Rassegna Stampa
Giovedì 14 giugno 2012
Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587
Rassegna del 14 giugno 2012
SANITÀ LOMBARDIA
Bresciaoggi
17
FIGLI ABBANDONATI IN AUTO: UN RISCHIO DA NON CORRERE
Bresciaoggi
1, 17
Bresciaoggi
Lisa Cesco
3
PIANO CALDO: L'ASL HA ISTITUITO L'"ANAGRAFE" DELLA FRAGILITÀ
Lisa Cesco
4
28
STAGIONE BALNEARE AL VIA, OMBRELLONI "CALMIERATI" PER SCONFIGGERE LA CRISI
M.t.
6
Il Giornale Di Brescia
63
A.M.I.C.I. CONTA SULLA SENSIBILITÀ DEL CIVILE
Gianpaoloi Moreschi
7
Il Giornale Di Brescia
21
SIRMIONE, UNA SOCIETÀ COMUNALE PER GESTIRE LA FARMACIA
8
Il Giornale Di Brescia
4
TICKET SANITARI: VOLA LA SPESA DELLE FAMIGLIE
9
Il Giornale Di Brescia
20
MONTICHIARI SIGILLI ALLA MOSCHEA
Gaf
10
Il Giornale Di Brescia
15
L'ASL PENSA AL GRANDE CALDO E ALLERTA 60 MILA PERSONE
Alessandra Stoppini
12
ASL BRESCIA
SANITÀ LOMBARDIA
ASL BRESCIA
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Alla piccola Nancy, 8 anni,
primogenita del premier
inglese David Carneron, non è
andata poi troppo male:
dimenticata dai genitori
all'interno di un pub, è stata
lasciata sola per circa un
quarto d'ora prima che il
celebre papà se ne accorgesse.
Ma non pochi bambini,
dimenticati in automobile
sotto il sole a picco, rischiano
molto di più. Negli Stati Uniti
ogni anno muoiono in media 36
bambini a causa dell'ipertermia
per essere stati lasciati in auto,
per un totale di 468 morti negli
ultimi 12 anni. Anche in Italia e
negli altri paesi europei sono
stati segnalati casi mortali di
ipertermia in bambini lasciati
incustoditi in automobile: per
questo il ministero della Salute,
con l'arrivo dell'estate, ha
predisposto un opuscolo sul
tema, pubblicato on line anche
sul sito www.aslbrescia.it, nella
sezione «Piano caldo».
possono salire da 10° a 15° C ogni
15 minuti, si comprende come
l'ipertermia possa verificarsi in
soli 20 minuti e la morte avvenire
entro 2 ore.
A volte i genitori lasciano
intenzionalmente un figlio piccolo
solo in macchina, spesso
addormentato nel seggiolino di
sicurezza, per svolgere
commissioni, senza rendersi
conto dei gravi rischi. Ma più
frequentemente gli incidenti
avvengono quando un genitore
indaffarato non ricorda di avere il
bambino in auto mentre si reca al
lavoro o torna a casa.
PER PREVENIRE questi incidenti
il ministero suggerisce alcuni
consigli pratici che genitori e
parenti non dovrebbero mai
trascurare: se si trasporta sul
sedile posteriore dell'auto un
bambino è bene lasciare i propri
oggetti personali (borsa, telefono,
valigetta) sul sedile posteriore,
vicino al piccolo; è consigliabile
appoggiare gli oggetti personali
Si parla di ipertermia quando
del bambino (pannolini, borse e
la temperatura corporea
biberon) sul sedile anteriore, in
aumenta in modo eccessivo,
modo da ricordare la presenza del
con possibili conseguenze
piccolo. Quando si accompagna il
dannose sul sistema
bambino al nido o all'asilo
cardiocircolatorio, respiratorio
bisognerebbbe aggiungere sul
e neurologico, che possono
programma dell'agenda del
causare anche la morte.
