Carlo Pantaleo, Responsabile provinciale
Funzione Formazione e Progetto Famiglia
ACLI Rimini
Progetto:
PROGETTO DI SISTEMA PER LA PROMOZIONE E INFORMAZIONE
DELL’AIUTO ALLA MATERNITA’ E PATERNITA’
DI INTESA E COLLABORAZIONE TRA LE ACLI,
LE ASSOCIAZIONI, L’AZIENDA USL ED I COMUNI DI RIMINI
“La storia ci chiede un passaggio forte.
Non è sufficiente la garanzia di uguaglianza indifferenziata nei diritti, né tanto meno l’offerta di
libertà legata al mercato. Non c’è più bisogno di semplici erogatori di servizi che fanno le veci dello
Stato.
Le nostre sedi e i nostri centri sono chiamati ad accompagnare, ogni cittadino e ogni famiglia,
perché possano diventare sempre più capaci di affrontare nel quotidiano le nuove sfide.
Inoltre abbiamo il compito di costruire solidarietà e comunità attraverso legami nuovi leggeri, ma
resistenti.
L’attenzione ai bisogni del territorio come l’investimento nelle reti sociali sono garanti primari della
sicurezza dei cittadini, perché promuovono la dote del capitale sociale del nostro Paese”
(Orientamenti XIV° Congresso Nazionale ACLI, Migrare dal Novecento).
FINALITA’: IL BENE POSSIBILE IN AIUTO CONCRETO AL FIGLIO E GENITORI
Questo progetto risponde alle esigenze e mandati delle mozioni programmatiche approvate
all’unanimità dal XIII° e XIV° Congressi Provinciali delle ACLI di Rimini. Esso si pone di unire
formazione della coscienza critica, esercizio di responsabilità, legami associativi e azione sociale in
una coerente ispirazione cristiana e testimonianza di vita, con “una socialità per tessere Comunità
e Famiglia”.
La vita umana viene prima di ogni altra cosa; la persona realizza sé stessa quando riconosce questo
dono e gli resta fedele anche di fronte ai momenti di dolore di fatica.
Per questo al fine di rimuovere le cause che inducono a rinunciare all’esperienza dell’esser genitori,
le ACLI di Rimini si impegnano con la collaborazione delle altre Associazioni, l’Azienda USL e i
Comuni della Provincia, a promuovere l’iniziativa di informazione rivolta alla rete di famiglie intraassociativa, alle donne in stato di gravidanza, agli uomini corresponsabili, agli operatori sociali e
sanitari interessati, per dare tutti gli strumenti necessari ad una decisione così importante per la vita
personale e pubblica.
Un iniziativa come questa, vuol dire aiutarsi a riconoscere la prospettiva del compiere quel
cammino di rinnovamento attorno alla centralità della persona e della vita, chiesto dal Convegno
ecclesiale di Verona, e che attraversa i diversi ambiti e ambienti in cui si vive.
Per non lasciare soli madri e padri proprio quando sono in attesa di un figlio, il libretto “Sei
incinta?... Non sei sola” contiene tutte le informazioni utili e i recapiti di chi rivolgersi, per trovare
aiuto e permettere di portare a termine la gravidanza. A chi si trova a vivere una gravidanza difficile
o non desiderata, a chi è in condizioni di difficoltà economica, di disagio familiare e di
emarginazione, trova in questo sussidio i primi aiuti. Questo agile strumento verrà messo a
disposizione presso i medici di base, i ginecologi, i consultori, le associazioni, i patronati, i comuni,
le farmacie, ecc.., e sarà tradotto anche nelle principali lingue straniere.
Non ci si è limitati a mettere dei loghi o recapiti anonimi, ma della Rete a cui abbiamo dato avvio e
ne facciamo pienamente parte, vi si troveranno numeri di telefono e indirizzi anche personali,
indicazioni sulla specificità di aiuto di ognuna delle associazioni e istituzioni a cui rivolgersi anche
nelle emergenze. Inoltre verranno spiegate le tutele, l’assistenza e i sostegni previsti dalle leggi, in
particolare in ambito lavorativo e se si è stranieri.
