proposte nel progetto rientrano nella attività curricolare, in quanto necessarie per l’acquisizione delle competenze di base e di cittadinanza attiva, ma la necessità di svolgerle nel pomeriggio è dovuta all’esigenza degli studenti di effettuare simulazioni delle gare e/o degli exibit (p.es. i laboratori di simulazione di gare ed esami, di partecipazione al Festival Scienze e alla promozione dell’Istituto); altre attività laboratoriali invece (per esempio il teatro, i giochi sportivi, gli scacchi) possono essere svolte soltanto in orario extracurricolare poiché si pensa, come da tradizione nell’Istituto per ciò che riguarda le attività proposte per l’antidispersione e l’inclusività, di coinvolgere studenti provenienti da classi e indirizzi di studi differenti; quest’ultima peculiarità del l’Istituto, avendo quattro diversi indirizzi di studi (Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, Costruzioni, Ambiente e Territorio, Amministrazione, Finanza e Marketing con l’articolazione Sistemi Informativi Aziendali e Turismo) risulta essere una ricchezza che si vuol sfruttare in progetti di questo tipo. Il Modulo Organizzativo, descritto nella relativa tabella, ai fini dell’impegno pomeridiano scolastico, a livello di docenti e tecnici di laboratorio, sarà di 100 ore complessive. ELENCO DEI LABORATORI Rally Matematico Transalpino e Laboratorio di Modellizzazione Matematica Il Rally Matematico Transalpino (RMT) è una gara internazionale, su base regionale, istituita dalla Association Ralle Mathématique Transalpin (ARMT), per la risoluzione di problemi di Matematica da parte dell’intera classe; si svolge durante l’anno scolastico attraverso due prove qualificazione di Istituto ed una prova finale per la qualificazione regionale; l’obiettivo principale è coinvolgere studenti e docenti in un’attività nuova e stimolante, in grado di coniugare vecchie e nuove competenze, al fine di motivare i giovani all’apprendimento della Matematica, il tutto all’interno di una cornice giocosa e competitiva dove la cosa veramente importante rimane in assoluto il partecipare piuttosto che il vincere, a tutto vantaggio delle possibili occasioni di incontro e di scambio culturale tra studenti e docenti al di fuori della solita routine scolastica. I problemi utilizzati nel Rally sono frutto di un’ampia collaborazione internazionale tra insegnanti, formatori e ricercatori, sono stati proposti a centinaia di classi, dalla 3a della scuola primaria al 1°biennio di quella super iore, e le risposte sono state oggetto di numerose analisi di tipo didattico ( http://www.armtint.org ). Nella scuola delle competenze i problemi del Rally sono adatti ad essere utilizzati per una metodologia innovativa e inclusiva di apprendimento-insegnamento di Laboratorio di Modellizzazione Matematica (LMM): per lo studente, la possibilità di manipolare oggetti modifica il suo rapporto con il problema (“… si tocca con mano la Matematica …” – Guida ai Laboratori di Risoluzione dei Problemi con Materiale, François Jaquet – ARMT), rende la ricerca della soluzione più piacevole e più rapida, facilita i tentativi e libera la mente dalla paura dell’errore; per il docente, partendo dalla semplice manipolazione di materiale si costruiscono i saperi matematici, si individuano gli sviluppi didattici anche in modo interdisciplinare, e si mobilitano sia le competenze di base che le competenze chiave, 4 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 perché la metodologia prevede il lavoro individuale, la discussione collettiva, la messa in comune della soluzione; per i contenuti, relativi agli argomenti di “Aritmetica, Algebra, Logica, Combinatoria e Geometria”, perfettamente allineati agli ambiti “Algebra, Spazio e Figure, Relazioni e Funzioni, Dati e Previsioni” previsti dalle Indicazioni Nazionali e dalle prove INVALSI. A partire dall’anno scolastico 2012/13 il LMM è stato sperimentato in alcune classi dei docenti che hanno partecipato ad uno specifico corso di formazione tenuto da Prof.ssa Maria Polo, docente di Didattica della Matematica presso la Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari, Direttore del CRSEM, e dal Prof. Sandro Deplano, referente della sezione di Cagliari del RMT; l’exibit di alcuni laboratori è stato svolto, in occasione di “Scuola Aperta 18-19-20 Dicembre 2012”, nell’ambito della promozione dell’Istituto, in modo diretto ed attivo dagli studenti dagli studenti, in qualità di peer-tutor, verso i visitatori delle terze medie invitate. Anche nel corrente anno scolastico 2013/14 il LMM è svolto in alcune classi, regolarmente inserito nella Programmazione Didattica curricolare del docente coinvolto, e gli studenti, anche i disabili coinvolti, hanno svolto l’exibit di alcuni laboratori in occasione della partecipazione dell’Istituto al Festival Scienza 2013 tenutosi nel mese di Novembre. Si svolgono 33 ore in orario curricolare (1h/sett per tutto l’a.s.) e si prevedono complessivamente 12 ore pomeridiane