DELLA CARTA DEI SERVIZI PUBBLICI SANITARI Q U A D E R N I I laboratori 3 COME COINVOLGERE IL PERSONALE SULLA CARTA DEI SERVIZI Maggio 1997 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Con questo volume, “Come coinvolgere il personale”, si conclude la presentazione dei risultati dei tre gruppi di lavoro istituiti presso il Dipartimento della programmazione per analizzare alcuni temi critici del processo di attuazione della Carta dei servizi. Gli altri due volumi “Come definire e utilizzare gli standard di qualità” e “Come comunicare la Carta dei servizi e i suoi contenuti” sono già stati pubblicati nella collana “I Laboratori”. Il monitoraggio del processo di attuazione della Carta suggerisce ora di affrontare nuovi temi in una prospettiva di continuità del metodo, già positivamente sperimentato, di collaborazione tra le Aziende sanitarie, le Regioni e il Ministero. Presentando questo volume mi auguro che esso possa contribuire a facilitare il processo di attuazione della Carta e quindi un’offerta di servizi sempre più attenta alle esigenze dei cittadini. Nicola Falcitelli Dipartimento della Programmazione I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi INDICE Presentazione................................................................................................................. Pag. 3 PARTE I - Il coinvolgimento del personale: riferimenti di metodo.................................. Pag. 7 1. Il coinvolgimento del personale sulla Carta dei servizi: elementi di base....................... Pag. 9 1.1 Il coinvolgimento del personale, elemento costitutivo della Carta dei servizi............................................................................................................... Pag. 9 1.2 La credibilità dell’impegno aziendale come base del coinvolgimento..................... Pag. 11 1.3 Le dimensioni del coinvolgimento........................................................................ Pag. 13 1.4 I destinatari del coinvolgimento........................................................................... Pag. 17 1.5 Gli strumenti del coinvolgimento.......................................................................... Pag. 18 2. Il processo di coinvolgimento sulla Carta dei servizi................................................... Pag. 21 3. L’impostazione del progetto “Carta dei servizi”.......................................................... Pag. 25 3.1 I presupposti alla Carta dei servizi....................................................................... Pag. 25 3.2 La presenza della Direzione Generale e della Regione.......................................... Pag. 28 3.3 La costituzione del gruppo di lavoro.................................................................... Pag. 30 3.4 Le priorità nel percorso di avvio: il piano di realizzazione.................................... Pag. 35 4. Il lancio del progetto “Carta dei servizi”..................................................................... Pag. 39 4.1 Modalità e strumenti per facilitare il coinvolgimento............................................ Pag. 39 5. La Carta dei servizi come strumento gestionale........................................................... Pag. 45 5.1 La Carta dei servizi come espressione dell’azienda............................................... Pag. 46 5.2 Struttura delle caratteristiche............................................................................... Pag. 47 5.3 Dinamicità.......................................................................................................... Pag. 49 5.4 Interazione.......................................................................................................... Pag. 50 5.5 Garanzia............................................................................................................. Pag. 52 6. Criteri e raccomandazioni per la scelta delle modalità di coinvolgimento...................... Pag. 55 PARTE II - Strumenti e modalità per il coinvolgimento del personale (schede tecniche curate dalle aziende)................................................................................... Pag. 59 La riunione - Scheda tecnica curata dall’Azienda USL n° 37 di Milano......................... Pag. 61 Il gruppo di lavoro - Scheda tecnica curata dall’Azienda USL di Ferrara...................... Pag. 65 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 1 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi La formazione - Scheda tecnica curata dall’Azienda USL di Ferrara............................. Pag. 67 Il periodico di informazione aziendale - Scheda tecnica curata dall’Azienda USL n° 10 di Firenze................................................................................................................. Pag. 69 La cassetta delle idee - Scheda tecnica curata dall’Azienda USL n° 8 di Chieri.............. Pag. 71 Considerazioni sulla gestione dei reclami - Scheda tecnica curata dall’Azienda USL n° 4 di Napoli............................................................................................................... Pag. 75 PARTE III - Esperienze aziendali (schede di esperienze a cura delle aziende sanitarie).. Pag. 79 Scheda n. 1 - “Carta dei servizi e progetto qualità” (scheda di esperienza a cura dell’Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia) ................................................................................................... Pag. 81 Scheda n. 2 - “Interventi per coinvolgere e sensibilizzare il personale” (scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL di Lamezia Terme).......................... Pag. 91 Scheda n. 3 - “Il coinvolgimento del personale in una azienda di medie dimensioni” (scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL n° 8 di Chieri)................ Pag. 97 Scheda n. 4 - “Il coinvolgimento del personale in una azienda di vaste dimensioni” (scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL n° 10 di Firenze)............ Pag. 99 Scheda n. 5 - “Gli interventi formativi a supporto della Carta dei servizi” (scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL di Ferrara)..................................... Pag. 103 Scheda n. 6 - “Il coinvolgimento dei medici di medicina generale” (scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL di Grosseto).................................... Pag. 109 Scheda n. 7 - “Come migliorare l’assistenza infermieristica definendo un impegno sul modello organizzativo” (scheda di esperienza a cura dell’Azienda Ospedaliera S. Anna di Ferrara)............................................................. Pag. 113 Pag. 2 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Presentazione Il presente volume riporta i risultati del gruppo di lavoro “Come coinvolgere il personale” costituito presso il Dipartimento della Programmazione del Ministero della Sanità con l’obiettivo di favorire un confronto di esperienze e di fornire su questa base elaborazioni, metodi e suggerimenti all’insieme delle aziende sanitarie. La pubblicazione di questo volume nella collana “I laboratori” segue quelle dei risultati degli altri due gruppi di lavoro su “La gestione e l’impiego degli standard di qualità” e su “Come comunicare la Carta dei servizi ai cittadini”. Complessivamente, questi tre temi delineano la natura del cambiamento indotto dalla Carta dei servizi nelle aziende: il miglioramento di quella particolare qualità dei servizi che è quella percepita e valutata dai cittadini, dagli utenti. Con la costituzione dei gruppi di lavoro il Dipartimento ha voluto promuovere un’azione di supporto alle aziende sanitarie su quelli che, in base alle prime esperienze di attuazione (fine 1995), sono apparsi i temi cruciali ai fini dell’attuazione della Carta dei servizi. Nel Servizio Sanitario il principio dell’attenzione alla qualità percepita viene introdotto con l’art. 14 del D.Lgs. 502/92, il quale legittima e immette nell’impianto dell’ordinamento sanitario del nostro Paese il principio per il quale le strutture e le prestazioni sanitarie devono costantemente adeguarsi alle esigenze dei cittadini utenti e devono garantire adeguati standard di qualità dei servizi definiti da un sistema di indicatori. Da questo punto di vista non può sfuggire che la Carta dei servizi - e gli standard di qualità che ne costituiscono il “cuore” - rappresentano un potente strumento per la revisione organizzativa degli apparati e il miglioramento dei processi produttivi dei servizi. La Carta abbatte le barriere dell’autoreferenzialità. Attraverso i meccanismi della Carta, le esigenze del cittadino utente entrano nei processi produttivi dei servizi, ne investono la Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 3 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi progettazione, concorrono all’individuazione dei connotati qualitativi, offrono i riferimenti per valutare i risultati e innescare i cambiamenti. Tutto questo non può non investire l’apparato tecnico a tutti i livelli, non può non generare l’analisi dei processi, la individuazione delle criticità e la riprogettazione dei processi in funzione delle esigenze percepite, la verifica sistematica dei risultati. Tutto ciò coniugando il miglioramento con le istanze della qualità tecnica e della qualità gestionale. La Carta salda i processi interni con il mondo esterno e li rende permeabili alle esigenze dei cittadini. Costituisce quindi l’occasione per assicurare a tutti i livelli dell’organizzazione il percorso verso la qualità totale per il quale il nostro sistema è ormai maturo. Il gruppo di lavoro costituito dal Ministero ha lavorato per raccogliere e valorizzare gli elementi di esperienza più interessanti a questo proposito, pervenendo ad alcune considerazioni di metodo e individuando gli esempi aziendali che possono essere utili alle aziende che si sono confrontate con questo problema. Il volume che segue raccoglie queste considerazioni e questi esempi. Il volume non costituisce un atto di indirizzo, né sostituisce alcuna fonte normativa sulla Carta dei servizi. Esso non ha la pretesa di fornire un trattamento completo ed esaustivo del tema che viene trattato, né vuole essere l’ennesimo manuale sul coinvolgimento. Il suo scopo, più limitato, è quello di mettere a disposizione delle aziende sanitarie, e in particolare di coloro che più direttamente sono impegnati nello sviluppo della Carta dei servizi, l’esperienza e le considerazioni maturate su questo tema direttamente all’interno di altre aziende sanitarie. Il Gruppo di lavoro è stato costituito il 26 febbraio 1996 e ha concluso i propri lavori nel giugno dello stesso anno. Hanno partecipato al Gruppo i seguenti referenti aziendali: - Sergio Morgagni (coordinatore del Gruppo), Azienda USL n° 8 di Chieri; Pag. 4 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi - Filippo Andretta, Azienda USL di Grosseto; - Silvana Bortolami, Azienda Ospedaliera di Padova; - Anna Maria Bruni, Azienda USL di Lamezia Terme; - Antonio Cannarozzo, Azienda Ospedaliera G. Pini di Milano - Gerardantonio Coppola, Azienda USL n° 8 di Chieri; - Alberto D’Anna, Azienda USL n° 2 di Salerno; - Salvatore De Franco, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia; - Marina Di Ciacco, Azienda USL n° 37 di Milano; - Salvatore Esposito, Azienda USL n° 4 di Napoli; - Adriana Favilla, Azienda USL n° 10 di Firenze; - Annarita Guglielmi, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia; - Saverio Proia, Azienda USL Roma D; - Cecilia Sannino, Azienda USL n° 4 di Napoli. - Ulrich Winand, Azienda USL di Ferrara Con il Gruppo di lavoro e alla redazione del presente volume hanno collaborato Licia Da Re e Valeria Di Palma del Ministero della Sanità con l’apporto dei consulenti Finsiel. Si ringraziano tutte le aziende che hanno collaborato alla realizzazione di questo documento, anche attraverso il contributo di professionisti e operatori che non è stato possibile indicare nominativamente. Il presente documento è articolato in tre parti secondo lo schema seguente. La parte prima riporta i riferimenti di metodo ed è suddivisa in 6 capitoli: - nel primo capitolo, sono indicati i riferimenti e gli elementi di base del coinvolgimento in relazione alle caratteristiche del settore sanitario e alla Carta dei servizi; - nel secondo capitolo vengono individuate le fasi che, nell’esperienza realizzata dalle aziende partecipanti al gruppo di lavoro, caratterizzano il processo di coinvolgimento sulla Carta dei servizi; - i capitoli successivi (il terzo, quarto e quinto) approfondiscono ciascuna delle fasi individuate, anche attraverso esempi riportati sulla base delle concrete esperienze svolte Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 5 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi dalle aziende. In particolare il quinto capitolo (La Carta come strumento di gestione aziendale) è stato sviluppato a cura dell’Azienda Ospedaliera S. Maria Nuova di Reggio Emilia, che ha potuto collegare l’applicazione della Carta ad un preesistente programma di gestione dell’azienda basato sui principi della qualità totale; - il sesto capitolo riporta, in sintesi, i criteri e le raccomandazioni per la scelta delle modalità di coinvolgimento del personale. Nella parte seconda sono riportate delle schede tecniche messe a punto da parte delle aziende sugli strumenti e modalità di coinvolgimento del personale. La terza parte infine presenta una serie di schede illustrative delle più significative esperienze di coinvolgimento del personale condotte dalle aziende partecipanti al gruppo di lavoro. Giorgio Verdecchia Maggio 1997 Pag. 6 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi PARTE I IL COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE: RIFERIMENTI DI METODO Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 7 I LABORATORI 3 Pag. 8 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 1. IL COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE SULLA CARTA DEI SERVIZI: ELEMENTI DI BASE 1.1 Il coinvolgimento del personale, elemento costitutivo della Carta dei servizi Se la Carta dei servizi costituisce un “patto” fra l’azienda sanitaria e la propria utenza, tale patto deve essere preso in carico da tutte le persone che compongono l’azienda e che agli occhi dell’utente la rappresentano in tutte le occasioni di contatto. L’utente deve poter ritrovare lo “spirito” e i contenuti della Carta dei servizi in ogni contatto con ogni singola persona dell’azienda: e questo in termini di qualità dell’informazione, di rispetto degli standard, di gestione degli eventuali inconvenienti e dei reclami. Di fatto, una azienda che non riuscisse ad impegnare tutto il proprio personale intorno ai contenuti del patto che intende stabilire con i propri utenti non sarebbe in grado di rispettarlo. Il coinvolgimento di tutto il personale aziendale costituisce quindi un elemento irrinunciabile e costitutivo della Carta dei servizi. Senza coinvolgimento del personale sarebbe inevitabile ricadere in una logica di adempimento, per cui la Carta si ridurrebbe a un documento formale sostanzialmente privo di effetti sul funzionamento delle relazioni fra azienda e cittadini utenti. Tale rischio può essere molto forte se il coinvolgimento intorno alla Carta resta limitato ad un gruppo ristretto di persone, situazione questa che può essere naturale all'inizio ma che non deve costituire uno stato permanente. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 9 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Tali affermazioni possono apparire “ovvie” e “difficili” allo stesso tempo. Sono ovvie in quanto la Carta non può che essere espressione di tutte le persone che compongono l’azienda. Sono invece “difficili”, se non anche scoraggianti per tutti coloro che, essendo impegnati nell’attuazione della Carta dei servizi, si rendono conto di quanto la concreta realtà con cui sono confrontati sia lontana da questo obiettivo. Tanto più che il grado di coinvolgimento del personale sembra a molti un elemento “invariante” su cui non è possibile lavorare, una sorta di “bene” naturale che a secondo delle situazioni c’è o non c’è e che non è possibile modificare. Eppure non è così. E’ esperienza di tutti quella di constatare come il livello di coinvolgimento del personale si differenzia da situazione a situazione in funzione di come si lavora per guadagnare l’attenzione e l’adesione degli operatori. Tutti abbiamo potuto notare come gli atteggiamenti e i comportamenti del personale varino in realtà da unità organizzativa a unità organizzativa (sia essa un’azienda, un reparto, un servizio o un ufficio) in ragione delle condizioni di lavoro, dello stile di direzione, ecc. In realtà, la disponibilità al coinvolgimento non è soltanto (come in parte è effettivamente) una funzione delle caratteristiche individuali delle persone, ma dipende in larga misura anche dall’intervento dell’organizzazione; e, come per altri temi, anche in questo caso è possibile lavorare in modo metodico e sistematico. Durante tutto il processo di attuazione della Carta dei servizi, sin dall’iniziale impostazione del progetto, occorre aver ben chiare le modalità con cui coinvolgere nel processo tutte le professionalità che prestano la propria opera all’interno dell’azienda sanitaria con rapporto diretto (personale amministrativo, sanitario e tecnico) e indiretto (ad esempio medici convenzionati, personale di aziende appaltatrici di servizi ausiliari) con gli utenti. La partecipazione del personale andrà sollecitata, mantenuta, rilanciata e rafforzata anche successivamente alla realizzazione della Carta, affinché non venga meno la tensione verso il raggiungimento degli impegni in essa contenuti e verso un progressivo miglioramento degli standard di offerta. Pag. 10 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Sviluppare e accrescere il coinvolgimento del personale nell’attuazione della Carta dei servizi può essere un’operazione più o meno difficile in funzione del contesto aziendale. In alcuni casi, l’azienda sanitaria può far leva su una tradizione di partecipazione e su preesistenti iniziative di sviluppo di una cultura del servizio. In questi casi la Carta dei servizi può costituire un’occasione per riflettere sul cammino compiuto in termini di qualità dei servizi offerti e per affrontare temi o aree di intervento trascurate rispetto ad altre. Per la maggioranza delle aziende sanitarie, coinvolgere il personale nell’adozione della Carta dei servizi costituisce una sfida culturale, organizzativa e gestionale nuova e difficile. Essa va quindi affrontata con determinazione ma anche con realismo, evitando sia di rinunciare all’ambizione di migliorare la situazione di partenza, sia di sbilanciare l’azienda con promesse ai cittadini che poi il personale non è in grado di sostenere. In questo modo la Carta dei servizi costituirà un’occasione non soltanto di miglioramento dei rapporti con i cittadini ma di quelli fra l’azienda e il proprio personale. 1.2 La credibilità dell’impegno aziendale come base del coinvolgimento Quando si parla di coinvolgimento del personale, le idee non sono sempre univoche e definite. In realtà l’operazione di coinvolgimento del personale nell’adozione della Carta dei servizi si basa su alcuni concetti di base estremamente semplici, rispetto ai quali la difficoltà di applicazione è costituita essenzialmente dalla necessità di coerenza e di trasparenza con cui tali concetti devono essere perseguiti per essere efficaci. Il primo di questi principi, quello che costituisce la base fondante e irrinunciabile del coinvolgimento è costituito dalla credibilità dell’impegno aziendale rispetto all’attuazione della Carta dei servizi. Qualsiasi operazione o iniziativa che non trovi una sua base nella Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 11 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi credibilità dell’impegno aziendale è destinata all’insuccesso. L’adozione dei metodi e degli strumenti migliori e più aggiornati non può sostituire agli occhi del personale la mancanza di credibilità di un’iniziativa. E’ illusorio pensare di coinvolgere chicchessia in qualcosa a cui non si dà importanza o in cui non si crede con sufficiente determinazione. Le persone non si spendono per qualcosa che, in tutta evidenza, “non è importante” o comunque così appare poiché l’azienda non lo considera tale. Chiedere ad altri di impegnarsi per qualcosa rispetto a cui non si è disposti ad impegnarsi in prima persona non soltanto assume l’aspetto della manipolazione, ma soprattutto finisce per essere inefficace. In questo caso non valgono le parole o le dichiarazioni: le persone valutano e si fanno le proprie opinioni su ciò che constatano nei fatti. Va sottolineato a questo proposito che la credibilità non dipende tanto da ciò che l’azienda ha effettivamente già realizzato. Può essere credibile anche chi appena si appresta a cominciare a lavorare per migliorare la qualità del servizio, se il personale riconosce i segnali di tale volontà. In questo senso assume una rilevanza particolare la presenza dei massimi responsabili aziendali nel processo di miglioramento della qualità del servizio. Per coloro i quali sono oggi attivamente impegnati nello sviluppo delle Carte dei Servizi aziendali anche questa affermazione di partenza può apparire scoraggiante. Non in tutte le aziende infatti è possibile riscontrare un impegno attivo della Direzione nell’adozione della Carta dei servizi e nel miglioramento della qualità dei servizi. In diverse situazioni aziendali i gruppi che lavorano per attuare la Carta dei servizi si sono costituiti più per una spinta dal basso che per volontà o per mandato della Direzione aziendale. In questi casi l’impegno e la motivazione del gruppo costituisce spesso un elemento di partenza credibile per allargare il coinvolgimento ad altre risorse aziendali. E’ però fondamentale avere consapevolezza dei limiti di tale situazione, che può essere utile o necessaria per “partire”, ma che non è, né potrà essere sufficiente per motivare e Pag. 12 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi coinvolgere una base ampia e stabile di personale. In questi casi guadagnare l’appoggio della direzione costituisce un passaggio obbligato ai fini dello sviluppo della Carta e deve conseguentemente diventare un obiettivo di lavoro per il gruppo. 