ROVETTA GEROLAMO L'IDOLO ROMANZO MILANO EDITRICE LIBRERIA • Via S. NAZIONALE Margherita,5 1904 PROPRIETÀ Tutti i diritti di Como — riproduzione e Stab. LETTERARIA di Tip-Lit. Romeo traduzione riservati all'autore Longatti — Como. PAKTE PRIMA. Conferenza. La Milano A co -lettera Un qualunque, bandiere Giordano in bionda, alP solito al da Quando rivolgere terre dalla fitto il il sui ora conferenziere discorso fìtto vivezza cappellini d' di dei bei visetti rossi — egli sorride per : cure e sembrare, sul i)alco vato, ele- bottiglia e fondo arrugginito, Frecursori della lo signore papaveri, le solita china alle ondulati dopo i)iedi, dal barba : anche colla d'acqua quarti tre e in sua quarantacinque possono tavolino, bicchier parla forse^ Diritto trentacinque. uomo lucenti, superficiale, toeletta, a";canto il bruni, gante: elela cui per BelP Età, occhio della forse^ capelli ; nato or- storico e poco, aumento. moderna. che cura sti arti- fantasia. pensatore scrive e concinno alla anni, la molto corta ciutto Circolo armonico, di e illustre Mari, è del » abbastanza nazionali parla fama sala gran « rio. salone di nella : sguardo tutto un — voluzione. in- per 2"«^*- intenti, rallegrato la gran moda sfoggiando la dei lucen- 4 — camlida tezza dei denti, inflessioni con giovani letterati,agli là, infìssi pettinata, i solini e qua ben classica sui spirante modula e la voce morbide, quasi il capo, (juando rivolge — e trante pene- apposito periodo, un artisti del pensiero che alle pareti, colla alti, marmorei labbruzzi anemici, un' nome, un artisti della lo stanno alla apostrofe sentire a spiranti un? — e V la signori, sopra la ai via edificio sudate votati dell' idea ed pleiade tempi della con — voce come agli pittori in più o che fondo meno Tamagno! J... Ecco dei dunque, pensatori che elevarsi tirannide, ecco tico l'an- quattro scrittori, i di sero aper- abbatterono e i critici della nuova, alla maraviglia: nuovi e ai sull'uscio attonita figure d' uomini grandi scultori f continuando Mari Giordano uggia volatina una polmoni!... Che che Cribbio, — dedica raggruppati le facce cano spic- eloquenza quando scaglia o forma, agli sala, con barba o delP poderoso baritono ai testolina sigaretta, la sua parola si fa più lenta, la tuona ])iìifredda, la frase più acuta ; mentre \\n Poi, tenere. maestri universale storia : Voltaire,Diderot, Itousseau... Donna Fanny fune dei cappellini rossi, il pie il più parigino, io il piic bizzarro ut r aordinar e y ad Emma, sottovoce ferenziere) indicandole^ h^ intende, il conMontesquieu, " che Guarda i dopo fanno un niente La non denti, io ! Basta che non udito (/nelloche negli occhi e ha : la (un rossi gli occhi nel Fanny : mano. uomo, Molte per me ! visino risponde, forse detto un capelli ; dei siano Emma signorina si muove, anche non ! in mano subito guardo caso gran bella non ha sentimentale ha tutta conferenziere). nemmeno // anima : 5 — serve, ed appoggiare i due nostra poiché, per dirla col ad Fanny benissimo stanno e signorina La ha non così bene. di penoso, e di (appunto co'' suoi sguardi è il gran dialettica gentiluomo periodi sbaraglia stile quanto Dio, Guido ha falso dottrine. venerate che di richiama Bardi scritto di ridicolo Tuomo al giovane novelle sia Imio^ buon e già in prosa, del hi ganti gli eledei re delle e facile nelle più venta detto, disin- fu come e esercito vecchio Egli che, (un delle e tratto). con è lo spirito diffuso, il teologi: Voltaire la frase limpida moltitudini, a cui con rivela guarda al squisito che il quasi giovani letterati)... dello signore la non Emma i si timidezza buio, d'un lasciando : Montesquieu 5 il Mari al tanto Mari di oppressione, rimasta ferenza^ con- strano, senso Giordano una Giordano di per parlar uomo un nera. smunta ad stata un prova d'essere illuminare la cravatta e è mai occhi gli quando le sembra biondi, specialmente, i sentito soggezione, Giordano per mai suoi, vereconda... più, Non Quando nei fermano riferendosi (pallida, quasi attenzione. grande la Emma loro. sempre gilet bianco col Alighieri : V opere Emma mente egual- riconoscente, immortale conferenziere)Gli uomini, al e ad (sempre se e ragione tutti : tenti, in- dirigere della ammirazione fine fur un . . . prime parole, i secondi nostro Emma neriy gli oratori, per sentimento della degni occhi discorso)... Giganti il del primi, tutti fanno come ne dalle fin notato fissando e i cui ma ^ subito ha visto mai ha egli non che fcontìnnando Mari Giordano — senso... illustre una delle poeta quali r" — sto — in francese puhhb'catay tradotta , Parisienne, a Nino /Sebastiani,ma. Rcvue Tainel... Nino Sebastiani che di Guido lo ha averlo anche lui rivolti alla è non a Tal ne risponde immohile del che plaudito, ap- simo contentis- : che I Taine non la Tutta l'urti... mosaico di Giordano Alari, un a cogli e signorina Emma, roba altro molto conoscere, rimanendo Tutta guarda mai) conferenza letto il imparato Bardi, sempre mai ! drammatico (autore non Taiiie del roba Tutta senza cogli occhi rivolti sua volta,frequentemente) muoversi, sempre voltarsi,senza donna a Fanny, che occhieggiaa occhi nella. essere per qualificati. Guido Bardi crollatina una (riferendosia del è che capo) Kon falso erudito... un asstmilatore. un Sebastiani XiNO il fissa sempre Giordano I... Tutta roba (il braccio Mari di vulcano erompente provvidi istinti della distrutta la vecchia pettoj, Gian buoni ! ( Un gli ferma voce occhi coi essere di momento pagine solitudine,la e campagna, hanno {nota artificiosa e ha nuova, nella posto damenti i fon- soltanto quale gli liberi,ma anche pausa un : il : lo popolo, restaurò cose il trova risi vi sentimento, con tutte sorriso Emina, di carezzevole)... Egli di questi Rousseau ripiglia il culto ai richiama lo se iniqua fissi, incantati suoi amorosa, sue società i verso sala).,.Il Diderot, Ma natura. società devono non alla proteso eloquenza, Giacomo della uomini dagli altri! presa originale!... pittori e gliscultori infondo di che Emma geloso) Bel diventando : conferenziere di niente Mai fissando (sempre l'erudizione merito le con con con la sane, lavoro ; e in cima sapendo che pose fatto del la senza nulla (facendosi Mari... batte palpebra)... forza Ben la quale di veramente compito della dai 1f E sul così per , ora). a della pausa I Straordinario barbe le tra è I Che i)iù — o E la meno E pubblico. che sottintendere si dice noi dunque, appena della tista l'ar- che qualche... una — vogliamo sospettare a E prospettiva? che — I gegno l'in- I E tutto quel — tecnica piìi incolte. è non ma sempre alla zimietta, oltre orologio al I nostro mai sione, pas- innanzi (approfittando pubblico, sicuro, comincia possa la natura, improvvisando, ragionamento? un'impressione ottenere V è la dalla uomini, (Guarda Maraviglioso ? Perchè il colore gli benissimo, il non l'amore radici parla autorevole ! Va polmoni ma dell'umanità, che sue scultori polmoni più I che applaudire) La le vita intendere di più l'amore che che sapendo tutti pittori e gli forza s^" buono sentire sapendo fìsica trae eguaglia ad Ben nella sovrana dare ben donna, trasalisce^pallida^ palpitante^ (Emma il la i conferenzieri. iS'emmeno Giordano per donna Sebastiat^i vicini) sociale mondo... ài XiNO I ideale suo fattura inten- ed alla tonalità allora delFefifetto, guai, si impunta da vera bestia, a non cai^irniente I E la logica dell'artista sta nel appunto di... di... da procedimento, signorina sala, che Venceslao Emma d"dla che anche capir tutto, II cavalier passo raggiungere coda serve : del si chiarezza una il pubblico Dionisy tiene el quando... Vultimo, Le abbia mani pre sem- capiss (il padre pubblico stipato fin d'anticamera. tale della d'un scostato nella noi seconda incrociate sul 8 — il capo dorso, buon con un che gli corre E"* appunto che «perchè che dslV » negli atti, dovuto personale. E' rimane ne accade Così la che tanto anche basi al la piena Nino col terra della futura letto che perba su- una nati del vano pone- da ogni la piena godremo e pensiero I del Taine. . . tutto) No; è questa Noi (concludendo con guanti possiamo nuovo debitori nuovi, letto ha non chiume niente) Vec- I i ragione, antichi. si come siam e (che Mari prende ordini gli Sand. Giordano il cui ha (che romantico aprirsi volta cielo,possiederemo Sebastiani mano)... e egli stesso così (con sprezzo) Ancora Bardi Giorgio mentre contegno, quale tutti,sciolti su Sebastiani Nino nel il Maestro). cuore; dell'amore libertà Guido Venceslao, quella società di nella e favoloso della quotidiano qualche lui., per s'alleava certezza, di parole, tutti, o signori, vagheggiamo signoria il {avvicinandosi alla conclusione)... lungi le vincolo Verdi Giuseppe con rassomiglianza, che la Mari filosofia da noi tale prendersi Giordano nelle Verdi. approvazioni, quel riserbo calmo della propria, autorità alla coscienza ingannato, di alla del cavalier impeccabile vita ndle tutto sereno, barba peli della i mezzo compiacimento, VorgogUo^ la soddisfazione,e gVimpone sopra autorevole dì questa somiglianza forma ziere, conferen- attento, dignitoso, approvandolo sorriso fra il applaude chino, egli non lo segue ma — « alla di come dal tavolino veramente millennio cui della » salutare tutto, così arte, con della dire della e li tiene che sta in per giustizia autorità fondazione distruzione calma, noi e dremo an- degli degli ordini Bardi Guido ha il Ancora il appena Accidenti ! Taine di tempo che esclamare : ! saccheggio — e gli scrosciano già applausi. smanacciate Le — degli dame s'alleano uomini Tutti inguantate. s'asciuga tra i ai dignitosamente mortali. battimani si sordina in muovono : la il fronte delle ziere conferen- e scende ridi- II. In (Ielle il dura Mentre vesti, si che avviarsi il e leardi e Nino degli vesti e salti lo del si per gli e nei delle riguardi, e alla Guido gomiti e pardon « signore lo e ! la sentinella, (luido alla primi offrire per alle compagnia i arrivare belle Bardi sienorina i signore a donna Emma. mettersi a loro prabiti so- scendendo a : sulla omaggi anzi, Fanny, e più Nino » folla dei conquista volando sci- infine e sfondan sbracciandosi tori scul- perchè finale. sommessi precipitano infilano pittori razzo gnore si- voltano fiaccamente, stretti dei fruscio scalone. Vogliono di più ma tanti uomini, i strascichi gli il delle si e mentre con senza che salutano Sebastiani, abilmente urtando, si ancora, nell'aspettazione seggiole, complimentoso l'uscita, delusi le delle rumore alzano, verso Paolo. cicaleccio applaudono fra San VTA porta la loro mente, precisastiani Seba- Il — le due Ma amiche, proprio queste due, si fanno aspettare. molto Che — succede? cosa le tutte Quasi nell^angusta commediografo con cerino. un signore, sfollando,sono via già uscite Paolo, avvivandola, risa, rischiarandola, di San istante, di voci un per il sigaretta una tetra e chiede — poeta, scambiando al — di e rallegrandola, colla gaiezza delle vesti, coi fiori vivaci dei cappellini... Fanny, ma, ancora, ne donna si vedono la signorina Emma non ne spuntare... e il Verdi nemmeno Andiamo UuiDO. a cacciano alto, sul primo allegra al la fuma il di donna metallico piccolo loro la Fanny plimenti com- e dal bile no- presidente rumoroso e Guido e Bardi dei ognuno sigaretta {colla gelosia)Io Guido Tutti e invettive a pianerottolo. Si ode si due, fuori rizza fra le {siguardano un palmo labbra e : di non più). XiNO lui scalone, moine, congratulazioni Sebastiani fissano: : neria, porti- artistico-letterario. Circolo muso dello vano conferenziere, presentato Barbarani, si il riso e solite fa, colle :N"ino nel testa la I in vocetta del vedere. : su Eccole Sono la in guardano che lassìi ? giovani rientrano, attraversano I due — le accompagna. fanno diavolo Ohe XiNO. che fare ? le voce pianto grossa e me per ne un'indigestionedi vado. {furente,ma diplomatico)JS^o. sempre due si vendicano, borbottando, scagliando contro il Se il nobile presidente come Barbarani di artista Circolo un non che : ha c'entra terario artistico-letmai dipinto... 12 — i suoi bafìl ? Se altro che che nitro scritto... Ma, mai ha non appunto fatto che far sa si vuol non asino un altro che appunto Giovanni l'illustre davvero ad Mari sul la nostra donna hanno la maniere, gente... che : quenti fre- pianerottolo,con rischiarare per la voce frequentemente) grande cioè, volevo dire ziere conferen- di soddisfazione piìi amabili belle più e Ecco Giordano, ho Mari, che Giordano squisitissima delle una rato, lette- un il nostro — commendator la volevano non di belle pieno intorbida si henissim — oleografìe f I conoscere gli nate mece- nessuno, presentar (in alto : colpettinidi tosse che che offender non come volevano non Il Presidente stanca altro ha mai non Se i letterati artisti presidente... non fattore? suo questo, per allora, per e letterato come comperato artista; gli un al — tare presen- signore, zione, ecceSimonetti, e, senza di Milano, la alla più graziosa popoUna l'artefice signorina Emma Dionisy, di cui ecco henissiìn : son genitore proprio content ! La al confesignorina Emma renziere {arrossiscedinanzi che le sembra ancor piìt alto,più, biondo, Fanny — coi denti bianchi piit lucenti ancor china ; della quasi abbagliata, e al contatto vibrazione un tremito, una nervosa), lì cavalier un foulard stcìidendo (un Venceslao bianco le mani al attorno al sua cilindro collo a si : : conferenziere gli occhi mano larghe tese, serio, avanza un ha colpo solo, fortissimo, e basta). Jl Presidente — soltanto vedendo Benissim in (che è gamba nel vestibolo ! Son ancora scende — Guido proprio svelto la Bardi content e e ! forte in gamba scala Nino {Nuove a salti : Sebastiani) presenta- 13 — zioni cordialità molta : complimenti) molti inchinano appena, il loro fama due. due e indietro, da a in tiene che il tutti,si che di poeta e intima alleanza perchè Fanny. Ma divide delizia. Se — insieme li e del per forza la che fa ne diritto {camminando Mari colla colle alla sue sottovoce, monumenti. con ! arti {Dopo diretta come fianco del lungo del auretta Milano al : maggio). non schiacciante, non storia troppo belle si è visto spirito riposa. Quando basta calda simi)atia per sua e inutile. è dunque grande duomo, si e grammatica, la conosce svolazzanti Venezia e possesso, senza abito Eoma li croce : è in ne e letteratura la grammatica che di Emma insieme unisce, poeta nessuna pavoneggiandosi, colle falde una fianco c'è di^Emma, Ho oscura : Giordano nero, si a non sempre Pamore nessuno ci sia ; non a Sebastiani, camminando sempre letteratura dicendo scusa sono commediografo, del dinanzi Yenceslao, commediografo Delizia — mente allegra- rasserena. vanno se la — il : amore, croce si cagnolino un ]S"ino Emma. Bardi, innanzi corre Mari, col cavalier Guido si avviano e come Giordano con opere... abbaiando le pecore, Fanny, il quello, a benissim. piìi,e donna Fra branco in fondo di portone piccolo presidente accompagna resta ancor dal escono questo suo Mari^ le loro ammirazione con Il a Giordano . nome... insieme Tutti di parte {ai due giovani letterati che si già per torvi, muti) Conoscevo Maki Giordano da — im momento galanteria) : ed di Parlo a è come è come Milano, il ammirato pausa lo : solo... piìt dei li — signorina La strascico attimo dcìVabito lo e arte? artisti I Niente vogliono è Bohème, fatto soltanto che e fanno la la bene, che continua ha a in Il loro il pranzo lo non Ma teatro? milanesi e la fanno non affari. occhi è, copiare Per non questo il drammettino gli buona politica : suo I finire vi spreme sul sante, interesper le chie, orec- quattro lacrimette e lo preparano maco sto- cena. Em.^ia signorina La per digerire per ai la scrittori Ibsen. che piedi calzati). che moda. Xiente pensare... l'opera tipo che ! Wagner i conservazione. suoi di del onta anche e fanno non copiare... l'articolo che ad ben e un camminare^ a soltanto propria la per letteratura? In natura. ferma contraddizione una suoi I si (continuando)... E' sembra rivoluzionaria lo sfur/f/r notando, hellissimi sono le : confusione,che Mari che mano e borghese, rivoluzionaria e, ciò : continua terra, sua Mari Giordano in in aveva per della Giordano città che sempre orgasmo, di {si confonde riprende^ poi guardando suo Emma — molto (trova che spirito, una guardar per egliparla bella voce, grati terra aspetta e complimento, forse il principio di e perciò diventa piìt rossa sem^ìre molto e altro un dichiarazione, una apparente senza motivo). Giordano e è molto è assediata non Cor avrei Mi (sospirando,levandosi ha che uno fronte come asciugandosi la ed in Mari e magis bisogno vorrebbe dalle oppressa tibi anch'io questa feconda ci stanco),..Qui si riposa: Mediolanum di fuor po' di delle vorato la- molto la mente del lìandit ! riposare, di modernità, proj)rio un ombre il cilindro sato. pasCome ritemprarmi cose Milano. morte I 16 — editore solito la per — Pltalia per Babbarani. ! content I Ah Ah ! Benissim sulle {siferma aspettare donna Fanny proprio loro Hartleben casa Grermaiiia. Il nobile per alla e gambette Guido con ! Son roncolo a Bardi, la bella notizia). La (con un fil di voce, signorina Emma alzatasi la sottana fa un piccolo saltello per dove una vare va pozza) E dopo Milano... Mari. Giordano poi poi, Quasi — è di Venezia Venezia nato Emma signorina La f poi mio poli, Na- a ciclo di ì trasporto di un due sono siasmo) entu- belle gran Mari {dà tcn'altra rapida signorina Emma, pensando fra sé : è Giordano ischi- Padova. a {con Padova e il compirò mentre Venezia. a sono ma ; Bologna, a dove Lei, appunto, — o Prima Koma, a conferenze... alla dar e città l occhiata candore civetteria fj signorina La E (coìitinuando Emma già scritte le ha Mari Giordano (crollando superiorità)Scritte! crollatina quando di il volume è altro come scrivo che tra un'al- sopra; dopo, i)iùtardi, lavoro un ? olimpica con l'editore per resse) inte- conferenze sue il capo sorriso Le capo) preparo non (un le tutte vivo con lo scriverle, : di.... di selezione. La signorina Ma (con mio allora, Dio Giordano quasi Emma Mari meraviglia ! riempiere, alV occhio, da svolazzanti non letteraria.... la stretta è mai via nò di San razione) ammi- fa? come (dimenandosi ed di ancora colle Paolo) piùf lunghe falde La mia ferenza con- un'opera d'arte,né un'opera 17 -- sguardo così conferenza Giordano e stata anime fnon dice di Emma sincerità delle e io di stizzoso, nalzano in- rosa amo- bella tanto Ho solo : la anzi noy la sincerità ! E è grande la Emma la sincerità mente lentissimabel-lez-za bellezza conferenze ad per delle renze; confe- sono non torna forse guardar a le mie delle tengo sprezzo. torna No; cose. non die pare merito, un — terra) ; la ed E^ grande bellezza ( pronuncia una sapiente modulazione fissando — ammirazione bella! piiì raro sempre con si bionda^simpatica^delVillustre si, e continua) è la uno ! Mari anzi raro, di con che sospiro un aureola alla testa pensatore J Oh! di con un^ attorno dica (interrompendolo mormorando e come sua Emma signorina La — fun alzar moto gli occhi guardarlo incantata ), io yarlo soltanto da dire; forse.... qualche perchè ho qualche cosa a di cosa La nuovo.... Emma signorina tutto, nuovo... Giordano (in estasi) Tutto, tanto tanto Mari. bello! tanto Certo qualcosa di.... di cero sin- d' occhio). (continuando a gonfiarsia vista Come parlo per un'ora, potrei parlare per due, giorno di seguito. per tre, per un Guido Bardi facendo Giordano di Milano. ho (con sorridere Mari. sorrisetto un donna Che cosa sarcastico sottovoce: Fanny) As-"Sb8-"i-Rol sarà la mia renza confe- Bologna? Il seguito di questa d'oggi, di E a Napoli che cosa che dirò! Ciò non lo Bologna: e a Eoma stesso; e lo stesso a Parigi, alla Sorbona, dove mi hanno l'aite invitato, perchè il pensiero, araldo delha più conlini ormai^ e della letteratura, non avuto ììoveua. tempo Jj' Idolo. di dire a li 18 — cosmopolita e anche (seguiterebbe la per sulla sua mai estatica strada^ Emma ha di è bella parsa lo strascico Giordano bellezza sentita lo e Platone; e lo carina dicono ! occhi J, A conferenza!... mia nemmeno non ; tenere per veste, che il spazza ciapiedi mar- Emanuele). le è parsa bene, essa sincera: splendore Bardi Guido Or che pih guardandolo sì ; della Mari.... Pha perchè di Vittorio corso la soltanto dir più fiato per del sguardo trovasse carina, molto pia, fissandola negli f risponde sollevato la lo carina, : lei,signorina, ^conferenza tener a dtìnando se non compagna, AvvicinandoH — è merito mio; vero, diceva il divino i suoi occhi, signorina! non del anche bella il collo {che allunga la star per a che si ferma di sentire, pesta sulV abito di Emma, colpo, chinandosi) Oh, pardon! Il cavalier Venceslao una (di lontano, con esile che vocetta ricorda distrugge e barba verdiana) di dice saluta: Emma! Il signor venire poter della bella Sebastiani ti oggi a pranzo noi! da Sebastiani Nino in mai è ò invitato Dionisy: casa via per quanto della a qualche di far dichiarato, sempre di aver Il cavalier col dovuto Venceslao sulP nelle per meniche do- vece, stavolta, inspettito, conferenza, indisperando di fare animo accettare manca ma e broncio, le domeniche anzi, entrare giovedì; quella maledefttissimà ingelosito,furibondo, colpo decisivo ci non Emma; dopo gran tutte pranzo si sa, e signorina possibile,cerca anche un stina cappella Si- Veffettoautorevole tutto non della i cantori al un di cavalier altro ( ripete con ha Emma, ceslao Ven- invito. intenzione ) 10 — Emmal vuol Hai venire Emma chissà come Il capito?... a ( — pranzo distratta, la mamma signor Sebastiani non ! per dire ne un sarà complimento dispiacente! ) Oli IH. In Dinanzi al via è pomeridiane, nò collera dalla ad un Ancora 4lopo, giro un si e poi fischiato!... ])adre Lascia balordo! donna Fanny, una donna maritata clandestini, ha civetta... una a da un già un mezz'ora quando ])aio amante il collo Sono casa! ììo\ Verdi sua in tirare) complimenti falso di conferenziere! un vado sempre da giù vuol ne serio, Emma, non ne di hello, stritolando di Quel fon ai che me mezz'ora sa, e sé, chiacchierone Che quattro! quattro Lindoro di signorina fra Virginia di su la conferenza: sigaro fosca cera caso» né Vaspetto trascurato: Passeggia «per Monte via le giovanotto un la Zelinda. con torna né la frequentata. ( lavora; incontrare per le che uomo un lìochissimo elegante, : quelPora, a Borghetti brutto, Dionisy casa domenica, di Carlo di portone Napoleone, Napoleone. monte è E turgo dramma- un ])eggio, e gran insieme figlia (rauTii, poi ancora, clic, ufficiale oltre per 21 — I paravento . . . Un l'ha s'è morte seccatore! i contro ! divisibil in- (e grotta ag- i commediografi poeti, e specialmente... dal giorno che messo sebbene di nobile un del bastiani Seama. stabilitosi Crema, ricco molto Nino la si gnorinaEi corteggiare a ghetti, Bor Milano, a quell'altro,l'amico Come commediografo... a italiani Carlo poeta ciglia). le Egli Il (sorridendo sprezzantemente) . poeta ridicolo!... Un — esercita suo, sebbene ai ancora e più vicino l'architettura, che ai quarantanni, ha trenta già acquistato uiia bella ma come egli tiene celato in rinomanza; fondo al cuore il tutta suo amore la vivacità C'è in in del di sarebbe doti da del e eclettica,faragginosa di classico ed l'austera da ed pari tempo s'innamora parola. L'artista lo scienziato presente. Studiando quelle ricerche profonda — una ai fa si le il mente sua ad ziocinio ra- duzione, de- della tempo un nel architetto nel di delle bellezze i monumenti dei — della del passato; problemi e recando eccezionalmente e senso moderno senso archeologo rogative pre- gli entusiasmi appassiona coltura bizzarri. severità equilibrata ziosa pre- fossero quella un una che ingegno suo Egli diventa in poi, riserbo un estri prima genialità,gl'impeti,e artista... broso, om- che e giovane, e tutta a scintillare ecco e sin positive parso matematico le vita ritrosia. c'era lui, come principali tutte così suo timida una fusione Mentre chezza selvati- signorina Emma, sdegnoso, insofferente,lunatico... ha altra origine che in fondo, non naturale, un la per ombrosa e nella ingegno, rimane mutismo un sepolta quasi, sotto mondana, in sospettosa con storico; e del in varia la sua 22 — — dottrina,unita al naturale senso ogni cosa per bella ed armonica, lo guida sin dagli iniziinella. voro professionale,preservandolo da ogni volgarità, da ogni compromissione venale colla moda gaia, bottesfacciata e pitocca, in fondo, delPepoca... fervore Borghetti si è buttato Ora, Carlo con febbrile ad avrebbe consacrata la consacra di missione una la vita sua Pontida V incarico: gli quattro fXe due e Invece 1 Un o epici dei gli muni Co- hanno il mondo tutto alPopera ultimo stero mona- piente sa- sua. VorologioJ giro, poi...a Sono casa! tre tardato a sarebbe rimasto lì ad gelosia, dalla tornare a casa, più tanto egli dalla aspettarla, trattenuto incertezza, dall'ansietà,dalla razione. dispe- Finalmente! in Lontano, lontano, rosso cappellini, uno in via Monte fondo ed dal l'importante,entrano alla contrada, due verde, il verde è uno corso Vittorio Emanuele Napoleone. Eccola! Un'occhiata ha rapidissima, già visto subito, che Ah! di {guardando avrebbe — tempi quale egli del Provincia e rivolti mezzo alla e che degli « ultimi giri », poi guarda Vorologio).Le quattro e trequarti I...VadoI resta 5 e tanto più la signorina Emma fa ancora — nei occhi Borghetti Carlo appassiona, ricostruzione Governo si sarebbero le la : lo fama, sua qual'era lombardi. dato che che Sorride, non c'è solo lui... il che lampo, e c'è lei^ma V architetto anche, commediografo. sollievo!... diventa da non un rosso, messt) quel cappellino verde in orgasmo che e timidito in- si avvicina 2^ — Carlo Borgiiei leva (/S'i [rispondeseccamente) Ciao. il cappello e tira via diritto, affrettan dono, e con una faccia tale che tutti sorrìosa fermarlo), appena il passo ma hV nessuno proprio tutta la cial modo: ii fuori gente — di — odia Egli se. tutt;e le donne. e in Le quel punto in donne ispe- leggiere, vane, civette, false I... Tutte Carlo Borghetti donne, che poi si riducono per le ad farsi di il sola, Emma, una accompagnare cappellino verde, colpevole la per strada da quel latano ciar- colpevole.... colpevole, sopra dell'oratoria; mai aver pre capito ciò ch'eglisi è semtutto, di non di nasconderle, a furia di studiato musi, di scontrosità di sgarberie! e magari anche Il nobile Bakbarani fermo in alla coda si mette lier Venceslao) Per avere [rimane per certato, scon- alla strada; poi, brontolando, mezzo Che istante un braccio prendendo sotto presunzione! di il diritto di lo per cava- arroganza! anche mancare chiamarsi bisognerebbe Che il zione, educa- meno... il I Brunelleschi Mari la signorina [sottovoce,osservando mento, osservato dopo di aver Vatto, il turbaEmma, quasi la fuga d£l giovanotto) Chi è quel Giordano signor.... CarlettoU Emma (con Parchitetto naturalezza.,, Carlo artefice del E]Ì!tMA di lo il zio suo è ohi... 11 rievocatore, dirò fare sapiente meglio, Pontidalf [sorridendo,perchè originalitàdi perchè famiglia) Oh, restauratore, monastero cugino, [con squisitacortesia,per alla complimento un Mio Borghetti. Mari Giordano sincera) tutti ridono cugino) Già: diventato e si ministro in coro delle figuri: adesso, dell'istruzione 25^— — voleva pubblica, dare le dimissioni, sue sosj)endeie i lavori... più dunque E terra, confusa, vicino Mari a' centissimi e mobile, si sente passi quattro Donna Guido Fanny ^ardf^) devo dare guar- inebriata. Sente sue bei da avvolgere caldo quella guance, dai e... sente denti lu- sguardo uno Che — cato pec- Siamo — casal... a A alle piti a piìi vicino, carnosa, tutta torna sospira ingenuamente. mormora, — sarebbe e e fatto capelli, fisso, piti intenso, già proprio Guido voce un salutarla Donna si Ohe salir peccato un po^ velata) una : la quasi I Siamo certa stessa a Edio signora Dionisy. ansietà che gli Sì?... dopo?... E... cosa arrivati!.... dalla momento {con Fanny. Oggi... anche da Bardi {si Fanny sgusirdo prendere distanza {dicendo Bardi andare Guido di . rende Vengo a I Donna non suoi turbata si è le eloquente, I come. mamma. arrossisce per piti uno Emma dicendo Giordano più della così bocca Albertoni onorevole fratello Sì, che devo 1' Come, landole par- zio?... suo Emma. la quasi inchinandola) curvo, Eccellenza Sua interrompendola, {vivamente Mari Giordano morbido — si rannuvola.., come con aspettare! per — domenica: giorno* suo morde i baffi). consolarlo, carezza) una noi E^ è il suocera: {guardandolo il caffè faccia mia si può. non con Venga dopopranzo. Ma... a IV. Di Il s«alottino Emma: della buio signora chiuse, sdraio: circa neri bella ancora si non lascia sempre più forma confusa, Fabio Speranza il polso, la manica è al le salito dottore risorse e caldo, che chinata su soffice piacevole il di ; parla d^annetti allo scuro... E' lei. cercato colla una dottor il e toccato dentro mano, d' veste stagionata: professione di averle piìi su, lissima, bel- un'ombra, Vicinissimo, senz'ombra {eleganza della altro della occhi stata paio un cupa, oc- poltrona è che vedere adagio, che lunga signora, dopo comincia biondi, da scuro. che, larga la tutta di primo gentile, soltanto piìi di si poco bianca, la : : molto morbido trovato Il allo a inverosimilmente inverosimilmente madre la calate; poco distesa, capelli è a figura una mollemente a Letizia, tendine jyoì pesto, distinguere Dionist casa in persiane colpo, a sopra, mtérieur, vi posticino, e è masto, ri- malizia. tutte le lentamente, arguzie som- e 27 — messamente, che con e persuade) Dunque, tosa.,restiamo intesi quattro gocce, poi cosi e a Stiamo tro. regolare vero? la cerina... da brava signora La di del og^i, la mia vomica, prima sei, a colazione, por momento, direi nient'al- digestione è soddisfacente, nostri piccoli dell' generale stato concludere bene, quindi meni feno— organismo che il accontentarsi meglio I le E {languidamente) Letizia abbastanza più ripetuti, dunque sono bisogna ragionevolmente è nemico noce quei anche dallo la : d^argomenti e nutrizione La si non — La — buona; nervosi il per vedere. a — così cinque, poi E pranzo. di tono moìiotoma una riposa,calma — pilllole ferro? (dopo averci molto pensato, gravemente)lo direi anche, se crede (pausa)y sospendiamole per e qualche lungo sospiro). giorno (lunga pausa, Potremo più tardi,se sarà il caso poi ricominciare Il dottore la ascendente. cura La signora Il dottore il capo, della (ancora pih risalendo signora Letizia significativo)Un marito. Tutto montagna, un risultato bene grave, il colla ne dentro mano dice? serio,scrollando Mahl... (un'altra la il braccio premendole e cosa pm sospirando prof ondamente) poi pausa, delPEmmache E Letizia. manica in modo la mia tosa, darle marito; cara resto, Pesercizio,Paria buona, la il tennis,., non al di là del sviluppata, ben dico di no: hanno La soddisfacente. nutrita... Il ottenuto è ragazza pannicolo adiposo ma... (sospiroe pausa) tutto 'ò\\ìi abbondante, ma... sua indicata, alla sua stagione prefissa epoca sicuro. Adesso, Emma... ha un certo appunto — — — pallore interessante... O'SÌii... Viene la sua un certo stagicme per brillare tutto — degli vero? 28 — l)er il ~ è La signora un po' il Letizia quello del matrimonio! {sorridendo rovesciando colla e delicatamente di enormità. piume le in cose il capo, che mondo Il dottore le ricominciare U ha riprende Emma, colla della solite riadagiata rimesso il cuscino di il discorso seriamente) cora... rapporti, sia an- certi sotto mano colle si è bellamente il dottore e sotto nel si fatto viso, impone non Poi, quando credo Io il tacere^ di prima, come le {rivoltandosisulla poltrona, nascondendosi e dottore al inferiore gengive un po' giustiticarmi pienamente! signora Letizia ridendo gnolo mi- il labbro signora Letizia per guardare che Domeneddio ha esangui) W La dito del punta della da ò {languidamente)Oh, dottore, tic suo dottore modo Emma precisamente: adesso, stagione del matrimonio. vera Il K pelliccia. la pn;;lia e per eccoci: dunque, nella di cappellino — luna, ^on semi so spiego... col capo, risponde, approvando che spiega benissimo. ì^on — dalla sa, letteratura,dal il Romanzo che Oppure — di Pamore immagina non teatro... giovane un il Padrone delle e lei altro è per non che altro povero. Ferriere, che e più istruttivo. conclusione,Emma importa niente di nessuno; In — anche capisce niente. non al cielo V altra {Con rivolta al f Età Il mano, a pensa prende due renza, indiffe- con Sebastiani occhiate. - le niente,non tutto le fa Nino che la corte non una dottore,piena di e... innalzata rimpianto) felice! dottore a { continuando premerle filosofia)Da brava leggermente : tutte lo la. accarezzarle ad le ginocchia; ot'X hanno con i loro 29 — vantaggi lo preceda così vero? consigliarla,farle pili conveniente fare Ravvicinarsi ci cosa può conseguenze? di parte, quella lei di amare? testa che caso La spaventa, dottore furia per di Mah ! essere se (Pausa anzi, volta come ! : loso. pericola buono, in e tal sivi persua- finire colPacla ricevuta. firmare scomporsi) senza espressione quasi truce E anche, E' per succedono ne prevedere già maritata, rama andrebbe non tutt'altro bisogno perdere severa).Bisogna e le succedesse d'innamorarsi... uniformità forse sempre e che an- I grave combinazione le d' altra avesse (con calma, prevenire. Una posto... che fredda gli argomenti di buono il poco Letizia dottore. Se di dovremo signora Il una di poco Esauriti noi — un per — venendo pre- noi ma, diventerebbe si fa? cosa anche cettare Mi I sicuro — a amata; poi ripigliando)Potrebbe vero — non è accordo, mancanza Allora (Pausa: portuno: op- prevedere.... carattere...,certi languori... di sico fi- potrà riuscire che d' essere stessa sua ed po\.. clorotica, potrà un di accontentarsi ciò siamo ò temperamento; sviluppo Eegolare Possiamo Emma, lo Invece^ crisi,sappiamo della capitare? quanto bene. suo ad in possibile guidarla, è — tutto il per che morale. sviluppo — e ; regolare appunto trovo Emma, inconveuienti i loro e — a a un'ipotesi,per i tutti giorni, finire il mondo: disastro, un infortunio riparabile quando, i)arliamoci chiaro, finisce per ficio. non essere poi, addirittura, un beneIo direi dunque, il momento, di non per pensarci tìsico — nemmeno troppo prende a san sempre don gnigno, tutte lo Carlo una cose un Borghetti. natura troppo troppo sul E' un gica; ener- serio, ed 30 — Eiiuuii finirebbe al tutto col fare Nino dice — lei quindici fare può anche E poi tre, pili lontano innanzi Kino poi, in potrei obbedisce a di come nata tacco- far tirare d'anni casi salute, salvo : domani oggi farà ! duti, impreve- aspetto un cagnolino : l'ho ventina Ha bastiani Se- compensato, poterla una Il signora ancora spero mamma avvenire. La — cuore garantire. alla aspetti — in tanto, per l'indole... d'un e diremo vero? — anche anche porta ne — di quanto di annuo venti, trentacinquemila vita buona, senza pensieri. volta, magari — fisserebbe quindicimila riguardi (pausa)^ prima una loiitana, assegno dunque, una vizio un dovuti coi un — — e possibile ha il momento quattro volte o alla (pausa). Sarebbe ; per — — gnita, un'inco- sempre parlato, Sebastiani lire ; (iotel.. in po' ma, Ho ventimila PEmma si del figlio circa un modo. suo contentissima — suo a a rappresenta Sebastiani, finirà presumibilmente madre... pare iiieiitie sacrifìcjita; quello che si può prevedere, contrario,per con colla colPessere forse il matrimonio perchè — sta riscente, appadietro altrettanto moglie. Se frequenta un po' il palcoscenico, roba scrive che se qualche commedia... passa. lui che volta una ammogliato Capirà anche inolia — 1f vero è dove Non Il dottore. poi) Già, solito — al sentito Quel certo anch'io avevo non Ko Letizia. mai aveva serio. 1? A.1 lawntennis conferenza una l'uomo fare andata signora La ad dovrà — ho avuto sospiro).Sono Oggi — l'Emma f ; è andata Circolo Fanny con artistico-letterario. conferenze... Giordano un biglietto,ma tempo preso, Mari? come d'andarci si (patim poi (un dice, : al — fondo pro- i)er il il cattiveria, sua ad inquietarmi sento colla matta, cambia colle bambole pezzo che elle I... che ho le detto un'espressione che sarà resto... E' questa ha ha che Emma fare, a la della lamentarsi a di vero altro ! nessuno il dottore di con cose), è vero, non tutti lamentarsi signora ad molte — ripetizione comincia da niente un anche proprio pensa dice e è i del tore? dot- giorni: delle troppe Letizia comincia, figliuolache non cuore. E' così il loro di ed — amore è sempre il : Una grande Il dottore, della signora di Paltra fanno così, e nient' stato bisogno Tun compiangersi che loro lamentarsi — sempre e quelle piccole per tanto altro felicità. in- piacerei... scampanellata. turbarsi, abbandona senzA il braccio Letizia. Visite? — seconda Una Tutti — due e della sua quasi insieme : il quando Venceslao, famiglia, lui, perciò per scampanellata. Venceslao. Il cavalier « dire... per solita conto, suo per la il dottore (juando visite meglio è signora guarda vuol faceva poi durerà non importa ne Adesso creda, Emma : le non (la bella resto... Ma Fanny... come amiche come — la non ridere Di bambina. ]S"o, no; divertirsi,e a Del alla tocca auche ecco, — cameriera? sua quand'era Fanny quello salute sua ogni quindici giorni una colla la per comincio e discorrere, a ciarlare,a magari a una mutismo, suo ha ci tiene imposta padrone » la si debba ad rientra avvertire regola suonare al nel ch'è proprio portinaio due seno volte. che 33 E31MA I^r di fentrando addosso fan alla mamma mamma, ! Ohe bacioni due che ; maraviglia ! Oome dottore,perchè non ti saresti sei venuto ! schiocco) Oh, arte ! Ohe divertita ! E ! Hai della tu, simo malis- fatto viso sul Ohe anche (un altro abbraccio altri dite baci nervoso, I pandole stam- mamma, collo fascino grande cosa della poltrona bocca sulla salottino^e precipitandosi nel corsa tuoso^ impemamma più risonanti J. La signora Letizia (alzandosi mezzo soffocata, Emma I la figliuola) allontanando^come difendendosi^ I Ohe fai ì (guardandosi nello specchio,un Emma ancora V amabile po' inquietaper conferenza!... Una di straordinario di Si sa, I ricci che a incarnatino la poi, che accomoda (Si la figliuolale traverso). Oorri delle ha gtiance) può cosa bionda essere tura capiglia- mandata po' l'altra un'esagerazione al- da sempre sue un I Il dottore e di (crollando sprezzo) Adesso il capo di sono (pausa, poi colV intenzione sono quali non poi altro di che con aria moda di sussiego i conferenzieri fare dello spirito) i i^redicatorivestiti da I uomo Emma La (subito: signora dovuto Il slancio) Sei con Letizia (richiamando rispetto)Oh! dottore Sentiamo (che un se Oh! la gode po'...per Emma — vero : con valutare ? la I figliuolaal Oh!... l'eloquenza di questo signor alla conferenza stupido uno — fina malizietta) al Giordano anche Nino giusto merito Mari... c'era Sebastiani {collapiit candida ? disinvoltura,come se si trattasse del sindaco Nino Sebastiani ^ o del prefetto) {cipensa) No. (Ricordandosene)Oioè, sì I Il dottore (ritorna serio,molto serio, osservando BovjtTTA, L'Idolo. 8 34 — hjiniitn (jrninlc vo.'t ìlei taschini dita — vavciitlc ntitnzionc, luentrc, della sottoveste, fa le chiavette di le risnonare tinuamente con- ca^aj. ICmmà (riprendendo subito, ed esaUando.sijl'aryoche pih ^interessa) Non mento legge^ sai ? Parla ! Senz'esserci preparato! Improvvisando! dosi {Voltanvivamente Fanny donna verso che sta per salottino seguita dal nobile Barbar ani si ferma nel salone Venceslao cavaliere e è vero, pianoforte) Non Fanny?... Non nel ]"apà,che Fanny [piìicalma^ dopo stringerla,donna senza i due aria baci di Guido Come conferenziere lo riconosce... ò di Barbarani battuto aver Letizia convenzione) Anche Il nobile col il fatto ha è al vero, averle Ha nn sulle mano . . . di anche cartello donna a coi — ! sulla spalle e forza primissima Cicerone ! saltellando, dopo pittore Fioravanti, quello un per merito gran forza prima oratore il ritratto dato (Giudo Bardi^ sHntende). della palmo vero Demostene, si mette abbracciata^ aver e {sempre 2"ancetta del dottore) Di !... Un il mentre ^ straordinaria? cosa Donna entrare ! Di tello car- ! Diceva nissimo be- famoso Ida che E' : un del polmoni magno Ta- !... {dal salone, solfeggiando accompagnandosi cogli accordi del pianoforte) E' Venceslao 11 cavalier e Drlaronn Fanny. Donna ! prt'sentato, ed ha Anche (jome si deve Il nobile E poi è egli bel un ci ha !.,. JJrlarumm denti. lo ha trovato Guido Drlirinin !..* Maestosa! magnifici Ha ! dantoniana un'eloquenza Il molto... !... giovane, Barbarani accompagnate pente! Irrom- l'uomo bel- un ce fin lo qui. signore! molto... ! Baubakani. Non frequenta che la mi- 35 — gliore società. Lo {Al dottore^che ! tent e studiare a anche in sa, Il tu Italia la han così in il dottore sente capo in le venire a dare guar- Dovresti franchi nire ve- testa a gli artisti,si spendere. sibile!... sospirando) Imposquesti giorni !((^ware cinque C asani! via da preso Vorologlo) Sono li'iàessere continuato Dieci — pochi (scrollandoil Sono dando ha signorina Emma) ! ufficla- era... frequentatori^perchè ne dottore — intanto della champagne d'onore Son proprio con- uno henissim — i soci soltanto tutti: sapevano artistico-letterario Circolo l'amante stato gli diamo ìissìnio ! Stasera al è Piidova A Pianelli. contessa — e mezzo Scappo! dovrei e (Scampanellata; visite^si siede).Scappo altre subito. E' gli altri,non sé per Gonzales stessa eleganza, di gioventìi e corteggiata. Ingrassa di conto di invece ha suo di stringersi e sempre se Ma come è tutto tutti signore Che Lo la molte ogni sete, di detto hanno amici I Le riferito che cosa teorie ! Che ha e in Sa! hanno tatti detto massime sere es- dano le doman- furore. alla ferenza con- Sa! Sa rito già rife- perchè lei ha degli amici — simpatici,fedeli,provati ! Che forza fa la Gonzales tutto per a che cosa cora an- ma dimagrare eretico? un... essere giorno^ di |^er pretensioni smania la marchesa Di ateo? un le hanno — patir vecchia : Quando eccitata,rabbiosa. alia conferenza, monta stata !... Le i suoi ; ha l'illusione ?... Lei f... La di e marchesa vecchia la veri, giovanotti di bello ! quel ! Clie dottrine!.. spropositi ! sdegno tali che è tutti quasi e la della veemenza tacciono mortificata ammutoliti. di aver marchesa La sono signora mandato tizia Le- Emma 36 — ed Emma, è accordi ili delle di i)unta cappello... ne ; quasi cartine di pranzo, e soltanto cavalier dottore, passando vicino le le mani, che sparisce ad da che e quale, del suo Emma, ricorda, ha senza il ricerca alla fosfato dagli Venceslao, del intorno gira premendole di prima del poi, pianino, le lei stata capo, rotto chiavettine piedi, toccandole, il china i)enoso, solfeggi risonare dal grave, dai e esserci addolorata. quasi silenzio 11 di Fanny confusa, scossa, vergognosa, • donna coiifereuza; alla — voce, sotto- prendere nessuno se accorga. Baubakani nobile 11 dalla seggiola {a Miscredente?... B(inissim ! sia che quel ! anch'io ; leggo e li alla quello Emma bel il {si vecchietto mi c'è storia è che sente il — ; da poco non si sollevata quel Barbarani ; la rità ve- llousseau, alla sofìa filo- credenti, marchesa o — cambiare. può lo : regola, sua per il quanto ridere tosse) miscredente un in di dire sempre e chesa) mar- eretico!... Voltaire, anch'io, storia Un d'essere Diderot, alla colpettino piace content ammiro la {un caso — proprio miscredenti, resta sia perchè e tal diìianzi ateo!... Un in si son — li Ma ritto fermandosi e scattando tratto^ un guarda, ! Leale, sorride) Ohe franco, patico... sim- All'hotel della Giordano il cameriere c'^, chiama non hurò nel dove trova non prima Il {entrando Mari mezza a direttore si domanda?... Giordano Mari. telegrammi Il per direttore Giordano ; si se tolare bron- a in ci quel nel avanzandosi Domando entra più forte). addormentato era che portiere mette molto poi » risponde^ non nessuno pomeriggio, risvegliandosi e signore?... il cerca che voce, (che Venezia Bella « caldo htdo) Il lettere, sono me. (che non si chi ricorda Sensi!.. Dio I Giordano nnmero 15 (risentito)Per Mari e) Mari. Il direttore Giordano Il (lo guarda (furibondo) Mari direttore s.) e. (con calma) Adesso Il I al domanderemo cameriere. Per il lettera: Mari 15 numero erano stati dovevano c'era portati essere ed telegramma un in camera: e per una dano Gior- importanti assai,perchè, 38 — ordinato in Col ne fretta da due. da Una fa pranzo, invece teledramma, sono — di sola una Pai tra Konia, d'un le scale fiato. lettera, vt^ bollo col di città. Giordano, la lettera di prima di Koma è Rocco all'istruzione aprire, guarda che quella Marana, sotto- pubblica. di chi sono l'onorevol dal- egli aspetta di segretario Quella di 1 l'ho città è : Stato del suo editore. Ma perchè domattina sarei — Da « dibili « limento. Se da il Mari telegramma rifiuto un Anche diavolo ci quest'altro e a leggere una sua ha più oltre al commende, vuole I la domanda volte per di anche la e qualche coda I E fal- W Romi. la che all'onore Quando il adesso... a aprire risposta all'estero missione e » ad pitilentamente certa sollecitato divertimento atten- FrNAKDI. falli-jconol che comincia lettera voci prossimo sovventore mettere E — tuttavia » usurai gli ; : « — deve che sente rinnovazione solito Regolati. che : ottenere assicurano avvertito lui? Giordano contrarietà, Impossibile « io andato una prima logge scrive lettera quella aspettarsi mi ad che gli procurerebbe, di biglietto un da paio mille : di 40 — « certe « e « ora « di necessità supreme presto, spero dal mano del di più. Per stretta tuo Affezionati Rocco Mari Giordano voce, filosofica gradisci una e A momento. p«trò dirti Koma, a volermene non — dice non ssimo Marana parola, una fiata, non gli ocelli gii appaiono due solchi lividi, profondi. Apre l'altra lettera, quella dell'editore sotto ma di Milano. Amodei C. e del Gabinetto Illustre « Mi Direttore carissimo e Mari, offrite le vostre « della « perchè « di « Editori Rivoluzione io non ? ne Quali « E « per un « che una « che « ])osso, e volume ma Vi io ? E color tre che vero molto col voi, disgustarmi ma anticipate — vi non voglio bella, dei lire di conferenze risposta. per bandiera ? sono la solita una, sempre duemila domanda»,» una Genova; la poi...mi domandate che altro Precursori quante e sono conosco Venezia, Torino quella, come sempre sui conferenze bene, mio — è non dare... posso ma non interesse. Affezionati ssimo Amodei. « P. S. ^" trimonio c" e ^ Carlo per Devo — di voi. mia Vi da assentarmi nipote. Sono avrei Borghetti, una fatto vera Milano spiacente conoscere capacità, il per per ma- me... l'architetto un I erudito 41 — « fenomenale. « per « il Avrebbe — monografia la vostra signor Ambrogio, sant^ Ambrogio... su voi. volete come utilissimo esservi potuto o » bile Mari, pallidissimo,resta fermo, immoTutto disdetta. due gli va piedi. E^ una è tutto!... C'è fin da ridere, tanto tutto! Giordani su male... gli ride E curiosa!... la persona : riapre,rilegge Impossibile « dibili « limento. allora Ma — solito Eegolati telegramma : : voci atten- prossimo sovventore le altre?... E tutte fal- le altre !.. degli applausi di compiacenze del successo, gli ultimi Anche il in tutta sussulto un ». E !.. ha il riso tratto un rinnovazione ottenere assicurano « ed labbra sulle si ferma ad infatti;ma echi un'ora tutto innanzi, le febbrili è svanito, dileguato ormai... persino il bel viso di donna ridente Fanny e gli occhi intenti,appassionati di la egli legge Fa due, sempre tre passi continua e le E dalla continua gli la E ò tornata ministro. tutte le altre?... finestra,sempre bassa. toeletta Prende e cupo, mente macchinal- macchinalmente tagliarsi,a regolarsi, a a in marsi li- unghie... le altre!.. Rimane E . delle il da suo sformato... tutte viso i solchi le altre?... piedi,immobile, a testa a mano a sue unghie, ma pallido diventa giallo,gonfio, diritto ancora bassa, occupato mano zio !.. verso testa a jjensoso, quest'ultima, mentre Marana, dello cambiali le forbici -— del lettera le altre E che sì quale nipote mente... — E Emma. sotto in gli occhi diventano sempre 42 — — più Non profondi. qnarantaciuque... E le ha Almeno hiiiìì trentacinqnc dimostrji ne altre?... più iir sessanta... dieci... lire?... dodicimila — Nella ^reve, delle si cameretta unghie del affannoso dure, che il solo sente Mari, saltano e via, del rumore un spiro re- tic-tic-tac dalle mozzate forbici. Cameriere {battendo Giordano Mari Cameriere. TI alV uscio) {trasalendo, pranzo è servito. Signore... voltandosi) Ohe c'è t VI. Dopo Giordano Mari ha conferenze sue a di sul compiere delle principali la in e letterario, '" proprio delle che il content belle da passano Sarà di lo pigliavano talento... volentieri, non e per Milano, artistico- Circolo felicissimo, sempre si il diceva — scnsandosi che di (le cicerone fare il un po' celebri Milano. debole un — profitta ap- i^resto) personaggi coi signore una giorno mondo può gli in Intanto del del quando che storia Eegno. Barbarani, », e brogio Am- tempi, di il bel lu-esidente nobile suoi chiudono frequentare del compagnia si l'occasione, del- necessarie anche po' un vandosi tro- monografìa del archivi gli conoscenze e Napoli; e cattedra Università le epoca api)rofittare de^ alla sere, e altra ricerche le civiltà strada delle ad l'importante nella aprir club. invece tutte posto deve al Eoma vuole fare vescovo biblioteche rimandato Bologna, Milano, per far settimane due di a mi vengono questa giuoco dispiace a sapere me a ma I cogli mania sua — presidente Si la di parla tante cose barani, Baranaci gente tutto anche 44 — che curiosissime, questo diolanum, di celtico eccone di e lui, perchè di contro Padova Bardi Guido donna gli che il lo furente era grande uomo signorina Dionisy il broncio, perchè anche teneva la testa compromettersi. E oltre questi due, lasciavano indifferentissimo,perchè già noti lo Galilea pei ghetti non il Ulani ssimf... v Carlo di gusto a che Bor- quelle scienziati,che, tra si mondo, purtroppo, per sojio seuipre col Castel vetro dal Caro ripetuti,cominciando far di quel giorno, proprio per La mattina dare e di prepotenza Guido Nino, fa e staccare : Questa esclusivisti — primo moschettieri e tre prova ?.. . spetto, di- indipendenza di e Dionisy, casa Borghetti, il nobile Barbarani dano lettera d'invito, al club, per Gior- Carlo fa male. tutti anche gli diffidenti molto altri soci, molto e difficili nel- estranee, gli fanno persone zioni osserva- lamentele. Quella terario ai volta, e però r ammettere e una una Mari di anche in diventare certamente battibecchi e è mondo dacché Otello, anche i)rendeva si ogni giorno più gelosie, invidie da furori loro ; civettava e da seguo gliavan pi- alla corte si montava Fanny pone com- Mari, non poco Sebastiani pareva la facesse di Giordano ! Per ! Kino bastonate a... si Me- ! terreno giuoco a no, nelPidioma che Lan, e proposito a pigliarlo esempio, bella, per parole, Mecl significano Fertile vere violtissim. interessano due che sì,saranno vere ma una questa volta, Ma altro saranno implica, non — I che scrittore, è gente Bisogna capita uno del andar ! Va tuo Circolo adagio I bene, è un gcienziato,anche un artistico-let- tirar dentro il letterato, uno genio ! Quella 45 — del rè roba [alclub, Circolo tuo che Dalla — — da — chi E' stato è, in tutto fianchi, mi — è (]ui, Intanto — fuori"? ! è? Pamante si impettito pare, ]\ra Padova uf"cialissimo ha ^dellacontessa Pianelli, alla quale Don anche Carlos, siccliè mi pare IBarbarani ? saltato di Ohi anni tre per è società fine? fare a dove pili eletta Ma — artistico-letterario! ci verrebbe cosa individuo Lconie — fatto piccolo mani le mette sui in buona stato scmi^re il e — la corte pagnia com- ! Ma Guido fuoco, fosse volta, per giorno Al il parare una colpo, continua propaganda gran spalle per a si appena Barbarani, il nobile e — le voltate INlari Giordano contro nel softìano a sua fare tutto il il conferenziere! ehih: od sette nell'oml)ra Guido della Bardi, al intorno sul il Corriere tavolo, col fascicolo in della mezzo a alla finestra Sebastiani, sala. Legge seduto Pultimo legge Nino terrazzo. piedi in sportsmeìi, sdraiati otto grande è Barbarani presidente Il del cabala gli avrebbero presentato Sebastiani Muo e una preparano tutti — leardi capo canapè, della fra le Eevue des Sera : mani, Deux Mondes. Il nobile Barbarani. per — che sia anche qui il nostro e un poeta il Sebastiani? una ? Guido di nore parola d'o- — di precisament gentiluomo applaudono è ! Non ordine, primissimo piii compito Tutti assicuro esclude talento, non educazione perfettissima! E pieno quanto di Vi le sue ? E e un rato lette- mamente medesiil bravo commedie che 46 — sembrano aldirittura sciitle (luesto!...Gentilezza Il Bardi scattano V Il dei di Anche ! dei moltissim E' Romani, e né nel tiravano insieme ciascuno liomani dei avevano — aspetta moment un henissim Sotto sta ! E tante! anche — a timore sentire)o ! le bighe,per partivano e circo, cioè il Komani l'appunto i loro anche V Invece la dromo ippo- nostra tal — bravi... e — le scommesse le come di per Ma, prendevano allora sul — serio! detto^ esempio.... fsi ferma inter- Guido sotto ! ! un Bardi che Costantino.... alza il capo (stizzito) non importa, è il fatto storico l'altro, peto che preme! (Tossisce,si rischiara la voce : con imquasi aggressivo contro il Bardi) E questo è che si chiamavano I varii partiti l)OSÌtivÌ8simo!.. di le fazioni invece scommettere, tranquilla- Già l'uno coi (pausa, poi:) gii editores ludi della nostra Società più nò meno Giustiniano, per e ! Kè corse grazie per e giorno d'oggi, i ! E pista : precisamente quale poi sità). curio- Greci posto suo convenuto. era di tilhury: Greci, nell'ipi)odromo, il segnale un a intende dei nostri meno dei Longcliamp sorte a nò più esempio? ne coi curiosissimi e circolo Un'erudizione del corse cenza, compia- nel (movimento confronti suoi le nostre con erano anche delle di se competenza! interessantissimi esempio, — saltetto Mari sport f vera una speciale!... Certi e leggere). a (un varii torva y cavalli, Giordano di blema. em- insieme un"^occhiataccia spalle,tornano Bakbakani voa suo due Vanto quindi ripiglia tendendo fashionahles ») Di cavalli, per « sono il sono (tutti e dopo ma : liani'esfje un cortesia e molle come nobile da il Sebastiani e un^alzata — o — — 48 — invitato ha e^li a — domani... Dunque, — arrochita die mai più voce ! Mari l)riolui, il grande Giordano la al proprio pranzo, henissim! — e cliil), ffi rischiara (Tostàtice, e incomincia). sarà — piacevoliss. {ma veramente . pro- . ima il resto versazione con- mane gli ri- chitetto gola: entranella sala per mettersi a tavola V arCarlo Borghettiy sempre in ritardo al pranzo alle sette e un quarto da sette,perchè arriva in (Ielle Pontida: linea Carlo Barbaraiii. soliti II tori commensali. maggiordomo in il l'odorino la sudata Porta Un di di col ; dentro, di dietro brodo: in destra a capo seduto, sorbisce gli spinge fretta due o disgustato). gli porta via gli versa da Barbarani Carlo guardare nemmen passa via. servitore Il nobile saluta il servitore appena il cameriere more servi frak: {spettinato^accigliato^la stanca, e cucchiaiate — tram, quando Borghetti seggiola: tre in consumò. sinistra,mentre a cameriere un del rumore del Carlo faccia e livrea. Fuori, e Lecco-Bergamo-Milano), Borghetti. 