Rosmini ed il dibattito filosoficonell' economia conÎemporanea Carlos Hoevel (CFECì deEsludio< enLconomia CenFo ) Cuhura Deparamentode Economi" y Économìca Faculladde Ciencia.Socìales UniversidadCatólica Argentina e-mail: carlos hoevel@ucaedu ar 1. Rosminifilosofodell'economia a) Una rispostaal suocontestostorico è noto per essereuno dei hlosofi piu importantj AntonioRosmini(1797-1855) della modemitàewopeae per aver sviluppatourl profondopensieroepistemologico, a quellodi un Hegelo di u:r Kant. Egli è antopologico,eticoe metafisicoparagonabile progettosocialeed stato inoltre un pensatorepÉtico che ha elaboratoùn cornplesso e all'Europa del suo tempo.Nato nella economicocheegli credevaapplicabileall'Italia conflifuale terra di fiontiera del Trentino austriacoe nel periodo delle guerre Napoleoniche,del Romanticismoe della prima rivoluzioneindustuiale,Rosmini ha assistitoancheal primo grandemovimentodi ptogressosociale,politico e materiale l'animaeuropea. dell'Europae ai prirrrisegninegativicheminacciavano Rispettoall'argome[tospecihcodelJ'economi4Rosmini ha creduto che lo sviluppodi un'economiacapitalistae di mercato,nonchéia nascitadellanuovascienza dell'éionomiapolitica,fossero,di per sé,fenomenipositivi.Égli è statoforseuno del ad aver guardatoal nuovosviluppoeconomico pochi hlosofi dell'Europacontinentale di buon occhioe non con quel sospettoavanzatoinveceda alt pensatorì,che hamo rifiutato il progressoeconomicodi pet sé Tuttavia,eglj era nel contempobene infomato anchesui cosli umani,socialied economicichequestoprogressoeconomtco più imporîantidi questo grarde stavafacendoemergere.Una delle preoccupazioni un progressoeconomicoa pensatoÌe erail pericolochel'Europamodemaraggiungesse Inoltre, Rosminipensavache valo etici e della sua identità spirituale. scapitodei suoi deil'economiain se la perditadell'animaeuropeaavrebbeinfineportatoal depedmento siessa questasituazione,Rosmini ha elaboratoùna Per interpretarehlosoficamente in uÌ] lavorounico,può complessa filosofiadell'economiache,anchesenon contenuta essererinvenulasparsanellasuaenormeopem.Nella pdmapafie dellaPoliÍica Prima troviamo,ne1Libro I, la base della teoria tasminianadei bisogni,la relazionetrq ricchezzae poLìticae la teoria rosminianadello sviluppo..Nella secondapafe, nel Libro VI , troviamo titoli come "SopÉ il lusso", "Sopra gli imposta", "Sopra il consumo"e "Soprabe o ricchezze". Negli scritti polemicicontlo Gioia come Esane delle opiniani dí Melchiorre Gioia in fùore della moda, Galateodei Letterati,Saggia sulla definizionedella ricchezzae Breveesposizíone dellaflosofa di Melchiolre Gioja sono trattati temi come la teoriadel valore econornico,dell'utilità, del consumo,del risparmio o del della rapportoha didtto, moraleed economiaNel saggioDella naturaleCostituzíone dellastoria.la relazionefra economiae sacietòcivile.joviamounafilosofiaeconomica politica, la divisione del lavoro, il problema della diseguaglianzae della povertà" la politica della propdelàecc rappresentazione NeIl' Antropología in sertizio della scienzamarale, ..toviamaconcetti importanti per la teÒriadei bisagni, il consumo,il prezzo, la razionalità delle azionì e Ia libertà Nei Princípi della scienza morale, c\ sono temi come la disÍinzianeJia morale e eudemonologia le relazioni fîa utilítà e felicità, e il ruolo del inîeresseindividuale NeIla Storia camparatira e critica dei sìstemìintorna al principio della morale Plosmini presentauna critica sistematicadei sistemi mofaL che sewono da base per la scienza economica,come I'utilitarismo ingleseo ii sentimentaÌismoscozzese. Nella prima parte della Fitosofia della politica (1837),Della sommaria cagione pet Ia quale stakna o rovinano le umanesocietà(FPSc),troviamo i principi metaJísici dello s,,iluppoeconomico,la nozione di ordine spo taneo e la teoria della statistica. Nella secondaparte della Filosojìa della politica, La società ed il s o Jine FPSSF), toviarno una inrroduzíoneepistemologicacon riferimenti al['economia, i concetti di rincolo socialee di \,incolo economico,felicità e ricchezzq,ú\a tearía del bene carnune Nel libro qùarto troviamo una teoria dei bisogni, del consumisma,la competenza,il lavoro, e il ruolo dello Stato. Nella Fìlosofia del Diritto è esposta una epislemologia in polemica con I'utilitatîsmo, una îeoria della giusfízio, della propríetà, delld libertò economica, del prezza giusto, del behe comune, delle tasse, della distribEiane dei beni e della relazíonefra polifica e economia Nel Saggio sullq Stotistica Rosminr presenta una critica al concettoutilitarista e positiyista della statisticae nel Saggiosul Comuntsmoe il Socidlísmocrrticala visioneeconomicadel socialismo. Nella CostituzionesecondoIa giustizia sociale Eo'Jiamoun tattato sulle tasse, sul libero commercio, sulle funzioni di guida dell'economia e sulla rappresentazione politica degli interessieconomici.Nella Costituenîedel regno dell'Alta ltalia, Rosmìni Íatta Ia questionedella povertàe della assistenzasociale. Nella Teodicea troviamo temi come la diseguaglituuanella distribuzione dei beni, i1 problema del pefettismo e le leggi dell'accùmulazione dei beni e dell'antagonismo.Infine, in alcuneletteredi Rosmjni a Manzoni o a Maurizio Moschini troviamo temi economici importanti, riferiti in particolarca qÌlestioniepistemologiche9 sociali. b) La cultura economica di Rosminirichiedeanche,secondo La comprensione dellafilosofìaeconomica noi, di ricostruire"la cultura economica"del Roveretano.Infatti, dalla cultura economica di un autore,comprendirlmo aDcheil suogradodi conoscelzacircai risultati attuaLdella scienzaeconomicanel suo tempo Traendospuntodal lavoro di Piero Ba.