Si informa anche che la legge italiana consente l’affido familiare temporaneo, e se proprio non si
può fare altrimenti, la scelta pur sempre coraggiosa, di non riconoscere il bambino e lasciarlo in
ospedale senza alcun problema, per poi essere adottato da una famiglia che se ne prenderà cura.
Inoltre vi sarà un manuale più specifico e completo destinato agli Operatori che entrando molto più
nel dettaglio, li metta in grado di rispondere adeguatamente sulla parte normativa ed economica. Lo
stesso sarà inviato a tutti gli operatori dei Consultori, ai Ginecologi, all'Ordine dei Medici, ai
Medici di famiglia, ai Pediatri, alla Guardia Medica e al pronto Soccorso, ai Mediatori Culturali che
operano presso l’A.Usl, a tutto il personale sanitario operante nei reparti di Ginecologia e Ostetricia
dell’A.Usl e delle Cliniche private convenzionate, ai Servizi Sociali e Centri per la famiglia dei
Comuni.
Infine è prevista una Verifica annuale del lavoro svolto.
Una volta l’anno le parti aderenti redigeranno di comune accordo un rapporto che sarà esaminato
congiuntamente dall’Azienda USL e dalle Associazioni per essere successivamente pubblicato sugli
organi di informazione. Si indicheranno l’attività svolta, i risultati ottenuti e le difficoltà
incontrate onde correggere eventuali errori e introdurre nuove e più efficaci iniziative. A
questo appuntamento le ACLI dovranno arrivare preparate, con un contributo alla relazione unitaria
che tenga conto degli aspetti sopra indicati.
INIZIATIVE E LORO METODO
“Per puntare a questi obiettivi programmatici è necessario rivedere e riformulare i legami
associativi al nostro interno, poiché l’analisi della realtà riminese delle ACLI ci mostra un
movimento pieno di potenzialità ma con una frammentazione causata dal fatto che servizi,
Associazioni specifiche, circoli, vivono percorsi propri e poco condivisi, e non sono ancora
collegati ad un chiaro progetto di Sistema ACLI.
Occorre ricostituire al più presto una rete forte e ben strutturata che consenta a tutte le nostre realtà
di sentirsi parte integrante di un unico percorso. Per far ciò dobbiamo ripartire dal concetto di
identità e appartenenza. Chi vive le ACLI deve sentirsi orgoglioso di appartenere a questa storia,
non solo per le radici etiche dell’associazione, ma perché nel movimento ogni individuo possa
trovare la riposta giusta al proprio desiderio di partecipazione”
(Mozione al XIV° Congresso Provinciale).
Come ACLI l’impegno è quello di garantire gratuitamente e senza alcuna discriminazione,
un’informazione efficace e precisa a chi vi si rivolgerà in relazione alla natura e alla tipicità delle
problematiche di ciascuno, operando per creare occasioni di collaborazione, conoscenza e
approfondimento in merito, per non rimanere da soli, né prima né post-partum.
Questo progetto riguarda l’intera Associazione in quanto con modalità specifiche compone in
un’azione comune:
-i circoli,
-i settori specifici
-i servizi.
I circoli
I circoli sono il cuore dell’esperienza delle Acli, dove si realizza l’esperienza aclista e si sperimenta
l'accoglienza, la solidarietà, l'iniziativa di gruppo.
Il Patronato
Il Patronato offre assistenza gratuita per pratiche di: richiesta di maternità anticipata, indennità di
maternità e paternità per lavoratrici/lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati, assegno di
maternità dello Stato; richiesta di congedi parentali; richiesta assegno al nucleo familiare numeroso
(tre figli) per lavoratori dipendenti.
