Prestito personale
Prestito a pensionati
Cessione del Quinto
dello stipendio
ANNO 10 NUMERO 6 - GIUGNO 2009 - Distribuzione Gratuita
Percorso Sanità - Periodico di informazione e documentazione dell’Azienda USL n° 12 di Viareggio - Autorizzazione del Tribunale di Lucca n° 727/2000
del 15 - 06 - 2000 - Direttore Responsabile Stefano Pasquinucci - Stampa Coop. Nuova Cesat (FI) Tiratura 10.260 copie - Edito da Agenzia Italia Servizi
& Comunicazioni Via C. Battisti 158 tel. 0584.961082 - 55049 Viareggio - [email protected] - [email protected] - Direttore: Enrico Salvi. Comitato di
Redazione: Claudio Rapalini - Giuliano Angotzi - Giulio C. Guidi - Antonio Latella - Fabio Michelotti - Maria Luce Gatteschi - Bruno Salis (Fimmg)
Alessandro Del Carlo (S.N.A.M.I.- MG - A.M.A.V.) Stefano Pasquinucci - Rodolfo Borghetti - Roberto Della Cerra - Enrico Catelani - Redazione: Agenzia
Italia Servizi & Comunicazioni via C. Battisti 158 tel. 0584.961082 - 55049 Viareggio - Redazione: AUSL n° 12 di Viareggio Via Aurelia 335 - 55043 Lido
di Camaiore - U.R.P. Uff. Relazioni con il Pubblico Ospedale “Versilia” tel. 0584.6055287 - 55043 Lido di Camaiore - E-mail: [email protected]
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VERSILIA, IL FIORE DONATO
Salute e Arte sono accomunate
dalle tante emozioni che ci accompagnano nel corso della
vita e che, influenzando direttamente le funzioni generali
dell’organismo, dalla regolazione degli stati fisiologici al
ragionamento, caratterizzano
la nostra sopravvivenza, la sensazione di benessere nella piena accezione psicofisica, i rapporti ed i legami con gli altri.
L’attività artistica nel corso dei
secoli ha permesso la modulazione, l’elaborazione e l’espressione dei diversi stati d’animo
ed ha arricchito la consapevolezza dei sentimenti e del loro
ruolo nelle scelte quotidiane.
Ed è in quest’ottica che si inserisce il progetto “Versilia: Arte
per la salute” che a partire dalle qualità architettoniche ed
amministrative del nuovo
Ospedale della “Versilia”
(inaugurato il 13 giugno 2002)
si è sviluppato e consolidato,
negli anni, attraverso mostre,
esposizioni, installazioni artistiche e concerti.
Un percorso che non vuole solo abbellire con il contributo di
opere d’arte l’Ospedale ed i
Servizi sociosanitari, bensì testimoniare la centralità della
dimensione umana in ogni agire e sentire. La ricerca della
personalizzazione delle cure è
la nuova frontiera resa possibile, con una nuova alleanza terapeutica, dai successi dei sanitari basati su evidenze scientifiche e dall’incremento delle
esigenze di autodeterminazione e delle aspettative dei cittadini. I rapporti specifici tra Arte e salute si sono variamente
declinati nel corso del tempo,
sono evoluti da intrattenimento, terapia occupazionale, ad
Arteterapia quale forma di psicoterapia, alla valorizzazione
della soggettività dei pazienti.
Al centro delle esperienze vi è
un’attenzione al lavoro simbolico, essendo il linguaggio del-
le emozioni, dell’inconscio,
soprattutto un linguaggio di
immagini, che viene connesso
alle biografie, ai sentimenti, ai
pensieri, nella peculiarità di
ciascuna persona nei periodi
sia di salute che di malattia.
Un progetto in linea con le indicazioni dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità che spingono verso un sempre più stretto collegamento appunto tra
Arte e Salute, che giunge ad
uno dei suoi momenti più importanti e significativi.
Venerdì 12 Giugno è stata inaugurata davanti l’ingresso principale dell’Ospedale una statua
in bronzo raffigurante una giovane ragazza, a grandezza naturale, che porge un fiore.
L’opera, dal titolo “Versilia Arte per la salute, il fiore donato”,
è stata realizzata dal pittore e
scultore Romano Cosci, nato a
Seravezza nel 1939 con studio
a Pietrasanta, che ha accolto
con grande entusiasmo l’invito
della Auls12. Alla scopertura
della statua, oltre all’Autore,
hanno partecipato, tra gli altri,
Enrico Rossi assessore per il
Diritto alla Salute della Regione Toscana, Giancarlo Sassoli
Direttore Generale Ausl12 di
Viareggio, sua Eccellenza
mons. Italo Castellani Arcivescovo di Lucca, Luca Lunardini Presidente della Conferenza
dei Sindaci della Versilia, Umberto Buratti Sindaco di Forte
dei Marmi, Massimo Lucchesi
Direttore Apt Versilia ed il
Prof. Giuseppe Cordoni curatore del libro che illustra la nascita e la realizzazione di questa bellissima opera.
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P E RC O R S O
Sanità
anno 10 numero 6 Giugno 2009
LA RELAZIONE CON IL MALATO
A PROGNOSI INFAUSTA
Il Comitato etico locale presenta i risultati del questionario
diffuso tra gli operatori sanitari dell’Ospedale Versilia
Il questionario
Il Comitato Etico Locale nei
suoi incontri mensili ha approfondito le problematiche relative al fine vita ed al testamento biologico, sia sotto il punto
di vista etico che deontologico
e normativo. Su questi temi si
sono organizzati incontri con
le UO ospedaliere dell’area
medica, chirurgica, emergenza urgenza e del dipartimento
di salute mentale. Al termine
degli incontri è stato realizzato un questionario su “La relazione con il malato a prognosi
infausta” somministrato a circa
1000 operatori sanitari ospedalieri, ed al quale hanno risposto in 325.
Questi operatori afferiscono
all’area: Medica (91 questionari restituiti), Chirurgica (46),
Emergenza-Urgenza (98), Riabilitazione (33), Materno-infantile (49), Altre (3).
I dipendenti USL che hanno risposto svolgevano all’interno
della struttura ospedaliera uno
dei seguenti ruoli:
Medico (44 questionari restituiti), Infermiere (201), Tecnico
della riabilitazione (14), Psicologo (10), O.S.S. (49).
Alla domanda se si verifichino problemi con la comunicazione di una prognosi infausta
solo il 15% risponde negativamente, mentre la fascia d’età
più problematica fra i pazienti risulta essere quella – ovviamente – fra i 19 e i 65 anni (40%), seguita però subito
(36%) dagli anziani.
L’atteggiamento dei pazienti che può provocare maggiori problemi di comunicazione
è la paura (42%) o, in minor
misura (23%) l’aggressività;
più o meno lo stesso se si passa ai loro parenti (40% e 32%),
ma qui le risposte dei tre gruppi più numerosi di dipendenti USL si differenziano: infatti
l’aggressività sembra preoccupare più i medici (32% contro
il 20% di infermieri e O.S.S.)
e viceversa la paura compare
maggiormente nei questionari
degli infermieri (29%) e degli
O.S.S. (33%) e meno in quelli
dei medici (23%).
Le cause delle difficoltà di comunicazione sono attribuite alle carenze di formazione (soprattutto i medici col 22%; in
misura minore infermieri e
O.S.S. col 15% e il 10%) ed
alla mancanza di tempo, cui
attribuiscono un peso preponderante O.S.S. (57%) e infermieri (49%) contro il 38% dei
medici. Fra le difficoltà più
frequentemente incontrate primeggia il trovarsi in conflitto con i parenti (31% complessivo; tale problema è però
più avvertito dagli O.S.S. col
39%, meno dagli infermieri col
20%, pochissimo dai medici
coll’11%).
Alla domanda “Si trova mai
in conflitto con la sua coscienza?” i Sì (48%) superano di
poco i No (43%), ma più della
metà dei medici (52%) dichiara di non trovarsi mai in questa condizione, mentre gli infermieri in prevalenza (55%)
lo affermano. Richiesti poi di
individuare i casi in cui il con-
flitto si verifica, l’opzione che
raccoglie i maggiori consensi
(25%) è “Si fa troppo per tenere in vita il paziente, causandogli inutili sofferenze”, seguita
da (18%) “Ci si cura poco del
dolore psichico” e da (12%)
“Ci si cura poco del dolore fisico”.
