Anno 7 Numero 6 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
bollettino
il
PERIODICO
D’INFORMAZIONE
DEL CENTRO
SERVIZI ANZIANI
DI CHIOGGIA
F. F. Casson
Novembre ammucchia
aride foglie a terra,
Dicembre ammazza
l'anno e lo sotterra.
(B. Marcellina ospite della R.S.A. Il Girasole)
La salute vien
mangiando
Lettere
in redazione
Riscopriamo
Chioggia
Salute & Società
Spazio aperto
Non solo viaggi
Animazione
Curiosando
La direzione
informa
Benvenuto a...
2
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
Editoriale
"Che leziona di vita!!"
Le vicende che coinvolgono la Casa di Riposo e che ci coinvolgono, sono note a tutti e quindi non mi soffermo a riprenderle.
Quanto mi sta capitando in questo periodo è una lezione di vita.
Mai mi sarei sognato un anno fa, quando ho accettato di assumere la Direzione della Casa di Riposo, di trovarmi a vivere ciò
che sto vivendo. Professionalmente da questa vicenda ho imparato tanto. Ho imparato ancor di più, se ce n’era bisogno, l’importanza dei ruoli, il rispetto delle competenze. Ma soprattutto
quanto siano decisive le regole. La frenesia di voler fare bene il
Direttore e l’illusione di poter gestire alcuni processi (che poi mi
sono sfuggiti di mano), mi hanno fatto commettere degli errori,
perché avevo sempre la speranza che le cose e l’atteggiamento
delle persone potessero cambiare. Confidavo nelle mie capacità,
che sono convinto di avere e mi vengono riconosciute da chi
mi conosce bene. Purtroppo però non sono stato messo nelle
condizioni di sfruttarle nel modo migliore.
Ho sbagliato a non dire di NO quando serviva e a non impormi
nelle prerogative di Direttore. Devo riconoscere che “imporre,
pretendere, annullare l’altro”, non fa parte di me e della mia formazione. Nel momento in cui la pressione era diventata insostenibile ho deciso di essere libero dall’esito, dal successo, dal rinnovo dell’incarico ed hanno prevalso in me l’umano, il riscatto e
la tutela della dignità professionale e personale: mi sono sentito
un uomo vero. E’ davvero triste quando manca l’umano! Perché
al fondo tutta la mia vicenda si può far rientrare in una questione
di educazione: il modo di concepire il lavoro, i rapporti con le
persone e la vita tutta. Da quel giorno qualsiasi incertezza, difficoltà ed errore si sono trasformati ancora di più in una passione
totale per il lavoro, per quel percorso che ho iniziato 20 anni fa
e che ho sempre cercato e cercherò di proseguire, con amore e
dedizione. Sono rimasto sorpreso e commosso perché questa
posizione umana è quella che mi ha portato a vivere con più
serenità e con più simpatia umana una vicenda dove alla fine
prevale un senso di tristezza. Penso che siano molte in questa
vicenda le persone tristi! Non è bello andare sui giornali, non
l’ho mai cercato né voluto; mi sono astenuto nell’intervenire
pubblicamente, anche se ne avrei avuto tutte le ragioni per farlo
(non è detto che una volta finita questa vicenda non lo faccia).
Ma vi posso assicurare che sono stato umanamente ripagato
con gli interessi.
A ripensarci mi commuovo nel veder passare davanti a me ,
mentre scrivo, tutte quelle persone ( e sono state tante) che mi
hanno fatto percepire la loro vicinanza e solidarietà. Nelle pro-
Benvenuto a... pag. 3
La direzione informa pag. 4-5
Curiosando pag. 6-7
Animazione pag. 8-10
Non solo viaggi
pag. 11
Spazio aperto
pag. 12
Salute & Società
pag. 13
Riscopriamo Chioggia
pag. 14
Lettere in redazione pag. 15
La salute vien mangiando
pag. 16
ve – e vi posso assicurare che è stata una vera prova di esame di
maturità- non mi sono mai sentito schiacciato dalle circostanze,
perché non sono mai stato da solo.
Questo editoriale vuole essere anche un atto di ringraziamento e
di riconoscenza a chi mi ha dato conforto, coraggio, forza, consigli e anche gioia, pur tra le difficoltà e le tensioni. Sono tante le
persone che devo ringraziare con tutto il cuore. Loro lo sanno e
questo pubblico gesto è il minimo che mi corre l’obbligo morale
di fare. E lo faccio ben volentieri. In ogni istante di questi ultimi
due mesi mi sono sentito accolto. Sono stati strani giorni, nei
quali ero teso e nervoso ma al tempo stesso rassicurato e mai
solo. Molti avrebbero avuto il diritto di voltarmi le spalle, invece
è prevalso un senso di reciproca solidarietà. Cosicchè da una
vicenda triste, che mi ha colpito professionalmente, per grazia,
sono nati un bene ed un riscatto morale, contro la prevaricazione che invade la quotidianità, perché la peggiore povertà non è
quella economica, ma quella umana. Tra i tanti, troppi commenti
sulle ultime vicende, mi piace riportare il giudizio con cui si concludeva l’articolo di A. Padoan sul giornale Nuova Scintilla n°
36 del 03/10/2010: “… A noi interessa mettere in chiara evidenza –e ci teniamo a dirlo- che chi ci rimette sembra essere proprio
la Casa di Riposo, la Casa che ospita gli anziani, una delle classi
più deboli. E questo ci sembra la cosa più grave. Guerre intestine all’interno di questa Casa non ci dovrebbero essere. Basta
già ( e fin troppo) la politica (il Consiglio di Amministrazione
dell’IPAB, come si sa, è di nomina Comunale e rispecchia perciò
la geografia politica della locale amministrazione)….”.
C’è un’ultima cosa che volevo dire. Il rammarico e la ferita che
mi restano più profonde in questa vicenda riguarda il fatto che
tra gli operatori ed i dipendenti si è venuto a creare uno scollamento. Bisogna quasi stare attenti a quello che si dice e a chi lo
dici, perché c’è un sistema di delazione. Si è così incrinata la
fiducia reciproca, è invalsa la strategia della divisione mettendo
gli uni contro gli altri, rendendo pesante il clima organizzativo.
