Visita il sito www.legacoop.coop Anno II - n. 10 del 11 marzo 2016 DAI SOCIAL Post e tweet dalla cooperazione Primo piano “Le donne, un contributo determinante per la nostra storia” Legacoop ha partecipato alle celebrazioni al Quirinale per la Giornata internazionale della Donna On line il nuovo sito Legacoop! a pagina 2 e 7 È da oggi on line il nuovo sito di Legacoop. Più notizie, più storie, più opinioni, collegamenti diretti con i social e con l’Alleanza: uno strumento più articolato per raccontare meglio ogni giorno la vita dell’associazione e delle cooperative Veneto: Pesca, 46milioni di euro da Fondi europei Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Cultura “Il cinema possibile”, seminario per il Cinema e l’Audiovisivo «Gli oltre 46 milioni di euro Il Tax credit può rappredi fondi europei destinati al sentare un’opportunità di comparto regionale... crescita del Settore... Legacoop Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 10 marzo 2016 alle ore 15,00 Settori Territori Imprese leggi CNS Si rinnova e punta sulla Qualità È un CNS (Consorzio Nazionale Servizi) fortemente rinnovato quello che esce... Sondaggio Coopfond Convegno “Le risorse per finanziare la ripresa” Modena-Ferrara Danno vita a Legacoop Estense Il 22 marzo, a Roma, Coopfond organizza un convegno sul tema... Di fronte a una folta platea Negli ultimi decenni, il terdi rappresentanti delle coo- mine ‘populismo’ è stato perative associate... usato per stigmatizzare... Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Osservatorio SWG Il nuovo senso del populismo Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Speciale 8 marzo 2 “Le donne, un contributo determinante per la nostra storia” Legacoop ha partecipato alle celebrazioni al Quirinale per la Giornata internazionale della Donna Mattarella: «Le donne hanno cambiato la politica e la società. Il loro contributo alla nostra Repubblica è stato determinante» E' stata celebrata al Palazzo del Quirinale la Giornata Internazionale della Donna quest'anno dedicata al tema "Donne per la Repubblica: 70 anni dal voto alle donne". La cerimonia è stata aperta da un filmato di RAI Cultura: "1946: le donne al voto" cui hanno fatto seguito gli interventi del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, del Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Primo piano ACI Parlamento, Maria Elena Boschi, e le testimonianze di Marisa Cinciari Rodano, Maria Romana De Gasperi, Elena Marinucci, Lidia Menapace, Beatrice Rangoni Machiavelli e Samar Fatany. Per Legacoop era presente Dora Iacobelli, Responsabile Commissione Pari Opportunità Legacoop e portavoce del Coordinamento unitario delle donne dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Un secondo filmato di RAI Cultura ha illustrato alcune significative esperienze di un gruppo di donne sindaco impegnate in pic- Legacoop Settori coli comuni. Nel corso della cerimonia il quintetto d'Archi dell'Orchestra Sinfonica Europa Musica ha eseguito brani tratti dalle "Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Al termine il Presidente della Repubblica ha pronunciato il suo discorso, sul seguente link http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=289 Tutta al femminile, come di consueto per l'evento, la Guardia d'Onore del Palazzo del Quirinale. Territori Imprese Sondaggio Speciale 8 marzo 3 8 marzo, il messaggio dell’Alleanza Cooperative Internazionale Pubblichiamo, di seguito, il messaggio di Maria Eugenia Pèrez Sea, Presidente Gender Equality Committee, dell’Alleanza Cooperative Internazionale, in occasione dell’8 marzo Giornata Internazionale delle Donne. “L’uguaglianza tra i generi è stata ampiamente riconosciuta non solo come un diritto umano fondamentale, ma come base necessaria per raggiungere la pace nel mondo, la prosperità e benefici per tutti, la sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Le dichiarazioni più importanti e gli impegni globali, tra i quali la Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo e l'Agenda 21, così come la dichiarazione ed il relativo piano di azioni di Pechino, hanno offerto l’evidenza di grande valore sul rapporto sinergico tra uguaglianza di genere e sviluppo sostenibile e relative le linee guida globali per orientare le azioni in questo senso. Il movimento cooperativo ha anche dimostrato, sin dalle sue origini, il potenziale dei propri valori e principi fondamentali, e delle sue strutture organizzative, nel raggiungimento delle pari opportunità tra uomini e donne, nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile. Proprio nelle radici della cooperazione è implicita l’eguaglianza di genere come condizione per lo sviluppo. Sappiamo che assicurare alle donne ed alle ragazze parità di accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria, al lavoro dignitoso ed alla rappresentanza nei luoghi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie veramente sostenibili e la giustizia sociale. Abbiamo creato diversi meccanismi istituzionali, elaborato disposizioni legislative, politiche, programmi e piani per promuovere la parità tra i generi e contribuire allo sviluppo con l'attenzione alla sostenibilità, propria delle cooperative.Tuttavia, è chiaro che c'è ancora una lunga strada da percorrere per valorizzare il contributo che l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne possono apportare allo sviluppo sostenibile. Riconosciamo che come movimento, la cooperazione ha un ruolo molto importante da svolgere a questo riguardo. Primo piano ACI Questo è precisamente il nostro appello di quest’anno, come parte delle celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna. L’International Cooperative Alliance, attraverso il Comitato mondiale di uguaglianza di genere, sollecita le organizzazioni aderenti e le cooperative in tutto il mondo a promuovere sinergie con le iniziative globali e ad aderire alla campagna “Per un Pianeta 50/50 nel 2030: passo avanti per l’uguaglianza di Genere”. Il tema scelto per le celebrazioni della Giornata internazionale della donna 2016, sottolinea le sfide che i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile, proposti nell’Agenda 2030, rappresentano per l’umanità, e l’importanza del raggiungimento della parità di genere e l'empowerment delle donne come condizioni fondamentali per affrontare tali sfide. Noi cooperatori siamo convinti che dobbiamo non solo avanzare verso la parità di genere che porta allo sviluppo sostenibile, ma per essere più forti e garantire che siamo sulla strada che permetterà di eliminare la discriminazione che colpisce ancora le donne nelle nostre società e che si esprime principalmente in una divisione di genere del lavoro, nella disparità di accesso alle risorse produttive e ai benefici; nelle limitazioni alla partecipazione ai processi decisionali e nell'accesso al potere pubblico, nelle sue diverse espressioni. Nonostante la cooperazione abbia fatto grandi sforzi per un Pianeta “50/50” ed importanti avanzamenti verso la parità di genere, anche attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in tutte le parti del mondo le donne e le bambine continuano a subire discriminazioni e violenze, mentre coesistono significative di- Legacoop Settori sparità di genere nel campo sociale, economico, politico e ambientale. Ma le donne non sono solo vittime, esse hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, molti dei quali riconoscono specificamente l'uguaglianza e l'empowerment sia come parte della soluzione che come un obiettivo indipendente.. Pur riconoscendo questo divario nel raggiungimento della parità di genere nelle cooperative, siamo anche consapevoli del nostro enorme potenziale per contribuire alla soluzione. Dal momento che tutti gli aspetti della vita sono legati alla parità di genere, dobbiamo continuare i nostri sforzi per sradicare la discriminazione di genere, ovunque la si incontri. Le cooperative devono aumentare significativamente gli investimenti in iniziative rivolte alla parità di genere ed all'empowerment delle donne a livello locale e nazionale. L’Agenda di Sviluppo 2030 ci offre un quadro eccezionale per avanzare. La nostra presenza, la rappresentanza e la difesa del contributo del settore cooperativo nei momenti di dibattito e confronto sulla parità di genere sono importanti, dobbiamo essere proattivi in ogni paese, al fine di garantire la capacità di visualizzare, condividere e riconoscere le nostre esperienze e il nostro contributo al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. Un’unità di pensiero e di azione della cooperazione è essenziale al raggiungimento della parità di genere nell’ambito della decade cooperativa. Questa celebrazione è una eccezionale opportunità di continuare a forgiare una visione comune e un rinnovato impegno, nei processi di sviluppo, nel rafforzare il quadro istituzionale ed affinché i nostri meccanismi di gestione, azione e finanziamento prendano in considerazione la prospettiva di genere ed il ruolo fondamentale donne. Tutti sono chiamati a fare quel grande passo avanti e a percorrere insieme questo cammino verso la parità di genere, l’empowerment delle donne e lo sviluppo sostenibile che auspichiamo ". Territori Imprese Sondaggio Speciale 8 marzo 4 ROMAGNA Legacoopecentriantiviolenzauniti controgliabusielediscriminazioni Avviare percorsi di inserimento lavorativo nelle aziende per le donne vittime di maltrattamenti, sensibilizzare i responsabili del personale e gli organi dirigenti delle cooperative sulla violenza di genere, fornire alle donne gli strumenti per riconoscere e combattere discriminazioni e abusi. Compie un anno il progetto “BV = Basta Violenza”, lanciato da Legacoop Romagna in occasione della Settimana del Buon Vivere 2014 e tenuto a battesimo dall’attrice Lella Costa. BV è frutto di un accordo quadro promosso da Legacoop con la collaborazione dei Comuni di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini e i Centri antiviolenza della Romagna (Centro Donna di Forlì, Centro Donna di Cesena, Rompi il silenzio di Rimini, Demetra di Lugo, Linea Rosa di Ravenna e Sos Donna di Faenza). I dati mostrano l’entità del fenomeno: nel 2014 sono stati 1217 gli accessi ai centri della Romagna, di cui 746 donne italiane (62%), 749 donne con figli, 590 che hanno subito violenza fisica. Hanno già aderito a BV importanti cooperative come Apofruit, Acquarello, CAD, Conad, Formula Servizi e Formula Servizi alle Persone, Deco Industrie, Cevico, CBR, Zerocento, Il Cerchio, Fruttagel e Coop Adriatica. Le imprese sono coinvolte in un percorso formativo e informativo rivolto a soci e lavoratori, uomini e donne, sul tema della violenza di genere. «Crediamo che l’informazione sia un passaggio fondamentale per contrastare un