11 nobile I di toccarlo non'^è soltanto vero?... subito il consumè: bere. {con grande cautela, Borghetti, quasi avesse cogli occhi) Dunque, Stasera sarai anche senza titissimo, cer- tu, di DionisyT casa Carlo Dìonisy? — Borghetti bieco) {-fissandolo In casa Stasera? Venceslao festeggia il venticinquesimo anni- 49 — della versario prima — deìV rappresentazione Aida. verdiano, interessantissim. sisce: {Tospoi in falsetto, per tastare il terreno e preparare V altra notizia deW invito a pranzo) Io vi condurrò patici.... anche Giordano proprio simMari, una persona Tutto concerto un simpatichissima ! Borghetti (in collera,strapazza Carlo perchè di palmo un muso). perde Il Barbarani Uno dei finita la « menu » lontano concerto? Con (dopo tranquillo, moderato, composto di : Un altro itori camminano serv Bei dell'abbonato) deWAida^ la tempi prima à^W Il Barbarani in Aida! nientemeno, per Aida . del Verdi viceré I due insieme. Barbarani e di di ritornare magari, Carlo ora non tutta di vino gliene versa Barbarani. Ko VETTA. delV Come? L'Idolo. rapi)re- Dunque mi a Pontida e filodi tu di voce sei capacissimo fermarti, {sempre ingrugnito)IN^o;per piìi da Milano. {Beve di colpo muovo tutto il hicchiere 1871. e settimana? una Borghetti mi lire esempio, per ancora d'Egitto, I^o vantaseli... {a Carlo Borghetti con speranza) Domani, prima Mai più! seggiola) è stata scritta, del commissione commensali La Otello.... settantanno al . {collungo sospiro centocinquantamila Cairo con grande sfarzo nel e venticinque... sentata piatti e punta di piedi. ) di premio è silenzio: di la Scalai per {scattando sulla {Kiscaldandosi)L' col V commensale. I^on {Ancora rumorìo i di momento un caldo! questo concerti? stagione dei posate poi pianta : coraggio. commensali Un silenzio) il trova non il maggiordomo che ha dinanzi: il riere came- altro). Come! Come? Bevi duranto 4 50 — il bevi E pasto! viiioì... Che alle Carlo proprio stordirsi,e calmare per molto Il al commensale il piìt de^ suoi contro che lavori. Invece fetta una Barbarani e a quel (con di bene. (Chiamando al sole. direttore i lavori... Pontida? a al glifanno brontola risponde non club proposito a si arrabbia e di vuol non nuovo cedere). sguardo obliquo alVarchitetto che di guono... Prose- (mangiando) minaccia di ^ meriti Mari: sgarbatezza)Sono giorno lontano uno rosbiffe» « alla «rosbiffe» che di la signorina Giordano (non risponde: domande son beve per 8ctc^ma contro il tutto Borghetti alle mai sete. dispetto contro rimediare alacremente... Carlo ha suo rabbia sua sole; cura? ho che st'inflazio que- notizia. (che non Bmma, e la sforzandosi,volendo stato bella Borghetti Carlo dire le(igermente)Benissim: della content di dire Vuol (punto ANI vuol cosa metodo al regole, Bohgiietti. Barbar — Forse mensa) offuscarei hai non suoi scelto... perchè gli riporti il il cameriere piatto) Giorgio!... BoRGHETTi (con Porta forchetta) bicchier terzo Il nobile mai Adagio!... Carlo in sta una il tuo Barbarani m Non E' Borghetti subito elata f... (E butta vuota (con dilatazione la : tondo sul coltello d^un tutto e fiato il vino). Oh!... per Oh!... via Barbarani Oh! Oh! di stizza rosse ci sei abituato!... di stomaco.... Gattinara (con per sollecitudine sghignazzata)E Non bevi Ohi Oh! vecchio! le guance quel paterna) che gli son ventate di- bicchiere: pendo prorom- Gattamelata?... Come terzo Gattarnelata? inquieto,senza (stupito, capire)Gatta?,, 51 — del combinazione pranzo di fare la Naturalissima, due il per del zia! nella Ah! mente vivissima- conoscenza! Ha straordinaria? di persone reciprocamente competenze mia dopo) Desidera due ntia, Sta- sperando : addirittura resto: da giorno bellissima tua un'ammirazione te scherzo Mari?... Giordano henissim! pataviuo! trionfo, in porti {contentodello Barbarani per lo te dunque, grand' uomo il Già: BoRGHETTi. — lento; ta- vero simpati.... simpatichissime! Borghetti Carlo guardatura una ed colle accese: guance sogghigno insoliti) Dunque?... un deciso! è Si {sempre ...f — Per — bruna la o l'altra? per... Cioè? — donna Per — Fanny o la... per ...? — O — per dei Uno il matrimonio? commensali, il Per peccato... donna su Emma) Frecisament. Se dovessi — Donna guardare mi la fanciulla... {a occhi Carlo tua il commensale gli asparagi al e di mento) com- dote? sospettandomai tanto sulla meno avrebbe capisce subito, del Mari ha — debole un del gnorina si- sionatissima spas- per dire viceversa. d'itterizia che delle viste avere proprio giudicare Giordano a la potesse quasi faccia congratularsene)la Ancora si la i)are, non Fanny il conferenziere: Invece, per Fanny, starei basta o architetto lunatico e particolari per più furbo {a guisa {serenissimo: Barbarani V austero il resto... Bardi!... fatto colpo BorghetticolV aria, quasi, di leggiadrissima cuginetta. di burro (seguendo cogli che fanno il giro della prima tavola) Spieghiamoci ciulla altro Un tutte Carlo fatto la colpo faccia. L'uiia di commensale belle sono ha fjiu- dote? la o gli : Paltra e : due. e che {a Giorgio borghetti Kol piatto degli asparagi) (/lipresenta il detto Ho no! di Porta vial Il Barbarani del Il un cameriere: è chitett vecchio più e di ucciso Milano, del in di lettera di I nostri giovani, un torto: gran Si — tutti dei fra — Parigi) a restieri ai fo- il passo libero le e i commensali prudente, donna con Poeta, dei meno Fanny, Guido come varietà bicchieri, cresce Pani- il : parlano più più forte, ilrraw pettegolezzo meno nem- diventa riguardoso. per un esempio, credete Bardi? il ! più vivo fine si sente ed la Che si fa che non sarto, risulta! cosa amano alla volge passa, Che donne e lo stesso poi, tutti E piatti quando diverta, Nigra, conte ha portato ! ridendo, scherzando; E al parrucchiere! eguali, il risonare — ufficiale un noiosi! il pranzo Intanto meno delle belle signore una Vamante^ troppo Barrarani. tutti lo stesso mazione mento. altro,del giorno d^oggi, hanno per lasciano rendono Il nobile sono Kisorgi rifugiatosia Torino, Cavour Insopportabili — «fashionables»: forza!... Per — dei del era zione mortifica- ! Museo cui la tavola) Quell'ar- duello, per degli usseri, austriaco: una di il più autorevole vivo ha vicino incontentahilissim ancora 1857 sospiro per un al proprio pezzo Nel (con Petrarca, sarà bvnissim... che si 53 — Ma un poeta seccatore! gran ! Gelosissim Esigente Donna — Fanny ! ha, non più di momento un suo respiro,di libertà,specialmente poi quando marito è a Eoina, e quell'altropuò fare il tiranno a tutto spiano. Sicuro, poco l'amore divertente ad piticon [Milano? Che Tace, e Finché — vota per Il commediografo riuscendo Anche dire il ? Barbarani ad !... anche il lui, colle Otello, a filare il in coraggio! Dio? La La matrimonio; tanto e quest'altro,come se non Ohe ne Eomeo si sa, domanda e aspetta capita nel un altro caso, se e cosa — il fiore e le e gazze ra- il matrimonio! che amano sempre in vada di e Ohe glipiace? altrimenti.... succede? Deve Perchè gelosia, ragazze, Emma brava di avanti? il frutto Le cosa la e Ohe più, ! culpa pose farsi signorina sua sue non semenza?... strillante) vocetta Mea tre volte o commediografo? sentiment Perchè santo oneste — colla imporsi commediografo alla lontana? il commediografo? (tossendo due anche il fiore con- sempre I moglie continua aspetta, sarà È in pericolo anche culpa mea a Sebastiani! Il nobile — Eudinì sua Nino resta non Eoma? a sempre piedi E Perchè perchè Eudinì. cade se Perchè?... — e fa, in Simonfetti moglie? sua cosa sta mto, anche — ad come e vono signore deun sollievo, povere onorevole questo di monotono liberazione. una sta tnon marito al Allora — è così le nostre che ricorrere "me moderno E suo dunque bravo aspetta, che sull'orizzonte; si verificasse, 54 — — pretendente, è un bell'uomo e un uomo di genio, con anche una splendida posizione, con un grande avvenire, e col fascino della gloria, parliamoci chiaro,io trovo 7lr(fMn^/ùsm che la ragazza si dice, la sinderesi, e allora, perdere, come possa signori miei.... {Il Barbarani sHnterronipe). del nuovo Carlo Borghetti acceso, è diventato altro un a calice fra le con {a mano a mano, da rosso più pallido: dopo inghiottito Mcchiere di vino, nel posare il bicchiere troppa forza sulla tavola ^ gli si rompe sempre dita), Barbarani {vedendo insanguinata:chiamando di Carlo Borghetti forte)Giorgio! Giorgio! la mano 56 ^ lianerottola signorina napoletana, pertinacemente trentanni, i dopo — che ha perduto riputazione una formandosene lumetto voun un'altra,tutto ciò con di Note versi e frammenti e prose assai fisiologicamente psicologici. sala da giuoco: la marchesa Nella Gonzales, più gonfia per le strettoie del busto, più che mai abbigliamen barbagliante per i vividi colori dello sfarzoso ab- sta e — — che più mai bisbetica rabbiosa, per la smania d'acqua gelata, si sfoga uomini tutti tutti e genio inconcludente corso ancora anche dalla messa, che luterano... rode verde e — che sul Corso buio quel con della teca biblio- la mai più che signora Letizia, quella sera dalla luce, lontana sofferente,e perciò lontana : dalla caldo, lontana lunga morbida e poltrona, di scintillante quel mistero folla. Mollemente gemme della delle fida spalle ne langue, co' l'opprime, per i e fa strazio a suon disobbediente si fa mai E tanto di il dottore in il dottore in l'incerto bagliore per di cura le vuol non della almeno sembra molto lei, che bene e figliuola,per con chi non affatto.... il lamento interrompe traccie sapere lettuccio, un braccia si non che tanto sulle d'occhio,per anche che vedere, sulla spira ignude, essa sosuoi più intimi, per il caldo suoi nervi, per Yenceslao che di musica, per Emma ingrata e e che pejiombra delle dal affascinante, ancora e sdraiata in come in via scappa quasi è non conseguenza per sia! quel contro — Bardi, chi sa bicchier un conoscenze giovinetti! trovarsi per di sue Guido nessuno salottino Nel colle bei di la complimentarla, e donna Fanny, che a contro furia che mai che più e manda tenerla parla. preoccupato, Ma sfidu- 67 — ciato, e quella Sul ne se tosa di mamma! dalla ho Per sarebbe me l'ho e terrazzo i bei uomo follia candidi consacrato alla le della eterna delle del passato, tutto 1 suoi occhi occhi dolci erano simpatia bionda) è o la destino? cevo, le di- di l'evocazione del Era il suggestione Tutto; l'ansia Al" concessa solo. visione la approvazioni, presente, momento si fatale che Eppure... questo Era bellezza? l'incontro fragore della questo amarezza una voglio dire, questo fascino misterioso ^on Tacerò! Per fra la barba ragione, non sentimento!... questo Tacerò!... parlare! {con andare mamma! la questi giorni?... denti del dirà ancora!... sfuggita! finire. per lasci Mi cosa colpa una sempre mostra tutti taciuto sempre che Kesti Mari. stanno no! Adesso Chissà Giordano suWAida di Liszt jS^o! ^o! Emma. che luna, è notte spirando. so- e si vede Ci senza bella, ma faccia, illuminato, lascia il la Trascrizioni Le 0 il capo Mari. Giordano e di alla ricerca piti nelPombra. ancor la Emma perchè il salone piedi di punta giudizio, scrollando senza terrazzo: appena, 1' in va - un'anima la folla,il successo, immaginosa il del allontanava,illanguidiva,spariva!.. altro che i suoi vedevo soltanto; non occhi lucenti e e buoni; i suoi fissi, si impadroniti turbamento di una di me, coll'intimo,profondo commozione^ nuova che magici conduttori della mia parola e del mio pensiero....Signorina! Arnaldi ha finito, (trattenendola perchè il maestro confusa, scoppia/nogli applausi, ed Emma rossa, si eran fatti oramai intimidita,tremante Ancora!... Ancora! i visibili e e fremente, Vederla vuole soltanto! via) (Le afferra scappar 58 — la colla mano tiene il quale Emma stringeforte, le fa male, Emma h (non Ini: di ù quel dolore: Giordano r altra ed di sente cui Così sente piccolo grido, sola essa ; babbo un colla che ) vera po- sua Non dica che io devo non così! la di e concretare verità j nega Dio... rimasta mano signorina,è mai vita, al passato, storia mi la dimenticare che cerco colla Pinesorabile e bianchi IHnsidia) No! e (lasciandole la alla mi vicinanza no! denti quei toglie di filosofia spietata e lei. (alza gli occhi sbigottita, poi rimane a guardarlo maravigliata: il cielo profondo, immenso, è il pensiero di quell'uomo e stelle, solo, libero,sicuro. Egli impone un nome e ad lo sa! bella!... Tacerò... livida) Eppure, verità scienza: colla pieno tenta con- stringere la a !... Così la Così tutta dalla Emma il più faccia soffrire;è nascondere per Mari domando verità la parlerebbe istintiva no!... la evocare e dà lo così come anche rossa, verità: che male). [continuando Vederla Giordano tutta che ventaglio^ gliela (interrompendolo, urtata, offesada qu^l confronto nella poesia del nuo cuore) ]N"oI No I (ed alza rimasta libera mano chiudergli la per bocca... No! molto non essa Mari manina) o parlerò, ma figliuola. Emma oppone^ è contenta essa — di vi spazia una legge di quelle stelle e ne diventa il padrone, E, inconsapevolmente,la giovinettasuperstiziosae pia, la ognuna signorina cattolica che doveva aristocratica, pensa biondo, così bello e così forte e così,(iosì in frale collo sparato bianco e pure Vangelo ritrae da ribelle,il Lucifero di Milton. Essa l'uomo quell'immagine della grandezza, e si sente umile essere — al — suo confronto,si sente debole,piccina. China il 59 — confusa ; capo gli si avvicina di grazia^ avvicina io fugge^ non intimidita^ma moto con un pieno irresistibile^ rimane invece di — verecondia palpitante^ abbandono.... di e da attratta poesia dell'amore). si misterioso un e irresistibile dalV sgomento^ attratta^commossa, nuovo gli — maravi{guardandola, trovando di gliosi quei capelli,i contorni di quel collo sottile, e granza quelle spalle candide delicate,sboccianti colla frad'un fiore dal modesto decolleté)Dunque?... Giordano Mari noi papà... -So. — Eppure... è — giovine vecchio, che la Per lo me dicesse di di in prima volta venire che di farmi volte, in Per sua. solo da Mari alla Chi è madre, sua è la lìrima (si cina avvi- toccarla). a {trasalendo: allontanandosi)W pianoforte tace) Mi lasci andare. Giordano occasioni sola... EyiyLA, il gionamento. ra- il Bar- che questo a il e tre a un tutta me calma la presentare casa più, quasi in aspettato tre parlarle oso ho oramai sono avere impormi questo diverse, prima perchè lei deve io devo fiducia,ed barani E' così. {senza ringhiera del quel signore calvo muoversi: terrazzo) e pingue ^mto l rimanendo fatti {in- poggiato ap- Eicominciano. che si accinge le pagine cantare? a — — — — Il Che Il maggiore cosa Credo Ecco, lanciando adesso? Emma Costamagna. viene di adesso? Jago. incomincia. occhiate Entrare Suo terribili: in sala? {sorride e resta). padre chi volta oserebbe muoversi 60 — — guardarla molto e rezza riprendendo il discorso di prima per ispirarlesicuda lei stessa V ostacolo deWetìi, e far combattere che egli capisce sarebbe stato il primo sollevato dalla di lui) Se non come suo padre... pensi, gente contro nistro signorina, io avrò per altro... quasi l'età del miGiordano Mari {ritornando Albertoni!... Emma del {subito)Ma I... E' babbo sorridendo bocca Di con cercaria una due confidenza)Ha zio è fratello della raccomandare per zio! suo lo il anni a molto piti giovine ! mamma maliziosa, Vindice segreto di quellasua della meno {trovandola ancora e piacente in quel passaggio dal candore alla furberia birichina) Lei, vuol sulla gran I mamma Mari Giordano {mettendosi, più graziosa sentimentale bene a Sua Eccellenza? Emma.... Giordano ha ma assai: e bel le molto calda quadro, {con aria disinvolta,senza mari parere: fare che gli premono la fanciulla tutta bianca revocazione come fantastica di quella di giugno, egli non le dà, per sfondo al il cielo immenso finestreilluminate in simpatico. parecchie domande fissando, ammirando vaporosa, notte è Sì; da e stellato : dello splendido e supereliidella invece ma ricco tutte palazzo, nobiltà e dello raccoglie il e sfarzo milanese. profumato, Quel fiore candido deve essere quella fanciulla soave Vapportatrice di nelle preoccupazioni finanziarieche lo turbano, pace di giorno in giorno piii che lo agitano, che diventano cui si gravi tina deve anche nello e più mina"iCÌose: predilettadi Sua Eccellenza e essere V araldo pure sotto questo pensa con stesso tempo il ministro gentile della lanipo- Albertoni gloria: ed fortuna: e guardandola rispettola sua compia^^enza) Non sua una fortuna 01 — cieca, Sua ma ... Per — altro... Lo — è zio Giordano vedendola bella, bene? vivono non quasi Mari sinceramente insieme? (con voce timida, commossa, anche — testa)Voglia la Eoma. a sempre capolavoro un — fonda pro- perchè sta perdendo po' di bene anche un signorina! me, Emma (diventa rossa, poi pallidissima). Giordano Ma (supplichevole umile, imploran- ut , 'dola,domandandole ho Non detto ! niente mi parlo piti! Ohe Non La po' Emma un'altra allora la fanciulla di appartiene le ò si è impadronito suoi sensi... a abbracciarla e ; capelli odorosi, fosse la nipote ugualmente sente che che della il : da di di : suo fino in volentieri ha che mincia co- è non più ormai essa dal primo solo, quello f.. E spontaneo tutto di ardentissimo flessuoso corpo ereditiera la per e è quel punto, un'Eccellenza,non è la e subito fosse la ricca amore egli dunque che che sente desiderio quel bel molto signorina accorgono lei Mari, desiderio dal è dominata, immaginazione e dei sua un ! sente l'ha Giordano giglio.Non come per apparso, volta sua ne quell'uomo, il quale, a che momento prima poco la Emma vita mi Oostamagna ma se deliziosa. davvero trovano non I sentire. a musica maggiore sforzata, Mari Giordano e vinto po' un aspra, di niente ! Non !... Stiamo via del detto risponda mi meraviglia baritonale voce ^on mandi ho JS'on scusa) Non risponda! e così E Sì ; credo. — un maraviglioisi. (Forte) Eccellenza, vedendola buona, le Vorrà molto così a occhi due con — di quei e dido can- ; non bacerebbe questo egli disinteressato, il diritto di amarla. 02 — Costamagna il grazia movimento sotto il W I l'umidità buscarti anche mamma!... ? a Sebastiani? dietro (assai distratta,tenendo Giordano Mari, che entra nel salone e donna Fanny) No ! Il dottore le labbra tastandole il sul troppo (Pausa : vero! dalla fissarla,a Sì ; le ho dottore. fredda... di fredda. lita... so- mano e Sei stata sulle studiarla ) Hai spalle. preso fosfato! vuoi? — (Pausa, fa Emma la cerina prese. Allora mamma. si avvicina niente senza le cartine — Emma. Il terrazzo a coWocchio pallide...(toccandolela braccio) sei torna hai Non (osservandola) hai — non (pausa) Hai Emma a lo mette e dalla — Sebastiani E di feb]"re?... (sospiro,pausa) stasera... agitata. giardino, hraecio ì vero — si è allontanato del po' un il (le prende nervosina tenerla veduto in terrazzo Mari 0 lordano con suo) Andiamo bisogna approfitta del sul capita : Ma brava po' un riii Venceslao dottore e Emma {ad tosa^vuoi I Da il buon folla tempo) a Qui Credo: piedi. Il dottore la mia : della di punta il finisce pubblico — andremo — due o tre passi, do])0 cendo condu- Nino il quale, appena Sebastiani, vede il conferenziere entrare nel spiro salone,fa un sodi sollievo e, voltando le spalle alla finestra mostrarsi del terrazzo affattoindifferentecon per animatamente Emma, parla forte e gestisce molto colla con una sentire D'Arborio. contessina strizzatina anche Sebastiani Emma verso noi — d'occhi assai che cosa Il dottore ad Emma Dobbiamo espressiva) dice il nostro Nino % (che ha visto Giordano Mari allontanarsi vili, Durante e dopo Carlos Don Forza E Giordano Mari portiera che donna e Mari della » dietro Fanny la donna prima (tenero) Bravo, vuole scherzare ricordate stessa Fanny e stizzita o che ci cercaria di busto ricognizione che o Bellissima lasciano ventaglietto lungo ^ Giordano ciò e rivela che i veli la dea Fanny e soltanto E... ad (continua toilette e una lo scollo le trine) il capelli i)er ammirarla, resto) lei I vandola approI Brava Emma, ì Brava col ! ! (calmandosi bianchi stii leggermente chinese) Mari per numeri!.. compiacenza trasparire (percuotendolo un di tutto ed graziosamente I... Fanny Patet sorriso ! mondo questo a Vi professore). {inchinandosi tm è ( Quando sempre anchMo sono con I chiama Mari osservando Finalmente! professore lo Giordano Con sul Bardi. Fanny. denti ! Dio mio nascondeva Giordano del Pace, « Liszt Destino. del Guido il di Trascrizioni le di fissando, ; Giordano i)ro«Tamma DaWOberto Mari) storico di (San come (")n -bio questi «grafico Bonifacio al calori di bei I... dodici Falstaff!.. 65 — (Sempre Se come proprio avrei fosse non inventata doveva Yi — cogliocchi e sopra — stato per Pemicrania arrivare offrirò da più lucenti) il signor professore, sempre mio rito ma- ! Eoma votivo quadretto un che ; oppure : Fer grazia ricevuta! Fanny {Percuotendolo col ventaglio,ma piliforte e sul naso) Sciocco ! {Tornando in collera) Tutta Emma!.. Ed con io, invece, sera, sempre per tutta sera, rimproveri, minaccie, disperazioni ancora . e lacrime ! Un intanto E ! Si no di sapere due bel divertimento Emma vede che piedi I Si I sulla — de Si ringhiera terrazzo, il la stelle,la signorina, Voglio saperlo ! di indifferentissime cose Voglio vicini, couie le parlava di dica testa ! la del gelosia ! Fon testa. monta e Nietzsche punta ! Di e... fessore pro- arte, di Puvis Chavannes. Un'intiera conferenza! Una — stizzita che Lei, mai) presentare alla marchesa far imi)osto;doveva e tenerle alla dalle farsi adorare fanciulle le si diverte fanciulle e cantarellando ! Con {Più farsi avevo marchesa alla marchesa maliziosa)Ma... il capo conferenza! signore, doveva le Gonzales, come poetiche, ispirate! un'occhiatina No caro la corte 'uomo Invece, il grand a la di filosofia; di letteratura, di I Musica parlavate, vicini cosa fissando — si monta subito colombe, dei . zales Gon- conferenze sue ! farsi ammirare, sentimentali,dalle a {Con no, un sorriso e professore ! {Scrollando sottovoce) No ! perso ! Appartiene tempo Emma, drammatica! {battendo comicamente le No ! alla Alla sillabe) dram-ma-ti-ca! — Vt.le KoviiXXA. dui"que? L'Idolo, Le sue accuse sono ingiuste! h 60 — — preferito la siguorina Dioiiisy Ho Gonzales, semplicemente Lei il per alla estetico. senso l'estetica,ma deve, dunque, preferire la marchesa, — professa non marchesa la storia il per : senso storico. Donna Fanny {continua Giordano Dionisy continua : colla bocca ma, attratta come Mari scherzare^ a punzecchiare proposito della signorina a a il capo, scrollare a mobile io che Mari Giammai! mi fondo? La giovane signorina tre quattro o Giordano dovuto chiederla risposto anni Mari. di suo ! Crede conosca ricca e a troppo padre. col prorompendo) Adagio, allora, l'avverto, non anch'io padre, perchè Troppo essere (risentita e mi Kon più di Emma lei. Se genitori, mi ai suoi ho ! ; anche Appunto ! dosi) trattenen- ma ridicolo anche Emma? Emma dram-ma-ti-ca vivo, bene?.. potrei quasi : Fanny che rendermi veda al-la sul (punto vorrebbe non no, si avvicina^ quasi scintillante, alla bocca di Giordano irresistibilmente^ Lei, no!... Mai! appartiene alla drammatica, Lei di e Mari) Giordano dir a avessi avrebbero no. Fanny seria (pensa, riflette,ridiventando per quanto le è possibile)Appunto ; e allora, anche per ciò... ho ragione di non fidarmi ! Lei... (fermandosi colla punta sparato del bianco potrebbe un di al della architettare sentimentale, Giordano ventaglio,in col Mari atto camicia un di di possesso, sullo Mari) lei Giordano romantico bell'intreccio, lieto fine del (diventa matrimonio... attentissimo si mostra po^ inquieto,ma fare lo spiritoso) Per rubare ? commediografo Sebastiani : è indifferentee anche anche cerca il mestiere - 07 — Sicuro. Fanny. in nisy, Mari. Fanny... Sì, lei io faccio visto vannes, Eoma; i colori languire, a buon di e ragazza Puvis strade landole par- de Cha- conducono a gazza innamorata, la raimporsi al dispetto degli e sensitiva la oppure comincia l'appetito,comincia soffrire,tinche a salta il tasta grave... a dimagrare, in iscena il il polso, scrolla e subito, recipe^ ])rofessore! il forte troppo f (mettendogli il ventaglio sulla bocca) Silenzio! Sst!.. è La — facciamo in solenne Ha — quel una Finché finire) qua il : — E... domani? insegnato il il canto ; non stonare, a decorativa « Face, bisogna salone Voi ? è Come molto parlare nel noi. soprano Giordano (quando pronta... Pespiazione. che di Dio! mio grave, foglioI testa canto. (indicando là, e speriamo del bella a Cessa anche Venceslaol.. voltar Fanny Donna di Milano. continuano Fanny per tutta gran dura sgorbio Ha il cavalier Face, pace Perticari. stretta, a E — la bratto quel maestra bocca sentite! Non Ispiriamoci...e Chi ride rosso, forte). Fanny J3onna — (sentendosi diventar Mari Giordano a alla pio esem- per bene Speranza; sospiro, caso pausa, capo, testa le volere e a dottor la ben volta genitori... perdere potrebbe pensare, tutte può stessa amati che una e, ; lei ]Sletzsche di signorina Dio- lol.. perdere anche la e Lei... solo. Giordano : mestiere Il colpo un — Guido scappate vi abbiano I Mari e donna sottovoce. mio Dio andare. Bardi) in » Io — Ecco fretta veduto. sta di 68 — Domani!.. — Due revole! più soltanto alla che pubblico; molti e ! Arrivarono stazione. scusa una il per mi non j)uò servire Guido per Bardi. Vorrebbe sottintesi) all'onorevole.. poeta incontro il anche ò : arguzia {Con sibile. impos- I andare Dovete Mai — E' seguito? delPonorevole telegramma Un — di si fa?... Come — giorni brava Sì I Sì I Da — — venire alla . zione sta- I no!... Ah — Mari Giordano E' — che può non supplica ripete : e : donna impossibile ! continua Ma a insiste,prega, risponde Fanny Dio! Viva scherzare,a ridere,a guardarlo, a fissarlo. Ad certo un punto, pronta, si tira indietro No. — Dunque... Venceslao anche I)lausi: andare, più tempo Donna farò?... due. Per Alle Mari. Giordano ora ha col ventaglio: meritato! avete finito. Scoppiano gli apriso ringrazia col solito sortutti ostinarsi,c'è Fanny. Donna vicino; lei, si muovono nascondiglio il ai)pena sogna bi- : : non di tempo intendersi. di e poi... lo fuori dal scappar di molto lo minaccia dignitoso ; dolcemente cedere si fa voglio. non signora Perticari La c'è e impossibile. E E' — lui due? Sempre! Può alle Quando due?... vuole! lunque Qua- ! {gemendo) Ma, Fanny {cipensa essere : Vha trovata) Si, libera, inviterò mia Dio va mio, bene; suocera come alle a lazione. co- 69 - Bardi Guido irti gatto più da potuto capire ha Sebastiani mi la non molto in pericolo è non il ! precauzioneperchè gli I Oh dalVocchio) Oh lente chiata un'oc- Sapete?... W Emma. con pare ! Lui lui! ! Povero ! Oh ! Nino Giordano l'architetto Barbarani) E Borghettil ìfon è ancora l'ho I Adesso detto, mano una non Carlo Don è I In vero, questo che mento mo- si è tagliata bottiglia?... Cioè una con ? venuto? Adesso Il Barbarani. Te incontrandosi {nell'altrasala, Mari col nobile ! veduta proprio Giordano Barbarani col {ridendo con Bardi cadere può E che che Guido VUa {comicamente tragica)Sì; con ventagliosul braccio : con altro solo : portiera, ma era quell'altro {percuotendolocol che lo calma) stato mordere della tenda se Fanny Donna volerla donna a Ancora? lui? Con Mari) da dalla nascosta mezzo mai, hajji ì ; avvicinandosi che faccia colla Fanny ficcata ncìV occhio ìente {la — con bicchiere? un Giordano Andiamo Mari. : appunto, salutato appena è subito messo a anche tutti per la terza ritardnre in venuto Ha zia, la signora Letizia, poi si partita giuocare aWécarté, una e marchesa noi a Gonzales. ; così vedere mi senterai pre- due. {imbarazzato)Ti dirò proprio stasera, quel lunatico E' senterai. pre- fasciata. mano Barbarani ma è Mi la Andiamo a della via per colla interessantissima, — cercarlo! {per cavarsela) Non 11 Barbarani sala a volta che il Barbarani — come vuoi, nervosissimo... cerca quella presentazione: Giordaìio scuse Mari, 70 — cui il invece assai preme all'Ambrosiana, e di entrare in il cugino delia diventando amicizia colla Borghettl, tenda la {Tossendo pin dei segreti, — Ma donna sei pericolosissimo E presenterei del seconda una né mondo, al collaborazione No? la con Quella scrivere E, per ven dramma in La più larga nosci? co- che la Sand? Mari Cina Barbarani press'a gran tutto per commedio d'Arborio. fa esempio, {vivamente: coli' interesse di chi si sa acquistar cognizioni cìWj non mai, possono diventare d'Arcontessina utili) La sempre ])orio? — al un sagoma, lunga?... Quell'originale che Giordano nò l'Otello! contessina brutta per volta, poeta, — — Non caro. me. per questa sera, Furiosissimo Ohi! grafo. di dicarsi,ha promesso vuole mio a te?... Precisamente!... l'oro Fanny... {con fatuità : prendendolo Mari Per ti non razzo ter- intimissimti, e con questo: sul l^mma signorina braccetto) Ormai, passò quel tempo, sono più i^ericoloso per le signore. — dir troppo pericoloso. Giordano — lo fissa guarda, conversazione lunghissima Diventi Carlo Soltanto, volevo di tète-à-tète sotto particolari, {subito) Felictssim... forte) Felicissimo!... ; e fini lo signorina Emma, Brera a serio. Barbarani un'ora latti suoi don con deiredi lettera discorsi altri per la dopo certi Ainodei, dopo t^re — E' signorina letterata? {spiritoso)Signorina e letterata... poco. ricca? Questo dote : Molto poi un sì. In ricca? mancanza milioncino. di doti, ha una 72 — lascia far la corte Bardi uon le preme La è riputazione sua avete anche preme, Malissimo innanzi pensare il e nel giorno I Una alla tutto quale Fanny del Bardi, addio, ti saluto. andata! (Rabbiosissima) Non f atoufs Sì. — Allora — state Borghetti Carlo attento!... Prendete. prende, ritira le carte. ripigliail giuoco e il discorso : è lui, il Bardi, ormai Lui, come finché c'è lui, non c'è : dunque — lui finché di Marco il è non il più miei di era il vanto giusta per venirmi amici: tutti la si calma invito a il — — (lonna Padova la può poeta trovato io Ma A so coi Fanny giovanotti! tutti simpatici! noioso di fatto ha non insopportabile...niente!... Borghetti Cablo {non sorride pia: molto ragione io : scuro)Dunque avevo quel parte, esempio, Ma, però, in salutare. pranzo a per sincera: a ritto il di- poco). un di me, e — versi anche sera ; mormorare. quell'altro,anche tutta tato accet- ha presentare. e chesa mar- nessuno nessuno Con farsi 1 In vendicarmi: e La stato scrivano quello ineducato. un anche momento come Ma donna una sgarberia, un {nota il punto ^ novità I II Bardi, divertente. sono darsi posto, suo — obbligo suo io ! re bella di per al resta accorgersi degli altii, di Sicuro; è ; più l'usbergo ha male?... deve propria riputazione non le non il male. giudizio di donna se Poco marchesa. La e che dire vuol altro, uu ; perde... poco lo se da — e lui, casa. è diventato poco male. Voi? Se questo Fanny Bardi merita noioso, è insopportabile, indulgenza. è 73 1-^ Kiente — vuole Caklo in glnocare: hi moraU'I la dal {si ferma Borghetti è Adovsso voluto? ha lo tenerselo; così di dovere affatto: — guarda). La di grosse voi a le marche gemme, {Si china, dita colle enumerare lìOGO, per :,. Tocca marchesa. vedendoci gonfie e corte, coperte del piattello)Sono nove; Se perdete anche questa ^fcdieciper nove, novanta. ^Btita, cento lire,per i miei poveri. Tocca ^H ^^^ Giuoco — Lo — landò il di re piglio io le cuori. carte) Anche sul il faccio allora e {Mesco- punto. Anche quell'altra, sapete? Dionisj^.. Pamica... la voi! a sono ^B par- il {Mettendo di carte mazzo tavolino) Alzate. Mia — La cugina? marchesa Carlo (fa Borghetti sì col capo) di cenno {ranco, torvo) Alzate. dano Gior- Con.... Mari? La le marchesa {più forte) Alzate! carte, poi posto) A' miei le ragazze marito tempi oneste, più distinzione; è Carlo La con corti una E... marchesa. tutta dei Mi baffetti) lontani di dal — prender terzo maritate... raiico quel {Storce appunta e hanno dal e c'è non e ancora come fatta la un bocca istrice diventare.... nera i peli di I punto Barbarani, saltellante,e maestoso. a charlotte! una tutto. straordinaria in e {ancora più Credo maligna Entrano mettendole usavano corte {Dando credereste? ironia fede deve, la e sono non Ragazze Borghetti pili torvo) si come adesso? proprie e — farsi far di prima quarto!...Ma le guardando Bravo! nel Giordano salottino Mari il nobile impettito, 74 — Ln — Giiio- QmoG2ite\ in fretta) {sottovoce, marchesa graniVuomo col servitore di piazza I chesa Il nobile Baubarani {avvicinandosi alla mardi due o tre colpetti dietro: col suo compagno marchesa gentilissima,che tosse)Permetta, cara di presentarle io Ponore finalmente avere possa il mio Giordano amico stesso satore, Mari, illustre pensima filosofo,illustre letterato,di cui la bellisfama, certo... certissim... {e si fermerebbe anche lo interrompe, offrendo la la marchesa da sé, ma assai graziosamente, anche al luterano). mano, marchesa La vieux regime) Giordano : {perfettissima Basta Mari, e basta il nome, caro Barbarani. cate! il Arriva Non nome. ch^io ammirata Abbassa occhiata orizzontale: facendo speriamo di Carlo romx^ere la è tutto la sentirne sima bellis- sua dà si una posto: a collana un'altra an- bilmente, ama- di ; sarà perle) presto? collo sguardo {rivolgendosi ghetti)Per il ciclo delle mondo: gli occhi, scorrere Mari Bor delPaltro così conferenza Giordano a poi sono apijlaudita,ho ho rapida Tutti il ora, mie Ho no. conferenze anche dovuto per interlavoro un più serio,più importante... {alzando gli occhi al cielo e mostrandosi assai. stanchissimo)che mi occupa Barbarani {pronto,pigliando la palla al balzo) Un lavoro simo interessantisstorico, alla Momsen, nella civiltà de^ suoi tempi. : Ambrogio vescovo, La marchesa a {coipeli dei baffettiche tornano pungere) Cioè... rizzarsi,per Barbarani tempi, non {con era Giordano e col discorso per ancora Mari acume Sant'Ambrogio? santo A' competenza) e : era soltanto suoi I vescovo {sempre rivolgendosicogli occhi Per all'architetto) rivederla, per questa mia completarla, grafia, mono- mi sono 75 — fermato da Milano. a ; moltissimi lare perciò, devo dopo se, esserle sul Qui, da consultare. E, lei, signora marchesa, la gentile permissione di ho potuto, prima d'ora, ottenuta non Ponore ricerclie molte con presentato, procurarmi luogo, ho documenti scusarmi aver — il e della piacere ambita sua conoscenza. La che marchesa. mai Appunto vuol dire divieto? Sanf ! E si scherza non mortali. e Dico E a che doveva quel lunatico Carlo Se con permette, La Mari poi e Carlo soliti appena La — tento. con- la Mari per mentre lire i miei le dà banca) Giordano a colle portamonete di alla debito. le cento nel lampo un gioia ingorda dita negli poveri. {Trattenendo la mano e fa per darsene, an- ghetti Bor- Carlo Mari. {Un grande inchino^ Mari complimenti : molto espansivo. L'altro guardarlo^ occupandosi solo gli si è un po'' sfasciata). senza No. molto Giordano presentandolo) L'architetto marchesa. ! content biglietto di un il mio (mostrando Giordano che mano poveri Borghetti. {alzandosi e orrendo chiudendole Giordano i per santi, leggi dell'etichetta,era marchesa... Borghetti : fare coi davvero presentare spelati)Sono... e benissimo: proprio era inchino, un con e che... qual- imi)etuoso del marclwsa tremanti occhi ! Son Borghetti marchesa, — Barbarani? le per da piìi tempo Barbarani Ormai, marchesa c'è non Benissim il nobile si ha quando : Forse — adesso, capisco bene, Barbarani. anch'io pensavo ritardo! questo Ma, Ambrogio : Softrite? e tutti i risponde della sua rn — Barbarani. farti Dovresti po' meglio im col — fasciare taftotà, dal dottor di nuovo e Speranza. No. — {che ha marchesa La bisogno sempre di muoversi quellasete che la brucia viva, ma non la dimagra : alzandosi al favolino, adagio, appoggiando le mani soffiandoe sbuffando ; due minuti per ripigliarsfiato; per il braccio accettando poi, del dosi Barbarani, e avvianin cerca con un po^ di ondulamento) Andiamo del dottore al [si sentono gli accordi pianoforte) Sst I (ascoltaun Andiamo momento) il Falstaff'!... farci vedere nel salone, da Yenceslao. E' troppo a buono merita non ; Giordano Mari, marchesa Carlo a dispiaceri. lasciar per col Barbarani, superficiale; egli è stata ha Che vuol ; trova Che Mari Giordano ha parola. una troppo trattenerlo diref cosa gnifica ma- cino indietro,vi- resta che paura trattenerlo,bisogna per la ]»orghetti. Quella presentazione gli sfugga tutta passare E^ Carlo ad ogni Borghetti costo ; ma, parlare. dire! cosa la breve, troppo smania rimasto di ad parlare un e non tratto, per vuoto combinazione, per dispetto,col cervello e colla lingua di piombo. Eppure bisogna parlare, il ghiaccio, o lasciarselo parlare ! Bisogna rompere I scappare Ma ad ogni ogni Giordano istante cresce Mari si sente parlare Carlo passa istante Parlare? per che è un^occasione Pimpiccio Parlare?... del perduta ; momento... persino ridicolo. bisogna trovar le parole ! Borghetti rimane freddo, muto, in un più impenetrabile, atteggiamento quasi ostile : sempre 77 — si sforza auuoJare per alla attorno — fasciatui'a la di sefca uera mano. {a Mari Giordano tratto un con premurosa tilezza) gen- , nella sottoveste) spalle e fa l'ila Carlo W Barbarani non Giordano Mari L'altro mano volta le stato ostinatamente^ duello, un che parole I è non Un duello gli ! vero con ! (fermandosi, Borghetti di la (Gli prime Rarbarani l'amico detto serio) zata finito. dietro le scherzo^ labbra) bottiglia una ho 5 [tenendogli primo sulle subito andarsene). Mari il corrono Grazie per Giordano dicendo ì (cacciando Borghetti Carlo Me aiutarla Potrei ì Permette spalle rimane ]^o, non per ancora se vero ; ne l'ha non f sciocchezze dice e è voltandosi, detto. (Guarda istante, un poi ben dà va). sl"alordito, a bocca sandolo fis- aperta. Il fisso un^iì- IX. La Emma signorina mentre Emma Carlo si meni a è col » cercarlo ferita una vetro di in seduto in fondo cavalier », raccolta completa quadri ritratti le pareti di tutti mensole, il gruppo Il calamaio, statuette, Emani, dei quinterno tre : A Carlo Emma che, in di Ti sei i di sia Magno si fatto appena alza famosi. più di il male!... studio del colla in al e vede, in maschera. presso chinandosi con ticale, ver- iscrizione onor racotta: ter- Falstaff, inanoforte colla ; scansie, pronto, sempre f/loria opere bronzo, Ballo vicino Giuseppe sue Trovatore, del colpo del Sulle in figurine lo le tana, lon- studio di tutte tomba una lo ritratti solo piti tappezzate russo, musica, lo « Otello, argento {correndo sorpreso, E^ corre fine, stanza sono congiurati rappresenta oro alla della allegorici serissima- Inquieta, trova, angolo degli interpreti Aida, un lo cugino suo abbastanza « denominato perchè coi Verdi, che bicchiere. un Venceslao, » Barbarani mano un buffet. « alPappartamento. Maestro sulle tlal dappertutto: soletto, coi nel sentito ha borghetti invitati gli affollano si Cablo e in ! il per cugino, tarla) salu- 80 — è la detto che stravolto più ancora a pranzo « : Le La brava sua il e nfufiamente co ripetereciò oneste suo non tendo sen- ^ che aveva altro amano glipiace ? ragazza domanda Avanti /... matrimonio... bravo » : ! forte) Emma Emma sé, ragazze La il matrimonio... fra : Barbarani del vocetta — {spaventata)Ti fatto ho male? No... Carlo. Allora, Emma. spensierata di fare. lasciami colla (E ingenuità namorata fanciulla semplice, sincera... indi un coi altro, essa gli sflora il naso, bei capellifini e odorosi, attortigliatiin una : gli si fa vicina vicina, pesante sulla nuca suoi massa una quasi addosso, avvolgendolo col suo stesso profumo^ col suo stesso calore,rivelandogliinconsapevobnente, coi suoi atti,colle V incanto della sua sue bellezza Ecco; così va Carlo {a un tratto: sposarmi? cosi... {lo guarda Emma Altro!... e fresca) Così... bene! : rauco) scoppia Emma... in una {di colpo, abbracciandola) tanto fissando mano, Vuoi... lete vo- risata) Sì ! Ti amo ! Ti ! {sciogliendosicon Emma a giovane vuoi! Quando Carlo amo graziose e serpentine, movenze Carlo : grido un V : poi, espressione del a suo maiut volto triste,dolorosa : i suoi occhi, ad un tratto, si riempiono di lacrime) Tìi f Tu ? {con maraviglia, quasi con disperazione)Tu I Carlo ? mandandol doCarlo scusandosi, come {supplichevole;come tanto!... Sempre. perdono) Sì, ti amo hai mai mi fletto Emma. non Sempre?... E diventa niente t... Non Carlo. Uo mi sempre hai mai detto pensato niente? di parlare : cento 81 — volte mai Ero osato. vederti di sul preso di punto di contento vederti, invece perderti, mentre matrimonio serio il tuo ho Non parlare. mi bastava ! Parlando, più grande felicità la mia ecco : temevo sul stato sono — ho non col mai Sebastiani. . un^ alzata [Con Pho mai di creduto ero geloso anche per le arie sue lo avrei Sebastiani? spalle)Tu? con ! Certi giorni mi di di lui, per la faceva dispetto, sfacciataggine, sua di intimità,quasi poi vedevo I Ma strozzato IlTon padronanza rente... indiffe- così te ; calmavo, ridevo del Sebastiani, e, dopo che anche trovato ridicolo^ pensavo lui, mi averlo forse,ti amava Emma. Ma perchè Perchè? Mi volevi mai ci ho bene? ! Mi insieme lo hai me non Tu? sospirando,stralunando a fratello ; un detto prima, Carlo Ti Carlo adesso. fatto ho Ma non si lascia con lo per voglio ; adesso sul cadere quelle lacrime GìorfVtno itovariA. Mari L'Idolo. stretta importa parlato troppo tardi Emma (lo guarda mncora Sono tu Ti ho me. la terrogando in- capelli, : lo me come avessi Chissà? fatto sapevo del male ? mano) Sì, molto ; Dimmi soltanto, è tardi ? troppo ? ad fissofisso: canapè, scoppiando stesse che durante le pre sem- come sui mano Se non I... Anch^io Chissà? dispiacere ? (tenendolesempre francamente, Ho Se siamo le prende una mano). {fissandola, (guardandolo timidamente) Io non Emma nulla. pitiI Chissà? forse... io gli occhi)Sì, molto di ancora subito? (si ferma una passione. com- Ma... sempre molto... sé stessa^ si passa detto me?... A faceva Tu? hai vista voglio bene, molto, mi allora e pensato. Tu?... stati ti davvero, erano corse il in suo tante un tratto^ lacrime. colloquio volte alia tf S2 — soltanto adesso che (/ola,e quel per prorompere, Egli suo occhi sono La risoluto. è pure la è più un iwmo : più incavati, sua voce chiara. il destino suo di né lagnarsi accettarlo,subito deve Carlo. non è Emma lo Te Carlo. Emma ha più deve non il contro ma ; son nulla — né precare, im- destino proprio deve uomo di accenna detto?... ha il capo non di è segnato. L'uomo morire, chino ; foite. essere Mari, Ve sì). lo siete istante, guarda [aspetta un chinare sguardo un'altra lacrime egli I suoi ami? (col capo Carlo. barcollante. ; ò è : un : mare cal- troppo tardi ?... Giordano Lo vero?... è Embia a Adesso : povero sembrano vivi ; lo ma Le fanciulla suo di sconvolgimento. mutata — costo a — non la via attentamente Emma piti; risposta della sperare di suo è del l'osserva il ferma, da dolore turbamento, trema non libera trovano gran amico), Carlo, immobile, muto, le lacrime e i singhiozzi il — e accenna un^ altra fissato? Avete detto? Carlo, volta di torna sì). Stasera? Si. Emma. Carlo. hai E... fissato? Vi serete spo- ? Emma. Carlo. Emma di Non so. col l'ultimo Emma. Carlo. Emma. non (sottovoce,timidamente Non B... me (ancora lo Allora... Non la so : sempre Hvnza omre detto. ha un'ultima filo di speranza) E so. sai? Non guardarlo) Carlo. Questo... e esitazione: lo quando forse dirà? sì. mamma? certo, Ma avrò la tua molto mamma? da lottare,da S3 — sottri re; che ma Carlo. Lui così. Quel fare, farò. anciie mi non Ma... Carlo. madre"? tua contro mai potrà conosci? lo Lo sei sicura! ne EM3IA. Lo Carlo. E così In è deciso; consigliare una fatta. mal Come di Auclie... E^EViA. cosa dirà è oramai pure... lui mi — sicura conosci di lui? — bene? ! sento ?... Ti subito sei subito? innamorata fatto? ha Come tempo? poco Sei Come hai fin dalla fatto? Non Emma. a che sentito... quasi visto la I E me E Carlo. vi EiNLMA. Due... Carlo. E... Emma. siete fa (7ARL0 Ti ti ho quanto Emivia. Carlo, ti Carlo. io se detto niente. non sai (qtiasi con Per la tutto col Non parl;a*mene più. me... e Sei mano) soltanto di presentimento Mi anche per te. buona: hai pre sem- questo : dimentica detto. quanto i)ossibile?Potrei Ebbene, come più niente... quasi prego; Dimenticare par bene? domandarmi Ora male. (dandole ragione. volte? sì? misteriosi^lontani) tanto lui. a volervi di detto Non (balbettando). male; dinanzi pareva stasera... più. più; te ne prego. rofisegnazioneaccorata: dolori parlato Mi me. molte veduti... siete Stasera Emma lui di ha riore supe- soltanto. tre vi ! Tanto mi che inginocchiare No, mai, Carlo. volta padrone era visto; grande così prima dovermi di l'ho appena LMio volta. prima ho so: anche ti avessi fra mi hai detto? Ma, dimenticarlo? me e parhito... te dev'esserje non ti avessi 84 — — 1:ÌMMA. sarà te: e me lui, Con louic come se i^lì altri, tutti con tu detto avessi mi non liii coiiic niente. sarò... E Carlo. Emma fcon Carlo (dopo occhi. gli Lui grave) Emma Non di adesso ricomx)orti. dove Si ! Sempre! Semi)re! silenzio J {Piit Asciugati quasi serio, sarà? (interrogandolo cogli occhi, meravigliata) Perchè? so. Poco Carlo. fa, L'ho male. cercarlo, vuoi di momento un Cerca ! Sì entusiasmo) Ancora? fratello?.... tuo sono bene: vederlo: gli offeso; gli domanderò irritato, nervoso, Pho domanderò scusa. provocato. scusa. ho gli sposto ri- Voglio Tu gli X. Due del sala Nellii che cosa gola : in fra di ])ar Consigliarmi se) intanto, giorni?.. di mandare di mio E ^armistizio fratello colla da concludere se sono devo le gli Ma sospiro) un addio verso! le contrarietà^ seccano, lo mi {Con incertezze, fanno andare i e e di e gnia compa- intanto, Io signorina sorbetto addio senza matrimonio, crescente: sempre bestia) con : insultare «pasticci in ?.. muovere?... lascio stizza trei poesoso ma, — cambiali poesia Chi Finardi cucchiaini tre anche se ragione, altro o per matrimonio gran ! : di toccasse affari! posso breccia due {Dopo chiederne per sulla E vecchiaccio col mi non e restare Dionisy. un letto a ! muovere gli Felicissim ! — ! Benissim mi se del club sciabolata?... una quel lusinga Benissim ? da Mi da d^onore? Allora Padova, a dalla passar potermi non sola Barbarani!... ma ; la : guerriero piglio Di letto?... a decina una io se sciabolata la restare col questione Una sorbetto possa piccolo quel Felicissimi pazienza il gli momento sentirlo, E, : (prendendo quel — — buffet Mahi GriORDANO amici. » lo urtano, Questi bor- 86 — arricchiti ghesi nobili coi diventati ! Hanno gente colle debbano caricati anche Vi aristocratici. di divino, casato ; hanno la : e, del del loro stemma mercante patrizio! fll dà di e diritto cio bilan- del loro gentiluomo, da le sono pregiudizii i e o si splendore del nell'aritmetica, e gli ibridi,hanno, del furia gli terreno maggiordomo principe, secondo da le avidità sul soldo,non di e da tutti come correttezza domestica e si che insieme parlano di vanità o E zavorra,* forti sono scadenza. dell'altra economia fanno fattore della dopo lìssazione alP ultimo sino traffici piccola e brutta pregiudizii della i la compresa coi e tutti sangue i debiti pagare minuto un macchine Ohe quattrini... nel stirpe bottegaia, — della ore giornata atavismo, per da tutte innesto, tutti i fumi ingollatoin fretta e in e, per sorì)etto dolore alle nevralgico acutissimo tempie: si ferma, chiude gli occhi: quando il dolore li riapre, rimane e gli passa distratto, guardando fisso il resto del sorbetto,e facendo scorrere fra le dita cucchiaino il dispetto della freschezza popolo, un e sana i J Ed razzai e Emma?... Carina soda di piedini da in Carina, lei,a figliuola del bella una Colla tutti i modi! marchesa. sità un'affettuo- Con e credenzona; sentimentale,docile, remissiva coll'onestà gue, profonda della donna borghese nel sane nell'anima, invece, le raffinatezze romantiche. ad esaltarsi, ad entusiasmarsi Facile e facile anche ad accontentarsi. di moglietta, sempre Un amore in adorazione marito dinanzi potrà educare delle leggi in ed marito... suo a tutto e per e tutto alla moderazione. cogli occhi lustri J Ma quella...marmottina? dov'è 11 mi suo servanza all'os- dola (Cercans'è '^ Dove colpo che è ciata cac- riuscito. 88 — i e'è e socialisti, il cavalier — Venceslao mani le belle Yenceslao, di Milano col sindaco : bianche da bella dietro le reni, la testa pianista incrociate in tanta umile un po' china, approva, gloria,una idea del sindaco, il quale intitolare vorrebbe col di Verdi delle i)rincipali una nome piazze di Milano. Ad fra tratto. Giordano un delPuscio le tende Sebastiani è E' Emma. con Giordano modo poter fra sèj con \\\\ (letto p (si nasconde Barbaranil il D'Arborio secreto gran Sì! mi aprire tutto il Solo la d^Arborio la verità: vostro: a voi! Solo a ha I un « Io Ma solo vi voi! a tieba^tiani vog:lio Più si non cino!... vi- muove: quasi addosso) Ditemi pensiero, del sentimento del tutta questa zione ammira- grande i Promessi (sottovoce) per Sposi? (soffoca) ...No. io (strillando)Ed dico! Ed io nemmeno! nemmeno! Propriamente ! no Giordano Finalmente! è lo la milioncino un sempre (Nino voi pure Sebastiani voi calcolata aver sopra, la .verità D'Arborio La mi contessina) Sarebbe grossa mio! cuor settentrionale :Nino vicino: milioncino, conquistata! avete gli va avete in confidenza da fare al Sebastiani) una Voi Sì! Un da (strillandoforte perchè », non ma nuovo, la d^Arhorio sarebbe di voce Sebastiani di fDopo alla accanto Ma t»iiadagnatoI... La bene la sente d'Arborio. colla osservar spiando semi)re testa: stupore ammirativo) dote rossa la invece Mari da a fuori caccia e Mari, destra, Mari (Emma seguita da Carlo Parchitetto! per (guardando esce studio a del Borghetti) Toh, toh, toh (Giordano vantarsi,avrà dallo daWuscio Mari raccontato pensa alla che V sinistra) Maestro: ! Era col- architetto, signorina la scena 80 — fra di loro wcessa faccia lunga la iventare verdognola). e vede, gli lo (appena Emma delV e combattuta alcune lei per con fa. (Supplichevole,fissandolo promette, non illuminati) Mi di generoso, Mari Giordano che le ha cosa il timore Mari Giordano gli è poco occhi belli, di vero, Carlo signor di essere Borgliettil di risposto male, averle (interrompendola: rivolgermi volevo Costamagna Emma sofferente! ! Le scusa vuol jfreghiera,una Lo dalle con scusa! per con me! un'ondata Mari il è tutto me! Per le (Congiungendo di spalle alla fronte) Voglio Giordano che promessa) tma domanda Le pitante, (Avvicinandosipal- sguardo uno carezza, faccia timidamente, proprio male! Sta al maggiore grido represso)'Noi un domandare tremante, ed punto: Ap- J spiegazione. una con eroico Barbarani mI avere per (trasalendo, E' me! di offesa. averla No! parlarle, parole con condia vere- (dignitoso,diplomatico) Ma... detto Ha Emma. dalla : ? buono essere appresso cugino, vuole amore) Carlo, mio iVuole scusarsi subito corre po^ più timida^ arrossendo, un gli fa cattivo sogghigno nn : — Per palme, che rossore una corre così ! frendol (cavalleresco,inchinandosi, of- braccio) Allora, sia. Mi conduca da suo cugino. Emma suoi passa (lo avvolge occhi hanno leggermente il braciaio di un le la manina Giordano sguardo uno lampo, labbra sue morbida Mari, tutta, colVaria farsi con quasi e e Mari tremito: bianca sotto giandosi appog- abbandonarsi, portare) Grazie. Giordano un gli risponde di i amoroso: (inebriato)Dov'è? di 90 — Emma — il Borghetti colla punta (indicaifìèlo del veìi taglio)Là! ?Succede le : per in un gran signore che hanno il loro cedere Carlo piedi. l)iìiandare nella finito di posto alle Emma Mari che Emma, quella perchè gliene {chinando il viso vuol Mari Giordano ciato ricac- possono devo E voler bene il suo) Devo volerglibene anch^io, lei? {dopo anche {scotendosicon mi Nino con solino ri- un Sebastiani) E... làlf quello dispetto)Oh, saf vero, questo. per momento: un a W {Senza rifletterci) indifferente;adesso quello verso sporge maliziosettOjindicandole noi non {trasportatafra gliangioli)Sì; Emma è ressa Mari irresistibilmente perdonargli dunque"? dovrei si alzano avanti. Giordano Emma fet buf- signore, rimaste Giordano e del sala cenare altre in Borghetti indietro. di movimento quello poi a Prima mi era è antipatico. Mari prende Giordano (che invece riflettemolto, ribinai prudentemente V affabilitàpaterna) Bambambinai cara Sempre... una rimane Emma interrotti: Sono appoggiata al , si dirada che e pallido: non Borghetti si sa {molto tutta menti, compli- Finalmente la calca avvicinarsi a Carlo sudato volta essere Borghetti, continuato avvicina, vuol parlare, fare che una smorfia). {arrossendo a sua cugino e sforzandosi per Emma del possono da mezzo ricambiare intanto, per rinfrescarsi,ha champagne frappé. Carlo ma in di Giordano, ma, presa quella gente, deve rivolgere e ringraziamenti e saluti. braccio : vuol per ad ghiottir in- stranamente sorridere, V imbarazzo disinvolta e per 91 — aiutarlo) Il signor Mari — collera;anzi, ha in ò non simpatia. Borghetti Carlo {a Giordania troppo alta e fuori di tono) Le moltissima te per colla : voce domandar devo I scusa E"EMA {vivamente: BoRaHETTi Giordano noi? Fra due {borbottando amici. Giordano Ho Giordano è mio è stato lasciato). {dolcemente, felice di a quel primo comando^ lui con buffet, e sparisce in braccio per ne si di riempiono tudine) qualche inquie- a Carlo Bor condurlo andiamo ringrazieremo cugino suo ad mezzo Mari Giordano ce signorina quasi imponendole avrebbe violenza alla proposito inopportuno. rimasto sotto anche lo scherzo : Sarebbe tissima le ultime della Io non scherzo Scherzo? {rintontito) detto amici, ripeto amici. Mari {dà un'occhiata espressiva alla signorina Mmma, Emma d^eco {osservandolocon piccola ferita mai. di Fra guisa occhi i suoi e Mari BoRGHETTi scusa. amici. Il torto sua a detto Ho Emma...(Zt* guarda lacrime) buoni I piano amici? buoni Buoni bra^ lab- ventaglio sulle il di segno BORGHETTI parole) si mette tacere)Piano ! Parla (rauco) Le voglio domandare Mari (compitissimo) Scusa? facendogli — Mari di allontanarsi. Carlo: ubbidien- mostrarsi nella rientra un gruppo lo non di sala del signore). {prendendo confidenzialmente ghetti,e facendo un po^ di via) via domani, E anche adesso, noi?... portando E un non è vero ? alla romana; biglietto di visita. Carlo domani: Borghetti basta un {lasciandosi trascinare) Sì; biglietto di visita. IV. Nel Giordano Mari da Carlo Palazzo soprabito Giordano 8i In c'èra folla quelle da lascia tono cader la intimità) {dopo via Giordano quella sul colpo petto). poi ancora, Dove caldo, troppo di state Borghetti momento, con un casal... mi che fatto non troppo {ripete cupo) dosi) risveglian- come fondo In Se Immagino Abbiamo un Monforte. Mari. l^agno. E in luce, lontano? In troppo Ah! pieni polmoni) quella {osservandolo maggiore Borghetti club. sicuro, il compagno. caldo; di testa Mari di Molto molto Già, Giordano il softocare. Borghetti. (hì a in sale, Venezia. diritto, {respirando sieme in- sfiorando adocchiando braccio, avviano corso volte a camminando Mari^ Mari rivive! il verso rasentando, sul si Borghetti Dionisy casa Giordano •il Carlo e Borghetti, mnro: Visconti. a via Monforte. vi permettete, vorrete passare accom- dal tardi. Già, abbiamo fatto tardi. continuano Giordano a camminare Puno Ivlari, diritto, con a la fianco testa l'altro. del- alta, 93 — all'aria sporgendo il — largo ; il bianco Borghetti, curvo, del sprofondato nel bavero r parlare, arrivano lunga via senza la Già; bevuto e mìo ci non poleone, Nanella buia. un'altra dato ha vi sentite ho chiata oc- sono sole. bruciavo ; mi avvezzo fatto bene? poco molto preso stasera vi ha dalla avrà Volete male. A pranzo sete. fatto Ho male. appoggiarvi braccio? Ko.... — verità: anche Certo, — Monte si inoltrano Corso, e via a Borghetti. oggi sete; avevo chino, mezzo pipistrello. Sempre capo Mari sparato col capo deserta Giordano Carlo Dite — al Monforte, che a — il attraversano Dopo in dallo petto Carlo Grazie. No. Borghetti, istintivamente^ si al In muro. quel suo tira cino piii vi- stordimento,in quel suo ronzio che crescente un gli istupidimento,con gira pel capo e gli introna gli orecchi,egli si sente addosso finita, un'income un sofferenza,come peso, una la peggiore sofferenza,la compagnia, come la vicinanza, la vista,l'ombra di quell'uomo; certe quell'ombra volte, passando sotto ai fanali, vede sul marciapiede. distendersi, allungarsi smisuratamente ledetto Quell'uomo... maledetto quell'uomo!... Mail è il Essa ne è che è padrone di giorno capitato Milano! a Emma Emma: è E' cosa mante, l'asua. lo ama, gli appartiene già coU'anima; essa innamorata!... Quell'uomo così alto,così forte, ha che a dire una parola ; brutale, non sua! (1 cosa Egli lo comandare, volere, ed Emma odia, sente di odiarlo per questo suo fascino, per prepotente, questo — lo suo odia, potere misterioso e lo teme: lo teme — una per malìa hjtnma. forse Povera 94 — Emma! Cliissà?... chinare a alla e alla al volontà, sua lo cuore, alle voce, cammina quel « forte e ha al e, in presto! gata, innamorata, stre- Come c'è riuscito? chiamarla! Emma obbedisce Se invece alla Pavesse oh, si sarebbe palpitante, a lui lì, sfacciato, colla chiamata eoa sua quelVuomo fianco, superbo, suo — grida, spasima — non fondo Così — è inutile ma dinanzi sua voce docile, ubbidiente, mente fre- precipitata di volo, buttarsi nelle braccia sue ; perchè ha visto,ha letto ginoccliia, in que' suoi lo adora! Ma occhi sfolgoranti: essa detto il lunatico, lui si è non lui, Carlo, Carlo fatto ascoltare, non è mai riuscito mai a parlare forse al sue di cuore E le alle fatto? lacrime! corsa, e ammira. stretto co- ardimenti suo teme, subito sente, gigante » di comando, sarebbe lo lui, e a odia, lo Emma!... Oh, sue che sua Pha e ascolta, non non forza, al Emma!... cuore! suo alla invidia veduto, presa! Come Emma!... il dinanzi Lo si sente odia.,eppure il capo fortuna. sua Appena Lo — — lei. il ricorda parole di colloquio di quella Emma. « Mi volevi lo sera, stupore, bene?... Tu?... ha mai osato, Sì, sì, sì! Egli non saputo egli no!i ha mai parlare, è stato troppo debole, timido, vigliaccoI Sono anni ed anni, sono dieci,venti, trentanni, è tutta la vita clPegliPama, ch'egli soffre per lei, che smania lei, che per studia, lavora, si strugge, tutto per lei,e pensa, n'è accorta!... se Quello li,il « gigante lei,nemmeno Tu?... A me? », l'ha ed ìnesso un jiuto, una Emma » vista è un momento: sua. — giorno? Un'ora?.. parola sola. — In . Ti ha subito Ci ha quanto tempo? I^Temmeno!... voglio ! — lato: par- Un Eccomi mi! 96 — pillinodella della inaiio, riflettendo si fiamma, guarda Indicando dello scalone — là? S\. Per di L'ampio innanzi sé il cliiaror l'ampio attorno, sotto Carlo a a Borghetti stibolo. ve- Fin vetriata : di Per — — là. scalone, maestoso e le invetriate,i tappeti, i fiori,gli stemmi, tutta quella grandezza e l'avo quel lusso del vecchio palazzo, eredità deldel Borghetti materno Visconti fanno un tutto — colpo Giordano su sfacciato Mari avventuriero : — lì,nell'astuto lì per e delle e belle lettere,torna stupore rispettoso a ^ galla, fa plebeo, di capolino, collo figliuolorisalito il delle piazza Giordano don Vuol tirarsi invece,per darmi il braccio! Vuol Carlo? Grazie Borghetti. Carlo piccolo merciaiuolo Padova. a Mari. appoggiarsi, voce Erbe del del alla su, j fSi appoggia no. maniglia e borbotta colla più bassa,più fioca,più rauAja, sofferfoca quasi ad ogni gradino) Si soffoca ; si sof- sempre mandosi orribilmente. Giordano il Mari. E' chiuso. tutto Vuol darmi soprabito? Carlo Borghetti ostinandosi, Su, nell'anticamera, la candela e arrabbiandosi, prènde lui in mano la via, aprendo indicare innanzi cammina gli per usci, sollevando ! Dia di mano) ! E' a me, peccato Attraversano iella camera colla una da tratto, accorrendo) A un Carlo don Imbratta un portiere. (ad Mari Giordano me le ! cera (Strappandogli tutti i il lume tappeti, i bili mo- ! lunga ietto. fila di sale,poi entrano 97 — Carlo — fImprovvisamente : BorGtHETTI con un impeto di furore^ si leva il cappelloe lo scagliasul : canapè: il cappello rimbalza,ruzzola per la camera diritto in piedi,con eglilo guarda gli occhi attoniti, ruzzolare,perdersi nel buio ; poi, di peso, si lascia una poltrona). La cadere, vinto, affranto,sopra finestra... Aprite la finestra... Soffoco... Soffoco... muoio. candela un^altra d'opera: capo e a ammirato) di qua, al accanto mensoletta letto, in una bronzo lume I (Ad accende sul canterano roba resta cornice vede il ritratto una I torno at- (Osservando illuminata nera di un sopra : una signora: giovane signora, che una architetto)Sua madre, certo. Bella e prendendo il tratto, sorridendo meglio,più vicinojToh, toh, toh! un osservar per prima : alV somiglia molto donna la camera fotografiadi vecchia una la di come bella Quanta là, dove di e la pone vetri antico, dagli intarsi dorati : mezza voce, girando gli occhi mobile un : (corre,spalanca i Mari Giordano I [Rivolgendosial Borghetti con un ruoto istintivo) Dionisy ! La famìglia Dionisy I Infatti,sopra un elegante palchetto,coperto di stoffe antiche raccolta stinte e ornato a festoncini,c'è tutta una ritratti di di ogni e ogni dimensione Dalle ormai prime fotografiedel Duroni giallognole,alle ultime, le più recenti e di epoca. e artistiche. [)iìi C'è, in grande Venceslao, seduto gabinetto », il cavalier al pianoforte,la testa pensosa, chinata intimo con compiacimento sullo spartito del Trovatore; e c'è,piccolo piccolo, il ritrattino più piccolo e più scolorito,un bebé in camicina. Giordano Mari (appressa la candela e le^ge) BOVKTTA. L'Idolo. formato « 7 08 — « Emma Dionisy, f Vedendo da il ritratto ballo sempre che VuUimo : ritratto Era molto meraviglia! recentissimo bianco di la sua dal in » abito continua 1887 spalle!... Che... fLo confronta che madre! piti... bella, la il ritratto : Che quelloJ Emma zia Paola alla signora Letizia ritratto suo Che di cinque mesi, della farsi far a busto!... un di — le sta accanto) (Continua Emma, spirante nel fresca giovinezza: con fissare stito semplice ve- lo a fissa diandolo, stu- uno sguardo acuto, esaminandolo, con minuzioso, investigatore,ricercando somiglianze e la figliuola) Anche la e rapporti, tra la madre si farà una figliuola,è molto giovane ancora... bellissima Emma donna. vestita subito e ciosetta per gli viene E questo?... (E^ la prima da comunione ridere) Ah ritratto la riconosce : ! Ah di !... La moc- ! c'è un^altra Poi il piedi grandi, Emma colle gambine esili,e i informi, sotto il vestitino corto ; poi Emma, corto già più ragazzetta, ma elegantina, e un po' pretenziosetta,colla grossa treccia pesante, sproporzionata,giù giù, lungo la ancora vita. Poi Emma, capelli cadenti in una poi massa alla festa sulla il di Empire^ Ottolini ; poi casa Mari i costumi, e la ffra raccolta candeliere) La tutti sotto a costume il berrettino Giordano nuca, enorme, in Emma cavallo,e tutti quei sulle spalle,e sporgenti Pala del piccolo cilindro; nelPamazzone, e tutte come Emma se, di malumore le completa. pose colla cetta, cami- del lawntennis... racchetta è andata era ! (Si : deponendo Tutte volta le età, verso volta si sua a Varchitetto,guatandolo bieco,mentre da una sente rodere punta di gelosialeggera,sottile.,. 09 — 'eppurmolesta) ! cugina innamorata, del come stella talento suo sicurezza, sospiro come la Sente un voglio !... {Si si ferita : sul per il sangue Emma così che pensando tratto gli occhi può più pianto lina che farà the. un Viva Qui!... colla braccio : Dio! volto) stra- ? Sto ammalato Tinferno!... mano gli tien Perdete lascia fare, guardandolo queWaltra : poi ad un a riempiono il petto e nella finito di la trattenersi ; ha ha perizia,certo, meno con {lo si il Mari un il servitore. sono E' ma sempre lacrime mano non {U, come prima aveva fatto Emma, così brava, ricomincia affettuosa,Emma muto, la : ! Borghetti quando non fatel... fasciarlodi nuovo, meno garbo). di Yi se ma petto violentemente Che mano) Carlo chiamare Pinferno. batte ancora non al troppo male pazienza, sciogliela fasciatura). Mari {gli afferra il Giordano la !... Sto letto. a capite non perchè... ho con sonare, {alzandosi in piedi d'^un balzo, Ma e — vicino corre : torna ri- V audacia e Devo ! Ko Abbiate mettervi a Borghetti a servitore? lasciatemi bene, aiuterà lui la e furberia gli sua lamento un Ko Mari. vi sentite ferma cugino nessuno. Giordano Qui nella contentezza BonaHETTi. Carlo male il : il servitore? chiamare Vi sa rivede : e la il Borghetti) Volete non ad torna e ; si gli occhi di Emma infischiarsenedel Borghetti colla fede nella buona sua lampo un Sebastiani,e nel e cugini Sono è (Ma — di lacrime gola ; ; si tremito un fasciarlo gli si piono riem- sforza, convulso, e e gli ripone sottoveste, scoppia aWimprovviso dirotto ; dà un furioso a calcio gli impediste il passo e si butta ma in una seggio- sul canapè). 