Ìuccisulla cùltura economicadi AlessaldroManzoni e stimoÌati dalla sfida di Giorgio Campanini,secondoil quale "le carattestiche e la genesi delia cultura economicaspecihcadel Rosmini, non cornpletamente assimilabilealla sua cultura poiitica,non è stalaancoraprofondamente studiata",in un nostrolibro abbiamoprovato a dimostrarel'esistenzain Rosminidi una "cultua economica".Anche se il nostro obiettivoera quello di capireil sensodella filosofiadell'economiadi Rosmini e non quello di fareur lavorohlologico,ci è comunqueparsocheuna paie consistente del probÌemadelle differenti interpretazionidella sua frlosofia dell'economiavenisse propriodallamancanza di ùn studiopiù dettagtíato su questacìrltìrraeconomica Ci ha sorpreso,i ranzitutto,I'esistenzadi studi sulla cultura economicadi Manzoni- tla l'aLto. molto similea quelladi Rosmini- e chenientedi simile sia stato fatto a propositode1 roverctano.Quindi, abbiamocominciatoa esplorarei testi economicicheRosminiha letto,con L'intentodi scoprirequali economistie quali temi economicispecificiabbianoinfluenzatoil suopensieroe qualesia il pesocheciascuno di loroha avutonellasuahlosofiadelleconomra. Quindi abbiamo seguito una metodologiadi ricerca volta a rintracciare I'itinerariodettagliatodellefonti economiche pnmariee secondarie di cui Rosminisr e awaiso.Dopodi che,abbiamoraggiuntounaprimaconclusìone. Rosminidimostravadj averletlo e conosciutodettagliatamente una qùantitàe ùna varietàsorprendentemente grandedì testi economicidi tutte le scuolee conenti.Rosminiè, di fatto, un Ìettore e un conoscitoreprofondodei primi grandieconomistiquali Adam Smith, entusiasta Malthuso Say.Ma conosceva bene,sùbendone una forte irfluenza, anchemoltj altn economistidella hadizione itaiiana come Muratori, Broggia,Filangieri, Genovesi, Palmied,Verd, Beccaria,Mengotti,Vasco,Ofies, Gioia e Romagnosi,gli svizzerì Haller e Sismondi,i socialistiutopici e alîri economistidella tradizionetedescao fiarcesecomeSoonenfels, Droz., G. F. L. Comteo C. Durnoyer,I1onchéil pensiero economicodei ministri modemicomeil baronedi Lichtenstem, William Huskissonil InghilterÉ,Colbert,Sully,Neckere Guizotin Francia. Tuttavia. anchequaadoabbiamocominciatoa ficonoscerequesteinfluenze, non sapevamo ancoraquasinientecircala Ìoro "posìzione"né circail pesoche cìascunodi questiautoriavevanellamentedel RoveÌetanolnfatti, unaseriedi domandecr st sono presentate: immediatamenle quali di questìtesti hannoformatola basefondarnentale dellaculturaeconomicadi Rosmini?Sene potrebbeformarerÌDageraÌchia,in mododa capireil sensoper cui Rosminiè andatoleggeretanti aùtodeconomici?Rosmtntera sostanzialmente un seguacedei classici britannici, come affe ava Piovan, o principalmente degli economisticivili italianie di Sismondi,comeatgomentava tnvece Bulferetti?O eraHaller il sÈoprincipalemaesfrodi economia,comeha credutoDanilo Zolo2 c) La Dostravisioneal cospettodi altre interpretazioni L'esplorazione della cul a economicadi Rosminici ha condottoa esatninate con attenzione le diverseinterpretazionidi autoricomeGraziani,Zoppi,Alessio,Glay, Ferrai, Santonastaso, Riva, Solari, Bulferetti,Piovani, Zolo, Traniello, Campanini, Botto, De LÌìcia. D'Addio. Ma la nosta tesi si confiontain pa,ticolarecon qìrella contenuta ne ('La teodiceasocialedi Rosmini"di PietroPiovani,cheè per l,appuntola principalee piu complessiva interyretazione della filosofiadell'economiadi Rosrnini_ La tesi piolaniana, benchébrillante, non è basata,a paret nostuo, su elementi sufficientemente obiettivi.ln paficolare,la nostraanalisicontrasta con la tesi di Piovani nell'assegnazione delÌa massimap orità accordatanel pensiero di Rosmini agli economisticlassici britanllici. Infatti, secondoPiovani, l'operazroneche Rosmini avrebbefatto riguardoalla sctenzaeconomicasi limiterebbea una sua ripresadalla condizionein cui questaera statalasciatadagli economisticlassici(Smiúr, Malthus, Say)e a ul suoutilizzocomealgomento per Ìulamodemateodiceacattolica Secondo noi, questaposizionesoffre,daun lato,di ul difettostoricoe fi1o1ogico e, dall'altrolato, di Lrndifettoteotetico.Riguardoal primo,nel nostrolavoro abbiamo plovatoa presentale un gÉn numerodi tesLichedimostrano comeRosmininon assimili senzacriticagli autori della scuolaclassicadell'economi4La suaassimilazione degli economisticlassiciè mediatadalla visioneumanisticadegli economisticivili italjani Inlatti, un'a,.Ìalisi meticolosadei testipofta a concluderccheil problemadella scienza economica nonstavaper Rosminisoltantonellostatalismo deglieconomisticomeGioia o Benthamo neÌ socialismodei Saintsimoniani, come sembrapensarepiovani. ma anchenell'individualismoliberale di economisticome Mandeville,Malthus, Say e Smith lnoltue,la disaminaattentadellacuÌtlra economicadi Rosminidimosttache il progetlodel Roveretanonon era! comeaflema invecePiovani,quello .,di riprendere I'individualismooriginale della scienzaeconomica,,rinviandolaalle ,.sue orieini cul ali". Certo,gli economistib tamici occupanoun postofondamentale nella cultuE economicadi Rosmini,ma non, secondoil nostropunto di vìsta,il posto principale. smini ammiraprofondamente gli economistibritarìnici,ma li assimilaattravetsoi problemi e le preoccupazionidella fiiosofia cjvile-economica italiana La srruttìrra est a delle operepolitichesia del Rosminigiovane,sia del Rosmini matLlroe Dru simile a testi comeDella PubblicaFelicitd di LudovicoAntonioMuratorì o comeZa scienzadella legislazioiledi GaetanoFilangierìche nor allaRicchezza delle nazionidj Adam Smith. Ma specialmente la presenza, neile operepolitichedel Rovercrano,or temi centralidelì'economia civile italiata del settecento e del primo ottocento,comela felicitàj, i bisogni e le capacitàumane,l'importanzadeila dimensìonestonca, le relazionitra economia,diritto e socìetacivile, induconoa pensaÌeche I'influenza p.incipaÌenon sia stataesercitata su Rosmini,secondola famosadistinzionereauzzara da Pecchio,da una concezione crematistica dell'economia, tipica della scuolacÌassica - daÌlavisione,.antropologica', britanlica,ma comeaffermaSantonastaso dehascuora i{aliana. Ad awalorareulreriomrenre