fenomeno molto diffuso, ma ancora drammaticamente sconosciuto nella sua portata Primo piano ACI reale», spiega Federica Protti, responsabile del progetto BV. I temi affrontati negli incontri nelle cooperative sono le tipologie di violenze, la sicurezza personale, la vittima ed il maltrattante, il distacco dalla famiglia, le conseguenze e gli strumenti giuridici disponibili, la rete territoriale di ascolto e aiuto. Legacoop Romagna attraverso il progetto BV, coinvolgendo i giovani con incontri specifici nelle scuole e adottando i linguaggi più efficaci, si impegna a contrastare ogni stereotipo sessista. «Il progetto pone l’accento sul processo culturale e educativo, che va promosso a ogni livello e in ogni ambito di vita come unica leva di cambiamento possibile. Legacoop Romagna insieme ai Centri antiviolenza ha scelto di intraprendere un’azione concreta di responsabilità sociale rivolta a tutte le proprie associate, ma soprattutto a quelle imprese che per tipologia di servizio o utenza hanno una forte prevalenza di socie e lavoratrici. Donne e uomini insieme, perché il problema non è unicamente delle donne che subiscono violenza, ma della persona nella sua sfera familiare e sociale». ITACA Presenta il progetto “Educare al superamento degli stereotipi di genere” Un viaggio tra gli stereotipi di genere di oggi e di ieri attraverso una serie di videointerviste a donne dai 5 ai 90 anni. E’ partito l’8 marzo da Udine il progetto per educare al superamento degli stereotipi di genere nato dall’idea di tre giovani carnici, Luigi Fasolino, Flora Mainardis e Nicola Bergagnini. Affiancate nel partenariato che sostiene l’iniziativa l’associazione Genitori Val Tagliamento e la Cooperativa sociale Itaca. Il progetto è stato avviato proprio nel giorno della Festa della Donna con una prima serie di interviste random a donne in centro città a Udine. L’idea di fondo di Luigi, Flora e Nicola nasce da un percorso sulle differenze di genere attivato all’interno di un progetto portato avanti in Carnia. L’obiettivo generale è Legacoop Settori quello di educare le persone - principalmente i maschi, ma anche le stesse femmine – al superamento degli stereotipi di genere e parte proprio dal “come” gli stereotipi di genere agiscono. Sovente, infatti, l’utilizzo di stereotipi di genere condiziona scelte e comportamenti delle persone in modo sottile, a volte senza che chi è condizionato ne sia consapevole. Tuttavia, non va dimenticato che il linguaggio – parole, gesti, sguardi, occhiate, smorfie e via dicendo – assume un ruolo fondamentale perché alle “parole” seguono spesso azioni e comportamenti specifici. Gli stereotipi di genere, attraverso rappresentazioni (e credenze) semplificate della realtà, tendono ad associare caratteristiche determinate - senza alcuna verifica e distinzione - a tutte le donne, intese come gruppo di persone. Gli stereotipi di genere, infatti, attribuiscono acriticamente ed in maniera aprioristica a tutte le donne, nessuna esclusa, alcune peculiarità che il più delle volte (anche attraverso certo linguaggio utilizzato dai media) generano e sviluppano un’immagine disequilibrata delle donne e poco rispettosa delle identità femminili, senza peraltro tenere in minimo conto l’evoluzione dei ruoli delle donne nella società. Così, ad esempio, gli stereotipi di genere possono essere utilizzati dai maschi per “indirizzare” le aspirazioni lavorative e/o di carriera delle ragazze/donne verso professioni considerate “tipicamente femminili” (l’insegnamento, l’universo del sociale e della cura o assistenza alla persona, ecc.), facendo percepire al contempo che restano territorio (e predominio) tipicamente maschile i campi, ad esempio, della tecnologia, ingegneria, delle scienze, delle forze armate e via dicendo. Va in questo senso anche la tendenza tipicamente maschile di far percepire come inadatti o inadeguati alle donne alcuni comportamenti o atteggiamenti. Tornando al progetto che vede assieme Cooperativa sociale Itaca e associazione Genitori Val Tagliamento, il filmato finale presenterà 7 videointerviste ad altrettante donne - che verranno realizzate da Luigi Fasolino, Flora Mainardis e Nicola Bergagnini – e terrà conto dei diversi ruoli sociali, scolastici e lavorativi delle intervistate, partendo Territori Imprese Sondaggio Speciale 8 marzo 5 proprio dalle differenze sul piano culturale e dai diversi comportamenti ai quali veniamo educati fin da piccoli. Il video finale (30’) prevede anche interventi di esperti e professionisti che si occupano di differenze di genere dal punto di vista educativo, psicopedagogico, scientifico, artistico, e verrà presentato all’interno di un convegno pubblico il prossimo 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. COOPSERVICE Donne e pari opportunità protagoniste a Coopservice Le pari opportunità e la piena integrazione delle donne nel contesto lavorativo, in Coopservice sono un impegno quotidiano ma anche una realtà testimoniata dai numeri: il 60,5% dei dipendenti è donna e le donne sono in maggioranza nel Cda della cooperativa. Se è facile intuire la presenza rilevante di donne nel settore delle pulizie civili e sanitarie,particolarmente significativa è la presenza femminile nella linea sicurezza e vigilanza dove ben il 14,7% del personale impiegato è donna,una peculiarità di Coopservice fin dalle sue origini. In Coopservice la piena integrazione delle donne, passa anche dal lavoro stabile: il 95,7 delle donne dipendenti della cooperativa ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Oltre il 24% delle donne dipendenti della cooperativa è straniera o di origine straniera. Sono socie lavoratrici di Coopservice 3.077 dipendenti donna, il 37,5% del totale dei dipendenti di sesso femminile. “L’interesse della cooperativa per la festa dell’8 marzo non è solo l’impegno di una giornata, ma la volontà di valorizzare il contributo delle donne della nostra cooperativa e Primo piano ACI più in generale nella società italiana – commenta il presidente di Coopservice, Roberto Olivi - L’8 marzo si festeggia se c’è lavoro, se è sicuro ed è garantita alle donne la pari opportunità di accesso e di tutele. È quanto abbiamo fatto in questi anni e quanto siamo impegnati a fare chiedendo a tutti, istituzioni, forze economiche e privati, di sostenere un’economia sorretta dalla legalità e dal rispetto delle leggi, condizioni essenziali per valorizzare tutti i talenti, ed in particolare quelli delle donne”. Sono diversi, anche quest’anno, gli eventi organizzati dalla cooperativa e dalle sezioni soci presenti sul territorio nazionale per festeggiare l’8 marzo. Le socie di Bologna sono state invitate ad una visita alla mostra “Egitto, splendore millenario” al Museo Archeologico. In diverse città sono stati organizzati incontri conviviali a cena, come ad esempio a Modena dove le socie si incontreranno a Villa dei Glicini di Maranello. Per l’8 marzo anche omaggi di mimose al personale femminile in servizio nelle sedi di Reggio Emilia, nel Veneto, in Friuli, in Lombardia e in altri territori. Coopservice ha rinnovato anche la ormai pluriennale collaborazione con l’associazione “Nondasola”, impegnata nel contrasto alla violenza di genere. La cooperativa, che quest’anno celebrerà il suo 25°anniversario, e l’associazione reggiana collaboreranno nell’organizzazione degli eventi organizzati per celebrare i 20 anni della nascita della Onlus contro la violenza sulle donne. libro – spiega la presidente di Librerie.coop, Nicoletta Bencivenni - Per l’8 marzo abbiamo voluto dar voce a una figura femminile unica ed avventurosa: una femminista antelitteram che appassionerà lettrici e lettori”. Quest’anno anche alcune aziende, come Igd e Adriatica Luce e Gas, si sono unite a librerie.coop e hanno colto l’occasione per donare il volume alle proprie dipendenti. In un paese che non riesce a dare valore alla lettura e ai libri una coraggiosa e apprezzabile iniziativa che speriamo sia presa a modello da tante altre imprese. Riscoperta dopo la mostra che le ha dedicato il Musee d’Orsay, Misia Sert è stata definita la “regina di Parigi”, ed intrecciò la propria esistenza con quella di personaggi come Picasso, Cocteau, Renoir, Debussy, Ravel , Stravinsky e Coco Chanel. Proust la definì "un monumento di storia, collocata nell'asse del gusto francese come l'obelisco di Luxor nell'asse degli Champs Elysées". COOPSELIOS Una storia al femminile lunga trent’anni LIBRERIE.COOP II libro di Misia Sert in regalo a tutte le donne Una donna appassionata, coraggiosa, libera. E’ Misia Sert, la musa che ispirò pittori, musicisti e intellettuali dell’Avanguardia parigina e che si racconta nella sua autobiografia “Misia”. Il preziosissimo libro, edito da Adelphi, è stato donato in edizione speciale dalle librerie.coop a tutte le donne che l’8 marzo, festa della donna, hanno acquistato un volume nelle Librerie.Coop in tutta Italia. “Anche questa è una bella occasione per incontrarsi in libreria, donare e diffondere un Legacoop Settori Fin dalla sua nascita nel 1985, percorsi personali e professionali si intrecciano e sostanziano la storia di Coopselios. Un cammino all’insegna del miglioramento della vita delle persone e delle comunità che, fin da principio, è fortemente caratterizzato dalla centralità delle donne: un’esperienza che ha ancora tante pagine da scrivere insieme. Infatti, sono tradizionalmente le donne a oc- Territori Imprese Sondaggio Speciale 8 marzo 6 cuparsi di servizi alla persona, dovendo così coniugare tempi e spazi di lavoro con quelli della vita personale. Numerosi i progetti di welfare aziendale a favore delle socie e dei soci della cooperativa, tra cui: sportelli sociali nelle sedi della Cooperativa (Reggio Emilia, Milano, La Spezia, Piacenza); progetti conciliativi; Mutualità Sanitaria Integrativa; Commissione Pari Opportunità; Commissione Sociale; Riconoscimento sociale; Premio di anzianità sociale; Erogazione straordinaria del TFR; Istituzione di un Fondo di Solidarietà; Formazione sociale; Teatro Sociale di Solidarietà; Nidi interaziendali; Accordo integrativo aziendale che prevede il riconoscimento dei diritti già riconosciuti alle coppie sposate anche alle coppie di fatto (sia etero che omosessuali). Per questo 8 marzo, Coopselios ha promosso progetti e percorsi a favore delle proprie socie e lavoratrici e delle comunità dei territori in cui opera. Iniziative specifiche vengono realizzate anche all’interno delle strutture e servizi. • Reggio Emilia 17 marzo 2016, ore 10.00 Proiezione del film “Suffragette” presso il cinema Al Corso in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Fondazione Nilde Iotti. Il progetto è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Reggio Emilia e provincia e vedrà la partecipazione della