Prendersi cura della comunità:
l’esperienza della provincia di Bologna 24 marzo 2009
Il contesto della programmazione sociale,
sociosanitaria e sanitaria integrata.
Innovazioni di sistema e strumenti di
programmazione
Anna Del Mugnaio
Servizio Politiche sociali e per la salute- Provincia di Bologna
Ufficio di supporto CTSS di Bologna
Monica Minelli
Dipartimento Integrazione sociale e sanitaria Ausl Bologna
Piano sociale e sanitario regionale
approvato da Consiglio regionale (delibera CR n°175/ 2008)
I principi del sistema delineato dal Piano sociale e sanitario regionale
• La centralità degli Enti Locali e della Regione nella
programmazione, regolazione e realizzazione dei servizi
sociali, sanitari e socio sanitari
• La separazione delle funzioni pubbliche di governo
(programmazione, regolazione e verifica dei risultati) da quelle
di produzione dei servizi e delle prestazioni
• Il distretto quale ambito ottimale per l’esercizio del governo e
per l’organizzazione associata delle relative funzioni
amministrative
Il modello di governance
delineato dal PSSR
Il livello regionale
• Assemblea legislativa regionale e Giunta regionale
• Consiglio delle Autonomie locali. Di prossima costituzione:
organo di rappresentanza, consultazione e coordinamento tra
Regione e enti locali (fino a sua costituzione facente funzione
CRAL)
• Cabina di regia regionale per le politiche sociali e
sanitarie: luogo di confronto, coordinamento e collaborazione
tra Regione e autonomie locali, strumento di confronto anche
con ooss e terzo settore (si avvale del supporto di un Comitato
tecnico scientifico)
Il modello di governance a
livello intermedio
CTSS di Bologna e Giunta Nuovo Circondario Imolese
Giunta del
Nuovo Circondario Imolese
CTSS
di Bologna
livello intermedio
Comitato di Coordinamento
dell'area metropolitana
Ufficio di Supporto
CTSS Bologna
Ufficio di Piano/Ufficio di Supporto
Giunta Circondario di Imola
Ufficio di piano
provinciale
Staff tecnico
permanente
Gruppo
lavoro ….
Gruppo
lavoro ….
Gruppo
lavoro ….
Gruppo
lavoro ….
Il modello di governance a
livello distrettuale
Tavolo
del Welfare
Comitato di Distretto (o forme
associative) +
Direttore Distretto
livello distrettuale/circondario
Tavolo OO.SS.
Responsabile
Nuovo ufficio di piano
Nuovo
Ufficio di
piano
Ufficio di supporto tecnico -amministrativo al
"nuovo UdP"
Tavolo di coordinamento, integrazione e
raccordo
Gruppo
lavoro ….
Gruppo
lavoro ….
Gruppo
lavoro ….
Gruppo
lavoro ….
Il livello distrettuale
PSSR ha affermato un sistema di governance centrato
sull’ambito territoriale del distretto.
Importante rafforzare il livello distrettuale, sia dal punto
di vista gestionale che decisionale.
Legge regionale 10/ 2008 auspica che i Comuni sviluppino
le Unioni come unica forma associativa per l’esercizio
integrale di parte o di tutte le funzioni che richiedono
un ambito di governo sovra comunale.
Il contesto regionale. Il FRNA
Il programma triennale di avvio del FRNA è stato
progressivamente completato :
•
•
•
•
avviato nel 2007 con i servizi dell’area anziani,
nel 2008 ampliato ai servizi per le gravissime disabilità acquisite,
nel 2008 e nel 2009 esteso ai servizi per i disabili
dal 2010 comprenderà anche il segmento residenziale sociosanitario
per la salute mentale.
Il contesto regionale. Accreditamento sociale
e sociosanitario
Finalità: garantire una migliore risposta ai bisogni dei cittadini,
sviluppo della qualità del sistema integrato, equità nei costi,
flessibilità nei servizi. Innovazione nel sistema di relazione con i
produttori riconoscendo maggiore stabilità nei rapporti,
valorizzazione soggetti no profit.
