Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana
Con il Patrocinio di
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero delle Comunicazioni
Ministero della Pubblica Istruzione
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
LOGO BY FABRICA
Progetto
MINERVA
eventi
Comunicato stampa
RADIO FM 1976–2006
Trent’anni di libertà d’antenna
Museo di Roma in Trastevere Piazza Sant’Egidio, 1/b – Roma
15 settembre – 4 novembre 2007
Evento promosso da
Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma - Provincia di Roma
Roma, 14 settembre 2007
L’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e la Provincia di Roma presentano la
mostra “RADIO FM 1976-2006. Trent’anni di Libertà d’Antenna”, ideata e organizzata da Minerva
Eventi con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
La sentenza n° 202 della Corte Costituzionale che ha sancito la libertà di emissione radiofonica privata
nel nostro Paese ha compiuto 30 anni nel 2006. La mostra ripercorre questi trent’anni di radio in FM
attraverso fotografie, suoni, immagini, musica, jingle, sigle di apertura e di chiusura dei programmi,
filmati, oggetti, materiali storici, strumentazioni legate al mondo radiofonico e i racconti dei testimoni.
Una galleria cronologica consentirà di rivivere i più importanti avvenimenti dei personaggi e delle mode
che hanno avuto come contesto la radio: suoni nell’etere, voci, ricostruzioni d’ambienti e di situazioni, per
presentare non una semplice raccolta di immagini ma una serie di luoghi da scoprire.
Tra gli oggetti esposti non mancheranno, infine, oggetti d’epoca, come i primi trasmettitori, giradischi,
piastre di registrazione, mixer e microfoni; una raccolta degli adesivi più importanti e graficamente
significativi che ancora oggi sono motivo di culto da parte di appassionati e collezionisti; le cover dei dischi
in vinile che dal 1975 hanno rappresentato la vita musicale della nostra società; i pannelli con i testi dei
jingle più famosi, le frasi e gli slang che sono divenuti d’uso comune fra i giovani.
La prima esperienza di radio libera in Italia dura soltanto due giorni: la messa in onda del 25 e 26
marzo 1970 di Radio Libera Partinico (Radio Sicilia Libera) viene interrotta dalla polizia dopo 27 ore.
Tre anni più tardi iniziano a trasmettere in maniera episodica e irregolare varie emittenti radiofoniche,
contravvenendo alla legge vigente che assicurava il monopolio alla AI, considerate “clandestine” o “pirata”.
Il 28 luglio 1976 la sentenza n° 202 della Corte Costituzionale sancisce la legittimità di trasmissioni
private, purché a copertura locale.
Oggi in Italia gli ascoltatori quotidiani delle radio sono circa 37 milioni, mentre le emittenti che trasmettono
dal territorio nazionale ammontano a quasi 1.200.
ROMA IN PRIMO PIANO
Nella tradizione di studi sull’industria culturale italiana l’espressione “cento fiori” marca l’irripetibile momento
storico dell’origine delle emittenti libere, che di fatto dalla metà degli anni Settanta in tutto il paese si accavallano alla voce statale della Rai. L’universo delle radio (private o di movimento), con la sua dinamica miscela di
suoni e di vissuti, racchiude evidenti aspetti innovativi: la comunicazione locale, la tecnologia in Fm, il fiorire più
o meno spontaneo al di fuori del monopolio. Mentre nel 1975 in tutta Italia si diffondono le radio libere, nelle
grandi città la comunicazione che batte in Fm si fa polifonica e Roma diventa polo di spicco della radiofonia
insieme a Milano.
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Il Museo di Roma in Trastevere ha sede nell’ex monastero di Sant’Egidio, che appartenne alle Carmelitane
Scalze fino alla presa di Roma. Nel 1976 l’edificio, restaurato dagli architetti Attilio Spaccarelli e Fabrizio
Bruno, divenne la sede del Museo del Folklore e dei Poeti Romaneschi con materiali relativi alle tradizioni
popolari romane provenienti dal Museo di Roma e dal Gabinetto Comunale delle Stampe. Nel 2000 è stato
riaperto al pubblico con la denominazione di Museo di Roma in Trastevere. La collezione permanente è
dedicata agli aspetti salienti, quali i costumi, le danze popolari, le feste laiche e religiose, i mestieri, della
vita popolare romana della fine del Settecento e dell’Ottocento. La collezione comprende una raccolta di
dipinti, stampe, disegni e acquerelli, tra cui la famosa serie della Roma sparita di Ettore Roesler Franz
(Roma 1845 - 1907), un presepe di ambientazione ottocentesca romana, sei rappresentazioni veristiche
d’ambiente che riproducono a grandezza naturale aspetti della vita popolare romana dell’Ottocento. Fanno
parte del museo alcuni materiali appartenuti al grande poeta Trilussa (Roma 1871 - 1950) donati, dopo
la sua morte, al comune di Roma. Oltre alla collezione permanente, il museo dispone di uno spazio espositivo
per mostre temporanee, una sala convegni e una sala musica. Il Chiostro ospita, nel periodo estivo, spettacoli
di teatro, musica e danza.
IL VOLUME
È stato realizzato per la mostra un volume (448 pagine a colori) che raccoglie nelle sue tre parti studi e
testimonianze, immagini di diverse epoche e un’ampia inchiesta fotografica.
RICONOSCIMENTI E PATROCINI
Il progetto è stato insignito della medaglia dalla Presidenza della Repubblica Italiana ed ha ottenuto il Patrocinio
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri della Comunicazione, della Pubblica Istruzione e della
Cultura.
Ufficio Stampa Evento
MINERVA EVENTI
Via Due Ponti 2 - 40050 Argelato (BO)
Erika Zini T 051 4187476 – 051 6630557 | F 051 897420 | C 335 6334008|uffi[email protected]
www.30annidiradiofm.it
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Giusi Alessio
T 06 82077327 | F 06 82077344 | C 340 4206562 | [email protected]
Gabriella Gnetti T 06 82077305 | F 06 82077344 | C 348 2696259 | [email protected]
www.museodiromaintrastevere.it www.zetema.it
INFO MOSTRA
Mostra
RADIO FM 1976–2006. Trent’anni di libertà d’antenna
Luogo
Roma, Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio 1b
Inaugurazione
14 settembre 2007 ore 18.00
Apertura al pubblico
15 settembre - 4 novembre 2007
Orari
martedì-domenica ore 10.00-20.00; la biglietteria chiude un’ora prima;
lunedì chiuso
Biglietteria
biglietto integrato mostra+museo: € 5,50 intero; € 4,00 ridotto; gratuito
per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Catalogo
Minerva Edizioni
Organizzazione
Minerva Eventi
Supporto Organizzativo
e Servizi Museali
Zètema Progetto Cultura
Info
tel. 06 82059127 (tutti i giorni ore 9.00-19.30);
www.museodiromaintrastevere.it
www.zetema.it
www.30annidiradiofm.it
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TRENT’ANNI DI LIBERTA’ D’ANTENNA
La libertà d’antenna in Italia ha una data di nascita precisa: 28 luglio 1976.
