Erika De Pasquale - Docente IED e Libera Professionista Progettare una Comunicazione Sostenibile 27 maggio 2014 Di solito funziona così…. Il cliente ti commissiona un progetto grafico per un opuscolo informativo, una brochure. Naturalmente il formato l’ha già deciso lui e a te e al tipografo rimane ben poco da fare, abbozzare e cercare di fare il preventivo minore tenendo conto che di solito si aggiungono vernici varie e colori di stampa aggiuntivi. Di solito funziona così…. L’aspetto economico è l’argomento di discussione principale che determina la fattibilità del progetto. Sconti e tagli per stare dentro al budget, confronto con altre mille offerte, costantemente in cerca di chi realizza al prezzo più basso, non importa come. Di solito funziona così…. Il prodotto finito è come ci si aspettava, magari poteva essere progettato con più cura, magari poteva essere stampato meglio e tagliato con più cura, ma ora finalmente abbiamo un bancale di 10.000 pieghevoli che ci basteranno per i prossimi 5 anni e se cambieranno dati e indirizzi nessun problema si butterà via tutto…. Qualche considerazione in merito… Ma il grafico deve rendersi conto di quanto sia importante il suo ruolo all’interno della società e come sia ancor più fondamentale nei riguardi dell’ambiente. Oramai non si può prescindere dal progettare coscientemente, pensando all’intero ciclo di vita del proprio progetto. Qualche considerazione in merito… Cosa può fare il progettista grafico per rendere il proprio lavoro sostenibile? Come si deve muovere in un contesto in cui sembra necessario provvedere attivamente alla salvaguardia del pianeta e di conseguenza anche alla nostra? Anche il grafico nel suo piccolo può decidere di dare un senso complessivo alla vita del proprio progetto. ! Vi sono numerosi modi in cui il design può ridurre ! il proprio impatto fisico sull’ambiente. L’etica Ciò che viene progettato e che poi verrà prodotto non è frutto di un “sistema” economico. ! Usa il “sistema” per poter vivere ma nasce dall’idea e viene forgiato da ogni singola scelta che il progettista compie. ! L’etica Quindi il grafico DEVE nella progettazione: 1. Prevedere le conseguenze (azione-reazione)! 2. Assumersi le responsabilità di tali conseguenze! 3. Riprogettare secondo questi criteri! Qualche regola nella progettazione Primo step è la scelta della carta, che dovrebbe sempre essere certificata. Ottima quella certificata FSC e PEFC un marchio che identifica i prodotti composti da legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Esistono inoltre anche marchiature che tengono conto sia della provenienza dal riciclo, che della sbiancatura senza cloro, ecc. e sono quelle certificate Ecolabel, Der Blauer Angel e Nordic Swanche sono tutte marchiature riconosciute a livello UE. Qualche regola nella progettazione In assoluto per una maggiore sostenibilità è sempre preferibile utilizzare carte riciclate che tra l’altro donano anche un particolare finitura peraltro gradita proprio dagli stessi consumatori finali. ! Per studiare il formato più idoneo e il numero di pagine ottimale si parte dalla fine del processo: dal foglio macchina che si usa per la stampa, in questo modo si riesce a calcolare il formato idoneo per minimizzare gli sprechi, senza per questo limitare l'espressione artistica del progetto. Qualche regola nella progettazione Se per tutti i testi si utilizza lo stesso colore; la tecnica di sovrastampa è un'accortezza che permetterà al tipografo di produrre le lastre dei testi in più lingue e riutilizzare la lastra delle immagini. Si dovrebbe poi cercare di evitare patinature e verniciature che pur dando esteticamente valore allo stampato praticamente consistono nello stendere uno strato di patina sulla superficie della carta. Qualche regola nella progettazione Questa patina è formata da sostanze insolubili che in fase di riciclo dovranno essere eliminate dalle fibre di cellulosa producendo inoltre altri rifiuti da smaltire. Se si prevede poi l’accoppiamento del cartone ad altri materiali: film plastici, ecc…. questo comporterà la necessità di provvedere, in fase di depurazione, alla separazione di queste impurità insolubili dalle fibre di cellulosa determinando altri rifiuti che andranno smaltiti a loro volta. Qualche regola nella progettazione La scelta migliore per stampare risulta comunque essere sempre quella della stampa digitale che tra tutte risulta sempre essere la più