Anno 7 Numero 6 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 bollettino il PERIODICO D’INFORMAZIONE DEL CENTRO SERVIZI ANZIANI DI CHIOGGIA F. F. Casson Novembre ammucchia aride foglie a terra, Dicembre ammazza l'anno e lo sotterra. (B. Marcellina ospite della R.S.A. Il Girasole) La salute vien mangiando Lettere in redazione Riscopriamo Chioggia Salute & Società Spazio aperto Non solo viaggi Animazione Curiosando La direzione informa Benvenuto a... 2 NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 Editoriale "Che leziona di vita!!" Le vicende che coinvolgono la Casa di Riposo e che ci coinvolgono, sono note a tutti e quindi non mi soffermo a riprenderle. Quanto mi sta capitando in questo periodo è una lezione di vita. Mai mi sarei sognato un anno fa, quando ho accettato di assumere la Direzione della Casa di Riposo, di trovarmi a vivere ciò che sto vivendo. Professionalmente da questa vicenda ho imparato tanto. Ho imparato ancor di più, se ce n’era bisogno, l’importanza dei ruoli, il rispetto delle competenze. Ma soprattutto quanto siano decisive le regole. La frenesia di voler fare bene il Direttore e l’illusione di poter gestire alcuni processi (che poi mi sono sfuggiti di mano), mi hanno fatto commettere degli errori, perché avevo sempre la speranza che le cose e l’atteggiamento delle persone potessero cambiare. Confidavo nelle mie capacità, che sono convinto di avere e mi vengono riconosciute da chi mi conosce bene. Purtroppo però non sono stato messo nelle condizioni di sfruttarle nel modo migliore. Ho sbagliato a non dire di NO quando serviva e a non impormi nelle prerogative di Direttore. Devo riconoscere che “imporre, pretendere, annullare l’altro”, non fa parte di me e della mia formazione. Nel momento in cui la pressione era diventata insostenibile ho deciso di essere libero dall’esito, dal successo, dal rinnovo dell’incarico ed hanno prevalso in me l’umano, il riscatto e la tutela della dignità professionale e personale: mi sono sentito un uomo vero. E’ davvero triste quando manca l’umano! Perché al fondo tutta la mia vicenda si può far rientrare in una questione di educazione: il modo di concepire il lavoro, i rapporti con le persone e la vita tutta. Da quel giorno qualsiasi incertezza, difficoltà ed errore si sono trasformati ancora di più in una passione totale per il lavoro, per quel percorso che ho iniziato 20 anni fa e che ho sempre cercato e cercherò di proseguire, con amore e dedizione. Sono rimasto sorpreso e commosso perché questa posizione umana è quella che mi ha portato a vivere con più serenità e con più simpatia umana una vicenda dove alla fine prevale un senso di tristezza. Penso che siano molte in questa vicenda le persone tristi! Non è bello andare sui giornali, non l’ho mai cercato né voluto; mi sono astenuto nell’intervenire pubblicamente, anche se ne avrei avuto tutte le ragioni per farlo (non è detto che una volta finita questa vicenda non lo faccia). Ma vi posso assicurare che sono stato umanamente ripagato con gli interessi. A ripensarci mi commuovo nel veder passare davanti a me , mentre scrivo, tutte quelle persone ( e sono state tante) che mi hanno fatto percepire la loro vicinanza e solidarietà. Nelle pro- Benvenuto a... pag. 3 La direzione informa pag. 4-5 Curiosando pag. 6-7 Animazione pag. 8-10 Non solo viaggi pag. 11 Spazio aperto pag. 12 Salute & Società pag. 13 Riscopriamo Chioggia pag. 14 Lettere in redazione pag. 15 La salute vien mangiando pag. 16 ve – e vi posso assicurare che è stata una vera prova di esame di maturità- non mi sono mai sentito schiacciato dalle circostanze, perché non sono mai stato da solo. Questo editoriale vuole essere anche un atto di ringraziamento e di riconoscenza a chi mi ha dato conforto, coraggio, forza, consigli e anche gioia, pur tra le difficoltà e le tensioni. Sono tante le persone che devo ringraziare con tutto il cuore. Loro lo sanno e questo pubblico gesto è il minimo che mi corre l’obbligo morale di fare. E lo faccio ben volentieri. In ogni istante di questi ultimi due mesi mi sono sentito accolto. Sono stati strani giorni, nei quali ero teso e nervoso ma al tempo stesso rassicurato e mai solo. Molti avrebbero avuto il diritto di voltarmi le spalle, invece è prevalso un senso di reciproca solidarietà. Cosicchè da una vicenda triste, che mi ha colpito professionalmente, per grazia, sono nati un bene ed un riscatto morale, contro la prevaricazione che invade la quotidianità, perché la peggiore povertà non è quella economica, ma quella umana. Tra i tanti, troppi commenti sulle ultime vicende, mi piace riportare il giudizio con cui si concludeva l’articolo di A. Padoan sul giornale Nuova Scintilla n° 36 del 03/10/2010: “… A noi interessa mettere in chiara evidenza –e ci teniamo a dirlo- che chi ci rimette sembra essere proprio la Casa di Riposo, la Casa che ospita gli anziani, una delle classi più deboli. E questo ci sembra la cosa più grave. Guerre intestine all’interno di questa Casa non ci dovrebbero essere. Basta già ( e fin troppo) la politica (il Consiglio di Amministrazione dell’IPAB, come si sa, è di nomina Comunale e rispecchia perciò la geografia politica della locale amministrazione)….”. C’è un’ultima cosa che volevo dire. Il rammarico e la ferita che mi restano più profonde in questa vicenda riguarda il fatto che tra gli operatori ed i dipendenti si è venuto a creare uno scollamento. Bisogna quasi stare attenti a quello che si dice e a chi lo dici, perché c’è un sistema di delazione. Si è così incrinata la fiducia reciproca, è invalsa la strategia della divisione mettendo gli uni contro gli altri, rendendo pesante il clima organizzativo. L’invito è all’unità e non alla separazione. Solo l’unità tra le persone con una coscienza ed una sana intelligenza potrà riuscire a portarci fuori da questa situazione. E ci vorrà del tempo, ma confido che ce la faremo. Perché, come diceva Cesare Pavese, “L’unica gioia al mondo è cominciare. E’ bello vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante”. Con questa speranza auguro a tutti un buon lavoro. Il Direttore Dott. Penzo Piergiorgio L'ANGOLO DEL MEDICO ovvero PILLOLE DI SAGGEZZA Si ripubblicano brevi estratti che il prof. F.F. Casson scrisse