ANNO XXXII N. 2 Aprile 2009 Edito dalla PRO-LOCO Ferentino Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 2 DBC Frosinone”. C.C. postale n. 10340032 www.proloco.ferentino.fr.it [email protected] PERIODICO BIMESTRALE PRESENTATA LA NUOVA GUIDA DEI MONUMENTI CITTADINI Finito di stampare Aprile 2009 Autorizzazione n. 132 del Trib.di Frosinone del 4. 10. 1978. Direttore Responsabile: Aldo Affinati - Proprietà Associazione Pro Loco - P.zza Mazzini - Tel./Fax 0775/245775 - Ferentino - Stampa a cura di “Nuova Idealgraf s.n.c.” - Ferentino Il Vescovo Spreafico: «Bisogna mostrare di più questa bella città, la storia fa cultura>> Commossa l’autrice del volume, la prof Maria Teresa Valeri, figlia dell’indimenticabile ex sindaco Carlo Valeri ECCO finalmente la nuova guida turistica di Ferentino. Il volume, curato dalla professoressa Maria Teresa Valeri per conto della Pro Loco del posto, è stato “svelato” in pompa magna venerdì 27 marzo nel prestigioso salone del palazzo Martino Filetico. La presentazione è stata affidata al dottor Paride Quadrozzi alla presenza di molte autorità tra cui il vescovo Ambrogio Spreafico, il sindaco Piergianni Fiorletta, l’assessore alla cultura Antonio Pompeo, il presidente della Pro Loco Luigi Sonni, la preside del Liceo “Filetico” Cleandra De Camillo, don Luigi di Stefano e il pro- fessor Ugo Bellusci. Lo stesso Quadrozzi ha illustrato la storia dei molteplici tesori artistici conservati dalla millenaria città ernica, ha dunque informato l’esperto: «la città di Ferentino appare già nel 1807 nelle lettere di Marianna Dionigi che fece un resoconto del suo viaggio in alcune città della Ciociaria che si dicono fondate dal re Saturno: Ferentino, Anagni, Alatri, Arpino e Atina. Nel 1826 Luigi Rossini, architetto ravennate, pubblica in Roma una raccolta di incisioni riservate al tema “Le antichità dei dintorni di Roma, ossia le più famose città del Lazio: Tivoli, Albano, Castel Gandolfo, Il Presidente della Pro Loco L. Sonni, la Prof.ssa M. T. Valeri, la Preside C. De Camillo, Dr. P. Quadrozzi, il Sindaco P. Fiorletta e l’Ass.re A. Pompeo di Aldo Affinati Palestrina, Tuscolo, Cora e Ferentino”. Occorrerà arrivare agli anni iniziali del XX secolo per trovare descrizioni che assomigliano molto a quelle da noi oggi ritenute guide turistiche». Il dottor Quadrozzi si è pubblicamente congratulato con il presidente della Pro Loco Luigi Sonni: «per i suoi sforzi di promozione del territorio» e con la professoressa Maria Teresa Valeri: «per il ricco e particolareggiato lavoro svolto». «Un lavoro che va ad inserirsi nel solco già tracciato dal pregevole volume “Ferentino, Studi e ricerche, Monumenti e Memorie” edito nel settembre del 1966 dall’amministrazione comunale, in occasione della visita in città di Papa Paolo VI». Notevole l’illustrazione da parte del relatore dei molteplici monumenti e chiese racchiusi nella millenaria e colossale cinta di mura megalitiche che abbraccia imperiosa il centro storico per ben due chilometri e mezzo. «La guida --ha spiegato ancora Quadrozzi-- si conclude con l’elenco delle opere contemporanee che arricchiscono l’arredo urbano della città, con un doveroso riconoscimento alla vita, al martirio e alla fortissima devozione dei fedeli al Patrono Sant’Ambrogio martire per il quale si organizzano e si svolgono ogni anno il 1° maggio grandi festeggiamenti reli- giosi e civili». «Bisogna mostrare di più questa bella città» ha osservato invece il vescovo di Ferentino e della diocesi Ambrogio Spreafico. Ha poi aggiunto il presule: «apriamo le chiese e i monumenti, noi dobbiamo amare le cose belle. Le cose belle vanno mostrate e tenute bene. Questa città va mostrata di più non solo per attrarre i turisti, ma anche per dire che la storia fa cultura e la nuova guida ai monumenti aiuta a fare cultura». L’assessore Antonio Pompeo ha annunciato: «abbiamo la fortuna di possedere un patrimonio ricco che merita di essere valorizzato. Ci stiamo comunque organizzando con **** Al termine della presentazione del volume “FERENTINO” guida ai monumenti della nostra città, sono stati premiati con l’attestato di benemerenza, i soci che hanno raggiunto 30 anni di appartenenza alla Pro loco. L’elenco dei nomi è riportato in ottava pagina. possente avancorpo dell’Acropoli, i numerosi ieroni e lo straordinario percorso sotterraneo di Grotta Para reciterà un ruolo da protagonista. Un intero settore della mostra sarà infatti dedicato a Ferentino e in tale contesto saranno esposte gigantografie con foto attuali e stampe d’epoca, illustrazione di tecniche costruttive e racconti leggendari riguardanti le origini delle nostre mura in modo che i visitatori possano immergersi in quell’aura di grandezza e mistero che da sempre affascina tutti coloro che si trovano ad ammirare questi straordinari capolavori di arte e tecnica. La manifestazione costituirà uno straordinario volano pubblicitario di cui dovremo saper approfittare per fare in modo che la nostra città metta concretamente a frutto quel patrimonio d’arte e di storia senza pari che i nostri padri ci hanno tramandato. Ferentino, lo sappiamo tutti, è una città che potrebbe prosperare con il solo turismo godendo, peraltro, di una posizione geografica eccezionale sulle grandi strade di comunicazione fra Roma e Napoli, fra il Tirreno e l’Adriatico. Per fare in modo che questo sogno accada realmente dobbiamo riscoprire l’orgoglio di appartenenza ad un popolo che ha costruito la civiltà occidentale e perseverare in quell’ope- ra, su cui ci siamo già avviati, di risanamento e valorizzazione dei tanti nostri tesori, dobbiamo operare per il decoro delle nostre proprietà private e di quelle pubbliche per far si che si inneschi quel circolo virtuoso per cui le bellezze attraggano i visitatori che portino denaro da investire per nuove bellezze e quindi nuovi visitatori, nuovi contributi privati, nuovi finanziamenti pubblici e così via. E anche il secondo grande evento fornisce un aiuto sostanziale in questa direzione. La Regione Lazio, avendo inserito le Mura Poligonali del Frusinate fra i 5 Grandi Attrattori Culturali Regionali, ha stipulato una convenzione con l’azienda di trasporto pubblico CoTraL per attuare una massiccia campagna pubblicitaria denominata “Lazio In Bus”. Nei prossimi mesi le vetture del CoTraL saranno tappezzate con le foto dei principali monumenti di Ferentino e delle altre città fortificate della Ciociaria e la stessa cosa accadrà alle fermate degli autobus e ai capolinea. Verranno predisposti inoltre appositi itinerari che permetteranno di visitare i luoghi ritratti. La pubblicità verrà estesa anche su altri mezzi di divulgazione quali i siti Internet di CoTraL (www.cotralspa.it) e Regione (www.regione.lazio.it, www.culturalazio.it) e il notiziario “Fermata a Richiesta”. Verrà inoltre predisposta una apposita pubblicazione con tiratura 50.000 copie nella quale verranno ulteriormente ed esaustivamente descritte tutte le meraviglie del nostro territorio. Le occasioni che si profilano all’orizzonte sono dunque estremamente ghiotte e stiamo quindi operando in stretta collaborazione fra Comune, Proloco, Diocesi ed Associazioni Culturali e d’intesa con le strutture competenti di Provincia e Regione affinchè tali manifestazioni riescano nel migliore dei modi ed abbiano soprattutto le ricadute turistiche che tutti quanti ci auguriamo e che dobbiamo essere altrettanto pronti ad affrontare . DUE ECCEZIONALI VETRINE PER FERENTINO E LE SUE STRORDINARIE MURA MEGALITICHE Nelle prossime settimane la nostra città sarà protagonista di due eccezionali eventi : Il primo di essi è la grande mostra intitolata “Le Mura del Mistero” che si terrà presso il complesso monumentale del Vittoriano a Roma dal 29 maggio al 6 luglio in concomitanza con l’esposizione “Giotto e il Trecento”, già in corso di svolgimento, che sta richiamando milioni di visitatori da tutto il mondo. L'iniziativa, promossa dall' Assessorato di Pietro Scerrato alla Cultura della Regione Lazio in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, vede coinvolti i comuni della Provincia di Frosinone in cui permangono testimonianze delle antiche mura megalitiche . In tale contesto la città di Ferentino, con i suoi 2,5 km di cinta muraria in buona parte ancora integra, con le sue grandi porte di accesso e le altrettanto famose ed eleganti posterule, con il la Pro Loco per l’apertura dei monumenti e il 26 aprile con la “Giornata della Cultura” avrà inizio la stagione turistica che coincide con l’apertura dei grandi festeggiamenti patronali in onore del nostro amatissimo Sant’Ambrogio». Pag. 2 ASSEGNATO IL PREMIO “DON G. MOROSINI” La XVI^ edizione si è svolta a Ferentino Presenti autorità civili, militari e religiose Venerdì 3 Aprile 2009, in occasione del 65° anniversario della fucilazione del nostro concittadino don Giuseppe Morosini, avvenuta nel “Forte Bravetta“ a Roma da parte dei nazisti, si è tenuto il Premio dedicato alla sua memoria ,quest’anno proprio a Ferentino ,sua città natale. La manifestazione, organizzata dal Comitato “Don Morosini” presieduto dal Rag. Primo Polletta, è iniziata nel primo mattino con la celebrazione di una Santa Messa nel Duomo dei SS.Giovanni e Paolo, celebrata da S.E.Mons. Ambrogio Spreafico Vescovo della Diocesi di Frosinone-Veroli- Ferentino, che durante l’omelia ha ricordato alcune fasi della vita del sacerdote ferentinate. Al termine della celebrazione il corteo delle autorità, con i cittadini, la banda musicale e le scolaresche, ha raggiunto la chiesa di Sant’Ippolito dove si trova la tomba di Don Morosini, quì due corazzieri hanno deposto una corona del Presidente della Repubblica on.Giorgio Napolitano. Il corteo si è poi portato presso il Collegio “Martino Filetico” dove, nell’ampio e maestoso salone ,si è assistito alla cerimonia ufficiale per il Premio, iniziata con un applauditissimo momento musicale eseguito dalla Scuola Media “Giorgi-Fracco”. Dopo i saluti del Sindaco di Ferentino, il Prof. Francesco Malgeri Il Comitato Manifestazioni “Giorgio Pompeo” è al lavoro per indire il calendario delle iniziative per il corrente anno 2009. Nel 2007, in occasione del decennale della prematura scomparsa del dott. Giorgio Pompeo, è stato intitolato il locale Presidio Sanitario alla memoria dell’illustre cittadino di Ferentino. Per