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V
IAGGIO IN PROVINCIA
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Foto: Patrick Merighi
Il Basso Garda
terra frammentata
Desenzano, Padenghe, Sirmione e Lonato: ognuno fa da sé?
È
di Alessandra Tonizzo
MESI
2012
12giugno
ghe, si stanno lentamente adeguando,
consci che i proventi saranno reinvestiti
nel miglioramento della stessa offerta
turistica.
Desenzano – recente teatro d’elezioni,
i cui punti caldi si trovano nella tutela
del cittadino (sviluppo del senso civico),
nella salvaguardia del territorio (proteggendo il lago e gli spazi non edificati) e
soprattutto in una rinnovata cultura del
turismo, vero motore economico del paese – vive un momento particolare, tesa
nello slancio di un cambiamento che,
per molti, deve tradursi in novità e potenziamento. Qui, i commercianti – che
vivono tutto l’anno anche dei proventi di
un escursionismo, non solo esterofilo,
“mordi e fuggi” nei weekend –, tendono a fidelizzare la propria clientela,
anche se restano scettici circa il nuovo
esperimento, ancora in nuce, attuato
s
il terzo anno, questo, che
Viaggio in Provincia si reca
sulla sponda orientale del
Lago di Garda, scoprendo
evoluzioni e involuzioni di una realtà
importantissima per la nostra economia,
in primis per l’eco di un made in Italy
d’alta qualità, che fa il giro del mondo.
L’olio – un extravergine che, rispetto
ai suoi simili, in tutto il Mediterraneo,
presenta caratteristiche uniche, partendo proprio dalla sua inconfondibile fragranza –, l’acqua – la presenza, nel più
grande lago d’Italia, di elementi sodicosulfurei, la rendono preziosa: diverse
le attività terapeutiche possibili, negli
stabilimenti termali della zona –, il vino
– molte le produzioni, fra tipici e Doc
(Lugana, Groppello, San Martino della
Battaglia Gefide) –, sono le voci principali di un turismo che non conosce
battute d’arresto. Tedeschi, inglesi, austriaci, francesi, olandesi, nonché molti
russi e statunitensi raggiungono questo
scorcio di Garda non soltanto con la bella stagione, organizzandosi, in tempo di
crisi, per risparmiare senza rinunciare
alla “bella Italia”.
Turisti che, quest’anno, troveranno
una sorpresa ad attenderli: la tassa di
soggiorno, il cui compenso varia da
40 centesimi al giorno (nei campeggi
e nei villaggi turistici) a 2 euro (negli
alberghi), da applicare da giugno a settembre, a partire dai 14 anni d’età degli
ospiti, per non più di 20 giorni di fila.
Ma la sponda bresciana del Garda, al riguardo, si spacca: alcuni comuni, infatti,
(tra cui Desenzano, Sirmione e Lonato)
dicono “no”, mentre altri, come Paden-
MESI
2012
12giugno
78
V
Garda e dintorni...
IAGGIO IN PROVINCIA
Basso Garda
dal Consorzio degli Albergatori locali:
scommettere sul termalismo (del tutto
nuovo a Desenzano) attuabile convogliando le acque benefiche dal sottosuolo direttamente negli hotel. La cittadina,
inoltre, aderendo al protocollo d’intesa
per lo sviluppo dell’area del mediobasso Lago di Garda (e delle colline moreniche lombarde), punta decisamente
verso il turismo slow, mirando alla realizzazione di un enorme parco tematico,
dove gli oltre 300km di piste ciclabili,
insieme alla vasta rete di infrastrutture e
servizi già esistenti, divengano il punto
di riferimento per gli appassionati delle due ruote. Attenzione all’ambiente,
questa, manifestata da Desenzano anche
nel nuovo sviluppo dei trasporti urbani
(la cui gestione è stata recentemente affidata a Brescia Trasporti): da aprile, infatti, sono stati immessi 5 bus a metano,
3 bus di granturismo e 2 scuolabus.
A Padenghe c’è fermento: molto ruota
attorno a Piazza D’Annunzio, per la quale si sta pensando a un intervento radicale in modo da farla amare da residenti e
turisti, ma le novità in programma (crisi
permettendo) non si esauriscono qui.
Sono previsti una nuova piazza tra l’ex
filanda e la vecchia casa di riposo, il miglioramento del Parco del Vaso Rì (cui
sono destinati 200mila euro), il restauro del Castello, la riqualificazione della
passeggiata a lago esistente fra il Lido e
il Porto, nonché lo spezzone Gardazzurro-Lido, quello verso il lido di Lonato e
la riqualificazione del porto stesso.
Sirmione ha fatto la sua fortuna – è la
prima città turistica della Lombardia –
anche attorno ai due stabilimenti termali di Catullo e Virgilio. L’acqua sulfurea
salsobromoiodica, infatti, permette la
cura delle patologie dell’apparato respiratorio, insieme al trattamento delle
affezioni reumatiche e la riabilitazione
motoria; acqua curativa che, a partire da
marzo 2013, sarà disponibile anche in
sei strutture alberghiere locali. In attesa
di raggiungere un fattivo accordo per il
progetto del nuovo parcheggio sotterraneo, ora in stand by, anche Sirmione
si rinnova, con una piazza che diventa
snodo centrale per il Castello, punto di
raccolta per i tanti viaggiatori (moltissimi, recentemente, provenienti dall’Est
Europa) che la scelgono come meta.