computer o telefonino un
apposito «promemoria» che può
QUANDO FA molto caldo i
segnalare se si è portato o meno il
neonati e i bambini piccoli, per
bambino a destinazione, come
la loro ridotta superficie
programmato; e ogni volta che si
corporea, sono esposti più
verifica
un cambiamento di
degli adulti al rischio di un
programma
nella consegna o nel
aumento eccessivo della
ritiro
del
bambino,
è prudente
temperatura dell'organismo,
comunicarlo
al
partner
o a un'altra
che in un bambino sale da 3 a 5
persona
di
fiducia
(come
i nonni).
volte più velocemente rispetto
Altra
regola
fondamentale
che
a un adulto per la presenza di
vale
per
tutti
è
quella
di
chiamare
una minore quantità di acqua
immediatamente il 113 se si nota
nelle riserve corporee. Se si
un bambino solo su un'auto.#u.CE.
considera che in estate i gradi
all'interno di un'automobile
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SANITÀ LOMBARDIA
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PREVENZIONE. Varate le misure per una eventuale emergenza, anche se non si sa ancora se la stagione sarà mite o particolarmente afosa e torrida
Uno dei pilastri sarà l'anagrafe della fragilità, che ha censito tutti i soggetti maggiormente a rischio sul territorio
IL NUMERO DEGLI ISCRITTI
ALLANAGRAFE DELLA FRAGILITÀ
Sono il 5,13 per cento degli
assistiti dall'AsI Brescia: si tratta
di anziani oltre i 74 anni dì età
e di una pìccola quota di bambini
sotto l'anno di vita
Se ci attende una lunga estate
calda o una stagione più mite
con momenti di afa intervallati da temporali (come lo scorso anno) non è ancora dato sapere. Le previsioni non si spingono a tanto, ma nel dubbio
l'Asl di Brescia si prepara con
il Piano caldo 2012, il documento che contiene gli interventi da mettere in campo in
caso di ondate di calore.
UNO DEI PILASTRI su cui poggia
il Piano è l'anagrafe della fragilità, ovvero labanca dati realizzata da Asl con i Comuni della
provincia per intercettare le
persone più vulnerabili in caso di variazioni climatiche
estreme, cui vanno offerte adeguate misure di protezione. I
fragili così individuati sono
59.963, pari al 5,13 per cento
degli assistiti sul territorio di
Asl Brescia: si tratta di anziani
oltre i 74 anni di età (e di una
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piccola quota di bambini sotto
l'anno di vita) che presentano
patologie croniche o sono in lista d'attesa per entrare in Usa.
«Questi dati di base andranno perfezionati con le informazioni aggiuntive di medici di
medicina generale e Comuni
di residenza, per definire adeguatamente il livello di rischio
di ciascuno dei "fragili", tenendo conto non solo delle malattie, ma anche dell'isolamento
sociale e dell'assenza di una rete familiare, delle condizioni
abitative, dell'autonomia economica», spiega Canneto Scarcella, direttore generale Asl di
Brescia.
A questo progetto informativo hanno aderito 148 Comuni
sui 164 del territorio Asl, riconfermando un punto di forza
del Piano caldo, che può contare sul coinvolgimento di diversi soggetti - Asl, Comuni, associazioni di volontariato, ospedali, medici di base - chiamati
a programmare iniziative di
ASL BRESCIA
I dati andranno integrati
con le informazioni
raccolte dai medici dì base
DIRETTORE GENERALE ASL
rete, ognuno per le proprie
competenze, a sostegno degli
anziani fragili.
Ai quasi 60 mila bresciani a
rischio in caso di ondate di calore ne vanno aggiunti altri 12
mila, rappresentati dalle persone assistite a domicilio con i
programmi di assistenza programmata e integrata, che verranno monitorati durante
l'estate per intervenire in caso
di particolari necessità assistenziali (mentre sono esclusi
gli anziani in Usa e centri diurni integrati, che si trovano già
in un contesto protetto).
