In collaborazione con le Province dell’Emilia-Romagna
N.3 - Aprile 2014
Sommario
PSR 2007/2013 - Proroga per terminare i lavori per avverse condizioni climatiche................................................1
Tutte finanziate le domande della misura 121 del PSR...........................................................................................1
Consultazione pubblica sulla nuova OCM ortofrutta.............................................................................................2
Proposta di nuovo Regolamento UE sul biologico.................................................................................................2
Proroga per le assicurazioni agevolate.................................................................................................................3
Identificazione dei bovini ed etichettatura delle carni: cambiano le regole............................................................3
La crisi non frena il consumo di suolo..................................................................................................................3
I numeri del vino di qualità..................................................................................................................................4
RUC – registro unico dei controlli........................................................................................................................4
Dalle Province.....................................................................................................................................................5
Incontri e convegni..............................................................................................................................................6
Video..................................................................................................................................................................9
PSR 2007/2013 - Proroga per terminare i lavori per avverse condizioni climatiche
Con propria Deliberazione n. 384 del 24/03/2014 la Regione Emila Romagna ha disposto, in relazione alle avverse
condizioni climatiche che hanno colpito il territorio regionale nel periodo invernale 2013 - 2014, che i beneficiari di aiuti per
progetti di investimento a valere sulle Misure 112, 121, 126, 311 Azioni 1 e 3, 313, 321 Azioni 1, 2 e 3 e 322 che alla data
di approvazione della presente deliberazione risultino in corso di realizzazione - purché non sia trascorsa la data di fine lavori
fissata in sede di concessione dell'aiuto o già ridefinita in sede di proroga - possano richiedere una proroga anche in deroga
alle tempistiche definite dagli specifici avvisi pubblici o, qualora già ne usufruiscano, possano ottenerne una ulteriore, previa
motivata richiesta, della durata massima di 180 giorni.
Tali proroghe devono comunque rispettare il limite massimo del 31 dicembre 2014 quale termine ultimo per la realizzazione
dei lavori.
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Tutte finanziate le domande della misura 121 del PSR
La Regione Emilia Romagna con delibera di Giunta n.392 del 27 marzo 2014, ha deciso di impegnare ulteriori risorse sulla
misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” del Programma di Sviluppo Rurale , concedendo il contributo a tutte
le domande ritenute amissibili, ma non coperte da risorse finanziarie, sulla II graduatoria dell'annualità 2013, l'ultima
disponibile le cui domande sono state raccolte fino al 28 febbraio 2013.
Con questo provvedimento la Regione ammette a finanziamento tutte le domande di misura 121 giacenti sui bandi delle
Province, (in precedenza erano state ammesse tutte le domande di misura 121 del bando cosiddetto "sisma"), utilizzando
sia i fondi residui della programmazione 2007-2013 sia, se sarà necessario, i fondi della nuova programmazione 2014
-2020.
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La Regione con il medesimo atto, ha altresì stabilito per i beneficiari ammessi a contributo adesso, che la data di fine lavori
sarà quella del 31 marzo 2015, termine entro il quale dovranno anche protocollare la domanda di pagamento a saldo
completa di tutti gli allegati e depositarla alla Provincia per la richiesta di liquidazione a saldo del contributo concesso.
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Consultazione pubblica sulla nuova OCM ortofrutta
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con Ismea, ha indetto una consultazione pubblica
sulla futura Strategia nazionale per la gestione dei programmi operativi sostenibili attuati dalle Organizzazioni di produttori
del settore ortofrutticolo, che costituisce parte integrante della riforma della Pac 2014-2020.
Lo scopo della consultazione non è solo quello di informare, ma anche di consentire, sulla base degli obiettivi e delle priorità
proposti nel documento, la formulazione di pareri e osservazioni riguardo ai contenuti della Strategia nazionale e alle sfide
future.
Con la nuova programmazione sarà prioritario dare impulso ai processi di aggregazione delle Organizzazioni di produttori
(Op) e delle loro Associazioni (Aop), favorendo la crescita dimensionale delle Op/Aop, l’ampliamento della gamma dei
prodotti gestiti e il superamento dei dualismi territoriali.
Il documento di consultazione "Verso la nuova strategia nazionale 2015-2020 dell'Organizzazione comune del mercato
ortofrutticolo" è pubblicato sul sito Internet del Ministero alla pagina
http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5116
Possono inviare contributi e osservazioni cittadini, agricoltori, imprenditori della filiera agroalimentare, organizzazioni,
amministrazioni pubbliche e in generale chiunque sia interessato a questa tematica utilizzando l’apposito modulo per i
commenti da trasmettere all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]
La consultazione resterà aperta fino al 30 aprile 2014.
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Proposta di nuovo Regolamento UE sul biologico
E' stata presentata a Bruxelles dal commissario Dacian Ciolos la nuova proposta di regolamento sulla produzione biologica e
l’etichettatura dei prodotti biologici.
Gli obiettivi generali del nuovo Regolamento sono di mantenere e rafforzare la fiducia dei consumatori e quella dei produttori
e di facilitare il passaggio degli agricoltori alla produzione biologica, nell'ambito di un panorama che vede una crescente
domanda di biologico.
