-^
^
BIBLIOTECA
STORICA
pubblicatada
T.
ITALIANO
DEL RISORGIMENTO
Casi.vi
e
V.
Fioriki.
—
.V. 3
LA
DI MILANO
RIVOLUZIONE
181-4
dell'aprile
STORICHE
RELAZIONI
Armaroli
Leopoldo
Senatori
del
a
e
Regno
cura
Tommaso
Carlo
italico
di
Casini
ROMA
SOCIETÀ
EDITRICE
DANTE
1897.
ALIGHIERI
Verri
PROPRIETÀ
DELLA
Gli
Società
esemplari
si
SOCIETÀ
di
ritengono
questo
per
(7"5o(S) Rolli.»,
LETTERARIA
EDITRICE
volitine
DAXTH
non
ALIGHIERI
firmati
contraffatti.
Tip;"o;i!.ifì.t E'irico
Veglierà.
dal
gerente
della
LA
rivoluzione
milanese
del
caduta
raccontatori
il
Fabi
il
(i),
De
avvenimenti
dei
quali
di
ciascuno
in
e
gli
ai
andrebbero
chi
vero,
atti
tatti
la
del
18
14
che
pur
vi
sarà,
è
e
di
La
tutte
timenti
sen-
spettatori
e
la
le
serie
i
lunghissima,
ciascuna
in
sceverare
furono
esaminate
minutamente
volesse
giustilicate
direttamente
che
coloro
tarli
rappresen-
condotta.
propria
rispecchiano
di
a
restassero
ne
mento
mo-
nascondere
a
almeno
o
che
e
che
scritture
partecipi
modo
tendenze
proprie
delle
rivolgimenti,
quei
la
primo
interessati
gli
oscurità,
dal
sin
perché
furono
sono
ma
compiutamente
ancora
forse
storica,
vero
colta
è
(3):
o
diffusi,
più
qualche
in
guenza
conse-
storici
i
l'Helfert
(2),
la
e
tu
ne
solamente
avvolti
si
non
troppi
le
Castro
1814
parecchi
già
citare
per
tuttora
ragione,
il
ebbero
quali,
;
che
italico,
Regno
immediata,
dell'aprile
e
o
tutte
raffrontate,
di
particella
particelle
com-
vili
la storia
porre
genuina
dalle
dagliarticoli,
sincera
e
notizie
quei moti.
di
dai documenti
e
E
che
a
1814 si vennero
pubblicando
dall'aprile
quotidianamentesul milanese Giornale Itaìiaìio
l'officioso napoleonico, tramutatosi
mente
improvvisala serie si produce
officioso austriaco
a
lungamente sino a quelli5///^/ iiitonio alla storia
tati
delia Lombardia
neglinltinii irent' anni, che, detcominciare
—
—
dalla
certamente
gioiosó Trivulzio, furono
nel
lamente
pubblicatiin Parigiso-
1846 (4), ma
fioca dei sentimenti
quali il Regno
Bel-
principessa Cristina
erano
dei
e
italico di
eco
ancor
non
contrasti
in
I
Napoleone
ai
mezzo
caduto,
era
la coscienza
lasciando,retaggioprezioso,
agl'Italiani
della
nazionalità,lo spiritodelle
desiderio
delle istituzioni
A
rappresentare
di
quei
testa
ed
senatori
memorabili
lo svolgersi
mi
avvenimenti
mezzo
Memoria
motivo
L'una
delle
slorica sulla
giorno20
mese
equanime,
è parso
di
alle scritture
co-
entrambi
l'ufficioloro
per
partecipialle deliberazioni
presenti e
furono
Regno.
il
di
copiosa le relazioni composte, quando
i tatti,da
di spirito
recenti
uomini
due
temperato
?che
tradizione
serie
erano
di
la
sufficiente fedeltà
con
eleggeredi
?opportuno
e
proprie, il
liberalismo.
illuminato
un
civili
armi
o
pretesto
alla
quali relazioni,col
titolo
rivoluzionedi Milano
aprile1S14, fu distesa
dopo gli avvenimenti
indi
di
seguita
solamente
e
del
rovina
che
quala
poco
divulgata
le
per
stampe
la data
con
1814 (5). Duplice,
dalla
di
semplice lettura, era
chi
Senato
l'intendimento
nei
avuto
del
che
sinistra
non
era
del
Senato
nello
dell'aprile,
tumulti
Prina, nella caduta
•questifini
del
che
parso
Al
Regno.
maggio (6) :
senatori,
a
la
»,
?carte, né
se
ma
la
novembre,
seduta
si die
di
nome
il
fu
Foscolo,
più
alla
diffusa
«
quale
del
e
la Memoria
un
gran
che
non
pur
tere,
caratciuto
ta-
aveva
di
fallaci
sé
simo
medesulle
corse
sulle
(8).Ad
aprile 18
ogni
come
»,
di partenza
storica
la narrazione
non
se
il punto
»
fare per
del
parmense
14
fu
principaldocumento
storica fu
da
dei
uno
riconoscere
a
come
17
quale
fu segnato
non
Memoria
anzi
senatoria
primo
la
commentariuccio
«
Regno
probità,per
lui, se
agevole
o
del
autore
parlando
potrebbero esser
come
Appena
subito
contemporanei,
la relazione
alla
sulla
il
di
dalla fine del
sin
si disse
anche
oggi sarebbe
designò
Parma,
e
strazio
aprile1814,
saputo
vano
ave-
bastanza
corrispondesseab-
illustre per
verità
per indizi che
modo
n'era
uomo
(7)
dei
bocche
il ij
in
dottrina»,
per
«
Milano
alla luce
venuta
era
a
la
primo
la Lettera sui la seduta del Senato
•d'Italia tenuta
del
rivelare
e
detrattori
i
dotta
con-
accuse
partito indipendentistalombardo
parte
la
difendere
:
le postume
contro
vembre
no-
chiaro
appar
stato
relazione
scrisse questa
del
come
del
(9).
la
pubblicata,
impedirne
codata
ac-
lizia
po-
la dif-
X
fusione, sino
si
ove
ordinare
a
venduta,
era
megUo
come
e
valore
la temperanza
dei
Domenico
nelle
a
le
Pino, che
di lui si diceva
die fuori sul
già
nella
parte
meglio
Il generale
avuta
n'era
se
risposta
senza
Memoria
principiodel 1815
alle
bersaglio
stato
lasciare
tere
ribat-
racconto
forma.
la
per
gli
accuse,
del
della
alla
e
volle
(io), non
che
gravi
giudizie
altre contumelie
schermito
vogliano,a
la pacatezza
era
giornate dell'aprile
ben
ciò
dir si
potevano
quali aggiungeva
libreria
d'una
si affaccendarono
molto
e
che
colpiti
i
interessati,o
la chiusura
slorica,e
certe
poco
sue,
concludenti, OsservaTJoni...
sopra alcune asser::^ioì
che ha per titolo
Su la ridell'opuscolo
di Milano
servazioni
volu:iione
seguita il 20 aprile1S14 »; osle qualinon
valsero certamente
vere
a rimuo-
dell'autore
«
tutti i sospettiche si
la
sopra
la
sua
condotta
(11).Il
conte
stampò, con
la data
del
sua
Lettera
ad
rini,nella quale,un
nei
fatti
mutato
della
stesso
da
e
la
del
sua
un
falonieri
Gon18 15,
marzo
15
Antonio
Du-
la parte
avuta
le
po' impugnando
storica,tentò
un'abile difesa
assai
già si mostrò, politicamente,
era
tutt'altro che
gli avvenimenti
grandezza
e
Federico
conte
confessando
Memoria
quelloche
ch'egliriusci
che
po'
dell'aprile
1814
asserzioni
di sé
amico, il
un
addensando
venuti
erano
innanzi
e
di
;
ma
an-
fortunato
convincente:
posterioridella
sacrificio
memoria
l'anno
sua
vita
e
la
dando
circondell'espiazione,
una
ful2:idaaureola
di
patriottismo,
stati i
passi sulla
suoi
primi
dimenticare
tacessero
quali
malsicura
via
presidente delle
e
18 14
maggio
elettorali
convocazione
in
ingrato
più
verso
Mentre
cosi
relazione
da
venuta
un
alti onori
fosse
ne
lo
cercò
facilmente
troppo
che
governo
innalzato
aveva
(13).
si appuntavano
Lugano
l'autore.
che
in
che
Sulle
fatta Melchiorre
si
le armi
contro
povera
veste
fatti che
raccontar
a
naturale
dell'economista
quella
datagli nella
taccia
stato
esser
documentata,
sopire, era
legi
i Col-
difese
Regno,
dalla
stesso
di
slorica
nell'aprile
opuscolo,nel quale anche
un
sé
leonico
napo-
in Milano
del
parte
una
che
riunioni
tenute
avevano
di
scagionare
Memoria
ai
conte
Giovio, già consigliere di Stato
Ludovico
di
delle
il
congiurazioni politiche(12). Finalmente
e
erano
Gioia
era
si volevano
di sapere
cercasse
prime
la
che
voce
corse
(14),
vesse
l'a-
perché
forse
piacentino si ricordavano
chi
altri opuscoli
nell'occasione
di gravi mutazioni
pubblicati
nel ventennio
cadde
anteriore; ma la voce
politiche
di per
sé,
bisogno di
senza
consistenza
o
senatori
più
la Memoria
Ugo
generosi
è
l'opinioneche
prese
lavorato
avessero
storica,e
a
questa
Foscolo, quando prese
lazionenei
non
invece
gior
Mag-
smentita.
essere
a
mettere
insieme
opinione aderi
a
confutar
uno
anche
quellare-
suoi discorsi Dt'//a servitù dell'Italiani
)):
ed
eloquenti discorsi,nei qualiper
dissimulato
il
dispetto del
poeta
di
altro
essere
XII
additato
stato
frequentatoredi
come
aprile,li Foscolo,
20
?di
discorsi
quei
•della Minerva
almeno
il Foscolo, sostenitore
di diritto
giorni che l'Austria
si preparava
secondo.
del Foscolo
nel
E
del
principio
divino, appunto
proclamatosida
e
nessuno
di
sempre
Diego Guicciardi, fattosi,
della monarchia
a
apologetica
poi aglieditori padovani
altri della Lettera
anni
senatore
secondo
Francia,
più luoghi
da
si vede
come
del
tumulti
plebe ai
autore,
(1(3),teneva, se non
per
ispiratoreprincipaledella Memoria
per
storica il
da
e
quasidieci
scritta
della
sovvertitore
e
nisteria
mi-
mense
divenne
di Stato
uomo
per
ch'era
questa
quei
soppiantarela
a
sé
in
nione
l'opi-
stata
presto universale,tanto
il Saìnt-Edme
Bourg,
(cioèTeodoro
nelle guerre
stenitore
napoleoniche e sogià commissario
anche
dopo il 18 15 delle idee repubblicane
e
imperiali),
pubblicando in Parigi la sua
della Memoria
francese
traduzione
storica,(ry)
che
vi
1822
prima
fronte il nome
in
poneva
delle
da
note
lui
del Guicciardi
Dans
vrage
qu'ilpublic est
aume
d'Italie,qui avait
les
documens
conite
2°
à
un
le droit
de
la situation
de
n'aurait
et
annonce
la fin
la revolution,
chaiicelier
est
point ajouté foi
du
de
base:
du
tout
autre
rov-
de
mémoire
du
sur
lui
:
le
sénat.
l'Italie
i"
l'ou-
que
près
coiiserver
morale
gomentava
ar-
e
:
illustre personnage
était sénateur
de
l'historique
auxquels
dù
authentiquesplacés à
Guicciardi
L'exposé
cosi
nvertissement, l'cditcur
son
nella
aggiunte ragionava
tale attribuzione
i"
e
cède
qui pré-
des
bruits
écrivain
de
XIII
n'aurait
l'epoque qui
dans
de
assemblée
une
duite
antérieure,
historien,
servir
se
de
de
le
M.
le
de
traits
du
cret
17
avril, lorsqu'on kit
Méjan
de
Lodi,
awiit
niachiìic
àc
M.
lui, dans
le
sens
Mais
à
entrer
sans
laquellele lecteur,
avec
que
un
le
M.
nommée
qu'en
s'est
auprés
nécessaires
semens
le rapport;
trevue
le
avec
et
qujstion
élevés
à
un
là,
lui,
hiut
ses
fait
du
due,
afin
travail
de
comme
degré.
M.
le
que
l'oppohonorable
tout
adoptée.
discussion,
longue
une
dé-
prouver
qu'il avait
à
partie
la
sa
d'en
la
de
la
du
dans
la
Lodi
lui
;
qui
les éclaircis-
qu'ila
qu'il
a
eu
une
fait
en-
govemement
defense
caractcre
de
c'est
commission;
l'ouvrage,
son
commission
obtenir
;
remarquer
due
justificationau
malgré
et
fare
commission,
député
nommé
opinions
donc
proposition
de
imprimée
à
délibération:
bornerai
me
a
que
de
projet
prévenue, suppléera facilement
de la
été
la
marche
sujet dans
fois
prince;
été
que
de
la
son
est
membre
au
qu'il a
provisoire a
gence,
Guicciardi
l'examen
qualitéde
rendu
surprendre
Guicciardi
comte
pour
sa
cherche
mémoire
d'attention, )e
peu
de
quelques-uns
adoption?
le
una
l'espritrétif
le
sénat
au
a
ce
le truit
que
par
qui s'opposa
de
prince
Darnav.
et
pour
violente
sition
pour
Et
atteint
été
gouver-
du
là
de
caractcre
le
par
l'on sait que
MM.
Guicciardi.
l'on
avait
le
sur
voir
peut
pour-
l' intention
commandemens
ne
on
de
due
conite
à
Guicciardi
conite
5'^ Le
postes:
des
bien
au
mais
:
eu
emplovcs
particulière,et
animosité
d'une
n'avait
individus
con-
sa
aurait-il,comme
en
justifier?2°
se
le secrétaire
des
doutes
mensonges,
pour
à
peut-ètre
et
emise
opinion
opposée
ses
public, s' il
quelques
directeur
avoue
à des
appui
tels que
nement,
prince,
mème
le
cet
du
vues
entretenu
personnel
et
aux
serait-il arrèté
se
justifier une
à
eu
politique, opinion
pa\-s ; l'aùteur
son
quoi
poiat
où
de
il
la
est
rétant
politiquesont
Queste
avvedute
quanto
subito,un
ciardi
del
argomenrazioni
in
sottili,non
e
grande
valore
le fasi del movimento
tutte
ha ben
austriaco,come
la Mcììioria
storica,se
spianarono
era
non
la
con
tener
e
occupare
il paese
suo
di
la
sua
tal
da
natura
del
da
non
pubblicatiper
Guicciardi
lui medesimo
già perché
ch'egli era.
della
sentito
il
bisogno
i suoi
i senatori
storica,ove
tanto
che
antichi
fosse
da
e
molte
di
quindi,
pure
nep-
senti il significato
di
il
darla
ne
avessero
alle
del
calore, pochi allora
Senato
di
erano
mani,
logia
l'apo-
e
comunicata
questa
relazione,
a
come
tore
sena-
il divieto
avrà
stampe,
meno
al-
conoscenza
Senato.
l'autore
cercare
menti,
docu-
I
Guicciardi, dopo
di
si
storica,
parte
essere
colleghidel
la condotta
colare
parti-
essere
altre vie, parte
pubblicasse,ma
Reggenza
di
in quanto
circolazione.
potè ben
poiché
di
polizia austriaca, che
all' autore
la
in
l'autore
poteva
passatiper
esser
(18),
all'Austria
la Memoria
che accompagnano
stati
:
vide
dalla
rimuoverla
partito
senso
rivolta
eugeniano_,non
un
dell' opera
sforzò
un
per
la via
Reggenza
per
l'aprile
del-
colpe degli uomini
austriacante; e ben
un
erano
tace
le
e
del
lombardi
gliiiidipcìidentisli
contro
il Guic-
ilBontadini
partiti,è manifestamente
tutti i
capisce
si
le tendenze
non
per
milanese
dimostrato
imparzialitàgli errori
se
hanno,
probativo,poiché
1814 rappresentò
e
Saint-Edme,
E che
tra
della Memoria
era
dubitarono;
difesa
e
con
presto
XV
anche
si seppe
che
Leopoldo
€
insigne giurista(19):
fu detto
presto,
nel
non
Carlo Giovanni
nascondevasi
1812
si seppe
se
il
era
ratese
mace-
magistrato onorando
(sottoil quale
Coraccini
nel
senatore
Armargli,
non
blicame
pub-
ma
da Federico
1825
ben
nome,
si sa,
Lafolie francese,stato
del
segretariogeneraledella prefettura
di Ravenna)
1813 viceprefetto
nel
gliamento e
Ta-
nella
Sloria dell'ainiìi'mistra:(iom
del Regno d'Italia (20),
sua
e
questo
tu
poi confermato
lo
testimonio,
più
tardi
da
dell'esercito
storico
più credibile
-italico
cisalpino
(21).Ciò non ostante, poiché si continuò da
storica al Guicqualcuno ad attribuire la Memoria
ogni dubbio
parmi opportuno
ciardi(22),
dissipare
per
di
mezzo
scriveva
nel
dal marchese
1830
dà anche
Mio
a
sulla
che
Francesco
Antaldo
dell'unica
lettera che
lettera
una
l'Armaroli
Cassi
Antaldi
del
copia rimastagli
vostro
chese
la restituzione
libretto;
suo
scritto
questo
rimaste
particolarità
sin
ci
qui ignorate.
aviico.
e
ciarlio
rispettabile
Macerata
Ho
ottenere
per
di Pesaro
divulgazionedi
alcune
stesso
bisogno deirautorità
tribunale
Antaldo.
codesto
È
più
gli consegnai quel
del
18 14.
che
vostra
2;
mio
un
citare
municipale,per
diligentissimoamico
di
aprile 1830.
anno
Opuscolo
gentilmente si
nostro
clie
in
sulla
rivoluzione
offerì di
vostra
farlo
al
m.ir-
presenza
di Milano
osservare
XVI
ai
per
vedere
Ritornando
da
Revisori
che
vi
non
libro
perché
rimasto
era
ciò
di
Dopo
ho
gH
pubblicata freddura,
mi
ha
mi
il
fatta
.ho
mandata
dal
Ferri
avanzar
il
Coli.
mia
qualche
ricevuta,
non
e
da
premure
nipote del
disse
anche
ed
sordo,
A-
inutilmente.
ciò
sul
Parlando
stimoli
altra
da
edizione
citato
con
serio
io
di
mio
abbondanti
solo
non
le
Polizia, né
so
dunque
potessi
all'amico
alla
le
amicizia
io
Mi
uomo
Addio.
sarà
d'onore,
Alla
che
grato
è
perché
altra
500
mi
di
venute
Parigi.
Mi
facciate
famiglia ed
stenza
insi-
forse
Voi
ad
conoscere
a
e
voi
esso
cordialmente
Il chiarissimo
Signor
Uomo
Conte
Francesco
Gonfaloniere di
Pesaro
(25).
Cassi
lo
drete.
ve-
per
amico.
vostro
Vostro
Armaroli.
Kobil
dalla
cortese
//
Al
a
mando
racco-
Vale.
raccomando.
è
copia, ma
copie
farne
che
an-
stato
sono
sequestrate
Ciacchi.
tranquillosuddito,
vostra
vi
ricuperarlo.
possa
qui Delegato Monsignor
Viene
commenti;
da
ottenerne
vostra
onde
farne
esitate, furono
poche
se
di
ho
ne
bisogno:
sommo
Lombardia
il farlo
impossibile di procurarmela perché
Giegler, meno
e
stessa
nome
Xon
menzogna.
vero
dalla
e
corredata
del
ho
ne
più parti
dell'onore
un
mi
e
Canonico
Signor
l'ha
parlo.
ristam-
restituirmi
potea
che
certezza
nel
lui
da
non
scritto,gli ho
ne
ultimamente
recai
ma
presso
ho
Gli
risposto.
siari, e
ho
Bologna
opposizione,
era
difficoltà
s'incontrasse
se
mi
XVII
.
a
chi ebbe
dal
più copiose fonti d'informazioni
occuparsidei fiittidell'aprile
1814:
delle
una
tempo
ad
Jomini,
che
ttice
ne
dell'ultima
storia
fu per molto
slorica dell'Armaroli
Memoria
La
nella
larghissimouso
dell'armata
campagna
sua
italiana
franco-
(24), giù giù sino ai più recenti narratori
della
tutti si valsero
della fine del Regno italico,
maceratese
; alla qualesi presenta
operetta del senatore
in
ora,
correttivo,la relazione
di quelli avvenimenti
che
ai
lasciò
riscontro,in
opportuno
come
necessario
come
parte
parte
posteriil collegasuo
ticolareg
par-
stese
Verri
Carlo
e
lanese
mi-
nei
lombardo
fu veramente
(25).Il patrizio
dei rappresentanti
moti del 18 14 uno
più cospicui
l'opera
sinceri del partito
austriaco; meno
e
vigoroso al-
che
fosse
non
di lui al trionfo di
del
l'autorità
Guicciardi, giovò più
quel partitorafiorzandolo
e
nome,
consolidazione
della
fu
da
fu animato
di
un
alla
provvisoria,
sicura
lenta, ma
dominazione
nuova
sua
che
giovare agliinteressi del
molto
procedimenti
cagioni
e.i
sembrò
contrastare
e
(26).Però, come
a
intendere
fatto che
un
parti politiches'erano
conto
proprio. Storia
fatta
dolorosa
una
le
tanto
dell' indipendenza
nazionale, della quale in quei giorni
le
cosi
paese,
il desiderio
con
il Verri
suo
ci aiuta
di
avveduta^
mento
fallace,senti-
sincero,per quanto
testimonianza
con
prestò l'operapropria^
presidentedella Reggenza
come
la
suo
il
bandiera
di errori, se
tutte
per
non
xvm
di
colpe,
onde
dolorosa
durata
di
quella
salvare
mezzi,
senso
dalla
espiazione
secolo
mezzo
un
rettitudine
paese
delle
quando
più
ancor
noi
intenzioni
sia
dall'
ci
non
pagnata
accom-
accortezza
dell'azione.
T.
di
che
poiché
frutti,
non
conda
fe-
storia
ma
per
i
dell'opportunità,
prontezza
;
anche
raccogliemmo
la
come
a
una
ammaestramenti^
dal
dei
oltre
espiazione
insegna
basti
procedette
Casini.
NOTE
Milano
(i)
i
Regno
d'Italia
inediti
per
{aprile 1S14)
libro
notabile
delVIndip.
Cronistoria
è
lavoro
me
e
per
suo
del
ad
voi.
ital
i,
Carlo
raccolti
molti
869
al
il
ma
8°,
cumenti
do-
«questo
lo
che
esibì
lo
che
Fabi,
ed
Caxtù,
attesta:
Castiglia,
venderlo
di
altri, prima
1860;
tatti;
p.
,
consigliere
Pedroli,
sono
quei
Li
caduta
del
italico,
Regno
testiinonian:;^e contemporanee
per
di
cura
sull'età
a
stampò
di
contemporanee,
rende
e
tempi
Barone
lanese
nel
SANi
Gonfalonieri,
—
Italia
e
1S14, traduzione
N.
A
lettura
di
giudizi
tratti
De
Castro
da
scritture
che
ali" intelligenza
conferisce
poco
Treves,
aneddotico
carattere
poco
uomini.
La
la
un'
1894;
Milatic.
.
caduta
congiura
consentita
con
Zanichelli,
Rivohixj-O'if
né
Helfert,
voN
nelVAlta
francese
spiccato
degli
e
e
del
da
0
Milano,
i libri
tutti
notizie
uno
la
piacevole
dei
(3)
ha
inediti
Castro,
come
desunta
narrazione
documenti
De
ricco,
napoleonica,
da
e
Giovanni
16°, p. 366. È
1882;
ne
vi
perché
editi
documenti
».
(2)
noti
A.
Novara,
concernenti
pubblici
da
del
storica
ìiarra:{iom
tratta
Fabi,
Massimo
È
248.
p.
Prina,
Ministro
il
domina:^iom
militare
hresciatio-mi-
dall'autore
appendice
i6'\
della
pag.
di
282.
di
L.
G.
documenti,
È
Culogna,
Bo-
importante
XX
l'autore
specialmente perché
riservati
l'Helfert
però
francese
testo
perché
le
dalla
confiscate
copie
Helfert,
op.
sia in
che
cit.,pag.
di
i
p.
Catalogodel
39;
f^Cuseo
Al, 2^6): tuttavia
l'autore
riferita
or
12,
Castro,
in
a
Foscolo,
«
«
op.
lo
di
data
La
Parigi
babilmente
pro-
dalla
uscito
Castro,
(cfr.De
è
altre particolarit
ed
mostrerebbero
Lugano
fac-simile
cit.,
op.
Risorgimentonazionale di
provenienza parigina sembra
del
lettera
sua
al
Cassi, che
lano
Micennare
ac-
sarà
questa
Lettera
Opere V,
modestia
18 14,
16°, p
12.
cit.,p. 223.
221:
tuttavia si è lasciato
con
grossolana e
carta
ora.
(7) Fabi,
A
rica
sto-
cit. p. io,
riprodottoa
è
(6) Parma, stamperia Carmignani,
(8)
di
si vedano
op.
la carta, i caratteri
nella
stesso
Biblioteca
sovr'esso
Intanto
X
libro
di
Veladini
quasi tutte
proponiamo
nostra
questa
volume.
fittizia,
poiché
stamperia del
ci
però
e
84, De
21
cm.
del
furono
Italia
simo,
raris-
ormai
24-
del presente
materiali
libro
un
libretto,stampato
Il titolo del
della dimensione
p.
in
venute
Milano, VII
St. di
Cubani,
nella
pubblicatoin Parigi,Laisné, 1846,
fu
Risorgimento italiano.
del
(5)
1880.
poliziaaustriaca,
ristamparloquando
pronuncia
persone,
italiana,ivi 1847. È
la traduzione
e
del
è
la politica
giustificare
a
La
l'origina
parzialità.
pubblicazionedel-
molta
tedesco
documenti
altri libri del-
come
ma,
censura
fatti,
trascura
giudizidimostrando
Il
Vienna,
italiane,tende
cose
su,
austriaca,e
(4)
di
degli archivi
da
attinse notizie
d'uomo
di
parmense
stampa
benché
«
vi
accenna
fosse
il
ridire,
da
....
correre,
perché
dabbene:
tace
era
dettato
il vero,
a
che
difesa
forse
XXII
che
è
di
tutta
manoscritte
cose
aprile 1814 (De
20
Il
(14)
del
nome
Memoria
Castro,
Gioia
pp.
(22,
B, 11)
14,
del senatore
Vuoisi
da
Conte
Biblioteca
R.
parole
queste
con
esemplare
un
Giiicciardi,ina
pia
della
Vittorio
manoscritte:
si attribuisce
Gioia.
al
Opere, voi. V,
(15) Foscolo,
si noti
ciò
che
(16) Op.,
leggesi a
voi.
traduit
de
178, 183, 211-213,
la Revolution
M.
Saimt—
Edme.
A
in-8°, di p.
1822;
R.
(18)
1886, p. 84-91, dove
ciardi è
delineato
fu
di
in
febbraio
Vicario
in
Sondrio,
Morbegno,
più
e
non
eminente
carica
deputatiche
questione dei
d'allora
cercò
Valtellina
con
di
diritti valtellinesi
collegare
le
sorti
quellidella Lombardia
che
Nel
alla Corte
e
; e
presso
fu chiamato
di Valle.
contro
gli
dapprima
poi delegato
innanzi
trattarono
fatti
amministrativa
Valtellina, quella di cancelliere
dei
nacque
fu
trentenne
ancora
dulgente
in-
il Cuic-
ma
1756:
del
alla
nella
Tresivio,
•pubbliciuffici,e
nel
785
il 26
Lugano
di
po'
un
l'aggiungereche
ai
in
1
sembra
si volse
il Pretore
bois, n. 258,
sebbene
maestra,
mano
legge,
luogotenente
Paris, chez
Milano,
patriotisnio,
il ritratto politicodel Cuic-
famiglia nobile
una
accidentalmente
studi
con
inutile mi
di
Sénat;
di
Me:(^iosecolo
Treves,
ciardi
du
vi-204.
BoMFADiKi,
Non
de
568.
d'Italie
royaume
ex-chancelier
Guicciardi,
V italien par
du
Corréard, libraire,Palais-royal,Calerle
A.
222.
V, p. 489-609; specialmente,p. 495,
le conile
1814; par
en
specialmente
171-253;
p.
175,
p.
de
(17) Relation historique
la
36, 82).
dato
è
fatti del
sui
stampate
storica, posseduto dalla
Emanuele
uno
e
i
gli
tosse
1787 fu
di Vienna
Grigioni,e
interessi
questo
fin
della
fine il Guic-
XXllI
dieci
raggiunse
Ciardi
anni
di
alla
poi
prima
francesi,poiché eglifu principalpromotore
Valtellina
alla
L'amicizia
allora
contratta
novembre
nella
politici
il
naparte
novella
novembre
20
quello di costituzione,
a
del
fatto rappresentante
Consiglio dei
il 26
nei
seniori,
del governo
il 15
Rubicone;
il
il
tutto
a
si
modo
come
che
dei
uno
segretariodi
il
il 3
1
Guicciardi,
maggio
a
del
sezione
difficile ufficio
motivi
per
e
lo
tolse
1809.
Da
Senato
mentre
non
di
poi
veniva
parte nelle
£
riusci
dell'unione
ojradito all'Austria
18 14
della
si
da
18 14
via
fu
a
Valtellina
esser
costituì
rettore
diil
Napoleone I,
condotta
sua
febbraio
fu cancelliere
Vienna
di
esercitò
il 19
delle
ficio
l'uf-
Nominato
finché
deliberazioni
insignitovia
napoleoniche. Nel
il mantenimento
al
blica
Repub-
Consulta
1805,
senatore
fino
lo
1802
italico
Stato.
moderazione,
momento
gran
della
agosto
nominandolo
mezzo
ebbe
e
dirittura
Melzi, vicepresidente
chiariti,sospettò della
ancora
questo
ed
tatto
con
1°
mento
diparti-
della
Regno
Consiglio di
l'assem
al-
questi lasciò
far parte
generale della poliziail
gennaio
il
si che
del
pina
Cisal-
mandato
Stato
tra
Stato, la quale alla formazione
prima
il 26
Bonaparte
uflìcio
seconda
finché
disparte,
antipatie sorsero
quella, e
passando
la
quale
e
italiana. Vive
poi
Nella
poliziagenerale,
Lario, vi si segnalò per moderazione
Lione,
all'alto ufficio di
di
di
del
e
del
d'idee, di
chiamò
Lamone
ministro
1799.
dinario
straor-
notabili
di
fu
Commissario
dell'interno, nel
in
gnato
asse-
e
la dimissione
ottenne
nominato
tenne
Bo-
nel
legislativo
Corpo
fu
1798
gennaio
degli
da
riuniti
dipartimenti del
aprilefu
il Guicciardi
del
e
luglio ministre
IO
fino
rimase
chiese
nei
via
contemporaneamente
e
al
febbraio
nel
dicembre;
Comitati
popolo
ma
missario
com-
fu chiamato
Repubblica :
1797
1797.
la
organizzatorein Valtellina, gli apri
uffici
della
Aldini, andato
Antonio
con
dell'unione
nel
Cisalpina accaduta
dei
venuta
di
più
a
alla
fatto nel
del
quel corpo,
alte
ficenze
onori-
procacciare
Lombardia,
1818
vice-
XXIV
presidente dell' I.
1826,
(19)
ho
nel
mori
Non
decreto
del
elettorale
Fermo.
quindi
Milano,
a
modesta
Marche
Chiamato
la
Bologna
a
da
nella
sua
ad
Antonio
averi
e
villa di
i suoi
quel
moto
Audin,
La
Il 9
Appignano
lasciando
Collegio
al
Si trasferi
tornò,
si diede
con
fortuna
con
presto il principedel
la
della
della
gli diede
del
visorio
prov-
giustizia;
di
tempo
quale fu
nel
l'Armaroli
giugno 1843
che egli aveva
alla
sua
rivoluzione
ministro
non
nato,
Se-
plito
supmori
battezzata
famigliaTambroni
carsi
re-
col
i suoi
libri.
traduzione
Fs. a.,
('21)A. Zaxoli, op.
credere che [la Meinoria
Armaroli
1823
anno
francese
1823, poi raffazzonata
Leopoldo
1809.
181 5
il ministero,
/'20) Lugano, fr. Veladini
p. Lxv-256.
del
con
Corte
far parte del governo
come
assumere
Silvani.
di Tusculano,
nome
nel
scoppiata
Provincie unite
allorché
candidato
divenne
a
patria
magistratura
ritirato nella solitudine
allorché
di
nella
febbraio
solamente
e
gennaio
di lettere in
come
donde
fu chiamato
rapida fine
quale
il 4
far parte
a
il 19
Appignano,
delle
del
Regno italico,fu
dove
pensione, in patria,
183 1 l'Armaroli
riposo
presidente della
senatore
marchigiano. Viveva
villa in
a
di Macerata
al
nominato
all'esercizio dell'avvocatura
ma
Macerata
tribunale
dotti, fu designato
dei
nominato
e
delle
luglio 1808
5
in
giustizia
foro
in
nacque
presidentedel
l'unione
dopo
una
Collocato
fece buoni studi
famigliapatrizia,
laureato in giurisprudenza
: entrato
poco
1825
sione
Commis-
biografiadell'Armaroli.
raccogliereche
era
pontificia,
di
presidentedella
e
di
fu
nel
1857.
alcuna
si ha
potuto
1766
e
attuale
pubblica beneficenza.
di
centrale
della Lombardia,
governo
consigliereintimo
I. R.
nel
R.
con
cit., II 441:
fu
poco
dopo],
pubblicatain Parigi,
altro
titolo.
io ho
«
.
storica]sia invece
».
o
.
del
di
dati
per
lui collega
XXV
(22) Per
libro Milano
nel
es.
1844, voi. I,p. 375
p. 57, si
mostra
il
:
territorio,Milano,
suo
PrincipeEugenio,voi. IX,
//
Can'Tù,
scolo
dell'opusull'appartenenza
dubbioso
ancora
il
e
all'Armaroli.
di Pesaro, Carte
(25) Biblioteca Oliveriana
di F. Cassi.
mss.
V
;24) Dernière
ordres
campagne
de l'Année
d'Eugcne Beauharnais,
inoires ìecrets
les deux
de
2) avril
du
conjuratìons
chiens
iSi]
en
la revolution
sur
sous
jranco-italienne
les
18 14, siiivie des Mé-
et
Milan, du
20
avril
1814, et
des Autri-
iSi^, la campagne
Murat, sa mori
tragique et la situation polilique
États d'Italie,par le chevalier S. J.***
actuelle des divers
contre
oculaire,
précède d'une
témoin
Beauharnais.
p.
XVI
Paris, Dentu
-194.
CoRACCi\i
Primo
CusAXi,
molti
errori
7/
del
al
attribuito
(cfr.
italico
Regno
Ju-
PrincipeEugenio,voi. Vili,
nel
Casati, Milano.
non
Verri
e
poi pubblicata con
dalle
Verri
Alessandro
La
mia
a
Lettere
cura
ristampa
di
è
mano.
Fratello
ai
in
nacque
buoni
alieno
il
tu
voi. VII, p. 91
IV, pp. 445-507
Galli, 1879-81.
Verri
e compiuta, sebbene
copia più corretta
perfettamente,perché l'autore non
potè darvi
ancora
(26)
fu
del
una
sopra
l'ultima
Milano,
essa
voi.
e
relazione
di
lunghi estratti:
lacune
e
della
Storia
sua
scritti inediti di Pietro
condotta
con
nella
riferì
ne
servirsi
a
che
segg.
C.
alcuni
311).
(25)
e
da
è
ai servizio
Cantù,
p. xcv;
Eugène
historiquesur
Lugano, Veladini, 1817, in-8°,
opuscolo
generale francese
LHiEN',
p.
Questo
0
notice
studi la
dalle
proprie terre
cure
e
più
famosi
Milano
il
Pietro
21
febbraio
propria educazione
pubbliche,tanto
.die prove
di
e
Alessandro,
1743,
visse per
intento
e
Carlo
compiuta
molto
alla cultura
miglioramentiagrarie
tempo
delle
tecno-
XXVI
logici,
quali
sui
dal
Torino,
del
fu
1804
9
di
quel
ch'egli
a
presidente
vita
privata,
dei
ed
più
ebbe
della
poi
tra
i
18
Verona
Il
la
l'anno
nel
9
nuovo
1809,
dirittura
sima
larghis-
parte
l'ufficio
dopo
si
gio
mag-
ottobre
io
cosi
e
il
per
14
tembre
set-
29
del
componenti
provvisoria,
in
ritagli
confe-
legislativo,
il
le
per
Mella
decreti
far
a
allorché
autorevoli
Lasciato
Reggenza
mori
coi
della
1802
quell'anno.
fu
nel
quieti
del
Consiglio
gistrati
(re-
italiana,
più
usci
di
scritti
nel
senatore
racconta.
stesso
e
del
compreso
idee,
tempi
quale
aprile
italico
uno
letteratura
prefettura
Nominato
corpo
di
moderazione
la
26
Regno
Stato.
della
chiamato
dal
membro
1805
giugno
Consiglio
in
fatto
del
creazione
e
del
notabili
i
fu
Verri
accettò
decreto
con
di
Melzi
del
alcuni
Venuti
489).
il
secoli
legislativo,
Corpo
insistenze
fu
VII,
Italiana,
Repubblica
alla
/
CoRXiAXi,
1855,
parte
pubblicò
anche
ritirò
luglio
di
nuovo
1825.
e
RIVOLUZIONE
SULLA
DI
I L
M
A
Segnila nei giorno 20
SUL
PRI.\[0
E
SULLE
de'
suo
PROVVISORIO
TENUTE
COLLEGI
MEMORIA
O
aprile 18
GOVERNO
QUIVI
CON
X
ADUNANZE
ELETTORALI
STORICA
DOCUMENTI.
PARIGI
Novembre
181 4.
14
SULLA
RIVOLUZIONE
DI
L
MI
Se^^iiituiid
giorno
MEMORIA
Uopo
la
de'
di
potenza
alla
costantemente
dei
animi
per
l'aumentato
popoli
della
Ciò
tamighe.
del
sistema
molto
che
nelle
meno
sembrava
non
orrori
quello
di
di
i mezzi,
una
onde
una
colla
pace
sudditi,
verificabile
il Governo
sostenere
armate.
e
per
desolatrice
piani delle
dei
rivoluzione.
gloria
onorevole
e
ciassero
mar-
il rovesciamento
nei
viste
estinse,
sue
tìnanze,
coscrizione
entrò
non
si
più s'indispettirono
delle
ostante,
non
della
la vittoria
delle
testa
litiche
po-
perdettero
sentimento
e
sempre
rigore
bisogno
Il
fortuna
la
molle
d'Italia
rapidi gradi
a
che
le
tutte
e
elasticità.
Napoleone
Gli
CO
iMosca,
di Francia
loro
l'illusione
cessò
di
ritirata
la
aprile 1814.
20
STORICA.
governi
all'istante
O
N
A
Miglior
di
e
delle
e
delle
totale
Potenze,
e
quello
come
rinnovare
senza
cresciuto
l'ac-
partito
gli
parve
somministrargli
armi
solida.
ottenere
Non
nalment
fivi fu
6
perciò sforzo
che
si fabbricarono
armi
clie
effetto
suo
da
ogni parte con
esempio. La coscrizione
ha
non
ed
risparmiasse.
Artiglieria
si
italiano,non
spirito
Lo
alla debita
proporzione, la
oblazioni.
Nel
Regno
istimolo
l'esercizio di
di
Viceré,
un
nel
che
dubbio
vi è
Principe l'amore
vi è
dubbio
buono
Stato,
che
si
zelante
e
di
un
nelle volontarie
d' Italia
si ebbe
per
sul
principi,
superò,
generale cessasse
del
capo
di lui
avesse
ad
e
una
di
le
amabihtà,
spargeva,
che
chi per
le
debito
sistema
di
madre
si faceva
era
che
con-
ferivan
cui tutti ofsua
a
si
pietà
la
e
sua
larga mano
classe
la
al
a
si
di
ciò
A
grazie e
sue
le beneficenze
che
la
per
specialmentesulla
qual rifugioe
Niun
cato
virtù, chi per
sue
chi
di
uomo
un
scuola.
affezione
aggiungeva la rispettosa
cihata la Principessasua
consorte,
omaggi,
un
condottiero
generoso
grande
popoli.Non
l'opinionedi
amministratore,
eserciti,educato
per
coll'organo
procura
ed il desiderio dei
prudente
i loro
per
genio
Principe Eupotesse indipendentela corona.
che a quell'epocaconcorressero
e
ne
passare
Non
Governo
un
cato
attac-
Francia
alla pace
ulteriore,che
in gran
versatile,ma
mai
il
persino
cavalli
privati
ai suoi
tenacemente
sempre
dai
vità
atti-
ebbe
si offrirono
quasi per intero,
gratuitamentedai corpi e
e guerrieri.
numero
un'
degliindigenti
riguardavano.
Principe del compH-
amministrazione,
della coscrizione,
e
Re
di
ses^retariodes;liordini
tuttoché
Quest'uomo,
la
con
dotti,si
suo
crede
I sentimenti
che
menti.
dipartiitaliano
naturalizzato
Collegio
abbia
non
da
conosciuti
erano
elettorale
dei
il
naturalizzato
mai
cuore.
Furono
di
i
al
ammissione
sua
secondarlo
capitale,da pochissimi nei
nella
pochi
la bassezza
aveva
di esecuzione.
i mezzi
facilitargli
suo
che, rapporto
talenti nel
sommi
suoi
imposte. Il solo
non
che
finanze, quel Ministro,
prostituirei
del
delle
gravezza
1' odiosità,
sopportava
ne
alle
e
della
soprattutto
i
pochi
che
Mosca,
diffidenza
di
crebbero
Non
dismisura
a
l'Italia
il solo
più
alcune
calunniose
dell'uno
bocca
si recitavano
il
trascurato
e
Ad
terzo
sua
contro
dal
carriera
ed
generale al
dal
Saranno
dato
sol-
Principe,
state
forse
suo
dispiacereil vedere
Fece
il
più provetto
Nord
al Sud
alla
gloriadelle
gli animi
il
dal
guerra.
proposizioni poste in
dell'altro,
ma
pure da moltissimi
vere.
francese,il
della
fu
acerbe
primo
aHenare
stanza,
abba-
1813, allorché
teatro
aiutante.
del
persona
mortificati
tutti
come
italiani,che
la
il
ancora
primo
suo
nel
uffiziale,
ma
si chiamarono
offesi dal
degli Italiani
la
verso
campagna
lamenti, già disseminati
Principe.Questi
miseramente
dalla
nell'animo
inserirono
semi
primi
uffiziali reduci
dal
ha
i generali
tra
sempre
armi
sociata
as-
italiane.
