Comunicazione
A
Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007
Anno primo - numero 4 - dicembre 2007
Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna
4
2007
PAGINA SOMMARIO
Editoriale
di Ciro De Sio
“Fisco e Scuola”,
ovvero come imparare ad “amare” le tasse
di Pierluigi De Rosa
Scontrini fiscali:
il punto sulla lotta alla mancata emissione
di Daniele Venturi
La carica dei 55
di Pierluigi Mercurio e Massimiliano Fonti
Progetto Fiscalis: Daniel Kotlowski a Bologna2
di Pasqualino Angellotti
Bologna 1 conferma la “qualità”
di Salvatore Caiazzo
Fisco e Scuola e l’Ufficio di Imola
di Uliana Marrone
L’ufficio di Fidenza al convegno A.n.u.s.c.a.
di Maurizio Quercio
Progetto “screening”
di Maria Antonietta Sassani
…e’ tempo di piano di comunicazione
di Antonella Pellegrino
Il decalogo della comunicazione scritta
di Giovanna Zannini
Itinerari: Torino
di Antonella Cava
L’altra metà del giorno
di Fedele Liscio
INSERTO
Fiscalis: cronaca di un’interessante esperienza
di Paola Celada
PAGINA COMUNICAZIONE
Registrazione Tribunale di Bologna
n. 7734 del 19.02.2007
Anno primo - numero 4 - dicembre 2007
Legale Rappresentante
Ciro De Sio
Direttore Responsabile
Biagio Cunsolo
Coordinatore Editoriale
Sandra Amovilli
Redattori
Pierluigi De Rosa
Simone Mirasolo
Antonella Pellegrino
Daniele Venturi
Giovanna Zannini
Responsabile Progetto Grafico
Giorgio Bertuzzi
Stampa
In proprio
hanno
collaborato
Pasqualino Angellotti
Antonella Cava, Paola Celada
Salvatore Caiazzo, Patrizia Corritore
Massimiliano Fonti, Piero Gagliano
Fedele Liscio, Uliana Marrone,
Pierluigi Mercurio, Chiara Putzolu
Maurizio Quercio, Paolo Rossi
Maria Antonietta Sassani
Editoriale
Le festività di fine anno stanno per arrivare e
con esse terminerà anche questo primo anno
alla guida della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna.
Insieme a voi tutti e grazie alla vostra collaborazione molte cose sono state iniziate, sviluppate e portate a termine, tra le quali da ultimo
mi preme ricordare, per l’elevata percentuale
di adesione, la rilevazione e l’analisi del clima
all’interno della Direzione regionale.
Gli obiettivi di produzione, sia nel settore del
contrasto all’evasione sia nel settore dei servizi, sono stati già raggiunti o stanno per
essere conseguiti in percentuale piena.
Nell’anno sono state portate a termine le procedure per i passaggi entro e tra le aree; è stato
bandito, espletato e concluso il concorso per
l’assunzione con contratto di formazione e lavoro di 55 funzionari, che hanno stipulato il
contratto di lavoro il 13 novembre scorso.
I rapporti con le organizzazioni sindacali sono
stati improntati al rispetto massimo delle singole prerogative, condividendo con le stesse
l’esigenza di garantire l’attuazione degli accordi nazionali ed integrativi, salvaguardandone
lo spirito e perseguendo la tutela degli interessi
disciplinati.
In tale ottica è stata affrontata, primi rispetto
alla gran parte delle altre regioni, la procedura di rilevazione dei mestieri; è stata attuata
la procedura per la nomina dei capi area
non dirigenziali di cui all’articolo 17 del
CCNI; è stata disciplinata, tramite accordo, ed è in corso, la procedura per l’attribuzione delle posizioni organizzative di cui all’
articolo 18 del CCNI; sono stati conclusi gli
accordi sulla mobilità e sulla corresponsione
degli emolumenti accessori alla retribuzione, quali la produttività e la qualità della
prestazione; sono state gettate le basi, con
modalità trasparenti ed improntate alla
tempestiva e preventiva informazione, per
l’attuazione del processo di riorganizzazione
degli Uffici di Bologna.
Non sono mancate, tuttavia, situazioni che
talvolta hanno visto l’Agenzia e le Organizzazioni sindacali perseguire finalità ed interessi
diversi che sono sfociate in dialettiche e dibattiti accesi, ma queste diversità di opinioni rientrano comunque nel ruolo delle parti
e non possono mai giustificare il venir meno
del rispetto delle funzioni e delle prerogative
reciproche.
Traguardi e risultati significativi che sono stati raggiunti solo grazie all’impegno di tutti;
certo gli impegni ed i traguardi per l’anno
prossimo saranno ancora più sfidanti, ma con
il rinnovato entusiasmo e la riconosciuta professionalità che da sempre vi contraddistingue
questi saranno sicuramente alla portata dei
nostri uffici.
Nel ringraziarvi ancora per l’apporto dato
formulo a tutti voi gli auguri per un sereno
e felice Natale, insieme a tutti i vostri cari,
in special modo ai bambini ed alle persone
anziane che più di tutti hanno bisogno delle
nostre attenzioni e delle nostre carezze.
Ciro De Sio
Gli obiettivi
di produzione,
sia nel settore
del contrasto
all’evasione
sia nel settore
dei servizi,
sono stati già
raggiunti o
stanno per essere
conseguiti in
percentuale
piena
PAGINA in rilievo
“Fisco e Scuola”,
ovvero come imparare ad “amare” le tasse
Fisco e Scuola
nasce dalla
convinzione che
il potenziamento
qualitativo e
quantitativo
dei controlli, il
miglioramento
continuo dei
servizi offerti ai
contribuenti non
sono sufficienti,
da soli, a eliminare
il fenomeno
dell’evasione fiscale,
così connaturato
nel modo italiano
di concepire il
rapporto tra sé
e le istituzioni
PAGINA Radicare e promuovere nelle nuove generazioni
una cultura civica fiscale è l’obiettivo prioritario del Protocollo di intesa firmato lo scorso 28
novembre da Ciro De Sio, Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, e Luigi Catalano,
Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per
l’Emilia-Romagna. L’accordo si inquadra nella
più ampia strategia di educazione alla fiscalità
che l’Agenzia delle Entrate conduce, insieme
con il Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il progetto “Fisco e Scuola”.
Nell’ultimo Piano Triennale, la partnership
con gli istituti scolastici ha assunto particolare
rilievo, nella consapevolezza che solo un’azione
a lungo termine e ad ampio spettro possa incidere in modo sostanziale su un fenomeno così
radicato nel nostro tessuto sociale e culturale,
come l’evasione fiscale. Alle consuete attività di
contrasto all’evasione e di assistenza ai contribuenti l’Agenzia affianca una serie di strumenti
culturali e relazionali, mediante i quali diffondere nell’opinione pubblica la consapevolezza
dell’importanza del pagamento delle tasse per il
finanziamento dei servizi pubblici.
La ‘caccia’ agli evasori, in quest’ottica, si realizza
non solo con l’anagrafe dei conti, il redditometro e gli studi di settore, ma anche con cicli di
lezioni e incontri nelle scuole medie e superiori,
con giochi di alfabetizzazione fiscale nelle scuole
elementari, ossia intervenendo sui fattori socioculturali alla base dei comportamenti evasivi.
L’evasore, in questo caso, non è il contribuente
“in carne ed ossa”, ma un atteggiamento, una
propensione: l’inclinazione ad anteporre il proprio interesse a qualsiasi considerazione etica e
morale. In altri termini, Fisco e Scuola nasce
dalla convinzione che il potenziamento qualitativo e quantitativo dei controlli, il miglioramento continuo dei servizi offerti ai contribuenti
non sono sufficienti, da soli, a eliminare il fenomeno dell’evasione fiscale, così connaturato nel
modo italiano di concepire il rapporto tra sé e
le istituzioni.
In particolare, ciò su cui va a incidere il progetto
Fisco e Scuola non è tanto l’atteggiamento del
contribuente nei confronti del pagamento delle
tasse, quanto la relazione tra cittadino e Stato
che ne costituisce la pre-condizione: un elemento imprescindibile di ogni società “civile”, nel
senso etimologico della parola, è infatti la consapevolezza dell’individuo di far parte di una comunità organizzata, rispetto alla quale detiene
diritti e doveri. Per usare la terminologia degli
studiosi di pubblica amministrazione, è questo
un vero e proprio processo di accounting, un
“rendere conto” del proprio operato legittimando agli occhi della cittadinanza la propria autorità, “spiegando” (to account) le finalità sociali
alla base della pretesa tributaria.
in rilievo
IL NUOVO PROTOCOLLO
D’INTESA
COSA PREVEDE
•
partecipazione di funzionari ad
incontri con docenti e studenti
•
organizzazione di visite guidate
negli Uffici
•
predisposizione e divulgazione
di materiale didattico
•
organizzazione di eventi
(giornata della “legalità fiscale”)
•
diffusione del progetto
“Generazioni a confronto”
COSA NON PREVEDE
L’idea, dunque, è quella di costruire nelle nuove
generazioni una relazione sana, equilibrata, tra
cittadino e Stato, di far maturare nei giovani una
sensibilità nuova nei confronti di tutto quanto
è “pubblico”, colmando il distacco, l’indifferenza, quando non l’ostilità che oggi caratterizzano l’atteggiamento di ampi strati dell’opinione
pubblica verso le istituzioni. Non a caso, come
dimostrano diversi studi socio-economici, i
comportamenti evasivi scaturiscono da una “patologia”, un’anomalia nel rapporto tra individuo
e Stato che si manifesta nel rifiuto di pagare le
tasse o nella completa indifferenza nei confronti
degli adempimenti fiscali.
Il fine ultimo di Fisco e Scuola consiste quindi
nel tentativo di anticipare l’insorgenza di queste
“anomalie” e di improntare il rapporto tra individuo e comunità alla collaborazione reciproca.,
mirando a fare dei futuri contribuenti dei cittadini consapevoli del proprio ruolo e partecipi
della vita pubblica.
Pierluigi De Rosa
FISCO & SCUOLA 2007
in Emilia Romagna
•
percorsi di alternanza
scuola-lavoro
•
attività sistematica e/o
continuativa
di docenza in materia tributaria
presso gli istituti superiori
Incontri
43
Stage
20
Visite agli uffici
10
iniziative di stage e tirocini
formativi, disciplinate
dall’art. 18 della legge
25 giugno 1997, n. 196
Varie
•
Totale iniziative
Studenti coinvolti
5
78
1945
Dati aggiornati a novembre 2007
PAGINA in rilievo
Scontrini fiscali:
il punto sulla lotta alla mancata emissione
Risultati di un monitoraggio effettuato nel mese di settembre 2007
esecuzione resi esecutivi nel mese di giugno
e primi giorni di luglio.
Gli accessi sono stati effettuati dal 10 al 21
settembre 2007.
DATI ACQUISITI
Tramite gli accessi i verificatori hanno
rilevato i seguenti importi:
PAGINA OBIETTIVO DELL’ATTIVITA’
La Direzione regionale dell’Emilia Romagna
ha realizzato una indagine conoscitiva diretta a
verificare se l’esecuzione del provvedimento di
sospensione della licenza o dell’autorizzazione
all’esercizio dell’attività, adottato ai sensi
dell’articolo 12 del D. Legs. n. 471/1997, induce
effettivamente il contribuente ad assumere un
comportamento fiscalmente corretto.
A tal fine gli Uffici hanno effettuato un
accesso breve per il controllo degli obblighi
strumentali nei confronti di alcuni soggetti
che, nel corso del 1° semestre 2007, hanno
commesso almeno tre violazioni all’obbligo di
emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale
e nei cui confronti è stata data esecuzione al
provvedimento di sospensione.
Oltre a controllare la regolare emissione del
documento fiscale, i verificatori hanno rilevato
dal registro dei corrispettivi gli incassi in un
arco temporale precedente e successivo alla
contestazione della violazione e alla esecuzione
della sanzione accessoria.
L’indagine conoscitiva è stata circoscritta solo
ai soggetti interessati da provvedimenti di
•
i corrispettivi registrati nel giorno in cui è
stata constatata la violazione relativa alla
mancata emissione di scontrino/ricevuta;
•
i corrispettivi registrati nei 15 giorni
precedenti alla constatazione della violazione
e nello stesso periodo dell’anno precedente;
•
i corrispettivi registrati nei 15 giorni
successivi alla esecuzione del provvedimento
di sospensione e nello stesso periodo
dell’anno precedente.
In alcuni casi l’acquisizione dei dati relativi
al 2006 è stata omessa per difficoltà legate al
reperimento dei registri entro il periodo previsto
per l’esecuzione del controllo.
Dalla elaborazione dei dati acquisiti nel corso
degli accessi emerge un significativo incremento
dei corrispettivi dichiarati nel 2007, dopo
l’effettuazione del controllo, rispetto al 2006
prima del controllo.
Dall’analisi dei dati 2006/2007 si rileva che, in
assenza di controlli nell’anno 2006, caratterizzato
in tutti i casi in esame da un minor importo di
corrispettivi registrati, gli importi certificati dai
contribuenti risultano generalmente costanti ed
appiattiti, come se il contribuente avesse stabilito
a priori l’importo da registrare e si attestasse
sempre al medesimo livello.
I controlli effettuati determinano, invece, un
incremento dei corrispettivi annotati di oltre il
150% rispetto al 2006, con picchi di +500%
per singoli casi.
in rilievo
Più dettagliatamente si rileva che gli accessi
eseguiti su un campione di otto contribuenti
(per un soggetto sono stati raccolti i dati dei 15
giorni precedenti alle tre violazioni contestate
in giorni diversi “lontani” tra loro) hanno dato
luogo ai seguenti risultati:
La variazione relativa al periodo immediatamente
successivo al provvedimento di chiusura,
in rapporto ai 15 giorni antecedenti alla
PERIODO
di sospensione per il danno che provoca per
immagine e per minori incassi, produce effetti
positivi (+5,19%) in termini di maggiori
compensi dichiarati.
L’attività di monitoraggio proseguirà ed è
prevista una serie di accessi da parte degli
Uffici per quei soggetti di cui si è emesso
provvedimento di chiusura nel secondo semestre
dell’anno; è opportuno però evidenziare
2007 (€)
2006 (€)
INCREMENTO
Importo corrispettivi registrati
nei 15 giorni precedenti la
contestazione della violazione
95.725,15
52.763,38
181,42 %
Importo corrispettivi registrati
nei 15 giorni successivi alla
esecuzione del provvedimento
di sospensione
76.331,95
49.129,53
155,37%
contestazione della violazione, risulta essere
negativo a livello generale (-20,26 %, forse
determinato dal range temporale esaminato),
ma se si analizzano le singole situazioni i risultati
offrono percentuali interessanti, di oltre il 25%
con un picco del 76.73%.
Comunque, anche in casi in cui si rileva
un decremento dei corrispettivi dopo il
provvedimento di chiusura, o un incremento
minimo, è bene sottolineare che nel 2006, in
assenza di controlli, lo stesso periodo preso in
esame dava luogo ad un decremento maggiore,
probabilmente seguendo un trend di mercato
ormai collaudato. L’attività di controllo ha
prodotto comunque una forte
deterrenza, perché ha comportato
in ogni caso un aumento dei
corrispettivi dichiarati.
Il risultato del monitoraggio,
se rivolto all’effetto deterrenza,
ha dimostrato che si sono
raggiunti effetti positivi per i
soggetti che esercitano attività
in forma ambulante, essendo
stato rilevato un incremento
reale
dell’ammontare
dei
corrispettivi.
A conclusione, il monitoraggio
dimostra come il provvedimento
Dalla
elaborazione
dei dati acquisiti
nel corso degli
accessi emerge
un significativo
incremento
dei corrispettivi
dichiarati
nel 2007,
dopo
l’effettuazione
del controllo,
rispetto al 2006
prima
del controllo
che il testo del Disegno di legge relativo alla
Finanziaria 2008, approvato recentemente in
Senato, prevede variazioni di non poco conto
riguardo questo strumento, in quanto l’art. 5
comma 80, se non subirà modifiche, dispone
che le sanzioni accessorie di cui all’articolo 12
comma 2 del D.Lgs 471/1997 siano applicate
solo per “quattro” distinte violazioni (non più
tre) “compiute in giorni diversi” (fino ad oggi
potevano essere contestate anche nello stesso
giorno).
Daniele Venturi
PAGINA in rilievo
La carica dei 55
Ancora spazio per le nuove leve! Dopo aver
assunto 1500 funzionari amministrativotributari nel 2006, l’Agenzia ha continuato
la sua politica di assunzioni inserendo,
anche quest’anno, in diverse regioni sul territorio
nazionale una “sfornata” di 500 nuovi cfl, di cui
55 in Emilia-Romagna.
Il percorso di selezione, partito nella nostra
regione lo scorso luglio con la prova scritta di
carattere tecnico, si è concluso in tempi rapidi e
già lo scorso 13 novembre i nuovi colleghi sono
venuti in Direzione Regionale per la firma del
contratto.
Rispetto alle modalità concorsuali tradizionali,
i neoassunti tornata “Iride 5” hanno dovuto
affrontare uno step in più: l’Ufficio Selezione e
inserimento della Direzione Centrale ha deciso
di introdurre a livello sperimentale in quattro
regioni italiane tra cui l’Emilia Romagna il
colloquio motivazionale.
La novità è sostanziale in quanto si riconosce per
la prima volta nella fase di selezione in ingresso
il ruolo degli aspetti attitudinali e motivazionali,
accanto al ruolo delle conoscenze tecnicoprofessionali. Ogni candidato ha affrontato, oltre
alle prove di lingue ed informatica, una parte di
colloquio sulle materie giuridico-economiche
previste dal bando e una parte di colloquio su
aspetti legati a motivazioni, aspettative, interessi.
E’ stato così possibile conoscere più a fondo
PAGINA attitudini e motivazioni di ciascuno, oltre alla
preparazione teorica.
Lo scorso 14 novembre, dopo la stipula del
contratto, i neofunzionari sono stati accolti in
Direzione Regionale. Come per i cfl precedenti,
la giornata di accoglienza ha rappresentato
un momento di benvenuto in cui sono stati
presentati i principi e i valori dell’Agenzia,
la struttura organizzativa, l’articolazione del
percorso di formazione, il sistema di valutazione
che sarà utilizzato per verificare l’idoneità dei
neoassunti sul campo, le principali nozioni
amministrative relative al rapporto di lavoro.
