Istituto Regionale per la Formazione & la Ricerca Provincia di Potenza Assessorato Politiche Sociali TRAIN TOGETHER FORMARSI INSIEME 2007 - 2009 La formazione professionale a favore dei minori vittime di abusi sessuali PREVENZIONE E LOTTA CONTRO LA CRIMINALITA’ 2007 Con il finanziamento della Commissione Europea - Direzione Generale Giustizia, Libertà e Sicurezza, programma per la prevenzione e lotta contro la criminalità. 1 Il programma TRAIN TOGETHER, FORMARSI INSIEME, SE FORMER ENSABLE, coordinato dall’associazione federale La Voix de l’Enfant, pone l’enfasi sulla “formazione professionale per la prevenzione e il trattamento dei maltrattamenti e degli abusi sessuali nei confronti dei minori”. Il programma mostra la volontà dei paesi partner di procedere ad una formazione comune per tutti i professionisti che si occupano dei minori. Il progetto si è svolto tra il dicembre 2007 e il dicembre 2009. Il suo obiettivo principale: condurre ricerche in modo da avere un quadro completo dei percorsi formativi esistenti all’interno delle singole nazioni - Francia, Inghilterra, Francia, Italia, Polonia, Romania e Belgio - per poter poi individuare i punti deboli presenti e apportare modifiche e miglioramenti. Alla fine del lavoro, le 7 nazioni hanno presentato progetti e proposte su come rendere più efficace la collaborazione multidisciplinare. Tale brochure informativa viene distribuita in tutta Europa ed è indirizzata a tutte le figure professionali che si occupano dei minori – operatori sociali, psicologi, medici, forze di polizia, magistrati, insegnati. Il programma invita tutti ad impegnarsi per garantire una effettive collaborazione tra le varie autorità nazionali ed internazionali con un unico obiettivo: raccogliere prove per arrivare alla verità. Studio Condotto e Coordinato da: Giulia MANCUSO Odile MAURICE con la partecipazione di: team de La Voix de l’Enfant e delle nazioni partner – Inghilterra, Germania, Belgio, Francia, Italia, Polonia e Romania. VERSIONE FRANCESE VERSIONE INGLESE Design: Sylvain HARIVEL- WEB ASSOCIES Stampa: L M 36 La Commissione Europea non è responsabile per gli usi che possano essere fatti di tale pubblicazione. VERSIONE ITALIANA impaginazione: Ivana INFANTINO Stampa: Tecnostampa - Villa d’Agri - 0975.354066 2 INDICE pag. 5 Prefazione PRIMA PARTE Capitolo 1 pag. pag. pag. 9 10 18 Storia del progetto Partner Obiettivi e Metodologie adottate Capitolo 2 pag. 20 pag. 20 pag. 25 pag. 30 pag. 32 pag. 33 pag. 39 pag. 42 Gli approcci delle singole nazioni partner Belgio Inghilterra Francia Germania Italia Polonia Romania SECONDA PARTE pag. 49 pag. pag. 49 53 Capitolo 1 Proposte per lo sviluppo di percorsi formativi nazionali Belgio Inghilterra 3 pag. pag. pag. pag. pag. 56 58 59 64 65 Francia Germania Italia Polonia Romania TERZA PARTE pag. pag. 4 69 72 Capitolo 1 Conclusioni Partecipanti e contribuenti Prefazione Per svariati anni, molti paesi dell’Unione Europea hanno discusso sugli eventuali metodi e approcci da utilizzare a favore dei bambini vittime di abusi sessuali per poter cosi raccogliere prove e testimonianze e fare un’analisi generale e particolare della situazione nei singoli paesi. Ciascuna nazione dispone di metodologie differenti per far fronte a tale problematica. Dopo React Together, reagire insieme nel biennio 2002/2004 e Agis programma sull’analisi delle migliori prassi attuate nell’ambito dei maltrattamenti e abusi dei bambini per poter stabilire una collaborazione europea tra autorità giudiziarie e autorità di contrasto, nel biennio 2005/ 2007, Train Together Formarsi insieme- 2007/2009 è il terzo programma iniziato, coordinato e portato a termine dalla Vox de l’Enfant con i paesi partner. Tutti questi programmi hanno l’obiettivo di individuare un approccio comune a riguardo dei bambini vittime di abusi sessuali. La Voix de l’Enfant ritiene che ascoltare e raccogliere testimonianze da bambini vittime di abusi sessuali non è sufficiente quindi è necessario impegnarsi al fine di migliorare le procedure e rinforzare la tanto fragile parola “bambino” in modo da garantirgli un trattamento equo ed adeguato agli abusi subiti Bisogna inoltre ricordare che è stato solo 20 anni fa attraverso la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini, che vennero 5 riconosciuti pienamente tali diritti, incluso quello di espressione. Quindi è necessario porre l’enfasi sull’importanza nell’ascoltare i bambini e per questo che i professionisti hanno bisogno di una formazione continua e per questo che ha deciso di sviluppare metodologie formative multidisciplinari. Il Team incaricato per lo sviluppo di tale programma era ben consocio delle difficoltà che si sarebbero presentate se no fossero state coinvolte altre nazioni europee; cosi insieme a Germania, Francia, Italia, Belgio, Inghilterra, Polonia e Romania è stato avviato un progetto, biennio 2007/09 indirizzato a tutti i professionisti che si occupano della tutela minorile. Nonostante le differenze culturali, sociali e legislative presenti nei vari paesi, tale progetto ha messo in evidenza la volontà comune di agire in difesa dei bambini. Alcuni degli obbiettivi del progetto Train Together Formarsi Insieme possono essere riassunti in uno: agire a tutti i livelli coinvolgendo tutte le autorità nazionali ed Internazionali in modo da garantire il rispetto dei diritti dei bambini ed elaborare metodologie per prevenire abusi sessuali e qualsiasi tipo di altro maltrattamento. Le raccomandazioni e le proposte presentate in questo opuscolo non sono altro che una speranza nel creare una collaborazione compatta per un unico scopo: difendere i bambini. 6 PRIMA PARTE 7 8 1. Storia del progetto Il 12 Febbraio 2007, il Consiglio dell’Unione Europea tramite decisione n. 2007/125/GAI, istituisce il programma “ Prevenzione e lotta contro la Criminalità”, quale parte del programma generale sulla sicurezza e sulla tutela delle libertà. Alcuni degli obiettivi del programma sono i seguenti: • Promuovere ed elaborare le migliori prassi per la protezione e il supporto alle vittime di reati ed ai loro testimoni. • Incoraggiare la cooperazione tra le autorità giudiziarie e le autorità di contrasto con i servizi sociali, le scuole e gli ospedali per rafforzare i meccanismi di protezione delle vittime • Promuovere la cooperazione, lo scambio e la diffusione di informazioni attraverso seminari e percorsi formativi in modo da potenziare la fiducia e la comprensione reciproca l’attività investigativa e migliori prassi. La Voix de l’Enfant, con l’intento di portare avanti il lavoro precedentemente intrapreso e di condividere le sue conoscenze in materia di reati a danno dei bambini, ha proposto un nuovo progetto Europeo nel 2007- “TRAIN TOGETHER- SE FORMER ENSAMBLE” (formarsi insieme), per favorire la formazione di lavoratori professionisti a contatto con i bambini vittime di reati. Il Programma, iniziato nel Febbraio 2008 dalla Commissione Europea, coinvolge 9 organizzazioni partner in 7 paesi europei: SOS Enfants in Belgio, il Children’s Legal Centre in Inghilterra, La Voix 9 de L’Enfant in Francia, Karo e. V. in Germania, l’Istituto degli Innocenti e I.Re.Forr in Italia, la Fondazione Mederi e la Fondazione Nobody’s Children in Polonia e la Fondatia Internationala Pentru Copil si Familie in Romania. Grazie alla comprovata esperienza presso le Unità di assistenza medico- giudiziarie per i bambini vittime di abusi sessuali negli ospedali francesi e del suo lavoro multidisciplinare con i partner del programma Daphnen”React toghether” (reagire insieme) e del programma AGIS, La Voix de L’Enfant vuole definire il contenuto di una veritiera formazione comune e specifica per i professionisti in collaborazione con i vari paesi partner. La formazione multidisciplinare permette ai professionisti di lavorare insieme con il rispetto dei vari ruoli e competenze di ognuno di essi per meglio rispondere alle esigenze dei bambini bisognosi. Questo programma inoltre favorisce la cooperazione e la condivisone di criteri e azioni tra i vari paesi partner in materia di abusi sessuali nei bambini. PARTNER GERMANIA Karo e.V, nasce il 28 aprile 2004 come organizzazione non-profit con l’obiettivo di portare avanti il lavoro del progetto sociale al di la dei confini intrapreso nell’area di confini tra Germania e Repubblica Ceca nel 1994. L’organizzazione aveva il compito di lottare contro la prostituzione forzata, l’abuso sessuale contro bambini, il traffico di bambini e donne considerando le rispettive precauzioni da prendere. Inoltre l’organizzazione elabora nuovi progetti per garantire supporto sociale e psicologico alle donne, agli adolescenti e ai bambini 10 vittime di violenze sessuali, fisiche e psicologiche. L’organizzazione si impegni anche ad aumentare il senso di coscienza del problema, sensibilizzando il pubblico, riducendo i tabù sulla prostituzione, sfruttamento sessuale, traffico umano di bambini e donne in modo da migliorare la loro situazione sociale. L’organizzazione KARO si occupa principalmente di: • Sorvegliare le aree di confine tra Germania e Repubblica Ceca dove sono diffuse la prostituzione e l’abuso di droghe • Gestire il centro “Maria P.” nella Repubblica Ceca, un centro d’informazione per le donne, gli adolescenti e bambini coinvolti nella prostituzione, nel traffico e assunzione di droghe o che siano stati vittime di abusi e violenze sessuali • Gestire i centri di contatto per casi di abuso e violenza sessuale e per le vittime del traffico umano e prostituzione • Gestire i centri di contatto e informazione per giovani donne in cinta o mamme in difficoltà • Informare sulla prevenzione dell’HIV/AIDS e delle malattie sessualmente trasmissibili • Coordinare i lavori atti al confronto tra gli abusi sessuali e le violenze sui minori • Fornire alloggi protetti per 25 tra bambini, adolescenti e donne minacciate e/o vittime di violenze sessuali • Attuare il sistema di Baby-drop-off box 1per i neonati le cui mamme si trovano in difficoltà. • Sensibilizzare nei confronti di donne forzate alla prostituzione, al traffico umano. Alla violenza e al commercio sessuale • Sensibilizzare l’opinione pubblica sugli atteggiamenti verso chi viene forzato alla prostituzione, al traffico umano e al commercio sessuale. • Pubblicizzare tali problematiche 1 Nota del Trd: Baby-drop-off box: Incubatrice tramite la quale i bambini indesiderati vengono posti per essere poi consegnati presso ospedali attrezzati in completa anonimità e 24 ore al giorno. Questo sistema si propone di aiutare le mamme in difficoltà. 11 INGHILTERRA The Children Legal Centre (centro legale minori) è una organizzazione non governativa inglese dedicata alla promozione e all’adempimento dei diritti dei bambini. Fondata nel 1981, possiede più di 25 anni di pratica ed è composto da un team esperto di avvocati e professionisti con esperienza nel diritto e nella protezione dei minori. Il centro è attivo in tutto il Regno Unito con varie sedi nel mondo e si occupa principalmente della promozione, protezione e adempimento dei diritti dei bambini garantendo assistenza tecnica al governo e alle agenzie delle Nazioni Unite al fine di apportare riforme e procedere con le migliori prassi nell’ambito del diritto minorile, accrescere la consapevolezza e la conoscenza dei diritti umani dei bambini attraverso ricerche, pubblicazioni e formazione; fornire un’assistenza legale diretta ai giovani, ai genitori e ai professionisti. Il centro si occupa principalmente dei seguenti progetti e delle seguenti attività: • Pratica Legale: rappresentare nell’ambito del diritto minorile e familiare i bambini provvedendo a realizzare percorsi formativi relativi al benessere sociale di essi • Programmi e politiche internazionali: condurre ricerche e analisi sul diritto minorile internazionale migliorandone le prassi con percorsi formativi diretti ai rappresentati statali e non • Pubblicazioni: fornire una valida guida sull’applicazione delle leggi relative ai bambini a professionisti, genitori e adolescenti • Ricerche: le continue ricerche garantiscono una profonda conoscenza sui problemi e sulle leggi relative alla protezione e ai diritti dei bambini influenzando il sistema politico e legale nelle suddette aree • Advocacy: questo servizio offre supporto ai giovani, informazioni ai genitori o chi per loro e l’opportunità di usufruire di assistenza legale gratuita • Progetto a sostegno dei bambini che chiedono rifugio/asilo politico: attraverso percorsi formativi, questo progetto fa in modo da garantire ai professionisti esperti sull’immigrazione le giuste conoscenze in materia di rifugio e/o asilo 12 BELGIO Centre SOS Enfants-ULB - La Libera università di Bruxelles Sos Enfants (ULB) del centro ospedaliero universitario Saint Pierre appartiene ad una rete di 14 centri SOS Enfants sotto la supervisione dell’ufficio nascite. Tale ufficio si occupa della protezione delle mamme e dei bambini. La missione del Team SoS Enfants, stabilita da un decreto (13/05/2004) della comunità di lingua francese del Belgio, è quella di assicurare la protezione individuale e di occuparsi di casi di maltrattamenti o intervenire quando richiesto da persone, istituzioni e servizi. Il suo ruolo comprende anche la diffusione di conoscenze scientifiche sulla prevenzione e la risoluzione di casi di maltrattamento. IL Team di SOS Enfants nel suo approccio multidisciplinare si avvale del lavoro di varie figure professionali: assistenti sociali, psicologi, psichiatri, pediatri, avvocati e così via. Inoltre si occupa di ogni richiesta di assistenza da parte di giovani, di famiglie e di professionisti in caso di abusi sessuali e maltrattamenti. La protezione dei bambini e delle loro famiglie avviene in tre fasi: • Analisi del caso (il centro riceve chiamate, da consigli e fornisce supporto ai bambini e alle loro famiglie) • Valutazione multidisciplinare (il centro collabora con le autorità amministrative e giudiziarie che si occupano dei bambini) • Eventuali terapie da garantire ai bambini e alle rispettive famiglie. • Inoltre se necessario e su consiglio di pediatri i bambini bisognosi di cure vengono ospedalizzati. Ogni anno il centro riceve più di 500 rapporti e si occupa direttamente di più di 200 casi. Più del 35% delle attività del centro riguardano abusi sessuali. Il centro dispone anche di un unità pre e post natale e una unità specializzata nell’assistenza ad adolescenti autori di abusi sessuali. 