Principe concorse
un
segretariodi gabinetto, passato,
prescritto della
costituzione, alla
direzione
generale delle
esercitata
negli
trattenere
ed
ultimi
continentale
di
ramo
e
in
abitanti
della
ridondasse
essa
i loro
con
i
oriundi
sono
di
vedessero
fra
i
Stato,
tutti i
forestieri
della antica
la
consiglieridi
una
tutto
diale
cor-
contro
che
Austriaca!
in Milano
ed il
non
due
se
nesi
mila-
cinquanta senatori,
cassazione
ed
circa de'
dei
parte
molto
trovi
lombardi,
tra
segretarigenerali dei
e
in
i ministri
erano
due
ultimamente
cosi molto
dai
propri
forse
avversione
sei ministri
maggior
de'
Lombardia
di rabbia
tra
pure
quelliriconoscono
quellidelle direzioni, dieci
e
pochi si
dei conti, la metà
Corte
spendevano
moltissimi, specialmente
otto
cinque dignitari,
quasi tutti
della
Italia,e
decisa
una
gelosiae
quasi che
senato,
di
per
maggiore,
le rendite
in
in
ove
nobili, regna
Oggetto
ne
in
paese
civilizzato,
ove
forestieri,e
non
ogni
Milano, perché il
che
di forestieri,
ed
ospitalità,
i
forse il
soldi, i quali venivano
patrimoni. Unico
il mondo
e
città di
anche
dipartimenti,
rispettivi
fra
di
commercio.
negli
governo
il
per
totale
l'incaglio
per
Altr'oggettodi avversione,
era
della società,la
classe si benemerita
già prima indispettitaabbastanza
era
sistema
tento
il malcon-
al colmo
de'negozianti,portò
quale
carteggio,col
sul
tempi
polizia
disperderele lettere,specialmente
anche
in questa
la
Egli con
poste.
i
consiglieri
direttori
ministeri
tra
più nel
e
giudici
generali,
quasi tutti
ventiquattroprefetti,
restante,
giacché
9
la Corte
popolata di ciambellani, di
era
scudieri
palazzo,di
tutti al soldo
nel
Volere
della corona,
che
Regno,
stuolo
uno
altri
di
e
e
membri
fossero
non
concepimento,
gli animi
prossimo
caffè
queglistessi
facevano
maggiori
ne
avevano
la
e
governo,
per
associarono
italiano, sdegnato di
riformato
per
sembrava
che
non
generale
un
da
aver
a
quellidelle
un
avuto
a
loro
alzavano
i desiati
al soldo
estero
questo
tante
giormente
mag-
generaledi brigata
straniero
demeriti,
attaccato
Un
voce.
rimentati
spe-
canti,
ogni parte bac-
da
T allarme
più ligio
soggetti d' amplissima trachea, che
più coraggio
più
nesi,
primari patrizimila-
I
allora prestavano
e
poi
ebbe
Parigi,non
i torti del
dilatare
non
in
benefizi,correvano
esagerando
cessi
suc-
pre
sem-
nei teatri. All'annunzio
e
che
alla Corte
i
i
coalizzate
Potenze
dell'ingresso
degliAlleati
ritegno la commozione.
il servizio
i
qualchedecisivo avvenimento.
discorsi i più allarmanti ne' luoghi
un
i
ne'
pubblici,
con
allorché
moltiplicavanoin Francia, e
si
che
nuovo.
caldo
in questo
per
corpo
è un
dipartimenti,
tutto
delle Alte
Si permettevano
tre
dei
assurdo
un
pretendere
e
oriundi
un
delle armi
e
giudicied
e
costituzionale,ed
regno
intermediario,
veder
mento
diparti-
era
contasse
conseguenza
più
vi
grandissimod'impiegatidella capitale.
un
Erano
soggetti milanesi
non
non
di
dame
mense
italiano
letterato
paese
da
zamenti,
avan-
che
altri vincoli
de' ministri
IO
alle
assiduo, questifurono
quali era
apostolidella
e
che
in Mantova
le
tra
Milano,
le
tra
fosse inteso
ad
continuasse
pur
adularlo
costante
il
proprio padre
pensò
ai destini
avvenimenti
e
d'aprile
la
in
di
il
Fu
di
della
sua
Bellcgarde,e
piazze
ottenne
palesi furono
fosse
resistito
aveva
forse anche
a
sé
a
gli strepitosi
notizia
del
chiamato
primo
di i^
nel
corpo
di
aprile
il Feld
mediante
sciallo
Marela
sione
ces-
sospensione
una
a
Potenze
di
coalizzate.
far
chiedere
parte della
e
proclamata all'Europa,
godesse
sua
indipendenza: tanto
apparve
della
verso
deputazionedel Regno,
una
presentarsialle Auguste
Regno
ai
zoppa
mantenuto
era
capitolazionecon
una
alcune
viste
e
allora che
fino all'esito di
sue
e
politica,
eglifinalmente
Regno,
a
La
perfidia.
direzione
singoiarmetamorfosi
Conte
d'armi
del
si
trare
incon-
non
seguitiin Parigi ne' primi giorni
quello Stato.
convenne
Le
della
lo
tardi
sua
che
sovrano,
quando giunsero
stesso,
da
e
le insinuazioni
tutte
di
fedele nella
e
chi
che
sua
che
arriva
non
troppo
in
per
della
all'esplosione
zione,
situa-
sua
si vociferava
convincersi
Egli, che
gabinettidei principi.
sempre
della guerra
gravi cure
di quanto
bisogna
ovvero
ostacoli
verità
il PrincipeEugenio^ il quale
aiigoscieper l'incertezza della
non
tradiva
più animosi
rivoluzione.
Bisogna credere
gemeva
i
convenzione,
tanto
e
non
pace
(')
che
rale,
gene-
finalmente
sulla
più
stanza
so-
mani-
12
degli Italiani
e
di
forza
di
rimarcabile
di
nel
mistero,
della Scala,
che
e
letto
un
Lodi
aver
fatto
della
vago
al Senato
la cessazione
del
del
Principe.Che
perché
a
sorpresa
Fermi
che
di
e
adottata
del
i senatori
di
ed
sette
si
riferisse. Sul
la
Regno,
esclusa
loro
non
si
la
disse,
posta?
pro-
massima,
digerisseprima
da
i due
e
domanda
lero
voluna
qualeprendesse,
dal
duca
della medesima
rapporto
la
peratore
l'Im-
persona
la deliberazione
delle ostilità
rizzare
auto-
alle Alte
nella
re
macchinò, che
membri,
verità
dipendenz
l'indelle ostilità,
un
nella
di
tava
presen-
S. M.
lui organo
deputazione per
cessazione
per
per
a
non
duca
del
decreto
lece, i migliori schiarimenti
siccome
della
si
luoghi
Regno,
chiedere
si adottasse
la materia
commissione
Lodi
non
di
sero
fos-
ne
quadro
assoluta
Regno
tali
del
d'Austria, e pel di
Potenze,
aprile.
17
contemporaneamen
parlasse
ne
un
situazione
deputazione a
una
se
messaggio
progetto
un
convocato
i soli senatori
frequentavano.Fu
cui, dopo
fu
cui si pretese
quelliche
all'oscuro,come
molto
nevano
te-
caffè,e più nella plateadel
ne'
in
e
Lodi, cancelliere
di
giorno
a
aliare,
un
sommo
duca
corona,
il Senato
che
un
teatro
occupavano
dispacciodel
un
straordinariamente
attaccare
stria
d'Au-
penisola.'^?'^
della
guardasigilli
E
i Sovrani
verso
Napoli, che quasitutta
la
In
rivolte
erano
di
fu
primi oggetti
dell'indipendenza
del
A'iceré
in
I
nostro
Sovrano,
atti di
quellaseduta
dignitoso del
che
era
la loro
Se
zione.
del
stato
tutti
che
vuoto
a
de'
nomina
la scelta
era
di Stato
non
più
caduta
che
che
nel
Si
PP.
tutto
arrivò
del
primo
ed
il
da
uomini
stesso
si
intelligenza
di lui credenziale
medesimo,
per
il
dubbio,
riceverle
tali;quasi
dizione:
in contrad-
pretesto.
duca
al
il
num.
le
2,
di Lodi
Senato, quasi
Come
i rivoluzio
intesi del
saggio
mes-
Lodi,
di
cosi
benissimo
conoscevano
mezzo
danno
del
de' senatori
del
care
giustifi-
duca
ammetterle
artifizio e
a
spargere
deputatidal
progetto
del
a
decreto
prima
erano
le istruzioni
il
bastava
nome
potessero
era
lo
che
Guicciardi, uomo
veruno,
date ai
questi fossero
mediante
il Senato
re,
Paradisi;sapevano
conte
a
divergentidal
e
e
il solo
le istruzioni
le AA.
risolu-
impuguatore del progetto del duca
conte
Luigi Castiglionimilanese,
la nomina.
fossero
tegno
con-
quella dimostrata,
era
nel
secondo
cavaliere di cui
che
del
sua
Principe in
Prina
conti
acerrimo
di Lodi;
che
la
era
Indispensabile
col
l'effetto della capitolazione
di Bellegarde.Sapevano
Conte
le pratiche per la
andarono
deputazione,per
Maresciallo
i
avviso.
loro
Feld
della
e
volontà
il
paghi
esser
Senato
si ricercasse
non
dagli
A, B, C. Pareva
dovessero
patrizimilanesi
risulta
num.
espressinell'allegato
gli analoghi documenti
con
i
diffusamente
come
;
quali
a
comune
unitamente
principe di
alla
Metternich,
14
ministro
La
di S. M.
l'Imperatored'Austria,num.
sola intenzione
macchina
del governo,
di
del
circolar
degli
calunnie, assoldare
la rappresentanza
insultare
di
rapidamente
operarsi,onde
delitto in
di alcune
ne'
del
delitto;
tutto
giungere allo
Si farebbe
un
proposto,
scopo
e
nel circolo
partil'allarme
luoghi pubblici.Le
prime
scrizioni
sotto-
al num.
l'allegato
forma
5,
luce sull'orditura della presente
spandere gran
catastrofe,
ciò doveva
macchinato
foglioche
consigli,
tacinorosa,
gente
d'onde
primarie famiglie,
disseminato
possono
alti loro
vevano
do-
non
nazionale, trascorrere
ciò tu maturatamente
tutto
i futuri destini
forestieri
come
parte
a
i potentati
con
di tutti i rappresentanti
concorso
che
medesimo,
entrare
tar
il
senza
la
rovesciare
figurareda popolo sovrano,
fissar essi
di
terra,
Regno,
di
quella di
piena confidenza
in
trattare
della
del
loro fu
3.
('''"
all'accortezza
torto
ed
ai vasti
lenti
ta-
di chi
si
presiedevaalla poliziadello Stato, se
che
tante
pratiche rivoluzionarie
supponesse
sfuggisseroalla
di lui
concepire come
egli o
capitale,
poteva
nella
si
vicina
spiega
il
Principe non
spogliatadi
essendo
mentre,
in
ottenersene
Cremona
neppure
cadeva
l'ordinaria
contro
il solito
e
seduta
sa
quindi
vi provvedessero,
truppe
la
qualunque numero
forse anche
nel
come
alla
si
Non
vigilanza.
in Lodi.
Non
giorno venti, quando
del Senato, si mandasse
custodia
del
palazzo,non
l'ordinaria
di
otto
dieci
o
l'essersi
guardia,ma
picchettonon
un
e
coscritti,
al portone
visto
del
di
aiutante
Marini,
la
cresce
più torte
maraviglianelil
medesimo
piazza,che
disse
tano
capi-
essere
speditoper riparare qualche disordine
solo
un
temeva:
qual riparopoteva opporre
stato
si
fiziale isolato,
Fu
più
aprile.Con
tutto
questo,
del
loro
giornata de'
venti
pomeri-
un'ora
verso
si radunavano
diana^ quando
nell'esterno
la
piovosa
meno
o
ut-
milanese?
neppur
e
che
i senatori, si videro
palazzo
seriche
sotto
brelle,
om-
,
nobile
una
per
la massima
Federico
conte
di
dama
Stato,
e
e
un
ciambellano
che,
a
il
tatto
in
che
palazzo; quivi
Ciani; quivi
di
alla Corte,
due
Fagnani,
che
il rango
di
del
ed
li
stiglioni,ed
alta
statura
quale
uno
carrozza,
altri
con
e
lo
si
alle mani
degli astanti
per
riconoscere
Si
saliva
il
nore
all'o-
aveva
,
c'anzi
po-
uffiziali della
distinse
e
il
notò
un
e
Cadi
uomo
scala, sulla
all'arrivo
senatore
tano
capi-
d'illustri
Durini,
breve
una
diere
scu-
consigliere di
diversi
Serbelloni,
diversi.
una
Cicogna,
Benigno Bossi; quivipiù rampolli
famiglie,e Silva,
era
lungo soggiorno
un
quali
detti
ad-
quaU
di
riuniva
governo
Russia; quivi,in uniforme,
guardia civica, tra
tratelli
1' altro ;
viaggio
da'
marito
scudiere
spese
e
disordine; quivi
Gonfalonieri,
ciambellano
l'uno
soggetti decorati
parte
temersi
tutt'altro poteva
un
di
corona
che
di
era
ogni
in
i6
poi
Si seppe
essa.
altri
facevano
al
che
si
non
era
che
vero
plebeie
che
al
erano
Al
confusi
al
intorno
cavalieri,diversi
si seppe
popolo
voci
ed
chiamati
a
approvarsi il
processo
Prima
di
nominale
all'appello
ai
che
aspetto,
poi
altri del
mentre
senatori,che
di
fatta alla
il Podestà
Lodi
ed
lui
in
Municipalità,
leggere
tecedente.
an-
tale
lettura
l' esterno
rumore
la
ed
officialmente,
di Milano
a
sua
della seduta
verbale
procedersi a
e
farsi
solamente
non
partecipòil presidente,
al duca
astanti
sollevarsi. Si riuni nella
doveva
cresceva,
quale non
altri
molti
e
stipendiati,
ove
Senato,
niavano
calun-
Prina, si erano
gli
truce
e
dalla curiosità,e varie indistinte
cominciarono
sala il
di
ciò
quello che
alla
e
palazzo,con
sicari
essere
Paradisi
uomini
di
escluso.
suffragiaveva
li conti
intervenuti
erano
di Lodi;
che
di
della convocazione,
momento
strato
mo-
quellaseduta,
in
accusandolo
terzi di
più di due
duca
pieno giorno
risoluto
l'intero corpo,
con
del
di 17
indegno pretesto
un
per
nel
avevano
progetto
parlato e
era
fischi,e precisamente
con
in Senato
di aderire
è
plausoad alcuni,accompagnavano
urli
con
quelliche
tanto
vestito
tra-
dei cavalieri surriferiti.All'arrivo
di alcuno
de' senatori
domestico
quegli un
esser
aveva
copia di
cui si
dito
spestanza
un'i-
chiedeva, che
i
posizionedel Regno si adunassero
in essi della cosa
blica.
pubcollegielettorali,
per trattare
nell' attuale
Il Podestà
diceva
nella
sua
lettera di
at-
I
tendere
di
su
le
essa
analoghe
num.
Senato, allegati
da
e
cittadini,
141
per
Porro, il conte
Gonfalonieri,il
brevità
i
conte
conte
Federico
om-
primi il
Luigi
Trivulzio, il conte
Giacomo
del
firmata
era
firmati
Erano
generaledi divisione,il
Pino
conte
prima
si dicevano
altre firme.
molte
messe
La
465.
deliberazioni
7
rico
Fede-
Fagnani
con
di Stato, il conte
Giberto
qualitàdi consigliere
di Stato
Ciani. De' consiglieri
Borromei, Giacomo
la
vi era, oltre il conte
non
Giovio
col solo
il colonnello
Fagnani,che
il conte
di elettore;
vi
carattere
dovico
Loerano
uffiziali della
molti
guardia civica^
attenzione
il capo battaglione
i qualimeritano
tra
Pietro Balabio e il capitano Benigno Bossi: erano
foglioil Podestà ed i Savi
pure firmati nello stesso
e
municipali.
In
e
questo
fu da
aiutante
chiese ed
mentre
nella
usciere introdotto
un
il
Marini,
il permesso,
ottenne
quale espose
sala il capitano
che
gli ufficiali
di
ad alta voce
guardiacivica esclamavano
il Senato
voler essi presidiare
e difenderlo. Vi aderi
diede in iscritto l'autorizzazione,
il presidente
ne
e
scendere
non
sapendo neppure concepireil sospetto, che di-
della
all'infamia di tradire la fiducia
si potesse
dell'unico corpo
di rappresentanza
Regno, quando
inerme
de' cittadini della
assistenza
fu di
2
accorrere
—
RivolM'ionf
con
di
si abbandonava
che
capitale,
e
difesa. Ma
una
Milatjr.
permanente
forte
e
del
in braccio
ultroneamente
ferivano
of-
il primo loro passo
preparata
pattuglia,
i8
e
bruscamente
cacciare
all'immediata
di
Prima
di
ardito
quel momento
dei
in istrada
innalzare
manifestati
risposedi
carattere
ai
sollevava
la voce,
fu in bah'a della
indistintamente
in
li conti
andarono
e
de'
volesse
confuse.
che
disse
senatori
tornarono
loro
al
Il
conte
Massari
e
stata
essergli
suoi
non
il
fu dato
alla
ed
conte
a
l'adito
plebe
senatore
lui si unirono
sempre
dette in Senato
l'apparta
nel-
palazzo
emergeva
mano
di
stesse.
cose
che sollevava
posta in
voti^
sempre
Felici. Più
riferirono
tumultuante
Verri
e
ziosi
sedi-
destituito
popolo, ed
sforzi, perché
popolo
un
i
appena
Il
la
in seduta
si ritirarono
liberamente.
si oftVi di perorare
cazione
convo-
plebeie
ripetendole
si
capitano-
intanto
guardiacivica,che
ai grandi,ai sicari
esso
la
il
senatori
del custode, non
Verri
che
ma
era
voce
entrato
i soldati di linea
appena
si
si richiami
clamori
di rappresentanzi,
di penetrare
che
poterlotare, perché
non
e
Non
fosse
che
rati
schie-
sua
vogliamo
Tutto
Senato!».
gli insinuasse
avesse
più
la sola
Noi
«
dito
ar-
erano
Gonfalonieri
conte
aveva
aveva
che
e
Collegi elettorali,
deputazione del
senza
di linea
Il solo
esclamando:
ascoltava
popolo
palazzo, niuno
più degli altri,e
appressato
della seduta.
del
niuno
nel
penetrare
alla porta.
e
indecenza
somma
della sala
porta
di sforzare i soldati
Marini
una
postii soldati di linea,e quellipersinoche
(lai loro
erano
con
e
una
volte
tilità
l'inucosa
grida
carta
da persona
20
capitanosorti dalla sala
aver
parlatocon
foglio,e quindi,senza
Lo
Collegi ».
questo
gliuscieri
attestano
come
esclamando
intenzione
essere
il
nuovo
presidente,con
riunisce
sciolta la seduta
all'istante
scritte dai
Il Senato
di
ben
ma
crebbe
senatori
sortir
altre essendo
da
Contalonieri
conte
di
il ritratto
contro
Appiani, che
tu
le
esempio
fosse
il
il
più. I
dietro
e
primo
scagliarsi
a
quali egliil primo
della
sala. Il
suppellettili
tutto
stessa
sorte
cominciò
delle
carte
senatori
e
tuori
dei
del
al saccheggio,da
i
e
nobile
suo
stesse
L'i-
gittatoin istrada.
parati,i tappeti
libri. Non
erano
palazzo che
cui
a
eseguitodalla plebe.Sedie,
fu fracassato
subirono
lebre
ce-
gittò
e
ruppe
tavolini,specchi^stufe,persino le persiane,le
porte^
multuanti,
tu-
popolo concitato.
l'ombrello
fu avidamente
so-
dissipato
Napoleone dipinto dal
con
e
fuori.
sempre
dalle
dalle finestre,
gettare
di
altra porta,
impeto
con
al
fatte
le viste dei
il disordine
anzi
dovettero
di essi si affollò
è
furono
ne
averle
dopo
presidentele recavano
conseguito si attendeva che
il tumulto;
la
segretari,dagli impiegati
dal
Ciò
Il
richiama
copie
trenta
che
dalli stessi uffiziali civici,
scrivere
altro
Collegi elettorali,ed
i
Più
».
«
si
scrisse
stesso
aggiungerlo in
foglio in questi termini:
deputazione,e
sona,
per-
che
popolo
questo
e
con
del Senato, rientrò
del
sciolta la seduta,
dichiarasse
di
stesso
fu solo
era
parte
tutti i
ancora
tutto
in
e
in
preda
quel giorno
ri-
spanniate la segreteria,e l'appartamento del
cancelliere.
Xiuno
la
Cessò
dei
di
resta
esso
ombrelle,
si
al di
lui
!
Egli
di
innanzi
giorno
lui; nella
cugino
ìec\ì
impavido
volle
una
plebe
milanese
si
come
vede
Tanto
è
che
vero
dalle
dalla forza
evidenza
e
del
le porte,
ed
finalmente
pensare
di
pericolo!
che
sua
fuggitii domestici,
occupato
il
loro
primere
re-
della
risse, a
di fatto.
eccessi
dato
di
nuti
tratte-
fu
il
che
conte
salvezza;
invaso
palazzo, fu allora
che
né
sensate,
raziocinio,né
Non
da
il
evitare
siamo
non
inducesse
alla
di
scoppio, e
persone
del
dato
fi-
paglia, ristretto,
ad
quale
dalla maturità
del medesimo
a
il
tura:
vet-
posto,
l'ardore
nelle
è
lui
di
un
suo
che
di
ninno
sollecitazioni
stessa
contro
primo
suo
dal
propria
al
fuoco
proprio destino, contro
né
nella
estensibili
a
seriche
macchinava
giornalmente
semplici parole,non
alla
fino
avvertito
sempre
fosse
era
contro
di
ogni sforzo
al
invalsa
il turore
polizia,nella facilità
sommossa
nell'opinione
che
voce
palazzo. Intelicissimo
rimanere
nell'attività della
cuno
al-
ii popolo, ed
Pavia
a
nuovo.
coprivano
si
quanto
mattina
ed
stato
era
condurlo
per
la
Tutto
quelli che
di
sona,
per-
spoglio, allorché
lo
spargendo
finanze.
corsero
Prina
conte
urlato
la vendetta
delle
il Ministro
di
andò
di portare
tempo
fu
depredazione e
capi
fu offeso nella
dei senatori
solamente
alcuno
conte
dalla
la presenza
Prina
atterrate
ogni parte
si risolvette
nascondersi;
a
rimase
più
in
fibbie d'oro
Il
giù da
di
facondia
cui
abbandonato
e
di
dottrina
a
logi.
oro-
dato,
denuin
capo
suo
a
freddo
sangue
fosse
per
dubbia
non
il basso
di
una
un
della
e
il ristretto
popolo
si è
averlo
contigua, gli
casa
la contrada
tutta
di
ingegno,
chiarissimo,
Mentre
nell'atrio
del iMarino
della Scala:
questa
ricoperte di agitate ombrelle
vario-
ministero
un
cina
carnefi-
la lenta
saccheggio del palazzo,dopo
teatro
denza
quellodell'inten-
della guerra,
si
numero
tutti
fu
aiuto; chi solo
salvarlo,se
palazzo della polizia,
il
erano
tolto
dì finanza. A
volontà
degli
rovesciato
che
fatto fede
Vicinissimi
ove
per
per
piccolapiazza del
quello del
in
niega
percorrere
quellaerano
guardie
le
strappare
catene
rammentare
a
lasciato.
al
tatto
colorate.
di
momento
fu rinvenuto^ fu preso,
niuno
ha
spintoglialtri
sino alla
le
e
trastullo fatto
e
onestà
patrimonio
hanno
farsi
col
scarpe
l'animo
cui pure
per
tovano
man-
tentò
e
qualche
non
strascinato,e
il feroce
uomo
il
finestra.
una
Rifugge
e
se
Prina
percosso,
vi
non
Inutilmente
terminò
e
dalle
conte
tempo,
folla in uniforme
ottenne
sospensione,
in
Pcyri, generale di divisione,si
alla
mezzo
più
era
veruno.
de
salvarlo;nulla
di
non
scampo
Barone
cacciò
ma
si fosse
deliberata,e
non
interdetto
aveva
mezzi
prestato
con
ciarle
di
raccolto
era
con
di
rere
accor-
ed
un
rità
autoatto
mente
artificiosa-
vaghe, anzi allarmanti, passeggiava in
una
contrada
contigua
Porro.
Un
ascoltò
un
in
buon
lo
contratempo
di
sul
gli ammutinati
erano
in
il
opportuno
della
finché
del
altra
suo
risorsa
ferocia
de'
Furenti
di
timore
averlo
pure
alla
qualunque,
si
questa
le
parole, dopo
agli
di
insulti
offerì
ma
vittima
».
volle
già
almeno
in
lena
più
è
quattro
la
morto
e
tanto
accesi,e trasfigurato
le torme
pace,
nell'
trovasse
offesa
d'angoscia
e
chi
di
aveva
che
il
suo
riconoscesse,
come
protessori tra
una
ferita,
Intanto
lo
fatta
che
del
ispezione
chi
i
fama
E
l'effigie.
e
le
veramente
tante
scherni
loro
brelle.
om-
chi
tor-
con
perdute
giudice
cadavere^
che
egliè
di
non
vassero
tro-
non
contusioni
mortale:
di
lo strazio.
la città
per
ferirne.
pro-
fatto desiderare
terminasse
strascinato
sia
parte
sua
gli tu
ore
colpo decisivo,che
un
Egli
circa
di
agli
mezzo
ciascuno
lato
immo-
che
gloria nel percuoterlo coi puntalidelle
Per
alla
memorande
Estreme,
ebbe
che
sé-
per
gatevi
slogatevi,disse, sfo-
«
tate
qualinon
colo
peri-
istrada
in
poiché sono
me,
rabbia;
allora
Fu
il
isperandò
non
assassini,e
sopra
vostra
1' ultima
ed
e
duto.
per-
d'incendio
l'infelice Prina, visto
benefattore
suoi
tudine
molti-
nascose.
Scoprirono l'asilo,minacciarono
il mercante,
solo
esso
un
dalle mani
cantina
sua
Luigi
conte
vino,
pietà,ed
strappò
nella
e
di
negoziante
sentimento
del
compagnia
una
morto
spasimo.
può descrivere
lo
spoglio totale
del
-4
la
palazzo,e
SUO
veemc-nza
rapina? In poche
tih
non
porta,
persiana,
dnio
e
rubate le moltissime
i
la smania
depredazio
furono
tutte
e cosi
ferrate,
sollevati tutti
e
schiantate
i cakanì
brevi
piazza,h
una
Il Podestà
di
tar
di
Milano, in
non
sciagura,
tanta
ha
PP.
della
mese,
SI
e
che
radunava
che
altro compenso
ad
e
assume:
capitale,che
occupati
i
al
il
più tardi
nel
dichiarò che
cui
il comando
Collegielettorali
dalle
coalizzate si sarebbero
sola camera,
alle
all'imponenza
mezzo
trovò
andava
dipartimentinon
AA.
formarci
e
teatro.
proclama, in
un
generale Pino
de'
dicato
poi giu-
al
affiggereil decreto estorto
Senato, e successivamente
care
pubbli-
eglistesso
forze
delle_
uno
ed
stampare
presidente del
il
ricco
quale offrirà maggior comodo
affluenti al vicino
carrozze
scosto.
na-
istanti
demolire
tar
tesoro
e
scheletro trasparente, che il governo
miglior partitodi
goli
te-
scomposti, per
maestoso
in
e
delle
dei tetti. I
alcun
d'indagarenel tetto
Insomma, un ampio,
palazzo pubblico iu ridotto
una
nell'amenissino-iar-
chiodi,i condotti,i canali
stessi furono
una
pianta,non
una
utensile
devastazione che
porte,
preziose, non
Tani'oltre si spinsela
annesso.
la
un
vaso,
più suppelle-
erano
che
non
finestra,
una
un
vi
non
ordmarie
meno
non
ore
della
la prontezza
e
giorno
Consigliocomunale
delle
armi
riuniti in
dello
22
della
tenendosi
nell'indomani,
in
una
stesso
capitale
seduta
-5
sino
permanente
che
e
i reclami
giornatadel
allarmanti
e
popolo, allo
spuntar
città. Le
botteghe chiuse
finanza
guardiedella
della città ed
di
altri di
nella
del
e
preda, e
le
ne'
da
case
muniti
di
composta
Verri, Giacomo
si
generale Pino
fiducia
avesse
dalle AA.
si espresse,
Giulini
lui
poteva
darsi
che
ai
PP.;
in
sua
di ben
Reggenza
visoria,
prov-
Bazzetta
e
un
e
si
che
invano
volontà
Collegi, i quali avrebbero
pacifici
stesse
si andavano
il corpo
di governo
libera
invano
;
proclama, che
suo
che
berto
Al-
Borromei,
altra stampa,
quella forma
la
alcuni
che
signori generalePino, Carlo
pregò^ in
in
proscritti
pugnali, chi
una
spettatoridelle determinazioni
prendere
detto
è
Mellerio, Giberto
Litta, Giorgio
il
de'
sguardo
il Consigliomunicipale
nominata
de'
lo
con
persone
saccheggiare.Si
avere
stone,
ba-
chiodi resi acutissimi,scorreva
Invano
organizzaticapestri.
pubblicò di
mero
nu-
altri di
armati
complottile
stati trovati
siano
le
le porte
immenso
d'ogni intorno, designando
la
della
tutte
maggior parte,
detti dazi,un
lunghi
lano.
Mi-
giorno, era
abbandonate
campagna,
più
veduto
mai
contrade
avevano
i cosi
di gente
le
nicipalit
Mu-
delle
torse
una
abbia
per
sero,
esiges-
pervenire ai Collegi.
tu
ventuno
sedizioso
aspetto
tatti
lo
alla
dirigessero
che
terribili,
Il folto
in
tutti si
li avrebbe
che
Li
le circostanze
che
a
che
cipale
muni-
il
che
fosse
a
popolo
siderav
più de-
pata
parteci-
adottati
quei
26
il
mezzi, che
giudicatipiù
avesse
popolo stesso
invano
opportuni alla sua felicità;
nelle
esortava
ordinava
quillitcà,
lo
invano
di G.
viscere
generale Pino,
forse minacciata
del duca
persona
quelledei senatori,avendo
il duca
in
Senato
di Lodi,
e
persone,
delle
di
che
avviso
suo
un
in
e
dei tabacchi
il
primo
Podestà
la
abolire
di
desiderio
o
il
contro
si
era
Senato;
male
era
non
Consiglio
dei sali
il prezzo
consumo
Reggenza
in
col generale
col
e
dazi
;
vano
in-
quello di
fu
non
opinione politica,
piuttostoche
animosità
di un' altra forma
il medesimo
contro
tornato
a
ministro
e
fortunatamente
compiere
si
la
rapinae
era
Emporio
centro
depredazione,
il guasto
tentato
il rimedio
pubblico
L'unico
la moltitudine/»^
la
di
sentimento
Principe,non
stesso.
il direttore
registro.
generaleera
del
dal
una
che animasse
del vóto
già
del
non
governo,
bene,
e
tassa
fu inutile:
Tutto
di
della
atto
carte
tutt'altre
fu tatto
la tariffa dei
e
quei
di consumo,
dazi
ridotto alla metà
aveva
le
lui; invano
concerto
Pino, col cavaliere
comunale,
dei
privative e
espose
in altro proclama
fatte da
da
firmate
neppure
la
parte alcuna
avuto
state
erano
tran-
salvare
negli affari seguitiin Senato, poiché era
giorni gravissimamente infermo, e che
andate
pitolare
ca-
triduo;
un
per
dichiarato
aveva
non
alla
C.
pubblichepreci con
stesso
che
il Vicario
in
quellodel
del male
ricchissimo
del palazzo
in
emerse
merci,
28
lizia
le
vantaggio decisivo
un
pattuglie,
per
della
ma
baionetta
di
una
investiti che
le
che
i fucili
Presentatasi
parole:
molti
tra
armi
corse
e
questiche,
che
che, fidati allora
in
si
seguirono
la notte;
da
soltanto
del
un
corpo
salvò
dal
Monza
e
passo
aria le punte
la
anni
nell'anarchia
e
conte
la
rinforzò
del
di delitti anche
vigilanzae
sua
Cosi
giornata,in
casa
arrivò
terminò,
cui ebbe
di
pagna
cam-
nella notte
italiana,parte della quale
proclamato spoglio
parte
Molti
erano
nell'impunità,
Frattanto
di cavalleria
tinaci
per-
poliziatrovò
il saccheggio di altra
Prina.
sperdes
si di-
rimanente
debitori
e
più
nel
molti
altri orrori, quellanera
luogo
a
arrestassero.
al bottino.
accorsi,e forse stipendiati,
senza
sulla
si
subito
insolenza
facinorosi
gravi,eludevano
Il
»
tosi
fat-
le
tutte
arresti
durante
e
de' sassi
pattugUe,perché
crocchi, perché i più rivoltosi
nella loro
giorno
le
si vedessero
di
i
ben
le baionette.
l'istan
dissiparonoalficace,
primo esperimento felice fu ef-
Questo
e
guevano
distin-
forte in numero,
sugliammutinati,
delle baionette
piazza s'intese
tratti
furono
coraggio, abbassò
perché
in
basso
a
«
pattuglia
; la quale essendo
di carica
ruggine
popolare, nel quale si
fremito
ottenutosi,
non
dalla
tanto
glifu possibiledi toglieredalle
non
subitaneo
verso
aveva
le baionette.
canne
un
certo
un
rivolta
esse
popolo. Andavano
riguardo, colla punta
del fucile,
la canna
sul
la
regia villa
l'efficacia della
di
milizia.
29
lo spavento
Cessato
cui
bersagliosarebbero
massimo
quali entravano
quellistessi
gli dettero, riavutisi
riammessero
nel
la
distruggere
chimerica
sovranità.
la
sessione
In
dei
di
ed
impulso
dall'allarme,
aprile la
studio
costituzione
ricchi,tra'
il primo
appena
22
lo
tutto
disastro, di
stati i
che
questi
giorno
e
rivoluzionaria,
prima
il temuto
per
rivolsero
loro
sollevarsi
a
marcia
ad
ai
in
Milano
funzioni
di circa
numero
del
Regno
di
la
aggiungere
il
delle
forze
tutte
le autorità
verso
il sovrano,
che
ordini
di
ed
più alto
de'
rango
e
giuramento
ne
se
Reggenza.
stasse
pre-
rarono
Dichia-
deputazione del
amnistia
quindi al
ed
capo
nato,
Se-
la dimissione
opinione, di coscrizione,
accordarono
refrattari. Situatisi
del
di
di
i sudditi
altro
dissero ; ordinarono
per motivi
e
della
in
tutti
che
la
sorte
dipartimenti,
comandante
militari dal
avvenuta
dei detenuti
finanza;
li detti
per
ordinando
non
cessato
e
della
si riserbarono
Stato, sciolsero
civili
qualierano
i
proprietàbaronale,
cui
a
general Pino
giusta gli
come
invasi
loro
una
Reggenza,
dello
pochissimi appartene
disponendo
altri individui
dichiararono
I soli
governative, essi soli, in
settanta,
come
approvarono
compresi alcuni
non
dipartimenti
per
una
quel giorno ebbe luogo
Collegi elettorah, illegalmente
convocati, più illegalmentecostituiti.
«lettori milanesi,
a
assunto
ai disertori
livello dei
il
tuono
primi gabinetti,decretarono
governi
ed
che
il linguaggio
«
si
30
avvertissero
che
Potenze,
del
non
l'Armata
general Pino,
alle
Alte
stesse
che
indirizzo
un
Potenze, pregandole
,illa telicità del paese
Le
della
norme
indicate
telicità
prescrittealla
e
PP.
A A.
pochi giorni innanzi,
di governo,
Commissario
del
Lario
sostenerlo
con
nella
nella
chiedessero
contribuzioni
e
nostri
vóti
ore
assai
curarsi
di
dell'ideata
e
ciò, in
che
Lione
era
la
seduta
era
cui
pure
corpi morali,
gravi)la
non
base
il fondamento
^''\dichiararono
che
rehgione dello Stato,
dissero
più
e
costituzione.
poteva
accuratamente
noi...
«.
Collegi,
commissione,
una
capo
benedizioni
nostre
(senza neppure
dei
meno
da
sordi i
del rapporto
costume
liberali,
un
furono
quelle insinuazioni
l'adottato
da
le
e
anche
voro
la-
del
giusta
in oggetti
l'impianto formarono
Incominciando
controversia
nascere
della costituzione
la
la
di
e
insinuando
conosciuto
non
di
dagli elettori
la seduta
istituzioni
indipendenteche, nuovo,
poche
ai popoli
di
mezzo
essi,che
in
qualitàdi
ogni
ad
a
ferro,
di
loro la convenienza
presidentede' Collegi.Apri
Né
dovico
Lo-
Stato
mostrando
in
accolga i
correre
con-
successiva
perorato
aveva
soldati volontari, eglifu acclamato
«
voler
aspiravanofurono
giorno 23. Il Consiglierdi
della Corona
Giovio, decorato
quegli che
che
a
del
seduta
facesse
si
».
cui
a
fatta
della nomina
Italiana
e
Alte
delle
i Comandanti
meno
di
religionecattolica
quale poi
che
essere
in altra
do-
31
la
vesso
cattolica
chiedere
quindi di
Primo:
Assolala
che
Italiaìio,
AA.
PP.
alle Alte
Stato
nuovo
rappresentareil Regno d'Italia,
denominazioneo
piacerà di
Secondo:
Potenze:
del
'u!dipenden:^a
sarà per
la stessa
con
rono
Delibera-
apostolica romana.
che
quell'altra
con
alle
darvi.
La
del
maggiore estensione di conjini
Slato,coiìibinabile cogliinteressi e colle
detto
nuovo
mire
delle A A.
PP.
e
colla
bilancia
nuova
polilica
d'Europa.
Terzo:
base
la
che abbia per
Costituzioneliberale,
divisione dei poteri,
e
esecutivo,legislalivo
Una
colla
giudiziario,
totale indipendenza
di
quest'idtinw;
che aininella
una
rapprescntaìizanazionale,cui spetti
esclusivamente ilformare le leggie lo stabilire e regolare
le imposte;che assicuri la libertà individuale,
la libertà della slampa e del commercio; e che porti
stretta responsabilità
una
negliincaricati de' rispettivi
poteri.
Quarto:
Facoltà
di
ai
fare questa Costituzione
Collegielettorali.
Quinto:
Un
sue
monarchico
un
durante
l'ora cessato
sofferti
Anche
i
più estesi erano
ma
il
furono
avvedutamente
governo.
desideri
moderati
nella
quale ìeco. riflettere,
si dovesse
ereditario,
primogeni
che per la sua
originee
principe,
qualitàci possa far dimenticare i mali
e
per le
governo
poi legare le
sua
mani
degli elettori;
da
qualcuno,
saviezza,che
nlle Alte
non
Potenze
?)-
coalizzate. Si credette
in altra
onde
seduta,che
allontanare
il
verso
però omaiesso,
si chiedesse
ogni idea
cessato
da
vittime
nominasse
tanto
della
vóto
La
onde
Fu
il primo
i
Balabio
il
lo
Mentre
prendere
indi
che
i cittadini
tra
quei
a
da
il
Monarchi
Italiana
da
».
cittadino
un
lanese.
segretariomi-
un
sig.Marc'Antonio
Fé,
tu-
e
como
Contalonieri, Gia-
Trivulzi,
battaglione,oltre
in
Guicciardi
Mantova,
le credenziali
F.
a
conti
Giacomo
M.
Parigi per la
prima
di
essi
eglinoappena
Principe
più
sicura
tenuta
avevano
nella
che
capitale,
tuttoché
non
era
subito
richiamati
e
recati
erano
Bellegarde e
via
quanto
si
ove
del
di
Conte
CastigHonisi
e
dell'armata,i generaliFontanelli
essa,
genza
Reg-
spirito di vertigine agitava cosi le
ancora
dal
via
la
Litta, Giacomo
capo
giusta
in-
causa
quartier generale
signoriFederico
milanesi, li
trovavano
per
figli
prigionie
segretario,li quali all' istante partirono.
Beccaria
teste
una
Nazionale
cinque e
i
pregare
che
fu subito formata
Ciani, Alberto
Pietro
al
esprimere
da altri
glialtri
rono
recarsi
rappresentanza
e
«
Commissione
una
«
Commissione
di Brescia
di
tempo
finalmente
più distinti,per
delle potenze,
di
pure
di affetto
e
la libertà de' loro
Combinarono
».
aggiunto
Principenuovo
«
di desiderio
Decisero
».
di concedere
Monarchi
un
fu
e
ed
i passaporti
per
di
Baviera,
li
deputati
Bertoletti.
avvenuto
di
alcuna
pero
Sep-
stoso
disgu-
si restituirono
da
carsi
re-
ad
lettera.
alcun
da
officiale. Avevano
avviso
principeEugenio quelgrave
unica
l'onore
scorta
medesimo
lui
a
ed
onde
La
stampa.
in
tenuto
che
gedo
con-
sulla
l'elogio
cosi
da
ritorno
il permesso
avere
si
tu
giusdtìcazione
prodigarono
che
qualitàpersonali,non
la scampa
ma
nel
prendere
investiti al
elogi sommi
sue
lui
di
di meritare
videro
Reggenza,
colla
pubblicarla
accolta
sempre
il conte
tardò
più impudenti. Non
garantirsenecon un'apologiache presentò
le
alla
da
credettero
invece
dei milanesi_,si
Guicciardi
stata
dispensarsidefinitivamente
e
deputazione; ma
calunnie
cui è
la lealtà. Continuando
e
contegno,
da
dignitosolinguaggio,
e
personaggi, di
due
di
proprio
col
già tenuto
«
che
qualitàdi
si
non
ciò si farebbero
con
si
ben
alle eminenti
al contegno
di
senatore,
permise, per
di
deputato;
la addotta
gione
ra-
delle animosità
rivivere
si urterebbe
vogliono sopite
col
,
principioadottato
di
copnre
della
il
sopra
la
che
-,
—
(S
sotto
e
che
terminata
Rivcìii-ione
di
e
Mì'uììio.
i
restituire
la
sua
pure
la lettera
perciò
fatto marciare
delle
truppe
liane
ita-
ordini, poteva
l'ordine facilmente;
suoi
l'abdicazione
con
è
di
7.
avesse
porzione
restavano
e
conosciute, ed
num.
capitaleuna
riflettendo
era
ai
È
».
tal memoria
ora
Principe Eugenio
reprimerei sediziosi
ma,
avvenute
cose
siano
Reggenza
si inseriscono
Se
le
velo
un
alla storia che
necessario
che
proclamato dalla Reggenza,
e
di
rappresentanza
leone
Napocome
34
Viceré, deliberò
di
abbandonare
restituirsi in Baviera
l'ordine fosse
in
poi
e
dalle
ripristinato
il
Francia
Conte
di
delle
seconda
aprileuna
23
valutate
non
alli diversi
Milano
giunto in
che
in vista di
quahtà di
alla
il vero,
molto
armi
corpi delle
il
di
fu
caratteri,in
dei
mai
paesi
alla
tutti i
la
sua
si poneva
e
Ciò,
dire
a
novelli, a' quali
ai sovrani
l'ingresso successivo
in Milano.
non
Reggenza
PP.
