Basso Sebino Araberara - 3 Dicembre 2010 SARNICO – ORDINANZA DEL SINDACO: MULTE FINO A 500 EURO AI COMMITTENTI E FINO A 250 EURO A CHI LI DISTRIBUISCE Franco Dometti dichiara guerra ai volantini e depliants pubblicitari per strada e... sulle auto Il sindaco di Sarnico Franco Dometti dichiara guerra ai volantini. Basta distribuzione di depliant per strada, sulle automobili in sosta e, tantomeno, sugli alberi e sui pali della luce con volantini che rimangono lì per mesi fino a quando cadono per terra a brandelli. Ad inizio novembre il sindaco di Sarnico ha emesso questa ordinanza che anticipa così eventuali pubblicità massicce in vista delle festività natalizie. Nell’ordinanza si legge che: “Preso atto che alcune aziende pubblicizzano i loro prodotti commerciali, eventi, ecc., attraverso il sistema del volantinaggio e con manifesti collocati o affissi su pali dell’illuminazione e della segnaletica stradale, su mura o altri posti non autorizzati, nonché occupando gli spazi pubblici con strutture mobili o fisse adibite alla distribuzione di materiale pubblicitario. Considerato che tutto ciò crea una notevole presenza di volantini e/o parti di manifesti su tutte le strade del territorio comunale, con conseguenze pregiudizievoli per il decoro urbano e per l’igiene pubblica; che la diffusione della pubblicità tramite volantini e depliants nelle vie, nelle piazze, nei portoni, sui parabrezza delle autovetture in sosta ed in tutti gli altri luoghi pubblici del Comune, nonché occupando gli spazi pubblici con strutture mobili o fisse adibite alla distribuzione di materiale pubblicitario, causa una enorme quantità di rifiuti di difficile raccolta e, quindi, un evidente degrado dell’igiene e del decoro dell’intero territorio comunale; che lo spargimento di fogli di carta, delle più svariate dimensioni, determina un vero e proprio inquinamento da rifiuti assimilati agli urbani, considerata l’enorme quantità e la continua diffusione degli stessi, e provoca un notevole aggravio di spese per questo ente che è costretto ad impiegare uomini, mezzi e risorse finanziarie per la loro raccolta. Ritenuto quindi opportuno e necessario perseguire in modo rigoroso, da parte di questa Pubblica Amministrazione una seria politica di tutela ambientale e di decoro urbano, nonché di salvaguardia dell’igiene e della sanità pubblica compromessa dal materiale pubblicitario svolazzante si ordina: E’ fatto divieto a tutte le attività economiche di effettuare, in tutto il territorio comunale, pubblicità mediante volantinaggio e/o affissione e/o apposizione di manifesti sui pali dell’illuminazione pubblica e della segnaletica stradale, su alberi, nonché su mura o qualsiasi altro posto o struttura non autorizzati. E’ fatto divieto di distribuire volantini, depliants, manifesti, opuscoli pubblicitari o altro materiale pubblicitario sotto le porte di accesso, sugli usci e negli androni delle abitazioni private, sul parabrezza o lunotto o altra parte delle autovetture e, comunque, su tutti gli altri tipi di veicoli. E’ vietata la distribuzione di volantini ai conducenti o ai passeggeri delle auto durante la circolazione e la distribuzione a mano in prossimità e in corrispondenza di incroci. E’ vietato su tutto il territorio comunale il lancio di volantini – buoni sconto – biglietti omaggio e materiale similare. E’ vietato su tutto il territorio comunale l’occupazione di suolo pubblico con strutture mobili o fisse adibite alla distribuzione di materiale pubblicitario. La distribuzione di volan- tini, depliants, manifesti o altro materiale pubblicitario ed informativo potrà avvenire esclusivamente nelle cassette adibite alla ricezione della pubblicità o mediante consegna direttamente a mano nelle abitazioni private, all’interno dei locali pubblici ed attività commerciali. Gli incaricati a qualsiasi titolo all’esercizio della pubblicità mediante volantinaggio, effettuata nei modi disciplinati dalla presente ordinanza, sono