Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 EDITORIALE PRIORE GENERALE E ATTIVITÀ GENERALIZIE Progetto personale e comunitario Riportiamo, da una circolare pervenuta dal Vicariato Andino (Bolivia-Cile-Perù), le seguenti linee programmatiche attinenti al progetto personale e comunitario di cui parla il Capitolo generale 2001. Progetto personale. Non si abbia paura di insistere sulla necessità del cosiddetto “progetto personale”. Le Costituzioni insistono su questo punto. Non è un lusso né un capriccio preoccuparsi seriamente del nostro benessere fisico, psicologico, spirituale allo scopo di migliorare la nostra vita fraterna e il nostro servizio agli altri. Ognuno di noi, con senso di autocritica, deve domandarsi: che cosa mi manca per un rinnovamento personale nel campo della fede, della preghiera, della formazione permanente, nel campo delle mie relazioni con gli altri, particolarmente per quanto riguarda il tener viva l’armonia il dialogo con la mia comunità? Progetto personale è molto di più dell’organizzarmi nelle “cose” che devo fare tutti i giorni, per l’ufficio che ricopro o per i compiti pastorali assegnatimi. Significa partire da me stesso, dalla mia situazione in rapporto con gli altri e dalle mie responsabilità. Il progetto personale e la programmazione comunitaria si saldano, non si contraddicono. Progetto comunitario. È molto importante che ciascuna comunità non si limiti alla programmazione triennale, ma che si impegni nell’elaborazione di un vero “progetto di vita”, le cui linee fondamentali, quelle che giustificano la sua presenza e il suo servizio “in questo luogo”, indichino la rotta da seguire in un arco di tempo maggiore. La programmazione triennale, rinnovata annualmente, sarà allora un mezzo per sviluppare, in un modo “collegiale, coordinato e progressivo” questo progetto. Il Consiglio vicariale propone che questo progetto definisca con precisione: - dove vuole arrivare la comunità “in questo luogo”, in cui si trova; - come rafforzare la propria identità, in quanto comunità di vita, portatrice di un carisma, di una storia, di una spiritualità che le sono proprie; in concreto: che cosa intende portare specificamente la comunità “a questo luogo?”; - che cosa deve fare per mantenersi fedele alla sua identità, per credere in essa, nel suo valore e nella capacità di offrire qualcosa; quali gli eventi e segni concreti per sostenerla e renderla significativa; - quali iniziative sostenere perché gli altri, i laici, conoscano e siano indotti a recepire la nostra spiritualità; - quale dimensione fraterna e sociale dare alla comunione dei beni: all’interno del Vicariato, in collaborazione con i progetti dell’Ordine (per es. cfr l’inserto “Giustizia e Pace” in COSMO 9-10/2002) e come testimonianza nell’ambiente in cui la comunità vive. Naturalmente, per definire un progetto così non sono sufficienti un paio di capitoli. Si richiede un tempo maggiore, bisogna migliorare l’ambito della comunicazione interna e formarci alla fedeltà e alla reciproca collaborazione, rivolgersi senza paura a persone amiche perché ci aiutino con le loro proposte e osservazioni e, se necessario, anche con il loro apporto specializzato di esperti. In questo impegno di definizione e animazione del progetto, è molto importante il ruolo del priore conventuale, esercitato, però, collegialmente: tutti dobbiamo avere l’umiltà e la pazienza di sostenerci mutuamente per raggiungere questo scopo. CONSIGLIO GENERALIZIO Riunione dei Priori provinciali in novembre Nel periodo gennaio-febbraio il Consiglio generalizio ha tenuto otto sessioni (15, 20, 28 gennaio; 4, 5, 20, 26 e 27 febbraio). Tra i temi affrontati e sui quali sono state prese alcune decisioni ci sono stati i seguenti. Approvata la programmazione per l‟anno 2003 della CLIOS: a Follina, dal 6 al 16 agosto, avrà luogo l‟Assemblea plenaria; si terranno a Roma due incontri (28 aprile - 3 maggio; fine novembre - inizio dicembre) del gruppo romano della CLIOS; entro il 31 dicembre è prevista la pubblicazione del terzo volume della Liturgia Horarum OSM; inoltre, saranno pubblicati, entro l‟anno in corso, i due volumi: Sant’Antonio Maria Pucci (collana “Communicantes”. Nova series, n. 4), del quale è responsabile la Prof.ssa Rosella Barbieri e il Proprium Officiorum OSM, vol. 3, (II, 2), con le medesime caratteristiche dei primi due volumi. Il Consiglio generalizio ha confermato la data (17-21 novembre) e il programma dell‟incontro con i Priori/Vicario provinciali. Il Priore generale, insieme ai due Consiglieri fra Cesare M. Antonelli e fra Lourdusamy M. Anthonysamy prepareranno lo schema degli argomenti da trattare nell‟incontro. Il Consiglio ha approvato la pubblicazione, a cura della Segreteria dell‟Ordine, della nuova edizione aggiornata al 31 dicembre 2002 sia del Catalogus OSM sia dell’Indirizzario. Si ritiene opportuno che i membri del Consiglio, ciascuno per l‟area di propria competenza, rivedano, nel Catalogus 1996, i testi di presentazione delle varie giurisdizioni per eventuali aggiornamenti e perfezionamenti da acquisire per la nuova edizione. Il Consiglio, in due sessioni, ha anche trattato alcuni problemi riguardanti il riordino, la sistemazione e l‟utilizzazione della biblioteca della comunità di Eger. Ampio spazio è stato dato nelle sessioni del Consiglio ai problemi attinenti alla Conferenza regionale ISAC, soprattutto per quanto attiene alla formazione. 1 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 Il Consiglio rimetterà al Consiglio dell‟UNIFAS, cui spetta decidere, la richiesta inoltrata te all‟organo dall‟autore M. Silvio Donati. Prima dell‟inizio del recital, fra Silvano M. Maggiani, Preside del Marianum, ha illustrato al folto pubblico intervenuto, il significato dell‟iniziativa. L‟eccezionale spettacolo ha avuto luogo con il sostegno degli Assessorati alla Cultura della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e della Regione Lazio ed era posto sotto il patrocinio dell‟Unione Associazioni Regionali di Roma (UNAR) e della Pontificia Facoltà Teologica Marianum. I testi presentati erano stati scelti da Patrizia Valli. Ne è risultato un testo teatrale basato sulla molteplice produzione in versi e in prosa di padre David per valorizzare la figura dell‟uomo di Dio, nel segno della coerenza dell‟impegno e della militanza nel servizio del Vangelo a favore dei poveri e degli umili, ma anche la voce del Friuli, per parlare di radici e di tradizione. Una fusione, dunque, della parola biblica e di invocazioni liturgiche con la poesia che viene dal grande passato, ma anche dal cuore. dalle Diaconie Laiche dei Servi di poter far parte del Consiglio UNIFAS come entità indipendente. Nel corso dell‟incontro con il Consiglio generalizio (4 febbraio), il Delegato provinciale dell‟India fra John M. Roncalli ha illustrato la situazione numerica della Delegazione (27 professi solenni, 17 professi semplici, 6 novizi), la situazione delle comunità di formazione, i progetti (costruzione di una casa per i postulanti a Bangalore, creazione di un Centro di spiritualità OSM), i rapporti con la Famiglia servitana, le collaborazioni attuali e quelle possibili in futuro nell‟ambito della Conferenza regionale CASA. SAN MARCELLO Cinquantesimo zione sacerdotale di ordina- Domenica 6 aprile, la comunità di San Marcello ha festeggiato il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale dei frati Venanzio M. Ramasso, Priore S. Marcello (ordinato a Saluzzo il 21 marzo 1953), Ubaldo M. Todeschini, Archivista generale, e Ermanno M. Toniolo, Docente del Marianum (ordinati a Roma, San Marcello il 4 aprile 1953). Sabato 5 aprile, dalle ore 21 alle ore 22, nella basilica di S. Maria in Via Lata, di fronte a San Marcello, è stata tenuta una Veglia di preghiera, con l‟esecuzione dell‟Inno Akathistos alla Madre di Dio. Domenica 6 aprile, con larga partecipazione di frati, suore, altri membri della Famiglia servitana, nonché di numerosi familiari e amici, ha avuto luogo la concelebrazione eucaristica, seguita da un incontro cordiale nei locali del convento di San Marcello. S. ALESSIO FALCONIERI Tra gli avvenimenti che in questi ultimi mesi hanno toccato più da vicino la vita della nostra comunità, due sono quelli più importanti. Iniziamo dal primo. Il giorno 23 gennaio, mentre a Desenzano sul Garda si svolgeva il Capitolo provinciale della Provincia veneta (COSMO 1-2/03/11), il nostro maestro fra Ferdinando M. Perri è stato eletto Priore provinciale. La notizia è giunta improvvisa e, al termine della preghiera dell‟Ora media, fra Nando ci ha comunicato che, dopo essersi consultato con il Priore generale fra Ángel M. Ruiz Garnica, aveva deciso di accettare l‟incarico. È quindi subito partito per la sede del Capitolo. Noi professi, inizialmente, abbiamo accolto la notizia con un po‟ di smarrimento e timore, tuttavia pensiamo che anche in questa circostanza fra Nando ci abbia offerto un‟occasione di formazione con la sua testimonianza di obbedienza e di disponibilità ad accettare un incarico che certo non è facile. D‟accordo con il Priore generale, fra Nando continuerà ad accompagnare fino alla fine di quest‟anno un gruppo di professi che si preparano alla professione solenne. Anche per questo gli esprimiamo la nostra gratitudine e il nostro affetto. Attualmente, svolge la funzione di vicario fra David M. Mejia (MEX). L’arrivo del nuovo maestro fra Joacir M. Borges (BRA) è previsto per il mese di MARIANUM Ricordo di fra David M. Turoldo Domenica pomeriggio 23 marzo, per iniziativa del Fogolâr Furlán e della Pontificia Facoltà Teologica Marianum ha avuto luogo nella Basilica di S. Maria del Popolo, a Roma, nota anche come “la chiesa degli artisti”, un Concerto per fra David M. Turoldo, per ricordarne la figura di poeta ed esegeta friulano. Il recital si è sviluppato con testi del sacerdote-poeta, letti dall‟attore Giuseppe Bevilacqua. Le musiche originali erano esegui2 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 aprile. Il secondo avvenimento da ricordare è la professione solenne del nostro fratello fra Enrico M. Casini (ANN). Il rito, presieduto dal Priore generale nella cappella del Marianum, ha avuto luogo il 17 febbraio, festività dei 7 santi Fondatori. Erano presenti, oltre ai frati della nostra comunità, il Priore provinciale della provincia della SS.ma Annunziata fra Antonio M. Pacini, i fratelli della comunità di Studio del Marianum, diverse suore, i parenti e alcuni amici di fra Enrico. La celebrazione è stata molto semplice, ma sentita, la liturgia gioiosa e ben curata; la coincidenza della professione con la festa dei Sette Santi è un buon auspicio per fra Enrico! Al termine della celebrazione, la festa è proseguita con un momento di condivisione fraterna. Stefano Mazzoni „nuove Comunità‟ sorte nella