Lonato – oltre 15mila abitanti e un centro avviluppato attorno alla rocca, sulle
pendici del monte Rova – ha appena rinnovato il proprio cuore storico, partendo da parcheggi e viabilità. Il paese resta
tutto da scoprire, perché le sue bellezze
– come l’area archeologica delle Fornaci
Romane, in via di riqualificazione – sono
ancora da sponsorizzare appieno.
Anche quest’anno, il Basso Garda ci ha
affascinati e stupiti, con il suo panorama
mozzafiato, tutto lo charme del Benaco.
Il quale, con maggiore sinergia e una più
salda compartecipazione, potrebbe unire
al folklore delle singole realtà – ognuna
con le proprie inclinazioni, il suo colore
– la benefica sicurezza, impagabile per il
territorio, della visione d’insieme.
Nelle pagine precedenti, le Grotte
di Catullo a Sirmione.
In questa pagina, dall’alto, Lonato,
Desenzano e Padenghe.
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IAGGIO IN PROVINCIA
81
Basso Garda
CI RACCONTANO
lonato del garda
di Alessandra Cascio
PAESE CHE VAI…
LE NOSTRE IMPRESSIONI
to è forte: non più
A Lonato la voglia di rinnovamen
asse Brescia-Desull’
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preg
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riqu
di
etto
prog
un ambizioso
ologica “Fornaci Romane”.
Giovanni Tanzini
(Gelateria Mantecaia)
Via Cerutti
RADIO TAXI BRIXIA
TEL. 030 35111
24h su 24h
Il centro storico si è spento
a causa della struttura
commerciale Il Leone
In questa zona sono presenti diversi
negozi, si può dire che il centro di Lonato si è spostato qui?
“No, non credo. In realtà non mi sembra
che a Lonato ci sia una zona che possa
definirsi centrale rispetto al commercio.
Purtroppo il centro storico ha perso
molto e si è spento a causa del centro
commerciale Il Leone”.
È soddisfatto della sua attività?
• CONVENZIONI AZIENDALI
Ambra Locatelli
(Pizzi e Sfizi) Via San Giuseppe
I lavori di ristrutturazione
anziché aggiungere parcheggi
ne hanno tolto qualcuno
• SERVIZI EXTRAURBANI
• TESSERE PREPAGATE
• SERVIZI PER DISCOTECHE E SCUOLE
Giovanni Tanzini
Lei è molto giovane è questa è la sua
prima esperienza nel commercio,
come si trova?
“Direi bene! Ho aperto da un anno e
tutto sommato mi ritengo soddisfatta”.
Ci descriva Lonato.
“È un grosso paese un po’ trascurato.
Purtroppo qui non vengono organizzate
molte manifestazioni e per di più mancano numerosi servizi e dei bei negozi”.
In centro sente maggiormente la
mancanza di...
“Parcheggi”.
Ma, non sono stati ultimati da poco i
lavori di ristrutturazione del centro?
“Sì, ma anziché aggiungere parcheggi, ne
hanno tolto qualcuno creando alcune difficoltà ai cittadini e a noi commercianti”.
Lonato è un paese tranquillo?
“Manca la percezione di sicurezza perché
di sera il paese è poco illuminato, c’è poca
gente che gira e ci sono molti extracomunitari; per di più manca un controllo costante da parte delle forze dell’ordine”.
Alessia Abate
(Cartoleria Punto
e Virgola) Piazza Savoldi
Lonato è ricco di storia,
cultura e monumenti
non abbastanza valorizzati
Il suo negozio è sempre stato qui sul
corso?
“No, ci siamo trasferiti qui da circa 3
anni soprattutto per questioni di passaggio, di parcheggio e di visibilità”.
Col senno di poi la ritiene una scel-
s
• TAXI ATTREZZATI PER PERSONE DIVERSAMENTE ABILI
“Sì, abbiamo un bel
giro. E il vantaggio di
avere un bel parcheggio qui davanti: è fondamentale per la nostra attività”.
La vicinanza al lago influisce sulla vita
del paese?
“Direi che Lonato vive in funzione del
lago. Qui non appena c’è una bella giornata le persone scappano via”.
Cosa offre il paese ai giovani?
“Non molto. Personalmente non lo frequento e non mi sembra di ricordare che
in zona ci siano locali adatti a noi”.
Cosa farebbe per rilanciare il centro
storico di Lonato?
“Non ne ho la più pallida idea. Forse
punterei maggiormente sulle manifestazioni. Così com’è oggi, la proposta
dell’amministrazione mi sembra abbastanza sterile”.
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V
Agrigelateria
sull’Aia
Agrigelateria
sull
’Aia
Agrigelateria sull’Aia
IAGGIO IN PROVINCIA
Basso Garda
ta azzeccata?
“Sì, visto il periodo. Lavoriamo tanto,
l’attività potrebbe fruttare di più, però
per ora ci accontentiamo”.
Com’è cambiato il centro di Lonato
nell’ultimo anno? È soddisfatta dei
lavori di risistemazione del corso?