Il questionario si conclude con
l’esplicita richiesta di qualche
indicazione o proposta di soluzione del problema e la scelta
era fra “Formazione specifica”
(che raccoglie il 20% dei consensi), “Confronto con i colleghi” (3%), “Confronto con
il responsabile” (3%) e “Riunioni d’equipe” (26%); ma il
36% delle risposte opta per una
combinazione di queste, ritenendo evidentemente che le diverse strategie possano essere
adottate insieme.
Il problema della comunicazione di una diagnosi infausta
Il problema della comunicazione di una diagnosi infausta,
affrontato dal Comitato Etico
nell’ambito dell’attività intorno alle problematiche di fine
vita, pone diverse questioni
morali.
Infatti, se noi accettiamo il principio fondamentale dell’autonomia e riconosciamo alla persona umana il diritto di decidere intorno a ciò che la riguarda,
dobbiamo evidentemente mettere ogni paziente nella condizione di farlo a ragion veduta e
quindi essendo in possesso di
ogni informazione relativa alla
sua salute, positiva o negativa
che sia; anzi, soprattutto se è di
segno negativo.
Il principio deve certamente
ispirare l’azione di ogni operatore sanitario, ma vi possono
essere circostanze in cui altri
principi, come quello di beneficialità e di non-maleficenza,
richiedono di essere considerati. La comunicazione potrebbe in qualche modo nuocere al
paziente? Potrebbe indurlo alla
disperazione o gettarlo in uno
stato di confusione o di angoscia per lui intollerabile? Insomma, qual è il suo bene? Sapere o non sapere?
Allora si potrebbe derogare
dall’informarlo oppure farlo in
modo non completo (quanto o
come sapere? Una pietosa bugia o una semi-verità). Ma anche questa opzione va incontro
a vari problemi. È innanzitutto la prassi che la medicina ha
quasi di regola seguìto in passato e sappiamo che essa ha
fortemente contribuito a dare
al medico un potere paternalistico contrastante con l’autonomia decisionale del paziente, che è stato trattato come un
minus habens. Togliere il peso
della verità dalle spalle di qualcuno può essere una nobile intenzione, ma può anche essere
un furto di autonomia ai suoi
danni.
D’altro canto il caricare una
persona di un peso che si suppone non possa sopportare potrebbe essere una strategia per
scaricarsene e mettersi al sicuro dalle conseguenze – magari
anche legali – di un silenzio o
di una informazione solo parziale (un caso di medicina difensiva).
Una sottospecie di questa prassi è comunicare interamente
la diagnosi, ma non al paziente. Tipicamente ad un parente.
In questo caso il sanitario non
rinuncia alla verità, ma si sceglie un diverso destinatario, lasciando spesso a costui la scelta di informare o meno il soggetto. Altri problemi si collegano a questo: il familiare prescelto è adatto al ruolo che gli
viene affidato? Vuole il bene
del paziente o potrebbe esserci
un conflitto di interessi?
La variante dell’informare da
parte del personale ospedaliero il medico di famiglia allunga solo la catena, perché a
quest’ultimo si ripropongono
gli stessi dilemmi.
Un caso particolare – ma molto frequente – è costituito da
pazienti (considerati) parzialmente non padroni di sé. I minorenni pongono il problema
della misura in cui si tratta di
persone autonome; ma anche
adulti affetti da qualche patologia psichica o semplicemente
fragili per l’età avanzata o culturalmente depressi ricadono
nella stessa categoria. La verità infligge loro un’inutile sofferenza o la menzogna li priva
della loro dignità umana?
Altro problema è: chi deve comunicare? Di solito si risponde “il medico”; ma la coppia
medico-paziente è sempre più
un’astrazione e nella realtà (soprattutto ospedaliera) al termine “medico” corrisponde più
che una persona un insieme di
operatori, tutti variamente investiti del problema. Essi – a
vari livelli – sanno e su di essi grava – a vari livelli – la responsabilità di dire, di non dire, di attenuare etc. La comunicazione avviene in vari modi,
non sempre diretti: ma il problema morale rimane. Deciso
poi che si fosse di informare
in modo veritiero, la comunicazione dovrebbe avvenire in
modo adeguato. “Adeguato”
significa certamente “appropriato” alla cosa, cioè corretto
dal punto di vista medico, ma
anche “appropriato” alla persona, ossia comprensibile per
essa. Nel caso di pazienti di alto livello culturale i due termini possono anche coincidere,
ma negli altri no (e si vedono
spesso moduli di consenso informato che illustrano come la
distanza fra la corretta informazione e la comprensibilità
per chi non abbia al suo attivo
studi di medicina possa essere enorme). Per essere “adeguata” poi una comunicazione
dovrebbe configurarsi non come un “comunicato”, ma come un autentico colloquio, un
“consigliarsi” piuttosto che un
semplice “informare”. Ma come aiutare il paziente senza togliergli la sua autonomia?
A tutte queste domande non
esiste naturalmente una risposta univoca; non per questo
porsele costituisce una perdita di tempo o un passatempo ozioso. Al contrario, la coscienza della natura problematica della cosa rende possibile
affrontare in modo consapevole i casi che la pratica professionale presenta.
Comitato Etico Locale
Ausl12 Viareggio
anno 10 numero 6 Giugno 2009
P E RC O R S O
Sanità
DONARE IL SANGUE
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TEST E FALSI MITI
IL TEST
A) Chi può donare sangue?
1) solo i soggetti maggiorenni e con peso superiore a 50 Kg
2) solo gli uomini
R: 1) Chiunque abbia
un’età maggiore di 18 anni, un peso corporeo non
inferiore ai 50 Kg e sia in
buono stato di salute può
donare se dichiarato idoneo alla donazione.
B) Donare il sangue fa
male alla salute?
1) No, anzi con la donazione si promuove e si
salvaguarda la propria
salute
2) Si
R: 1) La donazione è innocua, anzi è buona occasione per il donatore
per controllare periodicamente la sua salute con
gli esami ematochimici e
strumentali previsti per
legge.
C) Una donna in gravi-
danza può donare?
1) No, come stabilito dalle leggi di tutela dei donatori
2) Si
R: 1) la gravidanza in atto costituisce motivo di
inidoneità temporanea
come stabilito per legge.
La donna è sospesa temporaneamente per tutto il
periodo della gravidanza e per un anno dopo il
parto.
D) Se un donatore si è
sottoposto a piercing o
tatuaggio deve aspettare
un certo tempo per donare?
1) No, può donare
2) Si,viene sospeso per
un certo periodo per tutelare la sicurezza del ricevente
R: 2) Si, deve aspettare
quattro mesi previsti per
legge poichè queste pratiche possono comportare rischio di trasmissione di malattie infettive se
non eseguite secondo criteri di sterilità.
E) Fumare sigarette può
comportare motivo di
non idoneità alle donazioni?
1) Si, il fumo è motivo
di esclusione dalle donazioni
2) No di certo
R: 2) Fumare comporta
vari rischi per la salute,
ma non è affatto motivo
di esclusione dalle donazioni di sangue. Lo stile di vita ideale sarebbe
di non fumare, ma se un
donatore ha questa abitudine viene dichiarato lo
stesso idoneo per le donazioni. È buona regola
però non fumare per almeno un’ora e mezzo dopo la donazione.
F) Se compare una malattia nei giorni successivi alla donazione come
si deve comportare il donatore?
1) Deve informare un
medico del Centro Trasfusionale
2) Non deve fare nulla
R: 1) È pregato di infor-
mare un medico del Servizio Trasfusionale che
può evitare di utilizzare
l’unità donata per uso
trasfusionale ai fini della
tutela dei pazienti che ne
hanno bisogno.
***
I FALSI MITI
Mi hanno detto che donando il sangue si può
contrarre l’AIDS o altre
infezioni... niente di più
falso! È impossibile contrarre l’AIDS o altre infezioni donando il sangue
perchè tutto il materiale che viene usato per le
donazioni è sterile e monouso, viene utilizzato
una sola volta e poi eliminato.
Ho paura di donare il plasma perchè il mio sangue entra in contatto con
una macchina che viene
usata per altri donatori...
non c’è niente di cui aver
paura perchè in realtà per
ogni singola donazione
di plasma ad ogni macchina (separatore) vie-
ne applicato un kit sterile che viene gettato dopo l’uso. Il kit comprende tutto il circuito da cui
passa il sangue che viene
separato nei suoi componenti ed il plasma viene
poi raccolto in una sacca
sterile.