Di prossima approvazione il provvedimento della Giunta Regionale,
di attuazione dell’art. 23 della lr 4/2008, in materia di
accreditamento dei servizi socio-sanitari.
L’accreditamento verrà avviato inizialmente per cinque tipologie di servizi sociosanitari:
•
strutture residenziali per anziani non autosufficienti e per disabili
•
centri diurni per anziani non autosufficienti e per disabili
•
assistenza domiciliare
Atto di indirizzo e coordinamento triennale
2009-2011
unico per l’intero territorio provinciale
Parola chiave: INTEGRAZIONE
Contenuti dell’ Atto di indirizzo e coordinamento
triennale
Atto di indirizzo e coordinamento triennale comprende:
• indicazioni strategiche in merito alla integrazione delle
politiche
• tendenze e criticità emergenti dalla lettura del profilo di
comunità
• indirizzi per priorità trasversali
• indirizzi in materia sociale e sociosanitaria per target di
popolazione
• indirizzi per l’elaborazione della programmazione delle
aziende sanitarie (piano strategico dell’Ausl, prevenzione
e PAL)
• modello di governance a livello intermedio e distrettuale
• strumenti per la partecipazione
Metodo di definizione tecnico professionale dell’ Atto
di indirizzo e coordinamento triennale
• Condivisione impostazione e stato avanzamento lavori con
staff tecnico provinciale - 3 incontri
• Condivisione impostazione con direttori sanitari, direttori di
distretto, coordinamento Piani per la salute - 3 incontri
• 5 gruppi di lavoro per target- minori, immigrazione, esclusione
sociale, disabilità, anziani composizione mista: sanitario, sociale, asp e altri servizi della
provincia (scuola, fp, lavoro, cultura, politiche per la pace, attività
produttive, pianificazione territoriale…) - 10 incontri
• gruppo di lavoro profilo di comunità - provincia, ausl Bologna,
ausl Imola, comune di Bologna - 5 incontri
Percorso di condivisione politico istituzionale dell’Atto di indirizzo e coordinamento triennale
10 settembre
validazione proposta atto di indirizzo
da parte dell’ufficio di presidenza CTSS
mese di ottobre:
Confronto con
organi istituzionali Provincia
(giunta, V° commissione consiliare
consiglio provinciale,
consiglio cittadini stranieri)
a livello distrettuale condivisione
con Comitato di distretto
da parte dei Sindaci
Presidenti comitato di distretto
confronto con OOSS e Terzo settore
(Comitato paritetico volontariato e VOLABO;
Forum terzo settore e centrali cooperative)
29 ottobre ufficio di presidenza
validazione ultima versione con integrazioni frutto del percorso di confronto
3 novembre:
APPROVAZIONE IN PLENARIA CTSS
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TRASVERSALI per il benessere e la salute dei
cittadini
• promozione del benessere e prevenzione in tutti i contesti di
vita
• promozione di un’ottica di genere in tutte le politiche
• promozione del capitale sociale del nostro territorio
• partecipazione alla rete Città Sane per la promozione del
benessere delle comunità locali
• innovazione orientata all’inclusione e alla personalizzazione
dei servizi
• Sostegno all’innovazione: ruolo di Cup2000
• rafforzamento dell’integrazione a tutti i livelli
• consolidamento, sviluppo e integrazione dei sistemi di
accesso: Rete degli Sportelli Sociali e integrazione con Sportelli
Unici distrettuali
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Responsabilità familiari, infanzia e
adolescenza
•
Sostegno alla genitorialità e alla promozione del benessere dei bambini e degli
adolescenti attraverso:
– Incremento dei servizi educativi 0-3 anni
– Interventi di sostegno ai genitori, ai bambini e ai ragazzi (servizi educativi, centri per le
famiglie, consultori,neuropsichiatria infantile)
– Creazione di reti di fiducia tra le persone (progetti di mutuo auto- aiuto, scambi di
tempo…)
•
Sostegno alle famiglie in situazione di difficoltà economica e precarietà attraverso
interventi in area abitativa, fiscale, del lavoro ad esempio esperienze di microcredito,
accordi per sostenere la capacità delle persone e famiglie all’acquisto della prima casa (cfr.