Chiesa negli ultimi trent‟anni... Non c‟è dunque che da felicitarsi con l‟Ordine dei Servi di Maria per la pubblicazione di questo Rituale, auspicando che esso sia ben accolto dalle sue comunità e che possa servire come fonte ispiratrice per altre famiglie religiose”. SEGRETARIATO GENERALE PER L’OSSM E I GRUPPI LAICI Il Segretario generale in Messico Il Segretario generale dell‟OSSM e dei Gruppi laici fra Vidal M. Martinez, a partire dal 20 febbraio è stato in Messico per visitare alcune fraternità secolari, per incontrare il Priore provinciale e presiedere una riunione con gli Assistenti OSSM della Provincia. Il Messico, insieme all‟Italia, conta il maggior numero di fraternità secolari OSSM. La visita alle fraternità secolari è consistita in un incontro con le fraternità di La Divina Providencia (México D.F), di Puruándrio, Mich., di sei fraternità limitrofe (21-22 febbraio) e di Zapotan, Jal. (23 febbraio). Nel suo viaggio all‟interno del Paese, il Segretario generale era accompagnato da fra Martín M. Cázares, Assistente provinciale OSSM e da due sorelle del Regnum Mariæ, Concepción Acuña e Silvia Curiel. L’incontro con il Priore provinciale è stato sostituito da un colloquio con il Socio provinciale fra Rodolfo M. Jiménez nel convento di La Divina Providencia, dove il 25 febbraio, il Segretario generale ha incontrato ha presieduto, insieme all‟Assistente provinciale, la riunione degli Assistenti di fraternità locali, di cui due suore Serve di Maria Addolorata di Chioggia. Ogni assistente OSSM presente ha illustrato la situazione della rispettiva fraternità secolare. In generale è stato osservato che i fratelli e le sorelle secolari nutrono un forte attaccamento all‟Ordine. Tra le difficoltà, è stata messa in risalto la scarsa conoscenza della Regola di Vita. L’Assistente provinciale ha proposto di cominciare dall‟applicazione dell‟articolo 6 della Regola di Vita che sottolinea il dovere delle sorelle e dei fratelli secolari di far conoscere il carisma dei Servi. Circa il programma di formazione è stato letto ed approfondito quanto già era stato preparato dal precedente Segretariato generale. Sul problema della pietà mariana che, nelle fraternità secolari del Messico si esprime prevalentemente con la devozione alla B. V. CLIOS Un significativo riconoscimento SEGRETARIATI GENERALI L‟importante rivista liturgica La MaisonDieu, edita dal “Centre National de Pastorale Liturgique”, nel num. 233 (2003/1), p. 171173, ha pubblicato un’ampia recensione del Rituale dei Servi di Maria per la celebrazione del Capitolo, la cui edizione tipica apparve nel 2000. Dopo aver ricordato che questo volume è il decimo della serie “Libri liturgici OSM”, il recensore Dominique Dye, o.p., sottolinea la ricchezza e la varietà delle proposte e dei formulari contenuti nella pubblicazione e annota che la CLIOS lavora con molta regolarità e creatività. Da rilevare la seguente considerazione conclusiva: “Ci sembra che questo libro potrebbe ispirare altri Ordini e Congregazioni nel rinnovamento del loro Rituale proprio o del loro „Libro delle preghiere tradizionali‟ (Libellus precum). Non di rado gli istituti religiosi hanno abbandonato –in parte giustamente– antiche usanze considerate troppo formali, senza tuttavia farle evolvere in modo organico e omogeneo. Spesso le riunioni comunitarie mancano di un minimo clima di preghiera o di gesti simbolici che invece si incontrano nelle équipes dei movimenti laici o delle 3 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 Addolorata, è stata rilevata la necessità di imprimere ad essa un respiro più ampio, senza tuttavia urtare la sensibilità di coloro che sono molto legati alle pratiche di devozione tradizionali. Si è poi insistito sulla necessità di sussidi più semplici ed accessibili a tutti. Infine, su suggerimento del Segretario generale, i presenti hanno lavorato in tre gruppi sulle tre priorità del Capitolo generale 2001. Al termine dei lavori sono state individuate le seguenti piste da seguire: 1) l’Assistente provinciale OSSM sia sostenuto dai frati delle comunità affinché non si trovi a dover lavorare da solo. 2) Ogni anno si compia una verifica del lavoro compiuto con le fraternità secolari. 3) Ogni anno si tenga un incontro dei priori/e delle fraternità OSSM, dei formatori, dei coordinatori di zona e degli assistenti. 4) Gli incontri di zona siano organizzati in tempo e bene affinché venga assicurata la partecipazione. 5) Si pensi all’opportunità di realizzare un incontro degli assistenti nazionali per favorire la reciproca conoscenza e un lavoro, a livello locale, più omogeneo. 6) Ogni fraternità elabori un suo progetto di vita preparato con l‟aiuto dell‟assistente locale, dando spazio, in questo progetto, all‟attuazione delle tre priorità del Capitolo generale 2001 e, specialmente, a quella riguardante la promozione vocazionale che deve guardare a tutte le espressioni della Famiglia servitana; 7) Per la formazione dei membri delle fraternità secolari si valorizzi tutto il materiale sussidiario disponibile per la conoscenza dello spirito e della storia dell‟Ordine. Il 26 febbraio, il Segretario generale è rientrato nella comunità Our Lady of Sorrows di Chicago. Boletín Informativo Mexicano OSM COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE stato celebrato presso il convento di San Pellegrino a Misano Adriatico, nei giorni 1014 febbraio 2003. 36 i frati partecipanti (31 con diritto di voto, 5 invitati). Il Capitolo è stato aperto dal Priore generale fra Ángel M. Ruiz Garnica. Vicario capitolare fra Benito M. Fusco, della comunità di Misano. Alla presidenza del Capitolo sono stati eletti i frati Gabriele M. Alessandrini (ANN), Giuseppe M. Corradi (VEN), Martin M. Lintner (TIR) e Antonio M. Moreno López (ESP). Il primo giorno i capitolari hanno ascoltato una conferenza di mons. Antonio Fallico, della diocesi di Catania, sul tema: Vivere secondo lo Spirito: nuovi percorsi e linguaggi per comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. I lavori capitolari sono continuati con le relazioni dei due Coordinatori dei due passati trienni i frati Cesare M. Antonelli (fino all‟ottobre 2001) e Clemente M. Nadalet, nei mesi successivi. Tra le realizzazioni più importanti, oltre ai normali impegni istituzionali, sono stati ricordati: la Marcia internazionale dei giovani da Monte Senario a Roma nell‟agosto 2000, l‟incontro nel 2001 di tutti i segretariati provinciali europei, i due incontri di formazione per i Priori conventuali nel 2001, l‟incontro dei responsabili dei santuari, la realizzazione del sito internet: www.servidimariafites. Risultato consolante può considerarsi sia il numero crescente di case di accoglienza nelle province FITES sia l‟aumento del numero di giovani che chiedono di conoscere la nostra vita e di verificare la loro vocazione. Tra le difficoltà è stata segnalata la scarsa collaborazione a livello di Famiglia servitana negli ultimi tre anni per la mancata iniziativa dell‟UNIFASI. Hanno quindi presentato le loro relazioni il pro-segretario fra Luigi M. De Candido e, per la formazione istituzionale fra Sergio M. Ziliani in sostituzione del titolare fra Lucio M. Pinkus, mentre fra Fero M. Bachorik (TIR) ha parlato dei problemi formativi per i candidati provenienti dall‟Europa dell‟est. Quindi, fra Bruno M. Zanirato ha presentato l‟amministrazione economica della FITES e fra Giuseppe M. Zaupa ha tenuto la sua relazione sull‟animazione e il coordinamento CONFITES V Capitolo interprovinciale: sionate le strutture ridimen- Il V Capitolo interregionale della FITES è 4 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 vocazionale. Infine, fra Lino M. Pacchin ha riferito su la rivista Le Missioni dei Servi di Maria. Nei lavori capitolari si è cercato di rispondere in primo luogo all‟esigenza espressa da più parti di “snellire” la FITES, senza tuttavia svuotarla, dal momento che in alcuni settori –come per esempio quello della formazione– nessuna Provincia oggi potrebbe fare da sola. Queste le principali decisioni prese. La FITES non si chiamerà più “Federazione”, bensì “Conferenza delle Province dei Servi di Maria di Italia, Tirolo e Spagna”. Non si terrà più un Capitolo per eleggere il Coordinatore, per verificare e programmare l‟attività comune delle Province confederate, ma si celebrerà un‟Assemblea generale, composta dal Coordinatore, dai Priori, Soci e Consiglieri provinciali, dal Consigliere generale per la Conferenza, dal Segretario, dai titolari dei Segretariati e dai priori delle comunità CONFITES. L’assemblea verrà convocata ogni tre anni dal Coordinatore, nello stesso anno dei Capitoli provinciali, con gli stessi compiti e gli stessi ordinamenti del Capitolo della Federazione. Invariati sono pure rimasti i compiti del Coordinatore (che non deve avere altri incarichi provinciali), del suo Consiglio (formato dai Priori provinciali), i compiti dei Segretariati ecc. Il Capitolo ha affidato al Coordinatore e al suo Consiglio, per il prossimo triennio, i seguenti compiti: 1. Pastorale giovanile e animazione vocazionale. Il Consiglio CONFITES nominerà un segretario che, insieme con i promotori vocazionali delle Province e rappresentanti delle altre componenti della Famiglia servitana, coordinerà le attività della pastorale giovanile e dell‟animazione vocazionale. È stata inoltre raccomandata la costituzione di due comunità di orientamento e di propulsione dell‟attività vocazionale. 2. Formazione istituzionale. Si continueranno a curare le comunità di prenoviziato e di postnoviziato (nelle singole nazioni) e di noviziato (unica per tutta la Conferenza). Una comunità verrà costituita per la formazione dei professi che non intendono accedere al presbiterato. 3. Formazione permanente. La CONFITES favorirà l’assunzione dei “progetti personali e comunitari” raccomandati dal Capitolo generale 2001, aiutando le singole Province nella riqualificazione dei ministeri comunitari, attraverso corsi specifici per prio- ri, parroci, vicari, rettori di “chiese libere” in città, amministratori, frati impegnati nella pastorale dei santuari. Verranno sostenute pure iniziative concernenti i temi di Giustizia e pace e del mondo giovanile. Particolari iniziative culturali verranno programmate nel 2004 per il settimo centenario dell’approvazione dell‟Ordine (1304). 4. Relazioni con l’Unifas. Consapevole della validità della collaborazione dei frati con le altre componenti della Famiglia servitana (UNIFASI per l’Italia, UNIFASEP per la Spagna, SERVITANISCHE FAMILIE per l’Austria e Germania) la CONFITES è stata impegnata ad assumere l’iniziativa per promuovere il funzionamento operativo dell‟UNIFASI, secondo i compiti stabiliti nello Statuto del 1999. 