Marzo - Aprile 2003
COSMO 3-4
EDITORIALE
PRIORE GENERALE
E ATTIVITÀ GENERALIZIE
Progetto personale e comunitario
Riportiamo, da una circolare pervenuta dal Vicariato Andino (Bolivia-Cile-Perù), le seguenti
linee programmatiche attinenti al progetto personale e comunitario di cui parla il Capitolo generale 2001.
Progetto personale. Non si abbia paura di insistere
sulla necessità del cosiddetto “progetto personale”.
Le Costituzioni insistono su questo punto. Non è
un lusso né un capriccio preoccuparsi seriamente
del nostro benessere fisico, psicologico, spirituale
allo scopo di migliorare la nostra vita fraterna e il
nostro servizio agli altri. Ognuno di noi, con senso
di autocritica, deve domandarsi: che cosa mi manca per un rinnovamento personale nel campo della
fede, della preghiera, della formazione permanente, nel campo delle mie relazioni con gli altri, particolarmente per quanto riguarda il tener viva l’armonia il dialogo con la mia comunità? Progetto
personale è molto di più dell’organizzarmi nelle
“cose” che devo fare tutti i giorni, per l’ufficio che
ricopro o per i compiti pastorali assegnatimi. Significa partire da me stesso, dalla mia situazione in
rapporto con gli altri e dalle mie responsabilità. Il
progetto personale e la programmazione comunitaria si saldano, non si contraddicono.
Progetto comunitario. È molto importante che ciascuna comunità non si limiti alla programmazione
triennale, ma che si impegni nell’elaborazione di
un vero “progetto di vita”, le cui linee fondamentali, quelle che giustificano la sua presenza e il suo
servizio “in questo luogo”, indichino la rotta da
seguire in un arco di tempo maggiore. La programmazione triennale, rinnovata annualmente, sarà
allora un mezzo per sviluppare, in un modo
“collegiale, coordinato e progressivo” questo progetto. Il Consiglio vicariale propone che questo
progetto definisca con precisione: - dove vuole arrivare la comunità “in questo luogo”, in cui si trova; - come rafforzare la propria identità, in quanto
comunità di vita, portatrice di un carisma, di una
storia, di una spiritualità che le sono proprie; in
concreto: che cosa intende portare specificamente
la comunità “a questo luogo?”; - che cosa deve fare per mantenersi fedele alla sua identità, per credere in essa, nel suo valore e nella capacità di offrire qualcosa; quali gli eventi e segni concreti per
sostenerla e renderla significativa; - quali iniziative
sostenere perché gli altri, i laici, conoscano e siano
indotti a recepire la nostra spiritualità; - quale dimensione fraterna e sociale dare alla comunione
dei beni: all’interno del Vicariato, in collaborazione con i progetti dell’Ordine (per es. cfr l’inserto
“Giustizia e Pace” in COSMO 9-10/2002) e come
testimonianza nell’ambiente in cui la comunità vive. Naturalmente, per definire un progetto così non
sono sufficienti un paio di capitoli. Si richiede un
tempo maggiore, bisogna migliorare l’ambito della
comunicazione interna e formarci alla fedeltà e alla
reciproca collaborazione, rivolgersi senza paura a
persone amiche perché ci aiutino con le loro proposte e osservazioni e, se necessario, anche con il
loro apporto specializzato di esperti. In questo impegno di definizione e animazione del progetto, è
molto importante il ruolo del priore conventuale,
esercitato, però, collegialmente: tutti dobbiamo
avere l’umiltà e la pazienza di sostenerci mutuamente per raggiungere questo scopo.
CONSIGLIO GENERALIZIO
Riunione dei Priori provinciali in novembre
Nel periodo gennaio-febbraio il Consiglio
generalizio ha tenuto otto sessioni (15, 20,
28 gennaio; 4, 5, 20, 26 e 27 febbraio). Tra i
temi affrontati e sui quali sono state prese
alcune decisioni ci sono stati i seguenti. Approvata la programmazione per l‟anno 2003
della CLIOS: a Follina, dal 6 al 16 agosto,
avrà luogo l‟Assemblea plenaria; si terranno
a Roma due incontri (28 aprile - 3 maggio;
fine novembre - inizio dicembre) del gruppo
romano della CLIOS; entro il 31 dicembre è
prevista la pubblicazione del terzo volume
della Liturgia Horarum OSM; inoltre, saranno
pubblicati, entro l‟anno in corso, i due volumi:
Sant’Antonio
Maria
Pucci
(collana
“Communicantes”. Nova series, n. 4), del
quale è responsabile la Prof.ssa Rosella
Barbieri e il Proprium Officiorum OSM, vol.
3, (II, 2), con le medesime caratteristiche dei
primi due volumi.
Il Consiglio generalizio ha confermato la
data (17-21 novembre) e il programma
dell‟incontro con i Priori/Vicario provinciali. Il
Priore generale, insieme ai due Consiglieri
fra Cesare M. Antonelli e fra Lourdusamy
M. Anthonysamy prepareranno lo schema
degli argomenti da trattare nell‟incontro.
Il Consiglio ha approvato la pubblicazione, a cura della Segreteria dell‟Ordine, della
nuova edizione aggiornata al 31 dicembre
2002 sia del Catalogus OSM sia dell’Indirizzario. Si ritiene opportuno che i membri del
Consiglio, ciascuno per l‟area di propria
competenza, rivedano, nel Catalogus 1996, i
testi di presentazione delle varie giurisdizioni
per eventuali aggiornamenti e perfezionamenti da acquisire per la nuova edizione.
Il Consiglio, in due sessioni, ha anche
trattato alcuni problemi riguardanti il riordino,
la sistemazione e l‟utilizzazione della biblioteca della comunità di Eger.
Ampio spazio è stato dato nelle sessioni
del Consiglio ai problemi attinenti alla Conferenza regionale ISAC, soprattutto per quanto
attiene alla formazione.
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Il Consiglio rimetterà al Consiglio dell‟UNIFAS, cui spetta decidere, la richiesta inoltrata
te all‟organo dall‟autore M. Silvio Donati.
Prima dell‟inizio del recital, fra Silvano M.
Maggiani, Preside del Marianum, ha illustrato al folto pubblico intervenuto, il significato
dell‟iniziativa.
L‟eccezionale spettacolo ha avuto luogo
con il sostegno degli Assessorati alla Cultura
della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e della Regione Lazio ed era posto sotto il
patrocinio dell‟Unione Associazioni Regionali
di Roma (UNAR) e della Pontificia Facoltà
Teologica Marianum. I testi presentati erano
stati scelti da Patrizia Valli. Ne è risultato un
testo teatrale basato sulla molteplice produzione in versi e in prosa di padre David per
valorizzare la figura dell‟uomo di Dio, nel segno della coerenza dell‟impegno e della militanza nel servizio del Vangelo a favore dei
poveri e degli umili, ma anche la voce del
Friuli, per parlare di radici e di tradizione.
Una fusione, dunque, della parola biblica e di
invocazioni liturgiche con la poesia che viene
dal grande passato, ma anche dal cuore.
dalle Diaconie Laiche dei Servi di poter far
parte del Consiglio UNIFAS come entità indipendente.
Nel corso dell‟incontro con il Consiglio
generalizio (4 febbraio), il Delegato provinciale dell‟India fra John M. Roncalli ha illustrato la situazione numerica della Delegazione (27 professi solenni, 17 professi semplici, 6 novizi), la situazione delle comunità di
formazione, i progetti (costruzione di una casa per i postulanti a Bangalore, creazione di
un Centro di spiritualità OSM), i rapporti con
la Famiglia servitana, le collaborazioni attuali
e quelle possibili in futuro nell‟ambito della
Conferenza regionale CASA.
SAN MARCELLO
Cinquantesimo
zione sacerdotale
di ordina-
Domenica 6 aprile, la comunità di San
Marcello ha festeggiato il cinquantesimo di
ordinazione sacerdotale dei frati Venanzio
M. Ramasso, Priore S. Marcello (ordinato a
Saluzzo il 21 marzo 1953), Ubaldo M. Todeschini, Archivista generale, e Ermanno M.
Toniolo, Docente del Marianum (ordinati a
Roma, San Marcello il 4 aprile 1953). Sabato
5 aprile, dalle ore 21 alle ore 22, nella basilica di S. Maria in Via Lata, di fronte a San
Marcello, è stata tenuta una Veglia di preghiera, con l‟esecuzione dell‟Inno Akathistos
alla Madre di Dio. Domenica 6 aprile, con
larga partecipazione di frati, suore, altri
membri della Famiglia servitana, nonché di
numerosi familiari e amici, ha avuto luogo la
concelebrazione eucaristica, seguita da un
incontro cordiale nei locali del convento di
San Marcello.
S. ALESSIO FALCONIERI
Tra gli avvenimenti che in questi ultimi
mesi hanno toccato più da vicino la vita della
nostra comunità, due sono quelli più importanti. Iniziamo dal primo. Il giorno 23 gennaio, mentre a Desenzano sul Garda si svolgeva il Capitolo provinciale della Provincia
veneta (COSMO 1-2/03/11), il nostro maestro
fra Ferdinando M. Perri è stato eletto Priore
provinciale. La notizia è giunta improvvisa e,
al termine della preghiera dell‟Ora media, fra
Nando ci ha comunicato che, dopo essersi
consultato con il Priore generale fra Ángel
M. Ruiz Garnica, aveva deciso di accettare
l‟incarico. È quindi subito partito per la sede
del Capitolo. Noi professi, inizialmente, abbiamo accolto la notizia con un po‟ di smarrimento e timore, tuttavia pensiamo che anche
in questa circostanza fra Nando ci abbia offerto un‟occasione di formazione con la sua
testimonianza di obbedienza e di disponibilità ad accettare un incarico che certo non è
facile. D‟accordo con il Priore generale, fra
Nando continuerà ad accompagnare fino alla
fine di quest‟anno un gruppo di professi che
si preparano alla professione solenne. Anche per questo gli esprimiamo la nostra gratitudine e il nostro affetto. Attualmente, svolge la funzione di vicario fra David M. Mejia
(MEX). L’arrivo del nuovo maestro fra Joacir
M. Borges (BRA) è previsto per il mese di
MARIANUM
Ricordo di fra David M. Turoldo
Domenica pomeriggio 23 marzo, per iniziativa del Fogolâr Furlán e della Pontificia
Facoltà Teologica Marianum ha avuto luogo
nella Basilica di S. Maria del Popolo, a Roma, nota anche come “la chiesa degli artisti”,
un Concerto per fra David M. Turoldo, per
ricordarne la figura di poeta ed esegeta friulano. Il recital si è sviluppato con testi del sacerdote-poeta, letti dall‟attore Giuseppe Bevilacqua. Le musiche originali erano esegui2
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aprile.
Il secondo avvenimento da ricordare è la
professione solenne del nostro fratello fra
Enrico M. Casini (ANN). Il rito, presieduto
dal Priore generale nella cappella del Marianum, ha avuto luogo il 17 febbraio, festività
dei 7 santi Fondatori. Erano presenti, oltre ai
frati della nostra comunità, il Priore provinciale della provincia della SS.ma Annunziata
fra Antonio M. Pacini, i fratelli della comunità di Studio del Marianum, diverse suore, i
parenti e alcuni amici di fra Enrico. La celebrazione è stata molto semplice, ma sentita,
la liturgia gioiosa e ben curata; la coincidenza della professione con la festa dei Sette
Santi è un buon auspicio per fra Enrico! Al
termine della celebrazione, la festa è proseguita con un momento di condivisione fraterna.
Stefano Mazzoni
„nuove Comunità‟ sorte nella Chiesa negli
ultimi trent‟anni... Non c‟è dunque che da felicitarsi con l‟Ordine dei Servi di Maria per la
pubblicazione di questo Rituale, auspicando
che esso sia ben accolto dalle sue comunità
e che possa servire come fonte ispiratrice
per altre famiglie religiose”.