solo per la simulazione delle gare. Laboratorio di Robotica Educativa I Robot fanno parte della nostra vita quotidiana ormai da anni, a partire dagli elettrodomestici fino ad arrivare agli strumenti più sofisticati utilizzati dalla NASA in ambito aereospaziale; posseggono al loro interno dispositivi elettronici programmabili in grado di eseguire il loro compito in maniera autonoma e il loro utilizzo in ambito didattico aiuta lo sviluppo di attitudini creative negli studenti, nonché la loro capacità di comunicazione, cooperazione e lavoro di gruppo. Nella scuola delle competenze un Laboratorio di Robotica Educativa trova la sua valenza per una molteplicità di aspetti: costruire e programmare robot significa mettere in moto la propria creatività, imparare a condividere, a collaborare, imparare a comunicare, significa imparare insieme all’insegnante che ricercherà le soluzioni insieme ai propri allievi; crescere come “cittadini attivi” pronti a usare le tecnologie e a non essere usati dalle macchine (come spesso succede con telefonini, computer). Nell’anno scolastico 2012/13 il Laboratorio è stato sperimentato internamente all’Istituto, coinvolgendo studenti del triennio del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, e l’exibit delle attività è stato svolto in occasione di “Scuola Aperta 18-19-20 Dicembre 2012”, nell’ambito della promozione dell’Istituto, realizzato in modo diretto ed attivo dagli studenti dell’Istituto verso i visitatori delle terze medie invitate. Nel corrente anno scolastico 2013/14 il Laboratorio è stato riproposto coinvolgendo studenti e docenti appartenenti a diversi indirizzi dell’Istituto, Liceo, Programmatori-Mercurio e Sistemi Informativi Aziendali, che hanno nel loro percorso formativo curricolare l’Informatica, ed il suo exibit è stato sperimentato per la prima volta in una scuola primaria, che si è resa disponibile con le classi terza, quarta e quinta e successivamente al Cagliari Festival Scienza 2013 tenutosi nel mese di Novembre. Si prevedono complessivamente 25 ore in orario extracurricolare da svolgere nell’anno scolastico 2014/15. Laboratorio didattico “Viaggio dentro il Computer e dintorni” La proposta nasce da una sempre più pressante esigenza di interdisciplinarietà. Gli studenti infatti, nel corso degli anni hanno manifestato una sempre maggiore incapacità nel riorganizzare le conoscenze apprese, effettuando i collegamenti necessari che permettono di acquisire una visione d’insieme del sapere, sia esso scientifico o umanistico. Pertanto si è pensato di promuovere lo sviluppo di tale capacità, proponendo un progetto che coinvolga in primo luogo due discipline, l’Informatica e l’Inglese, ma che miri a sviluppare competenze trasversali e che possa essere d’aiuto nella motivazione degli studenti. Inoltre tale percorso si prefigge come obiettivo principale quello dell’inclusione degli alunni con BES. Si vuol sviluppare un percorso dove gli studenti partono dall’analizzare l’hardware del computer fino ad arrivare ad affrontare tematiche riguardanti l’utilizzo consapevole di esso (affrontando temi quali la sicurezza in rete, l’ergonomia, ecc..); il tutto mediante un percorso virtuale (presentazione multimediale) affiancato da un percorso reale (realizzato con pannelli in cui vengono fissati i componenti hardware corredati da didascalie con spiegazione della funzione di ciascuno di essi), entrambi i percorsi saranno realizzati nelle triplici lingue: Italiano, Inglese, Sardo. In particolare, con questa attività si prevede che gli studenti: o sappiano operare collegamenti tra le varie discipline per ottenere una visione d’insieme; o acquisiscano capacità di analisi e sintesi e le competenze necessarie per costruire una conoscenza autonoma; o sappiano utilizzare in modo consapevole le nuove tecnologie perché se da un lato i nostri ragazzi vengono definiti “nativi digitali” per la facilità con cui utilizzano le tecnologie in particolare cellulari, tablet, Playstation e smartphone e quindi li considerano elementi assolutamente ovvi e naturali della propria esistenza, dall’altro sempre più in questi ultimi anni si stanno trasformando in fruitori delle tecnologie senza avere una reale competenza informatica; o sappiano valorizzare le loro radici mediante l’utilizzo della lingua Sarda. Si prevede di svolgere l’intero percorso tra i mesi di Febbraio e Maggio, prevalentemente in orario curricolare, per una classe prima del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate in cui è presente un alunno con BES, affetto da disturbo dello spettro autistico. Le metodologie individuate sono le seguenti: brevi lezioni frontali con supporto di slide, filmati tramite la LIM; didattica laboratoriale: - lavoro in piccoli gruppi: ciascuno studente condividerà la propria ricerca con il gruppo di lavoro di cui farà parte (si prevedono piccoli gruppi di 3-4 studenti suddivisi per temi); - con lo stesso approccio cooperativo, ciascun gruppo utilizzerà la LIM