Conferenza dei Sindaci
Ambito territoriale Azienda ULSS 18
Rovigo
PIANO TRIENNALE LOTTA ALLA DROGA 2006 - 2008
Il panorama nazionale entro cui si va ad inserire il presente piano triennale per l’utilizzo del
Fondo Lotta alla Droga è caratterizzato da un aumento del consumo di stupefacenti nella
popolazione e in particolare tra gli studenti, anche se cambia il tipo di sostanza: si
consuma meno eroina mentre cresce il ricorso ai derivati della cannabis, alla cocaina e
agli psicostimolanti. Il dato nazionale conferma che il 32,1% degli studenti ha fatto uso di
cannabis e il 4,8% di cocaina almeno una o piu' volte nella vita. Questi sono alcuni dei
dati salienti della Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in
Italia, relativa all'anno 2004. Il consumo di sostanze illegali, come emerge dalla Relazione,
appare gia' consistente tra gli studenti di 15 anni, e lascia intuire che il primo contatto con
le droghe possa avvenire, per una porzione di giovanissimi, gia' qualche anno prima. Nel
2004 si riducono, rispetto al 2001, le percentuali di coloro che si espongono all'eroina tra i
piu' giovani.
Per quanto riguarda la popolazione in generale, i dati - che si riferiscono in questo caso al
2003- evidenziano come il 26% della popolazione tra i 15 e i 44 anni di eta' ha fatto uso di
cannabis almeno una volta nella vita; il 5,4% riferisce di aver fatto uso di cocaina almeno
una volta.
I giovanissimi (15-19 anni) percepiscono sempre meno l'uso di droga come un rischio per
la propria salute: in quattro anni, dal 2000 al 2004, si e' passati dal 90% che esprimeva
preoccupazione
al
60%,
un
terzo
in
meno.
I dati, relativi a indagini campionarie Espad sulla popolazione giovanile che frequenta la
scuola secondaria superiore, evidenziano come siano le femmine e le classi di eta' piu'
elevate
a
percepire
maggiormente
i
pericoli
per
la
salute.
Sono i piu' giovani, quindi, cioe' proprio quelli maggiormente esposti all'iniziazione alle
droghe, ad aver "abbassato la guardia". Le responsabilita', secondo la Relazione,
sarebbero nel "clima di banalizzazione", nella "disillusione rispetto alla possibilita' di
contrastare il fenomeno" e in una "sorta di velata disponibilita' a convivere con le sostanze
illegali".
Per quanto riguarda la popolazione in generale, circa il 70% percepisce come rischioso
per la propria salute il consumo di qualunque droga, un dato pressoche' invariato dal 2000
al 2003; anche in questo caso, sono le donne e le persone piu' grandi (35-44 anni) a
preoccuparsi maggiormente. Aumentano, poi, coloro che esprimono forte disapprovazione
verso l'uso di droghe: nel 2003 erano il 10% in piu' rispetto al 2001. Anche la
disapprovazione aumenta nelle donne e nelle persone piu' adulte.
SINTESI DELL’ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO DELL’AZIENDA ULSS 18
Si esplicitano alcune considerazioni relative ai bisogni del territorio dell’ULSS 18 che
hanno determinato l’orientamento nella definizione degli obiettivi delle progettualità inserite
nel Piano Triennale 2006/2008.
Bisogni espressi e scenari prevedibili
-
l’uso “ricreazionale “di alcol “, derivati della canapa e cocaina” rappresenta oramai
un abituale stile di vita in strati sempre più vasti della popolazione giovanile
l’utenza del Ser.T. è in costante aumento rispetto a tutte le sostanze e a tutte le età.
Inoltre giungono richieste, se pur isolate, di interventi inerenti altri comportamenti di
addiction come il gambling
-
sono altresì aumentate le “situazioni complesse”: specie la co-morbilità psichiatrica
e le co-morbilità di interesse internistico (infettivologico, cardiologico,
gastroenterologico etc.) ma anche la complessità familiare e transgenerazionale
(uso di sostanze o presenza di altri disturbi, quali quelli legati al comportamento
alimentare, in più membri di una stessa famiglia etc.) che coinvolge altri servizi
clinici e territoriali
-
sia ai servizi, sia negli “sportelli aperti” presso gli Istituti superiori si presentano
numerose situazioni di giovani e minori con molteplici difficoltà legate all’uso di
sostanze e ad altri comportamenti. In numerose di queste situazioni le relazioni
familiari appaiono già compromesse
-
gli invii da parte delle Prefetture (art. 75 e 121 della L. 309/90) nonché le richieste di
genitori riguardano, nella maggior parte, consumatori, anche se abituali, di derivati
della canapa cui manca la consapevolezza del “rischio”. Per tali giovani quindi
bisogna prevedere interventi differenziati e di notevole complessità
-
le co-morbilità suaccennate hanno evidenziato la necessità, oltre all’attività
specialistica in atto attraverso le consulenze e l’approfondimento degli interventi
terapeutici, di definire una specificità per i progetti di trattamento in degenza
Ospedaliera.
A livello psicologico nei giovani si riscontra:
-
una domanda di assumere il controllo e manipolare a piacere lo stato psicofisico e
relazionale; con l’assunzione di una pluralità di sostanze che vanno incontro ad una
ricerca di particolari effetti attesi, mirati a migliorare le capacità relazionali, aderire a
mode, esaltare prestazioni fisiche, psicosociali, ricreative e lavorative
-
bassa consapevolezza dei propri bisogni e del proprio disagio o basso livello di
autoefficacia; spesso il consumo di sostanze si manifesta come ripiego di fronte
all’impossibilità di raggiungere esperienze gratificanti
-
in definitiva si assiste ad una progressiva “normalizzazione” del fenomeno: chi
consuma non si considera “tossicodipendente”, non viene considerato tale, non
manifesta disagi conclamati o li maschera anche a se stesso. Per molto tempo può
fluttuare in una condizione che va dal grave rischio ad una iniziale compromissione,
senza avere evidenze che lo inducano a chiedere aiuto.
I dati che costituiscono la premessa al modello organizzativo del FLD trovano riscontro
nell’analisi della situazione polesana ove però, se da un lato sussiste ancora una valida
rete relazionale (famiglia, enti locali etc.), d’altro canto la situazione di difficoltà economica
aggrava progetti di riabilitazione e reinserimento lavorativo.
I progetti che sono stati proposti per il Piano 2006/2008 quindi, si vanno ad iscrivere nelle
aree ritenute prioritarie per il nostro territorio e che coincidono con quelle individuate dalla
Regione.
I suddetti progetti sono il frutto di un processo di analisi dei bisogni inerenti l’area delle
tossicodipendenze seguito da un percorso di condivisione di linee progettuali
definite
all’interno di un Gruppo di lavoro istituito secondo le indicazioni della DGRV 456/06 e che
ha visto integrarsi le professionalità tecniche del Ser.T dell’Azienda ULSS 18 con le
Istituzioni pubbliche e private degli Enti coinvolti nella progettazione.
Il risultato di tale lavoro si compendia nella strutturazione di N° 5 progetti che si iscrivono
nelle tre aree prioritarie individuate dalla succitata Delibera :
AREA PRIORITARIA
Prevenzione selettiva
Cocaina
Re-inserimento lavorativo
TITOLO DEL PROGETTO
ENTE GESTORE
1. E’ viva la strada
Comune di Castelamassa
2. Alcol e lavoro
Coop. Porto Alegre
3. Dylan Dog II
Coop. Nike kai Dike
Pit Stop
Coop. Terra
La Bottega
Coop. Porto Alegre
Le direttrici entro cui si sono sviluppate le proposte progettuali sono state le seguenti:
□ Orientarsi nella definizione di interventi su scala aziendale evitando dispersione di
risorse economiche e di personale su microprogettualità
□ Privilegiare “macro-progetti” con obiettivi , azioni e metodologie ben definiti e che
possano inglobare altre iniziative in modo da evitare sovrapposizioni e inutili, quanto
inefficaci, ridondanze
□ Dare continuità e quindi “credibilità” alle iniziative progettuali dei piani triennali
precedenti
□ Valorizzare le professionalità maturate e specializzate con i precedenti progetti ( ad
esempio “operatori di strada”) e dare corso ad un processo di formazione continua
sul campo anche per le forze “emergenti”
Oltre alle suddette linee programmatiche un criterio di riferimento nella progettazione è
stato quello di prevedere per ogni singolo progetto un responsabile scientifico in capo a
professionalità del Ser.T dell’Azienda ULSS 18, ciò a garanzia di un livello di
coordinamento e supervisione tecnica indispensabili per la conduzione di interventi in un
ambito tematico oltremodo complesso e delicato.
