2013 Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it – tel. 0775 219468 – e-mail: n. 9 - Settembre 2013 Sommario Questo mese…in primo piano: Elezioni europee 2014: al via la campagna pubblicitaria………………………………………………………………………………….pag. 2 NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5 Affari istituzionali – Il discorso del Presidente Barroso sullo stato dell’Unione Allargamento - Albania possibile candidata all’adesione entro il 2013 Competitività, Crescita & Occupazione – Occupazione in UE: più opportunità nel settore sanitario Scienza & Ricerca – Spazio europeo della ricerca: le sfide future ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE............................................................pag. 8 Ambiente – Nuova strategia forestale UE Istruzione, Cultura, Multilinguismo, gioventù/Agenda digitale – Opening Education: migliorare l’istruzione digitale in Europa Mercato interno & Servizi – Stretta della Commissione sul sistema bancario ombra Società dell’informazione – Un continente connesso: verso un mercato unico delle telecomunicazioni L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 11 Consultazione sugli orientamenti riguardanti le licenze standard raccomandate, le serie di dati e la tariffazione per il riutilizzo di documenti del settore pubblico Scadenza: 22 novembre 2013 Consultazione sulla valutazione della direttiva sull’etichettatura energetica e di taluni aspetti della direttiva sulla progettazione ecocompatibile Scadenza: 30 novembre 2013 Consultazione sull’uso sostenibile del fosforo Scadenza: 1° dicembre 2013 ‘ EVENTI & INIZIATIVE………………………………………………………………….. Supplemento Europa Bandi pag. 14 pag. 22 2 Questo mese…in primo piano: Elezioni europee 2014: al via la campagna pubblicitaria Le finalità “T his time is different” (“Questa volta è diverso”) è il leit motiv della campagna di sensibilizzazione e informazione lanciata lo scorso 10 settembre in vista delle prossime elezioni per il rinnovo dell'Europarlamento (22 - 25 maggio 2014), all’insegna dello slogan "Act. React. Impact", ovvero "Agire. Reagire. Decidere": Si tratta di un’occasione cruciale per trasmettere il messaggio sull’importanza della partecipazione quale fulcro della vita democratica e preparare adeguatamente i cittadini a questo importante appuntamento elettorale, nella consapevolezza che l’informazione sia propedeutica alla presa di coscienza dei propri diritti e all’esercizio della cittadinanza attiva. Non si può prescindere, infatti, dalla constatazione di un dato incontrovertibile e cioè che la mancanza di informazioni è uno dei motivi principali della scarsa affluenza alle urne, ormai da tempo sotto il 50% per questo tipo di competizione elettorale. Gli obiettivi perseguiti, volti essenzialmente a rendere i cittadini protagonisti delle politiche europee contro la recente ondata di euroscetticismo, sono stati ampiamente illustrati nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna. "Vi è la percezione che, nel corso dell'attuale crisi economica, al processo decisionale politico dell'UE sia mancata un'adeguata legittimazione. Una legittimazione che solo gli elettori europei possono ridare al Parlamento” - ha dichiarato Anni Podimata (S&D, EL), uno dei due Vicepresidenti del Parlamento europeo responsabili per la comunicazione, che ha così esemplificato il concetto: “ i cittadini, gli elettori UE, detengono l'esclusiva possibilità di determinare le maggioranze politiche del Parlamento, che indicherà la strada per forgiare la legislazione, sfidando la cattiva politica e portando avanti il dibattito nei cinque anni successivi alle elezioni". "Il Parlamento europeo è la Camera dei cittadini dell'UE noi diamo voce ai cittadini nel processo decisionale dell'UE", ha sottolineato Othmar Karas (PPE, AT), l'altro Vicepresidente responsabile per la comunicazione. Attualmente, infatti, le leggi nazionali sono decise in base a regole che al 75% sono fissate a livello europeo. Grandissima parte della legislazione comunitaria non può esser fatta senza l’approvazione degli eurodeputati. Di qui, l’importanza per gli elettori di conoscere quali decisioni sono prese e come possono essi stessi influire su tali decisioni. Gli aventi diritto al voto, su 506 milioni di abitanti, sono circa 400 milioni, di cui 37,4 milioni di giovani che 3 andranno a votare per la prima volta e che costituiranno uno dei target principali di destinatari della campagna. Le fasi e i contenuti della campagna La campagna si svolgerà in quattro fasi. La prima fase, appena iniziata, si propone di illustrare i nuovi poteri del Parlamento europeo e le loro implicazioni per le persone che vivono nell'Unione europea. Dopo l’adozione del Trattato di Lisbona, infatti, il Parlamento ha acquisito nuove prerogative, rafforzando il suo ruolo. Far conoscere ai cittadini le accresciute competenze dell’assemblea elettiva è il primo passo per coinvolgerli in una campagna elettorale che si rivelerà fondamentale per dare forma all’Europa di domani. La fase due, da ottobre a febbraio 2014, metterà in evidenza cinque temi chiave (economia, lavoro, qualità della vita, denaro e UE nel mondo) attraverso una serie di eventi interattivi nelle città europee. La fase tre, che coinciderà con il periodo della campagna elettorale vera e propria, inizierà a febbraio 2014 e porrà sotto i riflettori l’appuntamento elettorale del 22-25 maggio. Queste elezioni attribuiranno un ruolo diverso anche ai partiti politici: entro Marzo 2014, infatti, tutti i partiti politici europei dovranno rendere noto il proprio candidato alla Presidenza dell’esecutivo europeo. Una nuova responsabilità, ma anche un modo ulteriore per coinvolgere i cittadini e fornire loro un’occasione per esprimersi. Lo slogan "Questa volta è diverso” sta ad indicare, tra l’altro, che la campagna ci condurrà alle elezioni europee del 22-25 maggio 2014, ma anche oltre. La fase finale, infatti, si concentrerà sul neo-eletto Parlamento europeo e sul suo ruolo nell’elezione del prossimo Presidente della Commissione europea e nell’approvazione dell’agenda politici del nuovo esecutivo UE. La campagna, che verrà svolta in modo assolutamente neutrale rispetto ai partiti e agli schieramenti politici, utilizzerà varie forme di comunicazione (slogan, video, materiale a stampa, internet, incontri ed eventi "dal vivo" nei Paesi membri) e si concentrerà anche sui media sociali. Costo dell'operazione: 16 milioni di euro, equivalenti, come ha voluto precisare Podimata, a circa 3 centesimi di euro per cittadino europeo. Una cifra che permetterà di fare tanto, pur essendo, per via della crisi, la metà di quella che fu spesa nel 2009. Una cifra contenuta, fanno sapere in Parlamento per frenare le polemiche già scattate da parte britannica, anche rispetto a quanto si spende negli Stati Uniti. Il lancio della campagna in Italia L a campagna pubblicitaria per le elezioni europee di maggio 2014 è stata presentata venerdì 13 settembre a Roma, presso lo Spazio Europa, in Via IV Novembre 149 (sede dell'Ufficio d'informazione per l'Italia del Parlamento europeo e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea), nel corso di una manifestazione che ha riunito rappresentanti delle Istituzioni nazionali, giornalisti e stakeholders. Hanno animato il dibattito, in una tavola rotonda moderata dalla giornalista Rai Serena Bortone, nove eurodeputati italiani, intervenuti in rappresentanza dei diversi schieramenti politici. Erano presenti, tra gli altri, i vicepresidenti del Parlamento europeo, Gianni Pittella, che ha evidenziato l’importanza del nuovo corso che attribuisce per la prima volta al Parlamento europeo il potere di dare una indicazione diretta per la scelta del nuovo presidente della Commissione europea, e Roberta Angelilli, che ha insistito sull’urgenza delle istituzioni europee di accorciare le distanze dai cittadini: “Il Parlamento europeo esiste per facilitare la vita ai cittadini dell’Unione e per favorire, indistintamente, le pari opportunità di diritti e di obblighi di ciascun Stato membro. Abbiamo bisogno di sentirci europei, protagonisti e non sudditi”. L’onorevole Angelilli ha poi affrontato la spinosa questione della spesa dei fondi europei:''Da gennaio parte la nuova programmazione e l'Italia deve rimboccarsi le maniche”. 4 I primi due video della campagna sono disponibili sul canale Youtube del Parlamento, ai seguenti indirizzi: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=aK6PZxohw8A http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=v4PvZSGbd8E La campagna europea a livello locale L’impegno del Comitato delle Regioni L’impegno della Commissione & della sua rete N ell’ottica di una stretta sinergia tra Istituzioni ed organi UE nell’attuazione di un’efficiente comunicazione istituzionale, il Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR) si è impegnato a sostenere e promuovere attivamente le iniziative di comunicazione del Parlamento europeo a livello locale e regionale. Il contributo del CdR si baserà su una tabella di marcia ispirata al principio dell’intervento a livello locale (Going local). Le attività di comunicazione del CdR, iniziate il 21 settembre, in concomitanza con la 2a Giornata della cooperazione europea, che ha avuto luogo nelle città delle regioni frontaliere dell’Unione europea, si svolgeranno tra settembre e novembre 2013, nel quadro delle 300 iniziative locali organizzate all’insegna del motto “L’Europa nella mia regione − L’Europa nella mia città”, nell’ambito degli OPEN DAYS 2013. (http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/od2013/index.cfm). Il CdR condurrà una campagna di sensibilizzazione rivolta alle parti interessate e ai circa 250 000 partecipanti previsti, per informarli in merito alla campagna di comunicazione sulle elezioni europee. Analogamente, i 6 000 partecipanti attesi all’11a Settimana europea delle regioni e delle città, in programma a Bruxelles dal 7 al 9 ottobre, riceveranno informazioni mirate sulla campagna. ”Le sfide sulla comunicazione della campagna delle elezioni europee” sarà anche il tema principale della quarta edizione della conferenza sulla comunicazione pubblica ("EuroPCom 2013"), organizzata dal Comitato per i giorni 16-17 ottobre, in collaborazione con le istituzioni Ue e con la partecipazione di oltre 700 manager della comunicazione ed esperti di alto livello. Tra le altre iniziative, il CdR fornirà una serie di strumenti di comunicazione ai propri membri - sindaci e presidenti di regione dell'UE - per aiutarli a promuovere la campagna di comunicazione del Parlamento europeo nei rispettivi collegi e a svolgere attività di sensibilizzazione a livello locale. Per quanto riguarda le aspettative dei governi regionali e locali nei confronti della prossima legislatura del Parlamento europeo, nonché l'imminente campagna e i dibattiti che si svolgeranno, il CdR prevede di adottare una dichiarazione di missione e una risoluzione a dicembre o all'inizio del 2014. 