SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: AVIS REGIONALE TOSCANA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ00495 ALBO REGIONALE REGIONE TOSCANA 3^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: IL DONO NELLO ZAINO – TERZA EDIZIONE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): area prevalente Settore: Assistenza; area: salute; codifica: A16 Settore: Assistenza; area: giovani; codifica: A3 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: – AVIS è l’Associazione dei Volontari Italiani del Sangue. Nata a Milano nel 1927, è l’unica associazione del settore presente in tutto il territorio nazionale, con oltre 3000 sedi comunali in tutte le regioni . – In Toscana le sedi locali sono oltre 170 diffuse in tutte le province per un totale di quasi 68.000 soci donatori iscritti. Dal 1972 è operante la sede AVIS Toscana con funzioni di indirizzo di politica associativa e di coordinamento, servizio e consulenza per le sedi del territorio. – Le finalità principali di AVIS, in tutte le sue articolazioni territoriali, sono: la promozione della salute e del dono del sangue tra i cittadini lo sviluppo di una cultura solidale nella popolazione la cooperazione al programma regionale e nazionale per il raggiungimento dell’autosufficienza trasfusionale, così come previsto dalla Legge 219/2005 (all. AVIS.1) e indicato nello specifico dal Programma d’azione 2007 per l’Autosufficienza del Sistema Trasfusionale Toscano (delibera Giunta regionale Toscana n°140 del 26 febbraio 2007: all. AVIS.2). – In questo contesto, nel corso del 2006 AVIS ha raccolto in Toscana 103.011 unità di sangue e plasma, contribuendo in modo sostanziale –ma non ancora bastevole– all’autosufficienza trasfusionale regionale. In particolare: 1. AVIS Firenze ha contribuito con 5.240 donazioni – 3 centri trasfusionali presenti nel comune + 1 centro raccolta sangue Avis – 400mila abitanti 2. AVIS provinciale di Pistoia 9.058 – 2 centri trasfusionali (Pistoia, Pescia) – 280mila ab 3. AVIS Prato 6.556 – 1 centro trasfusionale – 180mila ab 4. AVIS Livorno 8.284 – 1 centro trasfusionale – 156mila ab 5. AVIS Pisa 4.975 – 2 centri trasfusionali – 90mila ab 6. AVIS Cascina 398 – 2 centri trasfusionale (città di Pisa) – 35mila ab 7. AVIS Viareggio 2.463 – 1 centro trasfusionale – 60mila ab 8. AVIS Uzzano (PT) 168 – 1 centro trasfusionale (Pescia) – 5mila ab Tutte queste sedi sono in prima linea nell’approvvigionamento costante di sangue e plasma agli ospedali toscani, e collaborano con le Aziende Sanitarie e i Servizi trasfusionali nell’attività di programmazione delle donazioni, per contenere i rischi di improvvise carenze. A tal fine, attivano programmi di educazione e promozione al dono del sangue per reperire nuovi donatori periodici associati. In particolare risulta fondamentale operare nell’ambiente giovanile, poiché è là che si gioca il futuro della raccolta sangue in Italia. Infatti il fabbisogno trasfusionale è in continua crescita, grazie all’innalzamento delle aspettative di vita della popolazione ed ai progressi della chirurgia e delle terapie specialistiche; per questo è determinante aumentare il numero delle donazioni e reperire costantemente nuovi donatori. E’ in questa direzione che si orienta la delibera n. 140 del 26/02/2007 (all. AVIS.2) della Regione Toscana, contenente il Programma d’azione 2007 per il sistema trasfusionale toscano, a cui l’Associazione AVIS Toscana è chiamata a partecipare, e alla realizzazione del quale il presente progetto intende contribuire. Il numero dei volontari di servizio civile richiesti per il presente progetto è correlato al numero degli abitanti le zone interessate dall’iniziativa: le aree di Firenze, Prato, Pisa, Cascina, Livorno, Viareggio e Pistoia contano insieme 1.200.000 abitanti, e rispetto al suddetto contesto territoriale risulta congruo un gruppo di 16 volontari. Da osservare che i concetti di autosufficienza trasfusionale e di ‘cittadinanza attiva’ in ambito sociale hanno una stretta relazione: per questo il presente progetto promuove comportamenti di cittadinanza consapevole e solidale che sono propedeutici alla donazione del sangue, e dunque funzionali al conseguimento dell’autosufficienza . 