tenuti a non disperdere i volantini per le aree pubbliche del territorio comunale. In occasione di consultazioni elettorali, referendarie e manifestazioni autorizzate su aree pubbliche potranno essere distribuiti volantini nell’ambito delle manifestazioni autorizzate; in questi casi, comunque, il materiale dovrà essere distribuito solo ai cittadini/utenti che si dimostrino interessati alla manifestazione. I trasgressori, aziende committenti e personale reclutato saranno soggetti, salvo che il fatto sia previsto dalla legge come reato o costituisca più grave illecito amministrativo, al pagamento delle seguenti sanzioni pecuniarie: per le aziende commissionarie: sanzione da euro 250,00.= a euro 500,00.= oltre al rimborso spese per il ripristino dello stato dei luoghi; per il personale che diffonde volantini e/o affigge manifesti e/o opuscoli pubblicitari: sanzione da euro 50,00.= a euro 250,00.= oltre al rimborso spese per il ripristino dello stato dei luoghi”. TAVERNOLA - CREDARO Francesco Cristinelli soccorre e salva un collega di lavoro Il piccolo eroe di questa storia si chiama Francesco Cristinelli. E’ originario di Tavernola, risiede a Credaro, lavora in un’azienda di Zocco d’Erbusco. Nei giorni scorsi un suo compagno di lavoro ha una grave crisi cardiaca, si accascia al suolo. Si chiamano i soccorsi. Francesco ha fatto i corsi di primo intervento come volontario dell’Avis di Sarnico. Francesco Cristinelli Capisce che bisogna fare in fretta, gli pratica il massaggio cardiaco. Arrivano i soccorsi, l’ambulanza. I volontari finiscono quello che Francesco aveva cominciato. L’operaio viene portato in ospedale a Chiari, in rianimazione. Si salverà. Forse anche per la prontezza e la preparazione di Francesco. Piccolo eroe della normalità di ogni giorno. 42 Val Calepio GRUMELLO OCCHI PUNTATI DELLE MINORANZE SUI TEMI SOCIALI Sotto scacco PGT e... Piano Diritto allo Studio Tagli del 20% nella pubblica istruzione (An. Ma.) Novembre è il mese dei morti e sembrerebbe, stando agli ultimi umori metereologici, anche degli acquazzoni e la politica sta diventando metereopatica. Dopo la doccia fredda della Petizione Popolare inoltrata alla Sindachessa Nicoletta Noris ora resta da domare un bel temporale sul sociale che si profila all’orizzonte. A sollevarlo i “compagni di spada”, ma non di Consiglio, della Pdl con il loro capogruppo Cristiano Murante. Le prime schermaglie Cristiano Murante si sono riscontrate nel Consiglio Comunale con all’ordine del giorno l’adozione del nuovo PGT, voto contrario, muro delle minoranze. I temi li esplicita il capogruppo Murante nella sua dichiarazione di voto, interrogativi mossi con decisione: “Chiediamo di essere messi a conoscenza della proiezione politica, riguardo i progetti urbanistici futuri, affinché si possano trovare soluzioni di continuità basati non sul contingente, ma su un piano avveduto e lungimirante, mantenendo uno sguardo d’insieme rivolto anche verso i paesi limitrofi. Chiediamo che il lavoro svolto nelle commissioni non sia solo il prendere atto di decisioni già assunte in separata sede, ma che la giunta, i consiglieri e i tecnici insieme, possano costruire e caricarsi e incaricarsi, con responsabilità, di un piano di governo del territorio compartecipato. Chiediamo che gli oneri di urbanizzazione derivanti dalle opere del suddetto piano vengano distribuiti, constatata la reale necessità, per il finanziamento del settore sociale. Chiediamo che venga rispettata la fascia ecologica in prossimità dei paesi confinanti. chiediamo, che venga promossa e divulgata una campagna di sensibilizzazione all’ambiente istituendo un monitoraggio costante della qualità dell’acqua e della aria; nonché la promozione di iniziative volte all’utilizzo di energie rinnovabili”. Ma la critica più decisa e unifoca mossa dalle opposizioni alla maggioranza riguarda il fatto di non aver redatto un piano condiviso con gli altri comuni vicinanti. Ma il PGT non è il solo