N. 2 anno XIII 26 giugno 2005 LA SCELTA DI PERCORSO SOMMARIO Queste righe non vogliono essere una disquisizione tecnica, ma come si fa a non prendere esempio dal nostro sport e trasferire nel nostro quotidiano la terminologia delle nostre gare? Le “scelte di percorso”, che questo comitato ha fatto e sta facendo, stanno portando piano piano a tracciare la strada per raggiungere i punti (obiettivi) cha abbiamo segnato sulla nostra “cartina”. Dall’uscita del primo numero del “lanternino” di febbraio, sono passati pochi mesi ma si sono susseguiti diversi eventi in cui la nostra regione si è messa in evidenza. Ad aprile TROFEO DELLE REGIONI di C.O.: la Lombardia conquista il secondo posto, gran risultato considerando che il Trentino, con la sua organizzazione, le sue risorse e con i suoi grandi atleti appare sempre irraggiungibile, ma poco alla volta ci stiamo avvicinando; complimenti perciò a tutta la squadra che con il suo impegno ha portato questo risultato. Un grazie anche al lavoro di Corrado che ha portato al Passo della Colla la squadra lombarda al completo, ed a Tatiana che ha organizzato in breve tempo tutta la trasferta, pullman compreso. A maggio un altro grande risultato: la squadra lombarda di MTBO sale sul primo gradino del podio al TROFEO DELLE REGIONI di MTBO davanti al Trentino e al Veneto; bravi tutti gli atleti convocati che hanno lottato per questo risultato. Un ringraziamento a Remo che ha riunito una squadra numerosa coprendo tutte le categorie, un segnale di buon auspicio per il futuro della MTBO in Lombardia. Una altra grossa novità è che grazie al lavoro fatto dal Consiglio precedente, e nello specifico da Dario G., è in arrivo un contributo abbastanza cospicuo dalla regione Lombardia per l’attività svolta dal CRL. Grazie a questa risorsa economica potremmo permetterci di investire qualche soldo in più nell’attività regionale e dare magari qualche possibilità in più ai nostri giovani atleti. Nell’ultimo consiglio si è incominciato a delineare le linee e la programmazione dei prossimi allenamenti invernali regionali, la proposta sarà in discussione al prossimo consiglio del 1 luglio, per approvare le modalità e luoghi. È stato proposto dal D.T. un programma molto interessante e abbastanza “nuovo” per il movimento lombardo, che una volta definito ed approvato vi verrà proposto attraverso il canale informativo del nostro sito. Segue a pag. 2 ARGE ALP 2005 3 FORUM 4 RADUNO ESTIVO 5 FASE REGIONALE GIOCHI STUDENTESCHI 6 RUBRICHE 8 TROFEO DELLE REGIONI MBO 19 TROFEO LOMBARDIA MBO 20 CONCORSO A PREMI 22 NE W S • I Lombardi CAMPIONI ITALIANI 2005 • Paques en Alsace 2005 • Thermenland Open 2005 • Storie dell’altro mondo • Asiago—Highland Open • La 2 giorni del Chianti • Alla conquista della Foresta Umbra MTB-O F.I.S.O.— Comitato Regionale Lombardo Via G.G. Mora 22— Milano tel. 335/5800304 [email protected] — www,fisolombardia.it Segue dalla copertina Per il futuro, sta nascendo l’idea di organizzare un evento a più giorni; ci sarà tempo e modo di riparlarne, perché è un progetto per il 2008. Si sta valutando anche la possibilità di incrementare gli impianti sportivi, con la realizzazione di nuove cartine sul territorio lombardo. Un’altra cosa “nuova”: è ripartito i forum del CRL, con una “nuova” veste. Occorre ri-iscriversi ed incominciare a discutere, a proporre idee, a quindi sarete voi tutti a rendere effervescente il nostro forum Pochi mesi di lavoro, ma con tante scelte da fare, e progetti da realizzare cercando sempre una “scelta di percorso” opportuna e idonea a far crescere tutto il movimento orientistico lombardo. Ciao a tutti. Beppe Redazionale Ci pensavo proprio prima di cominciare a scrivere... ma siamo solo al secondo numero del “Nuovo Lanternino” ? Eppure il primo numero era uscito ... secoli fa! Ma sembrano proprio passati dei secoli all’orologio della stagione agonistica 2005. Da Barni in poi è stato tutto un susseguirsi di Campionati Italiani (due: sprint e middle), Trofei delle Regioni (due: C.O. e M.B.O.), Coppe Italia... una stagione senza soste raccontata con stili e voci diversissime sul sito nazionale e regionale, nei forum “ufficiali” ed in quelli di club. Non è qui che voglio riassumere l’andamento di questi importanti appuntamenti; a quello penseranno Beppe, Vincenzo, Tatiana ed i ragazzi della redazione, a questo vorrei tanto che pensassero per i prossimi numeri del Nuovo Lanternino tutti i potenziali redattori che avranno qualcosa da raccontare: abbiamo davanti una torrida estate orientistica fatta di trasferte, di 5 o 6 giorni, di Campionati Mondiali Juniores a due passi da casa... E questa pubblicazione vorrebbe ospitare ancora i contributi di tutti coloro che in passato hanno raccontato tutto il caleidoscopio di situazioni che non sono propriamente “la gara”, che non riguardano precisamente “la tratta 6-7 dove si poteva attaccare in costa o scendere nel vallone fino al limite di vegetazione...”. Da parte degli orientisti qualche idea è già venuta fuori, la si dovrà sviluppare bene nei prossimi numeri del Nuovo Lanternino: si tratta di spunti impegnativi che necessitano dell’approfondimento da parte di qualche specialista, ma che troveranno spazio nelle pagine dei prossimi numeri. E poi due ragazzi del Trentino mi chiedono se abbiamo pubblicato ancora qualcosa sulla “nuova tecnica per cartografare con l’aiuto della pistola laser”... insomma, Fabrizio! Io non vorrei metterti pressione... ma qui ci sono persone che attendono i nuovi sviluppi dopo il tuo primo articolo! Dicono i maestri del giornalismo che la prima regola (quante prime regole!) per fare bene il proprio mestiere è non parlare mai bene di se stessi: ma noi non siamo giornalisti. Siamo orientisti che hanno scelto di dedicare un po’ del loro tempo ad un “ogniquantomanale” che racconta il nostro mondo. E quando ci dicono ufficialmente che <<il bollettino della nostra regione non è certo al livello del vostro Lanternino, ma ce la metteremo tutta per raggiungervi...>>, noi siamo felici come se quella tratta 6-7 l’avessimo fatta sulla stessa linea di Guergiou o di Tavernaro! Loro hanno attaccato in costa e sono scesi nel vallone fino al limite di vegetazione, noi invece ci siamo persi al bivio di sentieri ma siamo tornati a casa con un altro spunto per il nostro “Nuovo Lanternino”. Stefano Galletti [email protected] Pagina 2 Il nuovo LANTERNINO ARGE ALP 2005 – LANZO d’INTELVI (CO) 8-9 ottobre L’annuale carosello dell’Arge Alp sbarca in Lombardia. Dopo la consueta rotazione tocca alla nostra regione organizzare la due giorni di gare, comprendente la prova a staffetta e la prova individuale. Già dallo scorso settembre il Comitato Organizzatore sta lavorando per preparare al meglio l’evento ed ora risolti i maggiori problemi logistici e organizzativi e dopo aver trovato i tracciatori, si è pronti ad accogliere le diverse rappresentative regionali da Austria, Germania, Italia e Svizzera. Tuttavia per poter garantire a tutti i partecipanti un’accoglienza calorosa e lasciare un ottimo ricordo della Lombardia tutti i tesserati sono invitati a dare il loro contributo, e coloro che andranno a rappresentare la nostra selezione e coloro che decideranno di dare un aiuto all’organizzazione sul campo delle prove. Infatti se siete interessati ad aiutare il Comitato Organizzatore nei vari settori potete inviare la vostra adesione, utilizzando l’indirizzo presente sul sito www.argealp2005.it e specificando la mansione che vorreste preferibilmente ricoprire. Ecco l’elenco dei Responsabili di Settore a cui rivolgersi per proporre la propria candidatura: M. Bianchi: tracciatore staffetta F.Cancelli: tracciatore individuale G. Ceresa, rapporti con autorità provinciali e locali V.Crippa, accoglienza rappresentative e logistica D. Galbusera, rapporti con autorità regionale e gestione cassa A.Gianotti, gestione sito e pubbliche relazioni P.Tealdo, responsabile organizzazione gara Ricordandovi l’importanza di ognuno di noi a far crescere l’orientamento in regione e la necessità di non essere solo utenti, ma anche tesserati attivamente utili, Vi aspettiamo numerosi. Il Comitato Organizzatore Arge Alp I “lombardi lombardi” lombardi CAMPIONI ITALIANI SCI-O Distanza Long Riva Annamaria - D35 - Pol. Besanese Benini Simone - H14 - Pol. Besanese MBO Distanza Middle Sambo Ilaria - D35 - Tumiza Chiari N. 2 anno XIII 2005 CO Campionati Sprint Piatti Laura - D35 - Orienteering Como Riva Annamaria - D50 - Pol. Besanese CO Campionati Middle Piatti Laura - D35 - Orienteering Como Pagina 3 Forse ad O vest R iuscirei ad U scire M eglio - (dal Cantico del Verde Tre) Anche nell' orienteering l'informazione e la conoscenza sono importanti, è per questo che alcuni anni fa nacque il sito del Comitato Regionale Lombardo, portando anche in questo campo un'innovazione presto seguita da altri. Dapprima su di un server "free" poi con il nostro www.fisolombardia.it le informazioni, i volantini gara, le griglie nonché le comunicazioni ufficiali, i verbali del CRL e le convocazioni sono state a disposizione di tutti in tempi brevi. Forum, un servizio che oggi appare addirittura inflazionato vista la presenza di numerosi gruppi di discussione, queste presenze sono ovviamente un elemento positivo che permette di discutere o socializzare sugli aspetti del nostro sport, e non solo. Il Forum del CRL diede un grosso contributo in questo senso ed inizialmente furono molte le discussioni calde (oltre 25 commenti) e gli utenti a 3/4 stelle (50/100 discussioni), poi col nascere di forum "locali" le discussioni, specie quelle più aggregative si sono trasferite. Un grosso stop è stato recentemente provocato da problemi di comunicazione e trasmissione dati (problema rilevato su numerosi altri forum dello stesso format). Come la Fenice, risorge ora in una nuova versione più performante, sia dal punto di vista grafico, che per quanto riguarda le applicazioni. Oltre alle consuete sezioni di discussione (ampliabili a richiesta) vi è una sezione di sondaggi che verranno via via proposti, inoltre per ogni discussione da VOI aperta vi è la possibilità di crearvi il relativo sondaggio. Altra importante novità è la sezione Comitato, nella quale oltre a potere inviare i vs. consigli vi è un area riservata ai consiglieri per trasmettere informazioni o urgenti avvisi agli associati. Nella prima fase dall' inaugurazione, passata forse un pò in sordina, non vi è stata una nutrita partecipazione. Si auspica che ora il mezzo venga maggiormente impiegato. Avete voluto la bicicletta? ora sta a voi pedalare ..... Anche per il sito verranno apportate delle novità e sorprese, ma qui i tempi saranno più lunghi ...................più lunghi persino di storiche pascolate nella zona della lanterna 