5. Nuove forme di vita. Viene invitato il Consiglio CONFITES a essere aperto e disponibile per sostenere iniziative di nuove forme di vita religiosa sia nelle Province federate sia altrove. Anche per la chiusura di conventi significativi, il Consiglio CONFITES dovrà valutare la possibilità di collaborazioni interprovinciali utili ad evitare, se possibile, tali chiusure. Come ultimo atto del Capitolo si è proceduto all‟elezione del Coordinatore. Dopo la rinuncia di fra Giovanni M. Sperman, è stato eletto fra Paolo M. Erthler, della comunità di S. Maria in Via di Roma, già Priore provinciale di Romagna (1991-1994) e Maestro della comunità di Formazione S. Alessio Falconieri. Nuova edizione del sussidio “Benedetta Tu” La prima edizione del sussidio “Benedetta Tu” in lingua italiana, vide la luce nel mese di ottobre 1987. Quella iniziativa era stata assunta dall‟allora Conferenza dei Priori e Soci provinciali dell‟Ordine dei Servi di Maria di Italia e Spagna (Conpris), aderendo alle richieste di molti frati e di molte sorelle della Famiglia servitana. La redazione di quel sussidio venne affidata a fra Luigi M. De Vittorio, esperto cultore di liturgia. Esaurite le copie della prima edizione, il Consiglio della FITES decise nel 2001 di stampare la seconda edizione dello stesso sussidio, affidandone la redazione al medesimo fra Luigi M. De Vittorio. L‟attuale sussidio è stato aggiornato ed arricchito in rapporto alla prima edizione, con composizioni personali e comunitarie di frati, suore e altri membri della Famiglia servitana. 5 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 ANIMAZIONE VOCAZIONALE CONOSCENZA DEL MONDO GIOVANILE Il Capitolo generale dà molta importanza al nostro rapporto con il mondo giovanile quando ci chiede di fare una chiara opzione per loro. Si tratta di una conversione non facile, ma importante, non solo per noi, ma anche per i giovani stessi, affinché possano dare un senso pieno alla loro vita. Riflettendo sul decreto capitolare, ho cercato di individuare alcuni aspetti della nostra missione verso i giovani. Andare verso i giovani. Un primo invito del Capitolo generale è quello di “andare verso i giovani, dove essi si trovano, conoscerli nella loro cultura e linguaggio, accettarli come sono e anche con le loro provocazioni” (Cap. gen. 36/4). I luoghi dove i giovani si trovano sono: le scuole, gli ambienti di lavoro, di divertimento, la parrocchia. Vi sono iniziative pastorali a vari livelli, che tentano di raggiungere questi giovani là dove si trovano. Questo richiede, da parte nostra, che vi siano dei frati, possibilmente giovani, che si inseriscano nel mondo della scuola, della cultura e del tempo libero. Ciò che è possibile a tutti i frati è una rinnovata attenzione a ciò che accade nel mondo giovanile. Si tratta di avere un occhio vigile su tutto ciò che si scrive, particolarmente sulle riviste e sui giornali cattolici, che seguono questo argomento con molto interesse. Per favorire questa conoscenza potrebbe essere utile che ogni comunità designi un incaricato dell’animazione vocazionale, che si occuperà di aggiornare i frati su quanto viene scritto e sulle iniziative di pastorale giovanile e vocazionale promosse dalla Chiesa e dall’Ordine. Tra i luoghi di aggregazione dei giovani vi è anche la parrocchia. Ad essa fanno riferimento le Associazione, i Movimenti e i gruppi giovanili parrocchiali. Alcune parrocchie hanno delle consistenti presenze di giovani, mentre in altre non vi è quasi nulla. Gli animatori costituiscono certamente un aiuto indispensabile per la formazione dei gruppi giovanili, ma è importante che almeno un frate assicuri una presenza costante in mezzo a loro e diventi per i giovani la guida e il punto di riferimento. Ritengo che il Capitolo generale debba spingerci ad una verifica della nostra azione pastorale verso i giovani. Anche i santuari e i conventi possono diventare punto di incontro per loro. Esistono in proposito delle iniziative significative un po’ ovunque. In Italia, oltre ad Assisi che raccoglie già tanti giovani, vi sono il santuario di Loreto, quello di San Gabriele dell’Addolorata ad Isola del Gran Sasso ed altri luoghi importanti. Ritengo che in ogni nazione non manchino esperienze significative alle quali ispirarsi. Cosa fare per i giovani? Ad ogni comunità il Capitolo generale affida, oltre all’impegno di conoscere meglio il mondo giovanile, anche quello di accompagnare i giovani e di curarne la formazione spirituale (36/4). Riflettendo sulla propria realtà sociale ed ecclesiale, ogni comunità potrà dare vita a qualche iniziativa, anche modesta. Occorrerà evitare la risposta più sbrigativa, che consiste nel dire “noi non possiamo fare nulla!” A prima vista potrebbe sembrare così, ma riflettendo più in profondità, può nascere qualche cosa di nuovo. Il Capitolo consiglia inoltre che “in ogni giurisdizione o area regionale si costituisca una comunità particolarmente sensibile all’ascolto, all’accoglienza dei giovani in ricerca vocazionale, in grado di interagire con il mutevole e ricco mondo giovanile e sperimentare concreti progetti di vita servitana” (n. 38/2). Questo punto è da tenere presente nei capitoli provinciali che si stanno celebrando. A livello dell’Ordine viene chiesto al Consigliere incaricato di “collaborare e rimanere in contatto con i Promotori vocazionali delle varie giurisdizioni e di formulare un progetto di pastorale vocazionale aggiornato secondo la trasformazione della società” (38/1b). Questo progetto organico verrà elaborato durante gli incontri con gli incaricati delle province e regioni. Cosa fare con i giovani? Il Capitolo non parla soltanto di che cosa fare per i giovani, ma anche con i giovani. I giovani devono diventare protagonisti con noi. Per questo il Capitolo ci dice di “camminare con loro”, di “partire in missione verso di loro e con loro”, di coinvolgere i “nostri giovani in formazione”, e di “mettersi in dialogo con queste giovani generazioni”. Il Coordinamento Vocazionale Italiano ha tenuto di recente una riunione di programmazione alla quale hanno partecipato anche alcuni giovani. Il loro coinvolgimento è risultato di grande utilità. Vi è inoltre la proposta che in una prossima riunione dei responsabili dell’animazione vocazionale delle giurisdizioni, ognuno di loro sia accompagnato da uno o due giovani che collaborano con lui. Su questo punto invito gli interessati ad esprimere il loro parere. FRA CESARE M. ANTONELLI 6 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 Sono state inserite anche le indicazioni della Santa Sede per la preghiera tradizionale del Santo Rosario. Questo sussidio non contiene, deliberatamente, i testi ufficiali della Liturgia dell‟Ordine (Messe e Uffici propri), ma solo i pii esercizi in lode di Santa Maria. La nuova edizione offre a tutti coloro che desiderano coltivare una autentica pietà verso la Madre di Dio uno strumento di schietta e alta ispirazione biblica, teologica e poetica secondo la genuina tradizione della Chiesa e in ordine alla promozione del culto verso la beata Vergine. I testi, opportunamente suddivisi secondo ritmi quotidiani, settimanali e mensili, favoriscono la pietà individuale e quella comunitaria. Le composizioni, nate come espressione di lode in onore di Santa Maria o come frutto di contemplazione, restano una documentazione di ciò che i Servi e le Serve della Beata Vergine hanno sentito per la loro Signora nel nostro tempo. Clemente M. Nadalet COORDINAMENTO ITALIANO portanti e sono diventate un forte riferimento di fronte alle difficoltà successive. Oggi un giovane ha timore e vergogna di fronte agli amici, a partecipare ad iniziative serie, per cui ha bisogno di essere continuamente sostenuto attraverso una relazione di amicizia. c) È necessario dare responsabilità ai giovani, ma non deve essere uno scaricare compiti che non sono loro: la presenza fra loro del frate o della suora deve mantenere la sua funzione specifica. I giovani richiedono la presenza del frate o della suora, ma questi sono in diminuzione e con crescenti difficoltà di comunicazione dovute all‟avanzare dell‟età e ad oggettive differenze generazionali. Non è facile saper parlare ai giovani. Questo ci permette di raggiungere solo una minima parte dei giovani, la maggioranza resta esclusa da tutte le iniziative formative. Si prende atto della necessità di lavorare all‟interno delle strutture diocesane e nazionali, ma si è consapevoli che l‟impegno nella famiglia servitana è pur sempre a favore della Chiesa e fa emergere il nostro specifico. Da molti si è sottolineata la necessità di una informazione migliore e possibilmente personalizzata (poichè la mediazione di frati o suore locali è insufficiente), attraverso nuovi strumenti: e-mail, newsletter, sito internet, così da fare rete. 2. Alcune proposte: 1) Incrementare l’impegno giovanile a livello regionale, unendo le forze tra le componenti della famiglia servitana. 2) Valorizzare le iniziative liturgiche come momenti di comunicazione. 3) Mettere in atto iniziative per il discernimento specifico a tutte le vocazioni cristiane: laiche, consacrate, matrimoniali. 4) Oltre i viaggi missionari, proporre come famiglia dei Servi, esperienze di servizio sociale ugualmente impegnative e seriamente gestite. I momenti aggregativi devono avere alla base una motivazione esplicita: vivere il vangelo e accostare i giovani alla parola di Dio e alla preghiera. Obiettivo che deve essere raggiunto gradualmente. 5) Tessere una rete spirituale attraverso appuntamenti fissi (sabati mariani, giornata mensile servitana, lettera/mail mensile di riflessione, ecc) diffusi con i mezzi informatici. Unificare sotto un medesimo logo (da realizzare) ben riconoscibile tutte le iniziative del mondo giovanile legato ai Servi, così da costituire una nuova forma di appartenenza come giovani alla famiglia servitana. VOCAZIONALE Proposte per il 2003 Nei giorni 11-12 gennaio 2003 si è tenuto a Bologna, presso le Suore Serve di Maria di Galeazza, l‟incontro del Coordinamento Vocazionale Italiano. 16 i partecipanti in rappresentanza di tutte le espressioni della Famiglia Servitana. Dopo il primo momento dedicato alla presentazione reciproca, in particolare dei giovani e del loro tipo di rappresentanza, si è passati al tema centrale della riunione. 