7) Obiettivi del progetto: Il progetto si pone l’obiettivo di diffondere corretti stili di vita tra i giovani, utilizzando metodiche di peer education. Collegando la cultura della solidarietà e del rispetto di sè e degli altri al concetto di benessere (wellness), il progetto è finalizzato a promuovere la partecipazione attiva alla vita sociale attraverso la donazione del sangue. In linea con quanto stabilito dal Piano Sanitario Nazionale (all. AVIS.3, estratto) in tema di prevenzione della salute, e con quanto contenuto nel protocollo d’intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione e l’Associazione (all. AVIS.4), il progetto intende fornire ai giovani un’adeguata consapevolezza rispetto ai rischi di un’alimentazione scorretta, l’uso di droghe, il consumo eccessivo di alcolici, rapporti sessuali non protetti: infatti la donazione sarà proposta come modello di vita sana e monitorata, anche in relazione alle pratiche sportive pulite e leali. L’intenzione, infatti, è quella di formare cittadini consapevoli del proprio ruolo nella tutela della salute propria ed altrui, in quanto i criteri di selezione alla donazione richiedono l’esclusione di comportamenti a rischio e non corretti dal punto di vista della salute. Il progetto si rivolge agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori e ai giovani che praticano sport presso società ed associazioni sportive. Esso infatti si muove in continuità con le precedenti edizioni del progetto “Il dono nello zaino”, già approvate dall’UNSC nel maggio 2006 e nel giugno 2007. In particolare quest’ultimo, attualmente in corso, ha introdotto percorsi complementari di contatto con i giovani, in contesti paralleli alla scuola e di grande frequentazione giovanile . Elemento di particolare innovazione del progetto è l’utilizzo della metodica della peer education nell’azione di promozione e diffusione dei valori della donazione. Tale azione, sviluppata fino ad oggi dall’Associazione in modo non strutturato e occasionale, acquista con il presente progetto un elemento di organicità inedito, che valorizza ulteriormente la metodica dell’educazione tra pari, la cui efficacia risulta già ampiamente confermata nell’ambito dell’educazione alla salute. “Il dono nello zaino- terza edizione” svilupperà un rapporto diretto tra l’Associazione e i giovani attraverso la figura del volontario di servizio civile: Avis Toscana intende rendere i volontari del servizio civile portavoce dell’esperienza Associativa del dono verso altri giovani, con l’obiettivo di potenziare l’attenzione e l’interesse verso temi che – se proposti da adulti in ruoli istituzionali – possono perdere di appeal o comunque apparire scontati. Il progetto parte inoltre dal presupposto che la sensibilità giovanile può essere particolarmente recettiva, se adeguatamente stimolata, ai temi sociali e di responsabilità individuale. Attraverso ‘Il dono nello zaino – terza edizione’ Avis intende farsi promotrice della loro crescita individuale, cercando di indirizzarli verso comportamenti solidali, di senso civico e condivisione della comunità, aspetti che si collegano naturalmente alla donazione del sangue. Il progetto sarà inoltre l’occasione per diffondere il messaggio della donazione e le tematiche ad esso connesse anche all’interno delle famiglie dei ragazzi. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Attraverso la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e delle Associazioni AICS Solidarietà Toscana e UISP Toscana, saranno pianificati interventi sia negli istituti scolastici che presso società sportive affiliate ai coordinamenti AICS e UISP delle aree toscane interessate. Laddove praticabile, e rispondente ad un reale interesse dei giovani partecipanti agli incontri, potrà essere prevista una successiva visita al servizio trasfusionale di competenza territoriale. 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. L’azione di sensibilizzazione presso gli studenti delle scuole medie superiori sarà svolta dai volontari di servizio civile attraverso incontri autorizzati dai dirigenti scolastici e concordati con i docenti degli istituti. Tali incontri potranno riunire più classi, prevedranno il supporto di slides e opuscoli informativi, ed avranno una durata non superiore alle 2 ore. La collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana – che ha già provveduto a preannunciare il progetto ai dirigenti scolastici delle aree interessate (all. AVIS.5) – favorirà l’accoglienza delle proposte di intervento da parte dei singoli istituti. Analoga procedura sarà utilizzata per programmare gli interventi presso le società sportive aderenti sia ad AICS Solidarietà Toscana (all. AVIS.10) che a UISP Toscana (all. AVIS.11) il cui impegno nella programmazione di progetti ed azioni di carattere culturale, solidaristico e della salute si coniuga alla promozione dello sport come strumento di socializzazione ed integrazione. La successiva visita al servizio trasfusionale di competenza territoriale – dove sarà possibile, per chi lo vorrà, effettuare la donazione – sarà concordata, tramite l’ Associazione sede di attuazione progetto, con i responsabili dei servizi trasfusionali di riferimento, con i quali AVIS è in contatto costante. Gli interventi dovranno essere programmati partendo dall’analisi degli elenchi delle scuole medie superiori e delle società sportive delle province interessate, e pianificati mediante uno specifico calendario, concordato con i soggetti coinvolti e condiviso con l’Associazione AVIS sede di attuazione progetto. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Complessivamente si prevede il coinvolgimento di 5 dipendenti (sedi di Firenze, Livorno, Pisa, Prato, Viareggio), e di 16 volontari con incarichi direttivi negli organi sociali associativi (2 per ogni sede di attuazione progetto). Il progetto infatti si segmenta in 4 fasi, durante le quali i volontari di servizio civile saranno affiancati da dirigenti associativi volontari e/o da personale dipendente, ove presente, per conseguire le competenze necessarie alle attività previste. Fase 1 – formazione dedicata Fase 2 – conoscenza del contesto Fase 3 – ricognizione disponibilità interventi Fase 4 – attivazione degli interventi In particolare, la formazione dedicata prevede l’acquisizione, da parte dei volontari di servizio civile, di competenze di base relative all’organizzazione, la storia, le regole interne dell’ ente ospitante, nonché relative alla donazione del sangue e alla prevenzione della salute. Tale formazione sarà conseguita partecipando attivamente alla vita associativa e collaborando, con dirigenti e dipendenti, a tutte le attività ordinarie e straordinarie finalizzate alla promozione del dono ed allo sviluppo dell’associazione. La conoscenza del contesto associativo sarà decisiva per svolgere con efficacia le attività previste dal progetto. Risulta evidente che l’accurata formazione preliminare dei volontari di servizio civile, nonché la loro attitudine alle relazioni personali ed il grado di coinvolgimento individuale, saranno elementi determinanti per il buon esisto progettuale. Ai fini dell’accoglienza e dell’ascolto da parte dei giovani a cui si rivolge il progetto, sia per l’efficacia dell’azione educativa sui temi della prevenzione e dei corretti stili di vita, sia, infine, per l’auspicata adesione all’Associazione, la conoscenza del contesto risulta elemento strategico. Indicatori di efficacia del progetto saranno sia la quantità di scuole e associazioni sportive che aderiranno all’iniziativa, sia – a più lunga scadenza – l’incremento di donazioni che si potrà registrare nei dodici mesi successivi all’avvio del progetto. Specifica sezione, inserita nel formulario di rilevazione statistica annuale, consentirà di misurare infatti quanti giovani, tra i 18 ed i 20 anni di età, avranno aderito all’Associazione anche grazie al progetto. Inoltre saranno predisposti moduli di iscrizione all’Associazione personalizzati con l’identificazione “Il dono nello zaino”, da consegnare ai giovani contattati, al fine di rilevare la consistenza delle adesioni spontanee alla donazione presso i Servizi Trasfusionali ospedalieri. A titolo indicativo, e per esemplificare le modalità con cui Avis Toscana rileva e misura i risultati dei propri interventi, si allega di seguito un estratto dell’analisi effettuata al termine del progetto di Servizio Civile “Il dono nello zaino – 1° edizione”: Scuole coinvolte città Firenze Livorno Pisa Prato Viareggio Totale contattate 35 10 11 12 14 82 partecipanti 17 5 10 7 11 50 % di adesione 49% 50% 91% 58% 79% 61% Classi coinvolte città Firenze Livorno Pisa Prato Viareggio Totale classi 54 26 32 41 63 216 Ore di intervento 108 86 18 41 74 327 Media ore per classe 2:00 h 3:30h 0:30 h 1:00 h 1:15 h 1:30 h 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Come si vede, nell’ambito del progetto, l’attività dei volontari di servizio civile richiede un’azione capillare e sistematica, in cui il volontario di servizio civile è attore e mediatore nella promozione di corretti stili di vita, complementari alla donazione del sangue. Dopo le fasi 1 (formazione) e 2 (conoscenza del contesto), i volontari di servizio civile dovranno attivarsi nella ricognizione degli istituti scolastici e delle associazioni sportive presso le quali operare gli interventi (fase 3), sempre assistiti dagli operatori associativi con i quali condivideranno l’attività di programmazione. A seguire, i volontari di servizio civile passeranno alla fase 4, che prevede l’attivazione degli interventi presso i giovani con la metodica della peer education. Inoltre i volontari di servizio civile collaboreranno alle attività istituzionali dell’Associazione, anche al fine di comprendere meglio lo spirito associativo, le esigenze organizzative finalizzate all’incremento della donazione, nonché per sperimentarsi in attività di tipo amministrativo e gestionale. In particolare, tali attività riguarderanno: Gestione associativa • Gestione archivi donatori • Gestione del sistema informatico ASSOAVIS • Gestione