DISTURBI DELLA
COMUNICAZIONE
1.
Disturbo
dell'Espressione
del
Linguaggio;
2. Disturbo Misto dell'Espressione e della
Ricezione del Linguaggio;
3. Disturbo della Fonazione;
4. Balbuzie;
5. DCNAS
Disturbo dell'Espressione
del Linguaggio
Criteri diagnostici
A. I punteggi ottenuti con le misurazioni standardizzate
somministrate
dell'espressione
inferiori
rispetto
individualmente
del
a
linguaggio
quelli
dello
sono
ottenuti
sviluppo
sostanzialmente
dalle
misurazioni
standardizzate sia dell'abilità intellettiva non verbale che
dello sviluppo della ricezione del linguaggio. L'anomalia può
manifestarsi clinicamente con sintomi che includono un
vocabolario notevolmente limitato, errori di coniugazione dei
verbi, difficoltà nel ricordare parole o nel comporre frasi di
lunghezza e di complessità adeguata al livello di sviluppo.
B.
Le
difficoltà
nell'espressione
del
linguaggio
interferiscono con i risultati scolastici o lavorativi o
con la comunicazione sociale.
C. Non risultano soddisfatti i criteri
per il Disturbo Misto dell'Espressione
e della ricezione del Linguaggio o per
un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo
D. Se sono presenti RM, o un deficit motorio della parola
o
un
deficit
sensoriale,
oppure
una
deprivazione
ambientale, le difficoltà di linguaggio vanno al di là di
quelle di solito associate con questi problemi.
Nota per la codificazione: se è presente un deficit
motorio della parola o un deficit sensoriale oppure una
condizione neurologica, codificare la condizione sull'Asse
III
Le caratteristiche del disturbo variano a seconda
della gravità e dell'età del bambino e includono:
linguaggio limitato sul piano quantitativo, vocabolario
limitato, difficoltà ad imparare parole nuova, errori
nel trovare le parole o nel lessico, frasi accorciate,
strutture grammaticali semplificate, limitata varietà
del tipo di frasi o omissione di parti importanti, uso
delle parole in ordine insolito e basso livello di
sviluppo del linguaggio.
Il
Disturbo
dell'Espressione
del
Linguaggio può essere acquisito o di
sviluppo.
Acquisito:
la
compromissione
del
linguaggio espressivo si manifesta
dopo un periodo di sviluppo normale
come conseguenza di una condizione
neurologica o di un'altra condizione
medico generale
encefalite,
irradiazione
come ad esempio
trauma
cranico
o
Di sviluppo: vi è una compromissione
dell'espressione del linguaggio espressivo
che non è associata ad una lesione
neurologica
postnatale
di
origine
conosciuta. I bambini affetti da questo
tipo di disturbo spesso iniziano a parlare
tardi e progrediscono più lentamente del
normale attraverso le varie tappe dello
sviluppo della espressione del linguaggio
Disturbo Misto
dell'Espressione e della
Ricezione del Linguaggio
Criteri diagnostici
A. I punteggi ottenuti con una batteria di misurazioni
standardizzate
somministrate
individualmente,
dello
sviluppo sia della ricezione che che dell'espressione del
linguaggio sono sostanzialmente al di sotto di quelli
ottenuti da misurazioni standardizzate
intellettiva non verbale
della capacità
B. La difficoltà di ricezione e di espressione del linguaggio
interferiscono significativamente con i risultati scolastici
o lavorativi o con la comunicazione sociale
C. Non risultano soddisfatti i criteri per un Disturbo
Pervasivo dello Sviluppo
D. Se è presente RM, un deficit motorio della parola, o un
deficit sensoriale oppure una deprivazione ambientale, le
difficoltà di linguaggio vanno al di là di quelle di solito
associate con questi problemi
Note per la codifica: se è presente un deficit motorio
della parola o un deficit sensoriale oppure una condizione
neurologica, codificare la condizione nell'asse III
Presenta difficoltà associate al
dell'Espressione:
Vocabolario
Disturbo
notevolmente
limitato, difficoltà nel ricordare le parole o nel
comporre frasi di lunghezza o complessità
adeguata al livello di sviluppo e difficoltà
generale nell'esprimere le idee.
Presenta una compromissione nello sviluppo della
ricezione del linguaggio: per esempio difficoltà
nel comprendere parole, frasi o tipi particolari
di parole.
Nei casi lievi possono esservi difficoltà solo
nella comprensione di particolari tipi di parole
(per esempio termini spaziali) o di frasi (per
esempio
frasi
ipotetiche)
complesse
come
costruzioni
Nei casi più gravi possono esservi menomazioni
multiple
inclusa
la
capacità
di
capire
il
vocabolario di base o frasi semplici e deficit di
diverse
aree
dell'elaborazione
uditiva:
discriminazione dei suoni, associazione di suoni e
di simboli, immagazzinamento, rievocazione e
costruzione di sequenze.
