Rapporto d’attività 2013
Dipendenze Svizzera, un’incubatrice di conoscenze
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Dipendenze Svizzera informa e sensibilizza
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Dipendenze Svizzera elabora raccomandazioni 14
Dipendenze Svizzera elabora e sperimenta approcci pratici 17
Dipendenze Svizzera offre formazioni e consulenza 21
Dipendenze Svizzera s’impegna in politica
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2013 in cifre
28
Conto d’esercizio 2013 e 2012 30
Bilancio al 31.12.2013 e al 31.12.2012
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Il consiglio di fondazione nel 2013
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Editoriale
È impossibile presentarvi in così poche pagine tutta la gamma dei compiti svolti da Dipendenza
Svizzera. Come potremmo, infatti, descrivere in poche parole tutti i progetti di ricerca e di prevenzione, le campagne, le pubblicazioni, i gruppi di esperti, le giornate di perfezionamento e i
congressi cui abbiamo collaborato nel corso dell’ultimo anno? Per questo motivo, abbiamo deciso
di presentarvi in questo rapporto annuale solo una parte dei progetti e delle attività svolti nei settori della ricerca, della prevenzione e dell’aiuto. Questi accenni, tuttavia, vi permetteranno di farvi
un’idea dell’entusiasmo e della perseveranza con i quali ci impegniamo – con ottimi esiti – a favore
di tutta la popolazione.
I bambini, le famiglie, le scuole, le aziende e le autorità vanno sensibilizzati sui problemi risultanti
dall’abuso di alcol e droghe. Inoltre, ogni persona deve avere la possibilità di ricevere aiuto e
consulenza quando si trova confrontata, direttamente o indirettamente, con tali problemi. Dipendenze Svizzera è qui anche per questo.
Eppure… c’è ancora tanto da fare!
Noi, però, non ci stanchiamo di portare avanti il nostro mandato insieme a voi. Tutti i sostegni
finanziari che riceviamo, siano essi pubblici o privati, sono un investimento efficiente nelle nostre
attività. Colgo quindi l’occasione per ringraziarvi di cuore della fiducia che avete voluto dimostrarci
con il vostro aiuto. In tal modo avete contribuito a migliorare la vita di migliaia di persone.
Da ultimo, permettetemi di ringraziare i membri del Consiglio di fondazione, che hanno lavorato
senza risparmiarsi per portare al successo la nostra organizzazione.
A nome di tutto il team di Dipendenze Svizzera,
Michel Graf
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
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Dipendenze Svizzera,
un’incubatrice di
conoscenze
Dipendenze Svizzera vanta un’esperienza a tutto tondo nel campo delle dipendenze e della prevenzione. Il comportamento dei gruppi a rischio, tuttavia, è
in continua evoluzione e regolarmente si delineano nuove forme di dipendenza
(nuove sostanze, internet ecc.), ragion per cui questo patrimonio di conoscenze
va regolarmente ampliato e aggiornato. In tal modo è possibile adeguare di pari
passo anche le strategie di prevenzione. Per motivi di spazio, in questo capitolo
è stato possibile presentare solo alcuni dei numerosi progetti di ricerca, ma nei
capitoli successivi verranno comunque citati anche altri progetti. Per avere una
panoramica completa di tutte le nostre attività, vi invitiamo a visitare il nostro sito.
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Monitoraggio svizzero delle dipendenze
Il sistema di sorveglianza epidemiologica denominato «Monitoraggio svizzero delle dipendenze» è stato lanciato dall’Ufficio federale
della sanità pubblica (UFSP) e si prefigge di raccogliere e diffondere informazioni sul comportamento della popolazione che vive in
Svizzera in materia di sostanze psicotrope (tabacco, alcol, droghe
illegali, medicinali) e sui rischi ad esse collegati (dipendenza, danni
per la salute, problemi psicosociali).
Dipendenze Svizzera si occupa del rilevamento annuale dei dati tra
la popolazione (indagine CoRolAR) e del sito www.suchtmonitoring.
ch, attivato nella primavera del 2013, che offre una panoramica dei
dati epidemiologici raccolti e riguardanti i problemi legati al consumo di sostanze. I dati sono suddivisi per sostanze e indicatori, in
modo da permettere una ricerca approfondita di informazioni sulle
tendenze a livello di consumo e sui relativi problemi. Il sito viene
aggiornato regolarmente.
act-info
«act-info» (addiction, care and therapy information) è un sistema
nazionale di monitoraggio degli utenti dell’aiuto professionale in
caso di dipendenza. Dipendenze Svizzera si occupa di due capitoli
del sistema: SAMBAD (statistica del settore ambulatoriale dell’aiuto
psicosociale in materia di dipendenza) e Residalc (statistica dei trattamenti stazionari della dipendenza da alcol e medicinali). Le attività regolari di monitoraggio comprendono la raccolta, il controllo,
la verifica e l’analisi dei dati. Per ottimizzare la raccolta dei dati, nel
2013 è stata sviluppata internamente una nuova applicazione basata
sul web. Oltre a fornire alle istituzioni i rapporti su questi capitoli
del sistema, Dipendenze Svizzera è anche responsabile del rapporto
annuale su tutto il progetto, e dal 2013 anche della gestione di tutta
la banca dati.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
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La salute delle scolare e degli scolari (HBSC)
Nel 2013, Dipendenze Svizzera ha avviato i lavori preparatori per
l’indagine HBSC (Health Behaviour in School-Aged Children) 2014
sulla salute degli allievi in Svizzera. Il team di ricercatori ha elaborato il formulario e tradotto i contenuti nelle tre lingue nazionali.
Dipendenze Svizzera ha inoltre chiesto le autorizzazioni ai cantoni
e il consenso di una commissione etica. Come campione rappresentativo a livello nazionale sono state scelte a caso 734 classi dal
quinto al nono anno scolastico (da 7 a 11 dal settimo all’undicesimo secondo HarmoS). Inoltre, 14 cantoni hanno commissionato
uno studio cantonale con un maggior numero di classi partecipanti.
Parallelamente sono state realizzate parecchie pubblicazioni: articoli scientifici e divulgativi, factsheet e un rapporto di ricerca sul
consumo multiplo di sostanze.