Non c’è niente di meglio
che un bicchierino di cognac dopo aver fatto una
donazione di sangue...
non è assolutamente vero
che il cognac o altri superalcolici “tirano su” dopo
una donazione di sangue! Le bevande alcoliche abbassano la pressione arteriosa in quanto provocano dilatazione dei vasi sanguigni e quindi favoriscono eventuali svenimenti. Se un donatore
vuole “tirarsi su” prima
della donazione invece
può prendere, se vuole,
una tazza di caffè.
Dott.ssa Maria Silvia
Raffaelli
Dirigente medico
Servizio
Immunotrasfusionale
I PAZIENTI IN DIALISI PROMUOVONO LO STAFF
MEDICO ED INFERMIERISTICO DELL’OSPEDALE VERSILIA
Nel corso dell’anno 2008 il Centro Dialisi dell’Ospedale Versilia ha aderito
all’iniziativa “Miglior Dialisi” promossa dalla FIR, Fondazione Italiana del
Rene-Onlus e realizzata da CSD, Cegedim Strategic Data.
L’indagine, durata due mesi, è stata condotta su 1238 pazienti in emodialisi in
cura presso 54 Centri sparsi su tutto il territorio nazionale: 17 nel Nord Ovest,
10 nel Nord Est, 7 nel Centro Italia, 20 nel Sud e Isole. Il progetto consisteva
in una serie di domande che affrontavano 5 grandi temi in relazione alla qualità dell’assistenza, allo stile di vita, alle cure mediche:
1. il vissuto della malattia e della dialisi
2. il rapporto con i medici e gli infermieri del centro
3. le diete e le restrizioni sulla alimentazione e sul bere
4. i problemi della terapia orale
5. il trapianto
Al termine dello studio sono i dati stati analizzati nel loro complesso, per area
Percorso Sanità edito da
AGENZIA ITALIA - Viareggio
[email protected]
si può ritirare GRATUITAMENTE presso:
l’Ospedale “Versilia”; i Distretti e i Presidi socio sanitari della Versilia; gli Studi medici;
le farmacie della Versilia; le Associazioni di Volontariato; sugli autobus LAZZI e C.L.A.P.
per gentile concessione delle rispettive società; gli uffici APT Versilia.
Percorso Sanità mensile dell’Azienda USL 12 di Viareggio
geografica e per ogni singolo centro e quindi messi a confronto. I dati riguardanti il nostro Centro Dialisi Versilia, hanno messo in evidenza che la nostra
popolazione dialitica è rappresentata nel 60% da uomini ed ha un’età media di
65,3 anni. I nostri pazienti ritengono mediamente di godere di un buono stato
di salute, che la malattia renale interferisca abbastanza nel loro quotidiano ma
altresì percepiscono come molto buona la disponibilità medico infermieristica
e l’80% di loro consiglierebbe certamente ad un amico di rivolgersi al proprio
Centro in caso di necessità. Tali guidizi risultano migliori sia rispetto alla media nazionale che a quella del centro Italia nel cui contesto è inserito in nostro
Centro. Al termine del questionario erano chiesti suggerimenti che i nostri
pazienti hanno focalizzato sull’auspicio di un continuo miglioramento del
servizio, del dialogo e della disponibilità. Il progetto per la prima volta ha
tracciato un profilo del paziente con insufficienza renale cronica, del suo stato
di salute e delle sue necessità. I risultati del progetto fotografano una realtà
che permette ai centri specializzati di migliorare la qualità di vita di chi soffre
di insufficienza renale cronica.
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Sanità
GIORNATA DELLE ALLERGIE
P E RC O R S O
Sabato 13 giugno 2009
sarà celebrata su tutto
il territorio italiano, la
Giornata Nazionale delle
Allergie, promossa dalla Federazione delle Società Allergologiche. La
manifestazione ha l’obbiettivo di sensibilizzare
la popolazione sul problema emergente delle
allergie e fornire una corretta educazione sanitaria
agli utenti del Servizio
Sanitario Nazionale.
Le allergie sono comuni
a tutte le età e colpiscono
una percentuale della popolazione compresa tra il
20% ed il 30% di adulti e bambini. Le malattie
allergiche peggiorano la
qualità di vita di chi ne è
affetto ed hanno rilevanti
costi sociali. Tra le allergie ad allergeni aerodiffusi le più frequenti sono
quelle dovute ai pollini,
ma sono in aumento anche le allergie alimentari
e le reazioni da ipersensibilità a farmaci.
Le manifestazioni cliniche possono interessare
più organi (naso, occhi,
bronchi, cute, apparato
gastrointestinale...), si va
da sintomi di lieve gravità a sintomi che mettono
in pericolo la vita, come
ad esempio lo shock anafilattico in seguito a puntura di imenotteri (api,
vespa, calabrone).
I pazienti affetti da allergia ai pollini possono
consultare il calendario
dei pollini che riporta le
loro concentrazioni rilevate dalla stazione di
camponamento di Lido
di Camaiore (servizio realizzato grazie alla collaborazione del Dipartimento ARPAT di Pistoia).
ma per raggiungere questo risultato sono importanti: una diagnosi precoce e una corretta informazione-educazione di
ogni paziente per l’autogestione della propria patologia allergica.
All’Ospedale Versilia
l’ambulatorio di allergologia (responsabile Dott.
ssa Claudine Giacomelli) situato al 1° piano
(poliambulatorio 2) sarà
aperto al pubblico dalle
ore 9 alle ore 13.
I cittadini potranno chiedere informazioni sui
modi di prevenire e cu-
anno 10 numero 6 Giugno 2009
rare le allergie, ricevere materiali educativi,
eseguire consulenze ed
eventuali prove allergologiche, verrà inoltre
proposto un questionario
“Scopri se sei allergico”
indirizzato ad identificare i soggetti a più elevato
rischio di allergia. I vo-
lontari dell’Associazione A.S.M.A, che da anni
sono impegnati nel sostenere i malati di asma e
allergia, saranno presenti
come nelle edizioni precedenti e collaboreranno
alla riuscita della Giornata.
Il bollettino viene inserito settimanalmente nel
nostro sito ed inviato dal
servizio di allergologie
alle farmacie, ai Medici di Medicina Generale
ed ai Pediatri di Libera
scelta. La consultazione
del bollettino permette
ai pazienti allergici di ricorrere tempestivamente alle misure preventive
e di modulare la terapia
antiallergica in base alla
concentrazione del polline nemico responsabile
della sintomatologia.
Oggi sono a disposizione dei pazienti allergici
delle terapie farmacologiche efficaci, in grado
di controllare i sintomi,
dei vaccini “antiallergici” (anche per via sublinguale) che consentono di
interferire sull’evoluzione delle malattie allergiche dell’apparato respiratorio (prevenzione) che
permettono una vita normale ai pazienti allergici
SUCCESSO PER LA TERZA EDIZIONE
DELLA GIORNATA DEL FEGATO
Si è svolta a fine maggio la terza edizione della Giornata del Fegato organizzata, presso l’Ospedale Versilia, dalla U.O. di Gastroenterologia. L’iniziativa, come già per l’anno passato, è volta alla prevenzione delle malattie del fegato attraverso l’individuazione, in fase precoce, di alterazioni degli esami epatici in
modo da poter effettuare una diagnosi ed una terapia tempestive di tali patologie.
Quest’anno la manifestazione ha fatto un salto di qualità poichè, oltre al rilievo dei valori di transaminasi ed alla visita epatologica è stato effettuato anche, nella gran parte dei pazienti il Fibroscan, metodica non invasiva, simile alla ecografia, per il rilievo di eventuali stati di fibrosi del fegato stesso.
Durante la giornata sono stati esaminati oltre 100 pazienti e tutti in forma assolutamente gratuita. A tal proposito si ringrazia in modo particolare la ditta Roche
per il supporto economico e logistico fornito per la buona riuscita dell’iniziativa e la ditta Axan che ha fornito il Fibroscan.
Un ulteriore ringraziamento va agli operatori che hanno lavorato con impegno e cortesia durante la Giornata stessa riscuotendo il gradimento degli utenti, in
particolare la Dott.ssa Donatella Baldi, la Dott.ssa Francesca De Nigris, la Dott.ssa Elisa Gai e le infermiere professionali Beatrice Antongiovanni, Manuela
Biagioni e Samanta Gemmati.
Dott. Maurizio Lera
Direttore U.O. Gastroenterologia
Dott. Federico Corti e Dott. Stefano Giunta
Dirigenti Medici
Sanità
LOTTA AL DOLORE
anno 10 numero 6 Giugno 2009
In occasione della “Giornata nazionale del sollievo” svoltasi Domenica
31 Maggio e promossa
dal Ministero del Lavoro,
della salute e delle Politiche Sociali unitamente alla Fondazione Nazionale
Gigi Ghirotti, sono stati
informati i cittadini delle iniziative e dei risultati
fino ad oggi ottenuti dalla nostra Azienda in merito alla lotta al dolore.