progetto mutuability)
•
Sostegno alle famiglie e minori in difficoltà attraverso:
– Sostegno famiglie d’origine ad esempio attraverso interventi di educativa domiciliare
– Potenziamento delle comunità di accoglienza e degli interventi di affido
– progetti sovradistrettuali per alcune tematiche specifiche (pronto intervento o pronta
accoglienza per minori, minori stranieri non accompagnati, neonati non riconosciuti
….)
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Responsabilità familiari, infanzia e
adolescenza
• Interventi su nuovi bisogni, come i neomaggiorenni in comunità o in affido
(fascia di età 18 –21 con difficoltà nella gestione della autonomia); adolescenti
con problematiche di tipo psicologico, minori stranieri non accompagnati…
•
Stabilità personale impegnato nei servizi e necessità sviluppo
approccio multiprofessionale (équipes territoriali e sovra-territoriali)
• Sostegno ai minori disabili
attuazione della L. 104/92 attraverso la realizzazione di quanto contenuto
nell’Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica e
formativa dei bambini e alunni disabili.
L’Accordo Quadro, andrà declinato ed articolato negli Accordi Territoriali di
ambito almeno distrettuale, concordati ed inseriti nella programmazione dei
Piani di Zona, per migliorare il coordinamento tra servizi scolastici, territoriali
ed extrascolastici
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Responsabilità familiari, infanzia e
adolescenza
• Sostegno al contrasto del disagio scolastico
Fenomeno pluridimensionale in aumento sul quale occorre:
• Consolidare rete di collaborazioni territoriali e provinciali
forti (Conferenza Provinciale di coordinamento ex art. 46 L.R.12/2003,
Gruppo interistituzionale, tavoli tematici zonali e Conferenze territoriali per
il miglioramento dell’offerta formativa)
• Individuare strategie e linee guida contro l’evasione
dall’obbligo scolastico e formativo
• Potenziare servizi di tutoraggio per adolescenti presso i
Centri per l’impiego e presso i centri per di formazione
professionale che possono favorire l’accompagnamento dei
ragazzi e contrastare la dispersione scolastica e lavorativa
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Giovani
Approvata la nuova legge regionale 14/ 2008 “Norme in materia di politiche per
le giovani generazioni”:
• unifica la programmazione e collega le politiche per l’infanzia, l’adolescenza e i
giovani,
• promuove politiche e interventi integrati, trasversali e intersettoriali
• promuove interventi di promozione del benessere e di contrasto al disagio,
prevenzione, di tutela , di cura
Sostegno ai giovani attraverso:
• potenziamento delle azioni di prossimità di raccordo con la scuola ad es. la
promozione di stili di vita sani
• potenziamento raccordo tra associazionismo, scuola, istituzioni
• realizzazione di un “portafoglio” delle politiche giovanili che possa valorizzare
tutte le azioni che su un territorio sono messe in campo per i giovani
• attivazione a livello provinciale e a livello distrettuale di tavoli tematici giovani
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Immigrazione
• Immigrazione: realtà in aumento ed in evoluzione
Importanza monitoraggio del fenomeno per offrire servizi mirati ed efficaci
• Uno sguardo ai Paesi di origine: immigrazione e cooperazione allo
sviluppo
in collaborazione con ONG, sostenere progetti di rimpatrio volontario e ruolo dei
migranti quali agenti di sviluppo delle loro comunità di origine
• Riqualificazione dei servizi: Ripensare il sistema di welfare in chiave
interculturale, promuovendo politiche integrate
• Tutti i servizi devono saper interagire con utenza multiculturale,
servizi/sportelli ad hoc solo su target/problemi specifici
• Rete fra sportelli sociali e sportelli tematici per immigrati
