Comunicazione A Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno primo - numero 4 - dicembre 2007 Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna 4 2007 PAGINA SOMMARIO Editoriale di Ciro De Sio “Fisco e Scuola”, ovvero come imparare ad “amare” le tasse di Pierluigi De Rosa Scontrini fiscali: il punto sulla lotta alla mancata emissione di Daniele Venturi La carica dei 55 di Pierluigi Mercurio e Massimiliano Fonti Progetto Fiscalis: Daniel Kotlowski a Bologna2 di Pasqualino Angellotti Bologna 1 conferma la “qualità” di Salvatore Caiazzo Fisco e Scuola e l’Ufficio di Imola di Uliana Marrone L’ufficio di Fidenza al convegno A.n.u.s.c.a. di Maurizio Quercio Progetto “screening” di Maria Antonietta Sassani …e’ tempo di piano di comunicazione di Antonella Pellegrino Il decalogo della comunicazione scritta di Giovanna Zannini Itinerari: Torino di Antonella Cava L’altra metà del giorno di Fedele Liscio INSERTO Fiscalis: cronaca di un’interessante esperienza di Paola Celada PAGINA COMUNICAZIONE Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno primo - numero 4 - dicembre 2007 Legale Rappresentante Ciro De Sio Direttore Responsabile Biagio Cunsolo Coordinatore Editoriale Sandra Amovilli Redattori Pierluigi De Rosa Simone Mirasolo Antonella Pellegrino Daniele Venturi Giovanna Zannini Responsabile Progetto Grafico Giorgio Bertuzzi Stampa In proprio hanno collaborato Pasqualino Angellotti Antonella Cava, Paola Celada Salvatore Caiazzo, Patrizia Corritore Massimiliano Fonti, Piero Gagliano Fedele Liscio, Uliana Marrone, Pierluigi Mercurio, Chiara Putzolu Maurizio Quercio, Paolo Rossi Maria Antonietta Sassani Editoriale Le festività di fine anno stanno per arrivare e con esse terminerà anche questo primo anno alla guida della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna. Insieme a voi tutti e grazie alla vostra collaborazione molte cose sono state iniziate, sviluppate e portate a termine, tra le quali da ultimo mi preme ricordare, per l’elevata percentuale di adesione, la rilevazione e l’analisi del clima all’interno della Direzione regionale. Gli obiettivi di produzione, sia nel settore del contrasto all’evasione sia nel settore dei servizi, sono stati già raggiunti o stanno per essere conseguiti in percentuale piena. Nell’anno sono state portate a termine le procedure per i passaggi entro e tra le aree; è stato bandito, espletato e concluso il concorso per l’assunzione con contratto di formazione e lavoro di 55 funzionari, che hanno stipulato il contratto di lavoro il 13 novembre scorso. I rapporti con le organizzazioni sindacali sono stati improntati al rispetto massimo delle singole prerogative, condividendo con le stesse l’esigenza di garantire l’attuazione degli accordi nazionali ed integrativi, salvaguardandone lo spirito e perseguendo la tutela degli interessi disciplinati. In tale ottica è stata affrontata, primi rispetto alla gran parte delle altre regioni, la procedura di rilevazione dei mestieri; è stata attuata la procedura per la nomina dei capi area non dirigenziali di cui all’articolo 17 del CCNI; è stata disciplinata, tramite accordo, ed è in corso, la procedura per l’attribuzione delle posizioni organizzative di cui all’ articolo 18 del CCNI; sono stati conclusi gli accordi sulla mobilità e sulla corresponsione degli emolumenti accessori alla retribuzione, quali la produttività e la qualità della prestazione; sono state gettate le basi, con modalità trasparenti ed improntate alla tempestiva e preventiva informazione, per l’attuazione del processo di riorganizzazione degli Uffici di Bologna. Non sono mancate, tuttavia, situazioni che talvolta hanno visto l’Agenzia e le Organizzazioni sindacali perseguire finalità ed interessi diversi che sono sfociate in dialettiche e dibattiti accesi, ma queste diversità di opinioni rientrano comunque nel ruolo delle parti e non possono mai giustificare il venir meno del rispetto delle funzioni e delle prerogative reciproche. Traguardi e risultati significativi che sono stati raggiunti solo grazie all’impegno di tutti; certo gli impegni ed i traguardi per l’anno prossimo saranno ancora più sfidanti, ma con il rinnovato entusiasmo e la riconosciuta professionalità che da sempre vi contraddistingue questi saranno sicuramente alla portata dei nostri uffici. Nel ringraziarvi ancora per l’apporto dato formulo a tutti voi gli auguri per un sereno e felice Natale, insieme a tutti i vostri cari, in special modo ai bambini ed alle persone anziane che più di tutti hanno bisogno delle nostre attenzioni e delle nostre carezze. Ciro De Sio Gli obiettivi di produzione, sia nel settore del contrasto all’evasione sia nel settore dei servizi, sono stati già raggiunti o stanno per essere conseguiti in percentuale piena PAGINA in rilievo “Fisco e Scuola”, ovvero come imparare ad “amare” le tasse Fisco e Scuola nasce dalla convinzione che il potenziamento qualitativo e quantitativo dei controlli, il miglioramento continuo dei servizi offerti ai contribuenti non sono sufficienti, da soli, a eliminare il fenomeno dell’evasione fiscale, così connaturato nel modo italiano di concepire il rapporto tra sé e le istituzioni PAGINA Radicare e promuovere nelle nuove generazioni una cultura civica fiscale è l’obiettivo prioritario del Protocollo di intesa firmato lo scorso 28 novembre da Ciro De Sio, Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, e Luigi Catalano, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. L’accordo si inquadra nella più ampia strategia di educazione alla fiscalità che l’Agenzia delle Entrate conduce, insieme con il Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il progetto “Fisco e Scuola”. Nell’ultimo Piano Triennale, la partnership con gli istituti scolastici ha assunto particolare rilievo, nella consapevolezza che solo un’azione a lungo termine e ad ampio spettro possa incidere in modo sostanziale su un fenomeno così radicato nel nostro tessuto sociale e culturale, come l’evasione fiscale. Alle consuete attività di contrasto all’evasione e di assistenza ai contribuenti l’Agenzia affianca una serie di strumenti culturali e relazionali, mediante i quali diffondere nell’opinione pubblica la consapevolezza dell’importanza del pagamento delle tasse per il finanziamento dei servizi pubblici. La ‘caccia’ agli evasori, in quest’ottica, si realizza non solo con l’anagrafe dei conti, il redditometro e gli studi di settore, ma anche con cicli di lezioni e incontri nelle scuole medie e superiori, con giochi di alfabetizzazione fiscale nelle scuole elementari, ossia intervenendo sui fattori socioculturali alla base dei comportamenti evasivi. L’evasore, in questo caso, non è il contribuente “in carne ed ossa”, ma un atteggiamento, una propensione: l’inclinazione ad anteporre il proprio interesse a qualsiasi considerazione etica e morale. In altri termini, Fisco e Scuola nasce dalla convinzione che il potenziamento qualitativo e quantitativo dei controlli, il miglioramento continuo dei servizi offerti ai contribuenti non sono sufficienti, da soli, a eliminare il fenomeno dell’evasione fiscale, così connaturato nel modo italiano di concepire il rapporto tra sé e le istituzioni. In particolare, ciò su cui va a incidere il progetto Fisco e Scuola non è tanto l’atteggiamento del contribuente nei confronti del pagamento delle tasse, quanto la relazione tra cittadino e Stato che ne costituisce la pre-condizione: un elemento imprescindibile di ogni società “civile”, nel senso etimologico della parola, è infatti la consapevolezza dell’individuo di far parte di una comunità organizzata, rispetto alla quale detiene diritti e doveri. Per usare la terminologia degli studiosi di pubblica amministrazione, è questo un vero e proprio processo di accounting, un “rendere conto” del proprio operato legittimando agli occhi della cittadinanza la propria autorità, “spiegando” (to account) le finalità sociali alla base della pretesa tributaria. in rilievo IL NUOVO PROTOCOLLO D’INTESA COSA PREVEDE • partecipazione di funzionari ad incontri con docenti e studenti • organizzazione di visite guidate negli Uffici • predisposizione e divulgazione di materiale didattico • organizzazione di eventi (giornata della “legalità fiscale”) • diffusione del progetto “Generazioni a confronto” COSA NON PREVEDE L’idea, dunque, è quella di costruire nelle nuove generazioni una relazione sana, equilibrata, tra cittadino e Stato, di far maturare nei giovani una sensibilità nuova nei confronti di tutto quanto è “pubblico”, colmando il distacco, l’indifferenza, quando non l’ostilità che oggi caratterizzano l’atteggiamento di ampi strati dell’opinione pubblica verso le istituzioni. Non a caso, come dimostrano diversi studi socio-economici, i comportamenti evasivi scaturiscono da una “patologia”, un’anomalia nel rapporto tra individuo e Stato che si manifesta nel rifiuto di pagare le tasse o nella completa indifferenza nei confronti degli adempimenti fiscali. Il fine ultimo di Fisco e Scuola consiste quindi nel tentativo di anticipare l’insorgenza di queste “anomalie” e di improntare il rapporto tra individuo e comunità alla collaborazione reciproca., mirando a fare dei futuri contribuenti dei cittadini consapevoli del proprio ruolo e partecipi della vita pubblica. Pierluigi De Rosa FISCO & SCUOLA 2007 in Emilia Romagna • percorsi di alternanza scuola-lavoro • attività sistematica e/o continuativa di docenza in materia tributaria presso gli istituti superiori Incontri 43 Stage 20 Visite agli uffici 10 iniziative di stage e tirocini formativi, disciplinate dall’art. 18 della legge 25 giugno 1997, n. 196 Varie • Totale iniziative Studenti coinvolti 5 78 1945 Dati aggiornati a novembre 2007 PAGINA in rilievo Scontrini fiscali: il punto sulla lotta alla mancata emissione Risultati di un monitoraggio effettuato nel mese di settembre 2007 esecuzione resi esecutivi nel mese di giugno e primi giorni di luglio. Gli accessi sono stati effettuati dal 10 al 21 settembre 2007. DATI ACQUISITI Tramite gli accessi i verificatori hanno rilevato i seguenti importi: PAGINA OBIETTIVO DELL’ATTIVITA’ La Direzione regionale dell’Emilia Romagna ha realizzato una indagine conoscitiva diretta a verificare se l’esecuzione del provvedimento di sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, adottato ai sensi dell’articolo 12 del D. Legs. n. 471/1997, induce effettivamente il contribuente ad assumere un comportamento fiscalmente corretto. A tal fine gli Uffici hanno effettuato un accesso breve per il controllo degli obblighi strumentali nei confronti di alcuni soggetti che, nel corso del 1° semestre 2007, hanno commesso almeno tre violazioni all’obbligo di emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale e nei cui confronti è stata data esecuzione al provvedimento di sospensione. Oltre a controllare la regolare emissione del documento fiscale, i verificatori hanno rilevato dal registro dei corrispettivi gli incassi in un arco temporale precedente e successivo alla contestazione della violazione e alla esecuzione della sanzione accessoria. L’indagine conoscitiva è stata circoscritta solo ai soggetti interessati da provvedimenti di • i corrispettivi registrati nel giorno in cui è stata constatata la violazione relativa alla mancata emissione di scontrino/ricevuta; • i corrispettivi registrati nei 15 giorni precedenti alla constatazione della violazione e nello stesso periodo dell’anno precedente; • i corrispettivi registrati nei 15 giorni successivi alla esecuzione del provvedimento di sospensione e nello stesso periodo dell’anno precedente. In alcuni casi l’acquisizione dei dati relativi al 2006 è stata omessa per difficoltà legate al reperimento dei registri entro il periodo previsto per l’esecuzione del controllo. Dalla elaborazione dei dati acquisiti nel corso degli accessi emerge un significativo incremento dei corrispettivi dichiarati nel 2007, dopo l’effettuazione del controllo, rispetto al 2006 prima del controllo. Dall’analisi dei dati 2006/2007 si rileva che, in assenza di controlli nell’anno 2006, caratterizzato in tutti i casi in esame da un minor importo di corrispettivi registrati, gli importi certificati dai contribuenti risultano generalmente costanti ed appiattiti, come se il contribuente avesse stabilito a priori l’importo da registrare e si attestasse sempre al medesimo livello. I controlli effettuati determinano, invece, un incremento dei corrispettivi annotati di oltre il 150% rispetto al 2006, con picchi di +500% per singoli casi. in rilievo Più dettagliatamente si rileva che gli accessi eseguiti su un campione di otto contribuenti (per un soggetto sono stati raccolti i dati dei 15 giorni precedenti alle tre violazioni contestate in giorni diversi “lontani” tra loro) hanno dato luogo ai seguenti risultati: La variazione relativa al periodo immediatamente successivo al provvedimento di chiusura, in rapporto ai 15 giorni antecedenti alla PERIODO di sospensione per il danno che provoca per immagine e per minori incassi, produce effetti positivi (+5,19%) in termini di maggiori compensi dichiarati. L’attività di monitoraggio proseguirà ed è prevista una serie di accessi da parte degli Uffici per quei soggetti di cui si è emesso provvedimento di chiusura nel secondo semestre dell’anno; è opportuno però evidenziare 2007 (€) 2006 (€) INCREMENTO Importo corrispettivi registrati nei 15 giorni precedenti la contestazione della violazione 95.725,15 52.763,38 181,42 % Importo corrispettivi registrati nei 15 giorni successivi alla esecuzione del provvedimento di sospensione 76.331,95 49.129,53 155,37% contestazione della violazione, risulta essere negativo a livello generale (-20,26 %, forse determinato dal range temporale esaminato), ma se si analizzano le singole situazioni i risultati offrono percentuali interessanti, di oltre il 25% con un picco del 76.73%. Comunque, anche in casi in cui si rileva un decremento dei corrispettivi dopo il provvedimento di chiusura, o un incremento minimo, è bene sottolineare che nel 2006, in assenza di controlli, lo stesso periodo preso in esame dava luogo ad un decremento maggiore, probabilmente seguendo un trend di mercato ormai collaudato. L’attività di controllo ha prodotto comunque una forte deterrenza, perché ha comportato in ogni caso un aumento dei corrispettivi dichiarati. Il risultato del monitoraggio, se rivolto all’effetto deterrenza, ha dimostrato che si sono raggiunti effetti positivi per i soggetti che esercitano attività in forma ambulante, essendo stato rilevato un incremento reale dell’ammontare dei corrispettivi. A conclusione, il monitoraggio dimostra come il provvedimento Dalla elaborazione dei dati acquisiti nel corso degli accessi emerge un significativo incremento dei corrispettivi dichiarati nel 2007, dopo l’effettuazione del controllo, rispetto al 2006 prima del controllo che il testo del Disegno di legge relativo alla Finanziaria 2008, approvato recentemente in Senato, prevede variazioni di non poco conto riguardo questo strumento, in quanto l’art. 5 comma 80, se non subirà modifiche, dispone che le sanzioni accessorie di cui all’articolo 12 comma 2 del D.Lgs 471/1997 siano applicate solo per “quattro” distinte violazioni (non più tre) “compiute in giorni diversi” (fino ad oggi potevano essere contestate anche nello stesso giorno). Daniele Venturi PAGINA in rilievo La carica dei 55 Ancora spazio per le nuove leve! Dopo aver assunto 1500 funzionari amministrativotributari nel 2006, l’Agenzia ha continuato la sua politica di assunzioni inserendo, anche quest’anno, in diverse regioni sul territorio nazionale una “sfornata” di 500 nuovi cfl, di cui 55 in Emilia-Romagna. Il percorso di selezione, partito nella nostra regione lo scorso luglio con la prova scritta di carattere tecnico, si è concluso in tempi rapidi e già lo scorso 13 novembre i nuovi colleghi sono venuti in Direzione Regionale per la firma del contratto. Rispetto alle modalità concorsuali tradizionali, i neoassunti tornata “Iride 5” hanno dovuto affrontare uno step in più: l’Ufficio Selezione e inserimento della Direzione Centrale ha deciso di introdurre a livello sperimentale in quattro regioni italiane tra cui l’Emilia Romagna il colloquio motivazionale. La novità è sostanziale in quanto si riconosce per la prima volta nella fase di selezione in ingresso il ruolo degli aspetti attitudinali e motivazionali, accanto al ruolo delle conoscenze tecnicoprofessionali. Ogni candidato ha affrontato, oltre alle prove di lingue ed informatica, una parte di colloquio sulle materie giuridico-economiche previste dal bando e una parte di colloquio su aspetti legati a motivazioni, aspettative, interessi. E’ stato così possibile conoscere più a fondo PAGINA attitudini e motivazioni di ciascuno, oltre alla preparazione teorica. Lo scorso 14 novembre, dopo la stipula del contratto, i neofunzionari sono stati accolti in Direzione Regionale. Come per i cfl precedenti, la giornata di accoglienza ha rappresentato un momento di benvenuto in cui sono stati presentati i principi e i valori dell’Agenzia, la struttura organizzativa, l’articolazione del percorso di formazione, il sistema di valutazione che sarà utilizzato per verificare l’idoneità dei neoassunti sul campo, le principali nozioni amministrative relative al rapporto di lavoro. Dal 15 novembre tutti i cfl hanno raggiunto le rispettive sedi di assegnazione che quest’anno