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UNIONE PENSIONATI AZIENDE GRUPPO UNICREDIT
Consiglio Regionale della Lombardia
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Viale Liguria, 26 – 20143 Milano
Telefono 02 83112-652/653
3° Quadrimestre 2010
Redatto in proprio e divulgato esclusivamente al personale “IN QUIESCENZA” del Gruppo Unicredit
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ASSISTENZA SANITARIA
RIECCOCI
A seguito dell’impegno a suo tempo preso dal Consiglio di Uni.C.A. circa la rateizzazione del
premio, rimaniamo in attesa di ricevere, in tempi brevi, ulteriori notizie relative alla concessione di un
maggior numero di rate. Caldeggiamo infatti la possibilità di una sempre più significativa minor incidenza
di queste ultime sull’ammontare delle nostre pensioni.
Puntualizziamo inoltre che nel bilancio 2009 di Uni.C.A. i contributi della sola nostra categoria sono
stati pari complessivamente a Euro 6,6 milioni contro i 5 milioni dell’esercizio precedente. Ammontari a
fronte dei quali sono stati erogati contributi a Caspie per coperture assicurative rispettivamente per Euro 6
milioni (4,6 milioni nel 2008) e sono stati sostenuti costi per la gestione dei sinistri per Euro 349,5 mila (408
mila nel 2008). La differenza del 2009 di circa Euro 245 mila (463,6 mila nel 2008 cifra che peraltro
corrispondeva, pressoché alla carenza di tale esercizio) è stata poi contabilizzata in bilancio come
“accantonamento per la campagna di prevenzione”.
Alessandro Fossi
SPAZIO APERTO
Per gentile concessione dell’amico Mario Scurati
EL “MAROCCO”
Son chì in on paes pien de magon
doe sbarcà el lunari a l’è fadiga
la gent però la fa nanca ‘na piega
la viv in mezz a ruff e confusion.
El coeur de sta città l’è la “Medina”,
‘na ragnera de vicol largh ‘na spana,
l’è mej fà ballà l’oeucc e stà in campana
per minga finì biòtt’ me ‘na “velina” !
L’è on via vai de persònn e de asnitt
caregaa cont’on sacc de mercanzia,
gh’hinn i stròlegh che fann la profezia:
miee fedel….marii pien de cornitt!
Poeu di soggett che fa ballà i serpent
e alter lì a fa i saltimbanch
mestee ch’hinn faa per cattà su di franch
e comprà on quaicoss de mett sòtta i dent!
On mes’ciòzz de invenzion improvvisaa,
pòca fadiga e minga tribuleri
hinn domà i dònn a laurà sul seri
ai òmen ghe pias nò a vess sudaa!
El “Marocco”l’è on paes particolar
doe la gent la viv a la giornada
anca con pòcch serèna e soddisfada
in mezz ai sò montagn, desert e mar!!
M.S.
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Naufragare in Internet
Gli Uffici del turismo, come ben sapete, avrebbero lo scopo di informare e, nei limiti del possibile,
consigliare i viaggiatori su rotte, alloggi, trasporti e altre utilità riguardanti le nazioni da loro rappresentate.
Il condizionale è stato suggerito da una mia recente esperienza in uno di questi punti, definiti appunto
informativi.
A ogni domanda specifica l'addetta mi poneva davanti corposi e coloratissimi opuscoli (prevalentemente
propagandistici), velocemente accompagnati dalla frase ormai entrata in ogni circuito di interscambiabilità e
cioè: Troverà tutto in Internet. Volevo sapere se era più consigliabile un percorso rispetto a un altro ?
Troverà tutto in Internet. La zona meno battuta dal turismo ? Troverà tutto in Internet , mentre il volume
cartaceo aumentava e i siti a cui dovevo rivolgermi, pure.
Sono uscita con cinquanta chili di carta, nessuna risposta alle mie domande, e la vaga sensazione di essere
stata mandata . . . in Internet !