L’integrazione tra pubblico e privato, l’uno per la parte tecnico-scientifica, l’altro per la
gestione globale del progetto, si pone a fondamento dell’efficienza e dell’efficacia degli
interventi.
FONDO REGIONALE DI INTERVENTO PER LA LOTTA ALLA DROGA
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO - AREA DIPENDENZE
AMBITO TERRITORIALE ULSS 18 -ROVIGO
Responsabile del Piano
Dr. Emanuele Toniolo
Direttore Dipartimento di Salute Mentale
Azienda ULSS 18 Rovigo
Tel. 0425 394678
Componenti Gruppo di lavoro di cui alla DGRV n° 456 del 28/02/2006
Cognome e nome
Qualifica
Ente di appartenenza
Poirè Alberto
Direttore dei Servizi Sociali
ULSS 18
Tosini Oscar
Presidente conferenza dei Comune di Bosaro
sindaci
Toniolo Emanuele
Direttore del Dipartimento di ULSS 18
salute mentale
Venturini Monica
Responsabile
S.O.S. ULSS 18
Programmazione e Sviluppo
Campioni Anna Maria
Referente per Area Infanzia ULSS 18
Adolescenza
Cacciabue Fabrizio
Direttore del Carcere di Amministrazione
Rovigo
penitenziaria
Dr. Giovanni Caniato Direttore SOC Ser.T
ULSS 18
Sig. Vani Franceschi Sturaro Fabrizio
CSV Rovigo
C.S.A Rovigo
CSV Rovigo
C.S.A
Il gruppo di lavoro ha inoltre coinvolto :
Dr. Renato Casari - Cooperativa Nike kai Dike
Sig. Luigi Frigato - Lega Coop.
Sig Carlo Zagato - Consorzio TEAM
Di seguito si elencano i progetti rientranti nel piano triennale con l’indicazione dell’Ente
Gestore, del Responsabile del progetto, del Responsabile scientifico e del costo del
progetto suddiviso tra costo a carico del FLD e quota di co-finanziamento.
PIANO FINANZIARIO FONDO LOTTA ALLA DROGA - / ANNO -
Titolo del progetto Ente Gestore
E’ viva la strada
AREA PREVENZIONE SELETTIVA
Responsabile di
Responsabile
Costo complessivo
progetto
scientifico
del progetto/anno
Sindaco di
Castelamassa
Dylan Dog 2
(Enti locali)
Comune di
Castelamssa
Nike kai Dike
Alcol e lavoro
Porto Alegre
D.ssa Mariangela
Rossi
47.712,00
15.904,00
Dr. Casari Renato D.ssa Valeria Vasi
13.333,00
10.000,00
3.333,00
Sig. Roncon
Alberto
26.667,00
20.000,00
6.667,00
Dr. Marcello
Mazzo
77.712,00
AREA COCAINA
Costo complessivo
del progetto/anno
Titolo del progetto Ente Gestore
Responsabile di
progetto
Pit Stop
Dr. Bernardinello D.ssa Mariangela
Gabriele
Rossi
Cooperativa
Terra
Titolo del progetto Ente Gestore
Cooperativa
Porto Alegre
77.712,00
50.328,00
31.000,00
Totale FLD
Quota di co-finanziamento
63.616,00
TOTALE
La Bottega
A carico del
fondo/anno
159.040,00
67.104,00
AREA RE-INSERIMENTO LAVORATIVO
Responsabile di
Costo complessivo
progetto
del progetto/anno
Sig. Roncon
Alberto
Dr. Marcello
Mazzo
41.333,00
A carico del
fondo/anno
50.328,00
A carico del
fondo/anno
31.000,00
Quota di co-finanziamento
16.776,00
Quota di co-finanziamento
10.333,00
PIANO FINANZIARIO FONDO LOTTA ALLA DROGA - / TRIENNIO 2006-2008
Titolo del progetto Ente Gestore
Responsabile di
progetto
Responsabile
scientifico
E’ viva la strada
(Enti locali)
Comune di
Castelamssa
Sindaco di
Castelamassa
D.ssa Mariangela
Rossi
Dylan Dog 2
Nike kai Dike
Alcol e lavoro
Costo complessivo
del progetto
A carico del fondo Quota di co-finanziamento
190.848,00
143.136,00
47.712,00
Dr. Casari Renato D.ssa Valeria Vasi
39.999,00
30.000,00
9.999,00
Porto Alegre
Sig. Roncon
Alberto
Dr. Marcello
Mazzo
80.001,00
60.000,00
20.001,00
Pit Stop
Cooperativa
Terra
Dr. Matteo
Benciolini
D.ssa Mariangela
Rossi
201.312,00
150.984,00
50.328,00
La Bottega
Cooperativa
Porto Alegre
Sig. Roncon
Alberto
Dr. Marcello
Mazzo
123.999,00
93.000,00
30.999,00
636.159,00
477.120,00
159.039,00
TOTALE
Sono stati previsti i protocolli di intesa fra gli Enti Pubblici e le convenzioni con gli Enti Privati.
Si precisa che per tutti gli Enti del Privato Sociale è stata effettuata la verifica circa la regolare iscrizione all’Albo Professionale
nonché del curriculum di attività ed inoltre saranno a suo tempo richieste certificazioni professionali relative al personale utilizzato per
lo svolgimento del progetto.
Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga
Piano Triennale di Intervento – Area Dipendenze 2006/2008
1.
TITOLO PROGETTO
“È Viva La Strada”
2. AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO
Prevenzione selettiva
3. RESPONSABILE DEL PROGETTO
DATI ANAGRAFICI
Cognom
e
Savioli
Nome
Argia
Ente
Via
P.zza Vittorio veneto,1
Città
Castelmassa
Provincia Rovigo
Cap
Telefono
Fax
E-mail
45035
0425 846711
Protocollo.generale@castelmassa.
net
Comune di Castelmassa
0425 846799
QUALIFICA
Dirigente Medico
___ livello
Assistente Sociale
Dirigente Psicologo
___ livello
Educatore Professionale
Infermiere Professionale
Tecnico Amministrativo
x Altro (specificare) Sindaco di Castelmassa (Comune capofila)
_______________________________________________________________
4. AREA TERRITORIALE NELLA QUALE VERRÀ REALIZZATO L'INTERVENTO
Comune
⌧ Piu’ comuni
Quartiere
Piu’ quartieri
Comunità
montana/e
Provincia
Ulss
Altro
(specificare)
Distretto
5. E' LA CONTINUAZIONE DI UNA PRECEDENTE ESPERIENZA?
⌧ SI
NO
Se si, quale Progetti “A Ruota Libera” e “Dylan
Dog”
PREMESSA
(ad es. motivazioni, grado di diffusione del fenomeno, rilevazione del bisogno, stima della
domanda, …)
6.
L’esperienza del precedente progetto (A Ruota Libera) rivolto ai gruppi formali ed informali del territorio
dell’Az. Ulss 18 ha coinvolto 2.142 giovani (età 14/22) il 22% della popolazione giovanile dei 21 comuni
aderenti al progetto.
Il contatto diretto con le compagnie ha permesso di incontrare i giovani nei loro contesti di
appartenenza, evidenziando alcuni bisogni ed emergenze. Si riporta qui di seguito un profilo
sintetico dei ragazzi incontrati dagli operatori:
- generalmente hanno una bassa percezione del rischio;
- è frequente una “cultura dello sballo”;
- sono spinti a procurarsi emozioni forti e cercare situazioni estreme;
- poco inclini al dialogo e confronto con adulti, percepiti come distanti, giudicanti, non
accoglienti;
- sentono il desiderio di partecipare alla vita della comunità, ma spesso sono rare le
occasioni in cui si sentono ascoltati, guidati, valorizzati e sostenuti;
- l’uso di alcolici, superalcolici e tabacco risulta abituale;
- il consumo di sostanze illegali è abbastanza diffuso come sperimentazione o con
comportamenti di assunzione più frequente ed intensa;
- i luoghi legati al consumo di sostanze legali e illegali sono prevalentemente
le strade, piazze e parchi,
discoteche, bar, locali in genere
Da questo quadro si evince l’esigenza e la scelta di dare continuità al progetto, per
valorizzarne la ricaduta.
Il patrimonio di conoscenza raggiunto, anche in termini di relazione e fiducia avviata tra
operatori e compagnie, può essere reinvestito, focalizzando l’azione sulle compagnie a rischio
già contattate (circa 20) e conivolgendo altre amministrazioni comunali per l’avvio di azioni
analoghe sul resto del territorio, avvantaggiandosi della rete di contatti e collaborazioni che
verrà avviata con i Servizi Sociosanitari dell’Az. ULSS 18.
7.