Dal 15 novembre tutti i cfl hanno raggiunto le
rispettive sedi di assegnazione che quest’anno
sono 15: Ferrara (per la prima volta sede di
arrivo di CFL Iride); Comacchio; Forlì; Cesena;
Modena; Carpi; Mirandola; Sassuolo; Parma;
Piacenza; Fiorenzuola; Faenza; Reggio Emilia;
Guastalla; Rimini.
E’ stato ormai tagliato il nastro di partenza ed
è partito il percorso operativo all’interno degli
Uffici.
In bocca al lupo a tutti!
Pierluigi Mercurio e Massimiliano Fonti
iniziative
Progetto “Fiscalis”
Nell’ambito del Progetto “Fiscalis”, un funzionario polacco – Daniel Kotlowski – ha trascorso la
settimana dal 12 al 16 novembre presso la nostra
Direzione regionale. Ecco il “resoconto” della visita
all’Ufficio di Bologna 2, tracciato dal Direttore Pasqualino Angellotti.
Come previsto dal programma, il quarto giorno
è stato dedicato alla visita di un Ufficio locale
per l’illustrazione delle attività di controllo e di
assistenza al contribuente.
Come è ormai tradizione per il progetto Fiscalis,
il dott. Kotlowski ha trascorso l’intera giornata
all’Ufficio di Bologna 2 che, con il consueto entusiasmo, lo ha guidato in una panoramica, qualche volta anche dettagliata, sulle funzioni operative. L’ormai consolidato staff ha organizzato
l’accoglienza nel migliore dei modi: Domenico
Marchese si è prodigato nelle vesti di fotografo
oltre che di informatico per la “composizione”
del cd che, a fine giornata, verrà consegnato all’ospite; Dolores Agozzino ha magnificamente
“interpretato” il ruolo dell’…interprete, grazie
alle sue ben note conoscenze linguistiche, mentre Enza Tancredi, regista silenziosa e sempre efficiente, con la collaborazione degli instancabili
Maria Grazia Colli, Virgilio Donati ed Elvira
Iannaccone, ha svolto le funzioni di gran maestro di cerimonia.
Dopo un caloroso benvenuto il direttore, Pasqualino Angellotti, ha illustrato il funzionamento e l’organizzazione dell’Ufficio ed ha presentato i suoi più stretti collaboratori, ai quali
ha poi affidato l’esposizione delle specifiche
attività.
Ha iniziato Dimer Dalrio con una illustrazione dell’organizzazione dell’Area
Controllo e dell’attività di accertamento,
rinviando alla visita presso i singoli team
ulteriori approfondimenti. Ha proseguito
Rosa Comi, responsabile del Team Assistenza legale, con un’ampia esposizione
sule specifiche attività del team e delle forme di consulenza giuridica.
Dopo un brevissimo coffee break, è iniziata
la visita all’Area Controllo:
qui il dott. Kotlowski ha
manifestato vivo interesse,
in particolar modo, per l’istituto dell’accertamento con adesione, non contemplato dall’ordinamento fiscale polacco.
Dopo una pausa pranzo utilizzata per abbattere le residue distanze e formalità, l’ospite è stato affidato alle cure di Lauro Pasquali e Adelia
Provinciali per l’illustrazione, rispettivamente,
dell’attività dell’Area Servizi e relazioni con il
contribuente e, in dettaglio, della trasmissione
telematica di UNICO 2007 ed assistenza allo
sportello; anche qui il nostro visitatore ha manifestato enorme interesse e curiosità.
A conclusione della visita, dopo una breve illustrazione di Brigida Mappa sulle caratteristiche
generali del Sistema Gestione per la Qualità, il
Direttore si è intrattenuto con il dott. Kotlowski
per un “bilancio” della giornata e per accogliere le ultime (ma non poche) richieste di chiarimenti. Il saluto finale è stato incorniciato in
un’atmosfera di vera cordialità e, nel commiato,
il Direttore, salutando il suo ospite, ha consegnato un cd, con le foto della giornata oltre che
numerose notizie sull’Ufficio e sulla città di Bologna, ed un magnifico crest¸ ultima invenzione
di un ufficio che “ce la mette sempre tutta” per
far fare bella figura all’Agenzia.
Pasqualino Angellotti
PAGINA iniziative
Bologna1 conferma “la qualità”
PAGINA 10
Il 16 novembre u.s. l’Ufficio
di Bologna 1 ha ricevuto la
visita del Direttore regionale
Dott. Ciro De Sio.
L’occasione si è presentata in
seguito alla conferma della
certificazione di qualità del
nostro Ufficio, avvenuta il
23 ottobre u.s., dopo una
visita di mantenimento dell’Ente Bureau Veritas. Non posso nascondere che la notizia avuta
a metà settembre di questo ulteriore sfidante
obiettivo, mi ha creato un momento di ansia,
generato soprattutto dalla necessità di dover
chiedere a ciascuno dei miei collaboratori un
impegno in più, da aggiungere alla sforzo richiesto in questa delicata fase dell’anno, in cui siamo
tutti concentrati e tesi al raggiungimento degli
obiettivi di budget.
Tuttavia, come in tutte le cose che richiedono
un notevole impegno, quando il risultato viene conseguito, e noi l’abbiamo conseguito,
permettetemi l’immodestia, brillantemente, la
soddisfazione è anche maggiore ed il gusto del
traguardo raggiunto acquista più sapore.
Per questo abbiamo approfittato della gradita presenza del Dott. De Sio per festeggiare
un’esperienza positiva vissuta tutti insieme
con autentico spirito di collaborazione, quello
spirito che unisce e lega veramente le persone,
rendendole orgogliose di far parte di un gruppo
e di appartenere ad una determinata organizzazione.
In una piacevole atmosfera conviviale il 16 novembre i dirigenti dell’Ufficio hanno festeggiato con tutto il personale il mantenimento della
certificazione di qualità, a seguito della visita
dell’ispettore BV ing. Mari.
All’incontro hanno partecipato il Direttore Regionale dott. De Sio il Responsabile regionale
Qualità dott. Zoni ed i componenti del suo
team regionale.
A fare gli onori di casa il direttore dott.ssa Todero, il Capo area Servizi dott.ssa D’Amato Santelia ed il Capo area Controllo dott. Murano.
Ancora una volta il personale dell’ufficio ha
saputo dimostrare grande professionalità e capacità non solo di mantenere i livelli di qualità
raggiunti, ma di tendere al miglioramento con
iniziative che sono state notate ed apprezzate
dall’Ispettore dell’Ente esterno di valutazione,
come un chiaro indicatore di attenzione verso
il contribuente.
In conclusione un’ottima torta con il logo dell’Agenzia magistralmente preparato dal pasticciere che ha espresso la sua maestria anche nei
sapori della parte sottostante.
Santa Todero
Salvatore Caiazzo
iniziative
Fisco e scuola a Imola
L’Ufficio di Imola nel corso del mese di Novembre ha realizzato, nell’ambito del Progetto Fisco
e Scuola, due incontri presso due classi di terza
media della Scuola Valsalva di Imola ed un’incontro conclusivo presso la sede dell’Ufficio.
Per i funzionari realizzare tale progetto con alunni già relativamente grandi è stata un’esperienza
nuova e molto coinvolgente.
Trattandosi di ragazzi con una discreta conoscenza di educazione civica, l’obbiettivo è stato
quello di illustrare in maniera concreta il ruolo
dell’Agenzia nel sistema tributario e le relative
Imposte sia Dirette che Indirette.
La sfida è stata ideare alcuni giochi di ruolo in
cui, temi a volte complessi, potessero risultare
immediati e di facile comprensione.
Negli incontri in classe si è focalizzata l’attenzione sull’importanza del concetto di “giustizia
fiscale” , dell’Art. 53 della Costituzione e della
distinzione tra Tasse e Imposte .
L’individuazione delle categorie reddituali, tutto
il meccanismo per la determinazione dell’imposta ai fini Irpef. è stato svolto attraverso “giochi
di ruolo” dove sono stati i ragazzi stessi ad arrivare a comprendere il meccanismo del reddito
complessivo lordo, degli oneri deducibili, della
determinazione della base imponibile e dell’imposta lorda, delle detrazioni d’imposta ed infine
dell’imposta netta.
Il gioco è stato realizzato dai ragazzi in funzione
delle loro progettualità future in termini lavorativi.
Si sono individuati un professore universitario e
di un’attrice, le categorie reddituali che potessero essere ricomprese nel reddito lordo, le possibili deduzioni e detrazioni, l’imposta da pagare
o l’imposta a rimborso.
Si è illustrato anche il meccanismo IVA nel nostro sistema fiscale, e sempre attraverso “giochi
di ruolo” dove i protagonisti sono stati un commerciante di calzature e un medico pediatra,
si sono individuati i contribuenti di fatto ed i
contribuenti di diritto. Si è dato rilievo all’importanza della ricevuta e dello scontrino fiscale, e alle conseguenze , in termini di danno alla
collettività e di evasione fiscale, per la mancata
emissione degli stessi.
In data 15 Novembre si è svolto l’incontro conclusivo presso l’Ufficio.
I 50 ragazzi e gli insegnanti sono stati accolti
all’ingresso dello stabile dai funzionari responsabili del Progetto, e da un colorato cartello di
benvenuto.
Nella visita guidata attraverso le aree di front office e controllo, gli alunni hanno potuto riscontrare l’attività svolta dai funzionari dell’Agenzia.
Numerose sono state le domande e le curiosità
La sfida è stata
ideare alcuni
giochi di ruolo
in cui, temi a
volte complessi,
potessero risultare
immediati
e di facile
comprensione
PAGINA 11
iniziative
che hanno suscitato i servizi di assistenza al
contribuente.
E’ stato inoltre organizzato un successivo momento di dibattito a cui hanno partecipato la
Direttrice dell’Ufficio Dott.ssa Franca Addragna
, il Maggiore Giampiero Antonazzo del Comando Tenenza di Imola ed il Preside della Scuola
Media Valsalva Dott. Giancarlo Lanzoni.
E’ stato dato ampio spazio ai quesiti dei ragazzi
e sono stati trattati temi relativi all’adempimento spontaneo delle imposte, all’evasione fiscale,
al lavoro sommerso, al mancato adempimento
degli obblighi fiscali e ai conseguenti istituti
sanzionatori.
Il Maggiore Antonazzo ha illustrato l’attività
della Guardia di Finanza comparandola con
quella dell’Agenzia e lo spirito di collaborazione
che è in essere per contrastare l’evasione fiscale
Dai quesiti è stato possibile riscontrare con
grande soddisfazione che le tematiche trattate
in classe
sono state correttamente recepite e che l’immagine dell’Agenzia è quella di una struttura moderna ed efficiente.
Il risultato positivo del progetto Fisco e Scuola
realizzato dall’Ufficio di Imola ha avuto conferma a fine dibattito quando, alcuni ragazzi hanno chiesto quali studi si dovessero intraprendere
per poter lavorare nell’Agenzia o per arruolarsi
nel Corpo della Guardia di Finanza.
Uliana Marrone
L’Agenzia delle Entrate di Fidenza
al convegno A.n.u.s.c.a.
PAGINA 12
L’agenzia delle Entrate di Fidenza al convegno
A n.u.s.c.a.
All’interno dello storico Palazzo dei Congressi
di Salsomaggiore Terme si è svolto, dal 19 al
23 Novembre 2007, l’annuale convegno della
Associazione nazionale ufficiali di stato civile e
d’anagrafe ( A.n. u.s.c.a.) dal titolo : “ Quale
futuro per i servizi demografici ?”
L’importante manifestazione, giunta alla
XXVII edizione, ha visto la partecipazione di
numerosi addetti ai lavori provenienti da tutte
le regioni d’Italia.
Accanto agli stands di diversi Comuni -, tra
cui Verona, Torino, Bergamo e Parma - enti ed
istituti pubblici, quali Inps, Istat e Ministero
degli interni, è stato predisposto anche quello
dell’Agenzia delle Entrate rappresentata, per
l’occasione, dal vicino Ufficio locale di Fidenza,
il cui direttore assieme a qualificati funzionari
hanno assicurato una adeguata assistenza fiscale
ai tanti visitatori e partecipanti al convegno.
Molto successo ha riscosso l’esposizione delle più
recenti guide e pubblicazioni edite dall’Agenzia,
offerte gratuitamente al pubblico.
La presenza della Dr.ssa Anna Donninelli, capo
dell’Ufficio archivio anagrafico della Direzione
Centrale Servizi al contribuente della Agenzia
delle Entrate, e la collaborazione dei sigg.ri
Paolo Maria Castellini e Piero Micillo della
So.gei, hanno permesso a molti ufficiali di
stato civile di chiarire dubbi e difficoltà legati
soprattutto alla procedura telematica Siatel,
attraverso la quale i Comuni sono abilitati
al rilascio dei codici fiscali e provvedono alla
attività di allineamento della loro Anagrafe con
quella tributaria.
Infine, molto gradita è stata la visita del
Dr. Matteo Cotroneo, capo Ufficio servizi
e assistenza al contribuente della Direzione
Regionale dell’Emilia Romagna, il quale ha
voluto visitare il convegno nella giornata
inaugurale, trattenendosi, poi, con i colleghi
in servizio presso lo Stand dell’Agenzia delle
Entrate.
Maurizio Quercio
pari opportunita’
Progetto “Screening”
Per la prevenzione di alcune malattie tumorali
Fra le iniziative del Comitato per le Pari Opportunità una fra le più rilevanti riguarda la
prevenzione di alcune malattie tumorali, prevenzione la cui efficacia è ormai riconosciuta da
tutte le autorità sanitarie.
E’ stata, quindi raggiunta, già da tempo, una
intesa con l’Assessorato Politiche per la Salute
della Regione Emilia Romagna, per realizzare
un progetto che richiede una fattiva e convinta
collaborazione e che è stato attuato solo in
parte.
E’ ora importante portarlo a termine.
Per questo vi propongo il contenuto del
depliant divulgativo che a suo tempo
è stato diffuso e che mantiene la sostanziale attualità, chiedendovi
la più ampia partecipazione.
In particolare è essenziale il vostro contributo per la compilazione dei questionari che i referenti del Comitato stanno distribuendo negli Uffici e che
consentiranno di raccogliere ed elaborare i dati
statistici indispensabili per raggiungere ambedue gli obiettivi del progetto.
Vi chiedo, dunque, di dedicare a questa iniziativa un po’ di tempo e di attenzione, certa che
il vostro impegno sarà largamente compensato
dalla consapevolezza di aver fatto qualcosa di
veramente utile a noi stessi e agli altri.
PROGETTO “SCREENING”
per la prevenzione di alcune malattie tumorali
•
ampliare il raggio d’azione dei controlli e verificarne i risultati.
I mezzi
Per conseguire gli obiettivi, è previsto che
• il personale interessato può sottoporsi ai
controlli anche durante l’orario di servizio
ed il tempo impiegato è considerato tempo
di effettivo lavoro;
• le autorità sanitarie regionali programmano
gli screening, elaborano i dati loro forniti
per allargare, con iniziative mirate, la platea
dei soggetti controllati; eseguono monitoraggi ripetuti per rilevare, nel tempo, gli effetti delle iniziative assunte e per diffondere
la cultura della prevenzione.
Gli obiettivi
Il progetto si pone due obiettivi di grande rilevanza sociale
Gli screening
I controlli sono semplici e non invasivi e sono
riservati ai residenti nella Regione che rientrano
nelle fasce più a rischio:
•
•
donne di età compresa tra 25 e 64 anni
(pap-test ogni 3 anni per i tumori uterini);
•
donne di età compresa tra 50 e 69 anni
(mammografia ogni 2 anni per i tumori al
seno);
incentivare la partecipazione del personale dell’Agenzia al programma di screening
promosso dalla Regione per la prevenzione
e la diagnosi precoce dei tumori femminili
(al seno e al collo dell’utero) e dei tumori al
colon–retto;
PAGINA 13
pari opportunita’
•
uomini e donne di età compresa tra 50 e
69 anni (ricerca del sangue occulto nelle feci
ogni 2 anni per i tumori al colon-retto).
I vantaggi
Il progetto consente:
• una maggior tutela della salute (interventi
tempestivi aumentano le possibilità di guarigione);
• la fruizione totalmente gratuita di servizi sanitari qualificati;
• l’utilizzo del tempo di lavoro per sottoporsi
ai controlli.
Gli “sponsor”
Alla realizzazione di questa iniziativa hanno
contribuito in molti:
• il Comitato Pari Opportunità ha elaborato
la proposta ed ha gestito le fasi successive,
con la attiva partecipazione di tutti i componenti;
• i Direttori Regionali delle Agenzie fiscali
hanno approvato la proposta e i Dirigenti
responsabili degli Uffici hanno assicurato
il loro appoggio;
• i funzionari della Direzione Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna
hanno prontamente condiviso il progetto e
offerto tutta la possibile collaborazione.
Maria Antonietta Sassani
due righe, un libro
Andrea Bajani
Se consideri le colpe
Einaudi editore
Una donna lascia l’Italia per
la Romania
dove, insieme
ad un socio senza scrupoli,
intraprende una attività industriale di
incerto successo.
In Italia rimane il figlio insieme al padre adottivo, e la lontananza diventa col tempo sempre
più profonda.
Alla notizia della morte della mamma il figlio
raggiunge per il funerale la Romania e scopre il
confuso mondo di affetti e di affari creato dalla
donna.
PAGINA 14
‘E un romanzo struggente su un rapporto madre e figlio fatto di assenza e silenzio, su un paese, la Romania, preda spesso di affaristi cinici e
senza scrupoli, su una donna forte, complessa,
ambigua e vulnerabile.
Il libro avvince ed inquieta perché con sobria e
schiva commozione riesce a parlare lucidamente
di questi giorni confusi e vischiosi, della tragedia
etica ed umana di un mondo sempre più lontano dagli affetti e dai sentimenti, della inevitabile
angoscia e sconfitta di chi crede di trovare nella
partenza e nel denaro il proprio riscatto e la propria salvezza.
Fedele Liscio
pari opportunita’
Qualche parola sulle Pari opportunità
Piccolo glossario in materia di Pari Opportunità
• ANALISI COMPARATIVA DI GENERE
Studio delle differenze di genere tra donne e
uomini nei ruoli tradizionalmente loro assegnati,
in relazione alle condizioni, ai bisogni, ai tassi
di partecipazione, all’accesso alle risorse e allo
sviluppo, alla gestione del patrimonio, ai poteri
decisionali e di immagine.