per preparare una presentazione (con appositi software es. PowerPoint); - è previsto l’utilizzo dei libri di testo in adozione con integrazioni da parte del docente e degli studenti, che in questo modo contribuiranno alla costruzione della loro stessa conoscenza; - sarà prodotto del materiale appositamente adattato, allo scopo di facilitare l’apprendimento di alunni con BES; si utilizzeranno delle mappe concettuali sia per schematizzare gli argomenti trattati, che per evidenziare le connessioni logiche tra questi, gli studenti saranno guidati nel realizzare cartelloni e anche, dove possibile, produrre delle presentazioni multimediali; didattica laboratoriale ed extrascolastica: sarà promosso l’utilizzo del servizio web Bitstrips for school, mediante il quale ogni alunno potrà creare il proprio avatar e esso accompagnerà l’ipotetico viaggiatore nel viaggio attorno al Computer; raccontare storie e mettere in atto narrazioni è uno dei modi più potenti per imparare e far imparare e l’utilizzo di un software di facile utilizzo, oltre che conosciuto ai più perché utilizzato in “ambiente Facebook”, può essere un potente alleato 5 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 per l’insegnante nella trasposizione del sapere; inoltre è un ambiente che può facilitare l’apprendimento per i soggetti autistici o più in generale con disabilità. Si pensa di coinvolgere nell’attività pomeridiana diversi studenti con BES presenti in Istituto con i rispettivi docenti di sostegno ed eventualmente gli educatori già presenti nelle ore curricolari. Si prevede di svolgere 20 ore in orario curricolare e 10 in orario extracurricolare nell’anno scolastico 2013/14. Laboratorio “La Chimica in casa” La Chimica, quale disciplina scolastica, non ha mai avuto grande successo tra gli studenti, e a dire il vero, neppure presso l’uomo comune. Per i primi è sempre stata difficile, per il secondo sinonimo di inquinamento. Ancora oggi, nonostante si vada sempre più verso una “chimica verde” che non inquina, che risana, che migliora le condizioni di vita, è difficile convincere l’uomo comune che la chimica fa parte della Natura, che senza di essa non potremmo vivere (noi stessi siamo un insieme di reazioni chimiche), non potremmo curarci e godere degli strumenti di alta tecnologia. Si ritiene quindi necessario porre le basi per una “conoscenza chimica” almeno fin dai primi anni della scuola secondaria prediligendo il metodo laboratoriale atto a sviluppare la manualità e la capacità di osservare i fenomeni che avvengono intorno a noi per imparare a descriverli e, sfruttando la curiosità degli studenti, guidarli a formulare ipotesi e trovare soluzioni. Negli studenti che frequentano il 1° biennio della scuola secondaria superiore sono forti ancora i pregiudizi prima descritti ed è spesso evidente la mancanza di un approccio sperimentale allo studio della Chimica. Sono questi i due fattori che si ritiene siano maggiormente responsabili, oltre ad una limitata abitudine al lavoro sistematico, dell’insuccesso che si rileva in “Chimica” alla fine del 1° quadrimestre e che scoraggia lo studente durante la fase di “recupero”. Destinatari Tutti gli studenti del 1° biennio dell’I.I.S. “L. E inaudi” i cui docenti di Scienze Integrate (Chimica) abbiano rilevato insufficienze, anche non gravi nella suddetta disciplina e/o con insuccesso scolastico per i quali sia necessaria una ri-motivazione allo studio. Finalità didattiche generali Favorire i rapporti e gli scambi tra le diverse classi del biennio; Migliorare la qualità dell'istruzione aumentando le capacità progettuali e organizzative dei docenti e degli studenti; Sviluppare la consapevolezza della pervasività della Chimica nella nostra vita quotidiana; Implementare le capacità operative attraverso l'utilizzo delle TIC in generale e nello specifico disciplinare; Accrescere le conoscenze nelle materie curricolari; Familiarizzare con l'uso dell'inglese (perché non anche francese, tedesco e spagnolo?). Obiettivi specifici Impossessarsi delle metodologie della ricerca; Acquisire e/o migliorare le tecniche laboratoriali; Imparare ad assumere atteggiamenti responsabili nella gestione e cura del proprio corpo; Imparare ad assumere atteggiamenti responsabili nella gestione e cura dell’ambiente; Acquisire capacità critica nei confronti dei consumi alimentari e non; Saper riflettere sui condizionamenti della pubblicità (parole, immagini, situazioni ecc.); Saper leggere l’etichetta di un prodotto commerciale; Imparare a conoscere una serie di reazioni chimiche utili per la prevenzione degli incidenti domestici; Realizzare una presentazione multimediale del lavoro svolto e proporla ad altri studenti. Argomenti di studio • Stili di vita, con particolare riferimento al consumo di prodotti per l’igiene personale e della casa; • Stili di vita, con particolare riferimento al consumo di alimenti e bevande (alcol) • Composizione degli alimenti • Le etichette dei prodotti commerciali; • Composizione