documentarista, attivista, blogger e autrice Lorella Zanardo. • La Spezia Giornate formative di educazione all’affettività, al rispetto dei diritti delle donne e di sensibilizzazione contro la violenza di genere, rivolte ai ragazzi della Comunità “La casa di Bastian” (MS), in collaborazione con il Centro Antiviolenza Irene (SP) e l’Assessorato alle Pari Opportunità, Comune di La Spezia. • 8 marzo 2016 - “Donne di mare” Partecipazione dei ragazzi della Casa di Bastian all’evento organizzato dall’Assessorato Pari Opportunità, Comune di La Spezia, presso la Stazione Marittima Terminal Crociere La Spezia, Molo Italia. • 24 marzo 2016 - “Di cotte e di crude” Pranzo per e con le donne del “Centro Antiviolenza Irene” e laboratori espressivi per i bambini ospiti del Centro, con la collaborazione delle volontarie e del Comune di La Spezia. • 5 aprile 2016 - “8 marzo è ogni giorno” Primo piano ACI Presentazione del libro che raccoglie le testimonianze degli operatori del Centro Antiviolenza Irene, in collaborazione con il Comune di La Spezia, l’Accademia “La Voce”, e la scuola di danza “Danseavie”. Sede e orario da definire. • Campagna gratuita per la prevenzione del tumore al seno In collaborazione con L.I.L.T. di Reggio Emilia, rivolta a tutte le lavoratrici di ogni età. Il progetto si svolge nei mesi di febbraio e marzo 2016, coinvolgendo circa 200 donne, nei territori di Piacenza, Frascati (RM), Milano, La Spezia, Reggio Emilia, Castelnovo ne’ Monti (RE), Padova. • Campagna contro la violenza di genere Opuscolo informativo e di sensibilizzazione, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità Legacoop Nazionale, avv. Sabrina Giancola e Mariagrazia Russo, Dr. Guglielmo Gino Magnani - Primo Dirigente Polizia di Stato. CAMST Assunte 32 donne vittime di violenza parità di genere all'interno dei luoghi di lavoro. "Crediamo che la valorizzazione del ruolo professionale delle donne, oltre ad essere un impegno sociale espressione del nostro DNA , l’86% di nostre dipendenti sono infatti donne, costituisca anche un vantaggio competitivo sul mercato, in particolare del nostro che ha in prevalenza stakeholder e decisori al femminile – dichiara Antonella Pasquariello, Presidente Camst - E’ noto inoltre che una maggiore rappresentanza femminile ai vertici porti a organizzazioni più armoniche e con migliori performance dal punto di vista economico-finanziario". Sono già diversi anni che Camst - la Ristorazione Italiana è impegnata in progetti concreti a favore delle donne, soprattutto quelle vittime di violenza di genere, grazie al progetto è ora di cambiare tono. In questa giornata dedicata a tutte le donne, Camst rinnova il suo impegno e la sua collaborazione con COSPE, nella realizzazione del sito www.puntodonne.it, il portale informativo sui diritti e a tutela della parità di genere, e con la rete dei centri D.i.Re., per favorire l'inserimento lavorativo delle donne che ricorrono all'aiuto dei centri per fuggire da situazioni di violenza. A tre anni dall'avvio sono 32 le donne che erano state vittime di violenze assunte grazie al progetto è ora di cambiare tono. CONAD 350mila braccialetti contro la violenza alle donne 8 marzo Giornata Internazionale della Donna, un'occasione importante per ricordare quanto, nel mondo e anche in Italia, le donne siano ancora vittime di discriminazione e, in alcuni casi, di violenza. Sul tema della parità di genere, ricerche condotte negli ultimi mesi all'interno dell'azienda, hanno spinto Camst a nominare Simona Ragazzini Responsabile delle Politiche di Genere, un primo impegno concreto per il raggiungimento di un'effettiva Legacoop Settori La cultura della discriminazione e del sessismo è ancora oggi diffusa: sono 6 milioni e 788 mila le donne che hanno subito nel corso della loro vita qualche forma di violenza fisica o sessuale. Da anni Conad è impegnato a fare sì che la ricorrenza dell’8 marzo non si limiti alla sterile celebrazione di una data. Perciò dà continuità al sostegno delle donne vittima di violenza e lancia una nuova campagna per contribuire a sostenere in modo concreto l’associazione D.i.Re U Donne in rete contro la violenza e gli oltre 70 centri antiviolenza presenti su tutto il territorio nazionale. Lo scorso anno, con la vendita dei braccialetti confezionati Territori Imprese Sondaggio Speciale 8 marzo 7 nelle carceri femminili, Conad ha devoluto alla stessa associazione 90 mila euro per la formazione di nuove operatrici e volontarie, oltre che per azioni di sensibilizzazione e prevenzione della violenza contro le donne. Dal 3 marzo, in tutti i punti di vendita Conad sono in vendita, al prezzo di 2 euro, 350 mila braccialetti realizzati in esclusiva dall’azienda orafa Unoaerre in corda e con un ciondolo in quattro forme: hashtag, margherita, cuore e figura femminile. La lunghezza del cordone consente di indossarlo anche come collana. Parte del ricavato sarà devoluto all’associazione D.i.Re per la lotta e la prevenzione di ogni forma di violenza. «E’ un impegno solidale alle donne che hanno subito violenza e che traduce in azioni concrete lo stretto rapporto e il dialogo che abbiamo con le comunità in seno alle quali operiamo», sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. «Il nostro otto marzo non è fatto solo di mimosa, ma anche di una forte sensibilità alla condizione femminile e, soprattutto, alla condizione di quelle donne che faticano ad uscire dal silenzio e dalla rassegnazione. Sosteniamo l’associazione D.i.Re, avendo la certezza che saremo seguiti da tanti clienti sensibili a questo delicato tema e sempre disposti a seguirci nelle iniziative che hanno un forte impatto sociale. La violenza maschile sulle donne è ormai radicata nella nostra società, ma non per questo dobbiamo considerarla impossibile da contrastare». Primo piano ACI Parte del ricavato della vendita dei braccialetti sarà devoluto all’associazione D.i.Re U Donne in rete contro la violenza. Costituita nel 2008, è la prima associazione italiana di centri antiviolenza non istituzionali e gestiti da associazioni di donne che affronta il tema della violenza maschile sulle donne secondo l’ottica della differenza di genere, collocando le radici di tale violenza nella ancora attuale disparità di potere tra uomini e donne nei diversi ambiti sociali. D.i.Re aiuta le donne che hanno subito violenza a superare il loro dramma personale grazie all’accoglienza telefonica, ai colloqui personali, all’ospitalità in case rifugio e a numerosi altri servizi messi a loro disposizione. «La rete nazionale dei Centri Antiviolenza D.i.Re ogni giorno accoglie e sostiene le donne che vogliono sottrarsi alla violenza maschile e ricostruire la loro vita, spesso insieme alle figlie e ai figli», afferma la presidente dell’Associazione Legacoop Settori D.i.Re U Donne in rete contro la violenza Titti Carrano. «I proventi della campagna di Conad anche quest’anno saranno investiti in formazione e in sostegno ai Centri Antiviolenza. Siamo orgogliose della collaborazione con Conad, perché rappresenta un’occasione preziosa di reciproca visibilità e di sensibilizzazione di un vasto pubblico su questo tema. Insieme possiamo dare forza a tutte le donne e contribuire alla loro libertà». Una donna su tre con un’età compresa tra i 16 e i 70 anni continua a subire violenze (fonte: Istat, ultimi dati ufficiali 2014) e una su dieci le subisce prima dei 16 anni. Il 20,2 per cento è stato vittima di violenza fisica, il 21 per cento di violenza sessuale, il 5,4 per cento di forme più gravi di abusi come stupri (652 mila casi) e tentati stupri (746 mila). Poi ci sono le molestie, di cui in tre casi su quattro i responsabili rimangono sconosciuti. Territori Imprese Sondaggio 8 >> Allenaza Cooperative Veneto ALLEANZA COOPERATIVE VENETO Pesca: 46milioni di euro da Fondi europei «Gli oltre 46 milioni di euro di fondi europei destinati al comparto regionale sono un risultato importante per gli operatori ittici veneti. Un plauso va alla Regione Veneto che, nella persona dell’assessore Giuseppe Pan, si è adoperata per ottenerli», così il Coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative italiane-settore pesca del Veneto commenta la ripartizione regionale delle risorse 20142020 legate al Fondo europeo per gli affari marittimi pesca (Feamp). «Attendiamo che l’accordo si trasformi in decreto per aprire un tavolo di lavoro così da strutturare i futuri bandi puntando su iniziative in grado di far compiere al settore quel salto di qualità atteso da tempo», afferma il Primo piano ACI Legacoop Settori Coordinamento di Aci Pesca del Veneto, che prosegue: «Dobbiamo partire dalle esigenze delle marinerie per poi dare corpo ad azioni mirate ad accrescere il valore dei nostri prodotti sui mercati, senza però dimenticare l’aspetto ambientale e di promozione delle produzioni, tra cui l’acquacoltura che vede il Veneto ai primi posti in Italia». Tali risorse dovranno essere spese entro il 2018 per cui le priorità ora sono l’approvazione dei bandi in breve tempo, un forte rilancio della pesca anche attraverso i Gruppi d’Azione costiera (Gac), una maggiore attenzione alle imprese, al lavoro, all’innovazione e al mercato. «Se vogliamo che la pesca abbia il “segno positivo” - conclude il Coordinamento - il Feamp dovrà arrivare in ogni marineria, in ogni porto, in ogni impianto di acquacoltura in modo da vincere la sfida del “futuro blu”». Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Coopfond 9 COOPFOND Convegno “Le risorse per finanziare la ripresa” >> Servizio Civile >> Beni confiscati Il 22 marzo, a Roma, Coopfond organizza un convegno sul tema “Le risorse per finanziare la ripresa”: una mattinata di lavoro e di confronto per parlare di ripresa, delle necessità delle cooperative sotto il profilo finanziario e come i diversi strumenti possono offrire una risposta concreta. Al centro del convegno saranno poste le domande e le riflessioni che le cooperative interessate potranno inviare, a [email protected]. Domande, commenti, esperienze particolari: tutto ciò diventerà la base per la tavola rotonda, alla quale parteciperanno il direttore generale di Coopfond Aldo Soldi, il direttore generale di Banca Etica Alessandro Messina, il presidente di Unipol Gruppo Pierluigi Stefanini, il vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando e il presidente di Legacoop Mauro Lusetti. Durante il convegno Coopfond racconterà, presentando la propria Rendicontazione, anche le attività svolte durante l’ultimo esercizio e l’Istat illustrerà il quadro macroeconomico, ovvero la cornice necessaria per parlare di ripresa e di come sostenerla. sario dell’istituzione della legge sul Servizio Civile Nazionale. All’iniziativa erano presenti anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali – Giuliano Poletti, il Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali, Luigi Bobba, il Presidente della Consulta Nazionale Giovanni Bastianini, parlamentari, rappresentanti delle Regioni, enti di Servizio Civile. E’ stato un momento di riconoscimento istituzionale e personale di grande importanza sia per l’istituto del Servizio Civile ma soprattutto per i giovani - dichiara la Responsabile dell’Ufficio Servizio Civile Legacoop – Sabrina Mancini, i quali ormai da 15 anni si impegnano nel nostro paese ed all’estero in attività di alto valore sociale quali la solidarietà, l’inclusione, la cittadinanza attiva, la cooperazione allo sviluppo. Virtù che mai come oggi vanno coltivate ed incentivate al fine di mantenere ben saldo il carattere di reciprocità che unisce i cittadini alle istituzioni e che permette – continua Sabrina Mancini - di acquisire anche importanti competenze individuali e professionali. Il Servizio Civile in Italia è pronto a rinnovarsi – ha dichiarato il Ministro Poletti – siamo pronti a lanciare la proposta di un Servizio Civile europeo: siamo convinti che la dimensione europea vada costruita, e che occorra che i cittadini comprendano che l’Europa la fanno loro, quella che sapranno costruirsi. Progetto – richiamato dal Presidente della Repubblica Mattarella – “ambizioso e giusto. O l’Europa è una società solidale oppure non lo è. O l’Europa è capace di dare ai suoi giovani un traguardo più avanzato oppure rischia di mortificare i suoi giovani”. SERVIZIO CIVILE Cerimonia al Quirinale per i 15 anni dell’istituzione Il 3 marzo i volontari del Servizio Civile Nazionale hanno incontrato al Quirinale il Presidente della Repubblica – Sergio Mattarella, in occasione del 15° anniverPrimo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Legacoop 10 BENI CONFISCATI Incontro nazionale con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Il 7 marzo si è svolto Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Incontro nazionale sui beni confiscati e la politica di coesione promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri d’intesa con l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Primo piano ACI Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità(ANBSC), nel giorno in cui ricorreva il ventennale della Legge 109/96 sul riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata. L’incontro è stata occasione per presentare il Piano di Azione Nazionale finalizzato al riutilizzo sociale dei beni confiscati attraverso la politica di coesione 2014-2020. La proposta di un Piano di Azione Nazionale su beni confiscati e politica di coesione, mira a condividere una modalità di intervento coordinata tra le diverse azioni che l’ANBSC avvierà nel periodo di programmazione 2014-2020 nell’ambito dei Programmi Operativi di riferimento. Il Piano Nazionale rappresenta, quindi, lo strumento di coordinamento e supporto tra i diversi centri di competenza e si configura come punto di riferimento entro il quale realizzare gli interventi previsti sia dai Programmi Operativi Nazionali sia da Legacoop Settori Programmi Operativi Regionali nel periodo 2014-2020. L’obiettivo è assicurare un coordinamento più efficace delle iniziative finanziabili con le risorse della politica di coesione 2014-2020 e la policy nazionale per la gestione dei beni e delle imprese confiscate alla criminalità organizzata. All’incontro hanno partecipato Claudio De Vincenti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Umberto Postiglione, Direttore ANBSC; Roberto Garofoli, Capo di gabinetto Ministero dell’Economia e delle Finanze; Matteo Piantedosi, Ministero dell’Interno AdG PON Legalità 2014-2020; Pia Marconi – Capo Dipartimento della Funzione Pubblica; Davide Pati, Membro Presidenza nazionale Libera. Ha concluso i lavori Vincenzo Donati, Capo Dipartimento Politiche di coesione Per Legacoop era presente Stefania Serafini Territori Imprese Sondaggio Dai Social 11 TWITTER LA FOTO NOTIZIA LA VIDEO NOTIZIA Seguici su Legacoop Nazionale LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIAL TOP 5 DELLA SETTIMANA Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 12 LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIAL TOP 5 DELLA SETTIMANA >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 13 NEW - ANCHE LEGACOOP ESTENSE È SU TWITTER SOCIAL RUBRICA IL CASO #PETALOSO DAI SOCIAL AL BUSINESS Quando la viral strategy diventa marketing La storia di #petaloso non ha più bisogno di presentazioni. Matteo scrive nei pensierini che il fiore è “petaloso” e la parola piace alla maestra che la invia all'Accademia della Crusca. Poi, un giorno, una lettera di risposta dalla prestigiosa istituzione in cui si definisce il termine come “ben formato”. Quando la storia finisce su Twitter e Facebook, diventa un fenomeno: tutti usano #petaloso per far sì che il termine, entrando nel linguaggio comune, venga approvato. Tutti vogliono aiutare il piccolo Matteo. Ma c'è qualcosa che forse vi è sfuggito: petaloso è riuscito a passare dal vocabolario al business. Sì, perchè il padre del piccolo ha deciso di fare diventare la parola un marchio registrato alla Camera di commercio di Ferrara. Verrà ceduto in licenza a chi ne farà richiesta per la commercializzazione di qualsiasi cosa che sia “petalosa”. Col ricavato, Matteo potrà far nascere una onlus che sosterrà i bambini del teritorio. La televisione, i giornali e i social, hanno veicolato la notizia con una tale forza da far sì che non ci fosse ormai nessuno ad ignorare la storiella. Ma cosa c'è da capire in questa storia? Principalmente, che i social network, grazie al meccanismo della viralità, spesso innescata da “trovate” molto semplici, possono avere potenzialità anche superiori rispetto a quelle tradizionali. C'è solo bisogno di creatività e immaginazione. E che le imprese ci credano. La più veloce della settimana ad aver capito il meccanismo e ad aver partecipato al gioco? Conad, che ha twittato il suo logo con la frase “Conad è petaloso” Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 14 RASSEGNA TWITTER >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 15 RASSEGNA TWITTER >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 16 RASSEGNA TWITTER CLICCA MI PIACE SULLA PAGINA FACEBOOK DI LEGACOOP NAZIONALE SEGUI L’ACCOUNT TWITTER DI @LEGACOOPN Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Settori >> Cultura 17 CULTURA “Il cinema possibile”, seminario per il Cinema e l’Audiovisivo >> Serrvizi Il Tax credit può rappresentare un’opportunità di crescita del Settore Cultura, in tutte le sue diverse declinazioni, oltre che per il comparto Cinema. Mercoledì 9 marzo a Roma, presso la sede di Legacoop, si è svolto il seminario nazionale “Il cinema possibile – Tax credit e Ddl Franceschini per il cinema e l’audiovisivo” ed è stata l’occasione per approfondire da una parte gli aspetti tecnici dell’accesso al tax credit (come avviene ancora ora e come questo cambierà con la nuova legge) e dall’altra gli aspetti politici e le ricadute del Ddl Franceschini. Dal 2009 (D.M. 7 maggio), il cinema può essere sostenuto non solo attraverso il meccanismo del finanziamento pubblico diretto, ma anche attraverso un sistema indiretto di agevolazioni fiscali (tax credit e tax shelter), a vantaggio dei soggetti privati che investono nel settore. Inoltre, con il Ddl Franceschini – Disciplina del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo– si è approvata recentemente una legge di sistema che si attendeva da tempo, rispetto alla quale il mondo degli addetti ai lavori si sta dividendo, e su cui anche la cooperazione è chiamata ad esprimere una valutazione di merito. Il Seminario, introdotto da un breve saluto del responsabile di Legacoop Cultura, Roberto Calari, è stato coordinato da Anna Ceprano, coordinatrice del Comparto Cinema e Produzione audiovisuale di Legacoop. Hanno partecipato Maurizio Fiume, regista e sceneggiatore, che è intervenuto sul tema “Tax credit e produzione audiovisuale” e Angelo Curti, produttore e presidente Coop. Teatri Uniti di Napoli, sul tema “Ddl Franceschini: novità e ricadute della nuova legge di sistema per il cinema e l’audiovisivo”. Primo piano ACI Legacoop Settori SERVIZI Commercio equo solidale, i pilastri della nuova legge Promozione, riorganizzazione, controllo e sanzione degli abusi: sono i quattro pilastri su cui si basa il disegno di legge sul commercio equo e solidale, approvato dalla Camera dei deputati. Il testo, 17 articoli, dà innanzitutto una definizione precisa su cosa è il commercio equo e chi sono i soggetti che possono gestirlo. Prevede poi la costituzione di un fondo (per il 2016 sarebbe già disponibile 1 milione di euro) per finanziare, tra le altre, iniziative culturali e di formazione nelle scuole, per coprire in parte gli oneri per il personale delle botteghe e per sostenere quelle mense scolastiche o enti pubblici che utilizzano prodotti dell’equo solidale. Sarà costituito anche un Albo delle organizzazioni del commercio equo, tenuto da un’Autorità che vigilerà sull’operato delle realtà iscritte e le tutelerà da eventuali abusi commessi da altri soggetti imprenditoriali che dovessero utilizzare la dicitura “commercio equo e solidale” senza averne diritto. Infine, è istituita la “Giornata nazionale del commercio equo e solidale”. Il testo ora passa al Senato per l’approvazione definitiva. Definizione e soggetti autorizzati. L’articolo 2 sancisce che è commercio equo e solidale “un’attività di cooperazione economica e sociale, svolta con produttori di beni o di servizi di aree economicamente svantaggiate dei Paesi in via di sviluppo organizzati in forma collettiva, allo scopo di consentire, accompagnare e migliorare il loro accesso al mercato mediante accordi di lunga durata” che prevedono, tra l’altro, il pagamento di un prezzo equo in parte versato al momento dell’ordine del pro- Territori Imprese Sondaggio Settori 18 dotto, condizioni di lavoro sicure e una remunerazione dei lavoratori adeguata, la trasparenza della filiera. Sono organizzazioni del commercio equo “le società cooperative, i consorzi, le associazioni e gli enti, comunque costituiti senza scopo di lucro e con un ordinamento interno a base democratica“ che “in via prevalente” stipulano accordi di commercio equo e solidale, hanno programmi di educazione e informazione. L’Albo nazionale e l’Autorità. L’Albo contiene una sezione speciale al quale si iscrivono gli enti maggiormente rappresentativi delle organizzazioni di commercio equo e solidale e gli enti che svolgono l’at- Primo piano ACI tività di certificazione della filiera di prodotto. Associazioni, cooperative e ogni altra realtà possono iscriversi all’Albo solo se aderiscono ad uno degli enti rappresentativi