13 FRANCIA La Voix de L’Enfant, un’associazione federale fondata il 20 luglio 1982, ha come obbiettivo quello di ascoltare e garantire supporto a tutti i bambini sottoposti a maltrattamenti ovunque essi si trovino. Collabora con 75 associazioni e si occupa principalmente di: • Parlare in nome dei bambini in Francia e nel mondo • Difendere la dignità e l’integrità dei bambini nell’ambito familiare • Rappresentare gli interessi delle vittime • Coordinare le attività di supporto e difesa dei diritti dell’infanzia • Elaborare proposte in modo da far applicare la Convenzione Internazionale, i diritti dei bambini, i trattati internazionali e le leggi nazionali • Facilitare il dialogo e la cooperazione tra le varie associazioni • Avviare programmi • Creare e mantenere aggiornati i database • Essere un tramite tra associazioni e autorità La Voix de l’Enfant è stata membro della Commissione Consultiva Nazionale per i diritti umani fin dal 1986 e della Commissione Cinematografica fin dal 2004. L’associazione mette a disposizione le proprie competenze e la propria esperienza richieste nei consigli d’amministrazione della fondazione. La Voix de l’Enfant ha dato avvio alla creazione di Unità multidisciplinari (UAMJ) che forniscano servizio d’accoglienza, medico e giudiziario all’interno degli ospedali per i bambini che hanno subito abusi sessuali. Tali unità si impegnano ad alleviare le sofferenze dei bambini a livello medico, psicologico e sociale. All’interno di tali unità vige il rispetto per ciascun ruolo esplicato dai professionisti continuamente impegnati a supportare i bambini attraverso cure multidisciplinari: Unità nel tempo, nello spazio e durante l’azione. 14 ITALIA L’I.RE.FORR è un istituto di formazione impegnato a condurre ricerche ed analisi in vari settori incluso quello sociale. L’Ireforr si avvale della collaborazione di esperti e professionisti esterni. Si occupa del coordinamento di programmi formativi europei come il progetto Leonardo da Vinci, Daphne, Youth, Equal, Grundtvig etc…. Aree di interesse sono anche il turismo educativo e sociale, l’agricoltura, l’artigianato etc.. L’IREFORR collabora con varie università italiana tra cui il dipartimento di economia dell’università di Modena, il dipartimento di sociologia di Salerno, il dipartimento di scienza della formazione di Foggia e di Lecce. In collaborazione con le autorità locali agisce anche come esperto in materia di fondi e programmi Europei. Collabora inoltre con gli uffici della provincia e il tribunale per la tutela dei minori di Potenza sulla tutela di questi. Istituto degli Innocenti L’Istituto Degli Innocenti (www.istitutodeglinnocenti.it) si occupa si bambini e adolescenti sin dalla metà del 15 sec. Quando un antico orfanotrofio fu trasferito nell’edificio in cui si trova ora l’Istituto Offre vari servizi relativi al supporto diretto dei bambini e delle loro famiglie. Intraprende ricerche e porta avanti programmi, fornisce consigli, offre supporto tecnico in modo da definire politiche dedicate esclusivamente alla tutela dei bambini e delle famiglie in modo da accrescere la consapevolezza e il rispetto dei diritti minorili. Le attività sopraelencate vengono portate a termine con la collaborazione dei ministeri come il Ministero dell’interno che si occupa della tutela dei diritti civili, delle regioni ad esempio la Toscana, il Molise, delle autorità locali, organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative. Tra le attività del centro ricordiamo la raccolta della documentazione, le analisi e le ricerche per il centro minori (www.minori.it). L’Isti15 tuto è stato istituito attraverso l’atto n.451 (23 dicembre 1997) come supporto all’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. POLONIA Fondazione Nobody’s Children La fondazione Nobody’s Children è una organizzazione no-profit e non governativa le cui attività sono indirizzate ai bambini che hanno subito violenze sessuali, abusi e maltrattamenti, ai loro familiari e a esperti che si occupano dei casi sopraelencati. Le principali attività del centro: • Fornire assistenza diretta a bambini vittime di abusi sessuali e alle loro famiglie. Gestisce due centri a Varsavia – il Centro per la tutela dei bambini “Mazowiecka” e il centro dedicato al supporto delle famiglie. • Occuparsi di fornire supporto ai bambini prima e durante i processi e di garantire la formazione necessaria con corsi formativi, pubblicazioni e linee telefoniche adeguate. • Gestire il programma “Infanzia senza abusi: verso una migliore protezione dei bambini nell’Europa dell’est” collaborando con organizzazioni non governative di vari paesi dell’est come la Bulgaria, Lettonia, Lituania, macedonia, Moldavia e Ucraina. L’obiettivo principale i tale programma è quello di migliorare il supporto ai bambini tramite una maggiore informazione e coinvolgimento dell’opinione pubblica e una formazione diretta ai professionisti che lavorano con bambini e famiglie. Inoltre porta a termine vari programmi tra i quali citiamo: • Il programma “Sicurezza nell’utilizzo di Internet” comprende ricerche, lavori e percorsi formativi per promuovere la sicurezza dei bambini sul Web • Il programma sull’immigrazione e sul traffico dei bambini • Il programma “Sani genitori per una sano inizio” che si propone di educare i genitori all’uso di metodi non violenti 16 Fondazione Mederi La fondazione Mederi (mederi significa aiuto) è una organizzazione non governativa e non profit nata nel 2003. Grazie alla sua natura interdisciplinare e alla collaborazione con il servizio sanitario, la Fondazione è stata riconosciuta dal Ministero della Salute e da maggiori ospedali pediatrici polacchi il Memorial Hospital- Child Healt Centre di Varsavia. Il compito è quello di supportare tutte le metodologie di assistenza per l’identificazione, la prevenzione e la lotta contro i maltrattamenti dei bambini integrando il lavoro dei medici, definendo i metodi di comportamento nelle cliniche pediatriche, assicurando assistenza e supporto ai bambini e alle famiglie una volta dimessi dall’ospedale creando un ambiente sano che circondi il bambini vittima di abusi sessuali. La Fondazione: • Aiuta nella diagnosi dei bambini che hanno subito abusi • Fornisce assistenza ai giovani a rischio di dipendenze • Fornisce assistenza ai bambini disabili • Si impegna nel migliorare le normative sugli abusi minorili • Si impegna a standardizzare le procedure nei casi di abusi • Prende provvedimenti immediati nei casi necessari • Organizza conferenze interdisciplinari ogni anno, corsi di formazione per le forze dell’ordine, personale infermieristico e assistenti sociali. • Porta a termine programmi per la prevenzione degli abusi sessuali ROMANIA Fondazione internazionale per i bambini e le famiglie La fondazione è nata come organizzazione rumena nel 1993 su iniziativa dell’associazione francese Medici del Mondo e di un gruppo di specialisti francese, canadesi e romeni. La nostra missione è quella di contribuire all’educazione e alla protezione dei bambini, delle famiglie e delle comunità fornendo servizi 17 di intervento e percorsi formativi per coloro i quali si trovano a lavorare quotidianamente a favore dei bambini. I nostri valori • Impegno verso e rispetto dei beneficiari • Alta qualità nei servizi, professionalità, flessibilità, confidenzialità e disponibilità • Collaborazione attiva con le famiglie, le comunità e con altro attori sociali • Trasparenza • Sviluppo di programmi d’accordo con i bisogni dei beneficiari I nostri obiettivi • Promuovere lo sviluppo di ricerche teoretiche ed empiriche relative alle famiglie, alla loro quotidianità e ai loro rapporti con altre strutture sociali • Promuovere programmi e attività per contribuire al raggiungimento di un appropriato livello di protezione nei confronti dei bambini e delle loro famiglie • Collaborare con coloro i quali condividono gli stessi valori e principi per una politica di protezione più coerente ed efficace. • Facilitare gli scambi internazionali di conoscenze professionali e metodologie comuni. • Offrire assistenza tecnica alle agenzie governative e non • Offrire percorsi formativi • Creare forum appropriati attraverso conferenze e seminari dove si possa discutere di tali problematiche e istituire centri di informazione e documentazione. OBIETTIVI E METODOLOGIE ADOTTATE Gli obiettivi del programma sono i seguenti: • Identificare le migliori prassi ed individuare le lacune esistenti e sopperirle tramite percorsi formativi indirizzati ai professionisti, 18 • • • • raccogliere prove dei crimini contro i bambini in ogni nazione che partecipa al progetto, Condividere idee sulle migliori prassi, individuare eventuali punti deboli, avere accesso a documenti informativi dei vari paesi, Discutere le varie opzioni sulla creazione di un modulo formativo basico e comune per tutti coloro i quali si occupano di abusi e maltrattamenti nei confronti dei bambini come forze dell’ordine, autorità giudiziarie, psicologi, medici ed assistenti sociali, Informare le autorità nazionali ed Europee per migliorare il sistema multidisciplinare nei paesi partner Favorire la cooperazione internazionale e multidisciplinare attraverso l’organizzazione di incontri transazionali tra i partner Il programma è indirizzato ai professionisti che lavorano nell’ambito della politica a tutela dei minori: medici, assistenti sociali, forze dell’ordine, procuratori, avvocati, psicologi, amministratori, associazioni ecc… La metodologia adottata può essere cosi riassunta: • Programmi e moduli formativi indirizzati agli studenti e ai professionisti che si occupano degli abusi sessuali dei bambini, • Il programma ha inizio con la raccolta di informazioni presso professionisti, istituzioni e servizi sociali. • Un comitato direttivo verrà istituita in ogni paese partner e sarà composta da professionisti in modo da stabilire le prassi migliori a livello nazionale scambiandosi idee su come migliorare l’esecuzione del programma. • L’organizzazione di meeting transazionali tra i vari partner al fine di discutere sulle metodologie adottate e individuare eventuali punti deboli. • Creazione di database in modo che le informazioni raccolte possono essere esaminate dai vari professionisti per arrivare ad un approccio e a criteri comuni • Distribuzione dei rapporti finali e CD-Rom inclusi i dati raccolti durante la conferenza finale aperta al pubblico e alle autorità. 19 2. Gli approcci delle singole Nazioni Partner BELGIO Per garantire una panoramica della situazione, i membri del comitato direttivo belga hanno sottoposto un questionario in lingua e francese e fiamminga a vari professionisti per avere un quadro completo sui programmi formativi esistenti in Belgio in materia di abusi sessuali sui bambini. I professionisti a cui è stato spedito il questionario appartengono a varie categorie tra cui magistrati, forze dell’ordine, psicologi, assistenti sociali ecc… I seguenti punti discussi si basano soprattutto su informazioni esistenti in lingua francese; poche sono le testimonianze in lingua fiamminga. I dati pervenuti e discussi tra i membri del comitato direttivo hanno messo in evidenza i seguenti punti: FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO LEGALE Magistrati, giudici e pubblici ministeri: ricevono una formazione basica duranti i loro studi offerta dal Consiglio Superiore della Magistratura ma che non è purtroppo approfondita se non in due aspetti: abusi sessuali dei minori in qualità di vittime e testimoni e altri tipi di maltrattamento gravi e che richiedono l’intervento penale. Sono disponibili percorsi formativi ma solo se le motivazioni personali di tali figure professionali siano tali da suscitare interesse nell’approfondire i vari approcci in materia di abusi sui bambini. In Belgio varie sono le possibilità per poter accedere ad un corso 20 formativo, ovviamente privatamente, qui ne ricordiamo qualcuna: corso di tre giorni sul metodo SVA (analisi sulle testimonianze addotte dai bambini), oppure un corso specialistico sull’ “approccio multidisciplinare sugli abusi sessuali” patrocinato dall’Università Cattolica di Louvian. Il corso, organizzato per la prima volta nel 2008, è indirizzato a professionisti in possesso di laurea e/o di studi superiori equipollenti; è diviso in 9 moduli per una durata totale di 77 ore (sei mesi circa). In caso di superamento verrà rilasciato un certificato universitario e i credito formativi possono essere utilizzati in tutta Europa. Essendo un percorso nato recentemente la sua disponibilità e riuscita non possono essere ancora confermate. Forze di polizia: non ricevono nessuna formazione specifica nel campo degli abusi sessuali, tuttavia chiunque fosse interessato, può seguire dei corsi organizzati da associazioni come Sos Enfants, Parole d’Enfants, etc…). Inoltre gli ufficiali di polizia possono usufruire dei corsi organizzati dalle accademie militari che purtroppo non sono sempre focalizzati sull’argomento di interesse del progetto. Forze dell’ordine e investigatori che si occupano di interrogare direttamente le piccole vittime: hanno l’obbligo di frequentare cosi specifici chiamati TAM-E. Dopo una selezione basata su criteri standard, il corso è sia pratico che teorico e si svolge in 13 giorni per un totale di 92 ore. I principali temi del corso riguardano il comportamento da assumere al primo incontro coi bambini vittima di abusi e i suoi familiari, come procedere all’interrogatoria e alla stesura di un rapporto, come impiegare materiali audio-video, come redigere il profilo dell’abusatore, come gestire la collaborazione con i magistrati, psicologi e psichiatri e infine si procede ad una valutazione finale. Gli istruttori del corso vengono formati dalla Scuola Federale della Polizia che dipende dal consiglio generale della polizia giudiziaria, dipartimento di scienze comportamentali. Il percorso formativo si svolge in lingua francese e fiamminga. Va ricordato che gli interrogatori vengono tenuti secondo il protocollo Yuille. 