quesuverilìcada noi operaia suì reslirosrrniari si sonoaggiuntele opinionidi autoficomeZoppi,Bulfetettio TranieÌlocheindividuano nellatradiziorleeconomica italianaun'ispirazione molto importaate DerRosmini. Turtavia.e nonostaÌlLe questamarriceoriginaleitajiana,il Rouererar,o non ". e limitato a continuarla,ma ha provatoa modifìcarlae a coneggerlacon il pensÌero angloszrssone e coo autod comeSayo Sismondi.In ogni caso,Rosmininon si limìta a elaborare unasorta di "eclettismoeconomico,,. Siamoinoltredell,awiso cheiì progeno originaledi Rosminifossedi svilùppaÌeunafilosofiaeconomica secondoil modellodei trattati civili italiani del settecentosulla felicità pubblica, includendovianche le tradizionibritanniche, Íiancesie tedesche, ma riformandoalla radicele basi filosofrche comrÌnia futtequestetradizioni d) Il problemadell,utilitarismocomechiaveermeDeutica In effetti, secondoRosmini,il problemadell,economia non era pdncipalmente economtco o politico,ma etico,culturaiee spirituale.Rosmni credevachela radicedel problemafosse da rinvedre nell'invasione,sia nella scienzaeconomicalsia nelle politiche di uro dei prodotticentralidella modemitàeuropea:ia filosofia .economiche, utilitaristica.Il baseal presupposto di un soggettoautonomo,autosufficiente e dotatodi unaúzlona.litàindipendente da ogni genetedi ordinetrascendente, l,utilitaismo non ha tuttavia, 5s96a69Rosmini, un collegamentonecessadocon l,economia modema Effettivanente,la loro convergenza reciprocaè soltantoun risultatosto co. Oujndi. il progettoaltemativodel Rosmini era precisamenîe di sostituireil nucleo utllrta'sta dell'economia modemaconun programmache ci piacedenominare,,personalista,,, sia nella teoria che nella pratica.Soìtantoin questomodo Rosmrniha àredutopossibile ncavare. ùna scienzaeconomicacapace,nel contempo,di produneun vero progresso economico e di ricuperare l,alima dell'Europa. ' su questo temasoggenosuggerisco la renurader eccelenreribro di Danieraparisi Acquavrvasu 1l pensreroeconamica ctassìcain haÌia (1750-1860) La rilevanzadel personalismo economicodi Rosmininon è tuttavia soltanto storica,ma è strettamente coÌlegataal giornod'oggi e alle sue peryìessitàdspetloaÌ futuro.La lettùa dei problemiattualidell'economia alla lucedellafilosofiarosrnrnrana diventacosì un metodoemeneuticomolto efficaceper capire I'intera dimensrone teorctlcae p.atica di qùestiproblemi,per quanîoriguardasia iÌ dìbattito culturale contemporaneo sùll'economia,sia il dìsegnopratico delle politiche economicheda adottarenell'eradella globalizzazione. Di conseguenza, nella secondaparte di questa relMione,proveròa plesentate,in primo luogo, la descrizionee la valutazioneche Rosminifa della concezione utilitaristicadell,economia e, in secondoluogo, i pLrnri centlalidellapropostadelRosminipersostituireqlestainterpretazione utilitaristicacon unapelsonatlsta_ 2, L'approccioutilitaristico a) Le azioniumaneed economiche comeauto-interessate e soggettive Il cuorede1problemadella scienzaeconomicaè dato,secondoRosmini,dalla concezioneutilita sticanon solo delle azioni economiche, ma anchedi osni azione ùmala tn seneralei Non è egÌi vero diceRosminicitandoRoÍìagnosi,un economista urjtitarisradet suo Émpo_ cheognj uomononpuo agirech€in \ristad'unpropliovanraggio? E mai possibiìechel,uomosonada se stessoe cheagìscaper alFi notivi cheper que i chederermrnano tapropiiavolonra?ln unaparoìa,è egli possibileche l'uomo agiscafuor che per amarproyio ? eùi l,a,îor proprio si assumecomevolonìa generale dj starmegliochesi puo.',,,La hggedell' inreress€ personate è cosiassorbenre ed impcnosaper gli uominicome_ la leggedellagravitaè assorbenie ed jmpeiosaper i corpi CRosniniI 996,pp 64_aS) Il pùntodi vistautilitaristicosostienecheogni decisioneche l,uomo assumeè semprepresacon f idea di una compensa,di un profitto o di un vantaggiopel se stessi,perché"l'unico ordinerazionalepossibileè quello che conduceogni uomo a comportarsi secondola suapiù grandeutilità." (Rosminì:1996,p. 66) Tuilavra,se la visioneutilitaristicatradizionale questa,,utilità" interpreta comela massimizzazione dei benefici monetarìo come la soddisfazione di determinatibisogni o desideri,un utilitarismopiù radicaleestendeinveceil tennine.'utilità,'fino a.,felicità',,inîesacome la soddisfazione piir grandedi ogni desiderioumano Inoltre,la felicitàidentificatacon Ìa purautiÌitàpeldeogni collegamento coni valoriintrinsecichepotrebbero mlsurarerl valore, la gera.rchiao il rappofio reciprocofta le prcferenzee i desideri Di conseguenza, in un utilitarismocoercnte,Ie azioniumaneed economichenon haùio DessunmpportocoD le qualitàreali delle merci e dei sefr'izi consumati.Drooou o scambiati.L'uso raziorìale posterioredjpende appunto dalla volonta arbitraia delfindividuo,limitatasoltantodai soldio dal tempol Se iì proprierariodel prodonoretro affermaRosnini net sùoSd4gías11a defniziaheDe a _ - a ca9rcr'ed'esempio, Ricchezzd o affamarocomeun Erasitone, consuma solo ìe suederaE. owero te riducein cenere.o le gettajn mare,o te regalaa'seÌwr,o le distribuisce a,cantanri e suonaton.ta cosaè indifferente perla prodùzione(Rosminir1978,p. 29, nora24) Inoltre, in un senso simile a quanto sosliene ìÌ premio Nobel 1992 ed ecolomrsra di Chicago Cary Becker, il quale dichara che',ogni compofiamento umano puo essere inteso come un agire che coinvolge patecjpanti che massimizzano la Lo;o utllità,. a Rosmini hannosostenutoche (Beckel 1976,P l4), gli utilitaristi contemporanei qrlali il personale, persinole azionichesembranoavereunalogicadiversadall'interesse l'amore o il sacrifrciomoraie,Possonoesselespiegatericoúendoallo compromesso, medìo: praticodi un consumatote stessocalcoLo Glì ascetici slessi - argomenta Gioia - che sembrano odiare la vita e i comodì che I'accompagnano,hanno il ìoro fondo dì sensazioniaggradevolje dolorose,da cui soLohaggono i motivi dai piaceri mondani,uniti alla fana di