Agrigelateria sull’Aia
sciato permessi per costruire dovunque”.
I turisti visitano il paese?
“Non molti. Quelli che ci vengono,
però, rimangono colpiti dalle bellezze
del posto”.
Come se lo spiega?
“Forse perché non è sufficientemente
sponsorizzato. Non capisco come mai
non abbiano pensato di distribuire degli opuscoli informativi o di creare degli itinerari turistici che facciano passare da qui le persone che soggiornano al
lago”.
s
Alessia Abate
“Il risultato finale è sicuramente migliore
rispetto a com’era. Prima l’impatto visivo
era bruttissimo, c’erano diversi parcheggi posticci e avevano reso la strada difficilmente percorribile con l’inserimento
di un senso unico. Oggi i parcheggi sono
ancora scomodi, mentre i marciapiedi
sono diventati fruibili da chiunque”.
Un pregio di Lonato...
“È ricco di storia, cultura e monumenti
purtroppo non abbastanza valorizzati”.
E un difetto?
“Stanno edificando molto ed hanno rila-
La Fondazione Ugo da Como
Le nostre domande a…
Mario Bocchio, Sindaco di Lonato
Le attività commerciali di Lonato
lamentano la vicinanza di alcuni
grandi centri commerciali, in particolare Il Leone. Quale politica sta
adottando il Comune in favore del
commercio?
“Al tempo dell’approvazione dell’iter
di avvio del centro commerciale, l’attuale Amministrazione comunale assunse una chiara posizione contraria
rispetto a quella dell’allora maggioranza di centro-sinistra. L’attuale Amministrazione si è trovata pertanto di
fronte a questa nuova realtà commerciale che – pur posizionata in una zona
di confine (con conseguente ripartizione delle ricadute fra i comuni limitrofi) – ha assunto una posizione per
certi aspetti concorrenziale rispetto
alle attività del centro. Consapevoli
di ciò, abbiamo avviato una politica
di valorizzazione del nostro centro e
di tutela del commercio tradizionale
con interventi di riqualificazione delle
vie e piazze sulle quali si affacciano la
maggior parte delle attività commerciali; abbiamo ridefinito la viabilità e,
anche in accoglimento della raccolta
firme dei commercianti, confermato il senso unico di Corso Garibaldi
riuscendo così anche ad aumentare
MESI
2012
12giugno
i parcheggi a tutto vantaggio degli
esercizi commerciali e della loro clientela. Inoltre, abbiamo stanziato contributi per coloro che hanno subito
un danno per il temporaneo difficile
accesso alle proprie attività. Siamo
certi infine che rivestano un ruolo positivo per l’economia locale gli eventi
e iniziative curate dagli assessorati al
Commercio e alla Cultura. Il Comune
c’è e i commercianti sanno di poter
trovare dialogo e appoggio alle loro
iniziative, come attesta l’ottimo rapporto di collaborazione instauratosi
con l’Associazione Esercenti del commercio, attiva da più di un anno sul
territorio”.
Come mai le attrattive turistiche
presenti sul territorio non sono sufficientemente valorizzate e pubblicizzate dal Comune?
“Non condivido questa affermazione.
Lonato del Garda, come località turistica, in questi anni, è stata sempre più
valorizzata: lo testimoniano i flussi turistici in continua crescita, le iniziative
culturali, di intrattenimento e sportive
di livello anche internazionale organizzate e ospitate dalla nostra città,
così come lo attesta l’ottimo rapporto con la Fondazione Ugo da Como,
che cura eventi capaci di attrarre un
folto pubblico. Ancor di più ne sono
prova gli interventi di riqualificazione
dell’area esterna e del museo dell’area
archeologica Fornaci Romane, con la
creazione di percorsi guidati, nuovo
parcheggi, e aree di servizio, quali
zone ristoro, banco informazione, aula
didattica, sala riunioni e bookshop”.
La cittadinanza lamenta un eccesso
di permessi per l’edificazione? Lei
cosa risponde in merito?
“Parlare oggi di un eccesso di permessi per edificare è difficile: il fatto
che mediamente le entrate per oneri
di urbanizzazione ammontino a circa di 70mila euro al mese, equivale
a dire che a Lonato non si sta edificando. È opportuno inoltre precisare
che l’attuale Pgt – in termini di edificabilità – non ha apportato particolari incrementi rispetto al precedente
piano regolatore”.
Il buon Agrigelato
Il
buon
Agrigelato
Il
buon
Agrigelato
Il buon Agrigelato
latte prende vita l’azienda agricola Agrigelateria
sull’Aia, dove si può gustare tutta la nostra
produzione,
dal gelato
della Agrigelateria
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latte prende
vita l’azienda
agricola
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può
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la
nostra
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ai salumi.
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compleanni,
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Il buon Agrigelato
latte prende vita l’azienda agricola Agrigelateria
sull’Aia, dove si può gustare tutta la nostra
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sull’Aia, dove si può gustare tutta la nostra
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CANTINA
-ricorrenza
AGRITURISMO
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ricorrenzaeeiniziativa
iniziativaprivata.
privata.