21 Istruttori di Polizia: vengono formati dal dalla Scuola Nazionale Ricerche. L’ammissione a questo corso di formazione specifico dipende dalle valutazioni di una commissione. Gli argomenti vengono trattati da un punto di vista pedagogico, didattico e metodologico. La durata è di 18 giorni per un totale di 108 ore. Per quanto riguarda le tecniche relative agli interrogatori il corso prevede 60n ore formative in 10 giorni. Il certificato di istruttore viene conseguito solo dopo una attenta valutazione finale. Una volta istruttore ogni hanno vengono programmati corsi di aggiornamento. Avvocati e giuristi: durante la carriera universitaria gli studenti in legge non ricevo una formazione precisa sugli abusi sessuali; ad incidere è anche il tipo di facoltà e università. Ad esempio alcune università come l’Università Cattolica di Louvian garantiscono una formazione basica sulla protezione dei bambini, l’approfondimento di tale problematiche spetta al singolo individuo in base alle scelte formative effettuate. Criminologi: durante gli studi presso la facoltà di criminologia , spesso vengono trattai argomenti sugli abusi e sulla protezione dei minori ma come per gli avvocato dipende molto dal corso e dall’università frequentata. Durante la carriera universitaria gli studenti possono scegliere vari campi di specializzazione ma l’approccio verso la problematica del maltrattamento dei minori andrà comunque approfondita dopo gli studi universitari. Psicologi e psichiatri: il percorso formativo per psicologi e psichiatri dell’infanzia dura tre anni durante i quali oltre alle nozioni teoretiche si lavora su simulazioni pratiche. Dopo questi tre anni è necessario che tali figure professionali seguano corsi di aggiornamento per poter applicare efficientemente tutto quanto si è appreso durante la formazione. Il comitato direttivo Belga ritiene che anche gli interpreti, gli inter22 mediari e le istituzioni penitenziarie debbano essere messi in condizione di seguire corsi di formazione per ciò che riguarda gli abusi sessuali sui bambini, nonostante abbiano un ruolo secondario. Tali corsi sono messi a disposizione da varie organizzazioni come Parole d’Enfant, SoS Enftants, le Istituzioni pubbliche per la protezione dei giovani e l’unita Legale di Psicopatologia. FORMAZIONE PROFESSIONALE IL AMBITO SANITARIO, SOCIALE E PSICOLOGICO Dottori: pediatri, ginecologi, medici legali il quale curriculum prevede gia una formazione di base su tali argomenti che però vengono affrontati non come moduli unici e separati da altri. Tuttavia durante la specialistica vengono approfonditi alcuni argomenti legati all’abuso dei bambini, ma appunto dipende dal percorso di studi che si intende affrontare. Per approfondire l’interesse gli studenti possono frequentare corsi formativi, partecipare a seminari e conferenze sugli abusi sessuali tenute da associazioni come SoS Enfants e Paroles d’Enfants. Inoltre possono partecipare al percorso formativo SVA e cioè all’analisi della validità delle affermazioni dei bambini. Infermiere e personale paramedico: come per i medici anche per il personale paramedico non è previsto nessun modulo specifico sugli abusi sessuali sui minori. Come le altre categorie possono partecipare a seminari e corsi tenuti dalle associazioni già elencate. Nonostante le svariate possibilità di formazione esistono dei problemi di tempo e denaro che non garantiscono una formazione continua per queste categorie. Assistenti sociali: anche per tali figure professionali esiste al possibilità di seguire corsi formativi essendo il loro curriculum di studi non specializzato sugli abusi e maltrattamenti dei minori. Possono frequentare la SVA, o il corso sull’approccio multidisciplinare relativo agli abusi sessuali organizzato dall’Università Cattolica di Louvain. 23 Il comitato direttivo Belga ha ritenuto necessario offrire la possibilità di formazione continua anche ai professionisti di ONE (ufficio per le nascite e l’infanzia) tra cui a medici, assistenti sociali, personale del servizio per l’aiuto ai giovani e del servizio per la protezione dei giovani e al team dell’associazione SoS Enfants finanziato da ONE. INFORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA Recenti statistiche condotte dal ministero dell’istruzione belga in collaborazione con l’associazione mondiale amici dei bambini hanno rilevato la scarsa formazione scolastica nell’ambito dei maltrattamenti e abusi sessuali rivelando che la maggior parte della popolazione studentesca sembra voler entrar a far parte del mondo dell’insegnamento come professione futura. Cosi il comitato direttivo belga ritiene importante formare i futuri insegnati a riguardo dei maltrattamenti e abusi subiti dai bambini visti che è generalmente a scuola che essi esprimono un iniziale disagio lasciando presagire abusi e maltrattamenti sessuali. Inoltre bisognerebbe dedicare giornate alla prevenzione di tali crimini per aumentare la consapevolezza tra l’opinione pubblica. Brochure informative curate da ONE e Yapaka (programma sulla prevenzione dei maltrattamenti- comunità francese che vive in Belgio) vengono distribuite a lavoratori professionisti, ai giovani e alle loro famiglie. Per concludere I dati raccolti attraverso statistiche, studi e ricerche rivelano come i percorsi formativi si concentrino più sull’aspetto teorico che pratico dei problemi relativi agli abusi sessuali e maltrattamenti che hanno come vittime i bambini. Il Dipartimento per l’Educazione della comunità francese in Belgio si sta impegnando per la messa a punto di uno strumento educativo che funga da base per la creazione di lezioni specifiche sui maltrattamenti dirette a psicologi, avvocati, medici, infermieri ecc… 24 INGHILTERRA Le ricerche nell’ambito del progetto hanno riguardato una serie di statistiche e questionari rivolti ai professionisti del campo per avere una panoramica generale sulla disponibilità di percorsi formativi esistenti, i punti di forza e le lacune da colmare. Dalle informazioni raccolte è stato redatto un rapporto dettagliato di 80 pagine. Qui di seguito i punti principali. FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO LEGALE Polizia: la polizia inglese si avvale di una unità speciale investigativa relativa all’abuso sui minori. Gli agenti che lavorano presso tale unità ricevono una formazione specifica, incluso metodi su come ottenere delle prove dalle vulnerabili vittime e testimoni, su come trattare campioni forensi e su come condurre l’investigazione sui crimini di violenza sessuale sui bambini. Gli ufficiali di polizia partecipano a tre specifici programmi investigativi che includono: • Come condurre una investigazione in caso di crimini gravi, • Come interrogare i bambini e raccogliere prove e testimonianze • Come condurre investigazioni congiunte. Inoltre il programma include una formazione su come capire e rispettare il ruolo di altre agenzie che si interessano alla protezione dei bambini. Tale formazione è promossa dal comitato direttivo sulla salvaguardia locale dei bambini. Servizio Procuratori della Corona (CPS): sono degli avvocati qualificati che non ricevono nessuna formazione specifica in materia di abusi sessuali sui bambini, tuttavia alcuni possono scegliere di frequentare dei corsi specifici in materia in quanto gli viene richiesto di prendere parte a 16 ore annuali di formazione continua e professionale. Il servizio a cui appartengono i procuratori della corona è stato il primo a dar vita ad un programma nazionale congiunto con la polizia in materia di vittime di abusi sessuali. 25 Il governo ha istituito inoltre un dipartimento speciale sulla violenza sessuale in collaborazione con il CPS. Barristers (avvocati) per la difesa: durante i tre anni di praticantato è previsto un percorso formativo di 45 ore. Il corso include 9 ore di pratica in avvocatura e 3 di etica. Durante la loro carriera i Barristers devono completare un percorso di formazione annuali di 12 ore. Per quanto riguarda moduli specifici relativi alle vittime di abusi, l’Associazione criminale dei Barristers organizza una serie di corsi che non sono obbligatori. Giudici: i giudici in Inghilterra e in Galles vengono selezionati tra gli avvocati con più esperienza, secondo quanto stabilito dalla common law. Una volta nominati i giudici devono seguire corsi di formazione intensivi sulla loro carriera e affiancare giudici esperti per una settimana. Ogni anno devono frequentare corsi tenuti dal comitato degli studi legali, invece ogni tre anni sono chiamati a seguire corsi di aggiornamento. Oggi sono circa 600 i giudici che si occupano di crimini sessuali; ad essi è richiesto di partecipare ai tre giorni formativi organizzati dal JSB Seminari sui crimini più gravi. In tali seminari è possibile partecipare alle discussioni sulle prove di crimini riguardanti i minori. Supporto Vittime: servizio di supporto ai bambini e alle famiglie prima e durante il processo. Non è richiesta nessuna qualifica in particolare per diventare un membro del supporto vittime o del servizio volontario testimoni. Primi di iniziare il loro lavoro ricevono una formazione basica su come trattare i piccoli, sulle metodologie utilizzate per sviluppare le competenze d’ascolto e sulla tipologia di informazioni che possono essere divulgate. Intermediari: il team degli intermediari è composto da specialisti del linguaggio e della comunicazione che aiutano i bambini vulnerabili e con problemi a testimoniare davanti al giudice. 26 Ricevono una formazione di una settimana da parte dell’ OCJR, l’ufficio per la riforma penale. Supporto ai testimoni: tale servizio nazionale , istituito nel 1994 fornisce un servizio gratuito di supporto alle vittime nei tribunali. La loro formazione consiste nella conoscenza basica del sistema legale, nella conoscenza delle principali conseguenze che un abuso sessuale arreca. Inoltre i volontari devono avere ottime doti comunicative e di ascolto. FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO, SOCIALE E PSICOLOGICO Assistenti sociali: devono svolgere un percorso formativo pratico di 200 approvato dal Consiglio Generale dell’Assistenza Sociale. Coloro i quali decidono di lavorare nell’ambito della protezione dei bambini devono seguire un corso di due settimane in cui vengono spiegate le metodologie relative all’investigazione dei crimini commessi sui bambini in accordo con lo statuto Lavorare insieme per salvaguardare i bambini e quelle relative alla conduzione degli interrogatori in accordo con lo statuto Entrare in possesso delle prove: guida su come agire in favore delle vittime e dei testimoni. Insegnanti/ infermieri: tali categorie di lavoratori possono frequentare corsi formativi organizzati dal consiglio locale sulla salvaguardia dei bambini e da organizzazioni come la Società Nazionale sulla Prevenzione dei Crimini contro i Bambini. La NSPCC garantisce una formazione su gli abusi sessuali minorili a associazioni di volontariato, al settore pubblico e privato. Il Consiglio Locale sulla Salvaguardia dei Bambini: il team di tale consiglio è composto dal capo della polizia, dalle autorità sanitarie, dalle fondazioni ospedaliere NHS, consiglieri di tribunale. Il compito di tale istituzione è quello di assicurare una effettiva esecuzione da parte delle agenzie membri a riguardo delle strategie sulla 27 salvaguardia e la promozione del benessere sociale dei bambini. Sono chiamati a sviluppare politiche procedure in tali ambiti come anche organizzare una formazione adeguata. Dottori/ autorità sanitarie: tutti i dottori specializzati in pediatria ricevono durante la loro formazione universitari una conoscenza basica nell’ambito degli abusi sessuali e maltrattamento contro bambini. Per una formazione diretta e specifica nell’ambito degli abusi sessuali sui minori il Collegio Reale dei Pediatri e della Salute dei Bambini offre programmi che approfondiscono aree come la protezione dei bambini, il loro intervento durante i processi e la loro salvaguardia. Terapisti: potenziali membri del Consiglio per la Psicoterapia del Regno Unito devono aver completato una formazione minima di quattro anni in una delle istituti formalmente riconosciuti. Uno dei corsi riconosciuti e organizzati dal dipartimento della salute è chiamato “psicoterapia analitica per bambini”. La formazione specialistica consiste nel raggiungimenti di una laurea in psicoanalisi della durata di due o tre anni, al termine del quale è prevista una formazione clinica che dura quattro anni. Alcuni dei corsi formativi incentrati sui crimini contro giovani e bambini per tali figure professionali sono organizzati dall’Istituto di Psicoanalisi, dalla Società di Psicologia Analitica e dalla Clinica Tavistock. Centri di Riferimento per la violenza sessuale: tali centri collaborano con la polizia per sviluppare migliori prassi relative alle violenze sessuali. Non ci sono dei corsi formativi standard per i professionisti di questi Centri tuttavia alcune organizzazioni come Havens da la possibilità di frequentare corsi specifici tenuti da esperti in scienze forensi, traumi, salute sessuale, sistema legale ecc… INFORMAZIONI E CONSAPEVOLEZZA Il Sistema di Giustizia Criminale (CJS): offre assistenza e consulenza per le giovani vittime. 