AA.
le Autorità.
tutte
accetto
austriache
non
generale Sommariva,
delle
fu grato
meno
F. M.
capitolazionespiegava
essa
Commissario
non
col
alleate,prese
armate
di 25, scrisse
nel
testa
nel
combinò
cui, e
capitalee
occupati.Ditatti
ancora
di
forza
peratore
l'Im-
deputazionispeditedalla Reggenza
della
questipossesso
lasciò che
;
convenzione
Bellegarde,in
di
e
di S. M.
armi
d'Austria,al quale oggetto
di
Regno
Si trovò
scritto
a
delle
grandi
quartieridi guardia civica,le
Il Giornaìe
liano,
Itamorìe.
0
Uidipeìidcìixa,
l'influenza e sotto
redatto e pubblicato
sotto
sorveglianzadel Governo, come
foglioofficiale,
parole: 0
la
nell'annunziare
«
la Guardia
di
che
guerrieri
dell'
una
con
dette
una
tempo
nazione
disse,che
folla di
polo
po-
quelledimostrazioni
dee
hanno
Europa
quelnobile
il cui
truppe
numerosa
ch'eccitar
gratitudine
di
stesso
ed
Civica
le accolsero
e
di
l'arrivo
;
primo
ma
da per
tanta
vóto
è
gioia
la
senza
pre-
parte nella pacificazi
conservarono
contegno,
tutto
di
nello
che caratterizza
l'indipendenza».
1
36
Quanto gofFaniente
presumesse
di
rivoluzionaria
è
Regno^
tale assemblea
una
distruggerei primi corpi
dimostrato
nella
di questa memoria, al num.
all'Austriaca autorità dal
del
inserita in calce
nota
8, la quale fu offerta
presidentee
liere
dal cancel-
del Senato.
Il F.
M.
Sommariva,
de'
soddisfazione
soltanto
alcun'altra seduta
senza
L'ultima
presentò una
la
Collegi,fece conoscere
che
questi continuassero
lavori, acconsenti
che
cui si
però
a
di
a
loro
nel
giorno
«
medesimi
non
».
ha
sempre
due
acclamata
con
un
della
discorso
la stampa.
Mi
di
per parte de'
interessanti
infine che
meritato
nessero,
te-
maggio,
aggiornatele loro
retta
deputazionedi-
intervenuti
Dichiararono
fu chiusa
cui fu
siano
preghiera
determinare.
e
glielettori dichiararono
operazionifino al ritorno della
agliAugusti Sovrani, e finché
in cui
sua
ne' loro
propria convenienza
nulla risolvere
si convocò
poca
putazione
de-
u
spacci
di-
l'esercito italiano
»
patria.
del
sia
La
sione
ses-
di
presidente,
permesso
di
ripeterlo
per intiero,affinché meglio si riconosca
fino a qual esaltazione si delirasse in quelcorpo.
I Collegi
elettoralihanno saviaìncnie determinato,
nella seduta di ieri V altro,
dichiaratisi permanenti,
di aggiornarsi
finoa che,diradandosi il velo politico
del nostro ori:^:(onte,
riunirsi ad opepossano ancora
rare
il bene,e a tutte reali:^xji''"
liete
le^concepite
Nell'atto che manifesto a' Collegi
la somma
speran:(e.
—
37
l'unin"riiaia
^ratiliidine
per
mia
cora
anonorificenza^
anche scardi avere
trepidante
per V incerle:(za
sainenle
tanta
a
fo nwxione che
fiducia,
corrisposto
alla Reggen:{a
un
messaggio,in cui,
venga indir i:^zato
dei nostri lavori, acdandole parte della sospensione
colga
elettorali
dei Collegi
i vóti unanimi
fortemente,
v'e né
la quale non
sen^a
per la sua indipeìiden:^i,
delle
bene, né patria.Sia questa, mercé la prote~^ione
rovine ricomperata,
Alte Polen:iealleate,dalle sue
Governo
virtuoso indipendente
riosam
gloe possa sotto un
operare.
Anche
un'altra
volta
figurò,non
elettorale,allorché
al F. M.
Conte
maggio, giorno
Anche
arringò
che
a
il
si recò in
al
successivo
volta
suo
che
ad
il quale
operazionitutte
un
tanta
del
dieci di
ingresso
lano.
in Mi-
eloquentissimamente
presidenteGiovio,
tutt'altro
sentanza
rappre-
deputazione
Bellegarde,nel giorno
un'altra
convenivano,
nelle
di
più, la
e
pronunziò parole,
consiglieredi
influenza
cessato
aveva
governo.
Stato
avuto
// vóto
che vi manifestiamo
(disseeglial F. M.), si
generale,
V indipendenzaprotetta da savie
e
leggi e da un
che tutte accolgale nostre
venga
Perbenedizioni.
principe,
ardente desiderio
agli Augusti
questo nostro
Sovrani alleati. Non
che domandare
e
egoismo, né orgoglio
alla loro gene
facciauna esistenza
politica
nerosit
sentimento
caldissimo degno d' ogni
un
ma
animo
di un
virtuoso,quellodi assicurare la felicità
buon popoloche ha lottalofinoracon ogni sorta di mali.
quindicigiorni spari del
Dopo
dell'indipendenzaitaliana;
il F.
maggio
M.
Conte
che
promulgò
Potenze
e
padrone
e
non
che
meno
Stato,
Cosi
e
il
dall'assemblea
effetto di
di
La
pose
sola
suo
pochi
dei due
non
e
Essi
il
per
Reggenza
si dia
col
i
qualche
della
che
oggetti di
il
comunale
per
finanza
Reggenza.
Essa
generale Pino,
avevano
si
conto
era
rata
ope-
cessati
per
mosità
l'ani-
della storia
di questa
di 25
aprile
giusta proporzione,
dipartimenti.
sette
richiamarono
alla
le
metà
e
i
prime
cure
installazione
sua
il Podestà
a
resta
origine di
in
qualinel
glialtri
trovò
si
testa
Commissario
composta
non
ridotti
alla
cui
degliatti
cenno
con
collegi,
altrettanti individui
Gli
niun
sono
di
carattere
cittadini milanesi, alli
associarono
di
civica.
capriccio e
di
rimase,
provvisoria magistratura
sette
Consiglio
elettori.
il Maresciallo
che
quel
primi corpi dello
A compimento
plenipotenziario.
pure,
da
de'CoUegi,
in
governo
milanese.
sistema,
del
e
vincie.
Pro-
che
strepitoe trionfo
tanto
con
annesse
seguito la guardia
l'abolizione
tenuto
Stato, che
che
d'Ungheria
l'influenza
e
sovrano
suo
stesso,
Senato
in
soppresse
palesò
aveva
del
le
e
tempo
l'attività
cessava
il
per
Milano
nel
delle Alte
nome
d'Austria, Re
riteneva
Dichiarò
giorno
bensì
ma
l' Imperatore
di Boemia,
in
de' 25
mente
solenne-
Bellegarde
più
non
coalizzate,
proclama
con
di
l'illusione
tutto
il
Consiglio
prezzi del sale.
39
del
tabacco
di
nel
e
registro,
tali
sole
due
provvidenze,con
lo zucchero.
compreso
la
delle arti
del
sul
quinto
la guerra,
le
pel medesimo
furono
poiché ben
della
figlie
presto
ed
anche
limitato
di
Queste
pagamento.
circostanza
e
del
timore,
la
dei
aumento
dritti di
registro delle
al solo
consumo
e
sopra
celleria,
can-
vate,
pri-
fisso. Pubblicò
dritto
de' sali
prezzo
scritture
tassa
e
dei
tabacchi,
i dritti
doganali
l'importazioneed esportazionedelle derrate,
per
mercanzie
de'
il
però
tariffe sul
sulli dazi
di
rante
du-
liquidazione
fissare poi
reintegròil registroper
degli atti giudizialiin
nuove
la pronta
epoche
buto
contri-
decretata
truppa,
ordinò
ed
metà
la ritenuta
pure
credito dei militari,onde
dell'arretrato
misure
della
soldo
niali,
colo-
quindia
quelladel
cosi
mestieri,e
e
timenti
dipar-
derrate
Limitò
del
ristretto
anche
sulle
delle lettere; annullò
tassa
legge
tutti i
a
aver
partiil dazio
terze
della
aprilediffuse
23
ciò
a
consumo;
totale
aggiunse l'abolizione
essa
a
tariffa dei dazi
la
e
ed altri
generi.La
primi giorni fece
per
de' 6
li mesi
di
si che
maggio
rigorismoa
aprile1814.
Procedette
autorità,parte
di
cui
si dovesse
indulgenza
mantenere
l'ecces
giugno la predialealfu
portata
dal decreto
ad altre innovazioni, parte di
propria
in esecuzione
della volontà
amnistia
disertori,ai refrattari,
Accordò
ai condannati
e
soverchia
o
ai
detenuti per
dei Collegi.
oggettidi coscrizione.
40
di
finanza, di opinione
leggie regolamenti sulle
caccie. Riformò
il catechismo
parte
trasgressione alle
di
e
cardinale
del
che
qual-
in
Caprara,
parificati
agli unici e ai sostegni delle fltmiglie,
requisiti
Abolì le Corti
cosi la
e
speciali,
per le armate.
della berlina alle donne, non
che agli uomini
pena
alle
restituì
i delitti
per
Fece
proprie
figliunici
la
importanti
promozioni
di
i
case
e
V Aiace.
Riformata
de'
generaledi polizia,promosse
a
di cassazione; ha
consigliere
della
ministero
Fontanelli
conte
dalla
il
guerra
ed
il generale
il
suo
e
Sepolcri
era
in
prospettivale
del
tracce
e
il
il
poi
di
del-
la direzione
Luini
conte
destituito
dal
generale di divisione
segretariogenerale e
il signor Giovanni
di polizia
prefettura
fatto lecito quest'ultimo
di indagaree
Si
sione,
divi-
di
servizio
effetto di sistema
per
clusione.
re-
rilasciò brevetto
autore
poeta
di
attività
in
pose
squadrone al
di
pena
generale
a
generale polacco Dembowski,
capo
sola
destituzioni;promosse
e
brigataMazzucchelli
richiamò
e
l'andamento
Villa.
porre
della rivoluzione
aver
aprile,con
sottoposto ad
inopportuni interrogatorii già arrestati in quel
giorno dalle civiche pattuglie,tra i quali erano
i
anche
Prina
e
venti
rapinatori della
più acclamati
molti
restituiti in
l'arbitrario
dei
sostanza
sicari. Questi
stipendiati
libertà,e
tu
che
prefetto,
dal
osava
suo
furono
officio rimosso
cosi di
«
far rivivere
41
delle animosità
che
principioadottato
di coprire di un
col
(v.il documento
tutti i Francesi
all'armata,
di
oriundi
forse
de'
Pareva
stati
e
che
gl'impiegati
tutti
mai
hanno
appartenuto
adesso
ma
la
non
suddetti
inverosimile
i
compresi
che
in
ed
è questa
di essi si ricerchi
la
patria,e
i lumi
ed
procurar
Ed
il bene
possono
ecco
posta
di tatti,che
menzione
operato
a
far
i
giusto
per
dotti
l'ultima
siano
di Pavia
stati
sono
di
volta
i soli
non
ogni
che
talenti,
ai consimili.
nella
sua
luce
originaleuna
evitare
possono
annali.
rivoluzionario
milanesi, ed
numero
prezioso dell'istruzione,che
nostri
ne'
termento
arrivati
non
il
indistintamente
della terra,
angolo
leva
sol-
famiglia
misura
questa
gliuomini
riputaticittadini
che
si rimanderanno.
e
dell'università
professori
de' licei. \''eramente
sempre
paesi,che
stati rimandati
sono
cessato
gran
cittadini,
perché sarà ben maggiore
riverbero
»
servizio
prestavano
appartenervi,misura
degli impiegati ne'
genza,
Reg-
avvenute
cose
hanno
non
finanza,
la
che
dimessi
paesi che
di
dalla
ringrazialidalla Reggenza
furono
definitivamente
le
urtava
7).
d' Italia,o
Regno
velo
ed i Corsi
e
sopite,ed
proclamato
e
num.
finalmente
Furono
al
si volevano
Ne'
serie
particolare
primi giorni di
una
gloriarono i cittadini
d'aver essi personalpiù distinti,
mente
gli eccessi
si
del
aprile.Sono
intagliaree pubblicareuna stampa,
venti
42
in
si
cui
di
da
il
fremito
andati
hanno
da
nato
i
in
che
soggetti
irrefragabili,
di
la
Cosi
essi.
delle
tributo
siano
onde
lode
di
biasimo.
perti
co-
sono
inserire
milanesi
i
che
imparziale
a
ciascuno
in
mente
individual-
pubblicamente
e
ed
disordini.
nominati
nozioni
assegnare
o
si
che
tito
sen-
buoni,
i
impudenza
hanno
necessarie
colto
ac-
ombrelle
suaccennati
stati
storia
essere
fatto
Débiils,
mendace
questa
tutti
hanno
ne'
parte
memoria
questa
des
plebe,
Quindi,
progetti,
ed
Journal
preso
di
loro
vergogna,
nel
Parigi,
non
È
tanta
i
di
e
vestiario.
indignazione
tutti
vuoto
a
di
in
d'
essere
della
loro
delle
egual
di
atto
non
opera,
punte
in
personaggi
in
vestiti,
colle
istrada
altri
per
nobilmente
soggetti
in
Prina
finestra
dalla
gittate
ma
l'infelice
vede
di
rato
figu-
non
cherà
man-
monumenti
il
meritato
44
sebbene
come
che
Breme
Il
fatto
che
gli oggetti
passò
si fossero
leggere,i.
a
autorizzava
a
che
qui
S.
M.
il
di
simultaneamente
facoltà
in
che
la
poteva
che
vivesse,
re
se
se
L'ottenne
che
stato
al
proposizione,se
spazio
il
di due
ministro
Io
corretta;
che
plicata
re-
spedire
plorare
im-
lo
prima
in
dell'interno.
era
il duca
di
conte
finalmente
corsa
Lodi
saggio
mes-
al
fece
quale
istanza
cioè
vacante,
Dissero
per
era
il
Dandolo,
quanto
la
passare
alla
si accordasse
se
rona.
co-
quale
fosse
ne
mostrò,
di-
mai
alcuna
ad
matura
lisi
ana-
almeno
lo
sposero
interpolatamente ri-
presidente
conte
più
discussione, si procurasse
si doveva
tali mozioni
Paradisi, il
tere,
riflet-
tutto
mentre
fosse sottoposta
alla
vedendo
non
qualitermini, abdicata
grave,
non
ordine
in
qualificavanel
si
veramente
il
non
Stato
e
era
tanto
Senato,
il primo il conte
precedere
Stato,
alcuna
ed
sero
chie-
Fece
guardasigilli.
governo,
avesse,
giorni.A
conte
fare
proposito
il regno
commissione,
una
il
conte
a"
affare
in
di
il
di decreto,
Alla
B.
era
la convocazione,
il secondo
portato
di
di
procedersiad
sapere
sostanza
parola.L'ottenne
rappresentante
di
prima
lo
2.
deputazione,onde
cancelliere
rappresentare
di
il
nel
questi male
qual
Senato;
progetto
un
celliere
can-
i6, in cui
il
3.
risoluti.
e
alcuni senatori
d'Italia,
re
costituzionale
sufficiente
cui
una
Guicciardi, il quale propose
era
il di
in
delle ostilità,
l'indipendenzadel regno,
principe Eugenio
se
comandato
rac-
di Lodi,
qui allegato,lett.
l'Imperatored'Austria
Pesame
del duca
data
corona,
fogli,la
la cessazione
con
coll'aver
proposti, discussi
lettera
una
viene
lettura di tali
il conte
più rigoroso silenzio
unisce, lett. A:
si
parimenti
ed
assenti
straordinariamente
convocare
che
messaggio
il
promettere
della
guardasigilli
a
membri
ammalato.
si disse
e
Quindi
cinque
tiva:
delibera-
voce
avesse
Veneri, presidente, apri la seduta
conte
tutti
vi
non
che
mancavano
non
di
senatore
non
che
e
il
l'espressionerappresentant
equivoco,
munito
Veneri
di
e
tutte
si sarebbe
le
facoltà,
avrebbe
che
fatti
S.
di
lettera
ostensibile, quando si
resa
chiari
non
I. il
A.
principe Viceré,
il Senato
ancora,
Il presidente
più positivi.
l'affare fosse
che
prendessero
si
cosi
il
nel
il metodo
corpo
additato
dal
né
del
voleva,
si
il
S. A.
I.
sospese
la concessione
di
senza
essa
di
capitale.Asserì'
Questo
esclusione
commissione
Guicciardi,
cinque
La
e
membri
commissione
nelle
persone
ordine
che
in
dal
duca
di
uno
si
dalla
e
circostanza
S. E.
con
si fosse
alle
dita
spe-
era
in
Fu
le
da
posto
fu
di
alle voci,
nominata,
e
per
vi
capi.
la
dal
si
via
Bologna,
tale
to-
piacesse
se
doveva
se
il
dosi
sapen-
per
esternate
sette,
Guicciardi.
alcuni
opinavano
chiese
rigettò;se
signori
fondamento,
massime
Si
della
acclamato
aveva
Mantova
che
regno,
immediata
senza
i molti
tale
di
negoziazioni,mentre
l'armata
non
nomina
politicadel
l'invasione
progetto.
pertanto
delli
tale
condizione, che
spazio
approvata.
e
luogo,
riferir
armistizio
un
radisi,
Pa-
e
aver
pure
doveva
l'attuale esistenza
secondo
fu
Veneri
ostilità,e che
quietò
del
la commissione
le
promossi
riflesso
mento
regola-
Francia, sino al risultato della quale
il che
i movimenti
la
la
inoltre, che
principe Eugenio,
poteva
giornata. In
inevitabile
era
era
in
deputazione dipendeva
e
non
dal
schiarimenti
combinato
aveva
deputazione
si sarebbero
in
meno
onninamente
in
praticato
quale
l'aggiuntache
con
che
ma
generale Bellegarde,sotto
una
il
denti
pru-
1809. Appoggiò quindi la
gli opportuni
risoluzione
prendersi una
palesò che
mai
era
e
Si oppose
costituzionale, né
la commissione
che
segreto,
caso.
Vaccari, appoggiato dalli conti
conte
aggiunse
giacché
si
segreto,
dell'affare,non
merito, presi prima
Il
comitato
Dandolo,
conte
del
non
delli 9 novembre
si occupasse
Lodi.
che
statuto
sesto
organico
mozione
del
niente,
conve-
quellesaggie e
Guicciardi, mostrando
conte
lumi
più
comitato
in
si credessero
che
altri
gli
su
come
propose
discusso
una
somministrare
momentaneamente
determinazioni
che
e
poteva
Veneri
voluto,
tosse
conte
essere
di
convenne.
di
schede,
Cavriani,
46
Cosubili,
Castiglioni,
dei
aveva
o
suffragiescluse
che
senatori
in
mostrato
i membri
nello
si
subito
del
amplissime facoltà, tra
loro
lettera di S. A.
dell'unione
ben
del
molte
del
La
Senato
al
suo
ciò
commissione,
dell'affare,e passò
nelle
considerazioni
proposto
tribuna.
al
loro
delle
Senato
Senato,
Conteneva
deputati,in
ammesso
al
a
in
del
nome
i suoi
PP.
inoltre
ricerche; giustificò
di antica
data
che
anche
Mostrò
dare
an-
fino all'esito delle
il
Alleate, e parlavapure
dei
deputati.Molte
e
sione
l'ade-
determinare
per
dalli suoi
inteso
negli articoH
cui
nella
sostanza
occuparsi sul
di
differente
Senato, alle Alte
e
della
i sentimenti
fu
sera
i.", che
si
merito
quellogià
letto
Potenze, per
la finale
il regno
che
era
dalla
spedisserotre
supplicarle
per
sua
di
venne
con-
che
progetto
stessa
:
membri,
tre
nuovo
cogUeva quest'incontroper
attaccamento.
di
progetto.
omaggi,
godimento
giorno
deputazione,che
ostiHtà; 2.°, per chiedere
principeEugenio
sincero
e
al
gli partecipava di
ima
redigere un
a
alle
durare
sulla necessità
unanimemente
che
Dandolo,
il Senato.
la nomina
per
rapporto
e
porsi
convocare
AA.
ragioni addusse
Senato
il loro
decreto
L, in cui
spedito alle
avesse
Lodi,
vitò
presidentein-
quali egli intendeva
da
negoziazionida intraprendersi
regno
di
concordemente,
un
armistizio, da
un
segnare
che
o
PrincipeViceré, gli conferiva
di
compresa
quei
sera.
Lodi, per
con
le
fosse
a
di
del
quella vi
una
Il
prestò subito il duca
Si
che, nell'assenza
re,
della
duca
signoriGuicciardi, Verri
autorizzazione
sua
del
ralità
plu-
di
segreto,
dare
a
8
ore
dal duca
occorreva.
la
li
membri,
recassero
quanto
commissione
questa, all'istante combinò
de' suoi
tre
al medesimo.
la
clie
ognuno
il comitato
per
adesione
alle
noti
medesima
del progetto
giorno,
Adunatasi
dalla
Si
sostegno
della
stesso
Dandolo.
e
opinato
aveva
perorato
aveva
Verri
sentare
presazione
ces-
fosse
indipendenza; 3.°,che
rinnovare
dell'alta
sua
a
stima
il
S.
A.
I. il
e
del
più
47
lettura
Alla
tale rapporto
un
domanda
Dissero
Vaccari.
ministro
controrisoluzionc,
della
Il
piuttostoingiurioso.
di
Questo
più volte.
ciò
A
che
i senatori
de'
statuti
parte, da
del Re,
naturale
la
questo
caso
il
quando
si verificasse
nel
Prina,
nuovo
conte
questitermini:
alle
«
un
PP.
il dritto
alla
corona
scere
«
principeViceré
«
e
«
dairamministrazione, dalla
a
desiderio
il
conte
del
statuto
quarto
della
nazione
da
Guicciardi, che
accennò
l'inconvenienza
Massari
era
non
il
della
nome
fosse la
qualunque
delicatamente
momento
della
nazione;
fosse
di
del
conoscere
concorressero
nazione.
sua
più sacro
reso
che
in
si dovesse
non
d'essere
tavore
del
del
sovrano.
Senato,
Verri
conte
in dubbio
alleate,
improntare
quello
Il
campo
il positivo,ed
alle potenze
deliberazione.
a
in
primo
porsi in
escluso
solamente
ma
sposta
ri-
in
lui redatto
in forza
lecito
di ricercare
insistette
suo
che
possibili,
specialmenteall'Austria,il principeEugenio
Il conte
nel
gratitudine,dai vóti e dal
molte
Con
ragioni dimostrò
non
eventuale, finché
cessione,
suc-
deputazione di far conoeventuale
acquistatodal
d'Italia
».
il
figho legittimo
Motivò
costituzionale,diritto
il dritto
e
articolo
la
"
di Roma.
Re
È incaricata
AA.
la
portare
i
tra
era
quella,
all'osservanza
un
sia per
non
che
e
e
dimenticare
potevano
adottivo, ad
un
Francia,
di
corona
vi fu
essi, li quali accordavano
tra
un
Vaccari,
e
giuramento
un
preferenzadi
in
capo
da
una
successe
Guicciardi
conte
costituzionali, non
il quarto
ed
primo
attaccati
gesse
leg-
si
Massari, Verri, Castiglioni.
dall'altro,Guicciardi, Dandolo,
opposizioni del
era
guardasigilli.
lunga discussione, nella quale presero
Paradisi, i ministri Prina
lato, il presiderete,
le altre
l'oggetto
che
ricercò
ben
Fra
la
complimento
cancelliere
del
letti
l'altro furono
e
Paradisi
il progetto
nuovo
inutile
l'intruso
conte
e
che, esclusa
d'Italia,era
che
e
zione
commo-
Paradisi
conte
apertamente
I. in Re
di S. A.
la
grande
tu
poi quelladel
alcuni, massima
di
del
di
che
lece
in questo
principe i suffragi
48
dibattimento
lungo
Dopo
partitoil
del
duca
di
fece
lo
subisse
ordinato
che
alzata
in
piedi
parte
dei
dalla
commissione
i
Il
seduta,
di presentare
«
menti
«
cipe Viceré,
«
lui governo
di
del
in
contrario
a
declamare
che, sebbene
non
Lodi,
di
la
redatto
dal
principeEugenio.
esso
di
nuovo
la volontà
dal
le virtù
conte
più
fosse
in
Domandò
del
Senato,
in
del
adottato, pure
ticolo
l'ar-
questo
eventuale
dritto
di
confutato
stato
alle
posto
del
su
interpellare
essendo
Guicciardi, fu
ognuno
il progetto
ottenne
ma
Vac-
conte
Luosi, ed espose
opposizionecon
ed
il di
contestazione
a
proporre
sul
prin-
l'ingiustizia
contro
dall'altro
Prina,
conte
datta
re-
vidui
gliindi-
che
sopratuttiil
luogo
contradetto
non
del
per
fu
parolail conte
si potesse
come
che
gli sembrava
dar
e
li senti-
PP.
riconoscenza
e
la
incaricati
Tacquero glialtri,ed
non
quest'argomento. Chiese
subì
Moscati,
alle AA.
fortemente
Senato.
riguardo di
gli articoli
e
deputatisaranno
viva
sua
massima
articolo
per
per
voti per
la
conte
Senato
sentimento,
del
l'ingratitudine
un
i loro
(Allegato lettera C). Qui
»
cari, si diedero
del
della
e
Li
«
sizioni
propo-
segreto
metodo
dal
Il
rifiutò,avendo
si
terzo
quest'occasione
ammirazione
delle
le considerazioni
approvò
Mengotti:
«
di
tal
con
proposti. Il solo
conte
il progetto
proposte.
apertamente
modificazione, proposta
dal
duca
e
a
quale, qualora
scrutinio
Presidente
conte
singolidassero
e
il
ciascuna
dello
prima
porre
modificazioni
che
sperimento
Senatori
seguente
si fece
le
istanza
di ballottazione.
via
di
alle voci
mettersi
cosi
e
decise
commissione,
poteva
Lodi,
Dandolo
conte
e
della
progetto
fosse accettato,
non
si
voci
fu
e
escluso.
allora
Altro
Il
non
Paradisi
conte
di rimettere
governo.
Questa istanza
un
la
nomina
di proporre,
credette
opportuno
perché
che
restava
la scelta di
non
grido generale la
si
potè
escluse
dei
che
essi alla
porre
in
appena
gli
deputati.
sembrava
prudenza
del
deliberazione,
pronunciata.
49
poi si vociferò
Posteriormente
spedirelo
di
voti, il
27
il
risultò che
schede
quale però
da
de'
Testi
voti
nel
conte
soggiunse,che
Guicciardi
Paradisi
il
tale
presentarsia
manifesta
sua
riore
L'ulte-
23.
sei solamente.
poter
non
conte
spogliodelle
contemplato da
da
da
che
il
ed
Guicciardi
concorse
di
si scusò
incarco, per la
conte
25,
stinato
de-
aveva
dallo
e
fu
Castiglioni
fu favorito
non
conte
onorifico
Il
Paradisi
conte
conte
Testi
conte
maggioranza
Il
il governo
passò dunque allo scrutinio
Si
Prina.
stesso
che
malattia
d'occhi.
ammettevano
se
scuse
nosce
coprimo a proporre le sue, perché ognuno
che soffre,non
che ildanno
le fisiche indisposizioni
da una
Alle rispettive
neirallontanarsi
famigliadi 14 figli.
il
egli era
deduzioni
col
d'imporre
pronunziare che
che
la
credette
in
era
la seduta
credeva
ripetèpiù volte, che
facoltà, e perciò dichiarava
si
potè insistere
Carlotti
in
e
partiti,
erano
la
il
avuto
avesse
di
duca
di
conte
Presidente,
discussione, e passare
sfogo. Egli però
suo
investito
essere
sciolta
onninamente
ciò, perché i conti
sebbene
dagli
LETTERA
Messaggio del
il
sciolta; rispose alcuno
era
facoltà il chiudere
sua
proposizione,se
Non
silenzio
uscieri
di
tale
la seduta.
Paradisi
e
richiamati.
A.
Lodi, Cancelliere guardasigilli
della Corona.
Senatori,
Le
di
che
nuove
tale natura,
ci pervengono
che
il Senato
infallibilmente
risse
4
più
—
a
lungo
di
Ai
RivoìiiiioJie
ogni di
del
Regno
colpevole verso
occuparsi del
Milane
la
di lei
dalla Francia
d'ItaUa
sono
rebbe
si rende-
patria, se
destino,
e
difi'edi
cer-
nella
care
la
Un
di
accesso
cagione,
vostro
migliori
Ma
gli istanti
tutti
di
larvi.
doveva
di
In
dì
conciliare
che
soluzione,
lumi,
sul
e
senatori, che
il
oggi
dello
Aggradite,
Milano,
Per
ordine
al
vi
la
vostra
di
da
ai voti
mi
dicato
giuche
mia
qua-
A.
il
I.
di
ri
ed
al
berazione.
deli-
pronta
una
garantiscono già,,
conforme
sarà
del
di
popolo,
ai veri
cui
siete
mia
alta
siderazione.
con-
aprile 1S14.
S. E.
Lodi, Caiicdìicrc
di
il Duca
alla
Carlo
Villa,
Sensato
che
di
Duca
proclamata
che
le
la pace
messaggio
d'Itall^.:
le circostanze
cambiate,
al
Lodi.
regxo
del
Se^gretario.
B.
Progetto di ddiberaiionc del Senato, unito
del
sigilli,
guarda-
destra.
mano
LETTERA
intieramente
ho
progetto
un
voi
tutti
Firmato
Considerando,
di
patriottismo
risoluzione
impedito dalla gotta
Il
provo
S.
di
senatori, 1' espressione della
li 17
sona
per-
rappresentante.
corpo
o
invoco
nella
assenza
vostro
animano
che
e
in
comunicazione,
dirigo,o senatori,
Stato, ed
primo
la
Stato, in
quale
recarmi
preziosi, che
autorizzato
sottopongo
I sentimenti
interessi
vi
assalito, è
rammarico.
conseguenza,
lo
ha
proposto,
talmente
sono
rappresentante
principe Viceré,
era
differire oltre
poter
non
mi
profondo
un
oggi
possa
non
mi
notte
questa
come
seno,
circostanza
questa
vostri
gotta, che
senatori, ch'io
o
nel
o
mezzi
que'
esistenza.
sua
Utà
saviezza
sua
AA.
del
pohtiche d'Europa
PP.
alleate
mondo,
e
hanno
che
non
sono
lennemente
so-
si
52
del
l'applicazione
estensione,
costituzionale,sia
indipendente, e
colle
sottomesso
in
tanto
lumi
che
pace
in
l'amore, la riconoscenza
d'Italia,ed anche
Fatto
colla
e
che
onorevole
meritato
e
dotta,
con-
del
pari
popolidel Regno
l'Europa.
tutta
in Senato,
libero
Re
un
sua
ha
guerra,
di
a
principe Eugenio,
la fedeltà
e
la stima
deliberato
e
al
Statuto
quarto
e
volta
una
segnatamente
virtù, co' suoi
sue
primo
suo
nel
dei
palazzoordinario
delle
convocazioni.
sue
LETTERA
adottato
Decreto
sulle
corona,
istantanea
attuali
del
in
epoca
di
una
alleate
PP.
hanno
proclamata
la
che
e
fortunata
dolorose
cende
vi-
liberali
di
;
in tali
circostanze, hi
italiano
può
regno
e
ha
non
la calma
più alcuno
che
da
anche
dipendenza,
dell'in-
godimento
lungo
si
guerra
che
e
scopo,
sollecitare il
deve
della
continuazione
sospira e
tempo
gli fu garantitane' pubblicitrattati ;
Che
in
AA.
PP.
sospensione d'armi,
deputazione
fra
convenzione
una
quelledelle
PP.
necessità
godere dell'insignebeneficio
e
che
sulla
e
quindi si avvicina
popoli dell'Europa,
dopo tante
i
territorio
questo
le AA.
mondo,
cui
costituzioni
nel
della
guardasigilli
cancelliere
circostanze
che
potranno
Che
del
previdenza;
Considerando
la pace
Senato.
prescrittodall'art. 29
numero
l' esposizione del
Sentita
dal
costituzionale.
statuto
sesto
nel
radunato
Il Senato
C.
del
alleate,è
che
regno,
deve
che
le
stabilita
durare
sarà
del
armate
fino
provvisoria
una
al ritorno
spedita alle
e
regno
suddette
di
una
AA.
alleate.
Ritenuta
seduta
l'iniziativa per
straordinaria
ffuardasiecilli
;
la convocazione
risult.inte da'
della
dispaccidel
presente
cancelliere
Decreta
I. Una
Art.
:
individui, si recherà
loro
presentare
la
per
»
II. La
regno
del
deputazione
i
al
ammesso
alle
deputati
Senato
riconoscenza
»
»
I membri
dal
Senato,
virtù
lui
di
Il cancelliere
V.
dare
le
con
guardasigilli,
che
in
sia
Milano,
le
dal
della
e
lui
al
spedito
sarà
a!
trasmesso
Palazzo
del
il
Senato,
canceUiere
Principe
li 17
aprile
Successivamente
si
è
essendosi
Lamberti
/
Guicci.\RDi,
scusato
a
c,r,.
Mengotti
\
messa
alle voci
la nomina
schede
motivo
e
Testi,
dell'attuale
dal
palazzo
del
Senato
17
Firmati
sua
il
quale
malattia
aprile 1814.
come
dei
nominati
risultarono
C.^stiglioni
,f,..v
òegrctart
Conte
delle
scrutinio
18 14.
d'occhi.
Milano,
ceré
Vi-
Veneri.
'
ultimo
getto
all'og-
ordinario
presidentii
Conte
conti
curare
pro-
Senato.
CoxTE
i Senatori
gato
pre-
e
presidente, anche
del
mezzo
sarà
corona
passaporti.
e
decreto
Firmato,
deputati, dallo
sua
nati
nomi-
saranno
istruzioni,
opportune
credenziali
di
del
nome
deputazione
messaggio
col
di ammirazione
stante.
medesimi
presente
in
governo.
guardasigillidella
necessarie
Il
VI.
ai
pendenza,
indi-
sua
presentare
Viceré,
Principe
questa
seduta
di
i sentimenti
PP.
del
il di
per
IV.
di
»
le
per
della
il
che
trattati.
incaricati
saranno
alle AA.
occasione
questa
del
Li
III.
carle
suppli-
e
PP.
AA.
reale
godimento
garantita da* pubblici
»
Senato,
di
ostilità.
richiederà
deputazione
tre
coalizzate, affine
del
delle
cessazione
di
composta
PP.
AA.
rispettosiomaggi
finale
venga
le
presso
Senato,
sopra.
54
N.
S. E.
7o"//'«-/o///di
Corona
della
Duca
in
questo
colle corti
nella
circostanza
delle
il
S.
i
si è
I. il
A.
di
seconda
Re
S.
recheranno
in
sc:i;uitoper
d'Austria, perché venga
d'Italia,già
territorio
suo
quello di
che
delle
avessero
Modenese,
cipe
signor Prindi
insisteranno
alleati.
sovrani
M.
dei
e
essere
l'Imperatore
regno
del
garantita l'integrità
trattati,e
specialmente di
Luneville.
caso
fossero
termini
a
S.
tere
let-
putati
signoride-
l'indipendenzadel
consacrata
riconosciuta,
stata
a
ricevere
passaportie
ed
di
Boemia;
per
alleati. I
altri
Stato
di
al medesimo
presentati agli
nelle
di credito
di
ministro
lettera -al
colla suddetta
essere
del portafoglio
lettera
Mantova
sovrani
signori deputatidomanderanno
alleate
unita
ha
quanto
credenziali
i necessari
gli altri
dosi
poten-
non
di
l'Imperatored'Austria,
M.
e
d'Ungheriae
Metternich, domanderanno
presentati a
Nel
Prussia,
rilasciare
estere,
presso
d'Italia corrispondenza
Regno
Testi, incaricato
Principe Viceré
credito
di
del
di
e
Senatore
si presenteranno
I
Russia
supplitocolla qui
signori deputati si
in
il
momento
l'Imperatored'Austria,
S.
gìuiydusigilli
CastigUoni.
e
signor Principe di Metternich,
M.
da
Guicciardi
attuale, a
relazioni
solite forme,
per
di
il sig.Conte
assicurato
Cuìtccllit:re
Regno d'Italia, partecipatealli deputati
del
avendo
Non
Lodi,
di
Sanato, signori Conti
del
IL
i
signori deputati
difficoltà
già
faranno
su
questo
diversamente
osservare
si accorgessero
che
vi
articolo,perché le potenze
disposto
del
tutti (jl'inconvenienti
territorio
che
ne
))
da
deriverebbero
il
d'Italiii di
Regno
al
già unito
all'interesse
stabiliti
Qualora
perché
il
compenso,
Piacenza,
città
di
altro
AA.
colle
Ferrarese
Modena,
Luneville,
ed
del
in
assai
Regno,
più
sostituire
niente
conve-
ne'
pensi
com-
stato.
insuperabilequesto
al
accordato
venga
ed
Genova,
di
di
PP.,
di
di
Genovesato,
linea
una
del
punto,
d'Italia
Regno
gli Stati
essere
porzione
una
di
sarebbe
quale potrebbe
con
Stato
alli metodi
deputati trovassero
i
insisteranno
delle
un
del
trattato
cosicché
confusione,
vera
una
dal
legislazioneed
alla
accostumato
strade
gitterebbe lo
d'Italia
Regno
rebbe
prive-
mentre
comunicazione
diretta
una
delPanno,
parte
gran
quale
delle
l'impraticabilità
legazioni,stante
per
il
distacco,
questo
un
Parma
e
la
compresa
Piemonte
facile
una
per
comunicazione.
deputati non
I
la
primi oggetti, che
darsi
già
ha
deputati cercheranno
i
e
loro
lumi
deputati
si
di
le
tutte
ai suoi
d'Italia
il
Regno,
potenze,
servi
con-
quale
che
e
non
perdere.
di
co'
dei
da
il
felicità.
sua
lo Stato
il titolo
suddette
riconosciuto
stato
meritato
I
forme
le
la
perché
pure
chiedere
principi, ed
ai veri
assicurare
deputati insisteranno
sotto
era
da
dei
uno
indipendenza, è quello di
sua
conforme
tale
e
nel
si propone
della
costituzione
una
bisogni naturali,
I
nazione
solenne
riconoscimento
far .sentire, che
di
manciieranno
e
prudentemente
ministri
del
notizie;
in
regoleranno
Regno
tutti
con
in
di mettersi
Parigi, onde
i casi
poi
la
conosciuta
Duca
di
in
rispondenza
cor-
valersi
preveduti,
non
loro
saviezza
prudenza.
Milano,
Per
i8
aprile 1814.
ordine
gotta alia
di
S. E.
mano
il
Lodi, impidito dalia
destra.
Firmato
Carlo
\'illa.
S^s^ntario.
56
N.
di
Créden\iaU
S. E.
il
diretta
guardasigilli,
ondi
nich
Conti
Guicciardi
S. Ex.
A
le
Daiis
de
V.
Ex.
voir
en
dans
Entraìné
la
des
influer
dù
a
choses
; mais
en
le
tout
sur
de
et
Le
reclame
de
patrie
ma
mei
pour
assignée;
que
partiede
ce
fondée
de
la nation
de pou-
le honheur
de
et
l'étendue
territoire
en
dùt
demander
qui
doivent
et
qui
nécessairement
l'espoirtonde
de
Puissances
territoire
étre
la
enfin
jouir de
ont
ses
recon-
conforme
aux
coalisées: l'on
spécialement
combinaisons
en
de
les traités
tout-à-fait
est
en
changé
ont
l'Europe,lui présentent
et
le
regardait pas,
les malheurs
tous
les Hautes
si, par 'des
à
le
ne
les événemens
l'indépendancereconnuc
Lunéville,
croit
par
France,
reste
principesproclamés par
de
de
elle Tintervention
doux
indépendance, que
son
voeu
qui
passer
perspectiveheureuse,
nue.
bien
est
guerre
conséquence
la face
droits
intérèts
d'invoquerpour
cas
une
d'Italie
royaume
une
l'Einpereurd'A-itriche.
lequel les
faveur, il
sa
Metternich,
précieuse connaissance.
sa
sont
dans
le
de
rappelerl'epoque à laquellej'aicu
me
faire
le Prince
Prince,
Li£
dans
mcttent
me
Principe di Metterdeputalidel Senato,
presso di lui i
inonsicur
moment
Cancelliere
CastigUoni.
e
Mox'iiiEUR
Lodi,
S. E. il signor
d'État de S. M.
Ministre
di
Duca
signor
a
accreditare
III.
dans
le traité
qui lui fut alors
quelconques, une
séparée, la
compensation.
nation
L'on
se
desire.
37
fruir de
premier
pour
stitution
le vrai
sur
principe,
intérèts
aux
du
d'ctablir
indépenJance,
son
d'une
et
manière
le
sous
pa\-s,
con-
sa
plus
forme
con-
d'un
gouverncmcnt
indépendant.
rei
La
démarche
première
avons
devoir
cru
pieds
aux
principalement
et
dont
la
dont
nous
Sènat
à
rectitude
à
les formes
nous
les
regarder
stance
où
Tout
ce
lui
assurera
tera
encore
pour
V.
V.
que
vive
notre
ces
E.
et
de
cliaiicdicr
de monsietir
la
et
iS
éternelle
prolond
avril
ni
recom-
chez
voudra
Ex.
auprès
du
sont
me
espè-
mes
dans
pour
une
circon-
d'une
nation
senti-
ses
par
appu\er
nos
reconnaissance,
à
ceux
de
mon
va;ux,
et
ajou-
estime
respect.
1814.
garde-des-sceauxde
le Due
V.
bonlieur
sentimens
mon
la
d'Autriche.
faire
pourra
nouveaux
.Milan, le
Le
E.
maison
les
brisé
ont
fonder
conduitc
sa
par
l'auguste
envers
mens
démérité
les
principes
pas
du
et
Le
nommé
lettre
efficace,
droits
s'agitdes
il
nobles
de
que
cette
doive
ne
et
connue,
a
et
qui
par
intervention
son
jamis
n'a
je
que
coalisées,
présenter. Je prends
espérer
Ses
vceux
Castiglioni(Louis),
et
circonstances
font
nos
bienveillance.
députés,
accredités
pour
pour
leur
ces
autrichien.
rances
qui
(Diego)
Ex.
Les
comme
connus,
la
conséquence,
les
nous
l'empereur d'Autiiche,
M.
depuis long-temps
établies, me
gouvemement
trop
S.
pour
V.
à
borrté.
sa
Puissances
Guicciardi
d'adresser
mander
Hautes
d'Italie, en
royaume
députès auprès d'elles
liberté
des
toujours éprouvé
sénateurs
comtes
d'apporter
est
nous
avons
du
celle
de
ceux
position
cette
étè
faire, a
confìance
avec
dans
que
de
la
pur ordn
coiironne:
Lodi, eiiipcché
per
la
gaiette à
inaili droite.