• ANALISI DI CONTESTO
Analisi dell’ambito socio-economico nel quale
si intende realizzare un intervento, anche
nell’ambito delle pari opportunità.
Permette di verificare le priorità da assegnare
ai vari bisogni socioeconomici dell’area
interessata e i punti di forza e di debolezza, che
possono determinare opportunità e minacce
all’intervento stesso.
• BARRIERE INVISIBILI
Atteggiamenti e mentalità tradizionali, norme
e valori che frenano l’accesso delle donne alle
risorse e allo sviluppo e ne impediscono la piena
partecipazione alla società.
• BISOGNI
Problemi, difficoltà o necessità che possono
essere risolti o superati grazie ad un intervento.
• BUONA PRASSI
Il risultato di progetti, iniziative o esperienze che
hanno messo in atto nuove azioni o interventi,
finalizzati alla realizzazione di obiettivi coerenti
con le politiche di pari opportunità. Ogni buona
prassi è spesso trasferibile in altri contesti o altri
settori.
• ANALISI DI GENERE
Analisi dei ruoli, delle relazioni e dei processi,
focalizzato sulle disuguaglianze tra donne e
uomini nel reddito, nel lavoro, nel potere.
• CENTRO D’ACCOGLIENZA
Rifugio per donne e bambini vittime di violenza
domestica.
•
•
• AUDIT DI GENERE
Analisi di politiche e programmi applicati
secondo criteri basati sul genere.
• COADIUVANTE
Il coniuge di persona che svolge un’attività
lavorativa (di solito di natura autonoma o
indipendente), il quale reca un importante
contributo all’attività lavorativa ma non riceve
necessariamente una remunerazione diretta
per il suo lavoro e spesso non ha titolo alle
prestazioni della protezione sociale.
ASSISTENZA
ALLE PERSONE NON AUTONOME
Erogazione di cura e assistenza a persone in
tenera età, malate, anziane, disabili o non
autonome, effettuata prevalentemente da donne
in ambito familiare.
• AZIONE POSITIVA
Intervento rivolto a un gruppo particolare
di persone, mirato a eliminare o prevenire
discriminazioni, o a compensare gli svantaggi
derivanti dagli atteggiamenti, dai comportamenti
e dalle strutture esistenti.
CIECO ALLA DIMENSIONE
DI GENERE (Gender blind)
Approccio che ignora o trascura la dimensione
di genere.
• COMMERCIO DEL SESSO
Il commercio di esseri umani, essenzialmente
donne e bambini, a fini di sfruttamento
sessuale.
PAGINA 15
pari opportunita’
•
CONCILIAZIONE DI VITA
PROFESSIONALE E VITA FAMILIARE
Introduzione di azioni sistematiche che
prendono in considerazione esigenze della
famiglia, quali congedi parentali, soluzioni
per la cura dei bambini e degli anziani, e lo
sviluppo di un contesto e di un’organizzazione
lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle
responsabilità professionali e familiari per le
donne e gli uomini.
•
CONDIVISIONE DEL LAVORO
(Job sharing)
Condizione di lavoro in cui due o più persone si
dividono un unico posto di lavoro, e la relativa
retribuzione, in base a un sistema di rotazione o
a un piano concordato.
• CONGEDO DI MATERNITA’
Congedo cui una donna ha diritto per un
periodo continuativo, prima e/o dopo il parto,
in conformità alla legge e alle prassi nazionali.
• CONGEDO DI PATERNITA’
Congedo limitato nel tempo, di cui può fruire
il padre al momento della nascita di un figlio;
oppure, periodi di congedo su base annuale o
pluriennale, di cui può avvalersi per la cura dei
figli.
•
CONTRATTO SOCIALE
IN BASE AL GENERE
Un insieme di regole implicite ed esplicite che
disciplinano le relazioni uomini-donne e che
attribuiscono diverso valore e lavoro, diverse
responsabilità e obblighi alle donne e agli
uomini. Esso interviene su tre livelli:
o
La sovrastruttura culturale (le norme e i
valori della società)
o
Le istituzioni (la famiglia, il sistema
sociale, quello educativo e quello lavorativo)
o
I processi di socializzazione, soprattutto
nell’ambito della famiglia.
• CUSTODIA DEI BAMBINI
Erogazione di servizi di natura pubblica, privata,
individuale o collettiva, per soddisfare i bisogni
dei bambini e dei genitori.
•
DATI DISAGGREGATI IN BASE AL
GENERE
Raccolta e classificazione di dati e informazioni
statistiche distinti per sesso, al fine di consentire
un’analisi comparativa di genere.
• DEFICIT DEMOCRATICO
Effetto dell’inadeguato equilibrio tra i sessi, che
delegittima il sistema democratico.
•
• CONGEDO PARENTALE
Diritto individuale delle lavoratrici e dei
lavoratori di fruire di un congedo dopo la nascita
o l’adozione di un bambino, per consentirne la
cura.
• CONGEDO PER MOTIVI FAMILIARI
Diritto a fruire di un congedo per motivi
familiari e che può essere o non essere spartito
fra i genitori.
•
CONSIDERAZIONE DELLA
SPECIFICITA’ DI GENERE
Attenzione per le differenze legate al genere, in
qualsiasi ambito e/o attività politici.
PAGINA 16
DEMOCRAZIA
FONDATA SULLA PARITA’
Concetto per cui la società è composta
pariteticamente di donne e di uomini, ragion
per cui il pieno godimento della cittadinanza
è legato alla loro equa rappresentanza ai livelli
decisionali, in ambito politico. La partecipazione
bilanciata o equivalente delle donne e degli
uomini, con una loro rappresentanza che vada
dal 40% al 60%, costituisce uno dei principi di
una democrazia compiutamente realizzata.
•
DE-SEGREGAZIONE
OCCUPAZIONALE
Politiche volte a ridurre o a eliminare la
segregazione professionale (orizzontale/verticale)
dei generi nel mercato del lavoro.
pari opportunita’
• DIFFERENZE DI GENERE
Le differenze sociali e culturali tra gli uomini e le
donne, così come i differenti valori associati alle
sfere di attività di uomini e donne. Le differenze
di genere variano da una società all’altra, e da
una cultura all’altra, e si modificano nel tempo.
•
DIFFERENZIALE RETRIBUTIVO
FRA I SESSI
E’ la differenza tra la retribuzione media degli
uomini e quella delle donne, a seguito di
segregazione delle mansioni e di discriminazione
diretta.
• DIGNITA’ SUL LAVORO
Diritto al rispetto e, in particolare, alla
protezione contro le molestie sessuali e le altre
forme di molestia sul posto di lavoro.
• DIMENSIONE DI GENERE
Modo in cui si configurano le
questioni pertinenti al genere femminile oppure
maschile.
• DIMENSIONE DI PARITA’
Modo in cui si configurano le questioni
pertinenti alla parità.
•
DIRETTIVA SULLA PARITA’
DI TRATTAMENTO
Ogni tipo di direttiva volta a estendere la
portata del principio di pari trattamento per
le donne e gli uomini. Il principio di pari
trattamento si estende dall’ambito retributivo
a quello dell’accesso al lavoro, alla formazione,
alla promozione professionale, alle condizioni
di lavoro, ai regimi obbligatori di sicurezza
sociale, ai regimi professionali di sicurezza, a
coloro che esercitano un’attività autonoma, alle
lavoratrici gestanti, alle puerpere o in periodo
di allattamento e a tutti coloro che fruiscono di
congedo parentale.
• DIRITTI DERIVATI
Prestazioni della sicurezza sociale e
diritti in materia di residenza, che un soggetto
matura in funzione del rapporto con un’altra
persona, di solito di parentela, matrimonio o
coabitazione.
• DIRITTI INDIVIDUALI
Diritti maturati direttamente da
un individuo (in contrapposizione ai diritti
derivati).
•
DIRITTI IN MERITO
ALLA PROCREAZIONE
Il diritto di qualsiasi individuo, o di qualsiasi
coppia, di decidere liberamente e in modo
responsabile il numero, la cadenza e il periodo
in cui mettere al mondo i figli e di disporre
delle informazioni e dei mezzi per farlo, oltre
al diritto di raggiungere i massimi standard di
salute sessuale e riproduttiva.
• DISCRIMINAZIONE DI GENERE
Trattamento che privilegia fortemente gli
appartenenti ad un sesso (la discriminazione può
essere diretta o indiretta, cioè apparentemente
neutrale).
• DISOCCUPAZIONE OCCULTA
E’ rappresentata dal numero di persone senza
un lavoro, che non risultano disoccupate in base
ai sistemi nazionali di rilevazione dei tassi di
disoccupazione. La disoccupazione occulta può
riguardare in particolare le donne.
• DISPARITA’ DI GENERE
Divario tra donne e uomini per quanto riguarda
partecipazione, accesso alle risorse, diritti,
remunerazione o benefici.
• DIVARIO RETRIBUTIVO TRA I SESSI
Differenza tra la retribuzione media degli uomini
e quella delle donne.
• DIVERSITA’
Differenze in materia di valori,
atteggiamenti, prospettive culturali, credenze,
radici etniche, orientamento sessuale, abilità,
conoscenze ed esperienze di vita di ciascun
individuo, riscontrabili in un gruppo di
persone.
PAGINA 17
pari opportunita’
•
DIVISIONE DEL LAVORO
(PER SESSO)
Divisione del lavoro, retribuito e non retribuito,
tra le donne e gli uomini – nella vita pubblica e
in quella privata.
• EGUAGLIANZA DI GENERE
Trattamento equo in base al genere, inteso come
uguaglianza di trattamento - o trattamento
differente ma equivalente - in termini di diritti,
benefici, obblighi e opportunità.
• EGUAGLIANZA TRA I SESSI
Donne e uomini sono liberi di sviluppare le
proprie capacità personali e di determinare le
proprie scelte di vita senza limitazioni dovute
a ruoli di genere. Comportamenti, aspirazioni
ed esigenze di uomini e donne sono considerati,
valutati e favoriti in modo egualitario.
• EMPOWERMENT
Attribuzione di potere e responsabilità anche alle
donne, non solo intesi nel senso di promozione
delle donne nei centri decisionali della società,
della politica e dell’economia, ma anche: potere
e responsabilità come sollecito alle donne ad
accrescere la propria autostima, ad autovalutarsi,
autopromuoversi e ad accrescere le proprie
abilità e competenze.
•
FAMILY FRIENDLY
(vedi “Conciliazione di vita familiare e
vita professionale”)
•
FEMMINILIZZAZIONE
DELLA POVERTA’
Crescente incidenza e prevalenza della povertà
tra le donne, in confronto agli uomini.
•
PAGINA 18
GENDER BLIND (vedi “Cieco alla
differenza di genere”)
• GENDER GAP
Nella classificazione dell’universo femminile e
dell’universo maschile si operano le necessarie
distinzioni. All’interno di queste classificazioni
può accadere che le stesse metodologie applicate
alle donne e agli uomini seguano percorsi
diversi. Questa differenza di procedimento si
definisce “gender gap”.
• GENERE
Il femminile e il maschile, intesi come risultante
di un complesso di modelli culturali e sociali
che caratterizzano ciascuno dei due sessi e ne
condizionano il ruolo e il comportamento.
•
GLASS CEILING
(vedi “Soffitto di vetro”)
•
INDAGINE SULL’IMPIEGO DEL
TEMPO
Misurazione dell’uso del tempo da parte delle
donne e degli uomini, soprattutto in relazione
al lavoro retribuito e non retribuito, alle attività
di mercato ed extra mercato, al tempo libero e
agli spazi individuali.
•
INDICE DI DISSIMILARITA’
O DI SEGREGAZIONE
L’esigenza di applicare l’indice di dissimilarità
si verifica quando, all’interno di una struttura,
una lavoratrice si trova a svolgere una mansione
inferiore alle sue capacità e potenzialità, a
differenza del trattamento riservato a lavoratori
maschi. L’indice di dissimilarità misura la
percentuale di donne che, per ottenere uguali
condizioni, dovrebbero (paradossalmente)
cambiare categoria ed entrare a far parte del
genere maschile.
•
INDIVIDUALIZZAZIONE
DEI DIRITTI
Sviluppo dei sistemi di fiscalità e di sicurezza
sociale, in modo da far sì che i diritti siano
maturati direttamente dai singoli individui.
pari opportunita’
•
INSENSIBILITA’
ALLA SPECIFICITA’ DI GENERE
Approccio o atteggiamento che ignora o trascura
la specificità del genere maschile o femminile.
•
INTEGRAZIONE DELLE PARI
OPPORTUNITA’ / DELLA
PROSPETTIVA DI GENERE
(Mainstreaming)
E’ l’assunzione di una prospettiva di genere
come parte integrante di ogni azione e di ogni
scelta politica, economica o sociale.
E’ quindi l’integrazione sistematica di esigenze
maschili e femminili nelle diverse situazioni;
delle priorità e dei bisogni rispettivi delle donne
e degli uomini in tutte le politiche. La finalità
è quella di sensibilizzare e mobilitare tutte le
misure d’ordine generale per raggiungere la
parità e l’uguaglianza, tenendo conto degli
effetti al momento della loro pianificazione e
attuazione.
•
JOB SHARING
(vedi “Condivisione del lavoro”)
•
MAINSTREAMING
(vedi “Integrazione delle pari
opportunità)
• MOLESTIA SESSUALE
Comportamento di natura sessuale o altro
comportamento basato sul sesso, che risulta
indesiderato e reca pregiudizio alla dignità delle
donne e degli uomini sul lavoro. Tra le molestie
rientrano anche i comportamenti dei superiori
e dei colleghi.
• NEUTRO RISPETTO AL GENERE
Privo di impatto differenziale, sia positivo che
negativo, sul rapporto di genere o sulla parità tra
donne e uomini.
• OSSERVATORIO
Organizzazione o sistema che permette
di raccogliere e diffondere regolarmente
informazioni su un dato tema per un lungo
periodo (es. osservatorio delle pari opportunità).
Grazie al suo carattere permanente un
osservatorio può produrre serie storiche di dati.
•
PARI OPPORTUNITA’
PER DONNE E UOMINI
Assenza di ostacoli alla partecipazione
economica, politica e sociale, a motivo del sesso
di appartenenza.
•
PARITA’ DI RETRIBUZIONE
PER LAVORO DI PARI VALORE
E’ l’equità della retribuzione attribuita senza
discriminazione a motivo del sesso o dello stato
civile, in relazione a tutti gli aspetti salariali.
• PARITA’ TRA DONNE E UOMINI
Principio di pari diritti e di pari trattamento tra
le donne e gli uomini (V. anche Uguaglianza tra
i sessi)
•
PARTECIPAZIONE EQUILIBRATA
DI DONNE E UOMINI
La spartizione del potere e delle
posizioni decisionali (rappresentanza di
entrambi i sessi al 40 – 60%) tra gli uomini e le
donne in ogni ambito della vita e che costituisce
un’importante condizione per la parità.
•
PROGRAMMAZIONE SECONDO
LA SPECIFICITA’ DI GENERE
Approccio della programmazione che considera
il genere quale variabile o criterio fondamentale.
Si attiva per integrare la dimensione esplicita di
genere nelle strategie di intervento e nelle azioni
promosse.
• QUOTA
Una proporzione o percentuale definita di
posti o risorse, riservati a un gruppo specifico,
generalmente sulla base di determinate regole
o criteri, volte a correggere un precedente
squilibrio. Di solito riguarda i posti decisionali
o l’accesso alla formazione o a posti di lavoro.
(Es. quote “rosa”, destinate alle rappresentanti
femminili).
• RAPPORTO DI GENERE
La relazione e la diseguale distribuzione dei
poteri tra le donne e gli uomini che caratterizza
un determinato sistema di genere (v. Contratto
sociale in base al sesso)
PAGINA 19
pari opportunita’
• RUOLI DI GENERE
Insieme di modelli d’azione e di comportamento,
inculcati rispettivamente alle donne e agli
uomini, che si perpetuano secondo i meccanismi
descritti alla voce: “Contratto sociale in base al
sesso”.
• SEGREGAZIONE OCCUPAZIONALE
Concentrazione di donne o uomini in
determinati tipi o determinati livelli di attività
e occupazione. A causa della segregazione
occupazionale, le donne si ritrovano spesso
confinate in una gamma di occupazioni più
ristretta rispetto agli uomini (segregazione
orizzontale) e ai livelli di responsabilità più bassi
(segregazione verticale).
•
SENSIBILE ALLE SPECIFICITA’
DI GENERE
Che tiene conto della dimensione di genere.
• SESSO
Le caratteristiche biologiche che distinguono gli
esseri umani in maschi e femmine.
•
SIGNIFICATIVO
IN RELAZIONE AL GENERE
Approccio o atteggiamento rilevante (o
irrilevante) per quanto riguarda il rapporto di
genere, o la parità, tra le donne e gli uomini.
• SOFFITTO DI VETRO (Glass ceiling)
Barriera invisibile, derivante da una complessa
interazione di strutture nell’ambito di
organizzazioni a dominanza maschile, che
impediscono alle donne di accedere a posizioni
di responsabilità.
•
SISTEMA SESSUATO
(FONDATO SUL GENERE)
Un sistema di strutture economiche, sociali e
politiche che sostiene e perpetua attributi e ruoli
di genere, distintivi per gli uomini e le donne.
PAGINA 20
• SPECIFICITA’ DI GENERE
Caratteristiche specifiche di ciascuno dei due
generi che determinano differenze riscontrabili
in tutti gli ambiti della sfera pubblica e privata.
• TASSO DI PARTECIPAZIONE
Il livello di partecipazione di un gruppo
determinato – ad esempio donne, uomini,
genitori in famiglie monoparentali – in
percentuale rispetto alla partecipazione
complessiva.
•
TRATTA DI ESSERI UMANI/DONNE/
BAMBINI
Il mercato di persone, essenzialmente donne e
bambini, per adibirli a nuove forme di schiavitù
o usarli quale manodopera a basso costo o ai fini
di sfruttamento sessuale.
• TRATTAMENTO PREFERENZIALE
Il trattamento di un individuo, o di un
gruppo di individui, in modo da determinare
un miglioramento sul piano dei benefici,
dell’accesso, dei diritti, delle opportunità o
dello status, rispetto ad altri individui o gruppi.
Può essere usato in modo positivo, se implica
un’azione volta a eliminare una precedente prassi
discriminatoria, o può avere valenza negativa se
intende mantenere differenziali o vantaggi di un
individuo/gruppo rispetto ad altri.