28 Tale assistenza è fornita tramite opuscoli informativi, DVD e libri. In più il sito web del CJS delle agevolazioni interattive sulle procedure dei tribunali nei confronti delle vittime e dei testimoni. Ciò non è indirizzato direttamente ai bambini ma è una risorsa importante per i genitori e gli operatori sociali. Tutte le più recenti pubblicazioni sono disponibili su www.frontline. cjsinline.gov.uk. Società nazionale per la prevenzione dei crimini contri i bambini (NSPCC) fornisce informazioni sugli abusi minorili come quelli sessuali. Il sito web della NSPCC mette a disposizione degli utenti dettagli informativi sui segni di abusi sessuali, su quali azioni intraprendere e sulle associazioni da contattare in caso di sospetti. Per maggiori informazioni: www.nspcc.org.uk/Inform/resourceforprofessionals/FreshStart/freshstart_wda48966.html Disponibili anche guide per genitori e operatori sociali intitolate “Proteggere i bambini dagli abusi sessuali; www.nspcc.org.uk/Inform/newsandevents/InformNews/pritectingchildrenfromsexualabuse_wda48672.html. Linea telefonica per bambini fornisce sul proprio sito web informazioni sugli abusi sessuali. Il sito è stato pensato in maniera tale da poter essere consultato anche dai più piccoli. www.childline.org.uk/Info/AbuseSafety/Pages/Sexual.aspx Fermalo Ora! Regno Unito e Irlanda: previene gli abusi dando informazioni utili mobilitando famiglie, adulti e comunità per prevenire i crimini contro i bambini. Kidscape è una organizzazione che lavora in tutta l’Inghilterra e offre un servizio di linea telefonica opuscoli informativi, poster, guide formative, video educativi e corsi. Per maggiori informazioni www. kidscape.org.uk 29 Informazioni sugli abusi sessuali sono disponibili anche sul sito web della BBC (www.bbc.co.uk/parenting/your_kids/safety_sexual.shtml) FRANCIA Come per gli altri paesi partner di cui abbiamo parlato fin’ora, anche il comitato direttivo francese ha distribuito dei questionari per raccogliere e avere un quadro generale sui percorsi formativi esistenti. I questionari inviati sono stati circa un centinaio ma le risposte pervenute solo cinquanta. Vediamo più nel dettaglio cosa è emerso da tali questionari. FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO LEGALE Magistrati: nella loro carriera universitaria solo un modulo di un giorno è dedicato agli abusi sessuali e alle vittime di maltrattamenti. Gli argomenti trattati però riguardano solo alcuni aspetti tralasciandone altri relativi alla raccolta di prove sui crimini contro i bambini. Per quanto riguarda gli ufficiali di polizia, il questionario ha rivelato la mancanza di corsi specifici in tali aree. La formazione è prevista solo per chi si occupa di servizi speciali. Tuttavia il comitato direttivo francese ha reso nota l’esistenza di percorsi formativi forniti dal centro nazionale studi e formazione a Gifsur-Yvette a riguardo di maltrattamenti e abusi sessuali. Per gli agenti della polizia francese, Gendarmes, approfondimenti su tali argomenti vengono forniti dal corso in Ufficiali di Polizia Giudiziaria. Dopo aver ottenuto il diploma, è possibile frequentare moduli di un giorno relativi alle metodologie degli interrogatori. Tale formazione pone l’enfasi su come rimanere distaccati nell’esplicare il ruolo di investigatori per poter svolgere e concentrare le proprie abilità su come ascoltare. Un modulo di una settimana, non obbligatorio è dedicato alla psico30 logia infantile, a simulazioni pratiche ecc… Ogni sei settimane, vengono organizzati degli stage e tirocini presso la brigata che si occupa della prevenzione della delinquenza giovanile. Nonostante queste possibilità, molti lamentano una difficoltà iniziale nel prendere parti a tali corsi per mancanza di posti disponibili e di pubblicità sulle offerte formative. Per quanto riguarda i giuristi e gli avvocati, non esistono moduli durante la loro carriera universitaria dedicati agli abusi sessuali dei bambini. Tali figure professionali lamentano una preoccupazione a riguardo della mancanza di moduli specifici in quanto essi sono molto spesso coinvolti in casi di abusi sessuali minorili. L’unico corso disponibile è quello organizzato dall’Università di Bordeaux e affronta tali problematiche da un punto di vista esclusivamente giuridico. Amministratori ad hoc: per essi nessun corso obbligatorio ma solo pochissimi corsi organizzati da svariate associazioni impiegante nel sociale. FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO, PSICOLOGO E SOCIALE Anche qui la formazione professionale nell’ambito della prevenzione contri i crimini e gli abusi sessuali a discapito dei minori risulta essere scarsa. Medici, infermieri, operatori sociali, insegnati e psicologi si trovano a volte costretti a dover frequentare corsi formativi privati in quanto quelli offerti da associazioni e istituti pubblici sono pochi e molto spesso non disponibili per la mancanza di posti. Altro problema è la mancanza di finanziamenti. In conclusione, la partecipazione a moduli e a corsi formativi dipende quasi sempre ed esclusivamente dall’interesse individuale dei professionisti. Poco sono le informazioni pervenute sulla crescita della consape31 volezza tra i professionisti e l’opinione pubblica in generale. Secondo il comitato direttivo bisogna insistere di più su tali aspetti vista l’importanza dell’informazione. Uno dei metodi efficaci è partecipare a conferenze e meeting indirizzati a professionisti e non per poter approfondire argomenti specifici e generici. GERMANIA Per quanto riguarda la Germania, il comitato direttivo non ha potuto fornire un quadro generale sulla situazione formativa a livello giuridico in quanto i questionari inviati alle forze di polizia, ai giudici, avvocato e procuratori non sono pervenute nonostante le sollecitazioni. Per quanto riguarda l’ambito sanitario e sociale si può affermare quanto segue: Medici pediatri, ginecologi ecc..: durante la carriera universitaria, una formazione specifica in materia di abusi sessuali sui bambini non viene fornita ma dipende solo ed esclusivamente su iniziativa privata dello studente. Una formazione molto generica in tale ambito è fornita da KARO e.V. oppure si acquisisce tramite seminari informativi tenuti da dottori esperti negli ospedali. Psicologi: la formazione relativa agli abusi sessuali contro minori è a volte prevista nell’ambito degli studi universitari ma l’esperienza va acquisita tramite la pratica individuale. Data la scarsità di formazione, il comitato direttivo ritiene che le autorità debbano garantire maggiori opportunità di crescita formativi in tale ambito. Operatori sociali e infermieri si trovano ad affrontare lo stesso problema. Durante i loro studi questi argomenti vengono trattati in maniera molto superficiale. Gli approfondimenti vengono spesso forniti da dottori già esperti in materia di maltrattamento minorile. Una possibilità di informazione è garantita da alcune riviste scientifi32 che e mediche come “The Gynaecologist” e dal Circolo tedesco per la protezione dei bambini. Gli insegnati non hanno l’obbligo di effettuare nessun percorso formativo. Da ciò risulta evidente che molti sono gli sforzi e le azioni da intraprendere per migliorare la formazione professionale, garantire maggiore informazione e accrescere la consapevolezza in ambito politico, sociale, medico e giudiziario. Punti principali su cui intervenire: • Modificare il sistema legislativo penale in modo da portare la legislazione tedesca al pari con quella Europea per quanto riguarda l’abuso e la pornografia minorile. • Introdurre moduli obbligatori relativi agli argomenti sopracitati in tutte le università e scuole per la formazione di giudici, avvocati, forze di polizia, assistenti sociali, insegnati e tutti coloro che lavorano a stretto contatto con le piccole vittime. • L’età va aumentata da 16 a 18 perche è giusto considerare tutti i minori di 18 anni ancora bambini. • Garantire corsi di aggiornamento regolari indirizzati a tutti i professionisti che si occupano direttamente e indirettamente di abusi sessuali e pornografia infantile. Dal punto di vista delle forze di polizia, le barriere europee dovrebbero essere eliminate in modo da garantire un controllo diretto sui singoli casi. ITALIA In Italia la formazione riguardante la prevenzione, il trattamento e l’ascolto dei bambini vittime di abusi sessuali e maltrattamenti presenta varie lacune; tuttavia esisitono delle linee guida approvate dal consiglio dei ministri in materia di politiche sociali il 6 aprile 2001 33 in collaborazione con lo studio nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza coordinato dalla commissione per la salvaguardia dei minori contro sfruttamenti e abusi sessuali (ex art.17, legge 269/98). Il documento spiega al punto 4.2 le modalità di formazione che si dividono in tre stadi: Raccolta: questo è il primo stadio che permette l’acquisizione delle metodologie per interrogare i bambini. Questa è una competenza basilare nel prevenire ogni tipo d’abuso. Pone l’enfasi sull’ascolto e l’osservazione dei comportamenti delle vittime, sulle loro emozioni, sui messaggi verbali e non indispensabili per l’individuazioni di problematiche. Tale percorso formativo è indirizzato a tutti i professionisti che operano in questo campo, dagli psicologi ai giudici. Diagnosi: attraverso la diagnosi è possibile capire se un bambino è stato vittima di maltrattamenti. E’ rivolto a medici, assistenti sociali e psicologi per poter fare un’anamnesi completa a livello medico, sociale e psicologico. Protezione e/o trattamento: a questo stadio la formazione deve essere altamente specializzata e variegata. Il primo obiettivo è quello di sviluppare ad un livello superiore le competenze, la partecipazione e l’interazione con le vittime. E’ indirizzato ai giudici, alle forze di polizia, ai medici e agli psicologi. Secondo tale programma, la formazione deve essere garantita dalle regioni e province, ma da quanto emerge da uno studio condotto dall’Istituto degli Innocenti, poche sono le regioni e le provincie che hanno provveduto a garantire tale formazione per lo più fornita da enti autonomi locali, ospedali e associazioni. Ad esempio ricerche effettuate dall’Ireffor hanno evidenziato un mancato coinvolgimento della Regione Basilicata a tale proposito nonostante la presenza sul territorio di una istituzione regionale dedicata proprio alla salvaguardia e alla protezione dei minori. Recentemente, una delle azioni intraprese da governi regionali, per ovviare a tali lacune, è stata la costituzione di un comitato inter34 istituzionale che favorisca la collaborazione tra le varie istituzioni che operano nel campo della protezione dei minori. Come conseguenza, le regioni coinvolte, hanno partecipato a vari progetti di formazione: Attività per una formazione basica: indirizzata soprattutto a chi lavora nelle scuole e in generale a tutti coloro che maggiormente stanno in contatto con i giovani. Tale progetto è nato con l’obbiettivo di informare e migliorare le competenze di figure professionali nell’ascolto dei bambini in modo da poter evidenziare segni di maltrattamento. Corsi individuali e multi -professionali specialistici: si basano sulla diagnosi, sulla valutazione e sul trattamento dei minori vittime di abusi. Indirizzato soprattutto a chi lavora nell’ambito sociale e sanitario. In linea generale si può affermare che i dati raccolti hanno dimostrato una inconsapevolezza diffusa sull’importanza della formazione professionale. FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO LEGALE Magistrati: la carriera universitaria dei magistrati non prevede nessun tipo di formazione specifica nell’ambito della salvaguardia e protezione dei minori nonostante sul territorio italiano siano presenti ben 29 tribunali per minori. La formazione dei magistrati in tale ambito si trova ancora agli esordi. Il consiglio superiore della magistratura ha introdotto un requisito obbligatorio al fine di identificare e istituire insieme all’ufficio della procura, gruppi di magistrati idonei alla formazione e maggiormente competenti nel campo dei crimini e abusi sessuali. Non si può dire lo stesso per i giudici, che nonostante vari sforzi non ricevono una formazione tale da garantire le competenze in materia. 