FINALITA' GENERALI
-
Introdurre elementi di discontinuità e promuovere la cultura del non consumo di
sostanze in gruppi giovanili a rischio
Valorizzare le risorse dei giovani, stimolarne l’iniziativa orientata all’acquisizione di
conoscenze, abilità, miglioramento della qualità di vita
8.
OBIETTIVI SPECIFICI CON DESCRIZIONE DEI RISULTATI ATTESI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Approfondire relazioni e contatti significativi con singoli e gruppi di adolescenti e giovani a rischio nei loro contesti aggregativi; entro
la prima annualità ci si attende di avere un rapporto consolidato di fiducia e collaborazione con le compagnie individuate.
Sviluppare attività e occasioni in grado di stimolare la riflessione sull’uso di sostanze e aumentare la percezione dei rischi rispetto a
modelli comportamentali usuali; al termine del progetto ci si attende di aver realizzato uno o più interventi per ogni compagnia,
rilevando i cambiamenti prodotti a livello di conoscenze, propensione ad adottare scelte alternative all’uso di sostanze.
Ampliare e consolidare la rete dei servizi sociosanitari e territoriali creando canali privilegiati di contatto e accompagnamento per
adolescenti e giovani in condizioni di rischio. Andranno definiti contatti e referenti precisi con i servizi sanitari aventi competenza in
ambito giovanile (Ser.T., Centro di Salute Mentale, Consultorio Giovani, Età Evolutiva) per facilitare l’accesso a giovani in situazioni
di disagio.
Consolidare e rafforzare l’azione delle comunità locali, in quanto risorse fondamentali per l’accoglimento e supporto nelle situazioni di
disagio e di rischio dei giovani. Verranno contattati e coinvolti nella progettualità adulti significativi (educatori grezzi, animatori, ecc) e
associazioni del territorio.
Consolidare la conoscenza e la familiarità con l’educatore di strada come figura competente ed affidabile per l’approccio e
l’accompagnamento di situazioni di difficoltà di giovani e d adolescenti.
Coinvolgere le Municipalità per una più estesa partecipazione al progetto; ci si attende che altri Comuni abbiano aderito al progetto e l’
abbiano avviato almeno per l’obiettivo “1.”.
Obiettivo
Indicatore di Output
1. Approfondire relazioni e contatti
- N° contatti con le compagnie
significativi con singoli e gruppi di
- N° relazioni significative instaurate
adolescenti e giovani a rischio nei loro
contesti aggregativi; entro la prima
annualità ci si attende di avere un
rapporto consolidato di fiducia e
collaborazione con le compagnie
individuate.
2. Sviluppare attività e occasioni in grado - N° microprogetti realizzati
di stimolare la riflessione sull’uso di
- N° soggetti coinvolti
sostanze e aumentare la percezione dei
rischi rispetto a modelli
comportamentali usuali; al termine del
progetto ci si attende di aver realizzato
uno o più interventi per ogni compagnia,
rilevando i cambiamenti prodotti a
livello di conoscenze, propensione ad
adottare scelte alternative all’uso di
sostanze
3.Ampliare e consolidare la rete dei
- N° Servizi contattati
servizi sociosanitari e territoriali creando
- N° contatti e incontri di coordinamento con
canali privilegiati di contatto e
referenti dei Servizi Sociosanitari
accompagnamento per adolescenti e
- N° contatti e di accessi ai servizi sociosanitari
giovani in condizioni di rischio.
da parte di giovani
Andranno definiti contatti e referenti
precisi con i servizi sanitari aventi
competenza in ambito giovanile (Ser.T.,
Centro di Salute Mentale, Consultorio
Giovani, Età Evolutiva) per facilitare
l’accesso a giovani in situazioni di
disagio.
4. Consolidare e rafforzare l’azione delle
- N° incontri dei tavoli intercomunali
comunità locali, in quanto risorse
- N° di adulti significativi coinvolti
fondamentali per l’accoglimento e
- N° Associazioni ed enti del territorio
supporto nelle situazioni di disagio e di
contattati
rischio dei giovani. Verranno contattati e
coinvolti nella progettualità adulti
significativi (educatori grezzi, animatori,
ecc) e associazioni del territorio.
5. Consolidare la conoscenza e la
familiarità con l’educatore di strada
come figura competente ed affidabile
per l’approccio e l’accompagnamento di
situazioni di difficoltà di giovani e d
adolescenti.
Indicatore di Outcome
- cambiamento nel livello di conoscenze
tramite confronto ante- / post-intervento
- cambiamento nella propensione tramite
confronto ante-/post-intervento
(rilevazioni dirette tramite questionari o focus
group, valutazioni di terzi, valutazione degli
operatori)
- Evoluzione della figura dell’educatore di
Strada nella percezione della comunità
(tramite interviste a testimoni privilegiati)
9.
TARGET E NUMERO PREVISTO DI SOGGETTI DA COINVOLGERE
⌧ Minori
n° previsto ___________
⌧ Giovani di età 18/35
n° previsto ___________
⌧ Gruppi informali e/o formali
n° previsto ___20______
Discoteche
n° previsto ___________
Locali pubblici (discopub/pub/bar ecc.)
n° previsto ___________
Responsabili della sicurezza in generale (carabinieri/polizia/polifer/vigili urbani ecc.)
n° previsto ___________
Autoscuole/Istruttori autoscuole/ Allievi autoscuole
n° previsto ___________
Poliassuntori
n° previsto ___________
Consumatori di sostanze psicoattive illecite
n° previsto ___________
Consumatori di alcol
n° previsto ___________
Fumatori
n° previsto ___________
⌧ Adulti significativi
n° previsto ___________
Nuclei familiari
n° previsto ___________
⌧ Associazioni
Studenti
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
Personale docente
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
n° previsto ___________
n° previsto ___________
Non docente
Genitori
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
n° previsto ___________
Mondo del lavoro (lavoratori/disoccupati/rapp.sindacali, SIL, ecc)
n° previsto ___________
Genitori con problemi di TD e/o alcolisti
n° previsto ___________
Utenti dei servizi pubblici e/o privato sociale (Ser.T, C.T., Coop.Soc ecc)
n° previsto ___________
Carcere (Detenuti/Personale del carcere)
n° previsto ___________
Immigrati
n° previsto ___________
Operatori delle dipendenze
n° previsto ___________
Tossicodipendenti/Alcoldipendenti attivi
n° previsto ___________
Ex Tossicodipendenti/ Ex Alcolisti
n° previsto ___________
n° previsto ___________
n° previsto ___________
⌧ Opinion Leader
n° previsto ___________
⌧ Operatori grezzi
n° previsto ___________
Mediatori culturali
⌧ Dipartimenti delle Dipendenze
n° previsto ___________
n° previsto ___________
10. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DIVISI
ANNUALITÀ
PER CIASCUNA
TRIENNIO 2006-2007-2008
1° modalità:
1) Presentazione e condivisione; avvio di un tavolo di confronto intercomunale, con
partecipazione referenti dei Servizi dell’Azienda ULSS 18.
2) riaggancio delle compagnie a rischio (circa 20) individuate nella precedente
operatività
3) approfondimento della relazione e individuazione degli obiettivi per ciascuna
compagnia rispetto al cambiamento atteso
4) costruire azioni e interventi, a partire dalla relazione e dal confronto a livello
individuale e gruppale, per favorire la consapevolezza del problema e la motivazione
al cambiamento
5) accompagnamento, ove necessario e possibile, di singoli giovani ai Servizi (Ser.T.,
Psichiatria, Consultorio,Neuropsichiatria Infantile)
2° modalità:
1) Promuovere nei contesti dei giovani (scuola, strada, locali e contesti per il tempo libero) il rilancio del
progetto, individuando le nuove compagnie e spazi di azione.
2) Avvio contatti con nuove compagnie e riprogettazione
Il progetto rappresenta la continuità del progetto “A ruota libera” del precedente Piano
Triennale. Oltre alla maggior parte dei Comuni del precedente progetto
hanno garantito la loro adesione (che dovrà trovare conferma con atti
formali) altri Comuni: ne consegue che, pur rimanendo inalterata la quota a
carico del Fondo, le attività e le relative modalità potranno trovare
ampliamenti sia qualitativi che quantitativi.
11. METODOLOGIE ADOTTATE PER CIASCUN OBIETTIVO SPECIFICO
-
lavoro di comunità
lavoro di strada
consulenza educativa e pedagogica
12. RISORSE UMANE IMPIEGATE
(n. operatori interni impiegati e relativo monte-ore mensile-annuale dedicato al progetto / n.
operatori esterni impiegati e relativo monte-ore annuale dedicato al progetto / n. Enti
coinvolti e tipologia)
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
Operatori interni. n. 8*
n. ore mensili
n. ore annuali 480/Op
Operatori interno
n. 1 (Formatore)
n. ore mensili
n. ore annuali 24
Operatori esterni Responsabile scientifico ULSS 18 (Ser.T).
