Scoutismo e
culture
Milano
1 aprile 2008
Scoutismo e culture
“Ho qualche nozione sugli indiani d’America, i quali non sono e
non erano neppure nel loro migliore periodo, tutto ciò che
dicono le descrizioni di coloro che parlano solo dei loro
aspetti positivi. Pure, non ho ostilità verso di loro. Se
scegliamo l’uvetta dal dolce troviamo che la loro storia
romanzesca e i loro pittoreschi costumi e tradizioni attirano
in qualche caso il ragazzo e quindi gli Indiani possono esserci
utili. Ma possono ugualmente esserlo i loro fratelli africani,
gli Zulu, gli Haussa, i Somali e gli Arabi, che io conosco tutti.
Né dimenticherei i Maori e gli aborigeni dell’Australia, gli
abitanti delle isole dei mari del sud, i Gurkha, i Birmani, i
Sick ecc. Tutti hanno i loro lati negativi, ma tutti certamente
hanno qualcosa che possiamo imparare da loro” (B.P.,
Taccuino).
L’esperienza dei “selvaggi”
B.P. ha fatto esperienza di
popoli altri;
non è un “primitivista”;
vede in ogni popolo qualcosa
di utile per il suo scopo;
è interessato dal tipo di uomo
I “tipi” umani (le virtù morali)
L’esperienza dei “selvaggi” per
B.P.
Approccio “emico”
Dei due temi:
Dibattito sulle
origini delle istituzioni
E “questione morale”
gli interessa il secondo.
Coglie:
cultura materiale,
ritualità/simbologia,
paideia.
L’esperienza dei selvaggi per B.P.
Non coglie: il mondo femminile,
le strutture politiche, la complessità religiosa, la mitologia.
Elementi di intercultura nello
scoutismo
Riferimento ad una comune “natura” umana.
Il sostrato “educabile” è identico (socialità, simbolismo,
religione, biologia.
ad una comune psicologia.
Modo di “abbordare” l’esperienza (avventura, gusto per la
vita, coraggio)
ad una comune religiosità.
dipendenza da Dio, sentimento del sublime, legge morale.
Ad una comune esperienza pedagogica
La costruzione dell’uomo è un progetto pedagogico
comune (ideale di umanizzazione della esperienza).
Il “tipo morale” è simile (apertura e interiorità).
Universali culturali: la contemplazione, la capacità
simbolica
Lo scoutismo come “linguaggio”
interculturale
Costruzione di un “linguaggio” capace di:
radicarsi in ogni cultura;
proporsi come riconoscimento e comunicazione.
L’intero scoutismo è un linguaggio:
simbolico-rituale (uniforme, storia mitica,
cornice rituale, metafore, spazialità, socialità
organizzata…).
riferito a “valori” (avventura, civismo, virtù
morali, contemplazione).
Fraternità internazionale
Deriva da una profonda revisione delle
convinzioni di B.P. circa:
La guerra; l’educazione; i concetti di patria,
onore, l’etnocentrismo….
Deriva da una attenta analisi delle
trasformazioni del mondo:
Sviluppo delle interdipendenze;
Cambiamento delle idee di nazionalità
Ripropone il “cuore” del suo messaggio:
Etica della responsabilità (fondamento morale);
Spinta ideale (guardare lontano).
[email protected]
Scarica

Presentazione di PowerPoint