sanÌilà,questìpii atrabilari si Lusingano d'agiÉ Indipendenremente che ciascunoistanredj dolor volontario sararicewlo per un secolo di felrcità alla bancà del paradìso,e iì loro calcolo è affaÈtosimile a quello dell'ìrsùrajoche prestacinque per ottenercento, o del ghiottone che lasciacrcscerI'appetitoper soddisfarlo con maggiorgolosilà (Rosminir t 9?6, P I 69) da Rosmini,a consentirealle Ora,è qùesto"ecoromicapproach",giiLanalizzato aziende,ai governie agli individuidi applicareprogramrnieconomicie strategiebasati sull'aspettativa,in ogni attore economico,di ulÌ comPoÌtamentocompletamente nonchéidentificabile,eliminatoogni altro genere "razionale",omogeneoe prevedibile, medio. delconsumatorc coniLcomDortamento di motivazione. b) Rapporti socialicomescatr|biutilitari Rosmiaidescriveinoltre la prospettivaùtiliiaristicadel mercatoe dei rapporti sociali.Un'economiabasatasu preferenzee su desideripwamentesoggettiviè pùr semprc costuita socialmente.Tuttavia, lungi dal modificare questo modello tra utilitaistico.I'interazionesocialeha coúe suounicoruolo quellodel collegamenîo della loro coma verso Ie e la velocità così l'estensione diversi,aumentando consumatori soddisfazlonisoggettive. smini cita al riguardo Gioia, il quale sostieneche va eliminatoogni altrogeneredi motivazionee che,"a misulachesonocresciutii contatti sociali,è cresciuloil bisognodi consumirapidi 1..] Volendociascunoesserel'oggetto degli altrì sguardi, pensieri,discorsi,cerca con fogge nuove di fermare I'altrui rÉlI'ali)ale stato della socjeta, attenzione[..] QuestoAr,togrodi wti1bili apParenze qualità 1977,pp 125reali."Qì.osmini: matrcanza delle ín ragione della òevecrescere 126) della societànella logica dell'azione Quindi, per gli utilitaristi,I'introduzione economicanon ha altro scopose non "il guadagnoche aspiranoa e sopragli alÍi uomini,un giuocoo, piì) tosto,ùnalottaseqetanellaqualeciascunotendea vincereod come a rapirela maggiorequantitàdi beniper sè,ed anchePeÌ la societàconsiderata (Rosmini:1941,p. 164).ln altrePalole,gli ùtilita sti "îannoentrare mezzoa sestesso.'! come quella che è utile a ciascuno,per gli scambievolì la societàconsiderandola (Rosmini:1941,p. 164) vantaggid€' membrichela compongono." infatti, anche se i Éppofi sociali non sempresono descrivibilicon prezzi monetari- Gary Beckerdirebbeche sono descrivibilicon "prezzi ombra" (shadow e socialesja, da gli utilitadsti credonoche ogni rapportointerpersonaÌe prices) che, a giudizio degli utilitaristi,un ultimo, un rapportodi mercato.Se consideriamo o pubblico" mercatopuo essere, secondole paroledelRosmini,"segreto,semi-pubblico (Rosminir1976,p.104,nota 5), secondoloro "la societànon è, non fu e non sata giammaialtro cheun mercatogenetalein cui ciascunovendele suecosei suoi servigi perriceveregli altrui servigie le altruicose.In questocambiociascunodà cio chestima la societàriescevantaggiosaa tu1tj." meno per ciò che stima più; in conseguenza (Rosminir I 976,pp.135-136) c) Leggi, beni sociatie yirtir comemerci e prodotti Rosminipassapoi a descrivere ìa visioneutìlitaristicadel diritto e della leese sostenutaaÌl'epocain paJticolareda Benthame dagli itaÌiani Melchiore Groià e Giandomenico Romagnosi. Questiultimi eranoiÉppresentantiin ltalia del progettodi vincolarel'economiaal dirìtto,un Mtecedente nel diciannovesimo secolodell'attuale Low & Economicsmoyernent ptop\tgî\ato da economìsticontemporanei come Ronald Coaseo RichardPosner.L'argomentoprincipaledell,utilitaÌismogiuridico è che la gentesi compodanei confrontide1leleggi allo stessomodo in cui si comporlacon r benidi consumoOra,noi non obbediamo alle leggipercherjconosciano in Loroun collegamento con valori intrinseci,ma soltaltoperchémossida un caÌcoLo utilitaristico dei costi e dei benefìciche questaobbedienza potebbe arrecarcieuindi, rr srsrema legislativonon ha nientea fare con i valod, ma è ridotto ad un appa-rato di incentjvi esteml Cosasarannoadunquele leggi- te cirazionidi Rosminisonolotte datlibrc Teoùae pendtedel úìîeressi fisicj, moralje polrrìcídj essa,garantitida d,spiacere cheraresee inrima minacciando undi,,i"""?:,iffi:::""11;ii:4,:,;5;','::"J;:.]i":l sara,rno dìrnqueche cambidl piccolipiacericonpjaceripiù grandi[ .] I delitti si idurarúo m ùlhma arìahsia danniai nostrisimiti senzacompenso [ . ] L€ggi,diritti, doveri,contrati,delinì,vil1ù nonsono cheaddizioni,sorrazioni,moltipliche,divisionidi piacerie dotorie ta legistazione civ e e penatenon è chelaritmetica dellasensibilità (Rosmini: t9t6,p. t3j, Dora2) Rosminiinoltremostracomeconcettiquali.,giustiziasocrale,,o,,benecomune.. non abbianoalcunsìgnificatoper gli ìrtiljtaristi,al modo in cui ai giorni nostîi è stato discussoda economisticomeFriederikvon Hayek o Milton Friedmal. La se e non rispondea nient'altrocheaila propria'.felicitàsoggeftiva.,,Nìente di diversoci si può poi aspettaredai govemi,poichéarche qùestisono costituitidallo stessogeneredi personeauto-interessate, comeaffemanooggi i rappresentanti della teotiad,elpublic choice.Ma anchequandosia favorevoleall'interventostatale,l,utilitarismolo intende soltartocomeuna forma ben progettata di ingegneriasociale.Lo Statonon eliminerà mai I'egoismodella gente,ma potràsoltantointrodure incentiviesterniper utilizzare strumentalmente Ie scelte egoiste a beneficio dei progmmmi di govemo. Di conseguenza, secondoRosrnini,Dè I'utilitarismoindividualistanè quello statalista contemplano la possibilitàper gli individuio per lo Statodi perseguire unicanrcnLe per i1 suovaloreintrinsecoqualsivoglìa tipo di benesocialerealeo D'a1tror;anro. "omun" secondogli utilitadsti,i benisocialisonoancheFrodottichela gente comprao vendeln baseallepropriepreferenze soggettive. Per concludere.Rosminiesaminala conceziooeutilitaristicadi qLrelleche egli .,benirelazionaii,,, chiamale "virtu sociali"e chemolti economistiattualidenominano qualila fiducia,la reciprocirìr, iI gili-giúng, le