35 Questi punti deboli sono il risultato della mancanza di una adeguata formazione specialistica sia durante la carriera universitaria che dopo. Polizia e carabinieri: la Polizia di Stato dispone di proprie scuole dove gli agenti vengono formati in materie giudiziarie, criminali e sulle tecniche di i investigazione. L’accademia di Brescia organizza corsi pratici per migliorare le tecniche, le metodologie e le competenze di coloro i quali sono impiegati presso i dipartimenti di polizia giudiziarie e che spesso di trovano a dover fronteggiare casi di abusi e maltrattamenti nei confronti dei minori. Ciascuna Questura dispone di un ufficio che si occupa dei minori. I professionisti che vi lavorano frequentano corsi specifici sulla psicologia, sulle tecniche investigative da adottare nei casi in cui le vittime sono bambini. Il Ministero degli Interni organizza programmi formativi ogni anno in collaborazione con medici, psicologi e rappresentanti delle forze di polizia; inoltre gode della collaborazione di associazioni private in quanto ritiene che lo scambio delle informazioni e delle esperienze tra le varie figure professionali coinvolti in casi di maltrattamento contro minori sia di fondamentale importanza per migliorare la formazione. I Carabinieri non ricevono nessuna formazione a riguardo e la formazione dipende dall’interesse di ciascun individuo; tuttavia ci sono alcuni reparti che sono più specializzato di altri come i NAS (nucleo antisofisticazione). I punti deboli che gli studi hanno messo in evidenza sono: • Mancanza di formazione sia a livello generico che specialistico • Mancanza di linee guide su questioni interculturali, come ad esempio sui maltrattamenti e sullo sfruttamenti dei bambini immigrati 36 Per gli avvocati non vi sono dei percorsi formativi specifici sui casi riguardanti gli abusi contro minori. Generalmente solo chi lavora in tale ambito può accedere a corsi formativi di argomento giuridico e criminologico messi a disposizione da istituzioni private o da università. I punti deboli sono: • Mancanza si formazione durante la carriera universitaria • Mancanza di formazione obbligatoria su moduli universalmente riconosciuti • Forte disapprovazione sui differenti approcci e sulle differenti metodologie impiegate nei casi di abusi nei confronti dei minori. FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO, SOCIALE E PSICOLOGICO Per gli psicologi la formazione Iniziali comporta studi universitari per un totale di 5 anni (3 + 2 ) durante i quali non sino previsti moduli specifici sulla salvaguardia dei bambini maltrattati. Dopo aver completato un master, la formazione degli psicologi in tale ambito avviene tramite corsi post-laure pubblici o privati o corsi di formazione proposti da scuole private autorizzate e riconosciute dal Ministero della Pubblica Istruzione, o da associazioni e fondazioni nazionale Molti sono i brevi programmi di formazione organizzati da Regioni, Province, Comuni, aziende sanitarie, e dagli ordini professionali. Tra i documenti pubblicati di recente un valido esempio è rappresentato da “Linee Guide per una diagnosi clinica dei casi che coinvolgono i minori quando si sospetta un abuso sessuale e in relazione alla richiesta di una valutazione o di un processo. Tale documento è stato redatto redatto dal Dr. Paolo Capri direttore dell’Associazione Italiana di psicologia criminale, dal Dr. Alessandro Crisi, Dr. Ester di Rienzo, Dr. Anita Lanotte e Dr. Patrizia Pes e pubblicato nel dicembre 2008 a livello nazionale con la supervisione della regione Lazio. 37 Le lacune che riguardano la formazione degli psicologi includono la non obbligatorietà di corsi specifici e la mancata esistenza di risorse tecniche. Operatori sociali: durante i loro studi universitari non ricevono nessuna formazione sulla prevenzione degli abusi sessuali nei confronti dei minori. Associazioni e organizzazioni private e pubbliche organizzano corsi sulle funzioni e il ruolo degli operatori sociali, su come riconoscere segni di abuso, collaborazione con altre figure professionali, interazione con le autorità giudiziarie e diritti e doveri. I principali punti deboli rilevati sono i seguenti: • Mancanza di corsi universitari specifici e poca chiarezza sul ruolo degli operatori sociali nell’ambito di procedimenti penali nei casi di maltrattamenti nei confronti dei minori. Medici: per quanto riguarda la loro formazione universitaria, non esistono moduli specifici relativi agli abusi sessuali nei confronti dei minori. In Italia esiste un sistema obbligatorio di formazione continua annuale (ECM) patrocinato dal ministero della salute e che garantisce il raggiungimento di crediti formativi; purtroppo i moduli che trattano argomenti relativi agli abusi sessuali offrono pochi crediti formativi e come conseguenza i medici si indirizzano su altri percorsi formativi e ciò non contribuisce al miglioramento delle competenze professionali se non in alcuni ambiti. CONSIDERAZIONI FINALI Le autorità italiane, in collaborazione con i Ministeri, gli enti regionali, provinciali e altre istituzioni di rilievo nazionale devono impegnarsi a garantire una formazione più completa a tutti professionisti impegnati quotidianamente nella lotta conto i crimini nei confronti dei minori. 38 POLONIA Il comitato direttivo ha analizzato la situazione formativa in Polonia riscontrando quando segue FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO LEGALE I pubblici ministeri dopo la laurea in legge, in cui non sono previsti moduli formativi relativi agli abusi sessuali, frequentano tre anni di tirocinio con esame finale. Durante tale tirocinio, argomenti relativi al trattamento dei crimini contro i bambini vengono affrontati nelle lezioni di criminologia con discussioni che hanno una durata massima di un’ora. Anche dopo il tirocinio nessuna istituzione giudiziaria nazionale offre moduli sul percorso formativo sopracitato. Solo chi decide di proseguire gli studi su tali argomenti avrà una formazione abbastanza adeguata in materia di abusi sessuali nei confronto dei bambini. La formazione è garantita da organizzazioni non governative come la Fondazione Nobody’s Children o dall’Istituto Forense. La partecipazione a tali corsi è a discrezione dei singoli individui. Gli avvocati purtroppo non affrontano il problema degli abusi sessuali contro i minori ne durante la loro carriera universitaria ne durante il tirocinio. Fin’ora non si conosce l’esistenza di programmi formativi a tale proposito. I giudici si trovano a fronteggiare lo stesso problema dei magistrati. Ad essi le associazioni non governative offrono la possibilità di frequentare corsi di formazione in materia di abusi sessuale nei confronti dei bambini ma i posti non vi è una larga possibilità di partecipazione a causa dei pochi posti disponibili, inoltre la partecipazione è a totale discrezione del singolo individuo. Polizia: le competenze della polizia in questo campo hanno subito resi strizioni, ad esempio ad occuparsi di interrogare le vittime ora 39 compete ai giudici affiancati da uno psicologo. A disposizione esclusivamente degli ufficiali di polizia il Centro Nazionale di Formazione a Legionowo garantisce corsi di formazione di 4 giorni. Per quanto riguarda altre possibilità e metodologie a disposizione di tutto il personale di polizia non si conoscono fin’ora corsi formativi specifici. Psicologi: durante la carriera universitaria non è obbligatorio affrontare tematiche relative agli abusi sessuali nei confronti dei bambini. Alcune iniziative sono state intraprese dalla Fondazione Nobody’s Children che offre percorsi formativi di 60 o 120 ore, dall’Associazione Nazionale di Psicologia Forense e da altre istituzioni. La Fondazione Nobody’s Children sin dal 2004 tiene annualmente delle conferenze dal titolo “Aiutare i bambini vittime di crimini” e sono indirizzate a tutte le figure professionali che lavorano nel campo. FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO, SOCIALE E PSICOLOGICO Per gli operatori sociali non sono previsti percorsi formativi durante la loro carriera universitaria se non quelli offerti da alcune istituzioni. Per gli insegnanti e il personale infermieristico vale lo stesso degli operatori sociali. Per i medici nessun corso formativo obbligatorio specifico. L’Associazione Polacca dei medici pediatri in collaborazione con l’associazione dei medici di famiglia organizza 12 volte all’anno dei meeting scientifici e uno di essi della durata di due ore è dedicato ai casi di abusi sessuali nei confronti dei bambini. Per ciascun meeting i medici ricevono dei crediti assegnati dall’ordine locale dei medici per conto dell’ordine nazionale. 40 Meeting formativi non obbligatori sono organizzati nelle principali città polacche da organizzazioni private, organizzazioni non governative o locali. Le altre specializzazioni oltre a quella pediatrica che affrontano l’argomento sugli abusi sessuali nei confronti dei minori sono: • Specializzazione in medicina legale • Specializzazione in ginecologia Purtroppo però non esistono moduli completi dedicati solo ed esclusivamente agli abusi sessuali. La fondazione Mederi e il Memorial Institute-Centro ospedaliero pediatrico da cinque anni organizzano conferenze in merito della durata di uno o due giorni. Non esistono in Polonia centri di riferimento specializzati per il trattamento delle vittime di abusi sessuali. Per i terapisti l’unico percorso formativo disponibile è quello organizzato dall’Università degli studi psicologici di Poznan e dalla Fondazione Nobody’s Children a Varsavia della durata di un anno (200h) INFORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA La campagna “Il bambino è testimone bisognoso di particolari attenzioni” è stata lanciata nel 2004 e nel 2007 dalla Fondazione Nobody’s Children in collaborazione con il Ministero della Giustizia. La campagna è stata dedicata a tutti i professionisti che si occupano del trattamento legale, medico e sociale dei bambini vittime di abusi. Tra le pubblicazioni, un manuale su come intervenire e trattare i bambini è stato distribuito su larga scala. Una buona risorsa per i professionisti è il portale della Fondazione Nobody’s Children. Per quanto riguarda la consapevolezza dei crimini contro minori 41 esistono delle pubblicazioni come la rivista semestrale curata dalla stessa fondazione e dal titolo “Abusi nei confronti dei bambini: teoria, ricerca e pratica. La prima campagna sociale è stata lanciata nel 2002 dalla televisione privata TVN. Da menzionare anche il percorso formativo offerto dal dipartimento municipale delle politiche sociali della città di Varsavia (2008-2009) composto da tre moduli ciascuno di 120 ore per un totale di 750 partecipanti. Il Ministero della Giustizia è impegnato nella creazione di un progetto pilota per l’assistenza alle vittime di abusi sessuali, inclusi i minori. In tutte le regioni della Polonia viene istituita una organizzazione che funge da punto di riferimento per le vittime. Inoltre, il Ministero ha ampliato lo sviluppo di procedure per tutti i bambini che si trovano a dover testimoniare in tribunale. Per maggiori informazioni visitare il sito www.dzieckoswiadek.pl ROMANIA Come risultato della Decisione del governo n. 1504/2004 sul Piano Nazionale d’Azioni per la prevenzione e la lotta contro la criminalità e gli abusi sessuali nei confronto dei bambini, il governo si è impegnato nello sviluppo di politiche e strategie per la protezione dei minori attraverso una serie di cooperazioni locali, nazionali, regionali e internazionali. Gli obiettivi principali del Piano d’Azione sono: • L’organizzazione di percorsi formativi dedicati al riconoscimento di segni d’abuso indirizzati a tutti coloro che operano nel campo della protezione di minori • La creazione di un sistema formativo specialistico per i dottori, giudici, insegnanti, operatori sociali 42 • Lo sviluppo di programmi informativi per adulti e giovani Dalle informazioni raccolte dal Comitato direttivo romeno sull’attuale situazione formativa nazionale è emerso quanto segue: • Corsi formativi relativi agli abusi sessuali sono stati tenuti nel 56% delle regioni e a Bucarest, • Corsi formativi per giovani nelle scuole di sono tenuti nel 52% delle regioni • Informazioni per migliorare le conoscenze dei diritti dei bambini hanno coinvolto il 36% delle regioni • Attività informative promosse da associazioni non governative hanno avuto una partecipazione pari al 56%. Per quanto riguarda più strettamente le singole figure professionali è stato riscontrato quanto segue. FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO LEGALE I Magistrati ricevono una formazione iniziale su come raccogliere prove ed interrogare le piccole vittime. Tale percorso formativo è promosso dall’Istituto Nazionale di Magistratura. I punti deboli messi in evidenza sono: la mancanza di corsi relativi alla cura delle vittime, alla prevenzione e alla lotta contro gli abusi sessuali e i maltrattamenti dei minori e la mancanza di una cooperazione multidisciplinare tra le autorità. Ufficiali di polizia Non ricevono nessuna formazione di base sull’argomento; alcuni possono scegliere di frequentare corsi specifici. Generalmente fanno riferimento al Codice Penale, ma a nessuna legislazione specifica, e per tanto le leggi in materia di abusi sessuali non sempre vengono applicate- ad esempio la legge 272/2004 sulla protezione e l’applicazione dei diritti dei minori. I Gendarmes si occupano principalmente del mantenimenti dell’ordine pubblico. 