Sportello Periodico di economia, cultura e sociale Focus: quale futuro dopo questa crisi? aperto Massafra: nasce la Banca a colori NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 TFF: la Finanza fa scalo a Taranto Massafra Villa Castelli Francavilla Fontana Grottaglie Taranto Taranto 2 San Marzano di S.G. Faggiano Leporano Presidenza e Direzione Generale Via Vittorio Emanuele, 190/A 74020 San Marzano di S.G. Centralino Segreteria Generale Relazioni Esterne Borsa e Finanza Fax 099 9577411 099 9577412 099 9577420 099 9577428 099 9575501 San Marzano di San Giuseppe Via Vittorio Emanuele, 190/A 099 9577441 - 099 9577442 (fax) Taranto Via Pupino, 13 (ang. C.so Umberto) 099 4535806 - 099 4538017 (fax) Taranto 2 Cittadella delle Imprese - V.le Virgilio 099 374973 - 099 331181 Faggiano Via Alfieri, 17 099 5914229 - 099 5914230 (fax) Grottaglie Via Calò, 72 (ang. Via Giordano) 099 5612586 - 099 5619518 (fax) Leporano Via De Gasperi, 37 (Pal. A) 099 5315002 - 099 5316856 (fax) Francavilla Fontana C.so Garibaldi, 77 0831 812855 - 0831 812856 (fax) Villa Castelli Via per Ceglie 0831 860195 - 0831 867257 (fax) Massafra Via Falcone, 8 099 8854266 - 099 8800588 (fax) www.bccsanmarzano.it [email protected] Sommario 5 6 7 8 9 10 11 12 14 16 18 19 20 21 22 23 24 EDITORIALE Direzione ripresa. Con qualche riflessione EDITORIALE La crisi dei mercati segna il ritorno della Banca Tradizionale È il momento del decalogo del risparmiatore «E adesso non ditemi che non ve l’avevo detto» Questa volta il ritardo salverà l’Europa. Forse E venne l’ora della nuova stagione della formichina Dal TFF, le carte al futuro. E, per il secondo anno consecutivo, gli analisti intervenuti hanno azzeccato le previsioni La mia Banca è differente Così abbiamo raccontato la crisi in tempo reale A Massafra è nata la Banca a colori La BCC San Marzano di San Giuseppe nella top ten delle banche pugliesi E adesso scommettiamo che anche voi non vedrete l’ora di andare in banca? Un Bilancio Sociale di Qualità. Qualità vera e tangibile Confindustria Taranto, insieme a Finindustria per lo sviluppo delle PMI «Solo l’Etica ci può salvare dalla crisi» Vi presentiamo il lato pratico dell’Eccellenza Banche e Risparmiatori una stretta di mano per comunicare meglio Litoranea Salentina, prelievo agevole con il nuovo bancomat 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 Magna Grecia, Convegno numero 48. Fari su Cuma L’Arte Ceramica, la nuova frontiera di un’economia sostenibile San Michele Arcangelo nell’eterna sfida fra il Bene e il Male Il coraggio di essere giovani. L’orgoglio di essere liberi Terre di Puglia libere tutte. Un brindisi alla legalità con i prodotti tipici Euro falsi, quanti ne sono finiti nelle vostre mani? Ambizioni per il Real Manduria Virtus Carrarese, schiacciata vincente per la BCC San Marzano Battilo sul tempo. Ecco come sconfiggere il tumore Corri, Nonno di Puglia. Corri È tornato il ruggito bianco-verde Un Premio agli intelletti della Magna Grecia Crescere sani e forti. Mangiando bene Il bullismo non vincerà. Gli studenti lo mettono all’angolo. Così Prego, tutti in carrozza. Ci sono 5mila posti L’attesa in banca diventa un piacere Viaggio alla riscoperta delle tradizioni della nostra area L’ordine caotico della vita nell’arte della pittura Dai primi passi la formazione più importante per le nuove generazioni Addio mia cara, carissima ICI Sportello Aperto: spazio ai Lettori Natale felice con gli sconti DOPO LA GRANDE BUFERA LA DOMANDA RICORRENTE E’: “COME USCIRE DA UNA SITUAZIONE DIFFICILE?”. NELLE PIEGHE DELLA CRISI E’ INSITA LA RISPOSTA Direzione ripresa. Con qualche riflessione Un imprenditore, qualche giorno fa, ad un incontro mi ha chiesto: “Presidente, come ne usciamo da questa situazione?”. E’ la domanda ricorrente in queste settimane in cui siamo osservatori di eventi importanti che stanno segnando in maniera probabilmente indelebile il settore della finanza mondiale. La crisi che si sta attraversando lancia messaggi chiari per il futuro. Come ne usciamo? Sicuramente rafforzati. Probabilmente il comparto è stato sottoposto ad uno stress notevole, ma ha posto proprio nelle pieghe di una situazione difficile le risposte per il futuro. E il futuro dice che non ci sarà più spazio per la finanza creativa, non ci sarà terreno utile per investimenti azzardati, talvolta anche incoscienti. O meglio, probabilmente continuerà ad esserci per i temerari pronti a navigare contro i mari in tempesta. Ma sicuramente i temerari, vista anche la recente e bruciante lezione, saranno di meno o comunque maggiormente accorti. Quanto avvenuto in quest’anno bisestile non può non insegnare qualcosa di utile per il futuro. I segnali di lenta ripresa, se vogliamo anche fisiologici, sono già nell’aria, ma non si può dimenticare troppo in fretta. Anzi, occorre riflettere per evitare che errori simili possano segnare il futuro. Da questa situazione ne usciamo proprio con la riflessione. I risparmiatori sono chiamati a riflettere sui loro interlocutori bancari o finanziari. Alle banche è demandato, invece, un maggior comportamento etico, come dice in maniera mirabile il Presidente della Repubblica. A noi banca locale che dell’etica e della correttezza abbiamo sempre fatto il nostro baluardo, spetta quasi un ruolo di frontiera. Antico eppure moderno, più che mai attuale in questa fase: il sostegno alle imprese e alle famiglie, non è solo un concetto. E’ l’interpretazione di uno stile di essere banca. Di una filosofia operativa che ci consente, oggi, di essere la più importante banca territoriale della nostra area. Di crescere, al fianco della nostra gente, offrendo servizi e prodotti lontani da tempeste. Offrendo una consulenza affidabile e appropriata. E per questo premiata in maniera sempre più incisiva dalla fiducia dei risparmiatori. FRANCESCO CAVALLO CONSIDERARE SACRI I RISPARMI DEI CLIENTI E PROTEGGERLI EVITANDO SCONQUASSI E BRUTTE SORPRESE. QUESTA LA MISSIONE DELLA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE. PERCHÈ LA FIDUCIA NON VA MAI TRADITA La crisi dei mercati segna il ritorno della Banca Tradizionale Con la crisi dei mercati torna finalmente il mestiere della Banca tradizionale. Il nostro. La domanda che viene posta più di frequente è: ci si può fidare della propria Banca? La nostra risposta è: di noi sì. Per il resto forse è più opportuno dare uno sguardo alle proprie posizioni titoli e trarne le conseguenze. Ci sono stati troppi anni in cui il risparmiatore è stato oggetto di offerte mirabolanti, con prodotti dai nomi esotici che lasciavano intravedere con i presunti guadagni una felice pensione in qualche isola tropicale. Oggi i risparmiatori sono stati svegliati all’improvviso da un enorme sconquasso e hanno visto intorno a sé le macerie del capitalismo di carta e purtroppo anche le nefaste conseguenze sui propri portafogli. Tutto quanto è successo non dovrebbe certo sorprendere chi ha buona memoria, sono fresche le ferite dei Bond argentini, Parmalat, Cirio, My Way, For You e già arriva una nuova mazzata ancora più forte delle precedenti. Evidentemente il risparmiatore rimane comunque attratto dalle lucciole del guadagno facile e ci ricasca ogni volta. Per noi è storia di ogni giorno, numerosi sono stati i clienti che non si sono accontentati dei tassi offerti 6 EMANUELE DI PALMA dai nostri c/c, certificati di deposito, libretti di risparmio, pronti contro termine e si sono rivolti a prodotti così sofisticati, complessi e costosi da essere praticamente impossibile predirne il rendimento a scadenza. Auguri. Non tutti gli investitori sono delle povere pecorelle tosate dai vampiri della finanza internazionale. Molti sono saccenti operatori che vantano una cultura finanziaria fatta non nelle aule universitarie ma al bar con gli amici, a parlare di azioni come fossero cavalli su cui puntare all’ippodromo. Questi è giusto che abbiano perso i loro denari. Hanno agito animati non dalla etica esigenza di veder garantiti i propri risparmi, ma da puro spirito speculativo, dalla speranza di arricchirsi senza lavorare, di trarre profitto da operazioni di cui non capivano neanche il senso. Noi non siamo e non vogliamo essere la Banca di questa gente. Vogliamo essere la Banca, il punto di riferimento di chi nella nostra terra lavora con sacrificio e competenza, di chi ci affida i suoi risparmi sapendo quanto siano preziosi e sudati. Da parte nostra ci impegniamo a considerare sacri i deposti dei nostri clienti, assicurando la giusta remunerazione ma senza promettere illusori guadagni, che, come la cronaca dimostra si rivelano memorabili perdite. PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE MERCATI IN CRISI: ECCO LE REGOLE D’ORO DA SEGUIRE PER EVITARE DI VEDER EVAPORATI I RISPARMI DI UNA VITA. DIECI CONSIGLI PER MUOVERSI IN TRANQUILLITÀ GIUSEPPE ANTONINO ROMEO È il momento del decalogo del risparmiatore Risparmiare significa anche accantonare ricchezza per i bisogni futuri. Ma se il risparmio è così importante, perché tante volte il risparmiatore non dedica la stessa attenzione che invece dedica, ad esempio, all’acquisto di un automobile o a qualsiasi altro “investimento”? La ragione è la pigrizia e la piena fiducia nella “delega” che rimettiamo al nostro intermediario (ad esempio un promotore o una banca, che non è detto siano sempre scrupolosi e corretti, o magari sono anche un po’ improvvisati). Ecco allora una strada maestra, dieci piccole regole che ci possono essere d’aiuto per mantenere sicuri i nostri investimenti in un momento piuttosto complesso: 1) Rifletti sulle tue esigenze e sulle tue preferenze in materia di investimenti; 2) Assumi informazioni su prodotti e servizi; 3)Verifica che l’intermediario che stai utilizzando sia autorizzato e instaura con lui un rapporto positivo; 4) Se non comprendi, non investire; 5) A potenziali alti rendimenti corrispondono alti rischi; 6) Diffida delle proposte improbabili; 7) Non firmare moduli in bianco; 8) Utilizza mezzi di pagamento previsti e sicuri; 9) Segui i tuoi investimenti nel tempo; 10) Internet: tante opportunità ma qualche attenzione in più. Le aspettative di guadagno, devono essere realistiche: non si può “pretendere la luna” e bisogna sempre considerare che i rendimenti di molti investimenti dipendono dall’andamento dei mercati finanziari, che può variare repentinamente, interrompendo prolungati periodi positivi. Dobbiamo inoltre comprendere che nessuno dà nulla per nulla. La maggiore possibilità di guadagno la si paga con il maggior rischio da sopportare. E allora, prima di dirigerci verso l’investimento più remunerativo, dobbiamo capire in cosa consiste la quota aggiuntiva di rischio, quali sono le condizioni (e la probabilità del loro verificarsi) che potranno determi- nare conseguenze negative per noi e la natura e la misura di tali conseguenze. Solo se abbiamo chiaro questo, possiamo correttamente valutare l’attività più rischiosa, e decidere anche di acquistarla, consapevoli però del maggior rischio cui andiamo incontro, che altro non è che il prezzo da pagare per la possibilità di un maggior guadagno. Per questo occorre una buona informazione, magari consultando i siti, come quello della Consob, che ci possono dare indicazioni e notizie precise e non filtrate. A proposito di internet, attenzione agli investimenti in rete: l’investitore che agevolmente si muove via internet dovrà sempre “scaricare”, stampare e leggere con attenzione la documentazione contenuta nel sito e conservarla. Investire, infine, bene e con consapevolezza non è certo facile. Tuttavia attraverso l’utilizzo di queste semplici regole ritengo che ciascuno di noi possa acquisire quella consapevolezza che altri hanno invece per mestiere, titoli o professione. Buon risparmio a tutti, allora, e anche nell’investire utilizziamo il buon senso che è sempre indice di saggezza e prudenza. Non fa mai male. 7 IL 22 APRILE DI DUE ANNI FA, EUGENIO BENETAZZO - NEL CORSO DI UNA SERATA PROMOSSA DALLA NOSTRA BANCA - ANTICIPÒ L’EVOLUZIONE DI QUESTO SCENARIO: PETROLIO ALLE STELLE E COLLASSO DEL SISTEMA FINANZIARIO. OGGI DA PREDICATORE NEL DESERTO È DIVENTATO PROFETA ASCOLTATO «E adesso non ditemi che non ve l’avevo detto» Grillo Parlante, Eugenio Benetazzo aveva previsto tutto. Senza sfera di cristallo Già da anni avevi previsto tutto. Poi, quando è esploso il caos dei mutui si è cominciata ad annusare pizza di un nuovo crash finanziario. In molti hanno detto Benetazzo aveva ragione. E ora? «Magra consolazione. In realtà la crisi dei subprime rappresenta una conseguenza e non un fattore scatenante: ci troviamo infatti innanzi alla fase terminale del turbocapitalismo (volgarmente conosciuto con il termine di globalizzazione). Questa fase terminale è causata dalla convergenza di quattro macrotematiche strutturali fra di loro separate, ma al tempo stesso contigue: la politica sociale per le garanzie ipotecarie sui mutui, le delocalizzazioni selvagge del WTO, l’utilizzo dei processi di titolarizzazione bancaria per aumentare a dismisura la capacità ed erogazione di crediti da parte degli istituti di credito ed infine la fuorviante politica monetaria statunitense che in due epoche temporali troppo ristrette è passata da una fase espansiva ad una restrittiva creando i presupposti per una incontrollata “tonnara sociale”». Insomma da questa crisi tipo1929 chi si salverà? «Credo che questo sia un “nuovo ’29” più che “come il ’29”. Sono diversi presupposti e modalità. Allora sparirono soprattutto piccole banche. Stavolta, invece, il problema ristagna in modo particolare nei colossi. A cominciare da quelli americani». Rimaniamo in USA. Per salvare il sistema finanziario si è passati dal piano messo a punto dal segretario al Tesoro Henry Paulson all’ingresso del Governo nei colossi. Basta questo per dare fiducia a Wall Street? 8 GIOVANNA CANZANO «Gli Usa stanno sparando gli ultimi colpi pur di tentare l’impossibile, ovvero far sopravvivere il malato moribondo. La locomotiva USA sta arrancando e sta perdendo la leadership globale». In qualche modo gli aiuti vengono dati solo alle banche che devono tutelare alcuni interessi degli investitori mentre altre meno importanti vengono fatte sparire (pulizia bancaria)? «L’idea che emerge dal comportamento della autorità statunitensi porta ad una discriminazione finanziaria volta a produrre una sorta di pulizia etnica nei confronti di tutti quegli istituti di credito che sono considerati essere artefici della diffusione e propagazione del contagio finanziario nel pianeta». Il FITD ovvero il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi pensa a proteggere i depositi dei risparmiatori e correntisti italiani. Una sua estrema applicazione pratica consente il salvataggio di quanto depositato? «Iniziamo con il menzionare come questo fondo non sia un fondo quanto un consorzio bancario ovvero tutte le banche aderenti si impegnano ad intervenire collegialmente per supportare l’istituto che si trovasse in default finanziario. Tuttavia il loro aiuto presuppone un meccanismo di intervento ex post, che comporta il reperimento ed il versamento dei fondi da parte di tutte le altre banche solo dopo che si è verificato lo stato di insolvenza. Negli altri paesi europei il meccanismo ha un intervento ex ante ovvero i fondi a riserva vengono raccolti alla fine di ogni anno solare ed accantonati dal relativo fondo. Ne consegue che a mio avviso in caso PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE di default di un grande gruppo bancario in Italia questo meccanismo garantista potrebbe incepparsi. Vedremo in pratica cosa farà il Governo. Meglio, comunque, il fondo di garanzia delle Banche di Credito Cooperativo che tutela i clienti che acquistano obbligazioni. Meglio in genere le piccole banche, quelle che non hanno velleità e che lavorno sul territorio». Quanto questa crisi inciderà sulle piccole e medie imprese e quanto su quelle italiane? «La crisi non ha ancora manifestato tutto la sua potenzialità detonatrice, infatti devono emergere i due prossimi bubboni finanziari: la crisi delle carte di credito e quella del credito industriale. Nei prossimi mesi subiremo un pesantissimo ridimensionamento dell’accesso al credito da parte dei piccoli imprenditori (revoche di fido e rientri forzati). Tutto questo avrà una conseguenza sul sistema bancario incapace di riallineare i quozienti di solidità patrimoniale. Per cui a parità di riserve e mezzi propri (che non possono essere aumentati in poco tempo) sarà necessario abbassare velocemente gli impieghi e le posizioni a rischio». Perchè molti non si sono resi conto per tempo della situazione? «Molti analisti ed uffici studi di banche d’affari non hanno saputo prevedere come si sarebbe evoluto lo scenario planetario, questo in virtù di ancoramenti ad obsoleti modelli econometrici che non sono più in grado di essere attendibili visto che non contemplano l’impatto della globalizzazione in termini socioeconomici e soprattutto perché soppesano l’asse New York/Londra ancora come il baricentro geoeconomico del mondo». DIETRO LE PIEGHE