L’invito è all’unità e non alla separazione. Solo l’unità tra le
persone con una coscienza ed una sana intelligenza potrà riuscire
a portarci fuori da questa situazione. E ci vorrà del tempo, ma
confido che ce la faremo. Perché, come diceva Cesare Pavese,
“L’unica gioia al mondo è cominciare. E’ bello vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante”. Con questa speranza
auguro a tutti un buon lavoro.
Il Direttore
Dott. Penzo Piergiorgio
L'ANGOLO DEL MEDICO
ovvero PILLOLE DI SAGGEZZA
Si ripubblicano brevi estratti che il prof. F.F. Casson scrisse e pubblicò
nel settimanale diocesano “Nuova scintilla” negli anni 1983-1993
“I parenti dell’ammalato possono essere di grande aiuto nell’affrontare
la malattia, ma possono anche influenzarla negativamente ... Non ci sono
ovviamente scuole che possono preparare a siffatte situazioni, se non
quelle della vita, per cui ciascuno di noi deve imparare fin da bambino
che esiste il dolore, che esso prima o poi colpisce ciascuno di noi sia pure
in varie forme, e che in ogni caso deve essere in qualche modo affrontato
e superato. In questo superamento virile del dolore aiuta molto il vivere
secondo lo spirito: ciò accade per le persone sinceramente religiose, o
per persone di elevati sentimenti quali si riscontrano anche fra i non
credenti.” La scuola del dolore - Nuova scintilla 09.11.1986
Benvenuto a...
Residenza
“L’Arcobaleno”
MODULO RUBINO
MODULO LUNA
B u ll o C e si ra
T io z z o S
M e o A mablurotesi
(III piano) Vedova senza figli, ha allevato suo nipote il quale le è molto affezionato. Ex ortolana, persona molto simpatica e loquace.
Celibe, ha vissuto presso gli alloggi protetti della Residenza “L’Arcobaleno” fino
a quando gli è stato possibile. Nel corso
della sua vita ha svolto vari lavori tra cui
il giornalaio e l’aiuto meccanico nell’officina del fratello.
a ...
Curiosando
N a c ca ri C in z io
(IV piano) Ha svolto vari lavori, soprattutto il contadino. Celibe, molto socievole
e buono di carattere. Si è ben integrato nel
reparto e ripete spesso che si trova bene.
rt o
Vedova senza figli, ex casalinga e affittacamere. Proveniente dal Centro Diurno “L’Arcobaleno”. Da giovane amava
molto la musica e il ballo liscio.
(II piano) Ex casalinga, ex lavandaia,
proveniente dalla casa di riposo di Piove
di Sacco. Ha deciso di entrare al Centro
Servizi Anziani di Chioggia per avvicinarsi ai suoi figli. Persona molto simpatica con un gran senso dell’umorismo e
con un bel vocione.
Gh ira rd o n Giu se p p in
a
(III piano) Signora novantenne, ex tabaccaia. Molto selettiva nelle amicizie,
ha potuto contare sulla dedizione della
figlia Romea che l’ha assistita pazientemente fino a quando le condizioni della
madre glielo hanno permesso.
Ve ntu ri n i Z o e
Proveniente dalla Casa Di Riposo di
Piove Di Sacco. Ex casalinga, ha vissuto
col marito e con il figlio fino a quando
le condizioni fisiche glielo hanno permesso. Signora molto gentile, educata
e simpatica.
La salute vien
mangiando
D e B e i Eli sa
Lettere
in redazione
Riscopriamo
Chioggia
(II piano) Vedova, ha quattro figli. Di
cararttere sensibile e socievole. Frequentava il bar, amante della compagnia
e della conversazione.
B o sco lo M a ri a B e
C o st a Giu se p p e
Salute & Società
Z e n n a ro E m ilia
Spazio aperto
Non solo viaggi
(I piano) Vedova, ha due figlie. Proviene
dalla casa di riposo di Adria. Signora volitiva, dal carattere forte, molto loquace,
amante della compagnia.
La direzione
informa
MODULO SOLE
Animazione
RSA “Il Girasole”
3
B enven u t o
A cura di Giorgio F., Valeria N. e Denise M.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
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L a direzione
in f orm a
Curiosando
Animazione
Non solo viaggi
Spazio aperto
Salute & Società
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Chioggia
Lettere
in redazione
La salute vien
mangiando
4
A cura di Patrizia B., Fernando C. e Chiara C.
D
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
www.ipachioggia.it
a più di un mese è ormai attivo
il nostro nuovo sito web www.
ipachioggia.it rinnovato nella
sua veste e nella sua interattività, infatti,
parte dall’idea di avere informazioni più
accurate, facilmente accessibili e il più
possibile corrette ed aggiornate. Per questo motivo, il sistema di gestione è stato
completamente riprogettato (dalla cooperativa sociale ACS ONLUS), e adesso
gran parte delle pagine web è generata
dinamicamente, per cui sarà aggiornato
molto più rapidamente.
Come si potrà notare, alcune sezioni
del sito sono ancora in fase di completamento, ma si è ritenuto opportuno
dare comunque il “via libera” al nuovo
strumento, per consentire l’avvio di un
rapporto più immediato e diretto tra Ente
e “navigatore”. Il nuovo sito offre infatti
maggiori opportunità di interazione, con
la possibilità per l’utente di diventare interlocutore diretto.
Dalle visite risulta che in prevalenza al
nostro sito si collegano due tipologie di
soggetti, utenti che cercano informazioni per l’inserimento nelle
nostre strutture e coloro i quali sono interessati ai bandi di gara.
E’ nostra intenzione rendere il sito uno
strumento il più possibile utile allo scopo per cui è stato pensato e progettato.
Siamo pertanto interessati a ricevere
proposte e suggerimenti che ritenete possano essere utili in tal senso, scrivendo a
Patrizia Breggion, che per il Direttivo ha
curato il progetto del sito, all’indirizzo
mail [email protected]
Curiosando
Animazione
Non solo viaggi
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Riscopriamo
Chioggia
Lettere
in redazione
Lo staff di Softwareuno
frase
il concetto.