1. Quale rapporto con i giovani? Ecco alcuni punti emersi. a) Bisogna distinguere tra ragazzi (fino a 18 anni) e giovani. Con i primi è molto difficile il rapporto, sono imprendibili, per cui è necessario esserci in mezzo, dedicare loro tempo, costruire un rapporto personale. Anche in passato era il rapporto personale che faceva presa, assieme alla coerenza di vita. b) Tra i giovani quelli che si presentano a noi vengono da esperienze varie, spesso di conversione, con devozionalismi accentuati, ma raramente da normali cammini ecclesiali, o dalle nostre parrocchie, scuole o altro. I giovani sono cambiati perchè sono cambiate anche le condizioni sociali. Però le esperienze di gruppo fatte nell‟adolescenza con la famiglia dei Servi rimangono im7 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 6) Riaggregare i giovani sotto una nuova veste del Movimento Giovanile Servitano, che ha tutt‟ora Assistente e riconoscimento ufficiale, o individuarne una diversa, magari sotto la dicitura Amici dei Servi, che si articolerebbe in Gruppo giovanile, Gruppo missionario giovanile, ecc. 3. Come coinvolgere tutta la Famiglia servitana. La mancanza di alcuni/e delegati/e di Congregazioni o di Province, crea in alcuni l‟idea che il Coordinamento sia un gruppo di volontari, che lavorano nella pastorale giovanile-vocazionale per tendenza propria. Invece lo Statuto approvato da UNICISS e FITES, considera questo organismo come rappresentanza ufficiale di tutte le componenti della Famiglia servitana, nel settore vocazionale. Si sottolinea l‟importanza di avere un incontro con l‟UNICISS e la FITES così da riprendere un dialogo che in passato ha dato frutti. Giuseppe Zaupa ciali e dei Priori conventuali. Il Coordinatore CONFITES, nel suo intervento, con riferimento al V Capitolo interprovinciale della Conferenza (cfr. questo numero di COSMO, p. 7), ha sottolineato la necessità che nelle Province delle Conferenza maturi una mentalità europea, dato che oggi si hanno candidati all‟Ordine dall‟Ungheria, dalla Slovacchia, dalla Repubblica Ceca, dalla Romania e dall‟Albania. Giustamente il Capitolo CONFITES ha affidato alla Provincia tirolese l’accoglienza dei candidati dell‟Europa dell‟est che, particolarmente nella comunità di Innsbruck, potranno trovare l‟ambiente idoneo non soltanto per la prima accoglienza, ma anche per il prenoviziato. Intercalata dall‟elezione del Socio provinciale (12 marzo) e dei Consiglieri (13 marzo), ha avuto luogo in Capitolo la discussione delle tre priorità del Capitolo generale 2001 e la verifica dei decreti del Capitolo provinciale elettivo 2000. Quattro Commissioni hanno affrontato i diversi aspetti dei suddetti argomenti. Particolareggiate tabelle indicavano ai capitolari i diversi settori di attività delle comunità della Provincia. Tra le principali decisioni approvate le seguenti: 1. Ribadito l’impegno ad adottare i mezzi idonei –e particolarmente la lectio divina–, per intensificare, sul piano personale e comunitario, la priorità della ricerca e dell‟esperienza di Dio, con Maria; 2. Auspicata l’apertura ai nuovi movimenti ecclesiali, mettendo anche a loro disposizione, d‟accordo con la chiesa locale e con il Provinciale, anche ambienti delle nostre comunità per incontri spirituali; 3. Approvati alcuni decreti. 4. Sulla ristrutturazione e la riqualificazione delle presenze (Testi Capitolo generale 2001, nn. 40, 44, 45 e 49) invito alle singole comunità a confrontarsi, soprattutto in occasione della Visita canonica, sull‟applicazione dei criteri indicati dal Capitolo generale. Il Priore provinciale e il suo Consiglio seguiranno da vicino questo aspetto. 5. Confermato l’impegno verso le Missioni e, particolarmente, nei confronti delle nuove fondazioni missionarie; 6. Approvata una serie di decreti sul progetto pastorale, sulla formazione iniziale e permanente e sulla Visita canonica. Il nuovo governo della Provincia è così composto: Priore provinciale: fra Andreas M. Baur, postulato; Socio provinciale: fra Leonhard M. Lanser, postulato; Consiglieri: i frati PROVINCIA TIROLESE Capitolo Provinciale elettivo Dal 10 al 14 marzo, presso la Casa dei Pallottini di Salisburgo (Austria) è stato celebrato il Capitolo provinciale elettivo tirolese. Lo presiedevano il Priore generale fra Ángel M. Ruiz Garnica, il Priore provinciale fra Andreas M. Baur e i membri eletti i frati Chri- PROVINCE, VICARIATO E DELEGAZIONI stian M. Böckmann, Martin M. Lintner e Norbert M. Harm. 26 i vocali, tra i quali fra Reinhold M. Bodner, Procuratore dell’Ordine e delegato del Consiglio generalizio per la rappresentanza della Provincia tirolese presso il Consiglio stesso. Presente anche il Coordinatore della CONFITES fra Paolo M. Erthler e sei professi temporanei. La Provincia, unitamente alla Delegazione di Germania, conta attualmente 38 frati (compresi i professi semplici); l‟età media dei frati è di anni 57; essi sono distribuiti in maniera molto graduale tra il più anziano (anni 89) e il più giovane (anni 28). Conforme all‟agenda, i capitolari hanno innanzitutto ascoltato le relazioni del Priore provinciale, dei delegati e segretari provin8 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 Gottfried M. Wolff, Martin M. Lintner e Norbert M. Harm. l‟impegno pastorale con altre attività provinciali affidate alla comunità dei frati. 4. Sfide e proposte a livello comunitario e provinciale. Preoccuparsi di preparare i frati al ministero parrocchiale; ispirare il ministero al nostro specifico carisma di Servi di Maria; elaborare un programma per ciascuna parrocchia, in modo che essa non abbia a soffrirne quando il parroco cambia; non lasciare per troppo tempo i frati nella medesima comunità parrocchiale; non è ancora abbastanza chiaro se sia un bene o no che il parroco sia anche priore della comunità; adoperarsi affinché nelle parrocchie, i fedeli laici anziani trovino spazi e attività che li avicinano ai giovani fino a collaborare con essi. 5. Riflessione alla luce delle Costituzioni e del Direttorio della Provincia messicana. Sebbene questo punto non fosse in agenda, i convenuti hanno riflettuto sugli articoli delle nostre Costituzioni e sui numeri del Direttorio provinciale attinenti al parroco. Spesso alcuni parroci faticano a considerarsi membri della comunità parrocchiale. È necessario modificare il Direttorio rendendolo più rispondente alle Costituzioni che prevedono il coinvolgimento di tutti i frati della comunità parrocchiale ed anche dei laici nello svolgimento del ministero nella parrocchia. Boletín Informativo Méxicano OSM MESSICANA Riunione dei parroci vincia della Pro- A El Paso (Texas), nei giorni 7 e 8 gennaio, convocati dal Priore provinciale, si sono riuniti i parroci della Provincia. In vista dell‟incontro, organizzato tenendo conto dell‟imminente Capitolo provinciale elettivo, il Consiglio provinciale aveva preparato uno schema di agenda dei lavori. Al termine dell‟incontro, i parroci presenti (tutti i parroci della Provincia, meno uno), hanno sottoscritto un documento in cinque punti in cui vengono sottolineati i seguenti elementi. 1. Come i frati affrontano la responsabilità di parroci. Si rileva scarsa attenzione al fatto che il ministero prevalente nella Provincia è quello parrocchiale. Occorrerebbero incontri più frequenti dei parroci OSM. In realtà, nel corso dell‟ultimo triennio, è stata questa l‟unica riunione dei parroci. 2. Risorse ed energie al servizio del parroco. Le nostre parrocchie non sono territorialmente molto vaste, e questo facilita il lavoro del parroco. Le comunità parrocchiali contano frati giovani e bene accettati dalla popolazione; numerosi sono anche i fedeli laici impegnati e, in ogni nostra parrocchia, ha un ruolo rilevante l‟OSSM. Purtroppo la chiesa è prevalentemente frequentata da persone adulte e anziane. Mancano ragazzi e giovani che, dopo la Cresima e la prima Comunione, in gran parte non frequentano più la parrocchia. La situazione economica, in generale, non dà preoccupazione. Nonostante le molteplici attività pastorali portate avanti nelle parrocchie, i frati delle comunità parrocchiali dispongono di tempo sufficiente da dedicare ad altre idonee iniziative. 3. Difficoltà e limiti. Spesso tra i frati di una comunità parrocchiale si registrano incomprensioni e tensioni; manca una specifica preparazione al ministero pastorale parrocchiale; spesso si ignora se a decidere debba essere il capitolo conventuale o il consiglio pastorale; in alcune parrocchie, la prevalenza di fedeli anziani rende difficile qualsivoglia innovazione. Talvolta l‟amministrazione parrocchiale non è chiara e questo rende difficile la situazione per coloro che subentrano nell‟ufficio di parroco; in alcune parrocchie si trova difficoltà nel conciliare USA Un questionario per canonica la Visita Nel dare relazione in Consiglio provinciale della Visita canonica compiuta alle comunità della Provincia, i Visitatori hanno precisato di aver affrontato, con altrettante domande rivolte ai singoli frati, i seguenti argomenti: Come stai? Come ti senti dal punto di vista spirituale, fisico ed emotivo? Dove prevedi di svolgere il tuo ministero fino a settembre del 2003? Quale è stata la tua reazione nel sentire quanto succede in materia di deviazioni sessuali? Desideri o ritieni necessaria una maggiore informazione su come questo problema viene affrontato in Provincia? Hai qualche suggerimento o considerazione da fare sul lavoro svolto dal Consiglio nelle case di ricupero (residences)? Informazioni attinenti alla Conferenza regionale e all‟UNIFAS. Importanza di imparare la lingua spagnola. Che pensi, dopo tre anni e 9 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 mezzo, del passaggio ad una sola Provincia? Sei aggiornato nell‟invio di documentazione al Centro provinciale? C‟è qualcosa di cui vorresti parlare? Council Communique USA comunitario” indicato dal Capitolo generale 2001 ai frati dell’Ordine per una crescita della loro vita spirituale, secondo le tre note priorità, particolarmente secondo quella della “ricerca ed esperienza di Dio”. Partendo da quanto dicono le Costituzioni sulla promozione umana e spirituale del frate e dalle esigenze della vita ordinaria conventuale e apostolica, è stato rivolto a ciascun frate e ad ogni comunità l‟invito a chiarire e ad avviare tale progetto. Nella discussione che ne è seguita sono state rilevate la necessità di dare maggiore importanza al capitolo conventuale e la difficoltà di attuare il “progetto” nelle comunità ridotte a due o tre frati soltanto. A Viareggio i momenti di preghiera sono stati vissuti davanti all‟urna di S. Antonio Pucci; a Orvieto presso le spoglie del beato Tommaso. ZULULAND Visita canonica generale e Assemblea Il Priore e il Socio provinciali della Provincia USA fra Michael M. Guimon e fra Peregrine M. Graffius, nello scorso mese di gennaio, hanno compiuto la Visita canonica alle comunità della Delegazione dello Zululand (Mtubatuba, Hlabisa, Ubombo) e hanno partecipato a St. Lucia Estuary all‟Assemblea generale della Delegazione. All‟Assemblea generale hanno partecipato anche il Coordinatore ISAC fra Mthokozisi M. Maseko e fra Clement M. Langa in rappresentanza della Delegazione del Swaziland. Al centro degli argomenti trattati la revisione del Direttorio della Delegazione, nel quale viene fortemente accentuato l‟impegno vocazionale