Il consumo di alcol degli adulti visto dai
bambini dai 3 ai 6 anni
In questo studio finanziato dal Fondo nazionale, Dipendenze Svizzera ha voluto indagare su quello che i bambini sanno del consumo
di alcol da parte degli adulti.
Visto che con i bambini dai 3 ai 6 anni non è possibile utilizzare,
come d’abitudine, dei formulari, i dati sono stati raccolti con l’aiuto
di computer touch screen e di burattini.
Dai primi risultati emerge che oltre i due terzi (il 68,1%) dei bambini
tra i 3 e i 6 anni sanno identificare le bevande alcoliche (birra, vino
e champagne). La metà circa (il 46,4%) sa addirittura dare un nome
alle singole bevande. All’interno di questa fascia d’età, i bambini
più grandi conoscono meglio l’argomento rispetto a quelli più piccoli. Inoltre, i bambini più grandi considerano già l’alcol come una
bevanda legata alle feste e consumata maggiormente dagli uomini
che dalle donne.
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
«Pre-drinking» e modalità di consumo
specifiche di gruppo
In questo studio finanziato dal Fondo nazionale, Dipendenze Svizzera ha analizzato le abitudini di consumo alcolico serale dei giovani
adulti che vivono nella Svizzera romanda. Si è per esempio indagato
sulle ripercussioni che l’alcol bevuto prima di uscire ha sulla quantità globale consumata e sui problemi legati a questo fenomeno. A
tale proposito, è risultato che, al di là dei fattori legati alle situazioni
e alle persone specifiche, è soprattutto la durata del consumo a
svolgere un ruolo preponderante: prima si inizia a bere (per esempio a casa, prima di uscire), maggiore sarà la quantità consumata
nel corso di una serata (fino a 20 bicchieri di alcolici). Con il comunicato per i media del marzo 2013, che ha avuto un’eco notevole
sui media, Dipendenze Svizzera ha attirato l’attenzione sul fatto che
questa modalità di consumo è notevolmente rischiosa.
Ricoveri per intossicazione alcolica o
alcoldipendenza
Su incarico dell’Ufficio federale della salute pubblica, sono stati analizzati i ricoveri in ospedale legati al consumo di alcol tra il 2003 e
il 2010. A tale scopo ci si è basati sui dati forniti dalla «Statistica
medica degli stabilimenti ospedalieri» stilata dall’Ufficio federale di
statistica. Il rapporto sulla ricerca ha rilevato, tra le altre cose, che le
ospedalizzazioni dovute ad intossicazioni alcoliche o alcoldipendenza non sono un fenomeno esclusivamente giovanile, anzi: tra gli
uomini si registra un aumento costante delle diagnosi di questo
tipo fino alla fascia d’età che comprende le persone tra i 65 e i 74
anni. Tra le donne, invece, la crescita è regolare fino alla fascia tra i
45 e i 54 anni, dopodiché il tasso scende. Il comunicato per i media
del marzo 2013 su questo argomento ha avuto i maggiori riscontri
rispetto a tutti gli altri comunicati pubblicati da Dipendenze Svizzera
nel 2013.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
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Dipendenze Svizzera
informa e sensibilizza
La prevenzione ha molte sfaccettature. Fondamentale è tuttavia informare, perché spesso le problematiche di dipendenza non vengono riconosciute né in famiglia né dalla popolazione in generale. Anche le vittime indirette delle dipendenze,
in particolare i bambini, meritano la nostra attenzione. A fare prevenzione nel
senso stretto del termine si inizia già per i piccolissimi e i programmi elaborati
da Dipendenze Svizzera per questa fascia d’età sono particolarmente richiesti. Inoltre, nel 2013 sono stati fatti notevoli sforzi per raggiungere meglio i gruppi target
finora poco presi in considerazione.
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Boby, la voix des enfants de parents
dépendants de l’alcool
I bambini di genitori con problemi di alcol devono portare un fardello
pesante: se il papà o la mamma bevono, a casa quasi tutto ruota
intorno all’alcol. Spesso vengono a mancare la fiducia e la sicurezza.
Nel tentativo di sgravare i loro genitori, i bambini devono assumersi
responsabilità troppo grandi per la loro età, ma nel contempo si
sentono impotenti. Con un’azione negli uffici postali e con la relativa informazione per i media, prima di Natale Dipendenze Svizzera ha nuovamente reso attenta l’opinione pubblica sulla difficile
situazione in cui vivono questi bambini. In Svizzera sono parecchie
decine di migliaia i bambini colpiti da questo problema. Diversi studi
dimostrano che essi corrono un rischio sei volte maggiore rispetto
alla media di sviluppare a loro volta una dipendenza o di soffrire di
altri problemi psichici una volta cresciuti. Con il dovuto sostegno,
tuttavia, questi bambini sono perfettamente in grado di sviluppare
una personalità sana.
Il cagnolino Boby, protagonista dell’omonimo libro per bambini pubblicato da Dipendenze Svizzera, è la mascotte dei figli di genitori
alcolisti. Il pupazzetto è stato distribuito negli uffici postali per sensibilizzare la popolazione sulla situazione di questi bambini e per
raccogliere fondi a loro favore. Dipendenze Svizzera, infatti, elabora
e propone offerte a sostegno di questi bambini e dei loro genitori,
come i gruppi di discussione, dove i bambini possono scambiare esperienze, o il sito www.mamatrinkt.ch/www.papatrinkt.ch, che offre
ai bambini e ai ragazzi un forum di discussione. Inoltre, Dipendenze
Svizzera mette a disposizione dei professionisti e dei diretti interessati parecchio materiale informativo.
Nuove newsletter per i genitori
Nel 2013 è stato possibile pubblicare una nuova serie di newsletter,
che si sono aggiunte alle otto lettere per i genitori degli adolescenti tra i 12 e i 16 anni pubblicate nel 2012: in totale sono state
pub-blicate quattro lettere (in francese e tedesco) sui seguenti
argomenti: «l’autostima», «il dialogo con i figli», «le conseguenze
della pubblicità sul consumo di alcol e tabacco» e «come evitare le
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
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emergenze legate al consumo di alcol o di altre sostanze». Sul sito
di Dipendenze Svizzera è possibile abbonarsi alle newsletter per i
genitori.