Vogliamo concludere raccontando come CSA
bagliare o di
AVVISO
AVVISO
ha saputo reagire ad una temporanea ma
di coraggio
Mercoledì 21 dicembre,
6 novembre
ore 9.30
condizione
lavorativa.
del presente Sabatoscomoda
presso
la RSA
Il Girasoleha una sola postazione ore 16.00
Ad oggi,
il personale
presso
assemblea annuale disponibile
comitato familiari.
per nucleo, presso
la la RSA Il Girasole,
carta e dei Tutti computer
S. Messa di Natale
i familiari sono invitati
quale
a
fine
turno
spesso
le
operatrici
si
danno
celebrata da
a partecipare.
il cambio per inserire le attività svolte.Mons.
Tale Adriano Tessarollo
nuela, con
Il momentanea
Comitato familiari
situazione di disagio, non ha
come si è
suscitato sconforto, ma anzi è diventata fonte
ità di carta e
e ragione di ritrovo e confronto tra colleghe.
e scale per
Il loro atteggiamento positivo è stato vincente,
più volte al
tanto da decretare, insieme a Cartella Utente
ar approvare
La salute vien
mangiando
C
Cartella Utente Web:
una esperienza concreta
L a direzione
in f orm a
5
Benvenuto a...
prosegue coinvolgendo Boscolo Cosetta
Federico Casson di Chioggia, Cartella Utente
(Responsabile di Nucleo, parte assistenziale),
Web è ormai diventata lo strumento di lavoro
Trincanato Aurelia (Referente Infermiera),
quotidiano per gli operatori socio-sanitari, in
Boscolo Emanuela
(Infermiera), Penzo
accordo con la Direzione del CSA abbiamo
Francesca (Psicologa) e Negrisolo Valeria
deciso di condividere l’esperienza di Chioggia
(Educatore), le quali, dopo una breve
con un gruppo di strutture che stanno
A cura di Patrizia B., Fernando
C. e Chiara
C.
presentazione,
raccontano
la loro esperienza
valutando se affrontare lo stesso percorso.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
in questo progetto che le ha coinvolte e
Volevamo che fosse un incontro fra
sfidate in prima persona. Non hanno nascosto
“colleghi” in cui i sistemisti di Softwareuno si
i loro dubbi iniziali, le criticità affrontate al
limitassero a fare da supporto tecnico. Gli
loro interno e con Softwareuno direttamente.
attori dovevano essere le persone che, con
Hanno confidato come hanno dovuto fare i
professionalità e ruoli diversi, operando
conti con la paura di sbagliare e la loro
quotidianamente nei nuclei del CSA
inesperienza iniziale sul piano tecnologico. Si
raccontassero la loro esperienza.
sono comunque messe in gioco e hanno
Il direttore Piergiorgio Penzo apre l’incontro
partecipato come “attori attivi” diventando
con un breve saluto, altrettanto fa Paolo
rapidamente
Direttore
di
turata, ha catturato
fin da
onsiderando che presso il CSA Galfione
protagoniste
Softwareuno
che
oltre
al
Felice Federico Casson di Chiog- subito l’attenzione e la
nel
processo di
saluto
espone
gia, Cartella Utente Web è ormai curiosità dei partecipanristrutturazione
brevemente
gli
obiettivi
diventata lo strumento di lavoro quoti- ti. Hanno prima descritto
della struttura.
giornata.
in modo
obiettivo la realdiano per gli operatori socio-sanitari, in della
Condivisione
delle
informazioni.
4)
Mentre
loro
La
“palla”
passa
a
accordo con la Direzione del CSA abbia- tà in cui operano e come
raccontavano,
Anastasia
Boscolo
cambiata
dopo lavoratore
deciso di condividere“La
l’esperienza
di questa siache
passivo mo
che,
conoscenza
ogni
si
coglieva
Paola
l’introduzione die CartelChioggia con un gruppo di strutture che (coordinatrice)
formazione
possiede
è
sprecata
se
non
è
condivisa.”
evidente
Callegari
infermiera
stanno valutando se affrontare lo stesso la Utente Web nelle pral’orgoglio di
che
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sin
aggiormente
Cartella Utente
Web
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tiche di
i giorni,
percorso.
tutto lo staff
dall’inizio
il
progetto
contando i miglioramenVolevamo che fosse un incontro
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delle
informazioni
nel presentare
che
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il
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leghi” in cui i sistemisti di Softwareuno ti avvenuti nei processi
e crescere
e
grazie
ad
una
base
dati
comune,
a
cui
tutti
la
propria
di
formare
si limitassero a fare da supporto tecni- operativi concreti. Non
azienda
e le
operativamente
i
certamente
gli
utenti
accedono.
Inoltre,
il
co. Gli attori dovevano essere le persone hanno nascosto i loro
proprie
attività.
colleghi
e
le
OSS.
iniziali,maggiori
le criticità
con professionalitàcoinvolgimento
e ruoli diversi, dubbi
di perche,sé,
delle
La loro
presentazione, figure del nisti nel processo di ristrutturazione deloperando quotidianamente nei nuclei del affrontate al loro interno
Riteniamo che il fattore più importante, in
chiara e ben strutturata,
catturato fin da
la soluzione
Centro
perdirettamente.
un haprogetto
la struttura. Mentre loro raccontavano, si
con Softwareuno
CSA raccontassero la loro
esperienza.nel elavorare
questo contesto, sia rappresentato dal cambio
subito l’attenzione e la curiosità dei
l’orgoglio di tutto lo
Hanno confidato
hanno dovuto
Così venerdì 15 ottobre comune,
presso il salone
ha contribuito
adcome
instaurare
una coglieva evidente
di cultura aziendale. Certo, lo strumento deve
partecipanti. Hanno prima descritto in modo
della RSA “Il Girasole” un gruppo di di- fare i conti con la paura di sbagliare e staff nel presentare la propria azienda e
e la giusta
forte senso diobiettivo
squadra,
tipica
dei operano
team di
essere all’altezza delle esigenze, ma da solo
la realtà
in cui
e come
pendenti dell’ente, hanno raccontato la la loro inesperienza iniziale sul piano le proprie attività. Riteniamo che il fatnon può essere sufficiente. In questo senso, le
questa
sia
cambiata
dopo
l’introduzione
di
tecnologia:
di successo.
tore più importante, in questo contesto,
tecnologico.