donazionied alhe formedi benelicienza tipichenon tanto delle relazionidi mercalo!ma della societàcjvile ln mooo moiro simile alle tesi prcsentate da Albert O Hirschmannel suo libro The passions& the ,?lerertJ,Rosmini mosta come, secondogli utllitaristi, le virtù sociali non srano nient'alfuo chele mascherine socialidell,auto-interesse. Man manochela civilizzirzÌone avaÌua! le passionigrezzedei periodi p mitivi, espressesotto fofma di interessi personaliimmediatied esclusivi,si aîlÌnano e tasformanoin interessìintelligenti (Rosmini1977,P I20,notal). Citando ancoraGioia,Rosminidescrìr,e, per esempio, un conceltodi reciprccitàmolto sìmile a quello usato al giorno doggi da alcuni economrstisperimentali ed espettiin teoriadei giochi,ossia"l'aspettazione d'averuna utilità altrettantoe più dagli alt " (Rosminir1941,pp. 164-165):,,anchequandogli uominirendonodei sewigiin apparenza gratuiti,si può direchefarutoun vero cambio; essidannounaporzionede1laloro proprietae del loro tempoper ptocuralsi!ùr praccre vivissimo, lodevolissimo,quello cioè di beneficare,o per liberarsi da ulie pcna vivissima,qualesi è la vistadell'altruiafflizione[...]."(Rosmìni:1976,pp. I36) d) Economiatotalecom€progresso socialeed ecohomico Lungi dall'essereun problema,questo prccessod'economizzazionee di accomodamento totale dei be[i e dei rapportìeconomicj,basatisul],espansione degli afteggiamentidel consumatorca tufie le fimzioni della vita, è la chiave, secondo I'utilitaisúo, di un'economiae di u,ra societàorienîateal ptogressoGli utiÌitaÌisti credonocheil consumismo favoriscalo sviluppoeconomico,la produzione, i rapponi pacificilra gli individui ed i paesi(teoriadel douxcommerce), norrchéla lotta conto la corruzione.Il consÌrmismo ha inolùe effetti redistribulivisull'economia, favoriscela spesadei dcchi e, cosìfacendo,ptoducelavoroe unadistribùzione piÌl egrÌalitaria della ricchezza. fn effetti- argomeDta Rosmini , secondogli utìlìtaristi,,.lamodasciogliele ricchezzestraordinarie di pochie le distribuisce conminoresproporzione soDramolti.', r R o s m i n1i .q 7 7P. . I l l . ) Il presupposto chestadietooquestediscussioni è, nell,opinionedel Rosmini,che "la vaaitae l'assenzadelleqxalitàrealisianoeconomicamente utili',, unatesi colegara in modo molto circosîanziato all'ideadi Bemardde Mandevillesecondocui ,,nonc'è nessÌrnvizio umanoche non sia utile a qualcheduno che se ne sappiaapprofittate,, (Rosmini: 1977, p. 104, nota 2). Da questa prospettivaconseguirebbe pure la raccomandazione utilitaristicasecondocui, perchél,economiatorni a esseredinamica, le politicheeconomiche e socialidovrebbero generale esserebasatesuuna stimolazione dei comporiamenti consumisticil I mez"iprimariper accrescere la cjviUzzazione di un paese- afferrìacioia. ciraroda Rosmini consistononell'accrescere l'inrensìrae il numerode' bisognre ta cogrizione deglj oggeti che li soddrsfannoSjccomela sommade' desideriiè senpremaggior€dela sommadegti oggeirìacqurstarr, jprimi, sì tlenel'uomoin unostalùconstanle qumdi,acrescendo dica.estia, statuchedivienecausadr motoperpetùo (Rosmjnjr p 317) 1994b, 3. La rifonna personalistadell'economra a) Le azioniumaneed economiche apeÉeai valori intrinseci RosminiritienecheI'ideautilitatistadelleMioni umaneed economiche sia non solo falsa, ma anche iragionevole e auto-distruttiva Il Roveretano orscure dettagliamente, nei suoi testi antropologici, etici e politici, il modo in cui nell,essere ulnano sl esp mono le tendenzemotali e utilita taristiche.Il suo punto dj vista è severamente critico verso I'utilitaÌismo A pattite daLfamosodjbatìitointzÌate con l'economista italianoMelchioÍe Gioia un disceDolo delledoftrinedi JeremvBentham cosìquellecheRosminichiama"le capacitàobiettive,,degliesseriumani.Rosminiha, per co o, rifiutato semple quel genere di moralismo che nega l'importa,:rza e ha tentatodr neilasfemeconomica, pelsonaÌee dell'utilità,specialmente delf intercsse e della moralità nonchéla dimostrarela pdorjtà, neil'azioneùmara, dell'obiettività a queit'ultimadell'utilitàintesacomeconcetioderivativo subordinazione Quindi, Rosmini mostracome le azioni umane incliÌdanocertamenteuna dimensioneutiÌÌladsticao di intelessepersonaìe;hrttavia,egli enfatizzaquella che pemette all'uomo chiamala dimensione"personale"o etica.Quesl'ultimadimensione da ogni calcoÌo di andareolte la suautilità e di aderireai valorì ìntrinseciindipendenti dell"'idea di essere",i1 teoria filosofica utilitado. Sùlla base della sua famosa Roveretanoha elaboratoquindi numerosiargomenticoniro i Gary Beckersdel suo Romagnosi,che lo hannocondottoa temoo.cioè MelchiorreGioia e Giandomenico con;ludere che è conforme alla natura umana "il giudicare le cose cosl in quantosono,non in quantogiovanoa noi, e questo è uno disrnteressatamente, slimarle secondola verità, non secondola passionedell'amorproprio" (Rosminil P 246) 1985b. come Amartya Sen. ar:Ùriprima di economisticontemporanei Centociquanta personaleè solo che l'ioteresse sosteneva GeorgeAkerlof o Amitai Etizioni,Rosmini e credeva un tipo di fine che I'essereùmanopuò perseguirenelle azìooieconomiche dei valon molali e economici, modelli dei alì'intemo nelf importanzadeLl'ìnclusione, delle motivMioni intrinsecheEffettilanente, Rosmini pensavache' per capire la de1lavoro,de1risparmioe dell'accumulazione dinanicadelconsumo,delJaproduzione, quei beni morali e spirituali del capitale,dowebberoesserepresi in considemzìone iendeal di là del propno economiche, tah attività quando realizza versocrÌi la gente, pe$onale interesse In pitì, secondoRosmini,I'approccioutilitalistaal compoftanentoeconomico ma danneggiaanche delle attivitàeconomiche, non solo impoveriscela compreosione pur e imobile " è vilissimo sia solo, perché ove I'econornia "l'interesse, seriamente adducendo moltì Rosminiprovaa dimostrare, aRosmirir1941,P. 165)Effettilamente, ignorano motivazioni che politiche