iscritti alla sezione speciale. L’Autorità è istituita presso il ministero dello Sviluppo economico e gestisce l’Albo e ha anche potere sanzionatorio. Tutela del commercio equo. Chi non è iscritto all’Albo non può usare sui suoi prodotti o sull’insegna la dizione commercio equo e solidale né altre simili. L’abuso è punito con una sanzione da mille a 10 mila euro. Sostegni dello Stato. La legge prevede la costituzione di un Fondo per il sostegno Legacoop Settori alle organizzazioni iscritte all’Albo. In particolare lo Stato potrà finanziarie progetti di educazione e informazione, enti pubblici e mense scolastiche che nei bandi prevedano priorità ai prodotti dell’equo e solidale. È prevista inoltre la “copertura fino al 50 per cento degli oneri sociali relativi al personale, costituito da dipendenti, soci lavoratori o mediante altre forme di lavoro previste dalla legislazione vigente in materia, per un massimo di 1.500 euro all’anno per una bottega del commercio equo e solidale e per un periodo non superiore a cinque anni per addetto”. Fonte Redattore Sociale Territori Imprese Sondaggio Territori >> Emilia Romagna 19 EMILIA ROMAGNA Monti: con Legacoop Estense innovazione e semplificazione per dare forza alla cooperazione >> Romagna >> Toscana >> Umbria «Con la costituzione di Legacoop Estense, che unisce le province di Modena e di Ferrara in un solo soggetto rappresentativo di entrambi i territori, prosegue il processo di innovazione e semplificazione avviato oltre due anni fa con la costituzione di Legacoop Romagna e proseguito con la nascita di Legacoop Emilia-Ovest»: lo ricorda il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti. «Si tratta di un processo di integrazione destinato a proseguire, anche in vista della nascita di Alleanza delle cooperative italiane che riunirà Legacoop, Confcooperative e Agci – prosegue Monti–. L’obiettivo è quello di rappresentare sempre meglio gli interessi delle cooperative, dei soci e delle comunità, abbandonando i campanilismi e integrando idee, progetti, competenze, risorse». «I cooperatori modenesi e ferraresi hanno fatto bene –conclude Monti–: con questa scelta dimostrano di sapere leggere i profondi cambiamenti avvenuti in questi anni e di sapere immaginare il futuro. Un ringraziamento non formale va a Lauro Lugli, che in anni difficili ha guidato Legacoop Modena con grande equilibrio e tenacia e che, dote non comune, ha voluto dare spazio e responsabilità a dirigenti più giovani, come il neopresidente di Legacoop Estense Andrea Benini, già presidente di Legacoop Ferrara, al quale indirizzo un caloroso augurio di buon lavoro.Vogliamo essere ancora più utili e migliorare: lo stiamo facendo» >> Umbria >> Modena – Ferrara >> Puglia ROMAGNA Legacoop “CMC, una grande cooperativa in crescita” E’ normale che le decisioni relative all’attività di una grande cooperativa come CMC provochino un intenso dibattito pubblico. E’ un fatto connaturato alla natura di impresa che, pur operando su tutti i mercati internazionali, è stata sempre in grado di mantenere il proprio radicamento territoriale. Primo piano ACI Legacoop Settori Il gruppo dirigente e i soci di CMC sono da tempo impegnati a ricercare le forme e i modi migliori per garantire certezza dei flussi finanziari e dei capitali necessari ad affrontare il mercato mondiale, consone ad un attore globale. E’ una discussione già affrontata da altre grandi imprese cooperative che ha prodotto esperienze importanti e diversificate, mantenendo la natura cooperativa dell’impresa e sviluppando forme societarie controllate, in particolare società per azioni. Ne sono esempi tra i più significativi la SACMI di Imola, il settore della finanza nel quale interviene il gruppo Unipol, quello dei servizi con Manutencoop, il settore della distribuzione con IGD, quello dell’agroalimentare con Granarolo ed altri ancora. E’ dunque improprio parlare di trasformazione di CMC in società per azioni e non solo per i paletti e gli impedimenti della normativa vigente, ma soprattutto per la volontà espressa anche nell’ultima assemblea dei soci di trovare il punto più alto di sintesi tra la natura cooperativa dell’impresa e quella di player mondiale del settore delle grandi opere. Il piano industriale di CMC si dipana in più di trenta paesi del mondo. La maggior parte del fatturato della cooperativa è realizzato all’estero tramite lavori tecnologicamente all’avanguardia. L’impegno dei soci è quello di attrezzarsi per affrontare mercati nuovi e acquisire lavori in nuovi Paesi. Ciò non intacca in alcun modo il legame della cooperativa con il proprio territorio di elezione. Anzi, ponendo le basi per uno sviluppo economico internazionale, dà la possibilità di renderlo ancora più forte. Romagna: riparte “Cooperiamo a scuola” Si è aperta in questi giorni la 16esima edizione di Cooperiamo a scuola, il percorso di educazione cooperativa promosso dal coordinamento di Agci Ravenna-Ferrara, Confcooperative Ravenna e Legacoop Romagna e realizzato dalle cooperative RicercAzione di Faenza e Libra di Ravenna. In questo anno scolastico il progetto si rivolge complessivamente a 12 classi del terzo e quarto anno di studi di Ravenna, Cervia, Lugo, Faenza e Riolo Terme e coinvolge circa 250 ragazzi in Territori Imprese Sondaggio Territori 20 attività che si propongono di diffondere i principi alla base del modello cooperativo ma anche di far apprendere agli studenti tutte le informazioni necessarie per costituire un’ impresa. Cuore del progetto è la simulazione di un’ attività imprenditoriale cooperativa con tanto di bilancio e obiettivi da raggiungere. Il percorso, che sarà realizzato anche grazie alla partecipazione di tutor provenienti dal mondo cooperativo locale, terminerà nel mese di maggio con la premiazione delle “imprese” più innovative e realizzabili. Nel dettaglio gli istituti coinvolti sono: Ips Strocchi Persolino, Itip Bucci, Itc Oriani e Licei Torricelli di Faenza; Ipseoa Guerra di Cervia; Sacro Cuore di Lugo; Ips Olivetti, Callegari e Engim di Ravenna e Ipssar Artusi di Riolo Terme. Il progetto è reso possibile grazie al sostegno di Agci, Confcooperative, Legacoop nonché di Fondazione del Monte di Ravenna e Bologna, Credito cooperativo ravennate e imolese ed Assicoop. E’ stato inoltre richiesto un contributo alla Camera di Commercio di Ravenna. TOSCANA Legacoopsociali, “Incluso me, le cooperative si raccontano” Cooperative sociali di tipo B sotto la lente di ingrandimento il 4 marzo presso il CIS Meeting di Firenze in occasione dell’incontro Incluso Me, Le cooperative di inclusione lavorativa raccontate dai loro protagonisti, promosso da Legacoop Sociali Toscana. Le cooperative sociali associate a Legacoop Toscana sono in tutto 150, fra cooperative di tipo A e cooperative di tipo B, che in base alla legge 381 del 1991 hanno per obiettivo il recupero, la formazione e l’inserimento delle persone svantaggiate verso un’attività lavoPrimo piano ACI rativa. Le perfomances degli ultimi anni sono complessivamente positive, considerata anche la forte contrazione delle risorse pubbliche a disposizione, mentre il numero di cooperative è diminuito in seguito a numerosi processi di fusione e accorpamenti che, se da un lato ne hanno ridotto la popolazione, dall’altro hanno determinato un rafforzamento delle imprese del settore. Dal 2010 ad oggi si contano 11 fusioni, che hanno coinvolto 28 cooperative ed oltre 3000 lavoratori. Per quanto riguarda la dinamica del valore della produzione delle cooperative sociali, dal 2011 al 2014 si può notare una crescita costante: infatti, il valore della produzione è passato da 298 milioni del 2011 a 331 del 2014, segnando una crescita dell’11%. Stesso andamento si è registrato per l’occupazione di soci lavoratori e dipendenti ed è questo un risultato molto importante: in un periodo in cui la disoccupazione è cresciuta molto in Toscana, nella cooperazione sociale si è cercato di garantire l’occupazione. Venendo alle cooperative sociali di tipo B, in tutto 61 in regione associate a Legacoop, 38 sono quelle che hanno partecipato alla ricerca illustrata oggi. Si tratta di un insieme di cooperative i cui ricavi complessivi ammontano a quasi 41 milioni di euro e che si distribuiscono sul territorio regionale in base al peso relativo delle province. Le cooperative che hanno risposto al questionario impiegano 1.816 lavoratori, di cui il 32,4 % rappresenta inserimenti lavorativi. L’adesione a consorzi è uno strumento di aggregazione molto comune: 29 cooperative su 38 aderiscono ad un soggetto consortile, rappresentando ben il 76,3%. Molto diffuse anche le fusioni per incorporazione: almeno 7 cooperative, il 18,4% di coloro che hanno risposto al questionario, hanno recentemente attivato e perfezionato questo tipo di percorso. Per quanto riguarda le certificazioni, 22 cooperative su 38 (il 57,9%) si sono dotate di Legacoop una certificazione di qualità. Rispetto al tipo, la certificazione ISO 9001 (sistemi di gestione per la qualità) è la più comune. Infine, il 45,2% delle cooperative intervistate si occupa di pulizie civili, manutenzione del verde e igiene ambientale, tutte attività caratteristiche delle cooperative di tipo B. Per quanto riguarda la composizione dei ricavi, si osserva che il 75,2% proviene da attività per gli enti pubblici, mentre il 24,8% è realizzato nel mercato privato. In prospettiva, andando ad indagare la percezione dei fattori di successo e di criticità delle cooperative che hanno partecipato alla ricerca, la capacità di progettazione e di innovazione è considerata strategica dal 57,9% delle cooperative, mentre il 65,8% nell’approcciare i nuovi mercati registra alcune difficoltà. Fra i punti di forza da sfruttare anche le relazioni con gli altri partner imprenditoriali e con il territorio. “E’ ormai consolidato il fatto che l’inclusione e il recupero al lavoro in cooperativa sociale delle persone svantaggiate, oltre ad accrescere il benessere psico-sociale dei singoli e delle loro famiglie favorendone la costruzione ed il riconoscimento di identità attraverso il ruolo lavorativo e l’inclusione nella rete sociale, non è un costo, ma garantisce risparmi quantificabili nel breve e nel lungo periodo – afferma Eleonora Vanni, Responsabile Legacoopsociali Toscana – Per questo siamo impegnati, attraverso iniziative come quella di oggi, per condividere una visione ed una gestione integrata dell’intero sistema di welfare che guardi al consolidamento e allo sviluppo del ruolo delle cooperative sociali, nonché alla valorizzazione della mission volta alla crescita e al riequilibrio della composizione della forza lavoro impiegata”. UMBRIA Legacoop Agroalimentare, rinnovo cariche sociali Nel corso dell’Assemblea Regionale, che si è svolta venerdì 26 febbraio, è