Prevenzione nelle strutture di accoglienza per
la prima infanzia: ampliamento del progetto
«Tina e Toni»
«Tina et Toni» è un programma di prevenzione globale destinato
alle strutture che accolgono bambini tra i 4 e i 6 anni. Attraverso
scene di vita quotidiana e attività ludiche, il programma contribuisce
a rafforzare le competenze psicosociali dei bambini. Il programma,
creato nel 2012 nelle tre lingue nazionali, è stato ampliato nel 2013
con un gioco che i bambini possono portare a casa, il che permette
di raggiungere anche i genitori.
Grazie ai feedback degli utenti del programma, Dipendenze Svizzera
ha identificato altre esigenze e creato due nuove storie di Tina e
Toni: «La mia famiglia» (che tratta delle risorse esistenti all’interno
delle famiglie) e «Litigio tra amici» (sulle possibilità di risolvere i
conflitti in maniera positiva).
Nella Svizzera romanda, Dipendenze Svizzera ha notevolmente ampliato lo scambio di esperienze con le autorità cantonali e con altre
strutture che si occupano professionalmente di custodia dei bambini, presentando sistematicamente il programma agli specialisti e
promuovendo così «Tina e Toni».
Clever Club
«Clever Club» è uno strumento pedagogico di prevenzione, sviluppato soprattutto per le strutture di custodia extrascolastica. Il suo
obiettivo principale è sostenere lo sviluppo delle competenze di vita
per gestire adeguatamente le paure, le delusioni e gli insuccessi,
per rafforzare l’autostima o per affermarsi all’interno di un gruppo.
Nel 2013 sono state parecchie le mense e le strutture diurne che
hanno utilizzato il programma, dieci delle quali sono state accompagnate da Dipendenze Svizzera, che ha inoltre formato altri responsabili di struttura. «Clever Club» è uno strumento pedagogico
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
di prevenzione, sviluppato soprattutto per le strutture di custodia
extrascolastica. Il suo obiettivo principale è sostenere lo sviluppo
delle competenze di vita per gestire adeguatamente le paure, le
delusioni e gli insuccessi, per rafforzare l’autostima o per affermarsi
all’interno di un gruppo. Nel 2013 sono state parecchie le mense
e le strutture diurne che hanno utilizzato il programma, dieci delle
quali sono state accompagnate da Dipendenze Svizzera, che ha inoltre formato altri responsabili di struttura.
www.meinselbstwertgefuehl.ch
Una buona autostima è un’ottima protezione dalle dipendenze. Nel
2013, il sito in francese www.meinselbstwertgefuehl.ch, lanciato
nel 2012, è stato adattato in tedesco e attivato. Il sito aiuta i giovani
a confrontarsi con tutto ciò che ha a che fare con l’autostima e propone esercizi per rafforzarla.
Ampliamento del programma intercantonale
di prevenzione della dipendenza dal gioco
d’azzardo
Nel 2009 Dipendenze Svizzera è stata incaricata da dieci cantoni
di lingua tedesca (AG, BE, BL, BS, LU, OW, NW, SO, UR e ZG) di
elaborare e implementare misure atte a prevenire la dipendenza
dal gioco d’azzardo. La collaborazione intercantonale è stata inoltre
ampliata nell’ambito di diverse offerte includendo altri sei cantoni
della Svizzera orientale (AR, AI, GL, GR, SG e TG).
Nel 2013 sono state portate avanti le misure sviluppate nella prima fase del programma, come il sito www.sos-spielsucht.ch, la
consulenza online e il numero verde 0800 040 080. In autunno è
stata lanciata – completata da un’informazione per i media – una seconda tornata della campagna cartellonistica «Spielen ohne Sucht»
stavolta con nuovi cartoncini sospesi e vetrofanie da usare sui mezzi pubblici. In seguito a questa seconda campagna, il numero delle
persone che ha chiamato il numero verde è aumentato rispetto
all’anno precedente. Si è riscontrato un aumento soprattutto da
parte dei parenti. Anche per quanto riguarda il sito, grazie alla campagna si è avuto un aumento temporaneo del 30% dei visitatori.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
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Piattaforma nazionale di informazione su
dipendenze e invecchiamento
La nuova piattaforma internet www.dipendenze-e-invecchiamento.
ch è il risultato della collaborazione tra Dipendenze Svizzera, Infodrog, Züfam e Forelklinik. Essa contiene informazioni specifiche sul
tema «alcol e invecchiamento» destinate ai più di 55 anni, a chi vive
accanto a loro, ai medici e ai professionisti che hanno a che fare
con le persone anziane. Il sito è disponibile in tedesco, francese e
italiano. Il comunicato dell’aprile 2013, pure in tre lingue, ha avuto
un’ottima eco nei media.
Per elaborare i contenuti della piattaforma ci si è rifatti a studi scientifici recenti, nonché all’opinione degli anziani e dei professionisti.
La piattaforma è stata realizzata grazie al sostegno finanziario del
PNA (il «Programma nazionale alcol»). Si prevede inoltre di ampliare
la piattaforma ad altre sostanze e ad altri temi.
Progetti di prevenzione per nuove fasce di
popolazione
Finora esisteva pochissimo materiale informativo destinato ai migranti sul consumo a basso rischio o problematico di alcol. C’era
quindi un bisogno urgente di guide in diverse lingue su questi temi
spesso tabuizzati. Per questo motivo, nel 2013 Dipendenze Svizzera ha tradotto i due opuscoli «Cosa dovrei sapere dell’alcol?» e
«Vivere accanto a una persona con problemi di dipendenze: che
fare?» anche nelle lingue dei principali gruppi di migranti che vivono
in Svizzera, ossia in italiano, turco, albanese, tamil, inglese, serbocroato, russo, portoghese e spagnolo.
Per la scelta delle lingue e degli obiettivi ci si è basati sulle lacune
nell’offerta di strumenti di prevenzione evidenziate dal rapporto di
migesplus (il programma nazionale «Migrazione e salute»), nonché
sui risultati di un sondaggio condotto presso diverse strutture che si
occupano di migranti riguardante i bisogni di questi gruppi di popolazione. Il progetto è stato sostenuto finanziariamente da migeplus
ed è stato presentato con un comunicato per i media.