eoonomiche che le tratti dalla sua epoca. esempi personale induconoad azioniimmoralio egoistiche,le uma:redifferentidall'intetesse comeai nostrigiomi è statodimostatoda qualidivenlanoinfine ancheantieconomiche, e altri comeRobertFr economistisperimentali b) I paradossidella felicità Cefamente,il valore e l'utilità economicahanno una dimensionefisica e materialeche può esseremisurataquantitativameltee che si può dverberaresul sul consumo sui tassidi interesse, ProdofioIntemoLordo, sull'equilibriocommerciale, quantitativae o sul redditolazionale. Tuttavia,secondoRosmini,questadimensione alf intemo profoodo che si verifìca moltopiìì soltantola facciaesterioredi un fenomeno ossia dellasoggettivitàdeLlagente;un fenomenocheRosminichiama"appagamento', questo distingue Rosmini o felicità. ContarìamenteaLl'ùtiLitarismo, coÍ\îentezza o felicità da ogni altro generedi piacereo di soddisfazionelnfatti, "la appaganenlo pii"otru **u che con rm suogiudiziosí chiamacontenta,è qualchecosadì diverso (Rosmini:1985b,il P 461) Così,"i àd principioprossimodel semplicesentimento." piaieri e l'appagamet?ro sono cosediverse,corneson pure cosediverseì dolori e 1 9 8 5 bo.6 3 4 ) paladossaÌe, molto La felicitàè, secondoRosmini,un fenomenoapparcntemente può essere diversodal piacereo dall'utiLÌtàsoggettivadi ogru soÍa Mente I'utilità di una ricercadiretla in cui il soggettomira solÎantoaÌ otlenùtacome conseguenza quandoil soggetto e precisamente propriobene,Lafelicità è ottenùtaindirettamente, àimenticaiÌ proprio benee dconosceil valore inlrinsecodi qualcosaLa felicità è' quindi. il risultato di una combinazìonecomplessache include certanente le soddisfazionisoggettive,ma che principalmenteè determìnatadall'esistenzaneì soggettodella capacitàdi iconoscetei valori infinseci chetÉscendonola sua stessa utilitàpersonale i cosìddetti a ciò che oggt stannoinsegnando Rosminjcrede analogamente "economistidella felicità" come Daniel Kanehman,Richard Easterlin o Stefano quali il lavoro,il Zamagni- chegli esseriumanichesi dedicanoad attivitàeconomiche sonomaggiornenteinfluenzatidal loro slato di consumoo 1o scambiocommerciale piuftostoche dalla ricercadi una utilità soggettiva o di insoddisfazione appagamento al."ttu l.rt"ntt"gli utilitaristidell'epocadi Rosminie gli odiemieconomistineocìÀssici che gli individui tendonoa otlgneresemprepiu piaceri,a guadagnale sosterrebbero sempredi più, Rosminipensainveceche,raggiuntouno semprepiù soldio a consumarc meno soldi o di l'individuo tendaa scegiieredi guadagnare sratodi appagamento, menomercipur di nonperdereil suoequilibriospirituaiepersonale' acquistare Rosmini inolke mostra come la maggior Parte dei problemi intemi a erratatra Ùtilitào ùn'economiadi Liberomercatotraggale mossedall'identificazione gente cerca la lelicità che quando la piaceresoggettivoe felicitàreale Effettivamente, di valori intrinseci in valoli p'lramente ii oniene soltantocon il riconoscimento stumentaliqualeil consùr4oo i soLdi,iì risultatoche ne dedvaè il consumismo,che secondoRosminialtro nonè senon la corsaillimitatae inutiledellagenteinfeliceche Infatti, "quali tentativicontinÙiche vuoleraggiùngerela felicitàconmezziinadeguatiI'uomo ii d'appagarela capacitàmedesimaper riguardoal Piacelepalticolareche sr pirì egli sentedi goderd'un ia1piacere,e pir) gli si rinforzala propone;conciossiaché vana speEnzad'appagarsi,ove gli riesca d'aumeEtarelo stessopiacere Ma non potendoquestocrescerea tale chel'appaghipoichéè cosaimpossibileche di piaceri qualeè l'intellectila;quindidi nuovo,dopoi particolarisi satolliunacùpiditàgenerale, pìaceriprovati,ne desideradi maggiori"[ ](Rosmini:1984b,p 606) Quindi, secondo consumistiriduceI'uomoalla ricercadi Rosmini,la promozionedei comportamenÎi piacerisoggettivi,che alla fine non solo impedisconola felicitàrealedella gente,ma e Iecono]ìiain sél disfuggono "ncheil oiacere si distruggerebbe ll pjacereÌirandotuttoa sémedesimo [ ]Volendo tutto,ruftosi perde [ ]' al piaceri. nozione lessadellaricchezza anche la (Rosmini: tutto e i976,P I16, nota)Riducendo [ ] piacere, rimane concro che lo stesso dtrisi fuorì che li piu piaceri che h regoìi, nulla nonrestando aì nulla polrtica(Rosminjr 1978, P.29) dìshutta l'economia pertantoche una saggia Rosminisostiene Muovendoda questeconsiderazioni, i polenzialirischi nel considerare prestare politicaeconomicado\"rebbe moltaattenzione dei consulnoe nellamoltiplicazìone umanied ancheeconomiciinsiti nellastimolazione nellepersoneIl Roveretano di un vero appagamento illimitatadei bisogni in assenza HerbertSimon o Barry come contemporanei concordaanchein questocon economisti per cul è semprc tradizionale Schwartz,i quali,criticandole tesidelÌateorianeoclassica invecela necessità preferibileÌa molteplicitàdelÌeopzionidei consùnatori,sostengono di lìmitare le opzioni economiche(The Paradox of Choice) Quindi, le polìtiche i "beni ed i piaceri estemlma sempredopo avere economichedevono considerare (Rosmini:1985b,p 461) considerato l'appagamento" 10 / Se dunque amate dì daft aglj uominì la sonìIna utilìtà, d'insegnare la via del massimo lor piacere:occultate.o per dir meglio annullateil vostro sislema;guardatevidal pemuadefloro che ìl piacere r 976,P ll6,nota) s j a I ' u n i c a É g i o n ed e l l ea z i o n i[ ] ( R o s m i n ì 1 A questofine, Rosminipropone- comestamo oggi facendotanti economistie politico-morali",attea interenazioni- il progettodi quellecheiui chiamaÌe "statistiche "qùantogli animi stùdiare"i sintomilÌsici dellostatomoralede' popoli"e a considerare "quale influenza esercitino le cose sugli e sienovicini o lontani dall'appagamenlo" secondoi1 Roveretano,a animi stessi".(Rosmini:1985b,p. 659). Ciò condurrebbe, più politiche etìche soprattuttonelle alee più a previsionìmolto esattee specialmente maggiormentesensibili al fattore della fellcitàLlegaîo al consumo,al lavoro o al ^^--^i"-".+^ î."