ROVETTA
GEROLAMO
L'IDOLO
ROMANZO
MILANO
EDITRICE
LIBRERIA
•
Via
S.
NAZIONALE
Margherita,5
1904
PROPRIETÀ
Tutti
i diritti di
Como
—
riproduzione e
Stab.
LETTERARIA
di
Tip-Lit. Romeo
traduzione
riservati all'autore
Longatti
—
Como.
PAKTE
PRIMA.
Conferenza.
La
Milano
A
co
-lettera
Un
qualunque,
bandiere
Giordano
in
bionda,
alP
solito
al
da
Quando
rivolgere
terre
dalla
fitto
il
il
sui
ora
conferenziere
discorso
fìtto
vivezza
cappellini
d'
di
dei
bei
visetti
rossi
—
egli
sorride
per
:
cure
e
sembrare,
sul
i)alco
vato,
ele-
bottiglia
e
fondo
arrugginito,
Frecursori
della
lo
signore
papaveri,
le
solita
china
alle
ondulati
dopo
i)iedi,
dal
barba
:
anche
colla
d'acqua
quarti
tre
e
in
sua
quarantacinque
possono
tavolino,
bicchier
parla
forse^
Diritto
trentacinque.
uomo
lucenti,
superficiale,
toeletta,
a";canto
il
bruni,
gante:
elela
cui
per
BelP
Età,
occhio
della
forse^
capelli
;
nato
or-
storico
e
poco,
aumento.
moderna.
che
cura
sti
arti-
fantasia.
pensatore
scrive
e
concinno
alla
anni,
la
molto
corta
ciutto
Circolo
armonico,
di
e
illustre
Mari,
è
del
»
abbastanza
nazionali
parla
fama
sala
gran
«
rio.
salone
di
nella
:
sguardo
tutto
un
—
voluzione.
in-
per
2"«^*-
intenti,
rallegrato
la
gran
moda
sfoggiando
la
dei
lucen-
4
—
camlida
tezza
dei
denti,
inflessioni
con
giovani letterati,agli
là, infìssi
pettinata, i solini
e
qua
ben
classica
sui
spirante
modula
e
la
voce
morbide, quasi
il capo,
(juando rivolge
—
e
trante
pene-
apposito periodo,
un
artisti del
pensiero
che
alle
pareti, colla
alti, marmorei
labbruzzi
anemici,
un'
nome,
un
artisti della
lo
stanno
alla
apostrofe
sentire
a
spiranti un?
—
e
V
la
signori, sopra
la
ai
via
edificio
sudate
votati
dell' idea
ed
pleiade
tempi
della
con
—
voce
come
agli
pittori
in
più
o
che
fondo
meno
Tamagno!
J... Ecco
dei
dunque,
pensatori che
elevarsi
tirannide, ecco
tico
l'an-
quattro
scrittori, i
di
sero
aper-
abbatterono
e
i critici della
nuova,
alla
maraviglia:
nuovi
e
ai
sull'uscio
attonita
figure d' uomini
grandi
scultori
f continuando
Mari
Giordano
uggia
volatina
una
polmoni!... Che
che
Cribbio,
—
dedica
raggruppati
le facce
cano
spic-
eloquenza quando scaglia
o
forma, agli
sala, con
barba
o
delP
poderoso baritono
ai
testolina
sigaretta, la sua
parola si fa più lenta, la
tuona
])iìifredda, la frase più acuta ; mentre
\\n
Poi,
tenere.
maestri
universale
storia
:
Voltaire,Diderot, Itousseau...
Donna
Fanny
fune dei cappellini rossi, il pie
il più parigino,
io
il piic bizzarro
ut r aordinar
e
y
ad Emma,
sottovoce
ferenziere)
indicandole^ h^ intende, il conMontesquieu,
"
che
Guarda
i
dopo
fanno
un
niente
La
non
denti,
io
! Basta
che
non
udito
(/nelloche
negli
occhi
e
ha
:
la
(un
rossi
gli occhi
nel
Fanny
:
mano.
uomo,
Molte
per
me
!
visino
risponde, forse
detto
un
capelli ;
dei
siano
Emma
signorina
si muove,
anche
non
! in
mano
subito
guardo
caso
gran
bella
non
ha
sentimentale
ha
tutta
conferenziere).
nemmeno
// anima
:
5
—
serve,
ed
appoggiare
i due
nostra
poiché,
per
dirla
col
ad
Fanny
benissimo
stanno
e
signorina
La
ha
non
così bene.
di
penoso,
e
di
(appunto
co'' suoi
sguardi
è il gran
dialettica
gentiluomo
periodi sbaraglia
stile
quanto
Dio,
Guido
ha
falso
dottrine.
venerate
che
di
richiama
Bardi
scritto
di
ridicolo
Tuomo
al
giovane
novelle
sia
Imio^
buon
e
già
in prosa,
del hi
ganti
gli eledei
re
delle
e
facile
nelle
più
venta
detto, disin-
fu
come
e
esercito
vecchio
Egli che,
(un
delle
e
tratto).
con
è lo spirito diffuso, il
teologi: Voltaire
la frase
limpida
moltitudini, a cui con
rivela
guarda
al
squisito che
il
quasi
giovani letterati)...
dello
signore
la
non
Emma
i
si
timidezza
buio, d'un
lasciando
:
Montesquieu
5 il
Mari
al
tanto
Mari
di
oppressione,
rimasta
ferenza^
con-
strano,
senso
Giordano
una
Giordano
di
per
parlar
uomo
un
nera.
smunta
ad
stata
un
prova
d'essere
illuminare
la cravatta
e
è mai
occhi
gli
quando
le sembra
biondi, specialmente,
i
sentito
soggezione,
Giordano
per
mai
suoi,
vereconda...
più,
Non
Quando
nei
fermano
riferendosi
(pallida, quasi
attenzione.
grande
la
Emma
loro.
sempre
gilet bianco
col
Alighieri :
V opere
Emma
mente
egual-
riconoscente,
immortale
conferenziere)Gli uomini,
al
e
ad
(sempre
se
e
ragione
tutti
:
tenti,
in-
dirigere
della
ammirazione
fine fur
un
.
.
.
prime parole,
i secondi
nostro
Emma
neriy
gli oratori, per
sentimento
della
degni
occhi
discorso)... Giganti
il
del
primi,
tutti
fanno
come
ne
dalle
fin
notato
fissando
e
i cui
ma
^
subito
ha
visto
mai
ha
egli non
che
fcontìnnando
Mari
Giordano
—
senso...
illustre
una
delle
poeta
quali
r"
—
sto
—
in francese
puhhb'catay tradotta
,
Parisienne, a Nino
/Sebastiani,ma.
Rcvue
Tainel...
Nino
Sebastiani
che
di
Guido
lo
ha
averlo
anche
lui
rivolti
alla
è
non
a
Tal
ne
risponde
immohile
del
che
plaudito,
ap-
simo
contentis-
:
che
I
Taine
non
la
Tutta
l'urti...
mosaico
di
Giordano
Alari,
un
a
cogli
e
signorina Emma,
roba
altro
molto
conoscere,
rimanendo
Tutta
guarda mai)
conferenza
letto il
imparato
Bardi,
sempre
mai
!
drammatico
(autore
non
Taiiie
del
roba
Tutta
senza
cogli occhi rivolti
sua
volta,frequentemente)
muoversi, sempre
voltarsi,senza
donna
a
Fanny, che occhieggiaa
occhi
nella.
essere
per
qualificati.
Guido
Bardi
crollatina
una
(riferendosia
del
è che
capo) Kon
falso erudito...
un
asstmilatore.
un
Sebastiani
XiNO
il
fissa sempre
Giordano
I... Tutta
roba
(il braccio
Mari
di
vulcano
erompente
provvidi
istinti della
distrutta
la vecchia
pettoj, Gian
buoni
!
( Un
gli
ferma
voce
occhi
coi
essere
di
momento
pagine
solitudine,la
e
campagna,
hanno
{nota
artificiosa
e
ha
nuova,
nella
posto
damenti
i fon-
soltanto
quale gli
liberi,ma anche
pausa
un
:
il
:
lo
popolo,
restaurò
cose
il
trova
risi
vi
sentimento,
con
tutte
sorriso
Emina,
di
carezzevole)... Egli
di
questi
Rousseau
ripiglia
il culto
ai
richiama
lo
se
iniqua
fissi, incantati
suoi
amorosa,
sue
società
i
verso
sala).,.Il Diderot,
Ma
natura.
società
devono
non
alla
proteso
eloquenza,
Giacomo
della
uomini
dagli altri!
presa
originale!...
pittori e gliscultori infondo
di
che
Emma
geloso) Bel
diventando
:
conferenziere
di
niente
Mai
fissando
(sempre
l'erudizione
merito
le
con
con
con
la
sane,
lavoro
;
e
in
cima
sapendo
che
pose
fatto
del
la
senza
nulla
(facendosi
Mari...
batte
palpebra)...
forza
Ben
la
quale
di
veramente
compito
della
dai
1f E
sul
così per
,
ora).
a
della
pausa
I Straordinario
barbe
le
tra
è
I Che
i)iù
—
o
E
la
meno
E
pubblico.
che
sottintendere
si dice
noi
dunque,
appena
della
tista
l'ar-
che
qualche...
una
—
vogliamo
sospettare
a
E
prospettiva?
che
—
I
gegno
l'in-
I E
tutto
quel
—
tecnica
piìi incolte.
è
non
ma
sempre
alla
zimietta, oltre
orologio
al
I
nostro
mai
sione,
pas-
innanzi
(approfittando
pubblico, sicuro, comincia
possa
la
natura,
improvvisando,
ragionamento?
un'impressione
ottenere
V
è
la
dalla
uomini,
(Guarda
Maraviglioso
? Perchè
il colore
gli
benissimo,
il
non
l'amore
radici
parla
autorevole
! Va
polmoni
ma
dell'umanità, che
sue
scultori
polmoni
più
I
che
applaudire)
La
le
vita
intendere
di
più
l'amore
che
che
sapendo
tutti
pittori e gli
forza
s^"
buono
sentire
sapendo
fìsica
trae
eguaglia
ad
Ben
nella
sovrana
dare
ben
donna,
trasalisce^pallida^ palpitante^
(Emma
il
la
i conferenzieri.
iS'emmeno
Giordano
per
donna
Sebastiat^i
vicini)
sociale
mondo...
ài
XiNO
I
ideale
suo
fattura
inten-
ed
alla
tonalità
allora
delFefifetto,
guai, si impunta da vera
bestia, a non
cai^irniente I E la logica dell'artista
sta
nel
appunto
di... di...
da
procedimento,
signorina
sala,
che
Venceslao
Emma
d"dla
che
anche
capir tutto,
II cavalier
passo
raggiungere
coda
serve
:
del
si
chiarezza
una
il
pubblico
Dionisy
tiene
el
quando...
Vultimo,
Le
abbia
mani
pre
sem-
capiss
(il padre
pubblico stipato fin
d'anticamera.
tale
della
d'un
scostato
nella
noi
seconda
incrociate
sul
8
—
il capo
dorso,
buon
con
un
che
gli corre
E"* appunto
che
«perchè
che
dslV
»
negli atti,
dovuto
personale. E'
rimane
ne
accade
Così
la
che
tanto
anche
basi
al
la
piena
Nino
col
terra
della
futura
letto
che
perba
su-
una
nati
del
vano
pone-
da
ogni
la
piena
godremo
e
pensiero
I
del Taine.
.
.
tutto) No;
è
questa
Noi
(concludendo con
guanti
possiamo
nuovo
debitori
nuovi,
letto
ha
non
chiume
niente) Vec-
I
i
ragione,
antichi.
si
come
siam
e
(che
Mari
prende
ordini
gli
Sand.
Giordano
il
cui
ha
(che
romantico
aprirsi
volta
cielo,possiederemo
Sebastiani
mano)...
e
egli stesso
così
(con sprezzo) Ancora
Bardi
Giorgio
mentre
contegno,
quale tutti,sciolti
su
Sebastiani
Nino
nel
il Maestro).
cuore;
dell'amore
libertà
Guido
Venceslao,
quella società
di
nella
e
favoloso
della
quotidiano
qualche
lui., per
s'alleava
certezza,
di
parole,
tutti, o signori, vagheggiamo
signoria
il
{avvicinandosi alla conclusione)...
lungi le
vincolo
Verdi
Giuseppe
con
rassomiglianza, che
la
Mari
filosofia
da
noi
tale
prendersi
Giordano
nelle
Verdi.
approvazioni, quel riserbo calmo
della propria, autorità
alla coscienza
ingannato,
di
alla
del cavalier
impeccabile vita
ndle
tutto
sereno,
barba
peli della
i
mezzo
compiacimento,
VorgogUo^ la soddisfazione,e
gVimpone
sopra
autorevole
dì
questa somiglianza
forma
ziere,
conferen-
attento, dignitoso, approvandolo
sorriso
fra
il
applaude
chino, egli non
lo segue
ma
—
«
alla
di
come
dal
tavolino
veramente
millennio
cui
della
»
salutare
tutto, così
arte, con
della
dire
della
e
li tiene
che
sta
in
per
giustizia
autorità
fondazione
distruzione
calma,
noi
e
dremo
an-
degli
degli ordini
Bardi
Guido
ha
il
Ancora
il
appena
Accidenti
!
Taine
di
tempo
che
esclamare
:
!
saccheggio
—
e
gli
scrosciano
già
applausi.
smanacciate
Le
—
degli
dame
s'alleano
uomini
Tutti
inguantate.
s'asciuga
tra
i
ai
dignitosamente
mortali.
battimani
si
sordina
in
muovono
:
la
il
fronte
delle
ziere
conferen-
e
scende
ridi-
II.
In
(Ielle
il
dura
Mentre
vesti,
si
che
avviarsi
il
e
leardi
e
Nino
degli
vesti
e
salti
lo
del
si
per
gli
e
nei
delle
riguardi,
e
alla
Guido
gomiti
e
pardon
«
signore
lo
e
!
la
sentinella,
(luido
alla
primi
offrire
per
alle
compagnia
i
arrivare
belle
Bardi
sienorina
i
signore
a
donna
Emma.
mettersi
a
loro
prabiti
so-
scendendo
a
:
sulla
omaggi
anzi,
Fanny,
e
più
Nino
»
folla
dei
conquista
volando
sci-
infine
e
sfondan
sbracciandosi
tori
scul-
perchè
finale.
sommessi
precipitano
infilano
pittori
razzo
gnore
si-
voltano
fiaccamente,
stretti
dei
fruscio
scalone.
Vogliono
di
più
ma
tanti
uomini,
i
strascichi
gli
il
delle
si
e
mentre
con
senza
che
salutano
Sebastiani,
abilmente
urtando,
si
ancora,
nell'aspettazione
seggiole,
complimentoso
l'uscita,
delusi
le
delle
rumore
alzano,
verso
Paolo.
cicaleccio
applaudono
fra
San
VTA
porta
la
loro
mente,
precisastiani
Seba-
Il
—
le due
Ma
amiche, proprio queste
due,
si fanno
aspettare.
molto
Che
—
succede?
cosa
le
tutte
Quasi
nell^angusta
commediografo
con
cerino.
un
signore, sfollando,sono
via
già uscite
Paolo, avvivandola,
risa, rischiarandola,
di San
istante, di voci
un
per
il
sigaretta
una
tetra
e
chiede
—
poeta, scambiando
al
—
di
e
rallegrandola, colla gaiezza delle vesti, coi fiori
vivaci
dei cappellini...
Fanny,
ma, ancora, ne donna
si vedono
la signorina Emma
non
ne
spuntare...
e
il Verdi
nemmeno
Andiamo
UuiDO.
a
cacciano
alto, sul primo
allegra
al
la
fuma
il
di donna
metallico
piccolo
loro
la
Fanny
plimenti
com-
e
dal
bile
no-
presidente
rumoroso
e
Guido
e
Bardi
dei
ognuno
sigaretta
{colla
gelosia)Io
Guido
Tutti
e
invettive
a
pianerottolo. Si ode
si
due, fuori
rizza fra
le
{siguardano
un
palmo
labbra
e
:
di
non
più).
XiNO
lui
scalone,
moine, congratulazioni
Sebastiani
fissano:
:
neria,
porti-
artistico-letterario.
Circolo
muso
dello
vano
conferenziere, presentato
Barbarani,
si
il riso
e
solite
fa, colle
:N"ino
nel
testa
la
I
in
vocetta
del
vedere.
:
su
Eccole
Sono
la
in
guardano
che
lassìi ?
giovani rientrano, attraversano
I due
—
le accompagna.
fanno
diavolo
Ohe
XiNO.
che
fare
?
le
voce
pianto
grossa
e
me
per
ne
un'indigestionedi
vado.
{furente,ma
diplomatico)JS^o.
sempre
due si vendicano, borbottando, scagliando
contro
il
Se
il nobile
presidente
come
Barbarani
di
artista
Circolo
un
non
che
:
ha
c'entra
terario
artistico-letmai
dipinto...
12
—
i suoi
bafìl ? Se
altro
che
che
nitro
scritto...
Ma,
mai
ha
non
appunto
fatto
che
far
sa
si vuol
non
asino
un
altro
che
appunto
Giovanni
l'illustre
davvero
ad
Mari
sul
la nostra
donna
hanno
la
maniere,
gente... che
:
quenti
fre-
pianerottolo,con
rischiarare
per
la
voce
frequentemente)
grande
cioè, volevo
dire
ziere
conferen-
di
soddisfazione
piìi amabili
belle
più
e
Ecco
Giordano,
ho
Mari, che
Giordano
squisitissima
delle
una
rato,
lette-
un
il nostro
—
commendator
la
volevano
non
di belle
pieno
intorbida
si
henissim
—
oleografìe f
I
conoscere
gli
nate
mece-
nessuno,
presentar
(in alto :
colpettinidi tosse
che
che
offender
non
come
volevano
non
Il Presidente
stanca
altro
ha mai
non
Se
i letterati
artisti
presidente...
non
fattore?
suo
questo,
per
allora, per
e
letterato
come
comperato
artista; gli
un
al
—
tare
presen-
signore,
zione,
ecceSimonetti, e, senza
di Milano, la
alla
più graziosa popoUna
l'artefice
signorina Emma
Dionisy, di cui ecco
henissiìn : son
genitore
proprio content !
La
al confesignorina Emma
renziere
{arrossiscedinanzi
che le sembra
ancor
piìt alto,più, biondo,
Fanny
—
coi
denti
bianchi
piit lucenti
ancor
china
;
della
quasi abbagliata, e al contatto
vibrazione
un
tremito, una
nervosa),
lì cavalier
un
foulard
stcìidendo
(un
Venceslao
bianco
le mani
al
attorno
al
sua
cilindro
collo
a
si
:
:
conferenziere
gli occhi
mano
larghe tese,
serio,
avanza
un
ha
colpo solo,
fortissimo, e basta).
Jl Presidente
—
soltanto
vedendo
Benissim
in
(che è
gamba
nel vestibolo
! Son
ancora
scende
—
Guido
proprio
svelto
la
Bardi
content
e
e
!
forte in gamba
scala
Nino
{Nuove
a
salti
:
Sebastiani)
presenta-
13
—
zioni
cordialità
molta
:
complimenti)
molti
inchinano
appena,
il loro
fama
due.
due
e
indietro, da
a
in
tiene
che
il
tutti,si
che
di
poeta
e
intima
alleanza
perchè
Fanny.
Ma
divide
delizia.
Se
—
insieme
li
e
del
per
forza
la
che
fa
ne
diritto
{camminando
Mari
colla
colle
alla
sue
sottovoce,
monumenti.
con
!
arti
{Dopo
diretta
come
fianco
del
lungo
del
auretta
Milano
al
:
maggio).
non
schiacciante, non
storia
troppo
belle
si è visto
spirito riposa. Quando
basta
calda
simi)atia per
sua
e
inutile.
è
dunque
grande
duomo,
si
e
grammatica,
la
conosce
svolazzanti
Venezia
e
possesso,
senza
abito
Eoma
li
croce
:
è in
ne
e
letteratura
la
grammatica
che
di
Emma
insieme
unisce,
poeta
nessuna
pavoneggiandosi, colle falde
una
fianco
c'è
di^Emma,
Ho
oscura
:
Giordano
nero,
si
a
non
sempre
Pamore
nessuno
ci sia ;
non
a
Sebastiani,
camminando
sempre
letteratura
dicendo
scusa
sono
commediografo,
del
dinanzi
Yenceslao,
commediografo
Delizia
—
mente
allegra-
rasserena.
vanno
se
la
—
il
:
amore,
croce
si
cagnolino
un
]S"ino
Emma.
Bardi,
innanzi
corre
Mari,
col cavalier
Guido
si avviano
e
come
Giordano
con
opere...
abbaiando
le pecore,
Fanny,
il
quello,
a
benissim.
piìi,e
donna
Fra
branco
in fondo
di
portone
piccolo presidente
accompagna
resta
ancor
dal
escono
questo
suo
Mari^
le loro
ammirazione
con
Il
a
Giordano
.
nome...
insieme
Tutti
di
parte
{ai due giovani letterati che si
già per
torvi, muti) Conoscevo
Maki
Giordano
da
—
im
momento
galanteria)
:
ed
di
Parlo
a
è
come
è
come
Milano,
il
ammirato
pausa
lo
:
solo...
piìt
dei
li
—
signorina
La
strascico
attimo
dcìVabito
lo
e
arte?
artisti
I
Niente
vogliono
è
Bohème,
fatto
soltanto
che
e
fanno
la
la
bene, che
continua
ha
a
in
Il
loro
il pranzo
lo
non
Ma
teatro?
milanesi
e
la
fanno
non
affari.
occhi
è,
copiare
Per
non
questo
il drammettino
gli
buona
politica :
suo
I
finire vi spreme
sul
sante,
interesper
le
chie,
orec-
quattro lacrimette
e
lo
preparano
maco
sto-
cena.
Em.^ia
signorina
La
per
digerire
per
ai
la
scrittori
Ibsen.
che
piedi
calzati).
che
moda.
Xiente
pensare...
l'opera tipo
che
!
Wagner
i
conservazione.
suoi
di
del
onta
anche
e
fanno
non
copiare... l'articolo
che
ad
ben
e
un
camminare^
a
soltanto
propria
la
per
letteratura?
In
natura.
ferma
contraddizione
una
suoi
I
si
(continuando)... E'
sembra
rivoluzionaria
lo
sfur/f/r
notando,
hellissimi
sono
le
:
confusione,che
Mari
che
mano
e
borghese, rivoluzionaria
e, ciò
:
continua
terra,
sua
Mari
Giordano
in
in
aveva
per
della
Giordano
città
che
sempre
orgasmo,
di
{si confonde
riprende^ poi
guardando
suo
Emma
—
molto
(trova
che
spirito, una
guardar
per
egliparla
bella voce,
grati
terra
aspetta
e
complimento, forse il principio di
e perciò diventa
piìt rossa
sem^ìre
molto
e
altro
un
dichiarazione,
una
apparente
senza
motivo).
Giordano
e
è molto
è assediata
non
Cor
avrei
Mi
(sospirando,levandosi
ha
che
uno
fronte come
asciugandosi la
ed
in
Mari
e
magis
bisogno
vorrebbe
dalle
oppressa
tibi
anch'io
questa feconda
ci
stanco),..Qui si riposa:
Mediolanum
di
fuor
po'
di
delle
vorato
la-
molto
la mente
del
lìandit !
riposare, di
modernità,
proj)rio un
ombre
il cilindro
sato.
pasCome
ritemprarmi
cose
Milano.
morte
I
16
—
editore
solito
la
per
—
Pltalia
per
Babbarani.
!
content
I Ah
Ah
! Benissim
sulle
{siferma
aspettare donna
Fanny
proprio
loro
Hartleben
casa
Grermaiiia.
Il nobile
per
alla
e
gambette
Guido
con
! Son
roncolo
a
Bardi,
la bella
notizia).
La
(con un fil di voce,
signorina Emma
alzatasi la sottana
fa un piccolo saltello per
dove
una
vare
va
pozza) E dopo Milano...
Mari.
Giordano
poi
poi,
Quasi
—
è di
Venezia
Venezia
nato
Emma
signorina
La
f
poi
mio
poli,
Na-
a
ciclo
di
ì
trasporto di
un
due
sono
siasmo)
entu-
belle
gran
Mari
{dà tcn'altra rapida
signorina Emma,
pensando fra sé : è
Giordano
ischi-
Padova.
a
{con
Padova
e
il
compirò
mentre
Venezia.
a
sono
ma
;
Bologna,
a
dove
Lei, appunto,
—
o
Prima
Koma,
a
conferenze...
alla
dar
e
città l
occhiata
candore
civetteria fj
signorina
La
E
(coìitinuando
Emma
già scritte
le ha
Mari
Giordano
(crollando
superiorità)Scritte!
crollatina
quando
di
il volume
è
altro
come
scrivo
che
tra
un'al-
sopra;
dopo, i)iùtardi,
lavoro
un
?
olimpica
con
l'editore
per
resse)
inte-
conferenze
sue
il capo
sorriso
Le
capo)
preparo
non
(un
le
tutte
vivo
con
lo scriverle,
:
di....
di
selezione.
La
signorina
Ma
(con
mio
allora, Dio
Giordano
quasi
Emma
Mari
meraviglia
!
riempiere, alV occhio,
da
svolazzanti
non
letteraria....
la stretta
è
mai
via
nò
di San
razione)
ammi-
fa?
come
(dimenandosi
ed
di
ancora
colle
Paolo)
piùf
lunghe falde
La
mia
ferenza
con-
un'opera d'arte,né un'opera
17
--
sguardo
così
conferenza
Giordano
e
stata
anime
fnon
dice
di
Emma
sincerità
delle
e
io
di
stizzoso,
nalzano
in-
rosa
amo-
bella
tanto
Ho
solo
:
la
anzi
noy
la
sincerità ! E
è
grande
la
Emma
la sincerità
mente
lentissimabel-lez-za
bellezza
conferenze
ad
per
delle
renze;
confe-
sono
non
torna
forse
guardar
a
le mie
delle
tengo
sprezzo.
torna
No;
cose.
non
die
pare
merito,
un
—
terra) ; la
ed
E^
grande bellezza ( pronuncia
una
sapiente modulazione
fissando
—
ammirazione
bella!
piiì raro
sempre
con
si
bionda^simpatica^delVillustre
si, e continua)
è la
uno
!
Mari
anzi
raro,
di
con
che
sospiro
un
aureola
alla testa
pensatore J Oh!
di
con
un^
attorno
dica
(interrompendolo
mormorando
e
come
sua
Emma
signorina
La
—
fun
alzar
moto
gli occhi
guardarlo incantata ), io yarlo soltanto
da dire; forse.... qualche
perchè ho qualche cosa
a
di
cosa
La
nuovo....
Emma
signorina
tutto,
nuovo...
Giordano
(in estasi) Tutto, tanto
tanto
Mari.
bello!
tanto
Certo
qualcosa
di.... di
cero
sin-
d' occhio).
(continuando a gonfiarsia vista
Come
parlo per un'ora, potrei parlare per
due,
giorno di seguito.
per tre, per un
Guido
Bardi
facendo
Giordano
di
Milano.
ho
(con
sorridere
Mari.
sorrisetto
un
donna
Che
cosa
sarcastico sottovoce:
Fanny) As-"Sb8-"i-Rol
sarà
la
mia
renza
confe-
Bologna? Il seguito di questa d'oggi, di
E a Napoli che cosa
che
dirò!
Ciò
non
lo
Bologna: e a Eoma
stesso; e lo stesso a Parigi, alla Sorbona, dove
mi hanno
l'aite
invitato, perchè il pensiero, araldo delha più conlini ormai^
e della
letteratura, non
avuto
ììoveua.
tempo
Jj' Idolo.
di
dire
a
li
18
—
cosmopolita
e
anche
(seguiterebbe
la
per
sulla
sua
mai
estatica
strada^
Emma
ha
di
è
bella
parsa
lo strascico
Giordano
bellezza
sentita
lo
e
Platone;
e
lo
carina
dicono
!
occhi J,
A
conferenza!...
mia
nemmeno
non
;
tenere
per
veste, che
il
spazza
ciapiedi
mar-
Emanuele).
le è parsa
bene, essa
sincera:
splendore
Bardi
Guido
Or
che
pih
guardandolo
sì ;
della
Mari....
Pha
perchè
di
Vittorio
corso
la
soltanto
dir
più fiato per
del
sguardo
trovasse
carina, molto
pia, fissandola negli
f risponde
sollevato
la
lo
carina,
:
lei,signorina,
^conferenza
tener
a
dtìnando
se
non
compagna,
AvvicinandoH
—
è merito
mio;
vero,
diceva
il divino
i suoi
occhi, signorina!
non
del
anche
bella
il collo
{che allunga
la
star
per
a
che si ferma
di
sentire, pesta sulV abito di Emma,
colpo, chinandosi) Oh, pardon!
Il cavalier
Venceslao
una
(di lontano, con
esile che
vocetta
ricorda
distrugge
e
barba
verdiana)
di
dice
saluta:
Emma!
Il
signor
venire
poter
della
bella
Sebastiani
ti
oggi
a
pranzo
noi!
da
Sebastiani
Nino
in
mai
è
ò
invitato
Dionisy:
casa
via
per
quanto
della
a
qualche
di
far
dichiarato, sempre
di
aver
Il cavalier
col
dovuto
Venceslao
sulP
nelle
per
meniche
do-
vece,
stavolta, inspettito,
conferenza, indisperando di fare
animo
accettare
manca
ma
e
broncio,
le domeniche
anzi,
entrare
giovedì;
quella maledefttissimà
ingelosito,furibondo,
colpo decisivo
ci
non
Emma;
dopo
gran
tutte
pranzo
si sa,
e
signorina
possibile,cerca
anche
un
stina
cappella Si-
Veffettoautorevole
tutto
non
della
i cantori
al
un
di
cavalier
altro
( ripete con
ha
Emma,
ceslao
Ven-
invito.
intenzione
)
10
—
Emmal
vuol
Hai
venire
Emma
chissà
come
Il
capito?...
a
(
—
pranzo
distratta,
la
mamma
signor
Sebastiani
non
!
per
dire
ne
un
sarà
complimento
dispiacente!
)
Oli
IH.
In
Dinanzi
al
via
è
pomeridiane,
nò
collera
dalla
ad
un
Ancora
4lopo,
giro
un
si
e
poi
fischiato!...
])adre
Lascia
balordo!
donna
Fanny,
una
donna
maritata
clandestini,
ha
civetta...
una
a
da
un
già
un
mezz'ora
quando
])aio
amante
il
collo
Sono
casa!
ììo\
Verdi
sua
in
tirare)
complimenti
falso
di
conferenziere!
un
vado
sempre
da
giù
vuol
ne
serio,
Emma,
non
ne
di
hello,
stritolando
di
Quel
fon
ai
che
me
mezz'ora
sa,
e
sé,
chiacchierone
Che
quattro!
quattro
Lindoro
di
signorina
fra
Virginia
di
su
la
conferenza:
sigaro
fosca
cera
caso»
né
Vaspetto
trascurato:
Passeggia
«per
Monte
via
le
giovanotto
un
la
Zelinda.
con
torna
né
la
frequentata.
(
lavora;
incontrare
per
le
che
uomo
un
lìochissimo
elegante,
:
quelPora,
a
Borghetti
brutto,
Dionisy
casa
domenica,
di
Carlo
di
portone
Napoleone,
Napoleone.
monte
è
E
turgo
dramma-
un
])eggio,
e
gran
insieme
figlia
(rauTii,
poi
ancora,
clic,
ufficiale
oltre
per
21
—
I
paravento
.
.
.
Un
l'ha
s'è
morte
seccatore!
i
contro
!
divisibil
in-
(e
grotta
ag-
i commediografi
poeti, e
specialmente... dal giorno che
messo
sebbene
di
nobile
un
del
bastiani
Seama.
stabilitosi
Crema,
ricco
molto
Nino
la si gnorinaEi
corteggiare
a
ghetti,
Bor
Milano,
a
quell'altro,l'amico
Come
commediografo...
a
italiani
Carlo
poeta
ciglia).
le
Egli
Il
(sorridendo sprezzantemente)
.
poeta ridicolo!...
Un
—
esercita
suo,
sebbene
ai
ancora
e
più vicino
l'architettura,
che
ai quarantanni,
ha
trenta
già acquistato uiia
bella
ma
come
egli tiene celato in
rinomanza;
fondo
al
cuore
il
tutta
suo
amore
la vivacità
C'è
in
in
del
di
sarebbe
doti
da
del
e
eclettica,faragginosa
di
classico
ed
l'austera
da
ed
pari tempo
s'innamora
parola. L'artista
lo scienziato
presente.
Studiando
quelle ricerche
profonda
—
una
ai fa
si
le
il
mente
sua
ad
ziocinio
ra-
duzione,
de-
della
tempo
un
nel
architetto
nel
di
delle bellezze
i monumenti
dei
—
della
del passato;
problemi
e
recando
eccezionalmente
e
senso
moderno
senso
archeologo
rogative
pre-
gli entusiasmi
appassiona
coltura
bizzarri.
severità
equilibrata
ziosa
pre-
fossero
quella
un
una
che
ingegno
suo
Egli diventa
in
poi,
riserbo
un
estri
prima
genialità,gl'impeti,e
artista...
broso,
om-
che
e
giovane,
e
tutta
a
scintillare
ecco
e
sin
positive
parso
matematico
le
vita
ritrosia.
c'era
lui, come
principali
tutte
così
suo
timida
una
fusione
Mentre
chezza
selvati-
signorina Emma,
sdegnoso, insofferente,lunatico...
ha altra
origine che in
fondo, non
naturale,
un
la
per
ombrosa
e
nella
ingegno, rimane
mutismo
un
sepolta quasi, sotto
mondana,
in
sospettosa
con
storico; e
del
in
varia
la
sua
22
—
—
dottrina,unita al naturale
senso
ogni cosa
per
bella
ed armonica, lo guida sin dagli iniziinella.
voro
professionale,preservandolo da ogni volgarità,
da ogni compromissione
venale
colla moda
gaia,
bottesfacciata
e
pitocca, in fondo, delPepoca...
fervore
Borghetti si è buttato
Ora, Carlo
con
febbrile
ad
avrebbe
consacrata
la
consacra
di
missione
una
la
vita
sua
Pontida
V incarico:
gli
quattro
fXe
due
e
Invece
1 Un
o
epici
dei
gli
muni
Co-
hanno
il mondo
tutto
alPopera
ultimo
stero
mona-
piente
sa-
sua.
VorologioJ
giro, poi...a
Sono
casa!
tre
tardato
a
sarebbe
rimasto
lì ad
gelosia, dalla
tornare
a
casa,
più
tanto
egli
dalla
aspettarla, trattenuto
incertezza, dall'ansietà,dalla razione.
dispe-
Finalmente!
in
Lontano, lontano,
rosso
cappellini, uno
in via
Monte
fondo
ed
dal
l'importante,entrano
alla
contrada, due
verde, il verde è
uno
corso
Vittorio
Emanuele
Napoleone.
Eccola!
Un'occhiata
ha
rapidissima,
già visto
subito, che
Ah!
di
{guardando
avrebbe
—
tempi
quale egli
del
Provincia
e
rivolti
mezzo
alla
e
che
degli « ultimi giri », poi guarda
Vorologio).Le quattro e trequarti I...VadoI
resta 5 e tanto
più la signorina Emma
fa
ancora
—
nei
occhi
Borghetti
Carlo
appassiona,
ricostruzione
Governo
si sarebbero
le
la
:
lo
fama,
sua
qual'era
lombardi.
dato
che
che
Sorride,
non
c'è
solo
lui... il
che
lampo, e
c'è lei^ma
V architetto
anche,
commediografo.
sollievo!...
diventa
da
non
un
rosso,
messt)
quel cappellino
verde
in
orgasmo
che
e
timidito
in-
si avvicina
2^
—
Carlo
Borgiiei
leva
(/S'i
[rispondeseccamente) Ciao.
il cappello e tira
via
diritto, affrettan
dono,
e con
una
faccia tale che tutti sorrìosa
fermarlo),
appena
il passo
ma
hV
nessuno
proprio
tutta
la
cial
modo:
ii
fuori
gente
—
di
—
odia
Egli
se.
tutt;e le donne.
e
in
Le
quel punto
in
donne
ispe-
leggiere, vane, civette, false I... Tutte
Carlo Borghetti
donne, che poi si riducono
per
le
ad
farsi
di
il
sola, Emma,
una
accompagnare
cappellino verde, colpevole
la
per
strada
da
quel
latano
ciar-
colpevole.... colpevole, sopra
dell'oratoria;
mai
aver
pre
capito ciò ch'eglisi è semtutto, di non
di nasconderle, a furia
di
studiato
musi, di
scontrosità
di sgarberie!
e
magari anche
Il nobile
Bakbarani
fermo
in
alla
coda
si mette
lier
Venceslao)
Per
avere
[rimane per
certato,
scon-
alla strada; poi, brontolando,
mezzo
Che
istante
un
braccio
prendendo sotto
presunzione!
di
il diritto
di
lo
per
cava-
arroganza!
anche
mancare
chiamarsi
bisognerebbe
Che
il
zione,
educa-
meno...
il
I
Brunelleschi
Mari
la signorina
[sottovoce,osservando
mento,
osservato
dopo di aver
Vatto, il turbaEmma,
quasi la fuga d£l giovanotto) Chi è quel
Giordano
signor.... CarlettoU
Emma
(con
Parchitetto
naturalezza.,,
Carlo
artefice
del
E]Ì!tMA
di
lo
il
zio
suo
è
ohi... 11
rievocatore,
dirò
fare
sapiente
meglio,
Pontidalf
[sorridendo,perchè
originalitàdi
perchè
famiglia) Oh,
restauratore,
monastero
cugino,
[con squisitacortesia,per
alla
complimento
un
Mio
Borghetti.
Mari
Giordano
sincera)
tutti ridono
cugino) Già:
diventato
e
si
ministro
in
coro
delle
figuri: adesso,
dell'istruzione
25^—
—
voleva
pubblica,
dare
le
dimissioni,
sue
sosj)endeie
i lavori...
più
dunque
E
terra, confusa,
vicino
Mari
a'
centissimi
e
mobile,
si sente
passi
quattro
Donna
Guido
Fanny
^ardf^)
devo
dare
guar-
inebriata.
Sente
sue
bei
da
avvolgere
caldo
quella
guance,
dai
e...
sente
denti
lu-
sguardo
uno
Che
—
cato
pec-
Siamo
—
casal...
a
A
alle
piti
a
piìi vicino,
carnosa,
tutta
torna
sospira ingenuamente.
mormora,
—
sarebbe
e
e
fatto
capelli,
fisso, piti intenso,
già
proprio
Guido
voce
un
salutarla
Donna
si
Ohe
salir
peccato
un
po^
velata)
una
:
la
quasi
I Siamo
certa
stessa
a
Edio
signora Dionisy.
ansietà
che
gli
Sì?...
dopo?...
E...
cosa
arrivati!....
dalla
momento
{con
Fanny.
Oggi...
anche
da
Bardi
{si
Fanny
sgusirdo
prendere
distanza
{dicendo
Bardi
andare
Guido
di
.
rende
Vengo
a
I
Donna
non
suoi
turbata
si è
le
eloquente,
I
come.
mamma.
arrossisce
per
piti
uno
Emma
dicendo
Giordano
più
della
così
bocca
Albertoni
onorevole
fratello
Sì,
che
devo
1'
Come,
landole
par-
zio?...
suo
Emma.
la
quasi inchinandola)
curvo,
Eccellenza
Sua
interrompendola,
{vivamente
Mari
Giordano
morbido
—
si
rannuvola..,
come
con
aspettare!
per
—
domenica:
giorno*
suo
morde
i
baffi).
consolarlo,
carezza)
una
noi
E^
è il
suocera:
{guardandolo
il caffè
faccia
mia
si può.
non
con
Venga
dopopranzo.
Ma...
a
IV.
Di
Il
s«alottino
Emma:
della
buio
signora
chiuse,
sdraio:
circa
neri
bella
ancora
si
non
lascia
sempre
più
forma
confusa,
Fabio
Speranza
il
polso,
la
manica
è
al
le
salito
dottore
risorse
e
caldo,
che
chinata
su
soffice
piacevole
il
di
;
parla
d^annetti
allo
scuro...
E'
lei.
cercato
colla
una
dottor
il
e
toccato
dentro
mano,
d'
veste
stagionata:
professione
di
averle
piìi su,
lissima,
bel-
un'ombra,
Vicinissimo,
senz'ombra
{eleganza
della
altro
della
occhi
stata
paio
un
cupa,
oc-
poltrona
è
che
vedere
adagio,
che
lunga
signora,
dopo
comincia
biondi,
da
scuro.
che,
larga
la
tutta
di
primo
gentile,
soltanto
piìi
di
si
poco
bianca,
la
:
:
molto
morbido
trovato
Il
allo
a
inverosimilmente
inverosimilmente
madre
la
calate;
poco
distesa,
capelli
è
a
figura
una
mollemente
a
Letizia,
tendine
jyoì
pesto,
distinguere
Dionist
casa
in
persiane
colpo,
a
sopra,
mtérieur,
vi
posticino,
e
è
masto,
ri-
malizia.
tutte
le
lentamente,
arguzie
som-
e
27
—
messamente,
che
con
e
persuade) Dunque,
tosa.,restiamo
intesi
quattro gocce,
poi
cosi
e
a
Stiamo
tro.
regolare
vero?
la cerina...
da
brava
signora
La
di
del
og^i, la mia
vomica, prima
sei, a colazione,
por
momento,
direi nient'al-
digestione
è
soddisfacente,
nostri
piccoli
dell'
generale
stato
concludere
bene, quindi
meni
feno—
organismo
che
il
accontentarsi
meglio
I
le
E
{languidamente)
Letizia
abbastanza
più ripetuti, dunque
sono
bisogna ragionevolmente
è nemico
noce
quei
anche
dallo
la
:
d^argomenti
e
nutrizione
La
si
non
—
La
—
buona;
nervosi
il
per
vedere.
a
—
così
cinque, poi
E
pranzo.
di tono
moìiotoma
una
riposa,calma
—
pilllole
ferro?
(dopo averci molto pensato, gravemente)lo
direi anche, se crede
(pausa)y sospendiamole
per
e
qualche
lungo sospiro).
giorno (lunga pausa,
Potremo
più tardi,se sarà il caso
poi ricominciare
Il dottore
la
ascendente.
cura
La
signora
Il dottore
il capo,
della
(ancora pih
risalendo
signora
Letizia
significativo)Un
marito.
Tutto
montagna,
un
risultato
bene
grave,
il
colla
ne
dentro
mano
dice?
serio,scrollando
Mahl...
(un'altra
la
il braccio
premendole
e
cosa
pm
sospirando prof ondamente)
poi
pausa,
delPEmmache
E
Letizia.
manica
in modo
la mia
tosa, darle
marito; cara
resto, Pesercizio,Paria buona, la
il tennis,.,
non
al di là del
sviluppata, ben
dico di
no:
hanno
La
soddisfacente.
nutrita...
Il
ottenuto
è
ragazza
pannicolo adiposo
ma...
(sospiroe pausa) tutto 'ò\\ìi
abbondante, ma...
sua
indicata, alla sua
stagione prefissa
epoca
sicuro. Adesso, Emma...
ha un
certo
appunto
—
—
—
pallore
interessante...
O'SÌii...
Viene
la
sua
un
certo
stagicme
per
brillare
tutto
—
degli
vero?
28
—
l)er il
~
è
La
signora
un
po'
il
Letizia
quello del matrimonio!
{sorridendo
rovesciando
colla
e
delicatamente
di
enormità.
piume
le
in
cose
il capo,
che
mondo
Il dottore
le
ricominciare
U
ha
riprende
Emma,
colla
della
solite
riadagiata
rimesso
il cuscino
di
il discorso
seriamente)
cora...
rapporti, sia an-
certi
sotto
mano
colle
si è bellamente
il dottore
e
sotto
nel
si
fatto
viso, impone
non
Poi, quando
credo
Io
il
tacere^ di
prima,
come
le
{rivoltandosisulla poltrona,
nascondendosi
e
dottore
al
inferiore
gengive un po'
giustiticarmi pienamente!
signora Letizia
ridendo
gnolo
mi-
il labbro
signora Letizia per guardare
che
Domeneddio
ha
esangui) W
La
dito
del
punta
della
da
ò
{languidamente)Oh, dottore,
tic
suo
dottore
modo
Emma
precisamente: adesso,
stagione del matrimonio.
vera
Il
K
pelliccia.
la
pn;;lia e per
eccoci:
dunque,
nella
di
cappellino
—
luna,
^on
semi
so
spiego...
col capo,
risponde, approvando
che
spiega benissimo.
ì^on
—
dalla
sa,
letteratura,dal
il Romanzo
che
Oppure
—
di
Pamore
immagina
non
teatro...
giovane
un
il Padrone
delle
e
lei altro
è per
non
che
altro
povero.
Ferriere,
che
e
più
istruttivo.
conclusione,Emma
importa niente di nessuno;
In
—
anche
capisce niente.
non
al
cielo
V altra
{Con
rivolta
al
f
Età
Il
mano,
a
pensa
prende
due
renza,
indiffe-
con
Sebastiani
occhiate.
-
le
niente,non
tutto
le fa Nino
che
la corte
non
una
dottore,piena
di
e...
innalzata
rimpianto)
felice!
dottore
a
{
continuando
premerle
filosofia)Da
brava
leggermente
:
tutte
lo
la.
accarezzarle
ad
le
ginocchia;
ot'X
hanno
con
i loro
29
—
vantaggi
lo
preceda
così
vero?
consigliarla,farle
pili conveniente
fare
Ravvicinarsi
ci
cosa
può
conseguenze?
di
parte, quella
lei di
amare?
testa
che
caso
La
spaventa,
dottore
furia
per
di
Mah
!
essere
se
(Pausa
anzi,
volta
come
!
:
loso.
pericola
buono,
in
e
tal
sivi
persua-
finire colPacla ricevuta.
firmare
scomporsi)
senza
espressione quasi truce
E
anche,
E'
per
succedono
ne
prevedere
già maritata,
rama
andrebbe
non
tutt'altro
bisogno
perdere
severa).Bisogna
e
le succedesse
d'innamorarsi...
uniformità
forse
sempre
e
che
an-
I
grave
combinazione
le
d' altra
avesse
(con calma,
prevenire. Una
posto...
che
fredda
gli argomenti
di buono
il poco
Letizia
dottore.
Se
di
dovremo
signora
Il
una
di
poco
Esauriti
noi
—
un
per
—
venendo
pre-
noi
ma,
diventerebbe
si fa?
cosa
anche
cettare
Mi
I
sicuro
—
a
amata;
poi ripigliando)Potrebbe
vero
—
non
è
accordo,
mancanza
Allora
(Pausa:
portuno:
op-
prevedere....
carattere...,certi languori...
di
sico
fi-
potrà riuscire
che
d'
essere
stessa
sua
ed
po\.. clorotica, potrà
un
di
accontentarsi
ciò
siamo
ò
temperamento;
sviluppo
Eegolare
Possiamo
Emma,
lo
Invece^
crisi,sappiamo
della
capitare?
quanto
bene.
suo
ad
in
possibile guidarla,
è
—
tutto
il
per
che
morale.
sviluppo
—
e
;
regolare
appunto
trovo
Emma,
inconveuienti
i loro
e
—
a
a
un'ipotesi,per
i
tutti
giorni,
finire il mondo:
disastro, un
infortunio
riparabile quando, i)arliamoci chiaro,
finisce per
ficio.
non
essere
poi, addirittura, un beneIo direi dunque,
il momento,
di
non
per
pensarci
tìsico
—
nemmeno
troppo
prende
a
san
sempre
don
gnigno,
tutte
lo
Carlo
una
cose
un
Borghetti.
natura
troppo
troppo
sul
E'
un
gica;
ener-
serio, ed
30
—
Eiiuuii
finirebbe
al
tutto
col fare
Nino
dice
—
lei
quindici
fare
può
anche
E
poi tre,
pili lontano
innanzi
Kino
poi,
in
potrei
obbedisce
a
di
come
nata
tacco-
far
tirare
d'anni
casi
salute, salvo
:
domani
oggi
farà
!
duti,
impreve-
aspetto
un
cagnolino
:
l'ho
ventina
Ha
bastiani
Se-
compensato,
poterla
una
Il
signora
ancora
spero
mamma
avvenire.
La
—
cuore
garantire.
alla
aspetti
—
in
tanto,
per
l'indole... d'un
e
diremo
vero?
—
anche
anche
porta
ne
—
di
quanto
di
annuo
venti, trentacinquemila
vita buona, senza
pensieri.
volta,
magari
—
fisserebbe
quindicimila
riguardi (pausa)^
prima
una
loiitana,
assegno
dunque,
una
vizio
un
dovuti
coi
un
—
—
e
possibile
ha
il momento
quattro volte
o
alla
(pausa). Sarebbe
; per
—
—
gnita,
un'inco-
sempre
parlato,
Sebastiani
lire ;
(iotel..
in
po'
ma,
Ho
ventimila
PEmma
si
del
figlio
circa
un
modo.
suo
contentissima
—
suo
a
a
rappresenta
Sebastiani, finirà presumibilmente
madre...
pare
iiieiitie
sacrifìcjita;
quello che si può prevedere,
contrario,per
con
colla
colPessere
forse
il matrimonio
perchè
—
sta
riscente,
appadietro
altrettanto
moglie. Se frequenta un po' il palcoscenico,
roba
scrive
che
se
qualche commedia...
passa.
lui che
volta
una
ammogliato
Capirà anche
inolia
—
1f
vero
è
dove
Non
Il
dottore.
poi) Già,
solito
—
al
sentito
Quel
certo
anch'io
avevo
non
Ko
Letizia.
mai
aveva
serio.
1? A.1 lawntennis
conferenza
una
l'uomo
fare
andata
signora
La
ad
dovrà
—
ho
avuto
sospiro).Sono
Oggi
—
l'Emma
f
; è
andata
Circolo
Fanny
con
artistico-letterario.
conferenze...
Giordano
un
biglietto,ma
tempo
preso,
Mari?
come
d'andarci
si
(patim
poi
(un
dice,
:
al
—
fondo
pro-
i)er
il
il
cattiveria,
sua
ad
inquietarmi
sento
colla
matta,
cambia
colle
bambole
pezzo
che
elle
I...
che
ho
le
detto
un'espressione che
sarà
resto...
E'
questa
ha
ha
che
Emma
fare,
a
la
della
lamentarsi
a
di
vero
altro
!
nessuno
il dottore
di
con
cose),
è vero,
non
tutti
lamentarsi
signora
ad
molte
—
ripetizione
comincia
da
niente
un
anche
proprio
pensa
dice
e
è
i
del
tore?
dot-
giorni:
delle troppe
Letizia
comincia,
figliuolache non
cuore.
E'
così
il loro
di
ed
—
amore
è sempre
il
:
Una
grande
Il
dottore,
della
signora
di
Paltra
fanno
così, e nient'
stato
bisogno
Tun
compiangersi
che
loro
lamentarsi
—
sempre
e
quelle piccole
per
tanto
altro
felicità.
in-
piacerei...
scampanellata.
turbarsi, abbandona
senzA
il braccio
Letizia.
Visite?
—
seconda
Una
Tutti
—
due
e
della
sua
quasi insieme
:
il
quando
Venceslao,
famiglia,
lui, perciò
per
scampanellata.
Venceslao.
Il cavalier
«
dire...
per
solita
conto,
suo
per
la
il dottore
(juando
visite
meglio
è
signora guarda
vuol
faceva
poi durerà
non
importa
ne
Adesso
creda,
Emma
:
le
non
(la bella
resto...
Ma
Fanny...
come
amiche
come
—
la
non
ridere
Di
bambina.
]S"o, no;
divertirsi,e
a
Del
alla
tocca
auche
ecco,
—
cameriera?
sua
quand'era
Fanny
quello
salute
sua
ogni quindici giorni
una
colla
la
per
comincio
e
discorrere, a ciarlare,a magari
a
una
mutismo,
suo
ha
ci tiene
imposta
padrone
»
la
si debba
ad
rientra
avvertire
regola
suonare
al
nel
ch'è
proprio
portinaio
due
seno
volte.
che
33
E31MA
I^r
di
fentrando
addosso
fan
alla
mamma
mamma,
! Ohe
bacioni
due
che
;
maraviglia ! Oome
dottore,perchè non
ti saresti
sei venuto
!
schiocco) Oh,
arte !
Ohe
divertita
! E
! Hai
della
tu,
simo
malis-
fatto
viso
sul
Ohe
anche
(un altro abbraccio
altri dite baci
nervoso,
I
pandole
stam-
mamma,
collo
fascino
grande
cosa
della
poltrona
bocca
sulla
salottino^e precipitandosi
nel
corsa
tuoso^
impemamma
più risonanti J.
La
signora Letizia
(alzandosi mezzo
soffocata,
Emma
I
la figliuola)
allontanando^come difendendosi^
I Ohe
fai ì (guardandosi nello specchio,un
Emma
ancora
V amabile
po' inquietaper
conferenza!...
Una
di
straordinario
di
Si sa,
I
ricci che
a
incarnatino
la
poi, che
accomoda
(Si
la
figliuolale
traverso). Oorri
delle
ha
gtiance)
può
cosa
bionda
essere
tura
capiglia-
mandata
po'
l'altra
un'esagerazione al-
da
sempre
sue
un
I
Il dottore
e
di
(crollando
sprezzo) Adesso
il capo
di
sono
(pausa, poi colV intenzione
sono
quali non
poi altro
di
che
con
aria
moda
di
sussiego
i conferenzieri
fare dello spirito) i
i^redicatorivestiti da
I
uomo
Emma
La
(subito:
signora
dovuto
Il
slancio) Sei
con
Letizia
(richiamando
rispetto)Oh!
dottore
Sentiamo
(che
un
se
Oh!
la
gode
po'...per
Emma
—
vero
:
con
valutare
?
la
I
figliuolaal
Oh!...
l'eloquenza di questo signor
alla conferenza
stupido
uno
—
fina malizietta)
al
Giordano
anche
Nino
giusto merito
Mari...
c'era
Sebastiani
{collapiit candida
?
disinvoltura,come se si
trattasse del sindaco
Nino Sebastiani ^
o del prefetto)
{cipensa) No. (Ricordandosene)Oioè, sì I
Il dottore (ritorna serio,molto
serio, osservando
BovjtTTA,
L'Idolo.
8
34
—
hjiniitn
(jrninlc
vo.'t
ìlei taschini
dita
—
vavciitlc
ntitnzionc, luentrc,
della
sottoveste, fa
le chiavette
di
le
risnonare
tinuamente
con-
ca^aj.
ICmmà
(riprendendo subito, ed esaUando.sijl'aryoche pih ^interessa) Non
mento
legge^ sai ? Parla !
Senz'esserci
preparato! Improvvisando!
dosi
{Voltanvivamente
Fanny
donna
verso
che sta per
salottino
seguita dal nobile Barbar ani
si ferma nel salone
Venceslao
cavaliere
e
è vero,
pianoforte) Non
Fanny?... Non
nel
]"apà,che
Fanny
[piìicalma^ dopo
stringerla,donna
senza
i due
aria
baci di
Guido
Come
conferenziere
lo riconosce...
ò
di
Barbarani
battuto
aver
Letizia
convenzione)
Anche
Il nobile
col
il
fatto
ha
è
al
vero,
averle
Ha
nn
sulle
mano
.
.
.
di
anche
cartello
donna
a
coi
—
!
sulla
spalle e
forza
primissima
Cicerone
!
saltellando, dopo
pittore Fioravanti, quello
un
per
merito
gran
forza
prima
oratore
il ritratto
dato
(Giudo Bardi^ sHntende).
della
palmo
vero
Demostene,
si mette
abbracciata^
aver
e
{sempre
2"ancetta del dottore) Di
!... Un
il
mentre
^
straordinaria?
cosa
Donna
entrare
! Di
tello
car-
! Diceva
nissimo
be-
famoso
Ida
che
E'
:
un
del
polmoni
magno
Ta-
!...
{dal salone, solfeggiando
accompagnandosi cogli accordi del pianoforte) E'
Venceslao
11 cavalier
e
Drlaronn
Fanny.
Donna
!
prt'sentato, ed
ha
Anche
(jome
si deve
Il nobile
E
poi è
egli
bel
un
ci ha
!.,.
JJrlarumm
denti.
lo ha trovato
Guido
Drlirinin
!..* Maestosa!
magnifici
Ha
!
dantoniana
un'eloquenza
Il
molto...
!...
giovane,
Barbarani
accompagnate
pente!
Irrom-
l'uomo
bel-
un
ce
fin
lo
qui.
signore! molto...
!
Baubakani.
Non
frequenta
che la mi-
35
—
gliore società.
Lo
{Al dottore^che
!
tent
e
studiare
a
anche
in
sa,
Il
tu
Italia
la
han
così
in
il dottore
sente
capo
in
le
venire
a
dare
guar-
Dovresti
franchi
nire
ve-
testa
a
gli artisti,si
spendere.
sibile!...
sospirando) Imposquesti giorni !((^ware
cinque
C asani!
via
da
preso
Vorologlo) Sono
li'iàessere
continuato
Dieci
—
pochi
(scrollandoil
Sono
dando
ha
signorina Emma)
!
ufficla-
era...
frequentatori^perchè
ne
dottore
—
intanto
della
champagne d'onore
Son
proprio con-
uno
henissim
—
i soci
soltanto
tutti:
sapevano
artistico-letterario
Circolo
l'amante
stato
gli diamo
ìissìnio ! Stasera
al
è
Piidova
A
Pianelli.
contessa
—
e
mezzo
Scappo!
dovrei
e
(Scampanellata;
visite^si siede).Scappo
altre
subito.
E'
gli altri,non
sé
per
Gonzales
stessa
eleganza, di gioventìi e
corteggiata. Ingrassa
di
conto
di
invece
ha
suo
di
stringersi e
sempre
se
Ma
come
è
tutto
tutti
signore
Che
Lo
la
molte
ogni
sete,
di
detto
hanno
amici
I Le
riferito che
cosa
teorie ! Che
ha
e
in
Sa!
hanno
tatti
detto
massime
sere
es-
dano
le doman-
furore.
alla
ferenza
con-
Sa!
Sa
rito
già rife-
perchè lei ha degli amici
—
simpatici,fedeli,provati
! Che
forza
fa
la
Gonzales
tutto
per
a
che
cosa
cora
an-
ma
dimagrare
eretico?
un...
essere
giorno^
di
|^er
pretensioni
smania
la
marchesa
Di
ateo?
un
le hanno
—
patir
vecchia
:
Quando
eccitata,rabbiosa.
alia conferenza, monta
stata
!... Le
i suoi
; ha
l'illusione
?... Lei f... La
di
e
marchesa
vecchia
la
veri,
giovanotti
di bello
!
quel
! Clie dottrine!..
spropositi !
sdegno
tali che
è
tutti
quasi
e
la
della
veemenza
tacciono
mortificata
ammutoliti.
di
aver
marchesa
La
sono
signora
mandato
tizia
Le-
Emma
36
—
ed
Emma,
è
accordi
ili
delle
di
i)unta
cappello...
ne
;
quasi
cartine
di
pranzo,
e
soltanto
cavalier
dottore,
passando
vicino
le
le
mani,
che
sparisce
ad
da
che
e
quale,
del
suo
Emma,
ricorda,
ha
senza
il
ricerca
alla
fosfato
dagli
Venceslao,
del
intorno
gira
premendole
di
prima
del
poi, pianino,
le
lei
stata
capo,
rotto
chiavettine
piedi,
toccandole,
il
china
i)enoso,
solfeggi
risonare
dal
grave,
dai
e
esserci
addolorata.
quasi
silenzio
11
di
Fanny
confusa,
scossa,
vergognosa,
•
donna
coiifereuza;
alla
—
voce,
sotto-
prendere
nessuno
se
accorga.
Baubakani
nobile
11
dalla
seggiola
{a
Miscredente?...
B(inissim
!
sia
che
quel
!
anch'io
;
leggo
e
li
alla
quello
Emma
bel
il
{si
vecchietto
mi
c'è
storia
è
che
sente
il
—
;
da
poco
non
si
sollevata
quel
Barbarani
;
la
rità
ve-
llousseau,
alla
sofìa
filo-
credenti,
marchesa
o
—
cambiare.
può
lo
:
regola,
sua
per
il
quanto
ridere
tosse)
miscredente
un
in
di
dire
sempre
e
chesa)
mar-
eretico!...
Voltaire,
anch'io,
storia
Un
d'essere
Diderot,
alla
colpettino
piace
content
ammiro
la
{un
caso
—
proprio
miscredenti,
resta
sia
perchè
e
tal
diìianzi
ateo!...
Un
in
si
son
—
li
Ma
ritto
fermandosi
e
scattando
tratto^
un
guarda,
!
Leale,
sorride)
Ohe
franco,
patico...
sim-
All'hotel
della
Giordano
il cameriere
c'^, chiama
non
hurò
nel
dove
trova
non
prima
Il
{entrando
Mari
mezza
a
direttore
si
domanda?...
Giordano
Mari.
telegrammi
Il
per
direttore
Giordano
;
si
se
tolare
bron-
a
in
ci
quel
nel
avanzandosi
Domando
entra
più forte).
addormentato
era
che
portiere
mette
molto
poi
»
risponde^
non
nessuno
pomeriggio, risvegliandosi e
signore?...
il
cerca
che
voce,
(che
Venezia
Bella
«
caldo
htdo)
Il
lettere,
sono
me.
(che
non
si
chi
ricorda
Sensi!..
Dio
I Giordano
nnmero
15
(risentito)Per
Mari
e)
Mari.
Il
direttore
Giordano
Il
(lo guarda
(furibondo)
Mari
direttore
s.)
e.
(con calma)
Adesso
Il
I
al
domanderemo
cameriere.
Per
il
lettera:
Mari
15
numero
erano
stati
dovevano
c'era
portati
essere
ed
telegramma
un
in
camera:
e
per
una
dano
Gior-
importanti assai,perchè,
38
—
ordinato
in
Col
ne
fretta
da
due.
da
Una
fa
pranzo,
invece
teledramma,
sono
—
di
sola
una
Pai tra
Konia,
d'un
le scale
fiato.
lettera,
vt^
bollo
col
di
città.
Giordano,
la
lettera
di
prima
di
Koma
è
Rocco
all'istruzione
aprire, guarda
che
quella
Marana,
sotto-
pubblica.
di
chi
sono
l'onorevol
dal-
egli aspetta
di
segretario
Quella
di
1
l'ho
città
è
:
Stato
del
suo
editore.
Ma
perchè
domattina
sarei
—
Da
«
dibili
«
limento.
Se
da
il
Mari
telegramma
rifiuto
un
Anche
diavolo
ci
quest'altro
e
a
leggere
una
sua
ha
più
oltre
al
commende,
vuole
I
la
domanda
volte
per
di
anche
la
e
qualche
coda
I E
fal-
W
Romi.
la
che
all'onore
Quando
il
adesso...
a
aprire
risposta
all'estero
missione
e
»
ad
pitilentamente
certa
sollecitato
divertimento
atten-
FrNAKDI.
falli-jconol
che
comincia
lettera
voci
prossimo
sovventore
mettere
E
—
tuttavia
»
usurai
gli
;
:
«
—
deve
che
sente
rinnovazione
solito
Regolati.
che
:
ottenere
assicurano
avvertito
lui?
Giordano
contrarietà,
Impossibile
«
io
andato
una
prima
logge
scrive
lettera
quella
aspettarsi
mi
ad
che
gli procurerebbe,
di
biglietto
un
da
paio
mille
:
di
40
—
«
certe
«
e
«
ora
«
di
necessità
supreme
presto,
spero
dal
mano
del
di
più.
Per
stretta
tuo
Affezionati
Rocco
Mari
Giordano
voce,
filosofica
gradisci una
e
A
momento.
p«trò dirti
Koma,
a
volermene
non
—
dice
non
ssimo
Marana
parola,
una
fiata,
non
gli ocelli gii appaiono due solchi lividi,
profondi. Apre l'altra lettera, quella dell'editore
sotto
ma
di Milano.
Amodei
C.
e
del
Gabinetto
Illustre
«
Mi
Direttore
carissimo
e
Mari,
offrite le vostre
«
della
«
perchè
«
di
«
Editori
Rivoluzione
io
non
?
ne
Quali
«
E
«
per
un
«
che
una
«
che
«
])osso,
e
volume
ma
Vi
io
? E
color
tre
che
vero
molto
col
voi, disgustarmi
ma
anticipate
—
vi
non
voglio
bella,
dei
lire
di conferenze
risposta.
per
bandiera
?
sono
la solita
una,
sempre
duemila
domanda»,»
una
Genova;
la
poi...mi domandate
che
altro
Precursori
quante
e
sono
conosco
Venezia, Torino
quella, come
sempre
sui
conferenze
bene,
mio
—
è
non
dare...
posso
ma
non
interesse.
Affezionati
ssimo
Amodei.
«
P.
S.
^"
trimonio
c"
e
^
Carlo
per
Devo
—
di
voi.
mia
Vi
da
assentarmi
nipote. Sono
avrei
Borghetti,
una
fatto
vera
Milano
spiacente
conoscere
capacità,
il
per
per
ma-
me...
l'architetto
un
I
erudito
41
—
«
fenomenale.
«
per
«
il
Avrebbe
—
monografia
la vostra
signor Ambrogio,
sant^ Ambrogio...
su
voi.
volete
come
utilissimo
esservi
potuto
o
»
bile
Mari, pallidissimo,resta fermo, immoTutto
disdetta.
due
gli va
piedi. E^ una
è
tutto!... C'è fin da ridere, tanto
tutto!
Giordani
su
male...
gli
ride
E
curiosa!...
la persona
:
riapre,rilegge
Impossibile
«
dibili
«
limento.
allora
Ma
—
solito
Eegolati
telegramma
:
:
voci
atten-
prossimo
sovventore
le altre?... E
tutte
fal-
le altre !..
degli applausi di
compiacenze del successo,
gli ultimi
Anche
il
in tutta
sussulto
un
».
E
!..
ha
il riso
tratto
un
rinnovazione
ottenere
assicurano
«
ed
labbra
sulle
si ferma
ad
infatti;ma
echi
un'ora
tutto
innanzi, le febbrili
è svanito, dileguato ormai...
persino il bel viso
di donna
ridente
Fanny e gli occhi intenti,appassionati
di
la
egli legge
Fa
due,
sempre
tre
passi
continua
e
le
E
dalla
continua
gli
la
E
ò
tornata
ministro.
tutte
le altre?...
finestra,sempre
bassa.
toeletta
Prende
e
cupo,
mente
macchinal-
macchinalmente
tagliarsi,a regolarsi, a
a
in
marsi
li-
unghie...
le altre!..
Rimane
E
.
delle
il
da
suo
sformato...
tutte
viso
i solchi
le altre?...
piedi,immobile, a testa
a
mano
a
sue
unghie, ma
pallido diventa giallo,gonfio,
diritto
ancora
bassa, occupato
mano
zio
!..
verso
testa
a
jjensoso,
quest'ultima, mentre
Marana,
dello
cambiali
le forbici
-—
del
lettera
le altre
E
che
sì
quale nipote
mente...
—
E
Emma.
sotto
in
gli occhi diventano
sempre
42
—
—
più
Non
profondi.
qnarantaciuque...
E
le
ha
Almeno
hiiiìì
trentacinqnc
dimostrji
ne
altre?...
più
iir
sessanta...
dieci...
lire?...
dodicimila
—
Nella
^reve,
delle
si
cameretta
unghie
del
affannoso
dure,
che
il
solo
sente
Mari,
saltano
e
via,
del
rumore
un
spiro
re-
tic-tic-tac
dalle
mozzate
forbici.
Cameriere
{battendo
Giordano
Mari
Cameriere.
TI
alV
uscio)
{trasalendo,
pranzo
è
servito.
Signore...
voltandosi)
Ohe
c'è
t
VI.
Dopo
Giordano
Mari
ha
conferenze
sue
a
di
sul
compiere
delle
principali
la
in
e
letterario,
'"
proprio
delle
che
il
content
belle
da
passano
Sarà
di
lo
pigliavano
talento...
volentieri,
non
e
per
Milano,
artistico-
Circolo
felicissimo,
sempre
si
il
diceva
—
scnsandosi
che
di
(le
cicerone
fare
il
un
po'
celebri
Milano.
debole
un
—
profitta
ap-
i^resto)
personaggi
coi
signore
una
giorno
mondo
può
gli
in
Intanto
del
del
quando
che
storia
Eegno.
Barbarani,
»,
e
brogio
Am-
tempi,
di
il bel
lu-esidente
nobile
suoi
chiudono
frequentare
del
compagnia
si
l'occasione,
del-
necessarie
anche
po'
un
vandosi
tro-
monografìa
del
archivi
gli
conoscenze
e
Napoli;
e
cattedra
Università
le
epoca
api)rofittare
de^
alla
sere,
e
altra
ricerche
le
civiltà
strada
delle
ad
l'importante
nella
aprir
club.
invece
tutte
posto
deve
al
Eoma
vuole
fare
vescovo
biblioteche
rimandato
Bologna,
Milano,
per
far
settimane
due
di
a
mi
vengono
questa
giuoco
dispiace
a
sapere
me
a
ma
I
cogli
mania
sua
—
presidente
Si
la
di
parla
tante
cose
barani,
Baranaci
gente
tutto
anche
44
—
che
curiosissime,
questo
diolanum,
di
celtico
eccone
di
e
lui, perchè
di
contro
Padova
Bardi
Guido
donna
gli
che
il
lo
furente
era
grande
uomo
signorina Dionisy
il broncio, perchè anche
teneva
la
testa
compromettersi. E oltre questi due,
lasciavano
indifferentissimo,perchè già noti
lo
Galilea
pei
ghetti
non
il
Ulani ssimf...
v
Carlo
di
gusto
a
che
Bor-
quelle
scienziati,che,
tra
si
mondo, purtroppo,
per
sojio
seuipre
col Castel vetro
dal Caro
ripetuti,cominciando
far
di quel giorno, proprio per
La
mattina
dare
e
di
prepotenza
Guido
Nino,
fa
e
staccare
:
Questa
esclusivisti
—
primo
moschettieri
e
tre
prova
?..
.
spetto,
di-
indipendenza
di
e
Dionisy,
casa
Borghetti, il nobile Barbarani
dano
lettera
d'invito, al club, per Gior-
Carlo
fa
male.
tutti
anche
gli
diffidenti
molto
altri
soci, molto
e
difficili nel-
estranee, gli fanno
persone
zioni
osserva-
lamentele.
Quella
terario
ai
volta,
e però
r ammettere
e
una
una
Mari
di
anche
in
diventare
certamente
battibecchi
e
è
mondo
dacché
Otello, anche
i)rendeva
si
ogni giorno più
gelosie, invidie
da
furori
loro
;
civettava
e
da
seguo
gliavan
pi-
alla
corte
si montava
Fanny
pone
com-
Mari,
non
poco
Sebastiani
pareva
la
facesse
di Giordano
! Per
! Kino
bastonate
a...
si
Me-
!
terreno
giuoco
a
no,
nelPidioma
che
Lan,
e
proposito
a
pigliarlo
esempio,
bella, per
parole, Mecl
significano Fertile
vere
violtissim.
interessano
due
che
sì,saranno
vere
ma
una
questa volta,
Ma
altro
saranno
implica,
non
—
I
che
scrittore,
è
gente
Bisogna
capita
uno
del
andar
! Va
tuo
Circolo
adagio I
bene, è un
gcienziato,anche
un
artistico-let-
tirar
dentro
il
letterato, uno
genio ! Quella
45
—
del
rè roba
[alclub,
Circolo
tuo
che
Dalla
—
—
da
—
chi
E'
stato
è,
in
tutto
fianchi,
mi
—
è
(]ui,
Intanto
—
fuori"?
!
è?
Pamante
si
impettito
pare,
]\ra
Padova
uf"cialissimo
ha
^dellacontessa
Pianelli, alla quale
Don
anche
Carlos, siccliè mi pare
IBarbarani
?
saltato
di
Ohi
anni
tre
per
è
società
fine?
fare
a
dove
pili eletta
Ma
—
artistico-letterario!
ci verrebbe
cosa
individuo
Lconie
—
fatto
piccolo
mani
le
mette
sui
in buona
stato
scmi^re
il
e
—
la corte
pagnia
com-
!
Ma
Guido
fuoco,
fosse
volta, per
giorno
Al
il
parare
una
colpo, continua
propaganda
gran
spalle
per
a
si
appena
Barbarani,
il nobile
e
—
le
voltate
INlari
Giordano
contro
nel
softìano
a
sua
fare tutto
il
il conferenziere!
ehih:
od
sette
nell'oml)ra
Guido
della
Bardi,
al
intorno
sul
il Corriere
tavolo, col
fascicolo
in
della
mezzo
a
alla finestra
Sebastiani,
sala. Legge
seduto
Pultimo
legge
Nino
terrazzo.
piedi
in
sportsmeìi, sdraiati
otto
grande
è
Barbarani
presidente
Il
del
cabala
gli avrebbero
presentato
Sebastiani
Muo
e
una
preparano
tutti
—
leardi
capo
canapè,
della
fra le
Eevue
des
Sera
:
mani,
Deux
Mondes.
Il nobile
Barbarani.
per
—
che
sia anche
qui
il nostro
e
un
poeta
il
Sebastiani?
una
?
Guido
di
nore
parola d'o-
—
di
precisament
gentiluomo
applaudono
è
! Non
ordine,
primissimo
piii compito
Tutti
assicuro
esclude
talento, non
educazione
perfettissima! E
pieno
quanto
di
Vi
le
sue
?
E
e
un
rato
lette-
mamente
medesiil bravo
commedie
che
46
—
sembrano
aldirittura
sciitle
(luesto!...Gentilezza
Il Bardi
scattano
V
Il
dei
di
Anche
! dei
moltissim
E'
Romani,
e
né
nel
tiravano
insieme
ciascuno
liomani
dei
avevano
—
aspetta
moment
un
henissim
Sotto
sta
! E
tante!
anche
—
a
timore
sentire)o
! le
bighe,per
partivano
e
circo, cioè
il
Komani
l'appunto
i loro
anche
V
Invece
la
dromo
ippo-
nostra
tal
—
bravi...
e
—
le
scommesse
le
come
di
per
Ma,
prendevano
allora
sul
—
serio!
detto^
esempio.... fsi ferma inter-
Guido
sotto
!
!
un
Bardi
che
Costantino....
alza
il capo
(stizzito)
non
importa, è il fatto storico
l'altro,
peto
che
preme! (Tossisce,si rischiara la voce : con imquasi aggressivo contro il Bardi) E questo è
che si chiamavano
I varii partiti
l)OSÌtivÌ8simo!..
di
le fazioni
invece
scommettere, tranquilla-
Già
l'uno
coi
(pausa, poi:) gii editores ludi
della nostra
Società
più nò meno
Giustiniano,
per
e
! Kè
corse
grazie
per
e
giorno d'oggi,
i
! E
pista : precisamente
quale
poi
sità).
curio-
Greci
posto
suo
convenuto.
era
di
tilhury:
Greci, nell'ipi)odromo,
il
segnale
un
a
intende
dei nostri
meno
dei
Longcliamp
sorte
a
nò
più
esempio?
ne
coi
curiosissimi
e
circolo
Un'erudizione
del
corse
cenza,
compia-
nel
(movimento
confronti
suoi
le nostre
con
erano
anche
delle
di
se
competenza!
interessantissimi
esempio,
—
saltetto
Mari
sport f
vera
una
speciale!... Certi
e
leggere).
a
(un
varii
torva
y
cavalli, Giordano
di
blema.
em-
insieme
un"^occhiataccia
spalle,tornano
Bakbakani
voa
suo
due
Vanto
quindi ripiglia tendendo
fashionahles ») Di
cavalli, per
«
sono
il
sono
(tutti e
dopo
ma
:
liani'esfje
un
cortesia
e
molle
come
nobile
da
il Sebastiani
e
un^alzata
—
o
—
—
48
—
invitato
ha
e^li
a
—
domani...
Dunque,
—
arrochita
die mai
più
voce
!
Mari
l)riolui, il grande Giordano
la
al
proprio
pranzo,
henissim!
—
e
cliil),
ffi rischiara
(Tostàtice,
e incomincia).
sarà
—
piacevoliss. {ma
veramente
.
pro-
.
ima
il resto
versazione
con-
mane
gli ri-
chitetto
gola: entranella sala per mettersi a tavola V arCarlo
Borghettiy sempre in ritardo al pranzo
alle sette e un
quarto da
sette,perchè arriva
in
(Ielle
Pontida:
linea
Carlo
Barbaraiii.
soliti
II
tori
commensali.
maggiordomo
in
il
l'odorino
la
sudata
Porta
Un
di
di
col
;
dentro,
di
dietro
brodo:
in
destra
a
capo
seduto, sorbisce
gli spinge
fretta due
o
disgustato).
gli porta via
gli versa
da
Barbarani
Carlo
guardare
nemmen
passa
via.
servitore
Il nobile
saluta
il servitore
appena
il cameriere
more
servi
frak:
{spettinato^accigliato^la
stanca,
e
cucchiaiate
—
tram, quando
Borghetti
seggiola:
tre
in
consumò.
sinistra,mentre
a
cameriere
un
del
rumore
del
Carlo
faccia
e
livrea.
Fuori,
e
Lecco-Bergamo-Milano),
Borghetti.
11 nobile
I
di
toccarlo
non'^è
soltanto
vero?...
subito
il consumè:
bere.
{con grande cautela,
Borghetti, quasi avesse
cogli occhi) Dunque,
Stasera
sarai
anche
senza
titissimo,
cer-
tu,
di
DionisyT
casa
Carlo
Dìonisy?
—
Borghetti
bieco)
{-fissandolo
In
casa
Stasera?
Venceslao
festeggia il venticinquesimo
anni-
49
—
della
versario
prima
—
deìV
rappresentazione
Aida.
verdiano, interessantissim.
sisce:
{Tospoi in falsetto,
per tastare il terreno e preparare
V altra notizia deW invito a pranzo) Io vi condurrò
patici....
anche
Giordano
proprio simMari, una
persona
Tutto
concerto
un
simpatichissima !
Borghetti
(in collera,strapazza
Carlo
perchè
di
palmo
un
muso).
perde
Il Barbarani
Uno
dei
finita
la
«
menu
»
lontano
concerto?
Con
(dopo
tranquillo, moderato, composto
di
:
Un
altro
itori camminano
serv
Bei
dell'abbonato)
deWAida^
la
tempi
prima à^W
Il Barbarani
in
Aida!
nientemeno, per
Aida
.
del
Verdi
viceré
I due
insieme.
Barbarani
e
di
di ritornare
magari,
Carlo
ora
non
tutta
di vino
gliene versa
Barbarani.
Ko VETTA.
delV
Come?
L'Idolo.
rapi)re-
Dunque
mi
a
Pontida
e
filodi
tu
di
voce
sei capacissimo
fermarti,
{sempre ingrugnito)IN^o;per
piìi da Milano.
{Beve di colpo
muovo
tutto il hicchiere
1871.
e
settimana?
una
Borghetti
mi
lire
esempio,
per
ancora
d'Egitto,
I^o vantaseli...
{a Carlo Borghetti con
speranza) Domani,
prima
Mai più!
seggiola)
è stata scritta,
del
commissione
commensali
La
Otello....
settantanno
al
.
{collungo sospiro
centocinquantamila
Cairo con
grande sfarzo nel
e
venticinque...
sentata
piatti e
punta di piedi. )
di
premio
è
silenzio:
di
la Scalai
per
{scattando sulla
{Kiscaldandosi)L'
col
V
commensale.
I^on
{Ancora
rumorìo
i
di
momento
un
caldo!
questo
concerti?
stagione dei
posate
poi pianta
:
coraggio.
commensali
Un
silenzio)
il
trova
non
il maggiordomo
che
ha
dinanzi:
il
riere
came-
altro).
Come!
Come?
Bevi
duranto
4
50
—
il
bevi
E
pasto!
viiioì... Che
alle
Carlo
proprio
stordirsi,e
calmare
per
molto
Il
al
commensale
il
piìt
de^
suoi
contro
che
lavori.
Invece
fetta
una
Barbarani
e
a
quel
(con
di
bene.
(Chiamando
al sole.
direttore
i lavori...
Pontida?
a
al
glifanno
brontola
risponde
non
club
proposito
a
si arrabbia
e
di
vuol
non
nuovo
cedere).
sguardo obliquo alVarchitetto
che
di
guono...
Prose-
(mangiando)
minaccia
di
^
meriti
Mari:
sgarbatezza)Sono
giorno
lontano
uno
rosbiffe»
«
alla
«rosbiffe» che
di
la signorina
Giordano
(non risponde:
domande
son
beve per
8ctc^ma
contro
il
tutto
Borghetti
alle
mai
sete.
dispetto contro
rimediare
alacremente...
Carlo
ha
suo
rabbia
sua
sole;
cura?
ho
che
st'inflazio
que-
notizia.
(che non
Bmma, e la
sforzandosi,volendo
stato
bella
Borghetti
Carlo
dire
le(igermente)Benissim:
della
content
di
dire
Vuol
(punto
ANI
vuol
cosa
metodo
al
regole,
Bohgiietti.
Barbar
—
Forse
mensa)
offuscarei
hai
non
suoi
scelto...
perchè gli riporti il
il cameriere
piatto) Giorgio!...
BoRGHETTi
(con
Porta
forchetta)
bicchier
terzo
Il nobile
mai
Adagio!...
Carlo
in
sta
una
il tuo
Barbarani
m
Non
E'
Borghetti
subito
elata f...
(E
butta
vuota
(con
dilatazione
la
:
tondo
sul
coltello
d^un
tutto
e
fiato il
vino).
Oh!...
per
Oh!...
via
Barbarani
Oh!
Oh!
di
stizza
rosse
ci sei abituato!...
di
stomaco....
Gattinara
(con
per
sollecitudine
sghignazzata)E
Non
bevi
Ohi
Oh!
vecchio!
le guance
quel
paterna)
che
gli son
ventate
di-
bicchiere:
pendo
prorom-
Gattamelata?...
Come
terzo
Gattarnelata?
inquieto,senza
(stupito,
capire)Gatta?,,
51
—
del
combinazione
pranzo
di
fare
la
Naturalissima,
due
il
per
del
zia!
nella
Ah!
mente
vivissima-
conoscenza!
Ha
straordinaria?
di
persone
reciprocamente
competenze
mia
dopo)
Desidera
due
ntia,
Sta-
sperando
:
addirittura
resto:
da
giorno
bellissima
tua
un'ammirazione
te
scherzo
Mari?...
Giordano
henissim!
pataviuo!
trionfo,
in
porti
{contentodello
Barbarani
per
lo
te
dunque,
grand' uomo
il
Già:
BoRGHETTi.
—
lento;
ta-
vero
simpati....
simpatichissime!
Borghetti
Carlo
guardatura
una
ed
colle
accese:
guance
sogghigno insoliti)
Dunque?...
un
deciso!
è
Si
{sempre
...f
—
Per
—
bruna
la
o
l'altra?
per...
Cioè?
—
donna
Per
—
Fanny
o
la...
per
...?
—
O
—
per
dei
Uno
il matrimonio?
commensali,
il
Per
peccato...
donna
su
Emma)
Frecisament.
Se
dovessi
—
Donna
guardare
mi
la fanciulla...
{a
occhi
Carlo
tua
il commensale
gli asparagi
al
e
di
mento)
com-
dote?
sospettandomai
tanto
sulla
meno
avrebbe
capisce subito, del
Mari
ha
—
debole
un
del
gnorina
si-
sionatissima
spas-
per dire viceversa.
d'itterizia
che
delle viste
avere
proprio giudicare
Giordano
a
la
potesse
quasi
faccia
congratularsene)la
Ancora
si
la
i)are,
non
Fanny
il conferenziere:
Invece,
per
Fanny,
starei
basta
o
architetto
lunatico
e
particolari
per
più furbo {a guisa
{serenissimo:
Barbarani
V austero
il
resto...