Si sono
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in tutti
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progetto che le Cartella
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Utente
Webcomunque
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emergere
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avvenuti
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diventando
rapidamente
protagoLa loro presentazione, chiara e ben strut- nei
possono riassumere come segue:
processi operativi concreti.
Utente
Vogliamo concludere raccontando come
per
CSA ha saputo reagire ad una temporanea ma scomoda condizione lavorativa.
propri
Ad oggi, il personale ha una sola postavera e
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presso la quale a fine turno spesso le
ni.
operatrici si danno il cambio per inserire
udizi
le attività svolte. Tale momentanea situazione di disagio, non ha suscitato sconforto, ma anzi è diventata fonte e ragione
ucleo,
di ritrovo e confronto tra colleghe.
o con
Il loro atteggiamento positivo è stato
pc lo
vincente, tanto da decretare, insieme a
Cartella Utente Web, il successo del prosono
getto CSA.
ad
“Il nostro successo dipende dal nostro e
Vostro atteggiamento”.
re su
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C u rios a ndo
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A cura di Elena Z. e Patrizia T.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
Curiosando...
L'ORIGINE DI HALLOWEEN
Gelataio per cani
Si chiama K99 ed è il primo furgone-gelati per cani: presentato
al Boomerang Party a Regents
Park di Londra. Il K99 propone
gelati al gusto di pollo, con tanto di osso biscotto croccante. La
miscela del gelato è stata studiata a lungo per essere servita non
troppo fredda, altrimenti gli animali rischierebbero pericolose
congestioni. Ora questo Ford Transit con
ossa sulle ruote e con
il suo prezioso carico
di gelati farà il giro dei
parchi del Regno Unito. Cani… che vita!!!!
Il popolo dei Celti, che viveva in Irlanda, alla fine di ottobre celebrava l’arrivo dell’inverno con una festa chiamata “All Hallow’s even”, cioè la vigilia di tutti i Santi. Si accendevano fuochi attorno ai quali tutti danzavano, indossando maschere per spaventare le streghe.
In ricordo di quell’antica festa, ancora oggi si festeggia Halloween la notte del 31 ottobre; in questa notte i bambini solitamente si
mascherano e bussano alle porte delle case, dicendo: “dolcetto
o scherzetto”. Chi apre la porta offre loro biscotti e caramelle.
Il giorno dopo Halloween è Ognissanti, cioè la festa di tutti i
Santi. Simbolo di Halloween sono le zucche con dentro una candela: la loro luce serve a tenere lontani gli spiriti della notte.
Perché si chiama Hello Kitty?
SIMBOLOGIA DEL PRESEPE
Molto tempo fa una piccola bimba di
nome Kitty aveva un problema grave
alle corde vocali e non poteva parlare, perciò non aveva amici e si
sentiva molto sola. Aveva però
un amica immaginaria che disegnava sempre. In ogni disegno che
faceva c’era sempre anche lei… si
chiamava “KITTY” ed era proprio
la sua migliore amica. La disegnava
però senza bocca forse perchè voleva che questa Kitty fosse un po’
come lei, così avrebbe probabilmente capito che cosa si prova ad avere questa malattia.
Un brutto giorno però questa bimba morì e il padre decise di
far conoscere al mondo la pupazzetta “Kitty” in onore della sua
bambina. Così nasce il nome “Hello Kitty” che in italiano vuol
dire proprio “Ciao Kitty”.
Nella rappresentazione della natività,
che ogni anno rappresentiamo tramite
il presepe, tutto è simbologia: la stalla rappresenta la povertà e la miseria. Giuseppe è l’intelletto: anziché
essere geloso e ripudiare Maria si
inchina a Dio accettandone la volontà. Il Bue rappresenta il principio generativo (è simbolo della
fertilità e fecondità in Egitto),
la forza sessuale; l’asino invece
raffigura la personalità, la natura inferiore dell’uomo. Il significato della presenza nella stalla del
bue e dell’asinello è in realtà molto profondo: soffiando sul
Bambino Gesù lo scaldavano con il loro fiato. Il soffio è vita,
dunque il soffio dell’asino e del bue è una reminiscenza del
soffio mediante il quale Dio ha dato l’anima al primo uomo.
CONCLUDENDO… BUON NATALE A TUTTI!
Esternalizzazione
sì,
esternalizzazione
no?
Riflettiamo!
Lo sapevate che...
COME DIFENDERSI DAL FREDDO
C u rios a ndo
Con l’arrivo della stagione fredda, il fisico diventa più delicato e vulnerabile. Per
affrontare in buona salute l’inverno suggeriamo alcuni consigli a base di rimedi
naturali e un’alimentazione varia che potenzi il nostro sistema immunitario. • Le labbra: evitare di bagnarsi continuamente con la saliva, usare il bur-
Spazio aperto
Salute & Società
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Chioggia
• I geloni: sono noduli pruriginosi e
dolorosi, che compaiono sulle mani e
sui piedi, legati a problemi di circolazione periferica del sangue ma anche
a carenze di vitamine. Per prevenirli consigliamo di consumare frutta
e verdura fresche, in particolare gli
agrumi ricchi di vitamina C. Evitiamo inoltre di scaldare in modo troppo
rapido mani e piedi freddi
Per quanto riguarda l’alimentazione è
importante che sia equilibrata. Consumiamo giornalmente frutta, verdura e
legumi di stagione, ricchi di vitamine e
sali minerali che alzano la temperatura
corporea e rinforzano le difese immunitarie. Beviamo molta acqua. Ricordiamoci di mangiare la carne e il pesce,
necessari per garantire il giusto apporto di proteine, che sono indispensabili
per l’organismo e forniscono calore ed
energia.
Lettere
in redazione
• Raffreddore: per farlo passare beviamo molta acqua, in modo da prevenire la disidratazione e mantenere il
muco ben fluido. Una o due volte al
giorno è ottimo consumare una spremuta di agrumi ricca di vitamina C,
addolcita con un cucchiaio di miele
che calma le irritazioni della gola. Per
aprire il naso chiuso, facciamo delle
inalazioni con acqua e qualche goccia
di olio essenziale di eucalipto, due o
tre volte al giorno
• La tosse: per eliminarla facilmente, beviamo tutte le sere dopo cena
una tisana a base di timo, eucalipto e
menta, dolcificata con il miele
rocacao, controllare l’alimentazione,
arricchirla di vitamine e sali minerali.