5 Sempre nell’ottica della decentralizzazione nella trasmissione dell'informazione, principio su cui si basa la sua strategia di comunicazione, la Commissione europea affiancherà il PE nella campagna di informazione e sensibilizzazione al voto del 2014 attraverso un piano di comunicazione che mira a coinvolgere direttamente la sua rete Europe Direct. Premesso che le elezioni europee costituiranno necessariamente una delle priorità di comunicazione di tutti i Centri Europe Direct nei primi mesi del 2014, la Commissione, attraverso la sua Rappresentanza in Italia, ha lanciato nei mesi scorsi un invito ristretto a presentare proposte, rivolto appunto a tutti i membri della rete nazionale, con l’obiettivo di favorire lo svolgimento di un’azione capillare condotta simultaneamente dai vari centri nei rispettivi territori di riferimento, utile ad approfondire il dibattito paneuropeo e rafforzare la dimensione europea delle elezioni del PE. 5 Notizie flash dall’UE Affari istituzionali Il discorso del presidente Barroso sullo stato dell’Unione L’ 11 settembre 2013 a Strasburgo il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso si è rivolto alla plenaria del Parlamento europeo tenendo il suo quarto discorso sullo Stato dell'Unione europea. L’appuntamento di quest’anno, particolarmente atteso alla luce della prossima scadenza del mandato della Commissione Europea (il secondo “a presidenza Barroso”), ha rappresentato l’occasione per fare un bilancio sul lavoro svolto in questi cinque anni dall’esecutivo UE - i cui membri erano tutti presenti in aula – e per definire le priorità per gli otto mesi che precedono lo svolgimento delle elezioni europee. La lotta alla disoccupazione è stato il tema principale del discorso di Barroso, secondo cui, sebbene la crisi non sia passata, i timidi segnali di ripresa lasciano sperare nel futuro. L’Unione Europea, ha esordito il presidente, sta affrontando la crisi economica con la giusta ricetta e, soprattutto, insieme («together»). Ha citato poi una serie di recenti dati e sviluppi confortanti ed ha elencato i settori nei quali occorre incentivare gli sforzi entro la fine dell'attuale legislatura europea: l'unione bancaria, le proposte relative al mercato unico e al pacchetto sulle telecomunicazioni presentate dalla Commissione, l'agenda commerciale dell'UE e il finanziamento dell'economia, il quadro finanziario pluriennale e la dimensione sociale. Il presidente Barroso ha auspicato una forte mobilitazione affinché "tutti quelli che hanno a cuore l'Europa, indipendentemente dal credo politico, dalla posizione ideologica o dalla provenienza, parlino per l'Europa". Secondo il Presidente la principale questione al centro del dibattito in corso in tutta Europa è la seguente: "Vogliamo migliorare l'Europa o vogliamo mollare?" "La mia risposta è chiara: diamoci da fare!", ha proseguito, lanciando un invito a superare l’euroscetticismo, facile rifugio di molti in tempi di crisi: "Impegnatevi! Se non vi piace l'Europa così com'è, miglioratela! E proprio con un accorato appello a lavorare insieme per l'Europa con passione e con determinazione ha concluso il suo intervento, esprimendo contemporaneamente un particolare auspicio:“Per il prossimo anno, nel 2014, mi auguro che l'Europa sia uscita dalla crisi più unita, più forte e più aperta”. Il discorso di Barroso è stato seguito da un dibattito con i leader dei principali partiti europei e con altri eurodeputati. Il giorno successivo – il 12 settembre – il Presidente ha risposto in diretta alle domande dei cittadini in una intervista trasmessa su Euronews, a partire dalle ore 20.30, e in un hangout su Google+. La versione integrale del discorso sullo Stato dell’Unione (in italiano): http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-13-684_it.htm Il discorso sullo Stato dell'Unione sul sito del Presidente Barroso: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/president/soteu2013/index_en.htm Il video: http://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?ref=I081507&sitelang=en 6 Allargamento Albania possibile candidata all’adesione entro il 2013 A pochi mesi dalla svolta delle elezioni in Albania, vinte dal candidato socialista Edi Rama, il Paese sembra essere più vicino all’ingresso nell’Unione Europea. “Penso che l’Albania possa, in linea di principio, ottenere lo status di Paese candidato all’adesione all’Unione Europea entro la fine di quest’anno”, ha dichiarato il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, al termine del suo primo incontro con il neo premier albanese. Bruxelles, infatti, ha considerato molto importante il corretto svolgimento delle elezioni, oltre a sottolineare i passi giusti compiuti dall’Albania durante la precedente legislatura, con l’adozione di misure chiave nei settori della giustizia e della pubblica amministrazione e con la revisione delle regole di procedura parlamentare. Tuttavia, sono necessari ulteriori sforzi nel campo della lotta contro la corruzione e il crimine organizzato per poter concretamente raggiungere l’obiettivo. Le prossime settimane, quindi, saranno cruciali, in vista del consueto rapporto di ottobre in cui la Commissione riferirà dei progressi raggiunti, tenendo conto delle ulteriori azioni intraprese dall'Albania. ''Si tratta di uno sforzo molto importante”, ha ricordato Barroso, auspicando la mobilitazione di tutti gli albanesi, cioè non solo del governo, ma anche dell’ opposizione e della società civile. Il Paese balcanico ha presentato ufficialmente la richiesta di adesione il 28 aprile 2009. L’Albania e tutti i paesi dei Balcani occidentali che richiedono di aderire nell’Ue devono avviare e realizzare le riforme necessarie per rientrare nei criteri di Copenaghen: in sostanza, avere istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, i diritti dell’uomo, lo stato di diritto, il rispetto delle minoranze e la loro tutela. Per approfondimenti sul processo di allargamento http://europa.eu/pol/enlarg/index_it.htm Sito web DG Allargamento della Commissione europea: http://ec.europa.eu/enlargement/index_en.htm Competitività, Crescita & Occupazione A Occupazione in UE: più opportunità nel settore sanitario far da traino al mercato del lavoro europeo sono le professioni sanitarie, aumentate di quasi il 2% all’anno dal 2008 al 2012, tanto che oggi impiegano circa un lavoratore europeo su dieci. La conferma arriva dall’ultimo rapporto dell'Osservatorio europeo dei posti di lavoro vacanti (European Vacancy Monitor, EVM), pubblicato il 10 settembre scorso dalla Commissione europea. 7 Nel 2012 quasi un milione di persone è stato assunto nel settore sanitario. Le prospettive di lavoro più promettenti sono per gli infermieri e gli ostetrici, ma ci sono buone possibilità anche per tecnici medici e farmaceutici, dentisti, farmacisti e fisioterapisti. Francia, Italia, Regno Unito e Germania sono i Paesi con una maggiore necessità di personale. Appare, quindi, oltremodo necessario investire strategicamente in questo settore, sfruttando la domanda in crescita. Dal rapporto emerge, inoltre, che le professioni che registrano la maggiore crescita di assunzioni, dopo quella dei servizi alla persona nell'ambito dell'assistenza sanitaria, sono risultate quelle di sviluppatore di applicazioni software e analista, segretario amministrativo e specializzato, supervisore di miniera, di produzione e di costruzione e insegnante elementare e per la prima infanzia. All'aumento delle assunzioni nel settore sanitario fa da contraltare la tendenza generale evidenziata dall'Osservatorio europeo dei posti di lavoro vacanti - che registra una contrazione delle assunzioni di circa il 4% nei Paesi dell'UE27 tra il quarto trimestre del 2012 e il corrispondente periodo del 2011. Nella maggior parte dei settori d'impiego l'occupazione è in calo e, per la prima volta dal secondo trimestre del 2010, ciò riguarda anche i professionisti. Nel contempo l'assunzione delle persone in possesso di un diploma dell'istruzione terziaria è cresciuta del 2% e ciò può indicare che un maggior numero di professionisti ha accettato posti di lavoro inferiori alle loro qualifiche. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=955&langId=en Scienza & Ricerca Spazio europeo della ricerca: le sfide future L o scorso 23 settembre la Commissione europea ha presentato una prima analisi completa dello stato del “mercato unico” per la ricerca, ossia lo Spazio europeo della ricerca (SER) volto a garantire a ricercatori, istituti di ricerca e imprese una maggiore mobilità, competenza e cooperazione a livello transfrontaliero. La relazione, illustrata da Máire GeogheganQuinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, pur sottolineando i progressi raggiunti in diversi settori target, evidenzia che devono essere risolti ancora alcuni aspetti, anche da parte dei migliori enti di ricerca, prima del 2014, indicato come anno di completamento del SER nelle conclusioni del Consiglio europeo del febbraio 2011 e marzo 2012. Tra le aree cronicamente problematiche che richiedono un intervento correttivo: la percentuale di spesa pubblica destinata agli investimenti nella ricerca e nello sviluppo è in calo in molti Stati membri; i programmi nazionali− operano ancora in base a norme diverse, rendendo difficile la cooperazione transfrontaliera; troppi ancora gli ostacoli alla mobilità transfrontaliera− − dei ricercatori; - le procedure di assunzione dei ricercatori non sono ancora sufficientemente aperte, trasparenti e basate sulla meritocrazia; la disuguaglianza di genere si traduce spesso in uno spreco del talento delle ricercatrici. Infine, la relazione sottolinea che un numero relativamente limitato di ricercatori in Europa è occupato nell'industria e che questi ultimi non sono sufficientemente