Personalmente non nutro alcuna antipatia nei confronti del Messia della Comunicazione, tutt'altro, l'ho
seguito dall'inizio, mi connetto più volte al giorno, il mio computer. è sempre acceso, ho assistito a nascita,
evoluzioni e involuzioni dei motori di ricerca, ritengo che sia la più importante conquista tecnologica di
questa generazione, permettendo la divulgazione del sapere di raggiungere velocità e soprattutto una
vastissima fascia di fruitori, il cui livello culturale in passato li isolava da qualsiasi aggiornamento.
Premesso queste indubbie qualità mi sembra corretto sottolineare che, come ogni fenomeno in veloce
espansione, inevitabilmente lascia dietro a sé lacune e inattendibilità , confermate dal recente mea culpa
della dirigenza di Google .
Ma perché questi limiti sono maggiormente avvertiti dai meno giovani ? Cosa manca a Internet ? Inutile
ricercarlo o auspicarlo convulsamente in future tecnologie, il grande assente è, come si chiamava una volta,
il fattore umano, quella casuale colloquialità che permetteva a personali esperienze di interagire con altri,
suscitando la complicità del viaggiatore fai da te che suggeriva angoli inaccessibili perché ritenuti poco
redditizi dai tentacolari tour operator, squisitezze esotiche cucinate in taverne ancora all'oscuro dell'esistenza
di menù turistici , insomma, quelle “dritte” gelosamente riservate per coloro che, anche se da poco
conosciuti, sentiamo vicini a noi, espresse sull'onda dell'empatia del rapporto umano. Disponibilità
manifestate dagli addetti di maggior esperienza turistica in tempi in cui Internet era solo un vagito e che,
accostati ai tradizionali manuali specializzati, consentivano una preparazione più completa al viaggiatore
indipendente.
L'altro motivo che mi spinge ad approfondire la critica è la tendenza a sostituire in modo totalizzante
l'informazione tradizionale con Internet, ancor più grave se riscontrata presso pubblici servizi, escludendo
molti di coloro che anagraficamente vengono definiti “fuori fascia produttiva” ( leggi pensionati ) meno
avvezzi all'uso di Internet ma, aggiunge chi scrive, pur sempre consumatori, elettori e soprattutto
contribuenti, aventi il sacrosanto diritto di esigere informative agevolate.
Tale considerazione mi ha spinta ad una denuncia inviata alla responsabile dell'Ufficio Turistico in
questione, nonché, per conoscenza, all'Assessore al Turismo del Comune di Milano, senza dimenticare la
sciura Moratti, consigliando a questi ultimi, l'eliminazione di tali Uffici Informativi, la cui utilità di
informazione risulta discutibile, sostituendoli con la distribuzione gratuita delle quintalate di carta negli Info
point del Comune ( senza dimenticare la segnalazione dei siti Internet !!!), evitando, vista l'esigenza di tagli
economici, la concessione di affitti agevolati agli Uffici qui chiamati sul banco degli imputati.
Reclami destinati a cadere nel vuoto, penserete voi. Invece no. Sono stata subissata da scuse, chiarimenti,
buoni propositi per il futuro, nonché, l'invio da parte della responsabile dell'abbondantemente menzionato
Ufficio Turistico, di utilissime informazioni reperite chissà dove, ma non certo da Internet.
Perché riporto tutto ciò? Perché ritengo sia importante reagire, denunciando disattese promesse di accessi
facilitati, trascurate esigenze interpretative di coloro che, ai margini della tecnologia , vengono penalizzati, e
se le voci di denuncia si alzeranno, gli attenti osservatori del mercato, più o meno globale, saranno loro
malgrado obbligati a rivedere l'attuale omogeneità di informazione rispettando le esigenze dei più deboli,
anche se non saranno le ragioni umanitarie a promuovere tali revisioni, ma piuttosto un cinico
opportunismo, dopotutto anche la fascia anagraficamente improduttiva contribuisce a muovere gli
ingranaggi consumistici.
Concedetemi, per finire, un pensiero affettuoso rivolto a coloro che, temendo naufragi nella navigazione in
Internet, prediligono il rassicurante approdo delle comunicazioni tradizionali, lontano dalla tecnologia ma
sicuramente più vicino ai rapporti umani.
