RELAZIONE FINALE DI PROGETTO GESTIONE DEI RIFIUTI: PREVENZIONE ED OTTIMIZZAZIONE LA GESTION DES DÉCHETS: PRÉVENTION ET OPTIMISATION Redazione Riccardo Marchesi e Veronica Bazzano (Corintea soc. coop.) Claudia Bianco (Direzione Ambiente Regione Piemonte) Ananda Trouillet (SMITCOM 05 de l’Embrunais Savinois) Benjamin Tocon (Pays Sisteronais-Buëch) Sara Faraci e Paola Guerrieri (Achab s.r.l.) Progetto grafico: Achab s.r.l. Il progetto.............................................................................................................................................................. 4 Partnership.................................................................................................................................................... 4 Obiettivi......................................................................................................................................................... 5 Coordinamento del progetto.......................................................................................................................... 5 Azioni e sviluppo del progetto................................................................................................................................ 8 AZIONE 1 Prevenzione e gestione dei rifiuti organici in aree a forte dispersione abitativa.............................................. 8 1.1 Identificazione degli scenari e valutazioni............................................................................................... 8 1.2 Realizzazione delle iniziative pilota.......................................................................................................... 9 1.3 Stesura delle linee guida metodologiche............................................................................................... 21 AZIONE 2 Minimizzazione dei rifiuti attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni e delle imprese del territorio..... 22 2.1 Pubbliche amministrazioni.................................................................................................................... 22 2.2 Grande Distribuzione Organizzata....................................................................................................... 24 2.3 Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.............................................................................. 24 AZIONE 3 Sviluppo di un nuovo approccio organizzativo della raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati....... 28 3.1 Analisi delle esperienze e valutazioni.................................................................................................... 28 3.2 Realizzazione di iniziative pilota........................................................................................................... 29 3.3 Gestione dei rifiuti nelle zone rurali a vocazione turistica.............................................................................35 AZIONE 4 Osservatorio sull’attuazione delle politiche locali di prevenzione della produzione dei rifiuti........................ 36 4.1 Creazione del portale WEB sulla prevenzione..................................................................................... 36 4.2 Incontri ed eventi.................................................................................................................................. 38 Comunicazione e disseminazione....................................................................................................................... 40 Sintesi degli output e dei risultati.......................................................................................................................... 44 Sostenibilità......................................................................................................................................................... 46 Indice IL PROGETTO Partnership • CISA Ciriè (Capofila del progetto), Consorzio di gestione dei rifiuti, raggruppa 38 comuni • Direzione Ambiente della Regione Piemonte. • localizzati nel nord-ovest della Provincia di Torino, per 94.400 abitanti. Association du Pays Sisteronais-Buëch, la cui sede sociale è localizzata a Sisteron nelle Alpes de Haute-Provence, raggruppa 83 comuni (organizzata in 9 EPCI – Comunità di Comuni) per 29.400 abitanti ripartiti sui dipartimenti Alpes de Haute-Provence, • Hautes-Alpes e Drôme. SMICTOM 05 (Syndacat Mixte Intercommunal pour la Collecte et le Traitement des Ordures Ménagères) de l’Embrunais-Savinois, il quale raggruppa 16 comuni appartenenti a 3 Comunità di Comuni, per un totale di 12.200 abitanti residenti e circa 59.000 nella • • • stagione turistica. CCA Ivrea, Consorzio di gestione dei rifiuti, raggruppa 108 comuni localizzati nel nord della Provincia di Torino, per 187.800 abitanti. COSRAB Biella, Consorzio di gestione dei rifiuti che raggruppa la totalità dei comuni della Provincia di Biella, ossia 82 comuni, per 187.600 abitanti. Parco Regionale Naturale del Beigua, istituito nel 1985 e localizzato in Liguria, tra le province di Savona e Genova, caratterizzato da una superficie complessiva di 8.715,03 ha; i comuni coinvolti nel presente progetto sono Sassello (sede legale del Parco), Stella e Varazze, tutti situati in provincia di Savona e già nella C.M. del Giovo, per complessivi 18.300 abitanti circa. 4 Obiettivi L’obiettivo generale del progetto era “Offrire agli enti partecipanti, attraverso lo scambio di esperienze e l’attuazione di iniziative pilota, modelli e strumenti per migliorare la politica locale di minimizzazione dei rifiuti urbani”. In altri termini si trattava di prevenire la produzione di rifiuti e aumentare la raccolta differenziata nelle aree dove le performance sono ancora insoddisfacenti riducendo ulteriormente i fabbisogni di smaltimento, il tutto in coerenza con i principi che governano la politica europea di gestione dei rifiuti. In qualche modo quindi il progetto C3PO si era dato il compito di diffondere buone pratiche di riduzione e raccolta differenziata, anche coinvolgendo imprese, organizzazioni, amministrazioni pubbliche del territorio, creando le condizioni per una continuità alle ricadute del progetto anche dopo il suo termine (sostenibilità). I risultati attesi dal progetto, attraverso lo svolgimento delle varie azioni previste, si possono riassumere, facendo riferimento al Quadro Logico elaborato in fase progettuale: • • • nella valorizzazione delle esperienze condotte nei territori dei partner, e più in generale nei due Paesi, e nella messa a disposizione degli amministratori pubblici e dei tecnici di un quadro completo di conoscenze, esperienze e strumenti a supporto delle scelte gestionali; nel coinvolgimento di diversi attori imprenditoriali (e di amministratori locali) su obiettivi di sostenibilità ambientale; nel fornire forte visibilità alle politiche di prevenzione attuate nei territori, stimolo alla cittadinanza ed agli amministratori locali verso l’impegno in azioni concrete. Coordinamento del progetto La riunione di avvio del progetto (kick off meeting) ha avuto luogo a Briançon il 27 febbraio 2013 nella sala “Jean Bouin” presso la sede della Communauté de Communes du Briançonnais. All’ordine del giorno la presentazione dei partner, un’analisi dei meccanismi amministrativi e finanziari del programma ALCOTRA, l’insediamento del comitato di pilotaggio del progetto (COPIL) e la programmazione delle attività per i primi 6 mesi. 5 Il comitato di pilotaggio si è successivamente riunito in occasione degli incontri transfrontalieri a: • Torino il 18/06/2013, presso l’Ecocentro AMIAT di via Arbe; • Sassello 05/06/2014, presso la Casa del Parco, con valutazione intermedia del progetto; • • • Bruis il 04/10/2013, presso la sede comunale; Candia 17/11/2014, presso il Comune; Torino 10/03/2015, presso Regione Piemonte, Assessorato Ambiente, con valutazione finale del progetto. Per favorire lo scambio di informazioni tra i partner, oltre ad un’area riservata sul sito WEB del progetto, è stata attivata la gestione condivisa (Google Drive) tra tutti i partner di alcuni