1.3 Le dimensioni del coinvolgimento Una volta individuato nell’impegno e nella reale convinzione aziendale la base fondante del coinvolgimento è possibile distinguere fra le diverse componenti o dimensioni del coinvolgimento. In buona sostanza è possibile ricondurre tali dimensioni alle seguenti : • far conoscere e condividere; • mettere in grado; • responsabilizzare; • riconoscere. In altri termini il livello di coinvolgimento del personale sarà tanto più alto e più ampio quanto più l’azienda avrà lavorato per far conoscere il significato e i contenuti di ciò che intende perseguire, per consentire ai professionisti e agli operatori di operare di conseguenza, per responsabilizzarli, per dare riconoscimento dei risultati ottenuti. Far conoscere e condividere Il presupposto e il primo passo del coinvolgimento è costituito dal far effettivamente conoscere al personale il significato, gli obiettivi e i contenuti della Carta dei servizi. Molto semplicemente : non è possibile essere coinvolti in qualcosa di cui non si ha sufficiente conoscenza o che non si condivide. Per quanto questa affermazione possa apparire ovvia e scontata, nella concreta realtà dei fatti viene troppo spesso trascurata, cosicché non sono Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 13 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi poche le aziende in cui una parte consistente del personale non è a conoscenza dei contenuti della Carta della propria azienda. In realtà l’azione di mettere a conoscenza richiede un significativo impegno da parte dell’azienda, nonché una progettazione, pianificazione e organizzazione delle iniziative mirate a questo fine. Tale azione deve essere costruita come una vera e propria azione di comunicazione il cui scopo deve essere quello di far sì che il messaggio che si vuole trasmettere giunga effettivamente a destinazione e sia compreso dal personale. In questo senso non può essere considerato sufficiente limitarsi alla mera distribuzione della Carta, anche se questo è indubbiamente necessario. E’ importante individuare e realizzare le modalità più opportune per chiarire non soltanto i contenuti della Carta, ma lo stesso significato che essa ha per gli utenti e per l’azienda e le implicazioni che essa comporta nel modo di lavorare e di rapportarsi con l’utenza. L’azione di comunicazione dovrebbe inoltre proporsi lo scopo di pervenire alla massima condivisione dei contenuti, lasciando aperto ogni spazio ai chiarimenti, alle obiezioni e dando, se possibile, spazio ai contributi del personale. Il personale sarà tanto più in grado di condividere la Carta dei servizi quanto più la sentirà come propria espressione. Ma la dimensione del “far conoscere” non va limitata soltanto alla fase di avvio della Carta dei servizi. Per essere realmente coinvolto il personale ha bisogno di venire costantemente a conoscenza dei risultati ottenuti, dei progressi, dei problemi ancora aperti e non solo per quanto riguarda direttamente il ruolo di ciascuno, ma anche rispetto all’andamento dell’azienda nel suo complesso. Mettere in grado La seconda dimensione del coinvolgimento è costituita dal “mettere in grado” il personale di operare in modo coerente con quanto definito dalla Carta dei servizi in termini di standard, di relazione con gli utenti, di gestione dei reclami, ecc. Gli impegni che l’azienda Pag. 14 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi definisce e formalizza nella Carta dei servizi, comportano spesso l’adozione in azienda di nuovi comportamenti e di nuovi modi di lavorare e di mettersi in relazione con i cittadini. Il personale deve poter far fronte a queste innovazioni anche acquisendo nuove competenze professionali: il cambiamento preconizzato dalla Carta non è soltanto dipendente dalla volontà, ma spesso anche dal “saper fare”. Gestire uno standard, ad esempio, o gestire correttamente un reclamo richiedono competenze professionali “nuove” e diverse da quelle tradizionali di mestiere. Richiedere al personale di operare in tal senso senza preoccuparsi di sapere se esso è in grado finisce per essere frustrante ed essere fortemente controproducente in termini di coinvolgimento per tutti coloro che pur volendo non “possono” partecipare attivamente al cambiamento. Se intende coinvolgere il proprio personale, l’azienda non può quindi prescindere dall’individuare i vincoli tecnici, professionali o organizzativi che impediscono al personale di operare nel modo auspicato e di predisporre le azioni atte a superarli. Ciò non significa ovviamente mettersi su una strada di ampliamento incontrollato delle risorse umane o strumentali, anche se in alcuni casi tale ampliamento appare assolutamente necessario. In molti casi tuttavia è sufficiente intervenire mettendo a disposizione del personale metodi di lavoro e attraverso azioni mirate di formazione o di comunicazione. Responsabilizzare La terza dimensione del coinvolgimento è costituita dall’effettiva responsabilizzazione del personale rispetto ai risultati e alle prestazioni collegate alla Carta dei servizi. Di fatto la qualità del servizio dipende soprattutto dal comportamento e dal modo di operare del personale. I risultati di servizio saranno tanto maggiori e diffusi quanto più ciascun servizio o reparto sarà in grado di organizzarsi autonomamente per valutare le esigenze dei propri utenti e intervenire di conseguenza e quanto più il risultato ottenuto sarà considerato proprio dal personale. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 15 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Stimolare e riconoscere la “proprietà” del risultato a coloro che vi contribuiscono costituisce un elemento irrinunciabile di motivazione e di coinvolgimento. Questa realtà va riconosciuta dall’azienda attraverso l’attribuzione e la sollecitazione di specifiche responsabilità di risultato alle diverse unità organizzative. Inoltre sarà opportuno fornire alle unità organizzative tutte le opportunità per conoscere e valutare i risultati ottenuti in modo da consentire a tali unità di poter decidere eventuali azioni correttive o di miglioramento. Non vanno tuttavia nascoste le difficoltà che le aziende possono incontrare su questa strada. Non sempre infatti il personale ha una tradizione e un’abitudine alla responsabilizzazione sui risultati. Tale responsabilizzazione può anzi suscitare inizialmente timori e resistenze. Essa va quindi aiutata e stimolata attraverso un’azione di supporto. Va tuttavia evitata ogni tentazione di sostituzione da parte del gruppo o delle strutture centrali che coordinano l’attuazione della Carta dei servizi. I risultati di breve periodo che si otterrebbero in questo caso sarebbero infatti ampiamente limitati dall’effetto di deresponsabilizzazione che essi avrebbero e finirebbero inevitabilmente per ridurre le loro possibilità di generalizzazione e di permanenza. Riconoscere L’ultima dimensione del coinvolgimento è costituita dal riconoscimento del contributo e dei risultati ottenuti dal personale. Ogni individuo o gruppo di individui ha da parte dell’organizzazione a cui appartiene bisogno di un ritorno di informazione che gli consenta di sapere se il suo contributo è apprezzato, è coerente alle aspettative generali, è andato o meno a buon fine. Ciascuno di noi tende a misurare il proprio operato sulla base dei riscontri che ottiene : se non troviamo questi riscontri perché continuare ad impegnarci ? Al contrario se l’azienda mostra di apprezzare il nostro lavoro saremo tanto più motivati a migliorare ulteriormente. Pag. 16 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Il riconoscimento costituisce inoltre un indispensabile fattore di rinforzo alla responsabilizzazione del personale. In effetti la responsabilità del risultato ha avuto in passato poche possibilità di valorizzazione e di riconoscimento. Il personale di molte strutture sanitarie (forse della maggioranza) è abituato a considerare il risultato del proprio lavoro come una questione “personale”, legata alla propria etica professionale, che trova poco o nessun riscontro nella propria organizzazione aziendale. La percezione prevalente è quella che il “risultato non conta” e che l’azienda tratti in modo indifferente chi è impegnato per portare risultati e che invece non sente la necessità di tale impegno. Per riconoscimento si intende la manifestazione esplicita del valore che l’azienda attribuisce al risultato ottenuto. Esso non si identifica quindi con l’incentivo economico o di carriera, come invece spesso viene fatto. In effetti tali elementi non costituiscono di per sé un elemento di riconoscimento, a meno che non siano esplicitamente legati al risultato. Inoltre non rappresentano affatto le uniche modalità di riconoscimento, ma una (sia pur importante) fra le tante a disposizione dell’azienda. Quest’ultima ha infatti molte possibilità di manifestare al personale il valore che attribuisce al suo contributo : dalla pubblicazione dei risultati, alla loro generalizzazione, all’impiego intelligente dell’esperienza acquisita dai gruppi di lavoro, ecc. 1.4 I destinatari del coinvolgimento L’azione di coinvolgimento è un’azione di relazione fra l’azienda e il suo personale. Essa deve quindi partire non soltanto dagli obiettivi aziendali, ma anche dalla conoscenza e dall’analisi delle aspettative e dalle caratteristiche del personale. A questo proposito va rilevato come il personale aziendale sia tutt’altro che un blocco monolitico e indifferenziato e come anzi sia composto da individui molto differenti fra loro sia per qualificazione e esperienza professionale, sia per atteggiamento verso il proprio lavoro e l’azienda. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 17 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Più in generale esistono in azienda aree professionali e “culturali” che considereranno sotto una propria luce le innovazioni e i cambiamenti portati dalla Carta dei servizi, e che di conseguenza avranno problemi, resistenze, motivi di adesione molto diversi. Ciascuna di queste aree non soltanto fa riferimento a valori professionali e spesso a linguaggi propri (si pensi ad esempio ai medici o agli infermieri, ma questa affermazione vale anche per il personale amministrativo o per altre categorie professionali), ma è anche organizzata in modo specifico, abituata a specifiche modalità di comunicazione e di incontro, pratica determinati orari, ecc. La scelta delle modalità e degli strumenti più opportuni per facilitare il contributo del personale deve tenere in altissima considerazione queste differenze. Nei confronti del personale il programma attuativo della Carta dei servizi dovrebbe prendere avvio dalla individuazione esplicita delle aree professionali e culturali presenti in azienda. (L’azione di coinvolgimento può essere considerata una vera e propria operazione di marketing interno, che come tale parte dalla segmentazione del personale in aree tendenzialmente omogenee e su questa base progetta e realizza iniziative mirate specificamente a ciascuna area). Ciascuna azienda, in funzione della sua situazione e delle sue caratteristiche, potrà scegliere il modo migliore per segmentare il proprio personale. Un criterio potrà essere quello (già citato) basato sulla distinzione in aree professionali e organizzative. Medici, infermieri, ausiliari, amministrativi, ecc. rappresentano infatti come si è detto aree culturali diverse e omogenee. Per ciascuna di queste aree potranno essere individuati i modi più efficaci di coinvolgimento. Vi sono tuttavia altri criteri utili a riconoscere le differenze del personale per individuare le migliori modalità di coinvolgimento, come ad esempio quello di distinguere in funzione dell’atteggiamento (positivo o negativo) verso il cambiamento e della effettiva capacità di attuarlo. Una simile distinzione potrà portare ad individuare azioni diverse dirette rispettivamente verso coloro che vogliono cambiare, ma che non sono in grado (ad es. Pag. 18 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi programmi di formazione), verso coloro che, pur essendo in grado, non “vogliono” cambiare (ad es. programmi di incentivazione), o ancora verso quelli che insieme “vogliono” e “possono” cambiare (e che possono fornire gli esempi positivi da valorizzare). 1.5 Gli strumenti del coinvolgimento Un ultimo elemento da considerare riguarda le modalità e i metodi con cui consentire e facilitare il coinvolgimento del personale. Esistono molti metodi e strumenti a cui le aziende possono fare riferimento: campagne di sensibilizzazione, riunioni, gruppi di lavoro, raccolta di suggerimenti, iniziative di formazione, premi ecc. (alcuni esempi in questo senso sono riportati nella parte seconda del presente volume ). Nessuna di queste e di altre modalità è di per sé la migliore; esse andranno scelte in funzione del contesto, delle possibilità e delle scelte di fondo di ciascuna azienda. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 19 I LABORATORI 3 Pag. 20 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 2. IL PROCESSO DI COINVOLGIMENTO SULLA CARTA DEI SERVIZI Il coinvolgimento del personale non è rappresentabile attraverso una “fotografia” di una situazione statica, per cui in una determinata azienda il personale è (o non è) coinvolto. Esso è invece un processo di modifica e di continuo miglioramento della situazione esistente. Vi è continuamente la necessità di coinvolgere il personale scegliendo ogni volta gli obiettivi e le modalità più adatte rispetto alla situazione di fatto e alle evoluzioni in corso. Sulla base dell’esperienza delle aziende del gruppo di lavoro, sono identificabili tre fasi distinte sulla cui base si sviluppa il processo di coinvolgimento del personale sulla Carta dei servizi: Impostazione Lancio del progetto del progetto La Carta come componente della gestione aziendale verso il miglioramento Fase n. 1 : impostazione del progetto Carta dei servizi E’ la fase in cui l’azienda definisce i propri obiettivi e le priorità di attuazione della Carta dei servizi, costituisce un gruppo di lavoro e di coordinamento centrale, mette a punto un piano attuativo e prepara il lancio del progetto “Carta dei servizi”. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 21 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Fase n. 2 : lancio del progetto Carta dei servizi E’ la fase in cui l’azienda avvia il coinvolgimento del personale; prescindendo dalle peculiarità proprie di ciascuna azienda sanitaria, questa fase può prevedere lo sviluppo delle seguenti macro-attività: - far conoscere al personale la normativa sulla Carta e condividere i principi sottostanti alla Carta; - individuare e formare un numero non elevato di operatori motivati sul tema Carta dei servizi, di qualsiasi livello e specializzazione, e appartenente alle diverse divisioni-repartiuffici, che potrà fornire una collaborazione fattiva al progetto; - realizzare la banca dati delle informazioni aziendali, individuare i primi standard e impegni aziendali e istituire i canali privilegiati di ascolto e tutela del cittadino, delle associazioni e del personale interno; - informare il personale sull’andamento del processo di attuazione della Carta, sui risultati via, via raggiunti e sugli impegni e programmi di miglioramento dell’Azienda; - creare le condizioni che consentano al personale il rispetto degli impegni assunti dall’azienda; - responsabilizzare le figure professionali chiave lungo il processo di erogazione dei servizi e allargare il coinvolgimento a fasce del personale sempre più ampie, anche con l’ausilio di persone adeguatamente formate per questo scopo; - attivare modalità di riconoscimento dei contributi sulla Carta dei servizi da parte dei singoli operatori; Pag. 22 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi - comunicare i contenuti della Carta dei servizi ai diversi segmenti di cittadini-utenti, alle associazioni dei cittadini e del volontariato, agli enti locali, alla regione e al Ministero della Sanità attraverso le modalità più adatte. Fase n. 3 : impiego della Carta dei servizi come componente della gestione aziendale verso il miglioramento E’ la fase in cui la Carta dei servizi diventa parte integrante della vita e del modo di operare dell’azienda ; l’inizio di questa fase non è definibile in un momento preciso (anzi forse più che una fase potremmo parlare di una precisa “ottica” aziendale). Essa potrà comunque svilupparsi in presenza delle seguenti condizioni: - conoscenza della Carta dei servizi da parte di tutto il personale e di una parte significativa della popolazione del territorio di riferimento; - individuazione di ruoli all’interno dell’organizzazione con la responsabilità di aggiornare la Carta e delineare azioni operative per il raggiungimento degli impegni e dei programmi in essa contenuti; - esistenza di procedure codificate per l’aggiornamento delle informazioni della banca dati della Carta; - verifica periodica degli standard e del grado di raggiungimento dei programmi di miglioramento espressi nella Carta; - funzionamento a regime delle procedure e degli organismi di tutela dei cittadini previsti dalla normativa; Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 23 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi - esistenza di un flusso stabile di informazioni da e per i cittadini-utenti e utilizzo delle informazioni in ingresso per la rielaborazione dei programmi di miglioramento. Tali fasi non costituiscono necessariamente una sequenza rigidamente temporale, quanto una successione logica che può realizzarsi anche in modo concomitante. Sulla base di tale successione logica sono organizzati i capitoli che seguono. Ciascun capitolo è dedicato all’approfondimento di una fase specifica e utilizzano a questo scopo gli elementi di esperienza maturati dalle aziende che compongono il gruppo di lavoro che ha lavorato alla produzione del presente documento. Pag. 24 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 3. L’IMPOSTAZIONE DEL PROGETTO “CARTA DEI SERVIZI” Impostazione Lancio del progetto del progetto La Carta come componente della gestione aziendale verso il miglioramento L’attuazione della Carta dei servizi dovrebbe essere oggetto di un vero e proprio progetto aziendale. Nella valutazione del gruppo di lavoro che ha elaborato il presente documento nella fase impostativa è necessario tenere conto dei seguenti elementi : • l’esistenza e la valorizzazione di presupposti alla Carta dei servizi ; • la presenza della Direzione Generale e della Regione ; • la costituzione del gruppo di lavoro ; • la definizione delle priorità di realizzazione. Per ciascuno di questi elementi, sono presentati di seguito alcuni suggerimenti e raccomandazioni, nonché esempi tratti dalla diretta esperienza delle aziende che hanno partecipato all’elaborazione del presente documento, ma riscontrabili anche in altre aziende che stanno realizzando la Carta. 