43 FORMAZIONE PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO, SOCIALE E PSICOLOGICO Medici: non esistono corsi specifici sul trattamento delle vittime degli abusi sessuali. Esiste si un modulo che affronta tale argomento nella specializzazione pediatrica, psichiatria infantile e medicina legale (Bucarest, Timisoara, Cluj-Napoca, Iasi si Targu-Mures). I punti deboli evidenziati sono la mancanza di corsi specifici e una mancata promozione di tali corsi da parte del Centro di Formazione Sanitario Nazionale. Psicologi: una formazione di base è garantita dalle facoltà universitarie su argomenti relativi alla psicologia di coppia, all’introduzione dei minori alla giustizia, alla psicologia familiare. Ma moduli specifici ed esclusivamente relativi agli abusi sessuali nei confronti dei minori sono per lo più inesistenti nonostante la figura dello psicologo sia richiesta durante i processi che coinvolgono i minori. Operatori Sociali: ricevono una formazione iniziale relativa a: • Servizio sociale per la protezione delle vittime • Abusi domestici • Protezione dei minori • Terapia individuale e interventi in caso di situazioni critiche • Politiche sociali nell’ambito della famiglia Maggiori percorsi formativi sono garantiti dalle università e dalle associazioni non governative. Alcuni scelgono una formazione post-universitaria sulla prevenzione degli abusi nei confronti dei bambini nell’ambito familiare e sociale (Timisoara, 2008), sulla protezione delle vittime (Iasi) Moduli specifici sono inclusi in altri corsi post-universitari come nei seguenti: • Consulenza nel lavoro sociale (Bucarest) 44 • Valutazione e supervisione nel lavoro sociale (Bucarest) • Master Europeo nei diritti dei minori (Cluj-Napoca e Iasi) • Master in “benessere sociale delle famiglie e dei bambini. Politiche sociali e servizi”(Cluj-Napoca) • Politiche di Affidamento e mediazione nei confronti delle vittime minori. Tra i punti deboli evidenziati va sottolineata la mancanza di un approccio coordinato tra le facoltà e i percorsi di studi. INFORMAZIONE, CONSAPEVOLEZZA Nel 2008 L’Autorità Nazionale per la Protezione dei Diritti dei Minori (con l’auspicio dell’ NAPCR Ministero del Lavoro, della Famiglia e della Protezione Sociale) ha condotto un’analisi delle politiche nazionali e locali per la violenza contro i minori. La presenza di vari fattori economici, sociali, culturali diversi tra loro, ha contribuito allo sviluppo di una legislatura complessa e alla creazione di enti istituzionali, di organizzazione e di meccanismi atti a migliorare l’attuazione delle leggi che ricoprono differenti aspetti relativi degli abusi commessi contro i minori. Il programma include una valutazione degli aspetti legali, sociali e sanitari delle varie forme di violenze nei confronti dei minori, cosi come lo sviluppo di metodologie coerenti affinché venga migliorata la collaborazione internazionale. Un seminario tecnico nazionale intitolato “violenza contro i minori” si è tenuto a Bucarest nel Giugno 2007, organizzato dall’NAPCR con il supporto del Consiglio Europeo, dall’Organizzazione Mondiale del Lavoro attraverso l’ILO-OPE e la Società Nazionale per la Prevenzione degli Abusi e Negligenze nei confronti dei minori SN-CAN. I punti principali affrontati e discussi in questo seminario sono: • Obiettivi e scopi del Consiglio Europeo, il ruolo delle nazioni partner, le aspettative; • Contenuti e raccomandazioni dello studio delle Nazioni Unite sulle Violenze contro i minori; • Le azioni intraprese e gli stadi del processo iniziati dalle autorità 45 • • • • • Romene relative alla violenza contro i minori; Sviluppi da parte delle autorità legali e istituzionali romene nel campo della protezione dei diritti dei minori; Risultato globali dell’analisi nazionale; Problemi teorici e pratici nella diffusione di una cultura sociale non-abusiva; Cooperazione interistituzionale; Organizzazione di 4 gruppi di lavoro sullo sviluppo di una rete di protezione, dell’ottimizzazione del sistema di monitoraggio, del miglioramento dei procedimenti valutativi delle singole situazioni d’abuso, dell’adozione di interventi e metodi riabilitativi commisurati ai bisogni esistenti. CAMPAGNE EDUCATIVE SUI DIRITTI DEI MINORI Per promuovere il rispetto dei diritti dei minori, l’Autorità Nazionale per la protezione di tali diritti ha promosso, con il contributo finanziario dell’Unione Europea, attraverso i programmi Phare, una campagna educativa dal titolo “i diritti dei bambini sono legge”. Tale campagna si è sviluppata in due parti. All’interno di esse si è tenuta la conferenza internazionale relativa ai “diritti dei minori, ruoli delle famiglie e politiche per trattamenti alternativi- abitudini, evoluzione e sfide europee” e organizzata in collaborazione con la presidenza del consiglio dei ministri europei. Le attività della campagna sono state incentrate su un unico messaggio: i genitori sono responsabili nella crescita dei loro figli, e tutti i professionisti, tutte le autorità locali e centrali, devono supportare le famiglie affinché esercitino il loro ruolo nel migliore dei modi. Inoltre tale campagna, ha promosso a sua volta una campagna mediatica” Anche tu potresti essere un genitore migliore” insieme ad altri eventi come i seminari ne le conferenze dove il tema principalmente affrontato è stato quello sulla protezione dei diritti dei minori, il tutto riassunto in una brochure dal titolo “ 90 idee per progetti che aiuti a fare della Romania una nazione amica dei bambini”. Per maggiori informazioni consultare il sito web del NAPCR www. copii.ro. 46 SECONDA PARTE 47 48 1. Proposte per lo sviluppo di percorsi formativi nazionali BELGIO FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Sono varie le figure professionali che si aspettano di ricevere una formazione adeguata per poter meglio intervenire nei casi di abusi nei confronti dei minori. Secondo il comitato direttivo del Belgio, la formazione multidisciplinare dovrebbe focalizzarsi su tre punti principali: approccio teoretico, approccio pratico e valutazione delle competenze sviluppate. I temi da affrontare sono: • Definizione di maltrattamento, di abuso sessuale e dei trattamenti più appropriati • Storia dei maltrattamento e degli abusi sessuali • Fattori di rischio e segni indicativi di maltrattamenti/abuso sessuale • Metodi e approcci in caso di maltrattamento/abuso sessuale confermato • Analisi delle conseguenze del trauma subito • Caratteristiche della personalità infantile e adolescenziale • Famiglie incestuose • Analisi della personalità di chi commette il crimine • Conoscenze basiche del sistema giuridico e amministrativo (Codice Penale, leggi specifiche, status delle vittime) • Sviluppo delle doti comunicative 49 • Morale, segreto professionale e condivisione di informazioni • Concetti relativi alla vittimologia • Informare le famiglie e/o i giovani su come e dove rivolgersi in caso di situazioni critiche. Le figure professionali che devono essere coinvolte nella formazione specifica in base all’area in cui operano, secondo il Comitato Direttivo Nazionale, sono le seguenti: Psicologi • Garantire facile accesso alle informazioni relative ai procedimenti giudiziari in cui sono coinvolti i minori e alle informazioni relative al ruolo dello psicologo in tali situazioni • Ampliamento delle conoscenze in campo della psicologia infantile • Ampliamento delle conoscenze relative alle strategie di comunicazione e di individuazione delle prove di abusi realmente avvenuti • Analisi approfondita delle conseguenze del trauma subito • Controllo emotivo • Metodologie relative alla redazione di rapporti scritti • Concetti di medicina di base • Utilizzo delle linee guida sulle aggressioni sessuali (SAS) Operatori Sociali • Garantire a tali figure professionali un facile accesso alle informazioni relative ai procedimenti giudiziari e psicologici nella cura delle vittime • Concetti di base della psicologia dello sviluppo infantile • Informazioni sulle caratteristiche della personalità delle vittime, degli abusatori e delle famiglie • Formazione avanzata relativa al supporto delle vittime e della famiglie • Metodologie relative alla redazione di rapporti scritti • Controllo emotivo • Approfondimento dei concetti medici di base 50 MEDICI (pediatri, ginecologi etc…) STAFF PARAMEDICO (infermieri, ausiliari, ecc…) • Studio degli abusi sessuali nella storia della medicina • Informazioni sulla sintomatologia presente in caso di abusi sessuali • Informazioni sulla psicologia infantile, sulle conseguenze del trauma, sull’ambiente domestico di famiglie incestuose, ecc… • Conoscenza specifica della rete sanitaria e sociale a cui vanno riportati i casi di abusi e maltrattamenti • Conoscenza dei procedimenti giudiziari e delle misure di protezione • Terapie utili • Controllo emotivo • Confidenza professionale • Sviluppo delle capacità d’ascolto e dell’empatia • Utilizzo delle linee guida sulle aggressioni sessuali (SAS) Magistrati • Informazioni specifiche sulla psicologia dei minori e degli abusatori, sulle famiglie incestuose, sulle strategie e sulle conseguenze dei traumi subiti • Conoscenza delle tecniche comunicative • Informazioni sui trattamenti terapeutici • Concetti di medicina di base (SAS, ecc…) • Rischi connessi ai maltrattamenti Ufficiali di polizia, investigatori Sono le figure professionali che non ricevono una formazione di base relativa a tali problematiche; il loro percorso formativo dovrebbe focalizzarsi soprattutto su come svolgere gli interrogatori in presenza di minori. Avvocati • Informazioni sui tratti principali della personalità dei minori in genere, e delle vittime nello specifico. 51 • Informazioni sulla psicologia degli abustari, sulle famiglie incestuose e sulle conseguenze dei traumi subiti dai minori • Conoscenza delle tecniche comunicative da utilizzare nei casi di interrogatori ai minori • Concetti di medicina di base Psichiatri • Formazione comune con i magistrati • Redazione di rapporti • Comprensione e analisi dei documenti d’accusa e dei mandati • Etica e morale (es. esperti che fungono da terapisti durante i processi!) Criminologi • Informazioni specifiche sulla psicologia dei minori e degli abusatori, sulle famiglie incestuose, sulle strategie e sulle conseguenze dei traumi subiti • Conoscenza delle tecniche comunicative da utilizzare nei casi di interrogatori ai minori • Informazione sui trattamenti terapeutici • Concetti di medicina di base (SAS, ecc…) • Rischi connessi ai maltrattamenti • Approfondimento di casi specifici, come i crimini sessuali nell’adolescenza COOPERAZIONE MULTIDISCIPLINARE INTERNAZIONALE Data l’importanza della formazione multidisciplinare, le istituzione politiche ne devono essere informate in modo che possano trovare risorse finanziarie appropriate. Per favorire una maggiore cooperazione Europea, il comitato direttivo del Belgio, insieme alle autorità nazionale, crede nell’importanza della creazione di una rete informativa che coinvolga tutti i paesi partner come anche nell’istituzione di un centro formativo europeo. 52 INGHILTERRA Il comitato direttivo inglese ha individuato tre percorsi formativi che si addicano alle esigenze dei vari gruppi di esperti in base al loro coinvolgimento nei casi di abusi sessuali e maltrattamenti dei minori. Gli esperti sono stati suddivisi in tre gruppi a cui dovrà essere garantita la formazione: Gruppo A che comprende coloro i quali non hanno responsabilità d’intervento nei casi di maltrattamento ma che comunque svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia e nella promozione dei diritti dei minori in modo da assicurare ad essi e alle relative famiglie il benessere sociale. Gruppo B che comprende coloro i quali svolgono regolarmente il loro lavoro con i minori. Gruppo C che comprende coloro i quali hanno responsabilità specifiche nella salvaguardia e nella promozione del benessere sociale dei minori e l’autorità di intervenire autonomamente. I temi comuni che dovranno essere affrontati nella formazione dei tre gruppi sono i seguenti: • Definizione di abusi nei confronti dei minori • Riconoscimento di segni e sintomi dei maltrattamenti • Conoscenza di base del sistema legislativo, delle politiche e di tutto ciò che faccia da supporto per espletare nel miglio modo possibile il lavoro di salvaguardia e protezione dei minori • Rispetto dei ruoli e collaborazione tra le varie figure professionali • Introduzione all’impatto e alle conseguenze dei traumi sulla crescita e lo sviluppo dei giovani • Tecniche di valutazione In più il Gruppo B includerà moduli: • Sul sistema legale e migliori prassi nella salvaguardia e protezione dei minori 53 • Sugli approfondimenti specifici sugli aspetti degli abusi sessuali • Sull’ambiente del tribunale • Su come trattare e supportare le vittime degli abusi sessuali Il Gruppo C approfondirà invece tali argomenti: • Come condurre investigazioni congiunte • Come ottenere le prove relative agli abusi sessuali • Come investigare sul traffico dei minori • Rischi sull’uso di Internet da parte dei minori FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Per quanto riguarda la formazione delle singole figure professionali, il Comitato Direttivo inglese ha individuato le tematiche da approfondire secondo quanto segue: • Necessità di un percorso formativo standard e riconosciuto a livello nazionale • Necessità tra le forze di polizia, giudici e avvocato di comprendere appieno quando applicare misure speciali • Formazione obbligatoria per magistrati e avvocati relativa alle modalità di interrogatorio • Formazione obbligatoria per le forze di polizia relativa al monitoraggio indipendente e alla Consulenza editoriale • Formazione congiunta tra forze di polizia e operatori sociali • Formazione medica su come intervenire fornendo le giuste cure fisiche e psicologiche alle vittime • Formazione congiunta tra il servizio testimoni del tribunale e il servizio di pubblica accusa • Formazione congiunta a livello legale, medico e sociale per aumentare la consapevolezza delle responsabilità individuale nel rispetto del protocollo • Formazione teorica e pratica COOPERAZIONE MULTIDISCIPLINARE INTERNAZIONALE Schemi di cooperazione esistente in Europa: 54 Giudici: la Rete Europea di Formazione Giudiziaria (EJTN) fondata dalla scuola giuridica e da altre istituzioni per garantire la formazione continua all’interno degli Stati Membri e la cooperazione tra essi soprattutto in materia di giustizia penale. Dispone di un catalogo dei corsi disponibili sul sito www.ejtn.net/www/en/html/index/htm. Tuttavia va sottolineato che l’ordinamento giuridico inglese si basa sul sistema accusatorio piuttosto che su quello inquisitorio su cui si basano gli altri paesi europei. Operatori Sociali: il Servizio Sociale Internazionale del Regni Uniti (ISS UK) promuove e protegge a livello internazionale i diritti e il benessere dei bambini e degli adulti vulnerabili attraverso conferenze. Polizia: l’Europol è una organizzazione che si occupa di garantire e migliorare la cooperazione delle autorità all’interno degli Stati Membri per prevenire la criminalità organizzata internazionale. Purtroppo il campo d’azione di tale organizzazione è rivolto maggiormente ai traffici illegali e non alla protezione dei minori. Obiettivi della cooperazione europea: • Organizzare seminari regolari in modo da condividere idee e discutere sui miglioramenti da apportare • Condividere esperienze • Assicurare la giusta formazione a tutte le figure professionali che si occupano dei minori • Stabilire degli obiettivi europei per le organizzazioni nazionali Punti deboli da migliorare: • Reti organizzative e formative come la EJTN sono de apprezzare. E’ necessario che tali organizzazioni pubblicizzino i loro percorsi formativi indirizzandoli ad un pubblico sempre più vasto e in varie lingue della Comunità Europea. • Istituzione di un’associazione