SEGRETARIATO GENERALE PER L’OSSM E I
GRUPPI LAICI
Il Segretario generale in Messico
Il Segretario generale dell‟OSSM e dei
Gruppi laici fra Vidal M. Martinez, a partire
dal 20 febbraio è stato in Messico per visitare alcune fraternità secolari, per incontrare il
Priore provinciale e presiedere una riunione
con gli Assistenti OSSM della Provincia. Il
Messico, insieme all‟Italia, conta il maggior
numero di fraternità secolari OSSM. La visita
alle fraternità secolari è consistita in un incontro con le fraternità di La Divina Providencia (México D.F), di Puruándrio, Mich., di
sei fraternità limitrofe (21-22 febbraio) e di
Zapotan, Jal. (23 febbraio). Nel suo viaggio
all‟interno del Paese, il Segretario generale
era accompagnato da fra Martín M. Cázares, Assistente provinciale OSSM e da due
sorelle del Regnum Mariæ, Concepción
Acuña e Silvia Curiel. L’incontro con il Priore provinciale è stato sostituito da un colloquio con il Socio provinciale fra Rodolfo M.
Jiménez nel convento di La Divina Providencia, dove il 25 febbraio, il Segretario generale ha incontrato ha presieduto, insieme
all‟Assistente provinciale, la riunione degli
Assistenti di fraternità locali, di cui due suore
Serve di Maria Addolorata di Chioggia.
Ogni assistente OSSM presente ha illustrato la situazione della rispettiva fraternità
secolare. In generale è stato osservato che i
fratelli e le sorelle secolari nutrono un forte
attaccamento all‟Ordine. Tra le difficoltà, è
stata messa in risalto la scarsa conoscenza
della Regola di Vita. L’Assistente provinciale
ha proposto di cominciare dall‟applicazione
dell‟articolo 6 della Regola di Vita che sottolinea il dovere delle sorelle e dei fratelli secolari di far conoscere il carisma dei Servi. Circa il programma di formazione è stato letto
ed approfondito quanto già era stato preparato dal precedente Segretariato generale.
Sul problema della pietà mariana che, nelle
fraternità secolari del Messico si esprime
prevalentemente con la devozione alla B. V.
CLIOS
Un significativo riconoscimento
SEGRETARIATI GENERALI
L‟importante rivista liturgica La MaisonDieu, edita dal “Centre National de Pastorale
Liturgique”, nel num. 233 (2003/1), p. 171173, ha pubblicato un’ampia recensione del
Rituale dei Servi di Maria per la celebrazione
del Capitolo, la cui edizione tipica apparve
nel 2000. Dopo aver ricordato che questo
volume è il decimo della serie “Libri liturgici
OSM”, il recensore Dominique Dye, o.p.,
sottolinea la ricchezza e la varietà delle proposte e dei formulari contenuti nella pubblicazione e annota che la CLIOS lavora con
molta regolarità e creatività. Da rilevare la
seguente considerazione conclusiva: “Ci
sembra che questo libro potrebbe ispirare
altri Ordini e Congregazioni nel rinnovamento del loro Rituale proprio o del loro „Libro
delle preghiere tradizionali‟ (Libellus precum). Non di rado gli istituti religiosi hanno
abbandonato –in parte giustamente– antiche
usanze considerate troppo formali, senza
tuttavia farle evolvere in modo organico e
omogeneo. Spesso le riunioni comunitarie
mancano di un minimo clima di preghiera o
di gesti simbolici che invece si incontrano
nelle équipes dei movimenti laici o delle
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Addolorata, è stata rilevata la necessità di
imprimere ad essa un respiro più ampio,
senza tuttavia urtare la sensibilità di coloro
che sono molto legati alle pratiche di devozione tradizionali. Si è poi insistito sulla necessità di sussidi più semplici ed accessibili
a tutti. Infine, su suggerimento del Segretario
generale, i presenti hanno lavorato in tre
gruppi sulle tre priorità del Capitolo generale
2001. Al termine dei lavori sono state individuate le seguenti piste da seguire: 1) l’Assistente provinciale OSSM sia sostenuto dai
frati delle comunità affinché non si trovi a dover lavorare da solo. 2) Ogni anno si compia
una verifica del lavoro compiuto con le fraternità secolari. 3) Ogni anno si tenga un incontro dei priori/e delle fraternità OSSM, dei formatori, dei coordinatori di zona e degli assistenti. 4) Gli incontri di zona siano organizzati in tempo e bene affinché venga assicurata
la partecipazione. 5) Si pensi all’opportunità
di realizzare un incontro degli assistenti nazionali per favorire la reciproca conoscenza
e un lavoro, a livello locale, più omogeneo.
6) Ogni fraternità elabori un suo progetto di
vita preparato con l‟aiuto dell‟assistente locale, dando spazio, in questo progetto, all‟attuazione delle tre priorità del Capitolo generale 2001 e, specialmente, a quella riguardante la promozione vocazionale che deve
guardare a tutte le espressioni della Famiglia
servitana; 7) Per la formazione dei membri
delle fraternità secolari si valorizzi tutto il materiale sussidiario disponibile per la conoscenza dello spirito e della storia dell‟Ordine.
Il 26 febbraio, il Segretario generale è
rientrato nella comunità Our Lady of Sorrows
di Chicago.
Boletín Informativo Mexicano OSM
COLLABORAZIONE
TRA LE PROVINCE
stato celebrato presso il convento di San
Pellegrino a Misano Adriatico, nei giorni 1014 febbraio 2003. 36 i frati partecipanti (31
con diritto di voto, 5 invitati). Il Capitolo è stato aperto dal Priore generale fra Ángel M.
Ruiz Garnica. Vicario capitolare fra Benito
M. Fusco, della comunità di Misano. Alla
presidenza del Capitolo sono stati eletti i frati
Gabriele M. Alessandrini (ANN), Giuseppe
M. Corradi (VEN), Martin M. Lintner (TIR) e
Antonio M. Moreno López (ESP). Il primo
giorno i capitolari hanno ascoltato una conferenza di mons. Antonio Fallico, della diocesi di Catania, sul tema: Vivere secondo lo
Spirito: nuovi percorsi e linguaggi per comunicare il Vangelo in un mondo che cambia.
I lavori capitolari sono continuati con le
relazioni dei due Coordinatori dei due passati trienni i frati Cesare M. Antonelli (fino
all‟ottobre 2001) e Clemente M. Nadalet, nei
mesi successivi. Tra le realizzazioni più importanti, oltre ai normali impegni istituzionali,
sono stati ricordati: la Marcia internazionale
dei giovani da Monte Senario a Roma nell‟agosto 2000, l‟incontro nel 2001 di tutti i segretariati provinciali europei, i due incontri di
formazione per i Priori conventuali nel 2001,
l‟incontro dei responsabili dei santuari, la
realizzazione
del
sito
internet:
www.servidimariafites. Risultato consolante
può considerarsi sia il numero crescente di
case di accoglienza nelle province FITES sia
l‟aumento del numero di giovani che chiedono di conoscere la nostra vita e di verificare
la loro vocazione. Tra le difficoltà è stata segnalata la scarsa collaborazione a livello di
Famiglia servitana negli ultimi tre anni per la
mancata iniziativa dell‟UNIFASI.
Hanno quindi presentato le loro relazioni
il pro-segretario fra Luigi M. De Candido e,
per la formazione istituzionale fra Sergio M.
Ziliani in sostituzione del titolare fra Lucio
M. Pinkus, mentre fra Fero M. Bachorik
(TIR) ha parlato dei problemi formativi per i
candidati provenienti dall‟Europa dell‟est.
Quindi, fra Bruno M. Zanirato ha presentato
l‟amministrazione economica della FITES e
fra Giuseppe M. Zaupa ha tenuto la sua relazione sull‟animazione e il coordinamento
CONFITES
V Capitolo interprovinciale:
sionate le strutture
ridimen-
Il V Capitolo interregionale della FITES è
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vocazionale. Infine, fra Lino M. Pacchin ha
riferito su la rivista Le Missioni dei Servi di
Maria.
Nei lavori capitolari si è cercato di rispondere in primo luogo all‟esigenza espressa da
più parti di “snellire” la FITES, senza tuttavia
svuotarla, dal momento che in alcuni settori
–come per esempio quello della formazione–
nessuna Provincia oggi potrebbe fare da sola.
Queste le principali decisioni prese. La
FITES non si chiamerà più “Federazione”,
bensì “Conferenza delle Province dei Servi
di Maria di Italia, Tirolo e Spagna”. Non si
terrà più un Capitolo per eleggere il Coordinatore, per verificare e programmare l‟attività
comune delle Province confederate, ma si
celebrerà un‟Assemblea generale, composta
dal Coordinatore, dai Priori, Soci e Consiglieri provinciali, dal Consigliere generale per la
Conferenza, dal Segretario, dai titolari dei
Segretariati e dai priori delle comunità CONFITES. L’assemblea verrà convocata ogni tre
anni dal Coordinatore, nello stesso anno dei
Capitoli provinciali, con gli stessi compiti e gli
stessi ordinamenti del Capitolo della Federazione. Invariati sono pure rimasti i compiti del
Coordinatore (che non deve avere altri incarichi provinciali), del suo Consiglio (formato
dai Priori provinciali), i compiti dei Segretariati ecc. Il Capitolo ha affidato al Coordinatore e al suo Consiglio, per il prossimo triennio,
i seguenti compiti: 1. Pastorale giovanile e
animazione vocazionale. Il Consiglio CONFITES nominerà un segretario che, insieme
con i promotori vocazionali delle Province e
rappresentanti delle altre componenti della
Famiglia servitana, coordinerà le attività della pastorale giovanile e dell‟animazione vocazionale. È stata inoltre raccomandata la
costituzione di due comunità di orientamento
e di propulsione dell‟attività vocazionale. 2.
Formazione istituzionale. Si continueranno a
curare le comunità di prenoviziato e di postnoviziato (nelle singole nazioni) e di noviziato (unica per tutta la Conferenza). Una comunità verrà costituita per la formazione dei
professi che non intendono accedere al presbiterato. 3. Formazione permanente. La
CONFITES favorirà l’assunzione dei “progetti
personali e comunitari” raccomandati dal Capitolo generale 2001, aiutando le singole
Province nella riqualificazione dei ministeri
comunitari, attraverso corsi specifici per prio-
ri, parroci, vicari, rettori di “chiese libere” in
città, amministratori, frati impegnati nella pastorale dei santuari. Verranno sostenute pure iniziative concernenti i temi di Giustizia e
pace e del mondo giovanile. Particolari iniziative culturali verranno programmate nel
2004 per il settimo centenario dell’approvazione dell‟Ordine (1304). 4. Relazioni con
l’Unifas. Consapevole della validità della collaborazione dei frati con le altre componenti
della Famiglia servitana (UNIFASI per l’Italia,
UNIFASEP per la Spagna, SERVITANISCHE
FAMILIE per l’Austria e Germania) la CONFITES è stata impegnata ad assumere l’iniziativa per promuovere il funzionamento operativo dell‟UNIFASI, secondo i compiti stabiliti
nello Statuto del 1999. 5. Nuove forme di vita. Viene invitato il Consiglio CONFITES a essere aperto e disponibile per sostenere iniziative di nuove forme di vita religiosa sia
nelle Province federate sia altrove. Anche
per la chiusura di conventi significativi, il
Consiglio CONFITES dovrà valutare la possibilità di collaborazioni interprovinciali utili ad
evitare, se possibile, tali chiusure.
Come ultimo atto del Capitolo si è proceduto all‟elezione del Coordinatore. Dopo la
rinuncia di fra Giovanni M. Sperman, è stato eletto fra Paolo M. Erthler, della comunità
di S. Maria in Via di Roma, già Priore provinciale di Romagna (1991-1994) e Maestro
della comunità di Formazione S. Alessio Falconieri.