pronti per il mercato del lavoro. - Per saperne di più: http://ec.europa.eu/research/era/era_communication_en.htm Orientamenti politici & legislazione Ambiente Nuova strategia forestale UE L e foreste occupano il 40% della superficie dell'Ue e rappresentano una risorsa essenziale per una migliore qualità di vita e per la crescita dell'occupazione, in particolare nelle zone rurali, recando al contempo un contributo alla tutela degli ecosistemi e benefici ecologici per tutti: queste le considerazioni da cui parte la nuova strategia forestale pubblicata il 20 settembre dalla Commissione europea. Tale strategia, presentata al Parlamento europeo e al Consiglio, è stata elaborata nel corso degli ultimi due anni dalla Commissione, in stretta collaborazione con gli Stati membri e le parti interessate, allo scopo di innovare l’attuale strategia forestale dell'Ue risalente al 1998, delineando un nuovo quadro capace di rispondere ai mutamenti che negli ultimi 15 anni hanno coinvolto le foreste. Basata su nuovo approccio olistico, la strategia "esce dalla foresta" per affrontare gli aspetti della "catena di valore" (ossia l’utilizzo delle risorse forestali ai fini della produzione di beni e servizi), che incidono in misura determinante sulla gestione delle foreste. Essa raggruppa vari aspetti di più ambiti politici complementari, tra cui sviluppo rurale, imprese, ambiente, bioenergia, cambiamenti climatici, ricerca e sviluppo. La nuova strategia raccomanda, infatti, di considerare l'impatto che le altre politiche hanno sulle foreste e di tener conto degli sviluppi che avvengono anche al di fuori di tale area, auspicando l'istituzione di un sistema di informazione forestale e la raccolta di dati armonizzati a livello europeo. Contemporaneamente, con un'iniziativa collegata, la Commissione ha pubblicato anche un piano di attività volte ad aiutare le industrie del sistema legno a superare le attuali difficoltà cui devono far fronte. (http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/wood-paper printing/index_en.htm) Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/agriculture/forest/ Istruzione, Cultura, Multilinguismo, Gioventù/Agenda digitale Opening up Education: migliorare l’istruzione digitale in Europa E ntro il 2020 più del 90% dei posti di lavoro in Europa richiederà delle competenze informatiche, il che riflette la crescente presenza della tecnologia nella nostra vita quotidiana. Ciononostante, molte scuole e università non dispongono delle risorse, della connettività o delle attrezzature necessarie per tenere il passo con questo cambiamento. Per porre rimedio al problema e garantire che i cittadini europei siano in grado di competere nell’era digitale, l’UE ha varato l’'iniziativa "Opening up Education" (“Aprire i sistemi di istruzione”). Concepito quale iniziativa congiunta patrocinata da Androulla Vassiliou, commissaria per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, e da Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione, responsabile per l’Agenda digitale, il piano d’azione è incentrato su tre aree principali: 12 9 • creare opportunità di innovazione per le organizzazioni, i docenti e i discenti; • favorire il ricorso alle risorse educative aperte (REA/OER), garantendo che il materiale didattico realizzato con finanziamenti pubblici sia accessibile a tutti; • migliorare le infrastrutture TIC e la connettività nelle scuole. Le iniziative connesse al piano d’azione verranno finanziate grazie al sostegno di Erasmus+, il nuovo programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, e Horizon 2020, il nuovo programma quadro di ricerca e innovazione, nonché con i fondi strutturali dell’UE. Il programma Erasmus+ offrirà, ad esempio, finanziamenti agli erogatori di istruzione per garantire che i modelli imprenditoriali vengano adattati ai cambiamenti tecnologici e per sostenere lo sviluppo della formazione dei docenti mediante corsi online aperti. Tutti i materiali didattici acquistati con il sostegno di Erasmus+ saranno liberamente disponibili al pubblico grazie a licenze aperte. Per contribuire all'avvio dell'iniziativa la Commissione ha lanciato un nuovo sito web, Open Education Europa (http://www.openeducationeuropa.eu/) che consentirà agli studenti, agli operatori del settore e agli istituti di istruzione di condividere risorse educative aperte e liberamente utilizzabili. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/education/news/20130925_en.htm Mercato interno & Servizi finanziari Stretta della Commissione sistema bancario ombra P iù trasparenza e regolamentazione per lo shadow banking, il sistema bancario "ombra", (sistema di intermediazione creditizia nel quale operano istituti al di fuori del normale sistema bancario) che comprende i fondi di investimento "speculativi" e muove un volume di affari di oltre 50 mila miliardi, pari ad almeno un quarto del sistema finanziario totale. Queste le finalità sottese alla comunicazione sul sistema bancario ombra adottata dalla Commissione lo scorso 4 settembre. sul La comunicazione, che s'iscrive nella scia del Libro verde sul sistema bancario ombra dello scorso anno (IP/12/253), espone le misure finora attuate dalla Commissione per assorbire i rischi del sistema, quali le norme che disciplinano le attività dei fondi speculativi (hedge fund) e che rafforzano i rapporti fra le banche e i soggetti non regolamentati (le disposizioni relative alle esposizioni riguardanti le cartolarizzazioni contenute nella normativa riveduta sui requisiti patrimoniali) e prospetta le ulteriori azioni possibili. È stata presentata, contestualmente alla comunicazione, la prima di queste azioni, ossia la proposta di nuova regolamentazione dei fondi comuni monetari, volta ad assicurare, rafforzandone il profilo di liquidità e la stabilità, che questi siano in grado di resistere meglio alle sollecitazioni al riscatto in situazioni di mercati sotto pressione. Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-812_it.htm?locale=it Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/internal_market/finances/shadow-banking/index_en.htm http://ec.europa.eu/internal_market/investment/money-market-funds/index_en.htm Società dell’informazione Un continente connesso: telecomunicazioni L’ verso un 11 settembre 2013, la Commissione Europea, sotto la responsabilità della commissaria UE all’Agenda Digitale Neelie Kroes, ha adottato un pacchetto legislativo di riforma del settore delle telecomunicazioni dal titolo “Continente connesso: costruire un mercato unico delle telecomunicazioni”, composto da: una proposta di Regolamento su misure per un mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche; una proposta di raccomandazione sugli obblighi di non discriminazione e le modalità di calcolo dei costi per promuovere la concorrenza e migliorare gli investimenti nella banda larga. Annunciato in occasione della sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, il pacchetto legislativo mira ad armonizzare un settore che, nonostante 26 anni di progressi, resta ancora frammentato e basato essenzialmente sui mercati nazionali, col risultato che le aziende europee non stanno al passo con i concorrenti degli USA e dell'Asia. Le modifiche proposte dalla Commissione si basano su due principi cardine: la libertà di fornire e la libertà di consumare servizi digitali ovunque ci si trovi all’interno della UE. Tutto ciò puntando su: più spettro e meglio coordinato, accesso standardizzato, internet aperto, semplificazione degli mercato unico delle oneri burocratici a carico delle imprese, introduzione di nuovi diritti per utenti e fornitori di servizi, abolizione dei costi di roaming. Quest’ultimo è uno degli aspetti che interessa più direttamente i consumatori. Da luglio 2014 non si pagherà più per ricevere telefonate sul cellulare in un altro paese dell’Unione Europea e gli operatori dovranno offrire pacchetti "roam like at home" (parla ovunque come a casa) validi in tutta l'UE o consentire di utilizzare un altro fornitore di roaming senza cambiare la carta SIM. Le chiamate internazionali, inoltre, non potranno costare più di un'interurbana nazionale, mentre per le telefonate da rete mobile all'interno dell'UE la tariffa non potrà superare 0,19 euro al minuto (più IVA). Le proposte dovranno essere approvate dal Parlamento europeo e dai 28 Stati membri dell'UE. Per approfondimenti: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-828_it.htm https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/connected-continent-single-telecom-market-growth-jobs 11 L’angolo delle consultazioni L e consultazioni pubbliche della Commissione europea sono tra i principali strumenti attraverso i quali si attua la politica di trasparenza dell'Unione europea. Spesso accompagnate da un Libro verde", vale a dire un documento atto a stimolare il dibattito su un determinato argomento, le consultazioni pubbliche sono rivolte a tutti i cittadini e alle organizzazioni che abbiano interesse nei confronti di specifici temi, oggetto delle future proposte legislative della Commissione, e che vogliano far sentire la propria voce all'interno dei processi decisionali. Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa": : http://ec.europa.eu/yourvoice/ index_it.htm Il sito dà accesso anche ad un’altra un’ampia gamma di strumenti di democrazia partecipativa messi a disposizione dalle Istituzioni UE:partecipazione a sondaggi d’opinione o a dibattiti sull’Unione europea e sul suo futuro (compresa la possibilità di discutere i problemi direttamente con i leader politici e scambiare opinioni con altri cittadini interessati agli stessi argomenti). Non appena concluse le consultazioni, i risultati saranno disponibili sul portale, cosicché gli utenti del sito, oltre a poter esprimere le proprie opinioni, avranno la possibilità di sapere quanto è stato detto dagli altri e di verificare in seguito come la Commissione avrà tenuto conto delle loro riflessioni quando saranno pubblicate nuove proposte. In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte: Consultazione sugli orientamenti riguardanti le licenze standard raccomandate, le serie di dati e la tariffazione per il riutilizzo di documenti del settore pubblico Settore di riferimento: Reti di comunicazione, Contenuti & Tecnologie Il contesto - Da tempo l'Unione europea lavora affinché le informazioni del settore pubblico siano messe a disposizione dei privati, in modo da poter essere riutilizzate o integrate per la creazione di applicazioni quali mappe per sistemi di navigazione o applicazioni per l'informazione turistica. In tale ambito, nel 2003 la Commissione europea ha varato una direttiva (direttiva 2003/98/CE) che introduce un quadro di riferimento europeo per il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico. La normativa (nota con l'acronimo di PSI Directive) è stata revisionata di recente. La nuova direttiva (direttiva 2013/37/UE), formalmente adottata dal Consiglio alla fine di giugno 2013, stabilisce che le informazioni pubbliche eccetto le informazioni private - saranno accessibili on-line e le aziende private potranno utilizzarle per offrire nuovi servizi e applicazioni. La nuova direttiva cambierà l'approccio delle amministrazioni pubbliche e la riluttanza delle persone a condividere le informazioni. Le imprese potranno attingere ai dati pubblici gratuitamente o a costi molto bassi. Uno studio recente ha dimostrato che i benefici economici a vantaggio dell'Unione europea, grazie agli effetti della direttiva PSI, ammonterebbero a 40 miliardi di euro all'anno. Il tasso di crescita delle aziende che hanno accesso ai dati pubblici 12 gratis è del 15% maggiore rispetto alle aziende che sono costrette a pagarli. Obiettivi della consultazione: il lancio della presente consultazione segue all’invito, rivolto alla Commissione europea nella stessa direttiva, ad assistere gli Stati membri nella sua attuazione in modo coerente mediante l’elaborazione di linee guida riguardanti le licenze standard raccomandate, le serie di dati e la tariffazione per il riutilizzo di documenti del settore pubblico. Attraverso i contributi attesi, la Commissione vuole essere aiutata nella redazione di orientamenti per incrementare il riutilizzo di dati pubblici relativi a: meteorologia; traffico; ricerca e finanziamento pubblico; statistiche; libri digitalizzati; altri tipi di informazioni del settore pubblico (PSI). I risultati di questa consultazione saranno utilizzati per la redazione delle linee guida che verranno pubblicate nel 2014. L'apertura e il riutilizzo dei dati pubblici è una della azioni chiave dell'Agenda Digitale per l'Europa. http://ec.europa.eu/digital-agenda/ Destinatari: tutti i cittadini e le organizzazioni sono invitati a contribuire a questa consultazione. Sono particolarmente ricercati i contributi da parte di riutilizzatori di informazioni del settore pubblico (imprenditori, persone fisiche), enti pubblici, esperti del riutilizzo di dati. Scadenza: 22 novembre 2013. Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/consultation-guidelines-recommended-standard-licences-datasets-and-charging-re-use-public Consultazione sulla valutazione della direttiva sull’etichettatura energetica e di taluni aspetti della direttiva sulla progettazione ecocompatibile Settore di riferimento: Energia vengono stabilite norme minime di efficienza energetica e ambientale dei prodotti a livello dell’UE per eliminare dal mercato quelli meno efficienti e con le prestazioni peggiori. Per ulteriori informazioni, http://ec.europa.eu/energy/efficiency/ labelling/household_en.htm (Sito Il contesto –L’etichettatura energetica UE obbligatoria è stata introdotta nel 1992 ed aggiornata dall’attuale direttiva del 2010 (2010/30/UE). Le etichette energetiche hanno lo scopo di consentire ai consumatori di fare scelte informate, fornendo loro informazioni accurate, pertinenti e comparabili sull’efficienza energetica di un prodotto e sul suo consumo di energia. La direttiva UE sulla progettazione ecocompatibile è stata introdotta nel 2005 ed aggiornata nel 2009 (2009/125/CE): nel suo quadro Direzione generale dell’Energia su Europa) La Commissione è tenuta a verificare l'efficacia dell'applicazione delle direttive e delle relative misure di esecuzione. Obiettivi della consultazione: la presente consultazione, lanciata dalla DG ENER della Commissione europea, è parte integrante del riesame della direttiva sull'etichettatura energetica, previsto dall'articolo 14 della direttiva entro il 31 dicembre 2014. Fornisce, inoltre, ulteriori informazioni per la verifica prevista dall'articolo 21 della direttiva sulla progettazione ecocompatibile. Consentendo ai portatori di interessi di esprimere la loro opinione sui vari aspetti delle direttive, la consultazione mira ad avvalersi di una vasta gamma di esperienze, opinioni e idee. L'analisi associata al riesame valuterà i punti di forza e i punti deboli dell'attuale applicazione ed esaminerà le opzioni per modificarla e la loro accettabilità. I risultati della consultazione pubblica confluiranno in uno studio di valutazione realizzato da consulenti esterni. Sito web dello studio: http://www.energylabelevaluation.eu /eu/home/welcome Destinatari: la consultazione è rivolta ai cittadini, alle aziende del settore, agli stakeholders interessati, alle organizzazioni e alle amministrazioni pubbliche nell'UE. Per parteciparvi occorre compilare il questionario online, disponibile in due versioni: 13 • versione semplificata, adatta ai consumatori ed alle piccole e medie imprese (singoli dettaglianti e fabbricanti) e disponibile in tutte le lingue dell’UE; • versione integrale, destinata a tutti gli stakeholders interessati (funzionari pubblici, rappresentanti dell'industria, ONG, ecc.), disponibile solo in inglese e con possibilità di inserire risposte a testo libero. Qualora lo desiderino, le piccole e medie imprese (singoli dettaglianti e fabbricanti) possono compilare il sondaggio integrale. Scadenza: 30 novembre 2013. Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/energy/efficiency/consultations/201310_evaluation_of_energy_labelling_directive__en.htm Consultazione sull’uso sostenibile del fosforo Settore di riferimento: Ambiente Il contesto - La produttività dei moderni sistemi agricoli dipende in larga misura dall’aggiunta di fosforo nel suolo (concimi) e nelle diete degli animali (mangimi). Le riserve limitate, la volatilità dei prezzi e gli alti livelli di spreco destano serie preoccupazioni per il costo e la disponibilità degli approvvigionamenti futuri di fosforo nell’Unione europea e nel mondo. Grandi quantità di fosforo sono attualmente sprecate durante tutto il ciclo di produzione alimentare, causando spesso problemi ambientali, come l’inquinamento idrico. Il deflusso del fosforo dai terreni agricoli ai corsi d'acqua, per esempio, può provocare un aumento della crescita delle piante acquatiche e delle alghe, un fenomeno noto come "eutrofizzazione". Obiettivi della consultazione: scopo della consultazione, avviata con la “Comunicazione consultiva sull’uso sostenibile del fosforo” dell’8 luglio 2013, è di aprire un dibattito sull'uso del fosforo e sulle modalità per renderne più efficiente l'impiego, tenuto conto che si tratta di una risorsa che non può essere sostituita. La comunicazione suggerisce una serie di opzioni tese a migliorare l’attuale situazione, ad esempio utilizzare i fertilizzanti e i mangimi in modo più mirato, ridurre l’erosione del suolo e favorire il riciclaggio del fosforo ricavato dal letame, dalle acque reflue e dal concime organico. Gli interessati sono invitati a riflettere sulle possibili Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/environment/consultations/phosphorus_en.htm iniziative da intraprendere per promuovere il recupero del fosforo da altre fonti, quali i generi alimentari e i rifiuti biodegradabili. La consultazione sollecita pareri su come affrontare il problema della domanda e dell'offerta, come gestire il rischio di contaminazione del suolo e quali tecnologie o innovazioni promuovere per migliorare l’uso sostenibile del fosforo. Destinatari: il Parlamento europeo, il Consiglio e le altre istituzioni europee, i cittadini, le autorità pubbliche, le ONG e le imprese possono contribuire con le loro osservazioni. La Commissione analizzerà i contributi nel corso del 2014 e integrerà i risultati della consultazione nei settori pertinenti, dalla politica agricola alle attività relative alle materie prime, passando per le risorse idriche e i rifiuti. Scadenza: 1° dicembre 2013 14 Eventi & iniziative http://ec.europa.eu/debate-future-europe/citizens-dialogues/index_en.htm I dialoghi “italiani”: http://www.dialogocittadini.it/ Nell’ambito dell’Anno europeo dei cittadini, su iniziativa della Vice Presidente Viviane Reding, responsabile tra l'altro per la Cittadinanza europea, la Commissione europea sta realizzando un'azione approfondita di dialogo e ascolto dei cittadini attraverso delle iniziative del tutto innovative. Si tratta di una serie di eventi rivolti alla cittadinanza in programma in tutto il territorio dell’Unione e in occasione dei quali i Commissari europei sono tra la gente per ascoltarla su vari temi relativi ai poteri ed alle politiche dell'UE. Anche nel nostro Paese è stato promosso un dibattito teso a mettere a fuoco richieste concrete nei confronti dell'Unione europea: Quale tipo di Europa volete nei prossimi anni per far fronte alle sfide del mondo? Che cosa vi aspettate concretamente dall'Unione europea affinché valga effettivamente la pena farne parte? Gli incontri in Italia, scanditi in sei tappe che hanno toccato diverse città dal novembre 2012 al mese di giugno 2013, sono stati organizzati dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Parlamento europeo. Media partner dell'iniziativa in Italia sono: ANSA, Euractiv.it, AgoraVox, gliEuros.eu; scambieuropei.eu. Le città coinvolte sono state Napoli, Torino, Roma, Pisa, Ventotene e Milano. I dialoghi si sono tenuti alla presenza dei Commissari europei responsabili delle politiche connesse ai vari temi affrontati: In particolare, a Napoli si è parlato di occupazione con il Commissario Andor (responsabile per l’occupazione); a Torino si è discusso di protezione dei cittadini con la Commissaria Malmstrom (responsabile per gli affari interni); a Roma e in seguito a Ventotene, con il vicepresidente della Commissione europea Tajani, (responsabile per Industria e Imprenditoria) si è parlato di impresa e futuro dell’Europa; a Pisa è intervenuto il Commissario Potocnik (responsabile per l’ambiente) ascoltando le richieste dei cittadini sui temi ambientali ed infine, a Milano la Commissaria Hedegaard (responsabile per il clima) ha rilevato le preoccupazioni sul cambiamento climatico. I temi sono stati scelti in base alle indicazioni provenienti da un recente sondaggio effettuato per conto della Rappresentanza sulle principali preoccupazioni e richieste degli italiani. Per gli eventi è stato di volta in volta identificato un campione ampio e rappresentativo della società civile, di tutte le estrazioni, composto da persone che nella vita abbiano concretamente a che fare con i temi di volta in volta affrontati. Al di là del pubblico presente ai singoli eventi, i “dialoghi con i cittadini” sono stati sempre aperti a tutti, data la possibilità di seguire i dibattiti in diretta streaming su http://webcast.ec.europa.eu/eutv/portal/ e su twitter @europainitalia. 