DELLA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA. L’ARRETRATEZZA DEL VECCHIO CONTINENTE RISPETTO ALL’AMERICA RISCHIA DI ESSERE UN VANTAGGIO PER IL SISTEMA DELL’AREA EURO Questa volta il ritardo salverà l’Europa. Forse STEFANO ANTONACCI (*) Se è pur vero che per l’Europa (e quindi anche per noi) gli effetti dell’attuale crisi sui mercati finanziari ed assicurativi non saranno probabilmente così drammatici come negli Stati Uniti, è vero anche che occorre essere vigili ed attenti, sia per non farsi prendere da rischi di contagio, sia per saperne cogliere le opportunità. Per quanto concerne i primi, bisogna prendere atto che il nostro sistema bancario, in generale, è “arretrato” di almeno due lustri rispetto a quello americano però, una volta tanto, questo non è male. L’Italia pur disponendo ancora di un solido sistema industriale, è dotata di un sistema finanziario non proprio d’avanguardia. Vale a dire che, le nostre banche (e quelle locali in particolare), in effetti, fanno (ancora) quello che devono fare le banche. Non a caso il nostro sistema bancario è fatto da “banche del territorio” che, come la nostra, si relazionano con i distretti industriali e le piccole e medie imprese. Tale sistema costituisce una risorsa preziosa di sportelli, depositi, finanziamenti a chi investe in attività produttive: banca vera, dunque, che non gioca d’azzardo. Per cui penso che la nostra economia di questa crisi ne risentirà, ovviamente, ma credo anche che, soprattutto banche come la nostra, abbiano tutti i presupposti per superare indenni le attuali incertezze. Guadagnando gran parte dei loro soldi nei settori tradizionali (“credito” in particolare, gestito peraltro con criteri ispirati alla sana prudenza di una volta), le banche locali sono meno speculative e più solide. Certo i profitti, in tempi di forte crescita, potranno essere più modesti rispetto alla concorrenza americana, ma come vediamo questo oggi non è un male, anzi. In definitiva il fatto di essere definiti “arretrati” rispetto alla concorrenza d’oltre oceano, ci colloca in una posizione di vantaggio e maggior sicurezza soprattutto per la nostra clientela. (*) Direzione Crediti GRANDE VOLATILITÀ E MERCATI AL RIBASSO. NUMEROSE LE INCOGNITE PER CHI VUOLE INVESTIRE. IN ESCLUSIVA PER SPORTELLO APERTO LE INDICAZIONI DEL TOP TRADER DAVIDE BIOCCHI E venne l’ora della nuova stagione della formichina DAVIDE BIOCCHI (*) In un contesto come quello attuale contraddistinto da grandissima volatilità e da mercati in ribasso molti si chiedono se, visti i recenti tentativi di recupero, non valga la pena investire sul mercato azionario attratti dai prezzi interessanti ma preoccupati da ulteriori evoluzioni della crisi finanziaria mondiale. In verità nessuno dispone della sfera di cristallo che consenta di sapere se quelli che abbiamo visto di recente siano i minimi assoluti o se il mercato debba ancora dare il peggio di sé. E non aiuta in questo momento l’analisi tecnica, cioè lo studio dei grafici, che per molti è lo strumento per le scelte di investimento ma che perde, nei momenti di isteria, la sua affidabilità. Facciamo alcune considerazioni. In primis viene da domandarsi chi venda a questi prezzi, dato che non possono più farlo i ribassisti, e la risposta più semplice è che la crisi finanziaria in corso, che ha generato il fallimento di alcune grosse banche, ha lasciato in eredità corposi asset azionari da liquidare e che probabilmente questi sono attualmente venduti sul mercato. Poi non si deve dimenticare che i fondi, con i mercati che sono crollati, sono oggetto di numerosissime richieste di riscatto e quindi devono vendere per fare liquidità per poterle fronteggiare, generando una spirale che si avvita su se stessa. Abbiamo quindi probabilmente individuato due fonti di grosse vendite che non sappiamo però quando potranno terminare. Ora invece guardiamo ai prezzi delle azioni. Sicuramente questa crisi spazzerà via alcune società deboli ma ce ne sono di solide e con i bilanci in ordine (oltre ad un business consolidato), che sono state massacrate sul mercato per le ragioni dette sopra e hanno raggiunto prezzi ai quali offrono un rendimento eccellente. Ovviamente non mi riferisco al comparto finanziario 10 In primo piano, Davide Biocchi all’ultima edizione del Taranto Finanza Forum (bancario e assicurativo), che per i noti motivi è meglio evitare, ma al settore delle utilities. Le società che ne fanno parte, complice anche l’arretramento del prezzo del petrolio, uscito dalla bolla speculativa degli ultimi anni, hanno raggiunto prezzi impensabili sino a 2-3 mesi fa. Un’ultima considerazione riguarda i numerosi piani di salvataggio messi in atto dagli istituti bancari centrali di tutto il mondo. Immissioni così massicce di liquidità nel sistema nel tempo genereranno inflazione. Per proteggersi dall’erosione dell’inflazione ci si difende di solito investendo nell’azionario. In conclusione, viste le considerazioni fatte, ritengo che si possa cominciare una prima timida fase di accumulazione agli attuali prezzi di mercato, avendo l’accortezza di individuare titoli con rendimento elevato e prezzi interessanti (evitando con cura i comparti più a rischio). Alternativamente si possono valutare gli ETF, che non obbligano a scelte specifiche sui singoli titoli e garantiscono una replica fedele dell’andamento dell’indice sottostante. (*) Top Trader DIETRO LE QUINTE DELLE STRATEGIE PER IMPATTARE LA CRISI. GLI ESPERTI DEL TARANTO FINANZA FORUM AVEVANO GIÀ BOCCIATO IL PIANO PAULSON Dal TFF, le carte al futuro. E, per il secondo anno consecutivo, gli analisti intervenuti hanno azzeccato le previsioni Gli esperti radunati a Taranto in occasione del Finanza Forum della BCC di San Marzano l’avevano detto: «un piano di salvataggio delle banche Usa poco credibile avrebbe trascinato i mercati in una crisi sistemica». A discutere delle prospettive del mercato sul lungo periodo per tutta la giornata di venerdì 26 settembre money manager, economisti e trader invitati dalla Bcc di San Marzano a parlare al capezzale degli indici. «Nel dettaglio il piano proposto da Segretario al Tesoro Henry Paulson», aveva spiegato Donatella Principe di Schroders, «doveva convincere sotto il profilo della quantità di risorse messe a disposizione, dei meccanismi di accesso e delle regole di rigore da applicare nei confronti di chi ha sbagliato». In particolare per Luca Ramponi, responsabile degli investimenti di Aureo, «si dovrà capire se verrà messo in piedi un meccanismo di asta per l’erogazione dei fondi, tale procedura potrebbe rivelarsi troppo competitiva per le banche con maggiori difficoltà”. Il money manager di Aureo aveva poi aggiunto che al momento i problemi più gravi sono concentrati sul settore finanziario, «al netto di bancari e assicurativi le prospettive di crescita degli utili che da sempre guidano gli andamenti degli indici di borsa, viaggiano ancora su cifre interessanti». Solo la soluzione dei problemi su bancari e assicurativi potrebbe davvero ridare nuova linfa ai mercati finanziari. Nessuno si aspetti però una ripresa a “v”, per Atos Cavazza di Ber Banca assisteremo anche dopo la crisi a una forte lateralizzazione, «in crisi oltre le banche è andata la fiducia degli investitori”, ha spiegato GIUSEPPE DI VITTORIO l’operatore finanziario, «è difficile che il denaro torni in maniera prepotente». Prima di voltare pagina occorre che i responsabili di fatti illeciti vengano puniti, i provvedimenti di sostegno all’economia non devono trasformarsi in colpi di spugna ha spiegato Marzio Zocca di Azimut, «il sistema deve fare delle profonde riflessioni sugli aspetti regolamentari, con in testa Mifid e rating». Ancora più pessimista è stato invece Francesco Carbone, consulente finanziario di alcuni fondi specializzati sull’azionario Europa. Sotto accusa è l’interventismo delle banche centrali che secondo Carbone distorce l’andamento dei mercati, prima in fase ascendente e o poi nella picchiata delle piazze finanziarie. «Gli Usa nel giro di pochi anni si ritroveranno con un deficit della finanza pubblica cinque volte più grande di quello attuale, un disavanzo commerciale aggravato e un debito pubblico appesantito», aveva spiegato Carbone, «in questo contesto come è possibile pensare a una ripresa sul lungo periodo delle piazze finanziarie con in testa l’America». Cavazza si è spinto poi nel rilevare una strana contraddizione. «Nel giro di pochi mesi il governo americano ha mandato a casa un assegno alle famiglie americane ora sembra un po’ un assurdo se chiedesse ai contribuenti di partecipare con nuove tasse al finanziamento del piano di risanamento degli attivi delle banche». 11 FINANZA STRACCIA ED ECONOMIA DI CARTA AL CAPOLINEA. SI RITORNA ALL’ECONOMIA REALE. CHE CERCA DI RIPARTIRE. NONOSTANTE LA CRISI. COME SI SOPRAVVIVE? PRIMA DI TUTTO EVITANDO FREGATURE La mia Banca è differente ROCCO VIOLA E’ giunta al capolinea la finanza straccia, l’economia di carta. Quella fatta da grandi promesse e scarse certezze. Quella che brucia nei mercati e si riverbera nel quotidiano. Da questo 2008, possiamo trarre qualche insegnamento utile per ritornare alla normalità e svoltare anche se, per raggiungere questo che è comunque un obiettivo prestigioso, occorre ancora del tempo. In un anno e mezzo (qui a lato la cronistoria essenziale) siamo passati dalle altalene dei mutui subprime alla crisi della finanza, di quella alta, per approdare al quotidiano caro-vita. Tre strade all’apparenza parallele, ma che alla fine rischiano di sfiorarsi, incrociarsi fino a creare un effetto domino globale. Si ritorna all’antico, e forse non è un male. Si ritorna alla Banca sotto casa. A quella che ci dà garanzie e soprattutto che non ci promette tassi fuori mercato. Perché se così è, vuol dire che qualcosa non quadra. Si torna a riscoprire il valore etico della Banca che dovrebbe essere la sua vera essenza andando oltre i semplici obiettivi di risultato. Questo ci tramanda il 2008, ancora un vulcano in piena eruzione. E’ un coast to coast di 79 anni, da quel 24 ottobre del 1929 al recente 24 ottobre 2008. Due crisi diverse per connotazione e modalità. Ma entrambe capaci di segnare un punto di non ritorno. In questo contesto, vive il Sistema del Credito Cooperativo. Vive la nostra Banca di Credito Cooperativo che oltre mezzo secolo fa è partita da un piccolo paese della provincia ionica con un obiettivo: sostenere gli agricoltori e gli artigiani. Allora era così. Oggi abbiamo oltre agli agricoltori e agli artigiani un tessuto economico e imprenditoriale composito. La BCC San Marzano di San Giuseppe è cresciuta, ha osservato da vicino gli alti e bassi dell’economia locale e non solo. E’ intervenuta sul territorio con il proprio sostegno e continua a farlo, giorno dopo giorno. Perché forte di un’identità che accomuna tutti i dipendenti, figli di questa Terra e li inquadra in un contesto – sia consentito senza presunzione – quasi elitario. Legittimato, ove mai ci fosse bisogno, anche recentemente da un rapporto dell’Ufficio Studi di Mediobanca che indica nelle BCC le prime della classe per solidità nel retail, vantando il miglior rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività di rischio ponderate pari al 15,2% contro una media del sistema del 10,4%; il 10,2% delle popolari e il 9,7% dei gruppi bancari maggiori. «E’ un primato – spiegano all’Ufficio Studi di Mediobanca – che deriva dal fatto che le BCC sono rimaste legate alle attività tradizionali». Insomma, differenti. E non solo per modo di dire. Diciassette mesi sulle montagne russe: dai mutui subprime alla crisi della finanza 22 Giugno 2007 Bearn Stearns chiede un prestito da 3,2 miliardi per coprire le perdite di un hedge fund. 16 Luglio 2007 Due hedge fund della Bearn Stearns, esposti con il mercato dei mutui subprime, perdono tutto il loro valore. 11 Gennaio 2008 Countrywide, colosso dei mutui rischia il fallimento. Lo salva Bank of America acquistandola per 4,1 miliardi di dollari. 9 Agosto 2007 BNP Paribas sospende la copertura di tre fondi collegati a debiti contratti con gli Stati Uniti e collegati ai mutui subprime. Esplode un pentolone già in pressione da febbraio. Crollano le quotazioni dei titoli USA legati ai mutui subprime. Precipitano le Borse mondiali. 17 marzo 2008 Con l’aiuto del Tesoro USA, JP Morgan acquista Bearn Stearns ormai fallita. Offre 236 milioni di dollari, pagherà 1,1 miliardi. 8 Ottobre 2008 Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Non vendete le azioni. Nessuna banca italiana fallirà». 15 Settembre 2008 Dopo 158 anni di vita affonda la banca di investimenti Lehman Brothers con un buco da 630 miliardi di dollari. E’ la quindicesima banca fallita dall’inizio della crisi. Bank of America salva Merrill Lynch (acquistata per 50 miliardi di dollari). Le Borse mondiali bruciano in poche ore 900 miliardi. 17 Settembre 2008 La FED salva il colosso assicurativo AIG con un prestito da 85 miliardi di dollari. 11 Luglio 2008 Fallisce IndyMac Bank: ha un asset per 32 miliardi di dollari. 12 Luglio 2008 Fannie Mae e Freddie Mac, che garantiscono il 58% dei mutui immobiliari americani dichiarano un buco da 11 miliardi di dollari. Saranno salvate dal crac a settembre (acquistate dal Tesoro USA). 25 luglio 2008 Falliscono la First National Bank of Nevada e la First Heritage Bank. Siamo a sette banche USA in default nel giro di pochi mesi. 18 Ottobre 2008 Nomisma presenta uno studio secondo il quale per 2008 sono 7 i miliardi di euro di sofferenze per le famiglie italiane che hanno un mutuo immobiliare. 7 Ottobre 2008 Contro la crisi in campo le banche centrali con una mossa storica: un taglio contemporaneo di mezzo punto dei tassi d’interesse. Bocciata di fatto dai mercati che toccano anche -10% (Tokyo). In poche ore si bruciano, solo in Europa, 340 miliardi di euro. 6 Ottobre 2008 L’Islanda in bancarotta. Il Governo annuncia la nazionalizzazione delle banche. Debiti per 61miliardi di dollari (12 volte più del Pil del Paese) che non possono far sopravvivere il piccolo stato. A fine mese la richiesta di 2 miliardi di dollari al FMI. Anche altri Paesi europei sul bordo del dirupo. 5 Ottobre 2008 Il Governo tedesco, la BundesBank, mette in campo 50 miliardi di euro per salvare la Hypo Real Estate. 3 Ottobre 2008 Crollano i titoli di Unicredit in Borsa. Il 5 si va ad un aumento di capitale di 3miliardi di euro e al pagamento dei dividenti in azioni di nuova emissione. In tutto, una manovra da 6,6 miliardi di euro. Gli USA approvano finalmente il Piano anti-crisi (700miliardi di dollari). 26 Settembre 2008 Decretato dalle autorità USA il fallimento della Washington Mutual. E’ il più grande della storia americana. Le attività della WAMU passano a JP Morgan per 1,9 miliardi di dollari. 29 Settembre 2008 Bocciatura del Piano anti-crisi USA firmato dal segretario al Tesoro americano Henry Paulson. 17 Ottobre 2008 In Francia, la Caisse d’Epargne inciampa sui derivati e perde 600 milioni di euro. 15 Ottobre 2008 Cominciano a girare in negativo tutte le borse asiatiche. New York e l’Europa si allineano. E’ profondo rosso. Unicredit (-8) vede lo spettro del fallimento. 9 Ottobre 2008 FMI: «Siamo sull’orlo della recessione globale» 10 Ottobre 2008 E’ un bollettino di guerra: le Borse europee bruciano 450 miliardi (1.330 in 5 giorni), Tokyo 200, Hong Kong 100. 11 Ottobre 2008 Il G7 vara un piano anti-crisi in cinque punti. L’euforia è contagiosa per la riapertura delle Borse. Ma dura poco. 13 Ottobre 2008 Il Consiglio dei Ministri italiano vara le misure a sostegno delle banche in crisi. 22 Ottobre 2008 E’ il prologo al venerdì nero per le Borse mondiali. In Europa bruciati 270 miliardi di euro. Il ciclone bond argentini travolge Madrid. 