Nuova edizione del sussidio “Benedetta
Tu”
La prima edizione del sussidio “Benedetta
Tu” in lingua italiana, vide la luce nel mese di
ottobre 1987. Quella iniziativa era stata assunta dall‟allora Conferenza dei Priori e Soci
provinciali dell‟Ordine dei Servi di Maria di
Italia e Spagna (Conpris), aderendo alle richieste di molti frati e di molte sorelle della
Famiglia servitana. La redazione di quel sussidio venne affidata a fra Luigi M. De Vittorio, esperto cultore di liturgia. Esaurite le copie della prima edizione, il Consiglio della FITES decise nel 2001 di stampare la seconda
edizione dello stesso sussidio, affidandone
la redazione al medesimo fra Luigi M. De Vittorio. L‟attuale sussidio è stato aggiornato ed
arricchito in rapporto alla prima edizione, con
composizioni personali e comunitarie di frati,
suore e altri membri della Famiglia servitana.
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ANIMAZIONE VOCAZIONALE
CONOSCENZA DEL MONDO GIOVANILE
Il Capitolo generale dà molta importanza al nostro rapporto con il mondo giovanile quando ci chiede
di fare una chiara opzione per loro. Si tratta di una conversione non facile, ma importante, non solo per
noi, ma anche per i giovani stessi, affinché possano dare un senso pieno alla loro vita. Riflettendo sul
decreto capitolare, ho cercato di individuare alcuni aspetti della nostra missione verso i giovani.
Andare verso i giovani. Un primo invito del Capitolo generale è quello di “andare verso i giovani, dove
essi si trovano, conoscerli nella loro cultura e linguaggio, accettarli come sono e anche con le loro provocazioni” (Cap. gen. 36/4). I luoghi dove i giovani si trovano sono: le scuole, gli ambienti di lavoro, di
divertimento, la parrocchia. Vi sono iniziative pastorali a vari livelli, che tentano di raggiungere questi
giovani là dove si trovano. Questo richiede, da parte nostra, che vi siano dei frati, possibilmente giovani,
che si inseriscano nel mondo della scuola, della cultura e del tempo libero. Ciò che è possibile a tutti i
frati è una rinnovata attenzione a ciò che accade nel mondo giovanile. Si tratta di avere un occhio vigile
su tutto ciò che si scrive, particolarmente sulle riviste e sui giornali cattolici, che seguono questo argomento con molto interesse. Per favorire questa conoscenza potrebbe essere utile che ogni comunità designi un incaricato dell’animazione vocazionale, che si occuperà di aggiornare i frati su quanto viene
scritto e sulle iniziative di pastorale giovanile e vocazionale promosse dalla Chiesa e dall’Ordine. Tra i
luoghi di aggregazione dei giovani vi è anche la parrocchia. Ad essa fanno riferimento le Associazione, i
Movimenti e i gruppi giovanili parrocchiali. Alcune parrocchie hanno delle consistenti presenze di giovani, mentre in altre non vi è quasi nulla. Gli animatori costituiscono certamente un aiuto indispensabile
per la formazione dei gruppi giovanili, ma è importante che almeno un frate assicuri una presenza costante in mezzo a loro e diventi per i giovani la guida e il punto di riferimento. Ritengo che il Capitolo
generale debba spingerci ad una verifica della nostra azione pastorale verso i giovani. Anche i santuari e
i conventi possono diventare punto di incontro per loro. Esistono in proposito delle iniziative significative un po’ ovunque. In Italia, oltre ad Assisi che raccoglie già tanti giovani, vi sono il santuario di Loreto, quello di San Gabriele dell’Addolorata ad Isola del Gran Sasso ed altri luoghi importanti. Ritengo
che in ogni nazione non manchino esperienze significative alle quali ispirarsi.
Cosa fare per i giovani? Ad ogni comunità il Capitolo generale affida, oltre all’impegno di conoscere
meglio il mondo giovanile, anche quello di accompagnare i giovani e di curarne la formazione spirituale
(36/4). Riflettendo sulla propria realtà sociale ed ecclesiale, ogni comunità potrà dare vita a qualche iniziativa, anche modesta. Occorrerà evitare la risposta più sbrigativa, che consiste nel dire “noi non possiamo fare nulla!” A prima vista potrebbe sembrare così, ma riflettendo più in profondità, può nascere
qualche cosa di nuovo. Il Capitolo consiglia inoltre che “in ogni giurisdizione o area regionale si costituisca una comunità particolarmente sensibile all’ascolto, all’accoglienza dei giovani in ricerca vocazionale, in grado di interagire con il mutevole e ricco mondo giovanile e sperimentare concreti progetti
di vita servitana” (n. 38/2). Questo punto è da tenere presente nei capitoli provinciali che si stanno celebrando. A livello dell’Ordine viene chiesto al Consigliere incaricato di “collaborare e rimanere in contatto con i Promotori vocazionali delle varie giurisdizioni e di formulare un progetto di pastorale vocazionale aggiornato secondo la trasformazione della società” (38/1b). Questo progetto organico verrà
elaborato durante gli incontri con gli incaricati delle province e regioni.
Cosa fare con i giovani? Il Capitolo non parla soltanto di che cosa fare per i giovani, ma anche con i
giovani. I giovani devono diventare protagonisti con noi. Per questo il Capitolo ci dice di “camminare
con loro”, di “partire in missione verso di loro e con loro”, di coinvolgere i “nostri giovani in formazione”, e di “mettersi in dialogo con queste giovani generazioni”. Il Coordinamento Vocazionale Italiano ha tenuto di recente una riunione di programmazione alla quale hanno partecipato anche alcuni giovani. Il loro coinvolgimento è risultato di grande utilità. Vi è inoltre la proposta che in una prossima riunione dei responsabili dell’animazione vocazionale delle giurisdizioni, ognuno di loro sia accompagnato
da uno o due giovani che collaborano con lui. Su questo punto invito gli interessati ad esprimere il loro
parere.
FRA CESARE M. ANTONELLI
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Sono state inserite anche le indicazioni della
Santa Sede per la preghiera tradizionale del
Santo Rosario. Questo sussidio non contiene, deliberatamente, i testi ufficiali della Liturgia dell‟Ordine (Messe e Uffici propri), ma
solo i pii esercizi in lode di Santa Maria. La
nuova edizione offre a tutti coloro che desiderano coltivare una autentica pietà verso la
Madre di Dio uno strumento di schietta e alta
ispirazione biblica, teologica e poetica secondo la genuina tradizione della Chiesa e in
ordine alla promozione del culto verso la
beata Vergine. I testi, opportunamente suddivisi secondo ritmi quotidiani, settimanali e
mensili, favoriscono la pietà individuale e
quella comunitaria. Le composizioni, nate
come espressione di lode in onore di Santa
Maria o come frutto di contemplazione, restano una documentazione di ciò che i Servi
e le Serve della Beata Vergine hanno sentito
per la loro Signora nel nostro tempo.
Clemente M. Nadalet
COORDINAMENTO
ITALIANO
portanti e sono diventate un forte riferimento
di fronte alle difficoltà successive. Oggi un
giovane ha timore e vergogna di fronte agli
amici, a partecipare ad iniziative serie, per
cui ha bisogno di essere continuamente sostenuto attraverso una relazione di amicizia.
c) È necessario dare responsabilità ai giovani, ma non deve essere uno scaricare compiti che non sono loro: la presenza fra loro del
frate o della suora deve mantenere la sua
funzione specifica. I giovani richiedono la
presenza del frate o della suora, ma questi
sono in diminuzione e con crescenti difficoltà
di comunicazione dovute all‟avanzare dell‟età e ad oggettive differenze generazionali.
Non è facile saper parlare ai giovani. Questo
ci permette di raggiungere solo una minima
parte dei giovani, la maggioranza resta
esclusa da tutte le iniziative formative. Si
prende atto della necessità di lavorare all‟interno delle strutture diocesane e nazionali,
ma si è consapevoli che l‟impegno nella famiglia servitana è pur sempre a favore della
Chiesa e fa emergere il nostro specifico. Da
molti si è sottolineata la necessità di una informazione migliore e possibilmente personalizzata (poichè la mediazione di frati o
suore locali è insufficiente), attraverso nuovi
strumenti: e-mail, newsletter, sito internet,
così da fare rete.
2. Alcune proposte: 1) Incrementare l’impegno giovanile a livello regionale, unendo le
forze tra le componenti della famiglia servitana. 2) Valorizzare le iniziative liturgiche come momenti di comunicazione. 3) Mettere in
atto iniziative per il discernimento specifico a
tutte le vocazioni cristiane: laiche, consacrate, matrimoniali. 4) Oltre i viaggi missionari,
proporre come famiglia dei Servi, esperienze
di servizio sociale ugualmente impegnative e
seriamente gestite. I momenti aggregativi
devono avere alla base una motivazione
esplicita: vivere il vangelo e accostare i giovani alla parola di Dio e alla preghiera.
Obiettivo che deve essere raggiunto gradualmente. 5) Tessere una rete spirituale attraverso appuntamenti fissi (sabati mariani,
giornata mensile servitana, lettera/mail mensile di riflessione, ecc) diffusi con i mezzi informatici. Unificare sotto un medesimo logo
(da realizzare) ben riconoscibile tutte le iniziative del mondo giovanile legato ai Servi,
così da costituire una nuova forma di appartenenza come giovani alla famiglia servitana.
VOCAZIONALE
Proposte per il 2003
Nei giorni 11-12 gennaio 2003 si è tenuto
a Bologna, presso le Suore Serve di Maria di
Galeazza, l‟incontro del Coordinamento Vocazionale Italiano. 16 i partecipanti in rappresentanza di tutte le espressioni della Famiglia Servitana.
Dopo il primo momento dedicato alla presentazione reciproca, in particolare dei giovani e del loro tipo di rappresentanza, si è
passati al tema centrale della riunione.
1. Quale rapporto con i giovani? Ecco alcuni
punti emersi. a) Bisogna distinguere tra ragazzi (fino a 18 anni) e giovani. Con i primi è
molto difficile il rapporto, sono imprendibili,
per cui è necessario esserci in mezzo, dedicare loro tempo, costruire un rapporto personale. Anche in passato era il rapporto personale che faceva presa, assieme alla coerenza di vita. b) Tra i giovani quelli che si presentano a noi vengono da esperienze varie,
spesso di conversione, con devozionalismi
accentuati, ma raramente da normali cammini ecclesiali, o dalle nostre parrocchie, scuole o altro. I giovani sono cambiati perchè sono cambiate anche le condizioni sociali. Però
le esperienze di gruppo fatte nell‟adolescenza con la famiglia dei Servi rimangono im7
COSMO 3-4
Marzo - Aprile 2003
6) Riaggregare i giovani sotto una nuova veste del Movimento Giovanile Servitano, che
ha tutt‟ora Assistente e riconoscimento ufficiale, o individuarne una diversa, magari sotto la dicitura Amici dei Servi, che si articolerebbe in Gruppo giovanile, Gruppo missionario giovanile, ecc.
3. Come coinvolgere tutta la Famiglia servitana. La mancanza di alcuni/e delegati/e di
Congregazioni o di Province, crea in alcuni
l‟idea che il Coordinamento sia un gruppo di
volontari, che lavorano nella pastorale giovanile-vocazionale per tendenza propria. Invece lo Statuto approvato da UNICISS e FITES,
considera questo organismo come rappresentanza ufficiale di tutte le componenti della
Famiglia servitana, nel settore vocazionale.
Si sottolinea l‟importanza di avere un incontro con l‟UNICISS e la FITES così da riprendere un dialogo che in passato ha dato frutti.