Isabella Cattaneo
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TURISMO
Novità turistiche
Al fine di ottemperare a nuove disposizioni legislative/fiscali siamo stati costretti a modificare l’operatività
riguardante le iniziative turistiche di una certa importanza da noi programmate.
Le modifiche riguardano solo le modalità di pagamento, tutto il resto rimane invariato.
Il turismo, come noto, ci permette di promuovere altre iniziative di carattere sociale-culturale rivolte alla totalità dei
soci a costi inferiori rispetto a quelli di mercato, oltre a sostenere tutti i costi fissi necessari per il buon funzionamento
della nostra Associazione che si autofinanzia con la quota associativa.
Ciò premesso espongo le modalità di pagamento che devono ottemperare coloro che aderiscono ai nostri
suggerimenti turistici, che comunque saranno dettagliatamente indicate nelle circolari di proposta.
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Pagamento primo acconto: dovrà effettuarsi con bonifico bancario a favore del tour-operetor da noi
indicato, facendoci pervenire copia del bonifico.
Pagamento secondo acconto: con le stesse modalità esposte al punto precedente.
Saldo: da corrispondere alla nostra Associazione per: contanti o assegno o bonifico.
Per tutti i bonifici effettuati indicare come causale quella da noi proposta ogni volta sulle circolari.
Nulla cambierà sulla scelta del prodotto suggerito, l’attenzione da noi prestata nel proporre un prodotto di qualità
che sia conforme alle esigenze della nostra utenza, a proporci come interfaccia garante e difensore di problematiche
che potrebbero eventualmente presentarsi tra utenza e prestatore di servizi.
Buon turismo a tutti.
Gerlando Restivo
Referente Gruppo Turismo
LONDRA E DINTORNI OPPURE DINTORNI E LONDRA…..?
Riassumere in poche parole le mie impressioni su Londra non è certo un’impresa semplice, trattandosi di
una città troppo complessa ed articolata perché la si possa sbrigativamente qualificare con pochi aggettivi
che ne sintetizzino gli aspetti essenziali. Cominciamo col dire che è molto diversa dagli altri grandi centri
finora visti, in quanto nettamente divisa in due città: un nucleo originario, la c.d. “city of London”, un
kilometro quadro ca. che comprende l’antico primo insediamento cinto da mura, di cui però ormai ben poco
resta in seguito agli incendi ed alle distruzioni dovute all’ultima guerra, e, tutto attorno, la “città di Londra”,
intendendo per tale la grande metropoli creatasi con il graduale inglobamento attorno alla prima “city” dei
tanti sobborghi che la circondavano, senza però che questo fenomeno provocasse la scomparsa dei tanti
spazi verdi disseminati ovunque.
Il nostro soggiorno in questa città è stato breve, di soli sei giorni, nei quali abbiamo alternato visite ai
principali monumenti della città a brevi viaggi nei dintorni più significativi. Qualcuno ha obiettato che, in
fondo, di Londra si è visto
molto poco, privilegiando le
escursioni nei principali
centri circostanti. Questa può
essere
un’osservazione
fondata, ma probabilmente chi
ha organizzato il tour ha
pensato di fornire in tal modo ai
visitatori
una
veduta
d’insieme più completa ed
esauriente del Paese.
Personalmente ritengo che
le cose essenziali di Londra si
siano
comunque
effettivamente viste. Chiudiamo
gli occhi e cerchiamo di
rivedere la stupenda Cattedrale
di St.Paul, progettata dal
famoso architetto Wren cui è
essenzialmente dovuto il
nuovo assetto di Londra
ampiamente
ricostruita
dopo il terribile incendio del
1666, la Torre di Londra
che racchiude entro le sue mura
un insieme di costruzioni medioevali (fra cui la famosa Torre in cui si conservano i gioielli della corona) ed
ha assistito negli anni passati a tante esecuzioni, il Tower Bridge, apribile durante il passaggio di grandi
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navi ed in occasioni speciali, un’opera di ingegneria vittoriana divenuta in breve uno dei simboli di Londra,
Westminster, tipico esempio di un’architettura particolarmente monumentale, sede storica del potere
politico ( Parlamento) e del potere religioso (Abbazia), il British Museum, che ospita innumerevoli opere
d’arte che spaziano dalla preistoria all’età contemporanea, il Big Ben, con cui tutti si riferiscono alla famosa
torre dell’orologio a quattro quadranti, anche se in realtà questo è il nome della risonante campana di
quattordici tonnellate i cui rintocchi vengono giornalmente trasmessi dalla BBC: sicuramente tutte queste
immagini resteranno impresse per sempre nella nostra memoria.