24 Ottobre 2008 Nel giorno della Crisi del ’29 possiamo etichettare anche quella del 2008. Le borse asiatiche trascinano fino a -11% quelle europee. In fumo in appena tre ore in Europa 230 miliardi di capitalizzazione. Il terremoto continua. LA SECONDA EDIZIONE DEL TARANTO FINANZA FORUM: UN SUCCESSO ANNUNCIATO. DICIOTTO RELATORI INTERNAZIONALI AL CAPEZZALE DELLA FINANZA. ALL’EVENTO DELLA BCC SAN MARZANO OLTRE 250 PARTECIPANTI Così abbiamo raccontato la crisi in tempo reale La seconda edizione del Taranto Finanza Forum, arriva in un momento fra i più complessi dell’ultimo secolo: a cavallo fra una crisi, quella del 1929 ormai storica e ben definita e una bomba in continua deflagrazione. Così, non è un caso se proprio nel mezzo del TFF 2008, arriva in tempo reale il fallimento della Washington Mutual, il maggiore della storia americana per una banca. Sull’evento promosso a Taranto dalla nostra banca, dunque gli effetti immediati di un contesto economico-finanziario sempre più complesso. Diciotto relatori e rappresentanti di società finanziarie italiane e internazionali per tutta la giornata si sono confrontati davanti ad un’attenta platea che ha ha gremito la basilica sconsacrata di San Pietro sul Mar Piccolo per questa seconda edizione del TFF. «Che sia un momento difficile – dice in apertura dei lavori il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma – lo vediamo ogni minuto che passa. L’obiettivo è offrire risposte chiare ai risparmiatori e agli investitori. Taranto, Roma, Milano, non sono distanti anni luce dal resto del mondo. Soprattutto in un contesto di economia globale. Quindi si sbaglia pensando che le crisi internazionali non riguardano da vicino anche i piccoli risparmiatori». Confronti a tutto campo, dunque fra le principali società italiane e internazionali del settore (Aureo Gestioni, Azimut, Banca Agrileasing, BHW, Club Commodity, Directa Sim, Salex, Schroders) e i maggiori esperti italiani e intenazionali: Stefano Calamita (psicologo di Borsa); Saverio Berlinzani (esperto del mercato FOREX e fondatore di Salex), Luca Ramponi (direttore investimenti Aureo Gestioni SGR); Massimo Intropido (fra i più autorevoli e preparati analisti tecnici italiani); Atos Cavazza (docente universitario e componente Consiglio direttivo Assiom, Associazione italiana Operatori Mercati dei Capitali); Vito Roberto Santamato (docente universitario); Donatella Principe (Manager Schroders Italy SIM Spa); Francesco Carbone (consulente finanziario COME GUADAGNARE SUI MERCATI. ANCHE IN TEMPI DI CRISI specializzato sull’azionario europeo); Marzio Zocca (gestore azionario Azimut SGR); Andrew Lawford (consulente finanziario Club Commodity). Nel corso della giornata è stato effettuato un collegamento in diretta con Milano Finanza dalla cui sede è intervenuto l’analista Gianluca Defendi. Circa 250 i partecipanti alla seconda edizione del TFF, provenienti da tutto il Sud Italia per un evento che ha confermato le attese diventando ormai un punto di riferimento per il settore finanziario nel Mezzogiorno, tanto da ricevere un’attenta copertura mediatica. A proposito della quale va segnalata la collaborazione con il Gruppo Studio 100, dei Fratelli Gaspare e Giancarlo Cardamone, che proprio all’evento ha dedicato una lunga parentesi per tutta la giornata con finestre nel corso dei telegiornali e con una doppia trasmissione di circa due ore, con l’inviato sul posto, il direttore Walter Baldacconi. Ecco com’è andata ai top trader impegnati al Taranto Finanza Forum. Per la parte di trading in tempo reale Davide Biocchi ha messo a segno un guadagno di oltre 1.500 euro nella sola giornata del Taranto Finanza Forum. Obiettivo di rendimento garantito da scalping sui titoli azionari, più di 150 eseguiti concentrati nelle prime due ore di mercato e a ridosso dei dati macro in uscita alle 14,30 e alle 16,00. Il trader ha lavorato nella prima parte le banche al rialzo (Ubi e Banco Popolare), nel pomeriggio è toccato invece alle Mediaset con lotti da 4 mila, 5 mila azioni e un controvalore di 20 mila euro circa. Diversa invece la giornata di Giovanni Lapidari, specialista sui future Eurex e Cme. Atteso il grosso scivolone del mercato si è posizionato long sul Dax a 6.129 con stop molto stretto di pochi tick, poi un altro long sul Mini Nasdaq poco dopo l’apertura dei mercati americani, per un gain totale di 700 euro circa. Il suo segreto, un indice in grado di rivelargli quando a vendere sono i grossi operatori. Preferisce invece lavorare la volatilità Luca Giusti con una serie di calendar spread, ovvero più opzioni sullo stesso titolo ma con scadenza diversa, la prima venduta la seconda acquistata. Denaro anche per Gianni Carbotti sulle valute, 700 dollari presi sul cross euro-dollaro. Da segnalare, infine, che è stato un tarantino, Cosimo Marinelli, fra i 210 concorrenti iscritti, ad aggiudicarsi il nuovo iPhone Apple, azzeccando le previsioni del mercato. G. D. V. Il Direttore Generale Emanuele di Palma, premia Cosimo Marinelli che fra i 210 iscritti al TFF ha azzeccato le previsioni del giorno dei mercati. A lato, momenti della giornata: dall’apertura dei lavori all’attenzione con la quale è stato seguito da un attento pubblico, tutto lo svolgimento dei lavori. E’ NATA A MASSAFRA LA NONA FILIALE DELLA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE. PARTICOLARMENTE INNOVATIVA, INAUGURA UN NUOVO CONCEPT DI FARE BANCA A Massafra è nata la Banca a colori «E’ un momento difficile per l’economia mondiale. L’apertura di un nuovo sportello per una banca locale, in questo momento, rappresenta un momento di speranza per il futuro, che va al di là del semplice taglio di un nastro». Con queste parole, Mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo della Diocesi di Castellaneta, ha inaugurato lo scorso sei ottobre a Massafra la nuova filiale della BCC San Marzano di San Giuseppe. «Occorre riprendere la strada del dialogo con la gente - ha continuato -. In un momento in cui anche 50 euro sono vitali per una famiglia, alle banche è chiesto di andare oltre. E’ una missione che al Credito Cooperativo riesce particolarmente bene, per questo non possiamo non essere entusiasti di questo S. E. Mons. Pietro Maria Fragnelli taglia il nastro alla nuova filiale delle BCC momento». San Marzano di San Giuseppe, a Massafra. Qui sotto, la benedizione. A far da contorno alle parole e alle preghiere A lato la presentazione da parte del Presidente Francesco Cavallo, alla comunità di Mons. Fragnelli, circa duecento persone in massafrese del direttore Giancarlo Airò. Alla cerimonia ha partecipato tutto il Consiglio d’Amministrazione della nostra Banca (in basso nella pagina rappresentanza del mondo produttivo, im- successiva) prenditoriale, sociale, culturale e istituzionale del territorio. Per il presidente del Consiglio comunale nostri imprenditori, dalle nostre famiglie, dai nostri di Massafra, Nino Castiglia: «Massafra è una città vitale, giovani. Quello odierno è un altro punto a vantaggio e il fatto che un’importante banca locale decida di di una zona che chiede maggiori possibilità e certezze. scommettere sul nostro territorio è significato di La BCC San Marzano di San Giuseppe, contribuirà nel un’azione importante e positiva di tutta la comunità, suo piccolo, a sviluppare nuove possibilità di crescita». capace di attrarre nuove forme di economia». «L’inaugurazione di una nuova filiale - commenta il Il presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe, direttore generale, Emanuele di Palma – offre una Francesco Cavallo, nel ricordare l’impegno primario duplice chiave di lettura. La prima è la conferma di «di una banca fatta di persone del territorio per il territorio», ha sottolineato: «In 53 anni siamo cresciuti grazie alla nostra gente e questo nuovo successo lo dobbiamo a tutti, clienti, fornitori, dipendenti e ad un consiglio d’amministrazione che da sempre asseconda le richieste che arrivano da un’area che è la nostra, dai 16 come il lavoro della nostra banca sia stato premiato dal territorio, che ci consente di continuare a crescere, quindi ad espanderci, rimanendo punti fermi e affidabili. La seconda, è una celebrazione del ritorno all’economia reale. Le banche devono essere punto di riferimento per i clienti. Devono offrire spazi e fugare dubbi. Non può più andare avanti la finanza fatta di carte e virtuale. In questa fase, difficile, c’è una sorta di ritorno alle origini». La nuova filiale, affidata al direttore Giancarlo Airò, si presenta moderna ed inaugura un nuovo concept di fare banca. Attenta a proporre servizi di elevato standing, risposte appropriate a tutte le richieste, con il piacere di entrare in un concept nuovo di istituto di credito, che offre ai clienti l’opportunità di vivere “a colori”, l’attesa, privilegiando la qualità della vita in modo da incasellare la voce “andare in banca” fra i momenti piacevoli della giornata. Così, grazie all’innovativo sistema di versamento intelligente, la BCC San Marzano di San Giuseppe, a Massafra, sarà aperta 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 con la possibilità, per i clienti, di effettuare tutte le operazioni di cassa (compreso il versamento degli assegni) con la visione in tempo reale (on-line) del saldo sul conto corrente ed eventuali operazioni di prelievo in base alla reale disponibilità. Particolarmente apprezzata, dai nuovi clienti, la filosofia che vede integrati servizi bancari con nuove offerte: dal canale informativo all news su schermo al plasma, alla console Wii Nintendo, all’angolo caffé e giornali per rendere piacevole l’eventuale l’attesa. La BCC San Marzano, ha reso omaggio a Massafra dedicando l’interno alla città con gigantografie del territorio. NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 17 L’ATLANTE DELLE BANCHE LEADER 2008, PUBBLICATO DA MILANO FINANZA E ITALIA OGGI CONFERMA I DATI DELLA NOSTRA BANCA: PRIMO ISTITUTO LOCALE IN PROVINCIA DI TARANTO E BRINDISI La BCC San Marzano di San Giuseppe nella top ten delle banche pugliesi La BCC San Marzano di San Giuseppe scala la classifiche delle banche pugliesi e rientra fra le prime dieci. Questo dice l’Atlante Banche Leader 2008, presentato da Milano Finanza e Italia Oggi. Inoltre, il cash flow generato nel 2007 porta la BCC San Marzano di San Giuseppe al 368^ posto su scala nazionale. Da segnalare, inoltre, l’MF Index (vale a dire l’indice, su scala decrescente da 10 - in realtà 8, visto che nessuna banca ha ricevuto il punteggio massimo - a 0 di Milano Finanza, che coniuga dimensioni degli istituti e risultati, individuando le banche che hanno saputo abbinare allo sviluppo della massa amministrata la capacità di fare cassa e generare profitti), quello relativo alla Banca di Credito Cooperativo San Marzano di San Giuseppe è 5,43 (il più elevato in Puglia è quello della Banca Popolare di Bari: 6,89). Mentre, rimane ben al di sotto della media, la percentuale delle sofferenze, segnale indicativo che dimostra come la banca prediliga il contatto diretto con il cliente, sostenendolo anche nel momento delle difficoltà. Nel Sistema del Credito Cooperativo, pugliese, buona performance della BCC di Cassano Murge (quarta su scala regionale) e della BCC di Santeramo (settima). Fra i primi dieci anche la BCC d’Alberobello (9^) e la Cassa Rurale di Castellana Grotte (10^). Fra le banche della provincia ionica, da segnalare il 20° posto della BCC di Avetrana, il 22° della Banca di Taranto e il 25° della BCC di Massafra. Dunque, la BCC San Marzano di San Giuseppe si conferma prima banca locale delle province di Taranto e Brindisi, dato rap- 18 presentato anche dalle cifre della semestrale. Infatti, il primo semestre 2008 è ben al di là delle attese per la BCC San Marzano di San Giuseppe. Al 30 giugno 2008, la raccolta diretta si è incrementata (sul 31 dicembre 2007) del 12,34% (+30 milioni di euro); gli impieghi (sullo stesso periodo) del +12,33% (+17 milioni di euro). Sono segnali importanti per il tessuto territoriale che vanno anche oltre i personali nuovi traguardi dell’istituto la cui solidità è stata sottolineata anche da Standard & Poor’s che ha confermato il rating, indicando una tripla B- (BBB-) sul lungo termine a A-3 sul breve periodo. Giudizi positivi quelli espressi dalla principale agenzia mondiale di rating che rimarca l’azione messa in campo dall’Istituto pugliese ad oggi l’unico del centro-sud Italia ad essere retato da Standard & Poor’s. Un punteggio di tutto rispetto commisurato all’ambito di riferimento nel settore delle imprese bancarie medio-piccole su scala nazionale ed internazionale, essendo la BCC San Marzano di San Giuseppe, la più piccola Banca al mondo sottoposta al rating da S&P. «Oggi, più che mai – spiega il direttore generale Emanuele di Palma - al comparto viene richiesta una maggiore attenzione tanto alla solidità interna e quindi ad una corretta capitalizzazione, quanto al cliente. Elementi importanti e capaci, in uno, di trasformarsi in sana gestione del credito. L’aver ottenuto per il secondo anno consecutivo il rating investment grade conferma il nostro ruolo di banca d’eccellenza. E’ un riconoscimento che ci sprona verso nuovi impegni e ulteriori sfide». PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE PARTITA LA NUOVA E DOPPIA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DELLA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE. VISIBILE ANCHE SU TELENORBA NEL CORSO DEL PROGRAMMA “DIARIO ROMANO” DI MAURIZIO COSTANZO E adesso scommettiamo che anche voi non vedrete l’ora di andare in banca? E’ partita la nuova campagna di comunicazione istituzionale della BCC San Marzano di San Giuseppe, che questa volta viaggia in duplice veste accompagnando l’apertura della filiale di Massafra e traghettando la comunicazione verso il piano varato da Federcasse, che a breve sarà on-air anche per la nostra Banca. Particolarmente incisiva, la programmazione della campagna televisiva, realizzata in collaborazione con il regista Alfredo Traversa e un gruppo di attori e attrici che hanno prestato il proprio volto, e professionalità, ai temi dell’iniziativa. Tre i soggetti chiamati per altrettanti spot (da 30”): due donne, due uomini, due bimbi. Ognuno di loro rinuncia a qualcosa cui più tiene, per andare in banca: dallo shopping al calcetto fino ai giochi. La famiglia (un componente per ogni soggetto) che entra in BCC San Marzano di San Giuseppe, “non vede l’ora di andare in banca”, perché è una banca diversa, fatta di persone e servizi a disposizione delle diverse esigenze: sia dei piccoli risparmiatori che degli imprenditori. Nasce così, il concetto della “Banca a Colori”, fortunato lancio pubblicitario su fondo in bianco-nero che ha NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 accompagnato la comunicazione della nostra Banca per l’apertura della filiale di Massafra. La doppia declinazione si integra con messaggi forti (in affissione e giornali) ed empatici (televisione). Le riprese, coordinate e realizzate da Soluzioni Pubblicità sono state effettuate presso Centroesse di Francavilla Fontana e il Ristorante Cantina di Papa Giru a Grottaglie e Famiglia Francesca Antonazzi, che ringraziamo in questa sede per la squisita ospitalità. Così come il ringraziamento, doveroso, va alle attrici e attori con i quali abbiamo condiviso tutto il lavoro realizzativo della campagna (Carmela Coviello, Alessandro Catalano, Annamaria Caliandro, Giuseppe Paladino, Alberto D’Amore e Rebecca Antonazzi). La campagna è in programmazione fino a fine novembre. Contestualmente, è partita anche su Telenorba la campagna di comunicazione promossa nei programmi di approfondimento “Diario Romano”, condotto da Maurizio Costanzo e “Il Graffio” condotto da Enzo Magistà e Mingo. Si tratta di uno spot da 15”, un conto alla rovescia. Il tema: cinque secondi per meditare sulla vostra banca e altri cinque per cambiarla. 19 PRESENTATO IL BILANCIO SOCIALE 2007 DELLA NOSTRA BANCA. PARTICOLARE ATTENZIONE AI CONTENUTI E ALLA GRAFICA SI PRESENTA CON UN INNOVATIVO FORMAT CHE ESALTA LA FILOSOFIA DI ESSERE DELLA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE Un Bilancio Sociale di Qualità. Qualità vera e tangibile MAURO ROUSSIER-FUSCO Cooperativismo, economia sostenibile, impegno sociale, qualificazione del territorio e delle persone sono questi gli elementi affrontati e spiegati nelle presentazioni delle scorse edizioni del Bilancio Sociale, tessere necessarie per far conoscere all’esterno cosa significa oggi essere Banca di Credito Cooperativo ed avere una mission specifica ed unica all’interno del sistema bancario. Per l’edizione 2007 del Bilancio Sociale abbiamo voluto aggiungere un ulteriore tassello: la qualità. Certo, si tratta di una strada intrapresa da diverso tempo e che ha reso riconoscibile la BCC di San Marzano su tutto il territorio pugliese, non solo dalla clientela, ma anche dal resto del sistema bancario locale, quale esempio di moderna organizzazione capace di offrire servizi, prodotti, soluzioni e iniziative commisurate al mercato, alla concorrenza e alle nuove normative. Non vorremmo sembrare “facile Cassandra” nell’affermare che il nostro modo di essere nell’attuale contesto economico, ma soprattutto finanziario ci sta dando ragione. La qualità che la BCC di San Marzano esprime è frutto dell’economia reale, è tangibile, e non trascende la realtà e la concretezza. Spronati dal risultato della scorsa partecipazione all’Oscar di Bilancio, concorso nazionale organizzato dalla FERPI sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, al termine del quale, come si ricorda, siamo stati selezionati tra le tre finaliste nella categoria delle Piccole 20 e Medie Imprese finanziarie e bancarie. Quest’anno si è deciso di costituire all’interno della Banca un Gruppo di Lavoro dedicato all’argomento, con l’obiettivo di innalzare la qualità del progetto, sia per quanto riguarda i contenuti, per i quali la Commissione aveva già espresso giudizi molto positivi, che soprattutto per il layout grafico. A quest’ultimo, anche in considerazione dell’antico adagio “anche l’occhio vuole la sua parte”, si è voluto attribuire un precipuo significato che andasse al di là del mero esercizio di stile, e rappresentasse un leitmotiv, un filo conduttore che fosse in grado di raffigurare la filosofia di essere della BCC di San Marzano e il suo modo di gestire e vivere la propria operatività. La scelta è caduta sull’immagine di un puzzle