UH ALTRO STRUMENTO di lavoro indispensabile del Piano è il
sistema di sorveglianza delle
condizioni climatiche, per prevedere l'arrivo di ondate di calore con un preavviso di 24,48
e 72 ore: a Brescia città è attivo
un sistema di previsione gestito dal Ministero della Salute
con un bollettino quotidiano,
mentre per il resto della prò-
Pag. 4
vincia sarà Arpa Lombardia a
monitorare giornalmente le
condizioni meteorologiche.
In caso di ondate di calore è
stato predisposto un piano di
accoglienza dei soggetti a rischio negli ospedali (che dovranno garantire, oltre alle dimissioni protette, un adeguato numero di posti letto disponibili, soprattutto nei reparti
internistici di base), nelle Rsa
e nei Centri diurni integrati
per assicurare ospitalità temporanea ai casi critici, anche
conlaformuladei «ricoveri di
sollievo» in Rsa e lamessa a disposizione di spazi comuni climatizzati di case di riposo e
centri diurni a favore dell'utenza esterna.
Sul fronte della comunicazio-
Evitare dì uscire di casa e svolgere
attività fisica nelle un più salde dei
giornata, cioè dalle 11 alle 18.
indossare un abbigliamento
leggero e comodo, in fibre naturili
come cotone e lino, evitando
ie fibre sintetiche che
impediscono la traspirazione.
ne, invece, è on line sul sito
www.aslbrescia.it il banner dedicato al Piano caldo. E' stato
attivato sulle 24 ore anche il
numero verde 800.99.59.88,
gestito dall'Auser per dare informazioni alla popolazione e
orientare ai servizi per l'emergenza caldo. #
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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lido GSÌBBZZÌ a Sirmions: ombrelloni 8 prezzi «inchiodati»
La spiaggia Feltrinelli a Desenzano: il futuro resta in sospeso
«Da aprile sono state almeno
una dozzina, tra fine settimana
e ponti festivi, le giornate perse
a causa del maltempo: per la
categoria un mezzo disastro».
Demis Minozzi che con il
fratello Daniel gestisce il
centro balneare Galeazzi di
Sirmione, è però ottimista.
Qualche sprazzo di sole si è
visto, e le previsioni sembrano
buone dopo tanta pioggia.
Resta il fatto che i gestori delle
strutture balneari di Sirmione
(Galeazzi, Lugana, Punta Grò, alla
Brema e al Lido delle bionde) e di
quelle di Desenzano e Rivoltella
(Porto, Spiaggia d'Oro, Feltrinelli e
Desenzanino) hanno trascorso
due mesi da incubo : pioveva
sempre, ma si spera che sia finita.
DA NOTARE, ancora, che le tariffe
ne! basso Garda non subiscono
ASL BRESCIA
aumenti da almeno 3 anni: sdraio e
ombrelloni a prezzi inchiodati. E
sotto il profilo della balneabilità, le
analisi dell'Asl promuovono il lago.
Per i ragazzi della spiaggia
Galeazzi, la stagione entra nel
vivo: «Puntiamo sulla vasta
gamma di servizi e attrazioni:
giochi per bambini, surf (con lo
storico istruttore Federico), canoa
e pedalò, motoscafi per escursioni
e sci nautico, e con un tariffario
rimasto inalterato da diversi
anni». Noleggiare un lettino costa
6 euro (per l'intera giornata),
pedalò per un'ora 12 euro, canoa
singola 7 euro. Lo stabilimento ha
poi aumentato la superficie. Non
guasterebbe se il Comune
mettesse qualche cartello
stradale per segnalare la spiaggia.
ALLA SPIAGGIA D'ORO di
Desenzano, riqualificata di
recente, troviamo tariffe
contenute: lettino a 6 euro e
ombrellone a 3. Prezzi modici.