argomento a destare dubbi, le perplessità della minoranza PDL e un voto contrario netto in Consiglio sono rivolte anche verso il Piano di Diritto alla Studio: “Constatata la considerevole riduzione segue a pag. 44 Araberara - 3 Dicembre 2010 CASTELLI CALEPIO – CONSIGLIO COMUNALE, IL GIALLO DEL SEGRETARIO Il Segretario? Scaduto e... non rimpiazzato. Minoranze: sedute non valide. La Lega se ne va... (An. Ma.) Chi di “cartello” ferisce, di “cartello” perisce. Il restroscena amministrativo di Castelli Calepio si può riassumere con questo motto rielaborato personalmente per l’occasione. Il fatto è presto detto. Mesi fa il Segretario comunale ha affisso un cartello fuori dal suo ufficio che recitava a grandi linee così: “Locale posto sotto sequestro a causa di un procedimento penale in corso”. Stupore e spavento. Ma era tutto vero? Per niente, si trattava di fatti del classico scherzo da prete (anche se si potrebbe ribattezzare “da segretario” visto l’istituzionalità della cosa) ma perché? In quei giorni di maggio l’Amministrazione Comunale aveva indetto delle assemblee pubbliche per presentare alla cittadinanza il progetto del nuovo centro commerciale delle Ex Fonderie del Quintano, le minoranze in quei giorni hanno letteralemnte “assediato” di richieste la segreteria e il povero dipendente pubblico, probabilmente per non essere troppo disturbato o peggio per non fornire il materiale alle opposizioni, ha tirato fuori dal cilindro la trovata del cartello. Nei giorni successivi al fattaccio si sono svolti gli accerta- menti doverosi del caso, in- procedura di nomina del terrogatori dei Carabinieri segretario titolare è avviata ma nulla è trapelato. Una entro sessanta giorni dalla cosa è certa: il segretario data della vacanza e deve Gianluigi Rossetti ha de- concludersi entro 120 giorciso di cambiare aria, preci- ni dalla stessa data”… Tali samente il 2 luglio, ma non provvedimenti costituiscono si è ancora capito un preciso obbligo se è stato allonche non lasciano tanato, e questo margini ad alcuna allontanamento discrezionalità. Al suonerebbe punipunto 4 è previtivo, o se è migrato sto quanto segue: di sua sponte. Al “Qualora nell’Ente suo posto il Sindasia presente la fico Flavio Bizzoni gura del vicesegreha delegato i comtario, la reggenza, Flavio Bizzoni piti di segreteria in caso di vacanza a Carla Cordioli della sede di segrema i mesi passano teria, è assicurata e le cose hanno una dal vicesegretario. scadenza... anche i La reggenza stessegretari. I termini sa non potrà, in legislativi regolaogni caso, superamentano con prere il 120° giorno cisione queste sodall’inizio della luzioni definendo Clementina Belotti vacanza. Decoril tempo di reggenso tale termine, il za della carica in 120 gior- Presidente dell’Agenzia nani. Non si può sgarrare. Per zionale ovvero il Presidenovvie ragioni amministra- te della Sezione Regionale tive la macchina comunale competente, provvederà ad non può rimanere senza inviare presso la sede un chi quella macchina la deve segretario reggente”. Ma i oliare, cioè il segretario. In 120 giorni sono passati e merito la normativa è chia- Cordioli è “scaduta” ma la ra: “…in caso di vacanza cosa più preoccupante è che della sede di segreteria… le del nuovo segretario non c’è funzioni di segretario sono nemmeno l’ombra. svolte dal vicesegretario, se Con questa spada di Daprevisto… in mancanza di mocle, pendente sulla magtale previsione, dal reggente gioranza, si sono aperti i inviato dall’Agenzia… La lavori del Consiglio Comu- nale in data 16 novembre. Ma quello che è successo ce lo spiega Clementina Belotti consigliere di minoranza della Lega Nord nonché ex Sindaco del Comune: “I Consiglieri di opposizione hanno esposto le proprie perplessità sulla validità del Consiglio Comunale convocato in questa condizione. Il sindaco Bizzoni ha nicchiato, ha detto di ritenere tutto regolare e via così. Contento lui... Alla luce di questo fatto noi mettiamo in dubbio la credibilità