68. Paolo Ferrari SABATO 10 SETTEMBRE 2005 — BESANA BRIANZA IL NUOVO MATERIALE S-I DEL CRL— ORIGARE— SI-READER Si invitano le società lombarde a partecipare al corso per avere responsabili SPORTIDENT sempre pronti ad affrontare gli imprevisti INFORMATICI alle proprie gare!!! Maggiori informazioni a breve sul sito www.fisolombardia.it Pagina 4 Il nuovo LANTERNINO RADUNO ESTIVO 2005 – RUFFRE’ (TN) Pozor!! Achtung!! o più semplicemente un attimo di Attenzione!!! Sabato 20 agosto in quel di Ruffrè (TN), Val di Non, partirà ufficialmente il raduno estivo lombardo. Tutti gli iscritti potranno solcare la porta della casa che ci ospiterà per una settimana a partire dalle 12.00, quando ad attenderli saranno presenti parte degli istruttori e dei responsabili. In particolare si suddivideranno i ragazzi e adulti in diversi gruppi in base all’età e al livello tecnico: quotidianamente si effettueranno due allenamenti sulle magnifiche carte del comprensorio, più specificatamente su quelle della 5 giorni di luglio. Inoltre saranno ogni giorno organizzate delle attività ricreative per favorire l’aggregazione del gruppo nei momenti comuni e interessanti sorprese per animare le serate. Cosa ho dimenticato!! Ah certo: cucina 5 stelle con chef di altissimo livello e un’indimenticabile gita mercoledì in uno degli incantevoli angoli della zona e special guests. Tutti i partecipanti, che già oggi dovrebbero aver versato il riscatto, mmhh!! scusate la caparra, dovranno ricordarsi di portare con sé un comodo sacco a pelo e tutto il materiale per “sopravvivere” una settimana in una casa ferie. Infine mi travesto per un attimo da mammina ricordandovi soprattutto qualche capo pesante, se no quando piove ( e toccate ferro) inizierete a battere i denti!! ☺ ☺. Ovviamente se avete problemi per passaggio a Ruffrè o domande che non vi fanno dormire la notte, contattatemi pure all’indirizzo e-mail o telefonicamente ( di giorno ) e vedrò di rispondervi trovando una soluzione. Purtroppo tutto si concluderà per i più sabato 28, quando dopo i consueti saluti si ritornerà nella canicola lombarda. Alternativamente contattando parte dei responsabili e/o istruttori si potrà deviare verso Passo Coe e partecipare al JTT. Ed ora come usano fare agli stadi, ecco scandita la squadra di istruttori, tecnici e responsabili che vi accoglierà nella bolgia della casa: 1. Giuseppe Bambozzi ( Responsabile Struttura ) 2. Silvia Spocci ( Responsabile Struttura ) 3. Claudia Boccazzi ( Responsabile Struttura ) 4. Corrado Arduini ( Direttore Tecnico, presente dopo due giornate di squalifica) 5. Stefano Gottardi ( Istruttore 2° livello – medio ) 6. Fabrizio Iozzi ( Istruttore adulti e … molto altro ) 7. Giaime Origgi ( Istruttore 1° livello – evoluto ) 8. Davide Rusconi ( Istruttore 3° livello – beginners ) 9. Alessandra Gariboldi ( Animatrice ) 10.Vincenzo Crippa ( COLF part-time, espulso per esultanza domenica rientra per la finale ) 11. Il gruppo ( dicono che sia fortissimo!!!) La struttura (41 posti) è ormai stata riempita in ogni suo angolo e quindi ulteriori interessati alla settimana di raduno dovranno alloggiare autonomamente presso alberghi, pensioni o campeggi siti in loco: altresì l’iscrizione agli allenamenti resterà aperta fino al 30 luglio e seguirà le regole esposte sul sito regionale www.fisolombardia.it . Per ulteriori informazioni, perché è impossibile che siate riusciti a districarvi nello stream of consciousness del sottoscritto, contattare Vincenzo ( recapiti sul sito regionale ). Ultima minaccia: stiamo già preparando altri progetti interessanti. Tremate!!!!!! Vincenzo N. 2 anno XIII Pagina 5 FASE REGIONALE GIOCHI STUDENTESCHI PIETRAGAVINA La fase regionale dei Giochi Sportivi Studenteschi ha visto alla partenza 220 studenti appartenenti alle scuole della nostra Regione. La gara si è disputata il 21 maggio a Pietragavina in provincia di Pavia, in un apprezzato ambiente naturale reso ancor più gradito dalla calda giornata primaverile. La manifestazione, organizzata dall’Ufficio Coordinamento Educazione Fisica di Pavia, ha visto grande impegno da parte degli organizzatori che hanno saputo gestire in autonomia le impegnative fasi organizzative di una gara di orienteering con, purtroppo, un unico intoppo finale legato alle classifiche: a causa del programma che normalmente viene utilizzato per la gestione delle gare scolastiche, queste non sono state pubblicate prima della premiazione che si è svolta in tempi ristretti, anche se con ricchi premi e con la distribuzione di opuscoli inerenti la manifestazione in oggetto. Come sempre, dopo ogni gara, i commenti sono stati tanti: gli insegnanti sul campo hanno giudicato i percorsi “lunghi e un po’ difficili”; effettivamente, come spesso accade in questo tipo di gare, non sono pochi i ragazzi che non hanno saputo concludere il loro percorso. Dopo ogni competizione si discute sempre su questo punto, ci si domanda quale sia il grado di difficoltà che debbano avere i percorsi perché tutti vorremmo terminare una gara e poter dire”mi sono divertito”. In particolar modo sarebbe auspicabile che anche i ragazzi che affrontano la nostra disciplina per la prima volta o quasi possano serbare un ricordo positivo che li invogli a riprovare l’esperienza. La difficoltà più grossa per un insegnante è far affrontare allo studente la gara di orienteering individualmente; infatti la “paura del bosco” è, purtroppo, lo scoglio più grosso da far superare e chi esce dall’esperienza di gara incoraggiato dall’esser stato in grado di capire ritorna; per chi invece ha provato la brutta sensazione di essersi perso e di aver rinunciato, c’è il rischio dell’abbandono definitivo. Un grosso problema, spesso presente, è quello di riuscire a tracciare calibrando opportunamente le difficoltà dei percorsi. Passiamo ora alla lettura dei risultati che hanno visto attribuire il primo gradino del podio alla prov. di Como per la cat. Cadette e Cadetti e alla prov. di Varese per la cat. Allievi e la prov. di Pavia per la cat. Allieve. Quest’anno la fase nazionale verrà effettuata a fine settembre per le secondarie superiori, mentre è in via di definizione una eventuale partecipazione a una gara già in calendario per le medie inferiori. Ma ecco nel dettaglio i risultati: Classifica per squadre - Categoria Allieve CL. DENOMINAZIONESCUOLA PV NR.C. DETT. PUNTI DETTAGLIO ATLETI PUNTI 1 L.S. COPERNICO PAVIA (PV) 3 3,00- 4,00- 16,00- ZUFFI /MAGISTRATI /ZOPPI / 23 2 I.I.S. DALLA CHIESA SESTO C. (VA) 3 6,00- 11,00- 14,00- RIZZELLO /CASTIGLIONI /BROGGI / 31 3 I.T.C. GREPPI MONTICELLO (LC) 3 5,00- 7,00- 20,00- GIOVENZANA /PORTMAN /CRIPPA / 32 4 IST. FALCONE BERGAMO (BG) 3 8,00- 9,00- 19,00- VITALI /GENINI /CORTINOVIS / 36 5 L.G. MANZONI LECCO (LC) 3 10,00- 12,00- 24,00- AMIGONI /MAGGI /COLOMBO / 46 6 I.T.A.S. GALLINI VOGHERA (PV) 3 15,00- 17,00- 25,00- SULA /TARDITI /MARCONE / 57 Pagina 6 Il nuovo LANTERNINO Classifica per squadre - Categoria Allievi CL. DENOMINAZIONESCUOLA PV NR.C. DETT. PUNTI DETTAGLIO ATLETI PUNTI 1 I.I.S. DALLA CHIESA SESTO C. (VA) 3 2,00- 4,00- 5,00- BIELLI /VIGANO' /CARABELLI / 11 2 IST. TUROLDO ZOGNO (BG) 3 1,00- 3,00- 10,00- FUSTINONI /MAZZOLENI /BERTAZZA / 14 3 L.S. TERRAGNI OLGIATE C. (CO) 3 6,00- 8,00- 12,00- CLERICI /MONTI /FASOLA / 26 4 L.G. MANZONI LECCO (LC) 3 7,00- 18,00- 20,00- BORGHETTI /VASSENA /COLOMBO / 45 5 I.T.C. GREPPI MONTICELLO (LC) 3 15,00- 19,00- 25,00- AMATI /SALA /MAPELLI / 59 6 I.S. SAN FELICE VIADANA (MN) 3 9,00- 21,00- 41,00- TRIPODI /GORNI /MERLO / 71 Classifica per squadre - Categoria Cadette CL. DENOMINAZIONESCUOLA PV NR.C. DETT. PUNTI DETTAGLIO ATLETI PUNTI 1 I.C. VALMOREA VALMOREA (CO) 3 1,00- 6,00- 29,00- VALLI /ZAPPA /LETA / 36 2 S.M.PESSANO PESSANO CON B (MI) 3 8,00- 15,00- 20,00- MERONI /MAIDA /GALLINA / 43 3 S.M. STOPPANI LECCO (LC) 3 3,00- 18,00- 33,00- NOGARA /TAVOLA /BONAITI / 54 4 I.C. A. MASSAZZA A MEDE (PV) 3 12,00- 16,00- 31,00- DE GIORGI /ALASSI /GIANNOTTI / 59 5 S.M. LURATE CACC. COMO (CO) 3 5,00- 9,00- 46,00- LEONI /MARTINELLI /DELL'ASCESIONE / 60 6 S.M. OGNISSANTI CODOG (LO) 3 13,00- 23,00- 24,00- MONTANARI /SALVATORI /OLEOTTI / 60 Classifica per squadre - Categoria Cadetti CL. DENOMINAZIONESCUOLA PV NR.C. DETT. PUNTI DETTAGLIO ATLETI PUNTI 1 S.M. LURATE CACC. COMO (CO) 3 2,00- 8,00- 14,00- MARTINELLI /CONTI /BOTTA / 24 2 S.M. AGNESI CASATENOVO (LC) 3 1,00- 12,00- 22,00- BENINI /MAGNI /COGLIATI / 35 3 COLLEGIO VOLTA LECCO (LC) 3 9,00- 10,00- 20,00- BOLIS /FREDDI /CHIAPPONI / 39 4 I.C. VALMOREA VALMOREA (CO) 3 6,00- 11,00- 24,00- SANGION /CARRARO /ZAPPOLI / 41 5 S.M. PRADALUNGA P. (BG) 3 5,00- 19,00- 33,00- ROSSI /CHIARI /VASSALLI / 57 6 I.C. ZOGNO ZOGNO (BG) 3 3,00- 4,00- 51,00- BERLENDIS /GHISALBERTI /LUBRINI / 58 Mi auguro che l’orienteering, che in molte realtà scolastiche sta prendendo piede, possa decollare con un buon lavoro di collegamento scuola – federazione. I ragazzi che aderiscono alle manifestazioni dei giochi sportivi studenteschi sono sicuramente tanti, sarebbe un bel traguardo per noi se riuscissimo ad avvicinare all’attività federale qualcuno di loro. A proposito dell’attività del settore scuola, stiamo cercando di pianificare con i fiduciari provinciali gli interventi futuri. Coloro che operano nel mondo scolastico e avessero proposte da suggerire le indirizzino a me personalmente: [email protected] Anna Riva N. 2 anno XIII Pagina 7 LE RUBRICHE T.D.R. SQUADRA LOMBARDA JUNIOR Dopo una sola gara di selezione (Tradate, in mezzo alla neve) ed una prova di Coppa Italia non disputata (Miane), si arriva più o meno all’ultimo minuto al Trofeo delle Regioni con i nostri giovani, chi per la prima volta e chi no a rappresentare la regione in questa importante competizione . Si arriva quest’anno alle gare tutti assieme (pullman), cosi i nostri giovani durante il viaggio hanno il tempo di socializzare. Il tempo da lupi alla partenza della staffetta non scoraggia i ragazzi di belle speranze e si parte!: tutti pronti per il lancio mezzi infreddoliti e bagnati dalla pioggia, pronti a dare battaglia alle altre regioni. Pronti? via! I ragazzi si catapultano in mezzo al bosco e si disperdono subito dopo nella nebbia calata proprio in quel momento; passano i minuti e si aspettano i compagni al punto spettacolo per prepararsi al cambi, e poi via via tra pioggia, vento e nebbia si conclude questa agognata staffetta. Un po’ di “burrasca” anche con la determinazione dei risultati finali, quindi alla fine non parliamo di vincitori e di vinti, ma solo del fatto che comunque le staffette si sono comportate egregiamente combattendo ad armi pari con le altre regioni. I risultati e il bel tempo invece sono arrivati domenica per la gara individuale e quindi passo a commentare: In D12 unica