-'i".i^ e capacità sostanziale razionalità c) Personalizzazione, Lo scopodell'economianon consistepoi, secondoRosmini,nellasoddisfazione pura di ogni bisogno o desideriosoggettivoche sia presenleo che si desti negli Ia genteal loro indivjdui,ma nello scoprirequalidi questibisognirealmenteconducano economicoe umano Il RoveretaroPfoponetle concettichiaveche vero appagamento i veri bisogni economicidai falsi: personaLizzazione, contribuisconoa distingr-rere pensierosostanziale e capacità. aIIa. loro nahta personale,gli esseri umani sono capaci di avere un Grazre rappoftoliberocon i beni e con i servizieconomici"che non è un tapportodi semplice dagli arrimali[..] quello o d'unionefisica comequello sperimentato appropriazione vienesoltantodallanatwadel soggettochecercail suopropriobene",ma è inoltre"una congirmzione morale."(Rosmini,1993b:pp. 107-110)Mentre,secondoRosmini,una bene orientatapermetteinvece che gli uomini economici,una personalizzazione dei bisogntven e peneguanogli oggetti o i beni reali e cerchinola soddisfazione quando oggettivi.Si trattadi una questionestudiatabeneda Rosminiparticolarmente privata. propietà personale e i limiti della passaa considerare la dimensione Rosminisostieneche le economiedi mercatorichiedonoun uso cospicuodi pensieroastatto di tipo strumentale, capacedi separarelÌa mezzi e fini e tale da pennettere all'uomodi vedere"le qualitaed i rapporti"fta 1ecose"separatedalle cose (Rosmini:1985b,P. 646) Inoltre, in sestesse"e da consentire "lo sviluppoaccidentale" prowisto di quella questeeconomierichiedonoanchel\$o d'un pensierosostanziale pensare." applicazioni della facoltàdi Infatti, "ìe che Rosminichiama"1afacoltàdi ai fini stabiliti astarre recanovera ulilità allora,e allor solo, che stannosìtbordinate qùesto p non accade, siamoal dallafacoltàdi pensare."(Rosmini:1985b, 648)Quando cospettodi un eccesso di razionalitàs mentalein economiachesi traduceda ultimo in unacompletaiÍazionalità. ln piu, in un sensomolto simile a Amartya Sen e alÌa sua teoria delle " capabilities",Rosminicredecheunasa:rapoliticaeconomica"deeatentamenîe badare nelleazionifdeJlagente]alla relazionechequestehannocol miglioramentodegli abiti suoie dellesùepoterìze" (Rosmini:1985b,p 472)Desiderìe bisogrisonoutiLisoltanto i mezzidi conseguire quandoquelliin cui questibisognisonoapeÌti"abbianorealmente l'oggefto reale Ìoro assegnato."(Rosrnini: 1985b, il p. 641) Per usare le merci economichein una manieraintelLigente e fruttuosala gente deve prima dl lutîo Rosmlni,le capacità svilupparele suecapacjtàumanee personali. Questesono,secondo di di progettareper il futuro, di autolimitazione, compromesso,di assumere l1 responsabiÌirà nelle atrivìtàdifhcili, di capirei lìmiti materialje morali deltè nr^n-t. azioni.di vederenon soloi propri bisogni'maanchei bisogni *". f" ,""i*iì", "fte "i un'economìasaraha bisognodi personecapacidi lungimirarza di un compoÍamento rcsponsabile nellavita d) Beni giuridici, socialie relazionalinelle relazioni tra mercato,Stato e soctetà civile Rosminivedesetìz,altroI'economiainclusanelle relazionigiuridichee socralr, ma intendeqì.Ìeste ultime in una fonna molto diversadagli utilitaiisti.Il Roveretaao, anticipando molte critiche attuali dì autori come Jon Elstet o Morton Horwltz a posizioni come quelle di Richard posnero di alt membri del succitato lal,f & Economicsmorelnent)crede che I'errore principale degli utilitaristj mlrova della confusione fra utilità e giustizia: I e \n prihcipio, t,utitjtà è una co,ssg/efua Fino che esteriore erogica dere reggi, de'esteriore r:1}:lí;ilffi:ulîJilT:ilXffiif::ììl ragionipolitichedi esse"ma,,assaileggementepoi tapassanonellagiustizia,,cheè la "vera ed.intima e_ssenza,,delle leggi.Al contratio,in uaa prospettivipersonaÌista, un vero ordinegiuridiconell'economia può essereottenutosolta:rtòquandàle leggi siano rntinsecamente giustee qlrando..la volontàinternadella genteè giusta.,,(Rosmini: 1 9 9 3 4p 3 s ) . A pattireda questopuntoRosminielaborala suaideadi giustiziasocialechelo intuoducenel vivo dibattitomodernoinsiemecon Luigi TapaielliD,Azegiro, come testimoniaancheun economisla comeFriederichHayek Già iiù di un secoioprima di JohnRawls,Rosminiaffermavainfatti che.,la gìustiziaentraprima d,ogni altra cosa nellacostrìrzione di ogni unanasocietà',e ,.lateoriadellagiustizia,dLraque è unapane dellateoriadeilasocietà." p.21, Filos.Diritto,I, p.l8). Ora.Rosmini (Rosn1inij 1993a, come Rawls, Nozick, Dwo n, Habermas,posnel o Sen.Ciò è inoltre streElamente coruÌesso alla suaoriginaieconcezione di aÌ1riconcettimolîo importantiall,internodella badizionecattolicaquali il benecomunee il principiodi sussiàiarietà, nonchéalla sua particolareidea del ruolo dello Statoe deÌla società.civile spettoall,economia di mercato. Dunque,Rosmini fiuta tantoquelloche al giornod'oggi sarebbedenominato tempo diRosmini daaurori come o,-o",itj.,t't"Ji"?tn"'# frLllii;ì,?,',L,lTl_îi economifi sostenitori della prólíc choice, il Roveretanorifiuta l,idla della riduzione delJagìustizia sociale"alla prospetitàestemae materiale,che considerano come il solo nne dr essa società; quasi ella fosse ula società limitata dj conmercio od altra t2 simigliante"(Rosmini:1985b,P. 267) o "alla solasicurezzadetdiitti" o "all'acquisto dellaproprierà esterna| ..1.Qìlestieconomistìmarketoriented- continuaRosmltu"rìstrinsero soverchiamente il finedeilacivilesocietà " (Rosmini1985b,p.267,notal) giustizia La sociale può non mai essereconcepitasolamentenei termini del Quindi, mercato D'altronde,unadeìleiotuizionipiù interessa,lti del Rosmlniè stataIa suacritica alletendenzetotalitarie,cheegli ha vistoincamatenell'espansione dellapiallificazrone deJgovemo.nonchérl suosensoprofeticorispetloai problemifuturi dello StatoSociale o Weíore.trdre. Questaùitica può essereapprezzatain molti sìloi testi, ma particoiarmente nel Sdggiosul Comunismo e sul