Bardi!...
fatto
colpo
BorghetticolV aria, quasi, di
leggiadrissima cuginetta.
di
burro
(seguendo cogli
che fanno il giro della
prima
tavola) Spieghiamoci
ciulla
altro
Un
tutte
Carlo
fatto
la
colpo
faccia. L'uiia
di
commensale
belle
sono
ha
fjiu-
dote?
la
o
gli
:
Paltra
e
:
due.
e
che
{a Giorgio
borghetti
Kol
piatto degli asparagi)
(/lipresenta il
detto
Ho
no!
di
Porta
vial
Il
Barbarani
del
Il
un
cameriere:
è
chitett
vecchio
più
e
di
ucciso
Milano,
del
in
di
lettera
di
I nostri
giovani,
un
torto:
gran
Si
—
tutti
dei
fra
—
Parigi)
a
restieri
ai fo-
il passo
libero
le
e
i commensali
prudente,
donna
con
Poeta,
dei
meno
Fanny,
Guido
come
varietà
bicchieri, cresce
Pani-
il
:
parlano
più
più
forte,
ilrraw
pettegolezzo
meno
nem-
diventa
riguardoso.
per
un
esempio,
credete
Bardi?
il
!
più vivo
fine
si sente
ed
la
Che
si fa
che
non
sarto,
risulta!
cosa
amano
alla
volge
passa,
Che
donne
e
lo stesso
poi, tutti
E
piatti
quando
diverta,
Nigra,
conte
ha portato
!
ridendo, scherzando;
E
al
parrucchiere!
eguali,
il risonare
—
ufficiale
un
noiosi!
il pranzo
Intanto
meno
delle belle signore
una
Vamante^
troppo
Barrarani.
tutti lo stesso
mazione
mento.
altro,del giorno d^oggi, hanno
per
lasciano
rendono
Il nobile
sono
Kisorgi
rifugiatosia Torino,
Cavour
Insopportabili
—
«fashionables»:
forza!...
Per
—
dei
del
era
zione
mortifica-
!
Museo
cui
la
tavola) Quell'ar-
duello, per
degli usseri, austriaco:
una
di
il più autorevole
vivo
ha
vicino
incontentahilissim
ancora
1857
sospiro per
un
al
proprio
pezzo
Nel
(con
Petrarca,
sarà
bvnissim...
che
si
53
—
Ma
un
poeta seccatore!
gran
! Gelosissim
Esigente
Donna
—
Fanny
!
ha,
non
più
di
momento
un
suo
respiro,di libertà,specialmente poi quando
marito
è a Eoina, e quell'altropuò fare il tiranno
a
tutto
spiano.
Sicuro,
poco
l'amore
divertente
ad
piticon
[Milano? Che
Tace, e
Finché
—
vota
per
Il
commediografo
riuscendo
Anche
dire
il
?
Barbarani
ad
!...
anche
il
lui, colle
Otello, a
filare
il
in
coraggio!
Dio?
La
La
matrimonio;
tanto
e
quest'altro,come
se
non
Ohe
ne
Eomeo
si sa,
domanda
e
aspetta
capita
nel
un
altro
caso,
se
e
cosa
—
il
fiore
e
le
e
gazze
ra-
il matrimonio!
che
amano
sempre
in
vada
di
e
Ohe
glipiace?
altrimenti....
succede?
Deve
Perchè
gelosia,
ragazze,
Emma
brava
di
avanti?
il frutto
Le
cosa
la
e
Ohe
più,
!
culpa
pose
farsi
signorina
sua
sue
non
semenza?...
strillante)
vocetta
Mea
tre volte
o
commediografo?
sentiment
Perchè
santo
oneste
—
colla
imporsi
commediografo
alla lontana?
il commediografo?
(tossendo due
anche
il fiore
con-
sempre
I
moglie
continua
aspetta,
sarà
È in pericolo anche
culpa
mea
a
Sebastiani!
Il nobile
—
Eudinì
sua
Nino
resta
non
Eoma?
a
sempre
piedi
E
Perchè
perchè
Eudinì.
cade
se
Perchè?...
—
e
fa,
in
Simonfetti
moglie?
sua
cosa
sta
mto, anche
—
ad
come
e
vono
signore deun
sollievo,
povere
onorevole
questo
di
monotono
liberazione.
una
sta
tnon
marito
al
Allora
—
è così
le nostre
che
ricorrere
"me
moderno
E
suo
dunque
bravo
aspetta, che
sull'orizzonte;
si
verificasse,
54
—
—
pretendente, è un bell'uomo e un uomo
di genio, con
anche
una
splendida posizione, con
un
grande avvenire, e col fascino della gloria,
parliamoci
chiaro,io trovo 7lr(fMn^/ùsm che la ragazza
si dice, la sinderesi,
e allora,
perdere, come
possa
signori miei.... {Il Barbarani
sHnterronipe).
del
nuovo
Carlo
Borghetti
acceso, è diventato
altro
un
a
calice
fra
le
con
{a
mano
a
mano,
da
rosso
più pallido: dopo inghiottito
Mcchiere
di vino, nel posare
il bicchiere
troppa forza sulla tavola ^ gli si rompe
sempre
dita),
Barbarani
{vedendo
insanguinata:chiamando
di
Carlo
Borghetti
forte)Giorgio! Giorgio!
la
mano
56
^
lianerottola
signorina
napoletana, pertinacemente
trentanni,
i
dopo
—
che
ha
perduto
riputazione
una
formandosene
lumetto
voun
un'altra,tutto ciò con
di Note
versi
e frammenti
e prose
assai fisiologicamente psicologici.
sala da giuoco: la marchesa
Nella
Gonzales, più
gonfia per le strettoie del busto, più che mai abbigliamen
barbagliante per i vividi colori dello sfarzoso ab-
sta
e
—
—
che
più
mai
bisbetica
rabbiosa, per la smania
d'acqua gelata, si sfoga
uomini
tutti
tutti
e
genio
inconcludente
corso
ancora
anche
dalla
messa,
che
luterano...
rode
verde
e
—
che
sul Corso
buio
quel
con
della
teca
biblio-
la
mai
più che
signora Letizia, quella sera
dalla luce, lontana
sofferente,e perciò lontana
:
dalla
caldo, lontana
lunga
morbida
e
poltrona,
di
scintillante
quel mistero
folla. Mollemente
gemme
della
delle
fida
spalle
ne
langue, co'
l'opprime, per i
e
fa
strazio
a
suon
disobbediente
si fa
mai
E
tanto
di
il dottore
in
il dottore
in
l'incerto bagliore
per
di
cura
le vuol
non
della
almeno
sembra
molto
lei, che
bene
e
figliuola,per
con
chi
non
affatto....
il lamento
interrompe
traccie
sapere
lettuccio,
un
braccia
si
non
che
tanto
sulle
d'occhio,per
anche
che
vedere,
sulla
spira
ignude, essa sosuoi
più intimi, per il caldo
suoi nervi, per Yenceslao
che
di musica, per Emma
ingrata
e
e
che
pejiombra
delle
dal
affascinante,
ancora
e
sdraiata
in
come
in
via
scappa
quasi
è
non
conseguenza
per
sia!
quel
contro
—
Bardi,
chi
sa
bicchier
un
conoscenze
giovinetti!
trovarsi
per
di
sue
Guido
nessuno
salottino
Nel
colle
bei
di
la
complimentarla, e
donna
Fanny, che
a
contro
furia
che
mai
che
più
e
manda
tenerla
parla.
preoccupato,
Ma
sfidu-
67
—
ciato, e
quella
Sul
ne
se
tosa
di
mamma!
dalla
ho
Per
sarebbe
me
l'ho
e
terrazzo
i bei
uomo
follia
candidi
consacrato
alla
le
della
eterna
delle
del
passato,
tutto
1 suoi
occhi
occhi
dolci
erano
simpatia
bionda)
è
o
la
destino?
cevo,
le di-
di
l'evocazione
del
Era
il
suggestione
Tutto;
l'ansia
Al"
concessa
solo.
visione
la
approvazioni,
presente,
momento
si
fatale
che
Eppure... questo
Era
bellezza?
l'incontro
fragore
della
questo
amarezza
una
voglio dire, questo
fascino
misterioso
^on
Tacerò!
Per
fra la barba
ragione, non
sentimento!...
questo
Tacerò!...
parlare!
{con
andare
mamma!
la
questi giorni?...
denti
del
dirà
ancora!...
sfuggita!
finire.
per
lasci
Mi
cosa
colpa
una
sempre
mostra
tutti
taciuto
sempre
che
Kesti
Mari.
stanno
no!
Adesso
Chissà
Giordano
suWAida
di Liszt
jS^o! ^o!
Emma.
che
luna,
è
notte
spirando.
so-
e
si vede
Ci
senza
bella, ma
faccia, illuminato, lascia il
la
Trascrizioni
Le
0
il capo
Mari.
Giordano
e
di
alla ricerca
piti nelPombra.
ancor
la
Emma
perchè
il salone
piedi
di
punta
giudizio, scrollando
senza
terrazzo:
appena,
1'
in
va
-
un'anima
la
folla,il
successo,
immaginosa
il
del
allontanava,illanguidiva,spariva!..
altro che i suoi
vedevo
soltanto; non
occhi
lucenti
e
e buoni; i suoi
fissi,
si
impadroniti
turbamento
di
una
di
me,
coll'intimo,profondo
commozione^
nuova
che
magici conduttori
della mia
parola e del mio pensiero....Signorina!
Arnaldi
ha finito,
(trattenendola perchè il maestro
confusa,
scoppia/nogli applausi, ed Emma
rossa,
si
eran
fatti oramai
intimidita,tremante
Ancora!...
Ancora!
i visibili
e
e
fremente,
Vederla
vuole
soltanto!
via)
(Le afferra
scappar
58
—
la
colla
mano
tiene il
quale Emma
stringeforte, le fa male,
Emma
h
(non
Ini:
di
ù
quel dolore:
Giordano
r altra
ed
di
sente
cui
Così
sente
piccolo grido,
sola
essa
;
babbo
un
colla
che
)
vera
po-
sua
Non
dica
che
io
devo
non
così!
la
di
e
concretare
verità j
nega
Dio...
rimasta
mano
signorina,è
mai
vita, al passato,
storia
mi
la
dimenticare
che
cerco
colla
Pinesorabile
e
bianchi
IHnsidia) No!
e
(lasciandole la
alla
mi
vicinanza
no!
denti
quei
toglie
di
filosofia
spietata
e
lei.
(alza gli occhi sbigottita,
poi rimane a guardarlo
maravigliata: il cielo profondo, immenso, è
il pensiero di quell'uomo
e
stelle,
solo, libero,sicuro. Egli impone un nome
e
ad
lo sa!
bella!... Tacerò...
livida) Eppure,
verità
scienza:
colla
pieno
tenta
con-
stringere la
a
!... Così
la
Così
tutta
dalla
Emma
il più
faccia soffrire;è
nascondere
per
Mari
domando
verità
la
parlerebbe
istintiva
no!...
la
evocare
e
dà
lo
così
come
anche
rossa,
verità:
che
male).
[continuando
Vederla
Giordano
tutta
che
ventaglio^ gliela
(interrompendolo,
urtata, offesada qu^l confronto
nella poesia del nuo
cuore) ]N"oI No I (ed alza
rimasta
libera
mano
chiudergli la
per
bocca...
No!
molto
non
essa
Mari
manina)
o
parlerò, ma
figliuola.
Emma
oppone^
è contenta
essa
—
di
vi
spazia
una
legge
di
quelle stelle e ne diventa il padrone,
E, inconsapevolmente,la giovinettasuperstiziosae pia,
la
ognuna
signorina
cattolica
che doveva
aristocratica,
pensa
biondo, così bello e così forte
e
così,(iosì
in frale collo sparato
bianco
e pure
Vangelo
ritrae
da
ribelle,il Lucifero di Milton. Essa
l'uomo
quell'immagine della grandezza, e si sente umile
essere
—
al
—
suo
confronto,si
sente
debole,piccina.
China
il
59
—
confusa ;
capo
gli
si avvicina
di
grazia^
avvicina
io fugge^
non
intimidita^ma
moto
con
un
pieno
irresistibile^
rimane
invece
di
—
verecondia
palpitante^
abbandono....
di
e
da
attratta
poesia dell'amore).
si
misterioso
un
e
irresistibile
dalV
sgomento^ attratta^commossa,
nuovo
gli
—
maravi{guardandola, trovando
di
gliosi quei capelli,i contorni di quel collo sottile,
e
granza
quelle spalle candide
delicate,sboccianti colla frad'un fiore dal modesto
decolleté)Dunque?...
Giordano
Mari
noi
papà...
-So.
—
Eppure... è
—
giovine vecchio, che
la
Per
lo
me
dicesse
di
di
in
prima
volta
venire
che
di
farmi
volte, in
Per
sua.
solo
da
Mari
alla
Chi
è
madre,
sua
è la
lìrima
(si
cina
avvi-
toccarla).
a
{trasalendo: allontanandosi)W
pianoforte tace) Mi lasci andare.
Giordano
occasioni
sola...
EyiyLA,
il
gionamento.
ra-
il Bar-
che
questo
a
il
e
tre
a
un
tutta
me
calma
la
presentare
casa
più, quasi
in
aspettato
tre
parlarle
oso
ho
oramai
sono
avere
impormi
questo
diverse, prima
perchè
lei deve
io devo
fiducia,ed
barani
E'
così.
{senza
ringhiera
del
quel signore calvo
muoversi:
terrazzo)
e
pingue
^mto
l
rimanendo
fatti
{in-
poggiato
ap-
Eicominciano.
che
si
accinge
le
pagine
cantare?
a
—
—
—
—
Il
Che
Il
maggiore
cosa
Credo
Ecco,
lanciando
adesso?
Emma
Costamagna.
viene
di
adesso?
Jago.
incomincia.
occhiate
Entrare
Suo
terribili:
in
sala?
{sorride e resta).
padre
chi
volta
oserebbe
muoversi
60
—
—
guardarla molto e
rezza
riprendendo il discorso di prima per ispirarlesicuda lei stessa V ostacolo deWetìi,
e far combattere
che egli capisce sarebbe stato il primo sollevato
dalla
di lui) Se non
come
suo
padre... pensi,
gente contro
nistro
signorina, io avrò per altro... quasi l'età del miGiordano
Mari
{ritornando
Albertoni!...
Emma
del
{subito)Ma
I... E'
babbo
sorridendo
bocca
Di
con
cercaria
una
due
confidenza)Ha
zio
è
fratello della
raccomandare
per
zio!
suo
lo
il
anni
a
molto
piti giovine
!
mamma
maliziosa, Vindice
segreto di quellasua
della
meno
{trovandola ancora
e piacente in
quel passaggio dal candore
alla furberia birichina) Lei, vuol
sulla
gran
I
mamma
Mari
Giordano
{mettendosi,
più graziosa
sentimentale
bene
a
Sua
Eccellenza?
Emma....
Giordano
ha
ma
assai:
e
bel
le
molto
calda
quadro,
{con aria disinvolta,senza
mari
parere:
fare che gli premono
la fanciulla tutta bianca
revocazione
come
fantastica di quella
di giugno, egli non
le dà, per sfondo al
il cielo immenso
finestreilluminate
in
simpatico.
parecchie domande
fissando, ammirando
vaporosa,
notte
è
Sì;
da
e
stellato
:
dello
splendido e
supereliidella
invece
ma
ricco
tutte
palazzo,
nobiltà e dello
raccoglie il
e
sfarzo milanese.
profumato,
Quel fiore candido
deve
essere
quella fanciulla soave
Vapportatrice di
nelle preoccupazioni finanziarieche lo turbano,
pace
di giorno in giorno piii
che lo agitano, che diventano
cui si
gravi
tina
deve
anche
nello
e
più mina"iCÌose:
predilettadi Sua Eccellenza
e
essere
V araldo
pure
sotto
questo
pensa
con
stesso
tempo
il ministro
gentile della
lanipo-
Albertoni
gloria: ed
fortuna: e guardandola
rispettola sua
compia^^enza) Non
sua
una
fortuna
01
—
cieca,
Sua
ma
...
Per
—
altro...
Lo
—
è
zio
Giordano
vedendola
bella,
bene?
vivono
non
quasi
Mari
sinceramente
insieme?
(con voce
timida, commossa,
anche
—
testa)Voglia
la
Eoma.
a
sempre
capolavoro
un
—
fonda
pro-
perchè sta perdendo
po' di bene anche
un
signorina!
me,
Emma
(diventa rossa, poi pallidissima).
Giordano
Ma
(supplichevole umile, imploran-
ut
,
'dola,domandandole
ho
Non
detto
!
niente
mi
parlo piti! Ohe
Non
La
po'
Emma
un'altra
allora
la fanciulla
di
appartiene
le ò
si è
impadronito
suoi
sensi...
a
abbracciarla
e
;
capelli odorosi,
fosse
la
nipote
ugualmente
sente
che
che
della
il
:
da
di
di
:
suo
fino
in
volentieri
ha
che
mincia
co-
è
non
più
ormai
essa
dal
primo
solo, quello
f.. E
spontaneo
tutto
di
ardentissimo
flessuoso
corpo
ereditiera
la
per
e
è
quel punto,
un'Eccellenza,non
è
la
e
subito
fosse la ricca
amore
egli dunque
che
che
sente
desiderio
quel bel
molto
signorina
accorgono
lei
Mari,
desiderio
dal
è
dominata,
immaginazione e dei
sua
un
!
sente
l'ha
Giordano
giglio.Non
come
per
apparso,
volta
sua
ne
quell'uomo, il quale,
a
che
momento
prima
poco
la
Emma
vita
mi
Oostamagna
ma
se
deliziosa.
davvero
trovano
non
I
sentire.
a
musica
maggiore
sforzata,
Mari
Giordano
e
vinto
po'
un
aspra,
di
niente
! Non
!... Stiamo
via
del
detto
risponda
mi
meraviglia
baritonale
voce
^on
mandi
ho
JS'on
scusa)
Non
risponda!
e
così
E
Sì ; credo.
—
un
maraviglioisi. (Forte)
Eccellenza, vedendola
buona, le Vorrà molto
così
a
occhi
due
con
—
di
quei
e
dido
can-
;
non
bacerebbe
questo egli
disinteressato,
il diritto
di amarla.
02
—
Costamagna
il
grazia
movimento
sotto
il
W
I
l'umidità
buscarti
anche
mamma!...
?
a
Sebastiani?
dietro
(assai distratta,tenendo
Giordano
Mari, che entra nel salone e
donna
Fanny) No !
Il
dottore
le labbra
tastandole
il
sul
troppo
(Pausa
:
vero!
dalla
fissarla,a
Sì ; le ho
dottore.
fredda...
di
fredda.
lita...
so-
mano
e
Sei stata
sulle
studiarla
) Hai
spalle.
preso
fosfato!
vuoi?
—
(Pausa, fa
Emma
la cerina
prese.
Allora
mamma.
si avvicina
niente
senza
le cartine
—
Emma.
Il
terrazzo
a
coWocchio
pallide...(toccandolela
braccio) sei
torna
hai
Non
(osservandola)
hai
—
non
(pausa) Hai
Emma
a
lo mette
e
dalla
—
Sebastiani
E
di feb]"re?...
(sospiro,pausa)
stasera...
agitata.
giardino,
hraecio
ì
vero
—
si è allontanato
del
po'
un
il
(le prende
nervosina
tenerla
veduto
in
terrazzo
Mari
0 lordano
con
suo) Andiamo
bisogna
approfitta del
sul
capita
:
Ma
brava
po'
un
riii
Venceslao
dottore
e
Emma
{ad
tosa^vuoi
I Da
il buon
folla
tempo)
a
Qui
Credo:
piedi.
Il dottore
la mia
:
della
di
punta
il
finisce
pubblico
—
andremo
—
due
o
tre
passi,
do])0
cendo
condu-
Nino
il quale, appena
Sebastiani,
vede il conferenziere entrare
nel
spiro
salone,fa un sodi sollievo e, voltando
le spalle alla finestra
mostrarsi
del terrazzo
affattoindifferentecon
per
animatamente
Emma, parla forte e gestisce molto
colla
con
una
sentire
D'Arborio.
contessina
strizzatina
anche
Sebastiani
Emma
verso
noi
—
d'occhi assai
che
cosa
Il
dottore
ad
Emma
Dobbiamo
espressiva)
dice
il
nostro
Nino
%
(che ha
visto Giordano
Mari
allontanarsi
vili,
Durante
e
dopo
Carlos
Don
Forza
E
Giordano
Mari
portiera
che
donna
e
Mari
della
»
dietro
Fanny
la
donna
prima
(tenero)
Bravo,
vuole
scherzare
ricordate
stessa
Fanny
e
stizzita
o
che
ci
cercaria
di
busto
ricognizione
che
o
Bellissima
lasciano
ventaglietto
lungo
^
Giordano
ciò
e
rivela
che
i
veli
la
dea
Fanny
e
soltanto
E...
ad
(continua
toilette
e
una
lo
scollo
le
trine)
il
capelli
i)er
ammirarla,
resto)
lei
I
vandola
approI
Brava
Emma,
ì
Brava
col
!
!
(calmandosi
bianchi
stii
leggermente
chinese)
Mari
per
numeri!..
compiacenza
trasparire
(percuotendolo
un
di
tutto
ed
graziosamente
I...
Fanny
Patet
sorriso
!
mondo
questo
a
Vi
professore).
{inchinandosi
tm
è
( Quando
sempre
anchMo
sono
con
I
chiama
Mari
osservando
Finalmente!
professore
lo
Giordano
Con
sul
Bardi.
Fanny.
denti
!
Dio
mio
nascondeva
Giordano
del
Pace,
«
Liszt
Destino.
del
Guido
il
di
Trascrizioni
le
di
fissando,
;
Giordano
i)ro«Tamma
DaWOberto
Mari)
storico
di
(San
come
(")n
-bio
questi
«grafico
Bonifacio
al
calori
di
bei
I...
dodici
Falstaff!..
65
—
(Sempre
Se
come
proprio
avrei
fosse
non
inventata
doveva
Yi
—
cogliocchi
e
sopra
—
stato
per
Pemicrania
arrivare
offrirò
da
più lucenti)
il signor professore,
sempre
mio
rito
ma-
!
Eoma
votivo
quadretto
un
che
; oppure
:
Fer
grazia
ricevuta!
Fanny
{Percuotendolo
col
ventaglio,ma
piliforte e sul naso) Sciocco ! {Tornando in collera)
Tutta
Emma!..
Ed
con
io, invece,
sera, sempre
per tutta sera, rimproveri, minaccie, disperazioni
ancora
.
e
lacrime
! Un
intanto
E
! Si
no
di
sapere
due
bel divertimento
Emma
vede
che
piedi I
Si
I
sulla
—
de
Si
ringhiera
terrazzo, il
la
stelle,la signorina,
Voglio saperlo !
di
indifferentissime
cose
Voglio
vicini, couie
le
parlava
di
dica
testa !
la
del
gelosia !
Fon
testa.
monta
e
Nietzsche
punta
! Di
e...
fessore
pro-
arte,
di Puvis
Chavannes.
Un'intiera
conferenza!
Una
—
stizzita che
Lei,
mai)
presentare alla marchesa
far
imi)osto;doveva
e
tenerle
alla
dalle
farsi adorare
fanciulle
le
si diverte
fanciulle
e
cantarellando
! Con
{Più
farsi
avevo
marchesa
alla
marchesa
maliziosa)Ma...
il capo
conferenza!
signore, doveva
le
Gonzales, come
poetiche, ispirate!
un'occhiatina
No
caro
la corte
'uomo
Invece, il grand
a
la
di filosofia;
di
letteratura,
di
I Musica
parlavate, vicini
cosa
fissando
—
si monta
subito
colombe,
dei
.
zales
Gon-
conferenze
sue
!
farsi
ammirare,
sentimentali,dalle
a
{Con
no,
un
sorriso
e
professore ! {Scrollando
sottovoce) No !
perso ! Appartiene
tempo
Emma,
drammatica!
{battendo comicamente
le
No
!
alla
Alla
sillabe)
dram-ma-ti-ca!
—
Vt.le
KoviiXXA.
dui"que?
L'Idolo,
Le
sue
accuse
sono
ingiuste!
h
60
—
—
preferito la siguorina Dioiiisy
Ho
Gonzales, semplicemente
Lei
il
per
alla
estetico.
senso
l'estetica,ma
deve, dunque, preferire la marchesa,
—
professa
non
marchesa
la
storia
il
per
:
senso
storico.
Donna
Fanny
{continua
Giordano
Dionisy
continua
:
colla bocca
ma,
attratta
come
Mari
scherzare^ a punzecchiare
proposito della signorina
a
a
il capo,
scrollare
a
mobile
io
che
Mari
Giammai!
mi
fondo?
La
giovane
signorina
tre
quattro
o
Giordano
dovuto
chiederla
risposto
anni
Mari.
di
suo
! Crede
conosca
ricca
e
a
troppo
padre.
col
prorompendo) Adagio,
allora, l'avverto, non
anch'io
padre, perchè
Troppo
essere
(risentita e
mi
Kon
più di
Emma
lei. Se
genitori, mi
ai suoi
ho
!
; anche
Appunto
!
dosi)
trattenen-
ma
ridicolo
anche
Emma?
Emma
dram-ma-ti-ca
vivo,
bene?..
potrei quasi
:
Fanny
che
rendermi
veda
al-la
sul
(punto
vorrebbe
non
no,
si avvicina^
quasi scintillante,
alla
bocca di Giordano
irresistibilmente^
Lei, no!... Mai!
appartiene alla drammatica,
Lei
di
e
Mari)
Giordano
dir
a
avessi
avrebbero
no.
Fanny
seria
(pensa, riflette,ridiventando
per
quanto le è possibile)Appunto ; e allora, anche
per
ciò... ho ragione di non
fidarmi ! Lei... (fermandosi
colla
punta
sparato
del
bianco
potrebbe
un
di
al
della
architettare
sentimentale,
Giordano
ventaglio,in
col
Mari
atto
camicia
un
di
di
possesso,
sullo
Mari) lei
Giordano
romantico
bell'intreccio,
lieto fine
del
(diventa
matrimonio...
attentissimo
si mostra
po^ inquieto,ma
fare lo spiritoso) Per rubare
?
commediografo Sebastiani
:
è
indifferentee
anche
anche
cerca
il mestiere
-
07
—
Sicuro.
Fanny.
in
nisy,
Mari.
Fanny...
Sì, lei
io faccio
visto
vannes,
Eoma;
i colori
languire,
a
buon
di
e
ragazza
Puvis
strade
landole
par-
de
Cha-
conducono
a
gazza
innamorata, la raimporsi al dispetto degli
e
sensitiva
la
oppure
comincia
l'appetito,comincia
soffrire,tinche
a
salta
il
tasta
grave...
a
dimagrare,
in
iscena
il
il
polso, scrolla
e subito, recipe^
])rofessore!
il
forte
troppo
f
(mettendogli il ventaglio sulla bocca)
Silenzio!
Sst!..
è
La
—
facciamo
in
solenne
Ha
—
quel
una
Finché
finire)
qua
il
:
—
E...
domani?
insegnato
il
il canto
;
non
stonare,
a
decorativa
«
Face,
bisogna
salone
Voi
?
è
Come
molto
parlare
nel
noi.
soprano
Giordano
(quando
pronta... Pespiazione.
che
di
Dio!
mio
grave,
foglioI
testa
canto.
(indicando
là, e speriamo
del
bella
a
Cessa
anche
Venceslaol..
voltar
Fanny
Donna
di
Milano.
continuano
Fanny
per
tutta
gran
dura
sgorbio
Ha
il cavalier
Face,
pace
Perticari.
stretta, a
E
—
la
bratto
quel
maestra
bocca
sentite!
Non
Ispiriamoci...e
Chi
ride
rosso,
forte).
Fanny
J3onna
—
(sentendosi diventar
Mari
Giordano
a
alla
pio
esem-
per
bene
Speranza;
sospiro, caso
pausa,
capo,
testa
le
volere
e
a
dottor
la
ben
volta
genitori...
perdere
potrebbe pensare,
tutte
può
stessa
amati
che
una
e,
; lei
]Sletzsche
di
signorina Dio-
lol..
perdere
anche
la
e
Lei...
solo.
Giordano
:
mestiere
Il
colpo
un
—
Guido
scappate
vi abbiano
I
Mari
e
donna
sottovoce.
mio
Dio
andare.
Bardi)
in
»
Io
—
Ecco
fretta
veduto.
sta
di
68
—
Domani!..
—
Due
revole!
più
soltanto
alla
che
pubblico;
molti
e
! Arrivarono
stazione.
scusa
una
il
per
mi
non
j)uò
servire
Guido
per
Bardi.
Vorrebbe
sottintesi)
all'onorevole..
poeta incontro
il
anche
ò
:
arguzia
{Con
sibile.
impos-
I
andare
Dovete
Mai
—
E'
seguito?
delPonorevole
telegramma
Un
—
di
si fa?...
Come
—
giorni
brava
Sì I Sì I Da
—
—
venire
alla
.
zione
sta-
I
no!...
Ah
—
Mari
Giordano
E'
—
che
può
non
supplica
ripete :
e
:
donna
impossibile !
continua
Ma
a
insiste,prega,
risponde
Fanny
Dio!
Viva
scherzare,a ridere,a guardarlo,
a
fissarlo.
Ad
certo
un
punto,
pronta, si tira indietro
No.
—
Dunque...
Venceslao
anche
I)lausi:
andare,
più tempo
Donna
farò?...
due.
Per
Alle
Mari.
Giordano
ora
ha
col
ventaglio:
meritato!
avete
finito.
Scoppiano gli apriso
ringrazia col solito sortutti
ostinarsi,c'è
Fanny.
Donna
vicino; lei,
si
muovono
nascondiglio
il
ai)pena
sogna
bi-
:
: non
di
tempo
intendersi.
di
e
poi... lo
fuori dal
scappar
di
molto
lo minaccia
dignitoso ;
dolcemente
cedere
si fa
voglio.
non
signora Perticari
La
c'è
e
impossibile. E
E'
—
lui
due?
Sempre!
Può
alle
Quando
due?...
vuole!
lunque
Qua-
!
{gemendo) Ma,
Fanny
{cipensa
essere
:
Vha
trovata) Si,
libera, inviterò
mia
Dio
va
mio,
bene;
suocera
come
alle
a
lazione.
co-
69
-
Bardi
Guido
irti
gatto più
da
potuto capire
ha
Sebastiani
mi
la
non
molto
in
pericolo
è
non
il
!
precauzioneperchè gli
I Oh
dalVocchio) Oh
lente
chiata
un'oc-
Sapete?... W
Emma.
con
pare
! Lui
lui!
! Povero
! Oh
!
Nino
Giordano
l'architetto
Barbarani) E
Borghettil ìfon è ancora
l'ho
I Adesso
detto,
mano
una
non
Carlo
Don
è
I In
vero,
questo
che
mento
mo-
si è tagliata
bottiglia?... Cioè
una
con
?
venuto?
Adesso
Il Barbarani.
Te
incontrandosi
{nell'altrasala,
Mari
col nobile
!
veduta
proprio Giordano
Barbarani
col
{ridendo con
Bardi
cadere
può
E
che
che
Guido
VUa
{comicamente tragica)Sì; con
ventagliosul braccio : con
altro
solo
:
portiera, ma
era
quell'altro
{percuotendolocol
che lo calma)
stato
mordere
della
tenda
se
Fanny
Donna
volerla
donna
a
Ancora?
lui?
Con
Mari)
da
dalla
nascosta
mezzo
mai,
hajji
ì
;
avvicinandosi
che
faccia
colla
Fanny
ficcata ncìV occhio
ìente
{la
—
con
bicchiere?
un
Giordano
Andiamo
Mari.
:
appunto,
salutato
appena
è
subito
messo
a
anche
tutti
per
la terza
ritardnre
in
venuto
Ha
zia, la signora Letizia, poi si
partita
giuocare aWécarté, una
e
marchesa
noi
a
Gonzales.
; così
vedere
mi
senterai
pre-
due.
{imbarazzato)Ti dirò
proprio stasera, quel lunatico
E'
senterai.
pre-
fasciata.
mano
Barbarani
ma
è
Mi
la
Andiamo
a
della
via
per
colla
interessantissima,
—
cercarlo!
{per cavarsela) Non
11 Barbarani
sala
a
volta
che
il Barbarani
—
come
vuoi,
nervosissimo...
cerca
quella presentazione: Giordaìio
scuse
Mari,
70
—
cui
il
invece
assai
preme
all'Ambrosiana, e
di
entrare
in
il
cugino
delia
diventando
amicizia
colla
Borghettl,
tenda
la
{Tossendo pin
dei
segreti,
—
Ma
donna
sei
pericolosissimo
E
presenterei
del
seconda
una
né
mondo,
al
collaborazione
No?
la
con
Quella
scrivere
E,
per
ven
dramma
in
La
più larga
nosci?
co-
che
la Sand?
Mari
Cina
Barbarani
press'a
gran
tutto
per
commedio
d'Arborio.
fa
esempio,
{vivamente: coli' interesse di chi
si sa
acquistar cognizioni cìWj non
mai, possono
diventare
d'Arcontessina
utili) La
sempre
])orio?
—
al
un
sagoma,
lunga?... Quell'originale che
Giordano
nò
l'Otello!
contessina
brutta
per
volta,
poeta,
—
—
Non
caro.
me.
per
questa sera,
Furiosissimo
Ohi!
grafo.
di
dicarsi,ha promesso
vuole
mio
a
te?...
Precisamente!...
l'oro
Fanny...
{con fatuità : prendendolo
Mari
Per
ti
non
razzo
ter-
intimissimti,
e
con
questo:
sul
l^mma
signorina
braccetto)
Ormai, passò quel tempo,
sono
più i^ericoloso per le signore.
—
dir
troppo pericoloso.
Giordano
—
lo fissa
guarda,
conversazione
lunghissima
Diventi
Carlo
Soltanto, volevo
di tète-à-tète
sotto
particolari,
{subito) Felictssim...
forte) Felicissimo!...
;
e
fini
lo
signorina Emma,
Brera
a
serio.
Barbarani
un'ora
latti
suoi
don
con
deiredi
lettera
discorsi
altri
per
la
dopo
certi
Ainodei, dopo
t^re
—
E'
signorina letterata?
{spiritoso)Signorina
e
letterata...
poco.
ricca?
Questo
dote
:
Molto
poi
un
sì. In
ricca?
mancanza
milioncino.
di
doti, ha
una
72
—
lascia
far la corte
Bardi
uon
le preme
La
è
riputazione
sua
avete
anche
preme,
Malissimo
innanzi
pensare
il
e
nel
giorno
I
Una
alla
tutto
quale
Fanny
del
Bardi, addio, ti saluto.
andata!
(Rabbiosissima) Non
f
atoufs
Sì.
—
Allora
—
state
Borghetti
Carlo
attento!...
Prendete.
prende,
ritira le carte.
ripigliail giuoco e il discorso :
è
lui, il Bardi, ormai
Lui, come
finché c'è lui, non
c'è
: dunque
—
lui
finché
di
Marco
il
è
non
il
più
miei
di
era
il vanto
giusta
per
venirmi
amici:
tutti
la
si calma
invito
a
il
—
—
(lonna
Padova
la
può
poeta
trovato
io
Ma
A
so
coi
Fanny
giovanotti! tutti simpatici!
noioso
di
fatto
ha
non
insopportabile...niente!...
Borghetti
Cablo
{non sorride pia:
molto
ragione io :
scuro)Dunque avevo
quel
parte,
esempio,
Ma, però,
in
salutare.
pranzo
a
per
sincera:
a
ritto
il di-
poco).
un
di
me,
e
—
versi
anche
sera
;
mormorare.
quell'altro,anche
tutta
tato
accet-
ha
presentare.
e
chesa
mar-
nessuno
nessuno
Con
farsi
1 In
vendicarmi:
e
La
stato
scrivano
quello
ineducato.
un
anche
momento
come
Ma
donna
una
sgarberia,
un
{nota il punto ^
novità I II Bardi,
divertente.
sono
darsi
posto,
suo
—
obbligo
suo
io
!
re
bella
di
per
al
resta
accorgersi degli altii, di
Sicuro;
è
;
più l'usbergo
ha
male?...
deve
propria riputazione
non
le
non
il
male.
giudizio
di
donna
se
Poco
marchesa.
La
e
che
dire
vuol
altro,
uu
;
perde... poco
lo
se
da
—
e
lui,
casa.
è diventato
poco
male.
Voi?
Se
questo
Fanny
Bardi
merita
noioso, è insopportabile,
indulgenza.
è
73
1-^
Kiente
—
vuole
Caklo
in
glnocare:
hi
moraU'I
la
dal
{si ferma
Borghetti
è
Adovsso
voluto?
ha
lo
tenerselo; così
di
dovere
affatto:
—
guarda).
La
di
grosse
voi
a
le marche
gemme,
{Si china,
dita
colle
enumerare
lìOGO, per
:,.
Tocca
marchesa.
vedendoci
gonfie e corte, coperte
del
piattello)Sono
nove;
Se perdete anche
questa
^fcdieciper
nove, novanta.
^Btita, cento lire,per i miei poveri. Tocca
^H
^^^
Giuoco
—
Lo
—
landò
il
di
re
piglio io
le
cuori.
carte) Anche
sul
il
faccio
allora
e
{Mesco-
punto.
Anche
quell'altra, sapete?
Dionisj^.. Pamica...
la
voi!
a
sono
^B
par-
il
{Mettendo
di carte
mazzo
tavolino) Alzate.
Mia
—
La
cugina?
marchesa
Carlo
(fa
Borghetti
sì col capo)
di
cenno
{ranco, torvo)
Alzate.
dano
Gior-
Con....
Mari?
La
le
marchesa
{più forte) Alzate!
carte, poi
posto)
A'
miei
le ragazze
marito
tempi
oneste,
più distinzione; è
Carlo
La
con
corti
una
E...
marchesa.
tutta
dei
Mi
baffetti)
lontani
di
dal
—
prender
terzo
maritate...
raiico
quel
{Storce
appunta
e
hanno
dal
e
c'è
non
e
ancora
come
fatta
la
un
bocca
istrice
diventare....
nera
i
peli
di
I
punto
Barbarani, saltellante,e
maestoso.
a
charlotte!
una
tutto.
straordinaria
in
e
{ancora più
Credo
maligna
Entrano
mettendole
usavano
corte
{Dando
credereste?
ironia
fede
deve,
la
e
sono
non
Ragazze
Borghetti
pili torvo)
si
come
adesso?
proprie
e
—
farsi far
di
prima
quarto!...Ma
le
guardando
Bravo!
nel
Giordano
salottino
Mari
il nobile
impettito,
74
—
Ln
—
Giiio-
QmoG2ite\
in fretta)
{sottovoce,
marchesa
graniVuomo col servitore di piazza I
chesa
Il nobile
Baubarani
{avvicinandosi alla mardi
due o tre colpetti
dietro:
col suo
compagno
marchesa
gentilissima,che
tosse)Permetta, cara
di presentarle io
Ponore
finalmente
avere
possa
il mio
Giordano
amico
stesso
satore,
Mari, illustre pensima
filosofo,illustre letterato,di cui la bellisfama, certo... certissim... {e si fermerebbe anche
lo interrompe, offrendo la
la marchesa
da sé, ma
assai graziosamente, anche
al luterano).
mano,
marchesa
La
vieux regime) Giordano
:
{perfettissima
Basta
Mari, e basta il nome, caro Barbarani.
cate!
il
Arriva
Non
nome.
ch^io
ammirata
Abbassa
occhiata
orizzontale:
facendo
speriamo di
Carlo
romx^ere
la
è
tutto
la
sentirne
sima
bellis-
sua
dà
si
una
posto:
a
collana
un'altra
an-
bilmente,
ama-
di
; sarà
perle)
presto?
collo sguardo
{rivolgendosi
ghetti)Per
il ciclo delle
mondo:
gli occhi,
scorrere
Mari
Bor
delPaltro
così
conferenza
Giordano
a
poi
sono
apijlaudita,ho
ho
rapida
Tutti
il
ora,
mie
Ho
no.
conferenze
anche
dovuto
per
interlavoro
un
più serio,più importante... {alzando gli occhi al
cielo e mostrandosi
assai.
stanchissimo)che mi occupa
Barbarani
{pronto,pigliando la palla al balzo)
Un
lavoro
simo
interessantisstorico, alla Momsen,
nella civiltà de^ suoi tempi.
: Ambrogio
vescovo,
La
marchesa
a
{coipeli dei baffettiche tornano
pungere) Cioè...
rizzarsi,per
Barbarani
tempi,
non
{con
era
Giordano
e
col
discorso
per
ancora
Mari
acume
Sant'Ambrogio?
santo
A'
competenza)
e
: era
soltanto
suoi
I
vescovo
{sempre rivolgendosicogli occhi
Per
all'architetto)
rivederla,
per
questa
mia
completarla,
grafia,
mono-
mi
sono
75
—
fermato
da
Milano.
a
; moltissimi
lare
perciò, devo
dopo
se,
esserle
sul
Qui,
da
consultare.
E,
lei, signora marchesa,
la
gentile permissione di
ho
potuto, prima d'ora,
ottenuta
non
Ponore
ricerclie
molte
con
presentato,
procurarmi
luogo, ho
documenti
scusarmi
aver
—
il
e
della
piacere
ambita
sua
conoscenza.
La
che
marchesa.
mai
Appunto
vuol
dire
divieto?
Sanf
! E
si scherza
non
mortali.
e
Dico
E
a
che
doveva
quel lunatico
Carlo
Se
con
permette,
La
Mari
poi
e
Carlo
soliti
appena
La
—
tento.
con-
la
Mari
per
mentre
lire
i miei
le dà
banca)
Giordano
a
colle
portamonete
di
alla
debito.
le cento
nel
lampo
un
gioia ingorda
dita
negli
poveri. {Trattenendo
la
mano
e
fa
per
darsene,
an-
ghetti
Bor-
Carlo
Mari.
{Un grande inchino^
Mari
complimenti
:
molto
espansivo. L'altro
guardarlo^ occupandosi solo
gli si è un po'' sfasciata).
senza
No.
molto
Giordano
presentandolo) L'architetto
marchesa.
!
content
biglietto di
un
il mio
(mostrando
Giordano
che
mano
poveri
Borghetti.
{alzandosi e orrendo
chiudendole
Giordano
i
per
santi,
leggi dell'etichetta,era
marchesa...
Borghetti
:
fare coi
davvero
presentare
spelati)Sono...
e
benissimo:
proprio
era
inchino,
un
con
e
che...
qual-
imi)etuoso del
marclwsa
tremanti
occhi
! Son
Borghetti
marchesa,
—
Barbarani?
le
per
da
piìi tempo
Barbarani
Ormai,
marchesa
c'è
non
Benissim
il nobile
si ha
quando
:
Forse
—
adesso, capisco
bene,
Barbarani.
anch'io
pensavo
ritardo!
questo
Ma,
Ambrogio
:
Softrite?
e
tutti
i
risponde
della
sua
rn
—
Barbarani.
farti
Dovresti
po' meglio
im
col
—
fasciare
taftotà, dal
dottor
di
nuovo
e
Speranza.
No.
—
{che ha
marchesa
La
bisogno
sempre
di
muoversi
quellasete che la brucia viva, ma non la dimagra :
alzandosi
al favolino,
adagio, appoggiando le mani
soffiandoe sbuffando ; due minuti per ripigliarsfiato;
per
il braccio
accettando
poi,
del
dosi
Barbarani, e avvianin cerca
con
un
po^ di ondulamento) Andiamo
del dottore
al
[si sentono
gli accordi
pianoforte)
Sst I (ascoltaun
Andiamo
momento) il Falstaff'!...
farci vedere
nel salone, da Yenceslao.
E' troppo
a
buono
merita
non
;
Giordano
Mari,
marchesa
Carlo
a
dispiaceri.
lasciar
per
col
Barbarani,
superficiale; egli
è stata
ha
Che
vuol
;
trova
Che
Mari
Giordano
ha
parola.
una
troppo
trattenerlo
diref
cosa
gnifica
ma-
cino
indietro,vi-
resta
che
paura
trattenerlo,bisogna
per
la
]»orghetti.
Quella presentazione
gli sfugga
tutta
passare
E^
Carlo
ad
ogni
Borghetti
costo
; ma,
parlare.
dire!
cosa
la
breve, troppo
smania
rimasto
di
ad
parlare
un
e
non
tratto,
per
vuoto
combinazione, per dispetto,col cervello
e
colla lingua di piombo.
Eppure bisogna parlare,
il ghiaccio, o lasciarselo
parlare ! Bisogna rompere
I
scappare
Ma
ad
ogni
ogni
Giordano
istante
cresce
Mari
si sente
parlare
Carlo
passa
istante
Parlare?
per
che
è un^occasione
Pimpiccio
Parlare?...
del
perduta
;
momento...
persino ridicolo.
bisogna
trovar
le
parole
!
Borghetti rimane
freddo, muto,
in
un
più impenetrabile,
atteggiamento
quasi ostile :
sempre
77
—
si
sforza
auuoJare
per
alla
attorno
—
fasciatui'a
la
di
sefca
uera
mano.
{a
Mari
Giordano
tratto
un
con
premurosa
tilezza)
gen-
,
nella
sottoveste)
spalle
e
fa
l'ila
Carlo
W
Barbarani
non
Giordano
Mari
L'altro
mano
volta
le
stato
ostinatamente^
duello,
un
che
parole
I
è
non
Un
duello
gli
!
vero
con
!
(fermandosi,
Borghetti
di
la
(Gli
prime
Rarbarani
l'amico
detto
serio)
zata
finito.
dietro
le
scherzo^
labbra)
bottiglia
una
ho
5
[tenendogli
primo
sulle
subito
andarsene).
Mari
il
corrono
Grazie
per
Giordano
dicendo
ì
(cacciando
Borghetti
Carlo
Me
aiutarla
Potrei
ì
Permette
spalle
rimane
]^o,
non
per
ancora
se
vero
;
ne
l'ha
non
f
sciocchezze
dice
e
è
voltandosi,
detto.
(Guarda
istante,
un
poi
ben
dà
va).
sl"alordito,
a
bocca
sandolo
fis-
aperta.
Il
fisso
un^iì-
IX.
La
Emma
signorina
mentre
Emma
Carlo
si
meni
a
è
col
»
cercarlo
ferita
una
vetro
di
in
seduto
in
fondo
cavalier
»,
raccolta
completa
quadri
ritratti
le
pareti
di
tutti
mensole,
il
gruppo
Il
calamaio,
statuette,
Emani,
dei
quinterno
tre
:
A
Carlo
Emma
che,
in
di
Ti
sei
i
di
sia
Magno
si
fatto
appena
alza
famosi.
più
di
il
male!...
studio
del
colla
in
al
e
vede,
in
maschera.
presso
chinandosi
con
ticale,
ver-
iscrizione
onor
racotta:
ter-
Falstaff,
inanoforte
colla
;
scansie,
pronto,
sempre
f/loria
opere
bronzo,
Ballo
vicino
Giuseppe
sue
Trovatore,
del
colpo
del
Sulle
in
figurine
lo
le
tana,
lon-
studio
di
tutte
tomba
una
lo
ritratti
solo
piti
tappezzate
russo,
musica,
lo
«
Otello,
argento
{correndo
sorpreso,
E^
corre
fine,
stanza
sono
congiurati
rappresenta
oro
alla
della
allegorici
serissima-
Inquieta,
trova,
angolo
degli interpreti
Aida,
un
lo
cugino
suo
abbastanza
«
denominato
perchè
coi
Verdi,
che
bicchiere.
un
Venceslao,
»
Barbarani
mano
un
buffet.
«
alPappartamento.
Maestro
sulle
tlal
dappertutto:
soletto,
coi
nel
sentito
ha
borghetti
invitati
gli
affollano
si
Cablo
e
in
!
il
per
cugino,
tarla)
salu-
80
—
è
la
detto
che
stravolto
più
ancora
a
pranzo
«
:
Le
La
brava
sua
il
e
nfufiamente
co
ripetereciò
oneste
suo
non
tendo
sen-
^
che
aveva
altro
amano
glipiace ?
ragazza
domanda
Avanti
/...
matrimonio...
bravo
»
:
!
forte) Emma
Emma
sé,
ragazze
La
il matrimonio...
fra
:
Barbarani
del
vocetta
—
{spaventata)Ti
fatto
ho
male?
No...
Carlo.
Allora,
Emma.
spensierata di
fare.
lasciami
colla
(E
ingenuità
namorata
fanciulla semplice, sincera... indi un
coi
altro, essa
gli sflora il naso,
bei capellifini e odorosi, attortigliatiin una
:
gli si fa vicina vicina,
pesante sulla nuca
suoi
massa
una
quasi addosso, avvolgendolo col suo stesso profumo^
col suo
stesso calore,rivelandogliinconsapevobnente,
coi
suoi
atti,colle
V incanto
della
sua
sue
bellezza
Ecco; così va
Carlo
{a un tratto:
sposarmi?
cosi...
{lo guarda
Emma
Altro!...
e
fresca) Così...
bene!
:
rauco)
scoppia
Emma...
in
una
{di colpo, abbracciandola)
tanto
fissando
mano,
Vuoi...
lete
vo-
risata)
Sì !
Ti
amo
!
Ti
!
{sciogliendosicon
Emma
a
giovane
vuoi!
Quando
Carlo
amo
graziose e serpentine,
movenze
Carlo
:
grido
un
V
:
poi,
espressione del
a
suo
maiut
volto
triste,dolorosa : i suoi occhi, ad un tratto,
si riempiono di lacrime) Tìi f Tu ? {con maraviglia,
quasi con disperazione)Tu I Carlo ?
mandandol
doCarlo
scusandosi, come
{supplichevole;come
tanto!... Sempre.
perdono) Sì, ti amo
hai
mai
mi
fletto
Emma.
non
Sempre?... E
diventa
niente
t... Non
Carlo.
Uo
mi
sempre
hai
mai
detto
pensato
niente?
di
parlare :
cento
81
—
volte
mai
Ero
osato.
vederti
di
sul
preso
di
punto
di
contento
vederti,
invece
perderti, mentre
matrimonio
serio il tuo
ho
Non
parlare.
mi
bastava
!
Parlando,
più grande felicità
la mia
ecco
:
temevo
sul
stato
sono
—
ho
non
col
mai
Sebastiani.
.
un^ alzata
[Con
Pho
mai
di
creduto
ero
geloso
anche
per
le
arie
sue
lo avrei
Sebastiani?
spalle)Tu? con
! Certi giorni mi
di
di
lui,
per
la
faceva
dispetto,
sfacciataggine,
sua
di
intimità,quasi
poi vedevo
I Ma
strozzato
IlTon
padronanza
rente...
indiffe-
così
te
;
calmavo, ridevo del Sebastiani, e, dopo
che
anche
trovato
ridicolo^ pensavo
lui,
mi
averlo
forse,ti
amava
Emma.
Ma
perchè
Perchè?
Mi
volevi
mai
ci ho
bene?
! Mi
insieme
lo hai
me
non
Tu?
sospirando,stralunando
a
fratello ;
un
detto
prima,
Carlo
Ti
Carlo
adesso.
fatto
ho
Ma
non
si lascia
con
lo
per
voglio ;
adesso
sul
cadere
quelle lacrime
GìorfVtno
itovariA.
Mari
L'Idolo.
stretta
importa
parlato troppo tardi
Emma
(lo guarda mncora
Sono
tu
Ti ho
me.
la
terrogando
in-
capelli,
:
lo
me
come
avessi
Chissà?
fatto
sapevo
del male
?
mano) Sì, molto ;
Dimmi
soltanto,
è
tardi ?
troppo
?
ad
fissofisso:
canapè, scoppiando
stesse che durante
le
pre
sem-
come
sui
mano
Se
non
I... Anch^io
Chissà?
dispiacere ?
(tenendolesempre
francamente,
Ho
Se siamo
le prende una
mano).
{fissandola,
(guardandolo timidamente) Io non
Emma
nulla.
pitiI
Chissà?
forse...
io
gli occhi)Sì, molto
di
ancora
subito?
(si ferma
una
passione.
com-
Ma...
sempre
molto...
sé stessa^ si passa
detto
me?...
A
faceva
Tu?
hai vista
voglio bene, molto,
mi
allora
e
pensato. Tu?...
stati
ti
davvero,
erano
corse
il
in
suo
tante
un
tratto^
lacrime.
colloquio
volte
alia
tf
S2
—
soltanto
adesso
che
(/ola,e
quel
per
prorompere,
Egli
suo
occhi
sono
La
risoluto.
è
pure
la
è
più
un
iwmo
:
più
incavati,
sua
voce
chiara.
il
destino
suo
di
né
lagnarsi
accettarlo,subito
deve
Carlo.
non
è
Emma
lo
Te
Carlo.
Emma
ha
più
deve
non
il
contro
ma
;
son
nulla
—
né
precare,
im-
destino
proprio
deve
uomo
di
accenna
detto?...
ha
il capo
non
di
è
segnato. L'uomo
morire,
chino
;
foite.
essere
Mari,
Ve
sì).
lo
siete
istante, guarda
[aspetta un
chinare
sguardo
un'altra
lacrime
egli
I suoi
ami?
(col capo
Carlo.
barcollante.
; ò
è
: un
:
mare
cal-
troppo tardi ?... Giordano
Lo
vero?...
è
Embia
a
Adesso
:
povero
sembrano
vivi ; lo
ma
Le
fanciulla
suo
di
sconvolgimento.
mutata
—
costo
a
—
non
la via
attentamente
Emma
piti;
risposta della
sperare
di
suo
è
del
l'osserva
il
ferma,
da
dolore
turbamento,
trema
non
libera
trovano
gran
amico),
Carlo, immobile, muto,
le lacrime
e i singhiozzi
il
—
e
accenna
un^ altra
fissato?
Avete
detto?
Carlo,
volta
di
torna
sì).
Stasera?
Si.
Emma.
Carlo.
hai
E...
fissato?
Vi
serete
spo-
?
Emma.
Carlo.
Emma
di
Non
so.
col l'ultimo
Emma.
Carlo.
Emma.
non
(sottovoce,timidamente
Non
B...
me
(ancora
lo
Allora...
Non
la
so
:
sempre
Hvnza
omre
detto.
ha
un'ultima
filo di speranza)
E
so.
sai?
Non
guardarlo)
Carlo.
Questo...
e
esitazione:
lo
quando
forse
dirà?
sì.
mamma?
certo,
Ma
avrò
la
tua
molto
mamma?
da
lottare,da
S3
—
sottri re;
che
ma
Carlo.
Lui
così.
Quel
fare, farò.
anciie
mi
non
Ma...
Carlo.
madre"?
tua
contro
mai
potrà
conosci?
lo
Lo
sei sicura!
ne
EM3IA.
Lo
Carlo.
E
così
In
è
deciso;
consigliare
una
fatta.
mal
Come
di
Auclie...
E^EViA.
cosa
dirà
è
oramai
pure...
lui mi
—
sicura
conosci
di lui?
—
bene?
!
sento
?... Ti
subito
sei
subito?
innamorata
fatto?
ha
Come
tempo?
poco
Sei
Come
hai
fin
dalla
fatto?
Non
Emma.
a
che
sentito...
quasi
visto
la
I E
me
E
Carlo.
vi
EiNLMA.
Due...
Carlo.
E...
Emma.
siete
fa
(7ARL0
Ti
ti ho
quanto
Emivia.
Carlo, ti
Carlo.
io
se
detto
niente.
non
sai
(qtiasi con
Per
la
tutto
col
Non
parl;a*mene più.
me...
e
Sei
mano)
soltanto
di
presentimento
Mi
anche
per
te.
buona:
hai
pre
sem-
questo
:
dimentica
detto.
quanto
i)ossibile?Potrei
Ebbene,
come
più niente...
quasi
prego;
Dimenticare
par
bene?
domandarmi
Ora
male.
(dandole
ragione.
volte?
sì?
misteriosi^lontani)
tanto
lui.
a
volervi
di
detto
Non
(balbettando).
male;
dinanzi
pareva
stasera...
più. più; te ne prego.
rofisegnazioneaccorata:
dolori
parlato
Mi
me.
molte
veduti...
siete
Stasera
Emma
lui di
ha
riore
supe-
soltanto.
tre
vi
! Tanto
mi
che
inginocchiare
No, mai,
Carlo.
volta
padrone
era
visto;
grande
così
prima
dovermi
di
l'ho
appena
LMio
volta.
prima
ho
so:
anche
ti avessi
fra
mi
hai
detto?
Ma,
dimenticarlo?
me
e
parhito...
te
dev'esserje
non
ti avessi
84
—
—
1:ÌMMA.
sarà
te:
e
me
lui,
Con
louic
come
se
i^lì altri,
tutti
con
tu
detto
avessi
mi
non
liii
coiiic
niente.
sarò...
E
Carlo.
Emma
fcon
Carlo
(dopo
occhi.
gli
Lui
grave)
Emma
Non
di
adesso
ricomx)orti.
dove
Si
!
Sempre!
Semi)re!
silenzio
J
{Piit
Asciugati
quasi
serio,
sarà?
(interrogandolo
cogli
occhi,
meravigliata)
Perchè?
so.
Poco
Carlo.
fa,
L'ho
male.
cercarlo,
vuoi
di
momento
un
Cerca
!
Sì
entusiasmo)
Ancora?
fratello?....
tuo
sono
bene:
vederlo:
gli
offeso;
gli
domanderò
irritato,
nervoso,
Pho
domanderò
scusa.
provocato.
scusa.
ho
gli
sposto
ri-
Voglio
Tu
gli
X.
Due
del
sala
Nellii
che
cosa
gola
:
in
fra
di
])ar
Consigliarmi
se)
intanto,
giorni?..
di
mandare
di
mio
E
^armistizio
fratello
colla
da
concludere
se
sono
devo
le
gli
Ma
sospiro)
un
addio
verso!
le
contrarietà^
seccano,
lo
mi
{Con
incertezze,
fanno
andare
i
e
e
di
e
gnia
compa-
intanto,
Io
signorina
sorbetto
addio
senza
matrimonio,
crescente:
sempre
bestia)
con
:
insultare
«pasticci
in
?..
muovere?...
lascio
stizza
trei
poesoso
ma,
—
cambiali
poesia
Chi
Finardi
cucchiaini
tre
anche
se
ragione,
altro
o
per
matrimonio
gran
!
:
di
toccasse
affari!
posso
breccia
due
{Dopo
chiederne
per
sulla
E
vecchiaccio
col
mi
non
e
restare
Dionisy.
un
letto
a
!
muovere
gli
Felicissim
!
—
!
Benissim
mi
se
del
club
sciabolata?...
una
quel
lusinga
Benissim
?
da
Mi
da
d^onore?
Allora
Padova,
a
dalla
passar
potermi
non
sola
Barbarani!...
ma
;
la
:
guerriero
piglio
Di
letto?...
a
decina
una
io
se
sciabolata
la
restare
col
questione
Una
sorbetto
possa
piccolo
quel
Felicissimi
pazienza
il
gli
momento
sentirlo,
E,
:
(prendendo
quel
—
—
buffet
Mahi
GriORDANO
amici.
»
lo
urtano,
Questi
bor-
86
—
arricchiti
ghesi
nobili coi
diventati
! Hanno
gente
colle
debbano
caricati
anche
Vi
aristocratici.
di
divino,
casato
;
hanno
la
:
e,
del
del
loro
stemma
mercante
patrizio! fll
dà
di
e
diritto
cio
bilan-
del loro
gentiluomo,
da
le
sono
pregiudizii
i
e
o
si
splendore del
nell'aritmetica,
e
gli ibridi,hanno,
del
furia gli
terreno
maggiordomo
principe, secondo
da
le avidità
sul
soldo,non
di
e
da
tutti
come
correttezza
domestica
e
si
che
insieme
parlano di
vanità
o
E
zavorra,*
forti
sono
scadenza.
dell'altra
economia
fanno
fattore
della
dopo
lìssazione
alP ultimo
sino
traffici
piccola e brutta
pregiudizii della
i
la
compresa
coi
e
tutti
sangue
i debiti
pagare
minuto
un
macchine
Ohe
quattrini...
nel
stirpe bottegaia,
—
della
ore
giornata
atavismo,
per
da
tutte
innesto, tutti i fumi
ingollatoin fretta e in
e, per
sorì)etto
dolore
alle
nevralgico acutissimo
tempie: si ferma, chiude gli occhi: quando il dolore
li riapre, rimane
e
gli passa
distratto, guardando
fisso il resto del sorbetto,e facendo scorrere
fra le
dita
cucchiaino
il
dispetto
della
freschezza
popolo,
un
e
sana
i
J
Ed
razzai
e
Emma?...
Carina
soda
di
piedini da
in
Carina, lei,a
figliuola del
bella
una
Colla
tutti i modi!
marchesa.
sità
un'affettuo-
Con
e
credenzona;
sentimentale,docile, remissiva
coll'onestà
gue,
profonda della donna borghese nel sane nell'anima,
invece, le raffinatezze romantiche.
ad esaltarsi,
ad entusiasmarsi
Facile
e facile anche
ad accontentarsi.
di moglietta, sempre
Un
amore
in
adorazione
marito
dinanzi
potrà educare
delle
leggi
in
ed
marito...
suo
a
tutto
e
per
e
tutto
alla moderazione.
cogli occhi lustri J Ma
quella...marmottina?
dov'è
11
mi
suo
servanza
all'os-
dola
(Cercans'è
'^ Dove
colpo
che
è
ciata
cac-
riuscito.
88
—
i
e'è
e
socialisti,
il cavalier
—
Venceslao
mani
le belle
Yenceslao,
di Milano
col sindaco
:
bianche
da
bella
dietro
le reni, la
testa
pianista incrociate
in tanta
umile
un
po' china, approva,
gloria,una
idea
del sindaco, il quale
intitolare
vorrebbe
col
di Verdi
delle i)rincipali
una
nome
piazze di Milano.
Ad
fra
tratto. Giordano
un
delPuscio
le tende
Sebastiani
è
E'
Emma.
con
Giordano
modo
poter
fra sèj con
\\\\ (letto
p
(si nasconde
Barbaranil
il
D'Arborio
secreto
gran
Sì!
mi
aprire
tutto
il
Solo
la
d^Arborio
la
verità:
vostro:
a
voi!
Solo
a
ha
I
un
«
Io
Ma
solo
vi
voi!
a
tieba^tiani
vog:lio
Più
si
non
cino!...
vi-
muove:
quasi addosso) Ditemi
pensiero, del sentimento
del
tutta
questa
zione
ammira-
grande
i Promessi
(sottovoce) per
Sposi?
(soffoca) ...No.
io
(strillando)Ed
dico!
Ed
io nemmeno!
nemmeno!
Propriamente
!
no
Giordano
Finalmente!
è
lo
la
milioncino
un
sempre
(Nino
voi pure
Sebastiani
voi
calcolata
aver
sopra,
la .verità
D'Arborio
La
mi
contessina) Sarebbe
grossa
mio!
cuor
settentrionale
:Nino
vicino:
milioncino,
conquistata!
avete
gli va
avete
in
confidenza da fare al Sebastiani)
una
Voi
Sì!
Un
da
(strillandoforte perchè
»,
non
ma
nuovo,
la d^Arhorio
sarebbe
di
voce
Sebastiani
di
fDopo
alla
accanto
Ma
t»iiadagnatoI...
La
bene
la
sente
d'Arborio.
colla
osservar
spiando
semi)re
testa:
stupore ammirativo)
dote
rossa
la
invece
Mari
da
a
fuori
caccia
e
Mari,
destra,
Mari
(Emma
seguita da Carlo
Parchitetto!
per
(guardando
esce
studio
a
del
Borghetti) Toh, toh, toh
(Giordano
vantarsi,avrà
dallo
daWuscio
Mari
raccontato
pensa
alla
che
V
sinistra)
Maestro:
! Era
col-
architetto,
signorina la scena
80
—
fra di loro
wcessa
faccia lunga
la
iventare
verdognola).
e
vede, gli
lo
(appena
Emma
delV
e
combattuta
alcune
lei per
con
fa.
(Supplichevole,fissandolo
promette, non
illuminati) Mi
di
generoso,
Mari
Giordano
che
le ha
cosa
il
timore
Mari
Giordano
gli
è
poco
occhi
belli,
di
vero,
Carlo
signor
di
essere
Borgliettil
di
risposto male,
averle
(interrompendola:
rivolgermi
volevo
Costamagna
Emma
sofferente!
! Le
scusa
vuol
jfreghiera,una
Lo
dalle
con
scusa!
per
con
me!
un'ondata
Mari
il
è tutto
me!
Per
le
(Congiungendo
di
spalle alla fronte) Voglio
Giordano
che
promessa)
tma
domanda
Le
pitante,
(Avvicinandosipal-
sguardo
uno
carezza,
faccia
timidamente,
proprio male!
Sta
al maggiore
grido represso)'Noi
un
domandare
tremante,
ed
punto:
Ap-
J
spiegazione.
una
con
eroico
Barbarani
mI
avere
per
(trasalendo,
E'
me!
di
offesa.
averla
No!
parlarle,
parole
con
condia
vere-
(dignitoso,diplomatico) Ma...
detto
Ha
Emma.
dalla
:
?
buono
essere
appresso
cugino, vuole
amore) Carlo, mio
iVuole scusarsi
subito
corre
po^ più timida^ arrossendo,
un
gli fa
cattivo
sogghigno
nn
:
—
Per
palme,
che
rossore
una
corre
così !
frendol
(cavalleresco,inchinandosi, of-
braccio) Allora,
sia. Mi
conduca
da
suo
cugino.
Emma
suoi
passa
(lo avvolge
occhi
hanno
leggermente
il braciaio di
un
le
la manina
Giordano
sguardo
uno
lampo,
labbra
sue
morbida
Mari,
tutta, colVaria
farsi
con
quasi
e
e
Mari
tremito:
bianca
sotto
giandosi
appog-
abbandonarsi,
portare) Grazie.
Giordano
un
gli risponde
di
i
amoroso:
(inebriato)Dov'è?
di
90
—
Emma
—
il Borghetti colla punta
(indicaifìèlo
del
veìi
taglio)Là!
?Succede
le
:
per
in
un
gran
signore che hanno
il loro
cedere
Carlo
piedi.
l)iìiandare
nella
finito di
posto alle
Emma
Mari
che
Emma,
quella
perchè gliene
{chinando
il viso
vuol
Mari
Giordano
ciato
ricac-
possono
devo
E
voler
bene
il
suo) Devo
volerglibene
anch^io,
lei?
{dopo
anche
{scotendosicon
mi
Nino
con
solino
ri-
un
Sebastiani) E...
làlf
quello
dispetto)Oh,
saf
vero,
questo.
per
momento:
un
a
W
{Senza rifletterci)
indifferente;adesso
quello
verso
sporge
maliziosettOjindicandole
noi
non
{trasportatafra gliangioli)Sì;
Emma
è
ressa
Mari
irresistibilmente
perdonargli dunque"?
dovrei
si alzano
avanti.
Giordano
Emma
fet
buf-
signore, rimaste
Giordano
e
del
sala
cenare
altre
in
Borghetti
indietro.
di
movimento
quello poi
a
Prima
mi
era
è
antipatico.
Mari
prende
Giordano
(che invece
riflettemolto, ribinai
prudentemente V affabilitàpaterna) Bambambinai
cara
Sempre... una
rimane
Emma
interrotti:
Sono
appoggiata al
,
si dirada
che
e
pallido:
non
Borghetti
si
sa
{molto
tutta
menti,
compli-
Finalmente
la calca
avvicinarsi
a
Carlo
sudato
volta
essere
Borghetti,
continuato
avvicina, vuol parlare,
fare che una
smorfia).
{arrossendo a sua
cugino e sforzandosi per
Emma
del
possono
da
mezzo
ricambiare
intanto, per rinfrescarsi,ha
champagne frappé.
Carlo
ma
in
di
Giordano, ma, presa
quella gente, deve rivolgere e
ringraziamenti e saluti.
braccio
:
vuol
per
ad
ghiottir
in-
stranamente
sorridere,
V imbarazzo
disinvolta
e
per
91
—
aiutarlo) Il signor Mari
—
collera;anzi, ha
in
ò
non
simpatia.
Borghetti
Carlo
{a Giordania
troppo alta e fuori di tono) Le
moltissima
te
per
colla
:
voce
domandar
devo
I
scusa
E"EMA
{vivamente:
BoRaHETTi
Giordano
noi?
Fra
due
{borbottando
amici.
Giordano
Ho
Giordano
è mio
è
stato
lasciato).
{dolcemente, felice di
a
quel primo comando^
lui
con
buffet, e sparisce in
braccio
per
ne
si
di
riempiono
tudine)
qualche inquie-
a
Carlo
Bor
condurlo
andiamo
ringrazieremo
cugino
suo
ad
mezzo
Mari
Giordano
ce
signorina
quasi imponendole
avrebbe
violenza
alla
proposito
inopportuno.
rimasto
sotto
anche
lo scherzo
:
Sarebbe
tissima
le ultime
della
Io non
scherzo
Scherzo?
{rintontito)
detto amici, ripeto amici.
Mari
{dà un'occhiata
espressiva alla
signorina Mmma,
Emma
d^eco
{osservandolocon
piccola ferita
mai.
di
Fra
guisa
occhi
i suoi
e
Mari
BoRGHETTi
scusa.
amici.
Il torto
sua
a
detto
Ho
Emma...(Zt* guarda
lacrime) buoni
I
piano
amici?
buoni
Buoni
bra^
lab-
ventaglio sulle
il
di
segno
BORGHETTI
parole)
si mette
tacere)Piano ! Parla
(rauco) Le voglio domandare
Mari
(compitissimo) Scusa?
facendogli
—
Mari
di allontanarsi.
Carlo:
ubbidien-
mostrarsi
nella
rientra
un
gruppo
lo
non
di
sala
del
signore).
{prendendo confidenzialmente
ghetti,e facendo un po^ di
via)
via
domani,
E
anche
adesso,
noi?...
portando
E
un
non
è
vero
?
alla romana;
biglietto
di
visita.
Carlo
domani:
Borghetti
basta
un
{lasciandosi trascinare) Sì;
biglietto
di
visita.
IV.
Nel
Giordano
Mari
da
Carlo
Palazzo
soprabito
Giordano
8i
In
c'èra
folla
quelle
da
lascia
tono
cader
la
intimità)
{dopo
via
Giordano
quella
sul
colpo
petto).
poi
ancora,
Dove
caldo,
troppo
di
state
Borghetti
momento,
con
un
casal...
mi
che
fatto
non
troppo
{ripete
cupo)
dosi)
risveglian-
come
fondo
In
Se
Immagino
Abbiamo
un
Monforte.
Mari.
l^agno.
E
in
luce,
lontano?
In
troppo
Ah!
pieni polmoni)
quella
{osservandolo
maggiore
Borghetti
club.
sicuro,
il compagno.
caldo;
di
testa
Mari
di
Molto
molto
Già,
Giordano
il
softocare.
Borghetti.
(hì
a
in
sale,
Venezia.
diritto,
{respirando
sieme
in-
sfiorando
adocchiando
braccio,
avviano
corso
volte
a
camminando
Mari^
Mari
rivive!
il
verso
rasentando,
sul
si
Borghetti
Dionisy
casa
Giordano
•il
Carlo
e
Borghetti,
mnro:
Visconti.
a
via
Monforte.
vi
permettete,
vorrete
passare
accom-
dal
tardi.
Già,
abbiamo
fatto
tardi.
continuano
Giordano
a
camminare
Puno
Ivlari, diritto,
con
a
la
fianco
testa
l'altro.
del-
alta,
93
—
all'aria
sporgendo
il
—
largo
; il
bianco
Borghetti, curvo,
del
sprofondato nel bavero
r
parlare, arrivano
lunga
via
senza
la
Già;
bevuto
e
mìo
ci
non
poleone,
Nanella
buia.
un'altra
dato
ha
vi sentite
ho
chiata
oc-
sono
sole.
bruciavo
; mi
avvezzo
fatto
bene?
poco
molto
preso
stasera
vi ha
dalla
avrà
Volete
male.
A
pranzo
sete.
fatto
Ho
male.
appoggiarvi
braccio?
Ko....
—
verità:
anche
Certo,
—
Monte
si inoltrano
Corso,
e
via
a
Borghetti.
oggi
sete;
avevo
chino, mezzo
pipistrello. Sempre
capo
Mari
sparato
col capo
deserta
Giordano
Carlo
Dite
—
al
Monforte,
che
a
—
il
attraversano
Dopo
in
dallo
petto
Carlo
Grazie.
No.
Borghetti, istintivamente^ si
al
In
muro.
quel
suo
tira
cino
piii vi-
stordimento,in quel
suo
ronzio
che
crescente
un
gli
istupidimento,con
gira pel capo e gli introna gli orecchi,egli si sente
addosso
finita,
un'income
un
sofferenza,come
peso, una
la peggiore sofferenza,la compagnia,
come
la vicinanza, la vista,l'ombra
di quell'uomo; certe
quell'ombra
volte, passando sotto ai fanali, vede
sul marciapiede.
distendersi, allungarsi smisuratamente
ledetto
Quell'uomo... maledetto
quell'uomo!... Mail
è il
Essa
ne
è
che
è
padrone
di
giorno
capitato
Milano!
a
Emma
Emma:
è
E'
cosa
mante,
l'asua.
lo ama,
gli appartiene già coU'anima; essa
innamorata!...
Quell'uomo così alto,così forte,
ha che a dire una
parola ;
brutale, non
sua!
(1 cosa
Egli lo
comandare, volere, ed Emma
odia, sente di odiarlo per questo suo fascino, per
prepotente,
questo
—
lo
suo
odia,
potere misterioso
e
lo teme:
lo
teme
—
una
per
malìa
hjtnma.
forse
Povera
94
—
Emma!
Cliissà?...
chinare
a
alla
e
alla
al
volontà,
sua
lo
cuore,
alle
voce,
cammina
quel
«
forte
e
ha
al
e, in
presto!
gata,
innamorata, stre-
Come
c'è riuscito?
chiamarla!
Emma
obbedisce
Se
invece
alla
Pavesse
oh,
si sarebbe
palpitante, a
lui
lì,
sfacciato,
colla
chiamata
eoa
sua
quelVuomo
fianco, superbo,
suo
—
grida, spasima
—
non
fondo
Così
—
è inutile
ma
dinanzi
sua
voce
docile, ubbidiente,
mente
fre-
precipitata di volo,
buttarsi
nelle
braccia
sue
;
perchè ha visto,ha letto
ginoccliia,
in que' suoi
lo adora!
Ma
occhi
sfolgoranti: essa
detto
il lunatico, lui
si è
non
lui, Carlo, Carlo
fatto ascoltare, non
è mai
riuscito
mai
a
parlare
forse
al
sue
di
cuore
E
le
alle
fatto?
lacrime!
corsa,
e
ammira.
stretto
co-
ardimenti
suo
teme,
subito
sente,
gigante »
di comando,
sarebbe
lo
lui, e
a
odia, lo
Emma!...
Oh,
sue
che
sua
Pha
e
ascolta, non
non
forza, al
Emma!...
cuore!
suo
alla
invidia
veduto,
presa! Come
Emma!...
il
dinanzi
Lo
si sente
odia.,eppure
il capo
fortuna.
sua
Appena
Lo
—
—
lei.
il
ricorda
parole
di
colloquio di quella
Emma.
«
Mi
volevi
lo
sera,
stupore,
bene?...
Tu?...
ha
mai osato,
Sì, sì, sì! Egli non
saputo
egli no!i ha mai
parlare, è stato
troppo
debole, timido, vigliaccoI Sono anni ed anni, sono
dieci,venti, trentanni, è tutta la vita clPegliPama,
ch'egli soffre per
lei, che smania
lei, che
per
studia, lavora, si strugge, tutto per lei,e
pensa,
n'è accorta!...
se
Quello li,il « gigante
lei,nemmeno
Tu?...
A
me?
», l'ha
ed
ìnesso
un
jiuto, una
Emma
»
vista
è
un
momento:
sua.
—
giorno? Un'ora?..
parola
sola.
—
In
.
Ti
ha
subito
Ci ha
quanto tempo?
I^Temmeno!...
voglio !
—
lato:
par-
Un
Eccomi
mi!
96
—
pillinodella
della
inaiio, riflettendo
si
fiamma,
guarda
Indicando
dello
scalone
—
là?
S\. Per
di
L'ampio
innanzi
sé il cliiaror
l'ampio
attorno, sotto
Carlo
a
a
Borghetti
stibolo.
ve-
Fin vetriata
:
di
Per
—
—
là.
scalone,
maestoso
e
le
invetriate,i tappeti,
i
fiori,gli stemmi, tutta quella grandezza e
l'avo
quel lusso del vecchio
palazzo, eredità deldel Borghetti
materno
Visconti
fanno
un
tutto
—
colpo
Giordano
su
sfacciato
Mari
avventuriero
:
—
lì,nell'astuto
lì per
e
delle
e
belle
lettere,torna
stupore
rispettoso
a
^
galla,
fa
plebeo,
di
capolino, collo
figliuolorisalito
il
delle
piazza
Giordano
don
Vuol
tirarsi
invece,per
darmi
il
braccio!
Vuol
Carlo?
Grazie
Borghetti.
Carlo
piccolo merciaiuolo
Padova.
a
Mari.
appoggiarsi,
voce
Erbe
del
del
alla
su,
j
fSi appoggia
no.
maniglia
e
borbotta
colla
più bassa,più fioca,più rauAja, sofferfoca
quasi ad ogni gradino) Si soffoca ; si sof-
sempre
mandosi
orribilmente.
Giordano
il
Mari.
E'
chiuso.
tutto
Vuol
darmi
soprabito?
Carlo Borghetti ostinandosi,
Su, nell'anticamera,
la candela
e
arrabbiandosi, prènde lui in mano
la via, aprendo
indicare
innanzi
cammina
gli
per
usci, sollevando
! Dia
di
mano)
! E'
a
me,
peccato
Attraversano
iella
camera
colla
una
da
tratto, accorrendo) A
un
Carlo
don
Imbratta
un
portiere.
(ad
Mari
Giordano
me
le
!
cera
(Strappandogli
tutti
i
il lume
tappeti, i
bili
mo-
!
lunga
ietto.
fila di
sale,poi
entrano
97
—
Carlo
—
fImprovvisamente :
BorGtHETTI
con
un
impeto di furore^ si leva il cappelloe lo scagliasul
:
canapè: il cappello rimbalza,ruzzola per la camera
diritto in piedi,con
eglilo guarda
gli occhi attoniti,
ruzzolare,perdersi nel buio ; poi, di peso, si lascia
una
poltrona). La
cadere, vinto, affranto,sopra
finestra... Aprite la finestra... Soffoco... Soffoco...
muoio.
candela
un^altra
d'opera:
capo
e
a
ammirato)
di qua,
al
accanto
mensoletta
letto, in
una
bronzo
lume
I
(Ad
accende
sul canterano
roba
resta
cornice
vede
il ritratto
una
I
torno
at-
(Osservando
illuminata
nera
di
un
sopra
:
una
signora:
giovane signora, che
una
architetto)Sua madre, certo. Bella
e
prendendo il
tratto, sorridendo
meglio,più vicinojToh, toh, toh!
un
osservar
per
prima
:
alV
somiglia molto
donna
la
camera
fotografiadi
vecchia
una
la
di
come
bella
Quanta
là, dove
di
e
la pone
vetri
antico, dagli intarsi dorati :
mezza
voce, girando gli occhi
mobile
un
:
(corre,spalanca i
Mari
Giordano
I
[Rivolgendosial Borghetti con un ruoto istintivo)
Dionisy ! La famìglia Dionisy I
Infatti,sopra un elegante palchetto,coperto di
stoffe
antiche
raccolta
stinte
e
ornato
a
festoncini,c'è
tutta
una
ritratti di
di ogni
e
ogni dimensione
Dalle
ormai
prime fotografiedel Duroni
giallognole,alle ultime, le più recenti e
di
epoca.
e
artistiche.
[)iìi
C'è, in grande
Venceslao, seduto
gabinetto », il cavalier
al pianoforte,la testa pensosa,
chinata
intimo
con
compiacimento sullo spartito
del Trovatore; e c'è,piccolo piccolo, il ritrattino
più piccolo e più scolorito,un bebé in camicina.
Giordano
Mari
(appressa la candela e le^ge)
BOVKTTA.
L'Idolo.
formato
«
7
08
—
«
Emma
Dionisy,
f Vedendo
da
il ritratto
ballo
sempre
che
VuUimo
:
ritratto
Era
molto
meraviglia!
recentissimo
bianco
di
la
sua
dal
in
»
abito
continua
1887
spalle!... Che...
fLo
confronta
che
madre!
piti...
bella, la
il ritratto
:
Che
quelloJ
Emma
zia Paola
alla
signora Letizia
ritratto
suo
Che
di
cinque mesi,
della
farsi far
a
busto!...
un
di
—
le sta
accanto)
(Continua
Emma,
spirante nel
fresca giovinezza:
con
fissare
stito
semplice ve-
lo
a
fissa
diandolo,
stu-
uno
sguardo acuto,
esaminandolo, con
minuzioso, investigatore,ricercando
somiglianze e
la figliuola) Anche
la
e
rapporti, tra la madre
si farà
una
figliuola,è molto
giovane ancora...
bellissima
Emma
donna.
vestita
subito
e
ciosetta
per
gli viene
E
questo?... (E^
la
prima
da
comunione
ridere)
Ah
ritratto
la riconosce
:
! Ah
di
!... La
moc-
!
c'è un^altra
Poi
il
piedi grandi,
Emma
colle
gambine
esili,e
i
informi, sotto il vestitino
corto ; poi Emma,
corto
già più
ragazzetta, ma
elegantina, e un po' pretenziosetta,colla grossa
treccia pesante, sproporzionata,giù giù, lungo la
ancora
vita.
Poi
Emma,
capelli cadenti
in
una
poi
massa
alla
festa
sulla
il
di
Empire^
Ottolini ; poi
casa
Mari
i
costumi,
e
la
ffra
raccolta
candeliere) La
tutti
sotto
a
costume
il berrettino
Giordano
nuca,
enorme,
in
Emma
cavallo,e tutti quei
sulle spalle,e sporgenti
Pala del piccolo cilindro;
nelPamazzone,
e
tutte
come
Emma
se, di malumore
le
completa.
pose
colla
cetta,
cami-
del lawntennis...
racchetta
è
andata
era
!
(Si
:
deponendo
Tutte
volta
le
età,
verso
volta si
sua
a
Varchitetto,guatandolo bieco,mentre
da una
sente rodere
punta di gelosialeggera,sottile.,.
09
—
'eppurmolesta)
!
cugina
innamorata,
del
come
stella
talento
suo
sicurezza,
sospiro come
la
Sente
un
voglio
!...
{Si
si
ferita :
sul
per
il sangue
Emma
così
che
pensando
tratto
gli
occhi
può più
pianto
lina che
farà
the.
un
Viva
Qui!...
colla
braccio
:
Dio!
volto)
stra-
? Sto
ammalato
Tinferno!...
mano
gli tien
Perdete
lascia
fare, guardandolo
queWaltra : poi ad un
a
riempiono
il
petto
e
nella
finito
di
la
trattenersi ; ha
ha
perizia,certo,
meno
con
{lo
si
il Mari
un
il servitore.
sono
E'
ma
sempre
lacrime
mano
non
{U, come prima aveva
fatto Emma,
così brava, ricomincia
affettuosa,Emma
muto,
la
:
!
Borghetti
quando
non
fatel...
fasciarlodi nuovo,
meno
garbo).
di
Yi
se
ma
petto violentemente
Che
mano)
Carlo
chiamare
Pinferno.
batte
ancora
non
al
troppo male
pazienza,
sciogliela fasciatura).