Nel nostro Presidio
Ospedaliero è in atto la
registrazione della misura del dolore che viene riportato sulla cartella
clinica nella maggioranza dei reparti: tale parametro diviene elemento essenziale per la cura
del dolore con farmaci
adeguati. In altro campo
P E RC O R S O
esiste da molti anni, primi in Toscana, un servizio appositamente costituito per il parto indolore, sempre a disposizione
delle partorienti su loro
richiesta, completamente
gratuito. È stata creata da
tre anni l’Unità Operativa Semplice di terapia
del dolore a dimostrazione dell’interesse e della sensibilità dimostrata
dalla Direzione Aziendale su questo problema.
Detta U.O.S. gestisce
un ambulatorio di terapia del dolore con finalità di diagnosi e cura di
tale sintomo che nell’anno 2008 ha trattato oltre
800 pazientri esterni e
più di mille interni. L’accesso avviene tramite richiesta del medico cu-
rante e prenotando tramite CUP (840.011550).
Per il dolore oncologico
è attiva una Unità di Cure Palliative che gestisce
anche il reparto per pazienti oncologici particolarmente impegnati (Hospice).
Nel corso dell’anno si
effettuano regolarmente
incontri con il personale
medico ed infermieristico, finalizzati a mantenere viva l’attenzione e la
sensibilità sul problema
dolore. Rispettando le disposizioni della Regione
Toscana è attivo da anni un Comitato Ospedale Senza Dolore (COSD)
con il fine di costituire un
gruppo di operatori particolarmente impegnati nella lotta al dolore.
In qualità di Coordinato-
re, con l’occasione, ringrazio tutti gli operatori sanitari che per la loro
parte hanno contribuito ad eliminare o perlomeno alleviare il dolore qualificando le prestazioni sanitarie del nostro Presidio Ospedaliero e nel nostro territorio.
Il Coordinatore COSD
Dott. Dolfi Franco
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ESEMPI DI CIVILTÀ
Qualcuno li chiama il gruppo del parco, altri
della pioppeta, altri della Fenice, ma quello
che hanno dimostrato è di essere una squadra
di lavoro valida per la città. Sono impegnati da
tempo nella riqualificazione dell’area di una
pinetina in via dei Pecchi, in località Varignano, con un progetto a cui partecipa l’AUSL 12
di Viareggio, il Comune di Viareggio, altri enti
locali e altri soggetti del territorio. Sabato mattina dopo l’ultimo temporale, gli alberi della
pinetina necessitavano di manutenzione e alcuni di immediata potatura, in quanto erano divenuti pericolosi per i bambini che frequentano il parco. Alberi di alto fusto su cui è difficile intervenire, anche attraverso canali formali,
visto il periodo di recessione economica.
Così alcuni cittadini volenterosi si uniscono
tra di loro e dimostrano una straordinaria forza, di cooperazione, di volontà e di azione, insieme alle istituzioni. La squadra si compone
dei membri dell’Associazione Araba Fenice
onlus di Viareggio, della Polizia Municipale
e dei Vigili del Fuoco. Un grande ed entusiasmante lavoro che ancora una volta mette in
luce le straordinarie forze della cittadinanza.
A compimento dei lavori un caffè caldo per
tutti ed un sorriso di soddisfazione.
LIVE SURGERY
L’Unità Operativa Semplice di artroscopia della Ausl12 di Viareggio, diretta dal Dott. Giancarlo Lensi, sabato 16 maggio, ore 8.30 Auditorium Ospedale “Versilia”, organizza una
giornata di studio particolarmente interessante
in cui verranno affrontate le problematiche
della lesione del legamento crociato anteriore
nello sportivo. Ai lavori parteciperanno varie
figure professionali che esamineranno gli
aspetti biomeccanici della lesione, l’incidenza
del trauma con i relativi fattori di rischio, l’approccio chirurgico e le tecniche di riabilitazione...
Momento clou del simposio sarà il collegamento diretto con la sala operatoria dove
l’equipe di artroscopia, diretta dal Dott. Lensi,
presenterà due diverse tecniche innovative di
ricostruzione del LCA. Si tratta della fissazione del neolegamento con nuovi mezzi di sintesi che garantiscono all’impianto una stabilità
primaria immediata, facilitando un tempestivo
recupero dell’attività sportiva dell’atleta. La
seduta di “Live Surgery”, inoltre, potrà essere
seguita via internet da tutte le Aziende Sanitarie della Toscana.
I lavori si concluderanno con una tavola rotonda, preseduta dal Dott. Mario Manca Direttore
dell’ Unità Operativa di Ortopedia, cui parteciperanno esperti della riabilitazione che affronteranno i vari punti critici del trattamento riabilitativo finalizzato alla ripresa dell’attività
sportiva dell’atleta.
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P E RC O R S O
Sanità
anno 10 numero 6 Giugno 2009
LA BENEFICENZA DEI CARNEVALARI
I Carnevalari hanno presentato il bilancio della vendita e della distribuzione delle bandiere Burlamacca.
La distribuzione (nei formati piccolo, grande, da auto e adesivo), ha fruttato 10.192 Euro. Detratti 4.230
Euro di spese per la produzione, si è ricavata una cifra
disponibile di 5.962 Euro. La cifra è stata arrotondata
a 6.000 Euro, con una integrazione di 38 Euro donati
dai Carnevalari, e suddivisa in due assegni consegnati
ad altrettante meritevoli associazioni cittadine.
All’associazione L’Uovo di Colombo, che si occupa
del reinserimento sociale di persone svantaggiate sono andati 3.500 Euro.
All’associazione SuXfragile, attiva nell’assistenza a
soggetti colpiti dalla Sindrome dell’X fragile, sono
andati 2.500 euro.
L’associazione L’Uovo di Colombo ha annunciato
che i fondi donati saranno destinati al potenziamento
della biblioteca di quartiere gestita dall’associazione
e sita in Via dei Comparini, al Campo d’Aviazione,
nonché all’attivazione di ulteriiori progeti di reinserimento.
L’associazione SuXfragile destinerà i fondi al progetto che porterà all’apertura di una casa famiglia destinata ad accogliere i soggetti colpiti da questa grave
malattia genetica.
www.carnevalari.it
LA SICUREZZA ALIMENTARE IN CASA
Bella e coinvolgente manifestazione all’Istituto tecnico Marconi di Viareggio per la premiazione degli
studenti che hanno partecipato alla ideazione di due opuscoli. Il primo dal titolo “La sicurezza alimentare in casa” è stato realizzato con il contributo dei ragazzi dell’alberghiero che ne hanno curato il testo.
Il secondo, creato su progetto grafico degli studenti, riguarda invece il “Consultorio adolescenti”.
Alla presenza del Preside Vincenzo Colucci, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di
Viareggio Lucia Accialini, della
Dott.ssa Ida Aragona, che è intervenuta in qualità di rappresentante della direzione aziendale della
Ausl12 di Viareggio e della Dott.
ssa Maria Vittoria Sturaro della
Promozione alla Salute, le Dottoresse Marzia Marrai e Cristina
Mugnetti hanno consegnato ai
ragazzi gli attestati di partecipazione. Il tutto si è allegramente
concluso con una prova pratica
degli studenti delle classi cuochi
che hanno preparato un invitante
buffet servito con perizia dalle
classi camerieri.
TARGA IN MEMORIA DEL PROF. ETTORE BARALE
Venerdì 5 giugno, alle ore 18.00 presso il “Centro di Procreazione medicalmente Assistita” dell’ Ospedale
“Versilia”, è stata apposta una targa in memoria del Prof. Ettore Barale quale fondatore del “Centro”. Tantissime i colleghi, i collaboratori, gli amici presenti che, in questo modo, hanno voluto testimoniare sentimenti che il tempo non riuscirà mai a cancellare.
PREMIAZIONE
“MANGIARE SANO
PER VIVERE BENE’’
È stata una bella e partecipata festa quella che
ha colorato e rallegrato la Cittadella del Carnevale dove sono state premiate le scuole vincitrici del concorso “Mangiare sano per vivere bene“, iniziativa, organizzata dalla Ausl12 di Viareggio in collaborazione con LILT Lega Italiana
Lotta Tumori. Coinvolti vari istituti scolastici,
elementari, medie e medie superiori, della Versilia, chiamati a realizzare manifesti e disegni
aventi per oggetto corretti stili di vita, con particolare attenzione al settore dell’alimentazione
intesa, anche, come importante strumento di
prevenzione.
