Rassegna Stampa Giovedì 14 giugno 2012 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587 Rassegna del 14 giugno 2012 SANITÀ LOMBARDIA Bresciaoggi 17 FIGLI ABBANDONATI IN AUTO: UN RISCHIO DA NON CORRERE Bresciaoggi 1, 17 Bresciaoggi Lisa Cesco 3 PIANO CALDO: L'ASL HA ISTITUITO L'"ANAGRAFE" DELLA FRAGILITÀ Lisa Cesco 4 28 STAGIONE BALNEARE AL VIA, OMBRELLONI "CALMIERATI" PER SCONFIGGERE LA CRISI M.t. 6 Il Giornale Di Brescia 63 A.M.I.C.I. CONTA SULLA SENSIBILITÀ DEL CIVILE Gianpaoloi Moreschi 7 Il Giornale Di Brescia 21 SIRMIONE, UNA SOCIETÀ COMUNALE PER GESTIRE LA FARMACIA 8 Il Giornale Di Brescia 4 TICKET SANITARI: VOLA LA SPESA DELLE FAMIGLIE 9 Il Giornale Di Brescia 20 MONTICHIARI SIGILLI ALLA MOSCHEA Gaf 10 Il Giornale Di Brescia 15 L'ASL PENSA AL GRANDE CALDO E ALLERTA 60 MILA PERSONE Alessandra Stoppini 12 ASL BRESCIA SANITÀ LOMBARDIA ASL BRESCIA F * I* L L J _L* * J_ Igll 3003000031110 3LJT0! U n ncfriirì n3 nnn r*nrrQro Alla piccola Nancy, 8 anni, primogenita del premier inglese David Carneron, non è andata poi troppo male: dimenticata dai genitori all'interno di un pub, è stata lasciata sola per circa un quarto d'ora prima che il celebre papà se ne accorgesse. Ma non pochi bambini, dimenticati in automobile sotto il sole a picco, rischiano molto di più. Negli Stati Uniti ogni anno muoiono in media 36 bambini a causa dell'ipertermia per essere stati lasciati in auto, per un totale di 468 morti negli ultimi 12 anni. Anche in Italia e negli altri paesi europei sono stati segnalati casi mortali di ipertermia in bambini lasciati incustoditi in automobile: per questo il ministero della Salute, con l'arrivo dell'estate, ha predisposto un opuscolo sul tema, pubblicato on line anche sul sito www.aslbrescia.it, nella sezione «Piano caldo». possono salire da 10° a 15° C ogni 15 minuti, si comprende come l'ipertermia possa verificarsi in soli 20 minuti e la morte avvenire entro 2 ore. A volte i genitori lasciano intenzionalmente un figlio piccolo solo in macchina, spesso addormentato nel seggiolino di sicurezza, per svolgere commissioni, senza rendersi conto dei gravi rischi. Ma più frequentemente gli incidenti avvengono quando un genitore indaffarato non ricorda di avere il bambino in auto mentre si reca al lavoro o torna a casa. PER PREVENIRE questi incidenti il ministero suggerisce alcuni consigli pratici che genitori e parenti non dovrebbero mai trascurare: se si trasporta sul sedile posteriore dell'auto un bambino è bene lasciare i propri oggetti personali (borsa, telefono, valigetta) sul sedile posteriore, vicino al piccolo; è consigliabile appoggiare gli oggetti personali Si parla di ipertermia quando del bambino (pannolini, borse e la temperatura corporea biberon) sul sedile anteriore, in aumenta in modo eccessivo, modo da ricordare la presenza del con possibili conseguenze piccolo. Quando si accompagna il dannose sul sistema bambino al nido o all'asilo cardiocircolatorio, respiratorio bisognerebbbe aggiungere sul e neurologico, che possono programma dell'agenda del causare anche la morte. computer o telefonino un apposito «promemoria» che può QUANDO FA molto caldo i segnalare se si è portato o meno il neonati e i bambini piccoli, per bambino a destinazione, come la loro ridotta superficie programmato; e ogni volta che si corporea, sono esposti più verifica un cambiamento di degli adulti al rischio di un programma nella consegna o nel aumento eccessivo della ritiro del bambino, è prudente temperatura dell'organismo, comunicarlo al partner o a un'altra che in un bambino sale da 3 a 5 persona di fiducia (come i nonni). volte più velocemente rispetto Altra regola fondamentale che a un adulto per la presenza di vale per tutti è quella di chiamare una minore quantità di acqua immediatamente il 113 se si nota nelle riserve corporee. Se si un bambino solo su un'auto.