• UGUAGLIANZA TRA I SESSI
Il concetto comporta che:
o
tutti gli esseri umani sono liberi di
sviluppare le loro abilità personali e di compiere
scelte, senza limitazioni imposte da rigidi ruoli
di genere;
o
i diversi comportamenti, aspirazioni
e bisogni delle donne e degli uomini sono
considerati, valutati e incoraggiati in misura
eguale.
• UGUAGLIANZA DI GENERE
Equità di trattamento tra i generi, che può
esprimersi sia in una parità di trattamento,
sia in un trattamento diverso ma considerato
equivalente in termini di diritti, vantaggi,
obblighi e opportunità.
pari opportunita’
•
VALUTAZIONE
DELL’IMPATTO DI GENERE
Esame delle proposte politiche, per accertarne
l’eventuale impatto differenziale sugli uomini
e sulle donne, al fine di adattare tali proposte,
di neutralizzarne gli effetti discriminatori e
promuovere l’uguaglianza tra i sessi.
•
VERIFICA DELL’INTEGRAZIONE
DELLA DIMENSIONE DI GENERE
Analisi e valutazione delle politiche, dei
programmi e delle istituzioni, in relazione alle
modalità di applicazione del principio di pari
opportunità.
• VIOLENZA CONNESSA AL SESSO
Qualsiasi forma di violenza derivante dall’uso o
dalla minaccia di coercizione fisica e emotiva,
compresi lo stupro, i maltrattamenti al coniuge
e extra coniugali, le molestie sessuali, l’incesto e
la pedofilia.
• VISPO
Il modello VISPO – Valutazione d’impatto
strategico delle pari opportunità – è stato
elaborato dal Dipartimento per le Pari
Opportunità della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, sulla base delle linee guida europee, per
assistere la valutazione dei Programmi Operativi
regionali e provinciali.
Le principali fonti utilizzate sono:
•
•
•
•
“100 parole per la parità. Glossario dei
termini sulla parità tra le donne e gli
uomini” a cura della Direzione Generale
Occupazionale, Relazioni Industriali e
Affari Sociali della Commissione Europea;
“Glossario” a cura del Dipartimento per i
Diritti e le Pari Opportunità;
“Glossario sulle pari opportunità e dintorni”
a cura dell’Istituto per lo Sviluppo della
Formazione professionale dei Lavoratori
(ISFOL);
“Glossario di termini sulla parità tra le
donne e gli uomini” a cura dell’Unità “Pari
opportunità tra le donne e gli uomini” della
Commissione Europea.
a cura di Paolo Rossi e Giovanna Zannini
PAGINA 21
sotto la lente
...è tempo di Piano di Comunicazione Il Piano di
comunicazione
definisce cosa
l’organizzazione
deve comunicare
per supportare in
modo efficace il
raggiungimento
degli obiettivi di
politica pubblica
che l’ente si è
prefissato di
raggiungere in
un certo arco
temporale
PAGINA 22
Le attività di comunicazione accompagnano
le
strategie dell’organizzazione e si
configurano come
uno strumento del
policy making in
tutte le sue fasi,
dalla individuazione dei problemi
fino alla valutazione degli impatti
prodotti dalle azioni amministrative.
La comunicazione,
supportando l’amministrazione verso il cambiamento
ne modifica, nello
stesso tempo, l’organizzazione. In questo contesto, il Piano di
Comunicazione diventa uno degli strumenti
possibili per dare valore strategico alla comunicazione stessa e all’intera organizzazione sulla
strada dell’innovazione e del cambiamento.
Il Piano di comunicazione definisce gli obiettivi
strategici dell’organizzazione, per importanza o
urgenza o priorità, individuando quelli sui quali
pianificare coerenti programmi di comunicazione. Tali obiettivi riguardano settori o servizi dell’ente diversi da quelli della funzione di comunicazione che assume perciò una sorta di ruolo
servente e, appunto, trasversale ai settori stessi.
Il rapporto fra settori e la funzione di comunicazione è di reciproco riconoscimento delle
competenze e dunque degli ambiti decisionali:
i settori decidono quali programmi attuare, la
funzione di comunicazione decide come comunicarli.
Il Piano di comunicazione definisce COSA l’organizzazione deve comunicare per supportare in
modo efficace il raggiungimento degli obiettivi di politica pubblica che l’ente si è prefissato
di raggiungere in un certo arco temporale. Per
esempio, se obiettivo che l’Agenzia
intende raggiungere è quello di diminuire l’evasione
fiscale, questo diventa il punto di
partenza del Piano
che ne supporta il
raggiungimento
attraverso la programmazione di
azioni di comunicazione specificatamente mirate.
I Piani di comunicazione possono
variare per target
di pubblico (dipendenti, cittadini, utenti, associazioni ecc.) o per complessità (progetti, programmi, risoluzione di problemi ecc.)
Oltre al perseguire un obiettivo strategico per
l’Amministrazione, il Piano può anche avere
un ambito di programmazione che si riferisce
parzialmente o interamente alla comunicazione
stessa. In questo caso, gli obiettivi potrebbero
essere, ad esempio: migliorare le attività di comunicazione, l’integrazione e il coordinamento
degli attori, fornire riferimenti metodologici utili all’attività di comunicazione ecc. Questo tipo
di Piano di comunicazione rende la comunicazione omogenea, coordinata, integrata facendo
in modo che i settori si riferiscano ad un quadro
comune di regole e strumenti.
In questo ultimo caso, il Piano di comunicazione ha quindi, diversamente dal primo, una
funzione pedagogica nella misura in cui indica
COME le diverse articolazioni organizzative dovrebbero comportarsi per comunicare ciascuna i
propri contenuti.
Dal punto di vista delle politiche pubbliche, un
Piano di comunicazione dovrebbe far emergere
la coerenza complessiva delle scelte che un’orga-
sotto la lente
nizzazione fa in materia di comunicazione. Tale
coerenza dovrebbe riguardare i valori, i contenuti, le modalità e gli strumenti che sono stati individuati per comunicare le politiche della
propria organizzazione. In sostanza, dovrebbe
determinare una politica di comunicazione dell’ente coerente con ciò che l’organizzazione è e
intende fare, utilizzando gli strumenti in modo
corretto, sfruttando le sinergie e le interazioni,
adottando linguaggi adeguati, ascoltando, parlando e condividendo con i pubblici le proprie
scelte e le azioni conseguenti, diffondendo, nel
contempo, la cultura della comunicazione perché diventi un valore distintivo per tutti.
Il Piano di comunicazione inteso più che come
documento, come processo organizzativo, impatta l’organizzazione e, viceversa, l’organizzazione agisce sul piano.
Dal punto di vista delle modalità relazionali,
l’impatto agisce in termini di cambiamento.
Tutti gli attori, infatti, sono chiamati ad adottare nuove modalità relazionali: i vertici decisionali ascoltano gli interlocutori “influenti” su
determinate politiche; i colleghi dell’organizzazione sono chiamati a collaborare intorno al piano (un modo, quindi nuovo e diverso di lavorare); i comunicatori tengono conto del feed back
nelle relazioni con gli stakeholder (portatori di
interessi) per la vera e propria stesura del piano
e adottano politiche di comunicazione interna
per vincere resistenza e creare alleanze intorno
al Piano stesso.
Le informazioni contenute nel Piano di comunicazione si strutturano in una sequenza di azioni
logiche correlate tra loro inserite in un contesto
spazio-temporale di riferimento.
L’art. 11 della legge 150/2000 prevede che ogni
ufficio di comunicazione elabori annualmente,
un programma di comunicazione da inviare al
proprio referente istituzionale, per il successivo
inoltro entro il 30 novembre alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
Il Settore Comunicazione Istituzionale, la Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti e la Direzione Centrale del Personale, hanno elaborato
il Piano di comunicazione interna ed esterna
dell’Agenzia delle Entrate per l’anno 2008. Le
linee e le priorità delle azioni da realizzare scaturiscono dall’analisi di contesto realizzata nel
corso del 2007 e dalle linee strategiche individuate insieme a principi di riferimento, destinatari e attori della comunicazione, attività, canali
e strumenti.
Sul fronte interno, dall’ANALISI DI CONTESTO che emerge dall’indagine di clima condotta a livello nazionale (non ancora conclusa) da
Great Place to Work si possono evidenziare i
seguenti punti di forza e di debolezza:
Punti di forza:
• orgoglio di appartenere a una Amministrazione la cui missione ha un alto valore sociale;
•
ampia e diffusa responsabilità operativa (ma
scarsa autonomia decisionale);
•
opportunità di formazione e strumenti di
lavoro;
•
accoglienza ai neo-assunti.
•
Il livello di percezione più positiva si riscontra tra i Dirigenti/incaricati di
•
funzione dirigenziale e tra il personale con 2
anni di anzianità di servizio.
•
Punti di debolezza:
•
difficile gestione degli aspetti organizzativi;
•
scarsa percezione di integrazione tra le diverse “generazioni”;
• scarso spirito di squadra.
I più critici sono le donne, i dipendenti con anzianità di servizio tra 2 e 15 anni e i colleghi
delle direzioni centrali.
Sul fronte esterno, le STRATEGIE individuate
riguardano:
• promozione dell’immagine e autorevolezza
dell’Agenzia;
•
promozione del corretto adempimento fiscale dei contribuenti;
•
divulgazione di iniziative di contrasto all’evasione;
•
promozione del rispetto delle regole fiscali
e corretto adempimento come principi di
etica sociale.
•
Sia sul fronte interno che esterno gli obiettivi saranno quindi:
•
potenziare le attività di comunicazione
interna tradizionali, con particolare attenzione alla diffusione delle informazioni di
carattere strategico/gestionale;
•
differenziare l’attività di comunicazione interna per segmenti di popolazione aziendale;
Dal punto di vista delle modalità
relazionali,
l’impatto agisce
in termini di
cambiamento.
Tutti gli attori,
infatti, sono chiamati ad adottare
nuove modalità
relazionali:
i vertici
decisionali
ascoltano gli interlocutori “influenti” su determinate politiche;
i colleghi dell’organizzazione
sono chiamati a
collaborare
intorno
al piano (un
modo, quindi
nuovo e diverso
di lavorare); i
comunicatori
tengono conto del
feed back nelle
relazioni con gli
stakeholder (portatori di interessi)
per la vera e propria stesura del
piano e adottano
politiche di comunicazione interna per vincere
resistenza e creare
alleanze intorno
al Piano stesso
PAGINA 23
sotto la lente
•
valorizzare i risultati dell’attività svolta da
tutti gli uffici dell’Agenzia;
•
promuovere la legalità fiscale;
•
sviluppare l’utilizzo dei canali telematici
per i versamenti delle imposte, l’invio delle
dichiarazioni e tutti gli altri servizi ai quali i
contribuenti possono accedere;
• migliorare l’adempimento tributario.
Alcuni degli strumenti di comunicazione sia interna che esterna utili al raggiungimento degli
obiettivi:
• periodico Pagine (che mantiene la stessa linea editoriale);
•
portale Page che sarà implementato con
spazi informativi riservati agli uffici locali
(cosiddette “bacheche web”);
•
web tv: prodotti informativi multimediali,
trasmessi sui monitor installati nei front
office degli Uffici; per i dipendenti, videogiornale interno, a carattere tecnico;
•
Eventi rilevanti, ormai consolidata procedura di segnalazione di eventi dell’Agenzia
ritenuti rilevanti;
FiscoOggi, diventerà un vero e proprio
giornale on line grazie alla nuova veste grafica che ha l’obiettivo di ampliare la platea
di lettori, l’arricchimento dei contenuti, la
“volgarizzazione” dei testi (chiarezza e comprensibilità), la tempestività dell’informazione.
•
PAGINA 24
•
Regioni News, nuova rubrica telematica
sulle attività locali, aggiornata in tempo reale su FiscoOggi, realizzata in collaborazione
con le DR che si propone il perseguimento
dei seguenti obiettivi:
• dare visibilità alle attività realizzate da Direzioni regionali e Uffici locali;
• offrire un servizio informativo;
• rafforzare il coordinamento tra centro e periferia
Attraverso: attività di accertamento (operazioni
di contrasto all’evasione, con emersione di particolari tipi di frode); vittorie in contenzioso;
attività con altre istituzioni; attività di comunicazione esterna.
• Progetto Fisco e scuola che per il 2008 prevede l’istituzione di una giornata dedicata
alla “legalità fiscale”, iniziative per promuovere il coinvolgimento di alunni, docenti e
genitori sul tema della legalità fiscale, percorsi di sensibilizzazione/informazione sul
sistema fiscale rivolti ad alunni delle scuole
di ogni ordine e grado, percorsi informativi
sugli adempimenti fiscali e sui servizi offerti, destinati in particolare agli studenti delle
superiori, visite guidate presso gli uffici fiscali, materiale divulgativo.
Sulla base delle indicazioni dettate a livello centrale e dell’analisi del contesto in cui opera, anche la Direzione regionale dell’Emilia-Romagna
presenterà, entro il 31 gennaio 2008, il proprio
Piano di comunicazione.
Antonella Pellegrino
sotto la lente
Obiettivo: una comunicazione chiara In un momento storico in cui nuovi linguaggi
invadono il mondo, è sempre più difficile capirsi
e raccapezzarsi. Il “diluvio comunicativo” frammenta le conoscenze e rischia di confonderle.
Si rende quindi necessario cercare di migliorare
l’efficacia della comunicazione. Può essere utile
semplificarne i messaggi, senza impoverirli: sia
per quanto riguarda la comunicazione orale, sia
per quella scritta. Per chi lavora in una Amministrazione pubblica, poi, la chiarezza della comunicazione è un dovere, un obbligo nei confronti
dei cittadini. Lo vuole e lo richiede la normativa.
Già dodici anni fa il Ministero della Funzione
Pubblica avviò un progetto di riforma finalizzato alla “semplificazione del linguaggio amministrativo”, nell’intento di cambiare la cultura
e i comportamenti delle amministrazioni pubbliche. Poiché essi sono al servizio dei cittadini,
devono metterli in condizione di comprendere
quali sono i diritti e quali i doveri.
“Scrivere in maniera oscura e incomprensibile,
spesso ambigua, significa negare un diritto e
ostacolare il rispetto delle leggi. Significa, inoltre, ampliare in modo improprio la discrezionalità di chi interpreta e attua le norme” ha scritto
Franco Bassanini, ex Ministro per la Funzione
pubblica, nel promuovere il progetto di semplificazione del sistema amministrativo.
Per migliorare la qualità della comunicazione,
dieci anni fa è stato pubblicato il “Manuale di
stile – Strumenti per semplificare il linguaggio
delle amministrazioni pubbliche” (edizioni Il
Mulino – Bologna) a cura di Alfredo Fioritto.
Il manuale è stato voluto dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri e ha fatto seguito al “Codice di stile delle comunicazioni scritte ad uso
delle amministrazioni pubbliche” (1993), dell’ex ministro Sabino Cassese, edito a cura del
Dipartimento della Funzione Pubblica.
Successivamente, anche la nostra Amministrazione ha voluto dare un efficace contributo alla
semplificazione del linguaggio attraverso l’iniziativa didattica rivolta a dirigenti e funzionari
dell’Agenzia delle Entrate. La formazione è stata
proposta in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pisa (20012002) e il percorso didattico è stato seguito dalla
stesura del “Manuale di scrittura amministrativa” (2002), pubblicato in Intranet (Comunicazione > Strumenti).
Ancora del 2002 il volume “I quaderni dell’innovazione. Il progetto per la semplificazione del
linguaggio amministrativo”, a cura di Alfredo
Fioritto, del Ministero dell’Economia e delle
Finanze e del Dipartimento Amministrazione
Generale del Personale e Servizi.
E’ sempre del 2002 la direttiva in materia, che
raccoglie tutte le indicazioni più efficaci per una
comunicazione chiara, vera, trasparente. Dal
2002 prende anche avvio il progetto “Chiaro!”
del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Da allora, in Agenzia, lo stile della comunicazione scritta è sensibilmente migliorato. Il modello
proposto ai dirigenti si è diffuso tra il personale, ma sopravvive ancora qualche sacca di resistenza… Tanto che, il 24 ottobre 2005, è stata
emessa una nuova direttiva.
E’ in quest’ottica di costante stimolo alla semplificazione che vi proponiamo una serie di “appunti” sulla scrittura. Sono semplici consigli per
abbandonare le vecchie abitudini legate al famigerato burocratese, un linguaggio retorico e
spesso ambiguo che ha imperato nei testi amministrativi fin dall’istituzione dell’unità d’Italia.
Ciò che vale per la scrittura professionale è valido anche per qualsiasi altro tipo di comunicazione scritta, quindi può essere utile far proprie
le regole di chiarificazione del linguaggio, per
favorire la comprensione del proprio obiettivo
comunicativo.
Naturalmente, per quanto riguarda la scrittura
privata, creativa o narrativa, le regole possono
anche essere stravolte!
Giovanna Zannini
PAGINA 25
sotto la lente
Il decalogo della comunicazione scritta
Dieci regole per la scrittura professionale
1. Evidenziare finalità
e contenuti del testo.
L’autore del testo deve avere chiari i contenuti e
le finalità del proprio testo, per rendere leggibili
e comprensibili le informazioni, le prescrizioni
o le direttive. Quindi, prima di scrivere un testo,
è necessario sciogliere eventuali complessità
interpretative ed eliminare qualsiasi ambiguità
di norme e procedure.
2. Individuare sempre
i destinatari.
Chi scrive deve pensare a chi è destinato il proprio
scritto e, di conseguenza, deve progettarlo in
forma comprensibile al suo pubblico di lettori.
Se il documento è destinato a un gruppo
di persone, occorre pensare all’utente meno
istruito.
Nel 2002 il Dipartimento della Funzione
Pubblica ha impartito una direttiva, per
contribuire alla semplificazione del linguaggio
usato dalle amministrazioni pubbliche per la
redazione dei testi scritti. Il 24 novembre 2005 le
regole sono state riprese ridefinite in una nuova
direttiva (pubblicata nella Intranet nazionale, in
Comunicazione > Documenti > Direttive).
“Oltre ad avere valore giuridico, gli atti
amministrativi hanno un valore di comunicazione
e come tali devono essere pensati. Devono
essere sia legittimi ed efficaci dal punto di
vista giuridico, sia comprensibili, cioè di fatto
efficaci, dal punto di vista comunicativo”. E
ancora: “Le pubbliche amministrazioni devono
comunicare con veridicità e trasparenza. Devono
perciò pensare, parlare e scrivere con chiarezza.