lombarda la piccola Irene Bambozzi sfiora il podio, mentre sono assenti i lombardi in H12. Tre ragazze in D14 con il podio per la solita Julia Shutkovskaya, bassa classifica invece per Comelli e Zinelli. In H14 Simone Benini manca il podio per soli otto secondi! E vanno bene anche gli altri due (Bambozzi e Ciapponi). In D16 invece la migliore lombarda è Maria Chiara Crippa col settimo tempo seguita da Negri, Piola e Rizzello. In H16 sesto tempo di Brozzi, a seguire Bielli poi una P.M. per Ubaldi; ritirato invece Bambozzi per problemi ad un ginocchio. Sesto posto anche per la Martina Ambrosanio in D18, dove fa una bella gara anche Claudia Grassi. Molto bene in H18 col secondo posto di Jacopo Benini e il quinto posto di Luca Castangia. Si finisce con la D20 con il quarto posto di Federica Maggioni che lascia poco dietro Paola Novello. In H20, confermando l’andamento generale dei giovani lombardi, metà classifica per Edoardo Macchi, e subito dietro Davide Fumagalli. Giuseppe Bambozzi Pagina 8 Il nuovo LANTERNINO BARNI SPRINT JUNIOR Ciao ragazzi, eccoci al secondo appuntamento sul “Nuovo Lanternino”; spero vi abbia fatto piacere il fatto che vi sia stato riservato un piccolo spazio fisso su questo periodico! Secondo appuntamento a Barni: gara importante perchè si assegnano i titoli di campioni regionali sprint. Abbiamo lasciato la neve a Tradate e abbiamo trovato il sole a Barni; vediamo allora cosa hanno combinato le D12: è Alessia Follador della Pol. Besanese a comandare la classifica seguita da Irene Bambozzi e da Anna Caglio, anche lei della Pol. Besanese (a proposito, vi rimando ad un commento del nostro amico Ivano Benini proprio sui giovani besanesi). Brava anche Giulia Folci che chiude la classifica. Nelle D14 Julia Shutkovskaya domina (come al solito) su Nogara e Comellini, nelle D16 invece la fa da padrona Maria Chiara Crippa e seguono al fotofinish Carlotta Civera e Federica Negri, un tris targato Pol. Besanese. Per ultime le D18 con il podio composto da Fraccaroli Noemi –Pagano Michela-Ambrosiano Martina . Veniamo ora ai nostri “Maschiacci”: in H12 sono 6 i partecipanti, e la spunta Maurizio Todeschini seguito da Alberto Denti, con medaglia di bronzo per Matteo Biella. In H14 il nuovo campione regionale è Simone Benini, seguito da Davide Bambozzi (secondo nella classifica generale è il piemontese Lo Grasso) e Daniele Fecoli, tutti e due Interflumina. Ed è Interflumina anche in H16, perchè i primi due atleti sono di questa società ovvero Marco Bambozzi campione regionale e Bruno Brozzi, con terzo posto per Bielli Stefano. Andrea Dalla Vedova vince il titolo in H18 seguito da Alessandro Vandoni e Lorenzo Piola. E comunque complimenti anche al resto dei nostri giovani, qui non citati, che si sapranno far valere nelle prossime gare. Per finire un articolo di Stefano sui giovani dell’US Acli Unione Lombarda. Giuseppe Bambozzi GIOVANI E BESANESE Il lavoro che la Polisportiva Besanese ha sviluppato nel settore giovanile ha, probabilmente, raggiunto proprio quest’anno i risultati che ogni responsabile di Società vorrebbe attendersi. Su un totale di 43 tesserati, più della metà (25) appartengono alle categorie giovanili ,e risultano presenti con un’alta regolarità alle gare lombarde, ma anche a quelle nazionali. Due di questi ragazzi sono stati convocati anche per i raduni della nazionale giovanile e la nostra Federica Maggioni difenderà i colori italiani ai prossimi europei in Repubblica Ceca. Lo scorso anno la nostra Società ha ricevuto dal Coni un lusinghiero premio proprio per il lavoro che ha saputo svolgere nelle categorie giovanili. La nostra attività non si è fondata sul puro e semplice proselitismo, ma si è cercato di far crescere un nucleo di interessanti agonisti che potesse essere da stimolo anche per tutti gli altri. Far crescere i giovani significa anche allenarli, seguirli alle gare, aiutarli a fare gruppo. La struttura che la Polisportiva ci mette a disposizione , aiuta, indubbiamente, e facilita il lavoro dei tecnici, ma non è sufficiente : è necessario programmare, coinvolgere, comprendere quale dei ragazzi desideri , per doti personali o semplicemente per interesse, fare il salto di qualità. Per intenderci : il nostro obiettivo non è un alto numero di tesserati quanto la presenza dei ragazzi alle gare (meglio se concluse con buoni risultati agonistici). In passato abbiamo verificato come un’attività a tappeto nelle scuole (peraltro utilissima e fondamentale) sia spesso fine a se stessa se non proseguita da insegnanti sensibili, attenti e motivati… e magari orientisti. Credo, in sostanza, che ai fini della crescita dell’orientamento in Lombardia si debba, naturalmente, dar spazio ad attività e a manifestazioni che coinvolgano il numero più elevato possibile di ragazzi, ma sia necessario avere anche un occhio particolare alla crescita di quegli agonisti che, con estrema fatica, abbiamo coinvolto nel nostro sport. Investire in questi ragazzi permetterà alla Società (ma anche al movimento orientistico in generale) di avere un futuro con basi solide e stabili. Ivano Benini N. 2 anno XIII Pagina 9 SPRINT TRICOLORE SUI TERRENI LOMBARDI DI TRIVIGNO Eccoci a uno degli appuntamenti orientistici più importanti di quest’anno, degnamente organizzati da tre societa lombarde C.a.i. Tirano –Tumiza- Interflumina. Terreni e paesaggi stupendi che non hanno niente da invidiare ai paesaggi trentini, e tutti i presupposti per una grande gara, con tante novità spettacolari, l’arrivo in due zone che fanno da anfiteatro naturale... ma il tempo non ha fatto sconti e si è fatto sentire: trascorriamo il sabato tra pioggia, vento e nebbia, che però non frenano i 500 e più atleti che si sono dati battaglia fino all’ultimo metro dei percorsi. E torniamo a parlare di giovani, soprattutto di giovani lombardi, cominciando con i più piccoli H12 (purtroppo in D12 non c’era nessuna atleta lombarda): i 3 maschietti portano a casa un brillante secondo posto di Matteo Biella, che è seguito da Luca Sbernardori e Francesco Gatti. In D16 Julia Shutkovskaya per qualche secondo non vince la categoria, e ci sono buoni piazzamenti anche Anna Piola e Federica Negri. In H16 i primi lombardi sono targati Interflumina: nell’ordine Bruno Brozzi, Davide Ubaldi e Marco Bambozzi . In D20 invece è la Pol. Besanese a piazzare due atlete nelle prime posizioni, Valentina Brambilla (terzo posto) e Federica Maggioni (quarto) seguite da Daniela Poete. Anche in H20 i nostri atleti si sono comportati bene inserendosi nella parte alta della classifica; i migliori sono Denis Shutkosvky, Jacopo Benini, Davide Fumagalli e Luca Castangia, seguiti da altri lombardi. COPPA ITALIA : Sprint = pioggia e vento? Coppa Italia = sole+sole+sole. Lo scenario cambia completamente il giorno dopo la prova sprint, per una Coppa Italia combattiva e combattuta più che mai in una grande cornice di pubblico e di natura tutto attorno a noi. Veniamo alla gara: in D12 l’unica atleta a rappresentare (e bene) la nostra regione è stata la piccola Irene Bambozzi. In H12 due presenze con buoni risultati: Francesco Gatti e Luchino Sbernardori. Passando in D14 Julia Shutkovskaya non si espressa ai suoi soliti livelli, finendo a metà classifica seguita da due atlete dell’Interflumina Linda Zinelli e Giulia Flore. Vanno benissimo invece in H14 Simone Benini e Davide Bambozzi, classificati al terzo e quinto posto staccati di pochi secondi. Anche in D16 buonissima prova di Anna Piola che sfiora il podio, seguita dal terzetto targato Besanese Negri-Civera-Crippa . Siferma a metà classifica invece la corsa degli H16 Bruno Brozzi e Luca Tavasci Luca, e nella parte bassa della classifica per Davide Ubaldi e Stefano Bielli. In D18 Martina Ambrosanio finisce anche lei purtroppo nella parte bassa della classifica . In H18 prezioso secondo posto per Denis Shutkosvsky e posizioni a metà classifica per altri tre nostri atleti: Jacopo Benini, Andrea Dalla Vedova e Luca Castangia. Si finisce con il quinto posto in D20 per Federica Maggioni; non va invece molto bene a Daniela Poeteche è seguita in ordine da Valentina Brambilla, Paola Novello, Mara Castiglioni e Silvia Pirovano. Edoardo Macchi è il primo (ed unico) lombardo schierato in H20 e conclude all’ottavo posto. Forse si può commentare che in questa prova di Coppa Italia non c’e stata una massiccia partecipazione dei nostri giovani, e che anche i risultati 8° parte qualche eccezione) non sono stati esaltanti; ma oltre a sperare comunque per le prossime uscite possiamo contare sull’esperienza che i presenti hanno maturato sui terreni di Trivigno. Giuseppe Bambozzi Pagina 10 Il nuovo LANTERNINO I RAGAZZI DELL’U.L. Avete presente l’Unione Lombarda? Quella società che, malgrado lo scarso impegno del sottoscritto, ha vinto il titolo regionale a squadre 2004? Alcuni ci prendono per una squadra di orribili vecchiacci, ed in effetti guardando le classifiche sembra che siamo presenti solo nelle categorie master con qualche presenza anche negli assoluti. Ma non è proprio così: anche noi possiamo contare sull’apporto dei nostri giovani che, anzi, stanno crescendo in numero ed in esperienza. I primi nomi che più spesso ricorrono nelle classifiche regionali e nazionali sono quelli di Martina Ambrosanio e Federica Ferrari: giusto per dirne una, Martina l’anno scorso a Santo Stefano d’Aveto ha dovuto correre la staffetta in Open ed ha fatto segnare uno dei migliori tempi in assoluto, battendo la maggior parte se non tutti i “vecchiacci” compagni di squadra. Federica la ricordiamo all’opera già nel 1997 in una plumbea 6 giorni di Svizzera, a caccia delle lanterne disposte nella zona arrivo accompagnata da papà Paolo: dopo aver incrociato le lame a lungo con tutte le ragazze del T.O.L. e del Primiero (con una sfida memorabile ai nazionali di Lama Mocogno), tra poco punterà al salto nella categoria assoluta. Alle loro spalle crescono le ragazze del ’91 e ’92: Chiara Beolchi, Chiara Napoli ed Alessandra Araldi si cimentano per ora (per ora...) solo in regione, ma il loro entusiasmo sta contagiando anche i genitori che, innanzitutto, cominciano a gareggiare pure loro e tra poco magari le accompagneranno in qualche trasferta impegnativa. Tra tante donzelle provano a fare la loro figura i maschietti: in rigoroso ordine di età Egidio Bianco, poi Agostino Meroni che qualche Coppa Italia l’ha già digerita ed infine Andrea Lombardi, il più piccolo del gruppo ed unico, finora, ad aver provato sia la C.O. che la M.B.O. Attenti vecchiacci dell’U.L... questi ragazzi tra poco vi bagneranno il naso! Stefano Galletti T.D.R. MASTER IN TERRA TOSCANA E’ arrivato anche il momento della ”nazionale” lombarda al Trofeo delle Regioni, classico appuntamento orientistico per tutte (o quasi) le rappresentative regionali d’Italia. La Lombardia tra i Master può contare parecchi atleti di alto livello, quindi ci prepariamo a dare battaglia su tutti i fronti partendo proprio dal sabato della staffetta. Come detto prima con le staffette c’è stato qualche problema a livello di ufficializzazione dei risultati; comunque le nostre staffette si sono comportate più che egregiamente perchè tutte o quasi sono finite nelle primissime posizioni di ogni categoria. Nel dettaglio della gara individuale, medaglia d’oro in D35 per Oxana Shutkovskaya, con sesto ed ottavo posto per Raffaella Marin e Roberta Borroni. Stessa cosa vale per l’H35, a conferma che in questa categoria comandiamo noi: vince Mark Hayman seguito nelle prime posizioni da Brambilla, Giovannini e Colombo. In D40 si continua con i successi, con Piatti Laura al primo e terzo posto per Sedran Anna. Podio anche nella H40 col terzo posto di Eduard Shutkovsky che si esprime sempre ad ottimi livelli, e buonissime prestazioni anche da Biella e Etter. Solo una presenza in D45, ma sostanziosa perchè Annamaria Riva centra il secondo posto. Non arriva invece il podio in H45, però sono ugualmente in alta classifica le prestazioni di Roberto Villa e Massimo Accorroni. Nelle altre categorie femminili non compaiono atlete lombarde, invece in H50 Benini e Penati si attestano a oltre la metà classifica. L’ultima categoria nella quale compaiono atleti lombardi è l’H55, dove Riccardo Brambilla sfiora il podio mentre Cancelli-Alghisi arrivano a metà classifica . Commentando i risultati dei nostri atleti non si può che essere soddisfatti per i risultati ottenuti. Giuseppe Bambozzi N. 2 anno XIII Pagina 11 MASTER SPRINT A BARNI Spero che anche i master lombardi abbiano apprezzato lo spazio fisso a loro riservato sul “Nuovo Lanternino” . A tale proposito volevo approfittare per dire ai nostri lettori che commenti, critiche, suggerimenti sul nuovo corso del giornale sono sempre graditi, quindi potete scriverci al nostro indirizzo e-mail o direttamente sul nuovo forum del sito www.fisolombardia.it. Bando alle chiacchere e veniamo a commentare la seconda prova del Trofeo Lombardia di Barni dove si assegnano i titoli di campioni regionale sprint. Campionessa regionale nelle D35 è Cristina Turolla, seguita dalla compagna di squadra della Polisportiva Punto Nord Elena Poli; poi nello spazio di un minuto altre due atlete, Oxana Shutkovskaya e Daniela Putzu. In D40 la vincitrice è Anna Sedran, seconda Annamaria Riva Annamaria (che si rifarà a Trivigno con il titolo italiano) e terza Roberta Frattini sempre combattiva . Per ultima la categoria D45 dove la campionessa è Lucia Sacilotto, con medaglia d’argento per Maria Grazia Belcaro e bronzo per Rita Gullo. Passiamo ai master con la “M” maiuscola, la classifica dell’H35 si gioca sul filo dei secondi con un podio internazionale: primo Mark Hayman, secondo (e unico “italiano” sul podio) Roberto Biella e terzo Eduard Shutkovsky. In H40 (una categoria a me molto cara), vittoria di Eugenio Pessina su due atleti dell’Unione Lombarda Luigi Cuogo e Andrea Battelli, che hanno combattuto sul filo dei secondi. Anche nella categoria H45 succede la stessa cosa, con la vittoria di Luca Battistoni, sempre continuo nei buoni risultati, su due atleti della Pol. Besanese e cioè Roberto Villa e Sergio Pirovano. in H50 campione regionale è Riccardo Brambilla, poi Roberto Arosio e, dietro ad un atleta trentino, il neo-presidente Giuseppe Ceresa. L’ultima categoria H55 vede il trionfo degli atleti del Tumiza, col duo Federico Cancelli e Giuseppe Alghisi a precedere uno storico piemontese, Giuseppe Spacca, e la medaglia di bronzo regionale Mariano Maistrello. Tirando le somme è stata una sprint vera con lotte sul filo dei secondi dei nostri agguerriti master lombardi . Giuseppe Bambozzi TRIVIGNO SPRINT MASTER Eccoci arrivati anche per i master alla competizione più spettacolare de importante dell’anno orientistico lombardo. Gara spettacolare, come si è detto, preparata nei minimi particolari dal nostro d.t. lombardo (e in più master) Corrado Arduini, che dirigendola gara non può gareggiare e contendere con gli altri il titolo italiano. Veniamo subito ai risultati. Le categoria regine sono D35 e H35: vincono i comaschi Laura Piatti ed Eduard Shutkovsky (ma Eduard, non essendo italiano, deve lasciare il titolo al secondo arrivato, che però è Mark Hayman ...ed il titolo va al terzo arrivato Francesco Valente che è il primo classificato tra gli italiani in gara. Tra gli altri atleti ed atlete lombardi in gara c’è il settimo posto per Anna Sedran e l’ottavo-decimododicesimo in ordine per Marco Giovannini, Angelo Bozzola e Roberto Biella. Vittoria anche nelle D50 con la bravissima Annamaria Riva ed il terzo posto di Lucia Sacilotto, anche lei al meglio a Trivigno, e sesto posto per MariaGrazia Belcaro. In H50 non figura nei primi posti nessun atleta lombardo. Passiamo al giorno successivo, con la prova di Coppa Italia che ha riservato buone prestazioni dei nostri master. Cominciamo come al solito con la D35 nella quale Riva e Shutkovskaya non centrano il podio finendo al quarto e quinto posto; secondo posto invece per Hayman in H35, che bissa un uno due mica male; anche Giovannini si ripete con un ottimo quinto posto confermando anche lui buona continuità di risultati. Pagina 12 Il nuovo LANTERNINO In D40 si invertono le posizioni rispetto a sabato con la vittoria di Anna Sedran e il terzo posto di Laura Piatti, e tra loro si inserisce Daniela Putzu al secondo, cosicché la Lombardia cala in Coppa un bel tris lombardo... Guadagna posizioni con un bel quarto posto rispetto alla sprint Biella seguita da Moritz e Bozzola. In D45 nessuna atleta lombarda in gara, mentre in H45 il primo lombardo è Massimo Accorroni seguito dal duo Battistoni-Villa. Ottimo successo di Lucia Sacilotto in D50, mentre in H50 l’unico lombardo è Ivano Benini che conclude al tredicesimo posto. Beltramo buona quinta in D55 mentre Beppe Ceresa in H55 col suo quindicesimo posto e’ il primo dei” lumbard”. Per finire in bellezza si chiude col secondo posto di Nessi in H60. Risultati di grande prestigio per nostri portacolori in una due giorni bella ed entusiasmante. Giuseppe Bambozzi PAQUES en ALSACE 2005 Numerosi orientisti lombardi durante le vacanze pasquali si sono spostati in Alsazia ad assaggiare i terreni transalpini o per preparare i primi appuntamenti nostrani, o semplicemente per rilassarsi alcuni giorni in uno dei polmoni verdi della Francia. Tuttavia, la colonia straniera più nutrita è stata quella svizzera seguita a ruota dalla belga, e questa prevalenza quantitativa si è ripetuta nelle classifiche finali, dove i podi sono stati monopolizzati dai rossocrociati. Centro della competizione è stato il villaggio di Kaysersberg, piccolo borgo medioevale posto sul confine tra gli ultimi vigneti delle colline alsaziane e le prime alture dei Vosgi. Le case a graticcio e le imponenti mura hanno accolto le centinaia di concorrenti, che fin dal primo giorno hanno dovuto affrontare ripide salite e terreni rocciosi, ammirando comunque stupendi scorci di bosco. Il prologo ha come sfondo l’imponente castello, che domina da uno sperone roccioso l’intera valle; il cielo plumbeo rende ancora più gotica l’atmosfera circostante con i concorrenti alla partenza, che per ripararsi dagli improvvisi scrosci, si rintanano all’interno della torre. La tre giorni inizia su una carta descritta contraddittoriamente dai primi atleti al traguardo, che si trovano però d’accordo su un'unica parola ripetuta allo spasimo: muretti, muretti e ancora muretti. Infatti il labirinto di terrazze che taglia i vigneti è talmente denso da nascondere le carrozzabili e rendere invisibili i sottili tagli tra le viti, unico passaggio per attraversare velocemente i filari addobbati ovunque con fili metallici. Solo un’attenta e continua lettura della carta permette di evitare gli inattesi trabocchetti presenti su questo terreno: chi si distrae, anche solo per un attimo, giunge all’arrivo sfinito o “segnato” e lì racconta di avventurosi passaggi, mimando lo strisciare sulla terra umida, il saltare dai muretti a secco… Il secondo giorno, mentre le spesse nuvole minacciano ancora acqua, la corsa si sposta finalmente nel bosco, in un ambiente più tradizionale. Le prime lanterne sono un calvario: salite interminabili portano gli atleti sulla sommità della collina; nel momento in cui le pendenze da affrontare diminuiscono e il respiro diventa meno affannoso, il cielo rompe gli indugi e la ripida costa da affrontare per 800 metri diventa uno scivolo che trascina verso valle molti inconsapevoli, costretti poi a sorbirsi dislivello gratuito. Fortunatamente nella pineta che ospita le tratte centrali, l’atmosfera quasi notturna e il pavimento di aghi ovattano tutti i sensi e lo sforzo va quasi a svanire, inghiottito anch’esso dal buio: ma questo sollievo è solo istantaneo!! Risvegliati dalla luce le ultime tratte con pendenze allucinanti e impegno fisico esasperato, stremano i concorrenti che dopo una veloce doccia si accalcano disordinati attorno alle bacheche con le classifiche. Ma perché?!? Ultima tappa “chasing start” : l’idea di agganciare gli avversari meglio posizionati in classifica e di respingere gli attacchi degli immediati inseguitori, elettrizza tutti i partecipanti, che nel raggiungere la partenza sfidano amici promettendo rimonte inimmaginabili. L’ascesa iniziale, la fitta rete di sentieri e l’alta visibilità del bosco livellano il valore tecnico dei concorrenti e dopo poche lanterne si vanno a creare veri e propri convogli di orientisti dove nessuno riesce a prevalere fisicamente sugli altri. Unica chance per sgranare il gruppo è attaccare in costa o in discesa, quando i più pazzi e fortunati riescono ad attraversare le numerose pietraie ricoperte di muschio umido senza cadere e prendere un cospicuo margine di vantaggio sui compagni di tratta. Il finale è massacrante: picchiata su Kaysersberg (125m), serie di 9 muri da saltare e ultimo passaggio tra i filari dove il fango rende pesante ogni passo. Al traguardo solo facce stravolte, che accennano un sorriso solo per aver terminato definitivamente la loro fatica. Personalmente mai arrivato così stravolto al termine di una più giorni: che stia invecchiando????? Vincenzo N. 2 anno XIII Pagina 13 THERMENLAND OPEN 2005 (29 aprile – 1° maggio) Se c’è una lezione che ho imparato al Thermenland Open di quest’anno è la seguente: mai sperare di muoversi in incognito! L’idea di andare al Thermenland Open era in giro da qualche anno, complici i soliti lombardi-bombardi che non mancano mai agli appuntamenti internazionali e che riportano a casa sensazioni positive che ti fanno pensare “Perchè non ci sono andato anche io?”