SigriéCharles
Villa,
Secrétaire.
S8
\.
IV.
Li
//
Podestà
di
individui
di
alle
Credo
miei
degnarsi
e
che
Ho
l'onore
18
Presidente
Senato.
molti
di
affinché
14.
de}
dichiarazione
nella
quaU
di
di
secondare
cosi
i
da
sia
lei
state
attestarle
di
tabili
rispetme
sentata
pre-
farmi
nella
di
fiducia
prenderla
in
questi
ella
che
in
le
conoscere
dal
le
l'innoltru
desiderio
di
saviezza
prese
fargliene
il
rimangono
compiacersi
di
sig.
dovere
mio
e
saranno
il
aprile
superiori.
concittadini,
vorrà
E.
capitale,
questa
del
conforme,
S.
l'unita
autorità
quindi
copia
a
indirizzata
viene
Mi
Milano
20
derazione,
consi-
zioni
delibera-
Senato.
espressioni
del
maggiore
rispetto
Firmato
DuRiNi,
Podestà.
6o
CastiglioniAlfonso, consiglierecomunale
Conte
di Milano
Durini, Podestà
Giulini
Cesare
Frisiani
Giovanni
Bolognini Alessandro
f
o
V Savi
•
•
•
v
municipali
,
Londonio
Carlo
Brambilla
Cesare
i
Marco
Arese
1
Annibale, colonnello
Visconti
delia
Cozzi
Giovanni,
Parea
Carlo, ingegnere
Conti
Luigi, consiglierecomunale
possidente
Vigoni Gaetano,
possidente
Giovanni
Peceis
Treccili
guardia Civica
Odoardo
Sigismondo, possidente
Silva
Sigismondo
Silva
Ercole, elettore
Sorniani
Alessandro
Sorniani
Lorenzo
Sorniani
Giuseppe
Carlo, possidente
Borromeo
Serpenti Angelo, possidente
Somaglia Antonio, elettore
Somaglia Carlo, possidente
Agretti Ambrogio
Manzi
Ignazio
Somaglia
Cardoni
Banfi
Gio.
Luca, presidentedel consigliocomunale
Luigi, possidente
Ferdinando, possidente
Spella Luigi
Carli
Acerbi
Carlo, consiglierecomunale
Pompeo,
Bernardino
Mori
Rivolta
possidente
Maurizio
Ambrogio
Cristoforo
6r
Volpi Cancriggi Benedetto
avvocato
Castiglioni,
Vitali
possidente
Gaetano,
Raesini
Rodolfo,
Raesini
Carlo
possidente
Luigi,possidente
Muggiasca Gio. Battista, possidente
dell'istituto
Carlo, membro
Rosmini
Bolognini Luigi, giudice della
Gentili
Antonio,
Mellerio
Gio.
della
guardia Civica
consiglierecomunale
tenente
Giacomo,
Andreani
elettore
Maurizio,
dell'Istituto
Gagnola Luigi, membro
Monteggia
Corte
Carlo
Pietro, possidente
Mojana
Eulbrucca
Carlo
SpreaficoPietro
Baldassare
Manara
Carlo, possidente
Ferrarlo
PizzagalliAngelo, negoziante
Scotti
Gallerati
Francesco, possidente
Scotti
Gallerati
Costanzo,
possidente
Crivelli
Ignazio,possidente
Zanella
Carlo,
Trotti
Lorenzo,
cons.
comunale
ed
elettore
possidente
Perego Luigi, elettore
Balabio
Pietro, elettore,
Besana
Carlo, elettore
della guardia Civica
capobattaglione
Barbò
Viscardo,
Porta
Carlo, possidente
Soresi
Giovanni,
possiden.te
elettore
Appiani Gabriele, possidente
•
Giovio
Lodovico,
Martini
Francesco, possidente
Sevcrini
Nava
elettore
Gerolamo,
Ambrogio,
possidente
possidente
62
Ottolini
Giulio, consiglierecomunale
Monticelli
Oivelli
Giovanni,
Mesnier
capitano della guardia Civica
Giuseppe, capo
battaglionedella
Civica
Carlo,
Zanella
possidente,negoziante
possidente
Greppi Antonio,
possidente
Giovanni,
Cicogna
Gagnola Giuseppe, possidente
Yestarini
BelingeriCarlo
Frecarelli
Prospero, possidente
Benigno, capitano
Bossi
Pietro,
Medici
Tagliabue
guardia
Civica
possidente
Domenico,
Bonet
della
negoziante
Francesco
Zenghi Luigi Filippo
Cesare, possidente
Castelbarco
Pietro, possidente
Cananda
capitano della guardia
Girolamo,
Ghirlanda
Alessandro, possidente
Manzoni
medico,
possidente
CastiglioniCarlo, possidente
Crespi Antonio,
Giuseppe, possidente
Cantù
consiglierecomunale
Ferdinando,
D'Adda
Melzi
Giuseppe, possidente
Mezzoni
Ottavio, possidente
Bazzoni
Giovanni,
Monticelli
Prevosti
Villa
Strada
Gio.
Battista, possidente
Giulio, negoziante
Carlo, consiglierecomunale
De-Capitani
De
possidente, negoziante
Carli
Crevenna
Giovanni
Nazzari
Luigi,
Francesco,
elettore
possidente
Agostini Agostino, possidente
Sacchini
Girolamo, avvocato,
consigliere
De
Carozzi
Luigi, possidente
Civica
guardia
63
Camillo,
Guerrini
Carlo,
Gorio
Bossi
possidente
possidente
Francesco,
Meloni
Segri
Abele,
possidente
Antonio
Galeazzo,
Bozzi
Vi
tìiettono.
possidente
Carlo,
Barinetti
Busca
possidente
Baldassare,
Simoni
De
possidente
possidente
possidente.
Antonio,
molte
sono
e
che
altre
in
finiie,
seguito
si
che
per
faranno
Per
Firmato
hrevità
di
tempo
conoscere.
copia
DuRixi,
conforme
Podestà.
si
mo-
64
N.
data
Miinoria
alla
Riggen-(idd
governo
Guicciardi
CancMien
Conte
dal
Un'erronea
diretta
a
procurato
56
anni
di
quella
scemare
di
conservarmi
della
di si
nell'udire
della
di
si
dall'intima
forse
o
o
i
paghi
sempre
mio
per
da
mia
governo.
Lo
scopo
di
chiaro
que'
alterati,hanno
questa
fatti
potuto
singhiero
lu-
indagando
vi
del
il di
del
che,
dare
però
che
credetti
non
o
bastar
ben
vesse
do-
sciuti,
cono-
spinta all'errore,
mio
operato,
rapporto,
a
col
blicare
pubredo
cor-
la sottopongo
provvisorio, e
governo
rimostranza
sola
Confortato
assoluto,
hanno
lui
cente
re-
mento,
adempi-
onorato
Quindi determinato
la relazione
mia
più
quellastessa
e
suffragio,
perché
principiodi agire colla protezione
del
ben
commosso
innocenza,
in
apprezzo
io
di
accettai, nella
ed
positivoed
lumi
il
me
fui oltremodo
pubblici voti.
che
bra
sem-
che
corso
azioni, ed
modo
precisamente ai
e
mie
in
le stampe
altamente
era
più leale
della
di tutti i documenti
perché
del
politicacarriera.
prestato fede alla malevolenza.
con
giorni,e
lungo
malgrado
col
convinzione
mettere
mia
mio
concorrere,
comprovarla
il
pretendesse derivarlo
che
render
a
il
lano,
Mi-
Senato
confidenza
e
che
avvenimento,
commissione
per
dd
alcuni
stima
per
delle
purezza
strano
che
speranza
già da
pubblico servizio, e
compenso
Conscio
circola
opinione
ho
causa
provvisoriodi
d'Italia.
Regno
la
VI.
è
di
delle
provare,
fu
leggi
che
65
nella
tanto
ho
qualitàdi senatore
gì'interessi più
sostenuto
la via
sul
Invoco
che
quelladi deputato,
in
cari della
stantemente
patria,e seguitaco-
dell'onestà.
sacra
la testimonianza
primo punto
di
quellifra
della
fra voi, o signorimembri
colleghiche seggono
dell'ottimo vostro
Reggenza, e quellain particolare
miei
Con
governo
al Senato
nel
di
di
metodo
per
quindile
di
del
più
lo
di
e
Senato,
liberamente
meno
Chi,
e
se
di
del
lo
me
5
—
composta
la riforma
per
la
del
cessità
ne-
creto
de-
durezza
cuore
di
delle
e
di
difese
Chi
articolo
del
non
testimonianza
di Milano.
e
Rivolui^ioti
lo sostenne?
gliargomenti tutti,
mente
imperiosadel
progetto
l' incostituzionalità
di
nostro,
un
ahi
lasciavano
dallo
; ma
de' membri
portasse
verno
godella
troppo
felice
in-
desiderare
servile adulazione
quellaseduta
Senato
e
del
talenti
siasi preservato
carte
commissione,
ci comandavano
sommi
verbale
se
terzo
della
stro
vo-
al Senato
mozione
cui
r invocata
ed
relatore, chi più del
io, dimostrò
non
collega,i
e
e
e
fu il
ne
espose
seducente
il processo
se
sulla gravezza
lei, e per
di
voto
il parere
lettovi
e
che
la reiezione
subdola
e
dasigilli,
guar-
fatto, e sull' autorizzazione
alla commissione
fu il
costituzionali,che
e
politici
?
altro
con
governo.
di Dandolo
me
e
determinato.
avevano
risultanze
chi più
presidente,
più
convenire
esso
di
Senato,
occuparsi dell' oggetto
il
Riunito
il
unanime
membri,
sette
che
consueto
recai dal cancelliere
mi
convocare
de' motivi
Riferitene
chi
a
contro
il
non
Con
gliopportuni lumi
avere
sua
urgenza
che, per
lecito argomento.
un
dal
commissione
aprile,
promossa
sembrò
procedura,mi
missione
com-
presentato
corrente
segreto,
della commissione
de' membri
del
17
instantemente
comitato
un
all'importanzadi
di
ed
progetto,
dente.
presi-
nella
socio
essere
del
giorno
diretta
me
di
sorte
dell'esame
proposta
sommario
la
incaricata
da
la
ebbi
esso
i
?
Ignoro
tutta
la discussione
fetti
svolgimento deglief-
in di lui
del
difetto,
supplico
Senato,
e
sopra
66
altni
ogni
quella del
col
e
della
suo
di
amore
di
voti
superiori ai
sfortunatamente
Cadde
liberi sentimenti
al
dal
adottato
due
espressi,la
quartieregenerale delle
infermità
attuale
nomina
AA.
verbale, che
il decreto
ove
tutti,nessuno
per
di
aveva
la seduta
dispensato.Ma
all' indomani
i miei
guardasigilli,
più
sacri
maggior
levata
il
anche
si
pure
esserne
novai
Rin-
occuparsene.
di
liere
Lodi, cancel-
ischermirmi.
per
del
immolai
a
Senato
Ma
teva
po-
ressi
gl'inte-
e
questiogni privata
parola di partire,a
diedi
coattivo
risposto che ogni indugio
Castiglionivi
conte
egH
che
noto
e
ai
processo
titolo per
senza
tentativi
tati
depu-
quest'ultimo
fosse
non
signor Duca
della nazione,
considerazione,
de'
registrarenel
la convenienza
compromettere
gioranza
mag-
nati
gliaccen-
altro
essendosi
me
egli autorevolmente
avendo
; ed
Senato
il
presso
una
AA., unitamente
del
fu
con
in
PP.
feci
scusato,
getto
pro-
modificazione
forse per
di me,
sopra
il
terzi.
e Testi
signorisenatori Castiglioni
per
Senato,
quenza
elo-
sua
meco
leggera
con
la
con
patria sostenne
che
commissione,
definitivamente
venne
presidente, che
vostro
si prestasse,
condizione
mi
mentre
modo
adoperava in ogni
che
per
era
esserne
dispensato.
Fin
parlerò
Il
vi
alle
cose
tanto
quelle che
a
quanto
mio
sfido
proposte
chiunque
prima
recati al
censura
voi
che
e
la
concernono
,dcl medesimo
La
contegno
corredato
presento
viaggio, soggiorno
arditamente
mio
come
e
possa
deliberate
da
prendere
si
trovano
la via
i sovrani
più
breve
e
il
alleati. Parvero
ed
per
sorgere
:
io
l'esame
sul-
dizio.
giu-
nostro
deputati,è
diretta
conto
la verità
fondare
farsi ai
più
Senato,
in
Mantova,
impugnare
atti
gh
missione, rende
ritorno
potete
intesi
di tutti
quartiergenerale del principea Mantova,
di
datore;
se-
deputato.
come
protocolloche
relativi
del
parlatodel
qui, signori,ho
di essersi
in
vece
Parigi,ove
da
ciò
diffi—
68
le ritardate
tenuto
eia
udienze, i colloi]ui
con
informato
delle
de' senatori,
come
mai
come
conciliare
è da
de' suoi
il carattere,
lui
dal
? che
se
? Né
si
bastar
di
della
onore.
voluto
ebbero
giorno
di
curai
del
Senato
era
fui sempre
e
ho
più
mai
provato
notizia
lieve
motivi, dove
al
mancato
per
di
ombra
calunnia
nera
si
mio
Ed
eccovi,
o
in
dell'occorso
lano
Mi-
lettera di comunicazione
alcuna
seguitoal Senato,
era
senza
il
congedo
of-
menomo
dal
signori,altra
principe,
luminosa
coerente
tutti
espressa.. Cosi
la mia
governo,
gli
in
mezzo
mostrai
che
coU'opinionemanifestata
atti
che
quella calma
con
mi
rapporto
stata
Signori del
conservare
avrebbe
legava al principe,che nulla
l'interesse della patria,
che rispettai
la volontà
della nazione, qualunque fosse stato
il modo,
niun
che
più
attendo
aprile,senza
20
Milano.
a
che
leggete
la
di
del
accreditato,non
del loro richiamo, presero
ritornarono
cui
ho
lui
maligne,
e
il civismo
ed
accennando
Non
«
mente
questiargomenti non
più diffidenti
si
puro,
deputatila
i
quanto
lìciale avviso
prova
dalla
qualche sfogo.
Appena
il
l'afflizione che
Ma
»
nella
pubblicaopinione da
tutti
pure
avvilirmi
il dire:
dovrebbe
fermezza
proprio mandato,
probità, l'avvedutezza
temo
principi,
disparate,
per
la cui
toglieree dissipareil primo
sospetto
di
conosciuta, la cui onestà
le persone
condeputato, uomo
dovuto
ha
la
opinioni
colludendo
illesa,volesse prostituirsi
convincere
a
delle
e
cotanto
uomo,
tempo
colleghi,e
conosciuta
bastassero
con
sempre
minutamente
e
incoerenza
tanta
un
tanto
principe,deviando
ben
si
una
che
linguaggio
lusingarmi,dopo quanto
migliore accoglienza:ora
fatti si diversi, idee
malignamente,
espressa
Senato,
poteva
potrebbesisupporre
riputazionefu
col
del
di
opinato,
propria opinione
e
io
certo
ed
detto
del
principepienamente
discussioni
né
aveva
dedurre
il
Era
esso.
Iranche/za
come
deputato
senatore.
è compiuta :
giustificazione
vi rassegno,
che
come
l'uomo
alle oscillazioni
e
e
pronunciate; io
sa
giusto ed onesto
vicende.
alle politiche
69
ed
mi
clic
dubito
Non
lecito
protocollo
Ogni
di
e
tutelare
i
i
seguono
chi
Milano
la
ha
29
di
lei
l'onore
aprile
di
18
14.
essere
stesso
ed
Vivo
passi,
molto
illibata
governo,
aggiugnerà
primi
che
col
memoria,
e
me
a
conservazione
il
Reggenza
mia
onore,
anche
degl'individui.
diritti
vere,
do-
giustizia,
vostra
questa
proprio
devo
Io
rappresentate
cotesta
richiama
stampe
al
diritto
mia
alla
mio
allegati.
suoi
funzionario.
Voi
che
i
ha
famiglia
che
alle
al
adempito
io
aver
domando
dare
tutti
uomo
pubblico
nome.
fiducia
tale
in
sia
riconoscerete
il
altri
quello
colla
che
alla
e
del
mio
governo
nella
dunque
agli
più
tratti
di
merosa
nu-
buon
deve
fiducia
saggezza,
rispettosamente
maggiore
un
zione.
venera-
70
X.
VII.
REGNO
D'ITALIA.
Milano
REGGEN'Z.\
LA
Al
La
ha
Reggenza
passato
Ella
dovette
lei operato
stima, dessa
i
richiesta
giacché
tratta,
vogliono
e
cose
sia
servizi
con
per
ciò
proclamato
in
resi
quel
qualità personali
sue
allo
lei
Stato
le
hanno
che
la
di lei
da
acquistato.
opinione
lesa, non
la
stampa
si farebbe
sopite,e
essere
particolaresua
nuovamente
menomamente
fatta
della
le eminenti
poi, nella ferma
Reggenza
non
che
riconoscere
che
il di
giustificazione.
i sentimenti
meritamente
tempo
La
alla
fa che
lunghi importanti
gran
aprileprossimo
29
nell'opinione che
di
bisogno
alla medesima,
diritto
ed
confermarsi
pertanto
non
Guicciardi.
documenti.
aveva
Nell'attestarìe
maggio 1814.
PROVVISORIO
la di lei memoria
Ietto
sempre
non
Conte
Sig.
i relativi
ed
GOVERNO
DEL
S
dalla
della
di
di aderire
memoria
di
delle
rivivere
si urterebbe
Reggenza,
crede
col
venienza
con-
cui
si
animosità
tato
principio adot-
coprire
di
un
\elo
le
avvenute.
Aggradisca, sig. Conte,
considerazione
Pi^r la
e
somma
Reggenza.
le
assicurazioni
della
maggior
stima.
Firmato
Verri
Il
Presidente.
Segretario generale
Antonio
Stringelli.
N.
Conti
ddli
Nota
S.
A
Presidente
Veneri
Senato
del
E.
Sig.
il
false
dal
d' Italia
il
spedita
avevano
falso
lo
Nella
folla
dimostrano
siffatte
vi
effetti
del
e
detto
stanze
simili
in
le
da
quel giorno
al
palazzo
ed
delle
del
dal
la
poscia
finanze
credevalo
del
ed
Senato
;
ebbero
nazionale
di
là
luogo
vorrebbe
si
di
una
dere
cre-
la
presidente
la
folla
lo
e
segnano.
ras-
impedi
stessa
Prina,
nascosto,
si
venti,
Senato,
estorse
fosse
affettava
o
getto
og-
alleate,
che
giorno
credeva
chi
tal
a
quanto
;
in
parte
alla
que' tragici
di
vano
in-
sempre
gran
trasferi
coperti
che
ricercò
come
agitazioni popolari, disperse
carte
l'onore
Milano
del
trono
potenze
auguste
di
atti
al
ed
Viceré,
in
Persuasa
ove
Ministro,
che
alle
senatori,
il Ministro
le
per
gli
de'
allora
in
naria
straordi-
seduta
proclamato
ordinaria
recossi
voci,
dichiarazione.
fosse
avviene
seduta
nella
avesse
allarme
gli
eccitata
unione
unita
qui
ivi
qualche
persone,
regolare
aprile,
Generale
Imperiale.
Senato,
deputazione
successiva
di
il
Cancelliere
d'Italia
Regno
Maresciallo
tenente
Eugenio,
una
sparso
ciò
che
17
principe
del
Commissario
voci,
giorno
Gtiicciardi
e
Consulente
Somtnariz'a
Alcune
Vili.
casa
menti,
avveni-
perpetua
obbHvionc.
In
credette
tali
luttuose
di
nominare
circostanze,
un
a
go^"erno
freno
di
mali
prov\'isorio
maggiori
della
città
si
e
72
di unire
intenzione
ristabilire la
di
civica, l'ottima
l'intento
ottenere
della
attitudine
di
più presto
vole
lode-
guardia
in
si fosse
quello che
del
misure
generale comandante
del
direzione
savie
quiete.Le
provvisorio,l'imponente
governo
dalia
derivava
elettorali. Tutto
Collegi
i
capo,
potuto
sperare.
fu
Intanto
proclamata
esclusi
dalle
di
numero
ì dotti
tutti i membri
però
occupati
erano
la convocazione
in
trovasse
Milano), o
operazione dei Collegi fu quelladi
di
provvisorio,e
altri individui
ogni
estenderne
tolti dai
annullarono
delH
A
e
fra
la
dimostrare
di
e
attribuzioni
loro
nella
autorità
loro
L'unito
I
primi
dotti
Collegi,o
devono
ne'
Collegi
attribuzioni
allegato ne
chiaramente
i
e
Collegi
nei
luoghi
elettorali
a
in
tre
costituzione.
delle
di
in
loro
tutto
costituzionali,non
il
partimen
di-
sono
separate
camere
e
lo
zione
presenta-
generali o
dipartimento
dall'esame
importa
nomine,
commercianti,
dalla
del
a
sono
unirsi
de'
e
capoluogo
ambedue
forme
si riducono
città destinata
nel
Appare
nelle
e
conservazione
Collegi elettorali,come
tutte
candidati.
di
possidenti,
uniscono
de'
nome,
I
che
amministrative
l'analisi.
di
di
poste,
im-
nota.
delle
Senato.
aggiungervi
sorpassando
primari corpi dello
i
l'esame
menti
diparti-
modificarono
leggi
d'ogni
quelle del
tosto
e
la presente
basta
di
Senato, alla
mancanza
operazione,
presenta
stesso
diretta
diritti è
costituzionali
Le
ben
abohti
del
il governo
agli otto
riserva
Ma
restrinsero
o
questi quello
di cui
tale
per
medesimi.
dichiararono
e
giudiziarie,
Stato,
colla
costituzionale, abolirono
confine
dimenticati
confermare
l'autorità
occupati,
ancora
non
tabile
rispet-
un
La prima
degli altri dipartimenti.
i commercianti
e
que' dipartimentiche
alleate (quantunque
armate
essi si
di
torali,
Collegi elet-
de'
ciascuna
mera
ca-
I secondi
si
sola
mera.
ca-
una
attribuzioni,
Regno,
hanno
uniti
alcun
75
diritto di abolire
altri
costituzione, per
la
il
dello
corpi
quale
Senato, il quale per
Stato
esistono,
essi
del
l'art. XV
voluti
dalla
tanto
meno
e
giudica sull'incostituzionalità
de'
degliatti
poi
zionale
costitu-
statuto
sesto
stessa
Collegi
elettorali.
Come
tutti
di
gli elettori
da
rimarcarsi
totale.
il
Regno
se
di
deve
non
ad
non
quindi
emerge
il seguente
deve
dalla
del
al Re
i voti
e
Le
nulla
è
i
e
in
e
pace
caso
viziosa
e
potenze
ai
non
del
paesi occupati dalle
nazionali
determineranno
l'intenzione
di
S.
E.
il
si
non
il diritto
mani-
più
costituzione,
:
o
a
e
permanente
corpo
colo
dall'arti-
autorizzato
far
conoscere
tuzione,
esiste costi-
non
Collegi elettorali,
esistono
la loro
unione.
hanno
fatto
altamente
hanno
questione,
la
alla
guerra
proclamato
l'indipendenzadelle nazioni; in tutti
loro
armi
vittoriose,hanno
soriamente
provvitutte
sin
appartiene
la
esiste
nazione
alleate
conservate
autorità
al
ancora
primo
solo
neppure
sarebbe
quindi
e
quali si perde
costituzionale
popoli, ed
mondo
O
il
bisogni della
tal
auguste
Francia,
colla
voluto, ed
statuto
la
zioni
proposi-
senatore
rende
dilemma.
è
sesto
sulle
semplicissimitermini
Senato, che
medesima
XVni
onde
il
esistere
che
abolizione.
pretesa
ai
circostanza
di
le
Collegi
numero
frazione
per
che
de'
Regno,
la carica
cittadino, circostanza
della
l'ingiustizia
il
che
loro
nominati
sola
quelle cause
per
la
per
numero
qual proposito
del
terzo
tutto
una
che
tacersi
Riducendo
ne
del
Collegi generali di
Nel
degli atti
furono
de' senatori
parte
Né
perde,
almeno
nel
medesimi,
de'
170?
la vahdità
per
poi l'argomento
intiero, e
Senato.
di
lare
potuto
legalmente
frazione
una
numero
l'intervento
de'
testa
che
Cresce
maggior
fare
potuto
avrebbero
non
uniti
Regno,
oltrepassòmai
si richiede
i
del
che
ciò
dunque
115 5, avrà
non
è
mai
tanto
le
che
leggi
nella
fondamentali
maturità
de' loro
la
sorte
medesimi.
Tale
il
signore Maresciallo
Conte
dei
e
è
le
sigli
con-
pure
Belle-
74
nel
garde,che
dagli articoli
relativo
IV
le
di
tante
la presente
nota
de"
aprile,e
S.
del
e
d'
Italia,se
Non
lo
generale
imparziale giustizia
sottopone
e
assistono,
d'Italia nella
vi
non
conchiude
e
PP.
che
propose
AA.
zione
delibera-
sua
di
inviando
venerare
alle
sime
mede-
,
e
può
i
con
loro
dal
la finale
suppliche per
cessazione
l'indipendenzadel Regno.
per
Secondo.
Maresciallo
tenente
Regno
AA.
rispettosiomaggi
ostilità
23
appare
seguenti riflessioni:
le
con
gli alti principidelle
delle
il
E.
aprilealtro
17
convenzione
ragioni che
Il Senato
Primo.
della
giudizioappoggia il Senato
loro
si chiare
e
come
all'acclamata
Quindi
illuminato
d' Italia le rappresenta,
V
e
proclama
Sommariva.
ed
Regno
esistere
elettorali
Collegi
nel
costituzione
esiste
non
Regno
il
anche
Senato.
Terzo.
nella
fiducia del Senato
Ogni
magnanimità
stipulatee
delle
proclami
ne'
anteriori
abolizione
in data
aprile 18
inserita
stata
in
e
ne'
zionale
all'incostitu-
fino al
da'
conosce
de' Collegi
giorno d'oggi
senatori,
se
non
pubblicifogli del giorno
27
14.
Milano,
li 29
aprile 18
14.
Firmato
Veneri,
Guicci.\RDi,
La
convenzioni
sola frazione
una
riposta
legittimirappresentanti,
promulgazione
fu
si
nelle
da' loro
nemmeno
legalmente pubblicata,né
essere
AA.,
emanati
pronunziatada
elettorali,la quale
per
PP.
AA.
è intieramente
presente
nota
è stata
sottoscritta
conti
Senatori,
Conte
Moscati
Conte
Paradisi
Conte
Leonardo
Conte
Luia;i Massari
Giustiniani
ed
Presidente.
Cancelliere.
approvata
frascritti
dagl'in-
N
(a)
il traduit.
qu'
à
traducteur
Tout
«
A\'ant
de
tait
indice
que
été
porte
du
séiiat,
ètre
croire
à
était
attribué
motifs
mon
à
riferiti
che
ho
che
qui
del
Guicciardi
il
ov'è
doversi
detto
ha
Saikt-Edme
Seguono
».
prefazione,
lo
dubbio
un
il
certo
aveva
devait
les
Voici
gli argomenti,
quali
dai
tribuire
senza
chancellier
ex-chancelier.
cet
je m'appuie
nella
si
de
ennemi
un
j'ai
mémoire
ce
que
quel-
examen,
Guicciardi,
ou
parvenir
mènie
mùr
un
comte
l'auteur
pour
l'ouvrage
Après
anonyme,
lesquels
sur
dans
le
M.
de
nom
démarches
vaines
chercher
que
le
savoir
m'éclairer.
qui pùt
(•)
E
desire
satislaire, j' ai dù
me
T
O
manifesto
appare
scritto
a
di
errore
pensiero
a
ennemi
un
ché
poi-
stampa,
del-
ami
un
l'ex-cancelliere.
(b)
Afin
«
la
public
donner
(*)
lecture
ici
Il
questa
si
deve
cadde
uffici
vi
pei
e
tener
richiamo
(b) ho,
de
personaggi
différentes
nel
pubblicando
luoghi
italiani,
notabili
Notes
ho
però
conto;
corretti
e
del
v'ho
Regno
la
du
cui
i
je
crois
molti
sua
traduttore
errori
aggiunto
italico.
molte
au
devoir
traduzione
opportuno
il
faciliter
lui
qui occupaient
traducteur,
creduto
stessi
de
—
personnes
1822
alcune
aggiunse
ai
Saint-Edme
traduction,
cette
naturalmente,
cognomi
il
des
nom
Saint-Edme,
con
nota
le
operetta,
rispetti
scriveva
—
nei
di
francese
delle
quali
riferirle
le
per
o
appose.
più
merle,
riassu-
Nella
Saint-Edme
quali
il
altre
indicazioni
di
78
les hauts
emplois du
utile nel
già
1822,
poiché gli uomini
cadute
d'Italie d;
royaume
le
e
del
cose
nella
seguenti,le quali si
quelle del
traduttore
seguito
V almanacco
naie
l'ultimo
pubblicatodi
una
GRANDI
d'Éril
Melzi
di
Francesco
di
di
oramai
Antonio
Imola,
Carlo
Caprara
di
REGNO:
elemosiniere.
\ Grandi
mag-
/
Gran
Bologna,
Grande
di
Antonio
Aldini
fu
scovo
Arcive-
Milano,
di
che
è
irreperibile.
giordomo maggiore.
LiTTA
quali si
Milano, Duca
Giuseppe di Brescia, Gran
Fenaroli
le
per
dicazion
in-
gando
allar-
e
MDCCCXIII,
DEL
Grande
Ravenna,
varla
ravvi-
guardasigilli.
Antonio
CoDRONGHi
e
per Vanno
UFFICIALI
di Lodi, Cancelliere
rettificando
francese
serie
A
giovare le
potranno
danno
ormai
sono
dimenticanza.
deglistudiosi
memoria
necessario,
italico
Regno
nella
grandissima parte
per
deva
ch'egli cre-
assolutamente
oggi
è
ciò
e
Bologna,
ufficiali
della Corona.
bellano.
ciam-
diere.
scu-
Ministro
Segretariodi
Stato
[1805-1814].
Luosi
Giuseppe
di
Mirandola,
giudice Ministro
Gran
della
[1805- 18 14].
giustizia
esteri
Achille
FoNTANELLi
Veneri
degli affari
Ministro
Modena,
di
dell'interno
Ministro
Luigi di Modena,
marina
Bologna,
[1802-1814].
Vaccaki
Prima
di
Ferdinando
Marescalchi
Ministro
[1809-1814].
della
guerra
e
[1811-1814].
Giuseppe di Novara,
di
Antonio
Ministro
Reggio, Ministro
Ministro
1802-1812,
BovARA
18 14 fu Giudici
dellefinanze[i8o2-i8i4].
del
Giovanni;
Gaetano].
culto
poi
del
tesoro
[1813-1814].
[titolareera
ft. di
stato,
ministro, 18x2-
79
Arcivescovo
Stefano
BoxsiGxoRi
di
di Busto
Arcivescovo
Carlo,
Paolo
Fava
Pino
di
Patrizio
di
della
della
di
Ferrara, Intendente
Casa
CONSULENTE:
Reale.
predetto.Arcivescovo
BoNSiGMORi,
Pietro
Paradisi
Giovanni
CosTABiLi
di Ferrara.
predetto.Patriarca
Moscati
di
Mantova,
di
Diego
Giustiniani
Leonardo
Carlotti
Massari
di
Lugano,
Giuseppe
Breme
di
di
Verona,
Bologna
di
di
Lucrezio
Alessandri
di
Marco
Felici
Daniele
Volta
Alessandro
di
Federico
Carlo
di
di
id.
Sartirana, id.
Padova, id.
Luigidi Milano,
Sebastiano
id.
Vicenza, id.
Brescia, id.
di
Bergamo,
id.
Rimini, id.
di
Como,
di
Modena,
id.
id.
Cremona,
Girolamo
Castiglioni
id.
Venezia, id.
Luigi Giuseppe
PoLCASTRO
Cavriani
19 febbraio
id.
di
Luigi di Ferrara,
LoNGO
Venezia,
nominato
Reggio,
Alessandro
ViDONi
di
CoxTAiN'i, predetto, id.
GuicciARDi
Testi
Battista
ufficiali della Corona.
I Grandi
Di
pitano
divisione,primo Ca-
francese, Segretariodegli ordini del Viceré.
Principidella
Fava,
di
di Ferrara.
Corona.
SENATO
I
Bologna [titolareOpiz-
Bologna, Arcivescovo
Gio.
beni
Stefano
di
reale.
CosTABiLi-CoN'TAixi
Méjam
di Ravenna.
Milano, Generale
Guardia
generaledei
di Venezia.
riconosciuto].
non
Domenico
[Sede vacante].
Arsizio, Patriarca
predetto,Arcivescovo
CoDRONCHi,
zoN'i
Milano
id.
Mantova,
id.
id.
1809.
8o
Lamberti
Peregalli
Thie\e
nominato
Reggio,
di Debbio
Francesco
Framgipane
Cinzio
Vicenza,
id.
Giovanni
di
Treviso,
id.
Francesco
1809.
Udine, id.
di
di
Men'gotti
febbraio
19
Valtellina,id.
in
Leonardo
Barisax
Bruti
di
Giacomo
di
Belluno, id.
id.
Agostino dell'Istria,
Ca.merata
di Ancona,
Antonio
Sgariglia
Pietro
Armargli
Leopoldo
di
id.
Fermo,
di
Macerata, id.
predetto,nominato
Veneri,
id.
ottobre
io
1809.
Prima, predetto,id.
Spiridionedi
Berioli
Mel.\no
Marco
MocEXiGO
Alvise
Martin'ekgo
di
di
di
Estore
Dandolo
Vincenzo
Fiorella
Pasquale Antonio
di
di
Moll
di
Stefano
ziNi
Battista
—
Michele
Giovanni
—
—
Giovanni
CossoNi
Pietro
P0LFRANCESCH1
Stefano
Raffaele
—
Q.uirini-Stampalia
Colle
Francesco
—
presidente
—
Sanfermo
—
Cesare
Méjan
—
Gu.\stavillani
—
Antonio
LuiNi
io.
:
Bargnaxi
—
Parravicini
Giovanni
—
Bern.^rdi
dicembre, 18
25
STATO
Bazzetta
Febo
1810.
nominato
DI
—
D'Adda
—
id.
7 febbraio
di Trento
Giovanni
—
id.
còrso, generaledi divisione,id.
De
Consigliolegislativo:
Rocco
Venezia,
Milano, id.
Sigismondo
Maestri
Brescia, id.
di
Venezia,
CONSIGLIO
I.
di
Zara, id.
Luosi, predetto,nominato
De
Novara, id.
id.
Milano,
Simone
Carlo
di
vesc.
id.
Gaspare
Stratico
Verri
Cuneo,
Venezia, id.
Tommaso
Barnaba
di
Milano,
Giovanni
Con'dulmer
Oriaxi
Vittorio
Portula
Serbhllon'i
Città di Castello, arciv. di Urbino, id.
—
Bossi
Giacomo
Luigi
Giovio
—
—
Luigi
PedrazScopoli
Ludovico.
«r
II.
Consiglio
digliuditori:
Giovanni
Aldini
—
Luigi
Tommaso
Giuseppe
i'oRN'iELLi
Re
Antonio
Stato
Paolo
Tommaso,
Lamberto,
di
vescovo
prefettodell'Adige.
di Stato
IV. Consiglieri
di
Crema
Pavia
nezia
Ve-
in Milano
Becc.alossi
di cassazione
Brescia
Antonio,
Taverna
—
Guido,
Frizzo
—
Antonio,
di Milano
d'appello
presidentedella
Giuseppe,primo
d'appellodi
Roxna
—
Carlo
Phdroli
onorari:
—
legre
D'Al-
—
Smaxcixi
—
Francesco, primo presidentedella Corte
Corte
—
Gallino
di
d'appello
corte
vescovo
primo presidentedella Corte
—
Giuseppe
prefettodell'Adriatico
Francesco,
Galvag\a
—
vanni
Gio-
Alessando, prefettodel Passariano
Agucchi
—
Brebbia
Antonio, Segretariodi Stato
Strigelli
—
Burri
—
straordinario:
5(;m'/:^;o
in
della
primo presidente
Tommaso,
Giuseppe
Pietro
—
\m-
Federico.
Fagxaxi
—
di
Consiglieri
III.
Jacopo
N'ami
—
Brumetti
—
Casati
—
Custodi
—
Carlo
Borghi
—
Cristoforo
Giuseppe
Gaudenzio
Caccia
—
—
Riva
—
Compagnomi
—
cenzo
Sopran'si
—
Francesco
Barbò
—
Giuseppepresidente
Valdrighi
Luigi
Pall.wicimi
dimorante
in Venezia.
CORTF
Carlo
Pedroli
Antonio, primo presidente.
Antonio
Lorenzi
Pizzotti
—
Luigi
Pietro
Francesco
Antonio
Battista
Vincenzo
Giovanni
—
—
—
—
—
LuiNi
Guido
Cesare
Francesco
—
Condulmer
—
—
Cisotti
vanni
Gio-
Auna
vanni
Gio-
—
Giuseppe, giudici.
Luigi,Regio procuratore
generale
Gaudenzio, sostituto procuratore
di Miltifto.
Hii'oluiioTje
Fedele
Sopransi
—
Repossi
Francesco
ScACCABAROzzi
—
Sopransi
—
Cesare
Pelegatti
Predabissi
—
Luigi
Villata
Giovanni
Giuseppe
Valdrighi
Tonni
—
Bazzhtta
—
Ragazzi
6
CASSAZIONE:
Antonio, presidente.
Negri
De
DI
—
Borsotti
generale.
82
CORTE
De
Stefano, primo presidente.
Bernardi
Sabatti
CONTI:
DEI
Antonio
Sommaruga
—
presidenti.
,
Giacomo
Pampuri
Pietro
Busti
—
Teulié
—
Filippo
Giulio
Beccaria
Cristoforo
Pallavicini
—
Arrigoxi
—
Ungarellt
—
Galeazzo
Giulio
Silva
—
—
nardino,
Ber-
giudici.
Giovanni
Noghera
Battista
Baldassare
NER
Somaglia
—
Pecchio
—
Gaetano
San-
—
Pietro, giudiciper
i conti
arretrati.
Crespi
Luigi,Regio
SEGRETERIE
Segreteriadi
Ministro
DI
Stato
generale.
procuratore
in
STATO
E
Parigi: Aldiki
di Stato
Segretario
MINISTERI:
Marinoni
—
predetto^
Antonio,
Francesco,
gretario
se-
generale.
Segreteriadi
Stato
in
Segretariodi
Giuseppe,
Ministero
della
Milano:
Strigelli
Antonio,
Stato
Narducci
piani
Giampietro,Ap-
—
Giuseppe, capi di
Germani
divisione.
Ministro
Luosi, predetto,
giusti^^ia:
Felice, segretariogenerale
Luosi
—
Biella
—
Luigi,
Francesco, Prandina
Pietro, Alberti
gliere
Consi-
Stoppani
capi di
Gaetano,
divisione.
Ministero
degli affari
Marescalchi,
del
—
Capitani
divisione
in
in
Jacob,
—
Milano
:
Parigi:
di divisione
capo
Testi
caricato
Carlo, in-
del dipartimentodegli affari
portafoglio
Carlo
Borghi
Ministero
predetto. Ministro
Seconda
—
divisione
Prima
esteri:
dell'interno:
Jacopo,
capo
Vaccari,
di
divisione.
predetto, Ministro
Paolo, segretario
generale
—
Ceriani
Giuseppe, Carmagnola
Cesare, Bernardoni
esteri
—
De
Giuseppe
Paolo,
capi
di divisione.
Ministero
della guerra
e
marina
:
Foxtanelli,
predetto,Mi-
84
Privative
—
da-{idi
e
Caldarini
Monta
Barbò
Francesco, dirett. gen.
Battista,seg. gen.
consumo:
Giovanni
Napoleone (col titolo
del
liquida:^ione
Negri,
Prefetturadel
pubblico):Maestri
Calderara
—
M.
N.
della
e
Giovanni,
fetto
pre-
Giuseppe, luogotenente prefetto
—
segretariogen.
Poste:
Darnay
Zecche
e
Antonio, direttore
Isimbardi
monete:
Prina
Lotto:
debito
di
Luigi, segr.
Soldini
gen.
direttore
Innocenzo,
gen.
—
gen.
direttore
Ambrogio^
gen.
Palmieri
—
gretario
se-
gen.
ESERCITO
Stato
Generali
Antonio
Domenico
Peyri
Luigi
Giuseppe
Leghi
—
Achille
Fqntanelli
—
Palo.mbini
—
Pino
Filippo
—
MARINA:
maggiore generaledelV esercito.
di divisione:
Se\'eroli
E
Bonfanti
—
Carlo
Zucchi
—
—
Pasquale Antonio
Fiorella
—
Giuseppe
Fontane
—
Giacomo.
Generali
di
Giovanni
d'Adda
Carlo
L.\Bio
Antonio
Pietro
RONi
Pietro
Rambourgt
t^iiutanti
comandanti
—
—
Peri
—
:
Leghi
Luigi
Sant'
Giovanni
Paini
—
Giulio
cesco
FranAndrea
Gali.mberti
—
Mo-
Andrea
Milossewitz
—
—
Livio
—
Pao-
Bernardo.
Angelo
Andrea
MoNTEBRUNO
Rivaira
—
Julhien
Battista
Gabriele
Pietro
Gillo
Verbigier
—
vanni
Gio-
Balathier
Rougier
Paul
—
Luigi
Giovanni
Amilcare
lucci
Gaspare
Campagnola
Bertolosi
Saint
—
Brizio
—
—
Jaccluet Giuseppe
—
Bellotti
—
—
—
Filippo Andrea
Fortunato
Schiazzetti
Giovanni
Ba-
—
Bertoletti
—
Renard
—
Dt.MBOWsKi
—
Martel
—
Luigi
Giovanni
Bianchi
—
Teodoro
Leghi
—
.Mazzugghelli
—
Battista
Carlo
Battista
Villata
—
Pietro
Polfranceschi
brigata:
—
—
Casella
—
Cavedoni
Mazzugghelli
Giovanni
lomeo
Barto-
vanni
GioBattista.
85
Reale:
Marina
Commissario
Stetano.
generale:Maillot
Capitani di
vascello:
Nicola
Pasq.uai.igo
Milius
—
Pier
Bernardo.
Giovanni
Capitanidi fregata:Cost.\nzi
Antonio
Saint
Silvestro
Dandolo
—
Filiberto
Priest
Direttore
delF
Direttore
delle
di
artiglieria
Luigi
—
marina
:
di
porto
Armeni
—
Buratovich
—
—
costruzioni navali
del
Comandante
Francesco
Rodriguez
—
Battista
cenzo
Vin-
Aycard
Romano
Te.mpié
Giacomo.
Domenico.
Trouchon
italiane
:
—
Salvimi
Venezia: Giaxich,
Andrea.
di
capitano
fregata.
DIPARTIMENTI.