Sempre”. Questa è la premessa.
In quest’ottica, vediamo quali sono le regole per
una efficace comunicazione scritta professionale
definite dalla direttiva.
PAGINA 26
3. Rendere leggibile il testo.
La leggibilità si fonda sulla semplicità di lessico
e di sintassi.
Per il lessico è necessario:
• scegliere le parole del linguaggio comune
• preferire le parole brevi
• limitare l’uso delle sigle
• idurre i termini tecnico-specialistici
• rinunciare a perifrasi non necessarie
• evitare le parole straniere
• rinunciare ad arcaismi, neologismi,
latinismi
• ricorrere, quando è necessario, a note
esplicative.
Per la sintassi è necessario:
• preferire frasi brevi, formate da meno di 25
parole
• escludere frasi con più di 40 parole
• privilegiare le frasi coordinate rispetto alle
subordinate
• per i verbi, servirsi soprattutto del modo
indicativo
• usare, se possibile, la forma attiva
• limitare
l’uso
della
costruzione
impersonale.
sotto la lente
4. Rendere comprensibile
il testo.
Un testo è comprensibile quando si basa
• su una costruzione logica e lineare
• sull’assenza di riferimenti sottintesi o
impliciti.
5. Scegliere la tipologia
di testo adeguata.
Ogni testo deve essere adatto al contesto in cui
si colloca, quindi è necessario scegliere lo stile di
comunicazione da adottare.
6. Come scrivere gli atti amministrativi.
Gli atti amministrativi hanno effetti giuridici,
quindi devono rispettare regole e principi di
legittimità.
Ogni atto deve contenere:
• l’indicazione del soggetto che scrive
• l’oggetto dell’atto
• la decisione presa
• le motivazioni della decisione
• gli eventuali adempimenti da attuare.
Se l’atto è prodotto in risposta ad una richiesta,
la decisione adottata deve essere evidenziata
nella parte iniziale del documento.
9. Come scrivere le pagine web.
Attraverso il servizio in Internet le amministrazioni ampliano le loro possibilità di dialogo con
i cittadini. La comunicazione in rete richiede un
linguaggio e una forma grafica chiari e accattivanti. Grazie alle struttura ipertestuale, il testo
può essere arricchito con link (stringhe di collegamento) che rimandano a temi collaterali e a
informazioni aggiuntive.
10. Rileggere il testo.
Il testo deve sempre essere riletto, per correggere
gli errori e i refusi. Il controllo attento del
documento permette anche di migliorarlo.
La revisione permette di verificare:
• La sequenza delle argomentazioni
• La presenza di ripetizioni e di elementi
ridondanti
• La lunghezza delle frasi e delle parole
• L’uso corretto delle forme verbali
• La possibilità di utilizzare liste puntate
• L’impaginazione
• Lo stile e l’omogeneità dei caratteri
di stampa.
Infine, è utile verificare la leggibilità e la
comprensibilità del testo.
7. Come scrivere
documenti informativi.
Gli atti che hanno scopo informativo, sia ad
uso interno sia per la divulgazione all’esterno
dell’amministrazione, richiedono:
• chiarezza espositiva
• connessione logica
• riferimenti espliciti
• efficacia comunicativa
• grafica adeguata.
8. Come scrivere testi
per video scrittura.
L’uso di strumenti informatici
richiede regole di scrittura ancor
più semplificate, per quanto
riguarda la scelta delle parole, della
loro coerenza e coesione logica,
della struttura sintattica, della
veste grafica.
Ne è un esempio la scrittura di email.
PAGINA 27
itinerari
TORINO
Notizie sfiziose per un insolito weekend culturale e gastronomico
Ciao a te viaggiatore diretto a Torino. In breve (spero) quello che di Torino mi è piaciuto e
quello che mi sarebbe piaciuto!!!
1. Ufficio del Turismo
Molto utile e dettagliato è il sito www.turismotorino.org
Con una richiesta e-mail (o telefonica al call
center 011/535181), entro una settimana circa, vi arriva gratuitamente a casa un plico con
quantità industriali di guide utili. Quelle più
interessanti sono:
• opuscolo sugli itinerari a piedi per il centro
(divisi per zona)
•
PAGINA 28
opuscolo sugli eventi (mostre, concerti,
mercatini ecc.)
e per i più golosi c’è un opuscolo sugli itinerari
dedicati alle cioccolaterie e i caffè storici.
“Torino week-end” è una convenzione spettacolare che permette di avere un pacchettino offerta che comprende 2 notti
in hotel, colazione, una Torino-card
ecc.
“Torino-card” (48 ore oppure 72
ore) è una card che permette di entrare gratis in
150 siti culturali
(musei, mostre,
monumenti,
compreso
Museo
Egizio e Mole Antonelliana-Museo del Cinema), utilizzare i mezzi pubblici gratuitamente
compreso il trenino che porta alla collinetta di
Superga ecc.
Altre convenzioni carine: Torino TurismoBus;
ChocoPass;
molto interessanti anche i Tour tematici organizzati dall’Ufficio del Turismo come per esempio il tour delle residenze Sabaude.
Tutto spiegato nel sito e negli opuscoletti che ti
arrivano a casa.
PS. Dal sito si può scaricare la storia di Torino
e dei monumenti in formato Mp3 da ascoltare
mentre si passeggia per le vie della città.
2. Visite davvero belle
In centro
Palazzo Reale (Piazza Castello) con audioguida
Palazzo Madama (Piazza Castello)
Armeria Reale (Piazza Castello) l’audioguida
vi farà impazzire perché non è con i numeretti:
parte in automatico e va insomma per i cavoli
suoi non tuoi.
Museo Egizio: vale la pena prendere una guida
in carne ed ossa (meglio non mummificata) oppure un’audioguida.
Un difetto della guida in carne ed ossa: deve raccontare tutto in un’ora e mezza e cambia stanza
proprio quando avreste voglia di stare due minuti in più a guardare i reperti.
Mole Antonelliana - Museo del Cinema (uno
dei più importanti al mondo)
La Mole Antonelliana è considerata il simbolo
di Torino ed è la costruzione in muratura più
alta in Europa (esiste l’ascensore non preoccuparti!!!).
Palazzo Carignano del Guarino Guarini è stato
sede del primo Parlamento italiano, oggi sede
del museo del Risorgimento.
Gran Madre di Dio: chiesa visibile sin da Piazza
Castello grazie a Via Po; più che una via, infatti,
Via Po è un insieme di linee perfette a livello
architettonico.
itinerari
Piazza Castello: incantevole.
Piazza San Carlo con le 2 chiese gemelle e i caffè storici.
Piazza Carignano, Piazza Carlo Alberto, Piazza Vittorio Veneto, Piazza
Solferino, la leggendaria Piazza Statuto e altre piazze sparse per il centro.
Porte Palatine: antiche porte della
Città romana Augusta Taurinorum,
prospicenti al caratteristico mercato
di Porta Palazzo, al Museo di Antichità e all’Anfiteatro Romano.
Porta Palazzo e i suoi mercatini Balon e Gran Balon (si legge Balun).
Villa della Regina:
Monte dei Cappuccini: è una collina che sorge a
ridosso della città, sulla riva destra del Po. Utilizzata per scopi difensivi ha successivamente accolto l’omonimo convento. Attualmente ospita
il Museo Nazionale della Montagna e la sede del
Club Alpino Italiano di Torino.
P.S. SACRA SINDONE: è esposta solo una
copia. La prossima Ostensione è prevista nel
2025.
Fuori dal centro
Superga: assolutamente suggestivo salirci col
trenino (ex funicolare detta anche dentiera o
cremagliera); partenza Stazione Sassi. Per arrivare alla stazione Sassi bus nn. 15, 61, 68 (non
barrato!!!). Sul cucuzzolo del colle c’è la Basilica di Superga; stupenda la vista della città sullo
sfondo delle Alpi. Nel 1949 contro il colle si
schiantò l’aereo con a bordo il grande Torino. Il
monumento è alle spalle della Basilica.
Parco del Valentino sul lungo Po All’interno del
parco sono stupendi:
Borgo medievale: falso storico, costruito nel
1884, che riproduce fortificazioni, piazze, vie,
botteghe artigiane, case, chiesa, fontane, decorazioni e affreschi di borghi medievali, piemontesi e valdostani, realmente esistenti.
Fontana delle stagioni (ad ogni mese è dedicata
una statua). Notare com’è tettona la statua di
ottobre!!!
Castello del Valentino - sede della facoltà di Architettura del XVII secolo (la facciata spettacolare non dà su Po ma dalla parte opposta). Non
è aperto al pubblico.
Tappa obbligatoria per un ristoro suggestivo,
romantico e di tradizione piemontese: ristorantini sull’argine come per esempio “Imbarchino
Perosino” (evitare lungo il fiume i barettini anonimi che vendono solo panini di plastica).
Villa della Regina: fu progettata nel 1620 per il
cardinale Maurizio di Savoia. Il complesso trae
dal fatto che fu la dimora preferita di due regine
mogli di regnanti sabaudi, Anna di Orlèans e
Maria Antonia di Borbone-Parma.
Reggia di Venarìa e Parco della Mandria a Venaria (con bus dedicato) inaugurata in ottobre
2007 dopo i restauri. MERAVIGLIOSA!!!
Palazzina di caccia di Stupinigi: una delle residenze Sabaude, proclamata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
3. E’ ora della PAPPA !!
Cibi tipici
•
carne cruda (trita o carpaccio)
•
grissini freschi fatti in 1000 modi
•
formaggi - gorgonzola, castelmagro, taleggio, robiola di Roccaverano, raschera, toma
•
agnolotti, fonduta, gnocchi al castelmagro,
risotti, bollito con bagnetto verde
•
bagna caoda (crema di aglio e acciughe) in
pinzimonio con verdure. L’odore fa paura
ma questa pappa è spettacolare
•
vulvan con fonduta, carpione, vitel tonnè
•
fritto misto alla piemontese
•
tartufo
•
vini piemontesi (barolo, nebbiolo, barbaresco, dolcetto, barbera, roero...)
•
gianduiotti, amaretti, bonet, ciliegie di precetto
•
noccioline di chiasso, nocciole del piemonte
PAGINA 29
itinerari
•
bicerin: ecco siamo arrivati
al bicerin!!!! Vi allego foto.
Ingredienti: uno strato di
cioccolata calda fatta a mano,
caffè espresso, crema di latte.
È una prelibatezza nata nell’Ottocento che troverete in
tutti i caffè storici ma da non
perdere quello che è fatto dalle signore dell’omonimo caffè
storico-cioccolateria “Bicerin” in Piazza della Consolata
nel Quadrilatero Romano.
Già dolce; mescolarlo delicatamente per evitare di amalgamare gli strati.
• Attenzione all’aperitivo: davvero un culto a Torino. Fino
alle 20 con buffet davvero
molto ricchi. L’Ufficio del
Turismo organizza persino
un tour tematico dedicato all’aperitivo!
Ristoranti davvero molto validi
(tutti nel Quadrilatero Romano)
Buon
divertimento
in questa
mravigliosa
città Torino
impreparato
scenario di tanta
bellezza
•
Trattoria Aldente Via delle Orfane 19, Tel 011/4310345 ottimo in tutto
(compreso i prezzi). Ideale anche a pranzo.
•
3 galline, Via Bellezia 37, Tel.
011/4366553 cucina piemontese tradizionale occhio ai prezzi
•
3 galli, alle spalle delle 3 galline,
Via S.Agostino 25, Tel. 011/5216027
simile ad un bistrot parigino
•
L’Acino Via S.Domenico 2,
Tel 011/5217077
•
Il bacaro, (veneziano; di sera molto
suggestivo all’interno) Piazza della Consolata, accanto al Bicerin. occhio ai prezzi.
Decameron
La nuova lampara
Gramsci
•
•
•
Caffè storici
PAGINA 30
Torino in centro sa di burro e le vetrine di caffè
e pasticcerie, forti delle radici francesi e austriache, sono più attraenti delle borsette firmate!
Caffe Mulassano - Piazza Castello, 15
Caffè Baratti & Milano
Di sera
• Quadrilatero Romano: il più antico quartiere torinese, pieno di localini particolari,
alcuni molto simili ai bistrot parigini;
•
Borgo Dora;
•
Murazzi: da evitare se non si vuole incontrare qualche brutto ceffo insidiosamente
interessato al vostro portafoglio. Meglio
andarci nelle sere d’estate.
•
Luci d’Artista (da novembre a gennaio): le
vie e le piazze sono illuminate con effetti
molto suggestivi. http://www.comune.torino.it/artecultura/luciartista/
•
Torino magica: tour della città in veste esoterica (Ufficio del turismo).
Shopping:
Via Roma; Via Garibaldi; Via Po.
In zona Borgo Dora e Quadrilatero ci sono
inoltre molte botteghe multietniche.
Eataly (un supermercato-ristorante) vicino
alla stazione Lingotto, accanto al Politecnico
(Via Nizza), creato da Slow Food per vendere
e cucinare i prodotti d’alta qualità che hanno
ottenuto il presidio Slow food. Pranzare al bancone con cucina a vista merita davvero sia per la
qualità dei cibi che per il prezzo: 10 euro a testa
circa (accettano anche i buoni pasto). C’è un ristorantino in macelleria, uno in pescheria, uno
dedicato alle verdure, uno ai formaggi e uno alla
pasta e alla pizza accanto al forno con tanto di
fornai che fanno il pane in diretta.
Al piano di sotto uno spazio dedicato alla birra (con bottiglie di tutte le marche europee) e
un’enoteca dedicata indovinate a cosa…
Antonella Cava
Personaggi
L’altra metà del giorno
Chi non frequenta i nostri uffici e ne sente parlare solo sui media immagina gli stessi come organizzazioni
efficienti di valenti accertatori, forse anche sadici, e di squisiti esegeti delle norme tributarie.
L’ufficio di Piacenza, in questa ottica, annovera funzionari veramente brillanti però…., non lo diresti
mai, fra gli addetti puoi trovare anche un pittore stravagante ed eccentrico e persino un raffinato ed
erudito uomo di teatro. Se aggiungi che anche fra i dirigenti non manca talora (perlomeno in qualcuno!)
una sottile vena di poetica irrequietezza arriverai alla conclusione che è un ufficio da scoprire meglio e
che forse la complessità della vita non riesce ad essere irregimentata neanche in un ordinato ed efficiente
ufficio pubblico.
Tino Rossi l’attore e regista teatrale
Tino Rossi mi è sempre apparso un funzionario
modello. Preparato, riservato, disponibile verso
i colleghi e verso l’utenza, è per tutti nella materia della quale si occupa (rimborsi) un vero
punto di riferimento.
Non avrei mai sospettato che dietro questa immagine forse anche troppo seriosa e schiva si nascondesse un animo di artista ed una sensibilità
non comune.
L’ho scoperto quando, due anni fa, durante le
iniziative predisposte per la raccolta di fondi a
favore di Telethon ha organizzato un momento
artistico fatto di letture di testi pregevoli e di
recita di poesie veramente splendide. Mi hanno in particolare colpito non solo le sue doti di
attore (la sua voce è bella davvero, in grado di
modulare con sapienza i toni del divertimento,
della malinconia, della ironia) non solo la qualità dei testi scelti
( pagine
di prosa e poesie
appartenenti ad
autori di pregio
particolare e di
grande irrequietezza artistica)
ma soprattutto la capacità
di organizzare
uno
spettacolo
complesso
ma
non
noioso, so-
fisticato ma godibile, articolato ma fluido
e magicamente scorrevole.
Ho così appreso che tutto questo non era
dovuto al caso, o ad un estro momentaneo, magari irripetibile. Ho appreso che
nella vita privata Tino è un valente regista
teatrale e la sua compagnia, dilettantistica per lo spirito che la anima,
lo è molto meno per la qualità
delle opere nel tempo recitate
e per il prestigio riscosso nel
mondo culturale piacentino.
Il suo gruppo si chiama Quarta parete, punto di riferimento
per gli appassionati di teatro,
nei vent’anni di attività ha messo in scena opere
di autori diversi e dalle sensibilità spesso opposte ( Benni, Rodari, Plauto…) e ha sempre dato
di queste opere interpretazioni magistrali che
davvero hanno lasciato un segno indelebile.
Peraltro è sempre apparso a tutti che il gruppo
costituisce non solo un momento di organizzazione professionale e culturale ma è anche una
comunità di sentimenti ed amicizia, animata
dalla condivisione di valori, aspirazioni, sogni
comuni. Allo spettatore è facile scoprire tutto
questo, è facile percepire che al di là del recitare
insieme vi è un pensare comune maturato nel
tempo, anche attraverso momenti difficili, vi è
la consapevole volontà di dire attraverso i momenti dell’arte qualcosa di importante sulla vita
e sul suo invincibile mistero.
E di tutto questo, senza davvero alcuna enfasi,
al regista Tino occorre dare gran merito.
Quarta Parete
è un gruppo nel
senso più ampio
del termine; è
stata (ed è tuttora)
una palestra di
confronto aperto,
che non dà spazio
a narcisistici
personalismi,
proprio perchè il
lavoro di gruppo è
la sua vera matrice
PAGINA 31
personaggi
Francesco Tallarico il pittore
Francesco Tallarico normalmente si occupa di
consulenza giuridica, assistenza fiscale, sgravi…
ed è un punto di riferimento sicuro per tutti la
sua composta e serafica attitudine a risolvere
con sapiente bravura tutti i problemi. Quasi come contraltare di questa natura ortodossa
e disciplinata lo anima una passione per l’arte
che lo spinge a sfornare con costanza quadri di
struggente e complessa bellezza, molti dei quali
abbelliscono le pareti dell’ufficio.
PAGINA 32
Non occorre essere critici d’arte per
percepire immediatamente la bravura dell’artista e la bellezza delle opere. Ad un primo impatto i quadri appaiono complessi, sfuggenti,
non idonei a suscitare un consenso immediato
e spontaneo.
Però se ci si ferma solo un attimo a guardarli
l’attenzione viene immediatamente catturata e
si riesce ad ammirarli ammaliati e conquistati.
Pare infatti che in essi si riesca a trovare la vita,
la sua complessità, la sua fragilità, la sua contraddittoriaetà. Ed invero squarci armonici si
coniugano con momenti elucubrati e sofisticati
e l’insieme acquisisce uno spessore intrigante e
persino inquietante. Anche nei colori si percepisce una velata ambiguità; colori tenui convivono con accensioni siderali e il mix crea una
suggestione da fiaba.
