formazione
istruzione
lavoro
PROGETTO SPECIALE SCUOLE APERTE E INCLUSIVE – P.O. FSE ABRUZZO 2007-2013
ASSE 4 CAPITALE UMANO - CUP C16G15000150007
ISTITUTO TECNICO “MARCONI” – PENNE
PROGETTI INTEGRATI PER L’APPRENDIMENTO E L’INCLUSIONE
A.T.S. “I.T.S. G.MARCONI
I.I.S. da PENNE dei FIORI - I.C. M. GIARDINI
Orienta Formazione e Consulenza s.r.l.”
PROGETTI INTEGRATI
PER L’APPRENDIMENTO
E L’INCLUSIONE
Marzo-Giugno 2015
Lavoriamo ad una Scuola “aperta”,
anche oltre l’orario delle lezioni, che affronti
i temi e le sfide della realtà e che
sia a stretto contatto con il territorio
e le sue problematiche.
Lavoriamo ad una Scuola “inclusiva”,
in cui far vivere in armonia
ogni sensibilità ed in cui costruire
una cultura diffusa orientata
al rispetto della persona e
delle diversità.
sommario
Presentazione
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Azione 1.1.C. Educazione alla Legalità
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Azione 1.2.A. Counseling psicologico
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Azione 1.2.B. Prevenire è meglio che curare
Azione 1.2.C. Potenziamo l’apprendimento
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Azione 2.1.C. Strumenti di marketing multimediale
Azione 1.1.A. Creiamo con la ceramica
Azione 1.1.D. Le mie radici
Azione 2.1.C. Il mio blog
pag. 3
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Azione 1.3.A. Diversi linguaggi dell’apprendimento
Azione 1.3.B. Digital StoryTelling
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Il progetto si svolgerà nelle sedi degli Istituti:
• Istituto Tecnico Statale “G. MARCONI”
Corso Martiri Pennesi, 6 - Penne
• Istituto Statale d’Istruzione Superiore
“LUCA DA PENNE - MARIO DEI FIORI”
Via D. Alighieri, 8 - Penne
• Istituto Comprensivo Statale “MARIO GIARDINI”
Via A. Caselli, 40 - Penne
Direzione del Progetto
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Alessandra Di Pietro
Coordinamento del Progetto
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Eleonora Dell’Oso
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Daniela Morgione
Coordinamento Didattico
Prof. Fernando Morelli
Monitoraggio, Comunicazione e Report
Prof.ssa Lea Della Cagna
2
Presentazione
il progetto, nato da una alleanza educativa di scuole dell’area vestina,
rappresenta un passo ulteriore nella direzione di un confronto continuo,
già attivo nel territorio. L’obiettivo è ampliare l’offerta formativa degli istituti, introducendo,in orario extracurricolare, percorsi ed esperienze laboratoriali in cui gli studenti vivano da attori l’avventura dell’ apprendimento.
Le azioni intendono sostenere la crescita equilibrata ed integrale della
persona, come individuo e come soggetto relazionale, sia promuovendo la
consapevolezza della propria identità e del proprio valore, sia consolidando
la costruzione di relazioni positive con gli altri e con la realtà naturale e sociale.
Le pratiche laboratoriali sono lo strumento privilegiato per valorizzare
il potenziale di ciascuno studente, per favorirne l’autonomia conoscitiva e
per scoprire in maniera cooperativa la complessità del reale. Quando gli
allievi sono coinvolti in attività mirate, essi riflettono, pongono domande,
aprono la mente a nuovi orizzonti, identificano i problemi e ne fanno emergere di nuovi e sono protagonisti nella costruzione della propria conoscenza.
Presupposto di ogni azione è l’intervento ‘personalizzato’, idoneo ad
assicurare a ciascuno ciò di cui ha bisogno e a porre in stretta relazione i
percorsi formativi con stili, tempi di apprendimento e capacità individuali.
Tutti gli interventi guardano agli studenti e alle loro potenzialità in una prospettiva di educazione inclusiva, in cui il rispetto della diversità è nello
stesso tempo un diritto umano ed un valore di civiltà.
il nostro impegno è nella direzione di cogliere ogni opportunità per offrire agli studenti una Scuola sempre più attraente, motivante, sostenibile,
efficace.