15 L’ incontro conclusivo Trieste, 16 settembre 2013 Commissaria Viviane Reding Gli esiti dei vari dibattiti sono confluiti in un grande incontro paneuropeo di ascolto rivolto a tutta la cittadinanza, svoltosi il 16 settembre 2013 a Trieste, presso la Sala Congressi della Stazione Marittima, alla presenza della Vice-Presidente Viviane Reding (Commissaria responsabile per giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza) e del Ministro italiano per gli affari europei, Enzo Moavero Milanesi, con l’obiettivo di trarre le conclusioni di questo confronto sui diritti e sulle aspettative dei cittadini dall’Europa del futuro. L’appuntamento di Trieste è stato un evento di ampio respiro grazie alla presenza di oltre 700 persone provenienti da tutta Italia, ma anche dalla Croazia, dalla Slovenia e dall’Austria. La Vice-presidente Reding e il Ministro Moavero Milanesi hanno risposto per due ore consecutive alle domande dei presenti in sala e a quelle poste via twitter con l'hashtag #Eudeb8. necessario, inoltre, che si lavori ancora su un’area europea di libertà, sicurezza e giustizia e questo è possibile solo attraverso un incremento della protezione del cittadino europeo, ovunque in Europa. “Forse, nel medio termine, dovremmo pensare ad un Ministro della Giustizia europeo”, questo il proposito della vicepresidente. La Reding ha sottolineato come un’Europa forte sia importante non solo per affrontare le sfide del mercato globale, ma anche per tutelare le specificità culturali di ciascun Paese. Il Ministro Moavero ha evidenziato come l’Italia possa avere ancora importanti margini di crescita in Europa, imparando a cogliere le opportunità che l’Unione mette a disposizione dei cittadini. Il dibattito è stato contornato da sondaggi a cui il pubblico rispondeva in tempo reale. La consultazione non è cominciata nel migliore dei modi, dato che il 57% dei presenti ha sostenuto di ritenere che la propria voce non sia ascoltata in Europa. Commentando questo risultato, la commissaria Reding ha sottolineato il fatto che esiste un problema di comunicazione di fondo tra i cittadini e le istituzioni europee ed ha affermato che il modo migliore per farsi sentire è attraverso il voto, ricordando le prossime elezioni europee che si terranno a Maggio 2014. Proseguendo con il dialogo i risultati dei successivi sondaggi sono stati più incoraggianti: il 62% dei presenti considera l’Europa come un’espressione di solidarietà tra gli Stati membri; il 71% ritiene di essere più forte grazie alla cittadinanza europea, mentre il 72% vorrebbe l’elezione diretta del Presidente della Commissione Europea. Un percentuale pari all’83% si è dichiarata a favore di una maggiore unione politica. Per approfondimenti: Temi principali: dialogo con i cittadini a Trieste: http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-13-706_it.htm Presenti anche i Centri Europe Direct Tra i temi più importanti dibattuti: la crisi economica e l’elezione diretta del Presidente della Commissione europea, la corruzione presso gli organi governativi, la revisione dei trattati europei e una sempre più auspicata unione politica. La vicepresidente ha insistito sulla necessità di adottare, in Europa, un approccio differente da quello prettamente economico o fiscale e di lavorare sulla revisione dei trattati affinché si arrivi ad un’elezione diretta del Presidente della Commissione europea. E’ All’evento di Trieste erano presenti anche i rappresentanti dei Centri Europe Direct italiani, intervenuti su espresso invito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, anche considerato che i “dialoghi con i cittadini” hanno costituito, sin 16 dall’inizio dell’anno, una delle priorità di comunicazione di tutti centri, nell’ambito della divulgazione dei messaggi chiave sottesi all’iniziativa ”Anno europeo dei cittadini”. E non è mancato, nelle parole della vicepresidente Reding, nel corso del dibattito, il riferimento alla rete Europe Direct, da lei indicata come il primo referente da tener presente, in risposta alle domande dei cittadini inerenti alla comunicazione delle Istituzioni UE e alla ricerca di fonti di informazioni sull’Unione europea. La Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha colto l’opportunità dell’evento di Trieste per convocare, nei due giorni successivi, un seminario formativo intrareti, imperniato sulla nuova programmazione finanziaria 20142020. Il seminario, rivolto ai responsabili dei Centri Europe Direct e dei Centri di documentazione europea (CDE) è stato aperto anche ad una trentina di giornalisti, con l’obiettivo specifico di favorire il più possibile la diffusione dell’informazione sulle opportunità offerte dall’Unione europea al cittadino per il prossimo quinquennio 2014-2020. Il 17 settembre sono stati illustrati i nuovi principali programmi per l’erogazione dei fondi a gestione diretta della Commissione europea, quali Erasmus+, Creative Europe, Horizon 2020 e Cosme. Il giorno successivo, invece, ci si è concentrati maggiormente sui fondi strutturali e la politica di coesione 2014-2020. Un focus su…Gli “eventi europei” di Settembre Settimana europea della mobilità sostenibile Si è svolta dal 16 al 22 settembre l’edizione 2013 della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. L’iniziativa, promossa dalla Commissione Europea, è diventata negli anni un appuntamento internazionale che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani. Per ciascuna edizione della Settimana Europea della Mobilità l'organizzazione sceglie un particolare argomento in materia di mobilità sostenibile, il cosiddetto "focal theme", sulla cui base gli enti locali aderenti sono invitati ad organizzare attività per la cittadinanza. Lo slogan scelto quest'anno, "Clean air! It's your move" ("Aria pulita! Ora tocca a te"), ha mirato a sensibilizzare la cittadinanza sul legame tra il traffico motorizzato e l'inquinamento atmosferico nelle aree urbane, evidenziando il ruolo attivo che ciascun cittadino può avere nel miglioramento della qualità dell'aria attraverso le proprie scelte di mobilità. Il sito web dell’iniziativa: http://www.mobilityweek.eu/ Gli eventi in Italia: http://settimanaeuropea.it/ Giornata europea delle lingue Organizzata congiuntamente dall’UE e dal Consiglio d’Europa, a partire dal 2001 (a seguito del grande successo riscosso dall’ ”Anno europeo delle lingue”), la Giornata Europea delle Lingue si celebra ogni anno il 26 settembre con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulle lingue parlate in Europa, promuovere la diversità linguistica e culturale ed incoraggiare le persone, giovani e adulti, ad imparare le lingue. Per l’occasione, tutti gli anni vengono organizzati in tutta Europa eventi di ogni tipo: spettacoli, animazioni per bimbi, giochi musicali, corsi di lingua, trasmissioni radiofoniche e televisive, conferenze, ecc. Il sito ufficiale della Giornata Europea delle Lingue: http://edl.ecml.at/ Gli eventi organizzati in Europa nel 2013: http://ec.europa.eu/languages/pdf/edl2013_en.pdf Dalla Commissione: Nei giorni 25 e 26 Settembre la Commissione Europea ha tenuto a Vilnius, sotto gli auspici della Presidenza lituana del Consiglio dell’Unione 17 Europea, una conferenza su “Unità nella diversità: lingue per la mobilità, il lavoro e la cittadinanza attiva”. La conferenza, che ha inteso promuovere un dibattito sul ruolo delle competenze linguistiche per migliorare la mobilità, le opportunità di lavoro e la partecipazione alla vita democratica, è stata incentrata sui seguenti temi principali: apprendimento linguistico per la mobilità e il lavoro; traduzione ed interpretariato per una cittadinanza attiva; le lingue nel mondo digitale. Foto di gruppo degli studenti partecipanti al concorso Direzione generale Traduzione della La Commissione europea – Antenna di Roma, in collaborazione con il polo romano di EUNIC, ha organizzato, giovedì 26 settembre, la prima edizione di Parleuropa, un rally linguistico ideato con l’intento di incoraggiare l'apprendimento delle lingue attraverso il divertimento. Con ben 12 tappe per le vie della capitale, Parleuropa 2013 ha visto cittadini di ogni età suddivisi in dieci squadre - sfidarsi in competizioni linguistiche organizzate in croato, francese, inglese, italiano, polacco, russo, sloveno, spagnolo e tedesco. http://www.parleuropa.eu/ Da Europe Direct Frosinone Come da tradizione, Europe Direct Frosinone ha inteso contribuire alle celebrazioni legate alla “Giornata europea delle lingue” con il Concorso “Tante lingue, una sola Europa” 2013, rivolto agli studenti regolarmente iscritti e frequentanti, per l’anno scolastico 2013 – 2014, le ultime classi (quarte e quinte) degli Istituti Secondari di II grado della provincia di Frosinone. Oggetto del concorso è stata una gara di traduzione linguistica e commento. La prova è consistita nella versione dall’italiano all’inglese o francese (scelta a discrezione dello studente) di un testo imperniato sulla campagna di sensibilizzazione condotta in tutta Europa europeo dei nell’ambito dell’”Anno cittadini”2013. Oltre a cimentarsi nei lavori di traduzione, i 96 concorrenti hanno dovuto commentare, in un breve passo in italiano, l’argomento oggetto del testo tradotto. Coerentemente con le finalità perseguite dalla “Giornata europea delle lingue”, l’iniziativa promossa da Europe Diret Frosinone mira a rafforzare il ruolo chiave della scuola nell’aprire le menti degli studenti alla ricchezza della diversità culturale e, quindi, a promuovere, sviluppare e coltivare nei giovani una propensione allo studio delle lingue, come passo fondamentale per acquisire capacità e competenze utili per il loro futuro formativo e professionale. Un obiettivo specifico è quello di conformarsi agli orientamenti della Commissione europea in merito all’opportunità di “rivalutare, nell'apprendimento delle lingue, l'uso della traduzione come strumento di mediazione tra lingue diverse”, considerato che quello della traduzione e dell’interpretariato è un settore che offre infinite possibilità e che è in continua crescita in Europa. Al tempo stesso, ci si prefigge di contribuire a stimolare l’interesse dei giovani partecipanti nei confronti dell’Unione europea, impegnandoli in riflessioni che li rendano sempre più consapevoli dell’approccio globale ed integrato alle politiche giovanili adottato dall’UE con l’obiettivo di far fronte alle aspettative delle nuove generazioni e incoraggiarle a sviluppare un nuovo senso di appartenenza all’UE e di cittadinanza attiva. 