L’unica mia obiezione riguarda non il numero (in effetti modesto) dei monumenti visitati, ma la frettolosità
di queste visite, anche se, onestamente, non sarebbe stato possibile fare molto di più data l’esiguità del
tempo a disposizione.
Fra i dintorni di Londra mi sembra che abbiano in particolare suscitato l’interesse del gruppo la
luminosissima Cattedrale di Ely, la storica King,s College Chapel e la monumentale Cattedrale di
Canterbury, senza per questo sminuire l’imponenza del Castello di Windsor con la sua elegante Cappella
di S. Giorgio, l’importanza archeologica delle Terme romane di Bath e soprattutto lo straordinario
spettacolo offertoci dai megaliti di Stonehenge.
Quello che invece , a ragione, ha lasciato molto a desiderare è stato il comportamento della guida che ci ha
seguito in tutto il periodo, una persona la cui indubbia cultura soprattutto storica è sembrata un po’ autistica,
in quanto incapace di coinvolgere il gruppo e tanto meno di comunicare emozioni e tener vivo l’interesse di
chi ascoltava.
Ottimo invece l’Hotel che ci ha ospitato, nuovissimo, ineccepibile da un punto di vista strutturale ,
tecnologicamente perfino troppo perfetto e soprattutto collocato in pieno centro di fronte al Palazzo di
Westminster ed al famosissimo Big Ben, da cui era diviso da uno storico Ponte.
Particolarmente piacevole e degna di essere ricordata è stata poi la cena organizzata su un battello in
navigazione lungo il Tamigi, molto romantica e spettacolare perché ci ha consentito di ammirare le sponde
ed i ponti del fiume illuminati.
Concludendo, un viaggio decisamente interessante, durante il quale siamo riusciti a vedere molto, anche se
non sempre abbiamo potuto approfondire le nostre conoscenze, il che potrebbe essere un buon motivo per
un secondo viaggio a Londra al fine di completarle adeguatamente.
Un ringraziamento al nostro accompagnatore che ha veramente dovuto impegnarsi per seguire un gruppo
così numeroso, soprattutto perché gli è mancato il supporto di una guida valida che avrebbe potuto essergli
di grande aiuto in quanto avrebbe alleggerito le sue responsabilità.
Mariangela Lombardini
Ma esiste veramente il “mal d’Africa”?
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“Come hai trovato il Marocco?” E’ questa la solita domanda che si rivolge ad un turista di ritorno da questo
Paese. Personalmente io risponderei: “completamente diverso da come me l’ero immaginato”.
Infatti, anziché il clima torrido previsto, (probabilmente anche per un colpo di fortuna) mi sono ritrovata in
un luogo asciutto e temperato, anziché un territorio arido e improduttivo, ho potuto ammirare una
vegetazione in molte zone addirittura rigogliosa, anziché delle località architettonicamente primordiali, ho
visto delle città in cui l’arte islamica e lo stile moresco hanno lasciato testimonianze davvero grandiose.
L’unica pecca che si può imputare al Marocco è l’assoluta incapacità di effettuare la necessaria
manutenzione a qualsiasi cosa; ecco quindi che ti ritrovi, per esempio, in alberghi sorti senz’altro come hotel
di gran lusso, ricchi di decorazioni fastose e spesso anche preziose, a distanza di qualche decennio
decisamente deteriorati e talvolta cadenti.