che organizzi conferenze e seminari e che pubblichi manuali sulla formazione per garantire una massima cooperazione • Creazione di un sito web contente informazioni sulla legislazio55 ne in materia di abusi sessuali e linee guida valide a livello Europeo oltre che forum di discussione FRANCIA FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE DI BASE PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Il Comitato Direttivi Francese ritiene che la formazione multidisciplinare di base debba affrontare i seguenti argomenti: • Procedimenti legali • Definizione del ruolo della varie figure professionali che operano con i minori • Imparzialità delle considerazioni professionali • Abilità ad ascoltare i bambini • Capacità di valutare la psiche delle vittime • Guida e supporto delle famiglie delle vittime • Capacità di valutare la psiche e i metodi degli abusatori La formazione multidisciplinare è da intendersi come metodo efficace nello scambio di idee e di esperienze pratiche. FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE SPECIFICA PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Per quanto riguarda le singole figure professionali il Comitato Direttivo suggerisce una formazione specifica indirizzata a: Magistrati, corsi su • Psicologia dei minori e attenta valutazione delle parole usate durante il processo • Utilizzo proprio delle apparecchiature audiovisive • Formazione sulla pornografia e molestie attraverso Internet Avvocati, corsi su Come trattare i casi di abusi sessuali nei confronti dei minori 56 Amministratori ad hoc, corso obbligatorio sulle procedure legali riguardanti i minori vittime di abusi sessuali Ufficiali di Polizia e Gendarmeria, corsi su: • Come condurre il processo investigativo relativo ai maltrattamenti contro i minori • Procedure di registrazione degli interrogatori • Pornografia minorile • Analisi della psiche delle vittime • Valutazioni pratica Il Comitato Direttivo francese ritiene che gli ufficiali di polizia debbano essere gli unici a dover frequentare corsi specifici sul trattamento dei minori, su come raccogliere le prove del crimine e su come condurre un interrogatorio Pediatri, medici di base, ginecologi, psichiatri, corsi su: • Patologie e psicopatologie dei minori vittime di abusi sessuali • Pedofilia e incesti I ginecologi inoltre devono seguire corsi specifici su come rilevare le tracce di violenze sessuali, segni e sintomi di queste. Gli psicologi devono seguire corsi specifici relativi alla sfera psicologica dei minori, delle loro famiglie e degli abusatori. Per quanto riguarda gli assistenti sociali, è necessario garantire loro una formazione di base sugli abusi sessuali durante i loro studi. Inoltre il Comitato si impegna a garantire una formazione specifica ai capi d’istituto e agli insegnati. COOPERAZIONE MULTIDISCIPLINARE INTERNAZIONALE Il Comitato Direttivo francese suggerisce la creazione di una rete europea in materia di abusi sessuali e maltrattamenti contro in minori per garantire: • Scambio di esperienze professionali 57 • Identificazione di progetti comuni • Informazione continua e regolare per tutte le figure professionali • Promozione e supporto dei diritti fondamentali dei minori. GERMANIA FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE DI BASE PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Tale formazione riguarda tutti gli esperti ed è incentrata su: Come rilevare le prove relative agli abusi sessuali • Focalizzarsi sugli abusi sessuali, sui sintomi, sull’impatto dei traumi, ecc… • Come sviluppare le competenze di comprensione e l’empatia • Come aumentare la consapevolezza dell’esistenza di tali problematiche • In che modo supportare le vittime e le loro famiglie FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE SPECIFICA PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Le forze di polizia, gli avvocati e i giudici devono essere in grado di capire l’emotività delle vittime e la loro sofferenza. Devono essere in grado di utilizzare le migliori tecniche d’interrogatorio e comprendere il linguaggio usato dalle vittime. Gli avvocati e i giudici devono essere attenti nel porre le domande in base all’età delle vittime. La formazione congiunta tra le forze di polizia e gli operatori sociali è utile per un maggiore sviluppo delle metodologie investigative. I medici devono essere in grado di fornire la giusta assistenza alle vittime, che si tratti di quella psicologica o fisica. 58 Inoltre, gli insegnati, in base a ciò che ritengono gli psicologi, giocano un ruolo importante nell’educazione dei bambini e nella prevenzione degli abusi sessuali e quindi anche ad essi devono essere garantiti corsi formativi in materia. Per quanto riguarda più strettamente le figure dei medici, il Comitato Direttivo Tedesco chiede al Governo della Repubblica Federale Tedesca l’introduzione di regole più severe in ambito formativo come: • L’obbligo di ciascun medico di riportare i casi di abusi sessuali anche se si tratta solo di un sospetto • Protezione dei dottori che riportano i casi in tribunale • Maggiori opportunità di corsi formativi dedicati ai medici COOPERAZIONE MULTIDISCIPLINARE INTERNAZIONALE Esiste un effettivo bisogno di introdurre moduli formativi di base e specifici in tutti gli istituti, dalle scuole alle università, garantire percorsi formativi regolari, istituire linee telefoniche che facciano da supporto in tutta Europa, creare siti web per tutti coloro che sentono il bisogno di informarsi su tali problematiche e per accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica anche attraverso i mass media. ITALIA FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE DI BASE PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Secondo gli esperti del Comitato Direttivo italiano la formazione professionale multidisciplinare dovrebbe fornire: • Conoscenze di base dei processi traumatici • Conoscenze di base sulla legislazione e sulle azioni da intraprendere in caso di abusi sessuali nei confronti delle vittime • Il corretto approccio emotivo da avere nei confronti delle vittime • Conoscenze delle metodologie, degli strumenti e delle procedure 59 • • • • • Organizzazione delle istituzioni che si occupano dei minori Conoscenze di base della psicologia dei minori Valutazione e osservazione delle vittime Rischi a cui possono incorrere i professionisti e misure difensive Conoscenze di base dei comportamenti degli abusatori La formazione multidisciplinare risponde alle seguenti necessità: • Individuare le metodologie d’ascolto più adatte ai minori • Ridurre l’isolamento professionale • Ridurre il rischio delle influenze negative durante i processi • Migliorare la qualità delle prove raccolte • Definire un protocollo comune d’azione FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE SPECIFICA PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Le figure professionali a cui il Comitato Direttivo italiano intende fornire una formazione specifica sono: Psicologi Contenuti dei corsi formativi: • Effetti a lungo e breve termine che il trauma causa sulla psiche del minore • Localizzazione dei segni e dei sintomi causati dagli abusi • Conoscenze mediche di base • Conoscenze specialistiche sui meccanismi traumatici • Neurobiologia del trauma • Influenza diretta e non sui minori • Trattamenti adeguati per i minori • Valutazione dei metodi e della diagnosi psicologica • Uso di test e questionari per mettere a proprio agio la vittima • Come preparare e sostenere la vittima durante il processo • Come scrivere rapporti finali • Rischi istituzionali come conseguenze dei maltrattamenti • Intervento in caso di situazioni d’emergenza • Come difendersi dai rischi di esaurimento mentale nello svolgere il proprio lavoro 60 Obiettivi • Migliorare la protezione dei minori • Garantire una formazione specifica ai professionisti • Garantire lo svolgimento del lavoro secondo corrette procedure Requisiti Sapere come integrare le procedure e le necessità cliniche e giuridiche Migliorare le capacità degli psicologici nell’interagire con altre figure professionali Supportare l’intero procedimento penale Assistenti sociali Contenuti dei corsi formativi • Valutazione delle circostanze pericoloso e dei primi segni d’abuso • Conoscenza delle norme relative alla protezione dei bambini • Conoscenza delle più importanti misure necessarie da prendere in considerazione in presenza di abusi nei confronti dei minori • Caratteristiche delle famiglie incestuose • Conoscenze basiche delle reazioni psicologiche come conseguenze del trauma • Conoscenze dei pericoli esistenti nell’uso delle moderne tecnologie come Internet • Come e quando intervenire nelle situazioni di emergenza • Rischi istituzionali come conseguenze dei maltrattamenti • Come difendersi dai rischi di esaurimento mentale nello svolgere il proprio lavoro Obiettivi • Garantire l’efficacia degli interventi • Sviluppare migliori capacità nell’ascolto • Valutare le prove raccolte 61 • Garantire informazioni corrette alle vittime Requisiti • Sviluppare competenze sociali al fine di meglio proteggere le vittime • Sviluppare l’abilità nel riconoscere e controllare le emozioni • Trovare metodi efficaci per una collaborazione multidisciplinare Giudici, pubblici ministeri e avvocati Contenuti dei corsi formativi • Norme e procedure legali relative agli abusi sessuali • Tecniche investigative • Psicologia di base dei minori • Conoscenze di base delle tecniche di comunicazione • Rischi istituzionali come conseguenze dei maltrattamenti • Come difendersi dai rischi di esaurimento mentale nello svolgere il proprio lavoro Obiettivi • • • • Garantire l’effettivo intervento Sviluppare le capacità d’ascolto Valutare le prove raccolte Garantire informazioni corrette alle vittime Requisiti • Dare il giusto valore alle testimonianze dei minori durante il processo • Adottare procedure particolarmente cordiali nei casi che coinvolgono i minori Personale sanitario Contenuti dei corsi formativi 62 • • • • • • • • Sviluppo delle capacità d’osservazione e valutazione dei casi Sintomo e segni degli abusi Conoscenze basiche della psicologia infantile Sviluppo delle capacità d’ascolto Metodologie relative alla stesura dei rapporti Procedure legislative Rischi istituzionali come conseguenze dei maltrattamenti Come difendersi dai rischi di esaurimento mentale nello svolgere il proprio lavoro Obiettivi • • • • • Garantire l’effettivo intervento Sviluppare le capacità d’ascolto Valutare le prove raccolte Garantire la giusta formazione ai professionisti Garantire la correttezza delle procedure Requisiti • Migliorare la qualità delle prove • Adottare procedure particolarmente cordiali nei casi che coinvolgono i minori COOPERAZIONE MULTIDISCIPLINARE INTERNAZIONALE In un modo dove la globalizzazione coinvolge tutti gli aspetti della vita quotidiana, inclusa la criminalità, la cooperazione internazionale oltre ad essere importante è necessaria. Gli esperti italiani sono a favore dell’istituzione di una piattaforma internazionale di rappresentati e professionisti dei vari settori in modo da migliorare la formazione Europea in materia di abusi sessuali e maltrattamenti dei minori. Gli obiettivi di tale piattaforma sono: 63 • Migliorare lo scambio di prassi e conoscenze • Promuovere progetti innovativi • Facilitare l’individuazione di temi da sviluppare durante la formazione iniziale dei professionisti • Contribuire ad una più efficace attuazione degli standard europei • Contribuire al rispetto dei diritti dei bambini POLONIA La situazione in Polonia non è delle migliori. Non esistono percorsi formativi di base ne specialistici che contribuiscano ad una effettiva cooperazione multidisciplinare a livello nazionale e internazionale. Uno degli ostacoli è la legge sulla protezione dei dati personali che impedisce lo scambio di informazioni e la collaborazione tra le varie autorità. Il governo polacco dovrebbe prendere dei provvedimenti a tale riguardo. Per quanto riguarda la formazione specifica degli esperti la prima tappa da completare è l’introduzione di percorsi formativi durante la carriera scolastica e post scolastica. In linea generale si può affermare che gli esperti non sono sufficientemente preparati per affrontare casi che coinvolgono i minori e che le uniche conoscenze ed esperienze derivano dal lavoro pratico nella vita di tutti i giorni e ciò è inammissibile. Bisogna garantire corsi obbligatori in ambito legale, medico e sociale. La cooperazione nazionale deve essere garantita dalla promozione di conferenze e seminari, dallo sviluppo di una rete europea in modo da favorire iniziative, miglioramenti e arrivare a soluzioni concrete. Uno dei modi per favorire la collaborazione internazionale è la creazione di siti web. 64 ROMANIA FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE DI BASE PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI La formazione di base multidisciplinare deve focalizzarsi sulle seguenti tematiche: Strutture concettuali e approcci attuali • Definizione di abuso in senso psicologico, emotivo e sessuale, di sfruttamento minorile, circostanze e situazioni in cui si verificano tali abusi • Evoluzione sociale del fenomeno degli abusi sessuali • Principi teoretici • Metodi e strumenti valutativi • Competenze nell’ambito investigativo • Lavoro in team • Conoscenze basiche della struttura legislativa • Procedure d’emergenza • Cooperazione tra le varie agenzie e autorità • Ambiente sociale: costumi, tradizioni, differenze culturali e religiose • Comunicazione e negoziazione • Organizzazione di campagne informative • Miglioramento delle strutture sociali che facciano da supporto alle vittime e alle loro famiglie. Per quanto riguarda la prevenzione degli abusi sessuali e dello sfruttamento minorile, il Comitato direttivo romeno ha stabilito tre gradi di prevenzione. FORMAZIONE MULTIDISCIPLINARE SPECIFICA PER I PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DEI MINORI Tutte le figure professionali che operano con i minori devono ricevere una formazione obbligatoria attraverso corsi multidisciplinari. Tutti i corsi devono essere accreditati dalle agenzie per la protezione dei minori. 