100 — Giordano Mari guardarlo — {lo guarda: piallo piano, gli si : resta siede un a poco accanto, senza parlare). Carlo Borghetti (continua a borbottare, a a disperarsi: poi, a a poco piangere, i strapparsi si poco, ghiozzare, sin- a capelli,a calma, cerca fazzoletto,si asciuga gli occhi) Perdonatemi signor Mari ! Sono pazzo e poi un ! Perdonatemi, mi sento male. Giordano Mari {prendendogli una tuosament affet- mano dolce, penetrante) Piangete, piangete, sfogatevi. Questo solo vi può far bene. Borgiietti Carlo con {alzandosi di nuovo ira) Ma ho nessun diritto né di piangere, no ; no ! Non di ne voce con ; ! disperarmi {Dopo frenandosi, stendendogli Mari nulla. Niente dovete Non dissimulare. Siate parte della bellezza con Io me. altro. {a vi dovete chiudervi sono con sincero : gnor si- ragazzo giuro. la nascondermi me ; sarò è gran Siate sincero sempre amico. bontà. ; vi dovete non sincerità la : della amico giuro, Un le Ve pausa volta, stendendogli sua e lo Ve ragazzo. Non cordialità) molta con mano) e un pazzo Mari GiORDARO mano un ridicolo. e pazzo ; sono la di momento un suo fare burbero, ma {colle ciglia aggrottate, col risoluto)Grazie ; vi ringrazio. Ma vi a Carlo Borgiietti ripeto, tengo il pranzo, vede altro prova lo che ho ve lo ; della (juando champagne, il vino mi il stasera hanno melanconico, fatto le mie accettate Mari. Non caldo, male. triste. giuro. Del resto, voi mi avete vostra amicizia,stasera, in casa avete Giordano ripetervi: Si Niente già dato Dionisy, scuse. parliamone sorridendo, mettendogli un i"iìi.{Affettuosamente braccio al 101 — la verità Dite collo) Carlo Mari su E un tratto In tal di da parte titubante alza, passeggia camera. mi riesce? per commettere ! avrò perduta non matrimonio, di si : Se serio, di uomo errore? un la avrò ma di invece bella gazza ra- salvata di uomo la spirito d'onore! uomo Come la pazienza il buon po' un ammettere, ancora genio, fossi riputazione di è colpo caso, e e il se J Eppure, Quale? gitiper e bonaria con sola. Borghetti. Giordano mia Basterebbe cosa una volta, ma stia Basterebbe intendersi. facile così piti di confidenza. — capisco. (fissandoloa pieno di furberia risetto vostra, vi non Mari Giordano sarebbe odiato avete capisco, Kon sor molto, stasera f sandolo) {trasalendo,scostandosi,is- mi Borghetti Caklo un : — ha detto donna Fanny, egli non può di ottenere la signorina Dionisy, domandandola sperare ai genitori. Egli, anzi, e più che mai, in faccia al mondo, in faccia ai parenti della ragazza, di non l'aria di ritirarsi, deve scondersi, aver volere, di nagià di a sacrificarsi. compromettersi, tocca dramma, e imporre il Carlo la lotta Borghetti interna alla lieto suo una cosa?... Giordano ammettere Una ha Mari di molto notato da ammettere sola?... {calmo, ma essere il Vesitazione, amico, glisi avvicina, nuovo cosa fare fine. ripetendo piio lentamente) Devo mia di ragazza di ragazza {che del alla Tocca con parte Quale? forza) innamorato della Dovete rina signo- Dionisy. Carlo Xo Borghetti ! No ! No (prorompendo, ! come tato) spaven- 102 — Giordano Mari I... Non Zsst Carlo di e si febbre; chiarore or ; angolo Dalle dormono viso lahhra) forte. tanto ancora. due dalla Il sbigottito. rischiara, or si, sorpreso, candele della appena di lucente smunto, gli occhi pesti, bruciati attorno, delle gridate non {il lacrime incerto e Tutti casa. guarda un no, bugie, Borghetti sudore dito sulle (mettendosivn dite Sveglierete la — vasta, profonda. camera grandi finestrespalancatesi un scorge lungo tratto di cielo,fattosi più chiaro,più alto, più diffuso. Un soffio,quasi un alito fresco,leggero È un nella camera. torno silenzio inleggero,corre gran silenzio di inoffensiva, quasi morta la ombre, infinito quiete ; viva. il mondo, tutto il mondo, Come d^ogni cosa sembra lontano della lontano, in quelVultima ora sembra notte ! Come indifferentequella moltitudine : un Giordano Mari L'amore della Carlo la {gliprende passata. è superata. avete di chiesto : confessarlo. franchezza amico vi vostro, fratello un [N'oli sono più. Voi voi, tutti Mari. voi a amico e due La : l'ho dovete lo dovere stessa sono onesto ; anche promesso credermi Dovete vostra amico Un suo. ma me il solo, sento Ma colla stessa lealtà,colla in ripeto : d'ora poi, come a sono per parliamone {con è passata, Ormai (Nervosamente) signorina Dionisy. di me, sicuro perchè mi ne morato inna- siete stato Ebbene, sì ; sono della signorina Emma, alla Giordano Voi signorina Dionisy. Borghetti. crisi è mano una si nasconde. non sforzo) innamorato uno sonno). stringendola tenerezza) L'amore, giovane amico forte,con mio!... nel ed essere stimare. amicizia! orgoglioso. A.nzi,colla mia L'accetto, testarda sin- Ì04 ~ {con a cercato di di fatto di costo giorno, rivedere tutto per del seccatore voluto condurmi ; è a e Barbarani che, presentarmi alla il cavalier stato cercarmi io, sin da quel primo ho i)iu sembrare ineducato, non la... la signorina; anzi, ho stente sfuggirla. E^ stato quell'insi- sorriso,che mesto un è venuto che di colloquio colla la espresso volermi ho avuto po' simpatia di bene... e l'ho come Stato, certo; con- suo lungo un le cui in signorina,colloquio più viva un al mancassi non tizia Le- signora Yenceslao stasera, appunto, e pregata ho anche figliuolaal una babbo. suo Borghetti Carlo Giordano (vivamente) Ma... (con forza, con maestà) Mari figliuola al una più attempato della è molto Emma mi moglie. sento Perchè babbo suo di diventare sento non forza, ha per alP Archivio apposta, 2i\Vliótel, all'Ambrosiana, perchè di — ; perchè io signorina ridicolo ; perchè ricca, ed io,che di diventare;., io un filosofo sono sono molto sono Emma, e la Come mi non signorina quasi povero, di mia mantenuto razionalista e la credente, è cattolica; perchè, razioni, infine,le mie idee e i miei principii,le mie aspiin fatto di politica e di ordinamenti ciali, sotutto sono precisamente agli antipodi con il legittimismo reazionario,con tutto il detrito spagnolesco austriaco e Cablo ha è Emma signorina Borghetti di casa Dionisy. (con impeto) Parlo Ma chiaro Emma 1f mi detto... (imponendogli di tacere : protendendo mani le due aperte : voltando, torcendo il capo per non sentire) Quello che possa la signorina, non detto so : non voglio Giordano indietro avervi Mari 105 — sapere; avuto cinque avuto la ho — avete di diritto ho uou — Vi sapere. minuti di pazzia, crisi... vostra ripeto si, — voi come Ma nervosa. gli guarir presto, e noi siamo uomini : siete piticalmo, ed io ricomincio infatti,voi ormai f {indicando verso la finestra) a ragionare. Vedete devono uomini mattino, come il Ecco librandosi sulla rialzarvi voi, per riposo, e nel sospiro) e mesto del in errore belle più amico un più e di ora care prezioso {con la costanza, Borghetti generoso) Se devo colla con qualche ; forza il e forto con- lavoro. Gaelo vi Io, cuore. mio letto,amico a le vostre slanciarsi di procinto piti forte, dopo tutte con speranze in pare mente lieve- che Shakespeare, letto, andiamo ! A terra dice {senzaesitare^con volete, se non dir questo, però ai riguardo : posso dirvi di assicuro ; voi non vi slancio uno sentimenti della più, siete signorina Emma. Giordano e Mari quasi sono mia, parte Carlo di bene. Le scriverò io stesso, partire. che Mari. mi inedite memorie Carlo {vivamente Appena può per Borghetti nella Giordano editore... : con può frenare) Partite non che materiale mio Sta Mari. Giordano vescovo {torvo, accigliato)No. Borghetti gioia quarant'anni, ripeterglielovoi, da figliuola1? cara Borghetti Carlo di Volete povero. quella a Giordano prima {con mestizia)Ho civiltà Mari. avrò occorrere; la mia Appunto. 'i pronto tutto il documenti, note, monografìa. {muMìo) So, de^ suoi guizzo un sol Ambrogio tempi. Anzi, vi dirò che il 100 — Carlo Borghetti. Giordano voi L'Ainodei? Mari. L'Amodei... potuto esserrai avreste mie alcune Carlo scrollando tante E fu farsi presentare sincero? — vostro io vedete — solo anche Carlo ho e riso labbra sembra scolorite)Vi avrà sono di anche sempre ridere anche riuscirvi portuno, im- ventare diconoscervi, ma sant'Ambrogio! per {ridendo che amaro V architetto sembrano amico... Borghetti Ma — Borghetti! come voluto vostro nome. conoscere {ridono gli occhi bianchi)io, a costo non Tanto dolo) studian- alParchitetto di cercar ed col — i denti un fuori lei deve ! fra sé) PAmodei; tutti quelli cui ho lo facessero argomento, pareva lei deve Borghetti nico, melanco- nuovo attentissimo: {sempre venivano Ma tare affret- utile,per inutile! Tutto apposta, — che solo mio parlato del detto ha il caj)o, borbottando Mari non raolto {diventa di speranze... Giordano mi ricerche. Borghetti lavoro, — a sua volta, ma tristemente errare di me, parlato con sulle monsignor Strada! Mari. Giordano Altro degli Il parroco che! archeologi » Vi brogio? di Sant'Am- mitrato detìnito ha vi perchè il Saturno « i vostri mangiate figliuoli...cioè,perchè i vostri studii,le vostre commenti, li fate ingoiare dalle dei vostri cassetti, sempre aperte e chiuse, dopo. sempre enormi i vostri fauci Bel Borghetti. Carlo tipo, quel note, per vere rice- monsignor Strada! Mari Giordano appesa, col {alzandosi in piedi : taschino del gilet: la pollice,al attitudine di Bel conferenziere) tipo; la sua mano lita so- interes- 107 — Ultissimo bel Un singolare. e — Yela del prelato ammorbidito, spiritualizzatoda un pennello ìorentino I Quanta irrequietudineintellettuale sotto passione [nell'apparenteplacidità fisica I E che jqiiez, ambizione gelosa,che la per monarca, basilica I illustre sua da superba, a (stanco^sudato, continua Vimipetere)Bel tipo!...{Ad tm tratto/glipassa dinanzi ^magine dì Emma agli occhi; si scuote, si Borghetti Carlo alza, trasalendo) Colla sua mansuetudine serba transigenza politica e mondana, Mari Giordano topolino: (come dirsi,a la Carlo le sue Emma, Giordano quella latte e di anche la gli par alzandosi Mari: conosciuto siana, avrete di di il guedine, pin- grave bida, mor- mano quelle della penitenti. (corre col pensiero e col godo, la me sua vino, aristocratiche Borghetti di zione tradi- scherza die gatto ghermirlo)Io osservare carnagione fra bella a il unghie rosee, periate,come dalle più parroci mitrati, pronto sempre suol come dei la sua Curia. alla fronte ribelle po' un la e alla nella (vederla colpo) E, nina ma- mano di alPAmbro prefetto, don berti Galim- I Giordano ha fatto Ha per Siamo luij tante volte mi Oh, anche panegirico I Vi vuol molto bene. dosene: (Compiacengrande ammirazione. Mari. il vostro voi una con ambizione) buon Che Sapete? uomo! ferenza quasi amici. (Riprendendo la consul e di nuovo facendo penzolare la mano gilet)Quell'uomo serio, macilento, tranquillo, è diventati mostro un di erudizione. Fa spavento. 'sentire,queste mattine, magari e ne rimanevo sbalordito. per Lo un^ora stavo a intcr.i. 108 - {Hocchiudendof/liocchi Borghetti Carlo accarezzandola quella con vocetta sua affettuoso) Con sguardo uno come prete; poi .sorridendo^ buon del l'immagine (cocando — che rassegnata, sommessa, dopo Paltra le preghiera, vi dice una cose più complesse, piìi remote, più varie... Mari (riORDANO {Interrompendolo : tuonando) I Le E che memoria date, poi!... L'anno, il mese, sembra una E' giorno! il portentoso! E Borghetti. Carlo agli altri; che ricordi, che dubiti! {camhiando voce: non Mari Giordano negli occhi E lentamente) : Galimberti, mi hanno possedete tesori... tesori. voi assicurato un^ volo, poi ancora a rosso, devo con (Risoserva Borghetti os- il diventando tremito, un prima più pallido) FJ perchè voglio partire, partire. Soltanto vi questo per dico: ! aiutatemi Borghetti Carlo Anch'io, allo pensato fatti. in- {un po' balbettando) Sì, molto per stesso Tesori!... — che espressione strana, che Aiutatemi! — luto, con fissandolo monsignor Strada, tanto don quanto domandi che sempre par vostro Tesori, ho tempo, ho lavorato, soggetto. m'hanno detto. Avete colto rac- tesori. Poi, — bel un giorno... Non giorno qualunque. Un me. per giorno, del ricostruzione addio e innamorata. invece. ^- Susanna — e la stati bei Pontida; ; addio vergine caduta, Barbarossa e di giorno? e Battaglia della allora, e Marcellina la vergine l'amore! sempre Un giorni l'incarico dato Teodosio la bel mai son vien L'amore, Federico il Carroccio mi monastero sant'Ambrogio Susanna; ci Un — Lombarda la Lega di Legnano... E, l..„....,._ 109 V^m Borghetti Carlo pesante) la testa A stanco, dormire... dormire. a messo abbattuto, (sbadigliando) L'ho {di nuovo tutte e due le mani) (afferrandogli Fatemi partir subito partire...{scotendolo) Mari Giordano Fatemi Milano. Ida ciò volta) Tatto sua non per farvi Oggi? si sa non più che Vultimo) No; dopo esser toGCOÌ non mai — lui che Quando compie generoso) Voglio (siricorda del suo lo vuol perderei atto e venire? posso {colVaria di un e insieme sacrificio Al oggi. Dopo colazione? Fanny, appuntamento con anche ma restate. un tanto è vostro: vi occorre, Quando Mari. volete? che partire: Giordano mi {rimettendosi: fissandolo a Borghetti Carlo ! potrebbe — colazione essere Mi posso. non (Tirando il momentino? adesso? Un (Prendendolo colpo) E il braccio,stringendolocon sotto guardandolo effusione, devo all'Archivio trovare di Stato. Adesso?... sorridendo)[Jn momentino?... la nostra I nostri studii prediletti!... Sono II nostro La conforto! vita; la vita nuova! cattiva una notte, ricominciamo (Tenendolo sempre il del di Carlo Giordano sei una cocotte) Mi Resterete Mari a Dopo nata! gior- dove lo teggiame at- La?... promettete prima di Milano? (baciandolo buono, grandemente I affettuosamentesotto stretto appunto Borghetti. partire? non buona forza immagina sia Borghetti, quasi colVinvito,col molle braccio,indicando studio una Sì?... buono! sulla frontej Quanto XII. Sant'Ambrogio. Carlo Borghetti studio buio. ancora è da alte biscia massicci, Non di una momento, di stanche, cravatte coi fregi a di dai stride fuori in quel frak sulle e la bili mo- riati. isto- carta luogo, uomini giallognole, smunte, Giordano studio I nostri Mari. Chi più rosi, polve- cui faccie delhi purezza qui direbbe particolare, Giordano »J lo clienti. entra, Non (pronto^ dei uno studio E' e il tetto; dell'archimio studio altro raramente, ad accettando sé per qxtel- abuserò. Borghetti va i non Mari Carlo di questo amico. qualche amico l'officina è Kon cui in lavoratori? ricevo in è che instancabili non ordine Quanto Borghetti. Carlo V« quel sghembo, a gorda dall'in- stile foglio un pareti ornate pelle stra: fine- mattutina. luce che di in due quei sono colle non le perfetto coperti i)osto, la raccolto: in nello apre librerie, e penna, fuori posto: ricche e entrano Borghetti severo, viscontea, severi, Mari Carlo studio uno ricoperte Giordano e aprire cerca lo fra il si^ortello delle mazzo d'-nno degli vette; chiaar- 112 — Come?... Mari. Giordano — Ambrogio?... t'Ambrogio San- !... Borghetti Carlo W del il canto strofa,la sua ritorna un {scegliendo gallo. (E mentre altro foglietto) legge la prima faccia sembra ricomporsi, il vivo, scintillante). Surgamus Gallus strenue, ergo excitat; iacentes incrépat, negantes arguit. Gallus Dei II chio oc- eomnoleiitos Et " suo tristi che gallo rinnegano è accusatori „ liriche maraarmonici, canti descrittivi, vigliose,nella loro semplicità. A te,prendi, leggi Sono inni del il canto usque Natale : « limitem terrae martyris (e ad uno A solis ortus A ». ad te il Passio gli uno cardine Ad — Laurentii quei fogli passa preziosi). Mari {liafferra con le dita tremanti, li scorre uno con sguardo rapido, aggrottando le subito ciglia,fissando gli occhi bramosi, trovando la nota, il riscontro,il punto più importante, colla una cifra in una carta pratica delVusciere che cerca Giordano le prebollata^poi, sempre guardando, esaminando ziose vederci si avvicina,per cartelle, meglio, alla il cielo si sbianca finestra aperta, mentre sempre più e di lontano, dalla via e dalla casa, giungono mincia) i primi rumori, i primi indizi del giorno che ricoIo a non cioè sapevo, questo punto. Amlnogio Carlo Borghetti dalla cupa {a ma sapevo, non fino poeta... mano taciturnità a di timento, dall'abbat- mano prima, un'espansionevivissima,cordiale,ad un passa abbandono ad 113 — — un poeta?... Ma è tutto limiti)Ambrogio miniera! plicità, Semrivelazione,una tesoro,tutta una ispirazione,impeto lirico^fervore sacro... senza Giordano Mari. portare Carlo con me... Prendi! E' Fa conto io Pabbia amanuense eri a ho servito,ti io Padova, Giordano a lascieresti vedere?... per Borghetti. Prendi! po' mi E trei Po- qualche giorno?... tutto tua. tuo, roba che fatto Milano: questo lavoro incarico per mi hai ho accontentato, ben Mari {tra Vansia, V di Tu tuo. scritto,io lieto di ti tentarti. accon- inquietudine,un di stesso tempo la smania di e nello esitazione, avere tutto) Ma poi, se qualcheduno venisse a Pimportanza della cosa? saperlo ed esagerasse... i fatti per svisasse o E^ farmi danno?... per e pieno il mondo di invidiosi,di specialmente momlo cosi — — Se un Carlo giorno si venisse a termi?... combatil nostro tori. calunnia- sapere... Borghetti {distrattamente)Sapere? E poi sapere l^on è mio, come Come! che cosa? tutto è tuo: non questo è di lui. {Tornando ad nel suo argomento) W ciò che ha dato, infervorarsi ha creato, ha rivelato, anche nei versi, quella fiorito mente sua poderosa, complessa di romano ho avuto sul limitare della barbarie; ed io... io non altro che la pazienza di raccogliere,di ordinare... Mari Giordano {ripiegandoi fogliettidei versi pellire, portarselivia) E la fortuna di poter dissepper scovare... rintracciato Ho pazienza e fortuna. quasi tutto: liriche,inni, salmi. tutto, o almeno TI Biagi ed il Venturi avevano intuito,sospettato Già; — appena. . BoTBTTA. . L'Idolo, 5 114 — Tu — hai sei andato Carlo più fortuna, avuto fino in — e colla pazienza fondo. Fino Borghetti. in fondo: sì, proprio, la grande Oh, qui c'è tutta racchiusa anima I Tutto il pensiero di quelPuomo strano che visse in tempi piti strani ancora. {Traendo dallo tratti stipo altri fasclcolettidi cartelle) Ecco qui i ridi Ambrogio. Che di miniature I Sono gemme sulla cartapecora: fregi di antichi messali. Guarda fino in fondo. questo pezzettino di in che ma mio E Ambrogio?... le inedite. nelle di mai sorella sua il lusso contro ingenuità di espressione! Ecco di ci ha le qui Poi, tutta lotte cogli sue cara vivezza Chi vanto. che raso: sue pensato missioni la verità ariani. Marcellina. delle . . la E un ai ritratti di politiche,ma la contro Poi, segno, di- leggenda storia la qui signore, a' suoi soave sua e ciata cro- tempi, Sint pura cordis crapule e i banchetti. intima.,, E qui Agostino d'Ippona e la regina Frie qui le lettere e qui la morte... la morte. gitilla, tratto un (Ad Vimmagine di Emma gli riappare e le contro viva che entusiasmo si più esausto sulla sotto con un atto il suo tutto mai, più bella che mai: egli ricade di nuovo, affranto^ spegne, poltrona, le gote smorte, i lividi profondi, gli occhi fissi,imìnoti. Con voce cupa, di che fa capire aWaltro andarsene, di perchè egli ormai vuol restar solo : dimenticandosi Andate; dargli del tu) Prendete, premlete tutto. Vi manderò tutto all'albergo. stanco. sono Giordano Mari. hotel Bella Venezia, qua! Porto io, nessuno. non basta, ne Oggi stesso. E poi, che Te ne serve? senz'altro; senza Ecco un giornale1 11 Figaro prenderemo due. Permetti, none con me, prego: Dammi modar inco!., E se vero? 115 — fatto Dopo il pacco: quasi di dentro falza con lo di ancora Giordano Devi te, anche po' Ya insistendo) adesso rispondere, Te scriverò... ne Mezz'ora Mari, devi forse, domani fa mia opporsi: devi non né nò sì, da stesso; è fra ad al Emma, no. Padova. delle sue gli geloso de' raccolte. egli parta; perchè le mani. per Pensa rimorso nel ha acuto: ceduto suoi E farlo le ha andar cor an- ad cuore, dato al carte, sue studii, lo è dinanzi poltrona, piti ha studio; suo un con vivo, Mari, così ivaro, capo più sempre documenti^ nel ancora col proprio così vorrebbe dirmi un della Adesso bene. va devo lo devo e ; V altro nella sempre si che camente simpatiLo scrupoli sprofondato scrivania, Emma, agli cedere, con- dopo: seduto, alla gli devi così nome, riconoscenza non Borghetti Carlo lui bene, mi SanfAmhrogio. che (Vedendo delicatezza. tuo stesso, me a al di debito un per sente che spavento permettere, il mio illustre, a lo lo Emma). intitoli io occhi: gli supplichevole: sgomento^ Mari. che favore. appena timidezza una ha so, ultimo un ora, Borghetti guarda parli Ed Mari. Giordano Carlo — de' fatto via suoi tanto sol- più presto. Ed Giordano Povera Emma? Emma? MariI Emmal Emma che lo ama, quel XIII. l FIASCHI Salotto il dopo Il da le cavalier po' caffè nel angolo il lèi: nio, piccolo vestaglia sotto i di di cioccolato La fa fatica alla e miele. sala da della tavolino, apparecchiato cattiva al gemme voglia, tuffa non cavalier e c'è. a])- pranzo: canto ac- con soltanto guanti mezzi le lamenti delle mattina, veli, luccicano Emma: faccia fondo rosso discreto con arrosto l'ampio nel- po' un la e colazione In avvolto gonfio, veglia bianca tavola prediletto sospiri, signorina in la vaporosa, quali melanconica, po' un per Letizia. signora suo ])er naso zione. cola- prima collo il latte, panini e alla mattina la della seduto artistiche, petito: La il intasato emozioni l'ora dieci: imbandita: foulard, un Dionisy: casa Venceslao elegantemente e in pranzo concerto: Sebastiani. Nino DI dogli nella di anelli: tazza sua chifel. Il suo posto Venceslao, è a vola, ta- ancora vuoto. Venceslao {al cameriere) La avvertita? Cameriere. Venceslao. Sissignore. Avvertitela ancora. signorina è stata 117 — La signora Lr/j'iziA — {a Venceslao il meriere) ca- malissimo: coudotta ieri sera, si è Emma, vnol capire che è ancora non uscito : è stata : ragazza il terrazzino,sola, con quel Mari. Anche dottore, capirai,ò rimasto molto contrariato. Dopo tante raccomandazioni, tante prediche, ha tenuto col Sebastiani un piìiimpossibile. contegno... ancora un^ora sul Venceslao questo ti dirò Per ha il desto al dottore: lavo parte mia, dichiaro ad se Emma te a accomoda, non e io anche ne me le mani. La farai Letizia signora dirai e fare. sera. di fruscio sui farai le {Un sentirmi di signora gran poco vesti e la Letizia. fronte principio deW tutto necessario di le tue dire Tu di e zioni osserva- sospiro) Io sono bene, per dovermi ritmico un nante tic-tac,riso- parquets. {Premendosi Emma sarà lentamente) inquietare. sempre La che ieri stanca troppo Un ciò calma: {con Intanto, ricordati, per un Sebastiani!... ; e, per rante du- Anche sera. pochissimo gentile co Dirò, anzi, pochissimo quartetto I... E' vostro educato santissima è stato chiacchierato, Ha scorretto. sua inviperita) Sebastiani il vostro che volta, molto la parlato tutta lui, a vocina {sussultando,colla Mi Eccola. con una emicrania) E mano^ raccomando. perchè teme parlate sottovoce. fragrante nell'abitino {tutta rorida^ tutta giorno!... Buon rosa) Buon giorno!...Dio, ho dormito tardi ! Buon Dio, come giorno, mamma! ad abbracciare {Leggera leggera,quasi di volo, corre la signora Letizia, che si lascia toccare appena, per timore di cavaliere spettinarsi,esaltando Venceslao J Buon sulle ginocchia giorno, papà! del 118 ~ Venceslao poi da [siasciuga prima le offregravemente le due sé) Adesso, va; siediti io avrò dopo, Emma Venceslao Un gravemente) Dice posto fa colazione; e di farglipiacere) cosaf qualche {dandole il articolo fatto mio nel me Emma studio: il {mentre la prepara giornale: ieri Parla del Ho {d^un da ha ticato dimen- sceglieun prima) Poi di altro verrai lungo. è rientrato,le giornale). a che il scorre farti le mie vivamente) tratto: Nino di commedia Sebastiani {Leggendo forte) « atti tre Non mentre cameriere, e assai sempre osservazioni sera. Emma fiasco I bene. discorreremo colazione^apre Venceslao. Roma: allontanandola : al tuo barba, parlarti. arrosto^ il discorso panino in guance {Riprendendo, nessuno. per la baffie ? concerto con da i {interrompendolo: sapendo la Perseveranza? E — di Stefano mormorii: fatto I... La un gran I cavalli del sole », dramma al Costanzi Sebastiani di silenzio: zioni, secondo, interruterzo, disapprovazioni insistenti. primo atto, — ha Fiasco nel concetto, sembrò troppo dramma, ibseniano ingenuo e prolisso nello svolgimento » Oh, povero II I Sebastiani {alzandosisulla poltrona: a signora Letizia tu non avevi Venceslao: marcatamente) Ma... ma La letta la Perseveranza f cioè sì. {Dopo un {stupito)Io, no... moglie sopra di momento^ sentendo gli occhi di sua alla propria inavvertenza, sé, e volendo rimediare Venceslao riprende con calma Fischiato?... un po^ nelle tutta Che la maestà vuol cosa spalle) E la deWuomo dire? prima del riore) supe- dosi {StringenNabucco? 120 — coluttnosamente come nyuardo fuso del dottore^ foise fa le fusa) Avrò dormito lo sotto gattina che ima qualche mezz'oretta;ma stanca... stanca... (Fa Il — sonorisve"?liatastanca., mi tirarsi sforzo xìer su). sorreggerla). una dottore (accorreper aiutarla,per La signora Letizia (dimenando la testa sulla le bellissime braccia che poltrona ; alzando^ stirando nude escono fin sopra i gomiti dalle maniche larghe, che le si riversano sulle spalle)Ma, dica, è soffici, ? O del Sebastiani ci sarà qualche proprio vero esagerazione ? Il dottore. Vediamo, la solita fa di il capo, bene guardar passo (Le tosa, da brava. gengive, alla lingua, alla ispezionealle scrolla gola ; la mia sospira, le ordina di riposare, cina non inquietarsi; e poi si avvicavalier Venceslao). di al passo Venceslao la lingua) I (dopo avergli mostrato cavalli del sole f Io, per lo ritengo un non me, fiasco. Non ho ragione, dottore? Il dottore (con due dita,delicatamente,glisolleva le palbebre) Già : le sclerotiche sono ancora un i)o' gialline (pausa). Continueremo ma senza il che : lei)Dunque, vuol fra resto, cosa era detto teatri,le I spalle e sedersi Intanto, una la tazza sorsata a sua commedie vanno Offeleefa el to per versata facilmente anche un'^altra il cameriere senza che dire è molto in Mah! darla guarcollera (Pausa Valtra con ^ poi di caffè)Del prevedibile. Io Pho i giornali, i madre : e mestee. col di gli ha caffè; nemmeno sempre sorsata) Il cimentarsi pre Vichy. (Sem- dove Sebastiani... Nino continuando sempre a seggiola,e gli ha da Emma, passare la messa va passo passo colla successo finire a (Con in un'alzata ! Il spiaceri didi pubblico pubblico, bisogna es- I 121 — di quel ceto sere da niente hanno di — persone perdere vero? — : che — la nemmeno non salute. depone la chicchera vuota : si asciuga la stanotte. è arrivato barba) Il telegramma da Eoma madre Sua si è spavenNino era qui al concerto. tata dei ha avuto uno (sospirando)e stamattina il suoi accessi. come QuelPaltro, il Nino, ò verde mi del fiele. Non sacco stupirei se gli venisse la febbre : sicuro,con un seguito di cattive digestioni, (Pausa : di gastralgie.Mah!... io e devo in intanto ci ballo sono correre. Il cavalier braccia E al {rimane meditabondo, Vengeslao le conserte). sen {quietamente, dà fondo al caffè e latte, il piatto dei panini arrosto). tutto e a uova, di dolore) signora Letizia {dal fondo : con voce Emma alle La E rimedio U si non caduta senza ? dottore. catastrofe. Una f Bene severanza al cattivo : W la Lombardia. Cova j esito di è Guido stato Eoma, per altro I Bardi quanto Voler fare Lombardia {leggendo la la Bisogna spiacentissimo era letto Avete niente. ancor l'insuccesso. preveduto vuol !.. E^ replicanemmeno ; Fer- leggere Fha me tata por- lui anche del egli pure avesse PIbsenl.. con voce Ci crale) sepol- sole, dramma zioni, Primo : secondo, interruecc. ecc. atto, mormorii disapprovazioni: terzo, risate, urli e fischi. Il dramma, che avrebbe voluto essere simbolista, è riuscito altro che una non vuotaggine noiosa, Ecco qui inconcludente Emma. Oh, altro,per la trattiene ! : 1 « del » Sebastiani povero faccia a cavalli comicamente stento un ! {E, più costernata risolino che per che per del tore, dot- forza le 122 — bucare vuol — gli occhi vispi e Sebastiani Povero le gote rotonde bide) mor- e I (voltandosi,guardandola, e dopo averla di rasserenarsi) Ecco^ guardata non potendo a meno diremo di... {siferma, se questo tuo sentimento bene I si gratta la barba con malizia)diremo va di simpatia, fosse proprio spontaneo, starei quasi dottore Il — — male ne appunto che da un dire, ecco bene. (Alzandosi gaio, prendendo sotto per un Emma la per sul terrazzino condurla signora Letizia) io questa mia del chiara al anche viso Continui Emma. la — Sempre ma ; ? vero — darò la fa fesserò con- colle luce ispezione simo) soddisfattis- presine di ; tenza peni- sua rimane ne la anche terrazzo^ alla sul alla mattina : una La — verso .'...(minacciandola scherzosamente tosa di Emma braccio voltandosi vero? — mano) E le ieri sera. {Appena mattino, il dottore con per Permette : segue una fosfato ? alla sera ! leggero buffettosulla gota in segno di approvazione e di ammirazione) Bravai Ma, adesso, il faccino è così bello, la nutrizione così perfetta...direi... si potrebbe anche dere. sospenì le cure, i riguardi, la salute Per vero {Il dottore dandole un — — d'aria,il moto, le distrazioni^tutto basta ; anzi, in certi non ciò va benissimo, ma col far terminano mi capirai più tardi casi stare troppo bene. perchè fanno male, appunto Tutto a suo tempo ; » questa è la regola generale « po' di giorni, ogni prescrizione. E da un per diventi basta guardarti in faccia perchè ognuno è che cosa dottore; cioè, possa subito indovinare ormai tempo di ordinarti. {Ride soddisfattodi questa sua scappata : la ripeteun paio di volte : poi ritorna serio, ritorna grave e riprende colla solita lentezza) il cambiamento — — 123 — — si sarebbe momento detto, appunto, uu fa, colla signora Sebastiani... (siferma^ fissaEmma negli occhi). Emma prevedendo [checomincia a diventar nervosa Dunque, dove il dottore andar vuol a sarebbe detto, che cosa?... di piano. dottore (fissandolasempre Il La maestra Si tratta che di Emma a sei punto bonaria) aspetterà. piano. (Pausa) La maestra ben cosa piti importante. Insomma, venire per — di zione le- la Ho malizia con Si cosa?... finire)Ohe Fa presto! conclusione una (diventando più ; a Sebastiani! questo Mno con sentiamo — delle rossa stesse sue lahbraj capisco I Il dottore. Vi siete spiegati, sì o no? (Vedendo che Emma diventando pia nervosa, e da rossa sempre la voler capire) Benedetta pallida, si ostina a non ? Non Come mia tosa viene ! W per ò inquieta risponde la ti un è casa, male a Sebastiani signora sospiro)Da una voce : capito tu, ha questo è Emma ora e ha : spalle)Tu... la tempo voce un un ? vero — — che vizio di cuore? miglio : il Eammi Quel di venire roca, capito I... Finiscila J^ dottore. Sai riscaldandosi)Cara tutta capito ormai (è arrabbiata il musetto — (Pausa, tale parte bisogna ricorrere alla digialla fenacetina. al chinino o zando (Al- ; dalPaltra la per madre. sua arrabbia, si e dopo esempio si tua causa per tutto, dapper- ti segue che ti Sebastiani questo anno ieri sera, come — un che anno un che anno ad increspa aspra, piacerei mia, se non Milano, e per conclusione. una le hai ciglia, allunga con di un^ alzata Finiscila I... Hai ! povero ! E' Sebastiani innamorato morto. ! Si vede tano lon- Innamorato 124 — — queiraltro esempio, con li\ di Padova, sei stata un po' trop])o a discorrere Sebastiani non {Pausa: sospiro s'KjnificanUssimo). della d'Arne poteva piìi; e intanto quella matta geloso. Ieri e borio andava brava : sera^ in per estasi,lei, facciamo giudizio. E' matrimonio è conveniente Kon essere E ci può dunque, anche tutto te per mano a tenerezza,e » 'ccar ezzandola buoni e dolci)Pensa, la tempo, per lampo. Come Un le di giorno acqua vero — vanno, Emma signor Sebastiani dottore. importa, devi detto : i un rose. giorno di pitidi bei petali se ne : una ti ha Non se ti ha non detto detto niente! niente 1 che E Via, da sincera, e adesso, con me, tanto se lui non più. {Ridendo) Anche niente, tu, per parte tua, hai capito stata I Emma altro... tono No? sempre esserlo tutto simili in pila elettrica) Intanto, certa, ti sei sbagliato. A me, il in proposito nemha detto meno non sono anche Sei ti ha un il che parola. una brava. diventati cogliocchi cara Emma, chino, pallida, sconvolta, agita- vibrante anzi, venuto torsolo. un credo... Il mia addio tutta : anche ? e è tempo (Prendendole una affetto sincero, con sole, o (col capo tissima ; — ostacolo? nessun finita. piti di resta e rose giovane ; il i rapporti. tutti il Da conto. specialmente, passa le belle proprio come ragazze le bel : accarezzandoglielacon e un — tempo suo facciamola e suo sotto vero? — per (in collera Mi stupisce discorsi. ! Ho mio Il dottore E rivoltandosi) : che in pa"lre e dirò, per tu, proprio tu, mi faccia modo in questo questo ho mia (la guardo, Ti la madre. fissa; I E Non diventa tocca a te. seriissimo : 125 — — la collera, e sfogare,le lascia passar intanto cammina su e giti pel terrazzino,ficcandosi le dita nel taschino del gilet, nervosamente, giocando,al solito, colle chiavette : dopo qualche tempo si scrolla il capo, ferma, torna a guardare Emma; fa mi gran sospiro). Emma {pentita,con effusione:stendendoglitutte le mani) Perdonami. e due Il dottore. Perdonarti? FiguratiI {Continuando ad sonare osservarla,a studiarla j a scrutarla e a far rile chiavette) Ma, pur troppo, starei per dire, basta perdonarti: per il tuo bene vorrei anche non convincerti. E invece... {sospira)non vorrei, sul pilibello,avere sbagliato la diagnosi fpausa J.., ed essere andato fuori di strada. Cioè, tu, per ? conto tuo avrai capito tutto,ed esser vero ha io, viceversa,quello che non capito niente. lo vuoi questo Insomma, senti,cara la mia Emma: sì o no? Eicco, onesto, buono adesso Sebastiani, è geloso e non Io puoi giudicare; ma dopo, ne fai quello che vuoi : garantisco io. Anche per la salute. Al giorno d'oggi bisogna accontentarsi. E ti ha fatto impressione l'incidente di Roma, a se poi la lascia — — — questo più. donna qual ci devi pensare. non Hua la madre, non verà scri- ne signora Sebastiani,è una eccellente ; e, come suocera, avresti in certo modo il vantaggio di non averla, perchè è sempre ammalata. farebbe «Ti E mento, madre, per mio suggeriNino una grande intemerata : Dionisy I Tu vuoi l'Emma Sua a piace l'Emma DionisyI noi te la daremo l)atto: rinunciare per sempre non nemmeno I Commedie solo non devi ma volentieri, alla manìa piìi scrivere sentirne j per schivare il ad un del teatro commedie, ». (contagio ma : 120 — Emma ha Mari, è No: Emma. dottore Il Ma Il la che mi tu tu, morire tutta Ascolta voglio, vuoi : lo non il ! E no odio. voglio alla se morirei ? sporto, tra- con Giordano Mari) vorresti vedermi spropositi Ohe I Che camera a Venceslao il capo una Pst! Un forza, dire (voltandosi: fiasco negli ancora forza, me se morirei. dire Hai babbo al conosci mi occhi e — nella nella nascondersi). a momento : che danno forte) Altro finestre E che no no, febbricitante, fugge tutta rinchiudersi, delle tu — lacrime un devi lo patico anti- sempre prima venta di- mi diventa per non bile impossi- è : sposare, ; dirò no bene, (colle Dottore... dottore ! vuoi amo ; mi detesto sposarlo per (dopo da sole mi lo voglio, lo non doverlo di dovessi sconvolta, tutta voce, del capisce). collo per ! Non lo Devi mamma. io Il impossibile! è non e bene, Dunque, sposare ? E capito poi se faceste Pstl die Sebastiani, soltanto penso ; lo sua ? cosa al passione.., insopportabile, che Che braccia le quale il morire? I Se e ? al no. capisce (colpito) Morire dottore Emma. lo no, o ? c^entra e sì Sento impossibile. (la guarda; con a Ebbene... No Oiordano sempre quel a risoluta) (gettandogli Emma pensato (meravigliato) dottore Il ha anche pensato rispondere: deve lo intanto {che — cacciando sul fuori terrazzo) così? più tremendo I cavalli che ! 128 — — « mi stese io trattenni la mano : padre uon la mia, trattenni ogni slancio : il saluto mi si volendo agghiacciò sulle labbra. Colpito, ma non rispondere all'offesa, dignitoso e grave, mi raccolsi nel riserbo, nella fierezza altera dell'animo mio ; sicuro della mia coscienza, sicuro di ogni mio sentimento, sicuro di ogni mio atto, di ogni mia parola, di ogni mio sospiro, così del passato « come « a me « Il cavalier « « « « « « « stro dell'avvenire mai stesso, non « quasi « le « Mia ad riceve meva « lui stesso... i che Il volto « « porre « arcigno; « dell'odio simpatia negli assentarmi ed il la gara pure, la mia di mutò a vostro bontà suscitare per espri- visita bellezza, la che e e im- ; divenne dell'avversione e Ho solita in questi giorni, non molto da fare,dovendo « Signorina, oh, signorina congedo gedo questo ; un « tutte « immeritato « mi veniva « Da vostro « buona « tete ; ; era chiusa di Montecatini cura... « le forme che mia una rispetto,si piìl alcuno. per simi pochis- occhi. io ma ricevere posso a ebbe non Grazie; in cui i atto un di rente soffe- espressivo così Eccovi molto ed parenti feci Io ». tono : questi giorni, ò altro padre, quel volto l'intelligenzavanno la altri. una l'offerta l'intenzione, « « ad intimi più forse nuocere mi una in moglie, poter un parlò con guardarmi in faccia. senza parole sue di agli Yenceslao aspro, j non amici « ; sicuro Emmal in piena un'offesa,un era la in porta faccia. di E Era casa da un ». con- regola, insulto fatto in e vostra, che chi ? Da chi?... voi così padre. Oh, signorina Emma, delicata e e riguardosa e fiera, voi polo stato dell'auimo mio, lo immaginare 129 — « strazio del mio — sì « glio.Un orgoglio smisurato,sospettoso; in luta indipendenza del mio Fimprudente, la temeraria « vita. « « « — « « Mi « « tima relazione colla alle fiamme « sione. sincerità sola. Vedrò : mia lo dovete / — vi dirà « ficarmi, a « non « dalla dolorosa mai a il mio egli ; perdonare, ad d^un deviare via del mi ed obliare dovere. il nostro e « voi « I "f mi vedrete mi abbandonata per ingratitudineun ybtta. L'Idolo. mai indifferenza cuore amico, che che mi e che — il vi io sop- mi struggo Io parto; consuma... più; noi non mai più. Ma credete non mai, ve con gli occhi pieni di lacrime e il di adorazione,non credete mai che non ; egli sacri- morire, retta via, cavalleresco ... che a buon consegnerà questa mia lettera. ormai « Ebbene, sì ! E' un mese che io porto le angoscie del silenzio, leale confes- il Barbarani E « secreto — a dalla gentiluomo dal nell'ardore sola conosce « cuore ul- impar- voi — « mia risoluto punto amico, Ed cuore. è la mia — io sia ben come buon lettera « « mia distruggetela,datela Oppure — il Barbarani stesso « tutta della la risoluzione, giudice severa, ma leggete questa « « asso- carattere,con mia Siate volontà. « « la insieme « « orgo- eccessivo, confesso, la storia infelice del mio tutta ziale ; per voi « lo sono cuore, eccovi « — imposto il più severo, il più scrudi coscienza, ed innanzi a poloso esame voi, ed impeccabile,che eleggo giudice,ecco soave ^accusato, forse il colpevole ; eccovi il mio « « del mio proprio, e amor ci vedremo ne cuore supplico pieno io vi abbia io si mostrò paghi di sì appasto 130 — « siouato « mia Xo, figliuola...Io cara accertarvi « caldamente « per « corso « tenerezza « zione « e « faranno « forza « e « sì nobile. e «'prima il me Pincanto ! giorno « del « ricordate « Io sacri della vostra grazie, vostre in alto, sulla occhi ho parlato non « ho sentito « plausi ed « riso in se non che vostra vate e siete di la accorta due mio « ricordate « conferenze, « arrossire « voi : grande io udivo il buon vostro scalone la vostra Barbarani padre. E io non ho nel vostro voi — mio cuore pallore? confuso,intimidito,balbettante. sul vi- non sor- da — di due : era- l'attesa. « : Ma me. sguardi, e al soave, del ; mille di su ignoti pitiignota la cara, voi, di incontro foste intenta incantato mondo quel « a tutte le forze veduto, non Scrosciavano gli ap- voi. io rimanevo « e I Beato vostri, quel punto voi ; per altro quel primo forze, non Vi veduta fissi « « cuore. folla « « primo : parlavo, e al memoria nella coi « bellezza subito Riunite ansiosi,curiosi,erano gli occhi miei, incontratisi dero pili che i vostri : e da « vostra quei palpiti, quelle ansie, che una Kicordate, Emma. del pensiero e cuore di V ammira- delPanima suscitato nel vedervi, mi hanno « Oh, il primo giorno che vi ho « è sentimento gioventù, il fascino delle amata 5 riconoscenza mite ardenti che senza spontaneamente faranno mente, ed così no, ; lascierò La le doti per amica riamata siete vostra grandissima arcana, vi un ; la per pure non che cuore di vostra cara teneramente. e verso inia voi che vostro della — dopo Io tremavo Ricordate del voce mi Emma, palazzo delle e vi vedevo presentava ?.. Dopo?.. a Quella 131 — Paolo, (li San — al « via « tutta « sciammo « vostra! « notte, furtivamente, pauroso « Qual'era « so^no « sulla la di porta Oi — E passato son 1 ci la- Casa — nella ripassato, e di finestra!. vostra quando vostra casa essere sorpreso. il vostro QuaPera quella notte? delirio,che delirio ! Cara, amica... figliuola mia!... E fianco. vostro insieme?.. fatta strada la percorsa di Che «soave « tutto « quanto « tanto « le mie sofferto ho vi quanto : sapere e ho soffro la dolce, Oggi dovete amata e voi. per le mie così, per tutte lacrime, per cara, amo, Così, angoscie, e per sol- tutte un^ora, e di speranza vi vita, ho il diritto di pregarvi, di supplicarvi, di imporvi io stesso f« ciò che la vostra famiglia esige da voi per il « -« per il rimorso di ciò bene, vostro la tutta che voi per e per me diventa [« il dovere. delirio,che delirio,quel primo giorno I subito,mi son chiuso nella [«Rientrato all'albergo, Tu eri là,viva, palpitante... mia bella... camera. « i tuoi occhi, la tua « voce, i tuoi capelli,il tuo sorriso... il tuo rossore. Bri là;tutta là, tutta miai « ?« « Che « Come ti ho ti ho scritto. « calda, più « scritto « ti ho ;« i« una detta baciata e cesse « lettera d'amore, una bella, con presto poi alla la calma Emma, E poesia, la più bella, più ispirata, più appassionata. Ti ho lettera ; Troppo adorata! la Era Emma, delhi ho divina di fuoco lettera le mille ti ho detta tutte passione e del desiderio ; tutti i palpiti del cuore!.. ^« quella ti ho come E poi distrutto voci cara, ho : della con distrutto quegli follia dell'amore inni. sue ragione. figliuolamia! Per quante vie 132 — — tenebrose, per "{uantisentieri seminati di ansie, (li ardori, di pentimenti, di affanni,io vo errando da quel tempo, miseramente I Il buon « Barbarani, la sera stessa,dopo la conmadre vostra a presentarmi : ferenza, voleva « ^" « « io trovai « ben Per « scusa una volte tre « un'insistenza » anche « vostro che il mio strano padre Oh, quella « Vi ricordate colloquio sul già prima pevamo « della canto « vi Io « nostro Quante cose ? Oh, la vostra voce sa- l'in- I voce babbo alla parlerebbe un Voi mi guardaste attonita,coi vostri,pieni di lacrime. « « divini occhi I No! Ko — ! concerto : Parlerò, ma sua figliuola». « « invitarmi... primo, quel nostro ! E del sera terrazzo? vostra dissi Quella quel solo « cercarmi, ad a I sera Sofferta. egli mi ripetè l'invito con rendeva, oltreché scortese, rifiuto. Poi, lo sapete : venne stesso « declinai e come Così noi... Così noi Cosi noi » Eppure io, offeso,avvilito,disprezzato,disconosciuto, quasi scacciato dalla vostra casa, epio, anche allora,in quel momento, dinanzi pure voi noi due soli anche a allora,ho avuto tutto j al vola forza, il coraggio di pensare a « « « « « — '." stro "" vostra « ho "y che « " ^" — nome e ricchezza ricordato io alla vostra : e ho condizione alla vostra ricordato sociale ; alla giovinezza. alla E vi figliuolamia^ più giovane; ancora la più povero spensierata prodigalità del per mio l'indipendenza ombrosa, soper cuore, carattere... non piii spettosa, caparbia del mio ero povero « giovane, anche, « studio,del per lavoro. e non le fatiche della mente, dello 133 — — l'affetto della "" Sì, sì; riacquistatela i)ace, stra famiglia, e dimenticatemi. « obliarvi avrò « di « temente » veri « essermi, d'un mio dolore destino è cosa conforto costan- obbedito aver « come? Voi, forse, vi « tradita ? ai do- « degli amici, siete buon abbiamo Borghetti ; ma Fanny Simonetti, per qael giovane avventurato il destino tradita... parlato ? Ohi il come dei cui a Abbiamo — la Carlo e nemici donna : quell'altro, e la Ma vi hanno o ? esempio... riserbano cosa? Barbarani pure padre vostro capito qualche ha Qualcuno Perchè — Ha sdegnato? e di e successo? è così « il gentiluomo. « « potrò iiou vostro, rassegnato amor per mio al Che « nel ma ; Io vo- glia fami- vostra la pitigrande, prema su- felicità. « Xo, a costui I !Non no no, onesto Avete mia? : nermi mante- dimenticatemi. dispiacere forse, è stata per cagion troppo se- — forse e La voi « Anch'io « Vi : riavrete giovinezza voglio che la a stessa se ; voi, cità, la feliciulla fan- cara dimenticare. dimenticare cosa serenità, riavrete è per immemori sono riuscirete ripeto : stessa, io partirò, stasera ancora i felici mia, conto è Perdonatemi, perdonatemi, Ye lo prometto : figliuolamia ! cara pace. e « mi forza, — sparirò , f« vostro pensare piti tanta d'uopo per qualche madre, Ingiusta? domani, Ì«la posso avrei non Vostra |«buona, io non potervi dire e avuto i« vera?.. f« che ; sento coraggio quanto tanto « voglio, sia anch'io. accaduto fra voi e riferito sul padre o che cosa gli abbiano mio, io non voglio sapere. Anch'io, voglio \« solo dimenticare. Ricordatevi bene: non mi do- 134 — rispondere « vete « sun « vostra « dovete « ; rapporto deve mi lettera mi non — scrivere. dovete esistere più farebbe fra Nes- di noi. troppo male. Voi più viva per me. oggi succede, persino Una non essere Quanto padre « vostro « preveduto « vi ho ; mio a riguardo, doveva finire vi ho veduta, giti da Subito, vi e di contegno era così. amata subito, dintorno il me appena desiderata ho ; « gii ostacoli^ voi, sorsero confusamente come fantasmi, a spaventarmi, n sbigottirmi, a farmi indietreggiare. chiedervi in moglie ? Come Come « sperarvi dai vostri parenti !.. Mio che era un padre non tutto stesso. E a me : io devo piccolo mercante caratquando pure, per amor vostro, cambiassi « tere « sposare, io povero, « perderei la stima « non « E « « occhi, buoni e cari e il coraggio di avere « vedendovi » lenziosa « potreste dire « « « « « « « « « « « e e mi avvilissi mi — del — nella mia delPuomo a mondo ricca E non — voi fatta forse perdere? quei innamorati, perchè io dirvelo e- — la casa, casa e di stessa, colla da segno nascondetemi di lavoro voi a ì... di avermela giorno... un avvilissi fanciulla una accusata sareste voi, a voi, un vostri possa giorno, modesta e pensiero, voce amara si- non del pentimento, che io avrei do\Tito sapere, immafatto voi come ginare, io, non inesperto, ma maturo dagli anni, dalle passioni, dalle vicende, di che il regno di 1' adorazione e quella casa offerte quell'uomo erano troppo umili per la signorina Dionisy. « Cedete, ubbidite,non pensate ad opporvi, non lottare. « pensate « fatti i vostri a begli Eimarreste occhi per vinta. le Kon 'lacrime. sono Siete —"136 « "s su « poesia. questo punto, col in vivete Voi « della splendore « e « potete apprezzarne « perchè non « Oh, mia « cili fuori « possono « sudori « ci solo non siete poco, nata, e non valore perchè... sembrano virtù certe troppo, pur si non di anni molti dopo fa- Emma Dionisy, diventata, semsignorina Mari, o la moglie del I... voi I ì^o, No, dovete angelo, un Mari per JiJon posso né « e « col I Voi no E' I no no, no, che in alto... sempre volare il piti: polso. le lacrime mi non L'anima mia del sangue ha « « Stracciate « già, « sempre. « stro bene, « alla età « presto : « come le « amerò lettera questa stessa stasera Obbedite, o scrivo ascoltate,per misero amico obbedite ca- f abbiate ai vostri mai farvi non rispondetemi e lascio domani, sacrificatevi il vostro per testa, che parole : ; la sforzo Addio cuore. né fatto l'ultimo sulle grondano più regge rità,i consigli del vostro pietà delle sue preghiere vorranno genitori che non « nome: alto. « "' vostro di prove. e troppo « allo mezzo priva. stata non vostra siete ; ma, se « in mai dell'occasione « « ci ma amica, cara signorina siete del e l'inestimabile plicemente, la professor Giordano « casa vivete, ne colla cuore, agli agi, in mezzo esercitare La vostro vostra « « altri,sacrifici... e quasi amica rispondete ; non dovessi pretendere, da privazioni? Oh, mia cara « — Milano oggi avvenire. infelice. per Pensate ; per il vo- che, vostra, gli affetti,le simpatie, passano alla mia età soltanto sciagure, perenni sempre : ve lo le passioni restano, nella giuro, Emma, vita ! ve lo Io vi giuro 137 — dal profondo del « vs « « « « « « « « « « « « « « « « « — donna mio, nessuna avrà da me una parola d^amore: vivrò;morirò solo. mi vedrete mai « Non piìì; mai, finche siete così bella,finché siete ricca e felice. Ma un se giorno, ed io fossi ancora amato, se Pinfermità, se gli anni vi rapissero la beltà e gli agi, se foste padrona di voi, se foste povera, disgranel mondo maun ziata,se allora vi mancasse rito,un amico, un fratello,io volerò a voi come oggi, che siete bella e ricca,fuggo da voi e vi dirò : eccomi, cara; prenditiil mio cuore, sospiro: e vi giuro,suU'onor — — Panima mia... tutto stesso; me e vi sarò ma- rito,padre, amico, fratello e fremerò d^amoie lo ripeto : questo giorno ai vostri piedi.Ma, ve non potrebbe venire se non tardi ; dopo la svenvi aspetta ; quello altro avvenire tura. Oggi, un che meritate,quello che è degno di voi, quello tutte le gioiedella che vi promette, colla felicità, ricchezza e degli onori. tutta F anima, addio. « Addio, con Giordano « signorina Emma La « Dionisy giorni terribili : Sono Mari. Mari Giordano a in sempre » urto, in : col- « lera « sofferto. pianto, ho tanto felice ; lettera, sono « adesso ; « sofi'rire. Sono « l'anima « I fino alPestrenio ; vi amerò cuore tutti i miei. con Ho Ma, dopo la tua ho non più paura tua il mio : tanto ricordati : cuore, tutte tutti i miei baci. Scriverò Padova: mia, di contenta sono te, semi^re con le mie promesse, ferma « in Emma. posta. » XV. A In casupola una leggenda la da delle da per tanfo forte vi di di rinchiuso cavoli fianco, inchiodato da lesso, si sul » prima Piazza vicoletto un al gusto au- primo e seguendo di arriva un vicino su più puzzo dinanzi tendina una nel ad un stinta; di al cordone scritto a del mano: Tancredi. è vista, sulla zelino Ez- corridoi muro, signor non da Appena cartellino,con Il pesa piano, dentro, al buio^ zaffate vetri, con a campanf^.llo,un Tancredi di certe a uscio a scaletta. quale dà nera si accede tortuoso piccolo « facciata sulla commesso porticina alta, una giro un La ma delitto turpe un piccola una sopra antichissima, Romano. Erbe, e di Padova. un ma casato, soltanto come il si crederebbe nome del gnor si- Mari. — Che Tancredi! importa aggiungere — Così Veronica, sempre, il si)iega,alla il su signor tutto. basta Mari, quando sua Tancredi serva, Mari, la che chia vec- sparmia ri- 139 — Chi — mi L^ mi non ; la serva famiglia,di tre Truffaldino, un e signor non conosce, di Tancredi appartamento stanze la chi il che sa conosco, di io, e mo — Tancredi me si compone individui porta. im- ne di : tro quat- il padrone, galletto vecchio e spennato. Il espansivo della bisogno di il padrone, al galletto,avrebbe amore rito prefe; ma da sé, un gatto. Il gatto si sarebbe mantenuto mangiando i topi, e per di più avrebbe permesso al signor Tancredi di papparsela allegramente, per una settimana, con polenta, cavoli e Truffaldino... Ma quando egli espresse questa sua idea, per poco la Veronica bottò bornon gli cavò gli occhi. Tancredi tutte contro le donne, capricciose, pazze, romantiche... rinunciò di al guazzetto ma faldino. Trufcuore Veronica La tenesse e al quale casa egli la padre, ; suo suo cuore, la per di JS'ella piagava a ì^'ano. cucina che modo Tancredi, come in la Veronica fratello Paveva anche gata padi ragione il pelo di aveva minore, quello losia gepre sem- spam- di Giordano. il diminutivo serve stata sempre era nascosta, sotto punta d'invidia, che fosse suo, e una Kano, signor tedeschi, mese; suo a ancora,, i sotto c'era il Veronica preferenza dimostrato paìione La al svanziche sette del il soggezione signor Tancredi, che al mondo essere in affezionato. anche in po' un Punico era ha serva da salotto e da Veronica, seduta sotto la finestra e con un paio d'occhiali,colle lenti rotte, inforcato sul faldino, naso, rattoppa delle calze blu, grosse un dito. Trufin equilibrio sopra una gamba sola, si studio: la 140 — — j^ralta il becco, fra le i)oiiiic. Qn;m"l() cntni Truffaldinoscappa, Tancredi {ha Giordano barba. sono N'on tutte tale hucherellata ma : faccia, e si uou quale, di dal muove. tello fra- suo vaiuolo senza e ha i pochi rimanti quasi piti denti, ma bianchissimi come davanti^ quellidi Giordano, jDiie, stito quando parla si allungano per ballare, È veun^enorme con saio. la la Veronica credi, Tan- Le le piatti, che sembra giacca marrone^ larghe, sformate^ gli cascano brache parti e da da gli nascondono^ quasi, i piedi tozzi, certe con un scarpacce di tela greggia, come le oggi, il pranzetto lo abbiamo guadagnato I E abbondante. (Butta un fagotto sul tavolo,e siede,ridendo sgangheratamente, una seggiola di paglia, così bassa, che la sopra giacca gli spazza per terra). La Veronica {si alza lentamente, pone le calze sullo sgabelloe gli occhiali sulle calze; si avvicina i nodi del fagotto). alla tavola a sciogliere e comincia Tancredi {cogliocchi da ghiottone e i due denti che gli ballano dalla gioia) Una bella fetta di lardo, {SHnterquattro carciofi, sedano, patate, cavoli. un'altra risata di compiacenza). con rompe, Tutta quella « grazia di Dio » non gli costa un del vero soldo. Gambe e talento talento,del ; ma di quello che frutta. E buone: fare gambe suo; sei o sette chilometri, ^a Pandare un e il tornare, sotto il sole cocente, lungo lo stradone, fuori di pantofole porta San Tancredi dal venti bagno) Anche, per Giovanni. negozia al trenta in effetti per cento privati.Il tasso alPanno, sugli grossi, e dal cinque al dieci per cento sulle picciorlerie ; cioè, sulle cambialette di lire. Pei decine grossi affari ha i suoi varia affari al mese, di poche agenti, 141 — le di teste sue da tratta Formano se. al mese, cento ciò, questi molto con lire per ad un un anche la sulle suoi di spese piccoliclienti rotte?... sopra mese, Tancredi casa. li scegliere sa per dell'amicizia una « fatto ha così di porta San di là, è entrato nel di », cento, soprammercato, in colPortolano Passando podere, rimonta. buona quel giorno Giovanni. novanta presta cambialetta una calzolaio,ed esige, ricambio E passatempo, dal quale del cinque o del dieci piccola gioia quotidiana sao tatto. le scarpe Ha picciorlerie, invece, le frutto un'economia di Per Le il al solito ritrae,oltre per legno. — per caso a « fuori riposare » un per poco; . dei cavoli, sul prezzo dopo quattro chiacchiere sul taglio del fieno e sull'Africa,lasciando nare bale- e la speranza gratis,la di rinnovazione, provvista per una abbondante sua Sono sicuro, signor Tancredi? l'ortolano,portandogli il fagotto fin — Sono — sicuro? Sicuro, — di devo sconto Consiglio tutto mai! è non ma strada. sulla un altro mese? con fari, af- assicurare. mai Banca, e il Comitato più terribile,certe volte, del Dieci! E gli dice — Ma alla prometto, brav'uomo, vi possibile,anche — il pranzo. gli risponde Tancredi, In che lo sbigottisce. ricorrere dei per fatto, — ancora il mio sacrificio. sorriso col benefattore, a — promettere; posso Anch'io fa il rinnovo misteriosa cera una Mi ha preso il a costo di il saluto e fagotto, se fare un del roso gene- ne torna Padova. Mentre la mette sta Veronica, nel secchio osservando,sempre tagliata la verdura, per lavarla, Tancredi, che la seduto sulla seggiola bassa, pulita e 142 — il sente di bisogno — parola una di lode, di approvazione : Dunque, — conservare far e quella o fondo La Veronica, tutto a comincia Tancredi tace; butta mondare dei le il Come becca mangiar (Tancredi ride anche la buccia rinfrescante. dre, pa- dato debiti? la faldino, tavola, a Truf- cavoli del e sedano e patate. alla cuore fa la Veronica) sua — ì^on rimane di mio so spappolata! gusto! Ohi, adagio, Truf aldino! Nano! tutto in un giorno, come far ridere la Veronica; ma per Gli i)uoi dare seria, imbronciata).' di questa di io, che clie ha » sotto (per toccare il nostro Truffaldino Anche Veronica cara riempito foglie verdi a i bardassa « si è e Veronica le fruttare tua piìitalento pochi soldi ho delle patate ; gli fa Veronica! (Chiamandola) bene è : un (piitforte) ! Veronica (lo guarda, imbronciata, affettando le patate in scodella). Tancredi (strizzandole VocchioJ quattro giorni soltanto; e poi gli va in protesto. tma Mancano la cora an- prima biale cam- (fissandolo cogli occhi torvi, la voce del male di suo fratello! roca) Vergogna! Godersi Vergogna ! Tancredi. Starà allegro colla gloria e le sue Veronica ! contesse — . Xo ; . Ridi . Kano — — è un No; Un debiti. ! rido. non Adesso, — Veronica , per poco non poco di buono dico di altro, devi e, por dire di anche tu più, un che asino. niente. buono, perchè non paga i proprii 144 — la tua Nano, bella l'aritmetica? lire,soltanto irritato per bisogno soldo! un capisci — di ancora aver non per Ogj?i ventimila {Alzandosi, ostile di atteggiamento e il mutismo vanaglorioso e Superbo, spampanone, tutta la sua scienza; {più forte) un V Veronica) asino, cara! bardassa ha — — con bell'asino! V33RONICA per Tancredi asino! sul le orecchie {si tappa sentire). non {la Un gridando) {L^afferraper un asino! Un segue asino! viso) Un tanandosi mani, allon- colle braccio e Un le urla porco! Veronica Mi {divincolandosi)Finiamola! lasci andare! Tancredi che questa è un'azionaccia da Nano. Veronica No... Devi {scotendola brutalmente) non me Tancredi. ! Che fiato {tramortita: senza l'aspettavo. E che io e voce) senza galantuomo un sono l'aspettavi te non dire e Nano, invece, no. Veronica. Tancredi. Veronica sarà. Sì; No, i"er Dio, è! stirandosi : {sciogliendosi E', è; sissignore! Ma è uno Sarà? fanno lei... che Si sente scricchiolìo uno avvicina dal rapidamente. bisticciarsi di leggero guardano l'uscio. Truffaldino posa per gozzo Dopo e e, fissando gamba, corrocochè un un momento alla scarpe Veronica l'uscio a di quei e scalettta,poi che sale Tancredi terra anche si e cessano istintivamente sua lantuomini ga- ai ladri. paura in fondo camminare dolenzito) in- il braccio verso l'altra volta, emette dal strozzato. di sospensione, entra Gior- 145 — Mari, dano di -- Vuscio picchiare, spalancando senza colpo. Addio! Mari. Giordano Tutti bene? Bravi I {U appendere il cappelloal solito pinolo^ come rientrasse per il pranzo, se dopo la passeggiatinadi una mezz^ora). in col mestolo Veronica esterrefatta {è rimasta ! {A ! Il IN'ano ! Proprio il Nano mano) Gesummaria dal piacere e le rughe diventa rossa mano a mano, gendosi vecchia faccia sembrano della sua spianarsi: rivole in a Tancredi^ sempre col mestolo in mano aria di trionfo) ragione di voler Vede, se io avevo in peraspettare a giudicare?Eccolo, che è venuto sona. va ad {sogghignaironicamente^squadrando il smorfia sprezfratellodalla testa ai piedi; fa una zante in tasca ; in atto di stizza;si caccia le mani tutto e zufolando, poi, voltandoglile spalle,dimenandosi neW altra stanza). passa Veronica (gridandoglidietro incollerita,mentre fratello I accende il fuoco sotto la pentola) W suo Tancredi I E Vergogna dovrebbe vantarsi di averlo per tello! fra- (intantofa i complimential galletto che gli si avvicina Evviva ciangottando sottovoce) Gorrocochè! Sempre Truffaldino! Gorrocochè! Giordano di buon Mari appetito Veronica suo Giordano di buon (pianino)E' è vero! non venuto, e fratello Mari Ha I umore tornato fatto per bene. L'Idola, sue Adesso biali, cam- che è glieledovrà pagare. (fissandola,un po' inquieto) Credi, Veronica? Veronica (indicandoTancredi nelV Quel Indro è pieno di quattrini1 I^ovBTTA, le altra camera) IQ 146 — Giordano. che Non faccia mi ho — bisogno di le mie rinnovare quattrini: cambiali basta sei per mesi. Veronica farà; di si tratta Giordano. E voce) Prendo Giordano Più La di tutto il mio promette) avvenire. (tra lo spavento e (Guardando esitante Lo {A bassa la summaria! contentezza)Gela verso di camera Almeno, la sposina, ha qualche cosa? (ancora più piano: in un orecchio) mezzo milione! Veronica rimane Nano suo che fratello. suo di quello moglie. Yeronica Tancredi) di (sicura entra a nelPaltra bocca il aperta, mentre stanza, lasciando Puscio socchiuso. La Un da camera aragosta alto di Tancredi: gonfio,colla coperta bianca e rimbottita rossa: seggiole di paglia; lo sciugaad un al catino. A mano chiodo, accanto appeso del letto, T oleografia di una Madonna lorata, addocapo cornicetta vetro. una con senza nera, sottile, Puoi ascoltarmi quillamente Giordano. cinque minuti, transenza e ingiuriarmi? Tancredi (continua a fissarlo^a squadrarlo, e ghignare : i due denti davanti gli si allungano, ma me? con Oh, oh, che degnazione! mordere) Parlare per tu mediti : se mai, intendiamoci Ma, caso di potermi imbalsamare un colpo nella speranza colla tua oratoria, hai preso un gambero, anzi un' lettone letto e addirittura! spiritoso: continua lusso,commendatore! {Sei vestito troppo lo, invece, come a (Ride squadrarlo Non ti dico alla miìorda mi contento vedi, estate beffandolo) nemmeno per e del motto le mie Che di sedere. seggiole. inverno, sempre — lo vestito I stesso dire vuol che {Con boria colla fratelloe che, 147 invidia essendo non V per del eleganza proprii quattrini)Il dei esosa te, io soffro come — nario, milio- riccone un Finverno il freddo e il l'estate. caldo (cominciando a^perdere la pazienza) Mi da parlarti di affari serii,che Ho ascoltare? GionDANO vuoi premono. intanto, un solo affare ne che, se vuoi denari, non A Tancredi. avvertirti preme; mi me, ho. In Tabula rasa. sul palmo della mano) (Soffiandosi quanto poi al tuo avito patrimonio, rivolgersi per in fretta, gambe n. Todeschini: all'avvocato informazioni spalla e corri : Portici e del se hai Santo, 337. parlare con te: con te. ho denari? JS'on hai capito clie non ti ha lasciato di piti,nel testamento, Ho Giordano. Tancredf. madre ^N^ostra giovane, il piiibello,il talentone i)iìi hai E soldo, piti un casa. dunque, se non col genio. colla bellezza e le cambiali eri perchè della paga da il Giordano color di Quando (per piombo: mi domando ma lascierai niente, Tancredi. Quando la hai si parlare, oh^ ti bisogno la diventa un ti dirò che non ti soldo. conosco, di faccia sedendosi) contenere: sa nemmeno Oh, non bile, gli niente, mascherina! non ti lasci capiti fra i piedi. Allora, colla di lavorare, col pretesto degli studii,scappi scusa lontano, il più lontano possibile; e quando le tue nei loro tiri a due, ti portano in trionfo contesse vedermi la strada, perchè allora, fìngi di non per hai vergogna mandano di salutarmi!... AHora, quando ti dovedere; non mi al caffè Pedrocchi, se sei parente del Mari 148 — — caintalista, allora,per cavartela, rispondi nobili tanti che ce son ne faccia la (Ridendo, trionfando, loschi,la boccaccia saliva) Fuori! Fuori occhi enorme, la di io, di vergogna i miei io quale I... Ce ti non ho ne buon Tancredi. Ko, Lavoro invidia che... che a la affare no, di Adesso Io gli pago protestare le mari alla e cappello! di ho che onorata di voce) Ho anche per io no; sicuro. sul intorno vial Ya di monti: e altare un te. P usuraio sono Affari da te? con osservandolo dei signori. Niente! dispetto quella sua eleganza signorile) Certo per guardarti, a giudicarti dagli abiti... altro Rothschild! Giordano pare firma tanti son {abbassa proporti. Un e miai lascio fanno ; conosco. Giordano {Gli gira invasata rossa, casa una le Banche tutte Vattene io che monti. sdentata^che perde mi non dei e Sì, io, PusuraioI tei debiti 5 io che cambiali; mari dei ai tuoi nuovo ^ con * {con la bassa voce d''incertezza, mentre non e con è che lo tremito un sforzoper che nere tratte- collera)Sì... hai ragione. Non ho avuto testa, mi rovinato. sono Speravo di ottenere dagli studii, dalle lettere,un materiale molto compenso giore. magInvece ho pensato che {con un sospiro)non la siamo non in Francia, ma nel paese più ignorante e più pitocco, dove che i professori e i giornalisti...ai bisogna regalarli! spropositi,ma Hai ormai ragione; sono ho più cretino, leggono quali i libri non molti commesso risoluto. Voglio cambiar vita. Tancredi. Cambiar vita, alla il biondino ancora gnando) Fai i quaranta sono disinvoltura, ma tua con sonati età? {Qhi- abbastanza anche per ^^ 149 _ tardi per Troppo 'te. direbbe che volta, o mi sbaglio? Giordano. di miei ottenere di punto cattedra, di una Una qualcuno. farmi una zione, posi- mancava ne 1 denti. mettere a tutti pagare (interrompendolo)Vuoi alla Banca occhi. volta. 