e pubblicò nel settimanale diocesano “Nuova scintilla” negli anni 1983-1993 “I parenti dell’ammalato possono essere di grande aiuto nell’affrontare la malattia, ma possono anche influenzarla negativamente ... Non ci sono ovviamente scuole che possono preparare a siffatte situazioni, se non quelle della vita, per cui ciascuno di noi deve imparare fin da bambino che esiste il dolore, che esso prima o poi colpisce ciascuno di noi sia pure in varie forme, e che in ogni caso deve essere in qualche modo affrontato e superato. In questo superamento virile del dolore aiuta molto il vivere secondo lo spirito: ciò accade per le persone sinceramente religiose, o per persone di elevati sentimenti quali si riscontrano anche fra i non credenti.” La scuola del dolore - Nuova scintilla 09.11.1986 Benvenuto a... Residenza “L’Arcobaleno” MODULO RUBINO MODULO LUNA B u ll o C e si ra T io z z o S M e o A mablurotesi (III piano) Vedova senza figli, ha allevato suo nipote il quale le è molto affezionato. Ex ortolana, persona molto simpatica e loquace. Celibe, ha vissuto presso gli alloggi protetti della Residenza “L’Arcobaleno” fino a quando gli è stato possibile. Nel corso della sua vita ha svolto vari lavori tra cui il giornalaio e l’aiuto meccanico nell’officina del fratello. a ... Curiosando N a c ca ri C in z io (IV piano) Ha svolto vari lavori, soprattutto il contadino. Celibe, molto socievole e buono di carattere. Si è ben integrato nel reparto e ripete spesso che si trova bene. rt o Vedova senza figli, ex casalinga e affittacamere. Proveniente dal Centro Diurno “L’Arcobaleno”. Da giovane amava molto la musica e il ballo liscio. (II piano) Ex casalinga, ex lavandaia, proveniente dalla casa di riposo di Piove di Sacco. Ha deciso di entrare al Centro Servizi Anziani di Chioggia per avvicinarsi ai suoi figli. Persona molto simpatica con un gran senso dell’umorismo e con un bel vocione. Gh ira rd o n Giu se p p in a (III piano) Signora novantenne, ex tabaccaia. Molto selettiva nelle amicizie, ha potuto contare sulla dedizione della figlia Romea che l’ha assistita pazientemente fino a quando le condizioni della madre glielo hanno permesso. Ve ntu ri n i Z o e Proveniente dalla Casa Di Riposo di Piove Di Sacco. Ex casalinga, ha vissuto col marito e con il figlio fino a quando le condizioni fisiche glielo hanno permesso. Signora molto gentile, educata e simpatica. La salute vien mangiando D e B e i Eli sa Lettere in redazione Riscopriamo Chioggia (II piano) Vedova, ha quattro figli. Di cararttere sensibile e socievole. Frequentava il bar, amante della compagnia e della conversazione. B o sco lo M a ri a B e C o st a Giu se p p e Salute & Società Z e n n a ro E m ilia Spazio aperto Non solo viaggi (I piano) Vedova, ha due figlie. Proviene dalla casa di riposo di Adria. Signora volitiva, dal carattere forte, molto loquace, amante della compagnia. La direzione informa MODULO SOLE Animazione RSA “Il Girasole” 3 B enven u t o A cura di Giorgio F., Valeria N. e Denise M. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 Benvenuto a... L a direzione in f orm a Curiosando Animazione Non solo viaggi Spazio aperto Salute & Società Riscopriamo Chioggia Lettere in redazione La salute vien mangiando 4 A cura di Patrizia B., Fernando C. e Chiara C. D NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 www.ipachioggia.it a più di un mese è ormai attivo il nostro nuovo sito web www. ipachioggia.it rinnovato nella sua veste e nella sua interattività, infatti, parte dall’idea di avere informazioni più accurate, facilmente accessibili e il più possibile corrette ed aggiornate. Per questo motivo, il sistema di gestione è stato completamente riprogettato (dalla cooperativa sociale ACS ONLUS), e adesso gran parte delle pagine web è generata dinamicamente, per cui sarà aggiornato molto più rapidamente. Come si potrà notare, alcune sezioni del sito sono ancora in fase di completamento, ma si è ritenuto opportuno dare comunque il “via libera” al nuovo strumento, per consentire l’avvio di un rapporto più immediato e diretto tra Ente e “navigatore”. Il nuovo sito offre infatti maggiori opportunità di interazione, con la possibilità per l’utente di diventare interlocutore diretto. Dalle visite risulta che in prevalenza al nostro sito si collegano due tipologie di soggetti, utenti che cercano informazioni per l’inserimento nelle nostre strutture e coloro i quali sono interessati ai bandi di gara. E’ nostra intenzione rendere il sito uno strumento il più possibile utile allo scopo per cui è stato pensato e progettato. Siamo pertanto interessati a ricevere proposte e suggerimenti che ritenete possano essere utili in tal senso, scrivendo a Patrizia Breggion, che per il Direttivo ha curato il progetto del sito, all’indirizzo mail [email protected] Curiosando Animazione Non solo viaggi Spazio aperto Salute & Società Riscopriamo Chioggia Lettere in redazione Lo staff di Softwareuno frase il concetto. Vogliamo concludere raccontando come CSA bagliare o di AVVISO AVVISO ha saputo reagire ad una temporanea ma di coraggio Mercoledì 21 dicembre, 6 novembre ore 9.30 condizione lavorativa. del presente Sabatoscomoda presso la RSA Il Girasoleha una sola postazione ore 16.00 Ad oggi, il personale presso assemblea annuale disponibile comitato familiari. per nucleo, presso la la RSA Il Girasole, carta e dei Tutti computer S. Messa di Natale i familiari sono invitati quale a fine turno spesso le operatrici si danno celebrata da a partecipare. il cambio per inserire le attività svolte.Mons. Tale Adriano Tessarollo nuela, con Il momentanea Comitato familiari situazione di disagio, non ha come si è suscitato sconforto, ma anzi è diventata fonte ità di carta e e ragione di ritrovo e confronto tra colleghe. e scale per Il loro atteggiamento positivo è stato vincente, più volte al tanto da decretare, insieme a Cartella Utente ar approvare La salute vien mangiando C Cartella Utente Web: una esperienza concreta L a direzione in f orm a 5 Benvenuto a... prosegue coinvolgendo Boscolo Cosetta Federico Casson di Chioggia, Cartella Utente (Responsabile di Nucleo, parte assistenziale), Web è ormai diventata lo strumento di lavoro Trincanato Aurelia (Referente Infermiera), quotidiano per gli operatori socio-sanitari, in Boscolo Emanuela (Infermiera), Penzo accordo con la Direzione del CSA abbiamo Francesca (Psicologa) e Negrisolo Valeria deciso di condividere l’esperienza di Chioggia (Educatore), le quali, dopo una breve con un gruppo di strutture che stanno A cura di Patrizia B., Fernando C. e Chiara C. presentazione, raccontano la loro esperienza valutando se affrontare lo stesso percorso. