Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - www.acli.it Circolo di Chiari - GRUPPO per il SOCIALE Acqua pubblica … o PRIVATA ? come siamo messi a CHIARI ? “ Città delle Quadre medievali ….. ……si trova ad un‟altitudine di 138 metri sul livello del mare, di tutto rispetto ancora oggi c‟è l‟attività agricola. Una sua caratteristica è la presenza dei corsi d‟acqua irrigui, le seriole. Lo sviluppo dell‟insediamento urbano e dell‟economia rurale clarense procede fin dal Medioevo con il progressivo ampliamento della rete di canali irrigui oggi regolamentata dal Consorzio dell‟Oglio a partire dalla diga di Paratico, all‟uscita del fiume Oglio dal lago d‟Iseo. La Roggia Castrina conserva una nomea che è entrata nel dialetto locale, come segnale di appartenenza alla città, tipico del detto „Bere l‟acqua della Castrina‟.…..” . Tratto dal documento intitolato “Presentazione della Città” che potete trovare sul sito internet del Comune di Chiari . E ora, con “l’acqua da bere” in che condizioni ci troviamo ? Questo opuscolo non ha la pretesa di essere una guida o un vademecum dettagliato ma vuol essere un documento per aiutare a riflettere sulla scelta del Governo Italiano che per legge ha deciso definitivamente di privatizzare il servizio idrico. La rete idrica a Chiari : A Chiari sono in funzione 6 pozzi per estrarre l’acqua dalle falde sotterranee, poi attraverso la rete idrica viene portata l'acqua a tutte le abitazioni di Chiari, e tutto questo è gestito dalla Comunità di Zona, una Società s.r.l. interamente Pubblica. I pozzi sono così collocati: lo “storico” denominato “Rocca” si trova in Piazza Martiri della Libertà, uno in via A. Ricci (vicino alla Gnutti), uno in via S.Pietro (nelle vicinanze del Mulino Piantoni), uno al Santellone , uno in via Rudiano angolo via Monticelli denominato “San Giovanni”, uno nella Zona PIP in via Tintori, che è l’ultimo in ordine di costruzione. Abbiamo ricercato informazioni sul servizio idrico pubblico e queste sono le risposte ottenute; Come siamo messi con l’acqua potabile a Chiari? I sei pozzi offrono acqua con caratteristiche un poco differenti, ma è garantita la potabilità di tutta l’acqua che scorre nella nostra rete idrica, partendo dal pozzo arrivando fino al contatore dell’utente. Nella carta dei servizi (capitolo “controlli”) si dice che vengono fatti controlli analitici nei punti più significativi della rete di distribuzione , in cosa consiste e quali sono i tempi e i risultati ? Periodicamente vengono fatti i prelievi che poi trasmettiamo all’Asl che ne certifica la qualità. Successivamente i dati vengono riferiti all’Amministrazione Comunale. Da ciò si evidenzia il rispetto della qualità dell’acqua destinata pure al consumo umano. Mi può dire esattamente i dati di erogazione del volume di acqua e la fatturazione media , per poter calcolare la perdita esatta nelle tubazioni ? In merito alla condizione della rete idrica e alle perdite sono stati eseguiti diversi interventi straordinari, il lavoro sta continuando anche per monitorare la quantità d'acqua che viene utilizzata per tutti i campi o giardini pubblici. E' un lavoro importante finalizzato ad avere il totale controllo dell'acqua utilizzata a Chiari. Nota : Il costo relativo alla fognatura, da due anni a questa parte, è totalmente proporzionato al consumo dell’acqua, anche se la stessa viene usata per il giardino e non va a finire nella fognatura. Comunità di Zona s.r.l. CARATTERISTICHE DELL'ACQUA A CHIARI CARATTERISTICHE CHIMICO FISICHE A Chiari l'acqua prelevata e distribuita in rete destinata al consumo umano non viene depurata con alcun additivo in quanto risulta costantemente non solo conforme al D.P.R. 24 Maggio 1988 n. 236, ma addirittura competitiva, sul piano della purezza microbiologica e chimica, rispetto a molte acque in bottiglia. Sulla base di queste informazioni possiamo valutare l’acqua di Chiari come “mediamente dura” e quindi si può scegliere di bere l’acqua di “san rubinetto” , anziché quella in bottiglia proveniente da varie parti d’Italia che comporta costi ed aumento di materiale da riciclare. L’Amministrazione Comunale, ricevuta la certificazione della potabilità dell’acqua, dovrebbe provvedere ad informare con i propri strumenti i cittadini, affinché gli stessi utilizzino tranquillamente l’acqua del rubinetto di casa spiegando che se ne trae un vantaggio economico rispetto a quella in bottiglia che costa maggiormente. ….dalla Carta del Servizio Idrico sul sito web della Comunità di Zona : Le modalità di erogazione del servizio sono eguali per tutti gli utenti, a prescindere dalle differenze di sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche. Lo svolgimento del servizio è continuo e regolare. Qualora per cause di forza maggiore dovessero verificarsi delle interruzioni, vengono