Esattamente trent’anni fa una celebre sentenza della Corte Costituzionale
sancì la legittimità di trasmissioni radiofoniche private, purché a copertura locale. Un evento che fece uscire dalla clandestinità i pionieri dell’etere e segnò
la fioritura di centinaia di ‘radio libere’. Nacque così un fenomeno destinato a
caratterizzare dal punto di vista sociale, culturale e politico i decenni a venire.
Per ripercorrere questo lungo cammino, la Minerva Eventi di Bologna organizza un’articolata iniziativa che ha come punti cardine una mostra itinerante
in quindici città italiane (prima tappa a Bologna nel settembre 2006; ultima
a Udine nel gennaio 2008) e un volume sulla storia della radiofonia in Italia
curato dal Prof. Peppino Ortoleva, docente di Storia dei media all’Università di
Torino. Abbiamo voluto raccogliere in questa cartella e nel CD ad essa allegato
una piccola parte dell’immenso materiale (foto, audio, articoli) che ci consentirà di rivivere un periodo tanto importante della nostra storia.
LA MOSTRA
La mostra ripercorre i trent’anni di radio in FM attraverso fotografie, suoni, immagini, musica, jingle, sigle di apertura e di chiusura dei programmi, filmati, oggetti,
materiali storici, strumentazioni legate al mondo radiofonico e testimonianze. Una
galleria cronologica consente di ripercorrere questi ultimi trent’anni rivivendo i più
importanti avvenimenti che hanno avuto come contesto la radio: suoni nell’etere,
voci, ricostruzioni di ambienti, per presentare non una semplice raccolta di immagini, ma una serie di luoghi da scoprire.
La mostra, itinerante in almeno dieci importanti città italiane, inaugurata a Bologna (Oratorio di Santa Maria della Vita) sabato 9 settembre 2006, si concluderà
dopo un lungo giro d’Italia a Udine a gennaio 2008.
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IL LIBRO
Contemporaneamente all’inaugurazione della mostra Minerva Edizioni pubblica il volume Radio FM 1976-2006. Trent’anni di libertà d’antenna (448 pagine a colori,
euro 49,00) a cura di Peppino Ortoleva, Giovanni Cordoni e Nicoletta Verna. La pubblicazione racconta la storia della radiofonia privata in Italia attraverso saggi di importanti ricercatori, testimonianze di protagonisti, immagini e interviste.
IL SITO INTERNET
www.30annidiradiofm.it è il sito dedicato all’evento: fornisce tutte le informazioni sul progetto e permetterà un dialogo interattivo tra appassionati ed organizzatori.
CONTATTI
Uf f icio St ampa Miner va Eventi:
Er ika Zini
Email: uf f icios t ampa@30annidir adiofm.it
Tel. 051.4187476; f ax 051-897420.
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STORIA DI UNA RIVOLUZIONE
La stagione dei ‘Cento Fiori’
Nella primavera del 1966 iniziano le trasmissioni in italiano di Radio Monte Carlo. L’Italia del boom economico ascolta in
onde medie: al microfono disc-jockey-animatori (come Awanagana, Robertino, Herbert Pagani, Ettore Andenna, Riccardo Heinen, Luisella Berrino) che si fanno chiamare solo per nome e un ritmo sconosciuto alla radio pubblica. L’influenza
del suo stile sulla radiofonia privata italiana sarà enorme.
La prima esperienza di radio libera in Italia dura soltanto due giorni: tra il 25 e il 26 marzo 1970
trasmette Radio Libera Partinico (Radio Sicilia Libera). Nata per iniziativa di Danilo Dolci, la radio dà
voce ai terremotati del Belice, ma viene chiusa dalla polizia dopo 27 ore. Tre anni più tardi iniziano a
trasmettere in maniera episodica e irregolare varie emittenti radiofoniche, contravvenendo alla legge
vigente che assicurava il monopolio alla RAI, considerate ‘clandestine’ o ‘pirata’. Si intensifica la fase di
sperimentazione delle radio ‘libere’. Tra le tante esperienze, Radio Potenza Centrale, attiva tuttora, il
cui fondatore Bonaventura Postiglione trasmetteva da un’automobile mai parcheggiata nello stesso
posto, e Radio Bologna, nata per iniziativa del regista Roberto Faenza.
Il 1° gennaio 1975 iniziano le trasmissioni regolari di Radio Parma. Tra i primi trasmettere c’è un
ragazzino alto e magro, di nome Mauro Coruzzi, ora meglio noto come Platinette.
Il 10 marzo nasce Radio Milano International per opera di Nino Cozzi, in arte P3, e dei fratelli Piero e
Rino Borra. L’emittente irradia da una frequenza vicinissima a quella del Programma Nazionale della Rai,
cui contrappone una programmazione di non stop music. Presto la chiusura decisa dal pretore e poi la
riapertura. Qui nascono, tra gli altri, Gerry Scotti, Leopardo, Claudio Cecchetto e Albertino.
Alla fine dell’anno le radio private segnalate sulle varie riviste specializzate, tra cui Millecanali, superano le 100 unità. Quella straordinaria stagione di fermento sarà ricordata come la stagione dei
‘Cento Fiori’.
1976 Il 28 luglio la sentenza n° 202 della Corte Costituzionale sancisce la legittimità di
trasmissioni private, purché a copertura locale. Vengono così legittimate le prime
stazioni “clandestine” che avevano cominciato a trasmettere negli anni e fioriscono in
tutto il Paese le nuove radio “libere”.
Il 16 febbraio cominciano a Milano le trasmissioni sui 105.560 mhz di Radio Studio
105, che nell’83 prenderà il nome di Rete 105 e nel 1996 quello attuale di Radio
105. Tra le tante voci lanciate dalla radio milanese anche quella di un giovane Diego
Abatantuono.
Il 3 marzo nasce Radio Radicale, organo del Partito Radicale che colma presto la
lacuna delle reti di stato nella copertura radiofonica delle sedute del Parlamento
Italiano.
A settembre nasce ufficialmente Radio Popolare, attorno a Piero Scaramucci e altri
collaboratori che ne faranno una concreta alternativa nel settore dell’informazione
radiofonica. Palestra di giornalisti come Gad Lerner, Lucia Annunziata e Carlo Panella, lancerà nel mondo dello spettacolo nomi come Gino e Michele e la Gialappa’s
Band.
Il fenomeno esplode definitivamente: nel giro di qualche anno le radio private superano le 2700 unità.
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1977 Le radio libere rivestono un ruolo decisivo nella rivolta studentesca. Esemplare il caso
della bolognese Radio Alice (nata il 9 febbraio 1976), emittente di controinformazione
politica legata al movimento studentesco, “chiusa” in diretta da un’irruzione della polizia, episodio ripreso di recente nel film Lavorare con lentezza di Guido Chiesa.
1978 In dicembre cominciano a Roma le trasmissioni di Radio Dimensione Suono.
Ma il fiorire delle radio libere non riguarda solo le grandi città: a Terrasini, in provincia di
Palermo, dalle improvvisate frequenze di Radio Aut in quegli anni Peppino Impastato (la
cui vicenda è stata raccontata nel film I cento passi di Marco Tullio Giordana) conduceva
la sua coraggiosa lotta alla mafia, che gli costerà la vita (9 maggio 1978).