Aumentare l’uso del lipstick. Per nutrirle si può usare:
»» Il miele nutre e cicatrizza i tagli e
le screpolature. Stenderne un velo e
massaggiare per 20 minuti di posa.
»» Il burro in posa per 10 minuti, ammorbidisce le screpolature.
»» consiglio: spazzolare le labbra
con setole morbide per togliere le
pellicine e per riattivare la circolazione
La salute vien
mangiando
• Il mal di gola: il rimedio migliore è
la propoli in estratto glicolico, gocce
in vendita in erboristeria. Spruzziamo
direttamente in gola una ventina di
gocce diluite in acqua.
Non solo viaggi
Animazione
• Le mani screpolate: come prima
prevenzione evitiamo di farle raffreddare, è bene indossare i guanti ogni
volta che si esce di casa. Laviamoci le
mani con del sapone neutro che non
aggredisce la pelle e idratiamole con
creme emollienti. Le migliori sono
quelle che contengono burri di origine vegetale come quello di avocado,
di caritè, di cocco, miscelati con olii
vegetali come l’olio di germe di grano o di girasole.
• Per proteggere il viso: introduciamo
nella nostra alimentazione quotidiana
frutta e verdura di stagione, ricche di
vitamine e sali minerali che ci aiutano
a proteggere l’epidermide dall’interno
dell’organismo. E poi non dimentichiamo di stendere una crema idratante
e protettiva prima di uscire di casa, con
fattore di protezione dai radicali liberi
Benvenuto a...
7
La direzione
informa
A cura di Elena Z. e Patrizia T.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
A cura di Laura B., Sabrina T., Sandra F., Denise M. e Valeria N.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
RESIDENZA IL BOSCHETTO
L a s ig n o ra D
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p e r la p ri m aa D ig a
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Pomeriggio in festa con i bambini
L'ARCOBALENO: NUCLEO RUBINO
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La salute vien
mangiando
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8
21 agosto:
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Curiosando
La direzione
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I CENTRI DIURNI
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Benvenuto a...
A cura di Laura B., Sabrina T., Sandra F., Denise M. e Valeria N.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
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La salute vien
mangiando
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Lettere
in redazione
Riscopriamo
Chioggia
Salute & Società
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Spazio aperto
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Benvenuto a...
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A cura di Laura B., Sabrina T., Sandra F., Denise M. e Valeria N.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
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Curiosando
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informa
4 ottobre: Spettacolo di magia in occasione della festa dei nonni
La salute vien
mangiando
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in redazione
Riscopriamo
Chioggia
29 settembre:
Tutti insieme a fare musica
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Le iniziative sono state possibili
grazie alla collaborazione
tra tutto il personale dell'Ente
Spazio aperto
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Chioggia
sare o portare nessun oggetto cristiano
perchè gli arabi li avrebbero sequestrati.
Don Adriano ci fece vedere il tempio di
Salomone e poi il Muro del Pianto, luogo
in cui ancora adesso gli ebrei pregano.
Nel pomeriggio visitammo S. Pietro
Gallicanto, dove Pietro rinnegò Gesù tre
volte, il cenacolo, il “dormitio Miriae”,
poi nell’orto del Geztemani fra gli ulivi
per la preghiera del tramonto.
Mercoledì visita a Betfage che ora è
una chiesa francescana, mentre allora
era l’entrata della città di Gerusalemme
dove Gesù entrò trionfante. Visitammo la
tomba di Maria e subito dopo la chiesa
di Sant’Anna alla piscina probatica, dove
il paralitico si alzò e camminò; visita alla
basilica, poi ci avviammo al calvario ove
un foro nella roccia indica dov’era issata la S. Croce e proseguendo arrivammo
alla pietra dove Gesù fu deposto e aproffittando della situazione strofinammo dei
fazzolettini nella pietra per portare ai cari
un segno di questo evento, poi in coda per
entrare al Sacro Sepolcro.
Il giorno seguente facemmo la Via Crucis,
dove le stazioni sono ancora segnate nel
quartiere arabo. Prima di rientrare all’aereoporto per la via del ritorno ultima tappa ad Emmaus dove due discepoli incontrarono Gesù Risorto.
Tutti questi luoghi hanno suscitato emozioni molto forti, e l’unico consiglio per
voi, cari lettori, è andateci.. ritornerete diversi e vivrete la Fede con altri occhi.
Il pellegrinaggio è stato organizzato dalla
Curia Vescovile; per maggior informazioni chiedere a Doria Alida.
Lettere
in redazione
zione dei pani e dei pesci e la roccia su cui
appoggiarono i cesti del pescato.
Il sabato partimmo per Cana in Galilea
dove Gesù trasformò l’acqua in vino
e guarì il figlio di un funzionario di
Cafarnao. Nel pomeriggio partimmo per
il Giordano, che non è esattamente il luogo di Battesimo di Gesù, ma comunque
un posto suggestivo perchè eravamo sempre accompagnati dai passi del Vangelo
letti da Don Adriano.
Nella giornata di domenica partimmo per
il Mar Morto e Masada dove salimmo
alla fortezza in cui 9602 elati resistettero
all’assedio romano. Nel palazzo di rappresentanza abbiamo ammirato un anfora
vinaria risalente al 19 A.C. con su scritto:
“Erode re di Giudea”. Dopo pranzo destinazione Qumran poi Gerico e passando
accanto al Monte delle Tentazioni proseguimmo per Wadi e Quelt e ci preparammo per la Messa.
Il lunedì partimmo per Betlemme per visitare la Basilica e la grotta della Natività;
dopo pranzo ci avviammo per Yadwa
Shem (olocausto), attraversammo il Viale
dei Giusti dove potemmo ammirare moltissimi nomi anche italiani che hanno aiutato gente ebrea, ma la cosa più suggestiva fu entrare in una stanza buia, le sole
luci erano migliaia di lucine a formare un
cielo stellato. Ad Ain Karen visitammo i
Santuari, luoghi che ricordano l’incontro
tra Maria e la cugina Elisabetta in attesa
di Giovanni.
Il martedì arrivammo a Gerusalemme
con visita alla spinata delle moschee.