6,
Adda, capoluogo Sondrio, popolazione76,429,cantoni
1.
comuni
29:
Carlo
Rezia
mandante.
generaleco-
Renard
prefetto;
redige,capoluogoVerona,popolazione302,161,distretti 4,
Antonio
cantoni
prefetto
76: Smancini
; Mi15, comuni
2.
generale comandante.
LOSSEWiTZ
5.
Adriatico, capoluogo Venezia,
distretti 4, cantoni
io,
Agogna,
capoluogo Novara,
5, cantoni
Bertolosi
5.
Alto
19, comuni
generale
20,
prefetto
; Milossewitz
Alto
Po,
4,
Francesco
comandante.
popolazione 348,429,
stretti
di-
prefetto;
136: Luix'i Stefano
comandante.
comuni
cantoni
Dal
121:
Filippo
Fiume
generale comandante.
capoluogo Cremona,
prefetto;Balabio
7.
290,112,
stretti
Adige,capoluogo Trento, popolazione 266,734, di5, cantoni
6.
58: Galvagna
comuni
generale francese
prefetto;Daurier
4.
popolazione
17,
comuni
stretti
popolazione363,196,di-
129:
Ticozzi
Francesco
generale comandante.
Bacchigliene,
capoluogo Vicenza, popolazione
distretti 5, cantoni
14, comuni
99;
Magenta
Pio
314,479,
prefetto.
«6
8. Basso
stretti
Po, capoluogo Ferrara, popolazione 241,265, di3, cantoni
11,
comuni
82:
Costantino
Zacco
fetto.
pre-
Brenta, capoluogo Padova, popolazione285,185, distretti
9.
cantoni
4,
12,
comuni
85
Porro
:
prefetto.
Ferdinando
stretti
Crostalo, capoluogo Reggio, popolazione 167,123, di-
10.
cantoni
2,
7, comuni
Zecchini
52:
Bonaventura
prefetto.
popolazione3 10,664, distretti
Lario, capoluogo Como,
11.
cantoni
Renard
168:
comuni
23,
Tam.\ssia
Giovanni
4,
prefetto;
generale comandante.
Mella, capoluogo Brescia, popolazione 312,778, distretti
12.
4,
cantoni
;
13.
18, comuni
capoluogo Ancona,
5, cantoni
;
14.
15,
4,
cantoni
comandante.
stretti
popolazione 232,163,di-
comuni
Vismara
51:
Michele
fetto
pre-
stretti
popolazione 220,643, di-
capoluogo Macerata,
13,
20,
comuni
generale
48: Villata
comuni
155
:
Caccia
Michele
fetto.
pre-
cantoni
Passariatio,
prefetto,
popolazione 181,130,
7, comuni
52:
capoluogo Udine,
4, cantoni
Gaudenzio
comandante.
Panaro, capoluogo Modena,
2,
18.
fetto
pre-
Olona, capoluogo Milano, popolazione 580,436,distretti
Bertolosi
17.
stretti
di-
305,057,
generale comandante.
JuLHiEN
Musone,
fetto
pre-
Giacomo
Gaspari
generale francese
BaRbou
5, cantoni
16.
76:
16, comuni
3, cantoni
15.
popolazione
Mincio, capoluogo Mantova,
;
Teodoro
generale comandante.
Fontane
Metauro,
Sommenzari
127:
18, comuni
Minoia
Giovanni
stretti
di-
fetto.
pre-
popolazione 289,770,
136:
Agucchi
stretti
di-
Alessandro
generale francese comandante.
prefetto;Schilt
19. Piave, capoluogo Belluno, popolazione 138,028, distretti
Francesco
prefetto.
67: Ferri
11, comuni
3, cantoni
20.
Reno,
capoluogo Bologna, popolazione 405,845,
distretti
^7
12, comuni
4, cantoni
prefetto;Roize
76:
Oldofreui
Tadin'i
generale francese
Girolamo
comandante.
stretti
Rubicone, capoluogo Forlì, popolazione 280,034, di-
21.
5, cantoni
prefetto;
Villata
Alessandro
Froscon'i
41:
generale comandante.
Serio, capoluogo
22.
comuni
14,
4, cantoni
popolazione
Bergamo,
18, comuni
145
:
stretti
di-
505,202,
Corn'alia
Francesco
prefetto.
to. capoluogo Treviso, popolazione 301,114,
Tagliameli
23.
distretti
5,
16.
cantoni
comuni
Del
93:
Carlo
Maino
prefetto.
Tronto, capoluogo Fermo,
24.
3, cantoni
io,
Riassunto:
Dipartimenti
cantoni,
2155
comuni
popolazione 185,423, distretti
Staurexghi
72:
divisi
24,
Leopoldo
in
fetto.
pre-
distretti,344
91
perficie
popolazione 6,703,200 abitanti; su-
comuni;
84,043 miglia quadrateitaliane.
(f) Il Saixt-Edme
della
Convenzione
aprile 1814
(vedasi
del
proclama
militare
dai
e
un
envers
son
ce
principe Eugenio,
cela à
en
que
les
seul royaume
tous
les
projets du
il
francesi,Mantova,
dello
stesso
Mermet,
dans
d' Autriche,
la
peuples
giorno,
Sainte-
par
mème
à tous
qu' ils desirent, les
ce
roi
et
Joachim
l'Italie,
trompés par
de
bienfaiteur, et
sujet.Admis
l'empereur
2°
l'armata
108-109); 3° l'indirizzo del-
pag.
qui espèrent toujours
crurent
former
cese
fran-
Rizzino, 16
102-108);
pag.
ai soldati
testo
Bode.
hommes
Italiens
Schiarino
Fressinet, Qiiesnel, Rouver,
{d) « Semblable
les
1° il
nota:
generaliGrenier, Verdier, Vignolle,Marcognet,
D'Anthouart,
Laurent
al
di
Fabi,
principeEugenio
francese
firmato
nel
anche
aprile1814 (in Fabi,
17
à
riferisce in questa
les bruits
qu'
tendaient
sa
à
conduite
il faisait courir
coaUtion, pensaient les Italiens,
qui
lui avait
contìé
des
troupes,
préféraitsans
le tròne
sur
dération
la
des
états
leur
raison,
d'autant
l'Italie;qu'
mais
nement
compter
famille
minerai
Les
Italiens
rcuse
des
une
dans
preparer
leur
farai pas
férence
devait
Mais
térieur,
site
ne
les
point
à
reposer
nature
comdanne
les
les
que
Italiens doivent
les
re-
aucu-
à
une
je n'
exa-
gène-
assez
à
d'un
n' aient
sénateurs
portés
de
moyens
à
la
craint
s'éclairer,
les éviter.
capables d'
Je
du
soin
redouter
d'
à leur
Car, indé-
inertie?
les
qui
quillile.
tran-
sa
assurer
ne
indif-
une
grands magistrats,sur
point pour
accuser
et
rope,
l'Eu-
de
donc
projets,que
ccs
expliquerleur
était-elle de
l'Autriche
fìlle
Je m'expliquerai dans
ennemis
pouvaient point l'ignorer,la
ne
il
qu'
sa
intérct
serait
les ait pas
les
qu'ilsavaient
ils
et
plans des
la force
devaient
l'Autriche
la part d'aussi
se
des
pou-
politique.
les supposer
comment
pendamment
je
de
ne
leur
tous
ne
silence
l'injurede
odieuse
le royaume
les
malheurs
le
son
proscrire,et
croire
le
connaissance
eu
de
à
».
impossible de
est
où
c'est-à-dire pour
roi libre?...
un
suivantes
plus grands
des
Si
donner
notes
(e) « Il
point
espéraient-ils
que
leur
pour
à
les
propres,
de
délicat
poins
ce
pas
Partout
gendre,
dans
voulaient
les coalisées
que
qu'
entière-
qui appartenaitd'ailleurs
Murat,
sur
douter
son
possessions.Ils
sous
pavs
s' attendre
empreintes
sacrifiant
le siens
anciennes
ses
couvrer
dans
bien
il faut
moins
point agi
ce
confé-
troublaient
n'était
ce
en
il n'avait
petit-filSj
son
les
encore
d'une
jugcment.
tout
nionter
fils adoptif.
son
conquérant,
d'Autriche, que
cède
avait
laisser
indépendance
en
longs-temps
Tempereur
de
ou
excluaient
et
Ai lisi ils devaient
voir.
à
d'
marche
retrouver
la tète
piacer à
se
Napoléon
de
souverain
ou
le voir
prétentions,et
ses
princes italiens,à
et
idées, les réves
nient
un
aider
l'Italie
de
domination
Les
\'
doute
de
conduite
l'inde
inspirerquelque sécurité?
leur
manque
poursuivre de
indifférence,je n'hétotal
de
leur baine
caractère
pour
; et
avoir.
89
ou
volente,
par
ou
national,en
voeu
dépendance
d'un
corps
nombre,
ce
ils devaient
voeu,
n'existent
état
révolutionnaire
l'esprit
n'est
qui
ce
éclaircir? Il
e
dal
I
al
1812
conferenza
nella
latta
italico fosse
Regno
conclude:
serait
Les
«
dal
18 14,
di
qui
conséquences
point
attendre
dòit-on
que
desirs, on
de
l'audace
eùt
en
l'abdication
de
appel
un
les
pour
c'est
et
ce
—
dalla
come,
per
la
cessione
e
óM'ulti-
Venezia
princes
d'Italie à
troupes
de
tenter
mème
de
Cremone
réussir
de
discuter
N'eussent-ils
lui
des
du
de
la
fermeté,
du
Lodi,
fait
et
ro-
indé-
flattant
ses-
attendre
Pour
les
peuple
du
coUéges, prò-
proclamer
chef,
un
peuple, appeler tous
les
Milan
les
se
avec
l' Autriche
autre
du
son
en
obtenu.
tout
tous
énergiques.
débonnaireté
rovaume,
succomber
avec
l'existence
accorder
;
Napoléon
que
mesures
confédération,
et
ou
naturelles
à
de
instruits
ótre
il fallait réunir
patriotisme
une
austriaca
politica
la
de
et
Napoléon,
au
de
peut-ètre
la consolidation
noncer
ment.
a
menacerait
consentirait
ne
italien ? Avec
à
Praga
devaient
pendance,.et qu'ilfallaitemployer
faire
rileva
dei fini della
uno
l'Autriche
écrasé, que
vaume,
Mais
point
accusation,
Mincio
sénateurs
tirer les
faits,en
ces
la marche
puissance et
cette
bandono
di Chàtillon che esigeval'abpresentato al congresso
risultimanifesto che la cessazione
totale dell' Italia,
matiiin
del
était-elle environnée
»
provincia italiane
delle
démontré,
suffisaient-elles
ne
que
E qui it
plus rapidement possible.
la condotta
esaminando
politicadell'Austria
Napoleone
richiesta
supposant
exactement
justeque j'appuiemon
est
Saint-Edme,
verso
En
faire le
vais
je
que
politiquede
les événemens,
tous
fùt pas
grands
plus grand
de
le bien
soumettre.
leur
ne
les
leconnaìtre:
pour
se
qu'ilsne
supposant
crovable, l'Autriche
? La
ténèbres
des
de
pas
que
dù
ils auraient
et
En
desirée.
l'in-
de
exclusivement
s'occupant pas
ne
si ardemment
partageassent pas
iudolcnce, méprisé le
Lìche
une
par
chose
niander
a
défendre
gioire,cn
un
que
enfin, pour
se
mettant
traité d'abaisse-
proclamer
une
90
seconde
tbis la constitution
dent
un
ou
lui-mème,
resultar
ils
vice-président,
auraient
collègen'aurait
la
sauver
Les
("
Autrichiens
plus, et
que
donne
un
à
de
noni
Italien,est
été
ils ne
tenant
gouvernent
{^)
(/;)Il
il 26
di Lione
(/)
(j)
gennaio
1. Statuto
della
; ils pro-
la presque
des
entraves,
concorde
1802:
leggi
il
della
[1802], pp.
svstème
nota
Regno
par
Main-
nationaux.
et
talità
to-
les Autrichiens
parfaitementavec
tradotta
Repubblica Italiana
Relatit's au
del
leur pays
commerce;
riportaqui.
della
In questa
la do-
Sous
la
».
Veladini
'"
encore
».
déclaration
"'Bollettino delle
Milano,
des
les
jouissaientdes apparences
occupés
que
Sain't-Edme
Costituzione
nel
étaient
conquérans
en
précédente
note
l'industrie,le
rencontrent
Cette
«
Italiens
et
AUeniand)
ou
injure des plus vives.
une
leurs libertés; ils embellissaient
emplois
rien
contraire, que
(Tudesque,
de
des
quelque
détestés,qu'on les hait
Tudesco
Frangais,les
arts,
et
:
d'Italie n'ont
au
des
tégeaient les
la nation
généralement aimés,
assez
mination
toutes
de
peuple
patrie.»
toujours
le
le
amene
pas
prési-
un
sauvé
n'eùt
aujourd'hui; tandis^
ont
nommer
les sénateurs
Fran^ais étaient
les regrette
on
et
compromis
pas
attitude nouvelle
cette
avantageux? Oui,
fait pour
(/)
1802,
le
sait si
qui
de
Italiana
Comizi
essa
si ha
I,
i-io.
continental
Melzi
in
,".
dà
in
costitu:(_ionale,
Parigi
Repubblica
nei
Repubblica Italiana, Anno
d' Italia tradotte
di F.
adottata
francese, la
originaledi
testo
il Sain't-Edme
dal discorso
in
17
nome
il testo
zioni
delle costitu-
francese, e cioè:
marzo
della
1805, preceduto
Deputazione
[Marescalchi, Caprara, Paradisi,
92
Carlo, Bentivoglio Carlo, Salina
stiglioniLuigi, Bignami
Luigi, PeregalliFrancesco,
è nel
Luigi,Odescalchi, Baz;^etta]:
Statuto
IV.
del
R.
Bollettino
Viceré
Eugenio]:
nel
è
Massari
cit. pp. 91-112.
costitic^ionak,
Parigi 16 febbraio
1806
Bollettino
zione
[ado-
cit.,Milano,
Stamperia [1806],pp. 62-64.
V. Statuto
del
R.
Milano,
costituzionale,
Senato
altri Statuti
del
11
dernier
la
sotto
Statut
Regno
la natura
(nel
la
e
Statuto
del
9
un
sixième
«
1809,
che
stabilisce
Regolamento
relazionidel
il
novembre
Senato
propri Statuti, furono
e
Senato
Governo
col
nel
seguenti :
nizzazione
[Orga-
1808
Dotazione
—
Bollettino
i
marzo
Attibuzioni
—
speciali]:è
sposizion
Di-
—
cit., Milano, R.
peria
Stam-
settembre
1808
pp. 216-222.
Statuto
costituzionale,Saint-Cloud
[Titolie maggioraschi
del
Regno]:
21
Bollettino
nel
è
cit.,
824-847.
pp.
Vili.
Statuto
della
costituzionale,
Parigi,15
corona
e
è nel
d'Italia]:
[1810], pp.
IX.
21
Statuto
principie
tazione
[Do-
io
delle
cipesse
prin-
cit.,Milano, R. Stamperia
Bollettino
Principe Viceré
è
:
d'Italia]
naggio
[appan-
1810
marzo
nel
Bollettino
cit.,
r-213.
elettori del
300
erano
numero
dei
costituz^ionule,P!ingì
15
Finalmente
Dotti
appannaggi
18
marzo
194-210.
del
pp.
cognizione
a
costitu:{ionale,
Parigi 21
del
VII.
ebbe
non
vece
cit.,Milano, R. Stamperia, pp. 302-512). In-
gli altri,veri
[1808],
lano,
cit.,Mi-
221.
»
il
invece
delle
forma
Bollettino
VI.
si ha
1807 [creazione
Bollettino
accenna
constitutionnel
data
qual
nel
20-1
il quale solamente
S.ai.iN'T-EDME,
et
dicembre
20
consulente]: è
Stamperia [1807], pp.
Degli
di
Sebastiano,
Bologna
e
200
il
Saikt-Edme,
Regno,
nel
in
per
i
dopo
quali secondo
Collegio
dei
la Costituzione
possidenti,200
quellodei commercianti,
i decreti
del
che
notato
aver
; dicembre
1807
di Lione
quello dei
in
erano
gli
poi cresciuti
e
17
luglio
95
i8o8,
dotti
529,
Les
«
au
tutions,
ils
plus
cule
à
leur
1
8
nombre
de
pavs.
méritaient-ils
il
70
1
Ils
de
auraient
plus
été
?
chassés
»"
la
Milan
à
auraient
par
à
été
quelques
college
sans
1814.
constiavaient
sénateurs
ce
cosi:
avril
en
aux
les
si
49;,
nota
sua
conformément
évité
et
couvert,
ont
et,
délibérer:
ils
s'est
;
(possidenti
1153
conchiude
réunis
coUéges
pouvaient
ne
a
329),
aux
d'energie,
dont
ammontavano
14
commercianti
électeurs
étaient
eu
nel
che
SI
ridi-
le
utils
doute
factieux
:
que
AVVENIMENTI
SUGLI
DI
MILANO
Acrile.i8t4
i-j-20
RELAZIONE
DEL
CARLO
Conte
SENATORE
PRESIDENTE
VERRI
REGNO
DEL
DELLA
ITALICO
REGGENZA
SCRITTA
Inverno
IN^NIZZA
1817.
PROVVISORIA,
SUGLI
AVVENIMENTI
DI
MILANO
di
77-20
Aprili 1814
RELAZIONE.
1 rascorsi
accaduti
due
ormai
Milano
in
nelT
Verri, intraprendo
scolpita negli
di ciò
intenzione
quale segui
me
e
Governo
a
poi
il
tutto
esporre
7
—
nominato
hanno
lasciato
Ora
senza
quanto
Rivolti-^ionfJi
ho
non
però
che
nel
non
mi
libero
affitti ed
trovo
sino
essendo
determinarmi
in
piena
incombenza
alcuna, io
la
saprà suggerirmi,
memoria
Milniic.
del
il tempo.
il Governo
saputo
è
da
vennero
Presidente
dagli
mi
ma
;
mia
giorno
che
servire
distratto
salute,
scrivere.
e
stato
Era
primo
persone
a
mente
lunga-
Lombardi.
dal
tiva
rela-
rimarrà
popolare
continuato
1815,
debole
in
io
mi
non
Avendo
a
il movimento
l'essere
che
dei
animi
Carlo
Memoria
una
epoca,
molte
avvenimenti
aprile 1814, io,
tare, sino
possibile.Le
dagli
stendere
a
quella sfortunata
a
stato
anni
penso
bertà
lidi
né
98
mi
e
attenendomi
dilungherò in riflessioni,
semplicifatti,dei quali io
testimonio
quanto
a
dubitare, non
possa
sparse
me
e
prive di
io
stesso
cosi
:
è
mia
questa
accaduto
a
ed
in
della
ai
Nel
quasi
quellodi
che
mi
Narrerò
è
accaduto
mentr'
1802,
qualcheidea
di quanto
certa
sarà
vidui
agli indi-
discaro
forse
sarò
di me,
discorrerò
degliimpieghi
prima dell'epocache
abitualmente
offri
a
stendere
da
io
Memoria
una
intorno
pubblico.
uomo
qualche
tempo
viveva
attendendo
l'agric
al-
Francesco
Melzi, tatto
presidente
vice-
Repubblica Italiana,chiese
d'età
e
con
di
me
già il cinquantesimonono
Contavo
prefettura.
una
scopo
campagna
in
conte
porre
de-
penso
pubblico in quell'epoca
uomo
appartiene come
salute debole. Presi
riflettere,
poi accettai,sempreché fossi
destinato
alla
triste,ma
che
della
notizia
chiamato
stato
anno
tempo
voci
quanto
e
una
brevemente
se
della
mi
riguardo alle
famiglia,darà
seguito.Né
il
e
se
mio
descrivere,giacchéil principale
è appunto
ciò
di
che
non
scrivendo
famliglia^se,
qualisono
intendo
a
per
relaziono, che
come
me
personalmente
cumenti
pubblicido-
fondamento.
veduto
pubblicaed
cosa
diffuso,e
avuto
sodo
ho
nell'archivio
della
constino
soli
fui
stesso
pubblicafama^
tali,per
o
ne
che
e
a'
patria
e
prefetturadel
Lario
offriva la vicinanza
del
in
dei miei
fratello cavaliere
città
Como,
fondi,
Giovanni
in
lOO
del
Mella.
Erano
spinte che
il rifiuto
zione, onde
Ma
che
salute, la
dalle
e
Lario.
Quindi
in
onorevolmente
del
di
1804,
petto
nel
me
fu
ne
di
Venuto
fino al settembre
una
malattia
grave
istà
e
mi
a
lasciata
di
il dirlo: il
me
premiò
coli'
zarmi
avan-
patria.
la Corona
nel
di
1805 Napoleone
ferro,fece
una
nuova
per
mina
no-
il
Consiglio interinale di Stato, poi la
ed in entrambe
vi fui nominato.
stabile;
Poi,
per
istituito l'Ordine
primi
nominato
nella
si fece in
della
tormalità.
Corona
prima
e
seduto
e
trattava
la commissione
di
n'ebbi
e
Sant'Ambrogio, dalle
Varie
ferro,fui tra
sola funzione
sotto
mani
il
del
trono
fui nominato
nominati.
più consiglieri
per la
Dalmazia,
ove
i
la decorazione
pubblica che
distinte incombenze
consighere,nelle qualianche
si
di
Commendatore,
Eugenio Viceré,
ove
partiiper Brescia:
rimasi
non
Milano
in
prendere
in
amici
Consiglierelegislativo.
contento
grado
la
pure
preferireil
fortunatamente
abbia
dipartimento
Governo
fece
fui nominato
e
Lario,
parenti, dagli
ebbi
quale tempo
vano
rende-
mi
e
facevano
accolto,ivi
nel
l'istanza.
le difficoltà
e
al
del 1802
giugno
memoria
Quale
Mella
da'
distanza
ostina
secondare
a
proprietà mi
mie
inurbana
lusingavano
il
preferibile
assai
tal segno
a
quella nazione
presentare
poteva
poca
di
la vivacità
se
cose
sembrava
determinai
mi
le
pertanto
Principe
in piena
ebbi
come
il primo
Tale
io fui nominato
fu
lOI
distretto ;
per
Zara
mi
dispensai.Cosi
e
suo
fui
ma
il primo,
nominato
Ispettore
primi dipartimenti^come
salute
di
molivi
per
di
nei
e
pubblica
beneficenza.
Finalmente
il
nel
Principe Viceré, sebbene
avvicinassi
disporre di
mia
Passati
della
motivo
\'olle
direttamente
Giacomo
ed
con
giunsiin
di
Ancona
doversi
era
il
Principe
lui
e
generale
ch'io
diedemi
giro
nei
l'agosto,e ritornai
quelle popolazioni
;
in
e
cioè il
francese
compagno
Partii
in
a-
dipartimentidei
a
prima del giorno
assegnatami. Rimasi
me
carteggiassi
per
pubblicabeneficenza
Ancona
da
il
Comandava
Luini, Consigliereuditore.
circondario
viglietto
suo
il Tronto.
il
K.
A.
S.
manifestare
solo
il quale
prile,pretestando un
epoca
di
affidava alla mia
che
me
governatore,
come
Lemarois.
a
talenti
pochi
dipartimentidella Marca,
tre
il Musone
Metauro,
essi,
volle
partenza,
organizzare i
e
miei
rebbe
sa-
sempreché
onore,
le viste
il segreto
Poi
mi
disponessia partireper
conservassi
discretezza.
in
i
con
potuto
tutto
pochi giorni, il Principecon
scrisse che mi
che
ed
non
Ministri,
avrebbe
se
ad
secondare
potuto
avessero
e
salute
i
risposiche
e
indole
mia
né
chiese
gratissimo
poca
io per
Corte
al che
me;
stato
mi
real
obbligantimi
maniere
la
la
né
1808
principiodi apriledell'anno
in Ancona
me
21
affidato,
del mese,
sino
a
tutto
patria lasciando contente
persino gli ecclesiastici
di
I02
Roma
disapprovarono
non
real Governo
le
è
tacersi
a
regalò
ritratto
suo
il real
del
Senato
notizie delle
dello
Statuto^
giorno
ho
è
mi
nominò
1809.
la carriera
da
quali
fatto passo
Dal
Ministri.
nel Governo
Regno
impiego
erano
della
Ciò
mia
trattati
uno
alla .seconda
di Governo.
e
dei
i
per
sia colla
ed
fino
quali
Corte,
si scorge
chiamati
come
blici
pub-
nei
che
quello
pubblico
in
a
del Governo,
e
semplicioperai
diffidenza,che
ziatament
disgra-
caratteri
principali
del
gì'Italiani.
per notizia della famiglia,passo
mento
epoca^ cioè a quella del cangia-
austriaco
premesso
vita
alcuno
decreto
alieno
stato
la confidenza
gì'Italiani
gli fossero
con
Repubblica italiana
ottenevano
riservata
percorsa
sono
il
in ccntormità
che facilmente
sottopostiall'umiliante
Governo
me
d' Italia i sudditi
forma
ora
essendosi
Senatore
ottobre
io
mai
sia coi
e
saviezza.
Italia,ed
cinquantesimo di
all'anno
non
mia
l'Imperatore Napoleone
d'
impieghi, dai
del
affidato,
com'egli
alcuni, oltre quelliche
di
Questa
non
dosi
finanze,essen-
dai Collegielettorali
presentati
stati
del
S. M.
Regno
la nomina
quei dipartimenti
Principeinteramente
da
Erettosi
chiera
tabac-
di brillanti.Non
in
graziosamente diceva, alla
II
Principe,pagate
bellissima
contornato
istruzioni,
senza
senza
condotta.
il
una
io andato
essere
mia
ed
contento
mi
spese,
col
fu
ne
la
verso
Scrivendo
ciò che
la memoria
103
potrà fornirmi
stendo
ha
di lasciare in
da
accaduto, perchè possa
dedurre
esso
di
quello che
del
sera
da
si
me
ricevetti
lettera
si univa
il Senato
per
assai,gliamici
alla seduta;
le
attese
ma
cose
delle
d'avviso
in
mene
alcune
già da
di
malattia
mi
consigliaronoa
riflettendo
stavo
le
seguente
seduto
venne
di
sventure
la
dovesse; e
me
leone
Napo-
voci, doveva
in letto
da
debole
seduta,
questa
esponendo
si
lescente
Convae
interessante,mi
genialioccupazioni ed
di alzarmi, quando
anni,
intervenire
non
che
io
e
trattar
vari
petto
incerte
Senato, anche
mente
seral-
straordinaria.
recente
di Francia
che
la mattina
che
in seduta
Ignorava diche
del 17
persone,
unire
sogliono
qualicorrevano
al
aprile1814, quand'io
i6
di varie
effetto di oggetto
d'andare
cangiamento
amministrativi.
giorno
colla società
essendo
sullo studio,
dall' impensato
e
ed
dv^gheventi politici
la
dini
abitu-
sugli impieghi dipendenti sempre
dall' altrui volere
Era
dare
sia il fon-
propria, sulle
genialioccupazioni, sui lumi,
m'è
argomento
meglio
e quanto
politiche,
la felicità sull' esistenza
e
quello
di quanto
documento
famigliaun
loro
Memoria
iscopoprincipale
appunto
per
delle stabihtà
da
poiché la
di me,
molto
Parlerò
offrono
che
quelle conseguenze
medesimi.
che
qualipotrà chi legge
i fotti certi,dai
esporrò che
dedurre
prevenzione di partito,non
senza
e
determinai
lute.
propriasa-
la mattina
trattenendomi
attendendo
il
sere
es-
conte
l'ora
Alfonso
104
Castlglionimio
chiese
amicizia, egli mi
famigliare
il motivo.
adducendone
mi
se
e
dichiarato
re.
Francia,
egliinterpellandomi
ignoravo. Allora eglimi disse:
di
Io
«
al Senato
messaggio
un
per
ne
parlaicon
fermo
che
assicurò
dovetti
quanto
vero
essere
mi
quanto
Castiglionimi
e
accaduto
era
s'ignoravada tutti,fui
come
persuadermidi
conte
io ciò che
Ignorando
»
onde
meravigliato,
il
Continuò
che il PrincipeEugenio,viceré d'Itaha,sia
ottenere
e
lo
lo dirò. Trattasi
in
di
pensava
l'oggettodella convocazione,
noto
era
che
risposi
ve
se
Senato; al che risposiaffermativamente
al
andare
i soliti atti di
nipote. Premessi
in
mi
sorpreso
stupore
veniva
non
detto; ma
ciso
cosi de-
in modo
modo
certo
tendo
po-
dermi
persua-
diceva.
e rimasto
Dopo breve dialogopartitoilCastiglioni
solo, rifletteifra
dubitai
fosse
se
medesimo
me
Da
motivo.
mie
il
prudente cosa
alla seduta, giacchéla poca
che
il Principe,
verso
fare
e
intervenire
non
offriva
salute mi
parte io sentiva
una
dovessi
cosa
giusto
zioni
obbliga-
le molte
mi
sempre
ha
stinto
di-
la Corte; non
frequentassi
il pubblico
ignoravo, d'altronde,che già da un anno
di lui si
non
gli era più affezionato e che molto
sebbene
doleva.
dare
un
io
Rammentavasi
non
l'ordine,da lui emanato,
cinquanta colpi di bastone
intero
Mantova
per alcuni
mese
per
a'vari condannati
essere
ciascun
giorno di
ai lavori forzati in
decreto
fuggiti:
poi sospeso,
giorni,
di
che fu
essendosi
eseguito
da Mantova
I05
mandati
onde
quelliinfelici
dura
a
morte
morte
a
guardiad'onore,
di
diserzione.
tuata
del
ordini, né
e
molte
Italiani.
fosse
dicevasi che
tributi
dal
fatto
coscrizione
macello
tanta
che
fosse in
non
gioventù e
facile nel
sempre
con
dei
un
speravano
e
Il
partito opposto
declamava:
e
non
che
lasciava
popolo di migliorarela
Governo;
con
animo
tutti
offriva ai
tamiglia
di
quelliche
nelle vicende
ad eccitare
quei mezzi
e
con
sente
pre-
del partito
dimenticati
dal Governo
della guerra,
il generale
tutte
sorte
la reazione
i disastri sofferti nel fine della campagna
davano
i
odiato
Prina
ministro
militare
che
aperte,
profonda desolazione; la lusinga
nuovo
nobili
tutte
erano
il
delle
Direttore
questi latti
gravosissimidiretti dal
che
inoltre
Spiaceva
abbruciate.
l'in-
segretariodegli
aiutante disprez-
suo
stato
esagerava
pubblico;la
etfet-
non
pubblico tollerare
le lettere
ed
trattenute
al Governo
e
spargevansigià
mente
Principe, e singolar-
quella di qualche suo
signor Darnay
poste,
il
poteva
signor Méjan,
degli
zatore
Corinaldo,
di
di disprezzope' militari
espressioni
sue
italiani. Né
iiuenza
danna
con-
cose
il
contro
fece
sig
per pensata
altre
Varie
qualclietempo
alcune
del
tamigliadistinta
dipartimentodel Metauro,
la
degli Italiani
fucilazione
per
Né
cancrena.
per
impressionenell' animo
poca
da
decreto, clie riduceva
si terribile
revocare
cittadini
specialealcuni
in commissione
di
dopo
Russia,
malcontento
quelledicerie,che
K)6
l'entusiasmo
in opera
in
la vivacità
e
dei
partitihanno
fatali circostanze
tante
Questi pensieried il dubbio
Senato
fosse
r intimo
vóto
pubblicobene,
di
sentimento
mio
di
però
nelle circostanze
difficilinon
proprio carattere
e
libertà che
dovuto
era
l'uomo
determinai
di
seria
appunto
il
smentire
in queste
appunto
Stato
di andare
parlarecon
me
stesso,
fosse
e
stato
di
e
del
al Senato
quella
ragionarein
essere
con
formità
con-
alla discussione
proposto
quale aspetto,
sotto
potesse
come
l'uomo
Corpo, giacché realmente
immaginare
delle
precisodovere;,quand'anche avessi
di
sacrificare
del
che
doveva
risoluzione
di quanto
e
che
della società,mi
nella ferma
more
ti-
politicodelle
prestarsiin favore dello
deve
dal
e
L^ incertezza
stato
vero
riflessione. Considerando
bene
esprimere il mio
oggetti gravissimidi
tutti
Principe erano
occasioni
difficile circostanza,
sione
degli eventi,la generale avvercontro
francese,le declamazioni
al Governo
il
il
e
grande perplessità
espormi inutilmente.
la volubilità
che
dal dovere
dall'onore,
davano
mi
nostra.
carattere
cosi
del
notizie,l'ignoranza
cose,
del
in
diretto
sempre
dell'età
assumere
per
poste
non
sapevo
quali motivi
dispostol'aft'are.
che
palazzodel Senato, dubitando
prevenzione di alcuni individui,la debolezza
Giunto
molti, le privateviste
potessero indurre
non
la
al
mantenere
ed
il Senato
quel
maneggio
antecedente
un
o
nobile
ad
essere
carattere
di
sospeso
e
o
a
quellasa-
io8
accaduti
Mantova
in
destinata
chi
dati
aveva
tanti
a
E
prudenza e saviezza;
tato
invi-
in
veramente
tutte
le
l'epoca
quel-
di
si vede
come
messi
com-
anche
parti,e
piccolisaggi
non
vedeva
cangiamenti, si sono
da
politici
errori
Parigi,si
a
il Sovrano.
cangiare
a
ed
da
esperimentata
dall'irregolare,
nato,
imprudentissimo
messaggio del Duca di Lodi al Sefetti
e
come
megUo apparirà considerando
gli efdei qualil'uno fu tanto
degli opposti partiti,
la plebe contro
il Senato,
imprudente da muovere
e
l'altro non
favore
dell'
odiando
la
questa
in
si
Cosi
il
venne
av-
fra la nobiltà
e
facoltà tribunizia
cemviri;
i De-
crearono
quella straordinaria
commisero
in
operare
Stato.
quella la
consolare,
imperocché
gravi errori
dello
la dissensione
per
plebe, allorché
e
opportuni modi,
con
indipendenza
Roma
in
la
seppe,
Senato,
stanza
circo-
la
plebe e
i Decemviri.
Fatta
la
al Senato
la
e
parola;ma
fece
una
il
mozione
un
del
rispondesseche
autorizzato
e
Principe.Parmi
il Duca
di
venne
precome
il Senato
convocato
la qualenon
straordinaria,
decreto
mi
d'ordine,chiedendo
il signorpresidenteavesse
seduta
Guicciardi
senatore
dere
chie-
voleva
proposizione,io
poteva
che
in
farsi senza
il
presidente
Lodi, guardasigilli,
era
che le circostanze
lo
esigevano;
ma
nato.
qualifossero quelle circostanze ignoravasidal Sela parola; ma
sedendo
Chiesi,dopo Guicciardi,
in
io nel rango
superiore,poiché le sedie stavano
109
due
giri,l'uno più alto dell'altro,il senatore
che
si alzò
ragionando sulle
offriva
molta
parlòcon
e
nel circolo interiore,
me
eloquenzae saviezza,
incongruenze, che di
tante
quello strano
generale alle
solo in
e
tura
na-
sua
appoggiato
progetto
positivanotizia
nessuna
di
sotto
appunto
era
dolo^
Dan-
a
genti
ur-
circostanze.
il
Dopo
Napoleone
viveva
o
ed il messaggio stesso
morto;
di
re
figlio,
la
corona
di che
e
qualora
se,
Roma;
per
il Senato
fosse
si renderebbe
di ribellione. Insorta
il
voleva
progetto
morto,
cosi
fellonia
discussione,
viva
senz'altro
di decreto;
il Senato, per quanto
sovviene, sulla
che
tosse
dichiarata
di decreto
da
esaminato
nello
permanente.
proposto
commissione,
una
giorno :
stesso
Fattosi
per la commissione
nominati
si adottasse
lo
però
legalevi
onde
sempre
tosse
stata
il Senato
Verri, perché
tosto
terminò
de-
al Senato
che
la seduta
ne
fu
scrutinio,furono
Guicciardi, Bologna,
Castiglioni,Dandolo, Cavriani, Verri
Rimaneva
il
mi
proposizione di Dandolo
terma
il progetto
facesse rapporto
e
senza
sua,
presidenteche
ma
il
cata
abdi-
avesse
colpevoledi
una
teali
pla-
esistesse
non
per la discendenza
e
voci
luogo a supporlo
vivo, Napoleone
se,
sé
davano
mitai
li-
ratore
l'impe-
se
poiché le
no,
mi
parolae
chiesi pertanto
domande:
poche
a
chiesi la
Dandolo,
conte
il dubbio
e
con
Costabili.
quale
quellastraordinaria
torità
au-
vocazione;
con-
dolo
delegò Guicciardi,Dansi portassero
personal-
no
dal Duca
mente
che
avesse,
di Lodi
vi fosse
se
e
Eugenio
E da
Vaccari
loro
si
avuta
assurdo
e
di
e
Lodi,
e
che
dar
Duca
tanto
era
di
che
di
ed
il
S. E.
carattere
Eseguendo
meno
amici
la
del
e
Duca
potesse
E
tale
ove
di
condare
se-
fu
alcuni
che
qualche
la
Esaminata
erano
maraviglia
chiesi di vedere
di
cosi
incongruenze
sue
tavolo
Car-
ne
sull' istanza
gran
dotta
con-
un
assurdità.
Lodi^ dubitando
sottoscritto il
la
e
formare
fu poca
ed
io,
portai al
lo stupore.
le
tanta
a
e
presidenteco' segretari,
del
che
giustizia,
egli-approvasse
mano
nostra
fecero,mi
che
ministri
singolarmente
lo
per
per
altri estimatori
la sorpresa
mi
o
non
pure
di tutto, intervennero.
Vaccari
credibile. Né
vedere
nel
nire
interve-
seguito,e
nel
stizio.
armi-
un
Prina, Paradisi
progetto,
sembra
appena
in
sapere
parte
prevenuti; progetto
della
consci
e
senatori, cioè
lotti,avevano
quando
Luosi
e
potè
fatto
era
i
quell'occasione
confermò, che
lo
alcuni
mia
in
ressante
sull'inte-
potevano
Senato
al fatto
erano
Anzi
strano
ed
dell'interno
certamente
ed
del
senatori,
tossero
si
i ministri
sapersiche
alle adunanze
discuteva
che
accennò
oggetto,
il ministro
poiché
nemica,
il Senato
Vaccari, mentre
cipe
fra il Prin-
armistizio
un
l'armata
e
da lui le facoltà
per intendere
il
sedeva
la firma
sorpresa;
firma, vi
trovai
Villa per espressa commissione
Segretario
il Duca
dalla gotta;
di Lodi impedito
era
del
Villa, a
la commissione
me
notissimo.
del Senato
andai
su-
I II
Guicciardi
co' senatori
biro
dal Duca
Dandolo
e
l'abdicazione
Melzi, ilqualeci partecipòl'armistizio,
di
Napoleone
giorno
ad
marzo,
17
l'invito
fu
Non
dalla
dichiarata
al
noi
Ritornati
noi
la
i" Per
al
da
cessar
sovrano
e
Mantova,
esaminare
stato
nella forma
decreto, i quali furono
di
la
l'invio
di
una
dalle ostiHtà
e
dei due
primi
facilmente
cioè
di
tra
:
tre
natori
se-
alleate,
Potenze
de' liberali principi
conformità
solo
dificare
mo-
suna
Nes-
Deputazione
quartieregeneraledelle
e
proposto.
combinati,
parere
non
pubblicati,
esse
istesso; come
17
i senatori,
seduta, partiti
di decreto
in
supplicarle,
onde
del
delegatiper
sette
unanimità
ad
e
Senato, dopo lunga discussione,
difficoltà si trovò
noi
questo
'""^
ecc.
il progetto
articoli del
proposito
in
convocato
sendo
es-
fu notificato che un'ora
non
permanente
rimanemmo
fuori di
pubblicatasiin
stampa
quale incomincia,
occorrere
giorno antecedente
il
dopo mezzogiorno
appunto
le
per
dopo mezzogiorno;
un'ora
che l'armistizio suddetto
risulta
è
fu
diramato
concessa
potessero
il Senato
che
osservare
lui
a
che
il Viceré.
assente
che
1' autorità
straordmarie
occasioni
di
e
a
conservare
sospendere,ma
il
Regno
con
a
un
indipendente.
2" Per
la immediata
convocazione
dei
Collegi
elettorali.
Ma
molte
ciò che
e
gravi difficoltà
insorsero
nel
riguardava il Principe viceré.
binare,
com-
Trat-
112
lavasi,nel primo progetto di decreto presentato al
Senato, di un elogiodel Principeda farsi alle Alte
Potenze
alleate,e
il Senato
avendone
nazione, non
dovevasi
il
si
aggiungeva
il fermento
contro
il Governo
francese
il
l'interesse
Ed
personale d^i
del
in quanto
che
ma
e
anche
erasi cosi
l'insinuarlo
si vedrà
come
Quindi, dopo
sette
ritrovando
il modo
nel
articolo,combinando
colle sfavorevoli
opinione
e
col
moto
assai,
sembravami
lui affeziona
il proporlo
bramato
dalla
fosse fondato
il timor
seguito di questa
tutti i mezzi
formare
circostanze
me
cangiatariguardo
i nostri
che
a
vrano.
so-
l'opinionegenerale
ed all'esame
di
in
più di
essere
come
tentati
delegatialla riforma
binavano
com-
bramato
sfortunatamente
cosa
fors'anche
nessuno
:
dovere
Il fiittoprovò quanto
mio,
e
ottimamente
dissi
polo
po-
chiara
Principe Eugenio
Principeche pericolosacosa
nazione.
né
per
qualchetempo
ed
ben
lo avrei
me
a
riconoscente
da
larmente,
singo-
le fatali declamazioni
e
senatori
nazione
onde, parlandoin Senato,
essere
questa
e
generaledel
Principe.Egli è
interesse della
vero
della
nome
la rappresentanza,
colla nomina
al
parlarein
sovrano.
rispostane' soli Coilegi elettorali;
contro
che
in
dicarsi
in-
considerare, in quellecircostanze
come
al che
sembrava
averlo
per
poteva
non
che
natura
della nazione
il vóto
Ma
di tal
lazione.
re-
fra noi
del progetto,
il
terzo
ed
timo
ul-
menti
privatisenti-
della
scorgevasi
generale
nella
città
it3
il
contro
i Francesi, si
Principe ed
stese
colo
arti-
un
quale il Senato esprimeva la sua riconodi noi era
il Principe.
Nessuno
tento
conscen;ca
verso
di quel troppo
semplice articolo e troppo
che potevasitare,quando
ineschine espressioni;
ma
nel
il dire di
più
rivolta?
una
del
il rimanente
tutto
di
ad
la nazione
e
trovare
fummo
Noi
cupati
oc-
giorno, studiandoci
uscita;ma
più onesta
una
al furore del popolo
il Senato
esponeva
ci fu possibile
non
immaginarla.