e azione dei detergenti. Metodologie PRIMA FASE - Ricerca su i vari argomenti con metodi tradizionali e tramite navigazione; - Lezioni di preparazione alle visite guidate; - Scambio tra i diversi gruppi impegnati in aree di approfondimento diverse; - Esercitazioni sulla composizione di documenti multimediali; SECONDA FASE - Selezione dei materiali e dei documenti - Realizzazione di semplici ipertesti - Realizzazione di un elaborato comune - Comunicazione ai propri pari con una serie di conferenze e attraverso il giornalino scolastico; - Attività di ricerca e riconoscimento analitico dei componenti di alcuni prodotti commerciali di largo consumo (attività di laboratorio specifica su: ricerca di nutrienti negli alimenti; azione dei diversi detergenti; preparazione di un sapone e di un detersivo biologico per piatti; ricerca di soluzioni per alcuni problemi pratici che possono presentarsi nella vita quotidiana. - Indagine sui consumi di prodotti commerciali per l’igiene personale o della casa e/o di prodotti alimentari, attraverso la preparazione e la distribuzione di un idoneo questionario e l’elaborazione dei dati così ottenuti; - Visite guidate presso un’azienda di produzione/confezionamento di prodotti alimentari o destinati all’igiene; - Realizzazione di un prodotto multimediale. Strumenti di controllo Per garantire la reale attuazione del progetto in tutte le sue fasi e la reale partecipazione delle utenze interessate, in un registro saranno riportate le attività svolte insieme ai nomi degli studenti eventualmente assenti. La valutazione finale del progetto avverrà attraverso la presentazione dei lavori svolti dagli studenti ai loro pari ma anche ad un pubblico esterno, adulto e non. Si prevede di svolgere 25 ore in orario extracurricolare. Laboratori artistici L'esperienza laboratoriale è in genere un supporto fondamentale per offrire ai ragazzi demotivati, con scarsa capacità di attenzione e concentrazione, la possibilità di scoprire nuove competenze e abilità; la risposta immediata a tali attività è infatti sempre una crescita dell'autostima e, di conseguenza, una maggior fiducia nel futuro e il desiderio di rimettersi in gioco. 6 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 In vari laboratori realizzati nell’Istituto in anni scolastici precedenti, gli studenti hanno imparato a prendere e a rispettare gli impegni, a rispettare le opinioni e il lavoro altrui, a interagire con i compagni, a scambiarsi le competenze, a superare gli ostacoli, ad accettare l’errore e trarne insegnamenti, a fare un confronto, ad evitare i pregiudizi, ad esprimere un giudizio critico ma costruttivo, ad accrescere il desiderio di nuove conoscenze, ad apprezzare e valorizzare le competenze, a apprezzare il lavoro di gruppo. Sulla base di questa convinzione e anche dell’esperienza maturata si propongono quattro distinti laboratori a carattere artistico da svolgere in orario extracurricolare: ceramica: ha la finalità di far conoscere un materiale versatile come l'argilla e le principali tecniche di manipolazione allo scopo di produrre un manufatto finito (per complessive 10 ore); disegno: fornirà i rudimenti della tecnica e il giusto approccio per riprodurre al meglio un soggetto dal vero con varie tecniche (per complessive 10 ore); fotografia: avrà lo scopo di stimolare una “visione creativa” della realtà attraverso inquadrature, tagli, effetti ottenuti mediante l'uso di uno strumento fotografico (per complessive 10 ore); musicale: come già riscontrato in precedenti esperienze, la pratica di uno strumento musicale si è rivelata un valido metodo contro il disagio giovanile, la dispersione scolastica e la ripetenza; negli anni scolastici precedenti vari corsi di chitarra e numerose giornate della musica organizzate dall’Istituto hanno insegnato agli studenti partecipanti, dei valori e dei comportamenti basilari nella vita e nei rapporti interpersonali; il laboratorio è costituito da un corso di chitarra per principianti (per complessive 20 ore) e la realizzazione di un festival musicale (per complessive 30 ore). Laboratori teatrale La pratica del teatro è un’attività formativa fondamentale poiché tende ad educare i giovani alla comunicazione, alla socializzazione e all’apprendimento delle nozioni riguardanti l’ambito artistico. L’intelletto viene sollecitato ad adattarsi alla situazione verosimile o fantastica richiesta; la psicomotricità viene interessata dalla mimica o dalle azioni attinenti alla scena da rappresentare. Si sviluppano il senso critico, la capacità di distinguere il bello dal brutto, il bene dal male, i valori dai disvalori. La rappresentazione teatrale, inoltre, ha un enorme effetto benefico sulla timidezza e sull’inibizione. Mediante la promozione dell’attività teatrale, è possibile avvicinare i giovani al teatro, non solo come fruitori, ma anche come protagonisti del “fare teatro” poiché, all’interno di tale attività, essi possono prendere coscienza del proprio mondo