Premesso quanto sopra, il nostro tour in Marocco è stato bellissimo anche se un po’ faticoso, dato i
numerosi kilometri che abbiamo dovuto necessariamente percorrere in pullman. Solo così però siamo
riusciti ad avere una visione completa delle città imperiali, grazie anche alla preparazione ed alle capacità
organizzative di Fouad, la nostra guida marocchina che ci ha seguito per tutto il viaggio, affiancato nelle
singole località da colleghi del posto e coadiuvato da persone che avevano il solo compito di evitare che ci
perdessimo nei dedali dei vari Suk.
La nostra prima tappa è stata Marrakech, una città tutta “rosa” con una estensione territoriale vastissima,
(inevitabile dal momento che i suoi edifici non possono superare i 5 piani) e tanto verde, in cui accanto alla
Medina troviamo, fuori dalle mura, la “Ville nouvelle”, il quartiere moderno edificato dai francesi, con
lunghi viali ornati di palme, aranci amari , jacarande e splendidi giardini.
Impossibile elencare anche sommariamente le tante cose viste; comunque chiaramente il cuore pulsante
della città è senz’altro la grande Piazza (Place Jemaa el Fna), poco distante dalla Koutoubia, di forma
quadrata, con una magica forza di attrazione dovuta al fermento locale creato dalle numerose e affascinanti
attività che vi si svolgono : qui incontriamo infatti l’incantatore di serpenti, l’ammaestratore di scimmie, la
donna che effettua tatuaggi con l’hennè e, al calare della sera, ci troviamo in un grande ristorante all’aperto
in cui in enormi griglie e pentoloni si preparano le diverse specialità marocchine. Proprio per questa
atmosfera particolare che vi si respira è stata proclamata dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”
Da Marrakech siamo poi passati a Fes, pure divisa in “città vecchia” e “ville nouvelle”, anche se solo nella
prima si trovanoi principali luoghi di interesse artistico e storico. Quello che più colpisce di questa cittadina
è senz’altro l’enorme “labirinto”dei Suk, un dedalo di oltre 9.400 vicoli strettissimi e intricati in cui è
facilissimo perdere l’orientamento tanto che è indispensabile essere sempre accompagnati da una guida
ufficiale.
Non meno interessanti sono poi state le visite di Menkes , di cui tutti ricorderemo i granai e le scuderie
predisposte per ospitare ben 12.000 cavalli , e di Rabat con il suo Palazzo Reale (una cittadella nella città) e
la splendida Moschea di Mohammed V affiancata dalla imponente Torre Hassan.
Durante lo spostamento dall’una all’altra città siamo riusciti anche ad infilarci una interessante sosta a
Volubilis, una cittadella romana famosa per i suoi mosaici pavimentali e per la sua struttura urbana
perfettamente conservata, tanto da essere stata dichiarata anch’essa dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”
Ultima tappa del nostro viaggio è stata Casablanca, una città che inizialmente ha deluso tutti in quanto
troppo europeizzata e apparentemente senza attrattive particolari. Dico “inizialmente” perché ci siamo ben
presto ricreduti davanti alla enorme Moschea Hassan II, il più grande santuario del mondo islamico dopo la
Mecca, e davanti allo spettacolo dell’Oceano in cui, proprio qui sfocia il fiume che divide questa città dalla
vicinissima Salè.
Mi sono limitata in questo articoletto a tracciare un quadro molto riassuntivo del nostro viaggio, ma ci sono
stati tanti altri momenti belli e tante emozioni particolari vissuti nel corso dello stesso che sarebbe troppo
lungo elencare.
Devo comunque ammettere che, dopo questo mio primo viaggio nel “continente nero”, ho cominciato a
capire perché tante persone da me conosciute si proclamino ammalate di “mal d’Africa” e sognino soltanto
di tornarci!
Mariangela Lombardini
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BRETAGNA: LA MITICA TERRA DEL RE ARTU’ E DEI SUOI CAVALIERI
Effettivamente in Bretagna si ha la sensazione, in certi momenti, di vivere in un mondo lontano della solita
realtà, un mondo un po’ misterioso in cui un non so che di leggendario aleggia ovunque su una natura
particolarmente affascinante. Per questo, dovendo esprimere le mie impressioni sul viaggio qui effettuato
nello scorso mese di Settembre, mi trovo in difficoltà, non sapendo bene da dove incominciare e su quali
località soffermarmi più dettagliatamente, perché tutte sono state per qualche motivo “particolari”.