dei singoli frati e delle comunità; si è trattato anche della chiusura della comunità di formazione di Merrivale (COSMO 1-2/03/8), dell’Ordine secolare e di altre problematiche attuali. La visita alla Delegazione è stata anche l‟occasione per il rinnovo della Convenzione tra la Provincia USA e il Vicariato Apostolico di Ingwavuma. Il testo concordato dai visitatori con Mons. Michael M. O’Shea, è stato poi approvato dal Consiglio provinciale. Contestualmente all‟Assemblea generale della Delegazione si è anche tenuto l‟incontro regionale. Council Communique USA FILIPPINE Il cammino della Delegazione, matura per il Vicariato «Di ritorno dalle Filippine, dopo la Visita canonica, abbiamo portato con noi la convinzione che la Delegazione sia ormai pronta per toccare il traguardo del Vicariato. Naturalmente queste nostre sensazioni dovranno essere sottoposte all‟esame e alla decisione del prossimo Capitolo provinciale di Piemonte e Romagna. La situazione è promettente. Il nuovo Centro Studi S. Alessio ha superato il periodo di rodaggio e si è inserito a pieno titolo nel panorama culturale religioso di Manila e molte Congregazioni sia maschili sia femminili hanno aderito alla nuova iniziativa, senza dimenticare i laici che offrono una presenza significativa. Attualmente il Centro studi è frequentato da oltre cento studenti. Le due nuove parrocchie nella diocesi di Alaminos si sono avviate e fanno ben sperare anche se non mancano le difficoltà come in tutte le nuove intraprese. Il Vescovo e il clero locale si sono detti molto contenti delle nostre due comunità e vi è un invito da parte dello stesso vescovo affinché i nostri frati si assumano la responsabilità di organizzare in diocesi, nel 2003, un Convegno mariano. Anche la comunità di Libjo ha trovato nuova vitalità. È partita la Cooperativa per la lavorazione del riso e del pesce e sta trovando sempre nuove adesioni. Questo sotto l‟aspetto sociale, mentre per quanto riguarda l‟aspetto ecclesiale si è registrato un maggio- ANNUNZIATA Incontri di spiritualità per i frati A Viareggio il 10 gennaio per i frati della Toscana che vi hanno partecipato in 18, a Orvieto il 26 febbraio per i frati dell‟Italia centrale che vi hanno partecipato in 13, il duplice incontro di spiritualità è stato dedicato, oltre che alla preghiera, ad una riflessione, guidata da fra Venanzio M. Ramasso, Priore della comunità generalizia di S. Marcello (Roma), sul tema del “progetto personale e 10 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 re coinvolgimento (particolarmente del consiglio pastorale) dei cristiani delle isole vicine e dei barrios. Utilissima poi l‟esperienza in loco dei professi. Anche per i nostri frati di Libjo, il Vescovo, nella cui casa siamo ospiti, ha avuto parole di grande elogio. È stata firmata la nuova Convenzione che avrà la durata di tre anni. La parrocchia-santuario di S. Pellegrino a Manila è ormai una bella realtà che si inserisce in modo sempre più incisivo nel tessuto della chiesa di Manila. La parrocchia è molto attenta alla povertà che è sull‟uscio di casa e la figura di San Pellegrino sta diventando veramente familiare, tanto che giungono moltissime richieste affinché i nostri frati si portino in parrocchie anche di altre regioni per riproporre la figura del Santo e per quell‟apostolato della compassione che si compie in suo nome. Su richiesta di un gruppo di laici si sta anche pensando ad un convegno di studio sulla figura di S. Pellegrino. Da non dimenticare poi l‟ordinazione sacerdotale dei frati Allan M. Satur, Nady M. Meren e Roger M. Tondo, alla quale ho partecipato. Altro momento di intensa comunione è stata la festa della Famiglia servitana nella casa delle Suore Compassioniste Serve di Maria a Tanza-Cavite, con 400 presenze. È stata una giornata indimenticabile». Mario Azzario simboli religiosi, affettivi e culturali alla propria vita– rischia oggi di rovesciarsi nell‟opposto: la nostra quotidianità è dominata e irretita da simboli mediatici che alienano l‟esistenza. Un dilemma che sembra essere il filo rosso delle conferenze tenute al convento della SS. Annunciata di Rovato: Violenza del simbolo (Raffaele Mantegazza), Dio simbolo fragile e prezioso (Marco Gallizioli), Conoscersi attraverso un simbolo (Duccio Demetrio), Linguaggio del corpo (Fausto Manara), Simbolo eucaristico (Carlo Molari), Linguaggio simbolico dei giovani (Ivo Lizzola). Da Giornale di Brescia “Memoria storica” to di Rovato del conven- «Quest‟anno, noi frati della comunità di Rovato, con gli amici e i simpatizzanti, desideriamo ricordare la “memoria storica” di questo nostro convento: anno 1472 insediamento della prima comunità dei Servi (era composta di 11 frati); anno 1503, inaugurazione della chiesa con il concorso della popolazione di Rovato e di Coccaglio; anno 1963 ritorno dei Servi, dopo la soppressione del 1772 operata dalla Repubblica Veneta. Il nostro convento ha solide radici culturali che hanno dato forte impronta alla vita religiosa fin dal suo sorgere. Iniziatori furono i frati Servi di Santa Maria Giuseppe Barisello e Giacomo Inverardo, entrambi di Rovato. Fonti storiche ci informano che la chiesa e il convento ebbero notevole irradiazione tra il 1550 e il 1772 (anno della soppressione) da essere considerati luoghi di culto mariano con notevole concorso di popolo. In questo arco di tempo, ma con cenni veloci, vogliamo ricordare alcuni frati rinomati per la loro santità e cultura: fra Paolo da Chiari (1476), venerato come Beato; fra Bernabè da Soncino (1489), considerato Beato e “santissimo”; fra Clemente Lazzaroni (1516), docente a Pavia di arte, oratoria e musica, entrambi rovatesi; fra Pietro Moneta (1540) che insegnò musica, matematica e oratoria; fra Leonardo Bonanni (1612) rovatese, celebre costruttore di orologi e matematico; fra Leonardo Cozzando (1702) rovatese, rinomato e fecondo poeta, filosofo e storico. Solo questi nomi (ce ne sono diversi altri) danno l‟immagine di una nostra presenza viva e operosa in questo convento della SS. Annunciata. Le VENETA I “Lunedì” di Rovato Da alcuni anni, nei mesi di marzo-aprile, la sera del lunedì, con folta partecipazione di pubblico di ogni età –dai giovanissimi alle persone anziane– si tiene a Rovato una serie di conferenze su di un tema diverso per ogni anno. Quest‟anno, per sei lunedì –dal 10 marzo al 14 aprile– è stata affrontata la questione del “simbolo”. Con un motto divenuto il manifesto della sua ermeneutica, Paul Ricoeur ha saputo sintetizzare la centralità del simbolo nella cultura contemporanea: “Il simbolo dà a pensare”. Ovvero, indagare sui simboli significa interrogarsi sul destino ultimo dell‟umano, in un tempo, quale il nostro, ove al proliferare dei simboli corrisponde un‟inaridimento delle capacità simboliche dei singoli. Con un paradosso: quella che era l‟essenza stessa dell‟umano –il saper astrarsi dalla natura e dalla violenza in essa iscritta per donare un senso attraverso i 11 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 vicende storiche ci segnalano la soppressione (1772), una vera dispersione culturale e religiosa; infine, la ristrutturazione (1960) e la ripresa della vita religiosa (1963). È doveroso ricordare coloro che furono protagonisti del nostro ritorno: innanzitutto Mons. Zenucchini, prevosto di Rovato e mons. Remo Tonoli, prevosto di Coccaglio e, tra le tante persone amiche, ebbe un ruolo determinante il sig. Beppe Rocco di Chiari. A loro si aggiungono, in fraterno e riconoscente ricordo, fra Giuseppe M. Ferin, intelligente guida alla ristrutturazione, fra David M. Turoldo con l‟inseparabile fra Camillo M. De Piaz e i molti collaboratori e amici. È rifiorito un luogo di proposta e di speranza». I frati della comunità dal 1718, si sono impegnati a far sì che questo 2003 sia un anno di grazia e di gioia per tutti i devoti della B.V. Addolorata. Lino Pacchin Impegnativo programma 2003 della Corsia dei Servi a Milano Con un elegante opuscolo (progetto grafico Spartaco Iacobuzio) è stato reso noto il fitto programma 2003 della Corsia dei Servi di Milano, per l‟esattezza, dall‟ottobre 2002 al novembre 2003. L‟intensa attività programmata comprende sei sezioni o tematiche: I. Cicli e Conferenze (1. Divina seduzione; 2. Festa/Feste; 3. Testimoni e maestri del nostro tempo; 4. Mistica al femminile; 5. Perché Dio? Ragioni e passioni del credere); II. Incontri con l’Autore (e cioè, con Marco Garzonio, Alda Merini e Giuseppe Pontiggia); III. Letture della Parola (1. Lectio divina di Avvento e di Quaresima; 2. Tempo dello Spirito); IV. Musica (Concerti e Vespri d’organo); V. Teatro-Rassegne d’Arte (Giona, nell‟XI anniversario della morte di David M. Turoldo; mostre-mercato a cura dell’Associazione Mano d’arte, del Fogolâr Furlan di Milano, della Casa d’accoglienza Celestina Donati, mostra Crucifige! con 15 crocifissioni dipinte da Alberto Schiavi e mostra di antiquariato a cura dell‟Associazione Idea; il Filo d’oro, con documentari sull’India); VI. Cinema (1. Il mito di Prometeo: rassegna multidisciplinare incentrata su conferenze e cinema, secondo la formula collaudata da anni; 2. Cineforum, con la proiezione di 29 films nell‟Auditorium San Carlo). Un Calendario delle iniziative posto al termine dell’opuscolo distribuisce cronologicamente le diverse iniziative programmate. I nomi dei conferenzieri sono tra i più noti e prestigiosi. PIETRALBA: un santuario vivo da 450 anni Ricorre quest‟anno il 450° anniversario delle origini del santuario della Madonna di Pietralba. La ricorrenza è significativa innanzitutto perché rappresenta un‟occasione per ritornare all‟origine del santuario, luogo di grazia e di misericordia. La Vergine Maria scese nel corso dell‟anno 1553 nel “maso” Weissenstein per stare vicino al povero Leonhard, un contadino dedito completamente al lavoro e alla famiglia, ma che soffriva di frequenti crisi psichiche. Racconta la tradizione che la Madonna scendeva spesso a consolare Leonhard, specialmente durante le crisi più disperate, per alleviargli i dolori più lancinanti. Fino al punto che, quando Leonhard cadde in un burrone, la Vergine Maria gli apparve salvandolo da ogni conseguenza della caduta e guarendolo definitivamente dalle sue crisi. Il 450 anniversario di quel fatto prodigioso che sta all‟origine di questo santuario è un richiamo da raccogliere. La ricorrenza del secondo (1753), del terzo (1853) e soprattutto del quarto centenario (1953) è stata sempre sottolineata da celebrazioni particolarmente solenni e da opere edilizie che contribuirono ad abbellire sempre più il santuario caro alle popolazioni tedesche, italiane e ladine delle Dolomiti. Voglio ricordare soltanto la trasformazione della facciata e i dipinti della volta nel 1753 e la solenne scalinata davanti all‟ingresso eretta nel 1953. Le ricorrenze