L’agricoltura biologica combina le migliori pratiche ambientali, un elevato livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse
naturali e standard di produzione elevati basati su sostanze e processi naturali. Essa alimenta un mercato specifico che
risponde ad una domanda specifica dei consumatori, fornendo al tempo stesso beni di pubblica utilità in termini di tutela
dell’ambiente, benessere degli animali e sviluppo rurale.
L’Ue è consapevole delle dimensioni che sta assumendo il mercato del biologico e intende rimuovere gli ostacoli che ne
impediscono la completa fioritura.
Il biologico in Europa ha cifre importanti: i consumatori dei 28 Paesi UE nel 2012 hanno acquistato biologico per 20,9
miliardi di euro (19,7 nel 2011) con più di 186.000 aziende agricole che lavorano nel biologico e 9,6 milioni di ettari coltivati
(il 5,4 % dell'intero terreno agricolo dell'Ue). Tra le colture bio primeggia il pascolo (45%), poi cereali (15%) e colture
permanenti (13%). Per quanto riguarda gli allevamenti biologici, la maggior parte è costituita da pollame, poi ovini (46%) e
bovini (30%).
Nel primo decennio del nuovo millennio la superficie dedicata all’agricoltura biologica in Europa è aumentata dai 4,3 milioni
di ettari del 2000 fino ai 9,5 milioni di ettari nel 2011, registrando una crescita del 6,7% l’anno in media, pari a circa
500.000 ettari l’anno, ma l’offerta non riesce ancora a soddisfare la domanda sul mercato interno.
Infatti le stime UE ci dicono che, negli ultimi 10 anni, la domanda di prodotti bio nell'Unione europea è quadruplicata mentre
la produzione interna è solo raddoppiata. Questo vuol dire che a beneficiare dell'aumento dei consumi non sono stati solo i
produttori europei, ma anche e soprattutto quelli mondiali, che spesso esportano nell'UE senza veramente rispettare gli alti
standard di produzione comunitari.
Schematizzando, la Commissione europea propone di:
1.
rafforzare e armonizzare le norme, sia all’interno dell’Unione europea che riguardo ai prodotti importati, sopprimendo
molte delle attuali eccezioni in materia di produzione e controlli;
2.
rafforzare i controlli basandoli sul rischio;
3.
facilitare il passaggio dei piccoli agricoltori all’agricoltura biologica introducendo la possibilità di aderire a un sistema
di certificazione di gruppo;
4.
tener conto in modo più adeguato della dimensione internazionale degli scambi di prodotti biologici con l’aggiunta di
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nuove disposizioni in materia di esportazioni;
5.
semplificare la legislazione per ridurre i costi amministrativi a carico degli agricoltori e migliorare la trasparenza.
Il sistema basato sulla prevenzione del rischio sarà rafforzato nonostante non ci sarà più l'obbligo di verifica annuale per tutti
gli operatori. Questo tramite l'introduzione di un sistema di certificazione di gruppo per piccoli produttori mirato a ridurre i
costi di registrazione e controllo nonché la burocrazia generale. Un altro obiettivo è quello di creare network locali, migliorare
la qualità dei prodotti e incoraggiare i piccoli produttori a produrre biologico. Al tempo stesso tutti i produttori, senza nessuna
eccezione, saranno soggetti ai controlli di qualità.
Per aiutare agricoltori, produttori e dettaglianti del comparto biologico ad adeguarsi alla proposta di riforma del regolamento,
la Commissione ha approvato anche un Piano d’azione che prevede una migliore informazione degli agricoltori sulle iniziative
in materia di sviluppo rurale e di politica agricola dell’UE a favore dell’agricoltura biologica, un rafforzamento dei legami tra i
progetti di ricerca e innovazione dell’UE e la produzione biologica nonché incentivi all’uso di alimenti biologici, ad esempio
nelle scuole.
La proposta di nuovo regolamento, basata su una grande consultazione pubblica lanciata nel 2012, seguirà adesso il
consueto iter legislativo europeo con i passaggi formali in Parlamento europeo e Consiglio nella prossima legislatura 20142019.
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Proroga per le assicurazioni agevolate
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il termine del 31 marzo 2014 fissato dal piano
assicurativo 2014 per la stipula delle polizze assicurative agevolate sulle colture autunno-primaverili è stato prorogato al 30
aprile.
Il Ministro, Maurizio Martina, ha dichiarato che “la proroga consentirà uno svolgimento sereno della campagna assicurativa
agricola, in considerazione delle difficoltà segnalate dagli agricoltori nella fase di avvio della campagna”.
In questo modo sarà consentito un adeguato rodaggio delle nuove regole che si dovranno adottare, in vista dell’imminente
passaggio degli interventi di sostegno economico al settore nel nuovo programma di gestione dei rischi finanziato dai fondi
Pac/Feasr per il periodo 2015/2020.
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Identificazione dei bovini ed etichettatura delle carni: cambiano le regole
Con l’approvazione da parte del Parlamento Europeo del testo di modifica del Reg. 1760/2000, l’identificazione dei bovini e
l’etichettatura della carne bovina cambiano regole, con la possibilità di adottare un sistema elettronico per i capi animali che
affiancherà il tradizionale metodo delle targhe auricolari.