'Non soldo. Sarai la scalata dar lacrime colle Aiutami, te ne prego Aiutami, è la prima e sarà ti domando ti domando niente di contento buon j non e me, P ultima anche un avrai tu bene, ? l^o'ì Eb- fatto un sono, aiuti, al punto in al punto di raggiungere la felicità, la la quiete, perdio, mi sarà e ammazzo e colpa tua Se Per vuoi quanto di cui mi non Tancredi uscire. cos'è colpa mia? } io I Lo I^o, tuna forper dalla stia a cucina, sentire. vuoi che Giordano. niente? W Lo suo deve tello, fratire! sen- perchè spicciati, (sottovoce)Animo, Kon zati Ammaz- caro. rimorsi. ho non Veronica, vergogna Allora, ^o giuro, I Tancredi. voce lo affare,te pensaci. devo i d^Italia? Giordano. La si quantunque debiti. Tancredi agli te sul ISono vita... cambiar continui tu _ vuoi Kon un soldo? vuoi? Poter concludere un matrimonio ministro, molto ricca. Tancredi incredulo; ma (sogghigna^ mostrandosi la ancora nelV espressionedella faccia gli si vede Congratulazioni! È... rabbia, V invidia) Bravo! sarà giovane, voglio piti tanto giovane? Non altro un sproposito, per sperare ; perchè sarebbe colla nipote tutti e di un due. Giordano (risentito: sincero) Giovanissima ) e 150 — parlane il tutto con è per interesse,ma mente, perchè ne Tancredi. età per sposare una coi due dalla vecchi fatto altro un nipote di di Tancredi — — — diventar pagarlo. La ghigno ascoltarmi : Ebbene, ! da gridare, c'è d'aver non offende quella ragazza, e non capito I E rispettarla.Hai devi ascoltami. ti non mi ! c'è Non Il tuo Non da da aver ! Veronica voglio, perchè — senza C\'i e, al solito,avresti mattina... debito, Giordano. devi è generale, e particolare.(Bidendo, alla Veronica lo età tua I Salute, Eccellenza braccio) {scattando: afferrandogli un di ghignare I I Finiscila scherzare dando) (spaventato: diventando livido^ gri- Giordano paura. La in il matrimonio ministro un Finiscila ai)passionata- Male. ? giovane in che gli ballano) sera non innamorato. sono per denti la sposo, rispetto; e se perchè Pamo, Giovanissima brutta una — ascolto, perchè ti credo. non credi? No. Non credi matrimonio? al mio No. — — — — Ma, allora,perchè Per farmi Ma ti pagare giuro che te lo le tue è vero avrei inventato? cambiali. ; verissimo te ; lo giuro ! — No. Non Giordano ti credo ; credo non (afferrandoloper una prometti di tacere ? E' Bionisy di Milano, la nipote la Mi niente. mano ; sottovoce) signorina dell'onorevole - Emma Alber- dell'istruzione toni, ministro pubblica. Scrivi Milano, a qualche tuo corrispondente d'affari... diranno se non è vero. Mi basta che a ti 152 — Altra Giordano. essere Tu Tancredi. mi sei dovrei e matto ! altra un cante. mer- Kivi ^oiol dire no, la mostra rabbia, il s ti te di tà, non terai diven- che Monitore dei parola vale tremito un avevano tedesche, Ventimila nervosi sua timore suo del la mia te. per (èagitatissimo: Giordano delle mani pagare fallimento. volta, che anche di sei non del paura Ebbene, ; ti dico No protesti! ; in tante collaboratore... un firma e povero... letterato un la collaborazione inglesi,francesi? sua esser Lai Dunque, tu non hai scritto,P ultima offerta la è cosa fallito. un Non — il là lire 1 Sei delle labbra, dispetto, poter riuscire) suo Milano. ti ho a detto, informati Ebbene, come Non adoperare, s'intende,il primo che capita, ma molto dei tuoi manigoldi ; uno uno prudente e che bene : sono abbia rapporti coll'aristocrazia. Bada i Dionisy, che hanno un i^alazzo in Monte leone. Napo- (con Tancredi i Dionisy e Giordano di spalle)Cbe ci siano il dire. vuol palazzo non {con qualche esitazione : poi vincendosi) domandare Fa un^ alzata è figliaunica dire dei Dionisy, la... (soffrenel dover quel ìiome a su^ fratello,il cui occhio,il ghigno della boccaccia delVosceno nella loro lurca, hanno volgarità) la ad un chissimo ricera quasi fidanzata signorina Emma, è vero giovinotto, il Sebastiani ; e se non che se di un che vero è andato il matrimonio innamorata non a letterato,di la si è perchè monte Giordano Mari di Padova... Tancredi matta da (con sprezzo)Peuh ti non legare j ma ! Sarebbe credo. una Sei bella sempre 163 — stato Alle vuoi coi » ammetterlo gabbolare disperati: gni modo, quando le lontan ma e dagli diranno di come punto aver del ti suo le stesse parole con Giordano. Ah, potrebbe più fare. L'altro : cambialette. i quattrini. In dal cuore, lontan spiantato,un uno Monitore dei lire,ti volterà ventimila non se occhi sei che picciorleriadi sarà nostra Veronica delle sposano collaboratore la anche via per auche piace di scherzare, di far le civette ragazze anche ad arriva e mi tu lo diceva bugiardo: questo un madre — mai e terato.. let- protestiper le spalle (Vede fratellosul vivo e contento, ripete una sghignazzata). avesse I no E' continua conosciuto. Anche in volendolo, lo non mia. mano sghignazzare. Ma bisogna frire pazienza, ingoiare gli scherni, gliinsulti,sof- aver a soffocare e la collera ; gli faccia rinnovare perduta Emma, perduto Ha bisogna convincerlo. facile e più meno, o da cambiali le sborsare Una invece, quella canaglia ad ogni costo? volesse saperne la rabbia Egli repressa, il ; del si ostinasse? Se lasciasse Forgasmo denaro, matrimonio. convulso trema per tello fra- è o firma dopo se, le cambiali?... suo perduto : tutto I Bisogna smuoverlo, la cosa creduto assai piìi sicura. tutto sopra che bisogna e e per Se E non protestare ansima lo per spavento vido lipericolo. Da plumbeo, è diventato è più lui. : gli occhi affossati, cattivi. Non Giordano Mari, il bel conferenziere, il gonfio e dell'ultimo del mondo pettoruto padrone faccia dalla sotto il peso Giordano una del è losca, truce, delitto Mari mano : che sta stw fratello: per un la : un chio vec- schiacciato curvo, (afferrando ad di altro un commettere. gendo tratto,strinvoce alterata, 154 — tremula) ti fo vedere Se prova!... Ti basta? Tancredi Mi — le sue lettere?.. fai rinnovare E' una le cambiali? lampo negliocchi : il desiderio^ la curiosità sé stesse : delle di quelle lettere per delle smorfie, dei baci, perchè ci parole amorose, i baci) Vediamo devono anche fuori le letterine essere : {ha I... Due un sole? Giordano. l'ho ricevuta Milano, alPalber^o {Gli dà, infatti,la prima lettera di Emma). Tancredi {Vapre, la legge,slargando la boccaccia, coi due denti che sembrano cadere dalle gengive scoperte. Sente un profumo delicato uscir dal foglietto: lo fiuta a lungo, poi sternutisce fare una fonata bufper Paltra... spiritosa)E Pai tra?... Vediamo Questa {glidà Giordano da leggere)Questa adesso alla posta, prima di venir qui. che due parole : l'ho ricevuta Non V altra anche a sono « Tua Emma. Tancredi della Sente tutto rabbia il veleno contro suo : Sai, che Buttarsi col più. della gelosia, dell'invidia, fratello — ride non » via primo Giordano che anche in questa qui... è un bel capo? tal nessuna modo, senza vergogna, capita ? (gli salta alla gola, strozzandoglile parole). Tancredi Giordano. parli I I Veronica {gridando) Veronica Canaglia d'una canaglia I Bada ! come 155 — Tancredi. Veronica (jIOBDano. i^ou Mi Tancredi. Giordano via I Sei Va Tancredi. I Ha Perchè di Cosa di I lui E E questo. morto. non gli ho il le letto) biali cam- ! j)er le cambiali ! no cattiveria! ! Per piedi. succede? cambiali le per per no rovinato, Sai, Veronica!.. ! Perchè cattiveria Lo mi vuol sa, gliePho detto ci rimette soldo un fin promesso diecimila che : sa lire regalo. Veronica. signor Vada di là ; si calmi. ! Lo Tancredi Tancredi. mi morire I ha (spinge Giordano qualche momento Veronica fare a che ho me. alla So sentito che tutto. i^tella d'oro devo cosa cucina: sola ancora si calmi. bene. Più chiude troppo Poi dire. Gridavano vada dosso ad- Tancredi, con W Lei, adesso, f Va io col le mani messo nella Vuscio, rimane : piano) poi torna da Giordano che presto : bisogna lasciare Parlerò io. persuaderò che Dopo ? Piuttosto E' i mette tua ! di ammazzarmi detto ammazzo. di ammazza Sì; detto anche creatura questa ! Veronica tentato Giordano. vedere baciare, colla (spingendolo^buttandolo contro una canaglia e un vigliacco! E^ per Te lo giuro. Veronica. gli ho ha di degno (sulVuscio)Gesummaria! Veronica mi sei Aiuto Tancredi. Mi ! schifosa, dove bocca — lasci tanto all'albergo. tardi glielo io, il signor Tancredi, o le faccio sapere qualche cosa. (Eia Veronica Aspetti un momento! corre a prendere una spazzola,e pulisce dalla jfolvere il cappello e i vestiti del suo come Nano, faceva a quand'era ragazzo, scuola). prima di mandarlo mando Mi deve promettere però... 156 — - Che cosa? Una volta — di piorina Pensi e lo Milano... alla sua di che sposata, quella sua si farle buona compagnia. W mamma. povera io di so Plia che — E^ male. giovane morta di morta ; lacrime, hi poveretta 1 L'arrabbiarsi le ultime e ]\rari, lui per ha cordiale. Ha Stella (Voro della al pranzo i pezzetti di a a poco zucchero E' ormai piazza, tenendo in viene Xon sbucando ad Buona Sono — sei mesi nando centelli- fumando^ rimasti. inquieto, e notte Ma poi, può più non j si alza e d'occhio il tutti va girare a portone l'albergo. del- nessuno. Addio, — preso Che anche Veronica abbia non nulla? ottenuto — dunque, il caffè, onore, poi, gli sono sempre mai? Come — : state sono nel bicchierino che è tornato poco, fermo. star fatto immollando il cognac, Giordano a Veronica mezz'oretta un'altra speso della parole buon un toglie Pappetito non ! Xano E' — fra tratto un che Tancredi le colonne lo dei ferma, portici. sera. dal stato Finardi. : riuscirò : ci metteremo a Ho parlato del persuaderli. Einnovazione d'accordo per la trimonio maa regalia. c'è i^ersuasiche, protestando adesso, non più niente da sperare ; mentre, aspettando, possono fare un buon affare,oltre al ricevere i loro quattrini. Li ho Domani — — — fisseremo Che Le tutto. Dammi, lettere! lettere Terchè! della ragazza. intanto, le lettere. 157 — Le cabale... voglio io monte allo7itanarsiJ le tue da mano ti jSTon gente. sono ficarmi giusti*? persuade Allora sera. (fermando Mari Giordano Se in tanto aver buona e documento. come quella con a io, voglio ~ ~ I Aspetta che Tancredi Un ! Ti momento fa darò per una copia. I Bravo Per farmi dare del anche minchione. — Giordano fissa jMari fratello) suo devi mai che giurare dalle tere let- queste mani. tue Guarda, nuovo. A questa condizione... sola Tancredi (interrompendolo) io, metto ne Mi usciranno non di {impallidisce che ricevo. o C'è niente ti faccio da poco di rinnovar fatto scegliere I condizioni Le cambiali le ; o dammi le ; e le non tere, let- XVI. Emma!... Giordano Muri, Tancredi, finire tanto lo invece, trova, coli 'occhio non legge le amoroso, per Si di ordine Tua, caccia in dalla ride Sor- accarezzando bel caratterino via una remota, le gente, apre ore sera, nove. tua. sempra Emma — Cara!... TiC scrivo in perchè « mente, « la mia ^" di sorvegliarmi ». figliuola!... Cara « « e data. Mercoledì « « il e tere. let- sono dopo. lungo, a disturbato essere mattina la commosso, sottile, preciso. lungo, due, ci iNTon posta. guardandole passi quattro ancora alla torna lasciato dopo stessa, sera fare per contento, l)er quella zigaro, Ne Emma!, Povera Griovedì fretta lio cameriera il — e e mattina, in furia che sospetto e la sette. telegraftcaEosina — abbia, riferire ore ricevut-o ; e poi così Pincarico vinco la 160 — dichiarato « ha « nemmeno « care, « gione. morire a E' « è andata. « tizia che « certi occhi « più. Cioè, « dottore di vedesse a mi se « « al ha E ». in venuta ò scrivendo. sto i I... E li vedo vuole. Rosina mi più no- guardato dove sono? finito ; E vuole. con li vedo Non ma... ne se colla Sebastiani, con Nessuno ha ra- subito e occhi?... sempre, volte mamma Mi suoi mille più, suppli- a pregare, dalla corsa Adesso, dunque, mi la volermi non « ragione, camera Forse — lei ? non » E. « ricordi Si la « mattina, « Ogni « del giorno. « avrò trovato « mi : deve prima lettera cosa, in le manderà Me il modo « piacele I Chissà, « suoi « fatto. « fratello le « dovani, adesso, m'interessano « milanesi. « Un Mi scriva giorno, voglio ; dov'è di « legge le « scrive inolio,., casa per sua mie dopo, Griordano Mi tutto. ora, in me niente appena dovrebbe ? vedrò molto la se pa- più dei camera a suo I sua; questi giorni ; pensa i E avranno ricordi. ne vederla lettere, dove a mi dica, anche, se : data avere. la se sera. colla quante feste le rassomiglia « TI dì giorno^ la e insieme, che sento giorni. La j busta, una poterle parenti ? Immagino i alzato tutte di Come un tutti appena la chiuda Padova?... E scrivere me, dove dove ». lettere Mari; poi una, « ferme quasi in tutti i posta » giorni. 161 — Sabato « « Le « La ha mamma a da due farmi » non vederla « sua faccia « se « il dolor giorni.Mi fiera continuo che, mai anche scene sèmpre una « sono camera giorno, appena Grandi tutto. [«la [«vedo ;« Paltro Eosina, h" detto 5. mattina^ ore ancora col lume. Scrivo [« chiuse. mia della finestre — ha di il e suo capo. e occhio Fon : la il dottore mandato intemerata ha casa, le lettere per cosi », posso più. Ma il buon tetra a a dichiararmi far di conto dottore, colla da terribile fa paura, perchè mi adora. papà, ha cominciato pure per mi Torquemada, non Il papà, povero « » sgridata...e ha finito coli'abbracciarmi, piangendo. Ho pianto tanto anch'io I Mi ha pregata, supplicataper il mio solo bene... tutto. Ma Per poi, consolarlo,gli ho promesso a a pigliarloil papà ; e poco poco, so io come convincerlo e come persuaderlo a proposito... di scriver libri, del mio solo bene. Oh, se invece « lei scrivesse « sarebbe « « « « « « « « « « « « « « « « « la farmi La sua più bella musica... No, no ! allora lei non lei. ha mamma messo alla porta il Barbarani, quale, per colpa nostra, ha contro di sé tutti i milanesi inferociti,specialmente donna Fanny Bardi mia amica), Guido tanto (che credevo e, mi vuol più. La che non s'intende,quell'altro, è la sola, che osi difendere Gonzales marchesa il Barbarani, ed ha il coraggio di sostenere che, abbia scienziati per quanti letterati e poeti e mai conosciuto, il più simpatico ò Giordano Mari. Non in superbia. C'è di mezzo monti dalla Fanny certa gita in stage combinata una il — ttOVKXIA. L'Idolo. 11 162 — « col Bardi « marchesa e la Sento « invitata. Kosina alla e corridoio nel la Kosina E' guardia. « la « dal « sicura quale la il spengo ; che Devo « In che « Un non una confessarmi « Fulvio « stesso « in « d'una « ranza « don « mamma, « fico « citazioni « Il Crespi, mi che capisco io, invece, credo. è : questa vero, stata a dire, che sono solito confessore, don Fedele di San : quello mio il parroco ha tenuta battesimo. a Ormai tutti I... Avevo di e Fulvio già era mi e ha ; tempo Kon « abbastanza « e « mente « sono tutti « a ! Don ho mi : due per pieno fanno don un di ore eloquenza » un magni- e di belle per « Fulvio di ha come di dicono innamorarmi e saperlo..." un gran temjio. conoscerla capire com'è possono curiosi del caso, tempo (devo dire Fulvio) Non gran il nemmeno per... ». dalla inconcludentissimo. ma avuto anche Anche istruito, preparato stato tenuto ragionamento di spe- niente. Invece... perdono. sono anch'io bisogno parola buona, affettuosa,di pace, con « me le devo dal collera contraddizione I Ieri, dunque, « basta. poi cosa, credere, ed spiegherà, non mi giorno, ha : via. tornata possa contraddizione « ha gran farmi spiato picchiato pianino... un'altra ancora c'è me lei chiave: dormissi, è dirle sulP uscio fin di l'incarico ha venuta della buco « « « « è stata Decisamente « « signore lume... « « altre cou non — tutti, seria- successo, lo domandano talento ; è for- tissimo,dicono, in teologia,in numismatica, nella storia delle famiglie patrizie milanesi ; insegna è un Dante incanto j e Petrarca j predica che 163 — certi di « ma "^ orecchio, e « « tempo '" stiani ed « mi « « avrei Gli : — ho ho argomenti, si capisce, ne parla a perciò non persuade. voluto rispondere, a proposito del E allora, come Mno Sebamai, con il tutto avuto ottenuto pili? Quel primo Io ero è il tempo il minuto che Xon ma e ferma « E' con risultato... che non confusa nella di tutti. una Mi ma cera. padovani. subito. sorella. una è non — e Vorrei Con vero sua 1 — E Che le ; cose trovano bruttissima « » succederà? i milanesi per fratello? ch'ella Sapesse non cergli pia- di paura... tanto anche avesse sorella,sì ; con potrebbe parlare bene mi cosa suo ho i)er vorrei Quanto Tutti Questo come nominarmi... senza conta tutte m'inquieta,non e ci penso quanto bene. inquietarmi. preoccupa i cambia e bruttissima non ad per arriva sento : lei su, in che quello passa mi vero ne è bastato. : che folla: se la vita. tutta comincia « tempo... giorno, quella domenica, alto, solo, piligrande Lei mi ha guardata « « bel questo tanto tempo, vuol ricordai.. « — sorella sua di anche me ora. ad una sorella ! sua E. « Non so ancora mandarle di ho in tasca la sua diverse : e Vuol aspetterò mente, segreto, nemmeno semplice, quando, e lettera. questa metterò non se, per nel la « dire molto che il miracolo quale cielo. Io non sono ignorante in inglese, francese, italiana. e potrò come e la me ». Io c'ò nulla una tre Credo ciulla fan- lingue an- 164 — nei « Cora « che « Fulvio jiiiiacoli... anche potrei Crespi ». non è buono Come gli facevo « che « confidato « ferto lui stesso. « fatto male « le mie « le « potrà il « sogno I Subito altro. E perciò il dottore... « anche « posso « mie lettere « fino a « lo dica se Quanta tutte le mie dimentico ho tutte questa mia, Carlo Architetto gioia Bor- mi dà lettere. Non tutto : quanto lo zio Albertoni. Sicuro,farò Dio lo zio, fino a Roma! mio; che più, più, più ! Ma oggi penso e che « « le posso ricevere mi « Kon « Domani sento ! domani ! domani dormir a Voglio andare domani più presto. » « Non sono posso sempre scrivere non ii* avrò le ancora giorno tm sera. bene. « ! subito, « « le Ma morire. voglio bene. Lo mie lettere,forse domani ancora molto Gli sa non sia buono. Carlo. punto Lei ! beata sono saprà. Carlo, che tesoro ! adoro. Se lei imposta subito '" detto ieri sera, anche oggi, e quanto gridare, anche piangere! Io farò morir tutti,il papà, la mamma, « « ha mandarmi ! ! Subito di ricevere pensiero Mi riceve Subito, appena : otto. giù : gli ho lettere,e si ò of- male? intanto I Ma lettere. Subito « « fatto don così delle e porti subito alla posta ghettiyvia Monforte. « « Rosina da ore ! Mi Carlo vedendomi Ho Fedele, sera, cugino pena, della San a Domenica mio straordinarii quelli a ottenere « « — Martedì, un far per undici. ore letterone più sorvegliata, giorno venir » e perchè notte. U 165 — l)oianche Quante arrivo Egli sa adesso mi Donna « Guido le mie che è vero? Per Carlo, io le scrivo se riesce lettere di più la Fanny, Bardi, sono ci sarebbe almeno di farsi da è tanto, Bardi meglio vorrebbe divorarla Poveretto « Sto « Avrò sempre le I Se rana Credevo di mortificata. lettere anche cattivo le mie che una con lettere mia e Carlo. con ? Che sola... ? — « « I Rivivo Giovedì. Son rimasta cattivo. E' stato tutte ho avuto altro non e Eccole : I Che grazie, grazie I Non perchè glielo diro » tanto Emma domani. Dionisv. Sabato buona posso della benissimo. sto « Rivivo e gioia I spiritosa. più particolareggiate le notizie salute I Sognavo invece e « " terato. let- i denti contenta. scritto poco care, lettera Vuole « ha me dire; come avesse stasera così essere Mi verie... catti- regolarsi.Il « « o bene. poco mie la Sebastiani, delle per vivo, e contro glielo volevo tutto saper Fanny Inventano, Padova persino volgari. I^on ma, i I ragione scrivere posta, prima. tremendi capisco il perchè. Fossero una alla donna più Ma poco. come di suocera i o porta lui scrivere... non è lo stesso? molto le sempre che — non di lei. I^on fingono sensitiva. una sono non — spiegarmi. a non non sento cose lo Carlo, per — mattina. lettera scriverle Non » è ! di per Grazie, più. 11 Carlo, 1G6 — « però. « rebbe Ko, Glielo no. una — Lei giuro. sciocchezza vera ! ha ragione. » Lunedì. « « Sono « sempre « nuto. « è da letto a in è giorni, mia. camera Ma niente, due il e mi Non buono. buono, Non si il già molto « ma farti « e « alla « arrivare. « che « tanti. a il stazione. Ti pure Martedì. Milano : ; di du Telegrafami porterò ti assicuro, « che che Oaklo io non fretta e Borghetti il Potresti con subito in cerca Nord, da lettera Carlo ma possibile. Hotel tutt'oggi, è Mari, un'altra L'apre Emma. firma meno alP rimanere di alla subito vedere a Non spaventi. Giordano mercoledì, riceve è non occhio Vieni « il dopo, inquieto, colP corre mi- un » giorno Milano, è » Sempre... E babbo lascia « « Sa- : di modo smontare è vicinissimo potrai corsa stesso sono Borghetti le notizie inquie- » 168 — fronte)Sempre di di senso un — gravezza vero! — — I peso Emma {con filodi un rimanendo voce, immobile) Sì ; molto. Però... Il dottore. dottore. {Pausa Da a : la fammi veder arricciando cera la i d'animo... patemi ieri. come Vocchio) linguina I {La guarda sima bruttisfacendo una naso, la sospiro) Ma morale, guanciale). strizzando studia, il pausa, : causa già, finché perdura dispiaceri, le inquietudini, i persiste,per anche conseguenza, il resto. tutto {fissandolocogli occhioni più grandi e piti faccino smunto) Oh, dottore I Soffro, sai I Emma neri testina sul diremo... Allora V osserva, brava; lungo, No? di ierii meno {scuoteleggermentela Emma Il po' un nel soffro I tanto {gliocchi gli si riempiono ad un tratto si china col volto più vicino,piìi d^ap: : Emma, consolarla, per rianimarla per Il dottore di lacrime ad presso in quel punto tutto V affettuosa dolcezza ne^ suoi occhi) Cerca o pensare... Emma. di pensare dove Il dottore si ved^ ; di soltanto alle belle si me, può che copre cose. cose! sopra le mani non pensare! non le belle tutta trasfusa in calma {con effusione, premendo il rialzo si è dottore metterti per sono, Vanima, tutta buon del Oh, dottore, come E, ormai, dove di il cuore, le coperte intrecciate la mia tosa mondo, cara il mondo, Tutto te, è pieno di belle cose per Kon le vuoi guardarci Emma con un debole, ma {colla vocina sempre di Emma) Ma leggero sorriso doveva essere tutto il dHronia) anche Nino Per me, una Sebastiani. bella cosa ! I 169 — Il dottore anche quel La gente allontana (si Sebastiani sicuro — ~ poteva si non — Sai? abbastanza. chiamare. non un mai può ha truce) Forse, essere errore. dire la Dopo signora Sebastiani (Pausa) Adesso la diventa : di rottura mi noscerla co- cessa, suc- lia più fatto quell'intrigante del Marzetti. E:mma. Il le dottore Oh, I Quietina dottore. essere che di il male tutto di solo giorno, Emma non di ne buon del Sebastiani Io I si credo di modo trovato E' EiVOiA. Il dottore. No, di voce che — dal metterlo hanno del termometro cinque minuti. (Pausa: : modo. Io — scritto soldo. un guarire. Poi, a Suo da Padova? fratello è Il padre era un direi,adesso, prima suo Non di tempo, si potrà fare — Emma Non di escluderlo ha ricco, ma bottegaio. tutto, di una scelta migliore, di generale soddisfazione,per la mamma, Eccellenza... a Roma. l)er il papà, per lo zio. Sua ]'j,intanto, quel certo Giordano, direi proprio vero? a poi con precauzione^ con un véro I lenta,uguale, penetrante) Sai in malo Sicuro. fatto levarlo? appena esitando proi"riamente — sono — — cosa pare... Posso per veli I risatina,si ricorda fretta V orologio). oraf guardandola, tono in guarda mal era — proveniva cuore sognava bi- (Ridendo, posto I (Doxm un^ altra : I riaccomoda ! Non notte umore) suo mai aver (Le della in moto sempre di ne I colpa mia per approssisostanza, mativamente, anzi di averci gnato. guada- quel tabernacolo Per mettere Quietina dire io posso sicuri questo collo) In al attorno coperte I Anche — assolutamente. (agitandosi)Oh, dottore, dottore, dottore ! tornare da capo I Te ne prego 1 Te ne supplicoI 170 — — {cercando di tenerla sotto le coperte) fatti, Quietiiia,dunque, quietina ! I fatti,già,sono dottore Il e cambiare. sì possono uou Glie fatti ? Ma Emma. Perchè è ricco? Perchè ha Perchè il voluto animo suo altri che tanti Ma il Più del suo hanno non è nostro, né ha non strisciare a dignità,né conosciuto in mai come carattere. tutto il mondo. E questi ruba- certo. Ma... Il dottore. fiero e domandare, a nome indipendente! sempre nobile non lucrosa? posizione una essere abbassarsi voluto lia non fatti ? Sai perchè che questo Taine? e lizl letterarii ì credi Ci Emma. tu Guido a Bardi? Invidia, rabbia, cattiveria. Resterebbe Il dottore. del P altro inconveniente... fratello. Suo Emma. perchè anche fratello... queste Intanto, chissà le informazioni sono è se vero ; di donaa Fanny. Il dottore. Non Sia Emma. padre era ; che giusti, non un mercante era Fanny. c^entra cosa anche piccolo un mio, siamo pure fanno fratello ? Gli di donna soltanto carico ; un lui ma con perchè il nonno suo suo del farmacista! Il dottore vai adesso a (scandalizzato)Che cosa indietro... fino ai tempi del Prina I (Dopo pescare... V orologio) Porta volta aver guardato un'altra zienza padue minuti. : ancora dire, (Pausa) Volevo ventanni. vedi, anche per l'età. Tu non hai ancora Emma. Sì, fra due settimane. Tu Il dottore. come sei prima, Invece con un fiore ; cioè soltanto quel con un Giordano... lo eri ; po' di di ma nerai tor- ragionamento. Padova, 171 — — proporzione, e allora, gli squilibrii.Pensa ; quando appunto, succedono tu avrai, per esempio, quarant'anni, il cbe, nel più il periodo della dei casi, vuol dire per la donna sarebbe ci non nemmeno maggiore... attività,lui avrà ne sessantacinque...o settanta. Emma (sorridendo) Fermati, (ostinandosi: Il dottore Sì, anche di Ma E' più! è Non ben giurare. Io da l'ho non ; che mai altro. Di (Alzandosi servato con- molto che né perficialment su- più di apparenza metro) prendere il termo- uomo un pare ben scommettere, altro si. è un^altra uomo un poter guardato mi ma questo ecco; tosa, che Puomo la donna. c'è gridare) I E, forse,ancora a settanta conservato, la mia come non cominciando I Anche settanta ricordati,cara cosa. Fermati, I dottore forse ! carità per sessanta, per Vediamo, Emma (glidà il termometro). vicina (la ricopre da tutte le parti, poi si avalla finestraper guardare i gradi della febbre : dopo, scuote fortemente il termometro per farlo discendere. Il dottore è diventato vicina piii serio : si av- Il dottore ad Emma. Emma, febbre La Il dottore fissandola gravemente), è è cresciuta, non serio (semprepiù : continua rispondere). Emma (leva un braccio di sotto fa vedere) Guarda, ormai, come a ì vero guardarla, senza Il dottore. Emma. Il dottore. Emma. papà. Tu So, No mi Ma so ! No vuoi I No ridotta. sono I Sotto coperte,e glielo I Sotto I bene? ti pare che le mi di domandarmelo? vuoi bene : tu e anche il 172 — Il dottore bene (subito)E anche modo, la più ma Emma. la — ma mina molto ti vuol : Anzi, direi, forse mamma. a suo una di tutti. vuoi bene, ti prego di prego tanto, tanto. Vieni più (si ahhmsa quasi Allora, mi se cosa. Il dottore. (3he Emma. ne Te cosaf vi (•ino. dottore Il a sfiorarlela fronte) Sicché? Emma. dottore. Il flJ Lasciami buon al dagli Ma, morire. ma, ma dottore^mentre occhi due grosse I Se la deve ne bacia sentire ? sui dono capelli,ca- lacrime). dopo, entra dalla signora dottore, un momento Letizia, che è più che mai sofferente e geme sulla il cavalier Yenceslao lunga poltrona. C'è anche Il che sente, vede, per il buio soffiare,che ò gran : (inquietissimo si non dal Venceslao dottore)E così ? Ha Il dottore fpau^a ancora : la della molto avvicinandosi si incontro al intasato. andando febbre ma stanza, ? passo e passo fissando gravemente la signora Letizia)Trentanove. al cielo) Venceslao le mani (disperato: alzando Ah, Dio miol è ieri. Non La Quasi come signora Letizia. vero, dottore! Il dottore vicino alla Venceslao dunque Il la ? Ma dottore barba). non ; si siede al solito posto Letizia ; sospira. di donna risponde poltrona fai dottore: con dì' la verità T Ma (mette una gamba uno schianto) ci sarebbe sull'altra: Ma pericolo? si gratta 173 — La Letizia signora delV emicrania) via Il da avute via di donna (premendosi le tempie per pericolo vuoi che ci sia? Ohe esageriamo le dottore. Ecco, Xon cosel io direi: Padova quale ci in parte interessata, come la del debole, e, secondo del zioni informa- le (pausa J appunto provengono la Fanny, che — che sarebbe aver avuto consta causa, marchesa dalla per Gonzales, anche solo debole, per quel certo Giordano. Dunque, direi, bisognerebbe sceverare dalle possibiliesagerazioni. quello che c'è di vero La (alzandosi a sedere sulla polsignora Letizia trona) molto pili Ma dottore come, voi mi ? Anche diventate ? matto {sospira: dottore Il tace torna : la grattarsi a harha). scritto ha che Pensate signora Letizia. La Il ciò conta. non Letizia. signora tutto a fratello. Questo dottore. La mio anche Come non ? conta . Il dottore. Xon ha Eccellenza lettere nostre niente, perchè anche Sua scritto,opponendosi, in seguito alle conta alle nostre e informazioni. ! è vero (scattando)Kon signora Letizia alV interruzione gnora della siIl dottore (senza badare il suo Letizia e seguendo lentamente primo sicuro, io direi,in certo qual discorso) Dunque, anche Sua cellenza Ecmodo, che bisognerebbe informare La di ciò vero al ì — nella che Yenceslao Dunque? consegue. Come posizione,potrebbe sua miglioramento, quel... appunto ne al collocamento ministro anzi di... — giovare del... di di... Giordano. (sempre jmt C'è pericolo? disperato: colle lacrime) ìli — La Ma Letizia signora rispondetegli sia la Il dottore Il tensione, ha di lei. dottore) ! pericolo E ha il più signora questo continue rietà, contra- suoi effetti Sopra di i giorni addirittura è di {inquieta) dieci ^on Intanto, prodotto Letizia In anni, La c'è non momento) un di tinta il contro Che agitazioni, dottore. dieci I no continue signora La sua di {dopo di sopra {irritata I finita stato — andata ò bel suo anche mei avanti pallore ; di la ma cadaverica. Letizia {sempre p Hi E inquieta) lora al- ? Il per dottore. mettersi pace ciò ciò trova pezzo pata Allora in quindi e che che la ; rassegnarsi, strada ma basta, qualunque, in occorrendo, Ad male. buona, come per quiete, l'animo aver interamente, far può bisogna quiete, accomoda non mettersi bisogna si andare dice, a di un va avanti urto, precipizio. a schivare età, certa si piana, in anche pur una e, si so per un'inciam.- un 17G — Kiftiitata?... — fatto gliieretanto un'assoluta alla signorina protra... di di procra... più liisin- pitiampie e (luanto per la la ragazza, Ha famiglia. ha non per deve simamente perfettis- cura, raggiunto quella posizione siquanto modesta, che gli possa assicurare indipendenza, per lo stesso rispetto ]\Ia lincilo che per — delicato. più essere le dichiarazioni tutte Mari si è condotto — poteva non ; Giordano moment! vantarmi proprio posso Un — ed sé stesso, intende di nitamente, procrastinare,magari infia il matrimonio, lasciando, ben inteso, libera dosi tenenla signorina Dionisy interamente e lui, viceversa, impegnatissim ! (la rabbia gli la voce: colpetto di tosse) E questo, fa mancare mi sembrerebbe da i)arte sua, non una canagliata; benisslm l'indizio di un animo ma piuttosto — — delicato aristocratichi... e ! Si tìchissimo al presenta appunto di cattedra la aristocratici.,, storia,non so più aristocraper concorso, se a Bologna o Firenze. a E — non se vince il concorso? Impossibile. Intanto, l'Albcrtoni dell'istruzione pubblica. — Ma — era Appunto; — di non ostile, contrario ma adesso ha mettere, come a è ministro questo monio. matri- zialità, l'obbligo,per imparsi dice, i bastoni le ruote. fra Ma — e ha Ne — essere — addirittura professore l'avesse se i titoli? ...I di voluto!... una Università E poi Potrebbe raccolta. da dieci basterebbe anni, V Ambrogio. 177 — — nella civiltà de' suoi tempi. Nuova il saggio nella ]!!^on hai letto Rassegna f Xo ? Bisogna leggerlo: è importantissim! E Ma veramente di una coltura,di un^erudizione prova straordinaria. Prestissimo,tutta l'opera,illustrata, sarà pubblicata appunto dalPAmodei, il quale, per sceglierele opere e gliautori,me lo diceva l'altra Guido anche straordinanaso sera Bardi, ha un Ambrogio — vescovo rissim. Certo, — un di uomo talento. signorina Dionisy, occorreva Ma è più... tanto non vane. gio- Proporzionatissimo alla Dionisy, — i venti che la per e forse anche maritarla. di cercavano 1 ventidue. Trovano ha passati che E' un pezzo nome, di uomo è celebre ; un aristocratico, talento e di cuore. ha saputo che Subito, appena la Dionisy era gnito, indisposta, si è precipitato,incoda Padova scosto a Milano, rimanendo chiuso,naall'albergodel JSTord per quasi un mese, vedendo altri che il Bor ghetti,al quale legnon geva il suo Ambrogio e che ha del Mari una stima straordinaria. Sì, sì ; per parte mia, son proprio ! Anche content donna Fanny, la quale l'aveva a all'altro Giordano morte con Mari, da un momento non so improvvisamente, certo perchè la come, verità vien sempre a galla e finisce per trionfare, si è schierata,invece,con Guido Bardi, tutta dalla che, se è un non parte. Anche sua proprio vantarmene, il mio — più bel trionfo Ormai, avrà non — più Perchè UovKTTA. di suocera!... sua dopo tanti me, e posso è dispiaceri, stato Giordano Mari, I nemici, questo che Per tuo il Sebastiani. if L'Idolo. 12 178 — — voleva Non — Dionisy lì Nino ? sposarla ì^on è iuuamorato della ì Mai Barbarani. Sebastiani ò più! [colpetto DELLA PRIMA tosse) della innamoratissim Lorenzo. FINE di PARTE. Adesso Tina di SECONDA PAKTE IL Il FINE DELLA PRINCIPIO commendatore DELLA LUNA Giordano professor professore, perchè già prima Bologna nozze illustrato della ai des Revue innamorata il che quasi in mezzo castagni. gente, al e tutte le in un del De Brunetière Boissier una sue uno e bosco fresca di timida degli berghi, aldi ottenuto la villa nel zio materno predilezioni, solitaria magnifico da al poi la dall'idea ha ; mente, e, natural- Emma, Argenterà, ereditato gio viag- Koberty: rumore, all' Mari Norvegia, ; allo storico invece Ma mese ha ad Lemaìtre; spaventata ch'essa nascosta in di Comuni straordinario Strindberg, alPIbsen, primo gode dei Giordano Bruxelles, Faguet Emma, Varesotto, al che (an- matrimonio Origini uno Mondes Bjornson. della e Deux allo al a visite critici filosofi passare Farigi, a Mari del professor proposto e colle Brandes, e commendatore immaginato di sulle MIELE. all'Università docenza corso un per il italiani), ha la libera ottenuta aveva DI per esser vallettina, quercie e di 182 — — dire lui osato subito, nou li^iiiina, apertamente che voluto quel primo mese, almeno, avrebbe lenzio passarlo nella tranquillità remota, nel gran sidal della interrotto verzura folta, appena dell^ usignolo e dal canto mormorio delle acque correnti. Essa bensì ha estatica ascoltato zione la descri- del l'elenco di e viaggio interessantissimo tare, meraviglie e di tutti gli illustri da visii poi, sul punto di dover incominciare le tutte ma un preparativi, tremando pochino, ed arrossendo al suo molto, ha fatto indovinare signore e padrone quel suo immenso desiderio; e il suo signore si commuove e e cx)ncede padrone esita, riflette, la grazia. Nel di cuore adorazione tutta quasi, e E' si sente una rosa timo- abbandono, bella fanciulla più piccina Emma è stata gra. le contrarietà, le angoscie, di perderlo, dopo che è guarita solo per zioni d'amore, perchè ormai tutte le opposistate dano vinte, ogni ostacolo rimosso. Gior- miracolo sono per comincia Mari innamorata un ad certo vatore, di protettore... e di nella adorare tutto svolazzanti. Si e assumere olimpico di sai" despota. Egli si lascia tono del profumato, tutto nel lascia lungo quella verso maestà pomposa lustro sempre abito adorare nuovo nero come io suo fico, magnie dalle mante, fiamfalde l'Altissimo, leggi e concedendo grazie. di lui,poi rassegnati Dionisy, prima furenti contro col dover finito ad accettarlo, avevano dettando 1 viva idolo. suo tutto gigante ! Mari, dopo che ammalata il timore bimba più quel Dio a onte veni la il per poesia, tanto Giordano E è sempre l'adorazione profonda davanti Emma 184 — interpretate in sere del due — diversi modi : corno gerazione esa- d'onore, od anche, in fondo, furberia come egoismo belio e buono; come per mettersi resse a posto; come orgoglio,ambizione, intevanità personale. Ma, adesso, per Giordano e Mari Se di spira l'aura favorevole. prima era moda calunniarlo,vilipenderlo, ingiuriarlo, adesso, l'esaltarlo. Qualunque cosa invece, è di moda faccia o dica Giordano nuto conveMari, è tacitamente che suoi dev'essere sentimenti azioni ha punto una bella gran i Tutti cosa. nobili, i pensieri delicati,le perfetto gentiluomo. La D'Arborio gli da sono all' albergo mandato un manoscritto suo da sulla biblioteca e leggere; al Club lo consultano gli domandano, in confidenza, il valore,vero, delle Gonzales lo invita j^iècesdell'lbsen;la marchesa tornata a ogni giovedì, e donna Fanny, che è ripranzo ha amicissima di Emma ed imposto a si parli piti del Tainel Guido Bardi che non « », lo invita, invece, tutte le domeniche, con sua cera suoe coll'onorevole. siasmo famiglia Dionisy, ormai, ò tutto un entuaccresciuto Giordano Mari; entusiasmo per stente l'odio ancora accanito, esidissimulato, ma Nella per i fra Venceslao Traviata la non farlo senza signora caramelle Dionisy e può più e i Sebastiani. un suonare sentire Il al cavalier della pezzo futuro suo genero ; gli confida, tra i profumi, le misteriosi golo allettamenti, nel suo an- Letizia i salute buio, le illusioni e le delusioni di una troppo sensibile;e gracile e di un cuore troppo lo vedi Emma, il buon dottore, che, per amore di risparmiargli un di notte, pur glierebbe anche po' d' infreddatura, sta studiando e dosando ap- 185 — — la sua e nuovo posta, per il suo stomaco voce, un vino chinato, da bersi prima delle conferenze. di Emma, Un Carlo altro, invece, per amore è andato Borghetti, Ha provato, in lia non ma quei giorni a chi Ritornerà... fare a giro un E^ Germania. resistere potuto Milano. in nere rima- a partito;è fuggitol quando... E intanto, anche Carlo volta lontano da Emma, Borghetti, che, una il bisogno di avvicinarsele,continua sente vere scria a Giordano Mari, mandandogli appunti, note, V Ambrogio vescovo. aggiunte, correzioni per sa Emma Emma... sola prima, il giudicato; lo adora adorava giustizia,e cosa si come sua, non s'è mutata. Essa lo idolo, quand'era così mal adesso che tutti gli rendono abbandona nelle sue braccia, tutta in quel primo incontro dei loro suo delLi simpatia,era arcana sguardi, :i eli'attrazione corsa a lui, già tutta sua, la sua anima. E quel primo mese all'Argenterà è per Emma un dolcissimo speranze, mentre sogno, per Giordano pitiardenti le brame sono le pitiaudaci di ventate realtà. fatti,tutto ciò che egli aveva desiderato, florida voluto, ormai gli appartiene: la bellezza della vergine innamorata, appassionata, che, nel candore ingenao e nei trasporti del primo amore, fa quasi un umile di sé stessa al suo omaggio In la bellezza anche fertile signore; e insieme villa magnifica, il giardino inglese,il bosco che la circonda. Egli, finalmente,ha della menso imnuto, otte- gioie dell'amore, anche gli agi della Emma vita, le lunghe passeggiate con pei sentiertilli fioriti e 8olitari_, complici e confidenti,i folti colle rami dei castagni, faggi e terminano le spesse sempre fronde ad dei un cerri dato e dei punto 186 — prestabilito,dove coi due trovano giovani — iu attesa sauri, che la comoda toria, vit- patiscono non l'ombra. E le sere?... deliziose I Lui solo Oli, le sere che parla, esaltandosi,vantandosi, improvvisando, mentre Emma lo ascolta fissandolo tata, estatica,incanin adorazione... al tocco, al tocco e preciso delle dieci, Lorenzo, il cameriere, sempre in tutto frak nel punto irreprensibile, che entra passo far rumore, senza portando il servizio splendido passo, del the, tutto d'argento. E l'assoluta rinunzia di Emma ad ogni atto di padronanza, ad ogni sione diritto,su tutta la sua casaj la sua piena sommisministrazione nell'amcosì nell'intimità della vita, come dei beni; e, per ciò, la deferenza del ragioniere, la soggezione del fattore,le scappellate dei contadini così spiacevole,di e il suono, lo parole: « signor padrone » che quelle due sione dovunque e che, mutate nell'espresaccompagnano di un sentimento più profondo, pitisquisito, più poetico, egli legge persino negli occhi amorosi di Emmal... Tutto ciò è per Giordano Mari la gioie e i felicità;queste, sono queste le nuove veri e sicuri godimenti dell'amore matrimoniale; Emma Emma e e con con però non soltanto, ma tutta rozze, con l'Argenterà, compresi i cavalli,le cari villani, egli passa i i servitori beato e suoi giorni nella più perfetta luna di miele. Ogni mattina, dopo un ultimo bacio all'adorata, che lascia alle cure della toeletta,scende in giardino, dove i suoi è lo ordini. aspetta Kel il suo fattore per ricevere letterato,coi nuovi possedimenti, nuova divampata una coltura; passione, quella dell'agricol fattore e gira e discute a proposito 187 — dei degli impianti delle del e dalla varie E' discorrere a dei di ora terreni,della e col stomaco, guadagnata lavoro a tavolino, in mezzo mette tavola. a preferisce aspettar arriva quando Ma può Diventa far dentro^ giorno perdere l'appetitoe ad Dopo colazione, dopo il sonno piomba addosso Egli deve t4ira da fingere con scrivere,le il vinol... del continuo e alle carte piti aspettare quando si furioso,e perciò nervoso, curo, sisua moglie per esser trovar tutto mai? essere pronto come di delV bozze studio e acqua di — una Emma comincia — dal oppresso pranzo nello Beve nevrastenia grande come — si chiude gandogli spie- e I bel un continua E — ai libri ed lui,di subito pranzo: ammirare, di i)o' suo non lei stessa da sala farsi a un per ingiallite,egli segatura lo chiama in tavolai... fattore col peronospora, colazione! Portino come, darei della e filugello,finché Emma finestra,a terreno, della Bravai... — vigneti coltivazioni Vieni? — — colpo a sonno. gli — schioppettata !... aver qualche letreggere; Ambrogio da core dorme. continua sia Ohe E' dormire. a d'un fatica,invece riposo, che gli aggrava lo stomaco e la testa. Poi, quando il tempo vuol mutare, si sente inquieto,irascibile, gli par d'essere di vetro ; gli dolgono le giunture un sonno delle pesante; dita. Che — una sia la persistente alla tarlo che Comincia roda... — nuca e gotta?... — un una formicolìo Poi — punta momento, di di come gambe... alle capire e si spaventa. Basta, basta, villa Argenterai... rino dolo- un a e parenti, quando di amici, si di Basta ritorna, bisogna distrazioni. Emma per il riempirla è gio- 188 — giovano, molto vane, colazione Dopo fa fr eschino. le descrive Parigi, è arrivata : (è seduta Emma che la godere Legge ima il grande posta È caminetto. al il cf ottobre,piove del babbo daWOtéWo ottenuto successo le con : lettera lunga e Tamagno, grande compiacimento, come a di diritto ha e di divertirsi I mondo, e — esprime musicista il tutto dino). citta- come e suo (fingedi leggereil Corriere della Sera, e invece moglie : fra sé) Che guarda, studia jua fin troppo bella cerai... Diventa (dopo un grassa Giordano momento, il posa giornale tavolino sul si : alza, continua finestra),E intanto non piovere!...Quando piove, anche la campagna passeggia, va alla a è allegra. Emma (corre anche lei alla finestra, pigliando a braccetto e stringendosia suo marito) Perchè ? A me, I I jN^on c'è più nessuno invece, piace tanto I Guarda si vede Non tutto ò lontano, più niente I Come perduto che ! Mi siamo piace (Abbracciandolo)Mi (scostandosi) Badai (tornando tirarselo a pare soli ! più ancora Giordano Emma ! tanto Può venire vicino,nel renzo. Lo- della vano finestra,con le due mani, con forza) Ma no I Anche Lorenzo, adesso, fa colazione. Da qualche giorno hai una gran Giordano brutto scuro I Ne d'essere Lorenzo (guardando tempo Emma di paura ! E laggiù, avremo (in estasi sola con sempre un per : come I dalla si fa finestra)Che sempre i)ezzo. I sorridendo) Magari te, in più mezzo al mare I Mi par Di',Nino 189 — (stringendosidi di in essere nuovo Ohe — ! incanto Ohe Rispondi, dunque starnutito [dopo aver Giordano umido) Se hai soli — I Ohe sogno I Ti piacerebbe ì perchè ha preso detto sempre due Noi al mare?... piacerebbe ti non tu ? felicità I E delV molto)y e mezzo soli,soli,soli. — che soffri il lo mare? {coibegli occhioni che subito si sei oggi... cattivo! lacrime) Oome riempiono Emma di rispondi così, cattivo? sei una Giordano (graziosamente) Perchè zerella. Oarina pazzerella molto. tanto, ma Emma appoggia le due (torna a sorridere: diritto sta che spalle di Giordano bacio punta di piedi per dargli un ci arrivo ! (Uti po' dondolando non : in sulla della No.., ninna-nanna) arrivo! No... (le dà un bacio cambiar discorso) Ha ? vero da Oh, il nostro sola non ci che scrive cosa ! (mortificata: gli Emma sulVaria fretta : poi, subito, scritto il babbo, non ! Sentiamo brava papà caro : bocca) in ^ volendo Io mani no! no... Giordano è noi no... paz- alzandosi alle Io mi Perchè dà lettera)Prendi la ; leggi. Giordano mai. mi non suo massima, Per sono dirette; I)er V Otello ha mi h'ttera. Leggi tanto le scrive. può non mem a ragione) sempre W di ammirarlo stato a : Parigi e... No, Giordano. la io chi altro, verso Emma (lo guarda e marito nobiltà)Oh, questo no : non leggo le lettere che non sembra un'indelicatezza, se inolia (con Mi no, no, fa tanto bene, hai cara. Leggi, adagio, piacere una voce sentirti tanto a tutta leggere. bella. Siedi 190 — — posto, da brava ; vicino la lettera della leggerai anche Emma {lusingata,legge le due Giordano (intanto,seguita a al tuo e brava sei molto Tu Emma Quando Argenterà. daW e mi Dopo mamma. lettere). camminare il discorso intavolare come pensa al fuoco. su della e giù partenza finito) Brava! buona; e sei anche ha molto ragionevole. Questa, anzi, è la tua miglior di tutte, specialmente qualità, perchè è la piìi rara in una figliaunica. molto Emma. che dici questo ? a ti proposito...del {con galanteria) A voglio I {Torna a passeggiare su e giù, Giordano bene mi E che proposito tutto tenersi da Emma lontano e molto po^ per per che è li lì per piombargli prudenza, perchè sente il sonno essere ragionevole addosso) Io, poi, devo fo? Mi in trovo bene un per forza; e sai come luogo, per esempio, e non ci posso più stare ? Io trovo un il coraggio di buono che di dimenticare tutto questo luogo, per non il bello vederne gl^inconvenienti,gPincomodi; sono, ecco... li creo, e cosi troveremo parto che contento ci dovrà se e tutto più non il altro ce ne I AlP Argenterà, piovere per un pezzo! partire? balzo) Vuoi un {si alza^ dando Vuoi Nino! partire? Giordano {con gran sospiro)Non io, cai'a, voglio; lo vogliono gli altri; i miei ma impegni precedenti. conferenze di Milano, di Napoli, di Le mie Emma Roma, sui Precursori Rivoluzione. interesse,avvicinandosi) Le Hai da riprendere le tue conferenze? tue conferenze? Giordano. Certo : e non soltanto per la gloria, ma anche la cattedra. rando sospi{Guardando Emma: per Finchò resto alPArgenìnelanconicaìnente) Emma {colpiù vivo della 192 — le mie carte leggere, a scartabellare, a consultare documenti, tu pensa un pochino alla casa, ore e a c'è tempo pj, finche garbo con e della io e poi, — comodo, con noi a me ne altro in di che affatto. occupo tutto ai preparativi cende (queste fac- IS^on ho Quando mente. far per anche jiensa partenza. Ricordati non ho dinanzi fare; so preso con le mie me con i camelli carte, basta. {Sfiorandoleappena moto rapido delle labbra: poi, subito, con un serietà da se) Ed imponenza, allontanandola ora, c^è tempo da perdere. Bisogna figliuolamia, non Parla. rispondere a Bologna, a Napoli, a Roma. e — Emma {lo guarda, interrogandolo,coi grandi incantati J, Parla! — occhi cosa? Che rispondere Devo di sì, o di no? Sì, sì, si ! — Subito I Ma contenta, Devi Io Io perchè sei che l'aria; mi diritto fa tua benel di volerti tutto Oggi fiera di ti amo per che me! Cosi zato, apprez- te, e che ti tutti gli altri! respiro come per superiore gloria; So ! stesso te! saperti ammirato, che cosi della vivo di di sì ! tanto sono beata, de"iderato! adoro io pensa, così rispondere a la ho non il nemmeno Il tuo cuore, sì, la piccola manina fgli mette sul cuore mio! Manca, ingemmata) Questo, sì? Tutto, tutto non è Ma lì vero? (col ditino,graziosamente, tocca la fronte del l'Italia... e tutti i Jy lì... ha diritto anche tutti i i)oe poi)oli civili! Tutti i contemporanei marito steii! {ride,e, guardandogli la bocca i denti bianchi, ha una voglia ardente di dargli un bacio : poi torna di darti un seria), (vonie avrei rimorso dispiacere, di farti sacrificare, così avrei pure un gran rimorso mio capriccio,per me sola, un'ora di la per un e 193 — — tutta sul suo {Appoggiandosi, abbandonandosi riterei petto) Sento clie sarei indegna di te ; che non mepiù... {guardandolo, con uno sguardo lungo alzare il capo^ la bocca di senza fissando ancora Giordano e sospirando) piti, piìi... più. nemmeno voro. ! bacio un GiOKDANO {serio,calmo, dignitoso: sollevando colle due mani, tenendola scosta) ritta,un po^ diAllora, se devo rispondere,lasciami andare. (tenendolo per un braccio) Sì! Va! Val Emma Emma Ma vai Giordano Lasciami {con gravità) si fa tardi la per andare vero; dav- posta. {Assumendo un'aria ti paterna)E poi, anche tu, cerca di occuparti,come di far qualche cosa. ho detto,cerca Sei ancora troppo il giorno a dondolarti tutto giovane per restare in ozio. Guai, turche, o, sdraiata abituarsi tua come una sopra camminare, stancarsi colla mente mio studio, per fare qualche per e I Finiresti madre, a le donne come passar tutta la vita poltrona. Bisogna muoversi, cizio qualche volta, stare in esercol corpo. Mentre io sono nel esempio, a lavorare, tu dovresti bella passeggiata, arrampicarti su il bosco. Emma. Piove. Giordano. altro oggi; ma per un giorno. E poi, leggi qualche cosa; mettiti un po' al corrente colle ultime pubblicazioni,colle novità che a Bologna, a Napoli, a più importanti. Pensa I Roma, ! devi Non vivere dico con per me in un mondo tuale intellet- piaceva tanto la tua passione per i fiori;occupati del giardino. Emma {guardandolo con un sorrisetto assai espressivo, tra il timido ed il birichino) Piove. Quand'eri BOTETTA. L'Idolo. ragazza, mi 13 194 — Piove — oggi, il anche là, mentre tanto Emma U trascurare a tiene pioveva ieri e, speriamo, Sona lissimo un po'. Hai fatto ma- non ma domani. pioverà non ti scrivo, colloquio,la far le Trascrizioni Sonerò Giordano {che non capir niente) senza cosa! la il loro Per manine fa bianchi) Sona lo mi sempre il contro fa me di Vuoi? sull'Aida, può più lottare Ma sì, appunto! le tue i denti cattiva,e Io primo guardandogli di TAszt vuoi! che Quello e cosa. diverto; ricordando : concerto vuol quella bocca,che mi e ci quanto qualche sento molto del sera pianoforte. Sai Sonami papà! piacerei {carina — sonno: qualche stesso! Io {lebacia,una squisitogodimento dopo V altra) e sarà per me uno lo studio). spirituale.(Fa di nuovo per avviarsi verso Emma fin quasi sull'uscio,poi {lo lascia andare che penserò gli sono dietro corre Giordano. così? lo e Ma Piangi? ferma che ancora). hai, {colla care ? Perchè cara voce che cosa principio di collera)Ma risponderò a Bologna, a di no! risponderò non ineducato! un sono Emma. Ma, sì ! Kon Sì! ho o sì mi affligge,che E Giordano. mi lasciare sembra finirà Che dolore Nino?... allora? rende Che {balbettando).Ohe Emma dover mi che P Argenterà! qualche sarà cosa... una rispondere; andare! di sì? Ya è subito questo! Non melanconica, è a spondere ri- questo triste... cosa? dolore, che Dio, quel giorno in in devo no, detto un per bene, vuoi, infine? EbNapoli, a Roma, Lasciami — di sì ! Voglio ! Non che o guardi alterata po' un mi Dio! cui dolore gran Pensandoci, dovrò tire par- parte della mia quel giorno, per me... E vita! per te. 195 — sicttro, me, piogge, molto posto ciò star per il vuole più di sulVAida, Liszt dalla sonare, quella e silenziosa, fine, foglie, le penetra, con un distratta, mentre diventato bigio, continua a nuta, mi- pioggia quella gocciola che ma, zioni Trascri- le guardare, tutta per caldo. il sonare, è un e pianoforte, per a pioggia, e sona giorno Continua triste. oscuro, il : è terà, All'Argen- svogliata, tanto finestra al non Sona qualunque, cosa guarda pensarci, nemmeno le bassa, sole va mia, non umida. essere ci bene, mai, troppo malinconicamente, Emma, senza di meno a è villa torneremo, cominciano finiscono La per figliuola quando non sano. può non una poi I Ma cara specialmente qui e dolore Persuaditi, l'autunno, per Anche semispenti) grandissimo tm primavera. questa occhi {cogli Giordano — rami dai nelle brivido, senza ossa e nell'anima. ....Giordano vi i si dentro chiude del cuscini oh! Mari, di sollievo a russare a si sofà; e entrato chiave; sdraia con mette un suo uno comodamente subito quasi nel appena sottile si addormenta fischiettio. studio, sull'altro con un e mincia co- II. Il A Bologna : Giordano Mari ed all'albergo, dopo la Rivoluzione. Sono Carolina, la cameriera stanza preparare a ; di E. S. invitati il a Che {un po' altro, ho sulle I IN'ei il incerta ; detto Te ne press'a molte sei i grande scale nipoti sono sudore) Mi esserci un Ma... po' è sul peso successo) cortile ! giovani ! I Nel bravi c'è : di cadere giovani arrischiandosi) di gliamento abbi- pubblica, ! Che dovrei che conferenza... altra V per del delirio vero sì, nelF moglie, sua daWemozione detto Quasi occorrente e ! Perfino E — V particolare. andata è {lasciandosi I Un finalmente, tua Emma, salottino della prefetto. {Asciugandosi Emma di Precursori dell'istruzione dal affralito commosso. loro tornati appena sui nel tutto Mari sempre I soli, pranzo portone L'ho sono conferenza ministro entusiasmo Sul Emma conferenziere il Giordano canapè, conferenze. delle ciclo da molto hanno rare spe- quasi abituato. titubante stata : ancora poi, la Milano. poco. Nella cose accorta nuove. I seconda {Con parte, grande per curezza) si- 197 ~ {lo guarda, E"oiA sì. Poi, dopo nelValtra del E è voce sei come mi come Eidi. parlando. L'altro che l'ora della le Se affar Emma Io ti adoro I E : sulle ridi ridi. labbra dà i)er quel tutta vita,figliuolamia, serio. {arrabbiandosi)Hai Giordano. ]N"onmi Vorrei di promesso piace.Mi è dirmi non antipaticissimo! soltanto persuaderti che se, conferenza mi son teriale valso, in parte, del madi quella di Milano, ciò dipende dal fatto la dai il mi non di coordinare Insomma, la avere e Emma come I si cambia non 'pìnfigliuolamia. per collo).Come conferenza. Giordano. un ginocchia finalmente, gli rimasto era tu ti prego prego, sempre delPironiajquando ride, ed Emma, bacio sarà Ti fai al di musica, un vero solo, in alto, in una estatica muta, piaci quando è sulle braccia bello, alla folla mezzo per tempo preparata, ben tutto riposata. sopra lo guarda, e risponde Si San Paolo seguito ; le mie Fosse pensiero, : «... due, non ho del primo parlo conferenze qualche stata cosa lei 1 Che », ma colloquio un'ora, giorno di io tanto parlo sol- dire da menti argo- per un : Fosse ». lei, all'Argenterà, a della mente, l'agilità intorpidirlonell'ozio questo per di Verissimo « tre, per per la freschezza a : loro Come sono proprio fargliperdere sarebbe ricorda per perchè vero? nutrita mente un'eco. via di studiare,di raccogliermi, i fatti,le idee, gli appunti presi. parlare un'ora al pubblico bisogna potrei parlare del sedersi a risponde e Carolina — corre — I la tua I incanto in convinta trionfatore,buttandoglile parli bene che rimane momento un stanza — gran ì Che rimorso rimorso 1 198 — Giordano. Emma. f subito carina? Napoli, pigliando : preparerai una f nuova la palla indurci Bisognerebbe secondo. ben Per tutta Giordano Ma... pensi, Napoli. A conferenza bella un che A — balzo J al compiere a sacrificio. penoso — Lo farò I Lo — Tu dovresti farò ! ritornare a dalla Milano, mamma, aspettarmi. ad (spaventata) Emma Eitornare Diversamente, Giordano. Milano?.. a vicino, mi te con Tutti (Abbracciandola teneramente) Nino (disperata) Senza mio, credi di senza anche i piìibei te ? Ma Nino, a giorno, un Ma ti par ripeti I... Napoli soltanto Lo possibile? conferenza la Napoli, è letterario,non centro come te? Piuttosto possibile? Milano te ? Senza potrei vivere come giorno, un nosco. co- sfumano. proponimenti Emma Sola? più di studii, come im^ìortante di Bologna. Giordano innanzi) (tanto per cominciare poi? Quando E saremo a i piedi mettere a Eoma? Eoma (agitata,impressionata, inquieta)A Emma ? Eoma?... A Palombella. Alla — Lo zio ha mi scritto che c'è già un'aspettazione vivissima. Ma — Eoma, preparerai conferenza una Me lo devi me, nuova, solo da prometto. Prometti me. Ma... Sì! parte del bella, la più (sorridendo con te lo Si! tempo! la seconda promettere. Giordano per c'è Eoma per Sì!... tuo bella Per ciclo j di tutte ! ? molta Sai diplomazia) Io, bene. Non pende di- 200 — ? Emma Emma Ed di proprio allegro è è felicissima vede Essa che Giordano ; che di contenta ; è ciò tutto è lieta piacere perchè sole raggiante. un l'amor lusinga ciò tutto ed piìi amoroso, e — lo del rende più trionfo, suo sente, capisce così di piacere molto marito. a suo piìi anche intimo Egli infatti la guarda, sorridendole, con lezze, belcompiacimento, come scoprendo in lei nuove si accorgesse se come adesso, i)er la prima di moglie volta, che sua All'Argenterà erano nata, era mai ci stata vi badava, quasi, che buona alP Hotel chiude folla desolata moglie, egli il braccio mia, la ed il tutto il faccia a piccante altro stata gelosie di egli Étrangers, e o rientra tedesco la di quella tutta di sua degli adoratori il bisogno di stringere più forte di dirle con e passione : Sei sente mia, quasi invidiosa di Emma tutta era badarci, prima, donna adesso, quando porta in non non le feroci senza vi nessuno sarebbe non e des bella come lui per servitìi ; così fosse nessuno, E, perduto Emma Milano, a finito col avventura Bardi guardia per marito. faticosa una assai. ; che aveva suo avrebbe Guido sera però anche Fanny della novità e soli ; cresciuta era una è bella mia. soltanto E poi all'Argenterà,in quelle ultime settimane, faceva freddo... far caldo; e a a Kapoli continua all'Argenterà era inverno e a Napoli una perpetua primavera ; all'Argenterà pioveva e a Napoli brilla il sole; all'Argenterà c'era il Monterosa che rizziva intile di Frisio E gambe che e invitavano poi... Giordano sarebbe stato a bene Napoli a il cantare Mari e mare « Santa lo scoglio Lucia le pensava tutte. la di prepararsi scusa ...». Non Napoli 201 — clie per il per la era più per caso seconda Lo conferenze : del che gli beve mai... Quelli il che grado ciclo? non premeva, Basta grosso. in stato famoso bene conosceva fare altrettanto... sanno fosse non conferenza Emma pubblico. fermarsi Eoma a — Già, delle pubblico forte parlar stanno e non sentire a il per non maravigliati, battono e, le mani. Ma la prima volta un dato punto ed egli rimane colla il Kapoli, gii succede confondersi, di incespicare l^apoli,proprio a di deve a fermarsi. bocca memoria sua a Il aperta, colla Diderot, tutto la conferenza venti si riprende al minuti E' vuoto. d'un attimo Eousseau, con ; e ovazione... un'imponente finiscecon mente, sua balbettamento, Fingarbugliamento salta ad : periodo gli sfugge dinanzi smarrite per prima. dano GiorEmma, se n'è accorto ; ma rimase assai impressionato, tanto pitiche ne mincia, a I^apoli,gli ricosonnolenza, sparita appena come un più grave, improvvisamente, l!