1979 Le piccole realtà radiofoniche si affermano in ogni parte del paese riuscendo, a volte,
a confezionare veri e propri scoop giornalistici. Celebre in questo senso l’intervista a
Papa Wojtyla che Tonino Luppino di Radio Sapri realizzò il 17 gennaio 1979 al termine di un’udienza generale, spacciandosi per un missionario sudamericano.
1980 Le voci degli speaker delle radio più importanti cominciano a diventare familiari al grande
pubblico: in tutta Italia nasce di fatto una nuova categoria professionale. Tra i primi dj c’è
anche un certo Vasco Rossi (che tre anni prima era stato denunciato per le sue trasmissioni e assolto con una sentenza storica) della piccola Punto Radio di Zocca (Modena). Vasco continua la sua attività radiofonica anche dopo l’uscita dei primi album, come confessa
in un’intervista di quegli anni.
1982 Il 1° febbraio Claudio Cecchetto fonda Radio Deejay; il 26 febbraio Mario Volanti inaugura a Milano le frequenze di Radio Italia Solo Musica Italiana. Nello stesso anno nascono
anche Lattemiele a Bologna e Radio Italia Network a Udine.
1987 Cominciano le trasmissioni di Rtl (Radio Trasmissioni Lombarde). Nata come la piccola emittente della discoteca bergamasca Capriccio, in breve amplierà le proprie frequenze, assumendo il nome di Rtl 102.5 e diventando una delle radio più ascoltate del Paese.
1996 Il 1° gennaio Claudio Cecchetto lancia la sua nuova creatura: Radio Capital.
1999 Il 4 ottobre nasce Radio 24, il primo esperimento di radio all news in Italia.
2000 Il 19 settembre alle 15,30 per la prima volta tutte le radio italiane trasmettono
contemporaneamente la stessa canzone (Purple Rain di Prince) per ricordare Alex
Martini, voce storica di Radio 101, scomparso due giorni prima.
2006 In Italia gli ascoltatori quotidiani delle radio sono circa 37 milioni, mentre le emittenti
che trasmettono dal territorio nazionale ammontano a quasi 1200.
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LA MOSTRA
A cura di Peppino Ortoleva, Giovanni Cordoni
Gruppo di lavoro Mediasfera: Mattia Lucatuorto, Valentina Marasco, Massimo Reali.
Progetto sonoro: Corsisti SOUNDEX - Tempo Reale - Firenze
RADIO FM 1976-2006. Trent’anni di libertà d’antenna è il titolo di un’originale e articolata
iniziativa culturale che, sulla base di criteri scientifici e con l’uso di un insieme di linguaggi
coinvolgenti, intende riflettere e fare riflettere sui cambiamenti della società e della cultura nei
decenni di liberalizzazione delle trasmissioni radiofoniche. Cambiamenti che hanno toccato i
linguaggi, i gusti, le regole espressive, i costumi, le norme e che non si lasciano riassumere in
formule semplici e univoche.
L’iniziativa è ideata dalla Minerva Eventi di Bologna, sotto la direzione di Roberto Mugavero. È
guidata da un Comitato Scientifico presieduto dal prof. Peppino Ortoleva dell’Università di Torino
e composto dal prof. Gabriele Falciasecca dell’Università di Bologna, dalla dott.ssa Barbara
Fenati, riconosciuta tra i maggiori studiosi italiani della radio, dalla prof.ssa Cécile Méadel del
Centre de Sociologie de l’Innovation dell’Ecole des Mines di Parigi, e dal prof. Enrico Menduni
dell’Università di Roma 3. I lavori di ricerca sono coordinati da Giovanni Cordoni, caporedattore
dell’Enciclopedia della Radio Garzanti, con la Mediasfera di Firenze.
La mostra, che già prima della sua partenza ha ricevuto moltissimi patrocinii e riconoscimenti
istituzionali a livello nazionale, sarà presente in una quindicina di località italiane, in diverse aree
della penisola: partenza da Bologna nel settembre 2006 arrivo a Roma nell’ottobre 2007. Il
progetto espositivo, curato dallo studio Boeri di Reggio Emilia, ricostruisce e insieme evoca
l’universo produttivo della radiofonia post-monopolistica, il nuovo ‘paesaggio sonoro’ cui la nuova
radio ha contribuito a dar forma e le vicende di singoli e gruppi che hanno partecipato alla sua
costruzione. La mostra è pensata per portare o riportare diverse generazioni d’italiani in contatto
con uno dei processi socio-culturali che hanno più intensamente contribuito alle trasformazioni
dell’Italia negli ultimi decenni, interloquendo con la memoria, le abitudini, le curiosità di tutti.
La mostra verrà allestita all’interno delle prestigiose sedi messe a disposizione dagli Enti
che hanno aderito al progetto.
La realizzazione della progettazione è stata affidata all’architetto Andrea Boeri, docente di
architettura all’Università degli studi di Bologna presso la sede di Cesena, affiancato dagli architetti Stefano Piraccini e Marco Sita, suoi collaboratori. L’esposizione della mostra per ogni tappa
comprende tre week end.
In ogni tappa saranno presenti i punti informativi di Telefono Azzurro dove saranno
raccolti contributi per l’associazione.
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I CONTENUTI DELLA MOSTRA
La Mostra ripercorre i trent’anni di radio in FM attraverso fotografie, suoni, immagini,
musica, jingle, sigle di apertura e di chiusura dei programmi, filmati, oggetti, materiali storici,
strumentazioni legate al mondo radiofonico e i racconti dei testimoni. Una galleria cronologica
consente di ripercorrere questi ultimi trent’anni rivivendo i più importanti avvenimenti, i personaggi e le mode che hanno avuto come contesto la radio: suoni nell’etere, voci, ricostruzioni
d’ambienti e di situazioni, per presentare non una semplice raccolta di immagini ma una serie di
luoghi da scoprire. Il tutto anche attraverso le vignette di celebri disegnatori quali Altan, Stefano
Disegni, Milo Manara, Vauro e altri ancora. La Mostra dedicherà una sezione alle esperienze
radiofoniche delle città che di volta in volta ospiteranno l’evento, coinvolgendo le radio e i personaggi locali. Dalle fotografie di personaggi e star radiofoniche e televisive di oggi, di quando
erano - ieri - dei semplicissimi “ragazzi della porta accanto”, alle tante altre foto storiche che
racconteranno al visitatore la vita quotidiana delle radio locali. Un percorso che non si esaurisce
nella sua funzione espositiva ma intende coinvolgere il visitatore in un ruolo attivo anche attraverso postazioni multimediali ed exhibit interattivi.