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tipo
AGRIGELATERIA SULL’AIA
CORTE FENILAZZO
Loc. Fenilazzo, 1 - 25015 Desenzano del Garda (Brescia)
CASEIFICIO - CANTINA - AGRITURISMO
Tel. 030 9110639 - [email protected] - www.cortefenilazzo.it
AGRIGELATERIA SULL’AIA
CORTE FENILAZZO
Loc. Fenilazzo, 1 - 25015 Desenzano del Garda (Brescia)
Tel. 030 9110639 - [email protected] - www.cortefenilazzo.it
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85
Basso Garda
PAESE CHE VAI…
LE NOSTRE IMPRESSIONI
CI RACCONTANO
desenzano del garda
di Alessandra tonizzo
Desenzano è decisamente una
bella vetrina: ben
tenuta, gradevole, accogliente.
Lo si fa volentieri il
giro dei negozi (anche se, in tem
po di crisi, tante
cose sono over budget per mol
ti). Ma per capirla
bene, Desenzano, si deve parlare
con chi la vive: tutti la amano, la maggioranza sa
che potrebbe dare
di più.
VOCE AI PASSANTI
ANDREA FERRARI
(FARMACIA CAPOLATERRA)
Viale Marconi
Desenzano ha delle velleità
da cittadina, ma è la stessa
di quarant’anni fa
palazzetto dello sport, una pista d’atterraggio… La questione lungolago, poi, è
diventata un passatempo da bar”.
Ci siete da ben 50 anni: i cambiamenti maggiori di Desenzano?
“Rispetto a quando ero bambino, Desenzano si è internazionalizzata. Ma non
nel senso di Montecarlo, come qualche
desenzanese vorrebbe far credere: qui
vivono, e convivono, un po’ tutte le
etnie. Per il mio lavoro è divertente e
stimolante avere a che fare con lingue,
abitudini, culture e necessità diverse”.
Desenzano e boom demografico. C’è
tutto per tutti, in paese?
“Credo che lo sforzo, in termini d’accoglienza, ci sia. Desenzano resta un posto
attrattivo, lavorativamente parlando”.
Cause del turismo “mordi e fuggi”:
strutture ricettive o prezzi alti?
“Il concetto di ‘caro’ è relativo a chi
compra; Desenzano per me è cara perché offre poco, ha delle velleità da cittadina ma è la stessa di quarant’anni fa.
Da cittadino, sono abbastanza deluso:
sono cambiate tante amministrazioni
ma, in sostanza, non è cambiato niente. Aiuole, marciapiedi e fontane: tolti
questi interventi, Desenzano cosa offre
di nuovo? Mancano un teatro vero, un
MARIO LOPA
(ORTOPEDIA SANITARIA
SIGNORI) Viale Marconi
Sul lago mancano
i servizi di trasporto
per anziani e turisti
Che clientela avete?
“Soprattutto anziani, ma anche giovani
e bambini, con i plantari, per crescere in
modo corretto”.
La crisi fa risparmiare sul benessere?
“Sicuramente sì: se proprio non è ne-
cessario comprare, cercano alternative
o aspettano tempi migliori”.
Avete scelto una zona periferica di
Desenzano: perché?
“Per un discorso di comodità della
clientela: dovessimo essere in centro,
chi è in carrozzella, o ha le stampelle,
farebbe molta fatica. Per non parlare del
parcheggio”.
Secondo lei di cos’ha bisogno Desenzano?
“Parlando più in generale del lago, per me
mancano i servizi di trasporto, per anziani
e turisti che, ad oggi, se risiedono in un
albergo un po’ fuori, per raggiungere il
centro o fanno la strada a piedi o chiamano
un taxi. Chi deve prendere il pullmann da
Salò, poi (io l’ho fatto, e ci ho messo una
vita), deve avere del buon tempo!”.
ANGELA SERLENGA
(DORA, ALIMENTARI
PUGLIESI) Via Garibaldi
Cambiamenti ce ne sono stati,
ma la sera qui ci si può ancora
divertire
Mario Lopa
Avete aperto da agosto: come mai
quest’attività, come mai qui?
“Sono pugliese ma vivo a Desenzano da
“Una vicinanza maggiore tra comune e
cittadino”.
Angela Serlenga
Laura Bresciani
LAURA BRESCIANI
(EDICOLA) Via Garibaldi
La gente vuole la macchina
attaccata al negozio
A cosa non rinunciano i desenzanesi?
“Agli articoli per i bambini: siamo davanti all’asilo e i genitori comprano un
giornale in meno ma non fanno mancare
la ‘bustina’ ai più piccoli”.
Lei è di Sirmione: che paragone turistico può fare con Desenzano?
“Questo è un momento di crisi, però
qui ci sono diverse cose che attraggono,
a partire dal Castello”.
Tema viabilità.
“C’è sempre un po’ di caos, poi, quando
c’è il mercato è un delirio. I parcheggi
esterni magari ci sono, ma la gente vuole
la macchina attaccata al negozio”.
Su cosa dovrebbe puntare il paese?
“Valorizzare quello che c’è, scommettere sulla bellezza naturale che ha”.