Le DirigenTi
Alessandra Di Pietro
eleonora Dell’oso
Daniela Morgione
3
Azione 1.1.C. Educazione
alla Legalità
ocus su: l’importanza delle regole per la
convivenza civile, la ricerca dei valori
fondanti di eguaglianza e libertà attraverso la condivisione diesperienze da parte
degli studenti.
e’ stato affrontato il tema dei comportamenti
elusivi e di quelli illegali attraverso la lettura
del brano “Un paese immaginario”, tratto dal
libro di gherardo Colombo “Sulle regole”, cui
ha fatto seguito un confronto esperienziale
con gli studenti.
in particolare si è parlato di educazione
stradale, trattando nello specifico il tema dell’alcool e droghe e degli effetti sulla guida. Per
affrontare l’argomento ci si è avvalsi della lettura ragionata di un opuscolo informativo del
Comune di Modena. Al termine, è stata proposta un’attività progettuale: scegliere un itinerario, individuando un rappresentativo angolo
della città; guardare l’ambiente circostante con
occhi attenti e critici; cogliere eventuali elementi dissonanti e di disturbo; individuare
F
4
i.T.C.g. “g. Marconi”
azioni e comportamenti del vivere civile e giungere ad una definizione di legalità.
A tal fine, gli studenti, divisi in gruppi, hanno
fotografato luoghi e circostanze di vita quotidiana, rilevanti per l’attività proposta e hanno
proiettato le riproduzioni del materiale raccolto, illustrandone le caratteristiche e rispettando le fasi di analisi proposte.
Alla luce dell’esperienza, gli studenti hanno infine realizzato un decalogo di comportamenti
per agire responsabilmente e contrastare le
forme di illegalità più diffusa, accettate per
consuetudine.
il prodotto finale è stato il frutto di un percorso attivo, finalizzato all’interiorizzazione
del concetto di legalità e ad una più profonda
consapevolezza dell’importanza del rispetto
delle regole. e’ emersa la piena consapevolezza che le regole rappresentano lo strumento essenziale per rendere effettivi i diritti
della persona, sia come singolo sia nella comunità sociale.
DECALOGO PER AGIRE RESPONSABILMENTE E CONTRASTARE
10 COMPORTAMENTI DIFFUSI DI ILLEGALITA’ ACCETTATI PER CONSUETUDINE
• Per contrastare l’evasione fiscale, pretendere scontrino o ricevuta fiscale dopo ogni acquisto.
• rispettare le persone e i beni altrui, anche quelli facilmente accessibili. rispettare beni e
spazi pubblici e risarcire danni provocati.
• non usare alcolici o sostanze stupefacenti alla guida per rispettare la propria vita e quella altrui; considerare sempre la segnaletica stradale, usare il casco allacciandolo e le cinture di
sicurezza.
• rispettare l’ambiente; differenziare lo smaltimento dei rifiuti e ridurre al minimo l’inquinamento adottando comportamenti adeguati.
• rispettare gli animali propri o altrui, soccorrere gli animali in difficoltà e chiedere l’intervento
del servizio veterinario se necessario.
• non appropriarsi dei beni altrui in modo illegale.
• Contrastare la corruzione.
• non fare uso di sostanze stupefacenti anche leggere.
• non acquistare merce contraffatta di alcune genere.
non usare violenza fisica o psicologica; denunciare comportamenti violenti, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.
Azione 1.2.A.
i.T.C.g. “g. Marconi”
Counseling psicologico
l corso si articolato attraverso attività
laboratoriali di gruppo volte a promuovere
un processo di sperimentazione attiva
delle competenze. e’ stata attivata una
‘comunicazione circolare’ non gerarchica, per
favorire lo scambio reciproco e paritario.
Se all’inizio gli studenti si sono mostrati
sorpresi da questa modalità di interazione,
che ha creato qualche imbarazzo e timore di
esporsi, nel corso degli incontri essi hanno
apprezzato il nuovo approccio metodologico.
i temi affrontati:
I
• Le intelligenze multiple e l’intelligenza emotiva: cosa sono e come utilizzarle nella
scuola e nella vita.
• La stima in se stessi e l’auto-fiducia.
• La capacità di individuare risorse e talenti
personali inespressi.
• Le aree e le modalità di miglioramento.
• Le competenze comunicative e relazionali.
• La gestione delle emozioni.