Socialismo(1978).SecondoRosmini, ancheseil govemoè ln gradodi_farsicarico,per ùn determinato periododi tempo,della distibuzionedej beni materiali2- ed è un diritto dei poveri,nel suo parere,rrcevere questoaiutoin circostanze eskeme , essoè tuttaviaincapace di generare le fonti di r.:na ricchezzaeconomicarnente sostenibilee moralmenteaccettabile. Dr conseguEnza, rn contastoconuna lungatradizionecheda Rousseau, Hegel,il tradizionalismo cattohco va fino al welfarismoe agli economistikeynesiani, Rosminirifiuta l'idea della giustizia socialee deibeni comunicomeresponsabilità esclusiva deÌloStato. Infatti. secondoRosminì,la vem giustiziasocialetron può essereottenùta solamente attraverso le relazionidel metcatoo la pianificazione buocraticadello Stato, perchéentambe tendonoa ridlùrc l'integritàdella personauEÌanaalla condizione passila del consumatoreo a quella di cliente del govemo Quindi, seguendola tradizionedell'economiacivile italiana-Rosmini inttoduceil concettoterzo di una "societàcivile" che controllìle tendenzeespa,rsive sia del mercafoche deÌlo Stato Effettivamente,oltre a indicareche Ìa societàcivile è lorigine e la base sto ca dell'economia di mercatoe dello Stalomodemo,Rosminisostiene che la societàcivile va oltregli interessieconomicio le relazionidi potereed è costituitadai legamimorali e liberi fra la gente- Iegamiil cui ogni personaè considerata iome fine in sé.Pertanto, he sele relazionieconomiche e politichesonomolto impoÍanti,questesonosoltanto mezziestemichedo\,'tebbeto essereorientatevelsoil benecomune.Tale beneoomune consistenella felicità o nell'appagamento della genteche "è intemo ed esistenegli animi." (Rosmini:1985b,p. 230) Quindi,i mezzipolidci ed economiciestemrsono ,,i buonifin tantochenon si espandano eccessivamente, finchécioènon indeboliscano Ìegamiintemidellasocietà"da cui è possibilericavareil veroprogtessoecooomicoe la feiicitàpersonale dellepersone. L'espansione dei mezzieconomici p vati o pubblicidovrebbeespimere così questadimensioneintema della societàe favorire il suo dispÌegamento: ComeI'uomo,elementodellasocietà,ha unapafe ìnlernaed invÌsibile.e una pafe esrernae visìbileì cosìduesonopurele panidi ognisocietà ùmana, l'ìnvìsibjle e ta visibile,I'inrerna e t,esrema paÍe La corpofaleed estemadeuasocjetadev€esser€consjderara cornei mezziper pertezionare I I ]a parteinlemae spjúrale,in cui I'uomoverament€ esisie.(RosminiI I 985b, p 226) Quhdi, Rosmini propone una concezione"triangolare" deìle polLtìche economiche e socialiin cui il poteredelloStato,gli interesside1mercatoe gli accordi 'Anche se crede che lo Statodebbaintervemrea voltep€l aiurarei poveri,Rosminipensache quesra 'ttraordinariae momentanea" assisrenza debbaessere sernpre e non"ordirariae co rr,t)a',La castittente delreanade Alta Lalia, p.266. 13 morali della societàciviLefunzjonanoinsiemesenzaLrnapreclominanza assolutadì nessunodej tle. in modoanalogoa comeoggi argomentano gli economistidel ,,/rlld party" comeper esempioStelanoZamagni.Al di là di tuttaúmpofianzache possono averegÌ1strumentiistituzionaÌi(giuridicie politici), l,economìa, secondoRosmrru,ha fcatodcomeRobertPùtnamchianerebberoi q" e "linking:'e che Rosmìnichiama,,vìrtu Ìa bontà" (Rosmiùir1994b,p.55), o la '. p 5?).nonir'e.ecore rerci ra comer eri e propriberumoralì: Sul1abase di queste idee, Rosmini presentaun.intera serie di politiche industriali,hscali,laborali,commerciali, monetariee di assistenza socialechevanriorn cercadi "unaterzavia" pe$onalistaoltuel, utiljtarìsmoindividualista o statalisla ,1.Lo spiritodell,economia e l,animadell'Europa Le ideeeconomiche di Rosminì,lungi dall,essere il risultatodella mentalitrà di Leconomisrac'insegn€rà ad accrescere te ricchezzeprivareo pubbtiche;ma le rìcchezzenon Per AntonioRosminiil recuperodell,animaeu.opeaè strettamente colegato al recupelodella dimensione personale dell'uomocomecentrode[e azionieconomrclee stessa rrantu..nazione deua persona umana uno dei padri fondatori del personalismoeuropeo "TilXTilUît;""î';fJ::::*ftî#"i: conlempomneo. L' appagamento,basatonella capacitàdi riconoscereil valore mtrinseco clelle personee delle cose, costituisceper Rosmini ìl principio e 1o scopo delì,economia.É - che vededppunto.l motoredelJasocieta conservalore rella -icuhezza,nel pracereo nell'utilità soggettiva.SecondoRosmim, I'utilitarismo ha una concezione eriJmu aeffu vita economica e sociale, è basato su una concezioneestema dell,essere ur'ano e dimenticala suadimensionespìritualeintema: I4 Daglianini partonotune le azioniumare,e neglianimiritonano Le arti, le scienze,le imprese d'ogni manierasonoprodottidell' attivitÀùman4e questaaBivitÀha Ia suasecreEoriginee quasiiì suo focolare negli spiriti: qùìvi medesimamente ritomaDocoi ìoro effetri; perocchè,a che tendono natur-rìlmente tutti i Fodotti dell' attivfta,se non ad appagare I' umanodesiderio? (Rosmini:19854 pp 64-65) 15 Riferimenti bibliografici Akerlol George:1988,"Job Svr'itching andJobSatisfaction in theU.S.LaborMarket,,, BrookingsPaperson EconomicActiyity,z,with AndrewRoseandJanetyellerì Anderson,Elizabeth:1998,,,Theethicallimitarionsof themarket,,í\ Econohics, , Ethics,andPublicPolicl.,,Ro.wman & Linlefieldpublishers, INC, Boston. Becker,GaryS.: 1978,TheEconomicApproachto HumahBehol)ior,TheUoiversity of ChicagoPress,Chìcago. Easterlin,Richard:2002,Happiness in Econorrics,EdwardElgar,Cheltenham. Franl, RobeÉ:2004,"H 69-79. Not to Buy Happiness,,' Daedahls, vol. 133,No. 2, June, FraDk,Robert:2003,"Commitinentproblemsin tle TheoryofRationalChoice,,, UniversityofTexasLaw Reyiew,81,îo.7 , June,:17g9-1g04. Frank,Robefi:1993,"DoesStudyingEconomicsInlibit Cooperation?,, with Thomas GilovichandDenrrisRegur, Journalof Economicperspectiies,Z Spring,I59_171. Friedman, lton: 1965:"SocialRespoDsibilityr A Subversive Doctrine,,. Nadoral Revr'sw, Augùst,1965. HayelqF. 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