#u.CE. considera che in estate i gradi all'interno di un'automobile © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ LOMBARDIA Pag. 3 P* I _l f?ino CFiìfìrv lAsl ha istituito «Anagrafe e I t o 11 o l i l i ILdK^ « PAGI? i 1f d Wj I k * i *Ì * s » H r - w ~~S8 Si * s* SssS il * SS' a L .rvz.ieiiua A 7 I P n n r I ^rìfììtrìfìri V I IO P lai trìr^ì ffìQ I P PeP u npi WfìDTP'DrìTcU'cì aaimai la iY\V\Y\ IUI i vuuic ^n-uguci epai a i a PREVENZIONE. Varate le misure per una eventuale emergenza, anche se non si sa ancora se la stagione sarà mite o particolarmente afosa e torrida Uno dei pilastri sarà l'anagrafe della fragilità, che ha censito tutti i soggetti maggiormente a rischio sul territorio IL NUMERO DEGLI ISCRITTI ALLANAGRAFE DELLA FRAGILITÀ Sono il 5,13 per cento degli assistiti dall'AsI Brescia: si tratta di anziani oltre i 74 anni dì età e di una pìccola quota di bambini sotto l'anno di vita Se ci attende una lunga estate calda o una stagione più mite con momenti di afa intervallati da temporali (come lo scorso anno) non è ancora dato sapere. Le previsioni non si spingono a tanto, ma nel dubbio l'Asl di Brescia si prepara con il Piano caldo 2012, il documento che contiene gli interventi da mettere in campo in caso di ondate di calore. UNO DEI PILASTRI su cui poggia il Piano è l'anagrafe della fragilità, ovvero labanca dati realizzata da Asl con i Comuni della provincia per intercettare le persone più vulnerabili in caso di variazioni climatiche estreme, cui vanno offerte adeguate misure di protezione. I fragili così individuati sono 59.963, pari al 5,13 per cento degli assistiti sul territorio di Asl Brescia: si tratta di anziani oltre i 74 anni di età (e di una ^fi * Si 9 ara I^S 8 8.9 8 5 R ^ W 8ff_S9 WT^ o piccola quota di bambini sotto l'anno di vita) che presentano patologie croniche o sono in lista d'attesa per entrare in Usa. «Questi dati di base andranno perfezionati con le informazioni aggiuntive di medici di medicina generale e Comuni di residenza, per definire adeguatamente il livello di rischio di ciascuno dei "fragili", tenendo conto non solo delle malattie, ma anche dell'isolamento sociale e dell'assenza di una rete familiare, delle condizioni abitative, dell'autonomia economica», spiega Canneto Scarcella, direttore generale Asl di Brescia. A questo progetto informativo hanno aderito 148 Comuni sui 164 del territorio Asl, riconfermando un punto di forza del Piano caldo, che può contare sul coinvolgimento di diversi soggetti - Asl, Comuni, associazioni di volontariato, ospedali, medici di base - chiamati a programmare iniziative di ASL BRESCIA I dati andranno integrati con le informazioni raccolte dai medici dì base DIRETTORE GENERALE ASL rete, ognuno per le proprie competenze, a sostegno degli anziani fragili. Ai quasi 60 mila bresciani a rischio in caso di ondate di calore ne vanno aggiunti altri 12 mila, rappresentati dalle persone assistite a domicilio con i programmi di assistenza programmata e integrata, che verranno monitorati durante l'estate per intervenire in caso di particolari necessità assistenziali (mentre sono esclusi gli anziani in Usa e centri diurni integrati, che si trovano già in un contesto protetto). UH ALTRO STRUMENTO di lavoro indispensabile del Piano è il sistema di sorveglianza delle condizioni climatiche, per prevedere l'arrivo di ondate di calore con un preavviso di 24,48 e 72 ore: a Brescia città è attivo un sistema di previsione gestito dal Ministero della Salute con un bollettino quotidiano, mentre per il resto della prò- Pag. 4 vincia sarà Arpa Lombardia a monitorare giornalmente le condizioni meteorologiche. In caso di ondate di calore è stato predisposto un piano di accoglienza dei soggetti a rischio negli ospedali (che dovranno garantire, oltre alle