AgriCultura: il festival della natura
Andrea Ferrari
MESI
2012
12giugno
La prima edizione del Festival dell’AgriCultura – grande convegno sulla coltura
della terra, la qualità del cibo, la salute dell’uomo e del pianeta, tenutosi a Palazzo Todeschini il 27-29 aprile scorso – è stato un successo. Convegni e incontri,
mercatini biologici e botanici, degustazioni e mostre, laboratori e assaggi: questo è stato l’intenso programma che ha coinvolto un weekend fronte lago tutto
particolare, il cui spirito si può sintetizzare nello slogan portante del festival:
“Coltiviamo l’agricoltura per raccogliere il futuro”.
LIVIA ANNICCHIARICO
(GLI ARISTOBIMBI)
Via Garibaldi
Qui la sosta è di 10 centesimi
l’ora e c’è un ricambio
frequente
Avete aperto a marzo, tra vari negozi
del genere: un rischio?
“L’idea è fare qualcosa di diverso, qui
nella ‘piazza dei bambini’: lanciamo
aziende italiane, emergenti, puntando
sul carino e sul ricercato senza troppi
loghi o marchi”.
Com’è l’inizio?
“Finora è piaciuto. Magari, a doversi
abituare, sono proprio le mamme supergriffate! Griff e grossi brand sono il clou
di Desenzano”.
Vi rivolgete comunque ad una fascia
medio-alta.
“Sì, fino ai 16 anni. Abbiamo anche iniziato con tedeschi, olandesi, francesi e
tantissimi russi”.
Trovare parcheggio è un problema?
“Qui la sosta è di 10 centesimi l’ora, e
c’è un ricambio frequente, rivolto agli
utenti dei servizi commerciali: tutto
bene. Il problema, magari, è per noi
commercianti!”.
s
12 anni. I miei genitori hanno lo stesso
negozio in Puglia e io ho deciso di trasportare la mia tradizione qui: le persone che mi conoscevano mi chiedevano
continuamente prodotti locali!”.
Finora come sta andando?
“Bene, posso riternermi fortunata. I miei
clienti hanno dai 30 ai 60 anni, pochi turisti per ora (quelli che vengono, preferiscono comunque il vino), molti desenzanesi”.
Come vede il turismo, in paese?
“L’ho visto scarseggiare un po’, negli
ultimi anni. Il pregio è che, anche d’inverno, qui gira sempre qualcuno”.
Termalismo a Desenzano: un richiamo in più o un buco nell’acqua?
“Affrontare un paragone con Sirmione,
che ha una tradizione termale storica, è
una bella battaglia. Ma vedremo”.
Desenzano movida del lago: è ancora
vero?
“Sì, ci si può ancora divertire. Cambiamenti ce ne sono stati, ma se vuoi fare
qualcosa, la sera qui non si resta a bocca
asciutta”.
Che cambiamenti servirebbero in paese?
Silvio, 40 anni
“Elezioni? La marea di liste la
dice lunga sulla confusione…
Abbiamo bisogno di qualcuno
che abbia voglia di fare qualcosa
che rimanga!”.
Elena, 52 anni
“Desenzano è il paese più bello
del mondo! Peccato che l’abbiano
lasciato andare, nel tempo. Speriamo che ora qualcosa cambi”.
Paola, 59 anni
“Crisi del commercio locale?
Non si dia la colpa ai centri commerciali, perché la clientela di
Desenzano non è quella della
grande distribuzione”.
MESI
2012
12giugno
V
IAGGIO IN PROVINCIA
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Basso Garda
CI RACCONTANO
padenghe sul garda
di Alessandra Tonizzo
NINNI CAVALIERI
E MONICA POLLASTRI
(ABBIGLIAMENTO
PER BAMBINI) P.za Matteotti
Se il restauro del centro
storico fallisce, i negozianti
sono rovinati
La vostra è una storia particolare…
“Sì, siamo nate in Africa, in Etiopia, poi
abbiamo girato moltissimo prima di venire in Italia, rifugiandoci qui dalla crisi
del Brasile, in quella che, nei tempi d’oro, era la nostra casa-vacanze. Questo
negozio è il nostro sogno”.
Vivere qui com’è?
“Per chi è abituato a vivere nelle grandi
Ninni Cavalieri e Monica Pollastri
città estere è un po’ complicato: non c’è
la sensazione di autonomia e libertà che
potevamo provare prima. Ma siamo state
ben volute, ed è piacevole anche un contesto più “intimo””.
I vostri clienti provengono anche da
fuori…
“Da Milano, da Bergamo: chi ha qui la
seconda casa”.
Seconde case che iniziano ad aprire
i battenti: cosa vi aspettate da questa
stagione?
“Aspettiamo solo quello, perché lavoriamo con l’estivo per poi andare avanti i
mesi invernali. Qui vengono i clienti che
vogliono il made in Italy”.
E poi, durante il resto dell’anno?
“Si lavora, poco, con la gente del posto.
E si attuano escamaotage come il “fuori
tutto”: monetizziamo, perché non si riesce più a fare magazzino”.
Restauro del centro storico: cosa sperate?
“Siamo un po’ spaventate da questo
PAESE CHE VAI…
LE NOSTRE IMPRESSIONI
solare, di paesino
Padenghe conferma la sua realtà
enghini, abituapad
I
ti.
idilliaco, meta e rifugio di mol
a il nuovo volto
ansi
con
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ezza
ti a tanta bell
te per cabalazzon
l’ori
o
del centro storico, scrutand
.
tica
turis
one
sagi
va
nuo
a
re l’inizio dell
esperimento, perché se fallisce i negozianti sono rovinati. Si parla di chiudere
al traffico le piazze di domenica, che però
è il momento di maggior afflusso…”.
