Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO “Primo LEVI” - RIVOLI (To) Cod. Fiscale 95597980010 Cod. Meccanografico TOIC872009 Via Sestriere, 60 – 10098 RIVOLI (TO) Tel 0119591563 Fax 0119592158 Email: [email protected] – www.scuolaprimolevi.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Con il piano dell’Offerta Formativa, l’istituto intende fornire ai genitori degli alunni e a quanti nel territorio si interessano della vita della scuola le informazioni essenziali sull’organizzazione educativa e didattica e sui servizi erogati. Il POF esprime dunque il progetto che si concretizza nell’organizzazione delle attività della scuola in riferimento alle disposizioni e alle normative scolastiche e in risposta ai bisogni degli alunni, delle loro famiglie e del territorio. 1 SCUOLE DELL’INFANZIA • Anton Makarenko Via Bruere, 58 10098 Rivoli (TO) Tel/fax: 0119597227 e-mail: [email protected] • Federico Garcia Lorca Viale S.Giorio, 7 - 10098 Rivoli (TO) tel/fax: 0119593150 e-mail: [email protected] • Gianni Rodari Via Pavia, 30 - 10098 Rivoli - Tel. 0119591563 e-mail [email protected] SCUOLE PRIMARIE • Salvador Allende Via Allende n. 1 - 10098 Rivoli (TO) Tel/fax: 0119573920 e-mail: [email protected] • Pablo Neruda Viale S. Giorio 9 - 10098 Rivoli (TO) Tel/fax: 011 9593357 Indirizzo e-mail: [email protected] • Gianni Rodari Via Pavia, 30 - 10098 Rivoli Tel. 0119591563 e-mail [email protected] SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO • Primo Levi Sede, via Sestriere, 60 Tel/fax: 0119593946 Indirizzo e-mail: [email protected] • Succursale di Tetti Neirotti via alle scuole, 20 tel/fax 0119576930 Indirizzo e-mail: [email protected] 2 INDICE Capitolo 1 La lettura del territorio Capitolo 2 Linee generali educative e sociali A. L’educazione come interazione fra l’adulto, il bambino/ragazzo e la cultura formalizzata negli ambiti disciplinari B. La relazione fra le figure professionali interne all’istituto comprensivo come fattore necessario e positivo della qualità del servizio erogato C. Il ruolo ed il rapporto della famiglia con la scuola e i docenti come valore da potenziare costantemente Il patto di corresponsabilità educativa D. Le offerte educative e didattiche del territorio E. Le sinergie con le altre istituzioni scolastiche: le reti e le convenzioni come motivi di superamento dell’autoreferenzialità delle istituzioni didattiche F. Verso la scuola dell’inclusione. Integrazione e intercultura Capitolo 3 L’ambiente di apprendimento e l’organizzazione didattica nei tre ordini di scuola Gli obiettivi dell’esperienza formativa, Comportamentali Riferimenti metodologici La scuola dell’infanzia La scuola del primo ciclo p. 5 p. 6 p. 6 p. 6 p. 7 p. 8 p. 8 p. 8 p.10 p.11 p.11 Capitolo 4 La valutazione Nella scuola dell’infanzia Nella scuola del primo ciclo p.12 p.13 Capitolo 5 I traguardi per lo sviluppo delle competenze Introduzione generale p.14 Capitolo 6 La continuità Continuità nido e scuola dell’infanzia Continuità scuola dell’infanzia – scuola primaria Continuità scuola primaria – scuola secondaria di primo grado Orientamento e continuità scuola secondaria di primo grado – scuola secondaria di secondo grado Capitolo 7 L’organigramma Schema Elenco Assegnazione compiti ai docenti con FS Il Consiglio di Istituto Triennio 2011 – 14 p. 15 p. 15 p. 15 p. 17 p. 18 p. 19 p. 20 3 CAPITOLO 1 LA LETTURA DEL TERRITORIO L’Istituto Comprensivo Primo Levi si trova a Cascine Vica, quartiere situato ad est della città di Rivoli, che conta circa 18.000 abitanti. Tutta la storia di Cascine Vica nel 900 è praticamente la storia del suo sviluppo industriale. Il quartiere ha caratterizzato il proprio aspetto con il primo decentramento industriale da Torino, per l’affermazione dell’industria automobilistica e l’esplosione del ciclo produttivo FIAT e per la nascita di decine di piccole e medie aziende collocate in aree facilmente accessibili dai trasporti merci lungo l’asse di corso Allamano. Gli anni ‘50 e ‘60 sono gli anni delle grandi ondate migratorie (dal Veneto, per i fatti del Polesine, e dalle regioni del Sud), dell’afflusso di nuove culture e tradizioni