dei cinquantenari, invece, sono state meno incisive. Tuttavia i frati Servi di Maria, custodi del santuario fin UGANDA Aperta terza Casa di formazione Mentre nel mondo i venti di guerra non sembrano placarsi, i Servi di Maria a Jinja, Uganda, il 19 febbraio hanno inaugurato la terza casa intitolata “Kiwa Mirembe” che significa: “Santa Maria portatrice di Pace”. Questo ulteriore segno di vita testimonia la crescente vitalità che il nostro Ordine sta avendo in questa terra. L‟Africa spinge verso una presenza sempre più significativa nel cammino dei popoli, pur vivendo all‟interno di 12 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 essa notevoli contraddizioni fatte di potenzialità e di povertà, di cultura frammentata e di ingiustizie endemiche. E noi Servi di Maria lo stiamo sperimentando sempre più anche qui con questa nuova fondazione in Uganda. Siamo giunti in questa terra quindici anni fa dallo Swaziland, quando tre frati si stabilirono nella Missione di Kisoga (a 40 km da Kampala), una presenza silenziosa e di discernimento. Dieci anni dopo giunsero altri due frati italiani ed un indiano e con questa nuova presenza si è avviata con più energia l‟accoglienza e la formazione di candidati all‟Ordine. Dopo due anni fu necessario aprire la seconda casa a Jinja, intitolata: “Santa Maria Sorgente della vita” (casa collocata proprio alle Sorgenti del Nilo). Questa è diventata la casa del Noviziato, mentre quest‟ultima che abbiamo inaugurato qui a Jinja, accoglie ora coloro che, dopo il Noviziato, hanno iniziato gli studi di filosofia. Abbiamo quindi sei studenti in accoglienza a Kisoga, sette Novizi e otto studenti in filosofia. Il giorno dell‟inaugurazione è stato forse il più “caldo” giorno della stagione, momento di festa, vissuto però con semplicità e con familiarità, ma con intensa partecipazione emotiva. Alle 10,30 era previsto l‟inizio della benedizione della casa e della celebrazione Eucaristica, nella nuova cappella, magistralmente dipinta da un artista locale: sono rappresentate l‟Annunciazione e la chiamata dei Sette Santi Fondatori a Monte Senario, con tipiche immagini e colori della cultura africana. Gli operai hanno lavorato fino ad un‟ora prima della cerimonia, per mettere ordine a quello che fino al giorno prima sembrava impossibile. Poi sono giunte le autorità, i sacerdoti locali, le suore di varie Congregazioni, anche le Serve di Maria, quindi tutti i frati e gli studenti Servi di Maria e da ultimo il Nunzio Apostolico Christophe Pierre, che ha presieduto la celebrazione. Era presente alla celebrazione fra Giuseppe M. Zaupa, in rappresentanza del Priore provinciale Veneto. Nel cortile interno, sotto un sole implacabile, è cominciato il solenne rito della benedizione della casa. “Concedi, Signore, ai tuoi Servi che qui vivono queste benedizioni: Ascoltarti con fede, parlarti in preghiera, cercarti nel lavoro e trovarti in tutto quello che fanno”: queste sono state le parole pronunciate durante la solenne benedizione, e ci auguriamo che veramente questo luogo, soprattutto le persone che ci vivono, attuino concretamente questi propositi. Giuseppe Xotta UNIFAS Il programma del Convegno zionale a Fatima interna- Il IV Convegno internazionale dell‟UNIFAS si svolgerà a Fatima (Portogallo) preso il Seminário do Verbo Divino dal 13 al 18 luglio 2003. Tema del Convegno: “Ascoltare per servire”. L‟obiettivo è sviluppare l‟arte dell‟ascolto per la fraternità e per un servizio adeguato alle esigenze di oggi. Le linee portanti del programma sono: 13 luglio, domenica, pomeriggio: apertura del Convegno; saluto del presidente fra Ángel M. Ruiz Garnica, Priore generale OSM; presentazione dei partecipanti; 14 luglio, mattino: conferenza del dott. Marco Guzzi sul tema: “Ascolto di se stessi e degli altri”; pomeriggio: esperienza FAMIGLIA SERVITANA di ascolto in gruppo; la sera: gruppo folkloristico portoghese; 15 luglio, mattino: conferenza del dott. Marco Guzzi sul tema: “Ascolto della propria e altrui cultura”; pomeriggio: esperienza di ascolto di gruppo; sera: festa preparata dai partecipanti; 16 luglio: gita a Fatima e dintorni; 17 luglio, mattino: conferenza sul tema: “Ascolto di Dio”: relatrice sr. Joyce Rupp, delle Servite Sisters of London; pomeriggio: esperienza di gruppo; 18 luglio, mattino: presentazione del “Messaggio alla Famiglia servitana”. Valutazione del Convegno; chiusura; pomeriggio: partenze. Gina Casumaro NAPOLI Consolidata presenza in Indonesia Il 10 gennaio sono partita, insieme a sr. Belem e all’architetto Ricottini per l’Indonesia. Il viaggio è stato ottimo: scalo a Singapore, due ore di sosta, poi partenza per Dempasar-Bali. Sostiamo qui due giorni perché il volo per Labambajo non si tiene tutti i giorni. Ne approfittiamo per visitare la città a piedi e in macchina. Tutto qui parla di cultura 13 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 induista. I cattolici sono una minoranza piccolissima. Il giorno 13 prendiamo il volo per Labambajo, nell‟isola di Flores, poi in automobile ci dirigiamo a Ruteng. A motivo della strada tutta curve e dissestata, copriamo i 120 km di distanza in quattro ore. Ruteng è una cittadina di 30.000 abitanti, 1520 metri s.l.m., con clima tropicale bellissimo (caldo di da Rev. Govindu Joji, la Superiora regionale sr. Mary Chakkalakal e la superiora della comunità di Phanigiri sr. M. Alessia Louis, nonché il parroco Rev. Francis Aureo, è stata inaugurata la Scuola “Maria Madre di speranza”. La scuola sorge su terreno donato dal Vescovo. Nell‟aprile del 2002 cominciò l‟attività educativa delle suore a Phanigiri. Il villaggio è pressoché interamente hindu e musulmano. Le suore, oltre alla scuola, fanno visita alle famiglie e insegnano il catechismo a giovani e ad adulti. Il 15 settembre dello scorso anno, festività dell‟Addolorata, tre adulti hindu hanno ricevuto il battesimo; altri, più numerosi, giovani e meno giovani, lo hanno ricevuto a Natale e alcuni il 17 febbraio scorso festa dei Sette Santi Fondatori. Dobbiamo riconoscere che il Signore, in mezzo a noi e attraverso di noi, sta compiendo veramente dei miracoli. Desideriamo vivamente che, oltre a mandarci vocazioni, la Madonna ispiri i frati Servi di Maria a fondare una loro comunità accanto a noi. Alessia Louis CONGREGAZIONI SERVITANE giorno, fresco di notte). La città è sede vescovile, con una bella, grande e moderna cattedrale. L‟istruzione è discreta: ci sono scuole fino al liceo. Vi è anche una scuola di scienze religiose, e il Vescovo ci ha comunicato un suo progetto: creare una università con diverse specializzazioni. A Ruteng risiede la nostra comunità, attualmente sistemata in due case in affitto, una di fronte all‟altra. Vi lavorano tre suore con un bel gruppo di giovani che sperimentano la nostra vita. Al nostro arrivo siamo state accolte con gioia festosa. Abbiamo vissuto con la comunità quindici giorni condividendo la preghiera, la mensa, la ricreazione e tanta gioia. Abbiamo visitato alcuni luoghi dove le nostre giovani fanno la catechesi, una rapida visita alle Compassioniste Serve di Maria e ai Padri Scalabriniani. Abbiamo salutato il Vescovo, il quale ci ha onorato di una sua visita a casa nostra, consumando con noi il pasto e dandoci saggi consigli sulla costruzione. Abbiamo rivisto attentamente il progetto da attuarsi, abbiamo avuto incontri vari con la ditta che eseguirà i lavori, con il parroco abbiamo trovato un ingegnere che tutelerà i nostri interessi e, infine, abbiamo dato il via ai lavori che inizieranno il mese di aprile quando terminerà il periodo delle piogge. La sosta a Ruteng è trascorsa rapidamente, in mezzo a tante giovani desiderose e pronte a recepire il nostro spirito. Le portiamo tutte nel cuore. M. Alfonsina De Matteis PISTOIA L’altro versante “Grazie suore. Il vostro venire qua è segno che Dio non si è dimenticato di noi”. Pronunciate da un uomo anziano incontrato mentre tornavo verso casa con una consorella, dopo aver visitato una famiglia a Msundusa, queste parole mi hanno fortemente commossa. Ma, che cos‟è Msundusa? È l‟altro versante della collina dove si trova la missione /Mbabane/. L‟altro versante in molti sensi. Di qua le belle costruzioni di mattoni s‟affacciano sulla vallata dove sorge il centro della città con i suoi moderni edifici commerciali, banche e ambasciate. Di là si trova un ammasso enorme di casupole, quasi tutte di bastoni e fango separate ora da massi ora da viottoli ripidi dove i bambini frugano tra i mucchi di immondizie alla ricerca di qualcosa di interessante per sé. Secondo un‟opinione diffusa, di qua abita gente perbene, mentre di là ci sono ladri e malandrini di ogni sorta; di qua gli insegnanti, i poliziotti, i preti, le suore ecc.; di là, semplici operai, disoccupati, Mozambicani e altri rifugiati: uomini e donne che vivono di espedienti pur di nutrire i loro numerosi figli; di qua c‟è elettricità ed acqua potabile in tutte le case; di là puoi ve- PISA Una nuova scuola in India Il 17 febbraio, a Phanigiri, Nalgonda Dt. Andhra Pradesh (India), con una celebrazione eucaristica, presenti la Priora generale sr. Daniela M. Sabatino, il Vescovo di Nalgon14 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 dere qualche rubinetto chiuso a chiave che qualcuno apre per qualche ora al giorno. Raggiungere Msundusa dalla nostra abitazione è facile; basta salire per un centinaio di metri fino alla sommità della collina sulla quale sorge la missione e subito ti sconcerta lo stridente contrasto tra i due versanti. Da lì scendono quasi tutti i poveri che bussano alla nostra porta per chiedere aiuto. Lassù andiamo qualche volta a visitare alcune famiglie formate dalla sola madre gravemente malata e perciò nell‟impossibilità di mantenere i figli. E un po‟ alla volta altre persone si avvicinano e ci raccontano le loro storie; altri ci chiedono perché andiamo là e, saputone il motivo, ci ringraziano a nome di tutti. Il bene di uno è il bene di tutti. Anche questo ci colpisce. Msundusa non è certo una località turistica; ciò nonostante i numerosi visitatori e volontari italiani che quest‟anno sono venuti a trovarci a Mbabane hanno avuto modo di conoscere anche l‟altro versante, l’altra faccia della città che ci ospita e che chiede di non essere dimenticata né da Dio né dagli uomini. Noretta Zecchinon RIPARATRICI Progetto di solidarietà In Argentina, dove siamo presenti dal 1977, le nostre comunità si dedicano alla evangelizzazione, alla promozione umana e ad opere caritative. In seguito alla grave crisi politica ed economica in cui versa il Paese, è stato costituito nella diocesi di Merlo, periferia di Buenos Aires, un centro di aiuto in cui sono assistite circa 300 persone provenienti da vari luoghi. La maggior parte sono famiglie senza lavoro, bambini denutriti e donne in difficoltà. Inoltre, in