interiore e del rapporto con il proprio corpo, imparando ad esercitare un controllo sulle proprie emozioni, superando difficoltà ed insicurezza e spronandoli a potenziare le capacità creative. Oltretutto, l’attività teatrale facilita i rapporti interpersonali tra coetanei, mira a far sì che gli studenti stiano bene a scuola, si sentano protagonisti della loro formazione e della loro cultura e non costretti a portare il pesante fardello degli studi di cui talvolta non capiscono il senso né l’utilità. Si sottolinea il valore formativo del laboratorio teatrale in fatto di socializzazione e di autostima per superare certe forme di insicurezza e di introversione giovanili: una lezione gioiosa indimenticabile nel bagaglio di ricordi di ciascun allievo, anche quelli con BES. Si prevede la rappresentazione della commedia nel dialetto sardo della loro zona di appartenenza (la Trexenta), con un testo dal linguaggio semplice e comprensibile, non solo per quanto riguarda i vocaboli, ma anche per l’uso di una sintassi semplice ed elementare, resa tale da veloci scambi di battute e da poche pause; I personaggi principali sono soggetti che compiono azioni reali e che trovano riscontro nella vita quotidiana di ciascuno. Figure queste facilmente identificabili anche dai ragazzi e possibili, comunque, di diverse interpretazioni. L’attore, quindi, pur rispondendo ad alcune direttive di base, fornisce un proprio carattere al personaggio, adattando la parte alla propria personalità. Obiettivi generali: migliorare l’autostima; elevare il grado di socializzazione; acquisire un livello di sicurezza e disinvoltura nella espressione in presenza di estranei; sviluppare la creatività e l’inventiva; migliorare le capacità mnemoniche attraverso la recita dei testi. Si prevede di svolgere almeno 20 ore di attività in orario extracurricolare. Laboratorio “Il linguaggio nello sport” Il laboratorio, rivolto agli studenti del 1° bienni o, mirando agli interessi dei giovani e al loro vissuto sportivo per coinvolgerli in un'attività didattica stimolante e motivante e nel contempo con un'alta valenza formativa. I docenti coinvolti sono quelli delle discipline Italiano e Scienze Motorie e gli obiettivi generali sono: acquisire/rafforzare le competenze nel lessico; conoscere/individuare le diverse tipologie testuali: testi regolativi, (regole delle discipline sportive) articoli di cronaca sportiva (testi narrativi non letterari), articoli di opinione (testi argomentativi); comprensione e analisi testuale; apprendere le regole e le pratiche di alcuni sport. Gli sport interessati saranno prevalentemente di gruppo: calcio, pallavolo, basket, ma figurerà anche un'attività individuale: tennis, al fine anche di poter effettuare un confronto sui diversi aspetti. L'attività si svolgerà in quattro cicli di lezioni: una per ogni sport; al termine di ogni ciclo si dedicherà una giornata ad attività inerenti lo sport trattato (una partita o un torneo) a cui assisterà anche il resto della scolaresca. L'attività didattica sarà così articolata: Partendo da uno sport si individueranno: lo spazio in cui si svolge il gioco, le regole, i partecipanti; si leggeranno gli articoli di cronaca e di opinione riportati dai giornali su incontri attuali, o comunque significativi dal punto di vista testuale e lessicale, si analizzeranno le tipologie testuali e il lessico dei testi letti, si organizzeranno una serie di giornate dedicate allo sport, in cui i ragazzi giocheranno, faranno da arbitri e da giornalisti sportivi, riportando, sia per iscritto che in modo orale, cronache e opinioni. A conclusione dell’attività sarà organizzata una giornata dedicata ad incontri interni, inerenti l'attività sportiva considerata, a cui potrà assistere tutta la scolaresca, da far coincidere con le giornate di “Scuola Aperta” in occasione della promozione dell’Istituto alle scuole medie. Si prevede di svolgere 24 ore di attività in orario extracurricolare. Laboratorio di scacchi Il Parlamento europeo con la “Dichiarazione scritta” 50/2011 promuove gli “scacchi a scuola” con - fra le altre - le seguenti motivazioni: “Il gioco degli scacchi … può contribuire alla coesione sociale e conseguire obiettivi strategici quali l'interazione sociale, la lotta 7 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 contro le discriminazioni … la lotta contro le diverse dipendenze … può migliorare la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può sviluppare il senso di creatività, l'intuito e la memoria, oltre alle capacità analitiche e decisionali...” Nel far proprie le motivazioni suesposte indicandole come finalità da conseguire, si prevede di realizzare un laboratorio di scacchi rivolto agli studenti del 1° biennio, che praticano il gioco e vogliono confrontarsi e migliorarsi, e partecipare poi a un torneo finale interno all’Istituto, uno per i principianti, uno per il livello superiore. In anni scolastici precedenti l’Istituto ha avuto esperienza di un