dimissioni protette, un adeguato numero di posti letto disponibili, soprattutto nei reparti internistici di base), nelle Rsa e nei Centri diurni integrati per assicurare ospitalità temporanea ai casi critici, anche conlaformuladei «ricoveri di sollievo» in Rsa e lamessa a disposizione di spazi comuni climatizzati di case di riposo e centri diurni a favore dell'utenza esterna. Sul fronte della comunicazio- Evitare dì uscire di casa e svolgere attività fisica nelle un più salde dei giornata, cioè dalle 11 alle 18. indossare un abbigliamento leggero e comodo, in fibre naturili come cotone e lino, evitando ie fibre sintetiche che impediscono la traspirazione. ne, invece, è on line sul sito www.aslbrescia.it il banner dedicato al Piano caldo. E' stato attivato sulle 24 ore anche il numero verde 800.99.59.88, gestito dall'Auser per dare informazioni alla popolazione e orientare ai servizi per l'emergenza caldo. # © RIPRODUZIONE RISERVATA Evi are 1 pasti Quando si esce, proteggersi J con eipfSÉits t occhiali jjj da sole. In auto jjjj accendere il riimatizzatore mBL se disponibile e usare mSm le tendine paratole, —g. Rinfrescare gli ambienti JHHH domestici aprendo • mSSSm le flnsstrt ai mattino -^^^^m presto o la sera tardi. •^^^^^* Abbassare tapparelle SSBBBV e persiane per WBEBÈ il contro ilo della mEEBBk temperatura, ^^^^B Per crìi possiede ^ ^ ^ ^ » dtmatizzatori, ^^^^^« evitare di regolare ^^^^^à la temperatura ^ H H H H su valori troppo bassi ^ ^ ^ ^ ^ H rispetto 3 quella esterna; ^ ^ ^ ^ ^ H lei tgfRpifstws ufeatc l l l l l l l l l l l l nell'ambiente ^ ^ ^ H domestico è di 24-2SeC. « • • • • B ere mo iti f iqu id i «BHH (dimeno 2 litri dì acqua « M U al giorno). GII anziani vHfl devono b«r» anche « • in assenza dello stimolo iHÌ della sete. Col caldo lìj è consigliabile JÉÈt 1 n ^ evitsre IBiililf 1 lilllll alcolici. lllìlf ASL BRESCIA Pag. 5 I * I I 1 * S O m1 1r \ 1LJI r r ^ l Inns / / r 3 nniQr3TK\ C l i L J i i l " v- Q11 I HCI O L I " f I ^««11 I l a t i s « 8 W s i 11 "Li %«A JSWIL I, \ B O / I l i 1 &™J a •"""""" I \KK# 1 1 ^»J I l i &™J -»»11 £™J J I \ # I ^«wl & g (ri g i a •"""""" « 8 a r~~" gr S S * # 8 JT8 SU»/ Ve« l i 1 1 \ « # %«A 8 V«fl» %a*Ji % W ti %MÀ i » I é » i » | I %«»* * « ^ S— 1 »— I aT™! ® I l i e ^*% I lido GSÌBBZZÌ a Sirmions: ombrelloni 8 prezzi «inchiodati» La spiaggia Feltrinelli a Desenzano: il futuro resta in sospeso «Da aprile sono state almeno una dozzina, tra fine settimana e ponti festivi, le giornate perse a causa del maltempo: per la categoria un mezzo disastro». Demis Minozzi che con il fratello Daniel gestisce il centro balneare Galeazzi di Sirmione, è però ottimista. Qualche sprazzo di sole si è visto, e le previsioni sembrano buone dopo tanta pioggia. Resta il fatto che i gestori delle strutture balneari di Sirmione (Galeazzi, Lugana, Punta Grò, alla Brema e al Lido delle bionde) e di quelle di Desenzano e Rivoltella (Porto, Spiaggia d'Oro, Feltrinelli e Desenzanino) hanno trascorso due mesi da incubo : pioveva sempre, ma si spera che sia finita. DA NOTARE, ancora, che le tariffe ne! basso Garda non subiscono ASL BRESCIA aumenti da almeno 3 anni: sdraio e ombrelloni a prezzi inchiodati. E sotto il profilo della balneabilità, le analisi dell'Asl promuovono il lago. Per i ragazzi della spiaggia Galeazzi, la stagione entra nel vivo: «Puntiamo sulla vasta gamma di servizi e attrazioni: giochi per bambini, surf (con lo storico istruttore Federico), canoa e pedalò, motoscafi per escursioni e sci nautico, e con un tariffario rimasto inalterato da diversi anni». Noleggiare un lettino costa 6 euro (per l'intera giornata), pedalò per un'ora 12 euro, canoa singola 7 euro. Lo stabilimento ha poi aumentato la superficie. Non guasterebbe se il Comune mettesse qualche cartello stradale per segnalare la spiaggia. ALLA