I MODELLI Cosa sono? Rappresentazione concettuale, spesso semplificata della realtà capace di spiegarne il funzionamento attraverso oggetti di uso comune DALL’ ‘800 AI GIORNI NOSTRI IL MODELLO ATOMICO DI THOMSON ATOMO:sfera omogenea carica di elettricità positiva in cui gli elettroni sono distribuiti in maniera uniforme e senza una disposizione spaziale particolare IL MODELLO ATOMICO DI RHUTERFORD ATOMO: la massa e la carica positiva sono concentrate in una parte molto piccola di esso chiamata nucleo e gli elettroni orbitano a grande distanza dal nucleo IL MODELLO ATOMICO DI BOHR ATOMO: gli elettroni ruotano intorno al nucleo su alcune orbite circolari di raggio ben determinato. Finché un elettrone rimane nella sua orbita, non emette e non assorbe energia, se non quando passa da un livello all’altro MODELLO QUANTOMECCANICO Si abbandona il determinismo classico, e viene introdotto il concetto di orbitale, ossia la regione nella quale vi è la maggiore probabilità di individuare un elettrone ESPERIENZE DI LABORATORIO ~ corda vibrante ~ risonanza meccanica ~ assorbimento ~ spettri a righe CORDA VIBRANTE ~ prerequisiti ~ strumenti ~ descrizione esperienza ~ raccolta dati sperimentali ASSORBIMENTO ~ prerequisiti ~ strumenti ~ descrizione esperienza ~ raccolta dati sperimentali RISONANZA MECCANICA ~ strumenti ~ descrizione esperienza ~ raccolta dati sperimentali SPETTRI A RIGHE ~strumenti ~ descrizione esperienza ~ raccolta dati sperimentali Ventre: punto di massima ampiezza raggiunto dalla corda Nodo: punto di ampiezza nulla Armoniche: frequenze di oscillazione della corda STRUMENTI SONOMETRO Il sonometro è uno strumento costituito da una corda in tensione sollecitata da una bobina utilizzata per fornire un impulso elettromagnetico che permette la vibrazione della corda stessa. OSCILLOSCOPIO L'oscilloscopio è uno strumento di misura elettronico che consente di visualizzare, su un grafico bidimensionale, l'andamento temporale dei segnali elettrici. DESCRIZIONE ESPERIENZA La corda viene fatta vibrare da una bobina inizialmente con frequenze casuali. Lo scopo è quello di trovare le frequenze delle varie armoniche, iniziando dalla fondamentale e procedendo quindi per gradi, osservando tramite l’oscilloscopio il raggiungimento della risonanza tra bobina e corda. RACCOLTA DATI SPERIMENTALI NUMERO ARMONICHE Prima Seconda Terza Quarta Quinta Sesta Settima Ottava FREQUEZA PROPRIA DI OSCILLAZIONE (Hz) 80 162,5 244,5 325,9 407,3 490,5 574 654 ASSORBIMENTO ~ prerequisiti ~ strumenti ~ descrizione esperienza ~ raccolta dati sperimentali RISONANZA DI UN SISTEMA • Strumenti: oscillatore armonico smorzato e forzato da un motorino • descrizione esperienza: l’eccitazione di un elettrone che passa ad un livello energetico superiore è abbinata ad una determinata frequenza. Il comportamento di un elettrone può essere illustrato con un oscillatore armonico smorzato e forzato: il sistema del carrello ha una frequenza propria costituita dalla frequenza delle molle collegate al carrello. Ma forzando dall’esterno il sistema si può modificare la frequenza di oscillazione secondo quanto esemplifica la curva di Lorentz: Dati sperimentali: Nel raccogliere i dati sperimentali abbiamo cominciato forzando il sistema con una frequenza inferiore a quella propria delle molle. Così facendo la curva sale fino ad arrivare all’apice, nel quale la frequenza propria del sistema