Quì ci hanno raccomandato di non indos-
La salute vien
mangiando
“Il pellegrinaggio in Terra Santa
incomincia quando finisce”.
E’ ciò che afferma Romeo Maggioni autore di “Shalom” guida pastorale di Terra
Santa, perchè proprio si è come storditi
dalle troppe emozioni. Guida d’eccezione
del pellegrinaggio è stato il Vescovo della
nostra diocesi: Mons. Adriano Tessarolo,
grande conoscitore di quella terra.
Giovedì siamo arrivati in tarda mattinata a Tel Aviv e dopo pranzo destinazione
Nazaret con prima sosta a Cesarea a visitare grandiosi resti archeologici, come
la stele con su scritto il nome di Pilato,
i resti di un’antica chiesa Bizantina e un
grandioso acquedotto romano sulla spiaggia di sabbia dorata e il mare blu cobalto.
La prima giornata si conclude con la visita ai giardini persiani di Haifa e la Santa
Messa al Carmelo.
Il secondo giorno a Nazaret abbiamo visitato la basilica dell’Annunciazione,
la fontana della Vergine nella Chiesa di
S. Gabriele adorna di bellissime icone.
Nazaret ha una variegata presenza cristiana. Il cuore della città è la grotta dell’Annunciazione, il culto della Madonna è testimoniato dai graffiti giudeo-cristiani, uno
dei quali mostra la città ai tempi di Maria;
la sua casa era a sud del villaggio mentre
quella di Giuseppe a nord. Nel pomeriggio
partimmo per il Monte delle Beatitudini,
per poi salire in una barca ricostruita come
quelle ai tempi di Gesù per ricordare la
pesca miracolosa, il miracolo del cammino nell’acqua, e dove Gesù scelse i primi
discepoli. Tappa successiva fu Tagba, lì
dove avvenne il miracolo della moltiplica-
NON SOLO
V IA G G I
Animazione
Curiosando
Viaggio in Terra Santa
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A cura di Gianna D. e Amelia T.
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A cura della Redazione
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
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Inizia la stagione invernale:
corso di presciistica e FISI
Spazio aperto
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Animazione
Ci sono esercizi
specifici
per
ogni tipo di
attivita’ sciistica?
VERO Oltre
alla preparazione generale ten-
TESSERA F.I.S.I. 2010-2011
La Tessera FISI? ... Come si fa!
La Tessera Fisi è un’occasione per entrare a far parte della grande famiglia
degli Sport Invernali, ottenere la copertura assicurativa ed assicurarsi una
serie di vantaggi e convenzioni che potrai conoscere esplorando le pagine di
www.fisi.org. Ha validità annuale e scade a tutti gli effetti il 30 settembre 2011.
Tutti possono diventare tesserati FISI,
senza alcun limite d’età. Solo le società
affiliate alla Federazione Italiana Sport
Invernali possono rilasciare la tessera
F.I.S.I. I soci devono dunque rivolgersi ad una società F.I.S.I. per ottenere la
tessera.
S ALUT E &
S O C IE T à
Lo sci è soprattutto uno sport per
giovani?
FALSO Lo sci si può praticare dai
quattro, cinque anni ai 70 . Ovviamente
parliamo di soggetti sani e vanno calibrate l’intensità, le discipline, l’altitudine. Senza dubbio, per esempio, lo sci
di fondo praticato in modo tranquillo è
sicuramente adatto ai soggetti over 40,
mentre lo snowboard per le sue caratteristiche si rivolge ai ragazzi. Ma non
sottovalutate e prendete lezioni
di sci di fondo esattamente come prendereste lezioni di sci alpino.
Riscopriamo
Chioggia
La presciistica è una ginnastica
difficile, pesante e complessa?
FALSO La presciistica è una ginnastica
al contrario semplice, che si pratica in
palestra con l’uso di pesi e di macchine,
ma che si può proseguire anche a casa
senza alcun attrezzo.
dente a sciogliere muscoli e legamenti
delle gambe, la presciistica deve interessare anche braccia e tronco. Nello
sci alpino, per esempio, è fondamentale la mobilità delle anche, nello sci di
fondo bisogna curare braccia e pettorali
oltre che il fiato, chi pratica snowboard
e freestyle necessita di un’ottima muscolatura addominale.
Coordinazione, potenza, resistenza,
equilibrio: sono le doti necessarie per
praticare con soddisfazione lo sci. La
preparazione presciistica è essenziale nei mesi che precedono la stagione
della neve un paio di sedute settimanali
di ginnastica mirata. In palestra, dove
ogni buon istruttore potrà fornire un
programma di macchine adeguato, ma
anche a casa.
Lettere
in redazione
volte la settimana) la palestra. Solo in
questo caso con una serie di esercizi
specifici nelle ultime settimane si può
ottenere qualche risultato.
La salute vien
mangiando
Per affrontare la stagione sciistica
due settimane di preparazione bastano?
FALSO Una preparazione dell’ultima
ora si può giustificare solo in soggetti
che comunque praticano altri sport
durante il resto dell’anno o che
frequentino con regolarità (tre
Curiosando
V
i mettereste mai a correre la
maratona di New York senza
esservi allenati nemmeno un
mese? O vi impegnereste in un torneo
aziendale di tennis senza aver mai preso
in mano una racchetta in tutta la vostra
vita? È evidente che le risposte sono
no. Eppure sono certo che molti di voi,
dopo un anno d’inattività praticamente completa, fissano il portasci al tetto
della macchina , caricano i loro carver
nuovi di zecca avuti in regalo a Natale,
imbarcano la famiglia e appena scesi
sulla neve si buttano a capofitto giù per
le piste come se fossero alle Olimpiadi… I risultati però sono lì, nei centri
traumatologici e nei posti di pronto soccorso. Guai a confonderlo con una gita
turistica domenicale e con le passeggiate sulla neve. Guai, anche se praticato
a livello amatoriale, sporadico, dilettantistico, a non farlo precedere da due
adeguate preparazioni: che sono quella
tecnica e quella atletica. Perché, sulla
neve, le carenze di tipo muscolare, motorio e respiratorio si trasformano quasi
sempre in caduta, con conseguenze per
sé e per gli altri. Il senso di questo articolo, ovviamente, è proprio quello di
dare consigli alle gente comune, che
ama come me la montagna e la neve
ma che non pretende certo di conquistare una medaglia, di suggerire il modo
migliore per sciare sicuri, soprattutto
per evitare incidenti e godersi le ferie
in montagna senza fatica. Pronti al cancelletto? Via!
