-^ ^ BIBLIOTECA STORICA pubblicatada T. ITALIANO DEL RISORGIMENTO Casi.vi e V. Fioriki. — .V. 3 LA DI MILANO RIVOLUZIONE 181-4 dell'aprile STORICHE RELAZIONI Armaroli Leopoldo Senatori del a e Regno cura Tommaso Carlo italico di Casini ROMA SOCIETÀ EDITRICE DANTE 1897. ALIGHIERI Verri PROPRIETÀ DELLA Gli Società esemplari si SOCIETÀ di ritengono questo per (7"5o(S) Rolli.», LETTERARIA EDITRICE volitine DAXTH non ALIGHIERI firmati contraffatti. Tip;"o;i!.ifì.t E'irico Veglierà. dal gerente della LA rivoluzione milanese del caduta raccontatori il Fabi il (i), De avvenimenti dei quali di ciascuno in e gli ai andrebbero chi vero, atti tatti la del 18 14 che pur vi sarà, è e di La tutte timenti sen- spettatori e la le serie i lunghissima, ciascuna in sceverare furono esaminate minutamente volesse giustilicate direttamente che coloro tarli rappresen- condotta. propria rispecchiano di a restassero ne mento mo- nascondere a almeno o che e che scritture partecipi modo tendenze proprie delle rivolgimenti, quei la primo interessati gli oscurità, dal sin perché furono sono ma compiutamente ancora forse storica, vero colta è (3): o diffusi, più qualche in guenza conse- storici i l'Helfert (2), la e tu ne solamente avvolti si non troppi le Castro 1814 parecchi già citare per tuttora ragione, il ebbero quali, ; che italico, Regno immediata, dell'aprile e o tutte raffrontate, di particella particelle com- vili la storia porre genuina dalle dagliarticoli, sincera e notizie quei moti. di dai documenti e E che a 1814 si vennero pubblicando dall'aprile quotidianamentesul milanese Giornale Itaìiaìio l'officioso napoleonico, tramutatosi mente improvvisala serie si produce officioso austriaco a lungamente sino a quelli5///^/ iiitonio alla storia tati delia Lombardia neglinltinii irent' anni, che, detcominciare — — dalla certamente gioiosó Trivulzio, furono nel lamente pubblicatiin Parigiso- 1846 (4), ma fioca dei sentimenti quali il Regno Bel- principessa Cristina erano dei e italico di eco ancor non contrasti in I Napoleone ai mezzo caduto, era la coscienza lasciando,retaggioprezioso, agl'Italiani della nazionalità,lo spiritodelle desiderio delle istituzioni A rappresentare di quei testa ed senatori memorabili lo svolgersi mi avvenimenti mezzo Memoria motivo L'una delle slorica sulla giorno20 mese equanime, è parso di alle scritture co- entrambi l'ufficioloro per partecipialle deliberazioni presenti e furono Regno. il di copiosa le relazioni composte, quando i tatti,da di spirito recenti uomini due temperato ?che tradizione serie erano di la sufficiente fedeltà con eleggeredi ?opportuno e proprie, il liberalismo. illuminato un civili armi o pretesto alla quali relazioni,col titolo rivoluzionedi Milano aprile1S14, fu distesa dopo gli avvenimenti indi di seguita solamente e del rovina che quala poco divulgata le per stampe la data con 1814 (5). Duplice, dalla di semplice lettura, era chi Senato l'intendimento nei avuto del che sinistra non era del Senato nello dell'aprile, tumulti Prina, nella caduta •questifini del che parso Al Regno. maggio (6) : senatori, a la », ?carte, né se ma la novembre, seduta si die di nome il fu Foscolo, più alla diffusa « quale del e la Memoria un gran che non pur tere, caratciuto ta- aveva di fallaci sé simo medesulle corse sulle (8).Ad aprile 18 ogni come », di partenza storica la narrazione non se il punto » fare per del parmense 14 fu principaldocumento storica fu da dei uno riconoscere a come 17 quale fu segnato non Memoria anzi senatoria primo la commentariuccio « Regno probità,per lui, se agevole o del autore parlando potrebbero esser come Appena subito contemporanei, la relazione alla sulla il di dalla fine del sin si disse anche oggi sarebbe designò Parma, e strazio aprile1814, saputo vano ave- bastanza corrispondesseab- illustre per verità per indizi che modo n'era uomo (7) dei bocche il ij in dottrina», per « Milano alla luce venuta era a la primo la Lettera sui la seduta del Senato •d'Italia tenuta del rivelare e detrattori i dotta con- accuse partito indipendentistalombardo parte la difendere : le postume contro vembre no- chiaro appar stato relazione scrisse questa del come del (9). la pubblicata, impedirne codata ac- lizia po- la dif- X fusione, sino si ove ordinare a venduta, era megUo come e valore la temperanza dei Domenico nelle a le Pino, che di lui si diceva die fuori sul già nella parte meglio Il generale avuta n'era se risposta senza Memoria principiodel 1815 alle bersaglio stato lasciare tere ribat- racconto forma. la per gli accuse, del della alla e volle (io), non che gravi giudizie altre contumelie schermito vogliano,a la pacatezza era giornate dell'aprile ben ciò dir si potevano quali aggiungeva libreria d'una si affaccendarono molto e che colpiti i interessati,o la chiusura slorica,e certe poco sue, concludenti, OsservaTJoni... sopra alcune asser::^ioì che ha per titolo Su la ridell'opuscolo di Milano servazioni volu:iione seguita il 20 aprile1S14 »; osle qualinon valsero certamente vere a rimuo- dell'autore « tutti i sospettiche si la sopra la sua condotta (11).Il conte stampò, con la data del sua Lettera ad rini,nella quale,un nei fatti mutato della stesso da e la del sua un falonieri Gon18 15, marzo 15 Antonio Du- la parte avuta le po' impugnando storica,tentò un'abile difesa assai già si mostrò, politicamente, era tutt'altro che gli avvenimenti grandezza e Federico conte confessando Memoria quelloche ch'egliriusci che po' dell'aprile 1814 asserzioni di sé amico, il un addensando venuti erano innanzi e di ; ma an- fortunato convincente: posterioridella sacrificio memoria l'anno sua vita e la dando circondell'espiazione, una ful2:idaaureola di patriottismo, stati i passi sulla suoi primi dimenticare tacessero quali malsicura via presidente delle e 18 14 maggio elettorali convocazione in ingrato più verso Mentre cosi relazione da venuta un alti onori fosse ne lo cercò facilmente troppo che governo innalzato aveva (13). si appuntavano Lugano l'autore. che in che Sulle fatta Melchiorre si le armi contro povera veste fatti che raccontar a naturale dell'economista quella datagli nella taccia stato esser documentata, sopire, era legi i Col- difese Regno, dalla stesso di slorica nell'aprile opuscolo,nel quale anche un sé leonico napo- in Milano del parte una che riunioni tenute avevano di scagionare Memoria ai conte Giovio, già consigliere di Stato Ludovico di delle il congiurazioni politiche(12). Finalmente e erano Gioia era si volevano di sapere cercasse prime la che voce corse (14), vesse l'a- perché forse piacentino si ricordavano chi altri opuscoli nell'occasione di gravi mutazioni pubblicati nel ventennio cadde anteriore; ma la voce politiche di per sé, bisogno di senza consistenza o senatori più la Memoria Ugo generosi è l'opinioneche prese lavorato avessero storica,e a questa Foscolo, quando prese lazionenei non invece gior Mag- smentita. essere a mettere insieme opinione aderi a confutar uno anche quellare- suoi discorsi Dt'//a servitù dell'Italiani )): ed eloquenti discorsi,nei qualiper dissimulato il dispetto del poeta di altro essere XII additato stato frequentatoredi come aprile,li Foscolo, 20 ?di discorsi quei •della Minerva almeno il Foscolo, sostenitore di diritto giorni che l'Austria si preparava secondo. del Foscolo nel E del principio divino, appunto proclamatosida e nessuno di sempre Diego Guicciardi, fattosi, della monarchia a apologetica poi aglieditori padovani altri della Lettera anni senatore secondo Francia, più luoghi da si vede come del tumulti plebe ai autore, (1(3),teneva, se non per ispiratoreprincipaledella Memoria per storica il da e quasidieci scritta della sovvertitore e nisteria mi- mense divenne di Stato uomo per ch'era questa quei soppiantarela a sé in nione l'opi- stata presto universale,tanto il Saìnt-Edme Bourg, (cioèTeodoro nelle guerre stenitore napoleoniche e sogià commissario anche dopo il 18 15 delle idee repubblicane e imperiali), pubblicando in Parigi la sua della Memoria francese traduzione storica,(ry) che vi 1822 prima fronte il nome in poneva delle da note lui del Guicciardi Dans vrage qu'ilpublic est aume d'Italie,qui avait les documens conite 2° à un le droit de la situation de n'aurait et annonce la fin la revolution, chaiicelier est point ajouté foi du de base: du tout autre rov- de mémoire du sur lui : le sénat. l'Italie i" l'ou- que près coiiserver morale gomentava ar- e : illustre personnage était sénateur de l'historique auxquels dù authentiquesplacés à Guicciardi L'exposé cosi nvertissement, l'cditcur son nella aggiunte ragionava tale attribuzione i" e cède qui pré- des bruits écrivain de XIII n'aurait l'epoque qui dans de assemblée une duite antérieure, historien, servir se de de le M. le de traits du cret 17 avril, lorsqu'on kit Méjan de Lodi, awiit niachiìic àc M. lui, dans le sens Mais à entrer sans laquellele lecteur, avec que un le M. nommée qu'en s'est auprés nécessaires semens le rapport; trevue le avec et qujstion élevés à un là, lui, hiut ses fait du due, afin travail de comme degré. M. le que l'oppohonorable tout adoptée. discussion, longue une dé- prouver qu'il avait à partie la sa d'en la de la du dans la Lodi lui ; qui les éclaircis- qu'ila qu'il a eu une fait en- govemement defense caractcre de c'est commission; l'ouvrage, son commission obtenir ; remarquer due justificationau malgré et fare commission, député nommé opinions donc proposition de imprimée à délibération: bornerai me a que de projet prévenue, suppléera facilement de la été la marche sujet dans fois prince; été que de la son est membre au qu'il a provisoire a gence, Guicciardi l'examen qualitéde rendu surprendre Guicciardi comte pour sa cherche mémoire d'attention, )e peu de quelques-uns adoption? le una l'espritrétif le sénat au a ce le truit que par qui s'opposa de prince Darnav. et pour violente sition pour Et atteint été gouver- du là de caractcre le par l'on sait que MM. Guicciardi. l'on avait le sur voir peut pour- l' intention commandemens ne on de due conite à Guicciardi conite 5'^ Le postes: des bien au mais : eu emplovcs particulière,et animosité d'une n'avait individus con- sa aurait-il,comme en justifier?2° se le secrétaire des doutes mensonges, pour à peut-ètre et emise opinion opposée ses public, s' il quelques directeur avoue à des appui tels que nement, prince, mème le cet du vues entretenu personnel et aux serait-il arrèté se justifier une à eu politique, opinion pa\-s ; l'aùteur son quoi poiat où de il la est rétant politiquesont Queste avvedute quanto subito,un ciardi del argomenrazioni in sottili,non e grande valore le fasi del movimento tutte ha ben austriaco,come la Mcììioria storica,se spianarono era non la con tener e occupare il paese suo di la sua tal da natura del da non pubblicatiper Guicciardi lui medesimo già perché ch'egli era. della sentito il bisogno i suoi i senatori storica,ove tanto che antichi fosse da e molte di quindi, pure nep- senti il significato di il darla ne avessero alle del calore, pochi allora Senato di erano mani, logia l'apo- e comunicata questa relazione, a come tore sena- il divieto avrà stampe, meno al- conoscenza Senato. l'autore cercare menti, docu- I Guicciardi, dopo di si storica, parte essere colleghidel la condotta colare parti- essere altre vie, parte pubblicasse,ma Reggenza di in quanto circolazione. potè ben poiché di polizia austriaca, che all' autore la in l'autore poteva passatiper esser (18), all'Austria la Memoria che accompagnano stati : vide dalla rimuoverla partito senso rivolta eugeniano_,non un dell' opera sforzò un per la via Reggenza per l'aprile del- colpe degli uomini austriacante; e ben un erano tace le e del lombardi gliiiidipcìidentisli contro il Guic- ilBontadini partiti,è manifestamente tutti i capisce si le tendenze non per milanese dimostrato imparzialitàgli errori se hanno, probativo,poiché 1814 rappresentò e Saint-Edme, E che tra della Memoria era dubitarono; difesa e con presto XV anche si seppe che Leopoldo € insigne giurista(19): fu detto presto, nel non Carlo Giovanni nascondevasi 1812 si seppe se il era ratese mace- magistrato onorando (sottoil quale Coraccini nel senatore Armargli, non blicame pub- ma da Federico 1825 ben nome, si sa, Lafolie francese,stato del segretariogeneraledella prefettura di Ravenna) 1813 viceprefetto nel gliamento e Ta- nella Sloria dell'ainiìi'mistra:(iom del Regno d'Italia (20), sua e questo tu poi confermato lo testimonio, più tardi da dell'esercito storico più credibile -italico cisalpino (21).Ciò non ostante, poiché si continuò da storica al Guicqualcuno ad attribuire la Memoria ogni dubbio parmi opportuno ciardi(22), dissipare per di mezzo scriveva nel dal marchese 1830 dà anche Mio a sulla che Francesco Antaldo dell'unica lettera che lettera una l'Armaroli Cassi Antaldi del copia rimastagli vostro chese la restituzione libretto; suo scritto questo rimaste particolarità sin ci qui ignorate. aviico. e ciarlio rispettabile Macerata Ho ottenere per di Pesaro divulgazionedi alcune stesso bisogno deirautorità tribunale Antaldo. codesto È più gli consegnai quel del 18 14. che vostra 2; mio un citare municipale,per diligentissimoamico di aprile 1830. anno Opuscolo gentilmente si nostro clie in sulla rivoluzione offerì di vostra farlo al m.ir- presenza di Milano osservare XVI ai per vedere Ritornando da Revisori che vi non libro perché rimasto era ciò di Dopo ho gH pubblicata freddura, mi ha mi il fatta .ho mandata dal Ferri avanzar il Coli. mia qualche ricevuta, non e da premure nipote del disse anche ed sordo, A- inutilmente. ciò sul Parlando stimoli altra da edizione citato con serio io di mio abbondanti solo non le Polizia, né so dunque potessi all'amico alla le amicizia io Mi uomo Addio. sarà d'onore, Alla che grato è perché altra 500 mi di venute Parigi. Mi facciate famiglia ed stenza insi- forse Voi ad conoscere a e voi esso cordialmente Il chiarissimo Signor Uomo Conte Francesco Gonfaloniere di Pesaro (25). Cassi lo drete. ve- per amico. vostro Vostro Armaroli. Kobil dalla cortese // Al a mando racco- Vale. raccomando. è copia, ma copie farne che an- stato sono sequestrate Ciacchi. tranquillosuddito, vostra vi ricuperarlo. possa qui Delegato Monsignor Viene commenti; da ottenerne vostra onde farne esitate, furono poche se di ho ne bisogno: sommo Lombardia il farlo impossibile di procurarmela perché Giegler, meno e stessa nome Xon menzogna. vero dalla e corredata del ho ne più parti dell'onore un mi e Canonico Signor l'ha parlo. ristam- restituirmi potea che certezza nel lui da non scritto,gli ho ne ultimamente recai ma presso ho Gli risposto. siari, e ho Bologna opposizione, era difficoltà s'incontrasse se mi XVII . a chi ebbe dal più copiose fonti d'informazioni occuparsidei fiittidell'aprile 1814: delle una tempo ad Jomini, che ttice ne dell'ultima storia fu per molto slorica dell'Armaroli Memoria La nella larghissimouso dell'armata campagna sua italiana franco- (24), giù giù sino ai più recenti narratori della tutti si valsero della fine del Regno italico, maceratese ; alla qualesi presenta operetta del senatore in ora, correttivo,la relazione di quelli avvenimenti che ai lasciò riscontro,in opportuno come necessario come parte parte posteriil collegasuo ticolareg par- stese Verri Carlo e lanese mi- nei lombardo fu veramente (25).Il patrizio dei rappresentanti moti del 18 14 uno più cospicui l'opera sinceri del partito austriaco; meno e vigoroso al- che fosse non di lui al trionfo di del l'autorità Guicciardi, giovò più quel partitorafiorzandolo e nome, consolidazione della fu da fu animato di un alla provvisoria, sicura lenta, ma dominazione nuova sua che giovare agliinteressi del molto procedimenti cagioni e.i sembrò contrastare e (26).Però, come a intendere fatto che un parti politiches'erano conto proprio. Storia fatta dolorosa una le tanto dell' indipendenza nazionale, della quale in quei giorni le cosi paese, il desiderio con il Verri suo ci aiuta di avveduta^ mento fallace,senti- sincero,per quanto testimonianza con prestò l'operapropria^ presidentedella Reggenza come la suo il bandiera di errori, se tutte per non xvm di colpe, onde dolorosa durata di quella salvare mezzi, senso dalla espiazione secolo mezzo un rettitudine paese delle quando più ancor noi intenzioni sia dall' ci non pagnata accom- accortezza dell'azione. T. di che poiché frutti, non conda fe- storia ma per i dell'opportunità, prontezza ; anche raccogliemmo la come a una ammaestramenti^ dal dei oltre espiazione insegna basti procedette Casini. NOTE Milano (i) i Regno d'Italia inediti per {aprile 1S14) libro notabile delVIndip. Cronistoria è lavoro me e per suo del ad voi. ital i, Carlo raccolti molti 869 al il ma 8°, cumenti do- «questo lo che esibì lo che Fabi, ed Caxtù, attesta: Castiglia, venderlo di altri, prima 1860; tatti; p. , consigliere Pedroli, sono quei Li caduta del italico, Regno testiinonian:;^e contemporanee per di cura sull'età a stampò di contemporanee, rende e tempi Barone lanese nel SANi Gonfalonieri, — Italia e 1S14, traduzione N. A lettura di giudizi tratti De Castro da scritture che ali" intelligenza conferisce poco Treves, aneddotico carattere poco uomini. La la un' 1894; Milatic. . caduta congiura consentita con Zanichelli, Rivohixj-O'if né Helfert, voN nelVAlta francese spiccato degli e e del da 0 Milano, i libri tutti notizie uno la piacevole dei (3) ha inediti Castro, come desunta narrazione documenti De ricco, napoleonica, da e Giovanni 16°, p. 366. È 1882; ne vi perché editi documenti ». (2) noti A. Novara, concernenti pubblici da del storica ìiarra:{iom tratta Fabi, Massimo È 248. p. Prina, Ministro il domina:^iom militare hresciatio-mi- dall'autore appendice i6'\ della pag. di 282. di L. G. documenti, È Culogna, Bo- importante XX l'autore specialmente perché riservati l'Helfert però francese testo perché le dalla confiscate copie Helfert, op. sia in che cit.,pag. di i p. Catalogodel 39; f^Cuseo Al, 2^6): tuttavia l'autore riferita or 12, Castro, in a Foscolo, « « op. lo di data La Parigi babilmente pro- dalla uscito Castro, (cfr.De è altre particolarit ed mostrerebbero Lugano fac-simile cit., op. Risorgimentonazionale di provenienza parigina sembra del lettera sua al Cassi, che lano Micennare ac- sarà questa Lettera Opere V, modestia 18 14, 16°, p 12. cit.,p. 223. 221: tuttavia si è lasciato con grossolana e carta ora. (7) Fabi, A rica sto- cit. p. io, riprodottoa è (6) Parma, stamperia Carmignani, (8) di si vedano op. la carta, i caratteri nella stesso Biblioteca sovr'esso Intanto X libro di Veladini quasi tutte proponiamo nostra questa volume. fittizia, poiché stamperia del ci però e 84, De 21 cm. del furono Italia simo, raris- ormai 24- del presente materiali libro un libretto,stampato Il titolo del della dimensione p. in venute Milano, VII St. di Cubani, nella pubblicatoin Parigi,Laisné, 1846, fu Risorgimento italiano. del (5) 1880. poliziaaustriaca, ristamparloquando pronuncia persone, italiana,ivi 1847. È la traduzione e del è la politica giustificare a La l'origina parzialità. pubblicazionedel- molta tedesco documenti altri libri del- come ma, censura fatti, trascura giudizidimostrando Il Vienna, italiane,tende cose su, austriaca,e (4) di degli archivi da attinse notizie d'uomo di parmense stampa benché « vi accenna fosse il ridire, da .... correre, perché dabbene: tace era dettato il vero, a che difesa forse XXII che è di tutta manoscritte cose aprile 1814 (De 20 Il (14) del nome Memoria Castro, Gioia pp. (22, B, 11) 14, del senatore Vuoisi da Conte Biblioteca R. parole queste con esemplare un Giiicciardi,ina pia della Vittorio manoscritte: si attribuisce Gioia. al Opere, voi. V, (15) Foscolo, si noti ciò che (16) Op., leggesi a voi. traduit de 178, 183, 211-213, la Revolution M. Saimt— Edme. A in-8°, di p. 1822; R. (18) 1886, p. 84-91, dove ciardi è delineato fu di in febbraio Vicario in Sondrio, Morbegno, più e non eminente carica deputatiche questione dei d'allora cercò Valtellina con di diritti valtellinesi collegare le sorti quellidella Lombardia che Nel alla Corte e ; e presso fu chiamato di Valle. contro gli dapprima poi delegato innanzi trattarono fatti amministrativa Valtellina, quella di cancelliere dei nacque fu trentenne ancora dulgente in- il Cuic- ma 1756: del alla nella Tresivio, •pubbliciuffici,e nel 785 il 26 Lugano di po' un l'aggiungereche ai in 1 sembra si volse il Pretore bois, n. 258, sebbene maestra, mano legge, luogotenente Paris, chez Milano, patriotisnio, il ritratto politicodel Cuic- famiglia nobile una accidentalmente studi con inutile mi di Sénat; di Me:(^iosecolo Treves, ciardi du vi-204. BoMFADiKi, Non de 568. d'Italie royaume ex-chancelier Guicciardi, V italien par du Corréard, libraire,Palais-royal,Calerle A. 222. V, p. 489-609; specialmente,p. 495, le conile 1814; par en specialmente 171-253; p. 175, p. de (17) Relation historique la 36, 82). dato è fatti del sui stampate storica, posseduto dalla Emanuele uno e i gli tosse 1787 fu di Vienna Grigioni,e interessi questo fin della fine il Guic- XXllI dieci raggiunse Ciardi anni di alla poi prima francesi,poiché eglifu principalpromotore Valtellina alla L'amicizia allora contratta novembre nella politici il naparte novella novembre 20 quello di costituzione, a del fatto rappresentante Consiglio dei il 26 nei seniori, del governo il 15 Rubicone; il il tutto a si modo come che dei uno segretariodi il il 3 1 Guicciardi, maggio a del sezione difficile ufficio motivi per e lo tolse 1809. Da Senato mentre non di poi veniva parte nelle £ riusci dell'unione ojradito all'Austria 18 14 della si da 18 14 via fu a Valtellina esser costituì rettore diil Napoleone I, condotta sua febbraio fu cancelliere Vienna di esercitò il 19 delle ficio l'uf- Nominato finché deliberazioni insignitovia napoleoniche. Nel il mantenimento al blica Repub- Consulta 1805, senatore fino lo 1802 italico Stato. moderazione, momento gran della agosto nominandolo mezzo ebbe e dirittura Melzi, vicepresidente chiariti,sospettò della ancora questo ed tatto con 1° mento diparti- della Regno Consiglio di l'assem al- questi lasciò far parte generale della poliziail gennaio il si che del pina Cisal- mandato Stato tra Stato, la quale alla formazione prima il 26 Bonaparte uflìcio seconda finché disparte, antipatie sorsero quella, e passando la quale e italiana. Vive poi Nella poliziagenerale, Lario, vi si segnalò per moderazione Lione, all'alto ufficio di di di del e del d'idee, di chiamò Lamone ministro 1799. dinario straor- notabili di fu Commissario dell'interno, nel in gnato asse- e la dimissione ottenne nominato tenne Bo- nel legislativo Corpo fu 1798 gennaio degli da riuniti dipartimenti del aprilefu il Guicciardi del e luglio ministre IO fino rimase chiese nei via contemporaneamente e al febbraio nel dicembre; Comitati popolo ma missario com- fu chiamato Repubblica : 1797 1797. la organizzatorein Valtellina, gli apri uffici della Aldini, andato Antonio con dell'unione nel Cisalpina accaduta dei venuta di più a alla fatto nel del quel corpo, alte ficenze onori- procacciare Lombardia, 1818 vice- XXIV presidente dell' I. 1826, (19) ho nel mori Non decreto del elettorale Fermo. quindi Milano, a modesta Marche Chiamato la Bologna a da nella sua ad Antonio averi e villa di i suoi quel moto Audin, La Il 9 Appignano lasciando Collegio al Si trasferi tornò, si diede con fortuna con presto il principedel la della della gli diede del visorio prov- giustizia; di tempo quale fu nel l'Armaroli giugno 1843 che egli aveva alla sua rivoluzione ministro non nato, Se- plito supmori battezzata famigliaTambroni carsi re- col i suoi libri. traduzione Fs. a., ('21)A. Zaxoli, op. credere che [la Meinoria Armaroli 1823 anno francese 1823, poi raffazzonata Leopoldo 1809. 181 5 il ministero, /'20) Lugano, fr. Veladini p. Lxv-256. del con Corte far parte del governo come assumere Silvani. di Tusculano, nome nel scoppiata Provincie unite allorché candidato divenne a patria magistratura ritirato nella solitudine allorché di nella febbraio solamente e gennaio di lettere in come donde fu chiamato rapida fine quale il 4 far parte a il 19 Appignano, delle del Regno italico,fu dove pensione, in patria, 183 1 l'Armaroli riposo presidente della senatore marchigiano. Viveva villa in a di Macerata al nominato all'esercizio dell'avvocatura ma Macerata tribunale dotti, fu designato dei nominato e delle luglio 1808 5 in giustizia foro in nacque presidentedel l'unione dopo una Collocato fece buoni studi famigliapatrizia, laureato in giurisprudenza : entrato poco 1825 sione Commis- biografiadell'Armaroli. raccogliereche era pontificia, di presidentedella e di fu nel 1857. alcuna si ha potuto 1766 e attuale pubblica beneficenza. di centrale della Lombardia, governo consigliereintimo I. R. nel R. con cit., II 441: fu poco dopo], pubblicatain Parigi, altro titolo. io ho « . storica]sia invece ». o . del di dati per lui collega XXV (22) Per libro Milano nel es. 1844, voi. I,p. 375 p. 57, si mostra il : territorio,Milano, suo PrincipeEugenio,voi. IX, // Can'Tù, scolo dell'opusull'appartenenza dubbioso ancora il e all'Armaroli. di Pesaro, Carte (25) Biblioteca Oliveriana di F. Cassi. mss. V ;24) Dernière ordres campagne de l'Année d'Eugcne Beauharnais, inoires ìecrets les deux de 2) avril du conjuratìons chiens iSi] en la revolution sur sous jranco-italienne les 18 14, siiivie des Mé- et Milan, du 20 avril 1814, et des Autri- iSi^, la campagne Murat, sa mori tragique et la situation polilique États d'Italie,par le chevalier S. J.*** actuelle des divers contre oculaire, précède d'une témoin Beauharnais. p. XVI Paris, Dentu -194. CoRACCi\i Primo CusAXi, molti errori 7/ del al attribuito (cfr. italico Regno Ju- PrincipeEugenio,voi. Vili, nel Casati, Milano. non Verri e poi pubblicata con dalle Verri Alessandro La mia a Lettere cura ristampa di è mano. Fratello ai in nacque buoni alieno il tu voi. VII, p. 91 IV, pp. 445-507 Galli, 1879-81. Verri e compiuta, sebbene copia più corretta perfettamente,perché l'autore non potè darvi ancora (26) fu del una sopra l'ultima Milano, essa voi. e relazione di lunghi estratti: lacune e della Storia sua scritti inediti di Pietro condotta con nella riferì ne servirsi a che segg. C. alcuni 311). (25) e da è ai servizio Cantù, p. xcv; Eugène historiquesur Lugano, Veladini, 1817, in-8°, opuscolo generale francese LHiEN', p. Questo 0 notice studi la dalle proprie terre cure e più famosi Milano il Pietro 21 febbraio propria educazione pubbliche,tanto .die prove di e Alessandro, 1743, visse per intento e Carlo compiuta molto alla cultura miglioramentiagrarie tempo delle tecno- XXVI logici, quali sui dal Torino, del fu 1804 9 di quel ch'egli a presidente vita privata, dei ed più ebbe della poi tra i 18 Verona Il la l'anno nel 9 nuovo 1809, dirittura sima larghis- parte l'ufficio dopo si gio mag- ottobre io cosi e il per 14 tembre set- 29 del componenti provvisoria, in ritagli confe- legislativo, il le per Mella decreti far a allorché autorevoli Lasciato Reggenza mori coi della 1802 quell'anno. fu nel quieti del Consiglio gistrati (re- italiana, più usci di scritti nel senatore racconta. stesso e del compreso idee, tempi quale aprile italico uno letteratura prefettura Nominato corpo di moderazione la 26 Regno Stato. della chiamato dal membro 1805 giugno Consiglio in fatto del creazione e del notabili i fu Verri accettò decreto con di Melzi del alcuni Venuti 489). il secoli legislativo, Corpo insistenze fu VII, Italiana, Repubblica alla / CoRXiAXi, 1855, parte pubblicò anche ritirò luglio di nuovo 1825. e RIVOLUZIONE SULLA DI I L M A Segnila nei giorno 20 SUL PRI.\[0 E SULLE de' suo PROVVISORIO TENUTE COLLEGI MEMORIA O aprile 18 GOVERNO QUIVI CON X ADUNANZE ELETTORALI STORICA DOCUMENTI. PARIGI Novembre 181 4. 14 SULLA RIVOLUZIONE DI L MI Se^^iiituiid giorno MEMORIA Uopo la de' di potenza alla costantemente dei animi per l'aumentato popoli della Ciò tamighe. del sistema molto che nelle meno sembrava non orrori quello di di i mezzi, una onde una colla pace sudditi, verificabile il Governo sostenere armate. e per desolatrice piani delle dei rivoluzione. gloria onorevole e ciassero mar- il rovesciamento nei viste estinse, sue tìnanze, coscrizione entrò non si più s'indispettirono delle ostante, non della la vittoria delle testa litiche po- perdettero sentimento e sempre rigore bisogno Il fortuna la molle d'Italia rapidi gradi a che le tutte e elasticità. Napoleone Gli CO iMosca, di Francia loro l'illusione cessò di ritirata la aprile 1814. 