Il metodo elettronico, del tutto nuovo, sarà utile per la razionalizzazione del management aziendale e della movimentazione
degli animali, attraverso un processo di informatizzazione di registrazioni, documentazioni e comunicazioni da parte degli
operatori del settore.
Tutto ciò si tradurrà in una semplificazione degli oneri burocratici e dei controlli da parte del sistema sanitario nazionale.
L’obbligatorietà dell’identificazione elettronica rimane a discrezione dei singoli Stati membri, e le organizzazioni dei produttori
auspicano che l’Italia scelga l’applicazione meno traumatica per gli operatori del settore lasciando, per il momento, la scelta
di poter aderire o meno a tale sistema, seguendo i dovuti tempi e scelte imprenditoriali.
Lo stesso provvedimento prevede l’abrogazione del sistema dell’etichettatura facoltativa delle carni bovine. Ciò però non
inficerà la possibilità di poter continuare ad inserire in etichetta ulteriori informazioni per caratterizzare il prodotto rispetto a
quelle obbligatorie sull’origine. L’attendibilità delle informazioni in etichetta continuerà ad essere garantita dai controlli
ufficiali del servizio sanitario.
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La crisi non frena il consumo di suolo
Non accenna a diminuire la superficie di territorio italiano "consumato", cioè impermeabilizzato permanentemente e
sottratto per sempre all'agricoltura: ricoperti, negli ultimi 3 anni, altri 720 kmq, 0,3 punti percentuali in più rispetto al 2009,
un’area pari alla somma dei comuni di Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Palermo.
In termini assoluti, si è passati da 21.170 kmq del 2009 ai 21.890 kmq del 2012, mentre in percentuale è ormai perso
irreversibilmente il 7,3% del nostro territorio.
Ma non è solo colpa dell’edilizia. In Italia si consuma suolo anche per costruire infrastrutture. Ecco le percentuali: edifici 30%
- strade asfaltate e ferrovie 28% - strade sterrate e infrastrutture di trasporto secondarie 19% - parcheggi, piazzali e aree di
cantiere 14%.
Impressionante anche la velocità con cui si perde terreno: nonostante la crisi, il consumo ha andamento stabile e continua a
procedere al ritmo di 8 mq al secondo, 70 ettari al giorno.
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A livello regionale, Lombardia e Veneto, con oltre il 10%, mantengono il “primato nazionale” della copertura artificiale,
mentre Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia si collocano tutte tra l’8 e il 10%. I comuni più cementificati d’Italia
rimangono Napoli (62,1%), Milano (61,7%), Torino (54,8%), Pescara (53,4%), Monza (48,6%), Bergamo (46,4%) e Brescia
(44,5%).
Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto ISPRA sul consumo di suolo in Italia, edizione 2014. L’indagine, la più
significativa collezione di dati a livello nazionale, ricostruisce l’andamento - dal 1956 al 2012 - del consumo di suolo,
fornendo un quadro completo del fenomeno, e fornisce anche molte "agghiaccianti" elaborazioni.
Ad esempio, gli impatti sui cambiamenti climatici: la cementificazione galoppante ha comportato dal 2009 al 2012,
l’immissione in atmosfera di 21 milioni di tonnellate di CO2 - valore pari all’introduzione nella rete viaria di 4 milioni di
utilitarie in più (l’11% dei veicoli circolanti nel 2012) per un costo complessivo stimato intorno ai 130 milioni di euro.
Ancora, tenendo presente che un suolo pienamente funzionante immagazzina acqua fino a circa 400 mm di precipitazioni,
in questi tre anni per via dell' impermeabilizzazione abbiamo perso una capacità di ritenzione pari a 270 milioni di tonnellate
d’acqua che, non potendo infiltrarsi nel terreno, deve essere gestita. In base ad uno studio del Central Europe Programme,
secondo il quale 1 ettaro di suolo impermeabilizzato comporta una spesa di 6.500 euro (solo per la parte relativa al
mantenimento e la pulizia di canali e fognature), il costo della gestione dell’acqua non infiltrata in Italia in 3 anni è
aumentato di circa 500 milioni di Euro.
Ancora, se i 70 ettari di suolo perso ogni giorno fossero stati coltivati esclusivamente a cereali, nel periodo 2009-2012
avremmo perso la produzione di 450.000 tonnellate di cereali (valore 90 milioni di Euro) con un ulteriore aumento della
dipendenza italiana dalle importazioni.
Il Rapporto rappresenta un valido strumento per l’individuazione di strategie utili a contrastare le minacce dovute alle attività
antropiche e porre le basi per interventi concreti sulle cause del suo deterioramento ed alterazione.
La cartografia del consumo di suolo e numerose altre informazioni (disponibile anche una App per segnalare nuove perdite
di terreno) sul sito www.consumosuolo.isprambiente.it
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I numeri del vino di qualità
Dati aggiornati sul vino italiano sono stati presentati a Vinitaly, nel corso di un seminario, da Ismea e Icqrf. Ammonta a 3,9
miliardi di euro il giro d’affari all’origine del vino prodotto in Italia nel 2013, di cui 2,7 miliardi per vini Dop e Igp.