Innanzi tutto va detto che l’itinerario è stato ben studiato perché ci ha permesso di visitare tanti luoghi in
una sola settimana con spostamenti quasi quotidiani che però sono stati meno stressanti del previsto in
quanto
predisposti
secondo
modalità
ed
orari
ben
accettabili.
Questo grazie
anche
all’assistenza
di un’ottima
guida,
una
Signora
di
origine
italiana molto
preparata
e
pure
simpatica.
Partendo
dall’inizio,
senza
voler
fare
una
cronistoria del
viaggio, non si
può
certo
tralasciare di
accennare alla
breve crociera
nel Golfo di
Marhiban
che, in una
giornata
particolarmente serena, ci ha permesso di giungere fino al limite dell’Oceano, dopo due soste effettuate
all’Ile des Moines ed a Locmariaquer.
Sempre nella stessa giornata a Carnac abbiamo potuto ammirare una eccezionale testimonianza lasciataci
dagli antichi Bretoni risalente a circa 6.000 anni fa, un “Dolmen” e lunghissimi allineamenti di “Menhir”,
megaliti eretti in verticale, sul cui significato e sulla cui funzione gli archeologi stanno tuttora discutendo,
nel tentativo di spiegarne scientificamente il significato a fronte delle tante leggende misteriose che da
sempre circolano nel Paese.
Sarebbe il caso di spendere due parole anche su tante altre località incantevoli come Kerhinet nel Parco
della Brière con le sue tipiche casette dai tetti di paglia, Vannes con il suo bel porto-canale, Pont Aven,
reso celebre dall’attrattiva che seppe esercitare su tanti pittori, fra cui Gauguin, Concarneau con la sua
“Ville close”, Pont du Raz che purtroppo la nebbia ci ha impedito di apprezzare come avremmo dovuto,
Quimper con i suoi ponti infiorati, Locronan con le sue antiche casette grigie tanto romantiche, il
Memorial di Pointe du Pen-Hir dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale, Ploumanac’h con le sue
rocce rosa levigate dal vento fino ad assumere configurazioni in cui la fantasia di ognuno riesce a vedere gli
animali e gli oggetti più strani -ripeto- sarebbe il caso, ma preferisco dedicare più tempo a Pointe Saint
Mathieu, ai Calvari, a Saint Malò e a Mont Saint Michel, località che hanno veramente concluso in bellezza
il nostro Tour.
A Pointe Saint Mathieu, su uno splendido promontorio a picco sull’Oceano, lo spettacolo è stato
molteplice: infatti abbiamo potuto amirare i resti di un’antica Abbazia dei Monaci Benedettini, il
“Memorial” che ricorda tutti i marinai morti per la Francia ed il bellissimo Faro, automatizzato e da pochi
anni telecontrollato, sulla cima del quale i più sportivi hanno voluto salire; 163 gradini sono tanti, ma il
panorama che dall’alto si poteva godere li ha veramente ripagati della fatica.
Di Calvari, rappresentazioni in granito della vita e della passione di Cristo poste all’esterno delle chiese
bretoni, ne abbiamo visti parecchi, seguendo un’escalation di crescente imponenza e grandezza, fino a
quello di Guimilian, composto da 200 statue tuttora coinvolgenti per la loro drammaticità espressiva, anche
se coperte di muschio.
Saint Malò ci si è presentata imponente quasi come un gigantesco fortino circondato da mura poderose
all’interno delle quali gli antichi navigatori-corsari, arricchitisi enormemente con le loro imprese piratesche,
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hanno costruito i loro granitici palazzi che, in buona parte distrutti durante la seconda guerra mondiale, sono
stati ricostruiti sempre mantenendo la loro precedente compattezza architettonica.
Comunque penso che Mont Saint Michel sia la località che più ci ha affascinato, tanto che nessuno ha
esitato ad affrontare i 360 gradini che è che portano al punto accessibile più alto. L’isolotto su cui sorge il
grandioso complesso architettonico, un tempo completamento isolato dalla terraferma, ora vi è collegato da
un lungo ponte sopraelevato che permette ai visitatori di raggiungerlo senza problemi, anche tenendo conto
del fenomeno delle maree che qui è particolarmente marcato.