Giuseppe Zaupa
ciali e dei Priori conventuali. Il Coordinatore
CONFITES, nel suo intervento, con riferimento al V Capitolo interprovinciale della Conferenza (cfr. questo numero di COSMO, p. 7),
ha sottolineato la necessità che nelle Province delle Conferenza maturi una mentalità europea, dato che oggi si hanno candidati
all‟Ordine dall‟Ungheria, dalla Slovacchia,
dalla Repubblica Ceca, dalla Romania e
dall‟Albania. Giustamente il Capitolo CONFITES ha affidato alla Provincia tirolese l’accoglienza dei candidati dell‟Europa dell‟est che,
particolarmente nella comunità di Innsbruck,
potranno trovare l‟ambiente idoneo non soltanto per la prima accoglienza, ma anche
per il prenoviziato.
Intercalata dall‟elezione del Socio provinciale (12 marzo) e dei Consiglieri (13 marzo),
ha avuto luogo in Capitolo la discussione
delle tre priorità del Capitolo generale 2001 e
la verifica dei decreti del Capitolo provinciale
elettivo 2000. Quattro Commissioni hanno
affrontato i diversi aspetti dei suddetti argomenti. Particolareggiate tabelle indicavano ai
capitolari i diversi settori di attività delle comunità della Provincia. Tra le principali decisioni approvate le seguenti: 1. Ribadito l’impegno ad adottare i mezzi idonei –e particolarmente la lectio divina–, per intensificare,
sul piano personale e comunitario, la priorità
della ricerca e dell‟esperienza di Dio, con
Maria; 2. Auspicata l’apertura ai nuovi movimenti ecclesiali, mettendo anche a loro disposizione, d‟accordo con la chiesa locale e
con il Provinciale, anche ambienti delle nostre comunità per incontri spirituali; 3. Approvati alcuni decreti. 4. Sulla ristrutturazione e
la riqualificazione delle presenze (Testi Capitolo generale 2001, nn. 40, 44, 45 e 49) invito alle singole comunità a confrontarsi, soprattutto in occasione della Visita canonica,
sull‟applicazione dei criteri indicati dal Capitolo generale. Il Priore provinciale e il suo
Consiglio seguiranno da vicino questo aspetto. 5. Confermato l’impegno verso le Missioni
e, particolarmente, nei confronti delle nuove
fondazioni missionarie; 6. Approvata una serie di decreti sul progetto pastorale, sulla formazione iniziale e permanente e sulla Visita
canonica.
Il nuovo governo della Provincia è così
composto: Priore provinciale: fra Andreas M.
Baur, postulato; Socio provinciale: fra Leonhard M. Lanser, postulato; Consiglieri: i frati
PROVINCIA TIROLESE
Capitolo Provinciale elettivo
Dal 10 al 14 marzo, presso la Casa dei
Pallottini di Salisburgo (Austria) è stato celebrato il Capitolo provinciale elettivo tirolese.
Lo presiedevano il Priore generale fra Ángel
M. Ruiz Garnica, il Priore provinciale fra Andreas M. Baur e i membri eletti i frati Chri-
PROVINCE, VICARIATO
E DELEGAZIONI
stian M. Böckmann, Martin M. Lintner e
Norbert M. Harm. 26 i vocali, tra i quali fra
Reinhold M. Bodner, Procuratore dell’Ordine e delegato del Consiglio generalizio per la
rappresentanza della Provincia tirolese presso il Consiglio stesso. Presente anche il
Coordinatore della CONFITES fra Paolo M.
Erthler e sei professi temporanei. La Provincia, unitamente alla Delegazione di Germania, conta attualmente 38 frati (compresi i
professi semplici); l‟età media dei frati è di
anni 57; essi sono distribuiti in maniera molto
graduale tra il più anziano (anni 89) e il più
giovane (anni 28).
Conforme all‟agenda, i capitolari hanno
innanzitutto ascoltato le relazioni del Priore
provinciale, dei delegati e segretari provin8
Marzo - Aprile 2003
COSMO 3-4
Gottfried M. Wolff, Martin M. Lintner e Norbert M. Harm.
l‟impegno pastorale con altre attività provinciali affidate alla comunità dei frati. 4. Sfide e
proposte a livello comunitario e provinciale.
Preoccuparsi di preparare i frati al ministero
parrocchiale; ispirare il ministero al nostro
specifico carisma di Servi di Maria; elaborare
un programma per ciascuna parrocchia, in
modo che essa non abbia a soffrirne quando
il parroco cambia; non lasciare per troppo
tempo i frati nella medesima comunità parrocchiale; non è ancora abbastanza chiaro
se sia un bene o no che il parroco sia anche
priore della comunità; adoperarsi affinché
nelle parrocchie, i fedeli laici anziani trovino
spazi e attività che li avicinano ai giovani fino
a collaborare con essi. 5. Riflessione alla luce delle Costituzioni e del Direttorio della
Provincia messicana. Sebbene questo punto
non fosse in agenda, i convenuti hanno riflettuto sugli articoli delle nostre Costituzioni e
sui numeri del Direttorio provinciale attinenti
al parroco. Spesso alcuni parroci faticano a
considerarsi membri della comunità parrocchiale. È necessario modificare il Direttorio
rendendolo più rispondente alle Costituzioni
che prevedono il coinvolgimento di tutti i frati
della comunità parrocchiale ed anche dei laici nello svolgimento del ministero nella parrocchia.
Boletín Informativo Méxicano OSM
MESSICANA
Riunione dei parroci
vincia
della Pro-
A El Paso (Texas), nei giorni 7 e 8 gennaio, convocati dal Priore provinciale, si sono riuniti i parroci della Provincia. In vista
dell‟incontro, organizzato tenendo conto
dell‟imminente Capitolo provinciale elettivo, il
Consiglio provinciale aveva preparato uno
schema di agenda dei lavori. Al termine
dell‟incontro, i parroci presenti (tutti i parroci
della Provincia, meno uno), hanno sottoscritto un documento in cinque punti in cui vengono sottolineati i seguenti elementi. 1. Come i frati affrontano la responsabilità di parroci. Si rileva scarsa attenzione al fatto che il
ministero prevalente nella Provincia è quello
parrocchiale. Occorrerebbero incontri più frequenti dei parroci OSM. In realtà, nel corso
dell‟ultimo triennio, è stata questa l‟unica riunione dei parroci. 2. Risorse ed energie al
servizio del parroco. Le nostre parrocchie
non sono territorialmente molto vaste, e questo facilita il lavoro del parroco. Le comunità
parrocchiali contano frati giovani e bene accettati dalla popolazione; numerosi sono anche i fedeli laici impegnati e, in ogni nostra
parrocchia, ha un ruolo rilevante l‟OSSM.
Purtroppo la chiesa è prevalentemente frequentata da persone adulte e anziane. Mancano ragazzi e giovani che, dopo la Cresima
e la prima Comunione, in gran parte non frequentano più la parrocchia. La situazione
economica, in generale, non dà preoccupazione. Nonostante le molteplici attività pastorali portate avanti nelle parrocchie, i frati delle comunità parrocchiali dispongono di tempo sufficiente da dedicare ad altre idonee
iniziative. 3. Difficoltà e limiti. Spesso tra i
frati di una comunità parrocchiale si registrano incomprensioni e tensioni; manca una
specifica preparazione al ministero pastorale
parrocchiale; spesso si ignora se a decidere
debba essere il capitolo conventuale o il consiglio pastorale; in alcune parrocchie, la prevalenza di fedeli anziani rende difficile qualsivoglia innovazione. Talvolta l‟amministrazione parrocchiale non è chiara e questo
rende difficile la situazione per coloro che
subentrano nell‟ufficio di parroco; in alcune
parrocchie si trova difficoltà nel conciliare
USA
Un questionario per
canonica
la Visita
Nel dare relazione in Consiglio provinciale della Visita canonica compiuta alle comunità della Provincia, i Visitatori hanno precisato di aver affrontato, con altrettante domande rivolte ai singoli frati, i seguenti argomenti: Come stai? Come ti senti dal punto di
vista spirituale, fisico ed emotivo? Dove prevedi di svolgere il tuo ministero fino a settembre del 2003? Quale è stata la tua reazione nel sentire quanto succede in materia
di deviazioni sessuali? Desideri o ritieni necessaria una maggiore informazione su come questo problema viene affrontato in Provincia? Hai qualche suggerimento o considerazione da fare sul lavoro svolto dal Consiglio nelle case di ricupero (residences)? Informazioni attinenti alla Conferenza regionale e all‟UNIFAS. Importanza di imparare la
lingua spagnola. Che pensi, dopo tre anni e
9
COSMO 3-4
Marzo - Aprile 2003
mezzo, del passaggio ad una sola Provincia? Sei aggiornato nell‟invio di documentazione al Centro provinciale? C‟è qualcosa di
cui vorresti parlare?
Council Communique USA
comunitario” indicato dal Capitolo generale
2001 ai frati dell’Ordine per una crescita della loro vita spirituale, secondo le tre note
priorità, particolarmente secondo quella della
“ricerca ed esperienza di Dio”. Partendo da
quanto dicono le Costituzioni sulla promozione umana e spirituale del frate e dalle esigenze della vita ordinaria conventuale e apostolica, è stato rivolto a ciascun frate e ad
ogni comunità l‟invito a chiarire e ad avviare
tale progetto. Nella discussione che ne è seguita sono state rilevate la necessità di dare
maggiore importanza al capitolo conventuale
e la difficoltà di attuare il “progetto” nelle comunità ridotte a due o tre frati soltanto. A
Viareggio i momenti di preghiera sono stati
vissuti davanti all‟urna di S. Antonio Pucci; a
Orvieto presso le spoglie del beato Tommaso.
ZULULAND
Visita canonica
generale
e Assemblea
Il Priore e il Socio provinciali della Provincia USA fra Michael M. Guimon e fra Peregrine M. Graffius, nello scorso mese di gennaio, hanno compiuto la Visita canonica alle
comunità della Delegazione dello Zululand
(Mtubatuba, Hlabisa, Ubombo) e hanno partecipato a St. Lucia Estuary all‟Assemblea
generale della Delegazione. All‟Assemblea
generale hanno partecipato anche il Coordinatore ISAC fra Mthokozisi M. Maseko e fra
Clement M. Langa in rappresentanza della
Delegazione del Swaziland. Al centro degli
argomenti trattati la revisione del Direttorio
della Delegazione, nel quale viene fortemente accentuato l‟impegno vocazionale dei singoli frati e delle comunità; si è trattato anche
della chiusura della comunità di formazione
di Merrivale (COSMO 1-2/03/8), dell’Ordine
secolare e di altre problematiche attuali. La
visita alla Delegazione è stata anche l‟occasione per il rinnovo della Convenzione tra la
Provincia USA e il Vicariato Apostolico di Ingwavuma. Il testo concordato dai visitatori con
Mons. Michael M. O’Shea, è stato poi approvato dal Consiglio provinciale. Contestualmente all‟Assemblea generale della Delegazione si è anche tenuto l‟incontro regionale.
Council Communique USA
FILIPPINE
Il cammino della Delegazione, matura
per il Vicariato
«Di ritorno dalle Filippine, dopo la Visita
canonica, abbiamo portato con noi la convinzione che la Delegazione sia ormai pronta
per toccare il traguardo del Vicariato. Naturalmente queste nostre sensazioni dovranno
essere sottoposte all‟esame e alla decisione
del prossimo Capitolo provinciale di Piemonte e Romagna. La situazione è promettente.
Il nuovo Centro Studi S. Alessio ha superato
il periodo di rodaggio e si è inserito a pieno
titolo nel panorama culturale religioso di Manila e molte Congregazioni sia maschili sia
femminili hanno aderito alla nuova iniziativa,
senza dimenticare i laici che offrono una presenza significativa. Attualmente il Centro studi è frequentato da oltre cento studenti.