^essuno,meno la afianno, come rode, rode, continua Giordano {ad a Kapoli andar e su a Emma di della il dolorino e pena, invece nuca, rodere. : V ultima tenersela a che sera restano braccetto,la lascia Ètrangers dosi dietro,faticosamente, appoggiandosi,tiran- avanti le tien del : una per mare, sullo la scalone ringhiera) questo continuo des delV^òtal A me (quest'ariacalda scirocco mente maledetta- dà gambe. E a te!... No? Emma {voltandosiin alto,sulla scala bella come dalla lu^e elettrica, No. Io mi sento giovinezza e Vamore. alle : la tutta minata illu- salute, la benissimo I 202 — Mi piace che 8i è suol I beato Il fiato) giorno dopo, la Giordano alle i saluti. Gli di avere le Un già di Emma le toia, la tet- lustre dell'il- Mari tasche le note, dei successo Giordano Li tutti scorre il suo li fa giovane nome i dispacci cursori Pre- darsi vuol « per straordinario, alle un scuole gli e ad novelliere coll'ansia colla speranza, ; leggere raccomandato alta articoli voce da revoli favo- più Emma. pubblicista » che si è posto di professore, anche e tecniche : gli si di avvicina mistero con predellino del vagone Una parola. Scusate, commendatore. Giordano primo (glisfugge un aria dal poi, dissimulando, scende piglia affettuosamentesotto braccio predellino e per sentire). presso il ma Schiavino — ci avete Pietro Schiavino? Il direttore Mentre del Emma del di moto (sempre più misterioso)Voi, QuelV altro — di le hanno di Emma grande Filarmonica. e stazione, sotto adoratori retto di- leggere i fogli politicialtro che per è ghiotto, notizie d'Africa, ma invece ne trovarvi se l'ora non smanioso. di Oh del partenza la corte alla il riportano alla di vedo non giornali colle recensioni, che l'alia Napoli... fiori; gli ammiratori gli hanno gonfiato di conferenziere furia alla due, si trova riemi)ito il coupé a io Ed capitale, tutta Mari per più Eoma. a per dolce Oh « [brontolando) essere marito suo » Giordano di il tirare giù, per a scala, qualche gradino sulla fermato (Sorridendo I Napoli tantx) — con noia, è? Popolo, faceva la sua toeletta lo Pietro rancore? Chi : la mattina 203 — la abbigliava si o né niente la fatto lei né a sera a il per visita giornali; però egli domanda Come, c'è un giornale dei meravigliato : il Popolo si chiama che aveva redazioni assai — a Mari le tutte a dir seuza pranzo, Giordano nessuno, brava sua ~ Napoli? i^o ; è — Mari Giordano ho qualcuno il li faccia me Ohe E' — ai voi. una perchè zio questo Io — grande che e a Roma, e primi numeri, ha suoi vi me? (con è ammiratore bel un amico capisce coltello la voce regalo dichiarato, di Eccellenza. alterata) Già ; di mia I e in anche vostro si che contro nipote di Sua siete ministro sono Si a guerra Mari Giordano — mandino popolare sanguinoso. attacco un Forse di dice cosa preparando sta gli batte giornali; non che diffusione. bella — di li me è assai Popolo, quantunque una cuore vedere. Schiavino Pietro — che Bisogna tempo. col affatto occupo dicale. giornale ra- un ; olimpica, stringendo labbra, ma mi non aria (con le sprezzantemente forte) Io di Eoma giornale un mi moglie vanto un ai mezzo stri vo- nemici. Nemici? — Io credo non di averne. Quell'altro(cupo, e piii sottovoce svelare una temere. tanto un mio voglio congiura) forte, voi bene Vi veramente accorgerete : più come voi fosse per non pensare. manco grande I Tanto consiglio. Ma Moltissimi. ci dovete Non : ! — E presto vete doSiete accettate che io vi assai di tutti costoro I Più Emma) (accennando alla folla che circonda assai 1 (Dandogli il Popolo col titolo piegato,nascosto) 204 — ^011 lo dovete stracciare — leggere questo giornale, I E, sopra tutto, state bene «qualcuno di questi falsi amici vostri Emma. leggere a donna Il ... alzando gridando e di Emma /iioridel e Giordano neWangolo del numero quest'ultimo comincia non leggere; ma Emma). Emma {con entusiasmo — buoni ! E addio levarsi Anche a te, si ò un fazzoletti, ! » spansione L'e- — straordinaria. col pezzo tutta capo rossa, tutta il mi a arrischia di timore per pei suoi napoletani) Quanto ti come Torneremo — i tutti : cappellino). {si è già accomodato, rincantucciato opposto, col pensiero fisso, inquieto,nel Popolo che ha in saccoccia e che brucia a di sono parte ! Arrivederci rimasta {dopo essere finestrino^rientra ancora commossa lo faccia non cappelli,sventolando Arrivederci « : i che attento treno, finalmente, si muove, salutano dovete lo vogliono bene 1 pare. Napoli Mi ? ricondurrai a poli, Na- è vero? non intanto, se alzi il vetro del finestrino, mi fai piacere. In questo maledetto fa freddo, fa caMo, si sa mai non se se paese, : fa un po' di quando è estate, quando è inverno Torneremo — tutti tutto Emma essere i ; ma, giorni. cattivo — — Dovresti Che cosa, Dovresti 8(»la;così fare baciandolo e sue I Napoli mia colla {Cantando sottovoce I Napoli I... Oh — sedersi sulle {correndo a dolce sui ginocchia)Non L'amo I tanto capelli)« poli Na- Napoli! cosa. una Nino? prenderti si sarebbe un in due angolo a stare tutto più per comodi. te 205 — si alza Emma dire mortificata, senza, conferenza La il mio nuca) Ho di ieri mi ha solito stancato- Scusami. Giordano Silenzio. da viaggio, lancia seduta immobile, dal è forse un'occhiata I una tua conferenza? gran ti prego ! Non cose Ad Sai se anche polo. Po- ne suo marito della Parlano pace) di Napoli,, voce. te articoli. Dicono piìi! ne chiudere di abbastanza ho posso bene, quando posso la a leggere^ j alta I Ne tranquillo, nuca) il Fortunio, 'renze, di giornali, di stesse accanto il Corriere ; il Mattino Marzio, il Leggo io?... ^o, correndo voglia di far ! Vuoi Emma (chiamandola) Sì, prendi — leggere per : con — sua a opportuno qualche giornale ? EaoiA (alzandosi e il Don la berrettina moglie : Emma,, mente suo posto, guarda ostinataGiordano che quello^ pensa al il momento Emma — mettendosi Mari, finestrino. Forte — la (premendosi di capo. assai. si allontana e parola. una Giordano mal — prego ho gli un mento mo- {Premendosi il mio occhi le sempre Lasciami I confe- dolore la gico, nevral- momentino,, un subito. dormire, mi passa lora, {alzandosilentamente, svogliatamente) Almi ne prometti proprio che passerà... me senza E:m]MA se vado coi miei giornali. Addio. Addio. — Salutami... — GiOEDANO almeno. {Oli atende {baciandoglielaper la mano). far più presto)- Ciao. Emma - {cantando « Oh dolce Napoli \ i^ va al suo^ 206 — posto, W danno ci inquieta: — le mosche sono noia ; poi si alza di nuovo vuol del finestrinonon calare ; sbuffa, pesta i piedi. Finalmente giornale e un apre perchè le la tendina si arrabbia, soffia, torna a sedersi, IS^elDon Marzio Varticolo), cerca c'è niènte? non Sì, — in di prepotente bisogno di muoversi un In parlare) terza giornale) Dov'è il Prima — Ecco pagina la terza della Emma. I pagina terza (che ha Emma e il sole che e I (Volta rivolta e tutto i^agina? quarta. I I Conferenze e Conferenzieri, {Comincia a leggeread alta voce) « Giordano Mari, il piiiefficace,il più colorito e certo il pitiimpressionante dei nostri oratori, il prosatore illustre, il filosofo critico Giordano Emma... Emma... apre e addirittura. fatto e della... » i^rego. leggere, piano piano, si leva a E' ma il bassa a Popolo l'articolo. E' subito trova di voce : tasca, assassinio,' un attacco Serissimo, sangiiinoso; Mari spietata,completa. Giordano un demolizione una storia Ti continua Giordano, ò della {interrompendolaper farla tacere)Sst!.. Emma lo ecco pezzi, ricordia, misebrani, senza pietà, senza come conferenziere, come scrittore,come uomo. storico, come erudito, come critico,come E nemmeno gli vien risparmiato il ridicolo : è il Gigione dell'eloquenza », il « rigatchiamato « tiere a della da autori filosofìa lui le intiere del Taine, Giordano poi, così a sopra Mari « e della critica ». Sono citati renza, saccheggiati » per la sua confepagine del Michelet, del Fouillée, tutto del Taine eolPodiarlo. finisce conclude : — « Altro che oh — quel Taine... E l'articolo, assimilazione ! 208 — strappargli {tentando di Voglio vedere. Emma mano) V giornale il di capriccioI polo, Voglio! Voglio I Voglio! {Afferra il Poaltro lo tira con forza, il giornalesi rompe) No: Giordano. Emma. è — un Oh, scusa! {gridando forte) Voglio Giordano che mi non Emma {spaventata) Scusa! Ti parola una bene! Ricordalo accomoda!... è scusai domando {strappa il pezzo del giornaleche Emma, fra le mani, lo attonita, smarrita, tiene ancora E questo straccia col resto e lo butta dal finestrino) GiouBAi^o ti di lezione! serva collera sua mano pili e sfogando di sempre (A contro Pietro buona capito una stufo, stufo! a arrabbiandosi mano sua ira, la E dovresti aver ormai sono stufo, mani giunte, la Emma con Schiavino) volta che {gliocchi pieni di lacrime, le tremando, balbettando) Scusa... scusa, Emma ti domando scusa. di trovarmi Hai passato Finiscila Emma stufo Sono Giordano. di i tra i di piedi una ventanni, sei una gini; smorfie, di leziosagbambola, donna, una viva bébé! Dio!... ridicola! essere {scoppiando in lacrime) Scusa... scusa... scusa! ti domando arriva Il treno a Teano: poi riparte subito. Giordano che guarda Emma, si ferma Mari continua un momento^ intanto a si ò calmato: piangere: è dolente, le stende la mano: la pace?... Facciamo Emma {balbettandopiìiforte, perchè si sforza per le lacrime) Scusami... tanto. trattenere tanto... io che ha Giordano. Ma no, cara; anzi, sono pentito, — è 209 — Ho torto. avuto Ti Emma vuoi darmi a dei uno mi se prego, invece Vieni avuto — miei bene, non bacio. un quando si sente corre, ma di suo marito lia un altro braccia Giordano vosi. impeti nerpiangere più. /accarezzandola fra le stretta di scoppio haciandole crime. la- i capelli) io che ti domando Perdonami; sono perdono. La colpa di tutto è clie tu... sei tanto più giovane di ho rimorsi. me. Io, per altro,sotto questo punto, non , Pho Te mi sento per Ma irascibile. a tempo. suo la conferenza nervoso; molto; chi detto... IS^on sto bene: di ieri mi ha cato stan- facilmente irritabile, questo sono poi mi passa subito,e finisce sempre io. Asciugati le lacrime, più sono Se lo zio, si sa adesso; ridi; così; brava! incontro ti trovasse e mai, ci fosse venuto cogli occhi rossi,chissà che cosa mai potrebbe credere. che Mi soffre di ne vuoi bene? Sì. — Ancora — prima? come Sì. — [S'on hai bisogno di niente? (Indicandole una menta? nella reticella)Vuoi una piccolavaligietta — Un cioccolattino? Ko. — Un — di di grano zucchero, in immollato dito un cognac? JSTo, grazie. — Un altro momento di — A Giordano un finisce molto paio di conferenza BOVETTA. che avrò Roma, anche silenzio,poi di L'Idolo. del da in uno fare. settimane; mio un spiro so- grosso sbadiglio. gari Aspetterò mama darò la ciclo. Il difficile sta conda se- nel U ricominciare. adesso, Non sai lavoro logora... testina sul Non Emma. dormitina LHia e comincia a livida stanca, senza che a lei Torà la incomodo alle otto. portato la sei non le : gambe cade colla bocca in le un mssso al posto, suo subito la angolo un ha torna e sarai passeggiare. a : e una non Emma poi gli momento Farai Koma, a sedile testa Aspetta bene. pranzare, sul comoda. si menta: addor- sul testa la storta, petto faccia J. occhi grandi corre sconosciuti, del quasi russare muoversi; vagone il mezz^orettaT una Poi, a distesa un coi Emma, E posato che starai fuori distende dopo Eoma sorridendo) come sotto accomoda, ha troppo cara, Così. ha cuscino piccolo resta su; Vedrai parla, vagone. gli posarmi ri- inverno. Ambrogio^.,, (Emma qui, Andremo (Mentre di qui. deliziosa. stanca. V a V tutto riposare (Tirandola fare. anche arriva bisogno, sbadiglio) costato di Ma Aspetta... si si voglia Giordano. del è avrei e mezzo Giordano : Eiposo lasciami mi Non J senti ti mesi; esaurisce. petto dormire per di paio quanto tanto, altro (Un sento... un — lavorato Ho lo 210 . — tramonto. le par spalancati, d'essere traballando, così melanconici sola lo sola guarda in paesi attraversando e foschi, quel in quel- UI. Minerva. Alla ùìì sposi, la del sera veder [possono S. E. abbraccio [e impertinentissima non del Ministero, di Saresti Giordano, colle e guardar per tu?... proprio Emma, espansivo La piccola dita sempre d'inchiostro? )orche Emma. Kon \nasodue è può non Guarda vero... {gli inette affusolati e profumati ditini ministro di meno a il sotto che il galante baciare, odorandoli fiore), un Sei diventata tutto il piìi grande complesso) [grande Manzoni, lìndaa un tempo Lgae al {sciogliendosi daW Albertoni nipote) Tu?... )la in Koma, presidente un'improvvisata ila — a dopo. traordinario leome col zio, impegnato lo [Consiglio : gli fanno ^lamattina arrivo loro più, e maestosa! col diremo Quella che maestosa e piti...{ammiran- e nostro bellezza brilla mor- nel bel « l'e- lombardo! S. E Albertoni, regionale [quilibrio entrato e per portafogli capitato [dei alla sarebbe [lai trovato » meno nel il Ministero giuoco e Istruzione, peggio all' per il passaggio mentre forse Agricoltur,a 212 — Manzoni vi {tutto zucchero siete Sua Dunque... Giordano molto furia di citar Ma intanto candito) a qualche esitazione, con si {lasciandosi trasportare : Ma ! sempre dano) Gior- può? vuoi Quanto troppa con ! abbraccia Eccellenza, subito, Sua a abbracciati. ancora Eccellenza enfasiJ bene orecchio. a Giordano non di cavarsela ancora sperava — Emma con entusiasmo. basta! (un po^ nervosa) Ma E"IMA Guarda s'hai co- fatto! Sua (vedendoleil cappellinotutto Uccellenza malizia) Credo, con abituato Perchè se predilezione Emma. E Mai scosse. potuto ? troppo pur le persone la tua immaginare serie, e badare senza più! Xon Giordano pure alle di mi mi sarei fatto a a ridere sorridere con {Con no. una faccie che le fa Giordano gentile) Zio essere piace! bel un Xo ! Xo! fissando una nipote? e !N"o! Emma! {un po^ inquieto)Emma! continua Emma sentito avresti raccomandarle per certe si sarà anch'io. avanti risata per avessi ormai troppo, che quel cappellino a (sorridendo) Perchè Emma — pur storto: lo zio, che cert'aria tinua con- motteg- giatricee conquistatrice: Emma, per la i^rima volta, l'osserva,lo studia, non piticome nipote, ma come donna maritata, e conclude, fra sé, che bisognerà guardarsi da quello zio Eccellenza. E', infatti,una faccia bella figura d'uomo, alto, snello, con una resa espressiva e intelligente,dai folti capelliben stocratic pili grigi della barba. Un tipo aripettinati,molto la mamma. Un tipo alelegante, come 213 — ringlese: la e ò (li — vanità, infatti,di sua chiamato essere un ministro di uomo liano, itaStato alPinglese. eccellenza Sua nipote) E {sempre Vattento sotto della esame così? ministro, non così,perchè sei diventato credere, signor zio, di poter fare il.... Richelieu! Emma. E L'Albertoni, che anche 1 subito „di abbastanza dove [cheper la e Sposi ha letto Chroniqiiede Vceil-de- soddisfatto condurre vuol Koma, ai Promessi Moschettieri Tre hoeuf, è oltre Emma di il marito come risposta, e colazione a si occupa non presentarlo della al Gaffe Griordano di mia altro nipote» — Giordano Mari, che sa la vita, se ne contenta. zio ministro, i)arecchialtri membri del GabijO letto, i pezzi pitigrossi del Parlamento, tutti si a friscaldano, ringiovaniti e ringalluzziti,attorno ^donna Emma e perciò un solo pensiero lo turba, \lo inquieta : Pietro Schiavino, direttore del Popolo, il resto è chiaro; basta guardare sua moglie: [Tatto jTa vele a fare per gonfie I i denti cavar Sentirò — Ma un Stato, gli riesce braccetto Sua tu, dal allegra Caffè di Koma, e tre men- e Eccellenza. una Eccellenza avresti idrofobo? inridente, cammina sottosegretario e un consigliere di di restare indietro,pigliandosi a lo zio Ascolta: — cane Come zio. mio sempre ^nanzi,tra quel a E, infatti,nell'uscire Emma, Schiavino? Pietro parola. (guardandolo subito qualche con Anche diffidenza) da raccomandazione farmi? — caso, No, mai. altro che Io me non stesso ti 1 raccomanderò, dato il 214 — Bravissimol — Si — della tratta conferenza o della cattedra? voce, {Più sottoconferenza, per il momento. non e nemmeno farsi sentire da Emina per dalVombra di Pietro Schiavino) Posso nelsperare Pintervento della Regina? è molto Non S. M. tenteremo. facile; ma deve recarsi a Napoli per alcuni giorni. adesso Giordano : ( contento ) Benissimo aspetteremo dopo. si vedrà. Soltanto, Dopo o prima. Insomma... zione, forse,potendo ottenere questa particolare distinin parte, bisognerebbe attenuare, almeno un giacobina. Pensa assopire, diremo, la retorica ai miei po' anche colleghi di Gabinetto! mente) (Vivadevi venire Non qui, proprio a Eoma, a farmi I {In fretta,per allungare strillare i galli di Renzo il passo cara e raggiungere la nipote) Ne riparleremo più tardi. anche Ho Giordano bisogno di {trattenendolo) nosa veletirata tuo un consiglio, a proposito di una poli. di Naconferenza la mia del Popolo contro Della — — — L'hai Misericordia! — a letta! leggere farabutto Sua mio aver in velenose Schiavino tempo nemmeno di me! contro dev'essere gran un ! prudentissimo niente. letto E contiima se Tu leggere non il {Sospirando) Pur troppo! Il consiglio è di fìngere di non No. Eccellenza, dopo — le tirate Pietro Quel — — tutte arrivo Non la ad conferenza mutar Popolo, sistema: attaccarmi? di Roma O se mincia rico- ? fingi sempre di non 21G — — così elegante, prosperosa Emma piedini; alza un volte certe e intravede sete primo po' la veste, tra il voluttuoso sottile contorno, e E pena ap- ammira ne i fruscio rapide sono — slanciata. così e delle il apparizioni di forte, bei — gamba una perba... su- capitolina. Sua e eccellenza {d'un Giordano fissando Cogoleto! colonnello vita Garibaldi. uomini, paese e guidato anche non per con personalmente tempo, buon e se non sottosegretario. un ma dalla perdere noi, che, che ministro, ne ragionevol ir- non del storica il collegio, se non ha altro, onesti. un la conoscenza coscienza dalla il salvato puro, politicamente tutt'altro ingegno, Ha ammaestrato ultimamente come Mille. norevole L'o- l'uomo, trovato Eepnbblicano Perciò, degli dei Uno colpo volta) sua a ho Forse Cogoleto. a ferma si che di fermandosi tratto, E siamo anche, Cameade! potremo tato vo- Col fare un ly. Corso. Sul La a mattina Koma. e all'uscio di conferenza zione. del La Le per due il ha poter A Eoma 31, numero sono uscire, per nuova la seconda della Bìvoluil il marito fra comunicano camere clie vita preparare Precursori sui ciclo moglie 30. marito. suo separata, camera giorno già vestita,già pronta Emma, picchia è il secondo dopo; di mero nu- loro: sicuro Giordano, prudentemente, per essere di non studia venir e lavora, disturbato, mentre gira la chiave. Emma (col capo chino vicino alVuscio del numero 30) Sei pronto? Giordano. Glie cosa alzato e c'è? (Si è appena ha ancora ìwn finito di vestirsi) Ho scritto sinora. ma Adesso mi Em:ma (tornando Si (apre tavolino aprire) Buon Emma a picchiare con voce sima) amorosis- puoi Giordano sul vesto. alcune il calamaio, sparpaglia qua cartelle manoscritte, poi va giorno, Bada! là ad caral (buttandoglile Giordano. e braccia Ho la collo)Finalmente! barba bagnata. (Si al 218 — — asciuga forte la faccia soffocando e poi fretta a pettinarsi), La Emm:a. cravatta io. Vedrai in come brava! sono Giordano il la fo te comincia collo (molto dubitativo) Vedremo. tenendosi le due Emma, verso (Spinge mani sul fianchi). Emma, sempre di sempre alla Cosìl — fargli il nodo, nel più, lui si sforza mentre fatto. specchio deW armadio) Giordano. Emma sul siamo sottovoce) non grande famosa? sono colla bella testolina ridente ammirandosi e al Grazie. Famosissima. petto dinanzi {Lo conduce Guarda; non (abbandonandosi suo rimaner per distanza. stessa Ecco di avvicinarsi cerca nello belli molto specchio)E... (più e molto carini.... così ? Giordano (allontanandoH mettersi per il gilet) Bellissimi. (fa Emma camera si : un sospiro un ferma dinanzi scritto! hai Quanto Giordano alle ritira la Guai io se gira per la I tesoro cartella). una si tocca! spaventata. mano non : cartelle)Oh, prendere per (vivamente) Non Emma — (Fa comico po' trovo tutto al suo posto. Non ci... raccapezzo mi più! continuala girare Emma mani incrociate mezza voce più e dietro curiosando niente: in : — — — Hai finito! Che cosa? La conferenza. la da per la stanza vita, con cantarellando tutto, senza ancora fine,guardando lo a car toc- per le telle car- 219 — Giordano in due tre o {offeso)Finito ! La orette? se lettera la — Come ai trattasse il ]N atale per papà?I E"oiA (rimane conferenza alla ? Oosì^ di vere scri- mammina al o caro perclièvede scrivania fare. io devo J Ma Devo Ya GioiiDA]N^o. bergo, bella dalla tante Ci di mio si da anello. alPal- qui, colazione. Devo conto. fuori va insieme pititardi. dal Passeremo ? Faremo Colosseo, Metella. po^ un la insieme Cecilia (facendo Emima il mìo per alla spese ritroveremo per scarrozzata. tomba il Ho Usciremo Giordano. una uscirei pure. anch'io, ma per (vivamente) Kon E^niA a mezzogiorno, a uscire ritorna Marchesini dal passare sedersi che marito sito arrabbiandosi, mortificata:poi il musetto, comincia varsi le- a cappellino). Giordano (alzandosi mio Perchè, Dio? e sospirando Kon in aria di vittima) ricominciamo coi pricci ca- I Sola? Emma. io perda botteghe uscir Kon Sicuro! Giordano. che Devo di il mio sola? avrai già deatro tempo... (timida, supplichevole) Sola? Roma? Non sola... a girare per uscita sola, nemmeno Credo — adesso devi sei e pretesa fuori le Romal E^oiA vada la bene: una a eri donna Yuoi che mai sono Milano. ancora una maritata, Ma ragazza. e altro ci vuol ; abituarti. Emma (avvicinandosia suo arrossendo) E se mi perdo? mai pili... più? Giordano Se marito, poi non (con qìiellagravità che ridendo mi ed troverai esige la circa- 220 — — •stanza) Devi abituarti,quando Bravo sei buono vai fuori,sola, a «aminiuare diritta e svelta per la tua strada, con tjuel bel contegno serio, composto, che impone il scenza, rispetto.Se, per caso, incontri qualcuno di conobreve del capo, marsi. ferun e cenno via, senza Regola generale. Una signora, quando è deve fermarsi la strada. mai Hai sola, non per «apito! (Guarda V orologioJ Uscirò aneli' io con te. Emma dalV allegrezza f battendo le mani J Bravo! I Come Giordano. ni accompagnerò... {appoggiandosi lui hracció,sorridendo) anzi, mi accompagnerai suo tu, fino E' — Ti da Aragno. lontano Non — I ì molto. Emma. Che peccato 1 E che vai cosa fare a da Aragnof Giordano. Sono deputato Cogopresenterò poi, stasera, perchè verrà leto,clic ti a pranzo con Emma. Che noi. Giordano Devi aspettato dal Ha da chiedermi favore. un favore? (sfoggiando la essendo ancora abituarti, sua grande superiorità) molto giovane, domandare, mai di più di ciò che ti si così comico Emma modo (sbuffando in un carino che fa sorridere anche Giordano) Io non abituarmi tu — ti devi abituare... AufI — a dice. e così devo Come diventi... pedagogico! Giordano. delicatezza dir tutto Un altamente sente la può gli altri, non rispetto verso ramente, a sua nemmeno moglie...(sempre piit tenemata... VuscioJ All'aquanto piit si avvicina verso ed il all'adorata... Emma che uomo {fissandosuo alla dilettissima. marito cogli occhi diventati 221 - sione Vimprovvisa, lucenti per umidi, — dolcissima J Perdono. Di clief^^ (offrendoleil braccio)Perdono? così buono, così giusto, così grande. Giordano Sei E^oiA. arrivare Perdonami, se non posso a comprenderti subito... sempre. Giordano (stringendole la mano è di Emma I Essa ventanni di e felice;anche nuovo cielo dileguata. Il è nube fino Fina, te. a i baciandole andiamo! capelli)Cara... a commo-. si si fa le così rasserena appoggia piccola, questa mollemente presto, al braccio scale; esce dall'albergo, si avvia. per il Corso, attraversa e piazza Colonna chiaccliierando,cinguettando, saltellando, allegra marito, suo e l'allodoletta come trillando frulla che il sole sotto di Eoma. E' Emma. distante, almeno, questo ancora gno! Quel tuo... seccatore? Ci siamo. No, cara. Vieni ancora un pochino Ara- — — Kino dal mio I Nino Marchesini lontieri. si voltano che E' anche grande reclame. quell'altro che Sì! Sii soltanto Accompagnami accompagnerebbe tanto... per giii.Sii fino, I Mari Giordano I caro in straordinariamente guardarla, a Eoma per sua Guarda lo moglie sua nel bella! ammirarla. caffè Tutti Egli moglie gli Aragno: farà c'ò aspetta, leggendo il Don vo- pisce cauna già. sciotte. Chi- {con un sospiro : stringendo la mano di quelle occhiate ad Emma con e guardandola una buone, tenerissime,che la trasportano tutta in paradiso) Giordano Non in posso cara, fretta;passerò carina anche un miai momento Ma mi sbrigo» al Ministero. 222 — dallo zio, per sentire torno subito dopo, e, — po' un questa conferenza di all'albergo. Soltanto (tenendolosempre per la mano) fino dal Marchesini.... Prego. Giordano (indicandolein fondo alla prima sala del caffè un alto, con un signore in tuba, magro, due lunghissimi baffiverdi vecchio soprabito nero e Emma L'onorevole Emma. No, — Goco — così mi Gioia!... — Giordano per è colle tuo Marchesini, colazione piìipresto. col tu faremo seccatore! noioso un della ninnananna) : sulVaria {sottovoce.-fissandolo Più!... torno più all'albergo!... No, no; non troverai più!{Andandosene) Ciao per sempre! Emma Non o spese, Coco... Co-go: Cogoleto. j Cogo: Spicciati anche — tue Co-co uomol il mio Ecco appuntiti,stecchiti) Cara! da entra Aragno ed Emma prosegue il Corso. Emma di {ricordandosigli insegnamenti suo rito ma- fretta lungo il marciapiede "ion quel bel contegno che impone il rispetto: fra sé, di tutto riepilogando tutto ciò che ha da fare) Prima camminando e da Marchesini: l'anello Poi! del da Poi se ne in da babbo Marchesini del — Janetti trovo Poi da the per Cagiati, per il viaggio. noi due ! Il the mio babbo molto vedere Il the farmi un da che fa tanto bello bene buono. lino... ombrel- un se — piccolo fare in stringere tanto comperarmi per uno per no, servizio quando è stanco, quando ha il dolor di studia,perchè lavora troppo. Caro, caro, ! {si accorge che molti si voltano e caro -anche si ferma per guardarla) Dio, da nostra, camera til mio no. Nino capo, il mio che caro, perchè Nino, qualcuno Dio... come 224 — Fufficialetto braccio caramella, prende dal paltò, mormorando nell'ingiustosdegno I... » il biondino bella più dalla poeta, — detesta, li odia. Cammina in piilidiritta,ancora fretta, ancora mai anche senza voltarsi,senza pure, li Emma sente che i due le tengono il sotto « Ancor piti ancora più seria ; dovina, vederli,indietro. rendersi a {fra se) Che giisto ci trovano antipatici!...Se passando da Aragno, vedo mio E allora voglio godermi la loro marito, lo chiamo. Emma ! faccia "è non {Ma quando più, ed Emma passa da marito Aragno, suo ad arrabbiarsi) IN^o, torna ! Sola, a Roma, non voglio più uscire. Mai dov'è questo Cagiati?.. Forse più I Mai più I Ma l'ho lasciato indietro ! {Si ferma un attimo incerta, no no, negozii innanzi vecchiotto rotondo, guardando Un tinto e un i catenone d'oro e con a indietro). un gran barbone doppio giro che la subito, di colpo : d'occhio, le si avvicina !... Pardon^ madame,.. Madame il rotondo si volta, trasalendo, e Emma chiotto, vecil cappello e giando sfoginchinandosi, levandosi il grosso brillante del dito tinua mignolo, con- teneva — con accento un veneto barbaro francese e un marcatissimo : ! Est-que vous clierchez quelque Pardon^ Madame magasin f... Quelque fournisseur?... Je suis à vos ordres pour vous Vindiquer ! Emma {turbata: sorpresa) Cagiati... Quell'altro.Cagiati 1.. Il chincagliereì... Voilàt (le indica un negozio un po' piii innanzi). Grazie ! {e voltandogli le spalle si avviai, E^oia. in fretta e in furia verso il negozio indicatole). — Quell'altro{correndoledietro)E' facilissimo con- 225 — — metto fondersi,quando si è forestieri;perchè io scomche la signora non è di Roma. da rispondere, entra Emma, senza Oagiati ; il si ferma fuori in osservazione, e così, vecchiotto in tre ! cogli altri due che arrivano... sono La della giovane signora si rivolta ad fierezza si sente sdegnata, ma tale persecuzione ; essa una in un attimo ritrova tutta la sua padronanza, la calma sua signorile. dei commessi Emma del negozio,dopo aver {a uno il servizio per faccia il scelto e preso il the). Mi favore di chiamarmi di condurmi una carrozza via in dica e Condotti al chiere coc- alla farmacia Inglese. Emma in attraversa il lampo un i salta nella carruzzella,mentre da lontano un rimangono con il tondo pancione, quell'altro, marciapiede e due « stupidi » di naso, palmo le fa e profonda una scappellata. di e Inglese,ordina alla farmacia Giunta aspettare, scende, tutta ancora di entra nella volo comincia ansante al cocchiere le bottega zioni ordina- sue dodici boccettine sapone, sei estratto, sei bottigliedi acqua per toilette, sei scatole : di fretta cipria ci à la peau nota pacco, Emma, Emma far HOVETTA. anche — ciò tutto gira commesso delle che sempre un il per ordinazioni può colla avere po' negozio colla il preparare lancia orgasmo, per in sospettose fuori dai cristalli della bottega. (dopo aver battuto nervosamente, irritata Può ! ancora tole sca- d^Espagne. lunga occhiate e ancora prende gusto il Mentre e di di presto, non L'Idolo. dalla piedino per terra flemma del farmacista) col è vero? 15 226 — Il (con comodo) commesso Pindirizzo, le manderò EiviMA. Sì, sì ; va come vendicarsi per la di 30 numero di dalla in nuovo nò di giti, per ci non ; è fermo Non mio via ha anche Mari girato nò in Condotti, il un che « salta la testa, attimo, di su quegli altri » tutti un'oppressione rabbia sempre due stupidi Sfacciati e passare al I Che veder sono dispetto ! comparire sfacciati I Eccoli cocchiere) Ti il Corso cocchiere piìi nervoso. quei quell'otre rigonfio,dipinto e e sconvenienti per non guardano, tutti si il suo piedino non può sotto il piccolo sedile, ; di ! Come {Forte : Ma la rabbia timore Dio Dio, I Che » Milano. I ; si Che tre I (Poi, marito. signora « visto già carrozza Ha Il la agita, batte più irritato,ancora ancora e insieme chiaro) a ha ma Corso in voltano — ben mandi farmacia, tutta dal Anche « E 31. (al cocchierej Albergo IDassare — Milano. albergo : sono. Emma star lasciare per carrozza. gli occhi, e e o {più forte, Uscita vuol all'albergo. tutto bene mi Se rinfacciare ai suoi persecutori sfacciataggine,invece del suo, lascia lano, Giordano) Giordano Mari, hotel Mi- loro V indirizzo conto — qui I Eccoli ho detto dorato. in- ! Eoma a I... Tutti di non I {senza voltarsi) Lo attraversiamo soltanto. Emilia. — Fa presto ! Albergo Sissignora, Ma, intanto, i fissandola — Pulcherrima dubiti. non due « Milano Ho stupidi ! cajnto ! » si fermano ridendo, sor- : Deal — esclama l'ufficiale. E, 227 - — discosto,Potre dipinto che fa una nuova E tutti glialtri e ancora più profonda scappellata. che continuano a voltarsi,a fermarsi,lanciandole occhiate lunghe, cupide, villane ì Emma addosso il capo. Certe volte le pare abbassando arrossisce, di sentirsi frugare, di sentirsi svestire da quelle poco nn odiose. occhiate Auf! — bilel Che bile! Che rabbia Che I Che dispettoI un'impressione di avvilimento,è un senso di disgusto che rivolta le sue fibre piliintime,tutto di vivo, di sensibile, ciò che c'è in lei di delicato, E' Emma di vibrante. pudore nel e soffre ne suo cuore ; ne soffre nel ne : la soffre donna suo e ne soffre l'innamorata. Non — romani che io ad del mio sono donna una onesta ? Sì I Sì I Giordano, tutta soltanto vedono capiscono,non marito un marito Mio non sanno, sua. Sua, sì, lo voglio! Sempre ! Come che soltanto lo guardarmi amo ! Quanto più ! Sempre di più ! in E in quel momento, in quell'orgasmo, alla collera,pensa al dispetto,in mezzo a a Lo « con senso un », come ad lo l'entusiasmo di timore dell'animo stranissimo. mezzo dano, Gior- liberazione. una appassionatamente, con ama tutto con e marito suo lo ama, ! Lui di ! Ancora amo partengo ap- sua, Sfacciati I Antipatici! diritto di ha e questi tutto e Potrà dore l'ar- insieme ancora lui, sola con lui,senza più vedere bramosi? quelle facce,quegli occhi intenti, fìssi, Emma Fa presto. {alcocchiere) trovarsi Sissi gnora. — Che I con nelle fretta sue di rivederlo braccia!... E ! di correre, di buttarsi che bisogno di dirglitutto I 228 — Finché i dirgli sentirsi di desiderata dai interamente E suoi bacio un bocca ? adorata, Emma Mio lettera la il per di è ad bisogno di : vedersi al ancora da quella portiere bergo dell'al- ritornato? Ci ancora. deve essere commendatore. al appesa, ( Va dei quadro una a derla, pren- forestieri, Emma). viene Appena al Ha » ! dolce così e amore bacio un carrozza signor già consegna Emma. restaurant; mio marito, di sopra. ch'erano sul sono mi non E chi cer- la pagate I carrozza Alcuni viaggiatori, Pomnibus, per bella ]S"on dov'era e così sogno bi- prima... come di Ha sentirsi per chiate, oc- suo buoni, sua, bisogno marito portiere. cari, Che (smontata J Il occhi solamente sua, al « occhi le uomini. purificata. suoi avrà sangue, tutto come dai nel quegli dir di tutto, guardata di marito suo e facce sollevata, essere a nervi le sorrisi, di tutto nei addosso, sempre per detto ha non — vedere comincia guardando salir in delle che fugga su sue le : scale allora vesti spaurito, Patrio sotto piìi d'appresso a fru-fru rientrano la bella vede e fa di portone delPalbergo milanese. che volo sembra sbattendo tando aspet- si i quasi le Emma avvicinano gradini un ali. e col letto uccel- V. ALL^ al aspettare sul buttata Emma trova tocco, si è fatto die Mari, Giordano ALBERGO. quasi fin in tutta canapè, lacrime. Giordano è spaventarsi) Che molto (senza cesso suc- ? e sei venuto non Xon — I Così giudizio Emma è in alzata di clie avrai collera Io risponde ; Cogoleto : far e il di ha a petto, colV Emma. — Come da invitato sua consiglio)Tu, vedi Doney ha : moglie, autorevole aspettarmi^ quando non una con appena i^otuto esimermi. colazione mi {involgendosi sporgendo ho non forza, per d/ordine abbastanza avuto spalle. Giordano. revole ! colazione. far per tanto, Eccomi. tardi Spero, almeno, — tanto più. venuto? sono Adesso — piti.Ti aspettavo sei venuto ì^on — maestà devi cara, che la Ho vuto, do- colPonomolto stito, insi- testa alta, deWuomo abituarti si fa troppo a tardi. Imi^ossibile. impossibile? Questa è una parola, per 230 — esempio, a che io Emma c^ò mai non (colla bisogna : libero ! Ho sentire. stato posso Emma io... sono i miei il santo di dovertelo ricco. sono trasporto, per giustificarsi) Impossibile ! Ho stare senza impossibile perchè io non posso INon voglio piliuscire senza di te I Giordano (osservandola)Ma, infine, che (balbettando)Dio sei tornato tanto tanto tardi e mio : ad un I Dio mio sei tornato cattivo, proprio oggi esitante a rosamente gene- per Emma pegni, im- giorno potresti anche l'amarezza (con effusione, con capire, Kon lavoro, tutto essere risparmiarmi non simo. Impossibilis- riflettere. a studii,il mio disposizione, perchè licordare, io me, sibile. d'impos- nulla ! Per leggermente alterata) Ti voce abituarsi i miei non tua mai (ostinandosi) Impossibile Giordano prego voglio non questo mondo, — farsi detto di te ! hai? ! Perchè tanto cattivo, (Lo guarda, lo fissa ? tratto, gli si butta al gendolo collo strin- quasi disperatamente,sussultando,tremando, scoppiando in lacrime). Giordano (con quella dolcezza forzata, stentata, elle nasconde che cos'è bacio la stizza successo sui di Ma incipiente) nuovo? capelli, poi fa insomma, (La guarda: cara, le dà allontanarla), Emma. No ! ì^o I Qui ! Lasciami qui, sempre qui. Fra quelle braccia, alla tenera effusione,al dolce calore, colla testina appoggiata al petto di tutti i battiti del Giordano, ascoltandone cuore, un Emma si sente riavere, si per calma a poco 8i consola. Giordano (alzandole il capo) Dunque! a poco, 232 — giù fra sé) Ci vuol altro allegra bisognerebbe la stanza per lì ! Per — tenerla continuare giorno a fare all'amore I Giordano Mari, invece, ha mangiato il tutto bevuto forse è tornato invitato, stato ha del direttore detto subito dalle ne Kon Popolo lusinghe, né, ha bisogni, mulo, nel in sempre buona vecchio un ricco un a alle gentile di perchè anche Voi matrimonio testardo morde stato lo dite voi scritto Mari deve Schiavino Il passo c'è altro non è stato la da fare ò in servato concerca quasi : bisogna stretto co- di lettera alla sera Direzione è grave, è presentazione stessa, in ? Per tentare il colla verità. L'onorevole convenuto. recarsi,la di nervoso. volta, Schiavino allo stesso colpo di sorprenderlo, di commuoverlo, ha il male. duto signorina Dionisy; avete cepreghiere dei parenti per un sentimento pietà,di compassione ? Ebbene, tutto ciò, non così fa qualche siete ; è no la sposare I)arte mia, E un Cattivo siete andato ? Voi nacce. mi- perciò e fanciullo,si non rare, spe- come quando è rimasto lazione. co- dalle desiderii fanciullo,che ingenuo. un di fede è ma a poter ha è cattivo. non perchè appunto ma, fondo da meno, ; è ed Cogoleto glielo tanto non d'incorruttibilità ma il c'è niente non — il colonnello — lore ca- moglie, sua ha Kon umore. a lui stesso fa pomi^a E' col detto ha come male, Cogoleto, nel della commozione, solito invitare finito per Col del più discorso, nelPenfasi all'albergo di pessimo del ha quella con : Cogoleto e cerca Giordano di Pietro del Popolo. rischioso. Il pensiero quel colloquio, lo agita, di lo l'incontr quelrende 233 — C'è il anche continua, E pericolo di continua giti per la stanza alla sfuggita : Emma fronte appoggiata : e lo Anche — soltanto jDreso la volte al di torna guardare a alla I su sempre moglie sua colla finestra ai vetri. Giordano — Sua è arrabbiato Schiavino, zio. E' suo per poter senza ricevuto. non dello rospo Ministero essere mani alle passeggiare a anche mosca venire è sempre zio I quel per — mai ha stato due Ponore aver fatto dire gli ha Eccellenza ma bergo all'ale all'albergo, il segretario, perchè il portiere era uscito il siMente gnor un momento, gli ha risposto: per commendatore I... Nessuna lettera; e così, è lo scopo del della conferenza, che suo viaggio di prima. Né quando si farà, a Eoma, ne sa meno la Eegina, né se potrà interverrà né dove, né se il tempo di prepararsi ; niente. aver Giordano Mari : forte, {fermandosi su due j^i^di Ma... e rivolgendosiad Emma) dunque? Yuoi fare di mandato aver lettera una — colazione sì Emma Non ho lo sona Emma ho no? (senza voltarsi, colla voce po' roca) un fame. Giordano e o {si avvicina a un tratto lungo, con forza). {sempre dalla finestra) Ho al campanello a detto che non fame. Giordano. Se Giordano. So hai a non fame, fai benissimo mangiare. Pranzeremo piìi presto, quando vuoi. Avrai al solito, appena mangiato, come alzata, caffè e latte,burro, miele, biscotti ! Emma {colmuso) Ho mangiato moltissimo. Qui ti alzi non anch'io troppo tardi e che non non siamo puoi aver fame ! all' Argenterà. 234 — E]yiMA. Si Avanti. il cameriere Entra della cortinaggi Giordano E' fra così? Questo tiere por- E che detto Ha adesso. lei, questa mattina, è arrivata e l'ha che alla signora. il cameriere (chiamando forte, mentre ! dì piedi e cìiiude Vuscio) Emma Giordano in nascosta c'è? tornato consegnata esce si tiene finestra. non o lettera,per una Emma : (al cameriere) ? C'è — liai sonato'? all'uscio. bussare sente Giordano. i perchè Allora — punta (accigliata,col viso pallido, stravolto,si della nel vano avvicinarsi,rimanendo presenta senza finestra). Emma Dov'è Giordano. Emma. sul Devo tavolino o Giordano sai dove questa lettera? averla scrivania. sulla (fuori metti lì,in qualche posto, messa di sé) sai nemmeno? Non le lettere che mi devi ì^'on consegnare? mente, (Cercando dappertutto,frugando persino, sgarbatache della giacchettinadi Emma nelle tasche trova tua sopra regola, per le mie lettere lettere non non Ah ti seggiola). E una norma, si lasciano capisco I 1 Eccola I Tu (Trova dal toccare diventi la I volta, bene cacciatelo tua si devono un'altra portiere I viva Ma, tutti i lettera sulla in per testa, Le mie Dio, giorni io piti... sotto toeletta^ cappellinodi Emma). E3IMA (con impeto, avanzandosi) Più... che Divento tutti i giorni che cosa? Giordano (butta il cappellino sul canapè il e legge la lettera), EM3IA (afferrandogliun braccio : cosa? : apre snotendolo)Vìù 235 — — tutti Eispondi. Hai detto che divento i giorni iMùf... Devi dirlo! devi dirlo^ Oh, ma cosa? che rispondi: piti... Giordano a {mentre legge,la sua faccia cambia vista d^ occhio : diventa raggiante : con un grido di che cosa? gioia) La Regina I Eegina I L^avrò scritto lo zio I Senti Ha mia alla I ! Interverrà accettato conferenza. braccio,stringendoselae tirandosela leggerlela lettera). per E^rviA {sciogliendosivivamente) i dirlo ! Devi rispondere I Tatti più?... più?... Giordano {distrattamente ^ Più cara ; tutti i giorni più mia I ancora « alla nostra « Sua Emma la Maestà, I sul un petto^ ! no Devi diventa giorni calmarla) Senti, carina per cara. lettera che la graziosa nostra No e non a aveva notizia bella i^rima ed la per con vicina tanto {EiGominciando da capo la finito di leggere) « Darai lo ha Me Emma {Circondando la mio nome j Re- benamata « di alla assistere onore gina, ci farà Paltissimo il giorno e Fisseremo tua prossima conferenza. di accordo Pora comune più opportuna ; ma, intanto, regolati che bisognerà far presto, il più prepararti, potremo presto possibile. Se devi « fissarla « tardi « Napoli ai primissimi vi si fermerà, almeno « « « « « « certamente, Dirai « tina « ma sabato per che alla mia domenica, per Sua perchè si « « alle « leria per verrò condurla Rusticana, fior ever più non Maestà parte per ventura, e crede, parecchio tempo. formosissima aver ma settimana della oggi, purtroppo, che, per non giorno perduto, nove o da e sono preclara nipo- occupatissimo, tutto rimpiangere prenderla questa a al ! Costanzi : — un sera Caval- 236 — E « mio fiorite dalle « te, a la solita raccomandazione caro... ria « « parola ! il conte zio jìredica,come solo ti dirò, col frutto della don o Ferrante, ma mia esperienza, che per arrivare lontano, e per andare salire in alto, bisogna adagio, sempre molto colla filosofia I » adagio... anche Io « « : pagine Sperdi ogui « — ti farò non Giordano fcon aria preoccupata) piti tardi al f Oggi che Sabato giorno menica do- o è ì Mercoledì. Emma. (facendo il coìito Giordano giovedì, venerdì, Emma. Anzi Domando Emma sulle dita)Mercoledì, quattro giorni! oggi io conferenza una preparare sabato... tre, perchè ! Brava — la in se conta. non si giorni tre può I {rasserenandosi a a poco e poco cando dimenti- il proprio risentimento,ansiosa e inquietaper la fama di suo mente, nome e marito) Assoluta- il buon ricordati sei ben senti,se non il.tempo necessario, rispondi se ; sicuro, se ti di zio, sai, lo mi hai testa. « bisogno basta. capito. si E A più pensaci bene restar come a gli in che pare alto: lo Appunto Come hai » zio altri indizii per è montato in alto I salire Komal oltre centro di zio... anche o ; Salire mi scherza. Roma manca inscemito pare alla e Lo no. ti non il Ma che portafoglio ! Tu ci sei I Tu... Fabbia non I Siamo Roma a detto sempre non sei ancora non e benissimo, l'essere la capitale politica,è anche intellettuale : prima tutti Milano. a o di tutta dopo, bocca non tic, il Italia. Dunque, vono deimporta, ma aperta, dinanzi a te, 237 — Come — Milano, a Bologna, a da Sì I Sì. Come Emma. Giordano — Napoli. a I tutto per le leggermente accarezza i guance, tirandole scherza un sino, po^ il nacapelli di Emma, tanto, allungandole i ricciolini della fronte,ma, inil suo sta pensando, combinando piano e gli sorride. Pidea tempo mettersi di dover invece fare, così a stanco gliato, svo- e renza confe- seconda della lavoro il gran tutto po' le convenienze, Albertoni, forse forse, un zio dello la volontà del ristrettezza della scusa ballo in tirando e po' un Colla ciclo,potrebbe finire,anclie a Eoma, col cavarsela bene, ripetendo la prima. Certamente, la chiusa gliare l'esordio : tae bisognerebbe cambiare di Voltaire là: sopprimere la frase e qua del che Dio. disinventa {ergendosi Giordano quella sicurezza Emma, perchè San sé che di s'illude Giovedì, venerdì e sono lunghi^ vuole, fa ciò creato Dio, sabato e secondo che : di essere gli con e occhi in ancora di via primissimo colloquio) corti tre giorni. Sono l'uomo, ; Se vuole. abbiamo lo loro maestoso, e brillare fa quasi il durante Paolo solenne cara abbiamo fatto mia, quando inventato e fare apposta... per grandi miracoli! è stretta fra le Emma {non ha capito bene, ma così grande : braccia : lo vede così alto, le sembra 8ìi€ 8i sente piccola piccola, al suo confronto : si sente insieme dei guarda in estasi, beata: e alzandosi sulla punta dei piedi e coi ditini bianchi,inanellati, sollevandogli i baffi,gli bacia quella scintillanti, umile. bocca suono Essa lo adorata, che così di voce la incanta, sa dire tante belle tenero, così armonioso la commuove cose che deliziosamente. con un la pisce, ra- Dopa 238 — momento un tenendosi : oollo) Poco giorni più Giordano. mi No la torna Mi — tuo zio che inutilmente, Emma buono I E di Io sì j Tutto — lavorare. o e di Ero seccato, fatto sino al due andare Ministero; dovuto un far ed per aver del la Cogoleto...senza la mia gioia bella. senza le lazione co- subito corrono agli sei riconoscenza)Quanto ragione sempre Nino tu. I e sua volta : nobile e generoso) Mi ? tu? ! E, per oggi, riposo. Non voglio più Voglio dimenticarmi, persino, di quella maledetta conferenza. Emma colle giù, e hai {a perdonato — più i 1 Giordano hai su amore come ! Caro parlarmene te. aveva {collelacrime, che occhi, pieni Mio mi quel fanfarone buona, cara... con tutti la lettera ? con moltissimo seccato Emma Non no. arrabbiato volte mia ma ero per poi divento è vero? perdonato ? Per poco, ero che suo luna. hai Non — diro non ; al stretta,appesa ancora fa... volevi noiosa... — {alzando dita birichino e i con la manina fare certo tm giorni della minacciosa, e contando maliziosetto settimana) e Giovedì... molto nerdì... Ve- Sabato... Giordano nella stretta I (prendendole la sua e baciandola) Oggi non prima, — ancora Ma e ! Si va serrandola Ma oggi fuori I Si fa è una ledì merco- bella I Napoli, lino alPora del pranzo {ridendo) Io, veramente, andrei a pranzo farei dopo la bella scarrozzata. hai fatto sicuro, povera piccola ! Non scaiTozzata, Emma conta mano, come colazione! a 240 — Giordano ragione (esitando).Ieri la eri andato indicando col E da solai sciocchezze che dice rischio di spirito e deve bisogno di Gli lezioncina dev'essere musi, hai deve dimenticato mai non tutte le... parola giusta. ci non turbare e in la non per e a più profonda basta. da sua donna dere, sapersi difen- posto, opportuna fatta E' capire ? ma e senza e gerazioni. esasaria neces- L'ha incidente un tutti il correre ostentazioni,senza la devi cbe... devi famiglia. La la gente ? Gliel'hai allora la appunto senza data E persuaderti E non tenere saper di far Brava: devi Ma per tatto pito, ca- sempre fatto benissimo ì Hai inimicizie... creare I sentire detta coscienza tua aver I sciocchezze. pensare, voltata son Deve diversa I Hai posto sono Mi zio. Ti ha tuo poi bisogna regolarti così. della di E mi a onestà {arrossendo fra % I ben sciocchezze messo nemmeno bacio... un pallidissimo. maniera una appunto a un sei al mondo che Ecco, NelPaiutarmi un^occhiata... data trovandomi sempre dato E' {conciliativo) Giordano hai dito è diventato perche Lo ha tu brivido^nervosa) {con un colpo : gli ho In innanzi. pranzo... tu? Emma — anche... piccolissimoneo nuca) proprio qui. Giordano. — diventato dopo sera... mantellina, mi ricciolini della baciata dunque ? eri uscito... di ! Avresti ministro, è tu ? Diventato Emma e 1 Oh {ridendo) Oh Eichelieu mettere — pita? ca- che due, anzi, da tre, perchè c'entro anch'io, la mia parte. Del resto, credi : gli uomini, certe volte, pure commettono... sciocchezze, perchè se ne credona tutti e — in obbligo. Se donna, subito una una per caso sentono 241 — si trovano il dovere dichiarazione,di regola delP etichetta. E brava farle una soli, con di spiattellarle il galante. E' tu, cara, devi tuarti. abi- {interrompendolo: congiungendo le palme atto ^ol Ti supplichevole)ì^ol No! prego, supplicoI Farò tutto ciò che vorrai, ma senza Emma in ti abituarmi RovBTTA. 1 L'Idolo. 16 VI. Pietro La un Pufificio del redazione del Popolo bugigattolo nei mezzanini, nel cartelle sulla il e sciabole calamaio, lettere intrecciate, i ritratti scherma; caldo soffocante fracasso delle di il lavoro, perchè Pietro : la nove faccia sola che in Un sera Mazzini Alle Pora di a roba : due : da guanti Un Cattaneo. di di ; odore pipa cui in al direttore arruffato : barba del rapidissimamente colla ormai zolata briz- Popolo. V articolo scrivere — il mattino. lunga una comincia testone gran il vicina. tipogTafìa esce con del di i le per pareti e e della. : posto una continuo, assordante, e dito,perduto un il fumo {un messo paravento, maschera giornale vanità s^è : tavolo gran ingombra carte. gran onesta irregolarmente, ma senza è la di Schiavino bella tanto macchine le dieci Sono un un appena fresco, inchiostro e dulie da c'ò e un ; con direttore giornali sfogliati e tagliati,e quale libri,opuscoli, una : alPuscio, riparata scrivania gas di pieno mezzo, accanto — Schiavino. chi : JE^ scrive piata stor- mano dove! sa Sicilia), ragazzo di stamperia, che fa anche da por- 243 — tiere, sguscia tra Puscio dinanzi al - il paravento e direttore,porgendo si presenta e biglietto un di visita. {alzail stanchi stravolti, Schiavino occhi Bitorni fissail ragazzo, cogli dal lavoro) Che c'è?... cosa e capo domani. dì visita) {sempreporgendo il biglietto Ha detto che se adesso,lei,è occupato,asx)etterà, o ripasseràpititardi. Schiavino legge il nome (prende il biglietto, e, istintiva alle due subito,lancia tin'occhiata rapida, sciabole appese alla parete)Fa passare. ISTo, aspetta I U ragazzo le cartelle scritte (Prende portare sarà ne al proto ancora in le dà e si Che tipografia) per una al regolino: Poi fa colonna. mezza da ragazzo ce trare en- quel signore. Uscito in il ragazzo, alla mezzo Schiavino Pietro stanza : vuol si alza pronto essere a e va dersi, difen- tarlo fosse venuto quell'altro per insulo aggredirlo. Mari GiOKDANO {nientesoprabitonedalle falde niente cilindro : giacca bigia e cappello svolazzanti, letterina al direttore). basso. Inchinandosi, jìresentauna mai caso Schiavino breve (prende la salutando lettera, del capo ^ ma, cenno con comincia mentre a sempre in sospetto,tien d^ occhio ogni mossa Giordano. voltato il foglio e vista Dopo aver firma, — con un Stefano Giordano « oh ! » Mari. I caso gerla legdi la maraviglia). Cogoletol... Siamo vecchie L'ho riveduto Venezia, di Padova. di passaggio, a per di un e siamo Milano. andati conoscenze vera, questa prima- Ieri ci siamo a di pranzo trati incon- insieme. 244— — Schiavino Pietro e ormai si avvicina più tutta la lettera. nessuna Se Schiavino il nostro « nostro « stima « sicurezza, oso « presento « Egli « stesso « passo « aver « col ricordarsi « di « conseguenza. « cuore, ci riuniranno il mio tamente atten- con dopo questo diritto, ch'io amico alcune molto aver sopra primo impeto, di ma indotto che Anche « un « giormente divulgherebbe Poffesa « cognizione a cara, « cita « di « del inutile perditempo una e persona ; un le Mari sue prove. duello sarebbe dannoso, perchè e ne la per in agire Giordano Tutti lavorare uomo un e cuore, « da io questo a sei tu assai brillantemente avete Mari. discusso, e dopo dovuto incominciare, ha due ti e « e questa con Giordano ho gran Perchè?... duello?... già fatto tutto è spiegazioni, ed pensato sf avrebbe finito dove la e ; ed egregio darti divide, il reciproca ci sempre consigliato, V V ho e gas I passato per dire desidera Un legge monarchia, presentemente, la a Deputati dei Carissimo « lampada diffidenza senza Camera alla mag- darebbe cui feli- Mari è in dovere tranquillità Giordano anche compiere qualunque sacrificio, quello proprio risentimento. « Ya « Io e bene? ti « di « convinto « non ; so, da conosco soldato e di anche attacchi mai tutta la tua vita pubblicista (e di ciò il mio egregio amico), nessuna persona con d'uomo, ho so reso che mire tu in- 245 — « dirette,o « torto, « lista... — partito preso. Avrai ragione, avrai di giornatu, singolare temperamento per ma « ciò che ti esce politico, scrivi soltanto Il tuo dal cuore. articolo,però, a ragione o a è mai altro che un impeto moto, un torto, non « spontaneo « fiero, generoso, « o essere « E' « oggi « altro « stima « tua tuoi ti e buona « col professano intera fedele e Una e dal sul di stretta è dal mano del tuo si volta compagno d'arme, si del caporale Cogoleto '60 succede dinanzi trova lettera, sempre il lui con » la letta tutta Gli trova o finirai me, ^66. aver serio, triste. ogni qual severamente conto. suo Schiavino, dopo diventato della ricambio giudicato rnolto Spero che tu, con Stefano Pietro la loro amicizia. colonnello tuo per inalterata e nobile conservano orgoglio, sul con e diventati amici, politici,ti ricrederti « vecchi avversarli contano, e bella tua questa i tuoi te, avevo Io, come professore Mari. il libero, ingannarsi... può anche ciò, per tutto per « « animo tuo ingannato. schiettezza, che « che ma « « del prepotente e suo in così, vecchio qualche rapporto. ... Quante un per Stefano un sanol... di Mahl... e fici lotte,quanti sacriadesso!.. Eppure, Sarzana, è un patriota L'ambiente galantuomo, Dio, un e, per parlamentare!... un parlamentare I...Lo ha guastato completamente!... Peccato! l'ambiente rammollito quante comune, galantuomo, E' stato € ideale Cogoleto, gran fegato speranze, 246 — ("dopo queste considerazioni Schiavino Giordano sospiro, si rivolge a seggiola)Prego... una Giordano da se le fosse di averle tornerò piti comodo. di Vuol Sono dire, dica a lettere due io posso comporre vuol più momenti So schivare una Lei accordarle l'articolo sua mi titoli in giornali, mi di giornalista e la fretta e di la furia un quarto colVaria fretta, di vuol domanda quarto d'ora che ho di d'ora. seccatura, ma venti es- parte... (sorridendo) mi almeno Sparlando (Indicandogli a anch'io anch'io d'altra occorrere minuti inutili. poco. e redazione. dieci di i pratica un piedi) fgliindica uscio, sul quale è visite stato essere Schiavino su ; ciò che dalla parole le Ho ancora può vuole. si fai complimenti i si fat potrebbe non Quando : cubitali) durare e questi un giornali aboliti Berlo sonalmente. per- IMPORTANTISSIMO possono di come ad le vanto Co- conoscerla adesso allora e esportano Come di momento^ colonnello un'ora? ; anche appeso AVVISO non del il disposizione. Ma... cartello si domattina, j)ure. stampato non lettera ella ha momento anche ; l'onore ITo, no Giordano. gran indicandogli basta, per fissarmi sua a semi)re Schiavino. un la avuto aver questo Mi fatto un sedere. tardi più consegnato e in e Mari, vuol se Se Mari. fare, io goleto — un minuti mandato volta l^avviso : il in chi sbrigarsene tempo ed per tipografia. stampato) Soltanto 248 — — piacere, o il suo delP asino I A lei,perchè è lei, tornaconto, a darmi replicare, così alla sfuggita, che se potrei soltanto più volte ho « saccheggiato il Taine, » l'ho anche verificare potrà facilmente più volte citato, come delle mie conferenze. il volume quando le manderò c'è chi stato Potrei in quanto come mio anche cuore, o vissuto aver a di in se altro! Ma come fosse mi avrei lo uomo; ciato lan- stato schiafifeggiato orecchie. volta sua risparmiare le sue... si tratta, invece, di Ma quest'uomo che ho sempre gola, Vi insultato Può stimare, vorrebbe Ci dentro di tutto la voce) Prego! {continuando più, forte) Se fronte una canaglia, avrei fatto Giordano — a Ma me. con sofo filo- I prego — scere cono- per di ci sia me {alzando Schiavino avuto che osservare, mi occupo. ciò, ripeto, non lei,lei,proprio lei, mi ha è tale, che il suo insulto e da un cretino, prima e poi gli avrei tagliato le La suo falso,come scrittore, bisognerebbe esser bene nel il trovato farle forse e ha coli' amarezza dico hanno faccia! soltanto nel ingannato — non Vi : ! Dinanzi c^è stimato, e cesso. pro- che e devo colle lacrime in ingannato ! Sì I Sì ! a voi guardatemi uomo un un supposizioni! Pietro Schiavino, cuore hanno avessi — abbietto... un... può {la tensione è troppo forte, non quasi finir la parola e si lascia cader di peso sulla mantenuto un seggiola,con uno scoppio di la^crime).., di sua moglie ! Schiavino dispetto: gira per (pesta i piedi con la stanza : poi si ferma : lo guarda : gli si avvicina mantenuto... battendoglisulla spalla) Su ! Su ! Per Dio ! 