3.1 I presupposti alla Carta dei servizi Alcune condizioni di base o esperienze e strutture preesistenti possono costituire altrettanti “fattori facilitanti” per l’introduzione della Carta dei servizi. Tali elementi dovrebbero essere attentamente “censiti” e valorizzati ai fini dello sviluppo del “progetto Carta dei Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 25 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi servizi”. Qui di seguito illustriamo i principali fattori facilitanti individuati, accompagnandoli con alcuni esempi tratti dalle esperienze aziendali. • la presenza di unità operative già strutturate ed operanti all’interno dell’Azienda Sanitaria, orientate al cliente o formate professionalmente nell’area della comunicazione e del marketing. In questo senso l’esperienza maturata fino ad oggi nelle aziende attribuisce particolare valore all’esistenza di un Ufficio per le Relazioni con il Pubblico come momento fondamentale dei rapporti con la cittadinanza e canale naturale attraverso cui fare convogliare quei flussi di comunicazione che, per le più svariate ragioni, non riescono a trovare risposta adeguata all’interno delle aziende sanitarie. Presso l’ASL Salerno 2 è funzionante già dal 1992 un “Servizio Pubbliche Relazioni”, con formazione prevalentemente sociologica, impegnato sul tema del rinnovamento organizzativo, che si è dedicato alla diffusione nell’azienda di una cultura orientata al cittadino e ha svolto un ruolo determinante verso la Direzione aziendale per l’avvio del progetto Carta dei servizi. Nell’Azienda Sanitaria Regionale USL n° 8 di Chieri è presente l’Unità Operativa di Comunicazione ed Informazione, istituita formalmente solo nell’aprile del 1995 ma attiva fin dal 1992, che ha, tra l’altro, compiuto ricerche ed indagini in ambito aziendale e sul territorio allo scopo di conoscere il clima aziendale, i propri cittadini-clienti, le altre strutture sanitarie. Il progetto Carta dei servizi è stato quindi avviato da questa unità come logica conseguenza delle attività fino ad allora realizzate. Nell’Azienda Ospedaliera di Padova, il Direttore Generale ha individuato chiaramente l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico quale referente per la Carta dei servizi ed ha predisposto una serie di incontri con gli organismi di Pag. 26 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi volontariato e di tutela dei cittadini allo scopo di definire con precisione gli ambiti e le modalità di intervento all’interno dell’Azienda Sanitaria. • L’esperienza di comunicazione con gli utenti sui servizi erogati, sulle modalità di accesso o sull’organizzazione delle strutture sanitarie, maturata attraverso la realizzazione di iniziative come la produzione di opuscoli e di guide informative destinate ai degenti ospedalieri. L’Azienda Ospedaliera Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano ha affrontato in modo organizzato il problema dei rapporti con la propria utenza a partire dal 1993. Già prima dell’avvio del progetto “Carta dei servizi” veniva distribuita ai pazienti ricoverati una “Guida ai Servizi”, contenente informazioni organizzative e di carattere generale (orari di visite, modalità di accesso alle prestazioni, servizi forniti, ecc.), nonché una scheda di valutazione del grado di soddisfazione da compilare a cura del paziente. Queste esperienze sono risultate utili per impostare e realizzare il progetto attuativo della Carta dei servizi. • L’individuazione nei diversi servizi e reparti di una rete di professionisti e di operatori particolarmente motivati e interessati ad impegnarsi in prima persona e a svolgere una funzione di spinta e di stimolo nei confronti degli altri. Nell’Azienda USL n° 8 di Chieri la presenza di personale dipendente con una soddisfacente formazione professionale nell’area della Comunicazione e Marketing e in possesso di esperienze lavorative presso aziende private, ha costituito un fattore facilitante per l’introduzione in azienda dei nuovi valori (la Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 27 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi qualità, la centralità del cittadino/cliente, ecc.) che sono alla base anche della Carta dei servizi. 3.2 La presenza della Direzione Generale e della Regione L’adozione della Carta dei servizi, come si è anticipato, non può prescindere da un adeguato supporto dei responsabili ultimi delle strutture sanitarie, in particolare dalla Direzione aziendale, ma anche della Regione. Laddove non vi fosse questo supporto, il gruppo di lavoro per la Carta dei servizi, costituito in modo più o meno spontaneo, dovrà cercare di creare le condizioni per ottenere attenzione e presenza da parte sia della Direzione aziendale sia della Regione. Il Servizio Pubbliche Relazioni dell’ASL Salerno 2 ha provveduto a sensibilizzare e informare la Direzione sul significato e le implicazioni della Carta dei servizi, ad indicare i percorsi attuativi e a descriverne i contenuti. Nella Regione Veneto si è proceduto a costituire un Coordinamento regionale degli URP, promosso dal Coordinatore dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Veneto. Questo Coordinamento ha adempiuto ad una verifica generale dell’impostazione di tutte le Carte dei servizi elaborate, dando criteri di omogeneità. Inoltre il Direttore Generale ha partecipato direttamente alla predisposizione e alla realizzazione del progetto Carta dei servizi. Presso l’Azienda USL n° 8 di Chieri la Direzione Generale per legittimare e supportare l’avvio del progetto Carta dei servizi, ha partecipato attivamente alle Pag. 28 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi riunioni del gruppo di lavoro, presenziando agli incontri che sono stati organizzati con gli altri operatori dell’azienda. L’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha avuto una presenza molto attiva, svolgendo un ruolo di coordinamento e di guida nei confronti delle Aziende Sanitarie per la redazione della Carta dei servizi e di grande sensibilizzazione sul tema della qualità dei servizi nei confronti dei Direttori Generali. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 29 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 3.3 La costituzione del gruppo di lavoro La formazione di un gruppo di lavoro di base, responsabile dell’impostazione e del coordinamento del progetto Carta dei servizi costituisce nell’esperienza di molte aziende un elemento irrinunciabile per lo sviluppo del progetto. In molti casi la responsabilità dello sviluppo della Carta dei servizi è stata affidata al gruppo che gestisce l’URP, in altri invece fa capo all’ufficio qualità. Va sottolineato come la scelta dell’una o dell’altra opzione tende a privilegiare un aspetto specifico della Carta dei servizi (la comunicazione nel caso dell’URP, gli standard nel caso dell’ufficio qualità) rischiando di lasciare in ombra gli altri aspetti. Sarebbe quindi opportuno bilanciare questa scelta favorendo un’integrazione nel gruppo di lavoro di componenti diverse. Il gruppo può essere costituito su nomina del Direttore Generale e composto da un numero ristretto di persone, scelte eventualmente sulla base di un’autocandidatura. Dalle esperienze esaminate sono state tratte le seguenti indicazioni circa le caratteristiche peculiari di un gruppo di lavoro. Limitata numerosità dei partecipanti Per esperienza sappiamo che un gruppo troppo numeroso non funziona. Per lavorare bene e produrre risultati i componenti del gruppo devono essere necessariamente pochi. Il numero ideale è di 5-6 persone ; in genere è difficile pensare che un gruppo di più di 10 persone riesca a lavorare in modo produttivo. Pag. 30 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Nel caso in cui sia possibile è opportuno coinvolgere inizialmente un numero maggiore di persone, sarà bene organizzare il loro contributo in sottogruppi coordinati da un team centrale. Interdisciplinarietà dei suoi componenti La forza del gruppo risiede nella complementarietà e varietà degli apporti. Il gruppo inoltre dovrebbe poter rappresentare e dare voce alle diverse realtà e professioni aziendali che hanno inevitabilmente diverse esigenze di coinvolgimento. Una composizione sbilanciata rischierebbe di portare ad una visione parziale dei problemi e delle soluzioni. Va inoltre sottolineato che la presenza nel gruppo della “voce” delle diverse componenti aziendali facilita il collegamento e la relazione con ciascuna di queste scelte. L’interesse reale e la motivazione al tema Al gruppo dovrebbero partecipare soltanto le persone che possono e vogliono dare un contributo reale e continuo. E’ quindi opportuno evitare di coinvolgere nel gruppo chi ha un interesse generico o è mosso da esigenze di “presenzialismo”. Questo tipo di partecipazione finirebbe per intralciare il lavoro degli altri e per rendere difficile lo svolgimento di compiti operativi. Allo stesso modo andrebbe evitato il coinvolgimento permanente di coloro la cui partecipazione è limitata ad un contributo specifico. A queste persone il gruppo potrà chiedere un apporto limitato e momentaneo senza subordinarlo ad una persona costante. Definizione dei ruoli e dei metodi di lavoro Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 31 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Per funzionare un gruppo ha bisogno definire in modo sufficientemente chiaro alcuni ruoli, in particolare quello di responsabile del team e di chi svolge una funzione di segreteria tecnica. Analogamente ad ogni attività o filone di attività dovrebbe corrispondere l’individuazione di chi si assume la responsabilità di portarla a compimento. Non vanno dimenticati a questo proposito due principi fondamentali: • senza una chiara responsabilità è quasi impossibile che le cose siano realizzate; • la responsabilità è una caratteristica individuale, non di gruppo (in questo senso la forza del gruppo si esplica nell’elaborazione; la realizzazione ha bisogno della responsabilizzazione dei singoli). E’ inoltre opportuno fare attenzione al metodo con cui il gruppo lavora : modalità di partecipazione, di svolgimento delle riunioni e del lavoro, destinazione delle fasi, ecc. Da questo punto di vista è opportuno prevedere la presenza nel gruppo di un “metodologo” incaricato di prevedere questi aspetti. Chiara delega da parte della Direzione Generale L’attuazione della Carta dei servizi è un’operazione aziendale. Per questo è necessario evitare che il gruppo finisca per lavorare in una situazione di separatezza rispetto al resto della struttura. Ci sono poche probabilità che una Carta prodotta in queste condizioni riesca ad essere poi espressione della realtà e della volontà aziendale. L’elemento chiave di raccordo tra il gruppo di lavoro e l’azienda è costituito dalla relazione con la Direzione Generale e dalla chiarezza del mandato affidato da quest’ultimo. Va sottolineato che la forza e la consistenza di tale relazione non è soltanto frutto della posizione della Direzione, ma deve essere anche un obiettivo e una preoccupazione costante dello stesso gruppo di lavoro. Pag. 32 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Presso l’Azienda USL n° 8 di Chieri il gruppo di progetto per l’attuazione della Carta dei servizi è stato istituito con provvedimento formale del Direttore Generale. La metodologia di lavoro e le caratteristiche peculiari del gruppo si possono così riassumere: - costituzione di un gruppo “base”, formato esclusivamente dai 5 componenti dell’unità operativa di comunicazione ed informazione. Al gruppo base sono stati assegnati i compiti di: impostare la Carta, individuare cioè le varie linee di intervento; redigere materialmente il documento; garantire un flusso costante di informazioni verso i dipendenti sullo stato di attuazione della Carta; fungere da centro propulsore per l’attivazione degli strumenti legati alla gestione della Carta; governare, in appoggio alla Direzione Generale, le aspettative e le reazioni generate all’interno dell’azienda, dovute alla pubblicazione del documento e alla progressiva consapevolezza degli effetti che essa avrebbe dispiegato sull’organizzazione; - apertura del gruppo base (attraverso un processo di cooptazione) ai responsabili delle varie strutture e funzioni aziendali sulle quali l’attuazione della Carta andava, di volta in volta, ad incidere. Al responsabile impegnato nel gruppo di lavoro spetta il compito di analizzare successivamente con gli operatori del proprio settore, il percorso di erogazione del servizio, dal quale derivano i fattori di qualità ed i relativi standard; - le relazioni dirette ed informali e l’assenza di linee gerarchiche hanno determinato all’interno del gruppo base un clima molto collaborativo e di grande disponibilità. La possibilità di poter esprimere senza timori le proprie idee ed opinioni ha di fatto liberato la fantasia delle persone, favorendo un approccio creativo e soluzioni originali ai problemi e alle questioni che di volta in volta si presentavano al gruppo. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 33 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Nell’ASL 2 di Salerno il gruppo si è costituito “naturalmente” attorno al Servizio Pubblico Relazioni che ha avuto, di volta in volta, come interlocutori, oltre alla Direzione Sanitaria, il Consiglio dei Sanitari e le Associazioni di Volontariato. Un problema si è posto già in questa fase: quello della necessità di un maggior coinvolgimento di personale. I termini imposti dal DPCM 19/5/95 hanno fatto, però, prevalere l’istanza della chiusura in tempi brevi della fase di avvio, fermo restando l’intendimento di promuovere in una fase successiva una maggiore diffusione tra gli operatori. Presso l’Istituto Ortopedico Pini di Milano per la redazione della Carta dei servizi sono state individuate due unità del ruolo amministrativo in staff alla Direzione Generale e successivamente entrate a far parte dell’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico. Detto Gruppo di lavoro, estremamente ristretto, ha provveduto a relazionarsi con la Direzione Sanitaria e l’Unità Operativa Spedalità al fine di ottenere tutte le informazioni da inserire nella Carta. Ciò ha comportato il seguente vantaggio: il gruppo ristretto, grazie all’autonomia operativa connessa al proprio mandato, ha potuto operare con rapidità e rispettare i tempi tecnici di stesura e consegna della Carta dei servizi. Pag. 34 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 3.4 Le priorità nel percorso di avvio: il piano di realizzazione La complessità del processo di attuazione della Carta dei servizi richiede che vengano fatte scelte precise per quanto riguarda le priorità di attuazione. Tale scelte dovranno tenere conto delle finalità generali che l’azienda attribuisce alla Carta dei servizi, della situazione esistente, delle principali difficoltà e criticità attuative e delle risorse effettivamente disponibili. Esse andranno definite in un piano di lavoro. Nella fase di impostazione del progetto la Direzione aziendale coinvolge, generalmente attraverso riunioni, i dirigenti oltre ai componenti del gruppo di lavoro, al fine di chiarire e condividere i principi e gli obiettivi che si intendono raggiungere. Quindi il gruppo di lavoro elabora il piano di realizzazione della Carta dei servizi, partendo da un’attenta fotografia e analisi della propria realtà aziendale per verificare gli aspetti organizzativi nonché il clima culturale di contesto, in modo che il processo di introduzione della Carta possa avvenire con gradualità, al fine di evitare conflittualità e contrasti che potrebbero generare differenti forme di rifiuto. Le informazioni che dovrebbe contenere il piano sono: gli obiettivi aziendali che si intendono raggiungere con la realizzazione della Carta; le azioni e le attività operative (raggruppate in fasi) da intraprendere per il conseguimento degli obiettivi aziendali; i ruoli e le responsabilità progettuali; le metodologie da utilizzare; le tempistiche previste; le risorse impegnate. Per l’operatività del piano è necessaria l’approvazione della Direzione Generale. Successivamente all’elaborazione del piano da parte del gruppo di lavoro del progetto Carta dei servizi in tutte le sue componenti (obiettivi, risultati attesi, attività, responsabilità, metodologie, tempistiche, e risorse impegnate) e comunque dopo la sua approvazione del Direttore Generale, il piano diviene il documento operativo e vincolante con cui verificare il grado di avanzamento del progetto Carta dei servizi. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 35 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Come in tutti i processi riguardanti temi innovativi, nonostante si possa mettere a frutto l’esperienza di altre aziende sanitarie più avanzate, l’incertezza su molti aspetti relativi alle azioni da intraprendere può già dalle prime battute richiedere una revisione del piano stesso. Si consiglia pertanto di prevedere fin dall’inizio alcuni momenti di verifica e di ripianificazione delle attività, evitando di far slittare le date degli eventi più significativi del progetto, e ripensando e ridefinendo le attività ancora de realizzare. Naturalmente ogni modifica significativa del piano richiederà l’approvazione del Direttore Generale. L’Azienda Ospedaliera di Padova, per realizzare la Carta dei servizi ha costituito uno Staff di coordinamento, formato da tre componenti (Area Amministrativa e del Personale, URP e Area Medica), che ha elaborato il Piano Sperimentale di implementazione suddiviso nelle seguenti fasi, per ciascuna delle quali sono stati definiti i tempi di attuazione: fase 1, elaborazione della struttura e individuazione dei contenuti della Carta dei servizi specifici per l’Azienda Ospedaliera di Padova; definizione della composizione dei Gruppi di sperimentazione pluridisciplinari da costituire in alcuni servizi/divisioni/reparti (primario, medici, caposala, infermieri, ausiliari, personale amministrativo); fase 2, avvio da parte dello Staff di coordinamento dei Gruppi di sperimentazione: presentazione del contenuto della Carta previsto dalla normativa e della prima ipotesi di Carta aziendale; illustrazione delle modalità di lavoro per lo studio e la realizzazione della Carta (riunioni del Gruppo di sperimentazione; griglie di lavoro appositamente predisposte); nomina di un responsabile di ogni Gruppo di sperimentazione, per il collegamento con lo Staff di coordinamento e per eventuali incontri successivi di chiarimento e di valutazione; Pag. 36 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi fase 3, messa a punto della Carta dei servizi da parte di ogni Gruppo di sperimentazione; valutazione sull’avanzamento del piano di realizzazione e ripianificazione delle azioni rispetto agli eventuali problemi sollevati, distinti anche per categoria professionale (medici, paramedici, ecc.), con particolare attenzione a quelli emersi nel rapporto con gli utenti; fase 4, verifica finale con i Gruppi di sperimentazione dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi previsti dal Piano e predisposizione di una relazione finale con le eventuali variazioni dal Piano originario; fase 5, allargamento del progetto agli altri servizi/divisioni/reparti, utilizzando la medesima metodologia di sperimentazione e con il coinvolgimento di operatori già interessati precedentemente; fase 6, conclusione dei lavori e presentazione della Carta dei servizi. Nell’ASL Salerno 2 il gruppo di lavoro ristretto, costituito per avviare il processo di attuazione della Carta dei servizi, ha elaborato un piano di progetto che prevedeva le seguenti attività: fase 1, predisposizione di una prima stesura della Carta con la collaborazione della Direzione Sanitaria, del Consiglio dei Sanitari e delle Associazioni di Volontariato; fase 2, costituzione di un nuovo gruppo di lavoro allargato, responsabile della realizzazione della Carta, formato da Direzione Sanitaria, Servizio Pubbliche Relazioni, Direzioni Sanitarie dei cinque ospedali dell’ASL, due Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 37 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi dirigenti di servizi generali centrali, il coordinatore dell’area assistenza territoriale; fase 3, coinvolgimento del personale (inclusi medici generali), in termini di informazione sui contenuti della Carta, estensione della “cultura” della Carta e responsabilizzazione sul raggiungimento degli standard; distribuzione della Carta a tutte le unità operative, presidi territoriali e reparti ospedalieri; fase 4, coinvolgimento dei responsabili dei diversi servizi (Provveditorato, Attività Tecniche e Manutentive) nella realizzazione operativa degli obiettivi di miglioramento; fase 5 (in parallelo), avvio di percorsi formativi per il personale di contatto. Pag. 38 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 4. IL LANCIO DEL PROGETTO “CARTA DEI SERVIZI” Impostazione Lancio del progetto del progetto La Carta come componente della gestione aziendale verso il miglioramento Questo capitolo analizza la fase del processo di attuazione della Carta dei servizi dal momento del lancio del progetto alla realizzazione della Carta, per quanto concerne il coinvolgimento del personale. 4.1 Modalità e strumenti per facilitare il coinvolgimento Le modalità e gli strumenti per favorire il coinvolgimento del personale sulla Carta dei servizi possono essere molteplici; di seguito vengono brevemente illustrati quelli che sono stati maggiormente impiegati in relazione alle diverse dimensioni del coinvolgimento a cui si associano in misura prevalente, anche se non esclusiva. Inoltre, nella parte II del volume, per alcuni di questi strumenti (segnalati con un asterisco) è presentata anche una scheda contenente indicazioni metodologiche di sintesi e consigli pratici tratti dal confronto di esperienze di più aziende sanitarie. Esempi sull’uso dei singoli strumenti sono anche descritti nelle schede di “caso”, presentate nella parte III. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 39 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Far conoscere e condividere - La riunione (*) : è uno strumento particolarmente efficace, se opportunamente pianificato e gestito, per far conoscere e condividere con il personale i contenuti della Carta dei servizi, ma anche per raccogliere osservazioni e suggerimenti e approfondire le aspettative e i dubbi o le resistenze del personale; va ricordato tuttavia che la gestione di una riunione non è facile, e una riunione mal gestita può essere inutile o controproducente e frustrante. Per questo è necessario che le riunioni siano attentamente preparate e gestite, e che chi dirige la riunione sia riconosciuto come competente e autorevole dai partecipanti. Le riunioni possono essere organizzate per unità organizzative, per categorie professionali ovvero per gruppi misti di personale, in funzione delle scelte aziendali. - il periodico d’informazione aziendale (*) : alcune aziende dispongono di un notiziario interno, distribuito a tutti gli operatori (incluso personale convenzionato), contenente articoli di vario genere a cura sia della direzione sia del personale, può essere impiegato per mantenere una comunicazione diretta sull’andamento, sul contenuto e sui risultati del progetto Carta dei servizi; - la corrispondenza: è uno strumento che in particolari casi può essere utilizzato per sottolineare, rimarcare, ricordare o personalizzare una comunicazione; è utilizzabile per esempio per coinvolgere i medici convenzionati e tutti gli operatori dislocati sul territorio, oppure può servire in momenti cruciali del progetto per favorire il coinvolgimento anche di altre categorie di operatori; - il seminario e il convegno: sono eventi formali dell’azienda utilizzabili per sensibilizzare il personale nelle fasi critiche del processo, quali il lancio del progetto Carta dei servizi, la realizzazione delle fasi più significative (per esempio relative alla comunicazione con i cittadini); nel caso del seminario è prevalente la componente formativa; (*) V. scheda tecnica contenuta nella parte II del volume. Pag. 40 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi - l’indagine interna: è utile per comprendere l’opinione di particolari categorie professionali o del personale appartenente a una o più unità organizzative su aspetti relativi alla Carta o su ogni altro argomento sul quale si ritenga importante conoscere le aspettative degli operatori o condividere idee e decisioni; Mettere in grado - la formazione (*): è uno strumento fondamentale per l’acquisizione delle nuove competenze professionali necessarie per gestire la Carta dei servizi: gestione della relazione con gli utenti, gestione degli standard, gestione del reclamo, ecc. La formazione può essere destinata inizialmente a specifiche categorie professionali o al personale di unità organizzative oppure ad un gruppo limitato di persone fortemente coinvolte nel progetto, cui affidare la responsabilità di diffondere i principi e la cultura ispiratori della Carta dei servizi, formare a loro volta e coinvolgere operatori della propria o di altre unità organizzative sulla realizzazione degli impegni e dei programmi contenuti nella Carta; - la predisposizione di servizi e strumenti per consentire al personale di attuare gli impegni assunti dalla Carta dei servizi. Per poter fornire informazioni, gestire reclami, controllare gli standard gli operatori hanno bisogno a loro volta di informazioni puntuali e complete. L’azienda dovrà individuare quali sono le informazioni necessarie e come fare per renderle disponibili al personale interessato. Responsabilizzare - il gruppo di lavoro: il progetto Carta dei servizi può prevedere la costituzione di gruppi di lavoro finalizzati al raggiungimento di sotto-obiettivi relativi alle singole unità (*) V. scheda tecnica contenuta nella parte II del volume. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 41 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi organizzative o a specifici aspetti della comunicazione con il cittadino, di gestione degli standard , ecc.; - il gruppo di miglioramento: è un particolare gruppo di lavoro il cui obiettivo è costituito dal miglioramento delle prestazioni e che è basato sull’applicazione dei metodi del miglioramento continuo; - la rete di referenti o di facilitatori: viene costituita con personale fortemente convinto dell’utilità della Carta dei servizi e opportunamente formato, appartenente alle diverse unità organizzative dell’azienda e responsabilizzato su aspetti operativi di realizzazione, gestione o aggiornamento della Carta ovvero sulla diffusione di una cultura orientata al cittadino-utente e alla qualità dei servizi; - la cassetta delle idee (*) : è il luogo di raccolta di suggerimenti, idee, consigli, critiche sul progetto Carta dei servizi da parte di qualunque operatore dell’azienda. E’ una ricca fonte di stimoli per rifasare, innovare e mettere a punto il progetto Carta; è opportuno che a qualsiasi suggerimento non anonimo venga data una risposta diretta e che sia curata l’informazione sulle iniziative intraprese in risposta ai suggerimenti ricevuti; - il contatto diretto: è lo strumento principale del coinvolgimento, si ha ogni qualvolta si instaura una relazione finalizzata tra un componente del Gruppo di lavoro e un operatore dell’azienda; la competenza e l’autorevolezza sono necessari per l’efficacia del contatto diretto; - la partecipazione allo scambio e al confronto con le associazioni di volontariato e degli utenti : anche questa costituisce una modalità di responsabilizzazione, oltre che di conoscenza, rispetto alle aspettative e alle esigenze del mondo dell’utenza. (*) V. scheda tecnica contenuta nella parte II del volume. Pag. 42 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Riconoscere Oltre all’impiego delle leve disponibili di incentivazione, alcuni degli strumenti e delle modalità citate relativamente alle altre dimensioni del coinvolgimento sono utilizzabili anche ai fini del riconoscimento. Tra queste in particolare gli eventi convegnistici e seminariali e l’impiego del periodico aziendale per segnalare o illustrare i risultati raggiunti dai singoli servizi o gruppi di lavoro. Ma le possibilità di dare riconoscimento al personale sono estremamente ampie e ogni azienda potrà scegliere le più appropriate in funzione dei propri obiettivi e del proprio stile. Esse andranno dalla semplice lettera a comunicazione della Direzione, alla pubblicazione e al confronto dei risultati, all’istituzione di gare e di premi di qualità, ecc. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 43 I LABORATORI 3 Pag. 44 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 5. LA CARTA DEI SERVIZI COME STRUMENTO GESTIONALE (Questo capitolo è curato dall‘Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia e costituisce la lettura di un’esperienza di gestione della Carta dei servizi all’interno di un programma aziendale di Qualità Totale) Impostazione Lancio del progetto del progetto La Carta come componente della gestione aziendale verso il miglioramento La Carta dei servizi è uno strumento pensato per garantire la trasparenza e la qualità del servizio. Poiché è anche un “contratto” preventivo che l’azienda stipula con i propri clienti e riguarda le prestazioni erogate, nonché le modalità con cui risponde del mancato rispetto di uno o più termini del contratto, la Carta non può rimanere una semplice dichiarazione di intenti ma deve divenire un preciso strumento per la costruzione e gestione del servizio. E’ possibile interpretare la Carta come il “manuale “ delle attività degli operatori, da loro costruito e in grado di innescare un processo di verifica e di miglioramento continuo. E’ il coinvolgimento l’elemento principale per rendere la Carta “non solo Carta” ma uno strumento che contribuisce a sviluppare la gestione dell’azienda. Di conseguenza diventa indispensabile la costruzione di un rapporto permanente tra gli operatori e la Carta, attraverso un processo di adozione e condivisione che aiuti e favorisca la creazione di revisione organizzativa e di percorsi di verifica e spinga tutta l’organizzazione verso la partecipazione e la trasparenza. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 45 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Non è sbagliato chiedersi dove si può collocare idealmente la Carta dei servizi, quali sono i settori dell’azienda che attraversa ed anche in quali modi li unisce per la prima volta. Essenzialmente la Carta è il possibile collante tra i cittadini, l’azienda sanitaria e i suoi fornitori. Per la prima volta uno strumento permette a questi tre sistemi diversi di dialogare rendendone esplicito e trasparente il rapporto. CITTADINI AZIENDA SANITARIA FORNITORI LA CARTA DEI SERVIZI 5.1 La Carta dei servizi come espressione dell’azienda Il cliente finale è il centro attorno al quale deve ruotare l’azienda sanitaria, se il cliente è il perno dell’organizzazione, ne consegue che l’azienda deve cercare di superare i modelli legati alla deresponsabilizzazione e all’autoreferenzialità. Esistono altri due elementi che caratterizzano una organizzazione: tutti i professionisti che la compongono e la propria struttura organizzativa. Esiste quindi un interscambio tra clienti, professionisti e organizzazione, che evidenzia una relazione e una circolarità. Il cammino nella direzione della qualità dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia ha evidenziato interventi che seguono tre linee guida: l’orientamento al cliente, il coinvolgimento degli operatori e lo sviluppo e il miglioramento organizzativo. Pag. 46 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Considerato che la Carta è uno dei prodotti di una azienda sanitaria, possiamo cercare di definire quali sono i suoi requisiti di qualità, cioè quali caratteristiche deve possedere per essere un prodotto per la realizzazione della qualità del servizio. Cercheremo quindi di definire le caratteristiche che la rendono utilizzabile come strumento per il coinvolgimento del personale. Tali caratteristiche possono essere ricondotte ai seguenti aspetti della Carta: - struttura - dinamicità - interazione - garanzia. 5.2 Struttura delle caratteristiche CARATTERISTICHE 1) STRUTTURA 1) STRUTTURA 2) DINAMICITA’ 3) INTERAZIONE 4) GARANZIA Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari • linee-guida ministeriali • dimensione / formato • leggibilità / glossario • gruppo di lavoro stabile • rete interna di referenti • (accoglienza) • rintracciabilità Pag. 47 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Il primo requisito riguarda la struttura della Carta dei servizi, cioè in quale modo deve essere costruita ed articolata al suo interno. Le linee-guida ministeriali possono costituire un aiuto nella fase di impostazione della Carta e non un vincolo, fermo restando la necessità di potersi riconoscere in una impostazione comune a tutte le aziende che producono gli stessi servizi. Importante è anche la dimensione della Carta, un formato ridotto può essere una scelta coerente per aiutare la chiarezza e la facilità di utilizzo dello strumento. La base per la leggibilità di un documento è la comprensibilità dei vocaboli. L’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia ha adottato una Carta di sole 23 pagine, quindi contenuta ed essenziale, con una divisione interna in quattro sezioni ben identificate, inoltre ha redatto un primo glossario per la comprensione dei termini in essa contenuti. Uno strumento per la gestione permanente ne richiede un presidio continuo e diffuso. Questo si realizza identificando un metodo di costruzione e manutenzione dello strumento stesso; un gruppo che ne curi la riedizione, la diffusione, che sia legittimato dalla Direzione e allo stesso tempo abbia la formazione e la competenza per verificare nel tempo che lo strumento e il suo impiego sia coerente con gli obiettivi dell’azienda. Nell’esperienza dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia il presidio è stato affidato a un gruppo interprofessionale. Questo gruppo per evitare l’isolamento dal contesto operativo, nell’arco di otto mesi ha costruito una rete interna ai singoli reparti di referenti, iniziando a raccogliere e diffondere tutte le procedure per l’accoglienza in ogni singolo reparto. Altro elemento indispensabile alla vitalità della Carta è la sua rintracciabilità da parte dei singoli operatori, in quanto la Carta identifica l’azienda, ma anche l’attività del singolo operatore. Pag. 48 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi La Carta dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia è stata consegnata ed illustrata ad ogni singolo operatore; la sua redazione e i contenuti vengono modificati solo dopo la revisione da parte della Direzione. La Carta può essere consultata anche presso l’Ufficio Sviluppo Organizzativo, L’Ufficio Informazioni e la Direzione Sanitaria. 5.3 Dinamicità CARATTERISTICHE 2) DINAMICITA’ 1) STRUTTURA 2) DINAMICITA’ 3) INTERAZIONE 4) GARANZIA • registra l’attività • crea condivisione • determina aggregazioni • favorisce suggerimenti osservazioni, reclami • registra i cambiamenti • cambia nel tempo La Carta dei servizi è utile strumento di gestione delle attività se favorisce la dinamicità dei singoli operatori. Per questo la Carta deve registrare le singole categorie di attività in cui l’operatore è coinvolto giornalmente, evidenziando le connessioni tra le diverse attività ed i momenti in cui si sviluppano. Questa visione di insieme della complessità dell’azienda induce il singolo operatore al suggerimento, all’osservazione o addirittura al reclamo, rimuovendo la tendenza all’immobilismo dato dall’attività quotidiana. La visione d’insieme Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 49 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi e lo sviluppo dell’osservazione crea nuove aggregazioni su progetti o attività e quindi il miglioramento. A Reggio Emilia per evitare la dispersione dei punti di prenotazione ecografica (29 punti di erogazione per 112 esami diversi per un totale di 46.000 esami/anno) gli operatori d’accordo con i medici di medicina generale hanno costruito un foglio informativo per indirizzare il cliente nel punto di prenotazione più idoneo alla sua richiesta sin dall’ambulatorio del medico. Per evitare i tempi di attesa, le prenotazioni ecografiche vengono eseguite aggiungendo alla richiesta un codice colore che esprime l’urgenza diagnostica. Questo verrà inserito nella prossima edizione della Carta dei servizi. 5.4 Interazione 3) INTERAZIONE CARATTERISTICHE 1) STRUTTURA 2) DINAMICITA’ 3) INTERAZIONE 4) GARANZIA Pag. 50 • CON LA DIREZIONE: canale di comunicazione strumento di partecipazione gruppi di progetto gruppi di miglioramento circoli di qualità • CON L’INFORMAZIONE: sui prodotti sui percorsi sulle procedure sui tempi • INTEGRAZIONI MULTIPROFESSIONALI: tra Unità Operative Sanitarie tra Unità Sanitarie e Amministrative tra ruoli professionali tra operatori e fornitori tra operatori e pazienti/clienti Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi La Carta dei servizi, trasformata in uno strumento di relazioni interne all’azienda, crea interazioni tra i diversi settori aziendali: la Direzione può utilizzarla come canale di comunicazione permanente, come strumento per lo sviluppo della partecipazione creando gruppi di progetto o gruppi di miglioramento; altra relazione fondamentale è quella realizzata con il sistema informativo aziendale, identificabile con l’Ufficio informazioni, l’URP o con l’informazione data dal singolo operatore che nell’agire quotidiano produce informazioni sui prodotti e sulle procedure. Le relazioni informative creano integrazione per cui è possibile rivedere le procedure tra le singole unità operative evitando rischi e ripetitività delle procedure. Nell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia è stato costituito un gruppo di miglioramento per il buon uso del sangue tra Unità Sanitarie e Amministrative, che si occupa della trasfusione autologa come garanzia per il cittadino. L’autotrasfusione è finalizzata alla riduzione del rischio trasfusionale nei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici programmabili; attraverso lo sviluppo di un programma di autodonazione il più aderente possibile alle necessità dell’utente. Inoltre è stato realizzato un progetto per l’invio dei referti medici a domicilio, nato dai reclami riguardanti il problema del ritiro dei referti, riguardanti la scomodità degli orari e delle sedi in cui si potevano ritirare. La problematica è stata studiata dal Gruppo di Miglioramento “Prenotare percorsi” che ha proposto la soluzione, poi adottata, dell’invio dei referti a domicilio tramite posta. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 51 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 5.5. Garanzia CARATTERISTICHE 1) STRUTTURA 2) DINAMICITA’ 3) INTERAZIONE 4) GARANZIA 4) GARANZIA • identificazione del ruolo dell’operatore, riconoscersi • trasparenza delle attività, rappresentarsi • sviluppo del senso di appartenenza, collocarsi • condividere le norme organizzative, lavorare insieme • gestione degli eventi sentinella e dei reclami • analisi, categorie, percorsi di miglioramento, verifica, registrazione, soddisfazione La Carta dei servizi permette ad ogni singolo operatore di potersi riconoscere fisicamente in una delle sue parti. Ciò sviluppa il senso di appartenenza alla singola unità operativa, ma soprattutto all’azienda. L’operatore che riesce quindi a collocarsi è disponibile alla condivisione della organizzazione che ogni singola azienda si è data, attraverso l’identificazione della responsabilità nella realizzazione del servizio. Il condividere la responsabilità porta di conseguenza allo sviluppo del lavorare insieme. Gli operatori che riescono a rivedere l’organizzazione del lavoro con nuove modalità condivise, nel momento in cui si verifica un evento evitabile, ma indicativo del disservizio, si sentono partecipi anche dell’evento stesso. Questa partecipazione porta all’analisi dell’evento, alla revisione delle procedure e quindi alla limitazione dei rischi di riproducibilità. L’operatore sviluppa pertanto insieme con gli altri un sistema di incremento delle garanzie operative-professionali offerte ai clienti. Nell’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia un operatore vedendo giungere nel laboratorio un parente con del sangue in provetta portato a mano, ha chiesto chi Pag. 52 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi avesse effettuato e consegnato il prelievo. Evidenziano che la consegna era avvenuta nella stessa Azienda, è stato attivato un gruppo specifico per rivedere il percorso dei prelievi, che ha progettato una nuova procedura, secondo la quale i prelievi adesso raggiungono il laboratorio attraverso l’addetto, limitando il rischi per il parente e per la buona conservazione del campione. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 53 I LABORATORI 3 Pag. 54 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 6. CRITERI E RACCOMANDAZIONI PER LA SCELTA DELLE MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO Come è stato già evidenziato, le modalità e gli strumenti per coinvolgere il personale vanno utilizzati, messi a punto e applicati in funzione di due aspetti: • gli obiettivi che in una specifica fase del processo di attuazione della Carta dei servizi si intendono perseguire con il coinvolgimento (far conoscere; condividere; mettere in grado; responsabilizzare; riconoscere); • i destinatari a cui è rivolta l’azione del coinvolgimento, in funzione del ruolo ricoperto, della posizione occupata, della professionalità maturata (ne consegue che il coinvolgimento può richiedere modalità differenti tra personale diretto amministrativo, sanitario o tecnico e personale indiretto/convenzionato, tra personale direttivo e non, tra personale di contatto con l’utenza e non; ecc.). Nella fase di lancio oltre a questi due aspetti si consiglia di riporre particolare attenzione a: • grado di diffusione in azienda di una cultura orientata ai bisogni dei cittadiniutenti. Nelle aziende dove preesiste una cultura rivolta alla qualità dei servizi e all’attenzione nei confronti delle esigenze dei cittadini-utenti è più facile coinvolgere da subito il personale su aspetti di tipo operativo. Negli altri casi è stato inizialmente necessario sensibilizzare il personale sul tema per poter effettivamente avviare iniziative concrete sulla Carta; • grado di propensione al cambiamento da parte dei dirigenti in primo luogo, e quindi di tutto il personale, al miglioramento del sistema di erogazione dei servizi per una maggiore soddisfazione dei cittadini-utenti (dirigenti diffidenti di solito Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 55 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi richiedono più personale e risorse a fronte di una qualsiasi innovazione, anziché accettare la sfida ripensando alla riorganizzazione e alla riallocazione delle risorse già disponibili). In contesti particolarmente difficili si consiglia come primo passo di far conoscere la normativa e creare sensibilità diffusa sull’utilità della Carta dei servizi, facendone cogliere anche i vantaggi e le opportunità per il singolo operatore e per l’unità organizzativa di appartenenza. Tali vantaggi possono derivare dalla tutela dei diritti del personale come conseguenza dell’esplicitazione dei doveri degli utenti, dalla realizzazione di economie gestionali attraverso la riduzione del costo della non qualità e dalla diminuzione della frustrazione del personale in conseguenza di un migliore rapporto con gli utenti. Si suggerisce inoltre di invitare rappresentanti delle categorie professionali, delle associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini al fine di creare un clima di collaborazione e condivisione degli obiettivi e delle modalità operative, in modo da evitare posizioni conflittuali al momento della presentazione ufficiale della Carta dei servizi a progetto ultimato. Oltretutto queste associazioni ed istituzioni possono fornire valide e produttive collaborazioni e contribuire alla realizzazione di una Carta dei servizi di reale garanzia per i cittadini, ma anche per il personale aziendale. Particolare attenzione deve essere posta ad evitare che il coinvolgimento sia solo formale, ma che esso si traduca in una effettiva e costruttiva partecipazione al progetto. Per ottenere una partecipazione attiva si suggerisce, per esempio, di richiedere ai responsabili di divisioni-reparti-uffici di riunirsi con i propri collaboratori per la raccolta delle informazioni sui servizi necessari alla Carta o per l’analisi degli standard e dei programmi specifici della loro unità organizzativa oppure ancora per fornire suggerimenti sull’impostazione complessiva. Lo scopo finale è quello di consentire di interiorizzare il contenuto espresso come impegni nella Carta dei servizi da parte di ciascun operatore e quindi evitare che l’operatore viva la Carta come un qualche cosa di non suo. Pag. 56 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi La ricerca di un coinvolgimento reale del personale richiede al Gruppo di lavoro un impegno consistente nelle diverse fasi del processo, inizialmente per attivare, quindi per mantenere e stimolare il personale a contribuire alla realizzazione del progetto. In mancanza di risorse il rischio maggiore è che il calendario di incontri per l’attivazione del personale sia troppo esteso nel tempo, riducendo l’efficacia degli incontri stessi. Alcune aziende sanitarie hanno risolto il problema costituendo una rete di referenti o facilitatori, opportunamente formati, che fungono da punti nodali per il processo di attuazione nelle singole divisionireparti-uffici; anche l’impiego del periodico d’informazione aziendale può essere un utile strumento per rafforzare l’attenzione del personale al progetto. Infine, durante tutto il lancio e la realizzazione del progetto il sostegno continuo da parte della Direzione Generale è fattore necessario e irrinunciabile per il successo dell’iniziativa, così come lo è nella fase di impostazione del progetto. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 57 I LABORATORI 3 Pag. 58 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi PARTE II STRUMENTI E MODALITÀ PER IL COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE (schede tecniche curate dalle aziende) Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 59 I LABORATORI 3 Pag. 60 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi “LA RIUNIONE” (Scheda tecnica curata dall’ Azienda USL n° 37 di Milano) La riunione rappresenta, tra gli strumenti che possono essere utilizzati per coinvolgere il personale nel progetto di realizzazione della Carta dei servizi, una delle modalità più dirette e immediate, utile per comunicare e far percepire le problematiche che si incontrano nel processo di attuazione. Proprio per queste caratteristiche, la riunione si presta ad essere utilizzata in tutte le fasi del processo, avendo comunque sempre presente la tipicità di obiettivi e destinatari. Nella fase di lancio della Carta, le finalità saranno quelle di informare, cioè di far conoscere la normativa e la filosofia della Carta e di mettere a punto, discutere e condividere il piano di realizzazione “Carta dei servizi”. In questa fase è utile che la riunione sia allargata a tutte le componenti che saranno chiamate a partecipare e a essere rappresentate. Nell’esperienza della Azienda USL n° 37 di Milano si è preferito iniziare con una convocazione - presieduta dal Direttore Generale e dal Direttore Sanitario - di tutti i Responsabili di Servizio, Unità Operativa e Uffici di fronte alle necessità: - di esaminare più compiutamente le linee guida ministeriali, nonché la dimensione locale dei principi cui deve ispirarsi l’erogazione dei servizi pubblici (ad esempio: il principio di libera scelta, condizionato dalle normative regionali e dalle forme organizzative di erogazione a livello territoriale); - di raccogliere le informazioni da inserire nella Carta, creandone una banca dati informativa. Quest’ultima necessità può essere particolarmente avvertita nelle realtà aziendali ampie ed eterogenee per competenze e funzioni (grandi ospedali; USL ad ampio raggio di Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 61 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi competenza territoriale) dove fare la “fotografia” dell’Ente rappresenta un primo e impegnativo passo indispensabile. A tal proposito si suggerisce di predisporre un formulario per la rilevazione e la raccolta delle informazioni e di individuare formalmente un ufficio o una persona a cui spetterà di tenere aggiornata la banca dati e curarne i flussi informativi. Nella situazione in cui si ha una Carta già predisposta e il problema è di farla conoscere, di sensibilizzare gli operatori sui contenuti al fine di promuovere reali cambiamenti nel rapporto tra cittadino e istituzione e di aggiornare la carta per una riedizione, la riunione che non avrà più solo carattere informativo - dovrà essere tarata sul personale che vi partecipa e quindi sul clima organizzativo che ci si aspetta di trovare. Se non si hanno a disposizione tempo e risorse per riunioni in cui coinvolgere tutti gli operatori e si preferisce, in prima battuta, selezionare il personale da coinvolgere, è opportuno prestare particolare attenzione al criterio di selezione da utilizzare, per evitare che possa comportare rivalità o diffidenze nel personale che non coinvolto. Nell’esperienza della Azienda USL n° 37 di Milano il criterio di selezione è stato quello della maggior “esposizione” del personale al rapporto con l’utenza e quello della disponibilità del personale alla partecipazione e al coinvolgimento. In questa situazione diviene essenziale la conduzione del gruppo con lo scopo di affermare un clima e un metodo di lavoro fattivi, avendo sempre presente che quando entra in gioco la qualità del proprio lavoro in un gruppo non paritario (chi spiega - chi ascolta) accanto alle resistenze è inevitabile che il personale coinvolto evidenzi e lamenti le difficoltà legate all’impossibilità di avere strumenti e risorse per lavorare meglio. E’ importante che il Gruppo di lavoro, che avrà convocato la riunione, sia presente nella sua interezza ed è altrettanto importante che riesca a rappresentare la Carta come strumento di ausilio, supporto e miglioramento del proprio modo di lavorare, non come un compito aggiuntivo o un dovere formale. Pag. 62 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Il Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Gruppo potrà preparare una programma degli interventi, decidendo quanto tempo dedicare ai diversi temi da affrontare nel corso della riunione. In questa ottica possono risultare utili i seguenti suggerimenti: - effettuare la riunione nel luogo di lavoro dei destinatari; - invitare gli operatori (se preselezionati) con comunicazione diretta, anche di tipo informale (“che avvicini”); - tenere il verbale della riunione, in cui annotare tutte le proposte che dovessero emergere e definire i passi successivi, i tempi e le responsabilità in modo da trasmettere un senso di concretezza e di operatività a tutti i partecipanti (nel caso in cui le richieste non potessero essere soddisfatte, andrà motivata l’impossibilità); - consegnare copia personalizzata della Carta dei servizi; - consegnare con la Carta una scheda di suggerimenti o un questionario di valutazione su alcuni aspetti per i quali è essenziale avere un ritorno (“La Carta è uno strumento utile per il proprio lavoro? E’ facilmente consultabile? Quali sono i suoi punti forti o deboli?”) - offrire la possibilità di collaborare attivamente al processo di attuazione della Carta. Se il punto di forza dello strumento “riunione” è quello del coinvolgimento diretto e partecipato, il punto di debolezza è rappresentato dal forte dispendio e di energie e di tempo del Gruppo di lavoro per realizzare un calendario di riunioni che coinvolga un ampia parte del personale dell’Azienda. Il rischio è di perdere efficacia se il progetto si trascina troppo a lungo nel tempo. Infine, con uno strumento di questo tipo, il Gruppo diviene canale di raccolta delle istanze degli operatori ed è pertanto indispensabile il continuo sostegno della Direzione alle iniziative e alle richieste da parte del Gruppo di lavoro. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 63 I LABORATORI 3 Pag. 64 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi “IL GRUPPO DI LAVORO” (Scheda tecnica curata dall’Azienda USL di Ferrara) Le azioni di diffusione della Carta dei servizi e di responsabilizzazione del cittadino vedono come attore principale il gruppo; un sistema di operatori, di diverse professionalità, che lavorano per mettere in comune le loro competenze e risorse, al fine di individuare nuove strategie di miglioramento nelle aree di criticità e negli ambiti in cui la Carta dei servizi presenta i suoi impegni. In questa nuova esperienza il professionista che lavora all’interno di un gruppo sperimenta un sentimento di padronanza sul proprio lavoro e un senso di appartenenza alla propria organizzazione aziendale; il gruppo diventa, così, una sede di lavoro, in cui può crescere la motivazione al proprio lavoro ed il senso di responsabilizzazione collettiva, attraverso la diretta partecipazione dei dipendenti ad alcuni processi decisionali sottostanti la riorganizzazione del servizio sanitario. Per lavorare in maniera produttiva, un gruppo segue un duplice “binario” che lo vede impegnato sia su un compito da realizzare, sia sulle relazioni tra i partecipanti. Le due strade durante il lavoro del gruppo spesso si incontrano e la loro efficacia si sviluppa in un rapporto di reciprocità. Ogni gruppo che lavora sulla Carta dei servizi è un gruppo di lavoro orientato ad un compito; per realizzare il suo compito, il gruppo ha bisogno di un metodo che lo aiuti a percorrere alcune fasi del lavoro, così come ha bisogno di una buona comunicazione tra i partecipanti, di un buon clima di relazione, in cui ognuno sia capace di ascoltare l’altro e dove ognuno, al di là delle gerarchie formalizzate fuori dal gruppo, diventa risorsa fondamentale nel gruppo attraverso le proprie potenzialità e specificità professionali. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 65 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Se il clima di relazione tra i partecipanti non privilegia l’aspetto dell’ascolto e del rispetto del punto di vista dell’altro, può accadere che si incontrino forti difficoltà nel raggiungere un buon livello di produttività; atteggiamenti di critica non costruttiva, di aggressività, di rigidità di pensiero, possono inquinare e bloccare il lavoro del gruppo verso la realizzazione dei suoi obiettivi. Una buona comunicazione è alla base della ricchezza e della possibilità di realizzare qualcosa che individualmente è impossibile, così come la soddisfazione è alla base della disponibilità ad impegnare le proprie energie, necessarie per favorire la qualità nel lavoro del gruppo. E’ necessario partire dal presupposto che nessuno nel gruppo possiede il punto di vista per eccellenza, quello migliore di altri. La forza del gruppo sta proprio nella possibilità di veder molti punti di vista contemporaneamente; se lo si priva di questo, si toglie al gruppo la sua capacità di essere uno strumento di lavoro per lo sviluppo organizzativo. Figura centrale nel sostenere questo delicato cammino del gruppo, è il facilitatore. Il facilitatore è un dipendente dell’Azienda che dedica una parte del suo tempo di lavoro per svolgere un’azione di supporto metodologico al lavoro del gruppo, il suo ruolo, infatti, è quello di offrire le proprie conoscenze sui metodi di analisi, di problem solving, di progettazione organizzativa e di conduzione del gruppo stesso. Il facilitatore, diventa, in questo scenario, uno dei principali agenti di cambiamento, impegnato a favorire, nel lavoro di gruppo, un buon equilibrio tra realizzazione del compito e crescita del confronto democratico tra i partecipanti, nel rispetto degli obiettivi condivisi per il miglioramento dell’organizzazione aziendale. La Carta dei servizi viene così a configurarsi come un prodotto pensato e partecipato dagli operatori di un’azienda che ha messo al primo posto, per l’avvio del suo sviluppo organizzativo, la creatività e la competenza del gruppo, quale principale risorsa per il miglioramento della sua qualità. Pag. 66 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi “LA FORMAZIONE” (Scheda tecnica curata dall’ Azienda USL di Ferrara) Nel servizio sanitario la formazione veniva tradizionalmente intesa come “partecipazione a convegni” o “corsi”, comunque come occasione di un apprendimento individuale. Solo recentemente anche per le aziende sanitarie pubbliche la formazione costituisce una potente leva nello sviluppo del cambiamento come quello indotto o supportato dal progetto “Carta dei servizi”. Questo vale tanto più quanto la metodologia didattica si allontana dagli strumenti classici come la “lezione in aula” e si avvicina a metodi che stimolano la partecipazione attiva e la creatività dei partecipanti: lavoro in piccoli gruppi, apprendimento attivo, role-playing, action learning. In questa accezione le attività formative mirano sempre meno ad una trasmissione di conoscenze (come ad esempio dei contenuti della Carta dei servizi) e sempre di più allo sviluppo di abilità o, in breve, allo sviluppo della qualità delle risorse umane. La formazione rappresenta, quindi, uno strumento strategico per la “manutenzione” e lo sviluppo delle risorse umane e, addirittura, dell’organizzazione stessa (“learning organization”). E’ chiaro, a questo punto, che non basta più organizzare corsi, trovando docenti e aule, ma il responsabile del progetto Carta dei servizi, insieme al responsabile per la formazione dovranno guidare un processo che comprende: 1) l’analisi del fabbisogno formativo sia in base alle scelte strategiche della Direzione Aziendale, sia in base alle priorità definite dai responsabili di dipartimenti, di sezioni o di reparti (impegni e programmi), sia anche dall’analisi dei bisogni espressi da operatori o gruppi di operatori; Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 67 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 2) l’individuazione degli obiettivi della formazione pertinenti ai bisogni e realizzabili e dei criteri di controllo; 3) la progettazione di processi formativi, con definizione delle metodologie didattiche, strumenti, tempi, risorse e vincoli; 4) la valutazione dei risultati formativi: raggiungimento degli obiettivi, impatto organizzativo e cambiamenti professionali in relazione al progetto “Carta dei servizi”; 5) la costruzione e la manutenzione di una rete di collaboratori per il rilevamento del fabbisogno formativo, per il supporto organizzativo alle iniziative formative e per una valutazione capillare dei risultati. Pag. 68 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi “IL PERIODICO D’INFORMAZIONE AZIENDALE” (Scheda tecnica curata dall’ Azienda USL n° 10 di Firenze) Nel processo di realizzazione della Carta dei servizi, dove il coinvolgimento avviene per fasi successive, dapprima limitato al solo gruppo promotore, poi con l’avanzare del lavoro, allargato a tutte le strutture aziendali, fino a farne partecipe ogni figura professionale, il rischio è che la condivisione dei principi contenuti nella Carta sia riservata a pochi livelli anziché a tutto il personale. Uno strumento che può essere usato per diffondere la cultura della Carta a tutti i livelli aziendali è rappresentato dal periodico di informazione aziendale. Attraverso questo strumento, rivolto ai dipendenti, si può operare una crescita generalizzata su processi organizzativi nuovi, sia in termini di innovazione che di proposte. Le scelte aziendali possono essere mirate a fornire un’informazione tempestiva, scadenzando le uscite del giornale aziendale a tempi ravvicinati, oppure a fornire un’informazione maggiormente accurata e completa, programmando un numero minore di uscite. Nel primo caso può essere utilizzata l’opportunità offerta dalla distribuzione dei cedolini dello stipendio per permettere una diffusione capillare e certa ad ogni dipendente, anche se opera in strutture periferiche. La scelta di un’uscita mensile permette di instaurare un dialogo con la direzione aziendale e nel giro di pochi mesi, rappresenta un’attesa da parte dei dipendenti ai quali può essere rivolto l’invito a collaborare in maniera molto informale. I dipendenti potranno in tale caso segnalare iniziative attivate in settori specifici, in zone periferiche, dei quali difficilmente l’intero corpo aziendale avrebbe notizia. L’elemento di maggiore criticità è rappresentato dalla tempestività, cioè dall’elemento che ne costituisce il principale interesse: infatti, proprio per rispettare l’impegno a comunicare le Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 69 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi novità, si può incorrere in qualche errore, dimenticanza o, più semplicemente, non approfondire nella maniera dovuta gli argomenti. La scelta di uscite trimestrali o quadrimestrali permette di ponderare con maggiore attenzione ogni notizia fornita, di costruire articoli più precisi ed approfonditi. Rischia di tralasciare avvenimenti meno recenti e di assumere una forma un po' “ingessata”. La Carta dei servizi, proprio per gli elementi innovativi che propone, può essere un oggetto di grande interesse per i periodici interni, costituendo notizia sia di “attualità” che di approfondimento e cultura aziendale. Nelle diverse fasi di avvio, diffusione, realizzazione della Carta può essere data comunicazione dapprima generale poi sempre più approfondita e mirata. La comunicazione interna rischia talvolta di trascurare dipendenti convenzionati (medici e pediatri di libera scelta, sumaisti, guardia medica, ecc.). A tale proposito si può suggerire di inviare al domicilio il giornale aziendale, per consentire anche a chi partecipa in maniera indiretta alla vita dell’azienda di esser messo a conoscenza dei principali avvenimenti e programmi. Inoltre, può essere utile predisporre un notiziario a loro riservato, con argomenti di natura tecnica di specifico interesse, per esempio sulla prescrizione farmaceutica, sulle modalità di richiesta di cure termali. Alla redazione del giornale “medici” si suggerisce la presenza rappresentativa dei medici convenzionati. Pag. 70 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi “LA CASSETTA DELLE IDEE” (Scheda tecnica curata dall’ Azienda USL n° 8 di Chieri) La cassetta delle idee è uno degli strumenti più utilizzati dalle aziende per migliorare la qualità dei prodotti/servizi attraverso il diretto coinvolgimento degli operatori. Il presupposto risiede nella consapevolezza che solo il personale, direttamente impegnato nella produzione di un prodotto o di un servizio, può conoscerne a fondo le caratteristiche, l’ambiente o il relativo processo di produzione. Si tratta dunque di un riconoscimento formale e sostanziale delle capacità/abilità maturate dall’operatore, a prescindere dalla propria collocazione nell’organigramma aziendale. Nella tradizionale organizzazione gerarchica, è sempre al responsabile gerarchico che vengono riconosciute le competenze e demandate le decisioni, anche quando non è direttamente impegnato nel processo di produzione o erogazione del servizio e pertanto non ha le conoscenze per poter assumere le decisioni più corrette. Dunque, sistemare una cassetta delle idee o dei suggerimenti nelle varie unità operative senza che a priori l’operazione sia stata condivisa dal management e dagli altri dirigenti può risultare inutile se non controproducente. La cassetta dei suggerimenti è solo un terminale, o se si vuole, una delle forme o delle azioni nelle quali si concretizza una filosofia aziendale che fa del riconoscimento delle capacità individuali e del coinvolgimento del personale dipendente il proprio punto di forza. Gli obiettivi che si prefigge di raggiungere questo strumento, sia in relazione alla Carta dei servizi sia a qualsiasi altro processo aziendale, è appunto quello di migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini. I suggerimenti e le idee che provengono dal personale riguardano spesso fatti concreti, che interessano una precisa fase del processo o dell’ambiente nel quale il servizio viene erogato. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 71 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi I contributi possono riguardare il processo e la struttura, con riferimento alle diverse dimensioni della qualità: tecnica, interpersonale, del comfort. I suggerimenti che investono problematiche più generali o aspetti non immediatamente operativi possono ugualmente essere tenuti in considerazione, come opinioni sulla qualità percepita da parte degli operatori e pertanto utili all’azienda per il processo di analisi e valutazione della qualità dei servizi. I contributi raccolti attraverso la cassetta delle idee possono essere distinti in: - semplici segnalazioni; - suggerimenti per la risoluzione del problema segnalato; - osservazioni di carattere generale; - idee, cioè la capacità di trovare nuove soluzioni (risposte innovative) a problemi definiti oppure di dare risposte giuste a problemi nuovi. In relazione ai temi trattati possono inoltre essere raggruppati in 2 grandi categorie: - contributi relativi ad aspetti concreti che concernono il processo di erogazione e l’ambiente nel quale l’operatore è direttamente impegnato; - contributi su aspetti più generali della vita aziendale o su processi ed ambienti che non coinvolgono direttamente l’operatore. Infine i contributi possono riguardare aspetti relativi al processo vero e proprio, alla struttura o eventualmente agli esiti. Nella Azienda USL n.8 di Chieri essi sono classificati a cura dell’ufficio comunicazione ed assicurazione qualità, secondo lo schema di seguito riportato. Pag. 72 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Coinvolgimento diretto Processo Struttura Coinvolgimento indiretto Segnalazione Osservazione Suggerimento Idea I primi potranno essere utilizzati per migliorare concretamente l’erogazione dei servizi; i secondi potranno invece essere presi in considerazione come manifestazione della percezione della “qualità aziendale” da parte degli operatori. Un presupposto fondamentale per il successo della Cassetta delle idee è costituito dalla effettiva gestione e riscontro dei suggerimenti da parte dell’azienda. La mancanza o la carenza di questo presupposto priverebbe la “Cassetta” di ogni credibilità. Il ritiro dei messaggi dalle cassette, collocate almeno una per ogni struttura e/o unità operativa, deve essere effettuato secondo una periodicità decisa solo dopo un periodo Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 73 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi piuttosto lungo (almeno 6 mesi) di sperimentazione; comunque il periodo può variare da un minimo di una volta alla settimana ad un massimo di una volta al mese. Sui contributi da subito operativi è previsto un incontro immediato: viene contattato l’operatore o il gruppo di operatori a cura del responsabile della Carta dei servizi o del processo o della struttura, al quale l’ufficio comunicazione trasmette il messaggio, e insieme si concorda la soluzione: - abbandono del suggerimento; - sperimentazione del suggerimento così come proposto; - sperimentazione del suggerimento riveduto. Dopo il periodo di sperimentazione si può lasciare invariato il processo oppure modificarlo sulla base del suggerimento proposto. Ciò è deciso, in ogni caso, dal responsabile del processo e/o della struttura. Per gli altri tipi di contributi vengono comunque forniti riscontri sul loro utilizzo da parte dell’Azienda. E’ importante, infatti, che per ogni messaggio, di qualsiasi genere o natura, venga fornita sempre una risposta. Pag. 74 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi “CONSIDERAZIONI SULLA GESTIONE DEI RECLAMI” (Scheda tecnica curata dall’Azienda USL n° 4 di Napoli) § Il reclamo come indicatore di consapevolezza Il reclamo assume rilevanza sotto due aspetti: • esterno, di tutela e di comunicazione con gli utenti; • interno, di raccolta e analisi dei suggerimenti, delle proteste pervenute e della conseguente attivazione di iniziative rivolte alla soluzione sia dello specifico problema evidenziato dal singolo utente, sia del problema generale relativo all’erogazione del servizio (eventualmente realizzando un progetto di miglioramento della qualità). L’Azienda USL n° 4 di Napoli ha elaborato questo paragrafo focalizzandosi sulla gestione interna del reclamo, partendo dalla propria esperienza e confrontandola con quella maturata dalle altre Aziende componenti il Gruppo di lavoro. La fase di gestione del reclamo costituisce uno dei presupposti fondamentali dell’utilizzo della Carta dei servizi come strumento gestionale. Infatti il reclamo rappresenta per l’azienda uno dei principali feedback da parte del cittadino utente. Esso si configura come un indicatore di conoscenza del momento complesso di erogazione/fruizione della prestazione. Il reclamo può verificarsi quando si rileva uno scostamento fra il servizio atteso e il servizio percepito, cioè quando all’utente appare che il suo bisogno sia stato soddisfatto dall’azienda in modo non adeguato. Questo scostamento può essere scomposto in quattro componenti: - l’utente formula/esprime un desiderio/bisogno da soddisfare (cosa desidero) e l’azienda prevede Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari anticipatamente le attese dell’utente circa il suo Pag. 75 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi desiderio/bisogno (cosa prevedo desideri l’utente); in mancanza di questa corrispondenza si ha lo scostamento servizio atteso - servizio previsto; - l’azienda progetta il proprio servizio (cosa voglio offrire e come) in base a quanto è dovuto da norme e regolamenti o da “patti” con l’utenza (attributo tipico dei servizi pubblici) e in base alla percezione che ha delle attese dei cittadini-utenti; a questo proposito si può verificare uno scostamento fra servizio previsto e servizio progettato; - quindi l’azienda eroga il servizio (cosa offro realmente) che può presentare “difettosità” rispetto a quanto progettato, generando uno scostamento fra servizio progettato e servizio erogato; - infine l’utente, fruendo del servizio, può percepire tale prestazione (cosa ritengo di aver ricevuto) diversamente da come è stata effettivamente erogata, generando uno scostamento fra servizio erogato e servizio percepito. L’assenza di reclamo non vuol dire necessariamente che “tutto funziona bene”. Infatti l’utente può non sapere quanto gli è dovuto, e conseguentemente la sua soglia di attesa può risultare molto bassa, oppure può non disporre dello strumento formale per inoltrare all’azienda le proprie osservazioni o proteste. In quest’ultimo caso le osservazioni o le proteste dell’utente si fermano al suo interlocutore diretto, il quale cercherà di far fronte alle richieste del paziente, ma difficilmente l’informazione proveniente dall’utente fornirà un input per la riprogettazione del servizio. Il reclamo aiuta a colmare questo vuoto di comunicazione con l’utente, consentendo una più chiara informazione circa la qualità dei servizi fruibili e offrendo un canale di dialogo. Esso costituisce uno “specchio critico” sulla qualità dei servizi erogati e sulla percezione che ne hanno gli utenti. § La collocazione organizzativa della gestione del reclamo Pag. 76 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi La gestione del reclamo può essere affidata all’interno dell’azienda a diversi referenti: • all’URP; • ad un apposito “Ufficio Reclami”; • agli stessi servizi e unità organizzative aziendali. Operatore dell’URP Ufficio reclami Operatore di un Servizio (unità organizzativa) • operatore territoriale delle • operatore specificamente relazioni col pubblico • operatore non esperto della addetto al reclamo • operatore esperto della • operatore interno con compito specifico • operatore esperto delle dinamica del servizio dinamica dei reclami caratteristiche del Servizio (esperienza prevalente) (esperienza prevalente) (esperienza prevalente) • operatore non coinvolto • operatore non coinvolto nel nel conflitto (reclamo) • operatore a professionalità conflitto (reclamo) • operatore a professionalità globale sulla specifica e settoriale • operatore coinvolto nel conflitto (reclamo) • operatore con professionalità aggiuntiva comunicazione/mediazione e sulla Carta dei servizi • linea apicale diversa da • linea apicale diversa da • linea apicale coincidente con quella di responsabilità del quella di responsabilità del quella di responsabilità del conflitto (reclamo) conflitto (reclamo) conflitto (reclamo) Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 77 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Nell’Azienda USL n° 4 di Napoli la gestione dei reclami è stata affidata agli operatori dell’URP, in considerazione dei seguenti vantaggi: - gli operatori possiedono una professionalità globale sulla comunicazione/mediazione e sulla Carta dei servizi e sono in grado di ascoltare e orientare l’azienda e le proprie risorse sulla qualità; - si tratta di operatori non coinvolti direttamente nel conflitto originato dal reclamo. § Il ruolo dell’operatore referente dei reclami L’operatore referente, qualunque sia la sua collocazione all’interno dell’organizzazione, deve svolgere la funzione di facilitatore, favorendo il miglioramento continuo della qualità e evitando il rischio della prevalenza di un’accezione censoria o “ispettiva” del reclamo. L’operatore cioè deve considerare il reclamo come una difficoltà da parte dell’unità di erogazione, prima che come una inefficienza del personale di quella unità, o, peggio ancora, come una colpa da punire. L’operatore svolge la funzione di garante dei metodi e delle procedure per la gestione dei reclami sia verso l’utente sia verso l’unità organizzativa erogatrice del servizio oggetto di reclamo. Esso favorisce così la soluzione del problema. La responsabilità di gestione del reclamo deve invece spettare al dirigente dell’unità organizzativa erogatrice del servizio. E’ bene che al referente dei reclami facciano capo solo i reclami relativi a disservizi o problemi di tipo relazionale, per i quali è possibile progettare correttivi di tipo organizzativo e formativo; le “malpratiche”, che invece possono assumere rilevanza medico-legale, civile o penale, esulano dalle sue competenze. Pag. 78 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi PARTE III ESPERIENZE AZIENDALI (Schede di esperienze a cura delle aziende sanitarie) Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 79 I LABORATORI 3 Pag. 80 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Scheda n. 1 “CARTA DEI SERVIZI E PROGETTO QUALITA’” (Scheda di esperienza a cura dell’Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia) Il contesto di attuazione dell’esperienza L’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera dal 1° gennaio 1995, ha una struttura di n. 1.035 posti letto e n. 2003 dipendenti. La Direzione ha avviato dalla fine del 1992 un Programma di Qualità incentrato sulla attenzione al cliente dei servizi “con il progetto Qualità, processo di medio lungo periodo vogliamo creare le condizioni per coniugare la tutela degli interessi dei nostri utenti con le aspirazioni di tutti noi a lavorare meglio; ad essere partecipi di un grande bisogno di rilancio dei servizi sanitari” (10.12.1992 lancio del progetto). Il programma si impernia su tre livelli: l’orientamento al cittadino cliente, il coinvolgimento degli operatori e lo sviluppo e il miglioramento organizzativo. Il metodo di lavoro è quello del Miglioramento continuo, ricercarlo è sempre possibile e necessario. Il Programma Qualità ha tra i suoi assunti che gli operatori sono i “massimi esperti” dei processi da loro seguiti e la logica del miglioramento continuo ritiene necessario il contributo di tutti loro. Già nel 1993 è nato su questo principio il “Programma suggerimenti”: con esso si intendono raccogliere proposte concrete, tramite suggerimenti individuali, che possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di qualità verso i cittadini-clienti, di aumento della produttività e di innovazione professionale e dell’organizzazione. Una modalità di lavoro del Progetto è il “Gruppo di Miglioramento”, gruppo di lavoro interprofessionale, trasversale all’organizzazione, che si costituisce aggregando le persone Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 81 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi su chiamata e/o in base alla disponibilità personale e fa capo ai Responsabili di Processo; attraverso la metodologia della Qualità operano verso il miglioramento continuo. Poiché l’attenzione e l’orientamento al cittadino cliente è alla base del Programma Qualità aziendale, la Carta è la sintesi dinamica di un processo in corso che si esprime in un cammino per la qualità. La Carta dei servizi dell’Arcispedale è stata quindi un primo livello di sintesi e rielaborazione di quanto all’interno di un Programma specifico di Qualità è stato già attuato o è in fase di realizzazione. Il Gruppo di Miglioramento per la Carta dei servizi A livello organizzativo, per la realizzazione della Carta, è stato istituito nel settembre 1995 un Gruppo di Miglioramento di otto persone, composto da personale medico, sanitario e amministrativo dei servizi e della Direzione Sanitaria, del Gruppo non fanno parte i massimi livelli della Direzione dell’Azienda. I compiti del Gruppo di Miglioramento per la Carta dei servizi sono stati definiti nel modo seguente: • preparare la struttura della Carta nel rispetto dei termini di legge, raccogliendo e riorganizzando quanto già esiste; • elaborare un programma di lavoro per l’adeguamento della Carta e il suo miglioramento permanente; • introdurre i criteri e le modalità di raccordo e integrazione con la struttura Direzionale dell’Azienda; • attuare iniziative idonee alla realizzazione della Carta, alla sensibilizzazione, alla formazione interna e alla creazione di sinergie utili a mettere a punto la Carta stessa; • formulare proposte per favorire la massima diffusione a tutti i cittadini clienti dei contenuti della Carta; Pag. 82 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi • elaborare proposte di indicatori e standard di qualità. E’ importante rilevare il tipo di sostegno dato dalla Direzione Generale, poiché le spetta il compito di definire e condividere gli obiettivi e assegnare le risorse necessarie. Il Gruppo di Miglioramento ha fotografato la realtà dell’Azienda, ha raccolto tutto ciò che già esisteva per rilanciarlo in termini innovativi. La condizione iniziale di partenza è stata la convinzione del Top Management sul progetto Carta dei servizi con una documentata e resa visibile visione aziendale degli obiettivi e delle risorse che vengono messe a disposizione e con un gruppo di lavoro costituito da operatori delle professionalità diverse. Questi operatori hanno potuto con il loro bagaglio di esperienze diverse integrarsi nel migliore dei modi. Le “8 Norme di buona Qualità” Il Gruppo ha iniziato a curare la stesura delle quattro sezioni della Carta e questo ha significato rapportarsi anche con il lavoro e i risultati di tutti i gruppi di miglioramento ed i gruppi di progetto esistenti nell’Azienda, in particolare con il Gruppo Garanzia della Qualità. Questo gruppo è nato sul mandato della Direzione nel 1994, perché dopo quasi due anni di applicazione del progetto qualità si volevano ricercare modalità per rendere “trasparente” la qualità all’esterno dell’Azienda. Il Gruppo si è posto come primo obiettivo la ricerca di strumenti presenti sia nel mondo industriale che sanitario, concepiti ed utilizzati per garantire la qualità. Il Gruppo si è orientato ad avviare in tutto l’Ospedale un modello di verifica di conformità a dei requisiti elementari che consenta ad un valutatore esterno di esprimere un giudizio: questa scelta ha portato a costruire le “8 norme di buona qualità”. La misurabilità dei requisiti che ha caratterizzato le norme (già sottoposte a verifica ispettiva) e la loro condivisione da parte degli operatori, ha permesso di introdurle quali standard di qualità nella sezione terza della Carta. Scendendo più nello specifico della Carta, per il ricovero ospedaliero, gli standard di qualità riguardano le norme su: liste di Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 83 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi prenotazione dei ricoveri e degli esami, accoglienza, modulistica. Tutte le altre norme incidono indirettamente sui prodotti e sui servizi forniti al cliente: volume di attività, aggiornamento e formazione, organizzazione del lavoro, incontri regolari e turni di lavoro, eventi sentinella. Rifacendoci alle 8 norme di buona qualità, che hanno creato nell’Azienda comunicazione interna e omogeneità tra i vari Servizi e Divisioni, abbiamo avuto meno problemi nel conciliare il lavoro quotidiano di ogni operatore con le attività di partecipazione alla Carta, trasmettendo il concetto che la Carta è il nostro lavoro quotidiano, semplicemente è un modo diverso di svolgerlo e renderlo visibile e condiviso anche all’esterno, la Carta non è quindi un qualcosa in più che viene richiesto all’operatore. Lo sviluppo dell’esperienza Dopo aver terminato la stesura della Carta ed averne curato l’edizione il primo problema affrontato dal Gruppo è stato come far conoscere la Carta sensibilizzando e coinvolgendo tutto il personale dell’Azienda. L’obiettivo è stato di riuscire a personalizzare il momento in cui la Carta veniva consegnata all’operatore, poiché per questioni di tempo e scadenze normative non siamo riusciti a coinvolgerlo direttamente e completamente durante la progettazione della Carta. Sarebbe stato comodo e veloce spedire la Carta ad ogni operatore. Abbiamo invece scelto una strada leggermente più lunga e difficile, ma più in sintonia con la nostra filosofia aziendale e con il progetto che stiamo sviluppando. Prima della stesura della Carta e anche durante e dopo, sono stati fatti degli articoli informativi sul periodico d’informazione aziendale per informare, preparare e per tenere aggiornato tutto il personale su ogni sviluppo riguardante la Carta. Successivamente si è deciso di contattare direttamente il personale tramite riunioni in ogni Divisione e Servizio dell’Azienda. Pag. 84 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi La riunione presso il luogo di lavoro dell’operatore è apparsa come la modalità più consona ad ottenere il coinvolgimento. Il Gruppo ha ipotizzato che il modo migliore per coinvolgere un professionista è andare sul suo luogo di lavoro e mettersi in gioco in un rapporto diretto e personale. Abbiamo creato in questo modo un rapporto per poter soddisfare i bisogni informativi del personale e allo stesso tempo rispondere ai timori che accompagnano sempre le innovazioni cartacee. Ci siamo resi conto che questo tipo di rapporto a volte può anche essere conflittuale, perché nel momento in cui si danno informazioni si diventa controparte. Sapevamo esattamente di correre questo tipo di rischio e quindi abbiamo gestito le riunioni cercando di conoscere in anticipo il “clima” nel quale si sarebbero svolte, di capire quali componenti del Gruppo fossero più adatti a condurle, avendo molto chiaro il mandato e l’obiettivo per il quale la riunione era stata convocata. Poiché la Carta deve unire, creare relazioni interne all’Azienda e far nascere interazioni non è apparso efficace pianificare azioni differenziate sulla base delle categorie professionali di appartenenza. Sono stati presi i contatti con le Caposala per determinare le date delle riunioni. Le riunioni, concordate e condotte da due o tre componenti del Gruppo di Miglioramento, sono state realizzate in ogni Divisione e Servizio con verbalizzazione e raccolta delle firme dei partecipanti, e sono state dirette a tutti gli operatori (ausiliari, amministrativi, tecnici, infermieri e medici). All’inizio della riunione è stata consegnata una copia della Carta dei servizi ad ogni operatore presente, etichettata con nome, qualifica e reparto; alla Capo Sala è stata data anche una copia etichettata per ogni persona assente del suo Servizio. Durante la riunione è stato spiegato in 30 minuti: - la normativa riguardante la Carta dei servizi; - la Carta come innovazione; - come è stata costruita e perché; - le 4 sezioni che la compongono. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 85 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Al termine si è aperta la discussione ed è stata richiesta la collaborazione del personale in tutte le forme possibili anche entrando a far parte del Gruppo di Miglioramento stesso. I suggerimenti e i protocolli di accoglienza La Carta deve diventare patrimonio di ogni operatore e quindi, per “farla diventare sua” il professionista deve poter esprimersi sulla Carta, avere dei canali attraverso i quali poter esplicitare i propri suggerimenti, i dubbi e le precisazioni. Inoltre tutti gli input che arrivano dal personale dovranno essere tenuti presenti per la riedizione annuale della Carta. Insieme ad una copia della Carta abbiamo consegnato ad ogni operatore una scheda per i suggerimenti con la quale coinvolgere in modo diretto gli operatori nella prossima stesura della Carta. Rimane aperto il problema di dare visibilità e risposta a tutti i suggerimenti che sono stati inviati e che sono emersi durante le riunioni, e ci sembra non basti, quando è possibile, utilizzarli nella prossima riedizione della Carta. Il Gruppo ha strutturato i suggerimenti in modo organico e ha deciso di pubblicarli sulla Newsletter aziendale, inoltre di dare una risposta scritta a tutti coloro che li hanno inviati. Questa scelta coinvolgerà in modo ulteriore il personale, che vedrà preso in considerazione e data una risposta a quanto inviato. Nella fase di stesura della Carta è stato avviato come contributo diretto di ogni reparto la stesura di un “Protocollo di Accoglienza” visibile al paziente-cliente come foglio di accoglienza contenente tutte le informazioni di accesso alla struttura. La norma di buona qualità prevedeva già di omogeneizzare ed esplicitare all’interno di ogni Divisione e Servizio le regole dell’accoglienza. I protocolli sono stati costruiti da un referente per ogni unità operativa e sono stati condivisi da tutta l'équipe. I protocolli sono anche uno strumento di collegamento tra le unità operative e hanno creato momenti di confronto finalizzati all’attenzione al cliente e ai suoi bisogni. Questi protocolli sono stati consegnati insieme alla Carta durante l’incontro di presentazione. Ogni spettatore ha così potuto verificare come i contenuti della Carta siano i contenuti del proprio lavoro nella fase di accoglienza. Pag. 86 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Da questo momento in poi i 40 Protocolli costituiscono uno degli allegati della Carta, che i referenti dovranno aggiornare. Questa rete di referenti per l’accoglienza è anche la rete di referenti per l’intera Carta, che in futuro potrebbe essere utilizzata anche per altre innovazioni organizzative suggerite dagli operatori stessi. Ulteriori iniziative Il passo successivo è stata la realizzazione nel maggio 96 di un seminario, durante il quale è stata presentata la Carta, aperto a tutti i cittadini ma che cercava di coinvolgere soprattutto un target mirato formato da personale dell’Arcispedale, Istituzioni, Ordine dei Medici, Medici di Medicina Generale, Associazioni di Volontariato, Scuole, Aziende USL e Ospedaliere della Regione, Collegi e Ordini Professionali interessati. Il seminario si è svolto con il contributo ed il coinvolgimento diretto del Comitato Consultivo Misto e di vari operatori dell’Arcispedale. Va segnalato che il Comitato Consultivo Misto dell’Arcispedale, formato da rappresentanti di Associazioni di Volontariato e dell’Ospedale, sta dando un importante contributo per la prossima edizione della Carta. Il Comitato è attivo dal dicembre 1995, quindi non ha potuto partecipare alla prima stesura della Carta, ma insieme al Gruppo di Miglioramento sta curando la riedizione dell’opuscolo “Un ospedale al Suo servizio”, che è un allegato della Carta, e costruendo un regolamento per i doveri del cittadino-cliente da inserire nella Carta. Il Comitato ha anche predisposto una scheda di valutazione su un tema piuttosto delicato “Il rispetto del diritto alla riservatezza del paziente ricoverato” somministrato da volontari ai pazienti ricoverati. Sui risultati di questo questionario il Comitato suggerirà concrete proposte di miglioramento. Perseguire un miglioramento dell’esperienza significa cercare una stabilizzazione del coinvolgimento del personale, assicurando un flusso permanente dei suggerimenti e mantenendo la partecipazione a gruppi di progetto specifici che nascono nello sviluppo della Carta:” Guida ai servizi specialistici”, riedizione dell’opuscolo “Un Ospedale al suo servizio”. Questo opuscolo, attualmente allegato alla Carta, è presente nel nostro Ospedale da tre anni. Viene consegnato al degente e lo informa sul funzionamento dell’ospedale e del Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 87 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi reparto in cui si trova. In esso è contenuto un questionario che permette la valutazione del grado di soddisfazione del servizio da parte del ricoverato per cogliere le opportunità di miglioramento. Ad esempio l’aumento del dato relativo al soddisfacimento dell’orario dei pasti, ha dimostrato come lo spostamento di 30 minuti della distribuzione del vitto in funzione delle esigenze del degente, operato dallo specifico gruppo di miglioramento, abbia recepito le richieste dell’utenza. I risultati dell’esperienza La decisione del Gruppo di utilizzare la riunione come strumento di coinvolgimento, se da una parte ha dato risultati positivi raggiungendo l’obiettivo di coinvolgimento, dall’altro si è dovuta basare su un forte investimento di tempo, energie e risorse dei Componenti del Gruppo. Se fosse mancato questo tipo di disponibilità sarebbe sicuramente stato impossibile portare a termine il progetto. I costi economici dell’operazione sono stati relativi alla sola stampa tipografica della Carta dei servizi, esistono invece dei costi indiretti legati al tempo impiegato dalle persone utilizzate, poiché ad ogni riunione presso le Divisioni e Servizi, che durava mediamente un’ora, hanno partecipato due o tre Componenti del Gruppo di Miglioramento. I punti critici che incontrati durante l’esperienza possono essere riassunti nel seguente modo: - difficoltà di far rientrare un sistema Aziendale complesso nelle linee guida: cioè tutti i prodotti di un Ospedale, in quanto si modificano, e tutti i percorsi, in quanto il personale li conosce e non il Gruppo di Miglioramento; - avere la presenza alle riunioni informative di tutti gli operatori che lavorano a turni; - differenze di cultura tra gli operatori e diverso livello di partecipazione al Sistema Qualità. Pag. 88 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi I risultati positivi sono stati essenzialmente dati dallo svolgimento delle 42 riunioni, da gennaio all’inizio di aprile 1996, con la presenza di circa il 40% del personale dell’Ospedale (800 persone) e dai suggerimenti derivati dalla presentazione della Carta (n° 16 inviati tramite scheda e n° 40 circa raccolti durante gli incontri). Inoltre dalle richieste di partecipare e collaborare direttamente al Gruppo di Miglioramento, che hanno portato all’inserimento di tre nuovi componenti. Esistono anche dei punti deboli legati ai tempi necessari che occorrono per svilupparla, al forte impegno di lavoro di cui deve farsi carico il Gruppo che cura il progetto ed anche al rischio di coinvolgere in modo solo formale i dipendenti creando poca partecipazione, esiste cioè il rischio che l’operatore venendo alle riunioni di spiegazione della Carta pensi di aver dato abbastanza e di aver risolto il problema. Inoltre è uno strumento cartaceo che nonostante l’aspetto tipografico rischia di indurre idee di ulteriore burocrazia e quindi viene rifiutato a priori. Per di più l’estensione eccessiva dei problemi espressi nella Carta, che vanno dalla responsabilità, alla produzione, agli indicatori, alla tutela e reclami tende a schiacciare il singolo dipendente che non riesce più trovarsi al suo interno. Si suggerisce a chi deve ancora far conoscere la Carta dei servizi al proprio personale di identificare in anticipo un “Pacchetto di Presentazione della Carta”, di personalizzare la presentazione in modo che l’Unità Operativa si riconosca nella complessità della Carta (noi abbiamo utilizzato i Protocolli di Accoglienza), di identificare il referente per la Carta all’interno della Divisione o Servizio, la Capo Sala o una sua delegata, ed infine di costruire strumenti di relazione permanente di coinvolgimento, come il foglio per i suggerimenti oppure la rubrica nel giornale aziendale. Si sottolinea che la Carta dei servizi è stata interpretata a Reggio Emilia come lo strumento guida e di riferimento per realizzare il coinvolgimento, in tutte le sue espressioni possibili, di tutti gli attori del servizio sanitario pubblico. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 89 I LABORATORI 3 Pag. 90 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Scheda n. 2 “INTERVENTI PER COINVOLGERE E SENSIBILIZZARE IL PERSONALE” (Scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL di Lamezia Terme) La nuova Direzione Aziendale, insediatesi nel gennaio ‘95, ha dato attuazione alle disposizioni di legge in materia di partecipazione ed informazione dei cittadini (art. 14 D.lgs 502 e 517) accogliendo le proposte del Centro di Educazione, che si è sempre occupato della promozione e del coordinamento dei programmi di informazione ed educazione sanitaria con la partecipazione attiva di operatori e cittadini. Dal marzo ‘95 il Centro ha avviato il censimento delle informazioni su prestazioni erogate, sulle sedi, sui tempi ed orari, attraverso una scheda appositamente predisposta. Successivamente il Direttore Generale assegnava al Centro il compito di produrre al più presto la Carta dell’Azienda. La situazione di partenza Risorse in fase di avvio e precondizioni • Operatori del Centro di Educazione; • un gruppo multidisciplinare di 12 operatori formati in Educazione Sanitaria per diffondere stili di lavoro orientati al clima relazionale e formare altri operatori; • operatori del futuro URP; • componenti del movimento Federativo Democratico, Tribunale per i diritti del malato e di varie rappresentanti sindacali sensibili a proposte di miglioramento. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 91 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Nell’azienda preesistevano positive esperienze progettuali su obiettivi di miglioramento della qualità in servizi territoriali ed il gruppo dei formatori era già sufficientemente motivato e pronto ad affrontare importanti sfide. Problemi esistenti • Scarsa attenzione verso i bisogni degli utenti e non conoscenza delle disposizioni di legge in materia di informazione dei cittadini e di diritto alla partecipazione nei dirigenti e negli operatori; • diffidenza dei dirigenti e degli operatori verso ogni richiesta e proposta di miglioramento che non offra più personale e più risorse, poiché sentita come ulteriore fatica in contesti di lavoro difficili, dove le nuove assunzioni o l’espletamento di concorsi per posti divenuti vacanti sono scarsissime, e dove la fornitura di strumenti diviene elemento di faticosissimi iter burocratici. Il coinvolgimento preliminare Obiettivi • Far conoscere la normativa, creare sensibilità e volontà diffuse nell’elaborare ed attuare la Cara dei servizi, facendone cogliere l’utilità anche per sé; • far condividere obiettivi, strumenti e metodi del progetto dal personale per non creare resistenze interne. Strumenti Sono state realizzate riunioni informative/consultive, invitando i responsabili dei servizi, i rappresentanti sindacali di categoria, componenti del Tribunale per i diritti del malato, per l’esame congiunto di quanto disposto dalla Carta dei servizi e per la definizione della proposta Carta dell’Azienda in rapporto ai bisogni degli utenti, visti come attivatori e moltiplicatori di sensibilità sul processo da mettere in atto. Pag. 92 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Hanno partecipato con assiduità medici di base, dei servizi, ospedalieri, paramedici e componenti del Tribunale per i diritti del Malato, mentre i responsabili dei servizi sono risultati assenti. Il nuovo piano di coinvolgimento e sensibilizzazione La mancata partecipazione dei responsabili dei servizi, e la conseguentemente impossibilità di renderli moltiplicatori del coinvolgimento del personale così come era stato programmato ha condotto all’elaborazione di un nuovo piano di coinvolgimento e sensibilizzazione a due livelli: 1. I responsabili dei servizi; 2. Tutto il personale. 1. Il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei responsabili dei servizi E’ stato attuato indicendo la Conferenza dei Servizi, a cui ha partecipato attivamente la Direzione aziendale, che ha trattato i seguenti argomenti: - nuovi orientamenti culturali e normativi della Carta e situazione aziendale; - nuovo ruolo assunto dall’utenza, presentato attraverso i suoi rappresentanti; - volontà della Direzione aziendale a realizzare il progetto; - obiettivi/indicazioni già condivisi con rappresentanti dell’utenza e di categoria; Inoltre sono stati avviati lavori di gruppo per condividere bisogni, obiettivi e impegni; studiare documenti e linee guida della Carta; definire il piano di lavoro comune. Al fine di ottenere la massima partecipazione dei dirigenti, il Direttore Generale li ha invitati direttamente, e il Direttore Sanitario ha fatto seguire un sollecito telefonico. La preparazione della Conferenza ha reso necessario l’utilizzo del Gruppo dei Formatori, esperti in conduzione di lavoro di gruppo, che inoltre ha simulato le situazioni critiche prevedibili, elaborando schemi di soluzioni. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 93 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Alla Conferenza hanno partecipato attivamente tutti i dirigenti; erano inoltre presenti anche sindacati, organizzazioni di utenti, singoli cittadini ed è stata riconosciuta dai presenti la qualità e l’utilità del lavoro. Durante il dibattito in plenaria e nel corso del lavoro nei gruppi i dirigenti hanno manifestato timori sul progetto: - scetticismo per il rapporto con i cittadini utenti e visitatori, ritenuti scarsamente disponibili ad accettare regole ed orari di accesso e funzionamento, soprattutto nei reparti di degenza; è emerso che quindi la Carta dei diritti deve essere controbilanciata da quella dei doveri dei cittadini; - paura degli standard sulle prestazioni, dovuta alla carenza e alla demotivazione del personale, allo spostamento continuo dello stesso, a iter burocratici disfunzionali nell’approvvigionamento ed acquisto di materiali e strumenti; - ansie connesse alla scarsa professionalità del personale paramedico poco accogliente; - ambienti scarsamente attrezzabili per spazi/modalità d’accoglienza. Nel complesso il progetto è stato comunque condiviso dai dirigenti, i quali hanno anche espresso le seguenti positività sul progetto: - creazione di un’immagine aziendale; - introduzione di stimoli culturali e occasioni per assumere impegni di miglioramento; - affiancamento di facilitatori per sensibilizzare e dialogare con il personale. 2. Il coinvolgimento e la sensibilizzazione di tutto il personale Ottenuto l’approvazione e un clima di fiducia e collaborazione da parte dei dirigenti, si è passati al coinvolgimento di tutto il personale nei tempi e con le modalità previste dal piano di lavoro, che prevedeva il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - far comprendere il valore e il senso del progetto Carta dei servizi; - presentare e condividere gli obiettivi e gli impegni del progetto; Pag. 94 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi - ricercare la collaborazione e la partecipazione attiva nell’attuazione del progetto; - far emergere paure e resistenze consentendone l’espressione. Il personale (inclusi i dirigenti) è stato coinvolto attraverso la realizzazione di riunioni d’équipe in orari capaci di garantire la massima presenza; i facilitatori hanno assunto il ruolo di collaboratori o conduttori della riunione. Gli operatori hanno accolto l’iniziativa favorevolmente, poiché non erano mai stati posti nella condizione di discutere dal basso provvedimenti, bisogni e problemi, connessi al loro ambiente di lavoro e alle esigenze dell’utenza. Nel corso delle riunioni gli operatori, dopo aver compreso la portata del cambiamento prefigurato dal progetto Carta, hanno espresso timori e perplessità sulla possibilità di migliorare le prestazioni e la relazione con l’utenza e circa l’eventualità che il tutto si giocasse a loro discapito. Ciò a causa del sistema scarsamente organizzato, delle turnazioni e della carenza del personale, del clima di lavoro poco disteso, della mancanza dello stretto necessario, dell’assenza di piani di accesso e di prenotazione scaglionati, degli utenti poco educati, ecc. La maggiore paura è stata espressa a proposito della necessità di sancire i diritti dell’utenza. Nonostante i problemi, gli operatori si sono detti disponibili e motivati ad accogliere il cambiamento e molti hanno riconosciuto la necessità del contributo di ciascuno. D’altra parte il progetto è stato riconosciuto come opportunità per regolamentare tempi e modi di accesso dell’utenza, per affrontare i problemi indicati e le annose difficoltà di relazione con gli utenti e per migliorare il rapporto con i dirigenti. Il modello proposto richiede un gruppo di facilitatori (o eventualmente la formazione preliminare di operatori), motivati e capaci di sostenere il processo di coinvolgimento insieme al Gruppo di progetto. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 95 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Il Gruppo di lavoro deve riconoscersi e sentirsi “Gruppo”, deve essere riconosciuto dalla Direzione aziendale e il coordinatore deve essere capace di una leadership fondata sul consenso. Il Gruppo deve guadagnare l’approvazione e la collaborazione degli utenti e degli operatori, rappresentandone e tutelandone le istanze, studiare le modalità del coinvolgimento e le sequenze e analizzare i problemi, simulandoli in contesti didattici-tutelati. Durante la realizzazione del progetto è necessario ottenere sempre l’approvazione della Direzione, aggiornandola sul lavoro, chiedendo parere sulle proposte e rendendola partecipare del processo. Pag. 96 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Scheda n. 3 “IL COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE IN UNA AZIENDA DI MEDIE DIMENSIONI” (Scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL n° 8 di Chieri) L’Azienda Sanitaria USL n° 8 di Chieri, pur essendo di medie dimensioni, può considerarsi complessa, infatti assiste 282.000 cittadini, annovera 3 presidi ospedalieri, conta 1.820 dipendenti e ha un bilancio di 362 miliardi. Si tratta di un’Azienda le cui strutture sono disseminate su un territorio di 795.000 kmq., misto tra pianura e montagna, con grandi insediamenti urbani e piccoli centri agricoli. Il tema centrale, la questione più dibattuta, il problema più urgente da affrontare è stato, per la Direzione Generale, fin dal primo giorno successivo all’accorpamento, quello della motivazione e del coinvolgimento del personale. E’ emersa chiara, con immediatezza, l’esigenza di intraprendere una politica gestionale tendente a creare, in primo luogo, una nuova cultura aziendale (e non la sommatoria delle culture delle ex USL) e, in secondo luogo, ad individuare pochi nuovi valori aziendali, quali la centralità del cittadino (cliente e operatore), la qualità del servizio, la comunicazione, l’innovazione, intorno ai quali aggregare il personale dell’Azienda. La Carta dei servizi è dunque giunta in un momento in cui l’Azienda era fortemente impegnata sul terreno del coinvolgimento ed aveva già raggiunto la consapevolezza che si trattava di un percorso lungo e difficile. Nel caso specifico il percorso seguito si può riassumere brevemente nelle seguenti 4 fasi: - rendere visibile la Carta all’interno dell’Azienda; - divulgare presso gli operatori il significato e il ruolo che la Direzione Generale assegnava alla Carta; Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 97 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi - informare e chiarire gli effetti che tale interpretazione avrebbe prodotto sull’intera organizzazione aziendale; - chiedere il coinvolgimento, il consenso e il sostegno di tutti i collaboratori dell’Azienda. Lo strumento utilizzato, in ognuna delle quattro fasi è stato quello del contatto diretto: incontri, riunioni, giornate di studio, ecc. In una fase ancora precedente alla realizzazione del documento, che l’Azienda Sanitaria ha stampato in quattro opuscoli distinti e in quattro momenti differenti, venivano chiesti suggerimenti ed osservazioni ai responsabili delle unità operative e al personale di contatto (in particolare i capo sala), sulla base di una bozza predisposta dal gruppo di lavoro per l’attuazione della Carta. Quest’operazione ha creato le condizioni affinché si costituisse, in modo naturale, una sorta di rete di referenti della Carta sulla quale fare leva, oggi, per la diffusione dei nuovi valori aziendali che stanno dietro al documento e per trasferire, domani, a loro, attraverso la costituzione di nuovi gruppi di lavoro, la responsabilità di aggiornare la Carta e con essa la cultura organizzativa. Pag. 98 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Scheda n. 4 “IL COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE IN UNA AZIENDA DI VASTE DIMENSIONI” (Scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL n° 10 di Firenze) Nell'esperienza fiorentina, caratterizzata dalla recente riunificazione di 10 UUSSLL , confluite nell’Azienda sanitaria (di circa 7.500 dipendenti e 1.500 convenzionati, 800.000 utenti dislocati in 33 comuni, in realtà socioeconomiche e orografiche difformi, 11 ospedali di cui 5 in fase di dismissione, e alcune centinaia di presidi territoriali) il problema maggiormente sentito è senz’altro la difficoltà di comunicazione interna, nelle diverse direzioni - dall'alto in basso e viceversa, dal centro alla periferia e viceversa, fra le varie realtà l'una verso l'altra. Il clima aziendale, nel primo anno dalla riunificazione, è stato caratterizzato da demotivazione diffusa e senso di sconforto, dovuto alla perdita di punti di riferimento noti nelle vecchie realtà USL, alla confusione di ruoli nonché alla "distanza" dai luoghi decisionali . Se a questo aggiungiamo difficoltà organizzative, contestazioni sindacali e scontentezze personali nella dirigenza, derivate dall'aver perso ruoli di prestigio acquisiti negli anni precedenti, abbiamo un quadro che possiamo definire scoraggiante. Lo sforzo, quindi, per rendere partecipe il personale della Carta dei servizi, che si è inserita nel bel mezzo del processo di avvio dell'azienda, è stato soprattutto quello di far sì che ogni dipendente sapesse che esisteva questo processo, ne conoscesse i principali punti e ne condividesse, o almeno non ostacolasse, la filosofia che la informa. Gli strumenti utilizzati sono stati diversi, a seconda delle fasi: Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 99 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi • Fase di sensibilizzazione, tra