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 in questo progetto che le ha coinvolte e Volevamo che fosse un incontro fra sfidate in prima persona. Non hanno nascosto “colleghi” in cui i sistemisti di Softwareuno si i loro dubbi iniziali, le criticità affrontate al limitassero a fare da supporto tecnico. Gli loro interno e con Softwareuno direttamente. attori dovevano essere le persone che, con Hanno confidato come hanno dovuto fare i professionalità e ruoli diversi, operando conti con la paura di sbagliare e la loro quotidianamente nei nuclei del CSA inesperienza iniziale sul piano tecnologico. Si raccontassero la loro esperienza. sono comunque messe in gioco e hanno Il direttore Piergiorgio Penzo apre l’incontro partecipato come “attori attivi” diventando con un breve saluto, altrettanto fa Paolo rapidamente Direttore di turata, ha catturato fin da onsiderando che presso il CSA Galfione protagoniste Softwareuno che oltre al Felice Federico Casson di Chiog- subito l’attenzione e la nel processo di saluto espone gia, Cartella Utente Web è ormai curiosità dei partecipanristrutturazione brevemente gli obiettivi diventata lo strumento di lavoro quoti- ti. Hanno prima descritto della struttura. giornata. in modo obiettivo la realdiano per gli operatori socio-sanitari, in della Condivisione delle informazioni. 4) Mentre loro La “palla” passa a accordo con la Direzione del CSA abbia- tà in cui operano e come raccontavano, Anastasia Boscolo cambiata dopo lavoratore deciso di condividere“La l’esperienza di questa siache passivo mo che, conoscenza ogni si coglieva Paola l’introduzione die CartelChioggia con un gruppo di strutture che (coordinatrice) formazione possiede è sprecata se non è condivisa.” evidente Callegari infermiera stanno valutando se affrontare lo stesso la Utente Web nelle pral’orgoglio di che hatuttiseguito sin aggiormente Cartella Utente Web aiutaraca creare una tiche di i giorni, percorso. tutto lo staff dall’inizio il progetto contando i miglioramenVolevamo che fosse un incontro fradi “colcultura condivisione delle informazioni nel presentare che ha avuto il compito leghi” in cui i sistemisti di Softwareuno ti avvenuti nei processi e crescere e grazie ad una base dati comune, a cui tutti la propria di formare si limitassero a fare da supporto tecni- operativi concreti. Non azienda e le operativamente i certamente gli utenti accedono. Inoltre, il co. Gli attori dovevano essere le persone hanno nascosto i loro proprie attività. colleghi e le OSS. iniziali,maggiori le criticità con professionalitàcoinvolgimento e ruoli diversi, dubbi di perche,sé, delle La loro presentazione, figure del nisti nel processo di ristrutturazione deloperando quotidianamente nei nuclei del affrontate al loro interno Riteniamo che il fattore più importante, in chiara e ben strutturata, catturato fin da la soluzione Centro perdirettamente. un haprogetto la struttura. Mentre loro raccontavano, si con Softwareuno CSA raccontassero la loro esperienza.nel elavorare questo contesto, sia rappresentato dal cambio subito l’attenzione e la curiosità dei l’orgoglio di tutto lo Hanno confidato hanno dovuto Così venerdì 15 ottobre comune, presso il salone ha contribuito adcome instaurare una coglieva evidente di cultura aziendale. Certo, lo strumento deve partecipanti. Hanno prima descritto in modo della RSA “Il Girasole” un gruppo di di- fare i conti con la paura di sbagliare e staff nel presentare la propria azienda e e la giusta forte senso diobiettivo squadra, tipica dei operano team di essere all’altezza delle esigenze, ma da solo la realtà in cui e come pendenti dell’ente, hanno raccontato la la loro inesperienza iniziale sul piano le proprie attività. Riteniamo che il fatnon può essere sufficiente. In questo senso, le questa sia cambiata dopo l’introduzione di tecnologia: di successo. tore più importante, in questo contesto, tecnologico. Si sono messedi in tutti loro esperienza in questoprofessionisti progetto che le Cartella testimonianze degli utenti hanno fatto Utente Webcomunque nelle pratiche i sia rappresentato dal dei cambio di cultura gioco eraccontando hanno partecipato come “attori tà ed ha coinvolte e sfidate in prima persona. giorni, emergere messaggi forti e chiari che si i miglioramenti avvenuti aziendale. attivi” diventando rapidamente protagoLa loro presentazione, chiara e ben strut- nei possono riassumere come segue: processi operativi concreti. Utente Vogliamo concludere raccontando come per CSA ha saputo reagire ad una temporanea ma scomoda condizione lavorativa. propri Ad oggi, il personale ha una sola postavera e zione computer disponibile per nucleo, presso la quale a fine turno spesso le ni. operatrici si danno il cambio per inserire udizi le attività svolte. Tale momentanea situazione di disagio, non ha suscitato sconforto, ma anzi è diventata fonte e ragione ucleo, di ritrovo e confronto tra colleghe. o con Il loro atteggiamento positivo è stato pc lo vincente, tanto da decretare, insieme a Cartella Utente Web, il successo del prosono getto CSA. ad “Il nostro successo dipende dal nostro e Vostro atteggiamento”. re su Benvenuto a... La direzione informa C u rios a ndo Animazione Non solo viaggi Spazio aperto Salute & Società Riscopriamo Chioggia Lettere in redazione La salute vien mangiando 6 A cura di Elena Z. e Patrizia T. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 Curiosando... L'ORIGINE DI HALLOWEEN Gelataio per cani Si chiama K99 ed è il primo furgone-gelati per cani: presentato al Boomerang Party a Regents Park di Londra. Il K99 propone gelati al gusto di pollo, con tanto di osso biscotto croccante. La miscela del gelato è stata studiata a lungo per essere servita non troppo fredda, altrimenti gli animali rischierebbero pericolose congestioni. Ora questo Ford Transit con ossa sulle ruote e con il suo prezioso carico di gelati farà il giro dei parchi del Regno Unito. Cani… che vita!!!! Il popolo dei Celti, che viveva in Irlanda, alla fine di ottobre celebrava l’arrivo dell’inverno con una festa chiamata “All Hallow’s even”, cioè la vigilia di tutti i Santi. Si accendevano fuochi attorno ai quali tutti danzavano, indossando maschere per spaventare le streghe. In ricordo di quell’antica festa, ancora oggi si festeggia Halloween la notte del 31 ottobre; in questa notte i bambini solitamente si mascherano e bussano alle porte delle case, dicendo: “dolcetto o scherzetto”. Chi apre la porta offre loro biscotti e caramelle. Il giorno dopo Halloween è Ognissanti, cioè la festa di tutti i Santi. Simbolo di Halloween sono le zucche con dentro una candela: la loro luce serve a tenere lontani gli spiriti della notte. Perché si chiama Hello Kitty? SIMBOLOGIA DEL PRESEPE Molto tempo fa una piccola bimba di nome Kitty aveva un problema grave alle corde vocali e non poteva parlare, perciò non aveva amici e si sentiva molto sola. Aveva però un amica immaginaria che disegnava sempre. In ogni disegno che faceva c’era sempre anche lei… si chiamava “KITTY” ed era proprio la sua migliore amica. La disegnava però senza bocca forse perchè voleva che questa Kitty fosse un po’ come lei, così avrebbe probabilmente capito che cosa si prova ad avere questa malattia. Un brutto giorno però questa bimba morì e il padre decise di far conoscere al mondo la pupazzetta “Kitty” in onore della sua bambina. Così nasce il nome “Hello Kitty” che in italiano vuol dire proprio “Ciao Kitty”. Nella rappresentazione della natività, che ogni anno rappresentiamo tramite il presepe, tutto è simbologia: la stalla rappresenta la povertà e la miseria. Giuseppe è l’intelletto: anziché essere geloso e ripudiare Maria si inchina a Dio accettandone la volontà. Il Bue rappresenta il principio generativo (è simbolo della fertilità e fecondità in Egitto), la forza sessuale; l’asino invece raffigura la personalità, la natura inferiore dell’uomo. Il significato della presenza nella stalla del bue e dell’asinello è in realtà molto profondo: soffiando sul Bambino Gesù lo scaldavano con il loro fiato. Il soffio è vita, dunque il soffio dell’asino e del bue è una reminiscenza del soffio mediante il quale Dio ha dato l’anima al primo uomo. CONCLUDENDO… BUON NATALE A TUTTI! Esternalizzazione sì, esternalizzazione no? Riflettiamo! Lo sapevate che... COME DIFENDERSI DAL FREDDO C u rios a ndo Con l’arrivo della stagione fredda, il fisico diventa più delicato e vulnerabile. Per affrontare in buona salute l’inverno suggeriamo alcuni consigli a base di rimedi naturali e un’alimentazione varia che potenzi il nostro sistema immunitario. • Le labbra: evitare di bagnarsi continuamente con la saliva, usare il bur- Spazio aperto Salute & Società Riscopriamo Chioggia • I geloni: sono noduli pruriginosi e dolorosi, che compaiono sulle mani e sui piedi, legati a problemi di circolazione periferica del sangue ma anche a carenze di vitamine. Per prevenirli consigliamo di consumare frutta e verdura fresche, in particolare gli agrumi ricchi di vitamina C. Evitiamo inoltre di scaldare in modo troppo rapido mani e piedi freddi Per quanto riguarda l’alimentazione è importante che sia equilibrata. Consumiamo giornalmente frutta, verdura e legumi di stagione, ricchi di vitamine e sali minerali che alzano la temperatura corporea e rinforzano le difese immunitarie. Beviamo molta acqua. Ricordiamoci di mangiare la carne e il pesce, necessari per garantire il giusto apporto di proteine, che sono indispensabili per l’organismo e forniscono calore ed energia. Lettere in redazione • Raffreddore: per farlo passare beviamo molta acqua, in modo da prevenire la disidratazione e mantenere il muco ben fluido. Una o due volte al giorno è ottimo consumare una spremuta di agrumi ricca di vitamina C, addolcita con un cucchiaio di miele che calma le irritazioni della gola. Per aprire il naso chiuso, facciamo delle inalazioni con acqua e qualche goccia di olio essenziale di eucalipto, due o tre volte al giorno • La tosse: per eliminarla facilmente, beviamo tutte le sere dopo cena una tisana a base di timo, eucalipto e menta, dolcificata con il miele rocacao, controllare l’alimentazione, arricchirla di vitamine e sali minerali. Aumentare l’uso del lipstick. Per nutrirle si può usare: »» Il miele nutre e cicatrizza i tagli e le screpolature. Stenderne un velo e massaggiare per 20 minuti di posa. »» Il burro in posa per 10 minuti, ammorbidisce le screpolature. »» consiglio: spazzolare le labbra con setole morbide per togliere le pellicine e per riattivare la circolazione La salute vien mangiando • Il mal di gola: il rimedio migliore è la propoli in estratto glicolico, gocce in vendita in erboristeria. Spruzziamo direttamente in gola una ventina di gocce diluite in acqua. Non solo viaggi Animazione • Le mani screpolate: come prima prevenzione evitiamo di farle raffreddare, è bene indossare i guanti ogni volta che si esce di casa. Laviamoci le mani con del sapone neutro che non aggredisce la pelle e idratiamole con creme emollienti. Le migliori sono quelle che contengono burri di origine vegetale come quello di avocado, di caritè, di cocco, miscelati con olii vegetali come l’olio di germe di grano o di girasole. • Per proteggere il viso: introduciamo nella nostra alimentazione quotidiana frutta e verdura di stagione, ricche di vitamine e sali minerali che ci aiutano a proteggere l’epidermide dall’interno dell’organismo. E poi non dimentichiamo di stendere una crema idratante e protettiva prima di uscire di casa, con fattore di protezione dai radicali liberi Benvenuto a... 7 La direzione informa A cura di Elena Z. e Patrizia T. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 A cura di Laura B., Sabrina T., Sandra F., Denise M. e Valeria N. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 RESIDENZA IL BOSCHETTO L a s ig n o ra D a li a a ll p e r la p ri m aa D ig a v o lt a Pomeriggio in festa con i bambini L'ARCOBALENO: NUCLEO RUBINO a n u a le A tt iv it à m ta c r e s p a r c o n la c a 8 o tt o b re : U s c it a a l b a r : 12 o tt o b r e ia c e v o le a C h io g g ia p o tr n In c o La salute vien mangiando Lettere in redazione Riscopriamo Chioggia Salute & Società Spazio aperto Non solo viaggi Anim a zione Curiosando La direzione informa Benvenuto a... 8 21 agosto: Uscita in trenino bre: 2 1 s e tt e m C h e b o n tàg o li q u e s ti s u 28 ottob Festa di re: H a ll o w e e n Anim a zione Curiosando La direzione informa I CENTRI DIURNI 9 Benvenuto a... A cura di Laura B., Sabrina T., Sandra F., Denise M. e Valeria N. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 e: 8 o t t o b r ia oterap L a m u s icC h io g g ia a 30 settembre: Festa dei compleanni it i uni osp tte e: r lc a b o r t t e o p r 10 uneghe ne al ba C o la z io t r o D iu r n o L e M del Cen La salute vien mangiando 13 ottobre: Festa dei compleanni di ottobre al Centro Diurno Le Muneghette Lettere in redazione Riscopriamo Chioggia Salute & Società 8 ottob A t t iv it à r e : d e l C e n d i m u s ic o t e ra t r o D iu r n o L e p ia p e r g li O s Muneg h e t t e p it i Spazio aperto Non solo viaggi 3 0 s e tt e m b Il b a ll o c h e re : d i d a n z a d u p a s s io n e !! M o m e n to d e i c o m p le ra n te la fe s ta anni Benvenuto a... 10 A cura di Laura B., Sabrina T., Sandra F., Denise M. e Valeria N. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 RSA IL GIRASOLE M a g o F e li x "S u g o li d o n e " mbre: 2 0 s e t t e m o i s u g o li P r e p a r ia Salute & Società Spazio aperto Non solo viaggi Anim a zione Curiosando La direzione informa 4 ottobre: Spettacolo di magia in occasione della festa dei nonni La salute vien mangiando Lettere in redazione Riscopriamo Chioggia 29 settembre: Tutti insieme a fare musica Grup u s ic o po di m t e r a p ia Le iniziative sono state possibili grazie alla collaborazione tra tutto il personale dell'Ente Spazio aperto Salute & Società Riscopriamo Chioggia sare o portare nessun oggetto cristiano perchè gli arabi li avrebbero sequestrati. Don Adriano ci fece vedere il tempio di Salomone e poi il Muro del Pianto, luogo in cui ancora adesso gli ebrei pregano. Nel pomeriggio visitammo S. Pietro Gallicanto, dove Pietro rinnegò Gesù tre volte, il cenacolo, il “dormitio Miriae”, poi nell’orto del Geztemani fra gli ulivi per la preghiera del tramonto. Mercoledì visita a Betfage che ora è una chiesa francescana, mentre allora era l’entrata della città di Gerusalemme dove Gesù entrò trionfante. Visitammo la tomba di Maria e subito dopo la chiesa di Sant’Anna alla piscina probatica, dove il paralitico si alzò e camminò; visita alla basilica, poi ci avviammo al calvario ove un foro nella roccia indica dov’era issata la S. Croce e proseguendo arrivammo alla pietra dove Gesù fu deposto e aproffittando della situazione strofinammo dei fazzolettini nella pietra per portare ai cari un segno di questo evento, poi in coda per entrare al Sacro Sepolcro. Il giorno seguente facemmo la Via Crucis, dove le stazioni sono ancora segnate nel quartiere arabo. Prima di rientrare all’aereoporto per la via del ritorno ultima tappa ad Emmaus dove due discepoli incontrarono Gesù Risorto. Tutti questi luoghi hanno suscitato emozioni molto forti, e l’unico consiglio per voi, cari lettori, è andateci.. ritornerete diversi e vivrete la Fede con altri occhi. Il pellegrinaggio è stato organizzato dalla Curia Vescovile; per maggior informazioni chiedere a Doria Alida. Lettere in redazione zione dei pani e dei pesci e la roccia su cui appoggiarono i cesti del pescato. Il sabato partimmo per Cana in Galilea dove Gesù trasformò l’acqua in vino e guarì il figlio di un funzionario di Cafarnao. Nel pomeriggio partimmo per il Giordano, che non è esattamente il luogo di Battesimo di Gesù, ma comunque un posto suggestivo perchè eravamo sempre accompagnati dai passi del Vangelo letti da Don Adriano. Nella giornata di domenica partimmo per il Mar Morto e Masada dove salimmo alla fortezza in cui 9602 elati resistettero all’assedio romano. Nel palazzo di rappresentanza abbiamo ammirato un anfora vinaria risalente al 19 A.C. con su scritto: “Erode re di Giudea”. Dopo pranzo destinazione Qumran poi Gerico e passando accanto al Monte delle Tentazioni proseguimmo per Wadi e Quelt e ci preparammo per la Messa. Il lunedì partimmo per Betlemme per visitare la Basilica e la grotta della Natività; dopo pranzo ci avviammo per Yadwa Shem (olocausto), attraversammo il Viale dei Giusti dove potemmo ammirare moltissimi nomi anche italiani che hanno aiutato gente ebrea, ma la cosa più suggestiva fu entrare in una stanza buia, le sole luci erano migliaia di lucine a formare un cielo stellato. Ad Ain Karen visitammo i Santuari, luoghi che ricordano l’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta in attesa di Giovanni. Il martedì arrivammo a Gerusalemme con visita alla spinata delle moschee. Quì ci hanno raccomandato di non indos- La salute vien mangiando “Il pellegrinaggio in Terra Santa incomincia quando finisce”. E’ ciò che afferma Romeo Maggioni autore di “Shalom” guida pastorale di Terra Santa, perchè proprio si è come storditi dalle troppe emozioni. Guida d’eccezione del pellegrinaggio è stato il Vescovo della nostra diocesi: Mons. Adriano Tessarolo, grande conoscitore di quella terra. Giovedì siamo arrivati in tarda mattinata a Tel Aviv e dopo pranzo destinazione Nazaret con prima sosta a Cesarea a visitare grandiosi resti archeologici, come la stele con su scritto il nome di Pilato, i resti di un’antica chiesa Bizantina e un grandioso acquedotto romano sulla spiaggia di sabbia dorata e il mare blu cobalto. La prima giornata si conclude con la visita ai giardini persiani di Haifa e la Santa Messa al Carmelo. Il secondo giorno a Nazaret abbiamo visitato la basilica dell’Annunciazione, la fontana della Vergine nella Chiesa di S. Gabriele adorna di bellissime icone. Nazaret ha una variegata presenza cristiana. Il cuore della città è la grotta dell’Annunciazione, il culto della Madonna è testimoniato dai graffiti giudeo-cristiani, uno dei quali mostra la città ai tempi di Maria; la sua casa era a sud del villaggio mentre quella di Giuseppe a nord. Nel pomeriggio partimmo per il Monte delle Beatitudini, per poi salire in una barca ricostruita come quelle ai tempi di Gesù per ricordare la pesca miracolosa, il miracolo del cammino nell’acqua, e dove Gesù scelse i primi discepoli. Tappa successiva fu Tagba, lì dove avvenne il miracolo della moltiplica- NON SOLO V IA G G I Animazione Curiosando Viaggio in Terra Santa Benvenuto a... 11 La direzione informa A cura di Gianna D. e Amelia T. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 Benvenuto a... La direzione informa Curiosando Animazione Non solo viaggi to Spazio aper Salute & Società Riscopriamo Chioggia Lettere in redazione La salute vien mangiando 12 A cura della Redazione NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 ino” si o de “Il Bollett er m nu to es qu del d’informazione ori, lettrici con Carissimi lett to di Direttore Editoriale del periodico manda conclude il mio a ioggia. e questa rivist i Anziani di Ch dell’impegno ch a ci Centro Serviz ns co n ) be 04 ero glio-agosto 20 tura cominciò pubblicazione (lu Quando l’avven a im pr novembrea di su l numero fin dalla da do i en po e av e a, on av zi comport mitato di reda co per una pura vamente nel Co ti at to ra o questo incari bo at tt colla ce ac Ho ia. do mi è stato nella Segreter anche se quan 06 sa 20 es e st br e m m ce n di una sfida co nel contempo, migliori. scommessa e, ute solo per o non era dei im an d’ o o essere compi at on st ss io po m , il da ar to gu propos r quanto mi ri esto genere, pe qu di e es pr m I , il fine che esta esperienza qu di re to pura passione. ut il filo cond rumento di ricordare che offrire uno st di lo ni el qu Ritengo utile o at pre st più informazio re e ricevere oseguire è sem pr da a di ev za nd en te ig in si e, nato dall’es a operatori, interno all’Ent filo diretto tr un o nd ea cr comunicazione , di lavoro otidiana realtà sulla nostra qu cuo. In questi i. ramente profi cu ar si ili e am o f ns e te ti in ni ospi ato un lavoro eme ma in og il nostro è st frontate assi af e at st no Posso dire che matiche so bbi e le proble one. mesi, tutti i du ttivo comune la giusta soluzi ira ad un obie ata trovata m st si è do ne io an qu az situ ò fare molto e c’è ne Tutto quel ch trato che si pu os à. m it di al o on m si ia es bb of A ruolo con pr alla puntuale i vivono il loro possibile grazie so re o is iv e quando tutt nd re lavoro co ione. E’ da tene è frutto del e della Redaz , nt ne “Il bollettino” po m co ot n a qu idianità ascu borazione di ci mo ma nella su lla lis co na or sa gi io di ez o pr e non è espert professione. ciascuno di Noi ge tutt’altra ol presente che sv , ni ia collaboratori nz A i ro Serviz escluso, i miei nt o Ce un l ss de ne o i, rn tt all’inte i, ma proprio tu ello che si fa. ngraziare tutt con energia qu ri e di st in ve qu in io e gl ch Vo loro passione zato vivendo orto e per la avremo realiz lo , to at f per il loro supp o eravigliosa. avrem te una cosa m tutto ciò che en a: m rt sa ce ci è de è sa Una co parte, la vita i avete rché, politica a in questi mes pe e ch te i, en or am tt ns le inte Voi, lettrici e rivolgo un ngrazio tutti contributi e Vi ri st vo i n Per chiudere, ri co ola spesso sta, arricchend seguito la rivi e anno nuovo. to. e e di un felic lu al sa at o N os no tu re et se aff l’augurio di un itoriale tutti Voi con Il Direttore Ed Mi congedo da Laura Boscolo Inizia la stagione invernale: corso di presciistica e FISI Spazio aperto Non solo viaggi Animazione Ci sono esercizi specifici per ogni tipo di attivita’ sciistica? VERO Oltre alla preparazione generale ten- TESSERA F.I.S.I. 2010-2011 La Tessera FISI? ... Come si fa! La Tessera Fisi è un’occasione per entrare a far parte della grande famiglia degli Sport Invernali, ottenere la copertura assicurativa ed assicurarsi una serie di vantaggi e convenzioni che potrai conoscere esplorando le pagine di www.fisi.org. Ha validità annuale e scade a tutti gli effetti il 30 settembre 2011. Tutti possono diventare tesserati FISI, senza alcun limite d’età. Solo le società affiliate alla Federazione Italiana Sport Invernali possono rilasciare la tessera F.I.S.I. I soci devono dunque rivolgersi ad una società F.I.S.I. per ottenere la tessera. S ALUT E & S O C IE T à Lo sci è soprattutto uno sport per giovani? FALSO Lo sci si può praticare dai quattro, cinque anni ai 70 . Ovviamente parliamo di soggetti sani e vanno calibrate l’intensità, le discipline, l’altitudine. Senza dubbio, per esempio, lo sci di fondo praticato in modo tranquillo è sicuramente adatto ai soggetti over 40, mentre lo snowboard per le sue caratteristiche si rivolge ai ragazzi. Ma non sottovalutate e prendete lezioni di sci di fondo esattamente come prendereste lezioni di sci alpino. Riscopriamo Chioggia La presciistica è una ginnastica difficile, pesante e complessa? FALSO La presciistica è una ginnastica al contrario semplice, che si pratica in palestra con l’uso di pesi e di macchine, ma che si può proseguire anche a casa senza alcun attrezzo. dente a sciogliere muscoli e legamenti delle gambe, la presciistica deve interessare anche braccia e tronco. Nello sci alpino, per esempio, è fondamentale la mobilità delle anche, nello sci di fondo bisogna curare braccia e pettorali oltre che il fiato, chi pratica snowboard e freestyle necessita di un’ottima muscolatura addominale. Coordinazione, potenza, resistenza, equilibrio: sono le doti necessarie per praticare con soddisfazione lo sci. La preparazione presciistica è essenziale nei mesi che precedono la stagione della neve un paio di sedute settimanali di ginnastica mirata. In palestra, dove ogni buon istruttore potrà fornire un programma di macchine adeguato, ma anche a casa. Lettere in redazione volte la settimana) la palestra. Solo in questo caso con una serie di esercizi specifici nelle ultime settimane si può ottenere qualche risultato. La salute vien mangiando Per affrontare la stagione sciistica due settimane di preparazione bastano? FALSO Una preparazione dell’ultima ora si può giustificare solo in soggetti che comunque praticano altri sport durante il resto dell’anno o che frequentino con regolarità (tre Curiosando V i mettereste mai a correre la maratona di New York senza esservi allenati nemmeno un mese? O vi impegnereste in un torneo aziendale di tennis senza aver mai preso