l’occasione fu scoperto un pregevole busto marmoreo realizzato sapientemente dall’artista locale prof. Vincenzo Ludovici, vice presidente della Pro Loco, che si ammira nei locali dell’atrio dell’ex Civico Ospedale, sede dell’ultima sede di lavoro dell’illustre scomparso. In quella occasione il Presidente del Comitato, sig. Luigi Sonni, in un commovente ricordo del caro Giorgio, annunciò la decisione di indire l’istituzione di un Premio annuale in memoria dello stesso. Accanto al Comitato fu costituita anche una Commissione Scientifica presieduta dal dott. Notaio Andrea Fontecchia e composta dai membri dott. Riccardo Tonachella, dott. Antonio Bruscoli, dott. Gabriele Neroni, dott. Gino Molinari. Nel Salone di rappresentanza del Collegio Martino Filetico di Ferentino, si sono svolte le cerimonie di assegnazione del “Premio Giorgio Pompeo”, la cui 1° edizione fu assegnata al dott. Ugo Bellusci, stimato medico di Ferentino, con una motivazione molto toccante: “in considerazione delle doti professionali ed umane che hanno sempre caratterizzato il suo operato, in ,dell’Università “La Sapienza” di Roma, ha ricordato la figura di Don Giuseppe; dopo di ciò è avvenuta la consegna dei riconoscimenti a tre personalità istituzionali: al Procuratore della Repubblica Dr.ssa Margherita Gerunda, al Dr. Goffredo Sottile, già Prefetto di Torino, e nel 1972 Commissario prefettizio al Comune di Ferentino, a S.E. Mons.Ambrogio Spreafico, Vescovo diocesano. I riconoscimenti sono stati consegnati da S.E. Il Prefetto della Provincia di Frosinone Dr. Piero Cesari. Tante le autorità presenti alla cerimonia , tra queste abbiamo notato: il Vice Prefetto Dr. FrancescoVetrano, il Presidente della Provincia di Frosinone Prof. Filippo Materiale, il Comandante provinciale dei CC. Colonnello Luigi Sparagna, accompagnato dal capitano Aldo Iorio, e dal comandante la stazione dei carabinieri di Ferentino M.° Raffaele Alborino,il Comandante dei Vigili Urbani di Ferentino, Dr.ssa Rosalinda Di Nunzio, le dirigenti scolastiche del Liceo Prof.ssa Cleandra De Camillo e della Scuola Media Prof.ssa Elena Di Pucchio, il prof.Carmelo Testa responsabile del Comitato onoranze Don Morosini di Avellino assieme ad altri componenti del comitato irpino, significativa anche la presenza di una numerosa rappresentanza di ufficiali dell’Esercito Italiano. dotto il Regolamento con l’indicazione della data di scadenza delle segnalazioni per il prossimo 15 settembre. Esse dovranno pervenire in busta chiusa indirizzata al “Comitato per le Manifestazioni in onore del dott. Giorgio Pompeo”, recante la dicitura “Premio Giorgio Pompeo” all’indirizzo della Pro Loco in Piazza Mazzini, 03013, Ferentino, Fr. Il Regolamento approvato ricorda che il Premio è costituito da una Targa celebrativa ed un Diploma e, compatibilmente con il reperimento di risorse finanziarie, anche da somme in denaro la cui entità sarà discrezionalmente stabilita dal Comitato e che dovrà essere devoluta ad Associazioni od Enti che agiscono nel mondo sanitario della Provincia di Frosinone. Al vincitore competerà esclusivamente la scelta dell’Ente a cui devolvere la somma di denaro. La cerimonia di premiazione avverrà, come di consueto, nel pomeriggio dell’8 dicembre p.v. nel Salone di rappresentanza del Comune di Ferentino, sito nel Palazzo Martino Filetico. Ricordiamo, infine, che è attivo il c/c postale n. 10340032, intestato alla Pro Loco di Ferentino (si deve specificare nella causale “Comitato Manifestazioni Giorgio Pompeo”), al fine di ricevere i contributi finalizzati al Premio in denaro e alle future iniziative da intraprendere. PREMIO “DR. GIORGIO POMPEO” campo medico e sociale, per il suo spirito di umanità, solidarietà e sollecitudine verso il prossimo, integrità morale ed eccellenza professionale”. La seconda, assegnata lo scorso 8 dicembre 2008, ha visto vincitrice la dott.ssa Marina Marini di Frosinone che molto si avvicina alla figura del dott. Pompeo, vista la sua dedizione particolare alle fasce più disagiate della popolazione. Ricordiamo che entrambi i vincitori hanno comunicato di devolvere il premio in denaro ad Associazioni umanitarie del territorio. Il Comitato “Giorgio Pompeo”, negli ultimi giorni, ha provveduto alla redazione di alcuni depliant che indicono la 3° Edizione del Premio per il prossimo 8 dicembre 2009. Nella stessa è ripro- FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI S. AMBROGIO M. 2009 PROGRAMMA RELIGIOSO PROGRAMMA CIVILE 20 APRILE Pio Roffi Isabelli Ferentino lì aprile 2009 3 MAGGIO Mercato Romano: Mostra Fotografica LE PROCESSIONI DI S. AMBROGIO a cura della Pro Loco FERENTINI Pag. 3 ST ATU T U M CI VI TA TI S Continuiamo la pubblicazione integrale dei Capitoli XXXVIII, XXXIX, XL, XLI, XLII del Libro 3°, tradotti dal prof. Cesare Bianchi e contenuti nel manoscritto 532, che trovasi a Roma nell'archivio di Stato (reparto Statuti). XXXVIII CHE SIA LECITO EDIFICARE SULLE TRANSENNE IN COMUNE PER AUMENTARE LA CASA Similmente, stabiliamo che, sulle transenne in comune,dove ci sono e ci saranno stati finora scarichi,scoli delle acque o cloache per ciascuna delle due parti, qualora una delle parti avrà voluto ivi ricostruire di nuovo, sulla stessa transenna o sul possesso comune, già esistente, come sopra detto, per la rinnovazione, per l'accrescimento o, diversamente, per la comodità della casa (o) per qualcosa di simile, le sia concesso, purchè la stessa parte non arrechi un danno evidente al vicino di casa, e che, quando una delle parti avrà fatto una delle predette cose, (questa) possa essere fatta, con egual diritto, dall'altra parte, nonostante qualche consuetudine od occasione, rimanendo sempre salva, tuttavia, nei sopradetti casi la prevalenza del diritto di servitu'. E chi avrà mancato contro qualcuna delle predette norme sia in pena di 20 libbre di denari, e si creda all'accusatore con giuramento ed abbia la quarta parte del bando. Vogliamo, inoltre, per eliminare la discordia, che potrebbe nascere tra vicini, a causa degli stillicidii, che a nessuno sia permesso convogliare gli stillicidii della propria casa sopra il tetto od il podere del suo vicino, senza il consenso dello stesso vicino proprietario del podere, a meno che non lo possa fare per diritto di servitu'. E, se tal vicino avrà accettato questo patto che gli stessi stillicidii cadano sopra il suo podere o sopra il suo tetto (stillicidii che scorrano o potrebbero scorrere attraverso un canale), oppure, diversamente, verso il podere di propietà privata di qualcuno, od in comune con qualche altro suo vicino, il predetto vicino, che tollera gli stillicidii, non possa né debba immettere gli stessi stillicidii o farli defluire attraverso il muro od il canale su cui un terzo convicino ha diritto, col pretesto della quale imissione degli stillicidi fosse leso il diritto del terzo convicino, o diventasse più pesante la servitù del terzo convicino, che ha una parte nel detto muro o canale. Anzi, in ogni tempo, il vicino faccia e si adoperi in modo da convogliare gli stessi stillicidii sul suo podere e ciascuno di essi sia tenuto ad allontanare tali stillicidii, a richiesta di chi si lamenta, entro il termine concessogli dalla Curia, a pena di 50 libbre di denari del Senato. XXXIX DI COLORO CHE HANNO AVUTO UN MURO IN COMUNE Similmente, stabiliamo che chiunque avrà avuto un muro in comune con qualcuno ed avrà voluto innalzare la sua parte e l'avrà alzata, lo faccia e curi che il socio, nella sua parte, non venga danneggiato né dagli stillicidii né da altre immondezze. Ed il Podestà, il Rettore ed il Giudice, a richiesta di chi si lagna, faccia osservare ciò, a pena di 25 libbre di denari. La medesima cosa ordiniamo, se qualcuno dei soci avrà occupato o si sarà impadronito della sua parte della cosa in comune ed avrà voluto avere la parte del socio come cosa in comune, la qual cosa non gli sia permessa, anzi l'occupante sia costretto a restituire le cose occupate ed il Podestà, il Rettore ed il Giudice faccia far questo, senza formalità di legge, entro un mese, con la pena sopra indicata. XL DI COLORO CHE PROMETTONO DI FARE QUALCHE LAVORO E CHE NE RICEVONO IL COMPENSO Similmente, stabiliamo che chiunque avrà ricevuto un compenso per fare qualche lavoro e non l'avrà fatto, né……restituisca il doppio del prezzo o del compenso a colui dal quale l'avrà ricevuto, e nondimeno…..o il compenso, sia tenuto a dedicare la sua attività, a meno che non avrà dimostrato di aver avuto un giusto e leggittimo motivo d'impedimento. E vogliamo che colui il quale ha fatto fare il lavoro per un certo prezzo, convenuto e non pagato, paghi senza indugio l'opera prestata, a pena di 10 soldi. E, (se), pagato il predetto prezzo, (quello) non avrà fatto il servizio o lavoro pattuito, possa esser(vi) costretto dal Podestà, dal Rettore e dal Giudice, anche nel tempo della vendemmia e della mietitura o di altri giorni di riposo, e si creda a colui, che avrà dato il compenso, con un testimone e se sarà stato un uomo di buona reputazione. Il medesimo ordiniamo, se sarà stato promesso di fare qualche lavoro e di dare una giornata lavorativa completa, anche senza aver ricevuto il compenso: se avrà promesso di farla e non l'avrà fatta, il contravventore sia punito con la predetta pena di cinque soldi. E, similmente, ciascuno, durante il giorno, sia tenuto alla giornata lavorativa completa o fissata dall'inizio del mattino al tramonto del sole, a pena di cinque soldi, e si creda come sopra. E, se qualcuno avrà pattuito qualche lavoro o cottimo o qualche altro servizio, entro un determinato spazio di tempo od in qualunque modo, e questo tale si sarà rifiutato di farlo oppure avrà smesso (di farlo) secondo i patti, sia punito con la pena di cinque soldi per libbra, tenuto conto del prezzo pagato o pattuito per il lavoro da farsi o fatto completamente. Ciò nondimeno, la pena pattuita e stipulata tra le parti venga da lui esatta sommariamente e senza pubblicità, forma e figura di giudizio, e (quello) sia tenuto a fare il cottimo od il lavoro od il servizio, e vogliamo che questa norma abbia valore per le cose presenti, passate e future. XLI DELLA PENA DI COLORO CHE INCOMINCIANO A TRASPORTARE IL MOSTO DALLA VASCA E CHE NON FINISCONO Similmente, stabiliamo che, se qualche vetturale avrà cominciato a trasportare a qualcuno