sono 15: Ferrara (per la prima volta sede di arrivo di CFL Iride); Comacchio; Forlì; Cesena; Modena; Carpi; Mirandola; Sassuolo; Parma; Piacenza; Fiorenzuola; Faenza; Reggio Emilia; Guastalla; Rimini. E’ stato ormai tagliato il nastro di partenza ed è partito il percorso operativo all’interno degli Uffici. In bocca al lupo a tutti! Pierluigi Mercurio e Massimiliano Fonti iniziative Progetto “Fiscalis” Nell’ambito del Progetto “Fiscalis”, un funzionario polacco – Daniel Kotlowski – ha trascorso la settimana dal 12 al 16 novembre presso la nostra Direzione regionale. Ecco il “resoconto” della visita all’Ufficio di Bologna 2, tracciato dal Direttore Pasqualino Angellotti. Come previsto dal programma, il quarto giorno è stato dedicato alla visita di un Ufficio locale per l’illustrazione delle attività di controllo e di assistenza al contribuente. Come è ormai tradizione per il progetto Fiscalis, il dott. Kotlowski ha trascorso l’intera giornata all’Ufficio di Bologna 2 che, con il consueto entusiasmo, lo ha guidato in una panoramica, qualche volta anche dettagliata, sulle funzioni operative. L’ormai consolidato staff ha organizzato l’accoglienza nel migliore dei modi: Domenico Marchese si è prodigato nelle vesti di fotografo oltre che di informatico per la “composizione” del cd che, a fine giornata, verrà consegnato all’ospite; Dolores Agozzino ha magnificamente “interpretato” il ruolo dell’…interprete, grazie alle sue ben note conoscenze linguistiche, mentre Enza Tancredi, regista silenziosa e sempre efficiente, con la collaborazione degli instancabili Maria Grazia Colli, Virgilio Donati ed Elvira Iannaccone, ha svolto le funzioni di gran maestro di cerimonia. Dopo un caloroso benvenuto il direttore, Pasqualino Angellotti, ha illustrato il funzionamento e l’organizzazione dell’Ufficio ed ha presentato i suoi più stretti collaboratori, ai quali ha poi affidato l’esposizione delle specifiche attività. Ha iniziato Dimer Dalrio con una illustrazione dell’organizzazione dell’Area Controllo e dell’attività di accertamento, rinviando alla visita presso i singoli team ulteriori approfondimenti. Ha proseguito Rosa Comi, responsabile del Team Assistenza legale, con un’ampia esposizione sule specifiche attività del team e delle forme di consulenza giuridica. Dopo un brevissimo coffee break, è iniziata la visita all’Area Controllo: qui il dott. Kotlowski ha manifestato vivo interesse, in particolar modo, per l’istituto dell’accertamento con adesione, non contemplato dall’ordinamento fiscale polacco. Dopo una pausa pranzo utilizzata per abbattere le residue distanze e formalità, l’ospite è stato affidato alle cure di Lauro Pasquali e Adelia Provinciali per l’illustrazione, rispettivamente, dell’attività dell’Area Servizi e relazioni con il contribuente e, in dettaglio, della trasmissione telematica di UNICO 2007 ed assistenza allo sportello; anche qui il nostro visitatore ha manifestato enorme interesse e curiosità. A conclusione della visita, dopo una breve illustrazione di Brigida Mappa sulle caratteristiche generali del Sistema Gestione per la Qualità, il Direttore si è intrattenuto con il dott. Kotlowski per un “bilancio” della giornata e per accogliere le ultime (ma non poche) richieste di chiarimenti. Il saluto finale è stato incorniciato in un’atmosfera di vera cordialità e, nel commiato, il Direttore, salutando il suo ospite, ha consegnato un cd, con le foto della giornata oltre che numerose notizie sull’Ufficio e sulla città di Bologna, ed un magnifico crest¸ ultima invenzione di un ufficio che “ce la mette sempre tutta” per far fare bella figura all’Agenzia. Pasqualino Angellotti PAGINA iniziative Bologna1 conferma “la qualità” PAGINA 10 Il 16 novembre u.s. l’Ufficio di Bologna 1 ha ricevuto la visita del Direttore regionale Dott. Ciro De Sio. L’occasione si è presentata in seguito alla conferma della certificazione di qualità del nostro Ufficio, avvenuta il 23 ottobre u.s., dopo una visita di mantenimento dell’Ente Bureau Veritas. Non posso nascondere che la notizia avuta a metà settembre di questo ulteriore sfidante obiettivo, mi ha creato un momento di ansia, generato soprattutto dalla necessità di dover chiedere a ciascuno dei miei collaboratori un impegno in più, da aggiungere alla sforzo richiesto in questa delicata fase dell’anno, in cui siamo tutti concentrati e tesi al raggiungimento degli obiettivi di budget. Tuttavia, come in tutte le cose che richiedono un notevole impegno, quando il risultato viene conseguito, e noi l’abbiamo conseguito, permettetemi l’immodestia, brillantemente, la soddisfazione è anche maggiore ed il gusto del traguardo raggiunto acquista più sapore. Per questo abbiamo approfittato della gradita presenza del Dott. De Sio per festeggiare un’esperienza positiva vissuta tutti insieme con autentico spirito di collaborazione, quello spirito che unisce e lega veramente le persone, rendendole orgogliose di far parte di un gruppo e di appartenere ad una determinata organizzazione. In una piacevole atmosfera conviviale il 16 novembre i dirigenti dell’Ufficio hanno festeggiato con tutto il personale il mantenimento della certificazione di qualità, a seguito della visita dell’ispettore BV ing. Mari. All’incontro hanno partecipato il Direttore Regionale dott. De Sio il Responsabile regionale Qualità dott. Zoni ed i componenti del suo team regionale. A fare gli onori di casa il direttore dott.ssa Todero, il Capo area Servizi dott.ssa D’Amato Santelia ed il Capo area Controllo dott. Murano. Ancora una volta il personale dell’ufficio ha saputo dimostrare grande professionalità e capacità non solo di mantenere i livelli di qualità raggiunti, ma di tendere al miglioramento con iniziative che sono state notate ed apprezzate dall’Ispettore dell’Ente esterno di valutazione, come un chiaro indicatore di attenzione verso il contribuente. In conclusione un’ottima torta con il logo dell’Agenzia magistralmente preparato dal pasticciere che ha espresso la sua maestria anche nei sapori della parte sottostante. Santa Todero Salvatore Caiazzo iniziative Fisco e scuola a Imola L’Ufficio di Imola nel corso del mese di Novembre ha realizzato, nell’ambito del Progetto Fisco e Scuola, due incontri presso due classi di terza media della Scuola Valsalva di Imola ed un’incontro conclusivo presso la sede dell’Ufficio. Per i funzionari realizzare tale progetto con alunni già relativamente grandi è stata un’esperienza nuova e molto coinvolgente. Trattandosi di ragazzi con una discreta conoscenza di educazione civica, l’obbiettivo è stato quello di illustrare in maniera concreta il ruolo dell’Agenzia nel sistema tributario e le relative Imposte sia Dirette che Indirette. La sfida è stata ideare alcuni giochi di ruolo in cui, temi a volte complessi, potessero risultare immediati e di facile comprensione. Negli incontri in classe si è focalizzata l’attenzione sull’importanza del concetto di “giustizia fiscale” , dell’Art. 53 della Costituzione e della distinzione tra Tasse e Imposte . L’individuazione delle categorie reddituali, tutto il meccanismo per la determinazione dell’imposta ai fini Irpef. è stato svolto attraverso “giochi di ruolo” dove sono stati i ragazzi stessi ad arrivare a comprendere il meccanismo del reddito complessivo lordo, degli oneri deducibili, della determinazione della base imponibile e dell’imposta lorda, delle detrazioni d’imposta ed infine dell’imposta netta. Il gioco è stato realizzato dai ragazzi in funzione delle loro progettualità future in termini lavorativi. Si sono individuati un professore universitario e di un’attrice, le categorie reddituali che potessero essere ricomprese nel reddito lordo, le possibili deduzioni e detrazioni, l’imposta da pagare o l’imposta a rimborso. Si è illustrato anche il meccanismo IVA nel nostro sistema fiscale, e sempre attraverso “giochi di ruolo” dove i protagonisti sono stati un commerciante di calzature e un medico pediatra, si sono individuati i contribuenti di fatto ed i contribuenti di diritto. Si è dato rilievo all’importanza della ricevuta e dello scontrino fiscale, e alle conseguenze , in termini di danno alla collettività e di evasione fiscale, per la mancata emissione degli stessi. In data 15 Novembre si è svolto l’incontro conclusivo presso l’Ufficio. I 50 ragazzi e gli insegnanti sono stati accolti all’ingresso dello stabile dai funzionari responsabili del Progetto, e da un colorato cartello di benvenuto. Nella visita guidata attraverso le aree di front office e controllo, gli alunni hanno potuto riscontrare l’attività svolta dai funzionari dell’Agenzia. Numerose sono state le domande e le curiosità La sfida è stata ideare alcuni giochi di ruolo in cui, temi a volte complessi, potessero risultare immediati e di facile comprensione PAGINA 11 iniziative che hanno suscitato i servizi di assistenza al contribuente. E’ stato inoltre organizzato un successivo momento di dibattito a cui hanno partecipato la Direttrice dell’Ufficio Dott.ssa Franca Addragna , il Maggiore Giampiero Antonazzo del Comando Tenenza di Imola ed il Preside della Scuola Media Valsalva Dott. Giancarlo Lanzoni. E’ stato dato ampio spazio ai quesiti dei ragazzi e sono stati trattati temi relativi all’adempimento spontaneo delle imposte, all’evasione fiscale, al lavoro sommerso, al mancato adempimento degli obblighi fiscali e ai conseguenti istituti sanzionatori. Il Maggiore Antonazzo ha illustrato l’attività della Guardia di Finanza comparandola con quella dell’Agenzia e lo spirito di collaborazione che è in essere per contrastare l’evasione fiscale Dai quesiti è stato possibile riscontrare con grande soddisfazione che le tematiche trattate in classe sono state correttamente recepite e che l’immagine dell’Agenzia è quella di una struttura moderna ed efficiente. Il risultato positivo del progetto Fisco e Scuola realizzato dall’Ufficio di Imola ha avuto conferma a fine dibattito quando, alcuni ragazzi hanno chiesto quali studi si dovessero intraprendere per poter lavorare nell’Agenzia o per arruolarsi nel Corpo della Guardia di Finanza. Uliana Marrone L’Agenzia delle Entrate di Fidenza al convegno A.n.u.s.c.a. PAGINA 12 L’agenzia delle Entrate di Fidenza al convegno A n.u.s.c.a. All’interno dello storico Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme si è svolto, dal 19 al 23 Novembre 2007, l’annuale convegno della Associazione nazionale ufficiali di stato civile e d’anagrafe ( A.n. u.s.c.a.) dal titolo : “ Quale futuro per i servizi demografici ?” L’importante manifestazione, giunta alla XXVII edizione, ha visto la partecipazione di numerosi addetti ai lavori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Accanto agli stands di diversi Comuni -, tra cui Verona, Torino, Bergamo e Parma - enti ed istituti pubblici, quali Inps, Istat e Ministero degli interni, è stato predisposto anche quello dell’Agenzia delle Entrate rappresentata, per l’occasione, dal vicino Ufficio locale di Fidenza, il cui direttore assieme a qualificati funzionari hanno assicurato una adeguata assistenza fiscale ai tanti visitatori e partecipanti al convegno. Molto successo ha riscosso l’esposizione delle più recenti guide e pubblicazioni edite dall’Agenzia, offerte gratuitamente al pubblico. La presenza della Dr.ssa Anna Donninelli, capo dell’Ufficio archivio anagrafico della Direzione Centrale Servizi al contribuente della Agenzia delle Entrate, e la collaborazione dei sigg.ri Paolo Maria Castellini e Piero Micillo della So.gei, hanno permesso a molti ufficiali di stato civile di chiarire dubbi e difficoltà legati soprattutto alla procedura telematica Siatel, attraverso la quale i Comuni sono abilitati al rilascio dei codici fiscali e provvedono alla attività di allineamento della loro Anagrafe con quella tributaria. Infine, molto gradita è stata la visita del Dr. Matteo Cotroneo, capo Ufficio servizi e assistenza al contribuente della Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, il quale ha voluto visitare il convegno nella giornata inaugurale, trattenendosi, poi, con i colleghi in servizio presso lo Stand dell’Agenzia delle Entrate. Maurizio Quercio pari opportunita’ Progetto “Screening” Per la prevenzione di alcune malattie tumorali Fra le iniziative del Comitato per le Pari Opportunità una fra le più rilevanti riguarda la prevenzione di alcune malattie tumorali, prevenzione la cui efficacia è ormai riconosciuta da tutte le autorità sanitarie. E’ stata, quindi raggiunta, già da tempo, una intesa con l’Assessorato Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna, per realizzare un progetto che richiede una fattiva e convinta collaborazione e che è stato attuato solo in parte. E’ ora importante portarlo a termine. Per questo vi propongo il contenuto del depliant divulgativo che a suo tempo è stato diffuso e che mantiene la sostanziale attualità, chiedendovi la più ampia partecipazione. In particolare è essenziale il vostro contributo per la compilazione dei questionari che i referenti del Comitato stanno distribuendo negli Uffici e che consentiranno di raccogliere ed elaborare i dati statistici indispensabili per raggiungere ambedue gli obiettivi del progetto. Vi chiedo, dunque, di dedicare a questa iniziativa un po’ di tempo e di attenzione, certa che il vostro impegno sarà largamente compensato dalla consapevolezza di aver fatto qualcosa di veramente utile a noi stessi e agli altri. PROGETTO “SCREENING” per la prevenzione di alcune malattie tumorali • ampliare il raggio d’azione dei controlli e verificarne i risultati. I mezzi Per conseguire gli obiettivi, è previsto che • il personale interessato può sottoporsi ai controlli anche durante l’orario di servizio ed il tempo impiegato è considerato tempo di effettivo lavoro; • le autorità sanitarie regionali programmano gli screening, elaborano i dati loro forniti per allargare, con iniziative mirate, la platea dei soggetti controllati; eseguono monitoraggi ripetuti per rilevare, nel tempo, gli effetti delle iniziative assunte e per diffondere la cultura della prevenzione. Gli obiettivi Il progetto si pone due obiettivi di grande rilevanza sociale Gli screening I controlli sono semplici e non invasivi e sono riservati ai residenti nella Regione che rientrano nelle fasce più a rischio: • • donne di età compresa tra 25 e 64 anni (pap-test ogni 3 anni per i tumori uterini); • donne di età compresa tra 50 e 69 anni (mammografia ogni 2 anni per i tumori al seno); incentivare la partecipazione del personale dell’Agenzia al programma di screening promosso dalla Regione per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori femminili (al seno e al collo dell’utero) e dei tumori al colon–retto; PAGINA 13 pari opportunita’ • uomini e donne di età compresa tra 50 e 69 anni (ricerca del sangue occulto nelle feci ogni 2 anni per i tumori al colon-retto). I vantaggi Il progetto consente: • una maggior tutela della salute (interventi tempestivi aumentano le possibilità di guarigione); • la fruizione totalmente gratuita di servizi sanitari qualificati; • l’utilizzo del tempo di lavoro per sottoporsi ai controlli. Gli “sponsor” Alla realizzazione di questa iniziativa hanno contribuito in molti: • il Comitato Pari Opportunità ha elaborato la proposta ed ha gestito le fasi successive, con la attiva partecipazione di tutti i componenti; • i Direttori Regionali delle Agenzie fiscali hanno approvato la proposta e i Dirigenti responsabili degli Uffici hanno assicurato il loro appoggio; • i funzionari della Direzione Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna hanno prontamente condiviso il progetto e offerto tutta la possibile collaborazione. Maria Antonietta Sassani due righe, un libro Andrea Bajani Se consideri le colpe Einaudi editore Una donna lascia l’Italia per la Romania dove, insieme ad un socio senza scrupoli, intraprende una attività industriale di incerto successo. In Italia rimane il figlio insieme al padre adottivo, e la lontananza diventa col tempo sempre più profonda. Alla notizia della morte della mamma il figlio raggiunge per il funerale la Romania e scopre il confuso mondo di affetti e di affari creato dalla donna. PAGINA 14 ‘E un romanzo struggente su un rapporto madre e figlio fatto di assenza e silenzio, su un paese, la Romania, preda spesso di affaristi cinici e senza scrupoli, su una donna forte, complessa, ambigua e vulnerabile. Il libro avvince ed inquieta perché con sobria e schiva commozione riesce a parlare lucidamente di questi giorni confusi e vischiosi, della tragedia etica ed umana di un mondo sempre più lontano dagli affetti e dai sentimenti, della inevitabile angoscia e sconfitta di chi crede di trovare nella partenza e nel denaro il proprio riscatto e la propria salvezza. Fedele Liscio pari opportunita’ Qualche parola sulle Pari opportunità Piccolo glossario in materia di Pari Opportunità • ANALISI COMPARATIVA DI GENERE Studio delle differenze di genere tra donne e uomini nei ruoli tradizionalmente loro assegnati, in relazione alle condizioni, ai bisogni, ai tassi di partecipazione, all’accesso alle risorse e allo sviluppo, alla gestione del patrimonio, ai poteri decisionali e di immagine. • ANALISI DI CONTESTO Analisi dell’ambito socio-economico nel quale si intende realizzare un intervento, anche nell’ambito delle pari opportunità. Permette di verificare le priorità da assegnare ai vari bisogni socioeconomici dell’area interessata e i punti di forza e di debolezza, che possono determinare opportunità e minacce all’intervento stesso. • BARRIERE INVISIBILI Atteggiamenti e mentalità tradizionali, norme e valori che frenano l’accesso delle donne alle risorse e allo sviluppo e ne impediscono la piena partecipazione alla società. • BISOGNI Problemi, difficoltà o necessità che possono essere risolti o superati grazie ad un intervento. • BUONA PRASSI Il risultato di progetti, iniziative o esperienze che hanno messo in atto nuove azioni o interventi, finalizzati alla realizzazione di obiettivi coerenti con le politiche di pari opportunità. Ogni buona prassi è spesso trasferibile in altri contesti o altri settori. • ANALISI DI GENERE Analisi dei ruoli, delle relazioni e dei processi, focalizzato sulle disuguaglianze tra donne e uomini nel reddito, nel lavoro, nel potere. • CENTRO D’ACCOGLIENZA Rifugio per donne e bambini vittime di violenza domestica. • • • AUDIT DI GENERE Analisi di politiche e programmi applicati secondo criteri basati sul genere. • COADIUVANTE Il coniuge di persona che svolge un’attività lavorativa (di solito di natura autonoma o indipendente), il quale reca un importante contributo all’attività lavorativa ma non riceve necessariamente una remunerazione diretta per il suo lavoro e spesso non ha titolo alle prestazioni della protezione sociale. ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTONOME Erogazione di cura e assistenza a persone in tenera età, malate, anziane, disabili o non autonome, effettuata prevalentemente da donne in ambito familiare. • AZIONE POSITIVA Intervento rivolto a un gruppo particolare di persone, mirato a eliminare o prevenire discriminazioni, o a compensare gli svantaggi derivanti dagli atteggiamenti, dai comportamenti e dalle strutture esistenti. CIECO ALLA DIMENSIONE DI GENERE (Gender blind) Approccio che ignora o trascura la dimensione di genere. • COMMERCIO DEL SESSO Il commercio di esseri umani, essenzialmente donne e bambini, a fini di sfruttamento sessuale. PAGINA 15 pari opportunita’ • CONCILIAZIONE DI VITA PROFESSIONALE E VITA FAMILIARE Introduzione di azioni sistematiche che prendono in considerazione esigenze della famiglia, quali congedi parentali, soluzioni per la cura dei bambini e degli anziani, e lo sviluppo di un contesto e di un’organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità professionali e familiari per le donne e gli uomini. • CONDIVISIONE DEL LAVORO (Job sharing) Condizione di lavoro in cui due o più persone si dividono un unico posto di lavoro, e la relativa retribuzione, in base a un sistema di rotazione o a un piano concordato. • CONGEDO DI MATERNITA’ Congedo cui una donna ha diritto per un periodo continuativo, prima e/o dopo il parto, in conformità alla legge e alle prassi nazionali. • CONGEDO DI PATERNITA’ Congedo limitato nel tempo, di cui può fruire il padre al momento della nascita di un figlio; oppure, periodi di congedo su base annuale o pluriennale, di cui può avvalersi per la cura dei figli. • CONTRATTO SOCIALE IN BASE AL GENERE Un insieme di regole implicite ed esplicite che disciplinano le relazioni uomini-donne e che attribuiscono diverso valore e lavoro, diverse responsabilità e obblighi alle donne e agli uomini. Esso interviene su tre livelli: o La sovrastruttura culturale (le norme e i valori della società) o Le istituzioni (la famiglia, il sistema sociale, quello educativo e quello lavorativo) o I processi di socializzazione, soprattutto nell’ambito della famiglia. • CUSTODIA DEI BAMBINI Erogazione di servizi di natura pubblica, privata, individuale o collettiva, per soddisfare i bisogni dei bambini e dei genitori. • DATI DISAGGREGATI IN BASE AL GENERE Raccolta e classificazione di dati e informazioni statistiche distinti per sesso, al fine di consentire un’analisi comparativa di genere. • DEFICIT DEMOCRATICO Effetto dell’inadeguato equilibrio tra i sessi, che delegittima il sistema democratico. • • CONGEDO PARENTALE Diritto individuale delle lavoratrici e dei lavoratori di fruire di un congedo dopo la nascita o l’adozione di un bambino, per consentirne la cura. • CONGEDO PER MOTIVI FAMILIARI Diritto a fruire di un congedo per motivi familiari e che può essere o non essere spartito fra i genitori. • CONSIDERAZIONE DELLA SPECIFICITA’ DI GENERE Attenzione per le differenze legate al genere, in qualsiasi ambito e/o attività politici. PAGINA 16 DEMOCRAZIA FONDATA SULLA PARITA’ Concetto per cui la società è composta pariteticamente di donne e di uomini, ragion per cui il pieno godimento della cittadinanza è legato alla loro equa rappresentanza ai livelli decisionali, in ambito politico. La partecipazione bilanciata o equivalente delle donne e degli uomini, con una loro rappresentanza che vada dal 40% al 60%, costituisce uno dei principi di una democrazia compiutamente realizzata. • DE-SEGREGAZIONE OCCUPAZIONALE Politiche volte a ridurre o a eliminare la segregazione professionale (orizzontale/verticale) dei generi nel mercato del lavoro. pari opportunita’ • DIFFERENZE DI GENERE Le differenze sociali e culturali tra gli uomini e le donne, così come i differenti valori associati alle sfere di attività di uomini e donne. Le differenze di genere variano da una società all’altra, e da una cultura all’altra, e si modificano nel tempo. • DIFFERENZIALE RETRIBUTIVO FRA I SESSI E’ la differenza tra la retribuzione media degli uomini e quella delle donne, a seguito di segregazione delle mansioni e di discriminazione diretta. • DIGNITA’ SUL LAVORO Diritto al rispetto e, in particolare, alla protezione contro le molestie sessuali e le altre forme di molestia sul posto di lavoro. • DIMENSIONE DI GENERE Modo in cui si configurano le questioni pertinenti al genere femminile oppure maschile. • DIMENSIONE DI PARITA’ Modo in cui si configurano le questioni pertinenti alla parità. • DIRETTIVA SULLA PARITA’ DI TRATTAMENTO Ogni tipo di direttiva volta a estendere la portata del principio di pari trattamento per le donne e gli uomini. Il principio di pari trattamento si estende dall’ambito retributivo a quello dell’accesso al lavoro, alla formazione, alla promozione professionale, alle condizioni di lavoro, ai regimi obbligatori di sicurezza sociale, ai regimi professionali di sicurezza, a coloro che esercitano un’attività autonoma, alle lavoratrici gestanti, alle puerpere o in periodo di allattamento e a tutti coloro che fruiscono di congedo parentale. • DIRITTI DERIVATI Prestazioni della sicurezza sociale e diritti in materia di residenza, che un soggetto matura in funzione del rapporto con un’altra persona, di solito di parentela, matrimonio o coabitazione. • DIRITTI INDIVIDUALI Diritti maturati direttamente da un individuo (in contrapposizione ai diritti derivati). • DIRITTI IN MERITO ALLA PROCREAZIONE Il diritto di qualsiasi individuo, o di qualsiasi coppia, di decidere liberamente e in modo responsabile il numero, la cadenza e il periodo in cui mettere al mondo i figli e di disporre delle informazioni e dei mezzi per farlo, oltre al diritto di raggiungere i massimi standard di salute sessuale e riproduttiva. • DISCRIMINAZIONE DI GENERE Trattamento che privilegia fortemente gli appartenenti ad un sesso (la discriminazione può essere diretta o indiretta, cioè apparentemente neutrale). • DISOCCUPAZIONE OCCULTA E’ rappresentata dal numero di persone senza un lavoro, che non risultano disoccupate in base ai sistemi nazionali di rilevazione dei tassi di disoccupazione. La disoccupazione occulta può riguardare in particolare le donne. • DISPARITA’ DI GENERE Divario tra donne e uomini per quanto riguarda partecipazione, accesso alle risorse, diritti, remunerazione o benefici. • DIVARIO RETRIBUTIVO TRA I SESSI Differenza tra la retribuzione media degli uomini e quella delle donne. • DIVERSITA’ Differenze in materia di valori, atteggiamenti, prospettive culturali, credenze, radici etniche, orientamento sessuale, abilità, conoscenze ed esperienze di vita di ciascun individuo, riscontrabili in un gruppo di persone. PAGINA 17 pari opportunita’ • DIVISIONE DEL LAVORO (PER SESSO) Divisione del lavoro, retribuito e non retribuito, tra le donne e gli uomini – nella vita pubblica e in quella privata. • EGUAGLIANZA DI GENERE Trattamento equo in base al genere, inteso come uguaglianza di trattamento - o trattamento differente ma equivalente - in termini di diritti, benefici, obblighi e opportunità. • EGUAGLIANZA TRA I SESSI Donne e uomini sono liberi di sviluppare le proprie capacità personali e di determinare le proprie scelte di vita senza limitazioni dovute a ruoli di genere. Comportamenti, aspirazioni ed esigenze di uomini e donne sono considerati, valutati e favoriti in modo egualitario. • EMPOWERMENT Attribuzione di potere e responsabilità anche alle donne, non solo intesi nel senso di promozione delle donne nei centri decisionali della società, della politica e dell’economia, ma anche: potere e responsabilità come sollecito alle donne ad accrescere la propria autostima, ad autovalutarsi, autopromuoversi e ad accrescere le proprie abilità e competenze. • FAMILY FRIENDLY (vedi “Conciliazione di vita familiare e vita professionale”) • FEMMINILIZZAZIONE DELLA POVERTA’ Crescente incidenza e prevalenza della povertà tra le donne, in confronto agli uomini. • PAGINA 18 GENDER BLIND (vedi “Cieco alla differenza di genere”) • GENDER GAP Nella classificazione dell’universo femminile e dell’universo maschile si operano le necessarie distinzioni. All’interno di queste classificazioni può accadere che le stesse metodologie applicate alle donne e agli uomini seguano percorsi diversi. Questa differenza di procedimento si definisce “gender gap”. • GENERE Il femminile e il maschile, intesi come risultante di un complesso di modelli culturali e sociali che caratterizzano ciascuno dei due sessi e ne condizionano il ruolo e il comportamento. • GLASS CEILING (vedi “Soffitto di vetro”) • INDAGINE SULL’IMPIEGO DEL TEMPO Misurazione dell’uso del tempo da parte delle donne e degli uomini, soprattutto in relazione al lavoro retribuito e non retribuito, alle attività di mercato ed extra mercato, al tempo libero e agli spazi individuali. • INDICE DI DISSIMILARITA’ O DI SEGREGAZIONE L’esigenza di applicare l’indice di dissimilarità si verifica quando, all’interno di una struttura, una lavoratrice si trova a svolgere una mansione inferiore alle sue capacità e potenzialità, a differenza del trattamento riservato a lavoratori maschi. L’indice di dissimilarità misura la percentuale di donne che, per ottenere uguali condizioni, dovrebbero (paradossalmente) cambiare categoria ed entrare a far parte del genere maschile. • INDIVIDUALIZZAZIONE DEI DIRITTI Sviluppo dei sistemi di fiscalità e di sicurezza sociale, in modo da far sì che i diritti siano maturati direttamente dai singoli individui. pari opportunita’ • INSENSIBILITA’ ALLA SPECIFICITA’ DI GENERE Approccio o atteggiamento che ignora o trascura la specificità del genere maschile o femminile. • INTEGRAZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA’ / DELLA PROSPETTIVA DI GENERE (Mainstreaming) E’ l’assunzione di una prospettiva di genere come parte integrante di ogni azione e di ogni scelta politica, economica o sociale. E’ quindi l’integrazione sistematica di esigenze maschili e femminili nelle diverse situazioni; delle priorità e dei bisogni rispettivi delle donne e degli uomini in tutte le politiche. La finalità è quella di sensibilizzare e mobilitare tutte le misure d’ordine generale per raggiungere la parità e l’uguaglianza, tenendo conto degli effetti al momento della loro pianificazione e attuazione. • JOB SHARING (vedi “Condivisione del lavoro”) • MAINSTREAMING (vedi “Integrazione delle pari opportunità) • MOLESTIA SESSUALE Comportamento di natura sessuale o altro comportamento basato sul sesso, che risulta indesiderato e reca pregiudizio alla dignità delle donne e degli uomini sul lavoro. Tra le molestie rientrano anche i comportamenti dei superiori e dei colleghi. • NEUTRO RISPETTO AL GENERE Privo di impatto differenziale, sia positivo che negativo, sul rapporto di genere o sulla parità tra donne e uomini. • OSSERVATORIO Organizzazione o sistema che permette di raccogliere e diffondere regolarmente informazioni su un dato tema per un lungo periodo (es. osservatorio delle pari opportunità). Grazie al suo carattere permanente un osservatorio può produrre serie storiche di dati. • PARI OPPORTUNITA’ PER DONNE E UOMINI Assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale, a motivo del sesso di appartenenza. • PARITA’ DI RETRIBUZIONE PER LAVORO DI PARI VALORE E’ l’equità della retribuzione attribuita senza discriminazione a motivo del sesso o dello stato civile, in relazione a tutti gli aspetti salariali. • PARITA’ TRA DONNE E UOMINI Principio di pari diritti e di pari trattamento tra le donne e gli uomini (V. anche Uguaglianza tra i sessi) • PARTECIPAZIONE EQUILIBRATA DI DONNE E UOMINI La spartizione del potere e delle posizioni decisionali (rappresentanza di entrambi i sessi al 40 – 60%) tra gli uomini e le donne in ogni ambito della vita e che costituisce un’importante condizione per la parità. • PROGRAMMAZIONE SECONDO LA SPECIFICITA’ DI GENERE Approccio della programmazione che considera il genere quale variabile o criterio fondamentale. Si attiva per integrare la dimensione esplicita di genere nelle strategie di intervento e nelle azioni promosse. • QUOTA Una proporzione o percentuale definita di posti o risorse, riservati a un gruppo specifico, generalmente sulla base di determinate regole o criteri, volte a correggere un precedente squilibrio. Di solito riguarda i posti decisionali o l’accesso alla formazione o a posti di lavoro. (Es. quote “rosa”, destinate alle rappresentanti femminili). • RAPPORTO DI GENERE La relazione e la diseguale distribuzione dei poteri tra le donne e gli uomini che caratterizza un determinato sistema di genere (v. Contratto sociale in base al sesso) PAGINA 19 pari opportunita’ • RUOLI DI GENERE Insieme di modelli d’azione e di comportamento, inculcati rispettivamente alle donne e agli uomini, che si perpetuano secondo i meccanismi descritti alla voce: “Contratto sociale in base al sesso”. • SEGREGAZIONE OCCUPAZIONALE Concentrazione di donne o uomini in determinati tipi o determinati livelli di attività e occupazione. A causa della segregazione occupazionale, le donne si ritrovano spesso confinate in una gamma di occupazioni più ristretta rispetto agli uomini (segregazione orizzontale) e ai livelli di responsabilità più bassi (segregazione verticale). • SENSIBILE ALLE SPECIFICITA’ DI GENERE Che tiene conto della dimensione di genere. • SESSO Le caratteristiche biologiche che distinguono gli esseri umani in maschi e femmine. • SIGNIFICATIVO IN RELAZIONE AL GENERE Approccio o atteggiamento rilevante (o irrilevante) per quanto riguarda il rapporto di genere, o la parità, tra le donne e gli uomini. • SOFFITTO DI VETRO (Glass ceiling) Barriera invisibile, derivante da una complessa interazione di strutture nell’ambito di organizzazioni a dominanza maschile, che impediscono alle donne di accedere a posizioni di responsabilità. • SISTEMA SESSUATO (FONDATO SUL GENERE) Un sistema di strutture economiche, sociali e politiche che sostiene e perpetua attributi e ruoli di genere, distintivi per gli uomini e le donne. PAGINA 20 • SPECIFICITA’ DI GENERE Caratteristiche specifiche di ciascuno dei due generi che determinano differenze riscontrabili in tutti gli ambiti della sfera pubblica e privata. • TASSO DI PARTECIPAZIONE Il livello di partecipazione di un gruppo determinato – ad esempio donne, uomini, genitori in famiglie monoparentali – in percentuale rispetto alla partecipazione complessiva. • TRATTA DI ESSERI UMANI/DONNE/ BAMBINI Il mercato di persone, essenzialmente donne e bambini, per adibirli a nuove forme di schiavitù o usarli quale manodopera a basso costo o ai fini di sfruttamento sessuale. • TRATTAMENTO PREFERENZIALE Il trattamento di un individuo, o di un gruppo di individui, in modo da determinare un miglioramento sul piano dei benefici, dell’accesso, dei diritti, delle opportunità o dello status, rispetto ad altri individui o gruppi. Può essere usato in modo positivo, se implica un’azione volta a eliminare una precedente prassi discriminatoria, o può avere valenza negativa se intende mantenere differenziali o vantaggi di un individuo/gruppo rispetto ad altri. • UGUAGLIANZA TRA I SESSI Il concetto comporta che: o tutti gli esseri umani sono liberi di sviluppare le loro abilità personali e di compiere scelte, senza limitazioni imposte da rigidi ruoli di genere; o i diversi comportamenti, aspirazioni e bisogni delle donne e degli uomini sono considerati, valutati e incoraggiati in misura eguale. • UGUAGLIANZA DI GENERE Equità di trattamento tra i generi, che può esprimersi sia in una parità di trattamento, sia in un trattamento diverso ma considerato equivalente in termini di diritti, vantaggi, obblighi e opportunità. pari opportunita’ • VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DI GENERE Esame delle proposte politiche, per accertarne l’eventuale impatto differenziale sugli uomini e sulle donne, al fine di adattare tali proposte, di neutralizzarne gli effetti discriminatori e promuovere l’uguaglianza tra i sessi. • VERIFICA DELL’INTEGRAZIONE DELLA DIMENSIONE DI GENERE Analisi e valutazione delle politiche, dei programmi e delle istituzioni, in relazione alle modalità di applicazione del principio di pari opportunità. • VIOLENZA CONNESSA AL SESSO Qualsiasi forma di violenza derivante dall’uso o dalla minaccia di coercizione fisica e emotiva, compresi lo stupro, i maltrattamenti al coniuge e extra coniugali, le molestie sessuali, l’incesto e la pedofilia. • VISPO Il modello VISPO – Valutazione d’impatto strategico delle pari opportunità – è stato elaborato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla base delle linee guida europee, per assistere la valutazione dei Programmi Operativi regionali e provinciali. Le principali fonti utilizzate sono: • • • • “100 parole per la parità. Glossario dei termini sulla parità tra le donne e gli uomini” a cura della Direzione Generale Occupazionale, Relazioni Industriali e Affari Sociali della Commissione Europea; “Glossario” a cura del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità; “Glossario sulle pari opportunità e dintorni” a cura dell’Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei Lavoratori (ISFOL); “Glossario di termini sulla parità tra le donne e gli uomini” a cura dell’Unità “Pari opportunità tra le donne e gli uomini” della Commissione Europea. a cura di Paolo Rossi e Giovanna Zannini PAGINA 21 sotto la lente ...