aprile e luglio del 1995, si è cominciato a introdurre il concetto di Carta dei servizi, riferendo i momenti salienti, come la presentazione a Cortona, la pubblicazione dello schema di riferimento, utilizzando il periodico d’informazione aziendale “USL Informa”, diffuso tra tutti i dipendenti in occasione della distribuzione della busta paga. USL Informa è nato fin dal primo mese di avvio della nuova Azienda proprio per permettere la veicolazione di informazioni dal centro alla periferia e per trasmettere concetti nuovi legati alla fase attuale della sanità. Il tema della Carta dei servizi è stato trattato in almeno quattro occasioni, in maniera più o meno diffusa, seppur consona al livello del pubblico di riferimento che comprende tutto il personale aziendale, a partire dall'ausiliario al direttore sanitario ospedaliero. • Fase di stesura, in cui sono state organizzate riunioni di settori operativi omogenei per definire il livello delle informazioni da acquisire e per procedere alla raccolta. Dove è stato possibile, si è proceduto ad un secondo incontro per verificare le informazioni da inserire nella Carta dei servizi. • Fase di presentazione e partecipazione, terminata la stesura e non appena reso disponibile il documento si è proceduto alla fase della "presentazione" della Carta che si è svolta su diversi livelli e in tempi necessariamente lunghi per coprire le diverse realtà dell’azienda e coinvolgere l'esterno. Si è così presentata, in un primo incontro, la Carta ai dirigenti dei dipartimenti e dei presidi ospedalieri, alle associazioni di volontariato, al difensore civico regionale, ai sindacati, alla stampa. In questo primo incontro c’è stato il coinvolgimento diretto del Direttore Generale che ha esposto i principi della Carta, lasciando al referente per la Carta la descrizione per grandi linee dei contenuti e delle realizzazioni legate alla carta, in particolare la procedura dei reclami, la commissione mista conciliativa, l'attivazione dei punti informativi, la partecipazione dei cittadini e degli organismi di volontariato e di tutela. Pag. 100 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Si è quindi proceduto alla presentazione della Carta nei principali presidi ospedalieri e nelle zone, alla presenza di operatori e di amministratori locali. In un caso la presentazione si è svolta nella sala conciliare di un comune. In queste occasioni, oltre al referente per la Carta dei servizi, presentavano la Carta il direttore della zona e il direttore sanitario. Le occasioni, in particolare modo nella periferia, sono state oggetto di attenzione e interesse, hanno sollevato dibattito e hanno sollecitato risposte sia sullo specifico (ed in particolare sul tema "scottante" dei reclami), sia su temi di interesse generale. Si sottolinea la preoccupazione, che si è sempre presentata in occasione di questi incontri, da parte degli operatori che non venissero presi in considerazione anche i propri diritti. Un medico, riassunse così il concetto: "l'ufficio reclami deve avere due porte, una per il pubblico e una per gli operatori". Di fatto, problemi di rapporto con il pubblico nei quali la contestazione di comportamenti arroganti viene fatta dagli operatori si sono già verificati e c'è una certa difficoltà nel gestirli. Questo è un argomento su cui è necessario riporre attenzione, in quanto il coinvolgimento e l'adesione degli operatori ad un diverso modo di rapportarsi non può essere richiesto se non viene garantito anche il diritto al rispetto degli stessi. Un prossimo passo dovrebbe infatti essere la stesura della Carta dei diritti e dei doveri degli utenti del servizio sanitario e l'attivazione della Commissione mista conciliativa . Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 101 I LABORATORI 3 Pag. 102 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Scheda n. 5 “GLI INTERVENTI FORMATIVI A SUPPORTO DELLA CARTA DEI SERVIZI” (Scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL di Ferrara) Il processo di cambiamento che viene avviato con ogni progetto Carta dei servizi va avanti grazie alla sensibilizzazione e responsabilizzazione di una moltitudine di soggetti: operatori, dirigenti, cittadini. La interazione di questi soggetti impegnati nella realizzazione di obiettivi condivisi, volti al miglioramento della qualità del servizio sanitario, avviene in uno spazio definito, il gruppo, e segue linee metodologiche predefinite. Di seguito sono presentate due esperienze di formazione, aventi lo scopo di costituire quello spirito di gruppo aziendale necessario per intraprendere e sostenere il processo di cambiamento determinato dall’attuazione della Carta dei servizi: 1. intervento formativo per i facilitatori a supporto della Carta dei servizi; 2. intervento formativo per il personale del Distretto di Codigoro. 1. Intervento formativo per i facilitatori a supporto della Carta dei servizi Il facilitatore è un dipendente dell’Azienda che dedica una parte del suo tempo di lavoro per svolgere una funzione di sostegno e di guida al gruppo, impegnato in questo nuovo processo di responsabilizzazione e di cambiamento. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 103 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Il ruolo del facilitatore, infatti, è quello di offrire al gruppo le proprie conoscenze sui metodi di analisi di problem solving, di progettazione organizzativa e di conduzione del gruppo stesso. Destinatari della formazione La formazione ha coinvolto 18 operatori dell’Azienda, di diverse professionalità (medici, psicologi, amministrativi, caposale) di cui alcuni con esperienza di conduzione dei gruppi, altri con formazione in tecniche VRQ o con precedenti esperienze in progetti di educazione sanitaria. Obiettivo formativo Favorire la creazione di una rete di facilitatori, volta a sviluppare e a consolidare le metodologie del miglioramento della Qualità e a diffondere la Carta dei servizi, attraverso la valorizzazione e l’attivazione della risorsa del gruppo nell’Azienda USL. Contenuti formativi - Metodi e strumenti di analisi per individuare le criticità; - linguaggio e comunicazione per una descrizione esaustiva e sintetica di un problema; - individuazione di indicatori di qualità; - individuazione ed analisi delle cause di un problema; - tecniche di campionamento; - costruzione di questionari e l’analisi dei dati; - implementazione di strategie di soluzione; - gestione di un gruppo di lavoro; - elaborazione di procedure per un sistema di qualità. Percorsi formativi - Corso-base “Metodologia del Problem Solving”; - corso “L’elaborazione di una procedura di lavoro”; - corso “Conduzione di un gruppo di lavoro”; Pag. 104 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi - corso “Elementi di statistica”; - corso “Analisi organizzativa”. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 105 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Metodologia del progetto La metodologia didattica utilizzata durante i corsi formativi è di tipo esperienziale, caratterizzata da momenti pratici di confronto e discussione in piccoli gruppi. I destinatari della formazione si sono impegnati attivamente, attraverso esercitazioni di gruppo sulle fasi del problem solving, attraverso la tecnica del role-playing sulla conduzione e gestione di un gruppo di lavoro. I processi di cambiamento in cui è coinvolto il facilitatore 1. La Carta dei servizi: - alcuni facilitatori sono impegnati in un lavoro di supporto metodologico per gruppi di operatori dei diversi servizi dell’Azienda, al fine di individuare indicatori e standard in merito all’assistenza sanitaria, in vista di una nuova stesura della Carta; - altri facilitatori sono impegnati in un lavoro di aggiornamento e miglioramento della attuale versione della Carta con gran parte degli operatori dell’Azienda. 2. Il Progetto Qualità: i facilitatori offrono supporto metodologico ai gruppi di miglioramento, composti da operatori di diverse professionalità, che lavorano su alcuni ambiti di miglioramento individuati. 3. I Comitati Consultivi Misti: qualora emergesse l’esigenza di un suo supporto, il facilitatore può svolgere una funzione di guida metodologica al lavoro del Comitato. Risultati attesi I risultati attesi legati ai tre processi di miglioramento avviati sono i seguenti: - redazione di una nuova stesura della Carta dei servizi - elaborazione di progetti di miglioramento e loro prima implementazione. A lungo termine l’aspettativa è di consolidare e rafforzare sempre di più una rete di facilitatori, al fine di favorire il continuo miglioramento della qualità dell’organizzazione, cui tende l’Azienda. Pag. 106 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi 2. Intervento formativo per il personale del Distretto di Codigoro Il progetto “Carta dei servizi” implica una cambiamento dell’ottica nella quale si era abituati a lavorare. Affrontare il cambiamento della routine lavorativa, suscita ostacoli e resistenza, anche inconsci, negli operatori del distretto. Questo vale in particolare per un distretto come quello di Codigoro, che fra i 5 distretti dell’Azienda USL di Ferrara rappresenta la realtà socialmente ed economicamente più svantaggiata, dove le risorse sono più carenti e il personale è più disorientato e demotivato rispetto alle altre realtà. Fra i possibili strumenti di sviluppo organizzativo è stato scelto l’intervento formativo, da destinare alla totalità degli operatori del Distretto (circa 230). Gli obiettivi formativi perseguiti erano i seguenti: - trasmettere conoscenze e dare luogo alla riflessione sui cambiamenti intervenuti con l’aziendalizzazione dal luglio 1994; - promuovere l’apprendimento delle nuove regole e il cambiamento del clima organizzativo; - promuovere comportamenti coerenti con i valori aziendali e improntati alla fiducia e all’autonomia; - preparare l’organizzazione alla diffusione del Progetto Qualità e della Carta dei servizi. Non si è trattato, quindi, di un corso sulla Carta, bensì di un corso propedeutico ad essa. Una coincidenza di tempi, certamente non casuale, ha fatto si che la Carta dei servizi dell’Azienda, appena varata nell’ottobre 1995, diventasse uno dei principali strumenti di lavoro del corso. Tra novembre 1995 e febbraio 1996 tutti gli operatori, per gruppi di 20 persone, hanno partecipato al corso della durata di 12 ore. Le condizioni di apprendimento erano soprattutto il lavoro attivo in piccoli gruppi interprofessionali ed inter-servizi. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 107 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi I contenuti didattici possono essere riassunti nei seguenti punti: - la nuova organizzazione aziendale; - i valori aziendali: soddisfazione del cittadino, efficacia ed efficienza, fiducia nelle risorse umane, integrazione, etica morale ed integrità; - lavorare in un’organizzazione; - lavorare in gruppo. Risultati ottenuti - 87% di soddisfazione dei partecipanti rispetto alle attese (sono stati suggeriti per il futuro “incontri frequenti e verifiche periodiche”; - adesione al corso pressoché totale (pochissimi i casi di rifiuto a partecipare); - clima d’aula di grande partecipazione; - disponibilità a formare gruppi di miglioramento della qualità dei servizi, ma su progetti concreti a breve termine. Punti forti dell’iniziativa formativa - Correttezza metodologica nell’impostazione del programma; - trattazione di temi altrimenti riservati a figure gerarchicamente più alte, con operatori di tutti i livelli professionali; - integrazione delle diverse figure professionali a livello di piccolo gruppo; Punti deboli dell’iniziativa formativa - Percezione del corso come “propaganda della direzione”; - obiettivi individuati come troppo generali; - difficoltà sul disegno organizzativo aziendale “a matrice” con distretti e dipartimenti. Pag. 108 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Pag. 109 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Scheda n. 6 “IL COINVOLGIMENTO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE” (Scheda di esperienza a cura dell’Azienda USL di Grosseto) L’Azienda sanitaria n° 9 di Grosseto ha ritenuto necessario per il successo del progetto Carta dei servizi di coinvolgere sin dall’inizio i medici di medicina generale, essendo questi il primo anello di congiunzione tra l’azienda e i cittadini-utenti. La difficoltà di ottenere una partecipazione attiva al processo di attuazione da parte del personale convenzionato sul territorio è stata superata con il lancio di alcuni progetti sul miglioramento della qualità di diretto interesse per questa categoria di medici. • Il primo di questi progetti è stato il progetto obiettivo sulla ridefinizione del rapporto tra medico generale e azienda sanitaria, che si poneva i seguenti obiettivi: - l’orientamento dell’accesso ai servizi di vario livello anche per contenere il ricorso al ricovero ospedaliero; - il controllo e la qualificazione della spesa farmaceutica; - la sperimentazione di un modello di intervento assistenziale domiciliare rivolto ad anziani soli, disabili, non autosufficienti, ammalati oncologici terminali, persone soggette a riabilitazione post-ricovero; - il monitoraggio delle malattie croniche. Il nuovo modello organizzativo è stato pertanto basato sul coinvolgimento del medico di medicina generale per contenere l’intervento ospedaliero, a fronte di una riqualificazione dell’intervento territoriale da parte dell’Azienda. Ciò ha permesso agli utenti il miglioramento del rapporto con i medici di medicina generale e con l’Azienda, creando Pag. 110 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi quindi le condizioni di base per la costituzione del “patto” tra cittadini e Azienda, rappresentato dalla Carta dei servizi. Una spinta a proseguire è inoltre venuta dal nuovo accordo nazionale per la medicina generale, recentemente siglato, che prevede innovative possibilità per concretizzare le iniziative aziendali, mediante accordi regionali con i sindacati maggiormente rappresentativi. Gli accordi regionali consentono l’allargamento delle prestazioni del medico di medicina generale rispetto ai normali obblighi convenzionali, se finalizzato a specifici processi assistenziali di fondamentale interesse per la funzionalità dei servizi territoriali dell’azienda sanitaria. • Il secondo progetto per la realizzazione della Carta dei servizi aveva per finalità il miglioramento dell’accesso dei cittadini ai servizi sanitari attraverso la creazione di una rete informatica con i medici di medicina generale, con cui effettuare le prenotazioni di visita per tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali, esami diagnostici, di laboratorio e radiologici. • Il terzo progetto aveva la finalità di consentire in caso di urgenza l’accesso a tutte le specialistiche ospedaliere, compresi esami diagnostici e strumentali, tramite contatto telefonico o lettera scritta da parte del medico generale per pazienti in fase di acuzie. • Un altro progetto ha coinvolto i medici di medicina generale nella archiviazione su computer dei dati relativi ai propri pazienti. In particolare è stata attivata una gestione integrata dei dati relativi alla malattia diabetica tra i medici di medicina generale e le strutture di primo e di secondo livello. Questa collaborazione dovrà consentire un interscambio reciproco di esperienze e conoscenze nell’obiettivo di migliorare la qualità della vita del paziente diabetico e di evitare la prassi ripetitiva di esami richiesti già effettuati o svolti dal medico di medicina generale. Allo scopo verrà coniata una tessera, sia cartacea sia computerizzata, riproducente in modo sintetico il curriculum metabolico e clinico di ogni paziente, che costituirà l’elemento di riferimento per il medico di medicina generale e per le strutture diabetologiche ai fini delle varie certificazioni. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 111 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi • Infine i medici di medicina generale sono stati coinvolti in un progetto di miglioramento continuo della qualità dell’Azienda sanitaria, che prevede la costituzione di un comitato pluridisciplinare; l’addestramento e la formazione di un gruppo di miglioramento continuo della qualità; l’analisi delle iniziative già presenti di VRQ; la selezione dei processi critici con individuazione delle aree di miglioramento; lo sviluppo di un sistema di Miglioramento Continuo (indicatori e standard); la messa a punto di un manuale della Qualità; la formazione di facilitatori. Pag. 112 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi Scheda n.7 “COME MIGLIORARE L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA DEFINENDO UN IMPEGNO SUL MODELLO ORGANIZZATIVO” (Scheda di esperienza a cura dell’Azienda Ospedaliera S . Anna di Ferrara) Il problema Il problema di partenza riguardava l’insufficiente livello di qualità percepito dagli utenti riguardo all’attività infermieristica. Le cause dell’insoddisfazione dei degenti erano state individuate in un’assistenza poco o per nulla personalizzata, nella scarsa motivazione del personale, nel divario tra teoria e orassi nel tirocinio degli studenti infermieri. La soluzione adottata Per rispondere a questi problemi si è deciso di intervenire modificando il modello organizzativo : dal modello per compiti ad un modello per obiettivi. Attraverso il nuovo modello si intendeva sperimentare, consolidare e implementare una modalità di assistenza infermieristica per piccole équipe , ognuna dedicata ad uno specifico settore del reparto di degenza. Per quanto riguarda lo sviluppo di questo mutamento, la prima tappa è consistita nella settorializzazione delle unità di degenza. Ciascun settore di degenza individuato è stato “affidato” ad una équipe infermieristica. Le équipe sono state costituite utilizzando lo steso numero di persone in organico nel reparto e inserendo gli allievi infermieri. I costi aggiuntivi sono stati quelli relativi ali corsi di formazione e alla sovrapposizione oraria di 15 minuti per gli operatori al cambio di turno. I tempi di realizzazione dell’iniziativa sono stati pari a tre anni dalla fase di progettazione a quella di consolidamento del modello. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 113 I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi I prerequisiti L’attuazione di questo cambiamento si è potuta basare sull’esistenza di alcune condizioni favorevoli : • il consenso di un primo gruppo sperimentale e del personale coinvolto successivamente nella fase di consolidamento dell’esperienza (medici, infermieri) ; • il consenso dei soggetti istituzionali (direzione sanitaria e organizzazioni sindacali) ; • la disponibilità di risorse per la formazione. Difficoltà e punti critici Si è riscontrata, almeno inizialmente, qualche resistenza da parte del personale medico, che tuttavia è stata superata attraverso l’affermazione sul campo della crescita professionale e della ricaduta in termini di qualità tecnica e, per quanto riguarda le tematiche della Carta dei Servizi, del netto miglioramento della qualità percepita. Un secondo elemento di diffidenza veniva dagli altri reparti dell’ospedale per il fatto che si trattava di un laboratorio di sperimentazione. Si è superata tale difficoltà facendo partire contemporaneamente al reparto pilota un altro reparto disposto a sperimentare il modello senza potersi avvantaggiare della formazione e quindi sulla base soltanto della motivazione del personale. Risultati Per quanto riguarda i risultati si deve innanzitutto far riferimento ad una documentazione infermieristica personalizzata, denominata cartella infermieristica. Si è poi registrato un elevato indice di gradimento dei pazienti ricoverati, misurato attraverso un questionario somministrato a 155 persone nell’arco di sei mesi. L’indice di assenteismo del personale si è ridotto, a riprova che il nuovo modello organizzativo alimenta nel temo la motivazione del personale infermieristico. Oltre a ciò è stato possibile verificare le ricadute positive sul piano della valenza didattica dell’esperienza svolta dagli allievi infermieri (verificate attraverso la somministrazione di un apposito questionario) e della creazione di risorse interne per la stessa formazione (le sedi di Pag. 114 Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari I LABORATORI 3 Come coinvolgere il personale sulla Carta dei servizi realizzazione del nuovo modello sono anche le sedi di stage per altri operatori esterni ed interni all’azienda, come dimostrano le richieste pervenute). Va inoltre segnalata la richiesta di diffusione del nuovo modello che è stata espressa da altri reparti inizialmente non coinvolti, così come anche la totale assenza di sollecitazioni a tornare al modello precedente. Il limite negativo è stato invece costituito dai tempi troppo lunghi per la diffusione del modello a tutta l’azienda, per la carenza di risorse disponibili a seguire il processo di cambiamento. Suggerimenti A chi intendesse cimentarsi in un’iniziativa simile l’unico suggerimento importante è quello di dedicare grande attenzione a tutto ciò che può motivare e coinvolgere il personale e di non arrendersi di fronte alle inevitabili diffidenze iniziali : sono tutte superabili. Ministero della Sanità Dipartimento della Programmazione Quaderni della Carta dei servizi sanitari Pag. 115