SPIAGGIA D'ORO di Desenzano, riqualificata di recente, troviamo tariffe contenute: lettino a 6 euro e ombrellone a 3. Prezzi modici. Al «Desenzanino» è in servizio al bar la signora Katia, della cooperativa La Cascina che gestisce l'area balneare. Anche qui, il sabato e festivi, un lettino costa 6 euro, un ombrellone 3 euro mentre dal lunedì al venerdì rispettivamente 4 e 3 euro. Una struttura che assicura spazi notevoli per bambini e adulti. Ed eccoci alla piccola spiaggia Feltrinelli, che la passata amministrazione comunale voleva eliminare (un «incubo» ancora pendente) ma che con questo primo sole è già piena di desenzanesi. «Cominciamo a lavorare solo adesso - conferma Margherita Torelli -, Comunque abbiamo le tariffe ferme da 4 anni: lettino 3,50 euro e 4,50 nei festivi, un ombrellone 3 euro e un pedalò 10 euro l'ora». Ed è così che, se davvero torna il sereno, ricomincia la sfida alla crisi, MIO. Pag. 6 SERVIZI D'ECCELLENZA A H, ¥» ! ^ /Mra ¥« f~^ « • Recentemente, presso la sala Montini degli Spedali Civili di Brescia, si è tenuta l'Assemblea annuale di A.M.I.C.I Lombardia (Associazione Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali). La programmazione prevedeva, come consuetudine, l'intervento conclusivo di medici specialisti. Infatti, normalmente, in tali circostanze, uno o più cattedratici relazionano sulle novità del settore, sui loro studi, sui risultati ottenuti, acquistandosi l'attenzione degli ammalati che, non di rado, si traduce in una richiesta di visita privata. A Brescia è successo qualcosa di diverso che ha attirato la curiosità della nostra Associazione impegnata per il miglioramento del servizio sanitario attraverso l'apporto, in particolare, di medici che «passati dall'altra parte» riescono a percepire con maggiore sensibilità i punti critici della nostra sanità. Le relazioni hanno lasciato il posto ad un interessantissimo dialogo fra un paziente di lungo corso (oltre trent'anni di patologia di M.I.C.I.) e due medici: il gastroenterologo Francesco Lanzarotto e il chirurgo prof. Riccardo Nascinbeni. Un dialogo condotto su riferimenti concreti, sulle esperienze quotidiane, sull'importanza della comunicazione, ritenuta indispensabile per la costruzione di un rapporto umano fondato sul rispetto reciproco. Un dialogo culminato nell'affermazione, da parte dei medici, di trovarsi, nei confronti dei pazienti in una situazione costante di «apprendimento». Un dialogo-confronto che, pur toccando le molteolici nroblematiche di S^,^.^4-an» S B i l §§ ^o® una malattia che solo in provincia di Brescia coinvolge oltre tremilacinquecento persone, è riuscito, in maniera chiara, a fare emergere gli aspetti positivi del servizio sanitario offerto dagli Spedali Civili di Brescia fondato sulla sinergia e valorizzazione delle diverse competenze, senza particolari e costosi investimenti. Difatti a Brescia non esiste un dipartimento, ma un piccolo reparto di gastroenterologia organizzato all'interno della 3 a medicina femminile che opera in stretto collegamento con la l a chirurgia dove è presente il chirurgo specializzato nelle M.I.C.I. Una modalità operativa voluta e sostenuta dall'Associazione A.M.I.C.I. Lombardia che, grazie alla sensibilità dei dirigenti degli Spedali Civili e alla competenza e passione degli operatori, offre un servizio d'eccellenza. Un modello organizzativo importante per gli ammalati di M.I.C.I. che, in caso di ricovero urgente, non devono più temere di essere dirottati in un generico reparto di chirurgia o medicina. Un modello che va potenziato e presentato per essere riprodotto e diffuso. Un vanto dunque per la nostra sanità. Non è mancato un riferimento di preoccupazione, fatto proprio dall'Assemblea, riguardante l'attuale assetto organizzativo generale della struttura sanitaria oresciana. A.M.I.C.I