è tempo di Piano di Comunicazione Il Piano di comunicazione definisce cosa l’organizzazione deve comunicare per supportare in modo efficace il raggiungimento degli obiettivi di politica pubblica che l’ente si è prefissato di raggiungere in un certo arco temporale PAGINA 22 Le attività di comunicazione accompagnano le strategie dell’organizzazione e si configurano come uno strumento del policy making in tutte le sue fasi, dalla individuazione dei problemi fino alla valutazione degli impatti prodotti dalle azioni amministrative. La comunicazione, supportando l’amministrazione verso il cambiamento ne modifica, nello stesso tempo, l’organizzazione. In questo contesto, il Piano di Comunicazione diventa uno degli strumenti possibili per dare valore strategico alla comunicazione stessa e all’intera organizzazione sulla strada dell’innovazione e del cambiamento. Il Piano di comunicazione definisce gli obiettivi strategici dell’organizzazione, per importanza o urgenza o priorità, individuando quelli sui quali pianificare coerenti programmi di comunicazione. Tali obiettivi riguardano settori o servizi dell’ente diversi da quelli della funzione di comunicazione che assume perciò una sorta di ruolo servente e, appunto, trasversale ai settori stessi. Il rapporto fra settori e la funzione di comunicazione è di reciproco riconoscimento delle competenze e dunque degli ambiti decisionali: i settori decidono quali programmi attuare, la funzione di comunicazione decide come comunicarli. Il Piano di comunicazione definisce COSA l’organizzazione deve comunicare per supportare in modo efficace il raggiungimento degli obiettivi di politica pubblica che l’ente si è prefissato di raggiungere in un certo arco temporale. Per esempio, se obiettivo che l’Agenzia intende raggiungere è quello di diminuire l’evasione fiscale, questo diventa il punto di partenza del Piano che ne supporta il raggiungimento attraverso la programmazione di azioni di comunicazione specificatamente mirate. I Piani di comunicazione possono variare per target di pubblico (dipendenti, cittadini, utenti, associazioni ecc.) o per complessità (progetti, programmi, risoluzione di problemi ecc.) Oltre al perseguire un obiettivo strategico per l’Amministrazione, il Piano può anche avere un ambito di programmazione che si riferisce parzialmente o interamente alla comunicazione stessa. In questo caso, gli obiettivi potrebbero essere, ad esempio: migliorare le attività di comunicazione, l’integrazione e il coordinamento degli attori, fornire riferimenti metodologici utili all’attività di comunicazione ecc. Questo tipo di Piano di comunicazione rende la comunicazione omogenea, coordinata, integrata facendo in modo che i settori si riferiscano ad un quadro comune di regole e strumenti. In questo ultimo caso, il Piano di comunicazione ha quindi, diversamente dal primo, una funzione pedagogica nella misura in cui indica COME le diverse articolazioni organizzative dovrebbero comportarsi per comunicare ciascuna i propri contenuti. Dal punto di vista delle politiche pubbliche, un Piano di comunicazione dovrebbe far emergere la coerenza complessiva delle scelte che un’orga- sotto la lente nizzazione fa in materia di comunicazione. Tale coerenza dovrebbe riguardare i valori, i contenuti, le modalità e gli strumenti che sono stati individuati per comunicare le politiche della propria organizzazione. In sostanza, dovrebbe determinare una politica di comunicazione dell’ente coerente con ciò che l’organizzazione è e intende fare, utilizzando gli strumenti in modo corretto, sfruttando le sinergie e le interazioni, adottando linguaggi adeguati, ascoltando, parlando e condividendo con i pubblici le proprie scelte e le azioni conseguenti, diffondendo, nel contempo, la cultura della comunicazione perché diventi un valore distintivo per tutti. Il Piano di comunicazione inteso più che come documento, come processo organizzativo, impatta l’organizzazione e, viceversa, l’organizzazione agisce sul piano. Dal punto di vista delle modalità relazionali, l’impatto agisce in termini di cambiamento. Tutti gli attori, infatti, sono chiamati ad adottare nuove modalità relazionali: i vertici decisionali ascoltano gli interlocutori “influenti” su determinate politiche; i colleghi dell’organizzazione sono chiamati a collaborare intorno al piano (un modo, quindi nuovo e diverso di lavorare); i comunicatori tengono conto del feed back nelle relazioni con gli stakeholder (portatori di interessi) per la vera e propria stesura del piano e adottano politiche di comunicazione interna per vincere resistenza e creare alleanze intorno al Piano stesso. Le informazioni contenute nel Piano di comunicazione si strutturano in una sequenza di azioni logiche correlate tra loro inserite in un contesto spazio-temporale di riferimento. L’art. 11 della legge 150/2000 prevede che ogni ufficio di comunicazione elabori annualmente, un programma di comunicazione da inviare al proprio referente istituzionale, per il successivo inoltro entro il 30 novembre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria. Il Settore Comunicazione Istituzionale, la Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti e la Direzione Centrale del Personale, hanno elaborato il Piano di comunicazione interna ed esterna dell’Agenzia delle Entrate per l’anno 2008. Le linee e le priorità delle azioni da realizzare scaturiscono dall’analisi di contesto realizzata nel corso del 2007 e dalle linee strategiche individuate insieme a principi di riferimento, destinatari e attori della comunicazione, attività, canali e strumenti. Sul fronte interno, dall’ANALISI DI CONTESTO che emerge dall’indagine di clima condotta a livello nazionale (non ancora conclusa) da Great Place to Work si possono evidenziare i seguenti punti di forza e di debolezza: Punti di forza: • orgoglio di appartenere a una Amministrazione la cui missione ha un alto valore sociale; • ampia e diffusa responsabilità operativa (ma scarsa autonomia decisionale); • opportunità di formazione e strumenti di lavoro; • accoglienza ai neo-assunti. • Il livello di percezione più positiva si riscontra tra i Dirigenti/incaricati di • funzione dirigenziale e tra il personale con 2 anni di anzianità di servizio. • Punti di debolezza: • difficile gestione degli aspetti organizzativi; • scarsa percezione di integrazione tra le diverse “generazioni”; • scarso spirito di squadra. I più critici sono le donne, i dipendenti con anzianità di servizio tra 2 e 15 anni e i colleghi delle direzioni centrali. Sul fronte esterno, le STRATEGIE individuate riguardano: • promozione dell’immagine e autorevolezza dell’Agenzia; • promozione del corretto adempimento fiscale dei contribuenti; • divulgazione di iniziative di contrasto all’evasione; • promozione del rispetto delle regole fiscali e corretto adempimento come principi di etica sociale. • Sia sul fronte interno che esterno gli obiettivi saranno quindi: • potenziare le attività di comunicazione interna tradizionali, con particolare attenzione alla diffusione delle informazioni di carattere strategico/gestionale; • differenziare l’attività di comunicazione interna per segmenti di popolazione aziendale; Dal punto di vista delle modalità relazionali, l’impatto agisce in termini di cambiamento. Tutti gli attori, infatti, sono chiamati ad adottare nuove modalità relazionali: i vertici decisionali ascoltano gli interlocutori “influenti” su determinate politiche; i colleghi dell’organizzazione sono chiamati a collaborare intorno al piano (un modo, quindi nuovo e diverso di lavorare); i comunicatori tengono conto del feed back nelle relazioni con gli stakeholder (portatori di interessi) per la vera e propria stesura del piano e adottano politiche di comunicazione interna per vincere resistenza e creare alleanze intorno al Piano stesso PAGINA 23 sotto la lente • valorizzare i risultati dell’attività svolta da tutti gli uffici dell’Agenzia; • promuovere la legalità fiscale; • sviluppare l’utilizzo dei canali telematici per i versamenti delle imposte, l’invio delle dichiarazioni e tutti gli altri servizi ai quali i contribuenti possono accedere; • migliorare l’adempimento tributario. Alcuni degli strumenti di comunicazione sia interna che esterna utili al raggiungimento degli obiettivi: • periodico Pagine (che mantiene la stessa linea editoriale); • portale Page che sarà implementato con spazi informativi riservati agli uffici locali (cosiddette “bacheche web”); • web tv: prodotti informativi multimediali, trasmessi sui monitor installati nei front office degli Uffici; per i dipendenti, videogiornale interno, a carattere tecnico; • Eventi rilevanti, ormai consolidata procedura di segnalazione di eventi dell’Agenzia ritenuti rilevanti; FiscoOggi, diventerà un vero e proprio giornale on line grazie alla nuova veste grafica che ha l’obiettivo di ampliare la platea di lettori, l’arricchimento dei contenuti, la “volgarizzazione” dei testi (chiarezza e comprensibilità), la tempestività dell’informazione. • PAGINA 24 • Regioni News, nuova rubrica telematica sulle attività locali, aggiornata in tempo reale su FiscoOggi, realizzata in collaborazione con le DR che si propone il perseguimento dei seguenti obiettivi: • dare visibilità alle attività realizzate da Direzioni regionali e Uffici locali; • offrire un servizio informativo; • rafforzare il coordinamento tra centro e periferia Attraverso: attività di accertamento (operazioni di contrasto all’evasione, con emersione di particolari tipi di frode); vittorie in contenzioso; attività con altre istituzioni; attività di comunicazione esterna. • Progetto Fisco e scuola che per il 2008 prevede l’istituzione di una giornata dedicata alla “legalità fiscale”, iniziative per promuovere il coinvolgimento di alunni, docenti e genitori sul tema della legalità fiscale, percorsi di sensibilizzazione/informazione sul sistema fiscale rivolti ad alunni delle scuole di ogni ordine e grado, percorsi informativi sugli adempimenti fiscali e sui servizi offerti, destinati in particolare agli studenti delle superiori, visite guidate presso gli uffici fiscali, materiale divulgativo. Sulla base delle indicazioni dettate a livello centrale e dell’analisi del contesto in cui opera, anche la Direzione regionale dell’Emilia-Romagna presenterà, entro il 31 gennaio 2008, il proprio Piano di comunicazione. Antonella Pellegrino sotto la lente Obiettivo: una comunicazione chiara In un momento storico in cui nuovi linguaggi invadono il mondo, è sempre più difficile capirsi e raccapezzarsi. Il “diluvio comunicativo” frammenta le conoscenze e rischia di confonderle. Si rende quindi necessario cercare di migliorare l’efficacia della comunicazione. Può essere utile semplificarne i messaggi, senza impoverirli: sia per quanto riguarda la comunicazione orale, sia per quella scritta. Per chi lavora in una Amministrazione pubblica, poi, la chiarezza della comunicazione è un dovere, un obbligo nei confronti dei cittadini. Lo vuole e lo richiede la normativa. Già dodici anni fa il Ministero della Funzione Pubblica avviò un progetto di riforma finalizzato alla “semplificazione del linguaggio amministrativo”, nell’intento di cambiare la cultura e i comportamenti delle amministrazioni pubbliche. Poiché essi sono al servizio dei cittadini, devono metterli in condizione di comprendere quali sono i diritti e quali i doveri. “Scrivere in maniera oscura e incomprensibile, spesso ambigua, significa negare un diritto e ostacolare il rispetto delle leggi. Significa, inoltre, ampliare in modo improprio la discrezionalità di chi interpreta e attua le norme” ha scritto Franco Bassanini, ex Ministro per la Funzione pubblica, nel promuovere il progetto di semplificazione del sistema amministrativo. Per migliorare la qualità della comunicazione, dieci anni fa è stato pubblicato il “Manuale di stile – Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche” (edizioni Il Mulino – Bologna) a cura di Alfredo Fioritto. Il manuale è stato voluto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha fatto seguito al “Codice di stile delle comunicazioni scritte ad uso delle amministrazioni pubbliche” (1993), dell’ex ministro Sabino Cassese, edito a cura del Dipartimento della Funzione Pubblica. Successivamente, anche la nostra Amministrazione ha voluto dare un efficace contributo alla semplificazione del linguaggio attraverso l’iniziativa didattica rivolta a dirigenti e funzionari dell’Agenzia delle Entrate. La formazione è stata proposta in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pisa (20012002) e il percorso didattico è stato seguito dalla stesura del “Manuale di scrittura amministrativa” (2002), pubblicato in Intranet (Comunicazione > Strumenti). Ancora del 2002 il volume “I quaderni dell’innovazione. Il progetto per la semplificazione del linguaggio amministrativo”, a cura di Alfredo Fioritto, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Dipartimento Amministrazione Generale del Personale e Servizi. E’ sempre del 2002 la direttiva in materia, che raccoglie tutte le indicazioni più efficaci per una comunicazione chiara, vera, trasparente. Dal 2002 prende anche avvio il progetto “Chiaro!” del Dipartimento della Funzione Pubblica. Da allora, in Agenzia, lo stile della comunicazione scritta è sensibilmente migliorato. Il modello proposto ai dirigenti si è diffuso tra il personale, ma sopravvive ancora qualche sacca di resistenza… Tanto che, il 24 ottobre 2005, è stata emessa una nuova direttiva. E’ in quest’ottica di costante stimolo alla semplificazione che vi proponiamo una serie di “appunti” sulla scrittura. Sono semplici consigli per abbandonare le vecchie abitudini legate al famigerato burocratese, un linguaggio retorico e spesso ambiguo che ha imperato nei testi amministrativi fin dall’istituzione dell’unità d’Italia. Ciò che vale per la scrittura professionale è valido anche per qualsiasi altro tipo di comunicazione scritta, quindi può essere utile far proprie le regole di chiarificazione del linguaggio, per favorire la comprensione del proprio obiettivo comunicativo. Naturalmente, per quanto riguarda la scrittura privata, creativa o narrativa, le regole possono anche essere stravolte! Giovanna Zannini PAGINA 25 sotto la lente Il decalogo della comunicazione scritta Dieci regole per la scrittura professionale 1. Evidenziare finalità e contenuti del testo. L’autore del testo deve avere chiari i contenuti e le finalità del proprio testo, per rendere leggibili e comprensibili le informazioni, le prescrizioni o le direttive. Quindi, prima di scrivere un testo, è necessario sciogliere eventuali complessità interpretative ed eliminare qualsiasi ambiguità di norme e procedure. 2. Individuare sempre i destinatari. Chi scrive deve pensare a chi è destinato il proprio scritto e, di conseguenza, deve progettarlo in forma comprensibile al suo pubblico di lettori. Se il documento è destinato a un gruppo di persone, occorre pensare all’utente meno istruito. Nel 2002 il Dipartimento della Funzione Pubblica ha impartito una direttiva, per contribuire alla semplificazione del linguaggio usato dalle amministrazioni pubbliche per la redazione dei testi scritti. Il 24 novembre 2005 le regole sono state riprese ridefinite in una nuova direttiva (pubblicata nella Intranet nazionale, in Comunicazione > Documenti > Direttive). “Oltre ad avere valore giuridico, gli atti amministrativi hanno un valore di comunicazione e come tali devono essere pensati. Devono essere sia legittimi ed efficaci dal punto di vista giuridico, sia comprensibili, cioè di fatto efficaci, dal punto di vista comunicativo”. E ancora: “Le pubbliche amministrazioni devono comunicare con veridicità e trasparenza. Devono perciò pensare, parlare e scrivere con chiarezza. Sempre”. Questa è la premessa. In quest’ottica, vediamo quali sono le regole per una efficace comunicazione scritta professionale definite dalla direttiva. PAGINA 26 3. Rendere leggibile il testo. La leggibilità si fonda sulla semplicità di lessico e di sintassi. Per il lessico è necessario: • scegliere le parole del linguaggio comune • preferire le parole brevi • limitare l’uso delle sigle • idurre i termini tecnico-specialistici • rinunciare a perifrasi non necessarie • evitare le parole straniere • rinunciare ad arcaismi, neologismi, latinismi • ricorrere, quando è necessario, a note esplicative. Per la sintassi è necessario: • preferire frasi brevi, formate da meno di 25 parole • escludere frasi con più di 40 parole • privilegiare le frasi coordinate rispetto alle subordinate • per i verbi, servirsi soprattutto del modo indicativo • usare, se possibile, la forma attiva • limitare l’uso della costruzione impersonale. sotto la lente 4. Rendere comprensibile il testo. Un testo è comprensibile quando si basa • su una costruzione logica e lineare • sull’assenza di riferimenti sottintesi o impliciti. 