Le due nuove parrocchie nella diocesi di
Alaminos si sono avviate e fanno ben sperare anche se non mancano le difficoltà come
in tutte le nuove intraprese. Il Vescovo e il
clero locale si sono detti molto contenti delle
nostre due comunità e vi è un invito da parte
dello stesso vescovo affinché i nostri frati si
assumano la responsabilità di organizzare in
diocesi, nel 2003, un Convegno mariano.
Anche la comunità di Libjo ha trovato
nuova vitalità. È partita la Cooperativa per la
lavorazione del riso e del pesce e sta trovando sempre nuove adesioni. Questo sotto l‟aspetto sociale, mentre per quanto riguarda
l‟aspetto ecclesiale si è registrato un maggio-
ANNUNZIATA
Incontri di spiritualità per i frati
A Viareggio il 10 gennaio per i frati della
Toscana che vi hanno partecipato in 18, a
Orvieto il 26 febbraio per i frati dell‟Italia centrale che vi hanno partecipato in 13, il duplice incontro di spiritualità è stato dedicato,
oltre che alla preghiera, ad una riflessione,
guidata da fra Venanzio M. Ramasso, Priore della comunità generalizia di S. Marcello
(Roma), sul tema del “progetto personale e
10
Marzo - Aprile 2003
COSMO 3-4
re coinvolgimento (particolarmente del consiglio pastorale) dei cristiani delle isole vicine e
dei barrios. Utilissima poi l‟esperienza in loco
dei professi. Anche per i nostri frati di Libjo, il
Vescovo, nella cui casa siamo ospiti, ha avuto parole di grande elogio. È stata firmata la
nuova Convenzione che avrà la durata di tre
anni. La parrocchia-santuario di S. Pellegrino
a Manila è ormai una bella realtà che si inserisce in modo sempre più incisivo nel tessuto
della chiesa di Manila. La parrocchia è molto
attenta alla povertà che è sull‟uscio di casa e
la figura di San Pellegrino sta diventando veramente familiare, tanto che giungono moltissime richieste affinché i nostri frati si portino in parrocchie anche di altre regioni per
riproporre la figura del Santo e per quell‟apostolato della compassione che si compie in
suo nome. Su richiesta di un gruppo di laici
si sta anche pensando ad un convegno di
studio sulla figura di S. Pellegrino. Da non
dimenticare poi l‟ordinazione sacerdotale dei
frati Allan M. Satur, Nady M. Meren e Roger M. Tondo, alla quale ho partecipato. Altro momento di intensa comunione è stata la
festa della Famiglia servitana nella casa delle Suore Compassioniste Serve di Maria a
Tanza-Cavite, con 400 presenze. È stata
una giornata indimenticabile».
Mario Azzario
simboli religiosi, affettivi e culturali alla propria vita– rischia oggi di rovesciarsi nell‟opposto: la nostra quotidianità è dominata e
irretita da simboli mediatici che alienano l‟esistenza. Un dilemma che sembra essere il
filo rosso delle conferenze tenute al convento della SS. Annunciata di Rovato: Violenza
del simbolo (Raffaele Mantegazza), Dio
simbolo fragile e prezioso (Marco Gallizioli),
Conoscersi attraverso un simbolo (Duccio
Demetrio), Linguaggio del corpo (Fausto
Manara), Simbolo eucaristico (Carlo Molari), Linguaggio simbolico dei giovani (Ivo
Lizzola).
Da Giornale di Brescia
“Memoria storica”
to di Rovato
del conven-
«Quest‟anno, noi frati della comunità di
Rovato, con gli amici e i simpatizzanti, desideriamo ricordare la “memoria storica” di
questo nostro convento: anno 1472 insediamento della prima comunità dei Servi (era
composta di 11 frati); anno 1503, inaugurazione della chiesa con il concorso della popolazione di Rovato e di Coccaglio; anno
1963 ritorno dei Servi, dopo la soppressione
del 1772 operata dalla Repubblica Veneta. Il
nostro convento ha solide radici culturali che
hanno dato forte impronta alla vita religiosa
fin dal suo sorgere. Iniziatori furono i frati
Servi di Santa Maria Giuseppe Barisello e
Giacomo Inverardo, entrambi di Rovato.
Fonti storiche ci informano che la chiesa e il
convento ebbero notevole irradiazione tra il
1550 e il 1772 (anno della soppressione) da
essere considerati luoghi di culto mariano
con notevole concorso di popolo. In questo
arco di tempo, ma con cenni veloci, vogliamo
ricordare alcuni frati rinomati per la loro santità e cultura: fra Paolo da Chiari (1476), venerato come Beato; fra Bernabè da Soncino (1489), considerato Beato e “santissimo”;
fra Clemente Lazzaroni (1516), docente a
Pavia di arte, oratoria e musica, entrambi rovatesi; fra Pietro Moneta (1540) che insegnò musica, matematica e oratoria; fra Leonardo Bonanni (1612) rovatese, celebre costruttore di orologi e matematico; fra Leonardo Cozzando (1702) rovatese, rinomato e
fecondo poeta, filosofo e storico. Solo questi
nomi (ce ne sono diversi altri) danno l‟immagine di una nostra presenza viva e operosa
in questo convento della SS. Annunciata. Le
VENETA
I “Lunedì” di Rovato
Da alcuni anni, nei mesi di marzo-aprile,
la sera del lunedì, con folta partecipazione di
pubblico di ogni età –dai giovanissimi alle
persone anziane– si tiene a Rovato una serie di conferenze su di un tema diverso per
ogni anno. Quest‟anno, per sei lunedì –dal
10 marzo al 14 aprile– è stata affrontata la
questione del “simbolo”. Con un motto divenuto il manifesto della sua ermeneutica,
Paul Ricoeur ha saputo sintetizzare la centralità del simbolo nella cultura contemporanea: “Il simbolo dà a pensare”. Ovvero, indagare sui simboli significa interrogarsi sul destino ultimo dell‟umano, in un tempo, quale il
nostro, ove al proliferare dei simboli corrisponde un‟inaridimento delle capacità simboliche dei singoli. Con un paradosso: quella
che era l‟essenza stessa dell‟umano –il saper astrarsi dalla natura e dalla violenza in
essa iscritta per donare un senso attraverso i
11
COSMO 3-4
Marzo - Aprile 2003
vicende storiche ci segnalano la soppressione (1772), una vera dispersione culturale e
religiosa; infine, la ristrutturazione (1960) e la
ripresa della vita religiosa (1963). È doveroso ricordare coloro che furono protagonisti
del nostro ritorno: innanzitutto Mons. Zenucchini, prevosto di Rovato e mons. Remo Tonoli, prevosto di Coccaglio e, tra le tante
persone amiche, ebbe un ruolo determinante
il sig. Beppe Rocco di Chiari. A loro si aggiungono, in fraterno e riconoscente ricordo,
fra Giuseppe M. Ferin, intelligente guida alla ristrutturazione, fra David M. Turoldo con
l‟inseparabile fra Camillo M. De Piaz e i molti collaboratori e amici. È rifiorito un luogo di
proposta e di speranza».
I frati della comunità
dal 1718, si sono impegnati a far sì che questo 2003 sia un anno di grazia e di gioia per
tutti i devoti della B.V. Addolorata.
Lino Pacchin
Impegnativo programma 2003 della
Corsia dei Servi a Milano
Con un elegante opuscolo (progetto grafico Spartaco Iacobuzio) è stato reso noto il
fitto programma 2003 della Corsia dei Servi
di Milano, per l‟esattezza, dall‟ottobre 2002
al novembre 2003. L‟intensa attività programmata comprende sei sezioni o tematiche: I. Cicli e Conferenze (1. Divina seduzione; 2. Festa/Feste; 3. Testimoni e maestri
del nostro tempo; 4. Mistica al femminile; 5.
Perché Dio? Ragioni e passioni del credere);
II. Incontri con l’Autore (e cioè, con Marco
Garzonio, Alda Merini e Giuseppe Pontiggia); III. Letture della Parola (1. Lectio divina
di Avvento e di Quaresima; 2. Tempo dello
Spirito); IV. Musica (Concerti e Vespri d’organo); V. Teatro-Rassegne d’Arte (Giona,
nell‟XI anniversario della morte di David M.
Turoldo; mostre-mercato a cura dell’Associazione Mano d’arte, del Fogolâr Furlan di
Milano, della Casa d’accoglienza Celestina
Donati, mostra Crucifige! con 15 crocifissioni
dipinte da Alberto Schiavi e mostra di antiquariato a cura dell‟Associazione Idea; il Filo
d’oro, con documentari sull’India); VI. Cinema (1. Il mito di Prometeo: rassegna multidisciplinare incentrata su conferenze e cinema, secondo la formula collaudata da anni;
2. Cineforum, con la proiezione di 29 films
nell‟Auditorium San Carlo). Un Calendario
delle iniziative posto al termine dell’opuscolo
distribuisce cronologicamente le diverse iniziative programmate. I nomi dei conferenzieri
sono tra i più noti e prestigiosi.
PIETRALBA: un santuario vivo da 450
anni
Ricorre quest‟anno il 450° anniversario
delle origini del santuario della Madonna di
Pietralba. La ricorrenza è significativa innanzitutto perché rappresenta un‟occasione per
ritornare all‟origine del santuario, luogo di
grazia e di misericordia. La Vergine Maria
scese nel corso dell‟anno 1553 nel “maso”
Weissenstein per stare vicino al povero Leonhard, un contadino dedito completamente
al lavoro e alla famiglia, ma che soffriva di
frequenti crisi psichiche. Racconta la tradizione che la Madonna scendeva spesso a
consolare Leonhard, specialmente durante
le crisi più disperate, per alleviargli i dolori
più lancinanti. Fino al punto che, quando
Leonhard cadde in un burrone, la Vergine
Maria gli apparve salvandolo da ogni conseguenza della caduta e guarendolo definitivamente dalle sue crisi. Il 450 anniversario di
quel fatto prodigioso che sta all‟origine di
questo santuario è un richiamo da raccogliere. La ricorrenza del secondo (1753), del terzo (1853) e soprattutto del quarto centenario
(1953) è stata sempre sottolineata da celebrazioni particolarmente solenni e da opere
edilizie che contribuirono ad abbellire sempre più il santuario caro alle popolazioni tedesche, italiane e ladine delle Dolomiti. Voglio ricordare soltanto la trasformazione della
facciata e i dipinti della volta nel 1753 e la
solenne scalinata davanti all‟ingresso eretta
nel 1953. Le ricorrenze dei cinquantenari,
invece, sono state meno incisive. Tuttavia i
frati Servi di Maria, custodi del santuario fin
UGANDA
Aperta terza Casa di formazione
Mentre nel mondo i venti di guerra non
sembrano placarsi, i Servi di Maria a Jinja,
Uganda, il 19 febbraio hanno inaugurato la
terza casa intitolata “Kiwa Mirembe” che significa: “Santa Maria portatrice di Pace”.
Questo ulteriore segno di vita testimonia la
crescente vitalità che il nostro Ordine sta
avendo in questa terra. L‟Africa spinge verso
una presenza sempre più significativa nel
cammino dei popoli, pur vivendo all‟interno di
12
Marzo - Aprile 2003
COSMO 3-4
essa notevoli contraddizioni fatte di potenzialità e di povertà, di cultura frammentata e di
ingiustizie endemiche. E noi Servi di Maria lo
stiamo sperimentando sempre più anche qui
con questa nuova fondazione in Uganda.
Siamo giunti in questa terra quindici anni
fa dallo Swaziland, quando tre frati si stabilirono nella Missione di Kisoga (a 40 km da
Kampala), una presenza silenziosa e di discernimento. Dieci anni dopo giunsero altri
due frati italiani ed un indiano e con questa
nuova presenza si è avviata con più energia
l‟accoglienza e la formazione di candidati
all‟Ordine. Dopo due anni fu necessario aprire la seconda casa a Jinja, intitolata: “Santa
Maria Sorgente della vita” (casa collocata
proprio alle Sorgenti del Nilo). Questa è diventata la casa del Noviziato, mentre quest‟ultima che abbiamo inaugurato qui a Jinja,
accoglie ora coloro che, dopo il Noviziato,
hanno iniziato gli studi di filosofia. Abbiamo
quindi sei studenti in accoglienza a Kisoga,
sette Novizi e otto studenti in filosofia.