che ormai fanno parte della storia del quartiere. La trasformazione di Cascine Vica deriva anche dalla sua posizione “strategica” sul corso Francia, che attraversa il quartiere in direzione Ovest – Est, e sulla Tangenziale di Torino che taglia il quartiere in direzione Nord – Sud. Molte realtà aggregative, tra le quali l’oratorio Salesiano e l’oratorio della Parrocchia S. Paolo, si trovano lungo il corso Francia e interagiscono con il nostro Istituto. Dal punto di vista dell’urbanizzazione, il quartiere presenta: • l’edilizia intensiva tipica degli anni 60/70 • l’edilizia economico – popolare • l’edilizia degli anni ‘80: nuovi gruppi di palazzi e ville a schiera • l’edilizia della fine degli anni 90/inizio 2000 La storia dello sviluppo urbano si intreccia con la nascita delle scuole del quartiere. La scuola secondaria di primo grado statale “Primo Levi” ha attualmente sede in via Sestriere 60 e nasce dalla fusione (a.s. 1997/98) delle due scuole medie del territorio “Leonardo da Vinci” e ”Antonio Gramsci”. L’altro plesso si trova a Tetti Neirotti. I plessi di scuola primaria sono “Allende”, “Neruda” e “Rodari”, le scuole dell’infanzia sono “Garcia Lorca”, “Makarenko” e “Rodari” e coprono il territorio su entrambi i lati di corso Francia. Cascine Vica negli ultimi anni sta diventando un quartiere multietnico. Sono presenti famiglie provenienti dalla Romania, dalla Cina, dall’Africa e dai paesi dell’America latina. Di conseguenza la scuola si sta attrezzando sempre più per diventare un punto di riferimento, un luogo di incontro e aggregazione per le famiglie e i ragazzi. 4 CAPITOLO 2 LINEE GENERALI EDUCATIVE E SOCIALI A) L’educazione come interazione fra l’adulto, il bambino/ragazzo e la cultura formalizzata negli ambiti disciplinari. Compito della scuola è educare – istruendo le nuove generazioni, cioè la persona: un essere unico e irripetibile. Ogni bambino, ogni ragazzo ha la necessità di essere educato, ha bisogno di essere aiutato a scoprire il valore di se stesso, delle cose e della realtà. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. B) La relazione fra le figure professionali interne all’ Istituto Comprensivo come fattore necessario per la qualità del servizio erogato. La Scuola è un piccolo ma complesso sistema organizzativo nel quale molteplici professionalità, educative, amministrative, ausiliarie e dirigenziali, concorrono al raggiungimento degli obiettivi, esercitando funzioni specifiche e necessarie, a sostegno del processo di insegnamentoapprendimento. C) Il ruolo ed il rapporto della famiglia con la scuola ed i docenti come valore da potenziare costantemente. La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. 5 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Allegato 1. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. La scuola si impegna a: La famiglia si impegna a: Lo studente si impegna a: Offerta formativa Garantire un piano formativo basato su progetti e iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale. Prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto. Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo, discutendo con loro ogni singolo aspetto di responsabilità. Relazionalità Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza e il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e dell’altro. Promuovere il talento e l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza. Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa. Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà. Partecipazione Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli a un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo. Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall’istituzione scolastica, informandosi costantemente del percorso didattico educativo dei propri figli. Frequentare regolarmente i corsi e assolvere assiduamente gli impegni di studio. Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe. Azioni nei rapporti scuola - famiglia Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico disciplinare degli studenti. Fare rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e i divieti, in particolare relativamente all’utilizzo di telefonini e altri dispositivi elettronici. Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni. Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità. Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. 6 D) Le offerte educative e didattiche del territorio. Molte delle possibili collaborazioni con il territorio circostante ci vengono proposte attraverso il sensibile lavoro della Città Educativa del Comune di Rivoli che, ogni inizio anno scolastico, fornisce alle scuole una mappa delle attività che organizzazioni ed enti locali mettono a disposizione delle scuole di Rivoli, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. La scuola aderisce alle proposte in linea con le programmazioni didattiche e con il POF. E) Le sinergie con enti e altre istituzioni scolastiche: le reti e le convenzioni come motivo di superamento dell’autoreferenzialità delle Istituzioni scolastiche. La ricerca di accordi di rete con le altre Istituzioni scolastiche rappresenta un aspetto specifico dell’Autonomia. Ad oggi sono stati realizzati i seguenti contratti: a. affidamento ad un unico gestore del servizio di Responsabile della sicurezza degli edifici scolastici b. individuazione del Medico competente addetto alla salute dei lavoratori c. individuazione di una comune azienda che fornisce consulenza per i problemi connessi al D. Lvo 196/2003 sulla privacy d. Nella scuola secondaria di primo grado: collaborazione con “ Salotto Fiorito” e “ENAIP” per il progetto contro la dispersione scolastica e. CISA: attività ed esperti nelle classi con inserimento di alunni hc; percorsi di assistenza specialistica offerti dal CISA f. percorsi di orientamento scolastico realizzati in collaborazione con la Provincia di Torino, le scuole superiori e quelle di formazione professionale presenti sul territorio, finalizzati ad una scelta consapevole del percorso scolastico F) Verso la scuola dell’inclusione, Integrazione e Intercultura Obiettivo della scuola è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. 1 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Il 27 dicembre scorso è stata firmata dall’On.le Ministro la Direttiva recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Questa didattica dell’inclusione è un percorso nuovo, in divenire che si svilupperà nell’ambito di tutto l’anno scolastico e per gli anni a seguire, in rete con l’Asl di riferimento ed i servizi sociali del territorio, in modo da essere via via arricchito, aggiornato e completato attraverso lo svolgersi delle quotidiane pratiche didattiche nei diversi ordini di scuola. Particolare attenzione andrà rivolta alla Valutazione che deve essere formativa e non “sommativa”, se non nelle classi terze della scuola secondaria di primo grado, dove è prevista per norma per l’esame di Stato. 7 2 La presenza di bambini/ragazzi con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere. CAPITOLO 3 L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA NEI TRE ORDINI DI SCUOLA GLI OBIETTIVI DELL’ESPERIENZA FORMATIVA COMPORTAMENTALI 1. Offrire all’allievo una scuola che permetta la riflessione. 2. Sviluppare le capacità intellettive necessarie a sapersi adattare alle diverse situazioni ambientali in continuo cambiamento. 3. Favorire il processo di partecipazione e assunzione di responsabilità di tutti i soggetti interni alla scuola. 4. Promuovere progetti educativi integrati (tra scuole e scuole, tra scuole ed enti territoriali) che formino persone capaci di raggiungere i propri obiettivi, secondo le proprie potenzialità. COGNITIVI Lo sviluppo delle abilità cognitive permette di acquisire, organizzare e conservare le informazioni ed è quindi da considerarsi un obiettivo pedagogico primario. 1. Sviluppare e consolidare nell’allievo le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e comunicative attraverso i vari linguaggi espressivi 2. Favorire l’interiorizzazione e la rielaborazione delle esperienze. 