Più nel dettaglio, le stime Ismea indicano per i vini Dop un valore all’origine (ossia franco azienda, sfuso e iva esclusa) di 1,9
miliardi di euro in crescita del 6,3% sul 2012 grazie sia ad un incremento produttivo, sia ad un aumento dei listini alla
produzione. Per i vini Igp, il valore all’origine stimato per la prima volta nel 2013, ammonta invece a 812 milioni di euro.
Per quanto concerne le Dop, in testa alla classifica regionale per fatturato all’origine troviamo il Veneto con 619 milioni di
euro, seguito a distanza dal Piemonte (318 mln), Toscana (274 mln) e Trentino Alto Adige (170 mln). Relativamente alle Igp,
escludendo le produzioni interregionali, il Veneto domina sempre la classifica con 184 milioni di euro, davanti a Emilia
Romagna (99 mln), Sicilia (66 mln) e Puglia (51 mln).
Oltre ai dati sulla valorizzazione all’origine del vino, nel corso della presentazione sono stati anche illustrati da Ismea e
dall’Icqrf le principali variabili strutturali del settore del 2013 quali: superfici, uva prodotta, resa media e prodotto finale
certificato.
A completamento dell’indagine, l’Ismea ha evidenziato anche le dinamiche degli acquisti domestici presso la distribuzione
moderna, sottolineando una flessione dei quantitativi acquistati nel 2013 del 5% - interamente imputabile ai vini fermi, a
fronte di un buon andamento degli spumanti - parzialmente compensata da un incremento della spesa corrispettiva del 4%,
per effetto dei già citati aumenti dei valori all’origine che si stanno gradualmente scaricando sui prezzi al consumo.
Quanto all’export, il 2013 ha sancito un nuovo record per le cantine italiane con un fatturato di oltre 5 miliardi di euro ( +7%
sul 2012).
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RUC – registro unico dei controlli
Forse non tutti gli operatori agricoli ne conoscono l'esistenza. La legge regionale n. 19/2011 ha istituito il Registro unico dei
controlli (RUC) sulle imprese agricole e agroalimentari regionali, al fine di semplificare e razionalizzare le attività
amministrative in agricoltura.
Contiene informazioni sui controlli effettuati in possesso della Regione, di AGREA, delle Province, delle Comunità Montane,
delle Unioni di Comuni e, dopo l’adozione di appositi protocolli operativi, di ARPA e delle AUSL.
Possono accedere al RUC, oltre ai funzionari appartenenti a enti competenti o esecutori di controlli e ai CAA in
rappresentanza delle imprese deleganti, anche le imprese agricole in possesso di smart card o token USB.
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Dalle Province
Forlì-Cesena, nessuna variazione per Piano faunistico venatorio provinciale e ATC
La Provincia di Forlì-Cesena, con deliberazione di Consiglio n.22469/2014/28 del 20/3/2014, ha prorogato la validità del
vigente Piano Faunistico Venatorio (PFVP), che era stato approvato con precedente deliberazione n.29957/2009/38 del
30/3/2009
Con la proroga si precisa che:
• tutti i parametri e i limiti di destinazione del territorio agro silvo pastorale indicati nel PFVP devono intendersi non
superabili nell'intero periodo di validità della proroga in oggetto;
• la quota territoriale prevista per le zone addestramento cani di cui all'art.45 L.R.8/94 smi, comma 1 lett. a) può essere
utilizzata anche per l'istituzione di campi addestramento cani di cui alle lett. b),c) d) della stessa norma;
• il Regolamento provinciale per l'accoglimento delle domande relative ai fondi agricoli da sottrarsi all'attività venatoria
approvato con precedente deliberazione di Consiglio provinciale n. 24281/105 del 13/05/2010 è valido ed efficace anche
alla luce della proroga;
• la proroga è disposta fino all'approvazione del nuovo PFVP che dovrà avvenire con l'approvazione degli "Indirizzi per la
pianificazione faunistico-venatoria provinciale", fatto salvo l'adeguamento in corso di istruttoria del PFVP per quanto
concerne la "Definizione delle densità obiettivo delle specie di ungulati", in forza dell'avvenuto aggiornamento della"Carta
delle Vocazioni Faunistiche della Regione Emilia-Romagna".
Inoltre, con delibera di Giunta n. 33677/119 del 1/04/2013, la Provincia di Forlì-Cesena ha confermato l'attuale definizione
della perimetrazione degli ATC denominati ATC FO/1, ATC FO/2, ATC FO/3, ATC FO/4, ATC FO/5 e ATC FO/6, con lieve modifica
di confine fra gli ATC FO2 e FO5. Per maggiori informazioni si rimanda alla seguente cartografia:
Modifica confine fra gli ATC FO2 e FO5;
http://servizi-uffici.provincia.fc.it/en/c/document_library/get_file?uuid=9673a1d9-9481-4f5d-b1dcae05d2b5e0c7&groupId=568972
Cartografia d'insieme, i sei ATC di Forlì-Cesena.
http://servizi-uffici.provincia.fc.it/en/c/document_library/get_file?uuid=32f0cc13-e11e-4077-b64ebbfadf916851&groupId=568972
Ferrara, Agreste riprende le trasmissioni
Agreste, la trasmissione televisiva dell'agricoltura ferrarese, torna in onda, per il 22esimo anno consecutivo, dal 16 Aprile
2014 ogni mercoledì alle 12,30.