Enti coinvolti
n. 21
Tipologia: Comuni
Enti coinvolti
n. 1
Tipologia: Az. ULSS
Enti coinvolti
n. 1
Tipologia: Provincia
* il numero di operatori di strada sarà tarato sul numero di Comuni aderenti al Progetto e di
conseguenza sulla modalità operativa necessaria.
13. COLLABORAZIONI
(tipo/collaborazioni territoriali/extraterritoriali/scientifiche)
- Ser.T. Az. ULSS 18 ( responsabilità scientifica)
- Servizi dell’Az. ULSS 18
- Associazioni del Privato Sociale
- Provincia
14. RISORSE MATERIALI UTILIZZATE
- Cancelleria
- Schede per cellulari
- Rimborsi carburante
- Materiali e attrezzature per microprogettualità
- Spese per evento conclusivo
15. MODALITÀ PER LA DIFFUSIONE DEI RISULTATI
(workshop, conferenze, divulgazione materiali, …)
Evento conclusivo
16. COSTI DEL PROGETTO
(Quota finanziata dalla Regione/Quota di compartecipazione dell'Ente Gestore del progetto
suddivise per Costi di personale, attrezzature, materiali, altro (specificare)
Entrate:
A. Quota a carico del Fondo Regionale.............................................................................. € 47.712,00
B. Quota a carico dell’Ente Gestore .(25%)........................................................................€ 15.904,00
TOTALE
€ 63.616,00
Uscite:
C. Costo personale.............................................................................................................. €
55.680,00
D. Formazione:....................................................................................................................€
1.600,00
E. Materiale:...................................................................................................................... €
6.336,00
TOTALE
17. DATA E FIRMA DEL RESPONSABILE DEL PROGETTO
€ 63.616,00
Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga
Piano Triennale di Intervento – Area Dipendenze 2006/2008
2.
TITOLO PROGETTO
DYLAN DOG II
3. AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO
PREVENZIONE SELETTIVA
5. RESPONSABILE DEL PROGETTO
DATI ANAGRAFICI
Cognom
e
CASARI
Ente
Nome
Coop. Soc. NIKE KAI DIKE - onlus Via
RENATO
Martiri della Libertà, 295/1
Città
Fiesso Umbertiano
Provincia Rovigo
Cap
Telefono
45024
0425 741200
Fax
E-mail
[email protected]
0425 741241
QUALIFICA
Dirigente Medico
___ livello
Assistente Sociale
Dirigente Psicologo
___ livello
Educatore Professionale
Infermiere Professionale
Tecnico Amministrativo
⌧ Altro (specificare) Presidente dell’Ente Privato
6. AREA TERRITORIALE NELLA QUALE VERRÀ REALIZZATO L'INTERVENTO
Comune
Quartiere
Provincia
⌧ Ulss 18
Altro
(specificare)
Piu’ comuni
Piu’ quartieri
Comunità
montana/e
Distretto
6. E' LA CONTINUAZIONE DI UNA PRECEDENTE ESPERIENZA?
⌧ SI
8.
NO
Se si, quale Progetto “Dylan Dog”
PREMESSA
I dati che vengono forniti dal Ser.T dell’Azienda Ulss 18 indicano che il trend delle persone
prese in carico dal Servizio Alcologia sono in costante aumento; aumento pari a circa il 50%
dei pazienti presi in carico per problematiche connesse all’abuso di sostanze alcoliche nel
periodo compreso tra gli anni 2003/2005.
Allarmante è l’uso “ricreazionale” di alcol (es. hour spritz) che rappresenta ormai un abituale
stile di vita in strati sempre più vasti della popolazione giovanile.
Le notizie in merito alle stragi del sabato sera, dovute in gran parte a guida in stato di
ebbrezza e/o le patenti ritirate sempre più frequentemente causa tassi alcolemici superiori al
limite legale, meritano forti interventi di prevenzione e informazione sui rischi connessi agli
usi e abusi di sostanze alcoliche.
Infine i dati allarmanti che scaturiscono dall’indagine effettuata nella triennalità precedente
(Progetto Dylan Dog) sui comportamenti a rischio in merito all’uso e/o abuso di sostanse
alcoliche tra adolescenti e giovani indicano la necessità di dare ancora spazio a una capillare
campagna di prevenzione e sensibilizzazione presso i luoghi di ritrovo di adolescenti e
giovani.
9.
FINALITA' GENERALI
Indagine sulle conoscenze dei rischi legati all’uso o abuso di sostanze alcoliche
Fornire informazioni adeguate a adolescenti e giovani sui danni derivanti dall’uso di sostanze alcoliche
Promozione di stili di vita sani
Ridurre le condizioni di rischio legate ad adolescenti e giovani sul territorio e ridurre l’uso e il consumo di
sostanze alcoliche
Mappatura dei comnportamenti a rischio (uso di alcool)
18. OBIETTIVI SPECIFICI CON DESCRIZIONE DEI RISULTATI ATTESI
7. Stabilire contatti significativi con adolescenti e giovani nei loro contesti aggregativi,
formali e informali, e stimolare la riflessione e aumentare la percezione dei rischi rispetto
a modelli comportamentali usuali legati all’uso e abuso di sostanze alcoliche
8. Interventi educativi e di “riduzione del danno” davanti alle discoteche e ai locali notturni
del territorio
9. Aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle situazioni e dei luoghi del territorio
interessati da fenomeni di devianza e rischio sociale legati all’uso di sostenze alcoliche
10. Ampliare e consolidare la rete dei servizi sociosanitari e territoriali creando canali
privilegiati di contatto per adolescenti e giovani in condizioni di rischio.
11. Fornire informazioni adeguate e tarate sulle conoscenze rilevate dai questionari sugli stili
di vita e comportamenti a rischio legatin all’uso e abuso di sostanze alcoliche
INDICATORI DEI RISULTATI
-
-
Schede di monitoraggio delle uscite degli operatori con informazioni sul luogo
dell’intervento, persone contattate, numero alcoltest effettuati, materiali distribuiti e
osservazioni varie
Schede di monitoraggio con informazioni anonime su sesso, età, titolo di studio,
professione, patente posseduta e valore alcolemia di chi si sottopone al test
Scheda statistica generale sui comportamenti a rischio in base all’età, sesso, grado di
istruzione dei giovani contattati
19. TARGET E NUMERO PREVISTO DI SOGGETTI DA COINVOLGERE
⌧ Minori
⌧ Giovani di età 18/35
Gruppi informali e/o formali
⌧ Discoteche
⌧ Locali pubblici (discopub/pub/bar ecc.)
Responsabili della sicurezza in generale (carabinieri/polizia/polifer/vigili urbani
ecc.)
Autoscuole/Istruttori autoscuole/ Allievi autoscuole
Poliassuntori
Consumatori di sostanze psicoattive illecite
⌧ Consumatori di alcol
Fumatori
Adulti significativi
Nuclei familiari
Associazioni
Studenti
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
Personale docente
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
Non docente
Genitori
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
Mondo del lavoro (lavoratori/disoccupati/rapp.sindacali, SIL, ecc)
Genitori con problemi di TD e/o alcolisti
Utenti dei servizi pubblici e/o privato sociale (Ser.T, C.T.,
Coop.Soc ecc)
Carcere (Detenuti/Personale del carcere)
Immigrati
Operatori delle dipendenze
Tossicodipendenti/Alcoldipendenti attivi
Ex Tossicodipendenti/ Ex Alcolisti
Opinion Leader
n° previsto 1000
n° previsto 2000
n° previsto
___________
n° previsto 10
n° previsto 20
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto 2000
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
20. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DIVISI PER CIASCUNA
ANNUALITÀ
I ANNUALITA’ - Attività di prenvenzione e informazione (uscite operatori di strada)
- Attività di formazione operatori
- Attività di coordinamento, verifiche e preparazione uscite (contatti con
locali ecc.)
- Attività di monitoraggio statistico e verifica risultati
Gli interventi diretti presso locali notturni e sagre paesane si prevede di
concentrarli nei mesi estivi (Maggio – Giugno – Luglio – Agosto –
Settembre)
II ANNUALITA’ - Idem
III ANNUALITA’ - Idem
- Predisposizione di un report finale con indicazione risultati raggiunti
21. METODOLOGIE ADOTTATE PER CIASCUN OBIETTIVO SPECIFICO
-
-
-
Interventi notturni presso le principali discoteche e locali di ritrovo notturno con
distribuzione di materiale informativo, esecuzione volontaria del test per
determinazione alcolemia e somministrazione questionario anonimo
Interventi presso sagre paesane (feste della birra, ecc.) con distribuzione di
materiale informativo, esecuzione volontaria del test per determinazione alcolemia
e somministrazione questionario anonimo
Interventi da proporsi per i mesi di Maggio – Giugno – Luglio – Agosto Settembre
Coinvolgimento operatori di strada formati con triennalità precedente
Rendicontazione statistica
22. RISORSE UMANE IMPIEGATE
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
⌧
Operatori interni.