3. Sviluppare le capacità di: a. sapersi orientare nello spazio e nel tempo; b. saper classificare, analizzare, formulare ipotesi, risolvere situazioni problematiche, sintetizzare e schematizzare le conoscenze, utilizzare simboli e strumenti adatti. RIFERIMENTI METODOLOGICI 1. Privilegiare i processi di apprendimento, favorendo la trasversalità tra forme di sapere diverse. Scegliere nuclei tematici che coinvolgano vari punti di vista conoscitivi e stabiliscano relazioni tra i diversi ambiti. 2. Promuovere l’apprendimento nel rispetto dei tempi individuali, in modo da offrire lavori graduati per livelli di difficoltà e tempi di esecuzione. 3. Ricercare le condizioni comunicative ottimali per far sentire l’alunno elemento attivo e parte integrante del gruppo. 4. Promuovere l’accoglienza intesa come disponibilità costante dell’insegnante all’ascolto dei bisogni degli alunni. 8 SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento: questo è possibile tramite l’esperienza, l’esplorazione, il rapporto tra i bambini e la natura, gli oggetti, l'arte e il territorio con le proprie tradizioni. La scuola, inoltre, permette e favorisce la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze con lo svolgimento di attività ludiche; con il gioco, infatti, i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo tale che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato, in un contesto accogliente, caldo e curato, secondo tempi consoni alla propria età. La scuola dell’infanzia organizza le proposte educative e didattiche dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini. Gli insegnanti si pongono come obiettivo promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e della competenza; li avviano, inoltre, alla cittadinanza e documentano tracce, memoria e riflessione che rendono visibili le modalità e i percorsi di formazione individuale e di gruppo. SCUOLA DEL PRIMO CICLO La scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado si caratterizzano come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. Le impostazioni metodologiche di fondo sono: 1 Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. 2 Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Particolare attenzione viene rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana, a quelli diversamente abili o con difficoltà di vario genere. 3 Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. 4 Incoraggiare l’apprendimento collaborativo: imparare non è solo un processo individuale poiché la dimensione comunitaria favorisce il confronto e l’arricchimento. 5 Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere: l’alunno deve essere attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere. 6 Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. CAPITOLO 4 LA VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA L’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché orientata ad esplorare ed incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità. Tratto dalle “Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo” – Annali della Pubblica Istruzione 2012 – Le Monnier La valutazione è finalizzata ad individuare i traguardi di sviluppo raggiunti dai bambini nei vari campi di esperienza: • Il sé e l’altro • Il corpo e il movimento • Immagini, suoni, colori 9 • • I discorsi e le parole La conoscenza del mondo (Oggetti, fenomeni, viventi – Numero e spazio) SCUOLA DEL PRIMO CICLO La scuola è il luogo in cui sono promossi apprendimenti efficaci, volti a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. Il sistema di valutazione non si limita all’ “accertamento” dei saperi, ma è meta finale e punto di partenza di tutto il processo di insegnamento – apprendimento. La valutazione coinvolge: • Docenti • Studenti Deve essere intesa come costante monitoraggio che stabilisce competenze, inclinazioni e attitudini su cui costruire il percorso di studio più idoneo ad ogni alunno, orientandone le scelte. Utilizza criteri mirati ad accertare il processo formativo – cognitivo – educativo. Ha per oggetto: • Il livello raggiunto nelle conoscenze/abilità che concorrono a promuovere le competenze personali; • Il comportamento, considerato in rapporto al grado di interesse, alla modalità di partecipazione, all’impegno, alla capacità di