in formazione. Ogni iniziativa posta in essere dalla Banca è una tessera aggiunta una dopo l’altra seguendo una consecutio logica per dar vita a un tutt’uno, mai finito, ma aperto per essere perfezionato e completato con la successiva tessera, l’unica che, per dimensione, colore, forma e disegno ha un suo posto, unico, non scambiabile con alcun altra e che contribuisce a formare l’immagine sempre più chiara e comprensibile. Per completare il lavoro è stato realizzato un cofanetto contenente il Bilancio d’Esercizio, il Bilancio Sociale e un compact disc, per navigare e conoscere il “mondo della BCC”: bilanci, rassegna stampa e gallery fotografica di tutti gli eventi di cui è stata attrice e partecipe la Banca nel 2007. PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE ACCORDO CON EUROFIDI PUGLIA PER L’EROGAZIONE DI OLTRE 2 MILIONI DI EURO DI AFFIDAMENTI BANCARI ALLE IMPRESE. IL 50% È GARANTITO DAL CONSORZIO. ANCHE QUESTA VOLTA LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE È IN PRIMA LINEA A SOSTEGNO DEI NOSTRI IMPRENDITORI Confindustria Taranto, insieme a Finindustria per lo sviluppo delle PMI RAMONA MELLONE Confindustria Taranto interviene pertanto opportuno ricorrere a a sostegno delle imprese del terstrumenti di nostra diretta emanaritorio attraverso Finindustria Srl zione per ovviare al problema e ed Eurofidi Puglia. Confindustria affrontare le emergenze. Tutto Nazionale ha avviato una serie di questo riguarda l’immediato: in iniziative per assicurare al sistema prospettiva, attraverso l’istituzione delle imprese un concreto aiuto di un apposito tavolo convocato dal nei confronti delle piccole e medie Prefetto, creeremo un filo diretto imprese pesantemente coinvolte costante con gli istituti di credito». nella crisi finanziaria in atto. La convenzione prevede l’erogaIl presidente Marcegaglia ha cozione di una somma al Fondo rischi stituito con l’ABI ed i principali Eurofidi Puglia, in grado di assicugruppi bancari, un tavolo conrare l’erogazione di oltre 2 milioni giunto per individuare le misure di euro di affidamenti bancari, gapiù idonee di sostegno ed in parrantiti al 50% dal Consorzio. ticolare: l’afflusso del credito alle Per accedere a tale iniziativa, ocimprese, il rafforzamento degli corre sviluppare un’idea progettuale strumenti di garanzia, il miglioranei settori produttivi della “Logistica, mento della trasparenza dei costi Ambiente, Moda e Servizi bancari e dei rating, il miglioraInnovativi”. mento del rapporto delle banche Oltre alla suddetta convenzione, le con il territorio di riferimento. aziende aderenti possono accedere Presidente di Confindustria Taranto Confindustria Taranto da sempre IlCav. al sistema di garanzia del Consorzio Luigi Sportelli impegnata in azioni a sostegno Eurofidi Puglia, ricorrendo alle delle imprese e consapevole del particolare momento convenzioni stipulate con diversi Istituti di credito quali: di congiuntura, ha posto in essere alcune operazioni BCC di San Marzano di San Giuseppe, BCC di Levee strumenti di immediata fruibilità per le nostre aziende. rano, Monte Paschi di Siena, Banca Carime, Unicredit Si fa riferimento, alla convenzione sottoscritta tra Finine Banca Popolare Pugliese. Le forme ammissibili di dustria Srl, holding di partecipazione promossa da credito attualmente previste sono: mutui chirografari, Confindustria Taranto, ed Eurofidi Puglia, il Consorzio mutui ipotecari, apertura di credito in c/c, elasticità di di garanzia fidi interprovinciale promosso dalle tre cassa, ecc. Le operazioni di fido garantite non possono confidi di Lecce, Brindisi e Taranto. superare il limite di Euro 250.000,00. «L’iniziativa – dichiara il Presidente di Confindustria Al fine di sostenere queste importanti iniziative a favore Taranto, Luigi Sportelli - rappresenta la risposta immedelle imprese del nostro territorio, Confindustria Taranto diata ad una situazione di crisi generalizzata che si ha dedicato un apposito ufficio per accogliere le istanze ripercuote inevitabilmente sulle imprese, penalizzate (dr. ssa Ramona Mellone, tel. 099/7345313 fax dal restringimento dei flussi creditizi. Ci è sembrato 099/377902, email: [email protected]). NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 21 “LE PROBLEMATICHE STRATEGICHE DEL CREDITO COOPERATIVO”. NE HA PARLATO IL DIRETTORE GENERALE EMANUELE DI PALMA ALL’UNIVERSITÀ DI FOGGIA ALL’INTERNO DEL CORSO DI STRATEGIE E ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERMEDIARI FINANANZIARI DEL PROF. STEFANO DELL’ATTI «Solo l’Etica ci può salvare dalla crisi» La dirompente situazione di crisi economico-finanziaria al centro della riorganizzazione strategica per gli istituti di credito. Inevitabile e indispensabile allo stesso tempo. Da qui si riparte per costruire il futuro, facendo leva sui fattori della fiducia e dell’etica. Ma, crisi a parte, come cambia il sistema operativo, strategico e di posizionamento e soprattutto quello delle casse rurali? A quest’interrogativo, ha dato risposta il Direttore Generale della nostra Banca, Emanuele di Palma, intervenendo all’Università degli Studi di Foggia nell’ambito del seminario: “Le problematiche strategiche nelle Banche di Credito Cooperativo”. L’iniziativa rientra nel percorso della Cattedra di Strategie e Organizzazione degli Intermediari Finanziari del Prof. Stefano Dell’Atti. «L’iniziativa – spiega il Prof. Dell’Atti - nasce con la finalità di avere delle testimonianze di manager operanti nel mondo bancario e della finanza più in generale per dare un taglio più operativo al corso e per far comprendere le differenti problematiche strategico-organizzative degli intermediari finanziari». Un’attenta platea composta da circa cinquanta studenti universitari ha seguito con attenzione l’intervento del Direttore Generale di Palma, il quale partendo dall’evoluzione del sistema del Credito Cooperativo ha illustrato anche il modello organizzativo e strategico della BCC San Marzano di San Giuseppe, coniugando nel corso della relazione gli aspetti teorici e pratici della strategia, ma anche il contesto con i tempi di crisi con i quali gli istituti di credito, comprese le Casse Rurali, sono chiamati a confrontarsi. Di rilievo e pertinenti gli interrogativi sollevati dagli studenti dell’ateneo foggiano, segno evidentemente Il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma, riceve la Targa dal Prof. Stefano Dell’Atti e dal Prof. Giampiero Maci dell’Università di Foggia. Sotto, foto-ricordo con gli studenti che hanno preso parte alla lezione su “Le problematiche strategiche del Credito Cooperativo” dell’ottimo lavoro di preparazione condotto dai docenti. Presenti, per l’occasione, lo stesso Prof. Dell’Atti e il Prof. Gianmpiero Maci (docente di tecnica bancaria). Un aspetto sul quale tanto di Palma, quanto gli studenti si sono soffermati è l’etica. «Solo seguendo un’etica coerente – ha spiegato il Direttore Generale – non si possono ingenerare situazioni a rischio per i risparmiatori. Dove per etica coerente, deve intendersi la tutela del cliente prima ancora della realizzazione del business per l’azienda». Quella del Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma è stata la prima testimonianza alla quale ne seguiranno delle altre. Il corso di Strategia e organizzazione degli intermediari finanziari rientra nel percorso di studi della laurea specialistica in Economia aziendale che coinvolge gli studenti del II anno della specialistica che hanno, pertanto, già conseguito la laurea triennale di primo livello. PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE LA BCC SAN MARZANO DIVENTA UN CASO DI STUDIO DELL’UNIVERSITÀ. SEI STUDENTI TARANTI HANNO PORTATO ALL’ESAME DI GESTIONE DELLE AZIENDE, L’ESEMPIO DELLA NOSTRA BANCA Vi presentiamo il lato pratico dell’Eccellenza Come gestire in maniera esemplare un’azienda? Lo hanno spiegato sei studenti universitari nella sede universitaria di Taranto (Via Lago Maggiore). La particolarità, è contenuta nel fatto che gli studenti nel sostenere l’esame di economia e gestione delle imprese, hanno portato l’esempio della Banca di Credito Cooperativo San Marzano di San Giuseppe, un caso che hanno studiato e conosciuto nell’ambito dell’accordo fra la Seconda Facoltà di Economia sede di Taranto (Corso di Laurea in Economia Aziendale) e Confindustria Taranto. Intesa che ha introdotto le imprese ioniche d’eccellenza nell’Ateneo. «Siamo onorati – spiega il Direttore Generale Emanuele di Palma - dell’attenzione che gli studenti riservano alla nostra realtà, fino ad elevarla a caso di studio. Allo stesso tempo, siamo consapevoli che proprio i giovani abbiano bisogno di modelli da seguire e punti di riferimento capaci di essere da stimolo verso la crescita e la formazione. La collaborazione di più soggetti: un’Università attenta al territorio, una Confindustria elemento propulsivo; le imprese che guardano oltre il business immediato, è sicuramente la strada vincente per creare una rete sulla quale coltivare progetti e aspettative dei giovani». «Salutiamo con un bilancio sicuramente positivo quest’iniziativa che si inserisce nell’ambito del rinnovato e proficuo rapporto tra Università e mondo delle imprese - dice il Prof. Vito Roberto Santamato, Docente di Economia e Gestione delle Imprese, presso la seconda Facoltà di Economia di Taranto. Al termine del corso, nel quale con interesse e partecipazione sono intervenuti alcuni dei maggiori rappresentanti del mondo produttivo tarantino, celebriamo l’epilogo con la sessione di esami di profitto durante la quale gli studenti, a loro scelta, propongono dei casi aziendali ascoltati in aula di loro gradimento, sintomo che la collaborazione fra diverse istituzioni e realtà territoriali ha lasciato il segno». «Negli ultimi anni - commenta il Presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe, Francesco Cavallo diversi studenti universitari hanno presentato e discusso tesi di laurea proprio sulla nostra realtà bancaria. E’ la prima volta, però che l’Istituto diventa oggetto di un esame specifico sul quale i ragazzi puntano per accreditare un modello di sana gestione. Questo è sicuramente un bel complimento e un impegno, per noi, a fare sempre meglio». Come detto, il tutto rientra nell’attività promossa da Confindustria insieme all’Università. Docenti universitari e imprenditori si sono affiancati anche quest’anno nello svolgimento delle lezioni rivolte agli studenti del Corso di Economia e Gestione delle Imprese di Taranto. Le lezioni, tenute nella sede di Taranto della II Facoltà di Economia dell’Università di Bari, si sono concluse con l’intervento del Direttore Generale della BCC San Marzano, Emanuele di Palma, il quale ha incontrato gli studenti per l’ultima lezione. In due ore sono state scambiate esperienze e presentate le novità che hanno cambiato il sistema bancario negli ultimi, a partire dal rinnovato rapporto fra Banca e Cliente. Da qui, la scelta dei giovani universitari di puntare sulla BCC San Marzano per gli esami. La sede della Facoltà di Economia a Taranto NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 23 LA CONCILIAZIONE IN UN SEMINARIO PROMOSSO DA CONFINDUSTRIA Banche e Risparmiatori una stretta di mano per comunicare meglio La sede di Confindustria Taranto protagonista del Seminario sulla conciliazione. Due momenti dei lavori “Banche e risparmiatori devono stringersi la mano e comunicare. Perché una buona comunicazione conduce ad un rapporto lineare, senza equivoci e senza brutte sorprese. Insomma, sono due soggetti chiamati al confronto sereno. E, anche quando questo può mancare all’apparenza, c’è sempre una strada, quella della Conciliazione che può risolvere il conflitto”. Con queste parole, il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, nella veste di presidente della Consulta del Credito di Confindustria, ha aperto il tavolo di lavoro sulla Conciliazione, davanti a un parterre di avvocati, consulenti e commercialisti, nella sede di Confindustria Taranto. La Conciliazione è l’istituto giuridico, ampiamente diffuso negli ultimi anni, alternativo alle cause giudiziarie per la composizione di una controversia, al fine di evitare le lungaggini del processo civile, limitarne i costi e ripristinare, possibilmente, sereni rapporti commerciali tra le parti coinvolte. Appositi enti deputati alla Conciliazione sono, per legge, istituiti presso le Camere di Commercio, a cui si affiancano altri organismi di conciliazione sia pubblici che privati. Gli ambiti di applicazione sono diversi: nei rapporti di fornitura e subfornitura, in materia tributaria, bancaria, conciliazione lavoristica, ecc. Proprio al fine di approfondire i molteplici aspetti della materia, Confindustria Taranto ha organizzato un seminario dal titolo “L’istituto della Conciliazione: vantaggi, ambiti di applicazione ed iter procedimentali”. Al workshop hanno partecipato la Dott.ssa Rosita Sorrento, Direttore della Commissione Tributaria di Taranto, dell’Avv. Salvatore Leopardi, Presidente della Camera Arbitrale e di Conciliazione della Camera di Commercio di Taranto, e del Dott. Antonio Tomai, in rappresentanza del Conciliatore Bancario istituito dall’ABI. UN SERVIZIO IN PIÙ PER I TURISTI E PER I CITTADINI: UN ATM AL RISTORANTE “IL GRILLO” Litoranea Salentina, prelievo agevole con il nuovo bancomat E’ operativo, dalla scorsa estate, lo sportello ATM lungo la Litoranea Salentina. Lo sportello bancomat è stato installato presso il Ristorante “Il Grillo” alla marina di Pulsano. «Il bancomat per le operazioni di prelievo rapido lungo la nostra costa – dice il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma – rappresenta un altro segnale d’attenzione da parte del nostro istituto verso il territorio. La Litoranea Salentina è uno dei posti più frequentati dal turismo balneare 24 Il Ristorante “Il Grillo”, ospita il nuovo bancomat della BCC San Marzano di San Giuseppe lungo la Litoranea Salentina della nostra zona ed era impensabile lasciare l’area sguarnita da un servizio così importante». Lo Sportello ATM offre tutti i servizi dei moderni bancomat, compresa la possibilità di effettuare ricariche telefoniche, e si va ad integrare ai servizi messi a disposizione dalla BCC San Marzano di San Giuseppe per il turismo balneare della nostra Litoranea. Infatti, logisticamente, si trova ad appena circa un chilometro dall’altro sportello bancomat operativo nella filiale di Leporano. PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE SI È SVOLTA A TARANTO L’EDIZIONE 2008 DEL CONVEGNO DI STUDI SULLA MAGNA GRECIA. L’INIZIATIVA PREVEDE ANCHE BORSE DI STUDIO PER I GIOVANI STUDENTI, GRAZIE ANCHE AL SOSTEGNO DELLA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE Magna Grecia, Convegno numero 48. Fari su Cuma PIPPO MAZZARINO Il Convegno internazionale di studi sulla provenienti dall’Eubea, dalla fondazione Magna Grecia svoltosi a Taranto per il sull’isola d’Ischia (proprio di fronte alla quarantottesimo anno consecutivo si penisoletta dove sorge Cuma) di Pitecusa è confermato la più longeva tra le ma(Pithekoussai), qualcosa di meno di una nifestazioni internazionali nel campo “pòlis” (la città-stato dei Greci), ma già dell’archeologia e dell’antichistica. qualcosa di più di un “emporion” (uno Ancora una volta, studiosi da tutto il scalo commerciale) miceneo, come ce ne mondo, e studenti che hanno potuto erano stati tanti in tutto il Mediterraneo usufruire dei contributi di studio (messi prima del cosiddetto Medioevo Ellenico. a disposizione quasi tutti da privati e Fra il 770 a.C. di Pitecusa (prima di Roma, tra questi dalla Banca di Credito Cooper capirci) ed il 740 di Cuma (subito dopo perativo di San Marzano di San GiuRoma) si gettano comunque in Occidente seppe), si sono riuniti a Taranto per Infaticabile animatore del le basi per la nascita e la fioritura della dibattere di temi e questioni inerenti la Convegno di Studi sulla Magna splendida civiltà della Magna Grecia. Alla colonizzazione greca nel Mediterraneo Grecia, il Prof. Attilio Stazio è il quale tanto dovette Roma, e persino la principale punto di riferimento e, in particolare, in quei territori dell’Italia di un evento che fa parte del Grecia stessa. meridionale che furono poi noti come patrimonio ionico “Magna Grecia”. Dopo aver affrontato l’anno scorso, in ideale prosecuzione con un analogo incontro tenuto nella capitale greca per iniziativa della Scuola italiana di Atene, il tema di Atene e la Magna Grecia, nel 2008 si è tornati alle origini, con un convegno monografico su Cuma (Kyme), la prima colonia greca in Occidente (non solo Periodico di economia, cultura e sociale in Magna Grecia o nel più ampio territorio italiano, includendo cioè la Sicilia). Registrazione Tribunale di Taranto numero 247/2004 Il Convegno, organizzato dall’Isamg, Istituto per la a cura dell’Ufficio Comunicazione & Marketing storia e l’archeologia della Magna Grecia, la più insigne Direttore Editoriale: Emanuele di Palma istituzione di cultura in Taranto, è stato preceduto da Direttore Responsabile ed editing: Rocco Viola una significativa cerimonia: il