laboratorio di scacchi, con risultati soddisfacenti, all’interno di un progetto. Il torneo si farà coincidere con le giornate di “Scuola Aperta” in occasione della promozione dell’Istituto alle scuole medie. Si prevede di svolgere 28 ore di attività in orario extracurricolare. Laboratorio Linguistico Anche l'insegnamento delle lingue straniere può avvalersi di attività di tipo laboratoriale con l'obiettivo di renderle meno teoriche e più pratiche, raggiungere un più alto livello di preparazione nel 1°biennio e, quindi, affrontare megl io lo studio delle lingue straniere nel triennio, in particolare per gli studenti dell’indirizzo Turismo che potranno affrontare con maggior successo anche gli esami di per le certificazioni europee, previste nel POF dell’Istituto. L'attività didattica sarà finalizzata alla produzione di materiali cartacei, audio, audiovisivi, che possano essere utili anche in un contesto extrascolastico. Realizzazione di un video-clip: le canzoni hanno da sempre suscitato l'interesse dei ragazzi; l'attività consiste nello scrivere un testo, musicarlo e con l'aiuto di un esperto realizzare un video musicale (per complessive 20 ore). Realizzazione di un prodotto pubblicitario: l'attività consiste nella realizzazione di una pubblicità cartacea per un azienda o per un Ente del territorio; può trattarsi di una etichetta di vino, olio, oppure volantino, depliant, cartellone anche per un evento (per complessive 10 ore). Realizzazione di un opuscolo illustrativo: l'attività consiste nella realizzazione di una brochure illustrativa di un monumento, di una forma di artigianato, di una tradizione locale (per complessive 20 ore). Laboratorio di simulazione esami ECDL In anni scolastici precedenti l’Istituto, nell’ambito di progetti PON, ha svolto corsi finalizzati alla preparazione per l’acquisizione della certificazione europea ECDL, che rappresenta a tutti gli effetti un titolo attestante conoscenze e competenze di base nel settore dell’Informatica valido per l’inserimento nel mondo del lavoro, nonché un credito formativo per l’Esame di Stato del 5° anno scolastico, anche spendibile all’Università. Attualmente le Indicazioni Ministeriali per l’Informatica al 1° biennio prevedono lo svolgimento, nell e ore curricolari, di contenuti finalizzati alle conoscenze e competenze di base allineate a quelle definite dal Syllabus; gli studenti che, sollecitati dai docenti, si attivano in proprio per l’acquisto della Skill Card ed il sostenimento degli esami, presso il Dipartimento di Matematica e Informatica, chiedono di svolgere delle simulazioni a scuola con la guida dei docenti con lo scopo di affrontare più serenamente gli esami. Si prevede la possibilità di svolgere delle simulazioni per un totale di 14 ore (2 ore per i 7 esami) in orario extracurricolare. RISULTATI ATTESI 60% inclusione scolastica con il coinvolgimento costante di più soggetti nell’integrazione degli alunni H e con BES; 20% incremento dell’autostima e della fiducia in se stessi, maggiore consapevolezza dei propri limiti e delle proprie risorse, crescita come persona inserita in ambienti collettivi: famiglia, scuola, società, mondo del lavoro; 20% miglioramento delle capacità di relazione, socializzazione, comunicazione e organizzazione nei vari contesti in cui è chiamato ad operare; 20% miglioramento nel livello di preparazione nelle discipline di base; 20% riduzione della dispersione e/o dell’insuccesso rispetto ai dati precedenti; 30% coinvolgimento degli studenti alla vita della scuola in modo più partecipato attraverso le Assemblee di Classe e di Istituto; 10% coinvolgimento delle famiglie nel percorso educativo-formativo scolastico dei loro figli. ELEMENTI QUALIFICANTI IL PROGETTO SUL PIANO DELL’INNOVAZIONE DIDATTICA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. l’inclusività intesa come attiva partecipazione dei giovani anche quelli con BES; il protagonismo degli studenti durante lo svolgimento delle attività laboratoriali e soprattutto in occasione degli exibit; il ruolo di peer-tutor degli studenti del triennio verso quelli del 1° biennio ai quali è rivolto il p rogetto; la collaborazione con i partners Famiglie “DOPO DI NOI” e “Passaparola”; la Modellizzazione Matematica, a partire dalla manipolazione di materiale, con la collaborazione del CRSEM; la partecipazione alla gara del Rally Matematico Transalpino; l’Informatica, nel Laboratori “Robotica Educativa” e “Viaggio dentro il Computer e dintorni”; la scoperta della lingua Italiana attraverso lo sport; l’acquisizione ed il rafforzamento delle competenze chiave di cittadinanza attiva in accordo con le Raccomandazioni dell’Unione Europea. 