Operatori interni
Operatori esterni
Enti coinvolti
Enti coinvolti
Enti coinvolti
⌧ Enti coinvolti
n. 1 Coordinatore
n. ore mensili 20
n. ore annuali 100
n. 3 Op. di strada
n. ore mensili 40
n. ore annuali 200
n. 1 Responsabile scientifico ULSS (Ser.T)
n. 41
Tipologia: Comuni
n. 1
Tipologia: Provincia
n. 1
Tipologia: Az. ULSS
Tipologia: Privato
n. 1
sociale
23. COLLABORAZIONI
Coinvolgimento di gestori discoteche e lucali pubblici
Responsabilità scientifica ULSS 18 (Ser.T)
24. RISORSE MATERIALI UTILIZZATE
-
alcolimetri
materiale informativo
cellulari
pulmino
cancelleria
computers
25. MODALITÀ PER LA DIFFUSIONE DEI RISULTATI
Report finale con risultati dei questionari
26. COSTI DEL PROGETTO (ANNUALI)
Personale (Euro 6.320,00 di cui 4.740,00 a carico Fondo e 1.580,00 a carico Ente gestore)
Operatori di strada per interventi presso locali notturni
Coordinatore del Progetto per attivuità di coordinamento e verifiche
Attrezzature (Euro 2.440,00 di cui 1.830,00 a carico Fondo e 610,00 a carico Ente gestore)
Automezzi
Boccagli per Etilometri
Materiali (Euro 4.323,00 di cui 3.242,25 a carico Fondo e 1.080,75 a carico Ente gestore)
Modulistica per questionari
Gadget (etilotest monouso)
Materiali informativi (regoli, righelli)
Altro (Euro 250,00 di cui 187,50 a carico Fondo e 62,50 a carico Ente gestore)
Spese amm.ve
Inserimento dati statistici
Report finale
Totale costo: (Euro 13.333,00 di cui 9.999,75 a carico Fondo e 3.333,25 a carico Ente
gestore)
27. DATA E FIRMA DEL RESPONSABILE DEL PROGETTO
FIesso Umbertiano,
IL RESPONSABILE
DOTT. RENATO CASARI
Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga
Piano Triennale di Intervento – Area Dipendenze 2006/2008
1. TITOLO PROGETTO
o
o
Alcool & Mondo del Lavoro
2. AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO
Prevenzione selettiva dell’abuso di sostanze alcoliche in ambiente di lavoro.
3.
RESPONSABILE DEL PROGETTO
DATI ANAGRAFICI
Cognome Roncon
Nome Alberto
Ente Consorzio Team in regime di general contractor con la propria associata Cooperativa
Sociale “Porto Alegre”
Via X Luglio 13/a
Città Rovigo
Cap 45100
Provincia Rovigo
Telefono 0425/404323
Fax
0425/404323
E-mail [email protected]
QUALIFICA
Dirigente Medico
Assistente Sociale
Dirigente Psicologo
Educatore Professionale
Infermiere Professionale
Tecnico Amministrativo
⌧ Altro (specificare) dirigente di comunità terapeutica livello 7°
4. AREA TERRITORIALE NELLA QUALE VERRÀ REALIZZATO L'INTERVENTO
Comune
Piu’ comuni
Quartiere
Piu’ quartieri
Provincia
Comunità montana/e
Ulss
⌧ Distretto
Altro (specificare)
5. E' LA CONTINUAZIONE DI UNA PRECEDENTE ESPERIENZA?
⌧ SI
NO
Se si, quale
“Alcool e lavoro”: percorso di formazione /sensibilizzazione rivolto ai medici del lavoro
6. PREMESSA
Il progetto “Alcol & Lavoro” in questa triennalità intende proseguire la campagna di sensibilizzazione avviata in
precedenza, coinvolgendo i medici competenti, attuando un percorso che andrà a interessare direttamente, agendo
all’interno dei luoghi di lavoro, tre grandi aziende presenti nel territorio (sia nell’Alto che nel Medio Polesine) in un
percorso di prevenzione – sensibilizzazione rivolto a :
I dipendenti;
I rappresentanti sindacali (R.S.U.);
I responsabili della sicurezza;
Il management.
7.
FINALITA' GENERALI
Attuazione di una campagna di prevenzione selettiva dell’abuso di sostanze alcoliche in
ambiente di lavoro.
8. OBIETTIVI SPECIFICI CON DESCRIZIONE DEI RISULTATI ATTESI
(ad es. cambiamento di atteggiamento, comportamento, aumento del livello di conoscenza, di
abilità, …)
Con il progetto “ Alcool & Lavoro ” ci si propone di avviare :
cambiamento di atteggiamento nei confronti dell’uso di sostanze alcoliche da parte dei
dipendenti della aziende coinvolte;
un aumento della conoscenza dei problemi alcol – correlati da parte dei R.P.P.,
il coinvolgimento del management e delle R.S.U. in protocolli d’intesa volti a rendere i luoghi
di lavoro “Alcol-free”
Indicatori di risultato
PRIMO ANNO
□ presentazione del progetto alle Imprese coinvolte e sottoscrizione di un protocollo di lavoro
condiviso (almeno tre imprese con circa 800 dipendenti);
□ preparazione proposta formativa da condividere con le Aziende (partecipazione di almeno il
70% dei R.P.P. e di almeno uno R.S.U. per Azienda);
□ costituzione gruppo di lavoro con coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali e
Organizzazioni di categoria per la realizzazione di un protocollo d’intesa avente per oggetto
il divieto di uso di sostanze alcoliche all’interno dei luoghi di lavoro;
□ avvio percorso formativo con l’esecuzione di ameno tre incontri per Azienda;
□ distribuzione di materiale informativo presso le mense aziendali (almeno 200 kits “alcol &
lavoro”)
SECONDO ANNO
□ prosecuzione percorso formativo : ameno tre incontri per Azienda;
□ definizione conclusiva e stesura protocollo d’intesa
□ sottoscrizione e conseguente applicazione sperimentale protocollo d’intesa in almeno una
Azienda;
□ distribuzione di materiale informativo presso le mense aziendali (almeno 200 kits “alcol &
lavoro”)
TERZO ANNO
□ conclusione del percorso formativo: almeno due incontri;
□ valutazione dell’efficacia del protocollo d’intesa (valutazione adesione da parte dei
dipendenti, numero trasgressioni in orario di lavoro, eventuali rimostranze segnalate dai
dipendenti);
□ verifica eventuali variazioni significative degli infortuni sul lavoro, delle assenze dal lavoro;
□ sottoscrizione del protocollo da parte di tutte le imprese coinvolte;
□ distribuzione di materiale informativo presso le mense aziendali (almeno 200 kits “alcol &
lavoro”)
9. TARGET E NUMERO PREVISTO DI SOGGETTI DA COINVOLGERE
Minori
n° previsto ___________
Giovani di età 18/35
n° previsto ___________
Gruppi informali e/o formali
n° previsto ___________
Discoteche
n° previsto ___________
Locali pubblici (discopub/pub/bar ecc.)
n° previsto ___________
Responsabili della sicurezza in generale (carabinieri/polizia/polifer/vigili urbani ecc.)