file, in particolare di una tabella sintetica riassuntiva dell’avanzamento delle attività svolte dai partner. Sono organizzati degli incontri transfrontalieri locali aperti e degli eventi nel corso del progetto. Nel 2013: • il 27 febbraio, sul tema del compostaggio collettivo (azione 1), nell’Embrunais è stata realizzata una riunione tecnica con presentazione delle esperienze realizzate da SMICTOM e l’analisi di aspetti tecnici; la mattina seguente vi è stata la presentazione e discussione di un protocollo di sperimentazione per il compostaggio collettivo, sulla base delle esperienze dei partner (compostaggio condominiale Embrunais, condominiale e di villaggio di Pays Sisteronais) cui è seguita la visita ad installazioni di compostaggio • condominiale (azione 1) e di raccolta controllata (azione 3); il 18 giugno i partner si sono incontrati a Torino per la visita di un Ecocentro (Centro di raccolta/dechetterie) e dell’adiacente Centro del riuso e il giorno seguente a Ciriè si è svolto un workshop e la presentazione del progetto alla stampa; il workshop 6 era finalizzato ad approfondire alcuni temi trattati nel progetto, quali la gestione dei rifiuti organici in aree a bassa densità di popolazione, (azione 1), le buone pratiche di riduzione dei rifiuti rivolte alla pubblica amministrazione (azione 2), i sistemi di raccolta • differenziata ad accesso controllato (azione 3); il 2 ottobre 2013, sul territorio del Pays Sisteronais, a Bersac, è stata realizzata una dimostrazione su 2 sistemi di raccolta con contenitori a grande capacità (uno francese ed uno italiano), mentre il giorno successivo è stata effettuata la visita ad alcune istallazioni per la raccolta controllata dei rifiuti nella zona della Vallée de l’Oule. Nel 2014: • il 5 e 6 giugno è stata effettuata una visita di studio nel Parco del Beigua; il primo giorno (giornata mondiale dell’ambiente) è stato organizzato un evento presso la Casa del Parco e il giorno successivo un workshop “aperto”, a Stella, di presentazione del progetto, presso la sala consiliare del comune, cui sono seguite 2 visite presso le isole ecologiche in frazione Alpicella (Comune di Varazze) e in frazione Piampaluco (comune • di Sassello), realizzate con il progetto; il 17 novembre è stata effettuata una visita nel territorio di CCA, con la visione delle realizzazioni dei relativi progetti pilota, a Carema (azione 3) e a Vialfré (azione 1), mentre il giorno 18 è stato realizzato a Ivrea (TO) un workshop di presentazione delle attività svolte con il progetto. L’evento finale si è svolto l’11 marzo 2015 a Torino, presso il Centro “Torino Incontra” della Camera di Commercio. 7 AZIONI E SVILUPPO DEL PROGETTO AZIONE 1: Prevenzione e gestione dei rifiuti organici in aree a forte dispersione abitativa Gli obiettivi di questa azione erano: • definire strategie, modelli e strumenti per la gestione ottimale, sotto il profilo ambientale • verificare sul campo alcuni modelli/soluzioni tecniche, aventi carattere innovativo. ed economico, degli scarti organici in aree disperse e decentrate; 1.1 Identificazione degli scenari e valutazioni Questa fase ha previsto un’analisi di buone pratiche e la partecipazione a giornate di approfondimento e visite di studio: • giornate di studio sul “compostage partagé” organizzate nel territorio dell’Embrunais • sopralluoghi presso la Comunità Montana Monte Cervino (Valle d’Aosta) per visionare (27-28/febbraio 2013); alcune installazioni di “casette” per il compostaggio, a servizio di grandi utenze. Il principale documento di riferimento è stato la GUIDE MÉTHODOLOGIQUE DU COMPOSTAGE PARTAGÉ (OU SEMI-COLLECTIF) – ADEME, novembre 2012 (Studio realizzato per l’ADEME da Agnès Demolles - Inddigo, Christian Nanchen - Compostage Eco-Citoyen, Pascal Retiere - Compostri pour le Reseau Compost Citoyen, Roger Proix – Gesper). Si sono pertanto identificati dei modelli operativi finalizzati alla gestione locale della frazione organica, attraverso iniziative di compostaggio di comunità, condominiale, presso grandi utenze e individuale, in sostituzione parziale o totale della raccolta differenziata della frazione organica. 8 Le informazioni raccolte sono state utilizzate per la redazione di un “protocollo” condiviso per i progetti pilota di “compostaggio statico”, che ha costituito la base per la redazione delle relative schede tecniche e per la successiva guida metodologica (cfr. § 1.3). 1.2 Realizzazione delle iniziative pilota Dopo un’attività di “animazione territoriale” e sensibilizzazione, che ha richiesto un periodo variabile nei vari territori, sono stati individuati i seguenti progetti pilota: 1. compostaggio di comunità (villaggio) con chalet in legno • Lemie (CISA) • Stella (Parco del Beigua) • • Vialfrè (CCA) Sauze-le-Lac (SMICTOM 05) 2. compostaggio di comunità (villaggio) con compostiera elettromeccanica • Masserano (COSRAB) • Territorio di SMICTOM 05: 16 comuni 3. compostaggio condominiale • Cantoira (CISA) 4. compostaggio presso grandi utenze • Casa di riposo - Andorno Micca (COSRAB) • Utenze professionali (SMICTOM 05) • • • Scuola e relative cucina e mensa - Stella (Parco del Beigua) Camping des Barillons a Serres (Pays Sisteronais-Buëch) Cimitero della CC du Laragnais (Pays Sisteronais-Buëch) 5. compostaggio individuale • • Serrois, Laragnais e Vallée de l’Oule (Pays Sisteronais-Buëch) Territorio di SMICTOM 05: 16 comuni 9 Compostaggio di comunità Lemie (CISA) Innanzitutto sono state valutate con la Provincia di Torino le implicazioni amministrative legate all’installazione. Sono state quindi redatte le bozze del regolamento comunale di gestione dei rifiuti con l’introduzione di norme sul compostaggio domestico/collettivo e della convenzione tra Consorzio e Comune per il lancio dell’iniziativa pilota. Il target dell’iniziativa del compostaggio di comunità, realizzata nel nucleo abitato principale di Lemie, è rappresentato da n. 10 famiglie residenti tutto l’anno, corrispondenti a 20 abitanti, e n. 66 famiglie presenti saltuariamente, per le quali si stima una presenza media di 2,5 persone a famiglia per 45 giorni all’anno, corrispondenti a 20 abitanti equivalenti (apporto potenziale: circa 3 t/anno). Si è prevista l’utilizzazione di uno chalet per il compostaggio, in legno, da 5 m3, nel quale gli utenti devono conferire direttamente. Lo chalet è costituito da 3 scomparti: uno per l’immissione degli scarti e la prima fase di trasformazione, uno per la fase di maturazione e uno per lo stoccaggio del materiale strutturante ligno-cellulosico. Definite le caratteristiche costruttive, si è proceduto all’acquisto delle attrezzature necessarie e, il 15/01/14, è stata effettuata l’installazione. Dopo avere predisposto e realizzata la campagna di comunicazione, costituita da cartellonistica, lettera, busta, pieghevole, manifesto e locandina, il 15/03/14 si è svolto l’evento di inaugurazione dello chalet, con corso di compostaggio e punto informativo. Successivamente sono stati effettuati diversi sopralluoghi di monitoraggio da parte dei 10 tecnici incaricati da CISA, nei quali sono stati verificati la qualità dei conferimenti del processo e misurati alcuni parametri (temperatura, presenza di insetti, presenza di roditori ecc.). È stato inoltre predisposto un “feedback” per gli utenti. A novembre 2014 è stato prelevato dalla Regione Piemonte un campione di materiale in trasformazione, per verificare il grado di stabilità biologica e l’igienizzazione. Tale verifica ha dato esito positivo, poiché: • • l’Indice di respirazione dinamico è risultato basso (circa 500 mg O2/kg sv * h) e quindi il materiale ha raggiunto un adeguato grado di maturazione ed il processo è avvenuto correttamente; si è rilevata assenza di patogeni (Escherichia coli e Salmonella spp) e quindi il materiale risulta igienizzato. A fine gennaio è stato prelevato dalla Regione Piemonte un campione di compost per verificare la coerenza con i parametri della Legge sui fertilizzanti per l’ammendante compostato misto (Limiti D. Lgs. 75 del 29/04/2010). I parametri “ambientali” (metalli pesanti e frazioni estranee) sono risultati ampiamente nella norma, così come, sotto il profilo igienico sanitario, è stata confermata l’assenza di patogeni. I parametri agronomici sono quasi tutti entro i limiti ed in particolare è risultato ottimo il parametro dell’indice di germinazione (86%), che dimostra l’assenza di fitotossicità residua. Un po’ sotto allo standard richiesto la presenza di Humus totale (4,07% s.s. contro 7,00%) mentre umidità e il pH sono un po’ superiori al limite massimo fissato (rispettivamente 59% contro 50% e 8,69 contro 8,50); questi ultimi due sono parametri che non hanno un risvolto importante ai fini dell’utilizzo del compost. Il 3 marzo 2015, dopo le operazioni di vagliatura, il compost prodotto è stato distribuito agli abitanti, nel corso di un evento appositamente organizzato (“Festa del compost”). La Regione Piemonte ha effettuato anche un’analisi merceologica sul rifiuto indifferenziato di Lemie, per valutare la presenza residua della frazione organica. Tale risultato indica ancora una partecipazione parziale al compostaggio di villaggio. 