18 Notte dei ricercatori sono stati distribuiti ai visitatori brochures, gadgets, video e informazioni sulle opportunità offerte dalla Commissione europea. Giornate europee del patrimonio Anche quest’anno in tutta Europa si è celebrata la Notte dei ricercatori, un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005, col sostegno del Programma Marie Curie, e che coinvolge migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L'obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Gli eventi, programmati ogni anno per il quarto venerdì di settembre, comprendono esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e visite guidate, conferenze e seminari divulgativi, spettacoli e concerti. L’edizione 2013 ha coinvolto circa 300 città situate in 35 Paesi europei. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/research/researchersnight/index_it.htm http://www.nottedeiricercatori.it/ L'Italia, che è tradizionalmente il paese europeo che interviene con il maggior numero di eventi distribuiti sul territorio, quest’anno ha partecipato con 7 progetti, per un totale di 31 città. What’s up? Che c’è di nuovo nella scienza”: è stato il tema della sesta edizione di “LIGHT– Accendi la luce sulla scienza” http://www.eventolight.it/ che ha offerto, nelle due sedi di Roma (presso il Museo della civiltà romana e il Planetarium) e Napoli (presso la Città della Scienza), un ricco programma di exhibit interattivi, laboratori, conferenze e spettacoli per informare ragazzi e adulti sulle novità scientifiche e le innovazioni nate nei laboratori del Consiglio nazionale delle ricerche. La Rappresentanza della Commissione europea in Italia ha partecipato all’evento di Roma con un suo stand nel tradizionale European Corner dove Durante tutto il mese di settembre milioni di persone hanno potuto accedere, nei 50 paesi firmatari della Convenzione culturale europea, a migliaia di siti storici e culturali raramente visitabili, in occasione della ricorrenza annuale delle Giornate europee del Patrimonio, un'iniziativa congiunta della Commissione europea e del Consiglio d'Europa. Gli eventi culturali organizzati nel corso di questa celebrazione danno rilievo alle tradizioni e all'artigianato locali, all'architettura e all'arte, oltre a promuovere la conoscenza reciproca tra i cittadini europei. Le Giornate europee del Patrimonio 2013 sono state inaugurate ufficialmente il 30 agosto a Jerevan, Armenia, paese che attualmente assicura la Presidenza del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa. Lo stesso giorno è stato lanciato un nuovo sito web interattivo http://europeanheritagedays.com/?nr=0 diretto a fornire informazioni sui siti aperti al pubblico e sulle manifestazioni in programma in ogni Paese coinvolto. Per approfondimenti: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-794_it.htm In Italia Per l’Italia, anche quest'anno il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha aderito, insieme agli altri Stati Europei, alle Giornate Europee del Patrimonio, organizzando numerose iniziative sull'intero territorio nazionale. In particolare, la manifestazione ha previsto, per il giorno 28 settembre, l'apertura notturna dalle 20 alle 24 (e le visite gratuite) per gli istituti partecipanti al progetto "Una notte al Museo". Per approfondimenti: www.beniculturali.it Settimana europea della democrazia locale a Settimana europea della democrazia locale è L un evento annuale, lanciato nel 2007 dal Congresso dei Poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa e dal Comitato europeo per la democrazia locale e regionale. L’iniziativa rappresenta un'importante opportunità per consentire agli amministratori locali, funzionari pubblici e cittadini, di aumentare la propria consapevolezza sulla partecipazione democratica a livello locale come fattore chiave nella costruzione di una società europea democratica. L’edizione di quest’anno, in programma dal 14 al 20 ottobre, è ispirata al tema "Cittadinanza attiva: voto, condivisione, partecipazione". Il vicepresidente del Congresso, il croato Dubravka Suica, nonchè coordinatore dell’evento tra i rappresentanti degli Enti locali e delle associazioni, ha volute sottolineare che: “Una democrazia efficiente a tutti i livelli di governo implica la presenza di cittadini attivi e di una comune senso di responsabilità”. Enti locali e associazioni sono, quindi, invitati ad organizzare eventi ed attività per motivare i cittadini a prendere parte e coinvolgersi attivamente nei livelli di base dei processi decisionali. Per saperne di più: http://www.coe.int/t/congress/demoweek/default_EN.asp? © Lithuanian Presidency Conferenza UE sulla gioventù: gli esiti Si è svolta a Vilnius, dal 9 al 12 settembre, la Conferenza sui Giovani della Presidenza Lituana dell’Unione europea. L’evento, che rientrava nel quadro del Dialogo Strutturato con i giovani (http://europa.eu/youth/structured-dialogue_en), ha coinvolto delegazioni provenienti dai 28 Stati membri, i rappresentanti del Forum europeo della gioventù e del Segretariato Generale del Consiglio UE, responsabile per gli affari giovanili, rappresentanti delle organizzazioni giovanili internazionali, dei paesi candidati UE e dei paesi dello Spazio Economico Europeo. 20 La conferenza è stata incentrata su proposte concrete per migliorare l’inclusione sociale dei giovani, in particolare quelli al di fuori dell’occupazione, l’istruzione e la formazione (NEETs) nel mercato del lavoro, il sistema educativo e la vita sociale. Il video, con i momenti più importanti dei sette workshop e le conclusioni redatte da oltre 250 giovani e decisori politici dai 28 Stati membri UE , è disponibile al seguente indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=0UUaV3baSrE Per ulteriori informazioni sull’evento: http://europa.eu/youth/node/6452_it Concorso di traduzione Juvenes Translatores I l 1° settembre si sono aperte le iscrizioni al concorso annuale di traduzione “Juvenes Translatores” rivolto alle scuole superiori e e promosso dalla Direzione Generale della Traduzione della Commissione Europea (DG Traduzione). Verranno ammesse al concorso oltre 760 scuole, ciascuna delle quali può iscrivere da 2 a 5 alunni (di qualsiasi nazionalità) nati nel 1996. Le iscrizioni, che si chiuderanno il 20 ottobre, (ore 12.00) si effettuano tramite l'apposito modulo online disponibile in tutte le lingue ufficiali UE che per la prima volta comprendono il croato. ec.europa.eu/translatores. Il concorso si svolgerà il 28 novembre in contemporanea in tutte le scuole selezionate. Gli alunni tradurranno un testo da una lingua a loro scelta tra le 24 lingue ufficiali della UE verso una delle 23 rimanenti lingue ufficiali: sono ben 552 le combinazioni linguistiche possibili. Il 2013 è Anno europeo dei cittadini, quindi per l'edizione di quest'anno i testi da tradurre avranno come tema la cittadinanza UE e i benefici che comporta per tutti noi – in veste di singoli cittadini, consumatori, residenti dell'UE, studenti, lavoratori o soggetti politici. I traduttori della Commissione europea (Direzione generale della Traduzione) correggeranno e sceglieranno la traduzione migliore per ciascuno Stato membro. I vincitori verranno invitati a Bruxelles per partecipare alla cerimonia di premiazione nell'aprile 2014 e incontreranno il commissario per il Multilinguismo. La DG Traduzione prenderà a suo carico le spese di viaggio e di alloggio di un vincitore, un accompagnatore adulto e un insegnante per ciascuno Stato membro. Il Sito internet del concorso: http://ec.europa.eu/translatores/ La pagina face book del concorso: https://www.facebook.com/translatores 21 Capitale europea dell’innovazione http://ec.europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm?section=icapital I l 2 settembre la Commissione europea ha avviato la ricerca della prima iCapital, la capitale europea dell’innovazione. Il premio ricompensa la città che adotta il miglior “ecosistema innovativo” per collegare cittadini, organismi pubblici, università e imprese. Le finalità dell’iniziativa sono state illustrate da Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza: “Le città sono i motori dell’economia europea. Sette europei su dieci vivono in zone urbane che generano i due terzi del PIL dell’UE. Vogliamo esortare le città a innalzare la posta quando si tratta di innovazione e a creare una rete di città in grado di condividere le migliori idee per il futuro.”