n° previsto ___________
Autoscuole/Istruttori autoscuole/ Allievi autoscuole
n° previsto ___________
Poliassuntori
n° previsto ___________
Consumatori di sostanze psicoattive illecite
n° previsto ___________
Consumatori di alcol
n° previsto ___________
Fumatori
n° previsto ___________
Adulti significativi
n° previsto ___________
Nuclei familiari
n° previsto __________
⌧ Associazioni
n° 6 Sindacati di categoria, Organizzazioni di categoria (Unione Industriali) Acat
Studenti
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
n° previsto ___________
Personale docente
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
n° previsto ___________
Non docente
n° previsto ___________
Genitori
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
n° previsto ___________
⌧ Mondo del lavoro (lavoratori/disoccupati/rapp.sindacali, SIL, ecc)
n° previsto 3 Aziende, 800 dipendenti , delegati sindacali e rappresentanti della sicurezza
Genitori con problemi di TD e/o alcolisti
n° previsto ___________
Utenti dei servizi pubblici e/o privato sociale (Ser.T, C.T., Coop.Soc ecc)
n° previsto _________
Carcere (Detenuti/Personale del carcere)
n° previsto ___________
Immigrati
n° previsto ___________
Operatori delle dipendenze
n° previsto ___________
Tossicodipendenti/Alcoldipendenti attivi
n° previsto ___________
Ex Tossicodipendenti/ Ex Alcolisti
n° previsto
Opinion Leader
n° previsto ___________
Operatori grezzi
n° previsto ___________
Mediatori culturali
n° previsto ___________
⌧ Dipartimenti delle Dipendenze
n° previsto 1
10. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DIVISI PER CIASCUNA
ANNUALITÀ
Il progetto si sviluppa nell’arco del triennio prevedendo più azioni:
Presentazione del progetto alle imprese coinvolte e sottoscrizione di un protocollo di lavoro condiviso: sei mesi;
Numero otto incontri di formazione rivolti ai R.S.U e R.P.P. per ogni azienda :dodici mesi;
Organizzazione di un tavolo di lavoro composto da rappresentanti: del Dipartimento delle Dipendenze, dei medici
del lavoro, sindacato, R.P.P. e organizzazioni di categoria volto a predisporre un protocollo d’intesa avente per
oggetto il divieto di uso di sostanze alcoliche all’interno dei luoghi di lavoro. (dodici mesi);
Azioni di sensibilizzazione rivolte ai dipendenti da svolgere durante le pause pranzo o al cambio dei turni di
lavoro all’interno delle aziende (tre all’anno per ogni azienda ).
11. METODOLOGIE ADOTTATE PER CIASCUN OBIETTIVO SPECIFICO
Per il raggiungimento degli obiettivi specifici su esposti si prevede di:
almeno tre incontri con gruppo dirigente di ciascuna azienda per esposizione del progetto
predisposizione calendario interventi e sottoscrizione protocollo di adesione;
Incontri di formazione svolti con metodologie che prevedano il coinvolgimento dei
partecipanti;
Focus group
Distribuzione Kit “Alcol&lavoro” contenenti materiale informativo, etilometri monouso.
12. RISORSE UMANE IMPIEGATE
(n. operatori interni impiegati e relativo monte-ore mensile-annuale dedicato al progetto / n.
operatori esterni impiegati e relativo monte-ore annuale dedicato al progetto / n. Enti
coinvolti e tipologia)
⌧ Operatori interni.
n. 1 educatore
n. ore 40 mensili
n. ore 480 annuali
⌧ Operatori interni
n. 01 psicologo
n. 25 ore mensili
n. 300 ore annuali
⌧ Operatori esterni
Responsabile Scientifico Azienda ULSS 18 (Ser.T)
⌧ Enti coinvolti
n. 01
Azienda ULSS 18 (Ser.T)
Enti coinvolti
n.
Tipologia
13. COLLABORAZIONI
(tipo/collaborazioni territoriali/extraterritoriali/scientifiche)
A. Azienda ULSS 18 -Ser.T- (Responsabilità scientifica)
B. Sindacato consulenza in materia di diritto del lavoro;
C. Organizzazioni di categoria
14. RISORSE MATERIALI UTILIZZATE
(ad es. siringhe, farmaci, pulmini, materiale informativo cartaceo, …)
Si prevede di distribuire circa 1500 Kit Alcool & Lavoro composti da . regolo etilometrico,
etilometro monouso, opuscolo informativo shopper in tela richiamante il progetto.
15. MODALITÀ PER LA DIFFUSIONE DEI RISULTATI
(workshop, conferenze, divulgazione materiali, …)
Convegno conclusivo presso l’Associazione industriali e/o Camera di Commercio e diffusione del
protocollo d'intesa presso le principali aziende del territorio.
16. COSTI DEL PROGETTO
(Quota finanziata dalla Regione/Quota di compartecipazione dell'Ente Gestore del progetto
suddivise per Costi di personale, attrezzature, materiali, altro (specificare)
Entrate:
A. Quota a carico del Fondo Regionale
€ 20.000,00
B. Quota carico dell’Ente gestore: 25%
€ 6.667,00
TOTALE
o
€ 26.667,00
Uscite:
A. Personale
B. Materiale informativo (kit alcool e lavoro)
C. Organizzazione incontri formativi
D. Diffusione dei risultati (convegno conclusivo)
E. Spese amministrative
TOTALE
€ 22.200,00
€ 3.000,00
€ 417,00
€
800,00
€
250,00
per annualità
€ 26.667,00
A.
DATA E FIRMA DEL RESPONSABILE DEL PROGETTO
ROVIGO13/06/06
per annualità
DOTT. RONCON ALBERTO
Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga
Piano Triennale di Intervento – Area Dipendenze 2006/2008
3.
TITOLO PROGETTO
PIT STOP
4. AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO
Trattamento di cocainomani e assuntori di altre sostanze sintetiche.
7. RESPONSABILE DEL PROGETTO
DATI ANAGRAFICI
Cognom
e
Bernardinello
Nome
Gabriele
Ente
Via
Orus, 4
Città
Padova
Provincia Padova
Cap
Telefono
35129
049 8725010
Fax
E-mail
[email protected]
Cooperativa Sociale “Terra”
049 8725010
QUALIFICA
Dirigente Medico
___ livello
Assistente Sociale
Dirigente Psicologo
___ livello
Educatore Professionale
Infermiere Professionale
x
Tecnico Amministrativo
Altro (specificare) coordinatore terapeutico (psicologo)
8. AREA TERRITORIALE NELLA QUALE VERRÀ REALIZZATO L'INTERVENTO
Comune
Piu’ comuni
Quartiere
Piu’ quartieri
Comunità
montana/e
Provincia
⌧ Ulss
Altro
(specificare)
Distretto
7. E' LA CONTINUAZIONE DI UNA PRECEDENTE ESPERIENZA?
SI
⌧ NO
Se si, quale
10. PREMESSA
Alcune considerazioni generali sui bisogni espressi e scenari prevedibili
1) sono in costante aumento,come rilevato dall’utenza Ser.T. e da ricerche nel
territorio,le persone che consumano cocaina o droghe sintetiche anche se il più
delle volte in associazione con alcol e droghe sintetiche,
2) l’uso “ricreazionale” di alcol “,derivati della canapa e cocaina” rappresenta oramai
un abituale stile di vita in strati sempre più vasti della popolazione giovanile,
3) l’utenza del Ser.T. è in costante aumento rispetto a tutte le sostanze a tutte le età.
Giungono richieste se pur isolate, di interventi su altri comportamenti di addiction
come il gambling,
4) sono altresì aumentate le “situazioni complesse: specie la co-morbilità psichiatrica
ma anche la complessità familiare e transgenerazionale (uso di sostanze o presenza
di altri disturbi, quali quelli legati al comportamento alimentare, in più membri
della stessa famiglia, etc.) che coinvolge altri servizi clinici e territoriali,
5) sia ai servizi, sia negli “sportelli aperti” presso li istituti scolastici superiori si
presentano numerose situazioni di giovani e minori con molteplici difficoltà legate
all’uso di sostanze e ad altri comportamenti. In numerose di queste situazioni le
relazioni familiari appaiono già compromesse,
6) gli invii da parte delle Prefetture (artt. 75 e 121 L. 309/90) nonché le richieste di
genitori riguardano, nella più parte, consumatori, anche se abituali, di derivati della
canapa cui manca la consapevolezza del “rischio”. Per tali giovani quindi bisogna
prevedere interventi differenziati e di notevole complessità.
11. FINALITA' GENERALI
Sensibilizzare la popolazione (giovanile ma anche adulta) sugli stili di vita legati all’uso di
sostanze
Migliorare gli stili di vita dei giovani a rischio, assuntori di cocaina ed ecstasy
Supportare l’azione dell’ambiente macrosociale ( soprattutto collaborando con gli interventi
dell’Ente Locale) e della famiglia nell’ambito educativo e terapeutico.
28. OBIETTIVI SPECIFICI CON DESCRIZIONE DEI RISULTATI ATTESI
Interventi sull’area cocaina e sostanze sintetiche attivando spazi di prevenzione, consulenza e
terapia con l’apertura di uno sportello aperto (ambulatorio) a gruppi di giovani e alle loro
famiglie.
Risultati attesi:
-
-
favorire il contatto precoce,specie dei consumatori di cocaina e droghe sintetiche,
attraverso azioni e progetti extraambultoriali, a contatto con ambienti di vita, lavoro e
studio;
facilitare le richieste di aiuto spontaneo,
fornire consulenza ai genitori, insegnanti ed educatori per migliorare la capacità di
relazione e di gestione della complessità nei relativi contesti,
fornire un supporto e accompagnare i giovani in difficoltà nel superamento del
disagio,
orientare e avviare persone con problematiche conclamate ai servizi competenti
Indicatori di processo:
- apertura ambulatorio e attivazione sportello, (al di fuori del Ser.T.)