20 STORICA. governi all'istante O N A Miglior di e delle e delle totale Potenze, e quello come rinnovare senza cresciuto l'ac- partito gli parve somministrargli armi solida. ottenere Non nalment fivi fu 6 perciò sforzo che si fabbricarono armi clie effetto suo da ogni parte con esempio. La coscrizione ha non ed risparmiasse. Artiglieria si italiano,non spirito Lo alla debita proporzione, la oblazioni. Nel Regno istimolo l'esercizio di di Viceré, un nel che dubbio vi è Principe l'amore vi è dubbio buono Stato, che si zelante e di un nelle volontarie d' Italia si ebbe per sul principi, superò, generale cessasse del capo di lui avesse ad e una di le amabihtà, spargeva, che chi per le debito sistema di madre si faceva era che con- ferivan cui tutti ofsua a si pietà la e sua larga mano classe la al a si di ciò A grazie e sue le beneficenze che la per specialmentesulla qual rifugioe Niun cato virtù, chi per sue chi di uomo un scuola. affezione aggiungeva la rispettosa cihata la Principessasua consorte, omaggi, un condottiero generoso grande popoli.Non l'opinionedi amministratore, eserciti,educato per coll'organo procura ed il desiderio dei prudente i loro per genio Principe Eupotesse indipendentela corona. che a quell'epocaconcorressero e ne passare Non Governo un cato attac- Francia alla pace ulteriore,che in gran versatile,ma mai il persino cavalli privati ai suoi tenacemente sempre dai vità atti- ebbe si offrirono quasi per intero, gratuitamentedai corpi e e guerrieri. numero un' degliindigenti riguardavano. Principe del compH- amministrazione, della coscrizione, e Re di ses^retariodes;liordini tuttoché Quest'uomo, la con dotti,si suo crede I sentimenti che menti. dipartiitaliano naturalizzato Collegio abbia non da conosciuti erano elettorale dei il naturalizzato mai cuore. Furono di i al ammissione sua secondarlo capitale,da pochissimi nei nella pochi la bassezza aveva di esecuzione. i mezzi facilitargli suo che, rapporto talenti nel sommi suoi imposte. Il solo non che finanze, quel Ministro, prostituirei del delle gravezza 1' odiosità, sopportava ne alle e della soprattutto i pochi che Mosca, diffidenza di crebbero Non dismisura a l'Italia il solo più alcune calunniose dell'uno bocca si recitavano il trascurato e Ad terzo sua contro dal carriera ed generale al dal Saranno dato sol- Principe, state forse suo dispiacereil vedere Fece il più provetto Nord al Sud alla gloriadelle gli animi il dal guerra. proposizioni poste in dell'altro, ma pure da moltissimi vere. francese,il della fu acerbe primo aHenare stanza, abba- 1813, allorché teatro aiutante. del persona mortificati tutti come italiani,che la il ancora primo suo nel uffiziale, ma si chiamarono offesi dal degli Italiani la verso campagna lamenti, già disseminati Principe.Questi miseramente dalla nell'animo inserirono semi primi uffiziali reduci dal ha i generali tra sempre armi sociata as- italiane. Principe concorse un segretariodi gabinetto, passato, prescritto della costituzione, alla direzione generale delle esercitata negli trattenere ed ultimi continentale di ramo e in abitanti della ridondasse essa i loro con i oriundi sono di vedessero fra i Stato, tutti i forestieri della antica la consiglieridi una tutto diale cor- contro che Austriaca! in Milano ed il non due se nesi mila- cinquanta senatori, cassazione ed circa de' dei parte molto trovi lombardi, tra segretarigenerali dei e in i ministri erano due ultimamente cosi molto dai propri forse avversione sei ministri maggior de' Lombardia di rabbia tra pure quelliriconoscono quellidelle direzioni, dieci e pochi si dei conti, la metà Corte spendevano moltissimi, specialmente otto cinque dignitari, quasi tutti della Italia,e decisa una gelosiae quasi che senato, di per maggiore, le rendite in in ove nobili, regna Oggetto ne in paese civilizzato, ove forestieri,e non ogni Milano, perché il che di forestieri, ed ospitalità, i forse il soldi, i quali venivano patrimoni. Unico il mondo e città di anche dipartimenti, rispettivi fra di commercio. negli governo il per totale l'incaglio per Altr'oggettodi avversione, era della società,la classe si benemerita già prima indispettitaabbastanza era sistema tento il malcon- al colmo de'negozianti,portò quale carteggio,col sul tempi polizia disperderele lettere,specialmente anche in questa la Egli con poste. i consiglieri direttori ministeri tra più nel e giudici generali, quasi tutti ventiquattroprefetti, restante, giacché 9 la Corte popolata di ciambellani, di era scudieri palazzo,di tutti al soldo nel Volere della corona, che Regno, stuolo uno altri di e e membri fossero non concepimento, gli animi prossimo caffè queglistessi facevano maggiori ne avevano la e governo, per associarono italiano, sdegnato di riformato per sembrava che non generale un da aver a quellidelle un avuto a loro alzavano i desiati al soldo estero questo tante giormente mag- generaledi brigata straniero demeriti, attaccato Un voce. rimentati spe- canti, ogni parte bac- da T allarme più ligio soggetti d' amplissima trachea, che più coraggio più nesi, primari patrizimila- I allora prestavano e poi ebbe Parigi,non i torti del dilatare non in benefizi,correvano esagerando cessi suc- pre sem- nei teatri. All'annunzio e che alla Corte i i coalizzate Potenze dell'ingresso degliAlleati ritegno la commozione. il servizio i qualchedecisivo avvenimento. discorsi i più allarmanti ne' luoghi un i ne' pubblici, con allorché moltiplicavanoin Francia, e si che nuovo. caldo in questo per corpo è un dipartimenti, tutto delle Alte Si permettevano tre dei assurdo un pretendere e oriundi un delle armi e giudicied e costituzionale,ed regno intermediario, veder mento diparti- era contasse conseguenza più vi grandissimod'impiegatidella capitale. un Erano soggetti milanesi non non di dame mense italiano letterato paese da zamenti, avan- che altri vincoli de' ministri IO alle assiduo, questifurono quali era apostolidella e che in Mantova le tra Milano, le tra fosse inteso ad continuasse pur adularlo costante il proprio padre pensò ai destini avvenimenti e d'aprile la in di il Fu di della sua Bellcgarde,e piazze ottenne palesi furono fosse resistito aveva forse anche a sé a gli strepitosi notizia del chiamato primo di i^ nel corpo di aprile il Feld mediante sciallo Marela sione ces- sospensione una a Potenze di coalizzate. far chiedere parte della e proclamata all'Europa, godesse sua indipendenza: tanto apparve della verso deputazionedel Regno, una presentarsialle Auguste Regno ai zoppa mantenuto era capitolazionecon una alcune viste e allora che fino all'esito di sue e politica, eglifinalmente Regno, a La perfidia. direzione singoiarmetamorfosi Conte d'armi del si trare incon- non seguitiin Parigi ne' primi giorni quello Stato. convenne Le della lo tardi sua che sovrano, quando giunsero stesso, da e le insinuazioni tutte di fedele nella e chi che sua che arriva non troppo in per della all'esplosione zione, situa- sua si vociferava convincersi Egli, che gabinettidei principi. sempre della guerra gravi cure di quanto bisogna ovvero ostacoli verità il PrincipeEugenio^ il quale aiigoscieper l'incertezza della non tradiva più animosi rivoluzione. Bisogna credere gemeva i convenzione, tanto e non pace (') che rale, gene- finalmente sulla più stanza so- mani- 12 degli Italiani e di forza di rimarcabile di nel mistero, della Scala, che e letto un Lodi aver fatto della vago al Senato la cessazione del del Principe.Che perché a sorpresa Fermi che di e adottata del i senatori di ed sette si riferisse. Sul la Regno, esclusa loro non si la disse, posta? pro- massima, digerisseprima da i due e domanda lero voluna qualeprendesse, dal duca della medesima rapporto la peratore l'Im- persona la deliberazione delle ostilità rizzare auto- alle Alte nella re macchinò, che membri, verità dipendenz l'indelle ostilità, un nella di tava presen- S. M. lui organo deputazione per cessazione per per a non duca del decreto lece, i migliori schiarimenti siccome della si luoghi Regno, chiedere si adottasse la materia commissione Lodi non di sero fos- ne quadro assoluta Regno tali del d'Austria, e pel di Potenze, aprile. 17 contemporaneamen parlasse ne un situazione deputazione a una se messaggio progetto un convocato i soli senatori frequentavano.Fu cui, dopo fu cui si pretese quelliche all'oscuro,come molto nevano te- caffè,e più nella plateadel ne' in e Lodi, cancelliere di giorno a aliare, un sommo duca corona, il Senato che un teatro occupavano dispacciodel un straordinariamente attaccare stria d'Au- penisola.'^?'^ della guardasigilli E i Sovrani verso Napoli, che quasitutta la In rivolte erano di fu primi oggetti dell'indipendenza del A'iceré in I nostro Sovrano, atti di quellaseduta dignitoso del che era la loro Se zione. del stato tutti che vuoto a de' nomina la scelta era di Stato non più caduta che che nel Si PP. tutto arrivò del primo ed il da uomini stesso si intelligenza di lui credenziale medesimo, per il dubbio, riceverle tali;quasi dizione: in contrad- pretesto. duca al il num. le 2, di Lodi Senato, quasi Come i rivoluzio intesi del saggio mes- Lodi, di cosi benissimo conoscevano mezzo danno del de' senatori del care giustifi- duca ammetterle artifizio e a spargere deputatidal progetto del a decreto prima erano le istruzioni il bastava nome potessero era lo che Guicciardi, uomo veruno, date ai questi fossero mediante il Senato re, Paradisi;sapevano conte a divergentidal e e il solo le istruzioni le AA. risolu- impuguatore del progetto del duca conte Luigi Castiglionimilanese, la nomina. fossero tegno con- quella dimostrata, era nel secondo cavaliere di cui che del sua Principe in Prina conti acerrimo di Lodi; che la era Indispensabile col l'effetto della capitolazione di Bellegarde.Sapevano Conte le pratiche per la andarono deputazione,per Maresciallo i avviso. loro Feld della e volontà il paghi esser Senato si ricercasse non dagli A, B, C. Pareva dovessero patrizimilanesi risulta num. espressinell'allegato gli analoghi documenti con i diffusamente come ; quali a comune unitamente principe di alla Metternich, 14 ministro La di S. M. l'Imperatored'Austria,num. sola intenzione macchina del governo, di del circolar degli calunnie, assoldare la rappresentanza insultare di rapidamente operarsi,onde delitto in di alcune ne' del delitto; tutto giungere allo Si farebbe un proposto, scopo e nel circolo partil'allarme luoghi pubblici.Le prime scrizioni sotto- al num. l'allegato forma 5, luce sull'orditura della presente spandere gran catastrofe, ciò doveva macchinato foglioche consigli, tacinorosa, gente d'onde primarie famiglie, disseminato possono alti loro vevano do- non nazionale, trascorrere ciò tu maturatamente tutto i futuri destini forestieri come parte a i potentati con di tutti i rappresentanti concorso che medesimo, entrare tar il senza la rovesciare figurareda popolo sovrano, fissar essi di terra, Regno, di quella di piena confidenza in trattare della del loro fu 3. ('''" all'accortezza torto ed ai vasti lenti ta- di chi si presiedevaalla poliziadello Stato, se che tante pratiche rivoluzionarie supponesse sfuggisseroalla di lui concepire come egli o capitale, poteva nella si vicina spiega il Principe non spogliatadi essendo mentre, in ottenersene Cremona neppure cadeva l'ordinaria contro il solito e seduta sa quindi vi provvedessero, truppe la qualunque numero forse anche nel come alla si Non vigilanza. in Lodi. Non giorno venti, quando del Senato, si mandasse custodia del palazzo,non l'ordinaria di otto dieci o l'essersi guardia,ma picchettonon un e coscritti, al portone visto del di aiutante Marini, la cresce più torte maraviglianelil medesimo piazza,che disse tano capi- essere speditoper riparare qualche disordine solo un temeva: qual riparopoteva opporre stato si fiziale isolato, Fu più aprile.Con tutto questo, del loro giornata de' venti pomeri- un'ora verso si radunavano diana^ quando nell'esterno la piovosa meno o ut- milanese? neppur e che i senatori, si videro palazzo seriche sotto brelle, om- , nobile una per la massima Federico conte di dama Stato, e e un ciambellano che, a il tatto in che palazzo; quivi Ciani; quivi di alla Corte, due Fagnani, che il rango di del ed li stiglioni,ed alta statura quale uno carrozza, altri con e lo si alle mani degli astanti per riconoscere Si saliva il nore all'o- aveva , c'anzi po- uffiziali della distinse e il notò un e Cadi uomo scala, sulla all'arrivo senatore tano capi- d'illustri Durini, breve una diere scu- consigliere di diversi Serbelloni, diversi. una Cicogna, Benigno Bossi; quivipiù rampolli famiglie,e Silva, era lungo soggiorno un quali detti ad- quaU di riuniva governo Russia; quivi,in uniforme, guardia civica, tra tratelli 1' altro ; viaggio da' marito scudiere spese e disordine; quivi Gonfalonieri, ciambellano l'uno soggetti decorati parte temersi tutt'altro poteva un di corona che di era ogni in i6 poi Si seppe essa. altri facevano al che si non era che vero plebeie che al erano Al confusi al intorno cavalieri,diversi si seppe popolo voci ed chiamati a approvarsi il processo Prima di nominale all'appello ai che aspetto, poi altri del mentre senatori,che di fatta alla il Podestà Lodi ed lui in Municipalità, leggere tecedente. an- tale lettura l' esterno rumore la ed officialmente, di Milano a sua della seduta verbale procedersi a e farsi solamente non partecipòil presidente, al duca astanti sollevarsi. Si riuni nella doveva cresceva, quale non altri molti e stipendiati, ove Senato, niavano calun- Prina, si erano gli truce e dalla curiosità,e varie indistinte cominciarono sala il di ciò quello che alla e palazzo,con sicari essere Paradisi uomini di escluso. suffragiaveva li conti intervenuti erano di Lodi; che di della convocazione, momento strato mo- quellaseduta, in accusandolo terzi di più di due duca pieno giorno risoluto l'intero corpo, con del di 17 indegno pretesto un per nel avevano progetto parlato e era fischi,e precisamente con in Senato di aderire è plausoad alcuni,accompagnavano urli con quelliche tanto vestito tra- dei cavalieri surriferiti.All'arrivo di alcuno de' senatori domestico quegli un esser aveva copia di cui si dito spestanza un'i- chiedeva, che i posizionedel Regno si adunassero in essi della cosa blica. pubcollegielettorali, per trattare nell' attuale Il Podestà diceva nella sua lettera di at- I tendere di su le essa analoghe num. Senato, allegati da e cittadini, 141 per Porro, il conte Gonfalonieri,il brevità i conte conte Federico om- primi il Luigi Trivulzio, il conte Giacomo del firmata era firmati Erano generaledi divisione,il Pino conte prima si dicevano altre firme. molte messe La 465. deliberazioni 7 rico Fede- Fagnani con di Stato, il conte Giberto qualitàdi consigliere di Stato Ciani. De' consiglieri Borromei, Giacomo la vi era, oltre il conte non Giovio col solo il colonnello Fagnani,che il conte di elettore; vi carattere dovico Loerano uffiziali della molti guardia civica^ attenzione il capo battaglione i qualimeritano tra Pietro Balabio e il capitano Benigno Bossi: erano foglioil Podestà ed i Savi pure firmati nello stesso e municipali. In e questo fu da aiutante chiese ed mentre nella usciere introdotto un il Marini, il permesso, ottenne quale espose sala il capitano che gli ufficiali di ad alta voce guardiacivica esclamavano il Senato voler essi presidiare e difenderlo. Vi aderi diede in iscritto l'autorizzazione, il presidente ne e scendere non sapendo neppure concepireil sospetto, che di- della all'infamia di tradire la fiducia si potesse dell'unico corpo di rappresentanza Regno, quando inerme de' cittadini della assistenza fu di 2 accorrere — RivolM'ionf con di si abbandonava che capitale, e difesa. Ma una Milatjr. permanente forte e del in braccio ultroneamente ferivano of- il primo loro passo preparata pattuglia, i8 e bruscamente cacciare all'immediata di Prima di ardito quel momento dei in istrada innalzare manifestati risposedi carattere ai sollevava la voce, fu in bah'a della indistintamente in li conti andarono e de' volesse confuse. che disse senatori tornarono loro al Il conte Massari e stata essergli suoi non il fu dato alla ed conte a l'adito plebe senatore lui si unirono sempre dette in Senato l'apparta nel- palazzo emergeva mano di stesse. cose che sollevava posta in voti^ sempre Felici. Più riferirono tumultuante Verri e ziosi sedi- destituito popolo, ed sforzi, perché popolo un i appena Il la in seduta si ritirarono liberamente. si oftVi di perorare cazione convo- plebeie ripetendole si capitano- intanto guardiacivica,che ai grandi,ai sicari esso la il senatori del custode, non Verri che ma era voce entrato i soldati di linea appena si si richiami clamori di rappresentanzi, di penetrare che poterlotare, perché non e Non fosse che rati schie- sua vogliamo Tutto Senato!». gli insinuasse avesse più la sola Noi « dito ar- erano Gonfalonieri conte aveva aveva che e Collegi elettorali, deputazione del senza di linea Il solo esclamando: ascoltava popolo palazzo, niuno più degli altri,e appressato della seduta. del niuno nel penetrare alla porta. e indecenza somma della sala porta di sforzare i soldati Marini una postii soldati di linea,e quellipersinoche (lai loro erano con e una volte tilità l'inucosa grida carta da persona 20 capitanosorti dalla sala aver parlatocon foglio,e quindi,senza Lo Collegi ». questo gliuscieri attestano come esclamando intenzione essere il nuovo presidente,con riunisce sciolta la seduta all'istante scritte dai Il Senato di ben ma crebbe senatori sortir altre essendo da Contalonieri conte di il ritratto contro Appiani, che tu le esempio fosse il il più. I dietro e primo scagliarsi a quali egliil primo della sala. Il suppellettili tutto stessa sorte cominciò delle carte senatori e tuori dei del al saccheggio,da i e nobile suo stesse L'i- gittatoin istrada. parati,i tappeti libri. Non erano palazzo che cui a eseguitodalla plebe.Sedie, fu fracassato subirono lebre ce- gittò e ruppe tavolini,specchi^stufe,persino le persiane,le porte^ multuanti, tu- popolo concitato. l'ombrello fu avidamente so- dissipato Napoleone dipinto dal con e fuori. sempre dalle dalle finestre, gettare di altra porta, impeto con al fatte le viste dei il disordine anzi dovettero di essi si affollò è furono ne averle dopo presidentele recavano conseguito si attendeva che il tumulto; la segretari,dagli impiegati dal Ciò Il richiama copie trenta che dalli stessi uffiziali civici, scrivere altro Collegi elettorali,ed i Più ». « si scrisse stesso aggiungerlo in foglio in questi termini: deputazione,e sona, per- che popolo questo e con del Senato, rientrò del sciolta la seduta, dichiarasse di stesso fu solo era parte tutti i ancora tutto in e in preda quel giorno ri- spanniate la segreteria,e l'appartamento del cancelliere. Xiuno la Cessò dei di resta esso ombrelle, si al di lui ! Egli di innanzi giorno lui; nella cugino ìec\ì impavido volle una plebe milanese si come vede Tanto è che vero dalle dalla forza evidenza e del le porte, ed finalmente pensare di pericolo! che sua fuggitii domestici, occupato il loro primere re- della risse, a di fatto. eccessi dato di nuti tratte- fu il che conte salvezza; invaso palazzo, fu allora che né sensate, raziocinio,né Non da il evitare siamo non inducesse alla di scoppio, e persone del dato fi- paglia, ristretto, ad quale dalla maturità del medesimo a il tura: vet- posto, l'ardore nelle è lui di un suo che di ninno sollecitazioni stessa contro primo suo dal propria al fuoco proprio destino, contro né nella estensibili a seriche macchinava giornalmente semplici parole,non alla fino avvertito sempre fosse era contro di ogni sforzo al invalsa il turore polizia,nella facilità sommossa nell'opinione che voce palazzo. Intelicissimo rimanere nell'attività della cuno al- ii popolo, ed Pavia a nuovo. coprivano si quanto mattina ed stato era condurlo per la Tutto quelli che di sona, per- spoglio, allorché lo spargendo finanze. corsero Prina conte urlato la vendetta delle il Ministro di andò di portare tempo fu depredazione e capi fu offeso nella dei senatori solamente alcuno conte dalla la presenza Prina atterrate ogni parte si risolvette nascondersi; a rimase più in fibbie d'oro Il giù da di facondia cui abbandonato e di dottrina a logi. oro- dato, denuin capo suo a freddo sangue fosse per dubbia non il basso di una un della e il ristretto popolo si è averlo contigua, gli casa la contrada tutta di ingegno, chiarissimo, Mentre nell'atrio del iMarino della Scala: questa ricoperte di agitate ombrelle vario- ministero un cina carnefi- la lenta saccheggio del palazzo,dopo teatro denza quellodell'inten- della guerra, si numero tutti fu aiuto; chi solo salvarlo,se palazzo della polizia, il erano tolto dì finanza. A volontà degli rovesciato che fatto fede Vicinissimi ove per per piccolapiazza del quello del in niega percorrere quellaerano guardie le strappare catene rammentare a lasciato. al tatto colorate. di momento fu rinvenuto^ fu preso, niuno ha spintoglialtri sino alla le e trastullo fatto e onestà patrimonio hanno farsi col scarpe l'animo cui pure per tovano man- tentò e qualche non strascinato,e il feroce uomo il finestra. una Rifugge e se Prina percosso, vi non Inutilmente terminò e dalle conte tempo, folla in uniforme ottenne sospensione, in Pcyri, generale di divisione,si alla mezzo più era veruno. de salvarlo;nulla di non scampo Barone cacciò ma si fosse deliberata,e non interdetto aveva mezzi prestato con ciarle di raccolto era con di rere accor- ed un rità autoatto mente artificiosa- vaghe, anzi allarmanti, passeggiava in una contrada contigua Porro. Un ascoltò un in buon lo contratempo di sul gli ammutinati erano in il opportuno della finché del altra suo risorsa ferocia de' Furenti di timore averlo pure alla qualunque, si questa le parole, dopo agli di insulti offerì ma vittima ». volle già almeno in lena più è quattro la morto e tanto accesi,e trasfigurato le torme pace, nell' trovasse offesa d'angoscia e chi di aveva che il suo riconoscesse, come protessori tra una ferita, Intanto lo fatta che del ispezione chi i fama E l'effigie. e le veramente tante scherni loro brelle. om- chi tor- con perdute giudice cadavere^ che egliè di non vassero tro- non contusioni mortale: di lo strazio. la città per ferirne. pro- fatto desiderare terminasse strascinato sia parte sua gli tu ore colpo decisivo,che un Egli circa di agli mezzo ciascuno lato immo- che gloria nel percuoterlo coi puntalidelle Per alla memorande Estreme, ebbe che sé- per gatevi slogatevi,disse, sfo- « tate qualinon colo peri- istrada in poiché sono me, rabbia; allora Fu il isperandò non assassini,e sopra vostra 1' ultima ed e duto. per- d'incendio l'infelice Prina, visto benefattore suoi tudine molti- nascose. Scoprirono l'asilo,minacciarono il mercante, solo esso un dalle mani cantina sua Luigi conte vino, pietà,ed strappò nella e di negoziante sentimento del compagnia una morto spasimo. può descrivere lo spoglio totale del -4 la palazzo,e SUO veemc-nza rapina? In poche tih non porta, persiana, dnio e rubate le moltissime i la smania depredazio furono tutte e cosi ferrate, sollevati tutti e schiantate i cakanì brevi piazza,h una Il Podestà di tar di Milano, in non sciagura, tanta ha PP. della mese, SI e che radunava che altro compenso ad e assume: capitale,che occupati i al il più tardi nel dichiarò che cui il comando Collegielettorali dalle coalizzate si sarebbero sola camera, alle all'imponenza mezzo trovò andava dipartimentinon AA. formarci e teatro. proclama, in un generale Pino de' dicato poi giu- al affiggereil decreto estorto Senato, e successivamente care pubbli- eglistesso forze delle_ uno ed stampare presidente del il ricco quale offrirà maggior comodo affluenti al vicino carrozze scosto. na- istanti demolire tar tesoro e scheletro trasparente, che il governo miglior partitodi goli te- scomposti, per maestoso in e delle dei tetti. I alcun d'indagarenel tetto Insomma, un ampio, palazzo pubblico iu ridotto una nell'amenissino-iar- chiodi,i condotti,i canali stessi furono una pianta,non una utensile devastazione che porte, preziose, non Tani'oltre si spinsela annesso. la un vaso, più suppelle- erano che non finestra, una un vi non ordmarie meno non ore della la prontezza e giorno Consigliocomunale delle armi riuniti in dello 22 della tenendosi nell'indomani, in una stesso capitale seduta -5 sino permanente che e i reclami giornatadel allarmanti e popolo, allo spuntar città. Le botteghe chiuse finanza guardiedella della città ed di altri di nella del e preda, e le ne' da case muniti di composta Verri, Giacomo si generale Pino fiducia avesse dalle AA. si espresse, Giulini lui poteva darsi che ai PP.; in sua di ben Reggenza visoria, prov- Bazzetta e un e si che invano volontà Collegi, i quali avrebbero pacifici stesse si andavano il corpo di governo libera invano ; proclama, che suo che berto Al- Borromei, altra stampa, quella forma la alcuni che signori generalePino, Carlo pregò^ in in proscritti pugnali, chi una spettatoridelle determinazioni prendere detto è Mellerio, Giberto Litta, Giorgio il de' sguardo il Consigliomunicipale nominata de' lo con persone saccheggiare.Si avere stone, ba- chiodi resi acutissimi,scorreva Invano organizzaticapestri. pubblicò di mero nu- altri di armati complottile stati trovati siano le le porte immenso d'ogni intorno, designando la della tutte maggior parte, detti dazi,un lunghi lano. Mi- giorno, era abbandonate campagna, più veduto mai contrade avevano i cosi di gente le nicipalit Mu- delle torse una abbia per sero, esiges- pervenire ai Collegi. tu ventuno sedizioso aspetto tatti lo alla dirigessero che terribili, Il folto in tutti si li avrebbe che Li le circostanze che a che cipale muni- il che fosse a popolo siderav più de- pata parteci- adottati quei 26 il mezzi, che giudicatipiù avesse popolo stesso invano opportuni alla sua felicità; nelle esortava ordinava quillitcà, lo invano di G. viscere generale Pino, forse minacciata del duca persona quelledei senatori,avendo il duca in Senato di Lodi, e persone, delle di che avviso suo un in e dei tabacchi il primo Podestà la abolire di desiderio o il contro si era Senato; male era non Consiglio dei sali il prezzo consumo Reggenza in col generale col e dazi ; vano in- quello di fu non opinione politica, piuttostoche animosità di un' altra forma il medesimo contro tornato a ministro e fortunatamente compiere si la rapinae era Emporio centro depredazione, il guasto tentato il rimedio pubblico L'unico la moltitudine/»^ la di sentimento Principe,non stesso. il direttore registro. generaleera del dal una che animasse del vóto già del non governo, bene, e tassa fu inutile: Tutto di della atto carte tutt'altre fu tatto la tariffa dei e quei di consumo, dazi ridotto alla metà aveva le lui; invano concerto Pino, col cavaliere comunale, dei privative e espose in altro proclama fatte da da firmate neppure la parte alcuna avuto state erano tran- salvare negli affari seguitiin Senato, poiché era giorni gravissimamente infermo, e che andate pitolare ca- triduo; un per dichiarato aveva non alla C. pubblichepreci con stesso che il Vicario in quellodel del male ricchissimo del palazzo in emerse merci, 28 lizia le vantaggio decisivo un pattuglie, per della ma baionetta di una investiti che le che i fucili Presentatasi parole: molti tra armi corse e questiche, che che, fidati allora in si seguirono la notte; da soltanto del un corpo salvò dal Monza e passo aria le punte la anni nell'anarchia e conte la rinforzò del di delitti anche vigilanzae sua Cosi giornata,in casa arrivò terminò, cui ebbe di pagna cam- nella notte italiana,parte della quale proclamato spoglio parte Molti erano nell'impunità, Frattanto di cavalleria tinaci per- poliziatrovò il saccheggio di altra Prina. sperdes si di- rimanente debitori e più nel molti altri orrori, quellanera luogo a arrestassero. al bottino. accorsi,e forse stipendiati, senza sulla si subito insolenza facinorosi gravi,eludevano Il » tosi fat- le tutte arresti durante e de' sassi pattugUe,perché crocchi, perché i più rivoltosi nella loro giorno le si vedessero di i ben le baionette. l'istan dissiparonoalficace, primo esperimento felice fu ef- Questo e guevano distin- forte in numero, sugliammutinati, delle baionette piazza s'intese tratti furono coraggio, abbassò perché in basso a « pattuglia ; la quale essendo di carica ruggine popolare, nel quale si fremito ottenutosi, non dalla tanto glifu possibiledi toglieredalle non subitaneo verso aveva le baionette. canne un certo un rivolta esse popolo. Andavano riguardo, colla punta del fucile, la canna sul la regia villa l'efficacia della di milizia. 29 lo spavento Cessato cui bersagliosarebbero massimo quali entravano quellistessi gli dettero, riavutisi riammessero nel la distruggere chimerica sovranità. la sessione In dei di ed impulso dall'allarme, aprile la studio costituzione ricchi,tra' il primo appena 22 lo tutto disastro, di stati i che questi giorno e rivoluzionaria, prima il temuto per rivolsero loro sollevarsi a marcia ad ai in Milano funzioni di circa numero del Regno di la aggiungere il delle forze tutte le autorità verso il sovrano, che ordini di ed più alto de' rango e giuramento ne se Reggenza. stasse pre- rarono Dichia- deputazione del amnistia quindi al ed capo nato, Se- la dimissione opinione, di coscrizione, accordarono refrattari. Situatisi del di di i sudditi altro dissero ; ordinarono per motivi e della in tutti che la sorte dipartimenti, comandante militari dal avvenuta dei detenuti finanza; li detti per ordinando non cessato e della si riserbarono Stato, sciolsero civili qualierano i proprietàbaronale, cui a general Pino giusta gli come invasi loro una Reggenza, dello pochissimi appartene disponendo altri individui dichiararono I soli governative, essi soli, in settanta, come approvarono compresi alcuni non dipartimenti per una quel giorno ebbe luogo Collegi elettorah, illegalmente convocati, più illegalmentecostituiti. «lettori milanesi, a assunto ai disertori livello dei il tuono primi gabinetti,decretarono governi ed che il linguaggio « si 30 avvertissero che Potenze, del non l'Armata general Pino, alle Alte stesse che indirizzo un Potenze, pregandole ,illa telicità del paese Le della norme indicate telicità prescrittealla e PP. A A. pochi giorni innanzi, di governo, Commissario del Lario sostenerlo con nella nella chiedessero contribuzioni e nostri vóti ore assai curarsi di dell'ideata e ciò, in che Lione era la seduta era cui pure corpi morali, gravi)la non base il fondamento ^''\dichiararono che rehgione dello Stato, dissero più e costituzione. poteva accuratamente noi... «. Collegi, commissione, una capo benedizioni nostre (senza neppure dei meno da sordi i del rapporto costume liberali, un furono quelle insinuazioni l'adottato da le e anche voro la- del giusta in oggetti l'impianto formarono Incominciando controversia nascere della costituzione la la di e insinuando conosciuto non di dagli elettori la seduta istituzioni indipendenteche, nuovo, poche ai popoli di mezzo essi,che in qualitàdi ogni ad a ferro, di loro la convenienza presidentede' Collegi.Apri Né dovico Lo- Stato mostrando in accolga i correre con- successiva perorato aveva soldati volontari, eglifu acclamato « voler aspiravanofurono giorno 23. Il Consiglierdi della Corona Giovio, decorato quegli che che a del seduta facesse si ». cui a fatta della nomina Italiana e Alte delle i Comandanti meno di religionecattolica quale poi che essere in altra do- 31 la vesso cattolica chiedere quindi di Primo: Assolala che Italiaìio, AA. PP. alle Alte Stato nuovo rappresentareil Regno d'Italia, denominazioneo piacerà di Secondo: Potenze: del 'u!dipenden:^a sarà per la stessa con rono Delibera- apostolica romana. che quell'altra con alle darvi. La del maggiore estensione di conjini Slato,coiìibinabile cogliinteressi e colle detto nuovo mire delle A A. PP. e colla bilancia nuova polilica d'Europa. Terzo: base la che abbia per Costituzioneliberale, divisione dei poteri, e esecutivo,legislalivo Una colla giudiziario, totale indipendenza di quest'idtinw; che aininella una rapprescntaìizanazionale,cui spetti esclusivamente ilformare le leggie lo stabilire e regolare le imposte;che assicuri la libertà individuale, la libertà della slampa e del commercio; e che porti stretta responsabilità una negliincaricati de' rispettivi poteri. Quarto: Facoltà di ai fare questa Costituzione Collegielettorali. Quinto: Un sue monarchico un durante l'ora cessato sofferti Anche i più estesi erano ma il furono avvedutamente governo. desideri moderati nella quale ìeco. riflettere, si dovesse ereditario, primogeni che per la sua originee principe, qualitàci possa far dimenticare i mali e per le governo poi legare le sua mani degli elettori; da qualcuno, saviezza,che nlle Alte non Potenze ?)- coalizzate. Si credette in altra onde seduta,che allontanare il verso però omaiesso, si chiedesse ogni idea cessato da vittime nominasse tanto della vóto La onde Fu il primo i Balabio il lo Mentre prendere indi che i cittadini tra quei a da il Monarchi Italiana da ». cittadino un lanese. segretariomi- un sig.Marc'Antonio Fé, tu- e como Contalonieri, Gia- Trivulzi, battaglione,oltre in Guicciardi Mantova, le credenziali F. a conti Giacomo M. Parigi per la prima di essi eglinoappena Principe più sicura tenuta avevano nella che capitale, tuttoché non era subito richiamati e recati erano Bellegarde e via quanto si ove del di Conte CastigHonisi e dell'armata,i generaliFontanelli essa, genza Reg- spirito di vertigine agitava cosi le ancora dal via la Litta, Giacomo capo giusta in- causa quartier generale signoriFederico milanesi, li trovavano per figli prigionie segretario,li quali all' istante partirono. Beccaria teste una Nazionale cinque e i pregare che fu subito formata Ciani, Alberto Pietro al esprimere da altri glialtri rono recarsi rappresentanza e « Commissione una « Commissione di Brescia di tempo finalmente più distinti,per delle potenze, di pure di affetto e la libertà de' loro Combinarono ». aggiunto Principenuovo « di desiderio Decisero ». di concedere Monarchi un fu e ed i passaporti per di Baviera, li deputati Bertoletti. avvenuto di alcuna pero Sep- stoso disgu- si restituirono da carsi re- ad lettera. alcun da officiale. Avevano avviso principeEugenio quelgrave unica l'onore scorta medesimo lui a ed onde La stampa. in tenuto che gedo con- sulla l'elogio cosi da ritorno il permesso avere si tu giusdtìcazione prodigarono che qualitàpersonali,non la scampa ma nel prendere investiti al elogi sommi sue lui di di meritare videro Reggenza, colla pubblicarla accolta sempre il conte tardò più impudenti. Non garantirsenecon un'apologiache presentò le alla da credettero invece dei milanesi_,si Guicciardi stata dispensarsidefinitivamente e deputazione; ma calunnie cui è la lealtà. Continuando e contegno, da dignitosolinguaggio, e personaggi, di due di proprio col già tenuto « che qualitàdi si non ciò si farebbero con si ben alle eminenti al contegno di senatore, permise, per di deputato; la addotta gione ra- delle animosità rivivere si urterebbe vogliono sopite col , principioadottato di copnre della il sopra la che -, — (S sotto e che terminata Rivcìii-ione di e Mì'uììio. i restituire la sua pure la lettera perciò fatto marciare delle truppe liane ita- ordini, poteva l'ordine facilmente; suoi l'abdicazione con è di 7. avesse porzione restavano e conosciute, ed num. capitaleuna riflettendo era ai È ». tal memoria ora Principe Eugenio reprimerei sediziosi ma, avvenute cose siano Reggenza si inseriscono Se le velo un alla storia che necessario che proclamato dalla Reggenza, e di rappresentanza leone Napocome 34 Viceré, deliberò di abbandonare restituirsi in Baviera l'ordine fosse in poi e dalle ripristinato il Francia Conte di delle seconda aprileuna 23 valutate non alli diversi Milano giunto in che in vista di quahtà di alla il vero, molto armi corpi delle il di fu caratteri,in dei mai paesi alla tutti i la sua si poneva e Ciò, dire a novelli, a' quali ai sovrani l'ingresso successivo in Milano. non Reggenza PP. AA. le Autorità. tutte accetto austriache non generale Sommariva, delle fu grato meno F. M. capitolazionespiegava essa Commissario non col alleate,prese armate di 25, scrisse nel testa nel combinò cui, e capitalee occupati.Ditatti ancora di forza peratore l'Im- deputazionispeditedalla Reggenza della questipossesso lasciò che ; convenzione Bellegarde,in di e di S. M. armi d'Austria,al quale oggetto di Regno Si trovò scritto a delle grandi quartieridi guardia civica,le Il Giornaìe liano, Itamorìe. 