Unitosi
a
la riforma
propose
Qui
il Senato
progetto;
con
mille
determinazioni
a
inutili furono
ma
e
lui il
dei
molto
insorse;
con
e
rapporto
alla sanzione
discussione
Paradisi
parlò il senatore
Prina,tentando
sera
fece al Senato
formale
del decreto
grande
la
Dandolo,
della commissione
nome
senatori.
il Senato
nuovo
il conte
alla tribuna
montato
e
di
pertanto
senatore
ragionamenti d'indurre
più analoghe al primo
i loro sforzi,persistendo
il Senato
Sarebbe
né
io
ora
della commissione.
nell'opinione
fu detto
troppo lungo il riferire quanto
sapreicolla necessaria esattezza
narrare
l'occorso. Basterà
tutto
passò alla
in
di
8
—
da
interpellato
la mia
esporre
debole
della
essere
Rivolu-ioite
tre
Ji
Milano:
il dire che
individui da
Pot^ize
Guicciardi,Testi
nominati
stato
di
nomina
alle Alte
commissione
ero
pertanto
;
il Senato
spedirsi
alleate,e
rono
fu-
Io
Castiglioni.
Guicciardi,se potessi
e
salute per
commissione,
la
ma
tando
patriaaccet-
risposiche
114
sarei
infatti
troppa
e
età
in cammino
debolezza
la
era
solo, ma
non
ammalato
rimasto
sicuramente
fisica per
mia
convalescenza
per
;
di
di malattia
petto,
Memre
queste
del
articolo il ministro
terzo
dall'attaccamento
sulle
ragionando
disse:
poiché
subalterno
che
lo sentiva; ma
del
ciascun
stendere
in
in
che
parlaree
il
quale
che
il
più
un
dare
idea
conte
grave
pubblicaquiete.Dopo
articolo,che
parmi
fosse
Mengotti, nel quale
fatti i dovuti
sua
maniera
il Senato
non
al Viceré,
correva
in-
della fermentante
pericolodel
Senato
vari tentativi fu letto
scritto
dal
si stabiliva
l'affezione
leate
al-
in sovrano,
senatore
che fossero
ringraziamenti al Principe per
e
natori
se-
alle Potenze
amministrazione; fosse
la riconoscenza
mossa
alcuni
onesta
Principe fosse bramato
opinione del popolo, con
della
fosse
poco
qualunque elogiofatto
potesse
un
insorgeva la terribile
nella fatale contrarietà
e
ad
Questa
della nazione
nome
insulto,
un
dispiacere^
vero
fece si che
in fatto sempre
difficoltà che
poteva
di noi, con
Vaccari
studiarono
Che
».
porvi rimedio?
come
ministro
ma
l'articolo;
dalla sedia,
si direbbe
che
ciò
nulla
o
poco
ed è
è troppo,
dal servizio
cessa
complimento
però
detto
è
appena
Principe,e
poi
alla lettura
Vaccari, spinto
circostanze,alzatosi
Oh, questo
«
al
suo
cità
viva-
senza
non
si pervenne
discutevano^ quando
si
il
Senato
in
cose
del
a
lui
tima
l'ot-
partecipata
Senato,
con
al-
ii6
la
strada
di
Mantova
Eugenio prima
di
delle Potenze.
D'onde
»
autorità
niuna
Guicciardi
e
di Lodi
partirono
ciò
il modo
di
Senato,
lo dicesse
e
le istruzioni dal
seguirel'ambasciata,
Castiglioniparti,per
e
degliamici
non
e
difficoltà.
senza
ritornarono
Milano
in
;
che in Mantova
è avvenuto,
mi
delegati medesimi
ed
intormarmehe
poca
ministro,
un
la commissione
effettuare
noto
non
la seduta.
Mantova,
a
il
sopra
Mantova,
la insinuazione
Portatisi
da
Castiglioni,
prese
per
per
in molti
nacque
aveva
levata
dopo
Duca
portarsial quartieregenerale
ciò si dicesse
meraviglia come
che
presentarsial Principe
e
dai
e
senza
essendomi
non
ben
riservo
gerne
aggiun-
le relazioni.
il Senato
Mentre
sedeva,
al Governo
il partitocontrario
e
nella
era
Scala
fu proposto
Ma,
ad
del
teatro
i senatori
ebbe
a
avere
fosse per
della Polizia
di
dimettere
il
caso
la
per
fu
il Senato
fortunatamente
partiti,
effetto. Che
se
e
in
ed
gere
costrin-
idea
che
sovrano.
commesso
un
detto,sparsasinella platea
che
voce
teatro
al Senato
popolo
di
tale
sera
qualunque
arte
ozioso,
nel gran
PrincipeEugenio
o
come
La
andare
l'opinionedel
il Senato
tendesse
rimase
non
che
dell'opposizione
manitestare
quei giorno
tutto
il fermento.
cresceva
la vivacità
della
ivi
città
in
il
popolo
sciolto ed
era
il progetto
occupava
il Senato, questa infelice città avrebbe
di
non
notte
sofferta
una
117
terribile calamità, ed
salvarsi,tanta
potuto
che
di
mossa
e
vendetta
di parte
del
mattina
passeggio
lungo
in
tutta
la corsia
io
essere
:
bottega
In
da
da
la
che
Non
colle
me,
mancò
chi
voleva
alla
la propose
che
calamità
esponesse
lo
Varie
delle
spirito
persone
nuare
d'insi-
il Senato
nulla
generale e
e
prudente.
firma
ad
una
mi
a
carta
rifiutai,
esortando
considerasse
ed
pre
sem-
savia
quale
Stato
lo
:
al bene
la mia
rivoluzionaria,firma
chi
19
procurava
che
era
la
fatto applauso.
giorno
qualiio
presa
vavano
tro-
dispiacere,
ché
per-
le menti.
si opponesse
la risoluzione
si
quando
ai Francesi
quiete,assicurandole
fatto che
passai
e
l'incertezza
pubblici,
tutte
colo
pic-
detto, non
fu
non
nel seguente
i discorsi
partito agitava
aveva
dini
disor-
un
quelliche
n'ebbero
l'avversione
politiche,
vennero
mi
sera
prima m'avrebbero
quelloe
crebbero
la
caffè,se
di
fare
a
Orientale,
riconosciuto
riconoscendomi
di
di
caos
andai
i8
Porta
verso
che
e
oltrepassata,
cose
bero
saccheggio,avreb-
vero
un
giorno
de' Servi
stato
alla
aveva
il popolo
i cattivi,
plebaglia,
per
avidità di
per
partito
vrano
Principe in so-
di crudeltà.
e
La
e
il
del
popolare.xMosso
la
notte
la città
posta
il Senato
l'avversione
tanta
avrebbero
non
l'animosità
era
divulgava volere
e
senatori
i
a
quante
quanti pericoli
sé medesimo.
E
qui piacemi
narrare
un
fatto che
può
diver-
ii8
.
.
tire il lettore. Una
i8
stavo
esservi
signora
una
di
?civile.Sorpreso da
le chiesi
"iendo
tenerezza
tanta
da
il
tutti;che
e
che
il
mentr'io
si
essa
in
trovava
parlavanodi
mentre
annunziò
m'avrebbe
me
di
nore
l'o-
aveva
il
di
e
affezione in
vari
con
amici
disse
lode, essa
bacio;e
un
rattere
ca-
eccitato
aveva
con
dato
sorri-
rispose che
casa
ba-
e
motivo
non
di stima
sentimento
volentieri
che
fosse
Al che ella
ne
di condizione
e
spiegato in Senato
me
vivo
più
mi
singolaretratto,
mai
me,
di conoscerla.
me
trata
parlarmi.En-
età
questo
con
giorno
letto, m'abbracciò
mezza
quale
il
se
consueto
bramava
al
donna
Era
ciommi.
il mio
che
avvicinatasi
ed
so
non
scrivendo,il cameriere
letto
a
secondo
mentre
19,
o
mattina,
che
plauden
ap-
alla proposizionesi determinò
ad
quelli
Fatti alcuni vicendevoli
eseguirla.
complimenti e
fatto
manifestata la sorpresa mia, poiché non
aveva
se
non
e
breve
ed
ciò
che
il dovere
che
altri pure
moglie
in
di
il nome,
la vidi, sebbene
né
le mie
hanno
permesso.
fu
da
detto
ai
del
Servi, ma
la
malcontento
il
suo
nome,
non
giava
allogm.i
né
viceprefettura;
intenzione
successive
pubblichevoci, ciò
essa
vano
esige-
fatto,dopo
aveva
che
e
viceprefetto,
fosse mia
visita,che
poi
un
Serbelloni
casa
né
Le
in Senato
dialogo parti.Seppi
essere
le circostanze
e
che
di farle
viene
sov-
più
una
occupazioninon
mi
da
mi
varie persone
generale,il
fermento
119
nella
chi
plateadel
la
propose
tumultuarli
della Scala,
teatro
gran
il
di lasciare
sera
al
avanti
Senato,
teatro
vi fu
ove
portarsi
e
già dissi,e
come
bamento;
presagivanoun generaleturvivessi già da qualche
ond'io, sebbene
varie altre circostanze
tempo
quasi privatamente attendendo
sempre
incerta
Senato
stesso,
salute,,
e
deliberai
di Lodi, per
Duca
la città
trovavasi
molto
?abitualmente
il
però
lo
lo
ed in diretta
prima
distinti
colla
Mosso
io
considerarsi
Melzi
stato
era
idee
con
che
tutto
Non
me
presidente
vice-
lui
tutti i buoni
ministri
dal desiderio
ma,
per
di
avevano
polizianell'assenza
esposi;
pensare,
del
di
a
lui
Principe.
liberare
tutto
quanto
persuaderlodell'imminente
ed
la
giva,
presa-
dicessi,
pericolo.
lasciai di fargliosservare
aver
egli sempre
considerata
di carattere
certa
e
tranquillità
mi
non
a
la
liberali confermò
Consiglio dei
pertanto
del
patriadillo sconvolgimento, che
mia
in
il
affidata l'alta
era
Napoleone;
talenti,colla grandezza
quell'alta
opinione
lui. Presiedeva
ceré,
Vi-
RepubblicaItaliana,nella quale coi
probitàe
somma
che
era
rispettatodal
doveva
del Governo.
persona
della
suoi
Viceré,
da
liere
Cancel-
Magistrati,essendo
corrispondenzacon
il
sicché, assente
già
in casa,
dimorare
a
affliggeva,
Guardasigillidel Regno,
cui
pericoloin
sebbene
E
Stato.
Melzi
conte
egliobbligatodalla gotta,
fra i
primo
dal
del
informarlo
e
fosse
tempo
portarmi
rnia
il
frequentassi
anzi
poco
alla
riusci
I20
tendenza
nessuna
onde
pur
veritiere
mobile
si
persuadesseche
erano
le circostanze
timida, io
poteva
non
fosse che
o
in lui diminuita
o
fosse
la
se
dal
poi seppi da lui
l'opinionepubblicaper
Fu
la
questa
alla mia
dicendo
Cosi
sembra
elementi
che
al fatale
anche
di tale
in
ciò
tutto
forma
un
Trascorsero
di
porlo
a
mia
in
ragionaresulle
Quanto
giorni
gionamento,
ra-
diffidenza.
tutti
gli
dello Stato, accecando
e
lanti:
ze-
le prove
dire, giacché il
e
politici
tutto
tivi,
governa-
fatale.
quanto
non
gliere
consi-
illuminati
più
costarsi
ac-
gran
forza di
combinasse
di errori
quali le privatesocietà
che
maggior
de'
per
i
parole.
potè
si scorgeranno
strano
cosi
le mie
senza
sconvolgimento
complesso
altrettanto
pochissimi
prefettoe
il destino
sono
di vita
più felice sorte.
accecamento
che
scesse
cono-
non
egli non
non
colla
le menti
di Polizia,
genere
tutte
come
fu inutile
tutto
o
che
che
di Stato ebbi sempre
gli andavo
avesse
magistrato
il suo
opinione,e
maraviglia, imperocché
io
di gotta
stesso,
inutili
volta
prima
pericolo.
grave
vedendo
non
parenti,furono
a
la
delle intellettuali facoltà,,
come
amici
esagerata,
considerare
non
in
assistito
affatto domestico,
né
ma
riva,
gli rife-
ch'io
mia
lunga malattia
la forza
egli male
esagerate
tutte
città,il Senato, il Governo
Ma
immaginazione^
non
che, malgrado l'indole
e
né
di troppo
i8
e
19
aprile,nei
s'occuparono
circostanze
d'altro
dell'Imperofran-
121
cese
del
e
tutte
si posero
vari
ed
opposti
Molti,
suole
come
di
gravezza
delle
molto
che
li
il
ed
mire
sembra
proprio
quellodei
loro
di
contrario
e
di
di
su
un
francese. Ma
nei
retta
principi di prudenza
quali sarebbesi
cosa
sia il porre
difficile il
fatto
o
di
né
dovuto
in
moto
nascere
reprimerla
nei
alcuni
samente
espresnella
Senato
quando
principifosse
non
era
di
però
il vóto
pur
fondata
saggia previdenza,
plebe
suoi
glia
vo-
zione
l'inten-
riflettere quanto
la
gue,
san-
animosità, riscaldati
portarsi al
tale progetto,
coi
torità
dell'au-
esprimere popolarmente
al Governo
supporsi che
qualipotrei
sulla nobiltà del
e
irritabile
il progetto
prima seduta
sconvolgimento
facile mobilità
secondato
hanno
gli animi
partito che
servendosi
pare
sull'età
fondata
della loro
e
il
allo
in
sue
particolari
nobili. Questi, dei
vecchi
approfittandodella
giovani
e
si ot-
agiva e
Ma
interesse.
alcuni,a quanto
nominare
le
in fatti mfluito
avere
Francesi
ai
ciascuno
agitava; e
agire secondo
ad
friva pronto
dei
dagli Austriaci, ponendo
speravano
glianimi
moto
questi avversissimi
fra
più vecchi
trovavano
Napoleone, l'attaccamemo
di
il dominio
sotto
dalia
sorgere
nobili si
molti
quale
la
impiegate,
persone
imposte, la lusinga di
nella
dimenticanza
interessi.
spintaagliestremi,
militare
perdere nelle
il timore
moto
carigiando
accadere, speravano
La coscrizione
governo.
è
da
passioni dirette
le
in
e
Regno d'Italia,
e
tacile
quanto
eccessi.
poi
Giovani
122
questi primi
erano
motori
e forse furono
inesperti,
di
esito
un
rebbesi
dero
pubbliche
cose
essi medesimi
maravigliati
inaspettatoe pericoloso.Né
cosi
da
delle
e
frenare
essi saputo
quel moto
cui di£-
a
evitare i terribili mali
né
principio,
sa-
di
un
nerale
ge-
saccheggio,al quale essi- imprudentemente
aperta la strada.
avevano
la
Era
consueto
amici
me
il
due
anche
di
regolare e
errori
la
a
chi propose,
secondare
non
PrincipeEugenio.
formalità
alcun
per
La
la
tutti
vista della
il
essere
quelli della
sofferta malattia
cosa
come
Era
il fermento
notorio
salute
di
17
nel
al Senato
del mese,
e
era
e
gerlo
costrin-
al
di rhera
eravi
non
forza che
nessuna
seduta.
Letta
sicurasse
as-
tera,
la let-
società,singolarmente in
in
petto, mi
alla necessaria
sopra,
favorevole
il progetto
20
più
per
suno
nes-
della
teatro
si è detto
come
della
tranquillità
debole
stanze
circo-
veggonsi i gravi
seduta del Senato
affare interessante
espormi
del
sera
tumultuariamente
andare
cioè il
mese,
generale il malcontento;
ignorava che
di
pure
amministrativi.
e
politici
fuvvi
Aveva
seguente.
spedirel'invito
E qui
pratica.
pubblico,era
Scaia
degli
quelle tumultuose
in
fece
il Presidente
giorno
il
la solita lettera
fisse in ciascun
sedute
Cosi
20.
colla società
casa
ricevetti
il
per
secondo
quand'io
19,
in
stava
ne
al Senato
il Senato
e
giorno
parenti,allorché
e
d' invito
IO
del
sera
cui mi
trovava
per
persuadevano a
mutazione
di vestito
la
non
ed
al
124
ed
vuti
accompagnati. Passati
nella
entrai
prima
degli uscieri,e
solevano
destra,ove
gl'individuiprima
seduta,
fu indicato
mi
suddetta.
forse
ma
di
che
Come
i senatori
ciò accadesse
indotto
i senatori
della seduta, sia per
di rappresentanza
Stato^ sia
che
Entrato
potessero
alcuni senatori
per
che
voltomi
data
al
a
carte
che
Presidente,
contro
la domanda
Mantova.
d'individui
e
l'aula
nel-
parlandocome
nella^
con
e
incominciata
era
vai
legale.Osser-
quellich'erano
in mano,
avevano
mostrava
della
piediinnanzi
salutai.
numero
chiesi
senatori
lo
vedere
dendo
ve-
e
inquietudine,
le
contenere
carte,
una
francese, e
della convocazione
del richiamo
delle
in
non
il Governo
Osservai
le provvidenze
e
offici d'urbanità,
accostai
rapidaocchiata, vidi
elettorali
sone,
per-
vantaggio
molti
stava
discorreva
il loro discorso
una
protesta
tosse
che
del
mancanza
alcune
su
il
tatti i consueti
poiché
che il Presidente
seco
poche
porsisubito
a
non
seduti: mi
si costuma,
la seduta
lo so;
non
di
le discussioni
glialtri separatamente
società
io
ottenere
nell'aula,ritrovai
preceduto,e
Stavano
l'aula
nel-
erano
occorrere.
vidi il Presidente
ad
narsi
radu-
pubbHca del Corpo primariodello
accelerare
per
mentre
porsi nell'aula della
quelloschiamazzo, sebbene
aveva
avermi
lunghi portici^
stanza
dirigermialla
pensava
i due
forte
parmi
dei
e
vi
Collegi
Deputazione spedita
grande quantitàdi firme
più ragguardevoli famigliee di
una
persone
distinte,coil'annotazione
assai
non
più
Rivoltomi
tempo.
che
sembravami
essere
ponderata
araldo
entrò
il
avvertiva
pericolo.È
lui
dato,
della
Corpo
e
alcuno
dei
doveva
pur
l'aiutante
date
di
e
da
tanta
ciò
però
la
senatori, sentendo
del
palazzo e
Io
non
a
lare
d'interpel-
rimprovero
state
stesso
me
dalla
cessare
né
sovvenuto
ad
l'idea,che
fossero
che
del
che
pure
sorgere,
posso
sia
sembrava
sorpresa
che
riflettendo
ai senatori
«
non
alcuno
a
raviglia
ma-
me,
né
alcuno.
Mentre
i
prima
provvidenze
e
mancanza,
cosi
si presentasse
potersi dare.
come
ad
sulle
siderazione
con-
difesa
in
:
era
mandante
dal Co-
che
comandata
non
la
vi
di molta
senza
pubblicasicurezza
essere
che
provvedimento
forza
senatori
"contornava
e
messaggio,
accennasse
né
popolo
cresceva
dante
Coman-
Comandante
del
meritevole
questo
da
il
un
Ammesso
entrare.
ordine
folla
veramente
si
di
che
la
del
aiutante
un
per
Senato
palazzo, che
il
da
ebbi ciò detto,
Appena
che
che
sala, disse
nella
assai.
piazza chiedeva
della
non
prendersileggermente, ma
disse
e
lo interpellai,
che
grande impressione e
da
cosa
di
mancanza
quellefirme, e glidissi
ricevute
facevano
me
a
ed
molte
Presidente,
al
pertanto
egliaveva
se
trascritte per
state
erano
che
il
era
alla
porta
voltom
agh applausifattimi, ri-
dissi :
presenterò al popolo
popolo
colpito
aver
«
onde
Se
lo
conoscere
giudicate,mi
h
cosa
126
«
la calma
procurare
e
uscii
subito, e
gran
scala, mi
Avendo
».
passatii lunghi portici,sceso
soldati,numero
del
minore
primo consigliol'ordinare
soldato
facesse
esterno:
ombrelle
di seta;
individui
del
mio
la mia
fu
mio
che
sun
nes-
posi sul
mi
allo
sorpresa
arrivo
condizione, e
tutti
che
essi
conoscesse.
dissi
replicatamente
e
volte
più
mi
con
che
fra
popolo, nessuno
nessuno
sone
per-
cittadini
si ravvisavano
non
bramasse,
chiesi
nome;
ora
ma
più basso
si
cosa
Pioveva;
al mio
di civile
meno
conoscenza,
Chiesi
dalla
cangiata la qualitàdelle
ivi affollate. Eranvi
lo
e
al capo-posto
qualefu
ma
tutti per
consueto,
violenza.
totalmente
scorgere
di mia
aderito,
servai
portai alla porta del palazzo.Osesservi ivi di guardia che sette
od otto
non
limitare
essi
vi
se
fosse
chi
il
mi
conoscesse
personalmente,pregai perché alcuno
s'inoltrasse
e
parlassedichiarando
tutto
fu inutile;nessuno
Ma
si
nessuno
di
grande
ma
dal
mosse
popolo
alcun
bene
rimase
e
deva.
si chie-
proferiparola,
luogo: quella massa
figureche
quilla,
tran-
non
fatte per
sembravano
non
immobile,
muta,
di
composta
era
quanto
givano
presail
cheggio
sac-
non
inutili istanze,
rapina.Dopo replicate
movendosi
alcuno,nessuno
parlando,credetti
mio
dovere
e
la
quale,lodata
di
fare
breve
una
la buona
indole della
la savia condotta
rammentata
nei
tempi
esortazione,nella
della
tenuta
popolazionee
dai miei
cittadini
con-
generalerivoluzione,assi-
127
il Senato
calma
ed
del
parola d'onore
mia
agito
aveva
non
conformità
in
sulla
quellagente
curata
e
ed il silenzio conservato
tranquillità
parte di popolo che si era presentato
forse a
palazzo,che non ascendeva
di
motivo
da
considerare
tumulto
come
discorso
Ritornai
fattogli.
appena
fui nella
cosa
ed
degli uscieri
Come
Forse
il
popolo
accorrere
potè
gente,
torse,
e
da
dalla
siavi
due
molto
nuovo
di
diede
i
potessi andare
confermarne
nacque
gente
partito
il moto,
era
del
nato
Se-
lunghi portici
perché convalescente,
annunzio
dal
o
attiguoal palazzo.
per
si
di
la folla ;
qu";;sto all'aula
distanza
io
cui suole
asserito,molta
pel primo
curarlo.
assi-
unione
accrescere
nel bosco
ma
naccioso
mi-
saprei
non
preventivamente
quale il popolo
modo
certo
Al
qualche
celere
modo
si tormi
si è
porta
cortili,né
colla
in
radunata
collocata
teneva
sebbene
dei
alcuni
;
nunziando
ansbigottiti
curiosità,
per
tempo
poco
breve
l'occorso, alcuni
io
ovunque
giovani nobili, che
la
E
in
come
erasi anche
dei
la naturale
sone,
per-
dal
popolo s'ingrossavain
ciò accadesse
del
sessanta
al Senato
pertanto
riferendo
sala
quella
alla porta
calmato
e
poco
da
quel piccolo
impiegatientrarono
il
che
alla
mestici
proprii offici do-
a'
La
davano
che
pensava
pubblico interesse,esortai
ritirarsi ciascuno
a
non
che
con
pure
passo
la
dità
rapi-
ingrossato può
il sospetto.
un
momento
di
si-
lenzio,ed io, vedendo
«
Se
lo
credete,
al
Massari
Felici
nel
offrirono
si
colla
io
da
sedeva
della
Senato.
col
Mentre
però
che
quiete,immobilità,
il
quando
come
di
alla presenza
costume
Corpo
fece
nel
e
dello
palazzo
Stato.
impressione
sulla sicurezza
dovuto
alla
mi
dei
nostri
solo
al
lolla poco
essere
era
Nella
prima
mentica
di-
dovuto
tenere
man-
abito
in
del
mi
di dubbio
del
senatorio.
conosciuto
rispetto
Temetti,
di
l'immobilità
questa
ed
che
in
mente
facil-
diverso
seconda
il silenzio
spettat
ri-
quella
potessi
troppo
di
primario
contegno
e
popolo,
a
presentaisolo,
momento
insultato,che
il contegno
primo
ed
si avanzava,
individui
gionevoli
ra-
silenzio,
eravi
diverso
un
si
schiati
frammi-
applauditoall'ingresso,
poi
stato
parlando
tumultuosa
ebbi
ed
e
quiete
medesimo
dignità del grado
fossi
sebbene
alla
avrebbe
Questo
nato,
del Se-
urbane
magistrati
tre
alla
cosi
popolo questionando
quel rispettoche
iMassari,
e
Eravamo
con
più
non
trato
en-
allorquando
procuravamo,
osservai
me.
popolo
stesso.
popolo, persuaderlo
io
ritirarsi,
che
con
intenzione
lo
senterò
pre-
esortavano
solevasi
senatori, come
in
la
retta
faceva
essi
con
esortazioni
ma
il
essere
moltitudine,
quiete,assicurandola
ed
mi
:
i senatori
venire
a
primo portico inferiore. Felici
mischiatisi
vestiti
essi,ed
Aderirono
».
le scale, ritrovammo
Scese
parlava,dissi
nessuno
senatori, ritornerò,e
o
popolo
e
che
dal
massa.
davano
129
luogo
a
di numero,
assai
più
immobilità:
si
più silenzio,non
non
inoltrandosi
schiamazzi,e
mancavano
periore
su-
questionava continuamente,
andava
moltitudine
non
rispetto;nella seconda^
certo
sperare
le
verso
tutto
la
scale,
presagivanon
alcuno né al luogo,né alle persone.
rispetto
che meco
discesero le scale,
Eransi i due senatori,
aversi
separati,e
parlavaal popolo separatamente,
alla quietecon
adatti modi.
di essi
ciascuno
esortandolo
Ma
questa
ciascuno
separazionenostra
e
colla
separatamente
il frammischiarsi
massa
ivi concorsa,
togliendomolto alla dignitàdella rappresentanza,
dava
dendo
più animo ai tumultuanti;ond' io vesempre
l'inutilità di quelle allocuzioni e che
il
confusamente
popolo disputandoe piuttosto
s' inoltrava,credetti prudentecosa
le scale
rimontare
Il mio
dubbio
nell'aula,incominciai
nel
;
infatti appena
riferire quanto
a
cortile,che
e
cessaria
ne-
in Senato.
rientrare
giustamente fondato
era
felici speranze
quelle poco
e
morando
mor-
su
tutte
rientrai
accadeva
gli altri due
Trascorsi
rientrarono.
senatori
pochi momenti,
il tumulto, sbigottiti
crescendo
gli uscieri e gli
altri impiegati,
alcuni bussando
alla porta del Senato
palpitanti^
pallidiper lo spavento chiesero
primo
di entrare,
che
il
Fattosi
—
e
con
interrotte
con
popolo s'ingrossava
un
nelle
9
gran
momento
circostanze
Rivoluzionedi Milano.
di
anche
parole annunziarono
manifesto
silenzio,
come
che
portano
pericolo.
suole
seco
dere
acca-
il senti-
I30
della
mento
ed
sorpresa
ponderazione
offrii per
mi
all'occorso
dissi
narrato,
sopra
di
mi
nuovo
moltitudine, ma
io,
lo permettevano,
me
al
che
pieno
Era
faccia al
di
sta
di
frattanto
nazionale,
la
vita;
evento
voi
ma
vi
parte di
vidi
lungo portico, lo
faceva
dicendomi
salvo,
sarete
difenderemo
».
Io
«
ed
in
di
assai
Siate
ad
disposti
siamo
tutto
dia
di Guar-
cose
disse;
mi
essa
Alcuni
essa.
e
strepito.
corpo
ufficiali di
vari
noi
tranquillo,
e
grande scala,
all'ultima
questi mi si avvicinarono
chi
mancò
né
obbliganti,
fermo
la
«.
uscii,e passatii
giunto al palazzoun
con
cosi
le deboli
quanto
per
confusamente
che
gente,
Senatori, se
«
presto
dà
ripiano che
:
presentarmi solo
lunghi porticisuperiori scesi
giunto
nuovo
proverò presentandomi
bramerei
essi, ed
Acconsentirono
forze
di
consiglio,io
e
portanz
im-
arringareil popolo. Riflettendo però
giudicate,io
alla
la loro
esigono per
pur
esporre
qualunque
sapreiesprimere
non
qualis'entimenti eccitassero in me cosi lusinghiere
del popolo verso
la condotta
di me,
espressioni,
la folla del
tumulto
tumultuante,
circa alla metà
parola,ma
e
la
debolezza
pertanto
prima salita,avendo
lunghi porticidel
e
le circostanze
Giunto
accompagnavano.
della
e
cortile
io
rimasi
della
lo
tutte
al
di
contro
i
pienidi popolo irrequieto
sul
ripiano,poi discesi
strepitoconfuso
mia
lo
periore
ripiano su-
prima gradinata.Dissi
della
che
voce
degli
rendevano
che
qualinsorti
inutile
volersi
sapere
giorno
17,
di alcuni
cosa
nel
ordinò
quale si
senatori.
A
pieno silenzio,talché
un
precisitermini
primo
chiedere
per
una
ma
sia
Anche
sia
di ostilità. »
il Senato, come
applaudi.Aveva
aggiunto in quel suo decreto
del
sulla persona
io
questo
non
parola: il
il
Calmossi
dato,
e
dava
segni
di
pertanto, seguito da
resi
essi
pilicalmi
e
con
rimontate
questo
rato,
nar-
sopra
ma
le scale
e
tal modo
sordine
di-
da
che
gionando
tranquillamentera-
dell'operato.
alcuni impiegatidel
il timore
dal
nato
Se-
quale
discorrendo
agitati,
con
nazionale,
passatii lunghi portici,andai
per
frattempo
di
rebbe
sa-
il riscontro
alcuni uffizialidelia Guardia
all'aula delle sedute
In
popolo
accennarlo
quiete,di
dimesso
e
prima fortemente
erano
il
zione
na-
complimento
un
solo
turba
sulla rettitudine
Io
si è
popolo dopo
la
sciogliersi
sembrava
parte
con
dalla
PrincipeEuger^ioViceré;
feci
qui
imprudenza produttricedi maggior
stata
me
E
Stato,
aggradito
seconda
questa
a
leate:
al-
Potenze
poi soggiunsi:a Secondo,
e
indipendente che
».
minata
no-
stizio,
semplice armi-
un
non
quali ha
l'indipendenzadello
conservata
re
un
le
guenti
se-
buone
Due
«
Alte
cessazione
piena
applausi del popolo ;
che
alle
successe
risposi ne'
stesso
fui inteso:
e
Deputazione
una
domanda
decretato, per
il Senato
ha
cose
io
Deputazione
una
questa
il
il Senato
decretato
aveva
riferire
convien
quant'era accaduto.
dire
che
alcuno
dei
155
turbolenti
più
la
al Senato
la
spargesse
del
revoca
doversi
voce
decreto
che
chiedere
nata
ordi-
aveva
Deputazione. Sapevasi che questa era partita
dirigendosia Mantova, ove il PrincipeViceré
la
quartieregenerale,e ciò affine
il
aveva
necessari
i
Ma
nemico.
nel
che
popolo
sul
porre
cortili
e
indiretto
ad
quartier generale
ne'
la Guardia
maggiore
nazionale
che
porticisuperiori,
ne'
montato
doversi
il decreto
che
mente
assolutaordinata
aveva
Infatti,appena
sovrano.
Senato,
dissero:
Fattasi
timorosi
Senatore,
tostamente,
da
me
o
noi
nazionale
capi
cese
fran-
un
giunto
corsero
a
alla
zionale
na-
me,
possiamo più
non
potràpiù contenere».
riflessione che
vedendo
i
capi
le circostanze
della Guardia
ed oppressi,gli impiegati
sbigottiti
pallidied ansanti,
discosto
si
non
quella breve
permettevano,
poco
e
la
l'impetodella moltitudine; bisogna por
contenere
rimedio
«
io fui
alcuni
uffiziali della Guardia
alcuni
ansanti, sudati
mi
multo,
tu-
mitare
sul li-
stava
la diffidenza di
era
Deputazione, tanta
la divulgazionesul pericolo di avere
e
e
il
rapidamente
assai
mormorava
annullare
del
a
rimasto
nei
era
quell'istante
con
porticiinferiori,
scagliossi
impeto,
tumultuariamente
porta
sparso
a
della scala,e
in
avere
si pensasse
Principe, che
dalla calma
fino
al
il sospetto
era
modo
il
dove
superando
tanto
in
trono
popolo passò
e
andare
passaportiper
di
dal
udito
il fermento
luogo, giudicai non
del
popolo
essere
più
13 4
tempo
deliberare. Entrato
a
in
pochi
Senato
:
Senatori,dissi,
non
«
alla salvezza
minuti
mente
frettolosa-
pertanto
decretate
:
che
avete
il richiamo
tosto
della
Fattosi
Deputazione o siete perduti».
di silenzio,
né alcuno aprendo
momento
un
bocca, m'inoltrai alla
vivamente
non
replicai,
per
stanchezza, parte
non
mi
ritrovava
iscrivere
di
decreto
instando
«
colla
dalle mie
fossero,e
chi
fu
che
scritto,
ma
io
il
andavo
dente
Presi-
Il vecchio
».
ed irresoluto,i due Segretari
alcuni
senatori
dalla fermezza
colla
quale io
necessità di secondare
dal loro
posto
Io
revoca.
primo
e
il
scrissero
e
saprei indicare
non
lo stendesse
io preso
il mio
alla
portatisi
la penna
tavola del Presidente,presero
di
per
pertanto
della
instava,persuasi
il decreto
ferma
modi
vari
con
e
Mossi
levatisi
consiglio,
emozione,
già da qualcheanno
dissi,venga qui e scriva
immobile
parole e
io,parte
che
scrivete,scrivete
tacevano.
e
perdere.
siccome
abbastanza
mano
richiamo, »
rimaneva
da
tempo
la naturale
per
Almeno,
«
del Presidente
ambiguo,e
lo
celerità,
con
accade,
mi
esservi
il Presidente
Rimaneva
tavola
gran
;
ma
appena
fogliolo presentaial
chi
uno
sidente.
Pre-
Egli,incerto,sembrava rifiutarsialla firma,
vi è
Presidente, firmate,non
«
:
replicai
tempo
a
deliberare,firmate
vostra
e
del
Corpo
tutto
».
se
La
istanza,l'essersi alcuni membri
per stendere
lo determinarono
ferma
e
decisa mia
portatial
il decreto
a
la salvezza
vi preme
e
la
burò
sidenzial
pre-
tazione
generaleagi-
porvi la firma.
135
Aveva
io
del decreto
prevedutola necessità di molte copie
titudine;
fra l'insorta molstesso, onde spargerle
ai
quindi dissi
copie, e ciò
al burò, di fore delle
fatto. Pochi
ed
bene
so
non
nazionale
Guardia
o
Data
ad
se
le pressanti
la
pertanto
ufficiale della
un
nato,
del Se-
qualche commesso
a
copie,
Tale
questila presentò agU insorgenti.
l'agitazionedegli animi
tumulto
tanta
e
il
in Senato
entrati alcuni della Guardia
erano
Io
uscii
non
primo
presentare al
a
sino
preferendorimanere
concepite in
fossero fatte. Erano
della
il richiamo
Deputazione
copiate da quei
momenti
per
presentai tosto
al
alzata, onde
mano
vero
se
non
fosse
popolo
popolo, entrato
le
rispettate
in
voci
e
colle minacce
perché
considerati
pure
in
che
eransi
una
tenendo
la
persone.
E
senatori
noncuranti
nel tumulto
sebbene
che
sentati
pre-
carta
colla
al
male,
mente
certa-
fossero
furono
in
in
colle
primo ingresso,
dell'
delle offese
pochi
copia,mi
avrebbe
non
insultati al loro
per
vederla. Ed
il rimedio
Senato,
maggior pericoloquei
termini
pertanto
pronto
copie
furono
tutti potessero
stato
il decreto,
varie
brevi
senatori
Presa
stenderlo.
e
che
degli
e
popolo
che
a
era
delle sedute.
l'ordine
impiegati,né più si conosceva
il
farne delle
a
richiedevano.
circostanze
carta^
le mie
rapidamenteeseguito,come
essendosi
prima
fu subito
pure
impiegatiper
alla firma del decreto
istanze
tutto
furono
minuti
venuti
senatori, ch'erano
opinione pubblica,
nessuno
poteva
136
di rimanere
lusingarsi
e la natura
degliuomini
nel
e
avrebbe
di
E
lo
col decreto
carte
nel
luogo
tumultuoso
lettura
del
dal
s' inoltrò
solo
un
calmossi
:
il
all'altro la
dall'uno
occupata
non
e
i senatori
sfilarono fra la moltitudine
il muro,
onde,
scese
nel
luogo
dove
le
scale,
fornaio, ed
il popolo mi
che
potevo
appena
dolci
e
circondava
muovermi.
Io
qualche luogo
due
o
ma
del
tre
Radaelli
cosi foltamente
esortava
con
tranquillealla quiete, quando
di alta statura^ il cui aspetto
milanese
al
mostrato
aveva
popolo il decreto,e mi ritrovai al fianco
delle guardie nazionali, fra i quali certo
essere
la
presso
palazzo.
Io rimaneva
uomo
le
marla
ed il fer-
essa
frattempouscirono
cautamente
porticilungo
fra
la turba
decreto,rimase
e
seguito come
inoltrata,cioè
più
devano
go-
la persona.
quella delle sedute, fu
In questo
dall'aula,e
uscire
a
pur
rebbero
sa-
tumultuante
massa
grido,e passando
minacciosa.
i
erasi
ove
Nemmeno
momento.
in
avvenne
alla
né
ricchi abiti senatori!
distribuendole
anteriore
stanza
per
quanto
Il presentare
narrerò.
plebe,
dei mali
minore
ed arricchisse
ornasse
sia prova
ne
spogliode'
che
ciò
bassa
rispettati
quelliche
e
pubblicaopinione.Il
stato
tutto
della
numero
lanesi
mi-
non
generale confusione,
stati distinti
della
dell'abito-
tumultuanti,
parte
maggior
prodotta una
sarebbe
salvo. L'uniformità
dimostrava
probabilmente
Lago Maggiore,
abitatore
mi
niere
maun
non
di
si affacciò
137
disse:
e
il
Era
ed
nelle
i
conte
denaro.
«
Prina
l'ho
veduto
io
e
Prina
fede
Io
in
credete
Prina
queUi, ed
insistette
era;
voi tutti
mi
poi
me,
replicoche
vi
vi
Come!
«
gnoso
biso-
sempre
quegli,« Evvi, disse,ed io
nel palazzo pel primo ». Replicai
non
soggiunsi:
smungere
Ma
».
entrare
che
nello
Risposi a quellaproposizione:
c'è
non
dura
diceva
impinguare il tesoro
privati,onde
di
lo
zelante
troppo
e
».
della finanza
ministro
popolazione,che
alla
maniere
sue
Prina
Prina
vogliamo
ora
ma
senatore
odio
in
bene,
Va
«
di mentire?
capace
c'è
non
che
e
bontà
tanta
avete
tervenu
è in-
non
».
il Presidente
Aveva
cortile,creduta
nel
ingiuriatae
dialogofra
il
entrò
e
non
me
conte
ed
braccio, gli
rimase
seguito,
del
mezzo
:
tale vista io mi
Venite
«
i
seco
con
porticie
alla folla del
e
tranquillo,
solo
lato destro
al mio
udivasi
toso
got-
quando
ingiuriato
circondava,
mi
dissi
quel breve
si avviava
palazzo,lentamente
A
Prina,.
conte
il quale,essendo
vivamente
stato
timore.
Passai
fra
Thiene,
senatore
essendo
senza
le scale
detto in
Terminato
vidi
l'incognito,
e
nella porta
».
tu
quella del
essere
maltrattata.
moltitudine, che
sicari
mi
senatore
del Presidente, quando il popolo entrò
la servitù
fu
da quanto
Prina, e,
ministro
equipaggia
suo
somigliantea quello del
di
qualche cosa
nel
Veneri
e,
me,
levai
dalla
presolosotto
ed
andremo
lentamente
scesi
popolo, il quale
un
n:ioderato
bi-
13»
formarsi
sbiglio,
qualesuole
discorrendo
di
la
grande; ma
di farvi
Scese
mia
s'inoltrò
carrozza
fu la mia
qualenon
il
montare
senatori
ivi
Thiene
in essa,
sebbene
io
il
Montammo
usci
«
dal
Thiene,
in
A
detta
casa,
però
subito
il
nella contrada
e
».
potemmo;
gridando
carrozza
rimpett
di-
paterna situata
casa
Napoleone,
popolo
però vicina; cosi
e
anzi il
popolo
stancandosi
guarda
il
in
entrasse
del
bando
distur-
casa
di
al cocchiere
ordinai
posta
in
la
corsa
il Fòro.
popolo
per
entrare
Cosi
dare
an-
Cavenago
casa
Cavenaghi, prendendo la
accelerando
appunto
consiglioe
mi
a più
appigliai
tranquillità,
abitazione
de'
in
ritirato. Accortomi
si sarebbe
suggerimento, ed
ed
Salite,
primieramente
venne
della talsità di questo
alla mia
che
alla
«
ma
tutti due
seguiva la
«
a
cocchiere, lusingatoche, quando fossi
la domestica
Fòro,
:
ed il popolo
Verri
Car-
sospeso
aiutandolo
vista mi
questa
pericoloche
savio
ed
di
persone,
timore;
senza
non
carrozza,
evviva
al Monte
al
tre
o
ci entreremo
qualchemodo
infatti,adagiandoci come
pensiero di andare
ordinai
due
per
io
fosse che
non
Rimase
e
braccio
Verri,
correndo.
di entrarvi
e
in
palazzo la
Bravo
porta
Massari.
e
conte
in
alla
questii conti
presolo sotto
dissi,che
natamente
scale, fortu-
Erano
rifugiatisi.
lotti,Condulmer
tal visto
le
stanno
ne
maravigliaall'atto
conte
fatta
quelledette bastardelle,
tre
se
qualche tatto.
veggendo
stesso,
molti
ove
via del
nella porta
fu
l'accelerato
eseguito,
corso
e
I40
esposto
provero
qualche vivacità,che
con
eccitavano; ed eglitacque.
naturalmente
Giunti
in
erano,
per
spedirono i senatori,
casa,
di
gli abiti
avere
le circostanz
che
meco
semplicicittadini,i
qualigiunti,se gl'indossaronoe partirono. La
di mia
e
pallidi
; io
io pure
disse che
mi
casa
li vidi in
non
ritirato
eglisdraiato
fortemente
Senato,
dalla
come
di
dissi,era
pubblico lo ignorava;
pertanto
quanto
era
sul
disapprovazione
secondata
però
io
sulla totale
Io
popolarefermento
alla popolare
qualche
quasitroppo
avessi
popolare.Insistendo
di forza, sulla violenza
mancanza
e
esposto
e
delle
palesiminacce,
probabilmentenon
suaso.
per-
desistetti,
e più instai molto
però non
il
pericolo.