stato riconfermato alla presidenza Graziano Pedetti e nominato Vice Presidente Gianfranco Domini. Eletta inoltre la nuova Direzione composta, oltre che dal Presidente e Vice Presidente, Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 21 da Chianella Luciano, Giovi Riziero, Mancini Giancarlo, Mezzasoma Sanni, Minciotti Ezio, Natale Giuseppe, Ranaldi Fabrizio e Dino Ricci. Rinnovato, poi, il Collegio dei Revisori dei Conti composto da Valter Fascini, in veste di Presidente, Ireneo Volpi e Gabrio Gustinelli, come membri effettivi, Giovanni Rinaldi e Vincenzo Rubini, supplenti. Nel corso dell’appuntamento assembleare sono stati nominati anche i Delegati alla 16^ Assemblea Nazionale di LegacoopAgroalimentare, che si svolgerà a Roma il 10 e 11 marzo 2016. UMBRIA Gabriele Biccini nuovo Coordinatore di Generazioni Si è svolta il 25 febbraio l’assemblea di Generazioni Umbria, il coordinamento dei giovani cooperatori under 40 di Legacoop Umbria. Durante la riunione Gabriele Biccini, della Società Cooperativa Sociale A.S.A.D., è stato eletto nuovo coordinatore regionale del movimento, che punta ad approfondire l’azione di rinnovamento del mondo della cooperazione partendo dal territorio e dai giovani. Succede a Lucilla Morelli, che ha ricoperto tale carica negli ultimi due anni. Generazioni Umbria rinnova così il suo impegno a sostenere l’innovazione sociale scommettendo proprio sul rapporto con le nuove Generazioni, che consentirà nuove progettualità a partire dall’attenzione al mondo del lavoro giovanile e dalla centralità del modello cooperativo nel sistema di innovazione della nostra regione. “In un momento di profondo fermento della cooperazione nazionale, e alla vigilia della nuove fase dell’Alleanza delle Cooperative, l’impegno mio e del coordinamento, -dichiara Gabriele Biccini, Coordinatore di Generazioni Umbria- sarà quello di portare sul territorio le sfide che Generazioni porta avanti a livello nazionale, sulla riaffermazione dei valori della cooperazione, i vantaggi per i giovani che voPrimo piano ACI gliono affacciarsi al mondo del lavoro in forma di autoimprenditorialità, la legalità e la trasparenza delle società cooperative. Il nostro obiettivo è di creare un gruppo più forte e coeso a livello regionale per portare queste sfide sul territorio e all’interno della stessa Legacoop e della nascente Alleanza delle Cooperative”. In questa ottica, Generazioni Umbria agirà in piena sintonia con il Coordinamento Nazionale di Generazioni guidato Matteo Ragnacci, anch’esso proveniente dell’Umbria, che ricopre anche il ruolo di primo coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative Giovani. Generazioni Umbria rivolge i suoi migliori auguri al nuovo Coordinatore Regionale, nonché un sentito ringraziamento alla Coordinatrice Lucilla Morelli e all’Esecutivo uscenti, che con passione hanno sostenuto il processo di aggregazione e responsabilizzazione dei giovani cooperatori umbri. MODENA - FERRARA Danno vita a Legacoop Estense Di fronte a una folta platea di rappresentanti delle cooperative associate e di ospiti si è formalmente costituita il 4 marzo Legacoop Estense, frutto della fusione di Legacoop Modena e Legacoop Ferrara. Presidente della nuova Associazione è stato nominato Andrea Benini, che sarà affiancato dalla Vice Presidente Francesca Federzoni, e dal Direttore Gianluca Verasani. Lauro Lugli, che dopo 5 anni alla guida di Legacoop Modena ha deciso di concludere la propria esperienza per favorire il rinnovamento, ha espresso grande soddisfazione per la positiva conclusione di un percorso di unificazione da lui fortemente sostenuto, e che lo ha visto per mesi in prima linea per favorirne la positiva conclusione. Nel suo primo intervento da Presidente di Legacoop Estense Andrea Benini, dal 2011 a oggi alla guida di Legacoop Ferrara, ha voluto sottolineare, prima di tutto, lo spirito di servizio col quale affronterà questa nuova sfida, e ha esortato tutti – cooperatrici e cooperatori, ma anche rappresentati delle Istituzioni e mondo associativo e imprenditoriale – a “non pensarci più come ferraresi e modenesi, ma come cooperatori Legacoop Settori e cooperatrici che cercano di affrontare problemi e cercare nuove prospettive. Evolvono i mercati di riferimento, evolvono le cooperative, evolvono le associazioni. Mettersi insieme è una scelta, una risposta, un’opportunità. Grazie a quest’unificazione le cooperative potranno trovare maggiori possibilità di sinergia, collaborazione, integrazione, eliminando vincoli territoriali nati per sostenere ma divenuti poi un ostacolo. E tutto questo lo faremo sempre con lo sguardo rivolto alla nascita, nel 2017, di un’unica Associazione nazionale delle Cooperative Italiane”. Dal canto suo Francesca Federzoni ha sottolineato il contributo di esperienza, visione manageriale e nuove idee che porterà all’Associazione; elementi sicuramente utili per cogliere in modo sempre più incisivo le esigenze delle imprese associate e offrire soluzioni adeguate: “Il requisito oggi indispensabile è il desiderio di cambiare, a tutti i livelli. A partire dall’Associazione e dai servizi che essa può offrire alle proprie cooperative, che hanno problemi nuovi e sono impegnate in sfide nuove. L’attuale contesto economico è sempre più caratterizzato dalla necessità di co-produrre progetti complessi, co–progettare politiche industriali, co–operare tra soggetti competitor o addirittura appartenenti a settori apparentemente diversi. Sono certa che questo desiderio di cambiamento è condiviso, Legacoop Estense sarà in grado di supportarlo e aiutarlo a crescere.” Entrambi gli interventi hanno quindi rafforzato quello che era stato il messaggiochiave del saluto di Lauro Lugli, Presidente uscente di Legacoop Modena, all’Assemblea: “Ciò che Legacoop Modena e Legacoop Ferrara hanno compiuto è un Territori Imprese Sondaggio Territori 22 zione fra associazioni e fra imprese, il Presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti ha concluso una giornata storica. PUGLIA Reddito di dignità; Rollo “Strumento efficace” percorso coerente con quella logica di rinnovamento che deve costituire per ciascuno di noi la priorità: un rinnovamento che non significa “tagliare col passato”, voltare pagina e ricominciare da un foglio bianco. No, il rinnovamento cui mi riferisco è un’evoluzione, un passaggio di testimone nella continuità…per guardare al futuro di un Paese che cambia, che va avanti, che si confronta e che innova, affrontandolo in modo nuovo e con occhi diversi, forti del lavoro che si è fatto fino ad oggi e dell’esperienza accumulata nelle vittorie come nelle sconfitte. Ed è un rinnovamento che non deve riguardare solo l’Associazione, ma tutte le cooperative che compongono il nostro movimento: aiutiamo i nostri giovani ad acquisire le necessarie competenze, e poi diamo loro senza esitazione né riserve il timone della nave.” Il nuovo modello di Governance adottato in Legacoop Estense prevede quindi, accanto alla Direzione e al Consiglio di Presidenza composti dai rappresentanti delle cooperative associate, un Presidente a tempo pieno, un Vicepresidente part-time che affianca l’incarico al proprio impegno all’interno della cooperativa che guida, un Direttore e un coordinatore territoriale. Dopo la Tavola Rotonda nella quale il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, i Sindaci dei Comuni di Modena e Ferrara Giancarlo Muzzarelli e Tiziano Tagliani, e il Presidente di Legacoop Emilia Romagna Giovanni Monti hanno discusso di riordino istituzionale dei territori, aree vaste, processi di aggrega- Primo piano ACI La Legge sul ReD, insieme alle politiche per l’inclusione sociale attiva, deve essere letta come un prezioso ed efficace provvedimento di contrasto alla povertà. Non è solo un mero strumento finanziario, come viene semplicisticamente definito, ma una reale presa d’atto che, finalmente, al centro dell’azione politica è stato posto il problema della povertà”. Così il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, commentando la legge sull’inclusione sociale e il sostegno al reddito, approvata lo scorso 1 marzo dal Consiglio regionale pugliese. “Vogliamo e dobbiamo come Movimento cooperativo regionale fare la nostra parte, lavorare sinergicamente ed efficacemente per attuare vere politiche in favore delle fasce più deboli della società pugliese”. E’ stato questo il tema dell’incontro del 9 marzo nella sede Legacoop Puglia, a Bari, con la Consigliera del Presidente regionale per l’attuazione del programma Onorevole Titti De Simone, in un processo di interlocuzione diretta con il Governo regionale. La Puglia ha fatto numerosi passi in avanti rispetto a politiche di inclusione sociale, Legacoop Settori anche sperimentali, ma, come evidenzia Rollo “sono stati messi in campo esclusivamente gli strumenti e non è stato compiuto uno sforzo decisivo e profondo per aggregarli in una strategia complessiva di lotta al disagio e all’emarginazione sociale partecipata e condivisa da tutti gli attori coinvolti da essi”. “Come Movimento cooperativo e attori socio economici raccogliamo la sfida di contribuire attivamente al rilancio del patto sociale, riscrivendolo nel perseguimento di un nuovo modello di welfare. Un welfare civile nel quale si coniughino generatività e innovazione istituzionale. La cooperazione, insieme al sistema imprenditoriale sano presente sul territorio, intende proporsi quale soggetto assolutamente protagonista nella comunità di appartenenza contribuendo alla presa in carico, non assistenziale, dei nuclei famigliari che vivono situazioni di disagio socio economico al fine di concedere loro l’opportunità di attivarsi per accedere ai mezzi che permettano il soddisfacimento dei bisogni primari”. “Tra i bisogni primari sicuramente c’è il lavoro, con la conseguente capacità di possedere un reddito – prosegue -, ma ci sono anche le cure sanitarie essenziali, l’istruzione, l’assistenza sociale, e altre necessità primarie che insorgono nello svolgimento della vita quotidiana. Riteniamo anche (anzi, soprattutto) che, dal soddisfacimento di tali necessità, si genera valore e si riattiva capitale sia sociale che economico, attraverso il recupero e la valorizzazione delle risorse professionali, delle competenze, ma anche delle tradizioni e del patrimonio, di un territorio”. “La sfida che la cooperazione deve saper cogliere e vincere – conclude Carmelo Rollo - sarà quella di ribadire la funzione sociale della mutualità nell’intraprendere iniziative che diano ruolo e protagonismo alle persone beneficiarie degli interventi che, a causa della complessità del disagio che dovranno contrastare, necessitano di declinarsi in azioni puntali e soprattutto di prossimità”. nella società”. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> CNS CNS >> Car Server >> Gruppo Obiettivo Lavoro >> Manutencoop >> Coop Copernico >> Animazione Valdocco >> COSEVA >> CAD Primo piano 23 ACI Si rinnova e punta sulla Qualità È un CNS (Consorzio Nazionale Servizi) fortemente rinnovato quello che esce dal piano di lavoro presentato a fine febbraio, presso l’hotel Aemilia di Bologna. Nuova Governance, laboratori per la legalità, nuovo patto associativo e innovazione sono questi i punti paradigmatici del CNS. È stato un bel momento di confronto, è stato apprezzato molto lo spirito costruttivo e la passione che ogni cooperativa mette ogni giorno per il bene della comunità che rappresenta. Ci sono 192 storie da raccontare, bisogna solo trovare la narrazione giusta, far emergere tutto ciò che di buono viene prodotto dal mondo cooperativo deve diventare il nostro imperativo categorico, sfrutteremo anche la comunicazione, attraverso il nostro nuovo canale Twitter e le rinnovate potenzialità del sito web, che potenzieremo in chiave più dinamica e moderna. Per fare tutto questo serve anche l’aiuto delle cooperative, pertanto il Consorzio ha invitato a raccontare le storie, a segnalare i problemi ma anche i progetti realizzati e quelli per il futuro. Grande importanza anche al tema della legalità con azioni a trecentosessanta gradi, compresi momenti formativi, come seminari dedicati ai rischi dell’infiltrazione mafiosa nelle imprese e alla prevenzione della corruzione. Il nuovo rapporto tra CNS e associate avrà come obiettivi il rilancio dell’immagine e della competitività. Un più puntuale flusso di informazioni e maggiore collaborazione nell’organizzazione e nella gestione dei servizi pubblici. Questi saranno due dei pilastri più significativi del 2016. Senza dimenticare lo sviluppo in ambiti strategici come i servizi alla persona, la logistica del farmaco e Smart Cities. Un piano concreto capace di tenere insieme dimensione nazionale e forte radicamento territoriale, sostenuto da un nuovo assetto organizzativo e volto al rafforzamento della qualità non disgiuntamente all’incremento dei volumi. I NUMERI: - acquisizioni commerciali per 700 ML di Legacoop Settori € e un fatturato delle associate superiore ai 600 ML: questo il BDG del CNS per il 2016. In continuità con i risultati degli scorsi anni si conferma il trend positivo che consente di affrontare con decisione l’importante sfida del cambiamento. - presenza diffusa su tutto il territorio nazionale grazie all’attività delle cooperative associate: nessun operatore del settore servizi è in grado di assicurare un’estensione così articolata e completa. - commesse derivanti dalle convenzioni con i soggetti aggregatori (CONSIP ecc.) per oltre il 36 % dell’attività: CNS si conferma il primo operatore nazionale in grado di gestire questo grandissimo mercato. La caratteristica di avere cooperative associate su tutto il territorio nazionale e in diversi settori di attività consente di avere questa peculiarità che offre un vantaggio competitivo di assoluto valore. - pulizie e sanificazione, energia, ecologia e ristorazione: questi i settori dove il Consorzio CNS, con le sue associate, ricopre da qualche anno il ruolo di primario operatore nazionale e vuole consolidare questa posizione. - sviluppare la propria attività in Sicilia, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria, consolidare la presenza in Sardegna: così il CNS conferma la propria volontà di espandere il rapporto con il sud del paese. Grazie alle sue numerose associate sarà possibile raggiungere questo obiettivo che sembra precluso alle principali imprese nazionali. - nuove regole per gli appalti pubblici: la prospettiva di avere poco più di 35 enti appaltanti (i cosiddetti soggetti aggregatori) rispetto agli attuali 30.000 (una recente ricerca ministeriale ne ha censiti 34.000) porterà un grande vantaggio competitivo a soggetti che come il CNS hanno grande capacità di organizzare commesse complesse diffuse su tutto il territorio nazionale. Settori di sviluppo Puntiamo a diversificare i settori in cui operiamo: nel 2016 abbiamo avviato ricerche di mercato e analisi di contesto per indirizzare le nostre risorse su nuovi mercati, come quello dei servizi alla persona (socio assistenziali ed educativi), a sostegno delle cooperative sociali, e della logistica del farmaco, a sostegno delle cooperative più innovative operanti nella logistica. Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 In un’ottica di sviluppo del Valore Sociale del Consorzio si è pianificato, e si avvierà nel mese di aprile, un piano di scouting fra le cooperative medio piccole aderenti alle varie Lega Coop regionali al fine di individuare potenziali sinergie sia sui settori core di CNS sia su nuovi settori. Progetti di ricerca/innovazione Nel 2016 CNS destinerà significative risorse in attività di ricerca creando partnership con università e Istituti di ricerca: siamo consapevoli che proprio nei momenti di maggior difficoltà investire nello sviluppo è la migliore garanzia per assicurare prospettive che traguardino al futuro per il consorzio e le associate. CAR SERVER Partnership con Alba Leasing per il noleggio auto a lungo termine Alba Leasing, una delle principali società italiane di leasing, e Car Server (Gruppo Ccfs) – la prima società di noleggio di flotte aziendali a lungo termine a capitale interamente italiano – hanno stipulato una partnership per offrire, ai rispettivi clienti, servizi di eccellenza nell’ambito del settore del renting. Grazie all’accordo con Car Server,Alba Leasing estenderà la propria gamma prodotti, introducendo l’offerta del noleggio a medio/lungo termine. Il prodotto sarà distribuito sia tramite la propria rete sia mediante le reti delle Banche Convenzionate aderenti, coinvolgendo un potenziale network che comprende oltre 30 istituti di credito per un totale di circa 5.700 sportelli distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il Noleggio a Lungo Termine si conferma sempre più strategico nel comparto autovetture, grazie alla possibilità per l’utente finale di acquisire una “soluzione per la mobilità” flessibile e completa, che include tutti i servizi connessi all’uso dell’automobile, dalla manutenzione alle assicurazioni, dal bollo al servizio pneumatici e, in caso di necessità, al soccorso stradale. La possibilità di offrire il servizio attraverso un partner di comprovata esperienza come Car Server aggiunge ulteriori vantaggi: l’affidabilità, la velocità di risposta, la presenza capillare sul territorio italiano e la massima attenzione alle diverse esigenze di ogni cliente, che si Primo piano ACI traduce in un servizio tailor-made personalizzabile in ogni dettaglio. Il mercato del noleggio a lungo termine registra un significativo trend di crescita in Italia: in termini quantitativi, secondo i dati al 31 dicembre 2015 di Assilea – l’associazione italiana delle società di leasing – nel nostro Paese lo scorso anno sono state perfezionate quasi 95.000 operazioni di renting per un importo complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro, segnando un incremento di oltre il 24% sia sul numero di contratti sia sui volumi stipulati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “È obiettivo di Alba Leasing consolidare l’impegno e la presenza nel settore automotive”, dichiara Massimo Mazzega, amministratore delegato di Alba Leasing.“Il mercato del renting in Italia è ancora giovane e ha elevate potenzialità di crescita: tramite l’accordo con Car Server, Alba Leasing intende estendere il perimetro della propria offerta, garantendo eccellenti parametri qualitativi anche su prodotti complementari alle tradizionali forme di finanziamento”. “Per Car Server questa partnership riveste un ruolo strategico, perché ci consente di lavorare fianco a fianco con un’azienda come Alba Leasing ampliando ulteriormente il nostro raggio d’azione – afferma Giovanni Orlandini, amministratore delegato di Car Server – Il nostro obiettivo è quello di portare i nostri tratti distintivi di serietà ed efficienza verso questa nuova fascia di pubblico, per un servizio realmente innovativo e funzionale alle esigenze delle imprese”. GRUPPO OBIETTIVO LAVORO Il 2015 l’anno migliore alle porte dei vent’anni E’ stato approvato il 9 marzo il Bilancio 2015 del Gruppo Obiettivo Lavoro. Alle porte del proprio ventesimo anno di attività, il Gruppo si presenta con i migliori risultati economici della propria storia societaria. Il volume d’affari di Gruppo realizzato nel Legacoop Settori 2015 è stato di 454,1 milioni di Euro, con un incremento del 12,4% sul 2014. L’EBIT-DA di Gruppo ha raggiunto i 21,6 milioni di Euro. Questi risultati testimoniano della qualità offerta alle imprese e ai Lavoratori, grazie alla pluralità di servizi garantiti da 21 Società e oltre 900 dipendenti, in 5 Paesi (Italia, USA, Perù, Bolivia, Romania). In particolare: l’attività di Somministrazione ha toccato i 399 milioni di Euro (+ 11,8% sul 2014); l’attività di Ricerca, Selezione e Assessment ha toccato i 3,7 milioni di Euro (+ 90% sul 2014); oltre 1 milione sono stati i cedolini prodotti dalle Società Job Service, NOS, Hit e Pay attive nella Amministrazione del personale “I nostri collaboratori - commenta il presidente Alessandro Ramazza - hanno saputo cogliere in modo capillare e costante le occasioni offerte da un anno che è stato di svolta, tanto nel contesto legislativo che nei segnali di ripresa della domanda e delle aspettative di mercato. La gamma dei servizi offerti dal Gruppo ha risposto in modo efficace sia alle richieste correnti sia alle nicchie di sviluppo che si sono progressivamente aperte”. Obiettivo Lavoro, agenzia leader in numerosi Settori e nel rapporto con le PMI, ha decisamente migliorato redditività e solidità finanziaria, testimoniate da un EBIT-DA di 18,4 milioni di Euro e da una PFN in territorio positivo per 3 milioni di Euro. L’agenzia Intempo, leader nel settore dei Porti e della Logistica, a sua volta ha registrato una crescita del 31% sviluppandosi anche sul mercato generalista. Obiettivo Lavoro Formazione ha superato i 10 milioni di fatturato, con una crescita di oltre il 30% nelle attività formative “a mercato”. Hivejobs – l’unica società di ricerca e selezione attiva esclusivamente via web – ha toccato 1,1 milioni di fatturato confermando la propria metodologia esclusiva e la leadership nel settore della Information Technology. In un anno di forte innovazione legislativa, il Gruppo Obiettivo Lavoro ha confermato la propria tradizione che dal 2006 lo vede leader nella assunzione di Lavoratori in Somministrazione a tempo indeterminato. A fine 2015 erano 2.587 le persone in forza Territori Imprese Sondaggio Imprese 25 ad Obiettivo Lavoro ed Intempo grazie a