0 Uidipeìidcìixa, l'influenza e sotto redatto e pubblicato sotto sorveglianzadel Governo, come foglioofficiale, parole: 0 la nell'annunziare « la Guardia di che guerrieri dell' una con dette una tempo nazione disse,che folla di polo po- quelledimostrazioni dee hanno Europa quelnobile il cui truppe numerosa ch'eccitar gratitudine di stesso ed Civica le accolsero e di l'arrivo ; primo ma da per tanta vóto è gioia la senza pre- parte nella pacificazi conservarono contegno, tutto di nello che caratterizza l'indipendenza». 1 36 Quanto gofFaniente presumesse di rivoluzionaria è Regno^ tale assemblea una distruggerei primi corpi dimostrato nella di questa memoria, al num. all'Austriaca autorità dal del inserita in calce nota 8, la quale fu offerta presidentee liere dal cancel- del Senato. Il F. M. Sommariva, de' soddisfazione soltanto alcun'altra seduta senza L'ultima presentò una la Collegi,fece conoscere che questi continuassero lavori, acconsenti che cui si però a di a loro nel giorno « medesimi non ». ha sempre due acclamata con un della discorso la stampa. Mi di per parte de' interessanti infine che meritato nessero, te- maggio, aggiornatele loro retta deputazionedi- intervenuti Dichiararono fu chiusa cui fu siano preghiera determinare. e glielettori dichiararono operazionifino al ritorno della agliAugusti Sovrani, e finché in cui sua ne' loro propria convenienza nulla risolvere si convocò poca putazione de- u spacci di- l'esercito italiano » patria. del sia La sione ses- di presidente, permesso di ripeterlo per intiero,affinché meglio si riconosca fino a qual esaltazione si delirasse in quelcorpo. I Collegi elettoralihanno saviaìncnie determinato, nella seduta di ieri V altro, dichiaratisi permanenti, di aggiornarsi finoa che,diradandosi il velo politico del nostro ori:^:(onte, riunirsi ad opepossano ancora rare il bene,e a tutte reali:^xji''" liete le^concepite Nell'atto che manifesto a' Collegi la somma speran:(e. — 37 l'unin"riiaia ^ratiliidine per mia cora anonorificenza^ anche scardi avere trepidante per V incerle:(za sainenle tanta a fo nwxione che fiducia, corrisposto alla Reggen:{a un messaggio,in cui, venga indir i:^zato dei nostri lavori, acdandole parte della sospensione colga elettorali dei Collegi i vóti unanimi fortemente, v'e né la quale non sen^a per la sua indipeìiden:^i, delle bene, né patria.Sia questa, mercé la prote~^ione rovine ricomperata, Alte Polen:iealleate,dalle sue Governo virtuoso indipendente riosam gloe possa sotto un operare. Anche un'altra volta figurò,non elettorale,allorché al F. M. Conte maggio, giorno Anche arringò che a il si recò in al successivo volta suo che ad il quale operazionitutte un tanta del dieci di ingresso lano. in Mi- eloquentissimamente presidenteGiovio, tutt'altro sentanza rappre- deputazione Bellegarde,nel giorno un'altra convenivano, nelle di più, la e pronunziò parole, consiglieredi influenza cessato aveva governo. Stato avuto // vóto che vi manifestiamo (disseeglial F. M.), si generale, V indipendenzaprotetta da savie e leggi e da un che tutte accolgale nostre venga Perbenedizioni. principe, ardente desiderio agli Augusti questo nostro Sovrani alleati. Non che domandare e egoismo, né orgoglio alla loro gene facciauna esistenza politica nerosit sentimento caldissimo degno d' ogni un ma animo di un virtuoso,quellodi assicurare la felicità buon popoloche ha lottalofinoracon ogni sorta di mali. quindicigiorni spari del Dopo dell'indipendenzaitaliana; il F. maggio M. Conte che promulgò Potenze e padrone e non che meno Stato, Cosi e il dall'assemblea effetto di di La pose sola suo pochi dei due non e Essi il per Reggenza si dia col i qualche della che oggetti di il comunale per finanza Reggenza. Essa generale Pino, avevano si conto era rata ope- cessati per mosità l'ani- della storia di questa di 25 aprile giusta proporzione, dipartimenti. sette richiamarono alla le metà e i prime cure installazione sua il Podestà a resta origine di in qualinel glialtri trovò si testa Commissario composta non ridotti alla cui degliatti cenno con collegi, altrettanti individui Gli niun sono di carattere cittadini milanesi, alli associarono di civica. capriccio e di rimase, provvisoria magistratura sette Consiglio elettori. il Maresciallo che quel primi corpi dello A compimento plenipotenziario. pure, da de'CoUegi, in governo milanese. sistema, del e vincie. Pro- che strepitoe trionfo tanto con annesse seguito la guardia l'abolizione tenuto Stato, che che d'Ungheria l'influenza e sovrano suo stesso, Senato in soppresse palesò aveva del le e tempo l'attività cessava il per Milano nel delle Alte nome d'Austria, Re riteneva Dichiarò giorno bensì ma l' Imperatore di Boemia, in de' 25 mente solenne- Bellegarde più non coalizzate, proclama con di l'illusione tutto il Consiglio prezzi del sale. 39 del tabacco di nel e registro, tali sole due provvidenze,con lo zucchero. compreso la delle arti del sul quinto la guerra, le pel medesimo furono poiché ben della figlie presto ed anche limitato di Queste pagamento. circostanza e del timore, la dei aumento dritti di registro delle al solo consumo e sopra celleria, can- vate, pri- fisso. Pubblicò dritto de' sali prezzo scritture tassa e dei tabacchi, i dritti doganali l'importazioneed esportazionedelle derrate, per mercanzie de' il però tariffe sul sulli dazi di rante du- liquidazione fissare poi reintegròil registroper degli atti giudizialiin nuove la pronta epoche buto contri- decretata truppa, ordinò ed metà la ritenuta pure credito dei militari,onde dell'arretrato misure della soldo niali, colo- quindia quelladel cosi mestieri,e e timenti dipar- derrate Limitò del ristretto anche sulle delle lettere; annullò tassa legge tutti i a aver partiil dazio terze della aprilediffuse 23 ciò a consumo; totale aggiunse l'abolizione essa a tariffa dei dazi la e ed altri generi.La primi giorni fece per de' 6 li mesi di si che maggio rigorismoa aprile1814. Procedette autorità,parte di cui si dovesse indulgenza mantenere l'ecces giugno la predialealfu portata dal decreto ad altre innovazioni, parte di propria in esecuzione della volontà amnistia disertori,ai refrattari, Accordò ai condannati e soverchia o ai detenuti per dei Collegi. oggettidi coscrizione. 40 di finanza, di opinione leggie regolamenti sulle caccie. Riformò il catechismo parte trasgressione alle di e cardinale del che qual- in Caprara, parificati agli unici e ai sostegni delle fltmiglie, requisiti Abolì le Corti cosi la e speciali, per le armate. della berlina alle donne, non che agli uomini pena alle restituì i delitti per Fece proprie figliunici la importanti promozioni di i case e V Aiace. Riformata de' generaledi polizia,promosse a di cassazione; ha consigliere della ministero Fontanelli conte dalla il guerra ed il generale il suo e Sepolcri era in prospettivale del tracce e il il poi di del- la direzione Luini conte destituito dal generale di divisione segretariogenerale e il signor Giovanni di polizia prefettura fatto lecito quest'ultimo di indagaree Si sione, divi- di servizio effetto di sistema per clusione. re- rilasciò brevetto autore poeta di attività in pose squadrone al di pena generale a generale polacco Dembowski, capo sola destituzioni;promosse e brigataMazzucchelli richiamò e l'andamento Villa. porre della rivoluzione aver aprile,con sottoposto ad inopportuni interrogatorii già arrestati in quel giorno dalle civiche pattuglie,tra i quali erano i anche Prina e venti rapinatori della più acclamati molti restituiti in l'arbitrario dei sostanza sicari. Questi stipendiati libertà,e tu che prefetto, dal osava suo furono officio rimosso cosi di « far rivivere 41 delle animosità che principioadottato di coprire di un col (v.il documento tutti i Francesi all'armata, di oriundi forse de' Pareva stati e che gl'impiegati tutti mai hanno appartenuto adesso ma la non suddetti inverosimile i compresi che in ed è questa di essi si ricerchi la patria,e i lumi ed procurar Ed il bene possono ecco posta di tatti,che menzione operato a far i giusto per dotti l'ultima siano di Pavia stati sono di volta i soli non ogni che talenti, ai consimili. nella sua luce originaleuna evitare possono annali. rivoluzionario milanesi, ed numero prezioso dell'istruzione,che nostri ne' termento arrivati non il indistintamente della terra, angolo leva sol- famiglia misura questa gliuomini riputaticittadini che si rimanderanno. e dell'università professori de' licei. \''eramente sempre paesi,che stati rimandati sono cessato gran cittadini, perché sarà ben maggiore riverbero » servizio prestavano appartenervi,misura degli impiegati ne' genza, Reg- avvenute cose hanno non finanza, la che dimessi paesi che di dalla ringrazialidalla Reggenza furono definitivamente le urtava 7). d' Italia,o Regno velo ed i Corsi e sopite,ed proclamato e num. finalmente Furono al si volevano Ne' serie particolare primi giorni di una gloriarono i cittadini d'aver essi personalpiù distinti, mente gli eccessi si del aprile.Sono intagliaree pubblicareuna stampa, venti 42 in si cui di da il fremito andati hanno da nato i in che soggetti irrefragabili, di la Cosi essi. delle tributo siano onde lode di biasimo. perti co- sono inserire milanesi i che imparziale a ciascuno in mente individual- pubblicamente e ed disordini. nominati nozioni assegnare o si che tito sen- buoni, i impudenza hanno necessarie colto ac- ombrelle suaccennati stati storia essere fatto Débiils, mendace questa tutti hanno ne' parte memoria questa des plebe, Quindi, progetti, ed Journal preso di loro vergogna, nel Parigi, non È tanta i di e vestiario. indignazione tutti vuoto a di in d' essere della loro delle egual di atto non opera, punte in personaggi in vestiti, colle istrada altri per nobilmente soggetti in Prina finestra dalla gittate ma l'infelice vede di rato figu- non cherà man- monumenti il meritato 44 sebbene come che Breme Il fatto che gli oggetti passò si fossero leggere,i. a autorizzava a che qui S. M. il di simultaneamente facoltà in che la poteva che vivesse, re se se L'ottenne che stato al proposizione,se spazio il di due ministro Io corretta; che plicata re- spedire plorare im- lo prima in dell'interno. era il duca di conte finalmente corsa Lodi saggio mes- al fece quale istanza cioè vacante, Dissero per era il Dandolo, quanto la passare alla si accordasse se rona. co- quale fosse ne mostrò, di- mai alcuna ad matura lisi ana- almeno lo sposero interpolatamente ri- presidente conte più discussione, si procurasse si doveva tali mozioni Paradisi, il tere, riflet- tutto mentre fosse sottoposta alla vedendo non qualitermini, abdicata grave, non ordine in qualificavanel si veramente il non Stato e era tanto Senato, il primo il conte precedere Stato, alcuna ed sero chie- Fece guardasigilli. governo, avesse, giorni.A conte fare proposito il regno commissione, una il conte a" affare in di il di decreto, Alla B. era la convocazione, il secondo portato di di procedersiad sapere sostanza parola.L'ottenne rappresentante di prima lo 2. deputazione,onde cancelliere rappresentare di il nel questi male qual Senato; progetto un celliere can- i6, in cui il 3. risoluti. e alcuni senatori d'Italia, re costituzionale sufficiente cui una Guicciardi, il quale propose era il di in delle ostilità, l'indipendenzadel regno, principe Eugenio se comandato rac- di Lodi, qui allegato,lett. l'Imperatored'Austria Pesame del duca data corona, fogli,la la cessazione con coll'aver proposti, discussi lettera una viene lettura di tali il conte più rigoroso silenzio unisce, lett. A: si parimenti ed assenti straordinariamente convocare che messaggio il promettere della guardasigilli a membri ammalato. si disse e Quindi cinque tiva: delibera- voce avesse Veneri, presidente, apri la seduta conte tutti vi non che mancavano non di senatore non che e il l'espressionerappresentant equivoco, munito Veneri di e tutte si sarebbe le facoltà, avrebbe che fatti S. di lettera ostensibile, quando si resa chiari non I. il A. principe Viceré, il Senato ancora, Il presidente più positivi. l'affare fosse che prendessero si cosi il nel il metodo corpo additato dal né del voleva, si il S. A. I. sospese la concessione di senza essa di capitale.Asserì' Questo esclusione commissione Guicciardi, cinque La e membri commissione nelle persone ordine che in dal duca di uno si dalla e circostanza S. E. con si fosse alle dita spe- era in Fu le da posto fu di alle voci, nominata, e per vi capi. la dal si via Bologna, tale to- piacesse se doveva se il dosi sapen- per esternate sette, Guicciardi. alcuni opinavano chiese rigettò;se signori fondamento, massime Si della acclamato aveva Mantova che regno, immediata senza i molti tale di negoziazioni,mentre l'armata non nomina politicadel l'invasione progetto. pertanto delli tale condizione, che spazio approvata. e luogo, riferir armistizio un radisi, Pa- e aver pure doveva l'attuale esistenza secondo fu Veneri ostilità,e che quietò del la commissione le promossi riflesso mento regola- Francia, sino al risultato della quale il che i movimenti la la inoltre, che principe Eugenio, poteva giornata. In inevitabile era era in deputazione dipendeva e non dal schiarimenti combinato aveva deputazione si sarebbero in meno onninamente in praticato quale l'aggiuntache con che ma generale Bellegarde,sotto una il denti pru- 1809. Appoggiò quindi la gli opportuni risoluzione prendersi una palesò che mai era e Si oppose costituzionale, né la commissione che segreto, caso. Vaccari, appoggiato dalli conti conte aggiunse giacché si segreto, dell'affare,non merito, presi prima Il comitato Dandolo, conte del non delli 9 novembre si occupasse Lodi. che statuto sesto organico mozione del niente, conve- quellesaggie e Guicciardi, mostrando conte lumi più comitato in si credessero che altri gli su come propose discusso una somministrare momentaneamente determinazioni che e poteva Veneri voluto, tosse conte essere di convenne. di schede, Cavriani, 46 Cosubili, Castiglioni, dei aveva o suffragiescluse che senatori in mostrato i membri nello si subito del amplissime facoltà, tra loro lettera di S. A. dell'unione ben del molte del La Senato al suo ciò commissione, dell'affare,e passò nelle considerazioni proposto tribuna. al loro delle Senato Senato, Conteneva deputati,in ammesso al a in del nome i suoi PP. inoltre ricerche; giustificò di antica data che anche Mostrò dare an- fino all'esito delle il Alleate, e parlavapure dei deputati.Molte e sione l'ade- determinare per dalli suoi inteso negli articoH cui nella sostanza occuparsi sul di differente Senato, alle Alte e della i sentimenti fu sera i.", che si merito quellogià letto Potenze, per la finale il regno che era dalla spedisserotre supplicarle per sua di venne con- che progetto stessa : membri, tre nuovo cogUeva quest'incontroper attaccamento. di progetto. omaggi, godimento giorno deputazione,che ostiHtà; 2.°, per chiedere principeEugenio sincero e al gli partecipava di ima redigere un a alle durare sulla necessità unanimemente che Dandolo, il Senato. la nomina per rapporto e porsi convocare AA. ragioni addusse Senato il loro decreto L, in cui spedito alle avesse Lodi, vitò presidentein- quali egli intendeva da negoziazionida intraprendersi regno di concordemente, un armistizio, da un segnare che o PrincipeViceré, gli conferiva di compresa quei sera. Lodi, per con le fosse a di del quella vi una Il prestò subito il duca Si che, nell'assenza re, della duca signoriGuicciardi, Verri autorizzazione sua del ralità plu- di segreto, dare a 8 ore dal duca occorreva. la li membri, recassero quanto commissione questa, all'istante combinò de' suoi tre al medesimo. la clie ognuno il comitato per adesione alle noti medesima del progetto giorno, Adunatasi dalla Si sostegno della stesso Dandolo. e opinato aveva perorato aveva Verri sentare presazione ces- fosse indipendenza; 3.°,che rinnovare dell'alta sua a stima il S. A. I. il e del più 47 lettura Alla tale rapporto un domanda Dissero Vaccari. ministro controrisoluzionc, della Il piuttostoingiurioso. di Questo più volte. ciò A che i senatori de' statuti parte, da del Re, naturale la questo caso il quando si verificasse nel Prina, nuovo conte questitermini: alle « un PP. il dritto alla corona scere « principeViceré « e « dairamministrazione, dalla a desiderio il conte del statuto quarto della nazione da Guicciardi, che accennò l'inconvenienza Massari era non il della nome fosse la qualunque delicatamente momento della nazione; fosse di del conoscere concorressero nazione. sua più sacro reso che in si dovesse non d'essere tavore del del sovrano. Senato, Verri conte in dubbio alleate, improntare quello Il campo il positivo,ed alle potenze deliberazione. a in primo porsi in escluso solamente ma sposta ri- in lui redatto in forza lecito di ricercare insistette suo che possibili, specialmenteall'Austria,il principeEugenio Il conte nel gratitudine,dai vóti e dal molte Con ragioni dimostrò non eventuale, finché cessione, suc- deputazione di far conoeventuale acquistatodal d'Italia ». il figho legittimo Motivò costituzionale,diritto il dritto e articolo la " di Roma. Re È incaricata AA. la portare i tra era quella, all'osservanza un sia per non che e e dimenticare potevano adottivo, ad un Francia, di corona vi fu essi, li quali accordavano tra un Vaccari, e giuramento un preferenzadi in capo da una successe Guicciardi conte costituzionali, non il quarto ed primo attaccati gesse leg- si Massari, Verri, Castiglioni. dall'altro,Guicciardi, Dandolo, opposizioni del era guardasigilli. lunga discussione, nella quale presero Paradisi, i ministri Prina lato, il presiderete, le altre l'oggetto che ricercò ben Fra la complimento cancelliere del letti l'altro furono e Paradisi il progetto nuovo inutile l'intruso conte e che, esclusa d'Italia,era che e zione commo- Paradisi conte apertamente I. in Re di S. A. la grande tu poi quelladel alcuni, massima di del di che lece in questo principe i suffragi 48 dibattimento lungo Dopo partitoil del duca di fece lo subisse ordinato che alzata in piedi parte dei dalla commissione i Il seduta, di presentare « menti « cipe Viceré, « lui governo di del in contrario a declamare che, sebbene non Lodi, di la redatto dal principeEugenio. esso di nuovo la volontà dal le virtù conte più fosse in Domandò del Senato, in del adottato, pure ticolo l'ar- questo eventuale dritto di confutato stato alle posto del su interpellare essendo Guicciardi, fu ognuno il progetto ottenne ma Vac- conte Luosi, ed espose opposizionecon ed il di contestazione a proporre sul prin- l'ingiustizia contro dall'altro Prina, conte datta re- vidui gliindi- che sopratuttiil luogo contradetto non del per fu parolail conte si potesse come che gli sembrava dar e li senti- PP. riconoscenza e la incaricati Tacquero glialtri,ed non quest'argomento. Chiese subì Moscati, alle AA. fortemente Senato. riguardo di gli articoli e deputatisaranno viva sua massima articolo per per voti per la conte Senato sentimento, del l'ingratitudine un i loro (Allegato lettera C). Qui » cari, si diedero del della e Li « sizioni propo- segreto metodo dal Il rifiutò,avendo si terzo quest'occasione ammirazione delle le considerazioni approvò Mengotti: « di tal con proposti. Il solo conte il progetto proposte. apertamente modificazione, proposta dal duca e a quale, qualora scrutinio Presidente conte singolidassero e il ciascuna dello prima porre modificazioni che sperimento Senatori seguente si fece le istanza di ballottazione. via di alle voci mettersi cosi e decise commissione, poteva Lodi, Dandolo conte e della progetto fosse accettato, non si voci fu e escluso. allora Altro Il non Paradisi conte di rimettere governo. Questa istanza un la nomina di proporre, credette opportuno perché che restava la scelta di non grido generale la si potè escluse dei che essi alla porre in appena gli deputati. sembrava prudenza del deliberazione, pronunciata. 49 poi si vociferò Posteriormente spedirelo di voti, il 27 il risultò che schede quale però da de' Testi voti nel conte soggiunse,che Guicciardi Paradisi il tale presentarsia manifesta sua riore L'ulte- 23. sei solamente. poter non conte spogliodelle contemplato da da da che il ed Guicciardi concorse di si scusò incarco, per la conte 25, stinato de- aveva dallo e fu Castiglioni fu favorito non conte onorifico Il Paradisi conte conte Testi conte maggioranza Il il governo passò dunque allo scrutinio Si Prina. stesso che malattia d'occhi. ammettevano se scuse nosce coprimo a proporre le sue, perché ognuno che soffre,non che ildanno le fisiche indisposizioni da una Alle rispettive neirallontanarsi famigliadi 14 figli. il egli era deduzioni col d'imporre pronunziare che che la credette in era la seduta credeva ripetèpiù volte, che facoltà, e perciò dichiarava si potè insistere Carlotti in e partiti, erano la il avuto avesse di duca di conte Presidente, discussione, e passare sfogo. Egli però suo investito essere sciolta onninamente ciò, perché i conti sebbene dagli LETTERA Messaggio del il sciolta; rispose alcuno era facoltà il chiudere sua proposizione,se Non silenzio uscieri di tale la seduta. Paradisi e richiamati. A. Lodi, Cancelliere guardasigilli della Corona. Senatori, Le di che nuove tale natura, ci pervengono che il Senato infallibilmente risse 4 più — a lungo di Ai RivoìiiiioJie ogni di del Regno colpevole verso occuparsi del Milane la di lei dalla Francia d'ItaUa sono rebbe si rende- patria, se destino, e difi'edi cer- nella care la Un di accesso cagione, vostro migliori Ma gli istanti tutti di larvi. doveva di In dì conciliare che soluzione, lumi, sul e senatori, che il oggi dello Aggradite, Milano, Per ordine al vi la vostra di da ai voti mi dicato giuche mia qua- A. il I. di ri ed al berazione. deli- pronta una garantiscono già,, conforme sarà del di popolo, ai veri cui siete mia alta siderazione. con- aprile 1S14. S. E. Lodi, Caiicdìicrc di il Duca alla Carlo Villa, Sensato che di Duca proclamata che le la pace messaggio d'Itall^.: le circostanze cambiate, al Lodi. regxo del Se^gretario. B. Progetto di ddiberaiionc del Senato, unito del sigilli, guarda- destra. mano LETTERA intieramente ho progetto un voi tutti Firmato Considerando, di patriottismo risoluzione impedito dalla gotta Il provo S. di senatori, 1' espressione della li 17 sona per- rappresentante. corpo o invoco nella assenza vostro animano che e in comunicazione, dirigo,o senatori, Stato, ed primo la Stato, in quale recarmi preziosi, che autorizzato sottopongo I sentimenti interessi vi assalito, è rammarico. conseguenza, lo ha proposto, talmente sono rappresentante principe Viceré, era differire oltre poter non mi profondo un oggi possa non mi notte questa come seno, circostanza questa vostri gotta, che senatori, ch'io o nel o mezzi que' esistenza. sua Utà saviezza sua AA. del pohtiche d'Europa PP. alleate mondo, e hanno che non sono lennemente so- si 52 del l'applicazione estensione, costituzionale,sia indipendente, e colle sottomesso in tanto lumi che pace in l'amore, la riconoscenza d'Italia,ed anche Fatto colla e che onorevole meritato e dotta, con- del pari popolidel Regno l'Europa. tutta in Senato, libero Re un sua ha guerra, di a principe Eugenio, la fedeltà e la stima deliberato e al Statuto quarto e volta una segnatamente virtù, co' suoi sue primo suo nel dei palazzoordinario delle convocazioni. sue LETTERA adottato Decreto sulle corona, istantanea attuali del in epoca di una alleate PP. hanno proclamata la che e fortunata dolorose cende vi- liberali di ; in tali circostanze, hi italiano può regno e ha non la calma più alcuno che da anche dipendenza, dell'in- godimento lungo si guerra che e scopo, sollecitare il deve della continuazione sospira e tempo gli fu garantitane' pubblicitrattati ; Che in AA. PP. sospensione d'armi, deputazione fra convenzione una quelledelle PP. necessità godere dell'insignebeneficio e che sulla e quindi si avvicina popoli dell'Europa, dopo tante i territorio questo le AA. mondo, cui costituzioni nel della guardasigilli cancelliere circostanze che potranno Che del previdenza; Considerando la pace Senato. prescrittodall'art. 29 numero l' esposizione del Sentita dal costituzionale. statuto sesto nel radunato Il Senato C. del alleate,è che regno, deve che le stabilita durare sarà del armate fino provvisoria una al ritorno spedita alle e regno suddette di una AA. alleate. Ritenuta seduta l'iniziativa per straordinaria ffuardasiecilli ; la convocazione risult.inte da' della dispaccidel presente cancelliere Decreta I. Una Art. : individui, si recherà loro presentare la per » II. La regno del deputazione i al ammesso alle deputati Senato riconoscenza » » I membri dal Senato, virtù lui di Il cancelliere V. dare le con guardasigilli, che in sia Milano, le dal della e lui al spedito sarà a! trasmesso Palazzo del il Senato, canceUiere Principe li 17 aprile Successivamente si è essendosi Lamberti / Guicci.\RDi, scusato a c,r,. Mengotti \ messa alle voci la nomina schede motivo e Testi, dell'attuale dal palazzo del Senato 17 Firmati sua il quale malattia aprile 1814. come dei nominati risultarono C.^stiglioni ,f,..v òegrctart Conte delle scrutinio 18 14. d'occhi. Milano, ceré Vi- Veneri. ' ultimo getto all'og- ordinario presidentii Conte conti curare pro- Senato. CoxTE i Senatori gato pre- e presidente, anche del mezzo sarà corona passaporti. e decreto Firmato, deputati, dallo sua nati nomi- saranno istruzioni, opportune credenziali di del nome deputazione messaggio col di ammirazione stante. medesimi presente in governo. guardasigillidella necessarie Il VI. ai pendenza, indi- sua presentare Viceré, Principe questa seduta di i sentimenti PP. del il di per IV. di » le per della il che trattati. incaricati saranno alle AA. occasione questa del Li III. carle suppli- e PP. AA. reale godimento garantita da* pubblici » Senato, di ostilità. richiederà deputazione tre coalizzate, affine del delle cessazione di composta PP. AA. rispettosiomaggi finale venga le presso Senato, sopra. 54 N. S. E. 7o"//'«-/o///di Corona della Duca in questo colle corti nella circostanza delle il S. i si è I. il A. di seconda Re S. recheranno in sc:i;uitoper d'Austria, perché venga d'Italia,già territorio suo quello di che delle avessero Modenese, cipe signor Prindi insisteranno alleati. sovrani M. dei e essere l'Imperatore regno del garantita l'integrità trattati,e specialmente di Luneville. caso fossero termini a S. tere let- putati signoride- l'indipendenzadel consacrata riconosciuta, stata a ricevere passaportie ed di Boemia; per alleati. I altri Stato di al medesimo presentati agli nelle di credito di ministro lettera -al colla suddetta essere del portafoglio lettera Mantova sovrani signori deputatidomanderanno alleate unita ha quanto credenziali i necessari gli altri dosi poten- non di l'Imperatored'Austria, M. e d'Ungheriae Metternich, domanderanno presentati a Nel Prussia, rilasciare estere, presso d'Italia corrispondenza Regno Testi, incaricato Principe Viceré credito di del di e Senatore si presenteranno I Russia supplitocolla qui signori deputati si in il momento l'Imperatored'Austria, S. gìuiydusigilli CastigUoni. e signor Principe di Metternich, M. da Guicciardi attuale, a relazioni solite forme, per di il sig.Conte assicurato Cuìtccllit:re Regno d'Italia, partecipatealli deputati del avendo Non Lodi, di Sanato, signori Conti del IL i signori deputati difficoltà già faranno su questo diversamente osservare si accorgessero che vi articolo,perché le potenze disposto del tutti (jl'inconvenienti territorio che ne )) da deriverebbero il d'Italiii di Regno al già unito all'interesse stabiliti Qualora perché il compenso, Piacenza, città di altro AA. colle Ferrarese Modena, Luneville, ed del in assai Regno, più sostituire niente conve- ne' pensi com- stato. insuperabilequesto al accordato venga ed Genova, di di PP., di di Genovesato, linea una del punto, d'Italia Regno gli Stati essere porzione una di sarebbe quale potrebbe con Stato alli metodi deputati trovassero i insisteranno delle un del trattato cosicché confusione, vera una dal legislazioneed alla accostumato strade gitterebbe lo d'Italia Regno rebbe prive- mentre comunicazione diretta una delPanno, parte gran quale delle l'impraticabilità legazioni,stante per il distacco, questo un Parma e la compresa Piemonte facile una per comunicazione. deputati non I la primi oggetti, che darsi già ha deputati cercheranno i e loro lumi deputati si di le tutte ai suoi d'Italia il Regno, potenze, servi con- quale che e non perdere. di co' dei da il felicità. sua lo Stato il titolo suddette riconosciuto stato meritato I forme le la perché pure chiedere principi, ed ai veri assicurare deputati insisteranno sotto era da dei uno indipendenza, è quello di sua conforme tale e nel si propone della costituzione una bisogni naturali, I nazione solenne riconoscimento far .sentire, che di manciieranno e prudentemente ministri del notizie; in regoleranno Regno tutti con in di mettersi Parigi, onde i casi poi la conosciuta Duca di in rispondenza cor- valersi preveduti, non loro saviezza prudenza. Milano, Per i8 aprile 1814. ordine gotta alia di S. E. mano il Lodi, impidito dalia destra. Firmato Carlo \'illa. S^s^ntario. 56 N. di Créden\iaU S. E. il diretta guardasigilli, ondi nich Conti Guicciardi S. Ex. A le Daiis de V. Ex. voir en dans Entraìné la des influer dù a choses ; mais en le tout sur de et Le reclame de patrie ma mei pour assignée; que partiede ce fondée de la nation de pou- le honheur de et l'étendue territoire en dùt demander qui doivent et qui nécessairement l'espoirtonde de Puissances territoire étre la enfin jouir de ont ses recon- conforme aux coalisées: l'on spécialement combinaisons en de les traités tout-à-fait est en changé ont l'Europe,lui présentent et le regardait pas, les malheurs tous les Hautes si, par 'des à le ne les événemens l'indépendancereconnuc Lunéville, croit par France, reste principesproclamés par de de elle Tintervention doux indépendance, que son voeu qui passer perspectiveheureuse, nue. bien est guerre conséquence la face droits intérèts d'invoquerpour cas une d'Italie royaume une l'Einpereurd'A-itriche. lequel les faveur, il sa Metternich, précieuse connaissance. sa sont dans le de rappelerl'epoque à laquellej'aicu me faire le Prince Prince, Li£ dans mcttent me Principe di Metterdeputalidel Senato, presso di lui i inonsicur moment Cancelliere CastigUoni. e Mox'iiiEUR Lodi, S. E. il signor d'État de S. M. Ministre di Duca signor a accreditare III. dans le traité qui lui fut alors quelconques, une séparée, la compensation. nation L'on se desire. 37 fruir de premier pour stitution le vrai sur principe, intérèts aux du d'ctablir indépenJance, son d'une et manière le sous pa\-s, con- sa plus forme con- d'un gouverncmcnt indépendant. rei La démarche première avons devoir cru pieds aux principalement et dont la dont nous Sènat à rectitude à les formes nous les regarder stance où Tout ce lui assurera tera encore pour V. V. que vive notre ces E. et de cliaiicdicr de monsietir la et iS éternelle prolond avril ni recom- chez voudra Ex. auprès du sont me espè- mes dans pour une circon- d'une nation senti- ses par appu\er nos reconnaissance, à ceux de mon va;ux, et ajou- estime respect. 