Il Patronato ACLI ha curato la parte normativa del fascicolo e secondo la sua specifica competenza
sociale-previdenziale ha il compito di contribuire alle attività di formazione sulle tutele della
maternità, di verificare le novità legislative e di proporre eventuali aggiornamenti che potranno
essere recepiti, una volta all’anno,
nelle edizioni successive.
Il CAF
Lo specifico è l’assistenza fiscale per la dichiarazione dei redditi, calcolo ICI, rendite catastali,
contenzioso tributario, imposte, successioni, dichiarazioni RED e ISEE; deve essere attrezzato con
la modulistica necessaria e sugli aspetti normativi per la compilazione.
Assiste e difende il cittadino contribuente nel suo rapporto con il fisco.
Lega Consumatori
La lega Consumatori fa riferimento al consumatore e utente come persona, soggetto di relazione
colto nella sua dimensione familiare e comunitaria e propone i seguenti scopi:
a) promuove, organizza, valorizza nelle forme più opportune le risorse personali, famigliari, e
collettive dei cittadini consumatori nella formazione, informazione, ed autotutela degli stessi in
ordine al soddisfacimento e alla qualificazione dei bisogni della collettività;
b) promuove e coordina la creazione di organismi economici basati sull'autogestione e
partecipazione diretta dei singoli e delle famiglie per la difesa del potere d'acquisto del salario e la
scelta programmata e consapevole dei consumi; in questo quadro la Lega Consumatori intende fare
leva sulla famiglia, chiamarla a responsabilità, valorizzarne il ruolo educativo e farla riconoscere
dalle istituzioni.
c) difende la salute e l'integrità morale dei cittadini-consumatori e utenti nei confronti delle imprese
di produzione e commercializzazione di beni e di servizi, nonché tutela i diritti dei cittadini nei
confronti della pubblica amministrazione, ivi compresa la possibilità di presentare ricorsi in via
giudiziaria.
Servizio COLF
Le Acli Colf in quanto associazione professionale organizzano le collaboratrici e i collaboratori
familiari. Esse operano per:
· tutelare i diritti delle colf;
· raccogliere domande ed offerte di lavoro e metterle in relazione;
· informare sulla normativa riguardante persone e famiglie migranti, relativamente a alla legalità dei
soggiorni, dei ricongiungimenti familiari e delle attività lavorative;
· verificare le condizioni e le possibilità di intraprendere iniziative di auto-organizzazione di servizi
attraverso il lavoro associato;
· raccogliere la domanda di formazione di chi opera nell’ambito del lavoro di collaborazione
familiare, in relazione all’offerta di servizi presenti sul territorio.
Offrire consulenza relativa ai diritti contrattuali ed alla gestione della loro applicazione nonché del
trattamento di fine rapporto.
Le varie realtà della nostra associazione entrano in contatto con un grande enumero di persone e di
famiglie dalle necessità più diverse, alcune delle quali possono trovarsi nella condizione di essere
in attesa di un figlio,. Oltre a dare un sostegno concreto attraverso lo svolgimento della loro attività
specifica possono dare un aiuto puntuale attraverso un’informazione amichevole e precisa.
Enaip
La formazione professionale è leva strategica per la crescita culturale e sociale della persona, per lo
sviluppo economico del Paese e per rispondere alle sfide della competizione globale.
Le linee d’azione politica sono:
Promuovere e diffondere la formazione professionale dei giovani
L’impegno per una formazione lungo tutto l’arco della vita
Una scuola e una formazione che educhino alla vita e al lavoro
Una formazione professionale integrata al percorso scolastico-universitario
L'affermazione dei diritti di cittadinanza attiva e solidale degli strati sociali più deboli,
l'integrazione del saper essere con il saper fare e il raggiungimento di un sistema di formazione
continua e di educazione permanente. L’integrazione equilibrata e solidale dei giovani immigrati
Parte operativa
Presidenza e consiglio provinciale
L’impegno della Presidenza e del Consiglio Provinciale, è quello di definire e promuovere il
progetto, avere cura che ogni associato e ogni circolo e struttura di base possa aderire in modo
attivo.