politica di una maggioranza che in 4 mesi non ha saputo trovare un segretario; voglio sottolineare come questa maggioranza abbia oltrepassato il segno nell’interpretare a proprio uso e consumo le procedure, spesso calpestandole senza rispettare le più elementari norme di trasparenza e buona amministrazione”. L’intero gruppo consigliare della Lega Nord ha poi abbandonato l’aula. Ora si attendono sviluppi in merito anche se da parte delle minoranze sono già iniziate le “rappresaglie”. La Giunta va avanti a deliberare con tranquillità ma qualcosa bolle in pentola. La Lega ha già sparato le prime denunce: Prefetto, Carabinieri e Polizia Locale. Si può dire che nulla a Castelli Calepio si lascia al caso. GRUMELLO – SFRATTI IN PROVINCIA, TUTTI IN PIAZZA (An. Ma.) L’ospitalità un tempo era sacra, valore fondante e cartina tornasole della civiltà di un popolo, fin dagli antichi Greci. Un caso su tutti: Penelope del povero Ulisse, non si sarebbe mai tenuta per anni in casa un branco di Proci affamati se non in nome dell’ospitalità, sacra agli dei dispettosi dell’Olimpo. Questo si è cercato di dire e manifestare, in un pomeriggio di fine novembre, a Grumello del Monte. Tutti in piazza contro gli sfratti e le amministrazioni dure d’orecchio, ma se il sole delle alpi marcava la sua presenza al centro della piazza (così decorato si presenta lo spiazzo di fronte al Comune) dell’amministrazione leghista, presieduta da Nicoletta Noris, nemmeno l’ombra e il sottoscritto ha cercato più volte di contattarla telefonicamente. Rifondazione Comunista e l’Unione Inquilini erano presenti, con un “ospite” d’eccezione, passato di lì per caso ma che non ha esitato a sporcarsi le mani: il Consigliere di minoranza della PDL Michela Bonetti. Presenti anche i diretti interessati Fatiha Akrane la “sfrattata” con tutta la sua famiglia e qualche amico. La situazione ce la spiega Fabio Cochis dell’Unione Inquilini: “Non è giusto che Fatiha, suo marito e la sorella col figlio di due anni finiscano in mezzo ad una strada. Sono tante le case sfitte, anche a Grumello, quasi sempre vuote. Purtroppo sono tante le persone - stranieri, ma anche molti italiani - che rischiano di rimanere senza un tetto dopo aver perduto il lavoro e non riuscendo più a pagare l’affitto. Questo è il caso della famiglia di Fatiha. Lei e suo marito sono stati collocati in aspettativa non retribuita dalla cooperativa di facchinaggio per cui lavorano. L’unica persona della famiglia “L’unica cosa che possiamo fare è… pagarvi il biglietto per tornare a casa” che lavora, per un’altra cooperativa, è la sorella di Fatiha, che guadagna circa 600 euro al mese. Un reddito troppo basso per poter pagare un affitto di 450 euro al mese per un bilocale e contemporaneamente pagare luce, gas e tervento rivolto all’intero nucleo famigliare. Fatiha e il marito saranno abbandonati, il nucleo famigliare smembrato, la sorella, che lavora a Grumello, e la figlia dovranno, collocate in una comunità alloggio per minori. La decisione dell’amministra- compagnare e sostenere la famiglia nella ricerca di un appartamento con un affitto adeguato al basso reddito”. Fatiha non era la sola degli sfrattati in piazza, c’era anche Moufir Ep Sejdani ed è il suo il caso più drammatico. Lacrime agli occhi mi racconta PDL con il suo capogruppo Cristiano Murante ha protocollato in Comune una proposta: “Come gruppo chiediamo all’Attuale Amministrazione di convocare specifiche tavole rotonde, degli incontri cioè tra maggioranza e minoranza, assistenti sociali ed far mangiare la famiglia e figlio di 2 anni. La famiglia di Fatiha è stata sfrattata dal proprietario, anch’egli immigrato. Il procedimento è giunto alla conclusione e sarà eseguito con l’ausilio delle forze di polizia. La mobilitazione e la solidarietà dei cittadini della Valcalepio sono riusciti, per ben due volte, a rinviare l’esecuzione dello sfratto, per permettere all’Unione Inquilini di aprire la trattativa con la