in mano una racchetta in tutta la vostra vita? È evidente che le risposte sono no. Eppure sono certo che molti di voi, dopo un anno d’inattività praticamente completa, fissano il portasci al tetto della macchina , caricano i loro carver nuovi di zecca avuti in regalo a Natale, imbarcano la famiglia e appena scesi sulla neve si buttano a capofitto giù per le piste come se fossero alle Olimpiadi… I risultati però sono lì, nei centri traumatologici e nei posti di pronto soccorso. Guai a confonderlo con una gita turistica domenicale e con le passeggiate sulla neve. Guai, anche se praticato a livello amatoriale, sporadico, dilettantistico, a non farlo precedere da due adeguate preparazioni: che sono quella tecnica e quella atletica. Perché, sulla neve, le carenze di tipo muscolare, motorio e respiratorio si trasformano quasi sempre in caduta, con conseguenze per sé e per gli altri. Il senso di questo articolo, ovviamente, è proprio quello di dare consigli alle gente comune, che ama come me la montagna e la neve ma che non pretende certo di conquistare una medaglia, di suggerire il modo migliore per sciare sicuri, soprattutto per evitare incidenti e godersi le ferie in montagna senza fatica. Pronti al cancelletto? Via! Benvenuto a... 13 La direzione informa A cura di Elisa V. e Cristina P. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 Benvenuto a... La direzione informa Curiosando Animazione Non solo viaggi Spazio aperto Salute & Società R IS C O P R IA M O C H IO G G IA Lettere in redazione La salute vien mangiando 14 A cura di Manuel V. e Laura Z. NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 A Chioggia un orologio da record L a torre campanaria di Sant’Andrea è un’opera militare, forse anteriore all’anno mille e quindi di epoca romana o bizantina. In mattoni faccia a vista, la torre è alta circa trenta metri e nel proprio cuore custodisce un orologio unico e raro creato nell’officina di Giovanni Dondi che nella seconda metà del trecento realizzò alcuni congegni in assoluto tra i più sofisticati dell’epoca. La macchina orologiaia, che in origine e fino al 1840 si trovava sulla torre nordovest dell’antico Palazzo Pretorio, adesso viene conservata in una teca di vetro, che consente nello stesso tempo di proteggerla ed ammirarla. La sua scoperta sposta di nuovo l’asse in Italia come patria dell’orologeria in assoluto, trattandosi di un meccanismo risalente al 1386 e quindi ritenuto tra i più antichi del mondo insieme a quello di Salisbury in Inghilterra. Oggi, grazie al Comune di Chioggia, alla comunità parrocchiale e al comitato “Torre di Sant’Andrea” è possibile visitare il museo “verticale” allestito all’interno della torre campanaria in sei livelli: il primo piano ne ripercorre la storia attraverso antiche immagini, nel secondo sono raccolte le mappe della città e della Chiesa di Sant’Andrea provenienti da vari archivi storici dal 1520 ad oggi, il terzo custodisce gli ex-voto in argento dedicati alla Madonna dell’Addolorata, una raccolta di orologi da tasca risalenti dal 1850 al 1900 e l’antica stola del cardinale chioggioto Aristide Cavallari. L’esposizione continua con una Via Crucis che ripercorre i sette dolori della Madonna, fino ad arrivare alla cella campanaria, da dove è possibile godere di una vista mozzafiato, sospesa tra la laguna veneziana, la città di Chioggia e il Mar Adriatico. Una curiosità “Si metta a disposizione degli economi del Comune la somma per le spese dell’orologio e per tenerlo in ordine e funzionante - 26 febbraio 1386”. Questo documento, conservato presso l’archivio storico di Chioggia, riporta la data della manutenzione del meccanismo dell’orologio e ne presuppone quindi l’esistenza già all’inizio del 1386, anno in cui venne costruito l’orologio della cattedrale di Salisbury, in Inghilterra, convenzionalmente considerato il più antico al mondo. 15 Lettere in Redazione Curiosando La direzione informa Ho trovato molto interessante per la profondità del giudizio l’articolo di Marina Corradi che si immagina una signora di 119 anni. Si parla spesso dei progressi della scienza e della medicina. Si rincorre il mito dell’eterna giovinezza e si ha paura ad invecchiare. La giornalista tenta una lettura di questo fenomeno che ci riguarda tutti. Il Direttore dott. Piergiorgio Penzo Ringraziamenti Il giorno 18 agosto sono stati festeggiati i compleanni di tre ospiti nella Residenza Il Boschetto dell’ Istituto per anziani. Una delle quali è mia madre che ha compiuto 99 anni. Le auguro che possa ancora assaporare il profumo della vita e la gioia di vivere. Vorrei ringraziare tutto il personale e in particolar modo la signora Cosetta per essere riuscita a creare una vera festa di compleanno, animandola con musica, palloncini, cappellini, dolcetti e gelato ed infine un piccolo dono “ma grande” ai festeggiati. Ringrazio il dott. Penzo Piergiorgio per la sua visita. Mi piacerebbe vedere che i familiari dei festeggiati collaborassero per far sentire gli ospiti come in una grande casa. Cordiali saluti Adriana Desiderio Spazio aperto Salute & Società Riscopriamo Chioggia Ecco io non capisco quest’ansia, che sento magnificare sui giornali, di arrivare a 120 anni sfruttando i favolosi progressi della medicina. Non capisco la desiderabilità di questa promessa. Mi mette, anzi, un po’ di paura. (Ma non è un’altra, ben altra, la vita eterna che ci è stata promessa?) Le t t ere in red a zione prima? Novanta, circa. Tolse il ritratto dallo scaffale e lo gettò in un cassetto, che richiuse bruscamente. Decise di non stare a immalinconirsi, e di andare invece in palestra a fare stretching – il geriatra diceva che era essenziale. I tacchi alti risuonarono sul pianerottolo silenzioso, dopo i quattro giri di chiave alla serratura blindata. Nello specchio dell’ascensore si vide, le labbra dipinte di rossetto, la pelle sugli zigomi tirata – negli occhi scuri come un sottile spavento. Nella cassetta della posta, solo bollette. Da quanti anni non le scriveva più nessuno. La salute vien mangiando nessuno degli inquilini – tutti giovani, al massimo novantenni. Le sembrava che in ascensore la guardassero con un sottile fastidio, e quasi con rimprovero per la sua ostinazione a sopravvivere e