Al «Desenzanino» è in servizio al
bar la signora Katia, della
cooperativa La Cascina che
gestisce l'area balneare. Anche
qui, il sabato e festivi, un lettino
costa 6 euro, un ombrellone 3 euro
mentre dal lunedì al venerdì
rispettivamente 4 e 3 euro. Una
struttura che assicura spazi
notevoli per bambini e adulti.
Ed eccoci alla piccola spiaggia
Feltrinelli, che la passata
amministrazione comunale voleva
eliminare (un «incubo» ancora
pendente) ma che con questo
primo sole è già piena di
desenzanesi. «Cominciamo a
lavorare solo adesso - conferma
Margherita Torelli -, Comunque
abbiamo le tariffe ferme da 4 anni:
lettino 3,50 euro e 4,50 nei festivi,
un ombrellone 3 euro e un pedalò
10 euro l'ora». Ed è così che, se
davvero torna il sereno, ricomincia
la sfida alla crisi, MIO.
Pag. 6
SERVIZI D'ECCELLENZA
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• Recentemente, presso la sala
Montini degli Spedali Civili di Brescia, si è tenuta l'Assemblea annuale
di A.M.I.C.I Lombardia (Associazione
Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali).
La programmazione prevedeva, come consuetudine, l'intervento conclusivo di medici specialisti.
Infatti, normalmente, in tali circostanze, uno o più cattedratici relazionano
sulle novità del settore, sui loro studi,
sui risultati ottenuti, acquistandosi
l'attenzione degli ammalati che, non
di rado, si traduce in una richiesta di
visita privata.
A Brescia è successo qualcosa di diverso che ha attirato la curiosità della nostra Associazione impegnata per il miglioramento del servizio sanitario attraverso l'apporto, in particolare, di
medici che «passati dall'altra parte»
riescono a percepire con maggiore
sensibilità i punti critici della nostra
sanità.
Le relazioni hanno lasciato il posto ad
un interessantissimo dialogo fra un
paziente di lungo corso (oltre trent'anni di patologia di M.I.C.I.) e due medici: il gastroenterologo Francesco Lanzarotto e il chirurgo prof. Riccardo Nascinbeni.
Un dialogo condotto su riferimenti
concreti, sulle esperienze quotidiane,
sull'importanza della comunicazione, ritenuta indispensabile per la costruzione di un rapporto umano fondato sul rispetto reciproco. Un dialogo culminato nell'affermazione, da
parte dei medici, di trovarsi, nei confronti dei pazienti in una situazione
costante di «apprendimento».
Un dialogo-confronto che, pur toccando le molteolici nroblematiche di
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una malattia che solo in provincia di
Brescia coinvolge oltre tremilacinquecento persone, è riuscito, in maniera
chiara, a fare emergere gli aspetti positivi del servizio sanitario offerto dagli
Spedali Civili di Brescia fondato sulla
sinergia e valorizzazione delle diverse
competenze, senza particolari e costosi investimenti.
Difatti a Brescia non esiste un dipartimento, ma un piccolo reparto di gastroenterologia organizzato all'interno della 3 a medicina femminile che
opera in stretto collegamento con la
l a chirurgia dove è presente il chirurgo specializzato nelle M.I.C.I.
Una modalità operativa voluta e sostenuta dall'Associazione A.M.I.C.I.
Lombardia che, grazie alla sensibilità
dei dirigenti degli Spedali Civili e alla
competenza e passione degli operatori, offre un servizio d'eccellenza. Un
modello organizzativo importante
per gli ammalati di M.I.C.I. che, in caso di ricovero urgente, non devono
più temere di essere dirottati in un generico reparto di chirurgia o medicina.
Un modello che va potenziato e presentato per essere riprodotto e diffuso. Un vanto dunque per la nostra sanità.
Non è mancato un riferimento di preoccupazione, fatto proprio dall'Assemblea, riguardante l'attuale assetto
organizzativo generale della struttura
sanitaria oresciana.