Mari
{gli afferra il
Giordano
la
!... Sto
letto.
a
capite
non
perchè... ho
con
sonare,
{alzandosi in piedi d'^un balzo,
Ma
e
—
vicino
corre
:
torna
ri-
V audacia
e
Devo
! Ko
Abbiate
mettervi
a
Borghetti
a
servitore?
lasciatemi
bene,
aiuterà
lui
la
e
furberia gli
sua
lamento
un
Ko
Mari.
vi sentite
ferma
cugino
nessuno.
Giordano
Qui
nella
contentezza
BonaHETTi.
Carlo
male
il
:
il servitore?
chiamare
Vi
sa
rivede
:
e
la
il
Borghetti) Volete
non
ad
torna
e
; si
gli occhi di Emma
infischiarsenedel Borghetti
colla fede nella
buona
sua
lampo
un
Sebastiani,e
nel
e
cugini
Sono
è
(Ma
—
di
lacrime
gola ;
;
si
tremito
un
fasciarlo
gli si
piono
riem-
sforza,
convulso, e
e
gli ripone
sottoveste, scoppia aWimprovviso
dirotto
; dà
un
furioso a
calcio
gli impediste il passo
e
si butta
ma
in
una
seggio-
sul
canapè).
100
—
Giordano
Mari
guardarlo
—
{lo guarda:
piallo piano, gli si
:
resta
siede
un
a
poco
accanto,
senza
parlare).
Carlo
Borghetti
(continua a
borbottare, a
a
disperarsi: poi,
a
a
poco
piangere,
i
strapparsi
si
poco,
ghiozzare,
sin-
a
capelli,a
calma,
cerca
fazzoletto,si asciuga gli occhi) Perdonatemi
signor Mari ! Sono pazzo e poi
un
! Perdonatemi,
mi
sento
male.
Giordano
Mari
{prendendogli
una
tuosament
affet-
mano
dolce, penetrante) Piangete,
piangete, sfogatevi. Questo solo vi può far bene.
Borgiietti
Carlo
con
{alzandosi di nuovo
ira)
Ma
ho nessun
diritto né di piangere,
no
; no ! Non
di
ne
voce
con
;
!
disperarmi
{Dopo
frenandosi, stendendogli
Mari
nulla.
Niente
dovete
Non
dissimulare.
Siate
parte della
bellezza
con
Io
me.
altro.
{a
vi
dovete
chiudervi
sono
con
sincero
:
gnor
si-
ragazzo
giuro.
la
nascondermi
me
;
sarò
è
gran
Siate
sincero
sempre
amico.
bontà.
; vi
dovete
non
sincerità
la
:
della
amico
giuro,
Un
le
Ve
pausa
volta, stendendogli
sua
e
lo
Ve
ragazzo.
Non
cordialità)
molta
con
mano)
e un
pazzo
Mari
GiORDARO
mano
un
ridicolo.
e
pazzo
; sono
la
di
momento
un
suo
fare burbero, ma
{colle ciglia aggrottate, col
risoluto)Grazie ; vi ringrazio.
Ma
vi
a
Carlo
Borgiietti
ripeto, tengo
il pranzo,
vede
altro
prova
lo
che
ho
ve
lo
;
della
(juando
champagne,
il
vino
mi
il
stasera
hanno
melanconico,
fatto
le mie
accettate
Mari.
Non
caldo,
male.
triste.
giuro. Del resto, voi mi avete
vostra
amicizia,stasera, in casa
avete
Giordano
ripetervi:
Si
Niente
già dato
Dionisy,
scuse.
parliamone
sorridendo, mettendogli
un
i"iìi.{Affettuosamente
braccio
al
101
—
la verità
Dite
collo)
Carlo
Mari
su
E
un
tratto
In
tal
di
da
parte
titubante
alza, passeggia
camera.
mi
riesce?
per
commettere
! avrò
perduta
non
matrimonio,
di
si
:
Se
serio, di
uomo
errore?
un
la
avrò
ma
di
invece
bella
gazza
ra-
salvata
di
uomo
la
spirito
d'onore!
uomo
Come
la
pazienza
il buon
po'
un
ammettere,
ancora
genio, fossi
riputazione
di
è
colpo
caso,
e
e
il
se
J Eppure,
Quale?
gitiper
e
bonaria
con
sola.
Borghetti.
Giordano
mia
Basterebbe
cosa
una
volta, ma
stia
Basterebbe
intendersi.
facile
così
piti di confidenza.
—
capisco.
(fissandoloa
pieno di furberia
risetto
vostra,
vi
non
Mari
Giordano
sarebbe
odiato
avete
capisco,
Kon
sor
molto, stasera f
sandolo)
{trasalendo,scostandosi,is-
mi
Borghetti
Caklo
un
:
—
ha
detto
donna
Fanny, egli non può
di ottenere
la signorina Dionisy, domandandola
sperare
ai genitori. Egli, anzi, e più che
mai, in
faccia al mondo, in faccia ai parenti della ragazza,
di non
l'aria di ritirarsi,
deve
scondersi,
aver
volere, di nagià
di
a
sacrificarsi.
compromettersi, tocca
dramma, e imporre il
Carlo
la
lotta
Borghetti
interna
alla
lieto
suo
una
cosa?...
Giordano
ammettere
Una
ha
Mari
di
molto
notato
da
ammettere
sola?...
{calmo, ma
essere
il
Vesitazione,
amico, glisi avvicina,
nuovo
cosa
fare
fine.
ripetendo piio lentamente) Devo
mia
di
ragazza
di
ragazza
{che
del
alla
Tocca
con
parte
Quale?
forza)
innamorato
della
Dovete
rina
signo-
Dionisy.
Carlo
Xo
Borghetti
! No
! No
(prorompendo,
!
come
tato)
spaven-
102
—
Giordano
Mari
I... Non
Zsst
Carlo
di
e
si
febbre;
chiarore
or
;
angolo
Dalle
dormono
viso
lahhra)
forte.
tanto
ancora.
due
dalla
Il
sbigottito.
rischiara, or si,
sorpreso,
candele
della
appena
di
lucente
smunto,
gli occhi pesti, bruciati
attorno,
delle
gridate
non
{il
lacrime
incerto
e
Tutti
casa.
guarda
un
no,
bugie,
Borghetti
sudore
dito sulle
(mettendosivn
dite
Sveglierete la
—
vasta, profonda.
camera
grandi finestrespalancatesi
un
scorge
lungo tratto di cielo,fattosi più chiaro,più alto,
più diffuso. Un soffio,quasi un alito fresco,leggero
È un
nella camera.
torno
silenzio inleggero,corre
gran
silenzio
di
inoffensiva,
quasi
morta
la
ombre, infinito
quiete
;
viva.
il mondo, tutto il mondo,
Come
d^ogni cosa
sembra
lontano
della
lontano, in quelVultima ora
sembra
notte ! Come
indifferentequella moltitudine
:
un
Giordano
Mari
L'amore
della
Carlo
la
{gliprende
passata.
è superata.
avete
di
chiesto
:
confessarlo.
franchezza
amico
vi
vostro,
fratello
un
[N'oli
sono
più.
Voi
voi,
tutti
Mari.
voi
a
amico
e
due
La
:
l'ho
dovete
lo
dovere
stessa
sono
onesto
;
anche
promesso
credermi
Dovete
vostra
amico
Un
suo.
ma
me
il
solo, sento
Ma
colla stessa
lealtà,colla
in
ripeto : d'ora
poi, come
a
sono
per
parliamone
{con
è passata,
Ormai
(Nervosamente)
signorina Dionisy.
di me,
sicuro
perchè mi
ne
morato
inna-
siete
stato
Ebbene, sì ; sono
della
signorina Emma,
alla
Giordano
Voi
signorina Dionisy.
Borghetti.
crisi è
mano
una
si nasconde.
non
sforzo) innamorato
uno
sonno).
stringendola
tenerezza) L'amore, giovane amico
forte,con
mio!...
nel
ed
essere
stimare.
amicizia!
orgoglioso. A.nzi,colla
mia
L'accetto,
testarda
sin-
Ì04
~
{con
a
cercato
di
di
fatto
di
costo
giorno,
rivedere
tutto
per
del
seccatore
voluto
condurmi
; è
a
e
Barbarani
che,
presentarmi
alla
il cavalier
stato
cercarmi
io, sin da quel primo
ho i)iu
sembrare
ineducato, non
la... la
signorina; anzi, ho
stente
sfuggirla. E^ stato quell'insi-
sorriso,che
mesto
un
è venuto
che
di
colloquio colla
la
espresso
volermi
ho
avuto
po'
simpatia
di bene...
e
l'ho
come
Stato,
certo;
con-
suo
lungo
un
le
cui
in
signorina,colloquio
più viva
un
al
mancassi
non
tizia
Le-
signora
Yenceslao
stasera, appunto,
e
pregata
ho
anche
figliuolaal
una
babbo.
suo
Borghetti
Carlo
Giordano
(vivamente) Ma...
(con forza, con maestà)
Mari
figliuola al
una
più attempato
della
è molto
Emma
mi
moglie.
sento
Perchè
babbo
suo
di diventare
sento
non
forza, ha
per
alP Archivio
apposta, 2i\Vliótel,
all'Ambrosiana, perchè
di
—
;
perchè io
signorina
ridicolo
;
perchè
ricca, ed io,che
di
diventare;.,
io
un
filosofo
sono
sono
molto
sono
Emma,
e
la
Come
mi
non
signorina
quasi
povero,
di mia
mantenuto
razionalista
e
la
credente, è cattolica; perchè,
razioni,
infine,le mie idee e i miei principii,le mie aspiin
fatto di politica e di ordinamenti
ciali,
sotutto
sono
precisamente agli antipodi con
il legittimismo reazionario,con
tutto il detrito spagnolesco
austriaco
e
Cablo
ha
è
Emma
signorina
Borghetti
di
casa
Dionisy.
(con impeto)
Parlo
Ma
chiaro
Emma
1f
mi
detto...
(imponendogli di tacere : protendendo
mani
le due
aperte : voltando, torcendo
il capo per
non
sentire) Quello che possa
la signorina, non
detto
so :
non
voglio
Giordano
indietro
avervi
Mari
105
—
sapere;
avuto
cinque
avuto
la
ho
—
avete
di
diritto
ho
uou
—
Vi
sapere.
minuti
di
pazzia,
crisi...
vostra
ripeto
si,
—
voi
come
Ma
nervosa.
gli
guarir presto, e noi siamo uomini :
siete piticalmo, ed io ricomincio
infatti,voi ormai
f {indicando verso
la finestra)
a
ragionare. Vedete
devono
uomini
mattino, come
il
Ecco
librandosi
sulla
rialzarvi
voi, per
riposo, e
nel
sospiro) e
mesto
del
in
errore
belle
più
amico
un
più
e
di
ora
care
prezioso {con
la
costanza,
Borghetti
generoso) Se
devo
colla
con
qualche
;
forza
il
e
forto
con-
lavoro.
Gaelo
vi
Io,
cuore.
mio
letto,amico
a
le vostre
slanciarsi
di
procinto
piti forte, dopo
tutte
con
speranze
in
pare
mente
lieve-
che
Shakespeare,
letto, andiamo
! A
terra
dice
{senzaesitare^con
volete, se
non
dir
questo, però
ai
riguardo
:
posso
dirvi di
assicuro
; voi
non
vi
slancio
uno
sentimenti
della
più,
siete
signorina
Emma.
Giordano
e
Mari
quasi
sono
mia,
parte
Carlo
di
bene.
Le
scriverò
io
stesso,
partire.
che
Mari.
mi
inedite
memorie
Carlo
{vivamente
Appena
può
per
Borghetti
nella
Giordano
editore...
:
con
può frenare) Partite
non
che
materiale
mio
Sta
Mari.
Giordano
vescovo
{torvo, accigliato)No.
Borghetti
gioia
quarant'anni,
ripeterglielovoi, da
figliuola1?
cara
Borghetti
Carlo
di
Volete
povero.
quella
a
Giordano
prima
{con mestizia)Ho
civiltà
Mari.
avrò
occorrere;
la
mia
Appunto.
'i
pronto
tutto
il
documenti, note,
monografìa.
{muMìo) So,
de^ suoi
guizzo
un
sol
Ambrogio
tempi.
Anzi,
vi dirò
che
il
100
—
Carlo
Borghetti.
Giordano
voi
L'Ainodei?
Mari.
L'Amodei...
potuto esserrai
avreste
mie
alcune
Carlo
scrollando
tante
E
fu
farsi presentare
sincero?
—
vostro
io
vedete
—
solo
anche
Carlo
ho
e
riso
labbra
sembra
scolorite)Vi
avrà
sono
di
anche
sempre
ridere
anche
riuscirvi
portuno,
im-
ventare
diconoscervi, ma
sant'Ambrogio!
per
{ridendo
che
amaro
V architetto
sembrano
amico...
Borghetti
Ma
—
Borghetti!
come
voluto
vostro
nome.
conoscere
{ridono gli occhi
bianchi)io, a costo
non
Tanto
dolo)
studian-
alParchitetto
di
cercar
ed
col
—
i denti
un
fuori
lei deve
!
fra sé)
PAmodei; tutti quelli cui ho
lo
facessero
argomento, pareva
lei deve
Borghetti
nico,
melanco-
nuovo
attentissimo:
{sempre
venivano
Ma
tare
affret-
utile,per
inutile!
Tutto
apposta,
—
che
solo
mio
parlato del
detto
ha
il caj)o, borbottando
Mari
non
raolto
{diventa di
speranze...
Giordano
mi
ricerche.
Borghetti
lavoro,
—
a
sua
volta, ma
tristemente
errare
di me,
parlato
con
sulle
monsignor
Strada!
Mari.
Giordano
Altro
degli
Il parroco
che!
archeologi
»
Vi
brogio?
di Sant'Am-
mitrato
detìnito
ha
vi
perchè
il
Saturno
«
i vostri
mangiate
figliuoli...cioè,perchè i vostri studii,le vostre
commenti, li fate ingoiare dalle
dei vostri cassetti, sempre
aperte
e
chiuse, dopo.
sempre
enormi
i vostri
fauci
Bel
Borghetti.
Carlo
tipo, quel
note,
per
vere
rice-
monsignor
Strada!
Mari
Giordano
appesa,
col
{alzandosi
in
piedi :
taschino
del
gilet: la
pollice,al
attitudine
di
Bel
conferenziere)
tipo;
la
sua
mano
lita
so-
interes-
107
—
Ultissimo
bel
Un
singolare.
e
—
Yela
del
prelato
ammorbidito, spiritualizzatoda un pennello
ìorentino I Quanta irrequietudineintellettuale sotto
passione
[nell'apparenteplacidità fisica I E che
jqiiez,
ambizione
gelosa,che
la
per
monarca,
basilica I
illustre
sua
da
superba,
a
(stanco^sudato, continua
Vimipetere)Bel tipo!...{Ad tm tratto/glipassa
dinanzi
^magine dì Emma
agli occhi; si scuote, si
Borghetti
Carlo
alza, trasalendo) Colla sua mansuetudine
serba
transigenza politica e mondana,
Mari
Giordano
topolino:
(come
dirsi,a
la
Carlo
le
sue
Emma,
Giordano
quella
latte
e
di
anche
la
gli par
alzandosi
Mari:
conosciuto
siana, avrete
di
di
il
guedine,
pin-
grave
bida,
mor-
mano
quelle della
penitenti.
(corre col pensiero
e
col
godo,
la
me
sua
vino,
aristocratiche
Borghetti
di
zione
tradi-
scherza
die
gatto
ghermirlo)Io
osservare
carnagione
fra
bella
a
il
unghie rosee, periate,come
dalle
più
parroci mitrati,
pronto
sempre
suol
come
dei
la
sua
Curia.
alla
fronte
ribelle
po'
un
la
e
alla
nella
(vederla
colpo) E,
nina
ma-
mano
di
alPAmbro
prefetto, don
berti
Galim-
I
Giordano
ha
fatto
Ha
per
Siamo
luij tante volte mi
Oh, anche
panegirico I Vi vuol molto bene.
dosene:
(Compiacengrande ammirazione.
Mari.
il vostro
voi
una
con
ambizione)
buon
Che
Sapete?
uomo!
ferenza
quasi amici. (Riprendendo la consul
e di
nuovo
facendo penzolare la mano
gilet)Quell'uomo
serio, macilento, tranquillo, è
diventati
mostro
un
di
erudizione.
Fa
spavento.
'sentire,queste mattine, magari
e
ne
rimanevo
sbalordito.
per
Lo
un^ora
stavo
a
intcr.i.
108
-
{Hocchiudendof/liocchi
Borghetti
Carlo
accarezzandola
quella
con
vocetta
sua
affettuoso) Con
sguardo
uno
come
prete; poi .sorridendo^
buon
del
l'immagine
(cocando
—
che
rassegnata,
sommessa,
dopo Paltra le
preghiera, vi dice una
cose
più complesse, piìi remote, più varie...
Mari
(riORDANO
{Interrompendolo : tuonando)
I Le
E
che
memoria
date, poi!... L'anno, il mese,
sembra
una
E'
giorno!
il
portentoso!
E
Borghetti.
Carlo
agli altri; che
ricordi, che dubiti!
{camhiando voce:
non
Mari
Giordano
negli occhi
E
lentamente)
:
Galimberti, mi hanno
possedete tesori... tesori.
voi
assicurato
un^
volo,
poi ancora
a
rosso,
devo
con
(Risoserva
Borghetti os-
il
diventando
tremito,
un
prima
più pallido) FJ perchè voglio partire,
partire. Soltanto
vi
questo
per
dico:
!
aiutatemi
Borghetti
Carlo
Anch'io,
allo
pensato
fatti.
in-
{un po' balbettando) Sì,
molto
per
stesso
Tesori!...
—
che
espressione strana,
che
Aiutatemi!
—
luto, con
fissandolo
monsignor Strada,
tanto
don
quanto
domandi
che
sempre
par
vostro
Tesori,
ho
tempo,
ho
lavorato,
soggetto.
m'hanno
detto.
Avete
colto
rac-
tesori.
Poi,
—
bel
un
giorno...
Non
giorno qualunque.
Un
me.
per
giorno,
del
ricostruzione
addio
e
innamorata.
invece.
^-
Susanna
—
e
la
stati bei
Pontida;
; addio
vergine caduta,
Barbarossa
e
di
giorno?
e
Battaglia
della
allora,
e
Marcellina
la
vergine
l'amore!
sempre
Un
giorni
l'incarico
dato
Teodosio
la
bel
mai
son
vien
L'amore,
Federico
il Carroccio
mi
monastero
sant'Ambrogio
Susanna;
ci
Un
—
Lombarda
la
Lega
di
Legnano...
E,
l..„....,._
109
V^m
Borghetti
Carlo
pesante)
la testa
A
stanco,
dormire...
dormire.
a
messo
abbattuto,
(sbadigliando) L'ho
{di nuovo
tutte e due le mani)
(afferrandogli
Fatemi
partir subito
partire...{scotendolo)
Mari
Giordano
Fatemi
Milano.
Ida
ciò
volta) Tatto
sua
non
per
farvi
Oggi?
si sa
non
più che
Vultimo) No; dopo
esser
toGCOÌ
non
mai
—
lui che
Quando
compie
generoso) Voglio
(siricorda del suo
lo vuol
perderei
atto
e
venire?
posso
{colVaria di
un
e insieme
sacrificio
Al
oggi. Dopo colazione?
Fanny,
appuntamento con
anche
ma
restate.
un
tanto
è vostro:
vi occorre,
Quando
Mari.
volete?
che
partire:
Giordano
mi
{rimettendosi: fissandolo a
Borghetti
Carlo
!
potrebbe
—
colazione
essere
Mi
posso.
non
(Tirando il
momentino?
adesso?
Un
(Prendendolo
colpo) E
il braccio,stringendolocon
sotto
guardandolo
effusione,
devo
all'Archivio
trovare
di
Stato.
Adesso?...
sorridendo)[Jn momentino?...
la nostra
I nostri studii prediletti!...
Sono
II nostro
La
conforto!
vita; la vita nuova!
cattiva
una
notte, ricominciamo
(Tenendolo sempre
il
del
di
Carlo
Giordano
sei
una
cocotte)
Mi
Resterete
Mari
a
Dopo
nata!
gior-
dove
lo
teggiame
at-
La?...
promettete
prima
di
Milano?
(baciandolo
buono, grandemente
I
affettuosamentesotto
stretto
appunto
Borghetti.
partire?
non
buona
forza
immagina sia
Borghetti, quasi colVinvito,col molle
braccio,indicando
studio
una
Sì?...
buono!
sulla
frontej Quanto
XII.
Sant'Ambrogio.
Carlo
Borghetti
studio
buio.
ancora
è
da
alte
biscia
massicci,
Non
di
una
momento,
di
stanche,
cravatte
coi
fregi
a
di
dai
stride
fuori
in
quel
frak
sulle
e
la
bili
mo-
riati.
isto-
carta
luogo,
uomini
giallognole,
smunte,
Giordano
studio
I
nostri
Mari.
Chi
più
rosi,
polve-
cui
faccie
delhi
purezza
qui
direbbe
particolare,
Giordano
»J
lo
clienti.
entra,
Non
(pronto^
dei
uno
studio
E'
e
il
tetto;
dell'archimio
studio
altro
raramente,
ad
accettando
sé
per
qxtel-
abuserò.
Borghetti
va
i
non
Mari
Carlo
di
questo
amico.
qualche
amico
l'officina
è
Kon
cui
in
lavoratori?
ricevo
in
è
che
instancabili
non
ordine
Quanto
Borghetti.
Carlo
V«
quel
sghembo,
a
gorda
dall'in-
stile
foglio
un
pareti
ornate
pelle
stra:
fine-
mattutina.
luce
che
di
in
due
quei
sono
colle
non
le
perfetto
coperti
i)osto,
la
raccolto:
in
nello
apre
librerie,
e
penna,
fuori
posto:
ricche
e
entrano
Borghetti
severo,
viscontea,
severi,
Mari
Carlo
studio
uno
ricoperte
Giordano
e
aprire
cerca
lo
fra
il
si^ortello
delle
mazzo
d'-nno
degli
vette;
chiaar-
112
—
Come?...
Mari.
Giordano
—
Ambrogio?...
t'Ambrogio
San-
!...
Borghetti
Carlo
W
del
il canto
strofa,la
sua
ritorna
un
{scegliendo
gallo. (E mentre
altro
foglietto)
legge la prima
faccia sembra
ricomporsi, il
vivo, scintillante).
Surgamus
Gallus
strenue,
ergo
excitat;
iacentes
incrépat,
negantes arguit.
Gallus
Dei
II
chio
oc-
eomnoleiitos
Et
"
suo
tristi che
gallo
rinnegano
è accusatori
„
liriche maraarmonici, canti descrittivi,
vigliose,nella loro semplicità. A te,prendi, leggi
Sono
inni
del
il canto
usque
Natale
:
«
limitem
terrae
martyris (e ad
uno
A
solis ortus
A
».
ad
te
il Passio
gli
uno
cardine
Ad
—
Laurentii
quei fogli
passa
preziosi).
Mari
{liafferra con le dita tremanti,
li scorre
uno
con
sguardo rapido, aggrottando le
subito
ciglia,fissando gli occhi bramosi, trovando
la nota, il riscontro,il punto più importante, colla
una
cifra in una carta
pratica delVusciere che cerca
Giordano
le prebollata^poi, sempre guardando, esaminando
ziose
vederci
si avvicina,per
cartelle,
meglio, alla
il cielo
si sbianca
finestra aperta, mentre
sempre
più e di lontano, dalla via e dalla casa, giungono
mincia)
i primi rumori, i primi indizi del giorno che ricoIo
a
non
cioè
sapevo,
questo punto. Amlnogio
Carlo
Borghetti
dalla
cupa
{a
ma
sapevo,
non
fino
poeta...
mano
taciturnità
a
di
timento,
dall'abbat-
mano
prima,
un'espansionevivissima,cordiale,ad
un
passa
abbandono
ad
113
—
—
un
poeta?... Ma è tutto
limiti)Ambrogio
miniera!
plicità,
Semrivelazione,una
tesoro,tutta una
ispirazione,impeto lirico^fervore sacro...
senza
Giordano
Mari.
portare
Carlo
con
me...
Prendi!
E'
Fa
conto
io Pabbia
amanuense
eri
a
ho
servito,ti
io
Padova,
Giordano
a
lascieresti vedere?...
per
Borghetti.
Prendi!
po'
mi
E
trei
Po-
qualche giorno?...
tutto
tua.
tuo, roba
che
fatto
Milano:
questo
lavoro
incarico
per
mi
hai
ho
accontentato, ben
Mari
{tra Vansia,
V
di
Tu
tuo.
scritto,io
lieto di
ti
tentarti.
accon-
inquietudine,un
di
stesso tempo la smania
di
e nello
esitazione,
avere
tutto) Ma
poi, se qualcheduno venisse a
Pimportanza della cosa?
saperlo ed esagerasse...
i fatti per
svisasse
o
E^
farmi
danno?...
per
e
pieno il mondo
di invidiosi,di
specialmente
momlo
cosi
—
—
Se
un
Carlo
giorno si venisse
a
termi?...
combatil nostro
tori.
calunnia-
sapere...
Borghetti
{distrattamente)Sapere?
E poi sapere
l^on è mio, come
Come!
che cosa?
tutto
è tuo:
non
questo è di lui. {Tornando ad
nel suo argomento) W
ciò che ha dato,
infervorarsi
ha
creato, ha rivelato, anche nei versi, quella
fiorito
mente
sua
poderosa, complessa di romano
ho avuto
sul limitare della barbarie; ed io... io non
altro che la pazienza di raccogliere,di ordinare...
Mari
Giordano
{ripiegandoi fogliettidei versi
pellire,
portarselivia) E la fortuna di poter dissepper
scovare...
rintracciato
Ho
pazienza e fortuna.
quasi tutto: liriche,inni, salmi.
tutto, o almeno
TI Biagi ed il Venturi
avevano
intuito,sospettato
Già;
—
appena.
.
BoTBTTA.
.
L'Idolo,
5
114
—
Tu
—
hai
sei andato
Carlo
più fortuna,
avuto
fino
in
—
e
colla
pazienza
fondo.
Fino
Borghetti.
in fondo:
sì, proprio,
la grande
Oh, qui c'è tutta racchiusa
anima
I Tutto
il pensiero di quelPuomo
strano
che
visse in tempi piti strani
ancora.
{Traendo dallo
tratti
stipo altri fasclcolettidi cartelle) Ecco qui i ridi Ambrogio. Che
di miniature
I Sono
gemme
sulla cartapecora: fregi di antichi messali.
Guarda
fino in fondo.
questo pezzettino di
in
che
ma
mio
E
Ambrogio?...
le inedite.
nelle
di
mai
sorella
sua
il lusso
contro
ingenuità di
espressione! Ecco
di
ci ha
le
qui
Poi, tutta
lotte cogli
sue
cara
vivezza
Chi
vanto.
che
raso:
sue
pensato
missioni
la verità
ariani.
Marcellina.
delle
.
.
la
E
un
ai ritratti di
politiche,ma
la
contro
Poi,
segno,
di-
leggenda
storia
la
qui
signore, a'
suoi
soave
sua
e
ciata
cro-
tempi,
Sint pura
cordis
crapule e i banchetti.
intima.,, E qui Agostino d'Ippona e la regina Frie
qui le lettere e qui la morte... la morte.
gitilla,
tratto
un
(Ad
Vimmagine di Emma
gli riappare
e
le
contro
viva
che
entusiasmo
si
più
esausto
sulla
sotto
con
un
atto
il suo
tutto
mai, più bella che mai:
egli ricade di nuovo, affranto^
spegne,
poltrona, le gote smorte, i lividi profondi,
gli occhi fissi,imìnoti. Con voce
cupa,
di
che fa capire aWaltro
andarsene,
di
perchè egli ormai vuol restar solo : dimenticandosi
Andate;
dargli del tu) Prendete, premlete tutto.
Vi manderò
tutto all'albergo.
stanco.
sono
Giordano
Mari.
hotel
Bella
Venezia,
qua!
Porto
io,
nessuno.
non
basta, ne
Oggi stesso.
E
poi, che
Te
ne
serve?
senz'altro; senza
Ecco
un
giornale1 11 Figaro
prenderemo due. Permetti, none
con
me,
prego:
Dammi
modar
inco!., E
se
vero?
115
—
fatto
Dopo
il pacco:
quasi
di
dentro
falza
con
lo
di
ancora
Giordano
Devi
te,
anche
po'
Ya
insistendo)
adesso
rispondere,
Te
scriverò...
ne
Mezz'ora
Mari,
devi
forse,
domani
fa
mia
opporsi:
devi
non
né
nò
sì,
da
stesso;
è
fra
ad
al
Emma,
no.
Padova.
delle
sue
gli
geloso
de'
raccolte.
egli parta;
perchè
le
mani.
per
Pensa
rimorso
nel
ha
acuto:
ceduto
suoi
E
farlo
le
ha
andar
cor
an-
ad
cuore,
dato
al
carte,
sue
studii,
lo
è
dinanzi
poltrona,
piti
ha
studio;
suo
un
con
vivo,
Mari,
così
ivaro,
capo
più
sempre
documenti^
nel
ancora
col
proprio
così
vorrebbe
dirmi
un
della
Adesso
bene.
va
devo
lo devo
e
;
V altro
nella
sempre
si
che
camente
simpatiLo
scrupoli
sprofondato
scrivania,
Emma,
agli
cedere,
con-
dopo:
seduto,
alla
gli
devi
così
nome,
riconoscenza
non
Borghetti
Carlo
lui
bene,
mi
SanfAmhrogio.
che
(Vedendo
delicatezza.
tuo
stesso,
me
a
al
di
debito
un
per
sente
che
spavento
permettere,
il mio
illustre,
a
lo
lo
Emma).
intitoli
io
occhi:
gli
supplichevole:
sgomento^
Mari.
che
favore.
appena
timidezza
una
ha
so,
ultimo
un
ora,
Borghetti
guarda
parli
Ed
Mari.
Giordano
Carlo
—
de'
fatto
via
suoi
tanto
sol-
più
presto.
Ed
Giordano
Povera
Emma?
Emma?
MariI
Emmal
Emma
che
lo
ama,
quel
XIII.
l
FIASCHI
Salotto
il
dopo
Il
da
le
cavalier
po'
caffè
nel
angolo
il
lèi:
nio,
piccolo
vestaglia
sotto
i
di
di
cioccolato
La
fa
fatica
alla
e
miele.
sala
da
della
tavolino,
apparecchiato
cattiva
al
gemme
voglia,
tuffa
non
cavalier
e
c'è.
a])-
pranzo:
canto
ac-
con
soltanto
guanti
mezzi
le
lamenti
delle
mattina,
veli,
luccicano
Emma:
faccia
fondo
rosso
discreto
con
arrosto
l'ampio
nel-
po'
un
la
e
colazione
In
avvolto
gonfio,
veglia
bianca
tavola
prediletto
sospiri,
signorina
in
la
vaporosa,
quali
melanconica,
po'
un
per
Letizia.
signora
suo
])er
naso
zione.
cola-
prima
collo
il
latte, panini
e
alla
mattina
la
della
seduto
artistiche,
petito:
La
il
intasato
emozioni
l'ora
dieci:
imbandita:
foulard,
un
Dionisy:
casa
Venceslao
elegantemente
e
in
pranzo
concerto:
Sebastiani.
Nino
DI
dogli
nella
di
anelli:
tazza
sua
chifel.
Il
suo
posto
Venceslao,
è
a
vola,
ta-
ancora
vuoto.
Venceslao
{al cameriere)
La
avvertita?
Cameriere.
Venceslao.
Sissignore.
Avvertitela
ancora.
signorina
è
stata
117
—
La
signora
Lr/j'iziA
—
{a Venceslao
il
meriere)
ca-
malissimo:
coudotta
ieri sera, si è
Emma,
vnol
capire che è ancora
non
uscito
:
è stata
:
ragazza
il
terrazzino,sola, con quel Mari. Anche
dottore, capirai,ò rimasto molto contrariato. Dopo
tante
raccomandazioni, tante prediche, ha tenuto
col Sebastiani
un
piìiimpossibile.
contegno... ancora
un^ora
sul
Venceslao
questo ti dirò
Per
ha
il
desto
al dottore:
lavo
parte mia, dichiaro
ad
se
Emma
te
a
accomoda,
non
e
io
anche
ne
me
le mani.
La
farai
Letizia
signora
dirai
e
fare.
sera.
di
fruscio
sui
farai
le
{Un
sentirmi
di
signora
gran
poco
vesti
e
la
Letizia.
fronte
principio deW
tutto
necessario
di
le
tue
dire
Tu
di
e
zioni
osserva-
sospiro) Io sono
bene, per dovermi
ritmico
un
nante
tic-tac,riso-
parquets.
{Premendosi
Emma
sarà
lentamente)
inquietare.
sempre
La
che
ieri
stanca
troppo
Un
ciò
calma:
{con
Intanto, ricordati,
per
un
Sebastiani!...
; e, per
rante
du-
Anche
sera.
pochissimo gentile co
Dirò, anzi, pochissimo
quartetto I... E'
vostro
educato
santissima
è stato
chiacchierato,
Ha
scorretto.
sua
inviperita)
Sebastiani
il vostro
che
volta, molto
la
parlato tutta
lui, a
vocina
{sussultando,colla
Mi
Eccola.
con
una
emicrania)
E
mano^
raccomando.
perchè
teme
parlate sottovoce.
fragrante nell'abitino
{tutta rorida^ tutta
giorno!... Buon
rosa) Buon
giorno!...Dio,
ho dormito
tardi ! Buon
Dio, come
giorno, mamma!
ad abbracciare
{Leggera leggera,quasi di volo, corre
la signora Letizia, che si lascia
toccare
appena,
per
timore
di
cavaliere
spettinarsi,esaltando
Venceslao
J Buon
sulle
ginocchia
giorno, papà!
del
118
~
Venceslao
poi
da
[siasciuga prima
le
offregravemente le due
sé) Adesso, va; siediti
io avrò
dopo,
Emma
Venceslao
Un
gravemente)
Dice
posto
fa colazione;
e
di
farglipiacere)
cosaf
qualche
{dandole
il
articolo
fatto
mio
nel
me
Emma
studio:
il
{mentre
la
prepara
giornale:
ieri
Parla
del
Ho
{d^un
da
ha
ticato
dimen-
sceglieun
prima) Poi
di
altro
verrai
lungo.
è rientrato,le
giornale).
a
che
il
scorre
farti le mie
vivamente)
tratto:
Nino
di
commedia
Sebastiani
{Leggendo forte) «
atti
tre
Non
mentre
cameriere,
e
assai
sempre
osservazioni
sera.
Emma
fiasco I
bene.
discorreremo
colazione^apre
Venceslao.
Roma:
allontanandola
:
al tuo
barba,
parlarti.
arrosto^ il discorso
panino
in
guance
{Riprendendo,
nessuno.
per
la
baffie
?
concerto
con
da
i
{interrompendolo: sapendo
la Perseveranza?
E
—
di
Stefano
mormorii:
fatto
I... La
un
gran
I cavalli del sole », dramma
al Costanzi
Sebastiani
di
silenzio:
zioni,
secondo, interruterzo, disapprovazioni insistenti.
primo atto,
—
ha
Fiasco
nel concetto,
sembrò
troppo
dramma, ibseniano
ingenuo e prolisso nello svolgimento » Oh, povero
II
I
Sebastiani
{alzandosisulla poltrona: a
signora Letizia
tu non
avevi
Venceslao:
marcatamente) Ma... ma
La
letta
la Perseveranza
f
cioè sì. {Dopo un
{stupito)Io, no...
moglie sopra di
momento^ sentendo gli occhi di sua
alla propria inavvertenza,
sé, e volendo rimediare
Venceslao
riprende
con
calma
Fischiato?...
un
po^
nelle
tutta
Che
la maestà
vuol
cosa
spalle) E
la
deWuomo
dire?
prima
del
riore)
supe-
dosi
{StringenNabucco?
120
—
coluttnosamente
come
nyuardo fuso del dottore^
foise
fa le fusa) Avrò dormito
lo
sotto
gattina che
ima
qualche mezz'oretta;ma
stanca...
stanca...
(Fa
Il
—
sonorisve"?liatastanca.,
mi
tirarsi
sforzo xìer
su).
sorreggerla).
una
dottore
(accorreper aiutarla,per
La
signora Letizia
(dimenando la testa sulla
le bellissime braccia che
poltrona ; alzando^ stirando
nude
escono
fin sopra i gomiti dalle maniche larghe,
che le si riversano
sulle spalle)Ma, dica, è
soffici,
? O
del Sebastiani
ci sarà
qualche
proprio vero
esagerazione
?
Il dottore.
Vediamo,
la solita
fa
di
il capo,
bene
guardar
passo
(Le
tosa, da brava.
gengive, alla lingua, alla
ispezionealle
scrolla
gola ;
la mia
sospira, le ordina di riposare,
cina
non
inquietarsi; e poi si avvicavalier
Venceslao).
di
al
passo
Venceslao
la lingua) I
(dopo avergli mostrato
cavalli
del sole f Io, per
lo ritengo un
non
me,
fiasco. Non
ho ragione, dottore?
Il dottore (con due
dita,delicatamente,glisolleva
le palbebre) Già : le sclerotiche
sono
ancora
un
i)o'
gialline (pausa). Continueremo
ma
senza
il che
:
lei)Dunque,
vuol
fra
resto,
cosa
era
detto
teatri,le
I
spalle
e
sedersi
Intanto,
una
la tazza
sorsata
a
sua
commedie
vanno
Offeleefa
el to
per
versata
facilmente
anche
un'^altra
il cameriere
senza
che
dire
è molto
in
Mah!
darla
guarcollera
(Pausa
Valtra
con
^
poi
di
caffè)Del
prevedibile. Io Pho
i giornali, i
madre
:
e
mestee.
col
di
gli ha
caffè;
nemmeno
sempre
sorsata) Il
cimentarsi
pre
Vichy. (Sem-
dove
Sebastiani...
Nino
continuando
sempre
a
seggiola,e gli ha
da Emma,
passare
la
messa
va
passo
passo
colla
successo
finire
a
(Con
in
un'alzata
! Il
spiaceri
didi
pubblico
pubblico, bisogna
es-
I
121
—
di quel ceto
sere
da
niente
hanno
di
—
persone
perdere
vero?
—
:
che
—
la
nemmeno
non
salute.
depone la chicchera vuota : si asciuga la
stanotte.
è arrivato
barba) Il telegramma da Eoma
madre
Sua
si è spavenNino
era
qui al concerto.
tata
dei
ha
avuto
uno
(sospirando)e stamattina
il
suoi accessi.
come
QuelPaltro, il Nino, ò verde
mi
del fiele. Non
sacco
stupirei se gli venisse la
febbre : sicuro,con
un
seguito di cattive digestioni,
(Pausa
:
di
gastralgie.Mah!...
io
e
devo
in
intanto
ci
ballo
sono
correre.
Il cavalier
braccia
E
al
{rimane meditabondo,
Vengeslao
le
conserte).
sen
{quietamente, dà fondo al caffè e latte,
il piatto dei panini arrosto).
tutto
e
a
uova,
di dolore)
signora Letizia
{dal fondo : con voce
Emma
alle
La
E
rimedio
U
si
non
caduta
senza
?
dottore.
catastrofe.
Una
f Bene
severanza
al
cattivo
:
W
la Lombardia.
Cova
j
esito
di
è
Guido
stato
Eoma,
per
altro I
Bardi
quanto
Voler
fare
Lombardia
{leggendo la
la
Bisogna
spiacentissimo
era
letto
Avete
niente.
ancor
l'insuccesso.
preveduto
vuol
!.. E^
replicanemmeno
;
Fer-
leggere
Fha
me
tata
por-
lui
anche
del
egli pure
avesse
PIbsenl..
con
voce
Ci
crale)
sepol-
sole, dramma
zioni,
Primo
: secondo, interruecc.
ecc.
atto, mormorii
disapprovazioni: terzo, risate, urli e fischi.
Il dramma,
che
avrebbe
voluto
essere
simbolista,
è riuscito altro che
una
non
vuotaggine noiosa,
Ecco
qui
inconcludente
Emma.
Oh,
altro,per
la
trattiene
!
:
1
«
del
»
Sebastiani
povero
faccia
a
cavalli
comicamente
stento
un
!
{E, più
costernata
risolino
che per
che per
del
tore,
dot-
forza
le
122
—
bucare
vuol
—
gli occhi vispi e
Sebastiani
Povero
le
gote rotonde
bide)
mor-
e
I
(voltandosi,guardandola, e dopo averla
di rasserenarsi) Ecco^
guardata non potendo a meno
diremo
di... {siferma,
se
questo tuo sentimento
bene I
si gratta la barba con malizia)diremo
va
di simpatia, fosse proprio spontaneo, starei quasi
dottore
Il
—
—
male
ne
appunto che da un
dire, ecco
bene.
(Alzandosi gaio, prendendo sotto
per
un
Emma
la
per
sul terrazzino
condurla
signora Letizia)
io
questa mia
del
chiara
al
anche
viso
Continui
Emma.
la
—
Sempre
ma
;
?
vero
—
darò
la
fa
fesserò
con-
colle
luce
ispezione
simo)
soddisfattis-
presine di
;
tenza
peni-
sua
rimane
ne
la
anche
terrazzo^ alla
sul
alla mattina
: una
La
—
verso
.'...(minacciandola scherzosamente
tosa
di Emma
braccio
voltandosi
vero?
—
mano) E le
ieri sera.
{Appena
mattino, il dottore
con
per
Permette
:
segue
una
fosfato ?
alla
sera
!
leggero buffettosulla gota
in segno di approvazione e di ammirazione) Bravai
Ma, adesso, il faccino è così bello, la nutrizione
così perfetta...direi... si potrebbe anche
dere.
sospenì
le cure, i riguardi,
la salute
Per
vero
{Il dottore
dandole
un
—
—
d'aria,il moto, le distrazioni^tutto
basta ; anzi, in certi
non
ciò va
benissimo, ma
col far
terminano
mi capirai più tardi
casi
stare
troppo bene.
perchè fanno
male, appunto
Tutto
a suo
tempo ; » questa è la regola generale
«
po' di giorni,
ogni prescrizione. E da un
per
diventi
basta
guardarti in faccia perchè ognuno
è
che
cosa
dottore; cioè, possa subito indovinare
ormai
tempo di ordinarti. {Ride soddisfattodi questa
sua
scappata : la ripeteun paio di volte : poi ritorna
serio, ritorna grave e riprende colla solita lentezza)
il cambiamento
—
—
123
—
—
si sarebbe
momento
detto, appunto, uu
fa, colla signora Sebastiani... (siferma^ fissaEmma
negli occhi).
Emma
prevedendo
[checomincia a diventar nervosa
Dunque,
dove
il dottore
andar
vuol
a
sarebbe
detto, che cosa?...
di piano.
dottore
(fissandolasempre
Il
La
maestra
Si
tratta
che
di
Emma
a
sei
punto
bonaria)
aspetterà.
piano. (Pausa) La maestra
ben
cosa
piti importante. Insomma,
venire
per
—
di
zione
le-
la
Ho
malizia
con
Si
cosa?...
finire)Ohe
Fa
presto!
conclusione
una
(diventando più
;
a
Sebastiani!
questo Mno
con
sentiamo
—
delle
rossa
stesse
sue
lahbraj
capisco I
Il dottore. Vi siete spiegati, sì o no?
(Vedendo
che Emma
diventando
pia nervosa, e da rossa
sempre
la
voler capire) Benedetta
pallida, si ostina a non
? Non
Come
mia
tosa
viene
! W
per
ò
inquieta
risponde
la
ti
un
è
casa,
male
a
Sebastiani
signora
sospiro)Da
una
voce
:
capito tu, ha
questo è
Emma
ora
e
ha
:
spalle)Tu...
la
tempo
voce
un
un
?
vero
—
—
che
vizio di cuore?
miglio
:
il
Eammi
Quel
di venire
roca,
capito I... Finiscila
J^ dottore.
Sai
riscaldandosi)Cara
tutta
capito ormai
(è arrabbiata
il musetto
—
(Pausa,
tale
parte bisogna ricorrere alla digialla fenacetina.
al chinino
o
zando
(Al-
; dalPaltra
la
per
madre.
sua
arrabbia, si
e dopo
esempio
si
tua
causa
per
tutto,
dapper-
ti segue
che
ti
Sebastiani
questo
anno
ieri sera,
come
—
un
che
anno
un
che
anno
ad
increspa
aspra,
piacerei
mia, se non
Milano, e
per
conclusione.
una
le
hai
ciglia, allunga
con
di
un^ alzata
Finiscila
I... Hai
!
povero
! E'
Sebastiani
innamorato
morto.
! Si vede
tano
lon-
Innamorato
124
—
—
queiraltro
esempio, con
li\ di Padova, sei stata un
po' trop])o a discorrere
Sebastiani
non
{Pausa: sospiro s'KjnificanUssimo).
della d'Arne
poteva piìi; e intanto quella matta
geloso. Ieri
e
borio
andava
brava
:
sera^
in
per
estasi,lei,
facciamo
giudizio. E'
matrimonio
è conveniente
Kon
essere
E
ci
può
dunque,
anche
tutto
te
per
mano
a
tenerezza,e » 'ccar ezzandola
buoni e dolci)Pensa, la
tempo,
per
lampo.
Come
Un
le
di
giorno
acqua
vero
—
vanno,
Emma
signor
Sebastiani
dottore.
importa,
devi
detto
:
i
un
rose.
giorno di pitidi
bei
petali se ne
:
una
ti ha
Non
se
ti ha
non
detto
detto
niente!
niente
1
che
E
Via,
da
sincera, e adesso, con me,
tanto
se lui non
più. {Ridendo) Anche
niente, tu, per parte tua, hai capito
stata
I
Emma
altro...
tono
No?
sempre
esserlo
tutto
simili
in
pila elettrica)
Intanto,
certa, ti sei sbagliato. A me, il
in proposito nemha detto
meno
non
sono
anche
Sei
ti ha
un
il
che
parola.
una
brava.
diventati
cogliocchi
cara
Emma,
chino, pallida, sconvolta, agita-
vibrante
anzi,
venuto
torsolo.
un
credo...
Il
mia
addio
tutta
:
anche
?
e
è
tempo
(Prendendole una
affetto sincero, con
sole, o
(col capo
tissima
;
—
ostacolo?
nessun
finita.
piti di
resta
e
rose
giovane ; il
i rapporti.
tutti
il
Da
conto.
specialmente, passa
le belle
proprio come
ragazze
le
bel
:
accarezzandoglielacon
e
un
—
tempo
suo
facciamola
e
suo
sotto
vero?
—
per
(in collera
Mi stupisce
discorsi.
! Ho mio
Il dottore
E
rivoltandosi)
:
che
in
pa"lre e
dirò,
per
tu, proprio tu,
mi
faccia
modo
in
questo
questo
ho mia
(la guardo,
Ti
la
madre.
fissa;
I E
Non
diventa
tocca
a
te.
seriissimo
:
125
—
—
la collera,
e
sfogare,le lascia passar
intanto cammina
su
e giti
pel terrazzino,ficcandosi
le dita nel taschino del gilet,
nervosamente,
giocando,al solito,
colle chiavette : dopo qualche tempo si
scrolla il capo,
ferma, torna a guardare Emma;
fa mi gran sospiro).
Emma
{pentita,con effusione:stendendoglitutte
le mani) Perdonami.
e due
Il dottore. Perdonarti?
FiguratiI {Continuando
ad
sonare
osservarla,a studiarla j a scrutarla e a far rile chiavette)
Ma, pur troppo, starei per dire,
basta perdonarti: per il tuo bene vorrei anche
non
convincerti. E invece... {sospira)non
vorrei, sul
pilibello,avere
sbagliato la diagnosi fpausa J..,
ed essere
andato
fuori di strada.
Cioè, tu, per
?
conto
tuo
avrai capito tutto,ed esser
vero
ha
io, viceversa,quello che non
capito niente.
lo vuoi questo
Insomma, senti,cara la mia Emma:
sì o no? Eicco, onesto, buono
adesso
Sebastiani,
è geloso e non
Io puoi giudicare; ma
dopo, ne
fai quello che vuoi : garantisco io. Anche
per la
salute. Al giorno d'oggi bisogna accontentarsi.
E
ti ha fatto impressione l'incidente di Roma, a
se
poi
la lascia
—
—
—
questo
più.
donna
qual
ci devi pensare.
non
Hua
la
madre,
non
verà
scri-
ne
signora Sebastiani,è
una
eccellente ; e, come
suocera, avresti in certo
modo
il vantaggio di non
averla, perchè è
sempre
ammalata.
farebbe
«Ti
E
mento,
madre, per mio suggeriNino
una
grande intemerata :
Dionisy I Tu vuoi l'Emma
Sua
a
piace l'Emma
DionisyI
noi te la daremo
l)atto: rinunciare per sempre
non
nemmeno
I
Commedie
solo
non
devi
ma
volentieri,
alla manìa
piìi scrivere
sentirne j per
schivare
il
ad
un
del teatro
commedie,
».
(contagio
ma
:
120
—
Emma
ha
Mari,
è
No:
Emma.
dottore
Il
Ma
Il
la
che
mi
tu
tu,
morire
tutta
Ascolta
voglio,
vuoi
:
lo
non
il
! E
no
odio.
voglio
alla
se
morirei
?
sporto,
tra-
con
Giordano
Mari)
vorresti
vedermi
spropositi
Ohe
I Che
camera
a
Venceslao
il capo
una
Pst!
Un
forza,
dire
(voltandosi:
fiasco
negli
ancora
forza,
me
se
morirei.
dire
Hai
babbo
al
conosci
mi
occhi
e
—
nella
nella
nascondersi).
a
momento
:
che
danno
forte)
Altro
finestre
E
che
no
no,
febbricitante, fugge
tutta
rinchiudersi,
delle
tu
—
lacrime
un
devi
lo
patico
anti-
sempre
prima
venta
di-
mi
diventa
per
non
bile
impossi-
è
:
sposare,
; dirò
no
bene,
(colle
Dottore...
dottore
!
vuoi
amo
; mi
detesto
sposarlo
per
(dopo
da
sole
mi
lo
voglio,
lo
non
doverlo
di
dovessi
sconvolta,
tutta
voce,
del
capisce).
collo
per
! Non
lo
Devi
mamma.
io
Il
impossibile!
è
non
e
bene,
Dunque,
sposare
? E
capito
poi
se
faceste
Pstl
die
Sebastiani,
soltanto
penso
; lo
sua
?
cosa
al
passione..,
insopportabile,
che
Che
braccia
le
quale
il morire?
I Se
e
?
al
no.
capisce
(colpito) Morire
dottore
Emma.
lo
no,
o
?
c^entra
e
sì
Sento
impossibile.
(la guarda;
con
a
Ebbene...
No
Oiordano
sempre
quel
a
risoluta)
(gettandogli
Emma
pensato
(meravigliato)
dottore
Il
ha
anche
pensato
rispondere:
deve
lo
intanto
{che
—
cacciando
sul
fuori
terrazzo)
così?
più
tremendo
I cavalli
che
!
128
—
—
«
mi stese
io trattenni
la mano
:
padre uon
la mia, trattenni
ogni slancio : il saluto mi si
volendo
agghiacciò sulle labbra. Colpito, ma non
rispondere all'offesa,
dignitoso e grave, mi raccolsi nel riserbo, nella fierezza altera dell'animo
mio ; sicuro
della mia
coscienza, sicuro di ogni
mio sentimento, sicuro di ogni mio
atto, di ogni
mia
parola, di ogni mio sospiro, così del passato
«
come
«
a
me
«
Il cavalier
«
«
«
«
«
«
«
stro
dell'avvenire
mai
stesso, non
«
quasi
«
le
«
Mia
ad
riceve
meva
«
lui stesso...
i
che
Il volto
«
«
porre
«
arcigno;
«
dell'odio
simpatia
negli
assentarmi
ed
il
la
gara
pure,
la mia
di
mutò
a
vostro
bontà
suscitare
per
espri-
visita
bellezza, la
che
e
e
im-
; divenne
dell'avversione
e
Ho
solita
in
questi giorni, non
molto
da fare,dovendo
«
Signorina, oh, signorina
congedo
gedo questo ; un
«
tutte
«
immeritato
«
mi
veniva
«
Da
vostro
«
buona
«
tete
;
; era
chiusa
di Montecatini
cura...
«
le forme
che
mia
una
rispetto,si
piìl
alcuno.
per
simi
pochis-
occhi.
io
ma
ricevere
posso
a
ebbe
non
Grazie;
in cui
i
atto
un
di
rente
soffe-
espressivo
così
Eccovi
molto
ed
parenti
feci
Io
».
tono
:
questi giorni, ò
altro
padre, quel volto
l'intelligenzavanno
la
altri.
una
l'offerta
l'intenzione,
«
«
ad
intimi
più
forse
nuocere
mi
una
in
moglie,
poter
un
parlò con
guardarmi in faccia.
senza
parole
sue
di
agli
Yenceslao
aspro,
j non
amici
«
; sicuro
Emmal
in
piena
un'offesa,un
era
la
in
porta
faccia.
di
E
Era
casa
da
un
».
con-
regola,
insulto
fatto
in
e
vostra, che
chi ? Da
chi?...
voi così
padre. Oh, signorina Emma,
delicata
e
e
riguardosa e fiera, voi polo stato
dell'auimo
mio, lo
immaginare
129
—
«
strazio del mio
—
sì
«
glio.Un orgoglio
smisurato,sospettoso; in
luta indipendenza del mio
Fimprudente, la temeraria
«
vita.
«
«
«
—
«
«
Mi
«
«
tima
relazione
colla
alle fiamme
«
sione.
sincerità
sola.
Vedrò
:
mia
lo dovete /
—
vi dirà
«
ficarmi, a
«
non
«
dalla dolorosa
mai
a
il mio
egli
;
perdonare, ad
d^un
deviare
via del
mi
ed
obliare
dovere.
il nostro
e
«
voi
«
I
"f
mi
vedrete
mi
abbandonata
per
ingratitudineun
ybtta.
L'Idolo.
mai
indifferenza
cuore
amico,
che
che mi
e
che
—
il
vi
io sop-
mi
struggo
Io parto;
consuma...
più; noi non
mai più. Ma
credete
non
mai, ve
con
gli occhi pieni di lacrime e il
di adorazione,non
credete mai che
non
; egli
sacri-
morire,
retta via,
cavalleresco
...
che
a
buon
consegnerà questa mia lettera.
ormai
«
Ebbene, sì ! E' un mese
che io
porto le angoscie del silenzio,
leale
confes-
il Barbarani
E
«
secreto
—
a
dalla
gentiluomo dal
nell'ardore
sola
conosce
«
cuore
ul-
impar-
voi
—
«
mia
risoluto
punto
amico,
Ed
cuore.
è la mia
—
io sia ben
come
buon
lettera
«
«
mia
distruggetela,datela
Oppure
—
il Barbarani
stesso
«
tutta
della
la
risoluzione,
giudice severa, ma
leggete questa
«
«
asso-
carattere,con
mia
Siate
volontà.
«
«
la
insieme
«
«
orgo-
eccessivo,
confesso,
la storia infelice del mio
tutta
ziale ;
per voi
«
lo
sono
cuore,
eccovi
«
—
imposto il più severo, il più scrudi coscienza, ed innanzi
a
poloso esame
voi,
ed impeccabile,che eleggo giudice,ecco
soave
^accusato, forse il colpevole ; eccovi il mio
«
«
del mio
proprio, e
amor
ci vedremo
ne
cuore
supplico
pieno
io vi abbia
io
si mostrò
paghi
di
sì appasto
130
—
«
siouato
«
mia
Xo,
figliuola...Io
cara
accertarvi
«
caldamente
«
per
«
corso
«
tenerezza
«
zione
«
e
«
faranno
«
forza
«
e
«
sì nobile.
e
«'prima
il
me
Pincanto
!
giorno
«
del
«
ricordate
«
Io
sacri
della vostra
grazie,
vostre
in
alto, sulla
occhi
ho
parlato
non
«
ho
sentito
«
plausi
ed
«
riso
in
se
non
che
vostra
vate
e
siete
di
la
accorta
due
mio
«
ricordate
«
conferenze,
«
arrossire
«
voi
:
grande
io udivo
il buon
vostro
scalone
la vostra
Barbarani
padre.
E
io
non
ho
nel
vostro
voi
—
mio
cuore
pallore?
confuso,intimidito,balbettante.
sul
vi-
non
sor-
da
—
di due
:
era-
l'attesa.
«
:
Ma
me.
sguardi, e
al
soave,
del
; mille
di
su
ignoti
pitiignota
la cara,
voi,
di
incontro
foste
intenta
incantato
mondo
quel
«
a
tutte le forze
veduto, non
Scrosciavano
gli ap-
voi.
io rimanevo
«
e
I Beato
vostri,
quel punto
voi ;
per
altro
quel primo
forze, non
Vi
veduta
fissi
«
«
cuore.
folla
«
«
primo
:
parlavo,
e
al
memoria
nella
coi
«
bellezza
subito
Riunite
ansiosi,curiosi,erano
gli occhi miei, incontratisi
dero pili che i vostri : e da
«
vostra
quei palpiti,
quelle ansie, che una
Kicordate, Emma.
del pensiero
e
cuore
di
V ammira-
delPanima
suscitato
nel
vedervi, mi hanno
«
Oh, il primo giorno che vi ho
«
è
sentimento
gioventù,
il fascino
delle
amata
5
riconoscenza
mite
ardenti
che
senza
spontaneamente
faranno
mente,
ed
così
no,
;
lascierò
La
le doti
per
amica
riamata
siete
vostra
grandissima
arcana,
vi
un
;
la
per
pure
non
che
cuore
di
vostra
cara
teneramente.
e
verso
inia
voi
che
vostro
della
—
dopo
Io
tremavo
Ricordate
del
voce
mi
Emma,
palazzo delle
e
vi vedevo
presentava
?.. Dopo?..
a
Quella
131
—
Paolo,
(li San
—
al
«
via
«
tutta
«
sciammo
«
vostra!
«
notte, furtivamente, pauroso
«
Qual'era
«
so^no
«
sulla
la
di
porta
Oi
—
E
passato
son
1
ci la-
Casa
—
nella
ripassato,
e
di
finestra!.
vostra
quando
vostra
casa
essere
sorpreso.
il vostro
QuaPera
quella notte?
delirio,che delirio ! Cara,
amica...
figliuola mia!...
E
fianco.
vostro
insieme?..
fatta
strada
la
percorsa
di
Che
«soave
«
tutto
«
quanto
«
tanto
«
le mie
sofferto
ho
vi
quanto
:
sapere
e
ho
soffro
la
dolce,
Oggi
dovete
amata
e
voi.
per
le mie
così, per tutte
lacrime, per
cara,
amo,
Così,
angoscie,
e
per
sol-
tutte
un^ora, e
di
speranza
vi
vita, ho il diritto di
pregarvi, di supplicarvi, di imporvi io stesso
f« ciò che la vostra
famiglia esige da voi per il
«
-«
per
il rimorso
di
ciò
bene,
vostro
la
tutta
che
voi
per
e
per
me
diventa
[« il dovere.
delirio,che delirio,quel primo giorno I
subito,mi son chiuso nella
[«Rientrato all'albergo,
Tu eri là,viva, palpitante...
mia
bella...
camera.
«
i tuoi occhi, la
tua
«
voce, i tuoi capelli,il tuo
sorriso... il tuo rossore.
Bri là;tutta là, tutta miai
«
?«
«
Che
«
Come
ti ho
ti ho
scritto.
«
calda, più
«
scritto
«
ti ho
;«
i«
una
detta
baciata
e
cesse
«
lettera
d'amore, una
bella, con
presto
poi
alla
la calma
Emma,
E
poesia, la più bella, più
ispirata, più appassionata. Ti ho
lettera ;
Troppo
adorata!
la
Era
Emma,
delhi
ho
divina
di fuoco
lettera
le
mille
ti ho
detta
tutte
passione e del desiderio ;
tutti i palpiti del cuore!..
^« quella
ti ho
come
E
poi
distrutto
voci
cara,
ho
:
della
con
distrutto
quegli
follia dell'amore
inni.
sue
ragione.
figliuolamia!
Per
quante vie
132
—
—
tenebrose, per "{uantisentieri seminati di ansie,
(li ardori, di pentimenti, di affanni,io vo errando
da quel tempo, miseramente
I
Il buon
«
Barbarani, la sera stessa,dopo la conmadre
vostra
a
presentarmi
:
ferenza, voleva
«
^"
«
«
io trovai
«
ben
Per
«
scusa
una
volte
tre
«
un'insistenza
»
anche
«
vostro
che
il mio
strano
padre
Oh, quella
«
Vi
ricordate
colloquio sul
già prima
pevamo
«
della
canto
«
vi
Io
«
nostro
Quante
cose
?
Oh,
la vostra
voce
sa-
l'in-
I
voce
babbo
alla
parlerebbe un
Voi
mi
guardaste attonita,coi
vostri,pieni di lacrime.
«
«
divini
occhi
I No!
Ko
—
!
concerto
:
Parlerò, ma
sua
figliuola».
«
«
invitarmi...
primo, quel
nostro
! E
del
sera
terrazzo?
vostra
dissi
Quella
quel
solo
«
cercarmi, ad
a
I
sera
Sofferta.
egli mi ripetè l'invito con
rendeva, oltreché
scortese,
rifiuto. Poi, lo sapete : venne
stesso
«
declinai
e
come
Così
noi...
Così
noi
Cosi
noi
»
Eppure io, offeso,avvilito,disprezzato,disconosciuto, quasi scacciato dalla vostra
casa, epio, anche allora,in quel momento, dinanzi
pure
voi
noi due soli
anche
a
allora,ho avuto
tutto j al vola forza, il coraggio di pensare
a
«
«
«
«
«
—
'."
stro
""
vostra
«
ho
"y
che
«
"
^"
—
nome
e
ricchezza
ricordato
io
alla vostra
:
e
ho
condizione
alla vostra
ricordato
sociale ; alla
giovinezza.
alla
E
vi
figliuolamia^
più giovane; ancora
la
più povero
spensierata prodigalità del
per
mio
l'indipendenza ombrosa, soper
cuore,
carattere...
non
piii
spettosa, caparbia del mio
ero
povero
«
giovane, anche,
«
studio,del
per
lavoro.
e
non
le fatiche
della mente, dello
133
—
—
l'affetto della
""
Sì, sì; riacquistatela i)ace,
stra
famiglia, e dimenticatemi.
«
obliarvi
avrò
«
di
«
temente
»
veri
«
essermi,
d'un
mio
dolore
destino
è
cosa
conforto
costan-
obbedito
aver
«
come?
Voi, forse, vi
«
tradita
?
ai do-
«
degli amici,
siete
buon
abbiamo
Borghetti ; ma
Fanny Simonetti, per
qael giovane avventurato
il destino
tradita...
parlato ? Ohi
il
come
dei
cui
a
Abbiamo
—
la
Carlo
e
nemici
donna
:
quell'altro,
e
la
Ma
vi hanno
o
?
esempio...
riserbano
cosa?
Barbarani
pure
padre
vostro
capito qualche
ha
Qualcuno
Perchè
—
Ha
sdegnato?
e
di
e
successo?
è così
«
il
gentiluomo.
«
«
potrò
iiou
vostro, rassegnato
amor
per
mio
al
Che
«
nel
ma
;
Io
vo-
glia
fami-
vostra
la
pitigrande,
prema
su-
felicità.
«
Xo,
a
costui
I !Non
no
no,
onesto
Avete
mia?
:
nermi
mante-
dimenticatemi.
dispiacere
forse, è stata
per
cagion
troppo
se-
—
forse
e
La
voi
«
Anch'io
«
Vi
:
riavrete
giovinezza
voglio
che
la
a
stessa
se
;
voi,
cità,
la feliciulla
fan-
cara
dimenticare.
dimenticare
cosa
serenità, riavrete
è per
immemori
sono
riuscirete
ripeto :
stessa, io partirò,
stasera
ancora
i felici
mia,
conto
è
Perdonatemi, perdonatemi,
Ye
lo prometto :
figliuolamia !
cara
pace.
e
«
mi
forza,
—
sparirò ,
f« vostro
pensare
piti tanta
d'uopo per
qualche
madre,
Ingiusta?
domani,
Ì«la
posso
avrei
non
Vostra
|«buona,
io
non
potervi dire
e
avuto
i« vera?..
f«
che
; sento
coraggio quanto
tanto
«
voglio,
sia
anch'io.
accaduto
fra
voi
e
riferito sul
padre o che cosa
gli abbiano
mio, io non
voglio sapere. Anch'io, voglio
\« solo dimenticare.
Ricordatevi
bene:
non
mi
do-
134
—
rispondere
«
vete
«
sun
«
vostra
«
dovete
«
;
rapporto deve
mi
lettera
mi
non
—
scrivere.
dovete
esistere
più
farebbe
fra
Nes-
di
noi.
troppo male.
Voi
più viva per me.
oggi succede, persino
Una
non
essere
Quanto
padre
«
vostro
«
preveduto
«
vi ho
;
mio
a
riguardo,
doveva
finire
vi ho
veduta,
giti da
Subito,
vi
e
di
contegno
era
così.
amata
subito, dintorno
il
me
appena
desiderata
ho
;
«
gii ostacoli^
voi, sorsero
confusamente
come
fantasmi, a spaventarmi, n
sbigottirmi, a farmi indietreggiare.
chiedervi
in moglie ? Come
Come
«
sperarvi dai
vostri parenti !.. Mio
che
era
un
padre non
tutto
stesso. E
a
me
: io devo
piccolo mercante
caratquando pure, per amor
vostro, cambiassi
«
tere
«
sposare,
io
povero,
«
perderei
la
stima
«
non
«
E
«
«
occhi, buoni e cari e
il coraggio di
avere
«
vedendovi
»
lenziosa
«
potreste dire
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
e
e
mi
avvilissi
mi
—
del
—
nella
mia
delPuomo
a
mondo
ricca
E
non
—
voi
fatta
forse
perdere?
quei
innamorati, perchè io
dirvelo
e-
—
la
casa,
casa
e
di
stessa, colla
da
segno
nascondetemi
di lavoro
voi
a
ì...
di avermela
giorno...
un
avvilissi
fanciulla
una
accusata
sareste
voi,
a
voi, un
vostri
possa
giorno,
modesta
e
pensiero,
voce
amara
si-
non
del
pentimento, che io avrei do\Tito sapere, immafatto
voi
come
ginare, io, non
inesperto, ma
maturo
dagli anni, dalle passioni, dalle vicende,
di
che il regno
di
1' adorazione
e
quella casa
offerte
quell'uomo erano
troppo umili
per la
signorina Dionisy.
«
Cedete, ubbidite,non
pensate ad opporvi, non
lottare.
«
pensate
«
fatti i vostri
a
begli
Eimarreste
occhi
per
vinta.
le
Kon
'lacrime.
sono
Siete
—"136
«
"s
su
«
poesia.
questo punto, col
in
vivete
Voi
«
della
splendore
«
e
«
potete apprezzarne
«
perchè non
«
Oh, mia
«
cili fuori
«
possono
«
sudori
«
ci
solo
non
siete
poco,
nata, e non
valore perchè...
sembrano
virtù
certe
troppo,
pur
si
non
di
anni
molti
dopo
fa-
Emma
Dionisy, diventata, semsignorina Mari, o la moglie del
I...
voi I
ì^o,
No,
dovete
angelo,
un
Mari
per
JiJon posso
né
«
e
«
col
I Voi
no
E'
I
no
no,
no,
che
in alto... sempre
volare
il
piti:
polso.
le lacrime
mi
non
L'anima
mia
del
sangue
ha
«
«
Stracciate
«
già,
«
sempre.
«
stro
bene,
«
alla
età
«
presto
:
«
come
le
«
amerò
lettera
questa
stessa
stasera
Obbedite,
o
scrivo
ascoltate,per
misero
amico
obbedite
ca-
f abbiate
ai vostri
mai
farvi
non
rispondetemi
e
lascio
domani,
sacrificatevi
il vostro
per
testa,
che
parole
:
;
la
sforzo
Addio
cuore.
né
fatto l'ultimo
sulle
grondano
più
regge
rità,i consigli del vostro
pietà delle sue
preghiere
vorranno
genitori che non
«
nome:
alto.
«
"'
vostro
di prove.
e
troppo
«
allo
mezzo
priva.
stata
non
vostra
siete
; ma,
se
«
in
mai
dell'occasione
«
«
ci
ma
amica,
cara
signorina
siete
del
e
l'inestimabile
plicemente, la
professor Giordano
«
casa
vivete,
ne
colla
cuore,
agli agi, in
mezzo
esercitare
La
vostro
vostra
«
«
altri,sacrifici... e quasi
amica
rispondete
; non
dovessi
pretendere, da
privazioni? Oh, mia cara
«
—
Milano
oggi
avvenire.
infelice.
per
Pensate
;
per
il
vo-
che,
vostra, gli affetti,le simpatie, passano
alla mia
età soltanto
sciagure, perenni
sempre
:
ve
lo
le
passioni restano,
nella
giuro, Emma,
vita !
ve
lo
Io
vi
giuro
137
—
dal profondo del
«
vs
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
—
donna
mio, nessuna
avrà da me una
parola d^amore: vivrò;morirò solo.
mi vedrete
mai
« Non
piìì; mai, finche siete
così bella,finché siete ricca e felice. Ma
un
se
giorno, ed io fossi ancora
amato, se Pinfermità,
se
gli anni vi rapissero la beltà e gli agi, se
foste padrona di voi, se
foste povera,
disgranel mondo
maun
ziata,se allora vi mancasse
rito,un amico, un fratello,io volerò a voi
come
oggi, che siete bella e ricca,fuggo da voi
e vi dirò : eccomi, cara;
prenditiil mio cuore,
sospiro:
e
vi
giuro,suU'onor
—
—
Panima
mia...
tutto
stesso;
me
e
vi sarò
ma-
rito,padre, amico, fratello e fremerò d^amoie
lo ripeto : questo giorno
ai vostri piedi.Ma, ve
non
potrebbe venire se non tardi ; dopo la svenvi aspetta ; quello
altro avvenire
tura. Oggi, un
che meritate,quello che è degno di voi, quello
tutte le gioiedella
che vi promette, colla felicità,
ricchezza
e degli onori.
tutta F anima, addio.
« Addio, con
Giordano
«
signorina Emma
La
«
Dionisy
giorni terribili :
Sono
Mari.
Mari
Giordano
a
in
sempre
»
urto, in
:
col-
«
lera
«
sofferto.
pianto, ho tanto
felice ;
lettera, sono
«
adesso
;
«
sofi'rire. Sono
«
l'anima
«
I
fino alPestrenio
; vi amerò
cuore
tutti i miei.
con
Ho
Ma, dopo la tua
ho
non
più paura
tua
il mio
:
tanto
ricordati
:
cuore, tutte
tutti i miei baci. Scriverò Padova:
mia,
di
contenta
sono
te,
semi^re con
le mie promesse,
ferma
«
in
Emma.
posta.
»
XV.
A
In
casupola
una
leggenda
la
da
delle
da
per
tanfo
forte
vi
di
di
rinchiuso
cavoli
fianco,
inchiodato
da
lesso,
si
sul
»
prima
Piazza
vicoletto
un
al
gusto
au-
primo
e
seguendo
di
arriva
un
vicino
su
più
puzzo
dinanzi
tendina
una
nel
ad
un
stinta; di
al
cordone
scritto
a
del
mano:
Tancredi.
è
vista,
sulla
zelino
Ez-
corridoi
muro,
signor
non
da
Appena
cartellino,con
Il
pesa
piano,
dentro, al buio^
zaffate
vetri, con
a
campanf^.llo,un
Tancredi
di
certe
a
uscio
a
scaletta.
quale
dà
nera
si accede
tortuoso
piccolo
«
facciata
sulla
commesso
porticina alta,
una
giro
un
La
ma
delitto
turpe
un
piccola
una
sopra
antichissima,
Romano.
Erbe,
e
di
Padova.
un
ma
casato,
soltanto
come
il
si crederebbe
nome
del
gnor
si-
Mari.
—
Che
Tancredi!
importa aggiungere
—
Così
Veronica,
sempre,
il
si)iega,alla
il
su
signor
tutto.
basta
Mari, quando
sua
Tancredi
serva,
Mari,
la
che
chia
vec-
sparmia
ri-
139
—
Chi
—
mi
L^
mi
non
; la
serva
famiglia,di tre
Truffaldino, un
e
signor
non
conosce,
di Tancredi
appartamento
stanze
la
chi
il
che
sa
conosco,
di
io, e
mo
—
Tancredi
me
si compone
individui
porta.
im-
ne
di
:
tro
quat-
il padrone,
galletto vecchio
e
spennato.
Il
espansivo
della
bisogno di
il padrone, al galletto,avrebbe
amore
rito
prefe; ma
da sé,
un
gatto. Il gatto si sarebbe mantenuto
mangiando i topi, e per di più avrebbe
permesso
al signor Tancredi
di papparsela allegramente, per
una
settimana, con polenta, cavoli e Truffaldino...
Ma
quando egli espresse questa sua idea, per poco
la Veronica
bottò
bornon
gli cavò gli occhi. Tancredi
tutte
contro
le donne, capricciose, pazze,
romantiche...
rinunciò
di
al guazzetto
ma
faldino.
Trufcuore
Veronica
La
tenesse
e
al
quale
casa
egli la
padre,
;
suo
suo
cuore,
la
per
di
JS'ella
piagava
a
ì^'ano.
cucina
che
modo
Tancredi,
come
in
la Veronica
fratello
Paveva
anche
gata
padi
ragione
il
pelo
di
aveva
minore, quello
losia
gepre
sem-
spam-
di Giordano.
il diminutivo
serve
stata
sempre
era
nascosta, sotto
punta d'invidia,
che
fosse
suo,
e
una
Kano,
signor
tedeschi,
mese;
suo
a
ancora,,
i
sotto
c'era
il
Veronica
preferenza
dimostrato
paìione
La
al
svanziche
sette
del
il
soggezione
signor Tancredi,
che
al mondo
essere
in
affezionato.
anche
in
po'
un
Punico
era
ha
serva
da
salotto
e
da
Veronica, seduta sotto la finestra e con
un
paio d'occhiali,colle lenti rotte, inforcato sul
faldino,
naso, rattoppa delle calze blu, grosse un dito. Trufin equilibrio sopra
una
gamba sola, si
studio:
la
140
—
—
j^ralta il becco, fra le i)oiiiic. Qn;m"l() cntni
Truffaldinoscappa,
Tancredi
{ha
Giordano
barba.
sono
N'on
tutte
tale
hucherellata
ma
:
faccia,
e
si
uou
quale, di
dal
muove.
tello
fra-
suo
vaiuolo
senza
e
ha
i pochi rimanti
quasi piti denti, ma
bianchissimi come
davanti^
quellidi Giordano,
jDiie,
stito
quando parla si allungano per ballare, È veun^enorme
con
saio.
la
la Veronica
credi,
Tan-
Le
le
piatti,
che sembra
giacca marrone^
larghe, sformate^ gli cascano
brache
parti
e
da
da
gli nascondono^ quasi, i piedi tozzi,
certe
con
un
scarpacce
di tela
greggia, come
le
oggi, il pranzetto
lo abbiamo
guadagnato I E abbondante.
(Butta un
fagotto sul tavolo,e siede,ridendo sgangheratamente,
una
seggiola di paglia, così bassa, che la
sopra
giacca gli spazza per terra).
La
Veronica
{si alza lentamente, pone le calze
sullo sgabelloe gli occhiali
sulle calze; si avvicina
i nodi del fagotto).
alla tavola
a sciogliere
e comincia
Tancredi
{cogliocchi da ghiottone e i due denti
che gli ballano dalla gioia) Una
bella fetta di lardo,
{SHnterquattro carciofi,
sedano, patate, cavoli.
un'altra
risata di compiacenza).
con
rompe,
Tutta
quella « grazia di Dio » non
gli costa un
del vero
soldo. Gambe
e talento
talento,del
; ma
di quello che frutta. E
buone:
fare
gambe
suo;
sei o sette chilometri, ^a Pandare
un
e il tornare,
sotto
il sole cocente, lungo lo stradone, fuori di
pantofole
porta San
Tancredi
dal
venti
bagno) Anche,
per
Giovanni.
negozia
al trenta
in effetti
per
cento
privati.Il
tasso
alPanno, sugli
grossi, e dal cinque al dieci per cento
sulle picciorlerie
; cioè, sulle cambialette
di lire. Pei
decine
grossi affari ha i suoi
varia
affari
al
mese,
di
poche
agenti,
141
—
le
di
teste
sue
da
tratta
Formano
se.
al mese,
cento
ciò, questi
molto
con
lire per
ad
un
un
anche
la
sulle
suoi
di
spese
piccoliclienti
rotte?...
sopra
mese,
Tancredi
casa.
li
scegliere
sa
per
dell'amicizia
una
«
fatto
ha
così
di
porta San
di
là, è
entrato
nel
di
»,
cento,
soprammercato, in
colPortolano
Passando
podere,
rimonta.
buona
quel giorno
Giovanni.
novanta
presta
cambialetta
una
calzolaio,ed esige,
ricambio
E
passatempo, dal quale
del cinque o del dieci
piccola gioia quotidiana
sao
tatto.
le scarpe
Ha
picciorlerie,
invece, le
frutto
un'economia
di
Per
Le
il
al solito
ritrae,oltre
per
legno.
—
per
caso
a
«
fuori
riposare
»
un
per
poco;
.
dei cavoli,
sul prezzo
dopo quattro chiacchiere
sul taglio del fieno e sull'Africa,lasciando
nare
bale-
e
la speranza
gratis,la
di
rinnovazione,
provvista per
una
abbondante
sua
Sono
sicuro, signor Tancredi?
l'ortolano,portandogli il fagotto fin
—
Sono
—
sicuro?
Sicuro,
—
di
devo
sconto
Consiglio
tutto
mai!
è
non
ma
strada.
sulla
un
altro mese?
con
fari,
af-
assicurare.
mai
Banca, e il Comitato
più terribile,certe volte, del
Dieci!
E
gli dice
—
Ma
alla
prometto, brav'uomo,
vi
possibile,anche
—
il pranzo.
gli risponde Tancredi,
In
che lo sbigottisce.
ricorrere
dei
per
fatto,
—
ancora
il mio
sacrificio.
sorriso
col
benefattore,
a
—
promettere;
posso
Anch'io
fa il rinnovo
misteriosa
cera
una
Mi
ha
preso
il
a
costo
di
il saluto
e
fagotto,
se
fare
un
del
roso
gene-
ne
torna
Padova.
Mentre
la mette
sta
Veronica,
nel
secchio
osservando,sempre
tagliata la verdura,
per lavarla, Tancredi, che la
seduto
sulla seggiola bassa,
pulita
e
142
—
il
sente
di
bisogno
—
parola
una
di
lode,
di approvazione
:
Dunque,
—
conservare
far
e
quella
o
fondo
La
Veronica,
tutto
a
comincia
Tancredi
tace; butta
mondare
dei
le
il
Come
becca
mangiar
(Tancredi ride
anche
la
buccia
rinfrescante.
dre,
pa-
dato
debiti?
la
faldino,
tavola, a Truf-
cavoli
del
e
sedano
e
patate.
alla
cuore
fa la
Veronica)
sua
—
ì^on
rimane
di mio
so
spappolata!
gusto!
Ohi, adagio, Truf aldino!
Nano!
tutto
in
un
giorno, come
far ridere la Veronica; ma
per
Gli i)uoi dare
seria, imbronciata).'
di
questa
di
io, che
clie ha
»
sotto
(per toccare il
nostro
Truffaldino
Anche
Veronica
cara
riempito
foglie verdi
a
i
bardassa
«
si è
e
Veronica
le
fruttare
tua
piìitalento
pochi soldi
ho
delle
patate
;
gli fa
Veronica!
(Chiamandola)
bene
è
:
un
(piitforte)
!
Veronica
(lo guarda, imbronciata, affettando le
patate in
scodella).
Tancredi
(strizzandole VocchioJ
quattro giorni soltanto; e poi
gli va in protesto.
tma
Mancano
la
cora
an-
prima
biale
cam-
(fissandolo cogli occhi torvi, la voce
del male
di suo
fratello!
roca) Vergogna! Godersi
Vergogna !
Tancredi.
Starà
allegro colla gloria e le sue
Veronica
!
contesse
—
.
Xo
;
.
Ridi
.
Kano
—
—
è
un
No;
Un
debiti.
!
rido.
non
Adesso,
—
Veronica
,
per
poco
non
poco
di buono
dico
di
altro,
devi
e, por
dire
di
anche
tu
più, un
che
asino.
niente.
buono, perchè
non
paga
i
proprii
144
—
la tua
Nano,
bella
l'aritmetica?
lire,soltanto
irritato per
bisogno
soldo!
un
capisci
—
di
ancora
aver
non
per
Ogj?i
ventimila
{Alzandosi,
ostile di
atteggiamento e il mutismo
vanaglorioso e
Superbo, spampanone,
tutta
la sua
scienza; {più forte) un
V
Veronica)
asino,
cara!
bardassa
ha
—
—
con
bell'asino!
V33RONICA
per
Tancredi
asino!
sul
le orecchie
{si tappa
sentire).
non
{la
Un
gridando)
{L^afferraper un
asino!
Un
segue
asino!
viso) Un
tanandosi
mani, allon-
colle
braccio
e
Un
le urla
porco!
Veronica
Mi
{divincolandosi)Finiamola!
lasci
andare!
Tancredi
che
questa è un'azionaccia
da
Nano.
Veronica
No...
Devi
{scotendola brutalmente)
non
me
Tancredi.
! Che
fiato
{tramortita: senza
l'aspettavo.
E
che
io
e
voce)
senza
galantuomo
un
sono
l'aspettavi
te
non
dire
e
Nano,
invece, no.
Veronica.
Tancredi.
Veronica
sarà.
Sì;
No, i"er Dio, è!
stirandosi
:
{sciogliendosi
E', è; sissignore! Ma è uno
Sarà?
fanno
lei... che
Si sente
scricchiolìo
uno
avvicina
dal
rapidamente.
bisticciarsi
di
leggero
guardano
l'uscio. Truffaldino posa
per
gozzo
Dopo
e
e, fissando
gamba,
corrocochè
un
un
momento
alla
scarpe
Veronica
l'uscio
a
di
quei
e
scalettta,poi
che
sale
Tancredi
terra
anche
si
e
cessano
istintivamente
sua
lantuomini
ga-
ai ladri.
paura
in fondo
camminare
dolenzito)
in-
il braccio
verso
l'altra
volta, emette
dal
strozzato.
di
sospensione,
entra
Gior-
145
—
Mari,
dano
di
--
Vuscio
picchiare, spalancando
senza
colpo.
Addio!
Mari.
Giordano
Tutti
bene?
Bravi
I
{U
appendere il cappelloal solito pinolo^ come
rientrasse per il pranzo,
se
dopo la passeggiatinadi
una
mezz^ora).
in
col mestolo
Veronica
esterrefatta
{è rimasta
! {A
! Il IN'ano ! Proprio il Nano
mano) Gesummaria
dal piacere e le rughe
diventa
rossa
mano
a
mano,
gendosi
vecchia faccia sembrano
della sua
spianarsi: rivole in
a
Tancredi^ sempre col mestolo in mano
aria di trionfo)
ragione di voler
Vede, se io avevo
in peraspettare a giudicare?Eccolo, che è venuto
sona.
va
ad
{sogghignaironicamente^squadrando il
smorfia sprezfratellodalla testa ai piedi; fa una
zante
in tasca ;
in atto di stizza;si caccia le mani
tutto e zufolando,
poi, voltandoglile spalle,dimenandosi
neW altra stanza).
passa
Veronica
(gridandoglidietro incollerita,mentre
fratello I
accende il fuoco sotto la pentola) W
suo
Tancredi
I E
Vergogna
dovrebbe
vantarsi
di averlo
per
tello!
fra-
(intantofa i complimential galletto
che gli si avvicina
Evviva
ciangottando sottovoce)
Gorrocochè!