il mosto dalla vasca di qualcuno, non abbandoni il proprietario del mosto, finchè non glielo avrà portato a quel prezzo con cui incominciò a portarlo, a pena di 10 soldi. Ed il vetturale che avrà portato il mosto puro sia tenuto a portare la medesima quantità di acquato ed al medisimo prezzo, come avrà portato il mosto, sotto la pena pre detta, e si creda al padrone del mosto, se sarà stato uomo di buona reputazione, ed abbia la quarta parte del bando, ed il detto vetturale, se avrà contravvenuto, sia tenuto a risarcire i danni e l'interesse al predetto padrone del mosto. XLII DI COLORO CHE HANNO UNA VIA VICINALE ATTRAVERSO IL PODERE DI QUALCUNO Similmente, stabiliamo che qualunque persona, che abbia una via vicinale od il diritto di passaggio attraverso la via, Dopo lunghi lavori di restauro che hanno interessato l'antico Palazzo Giorgi-Roffi Isabelli di Via Consolare, il 22 marzo u.s., si è finalmente consentito al grande pubblico di visionare gli ambienti e le bellezze dell'antica magione. Gli attuali proprietari, Laura e Pio Roffi Isabelli, da sempre sensibili alle dimostrazioni dell'arte, hanno intrapreso da oltre due anni notevoli lavori di restauro e di conservazione finalizzati al ripristino di una antica dimora storica, residenza di personaggi che hanno contribuito alla storia di Ferentino degli ultimi tre secoli, i cui risultati saranno finalizzati all'educazione e all'istruzione della collettività per la difesa del cosiddetto patrimonio "minore" della nostra splendida Italia. Dopo i lavori per il ripristino delle facciate, riproponendo quelle originali del secolo XVIII, lo scorso anno si sono affrontati i lavori di consolidamento e di restauro degli antichi affreschi della Galleria degli Dei. Di ispirazione neoclassica, le decorazioni rappresentano gli Dei dell'Olimpo immaginati in una veranda all'aperto tra colonne e tendaggi. Notevoli sono le affinità con alcune abitazioni importanti del '700 dello Stato Pontificio riscontrabili nel Palazzo Braschi di Terracina o nel Palazzo Milzetti di Faenza. Dopo cinque mesi di intenso lavoro, effettuato dalla Scuola di Restauro dell'Accademia delle Belle Arti di Lecce, sapientemente diretti dalla docente del corso, prof.ssa Rosanna Lerede, finalmente si sono presentati i soddisfacenti risultati. Al cospetto dell'Assessore Regionale Anna Salome Coppotelli, dell'Assessore Provinciale alla Cultura, Paola Menichetti, al Sindaco, dott. il terreno, il farraginale, la vigna, l'orto od il podere di qualche persona privata e la stessa persona privata avrà voluto dare e sia preparato ad assegnare al medesimo, che ha tale via od ingresso od il diritto di passaggio, un'altra via particolare simile, purché idonea, larga e breve, secondo il giudizio di un uomo esperto, attraverso qualche parte di una sua località, per cui gli sia arrecato un danno minore, sia tenuta ad accettare. Purché il diritto della persona, che ha tale servitù, non venga leso, la stessa persona sia tenuta ad accettare detta via, come è stato detto, od il nuovo ingresso, in nome ed al posto di detto ingresso o della vecchia via. E la disposizione abbia vigore, se la detta via od ingresso non sia stata premutata già una volta, altrimenti, colui che ha il diritto di transito non sia costretto una seconda volta ad accettare un'altra via. Ed il Podestà faccia ciò osservare, sotto il debito del giuramento ed a pena di 25 libbre del suo salario; se qualcuna delle predette parti avrà contravvenuto, sia punita con 15 libbre di denari. E vogliamo che a nessuno sia permesso di costruire, sulle predette vie, carbonaie, cancelli o chiusura o di procurare qualche ostacolo a causa del quale possa essere impedito al medesimo, in qualche modo, il libero diritto, né che dette vie possano essere guastate da qualcuno, senza il permesso comune ed il consenso di quelli che hanno il diritto sulle predette località. E che, se sarà stato posto qualche impedimento, l'uno, a richiesta dell'altro, sia tenuto a rimuoverlo completamente, pena la predetta pena. La qual via sia e debba essere di cinque piedi e sia delimitata, a richiesta di qualsiasi parte, e chi avrà contravvenuto sia punito con la predetta pena. COMUNICATO Piergianni Fiorletta, al Presidente della Pro Loco, Luigi Sonni, a cronisti della stampa locale, oltre ad un folto pubblico interessato, il proprietario Pio Roffi Isabelli ha comunicato della sua collaborazione con il Centro Guide Cicerone di Frosinone, tramite la quale, ogni 4° domenica del mese, il Palazzo apre le porte ai visitatori interessati proponendo convegni, conferenze e visite guidate, oltre a sorprese di gusto. La prima manifestazione è stata volutamente fatta in occasione dell'inizio della primavera poiché saggi effettuati nella Sala Gialla del Palazzo hanno riportato alla luce un bellissimo affresco raffigurante la Dea Primavera con il suo trionfo. Si tratta veramente di una scoperta sensazionale che potrebbe essere di completamento al ciclo pittorico della sala attigua, la Sala Verde, nella quale sono visibili le raffigurazioni dell'Autunno, con il Dio Bacco, e dell'Estate, con la Dea Cerere. La Sala Gialla, durante i bombardamenti del maggio 1944, ha subito la perdita della parete lungo Via Ierone e al seguito di tali danneggiamenti fu rivestita con carta da parati e divisa in due ambienti. …continua al prossimo numero Il progetto che si intende percorrere, sempre con la Scuola di Restauro di Lecce, è quello di continuare i lavori di recupero di un esempio di pitture unico in provincia di Frosinone e molto raro nel Centro-Sud Italia. L'Assessore Regionale Coppotelli ha dichiarato che si tratta di un patrimonio inestimabile da recuperare e presentare a tutti. Occorre realizzare una sinergia -ribadisce- fra tutte le istituzioni perché questi patrimoni possano essere fruiti da molti realizzando un importante indotto. Ringrazia pertanto i proprietari per la loro sensibilità e disponibilità, doti di questi tempi non certo frequenti. I proprietari, perfettamente in sintonia, sono concordi e la collaborazione con il Centro Guide Cicerone si finalizza proprio in tal senso. I fondi che si raccoglieranno con il contributo volontario dei visitatori, infatti, saranno destinati alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio esistente, oltre ai lavori per riportare alla luce le altre pitture ancora nascoste. Al via quindi questa iniziativa denominata "Quarta domenica del mese a Palazzo Giorgi -Roffi Isabelli" dove i visitatori saranno accompagnati da guide professionistiche nelle stanze del Palazzo per ammirare le pareti, i pavimenti, i soffitti che evocano storie, leggende e la moda dell'epoca. Oltre al ciclo pittorico su menzionato saranno visitabili la collezione epigrafica di Alfonso Giorgi, già citata e studiata da grandi studiosi come Teodoro Mommsen, Alfonso Bartoli e Heikki Solin, e la ricca biblioteca con archivio privato delle famiglie Giorgi e Roffi Isabelli. Il Palazzo ha anche una Cappella Privata, le cui prime testimonianze sono avvalorate dalle Bolle Papali di S.S. Pio IX, confermate da S.S. Pio X nel 1905. Detto Oratorio privato conserva molte reliquie di santi fra cui una molto importante del nostro patrono S. Ambrogio. Per ulteriori informazioni, notizie o appuntamenti consigliamo di visitare il sito www.palagrisa.it, oppure contattare i tel. 3332399643 e 0775211417. Per le prenotazioni: [email protected] Pio Roffi Isabelli Ferentino 5 aprile 2009 Pag. 4 Seguito dal numero precedente…. Dopo l'erezione di questo tempio, inspirato dalla santità del suo maestro, il Vescovo Eutichio, raddoppiò zelo e fervore nelle pratiche cristiane, in pro della sua chiesa, ed era tanto il frutto, che ne conseguiva per il numero dei cittadini cospicui e popolani convertiti alla fede, che le autorità del gentilesimo, risentendone non lieve danno, tosto si diedero moto a perquisire la campagna onde catturare il Vescovo Eutichio. Questi, nell'attività e incessante cura dei fedeli neofiti, certamente, non poteva a lungo durare, onde sfuggire alle ricerche dei militi, che tosto venne catturato e condotto alla presenza dei sacerdoti del tempio pagano, dai quali interrogato, si ebbe l'ordine di dare ossequio ed incenso all'idolo Mercurio. La niuna risposta di Eutichio, la di lui indifferenza e disprezzo mostrato innanzi all'ara dell'idolo, fù cagione, che infelloniti i sacerdoti, lo consegnassero ai carnefici per la tortura, onde così ammonito, lo rendessero libero, per dargli campo a rinsavire, previo il divieto a morte di non più predicare la fede del Nazzareno. - Il santo vescovo, subìta la tortura , percosse e punture a sangue, con indicibile fermezza, con somma meraviglia, degli astanti Flamini, e degli stessi militi venne rilasciato in libertà. - Ma se questa volta il vescovo Eutichio, si ebbe risparmiata la morte, in grazia dei tempi alcun poco quieti, tenuti in sul principio del governo dell'imperatore Traiano, tosto non così avvenne in seguito, allorchè fomentato il d.