ecocompatibile. In primis in fase di avviamento di stampa perché non necessita di operazioni di messa in registro e quindi meno sprechi di carta e poi perché si può fare il print on demand cioè si possono stampare solo le quantità necessarie di materiale di comunicazione. Qualche regola nella progettazione Anche gli inchiostri impiegati in fase di stampa sono caratterizzati dalla presenza di legami e leganti chimici, utilizzati proprio al fine di fissare l’inchiostro al supporto cartaceo, pertanto la loro eliminazione è la fase più problematica del processo di riciclo. L’utilizzo di sostanze troppo aggressive per l’eliminazione degli inchiostri compromette inoltre la resistenza delle fibre da riciclo e di conseguenza la loro successiva lavorabilità. Qualche regola nella progettazione Le carte da macero prive di inchiostro, o in cui ne sia presente una minima quantità, e che quindi non devono passare processi di disinchiostrazione troppo aggressivi, possono sopportare vari cicli di riciclo mantenendo caratteristiche fisico-meccaniche adeguate per cui sarebbe meglio evitare fondi pieni e campiture troppo pesanti. ! Una piccola accortezza che risolve esteticamente il poco utilizzo del colore è di usare sempre una carta dalla tonalità calda che riempendo visivamente il foglio con il suo stesso colore consente in alcuni casi di ridurre a due i colori di stampa (duotone) nella composizione delle immagini, processo che dà la possibilità di dimezzare le lastre, rispetto alla quadricromia (CMYK). Qualche regola nella progettazione Qualche regola nella progettazione Il processo che permette l’eliminazione dell’inchiostro dalle fibre cellulosiche, inoltre, produce i cosiddetti fanghi da disinchiostrazione, scarichi acquosi contenenti gli inchiostri e le sostanze solventi utilizzate per eliminarli. Questi fanghi per essere dismessi in modo appropriato andranno ritrattati e depurati prima di essere eliminati. Qualche regola nella progettazione Sono pertanto da preferire gli inchiostri a base vegetale che grazie alla loro biodegradabilità, annullano o comunque arginano il problema della disinchiostrazione, riducendo fortemente anche il problema dei fanghi prodotti. Questi nuovi inchiostri, a base di oli vegetali, utilizzano materie prime naturali rinnovabili rispondendo così alla sempre maggiore richiesta di prodotti compatibili con l’ambiente. Ottima è la stampabilità, l’essiccazione e la resistenza allo sfregamento. Il puntino di stampa è estremamente nitido e il particolare equilibrio tra capacità essiccative e freschezza li rendono molto versatili in rapporto ai diversi supporti. Qualche regola nella progettazione La ricerca sta in questo senso facendo passi da gigante e anche nel contesto della stampa digitale ci sono interessanti novità che permettono di stampare con inchiostri ecocompatibili e ultragreen-oriented. Qualche regola nella progettazione Un’altra piccola accortezza e quella di limitare o addirittura abolire l’utilizzo di colle e optare per assemblaggi “a secco” ottenuti cioè dall’incastro di lembi liberi grazie a delle fustellature. Utilizzare colle comporta la necessità di eliminarle dal materiale cellulosico nel momento in cui questo verrà riutilizzato per produrre nuova carta. Qualche regola nella progettazione Inoltre le colle sintetiche e non a base d’acqua tendono a contenere solventi che vengono rilasciati con il calore causando emissioni dannose e pericolose in atmosfera. È pertanto preferibile l’impiego di colle a base di amidi naturali o di colle a base acquosa. ! In aggiunta, l’utilizzo di colle a base acquosa comporta un risparmio energetico rispetto all’utilizzo di colle a base di resine termoplastiche che necessitano di elevate temperature per mantenere il collante allo stato fluido. Comunicazione Sostenibile Utilizzando queste accortezze nella progettazione avrai ottenuto un prodotto di alta qualità e anche sostenibile e magari sarai riuscito a convincere il cliente della necessità di adottarle anche in futuro. E quando un cliente/committente condivide la tua etica e il tuo stile hai di fianco un partner che ti supporta a in pieno. Con un dialogo aperto si può sicuramente: 1. Ridurre gli sprechi! 2. Usare meno risorse! 3. Scegliere risorse sostenibili! 4. Ottenere gli stessi risultati o addirittura di migliorare sempre nell’ottica della comunicazione sostenibile. Alcuni esempi Alcuni esempi Alcuni esempi Grazie mille dell’attenzione.