Sempre
Truffaldino! Gorrocochè!
Giordano
di buon
Mari
appetito
Veronica
suo
Giordano
di buon
(pianino)E'
è vero!
non
venuto,
e
fratello
Mari
Ha
I
umore
tornato
fatto
per
bene.
L'Idola,
sue
Adesso
biali,
cam-
che
è
glieledovrà pagare.
(fissandola,un po' inquieto)
Credi, Veronica?
Veronica
(indicandoTancredi nelV
Quel Indro è pieno di quattrini1
I^ovBTTA,
le
altra
camera)
IQ
146
—
Giordano.
che
Non
faccia
mi
ho
—
bisogno
di
le mie
rinnovare
quattrini:
cambiali
basta
sei
per
mesi.
Veronica
farà;
di
si tratta
Giordano.
E
voce) Prendo
Giordano
Più
La
di
tutto
il mio
promette)
avvenire.
(tra lo spavento e
(Guardando esitante
Lo
{A
bassa
la
summaria!
contentezza)Gela
verso
di
camera
Almeno, la sposina, ha qualche cosa?
(ancora più piano: in un
orecchio)
mezzo
milione!
Veronica
rimane
Nano
suo
che
fratello.
suo
di
quello
moglie.
Yeronica
Tancredi)
di
(sicura
entra
a
nelPaltra
bocca
il
aperta, mentre
stanza, lasciando Puscio
socchiuso.
La
Un
da
camera
aragosta
alto
di Tancredi:
gonfio,colla coperta bianca e
rimbottita
rossa:
seggiole di paglia; lo sciugaad un
al catino.
A
mano
chiodo, accanto
appeso
del letto, T oleografia di una
Madonna
lorata,
addocapo
cornicetta
vetro.
una
con
senza
nera, sottile,
Puoi
ascoltarmi
quillamente
Giordano.
cinque minuti, transenza
e
ingiuriarmi?
Tancredi
(continua a fissarlo^a squadrarlo, e
ghignare : i due denti davanti gli si allungano, ma
me?
con
Oh, oh, che degnazione!
mordere) Parlare
per
tu mediti
: se
mai, intendiamoci
Ma, caso
di potermi imbalsamare
un
colpo nella speranza
colla
tua
oratoria, hai preso un gambero, anzi
un'
lettone
letto
e
addirittura!
spiritoso: continua
lusso,commendatore!
{Sei vestito
troppo
lo, invece,
come
a
(Ride
squadrarlo
Non
ti dico
alla miìorda
mi
contento
vedi, estate
beffandolo)
nemmeno
per
e
del motto
le mie
Che
di sedere.
seggiole.
inverno,
sempre
—
lo
vestito I
stesso
dire
vuol
che
{Con
boria
colla
fratelloe
che,
147
invidia
essendo
non
V
per
del
eleganza
proprii quattrini)Il
dei
esosa
te, io soffro
come
—
nario,
milio-
riccone
un
Finverno
il freddo
e
il
l'estate.
caldo
(cominciando a^perdere la pazienza) Mi
da parlarti di affari serii,che
Ho
ascoltare?
GionDANO
vuoi
premono.
intanto, un solo affare
ne
che, se vuoi denari, non
A
Tancredi.
avvertirti
preme;
mi
me,
ho.
In
Tabula
rasa.
sul palmo della mano)
(Soffiandosi
quanto poi al tuo avito patrimonio, rivolgersi per
in
fretta, gambe
n.
Todeschini:
all'avvocato
informazioni
spalla
e
corri
:
Portici
e
del
se
hai
Santo,
337.
parlare con te: con te.
ho denari?
JS'on hai capito clie non
ti ha lasciato di piti,nel testamento,
Ho
Giordano.
Tancredf.
madre
^N^ostra
giovane, il piiibello,il talentone
i)iìi
hai
E
soldo,
piti un
casa.
dunque, se non
col genio.
colla bellezza
e
le cambiali
eri
perchè
della
paga
da
il
Giordano
color
di
Quando
(per
piombo:
mi
domando
ma
lascierai
niente,
Tancredi.
Quando
la
hai
si
parlare,
oh^ ti
bisogno
la
diventa
un
ti dirò
che
non
ti
soldo.
conosco,
di
faccia
sedendosi)
contenere:
sa
nemmeno
Oh,
non
bile, gli
niente,
mascherina!
non
ti lasci
capiti fra i piedi. Allora, colla
di lavorare, col pretesto degli studii,scappi
scusa
lontano, il più lontano
possibile; e quando le tue
nei loro tiri a due,
ti portano in trionfo
contesse
vedermi
la strada, perchè
allora, fìngi di non
per
hai vergogna
mandano
di salutarmi!...
AHora, quando ti dovedere;
non
mi
al caffè
Pedrocchi,
se
sei
parente del Mari
148
—
—
caintalista,
allora,per
cavartela, rispondi
nobili
tanti
che
ce
son
ne
faccia
la
(Ridendo, trionfando,
loschi,la boccaccia
saliva) Fuori! Fuori
occhi
enorme,
la
di
io, di
vergogna
i miei
io
quale
I... Ce
ti
non
ho
ne
buon
Tancredi.
Ko,
Lavoro
invidia
che...
che
a
la
affare
no,
di
Adesso
Io
gli
pago
protestare le
mari
alla
e
cappello!
di
ho
che
onorata
di
voce)
Ho
anche
per
io
no;
sicuro.
sul
intorno
vial
Ya
di monti:
e
altare
un
te.
P usuraio
sono
Affari
da
te?
con
osservandolo
dei signori.
Niente!
dispetto
quella sua
eleganza signorile) Certo
per
guardarti, a giudicarti dagli abiti... altro
Rothschild!
Giordano
pare
firma
tanti
son
{abbassa
proporti. Un
e
miai
lascio
fanno
;
conosco.
Giordano
{Gli gira
invasata
rossa,
casa
una
le Banche
tutte
Vattene
io
che
monti.
sdentata^che perde
mi
non
dei
e
Sì, io, PusuraioI
tei
debiti 5 io che
cambiali;
mari
dei
ai tuoi
nuovo
^
con
*
{con la
bassa
voce
d''incertezza,
mentre
non
e con
è che lo
tremito
un
sforzoper
che
nere
tratte-
collera)Sì... hai ragione. Non ho avuto testa,
mi
rovinato.
sono
Speravo di ottenere dagli studii,
dalle lettere,un
materiale
molto
compenso
giore.
magInvece
ho pensato che
{con un sospiro)non
la
siamo
non
in
Francia,
ma
nel
paese
più ignorante e più pitocco, dove
che i professori e i giornalisti...ai
bisogna regalarli!
spropositi,ma
Hai
ormai
ragione;
sono
ho
più
cretino,
leggono
quali i libri
non
molti
commesso
risoluto.
Voglio
cambiar
vita.
Tancredi.
Cambiar
vita,
alla
il biondino
ancora
gnando) Fai
i quaranta sono
disinvoltura, ma
tua
con
sonati
età?
{Qhi-
abbastanza
anche
per
^^
149
_
tardi per
Troppo
'te.
direbbe
che
volta, o
mi
sbaglio?
Giordano.
di
miei
ottenere
di
punto
cattedra, di
una
Una
qualcuno.
farmi
una
zione,
posi-
mancava
ne
1 denti.
mettere
a
tutti
pagare
(interrompendolo)Vuoi
alla Banca
occhi.
volta.
'Non
soldo.
Sarai
la scalata
dar
lacrime
colle
Aiutami, te ne prego
Aiutami, è la prima e
sarà
ti domando
ti domando
niente
di
contento
buon
j
non
e
me,
P ultima
anche
un
avrai
tu
bene,
? l^o'ì Eb-
fatto
un
sono,
aiuti, al punto in
al punto
di raggiungere
la felicità,
la
la quiete, perdio, mi
sarà
e
ammazzo
e
colpa
tua
Se
Per
vuoi
quanto
di
cui
mi
non
Tancredi
uscire.
cos'è
colpa mia?
} io
I Lo
I^o,
tuna
forper
dalla
stia
a
cucina,
sentire.
vuoi
che
Giordano.
niente?
W
Lo
suo
deve
tello,
fratire!
sen-
perchè
spicciati,
(sottovoce)Animo,
Kon
zati
Ammaz-
caro.
rimorsi.
ho
non
Veronica,
vergogna
Allora,
^o
giuro,
I
Tancredi.
voce
lo
affare,te
pensaci.
devo
i
d^Italia?
Giordano.
La
si
quantunque
debiti.
Tancredi
agli
te
sul
ISono
vita...
cambiar
continui
tu
_
vuoi
Kon
un
soldo?
vuoi?
Poter
concludere
un
matrimonio
ministro, molto ricca.
Tancredi
incredulo; ma
(sogghigna^ mostrandosi
la
ancora
nelV espressionedella faccia gli si vede
Congratulazioni! È...
rabbia, V invidia) Bravo!
sarà
giovane, voglio
piti tanto
giovane? Non
altro
un
sproposito, per
sperare
; perchè sarebbe
colla
nipote
tutti
e
di
un
due.
Giordano
(risentito: sincero) Giovanissima
)
e
150
—
parlane
il
tutto
con
è per
interesse,ma
mente, perchè ne
Tancredi.
età
per
sposare
una
coi
due
dalla
vecchi
fatto
altro
un
nipote
di
di
Tancredi
—
—
—
diventar
pagarlo.
La
ghigno
ascoltarmi
:
Ebbene,
!
da
gridare,
c'è d'aver
non
offende
quella ragazza, e non
capito I E
rispettarla.Hai
devi
ascoltami.
ti
non
mi
!
c'è
Non
Il tuo
Non
da
da
aver
! Veronica
voglio, perchè
—
senza
C\'i
e, al solito,avresti
mattina...
debito,
Giordano.
devi
è
generale, e
particolare.(Bidendo,
alla
Veronica
lo
età
tua
I
Salute, Eccellenza
braccio)
{scattando: afferrandogli un
di ghignare I
I Finiscila
scherzare
dando)
(spaventato: diventando
livido^ gri-
Giordano
paura.
La
in
il matrimonio
ministro
un
Finiscila
ai)passionata-
Male.
?
giovane in
che
gli ballano)
sera
non
innamorato.
sono
per
denti
la sposo,
rispetto; e se
perchè Pamo,
Giovanissima
brutta
una
—
ascolto, perchè
ti credo.
non
credi?
No.
Non
credi
matrimonio?
al mio
No.
—
—
—
—
Ma, allora,perchè
Per
farmi
Ma
ti
pagare
giuro
che
te
lo
le tue
è
vero
avrei
inventato?
cambiali.
;
verissimo
te
;
lo
giuro !
—
No.
Non
Giordano
ti credo
;
credo
non
(afferrandoloper
una
prometti di tacere ? E'
Bionisy di Milano, la nipote
la
Mi
niente.
mano
;
sottovoce)
signorina
dell'onorevole
-
Emma
Alber-
dell'istruzione
toni, ministro
pubblica. Scrivi
Milano, a qualche tuo corrispondente d'affari...
diranno
se
non
è
vero.
Mi
basta
che
a
ti
152
—
Altra
Giordano.
essere
Tu
Tancredi.
mi
sei
dovrei
e
matto
!
altra
un
cante.
mer-
Kivi
^oiol
dire
no,
la
mostra
rabbia,
il
s
ti
te
di
tà,
non
terai
diven-
che
Monitore
dei
parola vale
tremito
un
avevano
tedesche,
Ventimila
nervosi
sua
timore
suo
del
la mia
te.
per
(èagitatissimo:
Giordano
delle mani
pagare
fallimento.
volta, che
anche
di
sei
non
del
paura
Ebbene,
; ti dico
No
protesti!
;
in tante
collaboratore...
un
firma
e
povero...
letterato
un
la collaborazione
inglesi,francesi?
sua
esser
Lai
Dunque, tu non
hai scritto,P ultima
offerta
la
è
cosa
fallito.
un
Non
—
il
là
lire 1 Sei
delle
labbra,
dispetto,
poter riuscire)
suo
Milano.
ti ho
a
detto, informati
Ebbene, come
Non
adoperare, s'intende,il primo che capita, ma
molto
dei tuoi manigoldi ; uno
uno
prudente e che
bene : sono
abbia
rapporti coll'aristocrazia. Bada
i Dionisy, che hanno
un
i^alazzo in Monte
leone.
Napo-
(con
Tancredi
i
Dionisy
e
Giordano
di
spalle)Cbe
ci siano
il
dire.
vuol
palazzo non
{con qualche esitazione : poi vincendosi)
domandare
Fa
un^ alzata
è
figliaunica
dire
dei Dionisy, la... (soffrenel dover
quel ìiome
a
su^
fratello,il cui occhio,il ghigno della boccaccia
delVosceno
nella
loro
lurca, hanno
volgarità) la
ad un
chissimo
ricera
quasi fidanzata
signorina Emma,
è vero
giovinotto, il Sebastiani ; e se non
che
se
di
un
che
vero
è andato
il matrimonio
innamorata
non
a
letterato,di
la
si è
perchè
monte
Giordano
Mari
di
Padova...
Tancredi
matta
da
(con sprezzo)Peuh
ti
non
legare j ma
! Sarebbe
credo.
una
Sei
bella
sempre
163
—
stato
Alle
vuoi
coi
»
ammetterlo
gabbolare
disperati:
gni modo,
quando le
lontan
ma
e
dagli
diranno
di
come
punto
aver
del
ti
suo
le stesse
parole con
Giordano.
Ah,
potrebbe più fare.
L'altro
:
cambialette.
i
quattrini. In
dal cuore,
lontan
spiantato,un
uno
Monitore
dei
lire,ti
volterà
ventimila
non
se
occhi
sei
che
picciorleriadi
sarà
nostra
Veronica
delle
sposano
collaboratore
la
anche
via
per
auche
piace di scherzare, di far le civette
ragazze
anche
ad
arriva
e
mi
tu
lo diceva
bugiardo: questo
un
madre
—
mai
e
terato..
let-
protestiper
le
spalle
(Vede
fratellosul vivo e contento, ripete
una
sghignazzata).
avesse
I
no
E'
continua
conosciuto.
Anche
in
volendolo,
lo
non
mia.
mano
sghignazzare. Ma
bisogna
frire
pazienza, ingoiare gli scherni, gliinsulti,sof-
aver
a
soffocare
e
la
collera ;
gli faccia rinnovare
perduta Emma,
perduto
Ha
bisogna convincerlo.
facile
e
più
meno,
o
da
cambiali
le
sborsare
Una
invece, quella canaglia
ad ogni costo?
volesse saperne
la rabbia
Egli
repressa,
il
; del
si
ostinasse?
Se lasciasse
Forgasmo
denaro,
matrimonio.
convulso
trema
per
tello
fra-
è
o
firma
dopo
se,
le cambiali?...
suo
perduto :
tutto I Bisogna smuoverlo,
la cosa
creduto
assai piìi
sicura.
tutto
sopra
che
bisogna
e
e
per
Se
E
non
protestare
ansima
lo
per
spavento
vido
lipericolo. Da plumbeo, è diventato
è più lui.
: gli occhi
affossati, cattivi. Non
Giordano
Mari, il bel conferenziere, il gonfio e
dell'ultimo
del mondo
pettoruto padrone
faccia
dalla
sotto
il peso
Giordano
una
del
è
losca, truce,
delitto
Mari
mano
:
che
sta
stw
fratello:
per
un
la
:
un
chio
vec-
schiacciato
curvo,
(afferrando ad
di
altro
un
commettere.
gendo
tratto,strinvoce
alterata,
154
—
tremula)
ti fo vedere
Se
prova!... Ti basta?
Tancredi
Mi
—
le
sue
lettere?..
fai rinnovare
E'
una
le cambiali?
lampo negliocchi : il desiderio^
la curiosità
sé stesse : delle
di quelle lettere per
delle smorfie, dei baci, perchè ci
parole amorose,
i baci) Vediamo
devono
anche
fuori le letterine
essere
:
{ha
I... Due
un
sole?
Giordano.
l'ho
ricevuta
Milano, alPalber^o {Gli dà, infatti,la prima lettera di Emma).
Tancredi
{Vapre, la legge,slargando la boccaccia,
coi due denti che sembrano
cadere dalle gengive scoperte.
Sente un
profumo delicato uscir dal foglietto:
lo fiuta a lungo, poi sternutisce
fare una
fonata
bufper
Paltra...
spiritosa)E Pai tra?... Vediamo
Questa
{glidà
Giordano
da
leggere)Questa
adesso
alla posta, prima di venir qui.
che due parole :
l'ho ricevuta
Non
V altra
anche
a
sono
«
Tua
Emma.
Tancredi
della
Sente
tutto
rabbia
il
veleno
contro
suo
:
Sai, che
Buttarsi
col
più.
della
gelosia, dell'invidia,
fratello
—
ride
non
»
via
primo
Giordano
che
anche
in
questa
qui... è
un
bel
capo?
tal
nessuna
modo, senza
vergogna,
capita ?
(gli salta alla gola, strozzandoglile
parole).
Tancredi
Giordano.
parli I
I Veronica
{gridando) Veronica
Canaglia d'una canaglia I Bada
!
come
155
—
Tancredi.
Veronica
(jIOBDano.
i^ou
Mi
Tancredi.
Giordano
via I Sei
Va
Tancredi.
I Ha
Perchè
di
Cosa
di
I
lui
E
E
questo.
morto.
non
gli ho
il
le
letto)
biali
cam-
!
j)er le cambiali
!
no
cattiveria!
! Per
piedi.
succede?
cambiali
le
per
per
no
rovinato,
Sai, Veronica!..
! Perchè
cattiveria
Lo
mi
vuol
sa, gliePho detto
ci rimette
soldo
un
fin promesso
diecimila
che
:
sa
lire
regalo.
Veronica.
signor
Vada
di là ; si calmi.
! Lo
Tancredi
Tancredi.
mi
morire
I
ha
(spinge Giordano
qualche momento
Veronica
fare
a
che
ho
me.
alla
So
sentito
che
tutto.
i^tella d'oro
devo
cosa
cucina:
sola
ancora
si
calmi.
bene.
Più
chiude
troppo
Poi
dire. Gridavano
vada
dosso
ad-
Tancredi,
con
W
Lei, adesso,
f Va
io col
le mani
messo
nella
Vuscio, rimane
: piano)
poi torna da Giordano
che
presto : bisogna lasciare
Parlerò
io.
persuaderò
che
Dopo
? Piuttosto
E'
i
mette
tua
!
di ammazzarmi
detto
ammazzo.
di
ammazza
Sì;
detto
anche
creatura
questa
! Veronica
tentato
Giordano.
vedere
baciare, colla
(spingendolo^buttandolo contro
una
canaglia e un vigliacco!
E^ per
Te lo giuro. Veronica.
gli ho
ha
di
degno
(sulVuscio)Gesummaria!
Veronica
mi
sei
Aiuto
Tancredi.
Mi
!
schifosa, dove
bocca
—
lasci
tanto
all'albergo.
tardi
glielo
io, il signor Tancredi, o le faccio sapere
qualche cosa.
(Eia Veronica
Aspetti un momento!
corre
a prendere una
spazzola,e pulisce dalla jfolvere
il cappello e i vestiti
del suo
come
Nano,
faceva
a
quand'era ragazzo,
scuola).
prima di mandarlo
mando
Mi
deve
promettere
però...
156
—
-
Che
cosa?
Una
volta
—
di
piorina
Pensi
e
lo
Milano...
alla
sua
di
che
sposata, quella sua si
farle buona
compagnia.
W
mamma.
povera
io di
so
Plia
che
—
E^
male.
giovane
morta
di
morta
;
lacrime, hi
poveretta 1
L'arrabbiarsi
le ultime
e
]\rari,
lui
per
ha
cordiale.
Ha
Stella
(Voro
della
al pranzo
i
pezzetti di
a
a
poco
zucchero
E'
ormai
piazza, tenendo
in
viene
Xon
sbucando
ad
Buona
Sono
—
sei mesi
nando
centelli-
fumando^
rimasti.
inquieto, e
notte
Ma
poi,
può più
non
j si alza e
d'occhio
il
tutti
va
girare
a
portone
l'albergo.
del-
nessuno.
Addio,
—
preso
Che
anche
Veronica
abbia
non
nulla?
ottenuto
—
dunque,
il caffè,
onore,
poi,
gli sono
sempre
mai?
Come
—
:
state
sono
nel bicchierino
che
è tornato
poco,
fermo.
star
fatto
immollando
il cognac,
Giordano
a
Veronica
mezz'oretta
un'altra
speso
della
parole
buon
un
toglie Pappetito
non
!
Xano
E'
—
fra
tratto
un
che
Tancredi
le colonne
lo
dei
ferma,
portici.
sera.
dal
stato
Finardi.
:
riuscirò
:
ci metteremo
a
Ho
parlato
del
persuaderli. Einnovazione
d'accordo
per
la
trimonio
maa
regalia.
c'è
i^ersuasiche, protestando adesso, non
più niente da sperare ; mentre, aspettando, possono
fare un buon
affare,oltre al ricevere i loro quattrini.
Li
ho
Domani
—
—
—
fisseremo
Che
Le
tutto.
Dammi,
lettere!
lettere
Terchè!
della
ragazza.
intanto, le
lettere.
157
—
Le
cabale...
voglio
io
monte
allo7itanarsiJ
le
tue
da
mano
ti
jSTon
gente.
sono
ficarmi
giusti*?
persuade
Allora
sera.
(fermando
Mari
Giordano
Se
in
tanto
aver
buona
e
documento.
come
quella
con
a
io,
voglio
~
~
I
Aspetta
che
Tancredi
Un
! Ti
momento
fa
darò
per
una
copia.
I
Bravo
Per
farmi
dare
del
anche
minchione.
—
Giordano
fissa
jMari
fratello)
suo
devi
mai
che
giurare
dalle
tere
let-
queste
mani.
tue
Guarda,
nuovo.
A
questa
condizione...
sola
Tancredi
(interrompendolo)
io,
metto
ne
Mi
usciranno
non
di
{impallidisce
che
ricevo.
o
C'è
niente
ti
faccio
da
poco
di
rinnovar
fatto
scegliere
I
condizioni
Le
cambiali
le
;
o
dammi
le
;
e
le
non
tere,
let-
XVI.
Emma!...
Giordano
Muri,
Tancredi,
finire
tanto
lo
invece,
trova,
coli 'occhio
non
legge
le
amoroso,
per
Si
di
ordine
Tua,
caccia
in
dalla
ride
Sor-
accarezzando
bel
caratterino
via
una
remota,
le
gente,
apre
ore
sera,
nove.
tua.
sempra
Emma
—
Cara!...
TiC
scrivo
in
perchè
«
mente,
«
la
mia
^"
di
sorvegliarmi
».
figliuola!...
Cara
«
«
e
data.
Mercoledì
«
«
il
e
tere.
let-
sono
dopo.
lungo,
a
disturbato
essere
mattina
la
commosso,
sottile, preciso.
lungo,
due,
ci
iNTon
posta.
guardandole
passi
quattro
ancora
alla
torna
lasciato
dopo
stessa,
sera
fare
per
contento,
l)er
quella
zigaro,
Ne
Emma!,
Povera
Griovedì
fretta
lio
cameriera
il
—
e
e
mattina,
in
furia
che
sospetto
e
la
sette.
telegraftcaEosina
—
abbia,
riferire
ore
ricevut-o
;
e
poi
così
Pincarico
vinco
la
160
—
dichiarato
«
ha
«
nemmeno
«
care,
«
gione.
morire
a
E'
«
è
andata.
«
tizia
che
«
certi
occhi
«
più. Cioè,
«
dottore
di
vedesse
a
mi
se
«
«
al
ha
E
».
in
venuta
ò
scrivendo.
sto
i
I... E
li vedo
vuole.
Rosina
mi
più
no-
guardato
dove
sono?
finito ;
E
vuole.
con
li vedo
Non
ma...
ne
se
colla
Sebastiani,
con
Nessuno
ha
ra-
subito
e
occhi?...
sempre,
volte
mamma
Mi
suoi
mille
più,
suppli-
a
pregare,
dalla
corsa
Adesso, dunque,
mi
la
volermi
non
«
ragione,
camera
Forse
—
lei ?
non
»
E.
«
ricordi
Si
la
«
mattina,
«
Ogni
«
del
giorno.
«
avrò
trovato
«
mi
:
deve
prima
lettera
cosa,
in
le manderà
Me
il modo
«
piacele I Chissà,
«
suoi
«
fatto.
«
fratello
le
«
dovani,
adesso, m'interessano
«
milanesi.
«
Un
Mi
scriva
giorno, voglio
; dov'è
di
«
legge
le
«
scrive
inolio,.,
casa
per
sua
mie
dopo,
Griordano
Mi
tutto.
ora,
in
me
niente
appena
dovrebbe
?
vedrò
molto
la
se
pa-
più
dei
camera
a
suo
I
sua;
questi giorni ;
pensa
i
E
avranno
ricordi.
ne
vederla
lettere, dove
a
mi
dica, anche,
se
:
data
avere.
la
se
sera.
colla
quante feste le
rassomiglia
«
TI dì
giorno^
la
e
insieme,
che
sento
giorni. La
j
busta,
una
poterle
parenti ? Immagino
i
alzato
tutte
di
Come
un
tutti
appena
la chiuda
Padova?...
E
scrivere
me,
dove
dove
».
lettere
Mari; poi
una,
«
ferme
quasi
in
tutti i
posta
»
giorni.
161
—
Sabato
«
«
Le
«
La
ha
mamma
a
da
due
farmi
»
non
vederla
«
sua
faccia
«
se
«
il dolor
giorni.Mi
fiera
continuo
che,
mai
anche
scene
sèmpre
una
«
sono
camera
giorno, appena
Grandi
tutto.
[«la
[«vedo
;«
Paltro
Eosina,
h" detto
5.
mattina^ ore
ancora
col lume.
Scrivo
[« chiuse.
mia
della
finestre
—
ha
di
il
e
suo
capo.
e
occhio
Fon
:
la
il dottore
mandato
intemerata
ha
casa,
le lettere
per
cosi », posso
più. Ma il buon
tetra
a
a
dichiararmi
far
di
conto
dottore, colla
da
terribile
fa paura,
perchè mi adora.
papà, ha cominciato
pure per
mi
Torquemada, non
Il papà, povero
«
»
sgridata...e ha finito coli'abbracciarmi, piangendo. Ho pianto tanto anch'io I
Mi
ha pregata, supplicataper il mio solo bene...
tutto. Ma
Per
poi,
consolarlo,gli ho promesso
a
a
pigliarloil papà ; e
poco
poco, so io come
convincerlo
e
come
persuaderlo a proposito...
di scriver libri,
del mio solo bene. Oh, se invece
«
lei scrivesse
«
sarebbe
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
«
la
farmi
La
sua
più
bella
musica...
No,
no
! allora
lei
non
lei.
ha
mamma
messo
alla
porta il Barbarani,
quale, per colpa nostra, ha contro di sé tutti
i milanesi
inferociti,specialmente donna Fanny
Bardi
mia amica), Guido
tanto
(che credevo
e,
mi vuol più. La
che non
s'intende,quell'altro,
è la sola, che osi difendere
Gonzales
marchesa
il Barbarani, ed ha il coraggio di sostenere
che,
abbia
scienziati
per quanti letterati e poeti e
mai
conosciuto, il più simpatico ò Giordano
Mari.
Non
in superbia. C'è di mezzo
monti
dalla Fanny
certa gita in stage combinata
una
il
—
ttOVKXIA.
L'Idolo.
11
162
—
«
col Bardi
«
marchesa
e
la
Sento
«
invitata.
Kosina
alla
e
corridoio
nel
la Kosina
E'
guardia.
«
la
«
dal
«
sicura
quale
la
il
spengo
;
che
Devo
«
In
che
«
Un
non
una
confessarmi
«
Fulvio
«
stesso
«
in
«
d'una
«
ranza
«
don
«
mamma,
«
fico
«
citazioni
«
Il
Crespi,
mi
che
capisco
io, invece, credo.
è
:
questa
vero,
stata
a
dire, che sono
solito
confessore, don
Fedele
di San
: quello
mio
il parroco
ha
tenuta
battesimo.
a
Ormai
tutti I... Avevo
di
e
Fulvio
già
era
mi
e
ha
;
tempo
Kon
«
abbastanza
«
e
«
mente
«
sono
tutti
«
a
! Don
ho
mi
:
due
per
pieno
fanno
don
un
di
ore
eloquenza
»
un
magni-
e
di belle
per
«
Fulvio
di
ha
come
di
dicono
innamorarmi
e
saperlo..."
un
gran
temjio.
conoscerla
capire com'è
possono
curiosi
del
caso,
tempo
(devo dire
Fulvio)
Non
gran
il
nemmeno
per...
».
dalla
inconcludentissimo.
ma
avuto
anche
Anche
istruito,
preparato
stato
tenuto
ragionamento
di spe-
niente.
Invece...
perdono.
sono
anch'io
bisogno
parola buona, affettuosa,di pace,
con
«
me
le devo
dal
collera
contraddizione
I
Ieri, dunque,
«
basta.
poi
cosa,
credere, ed
spiegherà, non
mi
giorno,
ha
:
via.
tornata
possa
contraddizione
«
ha
gran
farmi
spiato
picchiato pianino...
un'altra
ancora
c'è
me
lei
chiave:
dormissi, è
dirle
sulP uscio
fin
di
l'incarico
ha
venuta
della
buco
«
«
«
«
è stata
Decisamente
«
«
signore
lume...
«
«
altre
cou
non
—
tutti,
seria-
successo,
lo domandano
talento
; è
for-
tissimo,dicono, in teologia,in numismatica, nella
storia delle famiglie patrizie milanesi
; insegna
è un
Dante
incanto j
e Petrarca
j predica che
163
—
certi
di
«
ma
"^
orecchio, e
«
«
tempo
'"
stiani
ed
«
mi
«
«
avrei
Gli
:
—
ho
ho
argomenti, si capisce, ne
parla a
perciò non
persuade.
voluto
rispondere, a proposito del
E allora, come
Mno
Sebamai, con
il
tutto
avuto
ottenuto
pili?
Quel primo
Io
ero
è il
tempo
il minuto
che
Xon
ma
e
ferma
«
E'
con
risultato...
che
non
confusa
nella
di
tutti.
una
Mi
ma
cera.
padovani.
subito.
sorella.
una
è
non
—
e
Vorrei
Con
vero
sua
1
—
E
Che
le
;
cose
trovano
bruttissima
«
»
succederà?
i milanesi
per
fratello?
ch'ella
Sapesse
non
cergli
pia-
di
paura...
tanto
anche
avesse
sorella,sì ; con
potrebbe parlare
bene
mi
cosa
suo
ho
i)er
vorrei
Quanto
Tutti
Questo
come
nominarmi...
senza
conta
tutte
m'inquieta,non
e
ci penso
quanto
bene.
inquietarmi.
preoccupa
i
cambia
e
bruttissima
non
ad
per
arriva
sento
:
lei su, in
che
quello
passa
mi
vero
ne
è bastato.
:
che
folla:
se
la vita.
tutta
comincia
«
tempo...
giorno, quella domenica,
alto, solo, piligrande
Lei mi ha guardata
«
«
bel
questo
tanto
tempo,
vuol
ricordai..
«
—
sorella
sua
di
anche
me
ora.
ad
una
sorella !
sua
E.
«
Non
so
ancora
mandarle
di
ho
in tasca
la
sua
diverse
:
e
Vuol
aspetterò
mente,
segreto, nemmeno
semplice,
quando,
e
lettera.
questa
metterò
non
se,
per
nel
la
«
dire
molto
che
il miracolo
quale
cielo. Io
non
sono
ignorante in
inglese, francese, italiana.
e
potrò
come
e
la
me
».
Io
c'ò nulla
una
tre
Credo
ciulla
fan-
lingue
an-
164
—
nei
«
Cora
«
che
«
Fulvio
jiiiiacoli... anche
potrei
Crespi ».
non
è buono
Come
gli facevo
«
che
«
confidato
«
ferto
lui stesso.
«
fatto
male
«
le mie
«
le
«
potrà
il
«
sogno
I Subito
altro.
E
perciò
il dottore...
«
anche
«
posso
«
mie
lettere
«
fino
a
«
lo
dica
se
Quanta
tutte
le mie
dimentico
ho
tutte
questa mia,
Carlo
Architetto
gioia
Bor-
mi
dà
lettere. Non
tutto
:
quanto
lo zio Albertoni.
Sicuro,farò
Dio
lo zio, fino a Roma!
mio;
che
più, più, più ! Ma oggi penso
e
che
«
«
le posso
ricevere
mi
«
Kon
«
Domani
sento
! domani
! domani
dormir
a
Voglio andare
domani
più presto. »
«
Non
sono
posso
sempre
scrivere
non
ii*
avrò
le
ancora
giorno
tm
sera.
bene.
«
!
subito,
«
«
le
Ma
morire.
voglio bene. Lo
mie lettere,forse
domani
ancora
molto
Gli
sa
non
sia buono.
Carlo.
punto
Lei
!
beata
sono
saprà. Carlo, che tesoro !
adoro.
Se lei imposta subito
'"
detto
ieri sera, anche
oggi, e quanto
gridare, anche
piangere! Io farò morir tutti,il papà, la mamma,
«
«
ha
mandarmi
!
! Subito
di ricevere
pensiero
Mi
riceve
Subito, appena
:
otto.
giù : gli ho
lettere,e si ò of-
male?
intanto
I Ma
lettere.
Subito
«
«
fatto
don
così
delle
e
porti subito alla posta
ghettiyvia Monforte.
«
«
Rosina
da
ore
! Mi
Carlo
vedendomi
Ho
Fedele,
sera,
cugino
pena,
della
San
a
Domenica
mio
straordinarii
quelli
a
ottenere
«
«
—
Martedì,
un
far
per
undici.
ore
letterone
più sorvegliata, giorno
venir
»
e
perchè
notte.
U
165
—
l)oianche
Quante
arrivo
Egli
sa
adesso
mi
Donna
«
Guido
le mie
che
è vero?
Per
Carlo,
io le scrivo
se
riesce
lettere
di
più
la
Fanny,
Bardi, sono
ci sarebbe
almeno
di farsi
da
è
tanto,
Bardi
meglio
vorrebbe
divorarla
Poveretto
«
Sto
«
Avrò
sempre
le
I Se
rana
Credevo
di
mortificata.
lettere
anche
cattivo
le mie
che
una
con
lettere
mia
e
Carlo.
con
?
Che
sola...
?
—
«
«
I Rivivo
Giovedì.
Son
rimasta
cattivo. E'
stato
tutte
ho
avuto
altro
non
e
Eccole
:
I Che
grazie, grazie I Non
perchè glielo diro
»
tanto
Emma
domani.
Dionisv.
Sabato
buona
posso
della
benissimo.
sto
«
Rivivo
e
gioia I
spiritosa.
più particolareggiate le notizie
salute
I
Sognavo
invece
e
«
"
terato.
let-
i denti
contenta.
scritto poco
care,
lettera
Vuole
«
ha
me
dire;
come
avesse
stasera
così
essere
Mi
verie...
catti-
regolarsi.Il
«
«
o
bene.
poco
mie
la
Sebastiani,
delle
per
vivo,
e
contro
glielo volevo
tutto
saper
Fanny
Inventano,
Padova
persino volgari. I^on
ma,
i
I
ragione
scrivere
posta,
prima.
tremendi
capisco il perchè. Fossero
una
alla
donna
più
Ma
poco.
come
di
suocera
i
o
porta lui
scrivere...
non
è lo stesso?
molto
le
sempre
che
—
non
di lei. I^on
fingono
sensitiva.
una
sono
non
—
spiegarmi.
a
non
non
sento
cose
lo
Carlo,
per
—
mattina.
lettera
scriverle
Non
»
è
!
di
per
Grazie,
più. 11
Carlo,
1G6
—
«
però.
«
rebbe
Ko,
Glielo
no.
una
—
Lei
giuro.
sciocchezza
vera
!
ha
ragione.
»
Lunedì.
«
«
Sono
«
sempre
«
nuto.
«
è
da
letto
a
in
è
giorni,
mia.
camera
Ma
niente,
due
il
e
mi
Non
buono.
buono,
Non
si
il
già
molto
«
ma
farti
«
e
«
alla
«
arrivare.
«
che
«
tanti.
a
il
stazione.
Ti
pure
Martedì.
Milano
:
;
di
du
Telegrafami
porterò
ti
assicuro,
«
che
che
Oaklo
io
non
fretta
e
Borghetti
il
Potresti
con
subito
in
cerca
Nord,
da
lettera
Carlo
ma
possibile.
Hotel
tutt'oggi,
è
Mari,
un'altra
L'apre
Emma.
firma
meno
alP
rimanere
di
alla
subito
vedere
a
Non
spaventi.
Giordano
mercoledì,
riceve
è
non
occhio
Vieni
«
il
dopo,
inquieto,
colP
corre
mi-
un
»
giorno
Milano,
è
»
Sempre...
E
babbo
lascia
«
«
Sa-
:
di
modo
smontare
è
vicinissimo
potrai
corsa
stesso
sono
Borghetti
le
notizie
inquie-
»
168
—
fronte)Sempre
di
di
senso
un
—
gravezza
vero!
—
—
I
peso
Emma
{con
filodi
un
rimanendo
voce,
immobile)
Sì ; molto.
Però...
Il dottore.
dottore.
{Pausa
Da
a
:
la
fammi
veder
arricciando
cera
la
i
d'animo...
patemi
ieri.
come
Vocchio)
linguina I {La guarda
sima
bruttisfacendo una
naso,
la
sospiro) Ma
morale,
guanciale).
strizzando
studia,
il
pausa,
:
causa
già,
finché
perdura
dispiaceri, le inquietudini, i
persiste,per
anche
conseguenza,
il resto.
tutto
{fissandolocogli occhioni più grandi e piti
faccino smunto) Oh, dottore I Soffro, sai I
Emma
neri
testina sul
diremo...
Allora
V osserva,
brava;
lungo,
No?
di ierii
meno
{scuoteleggermentela
Emma
Il
po'
un
nel
soffro
I
tanto
{gliocchi gli si riempiono ad un tratto
si china
col volto più vicino,piìi d^ap:
:
Emma,
consolarla, per rianimarla
per
Il dottore
di
lacrime
ad
presso
in
quel punto tutto
V affettuosa dolcezza
ne^ suoi occhi) Cerca
o
pensare...
Emma.
di
pensare
dove
Il dottore
si ved^
; di
soltanto
alle belle
si
me,
può
che
copre
cose.
cose!
sopra
le mani
non
pensare!
non
le belle
tutta
trasfusa
in calma
{con effusione,
premendo
il rialzo
si è
dottore
metterti
per
sono,
Vanima,
tutta
buon
del
Oh, dottore, come
E, ormai,
dove
di
il cuore,
le
coperte
intrecciate
la mia
tosa
mondo, cara
il mondo,
Tutto
te, è pieno di belle cose
per
Kon
le vuoi
guardarci
Emma
con
un
debole, ma
{colla vocina
sempre
di
Emma)
Ma
leggero
sorriso
doveva
essere
tutto
il
dHronia)
anche
Nino
Per
me,
una
Sebastiani.
bella
cosa
!
I
169
—
Il
dottore
anche
quel
La
gente
allontana
(si
Sebastiani
sicuro
—
~
poteva
si
non
—
Sai?
abbastanza.
chiamare.
non
un
mai
può
ha
truce) Forse,
essere
errore.
dire
la
Dopo
signora Sebastiani
(Pausa) Adesso
la
diventa
:
di
rottura
mi
noscerla
co-
cessa,
suc-
lia
più fatto
quell'intrigante del
Marzetti.
E:mma.
Il
le
dottore
Oh,
I
Quietina
dottore.
essere
che
di
il male
tutto
di
solo
giorno,
Emma
non
di
ne
buon
del
Sebastiani
Io
I
si
credo
di
modo
trovato
E'
EiVOiA.
Il dottore.
No,
di
voce
che
—
dal
metterlo
hanno
del termometro
cinque
minuti.
(Pausa:
:
modo.
Io
—
scritto
soldo.
un
guarire. Poi,
a
Suo
da
Padova?
fratello
è
Il
padre era un
direi,adesso, prima
suo
Non
di
tempo, si potrà fare
—
Emma
Non
di
escluderlo
ha
ricco, ma
bottegaio.
tutto, di
una
scelta
migliore, di generale soddisfazione,per la mamma,
Eccellenza...
a Roma.
l)er il papà, per lo zio. Sua
]'j,intanto, quel certo Giordano, direi proprio
vero?
a
poi con precauzione^ con un
véro I
lenta,uguale, penetrante) Sai
in malo
Sicuro.
fatto
levarlo?
appena
esitando
proi"riamente
—
sono
—
—
cosa
pare...
Posso
per
veli I
risatina,si ricorda
fretta V orologio).
oraf
guardandola,
tono
in
guarda
mal
era
—
proveniva
cuore
sognava
bi-
(Ridendo,
posto I (Doxm un^ altra
:
I
riaccomoda
! Non
notte
umore)
suo
mai
aver
(Le
della
in moto
sempre
di
ne
I
colpa mia
per
approssisostanza, mativamente,
anzi di averci
gnato.
guada-
quel tabernacolo
Per
mettere
Quietina
dire
io posso
sicuri
questo
collo) In
al
attorno
coperte
I Anche
—
assolutamente.
(agitandosi)Oh, dottore, dottore, dottore !
tornare
da capo I Te ne prego 1 Te ne supplicoI
170
—
—
{cercando di tenerla sotto le coperte)
fatti,
Quietiiia,dunque, quietina ! I fatti,già,sono
dottore
Il
e
cambiare.
sì possono
uou
Glie fatti ? Ma
Emma.
Perchè
è ricco?
Perchè
ha
Perchè
il
voluto
animo
suo
altri che
tanti
Ma
il
Più
del
suo
hanno
non
è
nostro,
né
ha
non
strisciare
a
dignità,né
conosciuto
in
mai
come
carattere.
tutto
il mondo.
E
questi ruba-
certo.
Ma...
Il dottore.
fiero
e
domandare,
a
nome
indipendente!
sempre
nobile
non
lucrosa?
posizione
una
essere
abbassarsi
voluto
lia
non
fatti ? Sai perchè
che
questo Taine?
e
lizl letterarii ì
credi
Ci
Emma.
tu
Guido
a
Bardi?
Invidia,
rabbia, cattiveria.
Resterebbe
Il dottore.
del
P altro
inconveniente...
fratello.
Suo
Emma.
perchè anche
fratello...
queste
Intanto,
chissà
le informazioni
sono
è
se
vero
;
di donaa
Fanny.
Il dottore.
Non
Sia
Emma.
padre
era
;
che
giusti, non
un
mercante
era
Fanny.
c^entra
cosa
anche
piccolo
un
mio, siamo
pure
fanno
fratello ? Gli
di donna
soltanto
carico
;
un
lui
ma
con
perchè
il
nonno
suo
suo
del
farmacista!
Il dottore
vai adesso
a
(scandalizzato)Che cosa
indietro... fino ai tempi del Prina I (Dopo
pescare...
V orologio) Porta
volta
aver
guardato un'altra
zienza
padue
minuti.
: ancora
dire,
(Pausa) Volevo
ventanni.
vedi, anche per l'età. Tu non hai ancora
Emma.
Sì, fra due settimane.
Tu
Il dottore.
come
sei
prima,
Invece
con
un
fiore ; cioè
soltanto
quel
con
un
Giordano...
lo eri ;
po'
di
di
ma
nerai
tor-
ragionamento.
Padova,
171
—
—
proporzione, e allora,
gli squilibrii.Pensa ; quando
appunto, succedono
tu avrai, per esempio, quarant'anni, il cbe, nel più
il periodo della
dei casi, vuol dire per la donna
sarebbe
ci
non
nemmeno
maggiore... attività,lui
avrà
ne
sessantacinque...o settanta.
Emma
(sorridendo) Fermati,
(ostinandosi:
Il dottore
Sì,
anche
di
Ma
E'
più!
è
Non
ben
giurare. Io
da
l'ho
non
;
che
mai
altro.
Di
(Alzandosi
servato
con-
molto
che
né
perficialment
su-
più di apparenza
metro)
prendere il termo-
uomo
un
pare
ben
scommettere,
altro
si.
è un^altra
uomo
un
poter
guardato
mi
ma
questo
ecco;
tosa, che Puomo
la donna.
c'è
gridare)
I E, forse,ancora
a
settanta
conservato,
la mia
come
non
cominciando
I Anche
settanta
ricordati,cara
cosa.
Fermati,
I
dottore
forse
!
carità
per
sessanta,
per
Vediamo,
Emma
(glidà
il
termometro).
vicina
(la ricopre da tutte le parti, poi si avalla finestraper guardare i gradi della febbre
: dopo, scuote
fortemente il termometro
per farlo
discendere.
Il dottore è diventato
vicina
piii serio : si av-
Il dottore
ad
Emma.
Emma,
febbre
La
Il dottore
fissandola gravemente),
è
è
cresciuta, non
serio
(semprepiù
:
continua
rispondere).
Emma
(leva un braccio di sotto
fa vedere) Guarda, ormai, come
a
ì
vero
guardarla,
senza
Il dottore.
Emma.
Il
dottore.
Emma.
papà.
Tu
So,
No
mi
Ma
so
! No
vuoi
I No
ridotta.
sono
I Sotto
coperte,e glielo
I Sotto
I
bene?
ti pare
che
le
mi
di domandarmelo?
vuoi
bene
:
tu
e
anche
il
172
—
Il dottore
bene
(subito)E
anche
modo,
la
più
ma
Emma.
la
—
ma
mina
molto
ti vuol
:
Anzi, direi, forse
mamma.
a
suo
una
di tutti.
vuoi
bene,
ti prego
di
prego
tanto,
tanto.
Vieni
più
(si ahhmsa
quasi
Allora,
mi
se
cosa.
Il dottore.
(3he
Emma.
ne
Te
cosaf
vi
(•ino.
dottore
Il
a
sfiorarlela fronte)
Sicché?
Emma.
dottore.
Il
flJ
Lasciami
buon
al
dagli
Ma,
morire.
ma,
ma
dottore^mentre
occhi
due
grosse
I
Se
la
deve
ne
bacia
sentire ?
sui
dono
capelli,ca-
lacrime).
dopo, entra dalla signora
dottore, un momento
Letizia, che è più che mai sofferente e geme sulla
il cavalier
Yenceslao
lunga poltrona. C'è anche
Il
che
sente,
vede, per il buio
soffiare,che ò
gran
:
(inquietissimo
si
non
dal
Venceslao
dottore)E
così ? Ha
Il dottore
fpau^a
ancora
:
la
della
molto
avvicinandosi
si
incontro
al
intasato.
andando
febbre
ma
stanza,
?
passo
e
passo
fissando gravemente la signora Letizia)Trentanove.
al cielo)
Venceslao
le mani
(disperato: alzando
Ah, Dio miol
è
ieri. Non
La
Quasi come
signora Letizia.
vero,
dottore!
Il dottore
vicino
alla
Venceslao
dunque
Il
la
? Ma
dottore
barba).
non
; si siede al solito posto
Letizia ; sospira.
di donna
risponde
poltrona
fai dottore:
con
dì' la verità T Ma
(mette una
gamba
uno
schianto)
ci sarebbe
sull'altra:
Ma
pericolo?
si
gratta
173
—
La
Letizia
signora
delV emicrania)
via
Il
da
avute
via
di donna
(premendosi le tempie per
pericolo vuoi che ci sia?
Ohe
esageriamo le
dottore. Ecco,
Xon
cosel
io direi:
Padova
quale ci
in
parte
interessata, come
la
del debole, e, secondo
del
zioni
informa-
le
(pausa J
appunto
provengono
la
Fanny,
che
—
che
sarebbe
aver
avuto
consta
causa,
marchesa
dalla
per
Gonzales,
anche
solo
debole, per quel certo
Giordano.
Dunque, direi, bisognerebbe sceverare
dalle possibiliesagerazioni.
quello che c'è di vero
La
(alzandosi a sedere sulla polsignora Letizia
trona)
molto
pili
Ma
dottore
come,
voi mi
? Anche
diventate
?
matto
{sospira:
dottore
Il
tace
torna
:
la
grattarsi
a
harha).
scritto
ha
che
Pensate
signora Letizia.
La
Il
ciò
conta.
non
Letizia.
signora
tutto
a
fratello.
Questo
dottore.
La
mio
anche
Come
non
?
conta
.
Il
dottore.
Xon
ha
Eccellenza
lettere
nostre
niente, perchè anche Sua
scritto,opponendosi, in seguito alle
conta
alle nostre
e
informazioni.
!
è vero
(scattando)Kon
signora Letizia
alV interruzione
gnora
della siIl dottore (senza badare
il suo
Letizia e seguendo lentamente
primo
sicuro, io direi,in certo qual
discorso) Dunque,
anche
Sua
cellenza
Ecmodo, che bisognerebbe informare
La
di ciò
vero
al
ì
—
nella
che
Yenceslao
Dunque?
consegue.
Come
posizione,potrebbe
sua
miglioramento,
quel... appunto
ne
al
collocamento
ministro
anzi
di...
—
giovare
del...
di
di... Giordano.
(sempre jmt
C'è pericolo?
disperato:
colle
lacrime)
ìli
—
La
Ma
Letizia
signora
rispondetegli
sia
la
Il
dottore
Il
tensione,
ha
di
lei.
dottore)
!
pericolo
E
ha
il
più
signora
questo
continue
rietà,
contra-
suoi
effetti
Sopra
di
i
giorni
addirittura
è
di
{inquieta)
dieci
^on
Intanto,
prodotto
Letizia
In
anni,
La
c'è
non
momento)
un
di
tinta
il
contro
Che
agitazioni,
dottore.
dieci
I
no
continue
signora
La
sua
di
{dopo
di
sopra
{irritata
I
finita
stato
—
andata
ò
bel
suo
anche
mei
avanti
pallore
;
di
la
ma
cadaverica.
Letizia
{sempre
p
Hi
E
inquieta)
lora
al-
?
Il
per
dottore.
mettersi
pace
ciò
ciò
trova
pezzo
pata
Allora
in
quindi
e
che
che
la
;
rassegnarsi,
strada
ma
basta,
qualunque,
in
occorrendo,
Ad
male.
buona,
come
per
quiete,
l'animo
aver
interamente,
far
può
bisogna
quiete,
accomoda
non
mettersi
bisogna
si
andare
dice,
a
di
un
va
avanti
urto,
precipizio.
a
schivare
età,
certa
si
piana,
in
anche
pur
una
e,
si
so
per
un'inciam.-
un
17G
—
Kiftiitata?...
—
fatto
gliieretanto
un'assoluta
alla
signorina
protra... di
di
procra...
più liisin-
pitiampie
e
(luanto per
la
la ragazza,
Ha
famiglia.
ha
non
per
deve
simamente
perfettis-
cura,
raggiunto quella posizione siquanto modesta, che gli possa assicurare
indipendenza, per lo stesso rispetto
]\Ia lincilo
che
per
—
delicato.
più
essere
le dichiarazioni
tutte
Mari
si è condotto
—
poteva
non
;
Giordano
moment!
vantarmi
proprio
posso
Un
—
ed
sé
stesso, intende di
nitamente,
procrastinare,magari infia
il
matrimonio, lasciando, ben inteso,
libera
dosi
tenenla signorina Dionisy interamente
e
lui, viceversa, impegnatissim ! (la rabbia gli
la voce:
colpetto di tosse) E questo,
fa mancare
mi sembrerebbe
da i)arte sua, non
una
canagliata;
benisslm
l'indizio di un
animo
ma
piuttosto
—
—
delicato
aristocratichi...
e
! Si
tìchissimo
al
presenta appunto
di
cattedra
la
aristocratici.,,
storia,non
so
più
aristocraper
concorso,
se
a
Bologna
o
Firenze.
a
E
—
non
se
vince
il concorso?
Impossibile. Intanto, l'Albcrtoni
dell'istruzione pubblica.
—
Ma
—
era
Appunto;
—
di
non
ostile, contrario
ma
adesso
ha
mettere,
come
a
è
ministro
questo
monio.
matri-
zialità,
l'obbligo,per imparsi dice, i bastoni
le ruote.
fra
Ma
—
e
ha
Ne
—
essere
—
addirittura
professore
l'avesse
se
i titoli?
...I
di
voluto!...
una
Università
E
poi
Potrebbe
raccolta.
da
dieci
basterebbe
anni,
V Ambrogio.
177
—
—
nella
civiltà de'
suoi
tempi.
Nuova
il saggio nella
]!!^on hai letto
Rassegna f
Xo ? Bisogna leggerlo: è importantissim! E Ma
veramente
di una
coltura,di un^erudizione
prova
straordinaria. Prestissimo,tutta l'opera,illustrata,
sarà pubblicata appunto dalPAmodei, il quale, per
sceglierele opere e gliautori,me lo diceva l'altra
Guido
anche
straordinanaso
sera
Bardi, ha un
Ambrogio
—
vescovo
rissim.
Certo,
—
un
di
uomo
talento.
signorina Dionisy, occorreva
Ma
è più... tanto
non
vane.
gio-
Proporzionatissimo alla Dionisy,
—
i venti
che
la
per
e
forse anche
maritarla.
di
cercavano
1 ventidue.
Trovano
ha passati
che
E'
un
pezzo
nome,
di
uomo
è celebre ; un
aristocratico,
talento e di cuore.
ha saputo che
Subito, appena
la Dionisy era
gnito,
indisposta, si è precipitato,incoda Padova
scosto
a
Milano, rimanendo
chiuso,naall'albergodel JSTord per quasi un
mese,
vedendo
altri che il Bor ghetti,al quale legnon
geva
il suo
Ambrogio e che ha del Mari una stima
straordinaria.
Sì, sì ; per parte mia, son proprio
! Anche
content
donna
Fanny, la quale l'aveva a
all'altro
Giordano
morte
con
Mari, da un momento
non
so
improvvisamente, certo perchè la
come,
verità vien sempre
a
galla e finisce per trionfare,
si è schierata,invece,con
Guido
Bardi, tutta dalla
che, se
è
un
non
parte. Anche
sua
proprio vantarmene,
il mio
—
più bel trionfo
Ormai,
avrà
non
—
più
Perchè
UovKTTA.
di
suocera!...
sua
dopo
tanti
me,
e
posso
è
dispiaceri,
stato
Giordano
Mari,
I
nemici, questo
che
Per
tuo
il Sebastiani.
if
L'Idolo.
12
178
—
—
voleva
Non
—
Dionisy
lì
Nino
?
sposarla
ì^on
è
iuuamorato
della
ì
Mai
Barbarani.
Sebastiani
ò
più!
[colpetto
DELLA
PRIMA
tosse)
della
innamoratissim
Lorenzo.
FINE
di
PARTE.
Adesso
Tina
di
SECONDA
PAKTE
IL
Il
FINE
DELLA
PRINCIPIO
commendatore
DELLA
LUNA
Giordano
professor
professore, perchè già prima
Bologna
nozze
illustrato
della
ai
des
Revue
innamorata
il
che
quasi
in
mezzo
castagni.
gente,
al
e
tutte
le
in
un
del
De
Brunetière
Boissier
una
sue
uno
e
bosco
fresca
di
timida
degli
berghi,
aldi
ottenuto
la
villa
nel
zio materno
predilezioni,
solitaria
magnifico
da
al
poi
la
dall'idea
ha
;
mente,
e, natural-
Emma,
Argenterà,
ereditato
gio
viag-
Koberty:
rumore,
all'
Mari
Norvegia,
; allo storico
invece
Ma
mese
ha
ad
Lemaìtre;
spaventata
ch'essa
nascosta
in
di
Comuni
straordinario
Strindberg, alPIbsen,
primo
gode
dei
Giordano
Bruxelles,
Faguet
Emma,
Varesotto,
al
che
(an-
matrimonio
Origini
uno
Mondes
Bjornson.
della
e
Deux
allo
al
a
visite
critici
filosofi
passare
Farigi,
a
Mari
del
professor
proposto
e
colle
Brandes,
e
commendatore
immaginato
di
sulle
MIELE.
all'Università
docenza
corso
un
per
il
italiani),
ha
la libera
ottenuta
aveva
DI
per
esser
vallettina,
quercie
e
di
182
—
—
dire
lui osato
subito, nou
li^iiiina,
apertamente
che
voluto
quel primo mese,
almeno, avrebbe
lenzio
passarlo nella
tranquillità remota, nel gran sidal
della
interrotto
verzura
folta, appena
dell^ usignolo e dal
canto
mormorio
delle acque
correnti.
Essa
bensì
ha
estatica
ascoltato
zione
la descri-
del
l'elenco di
e
viaggio interessantissimo
tare,
meraviglie e di tutti gli illustri da visii
poi, sul punto di dover incominciare
le
tutte
ma
un
preparativi, tremando
pochino, ed arrossendo
al suo
molto, ha fatto indovinare
signore e padrone
quel suo immenso
desiderio; e il suo signore
si commuove
e
e cx)ncede
padrone esita, riflette,
la
grazia.
Nel
di
cuore
adorazione
tutta
quasi,
e
E'
si sente
una
rosa
timo-
abbandono,
bella fanciulla
più
piccina
Emma
è stata
gra.
le
contrarietà, le angoscie,
di perderlo, dopo che è guarita solo per
zioni
d'amore, perchè ormai tutte le opposistate
dano
vinte, ogni ostacolo rimosso. Gior-
miracolo
sono
per
comincia
Mari
innamorata
un
ad
certo
vatore, di protettore... e di
nella
adorare
tutto
svolazzanti.
Si
e
assumere
olimpico di sai"
despota. Egli si lascia
tono
del
profumato,
tutto
nel
lascia
lungo
quella
verso
maestà
pomposa
lustro
sempre
abito
adorare
nuovo
nero
come
io
suo
fico,
magnie
dalle
mante,
fiamfalde
l'Altissimo,
leggi e concedendo
grazie.
di lui,poi rassegnati
Dionisy, prima furenti contro
col dover
finito
ad accettarlo, avevano
dettando
1
viva
idolo.
suo
tutto
gigante !
Mari, dopo che
ammalata
il timore
bimba
più
quel Dio
a
onte
veni
la
il
per
poesia,
tanto
Giordano
E
è sempre
l'adorazione
profonda
davanti
Emma
184
—
interpretate in
sere
del
due
—
diversi
modi
:
corno
gerazione
esa-
d'onore, od anche, in fondo,
furberia
come
egoismo belio e buono; come
per
mettersi
resse
a
posto; come
orgoglio,ambizione, intevanità personale. Ma, adesso, per Giordano
e
Mari
Se
di
spira l'aura favorevole.
prima era
moda
calunniarlo,vilipenderlo,
ingiuriarlo,
adesso,
l'esaltarlo. Qualunque
cosa
invece, è di moda
faccia o dica Giordano
nuto
conveMari, è tacitamente
che
suoi
dev'essere
sentimenti
azioni
ha
punto
una
bella
gran
i
Tutti
cosa.
nobili, i pensieri delicati,le
perfetto gentiluomo. La D'Arborio
gli
da
sono
all' albergo
mandato
un
manoscritto
suo
da
sulla biblioteca
e
leggere; al Club lo consultano
gli domandano, in confidenza, il valore,vero, delle
Gonzales
lo invita
j^iècesdell'lbsen;la marchesa
tornata
a
ogni giovedì, e donna
Fanny, che è ripranzo
ha
amicissima
di Emma
ed
imposto a
si parli piti del Tainel
Guido
Bardi
che non
«
»,
lo invita, invece, tutte le domeniche, con
sua
cera
suoe
coll'onorevole.
siasmo
famiglia Dionisy, ormai, ò tutto un entuaccresciuto
Giordano
Mari; entusiasmo
per
stente
l'odio ancora
accanito, esidissimulato, ma
Nella
per
i
fra
Venceslao
Traviata
la
non
farlo
senza
signora
caramelle
Dionisy e
può più
e
i Sebastiani.
un
suonare
sentire
Il
al
cavalier
della
pezzo
futuro
suo
genero
;
gli confida, tra i profumi, le
misteriosi
golo
allettamenti, nel suo an-
Letizia
i
salute
buio, le illusioni e le delusioni di una
troppo sensibile;e
gracile e di un cuore
troppo
lo vedi Emma,
il buon
dottore, che, per amore
di risparmiargli un
di notte, pur
glierebbe anche
po' d' infreddatura,
sta
studiando
e
dosando
ap-
185
—
—
la sua
e
nuovo
posta, per il suo stomaco
voce, un
vino
chinato, da bersi prima delle conferenze.
di Emma,
Un
Carlo
altro, invece, per amore
è andato
Borghetti,
Ha
provato,
in
lia
non
ma
quei giorni a
chi
Ritornerà...
fare
a
giro
un
E^
Germania.
resistere
potuto
Milano.
in
nere
rima-
a
partito;è fuggitol
quando... E intanto, anche
Carlo
volta lontano
da Emma,
Borghetti, che, una
il bisogno di avvicinarsele,continua
sente
vere
scria
a Giordano
Mari, mandandogli appunti, note,
V Ambrogio vescovo.
aggiunte, correzioni
per
sa
Emma
Emma...
sola
prima, il
giudicato; lo adora
adorava
giustizia,e
cosa
si
come
sua,
non
s'è
mutata.
Essa
lo
idolo, quand'era così mal
adesso
che tutti gli rendono
abbandona
nelle sue
braccia, tutta
in quel primo
incontro
dei
loro
suo
delLi simpatia,era
arcana
sguardi, :i eli'attrazione
corsa
a
lui, già tutta sua, la sua anima.
E quel primo mese
all'Argenterà è per Emma
un
dolcissimo
speranze,
mentre
sogno,
per Giordano
pitiardenti
le brame
sono
le
pitiaudaci
di ventate
realtà.
fatti,tutto ciò che egli aveva
desiderato,
florida
voluto, ormai gli appartiene: la bellezza
della vergine innamorata, appassionata, che, nel
candore
ingenao e nei trasporti del primo amore,
fa quasi un
umile
di sé stessa
al suo
omaggio
In
la bellezza
anche
fertile
signore; e insieme
villa magnifica, il giardino inglese,il bosco
che
la circonda.
Egli, finalmente,ha
della
menso
imnuto,
otte-
gioie dell'amore, anche
gli agi della
Emma
vita, le lunghe passeggiate con
pei sentiertilli fioriti e 8olitari_,
complici e confidenti,i folti
colle
rami
dei
castagni,
faggi
e
terminano
le spesse
sempre
fronde
ad
dei
un
cerri
dato
e
dei
punto
186
—
prestabilito,dove
coi due
trovano
giovani
—
iu attesa
sauri,
che
la comoda
toria,
vit-
patiscono
non
l'ombra.
E
le sere?...
deliziose I Lui
solo
Oli, le sere
che parla, esaltandosi,vantandosi, improvvisando,
mentre
Emma
lo ascolta
fissandolo
tata,
estatica,incanin adorazione...
al tocco, al tocco
e
preciso
delle dieci, Lorenzo, il cameriere, sempre
in tutto
frak
nel
punto
irreprensibile, che entra
passo
far rumore,
senza
portando il servizio splendido
passo,
del the, tutto d'argento. E l'assoluta rinunzia
di
Emma
ad
ogni atto di padronanza, ad ogni
sione
diritto,su tutta la sua casaj la sua piena sommisministrazione
nell'amcosì nell'intimità della vita, come
dei
beni; e, per ciò, la deferenza
del ragioniere, la soggezione del fattore,le scappellate
dei contadini
così spiacevole,di
e il suono,
lo
parole: « signor padrone » che
quelle due
sione
dovunque e che, mutate nell'espresaccompagnano
di un
sentimento
più profondo, pitisquisito,
più poetico, egli legge persino negli occhi amorosi
di
Emmal...
Tutto
ciò è per
Giordano
Mari
la
gioie e i
felicità;queste, sono
queste le nuove
veri e sicuri
godimenti dell'amore
matrimoniale;
Emma
Emma
e
e
con
con
però non
soltanto, ma
tutta
rozze,
con
l'Argenterà, compresi i cavalli,le cari villani, egli passa
i
i servitori
beato
e
suoi giorni nella più perfetta luna
di miele.
Ogni mattina, dopo un ultimo bacio all'adorata,
che lascia alle cure
della toeletta,scende
in giardino,
dove
i suoi
è
lo
ordini.
aspetta
Kel
il
suo
fattore
per
ricevere
letterato,coi nuovi possedimenti,
nuova
divampata una
coltura;
passione, quella dell'agricol
fattore
e
gira e discute a proposito
187
—
dei
degli impianti
delle
del
e
dalla
varie
E'
discorrere
a
dei
di
ora
terreni,della
e
col
stomaco, guadagnata
lavoro
a
tavolino, in mezzo
mette
tavola.
a
preferisce
aspettar
arriva
quando
Ma
può
Diventa
far
dentro^
giorno
perdere l'appetitoe ad
Dopo colazione, dopo
il sonno
piomba addosso
Egli
deve
t4ira da
fingere con
scrivere,le
il vinol...
del
continuo
e
alle
carte
piti aspettare quando si
furioso,e perciò
nervoso,
curo,
sisua
moglie per esser
trovar
tutto
mai?
essere
pronto
come
di
delV
bozze
studio
e
acqua
di
—
una
Emma
comincia
—
dal
oppresso
pranzo
nello
Beve
nevrastenia
grande
come
—
si chiude
gandogli
spie-
e
I
bel
un
continua
E
—
ai libri ed
lui,di
subito
pranzo:
ammirare,
di
i)o'
suo
non
lei stessa
da
sala
farsi
a
un
per
ingiallite,egli
segatura
lo chiama
in tavolai...
fattore
col
peronospora,
colazione!
Portino
come,
darei
della
e
filugello,finché Emma
finestra,a terreno, della
Bravai...
—
vigneti
coltivazioni
Vieni?
—
—
colpo
a
sonno.
gli
—
schioppettata !...
aver
qualche letreggere;
Ambrogio da core
dorme.
continua
sia
Ohe
E'
dormire.
a
d'un
fatica,invece
riposo,
che gli aggrava
lo stomaco
e la testa.
Poi, quando
il tempo
vuol mutare, si sente
inquieto,irascibile,
gli par d'essere di vetro ; gli dolgono le giunture
un
sonno
delle
pesante;
dita.
Che
—
una
sia la
persistente alla
tarlo
che
Comincia
roda...
—
nuca
e
gotta?...
—
un
una
formicolìo
Poi
—
punta
momento,
di
di
come
gambe...
alle
capire e si spaventa.
Basta, basta, villa Argenterai...
rino
dolo-
un
a
e
parenti,
quando
di
amici,
si
di
Basta
ritorna, bisogna
distrazioni.
Emma
per
il
riempirla
è
gio-
188
—
giovano,
molto
vane,
colazione
Dopo
fa fr eschino.
le descrive
Parigi,
è arrivata
:
(è seduta
Emma
che
la
godere
Legge ima
il grande
posta
È
caminetto.
al
il
cf ottobre,piove
del babbo
daWOtéWo
ottenuto
successo
le
con
:
lettera
lunga
e
Tamagno,
grande compiacimento, come
a
di
diritto
ha
e
di divertirsi I
mondo,
e
—
esprime
musicista
il
tutto
dino).
citta-
come
e
suo
(fingedi leggereil Corriere della Sera,
e invece
moglie : fra sé) Che
guarda, studia jua
fin troppo
bella cerai... Diventa
(dopo un
grassa
Giordano
momento,
il
posa
giornale
tavolino
sul
si
:
alza,
continua
finestra),E intanto
non
piovere!...Quando piove, anche la campagna
passeggia,
va
alla
a
è
allegra.
Emma
(corre anche lei alla finestra, pigliando a
braccetto e stringendosia suo
marito) Perchè ? A me,
I
I jN^on c'è più nessuno
invece, piace tanto I Guarda
si vede
Non
tutto
ò lontano,
più niente I Come
perduto
che
! Mi
siamo
piace
(Abbracciandolo)Mi
(scostandosi) Badai
(tornando
tirarselo
a
pare
soli !
più
ancora
Giordano
Emma
!
tanto
Può
venire
vicino,nel
renzo.
Lo-
della
vano
finestra,con le due mani, con forza) Ma no I Anche
Lorenzo, adesso, fa colazione. Da qualche giorno
hai
una
gran
Giordano
brutto
scuro
I Ne
d'essere
Lorenzo
(guardando
tempo
Emma
di
paura
! E
laggiù,
avremo
(in estasi
sola
con
sempre
un
per
:
come
I
dalla
si
fa
finestra)Che
sempre
i)ezzo.
I
sorridendo) Magari
te,
in
più
mezzo
al
mare
I
Mi
par
Di',Nino
189
—
(stringendosidi
di
in
essere
nuovo
Ohe
—
!
incanto
Ohe
Rispondi, dunque
starnutito
[dopo aver
Giordano
umido)
Se
hai
soli
—
I Ohe
sogno
I Ti
piacerebbe ì
perchè ha preso
detto
sempre
due
Noi
al mare?...
piacerebbe
ti
non
tu ?
felicità I E
delV
molto)y
e
mezzo
soli,soli,soli.
—
che
soffri il
lo
mare?
{coibegli occhioni che subito si
sei oggi... cattivo!
lacrime) Oome
riempiono
Emma
di
rispondi così, cattivo?
sei una
Giordano
(graziosamente) Perchè
zerella.
Oarina
pazzerella molto.
tanto, ma
Emma
appoggia le due
(torna a sorridere:
diritto
sta
che
spalle di Giordano
bacio
punta di piedi per dargli un
ci arrivo ! (Uti po' dondolando
non
:
in
sulla
della
No..,
ninna-nanna)
arrivo!
No...
(le dà un bacio
cambiar
discorso) Ha
?
vero
da
Oh,
il nostro
sola
non
ci
che
scrive
cosa
!
(mortificata: gli
Emma
sulVaria
fretta : poi, subito,
scritto il babbo, non
! Sentiamo
brava
papà
caro
:
bocca)
in
^
volendo
Io
mani
no!
no...
Giordano
è
noi
no...
paz-
alzandosi
alle
Io
mi
Perchè
dà
lettera)Prendi
la
;
leggi.
Giordano
mai.
mi
non
suo
massima,
Per
sono
dirette;
I)er V Otello
ha
mi
h'ttera.
Leggi
tanto
le scrive.
può
non
mem
a
ragione)
sempre
W
di ammirarlo
stato
a
:
Parigi
e...
No,
Giordano.
la
io
chi
altro, verso
Emma
(lo guarda e
marito
nobiltà)Oh, questo no :
non
leggo le lettere che non
sembra
un'indelicatezza, se
inolia
(con
Mi
no, no,
fa tanto
bene,
hai
cara.
Leggi, adagio,
piacere
una
voce
sentirti
tanto
a
tutta
leggere.
bella. Siedi
190
—
—
posto, da brava ; vicino
la lettera della
leggerai anche
Emma
{lusingata,legge le due
Giordano
(intanto,seguita a
al tuo
e
brava
sei molto
Tu
Emma
Quando
Argenterà.
daW
e
mi
Dopo
mamma.
lettere).
camminare
il discorso
intavolare
come
pensa
al fuoco.
su
della
e
giù
partenza
finito) Brava!
buona; e sei anche
ha
molto
ragionevole. Questa, anzi, è la tua miglior
di tutte, specialmente
qualità, perchè è la piìi rara
in una
figliaunica.
molto
Emma.
che
dici
questo ?
a
ti
proposito...del
{con galanteria) A
voglio I {Torna a passeggiare su e giù,
Giordano
bene
mi
E
che
proposito
tutto
tenersi
da Emma
lontano
e molto
po^ per
per
che è li lì per piombargli
prudenza, perchè sente il sonno
essere
ragionevole
addosso) Io, poi, devo
fo? Mi
in
trovo
bene
un
per forza; e sai come
luogo, per esempio, e non ci posso più stare ? Io trovo
un
il
coraggio
di
buono
che
di dimenticare
tutto
questo luogo, per
non
il bello
vederne
gl^inconvenienti,gPincomodi;
sono,
ecco...
li creo,
e
cosi
troveremo
parto
che
contento
ci dovrà
se
e
tutto
più
non
il
altro
ce
ne
I AlP
Argenterà,
piovere per un pezzo!
partire?
balzo) Vuoi
un
{si alza^ dando
Vuoi
Nino!
partire?
Giordano
{con gran sospiro)Non io, cai'a, voglio;
lo vogliono gli altri; i miei
ma
impegni precedenti.
conferenze
di Milano, di Napoli, di
Le mie
Emma
Roma,
sui Precursori
Rivoluzione.
interesse,avvicinandosi) Le
Hai da riprendere le tue conferenze?
tue conferenze?
Giordano.
Certo : e non
soltanto per la gloria,
ma
anche
la cattedra.
rando
sospi{Guardando Emma:
per
Finchò
resto
alPArgenìnelanconicaìnente)
Emma
{colpiù
vivo
della
192
—
le mie
carte
leggere, a scartabellare, a consultare
documenti, tu pensa un pochino alla casa,
ore
e
a
c'è tempo
pj, finche
garbo
con
e
della
io
e
poi,
—
comodo,
con
noi
a
me
ne
altro
in
di
che
affatto.
occupo
tutto
ai preparativi
cende
(queste fac-
IS^on
ho
Quando
mente.
far
per
anche
jiensa
partenza. Ricordati
non
ho
dinanzi
fare;
so
preso
con
le mie
me
con
i camelli
carte, basta. {Sfiorandoleappena
moto
rapido delle labbra: poi, subito, con
un
serietà
da se) Ed
imponenza, allontanandola
ora,
c^è tempo
da perdere. Bisogna
figliuolamia, non
Parla.
rispondere a Bologna, a Napoli, a Roma.
e
—
Emma
{lo guarda, interrogandolo,coi grandi
incantati
J,
Parla!
—
occhi
cosa?
Che
rispondere
Devo
di
sì, o
di no?
Sì, sì, si !
—
Subito
I Ma
contenta,
Devi
Io
Io
perchè sei
che
l'aria; mi
diritto
fa
tua
benel
di volerti
tutto
Oggi
fiera di
ti
amo
per
che
me!
Cosi
zato,
apprez-
te, e che ti
tutti gli altri!
respiro come
per
superiore
gloria;
So
!
stesso
te!
saperti ammirato,
che
cosi
della
vivo
di
di sì !
tanto
sono
beata,
de"iderato!
adoro
io
pensa,
così
rispondere
a
la
ho
non
il
nemmeno
Il tuo
cuore,
sì,
la piccola manina
fgli mette sul cuore
mio!
Manca, ingemmata) Questo, sì? Tutto, tutto
non
è
Ma
lì
vero?
(col ditino,graziosamente, tocca
la
fronte del
l'Italia... e tutti i
Jy lì... ha diritto anche
tutti i i)oe
poi)oli civili! Tutti i contemporanei
marito
steii! {ride,e, guardandogli la bocca
i denti
bianchi,
ha una
voglia ardente di dargli un bacio : poi torna
di darti un
seria), (vonie avrei rimorso
dispiacere,
di farti sacrificare,
così avrei pure un
gran rimorso
mio
capriccio,per me
sola, un'ora di la
per un
e
193
—
—
tutta sul suo
{Appoggiandosi, abbandonandosi
riterei
petto) Sento clie sarei indegna di te ; che non mepiù... {guardandolo, con uno
sguardo lungo
alzare il capo^
la bocca
di
senza
fissando ancora
Giordano
e sospirando) piti, piìi...
più. nemmeno
voro.
!
bacio
un
GiOKDANO
{serio,calmo, dignitoso: sollevando
colle due mani, tenendola
scosta)
ritta,un po^ diAllora, se devo rispondere,lasciami andare.
(tenendolo per un
braccio) Sì! Va! Val
Emma
Emma
Ma
vai
Giordano
Lasciami
{con gravità)
si fa tardi
la
per
andare
vero;
dav-
posta. {Assumendo un'aria
ti
paterna)E poi, anche tu, cerca di occuparti,come
di far qualche cosa.
ho detto,cerca
Sei ancora
troppo
il giorno a dondolarti
tutto
giovane per restare
in ozio.
Guai,
turche, o,
sdraiata
abituarsi
tua
come
una
sopra
camminare,
stancarsi
colla mente
mio
studio, per
fare
qualche
per
e
I Finiresti
madre,
a
le donne
come
passar
tutta
la vita
poltrona. Bisogna muoversi,
cizio
qualche volta, stare in esercol
corpo.
Mentre
io
sono
nel
esempio, a lavorare, tu dovresti
bella
passeggiata, arrampicarti su
il bosco.
Emma.
Piove.
Giordano.
altro
oggi; ma
per un
giorno. E poi, leggi qualche cosa; mettiti un po'
al corrente
colle ultime
pubblicazioni,colle novità
che a Bologna, a Napoli, a
più importanti. Pensa
I
Roma,
!
devi
Non
vivere
dico
con
per
me
in
un
mondo
tuale
intellet-
piaceva tanto la tua
passione per i fiori;occupati del giardino.
Emma
{guardandolo con un sorrisetto assai espressivo,
tra il timido ed il birichino)
Piove.
Quand'eri
BOTETTA.
L'Idolo.
ragazza,
mi
13
194
—
Piove
—
oggi,
il
anche
là, mentre
tanto
Emma
U
trascurare
a
tiene
pioveva ieri e, speriamo,
Sona
lissimo
un
po'. Hai fatto ma-
non
ma
domani.
pioverà
non
ti
scrivo,
colloquio,la
far
le Trascrizioni
Sonerò
Giordano
{che non
capir niente)
senza
cosa!
la
il loro
Per
manine
fa
bianchi)
Sona
lo
mi
sempre
il
contro
fa
me
di
Vuoi?
sull'Aida,
può più lottare
Ma
sì, appunto!
le tue
i denti
cattiva,e
Io
primo
guardandogli
di TAszt
vuoi!
che
Quello
e
cosa.
diverto;
ricordando
:
concerto
vuol
quella bocca,che
mi
e
ci
quanto
qualche
sento
molto
del
sera
pianoforte. Sai
Sonami
papà!
piacerei
{carina
—
sonno:
qualche
stesso!
Io
{lebacia,una
squisitogodimento
dopo V altra) e sarà per me uno
lo studio).
spirituale.(Fa di nuovo
per avviarsi verso
Emma
fin quasi sull'uscio,poi
{lo lascia andare
che
penserò
gli
sono
dietro
corre
Giordano.
così?
lo
e
Ma
Piangi?
ferma
che
ancora).
hai,
{colla
care
? Perchè
cara
voce
che
cosa
principio di collera)Ma
risponderò a Bologna, a
di no!
risponderò
non
ineducato!
un
sono
Emma.
Ma,
sì ! Kon
Sì!
ho
o
sì
mi
affligge,che
E
Giordano.
mi
lasciare
sembra
finirà
Che
dolore
Nino?...
allora?
rende
Che
{balbettando).Ohe
Emma
dover
mi
che
P
Argenterà!
qualche
sarà
cosa...
una
rispondere;
andare!
di sì? Ya
è
subito
questo! Non
melanconica,
è
a
spondere
ri-
questo
triste...
cosa?
dolore, che
Dio,
quel giorno in
in
devo
no,
detto
un
per
bene,
vuoi, infine? EbNapoli, a Roma,
Lasciami
—
di sì ! Voglio ! Non
che
o
guardi
alterata
po'
un
mi
Dio!
cui
dolore
gran
Pensandoci,
dovrò
tire
par-
parte della mia
quel giorno, per
me...
E
vita!
per
te.
195
—
sicttro,
me,
piogge,
molto
posto
ciò
star
per
il
vuole
più
di
sulVAida,
Liszt
dalla
sonare,
quella
e
silenziosa,
fine,
foglie,
le
penetra,
con
un
distratta,
mentre
diventato
bigio,
continua
a
nuta,
mi-
pioggia
quella
gocciola
che
ma,
zioni
Trascri-
le
guardare,
tutta
per
caldo.
il
sonare,
è
un
e
pianoforte,
per
a
pioggia,
e
sona
giorno
Continua
triste.
oscuro,
il
:
è
terà,
All'Argen-
svogliata,
tanto
finestra
al
non
Sona
qualunque,
cosa
guarda
pensarci,
nemmeno
le
bassa,
sole
va
mia,
non
umida.
essere
ci
bene,
mai,
troppo
malinconicamente,
Emma,
senza
di
meno
a
è
villa
torneremo,
cominciano
finiscono
La
per
figliuola
quando
non
sano.
può
non
una
poi
I Ma
cara
specialmente
qui
e
dolore
Persuaditi,
l'autunno,
per
Anche
semispenti)
grandissimo
tm
primavera.
questa
occhi
{cogli
Giordano
—
rami
dai
nelle
brivido,
senza
ossa
e
nell'anima.
....Giordano
vi
i
si
dentro
chiude
del
cuscini
oh!
Mari,
di
sollievo
a
russare
a
si
sofà;
e
entrato
chiave;
sdraia
con
mette
un
suo
uno
comodamente
subito
quasi
nel
appena
sottile
si
addormenta
fischiettio.
studio,
sull'altro
con
un
e
mincia
co-
II.
Il
A
Bologna
:
Giordano
Mari
ed
all'albergo,
dopo
la
Rivoluzione.
Sono
Carolina,
la cameriera
stanza
preparare
a
;
di
E.
S.
invitati
il
a
Che
{un po'
altro,
ho
sulle
I IN'ei
il
incerta
;
detto
Te
ne
press'a
molte
sei
i
grande
scale
nipoti
sono
sudore)
Mi
esserci
un
Ma...
po'
è
sul
peso
successo)
cortile
!
giovani
!
I Nel
bravi
c'è
:
di
cadere
giovani
arrischiandosi)
di
gliamento
abbi-
pubblica,
! Che
dovrei
che
conferenza...
altra
V
per
del
delirio
vero
sì,
nelF
moglie,
sua
daWemozione
detto
Quasi
occorrente
e
! Perfino
E
—
V
particolare.
andata
è
{lasciandosi
I Un
finalmente,
tua
Emma,
salottino
della
prefetto.
{Asciugandosi
Emma
di
Precursori
dell'istruzione
dal
affralito
commosso.
loro
tornati
appena
sui
nel
tutto
Mari
sempre
I
soli,
pranzo
portone
L'ho
sono
conferenza
ministro
entusiasmo
Sul
Emma
conferenziere
il
Giordano
canapè,
conferenze.
delle
ciclo
da
molto
hanno
rare
spe-
quasi
abituato.
titubante
stata
:
ancora
poi,
la
Milano.
poco.
Nella
cose
accorta
nuove.
I
seconda
{Con
parte,
grande
per
curezza)
si-
197
~
{lo guarda,
E"oiA
sì.
Poi,
dopo
nelValtra
del
E
è
voce
sei
come
mi
come
Eidi.
parlando.
L'altro
che
l'ora
della
le
Se
affar
Emma
Io
ti
adoro
I E
:
sulle
ridi
ridi.
labbra
dà
i)er
quel
tutta
vita,figliuolamia,
serio.
{arrabbiandosi)Hai
Giordano.
]N"onmi
Vorrei
di
promesso
piace.Mi
è
dirmi
non
antipaticissimo!
soltanto
persuaderti che se,
conferenza
mi son
teriale
valso, in parte, del madi quella di Milano, ciò dipende dal fatto
la
dai il
mi
non
di coordinare
Insomma,
la
avere
e
Emma
come
I
si cambia
non
'pìnfigliuolamia.
per
collo).Come
conferenza.