° imperatore da perversi ministri, nell'anno 106 circa dell'era, scatenò la guerra contro i cristiani, conosciuta nella storia, sotto il nome, di terza persecuzione. Aumentati quindi così i rigori contro il cristianesimo anche nella Campagna, il vescovo Eutichio, inconscio dei pericoli, disprezzando ogni ostacolo, aumentava sempre di zelo ed attività per la fede. Grandi furono i suoi sforzi, onde mantenere il prestigio del culto cristiano, presso quelle contrade del suburbio, in dove esistevano occulte scuole di neofiti; specialmente, perché sapendole ricercate e perseguitate dal cieco fanatismo del gentilesimo, nella persecuzione suscitata, erano in procinto di essere scoperte e distrutte. - Di conseguenza per tal fatto, il vescovo Eutichio aumentava di zelo, ma sempre più si esponeva ai pericoli, talmentechè giunto all'anno 110 dell'era, e nel pieno rigore della persecuzione da vari anni suscitata contro la chiesa, venne nuovamente ad imbattersi colle milizie del Preside, intente alle ricerche dei cristiani nella Campagna, che tosto lo catturarono , caricandolo di catene, accusandolo di averlo trovato assorto nelle orazioni con altri cristiani, in una delle più grandi scuole di neofiti, situata lungo la via Latina; al versante nord est della città, oltrepassato da poco il monte Ernicino, e nella contrada omonima di Eutichiena oggi corrottamente detta Tecchiena. Fu allora, che egli catturato per la seconda volta, conobbe di non poter uscir salvo dalle mani dei carnefici e persecutori del nome cristiano, cosicchè al primo giungere delle milizie, rassegnato e fidente al suo Dio, onde salvare i compagni, spontaneamente si offerse ai detti sgherri, i quali, lo con- “… Proseguiamo il lavoro” “Storia di Ferentino” dussero innanzi ai ministri del preside e le autorità sacerdotali del tempio pagano. Nell'interrogatorio subito, tanto la costanza e fermezza delle risposte negative date per incensare i numi, quanto il disprezzo mostrato di fronte alle minacce e castighi inflitti, ricordarono ai sacerdoti lo scarno patito pochi di Giacomo Bono lapide marmorea frammentata in più lati, in dove appresso al nome reciso di.. "cellus segue quello di Pontifex. La detta iscrizione così monca, da tempo immemorabile, sempre si è vista collocata nel pavimento della chiesa cattedrale, alla navata del SS.mo, precisamente sotto quella del Vescovo Leone; oggi soltanto è stata sterrata e portata con altre nella prospettiva laterale della navata di S. Ambrogio. Ecco le tronche parole dell'iscrizione. OBIT*EORVM*CELLVS*PONTIF Imperatore Diocleziano anni innanzi nella prima cattura di quel perseguitato cristiano, cosicchè onde non perder prestigio presso il popolo, postesi d'accordo le dette autorità, sentenziarono, che gli venisse reciso il capo fuori della città, a notte inoltrata, e nel sito stesso ove era stato rinvenuto e catturato, ad esempio e terrore degli altri villici cristiani. - Detta condanna, ebbe esecuzione, il giorno 15 di Aprile di quel primo secolo cristiano, e precisamente in quella contrada omonima, che dalla scuola neofita, e dal nome del santo vescovo Eutichio, appellavasi = Eutichiena - oggi Tecchiena. Così la leggenda per la vita, martirio e morte di sant' Eutichio martire, vescovo di Ferentino, lasciataci da Filippo Bono, e desunta da vari manoscritti ignoti. Ad essa, nulla io aggiungo, trovandola fedele e corrispondente ai documenti autorevoli innanzi citati: anzi a maggior conforto di verità e di delucitazione, concordo, che oltre la memoria possibilmente svanita di questo santo vescovo ferentinate, rispetto alla veneranda età cui riferisce, molto e molto han cooperato alla distrazione e confusione, quei tali scrittori, che si indussero a scambiare il santo Eutichio martire, con il santo Eutizio prete, proveniente da Ferento o da Sutri, che a detto del Mariani fu anche vescovo di queste parti, ed ora si venera nella chiesa di S. M. nuova di Viterbo, fiorito verso il fine del terzo secolo della chiesa, sotto l'impero di Diocleziano. Come pure ad eguale distrazione e confusione cooperarono quei tal altri scrittori , che parafrasando a loro modo i dialoghi di san Gregorio Papa, in dove al cap:38: lib:3°: accenna alla visione del vescovo S. Redento, ricevuta sulla tomba di S. Eutichio martire, confondono ogni cosa, circa il luogo dell'avvenimento, ed ambedue questi santi definiscono appartenersi al Ferento della Toscana. Con ciò a più maturo esame del fatto, mi propongo giungere a trattare, alchè con salde ragioni e documenti in seguito della storia, per la verità riferita del santo vescovo e martire Eutichio, alla serie e paragrafo dell'altro vescovo san Redento, onde provare incontrastato l'errore o l'equivoco in corso da cennati scrittori. Capitolo I paragrafo 9° Marcello Vescovo Gli antichi scritti, accennano essere stato il quarto Vescovo di Ferentino, un tal Marcello, e quel che più monta, che tanto ci viene attestato in base ad una Stante sempre ai cenni degli antichi scritti ed al parere del Giorgi e del Bono, si vuole, che quella figura in disegno grafito su lastra marmorea, collocata nello stesso pavimento della chiesa cattedrale, al sito stesso della navata del SS.mo, accanto all'iscrizione riportata, sia la figura del Vescovo Marcello, sorregente coll'una mano l'incensiere, simbolo dell'Evangelio e del culto, e coll'altra il libro poggiato al petto, a simbolo della dottrina e fede. Certo, che il d.° lavoro osservato con persone competenti in arte, lo hanno giudicato per opera dovuta al secondo secolo cristiano. Quegli segni indubbi del culto cristiano, che risultano ad ambedue le lapidi, non che le due ancora sotto l'iscrizione alludenti alla speranza, fuori d'ogni altro supposto, stabiliscono trattarsi d'una autorità ecclesiastica, a cui posteri hanno dovuto consegnarne la memoria con erigervi iscrizione e monumento. Dovendosi arrestare nel dubbio, di poter convenire con gli altri a trattarsi del Vescovo Marcello, per la parola Pontefisc, adoperata nella iscrizione, trovo invece che ben s'attaglia, poiché benissimo quel darsi un tal titolo ad un Vescovo, qual capo e rettore nella sua giurisdizione. Difatti col termine di rettori scorgo indicati nella detta lapide gli antecessori, e successori colla parola nepotibus. Del resto non è raro l'esempio di vedersi in altre antiche iscrizioni,nomati i Vescovi col titolo di Pontefici. Come pure, volendosi dire di trattarsi di un qualche Pontefice o Papa, si ha, che coll'epoca della chiesa, ed anche del terzo secolo, nessun Papa s'incontra col nome di Marcello, insino all'anno 308 in cui fuvvi S. Marcello Papa. Piuttosto nulla trovo in proposito, per dire, come i detti antichi scritti, stabiliscono questo Vescovo Marcello, il quarto della serie in tal proposito, per mancanza di meglio, opino doversi stare senz'altro, al parere di essi antichi scrittori, i quali forse al tempo in cui scrivevano, era loro noto da altri documenti, detta notizia, talmente chè non più retto giudizio, tanto hann potuto affermare. Cap.I paragrafo 10° Leone Vescovo Le antiche notizie, parlano del quinto Vescovo di Ferentino per nome Leone e successore di Marcello, ed egualmente come al d.° antecessore, traggono conoscenza dalla lapide marmorea con inserzione, esistita sempre nel pavimento della chiesa cattedrale, oggi soltanto sterrata e posta con altre nella parete laterale vicino alla cappella di S. Ambrogio. Però se questa iscrizione allo stato presente non è, che un fram- mento, è priva di lettere da ambo i lati dell'iscrizione, tale, da figurare e leggersi così, N*LEON*ISNVS* pure nell'anonimo manoscritto e nei cenni di Carlo Stefani, trovo, la d.a iscrizione riportata per intero: da tal fatto arguisco, che non, oltre due secoli, d'essa si leggeva bene, perché non monca; soltanto forse si deve alla niuna cura nello scavarla, per rimuoverla le tante volte, che siasi così avariata e frusta. Potrebbe anch'essere, che i detti scrittori, si siano ingegnati soltanto di ricostruirla nelle parole mancanti; e ciò deduco perché osservo, che il disegno del frammento marmoreo, siccome pergiunto a di nostri, così pure delineato e riportato da Carlo Stefani, e dell' omonimo; soltanto essi, interpretando le parole mancanti, vi hanno ricostruito il senso apponendovi alcune lettere punteggiate, come al seguente fac-simile FEREN*LEON*EPISC S*SNVS*P Chiaro risulterebbe il significato, dell'iscrizione così sanata, che darebbe a conoscere trattarsi di una lapide commemorativa, fatta ad onore di Leone Vescovo di Ferentino, sotto il Papato di S. Igino. Ciò darebbe realmente a dividere, che questo Leone fosse stato giunto Vescovo di questa città, creato dal S. Papa nell'ultimo anno del suo pontificato, perché si è certi che il Pontefice S. Igino ebbe la cattedra di S. Pietro l'anno 139 dell'era, perdurando alla reggenza insino all'anno 142. Oltre ciò, molto merita fede l'asserto della lapide, e delle circostanze, e dei nomi riferibili all'epoca, ma quel che più monta si è, che le dette antiche notizie manoscritte, stabiliscono la morte dell'antecessore Vescovo Marcello all'ultimo anno del pontificato di S. Igino, anno pure dell'elezione del Vescovo Leone. Segue al prossimo numero……. IL PATRIMONIO EDITORIALE DELLA PRO LOCO Il Presidente della Pro Loco Luigi Sonni, nel porgere il suo saluto durante la presentazione del volume “Ferentino”, della Prof.ssa Maria Teresa Valeri, ha voluto elencare tutte le iniziative editoriali che l’Associazione ha divulgato negli anni. Dal 1974 l’associazione ha iniziato a diffondere le proprie pubblicazioni con la distribuzione de “Gli Mazzamuregli”, foglio satirico dialettale curato dal compianto Giuseppe Coppotelli in occasine del Carnevale di quell’anno. In seguito sono stati pubblicati opuscoli pieghevoli con cenni storici in varie lingue e gigantografie, in bianco e nero ed a colori, dei monumenti di Ferentino, ed anche i fascicoli dei concorsi di poesia dialettale curati dal Prof. Cesare Bianchi e poi dalla Prof.ssa Elena Collalti. Nel 1977 iniziano le pubblicazioni del periodico “Frintinu me”, alla fine di questo mese di aprile uscirà il numero 120, viene distribuito ai soci ed ai ferentinesi sparsi per il mondo, è stato diretto in passato da Giuseppe Coppotelli ed Alberto Cedrone, attualmente ne cura la direzione Aldo Affinati. La Pro Loco ha edito anche guide di Ferentino, curate di volta in volta dall’insegnante Benedetto Catracchia, dal Dr. Carlo Pompeo, dal Prof. Cesare Bianchi. Del Prof. Bianchi è stato pubblicato nel 1982 l’interessantissimo e richiestissimo “Dizionario Etimologico del dialetto di Ferentino”, di cui ne è stato curato poi un supplemento e nel 1997 una ristampa riveduta ed ampliata presentata dal Dr. Paride Quadrozzi. Sono state pubblicate raccolte di poesie dialettali: “Rusbiglitu Frintinu” di Fernando Bianchi e Giovanni Prosperi, “Drent’i fòri porta” di Fernando Bianchi, curate dal Prof. Cesare Bianchi ed il volume “Poesie ciociare, letture ferentinati”, curato dal Prof. Tommaso Cecilia, dal Prof. Gioacchino Giammaria e dal Dr. Paride Quadrozzi. Sono stati emessi, con l’autorizzazione dell’ammministrazione postale, annulli filatelici riguardanti l’ “Archeologia a Ferentino”, il “3° centenario del Seminario Vescovile di Ferentino”, la chiesa di “Sant’Antonio Abate”. Nel 1984 la Pro Loco ha avuto l’onore ed onere di pubblicare gli “Statutum Civitatis Ferentini”, tradotti e curati dal Prof. Bianchi. E’ stata stampata e distribuita una serie di cartoline con scorci di “Ferentino sparita” disegnati dall’insegnante Egidio Marinelli, ed anche un volumetto sulla figura della “Beata Madre Caterina Troiani” dell’insegnante Emilio