Nell’ambito del programma intercantonale di prevenzione della
dipendenza dal gioco d’azzardo, nel 2013 si è proceduto alla tra12
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
duzione dei contenuti in cinque nuove lingue (portoghese, thai,
turco, serbo/croato e inglese), dopo che nel 2012 ci si era occupati
di ampliare tali contenuti. I temi affrontati sono stati abbreviati e
rielaborati affinché risultassero più facilmente comprensibili. I nuovi
contenuti sono stati tradotti con la collaborazione di persone delle
rispettive madrelingue.
Rielaborazione di materiale informativo
Come ogni anno, anche nel 2013 Dipendenze Svizzera ha rielaborato
e ristampato numerosi opuscoli e volantini. L’opuscolo di 16 pagine
«La canapa: domande e risposte», per esempio, è stato aggiornato
e anche il volantino sulla cocaina è stato rinnovato sia sul piano
dei contenuti che nella veste grafica. Tutte le pubblicazioni possono
essere scaricate dal sito di Dipendenze Svizzera, alla rubrica «Documentazione informativa / Opuscoli». Dal nostro sito è inoltre possibile ordinare degli esemplari cartacei delle pubblicazioni.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
13
Dipendenze Svizzera
elabora raccomandazioni
Dipendenze Svizzera approfitta della sua esperienza anche per elaborare raccomandazioni per gli esperti o per mettere in moto i relativi processi. Lo scorso
anno ci siamo concentrati soprattutto sul problema delle intossicazioni alcoliche
con ricovero in ospedale, sulla prevenzione delle dipendenze basata sulla famiglia
e sul tema dell’alcol in gravidanza.
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Intossicazioni alcoliche con ricovero in
ospedale
Negli ultimi anni i centri di consulenza per le dipendenze e gli ospedali di diversi cantoni hanno creato una serie di offerte di sostegno
per le persone che vengono ricoverate per un’intossicazione alcolica. L’obiettivo è identificare per tempo le persone a rischio facendo
loro brevemente visita in ospedale o in un secondo momento, in
modo da poter poi offrire loro, se necessario, un sostegno continuo. In caso di intossicazione alcolica, non è sufficiente prestare
le cure mediche necessarie a queste persone, occorre anche motivarle a confrontarsi con la loro modalità di consumo a rischio.
A causa delle diverse strutture che forniscono prestazioni medicosanitarie, l’offerta in Svizzera è molto eterogenea, il che rende più
difficile valutare scientificamente i vari progetti. Per questo motivo,
nel 2013 Dipendenze Svizzera ha voluto analizzare lo stato delle conoscenze a livello nazionale e internazionale. Sulla base dei risultati
di questa analisi e in collaborazione con un gruppo di esperti, nel
quale sono rappresentati medici, personale curante, studiosi e specialisti dei centri cantonali di consulenza in materia di dipendenze,
sono ora in fase di elaborazione delle raccomandazioni e un catalogo di misure destinato ai professionisti.
Il congresso «Le famiglie al centro della
prevenzione»
Lo stile educativo e comunicativo di madri e padri, ma anche il loro
atteggiamento nei confronti delle sostanze che danno dipendenza,
rappresentano degli importanti fattori di protezione, o viceversa, di
rischio per lo sviluppo di un comportamento dipendente nei figli. È
quindi opportuno considerare il ruolo delle famiglie nell’ambito della
prevenzione.
« Dal congresso sono emerse buone
idee su come trovare delle soluzioni
e adattarle ad ogni contesto famigliare.»
Partecipante al congresso
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Per questo motivo, il 25 aprile 2013 Dipendenze Svizzera ha organizzato a Bienne un congresso nazionale sulla prevenzione delle
dipendenze basata sulla famiglia. Agli oltre 120 congressisti attivi
nel settore è stata presentata una panoramica sulla situazione nel
nostro paese e sono state fornite alcune informazioni su progetti
in corso all’estero. È emerso chiaramente che in Svizzera non si
sfrutta ancora appieno questa modalità di prevenzione che fa capo
alle risorse famigliari. Inoltre, le famiglie svantaggiate non vengono
raggiunte a sufficienza dalle campagne di prevenzione: le offerte a
disposizione vengono infatti utilizzate per lo più da genitori istruiti e
ben integrati.
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Dopo aver presentato diversi progetti di best practice messe in pratica
all’estero, si sono definiti i fattori di successo e gli ostacoli. In tal modo
è stato possibile capire come coinvolgere maggiormente i genitori e, in
particolare, come raggiungere le famiglie svantaggiate.
Alcol e gravidanza: raccomandazioni per i
professionisti
L’obiettivo di questo progetto avviato nel 2013 è di elaborare delle
raccomandazioni su alcol e gravidanza destinate ai professionisti.
In una prima fase, grazie al sostegno finanziario del PNA (il «Programma nazionale alcol») è stato elaborato il rapporto «Gravidanza
e alcol», che offre una panoramica sullo stato attuale delle conoscenze scientifiche in materia di rischi del consumo alcolico in gravidanza. Sulla base di un sondaggio che verrà condotto tra i professionisti in materia nel 2014, ossia nella seconda fase del progetto, gli
esperti si prefiggono di raggiungere un consenso sulla consulenza
da offrire alle donne incinte riguardo al consumo di alcol. L’obiettivo
è di elaborare delle raccomandazioni e di metterle a disposizione
dei professionisti nel campo della gravidanza e del parto (ginecologi, levatrici, esperti della prevenzione ecc.), affinché le possano
poi usare nell’ambito della loro attività professionale.
.
16
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Dipendenze Svizzera
elabora e sperimenta
approcci pratici
Per poter reagire in modo soddisfacente ai nuovi sviluppi e alle nuove problematiche in materia di dipendenze, bisogna creare regolarmente nuovi modelli pratici, nonché verificare la validità di quelli esistenti. In questo ambito, Dipendenze
Svizzera ha fatto parecchio nel 2013. Per la prevenzione delle dipendenze è inoltre
fondamentale che vengano rispettate le norme di legge; dalle ricerche condotte
da Dipendenze Svizzera in quest’ambito è emerso che c’è ancora parecchio da
fare nel settore della protezione dei giovani.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
17
Dalla teoria alla pratica: sviluppo di progetti
modello regionali per la prevenzione delle
dipendenze basata sulla famiglia
Crescere in una famiglia monoparentale, in situazioni economiche
difficili, è considerato un fattore di rischio per sviluppare una dipendenza durante l’adolescenza. Va però detto che le offerte basate
sulle famiglie sono da considerare tra i migliori approcci per prevenire il consumo di alcol. Purtroppo, però, le campagne di prevenzione riescono raramente a raggiungere le famiglie monoparentali e
quelle con pochi mezzi. È quindi importante colmare questa lacuna.