Magari, dando qualche incentivo a
chi viene…
“L’anno scorso regalavamo dei bonus ai
clienti, come sconti o dolcetti… funzionava, ma cercare il punto d’incontro con
tutti i commercianti è difficile”.
ROSSANA BRUTTO
(OPTIKS) P.za dei Caduti
Ho ristrutturato il mio
negozio, rendendolo
più “cittadino”
s
Padenghe paese dormitorio: è vero?
“Purtroppo sì, perché, nonostante il
grande afflusso di gente da fuori, il paese non viene tanto vissuto, anche se si è
molto ampliato a livello edilizio”.
Clientela padenghina o no?
“Come di dice, non si è mai profeti in
patria! Sembra più semplice che venga
qui il cliente d’estate o l’abitante dei paesi limitrofi”.
Restyling della piazza: cosa vi aspettate?
“Apprezzo l’impegno dell’amministrazione,
ma credo che in primis siamo noi commercianti a dover rialzare la testa. Io ho ristrutturato il mio negozio, rendendolo più “cittadino”, e così dovrebbero fare anche altri. Ci
può essere il porfido più bello del mondo ma,
se non ci sono cose belle da vedere…”.
L’ha ripagata la ristrutturazione?
“Bisogna comunque rischiare: anch’io
ho perso un po’ di entusiasmo veden-
MESI
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V
IAGGIO IN PROVINCIA
Basso Garda
in Valtenesi...
do che, nonostante gli sforzi, capita che
la gente vada altrove”.
Un pregio di Padenghe.
“Sono nata a Milano, Padenghe è il mio
paese d’adozione, in cui torno davvero volentieri ogni volta che mi sposto per viaggiare. C’è inimità, e calore umano”.
ELISA BELOTTI
STEFANO VEZZOLA
(GIOIELLERIA) Via Italo Barbieri
Non sarà la tassa di soggiorno
a far cambiare idea alla gente
che vuol venire a Padenghe
s
In quarant’anni d’attività, qual è stato
il cambiamento più grande, in paese?
“L’incentivarsi del turismo”.
Turismo di seconde case, ultimamente poco vissute…
“Anche no: la crisi si sente per un calo degli
acquisti, ma la gente viene. A luglio-agosto
passiamo da 4mila a 10mila anime”.
È diminuito il pendolarismo, in paese?
“No, perché la situazione economica è
quella che è. Servirebbero davvero più
negozi: gli spazi ci sono”.
Gli albergatori di Salò pagheranno la
tassa di soggiorno per i loro clienti,
voi invece no…
“Non cambia niente, perché anche all’estero si fa già così. Certo, è una spesa in
più, ma non sarà questo a far cambiare idea
alla gente che vuol venire a Padenghe”.
Questione piazza: che idee proporreste per rinnovarla?
“Era ora, siamo contenti. Servirebbe del
verde, in piazza, e mettere a disposizione dei locali che vadano poi riempiti. E
perché no, anche degli ambulatori medici, come i centri analisi, aiuterebbero
la popolazione”.
Stefano Vezzola e Elisa Belotti
MESI
2012
12giugno
Le nostre domande a…
PATRIZIA AVANZINI, SINDACO DI PADENGHE SUL GARDA
Questione tassa di soggiorno: esiste la possibilità di una voce univoca
per il Garda?
“Purtroppo no, non siamo riusciti
ad accordarci, nonostante gli sforzi
e le numerose riunioni che avevano
fatto intendere una soluzione condivisa. Purtroppo alcuni comuni che
avevano aderito in una fase iniziale
(Limone, Gargnano, Sirmione e Desenzano) si sono poi ritirati per motivi diversi. Il nostro Comune, pur non
essendo favorevole all’inizio all’applicazione della tassa, si è poi adeguato alla maggioranza, soprattutto
in virtù del fatto che appartiene ad
una realtà territoriale e istituzione
dell’Unione della Valtenesi. Un diverso risultato, più unitario e omogeneo, è stato raggiunto dalla sponda
veronese, mentre la sponda trentina si era dichiarata fuori da subito,
avendo ben altre risorse su cui contare. Resta il forte rammarico di non
essere riusciti per l’ennesima volta a
perseguire una politica unitaria, in un
campo, come quello turistico, che si
richiama al prodotto Lago di Garda”.
Per abbassare il pendolarismo in
paese – uno delle cause dell’effetto
dormitorio – sono stati attuati investimenti alberghieri e artigianali?
“Gli investimenti alberghieri e artigianali sono previsti sul territorio,
inseriti nel piano di governo approvato tre anni fa. Purtroppo la crisi
economica ha rallentato la realizzazione di questi investimenti che, pur
definiti sulla carta, sono ancora da
concretizzare”.
“Un centro storico ma moderno”:
state concertando, con commercianti e residenti, un restyling del
REALIZZIAMO LE TUE IDEE SU MISURA
À
CON MATERIALI E FINITURE DI QUALIT
centro di Padenghe, a partire dalla
Piazza. Quali progetti?