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17. La radio è informazione
- La radio è informazione
- L’emergenza
- L’attualità e i grandi eventi
- La radio è informazione. Lo sport
STORYBOARD DELLA MOSTRA
1. Libertà d’antenna
2. Il senso di una mostra
3. Perché l’FM
4. La radio si libera
5. Dalla radio pirata alla liberalizzazione
6. Principi e Pirati
7. La battaglia per la liberalizzazione
- Cento Fiori...Mille Canali
- Radio e movimenti
18. La radio è intrattenimento
- La radio è intrattenimento: disc jockey
e conduttori
- Il passato nel presente
- Talk radio e infotainment
19. La radio è musica
- Le copertine dei vinili
- Novità e classifiche. Playlist e format
musicali
- I musicisti alla radio
- I concerti organizzati dalla radio
8. La caduta delle barriere
- Una radio parlata: le lingue della radio
- La radio parla sporco
- Ciabbiamo la linea
9. La radio arriva a Bologna
10. Piccole antenne crescono
11. Palinsesto
12. Orologio sociale
13. Ascoltare la radio
14. Radio e bambini. La radio che non c’è?
15 La radio interattiva
- Trent’anni. La radio pubblica
- Trent’anni. La radio commerciale
- Trent’anni. La radio comunitaria
20. Perché la radio è
- La radio è leggera
- La radio è vicina, la radio è mobile
- Tutto il suono, nient’altro che il suono
16 Trent’anni
22. Uscita.
21. Il futuro della radio
- Non sempre per ascoltare la radio ci
vuole una radio
- Non sempre la radio ci arriva via radio
- Radio on demand
PROGETTO SONORO: CORSISTI SOUNDEX – TEMPO REALE – FIRENZE
Non mancano infine oggetti d’epoca, come i primi trasmettitori, giradischi, piastre di registrazione, mixer e microfoni; una raccolta degli adesivi più importanti e graficamente significativi che
ancora oggi sono motivo di culto da parte di appassionati e collezionisti; le cover dei dischi in vinile
che dal 1975 hanno rappresentato la vita musicale della nostra società; i pannelli con i testi dei
jingle più famosi, le frasi e gli slang che sono divenuti d’uso comune fra i giovani.
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LE SCUOLE
Il percorso espositivo ha inoltre una finalità didattica. Grazie alla collaborazione del MIUR – Ministero Istruzione, Università e Ricerca, che ha patrocinato l’evento, saranno coinvolti e invitati a
visitare la mostra i docenti e gli alunni di ogni ordine e grado delle scuole. Siamo infatti convinti
che il tema della comunicazione, e quindi della radiofonia, sia un elemento cardine per comprendere i valori fondanti del nostro vivere civile, che sappiamo essere alla base del sistema
culturale e formativo italiano.
PERSONALE FOTOGRAFICA DI ANDREA SAMARITANI
Una personale fotografica di Andrea Samaritani, permette al visitatore di conoscere, attraverso inediti scatti d’autore, ambienti e personaggi degli studi radiofonici italiani.
Andrea Samaritani, nato a Cento di Ferrara nel 1962, è fotografo professionista dal 1985. Collabora continuativamente, tra gli altri, con i periodici: Bell’Italia, Donna Moderna, Dove, Focus,
Gambero Rosso, Gente Viaggi, Lo Specchio, I Viaggi di Repubblica, Il Venerdì, L’Espresso, Qui
Touring, Slow Food, Vera, Vie del Gusto, Ville & Casali, Vini. Nel 1990 ha fondato a Bologna, insieme a Paolo Righi, l’agenzia fotogiornalistica Meridiana Immagini, all’interno della Cooperativa
Voli. Sue fotografie sono state pubblicate in più di cento libri di arte e turismo.
È autore di numerosi volumi fotografici, fra gli ultimi ricordiamo: Il compianto di Niccolò dell’Ar-
ca, 2002; Il Compianto di Ilario Fioravanti, 2004; Il Parco Ducale di Parma, 2004; Romagnamia.
Per i cinquant’anni di una canzone popolare, Minerva Edizioni, 2004; Festa di Cartapesta. Il
Carnevale di Cento, 2005.
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GEOGRAFIA DELL’EVENTO
Sono cinquanta le città a vario titolo coinvolte: alcune patrocineranno l’iniziativa, altre offriranno i luoghi più prestigiosi per ospitare la mostra o si impegneranno a realizzare convegni,
incontri, dibattiti e manifestazioni legate all’evento.
LE TAPPE DELLA MOSTRA ITINERANTE
DEFINITE AD OGGI
Bologna, 9/24 settembre 2006
Museo della Sanità, Oratorio Santa Maria della Vita - Via Clavature, 8
Modena, 30 settembre/15 ottobre 2006
Chiesa di San Paolo e annessa Sala delle Monache - Via S. Selmi, 69
Padova, 25 novembre/10 dicembre 2006
Ex Scuderie di Palazzo Moroni - Via del Municipio, 1
Bari, 10 gennaio/10 febbraio 2007
Palazzo dell’Ateneo dell’Univeristà di Bari - Piazza Umberto I, 1
Milano, 1 Marzo/1 Aprile 2007
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci - Via San Vittore, 21
Tricase, 21 aprile /20 maggio 2007
Palazzo Gallone
Livorno, 1/17 giugno 2007
Museo di Storia Naturale del Mediterraneo - Via Roma, 234
Trieste, 23 giugno/8 luglio 2007
Palazzo dei congressi
Roma, 15 settembre/4 novembre 2007
Museo di Roma in Trastevere
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LA PUBBLICAZIONE
Il volume Radio FM 1976-2006. Trent’anni di libertà d’antenna, a cura di Peppino Ortoleva
Giovanni Cordoni e Nicoletta Verna, con saggi di Enrico Menduni, Barbara Fenati, Cécile Méadel
(Minerva Edizioni, pp. 448 a colori, euro 49,00) racconta questi trent’anni di libera radiofonia
attraverso immagini, aneddoti, interviste, testimonianze e contributi di importanti personaggi
legati al mondo della radio.
Il catalogo della mostra Trent’anni di libertà d’antenna vuole ritrovare il senso e la varietà di
quella stagione, e accompagnare il lettore in un viaggio dentro la radio fino ai giorni nostri, affiancando ai saggi dei maggiori studiosi della radio italiana (Ortoleva, Menduni, Fenati, Mèadel,
Cordoni, Verna ecc.) le interviste e le testimonianze dei protagonisti, dal regista Roberto Faenza
(Radio Bologna) a Bifo (Radio Alice), da Piero Scaramucci (Radio Popolare) a Valter Vecellio (Radio Radicale), da Sergio Ferrentino (Radio Popolare e Radio RAI) a Federico l’Olandese Volante,
da Linus a Marco Baldini, da Awanagana a Gianni Riso e Platinette, fino ai tanti altri personaggi
che diedero vita, già nel 1975, a una pluralità di voci quale prima era stata possibile solo nel
campo della carta stampata.
Ampia la documentazione fotografica del volume, con molto materiale d’archivio e un reportage
realizzato appositamente da Andrea Samaritani. L’opera è arricchita da una nutrita serie di box
di approfondimento che restituiscono la grande varietà del mondo radiofonico post-monopolistico, con palinsesti, lettere degli ascoltatori, trascrizioni di trasmissioni, ricostruzioni storiche,
documenti inediti e molto altro.
La monografia sarà in vendita nei luoghi espositivi e nelle principali librerie italiane.