Giorgi, poi “Ferentinum in Hernicis” del Prof. Bianchi, un lavoro dell’associazione “Gli Argonauti” sul “Complesso monumentale di S. Antonio Abate”, un volume su “Alberto Lolli-ghetti, il Tenente buono” dell’Arch. Giancarlo Canepa, i 29 fascicoli contenenti le poesie dialettali recitate in occasione delle “Serate dialettali ciociare” tenutesi a Ferentino. Nel 1995 la Pro Loco ha pubblicato il prestigioso volume “Ferentino dalle origini all’alto Medioevo”, scritto e curato dalla Dott.ssa Anna Maria Ramieri. Il 1998 ha visto l’apertura del sito internet della Pro Loco, ideato, strutturato ed aggiornato con costanza, passione e competenza dall’Ing. Pietro Scerrato; attualmente il sito possiede oltre mille pagine consultabili ed un numero di contatti quantificabili in oltre centomila ogni anno. Con il nuovo millennio la Pro Loco ha voluto omaggiare il 2000 stampando una cartella fotografica di alcuni monumenti storici di Ferentino presentata dalla Prof.ssa Maria Teresa Valeri a cui si è aggiunto l’opuscolo “Ferentino romana e Medievale” curato sempre dalla Prof.ssa Valeri. Adesso la Pro Loco di Ferentino è lieta, di presentare questo nuovo preziosissimo lavoro della Prof.ssa Maria Teresa Valeri, un’indispensabile opportunità di divulgazione, nell’attuale contesto storico, che va ad incrementare il patrimonio editoriale realizzato dalla nostra associazione ed ad arricchire in modo ancor più approfondito la conoscenza della nostra città. Pag. 5 LA SCUOLA TECNICA DI FERENTINO. LINEAMENTI DI STORIA Ferentino ha avuto una gloriosa storia relativamente alle istituzioni scolastiche che illustrarono la città nel corso dei secoli. È assai nota e famosa la storia della scuola maschile ferentinate. L’istituzione educativa, forse evoluzione di una preesistente scuola cattedrale, ebbe grande rigoglio nel XV secolo, dapprima grazie al lascito del canonico Tuzi, poi con la cospicua donazione dell’umanista Martino Filetico (1430 ca. - 1490 ca.) (Per la storia dell’istituzione Cfr.: AA. VV., Martino Filetico umanista e maestro di vita, Atti del Convegno Ferentino 12-13 novembre 1988, Casamari, 1990; AA. VV., 14901990. Quaderno del quinto centenario di Martino Filetico, Atti del Convegno Ferentino 5 aprile 1990, Casamari, 1992; B. VALERI, Sanità e cultura a Ferentino nei secolo XVI e XIX, in per la storia economica e sociale di Ferentino, a cura di Alfio Cortonesi, Comune di Ferentino-Assessorato alla Cultura, Ferentino 1993, pp. 55-83). Non priva di importanza la scuola femminile, che a Ferentino vide i natali con l’arrivo agli inizi del XVIII secolo delle Maestre Pie Venerini. Nel 1789, all’indomani della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (26 agosto), che proclamava solennemente l’uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla legge (art. 1) e come diritto inalienabile e fondamentale la capacità di comunicare liberamente i propri pensieri e opinioni, e quindi di non avere impedimenti a “parlare, scrivere, stampare” (art. 11), a Ferentino il 22 ottobre il consiglio comunale, riunito in seduta plenaria e presieduto dallo stesso governatore Ermenegildo Gabrielli, deliberò di accollarsi gli oneri delle spese di affitto dei locali e dello stipendio alle maestre. La scuola femminile non era più una scuola privata, nata dalla spontanea e pia volontà di benefattori, ma vedeva il coinvolgimento delle pubbliche istituzioni. Nel corso del XIX secolo questa istituzione scolastica crebbe e si consolidò nella struttura didattica ed educativa e fu potenziata dallo zelo pedagogico e religioso di Madre Caterina Troiani (Per la storia dell’istituzione Cfr.: B. VALERI, La scuola elementare femminile di Ferentino e l’opera di Caterina Troiani, in Scuola e itinerari formativi dallo stato pontificio a Roma capitale. L’istruzione primaria, a cura di C. Covato e M. I. Venzo, 2007, in Storia Sociale dell’Educazione, Collana diretta da C. Covato e S. Ulivieri). Con l’unificazione d’Italia e la proclamazione di Roma capitale del regno (1870) le nuove istituzioni politiche si impegnano a favorire la costruzione della cittadinanza attraverso interventi a sostegno e promozione della scuola. A Ferentino, tra il 1870 e il 1876, campeggia la figura del sindaco Achille Giorgi, che giovandosi della felice congiuntura scolastica cittadina, promosse e potenziò non solo le scuole primarie, ma anche le superiori, nonostante che gli ostacoli da superare fossero notevoli per le gravissime condizioni finanziarie del Comune. Al sindaco Achille Giorgi si devono anche l’istituzione del Collegio-Convitto nazionale “Martino Filetico” (a gestione comunale), l’istituzione dei due orfanotrofi maschile e femminile fondati alla metà del XIX secolo grazie al lascito del vescovo Vincenzo Macioti, e, nel 1872, l’istituzione della Scuola Tecnica ad indirizzo commerciale e di un corso di Agraria. La Scuola Tecnica di Ferentino, una delle 323 scuole a indirizzo tecnico presenti nel panorama scolastico dell’Italia unificata, era ospitata nel Palazzo del Collegio-Convitto “Martino Filetico”, dove era ubicato anche il ginnasio, evoluzione della scuola di Martino Filetico. Nella scuola tecnica, che nell’ordinamento stabilito dalla Legge Casati era di durata triennale, si insegnavano le seguenti discipline: Lingua italiana; Lingua Francese; Aritmetica, Algebra, Geometria; Computisteria; Calligrafia; Scienze naturali; Disegno; Nozioni intorno ai Doveri dei Cittadini; Ginnastica. La Scuola Tecnica nel 1936, in conseguenza della Riforma Gentile, prese la denominazione di Regia Scuola Secondaria di Avviamento Professionale di tipo Commerciale. In tale data la scuola venne intitolata al suo fondatore Achille Giorgi (Delibera del Collegio dei professori, 28 aprile1936, presidente il prof. Edoardo Villani). L’istituzione scolastica a indirizzo commerciale conobbe varie traversie causate prima dall’era fascista (durante la quale vennero soppresse le classi del corso superiore di secondo grado, permettendo in Ferentino solo il triennio di avviamento professionale) poi dalle riforme scolastiche dell’era repubblicana. Negli anni Sessanta, con l’avvento della Scuola Media Unificata, scomparve la scuola di avviamento professionale e venne concessa la sezione staccata dell’Istituto Professionale per il Commercio di Frosinone. La rinascita della Scuola Tecnica Commerciale (superiore di secondo grado) avviene nel 1976, quando in Ferentino si consentì l’istituzione della sezione staccata dell’ITC “Leonardo da Vinci” di Frosinone. Nel 1986 questa sezione staccata ottenne l’autonomia e crebbe per la qualità dell’offerta formativa rispondente alle esigenze del territorio; per tutti gli anni ’90 il “Lolli Ghetti” ebbe una sezione staccata ad Alatri. Nell’anno scolastico 2000/2001, in seguito al piano di razionalizzazione della rete scolastica, la sezione di Alatri divenne Istituto di Istruzione Superiore di Alatri, mentre l’ITC “Lolli Ghetti” acquisì come sezione associata l’IPSCT “Luigi Angeloni”. Cambiò dunque la denominazione e divenne IIS “Lolli Ghetti”. I due indirizzi di studio in questo periodo hanno realizzato una certa integrazione, amalgamandosi nel piano dell’offerta formativa, annualmente predisposto. Nell’A. S. 20072008 il “Lolli Ghetti” acquisisce nel suo piano di offerta formativa l’indirizzo Erica (perito aziendale corrispondente in lingue estere) e il profilo Geometri (Progetto ETA Cinque, ossia Edile Territorio Ambiente – Progetto Assistito Cinque). Queste brevi note di storia sono importanti da scrivere per lasciare traccia della storia di una scuola che ha avuto una lunga durata, circa 140 anni. La scuola ferentinate ad indirizzo tecnico fu istituita grazie alla lungimiranza del Sindaco Achille Giorgi, che, in un momento storico-politico cruciale, pensò di dotare la sua città non solo di una scuola umanistica per la preparazione alle professioni liberali, ma anche di una scuola tecnica che formasse i quadri della burocrazia e favorisse il Anche il 2009, come ormai la tradizione ferentinate ci detta da anni, si è aperto sulle meravigliose note dell'Orchestra di Fiati "Città di Ferentino". Il concerto, tenutosi nella Chiesa Abbaziale di S.Maria Maggiore giovedì 1 Gennaio, è stato sponsorizzato dalla Pro-Loco di Ferentino e dall'Amministrazione Comunale ed ha visto la presentazione dell'inno ufficiale della Città di Ferentino, dal titolo "Libertà", composto dal Dott.Giorgio Magno ed orchestrato dal M° Alessandro Celardi. La partecipazione del coro della Schola Cantorum "S.Maria del Colle" di Fiuggi, diretto dal giovane maestro Marco Attura, ha arricchito la prima esecuzione pubblica di quello che a tutto oggi è il primo inno ufficiale di un Comune italiano. Accolto con grande entusiasmo dal Sindaco Piergianni Fiorletta, "Libertà" verrà eseguito in tutte le manifestazioni ufficiali della Città. Il programma del concerto, oltre all'esecuzione dell'Inno "Libertà" del Dott. Giorgio Magno, comprendeva brani interessanti della letteratura musicale bandistica quasi una sorta di viaggio nel tempo tra tradizione ed innovazione. Ormai da anni l'Orchestra di Fiati "Città di Ferentino" è tra le formazioni più avanguardiste nell'intero territorio nazionale. Il grande lavoro di riscoperta di importanti pagine della letteratura del passato viene affiancato da uno studio serio e sistematico di grandi capolavori contemporanei tra i più difficili d'esecuzione. La marcia sinfonica "Vita Pugliese" del compositore Giuseppe Piantoni nell'adattamento all'organico moderno del M° Alessandro Celardi, lo scherzo sinfonico "Inglesina" del compositore pontecorvese Davide Delle Cese e la marcia reale "La Corona d'Italia" di Gioacchino Rossini hanno dato al concerto quel tocco elegante di tradizione "all' italiana" che sempre più viene in questi tempi denigrata andando a fare da cornice a due importanti composizioni che segneranno un passaggio molto significativo per l'attività dell' orchestra di fiati gigliata. "Invocation and Toccata" del compositore statuni- tense James Barnes e "Dance suite" dell'inglese Joseph Horovitz saranno infatti i due brani che l'Orchestra di Fiati "Città di Ferentino", eseguirà al World Music Contest di Kerkrade (Olanda) rappresentando nella Terza Divisione l'Italia e la terra di Ciociaria. Proprio in questi giorni l'organizzazione del WMC