“L’Amministrazione comunale ha
pensato un progetto di marketing
per rivitalizzare il centro storico. Il
progetto prevede la comunicazione
capillare dei parcheggi di prossimità
al centro per favorire la sosta dei turisti e in generale dei frequentatori
del paese. Successivamente si ipotizza la chiusura al traffico veicolare
del centro la domenica mattina per i
mesi di giugno, luglio e agosto. Durante tale periodo verranno organizzate alcune manifestazioni itineranti
per accogliere e attirare le persone,
promuovendo l’attività di bar e negozi. In seguito si valuterà il livello
di efficacia del progetto e i risultati raggiunti al fine di riadattarlo alle
informazioni raccolte. La proposta
è stata accolta dalla maggioranza
di commercianti e residenti e verrà
concretizzata a partire da giugno”.
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V
IAGGIO IN PROVINCIA
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PAESE CHE VAI…
LE NOSTRE IMPRESSIONI
Basso Garda
Incantevole meta turistica del bass
o Garda, Sirmione per il secondo anno consecutivo
si è aggiudicata
il podio di prima città turistica dell
a Lombardia. Una
conferma che l’impegno profuso
dall’amministrazione locale e dalla popolazione, nell
a prospettiva di un
turismo di qualità ed eccellenza,
continua a dare i
suoi frutti anche in tempo di crisi
.
CI RACCONTANO
sirmione
di Alessandra Cascio
Valeria Grazioli
(Centro del detersivo)
Via Verona
Oggi molti villeggianti
provengono dall’Europa
dell’Est
Da quanto tempo è presente con l’attività qui a Colombare?
“Dal 1986. Questa zona è certamente
più residenziale rispetto al centro di Sirmione, che è tutta turistica”.
VOCE AI PASSANTI
MESI
2012
12giugno
Valeria Grazioli
fatti tagli alla spesa per la navigazione e
molta gente è rimasta a casa. Qui a Sirmione i collegamenti via lago non sono
ancora sufficientemente sponsorizzati e
molti turisti continuano a raggiungere il
centro in macchina”.
Javier Cuervo
(Studio Trainer) Via Tito Speri
Le persone amano svolgere
l’attività fisica di fronte al lago
Che tipo di attività svolge?
“Sono un personal trainer e massaggiatore e svolgo la mia attività in palestra, a
casa o all’aria aperta. Sono specializzato
nel settore femminile”.
Qual è la tendenza in tema di fitness a
Sirmione?
“Le persone amano svolgere l’attività
fisica di fronte al lago ed è per questo
che da tre anni ho proposto dei corsi di
fitness all’aria aperta. La scelta dei miei
clienti avviene proprio lì”.
Qual è l’età media della sua clientela?
“Quarant’anni... ma per svolgere
dell’attività fisica non c’è limite d’età”.
È apprezzata come alternativa alla palestra?
“Sì. La pratica sportiva in palestra a volte è ripetitiva e stanca, qui invece le per-
sone sono attratte proprio dal fatto che
possono vivere all’aria aperta sfruttando
il potere benefico del sole”.
È in Italia da 14 anni. È il primo ad
aver introdotto in zona questo tipo di
attività?
“Finora non ho incontrato nessuno che
tiene lezioni di fitness all’aria aperta.
L’idea di certo non mi appartiene anche
perché in Italia e all’estero questa pratica è molto diffusa”.
Manuela Marghereci
(Abbigliamento
e jeanseria) Via Colombare
I parcheggi scarseggiano
e i clienti fanno fatica
a raggiungere i negozi
È soddisfatta della nuova veste che
hanno dato a quest’incrocio?
“Sì, mi piace molto. Quest’incrocio è
stato ribattezzato Piazza Unità d’Italia
ed è diventato il nuovo punto di snodo per il Castello. Tuttavia i parcheggi
scarseggiano e i clienti fanno fatica a
raggiungere i negozi della zona”.
Un pregio e un difetto di Sirmione?
“Esteticamente è bellissima ed offre
molto a chiunque, peccato che ci siano
tante, troppe persone dell’Est”.
Definirebbe Sirmione una città sicura?
“Purtroppo nell’ultimo periodo la percezione di sicurezza è diminuita notevolmente a causa di furti avvenuti in
pieno giorno sia nei negozi sia nelle abitazioni private”.
Le forze dell’ordine sono vicine ai cittadini?
“Dopo i numerosi fatti accaduti nei
mesi scorsi sono aumentate le ronde e
la presenza costante dei carabinieri crea
sicuramente un valido deterrente per
chiunque”.
Da quanto tempo ha aperto l’attività?
“Da due anni insieme al mio socio Fabio
Gabrielli”.
Perché ha deciso di trasferirsi qui?
“Per la qualità della vita che è sicuramente migliore rispetto a quella della
città e poi perché qui sembra sempre di
essere in ferie”.
s
Anna, 35 anni
“La nuova urbanizzazione di Piazza Unità d’Italia mi piace molto.
Hanno integrato questa zona a
quella del Castello. Ora anche
questa piazza attirerà i turisti”.
Liana, 40 anni
“Il costo dei parcheggi mi sembra un po’ eccessivo, ma tutto
sommato ne vale la pena!”.