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La direzione
informa
A cura di Elisa V. e Cristina P.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
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R IS C O P R IA M O
C H IO G G IA
Lettere
in redazione
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A cura di Manuel V. e Laura Z.
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
A Chioggia
un orologio
da record
L
a torre campanaria di Sant’Andrea è un’opera militare, forse
anteriore all’anno mille e quindi
di epoca romana o bizantina. In mattoni
faccia a vista, la torre è alta circa trenta metri e nel proprio cuore custodisce
un orologio unico e raro creato nell’officina di Giovanni Dondi che nella seconda metà del trecento realizzò alcuni
congegni in assoluto tra i più sofisticati
dell’epoca. La macchina orologiaia, che
in origine e fino al 1840 si trovava sulla torre nordovest dell’antico Palazzo
Pretorio, adesso viene conservata in una
teca di vetro, che consente nello stesso
tempo di proteggerla ed ammirarla.
La sua scoperta sposta di nuovo l’asse
in Italia come patria dell’orologeria in
assoluto, trattandosi di un meccanismo
risalente al 1386 e quindi ritenuto tra i
più antichi del mondo insieme a quello
di Salisbury in Inghilterra.
Oggi, grazie al Comune di Chioggia,
alla comunità parrocchiale e al comitato
“Torre di Sant’Andrea” è possibile visitare il museo “verticale” allestito all’interno della torre campanaria in sei livelli: il primo piano ne ripercorre la storia
attraverso antiche immagini, nel secondo sono raccolte le mappe della città e
della Chiesa di Sant’Andrea provenienti
da vari archivi storici dal 1520 ad oggi,
il terzo custodisce gli ex-voto in argento
dedicati alla Madonna dell’Addolorata,
una raccolta di orologi da tasca risalenti dal 1850 al 1900 e l’antica stola del
cardinale chioggioto Aristide Cavallari.
L’esposizione continua con una Via Crucis che ripercorre i sette dolori della Madonna, fino ad arrivare alla cella campanaria, da dove è possibile godere di una
vista mozzafiato, sospesa tra la laguna
veneziana, la città di Chioggia e il Mar
Adriatico.
Una curiosità
“Si metta a disposizione degli economi del Comune la somma per le spese dell’orologio e per tenerlo in ordine e funzionante - 26 febbraio 1386”.
Questo documento, conservato presso
l’archivio storico di Chioggia, riporta
la data della manutenzione del meccanismo dell’orologio e ne presuppone
quindi l’esistenza già all’inizio del 1386,
anno in cui venne costruito l’orologio
della cattedrale di Salisbury, in Inghilterra, convenzionalmente considerato il
più antico al mondo.
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Lettere in Redazione
Curiosando
La direzione
informa
Ho trovato molto interessante per la profondità del giudizio l’articolo di Marina
Corradi che si immagina una signora di
119 anni. Si parla spesso dei progressi
della scienza e della medicina. Si rincorre il mito dell’eterna giovinezza e si
ha paura ad invecchiare. La giornalista
tenta una lettura di questo fenomeno che
ci riguarda tutti.
Il Direttore
dott. Piergiorgio Penzo
Ringraziamenti
Il giorno 18 agosto sono stati festeggiati i compleanni di tre ospiti nella Residenza Il Boschetto
dell’ Istituto per anziani. Una delle quali è
mia madre che ha compiuto 99 anni. Le auguro che possa ancora assaporare il profumo della vita e la gioia di vivere. Vorrei
ringraziare tutto il personale e in particolar
modo la signora Cosetta per essere riuscita a creare una vera festa di compleanno,
animandola con musica, palloncini, cappellini,
dolcetti e gelato ed infine un piccolo dono “ma
grande” ai festeggiati. Ringrazio il dott. Penzo
Piergiorgio per la sua visita. Mi piacerebbe vedere che i familiari dei festeggiati collaborassero per far sentire gli ospiti come
in una grande casa.
Cordiali saluti
Adriana Desiderio
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Chioggia
Ecco io non capisco quest’ansia, che
sento magnificare sui giornali, di arrivare a 120 anni sfruttando i favolosi
progressi della medicina. Non capisco
la desiderabilità di questa promessa. Mi
mette, anzi, un po’ di paura. (Ma non è
un’altra, ben altra, la vita eterna che ci è
stata promessa?)
Le t t ere
in red a zione
prima? Novanta, circa. Tolse il ritratto
dallo scaffale e lo gettò in un cassetto,
che richiuse bruscamente.
Decise di non stare a immalinconirsi, e di andare invece in palestra a fare
stretching – il geriatra diceva che era
essenziale. I tacchi alti risuonarono sul
pianerottolo silenzioso, dopo i quattro
giri di chiave alla serratura blindata.
Nello specchio dell’ascensore si vide, le
labbra dipinte di rossetto, la pelle sugli
zigomi tirata – negli occhi scuri come un
sottile spavento. Nella cassetta della posta, solo bollette. Da quanti anni non le
scriveva più nessuno.
La salute vien
mangiando
nessuno degli inquilini – tutti giovani, al
massimo novantenni. Le sembrava che
in ascensore la guardassero con un sottile fastidio, e quasi con rimprovero per la
sua ostinazione a sopravvivere e a farsi
pagare la pensione. Sciocchi moralisti,
pensava lei. Aveva pagato a caro prezzo il suo supplemento di vita: interventi,
trapianti, cure costose in esclusive cliniche svizzere. “Quando sono abbronzata
non dimostro più di 70 anni”, si diceva
spesso, soddisfatta.
L’unica cosa che non era riuscita a farsi
ringiovanire erano i pensieri. A tratti, si
sentiva così decrepita. Guardava smarrita dalla finestra la città in cui era nata.
La casa di quando era bambina non c’era
più. Il liceo sì, ma le era doloroso passarci davanti e pensare che tutti i suoi
compagni di un tempo erano morti. Dal
lavoro si era ritirata ormai da sessant’anni. Il guaio di quella sorta di immortalità
comprata era che si restava, sì, in discreta salute, ma soli al mondo.