- n. interventi di sensibilizzazione
- n. contatti con giovani
- n. gruppi adulti significativi
29. TARGET E NUMERO PREVISTO DI SOGGETTI DA COINVOLGERE
⌧ Minori
⌧ Giovani di età 18/35
⌧ Gruppi informali e/o formali
Discoteche
Locali pubblici (discopub/pub/bar ecc.)
Responsabili della sicurezza in generale (carabinieri/polizia/polifer/vigili urbani
ecc.)
Autoscuole/Istruttori autoscuole/ Allievi autoscuole
⌧ Poliassuntori
⌧ Consumatori di sostanze psicoattive illecite
⌧ Consumatori di alcol
⌧ Fumatori
Adulti significativi
Nuclei familiari
⌧ Associazioni
⌧ Studenti
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
⌧ Personale docente
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
Non docente
⌧ Genitori
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
Mondo del lavoro (lavoratori/disoccupati/rapp.sindacali, SIL, ecc)
Genitori con problemi di TD e/o alcolisti
Utenti dei servizi pubblici e/o privato sociale (Ser.T, C.T.,
Coop.Soc ecc)
Carcere (Detenuti/Personale del carcere)
Immigrati
Operatori delle dipendenze
Tossicodipendenti/Alcoldipendenti attivi
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
___________
n° previsto
30. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DIVISI PER CIASCUNA
ANNUALITÀ
I^ FASE:
-
-
Individuazione di una sede (una per Distretto Socio Sanitario), non connotabile come
Ser.T., e apertura di uno sportello per almeno 12 ore la settimana complessive;
Costruzione di uno spazio di coordinamento con i servizi dell’Aziende Sanitaria e
degli Enti Locali per garantire gli spazi di intervento e collaborazione;
Sensibilizzazione e attività di “pubblicizzazione” attuando interventi negli ambienti di
aggregazione giovanile e presso gli adulti significativi (insegnanti, MMG, gruppi
sportivi, etc ...);
collaborazione con i progetti di “incontro e formazione” degli “operatori grezzi
(gestori discoteche, baristi, dj, luoghi di lavoro, etc ...)”.
II^ FASE:
Sviluppare azioni che incidano:
-
-
nell’attività clinico-terapeutica: approcci farmacologici basati sull’evidenza, interventi
psico-sociali individuali, di gruppo, di gruppo di auto-mutuo aiuto, ricerca clinicodiagnostica;
negli interventi di sensibilizzazione tesi a confrontare giovani e adulti sugli stili di vita
correlati all’uso di sostanza.
31. METODOLOGIE ADOTTATE PER CIASCUN OBIETTIVO SPECIFICO
•
Attività di sensibilizzazione in accordo con gli interventi territoriali (operatori grezzi,
operatori di strada, mondo del lavoro) e con gli interventi di prevenzione selettiva
(peer educators, formazione insegnani, etc);
•
Attività clinico-terapeutica: diagnostica, ivi compresi test di personalità,
psicoterapeutica, interventi di gruppo sia terapeutico, psicoeducazionale che di automutuo aiuto;
•
Attività di promozione alla salute rispetto a stili di vita “liberi da droghe” in
collaborazione con interventi di prevenzione selettiva o interventi in atto da parte degli
Enti Locali in tema di “prevenzione generale”.
32. RISORSE UMANE IMPIEGATE
(n. operatori interni impiegati e relativo monte-ore mensile-annuale dedicato al progetto / n.
operatori esterni impiegati e relativo monte-ore annuale dedicato al progetto / n. Enti
coinvolti e tipologia)
⌧ Operatori interni.
⌧ Operatori interni
⌧ Operatori interni
⌧ Operatori esterni
⌧ Enti coinvolti
Enti coinvolti
Enti coinvolti
Enti coinvolti
N° 1 Psicologo
n. ore mensili 120
n. ore annuali
N° 1 Psicologo
n. ore mensili 72
n. ore annuali
N° 1 Educatore
Prof.le
n. ore mensili 80
n. ore annuali
Responsabile Scientifico ULSS 18 (Ser.T)
Tipologia: Az. ULSS
n.° 1
18
n.°
Tipologia
n.°
Tipologia
n.
Tipologia
33. COLLABORAZIONI
7) Ser.T. Az. Ulss 18 (Responsabilità scientifica)
8) Servizi sociosanitari dell’Az. ULSS 18 (Dipartimento di Salute Mentale,
Consultorio Giovani, Età Evolutiva, ...)
9) Scuole Medie Superiori del territorio
10) Enti pubblici e privati, attivi in ambiti di aggregazione o titolari di progetti di
monitoraggio e aggancio in età giovanile (Oratori, Progetti di Educazione di
Strada, Gruppi sportivi, ...)
34. RISORSE MATERIALI UTILIZZATE
11) Materiale divulgativo
12) Beni e servizi per l’organizzazione di eventi divulgativi e di sensibilizzazione
13) Materiali di cancelleria
14) Attrezzature per archivio
35. MODALITÀ PER LA DIFFUSIONE DEI RISULTATI
Report finale
36. COSTI DEL PROGETTO
Entrate:
A. Quota a carico del Fondo Regionale.............................................................................. € 50.328,00
B. Quota a carico della Cooperativa (25%).........................................................................€ 16.776,00
TOTALE
€ 67.104,00
Uscite:
C. Costo personale a carico del Fondo............................................................................... €
50.328,00
E. Materiali e personale a carico della Cooperativa......................................................... € 16.776,00
TOTALE
37. DATA E FIRMA DEL RESPONSABILE DEL PROGETTO
€ 67.104,00
Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga
Piano Triennale di Intervento – Area Dipendenze 2006/2008
TITOLO PROGETTO
La Bottega
AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO
Avvio di percorsi di reinserimento lavorativo di soggetti alcol dipendenti
RESPONSABILE DEL PROGETTO
DATI ANAGRAFICI
Cognome Roncon
Nome Alberto
Ente Consorzio Team in regime di general contractor con la propria associata Cooperativa
Sociale “Porto Alegre”
Via De Polzer, 2
Città Rovigo
Cap 45100
Provincia Rovigo
Telefono 0425/404323
Fax
0425/404323
E-mail: [email protected]
QUALIFICA
Dirigente Medico ___ livello
Assistente Sociale
Dirigente Psicologo ___ livello
Educatore Professionale
Infermiere Professionale
Tecnico Amministrativo
⌧ Altro (specificare) dirigente di comunità terapeutica livello 7°
AREA TERRITORIALE NELLA QUALE VERRÀ REALIZZATO L'INTERVENTO
Comune
Piu’ comuni
Quartiere
Piu’ quartieri
Provincia
Comunità montana/e
⌧ Ulss
Distretto
Altro (specificare)
E' LA CONTINUAZIONE DI UNA PRECEDENTE ESPERIENZA?
SI
⌧NO
Se si, quale
Sebbene il progetto “la Bottega” sia da considerarsi un progetto nuovo a tutti gli effetti esso,
tuttavia, si configura come una rielaborazione corretta dalle criticità emerse dalle esperienze fatte
nelle precedenti triennalità in cui sono state coinvolte cooperative facenti parte del Consorzio.
PREMESSA
Il progetto “La Bottega”, come già precedentemente accennato, pur non essendo la continuità
di precedenti esperienze svolte nelle passate triennalità in materia d'inserimento lavorativo, ha
fatto tesoro di alcune criticità emerse e tenta di proporre soluzioni diverse, comunque già
sperimentate con efficacia in altri territori della regione Veneto.
I presupposti che giustifificano “la Bottega” sono:
dai dati forniti dal Ser.T. Dell'Azienda U.L.S.S. N°18 emerge la costante presenza di
una fascia di pazienti tossicodipendenti di età compresa tra i 35 –55 anni,
prevalentemente maschi con scarsa professionalità a rischio di espulsione dal mercato
del lavoro;
che per quanto riguarda pazienti con patologie alcolcorrelate questi sono aumentati del
20% nel periodo compreso tra gli anni 2004/2005 e, contestualmente, vi è stato un
aumento pari a circa il 50% dei pazienti presi in carico per problematiche connesse
all’abuso di sostanze alcoliche nel periodo compreso tra gli anni 2003/2005;
Il territorio del Polesine, storicamente rappresenta una delle provincie del Veneto con il
più alto tasso di disoccupazione (cfr. dati Camera Commercio di Rovigo);
che nonostante le recenti modifiche legislative in materia di collocamento obbligatorio
di soggetti svantaggiati nell'ambito del territorio dell'Azienda U.L.S.S. N.° 18 la
capacità di assorbimento da parte dell'imprese “for profit”di persone svantaggiate – ivi
compresi i tossicodipendenti – è molto bassa,
che la rete della cooperazione sociale presente nel territorio è debole e con difficoltà
oggettive nel garantire occupazione a soggetti che spesso non sono in condizioni tali da
garantire sicurezza e/o produttività.