1814. garde-des-sceauxde le Due V. bonlieur sentimens mon la d'Autriche. faire pourra nouveaux .Milan, le Le E. maison les brisé ont fonder conduitc sa par l'auguste envers mens démérité les principes pas du et Le nommé lettre efficace, droits s'agitdes il nobles de que cette doive ne et connue, a et qui par intervention son jamis n'a je que coalisées, présenter. Je prends espérer Ses vceux Castiglioni(Louis), et circonstances font nos bienveillance. députés, accredités pour pour leur ces autrichien. rances qui (Diego) Ex. Les comme connus, la conséquence, les nous l'empereur d'Autiiche, M. depuis long-temps établies, me gouvemement trop S. pour V. à borrté. sa Puissances Guicciardi d'adresser mander Hautes d'Italie, en royaume députès auprès d'elles liberté des toujours éprouvé sénateurs comtes d'apporter est nous avons du celle de ceux position cette étè faire, a confìance avec dans que de la pur ordn coiironne: Lodi, eiiipcché per la gaiette à inaili droite. SigriéCharles Villa, Secrétaire. S8 \. IV. Li // Podestà di individui di alle Credo miei degnarsi e che Ho l'onore 18 Presidente Senato. molti di affinché 14. de} dichiarazione nella quaU di di secondare cosi i da sia lei state attestarle di tabili rispetme sentata pre- farmi nella di fiducia prenderla in questi ella che in le conoscere dal le l'innoltru desiderio di saviezza prese fargliene il rimangono compiacersi di sig. dovere mio e saranno il aprile superiori. concittadini, vorrà E. capitale, questa del conforme, S. l'unita autorità quindi copia a indirizzata viene Mi Milano 20 derazione, consi- zioni delibera- Senato. espressioni del maggiore rispetto Firmato DuRiNi, Podestà. 6o CastiglioniAlfonso, consiglierecomunale Conte di Milano Durini, Podestà Giulini Cesare Frisiani Giovanni Bolognini Alessandro f o V Savi • • • v municipali , Londonio Carlo Brambilla Cesare i Marco Arese 1 Annibale, colonnello Visconti delia Cozzi Giovanni, Parea Carlo, ingegnere Conti Luigi, consiglierecomunale possidente Vigoni Gaetano, possidente Giovanni Peceis Treccili guardia Civica Odoardo Sigismondo, possidente Silva Sigismondo Silva Ercole, elettore Sorniani Alessandro Sorniani Lorenzo Sorniani Giuseppe Carlo, possidente Borromeo Serpenti Angelo, possidente Somaglia Antonio, elettore Somaglia Carlo, possidente Agretti Ambrogio Manzi Ignazio Somaglia Cardoni Banfi Gio. Luca, presidentedel consigliocomunale Luigi, possidente Ferdinando, possidente Spella Luigi Carli Acerbi Carlo, consiglierecomunale Pompeo, Bernardino Mori Rivolta possidente Maurizio Ambrogio Cristoforo 6r Volpi Cancriggi Benedetto avvocato Castiglioni, Vitali possidente Gaetano, Raesini Rodolfo, Raesini Carlo possidente Luigi,possidente Muggiasca Gio. Battista, possidente dell'istituto Carlo, membro Rosmini Bolognini Luigi, giudice della Gentili Antonio, Mellerio Gio. della guardia Civica consiglierecomunale tenente Giacomo, Andreani elettore Maurizio, dell'Istituto Gagnola Luigi, membro Monteggia Corte Carlo Pietro, possidente Mojana Eulbrucca Carlo SpreaficoPietro Baldassare Manara Carlo, possidente Ferrarlo PizzagalliAngelo, negoziante Scotti Gallerati Francesco, possidente Scotti Gallerati Costanzo, possidente Crivelli Ignazio,possidente Zanella Carlo, Trotti Lorenzo, cons. comunale ed elettore possidente Perego Luigi, elettore Balabio Pietro, elettore, Besana Carlo, elettore della guardia Civica capobattaglione Barbò Viscardo, Porta Carlo, possidente Soresi Giovanni, possiden.te elettore Appiani Gabriele, possidente • Giovio Lodovico, Martini Francesco, possidente Sevcrini Nava elettore Gerolamo, Ambrogio, possidente possidente 62 Ottolini Giulio, consiglierecomunale Monticelli Oivelli Giovanni, Mesnier capitano della guardia Civica Giuseppe, capo battaglionedella Civica Carlo, Zanella possidente,negoziante possidente Greppi Antonio, possidente Giovanni, Cicogna Gagnola Giuseppe, possidente Yestarini BelingeriCarlo Frecarelli Prospero, possidente Benigno, capitano Bossi Pietro, Medici Tagliabue guardia Civica possidente Domenico, Bonet della negoziante Francesco Zenghi Luigi Filippo Cesare, possidente Castelbarco Pietro, possidente Cananda capitano della guardia Girolamo, Ghirlanda Alessandro, possidente Manzoni medico, possidente CastiglioniCarlo, possidente Crespi Antonio, Giuseppe, possidente Cantù consiglierecomunale Ferdinando, D'Adda Melzi Giuseppe, possidente Mezzoni Ottavio, possidente Bazzoni Giovanni, Monticelli Prevosti Villa Strada Gio. Battista, possidente Giulio, negoziante Carlo, consiglierecomunale De-Capitani De possidente, negoziante Carli Crevenna Giovanni Nazzari Luigi, Francesco, elettore possidente Agostini Agostino, possidente Sacchini Girolamo, avvocato, consigliere De Carozzi Luigi, possidente Civica guardia 63 Camillo, Guerrini Carlo, Gorio Bossi possidente possidente Francesco, Meloni Segri Abele, possidente Antonio Galeazzo, Bozzi Vi tìiettono. possidente Carlo, Barinetti Busca possidente Baldassare, Simoni De possidente possidente possidente. Antonio, molte sono e che altre in finiie, seguito si che per faranno Per Firmato hrevità di tempo conoscere. copia DuRixi, conforme Podestà. si mo- 64 N. data Miinoria alla Riggen-(idd governo Guicciardi CancMien Conte dal Un'erronea diretta a procurato 56 anni di quella scemare di conservarmi della di si nell'udire della di si dall'intima forse o o i paghi sempre mio per da mia governo. Lo scopo di chiaro que' alterati,hanno questa fatti potuto singhiero lu- indagando vi del il di del che, dare però che credetti non o bastar ben vesse do- sciuti, cono- spinta all'errore, mio operato, rapporto, a col blicare pubredo cor- la sottopongo provvisorio, e governo rimostranza sola Confortato assoluto, hanno lui cente re- mento, adempi- onorato Quindi determinato la relazione mia più quellastessa e suffragio, perché principiodi agire colla protezione del ben commosso innocenza, in apprezzo io di accettai, nella ed positivoed lumi il me fui oltremodo pubblici voti. che bra sem- che corso azioni, ed modo precisamente ai e mie in le stampe altamente era più leale della di tutti i documenti perché del politicacarriera. prestato fede alla malevolenza. con giorni,e lungo malgrado col convinzione mettere mia mio concorrere, comprovarla il pretendesse derivarlo che render a il lano, Mi- Senato confidenza e che avvenimento, commissione per dd alcuni stima per delle purezza strano che speranza già da pubblico servizio, e compenso Conscio circola opinione ho causa provvisoriodi d'Italia. Regno la VI. è di delle provare, fu leggi che 65 nella tanto ho qualitàdi senatore gì'interessi più sostenuto la via sul Invoco che quelladi deputato, in cari della stantemente patria,e seguitaco- dell'onestà. sacra la testimonianza primo punto di quellifra della fra voi, o signorimembri colleghiche seggono dell'ottimo vostro Reggenza, e quellain particolare miei Con governo al Senato nel di di metodo per quindile di del più lo di e Senato, liberamente meno Chi, e se di del lo me 5 — composta la riforma per la del cessità ne- creto de- durezza cuore di delle e di difese Chi articolo del non testimonianza di Milano. e Rivolui^ioti lo sostenne? gliargomenti tutti, mente imperiosadel progetto l' incostituzionalità di nostro, un ahi lasciavano dallo ; ma de' membri portasse verno godella troppo felice in- desiderare servile adulazione quellaseduta Senato e del talenti siasi preservato carte commissione, ci comandavano sommi verbale se terzo della stro vo- al Senato mozione cui r invocata ed relatore, chi più del io, dimostrò non collega,i e e e fu il ne espose seducente il processo se sulla gravezza lei, e per di voto il parere lettovi e che la reiezione subdola e dasigilli, guar- fatto, e sull' autorizzazione alla commissione fu il costituzionali,che e politici ? altro con governo. di Dandolo me e determinato. avevano risultanze chi più presidente, più convenire esso di Senato, occuparsi dell' oggetto il Riunito il unanime membri, sette che consueto recai dal cancelliere mi convocare de' motivi Riferitene chi a contro il non Con gliopportuni lumi avere sua urgenza che, per lecito argomento. un dal commissione aprile, promossa sembrò procedura,mi missione com- presentato corrente segreto, della commissione de' membri del 17 instantemente comitato un all'importanzadi di ed progetto, dente. presi- nella socio essere del giorno diretta me di sorte dell'esame proposta sommario la incaricata da la ebbi esso i ? Ignoro tutta la discussione fetti svolgimento deglief- in di lui del difetto, supplico Senato, e sopra 66 altni ogni quella del col e della suo di amore di voti superiori ai sfortunatamente Cadde liberi sentimenti al dal adottato due espressi,la quartieregenerale delle infermità attuale nomina AA. verbale, che il decreto ove tutti,nessuno per di aveva la seduta dispensato.Ma all' indomani i miei guardasigilli, più sacri maggior levata il anche si pure esserne novai Rin- occuparsene. di liere Lodi, cancel- ischermirmi. per del immolai a Senato Ma teva po- ressi gl'inte- e questiogni privata parola di partire,a diedi coattivo risposto che ogni indugio Castiglionivi conte egH che noto e ai processo titolo per senza tentativi tati depu- quest'ultimo fosse non signor Duca della nazione, considerazione, de' registrarenel la convenienza compromettere gioranza mag- nati gliaccen- altro essendosi me egli autorevolmente avendo ; ed Senato il presso una AA., unitamente del fu con in PP. feci scusato, getto pro- modificazione forse per di me, sopra il terzi. e Testi signorisenatori Castiglioni per Senato, quenza elo- sua meco leggera con la con patria sostenne che commissione, definitivamente venne presidente, che vostro si prestasse, condizione mi mentre modo adoperava in ogni che per era esserne dispensato. Fin parlerò Il vi alle cose tanto quelle che a quanto mio sfido proposte chiunque prima recati al censura voi che e la concernono ,dcl medesimo La contegno corredato presento viaggio, soggiorno arditamente mio come e possa deliberate da prendere si trovano la via i sovrani più breve e il alleati. Parvero ed per sorgere : io l'esame sul- dizio. giu- nostro deputati,è diretta conto la verità fondare farsi ai più Senato, in Mantova, impugnare atti gh missione, rende ritorno potete intesi di tutti quartiergenerale del principea Mantova, di datore; se- deputato. come protocolloche relativi del parlatodel qui, signori,ho di essersi in vece Parigi,ove da ciò diffi— 68 le ritardate tenuto eia udienze, i colloi]ui con informato delle de' senatori, come mai come conciliare è da de' suoi il carattere, lui dal ? che se ? Né si bastar di della onore. voluto ebbero giorno di curai del Senato era fui sempre e ho più mai provato notizia lieve motivi, dove al mancato per di ombra calunnia nera si mio Ed eccovi, o in dell'occorso lano Mi- lettera di comunicazione alcuna seguitoal Senato, era senza il congedo of- menomo dal signori,altra principe, luminosa coerente tutti espressa.. Cosi la mia governo, gli in mezzo mostrai che coU'opinionemanifestata atti che quella calma con mi rapporto stata Signori del conservare avrebbe legava al principe,che nulla l'interesse della patria, che rispettai la volontà della nazione, qualunque fosse stato il modo, niun che più attendo aprile,senza 20 Milano. a che leggete la di del accreditato,non del loro richiamo, presero ritornarono cui ho lui maligne, e il civismo ed accennando Non « mente questiargomenti non più diffidenti si puro, deputatila i quanto lìciale avviso prova dalla qualche sfogo. Appena il l'afflizione che Ma » nella pubblicaopinione da tutti pure avvilirmi il dire: dovrebbe fermezza proprio mandato, probità, l'avvedutezza temo principi, disparate, per la cui toglieree dissipareil primo sospetto di conosciuta, la cui onestà le persone condeputato, uomo dovuto ha la opinioni colludendo illesa,volesse prostituirsi convincere a delle e cotanto uomo, tempo colleghi,e conosciuta bastassero con sempre minutamente e incoerenza tanta un tanto principe,deviando ben si una che linguaggio lusingarmi,dopo quanto migliore accoglienza:ora fatti si diversi, idee malignamente, espressa Senato, poteva potrebbesisupporre riputazionefu col del di opinato, propria opinione e io certo ed detto del principepienamente discussioni né aveva dedurre il Era esso. Iranche/za come deputato senatore. è compiuta : giustificazione vi rassegno, che come l'uomo alle oscillazioni e e pronunciate; io sa giusto ed onesto vicende. alle politiche 69 ed mi clic dubito Non lecito protocollo Ogni di e tutelare i i seguono chi Milano la ha 29 di lei l'onore aprile di 18 14. essere stesso ed Vivo passi, molto illibata governo, aggiugnerà primi che col memoria, e me a conservazione il Reggenza mia onore, anche degl'individui. diritti vere, do- giustizia, vostra questa proprio devo Io rappresentate cotesta richiama stampe al diritto mia alla mio allegati. suoi funzionario. Voi che i ha famiglia che alle al adempito io aver domando dare tutti uomo pubblico nome. fiducia tale in sia riconoscerete il altri quello colla che alla e del mio governo nella dunque agli più tratti di merosa nu- buon deve fiducia saggezza, rispettosamente maggiore un zione. venera- 70 X. VII. REGNO D'ITALIA. Milano REGGEN'Z.\ LA Al La ha Reggenza passato Ella dovette lei operato stima, dessa i richiesta giacché tratta, vogliono e cose sia servizi con per ciò proclamato in resi quel qualità personali sue allo lei Stato le hanno che la di lei da acquistato. opinione lesa, non la stampa si farebbe sopite,e essere particolaresua nuovamente menomamente fatta della le eminenti poi, nella ferma Reggenza non che riconoscere che il di giustificazione. i sentimenti meritamente tempo La alla fa che lunghi importanti gran aprileprossimo 29 nell'opinione che di bisogno alla medesima, diritto ed confermarsi pertanto non Guicciardi. documenti. aveva Nell'attestarìe maggio 1814. PROVVISORIO la di lei memoria Ietto sempre non Conte Sig. i relativi ed GOVERNO DEL S dalla della di di aderire memoria di delle rivivere si urterebbe Reggenza, crede col venienza con- cui si animosità tato principio adot- coprire di un \elo le avvenute. Aggradisca, sig. Conte, considerazione Pi^r la e somma Reggenza. le assicurazioni della maggior stima. Firmato Verri Il Presidente. Segretario generale Antonio Stringelli. N. Conti ddli Nota S. A Presidente Veneri Senato del E. Sig. il false dal d' Italia il spedita avevano falso lo Nella folla dimostrano siffatte vi effetti del e detto stanze simili in le da quel giorno al palazzo ed delle del dal la poscia finanze credevalo del ed Senato ; ebbero nazionale di là luogo vorrebbe si di una dere cre- la presidente la folla lo e segnano. ras- impedi stessa Prina, nascosto, si venti, Senato, estorse fosse affettava o getto og- alleate, che giorno credeva chi tal a quanto ; in parte alla que' tragici di vano in- sempre gran trasferi coperti che ricercò come agitazioni popolari, disperse carte l'onore Milano del trono potenze auguste di atti al ed Viceré, in Persuasa ove Ministro, che alle senatori, il Ministro le per gli de' allora in naria straordi- seduta proclamato ordinaria recossi voci, dichiarazione. fosse avviene seduta nella avesse allarme gli eccitata unione unita qui ivi qualche persone, regolare aprile, Generale Imperiale. Senato, deputazione successiva di il Cancelliere d'Italia Regno Maresciallo tenente Eugenio, una sparso ciò che 17 principe del Commissario voci, giorno Gtiicciardi e Consulente Somtnariz'a Alcune Vili. casa menti, avveni- perpetua obbHvionc. In credette tali luttuose di nominare circostanze, un a go^"erno freno di mali prov\'isorio maggiori della città si e 72 di unire intenzione ristabilire la di civica, l'ottima l'intento ottenere della attitudine di più presto vole lode- guardia in si fosse quello che del misure generale comandante del direzione savie quiete.Le provvisorio,l'imponente governo dalia derivava elettorali. Tutto Collegi i capo, potuto sperare. fu Intanto proclamata esclusi dalle di numero ì dotti tutti i membri però occupati erano la convocazione in trovasse Milano), o operazione dei Collegi fu quelladi di provvisorio,e altri individui ogni estenderne tolti dai annullarono delH A e fra la dimostrare di e attribuzioni loro nella autorità loro L'unito I primi dotti Collegi,o devono ne' Collegi attribuzioni allegato ne chiaramente i e Collegi nei luoghi elettorali a in tre costituzione. delle di in loro tutto costituzionali,non il partimen di- sono separate camere e lo zione presenta- generali o dipartimento dall'esame importa nomine, commercianti, dalla del a sono unirsi de' e capoluogo ambedue forme si riducono città destinata nel Appare nelle e conservazione Collegi elettorali,come tutte candidati. di possidenti, uniscono de' nome, I che amministrative l'analisi. di di poste, im- nota. delle Senato. aggiungervi sorpassando primari corpi dello i l'esame menti diparti- modificarono leggi d'ogni quelle del tosto e la presente basta di Senato, alla mancanza operazione, presenta stesso diretta diritti è costituzionali Le ben abohti del il governo agli otto riserva Ma restrinsero o questi quello di cui tale per medesimi. dichiararono e giudiziarie, Stato, colla costituzionale, abolirono confine dimenticati confermare l'autorità occupati, ancora non tabile rispet- un La prima degli altri dipartimenti. i commercianti e que' dipartimentiche alleate (quantunque armate essi si di torali, Collegi elet- de' ciascuna mera ca- I secondi si sola mera. ca- una attribuzioni, Regno, hanno uniti alcun 75 diritto di abolire altri costituzione, per la il dello corpi quale Senato, il quale per Stato esistono, essi del l'art. XV voluti dalla tanto meno e giudica sull'incostituzionalità de' degliatti poi zionale costitu- statuto sesto stessa Collegi elettorali. Come tutti di gli elettori da rimarcarsi totale. il Regno se di deve non ad non quindi emerge il seguente deve dalla del al Re i voti e Le nulla è i e in e pace caso viziosa e potenze ai non del paesi occupati dalle nazionali determineranno l'intenzione di S. E. il si non il diritto mani- più costituzione, : o a e permanente corpo colo dall'arti- autorizzato far conoscere tuzione, esiste costi- non Collegi elettorali, esistono la loro unione. hanno fatto altamente hanno questione, la alla guerra proclamato l'indipendenzadelle nazioni; in tutti loro armi vittoriose,hanno soriamente provvitutte sin appartiene la esiste nazione alleate conservate autorità al ancora primo solo neppure sarebbe quindi e quali si perde costituzionale popoli, ed mondo O il bisogni della tal auguste Francia, colla voluto, ed statuto la zioni proposi- senatore rende dilemma. è sesto sulle semplicissimitermini Senato, che medesima XVni onde il esistere che abolizione. pretesa ai circostanza di le Collegi numero frazione per che de' Regno, la carica cittadino, circostanza della l'ingiustizia il che loro nominati sola quelle cause per la per numero qual proposito del terzo tutto una che tacersi Riducendo ne del Collegi generali di Nel degli atti furono de' senatori parte Né perde, almeno nel medesimi, de' 170? la vahdità per poi l'argomento intiero, e Senato. di lare potuto legalmente frazione una numero l'intervento de' testa che Cresce maggior fare potuto avrebbero non uniti Regno, oltrepassòmai si richiede i del che ciò dunque 115 5, avrà non è mai tanto le che leggi nella fondamentali maturità de' loro la sorte medesimi. Tale il signore Maresciallo Conte dei e è le sigli con- pure Belle- 74 nel garde,che dagli articoli relativo IV le di tante la presente nota de" aprile,e S. del e d' Italia,se Non lo generale imparziale giustizia sottopone e assistono, d'Italia nella vi non conchiude e PP. che propose AA. zione delibera- sua di inviando venerare alle sime mede- , e può i con loro dal la finale suppliche per cessazione l'indipendenzadel Regno. per Secondo. Maresciallo tenente Regno AA. rispettosiomaggi ostilità 23 appare seguenti riflessioni: le con gli alti principidelle delle il E. aprilealtro 17 convenzione ragioni che Il Senato Primo. della giudizioappoggia il Senato loro si chiare e come all'acclamata Quindi illuminato d' Italia le rappresenta, V e proclama Sommariva. ed Regno esistere elettorali Collegi nel costituzione esiste non Regno il anche Senato. Terzo. nella fiducia del Senato Ogni magnanimità stipulatee delle proclami ne' anteriori abolizione in data aprile 18 inserita stata in e ne' zionale all'incostitu- fino al da' conosce de' Collegi giorno d'oggi senatori, se non pubblicifogli del giorno 27 14. Milano, li 29 aprile 18 14. Firmato Veneri, Guicci.\RDi, La convenzioni sola frazione una riposta legittimirappresentanti, promulgazione fu si nelle da' loro nemmeno legalmente pubblicata,né essere AA., emanati pronunziatada elettorali,la quale per PP. AA. è intieramente presente nota è stata sottoscritta conti Senatori, Conte Moscati Conte Paradisi Conte Leonardo Conte Luia;i Massari Giustiniani ed Presidente. Cancelliere. approvata frascritti dagl'in- N (a) il traduit. qu' à traducteur Tout « A\'ant de tait indice que été porte du séiiat, ètre croire à était attribué motifs mon à riferiti che ho che qui del Guicciardi il ov'è doversi detto ha Saikt-Edme Seguono ». prefazione, lo dubbio un il certo aveva devait les Voici gli argomenti, quali dai tribuire senza chancellier ex-chancelier. cet je m'appuie nella si de ennemi un j'ai mémoire ce que quel- examen, Guicciardi, ou parvenir mènie mùr un comte l'auteur pour l'ouvrage Après anonyme, lesquels sur dans le M. de nom démarches vaines chercher que le savoir m'éclairer. qui pùt (•) E desire satislaire, j' ai dù me T O manifesto appare scritto a di errore pensiero a ennemi un ché poi- stampa, del- ami un l'ex-cancelliere. (b) Afin « la public donner (*) lecture ici Il questa si deve cadde uffici vi pei e tener richiamo (b) ho, de personaggi différentes nel pubblicando luoghi italiani, notabili Notes ho però conto; corretti e del v'ho Regno la du cui i je crois molti sua traduttore errori aggiunto italico. molte au devoir traduzione opportuno il faciliter lui qui occupaient traducteur, creduto stessi de — personnes 1822 alcune aggiunse ai Saint-Edme traduction, cette naturalmente, cognomi il des nom Saint-Edme, con nota le operetta, rispetti scriveva — nei di francese delle quali riferirle le per o appose. più merle, riassu- Nella Saint-Edme quali il altre indicazioni di 78 les hauts emplois du utile nel già 1822, poiché gli uomini cadute d'Italie d; royaume le e del cose nella seguenti,le quali si quelle del traduttore seguito V almanacco naie l'ultimo pubblicatodi una GRANDI d'Éril Melzi di Francesco di di oramai Antonio Imola, Carlo Caprara di REGNO: elemosiniere. \ Grandi mag- / Gran Bologna, Grande di Antonio Aldini fu scovo Arcive- Milano, di che è irreperibile. giordomo maggiore. LiTTA quali si Milano, Duca Giuseppe di Brescia, Gran Fenaroli le per dicazion in- gando allar- e MDCCCXIII, DEL Grande Ravenna, varla ravvi- guardasigilli. Antonio CoDRONGHi e per Vanno UFFICIALI di Lodi, Cancelliere rettificando francese serie A giovare le potranno danno ormai sono dimenticanza. deglistudiosi memoria necessario, italico Regno nella grandissima parte per deva ch'egli cre- assolutamente oggi è ciò e Bologna, ufficiali della Corona. bellano. ciam- diere. scu- Ministro Segretariodi Stato [1805-1814]. Luosi Giuseppe di Mirandola, giudice Ministro Gran della [1805- 18 14]. giustizia esteri Achille FoNTANELLi Veneri degli affari Ministro Modena, di dell'interno Ministro Luigi di Modena, marina Bologna, [1802-1814]. Vaccaki Prima di Ferdinando Marescalchi Ministro [1809-1814]. della guerra e [1811-1814]. Giuseppe di Novara, di Antonio Ministro Reggio, Ministro Ministro 1802-1812, BovARA 18 14 fu Giudici dellefinanze[i8o2-i8i4]. del Giovanni; Gaetano]. culto poi del tesoro [1813-1814]. [titolareera ft. di stato, ministro, 18x2- 79 Arcivescovo Stefano BoxsiGxoRi di di Busto Arcivescovo Carlo, Paolo Fava Pino di Patrizio di della della di Ferrara, Intendente Casa CONSULENTE: Reale. predetto.Arcivescovo BoNSiGMORi, Pietro Paradisi Giovanni CosTABiLi di Ferrara. predetto.Patriarca Moscati di Mantova, di Diego Giustiniani Leonardo Carlotti Massari di Lugano, Giuseppe Breme di di Verona, Bologna di di Lucrezio Alessandri di Marco Felici Daniele Volta Alessandro di Federico Carlo di di id. Sartirana, id. Padova, id. Luigidi Milano, Sebastiano id. Vicenza, id. Brescia, id. di Bergamo, id. Rimini, id. di Como, di Modena, id. id. Cremona, Girolamo Castiglioni id. Venezia, id. Luigi Giuseppe PoLCASTRO Cavriani 19 febbraio id. di Luigi di Ferrara, LoNGO Venezia, nominato Reggio, Alessandro ViDONi di CoxTAiN'i, predetto, id. GuicciARDi Testi Battista ufficiali della Corona. I Grandi Di pitano divisione,primo Ca- francese, Segretariodegli ordini del Viceré. Principidella Fava, di di Ferrara. Corona. SENATO I Bologna [titolareOpiz- Bologna, Arcivescovo Gio. beni Stefano di reale. CosTABiLi-CoN'TAixi Méjam di Ravenna. Milano, Generale Guardia generaledei di Venezia. riconosciuto]. non Domenico [Sede vacante]. Arsizio, Patriarca predetto,Arcivescovo CoDRONCHi, zoN'i Milano id. Mantova, id. id. 1809. 8o Lamberti Peregalli Thie\e nominato Reggio, di Debbio Francesco Framgipane Cinzio Vicenza, id. Giovanni di Treviso, id. Francesco 1809. Udine, id. di di Men'gotti febbraio 19 Valtellina,id. in Leonardo Barisax Bruti di Giacomo di Belluno, id. id. Agostino dell'Istria, Ca.merata di Ancona, Antonio Sgariglia Pietro Armargli Leopoldo di id. Fermo, di Macerata, id. predetto,nominato Veneri, id. ottobre io 1809. Prima, predetto,id. Spiridionedi Berioli Mel.\no Marco MocEXiGO Alvise Martin'ekgo di di di Estore Dandolo Vincenzo Fiorella Pasquale Antonio di di Moll di Stefano ziNi Battista — Michele Giovanni — — Giovanni CossoNi Pietro P0LFRANCESCH1 Stefano Raffaele — Q.uirini-Stampalia Colle Francesco — presidente — Sanfermo — Cesare Méjan — Gu.\stavillani — Antonio LuiNi io. : Bargnaxi — Parravicini Giovanni — Bern.^rdi dicembre, 18 25 STATO Bazzetta Febo 1810. nominato DI — D'Adda — id. 7 febbraio di Trento Giovanni — id. còrso, generaledi divisione,id. De Consigliolegislativo: Rocco Venezia, Milano, id. Sigismondo Maestri Brescia, id. di Venezia, CONSIGLIO I. di Zara, id. Luosi, predetto,nominato De Novara, id. id. Milano, Simone Carlo di vesc. id. Gaspare Stratico Verri Cuneo, Venezia, id. Tommaso Barnaba di Milano, Giovanni Con'dulmer Oriaxi Vittorio Portula Serbhllon'i Città di Castello, arciv. di Urbino, id. — Bossi Giacomo Luigi Giovio — — Luigi PedrazScopoli Ludovico. «r II. Consiglio digliuditori: Giovanni Aldini — Luigi Tommaso Giuseppe i'oRN'iELLi Re Antonio Stato Paolo Tommaso, Lamberto, di vescovo prefettodell'Adige. di Stato IV. Consiglieri di Crema Pavia nezia Ve- in Milano Becc.alossi di cassazione Brescia Antonio, Taverna — Guido, Frizzo — Antonio, di Milano d'appello presidentedella Giuseppe,primo d'appellodi Roxna — Carlo Phdroli onorari: — legre D'Al- — Smaxcixi — Francesco, primo presidentedella Corte Corte — Gallino di d'appello corte vescovo primo presidentedella Corte — Giuseppe prefettodell'Adriatico Francesco, Galvag\a — vanni Gio- Alessando, prefettodel Passariano Agucchi — Brebbia Antonio, Segretariodi Stato Strigelli — Burri — straordinario: 5(;m'/:^;o in della primo presidente Tommaso, Giuseppe Pietro — \m- Federico. Fagxaxi — di Consiglieri III. Jacopo N'ami — Brumetti — Casati — Custodi — Carlo Borghi — Cristoforo Giuseppe Gaudenzio Caccia — — Riva — Compagnomi — cenzo Sopran'si — Francesco Barbò — Giuseppepresidente Valdrighi Luigi Pall.wicimi dimorante in Venezia. CORTF Carlo Pedroli Antonio, primo presidente. Antonio Lorenzi Pizzotti — Luigi Pietro Francesco Antonio Battista Vincenzo Giovanni — — — — — LuiNi Guido Cesare Francesco — Condulmer — — Cisotti vanni Gio- Auna vanni Gio- — Giuseppe, giudici. Luigi,Regio procuratore generale Gaudenzio, sostituto procuratore di Miltifto. Hii'oluiioTje Fedele Sopransi — Repossi Francesco ScACCABAROzzi — Sopransi — Cesare Pelegatti Predabissi — Luigi Villata Giovanni Giuseppe Valdrighi Tonni — Bazzhtta — Ragazzi 6 CASSAZIONE: Antonio, presidente. Negri De DI — Borsotti generale. 82 CORTE De Stefano, primo presidente. Bernardi Sabatti CONTI: DEI Antonio Sommaruga — presidenti. , Giacomo Pampuri Pietro Busti — Teulié — Filippo Giulio Beccaria Cristoforo Pallavicini — Arrigoxi — Ungarellt — Galeazzo Giulio Silva — — nardino, Ber- giudici. Giovanni Noghera Battista Baldassare NER Somaglia — Pecchio — Gaetano San- — Pietro, giudiciper i conti arretrati. Crespi Luigi,Regio SEGRETERIE Segreteriadi Ministro DI Stato generale. procuratore in STATO E Parigi: Aldiki di Stato Segretario MINISTERI: Marinoni — predetto^ Antonio, Francesco, gretario se- generale. Segreteriadi Stato in Segretariodi Giuseppe, Ministero della Milano: Strigelli Antonio, Stato Narducci piani Giampietro,Ap- — Giuseppe, capi di Germani divisione. Ministro Luosi, predetto, giusti^^ia: Felice, segretariogenerale Luosi — Biella — Luigi, Francesco, Prandina Pietro, Alberti gliere Consi- Stoppani capi di Gaetano, divisione. Ministero degli affari Marescalchi, del — Capitani divisione in in Jacob, — Milano : Parigi: di divisione capo Testi caricato Carlo, in- del dipartimentodegli affari portafoglio Carlo Borghi Ministero predetto. Ministro Seconda — divisione Prima esteri: dell'interno: Jacopo, capo Vaccari, di divisione. predetto, Ministro Paolo, segretario generale — Ceriani Giuseppe, Carmagnola Cesare, Bernardoni esteri — De Giuseppe Paolo, capi di divisione. Ministero della guerra e marina : Foxtanelli, predetto,Mi- 84 Privative — da-{idi e Caldarini Monta Barbò Francesco, dirett. gen. Battista,seg. gen. consumo: Giovanni Napoleone (col titolo del liquida:^ione Negri, Prefetturadel pubblico):Maestri Calderara — M. N. della e Giovanni, fetto pre- Giuseppe, luogotenente prefetto — segretariogen. Poste: Darnay Zecche e Antonio, direttore Isimbardi monete: Prina Lotto: debito di Luigi, segr. Soldini gen. direttore Innocenzo, gen. — gen. direttore Ambrogio^ gen. Palmieri — gretario se- gen. ESERCITO Stato Generali Antonio Domenico Peyri Luigi Giuseppe Leghi — Achille Fqntanelli — Palo.mbini — Pino Filippo — MARINA: maggiore generaledelV esercito. di divisione: Se\'eroli E Bonfanti — Carlo Zucchi — — Pasquale Antonio Fiorella — Giuseppe Fontane — Giacomo. Generali di Giovanni d'Adda Carlo L.\Bio Antonio Pietro RONi Pietro Rambourgt t^iiutanti comandanti — — Peri — : Leghi Luigi Sant' Giovanni Paini — Giulio cesco FranAndrea Gali.mberti — Mo- Andrea Milossewitz — — Livio — Pao- Bernardo. Angelo Andrea MoNTEBRUNO Rivaira — Julhien Battista Gabriele Pietro Gillo Verbigier — vanni Gio- Balathier Rougier Paul — Luigi Giovanni Amilcare lucci Gaspare Campagnola Bertolosi Saint — Brizio — — Jaccluet Giuseppe — Bellotti — — — Filippo Andrea Fortunato Schiazzetti Giovanni Ba- — Bertoletti — Renard — Dt.MBOWsKi — Martel — Luigi Giovanni Bianchi — Teodoro Leghi — .Mazzugghelli — Battista Carlo Battista Villata — Pietro Polfranceschi brigata: — — Casella — Cavedoni Mazzugghelli Giovanni lomeo Barto- vanni GioBattista. 85 Reale: Marina Commissario Stetano. generale:Maillot Capitani di vascello: Nicola Pasq.uai.igo Milius — Pier Bernardo. Giovanni Capitanidi fregata:Cost.\nzi Antonio Saint Silvestro Dandolo — Filiberto Priest Direttore delF Direttore delle di artiglieria Luigi — marina : di porto Armeni — Buratovich — — costruzioni navali del Comandante Francesco Rodriguez — Battista cenzo Vin- Aycard Romano Te.mpié Giacomo. Domenico. Trouchon italiane : — Salvimi Venezia: Giaxich, Andrea. di capitano fregata. DIPARTIMENTI. 6, Adda, capoluogo Sondrio, popolazione76,429,cantoni 1. comuni 29: Carlo Rezia mandante. generaleco- Renard prefetto; redige,capoluogoVerona,popolazione302,161,distretti 4, Antonio cantoni prefetto 76: Smancini ; Mi15, comuni 2. generale comandante. LOSSEWiTZ 5. Adriatico, capoluogo Venezia, distretti 4, cantoni io, Agogna, capoluogo Novara, 5, cantoni Bertolosi 5. Alto 19, comuni generale 20, prefetto ; Milossewitz Alto Po, 4, Francesco comandante. popolazione 348,429, stretti di- prefetto; 136: Luix'i Stefano comandante. comuni cantoni Dal 121: Filippo Fiume generale comandante. capoluogo Cremona, prefetto;Balabio 7. 