Dato
che
linguaggio
lo
sviluppo
nella
dell'espressione
fanciullezza
del
dipende
dall'acquisizione di capacità di ricezione, un
disturbo puro della ricezione del linguaggio
(analogo all'afasia di WernicKe nell'adulto) non
viene praticamente mai osservato sebbene in
alcuni casi il deficit di ricezione possa essere
più grave di quello di espressione .
Il Disturbo Misto dell'Espressione e
della Ricezione del Linguaggio può
essere acquisito o di sviluppo.
Acquisito:
la
compromissione
del
linguaggio ricettivo ed espressivo si
manifesta dopo un periodo di sviluppo
normale come conseguenza di una
condizione neurologica o di un'altra
condizione medico generale come ad
esempio encefalite, trauma cranico o
irradiazione
Di sviluppo: vi è una compromissione della
ricezione e dell'espressione del linguaggio
espressivo che non è associata ad una
lesione neurologica di origine conosciuta.
Questo tipo può essere caratterizzato da
un basso livello di sviluppo del linguaggio,
in
cui
l'eloquio
può
cominciare
tardivamente e progredire lentamente
lungo gli stadi di sviluppo del linguaggio.
3. Disturbo della Fonazione
Criteri diagnostici
A. Incapacità di usare i suoni dell'eloquio attesi in base al
livello di sviluppo e adeguati all'età e alla lingua (per
esempio:
errori
nella
produzione,
nell'uso
nella
rappresentazione o nell'organizzazione dei suoni, come, ma
non solo, sostituzione di un suono per un altro oppure
omissione di suoni come consonanti finali)
B. La difficoltà nella produzione dei suoni dell'eloquio attesi
interferiscono con i risultati scolastici o lavorativi o con la
comunicazione sociale.
C. Se sono presenti RM, un deficit motorio della parola o
un deficit sensoriale oppure una deprivazione ambientale,
le difficoltà di eloquio vanno al di là di quelle di solito
associate con questi problemi.
Note per la codifica: Se è presente un deficit motorio
della parola o un deficit sensoriale oppure una condizione
neurologica, codificare la condizione sull'Asse III.
Il Disturbo della Fonazione include errori di produzione
fonetica
,
cioè
di
articolazione
che
comportano
l'incapacità di formare i suoni dell'eloquio in modo
corretto e con una base cognitivamente esatta, il che
porta ad un deficit nella categorizzazione linguistica dei
suoni dell'eloquio ( per esempio difficoltà a decidere
quali suoni nel linguaggio creano una differenza di
significato).
La
gravità
varia
da
uno
scarso
o
nullo
effetto
dell'intellegibilità dell'eloquio ad un eloquio del tutto
incomprensibile. Le omissioni di suoni sono tipicamente
viste come più gravi rispetto alle sostituzioni di suoni,
che a loro volta sono più gravi delle distorsioni di suoni.
I suoni più frequentemente malarticolati sono quelli
acquisiti più tardi nella sequenza dello sviluppo (l, ,r s, z,
gl, gn, c), ma nei soggetti più giovani o più gravemente
ammalati sono interessate anche le consonanti e le vocali
che si sviluppano in precedenza. .
La blesità (cioè la malarticolazione delle sibillanti è
particolarmente comune.
Il disturbo può anche comprendere errori di selezione e di
ordinazione dei suoni all'interno di sillabe e parole ( per
esempio trub per turb, petr per pret).
Balbuzie
Criteri diagnostici
A. Un'anomalia del normale fluire e della cadenza
dell'eloquio (inadeguati per l'età del soggetto)
caratterizzata dal frequente manifestarsi di uno o
più dei seguenti elementi:
1) ripetizione di suoni o sillabe
2) prolungamento di suoni
3) interiezioni
4) interruzione di parole (cioè pause all'interno di una
parola)
5) blocchi udibili o silenti
6) circonlocuzioni (sostituzione di parole per evitare
parole problematiche)
7) parole emesse con eccessiva tensione fisica
8) ripetizione di intere parole monosillabiche (per esempio
“HO-O-O-O- ) fame!)
Note per la codifica: Se è presente un deficit motorio
della parola o un deficit sensoriale oppure una condizione
neurologica, codificare la condizione sull'Asse III.
L'entità dell'anomalia varia da situazione a situazione e
spesso è più grave quando vi è una speciale pressione a
comunicare, per esempio fare una relazione a scuola o un
colloquio di lavoro)
La Balbuzie è spesso assente durante la lettura orale, il
canto o il colloquio con oggetti inanimati o con animali
Disturbo della Comunicazione
Non Altrimenti Specificato
Questa categoria diagnostica riguarda i
disturbi della comunicazione che non
soddisfano i criteri per alcun Disturbo
della
Comunicazione
specifico;
per
esempio un disturbo della voce, cioè
un'anomalia dell'altezza, dell'intensità,
della qualità, della tonalità o della
risonanza vocale
Scarica

Document