attività di chiamata donatore Promozione • Eventi ed iniziative di promozione del dono e dell’associazione • Redazione/collaborazione a Newsletter o pubblicazione associativa, ove esistente • Aggiornamento sito internet, ove esistente 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 16 così suddivisi: 4 Avis Regionale Toscana 2 Avis provinciale Pistoia 2 Avis comunale Livorno 2 Avis comunale Pisa 2 Avis comunale Prato 2 Avis comunale Viareggio 1 Avis comunale Uzzano 1 Avis comunale Cascina 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 16 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 ore/sett 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: NESSUNO CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Omissis 17) Omissis 18) Omissis 19) Omissis 20) Omissis 21) Omissis 22) Omissis 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: In base alla particolare attività dell’associazione (promozione donazione di sangue e plasma) ed alle caratteristiche del progetto (relazioni interpersonali, attivazione di metodiche di peer education) costituiranno requisiti preferenziali: - diploma di laurea; - patente di guida per effettuare gli spostamenti sul territorio con mezzo associativo (laddove disponibile); - essere donatore di sangue, poiché la particolare natura del progetto suggerisce l’individuazione di soggetti che abbiano già vissuto l’esperienza della donazione. 24) Omissis 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA copromotore per la diffusione e il sostegno del progetto all’interno della rete delle scuole, quale attività programmata di concerto con Avis Toscana per l’arricchimento dell’offerta formativa (vedi circolare prot. 7592 del 22/06/2007) (all. AVIS.9); AICS SOLIDARIETÁ TOSCANA partner per la diffusione del progetto nel mondo sportivo, mediante l’organizzazione di eventi e seminari dedicati. (all. AVIS.10). UISP TOSCANA partner per la diffusione del progetto nel mondo sportivo, mediante l’organizzazione di eventi e seminari dedicati. (all. AVIS.11). 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Piattaforme interattive in uso all’associazione (internet, mail); Piattaforma Moodle per la gestione della FAD Software PowerPoint (o similare) per la realizzazione di slides a supporto alle presentazioni nelle scuole; elenchi e recapiti degli istituti scolastici di II° grado e delle Associazioni sportive delle provincie interessate reperiti tramite i partners coinvolti (Ufficio Scolastico Regionale, AICS Solidarietà Toscana e UISP Toscana) Si prevede che i volontari di servizio civile sviluppino e acquisiscano, attraverso l’utilizzo e la messa in pratica dell’‘imparare facendo’: tecniche di comunicazione verbale e non verbale attraverso gli incontri programmati. L’obiettivo è quello di consegnare al ragazzo al termine dei 12 mesi autonomia nel public speaking. tecniche di comunicazione visive e sonore attraverso la realizzazione di presentazioni da realizzarsi sotto supervisione di personale associativo ma in progressiva maggiore autonomia (prevalentemente tecnica, mantenendo la condivisione dei contenuti). L’obiettivo è quello di conferire al volontario di servizio civile, al termine dei 12 mesi, autonomia nella progettazione esecutiva di attività condivise e favorire tecniche di organizzazione finalizzate alla realizzazione del progetto CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: nessuno 28) Eventuali tirocini riconosciuti : Università degli studi di Pisa – Facoltà di Scienze Politiche Corso di Laurea in Scienze Sociali (classe 36) – riconoscimento fino ad 8 CFU in sostituzione del tirocinio Corso di Laurea in Servizio Sociale (classe 6) – riconoscimento fino a 8 CFU in sostituzione del tirocinio (all. AVIS.12) Università degli studi di Firenze – Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale – riconoscimento fino a 9 CFU Corso di Laurea in Economia e Commercio – riconoscimento CFU nota prot. 2626 del 9.7.04 proveniente dal MIUR (all. AVIS.13) 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il progetto approfondirà le conoscenze nel campo delle attività delle associazioni non profit e del terzo settore più in generale. Più specificatamente offrirà l’occasione per frequentare momenti formativi di alto livello sui temi della comunicazione, della relazione interpersonale e del marketing sociale, preparatori rispetto all’attività di sensibilizzazione presso i giovani . Saranno introdotti i principi generali della metodologia del “life-skills” e della “peer-education”, finalizzati all’acquisizione nei giovani di capacità critiche e di potenziamento dei percorsi di ragionamento. Verranno inoltre affrontati argomenti di carattere scientifico relativi all’ambito trasfusionale e della medicina