Cinque i premi assegnati nel corso di una allegra cerimonia presentata da Claudio Sottili ed
alla quale hanno partecipato il direttore del Reparto di Oncologia dell’Ospedale “Versilia” e
Presidente della LILT Provinciale Domenico
Amoroso (nella foto di Paolo Mazzei - Fotomania con i vincitori) e la Responsabile della
U.O.S. Promozione della Salute della Ausl12 di
Viareggio Maria Vittoria Sturaro. Premio speciale da 500 Euro alla scuola elementare Puccini di Torre del Lago, classi 3ª A e 3ª B.
Terzo premio ex aequo da 250 Euro ciascuno
all’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Don Lazzeri di Pietrasanta (Classe 1ª AR) e
all’Istituto Galileo Galilei di Viareggio (Classe
1ª C).
Secondo premio da 1000 Euro all’Istituto Stagio Stagi di Pietrasanta (Classe 2ª A).
Primo premio da 1500 Euro all’Istituto Commerciale Carlo Piaggia di Viareggio (Classe 3ª
A Turistico) che la Giuria ha scelto per: aver saputo trasmettere un messaggio volto a promuovere uno stile di vita sano e corretto, in maniera
originale, efficace, colorata e divertente.
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VISITE URGENTI
DOMICILIARI NOTTURNE
PREFESTIVE O FESTIVE
EMERGENZE
PRESTAZIONI DI PRIMO SOCCORSO
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8
È uscito in questi giorni, per
la Troll Libri, il volume “Magicoliere. Come impiegare la
magia del gioco per promuovere meraviglia e benessere nel
bambino ricoverato in ospedale”. L’autore è Mirko Magri,
psicologo e pedagogista clinico che vive da sempre in Versilia ed utilizza lo strumento del
gioco in ambito educativo, rieducativo e formativo con bambini, ragazzi e adulti. Magri ha
fondato e partecipa al gruppo di lavoro dei “Magicolieri”
che da più di dieci anni opera
presso il reparto di pediatria
dell’ospedale Versilia. Lavora da molti anni con le classi
di diversi istituti professionali con l’obiettivo di prevenire
il fenomeno della dispersione
scolastica, rafforzando le capacità relazionali e decisionali del singolo e del gruppo. Si
occupa e conduce con entusiasmo corsi di formazione, workshop, seminari.
Nel libro, (352 pagine contenenti 302 foto in bianco e nero)
ricchissimo di spunti e tecniche è descritto l’originale stile
e metodo di lavoro del Magicoliere, frutto di tanto studio,
pratica e passione. Il Magicoliere è un esperto delle relazioni umane che impiega la magia
del gioco per promuovere meraviglia e benessere nel bambino ricoverato in ospedale, agevolando il lavoro del personale
medico e paramedico. È un testo consigliato sia per chi opera in strutture sanitarie sia per
chi è un semplice appassionato
del gioco e dei bambini. I tanti giochi di cui si parla funzionano proprio, vengono sperimentati ogni giorno e si basano
sull’esperienza diretta dell’autore. Oltre a preziosi suggerimenti su come proporli, Mirko
vi offre anche esaustive spiegazioni tecniche e soprattutto
dettagliate motivazioni sul perché utilizzarli in ospedale.
Indice:
Introduzione
Parte prima
1 - Il bambino e l’ospedale
La malattia
Il ricovero
Il ruolo degli adulti
Reazioni al ricovero
2 - Il Magicoliere, una nuova
figura in ambito pediatrico
Chi é il Magicoliere
La professionalità del Magicoliere
Obiettivi
3 - Stile di lavoro del Magicoliere
Il sistema ospedale
Impostazione del lavoro
Frequenza e durata degli incontri di gioco
L’approccio al bambino
Il nostro vissuto
I distrattori
P E RC O R S O
Sanità
anno 10 numero 6 Giugno 2009
MAGICOLIERE
I parenti del bambino
Il potere al bambino
4 - Il gioco e la comicità
Giocare in ospedale
Il bambino e la risata
Cosa fa ridere i bambini
5 - Attrezzi del mestiere
Abbigliamento
Il carrello magico
La nostra stanza dei giochi
La cassetta delle lettere
Il blocchetto degli appunti
Seconda parte
6 - I metodi del Magicoliere
Giocare con metodo
I 12 metodi
Alcune precisazioni
7 - Affabulazione
Filastrocca di Cappuccetto
Rosso
Ragno e Salsiccia
Storia col metro
Cinque animaletti e il coccodrillo Arturo
La filastrocca dell’ombrello
8 - Baby games
Abbatti la torre
Colpisci la pallina
Cucù settete
Giochi di contatto
Musica e colori
Giochi di esplorazione orale
Il lancio degli oggetti
La cesta riempita e rovesciata
La grande festa dei palloncini
Ritrova la pallina
9 - Giochi con i palloncini
Suggerimenti
Modelli
La giostra
Effetti magici con i palloncini
Apparizione dei palloncini
Coda a pon–pon
Cilindro magico
Oggetto dentro il palloncino
La giraffa Caramella
Clownerie
Storia di palloncini
10 - Giochi di prestigio
Forzatura di una carta
Il filo e l’accendino
Vetrino magico
Riconosco le carte da dietro la
schiena
Prima e ultima carta
Fazzoletto nel fazzoletto
I tre anelli di corda
L’elastico che scompare e riappare
Il cucchiaino piegato
La lucina magica
Il soffio del diavolo
I fagiolini saltellanti
Il cappuccio volante
Corda Zorn
11 - Improvvisazioni ludiche
Giochi tradizionali
Giochi di fantasia
12 - Magia comica
Foglietto rotto che torna intero
Il cagnolino in perle ed ossa
Il coniglio con le orecchie rosa
Il dado e lo gnomo
Il fiore sniff sniff
Il koala 100 all’ora
Il reggiseno inaspettato
Il semaforo incredibile
Oggi non mi sento in palla!
L’uovo birbone
La spada nel sedere
13 - Musicoleria
Fasi della musicoleria
Gli strumenti musicali
I brani musicali
14 - Personaggio mediatore
Samanta la scimmietta
Luna il procione
Arturo il coccodrillo
Il nido degli uccellini
Jerry l’orsetto
15 - Prove di logica
11 Enigmi
Indovinelli
Rompicapo
Rebus
16 - Scatola sensoriale
Spunti di utilizzo
17 - Spunti comici
Ad-libs
Oggetti umoristici
Espressioni umoristiche
Formule magiche
Incursioni comiche
Supporti fotografici
Freddure
18 - Top-secret
Delibera dell’assemblea straordinaria 17/b
Il giuramento
Descrizione dei giochi
La corda 8 attraverso il braccio
Il nodo dal nulla
Il nodo impossibile
L’elastico salterino
L’elastico di Metiu
Il foro e la moneta
Il miracolo della bacchetta magica
La sparizione della bacchetta e
della moneta
Il volo degli angeli
La sparizione del dito nell’orecchio
Dita da una mano all’altra
Conta i puntini bianchi
L’apparizione di Gesù
I due fantini al galoppo
Le ruote che girano
19 - Il divertimento e l’incanto
nelle diverse fasi evolutive
Bambino nei primi mesi di vita
La primissima infanzia (primi
mesi - 2 anni)
La prima infanzia (2 anni – 6
anni)
La seconda infanzia (6 anni –
11 anni)
La pre adolescenza (11 anni –
14 anni)
L’adolescenza (dai 14 anni in
poi)
Allegati
Scheda Ospedale Versilia U.O.
Pediatria
11 Enigmi livello 1
Soluzioni livello 1
11 Enigmi livello 2
Soluzioni livello 2
Diploma di apprendista Magicoliere
Backstage
Immagini dal reparto
Ringraziamenti
Bibliografia
Sanità
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IL PIANTO ED IL SORRISO
anno 10 numero 6 Giugno 2009
P E RC O R S O
(Seconda Parte)
Il riso come terapia
Tra i primi a sottolineare le potenzialità del riso, nel lontano
1330, fu H. de Mondenville
che scriveva: “il chirurgo deve
proibire la rabbia, l’odio e la
tristezza nel paziente e ricordargli che il corpo ingrassa con
la gioia e dimagrisce con la tristezza...” ed ancora “…il medico deve suggerire ai pazienti
e agli amici del malato di fare
in modo che il malato rida di
continuo e deve insistere perché si paghi qualcuno che racconti facezie al paziente.” [Fry
e Salameh, 1997 “Handbook
of humor and psycotherapy”]
Nel 1500 Mulcaster e Joubert,
due chirurghi, raccomandavano ai propri pazienti di ridere
per migliorare la propria salute, così come Rebelais vantava
nei suoi scritti e nella pratica medica la virtù del sorriso
come anestetico contro il dolore (perché l’anestesia ancora
sconosciuta).