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IL COMITATO SCIENTIFICO
La Presidenza del Comitato Scientifico che sta sviluppando il lavoro di ricerca è stata affidata al Prof. Peppino Ortoleva, docente di Storia dei Media all’Università di Torino e Presidente
di Mediasfera, studioso sui temi della comunicazione di massa ed autore di oltre un centinaio
di lavori scientifici su media, storia e società, nonché curatore dell’Enciclopedia della Radio
Garzanti.
I Componenti del Comitato scientifico sono:
Prof. Gabriele Falciasecca
Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi e docente di Telecomunicazioni all’Università di Bologna;
Dott.ssa Barbara Fenati
Ricercatrice “freelance” sul pubblico dei media e analista del mezzo radiofonico, autrice di Fare la radio
negli anni Novanta, Le professioni della radio e numerosi altri lavori sulla radio;
Prof.ssa Cécile Méadel
Directeur de recherche al Centre de Recherche sur l’Innovation di Parigi e autrice di volumi e saggi sulla
storia della radio in Francia dagli anni Trenta a oggi;
Prof. Enrico Menduni
Docente straordinario di Comunicazione all’Università di Roma Tre e autore tra l’altro di La radio nell’epoca della televisione, Il mondo della radio ecc. In stretto coordinamento con il Comitato Scientifico;
Il Dott. Giovanni Cordoni di Mediasfera, caporedattore dell’Enciclopedia della Radio Garzanti,
segue il lavoro di ricerca per la mostra e di redazione del relativo libro.
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
È stata allestita una struttura dedicata all’Evento, che verrà implementata seguendo il “work in progress” del progetto. Sono già attive: Direzione, Organizzazione, Ufficio Stampa, Ufficio Grafico, Segreteria, Amministrazione, Web.
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Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana
Con il patrocinio di
Enti promotori
e sostenitori
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero delle Comunicazioni
Ministero della Pubblica Istruzione
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Sponsor ufficiale
PROVINCIA
DI BOLOGNA
Con il patrocinio di
COMUNE
DI BOLOGNA
Provincia di
Pesaro e Urbino
In collaborazione con
CITTÀ DI
SASSO MARCONI
COMUNE
DI ASTI
Provincia
di Bari
Partner ufficiale
PROVINCIA
DI MODENA
CITTÀ DI
PESCARA
Medaglia d’Oro
al Merito Civile
PROVINCIA
DI PESCARA
PROVINCIA
DI BERGAMO
COMUNE
DI PISA
Provincia
di Cremona
PROVINCIA
DI PISA
PROVINCIA
DI LIVORNO
PROVINCIA
DI FERRARA
Sosteniamo insieme
COMUNE DI
FIRENZE
COMUNE
DI PADOVA
Provincia di
Forlì C
- esena
www.azzurro.it
Sponsor tecnici
COMUNE
DI ROMA
Provincia
dell’Aquila
PROVINCIA
DELLA SPEZIA
Medaglia d’Oro al Valor Militare
per attvità partigiana
REGIONE PUGLIA
ASSESSORATO AL
MEDITERRANEO, PACE
E ATTIVITÀ CULTURALI
PROVINCIA
DI RAVENNA
Medaglia d’Argento
al Merito Civile
PROVINCIA
DI RIMINI
PROVINCIA
DI ROVIGO
UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
DI SIENA
PROVINCIA
DI LODI
EMPORIO della CULTURA
PROVINCIA
DI PARMA
16
Regione
Umbria
AERANTI-CORALLO
LE IMPRESE RADIOTELEVISIVE LOCALI, SATELLITARI E VIA INTERNET
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AERANTI-CORALLO, aderente alla CONFCOMMERCIO, è composta dalle seguenti associazioni di
categoria:
- AERANTI
- CORALLO
Coordinatore e legale rappresentante è Marco Rossignoli (avvocato, patrocinante in cassazione, revisore
contabile, professore a contratto di Legislazione dei media presso la Facoltà di economia dell'Università degli
studi di Macerata), Presidente AERANTI, membro del Comitato di presidenza della CONFCOMMERCIO,
presidente della Commissione consiliare per le politiche per il sistema radiotelevisivo della stessa
confederazione.
AERANTI – CORALLO rappresenta complessivamente, alla data del 5 maggio 2006, n. 1.044 imprese così
suddivise:
n. 671 imprese radiofoniche locali;
n. 314 imprese televisive locali;
n. 6 syndication di emittenti locali che effettuano trasmissioni in contemporanea sul territorio nazionale;
n. 5 agenzie di informazione radiotelevisiva;
n. 30 imprese radiotelevisive via satellite;
n. 9 imprese radiotelevisive via Internet;
n. 9 concessionarie di pubblicità del settore radiotelevisivo.
Le imprese AERANTI-CORALLO danno complessivamente occupazione a oltre 6.000 lavoratori dipendenti
e a oltre 10.000 collaboratori.
Le imprese radiofoniche locali AERANTI-CORALLO ammesse alla graduatoria (determinata sulla base dei
dipendenti e del fatturato) per lo stanziamento dei sei dodicesimi del contributo di cui al D.M. 1 ottobre 2002
n. 225 per l’anno 2002 sono 334 sul totale di 483, pari al 69,1 percento. AERANTI-CORALLO rappresenta la
prima e la terza emittente di tale graduatoria. Sulle prime 20 emittenti della stessa graduatoria, AERANTICORALLO ne rappresenta 17. Inoltre, AERANTI-CORALLO rappresenta 74 emittenti sulle prime 100 della
suddetta graduatoria. Tali dati evidenziano la capacità delle imprese radiofoniche locali di AERANTICORALLO in termini di occupazione e di fatturato.
L’indagine di ascolto Audiradio attribuisce alle 116 radio locali (su 220) rilevate, complessivamente n.
11.816.000 ascoltatori nel “giorno medio” e n. 43.651.000 ascoltatori nei “7 giorni” (dati 2005).
AERANTI-CORALLO rappresenta 81 delle 168 imprese televisive locali, pari al 48,2 percento,
complessivamente ammesse alle graduatorie regionali per le misure di sostegno alle tv locali previste dal
D.M. 378/99 per l’anno 2005.
L’indagine di ascolto Auditel attribuisce alle 50 tv locali associate AERANTI-CORALLO rilevate,
complessivamente n. 7.238.316 ascolti relativi al dato netto giornaliero (media annuale dati 2005).
AERANTI – CORALLO sono presenti con propri rappresentanti nei seguenti organismi:
Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo presso il Ministero delle Comunicazioni;
Commissione per le provvidenze editoria alle imprese radiofoniche presso la Presidenza del Consiglio;
Commissione per le provvidenze editoria alle imprese televisive locali presso la Presidenza del Consiglio;
Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione nei rapporti tra i minori e le tv presso il
Ministero delle Comunicazioni;
Comitato di controllo previsto dal codice di autoregolamentazione sulle televendite di astrologia, cartomanzia
e pronostici, presso il Ministero delle Comunicazioni;
Consiglio Direttivo e Commissione di Studio dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria.