FINALITA' GENERALI
Avvio di percorsi di pre – reinserimento lavorativo mediante ricorso di Centro Lavoro Guidato
OBIETTIVI SPECIFICI CON DESCRIZIONE DEI RISULTATI ATTESI
(ad es. cambiamento di atteggiamento, comportamento, aumento del livello di conoscenza, di
abilità, …)
Con il progetto “La bottega” ci si propone di avviare percorsi volti a :
migliorare la percezione del Sé degli individui coinvolti;
aumentare l’auto - stima;
ripristinare una rete sociale attorno alla persona (famiglia, gruppi amicali diversi);
avviare percorsi di sostegno sociale (p.es : iscrizione Centro per l’impiego, recupero patente, sistemazione
posizione fiscale – domanda pensione – ecc.)
ripristinare abilità pre –lavorative ( ritmi del lavoro, rapporti con i colleghi di lavoro, capacità di portare a
termine consegne, ecc. );
avviare un accompagnamento nella ricerca di un lavoro;
affiancare nell'inserimento in cooperative sociale di tipo “B”;
evitare un allontanamento dal territorio di provenienza;
evitare il ricorso a inserimenti comunitari .
Indicatori di risultato
PRIMO ANNO
□ numero di inserimenti effettuati: minimo 5 massimo 10;
□ numero di persone che hanno concluso il percorso: almeno 5;
□ numero di persone inserite con contratto di lavoro presso cooperative sociali :almeno 1.
SECONDO ANNO
□ numero di inserimenti effettuati: minimo 5 massimo 10;
□ numero di persone che hanno concluso il percorso: almeno 5;
□ numero di persone inserite con contratto di lavoro presso cooperative sociali :almeno 1.
TERZO ANNO
□ numero di inserimenti effettuati: minimo 5 massimo 10;
□ numero di persone che hanno concluso il percorso: almeno 5;
□ numero di persone inserite con contratto di lavoro presso cooperative sociali :almeno 1.
TARGET E NUMERO PREVISTO DI SOGGETTI DA COINVOLGERE
Minori
n° previsto ___________
Giovani di età 18/35
n° previsto ___________
Gruppi informali e/o formali
n° previsto ___________
Discoteche
n° previsto ___________
Locali pubblici (discopub/pub/bar ecc.)
n° previsto ___________
Responsabili della sicurezza in generale (carabinieri/polizia/polifer/vigili urbani ecc.)
n° previsto ___________
Autoscuole/Istruttori autoscuole/ Allievi autoscuole
n° previsto ___________
Poliassuntori
n° previsto ___________
Consumatori di sostanze psicoattive illecite
n° previsto ___________
Consumatori di alcol
n° previsto ___________
Fumatori
n° previsto ___________
Adulti significativi
n° previsto ___________
⌧Nuclei familiari
n° previsto 30 (10 annui)
⌧Associazioni
n° previsto 10 (Acat, A.A., Auser, rete associazioni senza fissa dimora: Emmaus, PortaVerta,
Arci, Caritas, Croce Rossa, Consorzio Team, Federsolidarietà)
Studenti
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
n° previsto ___________
Personale docente
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
n° previsto ___________
Non docente
n° previsto ___________
Genitori
tipologia scolastica (materna, elementare, medie inferiori, istituti superiori, università)
n° previsto ___________
⌧ Mondo del lavoro (lavoratori/disoccupati/rapp.sindacali, SIL, ecc)
n° previsto 3(incontri di informazionecon rappresentanti del sindacato sui principali contratti
di lavoro, costruzione curriculum, sicurezza sul lavoro) .
Genitori con problemi di TD e/o alcolisti
n° previsto ___________
Utenti dei servizi pubblici e/o privato sociale (Ser.T, C.T., Coop.Soc ecc)
n° previsto _________
⌧ Carcere (Detenuti/Personale del carcere)
n° previsto 6 (2 annui)_______
Immigrati
n° previsto ___________
Operatori delle dipendenze
n° previsto ___________
⌧ Tossicodipendenti/Alcoldipendenti attivi
n° previsto 24 ( 8 annui)_________
Ex Tossicodipendenti/ Ex Alcolisti
n° previsto ____________________
Opinion Leader
n° previsto ___________
Operatori grezzi
n° previsto ___________
Mediatori culturali
n° previsto ___________
⌧ Dipartimenti delle Dipendenze
n° previsto 1
TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DIVISI PER CIASCUNA
ANNUALITÀ
Il progetto “la Bottega” prevede l’avvio per ciascun anno del presente piano di almeno dieci
percorsi di reinserimento al lavoro strutturati in periodi suddivisi in tre fasi:
C. Presa in carico : tre colloqui e strutturazione di un progetto individuale durata 30 gg.;
D. Ambientamento: inserimento presso il CLG “La bottega” . Durata 2 mesi;
E. Accompagnamento: acquisizione abilità lavorative predisposizione di percorsi di reinserimento
lavorativo.
METODOLOGIE ADOTTATE PER CIASCUN OBIETTIVO SPECIFICO
Per il raggiungimento degli obiettivi specifici su esposti si prevede di :
F. Inserimento presso il CLG “La Bottega”: ambiente educativo protetto, con presenza massima di
dieci utenti per 4/h al giorno 5 giorni alla settimana;
G. 2 Gruppi di rielaborazione settimanali (educatore );
H. Inserimento in attività socializzanti (laboratori creativi, educazione alla salute, incontri
informativi inerenti le tmatiche del lavoro, conoscenza opportunità per il tempo libero presenti
nel territorio).
RISORSE UMANE IMPIEGATE
(n. operatori interni impiegati e relativo monte-ore mensile-annuale dedicato al progetto / n.
operatori esterni impiegati e relativo monte-ore annuale dedicato al progetto / n. Enti
coinvolti e tipologia)
⌧ Operatori interni.
n. 2: n. 1 educatore part - time e n.1 operatore maestro del lavoro part – time.
n. 165 ore mensili
n. 1980ore annuali
⌧ Operatori esterni
Responsabile scientifico ULSS 18 (Ser.T)
⌧Enti coinvolti
n. 01
ULSS 18 (Ser.T)
Enti coinvolti
n.
Tipologia
COLLABORAZIONI
(tipo/collaborazioni territoriali/extraterritoriali/scientifiche)
Ser.T : ente inviante, referente sull’andamento del progetto e responsabilità scientifica;
Associazioni di volontariato: predisposizione rete sociale attiva;
Consorzio Cooperative Sociali con particolare riferimento alle cooperative sociali di tipo B
Organizzazioni sindacali.
Centro per l’impiego provinciale
RISORSE MATERIALI UTILIZZATE
(ad es. siringhe, farmaci, pulmini, materiale informativo cartaceo, …)
Le attività lavorative poste in essere all’interno del GLG sono prevalentemente lavori in conto terzi
con materiale fornito direttamente dalle imprese committenti.
Si prevede, inoltre, di attivare dei laboratori creativi (cartotecnica, confezionamento prodotti
biologici, recupero biciclette)
MODALITÀ PER LA DIFFUSIONE DEI RISULTATI
(workshop, conferenze, divulgazione materiali, …)
Diffusione annuale dei dati relativi all’evoluzione del progetto al Dipartimento e workshop
conclusivo .
COSTI DEL PROGETTO
(Quota finanziata dalla Regione/Quota di compartecipazione dell'Ente Gestore del progetto
suddivise per Costi di personale, attrezzature, materiali, altro (specificare)
Entrate:
Quota a carico del Fondo Regionale
€ 31.000,00
Quota carico dell’Ente gestore: 25%
€ 10.330,00
o
TOTALE
per annualità
€ 41.330,00
Uscite:
Costo personale (presenza media 5 utenti per 260gg per €20/ut.) € 26.000,00
compensi (b.l. avvio di € 160 lordi pagata per 2mesi/ut.)
€ 3.200,00
Compensi (b. lav. di € 265 lordi pagata per 4mesi/ut.)
€ 10.560,00
Materiale (utensili da lavoro,abbigliamentoda lavoro a norma)
€ 1.170,00
Spese amministrative
€
400,00
TOTALE
per annualità
€ 41.330,00
DATA E FIRMA DEL RESPONSABILE DEL PROGETTO
ROVIGO 13 GIUGNO 2006
DOTT. RONCON ALBERTO
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Conferenza dei Sindaci Ambito territoriale Azienda ULSS 18 Rovigo