I visitatori dell’ufficio sono sempre intrigati da queste opere delle
quali spesso danno interpretazioni
personali ed audaci che vanno al
di là delle stesse intenzioni dell’artista.
Francesco si schernisce quando
elogiano le sue opere, ma in fondo
gli piace che la complessità del suo
animo e del suo sentire sia riuscita
a fissarsi sulle tele ed a coinvolgere le persone. Gli pare in tal modo
di riuscire a dire di se con gli altri
più di quanto gli riuscirebbe con
le parole e più di quanto l’inevitabile banalità della ordinaria quotidianità consentirebbe.
Fedele Liscio
Comunicazione
A
Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007
Anno primo - numero 4 - dicembre 2007
Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna
Fiscalis: cronaca di un’interessante esperienza
Ho partecipato al Programma di
scambio funzionari FISCALIS e per
due settimane, dal 14 al 25 ottobre
2007, sono stata ospite della Direction
des Services Fiscaux de la Haute-Saône
sita a Vesoul, con una collega del CAM
di Salerno.
E’ stata un’esperienza che mi ha
arricchito molto sia dal punto di vista
professionale che umano. I colleghi
francesi ci hanno accolto benissimo ed
il Programma di lavoro proposto ed
attuato nei minimi particolari, senza
una sbavatura, è stato approfondito ed
interessante. Sono state due settimane
molto intense.
IL DIPARTIMENTO
DELLA HAUTE-SAÔNE
REGIONE DE LA FRANCHE-COMTÉ
Il Dipartimento 70, seconda regione francese per le enormi estensioni boschive (il
43,6% del territorio), situato a sud-est rispetto a Parigi, confina con la Germania e
la Svizzera.
E’ denominato l’Ile verte e la campagna è
splendida.
La Haute-Saône, con una popolazione di
229.732 abitanti ed una densità di 43 abitanti per km quadrato, afferma la sua ruralità con più del 58% della popolazione
residente in piccoli villaggi. Sono presenti
545 comuni: 50 con meno di 50 abitanti,
500 con meno di 1000 e solo due comu-
ni – Vesoul e Héricourt con più di 10.000
abitanti.
Ho soggiornato a Vesoul che ha circa 19.000
abitanti ed è il capoluogo. E’ la Prefettura
della Haute-Saône ed il Comune conta circa
34.000 abitanti. Situata nella valle del Durgeon (un affluente della Saône), è dominata dalla collina della “Motte” in cima alla
quale vi è una piccola cappella, visibile da
lontano, che io vedevo dalla mia stanza d’albergo. C’è anche un lago abbastanza esteso
e molte aree verdi. E’ una città industriale
con PSA Peugeot-Citroen che, forte di circa
4.000 persone impiegate, rifornisce pezzi di
ricambio a tutta la Francia ed all’Europa “a
tempo di record”.
4
2007
PAGINA L’AMMINISTRAZIONE FISCALE
Ho potuto conoscere ed approfondire le
modalità di organizzazione dell’amministrazione finanziaria, la sua applicazione pratica
in quanto tutti i giorni era prevista la visita
di vari uffici dove i colleghi erano disponibili
ad illustrare ed a spiegare i metodi di lavoro
praticati negli HOTELS DE FINANCES
recentemente inaugurati.
E’ un sistema caratterizzato da una forte
spinta al rinnovamento, iniziata nel 2002
con il Progetto “Bercy en mouvement” dal
nome della sede del Ministero a Parigi, ed
in effetti i grandi orientamenti dell’amministrazione fiscale sono:
1. un’amministrazione più accessibile grazie alle nuove tecnologie. Il sito www.
Impôts.gouv.fr. è molto valido ed offre
uno spazio fiscale in linea per i privati, i
professionisti, le società e le collettività.
PAGINA 2. L’interlocutore fiscale unico con, per i
privati, il rafforzamento dell’accoglienza
fisica inteso come la riunione fra i Centri
delle imposte ed i Centri delle imposte
fondiarie per migliorare il servizio reso
all’utente offrendo un servizio unificato
per la gestione dell’imposta sui redditi,
dell’imposta sul conduttore (taxe d’habitation – T.H.) e dell’imposta sul proprietario (taxe foncière – T.F.) e, poi, lo
sviluppo dell’accoglienza a distanza con
la sperimentazione di un numero telefonico unico per accedere all’insieme dei
servizi della DGI e del Tesoro pubblico.
3. L’interlocutore fiscale unico per la categoria dei professionnels (che comprende società civili, società commerciali,
associazioni e liberi professionisti) con
la creazione, nel 2002, della Direction
des Grandes Entreprises, la DGE, e con
i Services des Impôts des Entreprises, i
SIE, per le piccole e medie imprese, la
cui riorganizzazione è stata completata
nel corso del 2006.
4. La valorizzazione della qualità dei servizi con il Programma “Pour Vous Faciliter l’Impôt” (PVFI) nato nel 2003
con il quale l’amministrazione ha assunto 9 impegni nei confronti degli utenti,
suddivisi in tre grandi gruppi “ Facilitare i vostri contatti” – “Semplificare le
vostre pratiche” – “Migliorare l’ascolto” e che s’inscrivono nel quadro della
Carta Marianna (Charte Marianne),
carta generica contenente le linee guida
dell’accoglienza nei servizi dello Stato.
Inoltre è prevista la figura del conciliatore fiscale dipartimentale creato nel 2003 e dei Comitati locali degli utenti, creati nel 2006.
Molto importante è la Carta del Contribuente del 2005 che espone con chiarezza e trasparenza i diritti ed i doveri
dell’amministrazione fiscale e del contribuente: la prima si impegna su tre
valori fondamentali cioè la semplicità, il
rispetto e l’equità ed il contribuente, a
sua volta, accetta il principio dell’imposizione ovvero diventa cittadino cooperativo leale.
5. Infine la dichiarazione dei redditi precompilata: per il secondo anno le dichiarazioni dei redditi sono precompilate ed
hanno l’obiettivo della semplificazione
delle formalità dichiarative, il miglioramento del civismo fiscale, la trasparenza
delle informazioni di cui dispone l’amministrazione fiscale, fornite dal contribuente che se ne assume la responsabilità. Nel maggio 2007 è stato creato il
Ministère du Budget, des comptes publics et de la fonction publique, Ministro M. Eric Woerth, che si affianca al
Ministère de l’économie, des finances et
de l’emploi il cui Ministro è Mme Christine Lagarde, entrambi nominati il 19
giugno 2007.
La D.G.I. (Direction Générale des Impôts)
ha due grandi missioni che sono quella FISCALE che comprende l’elaborazione della
legge finanziaria, la determinazione dell’insieme delle imposte e delle tasse, il controllo del rispetto della legge fiscale, e quella
FONDIARIA ovvero l’aggiornamento della
planimetria catastale e degli archivi ed assicurare la sicurezza delle transazioni immobiliari.
La DGI dispone di circa 75.000 agenti con
un tasso di “femminilizzazione” del 69%.
I compiti istituzionali della DGI sono:
1. determinare le imposte dello Stato che
sono imposta sul reddito – imposta sulle
società – IVA – imposta di successione
– imposta di solidarietà sulla fortuna;
2. determinare le imposte locali ovvero
tassa d’abitazione – tassa professionale e
tassa fondiaria;
3. incassare le imposte;
4. controllare le imposte ;
5. gestire i servizi del catasto ;
6. garantire la conservazione degli atti attraverso le Conservatorie delle Ipoteche;
7. gestire il patrimonio pubblico.
Ma come è organizzata sul territorio la DGI?
Un dato evidente, che salta subito all’occhio,
è la complessità della sua struttura.
Oltre ai servizi centrali es. Direzione della
legislazione fiscale, Servizio giuridico, ecc. vi
sono quelli a competenza nazionale: Scuola
Nazionale delle imposte e del catasto e Centro nazionale di formazione professionale
– Direzione nazionale delle indagini fiscali
DNEF – Direzioni nazionali di verifica: Direzione Verifiche Nazionali ed Internazionali
DVNI –Direzione Nazionale per le verifiche
delle situazioni Fiscali DNVSF – Direzione
delle Grandi Imprese DGE dal 1° gennaio
2002.
E’ stato inoltre lanciato il Programma COPERNIC per creare un’amministrazione
sempre più informatizzata e multi-accesso,
che faciliti la dematerializzazione dei contatti.
Nell’ambito di queste grandi direzioni specializzate, la DNVSF rappresenta il nucleo
investigativo incaricato del controllo delle
posizioni fiscali più delicate – contribuenti
persone fisiche (persone conosciute es. cantanti). Le sue missioni sono la lotta contro
la frode internazionale, lo studio di nuove
forme di frode. I contribuenti che rientrano nella sua sfera di competenza sono individuati in base a tre macro criteri ovvero
l’importanza del reddito e del patrimonio,
la qualità e notorietà della persona, la particolare complessità della posizione fiscale.
I servizi decentrati comprendono le Direzioni di controllo fiscale (DIRCOFI), le Direzioni dei Servizi Fiscali (DSF) e la Direction spécialisé pour la région Ile-de-France
et Paris (DSIP).
Le DIRCOFI sono 10 e si occupano della
gestione dei controlli fiscali con 208 Brigate
regionali che sono specializzate per settori
di attività e competenti per le verifiche delle
imprese di medie dimensioni.
Ci sono poi le Direzioni dipartimentali dei
servizi fiscali (107) (Directions départementales des services fiscaux DSF) che amministrano, attraverso la rete dei servizi locali, le
imposte dello Stato e locali e la relativa fase
della riscossione (recouvrement). Il numero
delle DSF corrisponde ai dipartimenti amministrativi (101 compresi i 6 dipartimenti
d’oltremare).
I servizi locali, che garantiscono il rapporto
con i contribuenti, sono:
• n. 854 Centri delle imposte (Centres
des Impôts CDI) che hanno il compito
di calcolare le imposte sul reddito e di
effettuare il controllo formale delle dichiarazioni e formano il dossier unico
dei contribuenti persone fisiche (ensilage), inoltre tramite il servizio ICE (Inspection Controle et Expertise cioè Ispezione Controllo e Perizia) contribuiscono alla programmazione dell’attività di
controllo delle brigate dipartimentali;
•
n. 840 Servizi delle imposte delle imprese (SIE),
•
n. 354 Conservatorie (Conservations
des hypothèques) incaricate della ge-
PAGINA stione degli atti immobiliari e della riscossione della tassa di pubblicità fondiaria,
•
PAGINA n. 298 Centri delle imposte fondiarie
(Centres des Impôts fonciers) che gestiscono il catasto ed il demanio, redigono
le planimetrie catastali e fissano le relative rendite.
La Direction des Services Fiscaux de la Haute-Saône, dove sono stata ospite per due settimane, è così suddivisa :
a Vesoul sono presenti un Centre des Impôts
(CdI) e Service des Impôts des entreprises
(SIE), 3 CdI-SIE a Lure, Luxeuil e Gray,
3 Conservations des Hypotheques (manca
a Luxeuil), 1 Centre des Impôts fonciers e
due Bureau antenne du cadastre a Gray ed
a Lure (antenne perchè piccoli).
Gli agenti presenti al CdI di Vesoul sono
239 di cui 45 quadri ed ispettori, 92 controllori e 102 agenti (aggiornato al 1° settembre 2007).
L’Hotel des Impôts di Vesoul offre quindi 4
grandi servizi: - centro delle imposte – servizio delle imposte delle imprese – conservatorie e centro delle imposte fondiarie.
Il Centro delle Imposte gestisce la fiscalità
dei privati con due settori di calcolo della
base imponibile e la gestione ed il controllo delle imposte sui redditi e delle imposte
locali ovvero taxe d’habitation (TH) e taxe
foncière (TF), inoltre è presente un’Ispezione di fiscalità immobiliare che gestisce e
controlla la fiscalità del patrimonio.
Le Service des Impôts des entreprises (SIE),
servizio che a livello nazionale ha preso il via
il 20 aprile 2006, gestisce un servizio di contabilità e un servizio di azione e riscossione.
Per quanto riguarda la Fiscalità dei “particuliers”: Riscossione: imposta di solidarietà
sulla fortuna, diritti di registrazione, imposta di bollo. Fiscalità dei “professionnels” gestione dei dossier papier delle imprese individuali, delle società civili immobiliari, delle
società che devono pagare l’imposta sulle
società. Gestione dei pagamenti di TVA,
imposte sulle società, diritti di registrazione,
imposte di bollo, tasse sui salari. Gestione
delle dichiarazioni TVA e relativi pagamenti, rimborso dei crediti TVA.
Le Conservatorie dei registri immobiliari (CH) si occupano della pubblicità delle
transazioni immobiliari e della tenuta degli
archivi (fichiers) immobiliari.
II Centro delle imposte fondiarie gestisce ed
aggiorna le planimetrie catastali.
I Servizi a competenza dipartimentale sono,
invece:
• Il Polo di controllo e perizia (Pole de
controle et d’expertise) creato il 1° settembre 2007 ed avente la missione di
programmazione e di controllo delle
imprese;
•
il Polo di riscossione coattiva (Pole de
recouvrement forcé) creato il 1° settembre 2006, dedicato al trattamento dei
dossiers che necessitano di “un’azione
più pesante”;
•
il Polo di registrazione creato il 1° gennaio 2007 che centralizza i compiti connessi alle registrazioni su Vesoul;
•
la Direzione che esercita una missione
di supporto.
Si tratta di una Direzione in piena evoluzione con, oltre all’attivazione dei Poli di
competenza di cui sopra, anche la riunione
fra i Centri delle Imposte ed i Centri delle
Imposte Fondiarie che è avvenuto a Gray il
1° settembre 2006, a Vesoul il 1° gennaio
2007 ed a Lure e Luxeuil il 1° maggio 2007,
con la creazione degli Hotels des Finances a
Gray ed a Luxeuil nell’aprile e nel maggio
2007, in grado di rispondere alle necessità
dei contribuenti sia per quanto riguarda la
determinazione delle imposte che per quanto concerne le modalità di pagamento.
Il sistema fiscale francese è ancora basato sull’iniziativa dei procedimenti amministrativi
a carico dell’amministrazione stessa e questo, se da una parte rappresenta un aggravio
di lavoro notevole per gli uffici, dall’altro
garantisce la costanza della vigilanza fiscale
sui comportamenti dei singoli tutelando, in
questo modo, una certa continuità nel rapporto fra fisco e contribuente, soprattutto se
persona fisica.
La raccolta ed il caricamento nel sistema
informatico (saisie) dei dati contenuti nelle dichiarazioni dei redditi cartacee, viene
ancora effettuato manualmente dagli agenti
dei CdI, che poi calcolano le relative impo-
ste (assiette) anche quando la dichiarazione
viene presentata telematicamente.
Tutto questo hanno spiegato quattro bravissimi colleghi nel corso delle prime due giornate e nei giorni successivi abbiamo potuto
verificare sul campo, visitando i vari uffici
ed entrando nel vivo del lavoro quotidianamente svolto.
FUSIONE FRA DGI E DGCP
Il 4 ottobre 2007 il Ministro Eric Woerth
ha annunciato la fusione della Direzione
Generale delle Imposte (DGI) con la Direzione Generale della contabilità pubblica
(DGCP). Le due Direzioni saranno riunite per formare un’amministrazione unica.
Questa riforma ha lo scopo di rispondere
meglio alle attese degli utenti (usagers) di
cui l’80% pensa che l’organizzazione con,
da una parte il Centro delle Imposte e, dall’altra, le tesorerie, sia troppo complessa. Da
alcuni anni diverse riforme sono state attuate da entrambe le amministrazioni per offrire agli utenti la possibilità di risolvere le loro
pratiche presso un unico “point d’entrée”:
l’interlocutore fiscale unico per le imprese
è già una realtà sul territorio dal 1° gennaio
2006, e sia i “professionnel” che i “particuliers” possono dichiarare e pagare le loro imposte sul sito comune “Impôts.gouv.fr.”
La fusione permetterà di passare ad una
nuova tappa con la realizzazione, su tutto
il territorio, dei “guichets fiscaux uniques
pour les particuliers” ovvero degli sportelli
unici per i privati.
La nuova organizzazione prevede, nelle 500
città dove già sono presenti CdI e trésoreries, la riunione dei lavoratori di questi due
servizi in un unico ufficio ed all’interno di
uno stesso servizio che costituirà il servizio
unificato delle imposte dei privati; nei 2000
Comuni ove sono presenti solo le tesorerie,
in particolare nelle campagne ed in montagna, le stesse tratteranno per il futuro tutte
le questioni sulle imposte, sia che si tratti
del calcolo che del pagamento.
A livello dipartimentale, una direzione unica gestirà l’insieme dei servizi territoriali.
A livello nazionale, una nuova direzione generale sarà creata nella primavera 2008.
L’articolo che il quotidiano “L’Est républi-
cain” ha dedicato alla nostra visita all’Hotel
des Finances di Gray e pubblicato il 26 ottobre, non a caso è stato intitolato “A l’heure
de la fusion” per sottolineare che il nostro
stage avviene in concomitanza con la recente inaugurazione del nuovo sportello di accoglienza comune “nouvel accueil commun”
che rappresenta il primo passo della fusione
del Centro delle Imposte e della Tesoreria.
Il 16 ottobre è stato presentato il Pole con-
trole et expertise che comprende tre BRIGATE ovvero B.D.V. (Brigade départementale
de vérification) B.C.R. (Brigade de controle
et de recherche) e I.C.E. (Inspection Controle et Expertise). Il controllo si distingue
in controllo formale in ufficio (controle sur
pièces) ed in controllo esterno presso il contribuente (controle sur place).
Riprendendo quanto accennato più sopra
“organizzazione sul territorio della DGI”,
l’Organigramma dei Servizi di Ricerca si
compone di DNEF (Direction Nazionale
d’enquetes fiscales) suddivisa in BNI (6 Brigades nationales d’investigation) e BII (14
Brigades d’intervention interrégionale). La
DNEF è la struttura di riferimento, a livello
nazionale, nel settore delle indagini fiscali.
PAGINA PAGINA E’ una direzione fortemente specializzata
e finalizzata alla programmazione e realizzazione dell’attività di controllo attraverso
l’attività di ricerca ed in effetti la ricerca di
informazioni, nel sistema fiscale francese, è
la realizzazione pratica del diritto di comunicazione (art. 81 e ss. LPF Livre des Procedures Fiscales) – del diritto di accesso ed
indagine (art. 80 F e ss. LPF) – del diritto di
ispezione e sequestro (art. L 16 B LPF) – del
diritto di verifica. Le BNI svolgono la missione di ricerca e trasmissione delle informazioni destinate alla programmazione ed
esercitano il diritto di inchiesta o controllo
delle fatturazioni. Le BII hanno la missione
di lotta contro le attività clandestine attivando le procedure di visita e di sequestro.