249 — I E torna ha col passeggiare borbottando. visto degli uomini cadere da fracassato ; a debolezza piangere dispetto, rabbia. Schiavino Ma nervosa né né Vostra moglie, stasera, era palchetto col ministro Albertoni avuto avanti fissando E^ ho non ; Giordano ero torto. lo Ye ne Insomma, tempo da ha ! Ko? Giordano. Adesso innamorato Che E' fa spalla) I In un donna... una siete innamorato finitela I Ye ira, e non l'ho detto perdere. ancora stravolto : cosa"? molto. sì ; anzi ; ferto sof- poter gli : — stesso, non Costanzi {alzandosi,col viso Schiavino) Ebbene, no. Schiavino. di forte sulla al passibile im- sempre donne {battendoglipiù si capisce benissimo. piedi lui quella ; uomini, suoi ammazzato baionetta. alla veder ha ne ai vino Schia- palla, rimanendo una qualcheduno, corpo, una avete Pietro a cranio corpo — volevo non Ma prima non assolutamente. lei. stata maestoso e {Con straordinaria gravità, ergendosi il silenzio, stendendoglila mano) Yi domando parola d'onore. Schiavino riosità {colpitodalla meraviglia e dalla cuvista la bèlla e attratto, tanto più. dopo aver donna, dalla inaspettata confidenza del marito) sulla vostra d'onore. Parola Giordano concitato) Io {E a sua (parlando ero pazzo volta sotto per glistringela mano). rapidamente, voce, un'altra donna. Avevo un'altra di quei legami Uno relazione, a Milano. la ragione e la colpevoli e fatali,che vi turbano coscienza, e che, se qualche angelo, appunto, non vi salva, vi fanno buona uscir fuori dàlia strada, forse per tutta la vita. La signorina Dionisy, succede quasi sempre così,colle ragazze, io la vedevo 250 — frequentemente una volta non mi o due presidente del il nobile di Circolo parlato appena avevo dire, non ; posso accorto ero lei con ma ; — nulla. le Fu badato, avevo mio un artistico-letterario amico, il di Milano, Barbarani... Schiavino. Lo conosco. Giordano {con entusiasmo) Una bravissima, una simpaticissima persona I Fu lui, appunto, che si far notare, da qualche indizio,la ostinò volermi a simpatia della signorina Dionisy per me : simpatia alla quale, naturalmente, io non levo vopotevo, non credere. che si facevano buon veduto, Pavevo a La amene. stato ero casa, mi presentato subito e ; un — cascata, innamorata, morta I ciò? tutto a Nessuno, ed io poteva credere ponevano degli altri ; ma la prudenza, i riguardi m'imdi non andare in casa Dionisy, ed io, Chi meno infatti,più cercato vero, e uscirà volte avevo dalla era — trovato non preso mia invitato, sollecitato,ho sempre Di giorno, ed era gualche scusa. momento un disponibile, tutto sul Vescovo Ambrogio^ che opera bel recava succede? che dilettante dà intelligente, in persona di un invitarmi. tanto più concerto. che Il musica strata. illu- edizione assai di Biblioteca vi ì^on anche Vado ; della padre concerto, gran alla ad al splendida una Ma, occupato... diversamente. ero sera, giorno, un stesso in prestissimo La e ; io le di mettevano conferenza mia una accompagnata fulmine colpo di un sentito mi storielle altrettante ad riferì i discorsi mi che giro, e stata era aveva e in come umore ragazza il Barbarani Poi posso appassionato e trovo lui viene Brera dunque quelValtra mi rina, signo- carmi, cer- a care, man- persona colla si signo- 251 — rina subito Dionisy, scambio devo accorgermi Che nella questo io lei con ba alla francamente, ricco sono parola lettera una molto non qualche il Barbarani clie Scrivo quale, che : fo? cosa — che e le età per e gione. ragazza, ra- dico potrei sarei ridicolo padre. Dunque, quasi suo colpevole lusingandola e lusingandomi d'amore. essere Benissimo Schiavino. E Giordano. I in che e ogni caso queste — sono sarebbe mai mia stata non precise parole nanzi moglie, fino a quando io potessi comparir vile dile — a stesso, seduttore me faccia in interessato Schiavino. alla i suoi verso società. ! I Bravo Benissimo parenti^ Giordano {continuando^ sempre più infervorandosi^ della verità e della riscaldandosi,colVaccento che cosa passione) E lei allora, la signorina Emma mi in risponde? « Sono giorni terribili,sempre in collera « urto, « tentissima « sempre Ohe di tua con soffrire Schiavino fatto (si per i miei te, Panima, tutta avreste cosa tutti con voi nel la accarezza mio {accarezzandosisempre Giordano. Bravo mi Lascio partito ? Sareste di la e e lettere. vado e sarò cuore. » a non sponde). ri- fuggito ? babilmente. barba) Pro- quello, appunto, Milano con- caso? harha Schiavino anch'io. il tutto con Sareste I E' sono tua sono, Giordano. fatto ma j che Padova. ho La spondo Io, prima, non ri; poi, costretto,rispondo tanto freddamente, che la poveretta star ne a soffre, comincia poco bene. Intanto di cui vi ho già queiraltra persona, parlato, si mostra indegna di ogni affetto serio^ ragazza tempesta 252 — — profondo, e questo disinganno, questa delusione, è naturale, spinge il mio cuore sanguinante verso fanciulla. la dolce, la cara Essa in quel momento delPanima. è il conforto, la vita nuova Pure, anche lo •questo sentimento continuo e me assai e "lella a Schiavino. Giordano. scrive la di ritornar a altro che fanciulla molto sta Milano. a mostrarvi in sempre assai mente rara- mi Borghetti male {Si di lettere dalla tiene un I Carlo di dentro giorno, uno chitetto cugino, l'ar- un Dionisy, Borghetti... L'archeologo 1 subito lo soflbco dei stessa portafoglio pieno e lo finché Precisamente che fiacca, Voglio scrivere non freddamente, famiglia Carlo chiudo, mi e leva un prega grosso interna tasca della finché parla). mano questa lettera... Schiavino. Ko, Giordano. Come ; vi credo no I fatto avreste anche voi, corro Milano... Schiavino. S'intende. Giordano. Ma Oh, fosse se ricca,ed al mio resisto stata io ho ; resisto ancora povera, I Ma quella ragazza sacrificato sempre sempre. tutto al mio onore, voglio ! intanto, sempre male, sempre povera ragazza, I 1 genitori,prima, naturalmente, contrari ed accaniti di me, contro dopo si mostrano orgoglio. — No finire col I No I Non — era Ma la gio pegissimi devoli, arren- supplicare.Io fo dal loro dichiarare Barbarani dal Borghetti, li e tutti e due, di esser conoscete pronto a partire, a scomparire per sempre dall'Italia,dall'Europa; coU'amore colla e e disperato anch'io, anch'io per morte per nel cuore, imbarcarmi ! pregare, col parto, fuggo, vado (Cercando a colle dita tremanti Genova un^al- 253 — lettera — nel clie cosa mi portafoglio) Sentite scrive,appunto a Genova, il dottore della famiglia.. volta Schiavino {a sua stanco^ vinto, nervoso). tra IS'o ; I Facciamo no ma basta. L'avete presto sposata GiOKDANO. cbe moglie, scrive lo io anche avete ; di credo perchè : dunque,, bene. Basta». blicament pub- avete se il mantenuto sono Per « di Il dottore pensato. queste precise parole : malinteso vi fatto avete basta 'No; non stampato mia e : mi falso, un un il avete proprio, non diritto di porre licità a repentaglio la pace, la fegran di una rispettabilissimafamiglia, che merita tutti vita cui non a i principio riguardi, e di stessa è salute rispondo Genova, mi pure dichiaro a la anche compromettere molto subito scossa vacillante. e viene ; il dottore a » Io — prendermi lano, porta per forza a Milano, e a Midella ragazza,, protestandomi innamorato lei stessa, che, mentre io mi tenevo pegnato im- per tutta perfettamente io sarei forse giovane, buona, affettuosa,la una già amor la vita, lasciavo libera ; dichiaro ai suoi lei,ancora, parenti che felice quel giorno soltanto, in cui la signorina Emma, avessi potuto sposare che ma arrivare rarmi, a quel giorno volevo prima assicuper editore e colPottenero un obbligandomi con una stato cattedra, settemila lire. una rendita certa di almeno sei o contare altri rendita, senza lavori straordinarii,avrebbe pendenza garantito la mia indila mia del e dignità, colla sicurezza quotidiano. E così ho fatto {Aprendo ancora pane il portafoglio)Volete ? i documenti vedere Schiavino Questa {chiamando il ragazzo perchè gliporti le bozze dell'articolo) No ! No ! Giordano (mettendosiil portafoglioin saccoccia),. 254 — Prevedevo — quindi disprezzavo anticipatameute le calunnie, le infamie degli invidiosi, dei tristi; mi volevo ma essere giudicato onesto premeva, dagli onesti. {Incrociando le braccia sul petto e fissandolo e E, adesso, rispondetemi di : che pensate cosa me? Schiavino {stendendogli la anch'egli, del oramai, dopo il calore e Vintimità colloquio, rate continuando famigliarmente a dargli del voi).Lavodi lena, e amate vostra moglie! {Prende le bozze dalle mani del ragazzo di stamperia che entra al tavolino in quel punto, si mette a correggerle). e comincia Il ragazzo. Aspetto?... Si. {A Giordano Schiavino. le di bozze) Del resto... vostro... questo sorella una maritata c'è tanto Ma vacanze. romanzi e che si non vado poco di a il Dunque, momento) come ; ma, sopra uomo, posso ho le mie passare vero... anche nei ancora un ! letterato,lo il conferenziere cosa dove {avvicinandosi: aspettando Giordano storico... dendo) {sorri- dono tutto, ve lo abbancontare, ormai, sulla stima? vostra (seccato d'essersi Schiavino dalla dove stampano qualche Varese, a romanzo, correggendo sempre : sentito avevo e mano, commozione e volendo lasciato far capire sorprendere al Mari clic andarsene, continua a correggere le bozze, senza più rispondergli,né guardarlo). sola Giordano {abbottonandosi la giacca) Una dovete farmi: quando saprò che sarete promessa Varese verrò e a a prendervi colla carrozza per è ora di condurvi a a mia casa mia moglie, all'Argenterà, per non dovrete dirmi di tarvi presenno. 256 — Carolina. — due. Sìssignora; guardando la. {senza prenderle in mano: della beve a sorsi il caffè)Una soprascritta,mentre Ahi Paltra... e mamma sorrisetto)Ahi (con un ì^ientel babbo? Quella cara Fanny.!... E il mio ficcandosi di nuovo, in fretta^sotto (Alla Carolina: Emma le coperte) Brr! (Chiude in novembre! della riceve se e sul sempre in piano, va ne (continuando Eminia tavolino, dolce leggerle)Oh, (senteun di piedi, com'è le lettere che guardare a risolversi senza al 30) numero (dalValtra sono prenderle a e suol beato!... sei svegliato? Ti colla camera: nuta). ve- voce grossa,, dormo. rauca) No, E' Emma. punta l^apoli!...Oh, movimento Giordano tardi. le Sono nove!... Io ho già il caffè. preso Ed Giordano. Stetti Non due Per dormito sempre: si fa non Hai Emma. Ho mai ti ho Giordano. ho scritto Hai ragioni: la prima, perchè vere la seconda, perchè a scri- finito? No. — Vieni — No. » di momento — molto. rumore. finito? in sonno. ancora sentito. (arrabbiato) Finiscila Giordano Sei io, invece, tardissimo. alzato Emma. — freddo! I Fa la toeletta, accomoda finestra:prepara, tina gli ordini per V abbigliamento di quella mat- i vetri Un chiudi (ridendo) Siamo Carolina hai Chiudi, collera? qui. Non sai dir silenzio 5 tu col tuo « altro! poi Emma, di nuovo: nito? Fi- 257 — Allora — Non — può. al lavoro. alzarmi Devo che Pensa in fretta oggi termi rimet- e è giovedì. Auf {arrahhiandosie rivoltandosi nel letto) Emma stufa! Sono io. vengo si — Stufa di questa Eomal Ieri ^ sera, Ri- pasto, e stamattina.... è giovedì ! Giordano lera) col{prorompendo : sinceramente^senza 1 Ti giudizioI Mi raccomando Emma, Emma, mi vuoi bene. Ti supplico! l^on minciare. ricose prego, Mi sono accorto, pur troppo, anche a di una volta. Napoli, che non ho più la mia memoria Lasciami studiare,lasciami tranquillo,o mi farai ehelieu fare a tutto figura ridicola. una Emma (sempre ben sotto le coperte, conta i giorni lentamente,appoggiando le dita al nasetto)Ancora e poi giovedì, venerdì, sabato, domenica... piti conferenze ! Si sente 30. sospiro anche nel numero Emma tace: sta tranquilla tranquilla; sempre guardando le due lettere sul tavolino, che per pigrizia si risolve a leggere. E' lì lì,quasi per non un riaddormentarsi gran . dal udendo Giordano, non più alcun rumore ad impensierirsi. Vorrebbe numero 31, comincia poli, appunto, perchè non ripetersiil caso di Napossa la conferenza: fissarsi ripassare, studiare bene in testa i tagli e le varianti... E poi dirla, ripeterla jjarecchie volte di seguito, per abituare e rinforzare anche la moglie vicina la voce. Però gli dà noia. Emma è ancora ingenua: non conosce le malizie del mestiere; non che la « maravisa è altro gliosa i"otenza e facilità di parola » non che uno itovBTXA. sforzo paziente di memoria. troppo presto che sono L'Idolo. E poi si sempre i corgerebbe ac- me- 17 258 — desimi clie precursori gli Jampo bandiera dei d'orette! Silenzio: a un tore: dell'edi- scherzetto quella spasso la — liberarsi Bisogna » come paio un per di Emma! risponde. (Più forte) Emma! f imitando Emma E sempre ma — mandarla fai? cosa lo colori tre nessuno Cbe — bella bisogna {forteJ Emma; viaggiano!... in mente torna Sempre « — la di voce Che di prima fai! Giordano) Dormo. E' — tardi. Sono — Alzati. ; è Appunto — Perchè! — Giordano voglio! letto a {finge ^ pure mi devi lavorare I Andrai un bene Le Va... Mai! Emma prego! ^o\\ alzati! Lo E' una vergogna, giorno! {scherzo,di piangere) Cattivo ! qui!...Che cosa faccio poi,quando po' Va tutte Io sola?... fuori. Andrai Senza a te... che far le tue ieri. prendere a sarà Mai! Prendi tuarti. abi- per fatte ho mattina, — Ti Devi commissioni. tue che di salute! per sei sana! alzata!... sono le spese, il tutto tanto — anche... giovane, Sto — io dormo. {con viva"citàjInsomma, Sei Emma — mezzo. coU'abituarmi! ricominciare — lavori: Tu e (interrompendolo)]N^o,no! Emma star nove di alzarsi. ora alzarti Devi — le appena... il tuo anello dal chesini, Mar- pronto. Lo — dichiaro: sola, sul Corso, mai! con te la -cameriera. {ridendo forte) Ah! Ah! Ah! Come a 259 — Milano! dindirindera) Colla Rosina di la spia perchè scrivevo coso brutto un — lasciarmi (dopo don un alla messa? Ohi Crespi! Giordano. Perchè ma Oh!... no? Io posso pensare mia moglie abbia una che — bratto vuol non la deve esempio io sarà contento come sono : mi Tu messa? Alla (ridendodì nuovo) Fulvio che spia un momento) Per po\.. a messa? un andresti non Emm:a mandi ad nascosto invisibile coso la dormire. Giordano perchè faceva che del cantilena {imitando la I Rosina Colla — cero. sin- tutto sopra mi piace voglio, ma fede: qualunque sia, come una avere. Emma di voce) altro tono un (seriamente:con la nostra: la Qualunque sia,no. Bisogna avere sola buona, la sola vera: la santa. Sì; adesso mi alzo, e andrò a fare un po' di bene. Ma, prima, senti: sii molto gentilee molto carino per un momento, solo,solo. Vieni qui per leggermi due lettere che mi ha è della Una la Carolina. portato Paltra... Paltra E' bisogna indovinare. di una che hai molto persona amato, che anche I presentemente... forse.;, chi sa?... ]!!Ton giurerei Il leggere le lettere degli altri non Giordano. mi diverte e non mi piace. Te l'ho già detto. E' mamma e indelicatezza una vestirmi; poi della Emma. Ah verrò (mentre la lettera della La cara quel I nome a sentire mamma ! Ah chi le scrive. Finisco verso I Vedi Fanny! Mi fa odioso, colla un Sul un po' su a bocca nato?... indovi- hai sedere colpo : donna dispetto che stessa portanti piti im- Fanny. subito come tira mamma) notizie di donna e si le di e e apre Fanny tu ! dica colla stessa 260 — Ed dici come voce, io la Come devo colle labbra alla è stata amante è non stato solo parte era a quelle della detto aveva Egli — — ingannata stata Dice donna lettere sue l'altra e ha donna Fanny, le non la Sta no, Fanny divise La in Guido a cominciato signora Letizia) di del donare abbannon contato rac- aveva tregua anzi, più ; spetto, di- sfogo ch'egli ottenuta acerrima vita, sua si vedeva moglie: sua a giro famiglia, erano lo e sinuazio in- da di ancora l'alleanza! certe Grazie. sulla s'intende Ma in messe sua donna, in solo cattiverie,le collera,della gelosia di (che intanto della di guerre all'Onorevole Emma le passato, suo stesso; diplomazia. quanto tutte minacciato aveva direttamente l'una Emma debiti, sulla era tregua: una sul nemica sua Jia di sé un'abile falsità,le calunnie, tutto come quella ad un'altra. per Peuli!... Giordano che vano per cioè, che si credeva quale la nausea) la è d'altro non sui suoi solite di e (facendo Simonetti, a Milano, anche sua, per qualche settimana. così leggero e loquace per vanità ; conto, Padova, convenienze! convenienze!... che moglie vero: suo l'amicai... le per matrimonio, spiegava le sul del prudenza; per tal modo In le fa sempre di sprezzo moto Mari Giordano ma sopportare primi giorni confidato E un mi E ipocrite sono Nei Emma. — di spedire parti eguali, Bardi. a leggere la tera let- ti saluta. mamma bene? ma pare di sì! Mi scrive che il eccezionali della sua dottore, « date le condizioni contentino,.. ». salute, è però abbastanza... povera Giordano (sorridendo)Allora andiamo benone. 261 — prepaiaudoci un bellissimo salotto dell'Argenterà.Il suo al due ore Poveretto, si secca Il babbo Emma. regalo per busto in giorno a sta il nostro bronzo. noi, nello per posare — studio dello tore scul- Quadrelli. Gli — Ancora — scriver devi subito e lo dobbiamo non ringraziarlo. E' sapere. un^im- provvisata! gli scriva lo stesso. Gli della Eegina, che assisterà alla devi dire anche A tuo padre farà molto mia conferenza. piacere. alla mamma... Devi rispondere pure Quando torni dalla messa, puoi fermarti a scrivere nella sala di Sarà — lettura : che bene c'è tutto Poccorrente Questa è bellissima I... E' Fanny! Sebastiani Xino di Milano lo {Con di ammalato! un Molto lacrime) Oh, Povero tutti i comodi. son una ha I notizia scritto Ah della dramma un ! I Ah tua in colla contessina collaborazione (5 j ci scoppio di risa) Ah {con uno Emma tu d'Arborio,e il prefetto morale!.. ha proibitoperchè troppo imgrido) Carlo Borghetti! Carlo ammalato! {Con la voce piena povero Carlo!... Carlo! Carlo! Carlo! Che cosa Borghetti? Ammalato? ha? fÈ corso col suo ma pensiero alla sua opera: sui fiiè subito calmato; oramai il volume tempi d'Ambrogio è pressochétutto stampato. Anzi, dato il caso di una disgraziacapitataal povero Borghetti, sarebbe in tempo di sopprimere la dedica, appena il pensandoci bene^forse troppo espansiva.Chiama in Entra collaboratore! Borghetti persino suo tendosi di camicia,metdi Emma, in manica camera ancora cos'ha? Non i bottoni d^oro ai polsini)Che è in viaggio, in Germania? in Austria? Giordano. Il — I 262 — Villacli ! lu A — E' aninialato CariDzial è seduta lite! {Emma — di plen letto,in lacrime^ tremante, dono, palpitante, 1 capellisi sono sciolti^ slacciati;le caa ondate, sulle spalle, sul collo, sul seno, sulla faccia: la coprono tutta) Leggìi Leggìi E' in pericolo! (Gli dà la lettera di donna Fanny) Oh, Carlo! povero subito Di'? buon dottore! mi non mamma Giordano. Tua Fanny scrìve postale e madre e la data la lettera morirà? si ò data e una Avrà Come e mai di lettere)Questa domenica o lunedi ieri. donna il timbro {Confrontando tua mattina; è Appena il dottore lo avrà Fanny (con saputo di scriverti! premura gran il almeno campagna, Fanny è di dispaccio per il zione! consola- una nulla? è in delle due donna è E' Morirà? mamma? scritto ha spedita di la ghignetto ironico) donna subito dicendo Così egli guarda, fìssa sua moglie, che piangere, a singhiozzare, col volto tutto continua a nascosto dai si è Fanny Emma, dì Ma Milano. Milano a Ma madre da è stata arrivato un Di'? Questa partito il dottore. Un i)o' di tranquillità! nostro la sul per dare bei donna che capelli,e pensando aiìrettata mandare a quella notizia ad cattiveria,per vendicarsi, per la gioia vale, giovane ridi dispetto, un un senso miscuglio di prova peto ìme astiosa, un gelosìa strana, cupida, bramosa di passione e dì i)adronanza brutale per che gli appartiene, che è sua, e che quella donna piange, che smanìa, che si dispera per un altro!... Per quel Borghetti, per quel cugino, che Pha tanto amata, tanto una tanto da ferita al cuore della desiderata; che ammalarsi lasciarci la vita. forse per sua Fama questo e e la desidera forse... da gnarel in Siamo smarriti, stringendosi la gola singhiozzi: balbettando) sai tutto, la cuore, Carlo! povero anima, sua generosità, quanta in solo... sui (con io! stata sono Giordano ad fa : Guardami! lo questo Emma a no. che due E Voltati lo vorrei Su! lui fosse fissa I Voltati! rato, innamo- detto, ho a po'* un si sapeva e avesse da sato, confesdi diritto pere sa- arrivati. alza d'un Va via. braccia) la sultare sus- Guardami I — sapere, siete punto a scoprirle Cioè! te Io?... (Lo fissa balzo, ricade per cacciarli indietro,poi dus mani Giordano. e a volta: sua faccia : sulla capelli le devi continua Che dei che letto accanto dolo allontanan- Rispondi! Si ! Emma. Emma sul capelliper che riversa io! (con violenza) Dunque? Giordano risponde Ma lontano, pianto dirotto).E Emma — adesso, buttandosi si siede detto? (si volta^ si colle morire capito, indovinato, tu... forse singhiozzi: egli spiegati! avevo fino hai suo bontà, quanta stata rialzarla) per E Ma dei non il tutto E per un Sarò tutti i io, stata tutti. me! Vurto le solleva faccia Sono Per distesa, bocconi: per la in (si avvicina^ Emma lungo, sta muore^ scoppiando e sai... non sai quanta non soffocare per conosci grido disperato^ un guanciali Non abnegazione... momento questo ta... occhi gli con colle mani Ma tire! sen- possono (quasi impaurita, fissandolo Emma i Tutti albergo! im li scuote essa prende, fermandoli li annoda tutta la massa la testa li solleva sulla colle nuca). Rispondi? (prorompendo) spiegare le tue Io? Io no; tu, tu, sei parole... cattive! tu 265 — Giordano e {con cugini...Siete in Emma Hai fino detto? che a buono! la tua il mio Oarlo! te! Pili,più; quasi ha tua mi io di tanti E quando se nient'altro qualche cosa per dano... Gior- pendo) (proromstessa! sera in una parola. casa nostra; Solo quando dispiaceri, mi che io ammalata, sono ormai tello, fra- un avrebbe — Ed me. così confessato Milano. fratello un Dio, nemmeno ! ha rado essendo — che faccia piti détto ha avevo tornato. piìi Quella via da sempre è Oarlo, detto! non domandato fare più. la più! Veniva che soffrivo,è mi Poi Era saputo Non Dio, ti credevo che hai? Il povero l'ha mai mai. è Io I Oh punto! questo a Kino! Ohe Me di fidenze, con- amarezza) detto? hai cosa Fino hai? amarmi! Dopo ha Ohe faccia ! ì^on Sì! profonda con punto! Che i)reiidervicerte a vostra! casa Mno, di facili così zii io: leggero sogghigno) So mi (indignata: Oh! — tuto po- io, capisci, io stessa, nell'egoismo cieco, spietato del mio amore, della mia che vedevo esaltazione, io che non te, che altro sospiravo non che te, qualche di pur scrivere e avere parola tua, ho notizia, una sfacciataggine di consegnargli una la di te! per tremare... al suo suo poter L'ho pure strazio non diventar visto ero — alla cuore, sapere sua ci ho — te, soltanto cattiveria! arrivati! E non ti amo al Oh! più. Oh!... Va via! poter dire, l'ar- avuto le mie tere let- suo amore, dignità, al pensato. Te, sempre testardaggine, sino alla te, sino alla Ecco, questo è il punto {coprendosila faccia con un tu!... di cosa, bianco, allibire, pazza! gelosia, alla nemmeno poterti Non ti sua a cui senso siamo di rore) or- voglio più bene; 266 — Giordano. Basta, adesso... gli occhi lucenti fissarla con a nelle — anch'io labbra nelle mani, vedendoti calmati. ha : le : in così {Continua mito leggero trepirai, accese)Caguance disperazione per un cugino... tuo Emma nuovo (con un l'ho scritto,anche, nelle scoppio mie di collera) lettere. Le E avrai te cora an- le mie devo aver Carlo mi dopo essere che amavo lettere,spero! Leggile. In una te lo detto, o fatto capire, che il povero E amava. quando io, quella prima sera, sposto ristata te sul terrazzo, gli ho con « ormai altro un te — mi — occhi negli tardi troppo era ha che risposto lacrime colle e », in io colla ne sperazio di- gola, che c'era stato, fra voi due, qualche parola, qualche venire a malinteso, e che voleva cercarti, per domandarti stesso siamo Ecco forse. Fino al morirne Lui e Carlo. Facciamo Va Se via. ho me. di (Baciandole di abbracciarla: (Colla voce sempre vandola) solle- piiialterata) No. avuto un stato impeto perchè di ti gelosia ingiusta, sei amo tanto.... riso sinistro).E' bella.... bellissima... Va vial Giordano per lui la pace. irragionevole, è — di ammalarsi, basta! adesso cercando Perdonami. tanto di Carlo, Calmati, capelli,le mani, — piìi innanzi molto povero lo sai. Cioè Adesso I Giordano. — quella stessa sera, in quello i miei dato occhi, ti ha domanpunto, fino a che punto andato è punto, che a arrivati,io no, in sotto momento, scusa. i E scusa. Carlo? Va vial No. : (irritato Mi mandi con via un per Carlo! 267 — — Emma. Sì, tu?... sei che sì, Che il tuo? allunga il braccio: accanto il capezzale un^ con sei? uomo è amore I Carlo per Che di alzata spalle si J il volte Giordano : come anima, alVimprovviso^ tratto^ due Ma che cuore, (d^un suona ! Carlo Per campanello toso dispet- allontana, Dirai alla cameriera , che dell'albergo hai da Mi e vesto al fare oggi. in dottore, fretta; poi mandi mi Lavora pure; vado vado la subito a in non telegrafare chiesa. Carolina. Tu a pensare alla mamma me. vili. A Emma, LA vestita, appena Dio, Dio, — E' aperta; vi un Sopra Carlo! fede con e la Dio, — in appena ha Quante l^ardore Dio!... chiesa; del povero e di lano Mida riposare. per emozioni, tanto, ha continuato si vestiva, lungo sé: Dio! pid intenso, suo ha non Dio, la fatto Carlo! tutta con la cuore. Carlo! ripete — si lascia cadere ma una E una attratta telegrammi, fra tenerezza Carlo!... cattivo! Mentre i due tutto inaspettate! — pregato mormorare affranta, sopra vede chiesa come pregare torna ri- ne riposare. per scrivendo che altro se Corso, solita sospiro, un fin allora! pregare il sua sollievo, per tutto strada, alla con Pregare?... Oh, a Mentre commossa. pensa entra di senso alla I l'albergo,evitando verso e Carlo povero agitata, ancora chiesa telegrafare a corre » al dottore. e mamma d' Espagne. PEAu ancora, stanca, come seggiola. quante quanto Povero In certi momenti angoscie improvvise, dispetto,quanta Carlo! non — è E più rabbia! Giordano? lui. Ha Che un'altra 269 — faccia. E — cattiveria Napoli Ma è sera?... viaggio da assonnito, livido, risente la Milano, Emma — un' l'anima il impressione. prima, a — domenica lano? Mi- a in via sul terrazzo, quella prima socchiude le palpebre : una cezza dolle riempie, le traonda voluttuosa sporta vent'anni i ; tornano le nubi sorriso,e sgombra candida stessa E lampo. all'Argenterà *?E un ! E buono A cara, trionfare, a dalla fronte sua luminosa. e chiesa La il loro Giordano storta, e ne un attimo, Paolo? torna simo sì,bratto, bruttisanche « quell'altra Milano, quella prima A San rivede e com'era Napoli, durante prima, Eoma, a 5 in mente le torna », la faccia colla persino brutto Diventa !... — è buia, tepida, quasi deserta. Appena luce rossastra, presso l)ochidevoti, raccolti in una un altare,in fondo alla navata.. Isella mistica quiete silenziose,Emma Dio buon e piìiviva ombre delle fiducia nel Carlo — è giovane, I... il dottore Emma — è forte 5 sente la la speranza. E guarirà. che sente maggiore Carlo poi c'è guarirà. Ne il cattivo ? il gelosof quell'altro, E Giordano, cattivo,ingiusto,violento soltanto ritorna perchè è geloso. Giordano Nino, il « suo è sicura. E — ... Nino ». Dice — Paria di che sempre persino di lustre pensatore Nino, al Carlo ! I E' Ed — incanto, suo geloso !.. geloso I... essere non è non al Otello un Emma suo Invece Vuol darsi è gelosissimo, furioso.Vii- sorride al che idolo, più suo mai innamorata. Borbotta a fior di distratta,spinta correre a casa, labbra preghiera, fretta,dalla solita rivedere suo marito, di dalla di un'ultiuia fretta di buttarsi 270 — fra le braccia. sue perdono, La il accorge sé ma per giorno che non infervorata avrebbe ferma a Emma ma ; dargli doman- per perdonare. la strada, si innanzi nemmeno, il discorsetto Sei questa volta per gente si volta come ne E — non Giordano a se ripetere fra nel fatto darla guar- : ti perdono I Sono cattivissimo, ma così così contenta di penlonarti, perchè sono... contenta che tu sii geloso. Sì, sì,sì,uomo grande ; piccola I » geloso, geloso ; sei geloso della « tua — stato però Ma di essere povero perdono a gelosissimo patto un : confessare devi proibisco di chiamare mente Carlo, questo signor Borghetti ! Assolutain collera e allora... più nemmeno no, o resto e ti il bacio. Piìi,più, piùl Emma {entrando nelV albergotutta rossa, trafelata: di sopra f è ancora portiere) Mio marito un al ti Il portiere.Sì, signora. Non l'ho veduto uscire. di primo slancio, corre la scala, verso Emma, poi si ferma, si volta : e Carlo 1 {Forte, al portiere): arrivano, Aspetto due telegrammi. Appena — di badate Non — Emma mandarmeli in subito, camera, dubiti, signora. è già su, al primo piano la mette sulla mano : toppa del subito. infila il corridoio, numero 30... quel punto si ferma, rimane perplessa un diritta ed entra istante,poi piano piano continua fare il nel numero adagio, senza 31, e sempre minimo si avvicina ansiosa, tendendo rumore, la stanza l'orecchio cora anverso attigua. Ha il seno palpitante per la corsa fatta,il viso ridente, gli occhi sfavillanti di piacere, di gioia... in ma La « ... bella così voce di Giordano la filosofia s'alleava (dal al cuore! numero Così 30) si pò- 272 il finale. va I Non E, per Così ! Non va di più vti! non {Canta I va a voce) Non mezza cambiar Bisogna tutto I quarto d'ora,silenzio un — perfetto. Emma, intanto, si sdraia in un angolo del canapè, ai piedi del letto,e inavvertitamente ritorna col malato amcugino ammalato, gravemente pensiero a suo laggiìi,in E — muore? se che le mani torna r alla Carinzia... morisse! Se rimorso! dolore, e e fondo a Sarei per troppo ; dovrebbe mamma A colla « tratto, un solita già enfasi,il e risposta il ma bella nella quale, dopo di Giordano, quella società sì della una da : nevano ; così si po- cuore come sciolti è di convinzione solito accento lungi le basi tutti vagheggiamo dottore ! di voce al del telegramma arrivato la filosofia s'alleava Così noi la la tutta tutta con Carlo! essere da che intensamente Povero presto disgrazia, che io !... (congiunge stata pregare anima) Dio, Dio!... Guarda l'orologio: ancora Che futura superba ogni vieto tezza cer- giudizio, pre- stemmie, negazioni e tante bericonciliati col cielo,da cui piove la luce possiederemo la piena signoria della dell'ideale, il reverenti cui siam terra su nati, pur chinando ma, capo al mistero innanzi è uscita ! » tante Benissimo — da ! cui E' essa anche al par di noi più nuovo, materialismo, 11 razionalismo, il più moderno. il loro tempo. Adesso fatto ormai il verismo, hanno a gli uomini, e specialmente le donne, tornano disfatto) credere e vogliono dell'ideale ! (sempre più sodE questa, caro signor Schiavino, è tutta mia! roba Qui, il vostro Taine mia; assolutamente — c'entra non Una ! fregatina di mani: poi Giordano torna a 273 — — ripeteredue, tre, quattro volte, certo finale della a memoria, il nuovo Emma del sempre sdraiata fa scattare nervosamente rimasta è canapè. Essa per rarlo impa- conferenza. nell'angolo la punta tagliacarted'avorio. E' diventata un po' pallida; ha il visetto in collera,con una cola picforse la prima, che le attraversa la ruga, fronte,e continua a scrollare il capo, in segno di malcontento rito, mae di disapprovazione, mentre suo petere paziente e instancabile,seguita invece a rila conferenza, collo stesso calore,le stesse sottile di intonazioni sorrisi,e in scultori un di voce, le medesime le stesse cannonate, che hanno visibilio anche del Circolo a Milano i dato man- pittorie gli artistico-letterario. Solo terrompe s'in- il aggiungere e provare di qualche « Maestà ziosa suono », di qualche « GraSovrana o » ; tossire,per borbottare per il raschio in contro che sente gola, contro quel profumo à la peau d/ Espagne, che diventa sempre pili acuto, pitinoioso. Kel corridoio : un passo risonante,spedito,diverso dai soliti, 30: si avvicina rapidamente al numero Giordano (di dentro).Chi è? Il fattorino del telegrafo. gnora Un telegramma. Siqua per ! Mari E' e là i medesimi pause, mia gramma moglie. E' uscita. Lasciate il teledal portiere. Emma za) {^alzandoin piedie correndo fuori della stanQui! Quii A mei (Prende il telegramma^ firma la nello stesso punto in cui ricevuta,e rientra in camera Giordano spalanca V uscio interno di comunicazione). Giordano sei che (con impeto) E' un pezzo — tornata? 90TBTTÀ. L'Idolo. 18 274 — Emma. Sì. Stavi — — ascoltare! ad qui Sì. — Questo — mi non accomoda. (Emma, agitatissima,straccia il telegramma per la fretta d'aprirlo). mezzo Che Giordano cosa {alzando la voce) Cioè?... Neanche — vuoi dire? {riferendosial dispaccio ricevuto) Non Emma del E^ dottore. Giordano dire? cos'è Che che Piuttosto Aspetta e ! niente O neanche te? a arditezza) con una Sì mille fatta per ai sciocchezze Invece Emma. primavera. abi stento) Dovresti tuoi cento cappellini a soltanto pensare I no « niente o nuova, questa ; {frenandosi alle tue sono volta sua altr'anno un Giordano a accomoda non volevi cosa mi accomoda saperlo I Non anche a Eoma, proprio a Roma conferenza di Milano, di Bologna, di Na Pistessa tuarti Che vuoi dirò, se ripeta tu poli I che è mamma. {fissandoloa lo te della {sempre più forte) Emma e me! a I Abituarmi « abituarmi » ; no » io I mi non mai, mai, mai... a niente I Giordano {sogghignando) Sicuro; Io — « non tuerò abi- » a nemmeno... ragionare. Giordano. e, — per — nella Tutte far Per vuoi parlare, parlare, parlare, sai niente I solito, non alquanto modificata, così nella al come è come Intanto Ninol ti prego; {offesa)Nino, Emma Dirò... sostanza. cose la corte tua che a non mio regola, io moltissime pensi, e cose le dirai La ferenza con- forma, nuove. soltanto zio ! non ho mai fatto la corte i a a tu e nessuno, sai ne riflettere ciò sapere dico. troppo Davvero? chiude la Emma. con e me, parare imsopra Bisogna pensare, bisogna me. con Quale? I E' ciò che sempre, mi I Una bocca cattiveria Dovresti cosa. parli benissimo, so so, Anche qualche si dice ! che So, — — quando quando parlidi tutto — 275 ^ cosa una mano Quale? un'altra altro per non per Ohe cosa? sai non (Si parlare). un^altra Sarà ! Sentiamo. cattiveria Giordano donna con una (prorompendo) Ohe come te, la quale fa perdere la pazienza dieci si può volte in un'ora, non né diare, lavorare, né stuI Bisogna diventare ne pensare per forza un cretino, un imbecille ! Emma {collavoce bassa, rotta, strozzata)Mi sta bene ; ti ringrazio. Grazie. Giordano continua pestando sul canapè gli dà un Giordano risata. A torna e a i a camminare piedi. Emma far poco a poco il ; lo volta, la guarda ò riuscito e torna scattare colpo troppo forte si su biandosi, gitiarraba sedersi tagliacarte: spezza. scoppia e a calmarsi. in una Oon sul canapè vicino dolce, affettuosa,sedendosi di prenderle la mano: alla moglie, cercando far la cattiva? a Vedi, cara, che ti succede Alla si riempiono » parola « cara gli occhi di Emma di lacrime. subito Ma non può parlare,non vuol parlare ; è ancora in collera,non vuol essere toccata Giordano allontana moto e con un toso dispetdelle spalle,delle braccia. far la cattiva?... a Vedi, cara, che ti succede accanto la sua testa {Languì d amente, ponendo a in sullo stesso cuscino) Sai, come, quella di Emma voce — — 276 — che perdere la pazienza dieci volte Perchè, quando so che sei qui, qui, fai mi modo, un^oral... in vicina {Fa mia — No. — Emma altro... che via. alza, lo respinge,si allontana, in collera. molto seria,sempre Basta. detto Ho basta. Mai supplica...ma, e rassegnarsi. protesta,smania, prega, inutili sforzi,deve frenarsi dopo Sospirando, aria con la mamma! E : docile, sottomessa Ohe dunque, cosa, ha grafato tele- mamma? la {gettail dispaccio Emma sempre più ! Giordano — questo. a bacio). un Va ad penso si molto — non — darle per — canapè sul e va alla finestra). Giordano voce) « « Anch'io Hotel « — « — Orso Mamma Vuol di {con dire piti a Oome ! Il ragione risparmiarlo. mia se alla — Austria Abbracciovi. furioso, io mamma potevi di anche madre, Giordano. Oarinzia — telegramma un^alzata che 5 Speriamo bene. vedi, tesoretto nero. ». avevo Emma Villach — leggead alta telegrafato dottore lo dispaccio e notizie manco averne per il {prende spalle, senza voltarsi) volta avrò telegrafato una sarà poco male. 1 Sicuro Oertamente I Desidero tanto sol- di giustificarmi! {Sempre pensando al modo potersi liberare di sua moglie per un paio d'orette) ti ricordi ? Ti avevo quando torni detto, anzi — dalla messa, c'è tutto bella fermati nella l'occorrente,e lettera... Emma. — scrivi di alla lettura, dove mamma una lunga. oggi, più tardi. risposta del dottore. Scriverò aspettare la sala Voglio prima 277 — Ma — babbo, al buono così anche il busto fare vuoi cosa I Se {guardando fuori Emma vetri) Aspettare che mi Giordano (ridendo) E che appetito, sai scultore di dalla che scrivi non all'ora fino I dendo) (Rifatto ha adesso... colazione? i finestra, dietro appetito. venga allora, perchè dovresti fare, cara cosa anche piccole manìe sue lo stesso Verdi a scrivere hai da che colle Quadrelli è Il che dimenticarti non — ti venga la mia ? figliuola No, — a bella Una — papà. passeggiata, caro piedi, prendi una primaverile condotta avrei al perchè fino Poi o da mi non (maravigliato) E' Emma. ma le voltarsi cinge Toma a la vita con ti niente. E' so E^ amore. posso quando Emma San San piace? (Comincia a suonare ridere un ; riesce ad si avvicina braccio Pobbliga e : Senti, non ti Non troppo grande. frenare. a — voltarsi) vetri, colle dita). Mari ha un impeto di stizza,che Giordano a fare a sui valzer Emma, comodo, tuo Perchè? Pietro? ancora punto, Ap- piace. Giordano un ti scarrozzata una seccarti gitinel restaurant, per non mandi le scale, e mi chiamare. a Emma (sempre immobile, senza Pietro Pietro. ritorni,con ti fermi ziosa, deli- lavorare, San a uscire mattina una fare a vuoi non avessi Non andresti Pietro? San a ! se E' carrozza. Gianicolo, non e vincermi. qui ad di debolezza... una Io non resisto ascoltarmi, a a nervi, lavorare criticare,a far impossibile. diventando : (risentita ad un tratto la si- 278 — gnorina Dionisy) Capirai, per Prendi io di mi non — un'altra stanza i tuoi sento nervi, e girare come più i tuoi per tana. lon- comodi, i matta... una colli ! sette Giordano si tendo piglia la lezioncina,e rientra,sbat- l'uscio,in dalla camera Suo finestra. marito tavolo, straccia impassibile a suonare sul Giordano uno per molto aver tossito trovati mano, Dio due con sotto roba tutta la sapone, mia ; l'ho presa accanto roba mia 1 II grossi pacchi, paltò un E' armadio) Cos'è questa roba? tuoi profumi, i tuoi soliti pasticciI Sì ; il mio annusato e I II veleno air Emma. pugili seguita il valzer. Ecco, viva {Presentandosi suWuscio 1 puzzo muove i Emma carta, ma ! Ah si non brontola, pesta della {dopo furiosamente) Emma sua. acqua ieri alla tua? I di lette, toi- farmacia Inglese. E Giordano. fatto svegliare col volta, di tua il Andrò — — ; il non i due mi uno ha un'altra mero mio, e il nupacchi, sgarbatamente, Emma). colla uscire) insieme tendosi alterata,met- voce C'è il I il conto anche ? conto moglie finalmente se {respira: sua il conto) dei due pacchi e trova Giordano apre gola I Ti prego, {Butta cappellino per mandato Avranno — e nome letto di la di capo (seria, pallida, Emma cara. rovinato dolor camera sul ; ha il tuo dare della va mi ne Sì , Eccolo. i Dammi a Giordano Prenderò una carrozza I pagarlo. Subito!... ISTon danari. so ; Quanto ti occorre? guarda. {dopo aver aperto il conto e letta la IX. Piccole 1 Precursori alla il Palombella nuovo apriti Rivoluzione il solito finale « l'antico,da — della miserie. Tranne — dir a coro, di cenno le sette ! conferenziere pura accolto, Ma i danno riguardo altro tutti cronaca, in come giornali ? che tanto al un gli altri, peste della conferenza Naturale, e pochissimi, prettamente dovuto un per delPistruzione,non brevissimo in i successo è », ministeriali,che, ministro straordinario più moderno, un'imponente ovazione. cielo I anclie ottengono e del accanimento, la politica: i giornali favorevol c'entra, in parte, anche al Governo, che ma non vogliono passare e ufficiosi,approfittano dell'occasione per dicono del nipote per allermare la loro indipenden corna dallo zione... zio, e quegli altri dell'Opposialle seguitano a far opposizione anclie spalle del professor Mari. lo attaccano I giornali del mattino allegramente, ridendo « : Dopo il Corriere i viaggi romano^ commendatori... delle « e nostre dopo all'estero,« v'è », comincia quelli dei nostri dive qualcos'altroche —'^281 "^ minaccia « schiacciante « TenzQj' « fessore « Io « a « tempo di ho del cosa? « del Giordano — invidiabilissima e Eoma a conferenziere mente altro Giordano signor fama di arrivato molta « moria, di polmoni.., e polito Taine è davvero « grande « signor « ferenziere Da « Ne dovuto di è non grido...anzi, me- disinvoltura. I[)- filosofo,un prosatore, altro di di e di soltanto grande un pre- filosofo grande un Mari il per di pensatore, Roma a che grida. il ma un con- » finire: mezzanotte: a alla conferenza di Giordano via... sei mesi vengo Mari ? fa. f... Ero — a pezzo... Torino del giornali della serio « di Sei stato stesso I e Giordano Aragno, — — pensatore c'era Poi « dalla Mari, prova — ho e : ha dato prosatore illustre, « medesimo » « * nel tre centri ceduto « di trovarmi omnibus, « « Mari. la ripetizione intellettuali, dello smesso frammento, istrionicarimpolpettato, della prosa maravigliosa... Taine. Il che Milano a « « di la sorte avuto « un — che? Napoli, E ricorrente, opprimente, le conferenze, o, meglio, la confedelPillustre professore pro- carillon godermi nei fonografica « diventare : di — e Piti versano ancora lo Taine. lacrime triste « diamo « commossi ^ Genova, gittare di esserci — allorché ad bella la Cantava voce I lo » conferenza sul : dedizione l'asservimento « Che prendono sera della inverno. scorso di un raro caso udimmo un di coscienza una ingegno. I ricor- sinceramente — Giordano pubblico Noi è di Mari, a anime gio- 282 — « vani « conflitto « nire al « vido e la tìera parola — della ribelle e col dell' avve- audace la sfida dogma, passato e giudicammo in ragione quell'oratore fer- « di convinzioni e appassionato, un uomo di battaglia.Lo abbiamo udito ieri sera svolgere lo stesso argomento, o, per meglio dire, parafrasare una splenquella che a noi era parsa dida improvvisazione lirica e scientifica. Uscimmo dalla sala, scrosciante di piti applausi, ancor adfragorosi forse della prima volta, coll'animo « dolorato. « « « « « L'uomo costituivano « parole la più « estetiche. « zuppata « rebbe « sino « della « dei « « « era la ammirabile sua razionalista (e prosa sciarada brutta nuovi vincoli la che in- e - per- chiave ricordandoci trovammo il filosofo ed aggiunge quella del Faguet, del Taine Sand) nell'acqua benedetta, e la della sue aveva maligno un le filosofiche abiure delle : più utile, la più docile, Il formidabile la noi demolito per anche opportunista ha più clestringere colle Eccellenze ricaleggianti,più conciliantiste. E, dopo tutto ^ di accettato « perchè di più « riera. K" si rattristarci messo a di spostato, uno posto, e che farà uno car- » Soltanto muto. si è che ? Invece Non conferenza. il Popolo ha Non aperto l'ha di Pietro bocca Schiavino né prima, annunziata e non è rimasto né dopo ne ha la ferito ri- in cronaca. l'esito,nemmeno E, anche di bene Mari se non sa questo contegno. Giordano Kicordatevi « godersene o dolersene. », gli aveva scritto l'Amodei, l'editore, nali, per confortarlo,« i gioril maggior male lo fanno cpl silenzio. » Nemmeno una riga dopo che, in fine,gli ho fatto l'onore di una mia visita I E, non potendo — — 283 — pigliarselacol direttore al Oogoleto. Egli broncio I primi giornaligli hanno gli ultimi, lo avviliscono. Se — a a poco Popolo, ne tiene il ha bisogno di sfogarsi fatto rabbia ; adesso, del d'accordo tutti si mettono giti,precipitoI Infatti,Giordano — Mari è salito sulla non vetta che l'alpinista come faticosamente, poco, buttarmi per da se stesso,nella prima di fare un passo si scava il piede, grafroccia,il posto sicuro dove mettere fiandosi scorticandosi,insanguinandosi le mani, lo buttano ì^o, egli è stato portato su, e adesso come giù. Prima, tutti i giornali,uno dopo l'altro, le pecore, in lui il grande oratore lustre e « l'ilscoprono le pecome pensatore ». Adesso, sempre core, la fanno uno scoperta del Taine. dopo l'altro, E il povero genua conferenziere,coll'angosciosae intata maraviglia di una prima donna che, divensé a vecchia, si sente fischiare,domanda stesso : perchè questo cambiamento"? Ma — Io ferocia? ho non Giordano mai fatto male Perchè a nessuno tanta I solire ; diventa invidioso, sospettoso, di « tutta quella e velenoso, e del suo insuccesso contro di lui », quasi grande congiura montata altri che sua accusa quasi non moglie : ì^on — mi I Mi lascia ha lavorare fatto perdere la memoria bel regalo han fatto pagare col dello i sua. zio venire mio dell'onorevole colpa ed anche Non ! Non il fino a tempo, la Eccellenza mi lascia la diare stu- gegno, testa, l'in- popolaritàcon quel 1 (sospirando)Mi Roma per far che? Per fama il portafogli colla mia nome, ! Tutta ! Emma, Emma Albertoni vede niente, non capisce niente, 284 — jion io mentre niente a pensa soffro,mi — che altro rodo far a toilette ! E mi sembra ammalo, che lo faccia ogni giorno più apposta, diventa fresca e più {staper dire bella, ma cambia perchè è troppo arrabbiato) e più grassa. Ormai ha che una : ottenere egli non speranza rivincita una la sua « col volume, la sua colossale » Ambrogio opera civiltà de' tempi. {fra sé) Ma, Il malinconico nella vescovo quell'altro1 e ? cugino ventato antipatico signor Borghetti, didel giorno, l'eroe di moda, il primo un compagnia, per aver colpo preso della d'aria in che sa farsi non è rimasto Ecco montagna? la reclame un colle signore e I Perchè mo' Villach? a Mari, ormai, si era l)ensiero,cioè che il Borghetti sempre, per fortunato uomo Giordano Villach il e Peroe a monografia, suo suoi Giordano amoroso e direttore al a dovesse rimanere della questo ordinato già aveva e abituato tipografia graficamen tele- di primere sop- la dedica. Invece, dopo di lacrime, il quasi meglio Giordano « Ambrogio Il stato a un mano, prima pareva lui tra e e ritorna Italia 1 E in che ci venisse sua moglie, fra dottore da apposta per il suo Villach, era lui e a ». telegramma del po' inquietante, ma si si è spargimento rimesso, sta tutti fatti sempre erano appunto il glialtri,a mano migliori e l'ultimo prossimo ritorno di Carlo Milano. « « di tanto e meneghino primo annunziava a Werther Mari intromettersi chiasso tanto Andamento miglioramento regolare — anche — prosegue dopo periodo secondo lento consulto 285 — « professor « sporto « rona. a fermandosi {a Giordano Facciamo trovare Carlo a Emma « Giordano che felici teneramente (studiando il dispaccio)O In un basta telegramma ». (Cancella : «felici»). Invece fraternamente salutiamoti gli dolcissimo di si calma ed più dal nubi, ma basso — i I acutezza P^tnma ]S"oa si vanta pre sem- al riere came- suona declama ti chiamerò », mente ironicacol nonle trasparire un a e di buon ambrosiano, studia della suo more, l'a- Eesta senso. stordimento osserva, primo passione marito, non in fra sollevato alto, tenendolo guardandolo vicino, faccia a faccia. geloso,gelosissimo, sì ; ma ? E perchè diventa tanto giornali giornali? fin dal forse l'orgasmo, lo ma che ». quell'indulgente umorismo di pieno Carlo ti abbracciamo « (mentre ... » dei due. uno di dispaccio, labbra) « comincia di barlume di il lietissimi « di cielo... » sorella,e mi parrai cosa il sorriso dei begli occhi namorati insorride, ma ha qualche cosa di diverso sione. nell'espres- Vi E' Emma — di Emma — fratello? consegna fior a così tuo essere e felici Lietissimi ». Giordano di troppo i mostra fretta)« in ti abbracciamo ritorno tuo « dispaccio) telegramma nostro sorriso scrive (siedee « « il letto un Ve- Vuoi^ Tarvis. {con un denti) Volentieri, cara. o tra- Tarvis, Udine, appena : Giordano I attuale preferibile stato Klebers Milano E:m:ma — hanno detto male perchè soltanto più geloso dopo dei Precursori detto il Mari primo giorno dopo la conferenza. d'accordo! Mi — ha fanno scontare... le tuo moglie sua a f Tutti — zio I — Ti 286 -- comando ti basta, non se e prego, — di gerli. leg- non sdegnosa e orgogliosa dell'ingegno n'è curata, disprezzan di suo della lama se e marito, non poi viene a saper tutto lo stesso, ; ma dal Oogoleto che, furibondo, le riporta i punti più Ed Emma, salienti,soffiando come dagli occhietti bigi e zio Albertoni dallo fra pensa Se scherza. se ti ti non il di si arrabbia tutte poesia, lo slancio sorride baffi biondi coi j ma è è ironica. E e di no. devi bellissima ; la suo « » quel imbronciato. Si più marito suo dell'Argenterà suo viso sente stanca. bianchi, la Tutta dileguarsi e arrestarsi a questo sembra presente. sembra denti che e sembrano si sente adesso le Nino è non dinanzi bei rosa, affettuosa, amo- succede lontano, di tutto colpo, pato, preoccu- intimidita, Giordano non scintillanti fra i sogghigna soltanto. Quando parla, sua voce bella, dolce, armoniosa, più la insinuante, penetrante non sicuro, Roma per cara, ; pure . cuore oppressa^ più Ma grand' uomo egli suo torbido, si sente il il si trova appena . l'incanto del ben si non ostinarsi,e adesso la perchè la chiamano buona, più quando tutto sei non e voluto me con che : essere soltanto E ! quanto ad torna Eoma a nuova Ha ». sempre curioso grande incerati, e necessario, rispondi innamoratissima. fatto bile scetticamente. Siamo « conferenza anche è : importa. conferenza-can7Zon Emma ride senti, se non una bella verdi baffi ne tempo dopo o preparare più che schizzando e : manca Prima dai gliel'ho detto Io — sé gatto un : è poi... arrabbiarsi dura, aspra, predicare j niente voce una e 288 — ammirano V libro bellissimo... : un Intelligence si capisce. E il Taine, che trovava i Shakespeare e a Michelangelo, non non a ha - mica lui avuto dei precursori? Taine... questi imbecilli : ma avrebbe l'inglese! Ohe cosa se fare sul che zio lo farle a e collo le brilla che diverte le dà da i fra e il Taine sé. Ciò le occupa mi il Tutti di già di contro ! sentirli Quasi si possa non : Sua ministro è che avana) Ambrogio, )" da la aver chiodi dirò dura : uno sospiri leggera, vagante, dimmi verità: Di che E' tutta zio Piuttosto... è una nebbietta la blica, pub- diritto,ma aver poco. e tenerezze dietro sperte, ine- liziosa, dealla una odorosa) piuttosto... volta... questa sei ben sicuro! ? roba tuaT Giordano (offeso)Credo E chi saf allora.,, I disgrazia dell'istruzione piìi,non male un inviandole nipote e la pranzo, sigaretta, che Emma colle piccoledita finalmente ad arrotolare V accende : poi, dopo una boccata di fumo ripiglialentamente,facendo Vocchiolino riuscita — mio roba per ministro (sHnterrompe : prende — sigarette grosso cattedra 1 aspirare ad una Eccellenza (sorridendo) Consolati nemmeno — dopo un diranno che, nipote del essere le le fa e par le — fumare a — che sciampagna è imparando negli occhi, sta lezione Sua a lo capelli, e piacere. Giordano (continua masticando col « adesso, quando uscirò E il po' un in gran fare onore Emma, decolleté, per Eccellenza, ridente e rosea, colle -gemme sfavillano ne letto sapessero potuto cursori pre- saputo l'inglese?... avesse non se Hanno che per- bene Potremo I fare qualche co»a 289 — — colla punta del {Sua Eccellenza^ Emma e lo trova, ma piede,cerca il piedinodi Emma continuando si (jlisfugge subito e, pur a sorridere, sul canapè). alza e va a sedersi più lontana i ministro. da nnche L'Albertoni male, a inteso ha continua e fumo la bella senza aversene Giordano, nipotinaattraverso parlare a sempre il latino con chieggiand oc- il della sigaretta: E poi...Perchè questo Ambrogio ? Questo ?... l^on capisco. Ambrogio vescovo nella Giordano (scattando)Ambrogio vescovo civiltà de' suoi tempi! W uno splendido titolo!— Ma — capisco non I Di il perchè di cuzioni circonlo- tante I ipocrisie Giordano (alzandola voce : sporgendo il petto cero... sopratutto sinimpetuosoe maestoso)Ma io sono (con un risolino pieno di arguzia) chiamalo Sant'Ambrogio e che la sia Eccellenza 8ua E tante allora .finita! I titoli appunto, grande con Alessandro! Adesso me. ti dirò con... vanno, quel famoso personaggio del a è chi come nostro poi...lasciati guidare da troppo presto; bisogna star quieto E quieto,farsi dimenticare. L'Italia è il paese del mente genio, delle arabe fenici ; però si rinasce facildalle proprie ceneri. A suo tempo, ti darò io qualche buon consiglio.(Si rivolge ad Emma ringraziato da un sorriso de' suoi occhi) per essere I giornalisti poi, generalmente, bisogna trattarli le belle come donnine. Quelli che bisogna comperarli facendo si non loro un dono, ven- po' di corte. .... in I Ma mezzo KO VETTA. PAlbertoni,che all'accanimento L'Idolo. ha della fatto la pelle dura è troppo politica, Ve 290 — — insensibile,è tro["po scettico. botte i loro e morsi hanno salute Il di la conferenza contro prodotto Giordano dolore, per la un le grosso viene non il sangue. il effetto |?rave continue : certo ferenziere, connon sulla irritazioni digestioni gli Comincia che e, hanno fignoletto sul collo, un dietro terzo suppurazione a gli la mette nuca, piil la febbre e cogli empiastri nemmeno di lino. le pappe chiamare Bisogna — le cattive secondo, poi un e piìimaligno, un e loro Mari. rabbia, conseguenza, guastato e. colie p^ioriiali, sull'opinione pubblica, quanto tanto poi I Giordano Mari ha il chirurgo po' I Bisogna gliare. ta- di febbretta, ma, per non perdere nemmeno questa occasione, finge il male anche sua maggiore. Sfoga contro moglie il dispetto e la rabbia per il fiasco della conferenza, allo zio ministro tiene il broncio e colando, piagnugeme, colPonorevole Cogoleto : mi Vedete ha ridotto come quella gente?... della Ditelo voi, ai vostri amici stampa!... Se, l'hanno giurata, se per partito preso proprio, me anche vorranno straziare,dilaniare a questo modo coli' ammazil mio zarmi Ambrogio, finiranno povero un — ! gli occhietti vividi sotto Cogoleto, strizzando le sopracciglia aggrottate, lunghe come mustacchi, gira, borbottando, le redazioni dei giornalie torna 11 2AV Albergo promesse Milano di articoli. Sant'Ambrogio ad il solito che L'Eccellenza recando uno proteste L'Albertoni de' si tiene di Destra suoi stima raccomanda e il lari, segretari partico- in contatto e di l'onorevole colla stampa. ^^\V Estrema 291 — sono I gaia, mai presi dalla bellezza grazie affascinanti della che più dalle — giovane e moglie, e per i Agnoli prendono sul serio anche del marito, tanto pitipoi che donna Emma, buona in buona e fede, seconda^ a meraviglia, il giuoco Essa è inquieta,turbata, addolorata di Giordano. : di lei amore Giordano — ha febbre la I Bisogna I chiamare Smania, soffre il chirurgo I... bilmente orrignerà Biso- tagliareI La poveretta Il lieve che Nino suo ha la il suo chirurgo, il è notte, di La lo lascia non colla febbre, Mno suo cure. E' attorno i caro, baci farsi donna lei ; al collo I lo veglia minuto. un deve della tenerezza gelosa di quelle lino ed c'entra, non non Mno 5 qaando strapazza e brontola ; ha ragione, anche quando sempre bello, affascinante,anche sempre foulard delle pappe Essa raddoppia le carezze e altro. punta di critica è scomparsa col giorno ad anche che ; che torto più pensa cielo. Il terzo aspetta buono, sempre il al non sa, umorismo, risale l'idolo non La rolina Ca- nemmeno dere!... ve- innamorata stessa, Emma, è colle così e piccole mani ingemmate, così bianche che Sua lenza Eccelmorbide, quelle piccole manine bacia sospirando, e il Cogoleto arrossendo sue peli irti,è lei stessa che gli ben sulla tela, fa le pappe calde, che le distende la garza, che ne sente il tepore prima sulla sotto tola guancia delicata, e che poi lieve lieve gli avvol- fin sottx) intorno Povero — — Bene E, tra e dei il velo al Mno no, un si fa collo. cara mio, ; ti fo male? grazie. grazie e un servire,senza cara^ Giordano riguardi, senza si fa rare cu- scrupoli. 