65 Inoltre il curriculum studiorum deve essere continuamente aggiornato in base ai cambiamenti sociali in materia di abusi sessuali nei confronti dei minori. La formazione deve fornire conoscenze relative alle competenze nell’identificazione delle vittime, nell’intervento a loro favore e nelle tecniche investigative e d’interrogatorio. COOPERAZIONE MULTIDISCIPLINARE INTERNAZIONALE La formazione internazionale deve basarsi su strutture comuni tenendo in considerazione le esperienze individuali di ciascuna nazione partner. Scambi regolari di tali esperienze devono essere promosse dai centri di formazione delle associazioni non governative in modo da imparare dalle esperienze e dalle pratiche altrui. 66 TERZA PARTE 67 68 1. Conclusioni MODULO FORMATIVO MULTIDISCIPLINARE La formazione multidisciplinare è da intendersi basica per tutti i professionisti e gli esperti sui crimini, maltrattamenti e abusi nei confronti dei minori. Tali figure professionali sono rappresentate da esperti nel settore giuridico, psicologi, operatori sociali, insegnati, medici, staff paramedico, ufficiali di polizia, avvocati e magistrati. Obiettivo La formazione deve essere in grado di condurre alle risposte più appropriate nell’ambito degli abusi sessuali nei confronti dei minori. La formazione multidisciplinare è da intendersi parte fondamentale della carriera universitaria e post-universitaria. La formazione deve essere largamente promossa in modo da aumentare la consapevolezza sulla sua importanza. La formazione deve svilupparsi in tre direzioni principali: • Componete teoretica • Acquisizione delle competenze • Valutazione atta a verificarle conoscenze acquisite durante la formazione Le aree da approfondire durante il percorso formativo sono: • L’area legislativa, 69 • Il ruolo dei professionisti • Approccio teoretico • Acquisizione delle competenze Gli argomenti multidisciplinari che dovranno essere trattati sono: • Maltrattamento, abusi sessuali e trattamenti • Possibili circostanze pericoloso che lascino presagire casi di maltrattamento • Riferimento di abusi sospetti • Comportamento in caso di abusi accertati • Impatti del trauma • Profilo dei minori vittime di abusi • Profilo degli abusatori • Caratteristiche tipiche delle famiglie incestuose • Informazioni legali e amministrative di base • Conoscenze mediche specifiche sui bambini • Etica • Strategie di comunicazioni La formazione multidisciplinare deve aumentare il senso di consapevolezza nei professionisti sul controllo emotivo, sull’empatia, sulle capacità di ascolto e sulle migliori strategie comunicative. Inoltre è fondamentale garantire agli studenti , durante la loro carriera universitaria percorsi formativi specifici in materia di abusi sessuali nei confronti dei minori e ai professionisti un aggiornamento pratico e teoretico continuo per essere sempre informati sulle innovazioni, sulle eventuali modifiche legislative, sulle tecniche e metodologie ecc… MODULI FORMATIVI SPECIFICI I professionisti a cui indirizzare tale formazione multidisciplinare sono: magistrati, giudici, avvocati, forze dell’ordine, medici, psicologi, staff paramedico, operatori sociali e insegnanti. 70 RACCOMANDAZIONI I seguenti principi basici sono quelli da rafforzare: • L’abuso nei confronti dei bambini è un crimine, • Gli abusi hanno conseguenze traumatiche a lungo e breve termine • Gli abusi sono un problema sociale, • Le strategie di prevenzione sono utili a prevenire gli abusi • Le vittime di abusi e i loro famigliari devono essere sottoposti a trattamenti • Ciascun cittadino ha l’obbligo di riportare qualsiasi caso reale o sospetto di abuso • La formazione è necessaria al rafforzamento e allo sviluppo delle competenze professionali Tutte le organizzazioni coinvolte nel programma Train Together convengono che: • Tutti i professionisti devono ricevere una formazione adeguata • Tutti i professionisti devono rispettare i ruoli degli altri collaboratori • La formazione multidisciplinare deve essere migliorata continuamente • I ruoli delle varie figure professionali devono essere sempre chiari e definiti • L’ aspetti principale della formazione è la psicologia relativa alle vittime e ai familiari • I professionisti devono essere sempre tenuti aggiornati sui cambiamenti legislativi a livello nazionale ed internazionale • E’ fondamentale favorire programmi per accrescere la consapevolezza tra l’opinione pubblica e gli esperti • La formazione degli esperti deve essere sempre sottoposta a valutazione • E’ fondamentale stabilire una collaborazione internazionale per condividere informazioni ed esperienze. 71 PARTECIPANTI E CONTRIBUENTI COMITATO DIRETTIVO TEDESCO Coordinatore: • Cathrin SCHAUER, Infermiera, Tutor Sociale, Social-Almoner (UAS), Manager di KARO e.V Esperti: • Michael HEIDE, Capo Detectivi della Polizia Criminale, Perito del Consiglio Direttivo di KARO e.V • Brigitte DZIALlAS traduttrice di KARO’ (Inglese) • Manfred PAULUS, Sovrintendente della Polizia (in pensione); insegnante alla Scuola di Polizia di Baden-Wurttemberg • Professore Adolf GALLWlTZ, Psicologo forense. Studi in scienze mediche, psicologiche e dell’educazione. • Mechthild MAURER, studi in geografia, sport, politica e giornalismo. Capo dell’ECPAT Germany e.V. • Sabine HERZIG, Master in sociologia e scienze politiche, relatrice scientifica all’Istituto Deutsches Jugendinstitut - DJI), coordinatrice nazionale della rete “Bambini a rischio nelle Regioni del Baltico”, e membro del gruppo di lavoro sulla “Prevenzione dei minori dagli abusi sessuali” e consulente nel progetto “PräTect”, lavorare con i bambini e prevenire gli abusi sessuali. Inoltre, hanno partecipato al progetto membri del gruppo di lavoro contro gli abusi sessuali nei confronto dei minori a Plauen e nell’area di Vogtland e membri del gruppo di lavoro sulla violenza contro le donne che ha visto partecipare medici, tutor, operatori sociale, psicologi etc… COMITATO DIRETTIVO INGLESE Coordinatore: • Kamena DORLING, Ufficiale di Polizia press il Centro Legale Minorile Esperti: • Holly ROGALSKI, Ricercatrice press oil Centro Legale Minorile • Christina SZURLEJ, Ricercatrice press oil Centro Legale Minorile 72 • Alan CURTlS, Operatore sociale, Manager del Centro Witham Family, Essex. Consulente del Centro Legale Minorile ‘’:-• Alison CARTER, Avvocato presso il Centro Legale Minorile • Barbara ESAM, Società Nazionale per la prevenzione dei crimini contro i bambini. • Jude TOASLAND, Società Nazionale per la prevenzione dei crimini contro i bambini. • Vs. Onore il Giudice PETER ROOK QC • Nadine TlLBURY, procuratore della Corona • Dr Catherine WHITE, Centro di riferimento per le violenze sessuali St Mary • Jeff BOXER, Agenzia Nazionale per il miglioramento delle politiche • Kevin SMITH, Agenzia Nazionale per il miglioramento delle politiche • Wendi FOSTER, Ufficio Riforme Giustizia Criminale • Gillian EMBLING, Polizia di Norfolk • Brian EVANS, Centro studi giudiziari • Aaron DOLAN, Associazione Criminal Bar • Joyce PLOTNIKOFF, Lexicon Limited • Jean POULTER, Scuola Primaria Reedham County • Dr KEE LAU, Rotherharn NHS Foundation Trust COMITATO DIRETTIVO BELGA Coordinatore: • Clémentine GERARD,psicologa, ricercatrice presso SOS Enfants-Université Libre de Bruxelles (ULB), C.H.U. Saint-Pierre Esperti: • Dr Mare GERARD, psichiatra, coordinatore per SOS EnfanrsUl.B centre, C.H.U. Saint-Pierre • Natacha WINNERS, psicologa, ricercatrice at the SOS EnfanrsULB centre, C. I-I. U. Saint-Pierre • Pierre PATINY, Sovrintendente di Polizia pressi l’Inquiry Service 01’ the Police Services Control Permanent Boarcl, istruttore presso la Scuola Nazionale Ricerca della Polizia Federale 73 • Michel CARMANS, Consulente Polizia Giudiziaria, Centro Studi Comportamentali • Philippe MORANDINI, l Sostituto Procuratore del procedimento penale Dinant, Membro della Corte Suprema di Iusnce • Déborah DEWULF, Capo di SOS Enfants presso l’uffucio Nascite e Infanzia(ONE) • Prof. Darius RAZAVl, psichiatra, professore alla Facolta di Psicologia pressi Université Lìbre cle Bruxelles (ULB) • Philippe RENARD, Consulente “Youth Help” Ufficio del Ministro Catherine Fonck “ Infanzia –Adolescenza - Salute” • Centro Ospedaliero COMITATO DIRETTIVO FRANCESE Coordinatore: • Giulia MANCUSO: sociologa, coordinatrice del progetto TRAIN TOGETHER, coordinatrice dei programmi promossi dall’UE presso La Voix De L’Enfant. Esperti: • Jean Marc BENKEMOUN, psichiatra infantile presso l’unità di medicina legale del centro ospedaliero di Versailles. • Martine BROUSSE, direttore de La Voix De l’Enfant • Jeanne BRUN, Psicologo presso AISPAS Associazione InterProfessionale per la prevenzione e la cura delle vittime di abusi sessuali a Saint Etienne • Bernard CORDIER, Psichiatra, Presidente de la Voix de l’Enfant, direttore dell’unità di psichiatria presso l’ospedale Foch • Françoise FOUQUET-DORR, Magistrato, e vice-presidente de la Voix De l’Enfnt • Captano Karine LE ]EUNE, Capitano della Gendarmeria Nazionale, Ufficio Delegazione Vittime, Ministero degli Interni • Annie MARTlNEAU, Presidente AISPAS - Saint Etienne • Odile MAURICE, operatore sociale, terapeuta familiare, consulente de la Voix de L’Enfant amily therapist, • Hervé THEAUDIERE, Vice-presidente de La Voix De l’Enfant • Régine TESSIER, Segretaria presso La Voix De l’Enfant, volon74 taria dell’associazione Solidimey. • Bénédicte SOULEZ, Psicologo presso la Gendarmeria, Ufficio Polizia Giudiziaria COMITATO DIRETTIVO ITALIANO ISTITUTO DEGLI INNOCENTI Coordinatore: • Donata BIANCHI, sociologa e mediatrice familiare, esperta nella prevenzione degli abusi sessuali nei confronti dei minori. Esperti: • Beatrice BESSI, psicoterapeuta, esperta nazionale in materia abusi sessuali nei confronti dei minori, consulente della polizia e della autorità giudiziarie, Istituto degli Innocenti • Fanny MARCHESE, operatrice sociale, esperta nazionale in materia, membro del CISMAI, centro TIAMA • Carmen NAPOLITANO, avvocato ed esperta nazionale in materia di crimini contro I bambini e le donne. • Eligio PAOLINI, Pubblico Ministero della Procura Ordinaria, Tribunale di Prato, esperto nazionale nei crimini contro bambini e donne. • Enrico SOLITO, membro della Federazione Italiana Pediatri , esperto nazionale sulla salute dei minori • Patrizia BUCCARELLI, psicologa, esperta in abusi sessuali nei confronti dei minori per conto dell’Associazione Artemisia, organizzazione non-governativa indipendente. IREFORR Coordinatore: • Antonio SANFRANCESCO: sociologo, supervisore dei programmi formativi europei. Coordinatore dei progetti europei e nazionali relativi all’uguaglianza, all’insoddisfazione dei giovani e all’integrazione professionale. Esperti: • Assunta BASENTINI, psicologa e consulente per il Tribunale dei Minori di Potenza, specialista in psicologia dei processi giudiziari. 75 • Ester DI RIENZO, psicoterapista, consulente del Tribunale dei Minori di Roma nei casi di sospetti abusi sessuali e maltrattamenti contro i minori. • Angela MARSICOVETERE, operatrice sociale. Responsabile dell’ufficio affidamento di Potenza. • Filippo SQUICCIARINI, Sovraintendente della Polizia di Stato, sezione di Potenza Police. Dieci anni di esperienza nella lotta contro la criminalità, gli abusi e i maltrattamenti nei confronti dei minori. E’ stato responsabile dell’ufficio per i minori della Questura di Potenza. COMITATO DIRETTIVO POLACCO Coordinatori: • Maria KELLER-HAMELA, psicologa, Fondazione Nobody s Children • Joanna CIELECKA-KUSZY, medico pediatra , Fondazione Mederi Esperti: • Monika SAJKOWSKA, socìologa, Fondazione Nobody’ s Children • Jolanta ZMARZLIK psicologa, Fondazione Nobody’s Children • Justyna PODLEWSKA, avvicat, Fondazione Nobody’s Children • Joanna CIELECKA-KUSZYK, pediatra, Fondazione Mederi • Malgorzata ZBROSZCZYK -SZCZEPANIAK, pediatra, Fondazione Mederi • Eleonora ZIELINSKA, avvocato, Fondazione Mederi • Mlgorzata MAKOWSKA, ufficiale di polizia, Fondazione Mederi • Marta SKIERKOWSKA, sociologa, Fondazione Nobody’s Children • Jaroslaw POLANOWSKI, procuratore, Fondazione Mederi • Joanna GASIUK-BARCELLONA, specialista in violenze domestiche, Fondazione Mederi 76 COMITATO DIRETTIVO ROMENO Coordinatore: • Mihai SERBAN, psicologa-psicoterapista, ufficiale di polizia, Agenzia Nazionale per il traffico umano, Ispettorato Generale della polizia romena, coordinatore del programma TRAIN TOGETHER per la Romania. Esperti: • Izabella POPA medico, assistente per il servizio Nazionale- Ufficio Internazionale del Lavoro – Programma Internazionale sulla Prevenzione del Lavoro Minorile, esperta per il programma TRAIN TOGETHER • Manuela DANESCU direttore del Dipartimento Strategie e Programmi, Autorità Nazionale per la Protezione dei Diritti dei Minori (Ministero del Lavoro, della Famiglia e della Protezione Sociale), esperta del programma TRAIN TOGETHER • Gheorghe BARBULESCU ufficiale di polizia, Ispettorato Generale della Polizia Romeno (Ministero dell’Interno) • Maria SCARLAT esperto dell’Istituto Nazionale di Magistratura • Lavinia NANU impiegata presso il Ministero della Sanità, Centro Nazionale sulla Formazione Sanitaria • Ana MUNTEAN presidente dell’Associazione Nazionale per la Prevenzione degli abusi sui minori, Ph.D, West University, Timi oara • Sofia LUCA giudice della Corte di Ia • Ioana NEDELCU esperta del Dipartimento Strategie e Programmi, Autorità Nazionale per la Protezione dei Diritti dei Minori. • Ninela GRUIA, medico, capo del Dipartimento per la Protezione dei Minori, Gorj. 77 78 Stampato nel mese di Aprile 2010 dall’Azienda Poligrafica Tecnostampa snc Via P. F. Campanile 71 - 85050 Villa D’Agri (Pz) Tel. 0975.354066 79 80