La messa in onda andrà come al solito da aprile a settembre sull’emittente locale Telestense (ch. 16 e 113 del Digitale
Terrestre), e su Lepida TV (ch. 59 e 118).
Agreste parla di consigli pratici sulla difesa delle colture, news di settore, quotazioni dei prodotti agricoli, meteo e irrigazione,
informazioni su convegni e fiere agricole. E' prodotta dal Settore Ambiente e Agricoltura della Provincia di Ferrara, che ne è il
principale finanziatore, e da sponsor privati.
Lo slogan di quest'anno è "Insieme a voi con ogni mezzo": dalla tv al sito internet, completamente rinnovato,
(http://www.agrestetv.it/) , a Youtube (http://www.youtube.com/user/AgresteTv) a Facebook, a Twitter, al cellulare....a casa
come in campagna Agreste sarà sempre disponibile per gli agricoltori ferraresi.
Reggio Emilia: inizia l'iter per l'IGP “Anguria reggiana”
E' pervenuta alla Regione Emilia-Romagna la domanda di registrazione della IGP “Anguria reggiana”, presentata dalla
Associazione produttori anguria reggiana (A.P.A.R.), descritta nella scheda al link
http://bur.regione.emilia-romagna.it/bur/area-bollettini/bollettini-in-lavorazione/aprile-periodico-parte-seconda-1aquindicina.2014-04-08.4513334726/domanda-di-registrazione-della-igp-anguria-reggiana/allegato
Nei trenta giorni successivi alla data di pubblicazione, l’intera documentazione presentata dai promotori resta a disposizione
di chiunque voglia visionarla presso il Servizio Percorsi di qualità, Relazioni di mercato e Integrazione di filiera. In tale periodo
chiunque può presentare, alla Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico-venatorie, opposizione
motivata alla proposta di modifica del disciplinare.
Per eventuali informazioni, rivolgersi a Alberto Ventura, Servizio Percorsi di qualità, Relazioni di mercato e Integrazione di
filiera, Viale della Fiera n. 8 - Bologna - tel. 051/5274466, e-mail: [email protected]
Parma, Monchio città sostenibile
A Monchio delle Corti, nella montagna parmense, i servizi pubblici e alcuni privati si riscaldano utilizzando il cippato e le
ramaglie dei boschi circostanti, frutto della manutenzione del territorio montano.
Non inquinare, curare il territorio e dare opportunità di lavoro ai residenti sono gli obiettivi (raggiunti) del progetto “Monchio
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Comunità sostenibile” che, avviato nel 2012 grazie al finanziamento della Regione, oggi è realtà.
La nuova centrale e l’annesso impianto fotovoltaico sono stati oggetto di un’iniziativa pubblica tenutasi sabato 5 aprile 2014
alla presenza della vicepresidente della Regione Simonetta Saliera e del sindaco Claudio Moretti. “Quanto avvenuto a
Mochio è un esempio a livello nazionale”, sottolinea Saliera. “Il Comune ha realizzato una centrale che brucia
esclusivamente la legna frutto della manutenzione del territorio circostante e riscalda così, in maniera naturale, la sede del
Comune, la palestra comunale, le scuole, la sede del Parco e dell’Unione di Comuni, gli appartamenti di edilizia pubblica
della zona e anche molti alloggi privati di cittadini”.
Il progetto è stato finanziato con 1,2 milioni di euro di finanziamenti regionali e 800 mila euro di risorse proprie del Comune.
Bologna, sempre più numerose le imprese agricole candidate per la manutenzione del territorio
Dall'inizio dell'anno, altre 4 imprese agricole bolognesi si sono iscritte in elenco dichiarandosi disponibili ad assumere in
appalto i servizi di manutenzione del territorio. Sono 128 le aziende che si mettono a disposizione dei Comuni e degli altri
Enti pubblici (come ad esempio i Consorzi di Bonifica e gli Enti Parco) per alcuni servizi tra i quali lo sgombero neve, lo
sfalcio, la manutenzione delle zone verdi e la pulizia dei cigli stradali, i lavori forestali e le sistemazioni idrauliche.
L'elenco, creato dalla Provincia di Bologna nel febbraio 2010 (e istituito in modo analogo anche da molte altre Province
dell'Emilia Romagna) rappresenta per le aziende un'opportunità per incrementare il proprio reddito utilizzando le
attrezzature normalmente impiegate nell'attività agricola, e diventando così vere aziende multifunzionali.
Grazie all'elenco i Comuni, invece, hanno a disposizione fornitori pre-selezionati dalla Provincia in base al possesso di precisi
requisiti, a cui è possibile affidare direttamente la manutenzione del territorio, entro i limiti previsti dal Decreto Legislativo
228/2001 "Orientamento e modernizzazione del settore agricolo” (in particolare per importi annuali massimi di euro 50.000
per imprenditori singoli e di euro 300.000 per imprenditori in forma associata).
Per entrare a far parte dell'elenco le imprese agricole devono presentare domanda al Servizio Agricoltura della Provincia di
Bologna. Il bando e la modulistica di riferimento (nonché l'elenco aggiornato delle aziende candidate) sono presenti nel sito
della Provincia al link
http://www.provincia.bologna.it/agricoltura/Engine/RAServePG.php/P/259311130406/T/Manutenzione-del-territorio
Modena e Bologna - Cinque milioni di euro dalla Regione per le imprese agricole danneggiate dalla tromba d’aria.