relazione con gli altri. Si divide in: • Intermedia • Finale Si avvale: • del Documento di valutazione quadrimestrale • della Certificazione delle competenze • del Consiglio orientativo. CAPITOLO 5 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE I traguardi per lo sviluppo delle competenze, relativi ai campi di esperienza ed alle discipline, rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. Tratto dalle “Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo” – Annali della Pubblica Istruzione 2012 – Le Monnier 10 CAPITOLO 6 LA CONTINUITÀ L’Istituto Comprensivo riconosce l’unitarietà del percorso formativo, che deve tendere allo sviluppo armonico dell’alunno e alla costruzione della sua identità. La “continuità” del processo educativo, pertanto, consiste nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità educativa dell’azione di ciascun ordine di scuola. Obiettivi della continuità sono: - vivere serenamente il passaggio tra un ordine di scuola e il successivo; - saper affrontare con fiducia nuove relazioni e proposte di lavoro; - esprimere aspettative verso il nuovo percorso scolastico; - conoscere le persone, i locali, gli ambienti della nuova scuola. CONTINUITÀ NIDO – SCUOLA DELL’INFANZIA Le scuole dell’infanzia attuano un processo di continuità educativa verticale con l’asilo nido predisponendo specifiche e concrete attività di raccordo, volte a rendere continue e complementari le esperienze che il bambino compie all’interno delle due istituzioni, in modo tale da poterle collocare in una prospettiva di sviluppo educativo. CONTINUITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA I plessi Allende – Makarenko – Rodari – Rodari – Neruda – Garcia Lorca da sempre elaborano progetti di continuità. Oltre a cogliere occasioni di incontro quali feste, castagnate, spettacoli, recite promuovono iniziative rivolte ai bambini cinquenni della scuola dell’infanzia e gli alunni della classe prima della scuola primaria. CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO La continuità si realizza attraverso molteplici iniziative: - Progetti Laboratori: Apertura delle attività laboratoriali, della scuola secondaria di primo grado, alle classi quinte della scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo e del 3° Circolo didattico di Rivoli. - Laboratori Ponte: Lezioni tenute dai docenti di Italiano, Matematica e Scienze della scuola secondaria di primo grado presso le classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo. - Incontri con le insegnanti della scuola primaria: Conoscenza degli allievi che, dalle classi quinte della scuola primaria, entreranno nella scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto Comprensivo. ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO - SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO I docenti coinvolti hanno articolato il loro progetto mediante attività rivolte alle classi e all’esterno. Alle classi intendono offrire: - attività di riflessione su “la conoscenza di sé” per valorizzare le abilità scolastiche e non - informazioni circa le varie tipologie scolastico – formative - presentazione dell’opuscolo sulle scuole superiori pubblicato dalla provincia di Torino - presentazione dei diversi settori produttivi - presentazione dei materiali inviati dagli Istituti Superiori - organizzazione di incontri con gli insegnanti degli Istituti Superiori di Rivoli - organizzazione di incontri con gli orientatori della Provincia. Verso l’esterno gli insegnanti si impegnano a: 11 - tenere i contatti con le scuole del territorio per programmare le attività orientative rivolte agli alunni e ai genitori della scuola, con le Agenzie formative della zona e con il Centro per l’impiego di Rivoli - fornire ai docenti della classe ogni materiale utile all’informazione in classe - coordinare gli interventi esterni e presenziare ai medesimi - fare da riferimento per le attività di monitoraggio della Provincia di Torino per il controllo degli ex allievi nelle lotta contro la dispersone scolastica. - condurre gli allievi delle classi seconde e terze a visitare gli istituti superiori di zona