• Qualificare e potenziare interventi di Mediazione interculturale
• Promuovere la formazione interculturale degli operatori
• Informazione sui servizi (accesso e fruizione)
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Immigrazione
Inclusione e partecipazione: per una comunità locale solidale ed un accesso equo alle risorse del
territorio attraverso:
• Alfabetizzazione alla lingua italiana: Italiano per adulti, con modalità innovative (didattica per
adulti, utilizzo dei mass-media, capillarità sul territorio, coinvolgimento del Terzo settore, dei CTP e
dei datori di lavoro)
•
Accoglienza e casa: problemi aggiuntivi per immigrati (diffidenza, pregiudizi…); ampliare range di
offerta, sperimentare forme di housing sociale, sostegno all’intermediazione immobiliare; accesso al
credito
•
Istruzione, formazione professionale e lavoro per adulti e minori, con attenzione ai temi della
dispersione scolastica, dell’orientamento dopo l’obbligo e del supporto all’integrazione nella
formazione professionale
•
Politiche di genere: fragilità delle donne (salute riproduttiva, violenza intra- familiare, nuovi disagi
legati alla solitudine/abuso di sostanze delle badanti), ma anche rischi specifici degli uomini (infortuni
sul lavoro)
•
Seconde generazioni: sostenere e valorizzare l’ essere ‘ponte’ tra mondi diversi, associazionismo e
possibilità inserimento lavorativo nei servizi alla persona e privato sociale
•
Partecipazione e rappresentanza politica: diritti di cittadinanza
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Povertà ed esclusione sociale

Sviluppare la rete fra i servizi
Maggior sinergia fra: Sportelli Sociali, Centri per l’Impiego, DSM, SERT, Servizi sociali adulti per la
presa in carico e gestione degli interventi, condivisione strumentazione informatica e sviluppo azioni di
accompagnamento ai servizi per chi ha difficoltà a riconoscere il proprio disagio

Considerare la multidimensionalità del bisogno
Potenziare capacità di risposta a bisogni primari: casa investire maggiormente su ERP, Contributi per
l’affitto, strutture di accoglienza (a bassa soglia di accesso, per emergenza abitativa, …) e lavoro
rafforzare il ruolo dei CIP nell’incrocio domanda/offerta di lavoro e arricchire offerta di formazione
professionale, transizione al Lavoro (= Borse lavoro e tirocini formativi), lavori socialmente utili.
Sostenere i bisogni di salute e benessere socio-relazionale delle persone in condizioni di povertà
ed emarginazione sociale grave cui rispondere attraverso: sostegno al volontariato ed associazionismo,
educazione alla salute e informazione sull’accesso e uso dei servizi, ampliamento dell’offerta di E-care,
FRNA (non solo anziani, ma anche disabili e persone con disagio psichico) e Unità di Strada

Attenzione alle problematiche specifiche di alcuni target di utenza con particolare riguardo alla
popolazione sinta e rom, ai soggetti in esecuzione penale, alle persone senza dimora… Superamento
campi sinti e rom, interventi di reinserimento socio-lavorativo per detenuti ed ex-detenuti, accoglienza
e presa in carico dei senza dimora
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET anziani area non- autosufficienza
• Accesso e continuità: consolidamento sportello sociale Garsia,
progetti distrettuali dimissioni protette ed emergenze sociali
• Assegni di cura: liste d’attesa a zero, continuità erogazione
• Assistenti familiari: SAD per accompagnamento e tutoraggio;
contributo aggiuntivo 160 € all’assegno di cura
• Progetto e-Care e progetti territoriali in collaborazione con
volontariato
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Anziani
• Partecipazione alla vita pubblica
– Promuovere vita di relazione e culturale
– Sostenere le reti sociali