290,112, stretti Adige,capoluogo Trento, popolazione 266,734, di5, cantoni 6. 58: Galvagna comuni generale francese prefetto;Daurier 4. popolazione 17, comuni stretti popolazione363,196,di- 129: Ticozzi Francesco generale comandante. Bacchigliene, capoluogo Vicenza, popolazione distretti 5, cantoni 14, comuni 99; Magenta Pio 314,479, prefetto. «6 8. Basso stretti Po, capoluogo Ferrara, popolazione 241,265, di3, cantoni 11, comuni 82: Costantino Zacco fetto. pre- Brenta, capoluogo Padova, popolazione285,185, distretti 9. cantoni 4, 12, comuni 85 Porro : prefetto. Ferdinando stretti Crostalo, capoluogo Reggio, popolazione 167,123, di- 10. cantoni 2, 7, comuni Zecchini 52: Bonaventura prefetto. popolazione3 10,664, distretti Lario, capoluogo Como, 11. cantoni Renard 168: comuni 23, Tam.\ssia Giovanni 4, prefetto; generale comandante. Mella, capoluogo Brescia, popolazione 312,778, distretti 12. 4, cantoni ; 13. 18, comuni capoluogo Ancona, 5, cantoni ; 14. 15, 4, cantoni comandante. stretti popolazione 232,163,di- comuni Vismara 51: Michele fetto pre- stretti popolazione 220,643, di- capoluogo Macerata, 13, 20, comuni generale 48: Villata comuni 155 : Caccia Michele fetto. pre- cantoni Passariatio, prefetto, popolazione 181,130, 7, comuni 52: capoluogo Udine, 4, cantoni Gaudenzio comandante. Panaro, capoluogo Modena, 2, 18. fetto pre- Olona, capoluogo Milano, popolazione 580,436,distretti Bertolosi 17. stretti di- 305,057, generale comandante. JuLHiEN Musone, fetto pre- Giacomo Gaspari generale francese BaRbou 5, cantoni 16. 76: 16, comuni 3, cantoni 15. popolazione Mincio, capoluogo Mantova, ; Teodoro generale comandante. Fontane Metauro, Sommenzari 127: 18, comuni Minoia Giovanni stretti di- fetto. pre- popolazione 289,770, 136: Agucchi stretti di- Alessandro generale francese comandante. prefetto;Schilt 19. Piave, capoluogo Belluno, popolazione 138,028, distretti Francesco prefetto. 67: Ferri 11, comuni 3, cantoni 20. Reno, capoluogo Bologna, popolazione 405,845, distretti ^7 12, comuni 4, cantoni prefetto;Roize 76: Oldofreui Tadin'i generale francese Girolamo comandante. stretti Rubicone, capoluogo Forlì, popolazione 280,034, di- 21. 5, cantoni prefetto; Villata Alessandro Froscon'i 41: generale comandante. Serio, capoluogo 22. comuni 14, 4, cantoni popolazione Bergamo, 18, comuni 145 : stretti di- 505,202, Corn'alia Francesco prefetto. to. capoluogo Treviso, popolazione 301,114, Tagliameli 23. distretti 5, 16. cantoni comuni Del 93: Carlo Maino prefetto. Tronto, capoluogo Fermo, 24. 3, cantoni io, Riassunto: Dipartimenti cantoni, 2155 comuni popolazione 185,423, distretti Staurexghi 72: divisi 24, Leopoldo in fetto. pre- distretti,344 91 perficie popolazione 6,703,200 abitanti; su- comuni; 84,043 miglia quadrateitaliane. (f) Il Saixt-Edme della Convenzione aprile 1814 (vedasi del proclama militare dai e un envers son ce principe Eugenio, cela à en que les seul royaume tous les projets du il francesi,Mantova, dello stesso Mermet, dans d' Autriche, la peuples giorno, Sainte- par mème à tous qu' ils desirent, les ce roi et Joachim l'Italie, trompés par de bienfaiteur, et sujet.Admis l'empereur 2° l'armata 108-109); 3° l'indirizzo del- pag. qui espèrent toujours crurent former cese fran- Rizzino, 16 102-108); pag. ai soldati testo Bode. hommes Italiens Schiarino Fressinet, Qiiesnel, Rouver, {d) « Semblable les 1° il nota: generaliGrenier, Verdier, Vignolle,Marcognet, D'Anthouart, Laurent al di Fabi, principeEugenio francese firmato nel anche aprile1814 (in Fabi, 17 à riferisce in questa les bruits qu' tendaient sa à conduite il faisait courir coaUtion, pensaient les Italiens, qui lui avait contìé des troupes, préféraitsans le tròne sur dération la des états leur raison, d'autant l'Italie;qu' mais nement compter famille minerai Les Italiens rcuse des une dans preparer leur farai pas férence devait Mais térieur, site ne les point à reposer nature comdanne les les que Italiens doivent les re- aucu- à une je n' exa- gène- assez à d'un n' aient sénateurs portés de moyens à la craint s'éclairer, les éviter. capables d' Je du soin redouter d' à leur Car, indé- inertie? les qui quillile. tran- sa assurer ne indif- une grands magistrats,sur point pour accuser et rope, l'Eu- de donc projets,que ccs expliquerleur était-elle de l'Autriche fìlle Je m'expliquerai dans ennemis pouvaient point l'ignorer,la ne il qu' sa intérct serait les ait pas les qu'ilsavaient ils et plans des la force devaient l'Autriche la part d'aussi se des pou- politique. les supposer comment pendamment je de ne leur tous ne silence l'injurede odieuse le royaume les malheurs le son proscrire,et croire le connaissance eu de à ». impossible de est où c'est-à-dire pour roi libre?... un suivantes plus grands des Si donner notes (e) « Il point espéraient-ils que leur pour à les propres, de délicat poins ce pas Partout gendre, dans voulaient les coalisées que qu' entière- qui appartenaitd'ailleurs Murat, sur douter son possessions.Ils sous pavs s' attendre empreintes sacrifiant le siens anciennes ses couvrer dans bien il faut moins point agi ce confé- troublaient n'était ce en il n'avait petit-filSj son les encore d'une jugcment. tout nionter fils adoptif. son conquérant, d'Autriche, que cède avait laisser indépendance en longs-temps Tempereur de ou excluaient et Ai lisi ils devaient voir. à d' marche retrouver la tète piacer à se Napoléon de souverain ou le voir prétentions,et ses princes italiens,à et idées, les réves nient un aider l'Italie de domination Les \' doute de conduite l'inde inspirerquelque sécurité? leur manque poursuivre de indifférence,je n'hétotal de leur baine caractère pour ; et avoir. 89 ou volente, par ou national,en voeu dépendance d'un corps nombre, ce ils devaient voeu, n'existent état révolutionnaire l'esprit n'est qui ce éclaircir? Il e dal I al 1812 conferenza nella latta italico fosse Regno conclude: serait Les « dal 18 14, di qui conséquences point attendre dòit-on que desirs, on de l'audace eùt en l'abdication de appel un les pour c'est et ce — dalla come, per la cessione e óM'ulti- Venezia princes d'Italie à troupes de tenter mème de Cremone réussir de discuter N'eussent-ils lui des du de la fermeté, du Lodi, fait et ro- indé- flattant ses- attendre Pour les peuple du coUéges, prò- proclamer chef, un peuple, appeler tous les Milan les se avec l' Autriche autre du son en obtenu. tout tous énergiques. débonnaireté rovaume, succomber avec l'existence accorder ; Napoléon que mesures confédération, et ou naturelles à de instruits ótre il fallait réunir patriotisme une austriaca politica la de et Napoléon, au de peut-ètre la consolidation noncer ment. a menacerait consentirait ne italien ? Avec à Praga devaient pendance,.et qu'ilfallaitemployer faire rileva dei fini della uno l'Autriche écrasé, que vaume, Mais point accusation, Mincio sénateurs tirer les faits,en ces la marche puissance et cette bandono di Chàtillon che esigeval'abpresentato al congresso risultimanifesto che la cessazione totale dell' Italia, matiiin del était-elle environnée » provincia italiane delle démontré, suffisaient-elles ne que E qui it plus rapidement possible. la condotta esaminando politicadell'Austria Napoleone richiesta supposant exactement justeque j'appuiemon est Saint-Edme, verso En faire le vais je que politiquede les événemens, tous fùt pas grands plus grand de le bien soumettre. leur ne les leconnaìtre: pour se qu'ilsne supposant crovable, l'Autriche ? La ténèbres des de pas que dù ils auraient et En desirée. l'in- de exclusivement s'occupant pas ne si ardemment partageassent pas iudolcnce, méprisé le Lìche une par chose niander a défendre gioire,cn un que enfin, pour se mettant traité d'abaisse- proclamer une 90 seconde tbis la constitution dent un ou lui-mème, resultar ils vice-président, auraient collègen'aurait la sauver Les (" Autrichiens plus, et que donne un à de noni Italien,est été ils ne tenant gouvernent {^) (/;)Il il 26 di Lione (/) (j) gennaio 1. Statuto della ; ils pro- la presque des entraves, concorde 1802: leggi il della [1802], pp. svstème nota Regno par Main- nationaux. et talità to- les Autrichiens parfaitementavec tradotta Repubblica Italiana Relatit's au del leur pays commerce; riportaqui. della In questa la do- Sous la ». Veladini '" encore ». déclaration "'Bollettino delle Milano, des les jouissaientdes apparences occupés que Sain't-Edme Costituzione nel étaient conquérans en précédente note l'industrie,le rencontrent Cette « Italiens et AUeniand) ou injure des plus vives. une leurs libertés; ils embellissaient emplois rien contraire, que (Tudesque, de des quelque détestés,qu'on les hait Tudesco Frangais,les arts, et : d'Italie n'ont au des tégeaient les la nation généralement aimés, assez mination toutes de peuple patrie.» toujours le le amene pas prési- un sauvé n'eùt aujourd'hui; tandis^ ont nommer les sénateurs Fran^ais étaient les regrette on et compromis pas attitude nouvelle cette avantageux? Oui, fait pour (/) 1802, le sait si qui de Italiana Comizi essa si ha I, i-io. continental Melzi in ,". dà in costitu:(_ionale, Parigi Repubblica nei Repubblica Italiana, Anno d' Italia tradotte di F. adottata francese, la originaledi testo il Sain't-Edme dal discorso in 17 nome il testo zioni delle costitu- francese, e cioè: marzo della 1805, preceduto Deputazione [Marescalchi, Caprara, Paradisi, 92 Carlo, Bentivoglio Carlo, Salina stiglioniLuigi, Bignami Luigi, PeregalliFrancesco, è nel Luigi,Odescalchi, Baz;^etta]: Statuto IV. del R. Bollettino Viceré Eugenio]: nel è Massari cit. pp. 91-112. costitic^ionak, Parigi 16 febbraio 1806 Bollettino zione [ado- cit.,Milano, Stamperia [1806],pp. 62-64. V. Statuto del R. Milano, costituzionale, Senato altri Statuti del 11 dernier la sotto Statut Regno la natura (nel la e Statuto del 9 un sixième « 1809, che stabilisce Regolamento relazionidel il novembre Senato propri Statuti, furono e Senato Governo col nel seguenti : nizzazione [Orga- 1808 Dotazione — Bollettino i marzo Attibuzioni — speciali]:è sposizion Di- — cit., Milano, R. peria Stam- settembre 1808 pp. 216-222. Statuto costituzionale,Saint-Cloud [Titolie maggioraschi del Regno]: 21 Bollettino nel è cit., 824-847. pp. Vili. Statuto della costituzionale, Parigi,15 corona e è nel d'Italia]: [1810], pp. IX. 21 Statuto principie tazione [Do- io delle cipesse prin- cit.,Milano, R. Stamperia Bollettino Principe Viceré è : d'Italia] naggio [appan- 1810 marzo nel Bollettino cit., r-213. elettori del 300 erano numero dei costituz^ionule,P!ingì 15 Finalmente Dotti appannaggi 18 marzo 194-210. del pp. cognizione a costitu:{ionale, Parigi 21 del VII. ebbe non vece cit.,Milano, R. Stamperia, pp. 302-512). In- gli altri,veri [1808], lano, cit.,Mi- 221. » il invece delle forma Bollettino VI. si ha 1807 [creazione Bollettino accenna constitutionnel data qual nel 20-1 il quale solamente S.ai.iN'T-EDME, et dicembre 20 consulente]: è Stamperia [1807], pp. Degli di Sebastiano, Bologna e 200 il Saikt-Edme, Regno, nel in per i dopo quali secondo Collegio dei la Costituzione possidenti,200 quellodei commercianti, i decreti del che notato aver ; dicembre 1807 di Lione quello dei in erano gli poi cresciuti e 17 luglio 95 i8o8, dotti 529, Les « au tutions, ils plus cule à leur 1 8 nombre de pavs. méritaient-ils il 70 1 Ils de auraient plus été ? chassés »" la Milan à auraient par à été quelques college sans 1814. constiavaient sénateurs ce cosi: avril en aux les si 49;, nota sua conformément évité et couvert, ont et, délibérer: ils s'est ; (possidenti 1153 conchiude réunis coUéges pouvaient ne a 329), aux d'energie, dont ammontavano 14 commercianti électeurs étaient eu nel che SI ridi- le utils doute factieux : que AVVENIMENTI SUGLI DI MILANO Acrile.i8t4 i-j-20 RELAZIONE DEL CARLO Conte SENATORE PRESIDENTE VERRI REGNO DEL DELLA ITALICO REGGENZA SCRITTA Inverno IN^NIZZA 1817. PROVVISORIA, SUGLI AVVENIMENTI DI MILANO di 77-20 Aprili 1814 RELAZIONE. 1 rascorsi accaduti due ormai Milano in nelT Verri, intraprendo scolpita negli di ciò intenzione quale segui me e Governo a poi il tutto esporre 7 — nominato hanno lasciato Ora senza quanto Rivolti-^ionfJi ho non però che nel non mi libero affitti ed trovo sino essendo determinarmi in piena incombenza alcuna, io la saprà suggerirmi, memoria Milniic. del il tempo. il Governo saputo è da vennero Presidente dagli mi ma ; mia giorno che servire distratto salute, scrivere. e stato Era primo persone a mente lunga- Lombardi. dal tiva rela- rimarrà popolare continuato 1815, debole in io mi non Avendo a il movimento l'essere che dei animi Carlo Memoria una epoca, molte avvenimenti aprile 1814, io, tare, sino possibile.Le dagli stendere a quella sfortunata a stato anni penso bertà lidi né 98 mi e attenendomi dilungherò in riflessioni, semplicifatti,dei quali io testimonio quanto a dubitare, non possa sparse me e prive di io stesso cosi : è mia questa accaduto a ed in della ai Nel quasi quellodi che mi Narrerò è accaduto mentr' 1802, qualcheidea di quanto certa sarà vidui agli indi- discaro forse sarò di me, discorrerò degliimpieghi prima dell'epocache abitualmente offri a stendere da io Memoria una intorno pubblico. uomo qualche tempo viveva attendendo l'agric al- Francesco Melzi, tatto presidente vice- Repubblica Italiana,chiese d'età e con di me già il cinquantesimonono Contavo prefettura. una scopo campagna in conte porre de- penso pubblico in quell'epoca uomo appartiene come salute debole. Presi riflettere, poi accettai,sempreché fossi destinato alla triste,ma che della notizia chiamato stato anno tempo voci quanto e una brevemente se della mi riguardo alle famiglia,darà seguito.Né il e se mio descrivere,giacchéil principale è appunto ciò di che non scrivendo famliglia^se, qualisono intendo a per relaziono, che come me personalmente cumenti pubblicido- fondamento. veduto pubblicaed cosa diffuso,e avuto sodo ho nell'archivio della constino soli fui stesso pubblicafama^ tali,per o ne che e a' patria e prefetturadel Lario offriva la vicinanza del in dei miei fratello cavaliere città Como, fondi, Giovanni in lOO del Mella. Erano spinte che il rifiuto zione, onde Ma che salute, la dalle e Lario. Quindi in onorevolmente del di 1804, petto nel me fu ne di Venuto fino al settembre una malattia grave istà e mi a lasciata di il dirlo: il me premiò coli' zarmi avan- patria. la Corona nel di 1805 Napoleone ferro,fece una nuova per mina no- il Consiglio interinale di Stato, poi la ed in entrambe vi fui nominato. stabile; Poi, per istituito l'Ordine primi nominato nella si fece in della tormalità. Corona prima e seduto e trattava la commissione di n'ebbi e Sant'Ambrogio, dalle Varie ferro,fui tra sola funzione sotto mani il del trono fui nominato nominati. più consiglieri per la Dalmazia, ove i la decorazione pubblica che distinte incombenze consighere,nelle qualianche si di Commendatore, Eugenio Viceré, ove partiiper Brescia: rimasi non Milano in prendere in amici Consiglierelegislativo. contento grado la pure preferireil fortunatamente abbia dipartimento Governo fece fui nominato e Lario, parenti, dagli ebbi quale tempo vano rende- mi e facevano accolto,ivi nel l'istanza. le difficoltà e al del 1802 giugno memoria Quale Mella da' distanza ostina secondare a proprietà mi mie inurbana lusingavano il preferibile assai tal segno a quella nazione presentare poteva poca di la vivacità se cose sembrava determinai mi le pertanto Principe in piena ebbi come il primo Tale io fui nominato fu lOI distretto ; per Zara mi dispensai.Cosi e suo fui ma il primo, nominato Ispettore primi dipartimenti^come salute di molivi per di nei e pubblica beneficenza. Finalmente il nel Principe Viceré, sebbene avvicinassi disporre di mia Passati della motivo \'olle direttamente Giacomo ed con giunsiin di Ancona doversi era il Principe lui e generale ch'io diedemi giro nei l'agosto,e ritornai quelle popolazioni ; in e cioè il francese compagno Partii in a- dipartimentidei a prima del giorno assegnatami. Rimasi me carteggiassi per pubblicabeneficenza Ancona da il Comandava Luini, Consigliereuditore. circondario viglietto suo il Tronto. il K. A. S. manifestare solo il quale prile,pretestando un epoca di affidava alla mia che me governatore, come Lemarois. a talenti pochi dipartimentidella Marca, tre il Musone Metauro, essi, volle partenza, organizzare i e miei rebbe sa- sempreché onore, le viste il segreto Poi mi disponessia partireper conservassi discretezza. in i con potuto tutto pochi giorni, il Principecon scrisse che mi che ed non Ministri, avrebbe se ad secondare potuto avessero e salute i risposiche e indole mia né chiese gratissimo poca io per Corte al che me; stato mi real obbligantimi maniere la la né 1808 principiodi apriledell'anno in Ancona me 21 affidato, del mese, sino a tutto patria lasciando contente persino gli ecclesiastici di I02 Roma disapprovarono non real Governo le è tacersi a regalò ritratto suo il real del Senato notizie delle dello Statuto^ giorno ho è mi nominò 1809. la carriera da quali fatto passo Dal Ministri. nel Governo Regno impiego erano della Ciò mia trattati uno alla .seconda di Governo. e dei i per sia colla ed fino quali Corte, si scorge chiamati come blici pub- nei che quello pubblico in a del Governo, e semplicioperai diffidenza,che ziatament disgra- caratteri principali del gì'Italiani. per notizia della famiglia,passo mento epoca^ cioè a quella del cangia- austriaco premesso vita alcuno decreto alieno stato la confidenza gì'Italiani gli fossero con Repubblica italiana ottenevano riservata percorsa sono il in ccntormità che facilmente sottopostiall'umiliante Governo me d' Italia i sudditi forma ora essendosi Senatore ottobre io mai sia coi e saviezza. Italia,ed cinquantesimo di all'anno non mia l'Imperatore Napoleone d' impieghi, dai del affidato, com'egli alcuni, oltre quelliche di Questa non dosi finanze,essen- dai Collegielettorali presentati stati del S. M. Regno la nomina quei dipartimenti Principeinteramente da Erettosi chiera tabac- di brillanti.Non in graziosamente diceva, alla II Principe,pagate bellissima contornato istruzioni, senza senza condotta. il una io andato essere mia ed contento mi spese, col fu ne la verso Scrivendo ciò che la memoria 103 potrà fornirmi stendo ha di lasciare in da accaduto, perchè possa dedurre esso di quello che del sera da si me ricevetti lettera si univa il Senato per assai,gliamici alla seduta; le attese ma cose delle d'avviso in mene alcune già da di malattia mi consigliaronoa riflettendo stavo le seguente seduto venne di sventure la dovesse; e me leone Napo- voci, doveva in letto da debole seduta, questa esponendo si lescente Convae interessante,mi genialioccupazioni ed di alzarmi, quando anni, intervenire non che io e trattar vari petto incerte Senato, anche mente seral- straordinaria. recente di Francia che la mattina che in seduta Ignorava diche del 17 persone, unire sogliono qualicorrevano al aprile1814, quand'io i6 di varie effetto di oggetto d'andare cangiamento amministrativi. giorno colla società essendo sullo studio, dall' impensato e ed dv^gheventi politici la dini abitu- sugli impieghi dipendenti sempre dall' altrui volere Era dare sia il fon- propria, sulle genialioccupazioni, sui lumi, m'è argomento meglio e quanto politiche, la felicità sull' esistenza e quello di quanto documento famigliaun loro Memoria iscopoprincipale appunto per delle stabihtà da poiché la di me, molto Parlerò offrono che quelle conseguenze medesimi. che qualipotrà chi legge i fotti certi,dai esporrò che dedurre prevenzione di partito,non senza e determinai lute. propriasa- la mattina trattenendomi attendendo il sere es- conte l'ora Alfonso 104 Castlglionimio chiese amicizia, egli mi famigliare il motivo. adducendone mi se e dichiarato re. Francia, egliinterpellandomi ignoravo. Allora eglimi disse: di Io « al Senato messaggio un per ne parlaicon fermo che assicurò dovetti quanto vero essere mi quanto Castiglionimi e accaduto era s'ignoravada tutti,fui come persuadermidi conte io ciò che Ignorando » onde meravigliato, il Continuò che il PrincipeEugenio,viceré d'Itaha,sia ottenere e lo lo dirò. Trattasi in di pensava l'oggettodella convocazione, noto era che risposi ve se Senato; al che risposiaffermativamente al andare i soliti atti di nipote. Premessi in mi sorpreso stupore veniva non detto; ma ciso cosi de- in modo modo certo tendo po- dermi persua- diceva. e rimasto Dopo breve dialogopartitoilCastiglioni solo, rifletteifra dubitai fosse se medesimo me Da motivo. mie il prudente cosa alla seduta, giacchéla poca che il Principe, verso fare e intervenire non offriva salute mi parte io sentiva una dovessi cosa giusto zioni obbliga- le molte mi sempre ha stinto di- la Corte; non frequentassi il pubblico ignoravo, d'altronde,che già da un anno di lui si non gli era più affezionato e che molto sebbene doleva. dare un io Rammentavasi non l'ordine,da lui emanato, cinquanta colpi di bastone intero Mantova per alcuni mese per a'vari condannati essere ciascun giorno di ai lavori forzati in decreto fuggiti: poi sospeso, giorni, di che fu essendosi eseguito da Mantova I05 mandati onde quelliinfelici dura a morte morte a guardiad'onore, di diserzione. tuata del ordini, né e molte Italiani. fosse dicevasi che tributi dal fatto coscrizione macello tanta che fosse in non gioventù e facile nel sempre con dei un speravano e Il partito opposto declamava: e non che lasciava popolo di migliorarela Governo; con animo tutti offriva ai tamiglia di quelliche nelle vicende ad eccitare quei mezzi e con sente pre- del partito dimenticati dal Governo della guerra, il generale tutte sorte la reazione i disastri sofferti nel fine della campagna davano i odiato Prina ministro militare che aperte, profonda desolazione; la lusinga nuovo nobili tutte erano il delle Direttore questi latti gravosissimidiretti dal che inoltre Spiaceva abbruciate. l'in- segretariodegli aiutante disprez- suo stato esagerava pubblico;la etfet- non pubblico tollerare le lettere ed trattenute al Governo e spargevansigià mente Principe, e singolar- quella di qualche suo signor Darnay poste, il poteva signor Méjan, degli zatore Corinaldo, di di disprezzope' militari espressioni sue italiani. Né iiuenza danna con- cose il contro fece sig per pensata altre Varie qualclietempo alcune del tamigliadistinta dipartimentodel Metauro, la degli Italiani fucilazione per Né cancrena. per impressionenell' animo poca da decreto, clie riduceva si terribile revocare cittadini specialealcuni in commissione di dopo Russia, malcontento quelledicerie,che K)6 l'entusiasmo in opera in la vivacità e dei partitihanno fatali circostanze tante Questi pensieried il dubbio Senato fosse r intimo vóto pubblicobene, di sentimento mio di però nelle circostanze difficilinon proprio carattere e libertà che dovuto era l'uomo determinai di seria appunto il smentire in queste appunto Stato di andare parlarecon me stesso, fosse e stato di e del al Senato quella ragionarein essere con formità con- alla discussione proposto quale aspetto, sotto potesse come l'uomo Corpo, giacché realmente immaginare delle precisodovere;,quand'anche avessi di sacrificare del che doveva risoluzione di quanto e che della società,mi nella ferma more ti- politicodelle prestarsiin favore dello deve dal e L^ incertezza stato vero riflessione. Considerando bene esprimere il mio oggetti gravissimidi tutti Principe erano occasioni difficile circostanza, sione degli eventi,la generale avvercontro francese,le declamazioni al Governo il il e grande perplessità espormi inutilmente. la volubilità che dal dovere dall'onore, davano mi nostra. carattere cosi del notizie,l'ignoranza cose, del in diretto sempre dell'età assumere per poste non sapevo quali motivi dispostol'aft'are. che palazzodel Senato, dubitando prevenzione di alcuni individui,la debolezza Giunto molti, le privateviste potessero indurre non la al mantenere ed il Senato quel maneggio antecedente un o nobile ad essere carattere di sospeso e o a quellasa- io8 accaduti Mantova in destinata chi dati aveva tanti a E prudenza e saviezza; tato invi- in veramente tutte le l'epoca quel- di si vede come messi com- anche parti,e piccolisaggi non vedeva cangiamenti, si sono da politici errori Parigi,si a il Sovrano. cangiare a ed da esperimentata dall'irregolare, nato, imprudentissimo messaggio del Duca di Lodi al Sefetti e come megUo apparirà considerando gli efdei qualil'uno fu tanto degli opposti partiti, la plebe contro il Senato, imprudente da muovere e l'altro non favore dell' odiando la questa in si Cosi il venne av- fra la nobiltà e facoltà tribunizia cemviri; i De- crearono quella straordinaria commisero in operare Stato. quella la consolare, imperocché gravi errori dello la dissensione per plebe, allorché e opportuni modi, con indipendenza Roma in la seppe, Senato, stanza circo- la plebe e i Decemviri. Fatta la al Senato la e parola;ma fece una il mozione un del rispondesseche autorizzato e Principe.Parmi il Duca di venne precome il Senato convocato la qualenon straordinaria, decreto mi d'ordine,chiedendo il signorpresidenteavesse seduta Guicciardi senatore dere chie- voleva proposizione,io poteva che in farsi senza il presidente Lodi, guardasigilli, era che le circostanze lo esigevano; ma nato. qualifossero quelle circostanze ignoravasidal Sela parola; ma sedendo Chiesi,dopo Guicciardi, in io nel rango superiore,poiché le sedie stavano 109 due giri,l'uno più alto dell'altro,il senatore che si alzò ragionando sulle offriva molta parlòcon e nel circolo interiore, me eloquenzae saviezza, incongruenze, che di tante quello strano generale alle solo in e tura na- sua appoggiato progetto positivanotizia nessuna di sotto appunto era dolo^ Dan- a genti ur- circostanze. il Dopo Napoleone viveva o ed il messaggio stesso morto; di re figlio, la corona di che e qualora se, Roma; per il Senato fosse si renderebbe di ribellione. Insorta il voleva progetto morto, cosi fellonia discussione, viva senz'altro di decreto; il Senato, per quanto sovviene, sulla che tosse dichiarata di decreto da esaminato nello permanente. proposto commissione, una giorno : stesso Fattosi per la commissione nominati si adottasse lo però legalevi onde sempre tosse stata il Senato Verri, perché tosto terminò de- al Senato che la seduta ne fu scrutinio,furono Guicciardi, Bologna, Castiglioni,Dandolo, Cavriani, Verri Rimaneva il mi proposizione di Dandolo terma il progetto facesse rapporto e senza sua, presidenteche ma il cata abdi- avesse colpevoledi una teali pla- esistesse non per la discendenza e voci luogo a supporlo vivo, Napoleone se, sé davano mitai li- ratore l'impe- se poiché le no, mi parolae chiesi pertanto domande: poche a chiesi la Dandolo, conte il dubbio e con Costabili. quale quellastraordinaria torità au- vocazione; con- dolo delegò Guicciardi,Dansi portassero personal- no dal Duca mente che avesse, di Lodi vi fosse se e Eugenio E da Vaccari loro si avuta assurdo e di e Lodi, e che dar Duca tanto era di che di ed il S. E. carattere Eseguendo meno amici la del e Duca potesse E tale ove di condare se- fu alcuni che qualche la Esaminata erano maraviglia chiesi di vedere di cosi incongruenze sue tavolo Car- ne sull' istanza gran dotta con- un assurdità. Lodi^ dubitando sottoscritto il la e formare fu poca ed io, portai al lo stupore. le tanta a e presidenteco' segretari, del che giustizia, egli-approvasse mano nostra fecero,mi che ministri singolarmente lo per per altri estimatori la sorpresa mi o non pure di tutto, intervennero. Vaccari credibile. Né vedere nel nire interve- seguito,e nel stizio. armi- un Prina, Paradisi progetto, sembra appena in sapere parte prevenuti; progetto della consci e senatori, cioè lotti,avevano quando Luosi e potè fatto era i quell'occasione confermò, che lo alcuni mia in ressante sull'inte- potevano Senato al fatto erano Anzi strano ed dell'interno certamente ed del senatori, tossero si i ministri sapersiche alle adunanze discuteva che accennò oggetto, il ministro poiché nemica, il Senato Vaccari, mentre cipe fra il Prin- armistizio un l'armata e da lui le facoltà per intendere il sedeva la firma sorpresa; firma, vi trovai Villa per espressa commissione Segretario il Duca dalla gotta; di Lodi impedito era del Villa, a la commissione me notissimo. del Senato andai su- I II Guicciardi co' senatori biro dal Duca Dandolo e l'abdicazione Melzi, ilqualeci partecipòl'armistizio, di Napoleone giorno ad marzo, 17 l'invito fu Non dalla dichiarata al noi Ritornati noi la i" Per al da cessar sovrano e Mantova, esaminare stato nella forma decreto, i quali furono di la l'invio di una dalle ostiHtà e dei due primi facilmente cioè di tra : tre natori se- alleate, Potenze de' liberali principi conformità solo dificare mo- suna Nes- Deputazione quartieregeneraledelle e proposto. combinati, parere non pubblicati, esse istesso; come 17 i senatori, seduta, partiti di decreto in supplicarle, onde del delegatiper sette unanimità ad e Senato, dopo lunga discussione, difficoltà si trovò noi questo '""^ ecc. il progetto articoli del proposito in convocato sendo es- fu notificato che un'ora non permanente rimanemmo fuori di pubblicatasiin stampa quale incomincia, occorrere giorno antecedente il dopo mezzogiorno appunto le per dopo mezzogiorno; un'ora che l'armistizio suddetto risulta è fu diramato concessa potessero il Senato che osservare lui a che il Viceré. assente che 1' autorità straordmarie occasioni di e a conservare sospendere,ma il Regno con a un indipendente. 