Oltre alla DNEF è presente la BNEE (Brigade Nazionale d’enquetes économiques)
composta da 50 agenti della DGI suddivisi nei SRPJ (Services régionaux de Police
Judiciaire) che ha la missione di assistenza
tecnica ai servizi di polizia, trasmissione alla
DGI delle informazioni suscettibili di sfruttamento fiscale ed inchieste economiche.
All’interno di ogni DIRCOFI sono presenti le Brigades d’étude et programmation
(BEP).
Infine presso ogni DSF (Direction des services fiscaux) è presente una BCR (Brigade
de controle et de recherche) le cui missioni
istituzionali sono la ricerca di informazioni – la lotta contro le attività clandestine
e le frodi fiscali quali les carrousels TVA e
le società off-shore (molto diffuse nel Dipartimento della Hause-Saône a causa della
sua posizione frontaliera) - la preparazione
e l’esecuzione del programma di controllo
fiscale mettendo in opera il diritto di comunicazione al fine di reperire presso terzi tutte le informazioni utili al calcolo della base
imponibile, al controllo ed alla riscossione
delle imposte – il controllo delle regole di
fatturazione esercitando, quindi, il diritto
di indagine.
Questa Brigata interviene anche nel quadro
dell’applicazione dell’Assistenza amministrativa Internazionale tramite cui ogni Stato dell’UE può verificare la sussistenza delle
informazioni comunicate dal contribuente
o raccogliere delle informazioni che non
ha potuto ottenere nel corso del controllo.
Inoltre attua “il controllo della biglietteria”
ovvero può assicurarsi della regolarità dei biglietti emessi in occasione di spettacoli per i
quali deve essere assolta la TVA (es. concerti
o discoteche).
Il sistema dei controlli della DGI è ripartito
su tre diversi livelli gerarchici:
• a livello locale le DSF, tramite i funzionari dei CdI, si occupano dei controlli
dei soggetti di piccole dimensioni residenti nella circoscrizione territoriale;
•
a livello interregionale le DIRCOFI verificano i soggetti di medie dimensioni
residenti nei relativi dipartimenti;
•
a livello nazionale la DVNI è competente per le verifiche delle imprese di grandi
dimensioni e dei gruppi che hanno sede
sull’intero territorio nazionale e nei dipartimenti di oltre mare.
Ma quante sigle nel sistema fiscale francese!!! Mi chiedo come ho fatto a districarmi,
i primi giorni sono stati veramente terribili,
perché i colleghi parlavano solo per sigle!!
Inoltre, ed i colleghi l’hanno chiarito subito
il primo giorno quando ho detto “computer” , nel linguaggio amministrativo francese sono banditi gli “anglicismi”: dal 1972 il
Giornale Ufficiale pubblica dei decreti ministeriali (Recommandations officielles) che
mirano a sostituire gli “anglicismi”, tecnici
e scientifici in particolare, con dei termini
francesi che, comunque, non sono sempre
utilizzati nella vita di tutti i giorni. Quindi
il computer è l’ordinateur, il mouse le souris, l’e-mail le courriel, la password le mot
de passe, il software le logiciel, l’hardware le
matériel, il floppy disk le disquette!!!
Un’altra curiosità : nessun cellulare nè sulle
scrivanie, nè all’orecchio delle persone per
strada, non è elegante !!!
L’UTENTE AL CENTRO DELLE
PREOCCUPAZIONI
DELL’AMMINISTRAZIONE
Gli uffici sono aperti tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.45 alle 12.00 e dalle
13.30 alle 16.15.
L’utente – contribuente è al centro delle
preoccupazioni dell’amministrazione e lo
dimostra, oltre agli orari di apertura, anche
il numero notevole di dépliants che si possono trovare in tutti gli uffici, finalizzati a
spiegare nei minimi particolari come comportarsi per offrire un contesto di certezza
fiscale ed allora “L’interlocuteur fiscale unique des Professionnels” – “Pour le PME, un
interlocuteur fiscal unique” – “Livret fiscal
du créateur d’entreprise” – “Pour votre déclaration des revenus ayez le réflexe INTERNET” – “Taxe d’habitation” – “L’avis
d’Impôt sur le revenu” – “Pour ne plus avoir
à y penser!”
Quest’ultimo opuscolo, “Per non doverci
più pensare”, è fatto molto bene e offre le
indicazioni sul modo di pagamento delle
imposte. “Per le vostre imposte sui redditi, la tassa fondiaria, la tassa d’abitazione /
canone della televisione (raggruppati in un
unico pagamento dal 2005), potete scegliere fra due formule – il prelevamento alla
scadenza – la suddivisione in rate mensili
(ménsualisation) ed il contribuente deve
indirizzare alla Tesoreria competente l’adesione all’una o all’altra formula o tramite
Internet o al “Centro servizio di prelievo”
(CPS) corrispondente al dipartimento in
cui si risiede (sono in tutto 4 su territorio
francese a Lione, Montpellier, Lille e Strasbourg, quest’ultimo creato nel 2006 ed
avente competenza territoriale per il Dipartimento della Haute-Saône), che trattano le
domande relative ai contratti di prelievo alla
scadenza o di prelievo mensile.
Se si preferisce il pagamento alla scadenza (à
l’écheance), l’utente viene preavvisato della
data e dell’importo (avis d’imposition). Per
l’imposta sui redditi sono previsti tre prelievi in febbraio, maggio ed in settembre per il
saldo; per la tassa fondiaria un prelievo annuale in novembre o in dicembre. Se si aderisce alle rate mensili (ménsualisation) sono
previste dieci rate da gennaio ad ottobre con
due rate complementari in novembre e dicembre in caso di aumento dell’imponibile.
I prelievi sono effettuati sul conto corrente il
15 di ogni mese. Se l’imposta aumenta o diminuisce, nel corso dell’anno si ha la possibilità di modificare l’ammontare dei prelievi
o di sospenderli finchè l’ammontare dovuto
è raggiunto. Il Tesoro pubblico si impegna a
rimborsare entro gli otto giorni lavorativi in
caso di suo errore su un prelievo.
Inoltre, a partire dall’autunno 2005, la Carta del Contribuente ha previsto “la redance amiable” ovvero l’amministrazione invia
una lettera per proporre al contribuente di
procedere lui stesso alla regolarizzazione
della sua dichiarazione dei redditi, senza
sanzioni o interessi sul ritardo. Il riconoscimento della buona fede è una realtà.
Il Progetto “Bercy en mouvement”, lanciato nell’ottobre 2002, mira a sviluppare
una cultura che valorizzi la qualità dei servizi attraverso il Programma “Pour faciliter
l’Impôt” ovvero 9 impegni che si è assunta
l’amministrazione e che si inscrivono nel
quadro della Carta generica per una migliore accoglienza nei servizi dello Stato:
la Charte Marianne che vale per parecchie
amministrazioni ed in base alla quale “Lo
Stato ed i suoi servizi pubblici esercitano
le loro missioni assicurando a tutti equità,
trasparenza ed accessibilità. Avete diritto
ad un’accoglienza di qualità, e noi ci assumiamo una serie di impegni per accogliervi meglio: 1. un accesso più facile ai nostri
servizi; 2. un’accoglienza attenta e cortese;
3. una risposta comprensibile alle vostre
domande entro un termine preciso; 4. una
risposta sistematica ai vostri reclami; 5. al
vostro ascolto per migliorare (Comitées des
usagers).
I nove impegni sono suddivisi
in tre gruppi:
Facilitare i vostri contatti
1. Rispondiamo ad ogni chiamata telefonica o vi richiamiamo entro le 48 ore;
2. Rispondiamo alle vostre lettere entro 30
giorni ed alle vostre e.mail entro le 48
ore;
3. Siamo aperti al pubblico, con o senza
appuntamento, dal lunedì al venerdì.
Semplificare i vostri obblighi tributari
1. Potere dichiarare, pagare le vostre imposte e consultare la vostra dichiarazione
o avviso di imposizione sul sito www.
Impôts.gouv.fr.
2. Formulari e documentazione fiscale
sono accessibili sul sito. Possiamo inviarveli a domicilio entro 48 ore.
3. La vostra domanda è trasmessa al servizio competente senza obblighi ulteriori
da parte vostra, se non vi siete indirizza-
PAGINA ti al servizio corretto.
Migliorare l’ascolto
1. Ad ogni contatto, un interlocutore
identificato prende in carico la vostra
domanda.
2. In caso di vertenza/controversia con i
nostri servizi, potete rivolgervi al conciliatore fiscale del vostro dipartimento.
Potete ottenere le sue coordinate presso
i nostri servizi o sul sito.
3. Valutiamo regolarmente, presso i Comitati degli utenti o tramite inchieste
presso il grande pubblico, il vostro apprezzamento del servizio reso dall’amministrazione.
Questo Programma, quindi, copre tutte le
situazioni in cui l’utente entra in contatto
con l’amministrazione fiscale e mira a rispondere ai suoi bisogni.
PAGINA Il rispetto di questi impegni viene misurato
ogni trimestre ed effettuato da uditori interni, ma anche da uditori indipendenti. Degli
“appels-mystère” garantiscono l’obiettività
dei risultati.
Un dispositivo innovatore di ascolto degli
utenti è la generalizzazione, su tutto il territorio nazionale, del conciliatore fiscale dipartimentale, sperimentato nel 2003 (a VESOUL) per rispondere all’attesa degli utenti
che richiedevano un miglior ascolto in caso
di difficoltà nelle relazioni con i servizi,
è stato poi esteso a tutti i dipartimenti da
metà 2004. Il contribuente lo può adire tramite posta o posta elettronica quando pensa
che la sua richiesta non sia stata trattata in
modo soddisfacente o che un impegno non
sia stato rispettato.
Inoltre i Comitati degli utenti: creato in
un primo tempo a livello nazionale, è stato
esteso nel corso del 2004 a tutti i dipartimenti e mira ad informare le istituzioni dell’evoluzione delle relazioni fra l’amministrazione fiscale e gli utenti, a sollecitare il loro
punto di vista sui progetti che li riguardano,
ad accogliere i loro suggerimenti. A livello
nazionale, il Comitato è composto da due
collegi, uno indirizzato ai privati e l’altro ai
professionisti ed alle imprese.
Dalla Carta del Contribuente, infine, presentata nel mese di maggio 2005 al Co-
mitato degli Utenti, che contiene i diritti
ed i doveri reciproci dell’amministrazione
fiscale e dei contribuenti, aggiornata ogni
anno, deriva il Progetto “Un aiuto al creatore di impresa”: al neo-imprenditore viene
inviata, dal Centre des Impôts competente
che ne ha avuto informazione dal Centro
Formalità delle Imprese (CFE), ed entro
un mese dall’inizio dell’attività, una lettera
di accoglienza individualizzata nella quale
sono comunicati gli elementi di identificazione dell’impresa, il regime di imposizione, le coordinate dell’Hotel des Impôts per
ogni questione relativa al suo dossier fiscale
e quelle degli altri interlocutori fiscali per
il pagamento delle imposte locali (tassa
professionale, tasse fondiarie sulle proprietà baties et non baties ovvero immobili e
terreni), per il pagamento delle imposte sui
redditi (servizi del Tesoro pubblico) e per
tutte le informazioni riguardanti le misure
di esonero fiscale o di sgravi fiscali in favore
delle imprese, l’indicazione del corrispondente “nuova impresa” della DSF che si può
contattare.
A questa lettera è allegato “un libretto fiscale per il creatore di impresa” che fornisce
all’imprenditore le indicazioni utili su tutte
le imposte che lo riguarderanno e sugli obblighi e le scadenze corrispondenti.
Gli elementi di identificazione dell’attività
sono 1. il numero SIRET e 2. il numero di
TVA intracomunitaria. Il primo viene attribuito dall’Istituto nazionale di statistica e di
studi economici (INSEE) che gestisce il Repertorio delle Imprese e dei pubblici esercizi (SIRENE) al quale bisogna essere iscritti
per poter esercitare l’attività. Il numero SIRET è composto da un numero SIREN (9
cifre) e da un numero di classificazione (le
ultime 5 cifre) che permette di differenziare
le imprese nel quadro del pagamento della
tassa professionale. Il secondo è attribuito
perché l’impresa possa realizzare degli scambi di beni e servizi nell’ambito dell’Unione
Europea ed è composto da 13 caratteri con
il prefisso dello Stato di residenza.
Non è mancata una visita alla Tesoreria
Generale ed alla Tesoreria Principale di Vesoul.
Sul territorio della Haute-Saône sono presenti 24 tesorerie.
Tenendo presente la separazione di origine napoleonica (ordinanza del 1822) tra
“comptable” (funzionario addetto alla riscossione delle imposte) e “ordinnateur”
(funzionario addetto alla amministrazione
delle spese dello Stato), dai colleghi francesi è stato sottolineato che la contabilità
non è un dominio riservato al contabile, al
contrario si tratta di una funzione condivisa con l’ordinnateur che è a conoscenza
dei fatti generatori come dei diritti e delle
obbligazioni patrimoniali della collettività.
Di conseguenza stabilire dei conti di qualità
è una missione che necessita l’implicazione
dei due attori. Si tratta di rispettare i grandi
principi contabili comuni a tutti i sistemi,
secondo i quali i conti devono essere regolari, sinceri e presentare un’immagine fedele
dei risultati e della situazione patrimoniale
della collettività. La rete del Tesoro pubblico si deve, quindi, mobilitare per aiutare al
massimo le collettività a tenere dei conti fedeli.
La fusione fra i servizi della DGI e quelli
della DGCP mira a meglio rispondere ai
bisogni delle collettività locali e così, per
esempio, è la DGI che fornisce le basi di
imposizione delle quattro imposte dirette
locali ed è la DGCP che effettua delle simulazioni sull’evoluzione possibile dei tassi
delle imposte locali.
Dal 1982 esiste la Chambre Régionale des
comptes de Franche-Comté che controlla i
conti dei contabili pubblici che esercitano
le loro funzioni presso 947 organismi e può
anche esaminare la gestione e partecipare al
controllo degli atti di bilancio di questi organismi che sono 697 collettività territoriali
e servizi pubblici di cui 1 regione, 4 dipartimenti, 241 comuni, 93 centri comunali
di azione sociale, 173 sindacati dei comuni,
70 comunità dei comuni. E poi 51 servizi
pubblici locali del settore sanitario e sociale,
8 servizi pubblici locali del settore della costruzione, 186 servizi pubblici locali del settore dell’insegnamento. Gli organismi controllati dalla Camera Regionale dei Conti
sono, quindi, principalmente le collettività
territoriali e i servizi pubblici ripartiti sul
territorio della Franche-Comté.
La contabilità generale è un supporto indispensabile dell’informazione finanziaria
delle collettività, tramite i loro rapporti an-
nuali di attività, per render conto delle politiche che queste mettono in atto come della
loro situazione finanziaria.
E’ stato anche redatta una Certificazione qualifinance et qualitrésor riferita alla
Missione Comune di Accoglienza DGI
/ DGCP dove sono ripresi e rimarcati gli
impegni di cui al Programma “Per facilitarvi l’imposizione” e per esempio “un tempo
di attesa limitato a 20 minuti nell’80% dei
casi”; “risposte telefoniche almeno per 6 ore
in rilievo
al giorno”; “risposta al telefono in meno di
5 suonerie nell’80% dei casi”.
IL CATASTO FRANCESE
La planimetria napoleonica, redatta fra il
1808 ed il 1850, costituita a dei fini fiscali,
aveva un grosso difetto: non era previsto il
suo aggiornamento.
La legge 16 aprile 1930 sul rinnovo della
planimetria ha reso l’aggiornamento permanente ed ha permesso d’integrare le importanti modifiche da apportare alla planimetria catastale (es. costruzione delle strade,
urbanizzazione delle periferie..).
La legge del 18 luglio 1974 ha autorizzato il
rifacimento della planimetria.
Dall’inizio degli anni 90 la DGI ha definito
una politica convenzionale di numerazione,
ha elaborato l’applicazione “planimetria catastale informatizzata-vettore” che permette
di recuperare, gestire e diffondere le planimetrie così numerate; ha integrato dagli
PAGINA anni 80 delle nuove mappe (remaniements,
predisposti dai geometri del catasto, rinnovo ogni volta che il piano non permette di
rappresentare con una qualità sufficiente le
evoluzioni della suddivisione della proprietà
e remembrements fatti dai geometri privati:
PAGINA 10
nelle zone agricole una nuova planimetria
catastale traduce la nuova particellizzazione
fissata dal rifacimento ovvero le remaniement) costituite unicamente da procedure
numeriche.
Il servizio di consultazione della planimetria
catastale (SCPC) sarà in linea dalla fine del
2007, sarà nazionale e permetterà di coprire
i dati cartografici della totalità del territorio, permetterà un accesso libero e gratuito
ai dati cartografici e dei servizi di base ed
offrirà una risposta a pagamento a richieste
di dati cartografici più ampi.
Le missioni catastali sono quella fiscale: valutazione della base imponibile della tassa
fondiaria da applicare sui locali commerciali ed industriali; fondiaria: attribuzione
di un numero di particella e, eventualmente, di un numero di lotto – descrizione di
tutti gli immobili; topografica: conservazione della planimetria catastale, stesura e
informatizzazione delle nuove planimetrie
(questa missione coinvolge il 75% del lavoro complessivo); documentale: il Catasto
diffonde i dati che interessano i privati ed
un grande numero di utilizzatori pubblici
o privati ovvero i professionisti del mondo
fondiario, amministrazioni ed organismi
amministrativi, collettività locali, imprese
di rete: compagnie di distribuzione dell’acqua, dell’elettricità, del gas, ecc.
IL CATASTO A SERVIZIO
DELL’UTENTE
Le planimetrie catastali si possono consultare gratuitamente presso i Centri delle
Imposte fondiarie territorialmente competenti, in Comune dove le planimetrie sono
aggiornate ogni anno e presso gli archivi dipartimentali per la planimetria napoleonica
storica.