– Politiche della mobilità attente agli anziani
• Forme di residenzialità innovativa e solidale tali da
favorire vita di relazione e scambio intergenerazionale
(condomini solidali, co-housing…)
• Realizzazione di un sistema integrato di risposta alla
cronicità
• Sostegno alla permanenza al proprio domicilio
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’ TARGET Disabili
1) Rispondere all’evoluzione della figura del disabile (invecchiamento e diversificazione cause
insorgenza) e al forte aumento della domanda attraverso:
• definizione di criteri omogenei per la valutazione dei bisogni e per la definizione di percorsi
personalizzati
• conferma funzione di accesso sportelli sociali: informazione, orientamento, rilevazione del bisogno,
segretariato sociale
• valutazione multidimensionale e definizione del piano individuale di assistenza e di cura;
• garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei
servizi disponibili
2) Impegno a sostenere la partecipazione delle persone e delle famiglie alla messa a punto e
realizzazione dei progetti di aiuto
3) impegno a sviluppare le forme di collaborazione e di integrazione istituzionale,
organizzativa e professionale fra servizi sociali e sanitari indispensabili per rispondere alla
complessità dei bisogni con il dovuto approccio multidimensionale e multiprofessionale
4) impegno a rafforzare e consolidare le forme di partecipazione alla programmazione da parte
delle associazioni dei disabili e dei loro familiari, tanto a livello zonale / distrettuale che a
livello aziendale e provinciale.
5) accompagnare l’inserimento lavorativo e assicurare forte continuità con la formazione
PRIORITA’ TARGET Disabili
“Indicazioni e riparto FRNA per lo sviluppo della rete dei
servizi per disabili” -approvato da CTSS 29 ottobreApprovate da CTSS, ad integrazione dell’atto di indirizzo e coordinamento triennale, le:
“Indicazioni e riparto FRNA per lo sviluppo della rete dei servizi per disabili”
I punti chiave delineati dagli indirizzi della CTSS:
• Adeguamento del sistema di accesso, valutazione, presa in carico e
accompagnamento secondo i principi di centralità del cittadino, equità di accesso e
trattamento, integrazione tra risorse, servizi, prestazioni…
• Evoluzione della rete dell’offerta
In considerazione dell’evoluzione della figura del disabile (invecchiamento e
diversificazione cause insorgenza) sarà opportuno ridisegnare la rete dell’offerta
diversificandola in conformità con nuove esigenze emergenti, incentrando i cambiamenti
su flessibilità e presa in carico integrata per definizione Progetto individuale
Consolidamento e riqualificazione interventi socio-educativi ed assistenziali in
struttura residenziale (valorizzazione del PAI,attenzione ai bisogni della persona,
servizi più flessibili per rispondere all’evoluzione dei bisogni;migliorare continuità presa
in carico nelle diverse fasi della vita; definizione di soluzioni “miste” negli interventi
residenziali per disabili; equilibrio tra strutture residenziali e servizi diurni)
PRIORITA’ TARGET Disabili
“Indicazioni e riparto FRNA per lo sviluppo della rete dei
servizi per disabili” -approvato da CTSS 29 ottobre•
•
•
Domiciliarità e nuove opportunità assistenziali, sostegno alle famiglie
-messa in rete diverse tipologie di interventi: residenziali di sollievo, sostegno ai care-givers,
assistenza domiciliare..) per prevenire ricorso inopportuno alla residenzialità
-Consolidamento e riqualificazione interventi socio-educativi e assistenziali in centro diurno
-Promozione conoscenza strumenti protezione giuridica
-Consolidamento percorsi Dopo di noi e volti alla promozione autonomia di vita per i più
giovani
-Promozione rete di accoglienza temporanea (posti residenziali e semiresidenziali) per sostegno