8 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 PARTNERSHIP (SPECIFICARE LE EVENTUALI MODALITÀ DI COLLABORAZIONE CON ALTRE SCUOLE O CON GLI ALTRI SOGGETTI PREVISTI DALLA LEGGE: ENTI LOCALI, COOPERATIVE DI EDUCATORI PROFESSIONALI, ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI PRIVATE SENZA SCOPO DI LUCRO) Centro di Ricerca e Sperimentazione dell’Educazione Matematica Dall’anno scolastico 2011/12 l’Istituto collabora con il Centro di Ricerca e Sperimentazione dell’Educazione Matematica (CRSEM) del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari, il cui Direttore è la Prof.ssa Maria Polo, docente di Didattica della Matematica, per lo svolgimento del Rally Matematico Transalpino (RMT), in collaborazione del Prof. Sandro Deplano, referente della Sezione di Cagliari dell’Association Ralle Mathématique Transalpin (ARMT). Come illustrato precedentemente, grazie a tale collaborazione: è stata introdotta la metodologia di modellizzazione Matematica a partire dalla manipolazione di materiale; i docenti hanno l’opportunità di seguire corsi di formazione rivolti alle scuole di ogni ordine e grado e partecipare a varie occasioni di confronto con altri docenti, in ambito regionale, nazionale e anche internazionale; le classi del 1° biennio possono partecipano al RM T. Associazione Famiglie “DOPO DI NOI” La collaborazione nasce dall’esigenza dell’Istituto di trovare alternative valide alle consuete forme educative e di attivare un intervento di supporto extra-scolastico attraverso un’attività sociale da svolgersi presso il Centro Socio Educativo “L’Isola che non c’è”, un centro diurno che accoglie ragazzi con disabilità psicofisiche. ll progetto, si propone di rendere lo studente protagonista di un’esperienza diretta in un ambito in cui imparerà a “dare e ricevere” in un rapporto di reciprocità e solidarietà, ponendosi l‘obiettivo di ampliare le sue competenze sociali e il senso di responsabilità individuale assumendo ruoli di responsabilità. In particolare, per gli studenti per i quali il volontariato presso il Centro viene proposto come alternativa alla sanzione disciplinare, obiettivo principale è quello di apportare cambiamenti al proprio ambiente, favorendo una maggiore identificazione e acquisire e mettere in pratica un comportamento sociale positivo. Generalmente si articolerà nelle seguenti fasi: Fase I: accogliere lo studente presso il Centro socio educativo e verificare del rispetto delle consegne, deliberatamente basate su attività esterne al Centro. Obiettivi: o conoscere un ambito diverso da quello quotidiano di riferimento, o accrescere la consapevolezza che ad azioni negative corrispondono risposte negative dell’ambiente. Fase II – strutturare il graduale ingresso al Centro degli studenti e favorire la conoscenza con i ragazzi disabili ospiti del Centro. Obiettivi: o promuovere forme relazionali, comunicative ed espressive che favoriscano i compiti di sviluppo dello studente, o favorire occasioni di crescita attraverso il rapporto con la disabilità, o aumentare la consapevolezza dell’ampia gamma delle risposte comportamentali all’ambiente circostante attraverso l’osservazione e il rapporto diretto con i ragazzi del Centro (che in questo contesto svolgeranno un valido esempio di risposte comportamentali corrette). Fase III – partecipare attivamente alle attività del Centro e fornire un supporto agli operatori nel loro ruolo educativo. Obiettivi: o promuovere l’attivazione delle risorse personali dello studente (socializzazione, protagonismo, creatività e progettualità). Fase IV – verificare l’efficacia dell’intervento e relazionare all’Istituto. Si prevede inoltre il coinvolgimento di alcuni ospiti del Centro nelle attività laboratoriali previste dall’Istituto ed almeno un incontro presso il Centro tra gli ospiti e alcuni studenti. Tutte le iniziative sopradescritte sono già state sperimentate nei precedenti anni con esito positivo e pertanto si vorrebbe mantenere vivo il rapporto di collaborazione. Agenzia Formativa “Passaparola” "Passaparola” opera nel campo dei servizi sociali, dell’educazione e dell’animazione socio-culturale e nasce nel 1985 con iniziative di animazione ispirate dall’arrivo in Italia del training alla nonviolenza tentando di declinare sul terreno educativo la cultura della pace, dell’ecologia e della risoluzione nonviolenta dei conflitti. Attraverso l’uso del gioco, inteso sia nel suo consueto valore ricreativo che nel senso più ampio di educazione permanente, nascono i primi progetti di animazione didattica basati sull’uso di contesti metaforici, tra i quali L’Arca di Noè, insignito nel 1987 del premio Don Milani. Dalla scuola alla progettazione e gestione di servizi sociali quali ludoteche (quella di Donori alla fine degli anni ‘80 fu la prima in Sardegna) e di centri di aggregazione sociale il passo è breve. Nel 1992 viene istituito il Centro di Documentazione e di Educazione ai Rapporti, all’Ecologia e alla Nonviolenza (Cedidoc) oggi inserito nel circuito urbano di pubblica lettura con un fondo di oltre 3.000 documenti. Il Cedidoc alimenta dalla progettazione alla formazione interna e a quella esterna oggi in capo all’Agenzia Formativa “Passaparola”, sino alla consulenza al terzo settore attraverso Officinaetica. Raccoglie infine la cospicua