tempestivamente adottate tutte le misure volte a ridurre al minimo i disagi arrecati agli utenti. Le modalità di organizzazione del lavoro sono rivolte all'ottimizzazione delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie per il conseguimento dei più elevati livelli di servizio. L‟acqua che usiamo per bere, per cucinare, per l‟igiene personale e la pulizia domestica non è soltanto un dono dal cielo. Per poter utilizzare l‟acqua disponibile in natura, infatti, è necessario predisporre e mantenere in efficienza un complesso sistema che comprende il prelievo, il trattamento, l‟impiego, la depurazione e infine la restituzione dell‟acqua all‟ambiente naturale. NOI, del Gruppo per il Sociale, ci auguriamo che la Comunità di Zona sia sempre più preparata a poter svolgere un continuo e capillare controllo del servizio, riducendo al minimo i rischi da contaminazioni “straordinarie” di agenti chimici velenosi che nella nostra Pianura, fortemente industrializzata, recano danno alla salute, come l'inquinamento da materiali pesanti che potrebbero depositarsi nelle falde acquifere, oppure, rotture nella rete idrica e la contaminazione dell’acqua da batteri. Inoltre non è nostra volontà “demonizzare” il mercato dell'acqua in bottiglia considerando che ogni Marca si differenzia per qualità e proprietà chimiche, e che queste possono recare vantaggi per la salute. La LEGGE........ L’ultima domanda riguarda la legge approvata nel Settembre 2009 che indica la strada della privatizzazione del servizi idrico. Cosa accadrà nel prossimo futuro ? Il comune di Chiari ha aderito all’ATO, ma non per la gestione del servizio, confermandolo alla Comunità di zona (2007). Così le tariffe sono rimaste invariate per diversi anni, ma ora, con la nuova normativa è indispensabile procedere alla Gara Pubblica per affidare il servizio a società privato-pubblico, ed il costo è probabilmente destinato ad aumentare. …Decreto-Legge 25 settembre 2009, n. 135 ..Art. 15. Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica 2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria: a) a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità‟ di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità . b) a società a partecipazione mista pubblica e privata, a condizione che la selezione del socio avvenga mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di cui alla lettera a), le quali abbiano ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio e l‟attribuzione dei compiti operativi connessi alla gestione del servizio e che al socio sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40 per cento. 3. In deroga alle modalità di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni eccezionali che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l‟affidamento può avvenire a favore di società a capitale interamente pubblico, partecipata dall‟ente locale, …... ALCUNI PRINCIPI DELLA Carta della Solidarietà Internazionale per l’Accesso all’Acqua L’acqua «fonte di vita», è un bene comune che appartiene a tutti gli esseri umani e ad ogni specie vivente della Terra. L’accesso all’acqua, nella quantità e qualità sufficiente alla vita, è un diritto umano, universale, inalienabile, imprescrittibile; Gli “ecosistemi” sono beni comuni. I cittadini devono essere responsabili e partecipi diretti della loro gestione; L‟acqua è un bene disponibile in quantità limitata a livello locale e globale, pertanto va utilizzata senza sprechi e senza pregiudicarne la qualità presente e futura (uso sostenibile). Gli sprechi costituiscono un furto perpetrato a scapito della vita e delle generazioni future. Note : Domenica 7 Febbraio 2010 è andato in onda su RAI 3 un documentario dal titolo Acqua Rubata nella trasmissione Presa Diretta, i primi ad essere intervistati dal Conduttore, sono stati degli amministratori locali, facenti parte dei principali partiti italiani di sinistra e di destra, tutti hanno affermato che l’acqua deve essere considerata un bene pubblico, e si sono rammaricati per la scelta fatta dal Parlamento, per affidare a società Pubblico-Privato la gestione del servizio idrico. In poco tempo in alcuni comuni (esempio di Latina nel Lazio) le bollette per i cittadini sono aumentate del 300%, oppure ad Arezzo il costo dell'acqua è tra i più alti d'Italia. Un esempio emblematico in controtendenza in Europa, sono i Comuni francesi, e soprattutto Parigi, che dopo circa 25 anni di gestione da parte della più grossa multinazionale del mondo, l'amministrazione sta riprendendosi la gestione pubblica del servizio idrico. Come pure la giunta regionale pugliese, che ha avviato la ri-pubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese, approvando un disegno di legge scritto assieme ai comitati locali per l’acqua pubblica. Conclusioni ….. Da parte