di Kerkrade (per importanza primo concorso mondiale per bande che si svolge a Kerkrade in Olanda nella provincia di Limburg ogni quattro anni) ha stilato, in base alle richieste di partecipazione, la lista definitiva dei finalisti che si contenderanno il titolo mondiale in tutte le categorie nell'intero mese di luglio 2009. L'Orchestra di Fiati "Città di Ferentino" sarà così al Concorso che già di per sé è segno evidente di un attività che sempre più proietta questa formazione a livelli internazionali. Il Concerto di Capodanno è stato dunque un ennesimo successo grazie alla presenza di un pubblico sempre più "scolarizzato" che rende unica l'esibizione musicale. Il silenzio, l'attenzione e l'estrema com- postezza delle centinaia di persone presenti hanno dato la possibilità ai Direttori Tonino Ciammaruconi, Alessandro Celardi e Marco Attura, all'Orchestra di Fiati "Città di Ferentino" e al Coro della Schola Cantorum "S.Maria del Colle" di Fiuggi di dar vita ad una musica frutto progresso delle classi lavoratrici. Il nascente Stato italiano non poteva essere costruito e consolidato senza l’apporto della scuola e di un’offerta formativa che servisse tutte le esigenze della società, culturali e tecnico-pratiche. Achille Giorgi, fedelmente alla sua formazione culturale e politica, superando con una notevole modernità di pensiero i limiti del classismo della sua epoca, considerava importantissimi per il benessere delle persone e della società e specialmente per il progresso della civiltà italiana il potenziamento e la promozione della cultura umanistica e di quella tecnico-pratica. “Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’utilità comune”. Biancamaria Valeri Palazzo dell’Istituto Tecnico Commerciale “Alberto Lolli - Ghetti” in Via Casilina Sant’Agata L'INNUMEREVOLE PUBBLICO "RISCALDA" IL TRADIZIONALE CONCERTO DI CAPODANNO di sacrificio ed impegno quotidiano di tanti amatori. I discorsi conclusivi del Presidente della Pro-Loco sig. Luigi Sonni e dell'Assessore alla Cultura Avv. Antonio Pompeo hanno concluso una serata in cui il "freddo" non ha certamente avuto la meglio sulla MUSICA. 1989 - 2009: 20 ANNI DI ATTIVITÀ, 20 anni di SAPORI GENUINI RISTORANTE PIZZERIA BAR GELATERIA PIZZA, CARNE, PESCE, RICETTE TRADIZIONALI, RICETTE FANTASIOSE E . . . I DOLCI. MENU’ PERSONALIZZATI PER OGNI EVENTO O CERIMONIA Via della Stazione - Tel. 0775.245438 - 03013 Ferentino (FR) Pag. 6 HA FATTO DI NUOVO CENTRO LA SECONDA EDIZIONE DEL “ CARNEVALE IN PIAZZA” Grande successo e partecipazione di pubblico alle due giornate di spettacolo per la 2^ edizione del “Carnevale in Piazza”, quella di domenica 22 febbraio e quella della giornata clou del Carnevale 2009 ovvero martedì “grasso” 24 febbraio scorso, organizzate dall’assessorato comunale alla cultura e spettacolo di concerto con la Pro Loco. Il “Carnevale in Piazza” si è svolto, alla presenta di tantissima gente, nel tendone coperto e riscaldato allestito in Piazza Mazzini. Protagonisti assoluti tanti bambini, vestiti con coreografiche mascherine, che hanno assiepato il parterre artistico e fatto da suggestiva cornice allo svolgimento dello spettacolo. Coinvolgente lo spettacolo, condotto con la consueta verve di Oreste Datti, che si è snodato tra animazione, giochi di prestigio, sputa fuoco, teatrino per bambini, canzoni , danza e musica, “ingredienti” questi risultati vincenti ed apprezzati che anno, con efficacia, trasmesso allegria. L’animazione è stata curata dalla cooperativa “I Naviganti” di Cassino, con professionali animatori “Giangi”, “Ross”, “Rullo”, “Ciro” ed i locali clown, “Scarabocchio” e “Biricchina”. Per la danza protagonisti sono stati gli allievi delle scuole “Kriss Dance”, “Dimensione Dance” e “Gymnasium”, che hanno offerto balletti a tema carnevalesco con coreografie ad effetto. Non sono mancate le canzoni ed il ballo con le esibizioni di cantanti e ballerini, locali e non solo: ha aperto cantando il presentatore Oreste Datti, in arte “Il Califfo ciociaro” con “Wonderful life” di Zucchero al quale si sono susseguiti: Federica Ciavardini con un assolo di danza: Alessandro Musa con “Ultimamente” di Alex Baroni: le sorelle Fanella, Marina ed Annalisa con “Primavera in Anticipo” della Pausini; Angelica Polletta con “A Novembre” della Ferreri; Luca D’Ascenzi con “Generale” di De Gregori; il baby sindaco Roberto Cinelli con “Happy Hour” di Ligabue; la coppia di ballerini, Alessia D’Ascenzi e Matteo Fiorini con un “cha-cha-cha”; Alberto Auricchio con “O Scarafone” di Pino Daniele per concludere con l’allegria di Marco Prata da Col Felice. . . “Piccolo Gigione” che ha proposto le popolari “Bella Ciociara” e “La Campagnola”. Chicca particolare però del martedì “grasso” è stata l’applauditissima esibizione della “Banda comica Ferentum” città di Marino che, dopo aver sfilato e trasmesso gioia per le vie del centro storico e nell’affollata passeggiata del Vascello, ha offerto una performance anche nel parterre artistico di Piazza Mazzini. Da rilevare anche la sfilata del carro allegorico per le vie della città, allestito dal “Comitato Pareti” che ha posto in evidenza, in maniera scerzosa e pungente, il problema delle antenne di telefonia mobile. Merito per questa riconferma dell’ottima riuscita del “Carnevale in Piazza”, dopo la prima edizione del 2008, va al raggiante assessore alla cultura e spettacolo, Avv. Antonio Pompeo peraltro sempre presente ai due appuntamenti col “Carnevale in Piazza” che fermamente l’ha riproposto, rilevando in positivo il connubio, per lo spettacolo tra mascherine, animazione, giochi, danza, musica e canzoni. Un sentito ringraziamento per il successo del “Carnevale in Piazza” da parte dell’assesssore Pompeo, va per la fattiva collaborazione a tutto lo staff della Pro Loco, all’assessorato ai lavori pubblici per la logistica, alle forze dell’ordine, alla “Banda Comica Ferentum”, alle scuole di danza, al presentatore Oreste Datti e a tutti gli artisti intervenuti. 25 APRILE Dal diario della maestra Laura Sonni, scomparsa qualche anno addietro, estrapoliamo una sua riflessione relativa al 25 Aprile anniversario della Liberazione. “Ricordiamo questa data, senza però dimenticare la vicenda civile, ideale e personale che ha contribuito a renderci liberi, di fatto e spiritualmente. Insieme con gli alleati (tedeschi) combattevano forze italiane, il cui contributo militare viene oggi ritenuto significativo. Ma non è meno importante ricordare quello che era avvenuto prima. Mentre la volgarità e la violenza del regime fascista penetravano nei diversi settori della vita sociale, nell’educazione, nella cultura, molti, si fecero convincere dalla propaganda e dalla retorica, molti si rassegnarono, si estraniarono interiormente; alcuni però si opposero alla quotidiana menzogna, al disprezzo della libertà. Talvolta espressero nell’ambiente di lavoro il loro atteggiamento. Ebbero disagi, fastidi, ripercussioni negative su carriera e vita privata. La gran parte degli oppositori divenne nota alla polizia del Regime e pagò con il carcere ed altre vessazioni. Questa determinazione Il più antico istituto di credito IL MONTE DEI PASCHI DI SIENA È in funzione anche a Ferentino Mercoledì 25 Marzo scorso, in Piazza Matteotti a Ferentino, è stata inaugurata la filiale dell’istituto finanziario “Monti dei Paschi di Siena”, la prestigiosa banca Toscana, più antica del mondo, nata nel lontano 1472. Dopo il taglio del nastro i locali sono stati benedetti da Monsignor Giovanni Di Stefano, Rettore del Seminario Vescovile di Ferentino, alla presenza di alti funzionari dell’ente, di autorità locali e di numerosi dirigenti del Monte dei Paschi; il responsabile dell’agenzia ha voluto sottolineare: “…l’apertura di un’Agenzia bancaria nella piazza di una cittadina, è segno evidente di esperienza, tradizione, professionalità e contatto umano, che sono elementi necessari per la costruzione di un rapporto sano tra i clienti e l’Istituto di credito, e noi ci auguriamo che avvenga anche un rilancio per il centro storico di Ferentino.” La nostra associazione Pro Loco augura a questo nuovo sportello bancario un proficuo lavoro nell’interesse dell’intera cittadinanza. di resistere fu comune a uomini di diversa estrazione sociale. Era l’amore della libertà, era il senso della libertà dell’uomo, era la capacità di mettere in gioco se stessi per il bene comune. Il prezzo di questa scelta di vita, si rilevò altissimo quando i tedeschi in rotta reagirono alle azioni dei partigiani con il criminale sistema della rappresaglia. Le carceri si riempirono di oppositori, talora accusati di aver preso parte alle azioni militari, talora trattenuti per il loro notorio atteggiamento. All’improvviso, le notti di quel tempo tremendo della storia si animavano di rumori minacciosi, di ordini secchi, di trasferimenti misteriosi che si Appello all’Amministrazione Comunale di Ferentino QUALE IL FUTURO DELL’AMBIENTE ? E’ ora che il Comune si impegni in modo radicale nel campo del trasporto pubblico per migliorare la qualità dell’ambiente! È noto che il notevole incremento del tasso di anidride carbonica nell’atmosfera sta producendo effetti negativi sul nostro pianeta, quali quelli dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento delle temperature, mettendo a rischio – si sostiene da punto di vista scientifico – la stessa sopravvivenza della specie umana. È per questo che diverse amministrazioni comunali, ormai da qualche tempo, hanno compiuto scelte innovative nel campo del trasporto pubblico – nel tentativo di contribuire a ridurre il tasso di inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’ambinte – facendo ricorso a bus elettrici o a gas metano; incrementando e migliorando il servizio nel territorio per scoraggiare l’uso del mezzo privato, offrendo anche più informazioni ai cittadini attraverso l’indicazione degli orari di arrivo e di partenza, oltre agli eventuali ritardi, delle circolari presso ogni fermata; favorendo l’uso dei taxi collettivi, introducendo il car sharing, realizzando piste ciclabili e mettendo a disposizione dei cittadini un certo numero di biciclette per muoversi nella città, favoren- rivelavano in brevi viaggi verso la morte in un anfratto boscoso o davanti a un muro. Noi ricordiamo oggi soprattutto i CADUTI; li immaginiamo nel momento