Subito dopo la tromba d’aria che ha colpito il Bolognese e il Modenese il 3 maggio 2013 e che ha avuto pesanti
conseguenze sulle aziende e sulla produzione, la Regione si è attivata per il riconoscimento da parte del Governo dello stato
di evento eccezionale, condizione che permette alle aziende danneggiate di accedere alle risorse del Fondo di solidarietà
nazionale.
Come ben sanno gli imprenditori agricoli tuttavia, queste risorse sono destinate a coprire solo una minima parte dei danni
documentati e in grave ritardo rispetto alle necessità e ai tempi di ripristino aziendale.
Per questo, grazie ad economie su precedenti bandi dello Sviluppo Rurale, la Regione ha deciso di mettere in campo questo
specifico finanziamento, che potrà coprire le spese anche già sostenute dalle aziende, se debitamente documentate.
I territori interessati sono nei comuni di Argelato, Bentivoglio, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale in
provincia di Bologna; Castelfranco Emilia in provincia di Modena.
Le risorse provengono dalla misura 126 del Psr 2007-2013. I contributi saranno in conto capitale, nella misura dell’80%
della spesa massima ammissibile per singola azienda.
Tra gli interventi che possono essere finanziati, il ripristino delle strutture aziendali distrutte o danneggiate, compresi gli
impianti frutticoli e i vigneti; l’acquisto di macchinari e attrezzature, i ricoveri temporanei, le scorte vive o morte, le reti
antigrandine, gli impianti irrigui o altre strutture aziendali che abbiano subito danni.
Le domande possono essere presentate oltre che dalle aziende agricole anche dalle imprese di trasformazione e
commercializzazione; vanno inviate alle Province di Bologna e di Modena ed il termine ultimo è il 30 maggio 2014. Entro il 5
settembre il Servizio aiuti alle imprese della Regione provvederà ad emanare una graduatoria unica regionale.
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Incontri e convegni
La batteriosi del kiwi: indicazioni operative dalla ricerca
Incontro informativo
Mercoledì 16 aprile 2014 ore 20,00
Sala Zanelli - Fiera di Faenza
Viale Risorgimento, 3 - Faenza RA
Programma
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Ore 20,00 Registrazione dei partecipanti
ore 20,15 Presiede
V. Mazzotti – Direttore Generale Agricoltura Regione Emilia-Romagna
ore 20,30 La situazione del PSA in Emilia Romagna
L. Antoniacci, P. Solmi – Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna
ore 20,40 Le ricadute economiche della batteriosi: l’importanza della ricerca per la salvaguardia della coltivazione
T. Tosi, E. Macchi - Centro Servizi Ortofrutticoli
ore 20,50 Influenza delle pratiche agronomiche sullo sviluppo della batteriosi
F. Spinelli, G. Costa - DipSA Università di Bologna
ore 21,00 I prodotti fitosanitari: verifiche preliminari in ambiente controllato
M. Collina, G. Battistini, A. Brunelli – DipSA Università di Bologna
ore 21,15 Risultati da prove di difesa in campo
M. Scannavini - Astra, G. Pradolesi - Terremerse, L. Fagioli - Consorzio Agrario Ravenna
ore 21,40 Aspetti epidemiologici di PSA relativi al polline e alla sua sopravvivenza epifita negli actinidieti
R. Tontou, D. Giovanardi, E. Stefani - DipSAA Università di Modena e Reggio Emilia
ore 21,50 Epidemiologia di P. syringae pv. actinidiae in actinidia, in frutteto ed in micropropagazione
P. Minardi, S. Ardizzi, A. Bertaccini - Università di Bologna
ore 22,05 Produzione di piante esenti da PSA con la micropropagazione e conservazione in sanità del materiale di
moltiplicazione di fonte
E. Tura, M. Vibio – Centro Attività Vivaistiche
ore 22,15 Discussione
ore 22,30 Conclusioni e ringraziamenti
R. Testolin - Università degli Studi di Udine
La batteriosi è una malattia che colpisce le piante di kiwi, scoppiata in Italia nel 2008 in Lazio e in particolare nel territorio
di Latina e, successivamente, diffusasi in altre aree italiane del Centro Nord, fra cui la Romagna. La malattia si manifesta
con cancri ed essudati gommosi sulla pianta e, successivamente in primavera, con maculature sulle foglie: il tutto viene
causato da un batterio denominato Pseudomonas syringae pv. actinidiae, la cui provenienza non è del tutto chiara.
Le conseguenze della batteriosi sono particolarmente gravi perché portano alla morte di piante e al conseguente estirpo di
impianti, fenomeno purtroppo già verificatosi in diverse aree di produzione di kiwi in Italia e nel mondo. Per questo motivo le
strategie di contrasto a tale malattia sono divenute in breve tempo la priorità assoluta.