2" Per la immediata convocazione dei Collegi elettorali. Ma molte ciò che e gravi difficoltà insorsero nel riguardava il Principe viceré. binare, com- Trat- 112 lavasi,nel primo progetto di decreto presentato al Senato, di un elogiodel Principeda farsi alle Alte Potenze alleate,e il Senato avendone nazione, non dovevasi il si aggiungeva il fermento contro il Governo francese il l'interesse Ed personale d^i del in quanto che ma e anche erasi cosi l'insinuarlo si vedrà come Quindi, dopo sette ritrovando il modo nel articolo,combinando colle sfavorevoli opinione e col moto assai, sembravami lui affeziona il proporlo bramato dalla fosse fondato il timor seguito di questa tutti i mezzi formare circostanze me cangiatariguardo i nostri che a vrano. so- l'opinionegenerale ed all'esame di in più di essere come tentati delegatialla riforma binavano com- bramato sfortunatamente cosa fors'anche nessuno : dovere Il fiittoprovò quanto mio, e ottimamente dissi polo po- chiara Principe Eugenio Principeche pericolosacosa nazione. né per qualchetempo ed ben lo avrei me a riconoscente da larmente, singo- le fatali declamazioni e senatori nazione onde, parlandoin Senato, essere questa e generaledel Principe.Egli è interesse della vero della nome la rappresentanza, colla nomina al parlarein sovrano. rispostane' soli Coilegi elettorali; contro che in dicarsi in- considerare, in quellecircostanze come al che sembrava averlo per poteva non che natura della nazione il vóto Ma di tal lazione. re- fra noi del progetto, il terzo ed timo ul- menti privatisenti- della scorgevasi generale nella città it3 il contro i Francesi, si Principe ed stese colo arti- un quale il Senato esprimeva la sua riconodi noi era il Principe. Nessuno tento conscen;ca verso di quel troppo semplice articolo e troppo che potevasitare,quando ineschine espressioni; ma nel il dire di più rivolta? una del il rimanente tutto di ad la nazione e trovare fummo Noi cupati oc- giorno, studiandoci uscita;ma più onesta una al furore del popolo il Senato esponeva ci fu possibile non immaginarla. Unitosi a la riforma propose Qui il Senato progetto; con mille determinazioni a inutili furono ma e lui il dei molto insorse; con e rapporto alla sanzione discussione Paradisi parlò il senatore Prina,tentando sera fece al Senato formale del decreto grande la Dandolo, della commissione nome senatori. il Senato nuovo il conte alla tribuna montato e di pertanto senatore ragionamenti d'indurre più analoghe al primo i loro sforzi,persistendo il Senato Sarebbe né io ora della commissione. nell'opinione fu detto troppo lungo il riferire quanto sapreicolla necessaria esattezza narrare l'occorso. Basterà tutto passò alla in di 8 — da interpellato la mia esporre debole della essere Rivolu-ioite tre Ji Milano: il dire che individui da Pot^ize Guicciardi,Testi nominati stato di nomina alle Alte commissione ero pertanto ; il Senato spedirsi alleate,e rono fu- Io Castiglioni. Guicciardi,se potessi e salute per commissione, la ma tando patriaaccet- risposiche 114 sarei infatti troppa e età in cammino debolezza la era solo, ma non ammalato rimasto sicuramente fisica per mia convalescenza per ; di di malattia petto, Memre queste del articolo il ministro terzo dall'attaccamento sulle ragionando disse: poiché subalterno che lo sentiva; ma del ciascun stendere in in che parlaree il quale che il più un dare idea conte grave pubblicaquiete.Dopo articolo,che parmi fosse Mengotti, nel quale fatti i dovuti sua maniera il Senato non al Viceré, correva in- della fermentante pericolodel Senato vari tentativi fu letto scritto dal si stabiliva l'affezione leate al- in sovrano, senatore che fossero ringraziamenti al Principe per e natori se- alle Potenze amministrazione; fosse la riconoscenza mossa alcuni onesta Principe fosse bramato opinione del popolo, con della fosse poco qualunque elogiofatto potesse un insorgeva la terribile nella fatale contrarietà e ad Questa della nazione nome insulto, un dispiacere^ vero fece si che in fatto sempre difficoltà che poteva di noi, con Vaccari studiarono Che ». porvi rimedio? come ministro ma l'articolo; dalla sedia, si direbbe che ciò nulla o poco ed è è troppo, dal servizio cessa complimento però detto è appena Principe,e poi alla lettura Vaccari, spinto circostanze,alzatosi Oh, questo « al suo cità viva- senza non si pervenne discutevano^ quando si il Senato in cose del a lui tima l'ot- partecipata Senato, con al- ii6 la strada di Mantova Eugenio prima di delle Potenze. D'onde » autorità niuna Guicciardi e di Lodi partirono ciò il modo di Senato, lo dicesse e le istruzioni dal seguirel'ambasciata, Castiglioniparti,per e degliamici non e difficoltà. senza ritornarono Milano in ; che in Mantova è avvenuto, mi delegati medesimi ed intormarmehe poca ministro, un la commissione effettuare noto non la seduta. Mantova, a il sopra Mantova, la insinuazione Portatisi da Castiglioni, prese per per in molti nacque aveva levata dopo Duca portarsial quartieregenerale ciò si dicesse meraviglia come che presentarsial Principe e dai e senza essendomi non ben riservo gerne aggiun- le relazioni. il Senato Mentre sedeva, al Governo il partitocontrario e nella era Scala fu proposto Ma, ad del teatro i senatori ebbe a avere fosse per della Polizia di dimettere il caso la per fu il Senato fortunatamente partiti, effetto. Che se e in ed gere costrin- idea che sovrano. commesso un detto,sparsasinella platea che voce teatro al Senato popolo di tale sera qualunque arte ozioso, nel gran PrincipeEugenio o come La andare l'opinionedel il Senato tendesse rimase non che dell'opposizione manitestare quei giorno tutto il fermento. cresceva la vivacità della ivi città in il popolo sciolto ed era il progetto occupava il Senato, questa infelice città avrebbe di non notte sofferta una 117 terribile calamità, ed salvarsi,tanta potuto che di mossa e vendetta di parte del mattina passeggio lungo in tutta la corsia io essere : bottega In da da la che Non colle me, mancò chi voleva alla la propose che calamità esponesse lo Varie delle spirito persone nuare d'insi- il Senato nulla generale e e prudente. firma ad una mi a carta rifiutai, esortando considerasse ed pre sem- savia quale Stato lo : al bene la mia rivoluzionaria,firma chi 19 procurava che era la fatto applauso. giorno qualiio presa vavano tro- dispiacere, ché per- le menti. si opponesse la risoluzione si quando ai Francesi quiete,assicurandole fatto che passai e l'incertezza pubblici, tutte colo pic- detto, non fu non nel seguente i discorsi partito agitava aveva dini disor- un quelliche n'ebbero l'avversione politiche, vennero mi sera prima m'avrebbero quelloe crebbero la caffè,se di fare a Orientale, riconosciuto riconoscendomi di di caos andai i8 Porta verso che e oltrepassata, cose bero saccheggio,avreb- vero un giorno de' Servi stato alla aveva il popolo i cattivi, plebaglia, per avidità di per partito vrano Principe in so- di crudeltà. e La e il del popolare.xMosso la notte la città posta il Senato l'avversione tanta avrebbero non l'animosità era divulgava volere e senatori i a quante quanti pericoli sé medesimo. E qui piacemi narrare un fatto che può diver- ii8 . . tire il lettore. Una i8 stavo esservi signora una di ?civile.Sorpreso da le chiesi "iendo tenerezza tanta da il tutti;che e che il mentr'io si essa in trovava parlavanodi mentre annunziò m'avrebbe me di nore l'o- aveva il di e affezione in vari con amici disse lode, essa bacio;e un rattere ca- eccitato aveva con dato sorri- rispose che casa ba- e motivo non di stima sentimento volentieri che fosse Al che ella ne di condizione e spiegato in Senato me vivo più mi singolaretratto, mai me, di conoscerla. me trata parlarmi.En- età questo con giorno letto, m'abbracciò mezza quale il se consueto bramava al donna Era ciommi. il mio che avvicinatasi ed so non scrivendo,il cameriere letto a secondo mentre 19, o mattina, che plauden ap- alla proposizionesi determinò ad quelli Fatti alcuni vicendevoli eseguirla. complimenti e fatto manifestata la sorpresa mia, poiché non aveva se non e breve ed ciò che il dovere che altri pure moglie in di il nome, la vidi, sebbene né le mie hanno permesso. fu da detto ai del Servi, ma la malcontento il suo nome, non giava allogm.i né viceprefettura; intenzione successive pubblichevoci, ciò essa vano esige- fatto,dopo aveva che e viceprefetto, fosse mia visita,che poi un Serbelloni casa né Le in Senato dialogo parti.Seppi essere le circostanze e che di farle viene sov- più una occupazioninon mi da mi varie persone generale,il fermento 119 nella chi plateadel la propose tumultuarli della Scala, teatro gran il di lasciare sera al avanti Senato, teatro vi fu ove portarsi e già dissi,e come bamento; presagivanoun generaleturvivessi già da qualche ond'io, sebbene varie altre circostanze tempo quasi privatamente attendendo sempre incerta Senato stesso, salute,, e deliberai di Lodi, per Duca la città trovavasi molto ?abitualmente il però lo lo ed in diretta prima distinti colla Mosso io considerarsi Melzi stato era idee con che tutto Non me presidente vice- lui tutti i buoni ministri dal desiderio ma, per di avevano polizianell'assenza esposi; pensare, del di a lui Principe. liberare tutto quanto persuaderlodell'imminente ed la giva, presa- dicessi, pericolo. lasciai di fargliosservare aver egli sempre considerata di carattere certa e tranquillità mi non a la liberali confermò Consiglio dei pertanto del patriadillo sconvolgimento, che mia in il affidata l'alta era Napoleone; talenti,colla grandezza quell'alta opinione lui. Presiedeva ceré, Vi- RepubblicaItaliana,nella quale coi probitàe somma che era rispettatodal doveva del Governo. persona della suoi Viceré, da liere Cancel- Magistrati,essendo corrispondenzacon il sicché, assente già in casa, dimorare a affliggeva, Guardasigillidel Regno, cui pericoloin sebbene E Stato. Melzi conte egliobbligatodalla gotta, fra i primo dal del informarlo e fosse tempo portarmi rnia il frequentassi anzi poco alla riusci I20 tendenza nessuna onde pur veritiere mobile si persuadesseche erano le circostanze timida, io poteva non fosse che o in lui diminuita o fosse la se dal poi seppi da lui l'opinionepubblicaper Fu la questa alla mia dicendo Cosi sembra elementi che al fatale anche di tale in ciò tutto forma un Trascorsero di porlo a mia in ragionaresulle Quanto giorni gionamento, ra- diffidenza. tutti gli dello Stato, accecando e lanti: ze- le prove dire, giacché il e politici tutto tivi, governa- fatale. quanto non gliere consi- illuminati più costarsi ac- gran forza di combinasse di errori quali le privatesocietà che maggior de' per i parole. potè si scorgeranno strano cosi le mie senza sconvolgimento complesso altrettanto pochissimi prefettoe il destino sono di vita più felice sorte. accecamento che scesse cono- non egli non non colla le menti di Polizia, genere tutte come fu inutile tutto o che che di Stato ebbi sempre gli andavo avesse magistrato il suo opinione,e maraviglia, imperocché io di gotta stesso, inutili volta prima pericolo. grave vedendo non parenti,furono a la delle intellettuali facoltà,, come amici esagerata, considerare non in assistito affatto domestico, né ma riva, gli rife- ch'io mia lunga malattia la forza egli male esagerate tutte città,il Senato, il Governo Ma immaginazione^ non che, malgrado l'indole e né di troppo i8 e 19 aprile,nei s'occuparono circostanze d'altro dell'Imperofran- 121 cese del e tutte si posero vari ed opposti Molti, suole come di gravezza delle molto che li il ed mire sembra proprio quellodei loro di contrario e di di su un francese. Ma nei retta principi di prudenza quali sarebbesi cosa sia il porre difficile il fatto o di né dovuto in moto nascere reprimerla nei alcuni samente espresnella Senato quando principifosse non era di però il vóto pur fondata saggia previdenza, plebe suoi glia vo- zione l'inten- riflettere quanto la gue, san- animosità, riscaldati portarsi al tale progetto, coi torità dell'au- esprimere popolarmente al Governo supporsi che qualipotrei sulla nobiltà del e irritabile il progetto prima seduta sconvolgimento facile mobilità secondato hanno gli animi partito che servendosi pare sull'età fondata della loro e il allo in sue particolari nobili. Questi, dei vecchi approfittandodella giovani e si ot- agiva e Ma interesse. alcuni,a quanto nominare le in fatti mfluito avere Francesi ai ciascuno agitava; e agire secondo ad friva pronto dei dagli Austriaci, ponendo speravano glianimi moto questi avversissimi fra più vecchi trovavano Napoleone, l'attaccamemo di il dominio sotto dalia sorgere nobili si molti quale la impiegate, persone imposte, la lusinga di nella dimenticanza interessi. spintaagliestremi, militare perdere nelle il timore moto carigiando accadere, speravano La coscrizione governo. è da passioni dirette le in e Regno d'Italia, e tacile quanto eccessi. poi Giovani 122 questi primi erano motori e forse furono inesperti, di esito un rebbesi dero pubbliche cose essi medesimi maravigliati inaspettatoe pericoloso.Né cosi da delle e frenare essi saputo quel moto cui di£- a evitare i terribili mali né principio, sa- di un nerale ge- saccheggio,al quale essi- imprudentemente aperta la strada. avevano la Era consueto amici me il due anche di regolare e errori la a chi propose, secondare non PrincipeEugenio. formalità alcun per La la tutti vista della il essere quelli della sofferta malattia cosa come Era il fermento notorio salute di 17 nel al Senato del mese, e era e gerlo costrin- al di rhera eravi non forza che nessuna seduta. Letta sicurasse as- tera, la let- società,singolarmente in in petto, mi alla necessaria sopra, favorevole il progetto 20 più per suno nes- della teatro si è detto come della tranquillità debole stanze circo- veggonsi i gravi seduta del Senato affare interessante espormi del sera tumultuariamente andare cioè il mese, generale il malcontento; ignorava che di pure amministrativi. e politici fuvvi Aveva seguente. spedirel'invito E qui pratica. pubblico,era Scaia degli quelle tumultuose in fece il Presidente giorno il la solita lettera fisse in ciascun sedute Cosi 20. colla società casa ricevetti il per secondo quand'io 19, in stava ne al Senato il Senato e giorno parenti,allorché e d' invito IO del sera cui mi trovava per persuadevano a mutazione di vestito la non ed al 124 ed vuti accompagnati. Passati nella entrai prima degli uscieri,e solevano destra,ove gl'individuiprima seduta, fu indicato mi suddetta. forse ma di che Come i senatori ciò accadesse indotto i senatori della seduta, sia per di rappresentanza Stato^ sia che Entrato potessero alcuni senatori per che voltomi data al a carte che Presidente, contro la domanda Mantova. d'individui e l'aula nel- parlandocome nella^ con e incominciata era vai legale.Osser- quellich'erano in mano, avevano mostrava della piediinnanzi salutai. numero chiesi senatori lo vedere dendo ve- e inquietudine, le contenere carte, una francese, e della convocazione del richiamo delle in non il Governo Osservai le provvidenze e offici d'urbanità, accostai rapidaocchiata, vidi elettorali sone, per- vantaggio molti stava discorreva il loro discorso una protesta tosse che del mancanza alcune su il tatti i consueti poiché che il Presidente seco poche porsisubito a non seduti: mi si costuma, la seduta lo so; non di le discussioni glialtri separatamente società io ottenere nell'aula,ritrovai preceduto,e Stavano l'aula nel- erano occorrere. vidi il Presidente ad narsi radu- pubbHca del Corpo primariodello accelerare per mentre porsi nell'aula della quelloschiamazzo, sebbene aveva avermi lunghi portici^ stanza dirigermialla pensava i due forte parmi dei e vi Collegi Deputazione spedita grande quantitàdi firme più ragguardevoli famigliee di una persone distinte,coil'annotazione assai non più Rivoltomi tempo. che sembravami essere ponderata araldo entrò il avvertiva pericolo.È lui dato, della Corpo e alcuno dei doveva pur l'aiutante date di e da tanta ciò però la senatori, sentendo del palazzo e Io non a lare d'interpel- rimprovero state stesso me dalla cessare né sovvenuto ad l'idea,che fossero che del che pure sorgere, posso sia sembrava sorpresa che riflettendo ai senatori « non alcuno a raviglia ma- me, né alcuno. Mentre i prima provvidenze e mancanza, cosi si presentasse potersi dare. come ad sulle siderazione con- difesa in : era mandante dal Co- che comandata non la vi di molta senza pubblicasicurezza essere che provvedimento forza senatori "contornava e messaggio, accennasse né popolo cresceva dante Coman- Comandante del meritevole questo da il un Ammesso entrare. ordine folla veramente si di che la del aiutante un per Senato palazzo, che il da ebbi ciò detto, Appena che che sala, disse nella assai. piazza chiedeva della non prendersileggermente, ma disse e lo interpellai, che grande impressione e da cosa di mancanza quellefirme, e glidissi ricevute facevano me a ed molte Presidente, al pertanto egliaveva se trascritte per state erano che il era alla porta voltom agh applausifattimi, ri- dissi : presenterò al popolo popolo colpito aver « onde Se lo conoscere giudicate,mi h cosa 126 « la calma procurare e uscii subito, e gran scala, mi Avendo ». passatii lunghi portici,sceso soldati,numero del minore primo consigliol'ordinare soldato facesse esterno: ombrelle di seta; individui del mio la mia fu mio che sun nes- posi sul mi allo sorpresa arrivo condizione, e tutti che essi conoscesse. dissi replicatamente e volte più mi con che fra popolo, nessuno nessuno sone per- cittadini si ravvisavano non bramasse, chiesi nome; ora ma più basso si cosa Pioveva; al mio di civile meno conoscenza, Chiesi dalla cangiata la qualitàdelle ivi affollate. Eranvi lo e al capo-posto qualefu ma tutti per consueto, violenza. totalmente scorgere di mia aderito, servai portai alla porta del palazzo.Osesservi ivi di guardia che sette od otto non limitare essi vi se fosse chi il mi conoscesse personalmente,pregai perché alcuno s'inoltrasse e parlassedichiarando tutto fu inutile;nessuno Ma si nessuno di grande ma dal mosse popolo alcun bene rimase e deva. si chie- proferiparola, luogo: quella massa figureche quilla, tran- non fatte per sembravano non immobile, muta, di composta era quanto givano presail cheggio sac- non inutili istanze, rapina.Dopo replicate movendosi alcuno,nessuno parlando,credetti mio dovere e la quale,lodata di fare breve una la buona indole della la savia condotta rammentata nei tempi esortazione,nella della tenuta popolazionee dai miei cittadini con- generalerivoluzione,assi- 127 il Senato calma ed del parola d'onore mia agito aveva non conformità in sulla quellagente curata e ed il silenzio conservato tranquillità parte di popolo che si era presentato forse a palazzo,che non ascendeva di motivo da considerare tumulto come discorso Ritornai fattogli. appena fui nella cosa ed degli uscieri Come Forse il popolo accorrere potè gente, torse, e da dalla siavi due molto nuovo di diede i potessi andare confermarne nacque gente partito il moto, era del nato Se- lunghi portici perché convalescente, annunzio dal o attiguoal palazzo. per si di la folla ; qu";;sto all'aula distanza io cui suole asserito,molta pel primo curarlo. assi- unione accrescere nel bosco ma naccioso mi- saprei non preventivamente quale il popolo modo certo Al qualche celere modo si tormi si è porta cortili,né colla in radunata collocata teneva sebbene dei alcuni ; nunziando ansbigottiti curiosità, per tempo poco breve l'occorso, alcuni io ovunque giovani nobili, che la E in come erasi anche dei la naturale sone, per- dal popolo s'ingrossavain ciò accadesse del sessanta al Senato pertanto riferendo sala quella alla porta calmato e poco da quel piccolo impiegatientrarono il che alla mestici proprii offici do- a' La davano che pensava pubblico interesse,esortai ritirarsi ciascuno a non che con pure passo la dità rapi- ingrossato può il sospetto. un momento di si- lenzio,ed io, vedendo « Se lo credete, al Massari Felici nel offrirono si colla io da sedeva della Senato. col Mentre però che quiete,immobilità, il quando come di alla presenza costume Corpo fece nel e dello palazzo Stato. impressione sulla sicurezza dovuto alla mi dei nostri solo al lolla poco essere era Nella prima mentica di- dovuto tenere man- abito in del mi di dubbio del senatorio. conosciuto rispetto Temetti, di l'immobilità questa ed che in mente facil- diverso seconda il silenzio spettat ri- quella potessi troppo di primario contegno e popolo, a presentaisolo, momento insultato,che il contegno primo ed si avanzava, individui gionevoli ra- silenzio, eravi diverso un si schiati frammi- applauditoall'ingresso, poi stato parlando tumultuosa ebbi ed e quiete medesimo dignità del grado fossi sebbene alla avrebbe Questo nato, del Se- urbane magistrati tre alla cosi popolo questionando quel rispettoche iMassari, e Eravamo con più non trato en- allorquando procuravamo, osservai me. popolo stesso. popolo, persuaderlo io ritirarsi, che con intenzione lo senterò pre- esortavano solevasi senatori, come in la retta faceva essi con esortazioni ma il essere moltitudine, quiete,assicurandola ed mi : i senatori venire a primo portico inferiore. Felici mischiatisi vestiti essi,ed Aderirono ». le scale, ritrovammo Scese parlava,dissi nessuno senatori, ritornerò,e o popolo e che dal massa. davano 129 luogo a di numero, assai più immobilità: si più silenzio,non non inoltrandosi schiamazzi,e mancavano periore su- questionava continuamente, andava moltitudine non rispetto;nella seconda^ certo sperare le verso tutto la scale, presagivanon alcuno né al luogo,né alle persone. rispetto che meco discesero le scale, Eransi i due senatori, aversi separati,e parlavaal popolo separatamente, alla quietecon adatti modi. di essi ciascuno esortandolo Ma questa ciascuno separazionenostra e colla separatamente il frammischiarsi massa ivi concorsa, togliendomolto alla dignitàdella rappresentanza, dava dendo più animo ai tumultuanti;ond' io vesempre l'inutilità di quelle allocuzioni e che il confusamente popolo disputandoe piuttosto s' inoltrava,credetti prudentecosa le scale rimontare Il mio dubbio nell'aula,incominciai nel ; infatti appena riferire quanto a cortile,che e cessaria ne- in Senato. rientrare giustamente fondato era felici speranze quelle poco e morando mor- su tutte rientrai accadeva gli altri due Trascorsi rientrarono. senatori pochi momenti, il tumulto, sbigottiti crescendo gli uscieri e gli altri impiegati, alcuni bussando alla porta del Senato palpitanti^ pallidiper lo spavento chiesero primo di entrare, che il Fattosi — e con interrotte con popolo s'ingrossava un nelle 9 gran momento circostanze Rivoluzionedi Milano. di anche parole annunziarono manifesto silenzio, come che portano pericolo. suole seco dere acca- il senti- I30 della mento ed sorpresa ponderazione offrii per mi all'occorso dissi narrato, sopra di mi nuovo moltitudine, ma io, lo permettevano, me al che pieno Era faccia al di sta di frattanto nazionale, la vita; evento voi ma vi parte di vidi lungo portico, lo faceva dicendomi salvo, sarete difenderemo ». Io « ed in di assai Siate ad disposti siamo tutto dia di Guar- cose disse; mi essa Alcuni essa. e strepito. corpo ufficiali di vari noi tranquillo, e grande scala, all'ultima questi mi si avvicinarono chi mancò né obbliganti, fermo la «. uscii,e passatii giunto al palazzoun con cosi le deboli quanto per confusamente che gente, Senatori, se « presto dà ripiano che : presentarmi solo lunghi porticisuperiori scesi giunto nuovo proverò presentandomi bramerei essi, ed Acconsentirono forze di consiglio,io e portanz im- arringareil popolo. Riflettendo però giudicate,io alla la loro esigono per pur esporre qualunque sapreiesprimere non qualis'entimenti eccitassero in me cosi lusinghiere del popolo verso la condotta di me, espressioni, la folla del tumulto tumultuante, circa alla metà parola,ma e la debolezza pertanto prima salita,avendo lunghi porticidel e le circostanze Giunto accompagnavano. della e cortile io rimasi della lo tutte al di contro i pienidi popolo irrequieto sul ripiano,poi discesi strepitoconfuso mia lo periore ripiano su- prima gradinata.Dissi della che voce degli rendevano che qualinsorti inutile volersi sapere giorno 17, di alcuni cosa nel ordinò quale si senatori. A pieno silenzio,talché un precisitermini primo chiedere per una ma sia Anche sia di ostilità. » il Senato, come applaudi.Aveva aggiunto in quel suo decreto del sulla persona io questo non parola: il il Calmossi dato, e dava segni di pertanto, seguito da resi essi pilicalmi e con rimontate questo rato, nar- sopra ma le scale e tal modo sordine di- da che gionando tranquillamentera- dell'operato. alcuni impiegatidel il timore dal nato Se- quale discorrendo agitati, con nazionale, passatii lunghi portici,andai per frattempo di rebbe sa- il riscontro alcuni uffizialidelia Guardia all'aula delle sedute In popolo accennarlo quiete,di dimesso e prima fortemente erano il zione na- complimento un solo turba sulla rettitudine Io si è popolo dopo la sciogliersi sembrava parte con dalla PrincipeEuger^ioViceré; feci qui imprudenza produttricedi maggior stata me E Stato, aggradito seconda questa a leate: al- Potenze poi soggiunsi:a Secondo, e indipendente che ». minata no- stizio, semplice armi- un non quali ha l'indipendenzadello conservata re un le guenti se- buone Due « Alte cessazione piena applausi del popolo ; che alle successe risposi ne' stesso fui inteso: e Deputazione una domanda decretato, per il Senato ha cose io Deputazione una questa il il Senato decretato aveva riferire convien quant'era accaduto. dire che alcuno dei 155 turbolenti più la al Senato la spargesse del revoca doversi voce decreto che chiedere nata ordi- aveva Deputazione. Sapevasi che questa era partita dirigendosia Mantova, ove il PrincipeViceré la quartieregenerale,e ciò affine il aveva necessari i Ma nemico. nel che popolo sul porre cortili e indiretto ad quartier generale ne' la Guardia maggiore nazionale che porticisuperiori, ne' montato doversi il decreto che mente assolutaordinata aveva Infatti,appena sovrano. Senato, dissero: Fattasi timorosi Senatore, tostamente, da me o noi nazionale capi cese fran- un giunto corsero a alla zionale na- me, possiamo più non potràpiù contenere». riflessione che vedendo i capi le circostanze della Guardia ed oppressi,gli impiegati sbigottiti pallidied ansanti, discosto si non quella breve permettevano, poco e la l'impetodella moltitudine; bisogna por contenere rimedio « io fui alcuni uffiziali della Guardia alcuni ansanti, sudati mi multo, tu- mitare sul li- stava la diffidenza di era Deputazione, tanta la divulgazionesul pericolo di avere e e il rapidamente assai mormorava annullare del a rimasto nei era quell'istante con porticiinferiori, scagliossi impeto, tumultuariamente porta sparso a della scala,e in avere si pensasse Principe, che dalla calma fino al il sospetto era modo il dove superando tanto in trono popolo passò e andare passaportiper di dal udito il fermento luogo, giudicai non del popolo essere più 13 4 tempo deliberare. Entrato a in pochi Senato : Senatori,dissi, non « alla salvezza minuti mente frettolosa- pertanto decretate : che avete il richiamo tosto della Fattosi Deputazione o siete perduti». di silenzio, né alcuno aprendo momento un bocca, m'inoltrai alla vivamente non replicai, per stanchezza, parte non mi ritrovava iscrivere di decreto instando « colla dalle mie fossero,e chi fu che scritto, ma io il andavo dente Presi- Il vecchio ». ed irresoluto,i due Segretari alcuni senatori dalla fermezza colla quale io necessità di secondare dal loro posto Io revoca. primo e il scrissero e saprei indicare non lo stendesse io preso il mio alla portatisi la penna tavola del Presidente,presero di per pertanto della instava,persuasi il decreto ferma modi vari con e Mossi levatisi consiglio, emozione, già da qualcheanno dissi,venga qui e scriva immobile parole e io,parte che scrivete,scrivete tacevano. e perdere. siccome abbastanza mano richiamo, » rimaneva da tempo la naturale per Almeno, « del Presidente ambiguo,e lo celerità, con accade, mi esservi il Presidente Rimaneva tavola gran ; ma appena fogliolo presentaial chi uno sidente. Pre- Egli,incerto,sembrava rifiutarsialla firma, vi è Presidente, firmate,non « : replicai tempo a deliberare,firmate vostra e del Corpo tutto ». se La istanza,l'essersi alcuni membri per stendere lo determinarono ferma e decisa mia portatial il decreto a la salvezza vi preme e la burò sidenzial pre- tazione generaleagi- porvi la firma. 135 Aveva io del decreto prevedutola necessità di molte copie titudine; fra l'insorta molstesso, onde spargerle ai quindi dissi copie, e ciò al burò, di fore delle fatto. Pochi ed bene so non nazionale Guardia o Data ad se le pressanti la pertanto ufficiale della un nato, del Se- qualche commesso a copie, Tale questila presentò agU insorgenti. l'agitazionedegli animi tumulto tanta e il in Senato entrati alcuni della Guardia erano Io uscii non primo presentare al a sino preferendorimanere concepite in fossero fatte. Erano della il richiamo Deputazione copiate da quei momenti per presentai tosto al alzata, onde mano vero se non fosse popolo popolo, entrato le rispettate in voci e colle minacce perché considerati pure in che eransi una tenendo la persone. E senatori noncuranti nel tumulto sebbene che sentati pre- carta colla al male, mente certa- fossero furono in in colle primo ingresso, dell' delle offese pochi copia,mi avrebbe non insultati al loro per vederla. Ed il rimedio Senato, maggior pericoloquei termini pertanto pronto copie furono tutti potessero stato il decreto, varie brevi senatori Presa stenderlo. e che degli e popolo che a era delle sedute. l'ordine impiegati,né più si conosceva il farne delle a richiedevano. circostanze carta^ le mie rapidamenteeseguito,come essendosi prima fu subito pure impiegatiper alla firma del decreto istanze tutto furono minuti venuti senatori, ch'erano opinione pubblica, nessuno poteva 136 di rimanere lusingarsi e la natura degliuomini nel e avrebbe di E lo col decreto carte nel luogo tumultuoso lettura del dal s' inoltrò solo un calmossi : il all'altro la dall'uno occupata non e i senatori sfilarono fra la moltitudine il muro, onde, scese nel luogo dove le scale, fornaio, ed il popolo mi che potevo appena dolci e circondava muovermi. Io qualche luogo due o ma del tre Radaelli cosi foltamente esortava con tranquillealla quiete, quando di alta statura^ il cui aspetto milanese al mostrato aveva popolo il decreto,e mi ritrovai al fianco delle guardie nazionali, fra i quali certo essere la presso palazzo. Io rimaneva uomo le marla ed il fer- essa frattempouscirono cautamente porticilungo fra la turba decreto,rimase e seguito come inoltrata,cioè più devano go- la persona. quella delle sedute, fu In questo dall'aula,e uscire a pur rebbero sa- tumultuante massa grido,e passando minacciosa. i erasi ove Nemmeno momento. in avvenne alla né ricchi abiti senatori! distribuendole anteriore stanza per quanto Il presentare narrerò. plebe, dei mali minore ed arricchisse ornasse sia prova ne spogliode' che ciò bassa rispettati quelliche e pubblicaopinione.Il stato tutto della numero lanesi mi- non generale confusione, stati distinti della dell'abito- tumultuanti, parte maggior prodotta una sarebbe salvo. L'uniformità dimostrava probabilmente Lago Maggiore, abitatore mi niere maun non di si affacciò 137 disse: e il Era ed nelle i conte denaro. « Prina l'ho veduto io e Prina fede Io in credete Prina queUi, ed insistette era; voi tutti mi poi me, replicoche vi vi Come! « gnoso biso- sempre quegli,« Evvi, disse,ed io nel palazzo pel primo ». Replicai non soggiunsi: smungere Ma ». entrare che nello Risposi a quellaproposizione: c'è non dura diceva impinguare il tesoro privati,onde di lo zelante troppo e ». della finanza ministro popolazione,che alla maniere sue Prina Prina vogliamo ora ma senatore odio in bene, Va « di mentire? capace c'è non che e bontà tanta avete tervenu è in- non ». il Presidente Aveva cortile,creduta nel ingiuriatae dialogofra il entrò e non me conte ed braccio, gli rimase seguito, del mezzo : tale vista io mi Venite « i seco con porticie alla folla del e tranquillo, solo lato destro al mio udivasi toso got- quando ingiuriato circondava, mi dissi quel breve si avviava palazzo,lentamente A Prina,. conte il quale,essendo vivamente stato timore. Passai fra Thiene, senatore essendo senza le scale detto in Terminato vidi l'incognito, e nella porta ». tu quella del essere maltrattata. moltitudine, che sicari mi senatore del Presidente, quando il popolo entrò la servitù fu da quanto Prina, e, ministro equipaggia suo somigliantea quello del di qualche cosa nel Veneri e, me, levai dalla presolosotto ed andremo lentamente scesi popolo, il quale un n:ioderato bi- 13» formarsi sbiglio, qualesuole discorrendo di la grande; ma di farvi Scese mia s'inoltrò carrozza fu la mia qualenon il montare senatori ivi Thiene in essa, sebbene io il Montammo usci « dal Thiene, in A detta casa, però subito il nella contrada e ». potemmo; gridando carrozza rimpett di- paterna situata casa Napoleone, popolo però vicina; cosi e anzi il popolo stancandosi guarda il in entrasse del bando distur- casa di al cocchiere ordinai posta in la corsa il Fòro. popolo per entrare Cosi dare an- Cavenago casa Cavenaghi, prendendo la accelerando appunto consiglioe mi a più appigliai tranquillità, abitazione de' in ritirato. Accortomi si sarebbe suggerimento, ed ed Salite, primieramente venne della talsità di questo alla mia che alla « ma tutti due seguiva la « a cocchiere, lusingatoche, quando fossi la domestica Fòro, : ed il popolo Verri Car- sospeso aiutandolo vista mi questa pericoloche savio ed di persone, timore; senza non carrozza, evviva al Monte al tre o ci entreremo qualchemodo infatti,adagiandoci come pensiero di andare ordinai due per io fosse che non Rimase e braccio Verri, correndo. di entrarvi e in palazzo la Bravo porta Massari. e conte in alla questii conti presolo sotto dissi,che natamente scale, fortu- Erano rifugiatisi. lotti,Condulmer tal visto le stanno ne maravigliaall'atto conte fatta quelledette bastardelle, tre se qualche tatto. veggendo stesso, molti ove via del nella porta fu l'accelerato eseguito, corso e I40 esposto provero qualche vivacità,che con eccitavano; ed eglitacque. naturalmente Giunti in erano, per spedirono i senatori, casa, di gli abiti avere le circostanz che meco semplicicittadini,i qualigiunti,se gl'indossaronoe partirono. La di mia e pallidi ; io io pure disse che mi casa li vidi in non