della morte per ribbellione all’ingiustizia; all’oppressore, alla guerra folle, alla mostruosa alleanza con il nazismo che sterminava gli ebrei. Ecco, forse guardando alle vittime sentiamo profondamente il significato di quel resistere alla dittatura, di quella liberazione della quale abbiamo avuto bisogno poiché eravamo oppressi. Ci eravamo smarriti, ma, a carissimo prezzo ci siamo ritrovati. Se lo rammentiamo, facciamo si che quegli uomini non siano morti invano, la pietà umana, do l’istallazione di pannelli solari e fotovoltaici, a partire dagli edifici pubblici. Ora, anche il nosrto Comune, facendo tesoro di questa esperienza, potrebbe compiere scelte analoghe e magari introdurre qualche novità. Tenendo conto della specificità del nostro territorio, il Comune dovrebbe puntare a migliorare i collegamenti del trasporto pubblico tra i quartieri della nostra città e la locale stazione ferroviaria; stimolare gli Enti preposti a realizzare migliori collegamenti del trasporto pubblico tra il nostro territorio comunale e alcuni comuni limitrofi (Frosinine, Alatri e Anagni), per dare la possibilità ai cittadini di recarsi presso alcune strutture sanitarie – che da noi mancano (come ad esempio l’Ospedale), o sono insufficienti (come è il caso degli ambulatori specialistici) – senza fare ricorso all’uso del mezzo privato. Così, si aiuterebbero anche quei cittadini che oggi si trovano nella impossibilità di guidare un’ auto o che ne siano sprovvisti. Infine, anche dal punto di vista turistico la nostra città avrebbe dei benefici qualora il Comune riuscisse a realizzare un servizio di trasporto pubblico più rispondente alle necessità dei cittadini e più rispettoso dell’ambiente. Luigi Tribioli Sociologo fanno sopravvivere gli scomparsi e aiutano a disporre il nostro animo alle azioni nobili e dignitose. La mia generazione, ha purtroppo un triste ricordo di armi e spari; un’altra è diventata adulta senza averne sofferto. Ma dal mondo quest’anno sono venute tante immagini tremende per ammonirci che nessuna conquista è sicura e definitiva. Ecco perché dobbiamo fare scelte di vita autentiche, tutelare la dignità e l’integrità delle istituzioni, affidarne la gestione in mani sicure e a uomini onesti se vogliamo rispettare il scrificio di tutti coloro che hanno lottato per costruirci un mondo migliore”. BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2008 Domenica 22 Febbraio scorso, presso la sede sociale della Pro Loco si è svolta l’Assemblea Generale dei soci per l’esame del Bilancio consuntivo del 2008, alla riunione vi hanno preso parte 47 iscritti e altri 52 con delega. All’apertura dei lavori il Presidente Luigi Sonni ha ringraziato i soci presenti ,e la partecipazione del Sindaco Piergianni Fiorletta e dell’Assessore al Turismo Antonio Pompeo. Al termine della esposizione del consuntivo, il Bilancio, che sotto si riporta per gli iscritti non presenti,veniva messo in votazione ed approvato all’unanimità. Entrate Uscite Residuo attivo al 31 Dicembre 2007 955,42 Contributi x quote sociali 11.834,00 Contributo Comunale x attività annuali 8.000,00 Contributo Regione Lazio – Assess. Politiche Sociali “Manif. Intergraz.Sociale” 6.000,00 6.472,11(14.283,20 Contributo Provincia Frosinone x Serata Dialettale Ciociara e Giornata Anziano 1.998,00 Contributi sociali x Tourimg Club Italiano 679,00 593,50 Contributo da BancAnagni 500,00 Contributi al periodico “Frintinu me….” 5.175,25 3.923,30 Contributi alle pubblicazioni della Pro Loco 1.488,60 Contributi x Arance - Azalee ARCI + UNICEF 5.100,00 5.100,00 Contributi x Ticket parcheggio auto 1.003,50 965,75 Contributi da scuola di musica e computer 1.535,00 Contributi volonatri da quattro soci della Pro Loco 576,00 Contributi Comunali per manifestazioni natalizie 2007 43.500,00 43.500,00 Contributi Comunali x panifestazione Carnevale 2008 7.635,00 7.635,00 Contributi Comunale x manifestazioni Patronali di Sant’Ambrogio 30.000,00 29.999,95 Contributi Comunali x manifestazioni Estate e “Ferentino é…..” 57.500,00 57.562,96 Spesa x manifestazione Palio S.Pietro Celestino : Corteo storico e giostra anello 9.142,85 Spesa x Concerti Bandistici + Infiorate del Corpus Domini + Trofeo Ruzzolone 3.345,90 Spesa Servizio Civile UNPLI: convegni, mostre, tenuta conti postali e bancari 1.784,67 Spesa x Serata Dialettale Ciociara XIX ^ Edizione 1.333,99 Spese generali + canoni :Enel – Italcogim – Telecom – Tarsu – Internet 4.888,29 __________________________________ Totali _ 183.479,77 176.248,27 Saldo attivo al 31/ 12/ 2008 _ 7.231,50 _________________________________________________ _ 183.479,77 Nascite E’ stato atteso con tanta gioia dal piccolo Enrico l’arrivo del fratellino PAOLO, figlio di Paola Reali e di Virgilio Fortuna. Oltre alla felicità dei genitori c’è stata la grande gioia dei rispettivi nonni, del nostro socio fondatore Enrico Fortuna e AnnaRita Collalti, dell’altro fedele socio sostenitore Paolo Reali e Fiorelli Fiorella. Anche le zie Elena Fortuna, Antonella e Roberta hanno festeggiato l’arrivo del grazioso bimbo. L’associazione Pro Loco e la Direzione di “Frintinu me…” inviano a tutti infinite felicitazioni, dando anche un caldo benvenuto al piccolo Paolo. Nozze Il 29 Gennaio 2009, presso la sede comunale di Ferentino, il Sindaco dr. Piergianni Fiorletta ha unito in matrimonio la nostra iscritta Fiorella CELLITTI e Alessandro DE CESARIS, testimoni dell’unione sono stati, Roberta Bianchi per la sposa, e Vittorio Celani per lo sposo. I genitori della sposa sono, il nostro socio Filippo e Bianca Cellitti, mentre lo sposo è figlio di Maurizio e Clara Tosarello. La Pro Loco e la Direzione di “Frintinu me…” augurano a Fiorella ed Alessandro una lunga vita coniugale di pace e serenità. ****** Sabato 21 Marzo 2009, presso il palazzo comunale di San Felice Circeo, si sono uniti in matrimonio la nostra iscritta Francesca Romana GABRIELLI e Valentino PETRIVELLI. I testimoni sono stati, Clementina Lo Presti e Giacinto Mariotti per la sposa, Pietro Fiorletta e Domenico Mastrosanti per lo sposo. La sposa è figlia di Mariangela e Francesco Gabrielli, mentre i genitori dello sposo sono Teresa e Carlo Petrivelli. L’associazione Pro Loco e la Direzione di “Frintinu me….” augurano a Francesca Romana e Valentino, un lungo cammino con tanta felicità, allietato dall’arrivo di graziosi bebè. Auguri Il 3 Febbraio del 1939 veniva alla luce, nella vicina Supino, un bimbo dal nome Vincenzo, per l’immensa gioia dei raggianti genitori. Il bimbo divenuto adulto ha raggiunto 70 anni di vita e, per l’occasione, ha voluto festeggiare questo traguardo con una serata particolare. Stiamo parlando del nostro socio benemerito Dottor Vincenzo PIETRANDREA, il quale è stato calorosamente attorniato durante i festeggiamenti dalla gentile consorte Ida Nalli, e dalle due affettuose figliole, Clelia e Valentina, dai generi Marco Grande e Francesco Cappucci, dagli amati nipotini Damiano e Vincenzo Maria. I coniugi Vincenzo ed Ida hanno accolto con calore i tanti amici invitati, nel loro antico palazzo di Via Novana a Ferentino ed hanno trascorso insieme una serata indimenticabile allietata immancabilmente dai raffinati interventi musicali. Al nostro affezionato socio Vincenzo, che alla fine del mese scorso ha ricevuto l’attestato di benemerenza per i suoi 30 anni di appartenenza alla nostra Pro loco, auguriamo un percorso ancora lungo di serenità. ****** Il giorno 23 Marzo 2009, Franco PRO, classe 1939, componente del Collegio Revisori dei Conti dell’associazione Pro Loco, ha festeggiato il suo 70° compleanno. Pensionato statale, con il grado di Soprintendente capo P.S., ha prestato servizio nella polizia ferroviaria, prima come allievo presso il compartimento di Bologna, poi in quello di Verona, in seguito con assegnazione al posto di Polizia a San Candido in Val Pusteria, poi a Viterbo e infine a Colleferro dove si è conclusa la sua vita militare. Nell’anno 1997, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato cavaliere. Ora, in occasione di questo traguardo dei 70 anni di vita, la ha voluto festeggiare alla grande, invitando in un noto ristorante di Ferentino, i due fratelli, Giovanni e Pietro con le rispettive famiglie, con tanti nipoti e pronipoti, e alcuni amici che gli sono stati tutti vicini in questa particolare felice giornata conclusasi con il taglio della torta ed il brindisi finale. L’associazione Pro Loco e la Direzione di “Frintinu me….” porgono al socio Franco gli infiniti sinceri auguri. Da sinistra a destra: Giovanni, Franco, Pietro UNA GRANDISSIMA EMOZIONE Ormai anche i meno esperti di Internet conosceranno Facebook: il social network per eccellenza! Un merito da riconoscere a Facebook è che permette di “ritrovare” vecchi amici, compagni di scuola e nel mio caso anche parenti. Tutto è successo in maniera molto semplice, ovvero, con l’iscrizione ad un gruppo dove ci sono persone con il tuo stesso cognome, nel mio caso Bastoni, ed inizi a chiedere informazioni anche per semplice curiosità. La curiosità mi ha permesso di ritrovare i discendenti del mio trisavolo; parliamo degli anni tra metà ‘800 e gli inizi del ‘900, quando c’erano tre fratelli: Giovan Battista, Cesare ed Antonio che possiamo considerare i capostipiti della famiglia Bastoni a Ferentino, però di loro si sapeva poco o niente, almeno noi che c’eravamo rimasti al paese non avevamo notizie certe… Grazie a Facebook sono entrata in contatto con Marcello, discendente di Cesare, che abita a pochi chilometri da noi, mentre il mio ramo discende da Antonio; l’unico rammarico è che non abbiamo molte notizie dell’altro fratello Giovan Battista o meglio dei suoi discendenti. Dopo diverse telefonate con i nostri parenti ritrovati, parlando con il cuore in gola e anche qualche lacrima per l’emozione, aspettiamo di incontrarci tutti insieme e festeggiare alla memoria dei nostri avi. Elena Bastoni Laurea Pag. 7 Si è brillantemente laureata in “Scienze della Traduzione”, con la votazione di 110/110, presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma,Valentina DEL MONTE, che ha discusso la tesi: “Emigrati italiani in Germania: problemi di integrazione e cittadinanza”. Alla neoDottoressa giungano i più affettuosi e sinceri auguri per il targuardo raggiunto e per un futuro pieno di soddisfazioni dai genitori Arcangelo e Marcella e dai parenti ed amici tutti. Anche la nostra Associazione ProLoco si complimenta vivamente con Valentina. ****** Nell’anno Accademico 2008/2009, Eleonora CALICIOTTI si è brillantemente laureata in “discipline Musicali” presso il conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, ottenendo la votazione di 110/110 e lode, presentando la tesi:”la figura femminile destinata alla sofferenza nell’opera lirica”, entusiasmando per circa ’45 minuti con la sua incantevole voce, sia la commissione esaminatrice che tutti i presenti. Relatrice è stata la docente M.