. Quest’anno, complice un inverno assai lento ad abbandonare il campo ai tepori della primavera, gli organizzatori ungheresi del Thermenland hanno dovuto allungare i tempi dell’iscrizione fin quasi a ridosso delle gare, perchè con la neve era difficile stabilire i terreni di gara ed i percorsi. Così il sottoscritto, Attilio, Daniele e Roberta ci siamo iscritti proprio sulla deadline, e siamo riusciti anche a rubacchiare un posto nella gara-prologo, valida come World Ranking Event. Una partenza da Milano in larghissimo anticipo sulla prima tappa ci consente di arrivare in zona gara in tempo per un prologo che si svolgerà sabato 29 aprile a partire dalle 8.30 del mattino, con ritrovo a 500 metri dal nostro alloggio (anche quello recuperato per i capelli via internet). Peccato per noi che non ci sia modo di fare colazione prima delle ore 8.00, peccato che per fare quella colazione (a base di salame, peperonata ed insalata russa... roba da lasciarci lo stomaco al primo chilometro) ci tocca fare la coda ... insomma la nostra corsa comincia alle 8.20 o giù di lì, in tempo per piombare al ritrovo, cambiarci, digerire salame\peperonata\ insalatarussa, correre alla partenza proprio al nostro minuto e partire già lanciati! Un WRE che parte nel country club (campo da golf) di Bukfurdo, con i green barrati in rosso sulla carta (ma c’era chi ci passava sopra allegramente) e i laghetti con le papere ed i bunker di sabbia, poi un giro nel paesino di Bukfurdo e gran finale nel parco termale (“spa”) tra le piscine, i giardinetti, gli spogliatoi ed un mare di arzilli vecchietti a bagno nelle acque sulfuree... proprio come nelle foto pubblicate su Orienteering Today, dove si vedono le piscine dello “spa”, gli arzilli vecchietti in accappatoio e ciabatte ed un unico orientista in azione, forse l’unico non elite di quel World Ranking Event ... IL SOTTOSCRITTO!... ed è lì che è crollata l’ipotesi di andare e tornare dal Thermenland Open in incognito! (posso autografare la pagina del vostro Orienteering Today con la mia foto, mettetevi in fila...). Chissà perchè proprio la mia, di foto? Forse perchè gli altri erano troppo veloci ed hanno lasciato sulla pellicola una immagine mossa? O forse perchè lo speaker ha annunciato il mio arrivo così: <<At the finish line... the first italian runner... (evvai! annunciato all’arrivo di un WRE!)... number one between italian runners ... (ma che sta addì questo...?)... you know his name ... (eeehhhhh???)... SIMONE GRASSI! >>. Taglio il traguardo e penso di dire allo speaker che Simone pesa la metà di me e soprattutto corre molto più velocemente... ma non lo faccio, forse Simone mi denuncerà per appropriazione indebita di nome e titolo? Dopo l’emozione di un WRE (a proposito, niente punti), la prima tappa pomeridiana a Velem Novakfalva è una passeggiata di salute, se non fosse che una radice insidiosa (la stessa!) mette quasi KO a 20 minuti di distanza sia me che Attilio. Il percorso HB ha le prime lanterne quasi da esordienti a ridosso del sentiero, poi si sviluppa in un bosco tecnico con dislivelli ben distribuiti. C’è anche il tempo di vedere Zanetello in versione ninja: lo trovi fermo in un prato giallo e ti sorprendi, pensi che potrai raccontare di aver visto il mitico Tiz immobile cartina in mano, poi sbatti gli occhi ... “blink!” ... e lui non c’è più, è già a 30 metri di distanza e si muove a velocità assurda... avrà memorizzato tutte le lanterne successive? Seconda tappa ancora a Velem, traccia Wolfgang Potsch detto “Goghi” e si finisce di scherzare: gli elite si smazzano 750 diconsi 750 metri di dislivello, gli HB solo 250 ma sono tutti tra la partenza e la lanterna 5, che infatti è esattamente 50 curve di livello più in alto senza un solo metro di discesa! Gli organizzatori, che avevano azzeccato in pieno il tempo di 24 minuti del vincitore HB della prima tappa, sbarellano sulla seconda: ipotizzano 50 minuti e il vincitore ce ne mette 34... che HB bravi che ci sono in Ungheria, ma forse non fanno sempre l’HB! Terza ed ultima tappa a Koszeg, in riva al laghetto a nord del paese posto a ridosso del confine austriaco (segnato in carta, la vecchia cortina di ferro). Partenza a caccia ma tanto noi siamo tutti oltre i 30 minuti di ritardo, c’è il tempo per fare 4 chiacchere con Sandor sul quale ho 1’50" di vantaggio e parte 1 minuto dopo di me. E’ un percorso molto vario, con qualche ripida salita, tratti di bosco “trentino” ed altri molto più accidentati; bisogna fare attenzione a non stare troppo sui gialli per non andare in ebollizione (fa un caldo!) ma senza allungare il percorso eccessivamente. Sandor mi prende alla terza lanterna (ce l’ho portato io), prova a staccarmi ma non ci riesce, facciamo scelte diverse e io ripasso davanti. Nel finale provo anche a riportare al traguardo un bambinello ungherese disperso e piangente col risultato che mi distraggo, mi perdo e Sandor ripassa a condurre insieme ad Attilio che sta rimontando un sacco di posizioni, ma dopo la discesa a picco sul lago li vedo poco avanti a me sull’ultimo tratto di 500 metri che porta al traguardo, capisco che il loro vantaggio non è sufficiente a superarmi in classifica e posso rilassarmi un po’. Gli elite invece dopo quella discesa si esibiscono in un pit stop per il “cambio scarpe”: devono affrontare ancora una decina di lanterne nel centro storico di Koszeg prima di piombare sul traguardo... Finisco quasi per invidiarli un po’: mica perchè corrono come il vento e sono più bravi di me, ma volete mettere la soddisfazione di tornare a casa a fare gli “sboroni” con una cartina ungherese in più? Stefano Galletti (detto anche Simone Grassi, in ungherese...) Pagina 14 Il nuovo LANTERNINO STORIE dell’ALTRO MONDO The Swiss way of Orienteering Fra pochi giorni la cittadina di Tenero, già sede dell’indimenticabile 6 giorni italo-svizzera, accoglierà nuovamente un evento internazionale di orientamento, preparato scrupolosamente da mesi e con il quale il Ticino sarà per una settimana (11-16 Luglio) capitale della CO : a pochi chilometri dalla Lombardia infatti andranno in scena i JWOC, che assegneranno i titoli iridati per le categorie junior. Intanto alcuni nostri corregionali, emigrati oltre confine per far fronte ad un calendario primaverile povero di gare nel bosco e per confrontarsi con atleti tecnicamente e fisicamente di livello superiore, hanno già iniziato a respirare questa insolita atmosfera mondiale: fin dall’esordio stagionale, avvenuto a marzo durante la classica 2 giorni, numerosi sono stati gli aspiranti alla maglia della nazionale elvetica che hanno preso contatto con i ripidi terreni ticinesi, esibendo doti di prestanza fisica unitamente ad un’indiscussa abilità tecnica. Sulle carte verticali di Scarpape e Corzoneso, dove le curve di livello si addensano quasi a nascondere le rocce e massi presenti nei boschi di castagno, i soliti volti noti del Ticino hanno avuto vita difficile a rintuzzare gli attacchi di questi giovincelli. I lombardi presenti non avvezzi a tali pendenze e ad una concorrenza così agguerrita sono andati ad occupare la seconda metà della classifica, pur giungendo stremati all’arrivo, complice anche un’improvviso week-end di sole. Nelle prove successive di TMO, mentre in cima alla classifica la sfida tra gli inossidabili ticinesi, un nome fra tutti Stefano Maddalena, e i rampanti ragazzi della juniores si ripeteva all’infinito, nelle retrovie dell’HAL la pattuglia italiana, presa confidenza con l’orografia locale , riusciva a piazzare a rotazione delle buone prestazioni. A Contone a ben figurare sulla costa kamikaze soprastante il paese, è M.Colombo, che, sfruttando le sue doti da climber e probabilmente anche un paio di ventose, riesce a districarsi agevolmente per gli oltre 200m di dislivello su cui si sviluppano i tracciati; a Pedrinate, in una gara a rischio fino all’ultimo, per la presenza nell’organizzazione del sottoscritto e di A.D. ( per privacy mettiamo inutilmente solo le iniziali ed evitiamo l’elenco delle società in cui ha militato ), è la volta di D.Rusconi, che sentendo la vicinanza del suolo italico, riesce a piazzarsi subito dietro ai mostri sacri, permettendosi pure di lasciare alle spalle alcuni lombardi illustri. Tuttavia le prove più accattivanti di questo scorcio primaverile e su cui mi soffermerò maggiormente sono arrivate senz’altro nel mese di maggio quando, per affinare la preparazione, “orde” di nazionali hanno oltrepassato le Alpi per guadagnarsi l’ambita maglia da difendere ai JWOC. La prima battaglia ha luogo a Cima di Medeglia, uno degli angoli più suggestivi toccati quest’anno dal calendario: qui in un ambiente surreale, soprattutto per la presenza di innumerevoli piane nella parte centrale di gara, si sono punzecchiati tra loro per la prima volta i cavalli di Norvegia, Danimarca, Polonia e Svizzera. Sia negli aperti intervallati da piccole zone umide sia lungo le classiche trattone in costa il solco scavato da questi “Incredibili” assume proporzioni galattiche e allo stenditoio dell’arrivo, scorgendo solo in ottava posizione il primo ticinese, vincitore poi della seconda prova di Coppa Italia a Trivigno in H35, penso, e qui ometto…. Occhi strabuzzanti prendo il mio zainetto, saluto i compagni della N. 2 anno XIII SCOM, e scendo a valle ripetendomi: “ EEEEEEEEEHHHHHHHH!!!!” , anche se in fondo ( proprio in fondo ) sono contento di essermi confrontato con un branco di tori veri ed essere uscito travolto, ma ancora vivo da questa prova. Il secondo assalto, e non esagero, si consuma ai Monti Motti, piccolo borgo adagiato su un balcone dominante il Lago Maggiore, che come insegnano ai Troll (H/D10) “Laggiù dietro le montagne diventa italiano”. Gli unici lombardi presenti al via sono il trio mendrisiotto della SCOM Bosisio–Crippa– Rusconi selezionati per il lancio delle proprie staffette (mancavano persone). Tutti e tre già nelle fasi di riscaldamento, ai piedi della faggeta, dopo aver incrociato la squadra nazionale junior al completo, voltandosi verso i compagni corrugano la fronte e si scambiano gli auguri. La partenza è su una stretta stradina in salita con decine di concorrenti ammassati in pochi metri quadrati: al via solo il tempo di afferrare la carta, mentre l’angoscia di essere travolto dalla massa di persone alla spalle mi consiglia di guadagnare posizioni. Scelta vincente se non fosse per il fatto che tutti partono con il turbo inserito e le posizioni si guadagnano solo spremendosi come un limone: un’occhiata alla carta, studio delle prime scelte, alzo lo sguardo e vedo tutti scendere verso l’avvallamento dove dovrebbe essere la mia lanterna. Incrocio le dita, ma non serve!!! Primo punto comune: una selva di braccia si muove vorticosamente attorno alla stazione. Deciso a sacrificarmi per il bene della staffetta mi immergo in apnea e punto deciso il punto di controllo, rammentando le botte che ero solito prendere in area durante le partite di calcio e ripetendomi “Non fa male, Non fa male”. Sopravvivo e schivando i ciottoli che mi passano sopra la testa risalgo la costa verso la carbonaia da cui si dipartono le varie ali di farfalla, che dovrò affrontare: la gamba è buona e nonostante le interminabili salite riesco a raggiungere alcuni torelli e leggere la scritta SUISSE sulla schiena. Non ci credo!!! e infatti in meno che non si dica sulla prima tratta in costa vengo staccato in scioltezza restando da solo. Il respiro diventa affannoso , le gambe di legno, ma la volontà di riagguantare qualche rosso-crociato è ancora viva e tiro la seconda farfalla alla morte. Troppo tardi: all’ultimo passaggio al punto boa il distacco è valutabile sui 200m e cresce ancora dopo uno sciagurato errore (una classica per me). Intanto tutto intorno il nulla e rientrando verso il paese, immerso nel silenzio ovattato del bosco, inizio a pensare alle vagonate di minute prese dal resto dei concorrenti. E’ il momento del punto spettacolo: trasportato dalla fatica in una realtà distorta, sento il tifo dei miei compagni di squadra e incremento ancora il ritmo pensando “Troppo buoni questi ticinesi: sto facendo una pessima gara, ma mi incitano lo stesso”. Ed ecco un’altra “pistolata” (termine esilarante a queste latitudini) in mezzo al paese con conseguente riaggancio e sorpasso da parte di altri concorrenti. Ancora più giù. Martellandomi sui… , beh avete capito, sparo a tutta e prima del muro finale recupero il gruppo: gli 85 m di salita vedono il concretizzarsi di una tregua comune e tutti procedono camminando fino alla buca successiva. Punzonato inizia la bagarre finale e via di corsa verso le ultime lanterne: restiamo in due. Sbaglia lui, è fatta!! Nooo sego io e al penultimo controllo ci ritroviamo insieme devastati. (segue) Pagina 15 Segue da pag.13 Impossibile rispondere al suo allungo in uscita e nonostante un finale in progressione riesco a passarlo dopo il finish, quando piegati ci scambiamo pacche sulle spalle. Ma alla fine quanto indietro sono arrivato?!? Beh meglio non dirlo: un po’ di pudore bisogna sempre averlo!!! E poi ho ancora il fiatone e non riesco più a parlare. Questa le vicende, forse un po’ troppo romanzate ma genuine, di questa prima parte di TMO, in attesa ovviamente dello scorcio autunnale (www.asti-ticino.ch ) dove si tenterà, impresa impossibile ( forse ) e risate concesse, di cambiare il solito ritornello delle classifiche. OK OK , basta straparlare!!! Per concludere un ringraziamento agli amici ticinesi che in questa prima parte di stagione ci hanno accolto nel loro circuito e in alcune delle loro compagini. Comunque vorrei far cadere un mito: per ben tre volte noi lombardi siamo arrivati prima ad un appuntamento!!! E a proposito di appuntamenti, per sostenere i nostri ragazzi della junior: 11-16 luglio Tenero (CH) Junior World Orienteering Championship Vincenzo ASIAGO – HIGHLANDS OPEN Questo numero del “Nuovo Lanternino” ospita dei brevi accenni ai Trofei delle regioni di C.O. e di MBO, ai Campionati Italiani Sprint ed ai Campionati regionali. Non poteva mancare allora un rimando all’ultima edizione degli Highlands Open di Asiago, ovvero alla 4 giorni nel corso della quale è stato assegnato il titolo italiano middle; vediamo un po’ come si sono comportati i “lumbard” in terra veneta. I primi risultati sono arrivati già giovedì, al campionato veneto a staffetta, con buone prestazioni in Elite da parte dei vari Gottardi, Rusconi, Crippa, Bosisio, Fauner ... eh no! Renate non è proprio lombarda ma ha fatto un certo effetto vederla inserita in una nostra staffetta regionale in partenza con i vari Tavernaro, Bezzi, Tenani... E’ arrivata la vittoria degli Stankanov nella Open (Madella – Brambilla – Gariboldi) e solo le PM ed e un mio errore di 15 minuti alla seconda lanterna hanno frenato le staffette Unione lombarda tra i\le master. Venerdì, nella sprint, il migliore è stato Simone Grassi che ha concluso tra i primissimi ad una manciata di secondi dai vincitori Bezzi e Seppi. Le gare del sabato non fanno classifica se non per l’ammissione alle finali di categoria. Purtroppo devo segnalare l’assenza dalle finali per il titolo di tre miei compagni di squadra già campioni italiani: Marco Giovannini, Stefano Brambilla e Lucia Sacilotto abbandonano in semifinale i sogni di gloria. Potrei dire che “La stagione è ancora (parola di 5 lettere)”, oppure che “Si (parola di 13 lettere) in futuro” e via discorrendo, ma dato che sono già stato accusato più volte di menare gramo ai miei compagni mi astengo da ogni ulteriore commento: e preciso che le due frasi infatti sono da leggere così “La stagione è ancora bella” e “Si abbronzeranno in futuro” perchè sto parlando del tempo! Contenti? Nelle finali le cose migliori sono arrivate dal campo femminile: Piatti, talamona, Putzu e Shutkovskaya coprono tutte le posizioni dalla seconda alla quinta, e poiché la prima del lotto è Ursula Wolf, il podio è tutto lombardo. Annamaria Riva arriva seconda in D50, con Frattini nona e belcaro undicesima, e Lucia Sacilotto sfoga tutte le energie dominando la finale B come fa anche Anna Piola nella finale B della D16. Qui in finale A Julia Shutkovskaya è sesta. Un gran bel terzetto arriva alla finale A della D20 (da cui restano fuori anche atlete del giro della nazionale): non arriva il podio ma Federica Maggioni, Daniela Poete e Paola Novello rispettivamente 4°, 5° e 8° fanno davvero una bella gara. Brambilla, Somenzi, Gariboldi e Galimberti occupano 4 delle prime 8 posizioni della finale B negli assoluti. In finale A invece chiude al quarto posto Laura Scaravonati, che corre per la Forestale ma non bisogna mai e poi mai dimenticare che è delle nostre parti e che pian piano (ma nemmeno tanto piano) sta tornando nel ristretto lotto delle marziane che dominano le classifiche femminili! Tra gli uomini c’è un posto in finale A anche per Erminio Scaravonati in H50 (altra finale dalla quale sono rimasti fuori nomi illustri), quattordicesimo al termine. In H35 i primi lombardi sono Mark Hayman, quarto, e Corrado “The coach” Arduini, quattordicesimo; il primo e secondo posto di Giovannini – Brambilla in finale B fa rimpiangere la loro assenza ma ... come dicevo prima, “Si abbronzeranno in futuro”! Nono posto di Davide Ubaldi in H16 e parimenti nono è Jacopo Benini in H20, con Edoardo Macchi e Luca Castangia al 13° e 14° posto. Restano tutti i finalisti della categoria assoluta: Simone e Paolo Grassi 8° e 11° ma sono stati in lizza per un posto sul podio per due terzi di gara, Giaime Origgi 21°, il forestale Antonio Serini 24°, Emanuele Patton 25°, Davide “Kaiser” Rusconi 31° e Fabrizio Iozzi 32°. Visto il livello della finale assoluta (non mancava proprio nessuno) onore a loro per aver superato la qualificazione ed essersela cavata al meglio in finale. Stefano Galletti Pagina 16 Il nuovo LANTERNINO La “due giorni del Chianti” L’anno scorso la Coppa Italia aveva fatto tappa in Toscana, precisamente sulle pendici del Monte Amiata (sempre con una “due giorni”), e quest’anno vi ritorna, ma in una zona inedita: Castelfiorentino. Lo scenario di gara sono state le bellissime colline toscane, situate subito a ridosso di questo paese. Sabato è di scena la prova middle con in palio il titolo di Campione Toscano (andato deserto, purtroppo). La gara prende il via nel tardo pomeriggio, visto il caldo afoso e il sole cocente. Una gara con poche lanterne nel bosco (ops! volevo dire nei campi...) e un po’ di punti in città. Esistono, secondo me, due grossi problemi per quanto riguarda le gare con attraversamenti di centri urbani: il primo è la pericolosità per gli atleti, che pur cercando di rispettare il codice della strada sono impegnati con la testa e le gambe in una competizione sportiva e le possibilità d’incidente sono altissime anche in base alle esperienze passate. Ad esempio sono a rischio i sensi unici (se leggo la cartina, può sfuggirmi un cartello stradale), il traffico locale, ... La seconda riguarda il disegno dei cerchietti e soprattutto dei codici che risultano poco leggibili tra le strade, le abitazioni e le proprietà private. I tracciati non sono piaciuti molto, sia per la possibilità di pedalare poco nel terreno tipico del bikers, sia per le tratte con scelte quasi obbligate e “molto orientistiche”. Poco gradita anche la parte di gara in città. Dopo le premiazioni si è svolta una riunione della Commissione MTB-O con la presenza del Presidente Ezio Paris e di molti consiglieri Nazionali: una discussione in cui si sono affrontate soprattutto le linee programmatiche per il futuro di questa disciplina. Domenica mattina, il centro gara si anima e al via si presentano circa un centinaio gli atleti a fronteggiarsi per questa 4° prova di Coppa Italia. La giornata si presenta estiva al 100% con temperature in vertiginosa crescita con il trascorrere delle ore (alcuni atleti/e ne soffriranno parecchio). La partenza si trova alla fine di uno strap- po, buona come ventaglio di possibilità (tipico per la “corsa d’orientamento”) ma non proprio adatta per la MBO: strada stretta dove passavano anche le auto dei residenti, zona di riscaldamento nulla, poca ombra e poca possibilità di trovare un posto per effettuare le ultime regolazioni alla bici. La gara si può dividere in due parti ben distinte: una sicuramente più tecnica e difficile, l’altra più pedalabile e dalle tratte lunghe. Nella prima parte della gara il terreno era costituito da boschi (finalmente un po’ di fresco) che ricoprivano colline anche molto ripide e attraversate da una rete di sentieri tutta particolare; infatti correvano o ai piedi delle colline, seguendo il loro andamento morfologico, o in cima/costa alle stesse, il tutto unito da sentieri che tagliavano perpendicolarmente le curve di livello (in altre parole o si pedalava in piano, o bisognava spingere a mano la bici, o avventurarsi in discese ripide e sconnesse). La seconda parte si sviluppava invece in un paesaggio bellissimo: colline ricoperte da distese di grano, vigneti, laghetti, ma dove il sole e il caldo non lasciavano scampo e toglievano respiro e forze. Nel complesso il mio parere è positivo per questa due giorni sia per l’organizzazione che per i tracciati, la logistica e i premi. Auguro solo che questo grande sforzo prodotto non vada perso, ma che dia la possibilità di far provare ai MTBikers locali questa disciplina (quindi occorrerà una attività di promozione sul territorio). Secondo me è ancora presente