5. Scegliere la tipologia di testo adeguata. Ogni testo deve essere adatto al contesto in cui si colloca, quindi è necessario scegliere lo stile di comunicazione da adottare. 6. Come scrivere gli atti amministrativi. Gli atti amministrativi hanno effetti giuridici, quindi devono rispettare regole e principi di legittimità. Ogni atto deve contenere: • l’indicazione del soggetto che scrive • l’oggetto dell’atto • la decisione presa • le motivazioni della decisione • gli eventuali adempimenti da attuare. Se l’atto è prodotto in risposta ad una richiesta, la decisione adottata deve essere evidenziata nella parte iniziale del documento. 9. Come scrivere le pagine web. Attraverso il servizio in Internet le amministrazioni ampliano le loro possibilità di dialogo con i cittadini. La comunicazione in rete richiede un linguaggio e una forma grafica chiari e accattivanti. Grazie alle struttura ipertestuale, il testo può essere arricchito con link (stringhe di collegamento) che rimandano a temi collaterali e a informazioni aggiuntive. 10. Rileggere il testo. Il testo deve sempre essere riletto, per correggere gli errori e i refusi. Il controllo attento del documento permette anche di migliorarlo. La revisione permette di verificare: • La sequenza delle argomentazioni • La presenza di ripetizioni e di elementi ridondanti • La lunghezza delle frasi e delle parole • L’uso corretto delle forme verbali • La possibilità di utilizzare liste puntate • L’impaginazione • Lo stile e l’omogeneità dei caratteri di stampa. Infine, è utile verificare la leggibilità e la comprensibilità del testo. 7. Come scrivere documenti informativi. Gli atti che hanno scopo informativo, sia ad uso interno sia per la divulgazione all’esterno dell’amministrazione, richiedono: • chiarezza espositiva • connessione logica • riferimenti espliciti • efficacia comunicativa • grafica adeguata. 8. Come scrivere testi per video scrittura. L’uso di strumenti informatici richiede regole di scrittura ancor più semplificate, per quanto riguarda la scelta delle parole, della loro coerenza e coesione logica, della struttura sintattica, della veste grafica. Ne è un esempio la scrittura di email. PAGINA 27 itinerari TORINO Notizie sfiziose per un insolito weekend culturale e gastronomico Ciao a te viaggiatore diretto a Torino. In breve (spero) quello che di Torino mi è piaciuto e quello che mi sarebbe piaciuto!!! 1. Ufficio del Turismo Molto utile e dettagliato è il sito www.turismotorino.org Con una richiesta e-mail (o telefonica al call center 011/535181), entro una settimana circa, vi arriva gratuitamente a casa un plico con quantità industriali di guide utili. Quelle più interessanti sono: • opuscolo sugli itinerari a piedi per il centro (divisi per zona) • PAGINA 28 opuscolo sugli eventi (mostre, concerti, mercatini ecc.) e per i più golosi c’è un opuscolo sugli itinerari dedicati alle cioccolaterie e i caffè storici. “Torino week-end” è una convenzione spettacolare che permette di avere un pacchettino offerta che comprende 2 notti in hotel, colazione, una Torino-card ecc. “Torino-card” (48 ore oppure 72 ore) è una card che permette di entrare gratis in 150 siti culturali (musei, mostre, monumenti, compreso Museo Egizio e Mole Antonelliana-Museo del Cinema), utilizzare i mezzi pubblici gratuitamente compreso il trenino che porta alla collinetta di Superga ecc. Altre convenzioni carine: Torino TurismoBus; ChocoPass; molto interessanti anche i Tour tematici organizzati dall’Ufficio del Turismo come per esempio il tour delle residenze Sabaude. Tutto spiegato nel sito e negli opuscoletti che ti arrivano a casa. PS. Dal sito si può scaricare la storia di Torino e dei monumenti in formato Mp3 da ascoltare mentre si passeggia per le vie della città. 2. Visite davvero belle In centro Palazzo Reale (Piazza Castello) con audioguida Palazzo Madama (Piazza Castello) Armeria Reale (Piazza Castello) l’audioguida vi farà impazzire perché non è con i numeretti: parte in automatico e va insomma per i cavoli suoi non tuoi. Museo Egizio: vale la pena prendere una guida in carne ed ossa (meglio non mummificata) oppure un’audioguida. Un difetto della guida in carne ed ossa: deve raccontare tutto in un’ora e mezza e cambia stanza proprio quando avreste voglia di stare due minuti in più a guardare i reperti. Mole Antonelliana - Museo del Cinema (uno dei più importanti al mondo) La Mole Antonelliana è considerata il simbolo di Torino ed è la costruzione in muratura più alta in Europa (esiste l’ascensore non preoccuparti!!!). Palazzo Carignano del Guarino Guarini è stato sede del primo Parlamento italiano, oggi sede del museo del Risorgimento. Gran Madre di Dio: chiesa visibile sin da Piazza Castello grazie a Via Po; più che una via, infatti, Via Po è un insieme di linee perfette a livello architettonico. itinerari Piazza Castello: incantevole. Piazza San Carlo con le 2 chiese gemelle e i caffè storici. Piazza Carignano, Piazza Carlo Alberto, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Solferino, la leggendaria Piazza Statuto e altre piazze sparse per il centro. Porte Palatine: antiche porte della Città romana Augusta Taurinorum, prospicenti al caratteristico mercato di Porta Palazzo, al Museo di Antichità e all’Anfiteatro Romano. Porta Palazzo e i suoi mercatini Balon e Gran Balon (si legge Balun). Villa della Regina: Monte dei Cappuccini: è una collina che sorge a ridosso della città, sulla riva destra del Po. Utilizzata per scopi difensivi ha successivamente accolto l’omonimo convento. Attualmente ospita il Museo Nazionale della Montagna e la sede del Club Alpino Italiano di Torino. P.S. SACRA SINDONE: è esposta solo una copia. La prossima Ostensione è prevista nel 2025. Fuori dal centro Superga: assolutamente suggestivo salirci col trenino (ex funicolare detta anche dentiera o cremagliera); partenza Stazione Sassi. Per arrivare alla stazione Sassi bus nn. 15, 61, 68 (non barrato!!!). Sul cucuzzolo del colle c’è la Basilica di Superga; stupenda la vista della città sullo sfondo delle Alpi. Nel 1949 contro il colle si schiantò l’aereo con a bordo il grande Torino. Il monumento è alle spalle della Basilica. Parco del Valentino sul lungo Po All’interno del parco sono stupendi: Borgo medievale: falso storico, costruito nel 1884, che riproduce fortificazioni, piazze, vie, botteghe artigiane, case, chiesa, fontane, decorazioni e affreschi di borghi medievali, piemontesi e valdostani, realmente esistenti. Fontana delle stagioni (ad ogni mese è dedicata una statua). Notare com’è tettona la statua di ottobre!!! Castello del Valentino - sede della facoltà di Architettura del XVII secolo (la facciata spettacolare non dà su Po ma dalla parte opposta). Non è aperto al pubblico. Tappa obbligatoria per un ristoro suggestivo, romantico e di tradizione piemontese: ristorantini sull’argine come per esempio “Imbarchino Perosino” (evitare lungo il fiume i barettini anonimi che vendono solo panini di plastica). Villa della Regina: fu progettata nel 1620 per il cardinale Maurizio di Savoia. Il complesso trae dal fatto che fu la dimora preferita di due regine mogli di regnanti sabaudi, Anna di Orlèans e Maria Antonia di Borbone-Parma. Reggia di Venarìa e Parco della Mandria a Venaria (con bus dedicato) inaugurata in ottobre 2007 dopo i restauri. MERAVIGLIOSA!!! Palazzina di caccia di Stupinigi: una delle residenze Sabaude, proclamata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. 3. E’ ora della PAPPA !! Cibi tipici • carne cruda (trita o carpaccio) • grissini freschi fatti in 1000 modi • formaggi - gorgonzola, castelmagro, taleggio, robiola di Roccaverano, raschera, toma • agnolotti, fonduta, gnocchi al castelmagro, risotti, bollito con bagnetto verde • bagna caoda (crema di aglio e acciughe) in pinzimonio con verdure. L’odore fa paura ma questa pappa è spettacolare • vulvan con fonduta, carpione, vitel tonnè • fritto misto alla piemontese • tartufo • vini piemontesi (barolo, nebbiolo, barbaresco, dolcetto, barbera, roero...) • gianduiotti, amaretti, bonet, ciliegie di precetto • noccioline di chiasso, nocciole del piemonte PAGINA 29 itinerari • bicerin: ecco siamo arrivati al bicerin!!!! Vi allego foto. Ingredienti: uno strato di cioccolata calda fatta a mano, caffè espresso, crema di latte. È una prelibatezza nata nell’Ottocento che troverete in tutti i caffè storici ma da non perdere quello che è fatto dalle signore dell’omonimo caffè storico-cioccolateria “Bicerin” in Piazza della Consolata nel Quadrilatero Romano. Già dolce; mescolarlo delicatamente per evitare di amalgamare gli strati. • Attenzione all’aperitivo: davvero un culto a Torino. Fino alle 20 con buffet davvero molto ricchi. L’Ufficio del Turismo organizza persino un tour tematico dedicato all’aperitivo! Ristoranti davvero molto validi (tutti nel Quadrilatero Romano) Buon divertimento in questa mravigliosa città Torino impreparato scenario di tanta bellezza • Trattoria Aldente Via delle Orfane 19, Tel 011/4310345 ottimo in tutto (compreso i prezzi). Ideale anche a pranzo. • 3 galline, Via Bellezia 37, Tel. 011/4366553 cucina piemontese tradizionale occhio ai prezzi • 3 galli, alle spalle delle 3 galline, Via S.Agostino 25, Tel. 011/5216027 simile ad un bistrot parigino • L’Acino Via S.Domenico 2, Tel 011/5217077 • Il bacaro, (veneziano; di sera molto suggestivo all’interno) Piazza della Consolata, accanto al Bicerin. occhio ai prezzi. Decameron La nuova lampara Gramsci • • • Caffè storici PAGINA 30 Torino in centro sa di burro e le vetrine di caffè e pasticcerie, forti delle radici francesi e austriache, sono più attraenti delle borsette firmate! Caffe Mulassano - Piazza Castello, 15 Caffè Baratti & Milano Di sera • Quadrilatero Romano: il più antico quartiere torinese, pieno di localini particolari, alcuni molto simili ai bistrot parigini; • Borgo Dora; • Murazzi: da evitare se non si vuole incontrare qualche brutto ceffo insidiosamente interessato al vostro portafoglio. Meglio andarci nelle sere d’estate. • Luci d’Artista (da novembre a gennaio): le vie e le piazze sono illuminate con effetti molto suggestivi. http://www.comune.torino.it/artecultura/luciartista/ • Torino magica: tour della città in veste esoterica (Ufficio del turismo). Shopping: Via Roma; Via Garibaldi; Via Po. In zona Borgo Dora e Quadrilatero ci sono inoltre molte botteghe multietniche. Eataly (un supermercato-ristorante) vicino alla stazione Lingotto, accanto al Politecnico (Via Nizza), creato da Slow Food per vendere e cucinare i prodotti d’alta qualità che hanno ottenuto il presidio Slow food. Pranzare al bancone con cucina a vista merita davvero sia per la qualità dei cibi che per il prezzo: 10 euro a testa circa (accettano anche i buoni pasto). C’è un ristorantino in macelleria, uno in pescheria, uno dedicato alle verdure, uno ai formaggi e uno alla pasta e alla pizza accanto al forno con tanto di fornai che fanno il pane in diretta. Al piano di sotto uno spazio dedicato alla birra (con bottiglie di tutte le marche europee) e un’enoteca dedicata indovinate a cosa… Antonella Cava Personaggi L’altra metà del giorno Chi non frequenta i nostri uffici e ne sente parlare solo sui media immagina gli stessi come organizzazioni efficienti di valenti accertatori, forse anche sadici, e di squisiti esegeti delle norme tributarie. L’ufficio di Piacenza, in questa ottica, annovera funzionari veramente brillanti però…., non lo diresti mai, fra gli addetti puoi trovare anche un pittore stravagante ed eccentrico e persino un raffinato ed erudito uomo di teatro. Se aggiungi che anche fra i dirigenti non manca talora (perlomeno in qualcuno!) una sottile vena di poetica irrequietezza arriverai alla conclusione che è un ufficio da scoprire meglio e che forse la complessità della vita non riesce ad essere irregimentata neanche in un ordinato ed efficiente ufficio pubblico. Tino Rossi l’attore e regista teatrale Tino Rossi mi è sempre apparso un funzionario modello. Preparato, riservato, disponibile verso i colleghi e verso l’utenza, è per tutti nella materia della quale si occupa (rimborsi) un vero punto di riferimento. Non avrei mai sospettato che dietro questa immagine forse anche troppo seriosa e schiva si nascondesse un animo di artista ed una sensibilità non comune. L’ho scoperto quando, due anni fa, durante le iniziative predisposte per la raccolta di fondi a favore di Telethon ha organizzato un momento artistico fatto di letture di testi pregevoli e di recita di poesie veramente splendide. Mi hanno in particolare colpito non solo le sue doti di attore (la sua voce è bella davvero, in grado di modulare con sapienza i toni del divertimento, della malinconia, della ironia) non solo la qualità dei testi scelti ( pagine di prosa e poesie appartenenti ad autori di pregio particolare e di grande irrequietezza artistica) ma soprattutto la capacità di organizzare uno spettacolo complesso ma non noioso, so- fisticato ma godibile, articolato ma fluido e magicamente scorrevole. Ho così appreso che tutto questo non era dovuto al caso, o ad un estro momentaneo, magari irripetibile. Ho appreso che nella vita privata Tino è un valente regista teatrale e la sua compagnia, dilettantistica per lo spirito che la anima, lo è molto meno per la qualità delle opere nel tempo recitate e per il prestigio riscosso nel mondo culturale piacentino. Il suo gruppo si chiama Quarta parete, punto di riferimento per gli appassionati di teatro, nei vent’anni di attività ha messo in scena opere di autori diversi e dalle sensibilità spesso opposte ( Benni, Rodari, Plauto…) e ha sempre dato di queste opere interpretazioni magistrali che davvero hanno lasciato un segno indelebile. Peraltro è sempre apparso a tutti che il gruppo costituisce non solo un momento di organizzazione professionale e culturale ma è anche una comunità di sentimenti ed amicizia, animata dalla condivisione di valori, aspirazioni, sogni comuni. Allo spettatore è facile scoprire tutto questo, è facile percepire che al di là del recitare insieme vi è un pensare comune maturato nel tempo, anche attraverso momenti difficili, vi è la consapevole volontà di dire attraverso i momenti dell’arte qualcosa di importante sulla vita e sul suo invincibile mistero. E di tutto questo, senza davvero alcuna enfasi, al regista Tino occorre dare gran merito. Quarta Parete è un gruppo nel senso più ampio del termine; è stata (ed è tuttora) una palestra di confronto aperto, che non dà spazio a narcisistici personalismi, proprio perchè il lavoro di gruppo è la sua vera matrice PAGINA 31 personaggi Francesco Tallarico il pittore Francesco Tallarico normalmente si occupa di consulenza giuridica, assistenza fiscale, sgravi… ed è un punto di riferimento sicuro per tutti la sua composta e serafica attitudine a risolvere con sapiente bravura tutti i problemi. Quasi come contraltare di questa natura ortodossa e disciplinata lo anima una passione per l’arte che lo spinge a sfornare con costanza quadri di struggente e complessa bellezza, molti dei quali abbelliscono le pareti dell’ufficio. PAGINA 32 Non occorre essere critici d’arte per percepire immediatamente la bravura dell’artista e la bellezza delle opere. Ad un primo impatto i quadri appaiono complessi, sfuggenti, non idonei a suscitare un consenso immediato e spontaneo. Però se ci si ferma solo un attimo a guardarli l’attenzione viene immediatamente catturata e si riesce ad ammirarli ammaliati e conquistati. Pare infatti che in essi si riesca a trovare la vita, la sua complessità, la sua fragilità, la sua contraddittoriaetà. Ed invero squarci armonici si coniugano con momenti elucubrati e sofisticati e l’insieme acquisisce uno spessore intrigante e persino inquietante. Anche nei colori si percepisce una velata ambiguità; colori tenui convivono con accensioni siderali e il mix crea una suggestione da fiaba. I visitatori dell’ufficio sono sempre intrigati da queste opere delle quali spesso danno interpretazioni personali ed audaci che vanno al di là delle stesse intenzioni dell’artista. Francesco si schernisce quando elogiano le sue opere, ma in fondo gli piace che la complessità del suo animo e del suo sentire sia riuscita a fissarsi sulle tele ed a coinvolgere le persone. Gli pare in tal modo di riuscire a dire di se con gli altri più di quanto gli riuscirebbe con le parole e più di quanto l’inevitabile banalità della ordinaria quotidianità consentirebbe. Fedele Liscio Comunicazione A Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno primo - numero 4 - dicembre 2007 Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna Fiscalis: cronaca di un’interessante esperienza Ho partecipato al Programma di scambio funzionari FISCALIS e per due settimane, dal 14 al 25 ottobre 2007, sono stata ospite della Direction des Services Fiscaux de la Haute-Saône sita a Vesoul, con una collega del CAM di Salerno. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito molto sia dal punto di vista professionale che umano. I colleghi francesi ci hanno accolto benissimo ed il Programma di lavoro proposto ed attuato nei minimi particolari, senza una sbavatura, è stato approfondito ed interessante. Sono state due settimane molto intense. IL DIPARTIMENTO DELLA HAUTE-SAÔNE REGIONE DE LA FRANCHE-COMTÉ Il Dipartimento 70, seconda regione francese per le enormi estensioni boschive (il 43,6% del territorio), situato a sud-est rispetto a Parigi, confina con la Germania e la Svizzera. E’ denominato l’Ile verte e la campagna è splendida. La Haute-Saône, con una popolazione di 229.732 abitanti ed una densità di 43 abitanti per km quadrato, afferma la sua ruralità con più del 58% della popolazione residente in piccoli villaggi. Sono presenti 545 comuni: 50 con meno di 50 abitanti, 500 con meno di 1000 e solo due comu- ni – Vesoul e Héricourt con più di 10.000 abitanti. Ho soggiornato a Vesoul che ha circa 19.000 abitanti ed è il capoluogo. E’ la Prefettura della Haute-Saône ed il Comune conta circa 34.000 abitanti. Situata nella valle del Durgeon (un affluente della Saône), è dominata dalla collina della “Motte” in cima alla quale vi è una piccola cappella, visibile da lontano, che io vedevo dalla mia stanza d’albergo. C’è anche un lago abbastanza esteso e molte aree verdi. E’ una città industriale con PSA Peugeot-Citroen che, forte di circa 4.000 persone impiegate, rifornisce pezzi di ricambio a tutta la Francia ed all’Europa “a tempo di record”. 4 2007 PAGINA L’AMMINISTRAZIONE FISCALE Ho potuto conoscere ed approfondire le modalità di organizzazione dell’amministrazione finanziaria, la sua applicazione pratica in quanto tutti i giorni era prevista la visita di vari uffici dove i colleghi erano disponibili ad illustrare ed a spiegare i metodi di lavoro praticati negli HOTELS DE FINANCES recentemente inaugurati. E’ un sistema caratterizzato da una forte spinta al rinnovamento, iniziata nel 2002 con il Progetto “Bercy en mouvement” dal nome della sede del Ministero a Parigi, ed in effetti i grandi orientamenti dell’amministrazione fiscale sono: 1. un’amministrazione più accessibile grazie alle nuove tecnologie. Il sito www. Impôts.gouv.fr. è molto valido ed offre uno spazio fiscale in linea per i privati, i professionisti, le società e le collettività. PAGINA 2. L’interlocutore fiscale unico con, per i privati, il rafforzamento dell’accoglienza fisica inteso come la riunione fra i Centri delle imposte ed i Centri delle imposte fondiarie per migliorare il servizio reso all’utente offrendo un servizio unificato per la gestione dell’imposta sui redditi, dell’imposta sul conduttore (taxe d’habitation – T.H.) e dell’imposta sul proprietario (taxe foncière – T.F.) e, poi, lo sviluppo dell’accoglienza a distanza con la sperimentazione di un numero telefonico unico per accedere all’insieme dei servizi della DGI e del Tesoro pubblico. 3. L’interlocutore fiscale unico per la categoria dei professionnels (che comprende società civili, società commerciali, associazioni e liberi professionisti) con la creazione, nel 2002, della Direction des Grandes Entreprises, la DGE, e con i Services des Impôts des Entreprises, i SIE, per le piccole e medie imprese, la cui riorganizzazione è stata completata nel corso del 2006. 4. La valorizzazione della qualità dei servizi con il Programma “Pour Vous Faciliter l’Impôt” (PVFI) nato nel 2003 con il quale l’amministrazione ha assunto 9 impegni nei confronti degli utenti, suddivisi in tre grandi gruppi “ Facilitare i vostri contatti” – “Semplificare le vostre pratiche” – “Migliorare l’ascolto” e che s’inscrivono nel quadro della Carta Marianna (Charte Marianne), carta generica contenente le linee guida dell’accoglienza nei servizi dello Stato. Inoltre è prevista la figura del conciliatore fiscale dipartimentale creato nel 2003 e dei Comitati locali degli utenti, creati nel 2006. Molto importante è la Carta del Contribuente del 2005 che espone con chiarezza e trasparenza i diritti ed i doveri dell’amministrazione fiscale e del contribuente: la prima si impegna su tre valori fondamentali cioè la semplicità, il rispetto e l’equità ed il contribuente, a sua volta, accetta il principio dell’imposizione ovvero diventa cittadino cooperativo leale. 5. Infine la dichiarazione dei redditi precompilata: per il secondo anno le dichiarazioni dei redditi sono precompilate ed hanno l’obiettivo della semplificazione delle formalità dichiarative, il miglioramento del civismo fiscale, la trasparenza delle informazioni di cui dispone l’amministrazione fiscale, fornite dal contribuente che se ne assume la responsabilità. Nel maggio 2007 è stato creato il Ministère du Budget, des comptes publics et de la fonction publique, Ministro M. Eric Woerth, che si affianca al Ministère de l’économie, des finances et de l’emploi il cui Ministro è Mme Christine Lagarde, entrambi nominati il 19 giugno 2007. La D.G.I. (Direction Générale des Impôts) ha due grandi missioni che sono quella FISCALE che comprende l’elaborazione della legge finanziaria, la determinazione dell’insieme delle imposte e delle tasse, il controllo del rispetto della legge fiscale, e quella FONDIARIA ovvero l’aggiornamento della planimetria catastale e degli archivi ed assicurare la sicurezza delle transazioni immobiliari. La DGI dispone di circa 75.000 agenti con un tasso di “femminilizzazione” del 69%. I compiti istituzionali della DGI sono: 1. determinare le imposte dello Stato che sono imposta sul reddito – imposta sulle società – IVA – imposta di successione – imposta di solidarietà sulla fortuna; 2. determinare le imposte locali ovvero tassa d’abitazione – tassa professionale e tassa fondiaria; 3. incassare le imposte; 4. controllare le imposte ; 5. gestire i servizi del catasto ; 6. garantire la conservazione degli atti attraverso le Conservatorie delle Ipoteche; 7. gestire il patrimonio pubblico. Ma come è organizzata sul territorio la DGI? Un dato evidente, che salta subito all’occhio, è la complessità della sua struttura. Oltre ai servizi centrali es. Direzione della legislazione fiscale, Servizio giuridico, ecc. vi sono quelli a competenza nazionale: Scuola Nazionale delle imposte e del catasto e Centro nazionale di formazione professionale – Direzione nazionale delle indagini fiscali DNEF – Direzioni nazionali di verifica: Direzione Verifiche Nazionali ed Internazionali DVNI –Direzione Nazionale per le verifiche delle situazioni Fiscali DNVSF – Direzione delle Grandi Imprese DGE dal 1° gennaio 2002. E’ stato inoltre lanciato il Programma COPERNIC per creare un’amministrazione sempre più informatizzata e multi-accesso, che faciliti la dematerializzazione dei contatti. Nell’ambito di queste grandi direzioni specializzate, la DNVSF rappresenta il nucleo investigativo incaricato del controllo delle posizioni fiscali più delicate – contribuenti persone fisiche (persone conosciute es. cantanti). Le sue missioni sono la lotta contro la frode internazionale, lo studio di nuove forme di frode. I contribuenti che rientrano nella sua sfera di competenza sono individuati in base a tre macro criteri ovvero l’importanza del reddito e del patrimonio, la qualità e notorietà della persona, la particolare complessità della posizione fiscale. I servizi decentrati comprendono le Direzioni di controllo fiscale (DIRCOFI), le Direzioni dei Servizi Fiscali (DSF) e la Direction spécialisé pour la région Ile-de-France et Paris (DSIP). Le DIRCOFI sono 10 e si occupano della gestione dei controlli fiscali con 208 Brigate regionali che sono specializzate per settori di attività e competenti per le verifiche delle imprese di medie dimensioni. Ci sono poi le Direzioni dipartimentali dei servizi fiscali (107) (Directions départementales des services fiscaux DSF) che amministrano, attraverso la rete dei servizi locali, le imposte dello Stato e locali e la relativa fase della riscossione (recouvrement). Il numero delle DSF corrisponde ai dipartimenti amministrativi (101 compresi i 6 dipartimenti d’oltremare). I servizi locali, che garantiscono il rapporto con i contribuenti, sono: • n. 854 Centri delle imposte (Centres des Impôts CDI) che hanno il compito di calcolare le imposte sul reddito e di effettuare il controllo formale delle dichiarazioni e formano il dossier unico dei contribuenti persone fisiche (ensilage), inoltre tramite il servizio ICE (Inspection Controle et Expertise cioè Ispezione Controllo e Perizia) contribuiscono alla programmazione dell’attività di controllo delle brigate dipartimentali; • n. 840 Servizi delle imposte delle imprese (SIE), • n. 354 Conservatorie (Conservations des hypothèques) incaricate della ge- PAGINA stione degli atti immobiliari e della riscossione della tassa di pubblicità fondiaria, • PAGINA n. 298 Centri delle imposte fondiarie (Centres des Impôts fonciers) che gestiscono il catasto ed il demanio, redigono le planimetrie catastali e fissano le relative rendite. La Direction des Services Fiscaux de la Haute-Saône, dove sono stata ospite per due settimane, è così suddivisa : a Vesoul sono presenti un Centre des Impôts (CdI) e Service des Impôts des entreprises (SIE), 3 CdI-SIE a Lure, Luxeuil e Gray, 3 Conservations des Hypotheques (manca a Luxeuil), 1 Centre des Impôts fonciers e due Bureau antenne du cadastre a Gray ed a Lure (antenne perchè piccoli). Gli agenti presenti al CdI di Vesoul sono 239 di cui 45 quadri ed ispettori, 92 controllori e 102 agenti (aggiornato al 1° settembre 2007). L’Hotel des Impôts di Vesoul offre quindi 4 grandi servizi: - centro delle imposte – servizio delle imposte delle imprese – conservatorie e centro delle imposte fondiarie. Il Centro delle Imposte gestisce la fiscalità dei privati con due settori di calcolo della base imponibile e la gestione ed il controllo delle imposte sui redditi e delle imposte locali ovvero taxe d’habitation (TH) e taxe foncière (TF), inoltre è presente un’Ispezione di fiscalità immobiliare che gestisce e controlla la fiscalità del patrimonio. Le Service des Impôts des entreprises (SIE), servizio che a livello nazionale ha preso il via il 20 aprile 2006, gestisce un servizio di contabilità e un servizio di azione e riscossione. Per quanto riguarda la Fiscalità dei “particuliers”: Riscossione: imposta di solidarietà sulla fortuna, diritti di registrazione, imposta di bollo. Fiscalità dei “professionnels” gestione dei dossier papier delle imprese individuali, delle società civili immobiliari, delle società che devono pagare l’imposta sulle società. Gestione dei pagamenti di TVA, imposte sulle società, diritti di registrazione, imposte di bollo, tasse sui salari. Gestione delle dichiarazioni TVA e relativi pagamenti, rimborso dei crediti TVA. Le Conservatorie dei registri immobiliari (CH) si occupano della pubblicità delle transazioni immobiliari e della tenuta degli archivi (fichiers) immobiliari. II Centro delle imposte fondiarie gestisce ed aggiorna le planimetrie catastali. I Servizi a competenza dipartimentale sono, invece: • Il Polo di controllo e perizia (Pole de controle et d’expertise) creato il 1° settembre 2007 ed avente la missione di programmazione e di controllo delle imprese; • il Polo di riscossione coattiva (Pole de recouvrement forcé) creato il 1° settembre 2006, dedicato al trattamento dei dossiers che necessitano di “un’azione più pesante”; • il Polo di registrazione creato il 1° gennaio 2007 che centralizza i compiti connessi alle registrazioni su Vesoul; • la Direzione che esercita una missione di supporto. Si tratta di una Direzione in piena evoluzione con, oltre all’attivazione dei Poli di competenza di cui sopra, anche la riunione fra i Centri delle Imposte ed i Centri delle Imposte Fondiarie che è avvenuto a Gray il 1° settembre 2006, a Vesoul il 1° gennaio 2007 ed a Lure e Luxeuil il 1° maggio 2007, con la creazione degli Hotels des Finances a Gray ed a Luxeuil nell’aprile e nel maggio 2007, in grado di rispondere alle necessità dei contribuenti sia per quanto riguarda la determinazione delle imposte che per quanto concerne le modalità di pagamento. Il sistema fiscale francese è ancora basato sull’iniziativa dei procedimenti amministrativi a carico dell’amministrazione stessa e questo, se da una parte rappresenta un aggravio di lavoro notevole per gli uffici, dall’altro garantisce la costanza della vigilanza fiscale sui comportamenti dei singoli tutelando, in questo modo, una certa continuità nel rapporto fra fisco e contribuente, soprattutto se persona fisica. La raccolta ed il caricamento nel sistema informatico (saisie) dei dati contenuti nelle dichiarazioni dei redditi cartacee, viene ancora effettuato manualmente dagli agenti dei CdI, che poi calcolano le relative impo- ste (assiette) anche quando la dichiarazione viene presentata telematicamente. Tutto questo hanno spiegato quattro bravissimi colleghi nel corso delle prime due giornate e nei giorni successivi abbiamo potuto verificare sul campo, visitando i vari uffici ed entrando nel vivo del lavoro quotidianamente svolto. FUSIONE FRA DGI E DGCP Il 4 ottobre 2007 il Ministro Eric Woerth ha annunciato la fusione della Direzione Generale delle Imposte (DGI) con la Direzione Generale della contabilità pubblica (DGCP). Le due Direzioni saranno riunite per formare un’amministrazione unica. Questa riforma ha lo scopo di rispondere meglio alle attese degli utenti (usagers) di cui l’80% pensa che l’organizzazione con, da una parte il Centro delle Imposte e, dall’altra, le tesorerie, sia troppo complessa. Da alcuni anni diverse riforme sono state attuate da entrambe le amministrazioni per offrire agli utenti la possibilità di risolvere le loro pratiche presso un unico “point d’entrée”: l’interlocutore fiscale unico per le imprese è già una realtà sul territorio dal 1° gennaio 2006, e sia i “professionnel” che i “particuliers” possono dichiarare e pagare le loro imposte sul sito comune “Impôts.gouv.fr.” La fusione permetterà di passare ad una nuova tappa con la realizzazione, su tutto il territorio, dei “guichets fiscaux uniques pour les particuliers” ovvero degli sportelli unici per i privati. La nuova organizzazione prevede, nelle 500 città dove già sono presenti CdI e trésoreries, la riunione dei lavoratori di questi due servizi in un unico ufficio ed all’interno di uno stesso servizio che costituirà il servizio unificato delle imposte dei privati; nei 2000 Comuni ove sono presenti solo le tesorerie, in particolare nelle campagne ed in montagna, le stesse tratteranno per il futuro tutte le questioni sulle imposte, sia che si tratti del calcolo che del pagamento. A livello dipartimentale, una direzione unica gestirà l’insieme dei servizi territoriali. A livello nazionale, una nuova direzione generale sarà creata nella primavera 2008. L’articolo che il quotidiano “L’Est républi- cain” ha dedicato alla nostra visita all’Hotel des Finances di Gray e pubblicato il 26 ottobre, non a caso è stato intitolato “A l’heure de la fusion” per sottolineare che il nostro stage avviene in concomitanza con la recente inaugurazione del nuovo sportello di accoglienza comune “nouvel accueil commun” che rappresenta il primo passo della fusione del Centro delle Imposte e della Tesoreria. Il 16 ottobre è stato presentato il Pole con- trole et expertise che comprende tre BRIGATE ovvero B.D.V. (Brigade départementale de vérification) B.C.R. (Brigade de controle et de recherche) e I.C.E. (Inspection Controle et Expertise). Il controllo si distingue in controllo formale in ufficio (controle sur pièces) ed in controllo esterno presso il contribuente (controle sur place). Riprendendo quanto accennato più sopra “organizzazione sul territorio della DGI”, l’Organigramma dei Servizi di Ricerca si compone di DNEF (Direction Nazionale d’enquetes fiscales) suddivisa in BNI (6 Brigades nationales d’investigation) e BII (14 Brigades d’intervention interrégionale). La DNEF è la struttura di riferimento, a livello nazionale, nel settore delle indagini fiscali. PAGINA PAGINA E’ una direzione fortemente specializzata e finalizzata alla programmazione e realizzazione dell’attività di controllo attraverso l’attività di ricerca ed in effetti la ricerca di informazioni, nel sistema fiscale francese, è la realizzazione pratica del diritto di comunicazione (art. 81 e ss. LPF Livre des Procedures Fiscales) – del diritto di accesso ed indagine (art. 80 F e ss. LPF) – del diritto di ispezione e sequestro (art. L 16 B LPF) – del diritto di verifica. Le BNI svolgono la missione di ricerca e trasmissione delle informazioni destinate alla programmazione ed esercitano il diritto di inchiesta o controllo delle fatturazioni. Le BII hanno la missione di lotta contro le attività clandestine attivando le procedure di visita e di sequestro. Oltre alla DNEF è presente la BNEE (Brigade Nazionale d’enquetes économiques) composta da 50 agenti della DGI suddivisi nei SRPJ (Services régionaux de Police Judiciaire) che ha la missione di assistenza tecnica ai servizi di polizia, trasmissione alla DGI delle informazioni suscettibili di sfruttamento fiscale ed inchieste economiche. All’interno di ogni DIRCOFI