6
• L’elaborazione individuale e di gruppo di un
report conclusivo.
il primo passo è stato la realizzazione de “La
mia carta d’identità”. ogni studente è stato
invitato a scrivere la propria presentazione e
a renderla disponibile agli altri partecipanti.
ognuno ha scelto quindi quella che più lo
incuriosiva e ha avuto uno scambio duale con
il prescelto. Vi è stato chi ha scelto e chi è
stato scelto e questo è stato argomento di
riflessione in assemblea.
gli studenti hanno imparato a comprendere
le proprie modalità di presentazione agli altri,
la tendenza più o meno marcata a scegliere i
simili o gli opposti. Alcuni hanno individuato
un compagno di classe, altri hanno cercato
“persone nuove”. Qualcuno è stato
velocissimo nell’effettuare una scelta mentre
altri l’hanno “subita”. L’accento è stato posto
sul vissuto emotivo collegato ad ognuna di
queste esperienze e gli studenti hanno potuto
sperimentare e conoscere meglio le proprie
ed altrui modalità di relazione.
e’ stato successivamente realizzato il
genogramma, ovvero la mappa della propria
famiglia, un lavoro emotivamente significativo
in cui molti hanno raccontato perdite
importanti. il gruppo ha svolto funzione di
supporto e di contenimento nei confronti di
coloro che condividevano esperienze dolorose,
facendo percepire a chi raccontava la
sensazione di essere accettati, aumentando
la propria autostima e la fiducia nel prossimo,
oltre che operando una rielaborazione del
lutto o di altra situazione dolorosa.
Quindi si è lavorato all’individuazione del
proprio stile comunicativo e relazionale. Sono
stati realizzati giochi di ruolo e simulazioni di
situazioni di vita quotidiana, in cui gli studenti
hanno sperimentato il loro modo di
comunicare con gli altri ed anche modi
alternativi di farlo. Si è lavorato sull’assertività
e sulle capacità di ascolto attivo, dedicando
tutta la parte centrale del corso a queste
tematiche, e gli studenti hanno sperimentato
una varietà enorme di emozioni, di volta in
volta espresse da molti di loro che
raccontavano e rappresentavano, come a
teatro, situazioni di vita “difficili”, conflittuali,
imbarazzanti, paurose, etc. Si è riflettuto sulle
modalità comunicative “facilitanti” l’incontro
con l’altro, sugli errori che spesso
commettono e che impediscono una
comunicazione vera, genuina, empatica ed
accogliente.
Si è lavorato molto sulla progettualità e sulla
esplorazione dei propri talenti e delle proprie
ambizioni. gli studenti hanno prodotto un
elaborato in cui è stato chiesto loro di scrivere
di immaginarsi tra 10 anni. Sono emersi
vissuti ed idee più o meno ottimistiche sul
proprio futuro ed alcuni più di altri hanno
evidenziato una determinazione ed una
sicurezza che ha meravigliato ed anche
spronato chi invece era più “incerto”.
infine gli studenti sono stati impegnati
nell’elaborazione, in maniera creativa, di un
documento che attestasse e rappresentasse
l’esperienza vissuta durante il corso. Sono stati
forniti loro pennarelli e colori a matita per
consentire di ideare un elaborato creativo e
non solo un resoconto scritto. Questo ha
permesso di mettere in evidenza la differente
percezione di uno stesso percorso, i differenti
modi di vivere un’esperienza di gruppo ed
anche i differenti gradi di soddisfazione che
questa ha lasciato. i lavori sono stati molto
creativi e fantasiosi, gli studenti si sono
divertiti mettendo in luce un aspetto che ha
caratterizzato tutto il percorso fatto insieme:
il processo esperienziale. Hanno compreso
che spesso non è importante la destinazione
quanto il viaggio in sé.
7
Azione 1.2.B.
i.T.C.g. “g. Marconi”
Prevenire è meglio che curare
n questo contesto ogni momento è stato
vissuto profondamente dagli studenti, in
quanto ha dato loro la possibilità di osservarsi
più da vicino e di intervenire personalmente sui
punti di forza e di debolezza di ognuno. Molto
interessante è stato approfondire ogni
comunicazione verbale e non verbale, ogni
segnale e problematica manifestata dagli studenti,
non rimanendo ad un livello superficiale ma
evidenzisndo e valorizzando l’individualità di
ciascuno. gli studenti hanno manifestato
significative curiosità sia relativamente al percoso
teorico che a quello pratico/esperenziale.