Il giorno dell‟inaugurazione è stato forse il
più “caldo” giorno della stagione, momento di
festa, vissuto però con semplicità e con familiarità, ma con intensa partecipazione emotiva. Alle 10,30 era previsto l‟inizio della benedizione della casa e della celebrazione Eucaristica, nella nuova cappella, magistralmente dipinta da un artista locale: sono rappresentate l‟Annunciazione e la chiamata dei
Sette Santi Fondatori a Monte Senario, con
tipiche immagini e colori della cultura africana. Gli operai hanno lavorato fino ad un‟ora
prima della cerimonia, per mettere ordine a
quello che fino al giorno prima sembrava impossibile. Poi sono giunte le autorità, i sacerdoti locali, le suore di varie Congregazioni,
anche le Serve di Maria, quindi tutti i frati e
gli studenti Servi di Maria e da ultimo il Nunzio Apostolico Christophe Pierre, che ha
presieduto la celebrazione. Era presente alla
celebrazione fra Giuseppe M. Zaupa, in rappresentanza del Priore provinciale Veneto.
Nel cortile interno, sotto un sole implacabile,
è cominciato il solenne rito della benedizione
della casa. “Concedi, Signore, ai tuoi Servi
che qui vivono queste benedizioni: Ascoltarti
con fede, parlarti in preghiera, cercarti nel
lavoro e trovarti in tutto quello che fanno”:
queste sono state le parole pronunciate durante la solenne benedizione, e ci auguriamo
che veramente questo luogo, soprattutto le
persone che ci vivono, attuino concretamente questi propositi.
Giuseppe Xotta
UNIFAS
Il programma del Convegno
zionale a Fatima
interna-
Il IV Convegno internazionale dell‟UNIFAS
si svolgerà a Fatima (Portogallo) preso il Seminário do Verbo Divino dal 13 al 18 luglio
2003. Tema del Convegno: “Ascoltare per
servire”. L‟obiettivo è sviluppare l‟arte dell‟ascolto per la fraternità e per un servizio adeguato alle esigenze di oggi. Le linee portanti
del programma sono: 13 luglio, domenica,
pomeriggio: apertura del Convegno; saluto
del presidente fra Ángel M. Ruiz Garnica,
Priore generale OSM; presentazione dei partecipanti; 14 luglio, mattino: conferenza del
dott. Marco Guzzi sul tema: “Ascolto di se
stessi e degli altri”; pomeriggio: esperienza
FAMIGLIA SERVITANA
di ascolto in gruppo; la sera: gruppo folkloristico portoghese; 15 luglio, mattino: conferenza del dott. Marco Guzzi sul tema:
“Ascolto della propria e altrui cultura”; pomeriggio: esperienza di ascolto di gruppo; sera:
festa preparata dai partecipanti; 16 luglio:
gita a Fatima e dintorni; 17 luglio, mattino:
conferenza sul tema: “Ascolto di Dio”: relatrice sr. Joyce Rupp, delle Servite Sisters of
London; pomeriggio: esperienza di gruppo;
18 luglio, mattino: presentazione del
“Messaggio alla Famiglia servitana”. Valutazione del Convegno; chiusura; pomeriggio:
partenze.
Gina Casumaro
NAPOLI
Consolidata presenza in Indonesia
Il 10 gennaio sono partita, insieme a sr.
Belem e all’architetto Ricottini per l’Indonesia. Il viaggio è stato ottimo: scalo a Singapore, due ore di sosta, poi partenza per
Dempasar-Bali. Sostiamo qui due giorni perché il volo per Labambajo non si tiene tutti i
giorni. Ne approfittiamo per visitare la città a
piedi e in macchina. Tutto qui parla di cultura
13
COSMO 3-4
Marzo - Aprile 2003
induista. I cattolici sono una minoranza piccolissima. Il giorno 13 prendiamo il volo per
Labambajo, nell‟isola di Flores, poi in automobile ci dirigiamo a Ruteng. A motivo della
strada tutta curve e dissestata, copriamo i
120 km di distanza in quattro ore. Ruteng è
una cittadina di 30.000 abitanti, 1520 metri
s.l.m., con clima tropicale bellissimo (caldo di
da Rev. Govindu Joji, la Superiora regionale sr. Mary Chakkalakal e la superiora della
comunità di Phanigiri sr. M. Alessia Louis,
nonché il parroco Rev. Francis Aureo, è
stata inaugurata la Scuola “Maria Madre di
speranza”. La scuola sorge su terreno donato dal Vescovo. Nell‟aprile del 2002 cominciò
l‟attività educativa delle suore a Phanigiri. Il
villaggio è pressoché interamente hindu e
musulmano. Le suore, oltre alla scuola, fanno visita alle famiglie e insegnano il catechismo a giovani e ad adulti. Il 15 settembre
dello scorso anno, festività dell‟Addolorata,
tre adulti hindu hanno ricevuto il battesimo;
altri, più numerosi, giovani e meno giovani,
lo hanno ricevuto a Natale e alcuni il 17 febbraio scorso festa dei Sette Santi Fondatori.
Dobbiamo riconoscere che il Signore, in
mezzo a noi e attraverso di noi, sta compiendo veramente dei miracoli. Desideriamo vivamente che, oltre a mandarci vocazioni, la
Madonna ispiri i frati Servi di Maria a fondare
una loro comunità accanto a noi.
Alessia Louis
CONGREGAZIONI SERVITANE
giorno, fresco di notte). La città è sede vescovile, con una bella, grande e moderna
cattedrale. L‟istruzione è discreta: ci sono
scuole fino al liceo. Vi è anche una scuola di
scienze religiose, e il Vescovo ci ha comunicato un suo progetto: creare una università
con diverse specializzazioni.
A Ruteng risiede la nostra comunità, attualmente sistemata in due case in affitto,
una di fronte all‟altra. Vi lavorano tre suore
con un bel gruppo di giovani che sperimentano la nostra vita. Al nostro arrivo siamo state
accolte con gioia festosa. Abbiamo vissuto
con la comunità quindici giorni condividendo
la preghiera, la mensa, la ricreazione e tanta
gioia. Abbiamo visitato alcuni luoghi dove le
nostre giovani fanno la catechesi, una rapida
visita alle Compassioniste Serve di Maria e
ai Padri Scalabriniani. Abbiamo salutato il
Vescovo, il quale ci ha onorato di una sua
visita a casa nostra, consumando con noi il
pasto e dandoci saggi consigli sulla costruzione. Abbiamo rivisto attentamente il progetto da attuarsi, abbiamo avuto incontri vari
con la ditta che eseguirà i lavori, con il parroco abbiamo trovato un ingegnere che tutelerà i nostri interessi e, infine, abbiamo dato il
via ai lavori che inizieranno il mese di aprile
quando terminerà il periodo delle piogge. La
sosta a Ruteng è trascorsa rapidamente, in
mezzo a tante giovani desiderose e pronte a
recepire il nostro spirito. Le portiamo tutte
nel cuore.
M. Alfonsina De Matteis
PISTOIA
L’altro versante
“Grazie suore. Il vostro venire qua è segno che Dio non si è dimenticato di noi”. Pronunciate da un uomo anziano incontrato
mentre tornavo verso casa con una consorella, dopo aver visitato una famiglia a Msundusa, queste parole mi hanno fortemente
commossa. Ma, che cos‟è Msundusa? È l‟altro versante della collina dove si trova la missione /Mbabane/. L‟altro versante in molti
sensi. Di qua le belle costruzioni di mattoni
s‟affacciano sulla vallata dove sorge il centro
della città con i suoi moderni edifici commerciali, banche e ambasciate. Di là si trova un
ammasso enorme di casupole, quasi tutte di
bastoni e fango separate ora da massi ora
da viottoli ripidi dove i bambini frugano tra i
mucchi di immondizie alla ricerca di qualcosa di interessante per sé. Secondo un‟opinione diffusa, di qua abita gente perbene,
mentre di là ci sono ladri e malandrini di ogni
sorta; di qua gli insegnanti, i poliziotti, i preti,
le suore ecc.; di là, semplici operai, disoccupati, Mozambicani e altri rifugiati: uomini e
donne che vivono di espedienti pur di nutrire
i loro numerosi figli; di qua c‟è elettricità ed
acqua potabile in tutte le case; di là puoi ve-
PISA
Una nuova scuola in India
Il 17 febbraio, a Phanigiri, Nalgonda Dt.
Andhra Pradesh (India), con una celebrazione eucaristica, presenti la Priora generale sr.
Daniela M. Sabatino, il Vescovo di Nalgon14
Marzo - Aprile 2003
COSMO 3-4
dere qualche rubinetto chiuso a chiave che
qualcuno apre per qualche ora al giorno.
Raggiungere Msundusa dalla nostra abitazione è facile; basta salire per un centinaio
di metri fino alla sommità della collina sulla
quale sorge la missione e subito ti sconcerta
lo stridente contrasto tra i due versanti. Da lì
scendono quasi tutti i poveri che bussano
alla nostra porta per chiedere aiuto. Lassù
andiamo qualche volta a visitare alcune famiglie formate dalla sola madre gravemente
malata e perciò nell‟impossibilità di mantenere i figli. E un po‟ alla volta altre persone si
avvicinano e ci raccontano le loro storie; altri
ci chiedono perché andiamo là e, saputone il
motivo, ci ringraziano a nome di tutti. Il bene
di uno è il bene di tutti. Anche questo ci colpisce. Msundusa non è certo una località turistica; ciò nonostante i numerosi visitatori e
volontari italiani che quest‟anno sono venuti
a trovarci a Mbabane hanno avuto modo di
conoscere anche l‟altro versante, l’altra faccia della città che ci ospita e che chiede di
non essere dimenticata né da Dio né dagli
uomini.
Noretta Zecchinon
RIPARATRICI
Progetto di solidarietà
In Argentina, dove siamo presenti dal
1977, le nostre comunità si dedicano alla
evangelizzazione, alla promozione umana e
ad opere caritative. In seguito alla grave crisi
politica ed economica in cui versa il Paese, è
stato costituito nella diocesi di Merlo, periferia di Buenos Aires, un centro di aiuto in cui
sono assistite circa 300 persone provenienti
da vari luoghi. La maggior parte sono famiglie senza lavoro, bambini denutriti e donne
in difficoltà. Inoltre, in questo centro e nel territorio vengono promosse attività sociali volte
a diffondere una cultura della liberazione della donna e della solidarietà. Le famiglie prestano la loro collaborazione aiutando a preparare da mangiare, a fare il pane e a coltivare prodotti dell‟orto. Lavorando insieme,
molte ritrovano la voglia di vivere e stabiliscono tra loro relazioni più fraterne.