Già nel 2012 Dipendenze Svizzera ha identificato delle best practice
in uso all’estero e adottate nell’ambito di progetti di prevenzione
delle dipendenze destinati ai genitori, e ha fatto il punto della situazione sui progetti in corso nel nostro paese.
Il catalogo di misure e di raccomandazioni per i professionisti che ne
è emerso servirà a sviluppare dei progetti modello monitorati scientificamente. Dipendenze Svizzera, insieme alla Fondazione Berner
Gesundheit, sta elaborando un progetto pilota per le famiglie monoparentali, che si prefigge di contribuire a posticipare l’età in cui si
inizia a consumare sostanze e a ridurre il consumo tra i giovani che
già ne fanno uso.
È stata inoltre condotta un’indagine tra oltre 50 famiglie monoparentali che vivono in situazioni disagiate, in modo da capire quali
sono i loro bisogni. La maggioranza degli interpellati ha auspicato la
creazione di un’offerta che preveda più incontri (nonché un servizio
di custodia dei bambini durante gli incontri stessi).
« Aiuto, mio figlio è adolescente!»
Partecipante all’indagine
Gruppo nazionale di esperti per i professionisti della prevenzione basata sulla famiglia
Per sostenere lo sviluppo di progetti modello a livello regionale nel
settore della prevenzione delle dipendenze basata sulla famiglia, e
per far sì che tali progetti facciano presa, è stato creato un gruppo
di esperti a livello nazionale. I dieci esperti contribuiscono allo sviluppo dei progetti modello condividendo le loro competenze e le loro
esperienze nel campo della prevenzione delle dipendenze incentrata
sulle famiglie.
18
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
«cool and clean»
Su incarico di Swiss Olympic, Dipendenze Svizzera si occupa della valutazione parziale del programma di prevenzione «cool and
clean». Si tratta del più importante programma su scala nazionale
mirato alla prevenzione dell’uso di sostanze, alla promozione della
motivazione ad ottenere buoni risultati e al fair play nello sport. Il
programma è rivolto soprattutto ai giovani che praticano lo sport
di massa e ai giovani talenti sportivi svizzeri. Nel 2013 Dipendenze
Svizzera è stata nuovamente incaricata di effettuare una valutazione
parziale di «cool and clean». Per poter valutare l’applicazione del
programma, entro fine 2014 si terranno circa 25 colloqui di mezz’ora
con gruppi sportivi che partecipano al programma.
Come fanno i giovani a procurarsi l’alcol? In questo progetto si è indagato sui sistemi usati dai giovani per procurarsi l’alcol pur non avendo ancora raggiunto l’età prevista dalla
legge per acquistarlo. A tale scopo, Dipendenze Svizzera ha condotto
223 interviste qualitative con giovani provenienti da diverse regioni
della Svizzera romanda. I ragazzi si sono dimostrati molto intraprendenti nel procurarsi l’alcol e hanno rivelato come percepiscono le
limitazioni. Lo studio ha quindi evidenziato la necessità di misure
adeguate da parte delle autorità.
Due terzi degli intervistati hanno ammesso di aver acquistato alcol illegittimamente. Solo per un terzo di loro, tuttavia, questo è il
sistema preferito per procurarsi bevande alcoliche. Un altro terzo
degli interpellati preferisce infatti farsi comprare gli alcolici da un
maggiorenne, mentre un quarto di loro ha soprattutto accesso agli
alcolici durante le occasioni conviviali, spesso in cambio di altre
prestazioni. I risultati dello studio sono stati presentati a diverse
conferenze e verranno pubblicati su riviste scientifiche.
Parallelamente, Dipendenze Svizzera ha monitorato scientificamente una nuova serie di test d’acquisto di alcolici nel canton Vaud.
I giovani incaricati dalla Fondation Vaudoise contre l’alcoolisme
dovevano cercare di acquistare alcol in diversi punti vendita. Così
facendo, si intendeva verificare se i negozi rispettavano meglio le
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
19
disposizioni di legge rispetto al passato. I risultati di questa seconda
tornata (che ha fatto seguito ai test effettuati nel 2011) non sono
però stati entusiasmanti: solo il 21% dei punti vendita ha rispettato
la legge, nel 79% dei casi, i giovani sono infatti riusciti ad acquistare
le bevande che erano loro precluse per legge. Va anche detto che,
rispetto ai commercianti al dettaglio, i ristoranti sono stati ancora
meno rispettosi della legge.
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Dipendenze Svizzera
offre formazioni e
consulenza
Per poter reagire in modo soddisfacente ai nuovi sviluppi e alle nuove problematiche in materia di dipendenze, bisogna creare regolarmente nuovi modelli pratici, nonché verificare la validità di quelli esistenti. In questo ambito, Dipendenze
Svizzera ha fatto parecchio nel 2013. Per la prevenzione delle dipendenze è inoltre
fondamentale che vengano rispettate le norme di legge; dalle ricerche condotte
da Dipendenze Svizzera in quest’ambito è emerso che c’è ancora parecchio da
fare nel settore della protezione dei giovani.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
21
Formare moltiplicatori per identificare i
bambini che vivono in famiglie con problemi
di alcol
Nel 2012, Dipendenze Svizzera ha ideato, con il sostegno finanziario
del PNA (il «Programma nazionale alcol»), un aggiornamento professionale per formare moltiplicatori. Il corso si prefigge di formare
partner cantonali che a loro volta potranno formare o sensibilizzare
le persone che nella loro regione si occupano professionalmente di
bambini e adolescenti che vivono in famiglie con problemi di alcol
(servizi sociali, giudice dei minorenni ecc.). In tal modo, Dipendenze
Svizzera vuole sensibilizzare i professionisti del settore sociale,
della sanità e della formazione su questo tema. Il corso, improntato all’interattività e orientato alla pratica, mette a disposizione dei
partecipanti competenze specifiche e materiale didattico. Nel 2013
sono stati organizzati due corsi di due giorni in Svizzera romanda e
tre in Svizzera tedesca. La prossima formazione si terrà il 14 e il 15
maggio ad Aarau, nonché il 12 e 13 giugno a Losanna.