Narratogli
operato,
egli silenzioso
messaggio al
egli mostrò
l'indiscreta domanda
del
rimaneva
egliera
occorso,
mio
il
spedito da lui,né
stato
in grave
e
Melzi.
duchesse,incomodato
una
cosi
il
vestire
Cancelliere
Siccome
gotta.
insurrezione
spogliarmi e
dal Gran
su
tremanti
erano
domi
quel frattempo,essen-
per
frac,e portarmi subito
Era
essi
vitù
ser-
sul
sportare
personale,persuadendola a farsi travolle aderire. E
altrove; al che egli non
pericolosuo
qui non
in
è fuori di
proposito rammentare
ciò che fu
detto ; cioè che il popolo,
seguito costantemente
partendo dal palazzodel Senato, si rivolgevaverso
Porta
Nuova, dov'era
Melzi, e che
e
ritrovandosi
il
la
casa
del Gran
Cancelliere
Gonfalonieri, ciò vedendo
conte
F.
nella
folla,gridasse meglio
essere
141
ministro
Fedele, che
San
verso
dirigersi
che
Dicesi
Prina.
ivi
di continuare
prima
quanto
a
e
Melzi. Mentre
io
non
mi
inganna,
ed
io
il Duca
le
cose
dettemi
Pruia
confermato
già detto,
fatta
stata
al
e
Senato
».
:
Mosso
ed
Cavriani
corso,
l'oc-
dissimo
tanto
sere
persuadersies-
a
che
sommamente
fosse
qualunque non
le molte
cose
il
da quanto
sulla
il
rono
parlasenatore
io in
posito
pro-
domanda
che
di
quelle energiche parole
con
«
stanze,
circo-
rapidieventi
pericolonel quale era
di
aveva
Fra
senno.
curando
pro-
senatori, che,
tre
secondando,
di
vava.
tro-
Lodi,
Questi, riferendo
l'attenzione
era
di
delle
conte
tal punto
il che
lui erami
il
erano
spintea
essi del
il Duca
tumultuosi
incominciò
affatto privo di
:
o
di Lodi
interessavano
Prina
due
quei
essi
con
vi si
quanto
e
natura
vera
Presidente.
Veneri
conte
che
di
gendo
distrug-
inutilmente
dialogava,
seco
annunciati
la memoria
Napoleone,
tutto
e
presso
persuaderlosulla
furono
carte
le finestre
l'avvenuto
Ripiglioora
nella
altre stanze,
ilritratto di
le
trasportando
e
il mobiliare
se
Senato, che, partitii
tumultuariamente
entrò
guastando,insultando
stracciando
nando
ritor-
tacere,
e nelle
Corpo, nella segreteria
sala del
tutto
il
concerne
senatori, il popolo
debbo
non
Fedele.
San
cangiatadirezione,si rivolgesseverso
Ma
del
casa
detto il popolo,
questo
a
la
era
Va
bene,
pertanto
ma
noi
il Duca
ora
Melzi
gliamo
vo-
da
142
a
disse
udiva,
quanto
Prina
Cosi,
biglietto
per
un
del
incominciò
bisognavascrivere
avvisarlo
grave
dopo
la convocazione
la
a
avrebbe
del
si vedrà
Partito
ministro
in
casa,
pace
Banfi, che
Mi
Prina
del
disse
parlarmi
trattenni
giudice.Dissemi
il
popolo
sedare
il
non
alla
nel
si sarebbe
Ma
presentato.
ma
non
dopo
senza
ed
di me,
il
venne
instò
del ministro
casa
Prina,
Credeva
egli
più prudente partito per
ciò
su
che
al Senato
supponendo che il popolo
inoltrato
di più quand'iomi
fossi
e
trovandomi
non
vestito
credetti
nel
dovermi
però eglie
che
fondar
quale
io
modo
facilità.Instando
io nel
portico
si affollava minaccioso.
e
sarebbe
momenti
a
bisogno
aver
accaduto
senatore,
essere
pochi momenti
e
giunto alla
e
giudicedi
quel giudice premuroso
tumulto, ragionando
era
tardi,
del
pertanto
il solo
questo
essere
17,
pensò subito
troppo
Lodi
di
che
e
perchémi portassiseco
ove
Si
giorno
ed avrebbe
20
ma
;
commesso
un
mi
le scale
montare
prestata fede
seguito.
ritrovai
di
pubblicain
del
Senato
fui dal Duca
che
mia
giunto.
il fatale
era
avesse
la seconda
permessa
prevenire il
come
porsiin salvo.
cosa
provveduto alla pubblicasicurezza.
a
subito
e perspicaceuomo
Regno, quell'ottimo
persuadersiessere
pericolo.Che se eglimi
non
di
tardi,perché tale
troppo
ma
destino
che
più
in abito
consueto
esporre
dicendo
si potesse
e
con
non
di
mune,
co-
troppa
esservi
la speranza
di
calma, risposi:
fatto
ho
folla del
anni
vari
sarebbe
aiìdare
alla
ad alta
il Banfi
pronto
inoltre
del
tumulto, che
togliereogni
il
Aveva
la strada
ed
i
più
si
pochi
soldati
cavallo
qual
nella
lo
a
del
contro
tal
luogo
da
segno
invasa
e
o
al Gran
Ivi
la
casa
nascosto
fugatie dispersi.
non
si
detta
portò
fu
bene
so
ricoverato
pizzicagnolo,situata
un
e
per
quei forsennati, che
movimento^,
Teatro
mici
ne-
ingiuriandolo.Nessuna
avrebbero
di
casa
feroci suoi
accadesse, il Ministro
modo
Ministro.
al
ritrovarono
a
oppose
tumultuoso
bottega
ed
sull'angolodella contrada
di
a
».
consiglio;
vilipendiostrascinaronlo
pubblica
in
giunto
che
fecero
forza
questo
ritorni
verrò
tosto
egli stesso
facinorosi
percuotendolo
In
di
compiaccia
il mio
furiosamente
popolo
obbrobrioso
con
si
speranza.
Ministro
tanto
andare
ritrovò
buire
contri-
possa
nazionale, i quali
seguire
a
salute,
qui vicina, e
Guardia
da
già
Pure, disposto
modo
Comune
vita
debole
dire chi io sia,e
voce
credette
e
qualche
del
casa
poi
del
in
nosciuto
co-
poco
di
inutile.
tadino
cit-
l'inoltrarsi
ma
sempre
ed
cosa
ufficiali della
possano
Parti
dalla
buon
comune,
toglierei disordini,ella
due
con
che
abito
di
il genere
per
imprudente
a
in
popolo
persona
ciò
il dovere
magistrato;
impostomi
tutto
a
zelante
di
di
Senato, appartenendo al Corpo,
esigeva
quanto
e
nella
In
«
poco
il
alle
Case
discosta
Rotte,
dalla
generale conte
casa
Pino,
^44
il
quale,stanco,
della
ansante
avrebbe
persona
alla calma
tentativo
la decisione
abbandonato
la
al
e
glifosse
che
Fu
sordi
anche
pur
concesso
il suo
strade
di
torce
di
città detta
il Broletto.
di
segui
quanto
degne
di
la
casa
sua
in
solo
non
La
mobili, ma
Le
tegole,le ferrate,i
poterono
rabbia
tempo
da
era
finestre
una
spogliatedelle
per le
bliche
pub-
oltraggiato,poi
nella
sassi che
rimanere
anzi
plicati
re-
colpidelle
e
casa
della
violenza
la
sono
scena
tutta
tempo
ed in parte
distrutta.
nestre
le fi-
ornavano
dalla popolare
immuni
rapacità; ed
quella casa
distrutta da
terremoto,
de'
orrenda
guasta
di
dei
saccheggiatae spogliata
sfrenata
1' aspetto
quello di
violento
e
e
brevissimo
fu
genere.
vittima
celerità
questa
dei
tutta
ed
a
confessore,e
un
ricoverato
maraviglia.In
non
fu
biati
quelliarrab-
strascinato
accese
nazionale
ogni
erano
poi cadde
;
cadavere
con
dalla Guardia
l'impeto
l'infelice Prina
colpi di bastone,de' pugni
ombrelle.
frattanto
tale fu
percosse
egli pietà,ma
sicari;chiese
credo
popolo
e
casa
qualunque
popolare furore,dal quale ebbe
soffrire insulti crudeli
Chiedeva
quel suo
ma
delle minacce
sostenendosi
tando
poter salvarlo,esor-
inutile. Il
tutto
d'incendiare
minacciava
e
voluto
il popolo;
del
tu
malamente
e
non
in
poco
diverso
forte incendio
o
più, perché rimasero
ferrate
e
de' sassi che
da
le
le
ornavano.
Vuole
la tama
che
i
attori
principali
di questo
I4J
memorando
e
infelice evento
milanesi,ma
gente del
deUa
è biasimevole
fossero cittadini
non
Lago Maggiore, regionenella
quale l'infeliceMinistro avea molta corrispondenza.
E
serva
questa popolare malvagità a dimostrare
dai grandimagidebbasi seguire
qual via di mezzo
strati,
allorché il popolo gli si rende avverso;
im.
la viltà d'animo nell'adempire
ai doveri
se
perocché,
carica
lo è meno,
non
troppo
degna
né
di
provero,
rim-
sommo
pericoloso,il
meno
la pubblica
opinione.Non
disprezzare
ma
rava
ignosi
opinasse,
egliimprudentementedispregiandoil
pubblico clamore
se
di lui si dicesse
ciò che
il Ministro
come
e
andava
nulla vi fosse
a
per
la città
temere,
e
a
onde
cavallo,
molti
ciò
riguardavanoquale ingiuriosoinsulto. E tanto più
perché era noto, e molti ne parlavanone' pubblici
essere
caffè,
eglistato da alcuni giovaniminacciato
in
queste
cavalcate.
sue
Narrossi
che
alcuni
di
rere
discorquesti,seguendolo da vicino e mostrando
fra loro, si esprimesseroin termini ben chiari
e
voce
con
spiegata,essere
di disfarsi dei cattivi
del
volle anche
Regno
giunto il tempo
ministri,privandolidi vita.
l'avverso destino,che
Ma
ormai
ed
tutto
combinava
alla ruina
della
offendere questa nella fama.
la
struzione
alla di-
capitale,
Imperocché
tata
popolazionemilanese erasi sempre meridi saviezza e di bontà,fu
e
goduta l'opinione
alla quale
essa
deturpatada quellaferoce tragedia,
e
troppe imprudentemente si espose quell'infelice,
mentre
IO
—
/?ifi"/u-!Oni di Milano.
146
col
in
contegno
suo
pubblicoe
da'
benevoli,
suoi
alla
giorno
quellostesso
in
tato
coll'essersi rifiu-
tuga
chiatagli
appareclo
inutilmente
che
gire
pochi istanti prima dell'accaduto a fugche già avevano
vettura
una
pronta.
ed il popolo
nella città;
il fermento
era
esortavano
con
Grande
di
tumultuante, colla plebe avida
tumulto
di
e
grandidisastri.Unissi pertanto
Antonio
che era il conte
presso il podestà,
il qualedeterminò
Durini, il Consigliomunicipale,
Governo
^doversi fare un
provvisorio e doversi
i qualipeninvitare l'unione de' Collegi elettorali,
sassero
saccheggio,minacciava
a
Questo
il solo
era
che
mezzo
con
piena autorità.
rimanesse, più non
chi rappresentasse il Governo.
v'essendo
Viceré
la calma
richiamare
a
era
Il
Principe
coU'armata; il Ministro
Mantova
partito
per quellacittà quando intese
che
accadeva
forza
nessuna
Senato, dopo
era
opportuno.
qualitàdi
avessero
nascita
favorevole
la
Bazzetta
essi.
tanto
per-
per formare
di persone
che
per
questiil conte
Alberto Litta,conte
con
sarebbe
non
negliaffari
esperienza
opinione ed accetti
pubblica
o
conte
consigliere,
Pino, ed io
e
il sacco
cittadini furono
composta
pubblico.Furono
conte
Prina;
seguito e dopo
Consigliocomunale
Reggenza di Governo
ciò
all'intento ; il
bastasse
Sette onesti
dal
nominati
per
del Ministro
residenza,nulla poteva,
stato
al
che
ciò
sua
o
casa
militare che
della
una
alla
intorno
l'Intern
del-
Giberto
Giulini
Mellerio,conte
romeo,
Bor-
figlio,
generale
i4«
sede
del
varietà
palazzodi Corte, sebbene
dei
governi, risieduta fosse
vista
di vedere
prudente
atta
e
l'astenersi
motivo
da
d'invidia
fabbricato
a
cattivare
ciò
tutto
di
e
pubblicagovernativ
anche,
al Governo
nominati
cosa
la
Sembravami
rappresentanza.
nella
ivi sempre,
nobili,
sette
la
in
nione,
popolareopi-
che
potesse
dar
Ma
quel
mormorazione.
offriva
dei sito. Fu
l'opportunità
che ci portassimo
dunque all'istante determinato
al palazzo reale, ma
che, rispettandogli appartamenti
unirsi
solevano
reali,ci ponessimo ove
i Consigli legislativi
e
degli elettori. Tale fu il
mio
non
col
quale
il
palazzodi
che,
fu adottato.
che
parere,
Governo
nuovo
città alla fissata
illuminare
per
e
e
con
vari
nominassero
ed
a
piedicon
le persone
alla fiducia nella
questo modo
dal
passare
residenza;
i
dal
fu stabilito
e
la calma
termina
de-
Partita
la
genza
Reg-
nella
alta
voce
alla quiete
nostre, esortando
e
renza
appa-
guardienazionali
qualiad
i
saviezza
con
componenti
alcune
ufficiali di essa,
individui nominati.
dovesse
il pubblicosulla presa
pubblica,dovessero
andare
del
procurare
per
modo
Trattavasi
probitàdegli
quindi la Reggenza
palazzodi città,si
avviò
al
in
luogo
alto gridandosidagli ufficialinazionali
stabilito,
nomi
deglieletti ed
in essi. Era
il cammino
affollatissimo
suole
esortando
accadere
ed
per la
i balconi
nelle
i
il popolo alla fiducia
quantitàdegliuomini
pieni di gente, come
pubbliche feste. Giunti alla
149
residenza
dovendosi
e
vollero
l'onore, né
e
i miei
mi
la
che
però
i motivi
mia
poca
ch'io
da
dente,
presiavessi
ne
addotti,
me
pegnarmi.
disim-
salute, per
ben
quell'abitazione,
in
offriva i necessari
non
eleggere un
compagni
giovarono
singolarmente
Giunti
fra noi
comodi
si conobbe
la
per
rapida
degliordini,né per le udienze delle perspedizione
sone
le quali accorrevano
alla Reggenza per la
delle cose.
In questo frattempoil conte
moltiplicità
Fenaroli,maggiordomom.aggioredel Regno, ilquale
dimorava
nel palazzo,(ec"i istanza perché la Reggenza
friva
si portasse a risiedervi,
come
quelloche ofle opportune,
fu
comodità
eseguito,perché
fare
per
realtà
Giunti
altrimenti.
richiedeva
in
alle circostanze;e ciò
non
era
il
possibile
al
stabilire i
palazzo,io feci quanto
burò, ponendo un ben
protocollo,scegliendole
persone
si
sposto
di-
adattate
agliuffizi.
finalmente
l'invito per l'unione
pubblicato
dei Collegielettorali;
la Reggenza diresse i suoi
e
zionale
primi pensieria porre in molta forza la Guardia naErasi
qualinel giorno
davano
non
di
Fu
dubbi
singolarmente,che
nazionale
corpi,ove
pattuglie,che
di
era
segni di grande sommossa
privatevendette
la Guardia
in vari
21
dei malevoli, i
le minacce
contenere
per
più
di
e
giorno
e
con
nacce
mi-
generalesaccheggio.
fortemente
vi fosse
il primo,
a
notte
armata
temere,
e
divisa
ed in forti
proteggessero
la
150
la
pubblica e
la forza
che
la
irritasse
non
forza
modi
con
della nazione.
che
fu per
della
ciò
che
motivo
quelliche
a
di condotte
aglioziosi
o
fu
abitanti di
col suddetto
modo
persone
entrare,
questisavi
con
qualche
delle
essa
città
ad
dimenti
provve-
grandi erano
mentre
rapidamente divulgatosinella
spintimolti
molti
rifiutando l'ingresso
affari,
effetto,
e
nell'interno
porte
avviati per
Ottennero
sospetti.
il bramato
le minacce
di
dal
permettendol'ingresso
si vedessero
o
di chiudere
proposto,
chi voleva
lirimandassero,non
la
l'indole
provvigionie
alle
non
combinare
invece
fu
delle
savie,le quaH, osservando
non
pertanto
e
città,come
la prudenza
regolatache
urbani, cosi richiedendo
altri inconvenienti, si posero
se
cosi
baionetta
proveniva la mancanza
bei modi
voleva
dovette
plebe. Si
E
le porte
fosse
stessa
fucili colla
i
armare
Ma
privatasicurezza.
ed
il
romore
aveva
campagna
accorrere
impedito il concorso.
in
città,
Né
in
chi ad alta voce
quellomancava
chiamando
gridasse,
quale era il luogo,qualeil sito ove si saccheggiasse,
in .quel
spintidall'avidità di rapina. Arrestaronsi
giorno,e molto più nella successiva notte, vari popolani
qualifurono ritrovati note, stilied
armi insidiose,
martelli ed altri istromenti.
tenaglie,
ntti a rompere
i riparie perfinosoghettiper strozzare
alcune vittime del partito.
mancò
Non
qualche
minaccia
la Reggenza medesima, la quale,
contro
sebbene
fosse ordinata secondo
pubbHca,
l'opinione
presso
i
1)1
poteva
non
pure
le
hv
dovè
che furono
cortile,
ad
spingono
al sistema
in
comxunemente
di
a
sa
esecuzione
le
è
essa
che
si riduce
di
la
loro
a
opportuni. Nessuno
grande si fida di
che
le
Ma
che
in
carattere,
È
tradimento.
e
tentasse
contro
sia promossa
la
con
qualche azione
qualchemodo
diano
quelmagistrato.È
a
nella
per ciò
perché l'ufficiodi queUi impiegatisi renda
qualche
modo
interessante,essi
riferendo
esagerandole,ora
un
alcune
male
discorso, un
per
interpretandouna
i semi
e
i
governati e
la civile società,sostituendo
fiducia la
confermato
generalediffidenza.
in questa mia
praticamente veduto,
interesse
particolari
circostanze,
gesto, gettano
discordia fra il Governo
ho
in fatti
generalmente scoperte non già
dal tradimento
di qualcuno dei rati.
congiu-
m^a
proprio,ora
ora
sovrani.
congiuresono
da esso,
in
pessimo
che tenti
persone,
sospetto di appartenere
chi
che
pubblicasicurezza,sempre
ressante,
inte-
poliziaaffidata
spionaggio
facile la corruzione
mezzi
città dai
di
persone
mi
usata
poHzia politica
pubblica sicurezza;ma
pratica a
quali vivono
sembra
mi
nostra
questa
la
di
primo
circostanze
che
riflessione,
intorno
nel
che al fermento
poi ritirati tosto
una
fatti
generale.In-
cannoni
calma. Quelle tumultuose
successela
ognuno
alcuni
porre
chi poneva
aggradimento a
nel disordine
propriesperanze
essa
Scopo
di
essere
Io la penso
a
della
rompono
cor-
alla socievole
opinione anche
essendo
tutta
rola,
pa-
capo
cosi,
da quanto
del Go-
1)2
in
verno
In
siccome
esse
turbolenti circostanze.
quellepericolosee
cosi
della privatasicurezza,
le vili spie della
la
illuminando
della
intatti trattavasi
e non
glionesti cittadini,
in
come
ed
avvisando
accorrevano
polizia,
Reggenza,
pubblica e
particolare,dei
pericoli
privatie pubbliciche insorgevano,e
potevasi da quel Governo
male
pubbliche d'incendio
tutti i buoni
Ma
quei
e
si fonda
altro
non
e
e
ed
lenti
neppur
e
questa
facesse la
tardi che
uno
già il tutto
mi
noto
posso
è
e
me
che
loro
loro
a
pali;
princi-
si richiede
molte
ne
noscerlo
co-
per
utili
notizie
da
date
giorni
facesse
pervenne
dalla
lieri
rapportigiornacosi
gendarmeria,erano
asserire suU'onor
vi fosse
teressa
in-
rendersi
dell'interesse sociale,
giunto prima che
non
blico
pub-
mJlle alterati rapporti
quei calamitosi
sebbene
altri ne
se
al
alla diffidenza del
con
l'ingegnoche
in
a
dei
curandosi
cittadini onestissimi,nessuna
polizia;e
che
negli animi
tutelarlo. Infatti
furono
vere
polizia:indifferenti
la fomentano
avendo
qualisi aggira
quelle massime
sospetti,nulla
né
ove
l'operaloro.
sui
questiinclinano
pubblico,essi
e
offrono
pensano
dominare
siccome
e
d'inondazione,
o
primari stromenti
secondando
sembrano
mità
cala-
blica,
pubperdutinell'opinione
e
la cosidetta
bene,
nelle
infami,poverie bisognosiper
vizio,prividi morale
i
accade
ed
accorrono
mercenari
sono
al
provvisorio opporre
rimedio; come
pronto
un
cosi
posto
non
mio
che
fosse di
riparo,se
la
15 5
della
natura
rivoluzione
si fosse
il giorno
poi
motivo,
la
e
nulla
era
la
anche
avendolo
in
co'
giorno
17,
quel
al
il conte
polizia,
di talenti
e
pronto
comuni;
non
di Lodi
al Duca
Non
dal
ignorava al
complotto da
Governo
a
Cattare
assicurò essersi
per
affezionato
Viceré
il
ceno
eccitarsi al
austriaco,che
incatenato.
di mentire
con
silenzio che il
conservato
seco
anche
che
scenza
per ricono-
si tentava^
distinto
era
né io posso,
proprio doveva
interesse
alla rivoluzione
opposto
quegli che
e
l'asserz
del-
verità
Luini, persona
Duca
Luini
varmi,,
pro-
di
grande maravigha, riflettere al
Luini. Era
a
generale,e quasi Ministro
senza
dal
del
in
maniere
mi
mossa,
som-
la seduta
Giacomo
consigliere
di
me
a
Era
gli fu partecipato.
nulla
quell'epocaDirettore
tanta
pericolodi
rapportifatti dalla pohzia,la
che
assicurò
che
tempo
si dichiarò
e
il fermento
riferito. E
allorquandogliparlaidopo
del
del
mancanza
egli mi
poliziagli aveva
persuasionesu*
Senato
pellato
inter-
del Senato
conosceva
di molti,
volle prestar fede intorno
non
la
la città
tutta
la
la
quellepericolosecircostanze,
minaccia
mai
a
che
io
la riunione
permessa
superfluaper
mentre
e
che
in
20
accaduto
è
Lodi, prima
scoppiasse,mentre
come
unione
di
al Duca
anche
solo, ma
me
ciò
esigeva.Né
lo
cosa
sussurro
e
considerato.
Senato; doveva
temere
cosi
poco
il
il
lo confinò
Melzi, d'altronde,era
né
come
generale,né
nei tredici mesi
me,
sere
es-
pace
inca-
saggio da
154
le notizie
trascurare
che
gli fossero
singolareconflitto
questo
d'idee
ed
incertezza
so
cosa
opinione, io non
pensare, e
di parlarneliberamente
animo
al conte
ciascun
su
da
solo
di
ho
in
stando
Luini, in-
di dubbio, per intendere
punto
quale soluzione
lui
date. In
state
dare
possa
strano
questo
a
mistero.
il
ripigliando
Ma
che
dico
su
dalla
mentre
bolenze,
quellecivili turReggenza davansi
vano,
que' provvedimenti,che le circostanze offriunironsi
per impedire i maggiori disordini,
tutti
i
discorso
Collegielettorali. Ma
unione
si dovessero
appartenessero
occupati
gli
ammettere
nemiche
armate
elettori di
parte
dubbio, se alla loro
elettori che
queiDipartimenti,che già erano
a
dalle
nacque
cuni
de' coalizzati. Al-
quei Dipartimenti erano
impiego
per
parte per
e
già da
Regno
pertanto
che
Alto
prima
i soli
alla parte
elettori
rimanevano,
la
ed il conte
la parte
chi
cioè
degh
otto
partimen
Di-
Olona, Mincio,
Reggenza delegò me,
Giberto
la
libeni.
tuttora
Po, Agogna, Lario, Mella, Adda,
unione
Potenze
conquistataavesse
unitamente
rappresentasse
Unironsi
esse
si
Ma
caso.
giudicò che il chiamarli potesse irritare le
conveniente
che
alleate,sembrando
non
del
lano,
Mi-
in
Borromeo
Serio.
sidente,
Pre-
come
per
Alla
compH-
mentarli.
Costituita
(*),fu
per
la
tal modo
Reggenza
la nazionale
cresciuta
di
tanza
rappresensette
indi-
156
ressi della
Fecero
essi
le
del
nazione, ebbero
Deputazione alle
una
di
aliene
Furono
Reggenza,
vulzio, Pietro
Balabio
civica,Gio.
del
Alberto
il
conte
Federico
Gio.
Collegi,parte
tasse
onde
più
odiose
e
abolite,e diminuite
tre
posta
e
miglia
su
altre
ed
minato
no-
cune
abolite al-
diminuite,
il
l'ordine. Cosi
sulle arti
tassa
quellesui
del
campi
fu
gravitavasulle eredità
fu ristretta la riserva
di
in
date,parte dai
furono
richiamare
sommamente
contratti,e la
sui
dia
Guar-
('').
popolo,
facilmente
Registro,che
Deputazione
Reggenza
al
Tri-
di Cremona:
erano
disposizioni
dalla
Giacom.o
Somaglia presidente
Sommi
Beccaria
queste
Con-
della
battaglione
segretariopoi della suddetta
Mentre
Litta
di Milano, Marc' Antonio
Serafino
Giacomo
leate,
al-
dichiarate
conte
della
Luca
e
eransi
Potenze
il
capo
Consiglio comunale
di Brescia
Fé
Alte
plausibili.
indipendenza dello
Ciani, il conte
Giacomo
falieri,
poco
conquistare;la quale Deputazione
nominati
della
membro
manifesti
la libertà ed
chiedesse
Stato.
loro
qualicoi
tutto
sedute
sali
e
tabacchi. In
della caccia
regio
Parco
era
di
nel
essa
resa
guito
se-
dario
circon-
Monza,
coltivati
sommamente
però dannosissima:
mestieri furono
e
e
serva
ritili,
fer-
poi anche
dalle soperchieriede' guardacaccia.
insopportabile
Giovarono
questi provvedimentialla calma della
nazione, e la Reggenza ne ordinò l'esecuzione. Ma
il
i Collegielettorali,
volevano
conservato
mentre
157
alla Reggenza, che
proposizioni
combinabili con
modo
in nessun
erano
quelloscopo.
Proposero l'abolizione del Senato, del Consigliodi
Regno, fecero
Stato
Segreteriadi
della
e
dichiarazione
scopo
ben
le dette
portante
Stato
egh
andava
ne
se
che io mi
potendo
a
tanto,
da
il Governo
procedere
cosi
e
ben
giorni,se
di
quando,
e
o
a
casa,
o
non
privato
al posto.
molta
con
siduità
quieteed asil giorno e la
lettere. Ma
da
porsiai
ciò che
moti
: e
un
Io dovea
chi
fosse
notizie
da
che
si presentava;
io
riposare,
per
recarmi
ciò oltre
vari
rese
o
subito
per
vari
all'altro accadevano
le firme
o
chi
ascoltare
per. cibarmi
per istruzioni
notte.
a
spedizionedegli
pronta
mancava
non
provvedimenti a
e
fosse
ove
esclusa la
i burò
sorvegliare
per la
affari,
regolarele sedute,
me,
rimanesse,
ricordo, fu la Reggenza
mi
quiete,non
al
il posto;
egli rimase
potè
e
che
dissemi
e
Sedevasi
provvedereal tutto.
né parmi possibilech'io potessireggere
Presidente, io non
aveva
poiché,come
momento
andava
me
abbandonando
casa
del Governo
capo
sera;
pubblicata,
segretariodi
il
opposi,dicendogliche
:
Segreteria
Sette
a
loro
questa
Reggenza
determinazioni,
venne
Strigelli
conte
della
fu dalla
non
Stato. Ma
allo
direttamente
quellache si opponeva
del Regno.
della conservazione
principale
mi ricordo che, giunta alla Reggenza la carta
come
E
varie
un
tutte
o
da
per
momento
le revisioni
ordini,ai proclami^alle
cosi grave
l' impiego
che
158
fu il poco
accordo e
insopportabile,
dignitàdi alcuni individui della Reggenza,
quasiera
reso
la poca
dappoiché fu
Erano
i
e
i
fermi ;
al buon
del
poi divennero
le basse
tecero
regolamento,
tumultuari
e
che
focose maniere
del
tanta
schiamazzo
ad
io
essere
fossero
chiuse
scandalo
e
le
l'udire
libero
che, quando
si fosse
alla
dita_,
se
che
uomo,
Non
maniere, declamava
basse
suoi
fatto
probo, ma
era
eguali;ma
quando
Giunti
poi si
l'occasione
i
fiato per
altri,non
d'alcun
con
che
lo
potei
all'ordine
decreto
certo
e
sarebbe
gran
focoso
furibondo
leggere:
per-
Questo
minacciava.
sommamente
affare che
cappelloe
stata
vile
di
non
potesse
di
e
quando era
è manifestato
per
contrario
il
preso
Tedeschi, egli in Reggenza
fare rapporto
altri
impedire
per
esigeva fermezza
né
parlare,
tanto
con
ordinare
chiamarlo
eseguitoquanto
avesse
Longo
nazione
modi, osti-
partire,giacché egli disse
di
andato.
sarebbe
ne
male
che
obbligatoad
opinione,egliavrebbe
sua
molto
propri pensieri,che
doppie porte,
agliuscieri ed
dirglich'era
se
i
giorno dispensarmi dal
un
volte
di
lasciando
stato
spesse
gliaffari e
trattava
tranquilla
dignitàesponesse
oltre
le discussioni
conte
rozzezza
discernimento,non
poco
e
tacere
voglio
Mella, il qualecon
e
tanti.
rappresen-
saggi, ponderati,tranquilli
erano
partiti
decenti. Non
poco
nuovi
sette
primi dignitosamenteinteressati alia
pubblicaquieteed
ed
di
accresciuta
coi
d'animo
carattere.
non
seppe
aveva
mai
concepirsi.
1)9
egli
sicché
meschinamente,
nella
rappresentò
che,
udito
di
petto,
per
in
tenace
cangiato
in
libertà.
e
del
il
fermo,
quando
e
governo
iSi6,
stesso
lo
di
abolita
dimenticò,
forte
di
terminò
il
tutti,
uomo
creduto
sarebbe
d'animo,
patema
principiare
si
società,
di
sorpresa
Questo
Reggenza.
carattere
al
con
Governo
la
Reggenza
lasciandolo-
vere
vi-
striaco,
au-
NOTE
(a) [Il Verri
?militare
i6
di
-delle ratifiche
il 17,
Neipperg
rapiditàe
che
converrà
per
sia in
la
patria,mi
dei
cainhìo
dai
Italiano
Italia per
alla Bibhoteca
storico
—
perduti;ma
venduti
Al
tutto.
della
a
lombardo,
erano
in
Luca
e
anno
Miliitio.
ne
mente
facil-
Onde
maggiormente
che
molto
di là
:
che
diede
un
1892, voi.
ne
riassunto
IX.
pp.
Morbio,
in
tornarono
libraio Y.
Beltrami
gretario
se-
si credettero
nella collezione
Germania
gioverà
stesi dal
Reggenza,
Lipsia dal
a
Braidense
di
di
[Questi processi verbali
ceduti
Rivoluzione
istorica.
esattezza
i mezzi
di
troppo
principali,
poi,ritornato
scene
procurerò
fattane
compra
quindi turono
£lnvio
le
l'epoca
nel-
accadute
cose
descrivere, può
poca
processi verbali
quale furon
la
con
risovvenirmi
gran tempo
un
a
indicare
ora
De-Pagave.
II
Giornale
moltipUcitàdelle
scrivere
a
esattamente
la lettura
e
di
generale italiano
pubblicatisul
incomincio
ora
indurre
con
atto
pomeridiana
dal
e
dal
aprile 1814].
19
(/')La
per
Dode
e
il
sottoscritta
con
un'ora
a
convenzione
Bellegarde e
esecutiva
resa
Questi atti furono
ZucchL
ed
e
fu
quale
maresciallo
sottoscritto.il 17
generali austriaci
che
dal
ratificata
Principe Eugenio
del
Rizzino, la
Schiarino
aprile 1814,
alla
manifestamente
accenna
Menozzi,
fece
dono
nell'Jr-
700-705].
102
(c) Dopo
delle'epoche;
i
Milano
il 28
della
nella
nel
la
quiete,
elettorali.
[Delle
la
deliberazione
25
aprile,
fu
fatto
in
nome
20
il
dato
dai
conti
di
della
cfr.
trent'
città
Studi
anni,
Porro
al
Alte
alla
76
Milano,
storia
@
G)
i
se
nella
31.
p.
Giovanni
91].
e
blicata
pub-
è
della
Collegi
secondo
seduta
Quanto
che
noto
Serbelloni
austriaco
dere,
chie-
assicurare
per
Potenze,
elettorali
quartier generale
intorno
p.
e
e
doversi
Reggenza,
alle
in
entrare
stata
era
aprile
25
greto
se-
aggiungersi
Governo
entrare
dall'ARMAROLi,
testo
Luigi
la
se
Collegi
da
presa
da
determinato
ad
fare
da
rono
entra-
{scrutinio
per
del
in
già
27].
siasi
Città,
richieste
Tedeschi
ai
aprile;
ultimi
è
elettorali
i Tedeschi
la
se
notnina
di
minati
no-
Austriaci
dipartimenti
del
intatti
invitati
abbia
chi
la
abbiano
erano
[Gli
provvisoria
Italiano
cosa
Tedeschi
i
e
altri
Collegi
Giornale
pubblica
invito
degli
dei
(d) Verificare
e
aprile:
Reggen:^a
seduta
che
esattamente
elettorali
Collegi
Strassoldo.
e
individui
inernbri
i
dopo
Sommariva
Milano
risovvenirmi
posso
che
reggenti
con
degli
fatta
non
dubito
e
sette
in
in
anni,
tre
del
l'
alesso
recatisi
la
Lombardia
sera
del
negli
164
Andreani
Gin.
Anthouard
(D'),
Appiani Andrea,
vedi
ritratto di
firmato
Arese
Arese
del
capo
notizie
sue
segreteriadi Stato, in
divisione
Senato,
Antonio,
Antonio,
Augusta
Amalia
Gio.
Austria,
di
capitano
fregata,85.
nella Corte
dei
Avcard
virtù
giudice di
il
del
capitano
dei
uno
Bacchiglione,
Balabio
Balabio
viceré
81.
cassazione,
Saint-Edme, 87-90
Regno,
di
; suo
tito
par-
xvii.
xiv,
fregata,85.
dipartimentidel Regno,
Carlo, generale di
l'Alto
strade, 85.
lodi, 6.
sue
e
Italia alla fine
Romano,
e
acque
82.
Baviera, principessa,
moglie del
secondo
politica
in
conti,
id., 83.
di
sue
autore
75.
Vincenzo,
sua
ministero
80, firma la protesta
senatore,
Angelo, ispettore generaledelle
Eugenio,
nel
biografiche,xxiv,
storica, xv-wi,
Assalini
85.
comandante
brigata,84,
nel-
Po, 8).
battaglionedella guardia
l'istanza pei Collegi,15, 61, sua
Pietro, capo
Milano,
firma
tatti def
20
alla Alte
Balathier
salvare
aprile,19; deputato
Potenze,
32,
civica
parte
di
nei
Collegi elettorali
dei
156.
Carlo, generale di brigata,84.
Banfi Alfonso,
il
giudice di
pace
Prina, 142-143,
il cadavere,
Banfi
nella
pei Collegi,60.
Arrigoni Galeazzo, giudice
Anna
pei Collegi,61.
divisione
l'istanza
Leopoldo,
della Memoria
Artico
91.
83.
firma
Marco
Armeni
dal Gonfalonieri,
rotto
52.
guerra,
Armaroli
I
primo Statuto,
Francesco, colonnello',
della
pei Collegi,61.
Napoleone
l'istanza
Appiani Giuseppe,capo
Milano,
nel
firma
Gabriele
l'istanza
Daiithouard.
suo
20,
Appiani
firma
Maurizio
Ferdinando
in
non
Milano,
trova
suo
chi
tentativo
ne
23.
firma
l'istanza
pei Collegi,60.
riconosca
di
i6s
Francesco, consiglieredi Stato, Si, direttore
B.irbò
rale
gene-
84.
privative,
delle
Barbò
Viscardo
Barbou
Gabriele
pei Collegi,61.
l'istanza
firma
comandante
generalefrancese
Metauro,86.
nel
Bargnani Cesare, consiglieredi Stato, 80, direttore
delle dogane, 83.
Barinetti
Carlo firma l'istanza pei Collegi,63.
Basso
Po,
81, firmato
Reggenza,
lamenti
firma
rigore militare,
della Corona
100:
lettera
sue
credenziali
suo
Beccalossi
della
33 ;
92;
122,
Giacomo,
Corte
lui,
a
ricordato,
132,
garde
Belle-
col
cese
franStatuto
104,
45,
107,
146.
135,
Stato
onorario
d'appelloin Brescia,
Potenze,
32,
e
primo
81.
156.
dei
Cristina, autrice
della Lombardia
Bellegarde (conte di),
l'esercito
44,
11;
delibera
32;
convenzione
sua
Giulio, giudice nella Corte
Storia
io;
segretariodella deputazionedei Collegi
Belgioioso Trivulzio
alla
Senato
23
116, 119,
per
Mantova,
Deputazione senatoria,
Regno,
elettorali alle Alte
Beccaria
del
fedeltà
Giuseppe, consiglieredi
presidente
Beccaria
in
incertezze
al Verri
aprilecol Bellegarde,io, 87, 161;
11;
appannaggio,
114,
III,
alla
e
di
eccessi
onorificenze
commissione
sua
diffidenza
aprile 34; suo proclama all' armata
dei generalifrancesi a lui, 87;
indirizzo
del
pel
Melzi,
il
d'abbandonare
cure
le
distribuisce
105,
del 16
al
sua
104,
sue
convenzione
e
pei Collegi,62.
l'istanza
ferro, 100;
di
le Marche,
della
fa parte
Statuto,92,
terzo
Eugenio, viceré d'Italia,sue lodi, 6 ;
di lui, 7; specialmente per
contro
Beauharnais
sua
nel
sazione
cas-
146.
25,
Giovanni
Bazzoni
86.
dipartimentidel Regno,
dei
uno
Giovanni, consiglieredi Stato, 80, giudice di
Bazzetta
e
80.
Giovanni, senatore,
Barisan
rale
gene-
in
degli Studi
intorno
negliultimi trentanni,
feld-maresciallo
Italia,sua
conti, 82.
austriaco,
convenzione
con
viii.
dante
coman-
il viceré
i66
Eugenio, riaprile1814,
deputati,32;
riceve
convenzione
sua
di ritenere
Milano
la
ai
aprile,
54;
viceré,25
chiara
Collegi elettorali,37; dile provincie in nome
l'imperato
del-
e
d'Austria, 58;
imperiale assume
passaportirilasciati
in,
col
dei
deputazione
una
87,
io,
in
qualità di
presidenza
della
commissario
Reggenza, 58;
cordato,
ri-
4).
Belletti
Gaspare, generale di brigata,84.
Bentivoglio Carlo,
Berioli
firmato
Maurizio, firma
Bernardoni
Giuseppe,capo
Bertoletti
Antonio,
parte della
di
Bertolosi
Bianchi
div. nel ministero
d'Adda
82.
dell'interno,
far
generale di brigata,84, designato a
la
alle Alte
Potenze,
ir,
Baviera, 52.
Agogna, 85,
firma
Carlo
Besana
pei Collegi,60.
l'istanza
Battista,generale di brigata,
84,
Giovanni
neir
80.
Urbino, senatore,
deputazione del Regno
Parigi per
a
va
Statuto, 92.
terzo
Spiridione,arcivescovo
Bernardino
Biella
nel
nell'Olona, 86.
e
l'istanza
Giovanni
dante
coman-
pei Collegi,61.
Battista,generale di brigata,84.
Felice, segretariogenerale nel
della
ministero
stizia,
giu-
82.
firmato
Bignami Carlo,
Bode,
nel
terzo
Statuto, 92.
generale francese, 87.
Bologna
Sebastiano, senatore,
senatoria.
7),
Bolognini
terzo
firma
Alessandro
fa
firma
45,
109,
nel
firmato
79,
parte
di
una
missione
com-
del
la protesta
nato
Se-
Statuto, 92.
l'istanza
pei Collegi,60.
Bolognini Luigi, id., 61.
Bonati
Bonet
Bonfanti
generale delle acque e
ispettore
firma
l'istanza pei Collegi,62.
Teodoro,
Domenico
Antonio,
generale di divisione, 84.
Bonsignori Stefano, patriarca di
del
Borghi
Regno
Carlo
nel
e
strade, 8".
senatore,
Venezia,
grande
79.
Jacopo, consiglieredi Stato,
ministero
ufficiale
des;li atfari esteri
in
81,
capo
Milano,
sione
divi82.
i67
Borromeo
Giberto
firma
della
Reggenza,
fa parte
i
pei Collegi,
l'istanza
146,
2;,
va
a
17,
59,
complimentare
Collegi,154.
Borsotti
della
sostituto
Gaudenzio,
Giovanni
di
Corte
pei Collegi,60.
l'istanza
firma
Carlo,
Borromeo
procuratore
rale
gene-
cassazione, 81.
Benigno, capitano della guardiacivica di Milano, sua
aprile1814, i), firma l'istanza pei
parte nei fatti del 20
Bossi
dei
la convocazione
al Senato
domanda
Collegi. 17, 62,
Collegi, [9.
firma
pei Collegi,63.
l'istanza
Bossi
Francesco
Bossi
Luigi, consiglieredi Stato,
Bourg Teodoro,
Saint-Edme.
v.
Bovara
Giovanni, ministro
Bovara
Stanislao
firmato
firma
Galeazzo
Boizi
Brambilla
80.
del
nel
culto
id., 60.
Cesare
Giuseppe, consiglieredi Stato,
brenta,
uno
Brunetti
dei
nel
83, firmato
censo,
e
strade, 85.
Stato, 81,"direttore
consiglieredi
Vincenzo,
del
Bruti
8r.
dipartimentidel Regno, 86.
Vincenzo, ispett.
generaledelle acque
Brunacci
78.
pei Collegi, 63.
Brebbia
Brusa
al 1S12,
1802
Statuto, 91.
terzo
l'istanza
dal
Statuto,
terzo
nerale
ge-
91.
83.
Paolo, segretariogenerale della polizia,
Agostino,
senatore,
80,
la
firma
protesta
del
nato,
Se-
75.
Buratovich
Burri
Busca
Busti
Vincenzo,
capitano
di
fregata,85.
consiglieredi Stato, 81.
firma
l'istanza pei Collegi,63.
Giovanni,
Antonio
Cristoforo, giudice nella Corte
nel
Caccia
primo
Statuto
Gaudenzio,
dei
conti, 82, firmato
91.
consiglieredi
Stato,
81,
l'Olona,
prefetto del-
76.