sono presenti le Brigades d’étude et programmation (BEP). Infine presso ogni DSF (Direction des services fiscaux) è presente una BCR (Brigade de controle et de recherche) le cui missioni istituzionali sono la ricerca di informazioni – la lotta contro le attività clandestine e le frodi fiscali quali les carrousels TVA e le società off-shore (molto diffuse nel Dipartimento della Hause-Saône a causa della sua posizione frontaliera) - la preparazione e l’esecuzione del programma di controllo fiscale mettendo in opera il diritto di comunicazione al fine di reperire presso terzi tutte le informazioni utili al calcolo della base imponibile, al controllo ed alla riscossione delle imposte – il controllo delle regole di fatturazione esercitando, quindi, il diritto di indagine. Questa Brigata interviene anche nel quadro dell’applicazione dell’Assistenza amministrativa Internazionale tramite cui ogni Stato dell’UE può verificare la sussistenza delle informazioni comunicate dal contribuente o raccogliere delle informazioni che non ha potuto ottenere nel corso del controllo. Inoltre attua “il controllo della biglietteria” ovvero può assicurarsi della regolarità dei biglietti emessi in occasione di spettacoli per i quali deve essere assolta la TVA (es. concerti o discoteche). Il sistema dei controlli della DGI è ripartito su tre diversi livelli gerarchici: • a livello locale le DSF, tramite i funzionari dei CdI, si occupano dei controlli dei soggetti di piccole dimensioni residenti nella circoscrizione territoriale; • a livello interregionale le DIRCOFI verificano i soggetti di medie dimensioni residenti nei relativi dipartimenti; • a livello nazionale la DVNI è competente per le verifiche delle imprese di grandi dimensioni e dei gruppi che hanno sede sull’intero territorio nazionale e nei dipartimenti di oltre mare. Ma quante sigle nel sistema fiscale francese!!! Mi chiedo come ho fatto a districarmi, i primi giorni sono stati veramente terribili, perché i colleghi parlavano solo per sigle!! Inoltre, ed i colleghi l’hanno chiarito subito il primo giorno quando ho detto “computer” , nel linguaggio amministrativo francese sono banditi gli “anglicismi”: dal 1972 il Giornale Ufficiale pubblica dei decreti ministeriali (Recommandations officielles) che mirano a sostituire gli “anglicismi”, tecnici e scientifici in particolare, con dei termini francesi che, comunque, non sono sempre utilizzati nella vita di tutti i giorni. Quindi il computer è l’ordinateur, il mouse le souris, l’e-mail le courriel, la password le mot de passe, il software le logiciel, l’hardware le matériel, il floppy disk le disquette!!! Un’altra curiosità : nessun cellulare nè sulle scrivanie, nè all’orecchio delle persone per strada, non è elegante !!! L’UTENTE AL CENTRO DELLE PREOCCUPAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE Gli uffici sono aperti tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.45 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 16.15. L’utente – contribuente è al centro delle preoccupazioni dell’amministrazione e lo dimostra, oltre agli orari di apertura, anche il numero notevole di dépliants che si possono trovare in tutti gli uffici, finalizzati a spiegare nei minimi particolari come comportarsi per offrire un contesto di certezza fiscale ed allora “L’interlocuteur fiscale unique des Professionnels” – “Pour le PME, un interlocuteur fiscal unique” – “Livret fiscal du créateur d’entreprise” – “Pour votre déclaration des revenus ayez le réflexe INTERNET” – “Taxe d’habitation” – “L’avis d’Impôt sur le revenu” – “Pour ne plus avoir à y penser!” Quest’ultimo opuscolo, “Per non doverci più pensare”, è fatto molto bene e offre le indicazioni sul modo di pagamento delle imposte. “Per le vostre imposte sui redditi, la tassa fondiaria, la tassa d’abitazione / canone della televisione (raggruppati in un unico pagamento dal 2005), potete scegliere fra due formule – il prelevamento alla scadenza – la suddivisione in rate mensili (ménsualisation) ed il contribuente deve indirizzare alla Tesoreria competente l’adesione all’una o all’altra formula o tramite Internet o al “Centro servizio di prelievo” (CPS) corrispondente al dipartimento in cui si risiede (sono in tutto 4 su territorio francese a Lione, Montpellier, Lille e Strasbourg, quest’ultimo creato nel 2006 ed avente competenza territoriale per il Dipartimento della Haute-Saône), che trattano le domande relative ai contratti di prelievo alla scadenza o di prelievo mensile. Se si preferisce il pagamento alla scadenza (à l’écheance), l’utente viene preavvisato della data e dell’importo (avis d’imposition). Per l’imposta sui redditi sono previsti tre prelievi in febbraio, maggio ed in settembre per il saldo; per la tassa fondiaria un prelievo annuale in novembre o in dicembre. Se si aderisce alle rate mensili (ménsualisation) sono previste dieci rate da gennaio ad ottobre con due rate complementari in novembre e dicembre in caso di aumento dell’imponibile. I prelievi sono effettuati sul conto corrente il 15 di ogni mese. Se l’imposta aumenta o diminuisce, nel corso dell’anno si ha la possibilità di modificare l’ammontare dei prelievi o di sospenderli finchè l’ammontare dovuto è raggiunto. Il Tesoro pubblico si impegna a rimborsare entro gli otto giorni lavorativi in caso di suo errore su un prelievo. Inoltre, a partire dall’autunno 2005, la Carta del Contribuente ha previsto “la redance amiable” ovvero l’amministrazione invia una lettera per proporre al contribuente di procedere lui stesso alla regolarizzazione della sua dichiarazione dei redditi, senza sanzioni o interessi sul ritardo. Il riconoscimento della buona fede è una realtà. Il Progetto “Bercy en mouvement”, lanciato nell’ottobre 2002, mira a sviluppare una cultura che valorizzi la qualità dei servizi attraverso il Programma “Pour faciliter l’Impôt” ovvero 9 impegni che si è assunta l’amministrazione e che si inscrivono nel quadro della Carta generica per una migliore accoglienza nei servizi dello Stato: la Charte Marianne che vale per parecchie amministrazioni ed in base alla quale “Lo Stato ed i suoi servizi pubblici esercitano le loro missioni assicurando a tutti equità, trasparenza ed accessibilità. Avete diritto ad un’accoglienza di qualità, e noi ci assumiamo una serie di impegni per accogliervi meglio: 1. un accesso più facile ai nostri servizi; 2. un’accoglienza attenta e cortese; 3. una risposta comprensibile alle vostre domande entro un termine preciso; 4. una risposta sistematica ai vostri reclami; 5. al vostro ascolto per migliorare (Comitées des usagers). I nove impegni sono suddivisi in tre gruppi: Facilitare i vostri contatti 1. Rispondiamo ad ogni chiamata telefonica o vi richiamiamo entro le 48 ore; 2. Rispondiamo alle vostre lettere entro 30 giorni ed alle vostre e.mail entro le 48 ore; 3. Siamo aperti al pubblico, con o senza appuntamento, dal lunedì al venerdì. Semplificare i vostri obblighi tributari 1. Potere dichiarare, pagare le vostre imposte e consultare la vostra dichiarazione o avviso di imposizione sul sito www. Impôts.gouv.fr. 2. Formulari e documentazione fiscale sono accessibili sul sito. Possiamo inviarveli a domicilio entro 48 ore. 3. La vostra domanda è trasmessa al servizio competente senza obblighi ulteriori da parte vostra, se non vi siete indirizza- PAGINA ti al servizio corretto. Migliorare l’ascolto 1. Ad ogni contatto, un interlocutore identificato prende in carico la vostra domanda. 2. In caso di vertenza/controversia con i nostri servizi, potete rivolgervi al conciliatore fiscale del vostro dipartimento. Potete ottenere le sue coordinate presso i nostri servizi o sul sito. 3. Valutiamo regolarmente, presso i Comitati degli utenti o tramite inchieste presso il grande pubblico, il vostro apprezzamento del servizio reso dall’amministrazione. Questo Programma, quindi, copre tutte le situazioni in cui l’utente entra in contatto con l’amministrazione fiscale e mira a rispondere ai suoi bisogni. PAGINA Il rispetto di questi impegni viene misurato ogni trimestre ed effettuato da uditori interni, ma anche da uditori indipendenti. Degli “appels-mystère” garantiscono l’obiettività dei risultati. Un dispositivo innovatore di ascolto degli utenti è la generalizzazione, su tutto il territorio nazionale, del conciliatore fiscale dipartimentale, sperimentato nel 2003 (a VESOUL) per rispondere all’attesa degli utenti che richiedevano un miglior ascolto in caso di difficoltà nelle relazioni con i servizi, è stato poi esteso a tutti i dipartimenti da metà 2004. Il contribuente lo può adire tramite posta o posta elettronica quando pensa che la sua richiesta non sia stata trattata in modo soddisfacente o che un impegno non sia stato rispettato. Inoltre i Comitati degli utenti: creato in un primo tempo a livello nazionale, è stato esteso nel corso del 2004 a tutti i dipartimenti e mira ad informare le istituzioni dell’evoluzione delle relazioni fra l’amministrazione fiscale e gli utenti, a sollecitare il loro punto di vista sui progetti che li riguardano, ad accogliere i loro suggerimenti. A livello nazionale, il Comitato è composto da due collegi, uno indirizzato ai privati e l’altro ai professionisti ed alle imprese. Dalla Carta del Contribuente, infine, presentata nel mese di maggio 2005 al Co- mitato degli Utenti, che contiene i diritti ed i doveri reciproci dell’amministrazione fiscale e dei contribuenti, aggiornata ogni anno, deriva il Progetto “Un aiuto al creatore di impresa”: al neo-imprenditore viene inviata, dal Centre des Impôts competente che ne ha avuto informazione dal Centro Formalità delle Imprese (CFE), ed entro un mese dall’inizio dell’attività, una lettera di accoglienza individualizzata nella quale sono comunicati gli elementi di identificazione dell’impresa, il regime di imposizione, le coordinate dell’Hotel des Impôts per ogni questione relativa al suo dossier fiscale e quelle degli altri interlocutori fiscali per il pagamento delle imposte locali (tassa professionale, tasse fondiarie sulle proprietà baties et non baties ovvero immobili e terreni), per il pagamento delle imposte sui redditi (servizi del Tesoro pubblico) e per tutte le informazioni riguardanti le misure di esonero fiscale o di sgravi fiscali in favore delle imprese, l’indicazione del corrispondente “nuova impresa” della DSF che si può contattare. A questa lettera è allegato “un libretto fiscale per il creatore di impresa” che fornisce all’imprenditore le indicazioni utili su tutte le imposte che lo riguarderanno e sugli obblighi e le scadenze corrispondenti. Gli elementi di identificazione dell’attività sono 1. il numero SIRET e 2. il numero di TVA intracomunitaria. Il primo viene attribuito dall’Istituto nazionale di statistica e di studi economici (INSEE) che gestisce il Repertorio delle Imprese e dei pubblici esercizi (SIRENE) al quale bisogna essere iscritti per poter esercitare l’attività. Il numero SIRET è composto da un numero SIREN (9 cifre) e da un numero di classificazione (le ultime 5 cifre) che permette di differenziare le imprese nel quadro del pagamento della tassa professionale. Il secondo è attribuito perché l’impresa possa realizzare degli scambi di beni e servizi nell’ambito dell’Unione Europea ed è composto da 13 caratteri con il prefisso dello Stato di residenza. Non è mancata una visita alla Tesoreria Generale ed alla Tesoreria Principale di Vesoul. Sul territorio della Haute-Saône sono presenti 24 tesorerie. Tenendo presente la separazione di origine napoleonica (ordinanza del 1822) tra “comptable” (funzionario addetto alla riscossione delle imposte) e “ordinnateur” (funzionario addetto alla amministrazione delle spese dello Stato), dai colleghi francesi è stato sottolineato che la contabilità non è un dominio riservato al contabile, al contrario si tratta di una funzione condivisa con l’ordinnateur che è a conoscenza dei fatti generatori come dei diritti e delle obbligazioni patrimoniali della collettività. Di conseguenza stabilire dei conti di qualità è una missione che necessita l’implicazione dei due attori. Si tratta di rispettare i grandi principi contabili comuni a tutti i sistemi, secondo i quali i conti devono essere regolari, sinceri e presentare un’immagine fedele dei risultati e della situazione patrimoniale della collettività. La rete del Tesoro pubblico si deve, quindi, mobilitare per aiutare al massimo le collettività a tenere dei conti fedeli. La fusione fra i servizi della DGI e quelli della DGCP mira a meglio rispondere ai bisogni delle collettività locali e così, per esempio, è la DGI che fornisce le basi di imposizione delle quattro imposte dirette locali ed è la DGCP che effettua delle simulazioni sull’evoluzione possibile dei tassi delle imposte locali. Dal 1982 esiste la Chambre Régionale des comptes de Franche-Comté che controlla i conti dei contabili pubblici che esercitano le loro funzioni presso 947 organismi e può anche esaminare la gestione e partecipare al controllo degli atti di bilancio di questi organismi che sono 697 collettività territoriali e servizi pubblici di cui 1 regione, 4 dipartimenti, 241 comuni, 93 centri comunali di azione sociale, 173 sindacati dei comuni, 70 comunità dei comuni. E poi 51 servizi pubblici locali del settore sanitario e sociale, 8 servizi pubblici locali del settore della costruzione, 186 servizi pubblici locali del settore dell’insegnamento. Gli organismi controllati dalla Camera Regionale dei Conti sono, quindi, principalmente le collettività territoriali e i servizi pubblici ripartiti sul territorio della Franche-Comté. La contabilità generale è un supporto indispensabile dell’informazione finanziaria delle collettività, tramite i loro rapporti an- nuali di attività, per render conto delle politiche che queste mettono in atto come della loro situazione finanziaria. E’ stato anche redatta una Certificazione qualifinance et qualitrésor riferita alla Missione Comune di Accoglienza DGI / DGCP dove sono ripresi e rimarcati gli impegni di cui al Programma “Per facilitarvi l’imposizione” e per esempio “un tempo di attesa limitato a 20 minuti nell’80% dei casi”; “risposte telefoniche almeno per 6 ore in rilievo al giorno”; “risposta al telefono in meno di 5 suonerie nell’80% dei casi”. IL CATASTO FRANCESE La planimetria napoleonica, redatta fra il 1808 ed il 1850, costituita a dei fini fiscali, aveva un grosso difetto: non era previsto il suo aggiornamento. La legge 16 aprile 1930 sul rinnovo della planimetria ha reso l’aggiornamento permanente ed ha permesso d’integrare le importanti modifiche da apportare alla planimetria catastale (es. costruzione delle strade, urbanizzazione delle periferie..). La legge del 18 luglio 1974 ha autorizzato il rifacimento della planimetria. Dall’inizio degli anni 90 la DGI ha definito una politica convenzionale di numerazione, ha elaborato l’applicazione “planimetria catastale informatizzata-vettore” che permette di recuperare, gestire e diffondere le planimetrie così numerate; ha integrato dagli PAGINA anni 80 delle nuove mappe (remaniements, predisposti dai geometri del catasto, rinnovo ogni volta che il piano non permette di rappresentare con una qualità sufficiente le evoluzioni della suddivisione della proprietà e remembrements fatti dai geometri privati: PAGINA 10 nelle zone agricole una nuova planimetria catastale traduce la nuova particellizzazione fissata dal rifacimento ovvero le remaniement) costituite unicamente da procedure numeriche. Il servizio di consultazione della planimetria catastale (SCPC) sarà in linea dalla fine del 2007, sarà nazionale e permetterà di coprire i dati cartografici della totalità del territorio, permetterà un accesso libero e gratuito ai dati cartografici e dei servizi di base ed offrirà una risposta a pagamento a richieste di dati cartografici più ampi. Le missioni catastali sono quella fiscale: valutazione della base imponibile della tassa fondiaria da applicare sui locali commerciali ed industriali; fondiaria: attribuzione di un numero di particella e, eventualmente, di un numero di lotto – descrizione di tutti gli immobili; topografica: conservazione della planimetria catastale, stesura e informatizzazione delle nuove planimetrie (questa missione coinvolge il 75% del lavoro complessivo); documentale: il Catasto diffonde i dati che interessano i privati ed un grande numero di utilizzatori pubblici o privati ovvero i professionisti del mondo fondiario, amministrazioni ed organismi amministrativi, collettività locali, imprese di rete: compagnie di distribuzione dell’acqua, dell’elettricità, del gas, ecc. IL CATASTO A SERVIZIO DELL’UTENTE Le planimetrie catastali si possono consultare gratuitamente presso i Centri delle Imposte fondiarie territorialmente competenti, in Comune dove le planimetrie sono aggiornate ogni anno e presso gli archivi dipartimentali per la planimetria napoleonica storica. Un geometra ed un ingegnere del Catasto hanno spiegato tutto questo e nel pomeriggio siamo andati sul territorio per effettuare dei rilievi topografici che poi, in ufficio, sono stati elaborati sul sistema informatico per estrarre e delineare la nuova particella catastale di quella proprietà. Mi sono fatta fotografare mentre, “con molta attenzione”, guardavo nel “tacheometro”, e questo per testimoniare a mio padre, architetto, ed a mio fratello, geometra, che anch’io, per una volta nella vita, ho