ritirato eglisdraiato fortemente Senato, dalla come di dissi,era pubblico lo ignorava; pertanto quanto era sul disapprovazione secondata però io sulla totale Io popolarefermento alla popolare qualche quasitroppo avessi popolare.Insistendo di forza, sulla violenza mancanza e esposto e delle palesiminacce, probabilmentenon suaso. per- desistetti, e più instai molto però non il pericolo. Narratogli operato, egli silenzioso messaggio al egli mostrò l'indiscreta domanda del rimaneva egliera occorso, mio il spedito da lui,né stato in grave e Melzi. duchesse,incomodato una cosi il vestire Cancelliere Siccome gotta. insurrezione spogliarmi e dal Gran su tremanti erano domi quel frattempo,essen- per frac,e portarmi subito Era essi vitù ser- sul sportare personale,persuadendola a farsi travolle aderire. E altrove; al che egli non pericolosuo qui non in è fuori di proposito rammentare ciò che fu detto ; cioè che il popolo, seguito costantemente partendo dal palazzodel Senato, si rivolgevaverso Porta Nuova, dov'era Melzi, e che e ritrovandosi il la casa del Gran Cancelliere Gonfalonieri, ciò vedendo conte F. nella folla,gridasse meglio essere 141 ministro Fedele, che San verso dirigersi che Dicesi Prina. ivi di continuare prima quanto a e Melzi. Mentre io non mi inganna, ed io il Duca le cose dettemi Pruia confermato già detto, fatta stata al e Senato ». : Mosso ed Cavriani corso, l'oc- dissimo tanto sere persuadersies- a che sommamente fosse qualunque non le molte cose il da quanto sulla il rono parlasenatore io in posito pro- domanda che di quelle energiche parole con « stanze, circo- rapidieventi pericolonel quale era di aveva Fra senno. curando pro- senatori, che, tre secondando, di vava. tro- Lodi, Questi, riferendo l'attenzione era di delle conte tal punto il che lui erami il erano spintea essi del il Duca tumultuosi incominciò affatto privo di : o di Lodi interessavano Prina due quei essi con vi si quanto e natura vera Presidente. Veneri conte che di gendo distrug- inutilmente dialogava, seco annunciati la memoria Napoleone, tutto e presso persuaderlosulla furono carte le finestre l'avvenuto Ripiglioora nella altre stanze, ilritratto di le trasportando e il mobiliare se Senato, che, partitii tumultuariamente entrò guastando,insultando stracciando nando ritor- tacere, e nelle Corpo, nella segreteria sala del tutto il concerne senatori, il popolo debbo non Fedele. San cangiatadirezione,si rivolgesseverso Ma del casa detto il popolo, questo a la era Va bene, pertanto ma noi il Duca ora Melzi gliamo vo- da 142 a disse udiva, quanto Prina Cosi, biglietto per un del incominciò bisognavascrivere avvisarlo grave dopo la convocazione la a avrebbe del si vedrà Partito ministro in casa, pace Banfi, che Mi Prina del disse parlarmi trattenni giudice.Dissemi il popolo sedare il non alla nel si sarebbe Ma presentato. ma non dopo senza ed di me, il venne instò del ministro casa Prina, Credeva egli più prudente partito per ciò su che al Senato supponendo che il popolo inoltrato di più quand'iomi fossi e trovandomi non vestito credetti nel dovermi però eglie che fondar quale io modo facilità.Instando io nel portico si affollava minaccioso. e sarebbe momenti a bisogno aver accaduto senatore, essere pochi momenti e giunto alla e giudicedi quel giudice premuroso tumulto, ragionando era tardi, del pertanto il solo questo essere 17, pensò subito troppo Lodi di che e perchémi portassiseco ove Si giorno ed avrebbe 20 ma ; commesso un mi le scale montare prestata fede seguito. ritrovai di pubblicain del Senato fui dal Duca che mia giunto. il fatale era avesse la seconda permessa prevenire il come porsiin salvo. cosa provveduto alla pubblicasicurezza. a subito e perspicaceuomo Regno, quell'ottimo persuadersiessere pericolo.Che se eglimi non di tardi,perché tale troppo ma destino che più in abito consueto esporre dicendo si potesse e con non di mune, co- troppa esservi la speranza di calma, risposi: fatto ho folla del anni vari sarebbe aiìdare alla ad alta il Banfi pronto inoltre del tumulto, che togliereogni il Aveva la strada ed i più si pochi soldati cavallo qual nella lo a del contro tal luogo da segno invasa e o al Gran Ivi la casa nascosto fugatie dispersi. non si detta portò fu bene so ricoverato pizzicagnolo,situata un e per quei forsennati, che movimento^, Teatro mici ne- ingiuriandolo.Nessuna avrebbero di casa feroci suoi accadesse, il Ministro modo Ministro. al ritrovarono a oppose tumultuoso bottega ed sull'angolodella contrada di a ». consiglio; vilipendiostrascinaronlo pubblica in giunto che fecero forza questo ritorni verrò tosto egli stesso facinorosi percuotendolo In di compiaccia il mio furiosamente popolo obbrobrioso con si speranza. Ministro tanto andare ritrovò buire contri- possa nazionale, i quali seguire a salute, qui vicina, e Guardia da già Pure, disposto modo Comune vita debole dire chi io sia,e voce credette e qualche del casa poi del in nosciuto co- poco di inutile. tadino cit- l'inoltrarsi ma sempre ed cosa ufficiali della possano Parti dalla buon comune, toglierei disordini,ella due con che abito di il genere per imprudente a in popolo persona ciò il dovere magistrato; impostomi tutto a zelante di di Senato, appartenendo al Corpo, esigeva quanto e nella In « poco il alle Case discosta Rotte, dalla generale conte casa Pino, ^44 il quale,stanco, della ansante avrebbe persona alla calma tentativo la decisione abbandonato la al e glifosse che Fu sordi anche pur concesso il suo strade di torce di città detta il Broletto. di segui quanto degne di la casa sua in solo non La mobili, ma Le tegole,le ferrate,i poterono rabbia tempo da era finestre una spogliatedelle per le bliche pub- oltraggiato,poi nella sassi che rimanere anzi plicati re- colpidelle e casa della violenza la sono scena tutta tempo ed in parte distrutta. nestre le fi- ornavano dalla popolare immuni rapacità; ed quella casa distrutta da terremoto, de' orrenda guasta di dei saccheggiatae spogliata sfrenata 1' aspetto quello di violento e e brevissimo fu genere. vittima celerità questa dei tutta ed a confessore,e un ricoverato maraviglia.In non fu biati quelliarrab- strascinato accese nazionale ogni erano poi cadde ; cadavere con dalla Guardia l'impeto l'infelice Prina colpi di bastone,de' pugni ombrelle. frattanto tale fu percosse egli pietà,ma sicari;chiese credo popolo e casa qualunque popolare furore,dal quale ebbe soffrire insulti crudeli Chiedeva quel suo ma delle minacce sostenendosi tando poter salvarlo,esor- inutile. Il tutto d'incendiare minacciava e voluto il popolo; del tu malamente e non in poco diverso forte incendio o più, perché rimasero ferrate e de' sassi che da le le ornavano. Vuole la tama che i attori principali di questo I4J memorando e infelice evento milanesi,ma gente del deUa è biasimevole fossero cittadini non Lago Maggiore, regionenella quale l'infeliceMinistro avea molta corrispondenza. E serva questa popolare malvagità a dimostrare dai grandimagidebbasi seguire qual via di mezzo strati, allorché il popolo gli si rende avverso; im. la viltà d'animo nell'adempire ai doveri se perocché, carica lo è meno, non troppo degna né di provero, rim- sommo pericoloso,il meno la pubblica opinione.Non disprezzare ma rava ignosi opinasse, egliimprudentementedispregiandoil pubblico clamore se di lui si dicesse ciò che il Ministro come e andava nulla vi fosse a per la città temere, e a onde cavallo, molti ciò riguardavanoquale ingiuriosoinsulto. E tanto più perché era noto, e molti ne parlavanone' pubblici essere caffè, eglistato da alcuni giovaniminacciato in queste cavalcate. sue Narrossi che alcuni di rere discorquesti,seguendolo da vicino e mostrando fra loro, si esprimesseroin termini ben chiari e voce con spiegata,essere di disfarsi dei cattivi del volle anche Regno giunto il tempo ministri,privandolidi vita. l'avverso destino,che Ma ormai ed tutto combinava alla ruina della offendere questa nella fama. la struzione alla di- capitale, Imperocché tata popolazionemilanese erasi sempre meridi saviezza e di bontà,fu e goduta l'opinione alla quale essa deturpatada quellaferoce tragedia, e troppe imprudentemente si espose quell'infelice, mentre IO — /?ifi"/u-!Oni di Milano. 146 col in contegno suo pubblicoe da' benevoli, suoi alla giorno quellostesso in tato coll'essersi rifiu- tuga chiatagli appareclo inutilmente che gire pochi istanti prima dell'accaduto a fugche già avevano vettura una pronta. ed il popolo nella città; il fermento era esortavano con Grande di tumultuante, colla plebe avida tumulto di e grandidisastri.Unissi pertanto Antonio che era il conte presso il podestà, il qualedeterminò Durini, il Consigliomunicipale, Governo ^doversi fare un provvisorio e doversi i qualipeninvitare l'unione de' Collegi elettorali, sassero saccheggio,minacciava a Questo il solo era che mezzo con piena autorità. rimanesse, più non chi rappresentasse il Governo. v'essendo Viceré la calma richiamare a era Il Principe coU'armata; il Ministro Mantova partito per quellacittà quando intese che accadeva forza nessuna Senato, dopo era opportuno. qualitàdi avessero nascita favorevole la Bazzetta essi. tanto per- per formare di persone che per questiil conte Alberto Litta,conte con sarebbe non negliaffari esperienza opinione ed accetti pubblica o conte consigliere, Pino, ed io e il sacco cittadini furono composta pubblico.Furono conte Prina; seguito e dopo Consigliocomunale Reggenza di Governo ciò all'intento ; il bastasse Sette onesti dal nominati per del Ministro residenza,nulla poteva, stato al che ciò sua o casa militare che della una alla intorno l'Intern del- Giberto Giulini Mellerio,conte romeo, Bor- figlio, generale i4« sede del varietà palazzodi Corte, sebbene dei governi, risieduta fosse vista di vedere prudente atta e l'astenersi motivo da d'invidia fabbricato a cattivare ciò tutto di e pubblicagovernativ anche, al Governo nominati cosa la Sembravami rappresentanza. nella ivi sempre, nobili, sette la in nione, popolareopi- che potesse dar Ma quel mormorazione. offriva dei sito. Fu l'opportunità che ci portassimo dunque all'istante determinato al palazzo reale, ma che, rispettandogli appartamenti unirsi solevano reali,ci ponessimo ove i Consigli legislativi e degli elettori. Tale fu il mio non col quale il palazzodi che, fu adottato. che parere, Governo nuovo città alla fissata illuminare per e e con vari nominassero ed a piedicon le persone alla fiducia nella questo modo dal passare residenza; i dal fu stabilito e la calma termina de- Partita la genza Reg- nella alta voce alla quiete nostre, esortando e renza appa- guardienazionali qualiad i saviezza con componenti alcune ufficiali di essa, individui nominati. dovesse il pubblicosulla presa pubblica,dovessero andare del procurare per modo Trattavasi probitàdegli quindi la Reggenza palazzodi città,si avviò al in luogo alto gridandosidagli ufficialinazionali stabilito, nomi deglieletti ed in essi. Era il cammino affollatissimo suole esortando accadere ed per la i balconi nelle i il popolo alla fiducia quantitàdegliuomini pieni di gente, come pubbliche feste. Giunti alla 149 residenza dovendosi e vollero l'onore, né e i miei mi la che però i motivi mia poca ch'io da dente, presiavessi ne addotti, me pegnarmi. disim- salute, per ben quell'abitazione, in offriva i necessari non eleggere un compagni giovarono singolarmente Giunti fra noi comodi si conobbe la per rapida degliordini,né per le udienze delle perspedizione sone le quali accorrevano alla Reggenza per la delle cose. In questo frattempoil conte moltiplicità Fenaroli,maggiordomom.aggioredel Regno, ilquale dimorava nel palazzo,(ec"i istanza perché la Reggenza friva si portasse a risiedervi, come quelloche ofle opportune, fu comodità eseguito,perché fare per realtà Giunti altrimenti. richiedeva in alle circostanze;e ciò non era il possibile al stabilire i palazzo,io feci quanto burò, ponendo un ben protocollo,scegliendole persone si sposto di- adattate agliuffizi. finalmente l'invito per l'unione pubblicato dei Collegielettorali; la Reggenza diresse i suoi e zionale primi pensieria porre in molta forza la Guardia naErasi qualinel giorno davano non di Fu dubbi singolarmente,che nazionale corpi,ove pattuglie,che di era segni di grande sommossa privatevendette la Guardia in vari 21 dei malevoli, i le minacce contenere per più di e giorno e con nacce mi- generalesaccheggio. fortemente vi fosse il primo, a notte armata temere, e divisa ed in forti proteggessero la 150 la pubblica e la forza che la irritasse non forza modi con della nazione. che fu per della ciò che motivo quelliche a di condotte aglioziosi o fu abitanti di col suddetto modo persone entrare, questisavi con qualche delle essa città ad dimenti provve- grandi erano mentre rapidamente divulgatosinella spintimolti molti rifiutando l'ingresso affari, effetto, e nell'interno porte avviati per Ottennero sospetti. il bramato le minacce di dal permettendol'ingresso si vedessero o di chiudere proposto, chi voleva lirimandassero,non la l'indole provvigionie alle non combinare invece fu delle savie,le quaH, osservando non pertanto e città,come la prudenza regolatache urbani, cosi richiedendo altri inconvenienti, si posero se cosi baionetta proveniva la mancanza bei modi voleva dovette plebe. Si E le porte fosse stessa fucili colla i armare Ma privatasicurezza. ed il romore aveva campagna accorrere impedito il concorso. in città, Né in chi ad alta voce quellomancava chiamando gridasse, quale era il luogo,qualeil sito ove si saccheggiasse, in .quel spintidall'avidità di rapina. Arrestaronsi giorno,e molto più nella successiva notte, vari popolani qualifurono ritrovati note, stilied armi insidiose, martelli ed altri istromenti. tenaglie, ntti a rompere i riparie perfinosoghettiper strozzare alcune vittime del partito. mancò Non qualche minaccia la Reggenza medesima, la quale, contro sebbene fosse ordinata secondo pubbHca, l'opinione presso i 1)1 poteva non pure le hv dovè che furono cortile, ad spingono al sistema in comxunemente di a sa esecuzione le è essa che si riduce di la loro a opportuni. Nessuno grande si fida di che le Ma che in carattere, È tradimento. e tentasse contro sia promossa la con qualche azione qualchemodo diano quelmagistrato.È a nella per ciò perché l'ufficiodi queUi impiegatisi renda qualche modo interessante,essi riferendo esagerandole,ora un alcune male discorso, un per interpretandouna i semi e i governati e la civile società,sostituendo fiducia la confermato generalediffidenza. in questa mia praticamente veduto, interesse particolari circostanze, gesto, gettano discordia fra il Governo ho in fatti generalmente scoperte non già dal tradimento di qualcuno dei rati. congiu- m^a proprio,ora ora sovrani. congiuresono da esso, in pessimo che tenti persone, sospetto di appartenere chi che pubblicasicurezza,sempre ressante, inte- poliziaaffidata spionaggio facile la corruzione mezzi città dai di persone mi usata poHzia politica pubblica sicurezza;ma pratica a quali vivono sembra mi nostra questa la di primo circostanze che riflessione, intorno nel che al fermento poi ritirati tosto una fatti generale.In- cannoni calma. Quelle tumultuose successela ognuno alcuni porre chi poneva aggradimento a nel disordine propriesperanze essa Scopo di essere Io la penso a della rompono cor- alla socievole opinione anche essendo tutta rola, pa- capo cosi, da quanto del Go- 1)2 in verno In siccome esse turbolenti circostanze. quellepericolosee cosi della privatasicurezza, le vili spie della la illuminando della intatti trattavasi e non glionesti cittadini, in come ed avvisando accorrevano polizia, Reggenza, pubblica e particolare,dei pericoli privatie pubbliciche insorgevano,e potevasi da quel Governo male pubbliche d'incendio tutti i buoni Ma quei e si fonda altro non e e ed lenti neppur e questa facesse la tardi che uno già il tutto mi noto posso è e me che loro loro a pali; princi- si richiede molte ne noscerlo co- per utili notizie da date giorni facesse pervenne dalla lieri rapportigiornacosi gendarmeria,erano asserire suU'onor vi fosse teressa in- rendersi dell'interesse sociale, giunto prima che non blico pub- mJlle alterati rapporti quei calamitosi sebbene altri ne se al alla diffidenza del con l'ingegnoche in a dei curandosi cittadini onestissimi,nessuna polizia;e che negli animi tutelarlo. Infatti furono vere polizia:indifferenti la fomentano avendo qualisi aggira quelle massime sospetti,nulla né ove l'operaloro. sui questiinclinano pubblico,essi e offrono pensano dominare siccome e d'inondazione, o primari stromenti secondando sembrano mità cala- blica, pubperdutinell'opinione e la cosidetta bene, nelle infami,poverie bisognosiper vizio,prividi morale i accade ed accorrono mercenari sono al provvisorio opporre rimedio; come pronto un cosi posto non mio che fosse di riparo,se la 15 5 della natura rivoluzione si fosse il giorno poi motivo, la e nulla era la anche avendolo in co' giorno 17, quel al il conte polizia, di talenti e pronto comuni; non di Lodi al Duca Non dal ignorava al complotto da Governo a Cattare assicurò essersi per affezionato Viceré il ceno eccitarsi al austriaco,che incatenato. di mentire con silenzio che il conservato seco anche che scenza per ricono- si tentava^ distinto era né io posso, proprio doveva interesse alla rivoluzione opposto quegli che e l'asserz del- verità Luini, persona Duca Luini varmi,, pro- di grande maravigha, riflettere al Luini. Era a generale,e quasi Ministro senza dal del in maniere mi mossa, som- la seduta Giacomo consigliere di me a Era gli fu partecipato. nulla quell'epocaDirettore tanta pericolodi rapportifatti dalla pohzia,la che assicurò che tempo si dichiarò e il fermento riferito. E allorquandogliparlaidopo del del mancanza egli mi poliziagli aveva persuasionesu* Senato pellato inter- del Senato conosceva di molti, volle prestar fede intorno non la la città tutta la la quellepericolosecircostanze, minaccia mai a che io la riunione permessa superfluaper mentre e che in 20 accaduto è Lodi, prima scoppiasse,mentre come unione di al Duca anche solo, ma me ciò esigeva.Né lo cosa sussurro e considerato. Senato; doveva temere cosi poco il il lo confinò Melzi, d'altronde,era né come generale,né nei tredici mesi me, sere es- pace inca- saggio da 154 le notizie trascurare che gli fossero singolareconflitto questo d'idee ed incertezza so cosa opinione, io non pensare, e di parlarneliberamente animo al conte ciascun su da solo di ho in stando Luini, in- di dubbio, per intendere punto quale soluzione lui date. In state dare possa strano questo a mistero. il ripigliando Ma che dico su dalla mentre bolenze, quellecivili turReggenza davansi vano, que' provvedimenti,che le circostanze offriunironsi per impedire i maggiori disordini, tutti i discorso Collegielettorali. Ma unione si dovessero appartenessero occupati gli ammettere nemiche armate elettori di parte dubbio, se alla loro elettori che queiDipartimenti,che già erano a dalle nacque cuni de' coalizzati. Al- quei Dipartimenti erano impiego per parte per e già da Regno pertanto che Alto prima i soli alla parte elettori rimanevano, la ed il conte la parte chi cioè degh otto partimen Di- Olona, Mincio, Reggenza delegò me, Giberto la libeni. tuttora Po, Agogna, Lario, Mella, Adda, unione Potenze conquistataavesse unitamente rappresentasse Unironsi esse si Ma caso. giudicò che il chiamarli potesse irritare le conveniente che alleate,sembrando non del lano, Mi- in Borromeo Serio. sidente, Pre- come per Alla compH- mentarli. Costituita (*),fu per la tal modo Reggenza la nazionale cresciuta di tanza rappresensette indi- 156 ressi della Fecero essi le del nazione, ebbero Deputazione alle una di aliene Furono Reggenza, vulzio, Pietro Balabio civica,Gio. del Alberto il conte Federico Gio. Collegi,parte tasse onde più odiose e abolite,e diminuite tre posta e miglia su altre ed minato no- cune abolite al- diminuite, il l'ordine. Cosi sulle arti tassa quellesui del campi fu gravitavasulle eredità fu ristretta la riserva di in date,parte dai furono richiamare sommamente contratti,e la sui dia Guar- (''). popolo, facilmente Registro,che Deputazione Reggenza al Tri- di Cremona: erano disposizioni dalla Giacom.o Somaglia presidente Sommi Beccaria queste Con- della battaglione segretariopoi della suddetta Mentre Litta di Milano, Marc' Antonio Serafino Giacomo leate, al- dichiarate conte della Luca e eransi Potenze il capo Consiglio comunale di Brescia Fé Alte plausibili. indipendenza dello Ciani, il conte Giacomo falieri, poco conquistare;la quale Deputazione nominati della membro manifesti la libertà ed chiedesse Stato. loro qualicoi tutto sedute sali e tabacchi. In della caccia regio Parco era di nel essa resa guito se- dario circon- Monza, coltivati sommamente però dannosissima: mestieri furono e e serva ritili, fer- poi anche dalle soperchieriede' guardacaccia. insopportabile Giovarono questi provvedimentialla calma della nazione, e la Reggenza ne ordinò l'esecuzione. Ma il i Collegielettorali, volevano conservato mentre 157 alla Reggenza, che proposizioni combinabili con modo in nessun erano quelloscopo. Proposero l'abolizione del Senato, del Consigliodi Regno, fecero Stato Segreteriadi della e dichiarazione scopo ben le dette portante Stato egh andava ne se che io mi potendo a tanto, da il Governo procedere cosi e ben giorni,se di quando, e o a casa, o non privato al posto. molta con siduità quieteed asil giorno e la lettere. Ma da porsiai ciò che moti : e un Io dovea chi fosse notizie da che si presentava; io riposare, per recarmi ciò oltre vari rese o subito per vari all'altro accadevano le firme o chi ascoltare per. cibarmi per istruzioni notte. a spedizionedegli pronta mancava non provvedimenti a e fosse ove esclusa la i burò sorvegliare per la affari, regolarele sedute, me, rimanesse, ricordo, fu la Reggenza mi quiete,non al il posto; egli rimase potè e che dissemi e Sedevasi provvedereal tutto. né parmi possibilech'io potessireggere Presidente, io non aveva poiché,come momento andava me abbandonando casa del Governo capo sera; pubblicata, segretariodi il opposi,dicendogliche : Segreteria Sette a loro questa Reggenza determinazioni, venne Strigelli conte della fu dalla non Stato. Ma allo direttamente quellache si opponeva del Regno. della conservazione principale mi ricordo che, giunta alla Reggenza la carta come E varie un tutte o da per momento le revisioni ordini,ai proclami^alle cosi grave l' impiego che 158 fu il poco accordo e insopportabile, dignitàdi alcuni individui della Reggenza, quasiera reso la poca dappoiché fu Erano i e i fermi ; al buon del poi divennero le basse tecero regolamento, tumultuari e che focose maniere del tanta schiamazzo ad io essere fossero chiuse scandalo e le l'udire libero che, quando si fosse alla dita_, se che uomo, Non maniere, declamava basse suoi fatto probo, ma era eguali;ma quando Giunti poi si l'occasione i fiato per altri,non d'alcun con che lo potei all'ordine decreto certo e sarebbe gran focoso furibondo leggere: per- Questo minacciava. sommamente affare che cappelloe stata vile di non potesse di e quando era è manifestato per contrario il preso Tedeschi, egli in Reggenza fare rapporto altri impedire per esigeva fermezza né parlare, tanto con ordinare chiamarlo eseguitoquanto avesse Longo nazione modi, osti- partire,giacché egli disse di andato. sarebbe ne male che obbligatoad opinione,egliavrebbe sua molto propri pensieri,che doppie porte, agliuscieri ed dirglich'era se i giorno dispensarmi dal un volte di lasciando stato spesse gliaffari e trattava tranquilla dignitàesponesse oltre le discussioni conte rozzezza discernimento,non poco e tacere voglio Mella, il qualecon e tanti. rappresen- saggi, ponderati,tranquilli erano partiti decenti. Non poco nuovi sette primi dignitosamenteinteressati alia pubblicaquieteed ed di accresciuta coi d'animo carattere. non seppe aveva mai concepirsi. 1)9 egli sicché meschinamente, nella rappresentò che, udito di petto, per in tenace cangiato in libertà. e del il fermo, quando e governo iSi6, stesso lo di abolita dimenticò, forte di terminò il tutti, uomo creduto sarebbe d'animo, patema principiare si società, di sorpresa Questo Reggenza. carattere al con Governo la Reggenza lasciandolo- vere vi- striaco, au- NOTE (a) [Il Verri ?militare i6 di -delle ratifiche il 17, Neipperg rapiditàe che converrà per sia in la patria,mi dei cainhìo dai Italiano Italia per alla Bibhoteca storico — perduti;ma venduti Al tutto. della a lombardo, erano in Luca e anno Miliitio. ne mente facil- Onde maggiormente che molto di là : che diede un 1892, voi. ne riassunto IX. pp. Morbio, in tornarono libraio Y. Beltrami gretario se- si credettero nella collezione Germania gioverà stesi dal Reggenza, Lipsia dal a Braidense di di [Questi processi verbali ceduti Rivoluzione istorica. esattezza i mezzi di troppo principali, poi,ritornato scene procurerò fattane compra quindi turono £lnvio le l'epoca nel- accadute cose descrivere, può poca processi verbali quale furon la con risovvenirmi gran tempo un a indicare ora De-Pagave. II Giornale moltipUcitàdelle scrivere a esattamente la lettura e di generale italiano pubblicatisul incomincio ora indurre con atto pomeridiana dal e dal aprile 1814]. 19 (/')La per Dode e il sottoscritta con un'ora a convenzione Bellegarde e esecutiva resa Questi atti furono ZucchL ed e fu quale maresciallo sottoscritto.il 17 generali austriaci che dal ratificata Principe Eugenio del Rizzino, la Schiarino aprile 1814, alla manifestamente accenna Menozzi, fece dono nell'Jr- 700-705]. 102 (c) Dopo delle'epoche; i Milano il 28 della nella nel la quiete, elettorali. [Delle la deliberazione 25 aprile, fu fatto in nome 20 il dato dai conti di della cfr. trent' città Studi anni, Porro al Alte alla 76 Milano, storia @ G) i se nella 31. p. Giovanni 91]. e blicata pub- è della Collegi secondo seduta Quanto che noto Serbelloni austriaco dere, chie- assicurare per Potenze, elettorali quartier generale intorno p. e e doversi Reggenza, alle in entrare stata era aprile 25 greto se- aggiungersi Governo entrare dall'ARMAROLi, testo Luigi la se Collegi da presa da determinato ad fare da rono entra- {scrutinio per del in già 27]. siasi Città, richieste Tedeschi ai aprile; ultimi è elettorali i Tedeschi la se notnina di minati no- Austriaci dipartimenti del intatti invitati abbia chi la abbiano erano [Gli provvisoria Italiano cosa Tedeschi i e altri Collegi Giornale pubblica invito degli dei (d) Verificare e aprile: Reggen:^a seduta che esattamente elettorali Collegi Strassoldo. e individui inernbri i dopo Sommariva Milano risovvenirmi posso che reggenti con degli fatta non dubito e sette in in anni, tre del l' alesso recatisi la Lombardia sera del negli 164 Andreani Gin. Anthouard (D'), Appiani Andrea, vedi ritratto di firmato Arese Arese del capo notizie sue segreteriadi Stato, in divisione Senato, Antonio, Antonio, Augusta Amalia Gio. Austria, di capitano fregata,85. nella Corte dei Avcard virtù giudice di il del capitano dei uno Bacchiglione, Balabio Balabio viceré 81. cassazione, Saint-Edme, 87-90 Regno, di ; suo tito par- xvii. xiv, fregata,85. dipartimentidel Regno, Carlo, generale di l'Alto strade, 85. lodi, 6. sue e Italia alla fine Romano, e acque 82. Baviera, principessa, moglie del secondo politica in conti, id., 83. di sue autore 75. Vincenzo, sua ministero 80, firma la protesta senatore, Angelo, ispettore generaledelle Eugenio, nel biografiche,xxiv, storica, xv-wi, Assalini 85. comandante brigata,84, nel- Po, 8). battaglionedella guardia l'istanza pei Collegi,15, 61, sua Pietro, capo Milano, firma tatti def 20 alla Alte Balathier salvare aprile,19; deputato Potenze, 32, civica parte di nei Collegi elettorali dei 156. Carlo, generale di brigata,84. Banfi Alfonso, il giudice di pace Prina, 142-143, il cadavere, Banfi nella pei Collegi,60. Arrigoni Galeazzo, giudice Anna pei Collegi,61. divisione l'istanza Leopoldo, della Memoria Artico 91. 83. firma Marco Armeni dal Gonfalonieri, rotto 52. guerra, Armaroli I primo Statuto, Francesco, colonnello', della pei Collegi,61. Napoleone l'istanza Appiani Giuseppe,capo Milano, nel firma Gabriele l'istanza Daiithouard. suo 20, Appiani firma Maurizio Ferdinando in non Milano, trova suo chi tentativo ne 23. firma l'istanza pei Collegi,60. riconosca di i6s Francesco, consiglieredi Stato, Si, direttore B.irbò rale gene- 84. privative, delle Barbò Viscardo Barbou Gabriele pei Collegi,61. l'istanza firma comandante generalefrancese Metauro,86. nel Bargnani Cesare, consiglieredi Stato, 80, direttore delle dogane, 83. Barinetti Carlo firma l'istanza pei Collegi,63. Basso Po, 81, firmato Reggenza, lamenti firma rigore militare, della Corona 100: lettera sue credenziali suo Beccalossi della 33 ; 92; 122, Giacomo, Corte lui, a ricordato, 132, garde Belle- col cese franStatuto 104, 45, 107, 146. 135, Stato onorario d'appelloin Brescia, Potenze, 32, e primo 81. 156. dei Cristina, autrice della Lombardia Bellegarde (conte di), l'esercito 44, 11; delibera 32; convenzione sua Giulio, giudice nella Corte Storia io; segretariodella deputazionedei Collegi Belgioioso Trivulzio alla Senato 23 116, 119, per Mantova, Deputazione senatoria, Regno, elettorali alle Alte Beccaria del fedeltà Giuseppe, consiglieredi presidente Beccaria in incertezze al Verri aprilecol Bellegarde,io, 87, 161; 11; appannaggio, 114, III, alla e di eccessi onorificenze commissione sua diffidenza aprile 34; suo proclama all' armata dei generalifrancesi a lui, 87; indirizzo del pel Melzi, il d'abbandonare cure le distribuisce 105, del 16 al sua 104, sue convenzione e pei Collegi,62. l'istanza ferro, 100; di le Marche, della fa parte Statuto,92, terzo Eugenio, viceré d'Italia,sue lodi, 6 ; di lui, 7; specialmente per contro Beauharnais sua nel sazione cas- 146. 25, Giovanni Bazzoni 86. dipartimentidel Regno, dei uno Giovanni, consiglieredi Stato, 80, giudice di Bazzetta e 80. Giovanni, senatore, Barisan rale gene- in degli Studi intorno negliultimi trentanni, feld-maresciallo Italia,sua conti, 82. austriaco, convenzione con viii. dante coman- il viceré i66 Eugenio, riaprile1814, deputati,32; riceve convenzione sua di ritenere Milano la ai aprile, 54; viceré,25 chiara Collegi elettorali,37; dile provincie in nome l'imperato del- e d'Austria, 58; imperiale assume passaportirilasciati in, col dei deputazione una 87, io, in qualità di presidenza della commissario Reggenza, 58; cordato, ri- 4). Belletti Gaspare, generale di brigata,84. Bentivoglio Carlo, Berioli firmato Maurizio, firma Bernardoni Giuseppe,capo Bertoletti Antonio, parte della di Bertolosi Bianchi div. nel ministero d'Adda 82. dell'interno, far generale di brigata,84, designato a la alle Alte Potenze, ir, Baviera, 52. Agogna, 85, firma Carlo Besana pei Collegi,60. l'istanza Battista,generale di brigata, 84, Giovanni neir 80. Urbino, senatore, deputazione del Regno Parigi per a va Statuto, 92. terzo Spiridione,arcivescovo Bernardino Biella nel nell'Olona, 86. e l'istanza Giovanni dante coman- pei Collegi,61. Battista,generale di brigata,84. Felice, segretariogenerale nel della ministero stizia, giu- 82. firmato Bignami Carlo, Bode, nel terzo Statuto, 92. generale francese, 87. Bologna Sebastiano, senatore, senatoria. 7), Bolognini terzo firma Alessandro fa firma 45, 109, nel firmato 79, parte di una missione com- del la protesta nato Se- Statuto, 92. l'istanza pei Collegi,60. Bolognini Luigi, id., 61. Bonati Bonet Bonfanti generale delle acque e ispettore firma l'istanza pei Collegi,62. Teodoro, Domenico Antonio, generale di divisione, 84. Bonsignori Stefano, patriarca di del Borghi Regno Carlo nel e strade, 8". senatore, Venezia, grande 79. Jacopo, consiglieredi Stato, ministero ufficiale des;li atfari esteri in 81, capo Milano, sione divi82. i67 Borromeo Giberto firma della Reggenza, fa parte i pei Collegi, l'istanza 146, 2;, va a 17, 59, complimentare Collegi,154. Borsotti della sostituto Gaudenzio, Giovanni di Corte pei Collegi,60. l'istanza firma Carlo, Borromeo procuratore rale gene- cassazione, 81. Benigno, capitano della guardiacivica di Milano, sua aprile1814, i), firma l'istanza pei parte nei fatti del 20 Bossi dei la convocazione al Senato domanda Collegi. 