11 Compostaggio di comunità Vialfrè (CCA) Si tratta di un progetto “gemello” rispetto a quello di Lemie. Pertanto ha seguito lo stesso percorso per le implicazioni di tipo autorizzativo. Il target dell’iniziativa del compostaggio di comunità, realizzata nel nucleo abitato principale di Vialfrè, è rappresentato da n. 33 famiglie che non praticano il compostaggio domestico, corrispondenti a circa 70 abitanti (apporto potenziale: circa 5 t/anno). Si è proceduto all’acquisto delle attrezzature necessarie (tra cui, oltre ad uno chalet per il compostaggio in legno da 5 m3, un biotrituratore a motore a scoppio) e il 18/03/14 è stata effettuata l’installazione. Dopo avere predisposto e realizzata la campagna di comunicazione, costituita da cartellonistica, lettera, busta, pieghevole, manifesto e locandina, il 03/05/14 si è svolto l’evento di inaugurazione dello chalet, con corso di compostaggio e punto informativo. Successivamente sono stati effettuati diversi sopralluoghi di monitoraggio da parte dei tecnici incaricati da CCA, nei quali sono stati verificati la qualità dei conferimenti e del processo e misurati alcuni parametri, oltre che forniti riscontri agli abitanti coinvolti. 12 A dicembre 2014 è stato prelevato dalla Regione Piemonte un campione di materiale in trasformazione, per verificare il grado di stabilità biologica e l’igienizzazione. Tale verifica ha dato esito positivo, poiché: • • l’Indice di respirazione dinamico è risultato basso (poco meno di 500 mg O2/kg sv * h) e quindi il materiale ha raggiunto un adeguato grado di maturazione ed il processo è avvenuto correttamente; si è rilevata assenza di patogeni (Escherichia coli e Salmonella spp) e quindi il materiale risulta igienizzato. A fine gennaio è stato prelevato dalla Regione Piemonte un campione di compost per verificare la coerenza con i parametri della Legge sui fertilizzanti per l’ammendante compostato misto (Limiti D. Lgs. 75 del 29/04/2010). I parametri “ambientali” più critici (metalli pesanti) sono risultati ampiamente nella norma, così come, sotto il profilo igienico sanitario, è stata confermata l’assenza o valori molto al di sotto dei limiti di legge per i patogeni. Le frazioni estranee sono risultate lievemente sopra i limiti (1,21 s.s. contro 0,50), ma occorre notare che il materiale è stato prelevato prima della vagliatura finale, che ha eliminato pressoché del tutto tali frazioni. I parametri agronomici sono quasi tutti entro i limiti ed in particolare è risultato ottimo il parametro dell’indice di germinazione (91%), che dimostra l’assenza di fitotossicità residua. Al di sotto rispetto allo standard richiesto la presenza di Humus totale (2,66% s.s. contro 7,00%) mentre l’umidità è un po’ superiore al limite massimo fissato (52% contro 50%). Il 3 marzo 2015, dopo aver effettuato la vagliatura il compost prodotto è stato distribuito agli abitanti, nel corso di un evento appositamente organizzato (“Festa del compost”). La Regione Piemonte ha effettuato anche un’analisi merceologica sul rifiuto indifferenziato di Vialfrè, per valutare la presenza residua della frazione organica. 13 Tale risultato indica che la strategia di compostaggio in loco, attraverso la combinazione tra compostaggio domestico individuale e di comunità, sta dando dei risultati, ma ci sono ampi margini di miglioramento. In sintesi, il monitoraggio qualitativo effettuato dalla Regione sulle esperienze di compostaggio di Lemie e Vialfrè ha evidenziato che l’attrezzatura utilizzata e le modalità operative individuate sono idonee alla produzione di compost conforme alla normativa, ma il processo richiede tempi più lunghi di quelli a disposizione nell’ambito del progetto. Dopo 11 mesi di sperimentazione infatti si è prodotto “compost fresco”, che necessita di ulteriore tempo per completare il processo di maturazione. Per il rispetto integrale dei parametri previsti per la produzione di compost di qualità, occorrerà quindi valutare la necessità di adeguare i tempi di permanenza nello chalet o di individuare delle aree per completare la maturazione del materiale compostato al termine del trattamento all’interno dello chalet. Risulta inoltre necessario motivare/richiamare periodicamente le utenze coinvolte soprattutto per incentivare il conferimento “continuativo” dello scarto organico. 14 Compostaggio di comunità Stella (Parco del Beigua) Anche in questo caso si è verificato con la Provincia di Savona il percorso autorizzativo (comunicazione di attività di recupero di rifiuti non pericolosi). È stata successivamente stipulata (in data 21/05/14) una convenzione tra Ente Parco del Beigua e ATA l’Azienda pubblica che gestisce i rifiuti nel capoluogo savonese e in altre Comuni dell’area per la gestione delle due iniziative pilota realizzate nel Comune di Stella (SV). Il target dell’iniziativa del compostaggio di comunità, realizzata nella frazione S. Giustina, è rappresentato da n. 54 famiglie che non praticano il compostaggio domestico + una struttura residenziale riabilitativa, per complessivi circa 130 abitanti equivalenti (apporto potenziale: 9,5 t/anno). Le attrezzature utilizzate sono state n. 2 chalet in legno da 5 m3. È successivamente stata realizzata una campagna di comunicazione, attraverso diversi strumenti, tra cui 3 incontri pubblici, al termine della quale è stato avviato il conferimento da parte degli utenti. 15 Compostaggio di quartiere nell’Embrunais: «un progetto» (SMICTOM 05) Lo SMICTOM ha avviato il compostaggio di quartiere nel 2012 nel comune di Sauze-leLac. Questa esperienza pilota ha permesso di trasformare il compostaggio in un momento di condivisione tra gli abitanti. Sono stati installati 3 composter da 600 l presso i giardini pubblici. Come per i partner italiani CISA e Parco del Beigua, lo SMICTOM vuole sviluppare gli chalet di compostaggio su ogni comune; sono stati redatti degli opuscoli destinati agli abitanti che invitano ad utilizzare questo sistema di compostaggio. Compostaggio di comunità con compostiera elettromeccanica a Masserano (COSRAB) Al fine di ampliare la gamma delle esperienze da attivare, tenendo presente sia il quadro delle risorse disponibili che il bacino di utenza, si è ritenuto opportuno utilizzare in questo progetto pilota una compostiera elettromeccanica. L’intervento ha previsto l’eliminazione della raccolta differenziata dell’organico nella Frazione Rongio Superiore di Masserano (BI), sostituita dal conferimento diretto da parte dei cittadini nella macchina e compostaggio in loco. Il target è rappresentato da 49 famiglie residenti e 40 famiglie non residenti (tot 89 utenze domestiche iscritte a TARI). Attraverso una procedura di evidenza pubblica, sulla base di una serie di criteri tecnici, si è effettuato l’acquisto della compostiera elettromeccanica e si sono avviati i relativi lavori di predisposizione della piattaforma, di infrastrutturazione (alimentazione elettrica) e di costruzione della tettoia. Parallelamente è stata redatta la documentazione tecnica necessaria 16 per l’Autorizzazione