una elevata mentalità ed esperienza derivante dalla corsa di C.O.: occorre pensare più da biker! La cartina, pur essendo precisa, ha avuto la pecca di essere stata stampata su cartoncino: decisamente scomoda l’operazione di piegarla ed inserirla nel leggio (viste anche le sue grandi dimensioni, a differenza del sabato); inoltre, a causa dell’estate scoppiata nei giorni precedenti la gara, molti sentieri erano letteralmente spariti nell’erba alta o risultavano di difficile percorribilità rispetto a quanto riportato in carta. Un augurio comunque per la candidatura dei prossimi Europei. Angelo Bozzola N. 2 anno XIII Pagina 17 Tre giorni “Lombarda” ovvero Alla conquista della Foresta Umbra in MTB-O 23-24-25 aprile: tre giorni di gare vissuti intensamente, senza pause, a tutta birra sui sentieri del Gargano a soli …800 km da Monza. Ebbene si, dopo un anno, la bellissima Foresta Umbra ospita la 3° prova di Coppa Italia e il campionato Italiano Middle di MTB-O. 4+1 sono i lombardi presenti: Sambo Ilaria in D35, Simone Grassi in HE, Mattiotti Stefano e il sottoscritto in H35. Si parte accompagnati con le peggiori previsioni del tempo, infatti gli esperti annunciano che sarà un weekend all’insegna del freddo, della pioggia. Solo poche settimane prima, nel Parco, regnava sovrana la neve (al nostro agriturismo ci assicurano che quest’anno il manto nevoso ha raggiunto il metro e mezzo di altezza!). A notte avanzata arriviamo all’alloggio: un agriturismo decisamente isolato dal mondo e lontano da tutti, mentre una leggera pioggia e un freddo pungente (quattro gradi segnava il computer di bordo) non fanno sperare in niente di buono. Sabato mattina: siamo colti da una bellissima sorpresa, infatti il tempo è splendido con un cielo azzurro e terso, mentre un sole decisamente caldo colora questo luogo meraviglioso. La vita nell’agriturismo è già attiva da varie ore: le mucche che allattano i vitellini, i maiali che razzolano nel giardino, un esercito di cani e gatti distesi a crogiolarsi al sole: la pace regna sovrana. Nel pomeriggio va in scena la prima gara: una sprint. Il tracciatore, come per tutte le altre tre prove, è il nostro lombardo Remo Madella. La zona prescelta è quella già conosciuta nella corsa di CO dell’anno scorso. Il terreno si presenta in ottime condizioni ed è bellissimo. Un bosco affascinante, condizioni climatiche perfette, ma i sentieri non sono così facili da pedalare e per molti la testa (e le gambe) sono già rivolti alle altre due importanti gare. Un secondo posto per il sottoscritto nell’H35, mentre Stefano legge “male” un sentiero e si attarda su una lanterna arrivando quarto. Simone, nella categoria HE, è a ridosso dei primi. Perde 1 minuto alla settima lanterna e si piazza quinto dietro a provetti ciclisti ed esperti del settore. Ilaria, in D35, parte bene, ma cede nel finale arrivando seconda Domenica, 3° prova di Coppa Italia, una gara Long, vera, fisica e tecnica al punto giusto. La cartina è in scala 1:20.000. Alcune tratte sono veramente lunghe e massacranti (c’è chi esce di carta e si trova a Vieste!!!). Tutto fila liscio e regolare. Le premiazioni ci vedono ospiti, in prima serata, a Monte Sant’Angelo con premi “gastronomici” per tutti (o quasi), mentre nuvole minacciose scaricano goccioloni di pioggia sui vincitori. Grazie ad una condotta di gara accorta e rimanendo sempre concentrato sulla cartina riesco a distaccare il forte atleta Contin che, a causa di una scelta azzardata, perde la bellezza di 6 minuti nella penultima lanterna, mentre Stefano non riesce ad agguantare il podio sempre nella stessa categoria H 35. Simone non commette grossi errori, ma paga ad ogni lanterna trenta secondi di allenamento specifico e alla fine sarà quinto. Nelle D35 Ilaria incappa in un grosso errore alla terza, che non gli permette di recuperare il primo posto. Lunedì 25 aprile siamo al Campionato Italiano Middle, ma nessuno ha voglia di uscire dalle auto per preparare la bici: piove a dirotto e fa freddo, molto freddo (sembra di essere piombati in inverno con solo otto gradi). La gara diventa così dura, faticosa, i sentieri sono estremamente scivolosi e a tratti pericolosi, la cartina (forse era più indicato tenerla in scala 1:20.000?) si bagna, perché occorre tirarla fuori dal leggio e piegarla più volte (vista la sua grandezza) e non agevola la prova. Finalmente una Campionessa Italiana lombarda: Ilaria Sambo getta tutte le forze in questa gara, purtroppo funestata dalla sparizione di tre lanterne, regalando il Titolo alla nostra regione staccando di ben 45 minuti la seconda! Contin nella H35, scottato dal giorno precedente, mette il turbo e con due ruote a trazione integrale non lascia scampo a nessuno, io sono lontano ben 5 minuti. Stefano conferma il quarto posto. Nella categorie HE Simone forse pedala la sua migliore gara, un solo errore di un minuto alla settima (sarà un caso, ma alla prossima gara concentrati, sembra che il sette non ti porti bene!) e poi è lì con i migliori, purtroppo ancora ai piedi del podio. Dopo la premiazione si riparte veloci veloci per tornare in terra lombarda. Si scende dal promontorio del Gargano e sulla costa la temperatura sale di ben 20 gradi raggiungendo i 28 gradi!! Sole a picco quasi estivo, cielo azzurro, mare spumeggiante rendono tutto: increeediiibbbile (da leggere tipo “Striscia la notizia”), tanto vale fermarsi sul lungomare a prendere la prima tintarella e un bel cono gelato. L’organizzazione ha retto bene i tre giorni di gara (il tutto coordinato da Viale). I tracciati mi sono sembrati molto buoni per tutti i tre giorni e per le varie categorie (tenendo conto che la rete di sentieri non era fitta, Remo ha svolto un buon lavoro). Qualche dubbio invece sulle cartine: in primo luogo molti sentieri erano praticamente “invisibili” (ad esempio: alcuni sentieri presenti nella cartina di CO e disegnati come tracce di sentiero, quindi poco visibili per un atleta in bici a causa della velocità che può essere anche elevata, risultavano molto difficile da riconoscere e soprattutto da seguire!). Bisogna dare atto all’organizzazione Pagina 18 Il nuovo LANTERNINO che ha sistemato delle fettucce per segnalare l’imbocco di questi sentieri e in alcuni casi predisponendo anche l’imbuto. Ho riscontrato delle diversità di rilievi tra una zona e l’altra (probabilmente a causa dei quattro rilevatori e forse della mancanza di una supervisione generale). Alcuni sentieri disegnati con linea piena e grossa erano sì larghi, ma presentavano un fondo molto “pesante” e sconnesso ( e non per la pioggia): indubbiamente poco ciclabile. Il giudizio è sicuramente positivo. Nel complesso la zona merita di essere conosciuta e di organizzare competizioni internazionali e non, visto la disponibilità degli Enti, la vastità delle zone da cartografare e per la diffusione dell’orientamento di MTB-O e di C.O. in tutt’Italia. Angelo Bozzola La Lombardia si aggiudica l'edizione 2005 del Trofeo delle Regioni nella disciplina della mountain bike orienteering, superando nella prova di Gironico (Como) dell'8 maggio il Trentino, il Veneto, poi Friuli, Piemonte ed Alto Adige. La vittoria dei padroni di casa guidati da Remo Madella è assicurata dai primi posti parziali in quasi tutte le categorie maschili e femminili, giovanili assoluti e master: fa eccezione la sola categoria DJuniores appannaggio del Veneto. D'altronde su 42 staffette al via (staffette a 3 componenti, ma con la formula del "punto K" alcune squadre hanno potuto prendere il via con soli due atleti) la Lombardia ne ha schierate ben 17, assicurandosi un certo numero di vittorie ma prendendo il largo anche grazie alle "seconde squadre". Il Trentino, forte dei propri campioni italiani, limita i danni in classifica generale grazie anche alla vittoria in H20, mentre il Piemonte vince in H16. Sono solo due le categorie femminili in lizza. In DA le 4 staffette che concludono la gara sono quelle lombarde, e Turolla-Shutkovskaya-Segre precedono di 12 minuti Titoli M.-Titoli E.-Gariboldi. In D20 invece è il Veneto di Anna e Serena Muzzolon a precedere la Lombardia (Shutkovskaya-Paccagnan) di 1 solo minuto, seguono poi Friuli (Zoppé-Rossato) e Trentino (D'Andrea-Simoni). Nelle categorie giovanili maschili la vittoria in H16 è appannaggio della famiglia piemontese Curzio, con Lucia e Samuele che precedono le due coppie lombarde Fumagalli-Piazza e Benini-Tavasci. In H20 invece arriva l'unica vittoria trentina (DallaValle-Dematté-Zanon) sempre davanti alla Lombardia (Fumagalli-ShutkovskyBenini); terzo posto qui per il Veneto (Farronato-SibillinZorzanello). L'arrivo più "chiuso" di giornata è quello dell'H35 dove arriva ancora una vittoria per la Lombardia (Shutkovsky-Bozzola-Magenes) ma gli applausi vanno anche al Trentino, secondo al traguardo a meno di 1 minuto dai vincitori ma con una squadra composta da due soli atleti: Giorgio Paoli si scatena sulle strade e sui sentieri del comasco, ed il compagno Stefano Dematté non gli è da meno sui percorsi di Beppe Ceresa che toccano tutti i paesi del circondario (Gironico, Lurate Caccivio, Montano Lucino, Olgiate Comasco... e se ne ho dimenticato qualcuno è per via della fatica che annebbiava la vista e rendeva indistinguibili i cartelli!) . Per il terzo posto non è lontano nemmeno il solido terzetto veneto composto da Bettin-Crespan-Farronato a testimonianza di una gara combattuta fin dal primo punto K e decisa probabilmente proprio nelle ultimissiN. 