17, 62, Collegi, [9. firma pei Collegi,63. l'istanza Bossi Francesco Bossi Luigi, consiglieredi Stato, Bourg Teodoro, Saint-Edme. v. Bovara Giovanni, ministro Bovara Stanislao firmato firma Galeazzo Boizi Brambilla 80. del nel culto id., 60. Cesare Giuseppe, consiglieredi Stato, brenta, uno Brunetti dei nel 83, firmato censo, e strade, 85. Stato, 81,"direttore consiglieredi Vincenzo, del Bruti 8r. dipartimentidel Regno, 86. Vincenzo, ispett. generaledelle acque Brunacci 78. pei Collegi, 63. Brebbia Brusa al 1S12, 1802 Statuto, 91. terzo l'istanza dal Statuto, terzo nerale ge- 91. 83. Paolo, segretariogenerale della polizia, Agostino, senatore, 80, la firma protesta del nato, Se- 75. Buratovich Burri Busca Busti Vincenzo, capitano di fregata,85. consiglieredi Stato, 81. firma l'istanza pei Collegi,63. Giovanni, Antonio Cristoforo, giudice nella Corte nel Caccia primo Statuto Gaudenzio, dei conti, 82, firmato 91. consiglieredi Stato, 81, l'Olona, prefetto del- 76. ?Gagnola Luigi firma l'istanza pei Collegi,61. Cagnola Giuseppe id. 62. Caldarini Gio. Battista, segretariogen. delle 84. privative, i68 Giuseppe, luogotenente prefettodel Calderara Monte poleone, Na- 84. firma Pietro Calepio Camerata Antonio, Campagnola Statuto, 91. 80. Luigi, generale di brigata,84. firma l'istanza pei Collegi,62. Giuseppe id., 62. Cantù Giovanni Caprara Battista, cardinale catechismo suo della Corona, scudiere Cardoni Carli Luigi 90 nel e firma degli interessi del aprile,49, del carrozza firma di Milano, Reggenza, 40. grande ufficiale del Regno del Senato, 79; firmato nel 91. pei Collegi,60. l'istanza e Statuto, 91; primo condotta, principeEugenio, 115 ; propugnatore 139; lascia la seduta no; dopo quelladel tore, sena- si 20 nella rifugia Verri, 156; rimproveri fattia lui dal Verri, 139;, la protesta del Senato, 75. Paolo, capo Carmagnola nel carattere suo 79; 17 dalla terzo, Alessandro, firmato del arcivescovo id., 60. Carlo Carlotti e 78; membro primo Statuto, e riformato Caprara Carlo, grande e primo senatore, (?) Pietro Cananda il divisione nel ministero terno, dell'in- 82. ispettoregenerale del Carnaghi Amedeo, Carozzi Casati Luigi firma l'istanza pei Collegi,62. Giuseppe, consiglieredi Stato, Casella Giovanni Casnati Filippo,capo Castelbarco divisione firma CastiglioniAlfonso, 60; nipote di C. della seduta del CastiglioniAntonio, Senato nel l'istanza accennato, 81. comandante, Battista, aiutante Cesare 83. tesoro, 84. del ministero culto, 83. pei Collegi,62. 15, firma l'istanza legi, pei Col- Verri, glipreannunzia l'oggettodel avvocato, 17 aprile,104. firma l' istanza dei legi, Col- 61. CastiglioniCarlo id., 62. CastiglioniLuigi, senatore, 79; è nominato a far parte della 169' del deputazione 66,16y, va di ciardi, 54, firmato 55; Cavriani Federico, senatore, senatoria, 45, 75; il Melzi presso dopo Giuseppe Cesare, Ceriani del Senato,. aprile,141^ 20 nel ministero divisione capo sione commis- una del la protesta la seduta al Guic- e 8^. 79; fa parte di firma 46^ 91. comandante, xxi, 109; Statuto terzo aiutante Bartolomeo, Cavedoni nel lui a 53, Milano, a senatoria, date 47; istruzioni 49, 13, torna commissione una parla in Senato, 109; Potenze, 116; da Mantova Mantova, a 116; fa parte 32, alle Alte Senato l'interno del- 82. Ciani Giacomo l'istanza Alte Potenze, Collegi alle ciambellano Cicogna Carlo, 20 aprile 1814, 15. Giovanni firma Cicogna Corona, Collegielettorali la 22 a altra di C^^rlo, circa 70 loro Bellegarde, 37; della e 59 dei cittadini milanesi 63; il Gonfalonieri riunione elettori, e atti che alle alte deglielettori 35; Regno 80. 18; prima deputazioneloro Milano, siniere elemo- grande Senato, 79. convocazione, convocazione, ; numero al del ufficiale del Regno d'Italia,istanza del aprile,con atti, 35 di Ravenna, consiglieredi Stato, la loro 29; fratello corte, aprile,15. 20 arcivescovo membro Francesco, chiede nei fatti del pei Collegi,62. di Regno, grande 78, per parte sua Battista, giudice di cassazione, 81. Antonio, del 156. corte, l'istanza fatti del nei Giovanni Codronchi Colle di , parte Cisotti 32, scudiere Cicogna sua pei Collegi,17, deputato dei firma ne di essi il vi si pirono, com- Potenze, 32; altri nel Regno, 92 e dei presenti deputazione al Sommariva, 56 j dichiarati sciolti dal Belle- garde, 58. Compagnoni Giuseppe, consiglieredi Stato, Condulmer Pietro Condulmer Tommaso Antonio, 81. giudice di cassazione, Gaspare, senatore, 80, firma 81. la prò- 170 del posta Senato, rifugianella si 75, del carrozza Verri, 138. Federico Confiilonieri fatti del nei parte firma aprile, 15; 20 il ritratto di 18; rompe deputato dei Collegi alle il contegno sua sua al Senato, intimazione Napoleone dell'Appiani, 20; Alte aprile,151, 20 pei Collegi,59; l'istanza Potenze, ij6; 52, risponde alla 140; suo Memoria Storica, X. Consigliodi Stato, alla fine del sciolto dal Francesco, firmato Conti Luigi chiarato di- Statuto, 91. terzo pei Collegi,60. (Lafolie Carlo della dell'autore consiglieri Collegielettorali,35; dai nel l'istanza Federico Coraccini molti posizione com- sua Bellegarde,38. Conti firma relativo, 91; esso Regno, 80, 81; abolito milanesi, 8; erano ad Statuto Giovanni), pseudomino del Regno dcìl'Aiiiiììiìiistraiioììe Storia d'Italia,XV. prefettodel Serio, 87. Cornaglia Francesco, Corinaldo, patriadi Conti, dei Corte formata Corte di Corte composizione sua composizione cassazione,sua quasi interamente reale in alla fine del Milano, Regno, 82; milanesi, 8. da quasitutta formata fucilato, 105. militare un suo di alla fine del Regno, 81; milanesi, 8. nesi, di mila- personale quasi tutto 8. Corridori Cortese cassiere Girolamo, direttore Francesco, generale del Regno, 83. delle della e rassegne zione, coscri- 83. Cossali Cossoni Pietro, ispettoregenerale delle acque Antonio, delle Costabili una e acque il Corona primo Battista, senatore, senatoria, 46, 109; commissione e e strade, 8;. direttore rale gene- strade, 83. Gio. Containi della firma consiglieredi Stato, 80, e il grande terzo ufficiale Statuto. 91. 79, fa parte intendente del di rale gene- Regno, 79; 172 De consiglio legislativo Stefano, presidente del Bernardi nel consigliodi Stato, So, primo presidentedella dei conti, 82. firma Corte pei Collegi,62. l'istanza De Capitani Giovanni De Capitani Paolo, segretariogenerale del l'interno del- ministero 82. De Carlo, prefettodel Tagliamento, 87. Del Maino De Lorenzi De generale di Giovanni, dalla Moli Reggenza, Sigismondo, brigata,84 , designato in richiamato italiano,9, al soldo generalistraniero servizio 81. giudice di cassazione, Antonio, Dembowski nel pei Collegi, 62. l'istanza Luigi, firma Nazzari Carli 40. firma 80, senatore, la del protesta Senato, 75. De Députaiione del proposta, dal essa istruzioni 112; III, Melzi, 54-57; 68, 116; va difesa condotta sua che De Di facevano ne Baldassarre, firma Simoni glielettori solamente a l'istanza di lano, Mi- 1, 79. zione, capoluoghi, popolamilitari,85-87; fine del convocati Reggenza, del l'amministrazione alla a 156. dipartimentisono otte le componevano che nari ad alleate,30-3 senatore, Milano, 155; loro rappresentantinella Direzioni generaliper date pei Collegi, 63. e comandanti pretetti circoscrizione, chi Guicciardi,66-68. 32, parte, d'Italia, loro Dipartimenti del Regno dal alle Potenze Luigi Giuseppe, Arborio Breme credenziaH e da e Mantova, 66, 116; ritorna a Deputazione dei Collegielettorali 156; persone alleate,come alle Potenze Senato 52, 53, 161. segretariodella Reggenza, Pagave Gaudenzio, 155. Regno, tunzio- Regno, 83, 84; quasi tutti milanesi, 8. Dode, generale austriaco, nel Durini mato Enrico, generale di divisione, fir- Giovanni Dombrowski primo Statuto, Antonio, al 161. podestà Senato e 91. di al Melzi Milano, accennato l'istanza dei 1 5 ; cittadini smette tra- per 173 la coavocazione dei del il decreto il Senato l'istanza l'istanza altri blicare pubvoca con- permanente, pei Collegi,60, gliindirizza la di Stato onorario, Guido, consigliere 24, certifica all'insediamento 63; presente fa proclami,24, seduta in 147; il Confalonieri Erizzo e Consiglio comunale 146; firma 25, Collegi elettorali,i6, 58, forme con- della genza, Reg- apologia,x. sua 81. Esercito, suoi ufficiali generalialla fine del Regno, 84. Eulbrucca Carlo, firma parte sua pei Collegi,61. ciambellano Fagnani Federico, Stato, 81; l'istanza di corte fatti del nei consiglieredi e firma aprile,15; 20 l'istanza pei Collegi,17, 59. Modesto, capo divisione nel Farina Fava Paolo deputato dei Collegielettorali alle Alte senatore, e Daniele, senatore, insieme del al Verri Senato, Fenaroli 79; 149; primo 79, si ofi'redi e terzo Statuto, 91. parlareal popolo,69, firma la protesta Regno invita la nel e maggiordomo ficiale maggiore, grande uf- della 78, membro Corona, Reggenza primo ad occupare Statuto del del nato, Se- il palazzo reale, Regno, 91 nel e 91. Ferrarlo Ferri nel tenze, Po- 75. firmato terzo, ciale uffi- ,79. parla al popolo, 128; Giuseppe, gran del culto, 83. grande 156; firmato 32, del Ferrara, Regno Fé Marcantonio, Felici di Fabrizio, arcivescovo del ministero Carlo firma l'istanza pei Collegi,61. Francesco, prefettodel Piave, 86. Fiorella Pasquale Antonio, generaledi divisione, 84, tore, sena- 80. Fontane nel Giacomo, comandante Malia, 86. Fontanelli guerra a generale di divisione, 84, Achille, generale di divisione,84, ministro e grande far parte 18, Reggenza, della va 40. a della ufficiale del Regno, 78, 82; designato tenze, deputazione del Regno alle Alte Po- Parigiper la Baviera, 32, destituito dalla 174 Foscolo Ugo, frequentatore delle promosso dalla squadrone capo dei case ministri, 9-10, Reggenza, citato, 40, XI. IX, Possano Luigi Francesco firma l'istanza pei Collegi, 59. I, imperatore d' Austria, Boemia, le proposta di farlo mediatore truppe sue delle la cessazione la creazione di Eugenio lui i a le Alte presso a delle e re d'Italia di e Italia,12; Potenze per Frangipane Cinzio, senatore, Frecarelli firma e è dichiarato 12; provincie,35; deputatidel Senato, Prospero dell' parte occupano Ungheria ostilità, l'indipendenzadel Regno di Milano possesso d' re dovevano 54, in sentarsi pre- 57. 80. l'istanza pei Collegi,62. Filiberto, generale francese, 87. Fressinet Frisiani l'istanza firma Giovanni pei Collegi,60. Alessandro, prefettodel Rubicone, Fresconi Livio, generale di brigata,84. Galimberti Gallino consiglieredi Tommaso, della Corte Galvagna 87. Stato d'appellodi Verona, e primo presidente 81. Francesco, consiglieredi Stato e l'Adriati prefettodel- 81, 85. Gaspari Giacomo, Gentili in firma Antonio, Germani prefettodel Metauro, Giuseppe, nella divisione , porto firma Girolamo, Giaxich di libraio segreteriadi di pei Collegi,62. discorsi, 30 e del fregata, comandante in Milano, autore xvi. della Memoria consiglieredi Stato, 80, firma xi. storica, l' istanza pei Collegi 17, 61, presiede i Collegi elettorali seg., 155; era stato commissario e suoi dinario straor- dipartimento del Lario, negli ultimi tempi Regno, 39; suo discorso di chiusura ai Collegi eletnel del Stato 85. Melchiorre, creduto Ludovico, l'istanza capitano Venezia, Giegler Pietro, Giovio capo pei Collegi,61. Milano, 82. Ghirlanda Gioia l'istanza 86. 17) ff. di e Cesare Giulini Giorgio, fa Giulini Giuseppe, firmato della parte Leonardo, 181 al 2 del ministero del 18 14, 78. pei Collegi,60. l'istanza firma Giulini Giustiniani dal ministro sponde ri- xxi. segretario generale Gaetano, culto, 83, Bellcgardc,37; al storica, xi, alla Memoria Giudici innanzi altro discorso 36; torali, nel Reggenza, 146. 25, primo Statuto, senatore, firma 79, 91. la del protesta Senato, 74. Gorio firma Carlo Grandi pei Collegi,6^. l'istanza fanno (Iella Corona, 78; ufficiali Granili Statuto Regno, 78, 79; dd ufficiali del parte per Senato, 79. la loro zione, crea- 91. Grenier Paolo, generale francese, 87. Greppi firma Antonio Guastavillani firmato Guerrini Giovanni nel Guicciardi creduto senatoria, del seduta va col Mantova a 116; istruzioni 52, del ij, firmato nel Isimbardi Innocenzo, Istan'^adei cittadini Melzi 49, Jacob a e . . . , esteri capo in della nominato è 11; senatore,79; 65, 66, 108, in, lui date dal Melzi, 54, 55; di testo firma Milano, sua 64-69; lettera la protesta del 113; moria melativa re- Senato, 74; Statuto, 91. terzo milanesi essa, putazion de- nella contegno suo a direttore Senato, 58, 124, . 53, 45,47, generale per elettorali, 59-63; trasmessa del ed storica torna Reggenza, 70; primo Memoria Castiglioni,116; apologetica,35; della della autore aprile,44, 17 pei Collegi,63. biografiche, xxii-xxiv; il progetto Stato, 80, 91. l'istanza notizie sue combatte Statuto, firma Diego, xii-xiv; Battista, consigliere di primo Camillo pei Collegi, 62. l'istanza delle zecche, 84. la convocazione dal dei legi Col- podestà al presidente 125'. divisione nel ministero Parigi,82. Jacquet Giuseppe, generale di brigata,84. italiano fari degli af- 176 Giovanni julhien Francesco, nel Lafolie Carlo generale di Mincio, 86, ricordato Giovanni, vedi brigata,84, mandante co- xxv. Coraccini Federico. firmato Lambertenghi Luigi,consigliere legislativo, nel primo Statuto, 91. Lamberti Giacomo, firma Lario, la protesta nella 53, Senato, 75. del dipartimentidel Regno, 86; dei uno 80, segretario del Senato, senatore, Reggenza, 1 5 " ; sua suo tante rappresendal prefetturadesiderata Verri, 98. Laurent Guglielmo, generale francese, Francesco Lechi Angelo, Lechi Giuseppe, generale Lechi Teodoro, Lemàrrois e della nel elettor?li gran Corona, A. 78; firma Carlo 156. P., 32, del membro della Senato, suo carattere consigliere di Reggenza sue a rassegne, aggiunto e sua alla 158, 159. morte, generale della Stato, 80, nato, polizia,accen- loi attribuzioni,153, 154; consiglieredi cassazione, Luini Giuseppe, giudice di cassazione, Luini Stefano, prefettodell'Agogna, 85. Luosi Giuseppe, gran 80: grande visione di- capo Reggenza, pel ; delle Marche, l'organizzazione per e firmato pei Collegi,60. 79, direttore Giacomo, Verri 79; 83. guerra, Tistanza Lucrezio, senatore, 14; deputato dei 25 ; ciambellano, grande ufficiale del Regno ministero Mella, 155, C. alla Reggenza, Luigi Annibale, ispettore alle nel Luiui della Statuto, 91. primo Locatelli Longo nelle loi. Antonio, Londouio divisione, 84. generale di brigata, 84. Alberto, fa parte Collegi -Litta di 84. Giovanni, generale francese, governatore Marche, Litta comandante, aiutante 87. giudice ministro ufficiale del aggiunto loi; promosso suo a rattere ca- dalla 40. 81. della natore. segiustizia, Regno, 78, 82; presente 177 del Senato alla seduta aprile,43; 17 parte nel progetto di decreto firmato Luosi nel primo nel e divisione Luigi,capo parla, 48; al presentato nel ministero no; del Regno, 91. della 82. giustizia, Statuto terzo Senato, sua Lupi Carlo, segretariogenerale del censo, 85. Maestri Giovanni, consiglieredi Stato, So, prefettodel Monte Napoleone, 84. Magenta Pio, prefettodel Bacchiglione,85. Maillot Stefano, commissario Manara Baldassarre Manzi firma generale della marina, 8;. l'istanza pei Collegi,61. Ignazio id., 60. Manzoni id., 62. Alessandro Marche, loro al unione loi; Regno italico, v. sone, Metauro, Mu- Tronto. Marchini Bartolomeo, capo divisione nel ministero delle finanze, 83. Marcognet, generale francese, 87. Marescalchi Ferdinando, ministro ufficiale del del Regno, Marina 90 82 ; firmato nel terzo, e Giuseppe, capitano,aiutante prestar servizio presso nel e primo grande Statuto 91. reale,suoi ufficialisuperiorialla Marini a Regno, 78, degliaffari esteri fine di del piazza, il Senato il 20 Regno, 85. comandato aprile,13, 18. 17, di Francesco, segretariogeneraledella Segreteria Marinoni Stato in Parigi,82. FilippoAndrea, generale di brigata,84. Martel Martinengo Gio. Estore, senatore, 80. , firma l'istanza pei Collegi,61. Agostino,ispettoregeneraledelle acque e strade,85. Luigi,senatore, 79; si offre di parlareal popolo,18; Martini Francesco Masetti Massari parla in Senato, 47 ; 128; si rifugianella nel terzo Mazzucchelli 13 — insieme carrozza Statuto, 92; firma Giovanni Rivduiiove di al Verri del Verri, 138; firmato la protesta Battista, aiutante Milano. parla al popolo, del Senato, 74. comandante, 84. 178 Mazzucchelli Luigi,generale di brigata,84; accennato, dalla divisione, 40. promosso Medici Reggenza firma Pietro l'istanza pei Collegi,62. degliordini Méjan Stefano, segretario nel 7 ; ammesso i tra Portula odiato firma dotti,ivi;registrato Regno, ; So. senatore, pei Collegi,61; l'istanza 79 dagli Italiani,103. di Novara, Vittorio, vescovo Giacomo Mellerio dei Eugenio, xxi, ufficiali del grandi consiglieredi Stato, 80; Melano del viceré Collegioelettorale dal Saint-Edme di generale a 9; fa parte della Reggenza, 25. del Regno, 86; dei dipartimenti Mella, uno nella Reggenza, 155; suo tante rappresendal prefetturaesercitata sua Verri, 99. Meloni Melzi l'istanza firma Abele pei Collegi,65. della Repubblica italiana,98 Francesco, vicepresidente il Verri trae alla vita politica99 della guardasigilli Regno, 78; II, per il 17 44; testo relativo, Metternich, 12, di 56-57; 13, e del ufficiale del il Senato e messaggio alla istruzioni credenziali minacciata, vita celliere can- convoca sue 54-55; 15, Lodi, grande lettera sua essi, 49-50; sua di Senato, 79; aprile,12; agli avvertimenti crede del senatoria, Deputazione Corona membro per ; duca Verri, 120, Giacomo firma Melzi Giuseppe id. 62. Mengotti Francesco, formula 26, 140; Metaiiro, non ricordato^ 140; una l'istanza senatore, proposta in pei Collegi,59. 50, del Senato, segretario Senato, 48; redige al dei uno dipartimenti del Regno, 86, 53; l'articolo principeEugenio, 114; firma la protesta, Giuliano Agosrino, generale francese, 87. Mermet il per 16. Melzi relativo j idi; 75. dato ricor- 105. Metternich (principedi), ministro d'Austria, credenziali la depntt^ione '^el Regno, degli del l'imperat affari esteri delMelzi 13-14,56-57. a lui per i8o Negri Gaetano, segretariogenerale delle strade,85. e acque Neipperg (conte di) Alberto, generale austriaco, Battista, giudicenella Gio. Koghera Odescalchi Tommaso, Olona, dei uno tratti i primi arcivescovo la protesta del Giulio Ottolini Paini della membri Statuto, 92. terzo firma Reggenza, di nel sono esso riconosciuto, 79. Statuto, 91 terzo nel Senato, 75. pei Collegi,62. l'istanza Giuseppe, presidentedel Consiglio degli uditori firma ConsigliodL Stato, 81; dei , conti, 82. Giuseppe,generaledi divisione,84. Palombini giudice nella Pampuri Giacomo, uno dei dei Corte conti, 82. dipartimentidel Regno, Paolucci 84. Amilcare, generaledi brigata, Paradisi Giovanni, Regno, firmato senatoria, 17 del 11; a Senato, primo non 4), è 47, quella del l'istanza 86. Statuto del sostenitori del terzo e dei far parte nominato, 20 della 13; 3; lascia la 11 zione Deputa- parlanella duta se- seduta, 49, 115; firma aprile,16; la protesta 74. Carlo, ispettoregenerale firma uno 79; doveva no; aprile,44, interviene nel senatore, 90, 91; principe Eugenio, non pei Collegi,59. segretariogenerale del lotto,84. Palmieri Panaro, l'istanza Giulio, giudice nella Corte Pallavicini delle acque e strade, 83, pei Collegi,60. di Stato, 80. Raffaele, consigliere Parravicini PasqualigoNicola, capitanodi vascello,85. Passariano, della Peceis uno dei dipartimenti del Regno, Giuseppe, colonnello, Patroni Pecchio ; Giulio, generaledi brigata,84. Pallavicini Parea da 155. Bologna, non 80; firmato Barnaba, senatore, firma nel dipartimentidel Regno, 86; Opizzoni Carlo, Oriani firmato conti,82. dei Corte 161. guerra, capo nel ministero 83. Pietro, giudicenella Corte Gio. divisione 86. Odoardo firm.i l'istanza dei conti, 82. pei Collegi,60. i8i Pedrazzini Pedroli di Stato, 80. Michele, consigliere Carlo Antonio, presidentedella di consigliere Córte Stato onorario di cassazione, 81. PelagattiCesare, giudicedi cassazione, PeregalliFrancesco, per Perego l'Adda, 13), Luigi, tìrma 8r. 80, aggiunto alla Reggenza senatore, tìrmato primo e nel l'istanza Statuto, 92. terzo pei Collegi,61. Bernardo, generaledi brigata, 84. Peri Petracchi Angelo, nel divisione capo nanze, fi- delle ministero 85. Pevri Luigi,generale dal furore Prina dei Piai'c,uno Piazzoni Gio. di divisione,84 di tenta salvare il , popolare,22. dipartimentidel Regno, Battista,firmato nel i^6. Statuto, 91. terzo Ermenegildo, ispettore generale degli studi, 83. Pini Pino generale di divisione, 79, 84, primo Domenico, della pei Collegi, 17, dichiarato comandante della parte alla Clima, a lui date, 143; 146; sue dai forze difese per la il Prina, 22 ; capitale, 24 ; fa al popolo, il esorta difendere Collegi x, popolo lìzi gliedi- elettorali nel militari ; stampa, a gno, Re- 7; firma proclama suo Melzi, 26: alle armi delle della del poi xxi atti cennati, ac- ; censure xx. PizzagalliAngelo Pizzotti il forze confermato di comandante 58, 25, clfiama pubblici,27; ufficiale salvare poteva delle salvare 141; grande e principe Eugenio, 59; Reggenza, intende 25; grado reale dal trascurato 79; istanza Guardia pitano ca- firma l'istanza pei Collegi,61. giudice di cassazione, 81. PoggioliniGiovanni, segretariogenerale dell'istruzione Francesco, blica, pub- 83. Polcastro Girolamo, Polfranceschi senatore, Pietro, 79. consiglieredi Stato, 80; generale di brigata,84. Porro Ferdinando, prefetto de! Brenta, 86. l82 Porro firma Luigi il giorno del Pino Gaetano, Prandina va gliAustriaci invitare a compagnia pei Collegi,61. l'istanza firma Carlo Porta aprile, 23; 20 in pei Collegi,17; 160. Milano, in l'istanza nel divisione capo della ministero stizia, giu- 82. Francesco, giudice di cassazione, Predabissi l'istanza,pei Collegi,62. Giulio firma Prevosti del 78, 83; Regno, simo^ 137; IO), Melzi, ma II; del 17 137, fu 141; tentativi saccheggio del il rappresentante di vani alle Potenze, alle duta se- la seduta durante e del interviene non strazio di salvarlo,21, colpevolidella strage, lui 23, 21- 144; villa, 28; sua 40; incisione eccidio, 41. suo Giuseppe, professorea Pavia, Prina 13; 137; della palazzo,24, suo l'oblio sui si sparge 1 aprile,16; ricercato tumulto popolare 20 decreto di 13; presente parla,47, odiatis- perciò e Deputazione nominato, vi della strumento progetto far parte della aprile,16; 141-146; 23, nel 7, ufficiale grande e 80; cieco Napoleone, parte sua non quella del stessa, di doveva no; finanze senatore politicafinanziaria a delle Giuseppe, ministro Prina 81. di salvare cerca il ministro, 21. Luigi,segretariogenerale delle Prina Protesta al del Senato Sommariva, zecche, 84. 71-75. generale francese, 87. Quesnel Francesco, di Stato, 80. Quirini StampaUa Luigi,consigliere Radaelli , fornaio, milite ai fatti del trovasi Raesini Carlo Raesini Rodolfo, Luigi 20 Rangone Re Pietro firma l'istanza pei Collegi,61. id. 61. di cassazione, 81. 84. Gabriele, generale di brigata, Giuseppe, Antonio, guardia nazionale, aprile,136. Ragazzi Giuseppe, giudice Rambourgt della firmato consiglieredi nel primo Stato, 8r. Statuto, 91. i8" Reina Giuseppe,capo divisione nel ministero Reggenia provvisoria il aprile25, 146; 21 il Verri dal creata fatto è ne 161; del Guicciardi, 70 atti ulteriori, suoi verbali 155; il ; 26, 143-150; atti primi di Milano aggiunti i rappresentantidi la permette non suoi sono dipartimenti, 58, sette Consigliocomunale presidente, 149; vi 38-41, 156-159; dellennanzcS^. delle zioni, delibera- sue pubblicazione dell'apologia Bellegarde ne la assume denza, presi- 38. Régno d'Italia. 1805-1814; costituzionali,90-92 suoi 78-85; 92, gli altri,8 93 ; fra i del convenzione 16 Dalmazia delle e Marche, occupati dagli Austriaci, Renard Brizio Giovanni comandante Reno, uno giudice di comizi in e 90; di atti al la unione 99; dipartimentinon generale nel Regno brigata 84, 86. 81. adottata costituzione sua dal Melzi essa documenti e di Lario, 86. cassazione, deputazione di Regno, secondo 11; Lione, 90; governata 97 ; e • Battista, Italiana,1802-1805; Repìibhìica nei alleate dipartimentidel Regno, Repossi Francesco, Lombardia 155. nell'Adda, 85, dei tari, mili- e negli alti uffici,8; milanesi aprile,io, statuti torali, collegielet- della alle Potenze Regno del paesi civili suoi dipartimenti85-87; contrasto suoi e alti funzionari suoi prevalenza dei ; deputazione della ; formazione sua per presidente, vice- come la zione trasforma- di questa zione, muta- 91. Carlo, prefettodell'Adda, 85. Rezia RivA Cristoforo, consiglieredi Stato, 81. Rivaira Luigi, aiutante Rivolta Cristoforo comandante, firma l'istanza Rodriguez Francesco, capitano di 84. pei Collegi,60. fregata,85. Roize, generalefrancese, comandante RonnaTommaso, Rosmini Carlo di consigliere firma l'istanza Stato nel Reno, e vescovodi pei Collegi,61. 87. Crema, 81. i84 Rossi Luigi, ispettoregenerale degli studi, 83. Rougier Gillo, generale di brigata,84. Rouyer, generale francese, 87. dei Rnhicoìie,uno Sabatti Antonio, Sacchini Saint dipartimentidel Regno, 87. presidente Girolamo Edme Mem. firma nella Corte l'istanza (Bourg Teodoro), dell'Armaroli, star, ; attribuisce conti, 82. pei Collegi,62. traduttore 77, la Mcm. dei francese alla note sue della medesima, al Guicciardi, 77. Sainte-Laurent, generale francese, 87. 77-93 Saint Paul Saint Priest Verbigier,generale di brigata.84. Filiberto Luigi,capitano di fregata,85. Leonardo, Salimbeni firmato generale di brigata, nel primo Statuto, 91. Salina Salvini terzo Statuto, 92. delle costruzioni consiglieredi Stato, Rocco, navali, 85. 80. Baldassarre, giudice nella Corte Sant'Andrea dei conti, 82. Pietro, generale di brigata,84. Scaccabarozzi Scazza nel direttore Andrea, Sanfermo Sanner firmato Luigi Cesare, giudice di cassazione, 81. firmato Lorenzo Schiazzetti Fortunato, nel di generale Schilt,generale francese, Statuto, 91. terzo brigata,84. nel comandante Scopoli Giovanni, consiglieredi Stato, 80, Passa-riano, 86. direttore rale gene- dell'istruzione,83. firma l'istanza Scotti Gallerati Costanzo Scotti Gallerati Francesco, id., 61. Segretarigenerali dei ministeri pei Collegi,61. delle direzioni e generali^ 82, 84; quasi tutti milanesi, 8. di Segreterìe Segri Senato 92; del Stato Antonio in firma in Parigie l'istanza consulente,Statuti per la regolamento Regno, 8 ; 8, seduta 79, di esso, Milano, pei Collegi,63. sua 92; creazione sua del e ordinamento^ composizione alla 80; comprendeva straordinaria funzionari,82. loro 17 otto senatori aprile,12, 13, fine nesi, mila103- i8s relazione 115; creata, del seduta aprile,15-21, della deputazione 18, 134; dai Serbelloni Serbelloni al Sommariva, Battista, accennato, Collegi,59; va invitare a Marco, essa 12, 113; il richiamo chiesto legi, Col- dei lito abo- 71-75; Bellegarde,38. tìrma 15, gli Austriaci, 80, firma senatore, 11, la convocazione e sciolto dal e in deliberazioni e 122-136; gliè protesta sua Collegi,35, Gio. presentate deputazione alle Potenze, sua 20 commissione 43-49; essa, 46; proposte 45, 11, 50-53; prese, di l'istanza pei 162. la protesta del nato, Se- 75. Serio, uno dei dipartimenti dcL Regno, 87 nella Reggenza, Serpenti Angelo Severini firma Girolamo ; suo tante rappresen- 155. l'istanza pei Collegi,60. id., 61. Severoli Filippo,generale di divisione,84. 80. SgarigliaPietro, senatore, Silva Bernardino, giudice nella Silva Ercole, accennato, Silva Sigismondo, Smancini 15 accennato, Corte firma conti, 82. l'istanza pei Collegi,60. , id., 60. 15, consiglieredi Antonio, dei Stato dige, prefetto dell'A- e 81, 85. Soldini Ambrogio, Soldini Andrea, capo Somaglia direttore divisione nel ministero firma Antonio generale del lotto, 84. l'istanza delle finanze,83. pei Collegi,60. Somaglia Carlo, id., 60. Somaglia Gio. Luca, id. 60; presidente del presente deputato dei all'insediamento Collegi elettorali della alle Alte munale, Consiglio co- Reggenza, 147; 156. Potenze, giudice nella Corte dei conti, 82. Annibale, generale austriaco, commissario Somaglia Gaetano, Sommariva Alte Potenze dei Sommariva Reggenza in Milano, 34, 155, 161; riceve la delle tazione depu- 36. Collegi elettorali, Matteo, fratello del precedente, aggiunto per l'Alto Po, 155. alla i86 Sommaruga presidentenella .... prefettodel Teodoro, Sommenzari Corte dei Mella, conti, 82. 86. Serafino,deputato dei Collegielettorali alle Alte Sommi tenze, Po- 156. Sopransi Fedele, giudice di cassazione, 81. Sopransi Luigi, consiglieredi Stato, 81, giudice 81, firmato firma Giovanni, Soresi nel pei Collegi,61. id.,60. Alessandro Sorniani Giuseppe id.,60. Sormani Lorenzo Carlo, zione, cassa- primo Statuto,91. l'istanza Sormani Sozzi di id., 60. capitolaredi Milano, vicario alla esorta quillità, tran- 26. Spella Luigi firma SpreaficoPietro l'istanza pei Collegi,60. ìd.,60. del Regno d'Italia, costituzionali 90-92. Staurenghi Leopoldo, prefettodel Tronto, 86. Statuti div. nel Stoppani Pietro, capo austriaco Strassoldo, governatore Stratico Simone, senatore, della ministero in giustizia,82. Milano, 162. 80, firma la del protesta nato, Se- 75. consiglieredi Stato, segretario di Antonio, Strigelli in Milano, 81, 82; vuole Tadini Tagliamento, Tamassia del Tarchini dei uno firma l'istanza nel gretario se- 87. pei Collegi,62. dipartimentidel Regno, firmato Giovanni terzo 87. Statuto,91 ; prefetto Lario, 86. Battista,segretariogenerale del Giovanni del Tarsis l'ufficio, 157; abbandonare generale della Reggenza, 70. Oldofredi Girolamo, prefettodel Reno, Tagliabue Francesco, Stato tesoro, Giovanni stero mini- 83. Battista,aggiunto alla Reggenza, per gogna, l'A- 155. Taverna Francesco, consiglieredi presidentedella Corte Stato d'appelloin onorario Milano, e 81. primo i88 Verdier, generale francese,87. Verri Carlo, 97; suoi della autore relazione intendimenti, di per pubblica beneficenza, idi; 100-102; del 17 119, Dalmazia, sua missione sua condotta 102; in approvato 118, 123; sua 125-137; pubblico giornatadel fa parte della Reggenza, condotta 147-157; va a fa 100; ispettore nelle Marche, nella in o nella sua 100; dal va condotta atti ufficiali 70; Reggenza, 109; xvii, biografiche, xxv; la aprile,47, 65, 108, 140; 19, 80, senatore, Milano, di Stato, consigliere 99; della commissione parte notizie 98; sue prefettoa Brescia, 98, sui fatti di seduta Melzi, 109, privato,117, aprile,18, 20 25, 146; suoi presidentedella come complimentare i Collegielet- torah, 155. Verri cavaliere,fratello Giovanni, Como, Vertova aggiunto Vidoni a 98. Giovanni Vestarini Carlo, dimorante di Battista, firmato alla Reggenza per BelingeriCarlo firma Soresina il nel Statuto, 91; terzo Serio, 155, l'istanza Giuseppe, senatore, pei Collegi,62. 79; firmato nel terzo Statuto, 91. VignoUe, generale francese, 87. Vigoni Gaetano firma l'istanza pei Collegi,60. Villa Carlo, consiglierecomunale, Villa del Cancelliere Carlo, segretario accennato quello da come gli atti id., 62. del Melzi, 1 3 della guardasigilli cui ; rona, Co- i rivoluzionari firma il messaggio Melzi, 50, noscevano co- del 108, le istruzioni ai Deputati del Senato, 55 le credenziali, 57. Villa Giovanni, prefettodi poliziadi Milano, destituito dalla Reggenza Villa e e perché, Luigi,ministro Villata 40, dell'interno nella Repubblicaitaliana, 97. Giovanni, generale di brigata,84, comandante Rubicone, 87. Villata Guido, giudice di cassazione, 81. nel i89 prefetto Michele, Villata Annibale, Visconti firma l'istanza (Antonio?) l'istanza pei Gaetano Volpi Caneriggi Volta Alessandro, Collegi, civica 60; 17, di lano, Mi- il assume mando co- 145. Cremona, Collegi, battaglione, capo firma 59. del pretetto firma Vitali guardia nazionale, di Michele, Vismara della pei guardia 86. Musone, colonnello della Visconti del l'istanza Benedetto id,, 61. Collegi, pei senatore, 86. Mincio, 61. firma 79, la protesta del nato, Se- 75. prefetto Costantino, Zacco del Zanella Carlo firma l'istanza Zanella Carlo Grato id., Zanoli Alessandro, guerra, pei 86. Po, 62. Collegi, 6r. segretario del generale dalla destituito 83 Basso Reggenza, della ministero 40. , Zecchini Zenghi Zucchi Luigi Filippo Carlo, cambio prefetto Bonaventura, della firma generale convenzione del l'istanza di Crostolo, pei divisione, militare Collegi, 84; di 86. firma Schiarino 62. l'atto Rizzino. di