Maria Rita Andolfatto
Un centenario
Il 31 marzo 1903 il vescovo di Adria
mons. Antonio Pollin costituiva in Famiglia
religiosa le Serve di Maria Riparatrici, fondate dalla Serva di Dio Madre M. Elisa Andreoli. In occasione di questo anniversario,
la Priora generale sr. M. Rita Fattorini ha
inviato una lettera a tutte le sorelle della
Congregazione. Eccone alcune parti:
Era la realizzazione di un desiderio portato nel cuore da anni e l‟avvio verso il futuro
per le due comunità appena sorte che finalmente possono aprire le porte a quelle giovani che chiedono di far parte di questa nuova famiglia. I risultati non tardarono a manifestarsi tanto che lo stesso vescovo monsignor Antonio Pollin, un anno dopo, così scriveva al Priore generale dei Servi p. Pellegrino M. Stagni: “Sono di avviso che sia giunto
il momento perché questa casa religiosa sia
ascritta alla primaria di Roma, affinché goda
delle indulgenze e privilegi accordati dai
sommi Pontefici a simili Congregazioni. La
comunità infatti formata all’inizio da 4 suore,
sono ora aumentate a 9 vestite e professate,
con altre 3 novizie che rispondono in tutti gli
esercizi di pietà e manifestano segni evidenti
di vocazione (Silloge, p. 78), e Madre Elisa
nelle sue Memorie annotava: “La piccola
Congregazione si andava fortificando e au-
Premiata sr. Gertrude Magnani
Il 24 novembre 2002, si è svolta a Pistoia
la Giornata Internazionale della pace, della
cultura e della solidarietà. L‟iniziativa, giunta
alla ventesima edizione, indetta dal Centro
Studi “Giuseppe Donati” nel ricordo del
“sindaco santo” Giorgio La Pira, ha richiamato numerosi cittadini, oltre una folta presenza di autorità civili, militari e religiose. Tra
i premiati anche sr. Gertrude Magnani in
quanto animatrice del Centro di Solidarietà di
Pistoia (CEIS). Questa la motivazione: “Per il
lavoro intenso e responsabile nel settore sociale riferito alla tossico-dipendenza, ai diritti
dei minori, al ricupero delle persone vittime
di abusi e della criminalità, alle problematiche relative ai reinserimenti lavorativi. Un‟attività molto qualificata in particolare per la
professionalità e la dedizione delle persone
addette ai vari servizi. Un‟attività che si è costituita all‟interno delle nostre comunità quale
punto di riferimento in relazione all‟ampiezza
degli interventi. Suor Gertrude è l‟animatrice
di questa istituzione e nella sua persona sono compresi tutti gli operatori del Centro”.
Patrizio Ceccarelli
15
COSMO 3-4
Marzo - Aprile 2003
delle proprie caratteristiche culturali (New
Orleans, St. Louis, Florida, Colorado, Chicago): una vera condivisione nella diversità. La
Conferenza nazionale ha favorito la conoscenza reciproca e la crescita nell‟impegno
al quale sono chiamate le fraternità secolari.
La prossima Conferenza nazionale è fissata
per il 2004.
Gloria Vazquez
mentando di fervore e di numero” (Silloge, p.
410).
Oggi, facendo memoria di questo evento
iniziale, maturato nella preghiera e nella ricerca costante della volontà di Dio e ricordando le tante sorelle che hanno vissuto e
trasmesso il nostro carisma, si innalza spontanea a Dio la nostra lode e il nostro ringraziamento per i segni di misericordia che il
Signore ci ha manifestato lungo il cammino
di questi cento anni... Celebrare un centenario significa trovare nel passato quei segni
inesauribili di benevolenza e di misericordia
del Signore verso la nostra famiglia religiosa
e riviverli e rinnovarli per andare verso nuovi
traguardi, nuove mete.
La scomparsa di Silvia Lari
Il 27 novembre 2002, a Reggio Emilia,
dopo lunga malattia, ci ha lasciato Silvia Lari, sorella dell’OSSM, già membro del primo
Gruppo Giovanile Servitano. Nel 1950, è giovanissima insegnante di Scienze naturali e di
matematica; frequentando il santuario della
Beata Vergine della Ghiara in Reggio Emilia,
aderisce, divenendone presidente, al primo
Gruppo Giovanile Servitano istituito dal Priore provinciale della Provincia di Romagna fra
Giuseppe M. Gherardi (†1961) e guidato da
fra Pietro M. Rizzi (†1997). Sono gli anni
delle prime colonie marine dei Servi di Maria
a Misano Adriatico, della “farmacia del povero” presso il santuario della Ghiara di Reggio
Emilia e delle “pesche di maggio” a sostegno
degli alunni dei collegi dei Servi. Quindi, Silvia decide di partire per l‟Amazzonia. Nel
1963 frequenta in Spagna un corso di infermiera specializzata per la cura della lebbra.
Il 22 novembre 1965, lascia l‟Italia per svolgere la sua attività nel lebbrosario di Rio
Branco nell‟Acre. Qui conosce la missionaria
laica Ines Bertoni, ostetrica, con la quale si
trasferisce a Sena Madureira, dove da tempo lavora fra Paolino M. Baldassarri. Con
l‟amica Ines aprono l‟ambulatorio “S.ta Teresinha” con laboratorio per analisi; compiono
inoltre opera di alfabetizzazione e di evangelizzazione partecipando a “desogrighe” lungo
i fiumi Iaco e Purús e all‟interno della foresta.
Negli anni Settanta, iniziano a Jacuriá un‟esperienza di autopromozione dei seringheiros; riescono a formare una cooperativa agricola che in breve tempo diventa autonoma e
che continueranno a seguire anche dopo il
loro rientro in Italia, ritornando in Acre ogni
anno. A Reggio Emilia, Silvia riprende l‟insegnamento all‟Istituto S. Vincenzo fino al pensionamento (1984) anche se il suo cuore è
rimasto in Brasile. Quando, nel 1990, riceve
il Premio “Amelia Eahart Day” dal “Zonta International Club” di Reggio Emilia, ne devol-
ORDINE SECOLARE
USA. Prima Conferenza nazionale
dell’OSSM
A Techny, Illinois, USA, nei giorni 25-27
ottobre 2002, ha avuto luogo la prima Conferenza nazionale dell‟OSSM degli Stati Uniti.
Vi erano rappresentate undici delle diciotto
fraternità presenti in USA. Era presente anche il Consigliere generale fra Patrick M.
Carroll. Il primo intervento è stato tenuto da
sr. Judy Logue, direttrice del Programma
Emmaus presso la Catholic Theological
Union, che ha parlato della riconciliazione e
del perdono, primo ed essenziale frutto della
giustizia. La sorella Sandra DeGidio ha parlato del “Servo di Maria del futuro”, sottolineando la necessità che, nella società tecnologica di oggi, sappiamo ritrovare i valori della comunione con Dio, con i fratelli e con il
creato. Sulle odierne tendenze della mariologia ha parlato fra Robert M. Worsay; sulla
“identità del Servo di Maria secolare” ha par-
LAICI OSM
lato fra Martin M. Cázares, Assistente nazionale OSSM del Messico: egli ha svolto il
tema attenendosi alla Regola di Vita
dell‟OSSM. Infine è intervenuto fra Donald
M. Siple, della comunità Our Lady of Sorrows di Chicago che, con l‟entusiasmo e l‟ottimismo che lo distingue, ha invitato i presenti a essere testimoni coraggiosi e credibili di
compassione, gioia, speranza e pace. Particolarmente riuscita la “Fiesta Celebration”
nella quale i presenti hanno offerto un saggio
16
Marzo - Aprile 2003
COSMO 3-4
ve la somma ai suoi assistiti acreani per l‟acquisto di un motore per il battello del dentista
itinerante dell‟Acre. In tutta la sua vita, i Servi
di Maria furono per Silvia la sua famiglia.
Ricordo di una superstite del
Primo Gruppo Giovanile Servitano
sa. Prima della fine della Messa Mary ha fatto un breve intervento per spiegare il significato della consacrazione nell‟Istituto Secolare Servitano. Al termine della Messa e del
rito di professione ha avuto luogo un‟agape
fraterna.
Mary Burchfield
ISTITUTO SECOLARE SERVITANO
FILIPPINE
Visita in Argentina e Sudafrica
Giornata della Famiglia servitana
La Presidente Heulwen Egerton e la vice
-Presidente Mary Burchfield, nello scorso
mese di gennaio, hanno compiuto una visita
in Argentina. Nel corso della visita è stata
eletta alla guida del gruppo che si trova in
Argentina Rita Pereson che sostituisce Olga Moschen che ha ricoperto questo ufficio
per diversi anni. Questo passaggio ad una
nuova guida è un passo importante per la
vita dell‟Istituto in Argentina.
Durante la visita Angélica Benitez ha fatto i voti perpetui: celebrava la messa p. voti
perpetui Roberto M. Braida, OSM; l’assisteva p. Agostino M. Poier. Alcuni giorni prima
di emettere i voti, Angélica e Olga sono state
invitate dalla Radio emittente diocesana, dove hanno avuto la possibilità di parlare dell‟Istituto secolare e del significato dei voti. Nel
corso della settimana della visita, il gruppo
ha studiato le Costituzioni; è stato anche
spiegato come prepararsi all‟Assemblea generale di Roma del 2005. Insomma la Visita
è stata veramente efficace.
Nel mese di marzo Mary Burchfield ha
visitato i membri dell‟ISS a Hlabisa (Sudafrica). Per la circostanza Cecelia Elms ha
fatto i voti perpetui. La cerimonia ha avuto
luogo a St. Lucia. Presiedeva la celebrazione fra Mel M. Loftus OSM; concelebravano il
vescovo mons, Michael O’Shea e i frati Alphonse M. Mooney, Declan M. Doherty,
Charles M. Toland, Mafanisa M. Mthembu;
erano presenti, inoltre, fra Edward M. Kinch
e il fratello Gilbert M., Dity von Spaun SSI,
Marlene Sach, Daniel Nkosi e Denise DuPont. Durante la messa, Marlene ha letto le
letture; fra Mel M. Loftus ha tenuto l‟omelia,
ricordando la fondatrice Joan Bartlett, il suo
carisma, la sua visione della vita, la sua spiritualità, la sua guida. Dopo l‟omelia, Cecelia
ha pronunciato i voti perpetui alla presenza
dei frati, di Mary Burchfield (delegata della
Presidente) e di Dity che hanno espresso il
loro benvenuto nell‟Istituto alla nuova profes-
Sabato 4 gennaio è stato per noi un giorno memorabile. Tutta la Famiglia dei Servi si
è riunita a Cavite, presso il mare, nel convento delle Suore Compassioniste Serve di
Maria per vivere e manifestare l‟unità della
Famiglia. Sebbene provenissimo da luoghi e
comunità diverse ci siamo impegnati per manifestare l‟amore che nutriamo per questa
nostra grande Famiglia. Appena giunti, abbiamo dato i nostri nomi nei differenti gruppi
e si è dato inizio alla giornata con la celebrazione eucaristica. Presiedeva fra Reth M.
Sarabia, Delegato provinciale dell’Ordine
nelle Filippine, insieme a fra Mario M. Azzario, Priore provinciale della Provincia di Piemonte-Romagna, dalla quale dipende la Delegazione delle Filippine, insieme a due Consiglieri provinciali venuti dall‟Italia e ad alcuni
altri frati venuti da Muntinlupa. La celebrazione è stata introdotta da una danza indiana
che ci ha disposti a entrare nell‟interiorità e
così impetrare, lodare e ringraziare il Signore. Il tempo della celebrazione è trascorso in
fretta, cadenzato da canti e preghiere. Quindi, ognuno ha raggiunto il proprio gruppo,
segnalato da un colore. È seguito il programma di autopresentazione, durante il quale
abbiamo potuto notare come tutti nella Famiglia servitana siano creativi e preparati. È
stato presentato il tema dell‟incontro: “Maria
unisce la Famiglia”. Ogni presentazione è
stata intervallata da giochi, animati dai giovanissimi dei Servi, chiamati Syempre Group.
Insieme, circa 200 persone, abbiamo consumato il pranzo, mentre si ascoltava una musica di sottofondo. Prima di concludere la
giornata, tutti insieme, come una sola famiglia, abbiamo cantato la canzone If we hold
together (Se ci sosteniamo a vicenda), come
segno di unità e di amore della Famiglia servitana. Siamo ripartiti con la speranza di presto incontrarci di nuovo.