questo impegno sistematico, che garantisce sicurezza economica e psicologica ai lavoratori e allo stesso tempo collaboratori di qualità e affidabilità crescente alle Imprese. MANUTENCOOP Le premiazioni dei vincitori della VI edizione di “Un futuro di valore” nagement e rappresentanti delle istituzioni locali, toccheranno tutte le principali sedi del Gruppo in Italia: da Bologna a Milano, da Roma a Bari, da Mestre a Torino, dove l’iniziativa si concluderà il prossimo 31 marzo 2016. Le domande di partecipazione pervenute quest’anno sono state complessivamente ben 315. La partecipazione all’iniziativa, avviata lo scorso luglio, era riservata ai figli dei dipendenti del Gruppo MFM a tempo indeterminato (97% dell’organico complessivo) assunti da almeno 12 mesi. ANIMAZIONE VALDOCCO Anteprima del film “Vicino alla mia pelle” Sabato 12 marzo alle ore 19.00 proiezione in anteprima assoluta di “Vicino alla mia pelle” presso la sala Il Movie di via Cagliari 42 - Torino. Il film coprodotto da Cooperativa Animazione Valdocco e Redibis film e con la regia di Sergio Fergnachino, è in concorso nella sezione “Panoramica Doc” all’interno del 15 Piemonte Movie gLocal Film Festival. COOP COPERNICO Presentato il progetto “Legalità. Game – Giovani cittadini crescono” Manutencoop Facility Management conferma anche quest’anno il proprio impegno per la formazione dei figli dei propri dipendenti. A partire dal 3 marzo, infatti, si stanno svolgendo le cerimonie di consegna delle borse di studio della VI edizione di “Un futuro di valore”, l’iniziativa che premia ogni anno gli studenti più meritevoli di tutta Italia. Quest’anno sarà pari a circa 135.000 euro l’importo complessivo delle borse di studio assegnate dal Gruppo, che verranno consegnate a 247 studenti, di cui59 universitari (1.000 euro ciascuno) e 188 iscritti alle scuole superiori (400 euro ciascuno), che portano ad oltre 755.000 euro l’ammontare totale di fondi destinati all’iniziativa da parte del Gruppo nelle diverse edizioni. Dall’avvio del progetto, nel 2010, ad oggi, sono stati ben 761 i ragazzi premiati e molti di questi hanno ricevuto il sostegno economico di Manutencoop Facility Management ogni anno, per l’intero percorso di studi. Tra gli studenti premiati quest’anno, il 77% è costituito da figli di operai, mentre oltre il 19% da figli di lavoratori immigrati. Le cerimonie di assegnazione degli ambiti riconoscimenti, a cui interverranno il Top Management di Manutencoop Facility MaPrimo piano ACI L’8 marzo nello Spazio Giovani di Soliera (Mo) si è svolto un incontro di presentazione del progetto “Legalità.Game -Giovani cittadini crescono” Il progetto promosso dalla Cooperativa Copernico, insieme a Fondazione Campori, Civibox e Libera, si realizzerà prevalentemente a Soliera, ma la promozione, i contenuti e gli interventi spazieranno nel distretto dell’Unione Terre d’Argine. Il progetto intende far acquisire le conoscenze che attivino nuovi processi di appartenenza e…di cittadinanza per accrescere la partecipazione democratica degli adolescenti, in un percorso di condivisione del concetto di legalità. Attraverso l’uso creativo delle tecnologie i contenuti trattati verranno sviluppati in videogioco incentrato sul tema della responsabilità individuale e sul concetto di scelta. La metodologia utilizzata è il coinvolgimento attivo degli adolescenti, lo strumento principe la Peer Education. Legacoop Settori Scheda del film “Vicino alla mia pelle” di Sergio Fergnachino, con Mario Cappennani Cristina e Federico Valente Italia, 2015, 63’, col. Produzione: Redibis Film, Cooperativa Animazione Valdocco Distribuzione: Articolture Location: Torino, Berlino (Germania) Federico, un ragazzo che soffre di un disturbo autistico, e Mario, il suo educatore, partono per un viaggio a Berlino. La gita sarà l’occasione per salutarsi, poiché la loro relazione educativa sta per concludersi, dal momento che Federico sta per compiere 18 anni. Si sono visti regolarmente negli ultimi quattro anni, ogni mercoledì pomeriggio, e Mario è gradualmente diventato una sorta di filtro fra Federico e il resto del mondo, Territori Imprese Sondaggio Imprese 26 fino a essere la cosa più vicina alla pelle che lui riesca a sopportare. Il disturbo autistico viene mostrato nella sua dimensione individuale, senza cercare di spiegarne le cause o di indicare soluzioni. Vicino alla mia pelle vuole essere un film “con l’autismo”, non sull’autismo. Tra i film in concorso segnaliamo anche “I ricordi del fiume” (Italia, 2015, 140’) Gianluca, Massimiliano De Serio la cui proiezione è prevista per Venerdì 11 marzo, ore 21.30 sempre presso la sala Il Movie di Torino. Il documentario racconta del Platz di Torino, una delle baraccopoli più grandi d’Europa situata sugli argini del fiume Stura a Torino. Il luogo è stato recentemente oggetto di un grande progetto di smantellamento: oltre un migliaio di persone, alcune delle quali rientrano nel censimento della prefettura e potranno essere trasferite in case nuove. Il destino di tante altre, invece, è di tornare nel Paese natale o cercare un’altra sistemazione di fortuna. I ricordi del fiume mostra la vita di questa baraccopoli nei suoi ultimi mesi di esistenza, tra lacerazioni, drammi, speranze, vita. COSEVA Distribuisce all’estero l’olio Carli volge 16 persone che sono addette alle preparazione degli ordini e compongono le confezioni che vanno in tutti i paesi esteri in base ad un preciso sistema informatico che gestisce la merce”. Fratelli Carli ( https://www.carli.com) è famosa per il prodotto principale dell’olio. Ma è ormai vastissima la clientela anche all’estero che ordina le creme, le salse, olive, condimenti e vini che vengono commercializzati da questa azienda che cominciò l’attività nel lontano 1911. “Un lavoro di grande prestigio – conclude Novello – che si aggiunge alla gestione di magazzini in numerose altre aziende del settore agroalimentare dove spaziamo dal settore della pasta alla fette biscottate, alla frutta”. CAD Firma accordo per stage formativi con l’Istituto Ruffilli Studenti delle scuole superiori in cooperativa con la possibilità di diventare OSS: siglato l’accordo tra la cooperativa sociale CAD, una delle più grandi d’Italia con circa 900 soci, e l’Istituto Ruffilli di Forlì. Riguarda una ventina di ragazzi dell’indirizzo socialesanitario della scuola, che grazie a un’apposita intesa regionale potranno conseguire la qualifica di OSS – Operatore socio sani- tario al termine del triennio, parallelamente al diploma superiore. Sono 450 le ore previste di tirocinio formativo all’interno del percorso, che si sommano ad altre 550 ore di teoria da svolgere nell’arco della terza, quarta e quinta. Gli stage saranno effettuati nelle strutture di Forlì, Dovadola e Santa Sofia: case residenza per anziani, centri socio-riabilitativi, centri diurni e comunità alloggio per pazienti psichiatrici. L’accordo ha durata di un anno e si rinnova tacitamente. Diventerà operativo a partire da settembre, con l’avvio del nuovo anno scolastico. Previsti anche incontri formativi in classe da parte del personale di CAD. Alla firma erano presenti il preside dell’Istituto Ruffilli Marco Molinelli, la dirigente dei servizi amministrativi scolastici Maria Grazia Leoni, il presidente di CAD Guglielmo Russo e la responsabile formazione della cooperativa Rosanna Francia. «CAD collabora da sempre con il mondo della formazione – ha detto il presidente di CAD Guglielmo Russo – dalle superiori fino all’università. È un accordo importante, anche perché sono possibili futuri sbocchi occupazionali per i ragazzi che parteciperanno». «È il primo protocollo di questo tipo che firmiamo e credo sia un modo per dare una visione chiara di quello che significa davvero il lavoro di OSS agli studenti», ha detto il preside Marco Molinelli. La Fratelli Carli in tutto il mondo. Le spedizioni per l’estero gestite da Coseva I prodotti della Fratelli Carli arrivano in tutto il mondo. E a preparare le speciali confezioni per l’estero ora sono gli operai della Cooperativa Coseva. Sono due mesi esatti che l’impresa con sede a Camporosso ( Imperia) ha cominciato a gestire il magazzino spedizioni estero della prestigiosa azienda imperiese. Dopo sessanta giorni è il momento giusto per fare un primo bilancio. “E’ il primo contratto che abbiamo con Fratelli Carli – conferma Giovanni Novello, presidente di Coseva -. Un lavoro che coin- Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 27 OSSERVATORIO SWG Il nuovo senso del populismo Negli ultimi decenni, il termine ‘populismo’ è stato usato per stigmatizzare una politica “demagogica, incentrata sull’adulazione sistemica della folla e accompagnata dall’appello agli istinti più bassi” (J. Julliard). Ma ultimamente questa parola sta assumendo un significato nuovo: il far politica con la gente, in modo diretto, andando al cuore dei problemi senza mediazioni ed equilibrismi. Lo possiamo ad esempio osservare mettendo a confronto la percezione del populismo che hanno i giovani millenials e gli adulti baby boomers. Tra questi ultimi, ad esempio, il 28% valuta il populismo come la capacità di “considerare le esigenze del popolo”, tra i giovani, invece, la quota sale al 36%. Un medesimo processo lo ritroviamo confrontando le valutazioni di abbienti e soggetti in difficoltà economica. Tra i primi, il livello d’attrazione dell’offerta populista è al 19%, mentre tra i secondi sale al 35%. L’etichetta ‘populista’, quindi, sta vivendo un processo metamorfico, incarnando, per parti della società, una rottura con le vecchie Primo piano ACI Legacoop Settori classi politiche e con le prassi corruttive; una risposta alla paura-fastidio verso l’immigrazione e l’insicurezza; una nuova classe dirigente più vicina alla gente e meno coinvolta nei giochi di potere. Dietro tale fenomeno si cela anche il rinvigorirsi di nuovi autoritarismi e la ricerca di partiti in grado di esprimere un’anima; si cela la spinta verso formazioni politiche in grado di semplificare la complessità del vivere odierno e di offrire risposte facili e dirette, sia in termini di visione sia in termini di soluzioni. Questeultime, per essere percepite come efficaci, devono identificare chiaramente il nemico e devono raffigurare una risposta, non razionalizzata, alla rabbia sociale (specie del ceto medio impoverito) e alle incertezze di vita generate dalla contemporaneità e dalla crisi. L’opzione populista, quindi, lungi dall’essere ai margini della storia e della politica, sta rientrando, sempre più a pieno titolo, nell’arena politica nazionale ed europea. NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg. Sondaggio cawi su un campione nazionale di 1.000 maggiorenni compiuto tra il 29 febbraio e il 2 marzo 2016. Territori Imprese Sondaggio