202 lasciando moglie nemmeno dormire, di respirare. non a il sua vestirsi,di Fa presto, — ti cara; ho di tempo chiamata due già volte!... Grazie. E così, sempre con parola una la sotto amara della dolcezza di bacca una intonazione, come tossico sotto una gelatina di zucchero candito, ogni giorno più fastidioso,più peregli diventa maloso, di una più sospettoso, più geloso. Geloso una gelosictta acuta, certe volte, come piinta di spillo,ma senza collere,senza impeti,a estri,piena di rancori, di ironie, di bizzarrie. E' geloso di un cappellino, di un vestito di Emma, soltanto perchè le stanno bene: ]S^on hai — è di — farti — in mente : studio il tuo tutto piacere... agli altri. Vieni da quella finestra : tu vuoi io piglio freddo I vedere, si capisce, ma Non rider sempre così forte ! scherzare, non via, ho Io, cara, nello E, che corte leto. altro passati stesso i vent'anni... si tempo, ad fanno L'uno, cara, gode, Eccellenza, grande spreco tu I anche si diverte alla il Cogo- PAlbertoni Emma Sua con e e amabilmente di dolci gramente, alle- e di e fiori ; il vecchio colonnello mente, garibaldino, furiosal'altro, lerla mangiandola cogli occhi e coli 'aria di voin fuga coi denti, e mettendo mangiare anche con le punte seguito, il « al Pinci ne riempiono E si gode, fedeli vanità irte dei coro o alla gli adoratori Emma di donna attorno il baffi verdi sua lano si affol- », che carrozza, e a teatro palchetto. spalle di quei spasimanti, sfoggiando tutta si diverte di marito del alle amato, adorato ; due la siduite assua 293 — mia Quella — così t ODI essa, cara amorosa i miei j)reveiiire giorno più salta in I ì^on vive sempre una bella! E' La mia... camera così In bacio!... un carezza, Emma, desiderii. almeno ho — e altro sot- che per ai miei dispiaceri, parola dolce, una bella I diventa ogni mezzo così mattina docile,così appena vi entra mi desto.... il sole ! Ed innamorata è del primo giorno ! piti ancora ]^on glielodite, non scherzate lei con Troppo. male. Ma... in proposito,perchè se ne avrebbe a sin dove volete sapere arriva la pazzia di quella E^ gelosa della Carolina! creatura?... Mari Giordano sente,per altro,una gelosia vera, atroce come profonda, una gelosia esosa l'invidia, come Podio, per Carlo Borghetti. Sempre e soltanto Borghetti. per Carlo rette dilettere da Milano Adesso, quando arrivano ad Emma, le solite profesegli dimentica sioni di delicatezza j le ai)re, le legge per il primo riferisce alla moglie quel tanto che e ne appena Donna l'interes gli accomoda. Fanny scrive a lungo « delarchitetto » ; e Giordano, subito,impone di troncare ad Emma quella corrispondenza e quell'amicizia. — . . . — Te — ne prego, cara, assolutamente. mi E farai ' il salutarla nempreciso favore,a Milano, di non meno piti.Col suo Guido Bardi, e compagnia, è diventata una donna, ormai, troppo, moralmente, avariata. Ed egli sta alle lettere del Il buon I lettera la piti attento, guardia^ e ancora dottore. Una, anzi, la fa sparire. in dottore annunziava partenza di Carlo d'Olona, la campagna del appunto da in Milano Borghetti, questa per non Val molto 294 — dalP Argenterà distante di pagina storia e concludeva miglioramento altro di e, il lentissimo che troppo, momentaneo, era, pur apparente e fitta dopo una lunga e minuta diagnosi della di « — da saltuario e ritenersi il senza lattia, ma- pitiche concorso favorevole dato risultanza,di nessun che inducesse ad » un pronostico soddisfacente. rischia s'arè ammalato, non Emma, finché Giordano al suo di scrivere nemmeno cugino. povero Gli scriverà Giordano sarà subito, dopo, appena avrà guarito...e non piìitante idee così strane per nessuna la testa. Adesso — inquietarlo; soffre, ha bisogna non la febbre. E Giordano possibile ridicolo « dire approfitta per quel Borghetti » ne di il dottore anche e tutto il male in mettere per : nario Credi, mia cara, il tuo illustre e straordierudito. E gli è altro che un cugino non I nostri rigattieri. sono?... eruditi, sai che cosa Gli ho letto qualche capitolodel mio SanfAmbrogiOy — e ho fatto ho Per Di primo più agile I Mah I i geniil... Come, e di interminabile di note, getto mi Milano a il ascoltato aver troppo abusato erudizione. , male. per esempio, funerale del glio consi- documenti, riuscito era fate suo presto anche vostro a di molto inventare quel noioso Esculapio a ripetizioneI {supplichevole,colle lacrime) Il dottore, ti nostro buon dottore, no ! Ti prego, Emma no I II prego!... Ma, pensa, Devi dottore voler molto quanto bene anche noil... Per fatto ha tu per al nostro noil... buon I Giordano. Per te. Si sarebbe pre- 296 — 1 scomparsi affatto,da fi^nolettisono alle dieci Mari giorni, e Giordano già uscito, ed è già stato postali,nella prime della del è mattino ricevere da Milano le opera. niente. Ancora — sua parecchi alla posta, ufficio Pacchi di speranza copie — Niente. — Torna brontolando alPalbergo ed delFAmodei sollecitudine la contro subito entra al poca mero nu- 31. Buon — giorno, hai non Emma {come Sei già E — Il — abbracciarlo allHmprovgrido di gioia) un sigari. è arrivato? ! Sant'Ambrogio Non seccarmi sempre quando arriverà. ! Arriverà... Emma {ancora braccia colle marito, indietreggiandoa bene) Ma osservarlo guancia una Sei e libro? Giordano. per solito vede con dei comperarmi il libro Che — del fuori? stato Si. A — lo appena sempre, ad viso, correndo piìi tardi vestirti 1 di finito ancora E' cara. un tu, colla col al attorno tratto per collo del brogio Am- del guardarlo, {gli tocca scusa... punta 8anV dito) Sicuro germent legI . . . gonfio I Giordano. mi Ohe Emma. Apri la Gonfio No, bocca Giordano ! Mi seccarmi Bambinai... tesoro venga di no I I {corre a guardarsi nello specchio) qualche diavolo anche in faccia ? E^ un po^ di gonfiezza, soltanto. I Lasciami vedere in bocca ! {opponendosi vivamente) Ma no, non secchi I {Cambiando tono, sorridendo) il mio Pare impossibile!...Sempre bambina che giucca 1 Adesso ti diverti 297 — dosi signor dottore ». {Avviannumero SO) Per te i dieci anni non quando ne avrai passati,nemmeno giocarecon a saranno me il verso "- ancora « al quaranta ! Emma (per seguirlo)Vengo di tintura d'iodio un po' di laudano? rolina (confermezza) Ti prego : c'è la Cagli unguenti e per gliempiastri.Fammi Giordano per piacere di il o iol... Hai sonare e di Carolina. la chiamare Grazie. e facendo il broncio). (suonamortificatissima Giordano (ritornandole vicino^accarezzandole una adesso, basta. mano) Per un po', sta bene ; ma Emma Le manuzzole tue baciartele... La I II neW entrare ma e chiude a che dormo (Passa chiave Sua cellenza Ec- adesso colla V uscio I Già, non Carolina di io che viene nel per numero sono me, 30j comunicazione). attimo, finisce di vestirsi. Sua Eccellenza (infrak, decorazioni e un grande di dolci sotto il braccio : fermandosi sulscatolone Vuscio) Troppo presto f Emma. No, no, zio I Avanti I Sua Eccellenza. Vengo presto perchè più tardi, oggi, non (Sospirando) E poi dicono che posso. Emma, non si lavora Emma Sua I un i)er il nostro paese I Alle dieci del già in abito di fatica! vedi, sono (ammirandolo). Sei magnifico! Eccellenza (avanzandosi)Tuo zio, dunque, mattino, ti in di lino I seme Ricordati (ad Emma) te! di desidero e ! ascenseur e per l'odore belle in furia) (precipitandosi signor ministro I L'ho visto Giordano ammalato sentir senza Carolina troppo sono piace? come 298 — Emma f birichina J Moltissimo... E — sei allora,perchè (Le dà sui — la scatola colla commendai eccoti brava, dei dolci il solito e premio. bacio,paterno, capelli). Suo marito c'è pericolo ! le ha ripetuto Ed volte tante alla » ed mamma, Emma ha finito per di in di tanto la limiti,e sua corte Eichelien tanto, ha non che Emma comincia e un zio, si diverte come L'una avrebbe la {sdraiandosi sul Emma solito che e dà non cominciando e Giordano Sua sta Eccellenza Sempre Emma mio a poco — anche donna dello corte che alla da garetta. si- ragazza due si risolvono tosse morato inna- un in tempi passaun po' nessuno. a canapè nel rosicchiar suo dolci) cantuccio Sai che bene? {con un'occhiata verso il numero 30) cagione del Taine? {seria) Non scherzare; questo te lo proibisco. sul Cogoleto quanto Scherza non vuoi, ma marito. {Ad alta voce) Ha una guancia un a po' gonfia. — E' potuto provare; maritata che fumo, Eccellenza piacere cose nei di espansione Sua della preso l'altra,due e nemmeno da ha e zioncina le- una si tiene eccesso divertirsi a civetteria resto, con fiori,in dolci, in ninnoli. umore. amabile, galante e di buon Ride che sospira ridendo. su non lasciarsi fare molta con in di « Emma, corte, ricambiandola graziosa, briosa, spiritosa.Del po' un non che un chio, ocormai, chiude lo zio continua a e prendersi qualche piccola confidenza. Suo marito le ha sempre predicato non bisogna disgustarlo,anche per un riguardo che è il E' a Credo. letto! Dorme? 299 — Sua Eccellenza colla Emma. Sua si Eccellenza Emma) nandosi avvici- canapè, Emma. cioccolatino? un (tenendo piccolo dolce, lo Metà sul allunga faccia, fissando Vuoi... il — strette le dita avvicina che gli offrono labbra alle di uno. per e spezza (fingedi non capire,libera la mano il cioccolatino) Ecco, prendi. Tutti i giorni sempre più... cattivai Proibito parlare sottovoce I Sua Eccellenza a (forte) Allora vengo prenderti colla carrozza stasera ti cone duco prima di pranzo EM3IA % — — teatro, alla prima della Manon. gli accenna ripetutamente di a Emma lando scrol- no, il capo. Giordano (dalV altra chiusa) Vieni carrozza; e Finche essere per la a bocca stanza,parlando colla prenderla prima di pranzo stasera la condurrai teatro. a è sa gentile. Giordano sgarbato collo zio ministro, e però mostrare la propria indipendenza, col moglie colla di si poter sfoga, trattarlo quasi arrogantemente. Giordano moglie, (rivolgendosidopo a sua più affettuoso) E tu farai,almeno ti dico questa volta, come per io. Per guarir presto, ho bisogno, sopra tutto, che di fare a mio Ho tu mi permetta modo. bisogno di quiete, di silenzio assoluto, di dormire, di non con mangiare bacio, di e Buon cara. vieni Emma. a Ti veder non Eccellenza Sua Sua tono un Eccellenza. sommesso nessuno. giorno, ziol (subito,ad Emma, pranzo par più istante un con e Ti mando un lora sottovoce) Al- mei possibile? Col deputato Cogoleto, coi no- 300 — stri soliti ! (nomina due quentatori di Emma), Emma. Sola, senza bene? iiirini dei Ire o Giordano e assidui più fre^ c-ìie Giordano con Mai vepiùl Anzi, regolati: non Non prendere, oggi, colla carrozza. voglio sta non — a assolutamente. Hai — sentito? Dirai — che hai non Emma. marito marito che hai della compenso di Sua velluto)Che Eccellenza. f Mettendosi (tSdraiandosi^ sporgendo dallo zio^sul pan- guardi? cosa il I... Come il cielo piedino piedino I Quel Quel pince-nez e chinandosi piìidappresso) Ohi il piedino delle di ! ammirarlo per signore bello! così Lombardia, nesi mila- è bello! quando La Consiglio, avuto bugia? Verrò, forse, a teatro. il piede che vede ammirato chettino ordinato. ha lo me potuto. in E... — mio a Tao nipotina ritorna verso ha le detto sei di no, colla Sua ma Eccellenza tentar carrozza: non nuoce. Non — sgridarmi Soltanto Come desidero sta? I Non sono venuto le notizie avere abbassando {Guardandola: a prenderti y di tuo la marito. voce) Hai pianto ? No. — Sì. — — — No. Hai gli occhi Emma. Ecco — In tutto che cos'ho! la Carolina! E tu lascialo rossi! il giorno Tutto colla il ho potuto vederlo. tanto giorno la Carolina, solnon Carolina, e vieni con me ! 301 — La lino) Sei tu, zio? Sì, ma... (per obbedire — devo prendere Emma parlare posso Emma a Yieni Sì! e sto ai cenni la ! che Invitate ! A baby un i vent'anni condurre a Eccellenza e se in va, sorridere. senza più la sua Emma, ne voce per tutta di punta Giordano la quanta ! donna una Voglio fare quello che voglio! Voglio casa mia, a casa mia 1 Voglio restar sola,a Sua ci teatro, non passato da 30) numero i)assato i vent'anni,sono più sono ho il verso ci vado non sempre Sì! Sì! Ho non luce. ! pranzo, Dici la sopporto non della nipote) Abbiamo Consiglio! col Cogoleto! Venite a meglio, grazie, ma non (rivoltandosifurente fuori, a vado ! Io pranzo Emma e subito! scappar Allora, dopo. — Io (ancora più soffocataper di pappa ma Giordano di voce — ! spasso restare casa a mia ! spirando, piedi, so- fa sentir non sera. napè, seduta, sprofondata nell'angolo del caha un libro in mano sul quale tien fissi gli voltar mai le pagine. Batte occhi, senza mente nervosala punta del piede sul palchettino,ha le 31 : ciglia aggrottate. Silenzio perfetto al numero silenzio 30. Soltanto la profondissimo al numero Carolina innanzi va e indietro, e gira intorno alla la guarda, che le tiene un padrona che non muso tremendo. forse nove — — così Carolina parlare... dire guarda — La Le verso il fo portare alla soffia da ; vorrebbe signora qualche 30 numero sbuffa e e cosa, si arrischia. non Sono signorai pranzo, ma le ! No. Ma poco, non vuol prender quasi niente, anche nulla? a Ha mangiato colazione! 302 — Emma — occhi il invece, in mano. sottovoce: sarà signor padrone, glielo le Emma, libro ciglia sempre ammalata io.... assicuro aggrottate, fissa la cameriera. e cos'ha Che tiene che benissimo. starà dal libro ^li immobile, Carolina, avvicinandosi, molto Lei, se continua così, domani — e, rimane risponde: non fissi sul La — da ridere, la Carolina, in punta alza il capo sorride?... Perchè sciocca?... di piedi, va fin presso all'uscio del padrone, ascolta attentamente, poi, passo passo, si avvicina di nuovo alla signora: c'è pericoloI... Dorme Non di musica! a suon e torna a {Guarda fissamente Emma sorridere). Emma {alzandosid'un balzo e gettando via il libro). c'è? In fine, che cosa — Per Carolina. ho giurato padrone, taciuto, taciuto leil figuri Si il tutto giorno una E Carolina, bene il gran di meno padrone io avrei che la mia anche così avrei me! disperata Io per le donnei tutto — molto Che anche che colle vuole minacciato lacrime alla una a negli padrona, ho ; raggio co- chezza, scioc- c'è? Senza occhi non per può a ridere. che c'è? cosa raccomando! — di mandarmi via, su due ripeto !...Poi dicono, sciocchezza, le Ma se gli uomini di noi! più donne una cosa non è debolezza! — ha con parlato 1 Ma.... signora piange, soffre {nervosissima) Insomma... mi Carolina. Badi, signora padrone piedi ! E' sempre mai Emma il al promesso specialmente con continuare non che tutti,ma se di vederla per al con in collera sembra cielo I Ho del amor tante sono in tutto chiacchiere! e per 304 — buio, è Che E chiuso! dolore gran orrore! che — volesse mi Dio, Dio, se non I iJhe fine di tutto I il viso colle la vita. Si è fSi copre Ohe bene I morte mani, mentre bandonata data, si è abcosì interamente,così appassionatamente: si sforza per calmarsi : sorride, ma con molta, con Anch'io una sono profonda tristezza). sciocca, gran brivido un 5 mi stasera gli le avrei monto la pure un'inezia pure anche o mio; torto un colpa. Impossibile tacere Impossibile! Impossibile! Solo i sotto a darmi guar- Invece, lui, mi fa cludente!... ridicolaggine incon- tutto. sempre commedia gran e una saprebbe una io testa; esagero! Ma, pure, grande tutto, qualunque cosa, fosse occhi. suoi per detto piccola; fosse corre una per rolina, pasticcio,segreti,misteri colla Cacameriera, che scherza poi, e ne ride ! Un colla E peggio di restare ancora! Peggio giorno un ancora!... intero coraggio di farmi soffrire un Xo, è troppo! {Comincia a vibrante e : i vedermi; ha il giorno intero! E' troppo! svestirsi sempre citata più ecsenza bottoni piccoli di di seta lontani,e i cordoncini donna fra le dita nervose). Che mi giudica? Ha più vanità per saltano Come il coraggio Ha che non sì, vanità, vanità, vanità! vanità me! Una piccola, meschina, madreperla si aggrovigliano mi sé sola, senza finzioni fuori a tutto il mondo! Lo ci per pranzo, sono a allontanarmi! teatro Perchè andata!... non Oh, per giorno mille bugie, mandarmi zio, col Cogoleto, ho ma E un Voleva collo — ridicola. sola, tutto poterlo vedere, inventando mille non di lasciarmi cattiveria stesso amore — colla crede! accettato? un'altra con Perchè volta!... merita. Emma, sempre colle ciglia aggrottate, pallida. — smorta, senza ha 30, spegne — Puscio del numero guardare verso in finito di spogliarsi.Salta letto, mai il lume spalle al 305 numero e si caccia sotto.... le voltando 301 riesce ad tarsi addormennon gli occhi, ma voltarsi : resta immobile, rannicchiata senza , di senza distendersi,presa da un senso d'inerzia, freddo. E' tardi; lo scricchiolìo dei passi e le voci l'albergo lungo il corridoio si fanno pitirari ; i rumori delsi allontanano, si perdono, e nella camera terrotto, buia, silenziosa,a poco a poco, prima leggero,inpoi, piliforte, pili lungo, entra il gran da di Giordano, accompagnato russare un sibilo, da un che varia tutti i toni. fischiettio, la Emma si rannicchia di piti; caccia ancora sentire ; ma testa sotto le coperte, per non quel rumore pitiforte, continuo, misurato, la sempre tien desta, l'opprime,la soffoca,riempie tutta la camera... e, sembra, tutto l'albergo. Emma {sottosotto ^ cacciandosi sempre più sotto) Sentiranno nelle altre Dio, Dio, sentiranno!... Chiude stanze! I JiOTKTTA. L'Idolo. 20 Grandi La mattina Mari si Ha umore. dopo, delPAmodei « Yi e furono Sant'Ambrogio. « Che « procurato « da « deputato... « Dopo « dare, un colla tantum buonissimo posta fatto ieri Vedrete che I Mi carta famoso, Indovinate nomen, inflschiatevene è di rina lette- una molto piacere. amico, caro I Ohe ha dano ; Gior- scomparso ed prima gli al volume critico lena spedite « margini gonfiore è in che Illustre « il sente ricevuto novità. le prime splendida direte articolo un copie del edizione! bravo ! E ho monstre, scritto professore d' Università, chi è, e ditemi grazie. le rane se vorranno gracichiamandole rospi. « Vostro affezionatissimo Amodei. » 307 — — {in manica di camicia, dinanzi una allo specchiodeWarmadio, si strappa con pinracolo mizettina i peli bianchi della barba: fra sé) Che stamattina si fa sentire I Forse, I Emma non ancora. dormirà {Tende F orecchio verso V uscio J No I Sarà in collera. Ieri gliel'hofatta c'è la Carolina. ISinoI e niente grossa I Tutto il giorno Richelieu {Ammirandosi nello specchiodopo aver indossato Vala pace. {Spinge il bito)Povera piccolaI... Faremo di sua moglie che bussare,in camera capo, senza sta facendosipettinare dalla Carolina)Che capelli Mari Giordano straordinarii I Sente un'ondata del solito quella mattina è una d'Espagne^ ma Buon dì,dormigliosettalNemmeno delizia. chiedere voltandosi, Emma sollevata Mno improvviso, come come mentre la grossa le due mani tutta stende senso al povero a sta? la Carolina lunga e saluto, un — per à la peau profumo dei massa Giordano, d'imbarazzo,non le tiene ma per lo pelli, caun guarda in faccia. lazioni più bèlla,colle modudola più tenere, stringendolele due mani e baciansottile alla testa sulla riga dei capelli, in mezzo un come filodi refe bianco) Guardami, gioia.Sono bello come prima? lo guarda, ma la bocca Emma non gli osserva una come e arrossisce fiamma, perchè vede nello che si specchio,o le par di vedere, la Carolina {colla sua Giordano sforza per Giordano I non voce ridere. {convintoche sua moglie è in collera del giorno innanzi e voglioso per la « cattiveria » di far la pace, siede sopra una seggiolinadi fianco Hai in faccia,vicinissimo ad Emma) alla toeletta^ 308 — cerino un oggi, il nostro incantevole. d'una al par bella « direbbe come cerino un — rosa Sei Non ». tore, dot- buon fresca, bella, Carolina? ò vero. un {allaCarolina: po^ irritata)Fa presto! facendo Giordano e {sorride fissando Emma Emma che sfoggio pih buono, mai dei l'odore soave dei delicatissimo! d^ Espagne denti) Com'è tuoi capelli1 E' \m peau dendo {Fiutando a lungo e chiubellissimi gli occhi) Un'ebbrezza!... Emma tocchi senza Kon si le mani agili dà gli ultimi alza, con di pettine ai riccioletti della nuca, poi, levarsi l'accappatoio,manda via la Carolina. diosa, può più ve"lerla! Le riesce sec"ìante,fastiinsopportabile! Ya! Va! — Carolina La male a ò Sei Ancora proprio Emma guarda f bocca; diventa ! Se guarda sul che bene; e fatto dato dendo chiumolto bacio. un non nuovo V e la Carolina lo bacia trova occhio) Ha nella lettera,è un lo sulla altro scritto mia la cartella : letto. mi Dunque, perduta una cappatoio, sempre Ti Giordano. No, a ha più ma di la Lasciami Emma. hai "è non rossa vuoi Giordano. Emma. mi non nemmeno; pianino sbagliata: baciarlo,sotto mamma fiata in collera? {adesso lo guarda posto dove andato l'ha l'uscio,che parlare. Giordano. sola. vesto intelligente:non sé, andandosene fra pensa, ma Mi Val no. far del — Saif dottore. terminare fretta, per — sersi Dev'es- {8i leva Vacdi vestirsi). io! aiuto Da perdonato! presto. lettera in hai sola me d'OloUA, m* nou fo più presto. Carlo sta ancora bene. 309 — Giordano. Cara, in prima Perdonami. seria guarda cominciando collera, poi l'incanto, la E' Lo si arresta... Emma caral cara, della carezza seria,a lungo, morbida. tenera, voce E^ sorridere. a dell'amore, il primo il fascino Ti Perdonami. supplico I ti prego, — dei amore .suoi vent'annil Sei No. — stato cattivo. troppo Lasciami far presto. Cara, — . si sente Emma E' l'anima che torna nel detto Si — lo volta, coprendolo suo rito: ma- vinta. gioia, è la vita in pensa — cuor suo — colle di baci. pupille lucenti, tremule. a sua Nino! — volta le braccia Tesoro! Mio!... all'uscio: della pacco I Il Sanf ferrovia. Ambrogio Libri. ! (D'un salto correndo aprire) Avanti! ad Emma, di i libri Nino se corra n'è a Hai chiuso cercarla. il capo — del dopo ferrovia si il appena che tempo un ha mento, mo- tato por- nasconde, aspettando Niente! innanzi, — e Allora, sorridendo l'uscio? (ttforzandosi inutilmente Giordano corda della andato, ha Poi, stanza. l'agente lei, cacciando corre sottanina, nell'altra scappare che in ancora appena la la di si sente svanisce, gli butta e forte Giordano. — le braccia estasi I E' mio fìssa al collo Un Lo piccola bugia, soltantojperpiacermi una perdona, — I prego palpitante! cuore Nino bussa fra tutto in Emma Si Ti . stretta risorta Povero ha . dimentica, tutto Perdonami! I ! Perdonami voglio — caral cara, grosso pacco) Dammi per rompere una forbice. : 310 — (correndo gli dà Emma carezza) Hai chiuso Giordano pacco) la forbicee gli fa intento guarda e, invece, imo (ammirando Giordano a disfareil suo Guarda. so. non una Tusciol : tutto (distratto Non Emma - finisce di vestirsi. dei grossi volumi in il pacco) che ottavo formano Magnifica!... E^ una Amodeil Bravo splendida edizione I (Legge il frontespizio) : Giordano Mari, Sant^ Ambrogio. (rimasta sempre Emma W un Come po^ distratta) ì vedere! Ambrogio f Fammi Guarda, gioia. E' il mio Sanf Ambrogio I Che la copertina, bella carta! Che bei margini I Forse ti pare! fosse stata un se po' più chiara.... Non H titolo risalterebbe meglio ! Emma (cogliocchi incantati,seguendo un pensiero che sempre più si allontana).W bello lo stesso! fosse stata Giordano. Ma se piti chiara, per sarebbe stato l'effetto della vetrina molto meglio. Adesso e in fretta. (Guarda prendo la carrozza V orologio).Le dieci e mezzo. Sono quasi le dieci due Porto e mezzo. copie del Sant'Ambrogio allo zio e le altre due al Cogoleto. il Sant^ — E Emma. per me? Domani, Giordano. o dopo, arrivano tutte le altre. la prima copia. tutte Sono eguali, cara! Anzi, la tua te la farò legare. Una legatura artistica,di stile antico. Emma (che sente il bisogno di arrabbiarsi)Però, — Mi avevi promesso — avevi mi — Una allo zio prima copia ! l'altra al segretario dello la promesso e zio! urgentissime, per la stampa. Piil presto le e più presto i giornaliamici possono parconsegno Sono 312 — morboso. Le deve lacrime il Tutto bene. le cadono di Le inìi di diventa nervi Verso le le di Quando due alla volte fermarsi Ma nausea. la noia zio lo Le a derla pren- prima due le avrebbe e ha volte, e lia ripetuto la voluto baciar la tiritera;le avrebbe guardare i piedini. Oh, ma almeno, avrebbe qualcheduno I... parlare con niente! AufI — stufa Stufa, ! babbo di Caro, un avrei almeno Mari a teatro, nella le per ma appena babbo ti i)rego, Milano 1 {U stufa! sono il avrei colle labbra gli sola, fiori! torna appena sala da e nove tempo 11 pranzo; il pranzo, Cogoleto e lo zio li e e colla aspetta aspetta mezzo. Presto di vestirsi! ti raccomando per colla fretta ancora andato. fad Emma) il Come A tuto po- all'Argenterà, anche E n'era se Giordano C'è Roma! ansante, gridando, furia,come d'abbasso, noia! il mio caro i miei Giordano Che questa bacio) manda arriva noia! mano, Richelieu! Quel giorno...nemmeno Ohe doi)o sentito solita Invece i attacca finestra; tutt'e lo zio! fosse che dentro, il calorifero. male senso si sente chiusa può, viene passeggiata, ed Emma, carrozza sperato giorno sei, quando sei, corre una Kon carta, malattia. una la per sulla grosse tatto un è la noia! tutto il ha una scrive, strano, mentre scrivere. giorno, tutto stanza; forse le gira la testa; prova in E, — intenerimento un anche smettere ! buono commozione, una prova e com'è Carlo, povero — ! Facciamo Che ! Ancora presto I cos'hai ? Oh, quegli occhi ! fuori di Oggi, proprio oggi! Sono assolutamente contenta, posto! Tanto piiiche io voglio vederti anch'io. contentissimo S^icro bene! perchè sono 313 — Dopo la della lotta sottomettermi al di più: tratta aborrito la vita per a della dipende dal la io! Ma un farmi sempre sei tu che tenermi allegro! zio ha promesso! Tutto è per Capirai, non successo io,resto Ambrogio. ottenere gran — posizione! Lo sai anche tu ; devo tanto lavorare {sorridendoaffettuosamente, piii che bisogna far presto a calmare Emma, per non far troppo aspettare il Cogoleto),devo lavorare e guadagnar dola) molto, molto... (abbraccianper vivere — devo Lo Devo Sorridi, anzi... coraggio, I ho clie reclame! I Tu Dio di cattedra! Sanf di vanità pazienza e... della quello giurata, si hanno giogo più odioso, ridi, cara, per amor devi spingermi, farmi Si tratta elie mi atroce guerra — con franchi trecento Emma I lo sorriso dei « vero, « solo guarda, bei denti « e fiero... EMui — pure sala San fino del lo sapone! fìssa sua di me spende Fa le e ricchezza stesso -^ e : di sempre il vede alla corrono lettera prima quasi presto,gioia! stupita... bianchi, Fimmensa io avrò padrone in mi che casa, soltanto le parole della mente Ma in tesoro un una Po- «... essere il indomabile » ! Giordano com'era Circolo Mari diverso ! EMo stesso quella artistico-letterario di Milano domenica ! nella dopo in via E dopo, e dopo, all'Argenterà... Paolo? E dopo, la gioa Napoli? Mah!... vane sospira e pensa sta abbigliandosi e facendosi donna, mentre ! E — bella per il deputato e per lo zio stro. mini- l'incanto... E quello era il sogno, la vita, la realtà, si sa diversa. bene, è sempre E' brutta; è molto la vita, la realtà! brutta n altro che un succede giorno dopo, non colo piccambiamento del giorno prima: suo marito — Mah!., Cogoleto 314 — viene invece anzi, lo legge Porta tutto direttore col pranzare poi, dopo, zio tutto a mala pranzo; a da leggere, Ambrogio ; casa, Sant^ bella voce ministro Vuoi forse, temo, e Corriere mani do- dovrò Romano ; ma te I parlato aveva chiaro lo e aveva : il tuo che Forvse,anche cara. del per consigliato bene — non lui,lentamente, colla pazienza, gioia occupatissimo, sarò Lo e sonora. e — colazione... a le porta tardi, in compenso, uno splendido articolo sul sera, alta — volume sia lodato portato e alle stelle? farti solo farti valere,ma Allora, devi non I giornalistisopra vedere. tutto I Ti mando raccoi giornalisti I I^on basta conoscerli, farsi frequentarli,viver con loro. Gridano, strepitano,certe volte; ma sono, in ragazzi, divertenti, pieni di spirito fondo, bravissimi ti daranno tutta la celebrità e che e la gloria che desideri, al patto di goderla un sieme. po^ tutti inPerchè fabbricare un grand'uomo... per E se tu resti chiuso, gli altri? Con che gusto? tua nascosto brogio... alPalbergo con moglie, il 8anf Ampresentare bisogna ma ; — — sarà merito suo davvero, se un intrinseco,tu dici ? è un capolavoro tuoi critici... che non è il libro che I Tanto vero Mi non è Il Ma suo chi o, scusa, Il valore? saprà mai, conata bric- una scritto,nò i lo hanno letto I Caro non mio, tore bisogna fare; bisogna fare l'au- ; né ? Nessuno che fiasco. mezzo hanno tu che lo hai che ci mai scritto niente sono molti autori I Hai lebri, ce- capito? spiego? Giordano far la vita Mari ha dei caff^ capito benissimo ; si e del Corso, affidando mette la a mo- 315 — diventa glie allo zio, che al anche nel poco Mari del resto, ad Io ti credevo non un giorno in faccia dalla avuto il di hanno parlato molto tempo quale comincia, ed colta, dagli di I tanto il tuo Bernabeis il « madre di I il — Bravo il Bernabeis Giordano storico,nò come ha letto ! vedere come che !.. ha rosa pode- opera « Sono tento con- fo i miei non vano ave- Mari, né come critico, dopo il Sant'Ambrogio, lodato e cipe prin- Oampolatino, un' ». serio sul preso com- dell' erudizione santa principessa Sant^ Ambrogio opera ne me persone encomio Yergin di servo », ti I complimenti e ti stringo la mano astiosi parrucconi », che I medesimi « che dice ancora libro, ma nientemeno — l'arca storici, dalla letterato,né diosi. stu- — ho non « mai prezzato, ap- di facile contentatura. tutt'altro che Il senatore dei nostri Io — favorevolmente e I brogio, Am- al leggere petentissime », un' dano Gior- Sanf del seriamente capace sinceramente. proclamato il gente Eccellenza con sera, e nipote, guardandolo un'espressione diversa dal solito,ed Sua ammirandolo Ieri moglie. lei, ma discusso essere ammirato — di Ambrogio, il Sant^ sempre colla passa si occupa non galante, piti geloso. Ma, sempre che tempo più sempre diventa che Oogoleto, — c'è. Lo leggono poi, diffidenza,sogghignando, ma però con il primo giudizio: modificare onestamente, devono vogliono ò un uomo cosa che s" sa il suo è Sant'Ambrogio non libro che mento perchè dal mos'improvvisa 1... Ma docenza che ha la libera a Bologna, non conto, un Mari Giordano — « ^on fa lezione?... si scherza E' un I II valore... 316 — E Eccellenza Sua — pas^sn,di maraviglia in viglia mara- 1 Ma, sai, che, col riuscire a contemporanei, hai fatto un gran — sei stato che vero combinazione la anche che hai chiesto Bologna per un Sulle — Prendi Origini è bell'è e Io no. la libera docenza ; perchè italiani, fai qualche lezione ? Ambrogio e la lezione non mi (con dignitosa maestà) Questo di vanto sopratutto sincero essere originaleI di sul candeliere lustre e ilmoda, rimesso pili di prima e con piti credito. Giordano torna sereno, affettuoso,espansivo, sorridente, Mari torna a sentirsi persistente alla In I tempo dolce e sempre ci in buona, « mano, affabile la s'è rannicchiata beatamente rode è » « Padorata di casa, tutti. Dà dei ha mai Emma, e cara, è terà dell'Argen- » egli è cortese, alla del tu e zio. La si prende gli uomini reporters come colleghi dello déntro bella parso. scom- sua superbia di lui; sembra dormicchiare, soddisfatta,dopo una lauta indigestione di lodi. Soltanto letterato,un », fuori con i che Emmina, sua l'ultimo Governo, tarlo « il dolorino sta la dilettissima braccetto del il Anche pochissimo; non quelle ore fuggevoli la sua casa ma — benissimo. nuca, I... E, anche a vato tro- aver Già, dovrò mento intanto, dal mo- Ma, Comuni dei Mari Tornato e di scritta. Giordano poi ! capitolo del Sant^ un hai avuto che Bernabeis. ottenuto e E' !.. corso... Precisamente — il : leggerlo anch'io finire col miracolo titolo,e dai leggere fortunatissima lettore primo un a felice nel farti lui è grande storico,un grande grande oratore, nn grande lavoratore, un 317 - insomma e il solo si deve questa ma la egli varii Gli altri sua profonda esprime generi ; tutti sono asini e sa chini; fac- e immutabile e astio senza ciò si nione opi- livori, senza dolcemente^ piiì col silenzio e coi indulgenti che non a parole. Egli passeggia serenamente sorrisi sul nei grande sapere. — e Corso, il cappello cilindro a sulle ventitré,pavoneggiand e Milano, nella modesta via di San oscura Paolo, le falde del lungo abito nero svolazzanti, raccogliendo strette di mano, sorrisi,complimenti, congratulazioni e scappellate, eh' egli porta all' Albergo Milano condensate e come moglie. sua per altrettante in mutate a Kon è si entusiasma bisbetico; le acconciature che in carezze, altrettanti baci piti rabbioso, invidioso, invece i cappellini e per fanno risaltare bellezza la di Emma. Caral... — E quando baciarlo, non — Gioia I... Vieni piìi sulla bocca, egli la guarda sorridendo, quasi impossibile par in si alza Emma che « darmi a di punta I piedi per l'occhio, piccola », e gli sotto ma povera possa bacio un arrivare tanta a altezza. della dire più bella I Anche la bellezza è la gloria donna! dano trionfo. GiorAmbrogio e il suo è piti nemmeno Mari non geloso. bontà) E Quel Borghetti !... {Sorridendo con E, dopo — Sì, sì; sempre rifulgere di gloria,e devi tu bella I... Fatti — che il ^ant^ ha avuto la debolezza bigliettino!.. telegrafato per il grande nemmeno un ! Ho invidioso!... fatto Tutti bene si a sono Non di mi successo levare la non scrivermi ha nemmeno del Sanf dedica. E" brogio Amun fatti vìvi in questa cir- 318 — costanza! Il marchesa Bardi, Ponorevole Guido Barbarani, Siinonetti,la — Gonzales... la d'Ar- persino Sebastiani di Nino borio, per quanto innamorata ; invece, il signor architetto,niente. Si capisce, ma, diavolo: invidia del resto, povero e gelosia.Carlo di Milano, Borghettif... Ohi è? Il gran talentone che e Roma a nessuno quarantottesco di cielo tanto Giordano f Pietro in nero mandato ha gli abbandonando e, vino! Schiamezzo a subito per fatto ha il San- circostanza la dedica una alla : libertà della questo propugnatore aspetta ; Mari ma dell' e arriva avvenire passato. del non riceve niente. Giordano bigliettinodi ringraziamento. Compera il Popolo tutti i giorni...niente; Popolo non parla del Sant^ Ambrogio. non Che il E' seconda Allo nessun volume redazione? una punto atleta Poi il Il solo novissimo, gli Garibaldi All' Schiavino. tribuno azzurro. Mari Ambrogio, lo stile Pietro ! ahi... Ah quel tranne conosce, copia (Ooiayt/K, « » I uomo E uffici di negli si affretta a mandare : e campione integerrimo dell' UN smarrito facile! tanto strenuo sia si ideale giusto iL'jril"j dell'autore, coi » d' altri tempi. più affellaosie cordiali i/alutij 320 — Se — caso per non le mie {che ha Emma dirai che un gran sei tu hai che in i tuoi invitato il amici nalisti gior- Molle. una qua^ detto ha di Ponte a le cara, gruppo poco mi se un prego, i"rauzo da sempre, indagatrice) Ma faria che offerto ha mi Le dalla stasera tardi, ti sul scuse. venire posso principessa,nemmeno farai — cer- Cogoleto a Ponte Molle! {senza arrabbiarsi)|Ti prego, gioia ; tutto non contraddicente, e sopra Giordano diventare non diventare pedante. una Pensa che sei perfetta,in della tutti i sensi, caraj e dello dunque, per amore spirito,non guastarti.Dove hai lezza bel- messo Pallaccia-scarpe ? Guarda — Che — sei Cara, ! gno — e mezzo. delle prima E — ò? ora Le — suona E' andata Ho avuto — canapè. sul raccogliere i a Bologna : Koma, — — materiali ^«•inpre biblioteca... la leggendae Emma Poi lotte I Da si ragione. I ! Sint Devo lezioni brogio Sant'Amle I... In di nemmeno feste, i questa respirareI di annoiarsi. soltanto capo due fare almeno per su {Cantarellando) alla verità contro La la contraddicente lììentre Poi Sarò conferenza questa Marcellina. tempo Ecco Ara- girare ! da fare, tenere a c^è tempo non C^è da tanto sue le da calda. cogli ariani. presentazioni, le visite nelle pranzi, trovarmi la Carolina. intima... cordis devo Pacqua per proprio costretto Sant'Ambrogio e pura sette La pedantina (Baciandola stringenel sulla busto J E cara che fa spalla nuda, che così... ha 321 — Emma fredda, indifferente)Se f rimasta presto, arriverò lasci far — mi non ritardo. in {unpo^ piccato) Ma la Carolina, viene no o colPacqua calda? (Riprendendo il discorso prima) Adesso, che, finalmente, dopo tanto Giordano si di lavoro tante e ti annoi legittima soddisfazione, tu di invece te; si sono cumulo divertivo,ma insieme, sempre allora Non stava (di nuovo Cogoleto, cento con ceri, dispia- e vivevo adesso con invece... dico Quando il resto, anche seccarmi... ridendo) Sola? altri,sempre Collo zio, d'attorno e ì tutti innamorati te. Del di sola. sempre Emma. avevo mi Giordano col e quando : ti divertivi. allora Emma. un ammalato ero quarto d'ora mio il ho amarezze, sola, intendo dire senza signor Cogoleto finisce di per molto. Per Giordano. del amor cielo I W tanto maloso per- I Sia Emma. pure permaloso quanto vuole! tanto Sol- servazioni, potrebbe permettersi certe oscerte certi musi e spostature, che si permette invece il signor Cogoleto, colle persone E... tuo zio... (agdi ricevere! che mi accomoda grotta le cigliae si punge con uno spillo). Giordano (inquieto) Che c'è di nuovo? Anche mio collo zio? — — — c'è? Cosa [N^iente. Soltanto,spero... visite — marito all'albergonon me è venuto?... Quando ne finché resto farà a Roma, piti. Oggi? Sì, oggi. Che sapere KovsTTA. cosa gli hai che L'Idolo. cosa detto? Cos'è gli hai detto. successo? glio Vo- 2i 322 — Taci!... — — Carolina! La Infatti,la Carolina in entra coli 'acqua quel punto calda. con l'acqua calda buttandola mezza fuori della catinella)Sta che mi disgusto, proprio adesso, col Co- (fra sé; Giordano impetOj e a vedere versando goleto e collo zio ! (Asciugandosi le mani si avvicina die sta mettendosi i gioielli ad Emma, e la interroga fissamente negli occhi : la Carolina, in fondo alla i bottoni ferma camera, ai guanti), (sottovoce) "N^iente. Le Emma pitispinte sempre io non voglio non posso, (pure sottovoce) Hai ragione. poi lasciati? In collera!.. Com'è Giordano vi che confidenze assolutamente. più permettere come e solite siete Ma dato an- via? Domandandomi — Allora — No, — La scusa. non era in collera? ma... si avvicina Carolina coi guanti, il dialogo ha scritto interrotto. resta (forte) Emma Kon ti ho detto che mi il fattore. — — tua Quello dell'Argenterà? Sì, roba le nostre il signor da Padova, due camere l)rimo piano. Giordano Mari, idea di recarsi in rotta con a suo per tutto dei di suoi decoro. libri ed E' Formenti. tutto e e per il il tuo mobiglio le aveva da nuovo Emma detto la tutta per studio piccolo allontanare Padova, arrivata di del ogni essere in modo conciliabi irrefratello,e ormai molte ragioni di interesse e sopra La « sua roba » erano poi le casse alcuni oggetti che gli apparte- 323 — ne ancora vano, gli abiti roba biancheria Pultima Padova a ^eredità per la e — di che volta madre: sua lo raggiunto avevano c'era che erano Tutta stato. farsela non correr allora, per dietro, in lasciato aveva deposito alla Veronica, e che scritto Tancredi di a poi, già da tempo, aveva farglirecapitare,in porto assegnato, all'Argenterà. che Benissimo Giordano. I miei libri andranno vicino piano, alla Giordano mia vivamente Non stufa sono ti dirò poi Tu — vai a vado evitare mia idea. primo letto. la Carolina, che sola, per due le e babbo la nostre la ma conferenza, poi lezione, ed io, intanto, tre giorni,all'Argeno terà; posto, com'è e collera? appunto, perchè possibili dispiaceri... ; tua la roba tua già si e stato la mia, e poi, quando un po' di passa camere, prendermi a in via per tua a nandosi cameriera, avviciin collera, moglie) W Sentiamo. la per Milano, col Quasi idea? Koma a libero, vieni a del libri ! la credo per tutto studio tempo ; Ohe avanti metto sei non una resti sua so Bologna il tuo a è andato e Quale? — uscita zio Lo dunque?... io chiamano : i miei studio da camera (appena Emma. roba, vedere. fuori, a va mia tutti nel mio all'uscio Si bussa ! La e fissato,tutti sieme, in- mamma. l'idea dispiace a Giordano Mari. ? Perchè Un paio di settimane no solo, libero... Potrebbe la suo prepararsi a modo per conferenza l'incubo di e lezione, senza i)er la quasi, — Emma non — che fuori in collera sente, a pranzo col che ascolta più senza Cogoleto o dietro il l'uscio... Sempre pericolo di andare coli' Albertoni, e poi di 324 — (lo})ogliallori,V nuovo, nei delP lieti ozii Ahi Ah! Giordano — sorride — e da sicure più le notizie Potresti del Carlo Con lasciassi andar è molto più fresche non avere . ! Oh, . del . giovane lo dimentico ! Come Carlo povero pensiero questo e questo rimorso, con fissa Giordano l'anima, Emma prima volta,i due uomini ai suoi occhi e Come sono non ò che Ma con del ironia, senza cuginetto ! le attraversa — bisogna cere dispia- ! sempre la — ! Werther — d'Olona. Val aspetta no? dare non Vorresti ch'io ti l)iacevolmente. sola all'Argenterà?... L'Argenterà lontana vMe" lo » — troppo contento, per piccola cara. alla — adorata « Perchè Argenterà. non glidispiace.Ma non Quasi quasi,l'idea mostrarsene — al suo cuore diversi! una un li vede per riuniti dinanzi : Come sono Eientra lampo. lettera grossa : che diversi! subito portata da un rolina la Causciere Ministero. Carolina {consegnando Da Emma) domandare parte : non Giordano E3IMA stella di di Sua sta letterone Eccellenza. Ho ad fatto c'è risposta. (vivamente)Che fche grosso il puntandosi brillanti J Adesso... cos'è? nei Guarda capelliuna cos'è. piccola Subito... alla (strappando la lettera di mano io. (Straccia la busta) Ci sono Carolina) Guardo di delle bozze un e biglietto! (Legge il stampa Giordano un'esclamazione biglietto sottovoce, poi forte, con ! gioia) E' l'articolo della Rivista Nuova E' l'articolo già da tempo promesso e annunziato dall'Amodei j Giordano Mari sapeva che doveva di 325 — uscire in quel — Pimprovvisata gli fa {Contentissimo^rivolgendosi ma numero, piacere lo stesso I Lo è rimasto zio non ad Emma) t'altro I (Rilegge il bigliettoad « nipotina. Il mio segretariomi molto articolo di « della « telo, sperando « bella un Nuova. Rivista in le sett«. l)rani, ad « nel alta collera! Tut- voce) Cara comunica le bozze nel prossimo fascicolo mi affretto mandar- piacere ginocchio a baciandoti e è libro un dir preciso senso e Abbiamo poco. grande della utl' opera, parola « « di — intuizioni,di Bravissimo — « « storica « di e smarrita scientifica « quelle visioni gettare sprazzi di « Giordano « provato « scrivere,ma ! Mari E si sa contenuto « venta « « retrospettive luce quando « « una Bravo ! — in di Sanf Precisamente L'efficacia ... che sembrano sul passato. Ambrogio ci si ancora solo pensare ». sa ha simo Benis- — pensiero critico,Pindagine pagine, si non calore tradizionale artistica, assurgono queste : poema e suo il letteratura nostra robustezza ancora l'evocazione storica^ « la Italia, non « — tutta » nella col in che « — ! divinazioni un^opera : ! Pareva ... la In ». rispecchia insigne, completa, che di ricerche, di studii, » esistenza « « fondo, è un diavolo! (Guarda V orologio)Sono quasi I^on importa! Aspetteranno. (E legge a V articolo)« Habemus alta voce, uiiMhTol buonissimo Anzi, Io di farti manina... « uscirà che « in narra la più, al valore monografia ma si crea di». I riproduttricedell' del Mari Milano, fa ripensare alla che l'autrasmigrazione degli spiriti,nel senso ha tore sembra uomo dell'epoca che imjjreso sul grande vescovo di opera 326 — dipingere, rinato « a « riaccendere « nelPanima Anche — noi « storia « il mesto « cose « nelle I « e « dano « lavoro, quante « chiesto che l'inno fremente alla dalle emana morte si alterna vita,tutto pagine strane, dense, mirabilmente istoriate di questo Sanf Ambrogio, che Mari al Petà « affaccia « questo libro il « di tipica delle un come secoli monografia libertà remoti. « Tutti di ». « « quest'opera attingere come « alla « si « come doviziosa {Ad zio per i V'è a nostro, parer e in poesia imitazione Dio! scrivere — E' Il Sanf — del letteraria Ambrogio dell'anìio, bellissimo un I Carolina I Fa indossata la colo. arti- presto, Scrivi, subito, una Emma) ringraziarlo! {che ha già poi, no ! Giordano ». si a sua, dovranno alla fonte più schietta, miniera. contentissimo I nostro madre sul- delP epoca afferma, nella produzione calamaio Mari Ah, no, viva — studiare quelli,che vorranno personaggio insigne e Sono simo! Veris- lombarde sola una di ha — del comunali Nessuno, « V opera » prezioso anacronismo. la rude profumo aspro, traccia potrà trovarvi pedissequa e indolente più Gior- entusiasmi autore? suo scritte anni Quanti stampe. veglie, quanti poderosa « quei alle libro simile La « dato ha un — Questo ornai quasi spente ». insegnamento e Emma per Ambrogio, più che un libro una gloria della patria.Lirica e romanzo, e e i monumenti, archeologia, gli uomini raro, è a volgare il Sanf « « fedi verissimo è età nostra e popolo questo Per «... nella entusiasmi del — pelliccia)Io il parola ? ì^o. e pe{facendosiil nodo alla cravatta stando nella fretta,non piedi perchè neW orgasmo, 328 - E' ! 11 Nino Oh, lui che Nino suo la rende beata — buono era E^ ! I Era lui che I caro la rende felice I Giordano vede moglie diventare sua ridente... bella, più E ancora prima, più come innamorata... affettuosa,amorosa, E' pallida qualche volta, ma con infinita negli occhi luminosi... Che hai, gioia? di più prima, tenerezza una — Emma che si avvicina sta Se — ... Ma dire per si arresta ancora, mattina una per se non guarda sorride, poi gli butta parlare. e Ma finisce la in un parola bacio. fosse vero?... fisso fìsso le braccia marito, suo al collo e scoppia lacrime. in Giordano ' {con un grido di gioia)Sì ? Sei proprio sicura?... Credo... — spero; spero tanto I Oh, ma brava !... Brava, la mia piccola cara Bisogna telegrafare subito a Milano, alla mamma, — I al babbo... Emma No! — (diventando E se... Hai La più rossa) No I No I fosse? non ! rezzandola, sorridendo, acca(Guardandola cia) fra le bracstringendola amorosamente mina Mamgioia cara, il mio tesoro... ragione mia ancora — I Emma parola trasalisce, guarda ancora suo marito, poi sorride, diventa sul petto sopraffatta, pallida, pallida, e gli casca sfinita dalla troppo forte emozione, dalla troppo grande a questa felicità. Giordano. a dolcissima chiamare bisognerà informarsi; mandar dottore. Sentire, assicurarsi... Adesso un 329 — — Emma. alP Argenterà. No, no ; quando saremo Il mio buon dottore, il nostro, il nostro dottore, Ma soltanto. oggi, sai, Mno mio, oggi voglio, sì te lo domando di nuovo voglio... per... {si arresta e^ nascondendo arrossendo la faccia sul petto ripetesottovoce)Voglio... Ohe — . ! Parla . sei tutto Oggi — 1 cosa mio; grand'uomo, il grande I Nino, voglio il noi due soli. Si carrozza, noi due fino... Giordano è mio Nino. fuori insieme scappa ! Kon... una di fino il tore pensa- Prendiamo soli... Andiamo col Eoma, stasera, a senatore Bernabeis. di tu, I niente presentare loro ì... gioia mia, cara sai Non un'udienza ottenuta Domani, che del per Re copia del domani, cara, e I Anche Non non ti oggi lo della mio una no Cioè, no I Domani sono impegnatissimo. un glietto bi- I scusa una Ma Giordano. mia Parla . il grande scrittore, Campolatino I Trova per mio. . (irritata)Oh, questo poi...Manda Emma ha . (contrariato)Oggil.. Proprio oggi?.. impossibile. Sono a colazione dalla principessa di mi soltanto I domani. a Pensa, Sì ! Sì ! Parla ... di Giordano, cordi... rizio Regina Sant' Ambrogio il tutto giorno! domani, purtroppo, so ancora se terrò la Sant^ alla Ambrogio e MarcelUna E solvere Palombella al Collegio Romano. o bisogna riè probaPoi, forse, domani bile qualche cosa. conferenza che a venga per una certamente, almeno si scappai e mio I Non edizione nuova Sant'Ambrogio. Dopo angelo PAmodei Roma dobbiamo economica scorrere didel invece, sarò libero si i)rende la carrozza e... bella 1 Angelo, angelo, domani, lo spero, Come so e sei piìi trovale altra parola per 330 — te! Angelo! — DP, dV, Ed di', le anche lo tanto di i Guarda che E' vuoi?... V Sì, Ambrogio. mi devi un un lo te libro, di dolori, le Emma Io ho gioie... Io ricordati; nome... però, no, no, nuovo sarà se no; Ambrogio! Il compatire. nostra... creatura; dolo, pensan- dire, ansie, le maternità! della di San- adesso... tesoro, potrei ridendo) (SorChe mio Sant'Ambrogio, provato, ! fuori. il direi, la come col pure, (arrossendo dispetto) metto è scatole) libro e amo quasi e, strandole (Mo- loro bel cara, mandare do- liegina. dentro Lo gioia piti, che E libro, confesso! pensa, scrivendolo, i bel adesso, E figlio. ! capire dovrai dalle leva I... legatura fatto alla che gran di portate Campolatino, magnificenza capire nostro è libri, brogio Sant'Am- hanno hanno presentata essere due lo la quanto le splendore me ; vero?.. del copie Me che ricordati zio, due Maestà? Guarda tu, proprio é le vero?.. proprio — visto Loro adess'adesso. E W vero? mio! angelo — Hai per è — proposito. A — : con davvero... assolutamente. un po' se anche di fosse... Non gli IX. caffè Al Subito Amodei SanV il dopo Eoche il dottor Ueberbacher in della York's di tutto insomma, Mari. un gran convinta Emma, desiderato ormai de Society del fare per che il poi blicarlo publega, col- un Upsalaj pure La ; per poi ; Editors da del francese Lloyd ungherese cognata delPIbsen, parente una edizione monsieur Pester dell'Università New « seconda la traduzione in e dell'editore Roma Parigi del tedesco professore agente da acquistarne per la » arriva Ambrogio^ da passaggio trattare « per Cova. poi » ; un poi Bjòrnson... Giordano giorno da lei con implorato, per scappare marito Frascati sarebbe mai a o a Tivoli, non suo delle furie del Cogoleto e dei venuto, e ristucca la pazienza dello zio, perde a un tratto dolciumi sola all'Argene terà decide, su due piedi, di scappar tanto e : Io — troppo ne me I Io me stufai... Mari Giordano acconsente — vado Sopra alza Proprio, proprio ne gli I Sono stufa, vado. occhi al cielo, sospira e : tutto io non sono un egoista. I^on 332 — tenerti voglio Roma, a lavoro... mentre lavorare piccola, sacrificarti, povera lavoro, come sai, ò la dura il e necessità cara eppur di ancor devo mio; — della mia vita. E devo adesso gelo più (baciandolateneramente),an- lavorare lui. Va, gioia; va air Argenterà ; ma ti supplico, per amor del pure domani terrò cielo,riguardati dal freddo. Dopo la mia conferenza Sanf Ambrogio e Marcellina, poi due Bologna giorni per... di poi alP Argenterà, al ben meritato riposo, e al dolcissimo premio ! al fattore Dirai di provvedermi bravo da un cane caccia. Ho bisogno di sgranchire le gambe a e corsa — al sempre I... E' tavolino un dolore gran vederti solo. Mah I E Ma lotta per la vita. partire ; restar In premio dammi bacio... [Emma, un lo distratta, bacia sulla barba) No, no: dei angelo mio, uno tuoi baci. che e la E dimmi io che il mio comprendi molto sono... dolcezza lo I buono (Si ficio, sacri- commuove della subito e propria voce scappa svi Corso, perchè non può resistere a veder sua le valigie). a preparare moglie e la Carolina per si Emma giornata; per nisy ferma vuole Milano a abbracciare da vederla, il babbo, Brenzonino, mezza venuto posta ap- la villa dei Dio- in Brianza. Anche la desidera mamma alla le una appena figliuola; anzi, ha già disposizioni per la carrozza farmacia. fare dato un'improvvisata tutti ben gli ordini chiusa e e per Sono già pronte le pellicce, i cuscini,i guancialetti e persino Pacqua gli scialli, una per in mezza lo scaldapiedi carrozza, guarda il di cascante fra i tempo... poi, ma ; veli — sul forze come Che e una ne punto di di montare vezzi e donna dici, Venceslao bacuccata già im- turca, f — 333 — Il le sembra tempo cui potrebbe po^ un andare — incerto incontro, ; lo la spaventa. Ohe dici, Yenceslao?... di fare ? lo^ dopo, non vogiio accuse, Kon miol... Dio voglio colpe!...Non Ohe — Letizia lamentarsi i del dottore. mi Non più Il cavalier Milano di sicura scende di di tutte baci la e alla a gliuola fi- gemere, Lavender dalP le Salts arciprete, marito suo e di abbracciare : il petto) Dunque? Sei ? Sì ! E E^ puoi! ì mamma tanto venire io a Brenzonino, più presto contenta Milano a stato sono la Ti aspetta Yenceslao. Yoleva tegnoso, con- bocca... apre nemmeno contro stretta Emma. che tirmi sen- (prendendosi Emma fra dal predellino del coupé e Yenceslao braccia, mentre tenendosela da lui compiangere permesso — figliuolaI stazione Alla ma farsi a è la mia le e voglio serio, grave, rigori eccessivi,tirannici,di per — boccetta una processi. Brenzonino, a consigli dottore. monte un desolata con il naso, sotto manda rimane e a mi ne sgridare né da te, nò dal Il cavalier Yenceslao^ sempre anche guarda il tempo non risponde, non parti, ma signora strapazzo, a non con anche la mamma!... ad me, ogni volere, a impormi. proibito assolutissimamente le ha di costo ; Il dottore pigliar freddo. E il dottore Yenceslao. Yerrà Emma. E' Oarlo sta sempre ì II mio buon dottore forse domani a al solito,per i)artito, poco bene. ? Dov'è trovarti Yal ì l'Argente al- d'Olona. 334 — proprio Il cavalier il collo con Pericolo il Venceslao per feltro di almeno no; le nero di larghe del tese : il cavalier emozione, via al mezzo si volta gente che standosi aggiu- e ora. per primo momento è ritornato, in della bianco foulard mano il capo, vai della guardarlo, mobile, serio, molto contegnoso. Aspetta diritto,imabbia finito di dare che Emma gli ordini indicazioni necessarie alla Carolina, poi le stazione molto e nel colpo di un grande cappellone Vinto pericolo, scrolla tristemente Yenceslao avvolgendosi — E' stai come c'è Non Emma — c'è pericolo? Non altro? Ma — ammalato! molto 1 Carlo ! Povero dimenticato. ancora aveva 1 Carlo Carlo Oh, — — le e il braccio offre per condurla alla a carrozza. {appoggiandosi al braccio del babbo carezzevole^felice di rivederlo)Eccomi qui!... Sono ancora qui! La tua Emma! Emma Venceslao {dopo andiamo Dove Emma. Sì, — vuoi ripete montando e nascosto il a il in Al ! Andiamo Cova al ! chiere coc- figliuola,pur ridendo sor- osservando, più possibile nel rozza) car- Cova? al signor Dionisy chi lo sta I Son Emma colazione? alla accanto affabilmente di rimaner far a sì. Come Cova Al — fatto salire aver tuosa^ affet- : cerca fondo del veniva da landò. Alla egli Porretta, mentre Montecatini, i viaggiatori di scambiatolo una simpatica è rimasto per andava un altro treno Verdi, gli dimostrazione. commosso, ma di passaggio, fatto avevano Il cavalier ormai, modestia, deve imporsi, pure soddisfazione,i maggiori riguardi. ne o per con Venceslao la una sua licata de- certa 336 — Barbarani. — già, del resto, anche prima, ne ero più chGjicurissim! Il Sant'Ambrogio sarà un detto e adesso ho capolavoro ! L'ho sempre gran la soddisfazione, la compiacenza di essere stato buon entusiasmo profeta. In fatti,un generale. tutti i giornali,per ^quanto io non Anche dia nessunissima To ai importanza (siarrabbia, perde la — il nostro 4 libro I gran ! L'ho il primo. si scherza bel un meritato! ! E I vanto I E' Bravo in un interes- anch'io, certo ! Sono stodito, tengo lì,gelosamente cu- comperato E lo me sul tavolino di constatare, I Indovinatissim Stupendo santissim stato Pha Mari — Ma quando, tossisce).,. voce: nel dover unanimi insomma, sono certo modo, la verità per forza, è E tutt'altro giornali[ leggerlo; 1 Adesso Sant'Ambrogio non l'approvazione del bilancio, col ma... ho sissimo smanio- al letto. Sono accanto generale al Circolo artistico -letterario 1 po' per gustarmelo adagio, adagio, un l'assemblea Voglio E' un gran giorno, con tutti i sette sentimenti 1 d'un capolavoro, capolavoro.'