A.M.I.C.I Lombardia auspica che il
nuovo assetto sia orientato a sviluppare e non mortiticare tale splendida
esperienza.
SANITÀ LOMBARDIA
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II Presidente
Botticino
Pag. 7
SìiMIONE
S1R M10 N E II Comune ha deciso di
istituire 1''«Azienda speciale Farmacia
Sirmione» che in futuro si occuperà
della gestione della farmacia
comunale.
La delibera è stata presa a fine aprile
dal Consiglio comunale. Attualmente
la farmacia che ha aperto da oltre un
anno i battenti nel centro di Lugana,
fa capo alla Ge.pa Sirmione srL
società del Comune che si occupa per
statuto della gestione del patrimonio
pubblico. In base alla nuova
normativa questa dovrà essere messa
in liquidazione. Da qui è scaturita la
decisione di costituire l'Azienda
speciale per l'esercizio della gestione
della farmacia, inclusa la gestione di
servizi e attività collaterali
dell'azienda sanitaria locale e
dell'azienda ospedaliera. L'azienda
speciale è un ente strumentale
dell'ente locale dotato di personalità
giuridica e autonomia. La bozza dello
statuto prevede che questa sia
amministrata da un consiglio formato
da 3 persone. Il presidente viene
nominato dal sindaco.
SANITÀ LOMBARDIA
Pag. 8
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ROMA Con l'introduzione di nuovi
ticket previsti dalle manovre governative degli ultimi anni circa 42mila famiglie si impoveriranno per pagare le
spese mediche. È la simulazione sugli effetti dei bilanci delle famiglie realizzata dal l^ensis ipotizzando un inasprimento del ticket, posto prudenzialmente a 2 miliardi di euro (45% a
carico dei farmaci, 45% specialistica,
10% pronto soccorso). Ma già ora cresce la spesa privata dei cittadini per le
cure e sempre di più sono costretti a
viaggiare per andare a farsi curare in
altre regioni, secondo un altro studio
del Censis. È un quadro sempre più
complesso quello che arriva proprio
mentre al ministero della Salute si discute della riforma dei ticket.
In particolare secondo il Censis esiste un rischio fuga per 10 milioni di
cittadini delle regioni con piano di
rientro pronti a farsi curare altrove.
Vola la spesa delle famiglie proprio a
causa dei ticket: +18% in un anno, dice infatti il Rapporto Censis 2012 «Il
Sistema Sanitario in controluce».
SANITÀ LOMBARDIA
Pag. 9
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ontichitiri Simili alla moschea
a Fouzia locale na CHIUSO la lanscente struttura CE via biotti, oa tempo
abusivamente
trasformata in luogo di culto. La soddisfazione del sindaco
MONTiCHIARI Ieri è stata chiusa la
«moschea» di Montichiari: un vecchio e
fatiscente bar, che si trova in via Ciotti,
da tempo abusivamente trasformato in
un luogo di culto.
«Tutto è partito un anno fa - spiega Cristian Leali, comandante della polizia locale, che ha provveduto a mettere i sigilli
all'edificio - a seguito delle indicazioni di
molti cittadini, che in più occasioni avevano segnalato un viavai di persone. Da
un controllo fatto insieme con i vigili del
fuoco, l'Asl e i responsabili dell'Ufficio
tecnico comunale, era risultato che all'interno di questi locali, ufficialmente adibiti ad uso commerciale, c'erano molte
persone che pregavano».
Soprattutto «il sopralluogo aveva certificato che la salubrità dei locali era pregiudicata da umidità e infiltrazioni, che gli
impianti non erano a norma, che c'erano cavi elettrici volanti, che non c'erano
dispositivi antincendio e che la struttura
era pericolante. Per tutti questi motivi
l'anno scorso il sindaco firmò un'ordinanza di chiusura, che oltre tutto diffidava l'associazione culturale Makkia e il
proprietario dell'immobile a utilizzare
quei locali, perché non erano a norma».