fatto dei rilievi sul territorio!!! Infine la Délivrance ovvero il Rilascio: dal 2002 è in linea un Server (Serveur) professionale dei dati catastali (SPDC) che permette ai notai, direttamente dal loro computer (ordinateur) e senza alcun obbligo nei confronti del CDIF (Centre des Impôts fonciers) di consultare la documentazione catastale di tutti i Comuni di Francia e di stampare gli estratti catastali necessari alla pubblicazione degli atti presso la CH (Conservatorie des Hypothèques). Anche la visita alla CONSERVATION DES HYPOTHEQUES di Vesoul è stata molto interessante. Il Conservatore ed i suoi collaboratori sono stati gentilissimi. Prima di tutto 5 secoli di storia delle Conservatorie delle ipoteche francesi : nel 1539 l’Ordinanza di VILLERS-COTTERETS ha reso obbligatoria, in tutto il regno, la riproduzione su registro degli atti di donazione fra vivi; nel 1673 l’Editto “de Colbert” ha previsto di dotare il reame di una legislazione sulle ipoteche; nel 1771 è stato creato il corpo dei conservatori delle ipoteche, collegato all’amministrazione fiscale con Legge 11 marzo 1799; una legge del 1855 ha reso obbligatoria la trascrizione degli atti immobiliari che, dal 1918, devono riportare le referenze catastali. Sono del 1955 due decreti che hanno introdotto una riforma del Codice civile e della tecnica del diritto di pubblicità immobiliare; nel 1970 è stato introdotto il ruolo fiscale delle conservatorie ovvero l’instaurazione di uno sportello unico per la riscossione dei diritti di registrazione e della pubblicità immobiliare. Dal 2 settembre 2002 l’archivio dei dati giuridici degli immobili della Conservatoria di Vesoul è informatizzato e l’archivio cartaceo dématérialisé (FIDJI Archivio informatizzato dei dati giuridici sugli immobili). Dal 1° luglio 2003 tutte le Conservatorie (354) sono informatizzate. Dal 1° gennaio 2004 il ruolo fiscale delle conservatorie è stato esteso al settore della tassazione e della riscossione dell’imposta sui plusvalori immobiliari. Il 19 dicembre 2005 è stato sperimentato, in 12 Conservatorie, il sistema Télé@actes di dematerializzazione della trasmissione degli atti con i notai. Dal 2006 la procedura informatica è stata estesa a tutte le Conservatorie. Una duplice missione riguarda le Conservatorie, una prima di natura civile ed una seconda di natura fiscale. La prima consiste nel mantener traccia di tutti i diritti esistenti sugli immobili al fine di assicurare la sicurezza delle operazioni giuridiche relative agli immobili ed al credito e rilasciare delle informazioni sulla situazione patrimoniale delle persone o la situazione giuridica degli immobili. Il Codice Civile impone, dal 1° gennaio 1956, di conservare per 50 anni una copia di ogni atto. Questa missione civile riposa su di una responsabilità particolare del conservatore che offre una importante garanzia agli utenti: durante la sua attività e per i 10 anni successivi, il Conservatore risponde personalmente davanti all’Ordine Giudiziario di qualsiasi pregiudizio possa aver causato ad un utente a causa di un’omissione, un errore od una semplice dimenticanza commessa nell’esercizio delle sue funzioni. Questa responsabilità personale civile deve essere distinta dalla responsabilità che il conservatore assume in qualità di contabile pubblico nella missione fiscale delle conservatorie. La missione fiscale: dal 1970, per facilitare le relazioni con gli utenti, le Conservatorie sono state incaricate di riscuotere per lo Stato ed altre collettività (comuni, dipartimenti) quando devono essere svolte delle formalità di pubblicità, dei diritti di registrazione o la TVA immobiliare esigibili. CONTENZIOSO Le ore dedicate a conoscere il settore del contenzioso sono state molto interessanti. Il contenzioso inteso come la possibilità, per un contribuente, di contestare un’imposizione, ingloba tutti i reclami tendenti ad ottenere sia la riparazione di errori commessi nel calcolo della base imponibile o delle singole imposte sia il beneficio di un diritto risultante da una disposizione legislativa o regolamentare. Il reclamo (réclamation contentieuse) presentato presso il Centro delle Imposte è la prima fase, amministrativa, che può essere seguita dalla seconda fase, giurisdizionale, quando il litigio viene trattato dal giudice. Il reclamo è mirato ad ottenere uno sgravio quando la contestazione verte sulla totalità dell’imposizione, una riduzione se la contestazione riguarda una parte dell’imposta, una restituzione per le imposte versate spontaneamente cioè quelle per le quali l’amministrazione non ha inviato un avviso di imposizione (imposta di solidarietà sulla fortuna, diritti di registrazione…). L’amministrazione deve statuire entro un termine di 6 mesi e l’eventuale termine supplementare non può eccedere i 3 mesi. Se il reclamo è accolto nella sua totalità, il contribuente riceve un avviso di sgravio o di restituzione. Se è stato accolto in parte o rigettato, il servizio delle imposte notifica la decisione con una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno ed il contribuente dispone di un termine di 2 mesi per adire il tribunale. “La sostituzione della norma di diritto” : in materia contenziosa, l’amministrazione ha il diritto di giustificare il fondamento di una imposizione contestata, basandosi su di una normativa differente da quella inizialmente invocata. Riguarda il caso in cui la stessa base imponibile è suscettibile di rimanere sottoposta alla stessa imposta non in virtù della disposizione legale iniziale, ma sulla base di Un aspetto, infine, che mi ha piacevolmente sorpreso è stato il colore degli uffici: all’interno di edifici per lo più grigi e molto “statali”, invece del grigio monocromatico, pareti declinate nelle tinte pastello del giallo, rosa, lilla, azzurro, verde, arancione, con caloriferi, porte, tende ed inferriate esterne sfumate tinta su tinta!! Ambienti veramente molto belli e gradevoli a vedersi, quindi anche cura dell’aspetto visivo a favore degli utenti!! PAGINA 11 PAGINA 12 un’altra disposizione che l’ha sostituita. Questa possibilità può essere invocata in ogni momento nella procedura contenziosa. Ma il sistema fiscale francese prevede degli altri istituti a cui far ricorso prima di intentare una lite ? Sì. Prima di tutto i “recours amiables”. Se il contribuente ha un problema legato alla dichiarazione, di calcolo o di pagamento dell’imposta, deve contattare prima di tutto il Centro delle Imposte o la Tesoreria. Se dopo questo primo passo non si è soddisfatti, ci si può rivolgere al Conciliatore fiscale dipartimentale ed al Mediatore del MINEFI. Se le differenti vie del recours amiable non hanno risolto il problema, il contribuente può depositare un reclamo dopo la iscrizione a ruolo (mise en recouvrement) dell’imposizione: réclamation contentieuse. Si avvierà, quindi, una procedura contenziosa dopo la quale sarà comunque possibile adire il tribunale. Inoltre si può chiedere une “remise gracieuse” (riduzione ) quando il soggetto non contesta il fondamento dell’imposizione, ma ha delle difficoltà a pagare, cioè si trova in una situazione difficile. Solo le imposte dirette possono essere oggetto di una riduzione mentre le imposte di registrazione (diritti di successione, ecc.) e l’imposta di solidarietà sulla fortuna no. La domanda è presa in considerazione in funzione della situazione del contribuente che può trarre origine dallo spostamento del periodo di pagamento dell’imposta, da una perdita imprevista dei redditi (disoccupazione) o da situazioni eccezionali quali decesso di un congiunto, separazione, invalidità o malattia che ha portato a delle spese anomale, molto elevate. Se l’amministrazione non risponde entro il termine di due mesi, la domanda è considerata come rigettata. Allo scadere di questo termine, il contribuente può adire il giudice amministrativo presentando un ricorso per eccesso di potere. Il Conciliatore fiscale dipartimentale prende in esame i problemi fiscali di un contribuente o dei litigi relativi agli impegni assunti dall’amministrazione fiscale sulla qualità del servizio. Per i problemi legati all’imposta (calcolo, pagamento o reclamo) ci si deve prima di tutto rivolgere al servizio competente. Se, al termine di questa prima fase, si ritiene che la domanda non sia stata trattata in modo soddisfacente, si può adire il conciliatore così il rigetto o l’ammissione parziale di un reclamo, il rigetto di una domanda di riduzione delle sanzioni, il rifiuto di dilazioni dei pagamenti … possono essere oggetto di una richiesta che, comunque, non dispensa dal pagamento delle somme richieste e non interrompe i termini del ricorso contenzioso. Ma il suo ruolo va al di là delle questioni fiscali. Si pone all’ascolto dell’utente che constata che gli impegni assunti in materia di qualità del servizio non sono stati rispettati. Tre sono le situazioni che esulano dalla competenza del conciliatore: • le procedure di verifica della contabilità o l’esame della situazione fiscale personale; • i litigi relativi alla pubblicità immobiliare (Conservatorie); • le domande che sono state oggetto di una richiesta al Presidente della Repubblica, al Primo Ministro, dei direttori generali delle imposte o della contabilità pubblica, dei parlamentari e degli eletti locali. Il Conciliatore dipartimentale, infine, tratta molto rapidamente le istanze: il termine entro il quale rispondere è di 30 giorni. Se la decisione non soddisfa, ci si può rivolgere al mediatore del MINEFI. ERICA è il nome del Registro informatizzato del contenzioso amministrativo. LE DIFFERENTI GIURISDIZIONI La Giustizia comporta, in Francia, due ordini di giurisdizioni: LA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA è competente per giudicare i litigi che oppongono una persona privata allo Stato, ad una collettività territoriale, ad un servizio pubblico o ad un organismo privato avente una missione di servizio pubblico. I magistrati che ne fanno parte conoscono bene le regole di funzionamento dei servizi pubblici e sono dunque in grado di controllarli effi- cacemente. La loro missione è quella di far rispettare il diritto dalle amministrazioni e dai servizi pubblici e di riparare ai danni che queste possono aver causato. LA GIURISIZIONE GIUDIZIARIA è competente per giudicare le liti di natura civile o commerciale fra due persone private e per sanzionare le infrazioni alle leggi penali. La giustizia amministrativa comporta tre livelli: • I TRIBUNALI AMMINISTRATIVI – TA in tutto 37, almeno uno per regione e sono le giurisdizioni competenti di diritto comune in prima istanza, ai quali deve essere indirizzata la richiesta (requete) scritta. • LE CORTI AMMINISTRATIVE D’APPELLO – CAA in tutto 8 e statuiscono in appello contro un giudizio reso da un tribunale amministrativo. • IL CONSIGLIO DI STATO è la giurisdizione suprema che verifica il rispetto delle regole di procedura e la corretta applicazione delle regole di diritto. Le procedure sono scritte, in primo grado ed in appello si possono far valere nuovi elementi. PROCEDURE DAVANTI AI TRIBUNALI DELL’ORDINE GIUDIZIARIO Sono competenti in materia di imposte di registro, di tassa di pubblicità immobiliare e di imposta di bollo. IL TRIBUNALE DE GRANDE INSTANCE – TGI è il solo competente per conoscere queste materie in primo grado e può essere adito sia dall’amministrazione che dal contribuente. La sentenza può essere appellata davanti alla Corte d’Appello – CA ed anche questa procedura è esclusivamente scritta e si svolge in contraddittorio. La sentenza può formare oggetto di ricorso in cassazione. UDIENZA PRESSO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO DI BESANÇON Anche il contenzioso ha avuto il suo momento “pratico” ovvero l’opportunità di assistere ad un’udienza presso il Tribunale Amministrativo di Besançon. Prima dell’inizio dell’udienza il Presidente ha comunicato ai presenti la presenza di “deux fonctionnaires de l’administration fiscale italienne”. E’ stata un’udienza lunga ma molto interessante. I giudici amministrativi assumono le funzioni di CONSEILLER RAPPORTEUR DE L’AFFAIRE, di CONSEILLER, di PRESIDENT e di COMMISSAIRE DU GOUVERNEMENT. Le Rapporteur riassume il contenuto della istanza (requete) e dello scambio di memorie intervenuto durante l’istruzione del ricorso, poi il President domanda alle parti se hanno delle osservazioni da formulare ed infine il Commissaire du Gouvernement, magistrato che non rappresenta né lo Stato, né il Governo, né l’amministrazione, pronuncia le sue conclusioni e propone in tutta indipendenza la soluzione che gli sembra più appropriata. Infine le parti possono esporre delle osservazioni orali, presentando una nota indirizzata alla formazione del giudizio. Questa occasione mi ha particolarmente soddisfatto, essendomi occupata di contenzioso in veste di Direttore della Commissione Tributaria Provinciale di Cremona per quattro anni e poi presso un ufficio locale, e, anche se le competenze sono diverse, poter incontrare e confrontarmi con “l’omologo francese”, ovvero “le Greffier en chef ”, mi ha entusiasmato. VISITA AL PARLAMENTO EUROPEO DI STRASBURGO CAPITALE D’EUROPA Last but not least!! Una giornata è stata dedicata a questa meravigliosa città. Con due gentilissimi colleghi e dopo una visione d’insieme di Strasburgo dal canale ILL a bordo di un battello, ho toccato il cielo con un dito quando sono entrata nel Parlamento Europeo ed ho assistito ad una Discussione congiunta – Procedura di bilancio 2008 ed alle Relazioni orali di alcuni parlamentari. VISITE SUL TERRITORIO All’interno di questo intenso Programma di lavoro sono stati inserite alcune visite molto interessanti per meglio conoscere il territorio. PAGINA 13 1. Il giorno in cui siamo stati a Gray, la visita ai Musei dipartimentali Albert et Félicie Demard: le Musée des Arts et Traditions Populaires presso il castello di Champlitte: evocazione del mondo rurale alla fine del 19° secolo in Francia e più particolarmente nella regione di Champlitte con meticolosa ricostruzione dei luoghi di lavoro e di vita della comunità; e, poco lontano, le Musée des Arts et Techniques che mette in luce i cambiamenti della tecnologia intervenuti al termine del 19° ed all’inizio del 20° secolo che hanno avuto un’influenza considerevole sul mondo artigianale. 2. La più antica vetreria di Francia, la Passavant La Rochère, risalente al 1475. 3. Il giorno in cui siamo stati a Lure ed a Luxeuil, visita della Chapelle de Rochamp progettata nel 1954 dal famoso architetto Le Corbusier, che domina la pianura dalla cima di una collina. Strana struttura, bianchissima, con l’interno dove predomina il cemento ed illuminato solo da piccole fessure nel muro ricoperte da vetri colorati su ognuno dei quali è incisa una invocazione alla Madonna e che, con il sole, producono effetti di luce spettacolari illuminando l’ambiente spoglio e freddo, ma che emana una sua forza ed un suo calore. PAGINA 14 4. Luxeuil-sur-Bains, infine, graziosissima cittadina, famosa per le Terme (dal tempo della Principessa Eugenia, moglie di Napoleone III, che qui veniva “a prendere i bagni”) e per il monastero fondato da San Colombano. E qui ho sentito molto forte il legame con la mia terra (Piacenza) perché il monaco irlandese Colombano nel 590 iniziò un lungo pellegrinaggio in Gallia dove fondò i monasteri di Annegray, LUXEUIL e Fontane. Nel 612 giunse in Italia dove strinse buoni rapporti con il re longobardo Agilulfo e la regina Teodolinda, ottenendo nel 614 il permesso di erigere a BOBBIO (bella cittadina medievale situata sulle colline piacentine) una cella monastica che in seguito divenne uno dei più importanti centri religiosi e culturali del periodo medievale (il periodo di massimo splendore, con la realizzazione di splendidi codici miniati, si ebbe tra il IX ed il XII secolo e nel 1015 l’abate Adaloaldo venne nominato vescovo). La mia Diocesi è denominata di Piacenza – Bobbio per sottolineare l’importanza religiosa di questo centro. 5. Avremmo dovuto visitare anche le Musée de la Mine, in quanto in questa Regione sono presenti tante miniere di carbone e le Plateau des mille étangs, al limite dei Vosges Saônesi, ricco di ghiacciai e di foreste dove poter fare delle escursioni. 6. Il fine settimana è stato dedicato a Lione, splendida città in parte collinare ed edificata fra due fiumi, le Rhone e la Saône, con un bellissimo, immenso parco all’interno del quale vi sono il Giardino zoologico ed un Giardino botanico risalente al 1880. CONSIDERAZIONI FINALI Che dire, al termine di questa Relazione? Un grazie di cuore va a tutte les Dames et les Messieurs che mi hanno seguito alla scoperta del sistema fiscale francese, e tutti l’hanno fatto con tanto entusiasmo, ed anche di una parte della Francia che assolutamente non conoscevo, l’Ile verte, che ho imparato ad amare, perché sono convinta che è importante calarsi nella realtà locale per capire meglio come funziona un sistema amministrativo. E’ stata inoltre un palestra molto stimolante il pensare, parlare, scrivere, dire battute toujours en français che, ora più che mai, è la lingua straniera che amo di più. E’ stata un’esperienza indimenticabile sia dal punto di vista professionale che umano, ho avuto la netta percezione che è tanta la voglia di lavorare e di migliorare dei colleghi francesi e non solo, quindi, “Bercy en mouvement” ma anche, e soprattutto, “Les employées en mouvement”. Paola Celada