Giordano.
un
ginocchia
finalmente, gli
rimasto
era
tu
ti prego
prego,
sempre
delPironiajquando
ride, ed Emma,
bacio
sarà
Ti
fai
al
di
musica, un vero
solo, in alto, in
una
estatica
muta,
piaci quando
è
sulle
braccia
bello,
alla folla
mezzo
per
tempo
preparata, ben
tutto
riposata.
sopra
lo guarda, e risponde
Si
San
Paolo
seguito
; le mie
Fosse
pensiero,
:
«...
due,
non
ho
del
primo
parlo
conferenze
qualche
stata
cosa
lei 1 Che
»,
ma
colloquio
un'ora,
giorno di
io
tanto
parlo sol-
dire
da
menti
argo-
per
un
:
Fosse
».
lei, all'Argenterà, a
della mente, l'agilità
intorpidirlonell'ozio
questo per
di
Verissimo
«
tre, per
per
la freschezza
a
:
loro
Come
sono
proprio
fargliperdere
sarebbe
ricorda
per
perchè
vero?
nutrita
mente
un'eco.
via
di
studiare,di raccogliermi,
i fatti,le idee, gli appunti
presi.
parlare un'ora al pubblico bisogna
potrei parlare
del
sedersi
a
risponde
e
Carolina
—
corre
—
I la tua
I
incanto
in
convinta
trionfatore,buttandoglile
parli bene
che
rimane
momento
un
stanza
—
gran
ì Che
rimorso
rimorso
1
198
—
Giordano.
Emma.
f subito
carina?
Napoli,
pigliando
:
preparerai
una
f
nuova
la
palla
indurci
Bisognerebbe
secondo.
ben
Per
tutta
Giordano
Ma...
pensi,
Napoli.
A
conferenza
bella
un
che
A
—
balzo J
al
compiere
a
sacrificio.
penoso
—
Lo
farò I Lo
—
Tu
dovresti
farò !
ritornare
a
dalla
Milano,
mamma,
aspettarmi.
ad
(spaventata)
Emma
Eitornare
Diversamente,
Giordano.
Milano?..
a
vicino, mi
te
con
Tutti
(Abbracciandola teneramente)
Nino
(disperata) Senza
mio,
credi
di
senza
anche
i
piìibei
te ? Ma
Nino,
a
giorno,
un
Ma
ti par
ripeti
I...
Napoli
soltanto
Lo
possibile?
conferenza
la
Napoli,
è
letterario,non
centro
come
te?
Piuttosto
possibile?
Milano
te ? Senza
potrei vivere
come
giorno,
un
nosco.
co-
sfumano.
proponimenti
Emma
Sola?
più
di
studii,
come
im^ìortante
di
Bologna.
Giordano
innanzi)
(tanto per
cominciare
poi? Quando
E
saremo
a
i piedi
mettere
a
Eoma?
Eoma
(agitata,impressionata, inquieta)A
Emma
?
Eoma?...
A
Palombella.
Alla
—
Lo
zio
ha
mi
scritto
che
c'è già un'aspettazione vivissima.
Ma
—
Eoma,
preparerai
conferenza
una
Me
lo devi
me,
nuova,
solo
da
prometto.
Prometti
me.
Ma...
Sì!
parte del
bella, la più
(sorridendo con
te lo
Si!
tempo!
la seconda
promettere.
Giordano
per
c'è
Eoma
per
Sì!...
tuo
bella
Per
ciclo j
di tutte
!
?
molta
Sai
diplomazia) Io,
bene.
Non
pende
di-
200
—
? Emma
Emma
Ed
di
proprio
allegro
è
è felicissima
vede
Essa
che
Giordano
; che
di
contenta
; è
ciò
tutto
è lieta
piacere perchè
sole raggiante.
un
l'amor
lusinga
ciò
tutto
ed
piìi amoroso,
e
—
lo
del
rende
più
trionfo,
suo
sente, capisce
così
di
piacere molto
marito.
a
suo
piìi anche
intimo
Egli infatti la guarda, sorridendole, con
lezze,
belcompiacimento, come
scoprendo in lei nuove
si accorgesse
se
come
adesso, i)er la prima
di
moglie
volta, che sua
All'Argenterà erano
nata,
era
mai
ci
stata
vi
badava,
quasi,
che
buona
alP Hotel
chiude
folla
desolata
moglie, egli
il braccio
mia,
la
ed
il
tutto
il
faccia
a
piccante
altro
stata
gelosie di
egli
Étrangers, e
o
rientra
tedesco
la
di
quella
tutta
di sua
degli adoratori
il bisogno di stringere più forte
di dirle con
e
passione : Sei
sente
mia,
quasi
invidiosa
di Emma
tutta
era
badarci,
prima, donna
adesso, quando
porta in
non
non
le feroci
senza
vi
nessuno
sarebbe
non
e
des
bella
come
lui
per
servitìi
; così
fosse
nessuno,
E,
perduto
Emma
Milano,
a
finito col
avventura
Bardi
guardia
per
marito.
faticosa
una
assai.
; che
aveva
suo
avrebbe
Guido
sera
però
anche
Fanny
della
novità
e
soli ;
cresciuta
era
una
è bella
mia.
soltanto
E
poi all'Argenterà,in quelle ultime settimane,
faceva
freddo...
far caldo;
e
a
a
Kapoli continua
all'Argenterà era inverno
e a Napoli una
perpetua
primavera ; all'Argenterà pioveva e a Napoli brilla
il sole; all'Argenterà c'era il Monterosa
che
rizziva
intile
di Frisio
E
gambe
che
e
invitavano
poi... Giordano
sarebbe
stato
a
bene
Napoli
a
il
cantare
Mari
e
mare
«
Santa
lo
scoglio
Lucia
le pensava
tutte.
la
di
prepararsi
scusa
...».
Non
Napoli
201
—
clie
per
il
per
la
era
più per
caso
seconda
Lo
conferenze
:
del
che
gli
beve
mai...
Quelli
il
che
grado
ciclo?
non
premeva,
Basta
grosso.
in
stato
famoso
bene
conosceva
fare altrettanto...
sanno
fosse
non
conferenza
Emma
pubblico.
fermarsi
Eoma
a
—
Già,
delle
pubblico
forte
parlar
stanno
e
non
sentire
a
il
per
non
maravigliati, battono
e,
le
mani.
Ma
la
prima
volta
un
dato
punto
ed
egli rimane
colla
il
Kapoli, gii succede
confondersi, di incespicare
l^apoli,proprio
a
di
deve
a
fermarsi.
bocca
memoria
sua
a
Il
aperta,
colla
Diderot,
tutto
la conferenza
venti
si
riprende
al
minuti
E'
vuoto.
d'un
attimo
Eousseau,
con
;
e
ovazione...
un'imponente
finiscecon
mente,
sua
balbettamento, Fingarbugliamento
salta
ad
:
periodo gli sfugge
dinanzi
smarrite
per
prima.
dano
GiorEmma, se n'è accorto ; ma
rimase
assai impressionato, tanto pitiche
ne
mincia,
a
I^apoli,gli ricosonnolenza, sparita appena
come
un
più grave,
improvvisamente,
l!^essuno,meno
la
afianno, come
rode, rode,
continua
Giordano
{ad
a
Kapoli
andar
e
su
a
Emma
di
della
il dolorino
e
pena,
invece
nuca,
rodere.
:
V ultima
tenersela
a
che
sera
restano
braccetto,la
lascia
Ètrangers
dosi
dietro,faticosamente, appoggiandosi,tiran-
avanti
le tien
del
:
una
per
mare,
sullo
la
scalone
ringhiera)
questo continuo
des
delV^òtal
A
me
(quest'ariacalda
scirocco
mente
maledetta-
dà
gambe. E a te!... No?
Emma
{voltandosiin alto,sulla scala
bella come
dalla
lu^e elettrica,
No.
Io mi
sento
giovinezza e Vamore.
alle
:
la
tutta
minata
illu-
salute, la
benissimo
I
202
—
Mi
piace
che
8i è
suol
I
beato
Il
fiato)
giorno dopo,
la
Giordano
alle
i saluti.
Gli
di
avere
le
Un
già
di Emma
le
toia,
la tet-
lustre
dell'il-
Mari
tasche
le
note,
dei
successo
Giordano
Li
tutti
scorre
il
suo
li fa
giovane
nome
i dispacci
cursori
Pre-
darsi
vuol
«
per
straordinario, alle
un
scuole
gli
e
ad
novelliere
coll'ansia
colla speranza,
;
leggere
raccomandato
alta
articoli
voce
da
revoli
favo-
più
Emma.
pubblicista » che si è
posto di professore, anche
e
tecniche
:
gli si
di
avvicina
mistero
con
predellino del vagone
Una
parola. Scusate, commendatore.
Giordano
primo
(glisfugge un
aria
dal
poi, dissimulando, scende
piglia affettuosamentesotto braccio
predellino e
per sentire).
presso
il
ma
Schiavino
—
ci avete
Pietro
Schiavino?
Il direttore
Mentre
del
Emma
del
di
moto
(sempre più misterioso)Voi,
QuelV altro
—
di
le hanno
di Emma
grande
Filarmonica.
e
stazione, sotto
adoratori
retto
di-
leggere i fogli politicialtro che per
è ghiotto,
notizie d'Africa, ma
invece
ne
trovarvi
se
l'ora
non
smanioso.
di
Oh
del
partenza
la corte
alla
il
riportano
alla
di
vedo
non
giornali colle recensioni,
che
l'alia
Napoli...
fiori; gli ammiratori
gli hanno
gonfiato
di
conferenziere
furia
alla
due,
si trova
riemi)ito il coupé
a
io
Ed
capitale, tutta
Mari
per
più
Eoma.
a
per
dolce
Oh
«
[brontolando)
essere
marito
suo
»
Giordano
di
il
tirare
giù, per
a
scala, qualche gradino
sulla
fermato
(Sorridendo
I
Napoli
tantx)
—
con
noia,
è?
Popolo,
faceva
la
sua
toeletta
lo
Pietro
rancore?
Chi
:
la mattina
203
—
la
abbigliava
si
o
né
niente
la
fatto
lei né
a
sera
a
il
per
visita
giornali; però egli domanda
Come, c'è un giornale
dei
meravigliato
:
il Popolo
si chiama
che
aveva
redazioni
assai
—
a
Mari
le
tutte
a
dir
seuza
pranzo,
Giordano
nessuno,
brava
sua
~
Napoli?
i^o ; è
—
Mari
Giordano
ho
qualcuno
il
li faccia
me
Ohe
E'
—
ai
voi.
una
perchè
zio
questo
Io
—
grande
che
e
a
Roma,
e
primi numeri, ha
suoi
vi
me?
(con
è
ammiratore
bel
un
amico
capisce
coltello
la
voce
regalo
dichiarato,
di
Eccellenza.
alterata) Già
;
di mia
I
e
in
anche
vostro
si
che
contro
nipote di Sua
siete
ministro
sono
Si
a
guerra
Mari
Giordano
—
mandino
popolare
sanguinoso.
attacco
un
Forse
di
dice
cosa
preparando
sta
gli batte
giornali; non
che
diffusione.
bella
—
di
li
me
è assai
Popolo, quantunque
una
cuore
vedere.
Schiavino
Pietro
—
che
Bisogna
tempo.
col
affatto
occupo
dicale.
giornale ra-
un
;
olimpica, stringendo
labbra, ma
mi
non
aria
(con
le
sprezzantemente
forte) Io
di Eoma
giornale
un
mi
moglie
vanto
un
ai
mezzo
stri
vo-
nemici.
Nemici?
—
Io
credo
non
di
averne.
Quell'altro(cupo, e piii sottovoce
svelare
una
temere.
tanto
un
mio
voglio
congiura)
forte, voi
bene
Vi
veramente
accorgerete
:
più
come
voi
fosse per
non
pensare.
manco
grande
I Tanto
consiglio.
Ma
Moltissimi.
ci dovete
Non
:
!
—
E
presto
vete
doSiete
accettate
che
io vi
assai di tutti costoro
I
Più
Emma)
(accennando alla folla che circonda
assai 1 (Dandogli il Popolo col titolo piegato,nascosto)
204
—
^011
lo dovete
stracciare
—
leggere questo giornale,
I
E, sopra tutto, state bene
«qualcuno di questi falsi amici vostri
Emma.
leggere a donna
Il
...
alzando
gridando
e
di
Emma
/iioridel
e
Giordano
neWangolo
del
numero
quest'ultimo
comincia
non
leggere; ma
Emma).
Emma
{con entusiasmo
—
buoni
! E
addio
levarsi
Anche
a
te,
si
ò
un
fazzoletti,
!
»
spansione
L'e-
—
straordinaria.
col
pezzo
tutta
capo
rossa, tutta
il
mi
a
arrischia
di
timore
per
pei suoi napoletani) Quanto
ti
come
Torneremo
—
i
tutti
:
cappellino).
{si è già accomodato, rincantucciato
opposto, col pensiero fisso, inquieto,nel
Popolo che ha in saccoccia e che brucia
a
di
sono
parte
! Arrivederci
rimasta
{dopo essere
finestrino^rientra ancora
commossa
lo faccia
non
cappelli,sventolando
Arrivederci
«
:
i
che
attento
treno, finalmente, si muove,
salutano
dovete
lo
vogliono bene
1
pare.
Napoli
Mi
?
ricondurrai
a
poli,
Na-
è vero?
non
intanto, se alzi il vetro del
finestrino, mi fai piacere. In questo maledetto
fa freddo,
fa caMo,
si sa mai
non
se
se
paese,
: fa un
po' di
quando è estate, quando è inverno
Torneremo
—
tutti
tutto
Emma
essere
i
; ma,
giorni.
cattivo
—
—
Dovresti
Che
cosa,
Dovresti
8(»la;così
fare
baciandolo
e
sue
I
Napoli
mia
colla
{Cantando sottovoce
I Napoli I... Oh
—
sedersi sulle
{correndo a
dolce
sui
ginocchia)Non
L'amo
I
tanto
capelli)«
poli
Na-
Napoli!
cosa.
una
Nino?
prenderti
si sarebbe
un
in due
angolo
a
stare
tutto
più
per
comodi.
te
205
—
si alza
Emma
dire
mortificata, senza,
conferenza
La
il mio
nuca) Ho
di ieri mi
ha
solito
stancato-
Scusami.
Giordano
Silenzio.
da
viaggio, lancia
seduta
immobile,
dal
è forse
un'occhiata
I
una
tua
conferenza?
gran
ti prego
! Non
cose
Ad
Sai
se
anche
polo.
Po-
ne
suo
marito
della
Parlano
pace)
di
Napoli,,
voce.
te
articoli.
Dicono
piìi!
ne
chiudere
di
abbastanza
ho
posso
bene, quando
posso
la
a
leggere^
j
alta
I Ne
tranquillo,
nuca)
il
Fortunio,
'renze, di giornali, di
stesse
accanto
il Corriere
; il Mattino
Marzio, il
Leggo io?...
^o,
correndo
voglia di far
! Vuoi
Emma
(chiamandola)
Sì, prendi
—
leggere
per
:
con
—
sua
a
opportuno
qualche giornale ?
EaoiA
(alzandosi e
il Don
la berrettina
moglie : Emma,,
mente
suo
posto, guarda ostinataGiordano
che
quello^
pensa
al
il momento
Emma
—
mettendosi
Mari,
finestrino.
Forte
—
la
(premendosi
di capo.
assai.
si allontana
e
parola.
una
Giordano
mal
—
prego
ho
gli
un
mento
mo-
{Premendosi
il mio
occhi
le
sempre
Lasciami
I
confe-
dolore
la
gico,
nevral-
momentino,,
un
subito.
dormire, mi passa
lora,
{alzandosilentamente, svogliatamente) Almi
ne
prometti proprio che passerà... me
senza
E:m]MA
se
vado
coi miei
giornali. Addio.
Addio.
—
Salutami...
—
GiOEDANO
almeno.
{Oli
atende
{baciandoglielaper
la
mano).
far più presto)-
Ciao.
Emma
-
{cantando
«
Oh
dolce
Napoli
\
i^
va
al
suo^
206
—
posto, W
danno
ci
inquieta:
—
le mosche
sono
noia ;
poi si alza di nuovo
vuol
del finestrinonon
calare ;
sbuffa, pesta i piedi. Finalmente
giornale e
un
apre
perchè
le
la tendina
si
arrabbia, soffia,
torna
a
sedersi,
IS^elDon
Marzio
Varticolo),
cerca
c'è niènte?
non
Sì,
—
in
di
prepotente bisogno di muoversi
un
In
parlare)
terza
giornale) Dov'è
il
Prima
—
Ecco
pagina
la terza
della
Emma.
I
pagina
terza
(che ha
Emma
e
il sole che
e
I
(Volta
rivolta
e
tutto
i^agina?
quarta.
I
I
Conferenze e Conferenzieri,
{Comincia a leggeread alta voce) « Giordano
Mari,
il piiiefficace,il più colorito e certo il pitiimpressionante
dei nostri oratori, il prosatore illustre,
il
filosofo
critico
Giordano
Emma...
Emma...
apre
e
addirittura.
fatto
e
della...
»
i^rego.
leggere,
piano piano, si leva
a
E'
ma
il
bassa
a
Popolo
l'articolo. E'
subito
trova
di
voce
:
tasca,
assassinio,'
un
attacco
Serissimo, sangiiinoso;
Mari
spietata,completa. Giordano
un
demolizione
una
storia
Ti
continua
Giordano,
ò
della
{interrompendolaper farla tacere)Sst!..
Emma
lo
ecco
pezzi,
ricordia,
misebrani, senza
pietà, senza
come
conferenziere, come
scrittore,come
uomo.
storico, come
erudito, come
critico,come
E
nemmeno
gli vien risparmiato il ridicolo : è
il Gigione dell'eloquenza », il « rigatchiamato
«
tiere
a
della
da
autori
filosofìa
lui
le intiere
del
Taine,
Giordano
poi,
così
a
sopra
Mari
«
e
della
critica
».
Sono
citati
renza,
saccheggiati » per la sua confepagine del Michelet, del Fouillée,
tutto
del Taine
eolPodiarlo.
finisce
conclude
:
—
«
Altro
che
oh
—
quel Taine...
E
l'articolo,
assimilazione
!
208
—
strappargli
{tentando di
Voglio vedere.
Emma
mano)
V
giornale
il
di
capriccioI
polo,
Voglio! Voglio I Voglio! {Afferra il Poaltro lo tira con
forza, il giornalesi rompe)
No:
Giordano.
Emma.
è
—
un
Oh, scusa!
{gridando forte) Voglio
Giordano
che
mi
non
Emma
{spaventata)
Scusa!
Ti
parola
una
bene!
Ricordalo
accomoda!...
è
scusai
domando
{strappa il pezzo del giornaleche Emma,
fra le mani, lo
attonita, smarrita, tiene ancora
E questo
straccia col resto e lo butta dal finestrino)
GiouBAi^o
ti
di lezione!
serva
collera
sua
mano
pili e sfogando
di
sempre
(A
contro
Pietro
buona
capito una
stufo, stufo!
a
arrabbiandosi
mano
sua
ira, la
E
dovresti
aver
ormai
sono
stufo,
mani
giunte,
la
Emma
con
Schiavino)
volta
che
{gliocchi pieni di lacrime, le
tremando, balbettando) Scusa...
scusa,
Emma
ti domando
scusa.
di trovarmi
Hai
passato
Finiscila
Emma
stufo
Sono
Giordano.
di
i
tra i
di
piedi una
ventanni,
sei
una
gini;
smorfie, di leziosagbambola,
donna,
una
viva
bébé!
Dio!...
ridicola!
essere
{scoppiando
in
lacrime)
Scusa...
scusa...
scusa!
ti domando
arriva
Il treno
a
Teano:
poi riparte subito. Giordano
che
guarda Emma,
si ferma
Mari
continua
un
momento^
intanto
a
si ò calmato:
piangere:
è
dolente, le stende la mano:
la pace?...
Facciamo
Emma
{balbettandopiìiforte, perchè si sforza per
le lacrime) Scusami...
tanto.
trattenere
tanto...
io che ha
Giordano.
Ma
no, cara; anzi, sono
pentito,
—
è
209
—
Ho
torto.
avuto
Ti
Emma
vuoi
darmi
a
dei
uno
mi
se
prego,
invece
Vieni
avuto
—
miei
bene, non
bacio.
un
quando si sente
corre, ma
di suo
marito
lia un
altro
braccia
Giordano
vosi.
impeti nerpiangere più.
/accarezzandola
fra le
stretta
di
scoppio
haciandole
crime.
la-
i
capelli)
io che ti domando
Perdonami; sono
perdono. La
colpa di tutto è clie tu... sei tanto più giovane di
ho rimorsi.
me.
Io, per altro,sotto questo punto, non
,
Pho
Te
mi
sento
per
Ma
irascibile.
a
tempo.
suo
la conferenza
nervoso;
molto;
chi
detto...
IS^on sto bene:
di ieri mi
ha
cato
stan-
facilmente
irritabile,
questo sono
poi mi passa subito,e finisce sempre
io. Asciugati le lacrime,
più sono
Se lo zio, si sa
adesso; ridi; così; brava!
incontro
ti trovasse
e
mai, ci fosse venuto
cogli
occhi rossi,chissà che cosa
mai potrebbe credere.
che
Mi
soffre di
ne
vuoi
bene?
Sì.
—
Ancora
—
prima?
come
Sì.
—
[S'on hai
bisogno di niente? (Indicandole una
menta?
nella reticella)Vuoi
una
piccolavaligietta
—
Un
cioccolattino?
Ko.
—
Un
—
di
di
grano
zucchero,
in
immollato
dito
un
cognac?
JSTo,
grazie.
—
Un
altro momento
di
—
A
Giordano
un
finisce
molto
paio
di
conferenza
BOVETTA.
che
avrò
Roma,
anche
silenzio,poi
di
L'Idolo.
del
da
in
uno
fare.
settimane;
mio
un
spiro
so-
grosso
sbadiglio.
gari
Aspetterò mama
darò
la
ciclo. Il difficile sta
conda
se-
nel
U
ricominciare.
adesso,
Non
sai
lavoro
logora...
testina
sul
Non
Emma.
dormitina
LHia
e
comincia
a
livida
stanca,
senza
che
a
lei
Torà
la
incomodo
alle
otto.
portato
la
sei
non
le
:
gambe
cade
colla
bocca
in
le
un
mssso
al
posto,
suo
subito
la
angolo
un
ha
torna
e
sarai
passeggiare.
a
:
e
una
non
Emma
poi
gli
momento
Farai
Koma,
a
sedile
testa
Aspetta
bene.
pranzare,
sul
comoda.
si
menta:
addor-
sul
testa
la
storta,
petto
faccia
J.
occhi
grandi
corre
sconosciuti,
del
quasi
russare
muoversi;
vagone
il
mezz^orettaT
una
Poi,
a
distesa
un
coi
Emma,
E
posato
che
starai
fuori
distende
dopo
Eoma
sorridendo)
come
sotto
accomoda,
ha
troppo
cara,
Così.
ha
cuscino
piccolo
resta
su;
Vedrai
parla,
vagone.
gli
posarmi
ri-
inverno.
Ambrogio^.,,
(Emma
qui,
Andremo
(Mentre
di
qui.
deliziosa.
stanca.
V
a
V
tutto
riposare
(Tirandola
fare.
anche
arriva
bisogno,
sbadiglio)
costato
di
Ma
Aspetta...
si
si
voglia
Giordano.
del
è
avrei
e
mezzo
Giordano
:
Eiposo
lasciami
mi
Non
J
senti
ti
mesi;
esaurisce.
petto
dormire
per
di
paio
quanto
tanto,
altro
(Un
sento...
un
—
lavorato
Ho
lo
210
.
—
tramonto.
le
par
spalancati,
d'essere
traballando,
così
melanconici
sola
lo
sola
guarda
in
paesi
attraversando
e
foschi,
quel
in
quel-
UI.
Minerva.
Alla
ùìì sposi,
la
del
sera
veder
[possono
S.
E.
abbraccio
[e
impertinentissima
non
del
Ministero,
di
Saresti
Giordano,
colle
e
guardar
per
tu?...
proprio
Emma,
espansivo
La
piccola
dita
sempre
d'inchiostro?
)orche
Emma.
Kon
\nasodue
è
può
non
Guarda
vero...
{gli inette
affusolati e profumati
ditini
ministro
di
meno
a
il
sotto
che il galante
baciare,
odorandoli
fiore),
un
Sei
diventata
tutto
il
piìi grande
complesso)
[grande Manzoni,
lìndaa un
tempo
Lgae
al
{sciogliendosi daW
Albertoni
nipote) Tu?...
)la in
Koma,
presidente
un'improvvisata
ila
—
a
dopo.
traordinario
leome
col
zio, impegnato
lo
[Consiglio : gli fanno
^lamattina
arrivo
loro
più,
e
maestosa!
col
diremo
Quella
che
maestosa
e
piti...{ammiran-
e
nostro
bellezza
brilla
mor-
nel
bel
«
l'e-
lombardo!
S. E
Albertoni,
regionale
[quilibrio
entrato
e
per
portafogli capitato
[dei
alla
sarebbe
[lai
trovato
»
meno
nel
il
Ministero
giuoco
e
Istruzione,
peggio
all'
per
il
passaggio
mentre
forse
Agricoltur,a
212
—
Manzoni
vi
{tutto zucchero
siete
Sua
Dunque...
Giordano
molto
furia
di citar
Ma
intanto
candito)
a
qualche esitazione,
con
si
{lasciandosi trasportare :
Ma
!
sempre
dano)
Gior-
può?
vuoi
Quanto
troppa
con
!
abbraccia
Eccellenza, subito,
Sua
a
abbracciati.
ancora
Eccellenza
enfasiJ
bene
orecchio.
a
Giordano
non
di cavarsela
ancora
sperava
—
Emma
con
entusiasmo.
basta!
(un po^ nervosa) Ma
E"IMA
Guarda
s'hai
co-
fatto!
Sua
(vedendoleil cappellinotutto
Uccellenza
malizia) Credo,
con
abituato
Perchè
se
predilezione
Emma.
E
Mai
scosse.
potuto
?
troppo
pur
le persone
la tua
immaginare
serie,
e
badare
senza
più!
Xon
Giordano
pure
alle
di
mi
mi
sarei
fatto
a
a
ridere
sorridere
con
{Con
no.
una
faccie che le fa Giordano
gentile) Zio
essere
piace!
bel
un
Xo
! Xo!
fissando
una
nipote?
e
!N"o!
Emma!
{un po^ inquieto)Emma!
continua
Emma
sentito
avresti
raccomandarle
per
certe
si sarà
anch'io.
avanti
risata
per
avessi
ormai
troppo, che
quel cappellino a
(sorridendo) Perchè
Emma
—
pur
storto:
lo
zio, che
cert'aria
tinua
con-
motteg-
giatricee conquistatrice: Emma, per la i^rima volta,
l'osserva,lo studia, non piticome
nipote, ma come
donna
maritata, e conclude, fra sé, che bisognerà
guardarsi da quello zio Eccellenza.
E', infatti,una
faccia
bella figura d'uomo, alto, snello, con
una
resa
espressiva e intelligente,dai folti capelliben
stocratic
pili grigi della barba. Un tipo aripettinati,molto
la mamma.
Un
tipo alelegante, come
213
—
ringlese:
la
e
ò (li
—
vanità, infatti,di
sua
chiamato
essere
un
ministro
di
uomo
liano,
itaStato
alPinglese.
eccellenza
Sua
nipote) E
{sempre
Vattento
sotto
della
esame
così?
ministro, non
così,perchè sei diventato
credere, signor zio, di poter fare il.... Richelieu!
Emma.
E
L'Albertoni, che
anche
1
subito
„di
abbastanza
dove
[cheper
la
e
Sposi ha letto
Chroniqiiede Vceil-de-
soddisfatto
condurre
vuol
Koma,
ai Promessi
Moschettieri
Tre
hoeuf, è
oltre
Emma
di
il marito
come
risposta, e
colazione
a
si occupa
non
presentarlo
della
al Gaffe
Griordano
di mia
altro
nipote»
—
Giordano
Mari, che sa la vita, se ne contenta.
zio ministro, i)arecchialtri membri
del
GabijO
letto, i pezzi pitigrossi del Parlamento, tutti si
a
friscaldano,
ringiovaniti e ringalluzziti,attorno
^donna
Emma
e
perciò un solo pensiero lo turba,
\lo inquieta : Pietro Schiavino, direttore
del Popolo,
il resto è chiaro; basta guardare sua
moglie:
[Tatto
jTa
vele
a
fare
per
gonfie I
i denti
cavar
Sentirò
—
Ma
un
Stato, gli riesce
braccetto
Sua
tu,
dal
allegra
Caffè
di
Koma,
e
tre
men-
e
Eccellenza.
una
Eccellenza
avresti
idrofobo?
inridente, cammina
sottosegretario e un consigliere di
di restare
indietro,pigliandosi a
lo zio
Ascolta:
—
cane
Come
zio.
mio
sempre
^nanzi,tra
quel
a
E, infatti,nell'uscire
Emma,
Schiavino?
Pietro
parola.
(guardandolo
subito
qualche
con
Anche
diffidenza)
da
raccomandazione
farmi?
—
caso,
No,
mai.
altro
che
Io
me
non
stesso
ti
1
raccomanderò,
dato
il
214
—
Bravissimol
—
Si
—
della
tratta
conferenza
o
della
cattedra?
voce,
{Più sottoconferenza, per il momento.
non
e nemmeno
farsi sentire da Emina
per
dalVombra
di Pietro Schiavino) Posso
nelsperare
Pintervento
della Regina?
è molto
Non
S. M.
tenteremo.
facile; ma
deve
recarsi a Napoli per alcuni giorni.
adesso
Giordano
:
( contento ) Benissimo
aspetteremo
dopo.
si vedrà.
Soltanto,
Dopo o prima. Insomma...
zione,
forse,potendo ottenere
questa particolare distinin parte,
bisognerebbe attenuare, almeno
un
giacobina. Pensa
assopire, diremo, la retorica
ai miei
po' anche
colleghi di Gabinetto!
mente)
(Vivadevi
venire
Non
qui, proprio a Eoma, a
farmi
I {In fretta,per allungare
strillare i galli di Renzo
il passo
cara
e raggiungere la
nipote) Ne
riparleremo più tardi.
anche
Ho
Giordano
bisogno di
{trattenendolo)
nosa
veletirata
tuo
un
consiglio, a proposito di una
poli.
di Naconferenza
la mia
del Popolo contro
Della
—
—
—
L'hai
Misericordia!
—
a
letta!
leggere
farabutto
Sua
mio
aver
in
velenose
Schiavino
tempo
nemmeno
di me!
contro
dev'essere
gran
un
!
prudentissimo
niente.
letto
E
contiima
se
Tu
leggere
non
il
{Sospirando) Pur troppo! Il
consiglio è di fìngere di non
No.
Eccellenza,
dopo
—
le tirate
Pietro
Quel
—
—
tutte
arrivo
Non
la
ad
conferenza
mutar
Popolo,
sistema:
attaccarmi?
di Roma
O
se
mincia
rico-
?
fingi sempre
di
non
21G
—
—
così
elegante,
prosperosa
Emma
piedini;
alza
un
volte
certe
e
intravede
sete
primo
po'
la
veste,
tra
il
voluttuoso
sottile
contorno,
e
E
pena
ap-
ammira
ne
i
fruscio
rapide
sono
—
slanciata.
così
e
delle
il
apparizioni
di
forte,
bei
—
gamba
una
perba...
su-
capitolina.
Sua
e
eccellenza
{d'un
Giordano
fissando
Cogoleto!
colonnello
vita
Garibaldi.
uomini,
paese
e
guidato
anche
non
per
con
personalmente
tempo,
buon
e
se
non
sottosegretario.
un
ma
dalla
perdere
noi,
che,
che
ministro,
ne
ragionevol
ir-
non
del
storica
il
collegio,
se
non
ha
altro,
onesti.
un
la
conoscenza
coscienza
dalla
il
salvato
puro,
politicamente
tutt'altro
ingegno,
Ha
ammaestrato
ultimamente
come
Mille.
norevole
L'o-
l'uomo,
trovato
Eepnbblicano
Perciò,
degli
dei
Uno
colpo
volta)
sua
a
ho
Forse
Cogoleto.
a
ferma
si
che
di
fermandosi
tratto,
E
siamo
anche,
Cameade!
potremo
tato
vo-
Col
fare
un
ly.
Corso.
Sul
La
a
mattina
Koma.
e
all'uscio
di
conferenza
zione.
del
La
Le
per
due
il
ha
poter
A
Eoma
31,
numero
sono
uscire,
per
nuova
la seconda
della
Bìvoluil
il marito
fra
comunicano
camere
clie
vita
preparare
Precursori
sui
ciclo
moglie
30.
marito.
suo
separata,
camera
giorno
già vestita,già pronta
Emma,
picchia
è il secondo
dopo;
di
mero
nu-
loro:
sicuro
Giordano, prudentemente, per essere
di non
studia
venir
e
lavora,
disturbato, mentre
gira la chiave.
Emma
(col capo chino vicino alVuscio del numero
30) Sei pronto?
Giordano.
Glie cosa
alzato e
c'è? (Si è appena
ha ancora
ìwn
finito di vestirsi) Ho scritto sinora.
ma
Adesso
mi
Em:ma
(tornando
Si
(apre
tavolino
aprire) Buon
Emma
a
picchiare
con
voce
sima)
amorosis-
puoi
Giordano
sul
vesto.
alcune
il
calamaio, sparpaglia qua
cartelle manoscritte, poi va
giorno,
Bada!
là
ad
caral
(buttandoglile
Giordano.
e
braccia
Ho
la
collo)Finalmente!
barba
bagnata. (Si
al
218
—
—
asciuga forte la faccia soffocando e poi
fretta a pettinarsi),
La
Emm:a.
cravatta
io.
Vedrai
in
come
brava!
sono
Giordano
il
la fo
te
comincia
collo
(molto dubitativo)
Vedremo.
tenendosi
le due
Emma,
verso
(Spinge
mani
sul
fianchi).
Emma,
sempre
di
sempre
alla
Cosìl
—
fargli il nodo,
nel
più,
lui si sforza
mentre
fatto.
specchio deW armadio)
Giordano.
Emma
sul
siamo
sottovoce) non
grande
famosa?
sono
colla bella testolina ridente
ammirandosi
e
al
Grazie.
Famosissima.
petto
dinanzi
{Lo conduce
Guarda; non
(abbandonandosi
suo
rimaner
per
distanza.
stessa
Ecco
di avvicinarsi
cerca
nello
belli
molto
specchio)E... (più
e
molto
carini....
così ?
Giordano
(allontanandoH
mettersi
per
il
gilet)
Bellissimi.
(fa
Emma
camera
si
:
un
sospiro un
ferma
dinanzi
scritto!
hai
Quanto
Giordano
alle
ritira la
Guai
io
se
gira per
la
I
tesoro
cartella).
una
si tocca!
spaventata.
mano
non
:
cartelle)Oh,
prendere
per
(vivamente) Non
Emma
—
(Fa
comico
po'
trovo
tutto
al
suo
posto. Non
ci... raccapezzo
mi
più!
continuala girare
Emma
mani
incrociate
mezza
voce
più
e
dietro
curiosando
niente:
in
:
—
—
—
Hai
finito!
Che
cosa?
La
conferenza.
la
da
per
la stanza
vita,
con
cantarellando
tutto, senza
ancora
fine,guardando
lo
a
car
toc-
per
le
telle
car-
219
—
Giordano
in
due
tre
o
{offeso)Finito
! La
orette?
se
lettera
la
—
Come
ai trattasse
il ]N atale
per
papà?I
E"oiA
(rimane
conferenza
alla
?
Oosì^
di
vere
scri-
mammina
al
o
caro
perclièvede
scrivania
fare.
io devo
J Ma
Devo
Ya
GioiiDA]N^o.
bergo,
bella
dalla
tante
Ci
di
mio
si
da
anello.
alPal-
qui,
colazione.
Devo
conto.
fuori
va
insieme
pititardi.
dal
Passeremo
?
Faremo
Colosseo,
Metella.
po^
un
la
insieme
Cecilia
(facendo
Emima
il mìo
per
alla
spese
ritroveremo
per
scarrozzata.
tomba
il
Ho
Usciremo
Giordano.
una
uscirei
pure.
anch'io, ma
per
(vivamente) Kon
E^niA
a
mezzogiorno,
a
uscire
ritorna
Marchesini
dal
passare
sedersi
che
marito
sito
arrabbiandosi,
mortificata:poi
il
musetto, comincia
varsi
le-
a
cappellino).
Giordano
(alzandosi
mio
Perchè,
Dio?
e
sospirando
Kon
in aria
di vittima)
ricominciamo
coi
pricci
ca-
I
Sola?
Emma.
io
perda
botteghe
uscir
Kon
Sicuro!
Giordano.
che
Devo
di
il
mio
sola?
avrai
già
deatro
tempo...
(timida, supplichevole) Sola?
Roma?
Non
sola... a girare per
uscita
sola, nemmeno
Credo
—
adesso
devi
sei
e
pretesa
fuori
le
Romal
E^oiA
vada
la
bene:
una
a
eri
donna
Yuoi
che
mai
sono
Milano.
ancora
una
maritata,
Ma
ragazza.
e
altro
ci vuol
;
abituarti.
Emma
(avvicinandosia suo
arrossendo) E se mi perdo?
mai
pili...
più?
Giordano
Se
marito,
poi non
(con qìiellagravità
che
ridendo
mi
ed
troverai
esige la
circa-
220
—
—
•stanza) Devi
abituarti,quando
Bravo
sei buono
vai
fuori,sola, a
«aminiuare
diritta e svelta per la tua strada, con
tjuel bel contegno serio, composto, che impone il
scenza,
rispetto.Se, per caso, incontri
qualcuno di conobreve
del capo,
marsi.
ferun
e
cenno
via, senza
Regola generale. Una
signora, quando è
deve
fermarsi
la strada.
mai
Hai
sola, non
per
«apito! (Guarda V orologioJ Uscirò aneli' io con te.
Emma
dalV allegrezza
f battendo le mani
J Bravo!
I Come
Giordano.
ni
accompagnerò... {appoggiandosi lui
hracció,sorridendo) anzi, mi accompagnerai
suo
tu,
fino
E'
—
Ti
da
Aragno.
lontano
Non
—
I
ì
molto.
Emma.
Che
peccato 1
E
che
vai
cosa
fare
a
da
Aragnof
Giordano.
Sono
deputato Cogopresenterò poi, stasera, perchè verrà
leto,clic
ti
a
pranzo
con
Emma.
Che
noi.
Giordano
Devi
aspettato dal
Ha
da
chiedermi
favore.
un
favore?
(sfoggiando
la
essendo
ancora
abituarti,
sua
grande superiorità)
molto
giovane,
domandare, mai di più di ciò che ti si
così comico
Emma
modo
(sbuffando in un
carino
che fa sorridere
anche
Giordano) Io
non
abituarmi
tu
—
ti devi
abituare...
AufI
—
a
dice.
e
così
devo
Come
diventi... pedagogico!
Giordano.
delicatezza
dir
tutto
Un
altamente
sente
la
può
gli altri, non
rispetto verso
ramente,
a sua
nemmeno
moglie...(sempre piit tenemata...
VuscioJ All'aquanto piit si avvicina verso
ed
il
all'adorata...
Emma
che
uomo
{fissandosuo
alla
dilettissima.
marito
cogli
occhi
diventati
221
-
sione
Vimprovvisa,
lucenti per
umidi,
—
dolcissima
J Perdono.
Di clief^^
(offrendoleil braccio)Perdono?
così buono, così giusto, così grande.
Giordano
Sei
E^oiA.
arrivare
Perdonami, se non
posso
a
comprenderti subito... sempre.
Giordano
(stringendole la mano
è di
Emma
I Essa
ventanni
di
e
felice;anche
nuovo
cielo
dileguata. Il
è
nube
fino
Fina,
te.
a
i
baciandole
andiamo!
capelli)Cara...
a
commo-.
si
si
fa le
così
rasserena
appoggia
piccola,
questa
mollemente
presto,
al braccio
scale; esce
dall'albergo,
si avvia. per il Corso,
attraversa
e
piazza Colonna
chiaccliierando,cinguettando, saltellando, allegra
marito,
suo
e
l'allodoletta
come
trillando
frulla
che
il sole
sotto
di Eoma.
E'
Emma.
distante, almeno, questo
ancora
gno! Quel tuo... seccatore?
Ci siamo.
No, cara.
Vieni
ancora
un
pochino
Ara-
—
—
Kino
dal
mio
I Nino
Marchesini
lontieri.
si voltano
che
E'
anche
grande reclame.
quell'altro che
Sì!
Sii
soltanto
Accompagnami
accompagnerebbe
tanto...
per
giii.Sii
fino,
I
Mari
Giordano
I
caro
in
straordinariamente
guardarla,
a
Eoma
per
sua
Guarda
lo
moglie
sua
nel
bella!
ammirarla.
caffè
Tutti
Egli
moglie gli
Aragno:
farà
c'ò
aspetta, leggendo il Don
vo-
pisce
cauna
già.
sciotte.
Chi-
{con un sospiro : stringendo la mano
di quelle occhiate
ad Emma
con
e guardandola
una
buone, tenerissime,che la trasportano tutta in paradiso)
Giordano
Non
in
posso
cara,
fretta;passerò
carina
anche
un
miai
momento
Ma
mi
sbrigo»
al Ministero.
222
—
dallo
zio, per
sentire
torno
subito
dopo,
e,
—
po'
un
questa conferenza
di
all'albergo.
Soltanto
(tenendolosempre
per la mano)
fino dal Marchesini....
Prego.
Giordano
(indicandolein fondo alla prima sala
del
caffè un
alto, con un
signore in tuba, magro,
due lunghissimi baffiverdi
vecchio soprabito nero
e
Emma
L'onorevole
Emma.
No,
—
Goco
—
così
mi
Gioia!...
—
Giordano
per
è
colle
tuo
Marchesini,
colazione
piìipresto.
col
tu
faremo
seccatore!
noioso
un
della ninnananna)
: sulVaria
{sottovoce.-fissandolo
Più!...
torno
più all'albergo!...
No, no; non
troverai più!{Andandosene) Ciao per sempre!
Emma
Non
o
spese,
Coco...
Co-go: Cogoleto.
j
Cogo:
Spicciati anche
—
tue
Co-co
uomol
il mio
Ecco
appuntiti,stecchiti)
Cara!
da
entra
Aragno
ed
Emma
prosegue
il Corso.
Emma
di
{ricordandosigli insegnamenti
suo
rito
ma-
fretta lungo il marciapiede
"ion
quel bel contegno che impone il rispetto: fra sé,
di tutto
riepilogando tutto ciò che ha da fare) Prima
camminando
e
da
Marchesini:
l'anello
Poi!
del
da
Poi
se
ne
in
da
babbo
Marchesini
del
—
Janetti
trovo
Poi
da
the
per
Cagiati, per
il viaggio.
noi
due
! Il the
mio
babbo
molto
vedere
Il the
farmi
un
da
che fa tanto
bello
bene
buono.
lino...
ombrel-
un
se
—
piccolo
fare in
stringere
tanto
comperarmi
per
uno
per
no,
servizio
quando è stanco, quando ha il dolor di
studia,perchè lavora troppo. Caro, caro,
! {si accorge
che molti
si voltano e
caro
-anche si ferma per
guardarla) Dio,
da
nostra,
camera
til mio
no.
Nino
capo,
il mio
che
caro,
perchè
Nino,
qualcuno
Dio...
come
224
—
Fufficialetto
braccio
caramella, prende
dal
paltò, mormorando
nell'ingiustosdegno I... »
il biondino
bella
più
dalla
poeta,
—
detesta, li odia. Cammina
in
piilidiritta,ancora
fretta, ancora
mai
anche
senza
voltarsi,senza
pure,
li
Emma
sente
che
i due
le
tengono
il
sotto
«
Ancor
piti
ancora
più
seria ;
dovina,
vederli,indietro.
rendersi
a
{fra se) Che giisto ci trovano
antipatici!...Se passando da Aragno, vedo mio
E allora voglio godermi la loro
marito, lo chiamo.
Emma
!
faccia
"è
non
{Ma quando
più, ed Emma
passa
da
marito
Aragno, suo
ad
arrabbiarsi) IN^o,
torna
!
Sola, a Roma, non
voglio più uscire. Mai
dov'è
questo Cagiati?.. Forse
più I Mai più I Ma
l'ho lasciato indietro ! {Si ferma un
attimo
incerta,
no
no,
negozii innanzi
vecchiotto
rotondo,
guardando
Un
tinto
e
un
i
catenone
d'oro
e
con
a
indietro).
un
gran
barbone
doppio giro che la
subito, di colpo :
d'occhio, le si avvicina
!... Pardon^ madame,..
Madame
il rotondo
si volta, trasalendo, e
Emma
chiotto,
vecil cappello e giando
sfoginchinandosi, levandosi
il grosso
brillante
del
dito
tinua
mignolo, con-
teneva
—
con
accento
un
veneto
barbaro
francese
e
un
marcatissimo
:
! Est-que vous
clierchez quelque
Pardon^ Madame
magasin f... Quelque fournisseur?... Je suis à vos
ordres pour
vous
Vindiquer !
Emma
{turbata: sorpresa) Cagiati...
Quell'altro.Cagiati 1.. Il chincagliereì... Voilàt
(le indica un negozio un po' piii innanzi).
Grazie
! {e voltandogli le spalle si avviai,
E^oia.
in fretta e in furia verso
il negozio indicatole).
—
Quell'altro{correndoledietro)E' facilissimo
con-
225
—
—
metto
fondersi,quando si è forestieri;perchè io scomche la signora non
è di Roma.
da
rispondere, entra
Emma, senza
Oagiati ; il
si ferma
fuori in osservazione, e così,
vecchiotto
in tre !
cogli altri due che arrivano... sono
La
della giovane signora si rivolta ad
fierezza
si sente sdegnata, ma
tale persecuzione ; essa
una
in un
attimo
ritrova tutta la sua
padronanza, la
calma
sua
signorile.
dei commessi
Emma
del negozio,dopo aver
{a uno
il servizio per
faccia il
scelto e preso
il the). Mi
favore
di
chiamarmi
di
condurmi
una
carrozza
via
in
dica
e
Condotti
al
chiere
coc-
alla farmacia
Inglese.
Emma
in
attraversa
il
lampo
un
i
salta nella
carruzzella,mentre
da lontano
un
rimangono con
il tondo
pancione,
quell'altro,
marciapiede e
due
«
stupidi »
di naso,
palmo
le fa
e
profonda
una
scappellata.
di
e
Inglese,ordina
alla farmacia
Giunta
aspettare, scende,
tutta
ancora
di
entra
nella
volo
comincia
ansante
al cocchiere
le
bottega
zioni
ordina-
sue
dodici
boccettine
sapone,
sei
estratto, sei bottigliedi acqua per toilette,
sei scatole
:
di
fretta
cipria
ci
à la peau
nota
pacco,
Emma,
Emma
far
HOVETTA.
anche
—
ciò
tutto
gira
commesso
delle
che
sempre
un
il
per
ordinazioni
può
colla
avere
po'
negozio
colla
il
preparare
lancia
orgasmo,
per
in
sospettose fuori dai cristalli della bottega.
(dopo
aver
battuto
nervosamente, irritata
Può
!
ancora
tole
sca-
d^Espagne.
lunga
occhiate
e
ancora
prende gusto
il
Mentre
e
di
di
presto, non
L'Idolo.
dalla
piedino per terra
flemma del farmacista)
col
è vero?
15
226
—
Il
(con comodo)
commesso
Pindirizzo, le manderò
EiviMA.
Sì, sì ; va
come
vendicarsi
per
la
di
30
numero
di
dalla
in
nuovo
nò
di
giti,
per
ci
non
; è
fermo
Non
mio
via
ha
anche
Mari
girato nò
in
Condotti,
il
un
che
«
salta
la
testa,
attimo, di su
quegli altri »
tutti
un'oppressione
rabbia
sempre
due
stupidi
Sfacciati
e
passare
al
I Che
veder
sono
dispetto !
comparire
sfacciati
I Eccoli
cocchiere) Ti
il Corso
cocchiere
piìi nervoso.
quei
quell'otre rigonfio,dipinto e
e
sconvenienti
per
non
guardano, tutti si
il suo
piedino non può
sotto
il piccolo sedile,
;
di
! Come
{Forte :
Ma
la
rabbia
timore
Dio
Dio,
I Che
»
Milano.
I
; si
Che
tre I
(Poi,
marito.
signora
«
visto
già
carrozza
Ha
Il
la
agita, batte
più irritato,ancora
ancora
e
insieme
chiaro) a
ha
ma
Corso
in
voltano
—
ben
mandi
farmacia,
tutta
dal
Anche
«
E
31.
(al cocchierej Albergo
IDassare
—
Milano.
albergo
:
sono.
Emma
star
lasciare
per
carrozza.
gli occhi,
e
e
o
{più forte,
Uscita
vuol
all'albergo.
tutto
bene
mi
Se
rinfacciare ai suoi persecutori
sfacciataggine,invece del suo, lascia
lano,
Giordano) Giordano
Mari, hotel Mi-
loro
V indirizzo
conto
—
qui
I Eccoli
ho
detto
dorato.
in-
!
Eoma
a
I... Tutti
di
non
I
{senza voltarsi) Lo
attraversiamo
soltanto.
Emilia.
—
Fa
presto ! Albergo
Sissignora,
Ma, intanto,
i
fissandola
—
Pulcherrima
dubiti.
non
due
«
Milano
Ho
stupidi
!
cajnto !
»
si fermano
ridendo,
sor-
:
Deal
—
esclama
l'ufficiale.
E,
227
-
—
discosto,Potre dipinto che fa una nuova
E tutti glialtri
e ancora
più profonda scappellata.
che continuano
a
voltarsi,a fermarsi,lanciandole
occhiate lunghe, cupide, villane ì Emma
addosso
il capo.
Certe volte le pare
abbassando
arrossisce,
di sentirsi frugare, di sentirsi svestire da quelle
poco
nn
odiose.
occhiate
Auf!
—
bilel
Che
bile!
Che
rabbia
Che
I Che
dispettoI
un'impressione di avvilimento,è un senso di
disgusto che rivolta le sue fibre piliintime,tutto
di vivo,
di sensibile,
ciò che c'è in lei di delicato,
E'
Emma
di vibrante.
pudore
nel
e
soffre
ne
suo
cuore
;
ne
soffre nel
ne
:
la
soffre
donna
suo
e
ne
soffre l'innamorata.
Non
—
romani
che
io
ad
del mio
sono
donna
una
onesta
? Sì I Sì I
Giordano, tutta
soltanto
vedono
capiscono,non
marito
un
marito
Mio
non
sanno,
sua.
Sua,
sì, lo voglio! Sempre ! Come
che
soltanto
lo
guardarmi
amo
!
Quanto
più ! Sempre di più !
in
E in quel momento, in quell'orgasmo,
alla collera,pensa
al dispetto,in mezzo
a
a
Lo
«
con
senso
un
»,
come
ad
lo
l'entusiasmo
di timore
dell'animo
stranissimo.
mezzo
dano,
Gior-
liberazione.
una
appassionatamente, con
ama
tutto
con
e
marito
suo
lo
ama,
! Lui
di
! Ancora
amo
partengo
ap-
sua,
Sfacciati I Antipatici!
diritto di
ha
e
questi
tutto
e
Potrà
dore
l'ar-
insieme
ancora
lui, sola con lui,senza
più vedere
bramosi?
quelle facce,quegli occhi intenti,
fìssi,
Emma
Fa presto.
{alcocchiere)
trovarsi
Sissi gnora.
—
Che
I
con
nelle
fretta
sue
di rivederlo
braccia!... E
! di correre, di buttarsi
che bisogno di dirglitutto I
228
—
Finché
i
dirgli
sentirsi
di
desiderata
dai
interamente
E
suoi
bacio
un
bocca
?
adorata,
Emma
Mio
lettera
la
il
per
di
è
ad
bisogno
di
:
vedersi
al
ancora
da
quella
portiere
bergo
dell'al-
ritornato?
Ci
ancora.
deve
essere
commendatore.
al
appesa,
( Va
dei
quadro
una
a
derla,
pren-
forestieri,
Emma).
viene
Appena
al
Ha
»
!
dolce
così
e
amore
bacio
un
carrozza
signor
già
consegna
Emma.
restaurant;
mio
marito,
di
sopra.
ch'erano
sul
sono
mi
non
E
chi
cer-
la
pagate
I
carrozza
Alcuni
viaggiatori,
Pomnibus,
per
bella
]S"on
dov'era
e
così
sogno
bi-
prima...
come
di
Ha
sentirsi
per
chiate,
oc-
suo
buoni,
sua,
bisogno
marito
portiere.
cari,
Che
(smontata
J
Il
occhi
solamente
sua,
al
«
occhi
le
uomini.
purificata.
suoi
avrà
sangue,
tutto
come
dai
nel
quegli
dir
di
tutto,
guardata
di
marito
suo
e
facce
sollevata,
essere
a
nervi
le
sorrisi,
di
tutto
nei
addosso,
sempre
per
detto
ha
non
—
vedere
comincia
guardando
salir
in
delle
che
fugga
su
sue
le
:
scale
allora
vesti
spaurito,
Patrio
sotto
piìi d'appresso
a
fru-fru
rientrano
la
bella
vede
e
fa
di
portone
delPalbergo
milanese.
che
volo
sembra
sbattendo
tando
aspet-
si
i
quasi
le
Emma
avvicinano
gradini
un
ali.
e
col
letto
uccel-
V.
ALL^
al
aspettare
sul
buttata
Emma
trova
tocco,
si è fatto
die
Mari,
Giordano
ALBERGO.
quasi
fin
in
tutta
canapè,
lacrime.
Giordano
è
spaventarsi) Che
molto
(senza
cesso
suc-
?
e
sei venuto
non
Xon
—
I Così
giudizio
Emma
è in
alzata
di
clie avrai
collera
Io
risponde
;
Cogoleto
:
far
e
il
di
ha
a
petto, colV
Emma.
—
Come
da
invitato
sua
consiglio)Tu,
vedi
Doney
ha
:
moglie,
autorevole
aspettarmi^ quando
non
una
con
appena
i^otuto esimermi.
colazione
mi
{involgendosi
sporgendo
ho
non
forza,
per
d/ordine
abbastanza
avuto
spalle.
Giordano.
revole
!
colazione.
far
per
tanto,
Eccomi.
tardi
Spero, almeno,
—
tanto
più.
venuto?
sono
Adesso
—
piti.Ti aspettavo
sei venuto
ì^on
—
maestà
devi
cara,
che
la
Ho
vuto,
do-
colPonomolto
stito,
insi-
testa
alta,
deWuomo
abituarti
si fa troppo
a
tardi.
Imi^ossibile.
impossibile? Questa
è
una
parola,
per
230
—
esempio,
a
che
io
Emma
c^ò mai
non
(colla
bisogna
:
libero ! Ho
sentire.
stato
posso
Emma
io...
sono
i miei
il santo
di
dovertelo
ricco.
sono
trasporto,
per
giustificarsi)
Impossibile ! Ho
stare senza
impossibile perchè io non
posso
INon voglio piliuscire senza
di te I
Giordano
(osservandola)Ma, infine, che
(balbettando)Dio
sei tornato
tanto
tanto
tardi
e
mio
:
ad
un
I Dio
mio
sei tornato
cattivo, proprio oggi
esitante
a
rosamente
gene-
per
Emma
pegni,
im-
giorno
potresti anche
l'amarezza
(con effusione, con
capire,
Kon
lavoro,
tutto
essere
risparmiarmi
non
simo.
Impossibilis-
riflettere.
a
studii,il mio
disposizione, perchè
licordare, io
me,
sibile.
d'impos-
nulla
!
Per
leggermente alterata) Ti
voce
abituarsi
i miei
non
tua
mai
(ostinandosi) Impossibile
Giordano
prego
voglio
non
questo mondo,
—
farsi
detto
di te !
hai?
! Perchè
tanto
cattivo,
(Lo guarda, lo fissa
?
tratto, gli si
butta
al
gendolo
collo strin-
quasi disperatamente,sussultando,tremando,
scoppiando in lacrime).
Giordano
(con quella dolcezza forzata, stentata,
elle nasconde
che
cos'è
bacio
la stizza
successo
sui
di
Ma
incipiente)
nuovo?
capelli,
poi fa
insomma,
(La guarda:
cara,
le
dà
allontanarla),
Emma.
No ! ì^o I Qui ! Lasciami
qui, sempre
qui.
Fra
quelle braccia, alla tenera
effusione,al
dolce calore, colla testina
appoggiata al petto di
tutti i battiti
del
Giordano, ascoltandone
cuore,
un
Emma
si sente
riavere, si
per
calma
a
poco
8i consola.
Giordano
(alzandole il capo) Dunque!
a
poco,
232
—
giù
fra sé) Ci vuol altro
allegra bisognerebbe
la stanza
per
lì ! Per
—
tenerla
continuare
giorno a fare all'amore I
Giordano
Mari, invece, ha mangiato
il
tutto
bevuto
forse
è tornato
invitato,
stato
ha
del
direttore
detto
subito
dalle
ne
Kon
Popolo
lusinghe, né,
ha
bisogni,
mulo,
nel
in
sempre
buona
vecchio
un
ricco
un
a
alle
gentile di
perchè
anche
Voi
matrimonio
testardo
morde
stato
lo
dite
voi
scritto
Mari
deve
Schiavino
Il passo
c'è altro
non
è stato
la
da
fare
ò
in
servato
concerca
quasi
:
bisogna
stretto
co-
di
lettera
alla
sera
Direzione
è grave,
è
presentazione
stessa, in
? Per
tentare
il
colla verità.
L'onorevole
convenuto.
recarsi,la
di
nervoso.
volta,
Schiavino
allo
stesso
colpo di sorprenderlo, di commuoverlo,
ha
il male.
duto
signorina Dionisy; avete cepreghiere dei parenti per un sentimento
pietà,di compassione ? Ebbene, tutto ciò,
non
così
fa
qualche
siete
; è
no
la
sposare
I)arte mia,
E
un
Cattivo
siete andato
? Voi
nacce.
mi-
perciò
e
fanciullo,si
non
rare,
spe-
come
quando
è rimasto
lazione.
co-
dalle
desiderii
fanciullo,che
ingenuo.
un
di
fede
è
ma
a
poter
ha
è cattivo.
non
perchè
appunto
ma,
fondo
da
meno,
; è
ed
Cogoleto glielo
tanto
non
d'incorruttibilità
ma
il
c'è niente
non
—
il colonnello
—
lore
ca-
moglie,
sua
ha
Kon
umore.
a
lui stesso
fa pomi^a
E'
col
detto
ha
come
male,
Cogoleto, nel
della commozione,
solito
invitare
finito per
Col
del
più
discorso, nelPenfasi
all'albergo di pessimo
del
ha
quella
con
:
Cogoleto
e
cerca
Giordano
di Pietro
del
Popolo.
rischioso. Il pensiero
quel colloquio,
lo
agita,
di
lo
l'incontr
quelrende
233
—
C'è
il
anche
continua,
E
pericolo di
continua
giti per la stanza
alla sfuggita : Emma
fronte appoggiata
:
e
lo
Anche
—
soltanto
jDreso
la
volte
al
di
torna
guardare
a
alla
I
su
sempre
moglie
sua
colla
finestra
ai vetri.
Giordano
—
Sua
è arrabbiato
Schiavino,
zio. E'
suo
per
poter
senza
ricevuto.
non
dello
rospo
Ministero
essere
mani
alle
passeggiare
a
anche
mosca
venire
è sempre
zio I
quel
per
—
mai
ha
stato
due
Ponore
aver
fatto dire
gli ha
Eccellenza
ma
bergo
all'ale
all'albergo,
il segretario, perchè
il portiere era
uscito
il siMente
gnor
un
momento,
gli ha risposto:
per
commendatore
I... Nessuna
lettera; e così,
è lo scopo
del
della conferenza, che
suo
viaggio
di prima. Né quando si farà,
a
Eoma, ne sa meno
la Eegina, né se potrà
interverrà
né dove, né se
il tempo
di prepararsi ; niente.
aver
Giordano
Mari
: forte,
{fermandosi su due j^i^di
Ma...
e
rivolgendosiad Emma)
dunque? Yuoi fare
di
mandato
aver
lettera
una
—
colazione
sì
Emma
Non
ho
lo
sona
Emma
ho
no?
(senza voltarsi, colla
voce
po' roca)
un
fame.
Giordano
e
o
{si avvicina
a
un
tratto
lungo, con forza).
{sempre dalla finestra) Ho
al
campanello
a
detto
che
non
fame.
Giordano.
Se
Giordano.
So
hai
a non
fame, fai benissimo
mangiare. Pranzeremo
piìi presto, quando vuoi.
Avrai
al solito, appena
mangiato, come
alzata,
caffè e latte,burro, miele, biscotti !
Emma
{colmuso) Ho mangiato moltissimo.
Qui
ti alzi
non
anch'io
troppo tardi
e
che
non
non
siamo
puoi
aver
fame
!
all' Argenterà.
234
—
E]yiMA.
Si
Avanti.
il cameriere
Entra
della
cortinaggi
Giordano
E'
fra
così?
Questo
tiere
por-
E
che
detto
Ha
adesso.
lei, questa
mattina,
è arrivata
e
l'ha
che
alla
signora.
il cameriere
(chiamando forte, mentre
!
dì piedi e cìiiude Vuscio) Emma
Giordano
in
nascosta
c'è?
tornato
consegnata
esce
si tiene
finestra.
non
o
lettera,per
una
Emma
:
(al cameriere)
? C'è
—
liai sonato'?
all'uscio.
bussare
sente
Giordano.
i
perchè
Allora
—
punta
(accigliata,col viso pallido, stravolto,si
della
nel vano
avvicinarsi,rimanendo
presenta senza
finestra).
Emma
Dov'è
Giordano.
Emma.
sul
Devo
tavolino
o
Giordano
sai dove
questa lettera?
averla
scrivania.
sulla
(fuori
metti
lì,in qualche posto,
messa
di
sé)
sai nemmeno?
Non
le lettere che
mi
devi
ì^'on
consegnare?
mente,
(Cercando dappertutto,frugando persino, sgarbatache
della giacchettinadi Emma
nelle tasche
trova
tua
sopra
regola, per
le mie
lettere
lettere
non
non
Ah
ti
seggiola). E
una
norma,
si
lasciano
capisco I
1 Eccola
I
Tu
(Trova
dal
toccare
diventi
la
I
volta,
bene
cacciatelo
tua
si devono
un'altra
portiere I
viva
Ma,
tutti
i
lettera sulla
in
per
testa,
Le
mie
Dio,
giorni
io
piti...
sotto
toeletta^
cappellinodi Emma).
E3IMA
(con impeto, avanzandosi) Più... che
Divento
tutti i giorni che cosa?
Giordano
(butta il cappellino sul canapè
il
e
legge la lettera),
EM3IA
(afferrandogliun
braccio
:
cosa?
:
apre
snotendolo)Vìù
235
—
—
tutti
Eispondi. Hai detto che divento
i giorni iMùf... Devi
dirlo!
devi dirlo^
Oh, ma
cosa?
che
rispondi: piti...
Giordano
a
{mentre legge,la sua faccia cambia
vista d^ occhio : diventa
raggiante : con un grido di
che
cosa?
gioia) La
Regina
I
Eegina
I
L^avrò
scritto
lo
zio I Senti
Ha
mia
alla
I
! Interverrà
accettato
conferenza.
braccio,stringendoselae tirandosela
leggerlela lettera).
per
E^rviA
{sciogliendosivivamente)
i
dirlo ! Devi
rispondere I Tatti
più?... più?...
Giordano
{distrattamente
^
Più
cara
; tutti i giorni più
mia
I
ancora
«
alla nostra
«
Sua
Emma
la
Maestà,
I
sul
un
petto^
!
no
Devi
diventa
giorni
calmarla)
Senti, carina
per
cara.
lettera che
la
graziosa
nostra
No
e
non
a
aveva
notizia
bella
i^rima ed
la
per
con
vicina
tanto
{EiGominciando da capo la
finito di leggere) « Darai
lo ha
Me
Emma
{Circondando
la
mio
nome
j
Re-
benamata
«
di
alla
assistere
onore
gina, ci farà Paltissimo
il giorno e
Fisseremo
tua
prossima conferenza.
di
accordo
Pora
comune
più opportuna
; ma,
intanto, regolati che bisognerà far presto, il più
prepararti, potremo
presto possibile. Se devi
«
fissarla
«
tardi
«
Napoli ai primissimi
vi si fermerà, almeno
«
«
«
«
«
«
certamente,
Dirai
«
tina
«
ma
sabato
per
che
alla
mia
domenica,
per
Sua
perchè
si
«
«
alle
«
leria
per
verrò
condurla
Rusticana, fior ever
più
non
Maestà
parte
per
ventura,
e
crede, parecchio tempo.
formosissima
aver
ma
settimana
della
oggi, purtroppo,
che, per non
giorno perduto,
nove
o
da
e
sono
preclara nipo-
occupatissimo,
tutto
rimpiangere
prenderla questa
a
al
!
Costanzi
:
—
un
sera
Caval-
236
—
E
«
mio
fiorite
dalle
«
te,
a
la solita raccomandazione
caro...
ria
«
«
parola
!
il conte
zio
jìredica,come
solo ti dirò, col frutto della
don
o
Ferrante, ma
mia
esperienza, che per arrivare lontano, e per
andare
salire in alto, bisogna
adagio,
sempre
molto
colla filosofia I »
adagio... anche
Io
«
«
:
pagine
Sperdi ogui
«
—
ti farò
non
Giordano
fcon aria preoccupata)
piti tardi
al
f
Oggi
che
Sabato
giorno
menica
do-
o
è ì
Mercoledì.
Emma.
(facendo il coìito
Giordano
giovedì, venerdì,
Emma.
Anzi
Domando
Emma
sulle
dita)Mercoledì,
quattro giorni!
oggi
io
conferenza
una
preparare
sabato...
tre, perchè
!
Brava
—
la
in
se
conta.
non
si
giorni
tre
può
I
{rasserenandosi
a
a
poco
e
poco
cando
dimenti-
il
proprio risentimento,ansiosa e inquietaper
la fama
di suo
mente,
nome
e
marito) Assoluta-
il buon
ricordati
sei ben
senti,se non
il.tempo
necessario, rispondi
se
;
sicuro, se
ti
di
zio, sai, lo
mi
hai
testa.
«
bisogno
basta.
capito.
si
E
A
più
pensaci bene
restar
come
a
gli
in
che
pare
alto:
lo
Appunto
Come
hai
»
zio
altri indizii
per
è montato
in alto I
salire
Komal
oltre
centro
di
zio... anche
o
;
Salire
mi
scherza.
Roma
manca
inscemito
pare
alla
e
Lo
no.
ti
non
il
Ma
che
portafoglio
!
Tu
ci sei I Tu...
Fabbia
non
I Siamo
Roma
a
detto
sempre
non
sei
ancora
non
e
benissimo,
l'essere la capitale politica,è anche
intellettuale
:
prima
tutti
Milano.
a
o
di
tutta
dopo,
bocca
non
tic,
il
Italia.
Dunque,
vono
deimporta, ma
aperta,
dinanzi
a
te,
237
—
Come
—
Milano,
a
Bologna,
a
da
Sì I Sì. Come
Emma.
Giordano
—
Napoli.
a
I
tutto
per
le
leggermente
accarezza
i
guance,
tirandole
scherza
un
sino,
po^ il nacapelli di Emma,
tanto,
allungandole i ricciolini della fronte,ma, inil suo
sta pensando, combinando
piano e
gli sorride.
Pidea
tempo
mettersi
di dover
invece
fare, così
a
stanco
gliato,
svo-
e
renza
confe-
seconda
della
lavoro
il gran
tutto
po' le convenienze,
Albertoni, forse forse,
un
zio
dello
la volontà
del
ristrettezza
della
scusa
ballo
in
tirando
e
po'
un
Colla
ciclo,potrebbe finire,anclie a Eoma, col
cavarsela
bene, ripetendo la prima. Certamente,
la chiusa
gliare
l'esordio
: tae
bisognerebbe cambiare
di Voltaire
là: sopprimere la frase
e
qua
del
che
Dio.
disinventa
{ergendosi
Giordano
quella sicurezza
Emma, perchè
San
sé che
di
s'illude
Giovedì, venerdì
e sono
lunghi^
vuole,
fa ciò
creato
Dio,
sabato
e
secondo
che
:
di
essere
gli
con
e
occhi
in
ancora
di
via
primissimo colloquio)
corti
tre giorni. Sono
l'uomo,
;
Se
vuole.
abbiamo
lo
loro
maestoso,
e
brillare
fa
quasi
il
durante
Paolo
solenne
cara
abbiamo
fatto
mia, quando
inventato
e
fare
apposta... per
grandi miracoli!
è stretta fra le
Emma
{non ha capito bene, ma
così grande :
braccia : lo vede così alto, le sembra
8ìi€
8i sente piccola piccola, al suo
confronto : si sente
insieme
dei
guarda in estasi, beata: e alzandosi
sulla punta dei piedi e coi ditini bianchi,inanellati,
sollevandogli i baffi,gli bacia quella
scintillanti,
umile.
bocca
suono
Essa
lo
adorata,
che
così
di
voce
la
incanta,
sa
dire
tante
belle
tenero, così armonioso
la
commuove
cose
che
deliziosamente.
con
un
la
pisce,
ra-
Dopa
238
—
momento
un
tenendosi
:
oollo) Poco
giorni più
Giordano.
mi
No
la
torna
Mi
—
tuo
zio
che
inutilmente,
Emma
buono
I E
di
Io
sì j
Tutto
—
lavorare.
o
e
di
Ero
seccato,
fatto
sino
al
due
andare
Ministero;
dovuto
un
far
ed
per
aver
del
la
Cogoleto...senza
la mia gioia bella.
senza
le
lazione
co-
subito
corrono
agli
sei
riconoscenza)Quanto
ragione
sempre
Nino
tu.
I
e
sua
volta
:
nobile
e
generoso) Mi
?
tu?
!
E, per oggi, riposo. Non
voglio più
Voglio dimenticarmi, persino, di quella
maledetta
conferenza.
Emma
colle
giù,
e
hai
{a
perdonato
—
più
i
1
Giordano
hai
su
amore
come
! Caro
parlarmene
te.
aveva
{collelacrime, che
occhi, pieni
Mio
mi
quel fanfarone
buona, cara...
con
tutti
la lettera ?
con
moltissimo
seccato
Emma
Non
no.
arrabbiato
volte
mia
ma
ero
per
poi
divento
è vero?
perdonato ? Per
poco,
ero
che
suo
luna.
hai
Non
—
diro
non
;
al
stretta,appesa
ancora
fa... volevi
noiosa...
—
{alzando
dita
birichino
e
i
con
la manina
fare
certo
tm
giorni
della
minacciosa, e
contando
maliziosetto
settimana)
e
Giovedì...
molto
nerdì...
Ve-
Sabato...
Giordano
nella
stretta
I
(prendendole la
sua
e
baciandola)
Oggi
non
prima,
—
ancora
Ma
e
! Si
va
serrandola
Ma
oggi
fuori
I Si fa
è
una
ledì
merco-
bella
I
Napoli, lino alPora del pranzo
{ridendo) Io, veramente, andrei a pranzo
farei dopo la bella scarrozzata.
hai
fatto
sicuro, povera
piccola ! Non
scaiTozzata,
Emma
conta
mano,
come
colazione!
a
240
—
Giordano
ragione
(esitando).Ieri
la
eri
andato
indicando
col
E
da
solai
sciocchezze
che
dice
rischio
di
spirito e
deve
bisogno
di
Gli
lezioncina
dev'essere
musi,
hai
deve
dimenticato
mai
non
tutte
le...
parola giusta.
ci
non
turbare
e
in
la
non
per
e
a
più
profonda
basta.
da
sua
donna
dere,
sapersi difen-
posto,
opportuna
fatta
E'
capire ?
ma
e
senza
e
gerazioni.
esasaria
neces-
L'ha
incidente
un
tutti
il
correre
ostentazioni,senza
la
devi
cbe...
devi
famiglia. La
la gente
? Gliel'hai
allora
la
appunto
senza
data
E
persuaderti
E
non
tenere
saper
di far
Brava:
devi
Ma
per
tatto
pito,
ca-
sempre
fatto benissimo
ì Hai
inimicizie...
creare
I
sentire
detta
coscienza
tua
aver
I
sciocchezze.
pensare,
voltata
son
Deve
diversa
I Hai
posto
sono
Mi
zio. Ti ha
tuo
poi bisogna
regolarti così.
della
di
E
mi
a
onestà
{arrossendo
fra %
I
ben
sciocchezze
messo
nemmeno
bacio...
un
pallidissimo.
maniera
una
appunto
a
un
sei al mondo
che
Ecco,
NelPaiutarmi
un^occhiata...
data
trovandomi
sempre
dato
E'
{conciliativo)
Giordano
hai
dito
è diventato
perche
Lo
ha
tu
brivido^nervosa)
{con un
colpo : gli ho
In
innanzi.
pranzo...
tu?
Emma
—
anche...
piccolissimoneo
nuca) proprio qui.
Giordano.
—
diventato
dopo
sera...
mantellina, mi
ricciolini della
baciata
dunque
?
eri uscito...
di
! Avresti
ministro, è
tu ? Diventato
Emma
e
1 Oh
{ridendo) Oh
Eichelieu
mettere
—
pita?
ca-
che
due, anzi,
da
tre, perchè c'entro anch'io, la mia parte.
Del resto, credi
:
gli uomini, certe volte,
pure
commettono...
sciocchezze, perchè se ne credona
tutti
e
—
in
obbligo. Se
donna, subito
una
una
per
caso
sentono
241
—
si trovano
il dovere
dichiarazione,di
regola delP etichetta. E
brava
farle
una
soli, con
di spiattellarle
il galante. E'
tu, cara,
devi
tuarti.
abi-
{interrompendolo: congiungendo le palme
atto
^ol
Ti
supplichevole)ì^ol No!
prego,
supplicoI Farò tutto ciò che vorrai, ma
senza
Emma
in
ti
abituarmi
RovBTTA.
1
L'Idolo.
16
VI.
Pietro
La
un
Pufificio del
redazione
del
Popolo
bugigattolo
nei
mezzanini,
nel
cartelle
sulla
il
e
sciabole
calamaio,
lettere
intrecciate,
i ritratti
scherma;
caldo
soffocante
fracasso
delle
di
il
lavoro, perchè
Pietro
:
la
nove
faccia
sola
che
in
Un
sera
Mazzini
Alle
Pora
di
a
roba
:
due
:
da
guanti
Un
Cattaneo.
di
di
; odore
pipa
cui
in
al
direttore
arruffato :
barba
del
rapidissimamente
colla
ormai
zolata
briz-
Popolo.
V articolo
scrivere
—
il
mattino.
lunga
una
comincia
testone
gran
il
vicina.
tipogTafìa
esce
con
del
di
i
le
per
pareti
e
e
della.
:
posto
una
continuo, assordante,
e
dito,perduto
un
il
fumo
{un
messo
paravento,
maschera
giornale
vanità
s^è
:
tavolo
gran
ingombra
carte.
gran
onesta
irregolarmente, ma
senza
è
la
di
Schiavino
bella
tanto
macchine
le dieci
Sono
un
un
appena
fresco,
inchiostro
e
dulie
da
c'ò
e
un
;
con
direttore
giornali sfogliati e tagliati,e
quale
libri,opuscoli,
una
:
alPuscio, riparata
scrivania
gas
di
pieno
mezzo,
accanto
—
Schiavino.
chi
:
JE^
scrive
piata
stor-
mano
dove!
sa
Sicilia),
ragazzo
di
stamperia,
che
fa anche
da
por-
243
—
tiere, sguscia tra Puscio
dinanzi
al
-
il paravento
e
direttore,porgendo
si presenta
e
biglietto
un
di visita.
{alzail
stanchi
stravolti,
Schiavino
occhi
Bitorni
fissail
ragazzo, cogli
dal lavoro) Che
c'è?...
cosa
e
capo
domani.
dì visita)
{sempreporgendo il biglietto
Ha
detto che se adesso,lei,è occupato,asx)etterà,
o ripasseràpititardi.
Schiavino
legge il nome
(prende il biglietto,
e,
istintiva
alle
due
subito,lancia tin'occhiata rapida,
sciabole appese alla parete)Fa passare. ISTo,
aspetta I
U
ragazzo
le cartelle scritte
(Prende
portare
sarà
ne
al
proto
ancora
in
le dà
e
si
Che
tipografia)
per
una
al
regolino:
Poi fa
colonna.
mezza
da
ragazzo
ce
trare
en-
quel signore.
Uscito
in
il ragazzo,
alla
mezzo
Schiavino
Pietro
stanza
:
vuol
si alza
pronto
essere
a
e
va
dersi,
difen-
tarlo
fosse venuto
quell'altro
per insulo
aggredirlo.
Mari
GiOKDANO
{nientesoprabitonedalle falde
niente cilindro : giacca bigia e cappello
svolazzanti,
letterina al direttore).
basso. Inchinandosi,
jìresentauna
mai
caso
Schiavino
breve
(prende
la
salutando
lettera,
del capo ^ ma,
cenno
con
comincia
mentre
a
sempre in sospetto,tien d^ occhio ogni mossa
Giordano.
voltato
il foglio e vista
Dopo aver
firma,
—
con
un
Stefano
Giordano
«
oh !
»
Mari.
I
caso
gerla
legdi
la
maraviglia).
Cogoletol...
Siamo
vecchie
L'ho
riveduto
Venezia, di Padova.
di passaggio, a
per
di
un
e
siamo
Milano.
andati
conoscenze
vera,
questa prima-
Ieri ci siamo
a
di
pranzo
trati
incon-
insieme.
244—
—
Schiavino
Pietro
e
ormai
si avvicina
più
tutta
la lettera.
nessuna
Se
Schiavino
il nostro
«
nostro
«
stima
«
sicurezza, oso
«
presento
«
Egli
«
stesso
«
passo
«
aver
«
col ricordarsi
«
di
«
conseguenza.
«
cuore,
ci riuniranno
il mio
tamente
atten-
con
dopo
questo
diritto, ch'io
amico
alcune
molto
aver
sopra
primo impeto,
di
ma
indotto
che
Anche
«
un
«
giormente
divulgherebbe
Poffesa
«
cognizione
a
cara,
«
cita
«
di
«
del
inutile
perditempo
una
e
persona
;
un
le
Mari
sue
prove.
duello
sarebbe
dannoso, perchè
e
ne
la
per
in
agire
Giordano
Tutti
lavorare
uomo
un
e
cuore,
«
da
io
questo
a
sei
tu
assai brillantemente
avete
Mari.
discusso, e dopo
dovuto
incominciare,
ha
due
ti
e
«
e
questa
con
Giordano
ho
gran
Perchè?...
duello?...
già fatto
tutto
è
spiegazioni, ed
pensato
sf avrebbe
finito dove
la
e
; ed
egregio
darti
divide, il
reciproca
ci
sempre
consigliato, V
V ho
e
gas
I
passato
per
dire
desidera
Un
legge
monarchia, presentemente,
la
a
Deputati
dei
Carissimo
«
lampada
diffidenza
senza
Camera
alla
mag-
darebbe
cui
feli-
Mari
è in dovere
tranquillità Giordano
anche
compiere qualunque sacrificio,
quello
proprio risentimento.
«
Ya
«
Io
e
bene?
ti
«
di
«
convinto
«
non
; so, da
conosco
soldato
e
di
anche
attacchi
mai
tutta
la tua
vita
pubblicista (e di ciò
il mio
egregio amico),
nessuna
persona
con
d'uomo,
ho
so
reso
che
mire
tu
in-
245
—
«
dirette,o
«
torto,
«
lista...
—
partito preso. Avrai ragione, avrai
di giornatu, singolare temperamento
per
ma
«
ciò che
ti esce
politico, scrivi soltanto
Il tuo
dal
cuore.
articolo,però, a ragione o a
è mai
altro che un
impeto
moto, un
torto, non
«
spontaneo
«
fiero, generoso,
«
o
essere
«
E'
«
oggi
«
altro
«
stima
«
tua
tuoi
ti
e
buona
«
col
professano
intera
fedele
e
Una
e
dal
sul
di
stretta
è
dal
mano
del
tuo
si
volta
compagno
d'arme,
si
del
caporale
Cogoleto
'60
succede
dinanzi
trova
lettera,
sempre
il
lui
con
»
la
letta tutta
Gli
trova
o
finirai
me,
^66.
aver
serio, triste.
ogni qual
severamente
conto.
suo
Schiavino, dopo
diventato
della
ricambio
giudicato rnolto
Spero che tu, con
Stefano
Pietro
la loro
amicizia.
colonnello
tuo
per
inalterata
e
nobile
conservano
orgoglio, sul
con
e
diventati
amici,
politici,ti
ricrederti
«
vecchi
avversarli
contano,
e
bella
tua
questa
i tuoi
te, avevo
Io, come
professore Mari.
il
libero,
ingannarsi...
può anche
ciò, per
tutto
per
«
«
animo
tuo
ingannato.
schiettezza, che
«
che
ma
«
«
del
prepotente
e
suo
in
così,
vecchio
qualche
rapporto.
...
Quante
un
per
Stefano
un
sanol...
di
Mahl...
e
fici
lotte,quanti sacriadesso!..
Eppure,
Sarzana, è
un
patriota
L'ambiente
galantuomo,
Dio, un
e, per
parlamentare!...
un
parlamentare I...Lo ha guastato
completamente!... Peccato!
l'ambiente
rammollito
quante
comune,
galantuomo,
E' stato
€
ideale
Cogoleto,
gran
fegato
speranze,
246
—
("dopo queste considerazioni
Schiavino
Giordano
sospiro, si rivolge a
seggiola)Prego...
una
Giordano
da
se
le fosse
di
averle
tornerò
piti comodo.
di
Vuol
Sono
dire, dica
a
lettere
due
io posso
comporre
vuol
più
momenti
So
schivare
una
Lei
accordarle
l'articolo
sua
mi
titoli
in
giornali, mi
di
giornalista e
la fretta
e
di
la furia
un
quarto
colVaria
fretta,
di
vuol
domanda
quarto d'ora
che
ho
di
d'ora.
seccatura, ma
venti
es-
parte... (sorridendo) mi
almeno
Sparlando
(Indicandogli a
anch'io
anch'io
d'altra
occorrere
minuti
inutili.
poco.
e
redazione.
dieci
di
i
pratica
un
piedi)
fgliindica
uscio, sul quale è
visite
stato
essere
Schiavino
su
; ciò che
dalla
parole
le
Ho
ancora
può
vuole.
si fai
complimenti
i
si fat
potrebbe
non
Quando
:
cubitali)
durare
e
questi
un
giornali
aboliti
Berlo
sonalmente.
per-
IMPORTANTISSIMO
possono
di
come
ad
le
vanto
Co-
conoscerla
adesso
allora
e
esportano
Come
di
momento^
colonnello
un'ora?
; anche
appeso
AVVISO
non
del
il
disposizione.
Ma...
cartello
si
domattina,
j)ure.
stampato
non
lettera
ella ha
momento
anche
;
l'onore
ITo, no
Giordano.
gran
indicandogli
basta, per
fissarmi
sua
a
semi)re
Schiavino.
un
la
avuto
aver
questo
Mi
fatto un
sedere.
tardi
più
consegnato
e
in
e
Mari,
vuol
se
Se
Mari.
fare, io
goleto
—
un
minuti
mandato
volta l^avviso
:
il
in
chi
sbrigarsene
tempo
ed
per
tipografia.
stampato)
Soltanto
248
—
—
piacere, o il suo
delP asino I A
lei,perchè è lei,
tornaconto, a darmi
replicare, così alla sfuggita, che se
potrei soltanto
più volte ho « saccheggiato il Taine, » l'ho anche
verificare
potrà facilmente
più volte citato, come
delle mie conferenze.
il volume
quando le manderò
c'è
chi
stato
Potrei
in
quanto
come
mio
anche
cuore,
o
vissuto
aver
a
di
in
se
altro! Ma
come
fosse
mi
avrei
lo
uomo;
ciato
lan-
stato
schiafifeggiato
orecchie.
volta
sua
risparmiare le sue...
si tratta, invece, di
Ma
quest'uomo che ho sempre
gola,
Vi
insultato
Può
stimare,
vorrebbe
Ci
dentro
di tutto
la
voce) Prego!