. Le città saranno valutate, da un lato, sulle European Move Week Lanciata per la prima volta nel 2012, la “European Move Week”, in programma per la prima settimana di ottobre, rappresenta l’evento di punta della campagna europea “Now We Move” che vuole combattere la sedentarietà che affligge il nostro continente e si prefigge l’obiettivo ambizioso di raggiungere 100 milioni di cittadini attivi in più entro il 2020. Unisce eventi di sport ed attività fisica in tutta Europa, offrendo opportunità di partecipazione e, allo stesso tempo, dando dimostrazione dei benefici iniziative intraprese e sui risultati ottenuti e, dall’altro, sulle idee in cantiere per rafforzare la capacità innovativa. Dovranno dimostrare di seguire una strategia globale che sia: innovativa - in termini di concetti, processi e strumenti; illuminante – per attrarre talenti, finanziamenti, investimenti nonché impegno e coinvolgimento dei cittadini; integrata – che dimostri di richiamarsi agli obiettivi della strategia Europa 2020, cioè una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in tutta l’Europa; interattiva – per costruire una comunità per l’innovazione all’interno della città e con altre città. La gara è aperta alle città di tutti gli Stati membri dell’UE o di paesi associati al programma quadro di ricerca dell’UE. Il premio è riservato a città di oltre 100 000 abitanti e per iniziative in corso almeno dal 1° gennaio 2010. I paesi dove non vi sono città di oltre 100 000 abitanti possono candidare la città più grande. Le città candidate sono invitate a consultare il sito web dedicato al premio iCapital per saperne di più circa le regole e le condizioni. http://nowwemove.com/ che tali attività possono apportare ai singoli cittadini e alla società intera. L’edizione 2013 di MOVE Week è supportata dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Special Annual Events” ed è organizzata dall’associazione promotrice della campagna, ISCA – International Sport and Culture Association, (137 organizzazioni in tutto il mondo), in collaborazione con ECF – European Cyclists’ Federation, (70 associazioni, 40 paesi), e con Eurosport. Supplemento Europa Bandi Settembre 2013 L a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse. Premessa I Programmi comunitari - Cosa sono I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i cd. fondi a gestione diretta, ossia quei finanziamenti inseriti nel bilancio della Comunità e gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti e le percentuali di cofinanziamento. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della possibilità di presentare una proposta progettuale. Principali caratteristiche: • A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari (soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità 23 pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università, ecc. (solo raramente a persone fisiche); • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri paesi europei; • Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità); AGRICOLTURA, SVILUPPO RURALE, PESCA Invito a presentare proposte pubblicato sulla GUUE C 264 del 13 settembre 2013 Programma di riferimento: Sostegno a favore di azioni riguardanti la Politica Agricola Comune (PAC) 2014 Obiettivi: lo scopo del presente bando è quello di sostenere azioni di informazione volte ad informare un gran numero di persone sui temi fondamentali della PAC (Politica Agricola Comune). Le azioni rivolte al grande pubblico avranno come temi prioritari argomenti generali relativi alla PAC, con particolare attenzione per i suoi tre elementi centrali: la sicurezza alimentare, la gestione sostenibile delle risorse naturali e lo sviluppo delle zone rurali. Le azioni • Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo, copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività). L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles. destinate agli operatori rurali dovrebbero, invece, concentrarsi su aspetti più specifici, in particolare sull'esecuzione di nuove misure introdotte dalla riforma della PAC. Azioni: Il bando finanzia azioni di informazione, ovvero un insieme autonomo e coerente di attività di informazione organizzate sulla base di un unico bilancio. Le azioni integrate di comunicazione pubblica possono svolgersi a livello nazionale (non sono ammissibili le azioni aventi un impatto esclusivamente a livello regionale) o a livello europeo (in alcuni Stati membri) e devono comprendere varie attività o strumenti di comunicazione come, ad esempio: produzione e distribuzione di materiale multimediale e/o audiovisivo, produzione e distribuzione di materiale stampato (pubblicazioni, poster ecc), creazione di strumenti per le reti sociali e su Internet, eventi mediatici, conferenze, seminari e gruppi di lavoro, eventi del tipo «fattoria in città» che aiutino a illustrare l'importanza dell'agricoltura agli abitanti delle città, eventi del tipo «porte aperte» destinati a spiegare ai cittadini il ruolo dell'agricoltura, mostre fisse o itineranti, sportelli di informazione. Le attività non possono avere inizio anteriormente al 1° maggio 2014 e dovranno essere completate entro il 30 aprile 2015. Candidati ammissibili: possono presentare proposte persone giuridiche legalmente costituite in uno Stato membro da almeno due anni al momento dell'invio della proposta. I richiedenti possono appartenere ad una delle seguenti categorie: organizzazioni senza scopo di lucro (private o pubbliche), autorità pubbliche (nazionali, regionali, locali), associazioni europee, università, istituti di insegnamento, centri di ricerca, società. La domanda può essere altresì presentata da un richiedente — istituito appositamente per l'azione o no — costituito da vari soggetti giuridici rispondenti ai criteri di ammissibilità. Finanziamento: Il bilancio totale riservato al cofinanziamento delle azioni ammissibili ammonta a 24 3.000.000 EURO e l’importo del cofinanziamento può essere compreso tra il 50% e il 75% dei costi diretti ammissibili (quest’ultima percentuale riguarda le azioni di informazione “di interesse eccezionale”. Gli importi minimi e massimi richiesti per ciascun progetto (comprensivi del finanziamento a tasso fisso per i costi indiretti) saranno rispettivamente di 100.000,00 Euro e 500.000,00 Euro. Scadenza: 30 novembre 2013 Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/agriculture/grants-for-information-measures/ AMBIENTE & ENERGIA Invito presentare proposte (codice identificativo CIP – IEE – 2013) pubblicato sulla GUUE C 390 del 18 dicembre 2012 nell’ambito del programma di lavoro 2013 “Energia Intelligente – Europa”. Programma di riferimento: EIE II (Energia Intelligente Europa) Sotto-Programma di CIP (Programma Quadro per l’Innovazione e la Competitività) Obiettivi: L'obiettivo del programma è quello di assicurare un'energia sicura e sostenibile per l'Europa a prezzi competitivi, attraverso azioni volte ad incoraggiare l'efficienza energetica e l'uso razionale delle risorse energetiche; promuovere le fonti d'energia nuove e rinnovabili e incoraggiare la diversificazione energetica; promuovere l'efficienza energetica e l'uso di fonti d'energia nuove e rinnovabili nei trasporti. Il programma, in particolare, contribuisce alla Strategia UE 2020 e facilita l'attuazione della direttiva sull'efficienza energetica e della direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. A partire dal 2007, Energia intelligente - Europa è stata inclusa nel programma quadro per la competitività globale e l'innovazione (CIP). Azioni: Il programma copre azioni nei seguenti settori: efficienza energetica e uso razionale delle risorse energetiche (SAVE); fonti di energia nuove e rinnovabili (ALTENER); energia e trasporti (STEER); iniziative integrate. L’area d’intervento SAVE riguarda progetti mirati ad orientare le scelte dei consumatori relativamente al riscaldamento e al raffreddamento degli ambienti domestici e a finanziare soluzioni per il risparmio energetico industriale e delle piccole imprese. L’area d’intervento ALTENER punta sull’incentivazione delle reti di distribuzione e sui progetti che intendono favorire l’accesso dei consumatori alle fonti rinnovabili. L’area d’intervento STEER riguarda la mobilità urbana e cercherà di favorire cambiamenti nelle abitudini sia dei singoli sia della collettività così da abbassare notevolmente le emissioni delle città. Comprende anche i progetti sui carburanti alternativi e le idee che aiutano a dimezzare il numero dei veicoli a benzina entro il 2030 (obiettivi del White Paper dell'UE). Per il programma di lavoro 2013 sono state proposte le seguenti quattro iniziative integrate: : - Efficienza energetica e uso di energie rinnovabili negli edifici - BUILD UP Skills, iniziative di formazione di forza lavoro per le tecniche di costruzione sostenibili - Formazione e qualificazione nel campo dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili (pilastro II) La leadership locale dell'energia - Mobilitare gli investimenti locali in campo energetico Candidati ammissibili: persone giuridiche, pubbliche o private, con sede nel territorio degli Stati membri dell'UE e, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Croazia e Macedonia. I progetti devono essere presentati da un gruppo di almeno tre soggetti giuridici indipendenti, ciascuno con sede in un altro paese ammissibile. Finanziamento: per il presente invito a presentare proposte è stato indicativamente allocato un bilancio di 65 milioni di euro, così distribuito: Per il settore SAVE – Budget indicativo: 15.6 milioni di euro 25 Per il settore ALTENERBudget indicativo: 12.6 milioni di euro Per il settore STEER – Budget indicativo: 9.6 milioni di euro Iniziative integrate – Budget indicativo: 27.2 milioni di euro Il contributo comunitario ai progetti potrà coprire al massimo il 75% dei costi totali ammissibili. Prossima scadenza: 28 novembre 2013 (per le domande relative all'azione Build Up Skills). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/energy/intelligent/getting-funds/call-for-proposals/how-to-apply/index_en.htm GIUSTIZIA Invito a presentare proposte JUST/2013/DAP/AG Daphne 2013 Programma di riferimento: Daphne III Obiettivi: Il programma ha come obiettivo specifico quello di prevenire e combattere la violenza verso i bambini, i giovani e le donne e per proteggere le vittime e i gruppi a rischio. Verrà concesso un contributo ai progetti che risponderanno ad una delle priorità previste nel Programma annuale di lavoro 2013: 1. Sostegno alle vittime di violenza. 2. La violenza legata a pratiche dannose. 3. I bambini come vittime e/o testimoni di violenza nel contesto di rapporti personali stretti o intimi. 4. Bambini vittime di bullismo a scuola. 5. Misure di protezione delle vittime e interventi rivolti agli autori della violenza. 