Shakespeare nella “Bisbetica
domata” sostiene che il riso
dona salute:”… e predisponi il
tuo spirito all’ilarità e all’allegria che sbarrano la via a mille
danni e allungano la vita.”
Possiamo descrivere due aspetti del riso a questo proposito:
da un lato ridere permette di
mantenerci in buona salute o
tener lontano le malattie con
una funzione che potremmo
definire “preventiva”, dall’altro ci aiuta a guarire nella sua
funzione “curativa”.
Un buon umore consente di
essere più attivi nell’affrontare lo stress e di vedere maggior alternative. In una recente ricerca 1997 Peter Derks
e collaboratori (1997) hanno
riscontrato che stimoli buffi e
risate in situazioni dolorose attiverebbero processi cognitivi
che ricalcano precisi schemi:
onde N400 negative, che corrispondono a quelle del soggetto
quando risolve problemi, distoglierebbero l’attenzione dal
dolore.
Per Provine il rilassamento
muscolare provocato dalle risate attenua il dolore.
Durante la risata aumentano i
battiti cardiaci, migliorano le
funzionalità del sistema respiratorio, si hanno effetti positivi sul sistema immunitario,
sulla percezione del dolore e
sulla capacità di affrontare i
problemi. Dopo la risata c’è
un periodo di animazione psicologica e sociale che si manifesta in ulteriori episodi di
euforia-humor-risate. Pertanto
ridere favorisce stimolazione
e nel contempo rilassamento
unito però ad un’animazione
elevata.
Il fattore protettivo del riso
potrebbe risiedere in questa capacità di produrre contempora-
tico e sono sorte riviste, siti
internet, librerie specializzate
in umorismo e in molti ospedali si organizzano corsi di
risoterapia a uso del personale
interno.
In Italia, una tra le più note
è la “terapia del sorriso” o
Patch-therapy, che la fondazione Theodora ha introdotto
in alcuni ospedali tra cui il “A.
Meyer” di Firenze, il “Bambin
Gesù” il “A. Gemelli” a Roma.
alla malattia e alle cure spesso
dolorose. Pach ha introdotto
questa terapia negli ospedali,
soprattutto nei reparti infantili:
il ricovero in ospedale, un ambiente sconosciuto, costituisce
per il bambino un evento traumatico, anche perché lo priva
del suo ambiente familiare e
dei suoi compagni di giochi.
Tra i risultati benefici di questo
metodo sono stati rilevati una
minor richiesta di farmaci, una
In conclusione, dunque, forse è
ottimo il consiglio che Iacopo
Fo ci dona in uno dei suoi libri:
“Ridere fa benissimo!”
Ridere è l’imperativo assoluto.
Se ridete milioni di cose “serie” perdono di significato: i
grandi professori, i giornalisti
televisivi, i deputati, i duri…
Se ridete le donne vi ameranno, se le fate ridere saranno
pazze di voi.
Se vi vogliono uccidere e voi
riuscite a vedere dove fa ridere, forse vi salverete la pelle.
Forse il ridere non sfamerà
i popoli del terzo mondo ma
comunque li farà morire più
contenti.
Ridere non intacca le riserve energetiche, non depreda
i poveri del loro diritto, non
inquina.
Ridere scaccia la paura, affina
i sensi, potenzia le energie, nutre la sessualità.
Ridere è incredibile, è impossibile, è sovrumano.
Ridere è l’unica cosa nella
quale possiamo superare gli
dei”.
[IACOPO FO,
“Diventare Dio in
10 mosse”]
E Charlie Chaplin sosteneva:
“Un giorno senza un sorriso è
un giorno perso”.
Barsella E. - Psicologa
Miniati M. - Psichiatra
Bani A. - Psichiatra
neamente un effetto rilassante
e mentalmente euforizzante.
Nel loro libro, Fioravanti e Spina sostengono che ridere ed essere ottimisti porta “a rendere
di più nel lavoro, nello studio,
nello sport. Ci si ammala meno
(effetto preminente sul sistema immunitario), si invecchia
meglio e si ha un aspettativa di
vita senz’altro più lunga”.
In America è nata un associazione per l’umorismo terapeu-
Questa terapia prende il nome
dal suo fondatore Pach Adams,
un medico neozelandese. Tale
tecnica terapeutica consiste
nella relazione più stretta ed
empatica tra medico e paziente
ed è basata sul “prendersi cura
con amore” attraverso l’impostazione di un clima di serenità
e buon umore teso ad alleviare
gli stati d’animo di paura, insicurezza e angoscia nei pazienti
e nei suoi familiari di fronte
riduzione dei livelli di angoscia e, persino, una maggior
accettazione della morte.
Ed è così che il “Corriere della
sera” del 29-12-2001 riporta la
notizia che all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze è stato
effettuato un esame diagnostico assai doloroso (biopsia
ossea) senza ricorso all’anestesia, facendo semplicemente
ridere la paziente.
Bibliografia
Feldman-Freud-Kris-SadoffSearl,“Ridere, piangere, gridare”, Bollati Boringhieri.
Fo I., “Diventare Dio in 10
mosse”, Demetra.
Fonzi A.,”Manuale di psicologia dello sviluppo”, Giunti.
Francescato D., “Ridere è una
cosa seria”, Mondatori.
La prima parte è stata pubblicata nel numero di maggio
10
P E RC O R S O
Sanità
anno 10 numero 6 Giugno 2009
QUELLI CHE NON…
FESTEGGIANO 10 ANNI DALLA FONDAZIONE
Esperienza insolita nel panorama nazionale sotto vari profili,
a cominciare dalla sua fondazione, avvenuta con due distinte deliberazioni di importanti
enti pubblici: l’Azienda Sanitaria della Versilia e il Comune di Viareggio, fino all’attuale varietà di interessi sportivi,
turistici e culturali, che hanno
caratterizzato la storia di questi 10 anni.
Sull’onda delle emozioni è facile costituire nuove associazioni, ma la difficoltà sta nel
portare avanti nel tempo coesione e obiettivi senza altri interessi se non quello di essere
punto di riferimento per i ragazzi del territorio e delle loro
famiglie, tutti, ma soprattutto
per quelli che non trovano nelle istituzioni e nelle associazioni locali, spazio per confrontarsi con i coetanei magari
in ragione di qualche disabilità o semplicemente in assenza
di particolari doti. Dal calcio,
linguaggio comune per i nostri ragazzi, alla vela, l’aero-
bica, il canto, il teatro, la ceramica, la cartapesta, la pittura,
attività manuali e di majorettes, ai tornei di pallavolo, di
ping-pong, di basket. 30.000
km in 10 anni con ogni mezzo
di trasporto, per visitare luoghi nuovi, conoscere persone,
vivere altre realtà e tradizioni:
dalla vicina Garfagnana campeggiando a Campocatino, fino a Parigi e Eurodisney, a Nimes, ad Arles, in Camargue, a
Klaghenfurt, Firenze, Roma, i
Colli Albani, Arco di Trento,
Riva del Garda, Venezia, Abano Terme, Appiano Gentile,
Torino, Gardaland, Mirabilandia, la Maremma, l’Acquafun
di Cecina, la campagna pisana,
la Sardegna, l’isola del Tino,
nel Tirreno con Nave Italia, fino a Barcellona sperimentando
tutte le esperienze dei mezzi di
trasporto, per terra, per mare e
per aria. Decine di personaggi:
dai calciatori (Gigi Riva, Batistuta, Seedorf, Juliano, Mannini, Conti, Del Piero, Trezeguet, Davids, Thuram, Buffon,
Camoranesi, Toldo, Zambrotta, Roberto Baggio sono solo
alcuni tra quelli che abbiamo
incontrato), allenatori (Marcello Lippi socio fondatore, Zoff,
Lidholm), gli schermitori della
nazionale con in testa Margherita Zalaffi, le atlete della Nazionale di Nuoto sincronizzato, registi, attori di Cinecittà,
arbitri (come Collina e Agnolin), cantanti come Piero Pelù, i Dirotta su Cuba, la Banda Bardò, il cantautore Gian
Pieretti, scrittori come Manlio
Cancogni, affezionati pittori
come Possenti, Michetti, Dolfi,
Liberatore, sindaci e assessori
di vari comuni, cronisti della
televisione italiana. Perfino il
papa Benedetto XVI ci ha ricevuto in udienza in Vaticano.