Unica Ambientale, attraverso un percorso concordato con la Provincia di Biella. Sono stati predisposti i materiali informativi per la popolazione, realizzata una conferenza stampa ed effettuato un incontro pubblico. L’installazione della macchina è avvenuta nel mese di febbraio 2015. Compostaggio condominiale a Embrun (SMITCOM) Per attrezzare le residenze è stato redatto un protocollo per definire le procedure amministrative tra lo SMICTOM e gli amministratori dei condomini. Tra i due soggetti viene firmata una convenzione che definisce gli impegni di ognuno. Questa attività richiede un monitoraggio particolare da parte del responsabile del compostaggio che ha permesso di far emergere le difficoltà e di provare a risolverle mettendo a punto delle azioni pilota: • definizione • installazione di lucchetti per chiudere i • • di una campagna comunicazione permanente; di compostatori se le prescrizioni non vengono rispettate; un controllo annuale in loco: per rinnovare la formazione degli abitanti sul compostaggio; distribuzione l’installazione di e pieghevoli: la uno promozione per del compostaggio condominiale, l’altro sulle modalità di conferimento e gestione. A fine progetto C3PO è stata realizzata una guida al compostaggio con tutti i consigli necessari agli utilizzatori. 17 Compostaggio condominiale a Cantoira (CISA) È stato promosso e attivato, con strumenti amministrativi ed economici, il compostaggio condominiale a Cantoira e Ceres (Valli di Lanzo - TO), con adesione di una decina di condomini. Gli strumenti amministrativi sono rappresentati dalla convenzione tipo tra Consorzio, Comune e amministrazione condominiale, con l’identificazione dei rispettivi impegni, e dall’inserimento di questa pratica nei Regolamenti di gestione dei rifiuti e della Tassa Rifiuti (TARI). Gli strumenti economici sono rappresentati dalla fornitura gratuita delle compostiere e dalla previsione di uno sconto sulla TARI. Sono stati effettuati gli interventi di informazione a partire dal 26/9/14, e i successivi sopralluoghi di monitoraggio. Compostaggio presso una Casa di Riposo a Andorno Micca (COSRAB) Dopo un’attività di concertazione con il Comune, che originariamente prevedeva anche il compostaggio di comunità, ci si è concentrati su un progetto localizzato presso la casa di riposo “Il Sorriso” di Andorno Micca (BI), la quale ospita mediamente 60 persone e quindi fornisce più di 120 pasti principali al giorno. Date limitate quantità in gioco, legate anche alla modalità di preparazione dei pasti oltre che ai criteri restrittivi sui conferimenti, riguardo agli avanzi di cibi cotti, si è optato per l’utilizzo di semplici cassoni in legno per il compostaggio. Così come per gli chalet si tratta di n. 3 scomparti (immissione, maturazione, materiale ligno-cellulosico), costituiti da contenitori diversi. È stato quindi effettuato l’ordine delle attrezzature necessarie ed il progetto è stato avviato operativamente all’inizio del mesi di agosto 2014, previa effettuazione della formazione del personale addetto alla cucina. Sono stati effettuati successivi interventi di monitoraggio. 18 Compostaggio presso il Plesso scolastico di Stella S. Giovanni (Parco del Beigua) La struttura, nel periodo scolastico, distribuisce circa n. 450 pasti a settimana, preparati sul posto (circa 2,5 t/anno). Si è optato per l’utilizzo di uno chalet del compostaggio da 5 m3, analogo a quelli utilizzati per il compostaggio di comunità nella frazione S. Giustina. A seguito dell’acquisto delle attrezzature, si è effettuato l’intervento di formazione degli operatori e l’installazione della compostiera. Sono poi stati svolti successivi interventi di verifica e monitoraggio, con esito positivo. Compostaggio presso grandi utenze professionali: «una azione autonoma» (SMICTOM 05) Per valorizzare al massimo i rifiuti fermentescibili dell’Embrunais e del Savinois, lo SMICTOM lavora alla messa in opera del compostaggio dei rifiuti organici dal 2009. Attualmente 25 strutture sono dotate di attrezzature per il compostaggio dei rifiuti organici : campeggi, rifugi, ristoranti, case di riposo. Questo tipo di compostaggio richiede una selezione dei rifiuti organici (carne, pesce, formaggi sono vietati) e questo può essere un vincolo importante per la pratica del compostaggio in alcune attività professionali. Lo SMICTOM sta inoltre testando un composter rotativo presso una casa di cura. Il principale strumento di comunicazione su questa azione (azione 1) è la creazione della “guida al compostaggio”. L’obiettivo è quello di informare gli abitanti del territorio e gli amministratori locali sulle diverse modalità di compostaggio e di presentare le azioni intraprese dallo SMICTOM. 19 Compostaggio presso il Camping des Barillons (Pays Sisteronais-Buëch) Sono state installate nel campeggio (120 piazzole) 4 compostiere, le quali hanno consentito di dimezzare la quantità di rifiuti raccolti su questo sito nell’estate 2014. Compostaggio individuale nel Pays Sisteronais-Buëch Si è scelto di operare sul compostaggio individuale associato ad interventi presso i cimiteri ed i parchi pubblici, in una strategia di compostaggio di territorio. Il Pays Sisteronais-Buëch, con le collettività territoriali associate (in particolare la CC del Laragnais, quella del Serrois e della Vallée de l’Oule) hanno realizzato una importante azione di rilancio del compostaggio domestico su zone specifiche. Questo lavoro ha soprattutto permesso di fare un bilancio (con contatto telefonico o incontro) con l’insieme delle persone che hanno già una compostiera al fine di valutare il funzionamento reale. È stata proposta una campagna di rifornitura di compostiere, privilegiando l’accompagnamento ed evitando gli errori del passato (tra cui la sola consegna senza monitoraggio/verifica). Questa azione ha permesso di rilanciare la pratica effettiva del compostaggio in 735 famiglie del territorio (correzione degli errori o riattivazione) e sensibilizzare all’adesione a nuove pratiche di prevenzione. Tra l’altro questa operazione è stata oggetto di una presentazione nel corso di un seminario di un progetto INTERREG MED BIOWASTE-SCOW, il 17 novembre 2014, a Torino. Al fine di consolidare le dinamiche messe in atto nell’ambito di C3PO, è stato organizzato il 27 gennaio 2015 a Laragne un corso destinato al pubblico, che ha riunito una quarantina di abitanti del territorio. 20 Compostaggio individuale nell’Embrunais (SMICTOM 05) Il sistema di compostaggio più diffuso è quello individuale; nel 2014 sono stati acquistati e installati da privati nei giardini 1524 compostatori. Un tecnico è stato incaricato di organizzare un’ora di formazione per i numerosi privati che desideravano acquistare un compostatore da 300 l. Questo momento serve ad aiutare gli abitanti a montare il loro composter, a dar loro dei consigli per l’installazione, l’esposizione e le prescrizioni di conferimento. Il tecnico rimane a disposizione degli utilizzatori in caso di problemi. Grazie a questo lavoro sono state identificate e raccolte nella “guida al compostaggio” un certo numero di raccomandazioni. Per gli abitanti che desiderano compostare ma che vivono in appartamento lo SMICTOM propone dei lombri-compostatori. 