Certo, l’aspetto monumentale dell’insieme così come si presenta ora è ben lontano da quello delle origini, in
quanto nel corso dei secoli alla originaria Abbazia si sono andate aggiungendo la Chiesa romanica prima, il
complesso monastico di stile gotico denominato “La Merveille” poi e tante altre costruzioni che hanno
contribuito a rendere Mont Saint Michel sempre più imponente e unico al mondo. Non a caso,
evidentemente, l’Unesco lo ha proclamato “patrimonio dell’umanità” !
Al di là di tutto quanto sopra ricordato, personalmente mi hanno colpito soprattutto due cose: le numerose
imbarcazioni in secca adagiate su un lato, quasi a riposare in attesa del ritorno dell’alta marea, e la struttura
in legno (a colombage) delle tipiche case bretoni , spesso storte ma tanto belle soprattutto se confrontate con
i nostri moderni e tanto impersonali casermoni!
Un giudizio globale sul viaggio? Decisamente positivo: nessun incidente sul percorso, tempo migliore del
previsto, pullman comodissimo, quasi un salotto, il nostro “condottiero” Dino efficiente come sempre.
Auguriamoci che anche dai prossimi viaggi si possa tornare pienamente soddisfatti come questa volta!
Mariangela Lombardini
INIZIATIVE TURISTICHE 2010
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Gita a VENEZIA e isole della laguna
Mercatini di Natale (Friburgo, Strasbugo, Colmar)
Fine anno a BARCELLONA
9 - 11 novembre
1 - 3 dicembre
29 dicembre / 2 gennaio
(3 gg)
(3 gg)
(5 gg)
LE DATE INDICATE IN QUESTO PROGRAMMA POTREBBERO ESSERE MODIFICATE AL MOMENTO DELLA
EFFETTIVA ORGANIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA TURISTICA. NEL CORSO DELL’ANNO NE POTREBBERO ESSERE
INSERITE ALTRE, SI CONSIGLIA DI INFORMARSI PRESSO LA SEGRETERIA.
DALLE SEZIONI DEL CIRCOLO MILANO
ATLETICA
36° Campionato Italiano Interbancario ed Assicurativo di atletica leggera su pista
Novara, 19 e 20 Giugno 2010
Ancora una volta, l’attiva partecipazione dei nostri colleghi “pensionati” ha fatto registrare un bellissimo
risultato di squadra ai recenti campionati di atletica leggera interbancari che si sono disputati a Novara con
la vittoria d’Istituto in campo maschile e il secondo posto, per un solo punto, in quello femminile. Questi i
risultati dei “nostri”:
Getto del peso
1° MM75 Jarabek Livio
mt
6,43
Lancio del disco
1° MM75 Jarabek Livio mt 24,56
1° MM70 Cara Carlo
mt 18,44
Lancio del martello
2° MM70 Cara Carlo
Marcia 5km
1° MM70 Gagliardi Enzo
Lancio giavellotto
1° MM70 Gagliardi Enzo mt 17,46
mt 16,25
Carlo Cara
Responsabile sez. Atletica
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32’14”
AVVISO AI SOCI
FESTA DI NATALE
Informiamo che quest’anno la FESTA DI NATALE si terrà il 14 dicembre 2010
Seguirà Invito.
INIZIATIVA DEL GRUPPO LOMBARDIA
Riteniamo di fare cosa gradita ai nostri Soci consentendo di utilizzare il sito esistente (WWW.UNIPENS.ORG) per l’inserzione di
annunci di vario genere attraverso il Gruppo Lombardia. A tal fine gli interessati a questa iniziativa sono pregati di farci
pervenire l’inserzione che desiderano sia pubblicata nel sito, compilando il fac-simile del modulo in calce da indirizzare per posta
all’Unione Pensionati Unicredit – Gruppo Lombardia Viale Liguria 26 – 20143 Milano, oppure tramite e-mail
[email protected] o tramite fax 02 83112659.