nostra e di tutti i cittadini consapevoli della posta in gioco e delle scelte utili ad una migliore qualità della vita dobbiamo attivarci per informare e sostenere con convinzione un uso responsabile dell’acqua naturale per i bisogni umani, e che la gestione della stessa avvenga attraverso una attiva partecipazione ed un rinnovato controllo da parte dei cittadini e dei nostri rappresentanti nelle istituzioni. Diversi Sindaci si sono già attivati per proporre nel loro Consiglio Comunale l’approvazione di un o.d.g. contro la privatizzazione e perché l’acqua venga considerata un bene universale, ci auguriamo che i partiti politici di Chiari sensibili al problema possano concordarsi per bloccare una eventuale privatizzazione. Proponiamo quindi di valutare l'utilizzo di questi strumenti, che segnaliamo tramite il “Forum italiano dei movimenti per l'acqua” , messi a disposizione sul loro sito internet: A - Proposta di delibera di iniziativa popolare , oppure B - Proposta di delibera tipo www.acquabenecomune.org L’impatto ambientale Il tema della salvaguardia dell’ambiente e delle risorse necessarie alla sopravvivenza a cui dobbiamo essere sempre più attenti, ci impone di considerare il grave impatto ambientale rappresentato dai circa 7.5 miliardi di bottiglie che vengono ogni anno trasportate su e giù per l’Italia da diverse migliaia di autocarri e che finiscono nelle discariche o vengono inceneriti, e solo in piccola parte riciclate. Per spendere meglio i nostri soldi L’acqua di rubinetto è più comoda da consumare perché l’abbiamo direttamente in casa senza fare la fatica di trasportare pesanti confezioni di bottiglie, ma soprattutto, il costo è nettamente inferiore. Gli italiani spendono in un anno miliardi di euro e ogni famiglia ha una spesa pari quasi a quella per la raccolta dei rifiuti. Ma perché l’acqua minerale in bottiglia raggiunge tali prezzi al consumo? La logica è sempre la stessa: confezione, trasporti e intermediazione commerciale, che mediamente nei prodotti alimentari fanno aumentare i prezzi del 200%, nel caso dell’acqua minerale portano l’aumento a livelli assolutamente abnormi se si considera che su 1 euro di costo dell’acqua solo l’1% è quello effettivo dell’acqua contenuta in bottiglia. Cosa suCCede nel mondo …. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo sta vendendo il 65% del nostro corpo. “Acqua in bocca" di Rosaria Ruffini , docente di teatro La corsa all'oro del secolo ventuno L'acqua dolce è fra l'1 e il 2.5% del totale. E il 25% è in America latina. Ogni giorno 30 mila morti nel mondo per mancanza d'acqua: come 10 Torri gemelle e nel 2025 la domanda sarà del 56% superiore alla disponibilità Maurizio Matteuzzi , Consumo Critico , 27 novembre 2007 Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci accompagna e cioè che l‟acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale pubblico, al minor costo possibile per l‟utente, senza essere SPA. Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell‟acqua a livello locale, dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro Parlamento a proclamare che l‟acqua non è una merce, ma un diritto di tutti. Diamoci da fare perché vinca la vita! Padre Alex Zanotelli , missionario comboniano , 26 agosto 2008 Enciclica “CARITAS IN VERITATE” di Papa Benedetto XVI 51. Le modalità con cui l'uomo tratta l'ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e, viceversa. Ciò richiama la società odierna a rivedere seriamente il suo stile di vita che, in molte parti del mondo, è incline all'edonismo e al consumismo, restando indifferente ai danni che ne derivano. È necessario un effettivo cambiamento di mentalità che ci induca ad adottare nuovi stili di vita, “nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti”. Ogni lesione della solidarietà e dell'amicizia civica provoca danni ambientali, così come il degrado ambientale, a sua volta, provoca insoddisfazione nelle relazioni sociali. La natura, specialmente nella nostra epoca, è talmente integrata nelle dinamiche sociali e culturali da non costituire quasi più una variabile indipendente. La desertificazione e l'impoverimento produttivo di alcune aree agricole sono anche frutto dell'impoverimento delle popolazioni che le abitano e della loro arretratezza. Incentivando lo sviluppo economico e culturale di quelle popolazioni, si tutela anche la natura. Inoltre, quante risorse naturali sono devastate dalle guerre! La pace dei popoli e tra i popoli permetterebbe anche una maggiore salvaguardia della natura. L'accaparramento delle risorse, specialmente dell'acqua, può provocare gravi conflitti tra le popolazioni coinvolte. Un pacifico accordo sull'uso delle risorse può salvaguardare la natura e, contemporaneamente, il benessere delle società interessate. Roma , San Pietro , 29 giugno 2009