Un geometra ed un ingegnere del Catasto
hanno spiegato tutto questo e nel pomeriggio siamo andati sul territorio per effettuare dei rilievi topografici che poi, in ufficio,
sono stati elaborati sul sistema informatico
per estrarre e delineare la nuova particella
catastale di quella proprietà. Mi sono fatta
fotografare mentre, “con molta attenzione”,
guardavo nel “tacheometro”, e questo per
testimoniare a mio padre, architetto, ed a
mio fratello, geometra, che anch’io, per una
volta nella vita, ho fatto dei rilievi sul territorio!!!
Infine la Délivrance ovvero il Rilascio: dal
2002 è in linea un Server (Serveur) professionale dei dati catastali (SPDC) che permette ai notai, direttamente dal loro computer (ordinateur) e senza alcun obbligo
nei confronti del CDIF (Centre des Impôts
fonciers) di consultare la documentazione
catastale di tutti i Comuni di Francia e di
stampare gli estratti catastali necessari alla
pubblicazione degli atti presso la CH (Conservatorie des Hypothèques).
Anche la visita alla CONSERVATION
DES HYPOTHEQUES di Vesoul è stata
molto interessante. Il Conservatore ed i suoi
collaboratori sono stati gentilissimi.
Prima di tutto 5 secoli di storia delle Conservatorie delle ipoteche francesi : nel 1539
l’Ordinanza di VILLERS-COTTERETS ha
reso obbligatoria, in tutto il regno, la riproduzione su registro degli atti di donazione
fra vivi; nel 1673 l’Editto “de Colbert” ha
previsto di dotare il reame di una legislazione sulle ipoteche; nel 1771 è stato creato il
corpo dei conservatori delle ipoteche, collegato all’amministrazione fiscale con Legge
11 marzo 1799; una legge del 1855 ha reso
obbligatoria la trascrizione degli atti immobiliari che, dal 1918, devono riportare le
referenze catastali. Sono del 1955 due decreti che hanno introdotto una riforma del
Codice civile e della tecnica del diritto di
pubblicità immobiliare; nel 1970 è stato introdotto il ruolo fiscale delle conservatorie
ovvero l’instaurazione di uno sportello unico per la riscossione dei diritti di registrazione e della pubblicità immobiliare.
Dal 2 settembre 2002 l’archivio dei dati giuridici degli immobili della Conservatoria di
Vesoul è informatizzato e l’archivio cartaceo
dématérialisé (FIDJI Archivio informatizzato dei dati giuridici sugli immobili). Dal
1° luglio 2003 tutte le Conservatorie (354)
sono informatizzate. Dal 1° gennaio 2004 il
ruolo fiscale delle conservatorie è stato esteso
al settore della tassazione e della riscossione
dell’imposta sui plusvalori immobiliari.
Il 19 dicembre 2005 è stato sperimentato,
in 12 Conservatorie, il sistema Télé@actes
di dematerializzazione della trasmissione
degli atti con i notai. Dal 2006 la procedura
informatica è stata estesa a tutte le Conservatorie.
Una duplice missione riguarda le Conservatorie, una prima di natura civile ed una
seconda di natura fiscale. La prima consiste
nel mantener traccia di tutti i diritti esistenti sugli immobili al fine di assicurare la sicurezza delle operazioni giuridiche relative
agli immobili ed al credito e rilasciare delle
informazioni sulla situazione patrimoniale
delle persone o la situazione giuridica degli immobili. Il Codice Civile impone, dal
1° gennaio 1956, di conservare per 50 anni
una copia di ogni atto.
Questa missione civile riposa su di una
responsabilità particolare del conservatore che offre una importante garanzia agli
utenti: durante la sua attività e per i 10 anni
successivi, il Conservatore risponde personalmente davanti all’Ordine Giudiziario di
qualsiasi pregiudizio possa aver causato ad
un utente a causa di un’omissione, un errore od una semplice dimenticanza commessa nell’esercizio delle sue funzioni. Questa
responsabilità personale civile deve essere
distinta dalla responsabilità che il conservatore assume in qualità di contabile pubblico
nella missione fiscale delle conservatorie.
La missione fiscale: dal 1970, per facilitare
le relazioni con gli utenti, le Conservatorie
sono state incaricate di riscuotere per lo Stato ed altre collettività (comuni, dipartimenti) quando devono essere svolte delle formalità di pubblicità, dei diritti di registrazione
o la TVA immobiliare esigibili.
CONTENZIOSO
Le ore dedicate a conoscere il settore del
contenzioso sono state molto interessanti.
Il contenzioso inteso come la possibilità, per
un contribuente, di contestare un’imposizione, ingloba tutti i reclami tendenti ad
ottenere sia la riparazione di errori commessi nel calcolo della base imponibile o delle
singole imposte sia il beneficio di un diritto
risultante da una disposizione legislativa o
regolamentare. Il reclamo (réclamation contentieuse) presentato presso il Centro delle
Imposte è la prima fase, amministrativa, che
può essere seguita dalla seconda fase, giurisdizionale, quando il litigio viene trattato dal
giudice. Il reclamo è mirato ad ottenere uno
sgravio quando la contestazione verte sulla
totalità dell’imposizione, una riduzione se
la contestazione riguarda una parte dell’imposta, una restituzione per le imposte versate spontaneamente cioè quelle per le quali
l’amministrazione non ha inviato un avviso
di imposizione (imposta di solidarietà sulla
fortuna, diritti di registrazione…).
L’amministrazione deve statuire entro un
termine di 6 mesi e l’eventuale termine
supplementare non può eccedere i 3 mesi.
Se il reclamo è accolto nella sua totalità, il
contribuente riceve un avviso di sgravio o
di restituzione. Se è stato accolto in parte
o rigettato, il servizio delle imposte notifica
la decisione con una lettera raccomandata
con ricevuta di ritorno ed il contribuente
dispone di un termine di 2 mesi per adire
il tribunale.
“La sostituzione della norma di diritto” : in
materia contenziosa, l’amministrazione ha il
diritto di giustificare il fondamento di una
imposizione contestata, basandosi su di una
normativa differente da quella inizialmente
invocata. Riguarda il caso in cui la stessa base
imponibile è suscettibile di rimanere sottoposta alla stessa imposta non in virtù della
disposizione legale iniziale, ma sulla base di
Un aspetto,
infine, che mi ha
piacevolmente
sorpreso è stato
il colore degli
uffici: all’interno
di edifici per
lo più grigi e
molto “statali”,
invece del grigio
monocromatico,
pareti declinate
nelle tinte pastello
del giallo, rosa,
lilla, azzurro,
verde, arancione,
con caloriferi,
porte, tende ed
inferriate esterne
sfumate tinta su
tinta!!
Ambienti
veramente molto
belli e gradevoli
a vedersi, quindi
anche cura
dell’aspetto visivo a
favore degli utenti!!
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un’altra disposizione che l’ha sostituita.
Questa possibilità può essere invocata in
ogni momento nella procedura contenziosa.
Ma il sistema fiscale francese prevede degli
altri istituti a cui far ricorso prima di intentare una lite ?
Sì. Prima di tutto i “recours amiables”. Se
il contribuente ha un problema legato alla
dichiarazione, di calcolo o di pagamento
dell’imposta, deve contattare prima di tutto
il Centro delle Imposte o la Tesoreria.
Se dopo questo primo passo non si è soddisfatti, ci si può rivolgere al Conciliatore
fiscale dipartimentale ed al Mediatore del
MINEFI.
Se le differenti vie del recours amiable non
hanno risolto il problema, il contribuente
può depositare un reclamo dopo la iscrizione a ruolo (mise en recouvrement) dell’imposizione: réclamation contentieuse. Si
avvierà, quindi, una procedura contenziosa
dopo la quale sarà comunque possibile adire
il tribunale.
Inoltre si può chiedere une “remise gracieuse” (riduzione ) quando il soggetto non contesta il fondamento dell’imposizione, ma ha
delle difficoltà a pagare, cioè si trova in una
situazione difficile. Solo le imposte dirette possono essere oggetto di una riduzione
mentre le imposte di registrazione (diritti di
successione, ecc.) e l’imposta di solidarietà sulla fortuna no. La domanda è presa in
considerazione in funzione della situazione
del contribuente che può trarre origine dallo spostamento del periodo di pagamento
dell’imposta, da una perdita imprevista dei
redditi (disoccupazione) o da situazioni eccezionali quali decesso di un congiunto, separazione, invalidità o malattia che ha portato a delle spese anomale, molto elevate.
Se l’amministrazione non risponde entro il
termine di due mesi, la domanda è considerata come rigettata. Allo scadere di questo
termine, il contribuente può adire il giudice
amministrativo presentando un ricorso per
eccesso di potere.
Il Conciliatore fiscale dipartimentale prende
in esame i problemi fiscali di un contribuente o dei litigi relativi agli impegni assunti
dall’amministrazione fiscale sulla qualità del
servizio.
Per i problemi legati all’imposta (calcolo,
pagamento o reclamo) ci si deve prima di
tutto rivolgere al servizio competente. Se, al
termine di questa prima fase, si ritiene che
la domanda non sia stata trattata in modo
soddisfacente, si può adire il conciliatore
così il rigetto o l’ammissione parziale di un
reclamo, il rigetto di una domanda di riduzione delle sanzioni, il rifiuto di dilazioni
dei pagamenti … possono essere oggetto di
una richiesta che, comunque, non dispensa
dal pagamento delle somme richieste e non
interrompe i termini del ricorso contenzioso.
Ma il suo ruolo va al di là delle questioni
fiscali. Si pone all’ascolto dell’utente che
constata che gli impegni assunti in materia
di qualità del servizio non sono stati rispettati.
Tre sono le situazioni che esulano dalla
competenza del conciliatore:
• le procedure di verifica della contabilità
o l’esame della situazione fiscale personale;
•
i litigi relativi alla pubblicità immobiliare (Conservatorie);
•
le domande che sono state oggetto di
una richiesta al Presidente della Repubblica, al Primo Ministro, dei direttori
generali delle imposte o della contabilità pubblica, dei parlamentari e degli
eletti locali.
Il Conciliatore dipartimentale, infine, tratta
molto rapidamente le istanze: il termine entro il quale rispondere è di 30 giorni.
Se la decisione non soddisfa, ci si può rivolgere al mediatore del MINEFI.
ERICA è il nome del Registro informatizzato del contenzioso amministrativo.
LE DIFFERENTI GIURISDIZIONI
La Giustizia comporta, in Francia, due ordini di giurisdizioni:
LA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA è competente per giudicare i litigi che
oppongono una persona privata allo Stato,
ad una collettività territoriale, ad un servizio
pubblico o ad un organismo privato avente
una missione di servizio pubblico. I magistrati che ne fanno parte conoscono bene le
regole di funzionamento dei servizi pubblici
e sono dunque in grado di controllarli effi-
cacemente. La loro missione è quella di far
rispettare il diritto dalle amministrazioni e
dai servizi pubblici e di riparare ai danni che
queste possono aver causato.
LA GIURISIZIONE GIUDIZIARIA è
competente per giudicare le liti di natura civile o commerciale fra due persone private e
per sanzionare le infrazioni alle leggi penali.
La giustizia amministrativa comporta tre livelli:
• I TRIBUNALI AMMINISTRATIVI
– TA in tutto 37, almeno uno per regione e sono le giurisdizioni competenti
di diritto comune in prima istanza, ai
quali deve essere indirizzata la richiesta
(requete) scritta.
•
LE CORTI AMMINISTRATIVE
D’APPELLO – CAA in tutto 8 e statuiscono in appello contro un giudizio reso
da un tribunale amministrativo.
•
IL CONSIGLIO DI STATO è la giurisdizione suprema che verifica il rispetto
delle regole di procedura e la corretta
applicazione delle regole di diritto.
Le procedure sono scritte, in primo grado
ed in appello si possono far valere nuovi elementi.
PROCEDURE DAVANTI AI TRIBUNALI DELL’ORDINE GIUDIZIARIO
Sono competenti in materia di imposte di
registro, di tassa di pubblicità immobiliare e
di imposta di bollo.
IL TRIBUNALE DE GRANDE INSTANCE – TGI è il solo competente per conoscere queste materie in primo grado e può
essere adito sia dall’amministrazione che dal
contribuente.
La sentenza può essere appellata davanti alla
Corte d’Appello – CA ed anche questa procedura è esclusivamente scritta e si svolge in
contraddittorio.
La sentenza può formare oggetto di ricorso
in cassazione.
UDIENZA PRESSO IL TRIBUNALE
AMMINISTRATIVO DI BESANÇON
Anche il contenzioso ha avuto il suo momento “pratico” ovvero l’opportunità di
assistere ad un’udienza presso il Tribunale
Amministrativo di Besançon.
Prima dell’inizio dell’udienza il Presidente
ha comunicato ai presenti la presenza di
“deux fonctionnaires de l’administration fiscale italienne”.
E’ stata un’udienza lunga ma molto interessante.
I giudici amministrativi assumono le funzioni di CONSEILLER RAPPORTEUR
DE L’AFFAIRE, di CONSEILLER, di
PRESIDENT e di COMMISSAIRE DU
GOUVERNEMENT.
Le Rapporteur riassume il contenuto della
istanza (requete) e dello scambio di memorie intervenuto durante l’istruzione del
ricorso, poi il President domanda alle parti
se hanno delle osservazioni da formulare ed
infine il Commissaire du Gouvernement,
magistrato che non rappresenta né lo Stato,
né il Governo, né l’amministrazione, pronuncia le sue conclusioni e propone in tutta
indipendenza la soluzione che gli sembra
più appropriata.
Infine le parti possono esporre delle osservazioni orali, presentando una nota indirizzata alla formazione del giudizio.
Questa occasione mi ha particolarmente
soddisfatto, essendomi occupata di contenzioso in veste di Direttore della Commissione Tributaria Provinciale di Cremona per
quattro anni e poi presso un ufficio locale, e,
anche se le competenze sono diverse, poter
incontrare e confrontarmi con “l’omologo
francese”, ovvero “le Greffier en chef ”, mi
ha entusiasmato.
VISITA AL PARLAMENTO EUROPEO
DI STRASBURGO
CAPITALE D’EUROPA
Last but not least!! Una giornata è stata
dedicata a questa meravigliosa città. Con
due gentilissimi colleghi e dopo una visione d’insieme di Strasburgo dal canale ILL a
bordo di un battello, ho toccato il cielo con
un dito quando sono entrata nel Parlamento
Europeo ed ho assistito ad una Discussione
congiunta – Procedura di bilancio 2008 ed
alle Relazioni orali di alcuni parlamentari.
VISITE SUL TERRITORIO
All’interno di questo intenso Programma di
lavoro sono stati inserite alcune visite molto
interessanti per meglio conoscere il territorio.
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1. Il giorno in cui siamo stati a Gray, la
visita ai Musei dipartimentali Albert et
Félicie Demard: le Musée des Arts et
Traditions Populaires presso il castello
di Champlitte: evocazione del mondo
rurale alla fine del 19° secolo in Francia e più particolarmente nella regione
di Champlitte con meticolosa ricostruzione dei luoghi di lavoro e di vita della
comunità; e, poco lontano, le Musée des
Arts et Techniques che mette in luce i
cambiamenti della tecnologia intervenuti al termine del 19° ed all’inizio del
20° secolo che hanno avuto un’influenza
considerevole sul mondo artigianale.
2. La più antica vetreria di Francia, la Passavant La Rochère, risalente al 1475.
3. Il giorno in cui siamo stati a Lure ed
a Luxeuil, visita della Chapelle de Rochamp progettata nel 1954 dal famoso
architetto Le Corbusier, che domina la
pianura dalla cima di una collina. Strana struttura, bianchissima, con l’interno
dove predomina il cemento ed illuminato solo da piccole fessure nel muro
ricoperte da vetri colorati su ognuno
dei quali è incisa una invocazione alla
Madonna e che, con il sole, producono effetti di luce spettacolari illuminando l’ambiente spoglio e freddo, ma che
emana una sua forza ed un suo calore.
PAGINA 14
4. Luxeuil-sur-Bains, infine, graziosissima cittadina, famosa per le Terme (dal
tempo della Principessa Eugenia, moglie di Napoleone III, che qui veniva
“a prendere i bagni”) e per il monastero
fondato da San Colombano. E qui ho
sentito molto forte il legame con la mia
terra (Piacenza) perché il monaco irlandese Colombano nel 590 iniziò un lungo pellegrinaggio in Gallia dove fondò
i monasteri di Annegray, LUXEUIL e
Fontane. Nel 612 giunse in Italia dove
strinse buoni rapporti con il re longobardo Agilulfo e la regina Teodolinda,
ottenendo nel 614 il permesso di erigere
a BOBBIO (bella cittadina medievale
situata sulle colline piacentine) una cella monastica che in seguito divenne uno
dei più importanti centri religiosi e culturali del periodo medievale (il periodo
di massimo splendore, con la realizzazione di splendidi codici miniati, si ebbe tra
il IX ed il XII secolo e nel 1015 l’abate
Adaloaldo venne nominato vescovo). La
mia Diocesi è denominata di Piacenza
– Bobbio per sottolineare l’importanza
religiosa di questo centro.
5. Avremmo dovuto visitare anche le Musée
de la Mine, in quanto in questa Regione
sono presenti tante miniere di carbone e
le Plateau des mille étangs, al limite dei
Vosges Saônesi, ricco di ghiacciai e di foreste dove poter fare delle escursioni.
6. Il fine settimana è stato dedicato a Lione, splendida città in parte collinare ed
edificata fra due fiumi, le Rhone e la
Saône, con un bellissimo, immenso parco all’interno del quale vi sono il Giardino zoologico ed un Giardino botanico
risalente al 1880.
CONSIDERAZIONI FINALI
Che dire, al termine di questa Relazione?
Un grazie di cuore va a tutte les Dames et les
Messieurs che mi hanno seguito alla scoperta del sistema fiscale francese, e tutti l’hanno
fatto con tanto entusiasmo, ed anche di una
parte della Francia che assolutamente non
conoscevo, l’Ile verte, che ho imparato ad
amare, perché sono convinta che è importante calarsi nella realtà locale per capire
meglio come funziona un sistema amministrativo. E’ stata inoltre un palestra molto
stimolante il pensare, parlare, scrivere, dire
battute toujours en français che, ora più che
mai, è la lingua straniera che amo di più.
E’ stata un’esperienza indimenticabile sia
dal punto di vista professionale che umano,
ho avuto la netta percezione che è tanta la
voglia di lavorare e di migliorare dei colleghi francesi e non solo, quindi, “Bercy en
mouvement” ma anche, e soprattutto, “Les
employées en mouvement”.
Paola Celada
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Dicembre 2007 - pdf - Direzione regionale Emilia Romagna