^ Anzi, benissim, più ancora tetici,., il nostro e Bardi, col suo buon gusto sinlo ha definito egregiamente : sintetichissimo, — è un'opera... capitale! Bardi Guido {correggendolo)E' dre 1 lente il tratto ; beve (Si risolve a un gli cade proprio di nel bicchierino e la colpo, mu spande tutto liquido). Barbarani. Un'opera madre proposit (abbassando giusta ! A affettuosamentesopra una pur già capito e arrossisce^ di un'opera'ma- lena) Posso che, in certo dunque modo, e mano la ! Ecco la di voce e parola premendo che Emma ha mangiare più congratularmi? Tanto per continuando quanto, pur a troppo, in- 337 — a Benissim! e bel premerle {Ancora più mano) Bravo la ! la mammina come di averci contribuito vantarmi direttamente, posso anch^iol... — . . Mi . sottovoce nuando conti- e il come papà I raccomando secondo (rossa rossa, servendosi di un con tournedos tartufie rivolgendosial Bardi per vora nascondere quelpochino di confusione)E lei ? Laci prepara di speriamo ! Ohe cosa sempre, Emma ? nuovo Bardi Guido il riposa dopo 8i Barbar E^ ANI. continua che la tener al passata quando più. in mente, novella? certo E' qual modo, nella comparsa bocca la si è rimessa Figaro. Paga nelV tonda per occhio) L'ho di Benissim! Barbarani. artista è vero Sparlando con la lente che su ! ? Bardi Guido la sua Parisienne Revue di che fantasticare. a E Emma. Il lavora che fa niente non peccato Yenceslao. cavalier n ? Ohe Mente Emma. {come un piccolo Domineddio sesto giorno) I^iente. più. Quando si può, bisogna improvviso sulla seggiola) imporsi ! {Dando un balzo E della gran novità, signora Emma!.. Ohe cosa dice! ne Emma di {tenendoalzato fra le mani un Ghdteau Lafitté)Quale novità? Oome Barbarani. — — Le nozze Appunto al club le ? Non sa ? Le lice piccoloca- nozze di can f di Oana? I Delle nozze di nozze can! di Ma, Cana, se hanno ella fatto ignora il vorrei,alle volte^riaprire ben una rimarginata... e farle ferita,forse non perdere il suo maraviglioso appetito {dando un grande avvenimento, BovBTTA. L'Idolo. non 22 338 — saltetto sulla altro Sebastiani matrimonio seggiola)Il D^Arborio colla di Kino I Sebastiani? Nino Emma. — D' la Sposa bori Ar- o? Bardi Guido Per e amore... di nozze... arguzia) suprema forza. per (ridendo, urlando, tossendo)Di Di can! perchè Cana? Barbarani Di con Ma (cogliocchi furhij scintillanti) Emma le (lentamente: ! can can! (con garbo e pacatezza, gustando indei cani, spiritositàe i tartufi)Le nozze Venceslao la sieme perchè è serio sul della della palmo dietro. corrono di la lente : pericolo : egli Guido la e corre l'occhio,la apre mano Bardi un fa dere ca- ripone nel taschino sottoveste. Barbar (abbassando la ANI Sa, non Afrodite, che è vero, Emma) scritto E perchè, pare, il che fosse Barbarani. scena I Nino Guido — dramma, D'Arborio hanno del e la Ancora Bardi un ha proibito no. il prefetto ha fatto tanto teatro,col capocomico, ! E allora D'Arborio commedia, chi di Milano ! Insomma, Venezia, dove plagas ; è stato fiasco? o ad troppo morale? non più rappresentata la la e Proibita, Direzione il bello avvicinandosi : commedia prefetto Benissim Bardi. l'hanno della il Sebastiani Barbarani. Guido voce collaborazione? in Emma. colla si che pezzo ridono Tutti altro un ne il o dice gran mistero mirabilia successo I Ma (tirafuori mettere a che dramma e non è questo — vanno che chi ? oppure in sia, ne un dice gran intanto... nuovamente la a cara- 339 — mella sussiego sdegnoso fiasco piramidale ! fiasco,un Oavalier alla Vengeslào {indulgente: pensando è fiasco ») Un gran battaglia. {continuando) Frecisament di successo Barbarani fiasco la o il fatto successo, comunione, diremo in collera fare andar D'Arborio La benissim, e ò se ha non perchè in trentanni ciò tutto faccia in ragazza... legge, bel comunioni, un giorno, sono da Palermo, da IS'apoli, 0 Sebastiani Mno a anche la ne del mai altro,che alla nione comu- del padre lo ha non la troppe Fetà ancora toglie, per non nò tanto, in- Ma gio, viag- fiasco,per munione Bardi, la co- Luna... ha un del il nostro non ! che sta dunque, dell'albergo della sempre comunione collaborazione, la della va collega) Fiasco, Traviata « non del il e Il — nioni! comu- madre, giudizio, avuto sia sempre una dopo e tante arrivati e ma 5 hanno i renti pa- imposto comunione nitiva defi- I Emma. Oh, Baebabani. Tutt^altro moratissim, molto Nino povero secondo tempo, è la ! Sebastiani I Mno sua abitudine. la D'Arborio stata è inna- Invece, a per volerne non sapere. Ma — perchè? Barbarani. Perchè... è tutta o perchè...Perchè psicologia, tutta Wagner, tutta una Ibsen... conclusione Dalla marchesa Guido Emma, grande e il matrimonio troppo manzoniana sala del caffè si ode bori la D' Ar- tutta bolismo, sim- le pareva ! la voce della Gonzales. Bardi le domando {alzandosi scusa I In fretta) Signora questi giorni di sciin 340 — rocco nervosissimo sono -" alla marchesa e Gonzales ci resisto. non Emma -Titano)Si la {dandogli air aspetto col Barbarani gomiti come un'anfora, e le seggiole dietro alla tra della voce marchesa di sempre più Dov'è?... — Il ne scivolando va caramella sua che gli d'un lucente,tutto Eccola lì ! Ma Bravissima ! Si incognito ? Emma è Emma le quale Emma. I — chinandos indietro, in- tutto Milano enorme tutto tirare per color Eccola oro) lì I il /iato) alla diplomatica? avvisare gli amici ? Venceslao si abbracciare sulle guance un : enormi, d^un nemmeno ad stampa la due alzati sono marchesa, bacioni : la risonanti il segno. ]S^on il babbo e da Senza : collettone {Si ferma passa corsa lasciano che sulV uscio enorme verde il cavalier e si tira maniche brava incontro passare. un con bronzo si avvicina salottino? corre poi — pcnnCy abitone un I {si presenta cappellone tutto pelo ^ Nel salto, le lasciarla marchesa La dov'è?... I Marchesa per che Gonzales, : Ma Barbarani, Marchesa per se scappare. La In lo alzando profondamente, i vuole che Argenterà. s'inchina Bardi Guido ricordi sicura ero I Ma di sarei fermarmi venuta ! certamente E' stato a tarti salu- I Tutti ritornano al loro dondolando siede accanto Venceslao. ad e posto soffiando tamente, marchesa, lenla fatica, si per ; la Emma. Che cosa le si può chesa offrire,mar- ? La marchesa, Niente I Mai niente I Io adesso ho 341 — cominciato benissimo. sento più mangiare non a I elastica sai (Dandole ti che ? diventar la a di sole un bacio, le domanda Proprio vero ? (Emma marchesa forte) Ma rossa : Guglielmo Teli! guarda la marchesa, stupita,sorridendo. Emma La glielmo Alla Gubene, Venceslaol.. basta! I^oi due contendiamo, e Yenceslao sorridendo, e approva, Dico marchesa. Teli... cavalier il cameriere chiama mentre i il cognac, a trovo I... Alla bravi Il sciati La- Emma) altro un piano alVorecehio) Dunque torna bere, e mi più leggerina, ammirando {Guardando, Ma non per diventata Sono vedere... primavera! — farle rimasto Roma a Albertoni ? E' Sappiamo ! gran i miei mi che ti faceva che Sappiamo una ? E Milano a vero Poi ! tutto a verno dell'in- una tengono a che Sappiamo tutta prova, e informata sempre lo zio a Roma ho i miei simi, simpaticisdi quanto (si vede guardata, osservata da Emma si ferma, guarda/ndosi a sua volta) Ti piace il mio glia? in ordine, pronti alla battaabito t Siamo sempre succede e... Sì Emma babbo e o ? corte gran strage di cuori ! Anch'io fedeloni ti raggiunge ? E Eoma logna Bo- a va il resto Ma è marito Tuo — caffé, Emma, all' CTniversità ! Poi all'Argenterà? passerete hai fatto : la conferenza? lezione subito lo domande per una per amici, di monte un il ordina continua, con marchesa sigari,la gli e : no? col sorrisetto scambiato un (dopo aver col Barbarani) Alla battaglia e alla toria vit- ! La marchesa. perduto? ancora a Dunque, certi il buon Se poeti... del non gusto altro, per calendario! lo abbiamo non far lo te spetto di- li 342 — parole : poeti parlo I io di chi so due in definisco è po' un Benissim — E — Me lo a I il Sanf Ambrogio darai,ricordati ; Adesso Venceslào. Anche Barbarani. Dico — Oiustissim ! calendario I E La letteratone vero un del Bevue, il Figaro^ tutte spiritose darsi importanza I Ma che per imparare da tuo marito I... Quello invenzioni vadano — bene, Barbarani ì ! ! Che furori ! (Ad Emma) voglio leggerlo,a suo tempo I lo sta leggendo la Regina. la Eegina ì Toh I Son proprio ! content W marchesa. La scritto libro un che farà E' epoca. poi magnificamente!... Insomma, ripeto,si di tratta I I^on letteratone vero un è certi come d'invidia,che conosciamo detto invidia,cara Ho la mia la parola. (EabMosissima : e mantengo Emma, sì I Avete capito tutti di chi voglio scoppiando) Ma del Bardi, parlare I Di quell'astiosoinconcludente che è sparito per ch'era qui adesso trarsi inconnon e I Sai, Emma, con me perchè scappa sempre, Perchè lo chiamo Didone. quando mi vedel.. ? Emma capire) Didone {sorridendo,senza scrivani,pieni di boria noi ! (Fissando Emma) La L'abbandonato marchesa. La Barbarani. e nostra I cara signora Emma perchè può gustare la piccantissima allusione, della cronaca milanese. è più al corrente marchesa La (maravigliatissima)Come ì JS'on saputo che tra Emma. a Roma?... la Fanny Non so Non e il ti ha Bardi... niente!... scritto tutto la non non hai mamma liquidatoì Mente!... diremo, {quasi in collera) Allora della cara mia, che hai vissuto,sinora, nel mondo luna... di miele! {Guardandosi in giro) Eh? Siamo La marchesa 344 — marchesa. La il con del po'...E posto! Una sempre tutto povero d'Olona? Val a vedrai lo temo, ancora grido) sentitissima per di e, buon che I (A un tratto: il petto rigonfio) Dimmi Borghetti?... Lo vedrai, (Crollando il capo) Ma, tempo per E' poco... troppo I Pur Barbarani. capacità, benissimo I spedito con piccolo un noi... Ma No. ciamo fac- IN'on donna, quando {diventandopallidissima: Emma Milano tutta essere senza E sarà disgrazia una I Pieno di attività, un'aquila, pieno di senso. Emma (con noi... quasi di disperazione) jyia Era guarito dalla pleurite! Balla i)leurite, sì ; ma adesso pare marchesa. vada in Unire a Ah Emma. accento un no! Ma La che di sobbalzo adesso, di c'è paradiso un un fuori principiifondamentali, sa i veri per Barbarani! Barbarani, l'eretico ha — ah no, tisi. una no! Povero No! Carlo! No! No!... di il viso vivo di occhi Gli Carlo e la è scomparsa non dove essa gli era ò solita era mai lacrime: lei;così a contrarl vederlo,infino lora. al- serrato il apparso » le ha insieme la al sorriso, prima di possibile,sente vicina la morte Barbarani (agitandosi sulla sedia) sente di riempiti lì,dinanzi parola « spedito gola. In un attimo, la sua gioia e, per Quella cuore sono Borghetti li,a Milano, come si Emma volta, quell'uomo. Era facile da un una capire,del resto, che covava pezzo (Con un impeto di stizza e la so. grande malattia! si sapeva lita tosse)Non più come fare,santo Dio, al parola! Anche avvicinarlo, per dirgli una per aliar serio! Era diventato un era club, a pranzo, 345 — — di incontentabilità una direi quasi La marchesa te, per (Forte) aWorecchio Amore!... caral era è Non evidente, di Ohe ma a ? Ohi Emma) del avesse fino Yenceslao vero, scibilità ira- una pericolosa. (sottovoce, mia Amore,, di specialmente e questo mai bole deI... punto lo avrebbe detto? Venceslao troppo bella (colla rossa il per faccia intelligente sospirando cognac, tm po^ mestizia) con Mahl La marchesciL, Già, si colpisce al Bravo! Eccol fra volo! noi Oome due, Avete basta Guglielmo subito un^ occhiata Teli! vinato!... indo- e XII. Ugo A si e Foscolo col desiderio avvicinava quel momento, e ben passeggiate cui su salutava cuore stradicciuole cime Le maestra. le folte bellivan ab- nelle sue le boscaglie, fra rive le dal- deliziosa... Invece, prima la per nebbia, uggiosa, interminabile, poi Emma suo in cui memorie arrampicata era Giordano, con tortuose Pombra si il ridente e Pora piìi care via della noto fiorita affrettava e le verdeggianti, e tepide giornate,Emma rivista,mentre ogni punto lunghe le figurata l'Argenterà sempre l'avrebbe e Tancredi signor il col bel sole Eoma, era e arriva veduta. coU'anima la stanca, desolata e oscurissima, sera all'Argenterà,senza arriva Vi per la nebbia sempre intirizzita la mente averla nemmeno dal ingombra pensieri,da tristi presentimenti. Carlo I... Una Carlo, Carlo! Povero freddo, tisil — tristi da dito?... Spe- « » Ma stata mai come sempre dimenticato... avevano Emma non ci aveva leggera, distratta,lo E scritto lo clie aveva era creduto pensatoi Era sempre aveva guarito... guarito, poi che Le stava 347 — ancora noi bene, poco — ammalato ma dalla è smontata due le consegna Uno della era teco Sempre che mamma tante Dopo nebbia, di quei ansioso ore di da z'ora. mez- le inviava mille : tutti miei notizie: baci ». alla viaggio, sola, in mezzo dispacci le fanno piacere. Si due nelle correre manti For- signor arrivati dispacci : il carrozza, tenerezze, P altro di Giordano sente gravemente, tisi,no! Una Appena « così intirizzite vene come senso un calore: Com'è — la anche ! mamma ISTino I Com'è il mio buono E — risponde buona stata piena sul momento commossa: d'affetto, presto », alla Verrò « in Fa fretta il pranzo per e dopo che di suo vede la la minuti di sala così pare sensibilità signor del stanca Emma. la delle mezzo eccitata Fermenti ampia e a così e senso un credevo FoBMENTi. E' vasta gaia un strano po^ curvo signora si piildel viaggio I^on nebbia. signor dei splendide sale dei palazzi al buio, il posto vuoto {sempre inchinarsi) La viaggio? Un po' ; ma signor bito su- scende il nuovo sfarzosa illuminazione e poi toilette, di chiamare quella Koma, pronto Il Vieni che lontano marito, e il servitore quasi, perduto nell'ombra, infondono sua Il fa affollati restaurants di cinque e In Fermenti. « — marito. suo a », mamma, di trovar il raccolto mi tanta si non in tutta di linconia. ma- per sere es- sentirà ha cata stan- nebbia ! piti impor- 348 — di tante questi paesi di metterci I E — hanno non ancora sato pen- la tassa. Emma, pronta a variar d'umore, ride sempre alla spiritositàdel signor Formenti; manda poi gli doconto della signora Giovanna, sua moglie, dei figliuoli della tutto e piccola Emmina, sopra ch'essa tenuta aveva di tenere Emma. La anche letto dello e- E — in le faccia del nuovo sopra? da camere padrone? signor mi aprire; si sono sarà fatto. piedi, immobile, ha datore, commen- ordinato Emma {dopo uscito per il fattore . mane ri- prendere a il servitore quando un'altra d'Olona, quanto Val E — le chiavi pivi aprir bocca, senza momento^ un andare perdute ordini. nuovi aspettando a messo pro- lettera. Sì, signora; qui del signora padrona la sua — di due delle i bauli studio nello Domani — mobilia le casse, come nella aveva studio. anche Sono — è tutta nuova la che e cresima. a mobilia Sì, signora: — battesimo a portata) è Da ci si mette tempo in carrozza? Un'ora, — anche un'ora e quarto; un coi due sauri meno. a presto, prestissimo, manderà prendere notizie del signor Borghetti. Manderò alle sette ; appena giorno. Ho sentito Domattina — — dire che il signor Emma tulfo. E risponde, non Sente di una mano : il fattore cupa, Borghetti cavernosa: nuovo che continua sta molto il sangue ma stessa le stringe il cuore voce le fa impressione la colla E' vero? male. che e gli la un sciosa ango- gola. diventa 349 — Dicono — un il ritratto felice Non ... volesse signor Tormenti. col dalla passa da IS^on bello!... sere es- la a mai le darò di lare! par- biglietto un dottore. il cocchiere il per colla vittoria all'Argenterà. dire Può signor andare, alla Carolina Buona camera. il che caso che sera. letto,, stanca, svogliata,triste, Carlo che biblioteca per l'addolora l'opprime, prendersi qualche cosa e c'è niente di c'è Kon nuovo. niente di domani, fra i libri di Giordano. letto senza va a meno piti dire una parola, nemcolla Carolina, e si addormenta, sospirando, E Cercherò Carlo lacrime di bagnando vorrebbe paura, può morto, è suo la faccia il guanciale... lo vede ammalato... non il per leggere: guarda... — fa di pensiero reva Pa- signor Borghetti? Favorisca di andare Prima dal anzi venire i)reparisubito ricco! tutto aveva signor notizie le dottore mi e I:!5"onfinisce al manderà prendere a mai!... d'Olona, Val a Sì. E — salute consegnare E' tisi! E' una mondo! questo a di giovane, bravo, {nervosissima)Adesso farà — Così della finisce Emma che c'è la minaccia che peccato! gran — fare fuggire, un marito... nel morto ma Poi passo. faccia la stanca, livida, la viaggio da Napoli a Roma. bocca sogna suo letto... le può non è non di di E suo versi, muo- piìiCarlo marito, storta, come nel Si volte nella notte, di soprasrisveglia molte salto, poi si riaddormenta; è sempre quell'agonia, quello stesso sogno. Ma, poi, ad un tratto, sente dentro di sé movimento, X^iccolocolico... un un urto... come un 350 — E' iinMllusione,forse?... stata occhi spalanca gli aspetta ansiosamente e Emina a le si addormenta poco, a poco non il buio volta... ascolta, ascolta.... più che a quella pensa si è agitata in lei la si riempie di stelle... e, placidamente e sogna che si è mossa, che vita, prima — e gli angeli. mattina La Emma dopo: in scende giardino, sembra azzurro, in una gran bifinco,immerso vicinissimo ; il sole,non pelliccia.Il Monterosa, cielo avvolta tutto nel cora an- cristalli vaghi e striati alto,fa scintillare come i rami degli alberi coperti di ghiaccio e gli steli lunghi, sottili,diritti alParia,dondolanti. Emma mandato a {al giardiniere)Il fattore ha d'Olona? Val il cocchiere colla vittoria, 81, signora. E' andato dopo le sette. poco in Il giardiniere conduce la padrona giro pel far vedere certi giardino; le vuol lavori, certi gnor scavi per la conduttura dell'acqua, ordinati dal si— commendatore. dove le ha fioritura fra manderà sé: danno « tutti più amorosa, fosse di manderà un A grosso quei fiori,si bambina. subito serra, grande una più suo marito a sarà Che La ». ancora E Carlo se un Per bellezza Carlo!... a mazzo innamorata. entusiasma. alla mamma, Carlo, subito, no quei fiori la rende geloso?... Manderà lillà, quaado nella conduce improvvisata: una tornata e I Ne la lillà bianchi. alla vista momento bellezza ne preparato di Emma, un Poi I Che al babbo, Poi pensa felicità che le più buona, il povero bel Nino mazzo all'Argenterà.Ma, di in- 352 — cordi, il nido sue gioie. Ho — il mio respiro, le mie di tutte avventuroso, amoroso, baby mio, un — tutto il mio, viscere,fatto mio sangue, me!... da le Fatto me! da Scrive lettera una con notizie ultime del il racconto tutto lettera lunga lunga del Giordano. a Una viaggio, delle suo Cova; colle descrizioni e le impressioni dell'Argenterà. Una lettera affettuosa birichina in cui ogni parola, ogni scherzo è e ò Pinvito, la preghiera, lo stimolo una carezza, di venir presto, di venir e subito. piccolo ramettino ripensandoci, con lettera innamorata, di così pari tempo, invia farlo delle una la Chiude lettera far P indirizzo, Bologna, a da rando spe- Eoma e, ShW Albergo telegramma un di astuzie sue partire piìi presto gli manda nella lillà e' nel di un donna in cafifè Milano: « scritto Ho fa Bologna: presto. Ti aspettiamo. Emma. Poi di va fida altro sicura che la per in nuovo del E la buona la posta. signora signora Gli la la sera vuol del da cane Oh, Giovanna!... signora padrona, e che per fa caccia non paura molte ecco, Ed — affabilità ed innanzi ben essere il e come marito. suo fattoressa si non la lettera consegna Giovanna?... allegramente, con la timida fattore; fattore,quando telegramma e gli parla raccomandato gli aveva — del cerca » appunto, Emma espansione ha osato luta sadiale cor- sentarsi pre- d' incomodare feste a tutta la 353 — nidiata grandi e piccini; ma figlioletti cialmente speair Emmina che bacia, ribacia,che si dei le braccia stringe fra Com'è — — bellina I Com'è carina!... Tesoro I ha?... Adesso, quanto Quasi trasporto: con anni, signora padrona. Com'è grande e grossa! Che begli occhioni!... mi cominciato nare? j)restissimo, ricordo, a cammi- — — Ha A — — — tre mesi, otto Cara! E Mai; ha sofferto presto Emma molto i bambini La fattoressa sé. il per il la lettera e per e mai? ammalata, po' un l'ho latte, ma bene. stata tutti, soffrono il latte? domande mille Intanto no, la e dà tutte le quale ognuno sopra gazioni spie- continua a suoi dei gliuoli. fi- signor Formenti, che ha già mandato alla il telegramma stazione, ritorna padrona. E' — stata risponde di desidera Emma, che dalla è mai non da dopo è sempre {diventandoseria) Soffrono divezzata farle camminava stato comandi casse e mi darmi? da del i bauli signora ha spedito tutto in Ho tri piena regola.Ha algià fatto aprire le signor commendatore, ordinato ieri la come sera. ! Fa freddo signor Formenti da fare in casa!... fuori!... Così ho qualche cosa Venga ad aiutarmi, signora Giovanna! Prima che Emma partisse da Koma, Giordano, detto ancora, fra tante raccomandazioni, le aveva — ! Bravo, Benissimo replicatamerite,di ricordarsi all'Argenterà voleva da lavoro e bene trovar i libri messi a che al x)rontoil posto. In suo rivo ar- suo dio stu- quanto » iiavKXTA. L'Idolo, 2à 354 — airaltra roba, parte, nel o e servitori. Emma. Venga roba {Prende stanzone manina la lei,facendo con la voce^ a comodo, suo regalare ne fattore al aiutarmi, signora sarà forse qualche 1 Ci una per imitando con della e Giovanna piccola Emma ! della cosa, buona, che le potrà servire... (Rivolgendosi ai ragazzi) Venite ancora bambini! e ad vedere a Lui, poi, abiti qualche spoglio da uno ai suoi Venga degli in tutto solaio. fatto avrebbe i bauli le casse, biancheria,mandasse — i per tutti I nanzi in- : corre fretta ì passettini corti^ in il cinguettaredella bimba, ridendo J Corri, corri, corri!... Piglia, piglia scherzando cavallin!... di Appena insieme tutti Emma che padrone è stata Sì, signora. pilipiccolo. — uno Emma. da camere Emma e — arriva tutto comincia cosi e il studio. domanda — la roba del grande ed qui Padova? baule un padrone, signora anche pronto: le vanna, Giodue letto,i gabinetti di toilette, tutto,tutto Questa — da casse, ì tutta mandata trovar di vestiti cassa E' — Due Quando deve innanzi spingono Giovanna altro,signora fattoressa. alla si ragazzi spalancare l'uscio dello per c'è Non — i sopra, vuotare a una di biancheria: è roba via, dei e allegramente ! per carica Questo è per lei ! della signora vanna Gio- le braccia ragazzi stinta, sdrucita,per lei!... di abiti vecchi quanto bene strano! Mio e di biancheria lavata e bene stirata. Emma lana {fra sé) E' quand'era a coi solini e i Padova marito, tanto portava staccati i)olsini ! le camicie gante, eledi {Forte)Prenda, 355 — I signora Giovanna ridurre, clie può E — Una è tutta Questa buona esser mio per — una Eoima prende, foglio di cartaccia dita due con grossa, nota, evidentemente, di cassa terrompe ordinaria, da tutti gli abiti continua e tuti da Nano?... A Sono La contenuti Padova, vistiti del poi, di « dev'essere la governante, un sopra simile e di Domani; fattoressa se ne con segna cogliabiti Giordano) un la lo nome. sopranchiamano Veronica... vecchia cui mi »? cameriera ha parlato. »? Nano... tuti li da paio di calze alla prima: feti di biancaria (alla signora Giovanna) stanca. in fratello,tutti suo nota sHn- scossa: Dev'essere Nano. infilata un'altra Nota sempre bruttissimo!... la di (Pensa, ripensa, più seria) Del Nano?... mano Giordano... ^N'ota « corrisponde esattamente di sono e gli abiti nota madre, sua Emma a Veronica Questa trova — Finalmente ricivudi Nano Del »... cassa E' Nano! del mano (La Dunque: « a dalla levati Ma capo, Veronica la Li cucina leggeresottovoce; poi rilegge ma sottovoce)« Nota sempre a li vistiti diventando « mezzo si e — tutto ancora di il appena, sgorbi. lunghe, storte, che sembrano incomincia a capire qualche cosa. Emma (leggea stento^ compitando) li vistiti del libano... » (ha una "" tuti da carta. cifrare affatica,studia per poter deinintelligibile, quelle parole quel carattere nella di Scusi!... ! Prenda « può I figliuoli provvidenza! provvidenza, signora padrona! Su questa giacca, è puutata una vera Guardi. la che i suoi per E' marito!... roba continueremo va, Per a mano, del Nano. oggi, basta. domani. ringraziando, colla roba » 356 — e coi alla nemmeno avvicinata deve la {rimala sola, dopo aver quella cassa, noticine prima oggi; libro per un a mano ha ciò che Poi : stasera... leggere sé stessa basta, già per piìipiccolo: alza lentamente pieno di libri,di manoscritti, al baule coperchio: è carte. Essa guarda, osserva, appoggiandosi al coperchio des in ancora stanca... sono il copertina, dalla signora dola piglian- la bambina, signora Giovanna) alla avvicina Si E — che tiene {e ripete macchinalmente detto era girato gli occhi quella roba, su quelle sto Veronica della prenderò fra sé) Mi le si che braccio. un pensierosi su due I dietro per tirarsi non bacio. altro nn ! Presto I Andiamo Giovanna Emma signora iiou piccola Emmiua aspettando Vieni — risponde, la ma figliuoli, bada — Deux rossa, Mondes, po', subito, chinandosi alcune un Vede alzato. dispense della Bevue copertina gialla, e, dalla di molti libri francesi. {s'inginocchia per terra, dinanzi Emma al bauletto, De Eoberty. fra i libri (Lavisse. Boissier. Paul Sabatier, Vie de St-Frangois d' Assise,.. » Roba trop[)o seria per me!... Oh, ecco! Un volume del famoso Tainel... Ippolito Taine! Oh, che cosa lettera e un c'è?... (Bai libro é caduta una piccolo Ohi Povero mazzolino di fiori secchi)Oh! Taine, e cerca a che . cosa aervel ^{Prende riconosciuto,sulVattimo, . . il in fretta carattere . . la lettera: della . ha signora Simonetti). Restando alzata scritto inginocchiata, tiene sempre fra le dueTdita con aristocratico quel : bel la lettera rilegge Pindirizzo, caratterino inglese, lungo, e legge e 357 — Signor Criordano — Mari Bella Hotel o angolo La busta tre paroline color violetto... Ohe — è stracciata in un La pure marito. Chi sa, Vuol e due scorge -N^ol lifol... Proibito! tentazione! quella letterina consegnerà lei,colle sue Ma Venezia, che vedere se la mette in proprie mani, faccia farà!... Chi Quante quell'antipatica!... al gran mutamento pensa di donna Fanny e sorride: Poi a suo sai... frasi infocate!... alla e tasca. virtù nuova la leggesseParcivescovo!... letterina, E sempre inginocchiataper terra, appoggiandosi un a con gomito al bauletto, continua a pensare Fanny, e a sorridere... e Pacuto profumo d'ambra, da menticar che esala quella letterina elegante,le fa diistante,le camicie di lana senza per un i polsinidel Nano della Veronica. e le note Se questa — Ci — sono i fiori!... I fiori anche appassiti sul cuore!... dò! Bastala Questi, per altro,non glieli lettera! I ricordi del dolce peccato,si distruggono! Ma guardando bene il mazzolino, guardando azzurro e bene, sopra tutto, quel piccolo nastro c'è dubbio, lo riconosce... è suo !...E' suo ! non oro... I miei fiori! I primi fiori che gli ho dato, cacciati... dimenticati in un libro qualunque, insieme ad una lettera... una lettera di quelValtra ! Subito gli occhi le si velano di lacrime,ritorna seria,scrolla il capo tristemente e sospira.Ormai — conosce suo In — coione per I marito! quel momento da leggere,o qualche gran ci sarà dovuto avrà pranzo stato o un bell'arti - vestirsi in fretta qualche visita ad un 35S — illustre l"ersonaggio furia,dove Dio vita, la realtà,si e la e brutta. Continua e !... Quello continua che le vengono in « edite Opere il Vindice) gentile », « Bartolomei... e a e sospirare a leggere dei varii volumi grand'uomo averne di Ugo che fatte di grosse!... Foscolo » « ; stolario Epi- rando (vivamente^contenta, ammiFoscolo !.. Ho lettere di Ugo di leggerle !.. Devono smania Le tanta Alla « continua lettere interessanti... bellissime,assai essere diversa... altro deve » volume) avuto sempre Un postume e ; Le » L. donne « genere è sempre le mani. tra Foscolo Ugo — Ah, Pincanto... i titoli delle opere svogliatamente fretta dimenticati! bauletto nel guardare a la letterina e il sogno, bene, sa il capo, scrollare a era fiori insieme, in capita capita... e !.. Mah mio i miei intanto stati cacciati sono amorosa e e — d'Albany contessa Silvio A [Fa Pellico voltare per « », una », (Guardando Alla « Alla pagina donna marchesa il volume e mezzo) Che c'è? Un'altra lettera E' il male!... di donna Fanny?... Ah no, meno nezia VeHotel Bella dell' albergo. « Milano conto : ! Che disordinato ! Proprio che disordinato ». di conservare tutti i conti in regola di data, Invece da si apre sé nel come il come i miei qua e aperto : che non il tutto « « vi ... babbo, li caccia fiori e là colVocchio a un i dentro bigliettini amorosi due sulle pagine tratto, rimane le sembrano i libri per nuove, segno... ! del (Scorre volume colpitada alcune parole che ha già lette : rilegge periodo più attentamente): l'infermità,se rapiranno la beltà Se gli anni, se e gli agi ; gli accidenti se sarete pa- 360 — iieiletta nella Giordano, vital... una — TJua che prova dell' prova riesca La tutte a La — scrittura scrittura di Carlo di Carlo cos'è? !.. Che t Ma il calmare a cancellare, a distruggere cattive, quelle tristi imi^ressioni! cuore, di amore quelle cos'è !.. Che la perchè suo di scrittura Carlo? Sono alcuni fogli manoscritti Sant'Ambrogio. del Emma (leggendo)« Teodosio Marcellina e Ambrogio », « nelle Ma i Emma ormai fogli manoscritti viso è immota scritto con Veronica « Emma sul le più! l"iol divento E ciò « il ma che è scritto Veronica e e Ella suo fissa note, sue con su rotondo: fratello Nano macchinalmente lo non la testa ». mano una ha che alla più; lo non le brucia... violentemente. mattai Io che sento ! matta Cambiali al divento lo genda leg- ; il moglie consegnate la testa... rilegge, deve che della le martellano Dio! mani morte. le grosso, cuore Soltanto la e di per restituirsi si è cacciata tempia — da e cuore; sente lettere e dalle la come Veronica carattere un verità », lettere,avvolte da cartaccia mezzo sudicia, dell'istessa Cambiali « cadati son pallido dalla adoperata La « piccolo pacchetto un Sant'Agostino « », primi capitoli Sant'Ambrogio cogli ariani ». non più al Borghetti; pensa le diventato striscia una « lotte di i : da forza, per forza, taccia... quella striscia,su quella car- rileggere su lettere della restituirsi Sono, infatti, le Mari, nel rinnovare lettere le per moglie consegnate al di fratello Emma; cambiali, le aveva Nano alla ». Giordano pagate 361 — terzo un l)er Tancredi gnor E^ — suoi I... Gli E il Giordano, quale del totale . . altre colle Cambiali «... Veronica d^un balzo Non ha E^ suo restituito le aspetta di alF estinzione che risparmiare per affari da di e di le lettere le spese mettere nel famiglia che fratello. e della lettere restituirsi da e ad Emma, ha alla Veronica carte al appartengono lettere... le dei . non date lei è sicuro Adesso debito, e, le ha posta, alla I signor Tancredi il baule restituzione. restituisca Vergogna . . al si imposto aveva vergognai... denari . Veronica quella una fratello ! di la e — moglie consegnate tratto, afferra un si alza fratello al quel Nano... » pacchetto e l'involto... piedi stracciando in ha pitiscrupoli, non timori, non inh ha piliriguardi: le Sono — le mie Sono lettere! mie lettere!... le Sono mie questi altri fogli sudici, E pieni di cifre,di bolli,di timbrature, che Ma che sono?... cosa Emma si ferma Caro « — ancora ciò tutto parole che dietro « una 11 Finardi il moglie tua Tancredi cambiale mi ha « firma senza assicurato « perciò ti rimando « e bisogno gli » » occhi scritto le lettere che garanzia di dono ca- legge al fratello : tua altri quegli accontentarsi di le allora e ha estinta presentemente possono Nano!.. poi signor « sta « sonol? cosa istante, esitando, tremando. un «Carolano?...»: sulle lettere! della o tua pegno, moglie. Ciao sano. Tancredi. » e 362 — PS. « Raccomando — « alla prossima « buon acconto Emma immobile mentre la ruga in pitiprofonda « muta, mano a ad dispiaceri ». le con a mano delle afferrare la A un le lettere di gesto, un cigliaaggrottate, diventa sempre dine, ch'essa,nel disorsue vello, idee, del suo cerverità, a indovinare, capire tutto, tutto, tutto I «... senza bisogno di garanzia ti rimando fa non alla fronte mezzo altro un pagare parola, una turbamento riesce a e di di anche puntuale essere e scanso dice non nel di scadenza a rimane — o moglie tua tratto,sente camminare grido e si precipita contro nel un e pegno, perciò ». corridoio P uscio ; dà chiudendolo quelPurto, in quell'impeto,in di spavento, ha esaurito tutte le appoggia, cade quasi contro l'uscio, in chiave; ma quell'impressione a forze sue e si svenuta. affranta, mezzo Signora, signorai {È Signora, signora padrona 1 — Un — Emma apre a chiave in quella stanza perduta: proprio vero?.. e — qualche ancora l'uscio,prende il nello studio. torna a E' vero?.. libri,quei fogli,quella tutte le tutta la sua vita... Finalmente apre, torna e E' di guardarsi E' attorno roba suo tutte le strappa, legge cuore, il sola rita, smar- vero?.. sparsa, sue chiudersi rin- a nuovo proprio del Poi momento. telegramma brani terra, sono sue illusioni,sono per servitore). telegramma. aspetta Quei del voce c'è? Cosa — la E' tata butsono speranze, telegramma; 36S — — « Sanf Ambrogio — « mosso immenso successo deliranti Ovazioni trionfo Vero « Marcellina e Oom— — ti i tutti mando baci. miei Giordano KoI :n^oI Emma e un viso il Noi brivido, colle Ko! — Xo!... Ohi IS^oI telegramma si da ì^ol quei Noi nasconde quei respingere per salvarsi quel d'orrore fremito come per pezzi cento un mani, difendersi, per in straccia con ». baci... baci, XIIT. I CONSIGLI Il Form DEL dottore, come enti,arriva fatto ha alP DOTTORE BUON annunziare dal signor il dì appresso, Argenterà verso mezzogiorno. in spera è si Egli tal modo impressione che Anzi, ; tutte Il menti dottore Il Bella non dottore. E' l'organismo che P è ben costituito, noso dan- che giovevole più sottomettersi pazientemente esperienza insegna è e a la alla signor For- giorno, signor Buon Saprà, forse, che la signora I (pausa),.. Me Brenzonino villa. vero? all'Argenterà a al carrozza, giornata, Già... andata di incontro) FoRMENTi. dinanzi Argenterà, {smontando signor padrona delP gli corre Formentil Il zioni prescri- impone. giardino che le turale. ordinaria, na- funzione una massima, quelle cautele prudenza Nel figliè bisogna ma e : maggiore faranno Emma scara necessarie. quando in può essere, ad molto le raccomandazioni reputa dei faccia una che tutte Avere — preparata lo dalla sono mamma. nato. immagi- 365 — E' andata X«). — glietti. Il dottore, al d'Olona Val a — dal signor parlare, dà un'occhiata senza signor Formenti, la e di faccia sua Bor- verso tra- diventa piìi scura. ancor Il signor Xon Il E' Formenti. erano stamattina partita stissimo. pre- le otto. ancora dottore grattandosi {lisciandosi^ a preoccupato) Quasi quasi, andando la barba: assai d'Olona, Yal ]"otrei arrischiare facendo. d'incontrarla,strada la [Fausa) Già, potrei incontrare signora Emma, ritorna mentre appunto, Probabilissimo. — a Qai, casa. ha non lasciato nessun ordine. Il dottore (sì volta poi si ferma carrozza, cavallo) E... La cera? è come anche l'una ritornata deve aver viaggio, si le due, e si è o ha mangiare; non il male alle senza da la in testa Eoma^ Ma del Bene?... messa h la quel carrozza in veder zato pran- così... verso ha luto vo- tunatamente For- nessuno. tina, presto. Stamat- piedi. E si ò alzata Carolina. la è ha letto. IsTon passato e freddo male, a voluto E aver poi, ieri,deve un po' di umidità è sentita cliiamare nemmeno Con arrivata. preso già sette, era subito ò quando il durante fissando pensoso, appetito I con freddo, preso rimontare per Buona?... Buonissima, — lentamente l'ha non andata Ha voluta sola, nato ordi- tare. aspet- avanti, sohi, a piedi. Il dottore la testa tasca una (continua a del cavallo) Benedetta brancata li scrollare di il capo e a fissare tosa! lettere,di (Poi si leva di di telegrammi: bigliettini, guarda: sospira) Tutte visite che avrei 366 — dovuto fare stamattina. da questi giorni subito Milano a in carrozza) Prendi la andare un Il e Sarà in a in Formenti prende stato appunto {Un^ altra — consultarmi?.. la tasche Perchè d'Olona, il Per morso d^ Olona di Val di freddo... po' il per voltata. nelle » Carlo d'Olona. Val il cavallo tosa!.,. Val a meglio! nare tor- fAl sulla strada un Benedetta questo modo bell'e fare a Perseveranza « in furia. verso su, {in carrozza, la stomaco... ! Mah momento Il dottore e Dovrò tando cocchiere,monAllora... Sai, vero?... sinistra,doi)o la chiesa, e puoi il cocchiere cercando parti. Sicuro. fretta in preso — strada signor aiuta in più lunga) ancora pausa (Patisa) Sono le tutte — paltò) allo preso precipitarsi prima aspettare, senza è appena del imbastito,alla momento! Vedersi comparir davanti, improvvisamente, Emma può risentirne in pezzi un'altra tale, da farlo andare Mah!... E i)oi,non è il momento questo, di affaticarsi, di strapazzarsi, per Emma, scossa una volta. nemmeno di freddo. prender il capo è cuore fare Il cuore!... spiegando e bellissima una la cosa... Il cuore!... « lando (Scrol- Perseveranza quando se » ne Il può ! Perseveranza il « » (Vede sulla della conferenza di Giordano grande successo Mari) Bravo!... (Continuando a leggere)Anche per Emma è una grande compiacenza. Chi soddisfazione, una sa meno a che contentezza!... Che smanie!... Il idolo!.. suo bella vittoria,tanto Figuriamoci!... Infatti,è una in principio, non volevano ne più che a Koma, in tutte le sapere! Ma, già, è l'invidia, l'interesse, professioni!...L'Italia è un paese così fatto,lungo e un stretto momento : quando le uno gambe appena — si tàffete ! muove — o allunga tutti gli altri 368 — Emma. Non Anche Carlo In faccia al sopportare, che lo quasi consiglia, anche mondo, detesto, odio che lo me ! vorrei come impone I... famiglia, (Jovrò colla mia la presenza, non se libera esser posso me — il di nome I... Dio, Dio, l'uomo quello come odiol Il dottore marito?... stupefatto)Ma {trasecolato, chi?.. Tuo 11.., Giordano? Dammi Emma.. il braccio mi : ali'ranta, sento morta. Vieni Il dottore. in Montiamo carrozzai... in I carrozza Emma {trattenendolo)Ko cocchiere 1 Torniamo I d'Olona Val a sentire Potrebbe Non piedi. a il è distante. Il dottore. Aspetta ! {Gorre prendere lo darò, almeno, dulia scialle a carrozza) Aspetta. Ti vero? dov'è plaid! {Al cocchiere)Sai del signor Borghetti?... L'architetto? un'altra volta. stato Sì, sì. Ci sono — il mio la — villa — Il dottore. {Ad Emma, Allora, puoi andar a [mentre comincia scialle)Ma perchè Emma. ti e sou Carlo che desiderava saresti {Fermandosi voce, — ed è mio fatto incontro. venuta Carlo, hai un mi fa ribrezzo!... sulla tale una faccia, nella Che nello strada? al /arsi, ed io, intanto, biando impeto, camviso) Senti, quell'uomo... tratto, me carne... ribrezzo!... lo una Che l'uomo quel- — Peggio, peggio!... sento Che con marito!... tale... abiezione, di E imbacuccarla tanta I... mio è di un'infamia di passo. Abbiamo cambiando E' al immaginato, io arrivato, press'a poco, a quest'ora. a marito avanti, tale bassezza, sempre orrore schifo! I... che addosso, Che rore!... or- 369 — Emma non appare le danno la collera vigoria.E' Pimpeto, più stanca, sfinita: lo sdegno, nuova una nuova forza, una è l'urto di tutto ciò che si lei ! in spezza — !.. Ma se (fuori di sé) Il Giordano veranza, anche adesso, in questo punto, leggevo la Perseil di elogiI (Cercando monte ]N"e fa un giornale) Aspetta; voglio farti leggere... Sanf Ambrogio Emma. La conferenza Sol So! ! ! Eubata ! Eubata e Marcellina a Carlo Sì, sì !.. Ma ciò che importai.. !N'iente. Ha approfittato, Il dottore . . . abusato Non della è che amaro) Sai chò bontà, della confidenza un'indelicatezza! che cosa cosa ha ha fatto? fatto Ha di . . . amico un I {Gon un riso stridulo, di piti?...Yuoi pere sadato in le mie pegno prime lettere, comprendi?... La mio il mio pudore e il mio onore ha sua non ero ancora moglie ! in dato le mie lettere a Padova, a suo pegno alla sua avere fratello, serva, ai suoi usurai, per del danaro, per... per certe cambiali, perchè era pieno di debiti I zione) Il dottore (agitato, ansante, per la forte commoIn Cioè? Spiegati!...Le tue lettere? lettere,le mie mia anima, il onore, perchè — — ... pegno ! (ridendopiù forte)A.\i\ Ah! Emma Tu E arrivi non nemmeno anch'io, sai! Anche a per me capire Non capisci!... infamia. tanta c'è voluto del tempo, vinare. indostudiare,pensare, E ho dovuto guardar la faccia,la vera faccia di quell'uomo, e tornare darmi indietro,e ricortutte le sue parole, tutte le sue cattiverie, mente! finalgiorno per giorno, ora per ora, e vederlo vederlo occhi aperti, non lo a come molto tempo. Ho dovuto — — Covetta. d'Idolo, 24 370 — — pensato, creduto, immaginato col mio cuore, mia morata, fantasia, io stupida, io cieca, io innalui veramente, realio pazza^ mente, ma come era lui,lui, falso, egoista, vano, volgare I E avevo colla si dava quasi non d'ingannarmi! Era del voluto mi Che stupida. sicuro. le avessi io nelle cambiali di I Tanto io era una c'è Oh, stessa. me c'è voluto I E tempo mentire, che mie mani, quelle lettere,quelle fratello I Oh, anche a te, sì,sì,farò suo vedere Il dottore. da di che Sapeva ingannavo tempo leggere I Farò la pena nemmeno Sì, anche tutto intanto... ma te I a calmati. Cerca di lacrime) E calmarti. Emma {con io lo credevo geloso Sì, perchè quell'uomo vanità, di la sensibile. la per mi a di Da tacere) di un articolo un in braccio a suoi di trionfi, giornale, zio 1 In braccio mio brava fra di Padova! matta 1 Non Ti mani voglio tirle sen- ammalata! disfatta dal Ti tutta — le non quella taglia gen- io! tutta — In ventavo quei giorni! Io didi dolore, di angoscia. collera col babbo, in in collera mamma, lettere ricordi di amore, com'ero di mie c'ero io non quei giorni! colla Le le mani E lettere! ricordi brava lettere! le mie correre mie I Da colle esagerazioni I E fatte collera i 1 tanto vanità, solforte, di grande, di po' se era geloso di (scandolezzato,imponendole dottore Emma. Ti interesse, per I vanità Eomal tutta nelle la vero, suo buttato certe ha che ha non cattedra, per sua avrebbe Il il Per di e I Invidia Carlo ! Guarda Geloso ziof mio di risa di scoppio uno ricordi? anche tei Sai con Eppure, male, dalla febbre,gli volevo di notte, scrivere 371 — — tilmeuo una di parer — bacio I parola,un lieta — mi e zavo sfor- impressionarlo,per non spaventarlo!Ebbene, sono quelle mie lettere piene d'amore, di passione,di abbandono, sono duto, quelleparole,sono i miei baci, ch'egli ha venai a suo ch'egliha dato in pegno fratello, ai suoi usurali E' il mio pudore, sì, suoi creditori, il mio pudore, me stessa,tutta me stessa,io, come sono, svestita anima e corpo, ch'egliha buttata in braccio a tutta quella gente ! diventato in viso quasiterreo , Il dottore (tremante, due solchi sotto gli occhi,profondi, lucenti) con Calmati ! Calmati non per 1 Per del cielo I Se mi par vero, hai tutte le amor di comprendere, se è proprio ragioni5 ma vuoi anche ammalarti? Em:m:a (rossa di fuoco, stravolta in viso,ma senza una lacrima) Senti,ascoltami. Al primo colpo, è stato tale il disinganno, il dolore,la vergogna che volevo più di tutto la vergogna uccidermi, buttarmi dalla finestra I Sì,sì,è vero, te lo giuro I Poi non vogliofarmi diversa da quellache sono è stato il pensiero della mia famigliache mi non ha trattenuta, né della condizione in cui mi trovo ; è stato l'odio, di buttargli la febbre,la smania ma in faccia le mie lettere, la lettera di suo fratello, tutto, tutto quanto I Una smania, la smania prepotente del mio orgoglio,delle mie fibre, del mio che proprio vedere I pudore, di farglivedere lo amo brezzo, non più, più, più ; che mi fa ribrezzo,ri— — — — — nient'altro ! Poi... Volevo — sono corsa da Carlo. vendicarmi, volevo morire, ma a un tratto ho perduto tutte le forze,ho sentito un sogno bigran di piangere e sono da Carlo. Erano corsa tante tante ore che diventavo matta perchè non I 372 — babbo stato sono corsa due le mani -fissandolo e Salvami I con sai ! Carlo, Carlo Il dottore. spallee attorno pigliar freddo. devi non Adesso E' fatto un I al scialle sulle devi precisare le brava, pensa che, nel E ho più la di nulla Il dottore. e salvarlo collo) Ma I morir lo tu, intanto, di procura si saprebbe marti. cal- vedere idee tuo ! E' un per anche — io ho ! Pensa stato ? vero — che nemmeno bisogno altro, da sussistendo hai presente, non di coscienza. caso anche, ricordati bene, moglie di quell'uomo, che comune con quell'uomo I Certo, tutte zione) dispera- penso più sono non e (Accomodandole Invece il diritto di farti del male Emma. c'eri fatto aver questa lettera del fratello? Insomma, di di non inaspettato,straordinario. così Così, su due piedi, non consiglio dare. Mi farai ancora e non impeto Vedremo Carlo... Tu di di ragione. Dal (Afferrandogli voglio anche il rimorso per quell'uomo ! Non traria con- addolorato un chi creduto sempre avrei d'Olona Val a aver di aiutarmi. capace qaal- stata avrebbe e ! Lo babbo ? Povero sarebbe di vantandosi nsolarmi co Era no. mamma, matrimonio, al mio vedere qualclieduno...Da con Dalla andare! di bisogao piangerei Avevo cheduno, di sfogarmi potevo potevo — il che io io non fatto, appunto, bisognerà studiare, pensare bisognerà vedere... un a qualche provvedimento. Ma intanto io direi... Senti, a Brenzonino continue traddicente... — E mia e di tosa, io direi di andare sentire anche la subito La mamma. volte, e, più che per altro,per le sofferenze,sembra, forse, un po' conveli I un e vero po' dura... ma non certe mamma, sue la cara poi la — mamma ò sempre la mamma ! Da 373 — brava, resta d'Olona, ci una goccia ben coperta, faremo dare in specialmente del... del Emma. tuo Io credo Ko lo mamma, Devo importa? alla anche ad farò, ma deve e no, non giorno fuori lo condizione : dal dir Non tutto ci che momento scandalo, voglio approfittarne uno lo vuoi, lo tu se la sa credi 1. parlare, Ebbene, del sono che I Non assolutamente una essere di Milano mamma?... ritto, di- ha tutto! il perchè saprà tutta con così simile, saper ; caldo dunque, caso un Val a appena molto mamma, di parere. the un consueto, invece adesso, e La di rhum. — per vederlo separarmi, per fare un processo, per non mai più, quel... signore, finché vivo. (Interrompendosi un^ alzata di spalle)E poi, no I {Uceicon : tandosi volta ancora nuovamente) E poi, no I Una I Una voglio vederlo Deve Noi capire, deve due, fra Il dottore. di noi E, fra voi insieme cercate Emma. Un qualche I Dovrà Ciò che voglio io in buttare Il due... allora, faccia e a nessuno... due... potrebbe le usare appunto, damento. accomo- Che mie alla modamento acco- condizioni ! E, prima di tutto, gli voglio la sua vigliaccheria. ! esempio, a tu capo) Bada, veh, se anche, tutti quei niente e, accomodamento? sola, per verrebbe disprezzo !.. qualche un accettare lare! par- altro! si dice non dottore il lo come nessun (inquieto)Ecco... consigliarti,in questo caso, Tu gli voglio ancora sentire si dice niente non mamma, volta dimostrarsi a una volta modi... invece io la massima per sarei per prudenza. lando (Pausa : scrolrealtà quale appunto suo procedere... tu... è in col inasprito,irritato,non (arrabbiandosi e alzando voce) potrebbe la addosso mani Il mia, che le meno al- f lo no. commettono I furbo In più che non ed tutto ! Del gliene importa?... I Non temere, suo E' è in onore, la vanità sua Sono gli premei sai. E' ; fine, egli moglie, sua di i)reme troppo interessato lui che suoi i è il 8an- conferenze, gli applausi, sue Ambrogio avrà paura mei di che {sempre inquieto, poco dottore Il vorresti gli cosa di Prima Emma. Carlo è la anche per tutto, la rabbia, sua le Questo, invece, è proprio tosa, ma abbi fissar E... persuaso) dire? bene e eroi che anche che... pubblico al faccia altro gli che comodi, gli sono troppo e perdere fticcia f Non vano il resto foste quell'uomo di paura vigliacco, ed Troppo dovrà due... ! cose troppo voi vigliacco I Appunto. — in avresti Tu troppo certe fra tre. Emma. — I preferirei che, quando io spiegazione una quell'uomo di paura Insomma, ad in E' avresti dottore. veniste le ! Tu Emma. metterti anche, parlo chiaro, che Carlo amo invidia sua perchè — così e — distanze, subito, fra me lui! — nemmeno — Invece, per è questo per dirgli questo, che ho Il la dottore smania inutile {dandole la cara andarglielo a mia tare... raccon- ischerzo. che mi preme di più 1 E' dirglieloin faccia,io stessa, per di pazienza, rivederlo il braccio I : battendole sorridendo) Ma affettuosamente sulla mano, pensi al... viaggiatore!... Sicuro j a chi è ancora e... in non viag- 376 — — (le tira lo scialle sulle spalle^ le copre anche un po^ la faccia e, prendendosela a braccetto la strada verso Val d^ Olona, ricomincia e continuando colla sua voce penetrante) Sì, cara, lenta, sommessa, Il doltore quando si vuol neddio, bisogna che ottenere ma nostra, facciamo tua non — il io credo E assecondarlo. che — la tua frequenza, il vederti,insomma, credo molto sia, direi, non presente di Carlo. stato Pur troppo, uno stato è il non Carlo la vicinanza, troppo spésso... indicato, nello è guarito, veh !.. non farci di caso precario ; molto ancora Dome- vero? da parte noi, possibile per aiutarlo,per anche tutto da miracolo un illusioni I la E' piìi piccola piti piccola pilipiccolo turbamento, la emozione, anche piacevole, gli potrebbero essere ti consiglierei,per il suo nerti fatali. Però bene, di tescossa, il il più possibilmente Tu sei Hai là, di Eoma, Ma io spero donnina una i)erduto la testa adesso ti trovi e ; vedrai. ancora burrasca, la vita distrazione, e di avrà da Val te, è inutile Con Già; appunto. (Pausa) misteri. lontana... d'Olona. far tanti brava, buona, nevole. ragiovolta per quello una a brutte Passato conseguenze. questo giorno nuovi argomenti di compiaanche conforto... di e cenza. Su ! Su I Con quel faccino^con quegli occhi I Non guardare per terra : guarda il cielo com'è E ti ricordi, invece, due bello, limpido, azzurro. di o un tre giorni fa, com'era (Un^ — di colpo di buon altra cuore, due unite, il che grandi guai. nessuno?... succede Forse, e spazza ? Dunque... — via tutto t vero — senso piena di buon insieme che, quando vanno molto di rado, rimediano Tu cose Kon te fosco ? Tetro vento pausa) per vuoi in sei dir niente questo, puoi alla e mamma anche aver e a a ra- 377 — Fra gione. tendervi io te quell'altrolà, potrete e... Ma meglio. devo — forse vi troverete quando ili insieme, serti espresente, voglio almeno vicino. In quanto a Carlo... se tu pensi anche a Volergli bene... è un^altra quistione. Io non posso dire né sì, ne Si tratta del tuo cuore della no. e se non coscienza. tua sono del ! salvare stessa alla alla ma... — Carlo è non un'anoressia ad più forte una eccitazione Carlo scritto si anche in sa è stato non a che modo della pleurite,ma un... focolaio... Emma Carlo Il dottore A poi casa, Carlo un psichica j in di gine ori- primente. de- natura quel...Giordano, e ti come latente avevo che è smarrita, rimasto seguito allo stadio quella lettera sia andata a la come voce se non casal... nei non guarito polmoni truce ! : glisi masticasse cia, qualche gran minaccorrispondeaW aspetto terribile) Subito a casal... (scarno,pallidissimo,soltanto po' accese) Mi meglio momento, (]ualeha dato (punta gliocchi,diventando la barba ma te (sorridendo,trasfigurandosiin viso)Eccolo Eccolo, ci viene incontro I I muove in gli è il caldo, ma alla piti bene Roma, di Già, siamo d'accordo: pleurite perchè abbia tu hai sposato Insomma, e per giunta persino sitofobia,e quale rispetto troppo troppo nervosa, della acuto hai scoppiata la o mi non della cosa — larga, almeno troppo freddo preso E partita, cioè della ciò, devo concludere, che d'Olona! larga...da Val Io Emma) mia le apparenze convinto, vero?, sono confessore. un Per sorridere far per della che corpo basta non e altro salute non (Ridendo dottore un preoccupo a essere sento meglio, oggi E con a letto I le gote !... Molto 378 — Il di dottore più, con indietro Emma. Il e oggi basta I... Come sei {arrabbiandosi) che presente in eravamo fronte) Eagione in per Dottore dottore tener la polso, da modo, non appunto, ciò che un'imprudenza si può aver sicché... {prendendolo per un braccio) guadagnato, torna il tocca condursi per perdere {gli — alto I Insomma coi mare, lettol a cattivo tre ancora torna : I... quattro o senapismi Bisogna colla e fa giorni tale digi- I Carlo. Volevo Emma che mi suo permesso di attaccare. Emma. Perchè? Carlo. Perchè che Il dottore. e anche plaid per in lo ha Emma benissimo. tutto il resto timore di coi tanto noiosi la ancora — vostri I — di del cocchiere genterà all'Ar- ritorni sole. Dopo, con Siete a Val nel lo consiglio e auf stissimo. pre- all'Argenterà. due ! tempo! anch'io. tanto patici sim- diventate — salutarlo) d'Olona?... qualunque stanza abba- coperta avvicinarsi carrozza il mio 1 Ci rivedremo tutti — Tienti Emma) quietina ; te Bor- freddo, appunto, essere Carlo la ragione. {Al il brava dottore, qui, domani, ricordati non consigli (Vede al mano {Ad torna consigliato ha Per I 1 Da {sorridendo) e e suo po' questo fatto Intanto... Te signora nome al un la freddo. giudizio e... suo ch'ella ancora Carlo hai se del. ordinato meglio c'è troppo ghetti) Hai ho è mentre prevenire prevalso sono e sentirebbe soltanto : gendo strin- Ti troverò Io ci verrò XIY. « Giordano Eoma tre la dopo conferenza, si fa I Come fuòri del » si è fermato giorni quattro o po' Mari L'idolo Egli di Bologna, dopo la sua gli offrono applaudita, gli studenti anche ma e dir Giordano no di dispiacere e spedito telegramma Bologna, non Povera piccola! a — ritardi, ssima perchè sono molto Roma, a e si è fatta E' in Emma per il suo Ma Emma, dopo la lettera data man- piìi viva. collera! a ancora ad esprimere per notizie. chiederle per riposare, banchetto... un telegrafare a tanti di un I continua avvertirla il di essere lezione a può non di Pora vede non Bologna. a Pora vede piìi a rimanere poi piti anche non mondo, deve e di giorno un E' Bologna ti arrabbia! Chi sa, gelosa, quanti timori, quanti sospetti!... Ma la pace faremo all'Argenterà I da ò lontano. che Adesso qualche giorno ne così Mari Giordano moglie, quella e sua così si sente lettera piena della così sua di mancanza piacevolmente commove ultima la davvero carina grazia, nel e sua rileggere così delle sue tuosa, affetca- 380 — del rezze, No, — gli non nomi della sua, dà in Trovato! Del I famiglia di uno scoppio col resto, à profumo suo la Ambrogio!... nome E — di risa : e della Tancredi!... volesse chi tempo, lasciarmi sai famiglia Tancredi — Non I ? Ecco E perchè il suo... tutto ci varii ai pensando moglie sua chiameremo Lo quelPanimale 1 Se no metteremo Venceslao nemmeno quel di inebriante. d' Espagne, così peau Ma spirito e suo — [altri sono io Perede, sarà mio figlio ! sono parenti, e se non Ancora non {Sorridendo) Mio figlioo mia figlia'?... si sa ! {Accarezzandosi la barba, pavoneggiandosi) Diremo n : ai miei figli. sbagliare I... Cara per non quella mia Emma merita lei!... E, invito a colazione il dopo parte piccola ! fatti,Giordano in pranzo della si sacrifichi Mari rinuncia Malvolti marchesa e per a ad un una offertaglidal professor Ercolani, e subito, banchetto degli studenti,la notte stessa, per ha Non ch^egli davvero T Argenterà. telegrafato: conta di arrivare tina alla mat- presto. — lare 11 forse, dormirà Emma, un'improvvisata ! dal fattore,avvertito visto Giordano Mari da Le ancora... voglio giardiniere, il quale lontano, gli corre ha incontro premurosamente. Come — mai, signor padrone? A piedi? Senza avvertirci? Sono — Anzi, mia manderà roba colla venuto I subito {Guardando ci ho messo ferrovia alla fino stazione a a Yenegono. prender Da Yenegono l'orologio) soltanto venticinque la l'Argent almi- 331 — nuti I abbiamo C'è, leva. Lo ! Ieri da veduta, alle carrozza, ha non lo drone. pa- Mia proveremo. starà ma la alzandosi. certo al come carrozza, dieci del paura del solito, signor Formenti. (Giordano si volta: dà il padrone, il alla il prendere per di stazione fino di cerca le notizie dottore stato di che aver gli messa com- rimediarvi) A Val del signor Borghetti fino accompagna Tradate. Ma... signor Formenti. ci sia che che d'Olona... occhiata teme che (fissando sempre impacciato, confuso) E quel è vero? spedito, non pare Si vede Yal a Formenti GriORDANO 11 passeggiare 1.. fissa. DalV lo e sentire per mattino Ya signor unHmprudenza d'Olona, A freddo. Il è da e garantire, signor posso dieci, e prima fa colazione. Giordano (ridendo) Ah I Ah I e ferma ? le per in ; proposito, c'è a bracco un colazione ordinato ha sera il cane, Formenti ancora? l'ho ì^on lo e Dopo dorme moglie — I E' conosco Bravo — I... E famoso e buona, signor gamba da cacciatore gamba — la — malissimo, e che vede Borghetti povero è da qualche giorno, miglioramento. Certo, che buon un fattore il ancora stenterà mutato faccia molto a varsela ca- 1 Mari Giordano pessimo del ha Kel l'attraversare umore. parco vede due impagliati, chiama strapazzata da anivando — » 3iete butti camerops il fin una il che sotto massa la villa furono e e gli bene dà continua di viale grande non giardiniere levargli la pelle è diventato : una a dare gri- : d'imbecilli I Non fat«i 382 — altro ool che tradimento a I Finirò tutti, Tun dopo l'altro,fuori Voglio far casa pulita ! Voglio essere modo a Emma, marito, della mio che manda sta vestendosi, via la Soltanto, livida,aggrottando sorriso un Si butta Giordano la Apri in faccia ha non attorno avuto un diventata le labbra : I... Tutto in faccia! vestito,una fretta,un foulard Puscio giacca, al collo. chiuso: Vuscio zando sfor(che ha trovato Dio I... chiave) Apri... (gridando) Per I Emma con un le Essa pallida che era, è ciglia,increspando I... In addosso, stringe vito ser- del voce chiude e beffardo, provocante Finalmente — da la sente Carolina chiave. a camera sua dei I tremito. si il pane mangiare mandarvi piedi I ad — voce Giordano anche i (avvolgendosi,puntandosi ferma, aspra) Aspetta... capellisul Un (battendo violentemente capo : momento! contro Vuscio coi piedi) Aprii... Per Dio, apri! la giacca, si dà Emma un'occhiata (si abbottona nello specchio,poi va ad aprire e ritorna in mezzo alla camera fermandosi, guardando fissosuo marito, appettando). Giordano subito (entra con impeto, sempre gridando, si arresta dal pallore, colpito,sconcertato dalla faccia, dagli occhi di sua moglie : si guarda sottovoce)La Carolina f attorno, domandandole ma Emma. Giordano soli,soli : io e te ! (torna alVuscio, lo chiude,poi Siamo si m^tte ad Emma, ritto,le braccia incrociate,dinanzi hai rimane ti dirò che non immobile) Allora ragione, nessun perchè io ho ritardato diritto di farmi qualche giorno a una che suna nesscena ritornare I.« 384 — Giordano (si sforza per alzando : Come?... Emma (con voglio in saccoccia,domanda Perchè?... grido) un lasciarti avventa narsi contenersi,per domifacendo Vatto di mettersi il capo, quelle lettere tutte le mie «Va Le lettere E, I no venderesti di nelPira,nel mie col lettere,noi ! No fascio Non I Mai delle in ancora lettere riusoire » afferrandogli Le, daresti I... Le pur mie Giordano^ contro mente) arrogante- via?... lettere I No tien chiuso, stretto elisegli mie — il I {Si pugno carte) Le I Le pegno noi... strappargli quelle carte, gli graffia le mani, tenta sino per- furore a di morderlo. E' Giordano. roba miai è roba Questa a (Non riuscendo respìngere Emma, fuor Vafferra per i capelli,per difendersi,per la sua faccia, i suoi denti), Emma o chiamo, mie le rotta) Dammi grido a tutti,forte, che in pegno, a Padova, ai (collavoce o lettere (Con un di collera urlo andare) Prendi Emma i capelli sciolti da trionfi,né temere e lettere, hai dato tuoi le usurai I lettere I Basta ! Taci I il viso graffiato, sfigurata: tutti le cadono sulla faccia, sulle signor Formenti, il giardiniere, a via I Se va non farò per i tuoi I Io danari, tutto vita,godere mie di obbediscono voce io i che chiamo sai che la e le tue (anelante,col spalle) Se nare allonta- I Dio per sé, di dolore) Aiuto ! Aiuto I lanciandola (spaventato,dandole le lettere, Giordano Taci, miai ti cèdo tu scandali non I fin d^ora tu a mi non E interessi,non !... Dunque, la tua me, tei.. vorrai così... avrai né continuare salire celebrità, sempre stringere, co- per niente l'Argenterà,i puoi bassa Ab- miei la tua più in 385 — alto!... Metto pili nernmeno e sola nna liberi condizione. parola. Saremo una affatto — dalP altra. Fimo Fra e me te, affatto estranei E... avrò se un mio. figlio,lo voglio io, dev^esser mio, soltanto Del resto^ ripeto,fuori di me e della mia creatura, Sei disposto ad ci sarà, sei padrone di tutto. se accettare questi patti, in silenzio,tacitamente? In caso Bene. diverso, te li imporro col mezzo — del tribunale e faremo scandalo uno I {collelacrime nella voce) Ma io non I... Io sogno I... ti comprendo... Io credo di sognare !... (Gongiungendo le mani E' un quasi supsogno plichevole) E sei tu!... Tu, clic mi parli così?... Giordano Tu, Emma?... la mia chiamarmi Non Emma. Emma I Emmal... Non proferir I... Non voglio I Ho voluto vederti dirti che, per te, io non ci sono per questo ! Per Ti Ah! sco conoIHÙ!...{Ridendo ironicamente)Ah! ! Finche te lo avessi detto non io,io stessa... finché tu non lo avessi letto nei miei occhi, sulla lo avresti creduto I Avresti mai mia faccia,non sei sperato di potermi ingannare! Adesso sempre Non persuaso?.. Sei convinto?.. Dunque, basta. più il mio nome — volevo da altro Giordano. te. Va Andrò più...Ma, prima, Devi Giordano. No. Giordano — le Tu Va fa Non ascoltarmi vedrai mai ! via. qualche passo ad la per Emma, stanza, poi calmo, quasi : hai voluto offendermi, e parole più sanguinose...epuun^, K(;VKTTA. mi ascoltami. si avvicina nuovamente sorridente via, sì! No. Emma. Emma. via I L'Idolo. mi hai offeso vedi?., io con sono '-tó 386 ~ rimasto samente, tranquilloI {Sospirando, fissandola amorodi sedurla, di affascinarla quasi cercando delle loro col ricordo il tuo sei che cuore tu, cosa Che io abbia altri le tue lettere? io pilicome ghetti mi fatto credere Me Ma le partito da sono j)erduto la testa,sono I^Emma. Bastri. Finiamola. le tue farmene. Giordano cosa Prendile f legge: dopo angoscia) Ebbene, Avevo la corda la mia tutta ancora scritto Quelle cambiali un tuo si. Non Milano. Tutte so che qui, esitazione, negare. Tu E' conosci non mie le le mie fratello I... voglio al collo!... vita! malel... Leggi di momento so, Il Bor- I Non I ad ricordi Non precipitato a Io voglio tenermi cambiali. vi ha non stavi {Glieledà) E guarda... questa qui sotto, che date Padova?... tu ? pensi ?... giro, ! è non credi cosa Forse... telegrafato che aveva non in mento... mo- diventata cosa rubate ho lettere ; ? Che come?... avranno quillo, tran- sono questo che perdute, lasciate capisco I vero. io ! Sei I Ma i)azza della bella ragione, un'altra ! Sei parla ti hanno Che è la tua non diventata un'altra, sei di sorriso bianchissimi)Appunto, buono, affettuoso,perchò in non Io col carezze, denti dai bocca non — disgrazie I pagate, protestate, sarebbero stata la mia mento, rovina, e la mia rovina, in quel movoleva dire perderti, perdertiI... Tu non puoi giudicarmi, tu, perchò non puoi comprendere, capire, che cos'era la mia passione. Per te, delitto! anche un commesso averti, avrei per odiarmi! Disprezzami! Ma non Disprezzami, ma non non abbandonarmi! giorno ! Ti in Emma!... amo ti Io ancora di amo più ! il primo ti domando dono per- come E ginocchio... (scoppiando Emma!... Mia! Cara!... in lacrime) Perdonami. fhattendogli sulla Emma collera di e ribrezzo) Su! Emma!... alla me, come Xon scacciato, Sai esita mio bene, ! te!... vorresti Emma?... Emma? ! altro casa, Posso dare an- dal cambiale, al Parlai Dal Borghetti. mio sentirlo tuo... che cosa ho detto colle... dot"^ore. mio dire ! dalP (si di spalle e vuoi sei tutto quattro No, no, tuo risata) una puoi o Tu?.. farti per che no!... ben per fatto ho righe mandosi) cal- credere, mi diventato e del ripetuto,poi Soltanto, tu tirlo sen- me?.. A n^me tu Voglio autore credere?.. suo amante!.. ! amante farmelo Ciò che che con sarcasmo^ chi. Carlo, sì, indifferente. e mazzar am- questa Sì I Sì ! Dal (trasalendo al No. con chi?... Da Voglio Da tu... Carlo voler te... Pensaci. {con un'alzata Emma da uscire da Carlo amante Giordano a chi ancora), Ambrogio, avverto biali, cam- Per qualchedun sorridere (prorompendo) da la Prima da a Da Giordano. Emma di detto ho devo (provocando) ormai le tue tutte chi?... Giordano. è ciò Rileggi (s^ interrompe^ fissandola). disprezzo) Da E ! se [tornando Emma ^o abbandonato da... Emma Kon E (Minacciandola) ^ant^ Avrai io! ! 1^0 me. Dal ì^o. puoi pagarli. Perchè?... ì^on Giordano. : uomo un uomo, ammazzarti? vorresti ferma nn via! fall... Bada cosa Tu!.. fratello. tuo debiti i tuoi Va disperazione! ti scrive che che spingere Ammazzarti!.. Emma. impeto di un con alzati... Sul bada... Pensa... Giordano. bada, spalla di tuo Non prendere com- me, ti vedere fratello, fare quel 388 — viso, Sei paura. farai ed d'Olona, al il alla babbo, fermandosi di le Lasciami — chiamando Si i lontra) passare ! ad voce) alta Giordano, vivamente, Emma (passandogli in atto giacchetta: presto... Soltanto di sfida, sottovoce) non per credere il ribrezzo la rità, ve- ti fai mi non il forte che ripeto I paura campanello Carolina! i si della passi colle se di essere e dolo, fissan- tasche nelle della anche... dovessi sia che uscire per mani camerieri». dall'uscio. allontana dinanzi E fare, e mettendosi capo, (Suonando corridoio nel sentono che e met {Avvolgendosi, adesso, E, minacele, vi possibile, sul capelli vuoi! che dire tutti. a Yal finché ciò deve sarà mamma, di inutili sono si che lo a insieme, che piìi nuovo hcrrettino un ciò su nascondere, per combinerete dottore; vado fa sta, tu temi all'Argenterà, \a, fai E tu io Ora qui, capito? d'accordo terete e più me! di perchè no. mi non paura voglio, me, per Hai col aver io torno rimani. Parlerai che io., non e minacciarmi, Non devi ciò tutto ci I che tu scandalo tu occhi quegli — per te! stata morii Noi tua No! ! XY. In a Duomo, alla, Donna Fanny quella della dai La Ma marchesa Donna mia colla Gonzales mezzo. e seggiola sua Mi sottovoce) : posto? marchesa brava!... dieci delle {avvicinandosi di po' iin messa Fanny. Ieri . di l'onomastico per sera, . Eoma? da sei tornata Quando ! sottovoce)Fanny {vivamente^pur suocera. Gl'indivisibili po'... E' I Donna A — alla molto Giordano sia La la è al messa diventata mesi « fa, Dal io non Emma un segno ») Dicono sia sta data è rimanere voler a giù; passata piii vista. di croce Emma che è vero? da lano, Mi- (Chinandosi: più vicino e più sottovoce) Anche dunque... se ne parla? ancora una percliè non e giorno che l'ho fa altro,sai, uiolto fendere (ColVaria di voler di- Sanctus che un per momento un dimmi Roma, a I s'intende ? si ostina bruttina, marchesa. Ma Ed ì Perchè all'Argenterà? (Dopo perchè Mari, tatto. Mari) marito suo con Giordano Pare... con già proposito, appunto, Oampolatino Fanny. bene; marito, tuo con clie vero corte gran per E marchesa. La a Roma 390 — Donna Fanny. La Tanto più biasimata. le guadagnare lunga E' Emma io La e una clie fa in e Dico ci Borghetti La ò e mi stupisce La marchesa. dire a solo, e Una La Gli zata) scandalizad è un'opera'' ammalati il dottore... caso di la o suscitat ri- Lazzaro ¥j momento) un ciò che mi nessuno?... l'Argente al- ormai dicevano a Carlo Soltanto Emma: che I Non Sua si marchesa guardo. ri- un Mi pisco stu- tacere e ; I Eccol.... Bravai... dir può madre dà l'obbligo ricordati Gonzales s'inginocchiano Fine. e bene: nell'occhio! la donna ventati di- Toccherebbe altro. troppo scampanellata: tutti Sono avrebbe Figlia mia, quello, grande si fanno sopportare possa madre sua « sempre e altri, capirai, {sempre più scandalizzata) madre!... sua agli miracolo vero Venceslao matti a ima ? Fanny di il più va marchesa. Donna con : dispiacere, perchè questo (dopo se non molto saputo bene? Fanny Roma, La assai benel fatto ha Mari essere L'assistenza meritoria, Donna mi molto marchesa. è Emma generali. (Sospira di volevo di clie Giordano colVaria cosa dottoressa condotta simpatie reticenza — messa Fanny devotamente. è di uno » vazione... all'Ele- rompono s'inter-