1.3 Stesura delle linee guida metodologiche L’attenzione del progetto C3PO si è concentrata sulle «casette» del compostaggio in legno per le seguenti ragioni: • si tratta di tecniche a basso costo adottabili in contesti di piccole comunità o villaggi; sono azzerati i costi di raccolta e trasporto • possono offrire una buona risposta su piccoli bacini (< 100 abitanti); • • a carico della collettività, i costi di trattamento sono fortemente ridotti; larga esperienza in Francia, non ancora utilizzate in Italia, ad esclusione della Valle d’Aosta, ma su utenze non domestiche; necessità di analizzare le condizioni di replicabilità nel nostro contesto. Una prima bozza delle Linee guida è stata presentata ad ECOMONDO 2014 (Rimini), nel convegno “Biowaste” ed è presente nella pubblicazione degli Atti dei convegni della manifestazione (www.ecomondo.com/Upload/modulistica/RIC/programma_completo.pdf). Sulla base degli esiti delle iniziative pilota la guida metodologica è stata aggiornata ed integrata: essa ha assunto in modo più marcato, anche attraverso l’inserimento di una parte iconografica, le caratteristiche di una “Guida Pratica”. Il documento è scaricabile al link: www.c3-po.eu/ita/download/download.htm 21 AZIONE 2: Minimizzazione dei rifiuti attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni e delle imprese del territorio Gli obiettivi di questa azione erano: • • coinvolgere le organizzazioni (segmenti di imprese e pubbliche amministrazioni) in iniziative di prevenzione della produzione di rifiuti e più in generale di eco sostenibilità, sia valorizzando quanto già fatto sul territorio, sia promuovendo nuove iniziative; fare emergere e valorizzare delle azioni già attuate sui territori, eventualmente sulla base di percorsi tipo Agenda 21 e dare una nuova visibilità all’eco-responsabilizzazione di imprese (anche secondo logiche di green marketing) ed amministrazioni. 2.1 Pubbliche amministrazioni Su questo target specifico si è lavorato per la promozione del Green Public Procurement (GPP), “contestualizzando” le attività in relazione ad altre iniziative analoghe presenti sul territorio. In particolare è stata effettuata una valutazione congiunta con la Provincia di Torino della possibile sinergia tra le attività previste nell’ambito di C3PO ed il progetto APE (Acquisti Pubblici Ecologici) della Provincia. Su questo principio sono stati progettati e realizzati due workshop sul GPP, a Ciriè il 30/01/2014 e a Banchette il 18/02/14 (IT). A partire da questa attività di sensibilizzazione e informazione, rivolta ad amministratori e tecnici locali, alcuni enti (es. lo stesso CISA) hanno aderito al progetto APE. È stata redatta una Guida metodologica rivolta alle Pubbliche Amministrazioni per l’applicazione del GPP. Tale documento, sul lato italiano, risulta estremamente utile perché il contesto normativo vigente e, soprattutto, le indicazioni che deriveranno dall’approvazione 22 definitiva del disegno di legge cosiddetto “collegato ambientale” alla manovra di finanza pubblica, rendono ormai inderogabile l’applicazione del GPP da parte delle pubbliche amministrazioni. La Guida metodologica è stata inviata a tutte le amministrazioni pubbliche di CISA e CCA. Sul lato francese, oltre ad un lavoro di ricerca delle metodologie, il Pays Sisteronais ha partecipato ai lavori regionali realizzati dall’ARPE PACA. Si è quindi proceduto all’identificazione dei partner potenziali ed alla definizione di un questionario destinato alle imprese ed alle amministrazioni del territorio. Un primo lavoro partenariale territoriale ha permesso di validare lo svolgimento dell’azione con i Consigli Generali dei Dipartimenti delle “Alpes de Haute-Provence” e “Hautes-Alpes” (FR). Durante il 2014 il Pays Sisteronais-Buëch ha lavorato presso qualche amministrazione pubblica con, come punto forte, la municipalità di Laragne-Montéglin (secondo Comune per popolazione del Pays Sisteronais-Buëch) Un lavoro sulla prevenzione della produzione dei rifiuti ha potuto essere realizzato sui luoghi pubblici (ginnasi, sale delle feste, asili nido e uffici). Questo lavoro ha permesso una riduzione di oltre 30 risme di carta nei servizi (+ di 15.000 fogli di carta), il riciclo di 11 kg di forniture da ufficio (penne ecc.), ma soprattutto la messa a punto di operazioni di selezione e di informazione direttamente sul mercato municipale di Laragne. Inoltre una revisione della convenzione per la messa a disposizione delle attrezzature del Comune per le sale e gli impianti sportivi, ha permesso di ridurre in modo apprezzabile la produzione dei rifiuti, attraverso la riduzione del numero di contenitori per la raccolta dei rifiuti (9 contenitori ritirati e 5,7 t di rifiuti in meno originati da queste utenze). Infine sono state condotte due azioni di comunicazione: • la prima durante la Fête du Développement Durable del mese di febbraio 2014, nel corso della quale è stata realizzata • la seconda, sia a destinzione dei commercianti ambulanti, sia dei clienti, a supporto della collocazione sul mercato settimanale un’informazione alle imprese ed al grande pubblico; di Laragne (il più importante del Pays Sisteronais-Buëch) dei contenitori per la raccolta differenziata. Questo ha avuto come effetto primario di rendere puliti i dintorni del mercato durante ed alla fine del suo svolgimento. Allo stesso tempo l’iniziativa ha 23 stimolato gli ambulanti a fare uno sforzo di differenziazione più importante (soprattutto per gli imballaggi in cartone, che sono oggi raccolti a parte). Nell’Embrunais è stata fatta un’inchiesta sulle filiere di riciclaggio presso diverse collettività dell’Embrunais: 16 comuni e 2 unioni di comuni. I risultati ottenuti permettono di orientare le azioni che è necessario realizzare. Si è evidenziata l’esigenza di migliorare la filiera del recupero della carta: è stato mandato un questionario più approfondito via mail alle collettività. Un tecnico di SMICTOM si è recato in ognuna delle collettività che aveva risposto per discutere dei risultati e per capire con il personale come poter migliorare questa azione. Durante questi incontri l’agente ha proposto di firmare un documento con il quale la collettività si impegna a valorizzare e ridurre i suoi rifiuti di carta. In parallelo il SMICTOM propone agli uffici del turismo e alle agenzie immobiliari (affitti di appartamenti nelle stazioni turistiche) dei sacchi di preraccolta da distribuire ai turisti in maniera tale da informarli sulla selezione dei rifiuti e far si che dispongano di un sacco per mettere i loro imballaggi “biflusso” (carta e imballaggi). 2.2 Grande Distribuzione Organizzata All’inizio del progetto è stato effettuato il monitoraggio dei risultati annuali dell’accordo volontario sottoscritto nell’ambito di R2D2 tra Regione, Consorzi ed alcuni gruppi della GDO. In un anno, grazie alle misure avviate nei 17 punti vendita delle catene Auchan, Il Gigante, Leroy Merlin e Novacoop aderenti all’accordo, è stata evitata la produzione di circa 750 tonnellate di rifiuti. In particolare, rispetto all’anno precedente, sono state “risparmiate” 425,5 ton di carta attraverso la diminuzione del numero di volantini pubblicitari, sostituiti da sms, newsletter e notiziari; è stata evitata la produzione di 304 ton di rifiuti prevalentemente organici grazie al recupero solidale dell’invenduto alimentare, di 5,6 ton di rifiuti da imballaggio grazie alla vendita alla spina dei detersivi, di 21,8 ton di rifiuti di imballaggio grazie alla vendita sfusa di generi alimentari secchi. I risultati dell’Accordo sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 14 giugno 2013 presso l’Assessorato Ambiente della Regione Piemonte. Una presentazione dell’accordo è consultabile su www.riduzione2-dechets2.eu/pdf/eventi-110929/7Presentazione_finale_accordo%20GDO_29092011_def.pdf 2.3 Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande Si sono effettuati incontri con rappresentanti delle associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato e degli agriturismi 24 dell’area di Ciriè/Valli di Lanzo (CISA) per la realizzazione degli interventi concernenti la promozione delle imprese che “aiutano” la prevenzione dei rifiuti e la creazione di una rete di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande caratterizzati dall’attenzione verso la minimizzazione dei rifiuti originati dalla loro attività (raccolta differenziata, prevenzione). Si è operato secondo il seguente schema: METODOLOGIA E OBIETTIVI COINVOLGIMENTO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CENSIMENTO PUNTI VENDITA O AZIENDE ADERENTI ALLA RETE ADESIONI PUNTI VENDITA COMUNICAZIONE E PROMOZIONE incontri di concertazione raccolta dati e animazione territoriale contatto diretto con imprese visibilità mediatica e materiali informativi Il risultato è stato la definizione e la stipula di un accordo volontario al quale hanno aderito CISA, Regione Piemonte, ASCOM – Confcommercio, Coldiretti, Confartigianato, Confederazione Italiana Agricoltori, Confederazione Nazionale Artigiani – CNA, Confesercenti, Consorzio operatori Turistici Valli di Lanzo. Oltre alla realizzazione di una conferenza stampa, si è proceduto alla creazione, gestione e promozione di una pagina Facebook dell’iniziativa. In data 17/10/2014 è stato lanciato un primo elenco “Scelgo Eco”, con conferenza stampa a Ciriè e fornitura di attestati e adesivi alle imprese aderenti (“materiali di visibilità”). Si tratta di imprese che svolgono attività di manutenzione o di vendita dell’usato o di noleggio di beni durevoli e semidurevoli e vendita di prodotti sfusi o di pannolini lavabili. 