Consiglio di amministrazione di DGTVi, associazione per la promozione della tv digitale terrestre
AERANTI-CORALLO è tra i soci fondatori della CERTIL (Confédération Européenne des Radios et
Télévisions Indépendantes et Locales) con sede in Bruxelles, di cui è presidente l’Avv. Marco Rossignoli.
AERANTI-CORALLO ha stipulato con la FNSI il CCNL 3 ottobre 2000 per il lavoro giornalistico nelle
imprese radiotelevisive locali e loro sindycations, prorogato con modifiche sino al 31 dicembre 2007.
AERANTI-CORALLO
aderente alla CONFCOMMERCIO
C.P. 360 – 60100 ANCONA Tel. 071/2075048 – Fax. 071/2075098
e-mail: [email protected] - web www.aeranticorallo.it
Telefono Azzurro ONLUS è nato nel 1987 come prima Linea Nazionale di Prevenzione dell’Abuso
all’Infanzia. Oggi l’ascolto e la consulenza telefonica rimangono attività fondamentali, al fianco
dei tanti progetti innovativi intrapresi per tutelare i diritti dei bambini e degli adolescenti italiani
e stranieri, anche grazie al forte contributo del volontariato tradizionale e del Servizio Civile
Nazionale.
Consulenza telefonica Due le linee: 1.96.96, per i bambini fino a 14 anni, e 199.15.15.15,
dedicata agli adolescenti e agli adulti. Il Call-Center è al lavoro 24 ore su 24 tutti i giorni, per
un’attività di ascolto e di accoglienza delle difficoltà dei bambini e degli adolescenti italiani e
stranieri al fine di sostenere e di offrire un aiuto competente nelle situazioni di solitudine, difficoltà
relazionali, problemi affettivi, situazioni di disagio, maltrattamento e abuso.
Centri Territoriali Sulla base della lunga esperienza nella gestione e nella prevenzione del
disagio, Telefono Azzurro ha attivato dei Centri Territoriali, con l’obiettivo di garantire una
presenza e un intervento più capillari per agire in maniera sempre più efficace e puntuale a tutela
dei bambini e degli adolescenti italiani e stranieri, tenendo presente le caratteristiche e i bisogni
specifici del territorio. Gli operatori dei Centri Territoriali, presenti a Bologna, Milano, Palermo,
Roma e Treviso gestiscono i casi locali segnalati dal call-center e dalle agenzie del territorio,
individuando le strategie più adeguate in sinergia con la rete dei servizi. Il Centro Territoriale
infatti dà concretezza al modello di intervento di Telefono Azzurro: costruisce e consolida una
vera e propria rete collaborando con i Servizi Socio Sanitari, le Forze dell’Ordine, le Istituzioni e
le scuole del territorio, promuovendo e privilegiando una gestione integrata dei casi di disagio e
di abuso. In molti di questi Centri sono inoltre presenti “Spazi Neutri”, dove è possibile effettuare
audizioni protette, per un ascolto del bambino in sede processuale che rispetti i suoi tempi e
i suoi bisogni, senza passare per l’esperienza traumatica di un’aula di Tribunale. Ecco perché
l’associazione intende potenziare i Centri esistenti e aprirne di nuovi, nei prossimi mesi, ne
sorgeranno altri nelle città di Padova, Bari, Firenze e Napoli, con l’obiettivo nel medio-lungo
termine di essere presenti in ogni Regione; un passo cui seguirà anche la regionalizzazione delle
linee di ascolto e di consulenza telefonica.
Centri per la prevenzione e gestione dell’abuso e maltrattamento “Tetto Azzurro”
Presidenza: Via Emilia Est 421 – 41100 Modena – Tel. 059.4223052 – Fax 059.4222275
Relazioni Esterne: Via Marconi 1 – 40122 Bologna – Tel. 051.225222 – Fax 051.271123
Sede Legale: Viale Monte Nero 6 – 20135 Milano – C.F. 92012690373 - Tel. 02.55027.1 – Fax 02.55027200
www.azzurro.it – e-mail: [email protected]
SOS – Il Telefono Azzurro Onlus “Linea Nazionale per la prevenzione dell’Abuso all’Infanzia”
eretto in Ente Morale con DPR del 18 dicembre 1990 – ONLUS dal 14 luglio 2004
I Centri “Tetto Azzurro” sono Centri per l’accoglienza, la diagnosi e la cura di bambini e
adolescenti italiani e stranieri vittime di abuso e maltrattamento; strutture che garantiscono e
ascoltano il minore. Questi Centri si trovano a Roma, dove Tetto Azzurro è nato nel 1999 grazie alla
collaborazione con la Provincia, e a Treviso, dove Tetto Azzurro, avente carattere interprovinciale,
si è costituito dal 1 novembre 2005, quale progetto affidato alla gestione di Telefono Azzurro dalla
Regione Veneto, nell’ambito di un progetto regionale per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza
da abusi e maltrattamenti. I servizi attivati presso i Centri “Tetto Azzurro” hanno diversi obiettivi:
la consulenza psico-sociale a privati e servizi per la prevenzione e gestione del fenomeno; la
diagnosi e il trattamento individuale e familiare per situazioni di abuso sessuale, maltrattamento
fisico e abuso psicologico di soggetti in età evolutiva,; l’ascolto a fini giudiziari; gli incontri protetti
tra bambini e genitori ; la pronta accoglienza residenziale; la consulenza legale specialistica per
gli operatori e il monitoraggio del fenomeno. Agli operatori psico - socio- sanitari dei territori
di riferimento, i Centri “Tetto Azzurro” offrono inoltre corsi di formazione, promuovendo la
condivisione di procedure integrate negli interventi a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.
Progetti per l’Emergenza Relativamente alle situazioni di emergenza che coinvolgono i più
piccoli, dall’esperienza pluriennale di Telefono Azzurro sono nati alcuni progetti specifici. Il primo
è il Team Emergenza, progettato e realizzato nel 1999 in collaborazione con il Ministero degli
Interni e l’Università di Yale, ed è costituito da una équipe di psicologi. Il Team può intervenire,
24 ore su 24, in situazioni di crisi che coinvolgano bambini e adolescenti vittime o testimoni di
eventi traumatici e stressanti: ad esempio nei casi di abusi e violenze, atti devianti e autolesivi,
eventi catastrofici. In questi casi l’operatore accoglie le segnalazioni da parte di cittadini, Forze
dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza o altre agenzie del territorio; valuta l’emergenza e, a seconda
del caso, attiva immediatamente il percorso dell’intervento in rete con le agenzie coinvolte,
seguendo anche la successiva presa in carico del caso. In occasione dell’inondazione di Quindici
e Sarno, in Campania, e del terremoto in Molise, gli operatori del Team Emergenza sono accorsi
per prestare aiuto ai bambini e alle famiglie delle zone colpite e per ridurre eventuali effetti post
traumatici nei minori coinvolti.
Oggi Telefono Azzurro è impegnato, con le altre agenzie che lavorano nell’emergenza,
nella costruzione di un modello di intervento congiunto per quegli scenari di rischio sismico,
idrogeologico, industriale, terroristico e per tutti quegli eventi catastrofici in cui la comunità
colpita e i suoi bambini abbiano bisogno di sostegno e di aiuto.