conferimento della cittahanno collaborato a questo numero: dinanza onoraria, per meriti essenzialmente legati Stefano Antonacci, Davide Biocchi, Gianni Carbotti, Giovanna all’archeologia, all’ammiraglio Francesco Ricci, patroCanzano, Elisabetta Carrozzini, Michele Conversano, Adriano cinatore dei restauri e degli scavi nel Castello aragonese, D’Altri, Ciro De Angelis, Rosellina De Santis, Giuseppe Di Vittorio, ed al professor Attilio Stazio, presidente dell’Isamg ed Ciro La Corte, Alessandro Leo, Pippo Mazzarino, Ramona Mellone, Giuseppe My, Roberta Morleo, Maurizio Pasculli, Antonio Pesare, anima, fin dalla prima edizione, nel 1961, allora al fianco Mimmo Rodia, Giuseppe Antonino Romeo, Mauro Roussier Fusco, dei poi scomparsi Carlo Belli, Angelo Raffaele Cassano Gregorio Talò e Mario Costa, dei Convegni Magna Grecia. Foto: Archivio BCC San Marzano, Roberto Conte Cuma, come dicevamo, fu la prima vera e propria Direzione e Redazione colonia greca in Occidente: la sua fondazione risale Via Vittorio Emanuele, 190 - Tel. 099 9577420 circa al 740 a.C. da parte di coloni provenienti dall’isola 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) greca dell’Eubea. Era stata preceduta, circa trent’anni [email protected] prima, sempre da parte di mercanti ed artigiani greci Sportello aperto NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 San Marzano di San Giuseppe L’Archivio Storico di Sportello Aperto è scaricabile gratuitamente in formato PDF sul sito www.bccsanmarzano.it NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 Stampa: Litografia Ettorre - Grottaglie (Ta) GROTTAGLIE: CONVEGNO NAZIONALE UNESCO IN COLLABORAZIONE CON LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE. LA CERAMICA VERSO IL RICONOSCIMENTO DI PATRIMONIO MATERIALE E IMMATERIALE DELL’UMANITA’? L’Arte Ceramica, la nuova frontiera di un’economia sostenibile Una due-giorni per tenere a battesimo e presentare in maniera ufficiale la candidatura di Grottaglie, Città della Ceramica, al riconoscimento di patrimonio materiale e immateriale dell’Unesco. La città ionica si candida a rientrare così negli itinerari mondiali da salvaguardare e proteggere. A perorare la Causa-Grottaglie, sono giunti da tutta Italia i Circoli dell’Unesco che hanno raccolto l’invito del Club Unesco Grottaglie Samo Terre Joniche Onlus di avviare questo percorso operativo. «Siamo al culmine di un lavoro durato due anni – dice il Presidente del Club Unesco Grottaglie, il ceramista Oronzo Patronelli -. Tanto è trascorso dai primi timidi passi verso la costituzione del Club che aveva ed ha un obiettivo su tutti: contribuire a creare le condizioni per un’economia sostenibile che abbia rispetto e a cuore la grande tradizione artistica della città». Per varare la fase operativa, dunque, una due-giorni, svoltasi a fine ottobre inaugurata dal Convegno nazionale Unesco su: “Grottaglie Centro del Mediterraneo. La Ceramica Patrimonio Materiale e Immateriale”. L’iniziativa si svolge con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Taranto e della Città di Grottaglie. E in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe ed altre aziende del territorio che hanno voluto sostenere questo importante passo. «E’ un atto nuovo e concreto, quello messo in campo dall’impegno del Club Unesco Grottaglie – dice il Direttore Generale della BCC San Marzano, Emanuele di Palma -. La Ceramica di Grottaglie per storia e tradizione artistica merita un ruolo di primo piano a livello mondiale. Tutti noi siamo chiamati a contribuire affinché questo progetto si realizzi, anche per guardare in prospettiva gli aspetti economici del settore». Così, al Teatro Monticello di Grottaglie, all’interno del Centro San Francesco De’ Geronimo, il progetto è stato al centro di un articolato convegno, al quale sono intervenuti, tecnici del settore, esperti e docenti universitari. Ma soprattutto, molti Club Unesco provenienti da ogni parte d’Italia che metaforicamente hanno accolto Grottaglie e la sua Ceramica, sostenendo la candidatura, nel grande patrimonio dell’umanità. Particolarmente apprezzata dai delegati Unesco, nel corso della loro permanenza a Grottaglie (con visita al Quartiere delle Ceramiche e al Museo permanente della Ceramica) l’elevata qualità della produzione ceramica grottagliese. IL PATRONO DELLA POLIZIA DI STATO FESTEGGIATO A GROTTAGLIE. PER L’OCCASIONE È STATO PRESENTATO UN PREGIATO VOLUME, REALIZZATO DALLA QUESTURA DI TARANTO IN COLLABORAZIONE CON LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE San Michele Arcangelo nell’eterna sfida fra il Bene e il Male San Michele Arcangelo, esempio di virtù e di lotta contro il male. Forse proprio per questo la Polizia di Stato lo ha eletto a proprio Patrono. Sicuramente per questo, la Questura di Taranto, con la lungimirante intuizione del Questore Giancarlo Pozzo, ha inteso celebrarlo al meglio. Lo ha fatto dando alle stampe un pregiato volume dal titolo “San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato, nella Ceramica Grottagliese”, che ripercorre l’interpretazione dei maestri ceramisti sul grande Arcangelo. L’iniziativa è stata sostenuta dalla BCC San Marzano di San Giuseppe e presentata proprio in occasione della festività di San Michele, al Castello Episcopio di Grottaglie, accompagnata da una pregevole carrellata artistica a tema. Presenti, alla cerimonia, alla quale hanno preso parte le massime autorità, civili, militari e religiose, il Presidente Francesco Cavallo e il Vice Direttore Generale Giuseppe Lenti. Il Questore, Giancarlo Pozzo, dopo gli onori ai caduti della Polizia di Stato e la rassegna dei reparti in armi, nella Sala Convegni del castello, ha tenuto il discorso inaugurale, rivolgendo il suo primo pensiero proprio ai caduti, dedicando la ricorrenza all’Assistente Daniele Macciantelli - deceduto a Genova lo scorso 25 settembre - all’Assistente Capo Francesco Alighieri e al Vice Sovrintendente Gabriele Rossi - deceduti a Caserta lo scorso 26 settembre - tutti nell’adempimento del dovere. Dopo la funzione religiosa, officiata da S.E. Monsignor Benigno Papa, il Questore ha ampiamente dissertato sulla figura di San Michele Arcangelo e su quanto rappresenti per l’istituzione della Polizia di Stato. In tale contesto il Prof. Vinicio Aquaro ha presentato il volume dedicato al Santo, il potente difensore del bene contro il male, proclamato ufficial- mente protettore della Polizia di Stato il 29 settembre 1949 da Papa Pio XII. «La Banca locale – spiega il Presidente Francesco Cavallo nell’introduzione del volume - ha un compito precipuo che va al di là degli aspetti legati prettamente al core business di natura economica e finanziaria. Un compito però che ha bisogno di tali aspetti per poter essere assolto nella maniera più ampia possibile. Quando parliamo di Banca locale non possiamo non pensare ad un’istituzione che sia realmente vicina al suo territorio, valorizzandone i diversi capitali, spronandolo verso la realizzazione di nuove forme di sviluppo e sostenendo la riscoperta di valori e nobili radici. E’ questa la nostra essenza di Banca locale, che ci caratterizza per un’identità distintiva, definendo in maniera chiara la nostra missione cooperativistica in un sistema – qual è quello bancario – in rapida evoluzione, chiamato a muoversi lungo la strada dei grandi concentramenti. In questo bacino tocca agli istituti locali svolgere il ruolo di collante all’interno dell’area di appartenenza». Il Presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido con il Presidente della BCC San Marzano Francesco Cavallo e il Vice Direttore Generale Giuseppe Lenti prima della cerimonia NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 27 A MESAGNE 48 ORE PER LA LEGALITÀ: LIBERA TERRA PUGLIA ROMPE GLI ARGINI DEL SILENZIO. LA COMUNITÀ E IL PAESE CIVILE CONTRO TUTTE LE MAFIE. LA BCC SAN MARZANO IN PRIMA LINEA Il coraggio di essere giovani. L’orgoglio di essere liberi Due-giorni per promuovere la legalità, per dare sostegno alle cooperative di giovani che lavorano sui terreni confiscati alle mafie. Quest’iniziativa, promossa a Mesagne dall’Associazione Libera Terra Puglia, ci ha visti coinvolti come Banca, in quanto da tempo siamo forti sostenitori dell’Associazione Libera creata da Don Luigi Ciotti. Crediamo fermamente che la confisca dei beni ai mafiosi, deve necessariamente produrre frutti nella società civile. Per questo condividiamo appieno l’idea di Don Luigi Ciotti di donare i beni confiscati alle mafie a cooperative di giovani volenterosi ed orgogliosi di produrre lavoro. Così in occasione della partenza della vendemmia nelle terre confiscate, una vera e propria carovana di amici è scesa a sostegno delle cooperative di giovani operanti a Mesagne che con coraggio e impegno civile investono concretamente tutto il loro tempo per costruire un futuro più onesto e libero dall’oppressione delle mafie. Due giorni per parlare di legalità attraverso i temi scottanti dell’economia malata a cominciare dal business dei MIMMO RODIA rifiuti e dei veleni fino alla reazione civile e ferma di un Paese democratico, qual è l’Italia, a tutte le mafie. Convegni, dibattiti, mostre, concerti, proiezioni con ospiti provenienti da ogni parte dello Stivale: esperti, magistrati, uomini e donne di frontiera da Peppe Ruggiero (giornalista e regista ideatore di Beautiful Cauntri) a Maurizio Portaluri (oncologo di fame nazionale e di medicina democratica), Nino Paparella (presidente ICEA), Francesco Tarantino (presidente Legambiente Puglia), Antonio Marciano (comandante NOE di Lecce). E ancora: il Commissario del Governo per la gestione dei beni confiscati alle mafie Antonio Maruccia, il presidente onorario di Libera Nando Dalla Chiesa, l’Assessore Regionale alla trasparenza ed alla cittadinanza attiva Guglielmo Minervini, il responsabile spirituale e cappellano del carcere di Lecce Don Raffaele Bruno. E poi: Vincenzo Incalza (Sindaco di Mesagne), Elsa Valeria Mignone (Procuratore aggiunto DDA Lecce), Desirèe Di Geronimo (Sostituto Procuratore DDA Bari), Emanuele di Palma (Direttore Generale della BCC di San Marzano di San Giuseppe). Tutte le testimonianze di scelta di vita, sono diventate realtà e presenza viva nel territorio, quando nel pieno centro storico di Mesagne è stata inaugurata la “Bottega dei sapori e dei saperi della legaltà”, dove sono reperibili i prodotti provenienti dalle terre liberate dalle mafie in tutto il nostro territorio. Numerosissima la presenza del pubblico. E un messaggio, che emerge a margine di queste 48 ore: «L’importante è crederci in questa lotta, mettere bene in vista la propria faccia ed affermare con convinzione che anche noi esistiamo e che insieme e con coraggio possiamo sconfiggere le mafie e dare una vita migliore al futuro dei nostri giovani». Una due-giorni in nome della Legalità. A ospitare l’iniziativa la città di Mesagne. La BCC San Marzano di San Giuseppe al fianco dell’Associazione Libera 28 PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE LIBERA TERRA E BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE, UN PERCORSO COMUNE PER AFFERMARE I DIRITTI E LE SPERANZE DEL TERRITORIO. PROTAGONISTI, I GIOVANI PUGLIESI GUIDATI DAL LAVORO ENCOMIABILE DI DON LUIGI CIOTTI Terre di Puglia libere tutte. Un brindisi alla legalità con i prodotti tipici ALESSANDRO LEO Terre di Puglia libere con Libera Terra, protagonista di un percorso importante sotto il profilo della legalità. Che vede la BCC San Marzano di San Giuseppe al suo fianco. L’intesa fra la nostra Banca e l’Associazione Libera di Don Luigi Ciotti è forte come la determinazione che anima i giovani protagonisti che hanno dato vita alla cooperativa sociale Terre di Puglia – Libera Terra, un progetto mirato alla gestione dei terreni agricoli confiscati ai boss nella provincia di Brindisi e che vuol essere non solo uno strumento di sviluppo economico ma anche un veicolo di crescita politica e culturale per l’intera comunità locale. «A seguito delle esperienze siciliane e calabresi - spiega Alessandro Leo responsabile della cooperativa -, il progetto Terre di Puglia - Libera Terra prevede inizialmente l’uso dei beni confiscati alle mafie nella provincia di Brindisi, nei comuni di Mesagne, Torchiarolo e San Pietro Vernotico. Si tratta di circa venti ettari di terreno già coltivati a grano biologico grazie al quale sono stati prodotti i primi tarallini pugliesi con marchio Libera Terra, diffusi presso gli ipermercati Coop - e di circa trenta ettari di vigneto tipico, in via di recupero dopo anni di abbandono anche grazie al lavoro di agronomi del circuito Slow Food. I soci della nuova cooperativa sono stati individuati per mezzo di un bando pubblico del quale è stato dato avviso in tutto il territorio nazionale. Alla selezione hanno risposto ottanta perNOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 sone circa, ma soltanto otto sono stati selezionati per partecipare al periodo di formazione e stage finalizzato all’acquisizione di conoscenze e competenze da spendere all’interno della nuova cooperativa». Altri partner del progetto, insieme alla BCC San Marzano di San Giuseppe, oltre ai Comuni interessati dai beni confiscati, la Prefettura di Brindisi e l’Associazione Libera, sono la Provincia di Brindisi ed Italia Lavoro Spa con le risorse del Programma Pari. Al percorso partecipa l’agenzia nazionale Cooperare con Libera Terra, una rete di soggetti economici di rilievo nazionale (Legacoop - e la sua articolazione territoriale Legacoop Puglia -, Coop Italia, Conapi, Progeo, Alce Nero e Mielizia, Unipol e numerose altre) che mettono le proprie competenze a servizio delle sfide di Libera Terra. Fondamentale il sostegno politico ed economico della Regione Puglia che scommette su questa esperienza a vantaggio di tutto il territorio. L’obiettivo di fondo è dunque l’affermazione di una nuova cooperativa sociale che vinca nella legalità, nella qualità, nella sostenibilità e che contemporaneamente segnali la capacità di restituire ai cittadini ciò che è stato sottratto con violenza e arroganza, perché diventi simbolo di un possibile riscatto, di giustizia e sviluppo per l’intera comunità pugliese. Un momento della vendemmia: giovani, anziani, bambini tutti accomunati da un desiderio, affermare la legalità nelle Terre di Puglia 29 IN ITALIA CONTINUA IL MERCATO DEI FALSI. SIAMO LA CAPITALE EUROPEA DEGLI EURO TAROCCATI. QUANDO RICEVETE IL RESTO O PRENDETE SOLDI CONTROLLATE BENE. SOLO COSÌ POTRETE EVITARE SORPRESE Euro falsi quanti ne sono finiti nelle vostre mani? Cresce l’allarme per la circolazione di euro falsi in Italia: il nostro Paese, dal quale provengono tra il 39 e il 42% dei pezzi contraffatti sequestrati in Europa, è il leader continentale. Secondo le cifre fornite dai Nuclei antifalsificazione di Polizia e Guardia di Finanza, dal Rapporto statistico sulla falsificazione dell’euro (pubblicato in agosto dal ministero dell’Economia) e dall’Europol, in Italia il totale delle banconote false ritirate nel primo semestre del 2008 ha raggiunto le 241.965 unità, per un controvalore che sfiora i 4,5 milioni di euro, superando dunque in soli sei mesi numero e importo delle violazioni registrate nell’intero 2007. Se si confrontano i periodi omogenei, poi, la crescita del fenomeno appare ancora più eclatante. E anche se le cifre non sono neppure lontanamente paragonabili a quelle dell’era pre-euro (nella Ue le emissioni false si sono ridotte del 72% dal 2002 a oggi), la contraffazione di valuta continua a preoccupare l’Italia. In base all’analisi delle matrici sequestrate, infatti, i tecnici della BCE attribuiscono al nostro Paese una “quota di mercato” compresa tra il 39 e il 42% del totale: nel 2007, per esempio, ci siamo aggiudicati 105.723 pezzi falsi su un totale di 241.965. 30 Dalla Spagna, seconda alle nostre spalle, ne sono arrivati appena un terzo. Nei primi sei mesi del 2008, invece, grazie al sequestro record effettuato dai Carabinieri a maggio, siamo saliti addirittura al 71%. Il record italiano trova conferma nei dati dell’Europol, il coordinamento continentale delle forze di polizia: delle 15 zecche clandestine scoperte dal 2002 a oggi, sette sono state scovate in Italia e due in Spagna, mentre una ciascuno le hanno fornite Portogallo, Austria, Bulgaria, Polonia, Ungheria e Montenegro. I tagli cartacei piu’ contraffatti, nell’ordine, sono quelli da 20, 50 e 100 euro. Ma il problema non riguarda solo le banconote: secondo le forze dell’ordine e il ministero, inoltre, il primo semestre del 2008 ha fatto registrare un notevole incremento anche nella diffusione di monete false. Nel periodo sono state sequestrate complessivamente 11.848 monete, di cui 260 da 50 centesimi (+130% sull’intero 2007), 124 da un euro (+125%) e ben 11.464 da 2 euro (+419%), ma la Bce calcola che il numero di coni falsi circolanti in tutta Europa sfiori il milione di pezzi. PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE BASKET/ LA GIOVANE SOCIETÀ MESSAPICA INCONTRA LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE 20 Euro I venti euro continuano essere in assoluto quelli maggiormente contraffatti per numero di biglietti. Con il 38,7% nel mercato dei soldi falsi, ne sono stati scoperti quasi 29mila pezzi nel 2008. 