25 Sono state effettuate diverse riunioni per contattare le imprese potenzialmente interessate alla rete “Mangio Eco”. Sono state verificate con ASL locale e autorità sanitarie regionali, in collaborazione con la Direzione ambiente della Regione, le implicazioni igienico sanitarie dell’applicazione della pratica del “doggy-bag”, ossia la possibilità per il cliente/consumatore di portare a casa il cibo e le bevande non completamente consumate. Il 3 marzo 2015 è stata lanciata la rete “Mangio Eco” con una conferenza stampa che aveva anche lo scopo di richiamare l’attenzione sulla rete “Scelgo Eco” che dal lancio del 17/10 ha visto aumentare il numero degli aderenti da 38 a 44. La rete “Mangio Eco” è al momento composta di 6 esercizi di somministrazione tra ristoranti, rifugi, agriturismi. Sono stati forniti a ciascuna impresa dei kit comprendenti materiali di visibilità e un certo numero di contenitori compostabili (“doggybag”), per fornire ai clienti il cibo non consumato. Gli esercizi di somministrazione aderenti alla rete “Mangio Eco” si impegnano inoltre ad effettuare la raccolta differenziata della frazione organica (o l’autocompostaggio), degli imballaggi, degli oli da cucina, ad utilizzare stoviglie e tovaglie /tovaglioli lavabili o compostabili, oltre ad offrire acqua dell’acquedotto o acqua in bottiglia di vetro da fonte piemontese. 26 Le imprese aderenti alla rete Scelgo Eco sono anche state oggetto di una visita con intervista sulla percezione del progetto e delle sue ricadute. 27 AZIONE 3: Sviluppo di un nuovo approccio organizzativo della raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati Gli obiettivi di questa azione erano: • • sperimentare e valutare nuovi modelli organizzativi per la gestione della raccolta controllata dei rifiuti urbani in aree disperse, con particolare riguardo a sistemi con punti di raccolta controllata “concentrati”; accompagnare le modifiche organizzative con azioni di informazione e sensibilizzazione sia degli amministratori e dei tecnici locali, sia degli operatori e degli utenti. 3.1 Analisi delle esperienze e valutazioni Nell’ambito di questa fase si sono analizzate le soluzioni offerte sul mercato per l’organizzazione della raccolta con contenitori a grande capacità. I partner piemontesi hanno effettuato un sopralluogo presso la Comunità Montana Grand Combin (Valle d’Aosta), per analizzare l’esperienza pluriennale di raccolta con contenitori seminterrati ad accesso controllato. Tutti i partner hanno partecipato ad una visita specifica a Bersac, alla dimostrazione da parte di un paio di produttori di tecnologie, ad una visita specifica presso la Vallée de L’Oule (P.S.B.), durante una delle visite di studio condotte in Francia. In particolare, per i contenitori seminterrati, è stato redatto un documento tecnico, di carattere propedeutico. A supporto delle iniziative pilota, la Regione ha effettuato un’analisi delle esperienze di raccolta con contenitori interrati/seminterrati ad accesso controllato in corso in Piemonte al fine di ottenere dati utili a “standardizzare” il modello e renderlo più facilmente replicabile. 28 3.2 Realizzazione di iniziative pilota Raccolta controllata a Cantoira (CISA Ciriè) L’attività è stata preceduta da incontri e contatti con amministratori locali per identificare la localizzazione dei progetti pilota. È stata identificata la localizzazione dell’iniziativa pilota nel Comune di Cantoira (Valli di Lanzo) e si sono definite le tecnologie da utilizzare. Successivamente agli acquisti è stata attuata una campagna di comunicazione, che ha incluso di diversi incontri con cittadini e utenze non domestiche. È stata poi effettuata la distribuzione delle chiavi elettroniche e l’installazione delle calotte (accesso controllato a controllo volumetrico per il rifiuto indifferenziato) a settembre 2014. 29 La distribuzione sul territorio è stata la seguente: Tutto il territorio comunale (2246 utenze domestiche di cui solo 295 residenti) è servito complessivamente da 12 postazioni comprendenti contenitori seminterrati per carta, vetro e lattine, imballaggi in plastica e rifiuto indifferenziato. Dall’autunno sono stati effettuati i primi sopralluoghi di monitoraggio, nei quali si è verificata in generale una buona qualità nel materiale immesso nei contenitori del differenziato; per contro sono stati riscontrati abbandoni in alcune postazioni e alcuni danni conseguenti alla apertura forzata delle calotte. I dati raccolti sono così riassumibili: • presenza sacchetti/rifiuti a terra: 48% dei casi (in • presenza • 30 genere 2-3 sacchetti); palese di materiali nell’indifferenziato: 90% dei casi; differenziabili qualità visiva dei materiali conferiti (% di rilevamento dei 3 livelli di valutazione - tabella a fianco). carta 0% 19% 81% imballaggi in plastica vetro e lattine 3% 13% 84% 6% 16% 77% In seguito alla disponibilità dei primi dati sugli accessi ai contenitori si è potuta fare una prima analisi dei comportamenti degli utenti. La distribuzione degli accessi nel periodo 10/01/15-16/02/15 è rappresentata nel diagramma seguente: 1% 1% 2% 2% 2% 5% 87% Hanno utilizzato regolarmente la chiavetta (almeno 1 sacco ogni 15 gg) n. 127 utenze, su 269 utenze effettivamente residenti nei mesi invernali (47%). Va sottolineato come l’accesso anche senza chiavetta è risultato ancora possibile in qualche postazione. Il confronto tra le quantità raccolte e la % di raccolta differenziata, nel periodo con raccolta svolta con tradizionali cassonetti stradali a 4 ruote (anno 2012), nel periodo in cui sono stati utilizzati i contenitori seminterrati a grande capacità (anno 2013) e quello in cui sono state installate la calotte (dicembre 2014 - gennaio 2015) è il seguente: Rifiuti indifferenziati (kg) Raccolta differenziata (kg) RD % anno 2012 263.025 52.571 16,7% anno 2013 274.095 101.553 27% dic.14-gen.15 24.310 11.718 32,5% %RD 31 Installazione delle calotte prima dopo frazione organica 35,49 37,29 plastica 18,91 13,19 carta 11,54 11,72 pannolini 8,87 6,65 tessili 4,59 11,02 vetro 6,66 5,49 altro 13,94 14,64 totale 100 100 La Regione Piemonte ha verificato la composizione merceologica del rifiuto indifferenziato di Cantoira, mettendolo anche in relazione con i risultati dell’analisi effettuata prima dell’avvio del progetto pilota. La tabella riporta la qualità «misurata» del rifiuto residuo (indifferenziato) attraverso analisi merceologiche effettuate da IPLA per conto della Regione Piemonte prima e dopo l’installazione delle calotte (% in peso). Sulla base di tutte le informazioni in possesso, è stata predisposta una comunicazione agli utenti (lettera) per chiedere un maggiore rispetto delle consegne di Comune e Consorzio. Le considerazioni finali possono essere così riassunte: • • • • • 32 c’è una certa «resistenza» da parte di una fascia non marginale di residenti ad utilizzare le calotte; un piccolo segmento di utenza ha anche messo in atto qualche azione di «contrasto» (danneggiamento anelli di fissaggio, conferimenti volutamente errati…); fino a quando la «chiusura» delle calotte non sarà completa, il sistema non è a regime e quindi non è correttamente valutabile; è in fase di realizzazione la videosorveglianza, al fine di contrastare eventuali fenomeni di abbandono o di conferimento palesemente errati; il sistema continuerà ad essere attentamente monitorato per verificare fino in fondo le potenzialità e la possibile estensione ad altri Comuni. Raccolta controllata a Carema (CCA Ivrea) Per ciò che concerne CCA, si è individuata la localizzazione del progetto pilota a Carema (TO). In questo caso l’obiettivo era quello di superare importanti vincoli logistici nell’esecuzione dei servizi di raccolta domiciliare nel Centro Storico, mantenendo complessivamente i principi di responsabilizzazione e controllabilità tipici della modalità “porta a porta”.