Al centro della discussione e del confronto
sono state le life skill, cioè quella gamma di
abilità cognitive, emotive e relazionali di base,
che consente di operare con competenza, sia
sul piano individuale che su quello sociale. in
altre parole gli studenti hanno acquisito
consapevolezza circa le abilità e le capacità
necessarie per un comportamento versatile e
positivo, grazie al quale affrontare efficacemente
le richieste e le sfide della vita quotidiana.
I
8
Tali competenze sono state raggruppate in tre
aree: emotive, relazionali, cognitive. Tutti si sono
tutti messi in gioco e si sono confrontati soprattutto
sulle seguenti tematiche:
• difficoltà emotive quali la timidezza,
l’introversione, l’irritabilità e l’isolamento nei
confronti dei pari e/o dei docenti;
• ansia da prestazione;
• disagi comportamentali quali irrequietezza
motoria, ribellione e provocazione verso i pari
e i docenti;
• scarso coinvolgimento ed apatia nei confronti
di pari e docenti;
• gestione delle emozioni e dello stress;
• assenteismo o scarsa frequenza;
il risultato è stato riassunto nei vari lavori eseguiti
dagli studenti e documentati attraverso i cartelloni
in cui hanno rappresentato visivamente riflessioni
e risultati raggiunti .
Questo percorso ha svolto un ruolo di promozione
del benessere mentale degli studenti coinvolti,
incrementandone la motivazione e la positività
nei rapporti interpersonali.
Azione 1.2.C.
Potenziamo l’apprendimento
l corso ‘Potenziamo l’apprendimento’ ha avuto
come obiettivo non tanto quello di far conoscere
strumenti e tecniche utili per migliorare il
proprio metodo di studio con particolare riferimento
all’area umanistica, logico- matematica e linguistica
ma ha rappresentato piuttosto l’occasione per far
riflettere gli studenti sul proprio stile di apprendimento, in modo da poter migliorare.
Pertanto, il prodotto finale dell’azione, partendo
dall’osservazione delle differenze individuali nell’apprendimento, non poteva essere
un decalogo di leggi universalmente valide per tutti ma una
raccolta di riflessioni individuali,
tutte diverse, sulla personale
‘ricetta’ di ciascuno per migliorare il proprio personale apprendimento.
Le interessanti riflessioni e deduzioni degli alunni
sono state sintetizzate in un documento in
formato power-point, corredato da foto e filmati
con intervista agli stessi studenti.
Si è partiti dalla considerazione che, migliorando il
proprio modo di apprendere, si potenziano le
proprie capacità non solo nello studio ma in tutti
gli ambiti della vita e quindi si migliora in generale.
Dato che ogni individuo apprende in modo diverso,
occorre partire da se stessi. Questa idea è stata
sintetizzata nella frase di Aldous Huxley , scelta
dagli allievi tra le tante proposte dall’insegnante:
“Nell’universo c’è un unico angolo che potete essere
certi di migliorare …. E quell’angolo siete VOI!”
Si è poi riflettuto sull’idea che non esiste metodo
I
i.T.C.g. “g. Marconi”
di studio ideale adattabile universalmente ad
ogni persona. ogni individuo è diverso dall’altro
….
Solo osservando noi stessi ed il nostro modo di
apprendere, possiamo trovare le chiavi che ci
aprono le porte della conoscenza.
ogni alunno ha quindi espresso la propria “ricetta”
per potenziare l’apprendimento appresa durante
il corso. nelle parole degli studenti…
“L’ascolto è importante: ci aiuta
ad immaginare e memorizzare
di più i concetti fondamentali.
A casa poi è più facile studiare
e abbiamo più tempo libero a
disposizione per dedicarci alle
cose che ci piacciono.” (MAriA)
“Questo corso è stato utile a
prendere appunti, ad acquisire
tecniche di memorizzazione, a selezionare le
parole chiave e ad evidenziarle (CHiArA)
“ Queste lezioni mi hanno aiutato a capire meglio
la matematica, a migliorare le tecniche di memorizzazione, a prendere appunti ed anche ad
esporre meglio di argomenti” (BeneDeTTA)
“ non rilascio interviste” (MATTiA)
“Ho imparato a relazionarmi con il mondo dello
studio, imparando nuovi metodi di apprendimento, come prendere appunti mentre il professore spiega oppure selezionando le informazioni del testo” (Amica di giulia)
“Ho appreso delle tecniche di lettura veloci che
mi sono state molto utili anche a prepararmi
per le interrogazioni” AnDrei
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Azione 2.1.C. Strumenti
di marketing multimediale
l corso è stato strutturato in modo da
realizzare, come prodotto finale, una applicazione per smartphone dotati di sistema operativo Android.