In Emilia Romagna è stato da poco concluso un progetto di ricerca al riguardo denominato “Ricerche su Psa del kiwi”,
coordinato da CRPV e cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, da gran parte dei produttori di actinidia e da organismi e
fondazioni legate alla sua filiera produttiva. Al convegno saranno illustrate le prime indicazioni emerse nell’ambito di questo
studio. Un nuovo progetto dal titolo “Ricerche sul Psa kiwi e Ppv drupacee” è appena partito, sempre cofinanziato in
prevalenza dalla regione Emilia Romagna, che proseguirà alcune delle ricerche condotte nel precedente progetto.
Oggi – afferma Maria Grazia Tommasini, ricercatrice CRPV - non possiamo dire di avere soluzioni univoche, siamo certi,
però, che per limitare la presenza del Psa sugli impianti di kiwi sia necessaria una gestione agronomica del frutteto che
tenga conto di diversi fattori che concorrono a ridurre l’incidenza e la diffusione della malattia. Per ora possiamo affermare
che, per esempio, l’utilizzo del polline, che risulta essere un elemento di diffusione del batterio, deve essere molto oculato e
che i frutti di kiwi, pur se cresciuti su una pianta ammalata, non rappresentano un veicolo di diffusione. Ultima
considerazione sulla difesa: siamo in una fase di work in progress, ma possiamo dire che il rame e il Bion (Acibenzolar-SMetyl) continuano ad avere un ruolo importante per combattere il Psa.
Segreteria organizzativa: CRPV Cesena (FC) tel. 0547 313515 – www.crpv.it
Danni da fauna selvatica alle colture agrarie - Strategie, tecniche e strumenti per la prevenzione
Incontro tecnico
Mercoledì 16 aprile 2014 ore 14.30
Sala Polivalente dell’Associazione FESTE E SAGRE di Faenza
via Reda 94, Reda - Faenza (RA)
Relatore: Aldo Magnoni
Servizio Programmazione Faunistica - Provincia di Modena
Programma
ore 14.30 Saluto di benvenuto
Antonio Venturi - Dirigente del Settore Politiche Agricole e Sviluppo Rurale - Provincia di Ravenna
Pag. 7
ore 14,45 Prevenzione dei danni alle coltivazioni arboree
Prevenzione dei danni alle coltivazioni erbacee
ore 16.30 Discussione
Per informazioni:
Giovanni Mazzolani tel. 0544.258475 - [email protected]
Francesco Galletti tel. 0544.258478 - [email protected]
Le sfide per la suinicoltura italiana al 2014 - costi, mercato, sanità animale
Incontro tecnico nell'ambito della GIORNATA DELLA SUINICOLTURA 2014
Mercoledì 16 aprile 2014 Ore 9,30
Sala convegni del Quartiere Fieristico
Via Filangieri, 15 - 42124 Reggio Emilia
GPS: 44°43'51.3"N 10°38'37.5"E
Programma
9,30 Registrazione partecipanti
9,45 Apertura lavori
Saluto ai partecipanti CRPA spa e Unapros
Moderatore: Pier Giorgio MONETTI, Accademia dei Porci Bravi
Interventi
Suinicoltura italiana e costi di produzione del suino pesante nel contesto internazionale
Kees DE ROEST, CRPA spa
Quali scenari e opportunità per i prodotti della suinicoltura italiana
Andrea ROSSI, CRPA spa
Approccio integrato alle più urgenti problematiche sanitarie in suinicoltura: biosicurezza e Malattia di Aujeszky
Paolo CORDIOLI, Loris ALBORALI, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna
Dibattito
Premiazioni dell'Accademia dei Porci Bravi per l'anno 2014
Conferimento dei Premi “Porco Bravo”, “Archimede Mordenti” e “Gianluigi Gualandi”
La chiusura dei lavori è prevista per le ore 13,00
E' prevista la distribuzione dell’opuscolo “Suinicoltura italiana e costo di produzione” Edizione 2014
Segreteria organizzativa e informazioni:
Centro Ricerche Produzioni Animali - C.R.P.A. SpA
Tel. 0522.436999 - Fax 0522.435142
Mauro Ghielmi - [email protected]
La partecipazione è gratuita. È gradita la registrazione alla pagina
http://www.crpa.it/nqcontent.cfm?a_id=12565&tt=crpa_www&aa=quarantaanni&sp=crpa
Parma a stelle e strisce - Vendere negli USA il “FOOD”: istruzioni per l’uso
Convegno
Mercoledì 16 aprile 2014 ore 10.00
Camera di Commercio
Via Verdi, 2 - Parma
Programma
Ore 10.00 Registrazione dei Partecipanti - Coffee Welcome
Ore 10.30 Indirizzo di saluto
Andrea Zanlari Presidente Camera di Commercio di Parma
Cesare Azzali Amministratore Delegato Parma Alimentare Srl
Ore 11.00/12.15 Presentazione indagine PARMA A STELLE E STRISCE. Vendere negli USA il “FOOD”: istruzioni per l’uso.
