Terme Caronte: Traghettata Nella Storia … Il nostro viaggio parte dalla vallata dell’odierno Bagni dove, in tempi passati, lo sgorgare di acque sulfuree ad alta temperatura e i vapori che si innalzavano dipingevano uno scenario misterioso e irreale … Ai tempi in cui il fiume che corre in questa vallata veniva ancora chiamato Ocinaro, la popolazione vedeva nel ribollire delle acque una presenza diabolica. Ben presto accostarono al fiume il nome dell’infernale Acheronte e diedero alla sorgente principale il mone del traghettatore Caronte. La fonte Caronte venne anche sacralizzata nel Neolitico dalle popolazioni contadine che abitavano la piana Lametina, queste notarono nel territorio di Sambiase una fonte d’acqua calda che incuteva rispetto e paura per una popolazione che aveva il culto di Madre Terra. A Caronte viene anche accostata la leggenda della Sirena Ligea, simbolo della città di Terina, il cui sepolcro veniva bagnato dalle acque del fiume Ocinaro(Bagni). Un altro personaggio ha arricchito di storia e di fascino le terme, dopo aver occupato Martirano nel 1056, Roberto il Guiscardo sostò per 2 giorni presso la fonte termale Caronte. Nell’800 l’Ocinaro cambia nome e diventa Bagni in riferimento al fatto che il corso d’acqua passa accanto alle Terme Caronte(i Bagni), in antichità il suo nome era Formiti dal latino Aquae Formidae cioè acque calde. Le Fonti Caronte nascono in un terreno appartenente in passato alla Badia Basiliana dei Quaranta Martiri e nei primi anni del ‘700 furono concesse alla famiglia Cataldi per 2 ducati annui, concessione che i Cataldi nel 1952 riuscirono a farsi rinnovare dal Ministero per altri 90 anni. Nel 1975 i f.lli Cataldi danno vita alle “Terme Caronte s.p.a.”e si passa dalle 50 mila prestazioni stagionali alle odierne 400 mila circa. Oggi le Terme Caronte offrono moderne infrastrutture e possono vantarsi di essere la prima azienda termale del Meridione.