Come ambiente di sviluppo si è scelto di utilizzare MiT APP inventor 2. App inventor è
un’applicazione web open-source nata come
strumento di apprendimento per giovani programmatori nei laboratori di google education. L’app è ora
gestita dal Massachusetts Institute
of
Te c h n o l o g y
(MiT). La scelta
di
utilizzare
questo
strumento è dovuta
alla sua stessa
natura: è stata
progettata e rilasciata da google allo scopo di
avvicinare alla programmazione neofiti del
campo. nel 2011 google ha scelto di rendere
pubblico il codice sorgente di App inventor ed
ha finanziato l’apertura del Center for Mobile
Learning al Massachusetts institute of Technology (MiT). A testimoniare l’importanza di
questo strumento, secondo i dati pubblicati al
momento sulla pagina di App inventor, App
inventor 2 conta 1,3 milioni di utenti che
hanno realizzato 3,2 milioni di app per dispositivi Android.
I
10
i.T.C.g. “g. Marconi”
Durante le prime lezioni del corso agli studenti
sono state date nozioni di base relative ai diversi sistemi operativi per smartphone e al paradigma di programmazione event-driven in
base al quale il flusso del programma è determinato dal verificarsi di eventi esterni. inoltre,
durante la prima metà del corso, utilizzando
esempi pratici, gli studenti hanno ricevuto le
conoscenze di base necessarie per poter realizzare applicazioni dotate di
interfacce grafiche e sono
state elencate
tutte le componenti visuali, offerte dal tool di
sviluppo Mit
App inventor 2,
descrivendone
tutte le proprietà.
nella seconda
parte del corso la classe è stata indirizzata
verso lo sviluppo di una applicazione per
smartphone semplice, completa ed efficiente.
La prima applicazione sviluppata è stata una
app timer che ha consentito di avvicinare gli
studenti alla programmazione dei pulsanti,
alla gestione dei file audio e del tempo mediante l’interfacciamento con l’orologio di sistema.
La seconda applicazione realizzata è stata un
gioco a quiz, a risposta multipla, su varie disci-
pline. L’applicazione è stata progettata disarticolando l’aspetto
grafico del gioco dai contenuti
(domande e risposte). in questo
modo una volta realizzata la
struttura dell’applicazione è
stato facile inserire le domande
e le risposte per ciascun argomento. gli studenti, divisi in
gruppi, hanno scelto le domande e le risposte in base alle
loro preferenze personali. gli
studenti con una maggiore predisposizione verso la programmmazione e gli argomenti
trattati sono stati lasciati liberi
di personalizzare in modo considerevole la propria applicazione.
gli alunni hanno partecipato in
modo attivo al corso acquisendo buone competenze di
base che consentiranno loro di
continuare, approfondendo le
potenzialità del tool, a sviluppare applicazioni personali per
smartphone.
11
Azione 1.1.A
i.S.i.S. “L. da Penne/Dei Fiori”
Creiamo con la ceramica
urante lo svolgimento del corso di lavorazione dell’argilla, gli studenti
hanno appreso i procedimenti base
per la progettazione e la realizzazione di un
manufatto artistico in ceramica.
iniziando da una fase grafica che ha delineato
l’idea di partenza, si è passati alla verifica di
fattibilità dei possibili percorsi, quindi all’uso
delle tecniche di costruzione appropriate alla
natura del progetto, fino alla finitura, decorazione e cottura del pezzo.
nello specifico, durante le diverse fasi, gli studenti hanno raggiunto un’autonomia operativa che è passata attraverso l’acquisizione di
alcune competenze fondamentali:
organizzazione progettuale mediante studio
grafico.
realizzazione e preparazione al fine della cottura delle forme in argilla sia a bassorilievo
che a tuttotondo.
Costruzione del pezzo tramite la tecnica del
colombino e dello stampaggio.
D
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Preparazione di un’armatura semplice per i lavori che hanno bisogno di sostegno.
Conoscenza dei tempi e metodi di essiccamento e ritiro dell’argilla.
Conoscenza delle fasi di cottura mediante
forno elettrico.