« Seguendo il corso ho imparato dei
metodi utili per presentare il tema!»
Partecipante al corso
Per completare l’offerta, nel 2013 è stata rielaborata ed ampliata la
guida per i professionisti «Aiuto e sostegno ai bambini provenienti
da famiglie con problemi di dipendenza: principi e possibilità d’intervento», che è ora disponibile anche in italiano.
Prevenzione delle dipendenze nelle aziende
Nella Svizzera romanda i corsi di prevenzione delle dipendenze
organizzati da Dipendenze Svizzera all’interno delle aziende, destinati ai quadri e ai collaboratori, sono sempre molto richiesti. Per
questo motivo, Dipendenze Svizzera ha continuato ad offrire tali
corsi anche nel 2013. Nel contempo, il sito www.alcolallavoro.ch è
stato aggiornato e adattato in italiano. Sono inoltre stati organizzati
diversi workshop e corsi sul tema delle dipendenze sul posto di
lavoro anche al di fuori delle aziende, per esempio nelle scuole universitarie professionali.
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Consulenza al telefono, per e-mail e internet
Dipendenze Svizzera risponde alle domande sulle dipendenze e sulle
sostanze che provocano dipendenza. Le domande, poste dai cittadini, dai settori che si occupano di questi argomenti o dalle scuole,
vertono su informazioni di carattere generale sulle dipendenze o su
situazioni di consumo concrete. Nel 2013, i collaboratori del settore
«Prevenzione» di Dipendenze Svizzera hanno risposto complessivamente a 489 richieste telefoniche o scritte, investendo nell’elaborazione di tale risposte oltre 500 ore. Inoltre, Dipendenze Svizzera
risponde anche alle domande riguardanti le sostanze psicotrope
postate dai giovani sul sito www.ciao.ch. Per rispondere ancora
meglio alle esigenze degli utenti, nel 2013 Dipendenze Svizzera ha
inoltre completamente rielaborato la rubrica «Consulenza e aiuto»
sul suo sito.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
23
Dipendenze Svizzera
s’impegna in politica
Per prevenire le dipendenze, è indispensabile adottare misure strutturali, come
disciplinare per legge i prezzi, l’accesso e la pubblicità ad alcol e tabacco. Dipendenze Svizzera e i suoi partner si impegnano per una politica efficace di prevenzione delle dipendenze: con comunicati per i media, schede informative o
contributi sul sito www.dipendenzesvizzera.ch, Dipendenze Svizzera sensibilizza
gli ambienti politici e l’opinione pubblica. Per aiutarli nel processo decisionale,
inoltre, Dipendenze Svizzera fornisce informazioni specifiche ai parlamentari.
24
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Revisione totale della legge sull’alcol
Stando alle stime, circa 250’000 persone che vivono nel nostro paese
sono alcoldipendenti, il che corrisponde a quasi due volte la popolazione di Berna. Un decesso su dodici
è da ricondurre all’alcol e una persona su cinque ha un consumo alcolico rischioso. Sono dati che si tende
a dimenticare facilmente.
In collaborazione con le associazioni attive nel settore delle dipendenze e con altri partner, Dipendenze Svizzera si impegna a
favore di una politica responsabile in materia di consumo di alcol.
A tale proposito, la revisione della legge sull’alcol, attualmente in
corso, è l’argomento principale sul quale concentrare l’attenzione.
Dal punto di vista della prevenzione, l’anno preso in esame dal
presente rapporto è stato particolarmente burrascoso: le principali
misure per contenere il consumo problematico di alcol non hanno
avuto vita facile di fronte agli interessi dell’industria degli alcolici.
I prezzi minimi, il divieto di vendere alcolici di notte, l’abolizione
delle happy hour: in un mercato sempre più liberalizzato, queste
sarebbero misure di correzione efficaci per proteggere la salute dei
consumatori, ma purtroppo l’attuale disegno di legge è ben lungi
dall’applicarle.
Breve cronologia del dibattito :
• N
el marzo del 2013, il Consiglio degli Stati si è espresso sorprendentemente a favore di prezzi minimi. Una perizia giuridica
ha inoltre confermato che i prezzi minimi sono compatibili con
l’accordo di libero scambio tra la Svizzera e l’UE e con le regole
del libero mercato. Nel contempo, la Camera alta vuole vietare
la vendita di bevande alcoliche nel commercio al dettaglio tra le
22 e le 6 del mattino, nonché abolire l’attuale divieto delle happy
hour per i superalcolici.
• N
el settembre del 2013, il Consiglio nazionale ha bocciato la proposta dei prezzi minimi e del divieto di vendere alcolici durante
la notte. Tra le due Camere c’è invece comunione d’intenti per
quanto riguarda le happy hour, che d’ora in poi saranno permesse per tutte le bevande alcoliche e in qualsiasi momento.
Come il Consiglio degli Stati, anche il Nazionale vuole ancorare
nella legge i test d’acquisto.
• L
a Commissione dell’economia e dei tributi degli Stati ha incaricato l’amministrazione federale di elaborare un sistema fiscale
conforme alla Costituzione, che compensi gli alti costi produttivi
vigenti in Svizzera e che promuova gli alberi ad alto fusto. Per
evitare minori entrate fiscali, gli ambienti che si occupano di prevenzione si sono espresse contro un nuovo sistema fiscale.
• Il dibattito in parlamento continuerà nel 2014.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
25
Conseguenze finanziarie dei ricoveri per
intossicazione alcolica
Dipendenze Svizzera e i suoi partner sono scesi in campo nel dibattito per modificare la legge sull’assicurazione malattie. Secondo
l’iniziativa parlamentare del Consigliere nazionale Toni Bortoluzzi
(UDC), in futuro le cure mediche d’urgenza in caso di consumo eccessivo di alcol dovrebbero essere pagate dai diretti interessati. A
metà 2013, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del
Consiglio nazionale ha deciso di entrare in materia su questa proposta di modifica della LAMal. Nella primavera del 2014, l’oggetto
dovrebbe essere mandato in consultazione.