È stata effettuata la scelta delle tipologie di contenitori seminterrati e di calotta (dispositivo di limitazione volumetrica ed accesso controllato per il rifiuto indifferenziato) e successivamente si è proceduto al relativo acquisto. È stata realizzata una campagna di comunicazione specifica e la distribuzione delle chiavi elettroniche. In rinforzo del nuovo sistema locale di gestione dei rifiuti è stato effettuato un corso sul compostaggio domestico, nei giorni 20 (parte teorica) e 22 marzo (parte pratica). La realizzazione dei lavori e l’installazione sono avvenuti a ottobre 2014. Attivazione della postazione dal giorno 6/11/14. In particolare, per quanto riguarda gli accessi alle calotte, hanno utilizzato la chiavetta 62 utenze, su 99 distribuite (63%) ed il 40% del totale ne ha fatto un utilizzo regolare (almeno 1 sacco ogni 15 gg). 33 La distribuzione degli accessi nel periodo 06/11/14-07/01/15 è rappresentata nel diagramma seguente: 20% 37% 7% 13% 22% In sintesi si può affermare che l’integrazione della postazione ad accesso controllato con la raccolta porta a porta nel resto del Comune stia funzionando correttamente. Pays Sisteronais-Buëch Si è lavorato essenzialmente alla definizione di una nuova organizzazione territoriale della raccolta differenziata in un sistema di applicazione della tariffa puntuale (sistema PAYT, Pay as You Throw) per gruppi di popolazione (“punti ecologici”), nel territorio della Communauté de Communes du Serrois e nella predisposizione di strumenti tecnico amministrativi. Il lavoro su una comunicazione incisiva, riguardante l’accompagnamento dei cambiamenti di comportamento presso la popolazione, ha permesso di progredire sulla comprensione delle abitudini riguardanti i rifiuti. Così le strategie di comunicazione sviluppate nel corso di questa azione pilota hanno preso in considerazione questi risultati al fine di rispondere al meglio al contesto locale. Nel corso del progetto è stata installata una prima serie di attrezzature di raccolta e sono stati 34 realizzati degli strumenti di comunicazione (guida della prevenzione e sacchi di pre-raccolta). 3.3 Gestione dei rifiuti nelle zone rurali a vocazione turistica PARCO DEL BEIGUA. È stato messo a punto un progetto che intende eliminare i cassonetti per la raccolta rifiuti in alcune aree verdi attrezzate nel cuore del Parco naturale regionale del Beigua e contestuale realizzazione di due isole ecologiche cui indirizzare i turisti/fruitori del Parco per lo smaltimento dei propri rifiuti. In accordo con i Comuni di Sassello e di Varazze sono state individuate le aree più idonee dove collocare le due isole ecologiche una in frazione di Piampaludo (Comune di Sassello) ed una in frazione di Alpicella (Comune di Varazze). SMICTOM 05 Per rispondere alle sue particolarità territoriali e turistiche ha acquistato differenti tipi di contenitori. Alcuni riservati ai turisti (1. Semi-interrato con distributore di gettoni), altri da installare durante le manifestazioni (2. Movéa) e dei “sacchi-trespolo” (3.) saranno prestati alle associazioni in occasione delle loro manifestazioni. Il SMICTOM: • partecipa a diverse manifestazioni quali la fiera BIO, il Triathlon, ... • installa ogni mercoledì uno stand sul mercato per informare gli utilizzatori sulle diverse tematiche. • organizza lo “svuota giardino” a della “ressourcerie”; Per essere più visibile e meglio identificato lo SMICTOM ha comprato due “oriflammes” di diversa dimensione con il suo logo e le sue coordinate. Per proseguire con la comunicazione sulle istruzioni per la selezione, il SMICTOM ha fatto realizzare 5000 magneti. Questi magneti sono composti di 5 parti che si incastrano in un puzzle, 1: il contenitore per gli imballaggi biflusso; 2: contenitore per il vetro; 3: coordinate SMICTOM con suo logo e logo Alcotra; 4: rifiuti indifferenziati; 5: compostaggio. Questo strumento sarà distribuito durante i mercati e le manifestazioni. Questi magneti saranno dei premi durante i giochi organizzati da SMICTOM. 35 AZIONE 4: Osservatorio sull’attuazione delle politiche locali di prevenzione della produzione dei rifiuti Gli obiettivi di questa azione erano: • • disporre di indicatori sull’efficacia delle azioni di prevenzione svolte e loro rafforzamento; sviluppare degli strumenti nuovi di concertazione/scambio ai fini della prevenzione tra responsabili della raccolta/gestione ed i produttori dei rifiuti. 4.1 Creazione del portale WEB sulla prevenzione Innanzitutto si è individuata, con la collaborazione di tutti i partner del progetto, una prima serie di indicatori per la valutazione dei risultati delle politiche di prevenzione attuate a livello locale. È stato ideato e trasmesso ai Comuni di CISA, CCA e COSRAB un questionario per la rilevazione delle informazioni, non già in possesso dei Consorzi, riguardante le iniziative di prevenzione promosse dalle amministrazioni pubbliche. I dati dei questionari sono poi stati elaborati. Si è quindi proceduto all’ideazione della struttura del portale web prevenzionerifiuti.eu ed alla creazione e personalizzazione dei “template”. Successivamente il sito è stato messo on line. Sono quindi stati forniti i contenuti del sito secondo una logica ben definita, che prevede per ogni azioni di prevenzione delle informazioni specifiche su “cosa fare”, “dove andare” e sugli “indicatori” (dove presenti). Il sito WEB è poi stato utilizzato, secondo questa logica, come supporto per la divulgazione delle imprese aderenti alle reti SCELGO ECO e MANGIO ECO. 36 Sul lato francese, il progetto iniziale di piattaforma web progettata nel quadro del progetto ha dovuto essere rivisto a causa della presa in carico da parte del « ConseilGénérauxdesHautes- Alpes e des Alpes de Haute-Provence” di queste operazioni nel corso del 2014. Un primo sito è stato realizzato dal Sydevom 04, sulla base degli indicatori forniti dai partner del progetto C3PO. Una pagina internet è stata aggiunta sul sito di SMICTOM per presentare il progetto C3PO e le sue azioni. Un link permette di collegarsi sull’osservatorio del progetto C3PO. Questo osservatorio raggruppa una ventina di indicatori legato o meno alle azioni realizzate attraverso ALCOTRA. Permette agli utilizzatori d’essere informati sull’avanzamento delle azioni realizzate dal SMICTOM. 37 4.2 Incontri ed eventi È stata progettata e realizzata una Giornata del Riuso per le scuole di San Francesco al Campo (TO), a cura di CISA. Scopo della Giornata del Riuso-Riduco è stato quello di promuovere la cultura del riuso e contrastare lo spreco, oltre che ridurre in generale i rifiuti. Essa è stata un occasione per dare nuova vita a quei beni, durevoli o semidurevoli, che, pur in buono stato, non servono più al proprietario e che possono essere però scambiati con qualcos’altro di utile o donati a qualcuno a cui ancora servono. In questo modo oggetti che sarebbero diventati rifiuti hanno prolungato il proprio ciclo di vita. Il Pays Sisteronais-Buëch ha organizzato la Giornata del riuso dei tessili e un programma di promozione del riuso con l’associazione l’Envolée (2013-14). Con più di 20 chalet posizionati, grazie al progetto di comunicazione, l’associazione ha potuto raccogliere 47 t supplementari di tessili nel 2014. Inoltre è stato organizzato il“Rafiots-Cyclés”: sensibilizzazione al riciclo con trasformazione dei rifiuti di imballaggio in imbarcazioni, nel corso di una festa ( giugno 2014 - www.rafiotcycle.com). 