Padronanza delle tecniche decorative (engobbi).
La partecipazione degli allievi è stata entusiasta ed ha permesso di conseguire ottimi risultati. L’intera fase laboratoriale si è svolta in
maniera fluida ed organizzata. i discenti
hanno partecipato con entusiasmo elaborando e rielaborando in autonomia i temi proposti dai docenti, grazie alle tecniche acquisite
e alla creatività individuale che è emersa.
i.S.i.S. “L. da Penne/Dei Fiori”
Azione 1.1.D
Le mie radici
biettivo dell’azione è creare le condizioni
per l’instaurarsi di relazioni positive attraverso il dialogo e abituare gli studenti a
condividere le proprie esperienze e le proprie idee.
Si è inteso trasmettere ai partecipanti l’importanza
e la necessità di curare gli spazi verdi per costruire
un ambiente sostenibile.
gli studenti si sono occupati della riorganizzazione
dell’area verde dell’istituto d’arte Mario dei Fiori, apprendendo attraverso l’opertatività (learning by
doing). L’attività è stata infatti prevalentemente pratica ma sono state fornite le necessarie conoscenze
teoriche preliminari allo svolgimento delle singole
attività che cronologicamente sono state:
progettazione dell’intervento da realizzare;
sfalcio e trinciatura delle erbe infestanti presenti,
spietramento dell’area;
lavorazione del terreno e scavo di buche per messa
a dimora piante;
potature delle piante già presenti nell’area;messa a dimora di alberi, arbusti, piante stagionali.
nello specifico sono state messe a dimora le
seguenti piante: Lagerstroemia, Agrifoglio, Melograno, escallonia, nandina, Loropetalum, rosa, Fotinia, Lavanda e Timo.
posizionamento della corteccia di pino per evitare
la crescita delle erbe infestanti.
il corso ha rappresentato una significativa opportunità per comprendere come l’inserimento in contesti aziendali e la competitività nel mercato del lavoro
richiedano competenze professionali integrate teorico-pratiche e capacità di interazione con tecnologie in continua evoluzione e con l’ambiente umano
coinvolto.
O
13
Azione 2.1.C
Il mio blog
l corso di Progettazione e realizzazione di siti
Web è stato pensato con lo scopo di avvicinare gli studenti ad un’attività in grado di
stimolarli intellettivamente su più livelli.
L’ idea è stata quella di veicolare l’approccio
disinvolto del mondo giovanile con il web e le
tecnologie connesse per ribaltare la prospettiva
rispetto ad internet affinché l’individuo non interagisca solo come UTenTe ultimo fruitore ma
anche come AUTore di contenuti per la rete.
nel contempo si è tentato di avvicinare la curiosità dell’alunno ad una delle materie che
figura trasversalmente nei curricula di molte
università non solo tecniche nonchè alla professione di sviluppatore Web che registra un
incremento crescente.
Sono state introdotte due delle piattaforme
più diffusamente impiegate per gestire e depositare contenuti in rete. esse sono note
come ConTenT MAnAgeMenT SYSTeM
(CMS) ovvero SiSTeMi Di geSTione Dei ConTenUTi: si tratta di WorDPreSS e JooMLA.
I
14
i.S.i.S. “L. da Penne/Dei Fiori”
entrambe costituiscono due sistemi di elaborazione informatica di siti Web. La prima piattaforma si è evoluta dalla sua comparsa
caratterizzandosi come strumento di comunicazione di contenuti verso il lettore finale. La
seconda trova più largo impiego nella strutturazione di siti in ambito commerciale, scientifico e tecnico ed è dunque indirizzata ad
un’utenza più eterogenea.
La caratteristica comune è quella di poter essere usata da una vasta utenza, indipendentemente dal grado di conoscenza di complessi
linguaggi di programmazione.
Dopo una prima fase di corso, dedicata alla
conoscenza del Web e delle sue evoluzioni, ad
entrambi i gruppi è stata mostrata la procedura operativa di strutturazione di un pacchetto di software idonei a lavorare su un
server locale su cui progettare e testare il proprio blog ed il proprio sito.
Quindi gli studenti hanno installato le due piattaforme e le hanno utilizzate in relazione ai
propri bisogni. La comunicazione è avvenuta
avvalendosi del sistema di teleconferenza
presso l’aula informatica.