questo centro e nel territorio vengono promosse attività sociali volte a diffondere una cultura della liberazione della donna e della solidarietà. Le famiglie prestano la loro collaborazione aiutando a preparare da mangiare, a fare il pane e a coltivare prodotti dell‟orto. Lavorando insieme, molte ritrovano la voglia di vivere e stabiliscono tra loro relazioni più fraterne. Maria Rita Andolfatto Un centenario Il 31 marzo 1903 il vescovo di Adria mons. Antonio Pollin costituiva in Famiglia religiosa le Serve di Maria Riparatrici, fondate dalla Serva di Dio Madre M. Elisa Andreoli. In occasione di questo anniversario, la Priora generale sr. M. Rita Fattorini ha inviato una lettera a tutte le sorelle della Congregazione. Eccone alcune parti: Era la realizzazione di un desiderio portato nel cuore da anni e l‟avvio verso il futuro per le due comunità appena sorte che finalmente possono aprire le porte a quelle giovani che chiedono di far parte di questa nuova famiglia. I risultati non tardarono a manifestarsi tanto che lo stesso vescovo monsignor Antonio Pollin, un anno dopo, così scriveva al Priore generale dei Servi p. Pellegrino M. Stagni: “Sono di avviso che sia giunto il momento perché questa casa religiosa sia ascritta alla primaria di Roma, affinché goda delle indulgenze e privilegi accordati dai sommi Pontefici a simili Congregazioni. La comunità infatti formata all’inizio da 4 suore, sono ora aumentate a 9 vestite e professate, con altre 3 novizie che rispondono in tutti gli esercizi di pietà e manifestano segni evidenti di vocazione (Silloge, p. 78), e Madre Elisa nelle sue Memorie annotava: “La piccola Congregazione si andava fortificando e au- Premiata sr. Gertrude Magnani Il 24 novembre 2002, si è svolta a Pistoia la Giornata Internazionale della pace, della cultura e della solidarietà. L‟iniziativa, giunta alla ventesima edizione, indetta dal Centro Studi “Giuseppe Donati” nel ricordo del “sindaco santo” Giorgio La Pira, ha richiamato numerosi cittadini, oltre una folta presenza di autorità civili, militari e religiose. Tra i premiati anche sr. Gertrude Magnani in quanto animatrice del Centro di Solidarietà di Pistoia (CEIS). Questa la motivazione: “Per il lavoro intenso e responsabile nel settore sociale riferito alla tossico-dipendenza, ai diritti dei minori, al ricupero delle persone vittime di abusi e della criminalità, alle problematiche relative ai reinserimenti lavorativi. Un‟attività molto qualificata in particolare per la professionalità e la dedizione delle persone addette ai vari servizi. Un‟attività che si è costituita all‟interno delle nostre comunità quale punto di riferimento in relazione all‟ampiezza degli interventi. Suor Gertrude è l‟animatrice di questa istituzione e nella sua persona sono compresi tutti gli operatori del Centro”. Patrizio Ceccarelli 15 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 delle proprie caratteristiche culturali (New Orleans, St. Louis, Florida, Colorado, Chicago): una vera condivisione nella diversità. La Conferenza nazionale ha favorito la conoscenza reciproca e la crescita nell‟impegno al quale sono chiamate le fraternità secolari. La prossima Conferenza nazionale è fissata per il 2004. Gloria Vazquez mentando di fervore e di numero” (Silloge, p. 410). Oggi, facendo memoria di questo evento iniziale, maturato nella preghiera e nella ricerca costante della volontà di Dio e ricordando le tante sorelle che hanno vissuto e trasmesso il nostro carisma, si innalza spontanea a Dio la nostra lode e il nostro ringraziamento per i segni di misericordia che il Signore ci ha manifestato lungo il cammino di questi cento anni... Celebrare un centenario significa trovare nel passato quei segni inesauribili di benevolenza e di misericordia del Signore verso la nostra famiglia religiosa e riviverli e rinnovarli per andare verso nuovi traguardi, nuove mete. La scomparsa di Silvia Lari Il 27 novembre 2002, a Reggio Emilia, dopo lunga malattia, ci ha lasciato Silvia Lari, sorella dell’OSSM, già membro del primo Gruppo Giovanile Servitano. Nel 1950, è giovanissima insegnante di Scienze naturali e di matematica; frequentando il santuario della Beata Vergine della Ghiara in Reggio Emilia, aderisce, divenendone presidente, al primo Gruppo Giovanile Servitano istituito dal Priore provinciale della Provincia di Romagna fra Giuseppe M. Gherardi (†1961) e guidato da fra Pietro M. Rizzi (†1997). Sono gli anni delle prime colonie marine dei Servi di Maria a Misano Adriatico, della “farmacia del povero” presso il santuario della Ghiara di Reggio Emilia e delle “pesche di maggio” a sostegno degli alunni dei collegi dei Servi. Quindi, Silvia decide di partire per l‟Amazzonia. Nel 1963 frequenta in Spagna un corso di infermiera specializzata per la cura della lebbra. Il 22 novembre 1965, lascia l‟Italia per svolgere la sua attività nel lebbrosario di Rio Branco nell‟Acre. Qui conosce la missionaria laica Ines Bertoni, ostetrica, con la quale si trasferisce a Sena Madureira, dove da tempo lavora fra Paolino M. Baldassarri. Con l‟amica Ines aprono l‟ambulatorio “S.ta Teresinha” con laboratorio per analisi; compiono inoltre opera di alfabetizzazione e di evangelizzazione partecipando a “desogrighe” lungo i fiumi Iaco e Purús e all‟interno della foresta. Negli anni Settanta, iniziano a Jacuriá un‟esperienza di autopromozione dei seringheiros; riescono a formare una cooperativa agricola che in breve tempo diventa autonoma e che continueranno a seguire anche dopo il loro rientro in Italia, ritornando in Acre ogni anno. A Reggio Emilia, Silvia riprende l‟insegnamento all‟Istituto S. Vincenzo fino al pensionamento (1984) anche se il suo cuore è rimasto in Brasile. Quando, nel 1990, riceve il Premio “Amelia Eahart Day” dal “Zonta International Club” di Reggio Emilia, ne devol- ORDINE SECOLARE USA. Prima Conferenza nazionale dell’OSSM A Techny, Illinois, USA, nei giorni 25-27 ottobre 2002, ha avuto luogo la prima Conferenza nazionale dell‟OSSM degli Stati Uniti. Vi erano rappresentate undici delle diciotto fraternità presenti in USA. Era presente anche il Consigliere generale fra Patrick M. Carroll. Il primo intervento è stato tenuto da sr. Judy Logue, direttrice del Programma Emmaus presso la Catholic Theological Union, che ha parlato della riconciliazione e del perdono, primo ed essenziale frutto della giustizia. La sorella Sandra DeGidio ha parlato del “Servo di Maria del futuro”, sottolineando la necessità che, nella società tecnologica di oggi, sappiamo ritrovare i valori della comunione con Dio, con i fratelli e con il creato. Sulle odierne tendenze della mariologia ha parlato fra Robert M. Worsay; sulla “identità del Servo di Maria secolare” ha par- LAICI OSM lato fra Martin M. Cázares, Assistente nazionale OSSM del Messico: egli ha svolto il tema attenendosi alla Regola di Vita dell‟OSSM. Infine è intervenuto fra Donald M. Siple, della comunità Our Lady of Sorrows di Chicago che, con l‟entusiasmo e l‟ottimismo che lo distingue, ha invitato i presenti a essere testimoni coraggiosi e credibili di compassione, gioia, speranza e pace. Particolarmente riuscita la “Fiesta Celebration” nella quale i presenti hanno offerto un saggio 16 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 ve la somma ai suoi assistiti acreani per l‟acquisto di un motore per il battello del dentista itinerante dell‟Acre. In tutta la sua vita, i Servi di Maria furono per Silvia la sua famiglia. Ricordo di una superstite del Primo Gruppo Giovanile Servitano sa. Prima della fine della Messa Mary ha fatto un breve intervento per spiegare il significato della consacrazione nell‟Istituto Secolare Servitano. Al termine della Messa e del rito di professione ha avuto luogo un‟agape fraterna. Mary Burchfield ISTITUTO SECOLARE SERVITANO FILIPPINE Visita in Argentina e Sudafrica Giornata della Famiglia servitana La Presidente Heulwen Egerton e la vice -Presidente Mary Burchfield, nello scorso mese di gennaio, hanno compiuto una visita in Argentina. Nel corso della visita è stata eletta alla guida del gruppo che si trova in Argentina Rita Pereson che sostituisce Olga Moschen che ha ricoperto questo ufficio per diversi anni. Questo passaggio ad una nuova guida è un passo importante per la vita dell‟Istituto in Argentina. Durante la visita Angélica Benitez ha fatto i voti perpetui: celebrava la messa p. voti perpetui Roberto M. Braida, OSM; l’assisteva p. Agostino M. Poier. Alcuni giorni prima di emettere i voti, Angélica e Olga sono state invitate dalla Radio emittente diocesana, dove hanno avuto la possibilità di parlare dell‟Istituto secolare e del significato dei voti. Nel corso della settimana della visita, il gruppo ha studiato le Costituzioni; è stato anche spiegato come prepararsi all‟Assemblea generale di Roma del 2005. Insomma la Visita è stata veramente efficace. Nel mese di marzo Mary Burchfield ha visitato i membri dell‟ISS a Hlabisa (Sudafrica). Per la circostanza Cecelia Elms ha fatto i voti perpetui. La cerimonia ha avuto luogo a St. Lucia. Presiedeva la celebrazione fra Mel M. Loftus OSM; concelebravano il vescovo mons, Michael O’Shea e i frati Alphonse M. Mooney, Declan M. Doherty, Charles M. Toland, Mafanisa M. Mthembu; erano presenti, inoltre, fra Edward M. Kinch e il fratello Gilbert M., Dity von Spaun SSI, Marlene Sach, Daniel Nkosi e Denise DuPont. Durante la messa, Marlene ha letto le letture; fra Mel M. Loftus ha tenuto l‟omelia, ricordando la fondatrice Joan Bartlett, il suo carisma, la sua visione della vita, la sua spiritualità, la sua guida. Dopo l‟omelia, Cecelia ha pronunciato i voti perpetui alla presenza dei frati, di Mary Burchfield (delegata della Presidente) e di Dity che hanno espresso il loro benvenuto nell‟Istituto alla nuova profes- Sabato 4 gennaio è stato per noi un giorno memorabile. Tutta la Famiglia dei Servi si è riunita a Cavite, presso il mare, nel convento delle Suore Compassioniste Serve di Maria per vivere e manifestare l‟unità della Famiglia. Sebbene provenissimo da luoghi e comunità diverse ci siamo impegnati per manifestare l‟amore che nutriamo per questa nostra grande Famiglia. Appena giunti, abbiamo dato i nostri nomi nei differenti gruppi e si è dato inizio alla giornata con la celebrazione eucaristica. Presiedeva fra Reth M. Sarabia, Delegato provinciale dell’Ordine nelle Filippine, insieme a fra Mario M. Azzario, Priore provinciale della Provincia di Piemonte-Romagna, dalla quale dipende la Delegazione delle Filippine, insieme a due Consiglieri provinciali venuti dall‟Italia e ad alcuni altri frati venuti da Muntinlupa. La celebrazione è stata introdotta da una danza indiana che ci ha disposti a entrare nell‟interiorità e così impetrare, lodare e ringraziare il Signore. Il tempo della celebrazione