38 Infatti dal 13 al 15 giugno 2014, il Plan d’Eau de la Germanette (Serres) è stato teatro di una performance artistica e pedagogica su riciclaggio, riuso, prevenzione degli imballaggi in plastica. In questa occasione, sono stati realizzati, con l’accompagnamento del Pays Sisteronais-Buëch, una regata di barche costruite con flaconi di plastica e dei laboratori di trasformazione e recupero. Si è attivato uno stand sulla differenziazione e la prevenzione (compostaggio, acquisti responsabili, riciclaggio, riuso ecc.) che ha accolto più di 1500 persone durante tutte le tre giornate dell’evento. In effetti sono stati raccolti e riciclati nell’occasione non meno di 27 m3 di flaconi e bottiglie (circa 2,5 t). Per capitalizzare l’insieme degli ambiti di prevenzione toccati durante i lavori portati avanti dal Pays Sisteronais-Buëch con C3PO, è stato inoltre sviluppato uno strumento di comunicazione sulla raccolta differenziata e la prevenzione: «boite de tri des déchets » = obiettivo 30 litri alla settimana, con illustrazioni delle azioni di prevenzione esistenti sul territorio del Sisteronais-Buëch. 39 COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE Il complesso delle azioni di comunicazione del progetto e dei relativi strumenti si è essenzialmente sviluppato sui due canali paralleli inerenti la comunicazione interna alla partnership e la comunicazione esterna, prettamente indirizzata agli stakeholder e ai cittadini. Le finalità progettuali, infatti, erano orientate allo scambio di buone pratiche fra tutti gli enti che hanno costruito attivamente e attuato le azioni in programma valorizzando però anche la diffusione su larga scala dei messaggi di cui essi stessi si sono resi portatori. La scelta degli strumenti di comunicazione prescelti è quindi strettamente legata a questa duplice finalità comunicativa ed è riassumibile nello schema seguente: COMUNICAZIONE INTERNA • • • COMUNICAZIONE ESTERNA Area riservata sito web www.c3-po.eu Allegati tecnici • Materiale informativo e contatto diretto Siti web www.c3-po.eu • • Comunicati stampa Conferenze stampa • Scambio di BUONE PRATICHE • SENSIBILIZZAZIONE cittadinanza • VISIBILITÀ del progetto www.prevenzionerifiuti.eu La produzione di materiale cartaceo, in linea con la filosofia “sustainable oriented” è stata riservata agli strumenti per cui è indiscutibilmente necessaria e si è caratterizzata dall’utilizzo di sola carta riciclata o certificata (es. FSC). Ove ritenuto strategicamente valido, si è in primo luogo privilegiato lo strumento web con aggiornamenti ed implementazioni specifiche al sito di progetto, www.c3-po.eu. In particolare, oltre alla versione in doppia lingua, è stata costruita un’area riservata per cui ciascun partner del gruppo di lavoro ha ricevuto proprie 40 credenziali di accesso. In tale spazio web sono stati pubblicati i vari documenti di lavoro al fine di migliorare ed incrementare i flussi comunicativi in back office sostenendo anche la creazione di un archivio on-line di verbali, convocazioni ed altri atti ad uso interno. Completa il quadro degli strumenti utilizzati per promuovere le buone pratiche nate in seno al progetto, il portale della prevenzione www.prevenzionerifiuti.eu la pagina Facebook Scelgo Eco-Mangio Eco. La comunicazione indirizzata al grande pubblico, definita poc’anzi “comunicazione esterna” si è caratterizzata da materiali informativi progettati graficamente e con un copy che ha privilegiato la chiarezza e la facilità di comprensione dei messaggi valorizzando di volta in volta il tema in oggetto. Il logo del progetto è stato il punto di partenza per la creazione di tutti i materiali informativi, declinati di volta in volta per ciascuna azione. In occasione di momenti significativi del progetto (lancio, riunioni transfrontaliere, workshop, avvio iniziative pilota, presentazione risultati ecc.) i vari partner ed il Capofila hanno coinvolto i media locali mediante conferenze stampa, comunicati stampa, inviti ad eventi. Tale relazione con la stampa ed i media ha consentito di far conoscere il progetto, almeno su scala regionale, sia agli “addetti ai lavori” (politici, tecnici e stakeholder), sia al largo pubblico. Per quanto riguarda la divulgazione scientifica, oltre alla partecipazione, in precedenza citata ad ECOMONDO 2014, vi è stata la presentazione di linee guida della strategia di compostaggio “territoriale” attuata sul Pays Sisteronais-Buëch, nel corso della Conferenza « ORGANIC WASTE VALORIZATION IN COMPLEX TERRITORIAL CONTEXTS » organizzata nell’ambito del progetto INTERREG MED “SCOW”, il 17 novembre 2014, a Torino (Environmental Park). 41 42 In sintesi il quadro dei principali indicatori delle attività di comunicazione e disseminazione è il seguente: Indicatore Visite di studio Amministratori locali e tecnici dei territori dei partner che hanno partecipato Numero 8 allo scambio di esperienze (visite) 105 effettuati per gli amministratori ed i tecnici delle amministrazioni locali e le 41 Incontri di animazione/sensibilizzazione /informazione, formazione e workshop imprese Amministratori locali e tecnici dei territori dei partner che hanno partecipato agli incontri di animazione/sensibilizzazione /informazione ecc. 315 Incontri di sensibilizzazione effettuati per i cittadini 60 Protocolli di azione comuni 5 Cittadini partecipanti agli incontri 725 manifesti, banner ecc.) 69 Tipologie di materiali informativi/divulgativi prodotti (pieghevoli, opuscoli, Esemplari di materiali informativi consegnati Comunicati stampa Conferenze stampa Articoli stampa pubblicati (carta e WEB) e servizi TV Contatti sito web Partecipazione a convegni di livello nazionale o internazionale Articoli scientifici pubblicati 55.800 19 5 47 4.829 visitatori unici (al 30 aprile 2015) 13.424 visite totali (al 30 aprile 2015) 2 1 43 SINTESI DEGLI OUTPUT E DEI RISULTATI 44 Output Visite di studio e workshop di scambio di esperienze Incontri/riunioni di sensibilizzazione ed informazione per tecnici, amministratori, operatori, cittadini Materiali informativi ed altri strumenti di comunicazione Linee guida, norme, protocolli Progetti pilota e relativi risultati Interventi in convegni e pubblicazioni Risultati Aumento del numero di tecnici, amministratori, operatori informati/ consapevoli sui temi della minimizzazione dei rifiuti Acquisizione di informazioni su soluzioni innovative, con le relative implicazioni tecniche, organizzative, amministrative, sociali ecc. Stimolo alla cittadinanza verso l’impegno in azioni concrete Coinvolgimento di diversi attori imprenditoriali su obiettivi di sostenibilità ambientale Rafforzamento della cooperazione tra i partner Accrescimento della visibilità degli enti coinvolti nel progetto, (attuatori e finanziatori) e del Programma ALCOTRA 45 SOSTENIBILITÀ Le iniziative realizzate nell’ambito dell’Azione 1, “Prevenzione e gestione dei rifiuti organici in aree a forte dispersione abitativa” caratterizzate dalla gestione “in loco” della frazione organica sono destinate non solo a continuare, ma anche a “contagiare” il territorio circostante. Ad esempio nelle Valli di Lanzo (CISA Ciriè) si stanno predisponendo altri siti di compostaggio di comunità, partendo dall’esperienza di Lemie. Per quanto riguarda le attività svolte nell’Azione 2, oltre alla promozione del GPP, che dovrebbe in Italia ottenere un impulso dall’approvazione del c.d. “collegato ambientale”, oltre a sostenere per i prossimi mesi la continuità del progetto “Imprese amiche dell’ambiente” (Mangio Eco/Scelgo Eco), è stata presentata da parte di CISA Ciriè una candidatura al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nell’ambito di un “Bando Pubblico per l’attribuzione di contributi economici a soggetti pubblici e privati per azioni aggiuntive e funzionali a progetti e programmi in materia di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti, già finanziati in quota parte dall’Unione Europea”. Gli interventi relativi alla raccolta controllata ed alla raccolta in aree turistiche (Azione 3) sono strutturali e quindi verranno mantenuti nel tempo. Anche in questo caso si prevede che i modelli attivati possano diffondersi su territori adiacenti. Il portale della prevenzione (Azione 4) è anch’esso oggetto di una richiesta di contributo al Ministero dell’Ambiente italiano da parte di CISA Ciriè. 45