Chi, a causa di una dipendenza dall’alcol o di un’intossicazione alcolica, ha bisogno di cure mediche, dovrebbe poter contare anche in
futuro su queste prestazioni, indipendentemente dalla sua situazione finanziaria. È quanto chiedono i professionisti della prevenzione, tra cui Dipendenze Svizzera, che stanno sensibilizzando gli
ambienti politici e l’opinione pubblica con un lavoro mediatico su
questo tema. Si teme infatti che l’accettazione della modifica di
legge proposta spinga le persone che soffrono di intossicazione
alcolica a non farsi curare per paura dei costi. Le cure mediche d’urgenza salvano vite e permettono di prestare gli aiuti che potrebbero
modificare le abitudini dei diretti interessati in materia di consumo.
Revisione della legge sull’imposizione del
tabacco
In Svizzera, il 15% dei decessi è da
ricondurre al fumo.
Insieme all’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo,
Dipendenze Svizzera segue l’evoluzione della politica in materia di
tabacco. Con la revisione della legge sull’imposizione del tabacco,
l’imposta sul tabacco dovrebbe essere gradualmente adeguata al
livello dell’UE. Il Consiglio federale persegue innanzi tutto obiettivi di
politica fiscale. Dal canto loro, durante la procedura di consultazione,
le organizzazioni che si occupano di sanità hanno chiesto un aumento
sensibile dell’imposizione, in modo da ridurre sia il consumo che il
numero di decessi causati dal tabacco.
Nel 2014 si prevede un dibattito pubblico sulla nuova legge sui prodotti del tabacco: un argomento di grande importanza politica.
26
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Canapa
Quest’anno, sul solo continente
americano, più di 15 milioni di persone saranno sottoposte a nuovi
regolamenti che permetteranno loro
di acquistare e consumare legalmente canapa, a patto, ovviamente,
che abbiano raggiunto l’età prevista
dalla legge.
Finora il consumo di canapa veniva punito diversamente a seconda dei cantoni. Con l’entrata in vigore della revisione della legge
sugli stupefacenti nell’ottobre del 2013, è stata adottata una normativa a livello nazionale che non prevede conseguenze penali per
il consumo di canapa. Oggi il consumo di canapa è punito con una
multa disciplinare di 100 franchi, se la persona ha almeno 18 anni
e nel contempo non ha commesso altre infrazioni alla legge sugli
stupefacenti. Dato che il possesso di oltre 10 grammi di canapa è
punibile, la procedura di multa disciplinare viene applicata solo per
le quantità inferiori a 10 grammi. Dipendenze Svizzera ha sempre
auspicato che si abbandonasse la via della criminalizzazione, che
è risultata inefficace, anche se in tal modo non si risolvono tutti i
problemi.
In questo periodo la politica della canapa sta attraversando parecchi
cambiamenti a livello internazionale. Anche in diverse città svizzere
è in corso una discussione su modelli alternativi per gestire la problematica. Dipendenze Svizzera segue attentamente gli sforzi di
regolamentare tutto ciò che ruota attorno alla canapa a livello nazionale e internazionale e, nel marzo del 2014, fornirà in un nuovo
rapporto una panoramica differenziata dei modelli di regolamentazione, che sono spesso complessi.
Strategie nazionali per la sanità
Nel gennaio del 2013, il Consiglio federale ha adottato il rapporto
«Sanità2020». Con una serie di provvedimenti in tutti i settori del
sistema sanitario, intende promuovere maggiormente la salute e
prevenire le malattie. Nel novembre del 2013, la Confederazione e
i cantoni hanno inoltre deciso di dare il via all’elaborazione di una
strategia nazionale di prevenzione delle malattie non trasmissibili. La strategia, che dovrebbe essere pronta entro il 2016, mira
a migliorare le competenze della popolazione in materia sanitaria
e a creare le condizioni quadro per un comportamento più sano.
Dipendenze Svizzera rientra tra i numerosi attori che stanno sviluppando entrambe le strategie.
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
27
Il 2013 in cifre
28
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
49
collaboratori e collaboratrici di Dipendenze Svizzera si sono impegnati, giorno dopo giorno, per ridurre o prevenire i problemi di dipendenza
83
corsi e interventi a conferenze sono stati organizzati dai nostri specialisti
dei settori della prevenzione e della ricerca
86
corsi e formazioni destinati ai collaboratori delle aziende della Svizzera
romanda sono stati organizzati per insegnare loro a gestire professionalmente i problemi di alcol sul posto di lavoro
119
pubblicazioni (articoli su riviste specializzate, libri, contributi a libri e rapporti inerenti la ricerca) sono state edite dal nostro settore della ricerca
121
partecipanti hanno seguito il congresso nazionale «Le famiglie al centro
della prevenzione»
553
ore di consulenza e d’informazione sulle dipendenze sono state fornite
per telefono o internet
1477
contributi apparsi sui media hanno citato Dipendenze Svizzera
2864
abbonati hanno ricevuto la newsletter per i genitori (1873 in tedesco e 991
in francese)
4587
abbonati hanno ricevuto la nostra newsletter (2903 in tedesco e 1684 in
francese)
11‘596
persone hanno visitato il sito in più lingue www.sos-spielsucht.ch
19’266
visite al sito www.tinatoni.ch, un programma di prevenzione per le
strutture che accolgono i bambini tra i 4 e i 6 anni
246‘094