e sollievo alle famiglie. Risposte all’ emergenza sia di tipo diurno che residenziale
-Sviluppo interventi domiciliari e territoriali educativi ed assistenziali ed altre forme di sostegno
e consulenza per le famiglie
-Garantire erogazione assegno di cura e contributo aggiuntivo 160 euro
-Interventi per adattamento domestico
Interventi contrasto isolamento sociale volti a favorire partecipazione attiva persone
disabili in collaborazione con terzo settore
Definizione omogenea criteri e modalità di contribuzione, attesi indirizzi regionali, CTSS
ha deciso di avviare un percorso di omogeneizzazione dei criteri di compartecipazione alla
spesa e modalità di contribuzione
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’perr la programmazione sanitaria
Ambiti di intervento:
• Clinico Assistenziale
• Innovazione Organizzativa e Tecnologica
• Formazione e Ricerca
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’per la programmazione sanitaria
Ambito Clinico Assistenziale
Approccio programmatorio focalizzato su classi di patologie attorno
alle quali avviare e/o consolidare iniziative di prevenzione, di
diagnosi e di terapia organizzate su percorsi condivisi di reale
presa in carico dei cittadini in una logica non solo aziendale ma di
sistema.
Es.:Patologie Oncologiche con promozione di stili di vita salutari,
screening, percorsi privilegiati e cure palliative.
Patologie Cardiovascolari: prevenzione, sistema di emergenza,
integrazione fra regimi assistenziali, sinergie tra professionisti che
operano in contesti diversi.
Patologie Psichiatriche e da dipendenza: presa in carico anche dei
“nuovi” disagi.
Diabete: prevenzione, piena applicazione del “Percorso Diabete”,
valorizzazione del ruolo dell’Infermiere, integrazione nel circuito
SOLE.
Atto di indirizzo e coordinamento triennale: PRIORITA’per la
programmazione sanitaria
Ambito dell’Innovazione organizzativa e tecnologica
Indicazioni in merito ai livelli di strategicità di alcuni settori di intervento,
tematiche e/o criticità attuali che richiedono un rinnovamento e un
perfezionamento della loro organizzazione e della loro progettualità per
rispondere in modo sempre più appropriato alle sfide poste dall’evoluzione
dei fattori determinanti della salute, del bisogno e della domanda sanitaria.
Integrazione tecnologica appropriata per garantire l’interconnessione sempre
più articolata tra le organizzazioni, i professionisti, le strutture e i cittadini
che necessitano anche di essere orientati e/o accompagnati all’interno
della complessa struttura dell’offerta.
Es.: Specialistica Ambulatoriale per controllo dei tempi di attesa ed
appropriatezza
Cure Primarie in relazione al nuovo ruolo che devono assumere per
sviluppare la “medicina di iniziativa”
Rete Ospedaliera con individuazione e ruolo degli stabilimenti ospedalieri,
umanizzazione e gestione della fase di post-acuzie
Atto di indirizzo e coordinamento triennale:
PRIORITA’per la programmazione sanitaria
Ambito della Formazione e della Ricerca
In coerenza con le indicazioni presenti nel Piano Sociale e Sanitario
Regionale si portano all’attenzione della programmazione due ambiti
assolutamente strategici per la costruzione di una cultura che sappia
produrre il cambiamento, che non lo tema ma ne abiti pienamente ogni
opportunità di miglioramento e di “costruzione di senso” nel disegno dei
servizi per i cittadini.
Formazione nella quale porre il massimo impegno per accrescere le
competenze degli operatori in fatto di integrazione e multidisciplinarità
Ricerca con il fine di sottolineare il valore della ricerca “traslazionale”
(trasferimento delle nuove acquisizioni nella pratica clinica), e
promuovere lo sviluppo di nuove competenze correlate all’introduzione
delle più recenti tecnologie nel nostro sistema.