?Gagnola Luigi firma l'istanza pei Collegi,61.
Cagnola Giuseppe id. 62.
Caldarini
Gio.
Battista, segretariogen.
delle
84.
privative,
i68
Giuseppe, luogotenente prefettodel
Calderara
Monte
poleone,
Na-
84.
firma
Pietro
Calepio
Camerata
Antonio,
Campagnola
Statuto, 91.
80.
Luigi, generale di brigata,84.
firma
l'istanza
pei Collegi,62.
Giuseppe id., 62.
Cantù
Giovanni
Caprara
Battista, cardinale
catechismo
suo
della Corona,
scudiere
Cardoni
Carli
Luigi
90
nel
e
firma
degli interessi
del
aprile,49,
del
carrozza
firma
di Milano,
Reggenza,
40.
grande ufficiale del Regno
del Senato, 79; firmato
nel
91.
pei Collegi,60.
l'istanza
e
Statuto, 91;
primo
condotta,
principeEugenio,
115 ;
propugnatore
139;
lascia la seduta
no;
dopo quelladel
tore,
sena-
si
20
nella
rifugia
Verri, 156; rimproveri fattia lui dal Verri, 139;,
la protesta
del
Senato, 75.
Paolo, capo
Carmagnola
nel
carattere
suo
79;
17
dalla
terzo,
Alessandro, firmato
del
arcivescovo
id., 60.
Carlo
Carlotti
e
78; membro
primo Statuto,
e
riformato
Caprara Carlo, grande
e
primo
senatore,
(?) Pietro
Cananda
il
divisione
nel
ministero
terno,
dell'in-
82.
ispettoregenerale del
Carnaghi Amedeo,
Carozzi
Casati
Luigi
firma
l'istanza
pei Collegi,62.
Giuseppe, consiglieredi Stato,
Casella
Giovanni
Casnati
Filippo,capo
Castelbarco
divisione
firma
CastiglioniAlfonso,
60; nipote di C.
della seduta
del
CastiglioniAntonio,
Senato
nel
l'istanza
accennato,
81.
comandante,
Battista, aiutante
Cesare
83.
tesoro,
84.
del
ministero
culto, 83.
pei Collegi,62.
15,
firma
l'istanza
legi,
pei Col-
Verri, glipreannunzia l'oggettodel
avvocato,
17
aprile,104.
firma
l' istanza
dei
legi,
Col-
61.
CastiglioniCarlo
id., 62.
CastiglioniLuigi, senatore,
79; è nominato
a
far parte della
169'
del
deputazione
66,16y, va
di
ciardi, 54,
firmato
55;
Cavriani
Federico, senatore,
senatoria, 45,
75;
il Melzi
presso
dopo
Giuseppe Cesare,
Ceriani
del
Senato,.
aprile,141^
20
nel ministero
divisione
capo
sione
commis-
una
del
la protesta
la seduta
al Guic-
e
8^.
79; fa parte di
firma
46^
91.
comandante,
xxi,
109;
Statuto
terzo
aiutante
Bartolomeo,
Cavedoni
nel
lui
a
53,
Milano,
a
senatoria,
date
47; istruzioni
49,
13,
torna
commissione
una
parla in Senato,
109;
Potenze,
116; da Mantova
Mantova,
a
116; fa parte
32,
alle Alte
Senato
l'interno
del-
82.
Ciani
Giacomo
l'istanza
Alte
Potenze,
Collegi alle
ciambellano
Cicogna Carlo,
20
aprile 1814,
15.
Giovanni
firma
Cicogna
Corona,
Collegielettorali
la
22
a
altra
di
C^^rlo,
circa
70
loro
Bellegarde, 37;
della
e
59
dei cittadini milanesi
63; il Gonfalonieri
riunione
elettori, e atti che
alle alte
deglielettori
35;
Regno
80.
18; prima
deputazioneloro
Milano,
siniere
elemo-
grande
Senato, 79.
convocazione,
convocazione,
; numero
al
del
ufficiale del
Regno d'Italia,istanza
del
aprile,con
atti, 35
di Ravenna,
consiglieredi Stato,
la loro
29;
fratello
corte,
aprile,15.
20
arcivescovo
membro
Francesco,
chiede
nei fatti del
pei Collegi,62.
di
Regno, grande
78,
per
parte
sua
Battista, giudice di cassazione, 81.
Antonio,
del
156.
corte,
l'istanza
fatti del
nei
Giovanni
Codronchi
Colle
di
,
parte
Cisotti
32,
scudiere
Cicogna
sua
pei Collegi,17, deputato dei
firma
ne
di
essi il
vi si
pirono,
com-
Potenze, 32; altri
nel
Regno, 92 e dei presenti
deputazione al Sommariva,
56 j
dichiarati
sciolti
dal
Belle-
garde, 58.
Compagnoni
Giuseppe, consiglieredi Stato,
Condulmer
Pietro
Condulmer
Tommaso
Antonio,
81.
giudice di cassazione,
Gaspare,
senatore,
80, firma
81.
la prò-
170
del
posta
Senato,
rifugianella
si
75,
del
carrozza
Verri, 138.
Federico
Confiilonieri
fatti del
nei
parte
firma
aprile, 15;
20
il ritratto di
18; rompe
deputato dei Collegi alle
il
contegno
sua
sua
al Senato,
intimazione
Napoleone dell'Appiani,
20;
Alte
aprile,151,
20
pei Collegi,59;
l'istanza
Potenze,
ij6;
52,
risponde alla
140;
suo
Memoria
Storica, X.
Consigliodi Stato,
alla
fine
del
sciolto dal
Francesco, firmato
Conti
Luigi
chiarato
di-
Statuto, 91.
terzo
pei Collegi,60.
(Lafolie Carlo
della
dell'autore
consiglieri
Collegielettorali,35;
dai
nel
l'istanza
Federico
Coraccini
molti
posizione
com-
sua
Bellegarde,38.
Conti
firma
relativo, 91;
esso
Regno, 80, 81;
abolito
milanesi, 8;
erano
ad
Statuto
Giovanni), pseudomino
del Regno
dcìl'Aiiiiììiìiistraiioììe
Storia
d'Italia,XV.
prefettodel Serio, 87.
Cornaglia Francesco,
Corinaldo, patriadi
Conti,
dei
Corte
formata
Corte
di
Corte
composizione
sua
composizione
cassazione,sua
quasi interamente
reale
in
alla fine del
Milano,
Regno, 82;
milanesi, 8.
da
quasitutta
formata
fucilato, 105.
militare
un
suo
di
alla fine del
Regno, 81;
milanesi, 8.
nesi,
di mila-
personale quasi tutto
8.
Corridori
Cortese
cassiere
Girolamo,
direttore
Francesco,
generale del Regno, 83.
delle
della
e
rassegne
zione,
coscri-
83.
Cossali
Cossoni
Pietro, ispettoregenerale delle acque
Antonio,
delle
Costabili
una
e
acque
il
Corona
primo
Battista,
senatore,
senatoria, 46, 109;
commissione
e
e
strade, 8;.
direttore
rale
gene-
strade, 83.
Gio.
Containi
della
firma
consiglieredi Stato, 80,
e
il
grande
terzo
ufficiale
Statuto.
91.
79,
fa parte
intendente
del
di
rale
gene-
Regno,
79;
172
De
consiglio legislativo
Stefano, presidente del
Bernardi
nel
consigliodi Stato, So, primo presidentedella
dei
conti, 82.
firma
Corte
pei Collegi,62.
l'istanza
De
Capitani Giovanni
De
Capitani Paolo, segretariogenerale del
l'interno
del-
ministero
82.
De
Carlo, prefettodel Tagliamento, 87.
Del
Maino
De
Lorenzi
De
generale di
Giovanni,
dalla
Moli
Reggenza,
Sigismondo,
brigata,84
,
designato
in
richiamato
italiano,9,
al soldo
generalistraniero
servizio
81.
giudice di cassazione,
Antonio,
Dembowski
nel
pei Collegi, 62.
l'istanza
Luigi, firma
Nazzari
Carli
40.
firma
80,
senatore,
la
del
protesta
Senato, 75.
De
Députaiione del
proposta,
dal
essa
istruzioni
112;
III,
Melzi, 54-57;
68, 116;
va
difesa
condotta
sua
che
De
Di
facevano
ne
Baldassarre, firma
Simoni
glielettori
solamente
a
l'istanza
di
lano,
Mi-
1,
79.
zione,
capoluoghi, popolamilitari,85-87;
fine del
convocati
Reggenza,
del
l'amministrazione
alla
a
156.
dipartimentisono
otte
le componevano
che
nari
ad
alleate,30-3
senatore,
Milano, 155; loro rappresentantinella
Direzioni generaliper
date
pei Collegi, 63.
e comandanti
pretetti
circoscrizione,
chi
Guicciardi,66-68.
32,
parte,
d'Italia, loro
Dipartimenti del Regno
dal
alle Potenze
Luigi Giuseppe,
Arborio
Breme
credenziaH
e
da
e
Mantova, 66, 116; ritorna
a
Deputazione dei Collegielettorali
156; persone
alleate,come
alle Potenze
Senato
52, 53,
161.
segretariodella Reggenza,
Pagave Gaudenzio,
155.
Regno,
tunzio-
Regno,
83, 84;
quasi tutti milanesi, 8.
Dode,
generale austriaco,
nel
Durini
mato
Enrico, generale di divisione, fir-
Giovanni
Dombrowski
primo Statuto,
Antonio,
al
161.
podestà
Senato
e
91.
di
al Melzi
Milano,
accennato
l'istanza
dei
1
5 ;
cittadini
smette
tra-
per
173
la coavocazione
dei
del
il decreto
il
Senato
l'istanza
l'istanza
altri
blicare
pubvoca
con-
permanente,
pei Collegi,60,
gliindirizza
la
di Stato onorario,
Guido, consigliere
24,
certifica
all'insediamento
63; presente
fa
proclami,24,
seduta
in
147; il Confalonieri
Erizzo
e
Consiglio comunale
146; firma
25,
Collegi elettorali,i6, 58,
forme
con-
della
genza,
Reg-
apologia,x.
sua
81.
Esercito, suoi ufficiali generalialla fine del Regno, 84.
Eulbrucca
Carlo, firma
parte
sua
pei Collegi,61.
ciambellano
Fagnani Federico,
Stato, 81;
l'istanza
di
corte
fatti del
nei
consiglieredi
e
firma
aprile,15;
20
l'istanza
pei Collegi,17, 59.
Modesto, capo divisione nel
Farina
Fava
Paolo
deputato dei Collegielettorali
alle Alte
senatore,
e
Daniele, senatore,
insieme
del
al Verri
Senato,
Fenaroli
79;
149;
primo
79, si ofi'redi
e
terzo
Statuto,
91.
parlareal popolo,69,
firma
la protesta
Regno
invita la
nel
e
maggiordomo
ficiale
maggiore, grande uf-
della
78, membro
Corona,
Reggenza
primo
ad occupare
Statuto
del
del
nato,
Se-
il palazzo reale,
Regno,
91
nel
e
91.
Ferrarlo
Ferri
nel
tenze,
Po-
75.
firmato
terzo,
ciale
uffi-
,79.
parla al popolo, 128;
Giuseppe, gran
del
culto, 83.
grande
156; firmato
32,
del
Ferrara,
Regno
Fé Marcantonio,
Felici
di
Fabrizio, arcivescovo
del
ministero
Carlo
firma
l'istanza
pei Collegi,61.
Francesco, prefettodel Piave, 86.
Fiorella
Pasquale Antonio,
generaledi divisione, 84,
tore,
sena-
80.
Fontane
nel
Giacomo,
comandante
Malia, 86.
Fontanelli
guerra
a
generale di divisione, 84,
Achille, generale di divisione,84, ministro
e
grande
far parte
18,
Reggenza,
della
va
40.
a
della
ufficiale del
Regno, 78, 82; designato
tenze,
deputazione del Regno alle Alte Po-
Parigiper
la Baviera,
32, destituito dalla
174
Foscolo
Ugo, frequentatore delle
promosso
dalla
squadrone
capo
dei
case
ministri, 9-10,
Reggenza,
citato,
40,
XI.
IX,
Possano
Luigi
Francesco
firma
l'istanza
pei Collegi, 59.
I, imperatore d' Austria,
Boemia,
le
proposta
di farlo mediatore
truppe
sue
delle
la cessazione
la creazione
di
Eugenio
lui i
a
le Alte
presso
a
delle
e
re
d'Italia
di
e
Italia,12;
Potenze
per
Frangipane Cinzio,
senatore,
Frecarelli
firma
e
è dichiarato
12;
provincie,35;
deputatidel Senato,
Prospero
dell'
parte
occupano
Ungheria
ostilità,
l'indipendenzadel Regno
di Milano
possesso
d'
re
dovevano
54,
in
sentarsi
pre-
57.
80.
l'istanza
pei Collegi,62.
Filiberto, generale francese, 87.
Fressinet
Frisiani
l'istanza
firma
Giovanni
pei Collegi,60.
Alessandro, prefettodel Rubicone,
Fresconi
Livio, generale di brigata,84.
Galimberti
Gallino
consiglieredi
Tommaso,
della
Corte
Galvagna
87.
Stato
d'appellodi Verona,
e
primo presidente
81.
Francesco, consiglieredi
Stato
e
l'Adriati
prefettodel-
81, 85.
Gaspari Giacomo,
Gentili
in
firma
Antonio,
Germani
prefettodel Metauro,
Giuseppe,
nella
divisione
,
porto
firma
Girolamo,
Giaxich
di
libraio
segreteriadi
di
pei Collegi,62.
discorsi, 30
e
del
fregata, comandante
in
Milano,
autore
xvi.
della Memoria
consiglieredi Stato, 80,
firma
xi.
storica,
l' istanza
pei Collegi 17, 61, presiede i Collegi elettorali
seg., 155;
era
stato
commissario
e
suoi
dinario
straor-
dipartimento del Lario, negli ultimi tempi
Regno, 39; suo discorso di chiusura ai Collegi eletnel
del
Stato
85.
Melchiorre, creduto
Ludovico,
l'istanza
capitano
Venezia,
Giegler Pietro,
Giovio
capo
pei Collegi,61.
Milano, 82.
Ghirlanda
Gioia
l'istanza
86.
17)
ff. di
e
Cesare
Giulini
Giorgio, fa
Giulini
Giuseppe, firmato
della
parte
Leonardo,
181
al
2
del
ministero
del
18 14,
78.
pei Collegi,60.
l'istanza
firma
Giulini
Giustiniani
dal
ministro
sponde
ri-
xxi.
segretario generale
Gaetano,
culto, 83,
Bellcgardc,37;
al
storica, xi,
alla Memoria
Giudici
innanzi
altro discorso
36;
torali,
nel
Reggenza,
146.
25,
primo Statuto,
senatore,
firma
79,
91.
la
del
protesta
Senato, 74.
Gorio
firma
Carlo
Grandi
pei Collegi,6^.
l'istanza
fanno
(Iella Corona, 78;
ufficiali
Granili
Statuto
Regno, 78, 79;
dd
ufficiali
del
parte
per
Senato, 79.
la loro
zione,
crea-
91.
Grenier
Paolo, generale francese, 87.
Greppi
firma
Antonio
Guastavillani
firmato
Guerrini
Giovanni
nel
Guicciardi
creduto
senatoria,
del
seduta
va
col
Mantova
a
116; istruzioni
52,
del
ij,
firmato
nel
Isimbardi
Innocenzo,
Istan'^adei cittadini
Melzi
49,
Jacob
a
e
.
.
.
,
esteri
capo
in
della
nominato
è
11;
senatore,79;
65, 66, 108,
in,
lui date dal Melzi, 54,
55;
di
testo
firma
Milano,
sua
64-69; lettera
la protesta del
113;
moria
melativa
re-
Senato, 74;
Statuto, 91.
terzo
milanesi
essa,
putazion
de-
nella
contegno
suo
a
direttore
Senato, 58, 124,
.
53,
45,47,
generale
per
elettorali,
59-63; trasmessa
del
ed
storica
torna
Reggenza, 70;
primo
Memoria
Castiglioni,116;
apologetica,35;
della
della
autore
aprile,44,
17
pei Collegi,63.
biografiche,
xxii-xxiv;
il progetto
Stato, 80,
91.
l'istanza
notizie
sue
combatte
Statuto,
firma
Diego,
xii-xiv;
Battista, consigliere di
primo
Camillo
pei Collegi, 62.
l'istanza
delle
zecche, 84.
la convocazione
dal
dei
legi
Col-
podestà al presidente
125'.
divisione
nel ministero
Parigi,82.
Jacquet Giuseppe, generale di brigata,84.
italiano
fari
degli af-
176
Giovanni
julhien
Francesco,
nel
Lafolie
Carlo
generale
di
Mincio, 86, ricordato
Giovanni, vedi
brigata,84,
mandante
co-
xxv.
Coraccini
Federico.
firmato
Lambertenghi Luigi,consigliere
legislativo,
nel
primo
Statuto, 91.
Lamberti
Giacomo,
firma
Lario,
la protesta
nella
53,
Senato, 75.
del
dipartimentidel Regno, 86;
dei
uno
80, segretario del Senato,
senatore,
Reggenza,
1
5
"
; sua
suo
tante
rappresendal
prefetturadesiderata
Verri, 98.
Laurent
Guglielmo, generale francese,
Francesco
Lechi
Angelo,
Lechi
Giuseppe, generale
Lechi
Teodoro,
Lemàrrois
e
della
nel
elettor?li
gran
Corona,
A.
78;
firma
Carlo
156.
P., 32,
del
membro
della
Senato,
suo
carattere
consigliere di
Reggenza
sue
a
rassegne,
aggiunto
e
sua
alla
158, 159.
morte,
generale
della
Stato, 80,
nato,
polizia,accen-
loi
attribuzioni,153,
154;
consiglieredi cassazione,
Luini
Giuseppe, giudice di cassazione,
Luini
Stefano, prefettodell'Agogna, 85.
Luosi
Giuseppe, gran
80:
grande
visione
di-
capo
Reggenza, pel
;
delle Marche,
l'organizzazione
per
e
firmato
pei Collegi,60.
79,
direttore
Giacomo,
Verri
79;
83.
guerra,
Tistanza
Lucrezio, senatore,
14;
deputato dei
25 ;
ciambellano, grande ufficiale del Regno
ministero
Mella, 155,
C.
alla
Reggenza,
Luigi Annibale, ispettore alle
nel
Luiui
della
Statuto, 91.
primo
Locatelli
Longo
nelle
loi.
Antonio,
Londouio
divisione, 84.
generale di brigata, 84.
Alberto, fa parte
Collegi
-Litta
di
84.
Giovanni, generale francese, governatore
Marche,
Litta
comandante,
aiutante
87.
giudice ministro
ufficiale del
aggiunto
loi;
promosso
suo
a
rattere
ca-
dalla
40.
81.
della
natore.
segiustizia,
Regno, 78, 82; presente
177
del Senato
alla seduta
aprile,43;
17
parte nel progetto di decreto
firmato
Luosi
nel
primo
nel
e
divisione
Luigi,capo
parla, 48;
al
presentato
nel ministero
no;
del
Regno, 91.
della
82.
giustizia,
Statuto
terzo
Senato,
sua
Lupi Carlo, segretariogenerale del censo, 85.
Maestri
Giovanni, consiglieredi Stato, So, prefettodel
Monte
Napoleone, 84.
Magenta Pio, prefettodel Bacchiglione,85.
Maillot
Stefano, commissario
Manara
Baldassarre
Manzi
firma
generale della marina, 8;.
l'istanza pei Collegi,61.
Ignazio id., 60.
Manzoni
id., 62.
Alessandro
Marche, loro
al
unione
loi;
Regno italico,
v.
sone,
Metauro, Mu-
Tronto.
Marchini
Bartolomeo,
capo
divisione
nel
ministero
delle
finanze, 83.
Marcognet, generale francese, 87.
Marescalchi
Ferdinando, ministro
ufficiale del
del
Regno,
Marina
90
82 ; firmato
nel terzo,
e
Giuseppe, capitano,aiutante
prestar
servizio
presso
nel
e
primo
grande
Statuto
91.
reale,suoi ufficialisuperiorialla
Marini
a
Regno, 78,
degliaffari esteri
fine
di
del
piazza,
il Senato
il
20
Regno, 85.
comandato
aprile,13,
18.
17,
di
Francesco, segretariogeneraledella Segreteria
Marinoni
Stato
in
Parigi,82.
FilippoAndrea, generale di brigata,84.
Martel
Martinengo
Gio.
Estore, senatore,
80.
,
firma
l'istanza
pei Collegi,61.
Agostino,ispettoregeneraledelle acque e strade,85.
Luigi,senatore, 79; si offre di parlareal popolo,18;
Martini
Francesco
Masetti
Massari
parla in Senato, 47 ;
128; si rifugianella
nel
terzo
Mazzucchelli
13
—
insieme
carrozza
Statuto, 92; firma
Giovanni
Rivduiiove
di
al Verri
del
Verri, 138; firmato
la protesta
Battista, aiutante
Milano.
parla al popolo,
del
Senato, 74.
comandante, 84.
178
Mazzucchelli
Luigi,generale di brigata,84;
accennato,
dalla
divisione, 40.
promosso
Medici
Reggenza
firma
Pietro
l'istanza
pei Collegi,62.
degliordini
Méjan Stefano, segretario
nel
7 ; ammesso
i
tra
Portula
odiato
firma
dotti,ivi;registrato
Regno,
;
So.
senatore,
pei Collegi,61;
l'istanza
79
dagli Italiani,103.
di Novara,
Vittorio, vescovo
Giacomo
Mellerio
dei
Eugenio, xxi,
ufficiali del
grandi
consiglieredi Stato, 80;
Melano
del viceré
Collegioelettorale
dal Saint-Edme
di
generale
a
9;
fa parte
della
Reggenza, 25.
del Regno, 86;
dei dipartimenti
Mella, uno
nella
Reggenza,
155;
suo
tante
rappresendal
prefetturaesercitata
sua
Verri, 99.
Meloni
Melzi
l'istanza
firma
Abele
pei Collegi,65.
della Repubblica italiana,98
Francesco, vicepresidente
il Verri
trae
alla vita
politica99
della
guardasigilli
Regno,
78;
II,
per
il 17
44;
testo
relativo,
Metternich,
12,
di
56-57;
13,
e
del
ufficiale del
il Senato
e
messaggio
alla
istruzioni
credenziali
minacciata,
vita
celliere
can-
convoca
sue
54-55;
15,
Lodi,
grande
lettera
sua
essi, 49-50;
sua
di
Senato, 79;
aprile,12;
agli avvertimenti
crede
del
senatoria,
Deputazione
Corona
membro
per
; duca
Verri, 120,
Giacomo
firma
Melzi
Giuseppe
id. 62.
Mengotti Francesco,
formula
26, 140;
Metaiiro,
non
ricordato^
140;
una
l'istanza
senatore,
proposta
in
pei Collegi,59.
50,
del Senato,
segretario
Senato, 48;
redige
al
dei
uno
dipartimenti del Regno,
86,
53;
l'articolo
principeEugenio, 114; firma la protesta,
Giuliano
Agosrino, generale francese, 87.
Mermet
il
per
16.
Melzi
relativo
j
idi;
75.
dato
ricor-
105.
Metternich
(principedi),
ministro
d'Austria, credenziali
la
depntt^ione
'^el
Regno,
degli
del
l'imperat
affari esteri delMelzi
13-14,56-57.
a
lui
per
i8o
Negri Gaetano, segretariogenerale delle
strade,85.
e
acque
Neipperg (conte di) Alberto, generale austriaco,
Battista,
giudicenella
Gio.
Koghera
Odescalchi
Tommaso,
Olona,
dei
uno
tratti i
primi
arcivescovo
la protesta del
Giulio
Ottolini
Paini
della
membri
Statuto, 92.
terzo
firma
Reggenza,
di
nel
sono
esso
riconosciuto,
79.
Statuto, 91
terzo
nel
Senato, 75.
pei Collegi,62.
l'istanza
Giuseppe, presidentedel Consiglio degli uditori
firma
ConsigliodL Stato, 81;
dei
,
conti, 82.
Giuseppe,generaledi divisione,84.
Palombini
giudice nella
Pampuri Giacomo,
uno
dei
dei
Corte
conti, 82.
dipartimentidel Regno,
Paolucci
84.
Amilcare, generaledi brigata,
Paradisi
Giovanni,
Regno,
firmato
senatoria,
17
del
11;
a
Senato,
primo
non
4),
è
47,
quella del
l'istanza
86.
Statuto
del
sostenitori
del
terzo
e
dei
far parte
nominato,
20
della
13;
3; lascia la
11
zione
Deputa-
parlanella
duta
se-
seduta, 49, 115;
firma
aprile,16;
la protesta
74.
Carlo, ispettoregenerale
firma
uno
79;
doveva
no;
aprile,44,
interviene
nel
senatore,
90, 91;
principe Eugenio,
non
pei Collegi,59.
segretariogenerale del lotto,84.
Palmieri
Panaro,
l'istanza
Giulio, giudice nella Corte
Pallavicini
delle
acque
e
strade, 83,
pei Collegi,60.
di Stato, 80.
Raffaele, consigliere
Parravicini
PasqualigoNicola, capitanodi vascello,85.
Passariano,
della
Peceis
uno
dei
dipartimenti del Regno,
Giuseppe, colonnello,
Patroni
Pecchio
;
Giulio, generaledi brigata,84.
Pallavicini
Parea
da
155.
Bologna, non
80; firmato
Barnaba, senatore,
firma
nel
dipartimentidel Regno, 86;
Opizzoni Carlo,
Oriani
firmato
conti,82.
dei
Corte
161.
guerra,
capo
nel
ministero
83.
Pietro, giudicenella Corte
Gio.
divisione
86.
Odoardo
firm.i l'istanza
dei
conti, 82.
pei Collegi,60.
i8i
Pedrazzini
Pedroli
di Stato, 80.
Michele, consigliere
Carlo
Antonio,
presidentedella
di
consigliere
Córte
Stato onorario
di cassazione,
81.
PelagattiCesare, giudicedi cassazione,
PeregalliFrancesco,
per
Perego
l'Adda,
13),
Luigi,
tìrma
8r.
80, aggiunto alla Reggenza
senatore,
tìrmato
primo
e
nel
l'istanza
Statuto, 92.
terzo
pei Collegi,61.
Bernardo, generaledi brigata,
84.
Peri
Petracchi
Angelo,
nel
divisione
capo
nanze,
fi-
delle
ministero
85.
Pevri
Luigi,generale
dal furore
Prina
dei
Piai'c,uno
Piazzoni
Gio.
di
divisione,84
di
tenta
salvare
il
,
popolare,22.
dipartimentidel Regno,
Battista,firmato
nel
i^6.
Statuto, 91.
terzo
Ermenegildo, ispettore generale degli studi, 83.
Pini
Pino
generale di divisione, 79, 84, primo
Domenico,
della
pei Collegi, 17,
dichiarato
comandante
della
parte
alla Clima,
a
lui date,
143;
146;
sue
dai
forze
difese
per
la
il Prina,
22
;
capitale,
24
;
fa
al popolo,
il
esorta
difendere
Collegi
x,
popolo
lìzi
gliedi-
elettorali nel
militari ;
stampa,
a
gno,
Re-
7; firma
proclama
suo
Melzi, 26:
alle armi
delle
della
del
poi
xxi
atti
cennati,
ac-
; censure
xx.
PizzagalliAngelo
Pizzotti
il
forze
confermato
di comandante
58,
25,
clfiama
pubblici,27;
ufficiale
salvare
poteva
delle
salvare
141;
grande
e
principe Eugenio,
59;
Reggenza,
intende
25;
grado
reale
dal
trascurato
79;
istanza
Guardia
pitano
ca-
firma
l'istanza
pei Collegi,61.
giudice di cassazione, 81.
PoggioliniGiovanni, segretariogenerale dell'istruzione
Francesco,
blica,
pub-
83.
Polcastro
Girolamo,
Polfranceschi
senatore,
Pietro,
79.
consiglieredi Stato, 80; generale di
brigata,84.
Porro
Ferdinando,
prefetto de! Brenta,
86.
l82
Porro
firma
Luigi
il giorno
del Pino
Gaetano,
Prandina
va
gliAustriaci
invitare
a
compagnia
pei Collegi,61.
l'istanza
firma
Carlo
Porta
aprile,
23;
20
in
pei Collegi,17;
160.
Milano,
in
l'istanza
nel
divisione
capo
della
ministero
stizia,
giu-
82.
Francesco, giudice di cassazione,
Predabissi
l'istanza,pei Collegi,62.
Giulio firma
Prevosti
del
78, 83;
Regno,
simo^
137;
IO),
Melzi,
ma
II;
del
17
137,
fu
141;
tentativi
saccheggio del
il
rappresentante
di
vani
alle Potenze,
alle
duta
se-
la seduta
durante
e
del
interviene
non
strazio
di
salvarlo,21,
colpevolidella strage,
lui
23,
21-
144;
villa, 28;
sua
40;
incisione
eccidio, 41.
suo
Giuseppe, professorea Pavia,
Prina
13;
137; della
palazzo,24,
suo
l'oblio sui
si sparge
1
aprile,16; ricercato
tumulto
popolare
20
decreto
di
13; presente
parla,47,
odiatis-
perciò
e
Deputazione
nominato,
vi
della
strumento
progetto
far parte della
aprile,16;
141-146;
23,
nel
7,
ufficiale
grande
e
80; cieco
Napoleone,
parte
sua
non
quella del
stessa,
di
doveva
no;
finanze
senatore
politicafinanziaria
a
delle
Giuseppe, ministro
Prina
81.
di salvare
cerca
il ministro,
21.
Luigi,segretariogenerale delle
Prina
Protesta
al
del Senato
Sommariva,
zecche,
84.
71-75.
generale francese, 87.
Quesnel Francesco,
di Stato, 80.
Quirini StampaUa Luigi,consigliere
Radaelli
,
fornaio, milite
ai fatti del
trovasi
Raesini
Carlo
Raesini
Rodolfo,
Luigi
20
Rangone
Re
Pietro
firma
l'istanza
pei Collegi,61.
id. 61.
di
cassazione,
81.
84.
Gabriele, generale di brigata,
Giuseppe,
Antonio,
guardia nazionale,
aprile,136.
Ragazzi Giuseppe, giudice
Rambourgt
della
firmato
consiglieredi
nel
primo
Stato,
8r.
Statuto,
91.
i8"
Reina
Giuseppe,capo
divisione nel ministero
Reggenia provvisoria
il
aprile25, 146;
21
il Verri
dal
creata
fatto
è
ne
161;
del
Guicciardi, 70
atti ulteriori,
suoi
verbali
155;
il
;
26, 143-150;
atti
primi
di Milano
aggiunti i rappresentantidi
la
permette
non
suoi
sono
dipartimenti,
58,
sette
Consigliocomunale
presidente, 149;
vi
38-41, 156-159;
dellennanzcS^.
delle
zioni,
delibera-
sue
pubblicazione dell'apologia
Bellegarde ne
la
assume
denza,
presi-
38.
Régno
d'Italia. 1805-1814;
costituzionali,90-92
suoi
78-85;
92,
gli altri,8
93
;
fra i
del
convenzione
16
Dalmazia
delle
e
Marche,
occupati dagli Austriaci,
Renard
Brizio
Giovanni
comandante
Reno,
uno
giudice
di
comizi
in
e
90;
di
atti
al
la
unione
99;
dipartimentinon
generale
nel
Regno
brigata 84,
86.
81.
adottata
costituzione
sua
dal Melzi
essa
documenti
e
di
Lario, 86.
cassazione,
deputazione di
Regno,
secondo
11;
Lione, 90; governata
97 ;
e
•
Battista,
Italiana,1802-1805;
Repìibhìica
nei
alleate
dipartimentidel Regno,
Repossi Francesco,
Lombardia
155.
nell'Adda, 85,
dei
tari,
mili-
e
negli alti uffici,8;
milanesi
aprile,io,
statuti
torali,
collegielet-
della
alle Potenze
Regno
del
paesi
civili
suoi
dipartimenti85-87;
contrasto
suoi
e
alti funzionari
suoi
prevalenza dei
;
deputazione
della
;
formazione
sua
per
presidente,
vice-
come
la
zione
trasforma-
di questa
zione,
muta-
91.
Carlo, prefettodell'Adda, 85.
Rezia
RivA
Cristoforo, consiglieredi Stato, 81.
Rivaira
Luigi, aiutante
Rivolta
Cristoforo
comandante,
firma
l'istanza
Rodriguez Francesco, capitano
di
84.
pei Collegi,60.
fregata,85.
Roize, generalefrancese, comandante
RonnaTommaso,
Rosmini
Carlo
di
consigliere
firma
l'istanza
Stato
nel Reno,
e
vescovodi
pei Collegi,61.
87.
Crema,
81.
i84
Rossi
Luigi, ispettoregenerale degli studi, 83.
Rougier Gillo, generale di brigata,84.
Rouyer, generale francese, 87.
dei
Rnhicoìie,uno
Sabatti
Antonio,
Sacchini
Saint
dipartimentidel Regno, 87.
presidente
Girolamo
Edme
Mem.
firma
nella
Corte
l'istanza
(Bourg Teodoro),
dell'Armaroli,
star,
; attribuisce
conti, 82.
pei Collegi,62.
traduttore
77,
la Mcm.
dei
francese
alla
note
sue
della
medesima,
al
Guicciardi, 77.
Sainte-Laurent, generale francese, 87.
77-93
Saint
Paul
Saint
Priest
Verbigier,generale di brigata.84.
Filiberto
Luigi,capitano di fregata,85.
Leonardo,
Salimbeni
firmato
generale di brigata,
nel
primo
Statuto, 91.
Salina
Salvini
terzo
Statuto, 92.
delle
costruzioni
consiglieredi Stato,
Rocco,
navali, 85.
80.
Baldassarre, giudice nella Corte
Sant'Andrea
dei
conti, 82.
Pietro, generale di brigata,84.
Scaccabarozzi
Scazza
nel
direttore
Andrea,
Sanfermo
Sanner
firmato
Luigi
Cesare, giudice di cassazione, 81.
firmato
Lorenzo
Schiazzetti
Fortunato,
nel
di
generale
Schilt,generale francese,
Statuto, 91.
terzo
brigata,84.
nel
comandante
Scopoli Giovanni, consiglieredi Stato, 80,
Passa-riano, 86.
direttore
rale
gene-
dell'istruzione,83.
firma
l'istanza
Scotti
Gallerati
Costanzo
Scotti
Gallerati
Francesco, id., 61.
Segretarigenerali dei
ministeri
pei Collegi,61.
delle direzioni
e
generali^
82, 84; quasi tutti milanesi, 8.
di
Segreterìe
Segri
Senato
92;
del
Stato
Antonio
in
firma
in
Parigie
l'istanza
consulente,Statuti per la
regolamento
Regno,
8
;
8,
seduta
79,
di esso,
Milano,
pei Collegi,63.
sua
92;
creazione
sua
del
e
ordinamento^
composizione alla
80; comprendeva
straordinaria
funzionari,82.
loro
17
otto
senatori
aprile,12,
13,
fine
nesi,
mila103-
i8s
relazione
115;
creata,
del
seduta
aprile,15-21,
della
deputazione
18, 134;
dai
Serbelloni
Serbelloni
al
Sommariva,
Battista, accennato,
Collegi,59;
va
invitare
a
Marco,
essa
12,
113;
il richiamo
chiesto
legi,
Col-
dei
lito
abo-
71-75;
Bellegarde,38.
tìrma
15,
gli Austriaci,
80, firma
senatore,
11,
la convocazione
e
sciolto dal
e
in
deliberazioni
e
122-136; gliè
protesta
sua
Collegi,35,
Gio.
presentate
deputazione alle Potenze,
sua
20
commissione
43-49;
essa,
46; proposte
45,
11,
50-53;
prese,
di
l'istanza
pei
162.
la protesta
del
nato,
Se-
75.
Serio, uno
dei
dipartimenti dcL Regno, 87
nella
Reggenza,
Serpenti Angelo
Severini
firma
Girolamo
; suo
tante
rappresen-
155.
l'istanza
pei Collegi,60.
id., 61.
Severoli
Filippo,generale di divisione,84.
80.
SgarigliaPietro, senatore,
Silva
Bernardino, giudice nella
Silva
Ercole, accennato,
Silva
Sigismondo,
Smancini
15
accennato,
Corte
firma
conti, 82.
l'istanza
pei Collegi,60.
,
id., 60.
15,
consiglieredi
Antonio,
dei
Stato
dige,
prefetto dell'A-
e
81, 85.
Soldini
Ambrogio,
Soldini
Andrea, capo
Somaglia
direttore
divisione nel ministero
firma
Antonio
generale del lotto, 84.
l'istanza
delle finanze,83.
pei Collegi,60.
Somaglia Carlo, id., 60.
Somaglia
Gio.
Luca, id. 60; presidente del
presente
deputato
dei
all'insediamento
Collegi elettorali
della
alle Alte
munale,
Consiglio co-
Reggenza,
147;
156.
Potenze,
giudice nella Corte dei conti, 82.
Annibale, generale austriaco, commissario
Somaglia Gaetano,
Sommariva
Alte
Potenze
dei
Sommariva
Reggenza
in
Milano, 34,
155,
161; riceve
la
delle
tazione
depu-
36.
Collegi elettorali,
Matteo, fratello del precedente, aggiunto
per
l'Alto
Po,
155.
alla
i86
Sommaruga
presidentenella
....
prefettodel
Teodoro,
Sommenzari
Corte
dei
Mella,
conti, 82.
86.
Serafino,deputato dei Collegielettorali alle Alte
Sommi
tenze,
Po-
156.
Sopransi Fedele, giudice di cassazione, 81.
Sopransi Luigi, consiglieredi Stato, 81, giudice
81, firmato
firma
Giovanni,
Soresi
nel
pei Collegi,61.
id.,60.
Alessandro
Sorniani
Giuseppe id.,60.
Sormani
Lorenzo
Carlo,
zione,
cassa-
primo Statuto,91.
l'istanza
Sormani
Sozzi
di
id., 60.
capitolaredi Milano,
vicario
alla
esorta
quillità,
tran-
26.
Spella Luigi
firma
SpreaficoPietro
l'istanza
pei Collegi,60.
ìd.,60.
del Regno d'Italia,
costituzionali
90-92.
Staurenghi Leopoldo, prefettodel Tronto, 86.
Statuti
div. nel
Stoppani Pietro, capo
austriaco
Strassoldo, governatore
Stratico
Simone,
senatore,
della
ministero
in
giustizia,82.
Milano, 162.
80, firma
la
del
protesta
nato,
Se-
75.
consiglieredi Stato, segretario di
Antonio,
Strigelli
in
Milano, 81, 82; vuole
Tadini
Tagliamento,
Tamassia
del
Tarchini
dei
uno
firma
l'istanza
nel
gretario
se-
87.
pei Collegi,62.
dipartimentidel Regno,
firmato
Giovanni
terzo
87.
Statuto,91
;
prefetto
Lario, 86.
Battista,segretariogenerale del
Giovanni
del
Tarsis
l'ufficio,
157;
abbandonare
generale della Reggenza, 70.
Oldofredi
Girolamo, prefettodel Reno,
Tagliabue Francesco,
Stato
tesoro,
Giovanni
stero
mini-
83.
Battista,aggiunto alla Reggenza, per
gogna,
l'A-
155.
Taverna
Francesco, consiglieredi
presidentedella
Corte
Stato
d'appelloin
onorario
Milano,
e
81.
primo
i88
Verdier, generale francese,87.
Verri
Carlo,
97; suoi
della
autore
relazione
intendimenti,
di
per
pubblica beneficenza,
idi;
100-102;
del
17
119,
Dalmazia,
sua
missione
sua
condotta
102;
in
approvato
118, 123;
sua
125-137;
pubblico
giornatadel
fa parte
della
Reggenza,
condotta
147-157;
va
a
fa
100;
ispettore
nelle Marche,
nella
in
o
nella
sua
100;
dal
va
condotta
atti ufficiali 70;
Reggenza,
109;
xvii,
biografiche,
xxv;
la
aprile,47, 65, 108,
140;
19,
80,
senatore,
Milano,
di Stato,
consigliere
99;
della commissione
parte
notizie
98; sue
prefettoa Brescia, 98,
sui fatti di
seduta
Melzi,
109,
privato,117,
aprile,18,
20
25,
146;
suoi
presidentedella
come
complimentare
i
Collegielet-
torah, 155.
Verri
cavaliere,fratello
Giovanni,
Como,
Vertova
aggiunto
Vidoni
a
98.
Giovanni
Vestarini
Carlo, dimorante
di
Battista, firmato
alla
Reggenza per
BelingeriCarlo firma
Soresina
il
nel
Statuto, 91;
terzo
Serio, 155,
l'istanza
Giuseppe, senatore,
pei Collegi,62.
79; firmato
nel
terzo
Statuto, 91.
VignoUe, generale francese, 87.
Vigoni
Gaetano
firma
l'istanza
pei Collegi,60.
Villa
Carlo, consiglierecomunale,
Villa
del Cancelliere
Carlo, segretario
accennato
quello da
come
gli atti
id., 62.
del
Melzi,
1
3
della
guardasigilli
cui
;
rona,
Co-
i rivoluzionari
firma
il
messaggio
Melzi, 50,
noscevano
co-
del
108, le istruzioni ai Deputati del Senato, 55
le credenziali, 57.
Villa
Giovanni, prefettodi poliziadi Milano, destituito dalla
Reggenza
Villa
e
e
perché,
Luigi,ministro
Villata
40,
dell'interno nella
Repubblicaitaliana, 97.
Giovanni, generale di brigata,84, comandante
Rubicone, 87.
Villata
Guido, giudice di cassazione, 81.
nel
i89
prefetto
Michele,
Villata
Annibale,
Visconti
firma
l'istanza
(Antonio?)
l'istanza
pei
Gaetano
Volpi
Caneriggi
Volta
Alessandro,
Collegi,
civica
60;
17,
di
lano,
Mi-
il
assume
mando
co-
145.
Cremona,
Collegi,
battaglione,
capo
firma
59.
del
pretetto
firma
Vitali
guardia
nazionale,
di
Michele,
Vismara
della
pei
guardia
86.
Musone,
colonnello
della
Visconti
del
l'istanza
Benedetto
id,,
61.
Collegi,
pei
senatore,
86.
Mincio,
61.
firma
79,
la
protesta
del
nato,
Se-
75.
prefetto
Costantino,
Zacco
del
Zanella
Carlo
firma
l'istanza
Zanella
Carlo
Grato
id.,
Zanoli
Alessandro,
guerra,
pei
86.
Po,
62.
Collegi,
6r.
segretario
del
generale
dalla
destituito
83
Basso
Reggenza,
della
ministero
40.
,
Zecchini
Zenghi
Zucchi
Luigi
Filippo
Carlo,
cambio
prefetto
Bonaventura,
della
firma
generale
convenzione
del
l'istanza
di
Crostolo,
pei
divisione,
militare
Collegi,
84;
di
86.
firma
Schiarino
62.
l'atto
Rizzino.
di
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Biblioteca Storica del Risorgimento Italiano da T. Casini e V. Fiorini