pubblicazioni sono state scaricate dal sito www.dipendenzesvizzera.ch
290‘783
copie di nostre pubblicazioni (in tedesco, francese, italiano e in altre lingue) sono state spedite in tutta la Svizzera
1’036’105
oltre 1 milione di visite sui siti di Dipendenze Svizzera (la homepage
www.dipendenzesvizzera.ch, ma anche i siti correlati “Alcol sul posto di
lavoro”, “Alcol nel corpo”, “Alcol e circolazione”, “Consumo alcolico”, “Tina&Toni”, “mamanboit» e «papaboit”, nonché “Mein Selbstwertgefühl”)
RAPPORT D’ACTIVITE 2013
29
Conto d’esercizio 2013 e 2012
IN CHF
2013
2012
3’734’591
3’722’139
420’444
724’522
TOTALE OFFERTE NON ASSEGNATE
4’155’036
4’446’661
PROVENTI DA PRESTAZIONI
2’256’425
2’982’738
SOVVENZIONI
1’490’711
1’434’886
35’150
50
8’792
16’465
TOTALE PRESTAZIONI OPERATIVE
3’791’078
4’434’139
COSTI PER IL PERSONALE
-4’678’778
-4’545’167
-128’564
-113’331
TOTALE COSTI PER IL PERSONALE
-4’807’342
-4’658’498
COSTI DIRETTI PER PROGETTI
-3’241’329
-4’068’469
TOTALE COSTI DIRETTI PER PROGETTI
-3’241’329
-4’068’469
COSTI PER INFRASTRUTTURE
-15’043
-31’919
PIGIONI
-47’436
-49’648
TOTALE COSTI PER INFRASTRUTTURE
-62’479
-81’567
ALTRI COSTI AMMINISTRATIVI
-172’111
-232’030
ALTRI COSTI OPERATIVI
-42’289
-40’049
AMMORTAMENTI
-12’508
0
-226’908
-272’079
-8’338’058
-9’080’613
-391’943
-199’813
RISULTATO TITOLI
-418
3’378
RISULTATO FINANZIARIO
-418
3’378
168’173
163’235
-191’400
-604’765
OFFERTE NON ASSEGNATE
LEGATI NON ASSEGNATI
OFFERTE ASSEGNATE PER PROGETTI
ALTRE PRESTAZIONI OPERATIVE
PRESTAZIONI DI TERZI
ULTERIORI COSTI D’ESERCIZIO
TOTALE COSTI OPERATIVI
RISULTATO OPERATIVO
PROVENTI DA IMMOBILI
COSTI PER IMMOBILI
AMMORTAMENTI 1978-2012
-1’547’000
RISULTATO RELATIVO AGLI IMMOBILI
-1’570’227
30
-441’529
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Conto d’esercizio 2013 e 2012 (continuazione)
IN CHF
2013
2012
RICAVO NON OPERATIVO
1’100’791
14’062
COSTO NON OPERATIVO
-1’098’776
-1’432
2’015
12’630
-1’960’573
-625’334
1’941’200
592’000
0
0
-19’373
-33’334
TOTALE RISULTATO NON OPERATIVO
RISULTATO D’ESERCIZIO PRIMA DELLA MODIFICA DELLE RISERVE
MODIFICA DELLE RISERVE
IMPIEGO DELLE RISERVE ASSEGNATE
CONTRIBUTO ALLE RISERVE ASSEGNATE
RISULTATO D’ESERCIZIO
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
31
Bilancio al 31.12.2013 e al 31.12.2012
ATTIVI IN CHF
2013
2012
3’267’430
2’983’361
260’737
266’665
14’879
34’572
242’963
332’591
3’786’010
3’617’189
25’020
0
618’800
1’768’000
43’289
44’949
687’109
1’812’949
4’473’119
5’430’138
2013
2012
DEBITI A BREVE TERMINE
558’789
462’255
RATEI E RISCONTI PASSIVI
1’153’856
884’263
TOTALE CAPITALE DI TERZI A BREVE TERMINE
1’712’645
1’346’518
DEBITI DA PROGETTI
195’427
0
TOTALE CAPITALE DI TERZI A LUNGO TERMINE
195’427
0
2’316’806
3’816’006
CAPITALE DELLA FONDAZIONE
100’000
100’000
RISERVA OPERATIVA
148’240
167’613
TOTALE CAPITALE PROPRIO
2’565’046
4’083’620
TOTALE PASSIVI
4’473’119
5’430’138
LIQUIDITÀ
CREDITI NEI CONFRONTI DI TERZI
ALTRI CREDITI
RATEI E RISCONTI ATTIVI
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
IMMOBILIZZAZIONI MOBILIARI
IMMOBILIZZAZIONI IMMOBILIARI
INVESTIMENTI FINANZIARI
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
TOTALE ATTIVI
PASSIVI IN CHF
RISERVE ASSEGNATE
32
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
Il consiglio di fondazione nel 2013
Gli otto membri onorari sono:
Presidente Lucien Erard
Vicepresidente
Katharina Müller
Membri
Jacques Besson (dal 26.9.2013)
Doris Bianchi
Philippe Chastonay
Chung-Yol Lee
Anne Lévy
Jean-Marc Richard
Il team di direzione nel 2013
DirettoreMichel Graf
Vicedirettrice e responsabile
del settore prevenzione
Irene Abderhalden
Responsabile del settore
amministrazione e raccolta fondi
Stéphane Rausis
Coordinatrice del settore
ricerca scientificaSandra Kuntsche
(fino a giugno 2013)
Etienne Maffli (da luglio 2013)
Responsabili del settore
comunicazione e documentazione
Olivia Trono
(fino agosto 2013)
RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
33
Dipendenze Svizzera conferisce una grande importanza alla qualità
delle sue prestazioni e dei suoi prodotti. La gestione della qualità
viene controllata regolarmente da SQS. Anche lo scorso anno, Dipendenze Svizzera ha superato positivamente l’audit di sorveglianza
per la certificazione ISO 9001.
Potete effettuare le vostre donazioni sul nostro conto postale
10-261-7
Dipendenze Svizzera
Av. Louis-Ruchonnet 14
Casella postale 870
CH -1001 Losanna
Tel. 021 321 29 11
Fax 021 321 29 40
www.dipendenzesvizzera.ch
[email protected]
Rapporto dell’organo di revisione
La verifica dei conti annuali è stata effettuata dalla fiduciaria BDO
SA di Epalinges, che nel suo rapporto di revisione dichiara di non
aver riscontrato elementi che la potrebbero indurre a pensare che
i conti annuali non forniscano un’immagine fedele della situazione
patrimoniale e finanziaria, e dei risultati conformemente alle SwissGAAP FER, o che non siano conformi alla legge, all’atto di fondazione e al suo regolamento. La fiduciaria BDO SA conferma inoltre
che sono soddisfatte le disposizioni della fondazione ZEWO. Il rapporto può essere consultato in qualsiasi momento presso gli uffici
di Dipendenze Svizzera a Losanna. La versione dettagliata e commentata dei conti può altresì essere richiesta allo stesso indirizzo.
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RAPPORTO D’ATTIVITÀ 2013
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