è trascorso in fretta, cadenzato da canti e preghiere. Quindi, ognuno ha raggiunto il proprio gruppo, segnalato da un colore. È seguito il programma di autopresentazione, durante il quale abbiamo potuto notare come tutti nella Famiglia servitana siano creativi e preparati. È stato presentato il tema dell‟incontro: “Maria unisce la Famiglia”. Ogni presentazione è stata intervallata da giochi, animati dai giovanissimi dei Servi, chiamati Syempre Group. Insieme, circa 200 persone, abbiamo consumato il pranzo, mentre si ascoltava una musica di sottofondo. Prima di concludere la giornata, tutti insieme, come una sola famiglia, abbiamo cantato la canzone If we hold together (Se ci sosteniamo a vicenda), come segno di unità e di amore della Famiglia servitana. Siamo ripartiti con la speranza di presto incontrarci di nuovo. Lucia Vasil 17 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 CIUDAD JUAREZ. La Congregazione delle Hermanas Misioneras de Maria Dolorosa, il 29 marzo 2003, nella Casa di noviziato di Senecú, ha celebrato il 50 anniversario di aggregazione al nostro Ordine (1953-2003). SPAGNA. Su richiesta delle monache Serve di Maria della Federazione spagnola, è stato nominato e confermato nuovo Assistente religioso della medesima fra Carles M. Blanch Soriano. MANILA. Il 28 gennaio, le Serve di Maria SS.ma Addolorata di Napoli hanno preso parte all’insediamento del vescovo mons. Jesse Mercado, nominato pastore della nuova diocesi di Parañaque, ottenuta dallo smembramento dell’arcidiocesi di Manila. La Congregazione delle Serve di Maria SS.ma Addolorata di Napoli era stata scelta per rappresentare, insieme ad altre nove, le numerose Congregazioni religiose femminili della nuova diocesi. BOLOGNA. Domenica 6 aprile, nella cattedrale metropolitana di San Pietro a Bologna, presieduta dal card. Giacomo Biffi, arcivescovo del capoluogo emiliano, ha avuto luogo la chiusura del processo diocesano di canonizzazione delle Serve di Dio Madre Orsola Donati e sr. Teresa Veronesi delle Suore Minime dell’Addolorata. Alla preparazione dell’evento è stato dedicato un numero speciale (1/2003) della pubblicazione trimestrale della Congregazione Incontri fraterni. Il libro riunisce in tre parti articoli del Bertalot ripresi da pubblicazioni precedenti (le Edizioni Paoline e Monfortane, le riviste Marianum, Theotokos e Protestantesimo), ma sono stati, come precisa l‘Autore, ―significativamente ampliati, ritoccati e aggiornati in vista del terzo millennio‖. Nella PUBBLICAZIONI OSM prima parte viene esaminato l’evolversi della riflessione sulla figura di Maria nell‘area protestante; la seconda parte riguarda interventi occasionali, generalmente inediti, richiesti in occasione di colloqui e incontri di dialogo e di servizio al vangelo; la terza parte richiama i dialoghi maturati intorno ai due ultimi dogmi mariani e vuol essere un invito ad ascoltare quel che i ricercatori vogliono dirci. Propugnatore del traguardo ecumenico della ―unità nella diversità‖, il prof. Bertalot è sinceramente e affettuosamente chiamato dal prof. Calabuig ―compagno di viaggio nel cammino ecumenico‖. Chiudono il volume un‘Appendice che vuol essere il primo tentativo di un protestante italiano di proporre una liturgia ecumenica in cui la ―via crucis‖ e il ―fiat‖ di Maria si incrociano dando un rilievo esistenziale alla predicazione della risurrezione di Cristo e una Postfazione (137-161) del prof. Salvatore M. Perrella dedicata ad una panoramica sulle grandi questioni teologiche e mariologiche che hanno impegnato e impegnano le chiese e le teologie cristiane. BERTALOT RENZO, Ecco la Serva del BREVI Signore. Una voce protestante (Scripta Pontificiae Facultatis Theologicae Marianum, 56 /Nova Series,28/, Roma, Edizioni Marianum 2002, 168 p., Euro 15,50 (i.i.). AUTORI VARI, Unità e riconciliazione. Il Volto di Cristo e della Chiesa. Padova, Edizioni il Messaggero, 2002, 150 p., Euro 11,00. Nel presentare questo volume del professor Renzo Bertalot, valdese, da oltre 30 anni docente al Marianum, il prof. Ignacio M. Calabuig scrive: ―Quando il 24-25 marzo 2001 il Marianum celebrò il 50 anniversario della sua fondazione, il prof. Bertalot, a nome dei docenti incaricati —era effettivamente il loro ‗decano‘— pronunciò un breve quanto commosso indirizzo, in cui ribadiva le sua amicizia e stima verso la Facoltà. Il volume che ora vede la luce... costituisce un‘espressione di reciproca, fraterna intesa. Il prof. Bertalot ha voluto dedicarlo ‗Al Marianum, ai suoi professori e ai suoi studenti con trentennale riconoscenza‘. Gratitudine tenace! Il Marianum, accogliendo il volume, curato dai proff. Ermanno M. Toniolo e Alberto Valentini, nella collana Scripta Facultatis, ha inteso testimoniare a lui la sua cordiale stima, anch‘essa trentennale!‖. Il volume inaugura la ―Biblioteca Berica‖, collana di testi teologici a cura dell‘Istituto Superiore di Scienze Religiose di Monte Berico (già Studio teologico Santa Maria di Monte Berico). Esso raccoglie i contributi destinati a due simposi organizzati dallo stesso istituto sulle soglie del terzo millennio. Il primo si intitolava ―Unità e riconciliazione nella società e nella Chiesa del Triveneto‖; il secondo: ―Oltre il 2000. Quale volto di Cristo e della chiesa‖. Il tema della riconciliazione viene svolto partendo dalla realtà del Triveneto, in relazione sia alla Chiesa, sia alla società civile, ma molte delle considerazioni e delle conclusioni hanno un respiro e una portata che superano i confini di tale area. Esse inoltre sono come preparatorie e introduttive alle tematiche 18 Marzo - Aprile 2003 COSMO 3-4 creato per la nobildonna uno dei suoi quadri più celebri, la Madonna dal collo lungo, che vi fu collocato, benché non del tutto compiuto nella parte destra, nel 1542... Questa particolare affezione verso l‘Ordine avrebbe anche spinto l‘artista a scegliere una loro chiesa come ultima dimora‖. Del resto, Giorgio Vasari, in entrambe le sue celebri Vite (sia quella del 1550, sia quella del 1558) riferisce il particolare della sepoltura del pittore ―nella chiesa de‘ frati de‘ Servi, chiamata la Fontana, lontana un miglio da Casal Maggiore‖. (v.b.) del secondo simposio, le cui relazioni cercano di delineare i tratti del volto della Chiesa nel nuovo millennio. I relatori, dei quali si pubblicano i contributi, sono: G. Bruni, G. Canobbio, A. Castegnaro, B. Cescon, K. Egger, A. Rizzi, M. Ruggenini, F. Salimbeni. Ha curato il volume fra Giovanni M. Sperman, Preside dell‘Istituto Superiore di Scienze Religiose di Monte Berico. GUIDO SANFILIPPO, Tra arte e alchimia: La Madonna di Casalmaggiore del Parmigianino. Ricerche storiche e iconografiche. Biblioteca Civica A.E. Mortara, Casalmaggiore 2003, 207 p. Il notissimo pittore Francesco Mazzola (1503 -1540), meglio noto come il Parmigianino, fu singolarmente legato ai Frati Servi di Maria, con i quali ebbe rapporti, prima a Parma e quindi a Casalmaggiore (Cremona), dove esisteva un convento della Provincia Mantovana, detto dei Servi di Maria alla Fontana, nella cui chiesa, per sua volontà, il celebre pittore fu sepolto. Lo studio di Guido Sanfilippo, pubblicato nel quadro delle celebrazioni centenarie del pittore, ricostruisce la storia del celebre quadro della Madonna di Santo Stefano dipinto nel 1540 – anno della morte– per la chiesa arcipretale di S. Stefano di Casalmaggiore, dove rimase per circa un secolo, ad ornare il coro dell‘abside. Quindi il dipinto prese altre vie e oggi si ammira nella Gemäldegalerie di Dresda. L‘interesse del volume è duplice. Innanzitutto perché l‘analisi ―teologica‖ del quadro, come fu peraltro dimostrato in uno studio di Mary Vaccaro apparso su Studi storici OSM nel 1997, conferma l’influsso che i Servi di Maria ebbero sul Parmigianino; in secondo luogo perché il grande pittore, morto prematuramente, volle essere sepolto, in grande semplicità, nella chiesa dei Servi di Casalmaggiore. Oggi la sua tomba è irreperibile, ma questa sepoltura è a tal punto documentata che nel 1846 il letterato e bibliofilo di Casalmaggiore Anton Enrico Mortara, autore di una biografia del Parmigianino, promosse la collocazione nel già santuario dei Servi, di una lapide che ricorda la sepoltura del pittore in quel luogo. ―Con l‘Ordine dei Servi di Maria –annota l‘Autore– il Parmigianino aveva avuto rapporti già negli anni precedenti, in quanto Elena Baiardi... l‘aveva incaricato il 23 dicembre 1534 di dipingere una pala d‘altare per la cappella funeraria del marito Francesco Tagliaferri, che si trovava appunto nella chiesa di S. Maria dei Servi in Parma, ed egli aveva 19 COSMO 3-4 Marzo - Aprile 2003 FOTOCRONACA SOMMARIO PRIORE GENERALE E ATTIVITÀ GENERALIZIE CONSIGLIO GENERALIZIO SAN MARCELLO MARIANUM S. ALESSIO FALCONIERI 1. Uganda. Frati professi e novizi con il Nunzio apostolico. 2. Uganda. Fr. Giuseppe M. Xotta con la famiglia di un catechista. 1 2 2 3. Uganda. Cappella nostra casa. I 7 Santi Fondatori. SEGRETARIATI GENERALI CLIOS SEG. GENERALE OSSM E GRUPPI LAICI 4-5. 50° di sacerdozio dei frati (da sinistra): Ubaldo M. Todeschini, Venanzio M. Ramasso e Ermanno M. Toniolo. A fianco, la chiesa durante la celebrazione. 3 3 COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE CONFITES NUOVA EDIZIONE SUSSIDIO “BENEDETTA TU” COORDINAMENTO VOCAZIONALE ITALIANO ANIMAZIONE VOCAZIONALE 6. Silvia Lari (a destra) con Mons. Grechi. 4 5 7 7. Il Priore generale e fra Paolo M. Erthler, nuovo Coordinatore regionale CONFITES. 8. India. Casa della Madre della Vita a Thanjavur. 6 PROVINCE, VICARIATO E DELEGAZIONI PROVINCIA TIROLESE MESSICANA USA ZULULAND ANNUNZIATA FILIPPINE VENETA “MEMORIA STORICA” CONVENTO DI ROVATO PIETRALBA PROGRAMMA ‘03 CORSIA DEI SERVI MILANO UGANDA 9. Filippine. Incontro con una fraternità OSSM. 10. Filippine. Il Priore prov.le fra Mario M. Azzario con i giovani prenovizi. 8 9 9 10 10 10 11 11 12 12 13 11. India. Trichy. Concelebrazione eucaristica insieme al Priore generale e al Consigliere generale fra Lourdusamy (a destra). 12. India. Trichy. Prenovizi e professi OSM. FAMIGLIA SERVITANA COSMO CONGREGAZIONI SERVITANE Piazza San Marcello, 5 00187 ROMA – Italy tel. (+39) 06 699 30 1 fax (+39) 06 679 2131 Posta elettronica: [email protected] NAPOLI PISA PISTOIA RIPARATRICI 14 14 14 15 Direttore Responsabile: Lino M. Pacchin Editore: Casa Generalizia Servi di Maria Autorizzazione del Tribunale di Roma 55/91 del 1° febbraio 1991 Stampato in proprio LAICI OSM ORDINE SECOLARE ISTITUTO SECOLARE SERVITANO FILIPPINE 16 17 17 BREVI PUBBLICAZIONI OSM EDITORIALE 18 18 1 n. COSMO viene inviato gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta. Ogni destinatario è tuttavia pregato a inviare un contributo annuo tramite CCP n. 29430006 intestato a: Economato generale osm, Piazza San Marcello, 5 – 00187 ROMA, Italy. 20