preventiva, dell’educazione alla salute ed alimentare, dell’antidoping e degli integratori alimentari, al fine di fornire completa consapevolezza della materia che si va ad affrontare. Sarà pertanto rilasciato specifico attestato (all. AVIS.14) da parte di AVIS Regionale Toscana Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: Sede Avis Regionale Toscana – via Borgognissanti 16 50123 Firenze 31) Modalità di attuazione: In proprio, presso l’ente con servizi acquisiti da enti di 1^ classe 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si Anpas Nazionale, codice UNSC NZ01704 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni d’aula e seminari 34) Contenuti della formazione: Caratteristiche ed ordinamento del servizio civile; principi, ordinamenti e storia dell’obiezione di coscienza; la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionale con mezzi nonviolenti; i diritti umani; le diverse forme di partecipazione attiva alla vita della società civile e le forme di organizzazione della Pubblica amministrazione; nozioni pratiche sul servizio civile (orari, permessi, malattie…); legge 266/91 "Legge Quadro sul volontariato"; BLS (Basic Life Support). 35) Durata: 30 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Sede Avis Regionale Toscana – via Borgognissanti 16 50123 Firenze 37) Modalità di attuazione: In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente 38) Omissis 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: Esperto di Marketing e svolge attività di consulenza per il settore pubblicitario e della comunicazione sociale; Direttore Servizio Trasfusionale; Docente di Teorie e tecniche della comunicazione di massa presso il Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia dell’Università di Firenze; Collaboratore dell’Ufficio Scolastico Regionale Toscana; Collaboratore Unità Operativa Educazione e Promozione alla salute presso Azienda USL; Docente/conduttrice nei corsi di formazione organizzati dall’IRRE (Istituto Regionale Ricerca Educativa), ASL e Regione Toscana; Docente di metodologia della ricerca educativa e sperimentazione e innovazione nelle scuole presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano; Dirigente associativo di Avis Regionale Toscana Responsabile Servizio Civile Nazionale di Avis Toscana 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni d’aula Seminari Simulazioni FAD – Formazione a distanza 41) Contenuti della formazione: Storia dell’Associazione, con particolare riguardo alla Toscana; storia del servizio trasfusionale; la donazione di sangue e plasma in Italia ed in Toscana; regolamentazione e normativa nazionale sulla donazione; comunicazione e tecniche del linguaggio in pubblico; tecniche del linguaggio frontale; marketing sociale; elementi di sociologia; elementi generali di psicologia; organizzazione della scuola in Italia; educazione alla cittadinanza ed alla solidarietà come premesse al dono del sangue; le metodiche life skills e peer education applicate all’educazione alla salute; le indicazioni della riforma scolastica e gli aggiornamenti normativi; i Piani dell’Offerta Formativa (POF) e gli interventi sporadici. Particolare di innovazione e sperimentazione rispetto alle precedenti progettazioni sarà l’utilizzo della FAD – formazione a distanza – che prevedrà il reperimento di dispense ed approfondimenti relativi ai contenuti della formazione d’aula, e lo svolgimento di esercitazioni/simulazioni/test sulla piattaforma dedicata, che verrà collocata sul sito associativo www.avis.it/toscana. La FAD risponderà alle seguenti esigenze: accrescere la formazione specifica fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del progetto sviluppare l’interattività sedi periferiche/sede regionale stimolare ed accrescere l’interesse e la padronanza dei ragazzi verso gli strumenti informatici abbattere i costi della formazione I docenti coinvolti sono i seguenti: Il dono e il concetto di se’. Identità e dono 4h+1h (FAD)=5h Principi di marketing sociale 4h+1h (FAD)=5h Il lato tecnico e scientifico del dono 8h+2h (FAD)=10h Educare alla cittadinanza ed alla solidarietà 7h+1h (FAD)=8h L’educazione alla salute nella scuola 4h+2h (FAD)=6h Il ruolo delle aziende sanitarie nell’educazione alla salute per le scuole 3h+1h (FAD)=4h la metodologia life skill e peer education 6h+2h (FAD)=8h l’Associazione Avis in Toscana, storia e organizzazione dell’Associazione, il progetto “Il dono nello zaino – terza edizione” 10h+4h (FAD)=14h 42) Durata: 60 Altri elementi della formazione 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Il monitoraggio verrà eseguito da Anpas Nazionale (codice UNSC NZ01704) secondo la normativa vigente Data 31/10/2007 Il Progettista Donata Marangio Il Responsabile legale dell’Ente Luciano Franchi