Affinché traducessero in pratica quanto appreso è stato proposto agli studenti di entrambi i corsi di costituire gruppi, stabilire
ruoli e mansioni ed operare con modalità e
dinamiche tipiche del lavoro in team.
Acquistando un dominio, ovvero procurandone uno gratuito, sarà possibile depositare
quanto realizzato in un server remoto rendendolo di fatto disponibile on line.
Azione 1.3.A
Diversi linguaggi dell’apprendimento
l modulo ha previsto interventi progettuali
a favore di studenti con Bisogni educativi
Speciali e/o con difficoltà di apprendimento
attraverso l’utilizzo della Didattica inclusiva di
tipo laboratoriale. e’ stato dedicato ad alunni
della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo grado, che hanno lavorato nei locali
della scuola e nel Laboratorio di informatica.
gli studenti hanno utilizzato strumenti digitali
(computer, LiM, videocamera), software
specifici (C-Maps, X-Mind, MindMaple) e
strumenti compensativi (LeggiXMe, correttore
ortografico Word) per la costruzione collettiva
di mappe concettuali come mezzo grafico e
multimediale al fine di comprendere e
I
i.C. “M. giardini
rappresentare le informazioni e le conoscenze
rispetto a vari argomenti di studio.
il processo di apprendimento messo in atto
ha portato al potenziamento delle capacità
logiche e di astrazione.
il prodotto multimediale conclusivo
dell’esperienza traccia il percorso effettuato e
si incentra sulla lettura, comprensione e
scomposizione della fiaba di Cappuccetto
Rosso, articolata in mappe concettuali per
comprenderne la struttura, e sui momenti
narrativi (inizio, svolgimento, fine) nonchè i
passaggi fondamentali della scrittura.
Tutto il processo ha portato all’ideazione di
storie alternative, racconti di “Cappuccetti”
di vari colori e sentimenti
contrastanti. in alcune narrazioni
Cappuccetto diventa addirittura
l’antagonista!
La Mappa realizzata contiene
al suo interno, in file audio, le
storie ideate e raccontate dagli
stessi ragazzi.
il percorso ha conseguito la sua
finalità: far conoscere ed
apprendere una nuova modalità
di studio, un processo
conoscitivo basato sulla lettura,
la comprensione, l’elaborazione
dei dati e la loro trasformazione
in Mappe Concettuali semplici,
colorate e facili da costruire per
un apprendimento motivato e
coinvolgente.
15
Azione 1.3.B
Digital StoryTelling
l modulo ha previsto lo svolgimento di
percorsi progettuali di laboratorio
linguistico, per il potenziamento delle
abilità di ascolto e comprensione in lingua
inglese, mirato allo sviluppo di competenze
comunicative attraverso scambi dialogici in
contesti diversi. e’ stato dedicato agli alunni
delle classi quinte della scuola primaria,
suddivisi nei due gruppi-classe, che hanno
lavorato nei locali della scuola (classe, Aula
Magna) e nel laboratorio di informatica,
attraverso modalità di Role Making, Role
Playing e drammatizzazione.
gli alunni, che avevano già avviato nello
scorso anno una prima esperienza di Media
Education, hanno avuto la possibilità di
sperimentare l’integrazione di diversi codici in
chiave digitale e la dimensione multimediale
come reale ambiente di apprendimento per la
contestualizzazione della lingua inglese.
I
16
i.C. “M. giardini
Focus delle attività è stato il racconto di Little
Red Riding Hood, letto e rielaborato dagli
allievi che hanno drammatizzato le diverse
sequenze della storia, successivamente
registrate con una videocamera e montate in
un videotape con animazioni digitali.
La drammatizzazione di un racconto in inglese,
scandito in sequenze già analizzate e comprese,
ha favorito negli alunni l’interazione non solo
verbale ma anche mimica portandoli ad una
maggiore consapevolezza del proprio corpo e
del proprio spazio.
La scelta di travestimenti con pochi materiali
di fortuna, il gioco di improvvisazione e
l’allegra caratterizzazione dei personaggi, la
novità rappresentata dalla realizzazione di un
racconto in formato digitale, hanno favorito
un approccio ludico all’acquisizione delle
strutture linguistiche e al loro riutilizzo in
forme sintattiche sempre più complesse.
Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti
consultare i siti delle Scuole
www.istitutomarconi-penne.gov.it
www.liceopenne.gov.it
www.icgiardini.gov.it
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