Favorire, promuovere, sostenere e comunicare (all’interno dell’associazione stessa e dove occorra
all’esterno) le iniziative che nascono dalla base in un ottica di mutuo aiuto, valorizzandone e
coordinandone le attività a riguardo, le proposte future e spunti di riflessione…
Mantenere il collegamento con le varie iniziative, monitorare la realizzazione, raccogliere le
osservazioni, i suggerimenti, le richieste al termine della prima fase del progetto.
Sono organizzati tre incontri con la collaborazione dell’ufficio diocesano della famiglia sul valore
della vita, sulla legge 194 e sul confronto con la visione laicista per i consiglieri provinciali, i
presidenti di circolo, gli operatori.
Patronato
Gli operatori del patronato hanno già una specifica competenza sulle norme che tutelano il lavoro e
la maternità e già sviluppano queste pratiche su richiesta degli utenti. Sarà organizzato
semplicemente un un aggiornamento specifico di poche ore con la presa visione del manualetto,
inserito nel programma di formazione normale.
Il patronato collabora alla organizzazione dei corsi per gli altri operatori e per i circoli e per le
diverse realtà di base.
Circoli
Ai circoli verrà dapprima presentata l’iniziativa, e sarà proposto di organizzare successivamente un
incontro su questo tema. Sarà compito del circolo informare il parroco e con la sua approvazione e
collaborazione aprire l’iniziativa al complesso della comunità parrocchiale e ad altre realtà
associative eventualmente interessate, presenti sul territorio.
L’incontro avrà come tema centrale l’illustrazione del manualetto, delle attività svolte dalle
associazioni e dalle istituzioni pubbliche a tutela della maternità e delle principali tutele per la
donna che lavora.
Si propone che venga individuato un referente del circolo, che faccia parte della presidenza, che
segua con maggiore costanza le iniziative e possa fungere da collegamento con la presidenza
provinciale.
Operatori dei servizi
Per i volontari del Patronato, operatori CAF , operatori della Lega Consumatori, Acli Colf, Unione
sportiva incontri che avranno come tema centrale l’illustrazione del manualetto, delle attività svolte
dalle associazioni e dalle istituzioni pubbliche a tutela della maternità e delle principali tutele per la
donna che lavora.
L’Enaip, nell’ambito delle sue finalità, definisce come inserire il tema all’interno delle sue attività
formative, articolando interventi specifici per gli insegnanti, gli operatori e gli allievi.
Tenuto conto dell'alto numero di persone immigrate che partecipano ai corsi Enaip e usufruiscono
dei servizi, Patronato e ACLI Colf, sarà fatto un incontro di approfondimento sulle differenze
culturali per avere un approccio che sia rispettoso delle specificità culturali, in particolare, delle
donne e delle ragazze appartenenti ad altre culture.
C’è poi il problema della lingua, che a volte è un limite da considerare, che può essere superato con
la diffusione delle diverse traduzioni dell’opuscolo (già previste nell’accordo con la A. Usl).
Si vogliono ricercare le modalità il più possibile rispettose ed adeguate alle diverse sensibilità per
comunicare informazioni importanti e delicate.
Per gli incontri sulle differenze culturali si collabora con la Caritas Diocesana e preparati mediatori
culturali.
“La nostra associazione mira a costruire relazioni buone,
circuiti virtuosi di solidarietà,
prendendosi cura di chi è vicino.
L’associazione si rinnova quando
“custodiamo” i legami di prossimità,
insieme agli spazi e al valore dell’alterità,
sentendoci responsabili del nostro fratello”.
(Orientamenti XIV° Congresso Nazionale ACLI, Migrare dal Novecento)
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Progetto non siamo soli