6. Prevenzione della violenza contro i bambini, i giovani e le donne attraverso progetti mirati ai cambiamenti attitudinali e comportamentali nel campo sessuale.: 7. Sensibilizzazione sulla violenza nei confronti delle donne. Azioni: Priorità 1 (Sostegno alle vittime di violenza) – i progetti devono riguardare in particolare la mappatura dei servizi specializzati esistenti (pubblici o gestiti da ONG) negli Stati membri, lo sviluppo e lo scambio di best practices per la creazione e gestione di tali servizi, l'individuazione delle lacune e l'elaborazione di raccomandazioni per la creazione di servizi specializzati a livello nazionale, la promozione della cooperazione e della creazione di reti tra autorità nazionali/locali o ONG incaricate di fornire assistenza specializzata. Priorità 2 (La violenza collegata a pratiche dannose) verranno finanziati progetti volti a combattere e prevenire la violenza collegata a pratiche cosiddette dannose nei confronti delle donne, dei giovani e dei bambini (ad esempio, mutilazione genitale femminile, matrimoni combinati o relazioni sessuali forzate, delitti d'onore), in particolare progetti che puntano sulla partecipazione diretta delle comunità interessate, comprese attività di sensibilizzazione mirate, l'educazione, la formazione specialistica di operatori chiave, nonché la promozione del dialogo all'interno della comunità che attuano tali pratiche. Priorità 3 (bambini come vittime e/o testimoni di violenza nel contesto di rapporti personali stretti o intimi) - si intende sostenere progetti a beneficio dei bambini vittime e/o testimoni di violenza nel contesto indicato che attuano modelli o interventi pilota precedentemente sviluppati e testati e che adottano un approccio centrato sul bambino. Priorità 4 (I bambini vittime di bullismo a scuola) il sostegno sarà fornito a progetti che sviluppano e attuano programmi e politiche globali di lotta contro il bullismo nelle scuole, oppure che attuano politiche e programmi di questo tipo precedentemente sviluppati e sperimentati. I progetti devono coinvolgere bambini, insegnanti e personale scolastico in un'ottica partecipativa e che favorisca una maggiore consapevolezza sulla tematica affrontata. L'ambito dei progetti può essere esteso anche ai siti di social network. 26 Priorità 5 (Misure di protezione delle vittime e interventi mirati agli autori di violenza) - saranno sostenuti progetti che si basano su modelli di intervento sperimentati, mirati agli autori di violenza, con l'obiettivo di prevenire la recidiva inducendo un cambiamento di atteggiamento e comportamento. Priorità 6 (Prevenzione della violenza attraverso progetti che inducono cambiamenti di comportamento e atteggiamento nel contesto della sessualizzazione) - si intende finanziare progetti che responsabilizzano i bambini, i giovani e le donne ad usare i media in un modo sicuro, per generare cambiamenti di comportamento e atteggiamento per quanto riguarda l'impatto potenzialmente dannoso degli stereotipi di genere e della sessualizzazione nei media, nell'industria del consumo, nei giochi on-line o nei videogiochi, nei social network. Priorità 7 (Sensibilizzazione sulla violenza nei confronti delle donne) - il sostegno sarà fornito a progetti che sviluppano attività e materiali di sensibilizzazione nuovi e innovativi (ad esempio impiegando siti di social network, film, rappresentazioni teatrali, ecc) volti a prevenire la violenza e che siano mirati e accessibili ai gruppi più vulnerabili di donne, quali le donne con disabilità, le migranti, quelle appartenenti a minoranze etniche o Rom, lesbiche e transessuali e donne anziane. I progetti devono avere una durata non superiore a 24 mesi. Candidati ammissibili: Possono candidarsi organizzazioni ed istituzioni pubbliche e private legalmente stabilite in uno Stato membro UE o Paesi EFTA/SEE (autorità locali, centri di ricerca, università, ONG, ecc..) senza scopo di lucro, attive nella protezione di bambini, giovani e donne contro la violenza, per promuovere il rifiuto della violenza o cambiamenti di atteggiamento e comportamento nei confronti delle vittime e dei gruppi a rischio. Il partenariato minimo richiesto è di almeno 2 organizzazioni/enti (il proponente di progetto + almeno 1 partner cobeneficiario) di minimo 2 Paesi UE diversi. Finanziamento:. lo stanziamento è di circa 11 milioni di Euro (per una previsione di 30/35 progetti finanziati). La sovvenzione richiesta per un progetto non può superare l’80% dei costi eleggibili e non può essere inferiore a €75.000 e i progetti possono durare sino a 24 mesi. Scadenza: 30 ottobre 2013, ore 12.00. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/justice/newsroom/grants/just_2013_dap_ag_en.htm RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO Programma di riferimento: VII programma quadro di RST - ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (7PQ) Il 7° Programma Quadro (http://cordis.europa.eu/fp7/h ome_en.html), gestito dalla Direzione Generale Ricerca della CE, è il pilastro fondamentale dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA) e gioca un ruolo fondamentale nell'attrarre e nel coordinare le iniziative di ricerca europee per favorire lo sviluppo, la competitività e lo sviluppo dell’occupazione. Il 10 luglio 2012 è stato lanciato il più grande pacchetto di inviti a presentare proposte (2012 – 2013) mai pubblicato nell'ambito del 7° PQ dell'UE. Con un valore complessivo di 8,1 miliardi di euro, i finanziamenti di questi inviti sono aperti a organizzazioni e imprese in tutti gli Stati membri, nei paesi partner del 7° PQ e in altri paesi ammissibili e riguardano i seguenti programmi specifici 27 finanziati sulla base di proposte presentate dai ricercatori, sia del settore privato che di quello pubblico. Programma specifico “Cooperazione” tale programma sostiene la ricerca nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale all’interno dell’Unione europea e oltre i confini dell’Unione. Il programma è suddiviso in 10 temi prioritari: salute; prodotti alimentari, agricoltura, pesca e biotecnologie; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; energia; ambiente; trasporti; Scienze socio-economiche e umanistiche; spazio; sicurezza. Programma specifico “Idee”tale programma, realizzato attraverso il Consiglio europeo della ricerca (CER), è finalizzato ad aumentare la competitività dell’Europa aiutando ad attirare e mantenere gli scienziati più dotati di talento, contribuendo all’assunzione di rischi e alla ricerca ad alto impatto e promuovendo la ricerca scientifica di carattere mondiale in nuovi settori emergenti. I progetti saranno Programma specifico “Persone - tale programma offre un sostegno significativo alla mobilità e allo sviluppo di carriera dei ricercatori sia in Europa sia su scala mondiale. Più in generale, tale programma rafforza, quantitativamente e qualitativamente, il potenziale umano della ricerca e della tecnologia in Europa, promuovendo l’ingresso nella professione di ricercatore, incoraggiando i ricercatori europei a rimanere in Europa e attirandovi ricercatori e attirandovi ricercatori provenienti da tutto il mondo. interesse paneuropeo, necessarie alla comunità scientifica europea per rimanere all'avanguardia nella ricerca e tali da aiutare le imprese a rafforzare la loro base di conoscenze e il loro know-how tecnologico. E' così suddiviso: Infrastrutture di ricerca; Ricerca a favore delle PMI; Regioni della conoscenza; Potenziale di ricerca; Scienza nella società; Sostenere lo sviluppo coerente delle politiche in materia di Ricerca; Attività di cooperazione internazionale. Oltre a ciò CAPACITIES, che si pone come complementare rispetto al programma COOPERATION, ha lo scopo di contribuire e supportare lo sviluppo delle politiche comunitarie e aumentare l’impatto e la coerenza delle politiche nazionali. Il Programma CAPACITIES lavora in sinergia anche con le politiche regionali e di coesione, con i Fondi Strutturali e con i programmi di education and training del Competitiveness and Innovation Programme (CIP). Programma specifico “Capacità” – tale programma si pone l'obiettivo di ottimizzare l'uso e lo sviluppo delle migliori infrastrutture di ricerca esistenti in Europa e anche di contribuire alla creazione di nuove infrastrutture di ricerca di Le calls for proposal sono pubblicate sul "Participant Portal" al seguente link: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/fp7_calls Del 7° Programma Quadro fa parte anche, con un proprio budget, il Joint Research Centre (JRC), organizzazione della Commissione Europea composta da sette diversi istituti, che fornisce consulenza scientifico tecnologica per l’elaborazione delle politiche Europee. http://cordis.europa.eu/fp7/jrc/home_en.html 28 Accanto al 7° Programma Quadro esiste anche uno specifico Programma Quadro della Comunità Europea per l’Energia Atomica (EURATOM) per il finanziamento della ricerca sull’energia nucleare, la cui gestione è comunque affidata alle istituzioni della CE. http://cordis.europa.eu/fp7/euratom/home_en.html Il prossimo programma di finanziamento della ricerca dell'Ue per il periodo 2014-2020 sarà Orizzonte 2020 http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=home&video=none Tra le fonti on-line: Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/ Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/ Sito web Commissione europea Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/ Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/ Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/ Sito web Dipartimento per le Politiche europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri) http://www.politicheeuropee.it/ Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa www.aiccre.it Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth 29 La rete Europe Direct http://europa.eu/europedirect/ Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11 http://www.europedirectfrosinone.it Chi siamo EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 48 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 nei 27 paesi dell’Unione europea. Cosa offre Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai propri centri Europe Direct: - consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE; - promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche; - consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e, al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri e suggerimenti . I Come agisce ritenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: - i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti; - i propri siti Internet; - l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse comunitario; - la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di informazione. La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di informazione specializzate sull’UE. I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma http://ec.europa.eu/italia/