{continuando più, forte) Se
fronte una
canaglia, avrei fatto
Giordano
—
a
Ma
me.
con
sofo
filo-
I
prego
—
scere
cono-
per
di
ci sia
me
{alzando
Schiavino
avuto
che
osservare,
mi occupo.
ciò, ripeto, non
lei,lei,proprio lei, mi ha
è tale, che
il suo
insulto
e
da un
cretino, prima
e
poi gli avrei tagliato le
La
suo
falso,come
scrittore, bisognerebbe esser
bene
nel
il
trovato
farle
forse
e
ha
coli' amarezza
dico
hanno
faccia!
soltanto
nel
ingannato
—
non
Vi
:
! Dinanzi
c^è
stimato,
e
cesso.
pro-
che
e
devo
colle lacrime
in
ingannato ! Sì I Sì !
a voi
guardatemi
uomo
un
un
supposizioni!
Pietro
Schiavino,
cuore
hanno
avessi
—
abbietto...
un...
può
{la tensione è troppo forte, non
quasi finir la parola e si lascia cader di peso sulla
mantenuto
un
seggiola,con uno scoppio di la^crime)..,
di sua
moglie !
Schiavino
dispetto: gira per
(pesta i piedi con
la stanza
: poi si ferma
: lo guarda : gli si avvicina
mantenuto...
battendoglisulla spalla)
Su
! Su
! Per
Dio
!
249
—
I
E
torna
ha
col
passeggiare borbottando.
visto degli uomini
cadere
da
fracassato
;
a
debolezza
piangere
dispetto, rabbia.
Schiavino
Ma
nervosa
né
né
Vostra
moglie, stasera, era
palchetto col ministro Albertoni
avuto
avanti
fissando
E^
ho
non
;
Giordano
ero
torto.
lo
Ye
ne
Insomma,
tempo
da
ha
!
Ko?
Giordano.
Adesso
innamorato
Che
E'
fa
spalla)
I
In
un
donna...
una
siete innamorato
finitela I Ye
ira,
e non
l'ho detto
perdere.
ancora
stravolto
:
cosa"?
molto.
sì ;
anzi
;
ferto
sof-
poter
gli
:
—
stesso,
non
Costanzi
{alzandosi,col viso
Schiavino) Ebbene, no.
Schiavino.
di
forte sulla
al
passibile
im-
sempre
donne
{battendoglipiù
si capisce benissimo.
piedi
lui
quella
;
uomini,
suoi
ammazzato
baionetta.
alla
veder
ha
ne
ai
vino
Schia-
palla, rimanendo
una
qualcheduno,
corpo,
una
avete
Pietro
a
cranio
corpo
—
volevo
non
Ma
prima
non
assolutamente.
lei.
stata
maestoso
e
{Con straordinaria
gravità, ergendosi
il silenzio,
stendendoglila mano) Yi domando
parola d'onore.
Schiavino
riosità
{colpitodalla meraviglia e dalla cuvista la bèlla
e
attratto, tanto più. dopo aver
donna, dalla
inaspettata confidenza del marito)
sulla
vostra
d'onore.
Parola
Giordano
concitato) Io
{E a sua
(parlando
ero
pazzo
volta
sotto
per
glistringela mano).
rapidamente,
voce,
un'altra
donna.
Avevo
un'altra
di quei legami
Uno
relazione, a Milano.
la ragione e la
colpevoli e fatali,che vi turbano
coscienza, e che, se qualche angelo, appunto, non
vi salva, vi fanno
buona
uscir fuori dàlia
strada,
forse per tutta
la vita. La signorina Dionisy, succede
quasi sempre
così,colle
ragazze,
io la vedevo
250
—
frequentemente
una
volta
non
mi
o
due
presidente del
il nobile
di
Circolo
parlato appena
avevo
dire, non
; posso
accorto
ero
lei
con
ma
;
—
nulla.
le
Fu
badato,
avevo
mio
un
artistico-letterario
amico, il
di Milano,
Barbarani...
Schiavino.
Lo
conosco.
Giordano
{con entusiasmo) Una bravissima, una
simpaticissima persona I Fu
lui, appunto, che si
far notare, da qualche indizio,la
ostinò
volermi
a
simpatia della signorina Dionisy per me : simpatia
alla quale, naturalmente, io non
levo
vopotevo, non
credere.
che
si facevano
buon
veduto,
Pavevo
a
La
amene.
stato
ero
casa,
mi
presentato
subito
e
;
un
—
cascata, innamorata, morta I
ciò?
tutto
a
Nessuno, ed io
poteva credere
ponevano
degli altri ; ma la prudenza, i riguardi m'imdi non
andare
in casa
Dionisy, ed io,
Chi
meno
infatti,più
cercato
vero,
e
uscirà
volte
avevo
dalla
era
—
trovato
non
preso
mia
invitato, sollecitato,ho sempre
Di giorno, ed era
gualche scusa.
momento
un
disponibile, tutto
sul Vescovo
Ambrogio^ che
opera
bel
recava
succede?
che
dilettante
dà
intelligente,
in persona
di
un
invitarmi.
tanto
più
concerto.
che
Il
musica
strata.
illu-
edizione
assai
di
Biblioteca
vi
ì^on
anche
Vado
;
della
padre
concerto,
gran
alla
ad
al
splendida
una
Ma,
occupato... diversamente.
ero
sera,
giorno,
un
stesso
in
prestissimo
La
e
; io le
di
mettevano
conferenza
mia
una
accompagnata
fulmine
colpo di
un
sentito
mi
storielle
altrettante
ad
riferì i discorsi
mi
che
giro, e
stata
era
aveva
e
in
come
umore
ragazza
il Barbarani
Poi
posso
appassionato
e
trovo
lui
viene
Brera
dunque
quelValtra
mi
rina,
signo-
carmi,
cer-
a
care,
man-
persona
colla
si
signo-
251
—
rina
subito
Dionisy, scambio
devo
accorgermi
Che
nella
questo
io
lei
con
ba
alla
francamente,
ricco
sono
parola
lettera
una
molto
non
qualche
il Barbarani
clie
Scrivo
quale,
che
:
fo?
cosa
—
che
e
le
età
per
e
gione.
ragazza,
ra-
dico
potrei
sarei ridicolo
padre. Dunque,
quasi suo
colpevole lusingandola e lusingandomi d'amore.
essere
Benissimo
Schiavino.
E
Giordano.
I
in
che
e
ogni
caso
queste
—
sono
sarebbe
mai
mia
stata
non
precise parole
nanzi
moglie, fino a quando io potessi comparir vile dile
—
a
stesso, seduttore
me
faccia
in
interessato
Schiavino.
alla
i suoi
verso
società.
!
I Bravo
Benissimo
parenti^
Giordano
{continuando^ sempre
più infervorandosi^
della verità e della
riscaldandosi,colVaccento
che cosa
passione) E lei allora, la signorina Emma
mi
in
risponde? « Sono
giorni terribili,sempre
in
collera
«
urto,
«
tentissima
«
sempre
Ohe
di
tua
con
soffrire
Schiavino
fatto
(si
per
i miei
te,
Panima,
tutta
avreste
cosa
tutti
con
voi
nel
la
accarezza
mio
{accarezzandosisempre
Giordano.
Bravo
mi
Lascio
partito ? Sareste
di
la
e
e
lettere.
vado
e
sarò
cuore.
»
a
non
sponde).
ri-
fuggito ?
babilmente.
barba) Pro-
quello, appunto,
Milano
con-
caso?
harha
Schiavino
anch'io.
il
tutto
con
Sareste
I E'
sono
tua
sono,
Giordano.
fatto
ma
j
che
Padova.
ho
La
spondo
Io, prima, non ri; poi, costretto,rispondo tanto freddamente,
che la poveretta
star
ne
a
soffre, comincia
poco
bene.
Intanto
di cui vi ho già
queiraltra persona,
parlato, si mostra
indegna di ogni affetto serio^
ragazza
tempesta
252
—
—
profondo, e questo disinganno, questa delusione,
è naturale, spinge il mio
cuore
sanguinante verso
fanciulla.
la dolce, la cara
Essa
in quel momento
delPanima.
è il conforto, la vita nuova
Pure, anche
lo
•questo sentimento
continuo
e
me
assai
e
"lella
a
Schiavino.
Giordano.
scrive
la
di ritornar
a
altro che
fanciulla
molto
sta
Milano.
a
mostrarvi
in
sempre
assai
mente
rara-
mi
Borghetti
male
{Si
di lettere dalla
tiene
un
I Carlo
di
dentro
giorno, uno
chitetto
cugino, l'ar-
un
Dionisy,
Borghetti...
L'archeologo 1
subito
lo
soflbco
dei
stessa
portafoglio pieno
e
lo
finché
Precisamente
che
fiacca,
Voglio
scrivere
non
freddamente,
famiglia
Carlo
chiudo,
mi
e
leva
un
prega
grosso
interna
tasca
della
finché parla).
mano
questa lettera...
Schiavino.
Ko,
Giordano.
Come
; vi credo
no
I
fatto
avreste
anche
voi, corro
Milano...
Schiavino.
S'intende.
Giordano.
Ma
Oh,
fosse
se
ricca,ed
al mio
resisto
stata
io ho
; resisto
ancora
povera,
I Ma
quella ragazza
sacrificato
sempre
sempre.
tutto
al mio
onore,
voglio !
intanto, sempre
male, sempre
povera
ragazza,
I 1 genitori,prima, naturalmente, contrari
ed accaniti
di me,
contro
dopo si mostrano
orgoglio.
—
No
finire col
I No
I Non
—
era
Ma
la
gio
pegissimi
devoli,
arren-
supplicare.Io fo
dal
loro dichiarare
Barbarani
dal Borghetti, li
e
tutti e due, di esser
conoscete
pronto a partire,
a
scomparire per sempre
dall'Italia,dall'Europa;
coU'amore
colla
e
e
disperato anch'io, anch'io
per
morte
per
nel
cuore,
imbarcarmi
!
pregare,
col
parto, fuggo, vado
(Cercando
a
colle dita tremanti
Genova
un^al-
253
—
lettera
—
nel
clie cosa
mi
portafoglio) Sentite
scrive,appunto a Genova, il dottore della famiglia..
volta
Schiavino
{a sua
stanco^ vinto, nervoso).
tra
IS'o ;
I Facciamo
no
ma
basta.
L'avete
presto
sposata
GiOKDANO.
cbe
moglie,
scrive
lo
io
anche
avete
;
di
credo
perchè
:
dunque,,
bene.
Basta».
blicament
pub-
avete
se
il mantenuto
sono
Per
«
di
Il dottore
pensato.
queste precise parole :
malinteso
vi
fatto
avete
basta
'No; non
stampato
mia
e
:
mi
falso, un
un
il
avete
proprio, non
diritto di porre
licità
a
repentaglio la pace, la fegran
di una
rispettabilissimafamiglia, che merita
tutti
vita
cui
non
a
i
principio
riguardi, e
di
stessa
è
salute
rispondo
Genova, mi
pure
dichiaro
a
la
anche
compromettere
molto
subito
scossa
vacillante.
e
viene
; il dottore
a
»
Io
—
prendermi
lano,
porta per forza a Milano, e a Midella ragazza,,
protestandomi innamorato
lei stessa, che, mentre
io mi tenevo
pegnato
im-
per
tutta
perfettamente
io sarei
forse
giovane, buona, affettuosa,la
una
già
amor
la
vita, lasciavo
libera ; dichiaro
ai suoi
lei,ancora,
parenti che
felice
quel giorno soltanto, in cui
la signorina Emma,
avessi potuto sposare
che
ma
arrivare
rarmi,
a
quel giorno volevo
prima assicuper
editore e colPottenero
un
obbligandomi con
una
stato
cattedra,
settemila
lire.
una
rendita
certa
di almeno
sei
o
contare
altri
rendita, senza
lavori straordinarii,avrebbe
pendenza
garantito la mia indila mia
del
e
dignità, colla sicurezza
quotidiano. E così ho fatto {Aprendo ancora
pane
il portafoglio)Volete
?
i documenti
vedere
Schiavino
Questa
{chiamando il ragazzo perchè gliporti
le bozze dell'articolo)
No ! No !
Giordano
(mettendosiil portafoglioin saccoccia),.
254
—
Prevedevo
—
quindi disprezzavo anticipatameute
le calunnie, le infamie
degli invidiosi, dei tristi;
mi
volevo
ma
essere
giudicato onesto
premeva,
dagli onesti. {Incrociando le braccia sul petto e fissandolo
e
E, adesso, rispondetemi
di
:
che
pensate
cosa
me?
Schiavino
{stendendogli la
anch'egli,
del
oramai, dopo il calore e Vintimità
colloquio,
rate
continuando
famigliarmente a dargli del voi).Lavodi lena, e amate
vostra
moglie! {Prende le
bozze dalle mani
del ragazzo
di stamperia che entra
al tavolino
in quel punto, si mette
a correggerle).
e comincia
Il ragazzo.
Aspetto?...
Si. {A Giordano
Schiavino.
le
di
bozze) Del
resto...
vostro...
questo
sorella
una
maritata
c'è tanto
Ma
vacanze.
romanzi
e
che
si
non
vado
poco
di
a
il
Dunque,
momento)
come
; ma,
sopra
uomo,
posso
ho
le mie
passare
vero...
anche
nei
ancora
un
!
letterato,lo
il conferenziere
cosa
dove
{avvicinandosi: aspettando
Giordano
storico...
dendo)
{sorri-
dono
tutto, ve lo abbancontare, ormai, sulla
stima?
vostra
(seccato d'essersi
Schiavino
dalla
dove
stampano
qualche
Varese,
a
romanzo,
correggendo
sempre
:
sentito
avevo
e
mano,
commozione
e
volendo
lasciato
far capire
sorprendere
al
Mari
clic
andarsene, continua a correggere le bozze,
senza
più rispondergli,né guardarlo).
sola
Giordano
{abbottonandosi la giacca) Una
dovete
farmi:
quando saprò che sarete
promessa
Varese
verrò
e
a
a
prendervi colla carrozza
per
è
ora
di
condurvi
a
a
mia
casa
mia
moglie,
all'Argenterà, per
non
dovrete
dirmi
di
tarvi
presenno.
256
—
Carolina.
—
due.
Sìssignora;
guardando la.
{senza prenderle in mano:
della
beve a sorsi il caffè)Una
soprascritta,mentre
Ahi
Paltra...
e
mamma
sorrisetto)Ahi
(con un
ì^ientel
babbo?
Quella cara
Fanny.!... E il mio
ficcandosi di nuovo, in fretta^sotto
(Alla Carolina:
Emma
le
coperte) Brr!
(Chiude
in novembre!
della
riceve
se
e
sul
sempre
in
piano,
va
ne
(continuando
Eminia
tavolino,
dolce
leggerle)Oh,
(senteun
di
piedi, com'è
le lettere che
guardare
a
risolversi
senza
al
30)
numero
(dalValtra
sono
prenderle
a
e
suol
beato!...
sei
svegliato?
Ti
colla
camera:
nuta).
ve-
voce
grossa,,
dormo.
rauca) No,
E'
Emma.
punta
l^apoli!...Oh,
movimento
Giordano
tardi.
le
Sono
nove!...
Io
ho
già
il caffè.
preso
Ed
Giordano.
Stetti
Non
due
Per
dormito
sempre:
si fa
non
Hai
Emma.
Ho
mai
ti ho
Giordano.
ho
scritto
Hai
ragioni: la prima, perchè
vere
la seconda, perchè a scri-
finito?
No.
—
Vieni
—
No.
»
di
momento
—
molto.
rumore.
finito?
in
sonno.
ancora
sentito.
(arrabbiato) Finiscila
Giordano
Sei
io, invece,
tardissimo.
alzato
Emma.
—
freddo!
I Fa
la toeletta,
accomoda
finestra:prepara,
tina
gli ordini per V abbigliamento di quella mat-
i vetri
Un
chiudi
(ridendo) Siamo
Carolina
hai
Chiudi,
collera?
qui.
Non
sai dir
silenzio 5
tu col tuo
«
altro!
poi Emma,
di
nuovo:
nito?
Fi-
257
—
Allora
—
Non
—
può.
al lavoro.
alzarmi
Devo
che
Pensa
in fretta
oggi
termi
rimet-
e
è
giovedì.
Auf
{arrahhiandosie rivoltandosi nel letto)
Emma
stufa!
Sono
io.
vengo
si
—
Stufa
di
questa Eomal
Ieri
^
sera, Ri-
pasto, e stamattina.... è giovedì !
Giordano
lera)
col{prorompendo : sinceramente^senza
1 Ti
giudizioI Mi raccomando
Emma, Emma,
mi
vuoi
bene. Ti supplico! l^on
minciare.
ricose
prego,
Mi
sono
accorto, pur
troppo, anche a
di una
volta.
Napoli, che non ho più la mia memoria
Lasciami
studiare,lasciami tranquillo,o mi farai
ehelieu
fare
a
tutto
figura ridicola.
una
Emma
(sempre
ben
sotto
le
coperte, conta
i
giorni
lentamente,appoggiando le dita al nasetto)Ancora
e poi
giovedì, venerdì, sabato, domenica...
piti
conferenze
!
Si sente
30.
sospiro anche nel numero
Emma
tace:
sta tranquilla tranquilla; sempre
guardando le due lettere sul tavolino, che per pigrizia
si risolve a leggere. E' lì lì,quasi per
non
un
riaddormentarsi
gran
.
dal
udendo
Giordano, non
più alcun rumore
ad impensierirsi. Vorrebbe
numero
31, comincia
poli,
appunto, perchè non
ripetersiil caso di Napossa
la conferenza:
fissarsi
ripassare, studiare
bene in testa i tagli e le varianti... E
poi dirla,
ripeterla jjarecchie volte di seguito, per abituare
e rinforzare
anche
la moglie vicina
la voce.
Però
gli dà noia. Emma
è ancora
ingenua: non conosce
le malizie
del mestiere; non
che la « maravisa
è altro
gliosa i"otenza e facilità di parola » non
che
uno
itovBTXA.
sforzo
paziente di memoria.
troppo presto che sono
L'Idolo.
E
poi si
sempre
i
corgerebbe
ac-
me-
17
258
—
desimi
clie
precursori
gli
Jampo
bandiera
dei
d'orette!
Silenzio:
a
un
tore:
dell'edi-
scherzetto
quella
spasso
la
—
liberarsi
Bisogna
»
come
paio
un
per
di
Emma!
risponde.
(Più forte) Emma!
f imitando
Emma
E
sempre
ma
—
mandarla
fai?
cosa
lo
colori
tre
nessuno
Cbe
—
bella
bisogna
{forteJ
Emma;
viaggiano!...
in mente
torna
Sempre
«
—
la
di
voce
Che
di
prima
fai!
Giordano)
Dormo.
E'
—
tardi.
Sono
—
Alzati.
; è
Appunto
—
Perchè!
—
Giordano
voglio!
letto
a
{finge
^
pure
mi
devi
lavorare
I
Andrai
un
bene
Le
Va...
Mai!
Emma
prego!
^o\\
alzati!
Lo
E'
una
vergogna,
giorno!
{scherzo,di piangere) Cattivo !
qui!...Che cosa faccio poi,quando
po'
Va
tutte
Io
sola?...
fuori.
Andrai
Senza
a
te... che
far
le
tue
ieri.
prendere
a
sarà
Mai!
Prendi
tuarti.
abi-
per
fatte
ho
mattina,
—
Ti
Devi
commissioni.
tue
che
di
salute!
per
sei sana!
alzata!...
sono
le
spese,
il
tutto
tanto
—
anche...
giovane,
Sto
—
io dormo.
{con viva"citàjInsomma,
Sei
Emma
—
mezzo.
coU'abituarmi!
ricominciare
—
lavori:
Tu
e
(interrompendolo)]N^o,no!
Emma
star
nove
di alzarsi.
ora
alzarti
Devi
—
le
appena...
il tuo
anello
dal
chesini,
Mar-
pronto.
Lo
—
dichiaro:
sola, sul
Corso,
mai!
con
te
la -cameriera.
{ridendo forte)
Ah!
Ah!
Ah!
Come
a
259
—
Milano!
dindirindera) Colla Rosina
di
la spia perchè scrivevo
coso
brutto
un
—
lasciarmi
(dopo
don
un
alla messa?
Ohi
Crespi!
Giordano.
Perchè
ma
Oh!...
no?
Io posso
pensare
mia moglie abbia
una
che
—
bratto
vuol
non
la deve
esempio
io
sarà contento
come
sono
:
mi
Tu
messa?
Alla
(ridendodì nuovo)
Fulvio
che
spia
un
momento) Per
po\.. a messa?
un
andresti
non
Emm:a
mandi
ad
nascosto
invisibile
coso
la
dormire.
Giordano
perchè
faceva
che
del
cantilena
{imitando la
I
Rosina
Colla
—
cero.
sin-
tutto
sopra
mi
piace
voglio, ma
fede:
qualunque sia,
come
una
avere.
Emma
di voce)
altro tono
un
(seriamente:con
la nostra:
la
Qualunque sia,no. Bisogna avere
sola buona, la sola vera:
la santa.
Sì; adesso mi
alzo, e andrò a fare un po' di bene. Ma, prima,
senti:
sii molto
gentilee molto carino per un
momento, solo,solo. Vieni qui per leggermi due
lettere che
mi
ha
è della
Una
la Carolina.
portato
Paltra... Paltra
E'
bisogna indovinare.
di una
che hai molto
persona
amato, che anche
I
presentemente... forse.;, chi sa?... ]!!Ton giurerei
Il leggere le lettere degli altri non
Giordano.
mi diverte e non
mi piace. Te l'ho già detto. E'
mamma
e
indelicatezza
una
vestirmi; poi
della
Emma.
Ah
verrò
(mentre
la lettera della
La
cara
quel
I
nome
a
sentire
mamma
! Ah
chi le scrive. Finisco
verso
I Vedi
Fanny! Mi fa
odioso, colla
un
Sul
un
po'
su
a
bocca
nato?...
indovi-
hai
sedere
colpo : donna
dispetto che
stessa
portanti
piti im-
Fanny.
subito
come
tira
mamma)
notizie
di donna
e
si
le
di
e
e
apre
Fanny
tu
!
dica
colla stessa
260
—
Ed
dici
come
voce,
io
la
Come
devo
colle labbra
alla
è stata
amante
è
non
stato
solo
parte
era
a
quelle
della
detto
aveva
Egli
—
—
ingannata
stata
Dice
donna
lettere
sue
l'altra
e
ha
donna
Fanny,
le
non
la
Sta
no,
Fanny
divise
La
in
Guido
a
cominciato
signora Letizia)
di
del
donare
abbannon
contato
rac-
aveva
tregua
anzi, più
;
spetto,
di-
sfogo
ch'egli
ottenuta
acerrima
vita,
sua
si vedeva
moglie:
sua
a
giro
famiglia, erano
lo
e
sinuazio
in-
da
di
ancora
l'alleanza!
certe
Grazie.
sulla
s'intende
Ma
in
messe
sua
donna,
in
solo
cattiverie,le
collera,della gelosia di
(che intanto
della
di
guerre
all'Onorevole
Emma
le
passato,
suo
stesso;
diplomazia.
quanto
tutte
minacciato
aveva
direttamente
l'una
Emma
debiti, sulla
era
tregua:
una
sul
nemica
sua
Jia
di sé
un'abile
falsità,le calunnie,
tutto
come
quella
ad
un'altra.
per
Peuli!...
Giordano
che
vano
per
cioè, che
si credeva
quale
la
nausea)
la
è d'altro
non
sui suoi
solite
di
e
(facendo
Simonetti, a Milano,
anche
sua, per qualche settimana.
così leggero e loquace per
vanità
;
conto,
Padova,
convenienze!
convenienze!...
che
moglie
vero:
suo
l'amicai...
le
per
matrimonio,
spiegava
le
sul
del
prudenza;
per
tal modo
In
le
fa sempre
di sprezzo
moto
Mari
Giordano
ma
sopportare
primi giorni
confidato
E
un
mi
E
ipocrite
sono
Nei
Emma.
—
di
spedire
parti eguali,
Bardi.
a
leggere la
tera
let-
ti saluta.
mamma
bene?
ma
pare
di
sì! Mi
scrive
che
il
eccezionali
della sua
dottore, « date le condizioni
contentino,.. ».
salute, è però abbastanza...
povera
Giordano
(sorridendo)Allora
andiamo
benone.
261
—
prepaiaudoci un bellissimo
salotto dell'Argenterà.Il suo
al
due ore
Poveretto, si secca
Il babbo
Emma.
regalo
per
busto
in
giorno a
sta
il nostro
bronzo.
noi, nello
per
posare
—
studio
dello
tore
scul-
Quadrelli.
Gli
—
Ancora
—
scriver
devi
subito
e
lo dobbiamo
non
ringraziarlo.
E'
sapere.
un^im-
provvisata!
gli scriva lo stesso. Gli
della Eegina, che
assisterà
alla
devi dire anche
A tuo padre farà molto
mia
conferenza.
piacere.
alla mamma...
Devi rispondere pure
Quando torni
dalla messa,
puoi fermarti a scrivere nella sala di
Sarà
—
lettura
:
che
bene
c'è tutto
Poccorrente
Questa è bellissima I... E'
Fanny!
Sebastiani
Xino
di Milano
lo
{Con
di
ammalato!
un
Molto
lacrime) Oh,
Povero
tutti i comodi.
son
una
ha
I
notizia
scritto
Ah
della
dramma
un
!
I Ah
tua
in
colla contessina
collaborazione
(5
j ci
scoppio di risa) Ah
{con uno
Emma
tu
d'Arborio,e il prefetto
morale!..
ha proibitoperchè troppo imgrido) Carlo Borghetti! Carlo
ammalato!
{Con la voce piena
povero
Carlo!...
Carlo!
Carlo!
Carlo!
Che
cosa
Borghetti? Ammalato?
ha? fÈ corso
col suo
ma
pensiero alla sua
opera:
sui
fiiè subito calmato; oramai
il volume
tempi
d'Ambrogio è pressochétutto stampato. Anzi, dato
il caso
di una
disgraziacapitataal povero Borghetti,
sarebbe
in tempo di sopprimere la dedica,
appena
il
pensandoci bene^forse troppo espansiva.Chiama
in
Entra
collaboratore!
Borghetti persino suo
tendosi
di camicia,metdi Emma,
in manica
camera
ancora
cos'ha? Non
i bottoni d^oro ai polsini)Che
è in viaggio, in Germania?
in Austria?
Giordano.
Il
—
I
262
—
Villacli ! lu
A
—
E' aninialato
CariDzial
è seduta
lite! {Emma
—
di
plen
letto,in lacrime^ tremante,
dono,
palpitante, 1 capellisi sono
sciolti^
slacciati;le caa
ondate, sulle spalle, sul collo, sul seno,
sulla faccia: la coprono
tutta) Leggìi Leggìi E' in
pericolo! (Gli dà la lettera di donna
Fanny) Oh,
Carlo!
povero
subito
Di'?
buon
dottore!
mi
non
mamma
Giordano.
Tua
Fanny
scrìve
postale
e
madre
e
la data
la lettera
morirà?
si ò data
e
una
Avrà
Come
e
mai
di
lettere)Questa
domenica
o
lunedi
ieri.
donna
il timbro
{Confrontando
tua
mattina;
è
Appena
il dottore
lo avrà
Fanny
(con
saputo
di scriverti!
premura
gran
il
almeno
campagna,
Fanny è di
dispaccio per
il
zione!
consola-
una
nulla?
è in
delle due
donna
è
E'
Morirà?
mamma?
scritto
ha
spedita
di
la
ghignetto ironico) donna
subito
dicendo
Così
egli guarda, fìssa sua moglie, che
piangere, a singhiozzare, col volto tutto
continua
a
nascosto
dai
si è
Fanny
Emma,
dì
Ma
Milano.
Milano
a
Ma
madre
da
è stata
arrivato
un
Di'?
Questa
partito il dottore.
Un
i)o' di tranquillità!
nostro
la
sul
per
dare
bei
donna
che
capelli,e pensando
aiìrettata
mandare
a
quella notizia ad
cattiveria,per vendicarsi, per la gioia
vale,
giovane ridi dispetto, un
un
senso
miscuglio di
prova
peto
ìme astiosa, un
gelosìa strana, cupida, bramosa
di
passione e dì i)adronanza brutale
per
che gli appartiene, che è sua, e che
quella donna
piange, che smanìa, che si dispera per un altro!...
Per
quel Borghetti, per quel cugino, che Pha tanto
amata,
tanto
una
tanto
da
ferita
al
cuore
della
desiderata; che
ammalarsi
lasciarci la vita.
forse
per
sua
Fama
questo
e
e
la
desidera
forse...
da
gnarel
in
Siamo
smarriti, stringendosi la gola
singhiozzi: balbettando)
sai
tutto,
la
cuore,
Carlo!
povero
anima,
sua
generosità, quanta
in
solo...
sui
(con
io!
stata
sono
Giordano
ad
fa
:
Guardami!
lo
questo
Emma
a
no.
che
due
E
Voltati
lo
vorrei
Su!
lui
fosse
fissa
I
Voltati!
rato,
innamo-
detto,
ho
a
po'*
un
si sapeva
e
avesse
da
sato,
confesdi
diritto
pere
sa-
arrivati.
alza
d'un
Va
via.
braccia)
la
sultare
sus-
Guardami
I
—
sapere,
siete
punto
a
scoprirle
Cioè!
te
Io?...
(Lo fissa
balzo,
ricade
per
cacciarli
indietro,poi
dus
mani
Giordano.
e
a
volta:
sua
faccia :
sulla
capelli le
devi
continua
Che
dei
che
letto accanto
dolo
allontanan-
Rispondi!
Si
!
Emma.
Emma
sul
capelliper
che
riversa
io!
(con violenza) Dunque?
Giordano
risponde
Ma
lontano,
pianto dirotto).E
Emma
—
adesso,
buttandosi
si siede
detto?
(si volta^ si
colle
morire
capito, indovinato,
tu...
forse
singhiozzi: egli
spiegati!
avevo
fino
hai
suo
bontà, quanta
stata
rialzarla)
per
E
Ma
dei
non
il
tutto
E
per
un
Sarò
tutti i
io,
stata
tutti.
me!
Vurto
le solleva
faccia
Sono
Per
distesa, bocconi:
per
la
in
(si avvicina^
Emma
lungo,
sta
muore^
scoppiando
e
sai...
non
sai quanta
non
soffocare
per
conosci
grido disperato^
un
guanciali
Non
abnegazione...
momento
questo
ta...
occhi
gli
con
colle mani
Ma
tire!
sen-
possono
(quasi impaurita, fissandolo
Emma
i
Tutti
albergo!
im
li
scuote
essa
prende,
fermandoli
li annoda
tutta
la
massa
la testa
li solleva
sulla
colle
nuca).
Rispondi?
(prorompendo)
spiegare
le
tue
Io?
Io
no;
tu, tu, sei
parole... cattive!
tu
265
—
Giordano
e
{con
cugini...Siete
in
Emma
Hai
fino
detto?
che
a
buono!
la tua
il mio
Oarlo!
te!
Pili,più;
quasi
ha
tua
mi
io
di
tanti
E
quando
se
nient'altro
qualche
cosa
per
dano...
Gior-
pendo)
(proromstessa!
sera
in
una
parola.
casa
nostra;
Solo
quando
dispiaceri,
mi
che
io
ammalata,
sono
ormai
tello,
fra-
un
avrebbe
—
Ed
me.
così
confessato
Milano.
fratello
un
Dio,
nemmeno
!
ha
rado
essendo
—
che
faccia
piti détto
ha
avevo
tornato.
piìi
Quella
via da
sempre
è
Oarlo,
detto!
non
domandato
fare
più. la
più! Veniva
che
soffrivo,è
mi
Poi
Era
saputo
Non
Dio,
ti credevo
che
hai?
Il povero
l'ha
mai
mai.
è
Io
I
Oh
punto!
questo
a
Kino!
Ohe
Me
di
fidenze,
con-
amarezza)
detto?
hai
cosa
Fino
hai?
amarmi!
Dopo
ha
Ohe
faccia ! ì^on
Sì!
profonda
con
punto!
Che
i)reiidervicerte
a
vostra!
casa
Mno,
di
facili
così
zii
io:
leggero sogghigno) So
mi
(indignata:
Oh!
—
tuto
po-
io, capisci,
io
stessa, nell'egoismo cieco, spietato del mio amore,
della mia
che
vedevo
esaltazione, io che non
te,
che
altro
sospiravo
non
che
te,
qualche
di
pur
scrivere
e
avere
parola tua, ho
notizia, una
sfacciataggine di consegnargli
una
la
di
te!
per
tremare...
al
suo
suo
poter
L'ho
pure
strazio
non
diventar
visto
ero
—
alla
cuore,
sapere
sua
ci ho
—
te, soltanto
cattiveria!
arrivati!
E
non
ti
amo
al
Oh!
più.
Oh!...
Va
via!
poter
dire,
l'ar-
avuto
le mie
tere
let-
suo
amore,
dignità, al
pensato. Te, sempre
testardaggine, sino alla
te, sino alla
Ecco, questo è il punto
{coprendosila faccia con un
tu!...
di
cosa,
bianco, allibire,
pazza!
gelosia, alla
nemmeno
poterti
Non
ti
sua
a
cui
senso
siamo
di
rore)
or-
voglio più bene;
266
—
Giordano.
Basta, adesso...
gli occhi lucenti
fissarla con
a
nelle
—
anch'io
labbra
nelle
mani,
vedendoti
calmati.
ha
:
le
:
in
così
{Continua
mito
leggero trepirai,
accese)Caguance
disperazione per
un
cugino...
tuo
Emma
nuovo
(con un
l'ho scritto,anche, nelle
scoppio
mie
di
collera)
lettere.
Le
E
avrai
te
cora
an-
le mie
devo
aver
Carlo
mi
dopo
essere
che
amavo
lettere,spero! Leggile. In una te lo
detto, o fatto capire, che il povero
E
amava.
quando io, quella prima sera,
sposto
ristata
te sul terrazzo, gli ho
con
«
ormai
altro
un
te
—
mi
—
occhi
negli
tardi
troppo
era
ha
che
risposto
lacrime
colle
e
»,
in
io
colla
ne
sperazio
di-
gola, che
c'era
stato, fra voi due, qualche parola, qualche
venire
a
malinteso, e che voleva
cercarti, per
domandarti
stesso
siamo
Ecco
forse.
Fino
al
morirne
Lui
e
Carlo.
Facciamo
Va
Se
via.
ho
me.
di
(Baciandole
di abbracciarla:
(Colla voce
sempre
vandola)
solle-
piiialterata)
No.
avuto
un
stato
impeto
perchè
di
ti
gelosia ingiusta,
sei
amo
tanto....
riso
sinistro).E'
bella.... bellissima...
Va
vial
Giordano
per
lui
la pace.
irragionevole, è
—
di
ammalarsi,
basta!
adesso
cercando
Perdonami.
tanto
di
Carlo,
Calmati,
capelli,le mani,
—
piìi innanzi
molto
povero
lo sai. Cioè
Adesso
I
Giordano.
—
quella stessa sera, in quello
i miei
dato
occhi, ti ha domanpunto, fino a che punto
andato
è
punto,
che
a
arrivati,io
no,
in
sotto
momento,
scusa.
i
E
scusa.
Carlo?
Va
vial
No.
:
(irritato
Mi
mandi
con
via
un
per
Carlo!
267
—
—
Emma.
Sì,
tu?...
sei
che
sì,
Che
il
tuo?
allunga
il
braccio:
accanto
il
capezzale
un^
con
sei?
uomo
è
amore
I
Carlo
per
Che
di
alzata
spalle
si
J
il
volte
Giordano
:
come
anima,
alVimprovviso^
tratto^
due
Ma
che
cuore,
(d^un
suona
!
Carlo
Per
campanello
toso
dispet-
allontana,
Dirai
alla
cameriera
,
che
dell'albergo
hai
da
Mi
e
vesto
al
fare
oggi.
in
dottore,
fretta;
poi
mandi
mi
Lavora
pure;
vado
vado
la
subito
a
in
non
telegrafare
chiesa.
Carolina.
Tu
a
pensare
alla
mamma
me.
vili.
A
Emma,
LA
vestita,
appena
Dio, Dio,
—
E'
aperta;
vi
un
Sopra
Carlo!
fede
con
e
la
Dio,
—
in
appena
ha
Quante
l^ardore
Dio!...
chiesa;
del
povero
e
di
lano
Mida
riposare.
per
emozioni,
tanto, ha continuato
si vestiva, lungo
sé:
Dio!
pid intenso,
suo
ha
non
Dio,
la
fatto
Carlo!
tutta
con
la
cuore.
Carlo!
ripete
—
si lascia cadere
ma
una
E
una
attratta
telegrammi,
fra
tenerezza
Carlo!...
cattivo!
Mentre
i due
tutto
inaspettate!
—
pregato
mormorare
affranta, sopra
vede
chiesa
come
pregare
torna
ri-
ne
riposare.
per
scrivendo
che
altro
se
Corso,
solita
sospiro,
un
fin allora!
pregare
il
sua
sollievo, per
tutto
strada,
alla
con
Pregare?... Oh,
a
Mentre
commossa.
pensa
entra
di
senso
alla
I
l'albergo,evitando
verso
e
Carlo
povero
agitata,
ancora
chiesa
telegrafare
a
corre
»
al dottore.
e
mamma
d' Espagne.
PEAu
ancora,
stanca,
come
seggiola.
quante
quanto
Povero
In certi momenti
angoscie improvvise,
dispetto,quanta
Carlo!
non
—
è
E
più
rabbia!
Giordano?
lui. Ha
Che
un'altra
269
—
faccia.
E
—
cattiveria
Napoli
Ma
è
sera?...
viaggio da
assonnito, livido,
risente
la
Milano,
Emma
—
un'
l'anima
il
impressione.
prima, a
—
domenica
lano?
Mi-
a
in
via
sul
terrazzo, quella prima
socchiude
le palpebre : una
cezza
dolle riempie, le traonda
voluttuosa
sporta
vent'anni
i
; tornano
le nubi
sorriso,e sgombra
candida
stessa
E
lampo.
all'Argenterà *?E
un
! E
buono
A
cara,
trionfare,
a
dalla
fronte
sua
luminosa.
e
chiesa
La
il loro
Giordano
storta, e ne
un
attimo,
Paolo?
torna
simo
sì,bratto, bruttisanche
« quell'altra
Milano, quella prima
A
San
rivede
e
com'era
Napoli,
durante
prima,
Eoma,
a
5
in mente
le torna
», la
faccia
colla
persino brutto
Diventa
!...
—
è
buia, tepida, quasi
deserta.
Appena
luce rossastra, presso
l)ochidevoti, raccolti in una
un
altare,in fondo alla navata.. Isella mistica quiete
silenziose,Emma
Dio
buon
e
piìiviva
ombre
delle
fiducia
nel
Carlo
—
è
giovane,
I...
il dottore
Emma
—
è forte 5
sente
la
la speranza.
E
guarirà.
che
sente
maggiore
Carlo
poi c'è
guarirà.
Ne
il cattivo ? il gelosof
quell'altro,
E Giordano, cattivo,ingiusto,violento
soltanto
ritorna
perchè è geloso. Giordano
Nino, il « suo
è sicura.
E
—
...
Nino
».
Dice
—
Paria
di
che
sempre
persino
di
lustre
pensatore
Nino,
al
Carlo
!
I E'
Ed
—
incanto,
suo
geloso !..
geloso I...
essere
non
è
non
al
Otello
un
Emma
suo
Invece
Vuol
darsi
è
gelosissimo,
furioso.Vii-
sorride
al
che
idolo, più
suo
mai
innamorata.
Borbotta
a
fior di
distratta,spinta
correre
a
casa,
labbra
preghiera,
fretta,dalla solita
rivedere suo
marito, di
dalla
di
un'ultiuia
fretta di
buttarsi
270
—
fra
le
braccia.
sue
perdono,
La
il
accorge
sé
ma
per
giorno
che
non
infervorata
avrebbe
ferma
a
Emma
ma
;
dargli
doman-
per
perdonare.
la strada, si
innanzi
nemmeno,
il discorsetto
Sei
questa volta
per
gente si volta
come
ne
E
—
non
Giordano
a
se
ripetere fra
nel
fatto
darla
guar-
:
ti perdono I Sono
cattivissimo, ma
così
così contenta
di penlonarti, perchè
sono...
contenta
che tu sii geloso. Sì, sì,sì,uomo
grande ;
piccola I »
geloso, geloso ; sei geloso della « tua
—
stato
però
Ma
di
essere
povero
perdono a
gelosissimo
patto
un
:
confessare
devi
proibisco di chiamare
mente
Carlo, questo signor Borghetti ! Assolutain collera e allora... più nemmeno
no, o resto
e
ti
il
bacio.
Piìi,più, piùl
Emma
{entrando nelV albergotutta rossa, trafelata:
di sopra
f
è ancora
portiere) Mio marito
un
al
ti
Il
portiere.Sì, signora. Non
l'ho
veduto
uscire.
di primo slancio, corre
la scala,
verso
Emma,
poi si ferma, si volta : e Carlo 1 {Forte, al portiere):
arrivano,
Aspetto due telegrammi. Appena
—
di
badate
Non
—
Emma
mandarmeli
in
subito,
camera,
dubiti, signora.
è già su, al primo piano
la
mette
sulla
mano
:
toppa del
subito.
infila il corridoio,
numero
30...
quel punto si ferma, rimane
perplessa un
diritta ed entra
istante,poi piano piano continua
fare il
nel numero
adagio, senza
31, e sempre
minimo
si avvicina
ansiosa, tendendo
rumore,
la stanza
l'orecchio
cora
anverso
attigua. Ha il seno
palpitante per la corsa
fatta,il viso ridente,
gli occhi sfavillanti di piacere, di gioia...
in
ma
La
«
...
bella
così
voce
di
Giordano
la filosofia s'alleava
(dal
al cuore!
numero
Così
30)
si pò-
272
il finale.
va
I Non
E,
per
Così
! Non
va
di
più
vti!
non
{Canta
I
va
a
voce) Non
mezza
cambiar
Bisogna
tutto I
quarto d'ora,silenzio
un
—
perfetto.
Emma, intanto, si sdraia in un angolo del canapè,
ai piedi del letto,e inavvertitamente
ritorna
col
malato
amcugino ammalato, gravemente
pensiero a suo
laggiìi,in
E
—
muore?
se
che
le mani
torna
r
alla Carinzia...
morisse!
Se
rimorso!
dolore, e
e
fondo
a
Sarei
per
troppo
;
dovrebbe
mamma
A
colla
«
tratto,
un
solita
già
enfasi,il
e
risposta
il
ma
bella
nella
quale,
dopo
di
Giordano,
quella società
sì
della
una
da
:
nevano
; così si po-
cuore
come
sciolti
è
di convinzione
solito accento
lungi le basi
tutti vagheggiamo
dottore
!
di
voce
al
del
telegramma
arrivato
la filosofia s'alleava
Così
noi
la
la
tutta
tutta
con
Carlo!
essere
da
che
intensamente
Povero
presto
disgrazia, che
io !... (congiunge
stata
pregare
anima) Dio, Dio!...
Guarda
l'orologio:
ancora
Che
futura
superba
ogni vieto
tezza
cer-
giudizio,
pre-
stemmie,
negazioni e tante bericonciliati col cielo,da cui piove la luce
possiederemo la piena signoria della
dell'ideale,
il
reverenti
cui siam
terra
su
nati, pur chinando
ma,
capo
al mistero
innanzi
è uscita
!
»
tante
Benissimo
—
da
!
cui
E'
essa
anche
al par
di noi
più nuovo,
materialismo,
11 razionalismo, il
più moderno.
il loro tempo. Adesso
fatto ormai
il verismo, hanno
a
gli uomini, e specialmente le donne, tornano
disfatto)
credere
e
vogliono dell'ideale ! (sempre più sodE questa, caro
signor Schiavino, è tutta
mia!
roba
Qui, il vostro Taine
mia; assolutamente
—
c'entra
non
Una
!
fregatina
di mani:
poi
Giordano
torna
a
273
—
—
ripeteredue, tre, quattro volte, certo
finale della
a
memoria, il nuovo
Emma
del
sempre
sdraiata
fa scattare
nervosamente
rimasta
è
canapè. Essa
per
rarlo
impa-
conferenza.
nell'angolo
la
punta
tagliacarted'avorio. E' diventata un
po' pallida; ha il visetto in collera,con una
cola
picforse
la prima, che le attraversa
la
ruga,
fronte,e continua a scrollare il capo, in segno di
malcontento
rito,
mae di disapprovazione, mentre
suo
petere
paziente e instancabile,seguita invece a rila conferenza, collo stesso calore,le stesse
sottile di
intonazioni
sorrisi,e
in
scultori
un
di
voce,
le medesime
le
stesse
cannonate, che hanno
visibilio anche
del
Circolo
a
Milano
i
dato
man-
pittorie gli
artistico-letterario.
Solo
terrompe
s'in-
il
aggiungere e provare
di qualche « Maestà
ziosa
suono
», di qualche « GraSovrana
o
» ;
tossire,per borbottare
per
il raschio
in
contro
che
sente
gola, contro quel
profumo à la peau d/ Espagne, che diventa sempre
pili acuto, pitinoioso.
Kel corridoio : un passo risonante,spedito,diverso
dai soliti,
30:
si avvicina
rapidamente al numero
Giordano
(di dentro).Chi è?
Il fattorino del telegrafo.
gnora
Un
telegramma. Siqua
per
!
Mari
E'
e
là
i medesimi
pause,
mia
gramma
moglie. E' uscita. Lasciate il teledal portiere.
Emma
za)
{^alzandoin piedie correndo fuori della stanQui! Quii A mei (Prende il telegramma^ firma la
nello stesso punto in cui
ricevuta,e rientra in camera
Giordano
spalanca V uscio interno di comunicazione).
Giordano
sei
che
(con impeto) E' un
pezzo
—
tornata?
90TBTTÀ.
L'Idolo.
18
274
—
Emma.
Sì.
Stavi
—
—
ascoltare!
ad
qui
Sì.
—
Questo
—
mi
non
accomoda.
(Emma, agitatissima,straccia
il telegramma per
la fretta d'aprirlo).
mezzo
Che
Giordano
cosa
{alzando la voce) Cioè?...
Neanche
—
vuoi
dire?
{riferendosial dispaccio ricevuto) Non
Emma
del
E^
dottore.
Giordano
dire?
cos'è
Che
che
Piuttosto
Aspetta
e
!
niente
O
neanche
te?
a
arditezza)
con
una
Sì
mille
fatta
per
ai
sciocchezze
Invece
Emma.
primavera.
abi
stento) Dovresti
tuoi cento
cappellini
a
soltanto
pensare
I
no
«
niente
o
nuova,
questa
;
{frenandosi
alle tue
sono
volta
sua
altr'anno
un
Giordano
a
accomoda
non
volevi
cosa
mi
accomoda
saperlo I Non
anche
a
Eoma, proprio a Roma
conferenza
di Milano, di Bologna, di Na
Pistessa
tuarti
Che
vuoi
dirò, se
ripeta
tu
poli I
che
è
mamma.
{fissandoloa
lo
te
della
{sempre più forte)
Emma
e
me!
a
I
Abituarmi
«
abituarmi
»
;
no
»
io
I
mi
non
mai, mai, mai... a niente I
Giordano
{sogghignando) Sicuro;
Io
—
«
non
tuerò
abi-
»
a
nemmeno...
ragionare.
Giordano.
e,
—
per
—
nella
Tutte
far
Per
vuoi
parlare, parlare, parlare,
sai
niente I
solito, non
alquanto modificata, così nella
al
come
è
come
Intanto
Ninol
ti prego;
{offesa)Nino,
Emma
Dirò...
sostanza.
cose
la corte
tua
che
a
non
mio
regola, io
moltissime
pensi, e
cose
le dirai
La
ferenza
con-
forma,
nuove.
soltanto
zio !
non
ho
mai
fatto
la corte
i
a
a
tu
e
nessuno,
sai
ne
riflettere
ciò
sapere
dico.
troppo
Davvero?
chiude
la
Emma.
con
e
me,
parare
imsopra
Bisogna pensare, bisogna
me.
con
Quale?
I E'
ciò che
sempre,
mi
I
Una
bocca
cattiveria
Dovresti
cosa.
parli
benissimo,
so
so,
Anche
qualche
si dice !
che
So,
—
—
quando
quando parlidi
tutto
—
275
^
cosa
una
mano
Quale?
un'altra
altro
per
non
per
Ohe
cosa?
sai
non
(Si
parlare).
un^altra
Sarà
! Sentiamo.
cattiveria
Giordano
donna
con
una
(prorompendo) Ohe
come
te, la quale fa perdere la pazienza dieci
si può
volte in un'ora, non
né
diare,
lavorare, né stuI Bisogna diventare
ne
pensare
per forza un
cretino, un imbecille !
Emma
{collavoce
bassa, rotta, strozzata)Mi sta
bene ; ti ringrazio. Grazie.
Giordano
continua
pestando
sul
canapè
gli dà
un
Giordano
risata.
A
torna
e
a
i
a
camminare
piedi. Emma
far
poco
a
poco
il
; lo
volta, la guarda
ò riuscito
e
torna
scattare
colpo troppo forte
si
su
biandosi,
gitiarraba
sedersi
tagliacarte:
spezza.
scoppia
e
a
calmarsi.
in
una
Oon
sul canapè vicino
dolce, affettuosa,sedendosi
di prenderle la mano:
alla moglie, cercando
far la cattiva?
a
Vedi, cara, che ti succede
Alla
si riempiono
»
parola « cara
gli occhi di Emma
di lacrime.
subito
Ma
non
può parlare,non
vuol parlare ; è ancora
in collera,non
vuol essere
toccata
Giordano
allontana
moto
e
con
un
toso
dispetdelle spalle,delle braccia.
far la cattiva?...
a
Vedi, cara, che ti succede
accanto
la sua
testa
{Languì d amente, ponendo
a
in
sullo stesso cuscino) Sai, come,
quella di Emma
voce
—
—
276
—
che
perdere la pazienza dieci volte
Perchè, quando so che sei qui, qui,
fai
mi
modo,
un^oral...
in
vicina
{Fa
mia
—
No.
—
Emma
altro... che
via.
alza, lo respinge,si allontana,
in collera.
molto
seria,sempre
Basta.
detto
Ho
basta.
Mai
supplica...ma,
e
rassegnarsi.
protesta,smania, prega,
inutili sforzi,deve
frenarsi
dopo
Sospirando,
aria
con
la mamma!
E
:
docile, sottomessa
Ohe
dunque,
cosa,
ha
grafato
tele-
mamma?
la
{gettail dispaccio
Emma
sempre
più !
Giordano
—
questo.
a
bacio).
un
Va
ad
penso
si
molto
—
non
—
darle
per
—
canapè
sul
e
va
alla
finestra).
Giordano
voce) «
«
Anch'io
Hotel
«
—
«
—
Orso
Mamma
Vuol
di
{con
dire
piti a
Oome
! Il
ragione
risparmiarlo.
mia
se
alla
—
Austria
Abbracciovi.
furioso, io
mamma
potevi
di
anche
madre,
Giordano.
Oarinzia
—
telegramma
un^alzata
che
5
Speriamo bene.
vedi, tesoretto
nero.
».
avevo
Emma
Villach
—
leggead alta
telegrafato dottore
lo
dispaccio e
notizie
manco
averne
per
il
{prende
spalle, senza
voltarsi)
volta
avrò telegrafato una
sarà
poco
male.
1 Sicuro
Oertamente
I
Desidero
tanto
sol-
di
giustificarmi! {Sempre pensando al modo
potersi liberare di sua moglie per un paio d'orette)
ti ricordi ?
Ti avevo
quando torni
detto, anzi
—
dalla
messa,
c'è tutto
bella
fermati
nella
l'occorrente,e
lettera...
Emma.
—
scrivi
di
alla
lettura, dove
mamma
una
lunga.
oggi, più tardi.
risposta del dottore.
Scriverò
aspettare la
sala
Voglio
prima
277
—
Ma
—
babbo,
al
buono
così
anche
il busto
fare
vuoi
cosa
I
Se
{guardando fuori
Emma
vetri) Aspettare che mi
Giordano
(ridendo) E
che
appetito, sai
scultore
di
dalla
che
scrivi
non
all'ora
fino
I
dendo)
(Rifatto
ha
adesso...
colazione?
i
finestra, dietro
appetito.
venga
allora, perchè
dovresti
fare, cara
cosa
anche
piccole manìe
sue
lo stesso
Verdi
a
scrivere
hai da
che
colle
Quadrelli è
Il
che
dimenticarti
non
—
ti venga
la
mia
?
figliuola
No,
—
a
bella
Una
—
papà.
passeggiata,
caro
piedi, prendi
una
primaverile
condotta
avrei
al
perchè
fino
Poi
o
da
mi
non
(maravigliato)
E'
Emma.
ma
le
voltarsi
cinge
Toma
a
la vita
con
ti
niente.
E'
so
E^
amore.
posso
quando
Emma
San
San
piace?
(Comincia
a
suonare
ridere
un
;
riesce
ad
si avvicina
braccio
Pobbliga
e
:
Senti,
non
ti
Non
troppo grande.
frenare.
a
—
voltarsi)
vetri, colle dita).
Mari ha un
impeto di stizza,che
Giordano
a
fare
a
sui
valzer
Emma,
comodo,
tuo
Perchè?
Pietro?
ancora
punto,
Ap-
piace.
Giordano
un
ti
scarrozzata
una
seccarti
gitinel restaurant, per non
mandi
le scale, e mi
chiamare.
a
Emma
(sempre immobile, senza
Pietro
Pietro.
ritorni,con
ti fermi
ziosa,
deli-
lavorare,
San
a
uscire
mattina
una
fare
a
vuoi
non
avessi
Non
andresti
Pietro?
San
a
!
se
E'
carrozza.
Gianicolo,
non
e
vincermi.
qui
ad
di
debolezza...
una
Io
non
resisto
ascoltarmi,
a
a
nervi,
lavorare
criticare,a
far
impossibile.
diventando
:
(risentita
ad
un
tratto
la si-
278
—
gnorina Dionisy)
Capirai, per
Prendi
io
di
mi
non
—
un'altra
stanza
i tuoi
sento
nervi, e
girare come
più
i tuoi
per
tana.
lon-
comodi,
i
matta...
una
colli !
sette
Giordano
si
tendo
piglia la lezioncina,e rientra,sbat-
l'uscio,in
dalla
camera
Suo
finestra.
marito
tavolo, straccia
impassibile a suonare
sul
Giordano
uno
per
molto
aver
tossito
trovati
mano,
Dio
due
con
sotto
roba
tutta
la
sapone,
mia
; l'ho presa
accanto
roba
mia
1 II
grossi pacchi,
paltò
un
E'
armadio) Cos'è
questa roba?
tuoi profumi, i tuoi soliti pasticciI
Sì ; il mio
annusato
e
I II veleno
air
Emma.
pugili
seguita
il valzer.
Ecco, viva
{Presentandosi suWuscio
1
puzzo
muove
i
Emma
carta, ma
!
Ah
si
non
brontola, pesta
della
{dopo
furiosamente)
Emma
sua.
acqua
ieri alla
tua?
I
di
lette,
toi-
farmacia
Inglese.
E
Giordano.
fatto
svegliare col
volta, di
tua
il
Andrò
—
—
;
il
non
i
due
mi
uno
ha
un'altra
mero
mio, e il nupacchi, sgarbatamente,
Emma).
colla
uscire)
insieme
tendosi
alterata,met-
voce
C'è
il
I
il conto
anche
?
conto
moglie finalmente se
{respira: sua
il conto)
dei due pacchi e trova
Giordano
apre
gola
I Ti prego,
{Butta
cappellino per
mandato
Avranno
—
e
nome
letto di
la
di capo
(seria, pallida,
Emma
cara.
rovinato
dolor
camera
sul
;
ha
il tuo
dare
della
va
mi
ne
Sì
,
Eccolo.
i
Dammi
a
Giordano
Prenderò
una
carrozza
I
pagarlo.
Subito!...
ISTon
danari.
so
;
Quanto
ti occorre?
guarda.
{dopo
aver
aperto
il
conto
e
letta
la
IX.
Piccole
1 Precursori
alla
il
Palombella
nuovo
apriti
Rivoluzione
il solito
finale
«
l'antico,da
—
della
miserie.
Tranne
—
dir
a
coro,
di
cenno
le sette
!
conferenziere
pura
accolto,
Ma
i
danno
riguardo
altro
tutti
cronaca,
in
come
giornali ?
che
tanto
al
un
gli altri,
peste della conferenza
Naturale,
e
pochissimi, prettamente
dovuto
un
per
delPistruzione,non
brevissimo
in
i
successo
è
»,
ministeriali,che,
ministro
straordinario
più moderno,
un'imponente ovazione.
cielo I
anclie
ottengono
e
del
accanimento,
la politica: i giornali favorevol
c'entra, in parte, anche
al Governo,
che
ma
non
vogliono passare
e
ufficiosi,approfittano dell'occasione
per
dicono
del nipote per allermare
la loro indipenden
corna
dallo
zione...
zio, e quegli altri dell'Opposialle
seguitano a far opposizione anclie
spalle del professor Mari.
lo attaccano
I giornali del mattino
allegramente,
ridendo
«
:
Dopo
il Corriere
i
viaggi
romano^
commendatori...
delle
«
e
nostre
dopo
all'estero,«
v'è
», comincia
quelli dei nostri
dive
qualcos'altroche
—'^281
"^
minaccia
«
schiacciante
«
TenzQj'
«
fessore
«
Io
«
a
«
tempo
di
ho
del
cosa?
«
del
Giordano
—
invidiabilissima
e
Eoma
a
conferenziere
mente
altro
Giordano
signor
fama
di
arrivato
molta
«
moria, di polmoni.., e
polito Taine è davvero
«
grande
«
signor
«
ferenziere
Da
«
Ne
dovuto
di
è
non
grido...anzi,
me-
disinvoltura.
I[)-
filosofo,un
prosatore,
altro
di
di
e
di
soltanto
grande
un
pre-
filosofo
grande
un
Mari
il per
di
pensatore,
Roma
a
che
grida.
il
ma
un
con-
»
finire:
mezzanotte:
a
alla conferenza
di Giordano
via... sei mesi
vengo
Mari
?
fa.
f...
Ero
—
a
pezzo...
Torino
del
giornali della
serio
«
di
Sei stato
stesso
I
e
Giordano
Aragno,
—
—
pensatore
c'era
Poi
«
dalla
Mari,
prova
—
ho
e
:
ha dato
prosatore illustre,
«
medesimo
»
«
*
nel
tre centri
ceduto
«
di trovarmi
omnibus,
«
«
Mari.
la ripetizione
intellettuali,
dello
smesso frammento, istrionicarimpolpettato, della prosa maravigliosa...
Taine.
Il
che
Milano
a
«
«
di
la sorte
avuto
«
un
—
che?
Napoli,
E
ricorrente, opprimente,
le conferenze, o, meglio, la confedelPillustre
professore
pro-
carillon
godermi nei
fonografica
«
diventare
:
di
—
e
Piti
versano
ancora
lo
Taine.
lacrime
triste
«
diamo
«
commossi
^
Genova, gittare
di
esserci
—
allorché
ad
bella
la
Cantava
voce
I
lo
»
conferenza
sul
:
dedizione
l'asservimento
«
Che
prendono
sera
della
inverno.
scorso
di
un
raro
caso
udimmo
un
di
coscienza
una
ingegno.
I
ricor-
sinceramente
—
Giordano
pubblico
Noi
è
di
Mari, a
anime
gio-
282
—
«
vani
«
conflitto
«
nire
al
«
vido
e
la
tìera
parola
—
della
ribelle
e
col
dell' avve-
audace
la
sfida
dogma,
passato e giudicammo
in
ragione
quell'oratore fer-
«
di convinzioni
e
appassionato, un uomo
di battaglia.Lo abbiamo
udito ieri sera
svolgere
lo stesso
argomento, o, per meglio dire, parafrasare
una
splenquella che a noi era
parsa
dida improvvisazione lirica e scientifica. Uscimmo
dalla sala, scrosciante
di
piti
applausi, ancor
adfragorosi forse della prima volta, coll'animo
«
dolorato.
«
«
«
«
«
L'uomo
costituivano
«
parole
la più
«
estetiche.
«
zuppata
«
rebbe
«
sino
«
della
«
dei
«
«
«
era
la
ammirabile
sua
razionalista
(e
prosa
sciarada
brutta
nuovi
vincoli
la
che
in-
e
-
per-
chiave
ricordandoci
trovammo
il filosofo
ed
aggiunge
quella del Faguet, del Taine
Sand) nell'acqua benedetta, e la
della
sue
aveva
maligno
un
le
filosofiche
abiure
delle
:
più utile,
la
più docile,
Il formidabile
la
noi demolito
per
anche
opportunista
ha
più clestringere colle Eccellenze
ricaleggianti,più conciliantiste. E, dopo tutto ^
di
accettato
«
perchè
di più
«
riera.
K"
si
rattristarci
messo
a
di
spostato,
uno
posto,
e
che
farà
uno
car-
»
Soltanto
muto.
si è
che
? Invece
Non
conferenza.
il
Popolo
ha
Non
aperto
l'ha
di Pietro
bocca
Schiavino
né
prima,
annunziata
e
non
è rimasto
né
dopo
ne
ha
la
ferito
ri-
in cronaca.
l'esito,nemmeno
E, anche di
bene
Mari
se
non
sa
questo contegno. Giordano
Kicordatevi
«
godersene o dolersene.
», gli aveva
scritto l'Amodei, l'editore,
nali,
per confortarlo,« i gioril maggior male
lo fanno
cpl silenzio. »
Nemmeno
una
riga dopo che, in fine,gli ho
fatto l'onore di una
mia
visita I
E, non potendo
—
—
283
—
pigliarselacol direttore
al Oogoleto. Egli
broncio
I primi giornaligli hanno
gli ultimi, lo avviliscono.
Se
—
a
a
poco
Popolo, ne tiene il
ha
bisogno di sfogarsi
fatto rabbia ; adesso,
del
d'accordo
tutti si mettono
giti,precipitoI
Infatti,Giordano
—
Mari
è salito sulla
non
vetta
che
l'alpinista
come
faticosamente,
poco,
buttarmi
per
da se stesso,nella
prima di fare un passo si scava
il piede, grafroccia,il posto sicuro dove mettere
fiandosi
scorticandosi,insanguinandosi le mani,
lo buttano
ì^o, egli è stato portato su, e adesso
come
giù. Prima, tutti i giornali,uno dopo l'altro,
le pecore,
in lui il grande oratore
lustre
e
« l'ilscoprono
le pecome
pensatore ». Adesso, sempre
core,
la
fanno
uno
scoperta del Taine.
dopo l'altro,
E
il povero
genua
conferenziere,coll'angosciosae intata
maraviglia di una
prima donna
che, divensé
a
vecchia, si sente
fischiare,domanda
stesso
:
perchè questo cambiamento"?
Ma
—
Io
ferocia?
ho
non
Giordano
mai
fatto
male
Perchè
a
nessuno
tanta
I
solire ; diventa
invidioso, sospettoso,
di « tutta quella
e
velenoso, e del suo insuccesso
contro
di lui », quasi
grande congiura montata
altri che sua
accusa
quasi non
moglie :
ì^on
—
mi
I Mi
lascia
ha
lavorare
fatto
perdere
la memoria
bel
regalo
han
fatto
pagare
col
dello
i
sua.
zio
venire
mio
dell'onorevole
colpa
ed anche
Non
! Non
il
fino
a
tempo,
la
Eccellenza
mi
lascia
la
diare
stu-
gegno,
testa, l'in-
popolaritàcon quel
1 (sospirando)Mi
Roma
per
far
che?
Per
fama
il portafogli
colla mia
nome,
! Tutta
! Emma,
Emma
Albertoni
vede
niente, non
capisce niente,
284
—
jion
io
mentre
niente
a
pensa
soffro,mi
—
che
altro
rodo
far
a
toilette !
E
mi
sembra
ammalo,
che
lo faccia
ogni giorno più
apposta, diventa
fresca e più {staper dire bella, ma
cambia
perchè
è troppo arrabbiato) e più grassa.
Ormai
ha
che
una
: ottenere
egli non
speranza
rivincita
una
la
sua
«
col
volume, la sua
colossale
»
Ambrogio
opera
civiltà de'
tempi.
{fra sé) Ma,
Il malinconico
nella
vescovo
quell'altro1
e
?
cugino
ventato
antipatico signor Borghetti, didel giorno, l'eroe di moda, il primo
un
compagnia, per aver
colpo
preso
della
d'aria
in
che
sa
farsi
non
è rimasto
Ecco
montagna?
la reclame
un
colle
signore
e
I Perchè
mo'
Villach?
a
Mari, ormai, si era
l)ensiero,cioè che il Borghetti
sempre,
per
fortunato
uomo
Giordano
Villach
il
e
Peroe
a
monografia,
suo
suoi
Giordano
amoroso
e
direttore
al
a
dovesse
rimanere
della
questo
ordinato
già
aveva
e
abituato
tipografia
graficamen
tele-
di
primere
sop-
la dedica.
Invece, dopo
di
lacrime, il
quasi meglio
Giordano
«
Ambrogio
Il
stato
a
un
mano,
prima
pareva
lui
tra
e
e
ritorna
Italia 1 E
in
che
ci venisse
sua
moglie,
fra
dottore
da
apposta
per
il
suo
Villach,
era
lui
e
a
».
telegramma del
po' inquietante, ma
si
si è
spargimento
rimesso, sta
tutti
fatti sempre
erano
appunto
il
glialtri,a mano
migliori e l'ultimo
prossimo
ritorno
di
Carlo
Milano.
«
«
di
tanto
e
meneghino
primo
annunziava
a
Werther
Mari
intromettersi
chiasso
tanto
Andamento
miglioramento
regolare
—
anche
—
prosegue
dopo
periodo
secondo
lento
consulto
285
—
«
professor
«
sporto
«
rona.
a
fermandosi
{a Giordano
Facciamo
trovare
Carlo
a
Emma
«
Giordano
che
felici
teneramente
(studiando il dispaccio)O
In un
basta
telegramma
».
(Cancella : «felici»). Invece
fraternamente
salutiamoti
gli
dolcissimo
di
si calma
ed
più dal
nubi, ma
basso
—
i
I
acutezza
P^tnma
]S"oa si vanta
pre
sem-
al
riere
came-
suona
declama
ti chiamerò
»,
mente
ironicacol
nonle
trasparire un
a
e
di
buon
ambrosiano,
studia
della
suo
more,
l'a-
Eesta
senso.
stordimento
osserva,
primo
passione
marito,
non
in
fra
sollevato
alto, tenendolo
guardandolo vicino, faccia a faccia.
geloso,gelosissimo, sì ; ma
? E perchè diventa
tanto
giornali
giornali?
fin dal
forse
l'orgasmo, lo
ma
che
».
quell'indulgente umorismo
di
pieno
Carlo
ti abbracciamo
«
(mentre
...
»
dei due.
uno
di
dispaccio,
labbra) «
comincia
di
barlume
di
il
lietissimi
«
di cielo... »
sorella,e mi parrai cosa
il sorriso
dei begli occhi
namorati
insorride, ma
ha qualche cosa
di
diverso
sione.
nell'espres-
Vi
E'
Emma
—
di
Emma
—
fratello?
consegna
fior
a
così
tuo
essere
e
felici
Lietissimi
».
Giordano
di
troppo i
mostra
fretta)«
in
ti abbracciamo
ritorno
tuo
«
dispaccio)
telegramma
nostro
sorriso
scrive
(siedee
«
«
il
letto
un
Ve-
Vuoi^
Tarvis.
{con un
denti) Volentieri, cara.
o
tra-
Tarvis, Udine,
appena
:
Giordano
I
attuale
preferibile stato
Klebers
Milano
E:m:ma
—
hanno
detto
male
perchè soltanto
più geloso dopo
dei
Precursori
detto
il
Mari
primo giorno dopo
la
conferenza.
d'accordo!
Mi
—
ha
fanno
scontare...
le
tuo
moglie
sua
a
f
Tutti
—
zio I
—
Ti
286
--
comando
ti
basta,
non
se
e
prego,
—
di
gerli.
leg-
non
sdegnosa e orgogliosa dell'ingegno
n'è curata, disprezzan
di suo
della lama
se
e
marito, non
poi viene a saper tutto lo stesso,
; ma
dal Oogoleto che, furibondo, le riporta i punti più
Ed
Emma,
salienti,soffiando come
dagli occhietti bigi e
zio Albertoni
dallo
fra
pensa
Se
scherza.
se
ti
ti
non
il
di
si arrabbia
tutte
poesia,
lo
slancio
sorride
baffi biondi
coi
j
ma
è
è
ironica.
E
e
di
no.
devi
bellissima
;
la
suo
«
»
quel
imbronciato.
Si
più
marito
suo
dell'Argenterà
suo
viso
sente
stanca.
bianchi,
la
Tutta
dileguarsi e
arrestarsi
a
questo
sembra
presente.
sembra
denti
che
e
sembrano
si sente
adesso
le
Nino
è
non
dinanzi
bei
rosa,
affettuosa, amo-
succede
lontano,
di
tutto
colpo,
pato,
preoccu-
intimidita,
Giordano
non
scintillanti
fra i
sogghigna soltanto. Quando parla,
sua
voce
bella, dolce, armoniosa,
più la
insinuante, penetrante
non
sicuro,
Roma
per
cara,
; pure
.
cuore
oppressa^
più
Ma
grand' uomo
egli
suo
torbido,
si sente
il
il
si trova
appena
.
l'incanto
del
ben
si
non
ostinarsi,e adesso
la
perchè la chiamano
buona,
più
quando
tutto
sei
non
e
voluto
me
con
che
:
essere
soltanto
E
!
quanto
ad
torna
Eoma
a
nuova
Ha
».
sempre
curioso
grande
incerati, e
necessario, rispondi
innamoratissima.
fatto
bile
scetticamente.
Siamo
«
conferenza
anche
è
:
importa.
conferenza-can7Zon
Emma
ride
senti, se
non
una
bella
verdi
baffi
ne
tempo
dopo
o
preparare
più
che
schizzando
e
:
manca
Prima
dai
gliel'ho detto
Io
—
sé
gatto
un
:
è
poi... arrabbiarsi
dura,
aspra,
predicare j
niente
voce
una
e
288
—
ammirano
V
libro bellissimo...
: un
Intelligence
si capisce. E il Taine, che trovava
i
Shakespeare e a Michelangelo, non
non
a
ha
-
mica
lui
avuto
dei
precursori?
Taine...
questi imbecilli : ma
avrebbe
l'inglese! Ohe cosa
se
fare
sul
che
zio
lo
farle
a
e
collo
le brilla
che
diverte
le dà
da
i
fra
e
il Taine
sé. Ciò
le occupa
mi
il
Tutti
di
già
di
contro
!
sentirli
Quasi
si possa
non
:
Sua
ministro
è
che
avana)
Ambrogio,
)"
da
la
aver
chiodi
dirò
dura
:
uno
sospiri
leggera, vagante,
dimmi
verità:
Di
che
E'
tutta
zio
Piuttosto...
è
una
nebbietta
la
blica,
pub-
diritto,ma
aver
poco.
e
tenerezze
dietro
sperte,
ine-
liziosa,
dealla
una
odorosa) piuttosto...
volta...
questa
sei
ben
sicuro!
?
roba
tuaT
Giordano
(offeso)Credo
E
chi saf
allora.,,
I
disgrazia
dell'istruzione
piìi,non
male
un
inviandole
nipote e
la
pranzo,
sigaretta, che Emma
colle piccoledita
finalmente ad arrotolare
V accende : poi, dopo una
boccata di fumo
ripiglialentamente,facendo Vocchiolino
riuscita
—
mio
roba
per
ministro
(sHnterrompe : prende
—
sigarette
grosso
cattedra
1
aspirare ad una
Eccellenza
(sorridendo) Consolati
nemmeno
—
dopo
un
diranno
che,
nipote del
essere
le
le fa
e
par
le
—
fumare
a
—
che
sciampagna
è
imparando
negli occhi, sta
lezione
Sua
a
lo
capelli, e
piacere.
Giordano
(continua masticando
col «
adesso, quando uscirò
E
il
po'
un
in gran
fare onore
Emma,
decolleté,
per
Eccellenza, ridente e rosea, colle -gemme
sfavillano
ne
letto
sapessero
potuto
cursori
pre-
saputo l'inglese?...
avesse
non
se
Hanno
che
per-
bene
Potremo
I
fare
qualche
co»a
289
—
—
colla punta del
{Sua Eccellenza^
Emma
e lo trova, ma
piede,cerca il piedinodi Emma
continuando
si
(jlisfugge subito e, pur
a
sorridere,
sul canapè).
alza e va a sedersi più lontana
i
ministro.
da
nnche
L'Albertoni
male,
a
inteso
ha
continua
e
fumo
la bella
senza
aversene
Giordano,
nipotinaattraverso
parlare
a
sempre
il latino
con
chieggiand
oc-
il
della
sigaretta:
E poi...Perchè
questo Ambrogio ? Questo
?... l^on capisco.
Ambrogio vescovo
nella
Giordano
(scattando)Ambrogio vescovo
civiltà de' suoi tempi! W
uno
splendido titolo!—
Ma
—
capisco
non
I Di
il
perchè di
cuzioni
circonlo-
tante
I
ipocrisie
Giordano
(alzandola voce : sporgendo il petto
cero...
sopratutto sinimpetuosoe maestoso)Ma io sono
(con un risolino pieno di arguzia)
chiamalo
Sant'Ambrogio e che la sia
Eccellenza
8ua
E
tante
allora
.finita! I titoli
appunto,
grande
con
Alessandro!
Adesso
me.
ti dirò con...
vanno,
quel famoso personaggio del
a
è
chi
come
nostro
poi...lasciati guidare da
troppo presto; bisogna star quieto
E
quieto,farsi dimenticare. L'Italia è il paese del
mente
genio, delle arabe fenici ; però si rinasce facildalle proprie ceneri. A suo
tempo, ti darò
io qualche buon
consiglio.(Si rivolge ad Emma
ringraziato da un sorriso de' suoi occhi)
per essere
I giornalisti
poi, generalmente, bisogna trattarli
le belle
come
donnine.
Quelli che
bisogna comperarli facendo
si
non
loro
un
dono,
ven-
po'
di
corte.
....
in
I
Ma
mezzo
KO VETTA.
PAlbertoni,che
all'accanimento
L'Idolo.
ha
della
fatto la pelle dura
è troppo
politica,
Ve
290
—
—
insensibile,è tro["po scettico.
botte
i loro
e
morsi
hanno
salute
Il
di
la conferenza
contro
prodotto
Giordano
dolore,
per
la
un
le
grosso
viene
non
il sangue.
il
effetto
|?rave
continue
:
certo
ferenziere,
connon
sulla
irritazioni
digestioni gli
Comincia
che
e,
hanno
fignoletto sul collo,
un
dietro
terzo
suppurazione
a
gli
la
mette
nuca,
piil
la febbre
e
cogli empiastri
nemmeno
di lino.
le pappe
chiamare
Bisogna
—
le
cattive
secondo, poi un
e
piìimaligno,
un
e
loro
Mari.
rabbia,
conseguenza,
guastato
e.
colie
p^ioriiali,
sull'opinione pubblica, quanto
tanto
poi
I
Giordano
Mari
ha
il
chirurgo
po'
I
Bisogna
gliare.
ta-
di
febbretta, ma, per
non
perdere nemmeno
questa occasione, finge il
male
anche
sua
maggiore. Sfoga contro
moglie il
dispetto e la rabbia per il fiasco della conferenza,
allo zio ministro
tiene il broncio
e
colando,
piagnugeme,
colPonorevole
Cogoleto :
mi
Vedete
ha ridotto
come
quella gente?...
della
Ditelo
voi, ai vostri amici
stampa!... Se,
l'hanno
giurata, se per partito preso
proprio, me
anche
vorranno
straziare,dilaniare a questo modo
coli' ammazil mio
zarmi
Ambrogio, finiranno
povero
un
—
!
gli occhietti vividi sotto
Cogoleto, strizzando
le sopracciglia aggrottate, lunghe come
mustacchi,
gira, borbottando, le redazioni dei giornalie torna
11
2AV
Albergo
promesse
Milano
di
articoli.
Sant'Ambrogio
ad
il solito che
L'Eccellenza
recando
uno
proteste
L'Albertoni
de'
si tiene
di Destra
suoi
stima
raccomanda
e
il
lari,
segretari partico-
in contatto
e
di
l'onorevole
colla stampa.
^^\V Estrema
291
—
sono
I
gaia,
mai
presi dalla
bellezza
grazie
affascinanti
della
che
più
dalle
—
giovane e
moglie, e per
i Agnoli
prendono sul serio anche
del marito, tanto
pitipoi che donna Emma, buona
in buona
e
fede, seconda^ a meraviglia, il giuoco
Essa
è inquieta,turbata, addolorata
di Giordano.
:
di lei
amore
Giordano
—
ha
febbre
la
I Bisogna
I
chiamare
Smania, soffre
il chirurgo I...
bilmente
orrignerà
Biso-
tagliareI
La
poveretta
Il lieve
che
Nino
suo
ha
la
il
suo
chirurgo,
il
è
notte,
di
La
lo lascia
non
colla febbre,
Mno
suo
cure.
E'
attorno
i
caro,
baci
farsi
donna
lei
;
al
collo I
lo
veglia
minuto.
un
deve
della
tenerezza
gelosa di quelle
lino
ed
c'entra, non
non
Mno
5
qaando strapazza e brontola ;
ha
ragione, anche quando
sempre
bello, affascinante,anche
sempre
foulard delle pappe
Essa
raddoppia le carezze
e
altro.
punta di critica è scomparsa
col
giorno
ad
anche
che
; che
torto
più
pensa
cielo. Il
terzo
aspetta
buono,
sempre
il
al
non
sa,
umorismo,
risale
l'idolo
non
La
rolina
Ca-
nemmeno
dere!...
ve-
innamorata
stessa, Emma,
è
colle
così
e
piccole mani ingemmate, così bianche
che
Sua
lenza
Eccelmorbide, quelle piccole manine
bacia
sospirando, e il Cogoleto arrossendo
sue
peli irti,è lei stessa che gli
ben
sulla tela,
fa le pappe
calde, che le distende
la garza,
che ne
sente
il tepore prima sulla
sotto
tola
guancia delicata, e che poi lieve lieve gli avvol-
fin
sottx)
intorno
Povero
—
—
Bene
E,
tra
e
dei
il velo
al
Mno
no,
un
si fa
collo.
cara
mio,
;
ti fo male?
grazie.
grazie e un
servire,senza
cara^
Giordano
riguardi, senza
si fa
rare
cu-
scrupoli.
202
lasciando
moglie nemmeno
dormire, di respirare.
non
a
il
sua
vestirsi,di
Fa
presto,
—
ti
cara;
ho
di
tempo
chiamata
due
già
volte!... Grazie.
E
così, sempre
con
parola
una
la
sotto
amara
della
dolcezza
di
bacca
una
intonazione, come
tossico
sotto
una
gelatina di zucchero
candito,
ogni giorno più fastidioso,più peregli diventa
maloso,
di una
più sospettoso, più geloso. Geloso
una
gelosictta acuta, certe volte, come
piinta di
spillo,ma senza
collere,senza
impeti,a estri,piena
di rancori, di ironie, di bizzarrie.
E' geloso di un
cappellino, di un vestito di Emma, soltanto perchè
le stanno
bene:
]S^on hai
—
è
di
—
farti
—
in
mente
:
studio
il tuo
tutto
piacere... agli altri.
Vieni
da
quella finestra : tu vuoi
io piglio freddo I
vedere, si capisce, ma
Non
rider sempre
così forte !
scherzare, non
via,
ho
Io, cara,
nello
E,
che
corte
leto.
altro
passati
stesso
i vent'anni...
si
tempo,
ad
fanno
L'uno,
cara,
gode,
Eccellenza,
grande spreco
tu I
anche
si
diverte
alla
il
Cogo-
PAlbertoni
Emma
Sua
con
e
e
amabilmente
di
dolci
gramente,
alle-
e
di
e
fiori ;
il vecchio
colonnello
mente,
garibaldino, furiosal'altro,
lerla
mangiandola cogli occhi e coli 'aria di voin fuga
coi denti, e mettendo
mangiare anche
con
le
punte
seguito, il
«
al Pinci
ne
riempiono
E si gode,
fedeli
vanità
irte dei
coro
o
alla
gli adoratori
Emma
di donna
attorno
il
baffi verdi
sua
lano
si affol-
», che
carrozza,
e
a
teatro
palchetto.
spalle di quei
spasimanti, sfoggiando tutta
si diverte
di marito
del
alle
amato, adorato
;
due
la
siduite
assua
293
—
mia
Quella
—
così
t ODI essa,
cara
amorosa
i miei
j)reveiiire
giorno più
salta in
I ì^on
vive
sempre
una
bella!
E'
La
mia...
camera
così
In
bacio!...
un
carezza,
Emma,
desiderii.
almeno
ho
—
e
altro
sot-
che
per
ai miei
dispiaceri,
parola dolce, una
bella I diventa
ogni
mezzo
così
mattina
docile,così
appena
vi entra
mi
desto....
il sole ! Ed
innamorata
è
del primo giorno !
piti ancora
]^on glielodite, non
scherzate
lei
con
Troppo.
male.
Ma...
in proposito,perchè se ne
avrebbe
a
sin dove
volete sapere
arriva la pazzia di quella
E^ gelosa della Carolina!
creatura?...
Mari
Giordano
sente,per altro,una gelosia vera,
atroce
come
profonda, una
gelosia esosa
l'invidia,
come
Podio, per Carlo Borghetti. Sempre e soltanto
Borghetti.
per Carlo
rette
dilettere da Milano
Adesso, quando arrivano
ad Emma,
le solite profesegli dimentica
sioni
di delicatezza j le ai)re, le legge per il primo
riferisce alla moglie quel tanto
che
e ne
appena
Donna
l'interes
gli accomoda.
Fanny scrive a lungo « delarchitetto » ; e Giordano, subito,impone
di troncare
ad Emma
quella corrispondenza
e quell'amicizia.
—
.
.
.
—
Te
—
ne
prego,
cara,
assolutamente.
mi
E
farai
'
il
salutarla nempreciso favore,a Milano, di non
meno
piti.Col suo Guido
Bardi, e compagnia, è
diventata
una
donna, ormai, troppo, moralmente,
avariata.
Ed
egli sta
alle lettere del
Il buon
I
lettera
la
piti attento,
guardia^ e ancora
dottore. Una, anzi, la fa sparire.
in
dottore
annunziava
partenza di Carlo
d'Olona, la
campagna
del
appunto
da
in
Milano
Borghetti,
questa
per
non
Val
molto
294
—
dalP Argenterà
distante
di
pagina
storia
e
concludeva
miglioramento
altro
di
e,
il lentissimo
che
troppo,
momentaneo,
era, pur
apparente
e
fitta
dopo una
lunga e
minuta
diagnosi della
di
«
—
da
saltuario
e
ritenersi
il
senza
lattia,
ma-
pitiche
concorso
favorevole
dato
risultanza,di nessun
che
inducesse
ad
»
un
pronostico soddisfacente.
rischia
s'arè ammalato,
non
Emma, finché Giordano
al suo
di scrivere
nemmeno
cugino.
povero
Gli scriverà
Giordano
sarà
subito, dopo, appena
avrà
guarito...e non
piìitante idee così strane per
nessuna
la testa.
Adesso
—
inquietarlo; soffre, ha
bisogna
non
la febbre.
E
Giordano
possibile
ridicolo
«
dire
approfitta per
quel Borghetti »
ne
di
il dottore
anche
e
tutto
il male
in
mettere
per
:
nario
Credi, mia cara, il tuo illustre e straordierudito.
E gli
è altro che un
cugino non
I nostri rigattieri.
sono?...
eruditi, sai che cosa
Gli ho letto qualche capitolodel mio SanfAmbrogiOy
—
e
ho
fatto
ho
Per
Di
primo
più agile I Mah I
i geniil... Come,
e
di
interminabile
di
note,
getto mi
Milano
a
il
ascoltato
aver
troppo abusato
erudizione.