2 Euro Nel 2008 è la moneta più falsificata. Nel primo semestre ne sono state individuate 11.464 con un incremento del 419% rispetto all’anno precedente. E, quando non c’è falso attenzione: ve la potrebbero scambiare con le vecchie 500 lire. 500 Euro E’ la più redditizia e allo stesso tempo la più controllata, per questo è in coda alla classifica. Nel 2008 sono state individuati solo 38 pezzi. Ambizioni per il Real Manduria Nuove ambizioni per l’A.S.D. Real Basket Manduria, che quest’anno può contare anche sul sostegno della BCC San Marzano di San Giuseppe. L’associazione cestistica messapica è stata costituita nel 2007. In soli due anni di attività sportiva ha già ottenuto ottimi risultati. Nello scorso anno sportivo, l’A.S.D. Real Basket Manduria ha disputato il Campionato Provinciale di Prima Divisione classificandosi al secondo posto ottenendo, quest’anno, il ripescaggio nel Campionato Regionale di Promozione Maschile. Inoltre, quest’anno, l’A.S.D. Real Basket Manduria, disputerà il Campionato Provinciale Under 17 Maschile con ragazzi degli anni 1992/93/94. L’obiettivo primario del sodalizio per questa nuova stagione – spiegano i vertici dell’associazione - è quello di creare un nuovo movimento cestistico basato solo ed esclusivamente da ragazzi. Tutto questo sarà possibile anche grazie al gentile contributo della Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe. Per tutti coloro che volessero conoscere meglio questa nuova realtà sportiva, è on line il sito dell’associazione www.realbasketmanduria.it dove si potranno trovare tutte le news sui campionati disputati, la photogallery, il forum e gli sponsor». La formazione dell’A.S.D. Real Basket Manduria al via per la nuova stagione agonistica NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 IL TOP DELLA LINEA VERDE DEL VOLLEY FEMMINILE ITALIANO IN PUGLIA PER IL TROFEO BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE. SUCCESSO DI SQUADRE E PUBBLICO PER L’INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ACSI Virtus Carrarese, schiacciata vincente per la BCC San Marzano Atleti per la BCC San Marzano. Foto di gruppo fra i team finalisti al Trofeo della nostra Banca, vinto dalla squadra di Massa Carrara E’ stato il trionfo senza compromessi delle ragazze della Virtus Carrarese di Massa Carrara al 1° Trofeo BCC San Marzano di San Giuseppe. Il team toscano prima di alzare al cielo il Trofeo consegnato dalle mani del Presidente Francesco Cavallo, ha avuto ragione per due set a zero nella finalissima contro Olimpia Russi (Ravenna), sostenuta dalla BCC di Ravenna. E’ questo l’epilogo ad un torneo che ha messo in evidenza la linea verde del volley italiano femminile impegnata alla rincorsa del 1° Trofeo BCC San Marzano di San Giuseppe. A contenderselo, sotto l’egida dell’ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani) che con la costola provinciale di Taranto ha organizzato l’evento e il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Taranto e dei comuni del territorio, le quattro squadre finaliste che, dopo aver superato le fasi provinciali, regionali e interregionali, sono giunte in Puglia per cercare di portare a casa il prestigioso Trofeo. La manifestazione si è svolta fra i palazzetti dello sport “Fefè De Giorgi” di Squinzano, Sava e la palestra “G. Falcone” di San Marzano di San Giuseppe. In campo: Rinascita Ercolano (Napoli), ASD Olimpia Russi (Ravenna), Virtus Carrarese (Massa Carrara) e 32 la formazione pugliese della New Holiday (Taranto). A bordo campo, numerosi talent scout arrivati in Puglia per scoprire le future campionesse del volley. Terza piazza, per la New Holiday Taranto che ha battuto Rinascita Ercolano (Napoli). «Siamo orgogliosi di sostenere lo sport - dice il presidente della BCC San Marzano di San Giuseppe Francesco Cavallo - e soprattutto quello giovanile, che diventa il trampolino di lancio e una interessante palestra di vita. A prescindere dalle strade che ognuna delle protagoniste intraprenderà, è importante che i valori di sostegno reciproco, lealtà e rispetto degli avversari siano sempre presenti in ognuno». «Offrire ai giovani, ai ragazzi, concrete possibilità di aggregazione - commenta il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma -. E’ questo lo scopo degli sport di squadra. Invitarli a raggiungere un obiettivo, stimolarli al confronto. Con questo Primo Trofeo messo in palio dalla nostra Banca, invitiamo le ragazze a perseguire con determinazione le loro strade e le diverse aspettative nella vita. Oggi, una coppa, domani altri e più importanti traguardi». PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE ANCHE A TARANTO GRAZIE ALL’IMPEGNO DEL COMMISSARIO DELLA LILT, PERLA SUMA E AL SOSTEGNO DELLA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE, LA CAMPAGNA “NASTRO ROSA” Battilo sul tempo. Ecco come sconfiggere il tumore Un Nastro Rosa per la vita. Per sensibilizzare la comunità sull’importanza della corretta prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. Anche Taranto ha risposto alla campagna nazionale grazie all’impegno del Commissario Straordinario della LILT della città dei Due Mari, dott.ssa Perla Suma (nella foto in alto). Lo scorso mese, infatti, sono state tantissime le adesioni che hanno accompagnato la Campagna Nastro Rosa che ha potuto offrire, grazie alla collaborazione di medici e volontari, alle tante donne che ne hanno fatto richiesta visite specialistiche ed esami senologici. Nello specifico, a Taranto, sono state rese disponibili gratuitamente n. 50 mammografie da parte di un qualificato studio radiologico e uno spot informativo trasmesso su Studio 100 TV e Studio 100 Sat, proprio grazie alla BCC San Marzano di San Giuseppe (che è partner della sede ionica della LILT). «In tutto il mondo occidentale – spiega il Commissario Perla Suma - , il tumore al seno è il primo tumore femminile per numero di casi e la sua incidenza è in costante aumento, tanto da essere considerato alla stregua di In Italia, i nuovi casi di cancro al seno sono circa 40.000 (39.735 nel 2007). Sono però diminuiti i decessi (9.045 nel 2007). Nonostante sempre più studi indichino nella prevenzione la via più efficace per combattere il tumore, molte donne, soprattutto al Sud, continuano purtroppo ad ignorarlo. Infatti, è emerso come nelle Regioni meridionali due donne su tre non partecipino a programmi organizzati di screening, e non senza conseguenze. Quello del seno è, comunque, il tumore con la più alta percentuale di guarigione: una lesione neoplastica di piccole dimensioni, al di sotto cioè di un centimetro di volume, guarisce infatti in oltre il 90% dei casi». NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 Per effettuare prenotazioni o richiedere qualsiasi tipo di informazione, contattare il seguente numero telefonico: 099 458 73 60 o inviare una email all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Per acquisire qualunque altra notizia, visitare il sito nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori: www.legatumori.it 33 DONATO PRESICCE, CLASSE 1918, HA UN SOGNO: PARTECIPARE ALLA MARATONA DI NEW YORK A 90 ANNI COMPIUTI. L’EDIZIONE 2008 È SFUMATA PER POCO. CON LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE IL PROSSIMO ANNO CONQUISTERÀ LA GRANDE MELA Corri, Nonno di Puglia. Corri Non ce l’ha fatta solo per qualche ora e, probabilmente, anche per una gestione poco trasparente delle pettorine, il 90enne di Nardò Donato Presicce, ad essere presente all’edizione 2008 della Maratona di New York. Ma non si è dato per vinto. E così – insieme alla BCC San Marzano di San Giuseppe e a “La Gazzetta del Mezzogiorno”, ci riproverà l’anno prossimo, quando di anni ne avrà 91, puntando a stabilire quello che è il nuovo record per longevità all’interno della più classica delle maratone mondiali. L’appello di Donato Presicce era arrivato alla nostra Banca proprio una decina di giorni prima della gara del 2 novembre scorso. Con l’Agenzia Viaggi Criptaliae e la sensibilità del suo titolare e nostro cliente, Eligio Linoci, eravamo riusciti a trovare un pacchetto per N e w Yo r k p r o p r i o all’ultimo minuto, ma la mancanza di numero di gara che decretasse la presenza ufficiale del Nostro, ha vanificato tutto. Così è partita l’operazione New York 2009. Sostenuto dalla nostra Banca e da “La Gazzetta del Mezzogio- rno”, Donato Presicce a breve comincerà la preparazione per l’appuntamento del prossimo anno. Non solo. Ma proprio in vista dell’evento, il Nonno di Puglia diventa un simbolo della nostra regione per il suo stile di vita e il legame ai valori forti della nostra Terra, primo fra tutti la famiglia. Con i giornalisti Franco Giuliano e il corrispondente da Nardò Biagio Valerio, sarà avviata nei prossimi mesi una campagna d’avvicinamento a New York favorendo l’incontro del Nonno di Puglia con i giovani e le scuole. Donato Presicce tra l’altro è molto famoso anche ben oltre i confini neretini. Non solo per gli undici figli e per il suo singolare segreto per tenersi in forma: circa cinquanta chilometri a settimana, percorso Nardò- Galatone-Conchiglie e ritorno. «Ma se mi sento bene - dice con malcelata soddisfazione - arrivo anche a Gallipoli». Uno sport che gli ha riservato tante soddisfazioni come le partecipazioni alla maratona di New York e una prestigiosa medaglia d’argento conquistata all’età di 82 anni per la sua categoria. Donato a New York c’è già stato. «In passato ho percorso i 42 chilometri del tracciato, altro che scherzi. E’ stata un’emozione unica, indescrivibile. Il solo pensiero di correre in quel clima ti conquista a prescindere dal risultato stesso. Peccato per quest’edizione passata. Ma va bene comunque. Lavoreremo per il prossimo anno. Ringrazio di cuore la BCC San Marzano di San Giuseppe per il grande sostegno e l’incoraggiamento verso una sfida che va ben oltre il semplice risultato». 34 PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE IL PRESIDENTE DEL MANDURIA CALCIO, EUPREPIO LEONE HA UNA MISSIONE: RIDARE ALLA CITTÀ GLI ANTICHI FASTI. AL SUO FIANCO C’È LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE È tornato il ruggito bianco-verde «Un’avventura affascinante e, al tempo stesso, faticosa ed onerosa». Così il presidente Euprepio Leone riassume il suo impegno alla guida del Manduria Calcio. «La mia la ritengo una missione – sostiene Leone – in favore della città che mi ha dato i natali ed alla quale mi sento profondamente legato. Un atto doveroso. Dopo il duro colpo della mancata iscrizione al torneo di serie D Manduria rischiava di scomparire, per un bel po’, dal panorama calcistico. Anche dalle categorie minori. Per una città già angustiata da mille problemi sarebbe stato il colpo di grazia. Con l’aiuto di un gruppo di amici, che non finirò mai di ringraziare, si è deciso di ricominciare. E sono contento di aver trovato lungo questo percorso anche la BCC San Marzano di San Giuseppe che conferma anche con quest’affiancamento la vicinanza al territorio e al mondo dell’associazionismo». Il Manduria, riparte con questa scommessa qualche gradino sotto i propri meriti e la storia. Ma l’importante era ricominciare e dare continuità al progetto sportivo locale. «Infatti – conferma il numero uno messapico –. Siamo ripartiti dalla Prima Categoria. Non è stato facile ambientarsi. Eravamo decisamente spaesati. Ma grazie ad un ottimo lavoro di squadra siamo riusciti a compiere il primo step verso la risalita ottenendo il lasciapassare per la Promozione». Un primo passo accolto con favore dalla tifoseria che, però, non si accontenta. «Giustamente – chiosa il presidente –. Il nostro è un pubblico che merita ben altri palcoscenici. Ci segue in casa e, cosa ancor più importante, in trasferta. Un coinvolgimento non riscontrabile in poche altre realtà in queste categorie. Questo, fra l’altro, ci consente di NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 MAURIZIO PASCULLI offrire una vetrina importante a chi, dal punto sul piano imprenditoriale, ha inteso con lungimiranza coadiuvare il nostro progetto. Il nostro impegno è quello di riuscire ad ottenere risultati tale da gratificare la fiducia in noi riposta. Sempre, però, all’insegna della lealtà e del rispetto dei contendenti, perché per noi lo sport è, innanzitutto, scuola di vita per le future generazioni». Ed ecco, dunque, dalle ceneri di una sciagura sportiva, che aveva tolto in maniera dolorosa la Serie D alla città, sorge un nuovo sodalizio dall’ambizioso progetto. Ricondurre il calcio biancoverde ai fasti d’un tempo. Artefici di questa rinascita un manipolo di affezionati tifosi pronti a mettersi personalmente in discussione in difesa del buon nome di Manduria. Alla testa di questi ardimentosi Euprepio Leone, imprenditore di successo, da sempre, accesso tifoso biancoverde coadiuvato da Roberto Menza, già presidente ai tempi della serie D, memoria storica del calcio manduriano negli ultimi tre lustri. Al loro fianco un gruppo di validissimi collaboratori. Dal vice presidente Gigi Stano, al segretario Vincenzo Dimitri, passando per Bruno Dinoi, Leonardo Palmisano ed Euprepio Rossetti. 35 LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE A MASSAFRA PARTNER DEI MAGNA GRECIA AWARDS. BRILLANO LE STELLE DI ALDA MERINI E ANNA LONGHI Un Premio agli intelletti della Magna Grecia Magna Grecia Awards, ovvero come valorizzare l’operato di uomini e donne nell’ambito delle diverse forme dell’arte, in linea con l’esaltazione della cultura e la fioritura di grandi intelletti promossa nel Meridione dagli ideali della Magna Grecia. Con questa premessa, la splendida cornice dell’Auditorium Sant’Agostino di Massafra ha tenuto a battesimo la cerimonia di consegna dei Magna Grecia Awards, evento realizzato dalla brillante idea di Fabio Salvatore, regista, attore e scrittore pugliese, autore del romanzo rivelazione “Cancro, non mi fai paura”. E che ha ricevuto il sostegno della BCC San Marzano di San Giuseppe. Quest’anno, il Magna Grecia Awards è stato patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Puglia (Presidenza del Consiglio), dalla Provincia di Taranto (Consigliera di Parità) ed è stato promosso dal Comune di Massafra (Assessorato alle Politiche Giovanili). L’evento ha scelto come suo sottotitolo “Che sia buona vita”, ovvero il racconto della vita. In particolar modo è stata data voce al dolore come esperienza di forza di vita attraverso un percorso atto a valorizzare la stessa legandosi a tre particolari momenti di intenso spettacolo. La serata, condotta brillantemente da Fabio Salvatore con la partecipazione di Ilaria Turi, ha avuto dei momenti di intensa emozione. Anna Longhi, vincitrice del premio speciale Magna Grecia Awards 2008, ha festeggiato il 25ennale del David di Donatello ricevuto per il film “Il 36 tassinaro”, a fianco dell’indimenticabile Alberto Sordi. «Ricevere questo premio mi onora e mi commuove – ha commentato Anna Longhi, visibilmente emozionata – e lo dedico a Alberto, uomo di generosità infinita che mi ha sempre voluto al suo fianco e che non mi ha mai tradito. Io lo sento qui vicino a noi – prosegue – sarebbe felice di essere qui stasera, sarebbe felice per me. Lui ha rappresentato le cose migliori della mia vita e io lo porterò sempre nel mio cuore». Grande momento di emozione anche al momento della consegna virtuale del premio ad Alda Merini, per la prima volta omaggiata in territorio ionico. Non potendo essere presente alla premiazione è stata protagonista di un toccante video messaggio di cui riportiamo le parti più significative. «Di Taranto ricordo tutto il bene possibile, è stato molto più accogliente di Milano. Le donne di Taranto però erano gelose dei miei comportamenti, del fatto che ero giovane: ero una primavera scriteriata che andava in giro di notte. Ma la cosa che mi mise più in cattiva luce agli occhi dei tarantini fu il testamento di Michele Pierri che lasciò gran parte del suo patrimonio a me diseredando, di fatto i suoi figli. Io tornerei a Taranto, nonostante abbia subito una vergogna di ripudio che non dimentico più, ma il popolo tarantino mi voleva un gran bene», commenta commossa la scrittrice. Alessandro Salvatore accompagna Anna Longhi sul palco del Magna Grecia Awards PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE PREVENIRE L’OBESITÀ INFANTILE. DALLA ASL TARANTO E BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE UN OPUSCOLO GUIDA “ALLA SCOPERTA DEL PIANETA MANGIOBENE” Crescere sani e forti. Mangiando bene ANTONIO PESARE MICHELE CONVERSANO L’obesità è divenuta un problema di salute pubblica per la maggior parte dei Paesi industrializzati, tant’è che l’Ufficio Regionale Europeo dell’O.M.S. parla dell’obesità come di una vera e propria “epidemia” estesa a tutta la Regione Europea. Questo allarme sanitario è dovuto al fatto che l’obesità, e gli errori dietetici in generale, sono un importante fattore di rischio per la salute dell’individuo essendo in stretta correlazione con numerose patologie cronicodegenerative, tra cui soprattutto quelle cardiovascolari e dell’apparato muscolo-scheletrico; forte è anche l’associazione fra obesità e altre patologie (diabete e alcuni tipi di tumori). L’obesità comporta anche costi economici importanti: il S.S.N. ogni anno spende circa 60 miliardi di euro per i costi sociali derivanti dall’obesità. Nell’ultima indagine ISTAT si stima che in Italia oltre il 40% della popolazione è in sovrappeso, mentre quasi il 10% è francamente obesa. Purtroppo la prevalenza di sovrappeso ed obesità sta coinvolgendo sempre maggiormente larghi strati di popolazione in età evolutiva. Le cause di questa situazione preoccupante vanno ricercate in un’alimentazione eccessiva insieme ad abitudini alimentari scorrette e in un’insufficiente spesa energetica, prevalendo nei bambini uno stile di vita sedentario. Purtroppo essere bambini obesi molto probabilmente vuol dire diventare adulti obesi. NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 Il problema “obesità”, specie di quella infantile, è diventato pertanto uno tra le priorità di salute individuate dal Ministero della Salute. Nella provincia jonica ben il 33.5% dei bambini risulta in sovrappeso superando sia il dato regionale (26%) che quello nazionale (24%). Ciò rappresenta un presupposto per interventi di Educazione Alimentare da rivolgere ai bambini e alle loro famiglie. La Scuola rappresenta un campo di intervento privilegiato in quanto offre una straordinaria opportunità per interagire con i bambini per l’intero arco evolutivo. In questo senso, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL TA ha redatto un opuscolo dal titolo “Alla scoperta del pianeta Mangiobene” (ricco di immagini accattivanti, fumetti e giochi ma soprattutto notizie utili per una corretta alimentazione) destinato ai bambini della scuola primaria. La stampa dell’opuscolo in un congruo numero di copie da distribuire alle varie scuole della provincia è stata possibile grazie alla Banca Di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe che si è dimostrata sempre sensibile ai bisogni del territorio e della collettività. Questo manualetto risulta prezioso anche per i genitori, il cui coinvolgimento nell’azione educativa è fondamentale, dal momento che i comportamenti alimentari del bambino sono decisamente influenzati dal modello culturale che caratterizza il suo contesto socio-familiare, dallo stile di vita e dalle abitudini alimentari della famiglia. 