Sarà nostra cura provvedere all’inserimento nel sito.
Fac-simile modulo:
…………………………………………………………………………………………………………
Cognome…………………………..…….Nome………………..
Telefono…………………………………Cell………………….Importo…………………………….
Testo…………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………
Data……………………..
Firma……………………………………………………….
Fermo restando che il sito sarà solo punto di incontro, ma nessuna responsabilità sull’esito delle trattative potrà essere impuitata al
Gruppo ospitante.
VARIAZIONE DI INDIRIZZO
Ricordiamo ai nostri Soci che cambiano il proprio indirizzo di comunicare per iscritto al Fondo Pensione e telefonicamente
all’Unione Pensionati la nuova domiciliazione onde evitare disguidi nel recapito della corrispondenza.
Ai fini di applicare correttamente le Addizionali Regionali e Comunali, quando si comunica al Fondo la variazione di indirizzo è
necessario specificare se il nuovo recapito è il medesimo del domicilio fiscale.
Rammentiamo inoltre, se non già fatto, di comunicarci il Vostro N° di cellulare ed eventuale e-mail necessari per eventuali
comunicazioni urgenti.
Il sito internet della nostra Associazione è:
WWW.UNIPENS.ORG
In questo sito è stata creata una pagina “ULTIME NOTIZIE” che verrà aggiornata con “news” che possono interessare tutti gli
associati.
I Soci hanno, inoltre, l’opportunità di comunicare col Gruppo Milano via e-mail all’indirizzo:
[email protected]
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TI SEI RICORDATO DI RINNOVARE LA TUA ISCRIZIONE ALL’UNIONE PENSIONATI?
La quota associativa minima per il 2011 è rimasta invariata : € 12,00.
I versamenti devono essere effettuati evitando assolutamente di inviare denaro contante.
Per i versamenti a favore dell’Unione Pensionati, invitiamo caldamente i soci ad usare il bonifico bancario, anche via internet
tramite “ONLINE UniCredit Banca”, specificando nella causale il nome del socio che effettua il bonifico e la motivazione
onde evitare disguidi.
Le coordinate bancarie IBAN del C/C sono:
PAESE CIN EUR
IT
CIN
55
O
ABI
CAB
n° CONTO
02008
01600
000005465970
Intestato a: UNIONE PENSIONATI CREDIT Gruppo Lombardia
Chi non avesse ancora provveduto al versamento delle quote degli anni precedenti è pregato di regolarizzare la
propria posizione.
ORARI UFFICIO UNIONE PENSIONATI UNICREDIT
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LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
9,30 – 12,00
9,30 – 12,00
9,30 – 12,00 e dalle 14,00 alle 16,00
9,30 – 12,00
NUOVE ADESIONI ALL’UNIONE PENSIONATI
ARIOLI
AVVISATI
BAZZI
BERETTA
BIFARELLI
CREMASCHI
DEL BIANCO
DEL FRATE
FASCE
GALMARINI
GATTI
GAVIOLI
GIANNI
GUALENI
LUISI
MANTOVANI
MESSINA
NATALUCCI
PIOVESAN
PONZONI
PORRO
POZZI
PROTASONI
PRUNELLI CANTALLES
RAVELLI
RESTELLI
RIVA
SARINA
SUPERTI MEZZA
VILLANI
VIOLA
VOLONTE’
GIORGIO
GIUSEPPE
MAURIZIO
LUIGI
ANGELA MARIA
ROSANGELA
BIANCA MARIA
FRANCO
MARIA CARLA
FAUSTO A. E.
ANTONELLA
SILVANO
LORENZO
MARINA
GIUSEPPE
EMANUELA
SALVATORE
VALTER
AMELIO
WILMA MARIA
GIUSEPPE
LUIGIA
LUISA
LAURA
DANIELA
ROBERTA
ORNELLA
ROBERTO
MARIA
FLORA
UMBERTO
ALBA
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Abbiategrasso
Milano
Milano
Castronno (Va)
Arese
Milano
Rho
Cassolnovo
Milano
Cardano al Campo (Va)
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