CAPITOLO 7 L’ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Attilio Giaculli Consiglio d’Istituto Giunta Esecutiva Organo di garanzia Staff di Presidenza DSGA Collaboratori del DS Responsabili di plesso Figure Strumentali Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici COLLEGIO DOCENTI COMMISSIONI • • • • • • • • • • • • P.O.F. A.O.F Integrazione Continuità, curricolo, formazione I.C.T. d’Istituto I.N.V.A.L.S.I. Viaggi d’istruzione Biblioteca Diario Acquisti, collaudo, inventario Sicurezza Orario Comitato di Valutazione Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione 12 ORGANIGRAMMA A.S. 2013 – 2014 1) Collaboratori del D.S.: ins. Berra – prof. Scotti Covella 2) Referenti di plesso: ins. Pettinato – ins. Trombetta - ins. Leporati – ins. Chiarini – ins. Berra/prof. Scotti (Reggenti il Plesso Neruda) - prof.ssa Castello – prof.ssa Cerri 3) Funzioni Strumentali: ins. Leporati (POF) – ins. Spinardi (INCLUSIONE) – prof. Virgallita (NT) 4) Coordinatori di Classe: I Sez. A prof.ssa OSSOLA II Sez. A prof.ssa LEONARDO III Sez. A prof.ssa LO VETERE III Sez. C prof.ssa MORLINO I Sez. E prof.ssa CINGOLANI . II Sez. E prof. SCOTTI COVELLA III Sez. E prof.ssa SCARNERA I Sez. I prof.ssa CORIO I Sez. B prof.ssa LUCANTE II Sez. B prof.ssa CAMARDA III Sez. B prof.ssa BELLO I Sez. G prof.ssa DI PIERRO II Sez. G prof.ssa CARLONE III Sez. G prof.ssa SCHENA II Sez. I prof.ssa CICERO III Sez. I prof.ssa CERRI 5) CSI : prof. Scotti Covella 6) ASPP: Effettivi: ins. Corte – ins. Iotti – ins. Colombo – ins. Cenzatti – prof. Scotti – prof.ssa Cerri. In Formazione: ins. Jacopetta – ins. Pettinato – ins. Gazzetta – ins. Olita 7) Addetti al Primo Soccorso: tutto il personale formato; 8) Addetti Primo Intervento sulla Fiamma: tutto il personale formato; 9) Addetti all’Evacuazione: tutto il personale formato; 10) Staff Ufficio di Dirigenza: Collaboratori D.S. – F.S. – Referenti di Plesso – DSGA; 11) Commissione predisposizione ed attuazione del POF: ins. Serafino - ins. Leporati (Referente)ins. Jacopetta – ins. Roselli - prof.ssa Camarda – prof.ssa Cicero - prof.ssa Toso 12) GLHI: ins. Vommaro – ins. Berra (Referente) - ins. Jacopetta – ins. Sandri - prof.ssa Ossola – prof.ssa Ferrua 13) Referenti per le attività/rapporti con l’esterno: (CCR – Consulta Pace - Salute - ASL - Orientamento - Mensa - EE.LL. – CC – USR/UST – AA.SS. – Ass. Cult. – Att. Mus., etc); ins. Deidda; prof.ssa Di Pierro 14) Referenti per l’INVALSI: ins. Strocco - prof.ssa Castello 15) Referenti per Visite e Viaggi: ins. Armano - prof.ssa Paradiso 16) Referenti Biblioteca: ins. Bortone - ins. Banino - prof.ssa Lucante 17) Referenti per la Formazione e Aggiornamento: ins. Rizza - ins. Ferrero - prof.ssa Lovetere 18) Referenti per il Curricolo: ins. Armano - prof. Scotti Covella 19) Referenti per Orario lezioni/Calendarizzazione attività: prof.ssa Camarda - prof.ssa Cerri 20) Referenti Diario: ins. Chiarini - ins. Allasina 21) Referenti per l’aggiornamento/diffusione dei regolamenti/documenti normativi e manutenzione del sito web: prof. Del Vecchio (Referente e webmaster) - prof.ssa Morlino. 13 CONSIGLIO D'ISTITUTO TRIENNIO 2011 – 14 Presidente: sig. Marco Terzi Vice Presidente: sig. Andrea Maschio Dirigente Scolastico: prof. Attilio Giaculli Rappresentanti dei docenti: ins. Donata Bortone (scuola per l’infanzia); ins. Monica Crema (scuola primaria); proff. Paola Camarda, Enrica Cerri, Francesca Cicero, Gerlandina Leonardo, Rosa Paradiso (scuola secondaria di primo grado) Rappresentanti del personale A.T.A.: sigg. Caterina Caputo, Maria Palazzo Rappresentanti dei genitori: sigg Grazia Acucella, Delfina Bertello, Sonia Cacciatore, Renato Garrone, Andrea Maschio, Tamara Paolino, Marco Terzi Giunta Esecutiva Dirigente Scolastico prof. Attilio Giaculli, Direttore S.G.A. sig. Marianna Bonetti, prof. Paola Camarda (componente docenti), sig. Caterina Caputo (componente ATA) e sigg. Sonia Cacciatore e Renato Garrone (componente genitori). Organo di Garanzia Dirigente Scolastico prof. Attilio Giaculli, prof. Paola Camarda (componente docenti) e sigg. Andrea Maschio e Tamara Paolino (componente genitori). 14