37 SI È CONCLUSO IL PROGETTO-SCUOLA “LE RAGIONI DEL LUPO”, PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE AMICI DI MANAUS, PROVINCIA DI TARANTO E BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE Il bullismo non vincerà. Gli studenti lo mettono all’angolo. Così ADRIANO D’ALTRI Il bullismo non è un fenomeno da affrontare soltanto con la repressione; ma, per un efficace trattamento, è richiesta prevenzione ovvero una pratica didatticoeducativa competente. Questo è quanto emerso nel corso del progetto–scuola “Le ragioni del lupo”, promosso dall’Associazione Amici di Manaus in collaborazione con la BCC San Marzano di San Giuseppe e la Provincia di Taranto, al quale hanno partecipato scuole provenienti da ogni parte d’Italia. Di fronte ad una platea attenta, composta da rappresentanti del mondo della scuola, della politica della finanza e del volontariato, gli studenti hanno esposto le loro idee ed esperienze, con un linguaggio leggero ed autoironico, così come si addice alla loto età: mai troppo serioso ma pregno di messaggi che “gli adulti di volontà” hanno il compito-dovere di decodificare per trarne le conseguenze operative: il bullismo è un problema complesso che non può essere affrontato con soluzioni semplicistiche; efficaci sul piano della comunicazione mediatica, ma assolutamente carenti su quello dell’effettivo processo di trasformazione educativa che si riesce ad avviare; l’autorità dei docenti non si misura dagli strumenti repressivi che gli piovono dall’alto, ma dalla loro autorevolezza, ovvero quel complesso di competenze relazionali, metodologiche e disciplinari, di cui devono necessariamente dotarsi. In altre parole è indispensabile che il rigore e l’intelligenza didattico-educativa si muovano in modo complementare per evitare dannose derive autoritaristiche; gli studenti devono essere valutati nella loro interezza di persone e secondo criteri di problematicità, senza spezzettarli in astratte “sezioni disciplinari”. Tutto questo ed altro ancora è scaturito dal lavoro che le sedici scuole partecipanti al progetto hanno saputo regalarci e che verrà messo a disposizione di chi è interessato mediante la diffusione di un CD riepilogativo. Vogliamo rendervi, infine, partecipi di una nostra riflessione: cosa c’entra una banca con tutto quello che abbiamo appena detto? Non riteniamo che la BCC San Marzano di San Giuseppe agisca solo per farsi conoscere, anche perché crediamo che sia abbastanza nota nella nostra area per il suo dinamismo. Secondo 38 noi la logica che ispira questo istituto di credito tende, pur in tempi così difficili, a considerare la finanza solo ed esclusivamente uno strumento al servizio delle persone e non viceversa. Questo è un bel segnale per l’intero territorio. Cerimonia di chiusura del progetto nazionale dell’Associazione Amici di Manaus, che ha visto una buona partecipazione di scuole. Qui sopra da sinistra: Giovanni De Giorgio e Mimmo Vitti (del sodalizio) con il direttore della nostra filiale di Taranto, Paolo Pro, e l’assessore provinciale Giuseppe Vinci. Sotto, Pro e Vinci premiano uno dei progetti vincenti PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE PORTE APERTE ALLA STORIA DELLE FERROVIE, CON L’ASSOCIAZIONE TRENI STORICI PUGLIA DI TARANTO E LA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE Prego, tutti in carrozza. Ci sono 5mila posti Oltre cinquemila visitatori alla II edizione di “Porte Aperte” presso il Deposito Rotabili Storici di Taranto di Trenitalia., organizzata dall’Associazione Treni Storici Puglia di Taranto, con la collaborazione di Trenitalia, Direzione del Trasporto Regionale Puglia e il sostegno della BCC San Marzano di San Giuseppe, della Regione Puglia e Provincia di Taranto. L’evento ha proposto una rassegna di ben 32 rotabili storici tra locomotive, carrozze bagagliai e carri, tutti sotto le attenti cure dell’ATSP, e 7 locomotive moderne di Trenitalia, tra cui la modernissima l’E 405 003, venuta espressamente dal Brennero, dove fa servizio, che hanno rappresentato – in modo succinto ma chiaro – la storia del nostro passato ferroviario e, in parte, il confronto fra la ferrovia di un tempo con quella attuale e con l’immediato futuro. Regina della manifestazione è stata la locomotiva a vapore 835 327 del 1921, che ha prestato per oltre 70 anni servizio presso la Marina Militare, restaurata dall’Associazione e presentata al pubblico, insieme allo studio storico sul sistema ferroviario jonico e la ferrovia militare del Mar Piccolo. Hanno partecipato all’evento oltre alle altre strutture di Trenitalia, le Ferrovie dello Stato, le Ferrovie del Sud-Est con un proprio treno composto dalla locomotiva BB 162 e la carrozza Carminati & Toselli del 1948 e le Ferrovie del Gargano. A completare la manifestazione ha fatto da corollario una mostra fotografica allestita sulla storica carrozza Bz 20236 del 1929 organizzata dall’ATSP sulla ferrovia dell’Arsenale e del Mar Piccolo, con l’esposizione di alcuni cimeli storici; e infine una rassegna di modellismo ferroviario con annessa borsa scambio nell’ampio salone della ex scuola macchinisti. «Siamo contenti – NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 Due modelli storici della nostra ferrovia rientrano in pista per la rassegna “Porte Aperte”. Regina incontrastata è la locomotiva a vapore del 1921(qui sopra) spiega il Prof. Oreste Serrano, presidente dell’Associazione – di aver raggiunto gli obiettivi prefissi. Fra questi, l’azione di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica, gli Organi dello Stato, la Regione Puglia, gli Enti Locali al problema del recupero e del mantenimento in esercizio di rotabili di grande interesse storico, che grazie al volontariato e al sacrificio di pochi appassionati vengono conservati in perfetta efficienza; stigmatizzato la mancanza totale di risorse economiche verso questa importante attività, votata al mantenimento in vita della memoria storica di un patrimonio culturale da considerare comune all’intera collettività; favorito l’avvicinamento della gente e dei giovani al variegato e fantastico mondo della ferrovia; contribuito alla rivalutazione turistica del nostro territorio con i treni d’epoca; infine l’assegnazione al Deposito di Taranto da parte di Trenitalia di una locomotiva a vapore da treno per treni turistici». 39 VARATO IN TUTTE LE FILIALI DELLA BCC SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE IL PROGETTO DIGITAL SOLUTION, UN CANALE ALL-NEWS PER I CLIENTI. L’INIZIATIVA È DELLA EFFEGIVISION. LE PAROLE DELL’IDEATORE CARLO FIORENZA L’attesa in banca diventa un piacere Andare in banca è sempre più un piacere. Coniugando questa filosofia di vita, ben interpretata dall’ultima filiale nata del nostro Istituto, quella di Massafra, la BCC San Marzano è sempre attenta alle esigenze dei propri Clienti, i quali da qualche mese dispongono – in tutte le filiali – di un canale all-news, sul quale ruota (collegato in rete su tutte le sedi della Banca) un palinsesto di notizie del giorno, servizi e prodotti. Il progetto è denominato Digital Communication for Banks ed è stato ideato dalla EFFEGIVISION S.r.l. per dare un sostegno alla comunicazione commerciale degli istituti di credito. «Un mercato – spiega Carlo Fiorenza, ideatore dell’iniziativa - in continua evoluzione e soggetto a continui mutamenti richiede una comunicazione efficace, rapida e flessibile. In questo le banche investono ingenti risorse al fine di avere una comunicazione sempre più all’avanguardia. Sino ad oggi questo avveniva esclusivamente attraverso brochure, dépliant, locandine poste all’interno di qualsiasi filiale bancaria. Con il progetto Digital Communication for Banks la comunicazione passa ad un sistema nuovo, rapido, flessibile ma soprattutto visibile. Forniamo supporti video tecnologicamente all’avanguardia, in comodato totalmente gratuito, con hardware e software integrati, aggiornati a distanza con sistemi di connessione propri, in grado di dare maggiore visibilità a quanto già viene promosso dalle banche attraverso il cartaceo e di fornire anche un servizio di informazione quotidianamente aggiornato a coloro che attendono il proprio turno in banca. La funzione del nostro progetto è creare una sinergia con l’istituto di credito al fine di accrescerne l’efficacia della sua comunicazione commerciale. La Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe, come pure altri istituti di credito, ha scelto di avvalersi del nostro progetto». Particolarmente significativi e molteplici i vantaggi della comunicazione digitale: sostegno alla comunicazione commerciale; possibilità di modifica rapida dei messaggi commerciali; utilizzo degli impianti per comunicazioni di servizio o altro; riduzione della produzione e distribuzione del cartaceo nelle varie filiali (brochure, dépliant, locandine, ecc.) con notevole risparmio economico; tempo di attesa più gradevole per i clienti; «E’ nostra cura – illustra Carlo Fiorenza - anche la realizzazione grafica degli spots riguardanti i prodotti che la banca intende promuovere attraverso i nostri impianti, come pure le modifiche degli stessi ogni qualvolta lo si ritiene opportuno. Il progetto Digital Communication for Banks è apprezzato da diverse banche che lo utilizzano ormai da diverso tempo con ottimi risultati». In tutte le filiali della BCC San Marzano di San Giuseppe è attivo il servizio all-news attraverso il quale i clienti rendono l’attesa in Banca molto più gradevole, ricevendo – inoltre – le notizie del giorno e le novità su prodotti e servizi offerti dalla nostra Banca. L’idea del progetto targato Effegivision è dell’imprenditore della comunicazione Carlo Fiorenza, nella foto in alto 40 PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE TERRITORIO - IL SANTUARIO RUPESTRE DELLA MADONNA DELLE GRAZIE TRA STORIA, FEDE ED I RICORDI DEL POPOLO DI SAN MARZANO Viaggio alla riscoperta delle tradizioni della nostra area GREGORIO TALÒ La ricorrenza del due luglio, con la stessa atmosfera di fede antica di un tempo, alle cinque del mattino, richiama l’intera comunità religiosa di San Marzano di San Giuseppe, e di altre parrocchie della provincia, a partecipare alla rituale processione che partendo dalla Chiesa Madre del paese raggiunge il Santuario Rupestre della Madonna della Grazie, distante circa tre chilometri e mezzo dal centro abitato e situato nella lama della contrada “Li Grutti”, al confine con il territorio di Grottaglie. Un rito che si rinnova anche il 15 agosto, nel giorno dell’Assunta, con una partecipazione appena, appena minore ma con la stessa intensità di spirito mariano. Ancora oggi, questo luogo di culto, considerato la “cattedrale delle chiese rupestri”, rimane l’unico insediamento in cui vengono svolte funzioni religiose sia all’interno della grotta che, come avviene nel periodo estivo, anche nell’ampio polmone verde che domina l’area antistante la Chiesa. Niente, comunque, con il passare dei secoli è cambiato per i sanmarzanesi nella venerazione dell’immagine di quella Madonna con il Bambino, riprodotta su di un monolite che domina l’ipogeo nel lato ovest. Immagine che, attraverso gigantografie, risulta presente sia nella sede centrale della nostra Banca di Credito Cooperativo NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 che nelle varie succursali. Un tempo, in questo giorno, erano tutte le comunità religiose dei comuni dell’Albania tarantina che, insieme al loro Papas, partivano dal proprio paese per rendere grazie alla Madonna. E poi ancora i racconti che portano agli inizi del secolo scorso in cui i contadini, che per una mattina iniziavano più tardi il lavoro nei campi, e gli abitanti delle tante belle masserie che popolano quel territorio, invocavano la protezione della Vergine per il raccolto e discutevano sull’andamento della vite e degli ulivi commentando la mietitura del grano ancora in corso. In questo luogo sacro, negli ultimi anni, sono sempre più i matrimoni che si celebrano anche di persone provenienti da altri comuni della provincia e sempre più i momenti di gioia che si vivono con i raduni, religiosi e non, di giovani e di anziani. Tutto è ancora così pulito ed immacolato in questo luogo che ti ispira alla contemplazione. Custodiamo come fedeli e come sanmarzanesi, ogni pietra, ogni pianta, di questo nostro Santuario che da sempre è luogo di preghiera; difendiamo il suo silenzio, la sua natura ed il suo profumo dei pini e della macchia mediterranea che tanto richiamano i profumi del paradiso. 