Carlo Alberto Bertozzi Presidente Management Resources of America
Giovanni Grimaldi Direttore Div. Consulenza MRA
Pag. 8
Ore 12.15/12.45 Domande e risposte
Ore 13.00/14.00 Buffet “Parma”
Ore 14.00/17.30 Incontri personalizzati
Coordina Patrizia Ginepri
Sono invitati ad intervenire:
le Istituzioni e le Associazioni di Territorio, l’imprenditoria agro-alimentare ed i rappresentanti del settore terziario, il mondo
del giornalismo e dell’informazione
Con il sostegno di:
www.parmalimentare.net - [email protected]
Informazioni e scheda d'iscrizione alla pagina
http://www.parmalimentare.net/index.php?option=com_content&view=article&id=173%3Aa-parma-un-convegno-sullecrescenti-opportunita-di-business-negli-states-16-aprile&catid=45%3Anews&Itemid=146&lang=it
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Video
Emilia-Romagna Agricoltura su Youtube
E' terminato il primo ciclo di 5 puntate della trasmissione televisiva "Emilia-Romagna Agricoltura"
Tutti gli interessanti servizi andati in onda in questi mesi possono essere rivisti su Youtube
Di seguito un indice degli argomenti trattati. Cliccando sul link è possibile andare direttamente al video relativo
puntata 1
approfondimento: sistema biologico applicato alla produzione di Grana Padano Dop nel piacentino
http://www.youtube.com/watch?v=HymGpZVVWCU&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 1
focus: utilizzo e alla valorizzazione nella ristorazione delle carni da selvaggina dell'Appennino bolognese
http://www.youtube.com/watch?v=Rp_gdt1IcP4&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 2
approfondimento: PSR 2014-2020 - le risorse finanziarie previste
http://www.youtube.com/watch?v=L8XjvMcl8tg&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 2
approfondimento: PSR 2014-2020 - l'articolazione e le tempistiche di attuazione previste
http://www.youtube.com/watch?v=t3lhk391aFs&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 2
approfondimento: progetti di filiera per le Ciliegie di Vignola
http://www.youtube.com/watch?v=oekLReb8OeE&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 2
focus: mercato fondiario e affitto dei terreni in Emilia-Romagna
http://www.youtube.com/watch?v=suQB6e7ZKhg&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 3
approfondimento: la vendita diretta in provincia di Rimini 1
http://www.youtube.com/watch?v=2J_ZCwMLbdQ&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 3
approfondimento: la vendita diretta in provincia di Rimini 2
http://www.youtube.com/watch?v=kBaGmXPSggM&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 3
approfondimento: la vendita diretta in provincia di Rimini 3
http://www.youtube.com/watch?v=wzckenrStfM&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 3
approfondimento: la vendita diretta in provincia di Rimini 4
http://www.youtube.com/watch?v=9YCneXtsyJ0&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 3
focus: recupero di vitigni autoctoni del parmense: la Termarina
http://www.youtube.com/watch?v=aLA-s4xdLk4&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 4
Pag. 9
approfondimento: migliorare la gestione dell'azoto - il progetto Life-AQUA
http://www.youtube.com/watch?v=GlUpBC1RZUM&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 4
approfondimento: gestione dell'azoto - cambiare la dieta dei suini per diminuire la quantità di azoto negli effluenti
http://www.youtube.com/watch?v=GlUpBC1RZUM&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 4
approfondimento: gestione dell'azoto - nuove modalità di spandimento degli effluenti zootecnici
http://www.youtube.com/watch?v=UjNOIl6IO_w&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 4
approfondimento: gestione dell'azoto - trattamento degli effluenti di allevamento attraverso la separazione solido/liquido
http://www.youtube.com/watch?v=1Zl1kIukJUw&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 4
focus: riduzione e gestione dei rifiuti nelle aziende agricole
http://www.youtube.com/watch?v=FoVXTBqrk2k&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 5
approfondimento: tecniche di irrigazione che possono ridurre il consumo idrico
http://www.youtube.com/watch?v=PpP9Vkpxf7Q&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 5
approfondimento: subirrigazione con ali gocciolanti interrate
http://www.youtube.com/watch?v=KPCs5xfZFHU&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
puntata 5
focus: tecniche di difesa del pero da carpocapsa con reti anti insetto e da maculatura bruna
http://www.youtube.com/watch?v=0PYm1iwFdow&list=UUi5KSWC8hZFwZorViwyZAqA
Inoltre anticipiamo un prospetto degli argomenti programmati per le prossime 5 puntate, che andranno in onda nel periodo
ottobre-dicembre 2014
Puntata 6
La prevenzione dei danni da fauna selvatica alle colture agricole - Multifunzionalità: fattorie didattiche, una possibile
integrazione al reddito
Puntata 7
Cereali autunno vernini: il punto su sperimentazioni, nuove varietà, produzioni ecosostenibili e protocollo grano Barilla Ciliegio: una coltura moderna
Puntata 8
Vendita diretta: il progetto imprenditoriale, il marketing e la comunicazione, le norme ed il regime fiscale - Irrigazione:
tecniche a ridotto consumo idrico ed energetico
Puntata 9
Marchi di qualità in Emilia Romagna - Tecniche colturali e costi dell'olivicoltura intensiva
Puntata 10
Cambiamento climatico: quale impatto sulle produzioni agroalimentari emiliano romagnole - Semplificazione degli
adempimenti e della burocrazia per le aziende agricole
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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELL’EMILIA-ROMAGNA 2007-2013
Misura 111 Azione 2 "Azioni trasversali di supporto al sistema della conoscenza"
Progetto Agen.Ter. "CONOSCERE PER COMPETERE"
Per informazioni : [email protected]
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