Le competenze maturate, anche mediante un costante lavoro di ricerca e di scambio a livello
internazionale nell’ area dell’ emergenza, sono poi alla base del modello elaborato per il 114
Emergenza Infanzia, il servizio creato da tre Ministeri e affidato in gestione a Telefono Azzurro.
Si tratta di un servizio di emergenza gratuito, attivo 24 ore su 24, accessibile da parte di chiunque
intenda segnalare situazioni di emergenza e di pericolo per l’incolumità psico-fisica di bambini e di
adolescenti italiani e stranieri dove sia necessario un intervento immediato con il coinvolgimento
di specifici Servizi e Istituzioni del territorio.
Volontariato Il volontariato di Telefono Azzurro è particolarmente attivo nelle carceri e nelle
scuole. Per difendere i diritti dell’infanzia anche nel contesto carcerario, i volontari, dopo un’
adeguata formazione, creano e gestiscono gli spazi Ludoteca e i Nidi. I primi, rivolti ai bambini e agli
adolescenti in visita al genitore-detenuto, sono ambienti strutturati e attrezzati per sdrammatizzare
almeno in parte l’impatto con la struttura penitenziaria. I Nidi sono invece dedicati ai bambini che
fino ai 3 anni possono vivere all’interno del carcere con la mamma detenuta: i volontari aiutano
le mamme ad accudirli, giocano con loro, li accompagnano all’esterno presso parchi e spazi gioco
e, dove possibile, agevolano l’inserimento in asili nido comunali. Coinvolge invece le scuole il
progetto “Uno a Uno”, per sostenere quegli alunni di elementari e medie inferiori che presentano
difficoltà di tipo scolastico e relazionale: negli stessi locali dell’istituto un volontario affianca
regolarmente il bambino, offrendogli un sostegno sul piano culturale che sia anche formativo per
la sua personalità.
Settore Educazione
Il rapporto di reciproca collaborazione tra Telefono Azzurro e il mondo della scuola è attivo
fin dalla nascita dell’associazione. Tale collaborazione si è evoluta nel tempo e si è arricchita
nel corso degli anni. Recentemente Telefono Azzurro ha creato un’area innovativa, interamente
dedicata alle attività educative che comprende sia l’ambito scolastico sia quello extrascolastico.
Il Settore Educazione di Telefono Azzurro si avvale di uno staff dinamico e multidisciplinare che
include psicologi, psichiatri infantili, sociologi, assistenti sociali, pedagogisti, avvocati e altre
figure professionali con una significativa esperienza nel mondo dell’infanzia.
Lo staff si avvale anche della collaborazione di animatori, attori e di volontari del Servizio
Civile Nazionale. Ciò permette a Telefono Azzurro di lavorare attivamente sull’intero territorio
nazionale. Al momento, gli interventi educativi sono attivi, soprattutto, a Palermo, Roma,
Bologna, Treviso e Milano.
Alcuni dei temi su cui si concentrano le attività ludico-educative del Settore Educazione di
Telefono Azzurro sono:
• La promozione dei diritti del bambino
• La prevenzione e sensibilizzazione al fenomeno del bullismo
• L’ educazione all’intercultura
• L’ educazione all’affettività
• Sicurezza e uso consapevole di Internet
• Conoscenza e prevenzione dell’emergenza
Le attività previste si concretizzano in:
• interventi ludico- educativi
• spettacoli teatrali
• giochi tematici di gruppo
• attività scenografiche spettacolari
• consulenza e aggiornamento per insegnanti
• organizzazione di incontri tematici con i genitori
Telefono Azzurro propone nei suoi percorsi, attività educative, formative e di didattica assistita
una metodologia ludico-didattica rivolta ai bambini, agli adolescenti e alle famiglie. Attraverso
la didattica assistita, Telefono Azzurro offre un percorso applicativo che prevede momenti di
progettazione, di confronto e di verifica tra docenti ed esperti di Telefono Azzurro supportando gli
insegnanti nella ideazione e preparazione dell’intervento, durante lo svolgimento dell’esperienza
in classe e al termine degli incontri.
Formazione Le conoscenze e le competenze sviluppate in tanti anni di attività di Telefono
Azzurro nella prevenzione, cura e trattamento dell’abuso all’infanzia e all’adolescenza italiana e
straniera, anche relativamente a situazioni di emergenza, sono state tradotte in numerosi documenti
e opuscoli divulgativi, pubblicazioni, moduli di formazione e strumenti didattici. In particolare gli
operatori di Telefono Azzurro offrono percorsi di formazione specifica agli operatori sociosanitari,
alle Forze dell’Ordine, a Vigili di quartiere e liberi professionisti, per contribuire alla creazione
di reti integrate di servizi che possano gestire in maniera sinergica le problematiche dei bambini
e degli adolescenti. Nell’ambito della formazione specialistica è attiva una collaborazione con
l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per la realizzazione di due master di II livello:
“Esperto nella valutazione, nella diagnosi e nell’intervento in situazioni di abuso all’infanzia e
all’adolescenza” ed “Esperto in psichiatria e psicologia giuridica”.
Oggi Telefono Azzurro è un’associazione che lavora con le Istituzioni per garantire in tutti gli
ambiti il rispetto dei diritti dei bambini e degli adolescenti italiani e stranieri. È una associazione
che si impegna nella prevenzione e nella cura delle situazioni di disagio e nell’intervento
nelle situazioni di emergenza che coinvolgono i più piccoli, mediante il coinvolgimento della
comunità, affrontando i problemi dei bambini e degli adolescenti in un’ottica nazionale, europea
e internazionale. È infine osservatorio permanente, pubblicando annualmente un Rapporto
Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in collaborazione con Eurispes. In
questi anni molti obiettivi sono stati raggiunti, grazie all’aiuto e alla fiducia di tanti sostenitori che
hanno condiviso i valori di Telefono Azzurro. Ma è necessario affrontare i problemi dell’infanzia
con conoscenze e mezzi sempre più adeguati: questa è la sfida in cui crediamo e che potremo
affrontare solo con il sostegno di tutti.
Per approfondimenti www.azzurro.it
Per Donazioni:ccp 550400 carte di credito: 800.410.410
Progetti per l’Emergenza Relativamente alle situazioni di emergenza che coinvolgono i più
piccoli, dall’esperienza pluriennale di Telefono Azzurro sono nati alcuni progetti specifici. Il primo
è il Team Emergenza, progettato e realizzato nel 1999 in collaborazione con il Ministero degli
Interni e l’Università di Yale, ed è costituito da una équipe di psicologi. Il Team può intervenire,
24 ore su 24, in situazioni di crisi che coinvolgano bambini e adolescenti vittime o testimoni di
eventi traumatici e stressanti: ad esempio nei casi di abusi e violenze, atti devianti e autolesivi,
eventi catastrofici. In questi casi l’operatore accoglie le segnalazioni da parte di cittadini, Forze
dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza o altre agenzie del territorio; valuta l’emergenza e, a seconda
del caso, attiva immediatamente il percorso dell’intervento in rete con le agenzie coinvolte,
seguendo anche la successiva presa in carico del caso. In occasione dell’inondazione di Quindici
e Sarno, in Campania, e del terremoto in Molise, gli operatori del Team Emergenza sono accorsi
per prestare aiuto ai bambini e alle famiglie delle zone colpite e per ridurre eventuali effetti post
traumatici nei minori coinvolti.