Tre Libri pubblicati, densi di
interventi e foto a ricordare
ogni momento e ogni partecipante.
130 ragazzi ogni anno in campo, centinaia di genitori e amici, decine di volontari, svariate altre associazioni coinvol-
PREVENZIONE CONTRO IL FUMO
Lunedì 8 giugno si è svolta la giornata sulla prevenzione contro il fumo e sul controllo del dolore in ospedale e sul territorio, organizzata dalla Aul12 di Viareggio grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Lega Tumori, dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, del Coordinamento Ospedale Senza Dolore e delle Cure Palliative. Erano presenti il Dott. Pieraccini,
il Dott. Amoroso e il Dott. Dolfi che si sono resi disponibili per chiarimenti qualificati che venivano richiesti dai cittadini. La manifestazione ha riscosso particolare attenzione da parte
dell’utenza.
te. Dietro tutti questi numeri ci
sono persone che hanno dedicato tempo, energia, professionalità e sentimenti. Con questo non vogliamo dire retoricamente che in dieci anni sia
stato sempre tutto rosa; come
in ogni attività umana, abbiamo incontrato difficoltà di rap-
porti tra gli adulti e problemi
economici, ma è proprio attraverso la coesione del gruppo e
l’identità degli obiettivi, che è
stato possibile arrivare a questo traguardo. Un solo augurio:
continuare.
ENTRATI & USCITI
Entrati Aprile 2009:
1.Mariani Miria Giuditta - Operatore Socio Sanitario
2.Borghi Andrea - Collab. Prof. San. - Tec. Radiologia
3.Lupo Valeria - Dirigente Medico Anestesia e Rianimazione
4.Tolomei Vanessa - Operatore Socio Sanitario
5.Lorenzoni Lara - Collab. Prof. San. - Infermiere
6.Miccio Carmela - Collab. Prof. San. - Infermiere
Usciti Aprile 2009:
1. Biagioni Lorena - Operatore Socio Sanitario
2. Maltini Elisabetta - Collab. Prof. San. - Fisioterapista
3. Manzone Federica - Collab. Prof. San. - Tec. Laboratorio
4. Ramacciotti Giovanna - Infermiere generico esperto
5. Dalco’ David - Operatore Socio Sanitario
6. Diamanti Maria Francesca - Collab. Prof. San. - Infermiere
Entrati Maggio 2009:
1. Genovesi Stefano - Collab. Prof. San.- Tec.Prevenzione
2. Matteini Stefania - Collab. Amm.vo
3. Baldi Donatella - Dirigente Medico Gastroenterologia
4. Bazzichi Morena Stella - Operatore Socio Sanitario
5. Bianchi Alessia - Operatore Socio Sanitario
6. Casani Silvia - Collab. Prof. San. - Infermiere
7. Fruzzetti Laura - Collab. Prof. San. - Ostetrica
8. Granai Marina - Operatore Socio Sanitario
9. Guidotti Michele - Operatore Socio Sanitario
10. Masetti Nicoletta - Operatore Socio Sanitario
11. Mattei Tiziana - Operatore Socio Sanitario
12. Orsini Daniela - Collab. Prof. San. - Tec. Laboratorio
13. Parducci Simona - Operatore Socio Sanitario
14. Pellini Patrizia - Operatore Socio Sanitario
15. Pieraccini Patrizia - Operatore Socio Sanitario
16. Rinaldi Alessandro - Collab. Prof. San. - Tec. Prevenzione
17. Roberti Elisa - Collab. Prof. San. - Tec. Prevenzione
18. Simbula Sabina - Collab. Prof. San. - Tec. Radiologia
19. Sosa Mayra - Collab. Prof. San. - Tec. Laboratorio
20. Venè Alessandra - Operatore Socio Sanitario
21. Borelli Paolo - Dirigente Medico Neurologia
Usciti Maggio 2009:
1. Giorgetti Luca - Collab. Prof. San. - Tec. Prevenzione
2. Maestri Michelangelo - Dirigente Medico Neurologia
3. Giomi Armando - Collab. Prof. San. - Infenniere
4. Salvatori Gaio - Dirigente Medico Radiologia
5. Beneincasa Alberto - Dirigente Medico Pediatria
6. Del Carlo Pierina - Dirigente Medico Pediatria
7. Ennas Valeria - Operatore Socio Sanitario
8. Pienotti Ylenia - Operatore Socio Sanitario
Rag. Cesare Guidi
Direttore U.O.C. Risorse Umane
anno 10 numero 6 Giugno 2009
Azienda U.S.L. 12 Versilia
Via Aurelia 335, 55043 Lido
di Camaiore (Lu)
C.F. P.I. 00523180461
* Centrale operativa Versilia
Soccorso tel. 118
* Centralino Azienda U.S.L.
tel. 0584/6051
* Centro unificato prenotazioni (C.U.P.) tel.
840011550
* U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
tel. 0584/6055287, tel.
0584/6055288, tel. 0584/
6059421 Numero verde tel.
800297211
* Portineria Direzione
Aziendale Villa Pergher
tel. 0584/6059517
fax 0584/67646
* Direzione Aziendale
Segreteria del Direttore Generale, Direttore Sanitario,
Direttore Amministrativo,
Direttore Servizi Sociali, Responsabile Staff. tel.
0584/6059515
* Coordinatore Sociale
Segreteria tel. 0584/6059647
Assicurazione qualità tel.
0584/6059571
Educazione alla salute
tel. 0584/6059260
Formazione
tel. 0584/6059252
tel. 0584/6059234
tel. 0584/6059237
tel. 0584/6059240
tel. 0584/6059212
Medico competente ex
D.L.626 tel. 0584/6055360
* Portineria Ospedale Versilia tel. 0584/6055347, fax.
0584/6055282
* Stanza Mortuaria tel. 0584
- 6055553 fino alle ore 24.00
oppure 0584 - 6055532 dalle
ore 22.00
* Vigili giurati (Securitas)
tel. 0584/6055623
* Cappella - Parroco
tel. 0584/6059781
*Progetti Informatici di
Area Vasta
tel. 0584/6059557
* Affari generali e legali
0584/6059646
Legale e contratti
tel. 0584/6059504,
tel. 0584/6059562,
fax. 0584/6059641
Convenzioni uniche nazionali tel. 0584/6059642
Protocollo tel. 0584/6059652
- 0584/6059651, fax.
0584/6059650 - Auditorium Ospedale Versilia tel.
0584/6059592 - Biblioteca
tel. 0584/6059591
P E RC O R S O
* Amministrazione contabile e
patrimoniale
Acquisti tel. 0584/6059459, fax
0584/6059501
Economato
tel. 0584/6059489
fax. 0584/6059493
Patrimonio
tel. 0584/6059467
Ragioneria tel. 0584/6059473
fax. 0584/6059468
* Controlli di gestione, tel.
0584/6059464
* Sistema informativo e tecnologie Informatiche tel. 0584/6059426,
tel. 0584/6059428 tel.
0584/6059567
* Gestione del personale
Concorsi tel. 0584/6059475
Gestione economica tel.
0584/6059451
Gestione previdenziale tel.
0584/6059454
Politiche incentivanti tel.
0584/6059521
Relazioni sindacali tel.
0584/6059477
Rilevazione e controllo orario
tel. 0584/6059438
Stato giuridico e matricolare
tel. 0584/6059481
* Nuove opere e manutenzione
immobili
tel. 0584/6059432
tel. 0584/6059433
* Tecnologie sanitarie e servizio prevenzione protezione
Ufficio tecnico
tel. 0584/6059432
fax. 0584/6059431
Servizio prevenzione e protezione tel. 0584/6059445, tel.
0584/6059444
* Analisi chimico-cliniche, Segreteria tel. 0584/6055356, tel.
0584/6055331, 0584/6055332
* Anatomia patologica, Segreteria tel. 0584/6055525, tel.
0584/6055526
* Anestesia e rianimazione,
Caposala tel. 0584/6055272
* Terapia del dolore
tel. 0584/6057171
* Assistenza infermieristica
ospedaliera
tel. 0584/6059414
fax. 0584/6059413
* Assistenza sociale, portineria sede Via Comparini Viareggio tel. 0584/385920, fax.
0584/385931, U.O. Strutture assistenza sociale tel. 0584/6059228
- 0584/6059209 - 0584/6059235
- fax 0584/6059245
* Cardiologia, Stazione infermieri tel. 0584/6059721
* Centro trasfusionale-Immunoematologia, reception tel.