Lucia Vasil
17
COSMO 3-4
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CIUDAD JUAREZ. La Congregazione delle Hermanas Misioneras de Maria Dolorosa, il 29
marzo 2003, nella Casa di noviziato di Senecú, ha celebrato il 50 anniversario di aggregazione al nostro Ordine (1953-2003).
SPAGNA. Su richiesta delle monache Serve di
Maria della Federazione spagnola, è stato nominato e confermato nuovo Assistente religioso della medesima fra Carles M. Blanch Soriano.
MANILA. Il 28 gennaio, le Serve di Maria
SS.ma Addolorata di Napoli hanno preso parte
all’insediamento del vescovo mons. Jesse Mercado, nominato pastore della nuova diocesi di
Parañaque, ottenuta dallo smembramento
dell’arcidiocesi di Manila. La Congregazione
delle Serve di Maria SS.ma Addolorata di Napoli era stata scelta per rappresentare, insieme ad altre nove, le numerose Congregazioni
religiose femminili della nuova diocesi.
BOLOGNA. Domenica 6 aprile, nella cattedrale
metropolitana di San Pietro a Bologna, presieduta dal card. Giacomo Biffi, arcivescovo del
capoluogo emiliano, ha avuto luogo la chiusura del processo diocesano di canonizzazione
delle Serve di Dio Madre Orsola Donati e sr.
Teresa Veronesi delle Suore Minime dell’Addolorata. Alla preparazione dell’evento è stato
dedicato un numero speciale (1/2003) della
pubblicazione trimestrale della Congregazione
Incontri fraterni.
Il libro riunisce in tre parti articoli del Bertalot ripresi da pubblicazioni precedenti (le
Edizioni Paoline e Monfortane, le riviste Marianum, Theotokos e Protestantesimo), ma
sono stati, come precisa l‘Autore,
―significativamente ampliati, ritoccati e aggiornati in vista del terzo millennio‖. Nella
PUBBLICAZIONI OSM
prima parte viene esaminato l’evolversi
della riflessione sulla figura di Maria nell‘area protestante; la seconda parte riguarda
interventi occasionali, generalmente inediti, richiesti in occasione di colloqui e incontri di dialogo e di servizio al vangelo; la terza parte richiama i dialoghi maturati intorno ai due ultimi dogmi mariani e vuol essere
un invito ad ascoltare quel che i ricercatori
vogliono dirci. Propugnatore del traguardo
ecumenico della ―unità nella diversità‖, il
prof. Bertalot è sinceramente e affettuosamente chiamato dal prof. Calabuig
―compagno di viaggio nel cammino ecumenico‖. Chiudono il volume un‘Appendice che
vuol essere il primo tentativo di un protestante italiano di proporre una liturgia ecumenica in cui la ―via crucis‖ e il ―fiat‖ di
Maria si incrociano dando un rilievo esistenziale alla predicazione della risurrezione di
Cristo e una Postfazione (137-161) del prof.
Salvatore M. Perrella dedicata ad una panoramica sulle grandi questioni teologiche e
mariologiche che hanno impegnato e impegnano le chiese e le teologie cristiane.
BERTALOT RENZO, Ecco la Serva del
BREVI
Signore. Una voce protestante (Scripta Pontificiae Facultatis Theologicae Marianum,
56 /Nova Series,28/, Roma, Edizioni Marianum 2002, 168 p., Euro 15,50 (i.i.).
AUTORI VARI, Unità e riconciliazione. Il
Volto di Cristo e della Chiesa. Padova, Edizioni il Messaggero, 2002, 150 p., Euro
11,00.
Nel presentare questo volume del professor
Renzo Bertalot, valdese, da oltre 30 anni
docente al Marianum, il prof. Ignacio M. Calabuig scrive: ―Quando il 24-25 marzo 2001
il Marianum celebrò il 50 anniversario della
sua fondazione, il prof. Bertalot, a nome
dei docenti incaricati —era effettivamente
il loro ‗decano‘— pronunciò un breve quanto commosso indirizzo, in cui ribadiva le sua
amicizia e stima verso la Facoltà. Il volume
che ora vede la luce... costituisce un‘espressione di reciproca, fraterna intesa. Il
prof. Bertalot ha voluto dedicarlo ‗Al Marianum, ai suoi professori e ai suoi studenti
con trentennale riconoscenza‘. Gratitudine
tenace! Il Marianum, accogliendo il volume,
curato dai proff. Ermanno M. Toniolo e Alberto Valentini, nella collana Scripta Facultatis, ha inteso testimoniare a lui la sua
cordiale stima, anch‘essa trentennale!‖.
Il volume inaugura la ―Biblioteca Berica‖,
collana di testi teologici a cura dell‘Istituto
Superiore di Scienze Religiose di Monte Berico (già Studio teologico Santa Maria di
Monte Berico). Esso raccoglie i contributi
destinati a due simposi organizzati dallo
stesso istituto sulle soglie del terzo millennio. Il primo si intitolava ―Unità e riconciliazione nella società e nella Chiesa del Triveneto‖; il secondo: ―Oltre il 2000. Quale volto di Cristo e della chiesa‖. Il tema della
riconciliazione viene svolto partendo dalla
realtà del Triveneto, in relazione sia alla
Chiesa, sia alla società civile, ma molte delle considerazioni e delle conclusioni hanno
un respiro e una portata che superano i confini di tale area. Esse inoltre sono come
preparatorie e introduttive alle tematiche
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COSMO 3-4
creato per la nobildonna uno dei suoi quadri
più celebri, la Madonna dal collo lungo, che
vi fu collocato, benché non del tutto compiuto nella parte destra, nel 1542... Questa
particolare affezione verso l‘Ordine avrebbe
anche spinto l‘artista a scegliere una loro
chiesa come ultima dimora‖. Del resto,
Giorgio Vasari, in entrambe le sue celebri
Vite (sia quella del 1550, sia quella del
1558) riferisce il particolare della sepoltura
del pittore ―nella chiesa de‘ frati de‘ Servi,
chiamata la Fontana, lontana un miglio da
Casal Maggiore‖. (v.b.)
del secondo simposio, le cui relazioni cercano di delineare i tratti del volto della Chiesa nel nuovo millennio. I relatori, dei quali
si pubblicano i contributi, sono: G. Bruni, G.
Canobbio, A. Castegnaro, B. Cescon, K. Egger, A. Rizzi, M. Ruggenini, F. Salimbeni. Ha
curato il volume fra Giovanni M. Sperman,
Preside dell‘Istituto Superiore di Scienze
Religiose di Monte Berico.
GUIDO SANFILIPPO, Tra arte e alchimia: La Madonna di Casalmaggiore del
Parmigianino. Ricerche storiche e iconografiche. Biblioteca Civica A.E. Mortara, Casalmaggiore 2003, 207 p.
Il notissimo pittore Francesco Mazzola (1503
-1540), meglio noto come il Parmigianino,
fu singolarmente legato ai Frati Servi di Maria, con i quali ebbe rapporti, prima a Parma e quindi a Casalmaggiore (Cremona),
dove esisteva un convento della Provincia
Mantovana, detto dei Servi di Maria alla
Fontana, nella cui chiesa, per sua volontà,
il celebre pittore fu sepolto. Lo studio di
Guido Sanfilippo, pubblicato nel quadro delle celebrazioni centenarie del pittore, ricostruisce la storia del celebre quadro della
Madonna di Santo Stefano dipinto nel 1540 –
anno della morte– per la chiesa arcipretale
di S. Stefano di Casalmaggiore, dove rimase
per circa un secolo, ad ornare il coro
dell‘abside. Quindi il dipinto prese altre vie
e oggi si ammira nella Gemäldegalerie di
Dresda.
L‘interesse del volume è duplice. Innanzitutto perché l‘analisi ―teologica‖ del quadro, come fu peraltro dimostrato in uno studio di Mary Vaccaro apparso su Studi storici
OSM nel 1997, conferma l’influsso che i Servi di Maria ebbero sul Parmigianino; in secondo luogo perché il grande pittore, morto
prematuramente, volle essere sepolto, in
grande semplicità, nella chiesa dei Servi di
Casalmaggiore. Oggi la sua tomba è irreperibile, ma questa sepoltura è a tal punto
documentata che nel 1846 il letterato e bibliofilo di Casalmaggiore Anton Enrico Mortara, autore di una biografia del Parmigianino, promosse la collocazione nel già santuario dei Servi, di una lapide che ricorda la
sepoltura del pittore in quel luogo. ―Con
l‘Ordine dei Servi di Maria –annota l‘Autore–
il Parmigianino aveva avuto rapporti già negli anni precedenti, in quanto Elena Baiardi... l‘aveva incaricato il 23 dicembre 1534
di dipingere una pala d‘altare per la cappella funeraria del marito Francesco Tagliaferri, che si trovava appunto nella chiesa di S.
Maria dei Servi in Parma, ed egli aveva
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FOTOCRONACA
SOMMARIO
PRIORE GENERALE E
ATTIVITÀ GENERALIZIE
CONSIGLIO GENERALIZIO
SAN MARCELLO
MARIANUM
S. ALESSIO FALCONIERI
1. Uganda. Frati professi e novizi con il Nunzio apostolico.
2. Uganda. Fr. Giuseppe M. Xotta con la famiglia di un catechista.
1
2
2
3. Uganda. Cappella nostra casa. I 7 Santi
Fondatori.
SEGRETARIATI GENERALI
CLIOS
SEG. GENERALE OSSM E GRUPPI LAICI
4-5. 50° di sacerdozio dei frati (da sinistra):
Ubaldo M. Todeschini, Venanzio M. Ramasso
e Ermanno M. Toniolo. A fianco, la chiesa durante la celebrazione.
3
3
COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE
CONFITES
NUOVA EDIZIONE SUSSIDIO “BENEDETTA TU”
COORDINAMENTO VOCAZIONALE ITALIANO
ANIMAZIONE VOCAZIONALE
6. Silvia Lari (a destra) con Mons. Grechi.
4
5
7
7. Il Priore generale e fra Paolo M. Erthler,
nuovo Coordinatore regionale CONFITES.
8. India. Casa della Madre della Vita a Thanjavur.
6
PROVINCE, VICARIATO
E DELEGAZIONI
PROVINCIA TIROLESE
MESSICANA
USA
ZULULAND
ANNUNZIATA
FILIPPINE
VENETA
“MEMORIA STORICA” CONVENTO DI ROVATO
PIETRALBA
PROGRAMMA ‘03 CORSIA DEI SERVI MILANO
UGANDA
9. Filippine. Incontro con una fraternità OSSM.
10. Filippine. Il Priore prov.le fra Mario M. Azzario con i giovani prenovizi.
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9
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10
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11
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12
13
11. India. Trichy. Concelebrazione eucaristica
insieme al Priore generale e al Consigliere
generale fra Lourdusamy (a destra).
12. India. Trichy. Prenovizi e professi OSM.
FAMIGLIA SERVITANA
COSMO
CONGREGAZIONI SERVITANE
Piazza San Marcello, 5
00187 ROMA – Italy
tel. (+39) 06 699 30 1
fax (+39) 06 679 2131
Posta elettronica: [email protected]
NAPOLI
PISA
PISTOIA
RIPARATRICI
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Direttore Responsabile: Lino M. Pacchin
Editore: Casa Generalizia Servi di Maria
Autorizzazione del Tribunale di Roma
55/91 del 1° febbraio 1991
Stampato in proprio
LAICI OSM
ORDINE SECOLARE
ISTITUTO SECOLARE SERVITANO
FILIPPINE
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BREVI
PUBBLICAZIONI OSM
EDITORIALE
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1
n.
COSMO viene inviato gratuitamente a chiunque
ne faccia richiesta. Ogni destinatario è tuttavia
pregato a inviare un contributo annuo tramite CCP
n. 29430006 intestato a: Economato generale
osm, Piazza San Marcello, 5 – 00187 ROMA, Italy.
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02 - Servi di Maria