° Rebecca Berg e correlatrice la M.° Paola Pisa. La neo laureata è stata festeggiata dal papà Mario, nostro socio, da mamma Anna Pro, dal fidanzato Fausto, la sorella Vanessa, la nonna Maria, i cognati Giuseppe e Antonello, i suoceri Patrizia e Vincenzo ed i nipotini Leonardo e Giammarco, che hanno nel contempo augurato ad Eleonora un grande successo nel mondo del lavoro ed al rietro dalla tournè con la regina del monologo Franca Valeri si uniranno tutti intorno a lei per una grande festa. Anche la nostra associazione si unisce alla festa augurando ad Eleonora un vero successo canoro. ****** Presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, nella facoltà di “lettere e filosofia”, si è brillantemente laureata Giorgia PATRIZI, che ha discusso la tesi in Storia del Teatro e dello Spettacolo, dal titolo: “Strehler e Goldoni: Arlecchino servitore di due padroni”, punteggio 106. Relatore il Prof. Alfredo Eduardo Bellingeri. La neo dottoressa è stata calorosamente festeggiata dai genitroi, il nostro socio Pasquale (Lino) Patrizi, dalla madre Enrica Misonti, dai nonni e parenti. Anche la nostra Pro loco fa i complimenti a Giorgia, augurandogli un futuro migliore. IL GRUPPO ARCHEOLOGICO VOLSCO RINNOVA IL DIRETTIVO Domenica 17 maggio alle ore 11.00 si terranno le elezioni per il rinnovo degli organi direttivi del Gruppo Archeologico Volsco. L’appuntamento per i circa sessanta soci è presso la sede di via Croce Tani 59 (di fronte alla torre piezometrica dell’acquedotto - tel. 0775397015) . La dinamica associazione, attualmente presieduta da Franco Cecchetti e dal vice Roberto Cecchetti, si è contraddistinta nel corso degli ultimi anni con numerose iniziative finalizzate alla salvaguardia e valorizzazione del ricco patrimonio archeologico ed artistico della nostra città. Particolare successo hanno avuto le mostre fotografiche, curate da Pietro Scerrato, dedicate alle torri difensive del territorio di Ferentino e alle mura megalitiche. L’associazione sta collaborando anche alla predisposizione del materiale per la grande mostra che si terrà presso il Vittoriano di Roma dal 29 maggio al 6 luglio dal titolo “Le Mura del Mistero”, incentrata sulle cinte murarie delle città fortificate della provincia di Frosinone. Defunti Giovedì 5 Marzo 2009 è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, Ambrogio NAVARRA di 71 anni, sostenitore di questo periodico. Alla moglie Diomira Celardi, al figlio Maurizio, alla nuora Paola, ai nipoti Villiam ed Ornella, ai fratelli Sergio, Gino e Nino, ai cognati Bruno e Mario Celardi, nostri soci, alle cognate Ilda, Anna, Maria, Eugenia e Rita, ai familiari tutti giungano le condiglianze della nostra associazione. ****** Giovedì 26 Marzo scorso è deceduto all’età di 78 anni, Angelo Maria LA MARRA, sostenitore di questo periodico. Alla moglie Rosa Caliciotti, ai figli Anna e Giuseppe (Pino), alla sorella Teresa, alla nuora, al genero, ai nipoti e parenti giungano le condoglianze della nostra associazione. ****** Lunedì 30 Marzo 2009 è deceduto a Curitiba, Brasile, il nostro concittadino e sostenitore di questo periodico, Padre Liugi REALI missionario guanelliano. I familiari lo hanno voluto ricordare con una cerimonia funebre Sabato 4 Aprile scorso presso la chiesa di Sant’Agata. Alle sorelle e fratelli, Lidia, Teresa, Giuseppe, Anna, Maria, Paolo nostro socio, e Adele, alle cognate Liliana e Fiorella, ai cognati Alberto e Giuseppe, ai nipoti e pronipoti, giungano le sentite condoglianze della Pro loco e della Direzione di “Frintinu me...”. Pag. 8 La Pro Loco ringrazia La Pro Loco porge un vivo ringraziamento alle sottoelencate persone che, in occasione della pubblicazione del numero scorso di questo periodico, hanno inviato alla nostra Associazione cospicui contributi di denaro, intendendo così sostenere tale iniziativa. Andrelli Giovanna Arduini Cinzia Bar Franca Bassani Vinicio Belmonte Egidio Bianchi Gino Bianchi Giuseppe Cappucci Antonio Cardarilli don Italo Cellitti Anna Cialone Tiberio e Gloria Crescenzi Nello De Carolis Luigino Di Maggio Carlo Filonardi Marco Filonardi Virgilio Gabrielli Nazareno Galassi Rosa Greci Marisa Isabelli Carlo Itana Lorenzo Leonbruni Maria Pia Martini Basilio Mastrosanti Giuseppe Minucci Raffaele Musa Franco Patrizi Vittorio Podagrosi Giovanni Podagrosi Ruggero Polletta Egidio Pompeo Tarquinio Pratillo Rino Pro Giuseppe Rosa Augusta e Giusy Rossana Natalia Santoro Emo Sisti Ulderico Ursaia Gabriele Valeri Mario – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Oshawa, Ontario-Canada – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Pittsford, NY - USA – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Ladispoli – Roma – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Alpignano – Roma – Ferentino – Latina – Ferentino – Barnegat, NY - USA – Luino – Marino – Ferentino – Ferentino – Ferentino – Vittorio Veneto – Viale Marconi – Ferentino – Ferentino – Roma – Ferentino – Roma – Ferentino € € € € € € € € € € $ € € € € € € € € € € € € € € $ € € € € € € € € € € € € € 10,00 10,00 20,00 20,00 20,00 5,00 20,00 50,00 10,00 20,00 50,00 5,00 5,00 15,00 5,00 10,00 20,00 20,00 10,00 10,00 30,00 20,00 5,00 20,00 5,00 20,00 20,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 5,00 10,00 30,00 10,00 5,00 10,00 Come eravamo... Anno 1942: 1° Agosto, Seminario Vescovile di Ferentino. Prima fila seduti da sinistra a destra: Don Alberto Misserville, Don Ildebrando Di Torrice, Mons. Ernesto Angelisanti, Mons. Francesco De Filippis, amministratore apostolico, Mons. Giuseppe Casali, Don Cataldo Peruzzi, Don Fausto Schieroma. In piedi da sinistra a destra: ........, ........, Cipriani di Ceccano, Arduino Schietroma, Don Getulio Sarandrea, Don Alvaro Pietrantoni, ........, ........,Luigi Reali, ........, ........, ........, ......... CARO “FRINTINU ME” “CHIUDERE LA STALLA QUANDO I BUOI SONO SCAPPATI” Roma, 5 marzo 2009 Faccio seguito all’articolo del presidente del circolo Legambiente di Ferentino sig.ra Vittoria Cova sul nr: 1 – febbraio 2009 – Titolo: LA VALLE DEI VELENI, per aggiungere qualche mia considerazione. Circa vent’anni fa, venni a Ferentino con il treno e dopo Colleferro mentre osservavo il panorama della mia terra, mentre la vaporiera costeggiava per un buon tratto il fiume Sacco, rimasi sconvolto da quello che vedevo: io ricordavo quel corso d’acqua pulito, grazioso, poetico ma quello che in quel momento era dinanzi ai miei occhi era lo scorrere immondo di acqua putrida e puzzolente: un insulto alla natura della bella valle verde. Una grande indignazione si impadronì di me e con la sola arma che ha un poeta scrissi la poesia e di seguito qui riporto. Fu un atto d’amore e di sdegno per quello spettacolo immondo e criminale al quale avevo assistito. E alla luce degli ultimi avvenimenti mi sono chiesto dove erano le cosiddette autorità costituite complici di tanto scempio nel silenzio assordante di un popolo di pecore belanti? Sì, complici perché una norma giuridica recita: “Non impedire un evento che si ha l’obbligo di impedire equivale a cagionarlo”! E allora sono stati forse i marziani a inquinare il fiume Sacco (l’antico Trerus) e provocare un disastro ambientale di grandissime proporzioni? E’ una grande amarezza constatare che, come al solito, i criminali ed i loro complici se la cavano sempre in questa sfortunata nostra Patria e, allora, voglio gridare con il sommo poeta Dante: Ahi serva Italia di dolore ostello nave senza nocchiero in gran tempesta non donna di provincia ma bordello. (Purgatorio) Ed ecco il mio grido di dolore: Gli fiumu ‘Na vota ‘mmesi alla piana doppu gli bbinari dugli trenu ci steva ‘nu fiumu cu ssu chiamava Saccu. Gli stati pareva ‘nu piscichittu. L’acqua cu ci sgurgeva era chiara fresca i addurava pu gli fiuri saluatici cu scevunu ‘mpettu agli iemmiti. Mmesu ‘na manacciata du piscitti saittavunu accom’a fullitti. Gli vovu la pecra i la crapa s’affruciavunu all’acqua queta. Gli villani annacquavunu orticegli cu munavunu scarola i cucuzzigli. Da po’ gli patatraccu dulla guera quandu ch’arraccrucchemmu ‘stu paesu vunì ‘nu teramotu fussaccisu ca gli chiamannu ‘ndustrializzazzionu. La guera caru me fu ‘nu sgraffigni: n’esercitu du magghinu giallonu dannannu lu piana i gli munticchi lu poru casuttellu dugli antichi gli punnali gli stazzi i gli muritti. Criscinnu dalla sera alla dumanu frabbicu cimminieru du ciumentu turettu rucintri i casuttoni. Pull’aria ‘nu fumu puzzulentu cu t’entra pu llu froci i tu fa vunì lu lampa ‘mpettu. ‘N tantu gli fiumu ca placidu sgureva pu la piana drammesi agli fiuri du millu culuri a forza da ittarci purcarii s’ha radduttu ‘na chiavica bbalorda. La ciuvildà sta fata zozza h’accisu chigli begli fiumu zicu. Simu ‘n pochi pro ca gli piagnimu a chiss’atri ‘n ci freca ‘n cazzu. Con amore filiale, Giuseppe Manchi ELENCO DEI SOCI PREMIATI Con attestato di benemerenza per i 30 anni di appartenenza alla Pro Loco Affinati Enrico, Affinati Vincenzo, Angelisanti Gio.Battista, Bartolomucci Giuseppe, Battisti Antonio, Bottoni Domenico, Branca Vinicio, Catracchia Antonio, Celani Mario, Celani Vittorio, Celardi Marcello, Ciuffarella Antonio, Ciuffarella Cesare, Cocumelli Giuseppe, Cuozzo Aurelio, Di Marco Nello, Di Stefano Giuseppina, Di Torrice Igino, Ferracuti Pietro, Fiorini Franco, Frasca Ferdinando, Gerpini Benito, Giansanti Edoardo, Ierardi Franco, Ludovici Franco, Marrocco Sergio, Mastrangeli Cesare, Musa Giovanni, Pace Americo, Padovano Armando, Palombo Antonio, Palombo Giuseppe, Pellegrini Firminio, Pietrandrea Giuseppe, Pignataro Angelo, Podagrosi Fabio, Polletta Franco, Porretti Maria Luisa, Quadrozzi Giovanni, Ruggeri Maria Pia, Sonni Antonio, Sugamosto Franco, Vellucci Giuseppe, Zaccari Arduino.