In un primo momento, continua il comandante della polizia locale di Monti-
chiari, «il via vai era cessato, poi, un poco
alla volta è ricominciato, come e più di
prima, tant'è vero che ci sono arrivate
molte altre segnalazioni di cittadini. Pertanto, visto che la precedente ordinanza
era ancora in essere, abbiamo effettuato
un altro controllo: preso atto che le condizioni igieniche e di sicurezza non erano mutate, cioè preso atto che nessuno
s'era mai preoccupato di mettere a norma l'edificio, abbiamo provveduto a sigillare i locali, a denunciare il titolare
(marocchino) della moschea e il proprietario (italiano) dell'edificio».
Titolare della moschea, ricordano i vicini del bar trasformato in luogo di preghiera, «che nel febbraio 2011 era stato accusato di appartenere al movimento fondamentalista islamico Adl-wal-ihsane (giustizia e carità) che istigava alla discriminazione e all'odio religioso».
Grande soddisfazione per l'operazione
portata a termine dalla Polizia locale di
Montichiari è stata espressa dal sindaco
Elena Zanola e dal vicesindaco Gianantonio Rosa: «Va un plauso alle forze dell'ordine - hanno detto - che quotidianamente operano in favore della sicurezza dei
cittadini. Chiediamo di continuare così»,
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• L'anno scorso il sindaco
aveva firmato un'ordinanza di
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Con l'«anagrafe dellafragilità»monitorate le possìbili criticità in caso di ondate dì calore
• Il tempo «ballerino» dell'ultimo periodo è
«agli sgoccioli». Il meteo annuncia gli ultimi temporali prima del sole estivo e l'Asl di Brescia pianifica interventi preventivi in vista delle prossime ondate di calore, con attenzione ai soggetti
vulnerabili, specie i bambini e gli anziani.
«Auspichiamo che medici di base, farmacisti e
famiglie facciano rete attorno a chi è esposto,
indicativamente i neonati e gli anziani sopra i 74
anni» ha spiegato Carmelo Scarcella, direttore
generale Asl. È stata quindi realizzata un'«anagrafe della fragilità» con 164 Comuni aderenti
(nel 2010 erano 104) e con i medici di medicina
generale: incrociando i dati, sono 59.963 i soggetti fragili individuati (di cui 126 sotto l'anno di
vita), «oltre ai 12mila in assistenza domiciliare
integrata. Abbiamo poi attivato un sistema di
monitoraggio delle condizioni climatiche».
Per Brescia un sistema di previsione degli effetti
delle ondate di calore gestito dal Ministero della
Salute, con un bollettino giornaliero; per la Provincia, dal 1 ° giugno Arpa Lombardia invia quotidianamente un proprio bollettino: entrambi gli
avvisi sono consultabili sul sito www.aslbrescia.
it, cliccando sul banner «Piano Caldo 2012».
I bollettini sono uno strumento importante, perché «tre giorni consecutivi di massima allerta
permettono di predisporre interventi di emergenza per i pazienti che non possono restare a
casa. Siamo impegnati a coordinare tutte le
strutture di ricovero» ha sottolineato il direttore
sanitario Asl Francesco Vassallo.
A ciò s'aggiunge il numero verde 800.995988 gestito dall'Auser, per orientare la cittadinanza ai
servizi adeguati
ad
ogni
emergenza
(9-12/15-18; le restanti ore, il sabato e la domenica, un servizio centrale dirotta le richieste al territorio di competenza).
Sul sito sono inoltre pubblicati gli opuscoli informativi in sei lingue con i consigli comportamentali e alimentari da seguire, scrupolose regole
d'oro che parenti e badanti devono tener presenti, per i loro cari.
Anziani affaticati per il caldo
ASL BRESCIA
Alessandra S t o p p i n i
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Pag. 12
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