Lo sguardo della signora A. cadde su un
ritratto del figlio bambino. Quanti anni
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Animazione
LA SVEGLIA DELLA SIGNORA A.
119 ANNI, SOLA AL MONDO
Milano, 28 aprile 2043. Quel mattino
la signora A. si svegliò male: irrequieta, con addosso la confusa memoria di
un qualche sgradevole sogno. Rimase a
lungo sotto le coperte, come acquattata
davanti al nuovo giorno che filtrava invadente da una fessura delle imposte.
Infine si alzò, e incontrò se stessa riflessa nello specchio. La camicia da notte
le stava troppo larga sul corpo secco. I
capelli, tutti trapiantati, erano ancora
giovanili, ma il silicone nelle labbra e
la tensione del lifting sul viso al mattino
presto erano inesorabilmente evidenti.
D’altronde non poteva lamentarsi, visto
che stava per compiere 119 anni.
Si vestì. La casa attorno era nell’ordine
perfetto di chi è meticolosamente ordinato e vive solo. La sua casa di un tempo,
la signora A. l’aveva venduta da più di
trent’anni: da quando suo figlio era morto precocemente, ad appena 80 anni, poiché testardamente non aveva voluta fare
i trattamenti – le iniezioni di staminali, e
il resto. E così lei era rimasta sola. Del
marito, mancato mezzo secolo prima, A.
stentava ormai a ricordarsi.
La nuova casa era un lussuoso monolocale all’ultimo piano di un condominio
elegante. La signora A. non conosceva
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A cura di Giovanna Z. e Faustina V.
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Lettere
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La salute
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NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
Gli spinaci, una carica
di gusto ed energia
G
li spinaci sono tra gli alimenti più
completi che la natura ci possa
offrire grazie alle loro proprietà
nutrizionali. L’elemento base contenuto in
questa verdura è il ferro vegetale, infatti,
in circa 100 gr. di prodotto è presente una
quantità di circa 3 mg di ferro: una vera
bomba energetica, inoltre si trovano anche
il rame, il fosforo, lo zinco, il calcio, il potassio. Altra caratteristica degli spinaci è
la presenza di una forte quantità di antiossidanti, proprietà protettiva per il nostro
organismo. Gli spinaci sono indicati anche per le diete ipocaloriche, poiché contengono una quantità di 31 kal ogni 100
gr. di prodotto. Questo prezioso vegetale è
quindi adatto a tutti ma in particolare per
chi soffre di anemia, infatti le sue foglie
contengono grandi quantità di acido folico, prezioso alleato per la lotta all’anemia.
Gli spinaci hanno un’azione lassativa,
Spazio aperto
Non solo viaggi
16
sono ricchi
di vitamina A e C
e sono da
stimolo
per l’attività del
cuore e del
pancreas.
Sono ricchi di
sali minerali e
per tale motivo sono
sconsigliati a chi soffre di
calcoli renali. Guida all’acquisto: accertatevi che le foglie siano verdi e di colore
uniforme. La presenza di foglie ingiallite
è segno che il prodotto non è freschissimo, ciò va a detrimento non solo del sapore ma anche della nostra salute in quanto
producono nitriti, sostanze dannose per il
nostro organismo. Si consiglia perciò di
tenerli in frigorifero per un massimo di tre
giorni. Prima di consumarli è strettamente
necessario lavarli accuratamente per eliminare eventuali batteri o microrganismi
depositati sulle foglie, quindi tagliare le
foglie dai fusti e togliere quelle appassite, metterle a mollo per 15 minuti e
sciacquarle un paio di volte..
Ricette
STROZZAPRETI CON PESTO
DI SPINACI NOVELLI
Per 4 persone. Ingredienti: 400 g di
strozzapreti freschi, 120 g di spinaci novelli, 30 g di mandorle sgusciate e pelate, 3 pomodorini secchi sott’olio, 80 g di
caprino fresco, olio extravergine d’oliva,
peperoncino in polvere, sale.
Procedimento: Pulire e lavare con cura
gli spinaci, asciugateli nella centrifuga per
l’insalata, tritatene 100 g e raccogliete il
trito in una casseruola antiaderente, unire
le mandorle e i pomodorini tritati, salate e
insaporite con il peperoncino, secondo il
vostro gusto. Incorporatevi 6 cucchiai di
olio e scaldate il pesto dolcemente a bagnomaria per 15 minuti, mescolando ogni
tanto. Lessare gli strozzapreti, scolateli
piuttosto al dente , senza sgocciolarli trop-
po, e conditeli con il pesto. Suddividete
gli strozzapreti nei piatti e distribuitevi sopra il caprino a tocchetti e decorate con gli
spinaci rimasti. In alternativa alle mandorle si possono mettere anche le noci. Piatto
già sperimentato. Buon appetito!
il bollettino
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
PERIODICO D'INFORMAZIONE
DEL CENTRO SERVIZI
ANZIANI CHIOGGIA
Anno 7 Numero 6
NOVEMBRE-DICEMBRE 2010
Redazione:
R.S.A IL GIRASOLE
Viale Tirreno, 33
30019 Sottomarina (VE)
Tel. 041 4966855 (Int. 120)
fax 041 5542481
E-mail: [email protected]
www.ipachioggia.it
Direttore editoriale:
Boscolo Laura
Segreteria di redazione:
Breggion Patrizia
Fornaro Sandra
Tiozzo Patrizia
Veronese Manuel
Comitato di redazione:
Bonivento Massimo
Camillo Valentina
Chiereghin Chiara
Chiericato Fernando
Doria Gianna
Filippo Giorgio
La Faietta Gianfranco
Mantoan Denise
Negrisolo Valeria
Penzo Cristina
Penzo Piergiorgio
Tiozzo Sabrina
Tosato Arianna
Tommasin Amelia
Vianello Elisa
Voltolina Faustina
Zaghi Giovanna
Zampaolo Elena
Zennaro Laura
Opuscolo informativo
a divulgazione interna
realizzato e stampato da:
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Viale Po, 16
30019 Sottomarina (VE)
Tel. e Fax 041 5544464
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Novembre ammucchia aride foglie a terra, Dicembre ammazza l