Impegni futuri per il livello intermedio CTSS
• Monitoraggio e valutazione dell’Atto di indirizzo e
coordinamento triennale e dei Piani di zona per la salute e il
benessere sociale, per rendere conto ai cittadini utilizzo risorse e
risposte adeguate all’evolvere dei bisogni dei cittadini
• Formazione integrata (eell e ausl) per rafforzare integrazione
competenze e potenziare ruolo distretto
• Istituzione strumenti di partecipazione previsti a livello di CTSS:
– Tavolo di confronto permanente con organizzazioni
sindacali
– Tavolo di confronto con il terzo settore
IL FONDO REGIONALE
PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
LA SFIDA
DELL’INTEGRAZIONE
Istituzionale e comunitaria
Organizzativo – gestionale
Operativo – professionale
CAMBIO DI PARADIGMA
Dalla proposta settoriale al bisogno alla
lettura integrata della situazione di
fragilita’
Dalla logica “prestazione”alla
pianificazione di una rete integrata di
servizi sociali, socio-sanitari e sanitari
GLI OBIETTIVI
La costruzione di un “linguaggio” comune
La definizione di metodologie di lavoro e di
strumenti condivisi
Il presidio integrato del sistema di accesso
(l’integrazione tra sportelli sociali e sportelli
unici distrettuali, l’U.V.M.…)
La continuità nella presa in carico (il “case
manager”, l’integrazione ospedale-territorio…)
I DOCUMENTI APPROVATI
DALLA CTSS
“Indicazioni e riparto FRNA per lo sviluppo della
rete dei servizi per disabili” (29/10/2008)
Regolamento aziendale per gli interventi di
adattamento domestico (15/12/2008)
Regolamento aziendale per l’erogazione e la
gestione degli assegni di cura e di sostegno in
favore di cittadini disabili (15/12/2008)
Regolamento
aziendale
Assistenza
SocioSanitaria Domiciliare Integrata (15/12/2008)
I DOCUMENTI APPROVATI DAI
COMITATI DI DISTRETTO
I Piani per lo sviluppo della rete dei
servizi per disabili (entro il 30/11/2008)
I Piani di Zona triennali per la salute ed il
benessere sociale (2009-2011) ed il
Programma Attuativo Annuale (entro il
28/02/2009)
ANZIANI
CASE PROTETTE E RSA
2.885
+303
2.736
2.654
(+10,50%)
2.552
Azi e n d a U SL d i Bo l o g n a Po sti C o n ve n zi o n a ti p e r a n zi a n i n o n a u to su ffi ci e n ti
31.12.2006
31/12/2007
31/12/2008
programmazione 2009
ANZIANI
ASSEGNO DI CURA
6.595
6.097
+ 2205
5.040
4.390
(+33,43)
Titolari Assegno di cura 2006-2008 e programmazione 2009
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Anno 2009
ANZIANI
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
436.688
469.498
+ 338.393
(72,07%)
185.913
131.105
Numero di ore di assistenza erogate - Anni 2006-2008 e programmazione 2009 -
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Anno 2009
DISABILI
ASSEGNO DI CURA DGR 1122/2002
237
194
+ 206
(86,92%)
31
UTENTI
Anno 2007
- Anni 2007-2008 e programmazione 2009
Anno 2008
Anno 2009
DISABILI
STRUTTURE RESIDENZIALI,
SEMIRESIDENZIALI E IN LABORATORIO
PROTETTO
211
149
+ 141
(66,82 %)
70
2006-2008 e programmazione 2009 (solo casi "nuovi")
Anno 2007
Anno 2008
Anno 2009
LA QUALIFICAZIONE E
L’INNOVAZIONE NELLA RETE DEI
SERVIZI SOCIO-SANITARI
L’adozione di un sistema informativo
condiviso e integrato
Lo sviluppo e la personalizzazione del
sostegno alla domiciliarità
La prevenzione della fragilità ed il
sostegno delle reti sociali
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Il contesto della programmazione sociale, sociosanitaria e sanitaria