Oggi Telefono Azzurro è impegnato, con le altre agenzie che lavorano nell’emergenza,
nella costruzione di un modello di intervento congiunto per quegli scenari di rischio sismico,
idrogeologico, industriale, terroristico e per tutti quegli eventi catastrofici in cui la comunità
colpita e i suoi bambini abbiano bisogno di sostegno e di aiuto.
Le competenze maturate, anche mediante un costante lavoro di ricerca e di scambio a livello
internazionale nell’ area dell’ emergenza, sono poi alla base del modello elaborato per il 114
Emergenza Infanzia, il servizio creato da tre Ministeri e affidato in gestione a Telefono Azzurro.
Si tratta di un servizio di emergenza gratuito, attivo 24 ore su 24, accessibile da parte di chiunque
intenda segnalare situazioni di emergenza e di pericolo per l’incolumità psico-fisica di bambini e di
adolescenti italiani e stranieri dove sia necessario un intervento immediato con il coinvolgimento
di specifici Servizi e Istituzioni del territorio.
Volontariato Il volontariato di Telefono Azzurro è particolarmente attivo nelle carceri e nelle
scuole. Per difendere i diritti dell’infanzia anche nel contesto carcerario, i volontari, dopo un’
adeguata formazione, creano e gestiscono gli spazi Ludoteca e i Nidi. I primi, rivolti ai bambini e agli
adolescenti in visita al genitore-detenuto, sono ambienti strutturati e attrezzati per sdrammatizzare
almeno in parte l’impatto con la struttura penitenziaria. I Nidi sono invece dedicati ai bambini che
fino ai 3 anni possono vivere all’interno del carcere con la mamma detenuta: i volontari aiutano
le mamme ad accudirli, giocano con loro, li accompagnano all’esterno presso parchi e spazi gioco
e, dove possibile, agevolano l’inserimento in asili nido comunali. Coinvolge invece le scuole il
progetto “Uno a Uno”, per sostenere quegli alunni di elementari e medie inferiori che presentano
difficoltà di tipo scolastico e relazionale: negli stessi locali dell’istituto un volontario affianca
regolarmente il bambino, offrendogli un sostegno sul piano culturale che sia anche formativo per
la sua personalità.
Settore Educazione
Il rapporto di reciproca collaborazione tra Telefono Azzurro e il mondo della scuola è attivo
fin dalla nascita dell’associazione. Tale collaborazione si è evoluta nel tempo e si è arricchita
nel corso degli anni. Recentemente Telefono Azzurro ha creato un’area innovativa, interamente
dedicata alle attività educative che comprende sia l’ambito scolastico sia quello extrascolastico.
Il Settore Educazione di Telefono Azzurro si avvale di uno staff dinamico e multidisciplinare che
include psicologi, psichiatri infantili, sociologi, assistenti sociali, pedagogisti, avvocati e altre
figure professionali con una significativa esperienza nel mondo dell’infanzia.
Lo staff si avvale anche della collaborazione di animatori, attori e di volontari del Servizio
Civile Nazionale. Ciò permette a Telefono Azzurro di lavorare attivamente sull’intero territorio
nazionale. Al momento, gli interventi educativi sono attivi, soprattutto, a Palermo, Roma,
Bologna, Treviso e Milano.
Alcuni dei temi su cui si concentrano le attività ludico-educative del Settore Educazione di
Telefono Azzurro sono:
• La promozione dei diritti del bambino
• La prevenzione e sensibilizzazione al fenomeno del bullismo
• L’ educazione all’intercultura
• L’ educazione all’affettività
• Sicurezza e uso consapevole di Internet
• Conoscenza e prevenzione dell’emergenza
Le attività previste si concretizzano in:
• interventi ludico- educativi
• spettacoli teatrali
• giochi tematici di gruppo
• attività scenografiche spettacolari
• consulenza e aggiornamento per insegnanti
• organizzazione di incontri tematici con i genitori
Telefono Azzurro propone nei suoi percorsi, attività educative, formative e di didattica assistita
una metodologia ludico-didattica rivolta ai bambini, agli adolescenti e alle famiglie. Attraverso
la didattica assistita, Telefono Azzurro offre un percorso applicativo che prevede momenti di
progettazione, di confronto e di verifica tra docenti ed esperti di Telefono Azzurro supportando gli
insegnanti nella ideazione e preparazione dell’intervento, durante lo svolgimento dell’esperienza
in classe e al termine degli incontri.
Formazione Le conoscenze e le competenze sviluppate in tanti anni di attività di Telefono
Azzurro nella prevenzione, cura e trattamento dell’abuso all’infanzia e all’adolescenza italiana e
straniera, anche relativamente a situazioni di emergenza, sono state tradotte in numerosi documenti
e opuscoli divulgativi, pubblicazioni, moduli di formazione e strumenti didattici. In particolare gli
operatori di Telefono Azzurro offrono percorsi di formazione specifica agli operatori sociosanitari,
alle Forze dell’Ordine, a Vigili di quartiere e liberi professionisti, per contribuire alla creazione
di reti integrate di servizi che possano gestire in maniera sinergica le problematiche dei bambini
e degli adolescenti. Nell’ambito della formazione specialistica è attiva una collaborazione con
l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia per la realizzazione di due master di II livello:
“Esperto nella valutazione, nella diagnosi e nell’intervento in situazioni di abuso all’infanzia e
all’adolescenza” ed “Esperto in psichiatria e psicologia giuridica”.
Oggi Telefono Azzurro è un’associazione che lavora con le Istituzioni per garantire in tutti gli
ambiti il rispetto dei diritti dei bambini e degli adolescenti italiani e stranieri. È una associazione
che si impegna nella prevenzione e nella cura delle situazioni di disagio e nell’intervento
nelle situazioni di emergenza che coinvolgono i più piccoli, mediante il coinvolgimento della
comunità, affrontando i problemi dei bambini e degli adolescenti in un’ottica nazionale, europea
e internazionale. È infine osservatorio permanente, pubblicando annualmente un Rapporto
Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in collaborazione con Eurispes. In
questi anni molti obiettivi sono stati raggiunti, grazie all’aiuto e alla fiducia di tanti sostenitori che
hanno condiviso i valori di Telefono Azzurro. Ma è necessario affrontare i problemi dell’infanzia
con conoscenze e mezzi sempre più adeguati: questa è la sfida in cui crediamo e che potremo
affrontare solo con il sostegno di tutti.
Per approfondimenti www.azzurro.it
Per Donazioni:ccp 550400 carte di credito: 800.410.410
Ideazione e Organizzazione
Minerva Eventi
Via Due Ponti, 2 - 40050 Argelato (BO)
Tel. 051.6630557 - Fax 051.897420
e-mail: [email protected]
www.30annidiradiofm.it
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