Cleo, 28 anni
“Piazza Unità d’Italia è diventata molto elegante. Le fontane, i
giochi d’acqua, il verde e le rotonde armonizzano la zona con
quella del centro storico”.
Samuele e Marco, 16 anni
“Siamo in gita con la scuola! Veniamo dalla Sicilia. Non pensavamo che potesse esistere una
cittadina così caratteristica. Qui
non sembra di essere al lago, ma
al mare”.
Dario, 36 anni
“I parcheggi sono parecchio costosi. Se sapessi dove andare a
parcheggiare nelle vicinanze a un
costo più contenuto, ci andrei”.
Com’è cambiato il turismo nel corso
degli anni?
“Sono cambiate le abitudini dei turisti,
oggi tutti spendono meno. Inoltre c’è
stata una variazione anche nella tipologia del visitatore: originariamente Sirmione era frequentato prevalentemente
da tedeschi, oggi molti villeggianti provengono dall’Europa dell’Est”.
Come vede Sirmione dalle vetrine del
suo negozio?
“Amo Sirmione e non lo cambierei con
un’altra città. Personalmente lo preferisco nel periodo invernale perché è più
vivibile; ma per il commercio è certamente migliore il periodo estivo”.
La zona Castello è raggiungibile anche con i motoscafi e molti turisti non
lo sanno.
“Quest’anno su tutto il lago sono stati
Giulio Girotto
(Cauteau Lumier) Via Verona
Qui la qualità della vita
è migliore e poi sembra
di essere sempre in ferie
Giulio Girotto
MESI
2012
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V
Brescia
Via Borgosatollo, 30
tel. 030.3534286
fax 030.3534173
www.primotelbrescia.it
IAGGIO IN PROVINCIA
Basso Garda
studioimpronta.it
Lei crea lampade e realizza quadri
materici. Si definisce un artista?
“La gente mi definisce così, ma io non
sono così presuntuoso... mi considero più
un creativo, uno che fa cose con le mani”.
Chi sono i suoi clienti?
“La mia clientela viene soprattutto da
fuori Sirmione, però queste sei vetrine incuriosiscono anche gente del
posto”.
Come definirebbe le persone di Sirmione?
“Forse sono poco aperte alle novità.
Allo stesso tempo però sono riservate,
tranquille, ordinate e pulite e queste caratteristiche, mi creda, sono sicuramente da annoverarsi tra i pregi”.
Cosa chiederebbe all’Amministrazione comunale?
“Mi piacerebbe sentirla più vicina alla
gente. Mi dispiace che ancora nessuno
sia entrato nel mio negozio”.
Le nostre domande a…
Alessandro Mattinzoli Sindaco di Sirmione
Quali sono state le ragioni che vi
hanno portato a sottoscrivere un
accordo per la somministrazioni
delle acque termali con le storiche
Terme di Catullo?
“C’è da fare una precisazione, il Comune di Sirmione non ha sottoscritto nulla, si è solamente seduto ad
un tavolo di concertazione con due
soggetti locali ed ha interloquito con
loro per discutere del rinnovo della
richiesta di concessione alla Regione
per la gestione delle acque termali. Il
Comune è intervenuto poiché vi era
il timore che, in caso di disaccordo,
la Regione potesse agire indicendo
un bando che avrebbe potuto assegnare la gestione delle acque a soggetti terzi che, non vivendo il luogo,
non avrebbero potuto dare risposte
di attaccamento al territorio. Quando il Comune si è reso conto che la
questione poteva giungere ad una
felice soluzione, si è fatto da parte”.
Qualche tempo fa sul sito del vostro
Comune era comparso un sondaggio che chiedeva ai cittadini di espriMESI
2012
12giugno
mersi in merito alla costruzione del
nuovo parcheggio. Quali sono stati
gli esiti di questa consultazione?
“Sintetizzando le posso dire che l’adesione al questionario non è stata
elevatissima, ma sento che c’è una
volontà di voler realizzare quest’importante progetto. Quello che manca a Sirmione è quel coraggio che
viene determinato dalla necessità,
anche perché fortunatamente c’è
un’economia che riesce ancora ad
essere sostenibile. I lavori prenderanno il via quando saremo certi che
su un progetto di questa portata, ci
sarà una piena condivisione dei risultati da raggiungere”.
Sirmione si è recentemente aggiudicata il podio di prima città turistica
della Lombardia, dietro solo a Milano. Quali politiche avete deciso di
adottare per mantenere inalterato
questo importante traguardo raggiunto?
“Questi primati certamente mi lusingano, però a mio parere sono
risultati parziali; quello che conta è
che tutto il territorio sia appetibile.
Il Garda appartiene a tre province
diverse e per me la diversità diventa
un valore aggiunto che permette di
offrire proposte diversificate in grado di soddisfare un bacino enorme
di utenza. Detto questo, a livello comunale stiamo adottando delle politiche di promozione turistica anche
all’estero. Presto, la vicepresidente
dell’Associazione albergatori si trasferirà in Cina per sei mesi e aprirà
un ufficio per promuovere le attrattive turistiche del nostro territorio.
Qui invece, continueremo a tutelare
le bellezze naturali e artistiche del
posto nonché la qualità delle acque,
attraverso il continuo e attento lavoro dell’assessore Pierluigi Bianchi”.
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