Giunta comunale leghista per una soluzione alternativa. Purtroppo, dopo una lunga trattativa, il Comune insiste nella propria posizione di occuparsi, mediante affidamento a comunità di accoglienza, solo della piccola di 3 anni e della madre, rifiutando qualsiasi in- zione è priva del minimo buon senso e dimostra l’incapacità di questi amministratori di avviare serie politiche di sostegno alle famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi economica. Non vale, in questo caso, la solita litania della mancanza di risorse economiche: infatti il comune (peraltro costretto per legge a non abbandonare minori per strada) è disposto a spendere cifre esorbitanti, fino a 2.700 euro al mese, per sostenere la residenza in una comunità di accoglienza, piuttosto che intervenire, a costi decisamente inferiori, per cercare di rimandare ulteriormente lo sfratto (sull’esempio delle trattative condotte dai cittadini con il proprietario), o, meglio, per ac- delle sue peregrinazioni casa per casa, macchina per macchina. Un solo ombrello per riparare la testa, la sua e dei suoi figli piccoli, costretti per strada. Moufir ha chiesto aiuto all’amministrazione leghista di Telgate, paese confinante con Grumello, ma ha ricevuto oltre alla solita porta in faccia anche una frase di commiato che sa di sberleffo: “l’unica cosa che possiamo fare è pagarvi il biglietto per tornare a casa”. Il solito diktat dell’orgoglio nordico. Ma le cose in questi giorni sembrano potersi incanalare verso la strada giusta, almeno a livello locale si sta cercando di guadare queste acque torbide. Il gruppo di minoranza della esperti nel settore, comunali e non solo, per discutere di questa emergenza: come aiutare i nostri concittadini in gravi difficoltà economiche? Un luogo dove analizzare i dati nella fiduciosa volontà di trovare soluzioni: quante famiglie hanno chiesto aiuto nell’arco temporale di questa negativa congiuntura economica? In che termini è stata avanzata la richiesta d’intervento? Che tipologia di famiglie: con figli? Con anziani? Avviare e condurre uno studio sul territorio per analizzare quanti casi di sfratto è a conoscenza il comune, quante case sfitte sono presenti a Grumello del Monte, quante case comunali sono state assegnate e conoscere i parametri di assegnazione. Istituire un progetto, con scelte, compiti e responsabilità condivise da tutti gli amministratori locali, con lo scopo di garantire ascolto e accoglienza istituendo uno specifico sportello, accompagnare le famiglie, investite dalla crisi economica, non in un pronto intervento assistenzialista, ma nella ricerca di soluzioni basate sul reperimento di opportunità lavorative mediante reti di contatti, nel circondario di Grumello; un piano di lavoro che possa integrare la ricerca di fondi per buoni spesa, buoni scuola, buoni pagamento bollette, …protesi alla salvaguardia della dignità della persona nonché della famiglia per sostenerle nell’autonomia economica. Un progetto che possa integrare le vigenti attuazioni d’intervento provinciale/regionale (come ad esempio “I Bandi famiglia 2010”,…). In ultima analisi, un progetto compartecipato da avanzare alla provincia, nonché alla regione, come esempio e modello per altri comuni, atto a gestire sul proprio territorio e contenere le difficoltà economiche nonché il malcontento sociale. La nostra proposta, ne siamo consapevoli, richiederà tempo, energia e sinergia, per la discussione, lo studio, la ricerca, l’attuazione, noi siamo particolarmente sensibili alle famiglie del nostro territorio, vogliamo essere utili in azioni che vadano aldilà di scelte e posizioni politiche. Crediamo non basti convocare semplici commissioni relative ai servizi sociali, riteniamo che tutti i consiglieri e gli assessori abbiano un potenziale che possa essere distribuito e partecipato per intervenire nell’oggi e arginare i problemi che emergono, con rispetto, discrezione considerata la delicata materia di trattazione”. 43