0584/6055275
fax. 0584/6055367
Sanità
Numeri utili
* Chirurgia generale
Sala operatoria, Caposala tel.
0584/6055296
tel. 0584/6055297
Reparto 1 Caposala
tel. 0584/6058623
fax. 0584/6058762
Stazione infermieri 1
tel. 0584/6058630
Reparto 2 Caposala
tel. 0584/6058608
Stazione infermieri 2
tel. 0584/6058615
* Neurologia, accettazione tel.
0584/6059539
tel. 0584/6059543
* Day Hospital Chirurgico
Stazione infermieri
tel. 0584/6058725, Capo sala
tel. 0584/6058726
* Oncologia medica
Degenza: stazione infermieri
tel. 0584/6058677
Day Hospital: stazione infermieri tel. 0584/6058753
* Senologia, riferimento infermieristico
tel. 0584/6058618
* C.O.R.D. (Centro Oncologico
di Riferimento Dipartimentale) tel. 0584/6058673, fax.
0584/6058696
Unità cure palliative
tel. 0584/6058698
Coordinamento donazioni e
trapianti tel. 0584/6059400
* Dermatologia, segreteria tel.
0584/6058661,
Caposala tel. 0584/6058665
* Diabetologia, segreteria tel.
0584/6059631
* Direzione sanitaria ospedaliera, segreteria 0584/6059582
tel. 0584/6059583
Ufficio Rilascio Cartelle Cliniche, tel. 0584/6055286 solo per
informazioni
Sabato chiuso
* Emergenza-pronto soccorsoaccettazione, Caposala tel.
0584/6055260
fax. 0584/6055268
Stazione infermieri tel.
0584/6055370
* Neuropsichiatria infantile,
segreteria Tabarracci Viareggio
tel. 0584/6059236, ambulatorio
ospedale tel. 0584/6059528
* Oculistica, Caposala tel.
0584/6059739, stazione infermieri tel. 0584/6059737, tel.
0584/6059743
* Ortopedia,
segreteria 0584/6059704, Caposala tel. 0584/6059703, stazione
infermieri tel. 0584/6059701,
Day hospital stazione infermieri tel. 0584/6059706
* Ostetricia e ginecologia
Sala parto accettazione tel.
0584/6055337
Ostetricia Caposala tel.
0584/6059753
stazione infermieri tel.
0584/6059754
Ginecologia Caposala tel.
0584/6059733
stazione infermieri tel.
0584/6059729
* Riabilitazione funzionale
Ospedale Versilia
tel. 0584/6055307,
Tabarracci Viareggio tel.
0584/6056623, Seravezza tel.
0584/6056705
* Urologia, stazione infermieri
tel. 0584/6058646
Dipartimento Prevenzione
Sede Pietrasanta
Presidio “P. Lucchesi”, via
Martiri di S. Anna 12 - Segreteria tel. 0584/6058911-2-3-0
- fax 0584/6058864
* Igiene degli alimenti e della
nutrizione fax 0584/6058864
* Igiene e sanità pubblica fax
0584/6058864
* Sanità Pubblica Veterinaria
fax 0854/6058926
* Nuovi Insediamenti Produttivi (N.I.P.), segreteria tel.
0584/6058879
* Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro fax
0584/6058929, Numero verde
800/235303
Sede Viareggio
Presidio “G. Tabarracci”, via
Antonio Fratti 530
* Otorinolaringoiatria, Caposala tel. 0584/6058654, stazione
infermieri tel. 0584/6058659
* Medicina legale, segreteria tel. 0584/6059351 - fax
0584/6059355
* Pediatria, Caposala tel.
0584/6059764, stazione infermieri tel. 0584/6059767,
accettazione U.T.I.N. tel.
0584/6059756, Pronto soccorso
pediatrico tel. 0584/6059768
*Medicina dello sport, Segreteria tel. 0584/6059326 - fax
0584/6059325
* Poliambulatorio 1, Caposala
tel. 0584/6059603, reception
tel. 0584/6059602
* Farmaceutica, ufficio al pubblico tel. 0584/6059410, fax.
0584/6059420
Farmacia fax. 0584/6055515,
Laboratorio farmaceutico
fax. 0584/6055509
* Poliambulatorio 2, Caposala
tel. 0584/6059553
* Hospice, Caposala tel.
0584/6058701, stazione infermieri tel. 0584/6058700
* Psichiatria,
segreteria tel. 0584/6055239,
fax. 0584/6055237,
stazione infermieri tel.
0584/6055242
* Medicina generale 1, Caposala tel. 0584/6058748, stazione
infermieri tel. 0584/6058743,
tel. 0584/6058744
Day hospital, Caposala tel.
0584/6058761, accettazione
tel. 0584/6058754
11
* Preospedalizzazione
tel. 0584/6055335
fax 0584/6055389
* Medicina generale 2, Caposala tel. 0584/6058736, stazione
infermieri tel. 0584/6058731,
tel. 0584/6058732
* Psicologia, tel. 0584/6055358,
ambulatorio ospedale tel.
0584/6059551
Tabarracci Viareggio tel.
0584/6059342
Forte dei Marmi tel.
0584/85342
* Radiologia, segreteria - accettazione tel. 0584/6055216 - tel.
0584/6055217
* Nefrologia, Caposala tel.
0584/6058650, stazione infermieri tel. 0584/6058652
Dialisi Caposala tel. 0584/
6059596
reception tel. 0584/6059492
* Riabilitazione-Recupero e
rieducazione funzionale, segreteria tel. 0584/6059744
stazione infermieri tel.
0584/6059747, Centro ausili
tel. 0584/6055306
Unità funzionali
territoriali
* Attività consultoriali
Consultorio adolescenti Lido di
Camaiore tel. 0584/67876
Consultorio familiare Viareggio
Terminetto tel. 0584/30829
Consultorio familiare Lido di
Camaiore tel. 0584/67876
Consultorio familiare Querceta
tel. 0584/742194
Consultorio Nutrizionale
Tabarracci Viareggio
tel. 0584/6059339
* Disabilità, segreteria tel.
0584/385902
* Inclusione Sociale tel.
0584/385905
* Salute mentale adulti, segreteria tel. 0584/6055239
Centro salute mentale Camaiore tel. 0584/987712
Centro salute mentale Pietrasanta tel. 0584/738572
Centro salute mentale Viareggio tel. 0584/385925
* Salute mentale infanzia adolescenza, segreteria tel. 0584/6059236, fax.
0584/46202
* Sert (dipendenze, tossico
dipendenze ed alcolismo)
Viareggio tel. 0584/6056620
fax. 0584/46202
Centro Anti Fumo
tel. 0584/6056620
Distretto
Pietrasanta
tel. 0584/6058817
tel. 0584/6058818
tel. 0584/6058821
fax. 0584/6058822
Arni tel. 0584/789088
Forte dei Marmi
tel. 0584/83873
fax. 0584/83896
Querceta
tel. 0584/742194
tel. 0584/768395
fax. 0584/743333
Seravezza portineria tel.
0584/6056700
Ponte Stazzemese
tel. 0584/770023
ore 8 - 13 dal lunedì al
sabato
Camaiore
tel. 0584/6056413
tel. 0584/6056419
fax. 0584/6056420
Camaiore portineria
tel. 0584/6056400
Lido di Camaiore
tel. 0584/619108
Assistente Sociale
tel. 0584/617419
Consultorio
tel. 0584/67876
Massarosa
Ufficio Vaccinazioni tel.
0584/938234
Sportello Farmaceutico
tel. 0584/93020
Assistente Sociale
tel. 0584/939768
fax 0584/938346
Centro Diurno
Stiava tel. 0584/92540
Tabarracci Viareggio
Portineria
tel. 0584/6059211
Segreteria
tel. 0584-6059222
fax 0584-6059225
Formazione
fax. 0584/6059230
tel. 0584/6059233
tel. 0584/6059244
Radiologia
tel.0584/6059250
Segreteria
tel. 0584/ 6059216
fax 0584/6059254
Viareggio Terminetto
tel. 0584/437532
Torre del Lago
tel. 0584/350112
Nota: per ragioni tecniche l’elenco dei numeri
telefonici potrà essere
soggetto ad alcune successive variazioni, sarà
nostra cura provvedere
tempestivamente agli
aggiornamenti necessari; inoltre saremo grati a
tutti coloro che ci segnaleranno inesattezze.
* Comunicazione Multimediale tel.
0584/6059783
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Giugno - AUSL 12