a farsi pagare la pensione. Sciocchi moralisti, pensava lei. Aveva pagato a caro prezzo il suo supplemento di vita: interventi, trapianti, cure costose in esclusive cliniche svizzere. “Quando sono abbronzata non dimostro più di 70 anni”, si diceva spesso, soddisfatta. L’unica cosa che non era riuscita a farsi ringiovanire erano i pensieri. A tratti, si sentiva così decrepita. Guardava smarrita dalla finestra la città in cui era nata. La casa di quando era bambina non c’era più. Il liceo sì, ma le era doloroso passarci davanti e pensare che tutti i suoi compagni di un tempo erano morti. Dal lavoro si era ritirata ormai da sessant’anni. Il guaio di quella sorta di immortalità comprata era che si restava, sì, in discreta salute, ma soli al mondo. Lo sguardo della signora A. cadde su un ritratto del figlio bambino. Quanti anni Non solo viaggi Animazione LA SVEGLIA DELLA SIGNORA A. 119 ANNI, SOLA AL MONDO Milano, 28 aprile 2043. Quel mattino la signora A. si svegliò male: irrequieta, con addosso la confusa memoria di un qualche sgradevole sogno. Rimase a lungo sotto le coperte, come acquattata davanti al nuovo giorno che filtrava invadente da una fessura delle imposte. Infine si alzò, e incontrò se stessa riflessa nello specchio. La camicia da notte le stava troppo larga sul corpo secco. I capelli, tutti trapiantati, erano ancora giovanili, ma il silicone nelle labbra e la tensione del lifting sul viso al mattino presto erano inesorabilmente evidenti. D’altronde non poteva lamentarsi, visto che stava per compiere 119 anni. Si vestì. La casa attorno era nell’ordine perfetto di chi è meticolosamente ordinato e vive solo. La sua casa di un tempo, la signora A. l’aveva venduta da più di trent’anni: da quando suo figlio era morto precocemente, ad appena 80 anni, poiché testardamente non aveva voluta fare i trattamenti – le iniezioni di staminali, e il resto. E così lei era rimasta sola. Del marito, mancato mezzo secolo prima, A. stentava ormai a ricordarsi. La nuova casa era un lussuoso monolocale all’ultimo piano di un condominio elegante. La signora A. non conosceva Benvenuto a... A cura della Redazione NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 Benvenuto a... La direzione informa Curiosando Animazione A cura di Giovanna Z. e Faustina V. Salute & Società Riscopriamo Chioggia Lettere in redazione La salute vien mangiando NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 Gli spinaci, una carica di gusto ed energia G li spinaci sono tra gli alimenti più completi che la natura ci possa offrire grazie alle loro proprietà nutrizionali. L’elemento base contenuto in questa verdura è il ferro vegetale, infatti, in circa 100 gr. di prodotto è presente una quantità di circa 3 mg di ferro: una vera bomba energetica, inoltre si trovano anche il rame, il fosforo, lo zinco, il calcio, il potassio. Altra caratteristica degli spinaci è la presenza di una forte quantità di antiossidanti, proprietà protettiva per il nostro organismo. Gli spinaci sono indicati anche per le diete ipocaloriche, poiché contengono una quantità di 31 kal ogni 100 gr. di prodotto. Questo prezioso vegetale è quindi adatto a tutti ma in particolare per chi soffre di anemia, infatti le sue foglie contengono grandi quantità di acido folico, prezioso alleato per la lotta all’anemia. Gli spinaci hanno un’azione lassativa, Spazio aperto Non solo viaggi 16 sono ricchi di vitamina A e C e sono da stimolo per l’attività del cuore e del pancreas. Sono ricchi di sali minerali e per tale motivo sono sconsigliati a chi soffre di calcoli renali. Guida all’acquisto: accertatevi che le foglie siano verdi e di colore uniforme. La presenza di foglie ingiallite è segno che il prodotto non è freschissimo, ciò va a detrimento non solo del sapore ma anche della nostra salute in quanto producono nitriti, sostanze dannose per il nostro organismo. Si consiglia perciò di tenerli in frigorifero per un massimo di tre giorni. Prima di consumarli è strettamente necessario lavarli accuratamente per eliminare eventuali batteri o microrganismi depositati sulle foglie, quindi tagliare le foglie dai fusti e togliere quelle appassite, metterle a mollo per 15 minuti e sciacquarle un paio di volte.. Ricette STROZZAPRETI CON PESTO DI SPINACI NOVELLI Per 4 persone. Ingredienti: 400 g di strozzapreti freschi, 120 g di spinaci novelli, 30 g di mandorle sgusciate e pelate, 3 pomodorini secchi sott’olio, 80 g di caprino fresco, olio extravergine d’oliva, peperoncino in polvere, sale. Procedimento: Pulire e lavare con cura gli spinaci, asciugateli nella centrifuga per l’insalata, tritatene 100 g e raccogliete il trito in una casseruola antiaderente, unire le mandorle e i pomodorini tritati, salate e insaporite con il peperoncino, secondo il vostro gusto. Incorporatevi 6 cucchiai di olio e scaldate il pesto dolcemente a bagnomaria per 15 minuti, mescolando ogni tanto. Lessare gli strozzapreti, scolateli piuttosto al dente , senza sgocciolarli trop- po, e conditeli con il pesto. Suddividete gli strozzapreti nei piatti e distribuitevi sopra il caprino a tocchetti e decorate con gli spinaci rimasti. In alternativa alle mandorle si possono mettere anche le noci. Piatto già sperimentato. Buon appetito! il bollettino NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 PERIODICO D'INFORMAZIONE DEL CENTRO SERVIZI ANZIANI CHIOGGIA Anno 7 Numero 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2010 Redazione: R.S.A IL GIRASOLE Viale Tirreno, 33 30019 Sottomarina (VE) Tel. 041 4966855 (Int. 120) fax 041 5542481 E-mail: [email protected] www.ipachioggia.it Direttore editoriale: Boscolo Laura Segreteria di redazione: Breggion Patrizia Fornaro Sandra Tiozzo Patrizia Veronese Manuel Comitato di redazione: Bonivento Massimo Camillo Valentina Chiereghin Chiara Chiericato Fernando Doria Gianna Filippo Giorgio La Faietta Gianfranco Mantoan Denise Negrisolo Valeria Penzo Cristina Penzo Piergiorgio Tiozzo Sabrina Tosato Arianna Tommasin Amelia Vianello Elisa Voltolina Faustina Zaghi Giovanna Zampaolo Elena Zennaro Laura Opuscolo informativo a divulgazione interna realizzato e stampato da: Bottega dell’Immagine Viale Po, 16 30019 Sottomarina (VE) Tel. e Fax 041 5544464 [email protected]