,
male.
per
esempio,
funerale
del
glio
consi-
documenti,
riuscito
era
fate
suo
presto
anche
vostro
a
di
molto
inventare
quel noioso
Esculapio a
ripetizioneI
{supplichevole,colle lacrime) Il dottore,
ti
nostro
buon
dottore, no ! Ti prego,
Emma
no
I
II
prego!... Ma, pensa,
Devi
dottore
voler
molto
quanto
bene
anche
noil...
Per
fatto
ha
tu
per
al nostro
noil...
buon
I
Giordano.
Per
te.
Si
sarebbe
pre-
296
—
1
scomparsi affatto,da
fi^nolettisono
alle dieci
Mari
giorni, e Giordano
già uscito, ed è già stato
postali,nella
prime
della
del
è
mattino
ricevere
da
Milano
le
opera.
niente.
Ancora
—
sua
parecchi
alla posta, ufficio Pacchi
di
speranza
copie
—
Niente.
—
Torna
brontolando
alPalbergo
ed
delFAmodei
sollecitudine
la
contro
subito
entra
al
poca
mero
nu-
31.
Buon
—
giorno,
hai
non
Emma
{come
Sei
già
E
—
Il
—
abbracciarlo
allHmprovgrido di gioia)
un
sigari.
è arrivato?
!
Sant'Ambrogio
Non
seccarmi
sempre
quando
arriverà.
! Arriverà...
Emma
{ancora
braccia
colle
marito, indietreggiandoa
bene) Ma
osservarlo
guancia
una
Sei
e
libro?
Giordano.
per
solito
vede
con
dei
comperarmi
il libro
Che
—
del
fuori?
stato
Si. A
—
lo
appena
sempre,
ad
viso, correndo
piìi tardi
vestirti 1
di
finito
ancora
E'
cara.
un
tu,
colla
col
al
attorno
tratto
per
collo
del
brogio
Am-
del
guardarlo,
{gli tocca
scusa...
punta
8anV
dito) Sicuro
germent
legI
.
.
.
gonfio I
Giordano.
mi
Ohe
Emma.
Apri
la
Gonfio
No,
bocca
Giordano
! Mi
seccarmi
Bambinai...
tesoro
venga
di
no
I
I
{corre a guardarsi nello specchio)
qualche diavolo anche in faccia ?
E^ un
po^ di gonfiezza, soltanto.
I Lasciami
vedere
in
bocca
!
{opponendosi vivamente) Ma
no, non
secchi I {Cambiando tono, sorridendo)
il mio
Pare
impossibile!...Sempre
bambina
che
giucca
1 Adesso
ti diverti
297
—
dosi
signor dottore ». {Avviannumero
SO) Per te i dieci anni non
quando ne avrai
passati,nemmeno
giocarecon
a
saranno
me
il
verso
"-
ancora
«
al
quaranta !
Emma
(per seguirlo)Vengo
di tintura
d'iodio
un
po'
di laudano?
rolina
(confermezza) Ti prego : c'è la Cagli unguenti e per gliempiastri.Fammi
Giordano
per
piacere di
il
o
iol... Hai
sonare
e
di
Carolina.
la
chiamare
Grazie.
e facendo il broncio).
(suonamortificatissima
Giordano
(ritornandole
vicino^accarezzandole una
adesso, basta.
mano) Per un po', sta bene ; ma
Emma
Le
manuzzole
tue
baciartele...
La
I II
neW
entrare
ma
e
chiude
a
che
dormo
(Passa
chiave
Sua
cellenza
Ec-
adesso
colla
V uscio
I
Già,
non
Carolina
di
io
che
viene
nel
per
numero
sono
me,
30j
comunicazione).
attimo, finisce di vestirsi.
Sua Eccellenza (infrak, decorazioni e un
grande
di dolci sotto il braccio : fermandosi sulscatolone
Vuscio) Troppo presto f
Emma.
No, no, zio I Avanti I
Sua Eccellenza. Vengo
presto perchè più tardi,
oggi, non
(Sospirando) E poi dicono che
posso.
Emma,
non
si lavora
Emma
Sua
I
un
i)er il nostro
paese
I Alle
dieci
del
già in abito di fatica!
vedi, sono
(ammirandolo). Sei magnifico!
Eccellenza
(avanzandosi)Tuo zio, dunque,
mattino,
ti
in
di lino I
seme
Ricordati
(ad Emma)
te!
di
desidero
e
!
ascenseur
e
per
l'odore
belle
in furia)
(precipitandosi
signor ministro I L'ho visto
Giordano
ammalato
sentir
senza
Carolina
troppo
sono
piace?
come
298
—
Emma
f birichina J Moltissimo...
E
—
sei
allora,perchè
(Le dà
sui
—
la scatola
colla commendai
eccoti
brava,
dei dolci
il solito
e
premio.
bacio,paterno,
capelli).
Suo
marito
c'è pericolo !
le ha
ripetuto
Ed
volte
tante
alla
»
ed
mamma,
Emma
ha
finito per
di
in
di tanto
la
limiti,e
sua
corte
Eichelien
tanto,
ha
non
che
Emma
comincia
e
un
zio,
si diverte
come
L'una
avrebbe
la
{sdraiandosi sul
Emma
solito
che
e
dà
non
cominciando
e
Giordano
Sua
sta
Eccellenza
Sempre
Emma
mio
a
poco
—
anche
donna
dello
corte
che
alla
da
garetta.
si-
ragazza
due
si risolvono
tosse
morato
inna-
un
in
tempi
passaun
po'
nessuno.
a
canapè
nel
rosicchiar
suo
dolci)
cantuccio
Sai
che
bene?
{con un'occhiata
verso
il
numero
30)
cagione del Taine?
{seria) Non
scherzare; questo te lo proibisco.
sul Cogoleto quanto
Scherza
non
vuoi, ma
marito.
{Ad alta voce) Ha una guancia un
a
po' gonfia.
—
E'
potuto provare;
maritata
che
fumo,
Eccellenza
piacere
cose
nei
di espansione
Sua
della
preso
l'altra,due
e
nemmeno
da
ha
e
zioncina
le-
una
si tiene
eccesso
divertirsi
a
civetteria
resto, con
fiori,in dolci, in ninnoli.
umore.
amabile, galante e di buon
Ride
che
sospira ridendo.
su
non
lasciarsi fare
molta
con
in
di
«
Emma,
corte, ricambiandola
graziosa, briosa, spiritosa.Del
po'
un
non
che
un
chio,
ocormai, chiude
lo zio continua
a
e
prendersi qualche piccola
confidenza.
Suo marito
le ha sempre
predicato
non
bisogna disgustarlo,anche per un riguardo
che
è
il
E'
a
Credo.
letto!
Dorme?
299
—
Sua
Eccellenza
colla
Emma.
Sua
si
Eccellenza
Emma)
nandosi
avvici-
canapè,
Emma.
cioccolatino?
un
(tenendo
piccolo dolce, lo
Metà
sul
allunga
faccia, fissando
Vuoi...
il
—
strette
le dita
avvicina
che
gli offrono
labbra
alle
di
uno.
per
e spezza
(fingedi non
capire,libera la mano
il cioccolatino)
Ecco, prendi.
Tutti i giorni sempre
più... cattivai
Proibito
parlare sottovoce I
Sua
Eccellenza
a
(forte) Allora vengo
prenderti
colla carrozza
stasera
ti cone
duco
prima di pranzo
EM3IA
%
—
—
teatro, alla prima della Manon.
gli accenna
ripetutamente di
a
Emma
lando
scrol-
no,
il capo.
Giordano
(dalV altra
chiusa)
Vieni
carrozza;
e
Finche
essere
per
la
a
bocca
stanza,parlando colla
prenderla prima di pranzo
stasera
la condurrai
teatro.
a
è
sa
gentile. Giordano
sgarbato collo zio ministro, e però
mostrare
la propria indipendenza, col
moglie
colla
di
si
poter
sfoga,
trattarlo
quasi arrogantemente.
Giordano
moglie,
(rivolgendosidopo
a
sua
più affettuoso)
E tu farai,almeno
ti dico
questa volta, come
per
io. Per
guarir presto, ho bisogno, sopra tutto, che
di fare a mio
Ho
tu mi permetta
modo.
bisogno
di quiete, di silenzio assoluto, di dormire, di non
con
mangiare
bacio,
di
e
Buon
cara.
vieni
Emma.
a
Ti
veder
non
Eccellenza
Sua
Sua
tono
un
Eccellenza.
sommesso
nessuno.
giorno, ziol
(subito,ad Emma,
pranzo
par
più
istante
un
con
e
Ti
mando
un
lora
sottovoce) Al-
mei
possibile?
Col deputato Cogoleto,
coi
no-
300
—
stri soliti ! (nomina
due
quentatori di Emma),
Emma.
Sola, senza
bene?
iiirini
dei
Ire
o
Giordano
e
assidui
più
fre^
c-ìie
Giordano
con
Mai
vepiùl Anzi, regolati: non
Non
prendere, oggi, colla carrozza.
voglio
sta
non
—
a
assolutamente.
Hai
—
sentito?
Dirai
—
che
hai
non
Emma.
marito
marito
che
hai
della
compenso
di
Sua
velluto)Che
Eccellenza.
f Mettendosi
(tSdraiandosi^
sporgendo
dallo zio^sul pan-
guardi?
cosa
il
I... Come
il cielo
piedino
piedino I Quel
Quel
pince-nez e chinandosi
piìidappresso) Ohi il piedino delle
di
!
ammirarlo
per
signore
bello!
così
Lombardia,
nesi
mila-
è bello!
quando
La
Consiglio,
avuto
bugia?
Verrò, forse, a teatro.
il piede che vede ammirato
chettino
ordinato.
ha
lo
me
potuto.
in
E...
—
mio
a
Tao
nipotina
ritorna
verso
ha
le
detto
sei
di no,
colla
Sua
ma
Eccellenza
tentar
carrozza:
non
nuoce.
Non
—
sgridarmi
Soltanto
Come
desidero
sta?
I Non
sono
venuto
le notizie
avere
abbassando
{Guardandola:
a
prenderti y
di tuo
la
marito.
voce)
Hai
pianto ?
No.
—
Sì.
—
—
—
No.
Hai
gli occhi
Emma.
Ecco
—
In
tutto
che
cos'ho!
la
Carolina!
E
tu
lascialo
rossi!
il
giorno
Tutto
colla
il
ho
potuto vederlo.
tanto
giorno la Carolina, solnon
Carolina, e
vieni
con
me
!
301
—
La
lino) Sei tu, zio?
Sì, ma...
(per obbedire
—
devo
prendere Emma
parlare
posso
Emma
a
Yieni
Sì!
e
sto
ai
cenni
la
!
che
Invitate
! A
baby
un
i vent'anni
condurre
a
Eccellenza
e
se
in
va,
sorridere.
senza
più la sua
Emma,
ne
voce
per
tutta
di
punta
Giordano
la
quanta
!
donna
una
Voglio fare quello che voglio! Voglio
casa
mia, a casa mia 1 Voglio restar sola,a
Sua
ci
teatro, non
passato
da
30)
numero
i)assato i vent'anni,sono
più
sono
ho
il
verso
ci vado
non
sempre
Sì! Sì! Ho
non
luce.
!
pranzo,
Dici
la
sopporto
non
della
nipote)
Abbiamo
Consiglio!
col Cogoleto! Venite
a
meglio, grazie, ma
non
(rivoltandosifurente
fuori, a
vado
! Io
pranzo
Emma
e
subito!
scappar
Allora, dopo.
—
Io
(ancora più soffocataper
di
pappa
ma
Giordano
di
voce
—
!
spasso
restare
casa
a
mia
!
spirando,
piedi, so-
fa sentir
non
sera.
napè,
seduta, sprofondata nell'angolo del caha un
libro in mano
sul quale tien fissi gli
voltar
mai
le pagine. Batte
occhi, senza
mente
nervosala punta
del
piede sul palchettino,ha le
31 :
ciglia aggrottate. Silenzio perfetto al numero
silenzio
30. Soltanto
la
profondissimo al numero
Carolina
innanzi
va
e indietro, e
gira intorno alla
la guarda, che
le tiene un
padrona che non
muso
tremendo.
forse
nove
—
—
così
Carolina
parlare... dire
guarda
—
La
Le
verso
il
fo
portare
alla
soffia
da
;
vorrebbe
signora qualche
30
numero
sbuffa
e
e
cosa,
si arrischia.
non
Sono
signorai
pranzo,
ma
le
!
No.
Ma
poco,
non
vuol
prender
quasi niente, anche
nulla?
a
Ha
mangiato
colazione!
302
—
Emma
—
occhi
il
invece,
in
mano.
sottovoce:
sarà
signor padrone, glielo
le
Emma,
libro
ciglia sempre
ammalata
io....
assicuro
aggrottate,
fissa la cameriera.
e
cos'ha
Che
tiene
che
benissimo.
starà
dal
libro
^li
immobile,
Carolina, avvicinandosi, molto
Lei, se continua
così, domani
—
e,
rimane
risponde:
non
fissi sul
La
—
da
ridere, la
Carolina, in punta
alza il capo
sorride?...
Perchè
sciocca?...
di
piedi, va fin presso all'uscio
del padrone, ascolta attentamente, poi, passo passo,
si avvicina
di nuovo
alla signora:
c'è pericoloI... Dorme
Non
di musica!
a suon
e torna
a
{Guarda fissamente Emma
sorridere).
Emma
{alzandosid'un balzo e gettando via il libro).
c'è?
In fine, che cosa
—
Per
Carolina.
ho
giurato
padrone,
taciuto,
taciuto
leil
figuri
Si
il
tutto
giorno
una
E
Carolina,
bene
il gran
di
meno
padrone
io avrei
che
la mia
anche
così
avrei
me!
disperata
Io
per
le donnei
tutto
—
molto
Che
anche
che
colle
vuole
minacciato
lacrime
alla
una
a
negli
padrona,
ho
;
raggio
co-
chezza,
scioc-
c'è? Senza
occhi
non
per
può
a
ridere.
che
c'è?
cosa
raccomando!
—
di mandarmi
via, su due
ripeto !...Poi dicono,
sciocchezza, le
Ma
se
gli uomini
di noi!
più donne
una
cosa
non
è
debolezza!
—
ha
con
parlato 1 Ma....
signora piange, soffre
{nervosissima) Insomma...
mi
Carolina.
Badi, signora
padrone
piedi ! E'
sempre
mai
Emma
il
al
promesso
specialmente
con
continuare
non
che
tutti,ma
se
di vederla
per
al
con
in collera
sembra
cielo I Ho
del
amor
tante
sono
in tutto
chiacchiere!
e
per
304
—
buio, è
Che
E
chiuso!
dolore
gran
orrore!
che
—
volesse
mi
Dio, Dio, se non
I iJhe fine di tutto I
il viso
colle
la vita.
Si è
fSi copre
Ohe
bene
I
morte
mani,
mentre
bandonata
data, si è abcosì interamente,così appassionatamente:
si sforza per calmarsi : sorride, ma
con
molta, con
Anch'io
una
sono
profonda tristezza).
sciocca,
gran
brivido
un
5 mi
stasera
gli
le
avrei
monto
la
pure
un'inezia
pure
anche
o
mio;
torto
un
colpa. Impossibile tacere
Impossibile! Impossibile! Solo
i
sotto
a
darmi
guar-
Invece, lui, mi fa
cludente!...
ridicolaggine incon-
tutto.
sempre
commedia
gran
e
una
saprebbe
una
io
testa; esagero! Ma, pure,
grande
tutto, qualunque
cosa,
fosse
occhi.
suoi
per
detto
piccola;
fosse
corre
una
per
rolina,
pasticcio,segreti,misteri colla Cacameriera, che scherza poi, e ne ride !
Un
colla
E
peggio
di restare
ancora!
Peggio
giorno
un
ancora!...
intero
coraggio di farmi soffrire un
Xo, è troppo! {Comincia a
vibrante
e
:
i
vedermi; ha il
giorno intero! E' troppo!
svestirsi sempre
citata
più ecsenza
bottoni
piccoli
di
di seta
lontani,e i cordoncini
donna
fra le dita nervose). Che
mi giudica? Ha
più vanità per
saltano
Come
il coraggio
Ha
che non
sì, vanità, vanità, vanità!
vanità
me!
Una
piccola, meschina,
madreperla
si aggrovigliano
mi
sé
sola, senza
finzioni
fuori
a
tutto
il mondo!
Lo
ci
per
pranzo,
sono
a
allontanarmi!
teatro
Perchè
andata!...
non
Oh,
per
giorno
mille
bugie,
mandarmi
zio, col Cogoleto,
ho
ma
E
un
Voleva
collo
—
ridicola.
sola, tutto
poterlo vedere, inventando
mille
non
di lasciarmi
cattiveria
stesso
amore
—
colla
crede!
accettato?
un'altra
con
Perchè
volta!...
merita.
Emma,
sempre
colle
ciglia aggrottate, pallida.
—
smorta,
senza
ha
30,
spegne
—
Puscio del numero
guardare verso
in
finito di spogliarsi.Salta
letto,
mai
il lume
spalle al
305
numero
e
si caccia
sotto....
le
voltando
301
riesce ad
tarsi
addormennon
gli occhi, ma
voltarsi
: resta
immobile, rannicchiata senza
,
di
senza
distendersi,presa da un senso
d'inerzia,
freddo. E' tardi; lo scricchiolìo dei passi e le voci
l'albergo
lungo il corridoio si fanno pitirari ; i rumori delsi allontanano, si perdono, e nella camera
terrotto,
buia, silenziosa,a poco a poco, prima leggero,inpoi, piliforte, pili lungo, entra il gran
da
di Giordano, accompagnato
russare
un
sibilo,
da un
che varia tutti i toni.
fischiettio,
la
Emma
si rannicchia
di piti; caccia
ancora
sentire ; ma
testa sotto le coperte, per non
quel
rumore
pitiforte, continuo, misurato, la
sempre
tien desta, l'opprime,la soffoca,riempie tutta la
camera...
e, sembra, tutto l'albergo.
Emma
{sottosotto ^ cacciandosi sempre
più sotto)
Sentiranno
nelle altre
Dio, Dio, sentiranno!...
Chiude
stanze!
I
JiOTKTTA.
L'Idolo.
20
Grandi
La
mattina
Mari
si
Ha
umore.
dopo,
delPAmodei
«
Yi
e
furono
Sant'Ambrogio.
«
Che
«
procurato
«
da
«
deputato...
«
Dopo
«
dare,
un
colla
tantum
buonissimo
posta
fatto
ieri
Vedrete
che
I Mi
carta
famoso,
Indovinate
nomen,
inflschiatevene
è di
rina
lette-
una
molto
piacere.
amico,
caro
I Ohe
ha
dano
; Gior-
scomparso
ed
prima
gli
al volume
critico
lena
spedite
«
margini
gonfiore è
in
che
Illustre
«
il
sente
ricevuto
novità.
le
prime
splendida
direte
articolo
un
copie
del
edizione!
bravo
! E
ho
monstre, scritto
professore
d'
Università,
chi
è, e ditemi
grazie.
le rane
se
vorranno
gracichiamandole
rospi.
«
Vostro
affezionatissimo
Amodei.
»
307
—
—
{in manica di camicia, dinanzi
una
allo specchiodeWarmadio, si strappa con
pinracolo
mizettina i peli bianchi della barba: fra sé) Che
stamattina
si fa sentire I Forse,
I Emma
non
ancora.
dormirà
{Tende F orecchio verso V uscio J No I
Sarà in collera. Ieri gliel'hofatta
c'è la Carolina.
ISinoI
e niente
grossa I Tutto il giorno Richelieu
{Ammirandosi nello specchiodopo aver indossato Vala pace. {Spinge il
bito)Povera piccolaI... Faremo
di sua
moglie che
bussare,in camera
capo, senza
sta facendosipettinare dalla Carolina)Che
capelli
Mari
Giordano
straordinarii I
Sente
un'ondata
del
solito
quella mattina è una
d'Espagne^ ma
Buon
dì,dormigliosettalNemmeno
delizia.
chiedere
voltandosi,
Emma
sollevata
Mno
improvviso, come
come
mentre
la grossa
le due mani
tutta
stende
senso
al povero
a
sta?
la Carolina
lunga
e
saluto,
un
—
per
à la peau
profumo
dei
massa
Giordano,
d'imbarazzo,non
le tiene
ma
per
lo
pelli,
caun
guarda
in faccia.
lazioni
più bèlla,colle modudola
più tenere, stringendolele due mani e baciansottile
alla testa sulla riga dei capelli,
in mezzo
un
come
filodi refe bianco) Guardami, gioia.Sono
bello come
prima?
lo guarda, ma
la bocca
Emma
non
gli osserva
una
come
e arrossisce
fiamma, perchè vede nello
che
si
specchio,o le par di vedere, la Carolina
{colla sua
Giordano
sforza
per
Giordano
I
non
voce
ridere.
{convintoche sua moglie è in collera
del giorno innanzi e voglioso
per la « cattiveria »
di far la pace,
siede sopra una
seggiolinadi fianco
Hai
in faccia,vicinissimo ad Emma)
alla toeletta^
308
—
cerino
un
oggi,
il nostro
incantevole.
d'una
al par
bella
«
direbbe
come
cerino
un
—
rosa
Sei
Non
».
tore,
dot-
buon
fresca, bella,
Carolina?
ò vero.
un
{allaCarolina:
po^ irritata)Fa presto!
facendo
Giordano
e
{sorride fissando Emma
Emma
che
sfoggio pih
buono,
mai
dei
l'odore
soave
dei
delicatissimo!
d^ Espagne
denti) Com'è
tuoi capelli1 E' \m
peau
dendo
{Fiutando a lungo e chiubellissimi
gli occhi) Un'ebbrezza!...
Emma
tocchi
senza
Kon
si
le mani
agili dà gli ultimi
alza, con
di pettine ai riccioletti
della nuca,
poi,
levarsi l'accappatoio,manda
via la Carolina.
diosa,
può più ve"lerla! Le riesce sec"ìante,fastiinsopportabile!
Ya!
Va!
—
Carolina
La
male
a
ò
Sei
Ancora
proprio
Emma
guarda f
bocca;
diventa
! Se
guarda
sul
che
bene;
e
fatto
dato
dendo
chiumolto
bacio.
un
non
nuovo
V
e
la
Carolina
lo
bacia
trova
occhio)
Ha
nella
lettera,è
un
lo
sulla
altro
scritto
mia
la
cartella
:
letto.
mi
Dunque,
perduta
una
cappatoio, sempre
Ti
Giordano.
No,
a
ha
più
ma
di
la
Lasciami
Emma.
hai
"è
non
rossa
vuoi
Giordano.
Emma.
mi
non
nemmeno;
pianino
sbagliata:
baciarlo,sotto
mamma
fiata
in collera?
{adesso
lo guarda
posto dove
andato
l'ha
l'uscio,che
parlare.
Giordano.
sola.
vesto
intelligente:non
sé, andandosene
fra
pensa,
ma
Mi
Val
no.
far
del
—
Saif
dottore.
terminare
fretta,
per
—
sersi
Dev'es-
{8i leva Vacdi vestirsi).
io!
aiuto
Da
perdonato!
presto.
lettera
in
hai
sola
me
d'OloUA,
m*
nou
fo
più presto. Carlo
sta
ancora
bene.
309
—
Giordano.
Cara,
in
prima
Perdonami.
seria
guarda
cominciando
collera, poi
l'incanto, la
E'
Lo
si arresta...
Emma
caral
cara,
della
carezza
seria,a lungo,
morbida.
tenera,
voce
E^
sorridere.
a
dell'amore, il primo
il fascino
Ti
Perdonami.
supplico I
ti
prego,
—
dei
amore
.suoi
vent'annil
Sei
No.
—
stato
cattivo.
troppo
Lasciami
far
presto.
Cara,
—
.
si sente
Emma
E'
l'anima
che
torna
nel
detto
Si
—
lo
volta,
coprendolo
suo
rito:
ma-
vinta.
gioia, è
la vita
in
pensa
—
cuor
suo
—
colle
di baci.
pupille lucenti, tremule.
a
sua
Nino!
—
volta
le braccia
Tesoro!
Mio!...
all'uscio:
della
pacco
I
Il Sanf
ferrovia.
Ambrogio
Libri.
!
(D'un
salto
correndo
aprire) Avanti!
ad
Emma,
di
i libri
Nino
se
corra
n'è
a
Hai
chiuso
cercarla.
il capo
—
del
dopo
ferrovia
si
il
appena
che
tempo
un
ha
mento,
mo-
tato
por-
nasconde, aspettando
Niente!
innanzi,
—
e
Allora,
sorridendo
l'uscio?
(ttforzandosi inutilmente
Giordano
corda
della
andato,
ha
Poi,
stanza.
l'agente
lei, cacciando
corre
sottanina,
nell'altra
scappare
che
in
ancora
appena
la
la
di
si sente
svanisce,
gli butta
e
forte
Giordano.
—
le braccia
estasi I E'
mio
fìssa
al collo
Un
Lo
piccola bugia, soltantojperpiacermi
una
perdona,
—
I
prego
palpitante!
cuore
Nino
bussa
fra
tutto
in
Emma
Si
Ti
.
stretta
risorta
Povero
ha
.
dimentica,
tutto
Perdonami!
I
! Perdonami
voglio
—
caral
cara,
grosso
pacco)
Dammi
per
rompere
una
forbice.
:
310
—
(correndo gli dà
Emma
carezza) Hai
chiuso
Giordano
pacco)
la
forbicee gli fa
intento
guarda e, invece,
imo
(ammirando
Giordano
a
disfareil suo
Guarda.
so.
non
una
Tusciol
: tutto
(distratto
Non
Emma
-
finisce
di vestirsi.
dei
grossi volumi
in
il pacco)
che
ottavo
formano
Magnifica!...
E^ una
Amodeil
Bravo
splendida edizione I (Legge
il frontespizio)
: Giordano
Mari, Sant^ Ambrogio.
(rimasta sempre
Emma
W
un
Come
po^ distratta)
ì
vedere!
Ambrogio f Fammi
Guarda, gioia. E' il mio Sanf Ambrogio I Che
la copertina,
bella carta! Che
bei margini I Forse
ti pare!
fosse stata un
se
po' più chiara.... Non
H titolo risalterebbe
meglio !
Emma
(cogliocchi incantati,seguendo un pensiero
che sempre
più si allontana).W bello lo stesso!
fosse stata
Giordano.
Ma
se
piti chiara, per
sarebbe
stato
l'effetto della vetrina
molto
meglio.
Adesso
e in fretta.
(Guarda
prendo la carrozza
V orologio).Le dieci e mezzo.
Sono
quasi le dieci
due
Porto
e mezzo.
copie del Sant'Ambrogio allo
zio e le altre due al Cogoleto.
il Sant^
—
E
Emma.
per
me?
Domani,
Giordano.
o
dopo,
arrivano
tutte
le
altre.
la
prima copia.
tutte
Sono
eguali, cara! Anzi, la tua te la
farò legare. Una
legatura artistica,di stile antico.
Emma
(che sente il bisogno di arrabbiarsi)Però,
—
Mi
avevi
promesso
—
avevi
mi
—
Una
allo zio
prima copia !
l'altra al segretario dello
la
promesso
e
zio!
urgentissime, per la stampa. Piil presto le
e più presto i giornaliamici
possono
parconsegno
Sono
312
—
morboso.
Le
deve
lacrime
il
Tutto
bene.
le cadono
di
Le
inìi di
diventa
nervi
Verso
le
le
di
Quando
due
alla
volte
fermarsi
Ma
nausea.
la noia
zio
lo
Le
a
derla
pren-
prima
due
le
avrebbe
e
ha
volte, e lia
ripetuto la
voluto
baciar
la
tiritera;le avrebbe
guardare i piedini. Oh, ma
almeno, avrebbe
qualcheduno I...
parlare con
niente!
AufI
—
stufa
Stufa,
!
babbo
di
Caro,
un
avrei
almeno
Mari
a
teatro,
nella
le
per
ma
appena
babbo
ti i)rego,
Milano
1
{U
stufa!
sono
il
avrei
colle labbra
gli
sola,
fiori!
torna
appena
sala
da
e
nove
tempo
11
pranzo;
il pranzo,
Cogoleto
e
lo zio li
e
e
colla
aspetta
aspetta
mezzo.
Presto
di vestirsi!
ti raccomando
per
colla fretta
ancora
andato.
fad Emma)
il
Come
A
tuto
po-
all'Argenterà, anche
E
n'era
se
Giordano
C'è
Roma!
ansante, gridando,
furia,come
d'abbasso,
noia!
il mio
caro
i miei
Giordano
Che
questa
bacio)
manda
arriva
noia!
mano,
Richelieu!
Quel giorno...nemmeno
Ohe
doi)o
sentito
solita
Invece
i
attacca
finestra;
tutt'e
lo zio!
fosse
che
dentro,
il calorifero.
male
senso
si sente
chiusa
può, viene
passeggiata, ed Emma,
carrozza
sperato
giorno
sei, quando
sei, corre
una
Kon
carta,
malattia.
una
la
per
sulla
grosse
tatto
un
è la noia!
tutto
il
ha
una
scrive,
strano,
mentre
scrivere.
giorno, tutto
stanza; forse le
gira la testa; prova
in
E,
—
intenerimento
un
anche
smettere
!
buono
commozione,
una
prova
e
com'è
Carlo,
povero
—
! Facciamo
Che
! Ancora
presto I
cos'hai
?
Oh,
quegli occhi
!
fuori
di
Oggi, proprio oggi! Sono assolutamente
contenta,
posto! Tanto
piiiche io voglio vederti
anch'io.
contentissimo
S^icro bene!
perchè sono
313
—
Dopo
la
della
lotta
sottomettermi
al
di
più:
tratta
aborrito
la vita
per
a
della
dipende
dal
la
io!
Ma
un
farmi
sempre
sei tu che
tenermi
allegro!
zio ha
promesso! Tutto
è per
Capirai, non
successo
io,resto
Ambrogio.
ottenere
gran
—
posizione! Lo sai anche
tu ; devo
tanto
lavorare
{sorridendoaffettuosamente,
piii che bisogna far presto a calmare
Emma,
per
non
far troppo aspettare il Cogoleto),devo lavorare
e guadagnar
dola)
molto, molto... (abbraccianper vivere
—
devo
Lo
Devo
Sorridi,
anzi...
coraggio,
I
ho
clie
reclame!
I Tu
Dio
di
cattedra!
Sanf
di
vanità
pazienza
e...
della
quello
giurata, si
hanno
giogo più odioso,
ridi, cara, per amor
devi spingermi, farmi
Si tratta
elie mi
atroce
guerra
—
con
franchi
trecento
Emma
I
lo
sorriso
dei
«
vero,
«
solo
guarda,
bei
denti
«
e
fiero...
EMui
—
pure
sala
San
fino
del
lo
sapone!
fìssa
sua
di
me
spende
Fa
le
e
ricchezza
stesso
-^
e
:
di
sempre
il
vede
alla
corrono
lettera
prima
quasi
presto,gioia!
stupita...
bianchi,
Fimmensa
io avrò
padrone
in
mi
che
casa,
soltanto
le parole della
mente
Ma
in
tesoro
un
una
Po-
«...
essere
il
indomabile
»
! Giordano
com'era
Circolo
Mari
diverso
! EMo
stesso
quella
artistico-letterario
di Milano
domenica
!
nella
dopo in via
E dopo, e dopo, all'Argenterà...
Paolo?
E dopo,
la gioa
Napoli? Mah!...
vane
sospira e pensa
sta abbigliandosi e facendosi
donna, mentre
! E
—
bella
per
il
deputato
e
per
lo zio
stro.
mini-
l'incanto... E
quello era il sogno,
la vita, la realtà, si sa
diversa.
bene, è sempre
E' brutta; è molto
la vita, la realtà!
brutta
n
altro
che un
succede
giorno dopo, non
colo
piccambiamento
del
giorno prima: suo marito
—
Mah!.,
Cogoleto
314
—
viene
invece
anzi, lo legge
Porta
tutto
direttore
col
pranzare
poi, dopo,
zio
tutto
a
mala
pranzo;
a
da
leggere,
Ambrogio ;
casa,
Sant^
bella
voce
ministro
Vuoi
forse, temo,
e
Corriere
mani
do-
dovrò
Romano
;
ma
te I
parlato
aveva
chiaro
lo
e
aveva
:
il tuo
che
Forvse,anche
cara.
del
per
consigliato bene
—
non
lui,lentamente, colla
pazienza, gioia
occupatissimo,
sarò
Lo
e
sonora.
e
—
colazione...
a
le porta
tardi, in compenso,
uno
splendido articolo sul
sera,
alta
—
volume
sia
lodato
portato
e
alle stelle?
farti
solo farti valere,ma
Allora, devi non
I giornalistisopra
vedere.
tutto I Ti
mando
raccoi giornalisti
I I^on
basta
conoscerli, farsi
frequentarli,viver con
loro. Gridano, strepitano,certe volte; ma
sono, in
ragazzi, divertenti,
pieni di spirito
fondo, bravissimi
ti daranno
tutta la celebrità
e che
e la gloria
che desideri, al patto di goderla un
sieme.
po^ tutti inPerchè
fabbricare
un
grand'uomo... per
E se tu resti chiuso,
gli altri? Con che gusto?
tua
nascosto
brogio...
alPalbergo con
moglie, il 8anf Ampresentare
bisogna
ma
;
—
—
sarà
merito
suo
davvero,
se
un
intrinseco,tu dici ?
è un
capolavoro
tuoi
critici... che
non
è il libro
che
I Tanto
vero
Mi
non
è
Il
Ma
suo
chi
o, scusa,
Il
valore?
saprà mai,
conata
bric-
una
scritto,nò i
lo hanno
letto I Caro
non
mio,
tore
bisogna fare; bisogna fare l'au-
; né
? Nessuno
che
fiasco.
mezzo
hanno
tu
che
lo
hai
che
ci
mai
scritto niente
sono
molti
autori
I Hai
lebri,
ce-
capito?
spiego?
Giordano
far
la vita
Mari
ha
dei caff^
capito benissimo
; si
e del
Corso, affidando
mette
la
a
mo-
315
—
diventa
glie allo zio, che
al
anche
nel poco
Mari
del
resto, ad
Io
ti credevo
non
un
giorno
in
faccia
dalla
avuto
il
di
hanno
parlato molto
tempo
quale comincia,
ed
colta, dagli
di
I
tanto
il tuo
Bernabeis
il
«
madre
di
I
il
—
Bravo
il Bernabeis
Giordano
storico,nò
come
ha
letto
!
vedere
come
che
!..
ha
rosa
pode-
opera
«
Sono
tento
con-
fo i miei
non
vano
ave-
Mari, né come
critico, dopo
il Sant'Ambrogio,
lodato
e
cipe
prin-
Oampolatino,
un'
».
serio
sul
preso
com-
dell' erudizione
santa
principessa
Sant^ Ambrogio
opera
ne
me
persone
encomio
Yergin di servo
», ti
I
complimenti e ti stringo la mano
astiosi parrucconi », che
I medesimi
«
che
dice
ancora
libro, ma
nientemeno
—
l'arca
storici,
dalla
letterato,né
diosi.
stu-
—
ho
non
«
mai
prezzato,
ap-
di facile contentatura.
tutt'altro che
Il senatore
dei nostri
Io
—
favorevolmente
e
I
brogio,
Am-
al
leggere
petentissime
», un'
dano
Gior-
Sanf
del
seriamente
capace
sinceramente.
proclamato
il
gente
Eccellenza
con
sera,
e
nipote, guardandolo
un'espressione diversa dal solito,ed
Sua
ammirandolo
Ieri
moglie.
lei, ma
discusso
essere
ammirato
—
di
Ambrogio,
il Sant^
sempre
colla
passa
si occupa
non
galante,
piti geloso. Ma,
sempre
che
tempo
più
sempre
diventa
che
Oogoleto,
—
c'è.
Lo
leggono
poi,
diffidenza,sogghignando, ma
però con
il primo giudizio:
modificare
onestamente, devono
vogliono
ò
un
uomo
cosa
che
s"
sa
il
suo
è
Sant'Ambrogio non
libro che
mento
perchè dal mos'improvvisa 1... Ma
docenza
che ha la libera
a
Bologna, non
conto,
un
Mari
Giordano
—
«
^on
fa lezione?...
si
scherza
E'
un
I
II
valore...
316
—
E
Eccellenza
Sua
—
pas^sn,di maraviglia in
viglia
mara-
1
Ma, sai, che, col riuscire a
contemporanei, hai fatto un gran
—
sei stato
che
vero
combinazione
la
anche
che
hai
chiesto
Bologna
per
un
Sulle
—
Prendi
Origini
è bell'è
e
Io
no.
la libera
docenza
;
perchè
italiani,
fai
qualche lezione ?
Ambrogio e la lezione
non
mi
(con dignitosa maestà) Questo
di
vanto
sopratutto sincero
essere
originaleI
di
sul
candeliere
lustre
e ilmoda, rimesso
pili di prima e con
piti credito. Giordano
torna
sereno, affettuoso,espansivo, sorridente,
Mari
torna
a
sentirsi
persistente alla
In
I
tempo
dolce
e
sempre
ci
in
buona,
«
mano,
affabile
la
s'è rannicchiata
beatamente
rode
è
»
«
Padorata
di casa,
tutti. Dà
dei
ha
mai
Emma,
e
cara,
è
terà
dell'Argen-
»
egli è cortese, alla
del
tu
e
zio.
La
si
prende
gli uomini
reporters come
colleghi dello
déntro
bella
parso.
scom-
sua
superbia
di
lui; sembra
dormicchiare,
soddisfatta,dopo una lauta indigestione
di lodi. Soltanto
letterato,un
»,
fuori
con
i
che
Emmina,
sua
l'ultimo
Governo,
tarlo
«
il dolorino
sta
la dilettissima
braccetto
del
il
Anche
pochissimo; non
quelle ore fuggevoli la sua
casa
ma
—
benissimo.
nuca,
I... E, anche
a
vato
tro-
aver
Già, dovrò
mento
intanto, dal mo-
Ma,
Comuni
dei
Mari
Tornato
e
di
scritta.
Giordano
poi
!
capitolo del Sant^
un
hai avuto
che
Bernabeis.
ottenuto
e
E'
!..
corso...
Precisamente
—
il
:
leggerlo anch'io
finire col
miracolo
titolo,e
dai
leggere
fortunatissima
lettore
primo
un
a
felice nel
farti
lui è
grande storico,un grande
grande oratore, nn grande lavoratore,
un
317
-
insomma
e
il solo
si deve
questa
ma
la
egli
varii
Gli
altri
sua
profonda
esprime
generi ;
tutti
sono
asini
e
sa
chini;
fac-
e
immutabile
e
astio
senza
ciò si
nione
opi-
livori,
senza
dolcemente^ piiì col silenzio e coi
indulgenti che non a parole. Egli passeggia
serenamente
sorrisi
sul
nei
grande
sapere.
—
e
Corso,
il
cappello
cilindro
a
sulle
ventitré,pavoneggiand
e
Milano, nella modesta
via di San
oscura
Paolo, le falde del lungo abito
nero
svolazzanti, raccogliendo strette di mano,
sorrisi,complimenti, congratulazioni e scappellate,
eh' egli porta all' Albergo Milano
condensate
e
come
moglie.
sua
per
altrettante
in
mutate
a
Kon
è
si entusiasma
bisbetico;
le acconciature
che
in
carezze,
altrettanti
baci
piti rabbioso, invidioso,
invece
i cappellini e
per
fanno
risaltare
bellezza
la
di
Emma.
Caral...
—
E
quando
baciarlo, non
—
Gioia
I... Vieni
piìi sulla bocca,
egli la guarda sorridendo,
quasi impossibile
par
in
si alza
Emma
che
«
darmi
a
di
punta
I
piedi per
l'occhio,
piccola », e gli
sotto
ma
povera
possa
bacio
un
arrivare
tanta
a
altezza.
della
dire
più
bella I Anche
la bellezza
è la
gloria
donna!
dano
trionfo. GiorAmbrogio e il suo
è piti nemmeno
Mari
non
geloso.
bontà) E
Quel Borghetti !... {Sorridendo con
E, dopo
—
Sì, sì; sempre
rifulgere di gloria,e
devi
tu
bella I...
Fatti
—
che
il ^ant^
ha
avuto
la debolezza
bigliettino!..
telegrafato per il grande
nemmeno
un
! Ho
invidioso!...
fatto
Tutti
bene
si
a
sono
Non
di
mi
successo
levare
la
non
scrivermi
ha
nemmeno
del
Sanf
dedica.
E"
brogio
Amun
fatti vìvi in questa cir-
318
—
costanza!
Il
marchesa
Bardi, Ponorevole
Guido
Barbarani,
Siinonetti,la
—
Gonzales...
la d'Ar-
persino
Sebastiani
di Nino
borio, per quanto innamorata
;
invece, il signor architetto,niente. Si capisce,
ma,
diavolo:
invidia
del resto, povero
e
gelosia.Carlo
di Milano,
Borghettif... Ohi è? Il gran talentone
che
e
Roma
a
nessuno
quarantottesco di
cielo
tanto
Giordano
f
Pietro
in
nero
mandato
ha
gli
abbandonando
e,
vino!
Schiamezzo
a
subito
per
fatto
ha
il San-
circostanza
la
dedica
una
alla
:
libertà
della
questo
propugnatore
aspetta ;
Mari
ma
dell'
e
arriva
avvenire
passato.
del
non
riceve
niente.
Giordano
bigliettinodi ringraziamento.
Compera il Popolo tutti i giorni...niente;
Popolo non
parla del Sant^ Ambrogio.
non
Che
il
E'
seconda
Allo
nessun
volume
redazione?
una
punto
atleta
Poi
il
Il solo
novissimo, gli
Garibaldi
All'
Schiavino.
tribuno
azzurro.
Mari
Ambrogio,
lo stile
Pietro
! ahi...
Ah
quel
tranne
conosce,
copia
(Ooiayt/K,
«
»
I
uomo
E
uffici di
negli
si affretta
a
mandare
:
e
campione
integerrimo
dell'
UN
smarrito
facile!
tanto
strenuo
sia
si
ideale
giusto
iL'jril"j dell'autore, coi
»
d'
altri
tempi.
più affellaosie cordiali
i/alutij
320
—
Se
—
caso
per
non
le mie
{che ha
Emma
dirai che
un
gran
sei tu
hai
che
in
i tuoi
invitato
il
amici
nalisti
gior-
Molle.
una
qua^
detto
ha
di
Ponte
a
le
cara,
gruppo
poco
mi
se
un
prego,
i"rauzo
da
sempre,
indagatrice) Ma
faria
che
offerto
ha
mi
Le
dalla
stasera
tardi, ti
sul
scuse.
venire
posso
principessa,nemmeno
farai
—
cer-
Cogoleto
a
Ponte
Molle!
{senza arrabbiarsi)|Ti prego, gioia ;
tutto
non
contraddicente, e sopra
Giordano
diventare
non
diventare
pedante.
una
Pensa
che
sei
perfetta,in
della
tutti i sensi, caraj
e
dello
dunque, per amore
spirito,non
guastarti.Dove
hai
lezza
bel-
messo
Pallaccia-scarpe ?
Guarda
—
Che
—
sei
Cara,
!
gno
—
e
mezzo.
delle
prima
E
—
ò?
ora
Le
—
suona
E'
andata
Ho
avuto
—
canapè.
sul
raccogliere i
a
Bologna
:
Koma,
—
—
materiali
^«•inpre
biblioteca...
la
leggendae
Emma
Poi
lotte
I Da
si
ragione.
I
!
Sint
Devo
lezioni
brogio
Sant'Amle
I... In
di
nemmeno
feste, i
questa
respirareI
di annoiarsi.
soltanto
capo
due
fare almeno
per
su
{Cantarellando)
alla
verità contro
La
la contraddicente
lììentre
Poi
Sarò
conferenza
questa
Marcellina.
tempo
Ecco
Ara-
girare !
da
fare,
tenere
a
c^è tempo
non
C^è
da
tanto
sue
le
da
calda.
cogli ariani.
presentazioni, le visite
nelle
pranzi,
trovarmi
la Carolina.
intima...
cordis
devo
Pacqua
per
proprio costretto
Sant'Ambrogio e
pura
sette
La
pedantina
(Baciandola
stringenel
sulla
busto
J
E
cara
che
fa
spalla nuda,
che
così... ha
321
—
Emma
fredda, indifferente)Se
f rimasta
presto, arriverò
lasci far
—
mi
non
ritardo.
in
{unpo^ piccato) Ma la Carolina, viene
no
o
colPacqua calda? (Riprendendo il discorso
prima) Adesso, che, finalmente, dopo tanto
Giordano
si
di
lavoro
tante
e
ti annoi
legittima soddisfazione, tu
di
invece
te; si
sono
cumulo
divertivo,ma
insieme,
sempre
allora
Non
stava
(di nuovo
Cogoleto,
cento
con
ceri,
dispia-
e
vivevo
adesso
con
invece...
dico
Quando
il
resto, anche
seccarmi...
ridendo) Sola?
altri,sempre
Collo
zio,
d'attorno
e
ì
tutti innamorati
te. Del
di
sola.
sempre
Emma.
avevo
mi
Giordano
col
e
quando
:
ti divertivi.
allora
Emma.
un
ammalato
ero
quarto d'ora
mio
il
ho
amarezze,
sola, intendo dire senza
signor Cogoleto finisce
di
per
molto.
Per
Giordano.
del
amor
cielo I
W
tanto
maloso
per-
I
Sia
Emma.
pure
permaloso
quanto
vuole!
tanto
Sol-
servazioni,
potrebbe permettersi certe oscerte
certi musi
e
spostature, che si
permette invece il signor Cogoleto, colle persone
E... tuo zio... (agdi ricevere!
che mi accomoda
grotta
le cigliae si punge
con
uno
spillo).
Giordano
(inquieto) Che c'è di nuovo? Anche
mio
collo zio?
—
—
—
c'è?
Cosa
[N^iente. Soltanto,spero...
visite
—
marito
all'albergonon
me
è venuto?...
Quando
ne
finché resto
farà
a
Roma,
piti.
Oggi?
Sì, oggi.
Che
sapere
KovsTTA.
cosa
gli hai
che
L'Idolo.
cosa
detto?
Cos'è
gli hai
detto.
successo?
glio
Vo-
2i
322
—
Taci!...
—
—
Carolina!
La
Infatti,la Carolina
in
entra
coli 'acqua
quel punto
calda.
con
l'acqua calda
buttandola
mezza
fuori della catinella)Sta
che mi disgusto, proprio adesso, col Co-
(fra sé;
Giordano
impetOj e
a
vedere
versando
goleto e collo zio ! (Asciugandosi le mani si avvicina
die sta mettendosi
i gioielli
ad Emma,
e la interroga
fissamente negli occhi : la Carolina, in fondo alla
i bottoni
ferma
camera,
ai
guanti),
(sottovoce) "N^iente. Le
Emma
pitispinte
sempre
io
non
voglio
non
posso,
(pure sottovoce) Hai
ragione.
poi lasciati? In collera!.. Com'è
Giordano
vi
che
confidenze
assolutamente.
più permettere
come
e
solite
siete
Ma
dato
an-
via?
Domandandomi
—
Allora
—
No,
—
La
scusa.
non
era
in
collera?
ma...
si avvicina
Carolina
coi
guanti,
il
dialogo
ha
scritto
interrotto.
resta
(forte)
Emma
Kon
ti ho
detto
che
mi
il fattore.
—
—
tua
Quello dell'Argenterà?
Sì,
roba
le nostre
il
signor
da
Padova,
due
camere
l)rimo piano.
Giordano
Mari,
idea
di recarsi
in rotta
con
a
suo
per
tutto
dei
di
suoi
decoro.
libri ed
E'
Formenti.
tutto
e
e
per
il
il tuo
mobiglio
le
aveva
da
nuovo
Emma
detto
la
tutta
per
studio
piccolo
allontanare
Padova,
arrivata
di
del
ogni
essere
in modo
conciliabi
irrefratello,e ormai
molte
ragioni di interesse e sopra
La « sua
roba » erano
poi le casse
alcuni
oggetti che
gli apparte-
323
—
ne
ancora
vano,
gli abiti
roba
biancheria
Pultima
Padova
a
^eredità
per
la
e
—
di
che
volta
madre:
sua
lo
raggiunto
avevano
c'era
che
erano
Tutta
stato.
farsela
non
correr
allora, per
dietro,
in
lasciato
aveva
deposito alla Veronica, e che
scritto
Tancredi
di
a
poi, già da tempo, aveva
farglirecapitare,in porto assegnato, all'Argenterà.
che
Benissimo
Giordano.
I miei
libri andranno
vicino
piano,
alla
Giordano
mia
vivamente
Non
stufa
sono
ti dirò
poi
Tu
—
vai
a
vado
evitare
mia
idea.
primo
letto.
la
Carolina,
che
sola, per
due
le
e
babbo
la
nostre
la
ma
conferenza, poi
lezione, ed io, intanto,
tre giorni,all'Argeno
terà;
posto,
com'è
e
collera?
appunto, perchè
possibili dispiaceri...
;
tua
la
roba
tua
già
si
e
stato
la
mia,
e poi, quando
un
po' di
passa
camere,
prendermi
a
in
via
per
tua
a
nandosi
cameriera, avviciin collera,
moglie) W
Sentiamo.
la
per
Milano,
col
Quasi
idea?
Koma
a
libero, vieni
a
del
libri !
la
credo
per
tutto
studio
tempo
;
Ohe
avanti
metto
sei
non
una
resti
sua
so
Bologna
il tuo
a
è andato
e
Quale?
—
uscita
zio
Lo
dunque?...
io
chiamano
:
i miei
studio
da
camera
(appena
Emma.
roba,
vedere.
fuori, a
va
mia
tutti nel mio
all'uscio
Si bussa
! La
e
fissato,tutti
sieme,
in-
mamma.
l'idea
dispiace a Giordano
Mari.
?
Perchè
Un paio di settimane
no
solo,
libero... Potrebbe
la
suo
prepararsi a modo
per
conferenza
l'incubo
di
e
lezione, senza
i)er la
quasi,
—
Emma
non
—
che
fuori
in collera
sente,
a
pranzo
col
che
ascolta
più
senza
Cogoleto
o
dietro
il
l'uscio... Sempre
pericolo di andare
coli' Albertoni,
e
poi
di
324
—
(lo})ogliallori,V
nuovo,
nei
delP
lieti ozii
Ahi
Ah!
Giordano
—
sorride
—
e
da
sicure
più
le notizie
Potresti
del
Carlo
Con
lasciassi
andar
è
molto
più
fresche
non
avere
.
!
Oh,
.
del
.
giovane
lo dimentico
! Come
Carlo
povero
pensiero
questo
e
questo rimorso,
con
fissa Giordano
l'anima, Emma
prima volta,i due uomini
ai suoi
occhi
e
Come
sono
non
ò che
Ma
con
del
ironia,
senza
cuginetto !
le attraversa
—
bisogna
cere
dispia-
!
sempre
la
—
!
Werther
—
d'Olona.
Val
aspetta
no?
dare
non
Vorresti
ch'io ti
l)iacevolmente.
sola all'Argenterà?... L'Argenterà
lontana
vMe" lo
»
—
troppo contento, per
piccola cara.
alla
—
adorata
«
Perchè
Argenterà.
non
glidispiace.Ma non
Quasi quasi,l'idea
mostrarsene
—
al
suo
cuore
diversi!
una
un
li vede
per
riuniti dinanzi
:
Come
sono
Eientra
lampo.
lettera
grossa
:
che
diversi!
subito
portata da
un
rolina
la Causciere
Ministero.
Carolina
{consegnando
Da
Emma)
domandare
parte
:
non
Giordano
E3IMA
stella
di
di
Sua
sta
letterone
Eccellenza.
Ho
ad
fatto
c'è risposta.
(vivamente)Che
fche
grosso
il
puntandosi
brillanti J Adesso...
cos'è?
nei
Guarda
capelliuna
cos'è.
piccola
Subito...
alla
(strappando la lettera di mano
io. (Straccia la busta) Ci sono
Carolina) Guardo
di
delle bozze
un
e
biglietto! (Legge il
stampa
Giordano
un'esclamazione
biglietto
sottovoce, poi forte, con
!
gioia) E' l'articolo della Rivista Nuova
E' l'articolo già da tempo promesso
e annunziato
dall'Amodei
j Giordano
Mari
sapeva
che
doveva
di
325
—
uscire
in
quel
—
Pimprovvisata gli fa
{Contentissimo^rivolgendosi
ma
numero,
piacere lo stesso I
Lo
è rimasto
zio non
ad Emma)
t'altro I (Rilegge il bigliettoad
«
nipotina. Il mio segretariomi
molto
articolo
di
«
della
«
telo, sperando
«
bella
un
Nuova.
Rivista
in
le sett«.
l)rani, ad
«
nel
alta
collera!
Tut-
voce)
Cara
comunica
le bozze
nel
prossimo
fascicolo
mi
affretto
mandar-
piacere
ginocchio
a
baciandoti
e
è
libro
un
dir
preciso
senso
e
Abbiamo
poco.
grande
della
utl' opera,
parola
«
«
di
—
intuizioni,di
Bravissimo
—
«
«
storica
«
di
e
smarrita
scientifica
«
quelle visioni
gettare sprazzi di
«
Giordano
«
provato
«
scrivere,ma
!
Mari
E
si
sa
contenuto
«
venta
«
«
retrospettive
luce
quando
«
«
una
Bravo
!
—
in
di
Sanf
Precisamente
L'efficacia
...
che
sembrano
sul
passato.
Ambrogio
ci
si
ancora
solo
pensare
».
sa
ha
simo
Benis-
—
pensiero critico,Pindagine
pagine,
si
non
calore
tradizionale
artistica,
assurgono
queste
:
poema
e
suo
il
letteratura
nostra
robustezza
ancora
l'evocazione
storica^
«
la
Italia, non
«
—
tutta
»
nella
col
in
che
«
—
!
divinazioni
un^opera
:
!
Pareva
...
la
In
».
rispecchia
insigne, completa, che
di ricerche, di studii, »
esistenza
«
«
fondo, è un
diavolo!
(Guarda V orologio)Sono quasi
I^on
importa! Aspetteranno.
(E legge a
V articolo)« Habemus
alta voce,
uiiMhTol
buonissimo
Anzi,
Io
di farti
manina...
«
uscirà
che
«
in
narra
la
più,
al valore
monografia
ma
si
crea
di».
I
riproduttricedell'
del Mari
Milano, fa ripensare alla
che l'autrasmigrazione degli spiriti,nel senso
ha
tore sembra
uomo
dell'epoca che
imjjreso
sul
grande
vescovo
di
opera
326
—
dipingere, rinato
«
a
«
riaccendere
«
nelPanima
Anche
—
noi
«
storia
«
il mesto
«
cose
«
nelle
I
«
e
«
dano
«
lavoro, quante
«
chiesto
che
l'inno
fremente
alla
dalle
emana
morte
si alterna
vita,tutto
pagine strane, dense, mirabilmente
istoriate di questo Sanf Ambrogio,
che
Mari
al
Petà
«
affaccia
«
questo libro il
«
di
tipica delle
un
come
secoli
monografia
libertà
remoti.
«
Tutti
di
».
«
«
quest'opera attingere come
«
alla
«
si
«
come
doviziosa
{Ad
zio
per
i
V'è
a
nostro,
parer
e
in
poesia
imitazione
Dio!
scrivere
—
E'
Il
Sanf
—
del
letteraria
Ambrogio
dell'anìio,
bellissimo
un
I Carolina
I Fa
indossata
la
colo.
arti-
presto,
Scrivi, subito, una
Emma)
ringraziarlo!
{che ha già
poi, no !
Giordano
».
si
a
sua, dovranno
alla fonte più schietta,
miniera.
contentissimo
I
nostro
madre
sul-
delP epoca
afferma, nella produzione
calamaio
Mari
Ah, no, viva
—
studiare
quelli,che vorranno
personaggio insigne e
Sono
simo!
Veris-
lombarde
sola
una
di
ha
—
del
comunali
Nessuno,
«
V opera
»
prezioso anacronismo.
la rude
profumo aspro,
traccia
potrà trovarvi
pedissequa e indolente
più
Gior-
entusiasmi
autore?
suo
scritte
anni
Quanti
stampe.
veglie, quanti
poderosa
«
quei
alle
libro simile
La
«
dato
ha
un
—
Questo
ornai
quasi spente
».
insegnamento
e
Emma
per
Ambrogio, più che un libro
una
gloria della patria.Lirica e romanzo,
e
e i monumenti,
archeologia, gli uomini
raro, è
a
volgare
il Sanf
«
«
fedi
verissimo
è
età
nostra
e
popolo
questo
Per
«...
nella
entusiasmi
del
—
pelliccia)Io
il
parola
? ì^o.
e pe{facendosiil nodo alla cravatta
stando
nella fretta,non
piedi perchè neW orgasmo,
328
-
E'
! 11
Nino
Oh,
lui che
Nino
suo
la rende
beata
—
buono
era
E^
!
I Era
lui
che
I
caro
la
rende
felice I
Giordano
vede
moglie diventare
sua
ridente...
bella, più
E
ancora
prima, più
come
innamorata...
affettuosa,amorosa,
E' pallida qualche volta, ma
con
infinita negli occhi luminosi...
Che
hai, gioia?
di
più
prima,
tenerezza
una
—
Emma
che
si avvicina
sta
Se
—
...
Ma
dire
per
si arresta
ancora,
mattina
una
per
se
non
guarda
sorride, poi gli butta
parlare.
e
Ma
finisce
la
in
un
parola
bacio.
fosse vero?...
fisso fìsso
le braccia
marito,
suo
al collo
e
scoppia
lacrime.
in
Giordano
'
{con un
grido di gioia)Sì
? Sei
proprio
sicura?...
Credo...
—
spero;
spero
tanto
I
Oh, ma brava !... Brava, la mia piccola cara
Bisogna telegrafare subito a Milano, alla mamma,
—
I
al babbo...
Emma
No!
—
(diventando
E
se...
Hai
La
più rossa)
No
I No
I
fosse?
non
!
rezzandola,
sorridendo, acca(Guardandola
cia)
fra le bracstringendola amorosamente
mina
Mamgioia cara, il mio tesoro...
ragione
mia
ancora
—
I
Emma
parola trasalisce,
guarda ancora
suo
marito, poi sorride, diventa
sul petto sopraffatta,
pallida, pallida, e gli casca
sfinita dalla troppo forte emozione, dalla
troppo
grande
a
questa
felicità.
Giordano.
a
dolcissima
chiamare
bisognerà informarsi; mandar
dottore.
Sentire, assicurarsi...
Adesso
un
329
—
—
Emma.
alP Argenterà.
No, no ; quando saremo
Il mio
buon
dottore, il nostro, il nostro
dottore,
Ma
soltanto.
oggi, sai, Mno
mio, oggi voglio, sì
te lo domando
di nuovo
voglio...
per... {si arresta
e^ nascondendo
arrossendo
la
faccia sul petto
ripetesottovoce)Voglio...
Ohe
—
.
!
Parla
.
sei tutto
Oggi
—
1
cosa
mio;
grand'uomo, il grande
I Nino, voglio il
noi
due
soli.
Si
carrozza,
noi
due
fino...
Giordano
è
mio
Nino.
fuori
insieme
scappa
!
Kon...
una
di
fino
il
tore
pensa-
Prendiamo
soli... Andiamo
col
Eoma,
stasera,
a
senatore
Bernabeis.
di
tu,
I
niente
presentare loro
ì...
gioia mia,
cara
sai
Non
un'udienza
ottenuta
Domani,
che
del
per
Re
copia del
domani, cara,
e
I Anche
Non
non
ti
oggi
lo
della
mio
una
no
Cioè, no I Domani
sono
impegnatissimo.
un
glietto
bi-
I
scusa
una
Ma
Giordano.
mia
Parla
.
il grande
scrittore,
Campolatino
I Trova
per
mio.
.
(irritata)Oh, questo poi...Manda
Emma
ha
.
(contrariato)Oggil.. Proprio oggi?..
impossibile. Sono a colazione dalla principessa
di
mi
soltanto
I
domani.
a
Pensa,
Sì ! Sì ! Parla
...
di Giordano,
cordi...
rizio
Regina
Sant' Ambrogio
il
tutto
giorno!
domani, purtroppo,
so
ancora
se
terrò
la
Sant^
alla
Ambrogio e MarcelUna
E
solvere
Palombella
al Collegio Romano.
o
bisogna riè probaPoi, forse, domani
bile
qualche cosa.
conferenza
che
a
venga
per
una
certamente, almeno
si scappai
e
mio
I Non
edizione
nuova
Sant'Ambrogio. Dopo
angelo
PAmodei
Roma
dobbiamo
economica
scorrere
didel
invece, sarò libero
si i)rende la carrozza
e...
bella 1 Angelo, angelo,
domani,
lo spero,
Come
so
e
sei
piìi trovale
altra
parola
per
330
—
te!
Angelo!
—
DP,
dV,
Ed
di',
le
anche
lo
tanto
di
i
Guarda
che
E'
vuoi?...
V
Sì,
Ambrogio.
mi
devi
un
un
lo
te
libro,
di
dolori,
le
Emma
Io
ho
gioie...
Io
ricordati;
nome...
però,
no,
no,
nuovo
sarà
se
no;
Ambrogio!
Il
compatire.
nostra...
creatura;
dolo,
pensan-
dire,
ansie,
le
maternità!
della
di
San-
adesso...
tesoro,
potrei
ridendo)
(SorChe
mio
Sant'Ambrogio,
provato,
!
fuori.
il
direi,
la
come
col
pure,
(arrossendo
dispetto)
metto
è
scatole)
libro
e
amo
quasi
e,
strandole
(Mo-
loro
bel
cara,
mandare
do-
liegina.
dentro
Lo
gioia
piti,
che
E
libro,
confesso!
pensa,
scrivendolo,
i
bel
adesso,
E
figlio.
!
capire
dovrai
dalle
leva
I...
legatura
fatto
alla
che
gran
di
portate
Campolatino,
magnificenza
capire
nostro
è
libri,
brogio
Sant'Am-
hanno
hanno
presentata
essere
due
lo
la
quanto
le
splendore
me
;
vero?..
del
copie
Me
che
ricordati
zio,
due
Maestà?
Guarda
tu,
proprio
é
le
vero?..
proprio
—
visto
Loro
adess'adesso.
E
W
vero?
mio!
angelo
—
Hai
per
è
—
proposito.
A
—
:
con
davvero...
assolutamente.
un
po'
se
anche
di
fosse...
Non
gli
IX.
caffè
Al
Subito
Amodei
SanV
il
dopo
Eoche
il dottor
Ueberbacher
in
della
York's
di
tutto
insomma,
Mari.
un
gran
convinta
Emma,
desiderato
ormai
de
Society
del
fare
per
che
il
poi
blicarlo
publega,
col-
un
Upsalaj
pure
La
;
per
poi
;
Editors
da
del
francese
Lloyd
ungherese
cognata delPIbsen, parente
una
edizione
monsieur
Pester
dell'Università
New
«
seconda
la traduzione
in
e
dell'editore
Roma
Parigi
del
tedesco
professore
agente
da
acquistarne
per
la
»
arriva
Ambrogio^
da
passaggio
trattare
«
per
Cova.
poi
»
;
un
poi
Bjòrnson...
Giordano
giorno
da
lei
con
implorato, per
scappare
marito
Frascati
sarebbe
mai
a
o
a Tivoli, non
suo
delle
furie del Cogoleto e dei
venuto, e ristucca
la pazienza
dello zio, perde a un
tratto
dolciumi
sola all'Argene
terà
decide, su due piedi, di scappar
tanto
e
:
Io
—
troppo
ne
me
I
Io
me
stufai...
Mari
Giordano
acconsente
—
vado
Sopra
alza
Proprio, proprio
ne
gli
I Sono
stufa,
vado.
occhi
al
cielo, sospira
e
:
tutto
io
non
sono
un
egoista.
I^on
332
—
tenerti
voglio
Roma,
a
lavoro...
mentre
lavorare
piccola,
sacrificarti,
povera
lavoro, come
sai, ò la dura
il
e
necessità
cara
eppur
di
ancor
devo
mio;
—
della mia
vita. E
devo
adesso
gelo
più (baciandolateneramente),an-
lavorare
lui.
Va, gioia; va
air Argenterà ; ma
ti supplico, per amor
del
pure
domani
terrò
cielo,riguardati dal freddo.
Dopo
la mia
conferenza
Sanf Ambrogio e Marcellina, poi
due
Bologna
giorni
per...
di
poi
alP
Argenterà,
al ben
meritato
riposo, e al dolcissimo
premio !
al fattore
Dirai
di provvedermi
bravo
da
un
cane
caccia.
Ho
bisogno di sgranchire le gambe
a
e
corsa
—
al
sempre
I... E'
tavolino
un
dolore
gran
vederti
solo. Mah
I E Ma
lotta per la vita.
partire ; restar
In premio dammi
bacio... [Emma,
un
lo
distratta,
bacia sulla barba) No, no:
dei
angelo mio, uno
tuoi
baci.
che
e
la
E
dimmi
io
che
il mio
comprendi
molto
sono...
dolcezza
lo
I
buono
(Si
ficio,
sacri-
commuove
della
subito
e
propria voce
scappa
svi Corso, perchè non
può resistere a veder sua
le valigie).
a preparare
moglie e la Carolina
per
si
Emma
giornata;
per
nisy
ferma
vuole
Milano
a
abbracciare
da
vederla,
il
babbo,
Brenzonino,
mezza
venuto
posta
ap-
la villa dei Dio-
in Brianza.
Anche
la
desidera
mamma
alla
le
una
appena
figliuola; anzi, ha già
disposizioni per la carrozza
farmacia.
fare
dato
un'improvvisata
tutti
ben
gli ordini
chiusa
e
e
per
Sono
già pronte le pellicce,
i cuscini,i guancialetti e persino Pacqua
gli scialli,
una
per
in
mezza
lo
scaldapiedi
carrozza,
guarda
il
di
cascante
fra
i
tempo...
poi,
ma
;
veli
—
sul
forze
come
Che
e
una
ne
punto
di
di montare
vezzi
e
donna
dici, Venceslao
bacuccata
già im-
turca,
f
—
333
—
Il
le sembra
tempo
cui
potrebbe
po^
un
andare
—
incerto
incontro,
; lo
la spaventa.
Ohe
dici, Yenceslao?...
di fare ? lo^ dopo, non
vogiio accuse,
Kon
miol...
Dio
voglio colpe!...Non
Ohe
—
Letizia
lamentarsi
i
del
dottore.
mi
Non
più
Il cavalier
Milano
di
sicura
scende
di
di
tutte
baci
la
e
alla
a
gliuola
fi-
gemere,
Lavender
dalP
le
Salts
arciprete,
marito
suo
e
di abbracciare
:
il
petto) Dunque?
Sei
?
Sì ! E
E^
puoi!
ì
mamma
tanto
venire
io
a
Brenzonino, più presto
contenta
Milano
a
stato
sono
la
Ti aspetta
Yenceslao.
Yoleva
tegnoso,
con-
bocca...
apre
nemmeno
contro
stretta
Emma.
che
tirmi
sen-
(prendendosi Emma
fra
dal predellino del coupé e
Yenceslao
braccia, mentre
tenendosela
da
lui
compiangere
permesso
—
figliuolaI
stazione
Alla
ma
farsi
a
è
la mia
le
e
voglio
serio, grave,
rigori eccessivi,tirannici,di
per
—
boccetta
una
processi.
Brenzonino,
a
consigli
dottore.
monte
un
desolata
con
il naso,
sotto
manda
rimane
e
a
mi
ne
sgridare né da te, nò dal
Il cavalier
Yenceslao^ sempre
anche
guarda il tempo
non
risponde, non
parti, ma
signora
strapazzo,
a
non
con
anche
la mamma!...
ad
me,
ogni
volere, a impormi.
proibito assolutissimamente
le ha
di
costo
;
Il dottore
pigliar
freddo.
E
il dottore
Yenceslao.
Yerrà
Emma.
E'
Oarlo
sta
sempre
ì II mio
buon
dottore
forse
domani
a
al solito,per
i)artito,
poco
bene.
? Dov'è
trovarti
Yal
ì
l'Argente
al-
d'Olona.
334
—
proprio
Il cavalier
il collo
con
Pericolo
il
Venceslao
per
feltro
di
almeno
no;
le
nero
di
larghe
del
tese
:
il cavalier
emozione,
via
al
mezzo
si volta
gente che
standosi
aggiu-
e
ora.
per
primo momento
è ritornato, in
della
bianco
foulard
mano
il capo,
vai
della
guardarlo,
mobile,
serio, molto contegnoso. Aspetta diritto,imabbia
finito di dare
che Emma
gli ordini
indicazioni
necessarie
alla Carolina, poi le
stazione
molto
e
nel
colpo di
un
grande cappellone
Vinto
pericolo,
scrolla tristemente
Yenceslao
avvolgendosi
—
E'
stai
come
c'è
Non
Emma
—
c'è pericolo?
Non
altro?
Ma
—
ammalato!
molto
1
Carlo
! Povero
dimenticato.
ancora
aveva
1 Carlo
Carlo
Oh,
—
—
le
e
il braccio
offre
per
condurla
alla
a
carrozza.
{appoggiandosi al braccio del babbo
carezzevole^felice di rivederlo)Eccomi
qui!... Sono ancora
qui! La tua Emma!
Emma
Venceslao
{dopo
andiamo
Dove
Emma.
Sì,
—
vuoi
ripete
montando
e
nascosto
il
a
il
in
Al
! Andiamo
Cova
al
!
chiere
coc-
figliuola,pur
ridendo
sor-
osservando,
più possibile nel
rozza)
car-
Cova?
al
signor Dionisy
chi lo sta
I Son
Emma
colazione?
alla
accanto
affabilmente
di rimaner
far
a
sì. Come
Cova
Al
—
fatto salire
aver
tuosa^
affet-
:
cerca
fondo
del
veniva
da
landò.
Alla
egli
Porretta, mentre
Montecatini, i viaggiatori di
scambiatolo
una
simpatica
è rimasto
per
andava
un
altro treno
Verdi, gli
dimostrazione.
commosso,
ma
di passaggio,
fatto
avevano
Il cavalier
ormai,
modestia, deve imporsi, pure
soddisfazione,i maggiori riguardi.
ne
o
per
con
Venceslao
la
una
sua
licata
de-
certa
336
—
Barbarani.
—
già, del resto, anche prima, ne
ero
più chGjicurissim! Il Sant'Ambrogio sarà un
detto e adesso
ho
capolavoro ! L'ho sempre
gran
la soddisfazione, la compiacenza
di essere
stato
buon
entusiasmo
profeta. In fatti,un
generale.
tutti i giornali,per ^quanto io non
Anche
dia nessunissima
To
ai
importanza
(siarrabbia, perde la
—
il nostro
4
libro I
gran
! L'ho
il
primo.
si scherza
bel
un
meritato!
! E
I
vanto
I E'
Bravo
in
un
interes-
anch'io, certo ! Sono
stodito,
tengo lì,gelosamente cu-
comperato
E
lo
me
sul tavolino
di
constatare,
I Indovinatissim
Stupendo
santissim
stato
Pha
Mari
—
Ma quando,
tossisce).,.
voce:
nel dover
unanimi
insomma, sono
certo
modo, la verità per forza, è
E
tutt'altro
giornali[
leggerlo;
1 Adesso
Sant'Ambrogio non
l'approvazione del bilancio,
col
ma...
ho
sissimo
smanio-
al letto. Sono
accanto
generale al Circolo artistico -letterario 1
po' per
gustarmelo adagio, adagio, un
l'assemblea
Voglio
E' un
gran
giorno, con tutti i sette sentimenti 1
d'un capolavoro,
capolavoro.'^
Anzi, benissim, più ancora
tetici,.,
il nostro
e
Bardi, col suo buon gusto sinlo ha definito egregiamente :
sintetichissimo,
—
è
un'opera... capitale!
Bardi
Guido
{correggendolo)E'
dre 1
lente
il
tratto ; beve
(Si risolve a un
gli cade proprio
di
nel bicchierino
e
la
colpo, mu
spande tutto
liquido).
Barbarani.
Un'opera madre
proposit (abbassando
giusta ! A
affettuosamentesopra una
pur
già capito e arrossisce^
di
un'opera'ma-
lena) Posso
che,
in
certo
dunque
modo,
e
mano
la
! Ecco
la
di
voce
e
parola
premendo
che
Emma
ha
mangiare
più
congratularmi? Tanto
per
continuando
quanto,
pur
a
troppo,
in-
337
—
a
Benissim!
e
bel
premerle
{Ancora più
mano) Bravo
la
!
la mammina
come
di averci contribuito
vantarmi
direttamente, posso
anch^iol...
—
.
.
Mi
.
sottovoce
nuando
conti-
e
il
come
papà
I
raccomando
secondo
(rossa rossa, servendosi di un
con
tournedos
tartufie rivolgendosial Bardi
per
vora
nascondere
quelpochino di confusione)E lei ? Laci prepara
di
speriamo ! Ohe cosa
sempre,
Emma
?
nuovo
Bardi
Guido
il
riposa dopo
8i
Barbar
E^
ANI.
continua
che
la
tener
al
passata
quando
più.
in
mente,
novella?
certo
E'
qual modo,
nella
comparsa
bocca
la
si è rimessa
Figaro. Paga
nelV
tonda
per
occhio) L'ho
di
Benissim!
Barbarani.
artista è
vero
Sparlando con
la lente che
su
!
?
Bardi
Guido
la
sua
Parisienne
Revue
di
che
fantasticare.
a
E
Emma.
Il
lavora
che
fa niente
non
peccato
Yenceslao.
cavalier
n
? Ohe
Mente
Emma.
{come un piccolo Domineddio
sesto giorno) I^iente.
più.
Quando
si
può, bisogna
improvviso sulla seggiola)
imporsi ! {Dando un balzo
E della gran
novità, signora
Emma!..
Ohe
cosa
dice!
ne
Emma
di
{tenendoalzato fra le mani un
Ghdteau
Lafitté)Quale novità?
Oome
Barbarani.
—
—
Le
nozze
Appunto
al club
le
? Non
sa
? Le
lice
piccoloca-
nozze
di
can
f
di Oana?
I Delle
nozze
di
nozze
can!
di
Ma,
Cana,
se
hanno
ella
fatto
ignora il
vorrei,alle volte^riaprire
ben
una
rimarginata... e farle
ferita,forse non
perdere il suo
maraviglioso appetito {dando un
grande avvenimento,
BovBTTA.
L'Idolo.
non
22
338
—
saltetto sulla
altro
Sebastiani
matrimonio
seggiola)Il
D^Arborio
colla
di Kino
I
Sebastiani?
Nino
Emma.
—
D'
la
Sposa
bori
Ar-
o?
Bardi
Guido
Per
e
amore...
di
nozze...
arguzia)
suprema
forza.
per
(ridendo, urlando, tossendo)Di
Di
can!
perchè
Cana?
Barbarani
Di
con
Ma
(cogliocchi furhij scintillanti)
Emma
le
(lentamente:
!
can
can!
(con garbo e pacatezza, gustando indei cani,
spiritositàe i tartufi)Le nozze
Venceslao
la
sieme
perchè
è
serio
sul
della
della
palmo
dietro.
corrono
di
la lente
:
pericolo : egli
Guido
la
e
corre
l'occhio,la
apre
mano
Bardi
un
fa
dere
ca-
ripone nel taschino
sottoveste.
Barbar
(abbassando la
ANI
Sa, non
Afrodite, che
è vero,
Emma)
scritto
E
perchè,
pare,
il
che
fosse
Barbarani.
scena
I Nino
Guido
—
dramma,
D'Arborio
hanno
del
e
la
Ancora
Bardi
un
ha
proibito
no.
il
prefetto ha
fatto tanto
teatro,col capocomico,
! E
allora
D'Arborio
commedia,
chi
di Milano
!
Insomma,
Venezia, dove
plagas ; è stato
fiasco?
o
ad
troppo morale?
non
più rappresentata
la
la
e
Proibita,
Direzione
il bello
avvicinandosi
:
commedia
prefetto
Benissim
Bardi.
l'hanno
della
il Sebastiani
Barbarani.
Guido
voce
collaborazione?
in
Emma.
colla
si
che
pezzo
ridono
Tutti
altro
un
ne
il
o
dice
gran
mistero
mirabilia
successo
I Ma
(tirafuori
mettere
a
che
dramma
e
non
è
questo
—
vanno
che
chi
? oppure
in
sia,
ne
un
dice
gran
intanto...
nuovamente
la
a
cara-
339
—
mella
sussiego sdegnoso
fiasco piramidale !
fiasco,un
Oavalier
alla
Vengeslào
{indulgente: pensando
è
fiasco
») Un
gran
battaglia.
{continuando) Frecisament
di
successo
Barbarani
fiasco
la
o
il fatto
successo,
comunione,
diremo
in
collera
fare
andar
D'Arborio
La
benissim, e
ò
se
ha
non
perchè in trentanni
ciò
tutto
faccia
in
ragazza...
legge,
bel
comunioni, un
giorno, sono
da Palermo,
da IS'apoli,
0
Sebastiani
Mno
a
anche
la
ne
del
mai
altro,che
alla
nione
comu-
del
padre
lo ha
non
la
troppe
Fetà
ancora
toglie, per
non
nò
tanto,
in-
Ma
gio,
viag-
fiasco,per
munione
Bardi, la co-
Luna...
ha
un
del
il nostro
non
!
che
sta
dunque,
dell'albergo della
sempre
comunione
collaborazione, la
della
va
collega) Fiasco,
Traviata
«
non
del
il
e
Il
—
nioni!
comu-
madre,
giudizio,
avuto
sia sempre
una
dopo
e
tante
arrivati
e
ma
5
hanno
i
renti
pa-
imposto
comunione
nitiva
defi-
I
Emma.
Oh,
Baebabani.
Tutt^altro
moratissim,
molto
Nino
povero
secondo
tempo,
è
la
!
Sebastiani
I Mno
sua
abitudine.
la D'Arborio
stata
è inna-
Invece,
a
per
volerne
non
sapere.
Ma
—
perchè?
Barbarani.
Perchè...
è tutta
o
perchè...Perchè
psicologia, tutta Wagner,
tutta
una
Ibsen...
conclusione
Dalla
marchesa
Guido
Emma,
grande
e
il matrimonio
troppo manzoniana
sala
del
caffè
si ode
bori
la D' Ar-
tutta
bolismo,
sim-
le pareva
!
la
voce
della
Gonzales.
Bardi
le domando
{alzandosi
scusa
I In
fretta) Signora
questi giorni di sciin
340
—
rocco
nervosissimo
sono
-"
alla marchesa
e
Gonzales
ci resisto.
non
Emma
-Titano)Si
la
{dandogli
air
aspetto col Barbarani
gomiti come
un'anfora, e
le seggiole dietro
alla
tra
della
voce
marchesa
di
sempre
più
Dov'è?...
—
Il
ne
scivolando
va
caramella
sua
che
gli
d'un
lucente,tutto
Eccola
lì ! Ma
Bravissima
! Si
incognito ?
Emma
è
Emma
le
quale
Emma.
I
—
chinandos
indietro, in-
tutto
Milano
enorme
tutto
tirare
per
color
Eccola
oro)
lì I
il /iato)
alla
diplomatica?
avvisare
gli amici ?
Venceslao
si
abbracciare
sulle guance
un
:
enormi, d^un
nemmeno
ad
stampa
la
due
alzati
sono
marchesa,
bacioni
:
la
risonanti
il segno.
]S^on
il babbo
e
da
Senza
:
collettone
{Si ferma
passa
corsa
lasciano
che
sulV uscio
enorme
verde
il cavalier
e
si tira
maniche
brava
incontro
passare.
un
con
bronzo
si avvicina
salottino?
corre
poi
—
pcnnCy
abitone
un
I
{si presenta
cappellone tutto
pelo ^
Nel
salto, le
lasciarla
marchesa
La
dov'è?...
I Marchesa
per
che
Gonzales,
:
Ma
Barbarani,
Marchesa
per
se
scappare.
La
In
lo
alzando
profondamente,
i
vuole
che
Argenterà.
s'inchina
Bardi
Guido
ricordi
sicura
ero
I Ma
di
sarei
fermarmi
venuta
!
certamente
E'
stato
a
tarti
salu-
I
Tutti
ritornano
al
loro
dondolando
siede
accanto
Venceslao.
ad
e
posto
soffiando
tamente,
marchesa, lenla fatica, si
per
; la
Emma.
Che
cosa
le
si
può
chesa
offrire,mar-
?
La
marchesa,
Niente
I Mai
niente
I Io adesso
ho
341
—
cominciato
benissimo.
sento
più
mangiare
non
a
I
elastica
sai
(Dandole
ti
che
?
diventar
la
a
di
sole
un
bacio, le domanda
Proprio vero ? (Emma
marchesa
forte) Ma
rossa
:
Guglielmo Teli!
guarda la marchesa, stupita,sorridendo.
Emma
La
glielmo
Alla Gubene, Venceslaol..
basta!
I^oi due contendiamo,
e
Yenceslao
sorridendo, e
approva,
Dico
marchesa.
Teli...
cavalier
il cameriere
chiama
mentre
i
il cognac,
a
trovo
I... Alla
bravi
Il
sciati
La-
Emma)
altro
un
piano alVorecehio) Dunque
torna
bere, e mi
più leggerina,
ammirando
{Guardando,
Ma
non
per
diventata
Sono
vedere...
primavera!
—
farle
rimasto
Roma
a
Albertoni
? E'
Sappiamo
!
gran
i miei
mi
che
ti faceva
che
Sappiamo
una
? E
Milano
a
vero
Poi
!
tutto
a
verno
dell'in-
una
tengono
a
che
Sappiamo
tutta
prova,
e
informata
sempre
lo zio
a
Roma
ho i miei
simi,
simpaticisdi
quanto
(si vede guardata, osservata da Emma
si ferma, guarda/ndosi a sua
volta) Ti piace il mio
glia?
in ordine, pronti alla battaabito t Siamo
sempre
succede
e...
Sì
Emma
babbo
e
o
?
corte
gran
strage di cuori ! Anch'io
fedeloni
ti raggiunge
? E
Eoma
logna
Bo-
a
va
il resto
Ma
è
marito
Tuo
—
caffé,
Emma,
all' CTniversità ! Poi
all'Argenterà?
passerete
hai fatto
:
la conferenza?
lezione
subito
lo
domande
per
una
per
amici,
di
monte
un
il
ordina
continua, con
marchesa
sigari,la
gli
e
:
no?
col
sorrisetto
scambiato
un
(dopo aver
col Barbarani) Alla
battaglia e alla
toria
vit-
!
La
marchesa.
perduto?
ancora
a
Dunque,
certi
il buon
Se
poeti... del
non
gusto
altro, per
calendario!
lo abbiamo
non
far
lo
te
spetto
di-
li
342
—
parole : poeti
parlo I
io di chi
so
due
in
definisco
è
po'
un
Benissim
—
E
—
Me
lo
a
I
il Sanf
Ambrogio
darai,ricordati
;
Adesso
Venceslào.
Anche
Barbarani.
Dico
—
Oiustissim
!
calendario
I E
La
letteratone
vero
un
del
Bevue, il Figaro^ tutte spiritose
darsi importanza I Ma
che
per
imparare da tuo marito I... Quello
invenzioni
vadano
—
bene,
Barbarani
ì
!
! Che
furori !
(Ad Emma)
voglio leggerlo,a suo tempo I
lo sta leggendo la Regina.
la Eegina ì Toh I Son proprio
!
content
W
marchesa.