2 anno XIII me tratte. Nell'HA il Trentino schiera Fabio Hueller, il campione italiano Andrea Cipriani e l'estone (ottavo all'ultimo campionato del mondo di specialità) Marcus Hallik; il primo problema del team è un inconveniente meccanico che lo attarda nella seconda parte di gara, l'altro problema è che i lombardi Simone e Paolo Grassi ed Alessandro Di Pace tengono una media altissima per tutta la durata della gara, fino a prevalere in classifica finale con quasi 6 minuti di vantaggio. Terzo posto ancora per la Lombardia (Madella-Gottardi-Iozzi) e posti ai piedi del podio per le due staffette friulane (ZuzziCressatti-Gardelliano e Coianiz-Negro-Batticci). La "Due giorni del Lura" organizzata dall'Orienteering Como e dal GS Delta Carate era iniziata già sabato 7 maggio con la 3° prova del Trofeo Lombardia di specialità. Percorsi middle, velocissimi, di Giuseppe Tealdo adatti per far fare "fuoco e fiamme" ai concorrenti. Beh!... Fuoco e fiamme prima di tutto si vedono nel bosco di Lurate, laddove viene bruciato un mucchio di sterpi ed un piccolo incendio si estende poi a lambire anche la zona di transito di Open ed H18 (assolutamente nessun pericolo per gli atleti, e pronto intervento dei pompieri richiamati dagli atleti stessi e dagli organizzatori). Poi fuoco e fiamme li fanno gli atleti in gara: - H35: Marco Colombo (Nirvana Verde) non prende spesso il via nella disciplina, ma a Lurate vince con 10 secondi su Stefano Brambilla (Unione Lombarda), 19 su Mark Hayman (Atletica Varese) ed 1 minuto su Eduard Shutkovksy (Orienteering Como); - H45: Alessandro Manzoni (Punto Nord Monza) vince con 8 secondi su Leonardo Curzio (Orientamondo); - HA: sono in gara Hallik e Cipriani (entrambi Panda Valsugana) ed alla fine il loro tempo è uguale al secondo, 30 minuti e 53 secondi. Primi ex-aequo? No, l'ultimo a partire è Giaime Origgi (IK Prato), che coglie l'occasione per evitare ai due compagni di squadra di dividersi il primo premio e batte in un colpo solo il nazionale estone ed il campione italiano, con 34 secondi di vantaggio. Più agevoli, nei risultati ma non nello sforzo, le vittorie nelle altre categorie di Julia Shutkovskaya (Orienteering Como - D18), Pandora Segre (Lombardia Orienteering DA), Oxana Shutkovskaya (Orienteering Como - D35), Denis Shutkovsky (sempre Orienteering Como - H18) e Alberto Denti (Nirvana verde - HD12). Stefano Galletti Pagina 19 TROFEO LOMBARDIA MBO 2005 La situazione alla vigilia dell’ultima prova Giunto alla sua terza edizione il Trofeo Lombardia MBO rimane il punto di riferimento per il movimento MBO nazionale. Mentre gli altri comitati faticano non solo ad attirare nuovi praticanti (forse la formula Easy-Orienteering non ha dato i risultati sperati), ma continuamente perdono atleti alle gare importanti (vedi su tutte il Trofeo delle Regioni) il Trofeo Lombardia mantiene sempre uno zoccolo duro di circa 70 atleti, per lo più lombardi, che arrivano anche a 130 per le gare associate a COPPA ITALIA (Manerba e Golasecca). Manca ormai solo una prova al termine del calendario (quest’anno concentrato nella prima parte della stagione con ben 5 prove su 6 prima dell’estate), quella di sabato 15 ottobre a Besana Brianza, organizzata dalla Pol. Punto Nord (valida anche come campionato Lombardo Long). Vediamo in dettaglio la situazione in ogni categoria, i verdetti già pronunciati e le sfide più interessanti per un posto sul podio finale. Le classifiche complete sono come sempre sul sito http://www.fisolombardia.it/tlmtbo Si ricorda a tutti i ‘podiati’ che le premiazioni (per i primi tre di ogni categoria) saranno effettuate, come d’abitudine, durante la FESTA DEL LANTERNINO, che quest’anno si svolgerà il 27 novembre a Dervio dopo la gara in Centro Storico. HD12 Grande partecipazione per la neonata categoria; è stato positivo quindi introdurla! La vittoria finale è già assegnata ad Alberto Denti. In lotta per il secondo posto Alberto Farronato (se verrà a Besana) e i lombardi Giulia Folci, Francesco Gatti e Andrea Lombardi H18 Folta la partecipazione in H18, viste anche le due gare di Coppa Italia che hanno portato numerosi giovani di fuori regione. Denis Shutkovsky vince matematicamente la categoria, mentre per le altre posizioni dovranno giocarsela i due Dematté (Luca e Marco) e Jacopo Benini. Se i due portacolori trentini avessero corso in categoria già dalla prima gara avrebbero sicuramente impensierito Denis per il primato. Luca Tavasci potrà salire sul podio solo grazie alle assenze dei suoi avversari. D18 Non molto alta la partecipazione in D18 dove Julia Shutkovskaya si assicura già il primato. Solo Stephanie Bethaz (in caso si presenti a Besana) potrà salire sul podio in quanto le altre atlete non avranno partecipato ad almeno tre gare e quindi non saranno classificate. HA Come sempre la categoria principe è un po’ snobbata dai big del pedale e si può salire sul podio o con una massiccia presenza a tutte le gare (sfruttando le assenza degli avversari ) o anche con solo tre vittorie di prestigio (potrebbe essere il caso di Mogno). La partecipazione ‘occasionale’ nelle retrovie è comunque altissima con ben 61 atleti in classifica. La lotta al vertice è tra Simone Grassi e Giaime Origgi che si contenderanno l’alloro nell’ultima prova e sul filo dei secondi; Giame ha un 2-1 negli scontri diretti, ma Simone con un buon punteggio potrà scartare la non brillante prova di Golasecca e sfruttare il recupero punteggio per la gara organizzata al parco di Monza: la sfida è veramente tirata; in caso di vittoria intorno agli 80’ basterà un secondo di vantaggio a Simone per portarsi a casa il titolo, mentre sarà di Giaime in caso di stesso tempo o vittoria di tappa sua. Per il terzo posto risulta favorito Daniele Lubello che con la sua continuità e presenza alle gare sembra aver la meglio su Davide Fumagalli, un po’ in calo. Possono ancora inserirsi sul podio anche se con soli tre risultati all’attivo Michele Mogno (che ha dimostrato il suo valore nelle due gare a cui ha partecipato) ma anche Stefano Gottardi e Remo Madella che a causa degli impegni organizzativi al Parco nord, Manerba, Golasecca e Lurate C. hanno potuto gareggiare solo due volte nell’arco della stagione. I due vincitori della staffetta HA al Trofeo delle Regioni Paolo Grassi e Alessandro Di Pace hanno un po’ lasciato da parte la competizione su due ruote, lasciando ad altri la lotta per il podio che sicuramente era nelle loro possibilità. DA Pandora Segre, con una prova senza infamia e senza lode a Golasecca, ha sancito il suo dominio nella MBO lombarda lasciando ad altre le ‘solite’ classifiche intricatissime fatte di recupero punteggi e scelte se correre in DA o Delite. Infatti per i gradini più bassi del podio sono in lotta ben 5 atlete, 4 della PoliPagina 20 Il nuovo LANTERNINO sportiva Punto Nord: Michela Titoli, Alessandra Gariboldi, Nadia Galimberti, Emanuela Titoli + Tatiana Brambilla unica non Punto Nord. Per la classifica finale è impossibile fare pronostici, i fattori sono molteplici: chi organizzerà e chi correrà a Besana nella PuntoNord? (non vorrei essere in Amelio Titoli e Angelo Bozzola che dovranno prendere la decisione insieme alle ragazze :-) Ci saranno atlete fuori regione ad abbassare i punteggi? Ci saranno assenze tra le 5 papabili? In bocca al lupo per il finale di stagione più incerto ed entusiasmante; si preannuncia una griglia rovente, consiglierei di far partire le DA a 8 minuti di distanza :-)! H35 Molto interessante la H35 di quest’anno dove le certezze dei soliti noti sono state infrante dalle sporadiche apparizioni di due neofiti della MBO come Mark Hayman e Marco Colombo che a Lurate Caccivio e Golasecca hanno dimostrato la loro superiorità. Angelo Bozzola è già virtualmente il campione H35 per il 2005. Il tracciatore di Besana, con le due vittorie di Monza e Manerba, e un gara ’limitando i danni’ a Golasecca + recupero punteggi, totalizza un 193,55 inarrivabile dagli altri. La lotta per il podio rimane circoscritta a Stefano Brambilla e Eduard Shutkovsky, dato che Giuseppe Magenes e Eugenio Pessina si dovranno accontentare di sfidarsi per il quarto posto. D35 La lotta in D35 è stata riaperta dalle assenze di Cristina Turolla a Manerba (dove ha fatto la Delite) e Golasecca. Il gioco per il titolo è quindi aperto ad altre due atlete Oxana Shutkovskaya e Laura Piatti, ma Laura per non accontentarsi del gradino più basso del podio (ormai matematico) dovrà sperare nell’assenza delle rivali. H45 Ben 31 atleti sono già classificati in H45. In questa categoria il titolo è già assegnato dalla gara di Lurate Caccivio: è Alessandro Manzoni il campione H45. La lotta per il podio rimane aperta ai protagonisti del 2004: Renato Martinetto, Roberto Villa e Alessandro Malusardi, mentre solo le assenze degli avversari potrebbero favorire Claudio Pancino (meno in forma dello scorso anno) e Franco Russo. Remo Madella http://www.fisolombardia.it/tlmtbo per il TROFEO LOMBARIA MBO, calendario gare, classifiche, risultati http://www.fisolombardia.it/mtbo per NEWS, convocazioni, mappe, link sulla MBO lombarda Il nuovo LANTERNINO n.2 anno XIII Periodico edito dal Comitato Lombardo della FISO - [email protected] Direttore Responsabile : Giuseppe Ceresa - Capo Redattore : Stefano Galletti Redazione : Giuseppe Bambozzi - Tatiana Brambilla - Vincenzo Crippa Hanno collaborato a questo numero : Ivano Benini — Angelo Bozzola — Comitato Organizzatore Arge Alp — Paolo Ferrari — Remo Madella — Anna Riva Pagina 21 Il nuovo LANTERNINO 2° PU NT A REGOLAMENTO : TA Cancellare dallo schema i nomi riportati a lato, inseriti in orizzontale, verticale o diagonale, da sinistra a destra e viceversa o dall'alto in basso e viceversa. Con le lettere rimanenti avrete la risposta al quesito. Le soluzioni dovranno essere spedite via e-mail a: [email protected] Verrà quindi stilata dalla Redazione una classifica anche per questa “puntata” con le seguenti modalità: Assegnazione di punti (da 40 a scalare) in base all’ordine di arrivo delle soluzioni CORRETTE (farà fede la data dell’e-mail). Alle soluzioni errate verrà assegnato 1 punto. [Es: alla prima persona che invierà le soluzioni corrette verranno attribuiti 40 punti, alla seconda 39 etc. fino a 1.]. Le tre persone che totalizzeranno più punti alla fine delle 3 “puntate” verranno premiate in occasione della Festa del Lanternino 2005. Cosa aspettate quindi ? Il nome dell'atleta del team Lombardia è: …………………………….. N O D L A D D E N A P A G E T T E B E Z Z I M V A L T I A N N O S Y K S V O K T U H S E A I N I Z R T H K C H B O S I S I O A G R B I N O C S O A N O R O C M M L L R I A B A I I G I I R G L C I L O ANEDDA LARI BATTICCI LEXA BETTEGA LIPARESI BEZZI MAGGIONI L BIELLA MARGIORE A L BORRONI MILANI U R A BOSISIO RIVETTA M T A R BRAMBILLA RUSCONI I E T V I CORONA SCARAVONATI R V R O O V DALDON SHUTKOVSKY M P O E A N M DECIA SONNA E G B A N T A I ELLI STRAPAZZON E E L I E R I T L GALIMBERTI TROI A N X D L O R E I A HAYMAN VALT HOSMER VISIOLI N O Z Z A P A R T S N I O R T O I L L E I I ISELLA KAUTTO ZINI ZOTTA Classifica 1° Puntata: Arosio Roberto Grilli Alberto Ferrari Federica Borroni Roberta Labanti Piero Vassena Davide Di Pace Alessandro Belloni Bruna Bozzola Angelo Kalcich Licia Sonzini Massimo Madella Remo Valli Alberto 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 SOLUZIONI Ori-Criciverba 1° Puntata: ORIZZONTALI 1 Lanternina - 9 xl – 11 avo - 12 buio - 13 ru - 15 bus - 16 flumen 19 aaa - 21 co - 23 odore - 24 ld - 25 fefa- 27 area - 28 ala - 29 olod - 30 red 31 lago - 33 lr - 35 ut - 36 amic - 37 otnicer - 40 neo - 42 set - 44 on - 45 oido - 47 sonni- 50 terrapieno - 53 formicai - 54 epat - 56 te - 57 tm - 58 ra VERTICALI 1 la - 2 avvallamento - 3 no - 4 ebu - 5 ruscello - 6 ni - 7 iof - 8 arudar 10 linea - 14 umore- 15 ba - 17 lo - 18 eredur - 20 adagio - 22 ofortsopa - 25 fo - 26 ad - 28 alano - 32 oc - 34 litse - 38 ne - 39 ponte- 41 giri - 43 vista - 45 orme- 46 daco - 48 onem - 51 ert - 52 ii - 53 fc - 55 ar Il nuovo LANTERNINO