è uguale a quella prodotta dal motorino. Questo è il momento in cui il sistema entra in risonanza. Successivamente, aumentando ulteriormente la frequenza impartita dal motore, otteniamo un calo della curva e il sistema esce dalla risonanza. Dati raccolti sperimentalmente: 5T cr T cr 20,66 15,8 10,82 9,84 9,8 8,96 8,8 8,85 8,32 8,07 7,7 7,64 6,68 4,132 3,16 2,164 1,968 1,96 1,792 1,76 1,77 1,664 1,614 1,54 1,528 1,336 5 Tsws T sws T medio differenza 20,494 4,0988 4,1154 2,1 16,363 3,2726 3,2163 2,5 13,019 2,6038 2,3839 11,827 2,3654 2,1667 9,592 1,9184 1,9392 3,3 8,98 1,796 1,794 3,5 8,889 1,7778 1,7689 3,55 8,75 1,75 1,76 3,6 8,63 1,726 1,695 3,7 8,56 1,712 1,663 3 8,051 1,6102 1,5751 3,9 7,64 1,528 1,528 4 6,7 1,34 1,338 f x0 0,24299 0,310916 0,419481 0,461531 0,515677 0,557414 0,565323 0,568182 0,589971 0,601323 0,63488 0,65445 0,747384 0,119 0,0966 0,1672 0,2502 0,309 0,7838 1,12 1,122 1,128 1,096 0,3148 0,2357 0,0981 Curva di Lorentz ottenuta con i dati sperimentali: 1,2 1 0,8 0,6 Serie1 0,4 0,2 0 0 0,2 0,4 0,6 0,8 Il reticolo di diffrazione è uno strumento usato per scomporre la luce nei colori che la costituiscono. Le onde luminose sono visibili all’uomo entro certe frequenze e quindi lunghezze d’onda (dai 400 nm a 700 nm). Ogni colore si contraddistingue per la sua lunghezza d’onda. STRUMENTI RACCOLTA DATI SPERIMENTALI spettri 8 7 I (micro W) 6 5 I (micro W) 4 Filtro giallo I Filtro blu I 3 2 1 0 400 450 500 550 Lambda (nm) 600 650 700 RACCOLTA DATI SPERIMENTALI trasmittanza 1,4 Titolo asse Y 1,2 1 It T Ii 0,8 0,6 0,4 0,2 0 400 450 500 550 600 650 700 Lambda (nm) Trasmittanza: rapporto tra intensità trasmessa ed intensità incidente DESCRIZIONE ESPERIENZA La lampada allo xeno emette un’intensa luce che attraversa il monocromatore; tramite una manopola è possibile regolare la lunghezza d’onda del colore desiderato. Tramite una fibra ottica viene portata la luce su un sensore, il quale, collegato ad un apposito strumento che visualizza le intensità della luce ai vari colori. In seguito, con i dati raccolti, è stato realizzato lo spettro (intensità in funzione delle lunghezze d’onda). Infine, ponendo filtri di diverso colore tra il sensore e la fonte luminosa, si è notato come certi colori vengano filtrati. SPETTRO DELLA LAMPADA AD ELIO • Strumenti: spettrometro lampada ad elio • Descrizione esperienza Attraverso lo spettrometro è possibile scomporre il fascio di luce emesso dalla lampada ad elio, come fa il prisma di vetro, nei suoi fasci costituenti in base alla frequenza sfruttando la diffrazione della luce. Ciò che si ottiene è così lo spettro di emissione dell’elio. Spettro dell’elio: In accordo al modello di Bohr si vedono solo alcuni “picchi” corrispondenti a determinate lunghezze d’onda. • Raccolta dei dati sperimentali: L=d sen a d=1667nm picco destra picco sinistra differenza gradi lunghezza d'onda 88 37 51 25,5 718 87 38 49 24,5 691 84 42 42 21 597 78 49 29 14,5 417 104 21 83 41,5 1105 • Risultati ottenuti: L’esperimento non è stato completamente soddisfacente perché i colori che noi vedevamo nello spettro dell’elio non corrispondevano sempre alle lunghezze d’onda che il computer rilevava: vedevamo colori che non avremmo dovuto vedere in quanto le lunghezze d’onda rilevate corrispondevano ad altri colori ad occhio nudo. Queste imprecisioni possono essere dovute a errori sistematici nella calibrazione dello strumento.