La
scritto
libro
un
che
farà
E'
epoca.
poi magnificamente!... Insomma, ripeto,si
di
tratta
I I^on
letteratone
vero
un
è
certi
come
d'invidia,che conosciamo
detto invidia,cara
Ho
la
mia
la parola. (EabMosissima :
e mantengo
Emma,
sì I Avete
capito tutti di chi voglio
scoppiando) Ma
del Bardi,
parlare I Di quell'astiosoinconcludente
che è sparito per
ch'era qui adesso
trarsi
inconnon
e
I Sai, Emma,
con
me
perchè scappa
sempre,
Perchè
lo chiamo
Didone.
quando mi vedel..
?
Emma
capire) Didone
{sorridendo,senza
scrivani,pieni di boria
noi ! (Fissando Emma)
La
L'abbandonato
marchesa.
La
Barbarani.
e
nostra
I
cara
signora
Emma
perchè
può gustare la piccantissima allusione,
della cronaca
milanese.
è più al corrente
marchesa
La
(maravigliatissima)Come ì JS'on
saputo
che
tra
Emma.
a
Roma?...
la
Fanny
Non
so
Non
e
il
ti ha
Bardi...
niente!...
scritto
tutto
la
non
non
hai
mamma
liquidatoì
Mente!...
diremo,
{quasi in collera) Allora
della
cara
mia, che hai vissuto,sinora, nel mondo
luna... di miele!
{Guardandosi in giro) Eh? Siamo
La
marchesa
344
—
marchesa.
La
il
con
del
po'...E
posto! Una
sempre
tutto
povero
d'Olona?
Val
a
vedrai
lo
temo,
ancora
grido)
sentitissima
per
di
e,
buon
che
I
(A un tratto:
il petto rigonfio) Dimmi
Borghetti?... Lo vedrai,
(Crollando il capo) Ma,
tempo
per
E'
poco...
troppo I
Pur
Barbarani.
capacità,
benissimo
I
spedito
con
piccolo
un
noi...
Ma
No.
ciamo
fac-
IN'on
donna, quando
{diventandopallidissima:
Emma
Milano
tutta
essere
senza
E
sarà
disgrazia
una
I Pieno
di
attività,
un'aquila, pieno di
senso.
Emma
(con
noi...
quasi di disperazione) jyia
Era
guarito dalla pleurite!
Balla i)leurite,
sì ; ma
adesso pare
marchesa.
vada
in
Unire
a
Ah
Emma.
accento
un
no!
Ma
La
che
di
sobbalzo
adesso,
di
c'è
paradiso
un
un
fuori
principiifondamentali, sa
i veri
per
Barbarani!
Barbarani,
l'eretico
ha
—
ah
no,
tisi.
una
no!
Povero
No!
Carlo!
No!
No!...
di
il viso
vivo
di
occhi
Gli
Carlo
e
la
è scomparsa
non
dove
essa
gli era
ò
solita
era
mai
lacrime:
lei;così
a
contrarl
vederlo,infino
lora.
al-
serrato
il
apparso
»
le ha
insieme
la
al
sorriso,
prima
di
possibile,sente vicina la morte
Barbarani
(agitandosi sulla sedia)
sente
di
riempiti
lì,dinanzi
parola « spedito
gola. In un attimo,
la sua
gioia e, per
Quella
cuore
sono
Borghetti
li,a Milano,
come
si
Emma
volta,
quell'uomo.
Era
facile
da
un
una
capire,del resto, che covava
pezzo
(Con un impeto di stizza e la so.
grande malattia!
si sapeva
lita tosse)Non
più come
fare,santo Dio,
al
parola! Anche
avvicinarlo, per dirgli una
per
aliar serio! Era
diventato
un
era
club, a pranzo,
345
—
—
di
incontentabilità
una
direi
quasi
La
marchesa
te,
per
(Forte)
aWorecchio
Amore!...
caral
era
è
Non
evidente,
di
Ohe
ma
a
?
Ohi
Emma)
del
avesse
fino
Yenceslao
vero,
scibilità
ira-
una
pericolosa.
(sottovoce,
mia
Amore,,
di
specialmente
e
questo
mai
bole
deI...
punto
lo
avrebbe
detto?
Venceslao
troppo
bella
(colla
rossa
il
per
faccia
intelligente
sospirando
cognac,
tm
po^
mestizia)
con
Mahl
La
marchesciL,
Già,
si
colpisce
al
Bravo!
Eccol
fra
volo!
noi
Oome
due,
Avete
basta
Guglielmo
subito
un^
occhiata
Teli!
vinato!...
indo-
e
XII.
Ugo
A
si
e
Foscolo
col
desiderio
avvicinava
quel momento,
e
ben
passeggiate
cui
su
salutava
cuore
stradicciuole
cime
Le
maestra.
le folte
bellivan
ab-
nelle
sue
le
boscaglie,
fra
rive
le
dal-
deliziosa...
Invece, prima
la
per
nebbia,
uggiosa, interminabile, poi
Emma
suo
in cui
memorie
arrampicata
era
Giordano,
con
tortuose
Pombra
si
il
ridente
e
Pora
piìi care
via
della
noto
fiorita
affrettava
e
le
verdeggianti,
e
tepide giornate,Emma
rivista,mentre
ogni punto
lunghe
le
figurata l'Argenterà
sempre
l'avrebbe
e
Tancredi
signor
il
col bel sole
Eoma,
era
e
arriva
veduta.
coU'anima
la
stanca,
desolata
e
oscurissima,
sera
all'Argenterà,senza
arriva
Vi
per
la nebbia
sempre
intirizzita
la mente
averla
nemmeno
dal
ingombra
pensieri,da tristi presentimenti.
Carlo I... Una
Carlo, Carlo! Povero
freddo,
tisil
—
tristi
da
dito?...
Spe-
«
»
Ma
stata
mai
come
sempre
dimenticato...
avevano
Emma
non
ci
aveva
leggera, distratta,lo
E
scritto
lo
clie
aveva
era
creduto
pensatoi
Era
sempre
aveva
guarito...
guarito, poi
che
Le
stava
347
—
ancora
noi
bene,
poco
—
ammalato
ma
dalla
è smontata
due
le consegna
Uno
della
era
teco
Sempre
che
mamma
tante
Dopo
nebbia,
di
quei
ansioso
ore
di
da
z'ora.
mez-
le inviava
mille
:
tutti miei
notizie:
baci
».
alla
viaggio, sola, in mezzo
dispacci le fanno
piacere. Si
due
nelle
correre
manti
For-
signor
arrivati
dispacci
:
il
carrozza,
tenerezze, P altro di Giordano
sente
gravemente,
tisi,no!
Una
Appena
«
così
intirizzite
vene
come
senso
un
calore:
Com'è
—
la
anche
!
mamma
ISTino I Com'è
il mio
buono
E
—
risponde
buona
stata
piena
sul momento
commossa:
d'affetto,
presto », alla
Verrò
«
in
Fa
fretta
il pranzo
per
e
dopo
che
di
suo
vede
la
la
minuti
di
sala
così
pare
sensibilità
signor
del
stanca
Emma.
la
delle
mezzo
eccitata
Fermenti
ampia
e
a
così
e
senso
un
credevo
FoBMENTi.
E'
vasta
gaia
un
strano
po^ curvo
signora si
piildel viaggio
I^on
nebbia.
signor
dei
splendide sale dei palazzi
al buio, il posto vuoto
{sempre
inchinarsi) La
viaggio?
Un
po' ; ma
signor
bito
su-
scende
il
nuovo
sfarzosa
illuminazione
e
poi
toilette,
di
chiamare
quella
Koma,
pronto
Il
Vieni
che
lontano
marito, e il servitore
quasi, perduto nell'ombra, infondono
sua
Il
fa
affollati
restaurants
di
cinque
e
In
Fermenti.
«
—
marito.
suo
a
»,
mamma,
di trovar
il raccolto
mi
tanta
si
non
in tutta
di
linconia.
ma-
per
sere
es-
sentirà
ha
cata
stan-
nebbia
!
piti impor-
348
—
di
tante
questi paesi
di metterci
I E
—
hanno
non
ancora
sato
pen-
la tassa.
Emma,
pronta a variar
d'umore, ride
sempre
alla spiritositàdel signor Formenti;
manda
poi gli doconto
della signora Giovanna, sua
moglie,
dei figliuoli
della
tutto
e
piccola Emmina,
sopra
ch'essa
tenuta
aveva
di
tenere
Emma.
La
anche
letto
dello
e-
E
—
in
le faccia
del
nuovo
sopra?
da
camere
padrone?
signor
mi
aprire; si sono
sarà
fatto.
piedi, immobile,
ha
datore,
commen-
ordinato
Emma
{dopo
uscito per
il fattore
.
mane
ri-
prendere
a
il servitore
quando
un'altra
d'Olona, quanto
Val
E
—
le chiavi
pivi aprir bocca,
senza
momento^
un
andare
perdute
ordini.
nuovi
aspettando
a
messo
pro-
lettera.
Sì, signora;
qui
del
signora padrona
la
sua
—
di
due
delle
i bauli
studio
nello
Domani
—
mobilia
le casse,
come
nella
aveva
studio.
anche
Sono
—
è tutta
nuova
la
che
e
cresima.
a
mobilia
Sì, signora:
—
battesimo
a
portata)
è
Da
ci si mette
tempo
in
carrozza?
Un'ora,
—
anche
un'ora
e
quarto;
un
coi
due
sauri
meno.
a
presto, prestissimo, manderà
prendere notizie del signor Borghetti.
Manderò
alle sette ; appena
giorno. Ho sentito
Domattina
—
—
dire che
il signor
Emma
tulfo.
E
risponde,
non
Sente
di
una
mano
:
il fattore
cupa,
Borghetti
cavernosa:
nuovo
che
continua
sta
molto
il sangue
ma
stessa
le
stringe il cuore
voce
le
fa
impressione
la
colla
E' vero?
male.
che
e
gli
la
un
sciosa
ango-
gola.
diventa
349
—
Dicono
—
un
il ritratto
felice
Non
...
volesse
signor
Tormenti.
col
dalla
passa
da
IS^on
bello!...
sere
es-
la
a
mai
le darò
di
lare!
par-
biglietto
un
dottore.
il cocchiere
il
per
colla vittoria
all'Argenterà.
dire
Può
signor
andare,
alla Carolina
Buona
camera.
il
che
caso
che
sera.
letto,,
stanca, svogliata,triste,
Carlo
che
biblioteca
per
l'addolora
l'opprime,
prendersi qualche cosa
e
c'è niente
di
c'è
Kon
nuovo.
niente
di
domani, fra i libri di Giordano.
letto senza
va
a
meno
piti dire una
parola, nemcolla Carolina, e si addormenta, sospirando,
E
Cercherò
Carlo
lacrime
di
bagnando
vorrebbe
paura,
può
morto, è
suo
la faccia
il
guanciale...
lo vede
ammalato...
non
il
per
leggere: guarda...
—
fa
di
pensiero
reva
Pa-
signor Borghetti?
Favorisca
di andare
Prima
dal
anzi
venire
i)reparisubito
ricco!
tutto
aveva
signor
notizie
le
dottore
mi
e
I:!5"onfinisce
al
manderà
prendere
a
mai!...
d'Olona,
Val
a
Sì. E
—
salute
consegnare
E'
tisi! E'
una
mondo!
questo
a
di
giovane, bravo,
{nervosissima)Adesso
farà
—
Così
della
finisce
Emma
che
c'è la minaccia
che
peccato!
gran
—
fare
fuggire,
un
marito...
nel
morto
ma
Poi
passo.
faccia
la
stanca, livida, la
viaggio da Napoli a Roma.
bocca
sogna
suo
letto... le
può
non
è
non
di
di
E
suo
versi,
muo-
piìiCarlo
marito,
storta, come
nel
Si
volte nella notte, di soprasrisveglia molte
salto,
poi si riaddormenta; è sempre
quell'agonia,
quello stesso sogno.
Ma, poi, ad un tratto, sente
dentro
di
sé
movimento,
X^iccolocolico...
un
un
urto...
come
un
350
—
E'
iinMllusione,forse?...
stata
occhi
spalanca
gli
aspetta ansiosamente
e
Emina
a
le
si addormenta
poco,
a
poco
non
il buio
volta...
ascolta, ascolta....
più che a quella
pensa
si è agitata in
lei la
si riempie di stelle... e,
placidamente e sogna
che
si è mossa,
che
vita,
prima
—
e
gli angeli.
mattina
La
Emma
dopo:
in
scende
giardino,
sembra
azzurro,
in
una
gran
bifinco,immerso
vicinissimo
; il sole,non
pelliccia.Il Monterosa,
cielo
avvolta
tutto
nel
cora
an-
cristalli vaghi e striati
alto,fa scintillare come
i rami
degli alberi coperti di ghiaccio e gli steli
lunghi, sottili,diritti alParia,dondolanti.
Emma
mandato
a
{al giardiniere)Il fattore ha
d'Olona?
Val
il cocchiere
colla vittoria,
81, signora. E' andato
dopo le sette.
poco
in
Il giardiniere conduce
la padrona
giro pel
far
vedere
certi
giardino; le vuol
lavori, certi
gnor
scavi per la conduttura
dell'acqua, ordinati dal si—
commendatore.
dove
le ha
fioritura
fra
manderà
sé:
danno
«
tutti
più amorosa,
fosse
di
manderà
un
A
grosso
quei fiori,si
bambina.
subito
serra,
grande
una
più
suo
marito
a
sarà
Che
La
».
ancora
E
Carlo
se
un
Per
bellezza
Carlo!...
a
mazzo
innamorata.
entusiasma.
alla mamma,
Carlo, subito, no
quei fiori la rende
geloso?... Manderà
lillà,
quaado
nella
conduce
improvvisata:
una
tornata
e
I Ne
la
lillà bianchi.
alla vista
momento
bellezza
ne
preparato
di
Emma,
un
Poi
I Che
al
babbo,
Poi
pensa
felicità
che
le
più buona,
il povero
bel
Nino
mazzo
all'Argenterà.Ma,
di
in-
352
—
cordi, il nido
sue
gioie.
Ho
—
il mio
respiro, le
mie
di tutte
avventuroso,
amoroso,
baby mio,
un
—
tutto
il
mio,
viscere,fatto
mio
sangue,
me!...
da
le
Fatto
me!
da
Scrive
lettera
una
con
notizie
ultime
del
il racconto
tutto
lettera
lunga lunga
del
Giordano.
a
Una
viaggio, delle
suo
Cova; colle descrizioni e
le impressioni dell'Argenterà. Una
lettera affettuosa
birichina
in
cui ogni parola, ogni scherzo
è
e
ò Pinvito, la preghiera, lo stimolo
una
carezza,
di venir
presto,
di venir
e
subito.
piccolo ramettino
ripensandoci, con
lettera
innamorata,
di
così
pari tempo,
invia
farlo
delle
una
la
Chiude
lettera
far P indirizzo,
Bologna,
a
da
rando
spe-
Eoma
e,
ShW Albergo
telegramma
un
di
astuzie
sue
partire piìi presto
gli manda
nella
lillà e' nel
di
un
donna
in
cafifè
Milano:
«
scritto
Ho
fa
Bologna:
presto. Ti aspettiamo.
Emma.
Poi
di
va
fida altro
sicura
che
la
per
in
nuovo
del
E
la buona
la
posta.
signora
signora
Gli
la
la
sera
vuol
del
da
cane
Oh,
Giovanna!...
signora padrona,
e
che
per
fa
caccia
non
paura
molte
ecco,
Ed
—
affabilità ed
innanzi
ben
essere
il
e
come
marito.
suo
fattoressa
si
non
la lettera
consegna
Giovanna?...
allegramente, con
la timida
fattore;
fattore,quando
telegramma e gli parla
raccomandato
gli aveva
—
del
cerca
»
appunto,
Emma
espansione
ha
osato
luta
sadiale
cor-
sentarsi
pre-
d' incomodare
feste
a
tutta
la
353
—
nidiata
grandi e piccini; ma
figlioletti
cialmente
speair Emmina
che bacia, ribacia,che si
dei
le braccia
stringe fra
Com'è
—
—
bellina I
Com'è
carina!...
Tesoro
I
ha?...
Adesso, quanto
Quasi
trasporto:
con
anni, signora padrona.
Com'è
grande e grossa! Che begli occhioni!...
mi
cominciato
nare?
j)restissimo,
ricordo, a cammi-
—
—
Ha
A
—
—
—
tre
mesi,
otto
Cara!
E
Mai;
ha
sofferto
presto
Emma
molto
i bambini
La
fattoressa
sé.
il
per
il
la lettera
e
per
e
mai?
ammalata,
po'
un
l'ho
latte, ma
bene.
stata
tutti, soffrono
il latte?
domande
mille
Intanto
no,
la
e
dà tutte le
quale
ognuno
sopra
gazioni
spie-
continua
a
suoi
dei
gliuoli.
fi-
signor Formenti, che ha già mandato
alla
il telegramma
stazione, ritorna
padrona.
E'
—
stata
risponde di
desidera Emma,
che
dalla
è mai
non
da
dopo è sempre
{diventandoseria) Soffrono
divezzata
farle
camminava
stato
comandi
casse
e
mi
darmi?
da
del
i bauli
signora
ha
spedito
tutto
in
Ho
tri
piena regola.Ha algià fatto aprire le
signor commendatore,
ordinato
ieri
la
come
sera.
! Fa freddo
signor Formenti
da fare in casa!...
fuori!... Così ho qualche cosa
Venga ad aiutarmi, signora Giovanna!
Prima
che Emma
partisse da Koma, Giordano,
detto ancora,
fra tante raccomandazioni, le aveva
—
! Bravo,
Benissimo
replicatamerite,di ricordarsi
all'Argenterà voleva
da
lavoro
e
bene
trovar
i libri messi
a
che
al
x)rontoil
posto. In
suo
rivo
ar-
suo
dio
stu-
quanto
»
iiavKXTA.
L'Idolo,
2à
354
—
airaltra
roba,
parte,
nel
o
e
servitori.
Emma.
Venga
roba
{Prende
stanzone
manina
la
lei,facendo
con
la voce^
a
comodo,
suo
regalare
ne
fattore
al
aiutarmi, signora
sarà forse qualche
1 Ci
una
per
imitando
con
della
e
Giovanna
piccola Emma
!
della
cosa,
buona, che le potrà servire...
(Rivolgendosi ai ragazzi) Venite
ancora
bambini!
e
ad
vedere
a
Lui, poi,
abiti
qualche
spoglio da
uno
ai suoi
Venga
degli
in
tutto
solaio.
fatto
avrebbe
i bauli
le casse,
biancheria,mandasse
—
i
per
tutti I
nanzi
in-
: corre
fretta ì passettini corti^
in
il
cinguettaredella bimba, ridendo
J Corri, corri, corri!... Piglia, piglia
scherzando
cavallin!...
di
Appena
insieme
tutti
Emma
che
padrone
è stata
Sì, signora.
pilipiccolo.
—
uno
Emma.
da
camere
Emma
e
—
arriva
tutto
comincia
cosi
e
il
studio.
domanda
—
la roba
del
grande
ed
qui
Padova?
baule
un
padrone, signora
anche
pronto:
le
vanna,
Giodue
letto,i gabinetti di toilette,
tutto,tutto
Questa
—
da
casse,
ì
tutta
mandata
trovar
di vestiti
cassa
E'
—
Due
Quando
deve
innanzi
spingono
Giovanna
altro,signora
fattoressa.
alla
si
ragazzi
spalancare l'uscio dello
per
c'è
Non
—
i
sopra,
vuotare
a
una
di biancheria:
è roba
via,
dei
e
allegramente
!
per
carica
Questo
è per
lei !
della
signora
vanna
Gio-
le braccia
ragazzi
stinta, sdrucita,per
lei!...
di abiti vecchi
quanto
bene
strano!
Mio
e
di biancheria
lavata
e
bene
stirata.
Emma
lana
{fra sé) E'
quand'era a
coi
solini
e
i
Padova
marito, tanto
portava
staccati
i)olsini
!
le camicie
gante,
eledi
{Forte)Prenda,
355
—
I
signora Giovanna
ridurre, clie può
E
—
Una
è tutta
Questa
buona
esser
mio
per
—
una
Eoima
prende,
foglio di
cartaccia
dita
due
con
grossa,
nota, evidentemente, di
cassa
terrompe
ordinaria, da
tutti gli abiti
continua
e
tuti
da
Nano?...
A
Sono
La
contenuti
Padova,
vistiti del
poi,
di
«
dev'essere
la
governante,
un
sopra
simile
e
di
Domani;
fattoressa
se
ne
con
segna
cogliabiti
Giordano)
un
la
lo
nome.
sopranchiamano
Veronica...
vecchia
cui mi
»?
cameriera
ha
parlato.
»?
Nano...
tuti li
da
paio di calze
alla prima:
feti di
biancaria
(alla signora Giovanna)
stanca.
in
fratello,tutti
suo
nota
sHn-
scossa:
Dev'essere
Nano.
infilata
un'altra
Nota
sempre
bruttissimo!...
la
di
(Pensa, ripensa,
più seria) Del
Nano?...
mano
Giordano...
^N'ota
«
corrisponde esattamente
di
sono
e gli abiti
nota
madre,
sua
Emma
a
Veronica
Questa
trova
—
Finalmente
ricivudi
Nano
Del
»...
cassa
E'
Nano!
del
mano
(La
Dunque:
«
a
dalla
levati
Ma
capo,
Veronica
la
Li
cucina
leggeresottovoce; poi rilegge
ma
sottovoce)« Nota
sempre
a
li vistiti
diventando
«
mezzo
si
e
—
tutto
ancora
di
il
appena,
sgorbi.
lunghe, storte, che sembrano
incomincia
a
capire qualche cosa.
Emma
(leggea stento^ compitando)
li vistiti del libano... » (ha una
"" tuti
da
carta.
cifrare
affatica,studia per poter deinintelligibile,
quelle parole
quel carattere
nella
di
Scusi!...
!
Prenda
«
può
I
figliuoli
provvidenza!
provvidenza, signora padrona!
Su questa
giacca, è puutata una
vera
Guardi.
la
che
i suoi
per
E'
marito!...
roba
continueremo
va,
Per
a
mano,
del Nano.
oggi,
basta.
domani.
ringraziando, colla
roba
»
356
—
e
coi
alla
nemmeno
avvicinata
deve
la
{rimala sola, dopo
aver
quella cassa,
noticine
prima
oggi;
libro per
un
a
mano
ha
ciò che
Poi
:
stasera...
leggere
sé stessa
basta,
già
per
piìipiccolo: alza lentamente
pieno di libri,di manoscritti,
al baule
coperchio: è
carte.
Essa
guarda, osserva,
appoggiandosi al coperchio
des
in
ancora
stanca...
sono
il
copertina,
dalla
signora
dola
piglian-
la
bambina,
signora Giovanna)
alla
avvicina
Si
E
—
che tiene
{e ripete macchinalmente
detto
era
girato gli occhi
quella roba, su quelle
sto
Veronica
della
prenderò
fra sé) Mi
le si
che
braccio.
un
pensierosi su
due
I
dietro
per
tirarsi
non
bacio.
altro
nn
! Presto
I Andiamo
Giovanna
Emma
signora iiou
piccola Emmiua
aspettando
Vieni
—
risponde,
la
ma
figliuoli,
bada
—
Deux
rossa,
Mondes,
po',
subito,
chinandosi
alcune
un
Vede
alzato.
dispense della Bevue
copertina gialla,
e, dalla
di
molti
libri francesi.
{s'inginocchia
per terra, dinanzi
Emma
al
bauletto,
De Eoberty.
fra i libri (Lavisse. Boissier.
Paul
Sabatier, Vie de St-Frangois d' Assise,.. »
Roba
trop[)o seria per me!... Oh, ecco! Un volume
del famoso
Tainel...
Ippolito Taine! Oh, che cosa
lettera e un
c'è?... (Bai libro é caduta
una
piccolo
Ohi
Povero
mazzolino
di fiori secchi)Oh!
Taine,
e cerca
a
che
.
cosa
aervel
^{Prende
riconosciuto,sulVattimo,
.
.
il
in
fretta
carattere
.
.
la
lettera:
della
.
ha
signora
Simonetti).
Restando
alzata
scritto
inginocchiata, tiene
sempre
fra le dueTdita
con
aristocratico
quel
:
bel
la
lettera
rilegge Pindirizzo,
caratterino
inglese, lungo,
e
legge
e
357
—
Signor Criordano
—
Mari
Bella
Hotel
o
angolo
La
busta
tre
paroline color violetto...
Ohe
—
è stracciata in
un
La
pure
marito.
Chi sa,
Vuol
e
due
scorge
-N^ol lifol... Proibito!
tentazione!
quella letterina
consegnerà lei,colle sue
Ma
Venezia,
che
vedere
se
la mette
in
proprie mani,
faccia farà!... Chi
Quante
quell'antipatica!...
al gran mutamento
pensa
di donna
Fanny e sorride:
Poi
a
suo
sai...
frasi infocate!...
alla
e
tasca.
virtù
nuova
la leggesseParcivescovo!...
letterina,
E sempre
inginocchiataper terra, appoggiandosi
un
a
con
gomito al bauletto, continua a pensare
Fanny, e a sorridere... e Pacuto profumo d'ambra,
da
menticar
che
esala
quella letterina elegante,le fa diistante,le camicie di lana senza
per un
i polsinidel Nano
della Veronica.
e le note
Se questa
—
Ci
—
sono
i fiori!... I fiori
anche
appassiti sul
cuore!...
dò! Bastala
Questi, per altro,non
glieli
lettera! I ricordi del dolce peccato,si distruggono!
Ma
guardando bene il mazzolino, guardando
azzurro
e
bene, sopra tutto, quel piccolo nastro
c'è dubbio, lo riconosce... è suo !...E' suo !
non
oro...
I miei
fiori! I primi fiori che gli ho dato,
cacciati... dimenticati
in un
libro qualunque, insieme
ad una
lettera... una
lettera di quelValtra !
Subito gli occhi
le si velano di lacrime,ritorna
seria,scrolla il capo tristemente e sospira.Ormai
—
conosce
suo
In
—
coione
per
I
marito!
quel momento
da leggere,o
qualche
gran
ci sarà
dovuto
avrà
pranzo
stato
o
un
bell'arti
-
vestirsi in fretta
qualche
visita
ad
un
35S
—
illustre
l"ersonaggio
furia,dove
Dio
vita, la realtà,si
e
la
e
brutta.
Continua
e
!... Quello
continua
che
le vengono
in
«
edite
Opere
il
Vindice)
gentile »,
«
Bartolomei...
e
a
e
sospirare
a
leggere
dei varii volumi
grand'uomo
averne
di
Ugo
che
fatte di
grosse!...
Foscolo
»
«
;
stolario
Epi-
rando
(vivamente^contenta, ammiFoscolo
!.. Ho
lettere di Ugo
di leggerle !.. Devono
smania
Le
tanta
Alla
«
continua
lettere
interessanti...
bellissime,assai
essere
diversa...
altro
deve
»
volume)
avuto
sempre
Un
postume
e
; Le
»
L.
donne
«
genere
è sempre
le mani.
tra
Foscolo
Ugo
—
Ah,
Pincanto...
i titoli delle opere
svogliatamente
fretta
dimenticati!
bauletto
nel
guardare
a
la letterina
e
il sogno,
bene,
sa
il capo,
scrollare
a
era
fiori
insieme, in
capita capita... e
!.. Mah
mio
i miei
intanto
stati cacciati
sono
amorosa
e
e
—
d'Albany
contessa
Silvio
A
[Fa
Pellico
voltare
per
«
»,
una
»,
(Guardando
Alla
«
Alla
pagina
donna
marchesa
il volume
e
mezzo) Che c'è? Un'altra lettera
E' il
male!...
di donna
Fanny?... Ah
no, meno
nezia
VeHotel
Bella
dell' albergo. « Milano
conto
:
!
Che
disordinato
! Proprio che disordinato
».
di conservare
tutti i conti in regola di data,
Invece
da
si apre
sé nel
come
il
come
i miei
qua
e
aperto :
che
non
il
tutto
«
«
vi
...
babbo,
li caccia
fiori
e
là colVocchio
a
un
i
dentro
bigliettini amorosi
due
sulle
pagine
tratto, rimane
le sembrano
i libri per
nuove,
segno...
!
del
(Scorre
volume
colpitada alcune parole
che ha già lette : rilegge
periodo più attentamente):
l'infermità,se
rapiranno la beltà
Se
gli anni, se
e
gli agi ;
gli accidenti
se
sarete
pa-
360
—
iieiletta
nella
Giordano,
vital...
una
—
TJua
che
prova
dell'
prova
riesca
La
tutte
a
La
—
scrittura
scrittura
di Carlo
di Carlo
cos'è?
!.. Che
t Ma
il
calmare
a
cancellare, a distruggere
cattive, quelle tristi imi^ressioni!
cuore,
di
amore
quelle
cos'è !..
Che
la
perchè
suo
di
scrittura
Carlo?
Sono
alcuni
fogli manoscritti
Sant'Ambrogio.
del
Emma
(leggendo)« Teodosio
Marcellina
e
Ambrogio
»,
«
nelle
Ma
i
Emma
ormai
fogli manoscritti
viso
è
immota
scritto
con
Veronica
«
Emma
sul
le
più!
l"iol
divento
E
ciò
«
il
ma
che
è scritto
Veronica
e
e
Ella
suo
fissa
note,
sue
con
su
rotondo:
fratello
Nano
macchinalmente
lo
non
la testa
».
mano
una
ha
che
alla
più;
lo
non
le brucia...
violentemente.
mattai
Io
che
sento
!
matta
Cambiali
al
divento
lo
genda
leg-
; il
moglie consegnate
la testa...
rilegge, deve
che
della
le martellano
Dio!
mani
morte.
le
grosso,
cuore
Soltanto
la
e
di
per
restituirsi
si è cacciata
tempia
—
da
e
cuore;
sente
lettere
e
dalle
la
come
Veronica
carattere
un
verità
»,
lettere,avvolte da
cartaccia
mezzo
sudicia,
dell'istessa
Cambiali
«
cadati
son
pallido
dalla
adoperata
La
«
piccolo pacchetto
un
Sant'Agostino
«
»,
primi capitoli
Sant'Ambrogio cogli ariani ».
non
più al Borghetti;
pensa
le
diventato
striscia
una
«
lotte di
i
:
da
forza, per forza,
taccia...
quella striscia,su quella car-
rileggere
su
lettere della
restituirsi
Sono, infatti, le
Mari, nel rinnovare
lettere
le
per
moglie consegnate
al
di
fratello
Emma;
cambiali, le aveva
Nano
alla
».
Giordano
pagate
361
—
terzo
un
l)er
Tancredi
gnor
E^
—
suoi
I... Gli
E
il
Giordano,
quale
del
totale
.
.
altre
colle
Cambiali
«...
Veronica
d^un
balzo
Non
ha
E^
suo
restituito
le
aspetta
di
alF estinzione
che
risparmiare
per
affari
da
di
e
di
le lettere
le spese
mettere
nel
famiglia
che
fratello.
e
della
lettere
restituirsi
da
e
ad
Emma,
ha
alla Veronica
carte
al
appartengono
lettere...
le
dei
.
non
date
lei è sicuro
Adesso
debito, e,
le ha
posta,
alla
I
signor Tancredi
il
baule
restituzione.
restituisca
Vergogna
.
.
al si
imposto
aveva
vergognai...
denari
.
Veronica
quella
una
fratello !
di
la
e
—
moglie consegnate
tratto, afferra
un
si alza
fratello
al
quel
Nano...
»
pacchetto
e
l'involto...
piedi stracciando
in
ha
pitiscrupoli, non
timori, non
inh
ha
piliriguardi:
le
Sono
—
le mie
Sono
lettere!
mie
lettere!...
le
Sono
mie
questi altri fogli sudici,
E
pieni di cifre,di bolli,di timbrature, che
Ma
che
sono?...
cosa
Emma
si ferma
Caro
«
—
ancora
ciò
tutto
parole
che
dietro
«
una
11 Finardi
il
moglie
tua
Tancredi
cambiale
mi
ha
«
firma
senza
assicurato
«
perciò
ti rimando
«
e
bisogno
gli
»
»
occhi
scritto
le lettere
che
garanzia
di
dono
ca-
legge
al fratello
:
tua
altri
quegli
accontentarsi
di
le
allora
e
ha
estinta
presentemente
possono
Nano!..
poi
signor
«
sta
«
sonol?
cosa
istante, esitando, tremando.
un
«Carolano?...»:
sulle
lettere!
della
o
tua
pegno,
moglie. Ciao
sano.
Tancredi.
»
e
362
—
PS.
«
Raccomando
—
«
alla
prossima
«
buon
acconto
Emma
immobile
mentre
la ruga
in
pitiprofonda
«
muta,
mano
a
ad
dispiaceri ».
le
con
a
mano
delle
afferrare
la
A
un
le lettere
di
gesto,
un
cigliaaggrottate,
diventa
sempre
dine,
ch'essa,nel disorsue
vello,
idee, del suo cerverità, a indovinare,
capire tutto, tutto, tutto I
«...
senza
bisogno di garanzia
ti rimando
fa
non
alla fronte
mezzo
altro
un
pagare
parola,
una
turbamento
riesce
a
e
di
di
anche
puntuale
essere
e
scanso
dice
non
nel
di
scadenza
a
rimane
—
o
moglie
tua
tratto,sente camminare
grido e si precipita contro
nel
un
e
pegno,
perciò
».
corridoio
P uscio
; dà
chiudendolo
quelPurto, in quell'impeto,in
di spavento, ha esaurito
tutte le
appoggia, cade quasi contro l'uscio,
in
chiave; ma
quell'impressione
a
forze
sue
e
si
svenuta.
affranta, mezzo
Signora, signorai {È
Signora, signora padrona 1
—
Un
—
Emma
apre
a
chiave
in
quella stanza
perduta:
proprio vero?..
e
—
qualche
ancora
l'uscio,prende
il
nello
studio.
torna
a
E'
vero?..
libri,quei fogli,quella
tutte
le
tutta
la
sua
vita...
Finalmente
apre,
torna
e
E'
di
guardarsi
E'
attorno
roba
suo
tutte
le
strappa, legge
cuore,
il
sola
rita,
smar-
vero?..
sparsa,
sue
chiudersi
rin-
a
nuovo
proprio
del
Poi
momento.
telegramma
brani
terra, sono
sue
illusioni,sono
per
servitore).
telegramma.
aspetta
Quei
del
voce
c'è?
Cosa
—
la
E'
tata
butsono
speranze,
telegramma;
36S
—
—
«
Sanf
Ambrogio
—
«
mosso
immenso
successo
deliranti
Ovazioni
trionfo
Vero
«
Marcellina
e
Oom—
—
ti
i
tutti
mando
baci.
miei
Giordano
KoI
:n^oI
Emma
e
un
viso
il
Noi
brivido,
colle
Ko!
—
Xo!...
Ohi
IS^oI
telegramma
si
da
ì^ol
quei
Noi
nasconde
quei
respingere
per
salvarsi
quel
d'orrore
fremito
come
per
pezzi
cento
un
mani,
difendersi,
per
in
straccia
con
».
baci...
baci,
XIIT.
I CONSIGLI
Il
Form
DEL
dottore, come
enti,arriva
fatto
ha
alP
DOTTORE
BUON
annunziare
dal
signor
il dì appresso,
Argenterà
verso
mezzogiorno.
in
spera
è
si
Egli
tal
modo
impressione
che
Anzi,
;
tutte
Il
menti
dottore
Il
Bella
non
dottore.
E'
l'organismo
che
P
è ben
costituito,
noso
dan-
che
giovevole
più
sottomettersi
pazientemente
esperienza insegna
è
e
a
la
alla
signor
For-
giorno, signor
Buon
Saprà, forse, che
la
signora
I
(pausa),.. Me
Brenzonino
villa.
vero?
all'Argenterà
a
al
carrozza,
giornata,
Già...
andata
di
incontro)
FoRMENTi.
dinanzi
Argenterà,
{smontando
signor
padrona
delP
gli corre
Formentil
Il
zioni
prescri-
impone.
giardino
che
le
turale.
ordinaria, na-
funzione
una
massima,
quelle cautele
prudenza
Nel
figliè
bisogna
ma
e
:
maggiore
faranno
Emma
scara
necessarie.
quando
in
può essere,
ad
molto
le raccomandazioni
reputa
dei
faccia
una
che
tutte
Avere
—
preparata
lo
dalla
sono
mamma.
nato.
immagi-
365
—
E' andata
X«).
—
glietti.
Il dottore,
al
d'Olona
Val
a
—
dal
signor
parlare, dà un'occhiata
senza
signor Formenti,
la
e
di
faccia
sua
Bor-
verso
tra-
diventa
piìi scura.
ancor
Il
signor
Xon
Il
E'
Formenti.
erano
stamattina
partita
stissimo.
pre-
le otto.
ancora
dottore
grattandosi
{lisciandosi^
a
preoccupato) Quasi quasi, andando
la barba:
assai
d'Olona,
Yal
]"otrei arrischiare
facendo.
d'incontrarla,strada
la
[Fausa) Già, potrei incontrare
signora Emma,
ritorna
mentre
appunto,
Probabilissimo.
—
a
Qai,
casa.
ha
non
lasciato
nessun
ordine.
Il
dottore
(sì volta
poi si ferma
carrozza,
cavallo) E...
La
cera?
è
come
anche
l'una
ritornata
deve
aver
viaggio, si
le due, e si è
o
ha
mangiare; non
il male
alle
senza
da
la
in
testa
Eoma^
Ma
del
Bene?...
messa
h
la
quel
carrozza
in
veder
zato
pran-
così...
verso
ha
luto
vo-
tunatamente
For-
nessuno.
tina,
presto. Stamat-
piedi. E
si ò alzata
Carolina.
la
è
ha
letto. IsTon
passato
e
freddo
male,
a
voluto
E
aver
poi, ieri,deve
un
po' di umidità
è sentita
cliiamare
nemmeno
Con
arrivata.
preso
già
sette, era
subito
ò
quando
il
durante
fissando
pensoso,
appetito I
con
freddo,
preso
rimontare
per
Buona?...
Buonissima,
—
lentamente
l'ha
non
andata
Ha
voluta
sola,
nato
ordi-
tare.
aspet-
avanti, sohi, a
piedi.
Il
dottore
la testa
tasca
una
(continua a
del
cavallo) Benedetta
brancata
li
scrollare
di
il capo
e
a
fissare
tosa!
lettere,di
(Poi si leva di
di telegrammi:
bigliettini,
guarda: sospira) Tutte
visite che
avrei
366
—
dovuto
fare
stamattina.
da
questi giorni
subito
Milano
a
in carrozza)
Prendi
la
andare
un
Il
e
Sarà
in
a
in
Formenti
prende
stato
appunto
{Un^ altra
—
consultarmi?..
la
tasche
Perchè
d'Olona,
il
Per
morso
d^ Olona
di Val
di freddo...
po'
il
per
voltata.
nelle
»
Carlo
d'Olona.
Val
il cavallo
tosa!.,.
Val
a
meglio!
nare
tor-
fAl
sulla strada
un
Benedetta
questo modo
bell'e
fare
a
Perseveranza
«
in furia.
verso
su,
{in carrozza,
la
stomaco...
!
Mah
momento
Il dottore
e
Dovrò
tando
cocchiere,monAllora...
Sai, vero?...
sinistra,doi)o la chiesa, e puoi
il cocchiere
cercando
parti. Sicuro.
fretta
in
preso
—
strada
signor
aiuta
in
più lunga)
ancora
pausa
(Patisa) Sono
le
tutte
—
paltò)
allo
preso
precipitarsi
prima aspettare,
senza
è appena
del
imbastito,alla
momento!
Vedersi
comparir davanti, improvvisamente,
Emma
può risentirne
in pezzi un'altra
tale, da farlo andare
Mah!...
E i)oi,non
è il momento
questo,
di affaticarsi,
di strapazzarsi,
per Emma,
scossa
una
volta.
nemmeno
di
freddo.
prender
il capo
è
cuore
fare
Il cuore!...
spiegando
e
bellissima
una
la
cosa...
Il cuore!...
«
lando
(Scrol-
Perseveranza
quando
se
»
ne
Il
può
!
Perseveranza
il
«
»
(Vede sulla
della conferenza di Giordano
grande successo
Mari)
Bravo!...
(Continuando a leggere)Anche
per Emma
è una
grande compiacenza. Chi
soddisfazione, una
sa
meno
a
che
contentezza!...
Che
smanie!...
Il
idolo!..
suo
bella vittoria,tanto
Figuriamoci!... Infatti,è una
in principio, non
volevano
ne
più che a Koma,
in tutte le
sapere! Ma, già, è l'invidia,
l'interesse,
professioni!...L'Italia è un paese così fatto,lungo
e
un
stretto
momento
:
quando
le
uno
gambe
appena
—
si
tàffete !
muove
—
o
allunga
tutti gli altri
368
—
Emma.
Non
Anche
Carlo
In faccia
al
sopportare,
che
lo
quasi
consiglia,
anche
mondo,
detesto,
odio
che
lo
me
!
vorrei
come
impone
I...
famiglia, (Jovrò
colla mia
la presenza,
non
se
libera
esser
posso
me
—
il
di
nome
I... Dio,
Dio,
l'uomo
quello
come
odiol
Il dottore
marito?...
stupefatto)Ma
{trasecolato,
chi?..
Tuo
11.., Giordano?
Dammi
Emma..
il braccio
mi
:
ali'ranta,
sento
morta.
Vieni
Il dottore.
in
Montiamo
carrozzai...
in
I
carrozza
Emma
{trattenendolo)Ko
cocchiere
1 Torniamo
I
d'Olona
Val
a
sentire
Potrebbe
Non
piedi.
a
il
è distante.
Il dottore.
Aspetta ! {Gorre
prendere lo
darò, almeno,
dulia
scialle
a
carrozza) Aspetta. Ti
vero?
dov'è
plaid! {Al cocchiere)Sai
del signor Borghetti?... L'architetto?
un'altra volta.
stato
Sì, sì. Ci sono
—
il mio
la
—
villa
—
Il
dottore.
{Ad Emma,
Allora, puoi andar
a
[mentre comincia
scialle)Ma
perchè
Emma.
ti
e
sou
Carlo
che
desiderava
saresti
{Fermandosi
voce,
—
ed
è
mio
fatto
incontro.
venuta
Carlo,
hai
un
mi
fa ribrezzo!...
sulla
tale
una
faccia, nella
Che
nello
strada?
al /arsi, ed
io, intanto,
biando
impeto, camviso) Senti, quell'uomo...
tratto,
me
carne...
ribrezzo!...
lo
una
Che
l'uomo
quel-
—
Peggio, peggio!...
sento
Che
con
marito!...
tale...
abiezione, di
E
imbacuccarla
tanta
I... mio
è di un'infamia
di
passo.
Abbiamo
cambiando
E'
al
immaginato, io
arrivato, press'a poco, a quest'ora.
a
marito
avanti,
tale
bassezza,
sempre
orrore
schifo!
I...
che
addosso,
Che
rore!...
or-
369
—
Emma
non
appare
le danno
la collera
vigoria.E' Pimpeto,
più stanca, sfinita: lo sdegno,
nuova
una
nuova
forza, una
è l'urto
di tutto
ciò
che
si
lei !
in
spezza
—
!.. Ma
se
(fuori di sé) Il Giordano
veranza,
anche
adesso, in questo punto, leggevo la Perseil
di elogiI (Cercando
monte
]N"e fa un
giornale) Aspetta; voglio farti leggere...
Sanf Ambrogio
Emma.
La
conferenza
Sol
So!
!
! Eubata
! Eubata
e Marcellina
a Carlo
Sì, sì !..
Ma
ciò che importai.. !N'iente. Ha
approfittato,
Il
dottore
.
.
.
abusato
Non
della
è che
amaro) Sai
chò
bontà, della confidenza
un'indelicatezza!
che
cosa
cosa
ha
ha
fatto?
fatto
Ha
di
.
.
.
amico
un
I
{Gon un riso stridulo,
di piti?...Yuoi
pere
sadato
in
le mie
pegno
prime lettere, comprendi?... La
mio
il mio
pudore e il mio onore
ha
sua
non
ero
ancora
moglie !
in
dato
le mie
lettere
a
Padova, a suo
pegno
alla sua
avere
fratello,
serva, ai suoi usurai, per
del danaro, per... per
certe
cambiali, perchè era
pieno di debiti I
zione)
Il dottore (agitato,
ansante, per la forte commoIn
Cioè?
Spiegati!...Le tue lettere?
lettere,le mie
mia anima, il
onore, perchè
—
—
...
pegno
!
(ridendopiù forte)A.\i\ Ah!
Emma
Tu
E
arrivi
non
nemmeno
anch'io, sai! Anche
a
per
me
capire
Non
capisci!...
infamia.
tanta
c'è voluto
del
tempo,
vinare.
indostudiare,pensare,
E ho
dovuto
guardar la faccia,la vera
faccia di quell'uomo, e tornare
darmi
indietro,e ricortutte le sue
parole, tutte le sue
cattiverie,
mente!
finalgiorno per giorno, ora per ora, e vederlo
vederlo
occhi aperti, non
lo
a
come
molto
tempo. Ho
dovuto
—
—
Covetta.
d'Idolo,
24
370
—
—
pensato, creduto, immaginato col mio cuore,
mia
morata,
fantasia, io stupida, io cieca, io innalui veramente, realio pazza^
mente,
ma
come
era
lui,lui, falso, egoista, vano, volgare I E
avevo
colla
si dava
quasi non
d'ingannarmi! Era
del
voluto
mi
Che
stupida.
sicuro.
le avessi
io nelle
cambiali
di
I Tanto
io
era
una
c'è
Oh,
stessa.
me
c'è voluto
I E
tempo
mentire,
che
mie
mani, quelle lettere,quelle
fratello I Oh, anche
a te, sì,sì,farò
suo
vedere
Il dottore.
da
di
che
Sapeva
ingannavo
tempo
leggere I Farò
la pena
nemmeno
Sì,
anche
tutto
intanto...
ma
te I
a
calmati.
Cerca
di
lacrime)
E
calmarti.
Emma
{con
io lo credevo
geloso
Sì, perchè quell'uomo
vanità, di
la
sensibile.
la
per
mi
a
di
Da
tacere)
di
un
articolo
un
in braccio
a
suoi
di
trionfi,
giornale,
zio 1 In braccio
mio
brava
fra
di Padova!
matta
1 Non
Ti
mani
voglio
tirle
sen-
ammalata!
disfatta
dal
Ti
tutta
—
le
non
quella
taglia
gen-
io!
tutta
—
In
ventavo
quei giorni! Io didi dolore, di angoscia.
collera
col babbo, in
in collera
mamma,
lettere
ricordi
di amore,
com'ero
di
mie
c'ero io
non
quei giorni!
colla
Le
le mani
E
lettere!
ricordi
brava
lettere!
le mie
correre
mie
I Da
colle
esagerazioni I
E
fatte
collera
i
1
tanto
vanità, solforte, di grande, di
po' se era geloso di
(scandolezzato,imponendole
dottore
Emma.
Ti
interesse, per
I vanità
Eomal
tutta
nelle
la
vero,
suo
buttato
certe
ha
che
ha
non
cattedra, per
sua
avrebbe
Il
il
Per
di
e
I Invidia
Carlo
! Guarda
Geloso
ziof
mio
di
risa
di
scoppio
uno
ricordi?
anche
tei Sai
con
Eppure,
male, dalla febbre,gli volevo
di
notte,
scrivere
371
—
—
tilmeuo
una
di parer
—
bacio I
parola,un
lieta
—
mi
e
zavo
sfor-
impressionarlo,per
non
spaventarlo!Ebbene, sono
quelle mie lettere
piene d'amore, di passione,di abbandono, sono
duto,
quelleparole,sono i miei baci, ch'egli ha venai
a
suo
ch'egliha dato in pegno
fratello,
ai suoi usurali E' il mio pudore, sì,
suoi creditori,
il mio pudore, me
stessa,tutta me stessa,io, come
sono, svestita anima e corpo, ch'egliha buttata in
braccio a tutta quella gente !
diventato in viso quasiterreo ,
Il dottore (tremante,
due solchi sotto gli occhi,profondi, lucenti)
con
Calmati
! Calmati
non
per
1 Per
del cielo I Se mi par
vero, hai tutte le
amor
di
comprendere, se è proprio
ragioni5 ma vuoi anche ammalarti?
Em:m:a
(rossa di fuoco, stravolta in viso,ma senza
una
lacrima) Senti,ascoltami. Al primo colpo, è
stato tale il disinganno, il dolore,la vergogna
che volevo
più di tutto la vergogna
uccidermi,
buttarmi
dalla finestra I Sì,sì,è vero, te lo giuro I
Poi
non
vogliofarmi diversa da quellache sono
è stato il pensiero della mia famigliache mi
non
ha trattenuta,
né della condizione
in cui mi trovo ;
è stato l'odio,
di buttargli
la febbre,la smania
ma
in faccia le mie lettere,
la lettera di suo
fratello,
tutto, tutto quanto I Una
smania, la smania prepotente
del mio orgoglio,delle mie fibre,
del mio
che
proprio vedere I
pudore, di farglivedere
lo amo
brezzo,
non
più, più, più ; che mi fa ribrezzo,ri—
—
—
—
—
nient'altro ! Poi...
Volevo
—
sono
corsa
da
Carlo.
vendicarmi, volevo morire, ma a un tratto
ho perduto tutte le forze,ho sentito un
sogno
bigran
di piangere e sono
da
Carlo. Erano
corsa
tante tante ore
che diventavo
matta
perchè non
I
372
—
babbo
stato
sono
corsa
due
le mani
-fissandolo
e
Salvami
I
con
sai !
Carlo,
Carlo
Il dottore.
spallee attorno
pigliar freddo.
devi
non
Adesso
E'
fatto
un
I
al
scialle sulle
devi
precisare le
brava, pensa che, nel
E
ho
più
la
di
nulla
Il dottore.
e
salvarlo
collo) Ma
I
morir
lo
tu, intanto,
di
procura
si
saprebbe
marti.
cal-
vedere
idee
tuo
! E'
un
per
anche
—
io ho
! Pensa
stato
?
vero
—
che
nemmeno
bisogno
altro, da
sussistendo
hai
presente, non
di coscienza.
caso
anche, ricordati
bene,
moglie di quell'uomo, che
comune
con
quell'uomo I
Certo,
tutte
zione)
dispera-
penso
più
sono
non
e
(Accomodandole
Invece
il diritto di farti del male
Emma.
c'eri
fatto
aver
questa lettera del fratello? Insomma,
di
di
non
inaspettato,straordinario.
così
Così, su due piedi, non
consiglio dare. Mi farai
ancora
e
non
impeto
Vedremo
Carlo...
Tu
di
di
ragione. Dal
(Afferrandogli
voglio anche il rimorso
per quell'uomo !
Non
traria
con-
addolorato
un
chi
creduto
sempre
avrei
d'Olona
Val
a
aver
di aiutarmi.
capace
qaal-
stata
avrebbe
e
! Lo
babbo
? Povero
sarebbe
di
vantandosi
nsolarmi
co
Era
no.
mamma,
matrimonio,
al mio
vedere
qualclieduno...Da
con
Dalla
andare!
di
bisogao
piangerei Avevo
cheduno, di sfogarmi
potevo
potevo
—
il
che
io
io
non
fatto, appunto,
bisognerà studiare, pensare
bisognerà vedere...
un
a
qualche provvedimento. Ma intanto io direi...
Senti,
a
Brenzonino
continue
traddicente...
—
E
mia
e
di
tosa, io direi di andare
sentire
anche
la
subito
La
mamma.
volte, e, più che per altro,per le
sofferenze,sembra, forse, un po' conveli I
un
e vero
po' dura... ma non
certe
mamma,
sue
la
cara
poi
la
—
mamma
ò
sempre
la
mamma
!
Da
373
—
brava, resta
d'Olona, ci
una
goccia
ben
coperta,
faremo
dare
in
specialmente
del... del
Emma.
tuo
Io
credo
Ko
lo
mamma,
Devo
importa?
alla
anche
ad
farò, ma
deve
e
no,
non
giorno
fuori
lo
condizione
:
dal
dir
Non
tutto
ci
che
momento
scandalo, voglio approfittarne
uno
lo
vuoi,
lo
tu
se
la
sa
credi 1.
parlare,
Ebbene,
del
sono
che
I Non
assolutamente
una
essere
di
Milano
mamma?...
ritto,
di-
ha
tutto!
il
perchè
saprà tutta
con
così
simile,
saper
;
caldo
dunque,
caso
un
Val
a
appena
molto
mamma,
di
parere.
the
un
consueto,
invece
adesso,
e
La
di rhum.
—
per
vederlo
separarmi, per fare un processo, per non
mai
più, quel... signore, finché vivo. (Interrompendosi
un^ alzata
di spalle)E poi, no I {Uceicon
:
tandosi
volta
ancora
nuovamente) E poi, no I Una
I Una
voglio vederlo
Deve
Noi
capire, deve
due,
fra
Il dottore.
di noi
E,
fra voi
insieme
cercate
Emma.
Un
qualche
I Dovrà
Ciò
che
voglio io
in
buttare
Il
due...
allora,
faccia
e
a
nessuno...
due...
potrebbe
le
usare
appunto,
damento.
accomo-
Che
mie
alla
modamento
acco-
condizioni
!
E, prima di tutto, gli voglio
la sua
vigliaccheria.
!
esempio, a tu
capo) Bada, veh, se
anche,
tutti quei
niente
e,
accomodamento?
sola, per
verrebbe
disprezzo !..
qualche
un
accettare
lare!
par-
altro!
si dice
non
dottore
il
lo
come
nessun
(inquieto)Ecco...
consigliarti,in questo caso,
Tu
gli voglio
ancora
sentire
si dice niente
non
mamma,
volta
dimostrarsi
a
una
volta
modi...
invece
io
la massima
per
sarei
per
prudenza.
lando
(Pausa : scrolrealtà
quale appunto
suo
procedere...
tu...
è in
col
inasprito,irritato,non
(arrabbiandosi e alzando
voce) potrebbe
la
addosso
mani
Il
mia,
che
le
meno
al-
f lo
no.
commettono
I
furbo
In
più
che
non
ed
tutto
! Del
gliene importa?...
I Non
temere,
suo
E'
è
in
onore,
la
vanità
sua
Sono
gli premei
sai. E'
;
fine, egli
moglie,
sua
di
i)reme
troppo interessato
lui che
suoi
i
è il 8an-
conferenze, gli applausi,
sue
Ambrogio
avrà
paura
mei
di
che
{sempre inquieto, poco
dottore
Il
vorresti
gli
cosa
di
Prima
Emma.
Carlo
è la
anche
per
tutto,
la
rabbia,
sua
le
Questo, invece,
è proprio
tosa, ma
abbi
fissar
E...
persuaso)
dire?
bene
e
eroi che
anche
che...
pubblico
al
faccia
altro
gli
che
comodi,
gli
sono
troppo
e
perdere
fticcia
f
Non
vano
il resto
foste
quell'uomo
di
paura
vigliacco, ed
Troppo
dovrà
due...
!
cose
troppo
voi
vigliacco I
Appunto.
—
in
avresti
Tu
troppo
certe
fra
tre.
Emma.
—
I
preferirei che, quando
io
spiegazione
una
quell'uomo
di
paura
Insomma,
ad
in
E'
avresti
dottore.
veniste
le
!
Tu
Emma.
metterti
anche, parlo chiaro,
che
Carlo
amo
invidia
sua
perchè
—
così
e
—
distanze, subito,
fra
me
lui!
—
nemmeno
—
Invece,
per
è
questo
per
dirgli questo,
che
ho
Il
la
dottore
smania
inutile
{dandole
la
cara
andarglielo
a
mia
tare...
raccon-
ischerzo.
che
mi
preme
di
più 1 E'
dirglieloin faccia,io stessa,
per
di
pazienza,
rivederlo
il
braccio
I
:
battendole
sorridendo) Ma
affettuosamente sulla mano,
pensi al... viaggiatore!... Sicuro j a chi è
ancora
e...
in
non
viag-
376
—
—
(le tira lo scialle sulle spalle^ le copre
anche
un
po^ la faccia e, prendendosela a braccetto
la strada verso
Val d^ Olona, ricomincia
e continuando
colla sua
voce
penetrante) Sì, cara,
lenta, sommessa,
Il
doltore
quando si vuol
neddio, bisogna che
ottenere
ma
nostra, facciamo
tua
non
—
il
io credo
E
assecondarlo.
che
—
la tua
frequenza, il vederti,insomma,
credo
molto
sia, direi, non
presente di Carlo.
stato
Pur
troppo,
uno
stato
è il
non
Carlo
la
vicinanza,
troppo
spésso...
indicato, nello
è guarito, veh !..
non
farci
di
caso
precario ;
molto
ancora
Dome-
vero?
da parte
noi,
possibile per aiutarlo,per
anche
tutto
da
miracolo
un
illusioni I
la
E'
piìi piccola
piti piccola
pilipiccolo turbamento, la
emozione, anche
piacevole, gli potrebbero essere
ti consiglierei,per il suo
nerti
fatali. Però
bene, di tescossa,
il
il
più possibilmente
Tu
sei
Hai
là, di Eoma,
Ma
io spero
donnina
una
i)erduto
la testa
adesso
ti trovi
e
; vedrai.
ancora
burrasca, la vita
distrazione, e di
avrà
da Val
te, è inutile
Con
Già; appunto. (Pausa)
misteri.
lontana...
d'Olona.
far tanti
brava, buona, nevole.
ragiovolta per quello
una
a
brutte
Passato
conseguenze.
questo giorno
nuovi
argomenti
di compiaanche
conforto...
di
e
cenza.
Su ! Su I Con
quel faccino^con quegli occhi I
Non
guardare per terra : guarda il cielo com'è
E ti ricordi, invece, due
bello, limpido, azzurro.
di
o
un
tre
giorni fa, com'era
(Un^
—
di
colpo di
buon
altra
cuore,
due
unite, il che
grandi guai.
nessuno?...
succede
Forse,
e
spazza
?
Dunque...
—
via tutto
t
vero
—
senso
piena di buon
insieme
che, quando vanno
molto
di rado, rimediano
Tu
cose
Kon
te
fosco ? Tetro
vento
pausa)
per
vuoi
in
sei
dir
niente
questo, puoi
alla
e
mamma
anche
aver
e
a
a
ra-
377
—
Fra
gione.
tendervi
io
te
quell'altrolà, potrete
e...
Ma
meglio.
devo
—
forse
vi troverete
quando
ili
insieme,
serti
espresente, voglio almeno
vicino. In quanto a Carlo... se tu pensi anche
a
Volergli bene... è un^altra quistione. Io non
posso
dire né sì, ne
Si tratta
del tuo cuore
della
no.
e
se
non
coscienza.
tua
sono
del
!
salvare
stessa
alla
alla
ma...
—
Carlo
è
non
un'anoressia
ad
più
forte
una
eccitazione
Carlo
scritto
si
anche
in
sa
è stato
non
a
che
modo
della
pleurite,ma
un...
focolaio...
Emma
Carlo
Il dottore
A
poi
casa,
Carlo
un
psichica
j
in
di
gine
ori-
primente.
de-
natura
quel...Giordano,
e
ti
come
latente
avevo
che
è
smarrita,
rimasto
seguito
allo stadio
quella lettera
sia andata
a
la
come
voce
se
non
casal...
nei
non
guarito
polmoni
truce
!
:
glisi
masticasse
cia,
qualche gran minaccorrispondeaW aspetto terribile)
Subito
a
casal...
(scarno,pallidissimo,soltanto
po' accese) Mi
meglio
momento,
(]ualeha dato
(punta gliocchi,diventando
la barba
ma
te
(sorridendo,trasfigurandosiin viso)Eccolo
Eccolo, ci viene incontro I
I
muove
in
gli è
il
caldo, ma
alla
piti bene
Roma,
di
Già, siamo d'accordo:
pleurite perchè abbia
tu hai sposato
Insomma,
e
per
giunta persino
sitofobia,e
quale
rispetto
troppo
troppo
nervosa,
della
acuto
hai
scoppiata la
o
mi
non
della
cosa
—
larga, almeno
troppo freddo
preso
E
partita, cioè della
ciò, devo concludere, che
d'Olona!
larga...da Val
Io
Emma)
mia
le apparenze
convinto, vero?,
sono
confessore.
un
Per
sorridere
far
per
della
che
corpo
basta
non
e
altro
salute
non
(Ridendo
dottore
un
preoccupo
a
essere
sento
meglio, oggi
E
con
a
letto I
le
gote
!... Molto
378
—
Il
di
dottore
più,
con
indietro
Emma.
Il
e
oggi
basta
I... Come
sei
{arrabbiandosi)
che
presente
in
eravamo
fronte) Eagione
in
per
Dottore
dottore
tener
la
polso,
da
modo,
non
appunto,
ciò
che
un'imprudenza
si può
aver
sicché...
{prendendolo per un
braccio)
guadagnato,
torna
il
tocca
condursi
per
perdere
{gli
—
alto
I
Insomma
coi
mare,
lettol
a
cattivo
tre
ancora
torna
:
I...
quattro
o
senapismi
Bisogna
colla
e
fa
giorni
tale
digi-
I
Carlo.
Volevo
Emma
che
mi
suo
permesso
di
attaccare.
Emma.
Perchè?
Carlo.
Perchè
che
Il
dottore.
e
anche
plaid
per
in
lo
ha
Emma
benissimo.
tutto
il resto
timore
di
coi
tanto
noiosi
la
ancora
—
vostri
I
—
di
del
cocchiere
genterà
all'Ar-
ritorni
sole.
Dopo,
con
Siete
a
Val
nel
lo
consiglio
e
auf
stissimo.
pre-
all'Argenterà.
due
!
tempo!
anch'io.
tanto
patici
sim-
diventate
—
salutarlo)
d'Olona?...
qualunque
stanza
abba-
coperta
avvicinarsi
carrozza
il mio
1 Ci rivedremo
tutti
—
Tienti
Emma)
quietina
; te
Bor-
freddo, appunto,
essere
Carlo
la
ragione. {Al
il
brava
dottore,
qui, domani,
ricordati
non
consigli
(Vede
al
mano
{Ad
torna
consigliato
ha
Per
I
1 Da
{sorridendo)
e
e
suo
po'
questo
fatto
Intanto...
Te
signora
nome
al
un
la
freddo.
giudizio
e...
suo
ch'ella
ancora
Carlo
hai
se
del.
ordinato
meglio
c'è
troppo
ghetti) Hai
ho
è
mentre
prevenire
prevalso
sono
e
sentirebbe
soltanto
:
gendo
strin-
Ti
troverò
Io
ci verrò
XIY.
«
Giordano
Eoma
tre
la
dopo
conferenza,
si fa I
Come
fuòri
del
»
si è fermato
giorni
quattro
o
po'
Mari
L'idolo
Egli
di
Bologna, dopo la sua
gli offrono
applaudita, gli studenti
anche
ma
e
dir
Giordano
no
di
dispiacere
e
spedito
telegramma
Bologna, non
Povera
piccola!
a
—
ritardi,
ssima
perchè
sono
molto
Roma,
a
e
si è fatta
E'
in
Emma
per
il
suo
Ma
Emma,
dopo
la
lettera
data
man-
piìi viva.
collera!
a
ancora
ad
esprimere
per
notizie.
chiederle
per
riposare,
banchetto...
un
telegrafare
a
tanti
di
un
I
continua
avvertirla
il
di
essere
lezione
a
può
non
di
Pora
vede
non
Bologna.
a
Pora
vede
piìi a
rimanere
poi
piti anche
non
mondo,
deve
e
di
giorno
un
E'
Bologna
ti
arrabbia!
Chi
sa,
gelosa, quanti timori, quanti sospetti!... Ma
la pace
faremo
all'Argenterà I
da
ò lontano.
che
Adesso
qualche giorno ne
così
Mari
Giordano
moglie,
quella
e
sua
così
si
sente
lettera
piena della
così
sua
di
mancanza
piacevolmente
commove
ultima
la
davvero
carina
grazia,
nel
e
sua
rileggere
così
delle
sue
tuosa,
affetca-
380
—
del
rezze,
No,
—
gli
non
nomi
della
sua,
dà in
Trovato!
Del
I
famiglia di
uno
scoppio
col
resto,
à
profumo
suo
la
Ambrogio!...
nome
E
—
di risa
:
e
della
Tancredi!...
volesse
chi
tempo,
lasciarmi
sai
famiglia
Tancredi
—
Non
I
? Ecco
E
perchè
il suo...
tutto
ci
varii
ai
pensando
moglie
sua
chiameremo
Lo
quelPanimale
1 Se
no
metteremo
Venceslao
nemmeno
quel
di
inebriante.
d' Espagne, così
peau
Ma
spirito e
suo
—
[altri
sono
io Perede, sarà mio figlio
!
sono
parenti, e se non
Ancora
non
{Sorridendo) Mio figlioo mia figlia'?...
si sa ! {Accarezzandosi la barba, pavoneggiandosi)
Diremo
n
: ai miei
figli.
sbagliare I... Cara
per non
quella
mia
Emma
merita
lei!...
E,
invito
a
colazione
il
dopo
parte
piccola !
fatti,Giordano
in
pranzo
della
si sacrifichi
Mari
rinuncia
Malvolti
marchesa
e
per
a
ad
un
una
offertaglidal professor Ercolani, e subito,
banchetto
degli studenti,la notte stessa,
per
ha
Non
ch^egli
davvero
T
Argenterà.
telegrafato:
conta
di arrivare
tina
alla mat-
presto.
—
lare
11
forse, dormirà
Emma,
un'improvvisata !
dal
fattore,avvertito
visto
Giordano
Mari
da
Le
ancora...
voglio
giardiniere, il quale
lontano, gli corre
ha
incontro
premurosamente.
Come
—
mai, signor padrone?
A
piedi?
Senza
avvertirci?
Sono
—
Anzi,
mia
manderà
roba
colla
venuto
I
subito
{Guardando
ci ho
messo
ferrovia
alla
fino
stazione
a
a
Yenegono.
prender
Da
Yenegono
l'orologio)
soltanto
venticinque
la
l'Argent
almi-
331
—
nuti I abbiamo
C'è,
leva.
Lo
!
Ieri
da
veduta,
alle
carrozza,
ha
non
lo
drone.
pa-
Mia
proveremo.
starà
ma
la
alzandosi.
certo
al
come
carrozza,
dieci
del
paura
del
solito,
signor Formenti.
(Giordano si volta:
dà
il
padrone,
il
alla
il
prendere
per
di
stazione
fino
di
cerca
le notizie
dottore
stato
di
che
aver
gli
messa
com-
rimediarvi) A Val
del signor Borghetti
fino
accompagna
Tradate.
Ma...
signor Formenti.
ci sia
che
che
d'Olona...
occhiata
teme
che
(fissando sempre
impacciato, confuso) E quel
è vero?
spedito, non
pare
Si vede
Yal
a
Formenti
GriORDANO
11
passeggiare
1..
fissa. DalV
lo
e
sentire
per
mattino
Ya
signor
unHmprudenza
d'Olona,
A
freddo.
Il
è
da
e
garantire, signor
posso
dieci, e prima fa colazione.
Giordano
(ridendo) Ah I Ah I
e
ferma
?
le
per
in
;
proposito, c'è
a
bracco
un
colazione
ordinato
ha
sera
il cane,
Formenti
ancora?
l'ho
ì^on
lo
e
Dopo
dorme
moglie
—
I E'
conosco
Bravo
—
I... E
famoso
e
buona, signor
gamba
da cacciatore
gamba
—
la
—
malissimo,
e
che
vede
Borghetti
povero
è
da
qualche giorno,
miglioramento. Certo, che
buon
un
fattore
il
ancora
stenterà
mutato
faccia
molto
a
varsela
ca-
1
Mari
Giordano
pessimo
del
ha
Kel l'attraversare
umore.
parco
vede
due
impagliati,
chiama
strapazzata
da
anivando
—
»
3iete butti
camerops
il
fin
una
il
che
sotto
massa
la
villa
furono
e
e
gli
bene
dà
continua
di
viale
grande
non
giardiniere
levargli la pelle
è diventato
:
una
a
dare
gri-
:
d'imbecilli
I Non
fat«i
382
—
altro
ool
che
tradimento
a
I Finirò
tutti, Tun
dopo l'altro,fuori
Voglio far casa
pulita ! Voglio essere
modo
a
Emma,
marito,
della
mio
che
manda
sta
vestendosi,
via
la
Soltanto,
livida,aggrottando
sorriso
un
Si butta
Giordano
la
Apri
in
faccia
ha
non
attorno
avuto
un
diventata
le labbra
:
I... Tutto
in faccia!
vestito,una
fretta,un
foulard
Puscio
giacca,
al collo.
chiuso:
Vuscio
zando
sfor(che ha trovato
Dio I...
chiave) Apri... (gridando) Per
I
Emma
con
un
le
Essa
pallida che era, è
ciglia,increspando
I... In
addosso,
stringe
vito
ser-
del
voce
chiude
e
beffardo, provocante
Finalmente
—
da
la
sente
Carolina
chiave.
a
camera
sua
dei
I
tremito.
si
il pane
mangiare
mandarvi
piedi I
ad
—
voce
Giordano
anche
i
(avvolgendosi,puntandosi
ferma, aspra) Aspetta...
capellisul
Un
(battendo violentemente
capo
:
momento!
contro
Vuscio
coi
piedi) Aprii... Per Dio, apri!
la giacca, si dà
Emma
un'occhiata
(si abbottona
nello specchio,poi va
ad aprire e ritorna
in mezzo
alla camera
fermandosi, guardando fissosuo marito,
appettando).
Giordano
subito
(entra
con
impeto,
sempre
gridando,
si arresta
dal pallore,
colpito,sconcertato
dalla faccia, dagli occhi di sua
moglie : si guarda
sottovoce)La Carolina f
attorno, domandandole
ma
Emma.
Giordano
soli,soli : io e te !
(torna alVuscio, lo chiude,poi
Siamo
si m^tte
ad
Emma,
ritto,le braccia incrociate,dinanzi
hai
rimane
ti dirò che non
immobile) Allora
ragione, nessun
perchè io ho ritardato
diritto
di
farmi
qualche giorno
a
una
che
suna
nesscena
ritornare
I.«
384
—
Giordano
(si sforza per
alzando
:
Come?...
Emma
(con
voglio
in
saccoccia,domanda
Perchè?...
grido)
un
lasciarti
avventa
narsi
contenersi,per domifacendo Vatto di mettersi
il capo,
quelle lettere
tutte
le mie
«Va
Le
lettere
E,
I
no
venderesti
di
nelPira,nel
mie
col
lettere,noi
! No
fascio
Non
I Mai
delle
in
ancora
lettere
riusoire
»
afferrandogli
Le, daresti
I... Le
pur
mie
Giordano^
contro
mente)
arrogante-
via?...
lettere I No
tien chiuso, stretto
elisegli
mie
—
il
I
{Si
pugno
carte) Le
I Le
pegno
noi...
strappargli quelle carte,
gli graffia le mani, tenta
sino
per-
furore
a
di morderlo.
E'
Giordano.
roba
miai
è roba
Questa
a
(Non riuscendo
respìngere Emma,
fuor
Vafferra per i capelli,per
difendersi,per
la sua
faccia, i suoi denti),
Emma
o
chiamo,
mie
le
rotta) Dammi
grido a tutti,forte, che
in pegno,
a
Padova, ai
(collavoce
o
lettere
(Con
un
di collera
urlo
andare) Prendi
Emma
i
capelli sciolti
da
trionfi,né
temere
e
lettere,
hai
dato
tuoi
le
usurai
I
lettere I
Basta
! Taci
I
il
viso
graffiato,
sfigurata: tutti
le cadono
sulla faccia, sulle
signor Formenti, il giardiniere,
a
via I Se
va
non
farò
per
i tuoi
I Io
danari, tutto
vita,godere
mie
di
obbediscono
voce
io
i
che
chiamo
sai che
la
e
le tue
(anelante,col
spalle) Se
nare
allonta-
I
Dio
per
sé,
di
dolore) Aiuto ! Aiuto I
lanciandola
(spaventato,dandole le lettere,
Giordano
Taci,
miai
ti cèdo
tu
scandali
non
I
fin d^ora
tu
a
mi
non
E
interessi,non
!... Dunque,
la tua
me,
tei..
vorrai
così...
avrai
né
continuare
salire
celebrità,
sempre
stringere,
co-
per
niente
l'Argenterà,i
puoi
bassa
Ab-
miei
la tua
più
in
385
—
alto!... Metto
pili nernmeno
e
sola
nna
liberi
condizione.
parola. Saremo
una
affatto
—
dalP altra.
Fimo
Fra
e
me
te,
affatto
estranei
E...
avrò
se
un
mio.
figlio,lo voglio io, dev^esser mio, soltanto
Del
resto^ ripeto,fuori di me e della mia creatura,
Sei disposto ad
ci sarà, sei padrone di tutto.
se
accettare
questi patti, in silenzio,tacitamente?
In caso
Bene.
diverso, te li imporro col mezzo
—
del tribunale
e
faremo
scandalo
uno
I
{collelacrime nella voce) Ma io non
I... Io sogno
I...
ti comprendo... Io credo di sognare
!... (Gongiungendo le mani
E' un
quasi supsogno
plichevole)
E sei tu!...
Tu, clic mi parli così?...
Giordano
Tu,
Emma?...
la mia
chiamarmi
Non
Emma.
Emma
I
Emmal...
Non
proferir
I... Non
voglio I Ho voluto vederti
dirti che, per te, io non
ci sono
per questo ! Per
Ti
Ah!
sco
conoIHÙ!...{Ridendo ironicamente)Ah!
! Finche
te lo avessi detto
non
io,io stessa...
finché tu non
lo avessi letto nei miei occhi, sulla
lo avresti
creduto I Avresti
mai
mia faccia,non
sei
sperato di potermi ingannare! Adesso
sempre
Non
persuaso?.. Sei convinto?.. Dunque, basta.
più
il mio
nome
—
volevo
da
altro
Giordano.
te. Va
Andrò
più...Ma, prima,
Devi
Giordano.
No.
Giordano
—
le
Tu
Va
fa
Non
ascoltarmi
vedrai
mai
!
via.
qualche
passo
ad
la
per
Emma,
stanza, poi
calmo, quasi
:
hai
voluto
offendermi, e
parole più sanguinose...epuun^,
K(;VKTTA.
mi
ascoltami.
si avvicina
nuovamente
sorridente
via, sì!
No.
Emma.
Emma.
via I
L'Idolo.
mi hai offeso
vedi?., io
con
sono
'-tó
386
~
rimasto
samente,
tranquilloI {Sospirando, fissandola amorodi sedurla, di affascinarla
quasi cercando
delle loro
col ricordo
il tuo
sei
che
cuore
tu,
cosa
Che
io abbia
altri le tue
lettere?
io
pilicome
ghetti mi
fatto credere
Me
Ma
le
partito da
sono
j)erduto la testa,sono
I^Emma. Bastri. Finiamola.
le tue
farmene.
Giordano
cosa
Prendile
f legge: dopo
angoscia) Ebbene,
Avevo
la corda
la mia
tutta
ancora
scritto
Quelle cambiali
un
tuo
si. Non
Milano.
Tutte
so
che
qui,
esitazione,
negare.
Tu
E'
conosci
non
mie
le
le mie
fratello I...
voglio
al collo!...
vita!
malel...
Leggi
di
momento
so,
Il Bor-
I Non
I
ad
ricordi
Non
precipitato a
Io voglio tenermi
cambiali.
vi ha
non
stavi
{Glieledà) E guarda... questa
qui sotto, che
date
Padova?...
tu
?
pensi ?...
giro,
!
è
non
credi
cosa
Forse...
telegrafato che
aveva
non
in
mento...
mo-
diventata
cosa
rubate
ho
lettere ;
? Che
come?...
avranno
quillo,
tran-
sono
questo
che
perdute, lasciate
capisco I
vero.
io
! Sei
I Ma
i)azza
della bella
ragione,
un'altra
! Sei
parla
ti hanno
Che
è la tua
non
diventata
un'altra, sei
di
sorriso
bianchissimi)Appunto,
buono, affettuoso,perchò in
non
Io
col
carezze,
denti
dai
bocca
non
—
disgrazie I
pagate, protestate, sarebbero
stata
la mia
mento,
rovina, e la mia rovina, in quel movoleva
dire perderti, perdertiI... Tu
non
puoi giudicarmi, tu, perchò non
puoi comprendere,
capire, che cos'era la mia passione. Per te,
delitto!
anche
un
commesso
averti, avrei
per
odiarmi!
Disprezzami! Ma non
Disprezzami, ma
non
non
abbandonarmi!
giorno !
Ti
in
Emma!...
amo
ti
Io
ancora
di
amo
più !
il
primo
ti domando
dono
per-
come
E
ginocchio... (scoppiando
Emma!...
Mia!
Cara!...
in
lacrime)
Perdonami.
fhattendogli sulla
Emma
collera
di
e
ribrezzo) Su!
Emma!...
alla
me,
come
Xon
scacciato,
Sai
esita
mio
bene,
!
te!...
vorresti
Emma?...
Emma?
!
altro
casa,
Posso
dare
an-
dal
cambiale,
al
Parlai
Dal
Borghetti.
mio
sentirlo
tuo...
che
cosa
ho
detto
colle...
dot"^ore.
mio
dire !
dalP
(si
di
spalle e
vuoi
sei
tutto
quattro
No,
no,
tuo
risata)
una
puoi
o
Tu?..
farti
per
che
no!...
ben
per
fatto
ho
righe
mandosi)
cal-
credere, mi
diventato
e
del
ripetuto,poi
Soltanto,
tu
tirlo
sen-
me?..
A
n^me
tu
Voglio
autore
credere?..
suo
amante!..
!
amante
farmelo
Ciò
che
che
con
sarcasmo^
chi.
Carlo, sì,
indifferente.
e
mazzar
am-
questa
Sì I Sì ! Dal
(trasalendo al
No.
con
chi?...
Da
Voglio
Da
tu...
Carlo
voler
te... Pensaci.
{con un'alzata
Emma
da
uscire
da
Carlo
amante
Giordano
a
chi
ancora),
Ambrogio,
avverto
biali,
cam-
Per
qualchedun
sorridere
(prorompendo)
da
la
Prima
da
a
Da
Giordano.
Emma
di
detto
ho
devo
(provocando)
ormai
le tue
tutte
chi?...
Giordano.
è
ciò
Rileggi
(s^
interrompe^ fissandola).
disprezzo) Da
E
!
se
[tornando
Emma
^o
abbandonato
da...
Emma
Kon
E
(Minacciandola)
^ant^
Avrai
io!
!
1^0
me.
Dal
ì^o.
puoi pagarli. Perchè?...
ì^on
Giordano.
:
uomo
un
uomo,
ammazzarti?
vorresti
ferma
nn
via!
fall... Bada
cosa
Tu!..
fratello.
tuo
debiti
i tuoi
Va
disperazione!
ti scrive
che
che
spingere
Ammazzarti!..
Emma.
impeto di
un
con
alzati...
Sul
bada...
Pensa...
Giordano.
bada,
spalla
di
tuo
Non
prendere
com-
me,
ti
vedere
fratello,
fare
quel
388
—
viso,
Sei
paura.
farai
ed
d'Olona,
al
il
alla
babbo,
fermandosi
di
le
Lasciami
—
chiamando
Si
i
lontra)
passare
!
ad
voce)
alta
Giordano,
vivamente,
Emma
(passandogli
in
atto
giacchetta:
presto...
Soltanto
di
sfida,
sottovoce)
non
per
credere
il
ribrezzo
la
rità,
ve-
ti
fai
mi
non
il
forte
che
ripeto
I
paura
campanello
Carolina!
i
si
della
passi
colle
se
di
essere
e
dolo,
fissan-
tasche
nelle
della
anche...
dovessi
sia
che
uscire
per
mani
camerieri».
dall'uscio.
allontana
dinanzi
E
fare,
e
mettendosi
capo,
(Suonando
corridoio
nel
sentono
che
e
met
{Avvolgendosi,
adesso,
E,
minacele,
vi
possibile,
sul
capelli
vuoi!
che
dire
tutti.
a
Yal
finché
ciò
deve
sarà
mamma,
di
inutili
sono
si
che
lo
a
insieme,
che
piìi
nuovo
hcrrettino
un
ciò
su
nascondere,
per
combinerete
dottore;
vado
fa
sta,
tu
temi
all'Argenterà,
\a,
fai
E
tu
io
Ora
qui,
capito?
d'accordo
terete
e
più
me!
di
perchè
no.
mi
non
paura
voglio,
me,
per
Hai
col
aver
io
torno
rimani.
Parlerai
che
io.,
non
e
minacciarmi,
Non
devi
ciò
tutto
ci
I
che
tu
scandalo
tu
occhi
quegli
—
per
te!
stata
morii
Noi
tua
No!
!
XY.
In
a
Duomo,
alla,
Donna
Fanny
quella
della
dai
La
Ma
marchesa
Donna
mia
colla
Gonzales
mezzo.
e
seggiola
sua
Mi
sottovoce)
:
posto?
marchesa
brava!...
dieci
delle
{avvicinandosi
di
po'
iin
messa
Fanny.
Ieri
.
di
l'onomastico
per
sera,
.
Eoma?
da
sei tornata
Quando
!
sottovoce)Fanny
{vivamente^pur
suocera.
Gl'indivisibili
po'... E'
I
Donna
A
—
alla
molto
Giordano
sia
La
la
è al
messa
diventata
mesi
«
fa,
Dal
io
non
Emma
un
segno
») Dicono
sia
sta
data
è
rimanere
voler
a
giù;
passata
piii vista.
di
croce
Emma
che
è vero?
da
lano,
Mi-
(Chinandosi:
più vicino e più sottovoce) Anche
dunque... se ne parla?
ancora
una
percliè non
e
giorno che
l'ho
fa
altro,sai, uiolto
fendere
(ColVaria di voler di-
Sanctus
che
un
per
momento
un
dimmi
Roma,
a
I
s'intende
?
si ostina
bruttina,
marchesa.
Ma
Ed
ì Perchè
all'Argenterà? (Dopo
perchè
Mari,
tatto.
Mari)
marito
suo
con
Giordano
Pare...
con
già
proposito, appunto,
Oampolatino
Fanny.
bene;
marito,
tuo
con
clie
vero
corte
gran
per
E
marchesa.
La
a
Roma
390
—
Donna
Fanny.
La
Tanto
più
biasimata.
le
guadagnare
lunga
E'
Emma
io
La
e
una
clie
fa
in
e
Dico
ci
Borghetti
La
ò
e
mi
stupisce
La
marchesa.
dire
a
solo, e
Una
La
Gli
zata)
scandalizad
è un'opera''
ammalati
il dottore...
caso
di
la
o
suscitat
ri-
Lazzaro
¥j
momento)
un
ciò
che
mi
nessuno?...
l'Argente
al-
ormai
dicevano
a
Carlo
Soltanto
Emma:
che
I Non
Sua
si
marchesa
guardo.
ri-
un
Mi
pisco
stu-
tacere
e
;
I
Eccol....
Bravai...
dir
può
madre
dà
l'obbligo
ricordati
Gonzales
s'inginocchiano
Fine.
e
bene:
nell'occhio!
la
donna
ventati
di-
Toccherebbe
altro.
troppo
scampanellata:
tutti
Sono
avrebbe
Figlia mia,
quello,
grande
si fanno
sopportare
possa
madre
sua
«
sempre
e
altri, capirai,
{sempre più scandalizzata)
madre!...
sua
agli
miracolo
vero
Venceslao
matti
a
ima
?
Fanny
di
il
più
va
marchesa.
Donna
con
:
dispiacere, perchè
questo
(dopo
se
non
molto
saputo
bene?
Fanny
Roma,
La
assai
benel
fatto
ha
Mari
essere
L'assistenza
meritoria,
Donna
mi
molto
marchesa.
è
Emma
generali. (Sospira
di
volevo
di
clie Giordano
colVaria
cosa
dottoressa
condotta
simpatie
reticenza
—
messa
Fanny
devotamente.
è
di
uno
»
vazione...
all'Ele-
rompono
s'inter-
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