documentazione che proviene dai molteplici servizi che “Passaparola” gestisce in diversi territori della Sardegna, tra i quali la Trexenta, presso i 16 comuni dell' Unione dei Comuni (con Senorbì capofila), nell’ambito socioeducativo, scolastico e del disagio sociale in genere. Da pochi mesi, sulla base di una convenzione con il Centro Studi Erickson di Trento, ha iniziato ad operare il Centro accreditato Erickson-Passaparola sui disturbi specifici dell'apprendimento e i bisogni educativi speciali. L’Agenzia “Passaparola”, in quanto Ente di formazione accreditato dalla Regione Autonoma della Sardegna, mette a disposizione i propri formatori, con la supervisione del Centro Studi Erickson di Trento, sia per la formazione delle equipe che gestiranno il progetto, che per garantire il supporto metodologico necessario per l'interattività della gestione delle iniziative stesse, nonché per affrontare le problematiche connesse al rapporto docente-allievo, l'educazione emotiva e la risoluzione costruttiva dei conflitti in un'ottica di scuola inclusiva. 9 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 TRASFERIBILITÀ (SPECIFICARE I MODI E I LIMITI PER LA TRASFERIBILITÀ E LA MESSA A SISTEMA DELLE INIZIATIVE PROPOSTE) L’Istituto non si è riferito a progetti già sperimentati in altre scuole, ma si è affidato solo all’esperienza maturata negli ultimi anni scolastici dal Collegio dei Docenti (CdD) che ha inserito nel Piano dell’Offerta Formativa molte delle attività laboratoriali proposte nel progetto in quanto consapevole della loro importanza: o per offrire ai giovani demotivati, con scarsa capacità di attenzione e concentrazione, la possibilità di scoprire nuove competenze e abilità, di vivere esperienze che portano alla crescita dell'autostima e, di conseguenza, a una maggior fiducia nel futuro e al desiderio di rimettersi in gioco; o per completare l’attività curricolare ai fini dell’acquisizione delle competenze di base, in termini di risultati di apprendimento al termine del percorso scolastico nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, e delle competenze chiave di cittadinanza attiva in accordo con le Raccomandazioni dell’Unione Europea; o per far vivere agli studenti esperienze in contesti non solo scolastici attraverso la collaborazioni con Associazioni presenti nel territorio e con l’Università; o sperimentare didattiche innovative e inclusive. MODULO ORGANIZZATIVO ISTITUTO COMPRENSIVO, SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, CIRCOLO DIDATTICO X SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO TIPOLOGIA A NUMERO ALUNNI COINVOLTI NELLE INIZIATIVE IN PICCOLO GRUPPO NUMERO DI PICCOLI GRUPPI NUMERO ORE A SETTIMANA NUMERO ORE DI APERTURA POMERIDIANA STRAORDINARIA DELLA/E SCUOLA/E NUMERO DI SETTIMANE DI ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI NELL’A.S. 2013-2014 NUMERO DI SETTIMANE DI ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI NELL’A.S. 2014-2015 60 6 4 120 6 9 TIPOLOGIA B NUMERO DI ORE DI ATTIVITÀ ED EVENTI RIVOLTI ALL’INTERA COMUNITÀ SCOLASTICA TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ: 1. INCONTRI CON GENITORI 2. LABORATORI POMERIDIANI 3. ATTIVITÀ SPORTIVE 4. ALTRE ATTIVITÀ CULTURALI (CINEMA, ARTE, USCITE, GARE, ECC) 5. VOLONTARIATO PER LA SCUOLA O PER ALTRI SOGGETTI 6. ALTRO (SPECIFICARE): ____________________________________________ PIANO FINANZIARIO TIPOLOGIA A N. ORE DOCENZA PER SEGUIRE I PICCOLI GRUPPI (A.S. 2013-2014) N. ORE DOCENZA PER SEGUIRE I PICCOLI GRUPPI (A.S. 2014-2015) N. ORE ASSISTENZA, SORVEGLIANZA (COLLABORATORI SCOLASTICI) MATERIALI DI CONSUMO TIPOLOGIA B N. ORE DOCENZA, CONSULENZA, ANIMAZIONE, APPRENDISTATO, GUIDA, ECC SPESE PER APPARECCHIATURE SPESE PER AFFITTO LOCALI SPESE DI TRASPORTO SPESE PER BIGLIETTI RELATIVI A SPETTACOLI E VISITE ALTRE SPESE (SPECIFICARE): (TECNICI PER LABORATORI) SPESE GENERALI SPESE DI AMMINISTRAZIONE E COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO (FINO AL 5 %) SPESE PER DOCUMENTAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE (SE A CARICO DELL’ISTITUZIONE PROPONENTE) (10% CIRCA) TOTALE N. ORE 100 X X X X COSTO UNITARIO COSTO LORDO COMPLESSIVO 144 216 120 € 46,45 € 46,45 € 16,59 € 6.688,80 € 10.033,20 € 1.990,80 € 2.707,20 100 € 40,00 € 4.000,00 € 1.256,00 € 2.000,00 100 € 19,24 € 1.924,00 € 1.800,00 € 3.600,00 € 36.000,00 10 ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 FINANZIAMENTO LORDO COMPLESSIVO RICHIESTO EVENTUALE COFINANZIAMENTO DA PARTE DI ALTRI ENTI COSTO TOTALE DEL PROGETTO € 36.000,00 / € 36.000,00 Documentazione finale che la scuola si impegna a consegnare a conclusione del lavoro: RELAZIONE SCRITTA PRESENTAZIONE POWERPOINT DESCRIZIONE DI ATTIVITÀ DIDATTICHE Registrazioni video o audio Itinerario di lavoro Descrizione della metodologia di formazione ALTRO: ________________________________________________________________________ Data: 28 Febbraio 2014 Il Dirigente Scolastico Ignazio MARRAS _______________________________ 11