Lombardia auspica che il nuovo assetto sia orientato a sviluppare e non mortiticare tale splendida esperienza. SANITÀ LOMBARDIA «WS §£§ SS SU? $3 3U$ li %J' Ss S I l i C # » l i S II Presidente Botticino Pag. 7 SìiMIONE S1R M10 N E II Comune ha deciso di istituire 1''«Azienda speciale Farmacia Sirmione» che in futuro si occuperà della gestione della farmacia comunale. La delibera è stata presa a fine aprile dal Consiglio comunale. Attualmente la farmacia che ha aperto da oltre un anno i battenti nel centro di Lugana, fa capo alla Ge.pa Sirmione srL società del Comune che si occupa per statuto della gestione del patrimonio pubblico. In base alla nuova normativa questa dovrà essere messa in liquidazione. Da qui è scaturita la decisione di costituire l'Azienda speciale per l'esercizio della gestione della farmacia, inclusa la gestione di servizi e attività collaterali dell'azienda sanitaria locale e dell'azienda ospedaliera. L'azienda speciale è un ente strumentale dell'ente locale dotato di personalità giuridica e autonomia. La bozza dello statuto prevede che questa sia amministrata da un consiglio formato da 3 persone. Il presidente viene nominato dal sindaco. SANITÀ LOMBARDIA Pag. 8 m##%I^ Ita r n i ì f a m ROMA Con l'introduzione di nuovi ticket previsti dalle manovre governative degli ultimi anni circa 42mila famiglie si impoveriranno per pagare le spese mediche. È la simulazione sugli effetti dei bilanci delle famiglie realizzata dal l^ensis ipotizzando un inasprimento del ticket, posto prudenzialmente a 2 miliardi di euro (45% a carico dei farmaci, 45% specialistica, 10% pronto soccorso). Ma già ora cresce la spesa privata dei cittadini per le cure e sempre di più sono costretti a viaggiare per andare a farsi curare in altre regioni, secondo un altro studio del Censis. È un quadro sempre più complesso quello che arriva proprio mentre al ministero della Salute si discute della riforma dei ticket. In particolare secondo il Censis esiste un rischio fuga per 10 milioni di cittadini delle regioni con piano di rientro pronti a farsi curare altrove. Vola la spesa delle famiglie proprio a causa dei ticket: +18% in un anno, dice infatti il Rapporto Censis 2012 «Il Sistema Sanitario in controluce». SANITÀ LOMBARDIA Pag. 9 M g, Il il II II ig»» •••• •• • ontichitiri Simili alla moschea a Fouzia locale na CHIUSO la lanscente struttura CE via biotti, oa tempo abusivamente trasformata in luogo di culto. La soddisfazione del sindaco MONTiCHIARI Ieri è stata chiusa la «moschea» di Montichiari: un vecchio e fatiscente bar, che si trova in via Ciotti, da tempo abusivamente trasformato in un luogo di culto. «Tutto è partito un anno fa - spiega Cristian Leali, comandante della polizia locale, che ha provveduto a mettere i sigilli all'edificio - a seguito delle indicazioni di molti cittadini, che in più occasioni avevano segnalato un viavai di persone. Da un controllo fatto insieme con i vigili del fuoco, l'Asl e i responsabili dell'Ufficio tecnico comunale, era risultato che all'interno di questi locali, ufficialmente adibiti ad uso commerciale, c'erano molte persone che pregavano». Soprattutto «il sopralluogo aveva certificato che la salubrità dei locali era pregiudicata da umidità e infiltrazioni, che gli impianti non erano a norma, che c'erano cavi elettrici volanti, che non c'erano dispositivi antincendio e che la struttura era pericolante. Per tutti questi motivi l'anno scorso il sindaco firmò un'ordinanza di chiusura, che oltre tutto diffidava l'associazione culturale Makkia e il proprietario dell'immobile a utilizzare quei locali, perché non erano a norma». In un primo momento, continua il comandante della polizia locale di Monti- chiari, «il via vai era cessato, poi, un poco alla volta è ricominciato, come e più di prima, tant'è vero che ci