41 L’ARTISTA E CLIENTE DELLA BCC SAN MARZANO, VINCENZO RUSSO TORNA AD ESPORRE NELLA SUA CITTÀ, GROTTAGLIE, IN UNA PERSONALE CHE INVITA ALLA RIFLESSIONE L’ordine caotico della vita nell’arte della pittura “Il primo sguardo per sentire, il secondo per scoprire”. E’ questo il titolo della personale di pittura di Vincenzo Russo, nostro cliente, che ritorna ad esporre nella sua città, Grottaglie. La rassegna, svoltasi nella Galleria dell’Acchiatura, rilancia il messaggio di un’artista che è sulla breccia da circa 30 anni ed ha all’attivo decine di presenze all’interno di collettive e concorsi, dove ha riscontrato un lusinghiero apprezzamento di critica e pubblico. In questa sua ultima personale Vincenzo Russo ha presentato in totale quaranta opere, dieci delle quali di anni precedenti a partire dal 1982 e le altre trenta opere degli ultimi due anni. L’aver messo in mostra opere datate ha reso possibile, a chi non conosceva Vincenzo Russo, la presentazione dell’evoluzione artistica che questi ha realizzato. Opere di non facile lettura le sue. Che impegnano il visitatore alla riflessione. Nasce anche da questo, il titolo della rassegna, teso a stimolare fin da subito la curiosità del pubblico. La vena creativa di Enzo Russo viaggia all’interno di uno stile surreale dove il sogno e la realtà si intrecciano mirabilmente fino a fondersi in un unicum interpretativo. Per il visitatore, il primo impatto è di meraviglia e stupore allo stesso tempo. E questo per la varietà dei temi trattati, per le forme e i colori. Piacevole e forte, l’incrocio del classico con il nuovo. Tra i quadri più apprezzati ci piace ricordarne alcuni. L’opera intitolata “Ordine caotico o caos ordinato” è composta da quattro opere distinte che però possono essere unite, in un collage – ed è questa la particolarità – che non ha ruoli preordinati. Un po’ come la vita, il cui filo conduttore è e rimane tale, ma senza confini all’imprevedibilità. Ancora. L’opera “Sinfonia degli elementi” rappresenta Qui sopra una fra le opere più apprezzate nel corso dell’ultima rassegna dell’artista grottagliese Vincenzo Russo (a lato), che ritorna ad esporre nella sua città dopo diversi anni. La vena creativa coniuga arte e inquietudini dell’età moderna due pianoforti (uno bianco e uno nero) posti uno di fronte all’altro con in mezzo un unico sgabello. Sulla tastiera del primo troviamo il fuoco, mentre su quella del secondo scorre l’acqua. Sul pianoforte bianco è posizionato un aspiratore per il fumo che evidenzia I’aria. In ultimo le gambe dei pianoforti sono situati su zolle di terra. L’opera “Soddisfatti o rimborsati” esalta tre volti splendidi di bambini, il primo castano, il secondo biondo e il terzo moro. Affianco ad ogni volto c’e un codice a barre e nella parte bassa del quadro si legge la scritta “Laboratorio di genetica. Cat. Nr. 9”. Opere talvolta non proprio decifrabili ad uno sguardo volante, che richiedono un’attenzione particolare e curiosa del visitatore, ma che allo stesso tempo offrono risposte concrete, trasportate in arte, sui diversi temi della vita moderna. PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE DALLA PARTE DEI PIÙ PICCOLI. È PARTITA LA NUOVA AVVENTURA DELLA SCUOLA “SAN GIUSEPPE”. SUORE, DOCENTI, GENITORI E BANCA TUTTI INSIEME PER UNA CRESCITA ARMONIOSA Dai primi passi la formazione più importante per le nuove generazioni CIRO DE ANGELIS E’ ripartita l’avventura scolastica per i tanti bambini che, dovendo proiettare la loro vita nel futuro, in questo presente sono chiamati a misurarsi con le prime responsabilità, a confrontarsi con gli “altri” che non sono più solo gli amorevoli e protettivi genitori (con le debite eccezioni, purtroppo), ma con un mondo tutto nuovo e spesso difficile. A questo compito assolve la scuola dell’infanzia, spesso sottovalutata e deprivata dell’importanza che le compete, con conseguente svalutazione delle figure che vi lavorano che, pur avendo un profilo professionale di alto livello, si vedono relegate al ruolo di “mamme supplenti”. La scuola paritaria “San Giuseppe”, presente in San Marzano di San Giuseppe, grazie anche al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe, compagna di viaggio da sempre nello sviluppo delle nuove generazioni di bambini che, anche una volta lasciata la scuola, continuano a portare in loro il ricordo non solo affettivo ma anche formativo ed umano che caratterizza questa scuola. Le docenti laiche e religiose del “San Giuseppe” si distinguono per spiccata sensibilità nei confronti dei bambini che non sono dei contenitori da riempire ma delle fiamme da far ardere. Tra i tre e i cinque anni formulano le grandi domande esistenziali e sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni, prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale. Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura, la vita e il suo evolversi ed estinguersi, NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 l’ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media, partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità. Sente di appartenere alla sua famiglia, alla sua comunità, alla sua scuola; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Si chiede dove era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza e quella di chi gli è caro, quale sia l’origine del mondo; si interroga su Dio e si confronta con l’esperienza religiosa. In questi anni, dunque, si definisce e si articola l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e del proprio stare con gli altri. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volontà. Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere e le difficoltà della condivisione e i primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista. Esperienze, emozioni, pensieri e domande generano riflessioni, ipotesi, discorsi, comportamenti sociali che hanno bisogno di spazi di incontro e di elaborazione. Insomma, data la premessa, a Suor Maria Luigina e alle insegnanti Suor Maria Paola, Mimma e Giuseppina, tocca come sempre rimboccarsi le maniche ed affrontare la sfida che è propria di ogni educatore. A tutte loro un sincero ed affettuoso buon lavoro. (Responsabile Psico-pedagogico della Comunità “S. Giuseppe”) 43 COSA CAMBIA CON IL DECRETO LEGGE CHE HA ELIMINATO L’IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI PER L’ABITAZIONE PRINCIPALE Addio mia cara, carissima ICI Mai come in questo momento per le famiglie c’è bisogno di fare economia. Fra il caro-vita in continua crescita e le varie emergenze, ecco che proprio chi ha investito sul mattone, ha finalmente un alleggerimento di imposta. Le famiglie, finalmente da qualche mese possono tirare un sospiro di sollievo, l’ICI – introdotta nel 1992 – è stata abolita la scorsa primavera, nel corso della prima riunione del Consiglio dei Ministri riunitosi per la prima volta a Napoli. La prima volta che un Consiglio dei Ministri si è tenuto nella città partenopea, ha approvato un decreto legge recante “Misure urgenti in materia fiscale” con il quale a decorrete dall’anno 2008 è introdotta l’esclusione dell’imposta comunale sugli immobili per l’abitazione principale dei contribuenti. Vediamo com’è cambiato lo scenario e quali sono gli immobili esenti. Con l’entrata in vigore del Decreto Legge n.93 del 27.05.2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 28.05.2008 sono state introdotte le seguenti novità in materia di ICI, che stanno già avendo i primi effetti ROSELLINA DE SANTIS (*) – positivi - sulle tasche dei risparmiatori. Immobili esenti. A partire dal versamento dell’acconto la cui scadenza è il 16 giugno 2008, le unità immobiliari adibite ad abitazione principale del soggetto passivo sono completamente esentate dal pagamento dell’ICI. Per unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo si intende quella considerata tale ai sensi del decreto legislativo 30.12.1992 n. 504 e successive modificazioni, nonché quelle ad esse assimilate dal comune con regolamento vigente dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Immobili dati in uso gratuito a familiari. Di tale esenzione non potranno beneficiare gli immobili dati in uso gratuito a familiari, che pertanto restano assoggettati a tassazione con aliquota ordinaria. Categorie escluse dall’esenzione. Inoltre di tale esenzione non potranno beneficiare gli immobili appartenenti alle seguenti categorie catastali: A/1 – abitazioni di tipo signorile; A/8 - abitazione in ville; A/9 – castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici per i quali continua ad applicarsi la detrazione (pari ad Euro 103,29) prevista dall’art.8, commi 2 e 3 del citato decreto n.504 del 1992. Pertinenze. Per ciascuna abitazione principale è esente una sola pertinenza (Ctg. C/2 – C/6) in applicazione del comma 4 dell’art.8 del regolamento comunale ICI. Per i contribuenti che sono esentati ma che hanno già versato l’imposta con la prima data di acconto del 16 giugno (per esempio per chi ha utilizzato il modello 730) è prevista la possibilità di richiedere il rimborso dell’intero importo al comune di entro 5 anni dalla data del pagamento. (*)Consulente del Lavoro 44 PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE Sportello Aperto: spazio ai Lettori Questo spazio è dedicato alle domande dei Lettori. Note e lettere potranno essere inviate via mail a: [email protected] o consegnate in busta alle filiali indirizzate a: Redazione Sportello Aperto BCC S. Marzano, Via Vittorio Emanuele, 74020 S. Marzano di S. G. (Ta). Risponde Gianni Carbotti della Società Archita Consulting (anche online al sito: www.architaconsulting.com). OBBLIGAZIONI SI O NO? Sono veramente interessanti, a questo punto, le obbligazioni societarie? Marco C. - San Giorgio Jonico (TA) Al momento il 90% delle obbligazioni societarie trattano a prezzi da bonds “spazzatura”. Mediamente, un anno fa, avevano un prezzo medio intorno a 99 centesimi; ad agosto trattavano all’incirca 94. Adesso siamo intorno a 79 centesimi. L’opinione comune è che ormai scontano, a questi prezzi, una forte depressione del ciclo economico. Ora, salvo nuovi fallimenti di multinazionali e banche, gli attuali prezzi sarebbero interessanti ma nessuno può sapere cosa ci riserva il prossimo futuro. È IL MOMENTO DI COMPRARE? Dopo un ribasso medio delle borse intorno al 50% non sarebbe opportuno cominciare a pensare di “compricchiare” qualcosa? Franco G. - Massafra (TA) L’acquisto di azioni dipende non solo dal prezzo ma, più in generale, da molteplici fattori che cambiano per ognuno di noi: l’età, la propensione al rischio e così via. Non lo abbiamo mai fatto in questa Rubrica e non lo faremo adesso; quindi non si aspetti una risposta positiva o negativa alla sua domanda. Di sicuro a questi prezzi può comprare meglio di un anno fa e se proprio non riesce a resistere alla voglia di mettere in portafoglio azioni, l’unico consiglio che posso darle è quello di ricorrere al PAC, uno strumento che in passato, specie nei periodi di forti ribassi, ha sempre fatto la fortuna dei risparmiatori nel giro di una decina di anni. CHE FINE HANNO FATTO GLI OTTIMISTI? Riconosco che in questa Rubrica già da tempo ci aveva allertato circa la possibilità di assistere a quello che, ahimè, vediamo sui mercati in questo periodo. Mi chiedo, però, possibile che non ci sia nessun ottimista in giro? Martino D. - Massafra (Ta) e non lo farà solo sui fondi che gestisce ma anche sui suoi conti personali. E’ un’iniziativa unica nel suo genere per il personaggio in questione, una dichiarazione che mai aveva fatto in passato in situazioni simili e che, proprio per queste ragioni, risulta davvero interessante. Di chi stiamo parlando? Ma dell’uomo più ricco del mondo: Warren Buffet! LA VIA DI FUGA DEI TITOLI DI STATO Crollano i prezzi delle azioni ma, a dispetto di quanto mi sarei aspettato, i prezzi delle obbligazioni governative, specie quelle a lungo termine, non ne stanno beneficiando come solitamente facevano in passato quando si preferiva portare i soldi in fuga dai listini azionari su qualcosa di più sicuro. Come lo spiega? Giovanni S. - Taranto Una risposta in pillole ad una domanda che richiederebbe una più ampia disamina. Gentile Signor Giovanni, le assicuro che parleremo ancora e a breve di questa questione perché la sua domanda apre una finestra su un problema che è alla base delle turbative finanziarie degli ultimi anni. Le soluzioni adottate nelle ultime settimane per fronteggiare il crollo dei listini azionari non stanno facendo altro che alimentare il problema sui bond a lungo termine americani e la mancata migrazione da lei accennata dalle azioni a quest’ultimi ne è la dimostrazione. Il crollo delle borse potrebbe essere nulla se raffrontato ad un crollo dei titoli di stato americani a lungo termine. E’ qui che si combatterà la più dura delle battaglie sul fronte finanziario. L’America non può permettersi un crollo dei titoli di stato visto che l’economia mondiale si fonda sui bond americani venduti ai paesi emergenti e non solo (CINA e Giappone in primis). Come promesso, affronteremo nei prossimi mesi questo argomento; nel frattempo non posso che consigliarle di tenere d’occhio le dinamiche dei titoli di stato a lungo e, per quanto possibile, le consiglierei di starne alla larga. Certamente e si tratta di un personaggio autorevole. In questi giorni di cupo pessimismo c’è qualcuno che ha dichiarato che porterà la sua esposizione in azioni al 100% NOVEMBRE 2008 - ANNO V - N° 3 45 San Marzano di San Giuseppe: Salute Store - Sanitaria, Ortopedia (Via V. Emanuele, 140); Emilia Vacca - Tessuti, Corredi (Via Casalini, 19); Sotto L´Arco - Articoli da Regalo (Via Petrarca, 30); Nero di China - Cartolibreria, Gadget (Via Piazza, 4); Pinocchio - Calzature Bimbi (Via Tagliate, 27); Tecnoceramiche - Settore Edilizio (Via V. Emanuele); Victory Moda (Via R. Margherita, 86/A); Bimbo In - Articoli per l´infanzia (Via V. Emanuele, 111). Grottaglie: De.Ga srl - Computer, Telefonia (Via Don L: Sturzo, 42); Atletic - Articoli Sportivi (Via Marconi, 126); Atletic Kids (Via Marconi, 118); New Atletic Srl (Via Marconi, 13); Athletes (Via Marconi, 112); Bamby Calzature (Via Marconi, 94); Boutique Daniela Di Noi (Viale Matteotti, 26); Casa Bella (Via Calò, 65); Cripta Sistemi - Informatica Hw e Software (C.so Europa, 1); Hady srl - Tappeti Persiani (Via Veneto, 9); Sogni d´Oro - Gioielleria (Via Parini, 26); Video & Company (Via Marconi, 70); Studio d´Arte 2DN (Via Caravaggio, 23); La Ricerca del Particolare - Abbigliamento (Via Parini, 44); Microtech - Cellulari e Accessori (Via Colombo, 22); New Center - Apparati Elettrici (Via Giotto, 8); New Energie Abbigliamento (Via Marconi, 75/A); New Energie Woman (Via Marconi, 77/D); Ora Zero - Orologeria (Via Parini, 30); Ottica Marino (Via Collodi, 40); Pizzeria Il Solito Posto (P.zza San Ciro, 28); Viaggi Criptaliae (Via Alfieri, 28); E.G.Net - Informatica (Via Salgari, 82); Black Out - Abbigliamento (Via Marconi, 20/B); Phantasy Calzature (Via Parini, 4); Centro Estetica di Anna Carrieri e C. (Via Campitelli, 78); Il Fermarcarte - Edicola, Articoli da Regalo (Via De Gasperi); Vantage - Casalinghi, Giocattoli (Via F.lli Bandiera, 32); Autoricambi di Giuseppe Ligorio (Viale Gramsci, 99). Galeone Tessuti, Biancheria, Tendaggi, Tappeti (Via Diaz ang. Via Garibaldi); Il Sole e la Luna, centro abbronzatura (Via Giotto, 10); Matra Sport (Via Madonna di Pompei, 44 - 68). Faggiano: Charme - Articoli Regalo (Via Marconi, 18). Francavilla Fontana: Number One - Calzature, Accessori (Viale Lilla, 71); Automobilidiesse (Via Filippo D’Angiò, 29); Ottica Galeone (Viale Lilla, 91); Birilli Abbigliamento (Viale Lilla, 47); Biancaneve Boutique (C.so Garibaldi, 12); Boutique Marisa (Via Pisacane, 73); Ferplastic Ferramenta (Via D´Angiò, 10); Jeanseria Maria Salicandro Srl (Via Quinto Ennio, 97); Maria Ada Milone Abbigliamento (C.so Garibaldi, 7); L´Erboristeria (Via Roma, 76); Marisa Gioielli (Via Roma, 47); New Atletic - Articoli Sportivi (Viale Lilla, 40/A); New Fashion Abbigliamento Casual C.so Garibaldi, 33); Original Marines - Abbigliamento Bimbi (Viale Lilla, 16); Solito Gioielli (C.so Capitano Di Castri, 12); Jolie Corredo e Natale felice con gli sconti Tendaggi (Via Ribezzo, 9); Topolino - Calzature Bimbi (Viale Lilla, 27); La Casa dei Fiori (C.so Capitano Di Castri, 128); Jonathan Cartoleria (Via Regina Elena, 73). Pulsano: Antonucci Couture - Abbigliamento (Via Matteotti, 54); Old Style - Oggettistica (Via Roma, 18), Magia dei Fiori (Via V. Emanuele, 66); Galeone Tessuti, Biancheria, Tendaggi, Tappeti (Via Roma, 16); Elettroforniture (Via Bellini, 39). San Giorgio J.: Buffetti - Cartoleria, Pelletteria (C.so Italia, 43); New Planet - Abbigliamento (Via Mattei, 1). Sava: New Comunication - Audio, Video, Suono, Telefonia (Via Vittorio Emanuele III, 34). Talsano: Carmen Boutique (Via Maiorano, 2); Beauty Carmen - Estetica, Parrucchiere (Via Maiorano, 2); Matra Sport (c/o "Il mio mercato", Via Cacace). Sava: Vanity Gioielli (Via Sardegna, 86). Taranto: Andriani - Abbigliamento (Via Di Palma, 130); De Lorenzo - Abbigliamento, Borse, Scarpe (Via Pupino, 35); De Lorenzo - Borse, Calzature (Via Anfiteatro, 166); Dottus - Oggettistica (Via D´Aquino, 64); F.A.R. Moto Abbigliamento Motociclisti (Via Pupino, 15); Formula Bimbi Srl - Abbigliamento Ragazzi Bimbi (Via C. Battisti, 136); Formula 3 - Abbigliamento Uomo Donna (Via C. Battisti, 52); Fuoritempo Dischi (Via Pupino, 19/B); Griffe & Stock - Abbigliamento (C.so Umberto, 110/A); Hibiscus Abbigliamento, Intimo (Via Liguria, 92); Insogna Corredi Srl (C.so Italia, 215); Le Physique dû Role - Palestra (Via Giovinazzi, 3); Living Natuzzi Design Srl - Arredamento Interni (Via Medaglie d´Oro, 2); Lovable e Co. - Intimo Uomo Donna (Via Di Palma, 47); Maxiboutique Tagarelli Srl (Via P. Amedeo, 137); Mc Donald´s (c/o Auchan); Mixer Abbigliamento Uomo (Via C. Battisti, 120); Paradise Abbigliamento Donna (Via C. Battisti, 55); Petrelli Uomo (Via Liguria, 72/A); Profumeria Carella (C.so Umberto, 64); Sagitta Gioielli (Via Anfiteatro, 160); Sogni - Abbigliamento Bimbo, Intimo -(Via C. Battisti, 112); Tessuti Elena e Giovanni Iurlaro (Via P. Amedeo, 80); Ortuglio Gioielli (Via Emilia, 77/A); Il Punto d´Oro (c/o Galleria Auchan); La Bottega delle Ceramiche (C.so Italia, 227); Matra Sport (c/o Galleria Auchan); Macotex Junior (Piazza M. Immacolata, 11). Villa Castelli: Elettricammirabile - Condizionatori, elettricità (Via Monti, 6); Farmasanitaria di Maria Rossana Valente (Via della Pace, 3); Ezio Giovanni Valente Cartolibreria (Via Umberto I, 12); Giovanni Valente Gioielli (Via Umberto I, 2); Rocco Valente - Abbigliamento Sportivo (Via Umberto I, 5); Scialpi Giuseppe - Ferramenta, caminetti (Via Puglie, 4); Superbike - Moto, Abbigliamento Sportivo (Via Reggio Calabria, 16); Tecnocart - Computer, articoli per ufficio (C.so V. Emanuele, 22); TM Strumenti Musicali (L.go Cimabue, 1); Happy Casa - Casalinghi (Via Belvedere). Martina F.: Marangi Strumenti Musicali (Via Taranto, 22). Negozio Amico: la catena commerciale al fianco dei nostri Correntisti 46 PERIODICO DI ECONOMIA, CULTURA E SOCIALE