sono arrivate molte altre segnalazioni di cittadini. Pertanto, visto che la precedente ordinanza era ancora in essere, abbiamo effettuato un altro controllo: preso atto che le condizioni igieniche e di sicurezza non erano mutate, cioè preso atto che nessuno s'era mai preoccupato di mettere a norma l'edificio, abbiamo provveduto a sigillare i locali, a denunciare il titolare (marocchino) della moschea e il proprietario (italiano) dell'edificio». Titolare della moschea, ricordano i vicini del bar trasformato in luogo di preghiera, «che nel febbraio 2011 era stato accusato di appartenere al movimento fondamentalista islamico Adl-wal-ihsane (giustizia e carità) che istigava alla discriminazione e all'odio religioso». Grande soddisfazione per l'operazione portata a termine dalla Polizia locale di Montichiari è stata espressa dal sindaco Elena Zanola e dal vicesindaco Gianantonio Rosa: «Va un plauso alle forze dell'ordine - hanno detto - che quotidianamente operano in favore della sicurezza dei cittadini. Chiediamo di continuare così», gaf ASL BRESCIA Pag. 10 L t s* Oro 109029 • L'anno scorso il sindaco aveva firmato un'ordinanza di chiusura mai rispettata t o c A l t ^ . : • U r M i l O DI ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE D^ SGOMBERO LOCALI, AVENTE NR. 123/2011, PER !NSUSS!TEN2A DEI REQUISITI IGIENICO SANITARI ED DI SIS REQUISr L'AGIBILITÀ' ASL BRESCIA Pag. 11 |B IP™!» ^ m H Pi BiSfy™'' P i SI ^ ™ ^ M i i i r i l fff S I P i ag dÉrWl IP f|f S I s i ESP™» Hi éSPstm K 111 S i f a I l i jlijM™ dlPill Si | | afi™™ K[ si ^FIS P i Bai» SIP SS Wa SS si a l " U f f » i B S P ^ Si % B S I ijf S i H f ^ Con l'«anagrafe dellafragilità»monitorate le possìbili criticità in caso di ondate dì calore • Il tempo «ballerino» dell'ultimo periodo è «agli sgoccioli». Il meteo annuncia gli ultimi temporali prima del sole estivo e l'Asl di Brescia pianifica interventi preventivi in vista delle prossime ondate di calore, con attenzione ai soggetti vulnerabili, specie i bambini e gli anziani. «Auspichiamo che medici di base, farmacisti e famiglie facciano rete attorno a chi è esposto, indicativamente i neonati e gli anziani sopra i 74 anni» ha spiegato Carmelo Scarcella, direttore generale Asl. È stata quindi realizzata un'«anagrafe della fragilità» con 164 Comuni aderenti (nel 2010 erano 104) e con i medici di medicina generale: incrociando i dati, sono 59.963 i soggetti fragili individuati (di cui 126 sotto l'anno di vita), «oltre ai 12mila in assistenza domiciliare integrata. Abbiamo poi attivato un sistema di monitoraggio delle condizioni climatiche». Per Brescia un sistema di previsione degli effetti delle ondate di calore gestito dal Ministero della Salute, con un bollettino giornaliero; per la Provincia, dal 1 ° giugno Arpa Lombardia invia quotidianamente un proprio bollettino: entrambi gli avvisi sono consultabili sul sito www.aslbrescia. it, cliccando sul banner «Piano Caldo 2012». I bollettini sono uno strumento importante, perché «tre giorni consecutivi di massima allerta permettono di predisporre interventi di emergenza per i pazienti che non possono restare a casa. Siamo impegnati a coordinare tutte le strutture di ricovero» ha sottolineato il direttore sanitario Asl Francesco Vassallo. A ciò s'aggiunge il numero verde 800.995988 gestito dall'Auser, per orientare la cittadinanza ai servizi adeguati ad ogni emergenza (9-12/15-18; le restanti ore, il sabato e la domenica, un servizio centrale dirotta le richieste al territorio di competenza). Sul sito sono inoltre pubblicati gli opuscoli informativi in sei lingue con i consigli comportamentali e alimentari da seguire, scrupolose regole d'oro che parenti e badanti devono tener presenti, per i loro cari. Anziani affaticati per il caldo ASL BRESCIA Alessandra S t o p p i n i :IÌil Pag. 12